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Sogno alieno: Lenigma degli Arconti.

Gli esseri umani si trovano impegnati in un cammino di consapevolezza


momentaneamente interrotto da forze estranee.
Carlos Castaneda Passi Magici
Tra gli elementi inconsueti della letteratura gnostica, il pi strano
certamente quello che concerne gli arconti, figure che rappresentano un
vero e proprio enigma.
- Dove possiamo collocare queste strane entit nello ambito dei miti
terrestri?
- Sono da considerare entit reali appartenenti ad una specie a s stante di
origine non terrestre?
- Qual il loro rapporto con Gaia, lintelligenza della biosfera del pianeta?
- In che modo tali entit si rapportano alla umanit?
Il nome deriva dal greco archai (origine delle cose e del tempo). Nel mondo classico
mediterraneo lo appellativo arconte era utilizzato per indicare il governatore di una
provincia oppure pi genericamente qualsiasi autorit religiosa o governativa. Da
qui il plurale, arconti, il quale viene spesso tradotto nei testi gnostici come le
autorit (Non esiste una parola copta equivalente ad arconte).
Nella mia abitudine di tentare limpossibile, propongo tre definizioni, o tre livelli di
definizione:
Primo livello: cosmologia.
Nella cosmologia gnostica gli arconti sono una specie di esseri inorganici emersi nel
sistema solare prima della formazione del pianeta Terra. Sono cyborg che abitano il
sistema planetario (terra, sole e luna), il quale viene descritto come un mondo virtuale
(stereoma) in cui si manifesta la proiezione delle forme geometriche emanate dal
pleroma, regno dei creatori, gli Dei cosmici.
Gli Arconti sarebbero quindi una vera specie con un proprio habitat, e potrebbero
anche essere considerati come entit simili a divinit, ma prive di intenzionalit (libero
arbitrio), e mosse da una nefasta tendenza ad allontanarsi dai loro confini per invadere
il regno umano. Si narra che gli arconti soffrano di invidia nei confronti della umanit,
dotata del libero arbitrio di cui essi sono sprovvisti.
Secondo livello: psicologia.
Nella psicologia gnostica, scienza noetica delle scuole misteriche, gli arconti
rappresentano una forza aliena la quale si intromette subliminalmente nella mente
umana per sabotarne i processi e deviarla verso pensieri insani e scorretti. Non a
causa loro che agiremmo disumanamente, in quanto tutti noi abbiamo il potenziale di
rinnegare nei fatti la nostra umanit innata e violare la verit nei nostri cuori ma
spesso a causa delle loro ingerenze i nostri errori si incancreniscono e cronicizzano.
Se messi di fronte alle nostre azioni crudeli talvolta avremmo il potere di prenderne
atto e poi correggere, contenere la aberrazione. Ma ovviamente non sempre tutto ci
accade. E proprio nella esagerazione e nella cronicizzazione delle nostre tendenze folli
e disumane, nella devianza della nostra innata intelligenza, che gli gnostici hanno

riconosciuto la ingerenza di una specie non terrestre la quale razzola nei peggiori
difetti umani.
Quindi, gli arconti sarebbero in sostanza dei parassiti psico-spirituali.
Eppure, in quanto figli dello Eone Sophia, sarebbero anche nostri parenti cosmici. (Per
gli gnostici cristiani, Sophia un elemento centrale per la
comprensione cosmologica dell'Universo. Sophia la componente femminile di Dio, e
coincide con lo Spirito Santo della Trinit. Ella , pertanto, al tempo stesso Sorella e
Sposa di Cristo poich, cos come Cristo, Ella viene da Dio [Dio inteso dunque come
Padre e come Madre al tempo stesso, poich Origine e Generatore dei due principi,
maschile (Cristo) e femminile (Sophia)]. Sophia risiede in tutti noi sotto forma di
Scintilla Divina e Cristo fu inviato sulla terra per accendere la scintilla divina (pneuma
o gnosi) che nell'uomo, risvegliandolo dagli inganni del mondo e del Demiurgo.Nella
tradizione gnostica, il nome Sophia , assieme a quello di Cristo, attribuito
all'ultima emanazione di Dio. Nella maggior parte, se non in tutte le versioni della
religione gnostica, Sophia provoca un'instabilit nel Pleroma (totalit dei poteri di Dio),
contribuendo alla creazione della materia. Il dramma della redenzione di Sophia
attraverso Cristo o il Logos il dramma centrale dell'universo.)
Come entit inorganiche di due tipi, embrionali e rettiloidi, gli arconti sarebbero in
grado di penetrare la atmosfera terrestre ed agire per terrorizzare gli esseri umani,
sebbene non vi sia ragione o scopo di queste incursioni, e non abbiano alcun
particolare obiettivo da realizzare qui.
Lo statuto ontologico degli arconti dunque sembrerebbe duplice: esisterebbero sia
sotto forma di specie aliena indipendente dal genere umano, sia sotto forma di
presenze nella nostra mente, una sorta di software psichici operanti nel nostro
ambiente mentale. Il rischio derivante dalla invasione del nostro software mentale di
gran lunga maggiore di qualsiasi rischio fisico innescato dalla violazione della biosfera.
Attraverso telepatia e suggestione essi tentano di sviare la nostra evoluzione dalla
giusta rotta. La loro tecnica pi efficace si avvale della ideologia religiosa e della
progressiva sostituzione dei loro pensieri ai nostri. Secondo gli gnostici una delle
tattiche principali degli arconti consiste nel salvazionismo giudaico cristiano. La
nostra capacit di individuare e discernere le forze aliene che lavorano nella nostra
mente sarebbe quindi fondamentale per la nostra sopravvivenza allinterno del Creato.
Terzo livello: sociologia.
Nella visione gnostica della societ umana gli arconti sono forze aliene che agiscono
per mezzo di sistemi autoritari, compreso il sistema della fede, per indurre gli esseri
umani a rivoltarsi contro il loro potenziale innato e distruggere la loro simbiosi con la
natura. Ma tutto ci accade di riflesso, in quanto gli arconti non sarebbero in grado di
agire direttamente sulla umanit, senza la sua attiva collaborazione.
Pi che agenti del male, essi agiscono per indurre in errore. E quando viene ripetuto
con la consapevolezza di essere nel torto, che lerrore umano si trasforma in male ed
agisce contro il piano universale della vita.
Lo gnosticismo asserisce che gli arconti sfruttino la nostra tendenza a non correggere i
nostri errori, per acquisire potere sul genere umano. E chiunque si adoperi per
facilitare il loro compito pu essere considerato una sorta di arconte minore, un
accessorio degli arconti.
In che modo un essere umano potrebbe assistere gli scopi degli arconti? Ad esempio
adottando i loro programmi mentali. Cio adattandosi alla intelligenza aliena e
assorbendone i principi come fossero di matrice umana. Oppure conformandosi

attivamente o passivamente alle agende proposte o imposte dal potere. Jacques


Lacarriere suggerisce come gli gnostici riscontrino limpronta umanizzata degli arconti
in tutte quelle strutture e sistemi autoritari che negano lautenticit e la
autodeterminazione dello individuo. Sostiene inoltre che gli gnostici identifichino un
carattere fondamentalmente corrotto di tutte le imprese ed istituzioni umane: il
tempo, la storia, i poteri, gli stati, le religioni, le razze, le nazioni La corruzione non
si verifica perch gli esseri umani commettono errori, ma perch tali errori non
vengono mai corretti. Lacarriere asserisce che gli gnostici siano giunti a questa
conclusione attraverso la osservazione razionale del mondo naturale e del
comportamento umano. In definitiva, afferma la tesi secondo cui tutto il potere
qualunque esso sia una fonte di alienazione Tutte le istituzioni, le leggi, religioni,
chiese e poteri non sono altro che una mistificazione e una trappola, il perpetuarsi di
un antico inganno.
Tutto ci pu sembrare una visione cupa delle cose umane, ma data levidenza della
esperienza storica (per non parlare dei fatti di attualit), non si pu dire che sia errata
o esagerata.

Razionalit non-ordinaria.
Qualsiasi cosa sia immaginabile, esiste in natura.
A. Einstein
Se si intendono seguire realmente i ragionamenti dei veggenti gnostici necessario
tenere a mente un concetto: lindagine sugli arconti non pu esprimersi nei limiti della
comune razionalit.
Aristotele osserv che una mente realmente matura solo quando sia capace di
assorbire unidea senza accettarla; senza comprarla, come si dice oggi. Dunque da
parte mia non ho alcuna intenzione di vendervi la teoria gnostica degli arconti. Mi
propongo invece di esaminarla e sondarla; tutto qui. Lequanimit essenziale quando
ci si accosta a simili argomenti. Inoltre, questo studio richiede lapplicazione di una
facolt speciale che potrebbe essere denominata razionalit non-ordinaria,
Quando i fans della serie Star Trek discutono animatamente dei personaggi e degli
eventi della serie, essi fanno uso della razionalit non-ordinaria.
Nei cosiddetti giochi di ruolo, i giocatori assumono una identit fittizia, ed il gioco
consiste nel comportarsi in modo coerente rispetto alla identit impersonata,
attraverso una sorta di razionalit virtuale. Sviluppare e mantenere tali codici
coinvolge la loro razionalit non-ordinaria.
In effetti, la razionalit non-ordinaria identica a quella ordinaria, salvo per il fatto che
il suo contesto immaginato, piuttosto che percepito. I veggenti gnostici erano esperti
di razionalit non-ordinaria, e nella interpretazione delle loro esperienze, in uno stato
di elevata percettivit.
Non tutto nel cosmo o nella psiche umana pu essere esaminato e studiato in termini
razionali, naturalmente, sebbene il punto non sia questo. Il punto della razionalit nonordinaria riuscire a raggiungere una comprensione moderata e sobria di tutti quegli
aspetti della esperienza umana che si trovano al di l dei limiti della ordinaria
percezione.
Questo breve saggio tratta degli arconti nel contesto dellesercizio immaginativo
proposto da Coco De Mer nel saggio La Nostra Partecipazione al Sogno di Gaia. Ci che

apprenderemo su tali entit e sul rapporto che ci lega ad essi, coinvolger la


razionalit non ordinaria, ma questo non vuole affatto dire che sia solo una
sciocchezza irrazionale. La contemplazione degli arconti non un esercizio di fantasia,
n un gioco di finzione.
Lungi da tutto ci. Se gli gnostici avevano ragione, soprattutto studiando la influenza
degli arconti che potremo imparare qualcosa sul modo di lavorare delle nostre menti, e
riappropriarci del potere sovrano della nostra intelligenza che Sophia avrebbe infuso in
tutti noi.

Visioni frattali.
Gli arconti possono essere considerati come la progenie di Sophia, ma non nello stesso
senso con cui le specie nascono e si sviluppano nel grembo di Gaia, la biosfera
terrestre. In realt tali entit sono chiamate arconti (dal greco archai, primordiale,
antecedente nel tempo) proprio perch esistevano nel sistema planetario gi da
prima che sulla Terra si sviluppasse un habitat favorevole alla vita.
Il sogno di Sophia produsse un aumento di potenza nel centro cosmico, e la Dea,
saettando come un fiume di elettricit, influenz in modo insolito i campi inerti di
materia primordiale.
I testi gnostici ricorrono alla espressione feto abortito per descrivere i risultati di tale
influenza.
Esiste un velo tra il mondo di sopra ed i regni inferiori. Sotto tale velo nacque
lombra. Alcune delle ombre diventarono materia, come un feto abortito.
La Ipostasi degli Arconti, 94: 5 15
Secondo la visione di Coco de Mer gli arconti emersero dal sogno di Sophia come una
perdita di placenta. Il nostro mondo, la biosfera terrestre abbinata al sole e alla luna,
la manifestazione di tale sogno.
Con il sorgere degli arconti entra in gioco un altro sogno che si pone al di fuori del
triplice ordine del nostro mondo. Propongo di definirlo il Sogno Alieno. (Tale scelta
terminologica diverr evidente man mano che si proceder nella lettura).
Tale nuovo sogno non che una scaturigine del potere di emanazione di Sophia; una
estemporanea fuoriuscita che non impedisce la evoluzione del sogno originale.
Il mito di Gaia descrive come limpatto dellEone Sophia contro la densit della materia
atomica produsse una gigantesca frattura, simile alle crepe che si formano dopo un
impatto sulla superficie di un lago ghiacciato. Tale modello configura un centro in cui si
trova Sophia (corrispondente allo Insieme di Mandelbrot) e una ragnatela di linee di
frattura che corrono in tutte le direzioni (il mare ghiacciato delle onde frattali).
N.d.t. Benoit Mandelbrot (1924 2010), fu un matematico polacco naturalizzato
francese, noto per gli studi sulla geometria frattale. Linsieme di Mandelbrot o frattale
di Mandelbrot uno dei frattali pi popolari, conosciuto anche al di fuori dellambito
matematico per le suggestive immagini multicolori che ne sono state tratte (fonte
Wikipedia).
LEpisodio 9 del Mito di Gaia descrive come Sophia, situata nel centro della zona
dimpatto, vide attorno a s qualcosa di simile ad un mare di onde di trazione, che
sembravano formare con una sorta di auto-ripetizione infinite forme che

assomigliano a cavallucci marini. I cavallucci marini sono molto simili alle forme che
compaiono nella alta reiterazione della equazione di Mandelbrot. Forme che sembrano
corrispondere al modello anatomico che si genera spontaneamente da un impatto tra
Sophia e la materia atomica, un modello definito corpo ombra, oppure haibes, in
lingua copta.

Foto: lingrandimento del frattale di Mandelbrot presenta unimmagine grafica che


sembra corrispondere allo scenario descritto dai veggenti gnostici.
Un accenno ai frattali. Sebbene sia noto come simili modelli frattali si ripetano
frequentemente in natura (nelle felci, ad esempio: la disposizione delle foglie su un
gambo si ripete nella forma dei rami), le derivanti forme auto-replicanti prodotte da
una simile elevata iterazione difficilmente possono definirsi naturali, in senso stretto.
I frattali, come gi detto, non sono che il prodotto della infinita reiterazione di una
formula matematica, ottenuto attraverso un computer.
Tuttavia, le forme cos prodotte ricordano molto la trama della realt contemplata da
molti consumatori di LSD negli anni 60. I modelli contemplati in uno stato di
alterazione sensoriale dunque potrebbero essere reali, sebbene celati, come la gran
parte dei processi che definiamo soprannaturali.
Le formazioni frattali descritte nel Mito di Gaia sono veri e propri fenomeni fisici che si
verificano spontaneamente nella eventualit in cui un Eone (una massa energetica di
plasma stellare ad alta porosit) si riversi nei campi densi della materia elementare. In
un primo momento questi cavallucci marini di derivazione frattale sembrano inanimati,
strutture rigide e di natura cristallina, ma nel momento stesso in cui Sophia acquisisce
consapevolezza della loro esistenza, essi si animano.
Nella seconda fase della creazione, descritta nellopera Protennoia Trimorfe (NHLE
1996, p. 511), lEone Sophia scende per potenziare le sue emanazioni, conferendo
loro spirito e respiro.
E cos che tali elementi mutano, trasformandosi da cavallucci marini semi-rigidi in
flessuose forme fetali dotate di coda. Le code a quanto pare sono destinate a scindersi
e trasformarsi in altri embrioni, e proprio attraverso tale bizzarro processo di autogenerazione emerge la neonata orda degli arconti.

Il Signore degli Arconti.


La Ipostasi degli Arconti descrive un ulteriore sviluppo che segue la formazione delle
entit arcontiche fetali. Un passo di tale opera asserisce che:

Fu interposto un velo tra il mondo di sopra ed i regni di sotto, e sotto il velo nacque
lombra. Alcune delle ombre divennero materia e furono proiettate oltre
E la creazione ad opera di Sophia [dal suo impatto] divenne un prodotto [dema]
simile a un feto abortito. Modellata dallombra, questa cosa assunse una forma
plastica e si tramut in una bestia arrogante simile ad un leone. Era un essere
androgino, giacch derivante dalla materia [neutra, inorganica].
La Ipostasi degli Arconti

Una lettura attenta di tali passi rivela un dettaglio fondamentale: dopo la formazione
embrionale degli arconti, si forma una seconda variante dal corpo dombra, la quale
denota spiccate caratteristiche. La Ipostasi degli Arconti descrive tale entit come
una bestia simile ad un leone arrogante, ma questa creatura descritta anche in un
altro testo cosmologico, il Vangelo apocrifo di Giovanni (10: 5) come un essere dal
corpo serpentino (drakon) e la testa da leone.
Dunque, abbiamo due distinte tipologie di arconti:
- uno di tipo fetale o embrionale
- laltro di tipo rettiloide
Ne La Ipostasi degli Arconti (93: 30 94:5), un supplice chiede al grande angelo
Eleleth:
Narrami degli Arconti, di come sono venuti in essere, da che tipo di genesi, e di chi li
ha creati e ha prodotto la loro forza.
Gli insegnamenti dati in risposta a questa domanda si rivelano precisi e dettagliati.
Vengono indicate due distinte varianti di arconte, con relative peculiarit. Un altra
grande opera cosmologica, il Trattato Tripartito, afferma che i due ordini [di] Arconti si
aggredirono a vicenda per prendere il comando, a causa della loro essenza. (84: 5-15)
Tale duplice fase con cui si ebbe la loro generazione, rese gli arconti depositari di una
natura aggressiva e divisiva che li induce a lottare tra loro.
Il problema viene provvisoriamente risolto quando la tipologia rettiloide assurge ad
una posizione dominante rispetto alla massiccia orda di feti, e sullintero dema.
Aprendo gli occhi larconte draconiano vide una grande quantit di materia [diffondersi
attraverso le membra galattiche], e divenne arrogante, affermando: Io sono Dio [la
divinit unica di queste regioni], e non c alcun altro dio a parte me. (Hyp Arch,
94:20)

Mentre la tipologia fetale inerte, cristallizata in una fase di sviluppo, il leader


rettiloide aggressivo, territoriale, e dotato di poteri demoniaci.
Per prima cosa, un formidabile mutaforma:
Ialdabaoth possiede una moltitudine di facce, cos da potere dare un volto ad ogni
loro desiderio Ha condiviso il suo fuoco con loro, perci diventato il loro signore.
Per via della potenza della gloria luminosa di sua madre, stato chiamato Dio. E non
obbedisce al luogo da cui venuto.

Apocrifo di Giovanni, 11:35-00:10

La rivendicazione da parte del Signore degli Arconti di essere lunico dio nel cosmo ,
manco a dirlo, un momento decisivo nella cosmologia gnostica se non dello intero
processo evolutivo umano. Tutti i testi cosmologici descrivono questo evento, ognuno
con lievi variazioni. Gli gnostici identificano Yaldabaoth con Yahweh o Geova, il dio
tribale degli ebrei. Questa divinit non solo cieca, ma anche stupida e folle (Ipostasi
degli Arconti 89: 24-25).
Per gli gnostici la follia la incapacit di correggere gli errori mentali. La mentalit
degli arconti non pu essere rettificata, e, quel che peggio, la natura arcontica
non in grado di svilupparsi (Gilhus, La Natura degli Arconti). A causa delle modalit
con cui sono stati creati essi non hanno alcuna tendenza alla evoluzione e al
cambiamento. Il loro un sogno alieno sognato dalla biosfera, la vita intelligente di
Gaia.
Il concetto di un dio che al tempo stesso folle e privo di volont appartiene per lo pi
allo gnosticismo. Inutile dire che, quando gli gnostici espressero le loro opinioni sulla
identit di Geova agli ebrei e ai cristiani, tali concetti non furono ben accolti.
Lapocrifo di Giovanni aggiunge particolari cruciali in merito agli Arconti. Per prima
cosa rappresenta un raro esempio in cui Sophia viene esplicitamente definita madre
degli Arconti. Si aggiunge anche che il Signore degli Arconti non obbedisce al luogo
da cui venuto. Questo un dettaglio rivelatore. Il fatto che il Signore degli Arconti
tenda ad allontanarsi dai luoghi che gli dettero i natali, incarna una delle principali
preoccupazioni degli gnostici: la tendenza degli arconti a violare le linee di confine. Fin
dallinizio essi si sono dimostrati una specie invasiva.

E detto che larconte draconiano sia cieco (bille, in copto), dunque non in grado di
vedere il Pleroma n Sophia. La cecit verso il mondo spirituale caratterizza gli
Arconti. (Gilhus, p. 17). Vengono chiamati Samael o Saklas. Entrambe i termini
rispettivamente in ebraico ed aramaico significano cieco.
Prendere coscienza della cecit degli arconti di fondamentale importanza ai fini della
nostra ricerca sul come essi influenzano lumanit.

Alias Geova.
Il Signore degli Arconti stato definito con un nome bizzarro, Yaldabaoth (pronunciato
Yall-DAH-buy-OT). Gli studiosi non sono concordi sul significato e la origine di tale
nome. Secondo una traduzione significherebbe il bambino che attraversa lo spazio.
Secondo unaltra capo dellorda. (Jarl Egil Fossum, Il Nome di Dio e lAngelo del
Signore, p. 332-6.)
Le due differenti traduzioni potrebbero riferirsi ad entrambe le tipologie arcontiche.
NellAntico Testamento il titolo sebaot YHWH, Yahweh Sebaoth, compare 276 volte
vicino al titolo di Dio Padre (Dizionario delle divinit e demoni nella Bibbia, p. 155).
Gershom Scholem, studioso della Cabala e del misticismo ebraico, ha definito il nome
Yaldabaoth come un composto del participio attivo aramaico yaled (generante) e il
nome Abaoth, che rappresenta una forma abbreviata del nome Sabaoth. Cos,
Ialdabaoth significherebbe colui che ha generato Sabaoth. (Nathaniel Deutsch,
Limmaginazione gnostica, pag 55.)
Oltre a quelle citate, esistono molte ulteriori interpretazioni. Il nome Yaldabaoth
potrebbe semplicemente essere una variante di Geova, il dio padre degli Ebrei. Gli
gnostici identificano Geova con il Signore degli Arconti e bollano lintero mito giudaico
della salvezza come un sotterfugio allestito dagli arconti. Quando giunsero alla
conclusione che fosse fondamentale per la sopravvivenza dellumanit una coevoluzione con Sophia, gli gnostici non si curarono di pensare a quanti individui e
gruppi stessero offendendo.
Il loro atteggiamento intransigente e talvolta sprezzante, combinato con la loro
incapacit di prevedere lalto grado di violenza fisica che si abbatt su di loro dopo che
osarono sfidare i dettami giudaico-cristiani, senza alcun dubbio alimentarono il clima
di fanatismo vizioso che distrusse i Misteri.

La Paura.
Lelemento che caratterizza pi di ogni altro la condotta degli arconti e i suoi effetti
sulla umanit la paura. Nello Antico Testamento la paura di Dio uno degli aspetti
principali della esperienza religiosa. La possibilit che la paura umana possa essere
fruita come una sorta di nutrimento da parte di alieni invasivi ampiamente sostenuta
nei dibattiti di esopolitica.
Il Secondo Trattato del Grande Seth afferma che lagenda degli Arconti si baserebbe su
due punti: la paura e la schiavit. Gli arconti vorrebbero tenere lumanit sotto una
continua paura e preoccupazione (NHLE 1990, p. 367). In altri passaggi si mette in
guardia dallo uso della paura praticato dagli arconti come arma psicologica. In un
dettaglio sorprendente di alcune icone gnostiche viene raffigurata la tipologia
arcontica rettiloide che regge una sfera tra le fauci, ricordando la icona mitica del
serpente che offre il frutto proibito. Gli gnostici avevano la loro precisa versione di ci
che accadde nel Giardino dellEden, eventi nei quali gli arconti sarebbero stati
profondamente coinvolti, dunque non dovrebbe sorprendere riscontrare nel mondo
gnostico una serie di riferimenti allo scenario paradisiaco che fu teatro di tale
primordiale attivit cosmica.
Tutta questa attivit nella generazione frattale degli arconti immaginale, ma non
immaginaria, cio non si tratta di un mero frutto della nostra mente. La veggenza
gnostica si concretizza in un uso sobrio delle facolt immaginative, non certamente in
una totale fuga in un mondo di finzione.
E necessario il ricorso a concetti non ordinari per descrivere ci che sta accadendo
sulla Terra, tuttavia lo scenario risulta sviluppato in modo ragionevole e coerente se
considerato nellambito della cultura gnostica.

Conflitto fetale.
I veggenti gnostici hanno immaginato la generazione degli arconti come una alta
iterazione frattale intorno allo Insieme di Mandelbrot, e hanno descritto tale scenario
in modo inquietante. Gli embrioni frattali e rettiloidi imitarono infatti le caratteristiche
di gestazione umana (o viceversa). Nella concezione umana, il sacco embrionale si
compone di due parti: il sacco vitellino (settore 4 nella figura in basso a destra), e la
massa fetale collegato ad esso (1), sospesa nel liquido amniotico (2).

In questa fase lembrione in via di sviluppo ha una definizione anatomica a forma di


pesce (un elemento che la scienza medica ama usare per rammentarci le nostre
origini pre-umane). Ha una testa ben distinguibile, una coda e lombelico che lo
collega al sacco vitellino attraverso cui viene alimentato.
La generazione frattale degli arconti denot le medesime caratteristiche in modo
chiaro e preciso.
Poich lembrione cresce, il sacco vitellino si contrae mentre ha luogo uno sviluppo
secondario. Altro organo connesso allo ombelico la membrana vascolare fetale (5),
una vescicola che riempie lintercapedine tra lo amnios (3) e il corion (7), il limite pi
esterno del sacco intero placentare. Una sorta di tensione morfologica gioca tra queste
strutture in continua evoluzione: per poter crescere ed alimentare il feto, la membrana
fetale deve contrarsi o spingere indietro il sacco vitellino che contiene il feto.
Una simile relazione intercorse tra gli arconti embrionali e rettiloidi. Proprio come lo
sviluppo embrionale umano si suddivide tra la crescita del feto nel sacco vitellino e la
repressione del sacco vitellino per produrre la placenta da parte della membrana
fetale, la potenza degli arconti era divisa per via della loro essenza. Tale conflitto
venne a risolversi parzialmente quando il genotipo rettiloide raggiunse una posizione
dominante sulla massiccia orda di neonati.
Tale metafora estremamente preziosa non solo perch permette di crearci una idea
in merito a ci che i veggenti gnostici rilevavano dalle loro percezioni extrasensoriali,
ma anche perch propone una connessione tra specie umana terrestre ed entit
arcontiche pre-terrestri. Per maggiori informazioni su tale connessione, vedere il
passaggio di chiusura: Cucine cosmiche.

Il potere del serpente.


Ialdabaoth veniva descritto come un serpente dalla testa di leone. Per gli gnostici il
leone rappresentava la forza cieca della procreazione (unassociazione che deriva
probabilmente dalle scuole misteriche egiziane, data anche dalla osservazione della
forza ed il rumore che producono i leoni durante i loro accoppiamenti nel deserto).
Ecco perch la testa leonina sul corpo rettiloide molto appropriata.
Questo tipo di arconte draconico appare nella iconografia gnostica non perch gli
gnostici adorassero i rettiliani; al contrario essi adoperavano tale immagine come un
magico scongiuro nei confronti della influenza arcontica, nella stesso modo in cui un
teschio effigiato su unetichetta indica la velenosit di un liquido.

Il serpente dalla testa leonina stato battezzato dagli Gnostici con nomi magici come
Ophis, Knuphis e Abrasax.
Nellambito della anatomia occulta del misticismo asiatico e Yoga, tale icona nota
come Kundalini: il potere del serpente. Gli gnostici che praticavano lo yoga Kundalini
furono definiti Ofiti, dal greco ophis serpente. Tale culto fu condannato dai primi
cristiani come adorazione pagana del serpente.
I non iniziati tendono a interpretare la immagine del serpente Kundalini in maniera
grezza e letterale. Per gli gnostici il serpente dalla testa di leone coronata dai raggi
solari non rappresentava solo limmagine del Signore degli Arconti, ma anche la fonte
del potere spirituale che consente agli esseri umani di resistere alle sue insidie. Questo
equivoco legato alla Kundalini non si verific tra gli studiosi non ortodossi ed esoterici
come GRS Mead, Helena Blavatsky, e CW King (Gli Gnostici e i loro Resti) i quali
effettuavano il collegamento con naturalezza, cos come mitologi comparativi come
Joseph Campbell e Alain Danielou.
In Le profondit dello Spazio Esterno, Campbell evidenzia come limmagine della
Kundalini, il potere del serpente, appaia nellarte presso la Valle dellIndo gi nel
2300 aC, e appare in molte antiche culture molto precedenti alla era volgare. Fino al
16 secolo nei talleri doro tedeschi (Campbell, fig. 8) era raffigurata la crocifissione su
una faccia ed un serpente attorcigliato ad una croce dallaltro.

Perfino in epoche cos tarde, Cristo sarebbe stato identificato con la Kundalini senza
una vaga idea del perch, comunque ma per gli gnostici il serpente in croce
rappresentava un annullamento del potere salvifico attribuito alla crocifissione (cio, la
glorificazione della sofferenza come forza redentrice).
Il risveglio della Kundalini produce estasi, innesca una super-coscienza, apre le facolt
occulte e le onde dei rilasci di energia di guarigione che si manifestano al livello
corporeo con secrezioni fisiologiche e ormonali. Come il mitico serpente a guardia
dello albero della conoscenza nella Genesi, la Kundalini era il messaggero di
salvezza per gli gnostici. In un rovesciamento completo della lettura abituale della

Caduta, gli Gnostici considerano il serpente come un alleato spirituale per la umanit
primordiale:
Il primo a tentare di liberare lumanit dallo stato di schiavit impostole da un dio
inconsapevole che spacciandosi per lo Assoluto, sbarrava la via verso lalbero della
vita eterna. (Campbell, pag 78).
Il dio inconsapevole che si identificava falsamente con lAssoluto era Yaldabaoth, alias
Geova. Gli gnostici insegnavano che il nous, intelligenza spirituale di cui dotata la
umanit, sarebbe inibita dalla intrusione arcontica, una sorta di invasione subliminale
a livello del pensiero e del linguaggio (ad esempio, la sintassi mentale). Il Nous pu
essere liberato mediante laccesso al potere della Kundalini, una corrente estatica la
quale di solito latente nel corpo degli esseri umani.
Nella sua monografia sugli Arconti, IS Gilhus osserva che: La strategia erotica il
mezzo pi importante utilizzato dagli pneumatici per salvare la luce persa (P. 51).
Con la espressione pneumatici gli gnostici solevano identificare gli esseri umani che
perseguono il sentiero della illuminazione psicosomatica, il metodo chiave della
religione gnostica. Lo Pneuma, la forza spirituale, si sviluppa con la coltivazione del
nous, la intelligenza superiore. Gli arconti tuttavia frappongono un campo cieco di
resistenza contro tale processo: in breve, operano affinch gli esseri umani restino
ignoranti in merito al loro intrinseco potenziale spirituale. Quando la Kundalini si
risveglia, la persona si apre come un fiore ad una sorta di intelligenza superiore.
Alcune sette gnostiche come gli Ofiti praticano lo allevamento collettivo della
Kundalini per produrre una protezione contro le intrusioni arcontiche. In effetti, per
preservare la Kundalini, trattengono la loro energia sessuale allo interno del corpo,
quale principale strumento di difesa contro la influenza degli arconti.
Il Dialogo del Savio, NHC III, 5 (85), contiene il seguente scambio di battute:
Giuda disse: Ecco, le autorit (arconti) abitano sopra di noi, quindi regneranno su di
noi.
Il Salvatore disse: Sei tu che regnerai su di loro. Ma solo quando riuscirai a liberarti
delle phthonos, ad assumere la tutela della Luce, e accedere al nymphion.
Il salvatore-insegnante pone laccento sul fatto che chiunque in potenza possiede il
potere di sconfiggere gli arconti, ma sottolinea anche che alcune debolezze umane
inibiscono luso di tale potere.
La parola greca phthonos pu essere tradotta come gelosia o invidia. Gli gnostici
consideravano linvidia come la firma degli arconti, la principale falla che ci
renderebbe vulnerabili alla intrusione arcontica.
La tutela della Luce viene attivata mediante la Kundalini, spesso descritta come un
fulmine/subisso di luce elettrificata che si espande lungo il corpo.
Nymphion una parola in codice per definire la condizione di protezione psicofisica
generata da alti livelli di Kundalini.

Sir John Woodruffe, primo divulgatore occidentale dei principi della saggezza tantrica
ind, equipar la pratica del Kundalini yoga (elevazione del potere del serpente
mediante i chakra della colonna vertebrale) con i riti gnostici del culto del serpente
(Shakti e Shakta, p. 191 ss.).
Studiosi del buddismo come EA Evans-Wentz, JM Reynolds e HV Guenther sono giunti a
conclusioni simili, ma gli studiosi dello gnosticismo non sono dello stesso avviso, ci
perch non riescono a guardare al di fuori del loro ambito per comprendere a pieno la
teoria e la pratica della Gnosi.
La immagine del leone-serpente fu effigiata in molte forme nei geroglifici sulle pareti
del tempio di Horus a Edfu, a quaranta chilometri a sud di Nag Hammadi. Nelle
celebrazioni egizie del culto di Hathor, il leone-serpente rappresentava la stirpe
reale del faraone. Il bambino reale Horus fu spesso raffigurato nel gesto di succhiarsi
un dito, il quale ricorda vividamente la postura con cui venivano raffigurati gli arconti
embrionali.
E possibile che i sacerdoti egiziani delegati alla educazione dei giovani membri delle
dinastie possedessero una profonda conoscenza della Kundalini e della influenza
arcontica?
Il serpente Kundalini venne raffigurato nella arte sacra egizia come un cobra eretto, o
una coppia di cobra talvolta attorcigliati intorno ad un bastone, oppure dallo ureo,
copricapo a forma di cobra indossato dalla divinit. La treccia cerimoniale sul lato della
testa di Horus rappresenta unaltra indicazione del potere del serpente. La treccia
faraonica, tradizionalmente indossata sul lato destro della testa, ripete visivamente la
forma dei cobra spermatici di Edfu.
Limmaginario esoterico del potere del serpente opera contemporaneamente su vari
livelli. Vedremo come il complesso simbolismo biologico del mito gnostico ha molto da
insegnarci sulla natura degli arconti, e su come possiamo resistergli.

Lo Stupro di Eva.
Ialdabaoth anche definito Archigenetor, cio padrone degli allevatori. (Ap Giovanni
II, 12, 25)
Gli gnostici, la cui etica coerente alla loro cosmologia, reputano la procreazione
biologica in quanto atto involontario un meccanismo irrazionale che rinforza il
potere arcontico. Proprio come Ialdabaoth essi allevano le loro creature e possono
anche essere coinvolti in incroci con gli esseri umani, la qual cosa decisamente uno
degli elementi pi sconcertanti del mito di Sophia.
Diversi testi descrivono il tentativo degli Arconti di violentare Eva, di inseminare cio
la specie umana. Gli stessi testi chiariscono tuttavia come lobiettivo non venga mai
conseguito.
La Ipostasi degli Arconti descrive questo episodio:
Poi gli arconti si avvicinarono ad Adamo, e vedendo la sua controparte femminile
divennero molto agitati ed eccitati. Si dissero lun laltro: Venite, andiamo a seminare
il nostro seme in lei, e tentarono di catturarla. Tuttavia ella madre dei viventi
derise la loro incoscienza e cecit mutandosi in albero, e lasci che essi si
impadronissero del suo riflesso (89: 15-25).
Questo passo dimostra la raffinatezza immaginale della visione gnostica. I veggenti
gnostici narrarono del tentativo di inseminazione di Eva da parte degli arconti,
interferendo cos nella genetica umana, ma allo stesso tempo osservarono come il
tentativo si rivel un fallimento. La metamorfosi di Eva in albero ricorda il mito greco
di Daphne, la quale si trasform in alloro.
(Tale parallelo dimostra ancora una volta come la cosmo-mitologia gnostica non sia
stata un colpo di fortuna, ma un sistema di conoscenze visionario profondamente
radicato nella mente dei pre-cristiani.)
Tramite gli stati alterati di coscienza i veggenti gnostici riuscirono ad intuire elementi
che con il passare dei secoli stanno rivelandosi empiricamente veri e dimostrabili. In
tempi antichissimi essi furono in grado di sviluppare molte straordinarie intuizioni circa
i mondi non visibili, le attivit degli dei, il rapporto tra umanit e specie aliene, e la
pluriennale esperienza della specie umana.
Come appena narrato, gli arconti non riuscirono a catturare Eva, tuttavia in qualche
modo si impadronirono della sua ombra, del suo riflesso. Ci implica che, sebbene gli
arconti non siano in grado di accedere alla nostra struttura genetica, sarebbero in
grado di influenzare o distorcere la nostra immagine della donna, del femminile, ed in
questo senso in maniera indiretta sarebbero realmente riusciti a stuprare Eva.
Come spesso accade, lintuizione gnostica in ordine cosmico ci sfida a comprendere
cosa stia succedendo nelle nostre menti. E possibile che noi esseri umani abbiamo
profanato limmagine della donna? Per esempio, imponendo alle donne una nozione di
identit artificiale, una falsificazione della propria vera natura? Se cos, tale
distorsione identificata dagli gnostici come la conseguenza dello stupro di Eva da
parte degli arconti.

Corrispondenze con gli Anunnaki.


Il passaggio appena descritto tratto da La Ipostasi degli Arcontirichiama alcune teorie
in voga negli ultimi tempi, concernenti un antico intervento alieno sulla genetica
umana. La maggior parte di queste teorie suppongono che qualsiasi cosa gli alieni
decidano di fare, essi siano capaci di farla. Ma i veggenti gnostici sono pervenuti ad
una conclusione diversa: le entit aliene non sarebbero affatto potenti come
vorrebbero dare ad intendere. Il pericolo principale che la specie umana corre con gli
arconti non tanto ci che essi possono fare, quanto ci che erroneamente credono di
poter fare. La carta vincente degli arconti linganno (apaton in greco), ed in
particolare linganno circa la natura e la portata dei loro poteri.
Lamarezza la loro gioia, la depravazione la loro bellezza. Il loro piacere
linganno.
(Apocrifo di Giovanni BG 56, 3-7)
Alcuni elementi del mito gnostico potrebbero iniziare a risultare familiari. Il tema della
inseminazione aliena della razza umana presente anche nelle narrazioni arcaiche
sumere, risalenti al 3 millennio aC, ed dilagante negli attuali dibattiti di alienologia.
I testi sumeri descrivono una specie aliena chiamata Anunnaki, la quale avrebbe
contribuito in maniera determinante alla evoluzione della nostra specie attraverso
lingegneria genetica, inaugurando cos la civilt umana.
Questi racconti si trovano su tavolette cuneiformi risalenti a circa 1800 anni prima di
Cristo, ma sembra siano solo redazioni tardive di versioni molto precedenti. A quanto
pare, la storia di una ingerenza aliena uno dei pi antichi miti scritti della nostra
civilt. Molte persone che seguono i dibattiti di alienologia sono del tutto a conoscenza
del mito sumero degli Anunnaki, il quale pu facilmente trovare riscontro nelle
moderne tecnologie genetiche, tuttavia dal dibattito totalmente assente il bench
minimo riferimento alla interpretazione gnostica dello stesso mito. La visione gnostica
circa la attivit degli Arconti / Anunnaki si differenzia in molti punti significativi dalla
versione evinta dai resoconti sumeri. Gli gnostici non considerano gli arconti come
esseri superiori dal punto di vista della civilt. N li considerano in grado di accedere
al genoma umano (che gli gnostici definivano Anthropos); tuttavia anche la visione
gnostica ammette che gli arconti avrebbero ricoperto un certo ruolo nella nostra
evoluzione fisica.
Questo punto piuttosto difficile da chiarire, tuttavia la differenza di gran lunga pi
evidente tra la versione sumera e quella gnostica che nella prima non contemplato
in alcun modo il mito di Sophia e non viene mai fatto cenno alla origine degli Arconti /
Anunnaki. Si tratta di una lacuna notevole.

Nella sua rielaborazione estratta dallo studio dei materiali sumeri, Zecharia Sitchin
descrive gli Anunnaki come una specie non umana, molto avanzata abitante il pianeta
Nibiru, il quale attraverserebbe il sistema solare ogni 3600 anni. Nella versione di
Sitchin gli Anunnaki giunsero sulla Terra in cerca doro per la produzione di una
sospensione colloidale necessaria per stabilizzare la loro atmosfera. (Per un resoconto
completo, vedi lultimo libro di Sitchin, Il Libro Perduto del Dio Enki.)
Sebbene Sitchin abbia dimostrato di essere un esperto sumerologo dotato di una
profonda comprensione delle lingue antiche, nessuno studioso ortodosso ha mai
approvato la sua interpretazione circa gli Anunnaki. Nella peggiore delle ipotesi si
tratterebbe di personaggi partoriti dalla fantasia di quelle antiche popolazioni. Da
parte nostra non siamo in grado di affermare con certezza se la teoria di Sitchin sia
una traduzione accurata dei testi cuneiformi o una elaborata costruzione mentale.
Ultima nota. solo un caso che gli arconti embrionali e serpentini descritti nei testi
gnostici presentino una elevata somiglianza con le due tipologie extraterrestri pi
frequentemente descritte nei tempi attuali, cio i grigi ed i rettiliani? Se gli gnostici
sono riusciti a intuire un simile scenario, che cosaltro potrebbero avere compreso?

Cucine Cosmiche.
Gli stessi meccanismi che hanno creato le nostre credenze religiose, hanno creato le
nostre convinzioni circa gli extraterrestri. Un approccio serio al fenomeno finirebbe per
causare una revisione del nostro rapporto con la religione.
John Keel UFO: Operazione Trojan Horse
E sorprendente rinvenire rapporti vividi e dettagliati di alieni predatori in testi oscuri
risalenti al 4 secolo dopo Cristo, ma le rivelazioni dello gnosticismo risultano molto
pi sorprendenti. La letteratura gnostica circa gli arconti infatti non si limita a
presentare dei rapporti.
Spiega le loro origini nellordine cosmico, la loro natura (inorganica, imitativa, non
intenzionale), il loro aspetto, le loro tattiche, il loro atteggiamento nei confronti della
umanit, ed altro ancora. Non poteva essere tracciata una soluzione pi chiara e
coerente dei fenomeni misteriosi degli ufo e degli alieni.
La elevata bizzarria del materiale gnostico pone naturalmente una questione di
credibilit. Ci troviamo di fronte alla scelta di credere che questi testi rappresentino un
resoconto accurato di ci che i veggenti gnostici osservarono durante i loro stati di
coscienza alterata (cio ricerca parapsicologica ottenuta mediante visione a distanza,
sogni lucidi, osservazione chiaroveggente) oppure credere che gli gnostici non erano
che mistici illusi dalle loro visioni, cultori di roba strana, o peggio
In che modo, allora, possiamo determinare se lo scenario dipinto dagli gnostici sia un
sogno delirante o se invece presenti una qualche credibilit in merito ai possibili
interventi alieni nella sfera umana? In passato ho discusso il concetto aborigeno del
Dreamtime, il gioco senza tempo della consapevolezza creativa nello Eterno Ora, e la
sua variante, il Dreaming.

Quando il Dreamtime giunge alla espressione di un certo diffuso comportamento, gli


aborigeni si riferiscono al Dreaming di una creatura. Ad esempio, il Dreaming del
canguro la somma della conoscenza innata e degli istinti di tutti i canguri, e risale
agli antenati del Dreamtime. Si potrebbe dire, in termini biologici, che sia una sorta di
emanazione del genoma della specie del canguro. Tutte le creature, organiche ed
inorganiche, umane e non umane, vivono e muoiono in base ai Sogni che vengono
riprodotti per loro tramite. Nella visione del mondo aborigeno la facolt prettamente
umana di creare una cultura assolverebbe la funzione di ricordare e raccontare il
Dreaming non solo della umanit, ma di tutte le specie. Tra gli aborigeni diffusa
convinzione che il ruolo cosmico della umanit sia quello di costituire la memoria di
Gaia.
Per applicare le anzidette idee al problema degli arconti , ricordiamo che noi, la specie
umana, saremmo coinvolti in modo particolare nel Dreaming e nella evoluzione di
Gaia. Tuttavia, esisterebbe un altro sogno che interferirebbe con tale processo;
qualcosa di molto strano che accade sulla Terra a causa di una fessura nella mente
umana, fessura che a sua volta deriva da una anomalia nellordine cosmico.
Il sistema mondo in cui viviamo nato da un errore.
Vangelo di Filippo , NHC II, 3, 75,1
Il magico viaggio di consapevolezza in cui staremmo co-evolvendo insieme al
Dreaming di Gaia risulterebbe deviato o distorto da una influenza aliena, insegnano gli
gnostici. Su questo punto sembra concordare il vecchio stregone Yaqui, Don Juan, che
rivela a Castaneda: Gli esseri umani si trovano impegnati in un cammino di
consapevolezza momentaneamente interrotto da forze estranee.
Tutto ci che impariamo sugli arconti potrebbe insegnarci qualcosa di importante circa
noi stessi.

Racconti sugli Arconti

Ella (Sophia) li getter gi nellabisso. Gli arconti saranno perduti a causa della loro
cattiveria. Diverranno come vulcani e si consumeranno lun laltro finch non
periranno per mano del primo genitore. Ed i loro cieli precipiteranno uno sullaltro e le
loro schiere saranno consumate dal fuoco. Anche i loro reami eterni saranno
rovesciati. Ed il suo cielo precipiter e si spezzer in due. [...] essi precipiteranno
nellabisso e labisso sar rovesciato. La luce vincer sulloscurit e sar come
qualcosa che mai fu prima.
In questi ultimi lustri si diffusa quella che viene definita impropriamente teoria della
cospirazione. Non una teoria, ma una realt storica che stata portata alla luce da
vari autori, pur talvolta mescolando sapientemente verit con menzogne,
approssimazioni ed esagerazioni.
Secondo tale linea interpretativa, la storiografia ufficiale, nella maggioranza dei casi
falsa, manipolata, mentre gli eventi realmente accaduti sono stati censurati, occultati
o distorti, affinch trionfasse una versione ufficiale atta a promuovere un piano di
dominio globale, economico, politico, sociale, religioso.
Moltissimi accadimenti del passato, riletti secondo i criteri esegetici non ortodossi,
rivelano la loro vera natura. Baster qui un esempio: per secoli si credette che la
donazione di Costantino, con cui lo scaltro e feroce imperatore lasci alla Chiesa di
Roma la parte occidentale dellimpero, fosse un documento autentico. Fu Lorenzo
Valla, nel De falso credita ed ementita Constantini donatione a dimostrare che quel
testo era un falso medievale redatto dalla cancelleria vaticana nel IX secolo, nello
stesso periodo, in cui la Chiesa di Roma, attraverso pazienti trame, riusc ad usurpare
il trono dei Merovingi per consegnarlo ai maggiordomi Pipinidi, docili esecutori della
volont papale. E oggi assodato quindi che la donazione di Costantino fu un atto
spurio che, per, influ in modo determinante su molti eventi, concezioni e convinzioni
del Medioevo. Forse tra qualche secolo anche il corposo ma menzognero dossier
dellFBI sul 9 11 sar annoverato tra i falsi storici, intanto, per
Se desideriamo capire qualcosa della almeno bimillenaria cospirazione, naturalmente
dopo aver fatto tabula rasa di pregiudizi, schemi, luoghi comuni, approcci canonici,
dobbiamo, a mio parere, concentrare lattenzione su quel corpus di testi gnostici che
furono prodotti nei primi secoli dopo Cristo, in unet feconda e contraddittoria, in cui
per una singolare convergenza di fattori culturali e sociali, sbocci il fiore del pensiero
gnostico, tanto ingiustamente esecrato e cos poco compreso.
Sebbene la Gnosi mostri qualche punto di contatto col Giudaismo, si deve considerare
un orientamento polimorfo e sfaccettato, generatosi allinterno del mondo pagano, in
cui confluirono dottrine egizie, babilonesi, ellenistiche, con contributi dellastrologia,
della magia, della filosofia ermetica
Vero catalizzatore per il pensiero gnostico fu linsegnamento del Messia. Tralasciamo
pure i guazzabugli sulle emanazioni gnostiche da Abisso alla materia e le concezioni
etiche talora paradossali. Focalizziamoci su alcuni punti ed avremo delle belle
sorprese. In primo luogo, ricorderei che Paolo di Tarso (che sia veramente esistito, che
sia da identificare con Apollonio di Tiana o con altri, poco importa nelleconomia di
questo discorso) considerato quasi unanimemente il primo pensatore gnostico. Non
a torto: infatti nel Tarsiota sono introdotti alcuni dei concetti destinati ad essere
approfonditi nella Gnosi: ad esempio, la mediazione salvifica del Cristo e gli Arconti.

LArconte, (ossia governante, colui che domina), di questo mondo citato anche
nel Quarto vangelo, il pi vicino alla Gnosi dei quattro libretti canonici. Nel testo, di
solito, lespressione greca resa con Principe. Lo si identifica in genere con Satana,
ma potrebbe coincidere con il Demiurgo, un dio inferiore artefice del mondo materiale
caduco.
Gli Arconti sono concepiti come esseri invisibili che tengono imprigionati gli uomini,
impedendo loro di conoscere la verit, di riconoscere in loro la scintilla divina che li
accomuna a Dio. E quindi questa la conoscenza, la consapevolezza di cui gli uomini
sono defraudati: essi sono ridotti in uno stato di schiavit psichica dagli Arconti.
E questo un quadro molto simile a quello delineato dai ricercatori che evocano
lesistenza di creature interdimensionali che, oltre a soggiogare la Terra ed i suoi
abitanti, si alimentano, un p come nel film Matrix, delle energie degli uomini, simili a
formiche che si nutrono del liquido zuccherino secreto dagli afidi.
La situazione ricorda i voladores descritti da Don Juan, lenigmatico sciamano
protagonista dei testi scritti da Castaneda. I voladores, infatti, sono esseri intenti a
suggere le energie vitali di uomini tenuti in uno stato di completa sottomissione.

Paolo o chi per lui ci avverte: La nostra lotta non contro la carne ed il sangue, ma
contro i Principati e le Potest, contro i dominatori di questo mondo di tenebre, contro
gli spiriti del male sparsi nellaria. Lettera agli Efesini 6:12.
Singolare che Principati e Potest diventarono nel Medioevo, gerarchie angeliche,
laddove nellapostolo sono additati come oscuri dominatori.
Se consideriamo alcune concezioni gnostiche non i cascami di una bizzarra teologia,
ma frammenti di una rivelazione in seguito occultata, distorta e censurata da chi non
voleva che certe verit scomode affiorassero, possiamo enuclearne alcuni interessanti
capisaldi: il mondo materiale stato creato da un dio inferiore; la Terra dominata da
forze non visibili ma gagliardissime che diffondono e fomentano, per perpetuare il loro
ignobile potere, sofferenze, guerre, divisioni e bugie; la liberazione pu avvenire
valorizzando la propria natura divina che non alberga, per, in tutti gli uomini. Credo
che la traduzione del sopra riportato passo paolino dei termini greci Principati e
Potest con governi ed autorit, oltre a stridere con altre affermazioni del Tarsiota, non
renda lidea di un dominio che non terreno, ma preternaturale, sebbene i capi del
pianeta siano coinvolti nella turpe egemonia, ma come coadiutori.
Si potr anche pensare che queste speculazioni gnostiche siano fantasie, anzi deliri,
ma la storia umana culminata nella realt attuale, in cui la giustizia conculcata, la
scienza sfigurata, la natura stuprata, la verit negata del tutto e lumanit ridotta

ad un gregge buono ormai non per essere tosato, ma sgozzato, dovrebbe indurre a
riflettere su una congiura di forze del Male che dura da moltissimo tempo.
Gli gnostici ancora una volta, a mio avviso, avevano qualche ragione.

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