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Aforismi tratti da: "Umano, troppo umano I"

Tutti gli uomini, di tutte le epoche, e ancora oggi, si dividono in schiavi e liberi; perché chi non dispone di due terzi della
sua giornata è uno schiavo, qualunque cosa sia per il resto: uomo di stato, commerciante, impiegato statuale, studioso.

Umano, troppo umano I, 1878, 68

Prossimi alla follia. - La somma dei sentimenti, delle conoscenze, delle esperienze, l'onere complessivo della civiltà,
nsomma, è divenuto così grande che c'è un pericolo generalizzato di sovreccitazione della capacità nervosa e mentale, anzi,
e glassi colte dei paesi europei sono ormai completamente nevrotiche e in quasi tutte le grandi famiglie c'è qualcuno
prossimo alla follia. E' vero che oggi si favorisce la salute in tutti i modi; ma fondamentalmente rimane la necessità di una
iduzione di quella tensione del sentimento, di quello schiacciante onere della civiltà che, anche qualora dovesse venire
pagato con gravi perdite, ci fa tuttavia fortemente sperare in un nuovo Rinascimento. Prossimi alla follia. - La somma dei
sentimenti, delle conoscenze, delle esperienze, l'onere complessivo della civiltà, insomma, è divenuto così grande che c'è un
pericolo generalizzato di sovreccitazione della capacità nervosa e mentale, anzi, le glassi colte dei paesi europei sono ormai
completamente nevrotiche e in quasi tutte le grandi famiglie c'è qualcuno prossimo alla follia. E' vero che oggi si favorisce
a salute in tutti i modi; ma fondamentalmente rimane la necessità di una riduzione di quella tensione del sentimento, di
quello schiacciante onere della civiltà che, anche qualora dovesse venire pagato con gravi perdite, ci fa tuttavia fortemente
sperare in un nuovo Rinascimento. Prossimi alla follia. - La somma dei sentimenti, delle conoscenze, delle esperienze,
'onere complessivo della civiltà, insomma, è divenuto così grande che c'è un pericolo generalizzato di sovreccitazione della
capacità nervosa e mentale, anzi, le glassi colte dei paesi europei sono ormai completamente nevrotiche e in quasi tutte le
grandi famiglie c'è qualcuno prossimo alla follia. E' vero che oggi si favorisce la salute in tutti i modi; ma
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civiltà che, anche qualora dovesse venire pagato con gravi perdite, ci fa tuttavia fortemente sperare in un nuovo
Rinascimento. Prossimi alla follia. - La somma dei sentimenti, delle conoscenze, delle esperienze, l'onere complessivo della
civiltà, insomma, è divenuto così grande che c'è un pericolo generalizzato di sovreccitazione della capacità nervosa e
mentale, anzi, le glassi colte dei paesi europei sono ormai completamente nevrotiche e in quasi tutte le grandi famiglie c'è
qualcuno prossimo alla follia. E' vero che oggi si favorisce la salute in tutti i modi; ma fondamentalmente rimane la
necessità di una riduzione di quella tensione del sentimento, di quello schiacciante onere della civiltà che, anche qualora
dovesse venire pagato con gravi perdite, ci fa tuttavia fortemente sperare in un nuovo Rinascimento. Prossimi alla follia. -
La somma dei sentimenti, delle conoscenze, delle esperienze, l'onere complessivo della civiltà, insomma, è divenuto così
grande che c'è un pericolo generalizzato di sovreccitazione della capacità nervosa e mentale, anzi, le glassi colte dei paesi
europei sono ormai completamente nevrotiche e in quasi tutte le grandi famiglie c'è qualcuno prossimo alla follia. E' vero
che oggi si favorisce la salute in tutti i modi; ma fondamentalmente rimane la necessità di una riduzione di quella tensione
del sentimento, di quello schiacciante onere della civiltà che, anche qualora dovesse venire pagato con gravi perdite, ci fa
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delle esperienze, l'onere complessivo della civiltà, insomma, è divenuto così grande che c'è un pericolo generalizzato di
sovreccitazione della capacità nervosa e mentale, anzi, le glassi colte dei paesi europei sono ormai completamente
nevrotiche e in quasi tutte le grandi famiglie c'è qualcuno prossimo alla follia. E' vero che oggi si favorisce la salute in tutti i
modi; ma fondamentalmente rimane la necessità di una riduzione di quella tensione del sentimento, di quello schiacciante
onere della civiltà che, anche qualora dovesse venire pagato con gravi perdite, ci fa tuttavia fortemente sperare in un nuovo
Rinascimento. La somma dei sentimenti, delle conoscenze, delle esperienze, l'onere complessivo della civiltà, insomma, è
divenuto così grande che c'è un pericolo generalizzato di sovreccitazione della capacità nervosa e mentale, anzi, le glassi
colte dei paesi europei sono ormai completamente nevrotiche e in quasi tutte le grandi famiglie c'è qualcuno prossimo alla
ollia. E' vero che oggi si favorisce la salute in tutti i modi; ma fondamentalmente rimane la necessità di una riduzione di
quella tensione del sentimento, di quello schiacciante onere della civiltà che, anche qualora dovesse venire pagato con gravi
perdite, ci fa tuttavia fortemente sperare in un nuovo Rinascimento.

Umano, troppo umano I, 1878, 244


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