IL SECOLO XIX

cronache MARTEDÌ
16 FEBBRAIO 2010
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LA PROVA DEL CUOCO ROMA. Ricetta a base di carne di sponsabile diritti animali del Sole vengano presi provvedimenti se­
gatto alla “Prova del cuoco” su Ra­ cheRide,inunapuntatadellascor­ veri di fronte a dichiarazioni non

«I gatti sono buoni iunoe,BeppeBigazzièstatosospe­

so dalla trasmissione. «Sono stato
frainteso», ha detto l’esperto, da
dieci anni volto popolare della tra­
sa settimana Bigazzi spiegò una ri­
cetta a base di gatto, definendolo
«molto più buono di altri animali»
invitando «a gustare la carnina
solo illecite ma anche lesive di una
sensibilità, fortunatamente sem­
pre crescente, dei cittadini nei
confronti degli animali». I gatti so­

da mangiare». smissione. «C’è un video del pro­

grammacheparladasolo,nonvor­
rei aggiungere altro». «Devo parla­
re, chiarire con la Rai».
bianca di gatto». Anche l’Ente na­
zionale protezione animali aveva
incaricato un avvocato per agire
contro Bigazzi e contro la trasmis­
no animali d’affezione tutelati dal­
la legge 281 del 1991.
«Ai responsabili di quanto acca­
duto ­ ha proseguito Martini ­ po­

E la Rai sospende L’annuncio della sospensione lo

ha dato nella puntata di ieri la con­
duttrice della trasmissione, Elisa
Isoardi. La decisione è arrivata do­
sione. Ora da Verdi ed Enpa soddi­
sfazione per la sospensione tem­
pestiva e giusta ma, sottolinea Mo­
relli «doverosa».
trebbe venire imputato il delitto di
istigazione a delinquere previsto
dall’articolo. 414 del Codice Pena­
le».

Beppe Bigazzi po le proteste di Verdi, animalisti e

del sottosegretario alla Salute,
Francesca Martini, «Un episodio
inaudito e di una gravità assoluta»,
ha detto Francesca Martini, che ha
Proteste dopo le dichiarazioni in diretta tv ipotizzato estremi di reato, visto
che gli animali d’affezione sono
Il gastronomo: «Sono stato frainteso» protetti per legge. Secondo la rico­
struzione di Cristina Morelli, re­
Manonbasta.«Quantoaccaduto
durante una trasmissione in onda
su un canale televisivo del servizio
pubblico è di una gravità assoluta.
RispondeBigazzi:«Dicosoloche
ho parlato nella puntata di giovedì
grasso di un proverbio delle mie
parti. A berlingaccio ­ il carnevale
Mi riservo di intraprendere ogni in dialetto ndr ­ chi non ha ciccia
azione del caso e ­ ha annunciato il ammazza il gatto. Evidentemente
sottosegretario Martini ­ scriverò qualcuno ha voluto capire che ho
all’ Autorità Garante e al Direttore invitato a mangiare carne di gatto,
generale dell’ Azienda afffinché Beppe Bigazzi ma è follia».

AUMENTA IL NUMERO DEI CONSUMATORI CHE SI ALLEANO PER COMPRARE ALLA FONTE

ANNALISA RIMASSA
Contro la crisi una rete di relazioni di amicizia e di fiducia.

spesa a tutto “GAS”

GENOVA. Se la crisi avanza, l’inquinamen­
to dilaga e i consumi diventano una fatica
quotidiana, nasce il “manifesto per l’altra
economia e gli stili di vita sostenibili in Li­
guria”a rammentare che non si è nati per
mangiare tantomeno per comprare di­
struggendo l’unico Pianeta che abbiamo.
L’idea è dei Gas, i gruppi di acquisto soli­
dale che ­ nati in Italia e a Genova ­ intorno
ai primi anni Novanta, ora contano oltre
mille gruppi di acquisto solidale, di cui 600
registrati su www.retegas.org, e altri 300
presenti su www.economia­solidale.org.
Un gruppo raccoglie mediamente 20 o 30
famiglie e se a Genova esistono circa 40 Gas
è facile calcolare la grandezza del fenome­
no: che non si esaurisce in un semplice me­
todo per acquistare tutti assieme e alla fon­
te evitando sprechi e viaggi inquinanti.
«Nasciamo come gruppo di “amici di ami­
ci”», esplicita Alice Pesenti, 30 anni, impie­
gata, socia di Gas­Tone.
UnGas,raccontaPesenti,acquistamerce
non deperibile ogni tre mesi circa: «In riu­
nione tutti insieme decidiamo cosa com­
prare, da chi e soprattutto perché. Per ordi­
ni e consegne utilizziamo strumenti infor­
matici,dopocisiritroveràtuttiassieme,nel
giorno dell’arrivo della merce e la si divide­
rà per nuclei». Viene anche acquistata mer­
ce fresca e deperibile ma quella viaggia per
tempi e quantità diverse.
Sabato 20 febbraio, dalle 15 alle 19, nella
sala congressi del Museo del Mare Galata, il
gruppo di lavoro agricoltura dei Gas della
provincia genovese organizzano “Ok, il
prezzo è ingiusto! Seminario cui interver­
ranno il saggista Antonio Onorati,Massimo
Angelini ruralista del Consorzio Quaranti­
na oltre al gruppo produttori solidali della
Valfontanabuona. A moderare sarà Debo­
rah Lucchetti presidente della cooperativa
“Fair”.
I Gas genovesi fioriscono, si incrementa­
no e incide, sulla loro origine una voglia di
equità sociale e impegno sociale. Alice Pe­
senti, ad esempio, fa parte di Cngei, lo scou­
tismo laico, mentre suo marito Giovanni
Costaguta, 31 anni, è capo scout Agesci
gruppo cattolico. Così anche Emanuela
Massa, architetto madre di tre figli, oltre ad
occuparsi di Amnesty International, dà im­
pulso assieme al marito Marcello Moresco,
ingegnere elettronico di 43 anni, al Gas
chiamato Wiki: «Riflettendo sui diritti eco­
nomici e sociali e sulle condizioni dei lavo­
ratori nei paesi in via di sviluppo, ma anche
sul territorio italiano, abbiamo cercato di
cambiare il nostro modo di fare acquisti,
con l’obiettivo di capire “cosa c’e` dietro” ai
prodotti che acquistiamo».sono le ragioni
dei Massa Moresco.
Così la famiglia genovese sempre via web
ha contattato l’associazione Birulò,la più
antica, e quindi nel gennaio 2009 ha aperto
il WikiGas (www.retiglocali.it/wikigasge­
nova) «Insieme a famiglie di amici. E per
ciascuno di noi ­ precisa Moresco­ l’espe­
rienza del Gas significa valorizzazione di
LA FILOSOFIA
«Si acquista merce
non deperibile ogni tre mesi.
Che cosa, quanto e da chi
lo si decide insieme»
In Italia più di mille i Gruppi d’Acquisto Solidale
Sabato 20 febbraio, al Museo Galata di Genova, si terrà il seminario “Ok, il prezzo è ingiusto”, fortemente voluto dai Gas
«L’AIUTO CHE DANNO
I SITI INTERNET
È FONDAMENTALE»
MARCELLO MORESCO, 42 anni,
ingegnere, fondatore a Genova di
WikiGas: «Per me un ruolo
fondamentale l’hanno avuto gli
strumenti informatici. In primo luogo il
sito di Economia solidale
www.economia­solidale.org
dell’associazione BioEquo di Rimini,
che ospita più di 300 Gas a livello
nazionale e mette a disposizione utili
strumenti per la gestione del Gas e
degli ordini di acquisto e permette la
condivisione delle informazioni tra i
Gas». Un altro progetto è “Reti Glocali”
e il suo sito www.retiglocali.it, social
network “glocale” ligure su cui sono
presenti, oltre al sito web della rete dei
Gas di Genova, i blog dei Gas nati negli
ultimi anni: WikiGas, Gas­tone, Gas
Zenzero e altri. Ma per noi l’esperienza
del Gas valorizza una rete di relazioni di
amicizia e fiducia: In più, crediamo che
così si possa costruire un modo diverso
di intendere la nostra società e la nostra
economia».
«I GENOVESI
FANNO INCETTA
DI ADESIONI»
ALICE PESENTI, 30 anni, genovese,
impiegata, membro di GasTone:
«Siccome i Gas genovesi esistenti
scoppiano di adesioni, ci siamo
rimboccati le maniche con 5 o 6 coppie
di amici con cui iniziare un neo gruppo.
Ora, una crescente fetta dei nostri
acquisti passa il vaglio “etico” del
Gruppo: detersivi ecocompatibili,
pasta, passata e farine biologiche, olio
di oliva artigianale, riso “solidale”. Il
tutto è acquistato il più vicino possibile
e da fornitori il più trasparenti possibile.
E cambia la mentalità: acquistare
diventa gesto critico. Ci si sprona al
miglioramento. Le neo­mamme
approcciano i pannolini lavabili, si
scambiano ricette per re­imparare a
cucinare i prodotti di stagione, si può
passare una giornata insieme a fare
conserve di pomodoro. Sono tutti
piccoli gesti quotidiani che migliorano
la qualità della vita, ma che spesso, per
pigrizia, se siamo soli non riusciamo a
compiere».
IL FONDATORE
DELLO “ZENZERO”:
«SIAMO MOLTO LEGATI»
SALVO SCHIAVONE, 55 anni,
genovese, ispettore del lavoro:
«Nell’aprile del 2008, insieme ad altre
persone conosciute in una riunione e
insieme ad alcuni amici di quartiere,
decidemmo di formare un Gas. Lo
chiamammo “Zenzero”. Il gruppo di
oggi è fortemente legato. Ci
cerchiamo anche solo per il piacere di
condividere momenti insieme,
spendere qualche domenica in gite
fuori porta all’insegna dell’armonia,
nelle aziende o nelle case di fornitori,
di cui siamo diventati ottimi amici.
Disponiamo di un punto di raccolta
all’Anpi di San Teodoro dove si fanno
convergere le spedizioni. La sede è
anche un punto di incontro: ci sono il
bar e biliardi dell’associazione.
Abbiamo anche una sede autonoma
con stoccaggio merci, ufficio, servizi
igienici e sala riunioni. Ai dibattiti
aperti a tutti c’è sempre stato il pieno
assoluto, con molti costretti a restare
in piedi».
Anche per intendere diversamente societa’
e l’economia», è la filosofia del gruppo che
chiaramente non ha come scopo il mero ac­
quisto “che conviene”.
Anche con i fornitori, ovvero i contadini,
i “gasisti” intessono rapporti di amicizia e
fiducia. E alla base resta l’idea di ovviare al­
l’usa e getta in tutti i sensi. Così come testi­
monia Julette Mai, 37 anni, disoccupata da
uno, laureanda in Scienze della formazio­
ne, che assieme ad altri 18 ragazzi sta lavo­
rando a un sogno: vivere in appartamenti
attigui condividendo vani comuni e incom­
benze: dall’accudire i bambini all’offrire ri­
petizioni. Nulla a che fare con la “Comune”
l’abitazione­modello degli anni Settanta:
«Quanonsivivetuttiassieme.Nonsistaso­
loincampagnamaincittà,nonperunbreve
periodo e accomunando tutte le culture».
Insomma, la vita del Cohousing, così si
chiama, proposta da Mai si discosta anche
dal progetto del Comune di Genova che a
primavera organizzerà case per emergenze
sociali: «Qua si tratta di stabilire una vita
nuova per tutti». Oltre a lei, i vari gasisti si
incontrano sulla rivista web “Reti Glocali”
che in una meraviglia di links tiene le fila di
un’esperienza ramificata, quella del barat­
to compreso. Poco prima e poco dopo Nata­
lealcunigasistisisonoscambiatiregaliinu­
tili per l’uno ma graditi per un altro. Tanto
per non buttare via nulla. Ancora Moresco:
«Prima di comprare,vale la pena un giro di
telefonate. Ognuno di noi ha oggetti in otti­
mo stato mai utilizzati: dal del monitor alla
bicicletta, fino al tubo catodico che molti
stanno sostituendo per il digitale terre­
stre».
Pochi giorni fa, nella mailing list dei Gas
di Genova circolava un messaggio decisa­
mente significativo: un socio regalava
un’automobile funzionante.Non ne aveva
bisogno,, è la semplice spiegazione di Wiki
Gas. Il discorso comprende anche mobili e
glielettrodomesticichespessorestanoinu­
tilizzati. «Esistono negozi che prendono in
carico questi oggetti e si occupano di met­
terli in vendita», allude Moresco alle recen­
ti comparse, in vetrina, di aspirapolveri
usati esimili.
Maaltrispiritomotivaigasistialriciclag­
gio. «Ci accomuna la scelta, per quanto pos­
sibile di prodotti locali, acquistati da azien­
de locali a conduzione familiare o gestite da
giovani agricoltori» , sottolinea Salvo
Schiavone, 55 anni, ispettore del lavoro, dal
Gas Zenzero, nato nel 2008: «Settimanal­
mente acquistiamo prodotti d’orto da gio­
vani agricoltori locali del ponente come
Pra, Vesima o Valpolcevera. Formaggi, uo­
va e miele dalla valle Scrivia, carne di vitello
e pollo da allevatori di Serra Riccò e Ruta di
Camogli».
Tuttoserveadindicarecheigasistipredi­
ligono i contadini liguri: ad evitare sia la fila
di camion in autostrada che il rapporto “a
registratore di cassa” che spesso lega il
cliente al commerciante.
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L’ULTIMA IDEA
Diciotto persone sono già
pronte al “cohousing”,
andando a vivere in
appartamenti vicini