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ESERCIZI LEZIONE PRATICA 1 - DOTT.

SSA LUCCHESE
1 VESTIZIONE=PETTORINA
2 LA CALMA CON LA COPERTINA
3 DOVE POSIZIONARE LA COPERTINA
4 GESTIONE DELLE ATTENZIONE(SALTARE ADDOSSO)=CALMA,AUTOCONTROLLO
5 APERTURA E CHIUSURA DELL'INTERAZIONE=CALMA,AUTOCONTROLLI,GESTIONE DELL'AROUSAL
6 COME QUANDO ACCAREZZARE IL CANE=SOMESTESI,CALMA,IDUCIA
! CENTRIPETAZIONE IN MOVIMENTO =INTERESSAMENTO DEL CANE AI MOVIMENTI DEL PRO
" CENTRIPETAZIONE(OCALIZZAZIONE)=COSTRUZIONE DI UN SUONO
# LOURING,TRASCINAMENTO=DIREZIONAMENTO,CENTRIPETAZIONE
1$ DARE LA DIREZIONE=CONSOLIDARE PATTO COMUNICATIVO %INOMIO
11 GESTIONE DEGLI ACCESSI=AUTOCONTROLLI,CALMA,CENTRIPETAZIONE
12 LAVORARE SULLE DISTANZE,L'INCROCIO=AUTOCONTROLLI,CALMA,CENTRIPETAZIONE
13 LA SPIRALE=AUTOCONTROLLO,CALMA,CENTRIPETAZIONE AM%IENTE ESTERNO E PRO&SOCIALIT'
14 AGGANCIO(SGANCIO=CALMA,AUTOCONTROLLI,CENTRIP) IN AM%IENTE ESTERNO
15 CHIAMARE VERSO DI SE,L'INGAGGIO=COMUNICAZIONE GESTUALE,CINETICA,ADEGUARE
COMUNICAZIONE NN VIOLENTA AL SOGGETTO CON CUI COMUNICHIAMO
16 DOGG* ZEN=CALMA,CENTRIPETAZIONE
1! CIOTOLA=CALMA,AUTOCONTROLLO,PERMESSI
1" APPROCCIARE UN CANE LA PRIMA VOLTA IN MODO CORRETTO
1# LAVORARE SULLA CALMA E IL DISTACCO=CALMA IN ESTERNO ED UN PRIMO DISTACCO
2$ CAM%I DIREZIONE=CONDOTTA AL GUINZAGLIO,CENTRIPETAZIONE AM%IENTE ESTERNO
21 SEDUTO=CALMA,CENTRIPETAZIONE,AUTOCONTROLLO,COLLA%ORAZIONE,GESTIONE
22 TERRA
23 VIENI ACCANTO A ME=PATTO COMUNICATIVO,COLLA%ORATIVA,DIREZIONAMENTO
24 RICALCO E GUIDA=AUTOCONTROLLO,CALMA,ALLINEAMENTO
25 RICERCA OLATTIVA SEMPLICE=CONCENTRAZIONE,A%%ASSAMENTO DELL'AROUSAL
26 LO SCAM%IO=SCAM%IO,CONDIVISIONE,COOPERAZIONE,LAVORO SU AROUSAL
2! TIRA E MOLLA=AUTOEICACIA,AUTOCONTROLLO,AROUSAL,POSSESSIVITA'
2" PALESTRA CON IL CORPO=PRO&SOCIALITA' AROUSAL,CINESTESI
2# HAND=CALMA,AUTOCONTROLLI,MEDIAZIONE,PERMESSI
3$ RESTA=CALMA,CENTRIPETAZIONE,AUTOCONTROLLI,COLLA%ORAZIONE
31 ASPETTA TRANQUILLO=CALMA IN AM%IENTE ESTERNO
32 CENTRIPETAZIONE CON STIMOLO CINETICO=CENTRIPETARE IL CANE DI RONTE AD UNO STIMOLO
CINETICO,AUTOCONTROLLI,PERMESSI
33 COME SCEGLIERE DARE UN OSSETTO O ALTRI GIOCO ,ATTI ALLA MASTICAZIONE=CALMA,GESTIONE
DELLE ATTENZIONI E DELL'AROUSAL
34 %INOMIO SI AVVICINA ALL'ESTRANEO=PRO&SOCIALITA',E+PERTISE SOCIO&RELAZIONALE
35 SOCIALIZZAZIONE A STELLA=SOCIEVOLEZZA,DOCILITA',E+PERTISE SOCIO)RELAZ
36 CAM%I DI DIREZIONE 2=CENTRIP IN MOVIMENTO,ALLINEAMENTO DI %ASE
3! %AC,=CINESTESI,IDUCIA,AUTOCONTROLLI
3" ROTAZIONE SU PODIO=CINESTESI,CALMA AUTOCONTROLLI,AUTOEICACIA
3# SCALA A TERRA,PNEUMATICI O SIMILARI=CINESTESI,CALMA,AUTOCONTROLLI,AUTOEICACIA
4$ IL LA%IRINTO=CALMA,CONCENTRAZIONE,MIGLIORAMENTO DELLA CONDOTTA
41 LA MUSERUOLA
42 43 LAVORO SULLA MOTIVAZIONE ET&EPIMELETICA DEL CANE ASCIUGAMANO,LA SPAZZOLA
44 PORTARE UN OGGETTO A QUALCUNO=AUMENTARE VOLUME MOTIVAZIONE
EPIMELETICA,LESSI%ILIT' COGNITIVA,PRO&SOCIALITA'
45 PRENDI UN OGGETTO DALL'ALTRO E PORTAMELO=MOTIVAZIONE
EPIMELETICA,AUTOCONTROLLO,DISCIPLINARE MOTIVAZIONE POSSESSIVA,PRO)SOCIALIT'
46 IL -NO- GRATIICATO=CENTRIPETAZIONE,AUTOCONTROLLI
4! LA %ILANCIA(DOGG* ZEN 2)
4" CENTRIPETAZIONE PROPOSITIVA
4# START&LINE=PERCH. IL CANE TIRA AL GUINZAGLIO
5$ ANTICIPALO=GESTIONE DELLE INIZIATIVA,CONDOTTA AL GUINZAGLIO,AUTOCONTROLLI
51 L'ELASTICO=CENTRIPETAZIONE IN AM%IENTE ESTERNO,ALLINEAMENTO DI %ASE
52 SGANCIARE IL GUINZAGLIO =AROUSAL INTERMEDIO,REALIZZ MAPPE MENTALI,CENTRIP
53 RICHIAMO
54 RICHIAMO DAL RESTA
55 RICHIAMO IN LI%ERTA'
56 RICHIAMO A STELLA
5! IL TU%O INTERROTTO
5" ZAMPA
5# LE %OTTIGLIE CHE RUOTANO
6$ LA SCATOLA CHE SCORRE/SPOSTARE CON LA ZAMPA
61 ALZARE L'IM%UTO
62 SOCIALIZZARE IL CANE AL TRASPORTINO
63 TAVOLA %ASCULANTE
64 CURVA PARA%OLICA(DELLA %ARRIERA A TERRA)
65 TRASPORTO DI UN OGGETTO
66 IL CASSETTO
6! ERMO
6" PERCORSO DI ALLINEAMENTO
6# !$ LAVORARE SUGLI SPAZI
!1 GESTIONE IN LI%ERT' TRA CANI
!2 COME GESTIRE LA PROSSEMICA NELL'INCONTRO RA CANI
Attivit evolutiva n1 PRA 1:
e!ti"ione
O#iettivi: fare conoscere la pettorina marcando la vestizione con emozioni positive.
P$e%e!!a: Lapproccio Cognitivo Zooantropologico al cane, ha individuato nella pettorina del modello
descritto, lo strumento migliore da utilizzare per "vestire" il cane. La vestizione svolta secondo le modalit
illustrate rappresenta, da un lato un modo per far conoscere loggetto pettorina al cane, legandolo ad
emozioni positive, dallaltro un primo banco di prova per il proprietrio che dovr approcciare il cane in
modo corretto, valutando al contempo il suo stato emotivo.
Co$$ette""a:
1. ppoggiare la pettorina per terra e, se necessario, avvalendosi dellaiuto di alcuni bocconcini, invitare il
cane a esplorarla.
!. "rocedere nella vestizione con postura e prossemica corrette #accucciarsi, porsi laterali, non andare sul
cane ma attendere che sia lui ad avvicinarsi$.
%. &nvitare il cane ad avvicinarsi, indurlo a infilare la testa nellasola della pettorina utilizzando la mano
come target o alcuni premietti, senza mai costringerlo o trattenerlo
'. ppena il cane infila la testa nellasola, lasciare cadere alcuni premietti a terra e, mentre il cane li mangla,
agganclare la pettorina.
(. )opo avere agganclato la flbbia dal lato del cane vicino al conduttore, si dovr invitare il cane a voltarsi e
a porgere laltro fianco, o con la mano, o utilizzando, anche in *uesto caso, alcuni premietti opportunamente
posti in modo da far girare il cane.
+. )opo le prime vestizioni, abbandoneremo gradualmente lutilizzo di bocconcini.
"arametri gi adeguatezza:
,bbiettivo evolutivo specifico: -ducare il cane ad essere manipolato
obiettivo lato o secondario:
1. .igliorare la comunicazione del cane *uando si trova al guinzaglio.
!. .igliorare la relazione cane/proprietrio evitando e*uivoci spiacevoli come offese involontarie provocate
dal guinzaglio che va in trazione sul collare.
%. umentare la fiducia e lintesa nel binomio
a$ La vestizione come descritta nella modalit corretta 0 adeguata per i cani che non conoscono "loggetto
pettorina" e in particolare per i cani che vivono o provengono dal canile.
b$ "otr esserci il caso di cani che gi indossano la pettorina ma, o perch1 di altro modello #pettorina
scapolare, di costrizione ecc ...$ o perch1 la vestizione e stata condotta, fino a *uel momento, in modo
scorretto dal proprietrlo #vestizione invasiva$, hanno legato a essa emozioni negative. .odificare
gradualmente la rappresentazione della vestizione sar fondamentale.
"er rendere la vestizione della pettorina un momento piacevole per il cane, dovremmo aver lavorato
preliminarmente su alcuni aspetti:
1. )irezionamento semplice del cane attraverso il Louring #.-. n2 3$
!. ver lavorato sulla calma, su un corretto posizionamento di arousal del cane nel momento interattivo
#.-. n2!/'/+$.
%. .anipolazione delle "aree fredde" e delle "aree calde" del cane, dove si appoggera la pettorina #.-.n2 +$.
'. Conoscere le regole comunicatlve della C.4.5. soprattutto evitare posture incombenti sul cane e
prossemiche eccessivamente ravvicinate.
-t evolutiva di riferimento:
Lo strumento di gestione pettorina, pu6 essere presentato al cane sin dal momento delladozione #+7gg$,
*uando inizia con noi le prime esplorazioni fuori dal contesto domestico.
8oprattutto i cuccioli nel primi giorni dalladozione *uando vengono portati fuori, sono o molto incuriositi o
spaventati dal mondo. &n ogni caso avranno necessariamente un andatura disordinata. 8pesso si fermano e si
rifiutano di camminare perch1 *ualcosa li preoccupa. il ".,. in *uesto caso fa spesso lerrore di forzare il
cane strattonando il guinzaglio sul collare. il cane non solo vive male gli strumenti di gestione ma marca in
maniera negativa situazioni e contesti che vive magari per la prima volta. &ndossare una pettorina del tipo
consigliato, consente al cane di sentirsi avvolto e protetto, aumentando la consapevolezza del proprio
corpo. 8i sente pi9 libero di comunicare e non offeso *uando il guinzaglio va in trazione. 4on esistono
controindicazioni particolari nel far indossare la pettorina al cane adulto.
Attivit evolutiva n& PRA 1:
Lavo$o 'i #a!e !ulla (al%a le)ato alla (o*e$tina: la (al%a in aula
O#iettivi: calma
P$e%e!!a:
ll lavoro sulla calma partendo dalla copertina chiede al proprietario di ac*uisire competenze su apertura e
chiusura dellinterazione, valutazione sullo stato posizionale e sui bisogni del cane. "er il binomio sar
fondamentale la costruzione della copertina come luogo sicuro, legato allo stato di calma in casa, per poi
potere utilizzare la copertina come "mar:er; in altri ambienti. &l lavoro in aula ne rappresenta un utile
esempio.
Co$$ette""a:
a$iante 1
1. "remi a disposizione<
!. ssicurarsi che il cane abbia la possibilit di rilassarsi #guinzaglio morbido, distanze adeguate, posizione
corretta della copertina$<
%. 8e il cane ricerca lattenzione #in *ualsiasi modo$ ignorarlo #C45 adeguata$<
'. =uando il cane rinuncia allinterazione e si adagia sulla copertina, attendiamo *ualche secondo e
premiamo con il cibo, senza riattivare linterazione, evitando lo sguardo fisso sul cane e toni di voce acuti<
(. llungare via via i tempi di consegna del premio, attendendo che il cane non solo si adagi sulla copertina
ma si rilassi veramente.
+. =uando abbiamo consolidato *uesto passaggio possiamo provare anche ad alzarci e intrattenerci in delle
attivit senza rivolgersi al cane.
>. 8e rimane fermo e calmo sulla copertina, andiamo da lui lasciamo un premio tra le sue zampe e torniamo
alle nostre attivit.
a$iante &
1. 8cegliamo come set una stanza senza troppi stimoli centrifugativi e chiudiamo le porte in modo che il
cane non possa uscire. - preferibile che la stanza scelta sia una stanza vissuta e non isolata dove la persona
svolge abitualmente delle attivit domestiche.
!. "osizioniamo una copertina comoda nel punto adeguato #non un punto di passaggio, preferibilmente in un
angolo$.
%. 8e il cane ricerca lattenzione #in *ualsiasi modo$ ignorarlo #C45 adeguata$.
'. il miglior modo per negare un interazione allinterno di una stanza e *uella di sedersi ad un tavolo e
mettersi a fare *ualcosa come: leggere, lavorare al computer ecc..
(. il cane constatato che non c?0 speranza di interazione e possibilit di uscire dalla stanza, si indirizzer
verso la copertina adagiandovisi.
+. "remiamo il cane con un "@ravo", con tono calmo e rilassato.
>. 8e il cane fa fatica a rilassarsi pur non avendo alternative potremmo dare un ossetto non eccessivamente
grande #.-. n2!3$
A. 8e il cane se lo va sgranocchiare sulla copertina premiamolo con un "@ravo"
3. 8e il cane si adagia sulla copertina senza rilassarsi proviamo a mettere in pratica le tecniche di massaggio,
come il ")eep Contact", che possono indurre la calma.
"arametri di adeguatezza
a$ La versione n21 0 adeguata per soggetti con un arousal intermedio e se dobbiamo insegnare la calma al
cane in un luogo chiuso diverso dallambiente domestico, dove esistono dei target centrifugativi.
b$ La versione n2 ! 0 adeguata a soggetti che hanno un livello di arousal alto che hanno difficolt a rilassarsi
e che se premiati con il cibo possono riattivarsi immediatamente.
c$ Luso del cibo come premio o della voce #"bravo"$ deve essere calibrato allobbiettivo su cui stiamo
lavorando. il cibo per esempio non va lanciato, altrimenti si rischia di aprire la finestra predatoria del cane.
La voce va tenuta su toni bassi, altrimenti alziamo larousal del cane mettendolo in difficolt nella ricerca
della calma.
d$ 8e ci troviamo di fronte ad un cucciolo o ad un soggetto adottato da poco sia pur in et adulta 0 possibile
mettere un nostro indumento sulla copertina del cane per favorire soprattutto il distacco.
,biettivo evolutivo specifico: Bestione dellarousal del cane, abitudine a posizionarsi su valori intermedi.
,biettivo evolutivo lato o secondario:
. Bestione delle interazioni e distacco.
. ccreditamento e ruolo guida del ".,.
P$o*e'euti(it:
1. @uona C.4.5 del ".,.
!. Cispettare i bisogni psicofisici dellanimale
"er far si che il cane apprezzi la sua copertina come un luogo sicuro e dove potersi veramente rilassare e
necessario che il ".,. abbia presente in maniera chiara come si apre e come si chiude un interazione con il
cane. Dn proprietario che cerca di lavorare sulla calma continuando a guardare il cane *uando 0 sulla
copertina o che premia la calma con un contatto vigoroso o con vocalizzazione su toni acuti, sbaglia.
-lemento propedeutico alla calma non 0 solo una buona C.4.5 del ".,. ma anche la sua capacit di
rispettare i bisogni psicofisici dellanimale. Dn cane che esce una volta al giorno solo per alcuni minuti sar
probabilmente un soggetto con un livello di attivazione emozionale molto alto e che difficilmente riuscir a
trovare la calma durante la giornata. Dn cane che non esce abbastanza vive il momento interattivo sempre
con un arousal troppo alto. 4on possiamo pensare di lavorare sulla calma a prescindere dai bisogni
psicofisici dellanimale: la motivazione esplorativa, la motivazione collaborativa da realizzare allinterno
del gruppo famiglia, esperienze di socializzazioni con i propri simili.
-t evolutiva di riferimento: - di fondamentale importanza che il cane sia in grado di raggiungere lo stato
di calma a partire dallambiente domestico, sin dai primi giorni dellavvenuta adozione . =uesto non solo
garantisce alla persona una buona gestione del cane ma educa anche il soggetto a posizionare il suo arousal
su livelli intermedi. )ando al cane un mar:er di rilassamento e tran*uillit saremo facilitati a lavorare sul
distacco, il cucciolo, infatti, soprattutto nel primo periodo, vive gli allontanamenti del ".,. come un
abbandono, una sparizione della sua base sicura. La copertina aiuta a far vivere al cane il momento del
distacco come *ualcosa di meno traumatico. - per *uesto che con il cucciolo appena adottato 0 importante
depositare *ualche indumento indossato dal ".,. sulla cuccia del cane. il cucciolo appena uscito dalla
cucciolata ha come report sensoriale prevalente lolfatto e il tatto #dato dal contatto$. Dna coperta morbida e
accogliente ed un indumento, possono aiutare il soggetto a trovare pi9 facilmente la calma. "remiare la
calma a seguito della chiusura dellinterazione con il soggetto, aiuta a fissare nel cane segnali di apertura e
di chiusura. il cane non cercher di insistere nellinterazione *uando noi non ne abbiamo n1 tempo n1
voglia, ma sapr di avere un luogo sicuro e tran*uillo dove potersi riposare. =uesto stabilisce anche un
ordine cognitivo nel cane nella gestione delle iniziative e nella creazione di ruoli familiari. &ndicare la
copertina al cane e indurne il rilassamento ci accredita come coordinatori, come mediatori di bisogni
importanti.
Attivit evolutiva n+
e!e$(ita"ione in aula: 'ove *o!i"iona$e la (o*e$tina
O##iettivo: testare la comprensione da parte degli allievi del luogo adeguato in cui posizionare la copertina
in ambiente domestico.
P$e%e!!a:
ll lavoro sulla calma in casa legato alla costruzione della copertina come "isola sicura" presuppone
innanzitutto la scelta del luogo pi9 idoneo dove porla. "er esempio mettere la copertina vicino alla porta
dingresso dellabitazione potrebbe indurre il cane a farsi carico del ruolo di accoglienzaErespingimento di
chi entra in casa, non riuscendosi cosF a rilassare. -altrettanto vero che posizionarla in un punto di
passaggio, non consente al cane di rilassarsi in *uanto sar sempre attento a non essere calpestato. Dn luogo
rumoroso o particolarmente freddo e umido allo stesso modo non crea le condizioni ideali per il
rilassamento.
Co$$ette""a:
1. "resentazione di piantina appartamento e discussione in aula su dove potrebbe essere adeguato
posizionare la copertina
!. ,sservare la piantina proposta
%. 5alutare la posizione che abbia i re*uisiti pi9 adeguati: zona non di passaggio, non prospiciente gli
ingressi, priva di pericoli, caratterlzzata da temperatura appropriata e costante, tran*uilla sia di giorno sia di
notte.
Pa$a%et$i 'i a'e)uate""a:
a$ La scelta del posizionamento della copertina 0 maggiormente necessario soprattutto con i cani che hanno
una forte motivazione territoriale e possessiva e che cercano sempre di mettersi in una posizione osservativa
di controllo. 8e lasciamo che *uesti soggetti scelgano loro dove posizionarsi per riposare, significa che
stiamo delegando loro la possibliit di controllare il territorio. =uesto non vuol dire posizionare la copertina
in un luogo particolarmente isolato. La copertina ha infatti a prescindere dal soggetto e dal suo bagaglio
motivazlonale un obiettivo integrativo e non di calma in funzione dellisolamento.
b$ 4on solo il luogo ma anche il materiale che scegliamo della copertina pu6 avere un ruolo fondamentale.
)obbiamo osservare il cane, e scegliere un materiale che assomigli a giochi, come corde colorate con i
fronzoli o altri materiali con cui sono fotti ad esempio i manicotti.
c$ 4on usare la copertina per altri scopi, come per esempio asciugare il cane o usarlo come luogo dove
nascondere dei bocconcini ecc...
,biettivo evolutivo specifico: insegnare al cane che il luogo del riposo e deciso dal ".,. sulla base di un
compromesso tra le necessita gestionali e il benessere psico/fisico del 8oggetto.
,biettivi lati o secondari: accreditare il ".,. nel ruolo di coordinatore, costruire un legame di fiducia del
cane nei confronti del ".,. 4on dare al cane un ruolo di coordinatore del gruppo.
P$o*e'euti(it :
"er scegliere bene il posto dove posizionare la copertina del cane, il ".,. deve conoscere le
regole base della comunicazione del cane, il valore che ha per lui la gestione degli spazi e delle
distanze.
Et evolutiva 'i $i,e$i%ento:
4el posizionare la copertina nel posto giusto allinterno di unabitazione 0 necessario, soprattutto con il
cucciolo appena adottato, di tenere bene in mente il processo di attaccamento. Dn cucciolo che 0 appena
uscito dalla vicinanza stretta con i fratelli e sorelle e con la mamma ha bisogno di compiere un processo di
attaccamento nei confronti di chi dovr
diventare la sua futura base sicura. Le distanza da tenere con un cucciolo di +7 gg sono molto ridotte e nel
posizionare la copertina dobbiamo tenerne conto, anche *uando la scelta del ".,. si indirizza nel far dormire
fuori lanimale. 4on possiamo pretendere che un cucciolo appena adottato sia in grado di stare da solo in
giardino sulla propria cuccia troppo a lungo. Le distanze della copertina dalla base sicura possono
aumentare dal processo di distacco in pol, che avviene intorno ai *uattro mesi
Attivit evolutiva n- PRA1
.e!tione 'elle atten"ioni /!alta$e a''o!!o0
O#iettivi: (al%a1 auto(ont$olli1 a(($e'ita%ento
P$e%e!!a:
&mparare a gestire correttamente le attenzioni da dare al cane, rappresenta uno degli snodi fondamentali
dellapproccio cognitivo al training cinofilo. La vecchia mentalit addestrativa partiva, infatti, da un
approccio inibitivo al cane, dove era necessario negare perentoriamente al soggetto alcuni comportamenti,
per accettarne e standardizzarne degli altri. il risultato di *uesto tipo di educazione 0 un soggetto
generalmente inibito, che esegue solo *uei comportamenti graditi al proprietario. Guttavia non si tratta di un
soggetto sicuro, che non ha paura di sbagliare, che prova delle euristiche e degli operanti per risolvere dei
problemi che *uotidianamente gli si presentano, al contrario sar insicuro e timoroso nel tentare delle
operazioni che non provengono da un comando. "er ottenere un soggetto aperto alle novit 0 in grado di
gestire la propria conoscenza sul mondo, dobbiamo essere bravi nella fase educativa, a non inibirlo e
premiarlo *uando mette in atto comportamenti positivi. &gnorare i comportamenti indesiderati e dare
attenzione a *uelli virtuosi, da al cane, non solo la possibilit di tentare, ma anche di ricevere delle
indicazioni positive dal ".,. Hin ora gli approcci educativi hanno invece puntato sulla inibizione dei
comportamenti errati e sullignorare i comportamenti virtuosi, come se lattenzione verso gli elementi
positivi del comportamento fosse da dare per scontata. Con *uesto esercizio dobbiamo apprendere a
ignorare il cane *uando si comporta in maniera sbagliata e svantaggiosa per la sua integrazione e dargli
attenzione *uando si comporta bene vale a dire in maniera integrativa. )are attenzione pu6 voler dire
diverse cose:
1. )ire "bravo" #a patto che per il cane abbia un significato molto chiaro$. Consapevoli inoltre che *uesto
premio ha un valore sociale molto pi9 profondo del bocconcino.
!. )are un bocconcino
%. Concedere una risorsa, un oggetto che il cane vuole e che e nelle nostre mani.
'. Hare una carezza, avere un contatto #a patto che il ".,. sia in grado di dare piacere al cane attraverso il
contatto$. .olte persone manipolano scorrettamente il cane invadendone le zone calde.
(. Civolgere lo sguardo diretto al cane.
Con *uesto non diciamo che il cane non possa essere bloccato *uando sta facendo *ualcosa di
particolarmente sgradito a noi o che lo mette seriamente in pericolo. Guttavia vedremo successivamente
delle altre attivit evolutive che saranno in grado di creare gli autocontrolli nel cane, i permessi, la
centripetazione ecc, che lavorano nella direzione di costruire un soggetto e*uilibrato che non ha bisogno di
essere bloccato o inibito. Lapproccio CZ prevede una pedagogia in positivo e non inibitoria che reprime il
cane senza dare un alternativa corretta di comportamento.
Co$$ette""a:
a$iante 1
I 8e il cane 0 molto socievole e salta addosso per festeggiare le persone:
1. Hacciamo allontanare il ".,. o un figurante # es. leducatore$ e facciamolo avvicinare guardando il cane
mentre lo chiama con un tono di voce acuto.
!. il cane inizier a scodinzolare e salter addosso alla persona.
%. &nvitiamo *uesta a girarsi, dando le spalle al cane.
'. 8e il cane insiste a stare sulle due zampe con le anteriori appoggiate al corpo della persona, invitiamola a
fare un passo allontanandosi dal cane.
(. 8e il cane scende e tende a calmarsi, aspettiamo *ualche secondo e premiamo il cane con il cibo.
+. Cipetiamo lesercizio e se il cane non si alza sulle due zampe, possiamo iniziare a premiare con un
"bravo" che preceda il cibo.
>. 8olo *uando iniziamo a vedere che il cane ha appreso, premiamolo solamente con il "bravo".
Dn successivo approfondimento di *uesto esercizio sar *uello inerente alla pro/socialit #vedi cerchio di
persone$, dove a premiare il cane, non sar il figurante ma il ".,. che dovr costruire il suo ruolo di
mediatore.
a$iante &:
I 8e il cane salta addosso per richiedere un gioco che teniamo in mano.
1. "rendiamo una pallina che s*uittisce
!. 8cegliamo un set adeguato, una stanza senza mobilia che potrebbe cadere se urtata o che potrebbe
ostacolare il movimento del cane.
%. Hacciamo suonare la pallina, mostrandola al cane. il cane deve vedere ci6 che abbiamo in mano ma non
dobbiamo fare il gesto di offrirglielo per poi sottrarglielo, piuttosto lo teniamo vicino al nostro corpo.
'. 8e il cane salta addosso, non consentiamo che afferri la pallina.
(. 8e il cane si ferma e senza saltare, guarda la palla o meglio ancora noi, premiamolo dandogli la palla in
bocca o facendo un piccolo lancio<
+. Lasciamo che ci giochi e con unaltra palla che avremo preventivamente preparato, ripetiamo lesercizio
dal punto 1.
>. Continuiamo a ripeterlo scambiando sempre le palle.
I &n *uesto caso non 0 necessario che il cane ci guardi per cedergli la palla, 0 sufficiente che smetta di saltare
addosso e rimanga con tutte e *uattro le zampe a terra.
I - possibile che alcuni cani smettano di saltare ma si mettano ad abbaiare. 4on dobbiamo mai concedere la
palla mentre il cane abbaia, altrimenti staremo rafforzando.
labbaio per richiesta. "remiamo il cane *uando smette di abbaiare.
"arametri di adeguatezza:
a$ La variante 1 1 adeguata per i soggetti che hanno un arousal alto e che sono molto socievoli.
Beneralmente i Cetriever e i cani da caccia, anche se soggetti che hanno picchi di arousal *uando incontrano
una persona, il possiamo trovare in *ualsiasi razza e tra i meticci.
b$ La variante ! 1 adeguata non solo per i soggetti descritti nella variante 1 ma anche per *uei cani che
hanno una forte possessivit o una fissazione gi strutturata sulla pallina e sui giochi in generale.
O##iettivo evolutivo !*e(i,i(o: implementare leJpertise interattivo relazionale nel cane. 8e il cane
apprende subito *ueste regola base dellinterazione con lessere umano il "., avr maggiore motivazione ad
integrare il cane nella sua vita *uotidiana. 8pesso i ".,. rinunciano a coinvolgere il cane perch1 ha il brutto
vizio di saltare addosso.
O#iettivi lati o !e(on'a$i: fornire al cane le giuste coordinate di linguaggio nei confronti
delleterospecifico. -sistono delle posture che sono molto gradite dalle persone e che le dispongono ad
interagire con il cane. 8e noi suggeriamo al cane *uali sono e le rinforziamo nel diversi modi che
conosciamo, aumentiamo il grado di docilit e socievolezza dellanimale che ci consente di vivere la
relazione in una prospettiva di crescita e non di onere.
P$o*e'euti(it:
=uesta attivit evolutiva 0 bene che diventi una modalit interattiva coerente del ".,. e di tutti coloro che si
relazionano e gestiscono il cane. =uesto appunto non 0 un esercizio ma una attivit evolutiva, una modalit
corretta di relazionarsi con il cane. Hin da *uando il cucciolo viene adottato, *uesta deve essere lattivit da
realizzare in *ualsiasi tipo di interazione. "rima iniziamo e meglio 0. il cucciolo, infatti, *uando ha un
aspetto con caratteri neotenici molto marcati e un andatura dinoccolata, viene accolto dalle persone mentre
ci salta addosso. Le piccole dimensioni inizialmente non creano problemi ma le cose cambiano *uando il
cane cresce.
La persona prima di affrontare *uesta attivit evolutiva deve essere informata anche a livello teorico del
valore e della correttezza della C.4.5.
Et evolutiva 'i $i,e$i%ento:
Come abbiamo detto nel paragrafo della propedeuticit, 0 necessario che *uesta attivit evolutiva si metta in
atto si dal primi mesi di adozione. 8e la realizziamo correttamente a partire dal tre mesi il cucciolo
apprender a relazionarsi bene allessere umano, non gli salter addosso per fargli le feste e non si metter
ad abbaiare o tentare di strappare una risorsa che il ".,. tiene in mano.
Attivit evolutiva n2 PRA1
A*e$tu$a e (3iu!u$a 'ell4inte$a"ione
O#iettivi: calma, autocontrolli, gestione dellarousal
P$e%e!!a:
Cicerche sul cane in campo etologico, hanno dimostrato il valore fondamentale dei primi sessanta giorni di
vita allinterno della cucciolata. &n *uesto periodo il cucciolo accredita la mamma come base sicura e come
figura magistrale che insegna lapprendistato del linguaggio canino. Dna delle prime cose che una mamma
insegna ai cuccioli sono i segnali che aprono e *uelli che chiudono linterazione. il soggetto impara a capire
*uali sono le posture che invitano e *uelle che danno larresto. Dn cucciolo che 0 stato sottratto
prematuramente dalla base sicura potrebbe non strutturare bene *uesto comportamento e dare poi problemi
alla persona che lo l?adotter. 4el processo di affiliazione il ".,. deve prendere in mano la staffetta
educativa.
lasciata dalla mamma e continuare il lavoro di strutturazione dei segnali che aprono e chiudono
linterazione. =uesta ac*uisizione linguistica e comportamentale fa comprendere al cucciolo che le
interazioni con laltro, iniziano, hanno uno svolgimento e poi finiscono. 8e con un cucciolo e facile iniziare
uninterazione 0 pi9 difficile concluderla, in *uanto non 0 dotato dei giusti autocontrolli per capire *uando 0
il caso di chiudere linterazione, perch1 il contesto non lo consente o perch1 linterlocutore non ne ha pi9
voglia. Dn cucciolo che avr appreso chiaramente i segnali di apertura e chiusura dellinterazione non sar
solamente pi9 socievole ma avr inoltre minori problemi nella fluttuazione dellarousal, sapendo gestire il
momento dellinterazione, con arousal medio e il momento della non/interazione, con arousal medio/
basso, corrispondente alla calma.
Co$$ette""a:
1. 8cegliamo un set adeguato come linterno dellambiente domestico dove vive il cane.
!. Chiamiamo verso di noi il cane *uando si trova in uno stato di calma, evitando tuttavia, di disturbarlo
*uando dorme.
%. il modo in cui chiamiamo il cane potrebbe essere simile a *uello che utilizziamo nella centripetazione in
movimento.
'. Chiamiamo il cane e avviciniamoci mostrando il fianco.
(. =uando siamo abbastanza vicini, mettiamoci di % rispetto al cane e facciamo un suono #schiocco di
labbra o battito di mani$ che ne possa richiamare lattenzione.
+. llontaniamoci di *ualche metro guardando il cane.
>. ccucciamoci mostrando il fianco al cane.
A. =uando il cane arriva appoggiamogli una mano dalla parte del palmo lungo il fianco.
3. ccarezziamolo nella maniera corretta rispettando meridiani, pressione e velocit della carezza.
17. Hacciamo fare al cane una piccola ricerca olfattiva intorno al nostro corpo. 4ello spazio interattivo
potremmo proporre anche altre attivit ludiche che se svolte correttamente avranno anche loro un inizio, uno
svolgimento e un segnale di chiusura.
11. Dna volta che il cane avr finito di trovare tutti i bocconcini a terra #o avr consegnato il gioco nelle
mani del ".,.$, torniamo ad accarezzarlo rallentando evidentemente *uando decidiamo di mettere fine
allinterazione.
1!.lziamoci in piedi in posizione eretta e frontale, guardiamo il cane e incrociando le mani aperte con i due
palmi rivolti verso il cane, allarghiamole rispettivamente a destra e a sinistra, dicendo contemporaneamente
"finito".
1%. )iamo le spalle al cane e mettiamoci a fare altro.
1'.8e il cane continua a seguirci e volerci ingaggiare continuiamo a non guardarlo e a dargli le spalle, fin
*uando non raggiunger lo stato di calma.
Pa$a%et$i 'i a'e)uate""a:
a$ La scelta in prima battuta delle carezze e della ricerca olfattiva come campo espressivo dellinterazione 0
adeguata soprattutto perch1 generalmente non innalza troppo larousal del cane e *uindi ci permette di dare
un segnale di chiusura come il "finito" che sia chiaro ed efficace.
b$ - importante saper valutare prima le preferenze del soggetto e ci6 che ne fa innalzare larousal. -sistono
alcuni soggetti che si attivano moltissimo con il cibo o con le carezze. Con *uesti soggetti oltre a scegliere
consapevolmente una delle due attivit dovremmo saper controllare molto bene la nostra C45.
c$ Lopzione di gestire il momento interattivo dentro un contesto ludico cintico e predatorio come il tira e
molla e lo scambio, e adeguato per i soggetti che conoscono gi abbastanza bene i segnali di apertura e
chiusura dellinterazione.
O#iettivi evolutivi !*e(i,i(i: gettare le regole di base dellinterazione sociale e creare nella mente del cane
il concetto di unazione che ha un inizio, uno svolgimento ed una fine. .olti cani non avendo ben presente
*uesti capisaldi educativi, crescono con un profilo di attivazione emozionale molto alto. Dn soggetto che
non conosce i segnali di apertura e chiusura prender sempre liniziativa nelle interazioni e non sapr
riconoscere il momento in cui porne fine. =uesto disturba molto non solo le persone, che finiscono per
diventare dei dispenser di cibo, coccole e giochi, ma anche gli altri cani con cui spesso le interazioni
finiranno in conflitto.
O#iettivi lati o !e(on'a$i: fornire al ".,. gli strumenti comunicativi giusti per poter disciplinare i
comportamenti del cane. =uesto soprattutto con i proprietari che si trovano ad aver adottato un cane con un
livello di attivazione emozionale alto e con molta voglia di fare. &nfatti un cane che ha passato correttamente
i suol primi sessanta giorni con una buona mamma e in un contesto positivo, riconosce gi da subito e in
maniera chiara, a menoch1 non ci siano errori palesi e ripetuti della persona, *uali sono i segnali, anche non
strutturati, che lo invitano ad interagire e *uelli che gli chiedono di chiuderla.
P$o*e'euti(it:
&n *uesto caso una propedeutica importante non riguarda direttamente il ".,. ma chi gestisce la cucciolata.
La responsabilit rispetto al corretto sviluppo dei cuccioli, parte, infatti, da ben prima che i cuccioli vengano
al mondo. & primi sessanta giorni sono assolutamente fondamentali e la mamma va aiutata nel difficile
compito dello svezzamento. 5anno monitorati i livelli di stress che la potrebbero portare ad avere un
atteggiamento non e*uilibrato soprattutto nella gestione dei segnali di arresto. "er un corretto svolgimento
dellattivit evolutiva e pero necessario che il ".,. conosca le regole base della C45 e sappia come aprire
linterazione con un cane.
1. Centripetazione in movimento
!. Come, *uando e se accarezzare il cane.
Et evolutiva 'i $i,e$i%ento:
Come abbiamo gi detto pi9 volte in *uesto capitolo il riconoscimento e la competenza nella gestione dei
segnali di apertura e di arresto, e *ualcosa che va maturato nel cane a partire dai primi giorni di vita. &n
*uesto periodo, uno degli apprendimenti pi9 importanti che 1 alla base dei segnali interattivi, e linibizione
del morso. =uando un cucciolo morde troppo forte un suo fratelloEsorella riceve di risposta una
vocalizzazione breve su toni acuti. =uesto funge da primo segnale di arresto. Le competenze che si
sviluppano allinterno della cucciolata non finiscono di certo *ui ma chi adotta il cane a sessanta giorni o pi9
tardi deve continuare e approfondire *uesta educazione del cane a partire dallattivit evolutiva di apertura e
chiusura dellinterazione.
ESERCIZI LEZIONE PRATICA & 5 DOTT.SSA O6EROI
Attivit evolutiva n7
Co%e1 8uan'o e a((a$e""a$e il (ane:

O#iettivi: somestesi#sensibilit sulla superficie corporea $ calma, fiducia
P$e%e!!a:
=uesto che riportiamo di seguito, non 0 un vero e proprio esercizio per il cane, *uanto piuttosto una
modalit corretta di avere un contatto fisico con lanimale, riuscendo anche ad indurne lo stato di calma.
Lobiettivo di *uesto esercizio 0 non solo *uello di accarezzare nel modo corretto lanimale, ma anche
*uello di saper gestire i momenti di attenzione da dargli. 8pesso i proprietari danno attenzione al cane
solamente *uando fa *ualcosa di sbagliato e non *uando ha dei comportamenti virtuosi. 4el caso specifico
vogliamo indicare al cane che gradiamo un suo stato di rilassamento. La ricerca della calma 0 alla base di
una corretta integrazione del cane nel contesto umano. &noltre serve a noi educatori, come momento di
monitoraggio di tre elementi:
. La disponibilit del cane alla manipolazione<
. La relazione tra il cane e il ".,. - proprio nel contatto fisico che riusciamo a valutare la fiducia allinterno
del binomio.
. Dna mappatura delle "zone fredde" e "zone calde" del cane. &nfatti, seppure esista in tal senso, uno schema
che possiamo applicare a tutti i cani, c0 una componente
soggettiva, legata allo sviluppo ontogenetico che non pu6 essere ignorata.
Co$$ette""a
a$iante 1
1. )isponiamoci di fianco al cane, ad una distanza da lui apprezzata.
!. spettiamo che il cani si calmi, ovvero, abbia il giusto livello di arousal #medio$ per linterazione e
accarezziamolo.
%. ppoggiamo la mano sul collo, dal lato che lui ci concede e poi facciamola scorrere lungo il suo fianco,
avendo cura di non invaderne la zona del posteriore e della coda.
'. 4on facciamo scorrere la mano troppo velocemente, in *uesto caso non andremmo a premiare la calma,
*uanto piuttosto a indurre un innalzamento di arousal.
(. La mano non solo deve scorrere lentamente e con una pressione sul corpo del cane proporzionale alle
dimensioni fisiche dello stesso, ma deve scorrere lungo i meridiani paralleli che vanno dalla fine della
bocca, passando lateralmente al collo, fino allinizio del posteriore.
a$iante &
1. )isponiamoci sempre di fianco al cane senza invaderne lo spazio
!. spettiamo che il cane si disponga nel giusto livello di arousal, ovvero, intermedio, porgendogli il fianco
e non guardando il cane.
%. Caggiunto lo stato intermedio, guardiamo il cane e diciamogli "bravo" con un tono di voce calmo e
rilassato.
'. "remiamo con il cibo come *uando premiamo la calma sulla copertina, con la differenza che invece che
appoggiare il bocconcino in terra, lo portiamo verso la bocca del cane, facendolo in maniera sciolta senza
creare troppa aspettativa.
(. lla consegna del cibo, dobbiamo essere subito pronti a staccare di nuovo linterazione.
"arametri di adeguatezza:
a$ La variante 1 0 adeguata per soggetti con un arousal generalmente intermedio. La carezza, eseguita in
maniera corretta, induce uno stato di calma nel cane. La carezza dovr avere anche una velocit direttamente
proporzionale al livello di arousal. 8e larousal 1 alto, dobbiamo prima eseguire una carezza veloce per poi
rallentarla, favorendo cosF il rilassamento del soggetto.
b$ La variante ! 0 adeguata per soggetti che hanno un livello di attivazione emozionale alto. il contatto,
infatti, potrebbe riattivare immediatamente il cane. d alcuni basta addirittura rivolgere il semplice sguardo,
per farli tornare a interagire. &n *uesto caso, se il nostro obiettivo 0 premiare lo stato di calma, sar
necessario piuttosto staccare del tutto linterazione, distogliendo lo sguardo ed evitando alcun tipo di
contatto. 8e lo riteniamo opportuno e abbiamo costruito bene, il significato di "bravo", possiamo andare a
premiare il cane con un tono di voce molto calmo e tran*uillo senza, guardare o toccare il cane.
eJpertise socio/relazionale. - bello avere un cane attivo che sia disposto a fare, ma *uesto, non deve
coincidere assolutamente con un soggetto che cresca con un posizionamento di arousal sempre alto.
bituare il cane a ricevere attenzione *uando 0 calmo, lo aiuta ad integrarsi nel contesto umano. 4on 0
assolutamente gradito in alcuni contesti sociali, un cane che fa di tutto per mettersi in mostra, che ansima o
peggio ancora inizia ad abbaiare o saltare addosso.
aumentare le capacit comunicative del ".,.: )are attenzioni al cane *uando 0 calmo significa anche aiutare
il proprietario a concepire uneducazione in positivo dellanimale. 8pesso, infatti, dando attenzioni al cane
*uando si comporta in maniera errata, da una parte aiuta a rafforzare i comportamenti sgraditi, dallaltra si
crea conflittualit allinterno del binomio contribuendo a formare un profilo inibito del cane.
P$o*e'euti(it:
4ella variante 1 e ! abbiamo fatto riferimento a due modalit specifiche di dare attenzioni al cane: la
carezza e il "bravo". -ntrambe, oltre a rispettare i parametri di adeguatezza, devono
essere realizzate correttamente. "ropedeutica del KKCome *uando e se accarezzare il cane
LL e dun*ue la costruzione del valore di "bravo; e la conoscenza della mappatura del corpo
del cane in "aree fredde" e "aree calde".
Et evolutiva 'i $i,e$i%ento:
nche *uesta, essendo unattivit evolutiva di base, 0 pi9 che altro una modalit corretta del
proprietario di impostare la relazione con il proprio cane. =uesta attivit evolutiva deve
diventare unabitudine consolidata del ".,., *uindi, e necessario introdurla sin dai primi giorni
dalladozione. 4ei primi giorni di vita e per il resto del suo percorso evolutivo, il cane vive delle
esperienze che contribuiscono a creare il suo profilo posizionale. il nostro obiettivo e dare un
indirizzo di sviluppo che sappia posizionarci su parametri medi. Lattenzione, per il cane, 0 tale
anche *uando 0 negativa e si concentra su azioni punitive. =uindi 0 bene iniziare sin da subito
a mettere in pratica *uesta attivit evolutiva di base.
Attivit evolutiva n 9 PRA&
Cent$i*eta"ione in %ovi%ento:
O#iettivi: centripetazione, accreditamento
P$e%e!!a:
=uesto esercizio ha due modalit di svolgimento che hanno obbiettivi in parte differenti:
I La prima modalit che potremmo definire "di base", ha come obbiettivo linteressamento del cane ai
movimenti del ".,.
I Laltra 0 un esercizio di focalizzazione che lavora, per6 , anche sulla pro/socialit, *uindi pi9 adeguata per
cani che hanno bisogno di ricostruire un rapporto di fiducia con lessere umano.
8appiamo tutti che il cane 0 un predatore e che tutte le cose in movimento lo interessano e ne attirano
lattenzione molto di pi9 di *uelle statiche. "er *uesto ogni ".,. per imparare a comunicare correttamente
con il proprio cane, deve sapere che il movimento 0 *ualcosa di fondamentale. 4ella sua comunicazione il
cane per invitarci a seguirlo, prima richiama la nostra attenzione avvicinandosi e poi va nella direzione
opposta aspettando che linterlocutore accorci lo spazio. "er chiamare il cane a se, dobbiamo allontanarci da
lui.
Co$$ette""a:
a$iante 1
La prima modalit della centripetazione in movimento pu6 essere realizzata anche allinterno di
unabitazione, dove gli elementi centrifugativi sono pochi o nulli.
1. 8cegliamo come set una stanza abbastanza grande da consentire il movimento ampio del binomio.
!. "artiamo da una situazione statica e chiediamo al ".,. di mettersi in movimento e di iniziare a fare
*ualche attivit allinterno della stanza #guardare allinterno di una borsa, perlustrare un oggetto, fare finta
di preparare *ualcosa, ecc...$ allontanandosi dal cane.
%. 8e il cane si avviciner incuriosito da ci6 che sta facendo il ".,., lo premieremo tempestivamente.
'. 8e il semplice movimento e le attivit a esso collegate non funzionano per far avvicinare il cane,
chiederemo al ".,. di allontanarsi, di accucciarsi mostrando il fianco al cane.
(. 8e il cane arriva, premiamolo abbondantemente.
a$iante &
1. llinterno di uno spazio recintato e sicuro, lasciamo il cane in libert e iniziamo a camminare
descrivendo un cerchio ampio, variando landatura del nostro passo.
Bli operatori della struttura dovranno camminare inizialmente lungo il perimetro della recinzione. &nfatti, il
cane se esce dal cerchio delle persone difficilmente riuscir a interessarsi a loro.
!. il cane dopo un primo momento in cui si far i fatti suoi, senza darci attenzione, inizier a seguirci o
intercettare il nostro sguardo, disponendosi perpendicolarmente alla nostra traiettoria.
%. "remiamo tempestivamente *uesto comportamento del cane.
'. 8e il cane ci guarda incuriosito, anche da distante, rimanendo fermo al centro del cerchio che noi stiamo
disegnando camminando, 1 possibile premiarlo buttandogli un bocconcino tra le zampe.
(. - bene precisare che la situazione statica di partenza non deve essere *uella del cane sulla copertina,
altrimenti, con lintroduzione di *uesto esercizio, rischieremo di rovinare il lavoro fatto sulla calma e sul
distacco.
+. 5alutare se premiare con il cibo o semplicemente con il contatto e la carezza. &nfatti, il ricongiungimento
del cane al ".,. che si allontana, e di per se stesso un premio. "er essere tale, pero, deve avere una marcatura
positiva. ccucciandoci verso il cane in maniera frontale, magari aprendo le braccia, rischieremo di indicare
al cane la volont del ".,. di catturalo, inducendolo a scartare lateralmente, oppure, ad aprire una cornice
ludica. &n *uesto esercizio non stiamo lavorando n1 sul richiamo n1 sullingaggio ma semplicemente
sullinteressamento del cane ai movimenti del ".,.
Pa$a%et$i 'i a'e)uate""a:
I La variante 1 0 adeguata per un primo step della focalizzazione o con i cani che vivono in appartamento e
che vivono condizioni di vita in totale promiscuit con lessere umano allinterno dellambiente domestico.
- adeguato soprattutto con soggetti che se ne stanno spesso in disparte e che si lasciano difficilmente
coinvolgere se non di loro iniziativa. ltresi realizzare lesercizio, soprattutto in ambiente domestico, con un
cane che non riesce a trovare la calma e tende a seguire il ".,. in tutte le stanze, sarebbe assolutamente
controproducente.
M La variante ! 0 particolarmente adeguata per una realt di canile dove lobbiettivo non 0 solamente *uello
di centripetare lattenzione del cane mentre il ".,. 0 in movimento, ma anche *uello di costruire un
interessamento del cane alla persona che si muove. &n *uesto caso le persone che si mettono in movimento
possono essere pi9 di una #gli operatori della struttura$. Lesercizio in *uesta variante assume la finalit di
costruire pi9 che la centripetazione, la pro/socialit di un cane, che vivendo in canile, non vede pi9 luomo
come partner sociale.
a$ Dna variante possibile 0 *uella di non camminare in cerchio ma con traiettorie varie, in modo che ogni
persona occupi una porzione di spazio dellintera superficie. =uesta modalit la metteremo in atto *uando il
cane esce sistematicamente dal cerchio di persone, tenendosi allesterno.
b$ La modalit di camminare in ordine sparso, comprendo lintera superficie, 0 opportuno soprattutto con
soggetti timorosi il cui accerchiamento potrebbe preoccuparli.
c$ - importante che gli operatori, a prescindere dalla modalit realizzativa, non invitino il cane a venire
verso di loro, linteressamento dovrebbe scaturire dal cane.
,biettivo evolutivo specifico: sviluppare la curiosit del cane nel nostri confronti. 8timolarlo ad osservarci e
ad interessarsi a ci6 che stiamo facendo. - importante per instaurare una relazione profonda con il cane che
ci sia una motivazione reciproca allinterazione. 8e il cane ci osserva e mostra curiosit verso ci6 che
facciamo sar anche in grado, man mano che il soggetto cresce, di imitare alcuni nostri comportamenti e di
aumentare le sue competenze operative sul mondo.
O#iettivi lati o !e(on'a$i:
*uesta attivit evolutiva lavora in entrambe le varianti, anche se nella ! e molto pi9 evidente, sulla pro/
socialit. 8e il cane inizia ad interessarsi al movimento della persona, *uesto pu6 diventare un concetto da
generalizzare. Ciconoscere uno spostamento della persona che ha come obiettivo *uello di avvicinare il cane
consente al soggetto di riconoscere un elemento comunicativo importante e che contribuisce a costruire in
lui un profilo di socievolezza e docilit dellanimale.
P$o*e'euti(it:
La centripetazione in movimento 0 una attivit evolutiva di base che il ".,. deve mettere in pratica sin dai
primi giorni delladozione. Dn soggetto molto piccolo che e da poco uscito dalla cucciolata, non riesce a
comprendere le parole che gli vengono dette dalle persone, cosa che magari riuscir a fare una volta
cresciuto. llinizio il cane comprende esclusivamente il linguaggio non verbale ed inizia ad accreditare nel
gruppo chi pi9 si sforza a comunicare in maniera corretta con lui. "er farci seguire da un cucciolo non
dobbiamo utilizzare strumenti particolari ma semplicemente il nostro corpo. =uando un cucciolo molto
piccolo ci raggiunge *uando ci mettiamo in movimento e noi lo riceviamo con una postura di accoglienza,
stiamo costruendo una delle basi pi9 importanti del principio di attaccamento che , infatti, va dalla %2
settimana fino ai tre mesi. ssicuriamoci prima di realizzare *uesto esercizio che sia consolidato il lavoro
sulla calma e il distaccorofilo di soggetto adesivo al ".,. che lo segue non appena lui si muove.
Et evolutiva 'i $i,e$i%ento:. Se non ,a((ia%o 8ue!to $i!(3ia%o 'i !t$avol)e$e )li o#iettivi *$e,i!!ati
an'an'o a (o!t$ui$e il *
Let evolutiva di riferimento di *uesta attivit evolutiva va dai +7gg in poi, ma 0 indubbio che e unattivit
che va ripetuta in *ualsiasi et con soggetti che hanno bisogno di sintonizzare il linguaggio con *uello del
proprio gruppo di affiliazione. 8pesso il problema allinterno del binomio e semplicemente comunicativo e
*uella della centripetazione in movimento e uno dei primi tasselli comunicativi che dobbiamo consolidare.
Attivit evolutiva n: PRA&
(o!t$u"ione 'i un !uono:
O#iettivi: centripetazione #focalizzazione$
P$e%e!!a:
=uesto esercizio rappresenta uno degli step di base della focalizzazione che e la prima fase della
centripetazione. Lobiettivo 0 che *uando il cane sente "il suono" si rivolga al suo conduttore. vere un
suono che emerge da un rumore di fondo e che riesce a catturare lattenzione del cane e il suo sguardo, sar
uno strumento indispensabile per costruire una buona comunicazione, una buona gestione, *uindi, una
buona relazione con il cane. La costruzione di un suono ha lobiettivo di pulire la comunicazione tra il ".,. e
il cane. La persona ,infatti, nella maggior parte dei casi abusa del nome del cane, lo utilizza per il richiamo,
per dire "4," al cane o semplicemente per interagirci verbalmente. 8ul nome il cane si crea
dun*ue un alone semantico, ovvero al nome corrispondono troppi significati e *uindi perde di efficacia. &n
*uesta attivit evolutiva si cerca di sostituire il nome con un suono, ad esempio uno schiocco di labbra e di
legarlo ad uno sguardo di attenzione verso il ".,.
Co$$ette""a:
a$iante 1
1. 8cegliamo un suono che non corrisponda al nome del cane, ad esempio uno schiocco di labbra.
!. Dna volta scelto *uello che ci riesce eseguire meglio, manteniamolo invariato nel tempo #onde evitare la
polisemia$ e procediamo, a darne una marcatura positiva.
%. 8cegliamo un set adeguato senza troppi stimoli centrifugativi, come ad esempio una stanza dellambiente
domestico.
'. spettiamo che il cane si distragga, volgendo la sua attenzione da *ualche parte, un odore, un piccolo
rumore.
(. Hacciamo il suono chiaramente e se il cane si gira subito a guardarci premiamolo tempestivamente.
+. Cipetiamolo pi9 volte.
>. - possibile che il cane, una volta che inizi a essere premiato, non distolga pit: lattenzione dal ".,. 8ara
possibile in *uesto caso buttare *ualche bocconcino in terra, lontano dal ".,.
A. spettiamo che il cane abbia finito di consumarli e subito facciamo il "suono".
3. 8e il cane si gira a guardarci premiamolo tempestivamente dalle nostre mani.
17. Cipetiamo lesercizio pi9 volte.
4.@. - probabile che soprattutto le prime volte che svolgiamo *uesta attivit il cane non si volti a guardare
la persona allemissione del suono. &n *uesto caso 0 importante osservare il cane e capire *uale 0 il
momento giusto in cui ripetere il suono. 8e infatti lo schiocco delle labbra viene ripetuto troppe volte senza
ottenere riposta, come il nome sar destinato a cadere nel rumore di fondo.
a$iante &
1. 8cegliamo a differenza della variante 1, un set pi9 ampio magari un giardino recintato
!. &niziamo a passeggiare con il cane facendogli esplorare lo spazio.
%. =uando lesplorazione e completata e il cane non e intento ad annusare facciamo il suono.
'. 8e il cane si gira premiamolo con un "bravo" a cui facciamo seguire un movimento di
allontanamento dal cane, che lo inviti a seguirci.
(. Lallontanamento dal cane deve avere delle caratteristiche cinetiche simili ad un ingaggio. =uindi uno
sguardo diretto, un movimento fluido e un cambio di velocit.
+. il premio in *uesto caso e rappresentato dalla proposta di movimento, che nella maggior parte dei soggetti
0 gradita.
>. - molto importante che appena il cane si gira dopo che abbiamo emesso il suono, gli diciamo "bravo" ,
infatti, 1 *uesta il primo rinforzo che il cane deve ricevere, la prima risposta che indica al soggetto che ha
fatto bene a girarsi verso di noi *uando abbiamo emesso il suono.
A. il movimento che segue al il bravo" e per accredltarci come fonte di iniziative interessanti.
3. il cane si gira verso di noi al suono se dalla nostra richiesta di attenzione segue spesso *ualcosa di
interessante e non *ualcosa di spiacevole.
a$iante +
1. - possibile realizzare lesercizio anche utilizzando il )oggN Zen #.-. n21+$
!. Con il cane seduto o semplicemente fermo davanti a noi che teniamo il boccone stretto nel pugno lontano
dal muso del cane, facciamo il suono.
%. il cane dovrebbe guardarci subito in *uanto possiede gi la rappresentazione mentale del guardare per
chiedere aiuto al ".,.
'. - importante in *uesta variante sapere *uali sono i tempi di attesa prima che arrivi lo sguardo del cane
nel )oggN Zen.
(. &n *uesto, infatti, il segreto sta nellanticipare il cane e aiutarlo a guardarci facendo il suono.
Pa$a%et$i 'i a'e)uate""a:
/ La variante 1 0 adeguata con soggetti che hanno un basso potenziale centrifugativo e che generalmente
rispondono al richiamo di attenzione, anche attraverso il nome, abbastanza velocemente.
/ La variante ! 1 adeguata con soggetti che non gradiscono il cibo, ma che amano il movimento e lessere
colnvolti in nuove iniziative.
/ La variante % 0 adeguata con con soggetti molto centrifugati ma che sono molto attirati e colnvolti da un
set dove e presente il cibo.
a$ .olto importante 1 che il suono non sia ripetuto troppe volte senza ottenere lo sguardo del cane,
altrimenti rischiamo di non renderlo pi9 efficace, facendolo scomparire in un"rumore di fondo". il cane,
come sappiamo, non riesce a usare in maniera opportuna pi9 sensi contemporaneamente, soprattutto
lolfatto tende a escludere gli altri, ad abbassarne il livello di ricezione. =uando un cane 1 intento ad
annusare un forte odore,difficilmente riuscir ad ascoltarci. ttendiamo che il cane alzi la testa dalla pista
olfattiva, prima di fare il suono.
b$ ltrettanto importante e premiare il cane tempestivamente con un bocconcino preceduto da un "bravo"
*uando ci guarda a seguito del suono, altrimenti rischiamo di rafforzare un comportamento indesiderato,
come lattenzione centrifugata.
O#iettivi !*e(i,i(i: ottenere lo sguardo del cane, *uindi la sua attenzione in presenza di elementi distrattivi.
il suono deve sostituire il nome come richiesta di attenzione, in modo da evitare leccessivo uso del verbale,
che potrebbe scomparire per il cane in un rumore di fondo.
,biettivi lati o secondari: implementare la conoscenza del ".,. delluso del linguaggio paraverbale e la sua
capacit di agire in anticipo sul cane. =uesto suono, infatti, e molto utile per ridirezionare su di noi lo
sguardo e lattenzione del cane prima che prenda un iniziativa. 8u un cane con un arousal alto e molto
centrifugato la ripetizione del proprio nome come richiesta in continuazione ha il valore controproducente di
aumentare larousal e distrarlo ancora di pi9.
P$o*e'euti(it: "ropedeutico a *uesta attivit evolutiva sono, la centripetazione in movimento, la gestione
delle attenzioni e laccarezzamento consapevole del cane.
-t evolutiva di riferimento:
=uesta attivit evolutiva, proprio per le propedeuticit di cui ha bisogno non pu6 essere introdotta prima dei
*uattro mesi. il cane solo dopo aver compiuto il processo di attaccamento #' mesi$ inizia lesplorazione del
mondo in maniera autonoma. - in *uesto momento che oltre a trovare continue occasioni di distrazione
deve iniziare a vedere il ".,. come fonte di proposte e iniziative positive. &n base a *uesto *uando il cane
sentir il "suono" sar pronto a voltarsi, perch1 dal proprio partner arrivano proposte ben pi9 interessanti di
*ualsiasi altro stimolo centrifugativo.
Attivit evolutiva n; PRA&
Lou$in) - t$a!(ina%ento
O#iettivi: direzionamento, centripetazione
P$e%e!!e:
=uesto esercizio 0 alla base di molti che saranno appresi in futuro come: i segnali di controllo, i
direzionamenti, la vestizione ecc... - dimportanza prioritaria che il cane dia una marcatura emozionale
positiva alla mano del ".,. e delle persone in generale. )alla mano proviene la maggior parte dei movimenti
in cui si articola la gestualit, e la mano 0 il terminale di una serie di movimenti di direzionamento. .olti
proprietari compiono lerrore imperdonabile di percuotere il cane per rimproverarlo, mentre per
accarezzarlo lo stropicciano sopra la testa o se di grossa taglia, gli danno delle forti pacche sulle spalle e sul
petto. =uesto ventaglio di usi scorretti della mano crea una sfiducia del cane, non solo nei confronti del
nostro arto ma nella nostra persona in generale, fino ad arrivare alla generalizzazione. il cane schiver la
mano fino a temerla, aprendo la strada a un profilo di diffidenza che mina alle fondamenta le prospettive
integrative del percorso pedagogico. Lobiettivo dellattivit evolutiva, in *uesto caso, 0 che il cane segua il
palmo della mano del ".,. come target indicatore di una direzione, di un movimento da compiere. il cane,
infatti, non solo deve seguire la persona in movimento ma anche lasciarsi guidare dalle indicazioni che sono
date attraverso la mano. La mano del ".,. deve diventare per il cane un target molto chiaro ed ambito.
Co$$ette""a:
a$iante 1
1. 8cegliamo un set adeguato, ad esempio, una stanza, dove il cane non abbia intorno a se stimoli
centrifugativi.
!. Chiamiamo il cane verso di noi e una volta arrivato lo premiamo cercando di tenerlo in una posizione
frontale, rispetto a noi.
%. vendo il cane davanti, mostriamogli il palmo della mano destra davanti al muso e poi con un gesto
armonioso allarghiamo il braccio verso destra fermandoci dopo aver compiuto circa 372.
'. 8e il cane segue la mano, premiamolo con laltra che non ha svolto la funzione di target, in modo da non
focalizzare il cane sulla mano come fonte di cibo, ma come Otarget/ indicatore".
(. Cipetiamo lo stesso movimento, *uesta volta con la mano e il braccio sinistro. "otrebbe capitare che il
cane nonostante veda la mano e il braccio muoversi verso lesterno, non sia incuriosito e rimanga fermo a
guardarci.
+. Cipetiamo il movimento e attendiamo che il cane si sblocchi in direzione della nostra mano. &n *uesto
caso, soprattutto, sar indispensabile premiare tempestivamente il cane con un "bravo" seguito da un
bocconcino.
>. 8e il cane non segue la mano e si distrae molto, possiamo provare a metterci un bocconcino tra le dita. 8i
consiglia in *uesto caso di tenere la mano aperta e il bocconcino incastrato alla base, tra lindice e il medio.
=uesto perch1 la mano che funge da "target/indicatore" deve essere aperta come a mostrare la strada.
A. nche in *uesto caso, *uando il cane segue la mano, premiamolo con laltra per gli stessi motivi sopra
indicati.
ll secondo step di *uesto esercizio, prevede il prolungamento del movimento del braccio e *uindi la torsione
del corpo. 8empre da una posizione frontale portiamo il palmo della mano vicino al muso del cane, poi con
un movimento fluido allarghiamo il braccio e invece che fermarlo a 372 continuiamo il movimento
compiendo la torsione del busto in direzione del movimento del braccio. 8e il cane continua a seguirci, lo
premiamo.
Pa$a%et$i 'i a'e)uate""a:
a$ - possibile lavorare nel Louring anche con il clic:er soprattutto per risolvere le situazioni di stallo.
=uando teniamo il cibo tra le mani, il cane potrebbe fermarsi e sedersi per pacificare. =uesto avviene per
pi9 motivi, cerchiamo di indicarne almeno due che ci possano essere di aiuto anche per dare una valutazione
del cane che abbiamo davanti.
1. il cane in *uesta situazione vive uno stato di conflitto, da una parte vorrebbe afferrare il bocconcino che si
trova incastrato tra le dita, dallaltra, il fatto che lo teniamo incastrato gli fa pensare che e nostro e che non
vogliamo darglielo.
!. il cane ha una forte predatorieta? e si rende conto che non 0 il contesto e il target giusto su cui esprimere
tale motivazione.
O#iettivi evolutivi !*e(i,i(i:
il cane deve seguire la mano come indicatore di uno spostamento da compiere. .olti ".,. delegano *uesta
indicazione o sollecitando il cane con il collare o se sono in esterno attraverso il guinzaglio. )entro *uesta
logica tuttavia non esiste una comunicazione reale allinterno del binomio ma solo un imposizione da parte
della persona sul cane. =uello della mano come indicatore deve essere uno dei primi gradini di un patto
comunicativo ricco che deve crescere allinterno della coppia.
O#iettivi lati o !e(on'a$i:
&mplementare le capacit del ".,. di non delegare alla voce la comunicazione con il cane. =uello della mano
0 un ulteriore strumento che permette al ".,. di non cadere in e*uivoci comunicativi con il cane. 8oprattutto
in un ambiente domestico dove gli spazi sono ristretti 0 necessario direzionare il cane in maniera chiara e
precisa. 8pesso lingombro dellanimale lo porta ad essere allontanato dal contesto domestico verso il
giardino. Dna buona gestualit come *uella impostata nel louring consente al cane di comprendere ci6 che
gli vogliamo dire comportandosi di conseguenza.
P$o*e'euti(it:
- necessario che sia gi stata costruita una fiducia e una marcatura emozionale della mano nel cane. Hin dai
primi giorni di vita, *uando il cane si trova allinterno della cucciolata 0 importante che i piccoli vengano
toccati dalle persone. lcune tesi ci parlano della necessita di accarezzare il ventre della cagna incinta per
creare una sorta di pre/socializzazione del cucciolo al contatto della mano dellessere umano. partire dai
tre mesi *uando il cucciolo 0 in grado di avvicinarsi e non ha pi9 bisogno di essere tenuto molto in braccio 0
necessario sapere come accarezzare il cane, per esempio non violando le zone calde e insistendo molto sulle
aree fredde. Dna manipolazione corretta del cane 1 una propedeutica importante alla costruzione
della mano come target indicatore.
Et evolutiva 'i $i,e$i%ento:
=uesta attivit evolutiva deve essere una delle prime ad essere insegnata al cane *uando arriva nella nostra
casa. bituarlo a seguire la mano sin da subito ci aiuta a farci seguire dal cucciolo che spesso *uando 1
molto piccolo si lascia disorientare dal mondo e dai suol stimoli.
La mano pu6 essere lancora a cui agganciarsi per uscire da una situazione che il cane non riesce ad
interpretare.
Attivit evolutiva n 1<
Da$e la 'i$e"ione:
O#iettivi: consolidare il patto comunicativo nel binomio
P$e%e!!a:
La tradizione addestrativa delega il direzionamento del cane prevalentemente al guinzaglio e al collare.
8pesso il collare a strozzo 1 ancora considerato uno strumento utile per far capire al cane la direzione da
prendere. Lapproccio CZ non utilizza mai il guinzaglio come strumento di direzionamento, *uanto piuttosto
il linguaggio del corpo, la C45 #la comunicazione non verbale$ in particolar modo la gestualit, la cinetica,
la prossemica e la postura. "er costruire una buona relazione con il cane e fondamentale instaurare un buon
patto comunicativo, fondato sulla fiducia reciproca. )elegare il direzionamento al guinzaglio che strattona,
rompe la fiducia del cane nei confronti del ".,., *uindi, mina alle fondamenta il patto comunicativo. &n
*uesto caso il cane non segue con piacevolezza il conduttore, *uanto si inibisce nel fare altro, si vede
costretto a seguire per non andare incontro ad una punizione. nche se il livello di resilienza del cane 1 alto,
star6 comun*ue andando nella direzione di chiudere caratterialmente il cane, di inibirlo e marcare con
emozioni negative la vicinanza con lessere umano.
Co$$ette""a
1. 8cegliamo un set senza troppi stimoli centrifugativi. 5a bene anche la stanza di un appartamento libero da
mobilia.
!. .ettersi di fianco al cane, prendere la sua attenzione, attraverso &l suono e girare di 372 mostrando le
spalle al cane.
%. "er facilitare ulteriormente il direzionamento del cane, possiamo aiutarci con la mano. .entre ruotiamo il
busto e le spalle di 3o2, facciamo vedere la mano che mostra la strada nella direzione che intendiamo
prendere.
'. La mano parte da davanti al muso del cane per allontanarsi in maniera fluida nella direzione da prendere.
(. La mano che usiamo sar *uella opposta al fianco che ci offre il cane. 8e il cane sar alla nostra sinistra,
user6 come indicatore la mano destra, se il cane si trova a destra, user6 la mano sinistra.
+. spettiamo *ualche secondo guardando un punto lontano e se il cane si affianca di nuovo a noi,
premiamolo abbondantemente.
>. 8e il cane non sembra essere interessato a *uesto nostro movimento, facciamo un passo in avanti nella
direzione che abbiamo preso con le spalle e lo sguardo.
A. 8e il cane sinteressa e si affianca, premiamolo.
73. Dna volta affiancati iniziamo a camminare nella direzione in cui sono dirette le nostre spalle e premiamo
*uando il cane ci segue.
Pa$a%et$i 'i a'e)uate""a
a$ =uesta attivit evolutiva 0 adeguata per *ualsiasi soggetto e non ci sono controindicazioni di nessun tipo.
,biettivi evolutivi specifici:
gestire i movimenti nel cane nello spazio. vere un gestualit chiara e che &l cane possa comprendere
facilmente aiuta il ".,. a coinvolgere il cane in diversi contesti aumentando il suo potenziale integrativo.
O#iettivi lati o !e(on'a$i:
accreditamento del ".,. e fiducia nella sua gestualit. nche se in maniera indiretta *uesta attivit evolutiva
che va a delineare una gestualit chiara e comprensibile del ".,. aumenta nel cane la fiducia nel suo partner.
,ttenere fiducia significa essere accreditato, essere fonte di iniziative piacevoli. &n *uesto modo il cane si
lascer guidare sempre di pi9 dal proprio conduttore senza opporre resistenze.
P$o*e'euti(it:
=uesta attivit evolutiva sembra nella sua realizzazione molto facile ma in realt necessita di alcune attivit
propedeutiche:
1. Centripetazione in movimento
!. Louring
%. Costruzione di un suono
Et evolutiva 'i $i,e$i%ento:
)obbiamo iniziare a realizzare *uesta attivit evolutiva di riferimento rispettando lordine delle
propedeuticit ma anche fin da *uando il cucciolo e molto piccolo. )opo le prime vaccinazioni *uando
iniziamo a portare il cane con noi *uesto deve essere il modo con cui avvertiamo il cane nel prendere una
direzione. )are la direzione al cane fin dei due mesi e imparargli a seguirci dopo aver ricevuto un chiaro
segnale gestuale lo aiuta a fidarsi di noi e accreditarci come fonte di iniziative.
Attivit evolutiva n11 PRA +
.e!tione 'e)li a((e!!i:

O#iettivi: autocontrolli, calma e centripetazione
P$e%e!!a: &n merito allattraversamento delle soglie e importante specificare il valore che assume rispetto
allapproccio CZ. 4ella tradizione cinofila si dice che il cane deve passare sempre dopo il proprietario
*uando oltrepassa una soglia. Dn cane che passa per primo da una porta sarebbe dominante. La dominanza,
o meglio ancora la leadership, si costruisce sulla base di un profilo indiziario che si va a costruire nella
sistemica relazionale. =uindi lattraversamento delle soglie e solo uno dei tantissimi indizi che possiamo
dare al cane e che non costituisce di per se un elemento di dominanza sul ".,. Guttavia e importante che il
proprietario consenta al cane di varcare una soglia solo dopo aver chiesto il permesso di farlo. Le
motivazioni sono molteplici ma possiamo riassumerle in due filoni.
1. "er una corretta gestione dellanimale che preveda responsabilmente degli incidenti 0 bene che il ".,.
verifichi per primo che cosa c?0 al di la della soglia, ad esempio macchine che passano, presenza di altri
cani, bambini che corrono ecc..
!. 8pesso il cane *uando varca una soglia, soprattutto *uella di uscita dallabitazione, ha dentro di s1 delle
forti aspettative. - impaziente nel voler uscire perch1 sa che andr al parco, che incontrer altri cani, dentro
*uesta aspettativa spesso il ".,. non 0 compreso ma 0 per il cane solo una zavorra da trascinarsi dietro
faticosamente. il permesso di fronte una soglia e *uindi il modo del ".,. per entrare nella testa del cane ed
essere tenuto in considerazione nella fase di uscita. &n *uesto modo il ".,. riesce a costruire nel cane i giusti
autocontrolli che consentono al cane di proiettarsi nel nuovo ambiente tenendo conto delle regole socio/
relazionali che gli consentano di stare in ambiente sociale.
Co$$ette""a:
a$iante 1
1. 8cegliamo un set abbastanza tran*uillo come lambiente domestico.
!. vvicinarsi ad una porta, inizialmente non *uella di uscita dallabitazione
%. spettiamo che il cane ci raggiunga e appoggiamo la mano alla maniglia, facendola solamente scattare.
'. il cane guarder in basso aspettando che la porta si apra.
(. 4on rivolgiamo alcun segnale verbale al cane, come "seduto", Ofermo" o Oaspetta;.
+. priamo di pochi centimetri la porta mantenendoci vicino alla maniglia, aspettiamo *ualche secondo e se
il cane si incunea richiudiamo repentinamente.
>. 8e il cane indietreggia o alza la testa per guardarci diciamogli Obravo; e riapriamo la porta.
A. 8e il cane rimane fermo, apriamo la porta *ualche cm in pi9 rispetto a prima.
3. 8e il cane si muove per incunearsi, chiudiamo di nuovo la porta, mentre se rimane fermo continuiamo ad
aprire la porta.
17. "rocediamo in *uesto modo, se il cane si muove senza guardarci incuneandosi nello spiraglio davanti a
s1, chiudiamo la porta, se rimane fermo , invece, apriamola progressivamente di pi9.
11. Con il cane fermo e la porta aperta, iniziamo ad attraversare la soglia continuando a guardare il cane.
1!. 8e il cane rimane fermo a guardarci mentre oltrepassiamo la soglia, diamo l,: allattraversamento,
togliendo il nostro corpo come ingombro dalla soglia.
1%. 8e il cane *uando ci vede attraversare la soglia ci segue senza aspettare l,:, interponiamoci
accorciando la prossemica e chiudendo la porta, ritornando agli step precedenti.
a$iante &
1. Lo svolgimento e lo stesso della variante 1, tuttavia ad ogni approssimazione alla calma possiamo
premiare il cane con il cibo.
!. prire leggermente la porta e se il cane dopo aver guardato lo spiraglio in basso resta fermo e poi alza la
testa per guardarvi, premiare e aprire ancora la porta.
%. 8e il cane prende liniziativa richiudere la porta.
'. 8e il cane si siede vedendo la porta chiudersi davanti a lui premiamo con il cibo.
(. - possibile nel premiare far precedere il premio alimentare con il premio sociale#"bravo"$
"arametri di adeguatezza:
I La variante 1 1 adeguata per soggetti che hanno un arousal generalmente intermedio e che riescono in
generale ad affrontare i problemi con calma. La modalit di realizzazione come descritto nella scheda 8e
invece ci troviamo di fronte ad un cane molto calmo che si approssima alla porta senza farlo con irruenza,
non sar necessario premiare con il cibo il cane tutte le volte che non si muove. il premio in *uesto caso e
basato sullapertura della porta. 8e non insisti per uscire, lo apro la porta, se prendi liniziativa
senza guardarmi, la chiudo. - un modo per traslare il rinforzo dal boccone alla gestione dello spazio, come
vedremo successivamente nel segnali di controllo. il cane insiste nellattraversare la soglia chiudo la porta# e
lo spazio $, il cane attende educatamente apro la porta # e lo spazio$.
M La variante ! 0 adeguata per soggetti che hanno un arousal alto e che rispetto ad un problema perdono gli
autocontrolli, abbaiando, saltando addosso ecc... e opportuno per cani che sono molto insistenti, che hanno
una gran voglia di uscire, che spesso prendono liniziativa nel varcare una soglia, che hanno la cattiva
abitudine di incuneare il muso non appena vedono la porta aprirsi di pochi millimetri davanti a loro. Cani
che forzano la mano con i proprietri. Con cani di *uesto tipo e necessario come si dice nella scheda
premiare tutti gli step di raggiungimento dellobbiettivo attraverso il cibo.
Cinforzare con il cibo un cane con arousal alto che si incunea nello spiraglio davanti a lui, che insiste per
uscire, ha il valore di bloccare il cane e di premiare la sua approssimazione alla calma, condizione
necessaria per poter uscire.
a$ Dnaltra avvertenza importante 0 *uella di non realizzare lesercizio con cani che sono particolarmente
competitivi, o meglio realizzarlo solo dopo che abbiamo verificato la relazione con il ".,.
b$ &noltre non 0 adeguato realizzare lesercizio con cani particolarmente chiusi o timidi, infatti, per soggetti
di *uesto tipo vedersi chiudere la porta davanti al muso repentinamente potrebbe metterli molto in difficolt
fino ad arrivare a dei traumi nellattraversamento delle soglie.
,biettivo evolutivo specifico: rafforzare la dinamica del permessi allinterno del binomio.
"rendere liniziativa per il cane significa costruire il proprio profilo relazionale. 8e il cane prende
sempre liniziativa in maniera autonoma senza chiedere il consenso del partner< struttura un profilo
relazionale poco collaborativo e non si instaura allinterno della coppia fiducia e complicit.
,biettivi lati o secondari: *uesta attivit evolutiva pu6 insegnare al cane a non entrare in alcune parti della
casa. &n *uesto caso in *uesti particolari soglie non dobbiamo dare l,: allattraversamento.
P$o*e'euti(it:
"rima che un cane sia in grado di offrirci lo sguardo per chiedere un permesso deve aver svolto gli esercizi
base di focalizzazione.
1. Centripetazione in movimento
!. Costruzione di un suono
%. )oggN Zen P
&noltre deve aver lavorato sulla calma e soprattutto sapere che le attenzioni da parte del ".,. arrivano
solamente in uno stato di calma.
'. Bestione delle attenzioni
Et evolutiva 'i $i,e$i%ento:
4on realizziamo lesercizio con cani troppo piccoli. seconda del profilo del cucciolo non iniziamo il
lavoro sul permessi prima dei ' mesi. Dn cane troppo piccolo non 0 in grado a livello il cognitivo di
costruire una referenza con il ".,. sulla base dello sguardo e del permessi.
&noltre potremmo rischiare di traumatizzare il cane nellattraversamento di una soglia. &n *uesta attivit
evolutiva se il cane 0 troppo piccolo vedersi chiudere la porta in faccia potrebbe preoccuparlo fino a
spaventarlo.
Attivit evolutiva n1&
Lavo$a$e !ulle 'i!tan"e1 l4in($o(io :
O#iettivi: autocontrolli, calma, centripetazione in ambiente esterno e pro/socialit
P$e%e!!a:
=uello sulle distanze 0 un lavoro molto utile per la gestione del cane in citt, ad esempio *uando
incontriamo cani che percorrono il nostro stesso marciapiede. ,ggi in citt il cane si trova a vivere degli
spazi di coabitazione molto ristretti che possono portare a delle problematiche anche gravi a livello
comportamentale. 8pesso vediamo cani che *uando incontrano un loro conspecifico iniziano ad abbaiare o a
tirare per andarlo ad incontrare. -ntrambi i comportamenti sono fastidiosi per il ".,. e sono elementi che
vanno corretti. =uesto non vuol dire assolutamente che non dobbiamo far incontrare il nostro cane con gli
altri ma dobbiamo anche fargli capire che non sempre e loccasione o il contesto giusto per incontrare
un altro cane. Lobbiettivo dellattivit evolutiva e dun*ue *uello di rendere il momento dellincrocio con un
conspecifico *ualcosa di normale, in cui il proprietario come mediatore decide tempi e modalit di
approccio. =uesto vale sia con i soggetti che incontrando altri cani vorrebbero allontanarli, sia con *uelli
che per eccesso di socievolezza vorrebbero incontrarli senza tenere di conto della situazione specifica.
Co$$ette""a:
1. Con il cane al guinzaglio poniamoci ad almeno %7m di distanza da unaltra coppia pet/ partner #se
possibile coinvolgere un cane bianco che ha molte competenze relazionali con i propri simili$.
!. )i fronte a ciascuna coppia a distanza di % m mettiamo un birillo.
%. )ando la direzione al cane le due coppie si muovono contemporaneamente verso il birillo e si fermano in
attesa che i cani si accorgano reciprocamente della presenza dellaltro.
'. rrivati entrambi ai birilli e accortisi reciprocamente della presenza dellaltro, le due coppie si devono
scambiare di posto disegnando una curva ampia. Dna coppia nellindirizzarsi verso la posizione dellaltro
binomio percorrer il lato destro, laltra coppia il lato sinistro.
(. "remiamo *uando il cane ci segue senza mostrare interessamento verso laltro cane.
+. 4el disegnare la curva, soprattutto le prime volte che compiamo lesercizio, il conduttore deve stare tra il
cane e laltra coppia, in modo da comunicare al proprio compagno un evidente ruolo di mediazione
nellinterazione sociale.
>. 8e il primo incrocio 0 andato bene e il cane non si e mostrato n1 troppo attratto dallaltro cane n1
preoccupato o minaccioso, possiamo procedere a compiere di nuovo il tragitto di scambio della posizione
stringendo la traiettoria della curva, fino ad arrivare a compiere *uasi due linee rette.
A. 8e i due cani hanno mostrato un buon livello di centripetazione sul conduttore, possiamo provare ad
evolvere lesercizio.
3. Ciposizioniamo le coppie nella postazione di partenza e *uesta volta lasciamo che i conduttori si trovino
allesterno, non pi9 a protezione tra i due cani.
17. 8e entrambi i cani o solamente uno dei due inizia a tirare sin dallinizio arrivati allaltezza del cono
significa che dobbiamo aumentare la distanza dei punti di partenza. 8e i due cani erano ad una distanza di
%7m portiamoli a '7m.
11. 8e nel compiere la curva, una coppia sul lato destro e laltra sul lato sinistro uno del due cani rompe la
traiettoria che sta disegnando con il conduttore per indirizzarsi o abbaiare allaltro cane, significa che
dobbiamo allontanare la curva e premiare molto il cane che ha avuto il comportamento descritto, *uando
ridisegnando la curva pi9 ampia, segue tran*uillamente senza interessarsi al conspecifico.
1!. &n *uesto caso prima di poter allargare la traiettoria curvilinea e portare il cane al di sopra della sua
soglia di reazione dobbiamo portare via il cane che ha iniziato ad indirizzarsi verso laltro.
1%. Lo facciamo operando sul guinzaglio una pressione continua senza strattoni come a trascinare via il
cane. =uando *uesto smette di guardare laltro cane e ci segue guardandoci lo premiamo, se gradisce con il
cibo.
4.@. .olti soggetti che hanno problemi nellincontrare altri cani fanno difficolt a prendere il cibo dal
conduttore in *uanto tutta la loro mente in *uel momento e occupata dalla motivazione sociale e non dal
legame alimentare con la persona.
a$ - importante in *uesto tipo di esercizio lavorare al di sotto della soglia di sensibilit del cane, che si
evidenzier nel momento dellincrocio ad una distanza precisa. d esempio un cane potrebbe non abbaiare o
non tirare verso il suo conspecifico ad una distanza di 17m, ma potrebbe iniziarlo a fare ad una distanza di
Am. =uesto significa che dobbiamo arrivare massimo ad una distanza tra i due cani di 3m e premiare molto
su *uesta linea di confine. Ciuscire a far incrociare due cani senza che mettano in atto comportamenti
indesiderati, in maniera progressiva ci consente di dilatare il tempo di reazione e *uindi accorciare le
distanze tra i cani. - molto importante leggere il proprio cane in *uesto esercizio e conoscere la sua
sensibilit di distanza. Hare incroci dove i due cani si abbaiano contro o tirano al guinzaglio non ha senso,
anzi si tratterebbe di un allenamento a continuare il comportamento indesiderato.
b$ "er una corretta realizzazione dellesercizio e necessaria una buona centripetazione del cane sul
conduttore e un ruolo mediatore del conduttore. 8oprattutto nella prima fase, dove il conduttore deve
frapporsi tra i cani, la persona deve mostrare un buon linguaggio del corpo e un uso appropriato del
guinzaglio.
O#iettivo evolutivo !*e(i,i(o: dare competenze socio/relazionali al cane che deve essere in grado di capire
*uando e il momento di interagire e *uando non e opportuno. il nostro cane deve capire che incrociare un
altro cane anche ad una distanza ravvicinata non vuol dire necessariamente entrarci in relazione o sentirsi
minacciati per la sua presenza. =uesta attivit evolutiva permette di vivere lesperienza del transito accanto
ad un altro cane come *ualcosa di normale.
O#iettivi lati o !e(on'a$i:
non si dovrebbe parlare necessariamente di obiettivo secondario *uando si parla di costruire nel ".,. la
capacit di diventare un mediatore sociale per il cane.
nche se in *uesta attivit evolutiva il focus e sul cane, stiamo anche lavorando praticamente sul ruolo del
".,. &n *uesta attivit il ".,. apprende ad uscire con decisione da situazioni problematiche, *uali due cani
che si abbaiano contro e nello stesso tempo ad osservare il cane e capirne la sogli di interazione oltrepassata
la *uale il cane si sente in diritto di prendere iniziativa verso un suo conspecifico.
P$o*e'euti(it:
"rima di realizzare gli incroci e necessario aver costruito una buona centripetazione con il cane, una
gestualit corretta che gli permetta di capire le nostre intenzioni, *uindi anche la traiettorie da prendere. Le
attivit evolutive propedeutiche nello specifico sono:
1. Centripetazione in movimento
!. Costruzione di un suono
%. )oggN Zen
'. Louring
(. )are la direzione
+. Bestione del guinzaglio
e non si rispetta *uesto schema di propedeuticit rischieremo di fare un lavoro confuso, molto faticoso per il
".,. preso tra la necessita di contenere il cane e ottenerne lattenzione.
-t evolutiva di riferimento:
ll cucciolo a partire dal tre mesi *uando inizia il periodo sensibile di socializzazione secondaria, deve
apprendere la modalit corretta di incontrare gli altri cani, *uindi lapproccio curvilineo e non diretto, inoltre
deve comprendere che non sempre 0 la situazione e il contesto giusto dove interagire con un conspecifico.
Chiaro 1 che un cucciolo di tre masi deve fare unintensa attivit di socializzazione intraspeciflica, senza cui
lattivit di incrocio non ha senso. 8e un cane non incontra mai altri simili con cui interagire, vivr il
momento dellincontro con troppa ansia ed aspettativa, tale per cui lattivit evolutiva nello specifico
potrebbe addirittura risultare frustrante e controproducente.
Attivit evolutiva n1+
La !*i$ale
O#iettivi: autocontrolli, calma, centripetazione in ambiente esterno e pro/socialit
P$e%e!!a:
Le premesse di *uesto esercizio sono le stesse degli incroci, tuttavia *uello che dobbiamo considerare in
*uesto caso 1 che uno dei due binomi si trova fermo. Cerchiamo allora di capire che cosa vuol dire per il
cane muoversi con il ".,. intorno ad un binomio statico. 8pesso vediamo cani che pur avendo problemi di
distanze con i conspecifici, stanno fermi vicino al conduttore, osservando laltro cane senza andare in
abbaio. 4on appena la coppia a distanza si muove e interagisce, il cane si allerta e inizia ad abbaiare o a
tirare al guinzaglio. Con una coppia statica le distanze si possono accorciare pi9 facilmente. .entre lattivit
evolutiva degli incroci 0 una modalit di condotta che pu6 essere sciolta nella vita *uotidiana di un binomio
in cui il set pu6 diventare una strada di citt, lattivit evolutiva della spirale necessita di un set
molto pi9 controllato e di una coppia, *uella statica che deve avere un ottimo livello di centripetazione.
Co$$ette""a:
1. "orre una coppia pet/partner molto allineata al centro di un cerchio immaginario il cui diametro di almeno
17m, e marcato da due birilli.
!. Laltra coppia si disporr ad una distanza da uno dei due birilli di almeno 17 m # la distanza aumentera a
seconda dei problemi che il cane manifesta nellinterazione$ e andr nella direzione della coppia che si trova
al centro del cerchio.
%. llaltezza del birillo la coppia che procede inizier a camminare lungo il perimetro del cerchio
immaginario.
'. il conduttore in una prima fase dovr porsi tra il cane e la coppia che si trova al centro e premiare il
proprio cane tutte le volte che lo segue tran*uillamente, senza dare segnali di interesse o preoccupazione nei
confronti dellaltro cane.
(. *uesto punto possiamo consentire alla coppia che sta percorrendo la circonferenza del cerchio
immaginario di stringere il cerchio disegnando una spirale.
+. 8e la coppia procede senza problemi arriviamo a stringere la spirale intorno alla coppia al centro fino ad
arrivare allincirca a 1(7cm.
>. 8e notiamo che giunti a *uesta distanza il cane che ha percorso la spirale rimane tran*uillo e centripetato
sul conduttore, possiamo far sostare la coppia alle spalle del binomio centrale per *ualche secondo.
A. *uesto punto chiediamo alla coppia in movimento di svolgere il percorso al contrario, ovvero,
ripercorrendo la stessa spirale verso lesterno.
3. 8e tutto va per il meglio possiamo provare a ripetere lesercizio svolgendo la spirale con il conduttore
allesterno e non tra i due cani.
Pa$a%et$i 'i a'e)uate""a:
Lesercizio della spirale 1 adeguato per tutti i cani ma soprattutto per *uelli che hanno delle timidezze
nellinterazione. il fatto che la coppia centrale si trova in una posizione statica non preoccupa laltro cane e
gli permette di accorciare le distanze ricavandone una marcatura emozionale positiva. Dn cane che teme di
avvicinarsi ad un suo conspecifico vedendolo completamente disinteressato e attento al suo padrone, si
rilassa e ac*uista fiducia nellavvicinamento
a$ L obbiettivo di *uesto tipo di attivit e il medeslmo del precedente sulle distanza ma in *uesto caso il
buon esito e legato soprattutto alla presenza al centro del cerchio immaginario, di una coppia molto
allineata.
b$ nche in *uesto caso dobbiamo lavorare al di sotto della soglia di reazione del cane, *uindi dobbiamo
capire a *uale punto della spirale il cane inizia a voler andare verso il suo conspecifico o ad esserne
preoccupato. "revenendo la reazione del cane iniziamo a tornare indietro ripercorrendo la spirale al
contrario.
c$ Con soggetti che hanno problemi di comunicazione intra/specifica, lesercizio dovr essere eseguito
premiando il cane anche *uando emette dei segnali calmanti.
,biettivi evolutivi specifici:
far vivere al cane lavvicinamento ad un suo conspecifico come *ualcosa di assolutamente normale e da cui
non scaturisce necessariamente linterazione.
O#iettivi lati o !e(on'a$i:
dotare il ".,. degli strumenti per capire *uale e la soglia di interazione del proprio cane e assumendo il ruolo
di mediatore agire al di sotto della soglia per creare le condizioni di una sua riduzlonl in termini di distanza.
P$o*e'euti(it:
1. "uppN class
!. Centripetazione in movimento
%. Costruzione di un suono
'. Louring
(. )are la direzione
+. )oggN zen
>. Bestione del guinzaglio
Attivit evolutiva n1- PRA+
A))an(io=!)an(io:
O#iettivi: calma, autocontrolli, centripetazione in ambiente esterno
P$e%e!!a:
Chi vive con il cane in citt, aggancia e sgancia il cane *uotidianamente molte volte e pur essendo
unoperazione ripetuta e facile, necessita di cura e attenzione. Groppo spesso sia la fase di aggancio che di
sgancio sono delle operazioni sottovalutate *uando invece hanno un grandissimo valore educativo. La fase
di sgancio ha il valore di disciplinare larousal del cane nella fase di libert, il riaggancio invece lavora sulla
fiducia del cane nel confronti del ".,. &nfatti se il cane si abitua ad essere sganciato e messo in libert
*uando mette il guinzaglio in forte tensione e in corrispondenza di un momento di attivazione emozionale
alta, si trover libero senza avere il giusto assetto emozionale che gli consente di trovare gli autocontrolli
necessari in un contesto sociale. La difficolt che spesso i ".,. trovano nel riagganciare il guinzaglio, deriva
dal fatto che il cane ha marcato negativamente il momento di chiusura della fase di libert e *uindi si sottrae
al proprietario. .olte persone fanno limperdonabile errore di arrivare al parco e sciogliere il cane *uando
tira insistentemente, non richiamano il cane se non per metterlo di nuovo al guinzaglio. =uesta procedura
porta il cane a non fidarsi del ".,. soprattutto nella fase di chiusura e rifiutarsi di avvicinarsi per farsi
riagganciare.
Co$$ette""a :
a$iante 1
1. Con il cane al guinzaglio facciamo *ualche passo in direzione di una zona tran*uilla dove non ci siano
troppi stimoli centrifugativi.
!. =uando siamo arrivati, iniziamo ad esplorare lambiente con il cane al guinzaglio.
%. "rendendoci i dovuti tempi, aspettiamo che il cane smetta di annusare o di guardare in una certa direzione
e ci prenda in considerazione magari guardandoci, come per dire:"cosa facciamo"Q
'. "remiamolo con il cibo e sganciamolo
(. *uesto punto dobbiamo riuscire a centripetare il cane facendo *ualcosa insieme a lui, unattivit ludica
non troppo eccitatoria , una piccola ricerca olfattiva o semplicemente il contatto fisico.
+. )opo *ualche minuto prendiamo le distanze da lui e accucciandoci mostriamo il fianco al cane facendo
finta di cercare *ualcosa in terra. 8e avremo gi lavorato sulla centripetazione in movimento e il cane si
indirizzer verso di noi, lo premieremo.
>. llontaniamoci di nuovo dal cane di pochi passi e accucciandoci mostrando il fianco lo premiamo *uando
ci raggiunge. il premio oltre che alimentare deve essere anche la carezza eseguita correttamente, nelle zone
fredde e prevalentemente nel lato del corpo che il cane ci mostra.
A. Cipetiamo la se*uenza almeno per tre volte e nella modalit sopra descritta dopo aver toccato il cane
soprattutto nella zona della schiena dove appoggia il moschettone riagganciamo il cane
3. *uesto punto possiamo riagganciare.
a$iante &:
1. dotiamoci di un guinzaglio lungo %m con doppio moschettone.
!. Geniamo il guinzaglio piegato in due con il secondo moschettone agganciato alla pettorina.
%. Cispettiamo le fasi che abbiamo suggerito sopra, di perlustrare prima insieme al cane lo spazio
circostante.
'. =uando il cane inizia a scendere di arousal e a non essere eccessivamente centrifugato sugli odori e gli
stimoli visivi, facciamo fare il "clic:" al secondo moschettone lasciandolo agganciato.
(. 8e il cane non parte, premiamolo.
+. Cipetiamo il "clic:" ancora una volta e attendiamo che il cane ci guardi. 8e lo fa premiamolo di nuovo
sganciando il secondo moschettone dalla pettorina.
>. @uttiamo il guinzaglio lungo a terra, al traino.
A. .ettiamo un piede di sicurezza sopra lestremit del guinzaglio.
3. ccucciamoci come nella centripetazione in movimento offrendo il fianco al cane e invitandolo verso di
noi.
17. =uando il cane arriva, premiamolo o con bocconcini o con il contatto di accoglienza.
11. Con calma prendiamo il secondo moschettone che e sotto il piede e riagganciamolo alla
pettorina.
a$iante +
1. il perimetro di spazio di non/fiducia 0 ascrivibile allinterno di una circonferenza, il cui centro 0
rappresentato dalla persona che vuole rimettere il cane al guinzaglio e il raggio, di circa 1mE1,(m, che
corrisponde alla lunghezza delle braccia.
!. =uando il cane 0 in libert la fase del riavvicinamento del cane deve essere favorita dallaccucciarsi del
corpo non in una posizione frontale ma laterale, come 0 stato appreso nellattivit evolutiva della
"centripetazione in movimento".
%. 8e il cane si ferma comun*ue a circa un metro, mettiamo un bocconcino a terra ad una distanza da noi di
circa A7 cm.
'. 4on guardiamo il cane in modo diretto e diciamogli "bravo" con un tono pacato e rassicurante *uando si
avvicina a prendere il bocconcino.
(. .ettiamone un altro ad una distanza, *uesta volta, di +7cm. Cipetiamo "bravo" non appena si muove
nella direzione della fonte alimentare.
+. lziamoci lentamente dando le spalle al cane e allontanandoci da lui. )opo *ualche metro portiamoci di
nuovo sulle ginocchia e ripetiamo loperazione cercando di accorciare *ualche centimetro nel
posizionamento del bocconcino.
>. =uando lo spazio di non/fiducia inizia a ridursi per lattivit svolta iniziamo oltre al "bravo; ad allungare
anche una mano nel tentativo di accarezzare il cane.
A. 8olo dopo aver verificato una maggiore fiducia del cane nella zona di spazio sensibile, afferriamo il cane
delicatamente per la pettorina, tiriamo fuori il guinzaglio che 0 rimasto nel frattempo in tasca e rimettiamo il
cane al guinzaglio.
4.@. "otrebbe essere necessario in casi che potemmo gi definire problematici e si sfiducia evidente del
cane nei confronti del ".,. assumere delle posture particolari. d esempio mettersi in ginocchio, sedersi in
terra fino a sdraiarci sia supini che proni. pprofittiamo di *ueste posture insolite per incuriosire il cane,
fargli violare la zona che in *uesto caso chiameremo di sfiducia, premiandolo opportunamente o con la voce
o con una carezza.
Pa$a%et$i 'i a'e)uate""a:
/ La variante 1 a adeguata per i soggetti che si lasciano generalmente coinvolgere dal ".,. nella fase di
gestione in libert. "er cani che non sono molto centrifugati e che non hanno particolari problematiche
soprattutto nella fase di riaggancio.
/ La variante ! 0 adeguata par soggetti che sono molto centrifugati a che una volta messi in libert, prendono
distanze ampie dal ".,. a fanno difficolt a tornare *uando vengono richiamati.
/ La variante % 0 adeguata par soggetti che hanno problemi nella fase dal riaggancio. .olte persone
impiagano fino a mezzora per mettere in atto *uesta operazione. il problema nel caso specifico 0 la
mancanza di fiducia del cane nel confronti del ".,. nel perimetro di spazio intorno al corpo dalla persona,
soprattutto nel cono frontale, interessato dal movimento dalla mani. -sercitarsi in *uesta attivit evolutiva
consente al ".,. di ac*uisire degli strumenti per eliminare *uesto fastidioso problema gestionale.
a$ 8e il cane ha problemi di arousal alto prolunghiamo maggiormente la fase di sgancio, *uindi prima di
mettere il cane in libert, facciamogli esplorare insieme a noi lo spazio intorno a lui in modo che si crei una
mappatura mentale dal luogo, coinvolgiamolo in una ricerca olfattiva al guinzaglio, associandolo ad una
C.4.5. composta e poco cinetica. 8olo dopo che il cane si e calmato a ci ha dato attenzione attraverso lo
sguardo, premiamolo con il cibo sa lo gradisca, poi sganciamolo.
b$ 8e il cane ha problemi nella fase dal riaggancio scartando a sottraendosi dalla mano dal ".,. che si
allunga verso di lui, prolunghiamo la fase dallallontanamento a richiamo.
,biettivi evolutivi specifici: ac*uisizione dal soggetto di competenze socio/relazionali, espresse nella
procedura ritualizzata dellaggancioEsgancio dal guinzaglio. Hare in modo che il cane si faccia sganciare dal
guinzaglio con un giusto posizionamanto di arousal a si faccia facilmente riagganciare dopo assere stato
richiamato, consenta al ".,. di gestire tran*uillamente il cane a di coinvolgerlo nella sua vita *uotidiana.
,biettivi lati o secondari: monitoraggio del livello di fiducia a allineamento che assiste allinterno dalla
coppia. .entre la prima la verifichiamo nella fase di riaggancio, il secondo valore possiamo osservarlo da
*uanto tira al cane prima di assere messo in libert a dal livello di centrifugazione che il cane ha *uando si
trova in stato di libert. ttenzione in *uesta valutazione, lessere cantrifugato dal cane non va confuso con
la motivazione perlustrativa ed esplorativa che 1 propria di tutti i cani, maggiore in *uelli da caccia.
P$o*e'auti(ita:
- un dato di fatto che chi vive con il cane in citt si trova immediatamente a confrontarsi con *uesta
operazione di agganciare a sganciare il cane. Compito di un educatore 0 *uello di affrontare *uanto prima
*uesto capitolo ma non prima di aver affrontato gli esercizi base sulla focalizzazione e il direzionamento.
1. Centripetazione in movimento
!. Louring
%. Bestione delle attenzioni
Et evolutiva 'i $i,e$i%ento:
Loperazione di E8, proprio perch1 la persona si trova a doverla gestire *uotidianamente sin dai primi
momenti dadozione, 0 adeguata a partire dal due mesi e mezzoE tre. pprofittiamo che il cucciolo molto
piccolo non prende distanze ragguardevoli dal ".,. *uando viene messo in libert. =uando il cucciolo 0
molto piccolo concentriamoci sulla fase del richiamo e del riaggancio. 8a marchiamo positivamenta *uasto
momento ci saranno assicurati fiducia in una della operazioni pi9 importanti nella gestione dal cane.
Attivit evolutiva n12 PRA+
C3ia%a$e ve$!o 'i !e: l4in)a))io
O#iettivi: comunicazione gestuale e cinetica, adeguare la C45 al soggetto con cui comunichiamo
P$e%e!!a:
=uesto esercizio non va confuso n1 con il richiamo a distanza n1 con la centripetazione in movimento che si
realizzano ciascuno in maniera diversa, anche se con tratti simili. "er invitare un cane a venire verso di noi,
ingaggiandolo, dobbiamo avere una cinetica e in alcuni casi anche una vocalizzazion0 adeguata. =uesto
esercizio ha lobbiettivo di costruire una chiave d?ingaggio del cane, un primo passo per attivarlo
emozionalmente e per portare linterazione in un contesto ludico. Le attivit ludiche nellapproccio CZ
hanno un valore fondamentale nelleducazione del cane e il ".,. deve essere in grado di aprire la cornice
ludica con il cane in maniera molto chiara. .olti cani a volte non capiscono che il ".,. vuole giocare e non
si lasciano coinvolgere generando frustrazione nella persona e fraintendimento comunicativo nel cane.
4on riuscire a coinvolgere il proprio cane dentro una cornice ludica degrada la relazione dove i due poli
comunicativi si chiudono a vicenda in maniera solipsistica. =uesto 0 il segno di molte relazioni con il pet,
dove anche se ce intesa e non ci sono particolari problemi di gestione, il cane non si accende mai
allinterazione lasciando la relazione piatta.
Co$$ette""a
a$iante 1
1. 8cegliamo un set non troppo centrifugativo e recintato
!. Chiamiamo il cane di fronte a noi e guardandolo facciamo un paio di passi indietro allontanandoci dal
cane.
%. =uando siamo a circa 1m di distanza dal cane, iniziamo a saltellare allindietro magari battendo le mani
sulle cosce.
'. &n *uesto caso possiamo fare uso anche di vocalizzazioni su toni acuti.
(. =uando il cane viene verso di noi scodinzolando, premiamolo con un "bravo" che precede il contatto
fisico un po eccitatorio.
+. Cipetiamo la se*uenza pi9 volte.
>. =uando ci accorgiamo che lingaggio 0 avvenuto e il cane sarebbe pronto per giocare, chiudiamo
linterazione con una C.4.5. adeguata.
a$iante &
1. 8cegliamo un set opportuno, non troppo centrifugativo e recintato. 8oprattutto se il soggetto 0 molto
giovane, 0 possibile eseguire *uesta attivit anche allinterno di una abitazione, in una stanza abbastanza
grande da consentire il movimento del binomio.
!. Chiamiamo il cane verso di noi e *uando sta per arrivare accucciamoci, proprio come appreso nella
centripetazione in movimento.
%. ccarezziamo il cane, adeguando la nostra carezza allinnalzamento dellarousal e non alla suo
abbassamento. &n *uesto dobbiamo conoscere in *ualche modo il soggetto che abbiamo di fronte e sapere
*uali sono le parti che pi9 gli piacciono e che se sollecitate, lo attivano.
'. )opo aver manipolato il cane nel tentativo di attivarlo emozionalmente, alziamoci in piedi e mantenendo
una postura e una cinetica adeguata proviamo a farci seguire dal cane camminando allindietro, saltellando.
(. ccorciamo e allunghiamo lo spazio che ci divide dal cane pi9 volte, offrendo il fianco e accucciandoci,
in modo da ottenere nel soggetto disponibilit allattivit ludica.
+. Biunti a *uesto punto possiamo iniziare a chiudere la se*uenza.
"arametri di adeguatezza:
/ La variante 1 0 adeguata per soggetti che hanno una disponibilit al gioco, che si lasciano coinvolgere
facilmente allinterno di una cornice ludica.
/ La variante ! 0 adeguata per soggetti che sono generalmente pi9 chiusi e che non hanno un rapporto ludico
con il proprietario. &n *uesto caso dobbiamo essere bravi a non esagerare con la cinetica e il gestuale in
*uanto potremmo inibire il soggetto che ci troviamo di fronte
1. Lingaggio pu6 avere lobbiettivo di alzare larousal del cane come condizione di partenza per dar vita a
delle attivit. )obbiamo in *uesto caso valutare il soggetto.
lcuni soggetti potrebbero non avere bisogno di vocalizzazioni su toni acuti o di una cinetica troppo vistosa,
in *uanto si rischierebbe di alzargli troppo larousal.
ltri soggetti con un profilo caratteriale pi9 chiuso e con un arousal medio/basso di fronte ad una cinetica e
una vocalizzazione cosF vistosa potrebbero inibirsi. &n *uesto
caso:
/ riduciamo la platealit dei movimenti<
/ utilizziamo un tono di voce pi9 basso<
!. &n *uesto esercizio e preferibile non premiare il cane attraverso il cibo. il "bravo" infatti, rispetto al
bocconcino ha un valore pi9 sociale e relazionale. Lingaggio deve essere fatto dalla persona per il suo
valore relazionale e non per la ricompensa alimentare.
.olti cani, soprattutto *uelli della variante !, non appena vengono premiati con il cibo tendono poi a non
prendere in considerazione linterazione fisica o mediata da un oggetto come un giocattolo, che potrebbe
seguire allingaggio.
5iceversa i soggetti della variante 1, generalmente se attivati in una cornice ludica, rifiutano il cibo e
potrebbero andare in confusione, e*uivocando il segnale di ingaggio. "er molti cani il cibo chiude la finestra
ludica.
O#iettivi evolutivi !*e(i,i(i: educare il cane ad essere coinvolto allinterno di una cornice ludica senza
dover passare attraverso la mediazione di un oggetto, come ad esempio palle e corde per il tira e molla ecc...
O#iettivi lati o !e(on'a$i: monitorare allinterno della relazione del binomio, la fre*uenza e la disponibilit
della coppia ad entrare in una cornice ludica dellinterazione. Guttavia cani che non giocano con i ".,. non
necessariamente hanno dei problemi, anche se larricchimento anche cognitivo che danno le attivit ludiche
difficilmente riusciranno ad essere compensate dalla normale vita *uotidiana allinterno di una citt..
P$o*e'euti(it:
"ropedeutica a *uesta attivit evolutiva e una buona C.4.5 del ".,. adeguata al soggetto con cui ci troviamo
a relazionare. Capacit di leggere il soggetto in modo da capire come declinare i parametri di adeguatezza.
-sercizio di comunicazione non verbale 0 stato realizzato nelle attivit evolutive come :
1. Centripetazione in movimento
!. Louring
%. )are la direzione
'. prire e chiudere linterazione
Et evolutiva 'i $i,e$i%ento:
-ssendo le attivit ludiche alla base delleducazione del cane sin dai primi giorni di vita e chiaro che avere
una chiave di ingaggio ludica, permette al ".,. di aprire subito una relazione magistrale con il cane. - bene
avviare *uesta attivit evolutiva a partire dal terzo mese di vita.
Attivit evolutiva n17 PRA -
Do))> Zen:
O#iettivi: calma, centripetazione
P$e%e!!a:
=uesto esercizio 0 uno dei primi step della mediazione che il proprietrio deve attuare con il proprio cane.
- un esercizio che rinforza molto la relazione perch1 fissa nello sguardo la richiesta di collaborazione del
cane nei confronti del ".,. - unattivit di focalizzazione, in cui il focus dellattenzione del cane diventa il
".,. =uello che cerchiamo di ottenere con il )oggN Zen 0 uno sguardo che non scaturisce da un
suggerimento diretto del ".,. ma e frutto di un ragionamento che il cane deve necessariamente innescare a
partire da uno scacco, un problema che gli viene posto. =uesta attivit evolutiva pone il ".,. in una
posizione magistrale,
infatti, colui che insegna mette il discende in una condizione di scacco, gli fa vivere una condizione di
lacuna tra lui e la soluzione. &noltre il )oggN Zen lavora in controtendenza rispetto allintelligenza del cane
che potremmo definire ostinativa. il cane inizia a capire che non e linsistenza, liniziativa privata a premiare
*uanto piuttosto la calma e la ricerca della collaborazione.
Co$$ette""a
1. "rendiamo dei bocconcini appetitosi, alcuni da tenere in mano altri da avere in tasca.
!. Chiamiamo il cane verso di noi e facciamogli notare che teniamo dei bocconi in mano.
%. Chiudiamo la mano a pugno e posizioniamola lateralmente al corpo, *uindi con il braccio leggermente
aperto verso lesterno e allaltezza del muso del cane.
'. 8e abbiamo un cane di piccola taglia forse sar necessario inginocchiarsi.
(. il cane inizier ad annusare il pugno che contiene i bocconcini e molto probabilmente cercher di leccare
la mano, di toccarla con la zampa di spingerla saltando su con le zampe.
+. - importante che non ci facciamo spostare il braccio dal cane tenendolo ben fermo.
>. "er far capire al cane che *uella di insistere non e la strategia giusta non dobbiamo dire nulla n1 "4,", n1
basta "@8G" n1 nessun gesto inibitorio ma semplicemente rimanendo fermi con il pugno nella stessa
posizione di partenza.
O##iettivo ,inale 'ell4e!e$(i"io 0 che il cane dopo aver tentato diverse strategie per con*uistare il boccone,
si fermi a riflettere cercando lo sguardo del ".,. il cane deve capire che per raggiungere loggetto del
desiderio e necessario coinvolgere il proprio compagno umano. 8e lobbiettivo finale e *uello di un cane
calmo e con lo sguardo rivolto verso il ".,. esistono dei passaggi intermedi che possono essere premiati,
ovvero, tutti *uei gesti che vanno verso la calma del cane: indietreggiare, sedersi, mettersi a terra ecc...
"arametri di adeguatezza:
a$ 8e il cane 0 particolarmente insistente e focalizzato sul pugno che contiene il cibo, premiamo il cane nelle
sue approssimazioni alla calma con i bocconi che si trovano intasca.
b$ 8e il cane e discreto nelle strategie di con*uista del boccone e desiste dallobbiettivo distraendosi,
prendendo molta distanza dal pugno che contiene i bocconi, premiamo il cane in tutte le sue
approssimazioni alla calma con la stessa mano che contiene il cibo.
=uesta scelta viene fatta perch1 in *uesto caso 0 necessario focalizzare il cane sul target cibo.
c$ 8e il cane si distrae molto facilmente e possibile, *uando il cane si allontana da noi, aprire il pugno che
contiene il cibo, per rendere di nuovo interessante il target al cane e chiudere il pugno *uando si avvicina.
d$ 8e notiamo che il cane 0 timido ed ha bisogno di approvazione ed autostima da parte del gruppo e
possibile far precedere alla consegna del boccone il "bravo".
- necessario interrompere lesercizio in due casi:
1. 8e il cane mostra eclatanti segnali di stress, grattarsi, mordersi e leccarsi le zampe.
!. 8e il cane 0 eccessivamente insistente, salta addosso e inizia a morderci o ad abbaiare insistentemente. &n
*uesto caso potrebbe essere necessario non solo chiudere la sessione voltando le spalle al cane ma
abbandonare la stanza dove stiamo realizzando lesercizio. "rima di riproporlo sar in *uesto caso
necessario lavorare preliminarmente sulla calma.
/ - possibile realizzare lesercizio anche sostituendo il cibo con un gioco gradito dal cane.
)obbiamo considerare in *uesto caso due cose:
1. La sessione di lavoro si svolger un unica volta in *uanto il gioco, una volta ottenuto lo sguardo del cane,
non pu6 essere consumato come il bocconcino ma deve essere concesso al cane.
!. )obbiamo fare attenzione ad utilizzare un gioco che sia contenuto nella mano del ".,. come una pallina.
8e infatti utilizziamo una corda o altro di sporgente il cane potrebbe afferrarlo e portare lesercizio su un
"tira e molla".
O#iettivi evolutivi !*e(i,i(i: ottenere lo sguardo diretto del cani come richiesta di collaborazione ed aiuto al
fine di ottenere un soggetto collaborativo che sia in grado di coinvolgere il proprio partner nel
raggiungimento dei target desiderati.
,biettivi lati o secondari far apprezzare al ".,. il cane come soggetto che possiede una mente che elabora
strategie e comportamenti sulla base di un ricco panorama di rappresentazioni mentali. &n *uesta attivit
evolutiva si possono vedere chiaramente dei passaggi che in cui il cane sta facendo girare le "rotelle del
cervello" e *uesto ci pu6 aiutare a promuovere il mentalismo del cane e lemersione del cane come soggetto
con una sua attivit cognitiva.
P$o*e'euti(it:
=uesta importantissima attivit evolutiva ha come obiettivo *uello di ottenere lo sguardo del cane ma nello
stesso tempo di farlo con un soggetto che raggiunge uno stato di calma, anzi proprio in virtu di un
rilassamento riesce a trovare cognitivamente la soluzione. "ropedeutico allattivit specifica e dun*ue:
1. Lavoro sulla calma legato alla copertina
!. Centripetazione in movimento
%. Costruzione di un suono
'. Bestione degli accessi
(. ggancioEsgancio
Et evolutiva 'i $i,e$i%ento:
8eppure esigenze di focalizzare lattenzione del cane attraverso lo sguardo sia unesigenza molto importante
da parte del ".,. per poter dialogare con il cane, non e una delle prime attivit evolutive da proporgli. "rima
dei *uattro mesi il cane, tenendo tuttavia in considerazione il soggetto specifico, non riesce a stare dentro
una dinamica come *uella del )oggN Zen. "rima dei *uattro mesi il cane non ha dei comportamenti
ostinativi cosF forti, non e capace di insistere su un target per troppo a lungo, *uando non riesce si lascia
catturare dalla multiformit del mondo e perde cognitivamente il suo target tanto pi9 se 1 nascosto
allinterno del nostro pugno. Lo stato cognitivo del soggetto, 1 la condizione necessaria 0 sufficiente per
creare le condizioni di raggiungimento dellobiettivo. =uindi non presentiamo il )oggN Zen al cane prima
dei *uattro mesi, ma non rinunciamo a proporlo a *ualsiasi altra et superiore, anche con i cani anziani.
Attivit evolutiva n19 PRA -
Ciotola
O#iettivi: calma, autocontrollo, permessi, accreditamento
P$e%e!!a:
La consegna della ciotola rappresenta, pi9 che un esercizio, una pratica *uotidiana che offre lopportunit di
lavorare sulla calma del cane, sulla costruzione e il rafforzamento degli autocontrolli, sulla mediazione e
*uindi sui permessi. il rituale agapico 1 forse il rituale pi9 importante e fondante della struttura socio/
relazionale del cane nel suo contesto affiliativo . .olte persone che vivono in citt, si trovano costrette a
passare la maggior parte delle loro giornate fuori casa e pensando di assolvere ad un problema gestionale,
lasciano il cibo al cane sempre a disposizione. .ai scelta pu6 risultare pi9 errata. 8e il cane ha sempre a
disposizione una risorsa cosF importante come *uella alimentare ed 1 sua libera iniziativa attingerne, il
proprietrio non sar compreso nella Pcesta del cane in momento fondamentale della giornata come
lalimentazione, di conseguenza non sar accreditato. Genere le redini di una ritualita importante come la
gestione alimentare, permette al ".,. di regolare uno degli indici pi9 importanti nella definizione del ruolo
del cane allinterno della sistemica familiare.
Co$$ette""a:
a$iante 1
1. Chiamare il cane e fargli vedere che gli prepariamo la ciotola<
!. "reparata la ciotola teniamola fuori dalla portata del cane vicino al proprio corpo #C45:"e miaR"$<
%. 8e il cane si agita e salta addosso ignorarlo platealmente<
'. 8e il cane mostra di attendere lo svolgersi degli eventi senza creare intralcio, abbassiamo la ciotola,
riportandola al proprio petto se il cane accenna ad avanzare<
(. Cipetere loperazione pi9 volte fino a poter appoggiare la ciotola per terra senza che il cane le si sia
avvicinato<
+. =uando il cane mantenendo la distanza con la ciotola a terra si rivolger alla persona con lo sguardo,
diamogli il permesso attraverso tre elementi, diciamogli ",:", indichiamo la ciotola, allontanandoci dalla
stessa.
a$iante &
1. Chiamiamo a noi il cane e *uando arriva premiamolo
!. &niziamo a preparare la ciotola e se il cane si agita ci gira intorno o si mette a mugolare ignoriamolo e
continuiamo a preparare.
%. 4on appena il cane si calma, diciamoci "bravo" e diamogli una crocchetta
'. )irigiamoci nel luogo dove il cane di solito mangia e con una postura eretta tenendo la ciotola allaltezza
del petto guardiamo il cane.
(. 8e il cane si agita distogliamo lo sguardo e aspettiamo nella stessa posizione aspettando che si calmi.
+. =uando il cane si fa meno insistente, diciamoci "bravo" e porgiamogli una crocchetta prendendola
dallinterno della ciotola.
>. &niziamo a calare la ciotola e non appena il cane si muove riportiamola verso il petto riprendendo una
posizione eretta del corpo e frontale al cane.
A. 8e il cane invece non si muove e rimane fermo mentre noi portiamo verso terra la ciotola, diciamogli
"bravo" con un tono pacato, rialziamoci e premiamolo con altra crocchetta.
3. 8cendiamo di nuovo portando *uesta volta la ciotola ancora pi9 vicina a terra.
17. 8e il cane si muove ritiriamoci in piedi e ripetiamo il tentativo di discesa
11. 8e il cane rimane fermo, diciamogli "bravo" e ritornando in piedi prendiamo unaltra crocchetta e
diamola al cane.
1!. Hacciamo *uesta se*uenza guadagnando ogni volta *ualche centimetro verso ladiscesa a terra della
ciotola fino ad appoggiarla.
1%. 8e al rumore della stessa che tocca terra il cane non si muove diciamogli di nuovo "bravo" e rialziamoci
*uesta volta senza portare la ciotola con mol tra il petto e premiamo il cane con una crocchetta.
1'.spettiamo che il cane ci dia lo sguardo e diamo l"o:" allontanandoci dalla ciotola indicandola.
Pa$a%et$i 'i a'e)uate""a:
I La variante 1 1 adeguata per soggetti che non sono molto voraci nel mangiare, che riescono ad avere del
buoni autocontrolli di fronte alla risorsa alimentare. 8oggetti che hanno un arousal generalmente intermedio
e che hanno solo bisogno di sviluppare insieme una procedure del rituale agapico.
I La variante ! 0 adeguata per soggetti che si precipitano sulla ciotola e che mangiano con molta voracit.
8ono soggetti con un arousal generalmente molto alto e che hanno bisogno del rinforzo alimentare per
approssimarsi alla calma.
a$ Con alcuni cani potrebbe essere necessario arrivare allesito finale in pi9 sessioni. "ensiamo ad esempio
al cani del canile o adottati dal canile per i *uali il pasto spesso rappresenta, o ha rappresentato, il momento
su cui si concentrano tutte le aspettative della giornata.
b$ Con soggetti che mostrano una forte possessivit sulla risorsa alimentare, valutare con estrema attenzione
il momento in cui introdurre lesercizio. "otrebbe essere utile lavorare preliminarmente sulla motivazione
collaborative e sulla fiducia.
O#iettivo evolutivo !*e(i,i(o: sviluppare gli autocontrolli del cane di fronte alla risorsa alimentare, servita
al momento del pasto. il cane apprende ad auto controllarsi davanti alla ciotola in presenza del ".,. e non
prende liniziativa nel consumarla se non dopo il permesso concesso. Con *uesto non vogliamo dire che la
specifica attivit evolutiva serva anche per auto controllare il cane di fronte a risorse alimentari che trova
non in nostra presenza o semplicemente al parco. Dn altro obiettivo che si pone *uesta attivit evolutiva e
regolamentare il momento del pasto allinterno di una specifica procedura che struttura il rituale agapico.
ccredita il ".,. agli occhi del cane gestendo un iniziativa decisiva come *uella alimentare.
,biettivi lati o secondari: implementare la relazione con il cane a partire dalla disponibilit del soggetto di
ricevere la ricompensa alimentare. Cani che sono abituati a prendere liniziativa e a gestire il momento del
pasto, spesso rifiutano il cibo dalla mani come premio. =uesto non ci consente di avere a nostro favore uno
strumento molto importante per rafforzare dei comportamenti virtuosi del soggetto. Dn obiettivo che
potrebbe venir fuori da unattivit evolutiva cosF concepita potrebbe anche essere *uello di diminuire la
possessivit del cane sulla risorsa alimentare. rrivare a consumare il cibo dopo aver ricevuto il permesso,
significa che il cane nel raggiungimento del target ha coinvolto la persona.
P$o*e'euti(it:
- importante che il cane prima di arrivare a confrontarsi con *uesta attivit evolutiva abbia gia affrontato
altre attivit che hanno come obiettivo la centripetazione legata alla sguardo verso il ".,.
1. Centripetazione in movimento
!. Bestione delle attenzioni
%. Lavoro sulla calma
'. )oggN Zen
Et evolutiva 'i $i,e$i%ento:
ll rituale agapico necessita di una gestione da parte del ".,. sin dal primo giorno della venuta adozione del
cane. partire da *uando il cane entra in casa inizia ad assumere pi9 volte al giorno il pasto che gli viene
somministrato in una ciotola. Ci6 non vuol dire che *uesta attivit evolutiva debba essere proposta al
soggetto a partire dai sessanta giorni. Dn cane molto piccolo, prima dei *uattro mesi, anche se ce un
margine che varia da soggetto a soggetto, non 1 in grado di autocontrollarsi di fronte alla ciotola e
soprattutto troverebbe difficolt nel cercare lo sguardo del ".,. Dn soggetto troppo giovane riesce
difficilmente a gestire la frustrazione di non potere arrivare al target, come nella dinamica dello svolgimento
dellattivit evolutiva in *uestione.
La propedeuticit 0 funzionale al buon esito dellattivit evolutiva, infatti, la posta in gioco su cui il soggetto
1 chiamato ad autocontrollarsi e attendere il permesso e molto alta, il pasto contenuto in una ciotola. "er far
si che il cane abbia successo 1 necessariuo che abbia delle chiare rappresentazioni di autocontrollo e
richiesta del permesso dove il target in gioco ha un valore inferiore. &noltre il cane deve aver ricevuto delle
indicazioni chiare che per essere accettato e colnvolto in un contesto sociale c1 bisogno di calma e
collaborazione con il proprio ".,. non di libera iniziativa.
Attivit evolutiva n1: PRA -

O#iettivi: approcciare un cane per la prima volta in modo corretto

=uando andiamo ad approcciare per la prima volta un cane dovremo tenere conto del suo profilo
relazionale, se conosciuto, cosF come del suo stato nel "*ui ed ora". 5ediamo come approcciare
genericamente il cane estraneo e in particolare il cane timido o spaventato e *uello eccitato eEo irruente.
"arliamo *ui del primo approccio e non di come si potr poi andare a lavorare per modificare la
rappresentazione dellevento socio/relazionale del cane, aumentandone la socievolezza #il piacere di stare
nelle relazioni sociali$ o leJpertise relazionale. Come esplicitato negli obiettivi, *uesta attivit evolutiva 0
indirizzata prevalentemente alleducatore cinofilo che deve poi trasferire il contenuto del suo sapere sul ".,.
che ne chieder un intervento o una consulenza. =uesta attivit evolutiva vuole mettere in evidenza come
solo un buon controllo della C.4.5. permette di avere una buona relazione con il cane.
Co$$ette""a :
a$iante 1
1. ttenzione alla comunicazione del cane
!. vvicinarsi facendo una curva
%. 4on guardare il cane
'. &n prossimit del cane, rallentare
(. Cispettare le distanza individuali
+. "orgere leggermente il fianco
>. 4on irrigidirsi
A. ttenzione alla mimica facciale ed allo sguardo
3. ttenzione alla nostra respirazione
17. 4on invadere lo spazio del cane
11. 4on incombere, busto dritto
1!. Bestualit morbida e controllata
1%. 4on allungarsi su di lui: "se vuol venire io sono *ui :attendere che sia lui ad avvicinarsi
1'. il nostro arousal dovr essere medio
a$iante &
1. ttenzione al nostro abbigliamento,
!. .ovimenti lenti, ritmo costante, aumentare le distanza #rispettare la sua distanza di sicurezza anche
decidendo di non avvicinarsi$, non guardare il cane, fermarsi ed accucciarsi, rimanere voltati di %E'.
%. .assima attenzione alla comunicazione del cane
'. .ovimenti *uasi assenti soprattutto dal punto di vista del gestuale e del posturale
(. -mettere segnali calmanti, come sbadigliare, voltare la testa, strizzare gli occhi
+. Controllare la respirazione.
>. Cispetto del tempi del cane: aspettare che sia il cane ad avvicinarsi e successivamente ad allontanarsi.
a$iante +
1. ttenzione al nostro abbigliamento
!. vvicinarsi facendo una curva
%. Callentare
'. "8alutare il cane" #da valutare$
(. )istogliere lo sguardo, movimenti calmi
+. 8e il cane comincia a saltare eccitato voltare le spalle, allontanarsi: chiudere linterazione
"arametri di adeguatezza:
I La variante 1 0 adeguata per tutte le tipologie di cane in *uanto si tratta di regole generiche il cui rispetto ci
mette al riparo da eventuali errori di approccio. Guttavia le varianti successive ci indicheranno nello
specifico *uali "arametri cambiare per adeguare un approccio generico ad un soggetto specifico con
specifiche caratteristiche socio/relazionali.
I La variante ! dellapproccio 0 adeguata per cani timorosi
I La variante % dellapproccio 0 adeguata per cani eccitatiEirruenti
P$o*e'euti(it:
4on esiste propedeutica precedente alla conoscenza delle regole di approccio ad un cane.
pprendere *uesta base della comunicazione non verbale 0 il fondamento non solo del mestiere
delleducatore cinofilo ma anche di un ".,. responsabile che deve sapere come approcciarsi con il proprio
cane che possiede un profilo socio/relazionale definito da una delle categorie socio/relazlonali indlviduate
dalle varianti.
Et evolutiva 'i $i,e$i%ento:
La variante 1 va dun*ue applicata a partire dal primo giorno di adozione, ovvero, a partire dal secondo mese
di vita. partire dal *uarto iniziamo a vedere chiaramente i risultati del processo di attaccamento che
determina il profilo socio/relazionale del cane. =uando iniziamo ad intuire che soggetto abbiamo davanti,
dobbiamo varlare la nostra C.4.5. adeguandola al soggetto per avere maggiori possibilit di comunicazione
con il cane.
Attivit evolutiva n1; PRA -
Lavo$o !ulla (al%a e' il 'i!ta((o in )ene$e
o#iettivi:la calma in esterno ed un primo distacco
P$e%e!!a:
vvalendoci dellaiuto della copertina in *uesto esercizio porremo il focus sullo stato di calma del cane
fuori dallambiente domestico. Ci6 0 fondamentale per favorire il distacco, che *ui viene affrontato in
esterno, dopo aver gi lavorato, secondo analoghe modalit, in casa. =uesto sar una prima esperienza
positiva che costituir un utile pregresso per la costruzione dell?aspetta tran*uillo", che verr affrontato
successivamente. Har si che il cane riesca a trovare uno stato di calma nel suo ambiente domestico e molto
importante per strutturare una rappresentazione chiara e forte della calma nel cane. =uando *uesto
passaggio e consolidato, lapproccio CZ, promuovendo il pieno coinvolgimento del cane nella vita del ".,.
e dellecumene umana, cerca di insegnare al cane come *uello stato di calma trovato nellambiente
domestico possa essere riprodotto anche in esterno magari con laiuto di uno strumento transazionale
come la copertina.
Co$$ette""a:
1. "osizionarsi in ambiente esterno, possibilmente, almeno allinizio, in un luogo tran*uillo.
!. 8tendere la copertina a terra e sedersi, per terra o magari su una panchina o altro.
%. Lavorare sulla calma come gi visto in ambiente interno #casa, aula$. "er aiutare il raggiungimento della
calma da parte del cane potrebbe essere utile simulare una situazione a lui gi conosciuta, potremmo per
esempio digitare un messaggio al cellulare o leggere *ualcosa.
'. =uando il cane avr raggiunto uno stato di calma, alzarsi continuando a non interagire con lui.
(. 8e necessario rimanere fermi stavolta in posizione eretta, fino a che il cane avr di nuovo raggiunto uno
stato di calma.
+. llontanarsi di *ualche passo.
>. il cane potr essere premiato
a$ dalla tran*uillit stessa dellevento #va tutto bene e puoi rimanere rilassato anche se mi allontano$
b$ da un "bravo" detto con voce tran*uilla e con immediata chiusura della breve interazione
c$ un premio lanciato sulla copertina se la distanza lo permette
d$ un ritorno ad accorciare la distanza e *uando di nuovo vicini, con il cane tornato alla calma,
depositare un premio sulla copertina.
Pa$a%et$i 'i a'e)uate""a:
a$ particolarmente utile con i cuccioli e con cani adulti con problemi nel distacco. &n *uesti casi particolare
attenzione alla gradualit.
O#iettivi evolutivi !*e(i,i(i: portare il cane a rilassarsi in *ualsiasi ambiente tollerando i distacchi del ".,.
Cendere consapevole il ".,. che per avere successo in *uesto tipo di attivit 0 necessario che si assuma un
ruolo di mediazione molto forte soprattutto nella tutela e nel rispetto dei bisogni psicofisici dellanimale. il
riguardo con cui viene posizionata la copertina in ambiente domestico deve essere ripetuto anche e
soprattutto allesterno.
,biettivi lati o secondari: abituare il ".,. a guardare uno spazio con gli occhi di un cane, nel caso specifico
del proprio cane, cercando di capirne il profilo socio/relazionale che mi permette di capire anche dove il
cane gradisce collocarsi in un posto estraneo e di *uali tutele e garanzie ha bisogno per rilassarsi.
P$o*e'euti(it:
- chiaro che la propedeuticit pi9 importante in *uesto caso siano tutte le attivit evolutiva che lavorano
sulla calma.
1. Lavoro di base sulla calma legato alla copertina
!. -sercitazione in aula, dove posizionare la copertina
%. Bestione delle attenzioni, saltare addosso.
'. pertura e chiusura dellinterazione.
(. Come, *uando e se accarezzare il cane.
+. Bestione degli accessi
>. ggancioEsgancio
Et evolutiva 'i $i,e$i%ento: lapproccio CZ dichiara come di fondamentale importanza la socializzazione
del cucciolo sia nella sua fase primaria sia in *uella secondaria. il cucciolo appena adottato deve trovare non
solo una base sicura, ma anche un punto di riferimento che sia in grado di proporre delle esperienze
formative e interessanti in linea con lassetto motivazionale del singolo. "er fare *uesto il cane deve essere
colnvolto in moltissime situazioni e deve riuscire ad apprezzare fortemente contesti e situazioni diversi e
non solo *uelli che corrispondono perfettamente alle sue motivazioni prevalenti. =uindi fin dal terzo mese,
*uando il cucciolo smette di stare troppo in braccio 1 bene presentare la copertina come oggetto
transazionale che sia in grado di traghettare la calma raggiunta allinterno dellambiente domestico, in giro
nelle diverse situazioni che lo vedono colnvolto con il ".,.
Attivit evolutiva n &<: PRA2
Ca%#i 'i 'i$e"ione 1:
O#iettivi: condotta al guinzaglio, centripetazione in ambiente esterno
P$e%e!!a:& cambi di direzione sono unattivit evolutiva che si pone come obiettivo di insegnare al cane ad
andare al guinzaglio, affiancato al conduttore, senza tirare o lasciarsi attrarre troppo da stimoli
centrifugativi. & cambi di direzione, pur utilizzando il guinzaglio come strumento di esecuzione, si pongono
lo scopo di limitarne il pi9 possibile il valore e lutilizzo, per trasferire al corpo le competenze comunicative
con il cane e lasciare al guinzaglio il solo valore di cintura di sicurezza. - per *uesto che prima di cambiare
direzione dobbiamo avvertire il cane che lo stiamo facendo, *uindi focalizziamo la sua attenzione attraverso
il suono e gli mostriamo la nuova direzione da prendere. 8eppure *uesta sia unattivit che insegna al cane
ad andare al guinzaglio, *uello che vogliamo ottenere non e una condotta adesiva del cane sul ".,. =uando
andiamo per la strada con il nostro cane, non abbiamo bisogno che per tutto il tempo abbia lo sguardo
rivolto verso di noi e cammini perfettamente allineato, bensi e necessario che non tiri al guinzaglio e che sia
disposto a seguirci lungo la strada, senza fare troppe interruzioni e senza essere eccessivamente disordinato
nellandatura.
Co$$ette""a
a$iante 1:
1. 8cegliamo un set adeguato come un prato abbastanza ampio da consentire una passeggiata.
!. Con il cane al fianco "facciamo il suono", aspettiamo che il cane si riferisca a noi e partiamo prendendo
una direzione chiara. La direzione e data dalla posizione dei piedi e delle nostre spalle.
%. )opo aver compiuto alcuni metri, facciamo di nuovo il suono e cambiamo direzione a destra o a sinistra
di 372 gradi, aiutando il cane con un gestuale molto chiaro della mano # vedi lattivit evolutiva n217 " dare
una direzione"$.
'. 8e il cane ci segue, allegramente, premiamolo con tempestivit.
(. Cambiamo direzione pi9 di una volta e continuiamo a premiare se il cane ci segue.
+. "u6 accadere che il cane si fermi ad annusare. &n *uesto caso facciamo il suono e cambiamo direzione.
>. 8e il cane non ci segue, senza strattonarlo, facciamo una pressione costante sul guinzaglio e portiamo via
il cane.
A. =uando *uesto si sblocca e inizia a seguirci, premiamolo subito.
a$iante &
1. il set pu6 essere lo stesso della variante 1
!. Con il cane al fianco "facciamo il suono", aspettiamo che il cane si riferisca a noi e partiamo prendendo
una direzione chiara. La direzione e data dalla posizione del piedi e delle nostre spalle.
%. 8e il cane, pur udendo "il suono", non si gira a guardarci e rimane puntato su un odore, uno stimolo visivo
o semplicemente continua a procedere, nella direzione verso cui stavamo andando, facciamo "il suono" e
attendiamo *ualche istante.
'. )opo aver atteso, iniziamo a far ruotare il polso della mano che impugna il guinzaglio.
(. Cuotiamolo pi9 volte sfruttando il peso di appoggio del cane.
+. il cane, sentendo *uesto sbilanciamento, potrebbe voltarsi a guardare.
>. *uesto punto premiamo subito con un Obravo" e diamo la direzione chiaramente.
A. 8e il cane ci segue, premiamolo con il cibo.
a$iante +
1. nche in *uesto caso il set pu6 rimanere invariato. "otrebbe essere utile eliminare ogni stimolo
centrifugativo in modo da favorire lattenzione del cane su di noi.
!. 8e facciamo "il suono" e il cane non si gira a guardarci, attendiamo *ualche secondo.
%. Hacciamo le rotazioni con il polso.
'. 8e anche *uesto non riesce ad ottenere lattenzione del cane.
(. ccorciamo il guinzaglio e mettiamoci di fianco al cane.
+. 8olleviamo il guinzaglio in modo che il moschettone si tenda verso lalto, perpendicolarmente al cane.
>. il cane sentendosi leggermente sollevato nel suo baricentro, potrebbe darci lo sguardo.
A. "remiamolo subito con un "bravo" e prendiamo chiaramente una direzione aiutando il cane con il
gestuale.
3. 8e ci segue, premiamolo con un bocconcino e una voce rassicurante.
Pa$a%et$i 'i a'e)uate""a:I
La variante 1 0 adeguata per soggetti che non hanno particolari problemi socio/relazionali, che non hanno
paure o timori nellandare in giro per la strada. 8oggetti che hanno un arousal tendenzialmente alto, che
sono molto centrifugati e tirano al guinzaglio. Con *uesti soggetti, che di solito rendono problematica
luscita al guinzaglio, *uando cambiamo direzione, possiamo permetterci di portarli via fisicamente nel,
senza creare in loro disagi fisici o traumi. Cicordiamo che tecnicamente, portare via il cane, significa,
esercitare una pressione costante attraverso il guinzaglio sulla pettorina del cane, in modo da indurne il
cambio di direzione, attraverso lo spostamento del suo baricentro.
I La variante !, 0 adeguata per soggetti che hanno del timori *uando vengono condotti allesterno in un
luogo pubblico, come ad esempio la strada di una citt. il cambio di direzione, cui segue un trascinamento,
potrebbe spaventare e chiudere il soggetto non rendendolo pi9 disponibile a seguirci. &n *uesto caso, invece
di cambiare direzione repentinamente dopo aver fatto il suono, cerchiamo prima di ottenere chiaramente
lattenzione del cane, lavorando sugli sbilanciamenti di peso, che posso generare attraverso il guinzaglio.
I La variante % 0 adeguata per soggetti che non hanno dei semplici timori ma delle vere e proprie paure
*uando vengono condotti in citt. Dno stato dansia che li porta ad essere attenti a tutto ci6 che si muove e
che fa rumore attorno a loro. 8oggetti che hanno una condotta al guinzaglio disordinata e che tirano perch1
troppo centrifugati. La difficolt in *uesta variante sta soprattutto nellottenere lattenzione del cane, senza
provocare in lui ulteriore disagio oltre a *uello che sta gi vivendo a causa del contesto. - per *uesto che e
necessario non solo spostare lievemente il baricentro del cane, per ottenerne lattenzione, ma anche
accorciare il guinzaglio e sollevare leggermente la pancia del cane, per indurlo a fermarsi e darci attenzione.
8olo cosi possiamo far capire al cane che stiamo cambiando direzione, senza provocarne un trauma.
a$ La variante % pu6 essere adeguata anche per i soggetti che invece hanno un alto livello di resilienza, che
sono molto centrifugati a causa di un arousal molto alto. ccorciare il guinzaglio, spostare verso lalto il
baricentro del cane pu6 essere funzionale a fermare il cane, dargli il tempo di riprendere fiato e darci
attenzione.
O#iettivo evolutivo !*e(i,i(o: insegnare al cane ad andare al guinzaglio senza tirare, rendendolo
disponibile a venire via velocemente da un target motivante come un odore o un partner sociale. Hormare un
cane disposto a seguirci nei nostri cambi di direzione, cui siamo obbligati, *uando andiamo ad esempio in
citt
O#iettivi lati o !e(on'a$i: rafforzare la comunicazione allinterno del binomio, aumentando laspettativa da
parte del cane nei confronti del ".,. )i solito la comunicazione proprietario/cane, allinterno di un contesto
urbano, e delegata al guinzaglio. nche in *uesta attivit evolutiva, il guinzaglio si tende per imporre la
nuova direzione al cane, ma il gesto 0 preceduto da "un suono", che dovrebbe avere gi un significato per il
cane, e da una gestualit chiara di direzionamento. Compere la monotonia della direzione rettilinea di una
passeggiata, attraverso continui cambi di direzione, mette il soggetto nelle condizioni di essere
maggiormente centripetato sul ".,., perch1 da lui provengono spesso dei segni comunicativi, che vanno
recepiti ed interpretati.
P$o*e'euti(it:
"ropedeutiche ai cambi di direzione sono tutte *uelle attivit evolutive che lavorano sulla focalizzazione. &n
particolare riguardo la centripetazione in movimento in un contesto esterno. La praticabilit di *uesta
attivit evolutiva, non e tanto legata agli elementi tecnici propedeutici, *uanto piuttosto ad unabitudine del
cane ad uscire al guinzaglio allinterno di passeggiate, che abbiano un valore *ualitativo per il cane. =uando
il cane esce al guinzaglio, dovrebbe poi riuscire a trovare anche dei contesti, dove vivere una gestione in
libert, allinterno della *uale vengano soddisfatte alcune tra le motivazioni pi9 importanti per il cane la
motivazione sociale #intraspecifica$, lesplorativa nel senso perlustratorio e *uella ludica. 8e il cane vive una
ricchezza del piano prossimale desperienza e una dimensione di vita dove trovano espressione in maniera
disciplinata le sue motivazioni pi9 forti, sar maggiormente predisposto a non tirare pi9 al guinzaglio.
1. Centripetazione in movimento
!. Costruzione di un suono
%. Luring
'. )are la direzione
(. )oggN Zen
Et: evolutiva 'i $i,e$i%ento:
ll guinzaglio e la pettorina sono due strumenti che devono essere subito utilizzati dal ".,. per gestire le
uscite del cane. Guttavia, *uesta attivit evolutiva deve essere somministrata, a partire dai cin*ue mesi di
vita del cucciolo. Dna volta che 1 possibile leggere il cane nello sue componenti e nella struttura caratteriale
dovremmo utilizzare la variante giusta per il tipo di soggetto.
Attivit evolutiva n&1 PRA2
Se'uto:
O#iettivi: calma, centripetazione, autocontrollo, collaborazione, gestione
P$e%e!!a:
4ellimmaginario collettivo lidea che si ha di un cane addestrato, e *uella di un soggetto che si siede
immediatamente alla richiesta del ".,. =uesta idea e talmente radicata che molti ritengono, che solo cani
che hanno seguito dei corsi, siano in grado di sedersi. 8edersi, invece, fa parte del linguaggio dei cane.
Lanimale si siede spontaneamente *uando sta attendendo *ualcosa, si siede per pacificare una persona o un
suo conspecifico ecc... La difficolt sta nellinserire il seduto allinterno di un patto comunicativo con il ".,.
il valore dei seduto, pi9 che la funzionalit di una postura allinterno della gestione, e soprattutto *uello di
riuscire rinsaldare la comunicazione allinterno del binomio. 8e, infatti, chiediamo al nostro cane di
aspettarci da *ualche parte, non e importante che si sieda, ma che rimanga fermo. 8e vogliamo dare una
risorsa alimentare al nostro cane, non e assolutamente necessario che si sieda ma che si predisponga
correttamente a riceverlo, senza saltare addosso e senza agitarsi. )un*ue, il valore del seduto, sta soprattutto
nello strutturare il ruolo magistrale del ".,. dentro la relazione. Ciuscire a insegnare il seduto al proprio
cane, fortifica la fiducia del ".,. nella relazione e fornisce agli occhi della persona, una nuova visione del
cane, pi9 dignitosa ed intelligente. il "seduto", visto in *uesta prospettiva, pu6 accendere la relazione,
aprendo una finestra collaborativa, che fin ora era rimasta chiusa.
Co$$ette""a:
a$iante 1.
1. 8cegliamo un set adeguato, come linterno di una casa, dove il cane si senta tran*uillo e non abbia stimoli
centrifugativi intorno a s1.
!. Chiamiamo il cane verso di noi e una volta che ci raggiunge in posizione frontale, premiamolo.
%. 8postiamo la gamba e il piede sinistro indietro, di almeno trenta centimetri, disponendo il corpo di
tre*uarti rispetto al cane.
'. 8postiamo il baricentro del nostro corpo in avanti appoggiandoci sulla gamba che si trova pi9 avanzata, in
*uesto caso *uella destra. Chi e mancino pu6 invertire la posizione delle gambe, senza nessun problema.
(. Contemporaneamente alziamo la mano, corrispondente alla gamba avanzata su cui teniamo il peso, con il
palmo rivolto verso lalto.
+. il movimento della mano che si alza deve essere fluido e non oltrepassare il muso del cane.
>. =uando solleviamo il braccio dobbiamo immaginare di avere legato alla mano, un filo che arriva fino al
naso del cane.
A. La mano, in *uesto movimento, non deve sollevarsi troppo sul muso del cane, n1 rimanere troppo bassa.
3. Cimaniamo con il peso del nostro corpo sbilanciato in avanti e la mano alzata per *ualche secondo, come
per sollevare il naso del cane.
17. 8e il cane si siede, premiamo immediatamente con un Obravo" cui segua il ritorno del baricentro del
corpo allindietro. 8olo clopo *uesti due passaggi possiamo premiare il cane con il cibo che abbiamo in
tasca.
11. 8e il cane non si siede, ripetiamo di nuovo il gesto della mano che si alza con il palmo rivolto verso
lalto, mentre spostiamo il baricentro del corpo in avanti.
1!. "ossiamo anche premiare gli step di approssimazione al seduto, ad esempio la calma, lo sguardo, fino al
semplice flettersi del posteriore.
1%. Dna volta che il cane dimostra di aver compreso la gestualit e si siede facilmente, possiamo inserire
contemporaneamente il segnale verbale di "seduto".
a$iante &
1. il set pu6 essere lo stesso della variante 1, facendo ancora pi9 attenzione alla scelta di una stanza priva di
elementi che possano centrifugare lattenzione del cane.
!. Hacciamoci aiutare da un figurante che tenga il cane al guinzaglio.
%. Chiamiamo il cane che giunger con la persona al guinzaglio e premiamolo *uando arriva.
'. Continuiamo a premiarlo tutte le volte che ci da attenzione o coinvolgendolo in una attivit semplice
come una piccola ricerca olfattiva, con il fine di coinvolgerlo allinterno del set,che stiamo impostando.
(. Cipetiamo lo schema motorio descritto nella 5ariante 1, mettiamoci di %E', spostiamo il baricentro del
nostro corpo in avanti, appoggiandoci sulla gamba pi9 avanzata e portiamo la mano corrispondente, sopra al
naso del cane, senza andare oltre al muso.
+. spettiamo in *uesta posizione per *ualche secondo e diamo al cane il tempo di riflettere.
>. 8e il cane non si siede e si distrae, il figurante che si trova alle spalle del cane a una distanza di almeno un
metro, continuer a tenere il guinzaglio e non permetter al cane di allontanarsi. 4oi che ci troviamo di %E'
rispetto al cane, gli chiuderemo lo spazio spostandoci lateralmente a destra e a sinistra, secondo la direzione
che il cane prende per uscire dal set.
A. - possibile in *uesto caso delimitare il set da alcune sedie senza far sentire il cane eccessivamente in
disagio.
3. 4on appena il cane si siede dobbiamo mettere in atto lo schema motorio di riportare il baricentro del
nostro corpo allindietro, dire "bravo"e premiare con il cibo.
17. Dna volta che il cane dimostra di aver compreso il gestuale inseriamo contemporaneamente il segnale
verbale di "seduto".
O#iettivi evolutivi !*e(i,i(i: ottenere dal cane la postura di seduto dentro un patto comunicativo chiaro con
il ".,. &nsegnare al cane a sedersi pu6 essere utile sia per gestire il cane in ambienti diversi, sia per
controllarlo in momenti dove vorrebbe esprimere una motivazione, che non gode delle condizioni
ambientali e di target giuste per essere realizzata.
O#iettivi lati o !e(on'a$i: definire unintesa comunicativa con il cane che sia in grado di costruire degli
script comportamentali. ,ttenere lattenzione del cane e una postura di seduto, in alcune situazioni sociali,
da dei riferimenti chiari al cane per costruire una coreografia di intesa con il conduttore. &nsegnare al cane
una postura legata alla calma, alla riflessivit e alla collaborazione ha il valore di arricchire il potenziale
cognitivo dellanimale. &nsegnare al cane a sedersi *uando gli e chiesto, lo aiuta a utilizzare autonomamente
*uesta postura, per rispondere con calma a degli scacchi che si trova a vivere nella sua vita *uotidiana.
P$o*e'euti(it :
&l cane per riuscire a sedersi, sotto indicazione di un nostro segnale, deve essere centripetato sulla persona,
ed essere in grado di arrivare facilmente a uno stato di calma. &noltre, 0 importante che il cane abbia gi i
giusti autocontrolli, per dare il suo consenso a seguire unindicazione che viene dal ".,. 8pesso accade che
il cane si sieda facilmente in alcune circostanze a lui favorevoli, ovvero, in assenza di stimoli centrifugativi,
ma fatichi a fare lo stesso *uando la sua attenzione 0 centrifugata o il suo arousal e troppo alto.
1. Lavoro sulla calma sia in ambiente domestico sia in ambiente esterno
!. Bestione delle attenzioni
%. Luring
'. )are la direzione
(. La soglia
+. La ciotola
>. Sand
Et evolutiva 'i $i,e$i%ento:
&nsegnare sin da subito al cane i segnali di controllo, 1 molto importante per dare un campo espressivo alla
relazione a permettergli di crescere. - opportuno inserire il "seduto;, in un progetto pedagogico, a partire
dal tre mesi di vita, avendo cura di rispettare lordine della fillera delle propedeuticit. - importante tenere
in considerazione che il seduto, come altri comandi gestionali, pu6 essere insegnato al cane, anche in et
adulta, non solo per rifondare il ruolo magistrale del ".,. nella relazione, ma anche per dargli delle
competenze in grado di aumentarne lautostima e lautoefficacia .
Attivit evolutiva n&& :
Te$$a
O#iettivi: calma, centripetazione, autocontrollo, collaborazione, gestione
P$e%e!!a:
nche la posizione di terra, nellimmaginario collettivo, e espressione di un cane addestrato e controllato.
Guttavia ancor pi9 che il "seduto", il "terra" e un comando che difficilmente utilizziamo nella nostra vita
*uotidiana di ".,. 8e chiediamo al nostro cane di aspettarci, non 0 importante che lo faccia rimanendo a
terra. &n generale difticilmente riusciremo a trovare un contesto dove emerga la necessita che il nostro cane
stia a terra. 4ellapproccio CZ il "terra", come posizione di attesa, 1 sostituito dal lavoro sulla calma, dagli
autocontrolli e dagli eJpertise socio/relazionali. nche in *uesto caso, lelemento pid importante che deve
emergere nel segnale gestionale di "terra", 1 *uello di accreditare il ".,. come figura magistrale, a partire
dalla *uale, la relazione riprende a funzionare. Dna persona che riesce a insegnare al proprio cane a mettersi
a terra, inizier a rivalutarlo e a pensare di essere in grado, a partire da *uesta dimostrazione di
collaborativita, di insegnargli anche molto altro.
Co$$ette""a:
a$iante 1
1. 8cegliamo un set adeguato, come la stanza di un appartamento. 8e possiamo, orientiamoci su *uella pi9
confortevole per il cane, magari con mo*uette o tappeti sul pavimento.
!. Chiamiamo il cane verso di noi e *uando arriva, premiamolo con il cibo tenendolo in una posizione
frontale, di tre*uarti.
%. Chiediamo al cane di sedersi rispettando la se*uenza del gestuale che conosciamo.
'. )opo aver premiato il cane per essersi seduto, facciamo scorrere lentamente la mano con il palmo rivolto
verso il cane, partendo dal naso, passando vicino allo sterno, fino ad arrivare a terra, davanti al cane con il
palmo rivolto verso il basso. "ossiamo accompagnare la discesa della mano verso terra accucciandoci.
(. Hermiamo la mano rivolta verso il basso come a coprire un bocconcino, a una distanza che consenta al
cane di distendersi.
+. 8e il cane ci segue e si mette a terra, premiamolo con un Obravo", seguito dal cibo.
>. Cipetiamo la se*uenza pi9 volte e continuiamo a premiare il cane non appena scende a terra.
A. Dna volta che il cane 0 disposto a scendere a terra, seguendo la nostra mano, possiamo iniziare a premiare
tornado in piedi, spostando il baricentro del nostro corpo indietro e depositando il bocconcino tra le zampe
del cane, come se dovessimo lanciare una palla rasoterra. 8e premiamo facendo scendere il bocconcino
dallalto, potremmo indurre il cane a rialzarsi, tornando alla posizione di seduto.
3. Dna volta che il cane sembra aver compreso il gestuale, possiamo inserire il comando verbale, "terra".
a$iante &
1. Hacciamo un *uadrato con delle sedie con unapertura, dove possa passare sia il cane sia il conduttore.
!. Chiediamo al cane il "seduto" e premiamolo *uando lo esegue.
%. Hacciamo la serie di gestualita che dovrebbe portare il cane a terra.
'. 8e il cane non risponde, possiamo provare a ripeterle, finendo sempre con la mano a terra, con il palmo
rivolto verso il basso.
(. .anteniamo *uestu&tima fase del gestuale per un tempo abbastanza &ungo, fino a *uando il cane ci da
attenzione, per esempio fissando la mano.
+. 8e il cane non si mette a terra, attendiamo nello spazio, dove siamo entrati.
>. 8e il cane vuole usclre e mostra segnali di stress, interrompiamo la seduta.
A. - possibile che il cane non avendo nulla da fare, si metta a terra.
3. "remiamolo lodandolo moltissimo e concedendogli diversi bocconcini.
17. )opo aver dato il segnale di "finito", facciamo usclre il cane dal *uadrato di sedie dentro cui si trova.

La variante 1 0 adeguata per soggetti che hanno dato dimostrazione nelle attivit evolutive precedenti, di
collaborativita e di un assetto di arousal intermedio.
La variante ! 0 adeguata per soggetti molto centrifugati che perdono facilmente la concentrazione , che
fanno difficolt a rimanere dentro un set comunicativo con il ".,. e che non ne vogliano saperne in nessun
modo di mettersi a terra.
a$ 8ia nel seduto sia nel terra, e possibile agire non solo per induzione del comportamento ma anche per
cattura. 8e abbiamo lavorato abbastanza sulla costruzione della mano come target, se siamo sicuri di aver
impostato bene la nostra C45 ma il cane non intende sedersi o mettersi a terra, po8siamo decldere di
dedlcare al segnali di controllo tempi pi9 lunghi e premiare il cane tutte le volte che durante la giornata si
siede o si mette a terra di sua spontanea volonta. =uesto metodo di lavoro per cattura contribuisce a
costruire una rappresentazione base nel cane, una marcatura emozionale positiva di *uel preciso schema
cinetico #sedersi e scendere a terra$ che ci saranno daiuto nella costruzione del segnali di controllo per
induzione della nostra gestualita,
b$ &n entrambe le varianti, la nostra C45 e il nostro modo di premiere il cane, devono essere in sintonia con
gli obiettivi. Cio che ci interessa 1 che il cane marchF positivamente *uesta postura e la esegua con calma.
8ia il seduto sia il terra, devono essere due posture legate alla calma ed e per *uesto che ci interessa poco il
valore performativo dei comandi gestionali. 4on vogliamo un cane che esegua *uesti comandi con estrema
veloclta, *uanto piuttosto che siano posture che lo aiutino a trovare lo stato di calma e riflessivita.
O#iettivi evolutivi !*e(i,i(i: imparare al cane a mettersi a terra seguendo la gestualita del ".,. e dei suol
conduttori, per aumentare la collaboratlvita del soggetto e le sua volont di stare allintemo di un set
comunicativo.
,biettivi lati o secondarl: aumentare le capacit riflessive del cane di fronte ai problemi che gli si
presentano nella vita *uotidiana. 8e il cane marchera positivamente *uesta postura e scoprira che 1 sempre
portatrice di attenzioni e premi, il soggetto sar tentato di riproporla anche in altre situazloni, dove la chiave
interpretativa sta nella calma e riflessivita.
P$o*e'euti(it:
"roprio perch1 non ci interessa laspetto performatlvo del "terra" 1 necessario che i cane prima di eseguirlo
correttamente abbia lavorato molto sulla calma e abbia gla presente in maniera chiara che insistere e
perseverare di fronte ad un problema o ad una richiesta d interazione non 1 vantaggioso.
1. Lavoro sulla calma in ambiante domestico e in amblante estamo
!. Louring
%. )ara la direzione
'. )oggN Zen
(. La soglia
+. La ciotola
>. Sand
Et evolutiva 'i $i,e$i%ento:
ll segnale di controllo "terra", insegnato nella modalit dascritta nella variante 1, 1 adeguato per soggatti
glovani, a partira dai tre mesi, in modo da aprire con loro una finestra interattiva e collaborativa che possa
dare il segno alla ralazione futura.
La variante !: non 1 adeguata per essere eseguita su soggetti molto giovani ma su adulti che non hanno mai
appreso la postura di terra, dentro una dinamica comunicativa con il ".,.
Attivit evolutiva n &+? PRA2
@ieniA a((anto a %e:

O#iettivi: patto comunicativo, collaborativita, direzionamento.
P$e%e!!a:
=uesta attivit evolutiva ci aiuter a costruire un segnale di controllo molto utile nella gestione del cane in
un contesto sociale, in maniera superiore al "seduto" o al "terra". 8i tratta di un segnale che serve a farsi
affiancare dal cane *uando si trova a *ualche metro da noi. =uesto segnale di controllo non va confuso con
un richiamo a distanza ma semplicemente come un avvicinamento del cane a noi, ad esempio per consentire
il passaggio di un altro cane, di una persona, di un oggetto in transito ecc... Dna prospettiva integrativa del
cane nella nostra vita, ci porta a doverlo gestire in molteplici situazioni, molte delle *uali prevedono la
presenza ravvicinata delle persone. 4ella societ di oggi, purtroppo, non tutte le persone sono disposte
ad accettare la presenza del cane, a patto che non lo vedano particolarmente allineato al proprietario e che
esegua velocemente i segnali di controllo. Ci6 che spaventa di pi9 le persone , infatti, e limprevedibilit del
cane, *uindi averne uno particolarmente disposto a seguire le nostre indicazioni, nella gestione dello spazio,
rassicura moltissimo, non solo il ".,. ma anche le persone estranee.
Co$$ette""a
1. 8cegliamo un set adeguato come una stanza di un appartamento abbastanza grande da consentire il
movimento del cane e della persona, o un prato recintato dove non ci sia presenza di altri cani.
!. .ettiamo il cane in "resta" o se ancora non lo conosce, facciamoci aiutare da *ualcuno che lo tenga al
guinzaglio.
%. llontaniamoci da lui di %E' m, mostriamo il fianco al cane e battendo la mano sulla coscia facciamo un
passo laterale allontanandoci dal cane. "er passo laterale possiamo intendiamo lapertura e la chiusura delle
gambe. =uesto movimento deve avvenire in maniera fluida e se non e sufficiente, per far avvicinare il cane,
possiamo anche accucciarci.
'. =uando il cane arriva, lo premiamo con un bocconcino.
(. 8olo dopo che il cane e riuscito a capire *uesta nostra gestualit e cinetica, possiamo inserire la parola
"vieni" mentre facciamo il passo laterale e battiamo la mano sulla coscia.
Pa$a%et$i 'i a'e)uate""a:
a$ =uesto segnale di controllo e consigliabile per tutti i cani e non ci sono controindicazioni di sorta. "er
*uanto riguarda la velocit di risposta a *uesto segnale di controllo, dobbiamo semplicemente tenere conto
della razza del cane. Dn molosso, soprattutto di tipo mastino, reagir a *uesto segnale, pi9 lento e
flemmatico rispetto a un @order Collie o a un cane di piccola taglia.
b$ "er insegnare il "5ieni" e consigliabile accucciarsi, solamente con i cani che hanno dei problemi di
avvicinamento al ".,. 8e il cane viene solo *uando il ".,. e accucciato, dobbiamo andarci a chiedere il
perch1 e magari andare a rafforzare la fiducia allinterno del binomio.
O#iettivi evolutivi !*e(i,i(i: insegnare al cane ad affiancarsi a noi anche in presenza di stimoli
centrifugativi. vere il cane di fianco, in situazioni particolari, ci permette di averlo sotto controllo e di
contenere la sua motivazione esplorativa. Lavorare sullaffiancamento senza delegare al guinzaglio *uesta
indicazione, permette al cane di apprendere degli eJpertise socio/relazionali che gli fanno lievitare il suo
potenziale integrativo.
O#iettivi lati o !e(on'a$i: imparare a gestire lo spazio con il cane senza guinzaglio, gettando le basi
dellallineamento che e lobiettivo ultimo del training CZ.
P$o*e'euti(it:
Dn cane per affiancarsi facilmente al ".,. deve, innanzitutto, aver svolto gli esercizi di focalizzazione legati
al movimento e inoltre deve avere un buon livello di fiducia nella persona allinterno di una prossemica
ravvicinato. il cane non deve temere laccorciarsi dello spazio con il ".,. vivendolo come *ualcosa di
negativo. 8e il ".,. si avvicina mentre e in libert non deve temere di essere rimesso al guinzaglio, oppure,
di ricevere un rimprovero. il cane deve marcare positivamente la vicinanza al ".,. anzi vivere come
ricompensa il momento di ricongiungimento.
1. Centripetazione in movimento
!. ggancioE8gancio
%. )are la direzione
'. Louring
Et evolutiva 'i $i,e$i%ento:
ll "vieni accanto a me" a differenza del "seduto" e del Oterra" 0 un segnale gestionale molto facile che va
insegnato al cane, sin da subito. il cane allet di tre mesi e perfettamente in grado di capire una gestualit
cosF semplice come *uella che presentiamo in *uesto segnale gestionale. Guttavia un soggetto molto
giovane, che ancora non ha lavorato bene sul distacco, potrebbe vivere il momento della separazione, anche
solo di pochi metri con un po di ansia e ricongiungersi al ".,. con un arousal troppo alto. &n *uesto caso
dobbiamo adeguare il nostro modo di premiare, ignorando e girandoci, se il cane salta addosso.
Attivit evolutiva n&- PRA 7
Ri(al(o e )ui'a:

O#iettivi: autocontrolli, calma, allineamento
P$e%e!!a:
Con il termine ricalco intendiamo *ualcosa che ha che fare con il processo di empatia, ovvero *uel
movimento interiore che ci porta a metterci nel panni del cane e a sintonizzarci sulla sua lunghezza donda.
Hare *uesto significa gettare le premesse per instaurare un dialogo profondo con lanimale. Con il termine
guida intendiamo la capacit di saper indirizzare il cane, con gradualit, verso lobiettivo che ci siamo posti,
ad esempio le*uilibrio nellambito dellattivazione emozionale. Ciuscire a mettere insieme i due processi
appena descritti significa operare il "ricalco e guida" sul cane. =uesto comporta per la persona che affronta
*uesto capitolo della relazione uomo/cane, da una parte la capacit di calibrare il proprio stato di attivazione
emozionale, la nostra disponibilit a metterci in gioco ad aprire finestre dimensionali fin ora rimaste chiuse,
dallaltra si dovr essere in grado di proporre al cane attivit svolte correttamente e adeguate a guidare il
soggetto verso lo stato posizionale che ci siamo posti come obiettivo. Ci6 "allener" il cane a un maggior
autocontrollo, a una fluttuazione di arousal pi9 contenuta e a riposizionarsi pi9 velocemente allinterno del
parametro ordinario, che cercheremo di portare ad essere *uanto pi9 possibile intermedio. il processo di
ricalco e guida oltre ad essere una modalit operativa specifica allinterno del parametro di arousal 1 anche
un parametro educativo pi9 generico. -sistono due tipologie di proprietari, *uelli che eccedono nel ricalcare
il cane e *uelli che invece esagerano nel guidarlo.
& primi tendono a essere troppo consenzienti alle richieste del cane, empatizzano troppo e cedono
continuamente alle sue iniziative dandogli sostanzialmente il ruolo di coordinatore, i secondi invece cercano
sempre di contenere il cane, di averlo sempre sotto controllo e in *uesto modo rischiano di inibire il
soggetto o di fargli vivere un prolungato stato di frustrazione che porta a forme di stress anche grave.
Co$$ette""a:
1. 8cegliamo un set adeguato, un luogo recintato e abbastanza ampio da permettere lo svolgimento di
attivit ludiche con componente cinetica.
!. 5alutiamo larousal del cane nel *ui ed ora.
%. "osizioniamoci sulle corde del cane, modulando la nostra C.4.5.
'. "roponiamo attivit in linea con larousal del cane.
(. ttraverso C.4.5. e attivit adeguate, guidiamo gradualmente il cane verso un diverso stato di arousal .
+. Ciportiamo il cane verso un arousal intermedio.
>. Chiudiamo linterazione.
Pa$a%et$i 'i a'e)uate""a:
a$ "er guidare verso un abbassamento dellarousal si potranno proporre ricerca olfattiva non strutturata,
carezze corrette, grooming.
b$ "er alzare larousal si potr ricorrere al movimento, allingaggio cinetico, alla cornice ludica, alla
presentazione di novit.
c$ nche se *uesto e il prontuario del ricalco e guida dobbiamo comun*ue utilizzare *ueste attivit ludiche
in relazione al soggetto specifico, *uindi essere in grado di capire che cosa innalza o abbassa larousal a
*uel particolare soggetto, e *uale e la sua chiave di ingaggio.
O#iettivi evolutivi !*e(i,i(i: portare il posizionamento del cane ad un livello di arousal ordinario il pi9
possibile intermedio, al fine di favorirne il benessere e lintegrazione nellecumene umana.
O#iettivi lati o !e(on'a$i: fornire al ".,. le coordinate non solo per entrare in sintonia con il proprio cane,
ma anche per entrare in relazione con i cani in generale, affinando le proprie capacit comunicative.
P$o*e'euti(it:
- chiaro che non esiste la possibilit di operare allinterno del "ricalco e guida" senza che la persona
conosca i fondamenti della C.4.5. &noltre le possibilit di successo saranno inferiori nel caso di soggetti che
non hanno lavorato in nessun modo sulla calma e che sono abituati a ricevere attenzioni, *uando hanno
larousal alto. il processo di "ricalco e guida" pu6 essere realizzato sullo sfondo di *ualsiasi tipo di
interazione. "ossiamo metterlo in pratica anche allinterno di una sessione di contatto, come il massaggio,
anche se e evidente che assume una consistenza maggiore se realizzato allinterno di una cornice ludica
dellinterazione. Dna propedeutica importante in *uesto caso potrebbe essere la conoscenza di alcune
attivit ludiche di base.
1. Lavoro sulla calma legato alla copertina
!. Lavoro sulla calma in ambiente esterno
%. Bestione delle attenzioni
'. pertura e chiusura delle interazioni
(. Come, *uando e se accarezzare il proprio cane
+. Lo scambio
>. Gira e molla
Et evolutiva 'i $i,e$i%ento:
il processo di ricalco e guida pu6 essere uno strumento utilizzabile fin da subito con il cucciolo e condotto
in parallelo al lavoro sulla calma. il soggetto per arrivare ad apprezzare un?attivit basata sul ricalco e guida,
deve aver ac*uisito almeno tutte le propedeuticit del caso. =uando il cucciolo 0 molto piccolo, infatti,
apprende allinterno della cucciolata ad interrompere le interazioni troppo insistenti o irruenti.
4ellinterazione con gli altri cani arricchisce *uotidianamente il suo linguaggio mettendo in pratica i
segnali darresto, ma e intorno al sei mesi che inizia a strutturare a vivere delle fluttuazioni di arousal che
vanno ricalcate e guidate dalla persona.
Attivit evolutiva n &2 PRA 7
Ri(e$(a ol,attiva !e%*li(e

O#iettivi: concentrazione, abbassamento dellarousal
P$e%e!!a:
il cane come tutti sappiamo ha delle grandissime doti olfattive, alcune razze, come i segugi, ne sono pi9
dotati di altre ma tutti possiedono sin dalla nascita un orientamento sul mondo basato sulla percezione di
molecole olfattive. - evidente, osservando il cane oggi, che molti soggetti anno delle forti lacune nelluso
di *ueste capacit olfattive, a causa del contesto e delle condizioni di vita generalmente stressanti e
frustranti per il cane . Dna delle cause principali, risiede nel fatto che, il cane abitando in citt, sempre pi9
cementificate, vive una dimensione che non gli consente di esplicitare ed esercitare le sue doti olfattive, nel
miglior modo possibile. &nfatti, lesercizio dellolfatto e della capacit di seguire una pista olfattiva, 1 molto
legato alla
motivazione perlustrativa ed esplorativa, che a volte, per esigenze gestionali del ".,., il cane non pu6
soddisfare #uscite brevi, poco fre*uenti, sempre gli stessi tragitti, cane relegato in giardino...$ 8pesso non 0
permesso al cane di vivere momenti di libert o a causa di norme che impongono di tenerlo al guinzaglio o
per leccessiva ansia del proprietario che non ha sufficiente fiducia il lui #"ho paura che se lo libero, poi
scappa" "*uando lo libero poi non ubbidisce e non torna", Oho paura che gli altri cani gli facciano del
male"$.
&l cane vivr allora luscita allesterno, a$ con un arousal troppo basso dato dalla demotivazione, b$ con un
picco di arousal troppo alto. &n entrambi i casi, il cane non 0 in grado di utilizzare lolfatto in maniera
appropriata e pian piano, non allenando *uesta sua capacita, si depotenzier a livello cognitivo .ll naso del
cane 0 molto potente ma altrettanto deve essere la rete neuronale che ne supporta la ricezione cognitiva dei
report sensoriali. 8e il naso non 1 utilizzato correttamente si rischia un processo di apoptosi, in altre parole
di abbattimento neuronale delle reti sinaptiche coinvolte nellesercizio olfattive. 8pesso i proprietari non
propongono al proprio cane attivit olfattive, delegando lesercizio dellolfatto alla pratica *uotidiana di
esplorazione del terreno che il cane compie in autonomia. "referiscono orientarsi su giochi di movimento
come il lancio della pallina, linseguimento, ecc .. o di competizione come la lotta, il tira e molla ed altri.
Consideriamo che la ricerca olfattiva per un cane 0 unattivit che richiede molta concentrazione, la stessa
che 0 richiesta a noi esseri umani *uando leggiamo un libro, ed ha bisogno, dun*ue, di un esercizio continuo
e sempre pi9 ricco di difficolt, in modo che il soggetto sia messo sempre di fronte alla necessita di
migliorarsi.
Co$$ette""a:
1. 8cegliamo un set adeguato ad esempio un prato recintato.
!. Chiamiamo il cane verso di noi e premiamolo *uando arriva.
%. 8e riusciamo, indichiamogli di prendere la posizione di "seduto" accanto a noi.
'. "rendiamo dei bocconcini in mano abbastanza grandi e molto profumati. "ortiamoli davanti al naso del
cane tenendo il pugno ben stretto.
(. )opo *ualche secondo che il cane avr annusato e catalogato la tipologia di odore, lanciamoli spargendoli
a una distanza di almeno un metro e mezzoEdue, da noi.
+. )iamo il via al cane alla ricerca con il segnale verbale di OCerca".
>. 8e il cane ha difficolt a trovare i bocconcini e si rivolge a noi per chiedere aiuto, riportiamolo sullarea
dove e avvenuto lo spargimento, e accompagnandolo con il gestuale della mano, ripetiamogli la parola
"Cerca".
A. T assolutamente importante che il cane abbia il tempo di annusare e di ricercare i bocconcini. ttendiamo
il pi9 possibile prima di dare un aiuto, aspettiamo che sia lui a chiedercelo esplicitamente.
3. .entre il cane sta svolgendo lattivit di ricerca, non distraiamolo in nessun modo, nemmeno con
espressioni dincitazione.
17. Lattivit olfattiva richiede la massima concentrazione.
Pa$a%et$i 'i a'e)uate""a:
a$ Con cani insicuri o con difficolt nel distacco, prima della "ricerca olfattiva semplice", si potrebbe
proporre una sorta di scia formata da tante briciole poste a poca distanza luna dallaltra, con alla fine un
premio molto appetitoso. &n *uesto modo il cane otterr gratificazione a distanza dal proprietrio, a tutto
vantaggio della sua autoefficacia.
b$ - unattivit molto adeguata con cani possessivi, perch1 aumenta la perlustrativita del cane, lavorando in
maniera controlaterale.
c$ T assolutamente inopportuno in *uestattivit dire "4," al cane se si sta orientando verso unarea dove
non si trovano i bocconcini. =uesto potrebbe inibire il cane a continuare in maniera fruttuosa la ricerca. il
cane ricerca la fonte alimentare odorando le molecole nellaria. 8e in *uel momento il vento si sta
muovendo, e probabile che il cane sia sviato nella ricerca per poi tornare sulla pista giusta. "roprio
*uesto lavoro di ricerca 0 funzionale allabbassamento dellarousal.
,biettivi evolutivi specifici: insegnare al cane a svolgere una ricerca olfattiva in seguito al segnale verbale
di OCerca", con lobiettivo di abbassarne larousal. Lattivit di ricerca pu6 essere un preliminare cui far
seguire unaltra attivit. La ricerca olfattiva, abbassando larousal, posiziona il cane ad un livello intermedio
di attivazione emozionale, che e *uello pi9 opportuno, per lapprendimento e lintegrazione del soggetto nel
contesto sociale.
O#iettivi lati o !e(on'a$i: la ricerca olfattiva semplice ci consentir in futuro di costruire uno schema di
attivit ludica sempre pi9 complessa, indirizzando lattivit di ricerca, verso una molteplicit di oggetti.
P$o*e'euti(it:
l fine di dar vita ad una ricerca olfattiva, sia pure di tipo semplice, e necessario che il cane rispetti uno
schema di lavoro, ovvero, si sieda al nostro fianco e sia in grado di autocontrollarsi, prima di iniziare la
ricerca. La ritualit e lo sforzo olfattivo, aumentano la concentrazione del soggetto e ne abbassano larousal.
1. 8egnali di controllo, seduto, terra, resta
!. Ciotola
%. 8oglia
'. Sand
Et evolutiva 'i $i,e$i%ento:
ll naso del cane va allenato sin da subito, dallet di tre mesi. 4on trattandosi di una ricerca olfattiva
complessa il cane, anche *uando 0 cucciolo, ha tutti gli elementi per risolvere il problema. La capacit di
concentrarsi su una ricerca olfattiva, sviluppa moltissimo le capacita cognitive del cane. "rima iniziamo,
minori saranno i processi di abbattimento neuronale, anzi sempre pi9 connessioni sinaptiche si
realizzeranno, andando a potenziare la mente del cane.
Attivit lu'i(a n&7 PRA7
Lo !(a%#io
O#iettivi: lo scambio, condivisione, cooperazione, lavoro su arousal
P$e%e!!a:
&mmaginiamo che le motivazioni del cane siano come i led di un e*ualizzatore musicale, dove alcuni valori
del suono, come i bassi, sono preponderanti su altri, come i medi o gli alti. &n ogni razza, alcune motivazioni
hanno un volume maggior rispetto alle altre. & molossi o i terrier per esempio, hanno tra le motivazioni
enfatiche *uella possessiva. "roprio con soggetti di *uesto tipo, dobbiamo lavorare molto, affinch1 la
motivazione possessiva sia depotenziata, a favore di *uella collaborativa. Ciuscire a scambiare un oggetto
con il cane, non solo lavora sullenfatizzazione della motivazione collaborativa, ma rafforza la fiducia
allinterno della relazione. il cane, infatti, apprende che il ".,., non vuole sottrargli una risorsa ma
semplicemente scambiarla con unaltra. =uesto, nel fatti, depotenzia la possessivit e porta il cane a essere
predisposto a orientarsi verso il ".,., piuttosto che tenersi la risorsa per se.
Co$$ette""a:
a$iante 1: lo scambio di due oggetti uguali
1. 8cegliamo un set adatto come un ambiente chiuso libero da mobilia e abbastanza grande da poter lanciare
una pallina o un prato recintato senza troppi stimoli centrifugativi.
!. "rendiamo due palle perfettamente uguali.
%. Lanciamone una al cane e aspettiamo che lui la rincorra.
'. *uesto punto tiriamo fuori dalla tasca la seconda pallina e iniziamo a giocarci, ignorando il cane. pi9 lo
facciamo in maniera appariscente e meglio e. )obbiamo dimostrare al cane che ci stiamo divertendo molto a
giocare con la pallina che abbiamo in mano.
(. =uando il cane si indirizza verso di noi con la sua pallina in bocca e lascia la sua, per interessarsi alla
nostra, diciamogli "bravo" e lanciamo la palla che abbiamo in mano nella direzione opposta a *uella
precedente.
+. 8e il cane lascia molto lontano da noi la sua palla, torniamo a muoverla, cercando di riattivarne linteresse
del cane.
>. Cipetiamo la se*uenza aspettando che il cane si muova con la sua palla, nella nostra direzione.
A. =uando la lascia, diciamogli Obravo; e lanciamo la nostra palla nella direzione opposta da dove veniva il
cane.
3. 8olo dopo che il cane si e messo allinseguimento della palla lanciata da noi, raccogliamo da terra *uella
che lui ha lasciato e continuiamo la se*uenza.
17. - importante che i lanci non avvengano sempre nella stessa direzione ma vadano a coprire lintero
raggio di direzioni intorno al ".,., in modo da far capire al cane che il fulcro del gioco siamo noi.
11. "rima che il cane si annoi, il tempo varia a seconda dei soggetti, chiamiamo il cane e facciamolo venire
verso di noi con la palla in bocca. 4el palmo di una mano mostreremo dei bocconcini, nellaltra la palla che
abbiamo fin ora scambiato.
1!. 8e il cane lascia la sua palla e si indirizza verso i bocconi lasciamoglieli mangiare e nel frattempo
recuperiamo la palla caduta a terra.
1%. .ettiamo in tasca entrambe le palle e diamo il segnale di finito al cane.
1'. 8e il cane lascia la sua palla e si indirizza verso laltra, diciamogli bravo e facciamo
ancora un altro lancio.
1(.Ciproponiamo il punto 11 e 1!.
a$iante &: lo scambio di due oggetti diversi
1. 8cegliamo, come nella variante 1, un set adeguato
!. "rendiamo due oggetti, anche due palle con forma e consistenza diversa, oppure giochi di altra natura che
siano adeguati ad essere tenuti in bocca.
%. Lanciamo il primo oggetto e *uando il cane si lancia al suo inseguimento, iniziamo a giocare con laltra
palla o oggetto che teniamo in mano.
'. Cipetiamo la se*uenza come nella variante 1 e chiudiamo allo stesso modo.
(. &n *uesto caso, come nella variante precedente una volta che abbiamo ingaggiato il cane nella dinamica di
scambio, potremmo inserire la parola "porta" *uando il cane si indirizza con il suo oggetto verso di noi e la
parola lascia *uando il cane sta per lasciare loggetto che tiene in bocca.
+. &n *uesta variante saremo avvantaggiati, perch1 difficilmente i due oggetti avranno lo stesso valore
dimportanza per il cane.
>. Loggetto che avr meno valore, il cane tender a lasciarlo pi9 in fretta.
A. "roprio in *uesto caso, potremmo lavorare in anticipo e chiedergli il "lascia" prima che il cane molli
loggetto che ha in bocca.
3. Chiudiamo la se*uenza come indicato nella variante 1 ai punti 11 s 1!
Pa$a%et$i 'i a'e)uate""a:
a$ Lo scambio 0 particolarmente utile laddove si voglia andare a ridurre la possessivit del cane,
incrementando al contempo la sua fiducia nel nostri confronti.
b$ Con i cuccioli sar anche utile per dare valore sociale a determinati oggetti #palline o comun*ue giochi
destinati al cane$ a scapito di oggetti *uali ciabatte, telecomandi, ecc.
che diventano interessanti per il cane, nostro malgrado, proprio in *uanto lo sono per noi.
c$ Con un cane che si trova in uno stato di alto arousal, potremo iniziare il gioco in modo molto dinamico e
veloce, per poi rallentarlo gradualmente, fino a proporlo in modo statico, semplicemente appoggiando le
palline a terra.
d$ 8e, al contrario, il cane e in uno stato di arousal basso, potremo iniziare lattivit in modo lento,
aumentandone gradualmente la dinamicit.
O#iettivi evolutivi !*e(i,i(i: aumentare la collaborativit a discapito della possessivit che 0 una
motivazione autoriferita del cane. umentare la fiducia allinterno della relazione portando il cane, da una
parte a incuriosirsi di noi che teniamo un oggetto in mano e ci giochiamo, dallaltra a fidarsi di noi,
vedendoci non come *ualcuno che sottrae una risorsa ma che la scambia con *ualcosa di pi9 interessante.
Dna volta appreso il meccanismo, il cane non avr pi9 alcun interesse a difendere e contendere un oggetto
che tiene in bocca.
O#iettivi lati o !e(on'a$i: gettare le prime basi del riporto. La dinamica di uno scambio che ha come fulcro
il ".,. abitua il cane ad indirizzarsi verso la persona tenendo un oggetto in bocca e lasciandolo ai suol piedi.
P$o*e'euti(it:
"rima di realizzare con successo *uestattivit evolutiva, e necessario, che il cane sia motivato a tenere gli
oggetti in bocca. .olti ".,. lasciano erroneamente i giochi sempre a disposizione del cane e *uesti
lentamente perdono di valore, in *uanto non sono una risorsa ambita, ma *ualcosa su cui il cane pu6
prendere sempre liniziativa. &noltre il cane deve essere incuriosito dai movimenti dei ".,. e dalle cose che
tiene in mano. "er realizzare bene lo scambio 0 necessario che il cane abbia gi costruito dei meccanismi di
fiducia con il ".,., per esempio nella fase del riaggancio del guinzaglio e nella manipolazione del corpo.
1. Centripetazione in movimento
!. ggancioEsgancio
%. "alestra con il corpo
'. il primo approccio al cane
(. Lingaggio
Et evolutiva 'i $i,e$i%ento:
Le attivit ludiche sono alla base delleducazione del cane e sono *uelle pi9 fruttuose, da un punto di vista
educativo, perch1 fanno leva sul consenso motivazionale del cane. &noltre, attraverso il gioco, il cane
discipline e incomincia le sue motivazioni, trovando target e contesti espressivi. =uesta attivit evolutiva,
soprattutto con i soggetti che partono da un pacchetto motivazionale basato sulla possessivit e la
territorialit, va presentata a partire dallet di tre mesi, in modo che non si crei sin da subito, lo schema
ludico, classico dove il cane afferra le cose e scappa nel tentativo di farsi inseguire.
Attivit evolutiva n&9 PRA
Ti$a e %olla

O#iettivi: autoefficacia, autocontrollo, arousal, possessivit
P$e%e!!a:
il "tira e molla"0 uno dei primi giochi che il cane propone di sua iniziativa al ".,., il *uale spesso, gli
permette di realizzarlo su *ualsiasi oggetto, come il guinzaglio, i lacci delle scarpe o un lembo di un
maglione. .olti proprietari, da una parte acconsentono alle richieste ludiche del cane, dallaltra propongono
troppo spesso *uesto gioco competitivo, fino a farlo diventare una mania. Con il risultato che per alcuni
soggetti, il mondo appare come una serie di cose che si afferrano e si strappano, creando cosF dei gravi
problemi di gestione. Con alcuni soggetti, soprattutto molossi,terrier e alcuni tipi di pastore, 1 molto
importante disciplinare la possessivit, la motivazione competitiva e linnalzamento di arousal, dando al
gioco del "tira e molla" un target e un contesto espressivo molto preciso.
Co$$ette""a:
a$iante 1
1. 8cegliamo un set adeguato come un giardino recintato, o un prato dove non ci sia presenza di bambini,
persone che corrono e altri cani.
!. Chiamiamo il cane verso di noi mostrandogli un oggetto atto per giocare al "tira e molla". &n commercio
ne esistono di molti tipi. -vitiamo di esercitare il "tira e molla" con oggetti impropri che possano ferire il
cane o con oggetti di uso comune come vestiti, scarpe ecc..
%. "er invitare il cane ad afferrare loggetto, baster muoverlo in maniera scattosa, facendolo strisciare a
terra, innescando la motivazione predatoria nel cane.
'. =uando il cane avr afferrato, offriamo una resistenza adeguata senza cercare di strappare, ma facendo
una pressione costante.
(. )opo un tempo adeguato allinterno del minuto, iniziamo a neutralizzare la nostra postura, portiamoci in
posizione eretta, afferriamo loggetto con entrambe le mani e avviciniamolo al nostro corpo.
+. 8e *uesto non dovesse essere sufficiente a far mollare la presa al cane, portiamo loggetto verso il basso
fino a toccare terra, tenendolo ben saldo fra le nostre mani e vicino ai nostri piedi.
>. )opo *ualche secondo il cane moller e mentre lo sta per fare, premiamolo con un "bravo" seguito da
bocconcini.
A. Cipetiamo la sessione dal punto 1 stando attenti a non innalzare troppo larousal del cane.
3. Chiudiamo la sessione come indicato al punto ( o + e >.
a$iante &
1. La scelta del set e la medesima della 5ariante 1.
!. Chiamiamo il cane verso di noi mostrandogli loggetto che abbiamo scelto per realizzare il "tira e molla".
%. nche in *uesto caso, per spingere il cane ad afferrare il target, muoveremo loggetto in modo da
stimolare il predatorio.
'. =uando il cane avr afferrato loggetto, iniziamo a offrire una resistenza attiva senza strattonare.
(. )opo *ualche secondo lasciamo loggetto al cane lodandolo.
+. Giriamo fuori dalla tasca un secondo oggetto uguale e invitiamo il cane allo scambio 0 possibile invitare il
cane allo scambio anche attraverso il boccone. #vedi ttivit evolutiva n2 !+$.
>. 8e avremo lavorato bene sullo scambio, non ci saranno problemi e potremo riproporre la se*uenza di
gioco.
A. =uesta volta non lasceremo loggetto al cane ma procederemo come nella variante 1.
3. 4on appena il cane stara per lasciare lo loderemo e lo premieremo con pi9 bocconcini.
17. *uesto punto possiamo riprendere lo svolgimento per poi chiudere definitivamente, invitando il cane a
lasciare e premiandolo con dei bocconcini.
Pa$a%et$i 'i a'e)uate""a:
M La variante 1 0 adeguata per soggetti che hanno un profilo caratteriale molto sicuro e una possessivit
molto elevata, generalmente legato ad un livello di arousal molto alto. 8tiamo attenti in *uesto caso a non
giudicare il cane sulla base della razza, piuttosto sullosservazione attenta del soggetto.
I La variante ! 0 adeguata per soggetti che non sono particolarmente possessivi e che hanno un profilo
caratteriale docile e socievole. =uesta variante prevede che loggetto venga lasciato al cane pi9 volte.
)obbiamo essere attenti in *uesto caso a variare il numero delle volte in cui concediamo loggetto, a partire
da una lettura del cane, sulla base della sua autostima e autoefficacia. pi9 un cane e insicuro e maggiori
saranno le volte in cui concedero loggetto e lo lascero vincere. pi9 sicuro e competitivo 0 il cane e
meno volte lo lascero con*uistare loggetto. a$ Con cani con motivazione possessiva, predatoria,
competitiva molte alte, il gioco deve essere proposto con molta attenzione, per tempi brevi, e non spesso.
b$ Con cani con arousal medio/alto, potremo iniziare il gioco in modo dinamico andando gradualmente a
rallentarlo, riducendo, per esempio, la forza esercitata sulloggetto conteso, fino a tenerlo semplicemente
fermo rimanendo immobili# "Cicalco e guida", vedi attivit evolutiva h2!'$.
c$ )ovremo comun*ue valutare con attenzione il livello di arousal di partenza del cane: se fosse troppo alto
proporre il gioco potrebbe essere controproducente e arrivare a creare una situazione problematica.
d$ Con cani con arousal basso potr essere necessario protrarre la fase dingaggio rendendo interessante
loggetto non solo con il movimento, ma anche con lesplorazione. &n alcuni casi potr essere utile sagglare
la reazione del cane con oggetti diversi.
O#iettivi evolutivi !*e(i,i(i: disciplinare la motivazione possessiva e competitiva del cane fornendo una
modalit espressiva che tenga conto delladeguatezza delloggetto e del contesto espressivo.
O#iettivi lati o !e(on'a$i: aumentare lautostima e lautoefficacia del cane a partire da una delle attivit
che pi9 motivano il cane. pertura di una prima finestra ludica trovando una chiave daccesso per
ingaggiare il cane.
P$o*e'euti(it:
"er riuscire a creare una se*uenza corretta nello svolgimento dellattivit ludica, e necessario che il cane
abbia gi lavorato, in precedenza, sulla scambio e sulla fiducia nei confronti del ".,. &noltre, se il "tira e
molla" e una delle attivit che il cane preferisce, si rischia di avere unattivazione emozionale fuori scala. -
importante che il ".,. abbia lavorato in precedenza sulla calma e sulla gestione delle attenzioni, *uindi abbia
dato delle indicazioni precise al cane sulle regole di interazione sociale.
1. Lavoro sulla calma legato alla copertina sia in ambiente domestico che allesterno.
!. Bestione delle attenzioni
%. ggancioEsgancio
'. Lo scambio
Et evolutiva 'i $i,e$i%ento:
Come abbiamo detto pi9 volte il "tira e molla" 0 una delle prime attivit ludiche che il cane ci proporr,
*uindi dovremmo essere subito in grado di capire, non solo se *uel particolare gioco e adeguato per *uel
soggetto ma soprattutto disciplinarlo in maniera chiara. & pericoli di generalizzazione legati ad una attivit
ludica come *uesta sono molto alti. =uindi proponiamo il "tira e molla" fin da subito, a partire dai tre mesi
di vita del cane, prima che sia lui a strutturare una versione del gioco, che potrebbe diventare problematica.
- possibile somministrare lattivit evolutiva, anche con un cane adulto, andando a disciplinare una
motivazione importante come *uella competitiva.
Attivita evolutiva n&: PRA 7
Pale!t$a (on il (o$*o
O#iettivi: pro/socialit, arousal, cinestesi.
P$e%e!!a:
=uesta attivit evolutiva, a seconda di come viene svolta, ha una molteplicit di obiettivi. 8enzaltro lavora
sulla fiducia del cane nel confronti della persona, portando il cane a muoversi in stretta vicinanza con il
nostro corpo, e a legare ad esso emozioni positive e gratificazioni. umentando la fiducia del cane nel
nostro corpo, ci accreditiamo agli occhi del cane e riduciamo il rischio di fraintendimenti comunicativi. 8e
faremo giocare il cane, con calma e concentrazione, potremo lavorare, al contempo, sullarousal del cane e
sulla sua cinestesi. .olto spesso i ".,. non sono attenti a creare un atteggiamento di fiducia del cane nei
confronti del loro corpo. 4on notano manipolazioni scorrette, invasioni dello spazio di rilassamento e
sicurezza del cane, come la copertina. 4on curano le fasi di aggancioEsgancio e riaggancio del guinzaglio,
*uando ancora eseguono *ueste operazioni scorrettamente. Gutti *uesti errori possono portare a
compromettere la fiducia del cane, nel cono di spazio che descrive il movimento delle nostre braccia e delle
nostre gambe. Dna caduta di fiducia allinterno della relazione ma che rischia di generalizzarsi in problemi
di pro/socialit del cane nel confronti delle persone.
Co$$ette""a:
a$iante 1
1. 8cegliamo un set adeguato come uno stanzone con della mo*uette, una stanza abbastanza ampia di un
appartamento o un giardino con un buon manto erboso.
!. Chiamiamo il cane verso di noi e premiamolo *uando arriva.
%. Dtilizziamo una mano come target per guidare il cane.
'. Genendo le gambe aperte di fronte al cane, lo guideremo a passarci sotto e lo premieremo se lo far.
(. 8e il cane esita, rimanendo in posizione eretta, facciamo cadere un bocconcino davanti a noi, mentre il
cane sta mangiando, facciamone cadere uno pi9 avanti disegnando la strada del passaggio, sotto le nostre
gambe.
+. Cipetiamo la stessa azione al contrario.
>. 8empre utilizzando la mano come target, faremo compiere al cane una specie di otto intorno alle gambe
aperte, in un verso e nellaltro. nche in *uesto caso se la mano non 0 sufficiente, disponiamo
progressivamente dei bocconcini come per disegnare la traiettoria del cane e colnvolgiamolo in una pista
olfattiva.
A. "otremo poi utilizzare la nostra gamba tesa come un ostacolo da saltare, o metterci a *uattro zampe,
formando una sorta di ponte, oppure *uantaltro potr suggerirci la nostra fantasla.
3. Dna volta che il cane non ha problemi ad affrontare i diversi passaggi, possiamo anche far sentire al cane
il contatto della nostra mano o di parti del nostro corpo al suo passaggio.
a$iante &
1. La scelta del set in *uesto caso ricade allaperto, su un prato.
!. Chiamiamo uno o pi9 figuranti e chiediamo loro di disporsi a una certa distanza luno dallaltro a gambe
aperte.
%. Chiamiamo il cane lontano dai figuranti e premiamolo *uando arriva.
'. vviciniamoci insieme al cane approcciando lestraneo dalle spalle.
(. Bettiamo un bocconcino tra le gambe della persona e invltiamo il cane a prenderlo.
+. .entre il cane sta mangiando, po niamone un altro pi9 avanti, anche in *uesto caso, disegnandogli il
passaggio.
>. 8e il cane consuma il premio e si rltrae, non diciamogli in nessun modo "4o". Lo stesso vale se il cane,
per mangiare il secondo bocconcino, facesse il giro della persona senza passargli sotto le gambe.
A. 8e il cane rifiuta di prendere il bocconcino che viene gettato tra le gambe del figurante, iniziamo a
tracciare la pista olfattiva, a partire da un metro, un metro e mezzo dalla persona.
3. 8e riusciamo a far passare il cane, lodiamolo abbondantemente e proviamo *uesta volta a farlo passare
sotto le gambe, affrontando il figurante, frontalmente.
17.nche in *uesto caso possiamo rendere fantasioso lesercizio disegnando un otto, accoppiando i figuranti
oppure facendo un tunnel ecc..
11. =uando il cane non dimostra di aver pi9 problemi nel diversi passaggi, chiediamo ai figuranti di toccare
delicatamente il cane nelle aree fredde al suo passaggio sotto le gambe.
Pa$a%et$i 'i a'e)uate""a:
B La variante 1 1 adeguata per soggetti che non hanno grossi problemi di fiducia e pro soclalita nel confronti
del ".,. e delle persone in generale.
B La variante ! 0 adeguata per soggetti che, seppure hanno fiducla nel ".,., non hanno unadeguata pro/
socialit nel confronti degli estranei.
a$ Con cani con arousal alto lesercizio potr essere fatto con estrema lentezza, cercando la concentrazione e
la consapevolezza del cane su ci6 che sta facendo. &n *uesto potrebbe aiutarci, lutilizzo di bocconcini che
potranno essere posti uno a uno a terra portando a rallentare i movimenti del cane, fino anche a farlo
fermare, per esempio, sotto le nostre gambe.
b$ Con cani timorosi per i *uall lavvicinamento frontale potrebbe essere eccessivamente difficoltso, si
potr proporre lavvicinamento alle nostre spalle. ,ppure, con laluto di *ualche bocconcino, limitarsi, nelle
prime fasi, a fare esplorare il nostro corpo, ponendoci per esempio abbassati, non frontali e senza guardare il
cane.
O#iettivi evolutivi !*e(i,i(i: aumento della fiducia allinterno del binomio e potenziamento della pro/
socialit del soggetto. 8e abituiamo il cane a non temere il nostro corpo e *uello degli altri, il suo profilo
socio/relazionale, sar aperto e rilassato, *uindi integrativo.
O#iettivi lati o !e(on'a$i: abituare il cane al movimento negli spazi ristretti e a sentirsi al sicuro in mezzo
alle persone. 8e il cane e in grado di passare sotto le nostre gambe e di accettare il nostro corpo come una
palestra, significa che sar disposto a muoversi intorno al nostro corpo con facilita e *uesto potrebbe essere
molto comodo a livello gestionale nei direzionamenti.
P$o*e'euti(it :
4on ci sono in *uesto caso delle attivit evolutive propedeutiche alla costruzione della fiducia, anzi
partiamo da *uesta, soprattutto se esistono dei deficit di socializzazione secondaria del soggetto. Dna attivit
evolutiva che pu6 fungere da chiave di lettura, per iniziarlo ad aprire nel confronti del mondo. Lunica
propedeutica tecnica importante e il Luring, cioe, il direzionamento della mano, percepita dal cane come
target. =uesto ci potrebbe aiutare a svolgere lesercizio senza luso eccessivo del premio alimentare.
1. Luring
Et evolutiva 'i $i,e$i%ento:
Costruire nel cane una forte fiducia nel confronti del corpo delle persone e un profilo socio/relazionale
aperto, 1 uno degli obiettivi pedagogici pi9 importanti. La palestra con il corpo nelle due varianti, 0 una
delle prime attivit da presentare al cane, anche prima dei tre mesi. il cane, infatti, allinterno della
cucciolata passa la maggior parte del tempo a stretto contatto fisico con i propri fratelli, sorelle e con la
mamma. Biocando e muovendosi i cuccioli si toccano e *uesto crea un grande clima di fiducia allinterno
del gruppo. )ovremmo essere in grado di proporre lo stesso scenario una volta adottato il cane, allinterno
del suo gruppo affiliativo.
Attivit evolutiva n&; PRA 9
Han'
O#iettivi: calma, autocontrolli, mediazione, permessi
P$e%e!!a:
Sand #dallinglese mano $ 0 una delle attivit evolutive che possiamo realizzare per lavorare su: calma,
autocontrolli, mediazione e permessi. )i fatto potrebbe essere anche la strada per aiutare il cane a trovare la
calma prima di iniziare un gioco, per esempio il riporto, o anche per aiutare il cane a trovare il modo
adeguato di prendere un premio dalla mano. 4ell Sand le valenze educative possono essere molteplici. "er
realizzare lattivit evolutiva con un alto contenuto cognitivo, e necessario non dare alcun comando vocale,
in modo che la soluzione scaturisca da un iniziativa del cane e non dal controllo esercitato dal ".,. 8olo in
*uesto modo, possiamo radicare nel profondo alcuni comportamenti e costruire nel cane una conoscenza che
gli appartiene e che potr mettere in campo autonomamente in diversi contesti.
Co$$ette""a:
a$iante 1
1. 8cegliamo un set adeguato come una stanza dellambiente domestico dove vive il cane. &mportante che ci
sia tran*uillit e che non ci sia presenza di altri cani.
!. "rendiamo in mano un oggetto molto ambito dal cane o un bocconcino.
%. 8e *uesti si avviciner come per prenderselo, solleveremo la mano al petto.
'. "rocederemo in *uesto modo, abbassando e alzando la mano #mantenendo il nostro corpo, in una
posizione di %E' rispetto al cane$ fino a che il cane avr preso adeguata distanza, raggiunto uno stato di
calma, e ci avr rivolto lo sguardo chiedendo la nostra collaborazione.
(. *uesto punto potremo dare il segnale di permesso # ",U"$ e permettere al cane di prendere loggetto
dalla mano.
+. "rocediamo per gradi e prestiamo attenzione in caso di soggetti particolarmente insicuri.
a$iante &
1. "rendiamo in mano un bocconcino molto appetitoso
!. Geniamolo tra le dita come per appoggiarlo a terra.
%. 8e il cane si muove subito chiudiamo il pugno e portiamo la mano verso il petto in maniera repentina.
'. *uesto punto il cane potrebbe sedersi, in *uesto caso diciamogli "bravo"
(. Cerchiamo di nuovo di portare il bocconcino verso terra e se il cane si muove riportiamolo verso di noi
come al punto %.
+. lodiamo di nuovo il cane se torna seduto e intanto scendiamo con il bocconcino per terra.
>. 8e il cane rimane fermo continuiamo a scendere, cercando di appoggiare il boccone a terra, altrimenti
risaliamo, portando la risorsa verso di noi.
A. 8e riusciamo ad appoggiare il bocconcino a terra, senza che il cane si muova, guardiamolo e lasciamo la
mano leggermente sollevata da terra a protezione della risorsa alimentare.
3. 8olleviamoci molto lentamente, guardando il cane.
17. 8e il cane continua a guardarci, mentre torniamo in posizione eretta, aspettiamo *ualche secondo e
diamogli l ",U" allontanandoci dal bocconcino.
11. 8e sollevandoci in posizione eretta il cane non ci guarda e si indirizza verso il cibo, torniamo a metterci
una mano o un piede sopra.
1!. Continuiamo fino ad arrivare allobiettivo come descritto al punto 17.
Pa$a%et$i 'i a'e)uate""a:
I L a variante 1 0 adeguata per cani che tentano di strappare il cibo dalle mani del ".,.
ILa variante ! 0 adeguata per soggetti che tentano di rubare il cibo se lasciato incustodito dal ".,.
a$ -ntrambe le varianti servono ad aumentare gli autocontrolli sul cibo e a rafforzare la dinamica dei
permessi allinterno del binomio.
b$ =uando il cane si indirizza verso il bocconcino contenuto tra le nostre mani, senza chiedere il permesso
attraverso lo sguardo, chi sta realizzando lattivit deve portare il bocconcino verso di s1, con un movimento
repentino, soprattutto se si tratta di soggetti molto veloci e con un livello di attivazione emozionale molto
alto.
c$ l contrario se si tratta di soggetti timidi e insicuri, il movimento di riportare la mano verso di s1,
chiudendo il bocconcino o la risorsa nel pugno della mano, deve essere lento, altrimenti rischiamo di
spaventare il cane e di inibirlo nel prendere la risorsa dopo il permesso.
d$ Cealizziamo *uesta attivit solo dopo aver verificato bene il livello della relazione allinterno del
binomio. &n fondo si tratta di una attivit che apre in *ualche modo la competitivita e *uesto potrebbe
provocare del problemi, come ad esempio, il morso fortuito della mano, da parte del cane.
e$ Lo sguardo che rappresenta la richiesta di permesso da parte del cane, non deve essere troppo veloce. Lo
sguardo che richiediamo al cane per chiederci il permesso, non 0 obli*uo ma diretto, non 1 un occhiatina
veloce per poi tornare a guardare la risorsa. - uno sguardo diretto e prolungato che sembra chiederci:
""ossoQ"
O#iettivi evolutivi !*e(i,i(i: insegnare al cane a prendere una risorsa che abbiamo tra le mani, come il cibo
o un oggetto, senza agitarsi e saltare addosso, ma con calma e dopo aver chiesto il perrnesso attraverso lo
sguardo.
O#iettivi lati o !e(on'a$i: implementare la forma mentale nel cane, di prendere delle risorse solo dopo aver
chiesto il permesso, ci consente di costruire degli script comportamentali nel cane anche nei contesti ludici.
il cane sapra, anche senza essere istruito da un segnale di controllo, che loggetto con cui giochera # ad
esempio la palla, oppure, un gioco di attivazione mentale$ potr essere raggiunto, solo dopo aver chiesto il
*e$%e!!o al P.O.
"ropedeuticit:
L Sand e lultimo di una serie di tre permessi che si realizzano sulla ciotola e sulle soglie da attraversare. -
lultimo perch1 realizzandosi con la mano del ".,. che contiene la risorsa, e bene che il cane abbia gi delle
rappresentazioni di autocontrollo, onde evitare il verificarsi di incidenti soprattutto con soggetti con un
livello di attivazione emozionale molto alto e particolarmente motivati sulla risorsa. il cane dovrebbe gi
sapere molto bene che *ualsiasi interazione, anche mediata da oggetti, pu6 partire solo da uno stato di
calma.
1. Lavoro sulla calma sia in ambiente domestico che allesterno
!. Bestione delle attenzioni
%. )oggN Zen
'. La soglia
(. Ciotola
Et evolutiva 'i $i,e$i%ento:
- consigliato non realizzare *uesta attivit evolutiva prima dei *uattro mesi. &nfatti, il cane prima di *uesta
eta, da una parte non 1 in grado di rimanere motivato troppo a lungo su un target, distraendosi molto
facilmente, dallaltra vivendo uno scenario abbastanza competitivo potrebbe inibirsi sul target stesso. il cane
prima dei *uattro mesi, non riesce a gestirsi la frustrazione derivante da una risorsa che vede davanti a s1,
ma che la persona non gli consente di prendere.
Attivit evolutiva n+<
Re!ta:
O#iettivi: calma, centripetazione, autocontrollo, collaborazione
P$e%e!!a:
il "resta" 0 uno dei segnali di controllo che viene maggiormente utilizzato dai ".,. e che allinterno di un
percorso educativo, dobbiamo saper differenziare dall "aspetta tran*uillo". 4el "resta" il cane rimane in una
condizione di centripetazione aperta rispetto al ".,., in attesa di *ualcosa che seguir ed e per *uesto che si
adatta meglio in un contesto ludicoEperformativo.
d esempio, se dobbiamo impostare una ricerca olfattiva o un problem/solving, possiamo dare il "resta" al
cane, mentre ci osserva nellallestimento del set. 4ell "aspetta tran*uillo", invece, il ".,. chiude
linterazione con il cane, non c1 centripetazione aperta, il cane distoglie lo sguardo e non rimane in attesa,
piuttosto si rilassa fin *uando il ".,. non torna disponibile allinterazione. Laspetta tran*uillo 1 riferito ad
altri contesti, come lattesa fuori da un negozio. il cane ha una grandissima intelligenza nella lettura degli
script comportamentali,riesce a capire perfettamente dal nostro linguaggio non verbale e dal contesto in cui
si trova *uando e il momento di rimanere in "resta", *uindi in attesa o di mettersi tran*uillo ad aspettare di
nuovo il momento interattivo. =uesto il cane riesce a farlo, a prescindere dallappropriatezza del segnale che
gli diamo.
Co$$ette""a:
a$iante 1
1. 8cegliamo un set adeguato come una stanza molto grande dellambiente domestico o un prato recintato,
privo di elementi centrifugativi e senza la presenza di conspecifici.
!. Chiediamo al cane di mettersi a terra, diamo un chiaro segnale di "resta" mostrandogli il palmo della
mano, come per dare lalt.
%. llontaniamoci dal cane camminando allindietro, per !E% passi.
'. 8e il cane rimane fermo, torniamo da lui e premiamolo con calma.
(. Cipetiamo il segnale e allontaniamoci dal cane di un passo in pi9 rispetto alla sessione precedente.
+. 8e il cane resta fermo, torniamo da lui e premiamolo, sempre allinsegna della calma.
>. 8e siamo riusciti a compiere lesercizio in maniera positiva, iniziamo ad allontanarci dal cane di *ualche
metro in pi9, anche voltandogli le spalle.
A. spettiamo *ualche secondo e se il cane non si e mosso torniamo da lui e premiamolo.
3. 8e *uando ci allontaniamo il cane ci segue, ignoriamolo e torniamo insieme a lui nella posizione di
partenza e ripetiamo lesercizio.
17. Dna volta che il cane riesce a rimanere in "resta" anche *uando gli voltiamo le spalle, possiamo iniziare
non solo ad allontanarci da lui in linea non retta, ma anche a tornare, oltrepassandolo e girandogli alle
spalle.
a$iante &
1. Chiediamo al cane di prendere la posizione di "terra" e diciamogli "bravo" se assume la postura che
desideriamo.
!. lziamoci sulle spalle e se il cane non si alza con noi premiamolo, *uesta volta con un bocconcino.
%. 8postiamo il baricentro del nostro corpo allindietro senza muavere le gambe.
'. 8e il cane non si alza verso di noi, torniamo in fretta a premiarlo adagiandogli un bocconcino tra le
gambe.
(. ,ra teniamo il piede dappoggio fermo e spostiamo laltra gamba indietro.
+. 8e il cane non si muove, torniamo di nuovo a premiarlo velocemente, come al punto '.
>. ,ra portiamo indietro anche il nostro piede dappoggio e continuiamo a premiare se il cane non si muove.
A. 8olo a *uesto punto possiamo procedere come nella variante 1, cio0 aumentando le distanze lungo una
linea retta e poi in linea spezzata.
Pa$a%et$i 'i a'e)uate""a:
I La variante 1 1 adeguata per soggetti che non hanno grossi problemi di distacco dal ".,. e che dimostrano
di avere una bucna dose di autocontrolli.
I La variante ! 0 adeguata per soggetti che hanno molte difficolt a distaccarsi dal ".,. e che lo seguono in
ogni suo spostamento, soprattutto se si trovano in un luogo esterno.
a$ Con soggetti che non hanno troppi problemi a distanziarsi dal ".,. possiamo pensare di impostare il
"resta" non necessariamente dalla posizicne di "terra" ma anche da *uella di seduto o da in piedi. 4on ci
interessa che il cane assuma una postura specifica ma che rimanga fermo dopo il segnale che gli viene dato.
O#iettivi evolutivi !*e(i,i(i: insegnare al cane a rimanere fermo con lattenzione rivolta nel nostri confronti
anche *uando ci vede allontanare. livello cognitivo *uesta attivit aiuta il cane a gestirsi con calma il
momento dellallontanamento del ".,. &noltre, seppure indirettamente, lavoriamo sullautocontrollo del
soggetto.
O#iettivi lati o !e(on'a$i: dare al cane la competenza di rimanere fermo mentre ci vede allontanare con
*ualcosa in mano, come un gioco che va allestito allinterno di un set. &n *uesto caso il "Cesta" 1 funzionale
a creare delle regole precise, nello svolgimento di unattivit ludica.
P$o*e'euti(it:
"er poter realizzare correttamente il "Cesta", il cane deve conoscere segnali di controllo come il "seduto" e
il "terra", associati ad uno stato di calma. Chiaramente, dobbiamo aver lavorato anche, sul rafforzamento
degli autocontrolli, in modo che il cane abbia delle risorse interne per gestire il distacco. il fattore
propedeutico pi9 importante 1 che il cane abbia una rappresentazione chiara della calma, sia in ambiente
domestico sia in ambiente esterno.
1. Lavoro sulla calma legato alla copertina sia in ambiente domestico sia in ambiente esterno.
!. Bestione delle attenzioni
%. 8eduto
'. Gerra
(. La soglia
+. La ciotola
>. Sand
Et evolutiva 'i $i,e$i%ento:
8eppure il " Cesta; faccia parte del capitolo "segnali di controllo" che possono essere insegnati al cane a
partire dallet di tre mesi, 1 bene affrontarlo successivamente. "otremmo *uindi dire che il "Cesta" pu6
essere inserito approssimativamente, rispettando le propedeuticit indicate, a partire dallet di *uattro mesi.
il cane prima dei *uattro mesi, non realizza concretamente il processo di distacco ,*uindi, il "Cesta"
potrebbe risultare problematico. Guttavia esistono delle possibilit di eccezione con cani che sono molto
calmi e da subito collaborativi. Con *uestultimi sar possibile affrontare il "Cesta" anche nella stessa
sessione pedagogica degli altri segnali di controllo.
Attivit evolutiva n +1 PRA 9
A!*etta t$an8uillo

O#iettivi: calma in ambiente esterno
P$e%e!!a:
&n *uesta premessa siamo tenuti a specificare il contenuto cognitivo che distingue il "Cesta" dall "aspetta
tran*uillo". il cane e unanimale particolarmente abile nel destreggiarsi allinterno degli script
comportamentali ed 0 perfettamente in grado di distinguere da solo se restare in attesa o aspettare tran*uillo,
*uando il ".,. si allontana da lui. .entre nel "Cesta" la centripetazione verso la persona rimane aperta,
"nellaspetta tran*ullo" si chiude e il cane non rimane con gli occhi fissi sul ".,. che prende distanza, ma
assume una postura rilassata e disinteressata, non attenta e vigile come *uando gli viene chiesto di restare.
Come possiamo vedere la finestra mentale che si apre nel cane 1 molto diversa nel due casi, *uindi il ".,.
deve essere in grado di capire, il contesto specifico dove applicare luno o laltro segnale.
Co$$ette""a:
a$iante 1
1. "ossiamo avvalerci della copertina nelle prime fasi di costruzione dellaspetta tran*uillo.
!. 8tendiamo la copertina e premiamo il cane *uando ci sale.
%. Cimaniamo nel pressi della copertina volgendo altrove la nostra attenzione.
'. "remiamo il cane *uando si rilassa sulla copertina.
(. .uoviamoci intorno alla copertina premiando il cane se rimane tran*uillo.
+. llunghiamo progressivamente tempi e distanze premiando il cane che aspetta tran*uillo.
>. &nseriamo il segnale verbale e gestuale.
A. 4ellaspetta tran*uillo, lattenzione del cane non rimarra sul conduttore che a sua volta non manterra il
contatto visivo.
a$iante &
1. 8cegliamo un set adeguato, ad esempio, le prossimita di un bar o di un negozio lontano dalla strada e da
altri pericoli.
!. 8cegliamo un segnale da dare al cane per indicargli di "aspettare tran*uillo" fuori dalla porta, mentre noi
entriamo. il segnale deve essere diverso da *uello del " Cesta" anche se, in *ualche modo, lo pu6 richiamare.
%. llontaniamoci dal cane staccando linterazione visiva.
'. il cane in *uesto caso non deve prendere una posizione particolare come nel "Cesta" ma scegliera lui
*uale posizione assumere per aspettare.
(. - consentito che il cane, distaccando lo sguardo dal ".,., si metta ad annusare per terra e muoversi in uno
spazio ristretto di pochi metri. Lattivit di annusare dimostra in *uesto caso, il disinteresse del cane verso il
distanzlamento del ".,. e la sua capacit di impiegare tran*uillamente il tempo in sua attesa.
+. -ntriamo nel locale stabilito, aspettiamo un paio di minuti, e torniamo dal cane.
>. 8e il cane e rimasto fermo nelle prosslmlta della porta in cui siamo entrati, diciamogli "bravo" con un
tono di voce calmo e rilassato, come se lallontanamento fosse stato un fatto normalissimo.
A. llontaniamoci dal luogo dove lo abbiamo fatto attendere e chiediamogli di seguirci.
3. il ricongiungimento con il ".,. cui segue uniniziativa di movimento, sono la ricompensa adeguata alla
situazione e allobiettivo che ci siamo prefissati.
Pa$a%et$i 'i a'e)uate""a
I La variante 1 pu6 essere utilizzata con soggetti che stanno apprendendo la calma in ambiente esterno e che
non hanno mai vissuto un distacco dal ".,. in un luogo non familiare. =uesta variante avvalendosi della
copertina costruisce una rappresentazione base dellattesa, da cui possiamo partire per cost ruire un
comportamento pi9 maturo del cane, che non necessitera pi9 delloggetto transizionale per attendere
tran*uillamente .
B La va$iante & e pi9 avanzata e pu6 essere realizzata cronologicamente dopo la 1, in alternativa pu6 essere
somministrata a cani che hanno un piano prossimale di esperienza molto ricco, condiviso con il ".,. .entre
la variante 1 costruisce una rappresentazione base dellaspetta tran*uillo, la variante ! cala lattivit
evolutiva allinterno delloperativita *uotidiana.
a$ Laspetta tran*uillo potr anche aiutare, se proposto con estrema gradualit, *uel cani che hanno problemi
nel distacco o i cuccioli che debbono gradualmente ac*uisire autonomia.
O#iettivo evolutivo !*e(i,i(o: insegnare al cane ad aspettare tran*uillo mentre il ".,. si allontana facendo
delle attivit che non lo rlguardano direttamente, come ad esempio entrare in un bar o in un negozio. =uesto
ci consente di cost ruire uno script comportamentale molto utile per il livello di colnvolgibilita dellanimale
nella nostra vita *uotidiana, fatta di impegni e transiti in luoghi dove la presenza del cane, non 1 sempre ben
accetta.
O#iettivi lati o !e(on'a$i: arricchire il linguaggio comunicativo allinterno del binomio al fine di renderlo
utile e operativo nel diversi contesti di vita. insegnare al cane "laspetta tran*uillo" costruisce una delle basi
fondamentali del percorso di allineamento del binomio.
P$o*e'euti(it:
Le propedeutiche importanti per la messa in atto dellaspetta tran*uillo, non sono solo le attivit evolutive
legate alla calma e alla gestione delle fluttuazioni di arousal, ma anche e soprattutto, larricchimento del
piano prossimale di esperienza del cane, frutto del tempo condiviso con il ".,. "er far si che un cane sia in
grado di gestirsi il distacco e rimanere tran*uillo in un ambiente non familiare, e necessario che il cane
conosca una moltitudine di ambienti, sia perfettamente socializzato con le persone e i suol simili e abbia una
buona flessibilita cognitiva, solo cosF riuscir a gestirsi senza ansia il momento della separazione. Dn cane
deficitario nella socializzazione secondarla non sar in grado di essere tran*uillo, da solo, fuori da un
ambiente, dove ci sono persone e rumori.
1. Calma legata alla copertina in ambiente domestico e Vin ambiente esterno
!. 8eduto
%. Gerra
'. Cesta
(. La soglia
Et evolutiva 'i $i,e$i%ento:
Le due varianti, come indicato nel paragrafo dei parametri di adeguatezza, sono concepite diacronicamente,
*uindi mentre la variante 1, la possiamo inserire a partire dai tre mesi di vita, per aiutarci a costruire il
distacco, che si realizzera intorno al *uarto mese, la variante ! la possiamo realizzare solo a partire dai (E+
mesi di vita del cane. Hissiamo *uesto riferimento di et in *uanto il cane deve avere il tempo materiale di
condividere esperienze con il ".,. gire prematuramente, pu6 sovraesporre il cane a rischi eccessivi. 8e il
cane non e sufficientemente pronto, potrebbe vivere con ansia il distacco dal ".,. che entra, ad esempio, in
un bar< vivere un picco di arousal troppo alto e allontanarsi dalla prossimita della porta esponendosi al
pericolo, per la sua incolumita e *uella degli altri.
Attivit evolutiva n +&
Cent$i*eta"ione (on !ti%olo (ineti(o

O#iettivi: centripetare il cane di fronte ad uno stimolo cinetico #riposizionamento$, autocontrolli, permessi
P$e%e!!a:
&n *uesto esercizio vogliamo portare il cane a cercare autonomamente la strategia giusta per il
raggiungimento di un target che dapprima 0 in movimento e che poi si ferma davanti a lui a *ualche metro
di distanza. il cane dovr arrivare a capire che la strategia giusta per raggiungere il target desiderato, prevede
il coinvolgimento del proprietario o del conduttore e non linsistenza nel perseguire una strategia
individuale. L obiettivo 0 che il cane torni a centripetarsi sul ".,., dopo che la sua attenzione 1 stata
catturata da un target in movimento, molto appetibile.
Co$$ette""a:
1. 8cegliamo un set adeguato senza troppi stimoli centrifugativi.
!. Chiediamo al cane di disporsi al nostro fianco usando la gestualit del "dare la direzione".
%. ccorciamo adeguatamente il guinzaglio per evitare strappi.
'. .ostriamo al cane un oggetto a lui molto gradito, preferibilmente del cibo.
(. Lanciamolo a *ualche metro, assicurandoci che il cane abbia visto partire loggetto. 8e ,infatti, il cane si
trova di %E' rispetto a noi come nella posizione di seduto, potrebbe non accorgersi delloggetto che viene
lanciato alle sue spalle. )a *ui la necessita della posizione di partenza del cane, di fianco al ".,.
+. =uando il cane si muover nella direzione del target che ha visto partire, non concediamogli terreno ma al
contrarlo, andiamo noi allindietro facendo scorrere il guinzaglio.
>. ttendiamo in silenzio che il cane, compreso di non potere raggiungere loggetto, ci guardi.
A. 8e il cane continua a fissare loggetto lanciato a distanza, dopo aver fatto scorrere la lunghezza del
guinzaglio, spostandoci alllndietro di *ualche passo, trasllamoci a destra o a sinistra alle spalle del cane.
3. 8e il cane ci guarda girando la testa verso di nol, lodiamolo subito con un "bravo" e andiamo insieme a
raggiungere il target.
17. &mpostato il primo step, potremo gradualmente chiedere *ualcosa di pi9 al cane e non accontentarci
dello sguardo, ma potremo invitarlo a raggiungerci, tornando indietro verso di noi e solo dopo, andare
insieme al target.
Pa$a%et$i 'i a'e)uate""a:
a$ =uesta attivit evolutiva 1 particolarmente utile per cani centrifugati che prendono liniziativa verso ci6
che li attira, cercando di trascinarsi dietro il conduttore.
b$ iuta ad ac*uisire autocontrolli, a cani che hanno unalta motivazione predatoria.
c$ "otrebbe non essere consigliato per cani timidi e molto centripetati. 4onostante la pettorina *uesto
esercizio potrebbe preoccupare e inibire un cane con *uesto profilo, sentendosi bloccato nella sua iniziativa.
d$ La scelta del set e importante, soprattutto la superficie. il cane, le prime volte, deve vedere bene loggetto
davanti a s1, in modo da costruirsi una rappresentazione chiara dellattivit. 8e il cane perde di vista il target
e inizia a cercarlo con il naso, apre unaltra finestra cognitiva, legata alla ricerca olfattiva e non alla vista, il
senso che pi9 dovrebbe essere coinvolto nella realizzazione corretta di *uesta attivit.
O#iettivi evolutivi !*e(i,i(i: ridirezionare il cane verso il ".,. dopo che la sua attenzione e stata catturata
da un target in movimento e che poi staziona davanti a lui a *ualche metro di distanza. =uesto ci consente di
creare nel cane una prima rappresentazione mentale della cooperazione, per il raggiungimento di un target
desiderato. Con *uesta attivit creiamo uno scacco molto forte al cane che tende a non perdere mai di vista il
target per poterlo con*uistare. Birarsi verso il conduttore per chiederne il permesso, aiuta il cane a rafforzare
la dimensione collaborativa e cognitivamente a tenere in mente il target, anche se per *ualche
secondo # il tempo di girarsi verso il ".,. e raggiungerlo$ viene perso di vista.
O#iettivi lati o !e(on'a$i: disciplinare la motivazione predatoria. =uesta attivit, infatti, insegna al cane
che non tutto ci6 che si muove davanti a lui pu6 essere raggiunto immediatamente, ma liniziativa va
concordata con il ".,.
P$o*e'euti(it:
=uesta attivit evolutiva per essere educativa ed avere successo, ha bisogno di essere impostata bene dal
".,. "er far si che il cane ci comprenda in ci6 che gli stiamo proponendo, dobbiamo scandire precisamente
tutte le fasi. & ".,. e richiesta una gestualit molto chiara che permetta al cane di affiancarsi a lui e non
ultimo una competenza nella gestione del guinzaglio. Considerando che il cane 1 un predatore, sar molto
difficile per lui riuscire a controllarsi di fronte ad un oggetto che si muove velocemente davanti ai suol occhi
e che pol, rimane alla sua portata. - per *uesto che dobbiamo aver svolto esercizi base di focalizzazione
e autocontrollo .
1. Bestione del guinzaglio
!. )are la direzione
%. )oggN Zen
'. Costruzione di un suono
(. 8eduto
+. Sand
Et evolutiva 'i $i,e$i%ento:
=uesta attivit evolutiva 1 abbastanza difficile da realizzare per il ".,. sia a livello di comunicazione non
verbale, sia nella gestione del guinzaglio. 4on pu6 essere somministrata al cane prima del *uinto mese. il
guinzaglio prima di diventare uno strumento di scacco #cio che mi impedisce di raggiungere il target che si 1
mosso$ deve diventare uno strumento di gestione *uotidiana, legato a marcature emozionali positive. &noltre,
un cane di tre mesi, non dispone delle risorse cognitive per gestire una frustrazione sul predatorio e essere in
grado di colnvolgere il ".,. nel ricongiungimento al target.
Attivit evolutiva n7+ PRA9
Co%e !(e)lie$e e 'a$e un o!!etto o alt$i )io(3i in'ivi'uali1 atti alla %a!ti(a"ione
O#iettivi: calma, gestione delle attenzioni e dellarousal del cane
P$e%e!!a:
il mordicchiare e uno dei problemi pi9 fre*uenti che possiamo avere con un cucciolo o con un cane che
adottiamo in et adulta, magari proveniente dal canile e non abituato allambiente domestico. il cucciolo,
inizialmente, vive con ansia il momento della separazione dal proprietario. Capita, dun*ue, che a partire
dello stato ansioso, il cane possa mordicchiare oggetti a cui teniamo, mobili, scarpe e *uantaltro. il compito
del ".,. e non solo interrompere il comportamento indesiderato, ma anche *uello di dare unalternativa
indirizzando il mordicchiamento, verso un oggetto atto alla masticazione. - chiaro che, soprattutto se si
tratta di un soggetto adulto, le attivit di sostituzione devono essere date insieme ad una serie di
provvedimenti che vadano a rimuovere le cause dellansia.
Co$$ette""a:
a$iante 1
1. 5ediamo il cane che sta mordicchiando la nostra scarpa.
!. vviciniamoci a lui e chiamiamolo cercando di ottenerne lattenzione.
%. 4on appena smette nellattivit di mordicchiamento premiamolo con un "bravo" a cui possiamo far
seguire anche un premio.
'. il premio alimentare dovr essere dato al cane mentre ci allontaniamo insieme dalloggetto.
(. Dna volta allontanati tiriamo fuori lossetto che abbiamo scelto essere opportuno per *uel momento.
+. Chiediamo al cane di sedersi e dopo aver manipolato lossetto tra le nostre mani incuriosendolo,
concediamolo al cane.
>. 8e si indirizza verso la sua copertina a mangiarselo lodiamolo molto.
a$iante &
1. 8cegliamo un Uong, delle dimensioni appropriate alla taglia del cane.
!. Ciempiamolo di umido facendolo aderire bene alle pareti interne delloggetto di gomma
%. Chiamiamo il cane verso di noi e porgiamogli il Uong
'. Dsciamo dalla stanza per un *uantitativo di tempo abbastanza lungo da permettere al cane di gustarsi il
suo gioco.
(. Cientriamo nella stanza e se vediamo il cane sulla sua copertina con il :ong tra le zampe lodiamolo
moltissimo.
+. Ciprendiamo il :ong e verifichiamo se il contenuto e stato consumato.
>. 8e 1 vuoto lodiamo ancora il cane e riponiamo loggetto nella borsa dei giochi.
a$iante +
1. "rendiamo un ufo interattivo o una palla @uster Cube.
!. Ciempiamolo di crocchette e chiamiamo il cane verso di noi. pi9 le crocchette saranno incastrate pi9
difficile sar il compito di farle uscire.
%. "orgiamo loggetto al cane e mettiamoci a fare delle attivit vicino a lui senza rivolgergli lattenzione.
'. 8e il cane smette di interagire con loggetto, prima che sia completata la soluzione dello stesso, e si
avvicina a noi, riportiamolo sulloggetto e invitiamolo di nuovo ad interagirci.
(. Gorniamo alle nostre faccende distogliendo di nuovo lattenzione dal cane.
+. =uando il cane avr svuotato loggetto dalle crocchette, lodiamolo e se necessario #se le nostre attivit
non sono terminate$ riempiamolo una seconda volta e torniamo alle nostre occupazioni.
>. =uando loggetto e di nuovo svuotato raccogliamolo da terra lodando il cane e riponiamolo nella sacca
apposita del giochi.
A. )iamo il segnale di finito e torniamo alle nostre attivit.
Pa$a%et$i 'i a'e)uate""a:
I La variante 1 0 adeguata per rispondere a delle situazioni di mordicchiamento di un oggetto, su cui non
vogliamo che il cane eserciti *uesta attivit. &n *uesto caso il nostro obiettivo 0 sostituire il
mordicchiamento o con unaltra altra attivit o con un oggetto appositamente dedicato.
M La variante ! 0 adeguata per gestire delle situazioni di distacco e per indirizzare lattivit di masticazione,
che consegue alla crescita dello stato dansia di un cane che viene lasciato solo.
M La variante % 1 adeguata per gestire delle situazioni in cui abbiamo la necessita di tenere impegnato il cane,
mentre noi stiamo facendo altro.
a$ &n commercio esistono diversi ossetti di pelle animale o di materiale pi9 friabile.
)obbiamo dun*ue scegliere *uello della giusta consistenza e delle giuste dimensioni per andare a sostituire
un attivit di mordicchiamento. La scelta dovrebbe tenere in considerazione la consistenza # durezza del
materiale$ e le dimensioni # osso grande, medio o piccolo$ rispetto al livello di arousal e taglia del cane.
Losso deve essere pi9 duro e grande se il cane ha un livello di attivazione emozionale molto alto, tuttavia,
dobbiamo considerare *uesto dato anche in relazione alla taglia del cane.
b$ 8e si sceglie un osso troppo grande per un cane con un arousal molto alto, rischiamo disortire l"effetto
contrario, non abbassando ma alzando larousal.
c$ ,ltre agli ossetti, possiamo somministrare anche dei giochi individuali abbastanza resistenti, come il
Uong, che pu6 essere riempito di umido e le palline dentate di diversa forma che negli spazi tra i denti,
possono essere riempite di umido o formaggio spalmabile.
d$ il Uong riempito con le crocchette o lDfo interattivo, sono sempre dei giochi individuali ma che hanno
un obbiettivo diverso. 4on *uello di sostituire la masticazione di un oggetto su cui non 0 consentito farlo,
ma sostituire il mordicchiamento con un altro tipo di attivit, che prevede limpegno cognitivo del cane
attraverso la scelta di un operante, in grado di far con*uistarsi la risorsa alimentare al cane.
I Con lufo il cane deve dare dei colpetti con il muso
I Con il Uong riempito di crocchette, deve prendere in bocca e lasciar cadere oppure utilizzare le zampe o il
muso per farlo roteare a terra.
c$ - possibile somministrare *uesto tipo di oggetti al cane, non solo al momento della sostituzione
dellattivit di mordicchiamento, ma anche per prevenirla. il mordicchiare, infatti, non sempre e espressione
di un carico di ansia, ma pu6 essere unattivit di intrattenimento del cane, come il nostro fumarci una
sigaretta, dopo un impegno oneroso o semplicemente per passare il tempo.
O#iettivi evolutivi !*e(i,i(i: insegnare al cane ad indirizzare lattivit di masticazione su oggetti che sono
stati costruiti per svolgere *uesta funzione. ttraverso *uesti oggetti, aiutare il cane a gestirsi dei momenti di
ansia, dovuti dallassenza del ".,. o momenti di noia dove il cane mostra lintenzione di fare *ualcosa.
O#iettivi lati o !e(on'a$i: dare al ".,. un primo schema di gestione delle attenzioni da rivolgere al cane e
una modalit operativa per interrompere unattivit del cane senza inibirlo, anzi dandogli unalternativa
positiva, percorribile immediatamente. =uesto accredita il ".,. agli occhi del cane.
P$o*e'euti(it:
ll fenomeno del mordicchiamento, come abbiamo cercato di spiegare nelle diverse varianti offerte
dallattivit evolutiva, pu6 originare da cause diverse, come lemergere di unansia da separazione # anche
se il fenomeno in rari casi e veramente patologico$ o la mancanza di attenzioni da parte del ".,. "er
affrontare correttamente il momento dei mordicchiamenti, il cane deve aver gi lavorato insieme al ".,.
sullo stato di calma legato alla copertina, sulla gestione delle attenzioni e sulla centripetazione in
movimento. il ".,., infatti, per reindirizzare la masticazione del cane, deve allontanare il soggetto
dalloggetto su cui non vogliamo si indirizzi e seguirci per prendere laltro. 8e il ".,. non ha lavorato
sufficientemente sulla
centripetazione di base, sar difficile per lui iriterrompere lattivit del cane. Lansia da separazione, che il
cucciolo vive *uando il ".,. si allontana, e data da una cattiva gestione del distacco ma e anche un
fenomeno molto legato allinattivit del soggetto. Dna propedeutica per evitare fenomeni di
mordicchiamento potrebbe essere, dun*ue, il soddisfacimento dei bisogni psico/fisici del cane, attraverso
uno schema chiaro di uscite *uotidiane e la somministrazione di attivit evolutive che lo tengano impegnato
soprattutto dal punto di vista mentale.
1. Centripetazione in movimento
!. Lavoro sulla calma legato alla copertina
%. Bestione delle attenzioni
'. pertura e chiusura delle interazioni
Et evolutiva 'i $i,e$i%ento:
ll mordicchiamento 0 un fenomeno che generalmente si manifesta *uando il cucciolo 0 molto piccolo,
intorno ai due E tre mesi. - per *uesto che gli strumenti base per la sostituzione di *uesta abitudine
fastidiosa, vanno ac*uisiti appena il cucciolo arriva in casa. il ".,., insieme al cibo per cani, non deve
dimenticarsi di ac*uistare oggetti atti alla masticazione, di consistenza e grandezza diversa a seconda
delloccasione. - un dato di fato che i problemi connessi alla masticazione di oggetti sia *ualcosa che possa
accadere al cane anche in et adulta. &n *uesto caso, cercando di fare prima unanamnesi approfondita,
affronteremo la situazione anche con gli stessi mezzi che utilizziamo per il cucciolo.
Attivit evolutiva n +- PRA :
ll #ino%io !i avvi(ina all4e!t$aneo
O#iettivi: *$o-!o(ialit1 eC*e$ti!e !o(io-$ela"ionale
P$e%e!!a:
4elle attivit evolutive, di seguito descritte, avremo come obiettivo la pro/socialit del cane, nello specifico,
limplementazione dell eJpertise socio/relazionale e le*uilibrio dellassetto posizionale #motivazioni,
emozioni, arousal$ del soggetto. 5engono esaminate diverse scansioni, sia lapproccio del binomio allaltro,
un estraneo, un figurante o una persona conosciuta, sia le regole di approccio della persona, al cane timoroso
ed a *uello esuberante.
&l motivo per cui viene inserito nello stesso schema di lavoro, lapproccio del binomio alla persona e le
regole di approccio di *uesta a tipologie di cani diversi, e per dare una visione dinsieme allargomento e
costruire cosF una slnergia di comportamenti, che facilitino il cane a trovare *uelle competenze di cui
necessita, per essere integrato nellecumano umana. 8pesso le persone percepiscono come problema
solamente laggressivita del cane verso gli estranei, invece, problematici possono essere anche i
comportamenti eccessivamente socievoli del cane. 8oprattutto Labrador e Bolden Cetriver hanno *uesto
tipo di problema e necessitano di attivit evolutive specifiche, come *uelle che seguono, per assumere delle
modalit chiare dapproccio che gli consentano di vivere positivamente, il momento dellinterazione sociale.
Co$$ette""a: L4a**$o((io alla *e$!ona (on (ane ti%o$o!o
a$iante 1
1. 8cegliamo un set adeguato, abbastanza ampio e lontano da rumori improvvisi e confusione.
!. )isponiamo in semicerchio uno pi9 figuranti fino ad un massimo di cin*ue persone. =ueste devono
essere in posizione eretta o accucciati a seconda del caso, con il braccio disteso lungo il corpo e dalla parte
del fianco che si offre al cane. Le persone terranno in pugno un boccone molto appetitoso.
%. il binomio si avviciner al figurante, percorrendo una traiettoria curvilinea.
'. il conduttore nellavvicinamento si posizioner frapponendosi fra il cane e la persona in modo da
assumere un chiaro ruolo di mediazione che possa dare fiducia al cane. Con la nostra postura e prossemica,
dobbiamo comunicare al cane di non avere alcun tipo di timore, in *uanto ci siamo noi a tutelare lincontro.
(. & figuranti staranno fermi, volgendo testa e sguardo altrove, senza guardare il cane.
+. 8e il cane si avviciner alla mano del figurante, *uesti la aprlra subito e dara il cibo al cane.
>. il binomio si allontaner e si indirizzer verso il figurante successivo.
A. Lattivit si concluder, uscendo dal set, dopo che il cane avr preso il boccone dalle mani dellultimo
figurante.
a$iante &
1. Con un set allestito in maniera analoga alla variante 1, cerchiamo di incoraggiare ulteriormente il cane
nellapproccio allestraneo.
!. =uando il cane sembra abbastanza sicuro nello svolgimento della variante 1, procediamo con la variante
seguente.
%. =uando il binomio si avvicina allestraneo *uesto proporra al cane il )oggN Zen cercando di ottenerne lo
sguardo.
'. )opo che il cane avr mostrato il suo interessamento al figurante, il ".,. far un passo indietro rispetto al
cane, dando la direzione con la mano verso la persona. Lobiettivo 0 *uello di centrifugare latl<enzione del
cane verso lestraneo.
(. il conduttore deve essere molto attento nel muoversi, in *uanto se anticipa troppo il movimento, potrebbe
sortire leffetto contrario, cloe centripetare lattenzione del cane.
Co$$ette""a: Lapproccio della persona al cane timoroso
1. vvicinamento corretto del figurante #vedi attivit evolutiva n21A$ .
!. il figurante si ferma, si abbassa sulle gambe, mostrando il fianco.
%. 8e il cane ancora non si avvicina, il figurante si allontana dopo avere lasciato *ualcosa per terra #cibo,
:ong,..$
'. il binomio si avvicina al cibo.
Co$$ette""a: Lapproccio alla persona con cane esuberante
1. 8cegliamo un set adeguato senza troppi stimoli centrifugativi.
!. Hacciamo disporre pi9 figuranti a semlcerchio come nella variante 1.
%. il binomio si avvicina allestraneo con una tralettorla curvllinea e il conduttore si frapporra tra il cane e il
figurante, in modo da comunicare un chiaro ruolo di mediazione.
'. il figurante, *uesta volta non avr cibo in mano, ma guarder il cane salutandolo e chiamandolo per nome.
(. 8e il cane 1 troppo esuberante #salta addosso, ecc.$ il figurante lo ignora, si volta, fino anche, se
necessario, ad allontanarsi.
+. 8e invece il cane si comporter bene, avvicinandosi e offrendo il fianco per farsi accarezzare, sar il ".,.
a premiare in modo da rafforzare il suo ruolo di mediazione.
>. il premio del conduttore, non deve arrivare solamente *uando il cane si comporta bene, ma anche agendo
in anticipo sul comportamenti esuberanti del cane.
A. "rima che il cane salti addosso alla persona, il conduttore deve centripetare lattenzione del cane e
direzionarlo verso di se. "remiamolo se ci da ascolto.
3. Lattivit si conclude, *uando il binomio avr affrontato lapproccio a tutti i figuranti e uscir fuori dal set
di lavoro.
Co$$ette""a: Lapproccio della persona al cane esuberante
1. il primo step 1 rappresentato da un lavoro preliminare sulla calma in esterno, condotto dal ".,. che
premier se il cane in assenza di persone, aspettera tran*uillo.
!. 8uccesslvamente inserlremo una persona estranea che ci verra incontro.
%. Gutte le volte che il cane si alzera per andarle incontro faremo fermare la persona e riporteremo il cane
nella poslzione iniziale.
'. Comlnceremo a premiare il cane che aspetta calmo la persona in avvicinamento, premlando il suo stato
emozionale di calma.
Pa$a%et$i 'i a'e)uate""a:
I La variante 1 dellapproccio alla persona, con cane timoroso, 0 adeguata per soggetti che vivono in
maniera problematica lincontro con gli estranei. Cappresenta un primo step di socializzazione e deve essere
somministrata cronologicamente prima della variante !.
M La variante ! dellapproccio alla persona, con cane timoroso, 0 adeguata per soggetti che hanno gi
affrontato un lavoro di base, come *uello descritto nella variante 1. La variante !, si pone come obiettivo
*uello di cost ruire una relazione e non una semplice interazione con lestraneo. Lutilizzo del )oggN Zen,
da parte dellestraneo, e funzionale ad ottener lo sguardo del cane e consentlrgli, cosi, di gettare le basi di
una prima relazione.
I Lapproccio alla persona con cane esuberante, e adeguato per *uei soggetti eccessivamente socievoli, che
vivono il momento relazionale con un eccesso di attivazione emozionale, che fa perdere loro gli
autocontrolli necessari a costruire una modalit dapproccio placevole e gradita alla persona.
O#iettivi evolutivi !*e(i,i(i: fornire al cane gli eJpertise socio/relazionali necessari per vivere il momento
dellinterazione con lestraneo, senza ansie e picchi di arousal. =uesto permette lintegrazione del cane nei
diversi contesti sociali umani.
O#iettivi lati o !e(on'a$i: insegnare al ".,. la modalit corretta per assumere un ruolo di guida e
mediazione nelle interazioni sociali del cane. Lasciare alla spontaneit lincontro del cane con la persona
estranea non sempre e vantaggioso, spesso porta il cane a farsi delle rappresentazioni errate e fuorvianti, che
lo portano ad assumere un comportamento fastidioso agli occhi del ".,. 4el caso del cane timoroso,
determina nel soggetto mancanza di fiducia nelle persone che sfocia in un profilo di diffidenza oppure nel
caso del cane esuberante, la ricerca spasmodlca del contatto, che sfocia nellesuberanza.
P$o*e'euti(it:
ll cane per vivere positivamente il momento interattivo con lestraneo, deve aver affrontato un buon
processo di socializzazione primaria e secondaria. &noltre, deve aver arricchito insieme al ".,., il suo piano
prossimale di esperienza, in modo da ac*uisire una certa flessibilita mnnltiva. "ropedeutiche allincontro
con lestraneo sono anche delle attivit evolutive di base al cane indicazioni chiare sulla calma, non solo
attraverso il lavoro sulla copertina, con la gestione consapevole delle attenzioni. il ".,. deve sapere gestire
la sua prossemica e la sua postura in maniera adeguata, per accredltarsi agli occhi del cane nel ruolo di
mediatore.
1. Lavoro sulla calma legato alla copertina, sla in amblente domestico che allesterno
!. Bestione delle attenzioni.
%. )bggN Zen.
'. )are la direzione.
(. &ncroci.
+. La spirale.
>. Cichiamo a stella.
Et evolutiva 'i $i,e$i%ento:
=uesta attivit evolutiva di pro/sociallta deve rappresentare uno schema chiaro del ".,. nel processo di
socializzazione secondaria del cane. Har conoscere la molteplicita di situazioni e persone, infatti, non e di
per se stesso sufficlente per dare un e*ullibrlo al soggetto. Le persone vanno fatte conoscere e approcciare al
cane, creando insieme ad una marcatura emozionale positiva, un *uadro di regole di approccio. =uindl, a
partire dallet di tre mesi, *uando il cane entra nella fase senslbile della socializzazione secondaria, deve
avere accanto a s1 una gulda che, a seconda del profllo caratteriale del cane, sla in grado di fornirgli delle
indicazioni chiare per costrulrsi un eJpertise socio/relazionale, sullo sfondo di un profilo di
soclevolezza e docllita.
Attivit evolutiva n +2 PRA :
So(iali""a"ione a !tella:
O#iettivi: !o(ievole""a1 'o(ilita e' eC*e$ti!e !o(io-$ela"ionale.
P$e%e!!a:
La O8ocializzazione a stella" del cane e unattivit evolutiva strutturata di socializzazione che contribuisce,
da una parte a dare una marcatura positiva al nome, che spesso, invece, viene utilizzato in maniera erronea
dal ".,., contribuendo a creare un alone semantico intorno ad esso che non rafforza la comunicazione,
dallaltra a costruire un profilo di socievolezza del cane che vedr nellestraneo, un polo interlocutorio
dialogico e positivo. il conduttore non dovr intervenire per punire il cane *ualora *uesti non si comporti
correttamente, ma sar la situazione stessa e lopportuna chiusura dellinterazione del figurante, a costituire
un momento di apprendimento, favorendo nel cane la scelta della strategia giusta da adottare per interagire.
Co$$ette""a:
1. il binomio si sistema al centro di un gruppetto di (E+ persone, disposte in un cerchio abbastanza ampio.
!. il cane dovr essere libero dal guinzaglio ed essere richiamato con il nome, a turno da una persona per
volta, in ordine casuale.
%. =uando il cane raggiunger la persona che lo ha invitato, *uesta lo premier solo se si comporter
educatamente.
'. 8e riluttante ad allontanarsi dal proprietrio, *uesto dovrebbe accompagnarlo, invitandolo ed
incoraggiandolo ad incontrare la persona.
(. 8e troppo irruente potr essere indotto dalla persona che ha raggiunto a sedersi, solo con il gestuale.
+. il proprietario richiamer poi il cane al centro del cerchio, lo premier e lo lascer libero di andare dalla
prossima persona.
>. Lesercizio termina con il cane che viene premiato e si allontana dal gruppo di persone tran*uillamente,
insieme al conduttore.
Pa$a%et$i 'i a'e)uate""a:
a$ "er cani insicuri e timorosi nellincontro con gli estranei, sar utile inserire allinizio un minor numero di
figuranti, che assumendo posture di accoglienza, premieranno il cane.
b$ "er cani troppo esuberanti nellapproccio, si potr inserire un maggior numero di figuranti, che
ignoreranno il soggetto fino ad allontanarsi se esprime dei comportamenti scorretti #come per esempio
saltare addosso$. 8e si comporta bene nellapproccio, il cane verr premiato in maniera alternata dal
figurante e dal proprietario. il ".,. affermer, nel premiare, il suo ruolo di guida nellinterazione con
lestraneo.
O#iettivi evolutivi !*e(i,i(i: dare al momento interattivo con lestraneo una marcatura emozionale positiva
e una modalit di approccio disciplinata da regole. Con alcuni soggetti, soprattutto *uelli irruenti 1
necessario delimitare il campo espressivo dellinterazione con la persona. lcuni soggetti vivono il
momento del contatto o della semplice interazione con lessere umano in concomitanza ad un picco di
arousal. =uesta reazione fuori scala del valore posizionale pu6 essere vissuto, a$ sottoforma di ansia, dai
soggetti timorosi, b$ con eccessivo entusiasmo legato ad una cinetica incontenibile, dai soggetti esuberanti.
-ntrambi i vissuti forniscono prospettive poco integrative al soggetto.
O#iettivi lati o !e(on'a$i: *uesta attivit evolutiva per i cuccioli assume anche la finalita di legare ad una
emozione positiva, *uella dellincontro gioloso con la persona, il proprio nome.
.olto spesso i cuccioli legano il proprio nome al rimprovero e *uando si sentono chiamare non si
avvicinano ma emettono dei chiari segnali di criptazione.
P$o*e'euti(it:
=uando si affronta unattivit evolutiva strutturata, 1 necessario dare al cane, dei chiari riferimenti di
contesto e di conngurazione del set, al fine di creare le migliori condizioni possibili per lapprendimento del
discente. il ".,. deve aver lavorato gla sulla stabilizzazione dellarousal del cane, in modo che unesperienza
vissuta come *uella dellattivit evolutiva in *uestione, venga appresa e si radichi nella mente dellanimale,
come conoscenza. &n *uesta attivit, il ".,., deve saper gestire la propria prossemica e gestualita con
lobiettivo di contenere o centrifugare, a seconda del soggetto, linteresse del proprio cane verso lestraneo.
)a ultimo, anche se non 1 indispensabile, e possibile che lestraneo chieda al cane irruento di sedersi, per
facilitare il corretto approccio. 8aremo dun*ue avvantaggiati se il cane conosce gia, il piu
comune tra i segnali di controllo, il "seduto".
1. Lavoro legato alla calma sia in ambiente domestico sia in esterno.
!. Centripetazione in movimento.
%. Costruzione di un suono.
'. )are la direzione.
(. Bestione delle attenzioni.
+. 8eduto.
Et evolutiva 'i $i,e$i%ento:
Lattivit evolutiva del "richiamo a stella" pu6 essere realizzata, a seconda dei casi, mettendo laccento su
sfumature diverse. 8oprattutto con i cuccioli di dueEtre mesi, 1 importante che venga dato un forte peso alla
marcatura emozionale positiva del nome e allinteressamento del cane allestraneo. )al terzo mese in poi,
invece, e necessario approfondire la modalit espressiva dellapproccio allestraneo, iniziando a dare delle
regole molto chiare, la pi9 importante e non saltare addosso e lasciarsi accarezzare correttamente.
Attitiv. evolutiva n+7 PRA :
(a%#i 'i 'i$e"ione &:

O#ietti: (ent$i*eta"ione in %ovi%ento1 allinea%ento 'i #a!e
P$e%e!!a:
8e nellattivit evolutiva dei "cambi di direzione 1", il guinzaglio, rispettando i parametri di adeguatezza,
poteva essere uno strumento per portare con s1 il cane, senza essere in alcun modo coercitivi, in *uesto
secondo livello, non ci teniamo aperta *uesta opzione. 4ei cambi di direzione di secondo livello, abbiamo
come obbiettivo *uello di eliminare il guinzaglio dalla condotta. Dna relazione profonda si esprime in una
coppia allineata, dove cane e ".,. camminano affiancati per il mondo. Guttavia, per evitare che la coppia si
esponga eccessivamente a rischi, e necessario che leliminazione del guinzaglio avvenga solo dopo aver
verificato lassimilazione dello strumento stesso. =uesta attivit rappresenta un test importante per capire se
la coppia e in grado di andare in passeggiata, in luoghi sicuri, anche senza guinzaglio, che e uno degli
obbiettivi pedagogici pi9 importanti per lapproccio CZ.
Co$$ette""a:
1. Hacciamo un suono che il cane gi conosce o un rituale di ingaggio che pu6 essere un seduto, un )oggN
Zen, la zampa o una parola particolare ecc...
!. Dna volta presa lattenzione del cane #una volta ingaggiato$ prendiamo chiaramente una direzione,
mostrandola al cane.
%. )opo aver compiuto almeno tre cambi di direzione, nella modalit che conosciamo #vedi attivit
evolutiva n2!7$, lasciamo cadere a terra #al traino$ il guinzaglio, lungo almeno tre metri e dopo aver emesso
il "suono", cambiamo direzione.
'. 8e il cane ci segue restando vicino, premiamolo subito.
(. 8e il cane, accorgendosi che non teniamo pi9 il guinzaglio in mano, non segue *uando cambiamo
direzione, fermiamoci, richiamiamo il cane, riprendiamo il guinzaglio in mano e ripetiamo lesercizio da
capo.
+. 8e il cane non risponde subito al richiamo e continua per la sua strada: a$ mettiamo un piede sopra il
guinzaglio che striscia a terra, b$ torniamo indietro accelerando il passo e richiamando il cane.
>. 8e il cane invece ci segue nei cambi di direzione, anche *uando il guinzaglio non 0 pi9 nelle nostre mani,
continuiamo un paio di volte, riprendiamo il guinzaglio in mano, fermiamoci, premiamo il cane e diamo il
segnale di "finito".
Pa$a%et$i 'i a'e)uate""a:
a$ 4on esistono controindicazioni rispetto a *uesto esercizio, ci sono solo delle accortezze che leducatore
cinofilo deve prendere nei riguardi del set. 8cegliamo, infatti, un set adeguato abbastanza ampio, dove il
cane abbia la sensazione e la possibilit di potersi allontanare dal ".,. Guttavia il luogo deve essere recintato
o circondato da barriere naturali e senza stimoli sociali, come la presenza di altri cani.
b$ "roviamo *uesto esercizio solo dopo aver rispettato i giusti livelli di apprendimento del cane nella
condotta al guinzaglio. -sso deve aver sperimentato con il ".,. il modo di andare al guinzaglio in diversi
contesti e a diverse andature. 8olo dopo aver speso molto tempo con il ".,. e arricchito il suo piano
prossimale di esperienza, il cane e in grado di realizzare *uesta attivit in maniera corretta.
O#iettivi evolutivi !*e(i,i(i: costruire fiducia allinterno della coppia. =uesto e il fondamento per dare vita
al processo di allineamento che porta a maturazione la centripetazione. il processo di centripetazione, infatti,
dal semplice sguardo deve diventare uno stile di vita collaborativo, un modo di pensare, sempre in coppia.
=uando si va in passeggiata il cane deve tenere sempre sottocchio il proprio conduttore e deve affiancarsi a
lui a prescindere dallo strumento guinzaglio, *uando gli e richiesto o *uando e la situazione lo richiede.
O#iettivi lati o !e(on'a$i: impostare una dinamica interattiva in ambiente esterno, senza guinzaglio, per
arricchire il ventaglio delle attivit che il binomio pub realizzare. 8e il cane e in grado di seguire senza
problemi il conduttore in *ualsiasi situazione, senza essere costantemente contenuto ed indirizzato con il
guinzaglio, verr pi9 facilmente coinvolto nelle attivit *uotidiane.
P$o*e'euti(it:
"er far si che il cane segua senza il guinzaglio il ".,. e necessario che allinterno del binomio ci sia un
ottimo livello di centripetazione. 8pesso il delegare la gestione del cane al guinzaglio non responsabilizza
lanimale ma piuttosto lo rende ancora pi9 centrifugato e disordinato nellandatura. il cane che sta sempre al
guinzaglio non si concentra sulla gestualit del conduttore ma si lascia attirare da odori e oggetti. il cane si
abitua ad essere gestito in modo che se non pu6 andare verso *ualcosa sar il guinzaglio a comunicarglielo
tendendosi, fino a *uel momento non importa stare ascoltare altri segni comunicativi. volte il cane cerca
di trascinarsi dietro il conduttore, che non e concepito come un polo di dialogo ed interazione ma come una
zavorra. ,ltre alla centripetazione sul ".,. il cane deve condividere il significato di alcuni segnali
comunicativi e saperli realizzare anche in contesti diversi. "er farlo, anche in *uesto caso, il suo assetto
emozionale deve essere intermedio, non solo al momento specifico della condotta ma sempre, nellarco
della giornata.
1. Lavoro sulla calma legato alla copertina in ambiente domestico e in esterno
!. Bestione delle attenzioni
%. Centripetazione in movimento
'. )oggN Zen
(. Cicalco e guida
+. )are la direzione
>. Cambi di direzione 1
A. ggancioEsgancio
3. 8egnali di controllo
Et evolutiva 'i $i,e$i%ento:
La possibilit di strutturare delle condotte senza guinzaglio, si pub realizzare solo a partire da un elevato
grado di fiducia che il ".,. ha nei confronti del cane. Dn sentimento cosF forte si pu6 consolidare solo dopo
un periodo lungo trascorso insieme. 8olo il tempo e le esperienze condivise possono permettere la crescita
di *uesto clima, allinterno della coppia. &noltre, il cane deve avere una serie corposa di competenze che
possono essere apprese e assimilate solo dopo alcuni mesi di training. 8eppure dobbiamo sperimentare sin
da subito di farci seguire dal cane senza il guinzaglio, unattivit evolutiva specinca come *uella dei "cambi
di direzione !, non va affrontata prima dei cin*ue mesi.
Attivit evolutiva n +9 PRA ;
6a(D
O#iettivi: (ine!te!i1 ,i'u(ia1 auto(ont$olli
P$e%e!!a:
=uesta 0 una delle tante possibili attivit evolutive che vanno a sollecitare la cinestesi del cane, facendogli
compiere un movimento insolito, come il camminare allindietro. =uando si parla di movimento nel cane, si
pensa che largomento riguardi solamente la struttura fisica e il corpo *uando, invece, si tratta di *ualcosa
anche di mentale. La mente organizza i movimenti, dapprima come conoscenza esplicita, su cui il cane deve
riflettere mentre li realizza, poi come conoscenza implicita, non illuminata pi9 dalla coscienza, diventa cio0
un movimento automatico. il cane per realizzare un movimento, non solo coinvolge la sua mente, ma anche
i mar:er somatico/posizionale #arousal, motivazioni ed emozioni$. =uesta complessit composizionale nella
strutturazione di un movimento, dimostra che non si tratta di meccanismi involontari, piuttosto del risultato
di sistemiche complesse e non facili da costruire tra mente e corpo. 8eppure il cane, in alcuni contesti, ad
esempio mentre sta giocando con un altro cane, esegua dei movimenti complessi, come il camminare
allindietro, in completa autonomia, pi9 difficile e che lo stesso gesto venga realizzato dentro una cornice
comunicativa con il ".,. il peso si sposta allindietro, la mente deve organizzare un movimento delle zampe
contrario rispetto a *uello pi9 consueto dellavanzare. C1 bisogno di molta concentrazione per registrare
e mettere in ordine i movimenti. &noltre, *uesta attivit evolutiva lavora anche sulla fiducia verso il
conduttore, polch1 il cane, muovendosi allindietro su nostra indicazione, non sa perfettamente *uale
ostacolo si trovera alle sue spalle e si deve fidare della comunicazione ricevuta.
Co$$ette""a:
1/ 8cegliamo un set adeguato, una stanza chiusa priva di troppi stimoli centrifugativi.
!/ "oniamoci di fronte al cane che stara in piedi.
%/ Con il pugno chiuso portiamo un bocconcino sotto il muso del cane, allaltezza della gola, facendo
attenzione a non creare confusione rispetto ad altri segnali conosciuti dal cane, come ad esempio il terra.
'/ ppena il cane per potere raggiungere il bocconcino si spostera allindietro, premiamo aprendo il palmo
della mano.
(/ )opo alcune ripetizioni, aumentiamo gradualmente la distanza percorsa allindietro, muovendoci con lui.
+/ Dtilizziamo la mano come target senza il bocconcino, e premiamolo con laltra mano dopo che avr
compiuto *ualche passo indietro.
>/ Cominciamo a *uesto punto a spostare la mano sempre pi9 davanti al muso per poi cominciare ad
allontanarla leggermente.
A/ =uando il cane comincer ad andare indietro, non appena la nostra mano andra verso di lui, potremo
mettere lesercizio sotto segnale verbale, per esempio "bac:" o "indietro".
Pa$a%et$i 'i a'e)uate""a:
a$ Con soggetti insicuri, valutiamo *uando inserire lesercizio allinterno di un percorso e comun*ue
proponiamolo sempre con estrema gradualit ed attenzione, allo stato emotivo del cane. =uesta attivit
prevede la postura frontale della persona, e una prossemica molto ravvicinata, che potrebbe creare problemi
ad un cane sensibile alle invasioni dello spazio privato.
b$ Con alcuni cani potrebbe essere daiuto utilizzare un corridolo realizzato con alcune sedie, per facilitare
la traiettoria allindietro in linea retta. 4el procedere allindietro molti cani deviano a destra o a sinistra
proprio perch1 non hanno molta consapevolezza del movimento del treno posteriore.
c$ Con cani di piccola taglia, potrebbe essere necessario proporsi piegati sulle gambe, per non incombere
troppo sul cane.
O#iettivi evolutivi !*e(i,i(i: coordinare il movimento allindietro del treno posteriore. & cani, soprattutto se
di grossa taglia, non riescono ad avere una piena consapevolezza del treno posteriore, che dun*ue va
sollecitato con attivit evolutive specifiche che elicltino il movimento cinestesico discreto, degli arti
posteriori del cane. lcuni soggetti, seppure si muovono molto e per *uesto sembrano atletici, in realta
muovono gli arti dello stesso treno, insieme. .uavere prima la zampa destra e poi *uella sinistra o
viceversa, significa per il cane riflettere#illuminare con la coscienza$ e concentrarsi sui movimenti da
compiere.
O#iettivi lati o !e(on'a$i: fornire al cane una competenza ulteriore per ges tire il suo movimento nello
spazio. bituarlo ai movimenti "fini" che sono particolarmente utili nel contesto dellecumano umana. Dn
cane che si sa muavere e che non urta gli oggetti di arredamento e maggiormente integrato nella vita
domestica. & cani che sono maggiormente abili a compiere movimenti precisi, sono in grado di ac*uisire
molte competenze. d esempio un cane a cui viene insegnato a buttare la palla nel cestino, deve sapersi
muavere in maniera precisa oltre che saper lasciare la palla, precisamente al momento giusto.
P$o*e'euti(it:
&n un attivit evolutiva come il "bac:", sono richieste al cane molte competenze e alla coppia una capacit
di centripetazione reciproca profonda. 8pesso ci poniamo il problema del cane che non 0 abbastanza
centripetato sul ".,. ma e anche vero il contrario. 4on tutti i ".,. sono in grado di mantenere un livello di
concentrazione alto per un tempo prolungato, su una attivit che stanno condividendo con il proprio cane. &
cani hanno tempi diversi di centripetazione dellattenzione e la persona deve essere in grado di leggere il
soggetto che si trova davanti e adeguare la propria velocita dei movimenti e dei tempi di somministrazione
del premio, per rinforzare la cattura dellattenzione. 4on si pu6 essere troppo lenti nel prendere lattenzione
di un cane e nel premiarlo *uando ce la concede, altrimenti il cane che sta facendo gi fatica a capire che
cosa gli stiamo chiedendo, uscira dal set e ci inizier a dare segnali di criptazione.
4ella realizzazione del "bac:" la coppia non solo deve essere centripetata ma essere attenta a mantenere alto
il livello dattenzione reciproca. &n *uesto caso, una propedeutica importante potrebbero essere i segnali di
controlloEgestione, in cui si costruisce un primo momento magistrale della relazione del ".,. con il cane. 4ei
segnali di controllo 1 come se si aprisse una finestra relazionale nn ora chiusa, in grado di mettere i due poli
in comunicazione reciproca. 8olo dentro *uesto orizzonte collaborativo possono maturare le competenze.
.entre realizziamo il "bac:", il cane dovrebbe avere un arousal intermedio, altrimenti non si
sedimentera nel soggetto la conoscenza e usciremo dal set con la sensazione di un cane che non ha
strutturato una rappresentazione chiara, di ci6 che e stato fatto.
1. Lavoro sulla calma sia i ambiente domestico sia in ambiente esterno
!. Bestione delle attenzioni
%. Cicalco e guida
'. Luring
(. 8eduto
+. Gerra
>. Cesta
A. 5ieni
Et evolutiva 'i $i,e$i%ento:
8oprattutto con i cani di grossa taglia o i soggetti che hanno un arousal alto, come Labrador e Cetriver in
generale, che assumano spesso un modo di muoversi goffo e grossolano, 0 necessario somministrare *uesta
attivit evolutiva a partire dal *uartoE*uinto mese di et.
Chiedere al cane di realizzarlo prima, potrebbe essere prematuro. Le propedeuticit al "bac:" devono essere
tutte sedimentate. Dna conoscenza, infatti, per strutturarsi come rappresentazione chiara ha bisogno di
tempo.
Attivit evolutiva n +: PRA ;
Rota"ione !u *o'io
O#iettivi: cinestesi, calma autocontrolli, autoefficacia
P$e%e!!a:
4ella rotazione su podio il cane e indotto ad ac*uisire una maggiore consapevolezza del proprio movimento
nello spazio e sollecitare il treno posteriore a compiere una divaricazione e chiusura delle zampe. Ci6 1
favorito dal muoversi allinterno di una superficie dellmltata. 8edersi o fare il terra su un podio costituisce
unesperienza nuova per il cane. & segnali di controllo, come altre conoscenze che il cane ac*ulsisce, devono
essere costantemente stimolate nel progressi.
"orre un nuovo scacco allinterno di una conoscenza strutturata, aumenta la flessibilit cognitiva e il livello
di generalizzazione di un comportamento. llinterno di unabitazione e importante che il cane sappia
compiere delle rotazioni su superficie ristretta, raccogliendo il muso verso il posteriore che si spostera
lateralmente senza incombere dietro, dove potrebbe esserci un oggetto delicato.
Co$$ette""a:
1. 8cegliamo un set adeguato, come un parl:o recintatc dove ci slano anche altri attrezzi per leducazione del
cane.
!. &nvitiamo il cane ad avvicinarsi al podio e facciamoglielo esplorare.
%. &nvltiamo il cane a salirvi. =uesto step potrebbe rappresentare con alcuni soggetti la difficolt maggicre
nellesecuzione dellesercizio.
'. "ossiamo utllizzare, se necessario, del bocconcinl per premiare i vari progressi del cane, per esempio,
linteressamento verso il podio, lavvicinamento, *uando ci sale sopra con le zampe anteriori, ecc
(. Dna volta che il cane e sul podio, richiamiamo la sua attenzione e mettiamo lungo il perimetro della
superficie un primo boccone.
+. &niziamo a girare intorno al podio posandc uno alla volta dei premietti lungo il perimetro del podio, fino a
fare ruotare il cane su s1 stesso.
>. Hacciamo fare al cane dueEtre giri sul podio e poi chiudiamo con un segnale di controllo come il "seduto"
o il "terra;.
Pa$a%et$i 'i a'e)uate""a:
a$ Con cani particolarmente in difficolt nel salire sul podio, dobbiamo lavorare con gradualit, prima con
altezza ridotta e una base ampia, poi aumentando laltezza del podio e diminuendone la superficie.
b$ Con i soggetti pi9 timidi e chiusi, 1 necessario dilatare i tempi di apprendimento e dare molta enfasi al
risultati raggiunti. volte per il cane, un problema grande e salire sopra al podio, non solo perch1 gli
mancano le competenze cinstesiche, ma anche perch1, vive delle lacune nellamblto dellautoefficacla e
dellautostima.
c$ Dtilizziamo un podio, un tavolo, o comun*ue un rlalzo di grandezza proporzionale alla taglia del cane.
Come per nol, anche per il cane, e pi9 difficile ruotare il corpo su uno sgabello piuttosto che sopra un tavolo
di grandi dimenseoni.
O#iettivi evolutivi !*e(i,i(i: costruire insieme al cane una cinstesi che solleciti il movimento orizzontale e
discreto delle zampe posteriori. Cuotare su un podio di dimensioni ristrette, obbliga il cane a compiere la
rotazione del corpo spostando il muso verso il posteriore e organizzando un movimento delle zampe che si
aprono e si chiudono. =uesta attivit evolutiva arricchisce le varlanti del movimento del treno posteriore,
costruendo competenze che possono risultare utili al cane per muoversi bene in ambiente domestico.
O#iettivi lati o !e(on'a$i: gettare le basi di una coreografia coordinata di movimento e interazione tra il
".,. e il cane. 4elleseguire *uesta attivit evolutiva, avremo bisogno di uno spazio attrezzato, che e anche
esso un apprendimento importante per il cane. c*uisendo conoscenze, rafforzando lautostima e marcando
positivamente un set, come *uello che avremo creato, diamo dei parametri chiari al cane per strutturare con
nol, uno script comportamentale. il cane impara a capire che *uando si entra in uno spazio allestito con
attrezzature, lattenzione va centripetata sul ".,.
Attivit evolutiva n+; PRA ;
S(ala a te$$a1 *neu%ati(i o !i%ila$i
O#iettivi: (ine!te!i1 (al%a1 aut(ont$olli1 autoe,,i(a(ia
P$e%e!!a:
La sollecitazione del treno posteriore, riveste una grossa importanza, nelleducazione del cane. Le persone
sono abituate a concepire il cane come un animale molto atletico, coordinato nei movimenti. 8tudi etotogici
e di psicotogia cognitiva, hanno dimostrato che la consapevolezza del corpo non 0 un dato innato nel cane,
ma 0 *ualcosa che va costruito dentro un percorso pedagogico. & cani non hanno una grossa consapevolezza
del treno posteriore, ci6 vuol dire che non hanno abbastanza collegamenti sinaptici che interessano il
movimento degli arti posteriori. =uando il corpo compie un movimento, si accendono delle aree del cervello
destinate a *uesto compito. .entre larea che si accende *uando it cane muove le zampe anteriori 0 molto
ampia, *uella delle zampe posteriori e motto pi9 ristretta. il motivo risiede nel fatto che il cane, nel corso del
suo sviluppo ontogenetico, sollecita di pi9 il treno anteriore e meno *uello posteriore. Dn cane riesce motto
facilmente a darci la zampa anteriore ma motto pi9 difficilmente *uella posteriore. Compito di un percorso
pedagogico 1 *uello di portare la consapevolezza degli arti, allo stesso livello. &n *uesto caso
lattraversamento delle ruote a terra o dei pioli delta scata distesa, vanno a sollecitare il movimento discreto,
in sollevamento, delle zampe posteriori.
Co$$ette""a:
a$iante 1: la scata a terra
1. 8cegliamo un set adeguato come un campo recintato e attrezzato.
!. )istendiamo a terra una scata a pioli preferibitmente in legno. La scetta del materiale e tegata alla
sicurezza del cane, con lattuminio lanimale potrebbe ferirsi, ma soprattutto, spaventarsi a causa del rumore
che provoca *uando viene toccata.
%. Con il cane di fianco, al guinzaglio, o se abbastanza centripetato, sciotto, ci avvicineremo allostacolo e
rallentando gli tasceremo it tempo di vederlo, soffermandoci *uatche istante, a breve distanza.
'. vviciniamoci insieme alla scata distesa e lasciamo che it cane lannusi e si incuriosisca. 8e il cane in
*uesto momento entra nella scata spontaneamente, anche se non dal verso della sua lunghezza, ma dalla sua
larghezza, non diciamogli "4o" n1 tiriamo il guinzaglio. Lobiettivo non 0 superare lostacolo correttamente
ma legare alla scala unemozione positiva e un indice alto di curiosit.
(. 8e it cane non mostra interesse per la scata possiamo buttare dei bocconcini sia tra i pioli, sia nelle
immediate vicinanze. il valore dei bocconcini sta nellinvitare il cane a compiere un processo esplorativo
sulloggetto che altrimenti non si avvierebbe.
+. 8enza alcuna fretta facciamo esplorare la scala al cane che sar libero di attraversarla come vuole, senza
alcuna inibizione da parte del conduttore. Dna volta finito allontaniamoci insieme al cane dalla scala, ad una
distanza di un paio di metri.
>. Con il cane di nuovo di fianco, disponiamoci frontalmente alla scala rispetto alla sua lunghezza.
A. iutandoci con la nostra C45 chiederemo al cane di percorrerla con noi al fianco, per la sua lunghezza,
passando con tutte e *uattro le zampe fra i pioli.
3. Gutto dovr svolgersi molto lentamente, in modo che, il cane si concentri e sia consapevole di ci6 che sta
facendo. Lo scopo non 0 performativo ma e il miglioramento del controllo del movimento del treno
posteriore del cane. 4on dovremo focalizzarci troppo sul superamento dellostacolo o sul fatto che il cane
non debba toccare con le zampe i pioli della scala.
17. - possibile indurre il cane a percorrere la scala a terra, avvalendoci dellaluto di alcuni bocconcini che
potremmo disporre nelle parti vuote dell ostacolo, fra i pioli della scala. 4el cercare di prendere i
bocconcini, il cane potr trovare da solo il modo di muoversi lungo lostacolo.
11. =uello che ci interessa di vedere 1 che il cane, per evitare limpatto con i pioli, sollevi vistosamente
prima una zampa e poi laltra.
1!. "roprio per le ragioni che abbiamo indicato nella premessa, e possibile che il cane percorr la lunghezza
della scala, dapprima correttamente con tutte e *uattro le zampe e poi faccia uscire il treno posteriore,
proprio perch1 non ne ha piena consapevolezza.
1%. - importante non dire mai "4o" al cane anche nel caso del punto 1!, bensi ridargli la direzione e cercare
di portarlo di nuovo a percorrere la scala in maniera corretta.
1'. Hacciamo uscire il cane dalla scala, allontaniamoci insieme e lodiamolo molto con la voce e il contatto.
Pa$a%et$i 'i a'e)uate""a:
a$ Con cani insicuri lesercizio sar particolarmente utile. 8i dovr lasciare pi9 tempo al cane per esplorare
loggetto, il conduttore dovr porre particolare attenzione al proprio stato emotivo #osmosi emozionale$ e
alla propria C45.
b$ Con cani con un arousal alto, che percorrono lostacolo in velocita e con scarsa consapevolezza, il
conduttore dovr prestare attenzione alla modalit di avvicinamento allostacolo e alla propria
comunicazione. nche in *uesto caso, lutilizzo di bocconcini fra le barriere, potrebbe essere vantaggioso,
inducendo il cane a rallentare la sua andatura.
c$ Con i soggetti che, pur attraversando bene lostacolo, lo fanno troppo in fretta, e possibile dare lo "stop"
in mezzo alla scala, proprio per fargli ac*uisire consapevolezza di dove si trovano.
d$ "er i soggetti che realizzano senza problemi il superamento della scala, possiamo procedere ad alzarla
leggermente da terra in modo che il cane sia costretto a sollevare ancora di pi9 le zampe posteriori, per
scavalcare i pioli.
e$ "er i soggetti che attraversano la scala troppo velocemente, e possibile variare la distanza tra i pioli in
modo che il cane sia costretto a concentrarsi sul movimento da compiere e non riesca a superare lostacolo
facendo affidamento ad un senso del ritmo della cinestesi.
O#iettivi evolutivi !*e(i,i(i: implementare nel cane la consapevolezza dei movimenti del treno posteriore.
vere una maggiore estensione della consapevolezza del proprio corpo determina anche un maggior
benessere mentale dellanimale, per le ragioni connesse alla natura sistemica della relazione tra mente e
corpo. &noltre, superare con il ".,. al fianco un ostacolo che mette in difficolt la cinestesi, e per il cane un
grosso contributo al rafforzamento dellarea dellautostima.
O#iettivi lati o !e(on'a$i: rafforzare gli autocontrolli e la capacit di concentrazione del cane. =uando si
parla di meta/componenti ed assetto emozionale del cane, risulta difficile parlare di secondarieta, visto
limportanza che rivestono sul piano educativo. &n *uesta attivit evolutiva lavoriamo indirettamente sulle
meta/componenti in due modi. 4el tentativo di far percorrere il verso della scala nella sua &unghezza,
invitiamo il cane a concentrarsi, nellindurlo a percorrerla lentamente, lavoriamo sullabbassamento
dellarousal.
P$o*e'euti(it:
"er realizzare *uesta attivit evolutiva, nel migliore modo possibile, e necessario che il cane abbia delle
competenze in ambito di condotta, centripetazione e posizionamento su valori intermedi dellassetto
emozionale. Dn cane particolarmente centrifugato e con arousal alto, non riuscir a concentrarsi e
attraversera lostacolo senza capirne il valore. 4on concentrandosi, non far sforzo cognitivo di coordinare
il movimento degli arti.
1. Lavoro sulla calma sia in ambiente domestico che allesterno
!. Bestione delle attenzioni
%. 8egnali di apertura e chiusura dellinterazione
'. Cicerca olfattiva semplice
(. )are la direzione
+. Cambi di direzione 1 e !
>. 8egnali di controllo
A. La soglia, Sand, la clotola
Et evolutiva 'i $i,e$i%ento:
8oprattutto con i cani di grossa taglia, la sollecitazione del treno posteriore, va presentata il prima possibile.
=uando il soggetto 1 molto giovane e anche molto ricettivo e in lui ancora non si sono verificati dei processi
di apoptosi, cio0 di abbattimento neuronale. Guttavia la lista delle propedeuticit 0 abbastanza corposa e
andrebbe rispettata. 4ulla vieta di anticipare i tempi ma rischiamo di svolgere unattivit senza che il cane
capisca *uello che si sta facendo. - possibile realizzare lesercizio a partire dal *uarto mese.
a$iante &: i pneumatici a terra
1. 8cegliamo sempre un set adeguato, come unarea recintata e preferibilmente allestita con attrezzature.
!. "rocuriamoci almeno otto pneumatici di automobile, privi del cerchione .
%. & pneumatici devono essere liberi da ogni accessorio e completamente vuoti al loro interno.
'. "rendiamo i primi due e disponiamoli uno di fianco allaltro
(. Con il cane di fianco avviciniamoci ad esse e invitiamo il cane con il gestuale della mano ad oltrepassarli,
mettendoci le zampe dentro.
+. 8e il cane li salta, senza entrare con le zampe dentro lo spazio vuoto, riportiamolo sullostacolo e
riproviamo. Lobiettivo 0 che il cane faccia entrare prima le due zampe anteriori e poi muova separatamente
le zampe posteriori, alzandole vistosamente pi9 dellaltezza del pneumatico.
>. 8e il cane le salta ancora, o proviamo a buttare del bocconcini negli spazi vuoti e oltre le due ruote, nel
senso che stiamo percorrendo, o aggiungiamo altri due pneumatici, formando un *uadrato.
A. Gorniamo al punto (. &n *uesto caso, il verso di percorrenza non 0 importante, proprio per la
configurazione specifica che assumana *uattro ruote a terra.
3. 8e il cane le percorre senza cibo, seguendo semplicemente il gestuale della mano del ".,. tanto meglio,
altrimenti ponendo dei bocconcini o sul bordo dei pneumatici o negli spazi vuoti, invitiamo il cane alla
ricerca.
17. 8e il cane non entra con le zampe posteriori ma vuole percorrere il perimetro delle ruote lasciamoglielo
fare senza inibirlo.
11.ggiungiamo unaltra coppia di pneumatici, arrivando a +. *uesto punto diventa abbastanza importante
che il verso di percorrenza della coppia sia *uella che rispetti la lunghezza dellostacolo.
1!. .an mano che il cane ac*uista sicurezza ed entra volentlerl tra le ruote, possiamo pensare di
aggiungerne delle altre e far sostare il cane in mezzo allostacolo.
1%. Concludiamo lattivit evolutiva allontanandoci dal set e lodando il cane.
Pa$a%et$i 'i a'e)uate""a:
a$ Con sogdetti particolarmente sicuri e che mostrano una buona cinestesi e consapevolezza del movimenti,
e possibile preparare il set direttamente con sel o otto pneumatici disposti a terra.
b$ Con soggetti che sanno superare *uesto ostacolo con molta abllit possiamo pensare di realizzare il
"bac:" allinterno della fila di pneumatici.
c$ Con soggetti particolarmente timidi ed insicuri 0 necessario aumentare molto lentamente il numero del
pneumatici da disporre e potrebbe essere necessario distanziarli tra di loro di almeno 1( cm.
d$ "er aumentare il livello di ccnsapevolezza del cane, nellattraversamento delle ruote, 0 possibile far
sostare il cane allinterno dellostacolo.
O#iettivi evolutivi !*e(i,i(i: vedi variante 1.La scala a terra
O#iettivi latli o !e(on'a$i: vedi variante 1.La scala a terra
P$o*e'euti(it: vedi variante 1.La scala a terra
Et evolutiva 'i $i,e$i%ento: vedi variante 1.l.a scala a terra
Attivit evolutiva n -< PRA ;
Il la#i$into
O#iettivi: calma, concentrazione, miglioramento della condotta.
P$e%e!!a:
=uando si parla di condotta, nellapproccio cognitivo, non si fa riferimento a *uella di tipo adesivo, con il
cane che guarda fisso il conduttore. 8eppure *uesto sia un ottimo esercizio performativo, la sua applicazione
0 poco utile in un contesto urbano. il cane *uando passeggia deve rendersi conto di dove sta andando e deve
avere la possibliit, annusando, di costruirsi una mappa mentale del luogo che sta attraversando. "u6
capitare per6, che il cane passeggiando in citt, si trovi a dover prestare molta attenzione al ".,. per uscire
da una situazione complicata a livello spaziale. 4ellattivit evolutiva del labirinto, poniamo il cane
allinterno di un set che impone concentrazione. il cane si trovera a gestire la condotta in stretta vicinanza
con il ".,. e allinterno di uno spazic ristretto. &noltre, il cane non riuscir a con*uistarsi luscita dal
percorso, se non attraverso laiuto del ".,. che conosce la soluzione. La struttura a labirinto, limita la libera
iniziativa del cane per metterlo nelle condizioni di doversi centripetare sul conduttore. =uesta attivit
evolutiva, oltre a migliorare la condotta del cane, costruisce unintesa nel binomio, che sar in grado di
affrontare situazioni problematiche allinterno di spazi ristretti, come il passaggio tra macchine parcheggiate
a bordo strada, la folla mattutina di un bar o di una fiera, ecc ....
Co$$ette""a:
1. 8cegliamo un set adeguato come un prato recintato con altre attrezzature atte alleducazione cinofila.
!. "rendiamo delle tavole di diversa lunghezza ma della stessa larghezza, di almeno %7 cm.
%. )isponiamole a terra di taglio e per la loro lunghezza, in modo da creare un percorso a corridoio con una
parete a destra e una a sinistra.
'. Creiamo nel percorso un ingresso, un paio di strade cieche e un uscita.
(. "oniamo il binomio ad una distanza di almeno un paio di metri dallentrata del percorso che abbiamo
allestito.
+. Con il cane al guinzaglic di fianco, facciamo entrare la coppia nel labirinto.
>. 8arebbe opportuno, in alcuni punti, restringere il passaggio, in modo che il ".,. debba organizzare la sua
C45 passando davanti al cane, per indicargli la strada.
A. 8e il cane lungo il tragitto salta la piccola staccionata che delimita il labirinto, non diciamogli "4o" ma
riprendiamo la sua attenzione e torniamo alla partenza, passando dallesterno.
3. 8e riusciamo a svolgere il percorso senza che il cane superi il conduttore o esca dal labirinto, premiamolo
con un "bravo" seguito da un bocconcino, mentre ci allontaniamo dal percorso.
17. 8e il cane nel tragitto ci supera o prende liniziativa, imboccando la strada senza uscita, facciamo il
suono e indicando la direzione, riportiamo il cane sul suol passi fino al punto di partenza.
Pa$a%et$i 'i a'e)uate""a:
a$ Con soggetti che hanno un alto livello di arousal e che sono molto centrifugati, e possibile richiedere
lattenzione con un segnale di controllo come il "seduto" allinizio del tragitto e se necessario, anche prima
di effettuare i "cambi di direzione". &n *uesto caso sarebbe opportuno richiedere il seduto al cane anche in
corrispondenza delluscita e dare un chiaro segnale di "finito" dopo averlo premiato per lultima volta.
b$ Con soggetti timidi, che potrebbero sentlrsi in difficolt nel transitare allinterno di un percorso cosF
stretto, potrebbe essere utile far esplorare preliminarmente il labirinto senza pretese di condotta particolari.
Lopzione dellesplorazione, seppure non necessaria, 0 adeguata anche per tutte le altre tipologie di cane.
c$ Con soggetti che sono piuttosto centripetati, calmi e sicuri, allinterno del labirinto 0 possibile svolgere
lattivit anche senza guinzaglio.
O#iettivi evolutivi !*e(i,i(i: sviluppare le meta componenti cognitive del cane allinterno della condotta.
Le meta/componenti come la memoria, la concentrazione, sono sostenute da un arousal intermedio e sono
tutte sollecitate in *uesta attivit evolutiva. Le meta/ componenti devono esercitarsi nel diversi contesti e
non solamente di fronte al problem/ solving. 8olo se il cane avr *uesta competenza riusciremo a
colnvolgerlo in molte attivit della nostra vita *uotidiana.
O#iettivi lati o !e(on'a$i: migliorare la memoria del cane e aumentare la sua capacit di costruirsi una
mappatura mentale dello spazio in funzione della presenza del conduttore. &n *uesta attivit evolutiva
*uando il cane sbaglia strada e torna in dietro, dovrebbe memorizzare lerrore e non ripeterlo
successivamente. =uando facciamo tornare alla partenza il cane che ci supera nella condotta, stiamo
lavorando sia sulla memoria a breve termine sia sul rafforzamento degli autocontrolli.
P$o*a'euti(it:
Le propedeutiche pi9 importanti per la realizzazione corretta del labirinto sono tutte *uelle attivit evolutlve
che hanno come obiettivo principale o secondario, la centripetazione in movimento, la stabilizzazione delle
fluttuazioni di arousal e la condotta. vere un percorso bene delineato da tavole di legno, aiuta il cane a
concentrarsi, limitandone il potenziale centrifugativo. "er un cucciolo molto giovane potrebbe essere
particolarmente stimolante lavorare in un ambiente nuovo e che pone una serie di scacchi in una dimensione
dinamica.
1. Centripetazione in movimento
!. Luring
%. )are la direzione n
'. Costruzicne di un suono
(. 8eduto
+. Centripetazicne con stimolo cinetico
>. Cambi di direzione 1 e !
Et evolutiva 'i $i,e$i%ento:
=uella del labirinto, come altre attivit evolutive, non ha unet evolutiva di riferimento specifica, nel senso
che 0 adeguata per i soggetti giovani come per gli anziani. Guttavia, le caratteristiche del set e le modalit di
svolgimento, sono calibrate su soggetti molto giovani, intorno al terzoE*uarto mese. Dn cucciolo di *uesta
et, infatti, ha generalmente una condotta molto disordinata, proprio perch1 la sua inesperienza lo porta a
vivere con estrema curiosita, ogni cosa si muova intorno a s1. Cealizzare un percorso tra pareti in legno, alte
come o pi9 del garrese del cane, ci aiuta a stringere il campo visivo dellanimale e metterlo nelle condizioni
di darci attenzione.
Attivit evolutiva n-1 PRA 1<
La ve!ti"ione 'ella %u!e$uola
O#iettivi: somestesi, docilit, costruzione di uno script, marcatura emozionale positiva
P$e%e!!a:
Lapproccio cognitivo al cane si differenzia dagli altri metodi educativl, proprio perch1 non 0 possibile
riassumerlo in una serie di tecniche, ma va oltre, cercando di essere un approccio relazionale che si avvale di
tecniche educative declinabili in attivit evolutive. Lapproccio cognitivo e tale e si differenzia dal metodo
gentile proprio perch1 ritiene che il cane abbia una mente e si pone come obiettivo *uello di integrare il
soggetto nellecumano umana. Con il termine ecumano intendiamo, non solo gli esseri umani e il loro
sistema di relazioni sociali, ma anche la complessit dellantroposfera in cui sono presenti una moltitudine
di oggetti tecnologici che pervadono con la loro presenza ogni azione umana. il cane vivendo in *uesto
contesto deve apprendere una modalit di interazione con la complessit degli enti del mondo. .olti oggetti
risultano agli occhi del cane incomprensibili, ed e solo una profonda e accurata attivit di socializzazione
secondaria, affiancata da una solida ed e*uilibrata base sicura costruita nella fase di attaccamento, pu6
fornire al cane dei significati alle cose e delle rappresentazioni interattive utili con esse. La museruola e uno
di *uesti oggetti incomprensibili per lanimale ed e uno strumento di contenimento dello stesso che insiste
su una zona del corpo basilare comunicativo e anatomico fisiologico, cio0 il muso e la bocca. "remesso che
una buona educazione del soggetto dovrebbe sostituire e rendere inutili gli strumenti di contenimento, in
*uanto il cane se bene educato e in grado di autocontrollarsi e con competenza integrarsi nel mondo umano,
e pur vero che la societa si dota di regole, come lobbligo della museruola, che vanno rispettate. il ".,. deve
saper mediare tra il mondo e il cane e fornire un significato positivo, a oggetti e situazioni che risultando
incomprensibili, non vengono accettate. &n *uesta attivit evolutiva, che costituisce un esempio di marcatura
emozionale positiva di un oggettoEsituazione, si 0 scelto di esercitarsi sulla vestizione della
museruola polch1, come 1 noto, in alcune situazioni essa e obbligatoria e *uindi sara indispensabile fare in
modo che il cane la possa indossare senza disagio.
Co$$ette""a:
a$iante 1
1. 8cegliamo un set adeguato, lambiente pi9 sicuro per il cane, dove sia favorito a posizionarsi su un livello
intermedio di arousal.
!. "iegati sulle gambe e con il fianco di W rispetto al cane, appoggiamo la museruola a terra e chiamiamo il
cane verso di nol. )istogliamo lo sguardo dalla museruola.
%. Consentiamo ed incentiviamo lesplorazione della museruola attraverso bocconcini appetitosi. La stessa
attivit che abbiamo fatto per "la vestlzione della museruola".
'. "rendiamo la museruola in mano, invitiamo il cane ad avvicinarsi, porgendogli del premietti attraverso la
museruola stessa, induclamolo ad infiarvi il muso. &n *uesto caso 1 particolarmente importante stare attenti
alla C45, soprattutto a posture che incombano sul cane. La museruola e uno strumento a cui e molto faclle
dare una marcatura emozionale negativa.
(. "rolunghiamo lo svolgimento del puntc ' fin *uando non osservlamo una postura del cane rilassata, la
coda scodinzolante e curiosit per loggetto.
+. llunghiamo gradualmente il tempo in cui il cane terra il muso infiato nella museruola, non
concedendogli subito il bocconcino che te niamo stretto tra le di ta. &mportante e essere molto graduali.
>. 8olo *uando il cane ci apparlra sufficlentemente tran*uillo, allacciamo la museruola e proponiamo ancora
*ualche premio o del bastoncini lunghi.
A. "rolunghiamo gradualmente il tempo in cui lasciare la museruola al cane.
3. 4on appena indossata la museruola, colnvolgiamolo in unattivit piacevole, ad esempio una passeggiata.
17. =uando decldiamo di togliere la museruola, prendiamo lattenzione del cane, abbassiamoci sulle gambe
e mostriamogli il fianco.
11. "remiamolo se si avvicina e accarezziamolo in maniera calma e rilassata.
1!. 8ganciamo la museruola, togliamola, riprendiamo lattenzione del cane e premiamolo.
1%. )iamo al cane il segnale di "finito".
1'. Ciponiamo la museruola a posto.
a$iante &
1. =uesta variante non costituisce una modalit diversa di svolgimento dellattivit ma un semplice
arricchimento.
!. 8cegliamo un set adeguato, che non si limiti pi9 alle mura domestiche, ad esempio un giradino dove il
cane va spesso e dove si sente al sicuro.
%. Chiamiamo il cane e dopo avergli fatto esplorare la museruola rendiamo lattivit un po pi9 dinamica.
'. .ettiamo il cane in resta e allonta niamoci con la museruola in mano, di *ualche metro. 8e possiamo
nascondiamo la museruola dietro un oggetto. .ettiamoci dentro dei bocconcini, torniamo dal cane e
invitiamolo a cercare #"cerca"$.
(. il cane per mangiare i bocconcini dovr inserirci il muso dentro.
+. Hacendo della museruola un oggetto di ricerca olfattiva, il cane sar facilltato ad averne una
rappresentazione emozionale positiva.
>. 8e vogliamo arrivare a far indossare la museruola dopo *ualche sessione di ricerca, riprendiamo dal punto
A della variante 1.
A. ltrimenti prendiamo la museruola, diamo il "finito" al cane, e riponiamola nella nostra borsa.
Pa$a%et$i 'i a'e)uate""a:
a$ La museruola 1 adeguata per *ualsiasi tipo di cane purch1 sia della taglia giusta e sia indossata in maniera
corretta, dandogli una marcatura emozionale positiva. 8e *uesto non avviene, non solo la museruola sar un
oggetto detestato dal cane, ma anche una punizione positiva, cio0 uno stimolo avversativo. La museruola
insiste e appoggia sul muso del cane in corrispondenza della parte superiore, che e il punto esatto dove
avviene il rimprovero della mamma nel primi sessanta giorni di vita del cane.
b$ prescindere dal continuo cambiare delle leggi in materia cinofila, nella maggior parte dei paesi europei
e non, il cane, soprattutto in alcuni luoghi pubblici, ha lobbligo del guinzaglio e della museruola. &n
particolar modo sul treno, sulla metropolitana e sui mezzi pubbllci. - per *uesto che 1 indispensabile che
venga insegnato ad ogni cane ad lndossare la museruola, senza che *uesto comporti traumi o problemi.
c$ La museruola 0 adeguata per i soggetti mordaci sia con gli interspecifici che con gli intraspecifici solo se
supportata da una terapia comportamentale che vede colnvolto il veterinario comportamentalista e
listruttore cinofilo. &nfatti, e sbagliato conslderare la museruola come un semplice strumento di
contenimento, che mette il ".,. nelle condizioni di essere pi9 sicuro. La museruola 1 soprattutto uno
strumento di lavoro in ambito istruttivo, per realizzare, ad esempio, delle classi di socializzazione dove il
soggetto possa superare i suol problemi relazionali.
O#iettivi evolutivi !*e(iti(i: legare alla vestizione della museruola una marcatura emozionale positiva, in
modo che diventi un normale strumento di gestione, al pari della pettorina e del guinzaglio. 8e svolgiamo
correttamente *uesta attivit evolutiva, ci garantiamo la possibliit di farci accompagnare dal cane in
moltissimi luoghi e costruire con lui una relazione profonda.
O#iettivi lati o !e(on'a$i: estendere le zone fredde sul corpo del cane. 4ella distinzione che abbiamo pi9
volte affrontato tra "zone fredde" #che si possono toccar0 adeguatamente$ e "zone calde" #che non si
possono toccare$, la parte del muso che va dallo stop al tartufo, e sicuramente unarea su cui il cane non
gradisce essere toccato. partire dallo stop, con un adeguato massaggio di )eep Contact o G/Gouch 1
possibile estendere la manipolazione fino ad arrivare nellarea intorno al tartufo. Caffreddare anche *uesta
zona del corpo che ci consente non solo di indossare la museruola ma anche di estendere la sua
consapevolezza somestesica.
P$o*e'euti(it:
Genuto conto della problematicita dello strumento museruola e delle accortezze da prendere per evitare di
urtare la sensibilita del cane, 1 necessario di somministrare *uesta attivit evolutiva, avere ben chiaro una
filiera di attivit propedeutiche da realizzare. &nnanzi tutto e bene aver costrulto una relazione basata sulla
fiducia, dove non sia un problema per il cane tenere delle distanze dal ".,. che vlolano lo spazio di intimita.
&noltre il cane deve essere abituato ad essere manipolato, a non avere tabu su zone particolari del corpo,
nemmeno *uelle pi9 delicate, come in *uesto caso la canna nasale e la bocca. La vestlzione della pettorina
potrebbe essere una rappresentazione utile per il cane, per affrontare la museruola. &n fondo, lo schema di
lavoro di socializzazione e vestizione delloggetto e simile. &n fine dobbiamo essere certi non solo di
ricevere fiducia dal cane ma di avere con lui una relazione forte, altrimenti con la vestlzione della museruola
possiamo andare a rovinare un lavoro pedagogico fatto in precedenza, ma che ancora non si e
consolidato in una relazione stabile.
1. "alestra con il corpo.
!. Come accarezzare il cane #tecnlche di massaggio$
%. Luring
'. 5estizione della pettorina
Et evolutiva 'i $i,e$i%ento:
La societa di oggi, soprattutto il contesto urbano, vive una schizofrenia nei confronti dei cani. il cane icona
dei cartoni animati rende unimmagine dellanimale non veritiera, con caratteri neotenlci #infantili$
accentuati anche in et adulta. Le persone amano e sono molto tolleranti soprattutto con i cuccioli ma poi
*uando diventano adulti e il loro aspetto si fa pi9 minaccioso non vengono pi9 accolti allo stesso modo. Hin
*uando il cane e cucciolo, non ci sono esigenze tutelative nel confronti delle persone estranee, *uindi non si
impone la necessita di indossare la museruola e il ".,. tralascia lattivit evolutiva della vestlzione . Guttavia
lo strumento va presentato al cane *uando si trova ancora in una fase sensibile di socializzazione e il
soggetto curioso del mondo sar disposto a dare una marcatura emozionale positiva delloggetto.
"resentare troppo tardi lattivit evolutiva della museruola, potrebbe incontrare gi un soggetto chiuso e
strutturato e pi9 difficile sar ottenere lobiettivo in maniera positiva. Let giusta in cui iniziare a presentare
la museruola al cane 1 intorno al sesto mese *uando la relazione e le competenze del cane iniziano a
prendere una forma solida.
Attivlta evolutiva n -&--+ PRA 1<
Lavo$o !ulla %otiva"ione et-e*i%eleti(a 'el (ane: l4a!(iu)a%ano1 la !*a""ola
O#iettivi: aumentare il volume della motivazlcne et/eplmeletica, somestesi,calma, fiducia
P$e%e!!a:
=ueste attivit hanno lobiettivo di aumentare il volume della motivazione et/epimeletica del cane, facendo
riaffiorare nel soggetto la dimensione relazionale delle cure materne nel periodo di svezzamento,
strutturando in lui una visione positive, piacevole, gratificante della mano delluomo e degli oggetti di pet/
care. )edicare del tempo alla cura del cane, implementa invece, lepimelesi nelluomo che 1 una delle
motivazioni che e alla base del principio di addomesticamento del lupo e attualmente il motore pi9
importante del processo di adozione. Lazione di epindiesi sul cane rafforza la dimenslone aflettiva e
affiliativa della relazione. Labitudine e la correttezza nel realizzare le attivit di cura costruiscono il rituale
del monitoraggio corporeo che e uno dei coposaldi della cooptazione dellanimale allinterno del suo gruppo
affiliativo. &n *uesta attivit evolutiva, assumeremo una lettura cinocentrica e vedremo come implementare
*uesta disposizione di base del cane, ad abbandonarsi alla cure del sue referente e come *ueste, oltre ad
aumentare il grado di affiliazione, lavorino sulla pro/socialit e la docilit del soggetto. =ueste attivit di
contatto favoriscono una migliore somestesi nel cane, rafforzano la fiducia nella coppia e la calma nel
8oggetto.
Co$$ette""a:
a$iante 1: L4a!(iu)a%ano
1. 8cegliamo un set adeguato come una stanza dellambiente domestico dove il cane si senta al sicuro e
dove abitualmente avvengono gli incontri affettuosi tra il cane e i membri della famiglia.
!. 4on costringiamo il cane ma invitiamolo ad avvicinarsi.
%. Hacciamogli annusare un panno o un asciugamano di medie dimensioni che abbiamo disposto a terra. 8e
il cane mostra diffidenza 0 possibile cospargere la superficie con dei bocconcini appetitosi.
'. "assiamo il panno sul corpo del cane partendo dalla schiena, come se lo stessimo asciugando.
(. Hacciamolo scorrere dal collo verso il posteriore #pressione media, come una carezza$
+. Continuiamo fino allinizio del posteriore e premiamo il cane.
>. Cipetiamo lo scorrimento dellasciugamano con*uistandoci progressivamente *ualche centimetro in pi9
nella direzione del posteriore, Hino arrivare ad avvolgere la coda e scorrere con lasciugamano lungo essa.
A. ppoggiamo lasciugamano sulle spalle del cane, fino a coprire le orecchie, massaggiandolo.
3. ppoggiamo lasciugamano un po pi9 su, fino a coprire gli occhi e massaggiamo con delicatezza.
17. "remiamo il cane.
11. ,ra, tenendo lasciugamano fra le mani, avvolgiamo una zampa alla volta e scorriamo dallalto verso il
basso, sempre nel verso del pelo.
1!. "assiamo dalla zona del petto a *uella ventrale, fino ai genitali.
1%. "remiamolo.
1'. Citorniamo alle zampe anteriori: chiediamo al cane di mettersi seduto ed inginocchiamoci vicino a lui.
1(. Con cautela avvolgiamo una zampa anteriore nellasciugamano e facciamo una leggera trazione verso
lalto. Cerchiamo di sentire se il cane sposta il peso sullaltra zampa, liberando cosF *uella che stiamo
toccando.
1+. 8olleviamo la zampa e massaggiamo delicatamente i cuscinetti, muovendo un poco le dita, poi
appoggiamola delicatamente e premiamo il cane. Cipetiamo per tutte le zampe.
a$iante &: la !*a""ola
1. "rendiamo una spazzola di gomma, meglio ancora se una spazzola a forma di guanto.
!. Hacciamo annusare lo strumento e premiamo il cane.
%. ppoggiamo la spazzola sulla parte del fianco che il cane ci offre.
'. &niziamo a percorrere il corpo del cane con una pressione media che assomigli ad una
carezza e che rispetti il verso del pelo. &n *uesta prima fase si potrebbe anche accarezzare con una mano e
con laltra tenuta di seguito vicina, spazzolare.
(. Cipetiamo *uesto scorrimento di mano e spazzola pi9 volte e premiamo il cane.
+. 8e il cane scarta leggermente di lato, sottraendosi, 0 possibile tenere bene appoggiato il palmo della mano
che non tiene la spazzola sullo sterno del cane, senza contenerlo.8entirsi una mano appoggiata sul petto
potrebbe tran*uillizzarlo.
>. "er arrivare alle zone calde dovremo agire in progressione partendo dalle zone fredde. gire
progressivamente significa farlo con molta pazienza e se in un giorno rlusciamo a con*uistarci la possibilit
di spazzolare un centlmetro di area calda, non roviniamo il lavoro andando troppo oltre, accontentiamoci,
premiamo il cane e concludiamola
A. il giorno successivo ci porremmo lobiettivo di con*uistarci un altro centimetro di zona calda, fino ad
arrivare a spazzolare completamente il cane.
Pa$a%et$i 'i a'e)uate""a:
a$ Ci potranno essere cani intimoriti dallasciugamano o dalla spazzola, al di la del contatto operato
attraverso esso. 8i potr allora dedicare pi9 tempo alla marcatura positiva degli strumenti. "otremo, *uindi,
appoggiare a terra gli oggetti e farli esplorare, svolgere delle attivit conosciute dal cane avendoli in
mano, per far comprendere che non sono pericolosi e che anzi in loro presenza accadono cose piacevoli.
"roprio come abbiamo fatto con la pettorina. 4el caso dellasciugamano potremo anche appoggiarlo sulla
groppa del cane e ingaggiarlo in *ualche attivit, o anche appoggiarlo a terra e farcelo camminare sopra.
b$ 8oprattutto con la spazzola, *uando incontriamo dei nodi, dobbiamo stare attenti a non forzare la mano
rischiando di provocare dolore. &mpieghiamo nelle attivit di cura tempo e calma altrimenti rischiamo di
giocarci la fiducia del cane.
c$ Con soggetti molto giovani, dai tre ai cin*ue mesi, se abbiamo realizzato una buona socializzazione
secondaria, sar molto facile che loggetto con cui stiamo realizzando le attivit di cura siano visti dal cane
come dei giochi. =ualora il soggetto volesse elicitare la dimensione ludica, chiudiamo linterazione e
riprendiamola non appena il soggetto tende a calmarsi.
O#iettivi evolutivi !*e(i,i(i: implementare la disposizione del cane ad essere manipolato per assolvere a
delle attivit di cura e gestione igienica. Dn cane che si fa spazzolare e non perde il pelo in casa, che si
lascia asciugare *uando 0 bagnato e maggiormente integrabile nel contesto familiare.
O#iettivi lati o !e(on'a$i: disporre il cane a ricevere attenzioni permette di dare al ".,. un campo
espressivo su cui esercitare delle attivit di epimelesi. il cane in *uesto e in grado di sostituire dei referenti
umani su cui si esercitavano le attivit di cura della persona, un compagnoEa, un figlioEa. Dn eccesso della
dimensione epimeletica comporta una deriva relazionale che tuttavia va evitata.
P$o*e'euti(it:
Le attivit evolutive che abbiamo preso in esame in *uesto paragrafo, devono necessariamente essere sciolte
completamente nella vita *uotidiana della relazione. Le operazione igieniche devono svolgersi regolarmente
e senza troppo sforzo da parte del ".,. "erch1 *uesto sia possibile e necessario che il cane abbia una buona
consapevolezza del proprio corpo e abbia Oaree fredde; del corpo molto estese. &n *uesto, indubbiamente, ci
aiuta la vestizione della pettorina. 8e il cane 1 abituato ad indossare fin da subito la pettorina del modello
indicato dallapproccio cognitivo, avr gi labitudine a sentirsi fasciato nel corpo. Come nella vestizione
della pettorina, il cane non deve ricevere cure epimeletiche, *uando il suo livello di attivazione emozionale 1
molto alto. 8e lasciugatura e la spazzolatura sono realizzate correttamente ed
adeguatamente, inddrremo il cane ad assumere degli atteggiamenti regressivi, come ad esempio il
ribaltamento sulla pancia e lintrusione.
1. Lavoro sulla calma legato alla copertina in ambiente domestico.
!. Bestione delle attenzioni
%. pertura e chiusura delle interazioni
'. 5estizione della pettorina
(. Luring .
+. Cicalco e guida
Et evolutiva 'i $i,e$i%ento:
Le operazioni di cura sul cane vanno iniziate sin dai primi momenti delladozione. partire dal secondo
mese di vita e possibile introdurre gradualmente lasciugamano senza esagerare nelle frizioni della pelle e
del pelo. La spazzolatura possiamo introdurla, invece, dal terzo mese di vita del cane. La spazzola come
strumento pu6 essere pinli problematico e potrebbe comportare del dolore al cane, *uindi, introduciamola
*uando siamo gi in grado di ricalcare e guidare larousal del cane, verso valori intermedi.
Attivit evolutiva n -- PRA1<
Po$ta$e un o))etto a 8ual(uno
O#iettivi: au%enta$e il volu%e 'ella %otiva"ione e*i%eleti(a1 ,le!!i#ilita (o)nitiva1 *$o-!o(ialit
P$e%e!!a:
Compito di un training CZ non e solo *uello di costruire una struttura socio/relazionale del cane aperta ma
anche *uello di costruire delle competenze nel cane che gli permettano di vivere la pro/socialit dentro
eJpertise gradevoli alla persona. il cane non solo si deve saper proporre per ricevere delle attenzioni da parte
di persone estranee ma deve saper fare anche delle cose per loro, come il portare un oggetto # il giornale, le
chiavi di casa, una palla $. 4ellaffrontare *uesta attivit evolutiva, non solo lavoriamo sulla motivazione
epimeletica, cio0 spingiamo il cane a prendersi cura dellaltro, ma rompiamo degli schemi cognitivi molto
radicati. il riporto su cui e strutturata la base di *uesta attivit evolutiva prevede che il cane riporti loggetto
al ".,. dopo che *uesto e stato messo in movimento. &n *uesto caso non si tratta solo di riportare un oggetto
fermo ma anche di aver come referente non il ".,. che ha dato lindicazione, ma un
soggetto terzo verso cui il cane deve indirizzare lattivit di riporto. )obbiamo abbattere dun*ue, due fissit
cognitive, la prima e che un oggetto si riporta anche se la sua condizione iniziale e ferma, la seconda e che
*uando riporto un oggetto, non obbligatoriamente il referente di interazione e il ".,.
=uesto esercizio insiste sulla motivazione epimeletica del cane. 8e le attivit collaborative prevedono il fare
*ualcosa insieme, nelle attivit epimeletiche si chiede al cane di fare *ualcosa per noi. umentare il volume
della motivazione epimeletica, significa aumentare il volume di una motivazione che centripeta il cane sulle
persone che diventano partner sociali a tutti gli effetti, fonti di proposte e interazioni ludiche.
Co$$ette""a:
a$iante 1: riporto di un oggetto che viene messo in movimento
1. 8cegliamo un set adeguato tran*uillo e sicuro, che apra tuttavia nel cane una finestra ludica.
!. &ngaggiamo il cane con una chiave di apertura della finestra ludica gi strutturata dalla nostra C45.
Hacciamoci riportare alcune volte un oggetto, iniziando da *ualcosa a lui conosciuto e gradito, come la
pallina, il riportello o la treccia.
%. )opo alcune ripetizioni, chiediamo ad un figurante di posizionarsi molto vicino a noi. ,pportuno sar che
nellimpostazione dellesercizio, il figurante sia persona gi conosciuta ed in relazione con il cane.
'. 8e il cane sa gi riportare in mano, lanciamo loggetto, chiediamo al cane di portare ma invitiamolo
attraverso il gestuale a consegnare loggetto nella mano protesa del figurante. &n *uesta fase potrebbe esserci
di aiuto chiedere al figurante di accucciarsi mentre il cane si avvicina.
(. ltro aspetto che potrebbe aiutare nella costruzione corretta e graduale dellattivit evolutiva 1, nelle
prime fasi, sovrapporre la propria mano a *uella del figurante. =uando il cane riporta loggetto lanciato sulla
mano del figurante facciamolo premiare da *uestultimo.
+. llontaniamoci progressivamente dal figurante e facciamo premiare il cane sempre da lui.
>. =uando siamo arrivati ad una distanza di un metro e mezzo dal figurante e il cane ancora riporta nelle sue
mani, facciamo smettere di premiare il figurante ed iniziamo a farlo noi.
A. &n *uesto modo stiamo aprendo una triangolazione, ben evidente, nella dinamica interattiva. il ".,.
lancer loggetto, il cane lo andr a prendere e invece di riportarlo alla stessa persona si indirizzer verso
una terza a cui consegner loggetto. il premio verr dato dal ".,. che ha lanciato loggetto.
3. il gestuale dovr essere accentuato, in particolare durante la costruzione dellesercizio.
17. =uando il cane dimostrer di avere compreso, potremo inserire un segnale verbale.
11. Chiudiamo lattivit con un chiaro segnale di chiusura #"finito"$ e facciamo premiare il cane dal ".,. che
dal figurante che poi distoglieranno la loro attenzione dal cane.
variante !: riporto di un oggetto fermo e di natura non direttamente ludica
1. La variante ! si svolge con le stesse modalit della variante 1, con la differenza che il ".,. non lancer
loggetto al cane ma impostando lattivit come nellSand, dar il permesso di prendere loggetto una volta
appoggiato a terra e fermo.
!. La natura delloggetto che si chieder di portare al figurante, sar diversa da *uella di un gioco che 1 stato
concepito appositamente per *uesta funzione.
%. Loggetto di uso comune e di interesse della persona pu6 essere ad esempio il cellulare, il telecomando,
una borsa o le chiavi di casa ecc...
'. "otremmo favorire il cane nel prendere in bocca uno di *uesti oggetti legandoci insieme un tessuto
gradevole per il cane o un gioco da lui conosciuto. d esempio potremmo attaccare al portachiavi la pallina
preferita dal cane.
Pa$a%et$i 'i a'e)uate""a:
a$ Con cani diffidenti o intimoriti verso gli estranei, sar utile aumentare il numero delle volte in cui il cane
verr premiato dal figurante. &nizialmente il figurante dovr essere una persona con cui il cane sia gi in
relazione. 8olo in un secondo tempo, procedendo con gradualit, si potr inserire una persona totalmente
estranea.
b$ "er aumentare la referenza dellestraneo nei confronti del cane 1 necessario divaricare il pi9 possibile il
triangolo dellinterazione. il ".,. si deve allontanare di *ualche metro dal figurante, rispettando la dovuta
progressivit.
O#iettivi evolutivi !*e(i,i(i: aumentare la pro/socialit del cane e la sua motivazione epimeletica verso gli
estranei. .olti cani hanno unaltissima motivazione epimeletica nei confronti del proprio gruppo affiliativo
ma molto bassa nei confronti degli estranei. Compito di un training CZ e proprio *uello di colmare *uesta
lacuna del cane per aumentarne il suo valore integrativo.
O#iettivi lati o !e(on'a$i: rompere la flessit cognitiva del cane nellattivit di riporto. llargare
lorizzonte esperienziale del cane che apprende un riporto dentro una struttura di triangolazione. &n *uesto
modo arricchiamo moltissimo il livello cognitivo del cane rendendolo pi9 flessibile nellinterpretazione dei
set e delle regole del gioco. 8e riusciamo a rompere una procedura cognitiva, apriamo lo spazio alla
motivazione epimeletica.
P$o*e'euti(it:
Le propedeutiche pi9 importanti per la realizzazione di *uesta attivit evolutiva non sono molte ma hanno
un grande spessore. )i base il cane deve aver affrontato una socializzazione secondaria che lo abbia portato
a conoscere diverse tipologie di persone, a capire che gli estranei in generale possono essere dei referenti di
interazione. 8e il cane ha gi sviluppato delle diffidenze nei confronti degli estranei, *uesta non sar
unattivit inadeguata ma molto difficile da realizzare o *uantomeno da essere compresa fino in fondo dal
soggetto. &noltre, il cane deve avere ben presente lattivit di riporto che e la rappresentazione base su cui
pu6 fare riferimento.
1. Cichiamo a stella
!. 8ocializzazione con cerchio di persone
%. Lo scambio
'. il riporto
(. pertura e chiusura dellinterazione
Et evolutiva 'i $i,e$i%ento:
lcuni soggetti, soprattutto Labrador e Bolden Cetriver hanno una fortissima motivazione epimeletica e
considerano sin da molto giovani gli estranei come dei referenti relazionali e di interazione. La loro docilit
e socievolezza e davvero molto sviluppata ma dobbiamo riuscire a strutturarla dentro un set chiaro, con
attivit precise da svolgere come portare un oggetto a *ualcuno di diverso dal ".,. 8oprattutto con i soggetti
pi9 soclevoli e necessario iniziare a somministrare *uesta attivit evolutiva a partire dallet di cin*ueE sei
mesi La scelta di *uesta et e legata soprattutto alla necessit di consolidare le attivit propedeutiche. 8olo
se il cane conosce bene il riporto e in grado di rompere una procedura conosciuta a favore di una struttura
triangolativa. 8olo a partire dalla comprenslone dei re*ulsitl strutturali dellattivit evolutiva e possibile
implementare la motivazione epimeletica del cane.
Attivit evolutiva n -2 PRA 1<
P$en'i un o))etto 'all4alt$o e *o$ta%elo
O#iettivi: implementare la motivazione epimeletica nel cane, autocontrolli, disciplinare la motivazione
possessiva, pro/socialit.
P$e%e!!a:
Gra le competenze socio/relazionali del cane che vanno ad incrementare la sua motivazione epimeletica ce
non solo il portare un oggetto a *ualcuno di estraneo sotto richiesta del ".,. ma anche prendere
delicatamente loggetto dalle mani di *ualcuno e portarlo verso il conduttore. 8i tratta di complicare ancora
di pi9 la struttura triangolativa del riporto il cui vertice di inizio e il figurante anche se il cane ha ricevuto
lindicazione dal ".,. umentiamo in *uesto modo ulteriormente la flessibilita cognitiva del cane e
discipliniamo la motivazione possessiva. "rendere un oggetto da *ualcuno di estraneo, solo dopo
lindicazione data dal ".,., infatti, non vuole dire in nessun modo strapparglielo dalle mani ma prenderlo
con delicatezza. &n *uesta attivit evolutiva loggetto dovrebbe avere un significato abbastanza forte in
termini di uso. "rendere un oggetto dalle mani di una persona e portarlo al ".,. deve essere non solo un
gesto che varia la struttura del riporto ma che sviluppa la motivazione epimeletica nel cane. "ortare
un oggetto di utilit sar cosa molto gradita alla persona che lo trasmettera di conseguenza al cane.
Co$$ette""a:
1/ 8cegliamo un set adeguato senza troppi stimoli centrifugativi che possano confondere lo svolgimento
dellattivit evolutiva.
!/ Chiediamo al cane di sedersi al nostro fianco e diamogli il "Cesta".
%/ Dn figurante #inizialmente un conoscente e solo successivamente un estraneo$ si posizionera di fronte a
noi ad alcuni metri di distanza, abbassato sulle gambe e mostrando il fianco al cane.
'/ "orteremo un oggetto gradito e conosciuto dal cane, al figurante che lo terr in mano con il braccio
proteso verso lanimale.
(/ Chiediamo al cane di riportare a noi loggetto prendendolo dalla mano protesa del figurante.
+/ )opo alcune ripetizioni, non porteremo pi9 noi loggetto al figurante, ma sar *uesti a proporlo.
>/ ndremo gradualmente aumentando le distanze dei vertici del triangolo e diminuiremo il contenuto
ludico delloggetto da riportare per orientarci su oggetti di utilit.
Pa$a%et$i 'i a'e)uate""a:
a$ =uesta attivit evolutiva 0 adeguata per tutti i soggetti ma ha finalita diverse a seconda del profilo
caratteriale del cane. 8e si tratta di un soggetto diffidente lobiettivo dellattivit evolutiva e pi9 sbilanciato
verso la costruzione della pro socialit e della strutturazione dellestraneo come partner sociale, se si tratta
di un soggetto molto socievole daremo delle competenze per implementare e disciplinare la motivazione
epimeletica.
b$ Hacciamo molta attenzione, in *uesta attivit evolutiva di riporto, ai soggetti molto possessivi. &nfatti,
potrebbero indirizzarsi verso il figurante per strappargli via loggetto dalle mani. 8e cosF fosse lobiettivo
dellattivit sarebbe stravolto. Con *uesto tipo di soggetti, soprattutto molossi e terrier< e necessario lavorare
preliminarmente sugli autocontrolli e sui permessi.
O#iettivi evoluitivi !*e(i,i(i: pro/socialit ed eJpertise socio/relazionale. ,ffrire al cane una competenza
disciplinata per relazionarsi con lestraneo. 8pesso la pro/socialit del cane e lasciata allo spontaneismo
mentre necessiterebbe di essere disciplinata allinterno di un *uadro di contesto e di modalit espressive. Dn
cane che si rende utile nel portare un oggetto di utilit da una persona allaltra, rende la sua presenza
particolarmente piacevole ed integrata.
O#iettivi lati o !e(on'a$i: disciplinare la motivazione possessiva del cane sugli oggetti di utilit del ".,.
*uesto 0 un obiettivo che ci prefiggiamo soprattutto con i cani che hanno una motivazione possessiva molto
forte e che contendono la propriet di un oggetto soprattutto con un estraneo. =uesta insieme ad altre e una
delle attivit che vanno a rafforzare gli autocontrolli del cane e a capire che gli oggetti non vanno afferrati e
strappati ma presi in bocca delicatamente. =uesta conoscenza gli consente di stare allinterno di un set di
gioco a pi9 voci e in presenza di estranei.
P$o*e'euti(it:
"ropedeutiche importanti alla realizzazione di *uesta attivit evolutiva sono *uelle riguardanti le
competenze nel variare la struttura triangolativa del riporto, *uelle che riguardano lautocontrollo sugli
oggetti e il profilo pro sociale del cane.
1. Lo scambio
!. il riporto
%. La socializzazione con cerchio di persona
'. il richiamo a stella
(. Sand
+. "ortare un oggetto a *ualcuno
EtE evolutiva 'i $i,e$i%ento:
- chiaro che gli obiettivi che si propone *uesta attivit evolutiva sono auspicabili fin da subito per il
cucciolo. Guttavia 0 necessario che il cane abbia consolidato bene le propedeutiche altrimenti non sar in
grado di capire i re*uisiti dellattivit evolutiva e uscir1 dalla sessione di lavoro in *ualche modo confuso e
con una marcatura emozionale del set non del tutto positiva.
- opportuno somministrare lattivit evolutiva in *uestione non prima del cin*ue mesi e dopo esserci
assicurati il successo delle propedeutiche.
Attivit evolutiva n -7 PRA 11
ll AnoA )$ati,i(ato
O#iettivi: centripetazione #riposizionamento$, autocontrolli.
P$e%e!!a:
.olti proprietari ritengono che il cane debba apprendere un "4," deontologico, ovvero, uninibizione che
viene compensato dentro une scala di valori. =ueste valore deontologico del non fare una cosa, 0 tipica delle
culture umane. nche se non abbiamo i soldi, non prendiamo senza pagare dagli scaffali di un supermercato
une merce che desideriamo, in *uanto c0 una legge che ci punirebbe. Cispettiamo cosi il codice penale e i
principi del diritto occidentale. Dn cane non possiede *uesto sistema di valori, non concepisce uno stato di
diritto e agisce su base motivazionale. =uesto non vuol dire che il cane non possa apprendere delle regole,
anzi vive in partnership con luomo de millenni proprio perch1 e riuscito ed ibridarsi con le culture umane e
si 0 costruito una cultura integrativa.
nche se il discorso sarebbe molto complesso possiamo dire che lessere umano si limita nei suoi desideri
pi9 semplicemente nei comportamenti anche in virt9 di una serie di leggi scritte su cui si fonda la
convivenza civile. nche nella pedagogia infantile sappiamo che i "4," sono costruttivi sole se sono
motivati e se ed essi segue lindicazione di una alternativa positiva, altrimenti il bambino ne ricever un
senso di ingiustizia, inibizione e frustrazione.
"er il cane *uesto schema educativo 0 ancora pi9 importante anche perch1 allinterno di un vocabolario
giustamente ridotto con il cane il "4," 0 una delle parole maggiormente usate del ".,. KK"4o", non andare
ed annusareLL, KK "4o", non ti allontanareLL, KK "4o" non prendere *uelloggetto da terraLL. =uesto uso
smodato del "4o" per bloccare i comportamenti del cane possono determinare due ipotesi, o il cane non lo
ascolta pi9 e continua a comportarsi come vuole o sar un soggetto inibito, chiuso che ha paura sempre di
sbagliare. &n entrambi i casi la prospettiva non 0 auspicabile. il cane apprendere un "4," non inibitorio, solo
se siamo in grado di offrire unalternativa pi9 piacevole al desiderio espresso. il soggetto deve arrivare e
pensare, ad esempio: KK5oglio andare verso il boccone a terra me se ascolto il "4," del mio ".,. e lo
guardo mi arriva un premio ancora pi9 buonoLL.
Co$$ette""a:
va$iante l:
l. 8cegliamo un set per il cane poco eccittatorio, per esempio lambiente domestico. "rendiamo del cibo che
il cane gradisce meno per cui non impazzisce.
!. .ettiamo il biscottino a terra e appena il cane si indirizza per raccoglierlo mettiamoci una mano sopra e
impediamo che il cane possa consumarlo.
l. 4on appena il cane si ferma togliamo la mano e se il cane riparte verso la fonte alimentare, anticipiamolo
e mettiamoci di nuovo la mano sopra.
!. La velocit di copertura e rilascio dello mano deve essere direttamente proporzionale al livello di
attivazione emozionale del cane. )obbiamo operare un "ricalco e guida" che vada dalleccitazione del cane
associato a movimenti veloci dello mano che copre il boccone alla calma associata ai nostri movimenti lenti.
%. 8e il cane si ferma e ci guarda lo premiamo con la mano libera, con *ualcosa di particolarmente gradito,
di *ualit diversa e superiore rispetto o *uella del boccone che abbiamo impedito di prendere mettendoci lo
mano sopra.
'. =ualche cane potrebbe tentare di mordicchiare o leccare lo mano che copre il bocconcino fino a tentare di
toglierla usando la zampa. ignoreremo *uesti tentativi e non appena il cane ci guarda lo premieremo con il
cibo di alto gradimento che abbiamo in tasca.
(. =uando il cane ha capito lobbiettivo dellesercizio possiamo iniziare ad introdurre il verbale "4,"
contemporaneamente il gesto di mettere la mano sopra il boccone, tutte le volte che il cane si indirizza
verso il cibo senza passare dallo sguardo.
+. il tono di voce con cui diciamo "4," non deve assolutamente essere acuto e ansiogeno. ltresF deve
essere deciso e calmo.
>. 8olo *uando siamo sicuri che il cane abbia capito il "4," possiamo aumentare le distanze nostre dalla
fonte alimentare a terra. Lopzione di coprire con lo mano il cibo a terra *uando pronunciamo lo parola "4o"
in *uesto caso e difficile.
A. "ossiamo sostituire la mano con il piede ed eseguire lattivit da una postura eretta.
3. il passo successivo sar *uello di allontanarci fisicamente dalla fonte alimentare a terra e verificare il
livello di ac*uisizione del significato del "4o".
17. 8e il cane ascolta il "4o" solamente se siamo vicino alla fonte alimentare a terra significa che ancora
non 0 stato appreso il valore del verbale.
l l. 4on dobbiamo rischiare di passare a *uesto livello se non siamo ben sicuri del successo. il rischio 0 di
rovinare il valore di ci6 che abbiamo costruito precedentemente e di far capire al cane o che il nostro "4,"
ha valore solamente se siamo nelle vicinanze delloggetto verso cui non vogliamo che vada,o che 0 un
comando verbale che si pu6 anche non ascoltare.
l!. ttenzione a non compiere movimenti troppo scomposti nellandare a coprire il boccone a terra *uando
siamo a distanza. Cischieremo di far slittare lobbiettivo dell?esercizio sulla motivazione al possesso.
a$iante &:
8uperata con successo la variante 1 dellesercizio possiamo passare alla seguente, che rappresenta non una
modalit diversa di apprendere il "4o", *uanto piuttosto un secondo step :
l. Hacciamo indossare al cane la pettorina e agganciamo il guinzaglio.
!. Chiediamo il "C-8G" al cane, meglio ancora, conduciamolo in unaltra stanza. llontaniamoci da lui e
posizioniamo un bocconcino a terra.
%. Gorniamo dal cane prendiamo il guinzaglio in mano, posizionandoci in modo che avvicinandoci al
bocconcino ci troveremo fra il cibo e il cane, avendo cosF la possibilit di bloccargli liniziativa
frapponendoci con il corpo.
'. con il guinzaglio in mano e il cane nel lato giusto indirizziamoci verso il bocconcino. il cane prima lo
punter con lo sguardo, poi tenter di andarle e prendere.
(. Hrapponiamoci facendo un passo in avanti, interrompendo la traiettoria del cane e contemporaneamente
diciamogli "4,".
+. 8e il cane ci guarda, premiamolo con i bocconcini appetitosi che abbiamo in tasca.
>. 8e il cane non ci guarda, proviamo a ripetere lesercizio da capo. 8e non riusciamo, anche una seconda
volta, torniamo alla variante l. 8arebbe improduttiva, infatti, una frapposizione prolungata net tentativo di
placare il cane.
A. Dna volta che il "4o" ci sembra consolidato, *uando ci avviciniamo insieme al cane verso la fonte
alimentare a terra, possiamo provare a lasciare il cane dalla parte del bocconcino e avere il nostro "4,",
come unico strumento per bloccarlo nelle sue iniziative.
a$iante +
&l terzo livello dellattivit evolutiva, intende mettere alla prova ci6 che abbiamo realizzato fin *ui.
esponendo il set alla componente/casualit. 4ella vita reale il cane incontra casualmente del cibo in terra o
viene attirato da *ualcosa che si muove che fuori dal nostro controllo. 4ella prima parte lesercizio l svolge
in maniera simile alla variante !,con la differenza che dopo aver dato il ;C-8G;,sar unaltra persona e
non il proprietario posizionare il boccone o lanciarlo a terra. 4ella seconda parte aumenteremo ancora il
livello di casualit delle componenti del set.
l. 8cegliamo un set adeguato come ad esempio il vialetto di un parco dove il cane di solito f le sue
passeggiate
!. "repariamo prima una ciotola con del cibo, senza che il cane sia presente. La ciotola rappresenter un
target pi9 visibile che colpir subito lattenzione del cane.
%. ndiamo a prendere il cane che non ha assistito alla preparazione del set e portiamolo nella direzione
della ciotola.
'. 4on appena ci accorgiamo che il cane dopo aver puntato si sta indirizzando verso il cibo, pronunciamo il
"4,", sempre con tono deciso ma pacato, e premiamo il cane con cibo di maggiore appetibilit se si ferma e
ci guarda.
(. nche in *uesto caso se non raggiungiamo subito il successo proviamo di nuovo, ma se falliamo torniamo
al livello precedente.
Pa$a%et$i 'i a'e)uate""a:
a$ Le varianti l, !, %, non sono modalit diverse di insegnare al cane il "4o gratificato", *uanto piuttosto
sono step se*uenziali di una stesso attivit evolutiva. )evono essere somministrate al cane rispettando
lordine di numerazione.
b$ =uesta attivit evolutiva 0 adeguata per tutti i cani ad eccezione di *uelli molto timidi e spaventati ed 0
molto importante per una corretta gestione nella vita *uotidiana soprattutto in un contesto metropolitano
dove il cane, per la strada, pu6 raccogliere e mangiare anche cose pericolose per la sua salute.
c$ il "4," deve essere utilizzato in situazioni straordinarie, *uando non abbiamo altro strumento, per
togliere il nostro cane da un pericolo, ad esempio *uando il cane sta per raccogliere *ualcosa di sospetto da
terra come un boccone, o sta per finire in mezzo alla strada.
d$ 8eppure il "4," pu6 essere usato per bloccare *ualsiasi iniziativa del cane ha valore soprattutto per
bloccare liniziativa del cane sulle fonti alimentari. )iverso, invece, 0 fermare espressioni comportamentali
connesse al predatorio. in *uel caso il lavoro pi9 valido rimane sempre *uello degli "utocontrolli" e dei
""ermessi". il nostro "4," non sar mai abbastanza forte per bloccare liniziativa della rincorsa predatoria
di un gatto o meno che non lo abbiamo costruito in senso inibitorio.
O#iettivi evolutivi !*e(i,i(i: dare allinterno del patto comunicativo tra cane e ".,. un valore centripetativo
e di riposizionamento al "4o". Groppo spesso il "4o" viene utilizzato dalla persona semplicemente per
bloccare uniniziativa del cane che per6 risulter essere inibito e frustrato perch1 il target con tutto il suo
valore gli rimane in testa. Costruire un "4o" che serva o bloccare il cane e centripetarne lattenzione con
uno sguardo, riposiziona il cane dal target a noi.
,biettivi lati o secondari: rafforzare gli autocontrolli del cane. - chiaro che non si tratta di unattivit
evolutiva con cui lavoriamo direttamente sulle competenze autonome del soggetto nel regolare la sua
espressione comportamentale. Guttavia se costruiamo secondo i canoni di correttezza il "4o gratificato"
andiamo ad ottenere un riposizionamento del cane che non va nella direzione del controllo ma
dellac*uisizione di conoscenze da parte del soggetto.
P$o*e'euti(it:
- importantissimo sapere che il "4o" anche se gratificato non 0 uno strumento educativo e che non va
somministrato subito non solo al cane per i motivi che abbiamo visto nel paragrafi precedenti ma soprattutto
perch1 il proprietario rischierebbe di abusarne. ,ggi lapproccio educativo dei genitori nei confronti dei
bambini 0 pervaso di paure e ansie che la societ contemporanea in *ualche modo ci induce. & cani sono
trattati spesso con lo stesso atteggiamento e ne soffre pi9 del bambino, che no altri canali educativi, oltre a
*uelli familiari.
"rimo di presentare lattivit evolutiva del "4o Bratificato" dobbiamo essere sicuri come educatori cinofili e
trainer CZ, che nel binomio ci sia uno relazione e una fiducia salda. il cane inoltre deve avere gi strutturati
autocontrolli e capire la dinamica dei permessi.
1. "alestra con il corpo
!. ggancioEsgancio
%. )oggN Zen
'. Centripetazione con stimolo cinetico
(. 8oglie
+. Ciotola
>. Sand
Et evolutiva 'i $i,e$i%ento:
-X un esercizio da compiere solamente *uando lo relazione e arrivata ad un buon livello di maturit, *uindi
non primo dei +E> mesi di vita. il "4,", seppur gratificato, non pu6 essere inteso come uno strumento
educativo *uindi va somministrato al cliente con molta cautela. - in sostanza un esercizio avanzato di
centripetazione, che si appoggia sul lavoro svolto in ambito degli autocontrolli.
Attivit evolutiva n -9 PRA 11
La #ilan(ia /Do))> Zen &0
O##iettivi: centripetazione in presenza di stimoli centrifugativi, autocontrolli, allineamento
P$e%e!!a:
=uesta attivit evolutiva riguarda in gran parte il capitolo dello centripetazione. &n *uesto caso si tratta di
riproporre il )oggN Zen, aumentando il potenziale centrifugativo del set. il )oggN Zen, infatti, per come lo
conosciamo, e unattivit evolutiva che va costruita allinterno di un set con basso potenziale centrifugativo.
Lobbiettivo del )oggN Zen 0 non solo *uello di centripetare lattenzione attraverso lo sguardo, ma anche
*uello, altrettanto importante, di posizionare il cane su un volore di arousal intermedio. in un set protetto
non 0 difficile portare il cane a guardare il ".,. ma molto pi9 complesso 1 ottenerne lo sguardo in ambiente
esterno, in presenza di stimoli centrifugativi forti, come partner sociali, rumori, oggetti che si muovono.
Guttava lobbiettivo delle attivit evolutive allinterno del training CZ non e *uello dello performativit
allinterno di un set controllato, come un campetto, ma *uello di riuscire ad utilizzare le conoscenze
ac*uisite nel percorso pedagogico, nella gestione *uotidiana del cane. 8pesso ci troviamo o dover ottenere
Lattenzione del cane in un contesto caotico in mezzo ad un parco o in citt. )a *uesta premessa si evince il
significato del nome dellattivit evolutiva, "La bilancia". "er usare uno metofora, 0 come mettere il cane di
fronte ai piatti di una bilancia, con da uno parte il ".,. e dallaltra il mondo esterno con la sua moltitudine di
enti. "er una corretta gestione del cane e per lo sviluppo di una buona relazione, 0 necessario che il peso
maggiore sia sempre *uello del ".,. 8oprattutto se il contesto di vita del binomio 0 *uello urbano. il mondo
0 pieno di persone che hanno paura dei cani e non vogliono essere avvicinati, di proprietori che non
vogliono for socializzare il proprio cane con gli altri, di bambini che corrono e schiamazzano al parco. "er
una corretta gestione del cane, rispettoso e responsabile dellambiente sociale, dobbiamo evitare che il cane
si faccio attirare dal mondo esterno fuori dal contesto e dal momento opportuno. il ".,. deve riuscire o
prendere lattenzione del cane e tenerlo vicino a se, soprattutto in presenza di grossi stimoli centrifugativi
che potrebbero costituire pericolo per il cane e per gli altri. "er raggiungere un vero allineamento di coppia
8arebbe importante che ci6 si realizzasse anche *uando il cane si trova libero dal guinzaglio.
Co$$ette""a:
l. 8cegliamo un set adeguato come, ad esempio, unarea cani o un campo attrezzato per leducazione e
listruzione cinoflla.
!. mettiamo a terra un birillo o un mar:er che il cane possa vedere come punto elettivo
%. chiediamo al ".,. con il cane al guinzaglio di avvicinarsi al mar:er
'. mettiamo unaltra coppia ben allineata e centripetata ad una decina di metri di distanza dalla prima
(.aspettiamo che i due cani si notino ed inizino ad interessarsi luno dellaltro
+. il proprietario che si trova vicino al mar:er avr in mano dei bocconi molto appetitosi e graditi al cane.
Hacendo il suono o movendosi, chieder lattenzione del cane e premier molto non appena lavr ottenuta
>.a *uesto punto mostrer al cane la mano aperta con il cibo e non appena si avviciner chiuder la mano e li
conceder al cane solo dopo essere stato guardato#doggN zen$
A. in *uesto caso specifico, per la buona riuscita del doggN zen, possiamo chiedere al cane di sedersi, in
modo da facilitare e velocizzare il raggiungimento dello stato di calma che consente lo sguardo
3. solo se il cane si disinteressa del suo simile e guarda facilmente il ".,. nel doggN zen, consentiamo
lavvicinamento dellaltro binomio continuando a tenere lattenzione del cane
17. oltre al doggN zen, per tenere lattenzione del cane, possiamo proporre altre attivit come i segnali di
controllo o un piccolo gioco, come la palestra con il corpo o altro che riteniamo opportuno nel momento
specifico
11. non importa come otteniamo il controllo sulla centrifugazione #riposizionamento$, in *uanto non
abbiamo bisogno di ottenere una particolare postura del cane, ma necessitiamo di occupare nella sua mente
un peso maggiore rispetto allinterazione con un con specifico.
1!. se il cane continua a dare attenzione al ".,. chiediamo un ulteriore avvicinamento della seconda coppia
fino ad arrivare massimo ad una distanza di un paio di metri
1%. se il cane perde lattenzione del ".,. chiediamo alla seconda coppia di allontanarsi, fin *uando il cane
che si trova vicino al mar:er, non torna a dare lo sguardo al proprio conduttore
1'.chiudiamo la sessione di lavoro solo dopo che la coppia su cui stavamo tenendo il focus abbia
consolidato una buona centripetazione
1(. possiamo chiudere *uesta attivit evolutiva in due modi:o chiediamo ai due binomi di allontanarsi in
direzioni opposte uscendo dal set o consentiamo ai due cani di avvicinarsi e approciarsi liberi dal guinzaglio
a$iante&:
1. lattivit evolutiva viene ulteriormente arricchita aumentando il potenziale centrifugativo sul cane
!. mettiamo a terra un birillo come mar:er e chiediamo ad una coppia pet/partner di posizionarvisi vicino
%. chiediamo al ".,. di centripetare lattenzione del cane come da variante 1
'. *uesto punto abbiamo diverse opzioni: possiamo far girare intorno la coppia, ad uno
distanza che va dai ( ai l, m, altre coppie pet/parter, oppure far avvicinare delle persone che giocano con la
palla o *ualcuno che scarta *ualcosa da mangiare.
(. nche in *uesta variante vale il parametro di far avvicinare e allontanare gli elementi di disturbo o
seconda delle risposte che ci da il cane.
+. 8e il cane tiene la centripetazione sul ".,. consentiamo lavvicinamento degli elementi centrifugativi, al
contrario li allontaniamo.
>. Chiudiamo lattivit anche in *uesto caso o facendo allontanare lo coppia vicino al mar:er lontano dal set
o consentendo lvvicinamento del cane ai diversi partner sociali.
a$iante +
l. Caggiunto lobiettivo della 5ariante 1 e !, cio0 tenere lattenzione del cane, anche in presenza ravvicinata
di altri partner sociali, possiamo passare alla 5ariante %.
!. 4on si tratta di una voridhte con svolgimento di passaggi diversi ma della stessa attivit evolutiva dove
per6 il cane su cui teniamo il focus, 0 libero dal guinzaglio.
%. in *uesto caso non importer che la prima coppia si trovi vicino di mar:er ma che semplicemente
rimango a distanza dalla soglia di interazione.
Pa$a%et$i 'i a'e)uate""a:
I Lo variante 1/!/% non sono modalit diverse di proporre lo stessa attivit evolutiva bensF la stessa attivit
realizzata con *uozienti di difficolt crescenti. il coefficiente di difficolt nellapproccio cognitivo
zooantropologico non va interpretato in chiave performativa in vista di un risultato *uantificabile in un
punteggio ma come livello di verifica dellallineamento raggiunto dal binomio.
I La 5ariante ! verifica che il "., che si trova vicino di birillo sia in grado di tenere a se il cane senza
permettergli di centrifugarsi verso gli stimoli esterni. =uello che conta non 0 solamente avere il controllo del
cane ma anche il piacere dellanimale di lasciarsi colnvolgere dal proprio ".,. Ci interessa non solo che il
cane non si indirizzi verso i target che lo circondano ma che sia in grado di rimanere vicino al ".,.
mantenendo un atteggiamento di calma e agio nellaffrontare *uesto tipo di situazione. Lobbiettivo
dellesercizio in *uesta seconda versione 0 pi9 strettamente legato alla centripetazione allesterno, in una
situazione dinamica che possiamo vivere insieme al nostro cane in un contesto urano.
a$ =uesta attivit evolutiva 0 adeguata soprattutto con i soggetti che hanno difficolt nelle interozioni
sociali, o perch0 sono irrueni per eccesso di socievolezza, o perch1 sono timidi per mancanza di sicurezza.
b$ La chiusura delle varianti deve essere calibrato alla lettura del soggetto. 8e infatti, ritehnimo che il cane
abbia bisogno di avere interozioni sociali centrifughe facciomolo interagire altrimenti, soprattutto se
eccessivamente socievole, usciamo dal set senza consentire linterazione.
c$ Hare delle esperienze di ovvicinamento di un partner sociale che preoccupa, senza arrivare allinterazione
o allinvasione della zona privata, aiuta il cane ad ac*uistare fiducia in se stesso e o non temere certi tipi di
situazioni.
O#iettivi evoluttvi !*e(i,i(i: 4ello bilancia mentale di costi benefici che opera un cane prima di prendere
una scelta allinterno del campo delle possibilit, il piatto su cui 0 posizionato il ".,. ottiene sempre il peso
maggiore e non solomente perch1 *uesto dispone di uno risorso alimentare fra le mani ma perch1 gode di
accreditomento da parte del cane. 8eppure nella 5arionte l. il ".,. ha lopzione del cibo in mano per
impostore un )oggN Zen che porti allattenzione, nella 5ariante % si lavora oltre che senza guinzaglio anche
senza cibo.
O#iettivi loti o !e(on'a$i: centripetare lattenzione del cane in presenza dei suol conspecifici.
8iamo nel campo di lavoro delle distanze e ci poniomo come obiettivo seppur secondario, *uello di ridurre
lo spazio di sensibilit di interazione tra cani. intendiamo con spazio di sensibilit di interazione, il limite di
spazio entro cui un cane si sente legittimato ad interagire con un suo conspecifico.
P$o*e'euti(it:
Lo spessore di *uesto attivit evolutiva inizio ad essere abbastanza elevato e le "ropedeuticit non si
possono pi9 elancare in termini di singole attivit evolutive ma in aree di sviluppo pedagogico. "er
somministrare *uesta attivit evolutiva e necessario aver affrontato bene almeno tre capitoli:
l$ lo centripetazione #focalizzazione, mediazione, riposizionomento$. !$ i permessi, %$socializzazione e
distanze. in sostanza la relazione deve essere arrivata a dei buoni livelli di profondit e si deve essere gi
nulrito di tempo ed esperienze condivise allinterno del gruppo affiliativo.
l. Centripetazione in movimento
!. Costruzione di un suono
%. Louring
'. Betlione degli occessi
(. incroci
+. 8pirale
>. Chiamare verso di se: lingaggio
A. )oggN Zen
3. La ciotola
lo. 8egnali di controllo
ll. Sand
l!. Cesta
Et evolutiva 'i $i,e$i%ento:
Cercare di avere come ".,. un peso maggiore rispetto a tutto il resto 0 uno degli obiettivi affiliativi
principali allinterno della relazione con il cane. "er ottenere *uesto peso il ".,. deve essere fonte di
proposte interessonti, in lineo con le motivazioni del soggetto, non dore stimoli avversativi e punizioni
positive. Dn peso che si guadagna sul cane anche attraverso uno stile di comportamento calmo e coerente
senza cedere ad ansie ed isterismi. Coltivare *uanto detto attraverso attivit evolutive specifiche 0 compito
di un percorso educativo serio. - chiaro che il ".,. si trover costretto vivendo in contesti complessi a
chiedere lattenzione del cane in presenza di stimoli centrifugativi gi dai primi giorni delladozione,
*uando il cucciolo viene condotto fuori per le passeggiate *uotidiane. 4ella specifica attivit evolutiva
tuttavia realizziomo una situazione vissuta *uotidianamente, allinterno di un set controlloto in modo da
creare nel cane una rappresentazione chiara di come affrontore situazioni simili. 8i tratta di unattivit che
non va presentata primo dei cin*ue mesi, ovvero almeno dopo aver consolidato bene lo sguardo nel
processo di mediazione.
Attivit evolutiva n -: PRA 11
Cent$i*eta"ione *$o*o!itiva.
O#iettivi: (ent$i*eta"ione /$i*o!i"iona%ento01 auto(ont$olli
P$e%e!!a:
-ssere in grado di riposizionare su di s1 un soggetto centrifugato da uno stimolo cinetico 0 certamente
fondamentale nella gestione del cane. &n *uesto esercizio si vuole andare a riprodurre situazioni che il
binomio potr facilmente incontrare nella vita *uotidiana. il lavoro non dovr limitarsi al controllo del cane,
ma si estender agli autocontrolli, alle componenti posizionali, al disciplinamento di alcune motivazioni
*uella per esempio del predatorio, che espresso fuori da un contesto e da un modello espressivo preciso
potrebbe generare per il ".,. problemi anche gravi.
Come abbiamo gi detto pi9 volte il cane, essendo un predatore, 0 fortemente attirato da oggetti in
movimento. il cane se vede un gatto sfrecciare davanti a s1 o *uolcosa oggetto animato o non che sfreccia
davanti a lui difficilmente riesce o trattenersi dal rincorrerlo. =uesto comporta moltissimi problemi, se il
cane 0 sciolto oltre o creare il pericolo di fare del male a ci6 che rincorre rischiando lui stesso per la sua
incolumit. =uando il cane 0 messo da una motivazione predatoria non riesce a capire bene dove si trova e
rischia di finire in mezzo alla strada. 8e si trova al guinzaglio strattoner forte al guinzaglio rischiando di far
cadere il conduttore. =uesto 0 uno dei problemi pi9 diffuso per cui i cani soprattutto di grossa taglia, non
vengono portati fuori e passano, se va bene, la vita in un giardino recintato.
Co$$ette""a:
a$iante1:
l. 8cegliamo un set adeguato come un prato recintato senza la presenza di partner sociali o grossi stimoli
centrifugativi.
!. impostiamo lesercizio come nella "centripetazione con stimolo cinetico" #vedi attivit evolutiva n2%!$.
cane al guinzaglio al fianco del conduttore.
%. )opo aver lanciato un oggetto o una risorsa alimentare, il cane che avr gi *uesta rappresentazione
mentale si riferir o noi per chiedere il permesso per raggiungere il target.
'. invece di permettere al cane di raggiungere il target, ci allontaniamo insieme in direzione opposta al target
stesso.
(. dopo *ualche metro premiamo il cane se 0 stato disposto o seguirci.
+. Hatto *ualche metro, facciamo il suono, indichiamo la direzione al cane e torniamo indietro per arrivare al
target.
>. Lo step successivo preveder o volte di tornare al target, a volte invece di allontanarsi senza tornare
indietro.
a$iante &
1. 8cegliamo un set adeguato, sempre un prato recintato *uesta volta senza avere eccessivi riguardi sulla
presenza o meno di stimoli centrifugativi per il cane. &n *uesta variante dobbiamo riuscire o rendere il set
pi9 vicino possibile alla vita reale.
!. Con il cane sempre al guinzaglio accanto al conduttore *uesta volta il target non sar pi9 lanciato dal
conduttore dopo aver avvertito il cane, ma da unaltra persona che si trover a *ualche metro di distanza
dalla coppia.
%. "otranno essere utilmente variate anche le posizioni e le modalit di lancio per mettere sempre pi9 in
difficolt il cane e verificare il suo livello di apprendimento in situazioni sempre pi9 complesse.
A. il premio dovr essere adeguato al target. 8e il target 0 molto ambito il premio dovr essere molto gradito
al cane e viceversa.
3. Dna volta che il cane vedr improvvisamente partire il target far per seguirlo, ma se gli step precedenti
sono consolidati si girer subito o cercare lo sguardo del conduttore.
17. )opo che il cane ci avr guardato lo inviteremo o venire con noi nella direzione opposta al target, lo
premieremo dopo essersi allontanato con noi di *ualche metro e usciremo dal set.
Pa$a%et$i 'i a'e)uate""a:
I La 5ariante l e ! non sono da considerarsi modalit diverse di realizzare lo stesso attivit evolutiva, ma
esprimono livelli di difficolt diversi a cui sottoporre il binomio per costruire un allineamento nella vita
*uotidiano.
I -ntrambe le varianti sono adeguate soprattutto con soggetti che sono molto centrifugati e che soprattutto
hanno una forte motivazione predatoria difficile da disciplinare. Cesta comun*ue da valutare la
amministrazione di *uesta attivit evolutiva per *uei soggetti molto timidi che hanno bisogno di fare
esperienze positive del mondo. il raggiungimento del target desiderato 0 *ualcosa che gratifica molto il cane
e che potrebbe aumentare il suo Livello di autostima. in *uesto caso dobbiamo valutare molto bene *uando
concedere il raggiungimento del target e *uando invece negarlo prendendo una direzione opposta rispetto ad
esso.
O#iettivi Evolutivi S*e(i,i(i: ottenere lo centripetazione e il riposizionomento del soggetto anche in
presenza di stimoli cinetici. 8e abbiamo un soggetto che *uando vede dei target in movimento di fronte o se
chiede il permesso e attende se poterlo raggiungere o meno permette di costruire una grande intesa con
lanimale. 8ignifica calare definitivamente la relazione allintemo delle strutture di allineamento che
consentono al cane di essere integrato perfettamente nellecumene umana e dallaltra permette al ".,. di
sentirsi al sicuro in *ualsiasi situazione.
O#iettivi lati o !e(on'a$i: costruire lultimo pezzo di cornice della motivazione predatoria. - chiaro che il
disciplinamento di uno motivazione cosF importante del cane si ottiene aggredendo il problema da pi9 punti
di vista ma non ultimo lo possiamo fare attraverso *uesto attivit evolutiva. 4ella realizzazione di *uesta
attivit il cane si pone uno domanda fondamentale per disciplinare la motivazione predotorio: KKposso
raggiungere *uel targetQLL. Lo domanda 0 nel soggetto ma e rivolto attraverso lo sguardo al ".,.
P$o*e'euti(it:
=uando decidiamo di affrontare un attivit evolutiva ci dobbiamo sempre porre lo domanda fondamentale,
se il soggetto con cui decidiamo di affrontarlo 1 in grado cognitivamente di superare lo scacco che esso gli
porr Lo scacco si deve collocare o met strada tra lo possibilit di essere superato perch0 il soggetto
possiede i re*uisiti giusti e lessere espressione di elementi di novit che costringono il soggetto a riflettere.
Cispettando *uesto schema allarghiamo il piano prossimale di esperienza del soggetto e lo arricchiamo di
nuovi elementi cognitivi che lo apriranno di pi9 alla relazione. in *uesto coso le risorse cognitive che il cane
deve avere, per affrontore lattivit evolutiva sono: lo centripetazione, laffermazione del ".,. come
mediatore tra il soggetto e il mondo e lo presenza in esso di molti autocontrolli.
l. Centripetazione in movimento 1
!. Bestione del guinzaglio, dare lo direzione
%. )oggN Zen
'. Centripetazione con stimolo cinetico
(. Sand
+. Bestione delle soglie
>. La ciotola
A. Lavoro sulle distanze
3. il riporto
l7. Lo scambio
Et: evolutiva 'i $i,e$i%ento:
=uando affrontiomo un percorso pedagogico dabbiamo porci sempre il problema del consenso
motivazionale del soggetto. 8e non ce consenso il soggetto si trover costretto ad eseguire ci6 che st
facendo come un compito e *uesto non porta lapprendimento in profondit e il soggetto lo considerer
sempre come una conoscenza esterna a se. - chiaro che *uando lavoriamo sulla motivazione predotoria,
con la maggior porte dei soggetti, lavoriamo con il consenso motivazionale, ma il fatto che, nello specifico,
spesso il raggiungimento del target viene impedito rischiamo di mettere il cane in una condizione di
frustrazione e di stress. - per *uesto che non possiamo somministrare *uesta attivit evolutiva prima che gli
step che abbiamo elencato nel poragroto delle "ropedeuticit siano ben fissati. "er non subire la frustrazione
nel non poter raggiungere il target il ".,. deve essere fonte di proposte interessanti per il soggetto e sul
piatto della bilancia cognitiva deve pesare di pi9 rispetto al mondo estemo. 4on somministriamo *uesta
attivit evolutiva prima dei sei mesi di vita del cucciolo.
Attivit evolutiva n -; PRA 11
Sta$t-Line
O#iettivi: (al%a1 Auto(ont$olli1 (ent$i*eta"ione
P$e%e!!a:
Dno dei motivi principali per cui veniamo interpellati come educatori cinofili 0 per il fatto che il cane tira al
guinzaglio e rende difficile la gestione in ambiente esterno. .olti proprietari non riescono fisicamente a
trattenere un cane che tira e ne perdono il controllo, altri pi9 semplicemente non riescono per *uesto motivo
a godersi lo passeggiato che fanno con il loro amico o *uattro zampe. - chiaro che i motivi che portano il
cane a tirare sono molteplici e come educatori dobbiamo riuscire a scoprire lo maggior parte delle cause che
contribuiscono o creare linsorgere di *uesto fastidioso problema. il cane pu6 tirare al guinzaglio perch1
esce poche volte al giorno e lo associa a uno stato di attivazione emozionale troppo alto. Dn altro motivo
potrebbe risiedere nel carico di aspettative del cane sul posto dove ci stiamo recando, soprattutto se la strada
per raggiungerlo 0 sempre la stesso e il cane riconosce degli elementi di arredo urbano o di conformazione
dello spazio che gli suggeriscono che tra poco si arriver nel posto desiderato, dove spesso il cane viene
messo in libert. Dn ulteriore motivo potrebbe essere che il cane ha paura o 0 semplicemente intimorito
dallambiente in cui si trova o passeggiare e tira nella speranza di uscirne al pi9 presto. 4on ultimo,
potrebbe essere semplicemente, che il guinzaglio 0 troppo corto e il cane tira sempre nel tentativo di
raggiungere un odore che lo ha interessato. "rima di presentare lo 8tart/Line come esercizio specifico per
insegnare al cane o non tirare al guinzaglio abbiamo il dovere di verificare che le cause pi9 comuni siano
rimosse. il cane deve uscire in passeggiate di *ualit, *uindi non sempre nello stesso posto per *ualche ora e
pi9 volte nellarco dello giornata, deve essere condotto con pettorina adeguata e guinzaglio di almeno un
metro e mezzo, libero di annusare e sufficientemente socializzato da non temere i contesti dove abbiamo la
necessit di condurlo.
Co$$ette""a:
1. 8cegliamo un set adeguato come un prato recintato senza la presenza di partner sociali o forti stimoli
ceritrifugativi.
!. .ettiamo uno o due mar:er a terra come ad esempio dei coni o birilli che segnalino un punto di partenza.
%. vviciniamoci con il cane al guinzaglio sulla stessa linea dei mar:er e chiediamo al cane di sedersi.
'. Come nella centripetazione con stimolo cinetico e lo centripetazione propositiva lanciamo un oggetto o
una fonte alimentare a *ualche metro di distanza di fronte al cane.
(. Cicordiamoci prima di lanciare il target, di accorciare il guinzaglio in modo da non subire la strottonata
dal cane e rimaniamo fermi allaltezza della linea dei mar:er.
+. 4on appenail cane si gira a guardarci per chiedere il permesso di raggiungere il target, invitiamolo o
venire verso di noi.
>. Dna volta che ci raggiunge, lodiamolo e daondogli la direzione iniziamo ad indirizzarci insieme verso il
target.
A. 4on appena il cane ci cammina davanti mettendo in tensione il guinzaglio per raggiungere il target
fermiomoci e torniamo alla linea di partenza.
3. Lopzione migliore per tornore alla linea di partenza e *uella di camminare allindietro continuondo a
guordare il target e trascinandoci il cane dietro. Consigliamo Guttavia di leggere lo situazione specifica
secondo un parametro di odegudtezza.
17. Gorniamo indietro se il cane ci supera nella condotta e mette il gunzaglio in trazione.
ll. "roseguiamo se il cane non tira e ci tiene docchio. 4on pretendiamo una condotta adesiva come in
contesti performativi, ma semplicemente che cane e proprietario arrivino al target in maniera tran*uilla.
1!. =uando arriviamo o pochi centimetri dal target senza che il cane abbia tirato diamo lo: e consentiamo
al cane di raggiungerlo.
Pa$a%et$i 'i a'e)uate""a:
a$ &n *uesto esercizio 0 possibile riportare il cane verso la linea di partenza o mar:er anche non camminando
allindietro e trascinando il cane, bensF voltando le spalle e invitando il cane a seguirci. =uesta seconda
opzione potrebbe essere utilizzata soprattutto con i soggetti che hanno un basso livello di resilienza e che
nel tornare alla linea di partenza hanno bisogno di essere accompagnati e non trascinati.
b$ Grascinare il cane dietro di s1 nel tornare alla 8tart/Line, potrebbe portare il cane al rifiuto e o fare
resistenza passiva mettendosi a terra. 8e *uesto accade non dobbiamo entrare in conflitto con il cane ma
convincerlo in tutti i modi o seguirci di sua spontanea volont lodandolo molto .=uando si alza e si sblocca.
8e il cane insiste nel mettersi o terra non appena si sente troscinato allindietro sospendiamo lattivit
ollontonandoci dal set e torniamo o lavorare sui cambi di direzione.
c$ La struttura caratteriale di alcuni soggetti molto timidi e timorosi potrebbe essere poco adatta alla 8tort/
lihe in *uanto mette in una dimensione competitiva cane e proprietario.
d$ "rolungare lesercizio con soggetti caratterialmente chiusi potrebbe indurre un alto livello di stress e di
inibizione pi9 che di disciplinamento.
e$ 4on preoccupatevi se il cane ci impiega molto o capire lobbiettivo dellesercizio. 8e il cane proprio non
ci riesce, i motivi potrebbero essere due:
I 4on abbiamo lavorato sufficientemente sugli esercizi propeoeutici, il guinzaglio e la centripetazione con
stimolo cinetico<
8e il target che abbiamo scelto ha un valore troppo alto per il cane potremmo provare in *uesto coso a
diminuire il valore del target o sostituendolo di genere #usare un gioco al posto del cibo$ oppure diminuire il
valore delloggetto allinterno dello stesso genere #scegliere cibo memo appetitoso, un gioco meno gradito
dal cane$
O#iettivi evolutivi !*e(i,i(i: insegnare al cane ad andare al guinzaglio senza tirare. 8i tratta di unattivit
evolutiva che non lavora sulle cause che determinano la trazione ma sulloggetto guinzaglio e la condotta
nello specifico. in *uesto caso non ci interessa che il cane faccia una condotta da gara ma arrivi a
comprendere in autonomia che la strategia giusta per raggiungere un target non 0 solamemte la
comprensione ".,. in termini cognitivi ma anche e soprattutto in termini fattuali. il cane deve sapere che per
raggiungere un target Odevo camminare allineato al mio conduttore.
O#iettivi lati o !e(on'a$i: depotenziare lostinazione del come e metterlo nelle condizioni di collaborare
senza rifiutarsi rimanendo dentro il set di lavoro pur subendo un meccanismo di esposizione alla
frustrazione. La dinamica attraverso cui si svolge lattivit evolutiva 0 molto difficile da comprendere per il
come e prevede una gestione del guinzaglio abbastanza conflittuale. il
soggetto potrebbe *uindi chiudersi e pacificare mettendosi a terra o rinunciando al target. Ciuscire o meno
far accadere *uesto significa insegnare a stare in dialogo con noi anche nelle situazioni pi9 difficili e
problematiche.
P$o*e'euti(it:
Dna volta valutati tutti i problemi connessi ai parametri di adeguatezza rispetto al soggetto dobbiamo tenere
in considerazione che lattivit evolutiva della 8tart/Line deve tenere conto anche di una scala di
"ropedeuticit, che soprattutto sia andata a strutturare precedentememte una relazione basata sulla fiducia.
-sporre una relazione poco solida a *uesto esercizio 0 controproducente in *uanto introduce ulteriori
elementi conflittuali che non contribuiscono alla suo crescita. il cane deve in *ualche modo aver fatto anche
molte altre attivit connesse al guinzaglio, deve aver disciplinato la suo motivazione predatoria e rafforzato
il capitolo sui permessi.
l. )are lo direzione
!. Cambi di direzione l
%. Cambi di direzione !
'. "alestra con il corpo
(. Centripetazione con stimolo cinetico
+. Centripetazione propositiva
>. Sand
A. La ciotola
3. Bestione delle soglie ambientali
Et evolutiva 'i $i,e$i%ento:
La delicatezza e le accortezze da prendere nello svolgere correttamente unattivit evolutiva di *uesto tipo
senza che abbia ripercussioni negative sul soggetto ci deve imporre degli scrupoli anche di momento
evolutivo adeguato in cui somministrarlo. il cane non possiede le strutture di resistenza ad una situazione
stressogena primo dei sei sette mesi e *uindi non dobbiamo somministrare *uesta attivit evolutiva prima di
*uesta et.
Attivit evolutiva n 2< PRA 11
Anti(i*aloF /nel *$en'e$e l4ini"iativa0
O##iettivo: .e!tione 'elle ini"iative1 (on'otta al )uin"a)lio1 auto(ont$olli
P$e%e!!a:
=uesta attivit evolutiva 0 molto semplice pur essendo un tassello fondamentale per costruire una buona
condotta e un buon livello di accreditamento del cane nei nostri confronti nonch1 una relazione profonda
dove il ".,. 0 in grado di leggere anticipatamente le mosse ed i desideri del cane. 8oddisfare dei bisogni
prima che vengano frustrati o anticipare delle azioni prima che diventino problematiche, significa far
crescere la relazione. &l campo delle iniziative 0 uno dei terreni pi9 importanti su cui impostare leducazione
del cane. 4on essendo dotato di linguaggio i desideri del cane oltre che dalle posture e dallo sguardo sono
indicati principalmente dalle iniziative. La mente di un cane desidera un oggetto e organizza un
comportamento anche complesso finalizzato al suo raggiungimento .=uesto indirizzarsi verso un oggetto
significa prendere uniniziativa. "er come 0 strutturata la mente del cane, la maggior parte delle sue
iniziative avvengono in nostra assenza. =uando siamo assenti il cane tendenzialmente riposa in attesa di
vederci ritornare. La nostra presenza non solo motiva il cane a prendere liniziativa ma deve avere anche il
valore di limitare la messa in atto di iniziative salvaguardando larmonia e lunione della sistemica di
gruppo. Lasciare un cane prendere liniziativa ogni volta che vuole, mette il soggetto in condizione di
ricavarsi un ruolo di coordinatore, che pu6 comportare forti problemi di gestione. Le iniziative pi9
importanti che possono interessare un cane sono *uelle connesse alle risorse ludiche/alimentari, agli spazi e
allaffettivit. "er non dare al cane un ruolo di coordinatore e *uindi permettergli di assumere un rango
troppo elevato non possiamo permettergli di gestire a suo piacimento il cibo, di gestire i momenti di
interazione affettiva, momenti di gioco e controllo dello spazio.
Co$$ette""a:
1.8cegliamo un set adeguato come un prato recintato e privo di stimoli centrifugativi oltre *uelli che
andremo a predisporre appositamente
!. Camminando al guinzaglio con il nostro cane magari in un percorso abbastanza articolato che abbiamo
precedentemente disposto con birilli, ostacoli e *uanto altro gradiamo ."i9 ricco sar il percorso e maggiori
saranno le opportunit centrifugative del cane e le possibilit da parte sua di prendere liniziativa. 8arebbe
opportuno arricchire il precorso con ' tipi di target molto chiari:
M una ciotola con del cibo appetitoso<
M unaltra coppia pet partner:
. una persona che si rivolge al cane con tono giocoso ed invitante<
. un gioco gradito al cane
!. )ando la direzione al cane iniziamo il percorso, non appena vediamo che il cane sta per allontanarsi da
noi per annusare un odore o per indirizzarsi verso un particolare ostacolo o uno dei *uattro target,facciamo il
suono e premiamo il cane se ci guarda.
%. )al punto in cui ci troviamo tracciamo una linea immaginarla e da *ui iniziamo una 8tart/ Line per
arrivare al target versa cui il cane sta puntando. in sostanza consentiremo al cane di congiungersi con il
target da lui scelto ma solo nella modalit giusta, ovvero, arrivandoci senza tirare al guinzaglio e
coinvolgendo il il ".,. nell iniziativa.
'. Gutte le volte che il cane superer il conduttore, *uesto lo richiamer dal punto dove il cane ha iniziato a
mostrare interesse verso il target e lo riporter al punto di partenza, come indicato nellattivit evolutiva
della 8tart/Line. Le modalit con cui riportare il cane alla linea di partenza possono essere due: .
. Hare il suono che richiama lattenzione del cane e camminare allindietro fino alla linea di partenza anche
trascinandolo dietro.
. Hare il suono che richiami lattenzione del cane e voltare le spalle ed il corpo in direzione della linea
immaginaria di partenza, come nellattivit evolutiva dei cambi di direzione.
+. 8e il cane con il suono non si centripeta, dobbiamo sicuramente lavorare meglio su *uesto, ma anche
fermarci, accorciare il guinzaglio sollevare il moschettone perpendicolarmente al cane. il cane sentendosi
sollevato sul suo baricentro probabilmente ci guarder, lo premieremo e cambieremo direzione.
&n *uesta attivit evolutiva le opzioni possono essere due:
l. consentire al cane di congiungersi con il target scelto a patto che ci si arrivi in maniera collaborativa. il
cane non deve tendere il guinzaglio e non deve superare il ".,. nello spazio di avvicinamento al target<
!. non consentire al cane di congiungersi con il target andando nella direzione opposta<
Pa$a%et$i 'i a'e)uate""a:
a$ - importante precisare che *uesta modalit di congiungimento con il target prescelto dal cane non pu6
essere realizzato se il target e un altro cane. infatti la start/line si realizza percorrendo una linea retta dove
lobbiettivo 0 *uello di far si che il cane non tiri al guinzaglio e tenga conto del suo conduttore
nellavvicinamento al target. Come abbiamo vista nel lavoro sulle distanze e necessario invece approcciarsi
agli altri cani disegnando una curva e procedendo lentamente. =uando il target scelto dal cane e un suo
conspecifico e importante che l?avvicinamento avvenga disegnando una curva, centripetando il cane. La
8tart/Line che prevede per pi9 volte lavvicinamento e lallontanamento dal cane potrebbe innescare un
innalzamento di arousal da parte dei due cani, difficile de ricondurre ad un livello di normalit.
b$ Come gi spiegato nel paragrafo della correttezza realizzativa 0 necessario valutare se trascinare il cane
dietro a se mentre camminiamo allindietro oppure indurlo a tornare indietro seguendoci con un gestuale e
uan postura chiari.8e il cane 0 timido ed insicuro facciamolo tornare indietro senza trascinarlo, se il cane 0
irruente con un livello di arousal alto, riportiamolo indietro senza troppi scrupoli
c$nticipalo 0 unattivit evolutiva che cerca di calare nella vita *uotidiana tramite un set realistico sia le
attivit connesse alla centripetazione con stimolo cinetico che la start/line.
O#iettivi evolutivi !*e(i,i(i:
rricchire nel cane il ventaglio delle attivit su cui esercitare i propri autocontrolli. Dn allestimento di set
come *uello di anticipalo offre alla coppia *uellelemento di imprevedibilit che 0 *uello che mette
maggiormente in difficolt la coppia. - possibile infatti che il cane sia molto calmo nellesercizio della start
line ma calato in un set simile al mondo reale entri in difficolt, il cane infatti 0 molto bravo a crearsi degli
script comportamentali e *uando intuisce di lavorare allinterno di un set controllato ma maggiori
autocontrolli.
O##iettivi lati o !e(on'a$i:imparare a leggere le posture anche pi9 impercettibili del corpo del proprio
cane e cercare di scegliere il tempo giusto per anticiparlo, nel prendere uniniziativa non concordata.
nticipare centripetando lattenzione prima che il cane metta in atto liniziativa che permette di evitare dei
momenti di conflittualit con il cane ed entrare con lui su un piano di intesa sempre pi9 profonda.
P$o*e'euti(it:
5iste le analogie con le attivit evolutive '> 'A '3 le propedeuticit sono le stesse ma maggiore deve essere
lesperienza condivisa dal binomio allinterno del mondo. - pur vero che un ".,. si trova *uasi subito per
problemi gestionali ad affrontare situazioni in ambiente esterno dove deve anticipare il proprio cane nel
prendere uniniziativa. .a parlando di unattivit evolutiva controllata dobbiamo assicurarci prima di aver
consolidato delle rappresentazioni utili per affrontare la situazione.
l. Cambi di direzione 1 e !
!. Centripetazione con stimolo cinetico
%. Centripetazione propositiva
'. il no gratificato
(. 8tart/Line
+. Band
>. Le gestione delle soglie
A. La ciolola
Et evolutiva 'i $i,e$i%ento:
&n rispetto delle propedeuticit e del consolidamento delle stesse non 0 possibile strutturare *uesta attivit
evolutiva prima dei seiEsette mesi di vita del cane. Ci6 non vuol dire che fino a *uesto momento il ".,. non
debba gestire in nessun modo lelemento delle iniziative del cane. 8e iniziassimo a partire da *uesta attivit
evolutiva a farlo ci troveremmo profondamente in difficolt e difficilmente riusciremmo a portare a casa il
successo.
Attivit evolutiva n 21 PRA 11
L4ela!ti(o
O##iettivi:
(ent$i*eta"ione in %ovi%enlo in a%#iente e!te$no1 ullinea%ento 'i #a!e
P$e%e!!a :
Lelastico 0 unattivit evolutiva che possiamo considerare un pezzo molto importante di una situazione
complessa da gestire per il ".,., il cane in stato di libert. =ui dobbiamo mettere in pratica ci6 che abbiamo
imparato nella centripetazione in movimento e verificare se siamo entrati effettivamente nei pensieri del
cane. Dn cane *uando segue una traccia olfattiva o *uando 0 attratto da *ualcosa che si muove, difficilmente
riesce a distogliere la sua attenzione, per catalizzarla su di noi. )obbiamo tuttavia essere in grado di
costruire una domanda nella mente del cane.;non sono arrivato in *uesto posto da solo, dov0 il mio
compagnoEaQ;. *uesta domanda porter il cane a distogliere lattenzione da ci6 che sta facendo per rivolgere
lo sguardo al ".,. e correre verso di lui se *uesto si 0 allontanato. 8olo se siamo sicuri che il nostro cane ci
tiene presente nella sua mente, risuciremo a fidarci di lui e lasciarlo in libert dove ne abbiamo la
possibilit.Lo sfondo relazionale di *uesta attivit evolutiva 0 la fiducia, elemento importantissimo per far si
che effettivamente ci sia una relazione allinterno della coppia. &l binomio fin *uando non si misura sul cane
libero dal guinzaglio, non potr mai conoscere i propri limiti e non potr mai godere reciprocamente della
relazione, frutto dellallineamento di base.
Co$$ette""a:
1. 8cegliamo un set adeguato come un prato aperto ed iniziamo ad esplorare il luogo insieme al nostro cane.
!. )opo *ualche minuto, *uando il cane ha unarousal intermedio 0 non 0 centrifugato, possiamo lasciare il
guinzaglio a terra.
%. .entre passeggiamo, se il cane si allontana progressivamente da noi, andiamo nelal direzione opposta e
*uando siamo a *ualche metro da lui richiamiamolo battendo le mani e accelerando il passo.
'. =uando il cane arriva allegro verso di noi, premiamolo abbondantemente.
(. spettiamo *ualche istante e riprendiamo a camminare con calma
+. spettiamo di nuovo un momenti di distrazione del cane e allontaniamoci da lui, ripetiamo il richiamo e
premiamolo se arriva.
>. )opo aver ripetuto *uesti passaggi pi9 volte proviamo ad allontanarci dal cane senza richiamarlo e
aspettiamo che si accorga che ci siamo allontanati da lui.
A. "remiamolo moltissimo se arriva vicino o noi correndo e scodinzolondo.
3. =uando lo riteniamo opportuno, dopo aver effettuato 'E( elastici, riprendiamo il guinzaglio in mano e
premiamo il cane dando poi il segnale
di "finito".
Pa$a%et$i 'i a'e)uate""a:
a$ =uesto esercizio deve essere affrontato solo *uando siamo sicuri di aver lavorato molto bene sugli
esercizi di focalizzazione e mediazione. 8olo *uando abbiamo verificato il livello di centripetazione del
cane anche in presenza di stimoli centrifugativi e in ambiente esterno.
b$ =uesto esercizio lavora in *ualche modo facendo anche leva sullansia del cane che ad un certo punto si
gira e solleva la testa in cerca del ".,. che era vicino o lui solo un momento primo. Lansia che sale porta il
cane a correre verso la persona allegro e felice della prospettiva del ricongiungimento.
c$ "er *uesto motivo con cani insicuri e particolarmente ansiosi anche in altre circostanze, focciamo il
richiamo al cane battendo le mani o chiamandolo per nome dopo aver compiuto solo (E+m allontanandoci da
lui.
d$ 8e il soggetto invece 0 un molosso molto sicuro di s1, possiamo insistere sullansia e allontanarci dal cane
anche di uno distanza ragguardevole.
O#iettivi evolutivi !*e(i,i(i: insegnare al cane a tenerci sempre docchio anche *uando si trova libero dal
guinzaglio. causa di *uesta mancanza di abitudine da parte del cane il ".,. non si espone al pericolo di
lasciore libero il cane con la possibilit che scappi o che non si faccio rimettere poi al guinzaglio. =uesto
mina alla base non solo lo possibilit integrativa del cane allinterno del contesto umano ma limita
fortemente lespressione di motivazioni basilari per il cane, come *uella perlustrativa, esplorativa,
predotoria.
O#iettivi lati o !e(on'a$i: riuscire o farsi un *uadro della relazione che esiste tra il ".,. e cane. )a
*uesto tipo di attivit riusciamo inoltre a leggere il profilo del cane, verificare lo spazio entro cui il
soggetto entro in ansio, *uindi *uale 0 il suo grado di sicurezzo in ambiente esterno. &n realt vedere un cane
al guinzaglio che tira e si lascia attirare da odori e rumori diversi, non 0 necessariomente indicativo di un
cane che una volta messo in stato di libert prende grosse distanze dal ".,. - possibile che lo stesso prenda
solo pochi metri di distanza dal ".,. *uando si trova sciolto e occorci velocemente lo spazio *uando vede la
persona allontanarsi.
P$o*e'euti(it:
&n*uesta attivit evolutiva si mette in pratica *uello che 0 uno degli elementi comunicotivi pi9 importanti
della relazione uomo/cane, la gestione dello spazio, delle distanze e luso consapevole delle prossemiche.
Gecnicamente *uesta attivit evolutiva non necessita di troppe propedeutiche ma mette alla prova in un set
meno protetto *uellattivit di base che 0 la centripetazione in movimento. Lelemento di arricchimento
sostanziale 0 dun*ue la fiducia che non 0 possibile far scaturire da una semplice attivit evolutiva come
*uella della palestra con il corpo. "er far si che si insinui nel binomio fiducia, 0 necessario che sia trascorso
del Gempo condiviso e che il ".,. abbia potuto farsi uno schema mentale delle situozioni dove 0 possibile
nettere il proprio cane in libert o lasciarlo legato.
l. Centripetazione in movimento
!. ggancioEsgancio
%. "alestra con il corpo
'. Cambi di direzione 1 e !
(. Centripetazione con stimolo cinetico
+. Centripetazione propositiva.
Et evolutiva 'i $i,e$i%ento:
- chiaro che non possiamo pretendere che i cane appena odottato sia in grado di seguirci senza guinzaglio e
non perderci di vista *uando ci allontaniamo. =uesta struttura mentale del cane va costruita lentamente ma a
partire da *uando il cane 0 mollo piccolo dobbiamo abituarlo od accorciare le distanze da noi *uando ci
vede allontanare. )obbiamo metterci sul piatto di una bilancia e nettere il soggetto di fronte una scelta: o
segui me oppure rimani da solo con i tuoi interessi mentre io me ne vado. .ettere il cane nella necessit
tulle le volle di scegliere pone il ".,. sul piatto della bilancia pi9 pesante incrementandone laccreditamento.
=uindi 0 necessorio sottoporre a *uesta attivit evolutiva il cucciolo o partire dai tre mesi di vita in modo
che si trutturi nel soggetto una modalit chiara di come ci si muove *uando si 0 liberi dal vincolo del
guinzaglio.
Attivit evolutiva n 2& PRA 11
S)an(ia$e il )uin"a)lio: 'ove1 (o%e1 8uan'o
O##iettivi: arausal intermedio, realizzazione di mappe mentali, centripetazione
P$e%e!!a:
Come abbiamo premesso in tutte le attiivit dove si prevede la gestione del guiazaglio, la maggior parte
delle persone che chiama un educatore cinofilo lo chiama perch1 non riesce e gestire il cane in ambiente
esterno. & ".,. si arrangiano a resistere di contenere il cane generalmente fino al punto in cui possono
metterlo in libert. - stata talmente tanta la fatica di arrivare fin li che i ".,. non fanno caso al fatto che al
momento dello sgancio il cane si trova su un livello di arousal alto e con il guinzaglio che tende,
limportante 0 sciogliere una furia che se ancora contenuta rischia di farli rovinare a terra. La pratica di
liberare il cane *uando sta mettendo il guinzaglio in trazione 0 assolutamente deleteria da un pisto di vista
educativo. &l soggetto si abitua a con*uistare la libert tirando il pi9 possibile e si proietta nello spazio di
libera azione con un assetto emozionale errato. &nvece il cane deve essere sciolto come abbiamo visto
nellattivit evolutina n21' #aggancioEsgancio$, solo dopo aver raggiunto uno stato di calma. =uesto gli
fornisce unidea di collaborazione ed intesa con il ".,. e lo aiuta a inserirsi nei contesti in modo migliore.
Co$$ette""a:
1. 8cegliemo un set adeguato, recintano, spazioso, tran*uillo e nuovo per il cane.
!. Genendolo al guinzaglio consentiamogli di perlustrare lambiente circostante in ogni sia singola porzione
di spazio, iniziando a lavorare al contempo sul posizionamento dellarousal su valori intermedi.
%. &l cane deve riuscire a crearsi una mappa mentale dello spazio chiara.
'. "otremmo stare certi che il cane si indirizzer nellunico l uogo che non abbiamo perlustrato insieme a lui
una volta che verr messo in libert.
(. "rima di sganciare il guinzaglio facciamo *ualche esercizio di centripetazione #attenzione, attesa, seduto$
passando lentamente da una fase di centripetazione statica ad una fase di centripetazione dinamica #con
guinzaglio al traino$
+. =uando il cane si riferir con lo sguardo al proprietario e il guinzaglio sar lasco, sganciamo il secondo
moschettone, per valutare la reazione del cane.
>. 8e una volta prodotto il suono di sgancio il cane si rivolge al proprietario, premiamolo.
A. 8e invece il cane tenter di partire, si ripeteranno i passaggi di perlustrazione e abbassamento dellarousal
e si scancer solo *uando si avr lattenzione del cane.
3. Laciamo il guinzaglio lungo al traino per motivi di sicurezza e facciamo *ualche elastico.
17. =uando il cane ci segue e ci da attenzione nonostante teoricamente si possa allontanare, premiamolo
sganciando anche il primo moschettone.
l l. *uesto punto il cane si trova in libert e dopo *ualche minuto aiutandoci con le attivit evolutive della
"centripetazione in movimento" e della fiducia costruita nellgganciaE8gancia possiamo pensare di
rimettere il cane al guinzaglio dandogli il segnale di "finito".
Pa$a%et$i 'i a'e)uate""a:
a$ Gutti i cani, nessuno escluso, necessitano di essere messi in stata di libert e di godere per aualche ora
della giornata di muoversi senza alcun vincolo contenitivo came il guinzaglio. =uesta 0 la candiziane
necessaria per un loro corretto sviluppo e per il rispetto del loro svlluppo psico/fisico. Guttavia a fronte di
*uesta esigenza non dobbiamo mettere a rischio la relazione e lincolumit del cane. =uesto la facciamo non
solo scegliendo un set spazioso ma recintato ma anche leggendo prima il livello di relaziane ed intesa che ci
pu6 essere nella cappia.
b$ =uesta esercizio non 0 adeguato per soggetti che sono soliti scappare e stare lontani dal ".,. per periodi
di tempo piuttosto lunghi. con *uesti soggetti 0 bene partire nella realizzazione dellattivit con una lunghina
che garantisca al cane la libert di muoversi ma sempre in sicurezza.
O#iettivi evolutivi !*e(i,i(i: insegnare al cane che prima di essere messo in libert sono necessari una serie
di passaggi, primo fra i *uali costruirsi, in callaboraziane con il ".,., una mappa mentale dello spazio nel
*uale verr messo in libert. =uesta attivit di perlustraziane preliminare e *uella che ci consente di
abbassare il livello di attivazione emazionale del cane e gestirla senza problemi anche *uando si trova in
stato di liberta.
,biettivi lati o secondari: dare uniniezione di fducia alla coppia. 8e, infatti, la relazione vive perennemente
sotta il controlla non 0 possibile che nasca un clima di fiducia che consente di portare il binomio verso
lallineamento. 4on esiste relazione se il ".,. non ha il caraggio di lasciare il praprio cane in uno stato di
libert in ambiente sicura e protetta. Dna se*uenza di precauzioni e camportamenti da prendere per arrivare
a sganciare il guinzaglio pu6 aiutare la persona a campiere *uesto passo.
P$o*e'euti(it:
Dna propedeutica importante per arrivare a realizzare lattivit dello sgancio del guinzaglio non 0 castituita
solamente dalle attivit evalutive connesse alla gestione del guinzaglio e alla centripetazione ma soprattutto
la respansabilit e la consapevolezza di capire come ".,. che il cane ha come bisagno imprescindibile *uella
di correre libero da costrizioni e relazianarsi con simili ed estranei di ogni tipo. La propedeutica pi9
importante e dun*ue *uesta consapevolezza da parte del ".,. che deve riuscire a vincere *ualsiasi tipo di
ansia e paura connesse al fatto che il cane si allontana da noi e non torna.
l. ggancioE8gancio
!. Centipetazione in movimenti
%. )oggN Zen
'. Lelastico
(. Cicalco e guida
Et evolutiva 'i $i,e$i%ento:
"er far si che la relaziene diventi presto matura 0 necesserio che il cane faccia esperienze di essere messo in
libert molto presto o partire da luoghi sicuri e protetti fino ad errivare a *uelli meno sicuri dove nellarco
delle vita il cane si trover in compagnia del ".,. 8eppure aiutati da attivit evolutive specificeh la messa in
libert del cane si realizze in maniera pi9 corretta non 0 possibile aspettare proppi mesi prima di proporla al
cane. - necessarioe selezionando le aree sicure e che mettene il ".,. a suo agio, sgencaere il cane a partire
dai due mesi e mezzo.
Attivit evolutiva n 2+ PRA 11
ll $i(3ia%o
O#iettivi: (ent$i*eta"ione1 valo$i""a"ione 'el $i(3ia%o1 a(($e'ita%ento
P$e%e!!a:
=uesto esercizio pu6 essere utile con cani molto centrifugati per andare ed aumentare il desiderio ed il
piacere del ricongiungimento con il proprietario e per marcare il richiamo con unemozione positiva. Come
abbiamo gi detto in altre occasioni per richiamare il cane verso di se *uando si trova a distanza dobbiamo
utilizzare due elementi base. Dna prossemica di allontanamento dal cane, accompagnata da una cinetica
dinamica che incuriosisce il cane e un segnale verbale che non cada nel pericolo dellalone semantico o
della polisemia. in sostanza non dobbiamo solo allontanarci corricchiando ma anche utilizzare un richiamo
verbale o un fischio che sie sempre lo stesso. in *uesta attivit evolutiva 0 necessario anche molta calma e
pazienza de parte del ".,. infatti, nonostante le tante accortezze che indicheremo 0 possibile che il soggetto
giovane o che appartiene ed una razza particolare come lhus:N o il cane de caccia non torni dopo il primo
richiamo e si intrettenga a fare altro. .olti ".,. se non sono informati correttamente una volta che riescono
a prendere il cane lo sgridano fino a picchiarlo per sfogare la frustrazione di non essere ubbidite e la paura di
perdere il cane. - assolutamente importante, invece, che il cane venga sempre accolto positivamente al
richiamo anche *uando si 0 dilungato molto prima di chiuderlo. &l rintuale al momento del ricongiungimento
deve essere sempre positivo.
Co$$ette""a:
a$iante 1: (on il ,u))i-,u))i
l$ 8cegliamo un set adeguato, un luogo tran*uillo e abbastanza grande.
!$ Hacciamoci aiutare da un figurante che terr il cane al guinzaglio.
%$ Chiediamo al ".,. di fare un suono che richiami lattenzione del cane.
'$ =uando *uesti ce la dar, lo premieremo.
($ con il cane tenuto al guinzaglio del figurante, che pu6 essere anche leducatore, Chiediamo al ".,. di
allontanarsi dal cane di 1(/!7 metri, accelerando il passo nel primo tratto, fino ad arrivare o correre.
+$ Biunto a met del percorso di allontanamento chiediamo al ".,. di chiamare il cane con un tono di voce
allegra e senza particolari ansie.
>$ *uesto punto il figurante o leducatore lasceranno andare il guinzaglio liberando il cane che correr per
raggiungere il ".,.
A$ =uando sar ad un paio di metri da lui, chiediamo alla persona di abbassarsi sulle ginocchia e mostrare
chiaramente il fianco al cane. "ossiamo arrivare o chiedere di abbassarsi e voltare la schiena al cane,
soprattutto se *uesto 0 solito chiudere il corso del richiamo *ualche metro oltre il ".,.
3$ =uando il cane avr raggiunto il ".,. e sar vicino a lui, andr lodato e proposto *ualcosa di piacevole
#cibo, gioco, carezze$.
17$ - importante non afferrare mai il cane allarrivo o tanto meno accoglierlo con le braccia aperte.
a$iante &: con il cane trattenuto dalleducatore
l. 8cegliamo un set adeguato, o un prato recintato ma molto grande o unarea verde con recinzione naturale.
8arebbe preferibile un luogo che risponda o *ueste caratteristiche e che il cane conosca poco o affatto.
!. Con il cane in libert intento ad esplorare, aspettiamo che si rilassi e si distragga. *uesto punto andiamo
verso il cane, tratteniamolo per la pettorina ed invitiamo il proprietario od allontanarsi senza avvertire il
cane. il ".,. dovr6 andare a nascondersi magari dietro un cespuglio o un separet.
%. dal nascondiglio, il proprietario richiama il cane una sola volta, in maniero chiara e con una voce allegra
priva di ansie, solo dopo che il cane ha dato limpressione di cercare con lo sguardo il proprio compagno.
'. spettiamo che il cane si attivi e si indirizzi con la postura del corpo verso il suono di richiamo.
spettiamo *ualche attimo e facciamo ripetere il richiamo dal ".,.
(. =uando il cane inizier o tirare per raggiungere il ".,. o a mugolore, lasciamolo.
+. *uel punto si inviter il proprietario o richiamare nuovamente il cane che si metter in movimento
avvalendosi di olfatto e vista per raggiungere il ".,. che lo chiamava.
>. 8enza far aumentare eccessivamente il disagio del cane, facciamo apparire il proprietario che,
abbassandosi per accogliere il cane, opera un richiamo di chiusura.
A. ppena i due si ricongiungono ci dovranno essere manipolazione e gioco mirato a centripetare il cane e o
suscitare emozioni positive.
3. il momento del ricongiungimento deve durare relativamente poco #%7 secondi$, seguito da un nuovo
distacco per arrivare poi al richiamo di chiusura.
17. =uando il cane arriva, ci dovr essere risonanza emotiva, postura accogliente, braccia vicine al corpo,
senza cercare di "catturare" il cane. Cinforzi potranno essere il tono gioioso, il gioco sociale, lo proposta di
attivit collaborative, cibo, ac*ua ,...
*a$a%et$i 'i a'e)uate""a:
I La variante 1 0 adeguata per *uei soggetti che non hanno grossi problemi di centrifugazione in ambiente
esterno e che rispondono gi abbastanza bene al richiamo.
=uesta variante dellattivit evolutiva del richiamo serve gestione del guinzaglio solamente per creare nel
cane una rappresentazione chiara del richiamo e una marcatura emozionale positiva del ricongiungimento
con il ".,.
I La variante ! 0 adeguata soprattutto per soggetti molto centrifugati che tendono a dimendicarsi del ".,.
una volta che vengono messi in libert ed ignorano i richiami del ".,.
O#iettivo di *uesta variante 0 suscitare uno stato di ansia nel soggetto che mentre si sta facendo i fatti suoi
non si accorge che il ".,. e sparito. Dna volta che il cane viene trattenuto dalleducatore, il cane dovrebbe
accorgersi dellassenza del suo compagno ed iniziarlo a cercare con lo sguardo. 8olo *uando il soggetto
inizia o preoccuparsi consentiamo al ".,. il richiamo.
1. a0 =uesta di attivit evolutiva 0 adeguata per tutti *uei soggetti che sono molto centrifugati e sono
molto sicuri in se stessi. Lidea di trattenere il cane per lo pettorina e farlo entrare in ansia *uando
vede il ".,. allontanarsi di buona lena, 0 funzionale ad aumentare la sensazione del distacco da
colmare e non rendere il soggetto cosF sicuro del fatto che se si intrattiene troppo a lungo, per i fatti
suoi, il ".,. 0 sempre li ad aspettarlo.
#0 8consigliabile con soggetti eccessivamente centripetati che rischierebbero di vivere un distacco da panico
causando problemi, magari gi esistenti, nel distacco.
O#iettivi evolutivi !*e(i,i(i: creare nel cane una rappresentazione chiara e marcata positivamente del
richiamo e del ricongiungimento con il ".,. vere un cane in grado di allontanarsi in autonomia ma che
*uando richiamato, torna verso di noi allegro e gioioso significa che siamo gettando le basi di un buon
allineamento e di una corretta gestione del cane.
O#iettivi lati e !e(on'a$i: fornire al ".,. lo dimostrazione che il cane non scappo e nonostante a volte si
trovi lontano il suo desiderio 0 sempre *uello di colmare lo distanza che si 0 venuta o creare. partire da
*uesta attivit evolutiva pu6 scaturire una fiducia che prima non era conosciuta, di mostrare praticamente il
livello di affiliazione del cane nei confronti del ".,.
P$o*e'euti(it:
nche *uesta coma altre potrebbe essere definita come unattivit evolutiva di base che non necessita di
particolari propedeuticit. Lesigenza di costruire un richiamo e un ricongiungimento marcato positivamente
0 la condizione necessaria perch1 si sviluppi una relazione basata sulla fiducia. Le propedeutiche importanti
sono *uelle connesse con la gestione del guinzaglio, la costruzione di una struttura di accreditamento del
".,. e la gestione intelligente. ,vvero comunicativa dello prossemica rispetto al cane.
l. centripetazione in movimento
!. attivit ludiche di base
%.Cambi di direzione 1 e !
'. Cichiamo a stella
(. Lelastico
Et evolutiva 'i $i,e$i%ento:
=uesta attivit evolutiva lavora sullansia e nel creare nel soggetto la percezione di un vuoto, di una
mancanza da colmare attraverso il ricongiungimento con il ".,.. =uesto come abbiamo detto essere
inadeguato con alcuni soggetti molto insicuri 0 necessario proporlo in maniera moderata con soggetti molto
giovani. )obbiamo tenere conto che fino ai *uattro mesi il cane mette in atto il suo processo di
attaccamento dove la gestione del distacco deve avvenire in maniera lenta e graduale. &mmergere il
cucciolone in una situazione del genere potrebbe essere controproducente. &nseriremo, dun*ue, *uesta
attivit evolutiva alla fine del periodo del distacco intorno al *uinto mese di vita del cucciolo.
Attivit evolutiva n 2- PRA 11
Il $i(3ia%o 'al $e!ta

O#iettivi: Do(ilit1 %a$(atu$a e%o"ionale *o!itiva 'el $i(on)iun)i%ento
P$e%e!!a:
Come abbiamovisto 0 possibile impostare e rafforzare il richiamo oattraverso diverse varianti delle attivit
evolutive. =uesto ci consente di lavorare in maniero molto varia, senza annoiare il cane. 4ella gestione,
soprartutto in citt, non possiamo permetterci che il cane non abbia uno rappresentazione chiara del
richiamo e non desideri ricongiungersi con il ".,..Ciuscire a costruire delle sessioni di lavoro con il cane
anche al di fuori della gestione reale *uotidiana 0 molto importante per allenare il cane a rispondere al
richiamo in maniera veloce e allegramente. 4on sempre dun*ue il ".,. avr lo possibilit di essere
coadiuvato da una persona o direttamente da un educatore. - necessario allora che vengano concessi alla
persona che gestisce il cane degli strumenti pratici che consentano di lavorare sul richiamo in forma
efficace. Biunti a *uesto punto del percorso educativo, il cane dovrebbe gi aver riconosciuto dei set di
lavoro o appreso degli script nelle attivit ludiche. 4e consegue che il cane sar pronto per altrontare in
forma ludica un richiamo a partire dalla posizione del resta.
Co$$ette""a:
l. 8cegliamo un set adeguato, anche uno spazio abbastanza grande allinterno dellambiente domestico. -
possibile realizzare *uesta attivit evolutiva anceh in ambiente esterno.
!. Chiediamo al cane di sedersi e di tenere il "Cesta".
%. llontaniamoci rimanendo in vista del cane. la distanzo sar variabile.
'. Hermiamoci a distanza ed aspettiamo un tempo che vorier nelle diverse ripetizioni dellattivit.
(. Cichiamiamo il cane: "nome del cane" o "vieni".
+. in alcuni cosF potr essere utile indurre il cane a venire versa di noi allontanandoci ulteriarmente di
*ualche metro ed anche abbassondoci *uando il cane si trova in corsa a 'E( metri di distanza.
>. =uando il cane arriva accogliamolo festosamente. magari anche con del cibo.
Pa$a%et$i 'i a'e)uate""a:
a$ con cani con difficolt nel distaJJo il richiamo dal resta potrebbe essere controindicato.
b$ =uesta attivit evolutiva potr essere introdotta solo dopoc ha il Oresta; sar stato pienamente appreso dal
cane.
c$ 8ar consigliabile richiamare dal Oresta; il cane anzich1 tornare verso di lui in un aproporzione ridotta,
per esempio 1:17, per non ingenerare confusioni o Oindebolire; il resta.
O##iettivi evolutivi !*e(i,i(i:
Ciuscire ad impostare durante larco della giornata delle sessioni di lavoro sul richiamo anceh *uando non
siamo coadiuvati dallaiuto di nessuno. =uesto aumenta il valore del richiamo,dandogli il cane una
marcatura emozionale molto positiva.4e risulter una docilit accentuata del cane che sar disposto a
seguire il richiamo del ".,. con velocit e allegria.
O##ietti lati o !e(on'a$i:
Cafforzare gli autocontrolli del cane e la sua flessibilit cognitiva nellesecuzione dei segnali di
controllo.Bli autocontrolli in *ualche modo sono rinforzati dallesercizioi del resta, la flessibilit cognitiva 0
richiesta al cane perch1 invece che attendere il ritorno del ".,: il cane deve muoversi dalla posizione di
attesa dopo il richiamo del ".,: &l cane apprender/ che a volte dopo il resta il ".,. torna verso di lui a volte
viene richiamato ad istanza.
P$o*e'euti(it:
&l lavoro sul richiamo e un generale sulla marcatura emozionale positiva da parte del soggetti, del
ricongiungimento con il ".,., deve essere iniziato si nda subito, come abbiamo pi volte detto nei divertsi
paragrafi precedenti. - infatti troppo importante che ilc ane ci dia scolto a seguito del richiamo in modo da
favorire una sua corretta gestione nellambiente urbano senza generare nel ".,. difficolt o nervosismi. &n
propostio abbiamo gi detto che uno dei motivi per cui i cani non vengono liberati dal guinzaglio 0 perch1
non ascoltano il richiamo di chiusura. &n *uesto caso tuttavia prima di affrontare lattivit/ evolutiva del
richiamo dal resta 0 necessario aver considerato prima il comando gestonale.
1$ centripetazione in movimenti
!$ seduto e terra
%$ la socializzazione a stella
'$ il richiamo
Et evolutiva 'i $i,e$i%ento:
prima affrontiamo il capitolo richiamo nelle sue diverse varianti ed opzioni meglio 0. in *uesto caso al
contrario del richiamo dove si punta a generare un leggero stato di ansia nel soggetto, *ui lavoriamo invece
sullattesa e laspettativa del soggetto. &l cane cucciolo infatti non dovrebbe provare ansia perch1 potrebbe
non essere in grado di gestirla .*uindi una volta rispettata la porpedeuticit e il consolidamento dei segnali di
controllo, possiamo tran*uillamente somministrare *uesta attivit evolutiva. 8e il resta 0 possibile
insegnarlo a partire dallet dei ' mesi, il richiamo dal resta 0 possibile inserirlo a cin*ue, *uando nel
soggetto c0 la possibilit di avere tutto ben chiaro. &niziare prima potrebbe essere anche possibile ma
potrebbe mettere in confuzione il soggetto che dal Oresta; non sa attendere il ritpordno del ".,. o se
accorciare con un richiamo. &l rischio 0 che depotenziamo il valore del segnale gestionale.
Attivit evolutiva n 22 PRA 11
Ri(3ia%o in li#e$t

O#iettivi: 'o(ilit1 inte!a1 ,i'u(ia1 allinea%ento.
P$e%e!!a:
=uesta ottivit evolutiva ripercorre le varie fasi della gestione in libert del cane. 8i parla *ui di una
situazione diversa da *uella del recinto o dellareo di sgambamento. La gestione in libert andr affrontata
in un percorso educativo al momento adeguato e senza affrettare i tempi. Leducatore dovr vedere delle
capacit da parte del binomio di affrontare passeggiate in libert un obiettivo importante anche in relazione
al bisogni e al benessere del cane. 8iamo giunti o *uesto punto avendo ben chiari tutti i passaggi e gli
strumenti di cui un cane e un ".,. hanno bisogno per offrontare una gestione in libert priva di difficolt e
tensioni allinterno della coppia. &nnanzi tutto il ".,. deve avere ben chiaro lo funzione della strutturazione
della mappa mentale dello spazio che il cane realizza attraverso la motivazione perlustrativa. =uesta
esigenza il cane la metter in atto a prescindere dalla nostro collaborazione, compito di una buona gestione 0
for si che il cane non realizzi in completo autonomia ma affiancato al suo conduttore. Dn altro caposaldo
importante verificato fino o *uesto punto 1, non solo la gestione di una prossemico e una cinetica adeguate
per richiamare il cane, ma anche lo marcatura emozionale positiva del ricongiungimento del cane al ".,.
Co$$ette""a:
l. 8cegliamo un set adeguato, che dovr essere sicuro, spazioso, tran*uillo e nuovo per il cane.
!. "ermettiamo al cane, tenuto al guinzaglio, di perlustrare lambiente, iniziando o lavorare al contempo
sullabbassamento del livello di attivazione emozionale.
%. )opo aver consentito al cane lorganizzazione di una mappa mentale dello spazio e dopo aver ottenuto
lattenzione, con il guinzaglio a terra, al traino, lovoreremo sulla centripetazione dinamica #vedi attivit
evolutiva n2 (7: lelastico$.
'. 8ganciamo il guinzaglio come visto #attivit evolutiva n2(l: "sganciare il guinzaglio< come, dove e
*uando"$.
(. "ortiamoci in una zona relativamente fre*uentata ma molto ampia, dove preferibilmente dovrebbe esserci
una recinzione naturale, come unaiuola, una fila di alberi o uno pista ciclabile.
+. iniziamo con un richiamo direzionale e dopo dueEtre ripetizioni, rioggonciamo il cane e passeggiamo per
abbassare larousol. Con richiamo direzionale, intendiamo lo spostamento a distanza del cane in linea con
gli spostamenti del ".,. 8e il ".,. si indirizzer6 a destra, il cane pur rimanendo a distanza dovr fare lo
stesso.
>. 8ganciamo nuovamente il cane con le modalit viste prima, e lavoriamo ora sul richiamo di chiusura.
A. 4el richiamo di chiusura enfatizziamo il gestuale ed accresciamo ampiezza e velocit di movimento.
3. "rendiamo la direzione opposta rispetto a *uella del cane. aumentiamo lo velocit con cui ci
allontaniamo, in funzione della velocit di ritorno del cane.
17. fatto *uesto, spostiamoci in una nuovo zona , e permettiamo al cane di esplorore e di allargare la propria
zona perlustrativa.
11. 8ar necessario spiegare i tempi di intervento da parte del proprietario #che non dovr richiamare
continuamente il cane$. sottolineare gli errori pi9 comuni, ed analizzare insieme, facendone una previsione. i
comportamenti da parte del cane.
1!. Hacciamo lXultimo richiamo per il rientro del cane #vedi attivit evolutiva n2 (!$. aggonciamo il
guinzaglio e lavoriamo per abbassare larousal.
1%. leducatore concluder con lanalisi delle eventuali problematiche e la valutazione dei punti di forza.
Pa$e%et$i 'i a'e)uate""a:
a$ =uesto esercizio 0 adeguato per tutti i soggetti e deve essere uno dei caposaldi educativi di un percorso
educativo. - infatti inconcepibile che un cane non venga messo in libert perch0 fa difficolt a tornare o si
allontana troppo dal ".,. La gestione in libert come ricordato nello premessa 0 la condizione necessario
per il rispetto dei bisogni psicologici dellanimale.
b$ Hacciamo porticolare attenzione allo svolgimento corretto del punto % dellattivit evolutiva specifica.
ovvero, la realizzazione dellelastico. .olti cani non rispondono al richiamo in *uanto sanno che
corrisponde al momento in cui verra messo al guinzaglio. 4ella gestione in libert il cane deve avere lo
fiducia di avvicinarsi al ".,. e avere dei momenti di contatto dove ilguinzaglio non esce fuori dalle tasche
della persona. 4ella gestione in libert ci devono necessariamente essere dei momenti in cui il cane gode
della vicinanzo del ".,. non solo per motivi gestionali ma anche affettivi e affilliativi.
Attivit evolutiva !*e(i,i(a:
aumentare la docilit da cane la sua capacit di rispondere ai segnali gestionali del ".,. )are una marcatura
emozionale positiva e non carica di ansie al momento della messa e gestione in libert del cane. il
raggiungimento di *uesto obbiettivo educativo permette un corretto sviluppo della relazione che si orienta
non verso modalit di controllo ma di rispettiva autonomia dei membri del binomio.
O##ettivi lati o !e(on'a$i:dare al ".,. degli strumenti di lettura del proprio cane per capire il piano
caratteriale e le motivazioni prevalenti che lo animono. partire da *uesto lettura il ".,. sor in grado di
leggere il cane e anticipare alcuni comportameti indesiderati prima che li metta in atto. =uesto permette lo
svilupparsi di unintesa fra uomo e cane che seppure non 0 un obiettivo secondario 0 *ualcosa che nasce
indirettamente dalla buona pratica della gestione in libert:.
P$o*e'euti(it:
nche in *uesto caso una delle propedeutiche pi9 importanti per affrontare la gestionein libert 0 una giusta
dose di fiducia allinterno della coppia. La fiducia deve scaturire primariamente dal ".,. che deve trovare
necesseriamente un luogo dove potre mettereil proprio cane in libert senza vivere *uesto momento con
eccessivo carico di ansie, come ad esempio il cane non torna o scappa. Le esigenze tutelative del cane non
devono calpestare il bisogno psicofisico dello stesso. 8e *uesta propedeutica esiste 0 chiaro che per
impostare una corretta gestione in libert dobbiamo aver consolidato tutte le attivit evolutive che
rappresentano tasselli base della gestione del cane libero dal guinzaglio in ambiente nuovo.
l. ggancioEsgancio
!. "alestra con il corpo
%. Centripetazione in movimento
'. cambi di direzione !
(. Lelastico
+. il richiamo
>. il richiamo dal resta
Et evolutiva 'i $i,e$i%ento:
Come obbiamo gi detto nel paragrafo precedente sul richiamo si tratta dfi attivit evolutive abbastanza
complesse che si perfezionano nel tempo ma che devono necessariamente essere realizzate a partire fai
pochi mesi di vita del cucciolo. 4ellattivit di socializzazione 0 prevista anche la perlustrazione di spazi
nuovi che non pu6 avvenire esclusivamente trattenendo ilc ane al guinzaglio. =uindi la gestione in libert 0
*ualcosa che va inserito nel percorso educativo a partire dal terzo mese di vita del cane.
Attivit evolutiva n 27 PRA 11
Ri(3ia%o a !tella
O##iettivi:'o(ilit1 !o(ievole""a1 %a$(atu$a e%o"ionale *o!itiva 'el $i(3ia%o.
P$e%e!!a:
=uesta che prendiamo in esame 0 forse la pi9 semplice delle attivit evolutive connesse al richiamo. 4ei
capitoli precedenti inoltre abbiamo gi affrontato unattivit molto simile solo che il focus dellattenzione in
*uel caso era soprattutto sul corretto approccio del cane al proprietario che lo richiamava. 4ellattivit della
socializzazione a stella, inoltre, il ".,. si trova al centro del cerchio di persone, insieme al cane, proprio a
sottolineare il ruolo di mediazione nellinterazione sociale. &n *uesto caso il cane invece 0 solo alliunterno
del cerchio di persone e lavora soprattutto sulla marcatura emozionale positiva del proprio nome ed
implementa la sua docilit e socievolezza rispondendo al richiamo di pi9 membri del suo gruppo affiliatino.
Dn problema che come educatori cinofili riscontriamo allinterno delle sistemiche familiari 0 che il cane si
affilia in misura maggiore ad un membro della famiglia a cui obbedisce mostrando docilit e socievolezza.
Bli altri membri del gruppo non sono ascoltati dal cane allo stesso modo e *uesto comporta degli eccessi di
responsabilit da parte di un singolo membro del gruppo e frustrazione negli altri. =uesta ettivit evolutiva
ha lobiettivo di dare al cucciolo un orrizzonte interattivo/relazionale con tutti i membri del gruppo
affiliativo.
Co$$ette""a:
l. 8cegliamo un set adeguato, un luogo tran*uillo e sicuro. senza eccessivi stimoli centrifugativi. Dtile
potrebbe essere nelle fasi iniziali impostare lFesercizio in casa o nel giardino dellabitazione.
!. i membri del gruppo #che potrebbe essere il gruppo famigliare$ si disporranno in cerchio intoro al cane
che sar libero dal guinzaglio, ad una distanza di almeno un metro e mezzo luno dallaltro.
%. turno le persone richiameranno il cane.
'. Chi chiama potr abbassarsi per enfatizzare linvito.
(. il richiamo da parte di un altro membro del gruppo dovr avvenire solo *uando linterazione precedente
con il cane sar stata chiusa.
Pa$a%et$i 'i a'e)uate""a:
=uesta attivit evolutiva 0 molto utile per i cuccioli. Cealizzare il richiamo a stella rimanendo abbassati non
solo indiuce il cane a non saltare addosso ma crea un clima ludico e una marcatura emozionale positiva del
proprio nome e della situazione sociale. "otr inoltre aiutare a porre le prime basi del richiamo.Con cani
provenienti dal canile potr essere unattivit proficua per la socialit e per costruire le basi del richiamo
senza legarlo ad un unico operatore.
O##iettivi evolutivi !*e(i,i(i: aumentare la doclit e la socievolezza del cane che sar disposto ad
orientarsi verso coloro, anche estranei che lo chiamario. Contribuire a creare *uesto profilo socio/
relazionale del cane 0 estremamente positivo soprattutto in un contesto urbano dove il cane deve essere
disposto ad essere gestito da pi9 persone ed essere contento di interagire correttamente in una situazione
sociale.
O##iettivi lati o !e(on'a$i: fornire ai membri del gruppo familiare un set ludico e semplice che non
richiede troppo impegno per potersi relazionare con il cane in maniera intlelligiente perseguendo degli
obiettivi proficui sotto il profilo educativo. =uesto consete un profilo di afflliazione maggiore anche a
membri della famiglia che non gestiscono direttamenle il cane.
P$o*e'euti(it:
=uesta attvit evolutiva 0 estremamente semplice e non necessita di numerose propedeutiche. & membri
della famiglia che realizzano *uesta attivit evolutiva devono avere una conoscienza base delle prossemiche
e delle posture da tenere con il cane sia per invitarlo a venire versa di loro sia per accoglierlo in maniera
posiltva e gradita al cane.
1. Centripelazione in movimento
!. 8ocializzazione a stella
Et evolutiva 'i $i,e$i%ento: *uesto 0 il primo esercizio in assoluto che possiamo fare *uando inseriamo
un cucciolo allinterno del gruppo familiare di riferimento. il cane deve apprendere, infatti, abbastanza
velocemente il proprio nome e organizzare un comportamento orientativo verso chi proriuncia il suo nome.
)eve marcare positivamenle *uesto momento il prima possibile in modo da poter essere gestito da pi9
membri del gruppo familiare e non solo da uno. "ossiamo somministrare *uesta attivit evolutiva a partire
dallet di due mesi.
Attivit evolutiva n 29 PRA 1&
ll tu#o inte$$otto

O##iettivi: *$etta)no!i1 ,le!!i#ilit (o)nitiva1 $i,le!!ivit1 in!i)3t
P$e%e!!a:
&l cane *uando nasce ha rappresentazioni innate, come indicare e toccare con il naso, prendere in bocca,
scavare con la zampa. )a *ueste reppresentazioni innate, il soggetto si crea delle euristiche e degli operenti
per medificere il mondo. il cane maturo arriva e possedere *ueste conoscenze operative per risolvere
problemi anche molto cemplessi. 8e *uesto 0 un precesso cognitivo spontaneo, il compito di un buon
proprietario 0 *uello di riuscire ad indirizzare correttamente nel soggetto il precesso di costruziene di
euristiche e operanti utili che possano permettergli di interagire positivamente con gli oggetti del mondo. il
clic:er e uno strumento che in *uesto senso pu6 esserci daiuto e creare nel cane rappresentazioni utili, che
lo rendano consapevole della sua operativit sul mondo. .olti problemi che proponiame al cane, per essere
risolti, necessitano di un uso consapevole delle zampe e della bocca. &n molte occasioni, seprattutta *uando
non gli viene richiesto esplicitamente, il cane utilizza di sua iniziativa le zampe e la bocca, ma molto pi9
difficile per lui 0 farlo, *uando gli viene richiesto allinterno di un contesto cemunicativo ed interattivo con
il ".,. Lobiettivo del training con il clic:er o di un training denso di uso di problem/solving, 0 *uello di
generelizzare luso della bocca, del naso e delle zampe e trasformare le reppresentazioni legete ad essi in
degli operanti utili alla soluzione dei problemi. &l problem solving che presentiamo di seguito si pone
lobiettivo di implementare le flessibilit cognitiva del cane, ovvero, la capacit di un soggetto di utilizzare
ci6 che ha appreso per risolvere un problema nuovo che metta in scacco le conoscenze pregresse. in *uesto
caso con*uistarsi il bocconcino che invece che scorrere rimane sospeso allinterno del tubo.
Co$$ette""a:
l. 8cegliamo un set adeguato per immergere il cane allinterno di un problema abbastanza complesso. )eve
essere un luogo tran*uillo e familiare per il cane, deve si senta nelle migliori condizioni per poter esprimere
una variet articolata di comportamenti.
!. "rendiamo un tubo abbastanza grande o di plastica o di cartone.
%. Hacciamo con delle forbici e con un taglierino una fessura al centro del tubo.
'. "rendiamo una linguetta di plastica o di cartone e infiliamola nelle fessure che abbiamo operato al centro
del tubo.
(. Hacciamo in modo che la linguetta riesca e dividere in due il tubo, in modo che, mettendoci allinterno
una crocchetta, *uesta si fermi a met e non riesca o scorrere per fuoriuscire.
+. La linguetta deve essere anche sufficientemente sporgente dal tubo in modo che il cane la possa afferrare
con la bocca, per tirarla via.
>. Geniamo il tubo verticalmente e gettiamoci una crocchetta allinterno.
A. La crocchetta si fermer al centro, sopra la linguetta.
3. il cane dovr sfilare la linguetta che fa da fermo e prendere le crecchette che cedr.
17. "er fare in modo che il cane riesca con successo, dabbiamo prima assicurarci di costruire nel cane la
reppresentazione mentale del prendere lo linguetta e sfilarla dal tubo.
11. - consigliabile, prima far prendere al cane la linguetta in bocca, in forma ludica come farci un po di tira
e molla insieme, in modo che si crei in lui lidea del KKprendo in occae e tiroLL.
1!. ssicuriamoci che, *uando la crocchetta cade, una volta tolto il fermo, feccia un rumore in grado di
attirare lattenzione del cane. =uesto gli consentir di lasciare la linguetta e di prendersi il premio.
Pa$a%et$i 'i A'e)uate""a:
a$ Lesercizio 0 adeguato e consigliabile per *ualsiasi tipo di cane. - necessario assicurarsi che il soggetto
abbia le giuste reppresentezioni per risolvere il problema. &n *uesto caso sappere prendere il fermo in bocca
e tirarlo verso di se.
b$ 4on presentiamo mai il problem solving saltando dei passaggi importanti in *uanto rischiamo di inibire il
cane e renderlo inadeguato alla situazione, con un conseguente depotenziamento della sua autostima.
c$ 4on presentiamo il gioco al cane fin *uando il suo livello di attivazione emozionale non 0 adeguato ella
soluzione del problema.
O#iettivi evolutivi !*e(i,i(i: dere al cane la cepacit di leggere un problema e di capirne i re*uisiti
strutturali. Costruire nel soggetto una rappresentazione utile per operare sul mondo. "lasmare *uelle
flessibilit cognitive in grade di generelizzare ed utilizzare degli operenti nelle pi9 diverse situezioni.
O#iettivi lati e !e(on'a$i:
fornire al ".,. le modalit corrette di insegnare le cose al cane. Cispettare una catena di rappresenzationi
che conduce il soggetto ad esiti positivi nella realizzazione di comportamenti complessi. Groppo spesso,
infatti, i ".,. non tengono in considerazione lintelligenza del proprio cane perch1 non sanno insegnare loro
ad interagire con gli oggetti del mondo.
P$o*e'euti(ite:
Le realizzazione di *uesta attivit evolutiva 0 molto complessa sia per il cane sia per il ".,. che deve
organizzare la catena delle reppresentezioni per portare il cane sulla strada giusta. Horse, in *uesto caso, lo
sforzo maggiore ricade proprio sulla persona e non sul cane che si deve principalmente impegnare a capirci.
Le propedeutiche non sono, dun*ue, troppo specifiche ma al contrario sono generiche. il ".,. deve avere
una grossa abilit a gestire la propria comunicazione non verbale, al fine di non alzare eccessivamente
larousal del cane. non inibirne i comportamenti e offrire una calmo sponda collaborativa. fornendo al cane
le giustle indicazioni.
Dn ".,. bravo nella scelta dei tempi di rinforzo e che sappia utilizzare il premio migliore per la situazione
specifica. il cane inoltre, ma *uesto vale in generale, non deve aver ricevuto uneducazione inibitiva dalla
*uale generalmente scaturisce un soggetto che ha paura di sbagliare e di tentare strategie temendo di far
arrabbiare il ".,. con comportamenti come prendere in bocca una linguetta di cartone, legno o plastica. 4on
ultimo e necessario che ci sia allinterno del binomio un clima di fiducia e intesa che si pu6 realizzare solo
allinterno di una struttura relazionale dove il tempo condiviso e molto.
1. il riporto
!. il tira e molla
%. "rendi in bocca un oggetto
', "ortare un oggetto o *ualcuno
(. "rendi un oggetlo da *ualcuno e portamelo
+. Grasporto di un oggetto
Et evolutiva 'i $i,e$i%ento:
Lo spessore e la difficolt di *uesta attivit evolutiva non prevede una possibile somministrazione prima
dellet di ottoEnove mesi del soggetto. Lesercizio di *uesti comportamenti, pi9 complessi del comune, 0
molto utile durante il periodo preadolescenziale e adolescenziale. Lim*uietudine del soggetto, travolto da
una tempesta ormonale 0 data anche dalla necessit di trovare uno sua collocazione specifica allinterno
della sistemica di gruppo. =uesta condizione che il soggetto si trova o vivere ci mette nelle condizioni di
potergli fornire delle competenze complesse e stabili. =uesto permette al soggetto di ricavarsi un ruolo utile
allinterno del gruppo affiliotivo. )are competenze ludico/cognitive. a *uesta et, ci viene in aiuto nella
costruzione ottvo del ruolo del cane allinterno del gruppo fomiliare per ottenere cosF un profilo integrativo
del soggetto.
Attivit evolutiva n 2: PRA 1&
Za%*a.

O##iettivi: (olla#o$ativit1 a,,ilia"ione1 *$atto)no!i1 *oten"ia%ento (o%uni(ativo 'el (ane.
P$e%e!!a:
Lobiettivo di *uesta attivit evolutiva 0 *uello di forsi dare la zampa dal cane su nostra richiesta.
Guttavia 0 nostro dovere cercare di capire che valore riveste per il cane, riuscire a darci la zampa *uando gli
viene richiesto. "er molti ".,. forsi dore lo zampa dal cane ha un valore puramente performativo ed
edonico/narcisistico: KKguarda cosa riesce a fare il mio caneRLL oppure KKguarda *uesto cane come mi
obbedisceLL. &ndubblomente riuscire ad insegnare al cane *ualcosa, come ad esempio, i segnali di controllo,
raffarzo il ruolo magistrale del ".,. e migliora ed arricchisce lo relazione. "er approccio/zooantropologico
sarebbe limitati e derivale fermarsi a *uesta lettura semplicistica. -X vero, invece, che il cane, uno volta che
ha imparato o darci la zampa, pu6 utilizzarla per richiesta, oppure, ancoro meglio, per operare sul mondo
modificandolo in suo favore. -X *uesto il valore cognitivo del farsi dare lo zampa che a noi educatori,
interessa trasmettere al ".,. d esempio, se prima il cane, per attirare l attenzione aveva dei comportamenti
indesiderati come mugolore o abbaiare, ora ha lo zampa come strumento in pi9, che pu6 utilizzare per
chiedere *ualcosa alla persona o operare sul mondo. umentiamo cosF il potenziale comunicativo del cane,
e possiamo proporre attivit collaborative che aumentano il valore affiliitivo del soggetto nel gruppo.
Co$$ette""a:
l. 8cegliamo un set adeguato, come uno stanza dellambiente domestico, dove il cane si sente perfettamente
a suo agio, libero di esprimersi nei comportamenti.
!. "rendiamo un boccone piuttosto appetitoso e chiudiamolo nel pugno della mano
%. Chiamiamo il cane e facciamolo venire verso di noi mantenendo la posizione frontale.
'. Hocciamo vedere al cane che abbiamo *ualcosa in mano e non consentiamogli di prenderlo.
(. Geniamo il pugno che contiene il cibo davanti allaltezza del cane in modo che alzondo la zampa possa
toccorlo. il pugno deve essere mostrato con il dorso della mano rivolto verso il basso.
+. il cane inizier diversi tentativi come mordicchiore e leccare lo mano. ignoriamolo.
>. 4on appena il cane alza una zampa, per cercare di aprirci la mano che contiene il boccone, di diciamogli
"bravo" e apriamo il palmo, concedendogli il cibo.
A. "roseguiamo nellattivit, fino ad aprire lo mano per concedere il cibo, solo *uando la
/////////////////////////////////// "B 1>( Y 1>+ eccZ manca un pezzo

evolutiva, dobbiamo essere sicuri che il soggetto sia calmo. infatti, molto spesso il cane utilizza di sua
spontanea volont lo zampa o meglio ancora, le zampe, *uando vuole aprire una porta che lo separa dal suo
".,. che si 0 allontanato. &n *uesto momento il soggetto non st utilizzando le zampe in maniero
consapevole e in corrispondenza di un assetto di attivazione emozionale favorevole. La propedeutica
importante 0 *uindi *uella di riuscire a far store il cane dentro un set di lavoro con un arousal favorevole
ollapprendimento. Dnaltra propedeutica importante 0 che il soggetto non si senta inibito nelluso delle
zampe, in conseguenza dellessere stato sgridato dal ".,. in occasioni in cui le abbia utilizzate in maniera
autonoma. importante propedeutica 0 anche lo centripetazione, anche se in *uesto coso va superata. il cane,
infatti, deve mantenere lattenzione sulla proposto del ".,. anche dopo i primi insuccessi.
l. 8eduto
!. Gerra
%. )oggN Zen
'. Cicalco e guida
(. Bestione delle attenzioni
+. Lavoro sulla calmo legata alla copertina
Et Evolutiva 'i $i,e$i%ento:
Dn cane 0 in grado di dare lo zampa al ".,. gi a portire dallet di tre mesi ma non e necessorio pretenderlo
o partire da *uesta et. 8i necessita primo, come abbondontemente spiegato, dare un assetto di attivazione
emozionale del cane in linea con le richieste di opprendimento. &l cane deve essere in grado di centripetarsi
sul ".,. e di aver appreso i segnali di controllo, dun*ue *uelle posture che lo possono aiutare o raggiungere
la colmo. - dun*ue possibile somministrare *uesta attivit evolutiva o portire dallet di 'E( mesi.
Attivit evolutiva n 2; PRA 1&
Le #otti)lie (3e $uotano:
O##iettivi: P$atto)no!i1 ,le!!i#ilit (o)nitiva1 $i,le!!ivit1 in!i)3t
P$e%e!!a:
nche in *uesto casi ci troviamo di fronte ad un problem solving che richiede una certa capatic di insight
da parte del soggetto. Cio0 una buona capacit di comprendere i re*uisiti del problema. &l cane si trova di
fronte ad una serie di bottiglie senza tappo e infilate su uno spiedo, in grado *uindi di girare verticalmente
su se stesse. .ettendo dei bocconcini molto profumati allinterno della bottiglia il cane deve organizzare
degli operanti che siano in grado di rovesciare le bottiglie e farne uscire il contenuto.&n *uesto caso non si
trova di fronte ad uno scacco obbligato. 4elluso di operanti specifiche."u6, infatti, utilizzare a scelta il
naso, la bocca o la zampa. &l cane di fronte a se ha un campo espressivo molto vasto e sar interessante per
noi ".,. che staremo ad osservare, capire *uali operanti il nostro cane presenter scegliendo tra *uello che
conosce. nche in *uesto caso stiamo operando allinterno del campo del rafforzamento dellautostima e
dellautoefficacia del soggetto che 0 uno dei nostri obbiettivi educativi principali.
Co$$ette""a:
1 scegliamo un set adeguato come una stanza allinterno dellambiente domestico dove ilc ane si senta a
proprio agio e si senta sicuro di tentare diverse strade operative per risolvere il proble,a
! prendiamo !E% bottiglioe di plastica e foriamole al centro
% infiliamole come in uno spiedo con un bastone delle dimensiuoni giuste per attraversare entrambe le
bottiglie
' ssicuriamoci che le bottiglie riescano a rotare sullo spiedo.
( buttiamo dei bocconcini dentro la bottlgia sfruttando il foro sul collo
+ i bocconcini non riusciranno ad uscire prima che la bottiglia venga rovesciata dacendo perno sullo spiedo
> "er fare *uesto il cane pu6 utilizzare il naso e spingere il collo della bottiglia verso il basso,
A ,ppure usare la zampa.4on in modo da colpire la bottiglia e farla rotare pi9 volte su se stessa, *uanto
piuttosto con la zampa accompagnare il collo delal bottiglia delicatamente verso il basso.
Pa$a%et$i 'i a'e)uate""a:
a$ "rimo di somministrore *uesta attivit evolutiva dobbiamo essere sicuri che il cane obbia alcune
conoscenze di bose:
. sia in grado di toccore le bottiglie con lo zampa anche di di fuori del set che abbiamo preparato.
. non si spaventi dello rotazione delle bottiglie.
. non sia solo in grado di toccore ma anche di spingere con lo zampa.
8e ci assicuriomo che il cane sia in grado di fare *ueste tre cose non esistono controindicozioni per
nessun soggetto.
b$ =uesto attivit evolutiva pu6 essere adeguata per i soggetti che giocano spesso con le bottiglie di plastica
fino a distruggerle. "resentore un problem/solving di *uesto tipo pu6 spizzare il soggetto e metterlo nelle
condizioni di cambiare strategia interattiva con le bottiglie. Gutto *uesto o patto che il cane abbia gi
ac*uisito dei buoni autocontrolli e sia in grado di stare allinterno di un set di lavoro con il ".,.
c$ 8e poniamo un soggetto con alta distruttivit davanti o delle bottiglie non possiamo permetterci di
bloccorlo o di dirgli "no" in maniero perentorio. Cischieremo di inibirlo e non rendergli possibile il
successo.
O#iettivi evolutivi !*e(i,i(i: aumentare le prattognosi del cane, il repertorio degli operanti utili per
modificore il mondo. =uesto comporta una dose di autostima ed autoefficacia che contribuisce al buon
indirizzo di sviluppo del soggetto.
O#iettivi lati e !e(on'a$i: incrementare nel cane il repertorio dei giochi di attivazione mentale che sono
ottivit che vanno molto coltivote nello relazione con il proprio cane. .olti soggetti sono costretti, o causa
della routine di lavoro dei ".,., o passare molte ore chiusi in appartamento, e a vivere luscita al guinzaglio
come unico momento di svago. il cane non deve fare solo attivit fisico per crescere correttomente ma anche
molta attivit mentale. .olto spesso i cani hanno una grande resistenza fisico e per stancarli non bastono
passeggiate molto lunghe, invece bastano pochi minuti di lavoro di attivazione mentale e crollano sfiniti o
terra.
P$o*e'euti(it:
nche in *uesto caso, trattandosi di una attivit evolutiva, dove lo sforzo cognitivo del cane raggiunge alti
livelli, 0 necessario che il soggetto non solo abbia lo capacit di concentrarsi a lungo su *uello che sta
facendo, ma che lo sappia fare anche o partire da un assetto di attivazione emozionale, funzionale alla
risoluzione del problema. il cane, in *uesto caso deve conoscere diverse euristiche come spingere con il
muso, usare lo zampa ecc.. - molto importante che per comprendere i re*uisiti strutturali del problema sia
in grado di porsi con calma di fronte al problem/solving e con le giusto dose di autocontrolli.
1. Bestione delle attenzioni
!. Cicalco e guida
%. Lavoro sulla calma
'. Zampa
(. 8eduto
+. Sand
Et evolutiva 'i $i,e$i%ento:
Come abbiamo detto per altri problem/solving dare delle operotivit ludiche al cane 0 molto utile soprattutto
nel periodo pre/adolescenziale e adolescenziale. "roprio in *uesto momento di crisi che attraversa il cane a
met fra linfanzia e let adulta. il soggetto ha bisogno di competenze che lo rendano flessibile
cognitivamente e in grado di affrontare i problemi della realt. 8olo a partire da *ueste capacit saremo in
grado di affrontare la costruzione attiva di un ruolo del cane allinterno della famiglia. 8e il cane 0 in grado
di fare molte cose sar pi9 facile per noi dargli dei compiti collaborativi. - possibile *uindi somministrare
*uesta attivit evolutiva o partire dallet di +E> mesi di vita del cucciolo.
Attivit evolutiva n 7< PRA 1&
La !(atola (3e !(o$$e: !*o!ta$e (on la "a%*a
O#iettivi: *$atto)no!i1 ,le!!i#ilit (o)nitiva1 $i,le!!ivit1 in!i)3t
P$e%e!!a:
& diversi problem/solving che proponiamo hanno la funzionalit di far progredire le conoscenze che il cane
gi possiede, generalizzarle e renderle pi9 flessibili. &n precedenza abbiamo visto come il semplice dare la
campa possa tornare utile al cane per risolvere il problema delle bottiglie che girano. 4ellattivit6 evolutiva
della scatola il cane deve essere in grado di utilizzare la zampa per far scorrere una superficie come il
coperchio di un contenintore. Geniamo conto che una delle rappresentazionin innate pi9 forti del cane 0
*uella di usare la zampa per scavare, lo stesso movimento che dovrebbe compiere per far scorrere il
coperchio di una scatola.Guttavia non 0 assolutamente detto che il cane sia in grado di utilizzare *uesta
euristica di fronte ad un problema posto come nellattivit evolutiva che prendiamo in esame.
Co$$ette""a:
l. 8cegliamo un set adeguato che come tutti i problem/solving deve essere un luogo tran*uillo e dove il cane
si senta sicuro.
!. 8cegliamo una scatola di legno delle dimensioni proporzionali alle dimensioni del cane, una scatola di
legno delle carte da gioco, se il cane 0 di piccola taglia, e del vino se 0 di grossa taglia.
%. una volta scelta una scatola delle dimensioni del cane, chiediamogli di restare fermo mentre noi
collochiamo un bocconcino appetitoso allinterno della scatola.
'. Cichiudiamo il coperchio facendolo scorrere, me lasciamo una fessura.
(. =uesta fessura ha le funzione di far raggiungere lobbiettivo al cane abbastanza facilmente. &nfatti, il cane
avr lopportunit, non solo di utilizzare la zampa ma anche il muso, infilando il naso nella fessura e
facendo scorrere il coperchio.
+. )iciamo al cane di avvicinarsi alla scatola e lasciamo che tenti la strada che pi9 gradisce.
>. Cipetiamo il gioco chiudendo sempre di pi9 il coperchio in maniera progressiva.
A. ad un certo punto con il coperchio completamente chiuso, il cane sar obbligato ad utilizzare la zampa per
farlo scorrere.
Pa$a%et$i 'i a'e)uate""a:
c$ nche in *uesto caso se ci siamo assicurati che il cane sa dare la zampa: e sa toccare un oggetto con
*uesta, non esistono controindicozioni nella somministrazione del problem/solving a *ualsiasi soggetto.
b$ Gutti *uesti problem/solving che esercitano le prattognosi del cane, devono essere fotti allinsegna della
calma, *uindi non possiamo somministrare il problema ad un cane che si trova in *uel momento con un
arousal eccessivamente alto. il soggetto in corrispondenza di unattivazione emozionale forte potrebbe
anche riuscire ad aprire lo scatola ma senza apprendere, senza costruirsi una rappresentazione e una
conoscenza operativa. Luso della zampa per realizzare un movimento simile a *uello dello scavare 0 una
delle prime euristiche operanti che il cane mette in atto, *uindi riesce a realizzare anche *uando ha un
arousal molto alto. "er rendere il soggetto adeguato alla soluzione del problema dobbiamo riuscire prima di
tutto ad abbassagli larousal.
c$ - necessario come negli altri giochi di ottivczione mentale che abbiamo descritto, non lasciore il cane
solo ma essere presenti sul set per vigilare e fare da giudici. il cane di fronte alla difficolt di non riuscire ad
aprire la scotola potrebbe tentare di aprirla rompendola con la bocca. &n *uesto caso interrompiamo il
comportamento e reimpostiamo il gioco da capo.
O#iettivi evotutivi !*e(i,i(i:
Hornire al cane unulteriore modello espressivo per uttlizzare la zampa. =uesto significa accrescere le
potenzialit cognitive del cane, per renderlo un soggetto pi9 sicuro di s1 e in grado di operare sul mondo a
proprio favore.
O#iettivi lati o !e(on'a$i:
implementore nella coppia il grado di complicit ed intesa. il ".,. si accredita agli occhi del cane come colui
che pone dei problemi e delle situazioni ludiche divertenti. una guida solida 0 *uella che mette il soggetto
sotto scacco ma nello stesso tempo offre una sponda per peter risolvere il problema. il valore del ".,. per il
cane in *uesto caso lievita e favorir nel cane un forte senso di afflliazione e centripetazione.
P$o*e'euti(it:
,ltre alle capacit di posizionarsi di fronte ad un problema con il giusto assetto di arousal , in grado di dare
*uella concentrazione e riflessivit al soggetto di sostegno di tutti i processi cognitivi.dobbiamo assicurarci
che il soggetto sia in grado di utilizzare la zampa per interagire con diversi oggetti. il ".,. deve aver
provveduto precedentemente alla somministrazione dellattivit evolutivo specifica. non solo a forsi dore lo
zampa ma anche a for toccare con *uesto arto, bottiglie di plastico, oggetti di legno ecc il cane deve
conoscere inoltre i segnali di controllo ed avere una buona dose di autocontrolli che gli permetteranno di
stare fermo mentre il ".,. allestisce il set.
1. seduto
!. Gerre
%. Cesta
'. hand
(. La ciotola
+. Lavoro sulla calma
>. Zampa
Et evolutiva 'i $i,e$i%ento:
Gra i problem/solving che abbiamo presentsto fino a *uesto momento, *uello della scatola che scorre 0 uno
tra i pi9 facili. Luso delle zampe in un movimento simile e *uello dello scavare 0 una prattognosi che il
cane generalmente apprende molto velocemente e senza troppe riflessilvit. - per *uesto che consigliamo
di somministrare *uesta ettivit evolutiva subito dopo aver insegnato a dare la zampa, come prima verifica
di generalizzazione delloperante. Genuto conto del consolidamento delle propedeutiche possiamo pensere
di presentare *uesto problem/solving al cane a partire dellet di (E+ mesi.

Attivit evolutiva n 71 PRA 1&
Al"a$e l4i%#uto
O##iettivi: pruttognosi, flessibilit cognitiva, riflessivit, insight
"remessa:
- un dato di fatto che il cane utilizzi moltissimo le bocca e che sin da cucciolo *uando gli diamo uno
straccio per giocere o la treccia, il cane tende e merdere e strappare in senso verticale tenendo loggetto con
le zampe. Dn movimento che pu6 ricordare in *ualche modo latot del lupo di strappare la carne di una
preda #e partire dagli organi interni$. =uesto tipo di operetivit che cerrisponde ed una rappresentazione di
bese di tipo innato e ci6 che ci consente di mettere un cane nelle cendizieni di apprendere ad alzare *uelcosa
per prendere cie che 0 nescosto sotto. =ui il cane non sole deve prendere con le bocca e alzare ma poi
lasciare limbuto per prendere il bocconcino. - evidente che si tratta di una operetivit diversa e pi9
cemplessa rispetto a prendere e strappare in senso verticale. )iverso 0 seprattutto il livello di attivazione
emozionale.4ello strappare il soggette ha un arousal pi9 alto funzionale alla distruzione alloggetto, anche
se
limpegno cognitivo del cane 0 scarso. Guttavia, se al cane sono gi stati presentati dei giochi individuali
come il "Uong riempito di crocchette", conoscer gi loperetivit di prendere in bocca e lascier cadere. .a
nel Uong il cane attua una strategia pi9 disordinata fatta di tentativi, deve si mescolare pi9 operetivit.
Dn conto 0 poi lasciar cadere un oggetto da cui esce cibo rimbalzando, un conto 0 alzare o spostare un
oggetto per prendere il cibo che viene nascoso sotto.8e ci pensiamo bene, il cane 0 abituato a prendere il
cibo o dalle mani o raccogliendolo da una ciotola.Limbuto o i bicchieri sotto cui nelle attivit ludiche
nascondiamo dei bocconcini, rappresentativamente sono per il cane delle ciotole rovesciare. &l cane spesso
di fronte a un problema come *uello del cibo nascosto sotto un bicchiere, prende il bicchiere e se lo porta
lontano per gustarsi il cibo che lui pensa vi sia contenuto.&l cibo invece 0 rimasto a terra ma il cane non se
ne accorge. &n *uesto caso stiamo allora costruendo unulteriore rappresentazione mentale nel soggetto per
cui un contenitore pu6 coprire il cibo e non soltanto contenerlo.
Co$$ette"a:
l. 8cegliamo un set adeguato dove il cane si sente al sicuro e libero di provare diverse strategie utili alla
soluzione del problema. nche in *uesto caso potrebbe essere lambiente domestico.
!. "rendiamo un imbuto di uso domestico, dalle dimensioni proporzionali alla grandezze del cane.
%. .ettiamo un bocconcino appetitoso a terra e copriamolo con limbuto.
'. Circondiamo limbuto su tre lati in modo da impedirne lo scorrimento a terre, *uando il cane cercher di
rovesciarlo, dando dei colpi con il muso alle base.
(. Circondando limbuto cerchiamo di restringere il campo degli operanti utili al solo prendere in bocca.
+. dopo aver fatto dei tentativi il cane deve prendere con la bocca limbuto per il collo, lo solleva e si
accorge che sotto ce il bocconcino.
>. 8e lascer cadere limbuto accanto ai libri avr risolto il problema. "er aiutarlo in *uesto passaggio il ".,.
che si trover accento al cane per sostenerlo, potr centripetare lattenzione del cane e riperterle sul set se si
allontaner con limbuto in bocca. - possibile, infatti, che il cane prende limbuto e le porti con se lontano
del set . in *uesto caso richiamiamo il cane e mostriamogli il bocconcino che ha dimenticato.
A. Cipetiamo il problem/solving pi9 volte, fin *uando il cane non sembra ever sedimenteto la soluzione
operativa.
Pe$e%et$i 'i a'e)uute""a:
a$ =uesta attivit evolutiva 0 adeguata per tutti i soggetti, in *uanto contribuisce ad allargare il piano
prossimale di esperienza del cane e a fornirgli unulteriore operetivit sul mondo.
b$ - edeguata soprettutto con i seggetti che hanno lebitudine di prendere degli oggetti, delle cose in bocca
per rosicchiarli e distruggerli. Con *uesta attivit evolutiva il soggetto conprender che con gli oggetti 0
possibile avere unintereziene pi9 fruttuosa ed intelligente. - chiaro che non 0 un lavoro eseustivo sotto
*uesto punto di vista in *uanto la sottrazione di oggetti dallarredo demestico per una lore mesticazione ha
origini verie e 5a affrontata del ".,. sotto diversi punti di vista.
O#iettivi evelutivi !*e(i,i(i:
aumentare le flessibilit cognitive del soggetto e linsight, le capacit di cemprendere i re*uisiti strutturali di
un problema. Lallestimento del set potrebbe infatti assomigliare moltissimo alla ricerca olfattiva con
rovesciemento del bicchiere me i re*uisiti strutturali del problema ne impediscone una soluzione ettreverso
il consueto uso del naso che sposta e fa scorrere.
O#iettivi leti e !e(en'a$i:
umentare il grado di collaborativit allinterno della coppia. &n *uesto case, infatti, compito del ".,. non 0
solamente *uello di osservere e dare dei piccoli suggerimenti ma di reindirizzere il cane sul set se si
allontana con limbuto in bocca. - un problem/solving che prevede il coinvolgimento dirette del ".,. nella
soluzione del problema. =uesto accredita il ".,. agli occhi del cane e ne rafforzer i legemi effiliativi.
P$o*e'euti(ita:
=uesta come altre attivit diattivazione mentale, richiede la capacit della coppia di stare alliterno di un set
con un assetto di arousal intermedio e una capacit di concentrazione e rilassamento che permettono di
capire i re*uisiti strutturali del problema.&l cane inoltre deve essersi gi sperimentato in altri problem
solving pi9 semplici come *uello del rovesciamento del bicchierino. )eve inoltre conoscere i segnali di
controllo che gli consentono di attendere mentre il ".,. allestisce il set.
Et evolutiva 'i $i,e$i%ento:
=uesto problem solving 0 particolarmente adatto per i cani al di sopra dei sei mesi. &nfatti sottoporre ad una
prova del genere un soggetto troppo giovane potrenne essere troppo,con il rischio di non concentrarsi ma di
depotenziare il suo piano prossimale di esperienza. Guttavia non possiamo aspettare troppo pima di
presentare unattivit cognitica di *uesto tipo. &nfatti *uando un cane 0 ancora molto giovane non ha
accumulato inibizioni e fissit cognitive che sono tipiche delladulto.Sa una grande dose do curiosit che gli
consente di avvicinarsi ad un oggetto nuovo con entusiasmo e con la voglia di interagirvi.
Attivit evolutiva n 7& PRA 1&
So(iali""a$e il (ane al t$a!*o$tino
O##iettivi: calma, marcatura emozionale positiva delloggetto.
P$e%e!!a:
"er realizzare delle attivit integrative come *uelle di secondo livello 0 necessario creare nel cane delle
rappresentazioni mentali di base che mettano il soggetto nelle condizioni di essere in grado di affrontare una
situazione nuova pi9 complessa e difficile. L?ascensore per esempio 0 uno spazio ristretto, ma il cane non
avr nessun problema ad accettare di entrarvi e permanervi, soprattutto se lo abbiamo socializzato con il
trasportino. ,ltre ad essere uno spazio angusto, lascensore ha anche una superficie mobile #*uando saliamo
la piattaforma dellascensore si abbassa$ e tutto lambiente si muove in senso verticale. 8ar dun*ue utile
creare in un set protetto delle attivit evolutive che siano in grado di strutturare in forma ludica le
rappresentazioni base per affrontare le situazioni pi9 complesse della gestione della vita *uotidiana.
Collocare il trasportino tra le attivit pi9 importanti di socializzazione 0 funzionale a creare un cane con un
alto profilo integrativo. La societ di oggi ci costringe a ritmi lavorativi piuttosto alienanti e a fre*uenti
spostamenti che si realizzano tuttavia anche *uando il gruppo familiare 0 libero da impegni e decide ad
esempio di andare in vacanza. il cane, se vuole passare del tempo con noi, deve in *ualche modo abituarsi a
*uesto ritmo di vita e ai fre*uenti spostamenti e accogliere volentieri *uegli strumenti di gestione che gli
consentano di venire con noi. 4on solo deve essere abituato al trasporto in macchina, ma potendo seguirci
anche in aereo o in nave non deve aver problemi ad essere chiuso allinterno di una gabbia o di un
trasportino.
Co$$ette""a:
l. Cerchiamo di trovare un trasportino componibile. che abbia la parte superiore asportabile.
!. "rima di procedere alla socializzazione di *uesto strumento 0 necessario che il cane abbia molto ben
presente il concetto di calma legato alla copertina. 8e siamo stati in grado di utilizzare loggetto tradizionale
nelle pi9 diverse situazioni non avremo nessun problema a presentarlo anche allinterno del trasportino.
%. "resentiamo il trasportino al cane senza la parte superiore, in modo che non risulti subito di cane un
ambiente chiuso e angusto.
'. .ettiamo il trasportino scoperchiato in un punto sicuro della casa, ad esempio dove si trova abitualmente
la sua cuccia.
(. .ettiamoci allinterno la copertina e lasciamo che il cane ci vada spontaneamente, magari a mangiarsi un
osso che gli abbiamo dato.
+. 4on forziamo mai lingresso del cane allintemo del trasportino, sia pure privo della parte superiore.
>. Lasciamo passare *ualche siamo e premiamo il cane tutte le volte che vi entro allinterno di sud
spontoneo volonto magari per schiacciarsi un pisolino.
A. Lasciando sempre il :ennel in un posto sicuro dello casa e con una copertina allinterno proviamo ad
inserire la parte superiore e buttando un ossetto o un :ong allinterno losciamo che il cane ci entri
spontaneamente.
3. Consigliamo un trasportino abbastanza adatto rispetto le dimensioni del cane in modo che possa girarsi
allinterno e rilassarsi distendendosi.
17. 4on procediamo subito o chiudere il cancello di ingresso del trosportino. Lasciamo che il cane posso
entrare ed uscire liberamente.
11. - importante sapere che se vi buttiamo del cibo allinterno, non invitiomo il cane ad entrarci. L[invito
infatti potrebbe insospettire il cane che copisce che lo stiamo addescando.
1!. 8enza focalizzare lattenzione sulla cosa, mettiamoci a fare altro e premiamo moltissimo il cane *uando
vi entra spontoneamente.
1%. *uesto punto entrare ed uscire dal trasportino non dovrebbe essere un problema per il cane a tal punto
di sceglierlo come luogo dove stare tran*uilli o rilassarsi.
1'. =uando il cane e rilassato passiamo con molta calma vicino al trosportino chiudiamo la porticina di
ingresso e losciamo un premio al cane.
1(. 8e il cane non si agito dopo pochi minuti riapriamo il concellino e premiamo di nuovo il cane.
1+. Cipetiamo *uesta ultima sessione di chiusura della porticina di ingresso allungando i tempi.
1>. *uesto punto possiamo spostare il trosportino in un punto meno sicuro e familiare dellambiente
domestico, ad esempio la macchina.
1A. Lomportante 0 non dare mai lo sensazione al cane di volerlo ingannare o bruciare le tappe.
13. &niziamo con la macchino ferma e spenta.
!7. "oi accesa ma ferma
!1. infine accesa e in movimento per dei brevi tratti.
!!. 8e il cane con la macchina in movimento si agita, proviamo a dargli degli ossetti da sgranocchiare in
modo che possa scaricare lo tensione.
!%. 8pesso legare una marcatura emozionole positiva e una sensazione di sicurezza e protezione al
trosportino pu6 aiutarci o far superdre al cane il mal dauto e lo stress legato ollautovettura.
!'. una volto che il cane si fida di noi e di entrare in un luogo chiuso potrete presentare al cane anche altri
tipi di trasportino pi9 piccoli come *uelli o cui siamo obbligati o collocare il cane allinterno delle navi o
degli aerei.
Pa$a%et$i 'i a'e)uate""a:
l. Dn luogo come il trasportino 0 sempre *ualcosa di angusto per il cane, *uindi non piacevole. Guttavia il
motivo per cui i cani non amano entrarci non 0 riferibile alle dimensioni ma o due fattori<
1.leccesso di focalizzazione del ".,. sull?oggetto, la mancanza di fiducia da parte del cane nei nostri
confronti.
!. l.eccesso di focalizzazione 0 il motivo per cui il cane non vuole entrare, ad esempio. 4ella cuccia da
esterno per *uanto essa possa essere confortevole. il ".,., infatti, entusiasta dellac*uisto non vede lora di
portare loggetto o casa e farlo provare al cane. 8e noi portassimo a casa un letto bellissimo non vedremmo
lora di provarlo, ma lo stesso non vale per il cane. il cane, invece, *uando loggetto arriva a casa, non deve
essere forzato a provarlo. Gutti i tentativi che facciamo, soprattutto *uelli con il cibo, vengono visti con
sospetto dal cane. - facilissimo in *uesto caso che il cane veda il cibo come esca. )obbiamo premiare il
cane *uando ci e entra di sua spontanea volont..
%. 4on e del tutto adeguato fare la socializzazione con il clic:er in *uanto il cane potrebbe riuscire a
collocarsi di lihtemo del trasportino e anche o sdraiarsi ma coh un livello di attivazione emozionale di tipo
non adeguato al livello di calma che invece vogliamo legare alloggetto.
O#iettivi evolutivi !*e(i,i(i: contribuire alla marcatura emozionale positiva di un oggetto che ci aiuta nella
gestione *uotidiana del cane soprattutto nelle sue fasi di trasporto. Dn cane che entra tran*uillamente dentro
il trasportino senza provare ansia e disagio ci consente di portarlo con noi anche nei viaggi pi9 l6unghi fatti
in nave o in aereo.
O#iettivi lati o !e(on'a$i: fornire ai ".,. uno schema di lavoro per affrontare le attivit integrative di
secondo livello che sono *uelle che riguardano lo spazio condiviso con gli altri fuori dallambiente
domestico.
P$o*a'euti(it:
Dna propedeutica di base per far accettare al proprio cane il trasportino 0 indubbidmente una
rappresentazione chiara nel soggetto della calma legata alla copertina sia in ambiente domestico che in
ambiente esterno. La copertina deve essere per il cane un oggetto transazionale, una Ocopertina di Linus" in
grado di far rilassare il cane in *ualsiasi situazione. il cane, inoltre, deve aver gi giocato con il Uong e
apprezzare la masticazione di ossetti di pelle che gli permettono di scaricare in *ualche modo lo stress.
Lelemento pi9 importante, tuttavia, per assicurarci il successo nella socializzazione del cane al trasportino 0
indubbiamente il livello di fiducia che si deve creare allinterno della coppia. il cane deve essere abituato a
non essere invitato e addescato attraverso il cibo, ma sempre guidato da una gestualit chiara e corretta.
1. Lavoro sulla calma legato alla copertina sia in ambiente domestico che in ambiente esterno
!. Luring
%. 8ostituzione di auttivit di mordicchiamento
'. "alestra con il corpo
(. Bestione delle attenzioni
Et evolutiva 'i $i,e$i%ento:
"er fare in modo che il cane apprezzi velocemente e in maniera profonda il trasportino come luogo di
rilassamento e riposao dobbiamo introdurlo molto presto a partire dallet di tre mesi *uando il seggetto sta
apprendendo le prime basi del lavoro sulla calmo legata alla copertina.
"resentare troppo tardi *uesto strumento di gestione rischierebbe di non garantire una marcatura emozionale
realmente positiva delloggetto.
Attivit evolutiva n 7+ PRA 1&
Tavola #a!(ulante
O#iettivi: auto!ti%a1 autoe,,i(a(ia1 to*o)no!i1 (ine!te!i
P$e%e!!a:
.olti proprietari ritengono erroneomente che il cane sia in grado, senza ricevere alcuna educazione
specifica, di transitare sopra *uolsiasi superficie e si meravigliano *uando, il proprio fedele compagno si
rifiuta di fare un certo tipo di scale, di camminare sopra le grate di ferro o salire su delle superfici instabili.
.olti dei problemi che il cane riscontra nei confronlt di *ueste situazioni sono ascrivibili o deficit di
soclalizzazione che non hanno determinato problemi nella topognosi e nella sua capacit di staree sopra una
superficie in movimento. 8ono problemi che ancora pi9 in generale riguardano lo percezione somestesica e
cinestesica del cane.&l senso del tatto nel cane 0 concentrato nei cuscinetti plontari, mentre lo copocit di
rimanere in e*uilibrio su un ambiente che si muove si appoggio sul piano prossimale di esperienza del cane
che pi9 sar vasto maggiore sar il grado di autostima e sicurezza del cane. 4ellattivit evolutiva della
"tavola basculante", possiamo lavorare sia sullo topognosi, ovvero sullo socializzazione alle diverse
superfici, sia sul profilo di sicurezzo del soggetto. =uesto perch1 nella tavola basculante possiamo
intercombiare le superfici sia regolare il livello di oscillozione dellostacolo.
Correttezza:
l. 8cegliamo un set adeguato non necessariamente un campetto per leducazione cinofila. =uesta attivit
evolutiva 0 possibile realizzarla anche allinterno dellambiente domestico.
!. Cicopriamo uno tavolo con un tappetino antiscivolo. .ettiamo una coperta o un asciugamano arrotolati
sotto la tavola, in modo che *uesto oscilli un poco.
%. Convinciamo il cane o mettere le zampe sulla tavola, o forvi un passo sopra. d attraversarla fino o starci
sopra per un po.
'. 8e il cane 0 di taglia grande e la tavola molto piccola, appoggiarci le zampe anteriori sopra 0 per il cane
un traguardo del tutto soddisfacente.
(. )iamo generose ricompense al cane, in modo che abbia una marcatura emozionale positiva delloggetto.
+. loscillazione della tavola dipende dallo spessore che vi 0 sotto, *uindi adattiamo il grado di difficolt
dellesercizio alle capacit del soggetto.
>. Lostacolo pu6 essere complicato rendendo pi9 articolato il movimento della tavola.
A. in *uesto coso prendiamo uno tavolo *uadrato anzich1 rettangolare e mettiamoci sotto una palla sgonfiata
al suo centro.
3. La piattaforma su cui dovr6 salire il cane ora non si muove solo avanti e indietro ma anche a destra e a
sinistra o di %E'.
17. importante 0 che *uando il cane si trova sopra lostacolo in oscillazione sia molto rassicurato. 4on va
costretto a salirci sopra. "remiarlo *uando dimostra fiducia e sicurezza.
Pa$a%et$i 'i a'e)uate""a:
a$ 4on pensiamo assolutamente che fare *uesti esercizi per il cane sia *ualcosa di facile, *uindi le parole
dordine devono essere: calma, pazienza e gradualit.
b$ 8e il cane si rifiuta di salire sulla tavola possiamo partire da una ricerca olfattiva o da una socializzazione
di primo grado sulloggetto in se. Consolidato il risultato potremmo passare ad affrontare lostacolo nello
formo descritta.
c$ Con soggetti timorosi dobbiamo partire dal presentare la tavola, sia essa *uadrata o rettangolare, senza
alcun spessore sotto. )opo esserci assicurati che per il cane non 0 un problema salirvici, possiamo pensare
di mettere sotto uno spessore molto sottile, progressivamente pi9 alto a seconda del grado di autoefficacia
raggiunto dal soggetto.
d$ 8e il cane vuole scendere dallostacolo non lo forziamo a rimanerci sopra. )obbiamo essere in grado con
la dovuta pazienza a valorizzare molto i piccoli successi per ottenere un maggiore grado di fiducia o
apertura del soggetto.
e$ 4on realizziamo *uesta attivit evolutiva al guinzaglio per due melivi. il cane potrebbe impigliarsi le
zampe nel guinzaglio o fare dei movimenti scomposti che lo porterebbero o a cadere o a spaventarsi
dallostacolo, oppure il ".,. potrebbe fare leva su esso per richiamare il cane o costringerlo a rimanere
sullostacolo.
f$ =uello di non ulilizzare il guinzaglio 0 tuttavia una regola generica che deve essere misurato sulla lettura
del soggetto. =ualcuno, infatti, potrebbe esprimere un livello di insicurezzo che pu6 essere vinto se il ".,.
guida il cane sullostacolo con loiuto del guinzaglio.
O#iettivi evolutivi !*e(i,i(i:
socializzare il cane alle superfici altalenanti aumentanto le sue competenze somestetiche e il suo livello di
autostima. =uesto 0 molto importante per plasmare un profilo integrativo del proprio cane allinterno
dellecumene umana. ,ggi il cane si trova ad interagire con una miriade di oggetti o situazioni ad alto
contenuto tecnologico, come scale mobili ascensori montacarichi ecc. ttraverso le attivit evolutive
specifiche come *uelle della tavola basculante il soggetto formalizza delle rappresentazioni base su cui poi
si potr appoggiare stabilmente lesperienza reale.
O##iettivi !e(on'a$i:
8ocializzare il cane alle diverse superfici con cui possiamo ricoprire ogni volta la tavola basculante.
&mplementiamo cosF le competenze topognostiche del cane e lo rendiamo pi9 consapevole delle sue
percezioni somestesiche.
P$o*a'euti(it:
Grattandosi di unattivit di socializzazione che rientra nellambito delle attivit integrative di secondo
livello, il cane si trover ad affrontare situazione che nella realt hanno gli stessi re*uisiti strutturali della
tavola basculante, gi a partire dal giorno di adozione .Guttavia nel mettere in piedi unattivit evolutiva
specifica dobbiamo confidare su delle conoscenze che il cane possiede. &n *uesto caso conoscenze
importanti per affrontare la tavola basculante sono *uelle che riguardano la capacit di centripetarsi sul ".,.
e vedere in lui una guida rassicurante. La capacit del soggetto di collocarsi su valori intermedi di arousal.
l. "alestra con il corpo
!. )oggN Zen
%. Luring
'. Cicalco e guida
Et evolutiva 'i $i,e$i%ento:
5isto che le propedeuticit non sono tante e che il soggetto deve affrontare sin da subito la variet delle
situazioni e degli oggetti per compiere un profondo lavoro di socializzazione secondaria, lattivit evolutiva
della tavola basculante seppure con *uoziente di difficolt ridotto va presentata al cane a partire dallet di
*uattro mesi.
Attivit evolutiva n 7- PRA 1&
Cu$va *a$a#oli(a /'elle #a$$ie$e a te$$a0

O##iettivi: Cal%a1 (ine!te!i1 autoe,,i(a(ia
P$e%e!!a:
=uesto come altre attivit evolutive come il "@ac:", "Le ruote o terro" e "La scala con i pioli" lavorono sulla
sollecitazione del treno posteriore del cane, la cui difficolt di gestione 0 direttamente proporzionale alle
dimensioni del soggetto. pi9 e di grossa taglia, maggiori saranno le sue difficolt. il soggetto di piccola
taglia. invece, nel corso dello suo vita, proprio in virt9 delle sue dimensioni 0 costontemenle sollecitato a
muovere il treno posteriore per schivore le persone, per destreggiorsi tra gli spazi evitando pericoli per la
sua incolumit. Dn cane di grossa taglia ha meno occosioni di *uesto tipo e inferiore sar la consapevolezza
del treno posteriore. Biunti a *uesto punto dopo aver realizzato diverse attivit con le stesse finalit il cane
potrebbe avere appreso la possibilit di aggirare le difficolt specifiche imparando la ritmica del movimento.
La ritmica della cintico 0 di nuovo un modo per non pensore ai movimenti che si stanno compiendo.
)obbiamo *uindi, per rendere lo consapevolezza di *uesto movimento pi9 profondo, spezzare lo ritmica dei
movimenti del cane. =uesto 0 il senso di costruire una parabola con le barriere a terra. in *uesto caso ogni
barriera si trova ad una altezza diversa e ad ogni passo il cane 0 costretto o riflettere sul movimento da
compiere. La progressivit crescente o decrescente 0 funzionale ad apprendere un movimento molto simile a
*uello delle scale a chiocciola.
Co$$ette""a:
l. 8cegliamo un set adeguato, preferibilmente un prato recintato o unarea attrezzata per leducazione
cinofila.
!. )isponiamo dei manici di scopa o 8pirale. con uno estremit che poggia a terra verso un centro e laltra
estremit sollevata da terra ad altezze diverse, come a formare una raggera.
%. Le altezze della parte sollevata dei bastoni deve crescere o decrescere, ci6 dipender dal verso di
percorrenza dellostacolo.
'. - importante che il cane sappia percorrere lXostocolo sia dal verso decrescente sia da *uello crescente dei
bastoni.
(. vviciniamoci allostacolo con il cane al fianco.
+. Chiediamo al cane di sedersi e di darci lattenzione. premiamolo se ce la concede.
>. )iamo una direzione chiara al cane con la mano molto basso e che indirizzi verso gli ostacoli o terra.
A. inizialmente teniomoci verso lesterno dellostacolo dove le oltezze dei bastoni 0 ridotta.
3. Compiamo diversi giri spingendoci progressivamente verso lesterno dellostacolo dove laltezza degli
ostacoli e pi9 elevata.
17. - possibile chiedere al cane di fermdasi mentre si trova con una zampa posteriore sollevata. =uesto lo
aiuta ad essere pi9 consapevole del movimenlo che st compiendo.
11. Chiudiamo lattivit evolutiva chiedendo di nuovo al cane di sedersi. "remidaolo e allontaniamoci dal
set.
Pa$a%et$i 'i a'e)ate""a:
a$ 4on esistono controindicazioni nellesecuzione dellesercizio, tuttavia 0 importante che il cane,
soprattutto se di grosso taglia, abbia avuto modo di sperimentarsi in altri ostacoli dove viene solleciltato il
treno posteriore.
b$ - possibile soprattutto le prime volte che il cane, nellaffrontare lostacolo, si disponga nella
parte dove le barriere sono appoggiate a terra evitando la difficolt6. 4on diciamo "no" al cane e non
inibiamolo in nessun modo. "ossiamo, invece, posizionare dei bocconcini fra gli ostacoli nella zona dove le
aste sono pi9 alte.
c$ )isponiamo i bocconcini tra le barriere non tutti insieme ma progressivamente. mentre il cane ne mangia
una appoggiamo *uello fra le barriere successive. assicurandoci che il cane se ne occorga.
d$ Con i soggetti molto centrifuati e con un arousal alto 0 possibile chiedere al cane di sedersi ogni volta
allinizio e alla fine delloslacolo.
O#iettivi evolutlvi !*e(i,i(i: aumentare le capacit cinestesiche del soggetto esercitando il movimento degli
arti posteriori in maniera varia e articolata. Dn soggetto in grado di compiere *uesti movimenti fini 0 in
grado di avere una maggiore consapevolezza del proprio corpo e un grado di fiducia in se stesso maggiore.
=uesta sicurezza e ci6 che alla base dellintegrazione del cane di linterno dellecumene.
O#iettivi lati e !e(on'a$i: stabilizzare le fluttuazioni di arousal del cane, soprattutto nei picchi che tendono
verso valori alti. calare il cane allinterno di un ostacolo dove ogni passo deve essere riflettuto in *uanto gli
ostocoli si trovano da altezze diverse, mette il cane nelle condizioni di concentrarsi ed abbassare il suo
arousal.
P$o*a'euli(it:
&n *uesto coso le propadeutiche riguardano la capacit del ".,. di collocare il livello di attivazione
emozionale su un valore intermedio e *uindi aver offrontato tutto il repertorio delle attivit evolutive che ci
aiutano in *uesto senso. inoltre il cane deve aver affrontato ostacoli che abbiano gi sollecitato lesercizio
del treno posleriore.
l. Cicalco e guida
!. Cuote o terro
%. 8cala con i ploli
'. Cotazione su podio
(. @ac:
+. )are la direzione
>. 8egnoli di controllo
Et evolutiva 'i $i,e$i%ento:
4onostonte lo sollecitazione e lesercizio del treno posteriore del cane 0 unesigenza educativa che deve
mettersi in atto subito sopratutto se abbiamo un cane di grossa taglio 0 necessario che il cane abbia
raggiunto le dimensioni giuste per poter affrontore lostocolo. "ossiamo pensore di somminitrre *uesta
attivit evolutiva a partire dai sei mesi di vita del cucciolo.
Attivit evolutiva n 72 PRA 1&
T$a!*o$to 'i un o))etto.

O##iettivi: (oo*e$a"ione1 auto(ont$ollo1 (al%a
P$e%e!!a:
&n passato, *uando il sistema di produzione economico era in prevalenza agricolo e il contesto di vita rurale,
la partnership uomo/cane si declinava attraverso la collaborazione in attivit lavorative. La custodia e la
condotta delle greggi e delle mandrie, la caccia e la difesa dellambiente domestico, il traino di slitte, la
coccia di topi nelle filande o nelle miniere, il riporto delle reti nelle ottivit di pesco, sono solo alcuni
esempi. 8ulla necessit di utilizzare il cane nelle attivit lavorative, luomo ha operato una selezione dei
soggetti nelle riproduzioni che hanno doto vito a razze altamente specializzate e con pocchetti motivazionali
funzionali allo svolgimento dei compiti prestabilili. i molossi, proprio in virt9 del ruolo che hanno svolto
storicamente nella societ, hanno un pacchetto motivazionale sbilanciato sulla territorialit e la difensivit. i
pastori sulla territorialit e la collaborozione, i coni da caccia, nelle loro diverse speciaficit, sulla
predatoriet e lesplorazione.ll cane, collaborando fottivamente con luomo, godeva di un campo espressivo
in cui le motivazioni trovavano un contesto e una modalit espressiva e in *uesto venivano disciplinate.
,ggi le nostre citt, sono piene di cani che non riescono ad esprimere le loro motivazioni specifiche. in un
contesto adeguato. 4on riuscire o trovare un contesto espressivo fa vivere al cane una condizione di
frustrazione e oltre a non permettere la corretta espressione delle sue motivazioni determina unassenza di
ruolo del soggetto allinterno del suo gruppo affiliativo e nel contesto sociale in cui vive. il ruolo 0 un
porametro imprescindibile nella sistemica sociale del cane. ed 0 un processo in divenire che va guidato,
altrimenti viene ricavato dal cane per indizi casuali. "ermettere ad un cane di ricavarsi un ruolo da solo, non
0 molto vontaggioso e spesso pu6 entrare in conflitto con la sistemica familiare. Costmire delle cornpetenze
nel soggetto, come trasportare un oggetto, ci auuto o dare al cane un campo espressivo alla motivazione
collaborativa e una modalit corretta di esprimerlo, contribuendo a plasmare in lui, un ruolo collaborativo e
un profilo integrativo.
Co$$ette""a:
l. 8cegliamo un set adeguato, tran*uillo e privo di stimoli esterni che possano centrifugare lattenzione del
cane. in *uesto caso 0 indifferente o da rimandare ai parametri di addeguatezza, la scelta di un luogo chiuso
o allaperto.
!. 8cegliamo un oggetto che il cane posso prendere in bocca. -vitiamo oggetti che alzino troppo larousal
del cane o con cui gioca abitudlmente da solo in maniero irruente o distruttiva.
%. Centripetiaomo lottenzione del cane e premiamolo se ci guarda.
'. "orgiamogli loggetto selezionato con la stessa gestuolit con cui offriamo un bocconcino.
(. 8e il cane lo prende, diciamogli allegramente "bravo" e cominciamo o camminare allindietro guardando
il cane come per cercare di ingaggiarlo.
+. fatto *ualche posso diciamogli lascia mentre gli porgiamo lo mano per raccogliere loggetto
>. il cane lascer cadere loggetto per prendere il bocconcino, perci6 focciamo in modo che, loggetto in
*uestione ci cada in mano #per le prime volte non 0 cosF fondamentale che ci6 avvenga$.
A. dopo *ualche ripetizione possiamo cominciare ad allungore i tempi di tenuta per evitare che il cane ci
onticipi lasciando loggetto subitoo dopo overlo preso in bocca, in ottesa del bocconcino.
3. 8e il cane ci onticipa mollando loggetto prima del nostro "lascia", non importa, non lo premiamo ma
raccogliamo loggetto e ripetiamo lesercizio dal punto % .
17. 5alorizziamo anche il cane che tiene in bocca loggetto per pochi secondi ma cerchiamo di onticiparlo
sempre con il "lascia", prima che lo faccia di suo iniziativa, in modo da poter gestire la progressione dei
tempi.
11. ora possiamo passare alla fase del "tieni", cio0, mentre porgiamo un oggetto al cane gli diciamo lo parola
"tieni"o "prendi" o *uello che preferite voi.
1!. ,biettivo dellattivit 0 che il cane sia in grado di portare un oggetto occanto o noi per un tratto
obbastanza lungo e con percorso vario.
1%. "er fare *uesto 0 necessorio allungare progressivamente gli spazi di percorrenza del cane che mantiene
loggetto.
1'. )obbiamo passare dal semplice andare di *ualche passo allindietro a dare il fianco #destro o sdnistro 0
indifferente$ al cane e comminare affiancati.
Pa!$a%et$i 'i a'e)uate""a:
a$ =uonto detto 0 solo un esempio, uno tecnica. Ci sono altre tecniche, come il "clic:er training" per
esempio, che ci possono aiutare. - importante che il cane ci dia il suo consenso motivazionale alla
realizzazione dellottivit.
b$ -X possibile che un cane trasporti un oggetto per noi come semplice performonce ma che non ne
comprenda il valore collaborativo. )obbiamo dun*ue cercare di operare allinterno di *uesta precisa finestra
motivozionale. &n *uesto ci pu6 aiurtare lo scelta di un oggetto di nostro uso comune.
c$ - importante generalizzare il lavoro usando oggetti di forma, peso e composizione differehie. "er
esempio si potrebbe portire o giocare al "tieni"con la suo palla preferita #come gi detto poco sopro$ per poi
passare ad un riportello di stoffa imbottito. "oi potremmo usare un riporlello in plastica leggermente pi9
pesante, come *uelli utlilzzati per il riporto in obedience, ma nulla ci vieta di utilizzare il nostro astuccio per
gli occhiali vecchio che non utllizziomo pi9 o uno vecchia borsetta da donna, un mazzo di chiavi, come la
borso della spesa, un libro, la nostra agenda ecc
d$ l punto ' potrebbe accadere che il cane non prenda la pallo in bocca e pensi: KK @1hQ Che vuoi dirmi
con *uello pallina in mono, perch1 non la lanciQLL. in *uesto coso potremmo premiore il cane solo perch0
rivolge lo sguardo verso la palla che gli stiamo porgendo. in effetti il primo lavoro che in *uesto coso
dovremmo fare 0 *uello di gratificare lattenzione del cane alla palla realizzato anche attraverso il semplice
sguardo. Bradualmente il cane arriver o toccorlo con il noso e poi o prenderlo tra i denti, a patto di over
eseguito un buon lavoro.
e$ - possibile che si verifichi la situazione in cui il cane prende in bocca soltanto i suoi giochi e non gli
oggetti di nostro uso comune, in *uanto precedentemente iniblto dal ".,. il cucciolo tende o prendere in
bocca e a mosticore gli oggetti del ".,.. proprio i pi9 utilizzoti come il telecomando, il cellulare, le scarpe
ecc .olti invece di effettuore lo sostituzione sgridono il cane fino a picchiarlo perch0 sono molto arrabbiati
per il danno subito alloggetto di interesse. il risultato di *uesti errori educativi sar che il cane si rifiuter di
prendere in bocco oggetti, cosa che ora tonerebbe utile per aprire un campo espressivo al cane gratificante
per lintero gruppo fomiliare.
O#iettivi evolutivi !*e(iti(i: fornire una cornice espressiva alla motivazione collaborativa presente
abbondantemente nel cane, spiccatamente in alcune razze o soggetti. =uesto raffarza e tonifica la relazione
aumentando il volume della dimensione afflliativa cooptativa, dove si rinsaldano i legami del gruppo e si
integra il cane allinterno del nucleo familiare.
O#iettivi lati o !e(on'a$i: *uesta attivit evolutiva pu6 avere due letture
Dna 0 dare al cane lo semplice competenza del trasporto di un oggetto da un punto J ad un punto N,
percorrendo lo spazio accanto o noi, laltro che contestualizza *uesta operativit del cane nella ricerca di un
ruolo costruttivo da dare al soggetto allinterno del suo gruppo affiliativo.
P$o*e'euti(it:
=uesto esercizio origina dallattivit di riporto, anche se riportare *ualcosa o *ualcuno 0 differente dal
trasportare *ualcosa da un punto ad un oltro. il cane deve possedere delle competenze in campo ludico. aver
affrontato lo scambio e aver perso lobitudine di prendere i giochi in bocco e rivendicarne il possesso
allontanandosi e scartando tutte le volte che lo persona si avvicina. il cane deve essere molto centripetato sul
".,., fidarsi di lui e non essere stato inibito nel prendere gli oggetti in bocco. )abbiamo aver lavorato sullo
costruzione di un profilo di cane curioso ed interessoto alle nostre attivit e agli oggetti di pi9 comune
utilizzo. 4ella relazione dabbiamo over gi iniziato un opprendimento non solo per conseguenze ma anche
mimesi. il cane ci imito nel trosportare le cose solo se ci assume come modello e come centro di interesse
delle sue attivit di osservazione. ttenzione a non confondere *uesto con latteggiamento ansioso dei
soggetti adesivi che hanno problemi di distacco.
1. Centripetazione in movimento
!. Costruzione di un suono
%. )oggN Zen
'. Combi di direzione 1e !
(. Lo scambio
+. tira e molla
>. 8eduto
A. Gerro
3. Cesto
17. 5ieni
Et evolutiva 'i $i,e$i%ento:
=uesto attivit evolutiva pu6 essere eseguito portendo da un coefficiente di difficolt e un contenuto
collaborativo basso, fino ad arrivare al trasporto di un oggetto in uno situazione molto complessa. come la
borsa della spesa nel traffico cittadino. =uesto livello di complessit deve necessariomente rispettare let
del cane. Dn soggetto molto piccolo, (E+ mesi e in grado di portare un oggetto o lui grodito come un
giocottolo leggero. Dn soggetto pi9 grande, di 1!E1A mesi, 0 gi in grado di portare una borsa della spesa
con *ualche prodotto dentro e di iniziare a strutturare cosF, il suo ruolo collaborativo. )un*ue *uello del
trosporto di un oggetto e unattivit evolutiva che pu6 partire dal *uinto mese ma il suo esercizio e lo suo
implementazione devono durare per tutta la vita con un periodo sensibile che va dol 3 al 1! mesi.
Attivit evolutiva n 77 PRA 1&
ll (a!!etto
O##iettivi: Dso consapevole della bocca, cooperazione, autoefficacia
P$e%e!!a:
&n un progetto pedagogico con approccio cognitivo zooantropologico ci poniamo lobiettivo di fornire al
cane delle competenze operative sul mondo, in modo da favorire la sua integrazione allinterno
dellecumene umana. improntare uneducazione orientata sulla flessibilita cognitiva, non ha finalita
performative, ma integrative. 4on ci interessa che il cane sappia risolvere problemi anche complessi,
esclusivamente in un set controllato, ma che sappia mettere a frutto le rappresentazioni create nelle attivit
evolutive, allinterno della sua vita *uotidiana. Gutti i problem/ solving che abbiamo affrontato fino o *uesto
momento, devono aver contribuito ad aumentare la flessibilita cognitiva del soggetto che ora pu6 essere in
grado di aprire un cassetto dellarredamento del nostro appartamento. Grasportare un oggetto e aprire un
cassetto sono della attivit che noi esseri umani realizziamo molto spesso nellarco della giornata. 8e
riusciamo o farci aiutare dal cane nello svolgimento di *ueste attivit, significa che stiamo costruendo in iui
un ruolo molto positivo, di collaboratore domestico. il cane che svolger *ueste mansioni e che ci vedr
molto soddisfatti del suo operato, si sentir estremamente gratificato e integrato allinterno del suo contesto
sociale.
Co$$ette""a:
l. 8cegliamo un set adeguato, un luogo tran*uillo dove il cane si possa sentire libero di esprimersi come
vuole.
!. "rocuriamoci una scatola di biscotti vuota con la parte interna di plastica che pu6 fuoriuscire dal
pacchetto di cartone come fosse un cassetto.
%. ttacchiamo una linguetta allestremita della palostica come fosse il pomello del cassetto. "uo essere un
pezzetto di nastro adesivo, ripiegato su se stesso, oppure possiamo tare un buco nella plastica per attaccarvi
un pezzetto di spago.
'. il compito del cane e tirare fuori il cassetto dalla confezione usando la linguetta per arrivare alle
crocchette che vi obbiamo messo dentro.
(. "oniamoci di fronte al cane. chiediamogli di sedersi e di restore. "rendiamo la scatola, tacciamo scorrere
la parte in plastica verso tuori. mettiamoci aentro dei bocconcini e richiudiamo il cassetto.
+. Con un soggetto abituato a lavorare con il clic:er possiamo chiudere direttamente il cassetto e insegnare
al cane, passo dopo passo, a prendere in bocca la linguetto e tirarla.
>. 8e non ulilizziamo *uesto metodo, le prime volte non chiudiamo completamente il cassetto, ma lasciamo
un piccolo spiraglio aperto, tanto da consentire al cane di mefferci il naso dentro.
A. ,ffriamo lo scatola di biscotti al cane mantenendola alla sua altezza.
3. ,ra tocca a lui. )apprima annuser accuratamente la scatola e poi aprir il cassetto infilandoci dentro il
naso.
17. =uando il cane ha capito il principio, diminuiamo a poco a coco lo spiraglio.
11. =uando il naso non ci st piu, probabilmente il cane cercher *uel punto di tirare il cassetto con i denti.
1!. pi9 lo spiraglio si fa piccolo, pi9 e probabile che il cane si accorga che la linguett 0 un buon punto di
aggancio per portare il cassetto verso di se.
1%. 8e il cane allinizio non tira lo linguetta diamogli un piccolo aiuto, spingiamo il casetto da dietro in
modo che si apra un po, *uando il cane si ovvicina con la bocca alla linguetta.
1'. l contrario con i soggetti pi9 esperti possiamo aumentare il grado di difficolt man mano che il cane
ac*uista esperienza. &n *uesto cdso mettiamo le crocchette proprio in fondo al cassetto, in modo che il cane
debba aprirlo completamente per raggiungere lobbbiettivo.
Po%%et$i 'i a'e)uate""a:
o$ =uesta attivit e addeguata per *ualsiasi tipologla di soggetto o patto che ci assicuriamo che abbio delle
rappresentazioni base su cui appoggiarsi per risolvere il problema. La prima delle *udli 0 che sappia tenere
in bocca degli oggetti. 4el caso specifico possiamo provare ad inferessarlo al la linguetta o alla cordicella
che dovr tirare per aaprire lo scatola.Dn inleressamento che deve partire fuori dal set che di obbiamo
allestito.
b$ & giochi propedeutici che possiamo fare prima di presentare il problema in tutte le sue componenti, sono
*uelli che riguardano il prendere loggetto e giocarci in maniera individuale o delle brevi sessioni del tira e
molla.
c$ - importante sapere che non per tutti i cani la propedeutica del tira e molla pu6 essere ulile. infatti molti
cani si interessano alloggetto solo se e tenulo in mano dal ".,. e se con esso lo possono contendere.
)iverso invece e *uando loggetto e appeso ad un altro oggetto. 4on essendoci polo di contesa il cane
potrebbe non interagirvi. La rappresentazione del tira e molla in *uesto caso potrebbe non essere doiuto al
cane.
d$ - necessdrio dare lo: al cane per consentirgli di aprire il cassetto. 8e infatti lobiettivo 0 far aprire un
cassetto vero al cane, non possidmo permetterci che *uesto prenda liniziativa *uando vuole e sottragga
indebitamente delle cose di valore dalla nostra cassettiera.impostiamo lottivit evolutiva non con il resta,
ma con il permesso.
O#iettivi evolutivi !*e(i,i(i: fornire al cane una conoscenza operante importante al fine di aumentare il suo
grado di efficacia operativa sul mondo e rendere la sua struttura cognitiva molto flessibile e pronta ad
affrontare *ualsiasi tipo di problema senza scoraggiarsi. )isciplinare luso della forza nellafferrare un
oggetto e portarlo verso di se. il gesto di afferrare e portare verso di se 0 un gesto che il cane fo spesso anche
con gli altri coni per contendersi *ualcosa. in *uesto caso il comportamento deve essere calibrato
sulloggetto e luso della forza deve essere inferiore.
O#iettivi lati o !e(on'a$i: anche in *uesto coso 0 difficile parlare di secondariet *uando stiamo
costruendo una competenza nel cane che lo oiuta a trovare un ruolo costruttivo e positivo del cane
allinterno del gruppo familiare e del contesto sociale. &nfatti, un cane che sa aprire un cassetto e prendere
un oggetto contenuto dentro 0 un soggetto in grado di interpretare in maniera articolata la realt e di
prendere liniziativa operativa senza aspettare sempre la collaborazione del ".,.
P$o*e'euti(it:
La capacit di aprire un cassetto non 0 cosa facile per un cane e per riuscirvi ha bisogno di aver affrontato
molte tipologie di problem/solving e avere a disposizione molte euristiche ed operanti per la soluzione dei
problemi. )eve essere in grado di dosare lo propria forza sia del morso che del parlare o se, altrimenti nel
tirare lappiglio che apre il cassetto rischia di portare via lintera struttura. ll cane deve avere *uindi delle
grandi doti di concentrazione e un livello di attivazione emozionale che metta il soggetto nelle condizioni
migliori per risolvere il problema. )eve essere anche un soggetto con dei forti autocontrolli e che obbia
capito in profondit la dinamico relazionale dei permessi. &l cane deve poter aprire il cassetto solo dopo che
noi gli abbiamo dato l,U.
l. Gira e molla
!. Lo scambio
%. il tubo interrotto
'. Grasporto di un oggetto
(. Sand
+. La ciotola
>. Cicalco e guida
Et evolutiva 'i $i,e$i%ento:
Come abbiamo avuto modo di copire gi nellattivit evolutiva del trasporto di un oggetto, la competenza
del cane di aprire un cassetto pu6 essere realizzato con diversi ilvelli di consapevolezza del soggetto. il cane
potrebbe aprire, infatti, solo *uel tipo di cassetto su cui esercitiamo lattivit evolutiva e non un altro.
"otrebbe farlo solomente dentro una dimensione performativa e faticherebbe invece a realizzarlo in un
contesto di vita *uotidiano. - necessorio, affinch1 il cane comprenda la portata collaborativa di *uesta
attivit, che obbia fatto una ricca esperienza nel mondo e abbia vissuto una sistemica familiare partecipata
ed intensa. =uindi 0 possibile somministrare *uesta attivit a partire dai sei mesi ma pu6 essere compreso
veramente dal soggetto solo a portire doi 3/1! mesi di vita per diventare una competenza profonda e
generalizzata solo dopo i !' mesi del cane.
Attivit evolutiva n 79 PRA 1&
Se)nale 'i (ont$ollo: @Ge$%oA
O#iettivi: !e)nali 'i a$$e!to1 auto(ont$olli1 (ent$i*eta"ione in %ovi%ento
P$e%e!!a:
ll rapporto *uotidiano tra uomo e cane in un contesto metropolitano impone alla coppia grandi capacit di
centripetazione o di mantenere delle distanze molto ravvicinate. 8e abbiamo modo di osservare una coppia
cane proprietario allinterno di un contesto lavorativo di tipo rurale ci possiamo accorgere che le
prossemiche che tengono i due poli della relazione sono molto pi9 ampie rispetto o *uelle che possiamo
vedere nei binomi in citt. Dn cane che conduce le greggi o che va o caccia oltre a non avere bisogno del
guinzaglio tiene delle prossemiche ravvicinate con il conduttore solo *uando serve, solo in alcuni passaggi
degli script comportamentali che lo vedono attivo. &mmaginiamo pure un cane in un paese dei prami del
1377 che viveva allinterno di una societ profondamente zootollerante e promiscua. il cane poteva
muoversi liberamente anche in autonomia e il ".,. ero esonerato da responsabilit di tutela del cane, come
*uello di finire sotto una macchina o importunare persone. ,ggi il cane non pu6 vivere come in passato la
motivazione esplorativa perlustrativa la pu6 usare solo in pochissime circostanze, ad esempio nel breve arco
di tempo che passa al parco se ne ha la possibilit. Lo peto\nership 0 oggi densa di responsabilit per la
persona e le sue esigenze gestionali, si devono declinare in una molteplicit di degnali di controllo, il cui
volume tuttavia andr riducendosi, maggiori saranno gli autocontrolli ac*uisiti dal cane. 4ellallineamento
la grammatica dei segnali di controllo o di arresto non sar pi9 esplicito ma implicito. Hacendo un esempio
per capire meglio. possiamo dire che allinizio della nostra relazione, *uando facciamo una passeggiato con
il cane dobbiamo ricordargli sempre, di fermarsi prima di attraversare la strada. )opo *ualche anno se il
cane esce tutti i giorni in un contesto urbano o avr modo di praticare *uotidianamente la grammatica dei
segnali di controllo. non avremo pi9 bisogno di chiedergli di fermarsi primo di attraversare la strada, lo far
da solo se ci preder, osservando la nostra postura e cinetica se sar al nostro fianco.
Co$$ette""a:
a$iante 1
1. 8cegliamo un set adeguato come un prato recintato dove non ci siano stimoli esterni,soprattutto
conspecifici con cui poter entrare in relazione.
!. )isponiamoci con il cane di fronte o sciolto o assicurato ad un guinzaglio di almeno tre metri.
%. Chiediamo al cane di rimanere fermo dove si trova utilizzando un segno dato con la mano aperta, come
*uando diamo il "Cesta", allontanandoci indietro di un paio di passi.
'. 8e il cane 0 rimasto fermo riaccorciamo le distanze e premiamolo tornando al suo fianco.
(. Cipetiamo il gesto con la stessa se*uenza per due/tre volte, pronunciando nello stesso momento la parola
"fermo".
+. *uesto punto disponiamoci con il cane a fianco, prendiamo la sua attenzione e teniamolo attivo per
*ualche passo.
>. Comminiamo lentamente fermiamoci e premiamo il cane come se stessimo facendo una condotta.
A. Cipetiamo anche *uesta se*uenza un paio di volte aggiungendo la parola fermo mentre rallentiamo
fermandoci.
3. Ciprendiamo a camminare sempre tenendo viva lattenzione del cane, *uando ci guarda portiamo il palmo
della mano opposta al fianco che ci mostra il cane, davanti al suo muso a *ualche decina di centimetri e
facendo perno sul piede pi9 vicino al fionco del cane, portiamoci in posizione frontale rispetto al cane
descrivendo un semicerchio.
17. 8e il cane si ferma e ci guarda, premiamolo.
11. Cipetiamo anche *uesta se*uenza un paio di volte anche in *uesto caso ripetendo lo parola "fermo"
mentre facciamo il gesto con la mano.
1!. Continuiamo o passeggiare con il cane al fianco, con andatura variabile. prima lenta. "oi pi9 sostenuta e
poi di nuovo rallentiamo.
1%. )iamo il "fermo" al cane e *uesta volta invece di fermarci frontalmente a lui. a distanza ravvicinata,
allontaniamoci indietro di *ualche passo, per le prime volte. fino ad orrivare dopo *ualche ripetizione a
percorrere *ualche metro.
1'. 8e il cane rimane fermo mentre ci allontaniamo da lui, torniamo da lui e mentre ci disponiamo al suo
fianco lo premiamo.
1(. Cipetiamo la se*uenza due/tre volte e interrompiamo dando il "finito" al cane e uscendo dal set.
a$iante&
l. il set che scegliamo pu6 essere lo stesso in cui abbiamo svolto la variante l.
!. Chiamiamo il cane e chiediamogli di sedersi davanti a noi.
%. diamogli il segnale di "resta" e allontaniamoci da lui di *ualche metro.
'. Cimaniamo fermi per *ualche istante e poi chiamiamo il cane. in maniero non troppo eccitatorio, magari
battendonci una mano sulla coscia.
(. ppena il cane fa il primo passo muovendosi verso di noi, diciamogli fermo mentre facciamo un passo
veloce verso di lui, con il braccio teso e il palmo rivolto al muso del cane.
+. 8e il cane si ferma, raggiungiamolo e premiamolo *uando arriviamo al suo fianco.
>. - possibile, le prime volte. premiare il cane senza tornare verso di lui ma lanciando un premio alle sue
spalle.
A. in *uestultima occasione il premio potrebbe essere un gioco che non lo ecciti troppo a livello
emozionale.
Pa$a%et$i 'i a'e)uate""a:
I Lo variante 1 0 adeguata per tutti i soggetti nessuno escluso a prescindere dal loro profilo caratteriale.
Guttavia 0 un segnale gestionale che va usato particolarmente con i seggetti con un livello di arousal alto e
che soprattutto sono molto centirifugati nella fase di uscita. Chiedere al seggetto di fermarsi ad ogni angolo
di strada e in corrispondenza dei punti di attraversamento pu6 aiurtarlo a concentrarsi sul conduttore ed
aumentare il livello di espettativa del cane sui segnali comunicativi. con i seggetti timorosi o che sono a
disagio *uando sono fuori in passeggiata in un contesto urbano non possiamo chiedere il segnale di "fermo"
troppo di fre*uente ma solo in corrispendenza dei punti dove il cane 0 pi9 rilassato. .ettere un cane in
difficolt sotto pressione per la richiesta incalzante dei segnali di controllo, da una marcatura emozionale
negativa alle passeggiate e fa vacillare nel cane le fiducia nel patto comunicativo con il ".,.
I Lo variante ! e edeguatae per tutte le tipologie di cane e reppresenta uno step di difficolt maggiore
rispetto alla variante 1. con i seggetti molto timorosi 0 necessario che il gesto che richiede al cane di
fermersi sie fatto non accentuando i movimenti ne realizzandoli in
C-CC ""D4G& .4C D4 "-ZZ, 8DBL& 8C4
segnale verbale.
e$ 8e decidiamo di affrontare lattivit con il cane al guinzaglio, *uesto oltre ad essere lungo almeno tre
metri non deve essere mai utilizzato per richiamare il cane. &n *uesto caso il guinzaglio deve essere
utilizzato esclusivamente come "cintura di sicurezza".
f$ La tonalit della voce e il modo di pronunciare la parolo fermo deve essere adeguato allobiettivo che ci
prefiggiamo. il senso che dobbiamo dare al cane e *uello di rallentare per poi fermarsi. *uindi non deve
essere pronunciato troppo velocemehie o in tono troppo perentorio. )obbiamo attraverso lo giusta
intonazione trasmettere calma e sicurezza al cane.
g$ )obbiamo essere attenti che il cane non scambi lattivit evolutiva del "Hermo" con "il Cichiamo",
oltrimenti rischiamo che ogni volta che il cane viene richiamato si fermi o met strada aspettandosi di essere
bloccato dal segnale. =uesto segnale dovrebbe essere ripetuto con una proporzione rispetto al richiamo e al
resta di l:l.
O#iettivi evolutivi !*e(i,i(i:
insegnare al cane un segnale di arresto molto importante che ci pu6 servire in situazioni di pericolo, ma
soprattutto in situazioni ordinarie come *uando dobbiamo attraversare la strada, ad un incrocio prima di
scegliere una direzione. =uesto importante tassello gestionale ci permette di arricchire ulteriormente la
comunicazione uomo/cane non delegando nulla al guinzaglio che pu6 diventare finalmentie una vera e
propria cintura di sicurezza. =uesto sancisce il passaggio, lallineamento di coppia.
O#iettivi lati o !e(on'a$i:
fornire al cane e al ".,. un set che gli consenta di esercitarsi sul rendere pi9 fluidi i movimenti che
interessano lo svolgimento di una passeggiata. ffinare il modo in cui gestire il premio da dare al cane.
llinterno di una attivit evolutiva strutturata il conduttore 0 fovorito dal contesto e dollattrezatura tecnica
per premiare tempestivamente il cane ma *uando usciamo con il cane nella vita reale abbiamo sempre
*ualche altro oggetto in tasca e il contesto non favorisce un uso proprio del premio olimentare. =uesta
attivit evolutiva offre lo possibilit concreta di capire come gestire il momento del premio.
P$o*e'euti(it:
Le propedeutiche pi9 importanti per la realizzazione di *uesta attivit sono *uelle connesse alla costruzione
degli autocontrolli ed i permessi, alla grammatica dei segnali di controllo, alla condottae la centripetazione
in movimento. Horse la conoscenza pi9 importante che il cane deve possedere 0 la capacit di dare
attenzione al ".,. *uando *uesto ne richiama lattenzione tramite un suono. infatti *uando realizziamo il
segnale di fermo dovremmo essere affianco al cane per riuscire ad anticiparlo mostrandogli il palmo dello
mano aperta in segno di "stop". "robabilmente hella vita reale il cane a volte ci preceder e primo di un
incrocio, per dare il "fermo" al cane dovremmo richiamarne lattenzione, richiamarlo a noi e poi farlo
fermare.
l. Centripetazione in movimento
!. Cesta
%. spetta tran*uillo
'. Sand
(. Bestione delle soglie
+. Combi di direzione 1 e !
>. nticipalo
Et evolutiva 'i $i,te$i%ento:
=uesta attivit evolutiva riguardando il capitolo del segnali di controllo pu6 essere somministrato al cane a
portire dallet di *uattro mesi. 4ella se*uenza della grammatica dei segnali di controllo. &l fermo deve
essere lultimo ad essere insegnato. infatti si tratta di un vero e proprio segnale di arresto che pu6
comportare dei problemi di comprensione per un soggetto troppo giovane. 5edersi improvvisamente una
mano davanti che lo invita a fermarsi o che interrompe lo corsa di ricongiungimento pu6 essere vissuto con
una marcatura emozionale negativa da parte del cane.
Genuto conto del tempo necessario per il consolidamento del segnale di controllo base e del rafforzamento
degli autocontrolli non possiamo introdurre *uesta attivit evolutiva primo dei cin*ueEsei mesi.
Attivit evolutiva n 7: PRA 1&
Pe$(o$!o 'i allinea%ento.
O##iettivi:
centripetaziene in movimento in ambiente esterno. llineamento
P$e%e!!a:
Dno degli obbiettivi principali del training Cognitivo Zooantrepologico 0 lallineamenta. ovvero la
costruzione della complicit e dellintesa da parte della coppia. Dn intesa profonda, in grado di misurarsi su
*ualsiasi ambiente e situazione. basata su un linguaggo molto abbreviato e privo di fronzoli, su una
centripetazione matura. dove non c0 adesivit di uno dei due seggetti sullaltro ma autonomia e fiducia
reciproca. "er raggiungere un buon allineamento dobbiamo dotare il cane dei giusti strumenti educativi per
affrontare la realt, come un buon livello di centripetazione anche in presenza di stimoli centrifugativi. una
buona dose di autocontrolli, e un repertorio vario di eJpertise socio/relezionale. 8e *uesto 0 necessario da un
punto di vista cinocentrico, da un punto di vista umano la persona deve laverare su se stessa affinch0
diminuisca il suo carico di ansie miste ad apprensioni che si riversano sul cane. Dn ".,. che non fa *uesto
imbriglier la relazione sempre tra le strette maglie del centralla. Con *uesto non vogliamo assolutamente
dire che debbiamo disinteressarci del cane ed esporlo alla realt senza il giusto sostegno e la giusta tutela,
rimangono per noi validi i *uattro parametri di adeguatezza su cui fondare una releziene: respensabilit,
consapevolezza, congruit, e*uilibrio. Lallineamento rappresenterebbe dun*ue levoluzione della
centripetazione. se la centripetazione fosse la fondamenta della casa, lallineamento petrebbe essere
paragonato al tetto. Dna casa non 0 solida senza fendamenta ma senza tetto 0 indubbiamente poco
cenfortevole. & limiti del fermarsi alla centripetazione nello sviluppo della relazione uomo/cane, li vediamo
*uando nel percorso educativo, dopo aver costruito lo sguardo del cane per chiedere la collaborazione al
".,. nei momenti di difficolt. peniamo il soggetto di fronte ad un problem/solving. La centripetazione porta
il soggetto di fronte allo sguardo a sedersi e guardarci, dimostrando di non essere autonomo nella scelta
delle startegie da mettere in campo per modificare il mondo. "er raggiungere lallineamento debbiamo
rompere *uesta dipendenza del cane dallessere umano e contribuire a costruire in lui delle rappresenlezioni
che gli appartengono sotto ferma di cenoscenze. in un buon allineamento 0 necessario essere ciascuno nella
mente dellaltro senza doversi tenere costantemente sotto contrello. ne affidarsi totalmente allaltro per la
soluzione dei problemi. Lallineamento non 0 un parametro astratto su cui giudicare il livello di maturazione
di una relazione, ma sono una serie di prassi concrete che distinguono il binomio per laffiatamento che
dimostra. "er essere allineata, una ceppia pet/partner, deve essere in grado di destreggiarsi nella realt senza
guinzaglio e con un livello di cemunicazione pulita ed efficace. =uesta attivit evolutiva mira proprio a
sviluppare *uesta cempetenza.
Co$ette""a:
a$iante 1
1. 8cegliamo un set adeguato come ad esempio un prato di un parco cittadino. in *uesto caso anche se si
tratta di un percorso dove sono presenti degli ostacoli non 0 necessario. che il cane percepisca di essere in
unarea attrezzato, come invece abbiamo indicato in altre occasioni.
!. Creiamo un percorso, aiutandoci con dei birilli, che indicheranno i punti dove realizzare una
comunicazione specifica con il proprio cane.
%. 8tabiliamo una linea di partenza, centripetiamo il cane e diamo inizio al percorso che si svolger senza
tenere il cane al guinzaglio.
'. 4ella prima parte affrontiamo un gruppo di birilli in corrispondenza dei *uali eseguiremo dei netti cambi
di direzione #vedi "cambi di direzione !", attivit evolutiva n2%($.
(. Dsciamo dalla zona dove abbiamo affrontato il primo gruppo di birilli e dopo aver fatto *ualche metro in
linea retta con il cane affianco, chiediamogli di cambiare lato, od esempio dal fianco destro, passare a *uello
sinistro .
+. 4on importa come avvenga *uesto cambio di lato. meglio 8arebbe che il cane passasse dietro le nostre
gambe.
>. "roseguiamo per alcuni passi e facciamo un cambio di direzione.
A. 4el rettilineo che seguir, immaginiamo di avere un corridoio davanti o noi, prima aumenteremo
landatura e poi la diminuiremo.
3. Lobbiettivo in *uesto caso come nel tratto precedente 0 che il cane ci stia a fianco, senza guardarci
costantemente.
17. Hacciamo di nuovo un cambio di direzione e dopo alcuni possi chiediamo al cane di rallentore e di
fermarsi con il solo aiuto del verbale.
11. )opo che il cane si 0 fermato chiediamogli di ripartire, come per attraversare una strada.
1!. 8ubito chiederemo uno stop in movimento con il palmo dello mano che indica lalt davanti al muso del
cane, come se ci fossimo accorti allultimo momento del sopraggiungere di uno macchina e dovessimo
arrestore improvvisamente il cane.
1%. .ontenendo il segnole di "8top" facciomo !/% possi allindietro in allontanamento dal cane.
1'. ttendiamo *ualche istante e richiamiamolo invitandolo a venire verso di noi.
1(. Hacciamo *ualche metro e dopo aver chiesto di nuovo il fermo in movimento ci allontaneremo per
eseguire il richiamo con "stop". &n *uesto caso dabbiamo immaginarci di avere il cane dallaltro porte della
strada rispetto a noi. il cane decide di attraversare ma in *uel momento sto per passare una macchina.
Lobiettivo 0 fermare il cane o distanza.
1+. Gorniamo dal cane che si 0 fermato dove glie lo abbiamo chiesto e premiamolo.
1>. Dn ulteriore evoluzione e variante dellattivit potrebbe essere *uella di articolare il percorso intorno ad
unarea. dove ci sono persone e bambini che giocono a polla, *ualcuno che corre o passa in bicicletta.
a$iante &:
l. pi9 che di una vera e propria variante che prevede lo svolgimento diverso della stessa attivit si tratta di un
appendice al punto 1>. Dna modalit particolare dellallestimento del set calibrato sulle difficolt del
soggetto, con lobiettivo dun*ue di colmarne le lacune.
!. "ossiamo intervallare il percorso, tra un gruppo di cambi di direzione e lesecuzione dei diversi segnali di
controllo, con un gruppo di persone che chiacchierano animotamente e battono le moni.
%. in *uesto coso il ".,. dovr:
a$ centripetare lattenzione del cane.
b$ fare uno curvo,
c$ lavorare sullosmosi emozionale dando una marcatura emozionale positiva allincontro.
& modi per realizzore il punto c$ sono molteplici ognuno li pu6 scegliere sullo base delle preferenze del
soggetto e del suo profilo caratteriale. d esempio possiamo marcare positivamente lincontro,
canticchiando. accelerando il passo con una dinamica di ingaggio ludica, utllizzare un gioco per
decontestualizzare la percezione del cane ecc.
'. "ossiamo inserire invece un gruppo di persone sedute a terra in un cerchio ampio con le *uoli il ".,.
dovr fermarsi a parlare. & figuranti potranno invitare il cane ad interagire attraverso il contatto corretto.
(. Lultimo gruppo di persone potrebbe disporsi in fila a gambe divaricate come a formare un tunnel.
+. il ".,. in *uesto caso si avviciner e inviter il cane a passare sotto il tunnel di gambe o o realizzare uno
slalom tra le persone.
a$iante +:
l. &n *uesta variante il percorso sar intervallato prima da due persone che giocono a palla.
!. in *uesto caso il ".,. dovr centripetare lattenzione del cane, fare una curva allontanandosi dalla coppia,
anticipando cosF le intenziloni del cane di andare verso il target palla.
%. "u6 essere utile premiare la centripetazione del cane con il cibo o lanciando una pallina e chiedendone il
riporto.
'. il secondo gruppo di persone sar seduto a terra con delle palle ferme vicino e uno zaino con del cibo.
(. il ".,. dovr avvicinarsi con il cane, presentarsi e rimanere a fare due chiacchiere con il gruppo di
persone nel frattempo dovr vigilare sugli autocontrolli del cane sulla risorsa ludica e *uella alimentare.
+. il terzo elemento di disturbo del percorso sar una persona che si avvicino in bicicletto e passer a pochi
metri del cane.
>. il ".,. in *uesto caso dovr centripetare fortemente lattenzione del cane, chiedendogli di sedersi e di
consentire il passaggio delle biciclette e *uando ritiene opportuno preseguire la pesseggiata in modo calmo e
rilassato.
a$iante -:La *a!!e))iata inte$attiva:
l. 8cegliamo un set diverso dai precedenti. preferibilmente un contesto urbano con diversi elementi di
arredo, per esempio molto indicato potrebbe essere i dintorni di un centro commerciale con zone parcheggio
e vialetti con panchine.
!. determinare i passaggi di *uesta variante sar soprattutto la nostra fantasia e la capacit di vedere
nellarredo urbano una serie di ostacoli che possiamo fare insieme al cane.
%. d esempio i paletti che delimitano i parcheggi possono essere interpretati come uno slalom, cosF come i
lampioni delle luce.
'. Le zone interne ad un centro commerciale di solito vedono la presenza anche di blocchi di cemento cubici
e semisferici che delimitano larea di accesso delle macchine. =uesti blocchi possono essere utilizzati o
come ostacoli da saltare o se la taglia del cane lo permette come dei piccoli podi sopra cui farlo salire.
(. Le panchine possono diventare delle passerelle se chiediamo al cane di saltarci sopra. - dei tunnel se gli
chiediamo di passarci sotto #taglia permettendo$.
+. Dna zona di verde pu6 essere invece il luogo dove poter organizzare sia una ricerca olfattiva semplice sia
una pi9 strutturata magari utilizzando come nascondiglio le aiuole ornamentali.
>. spesso in *ueste zone urbane vista la presenza di garage sotterranei ci sono molte grate su cui far
esercitare la topognosi del cane.
Pa$a%et$i 'i a'e)uate""a:
B Le e$iente 1 0 adeguata per i soggetti che hanno avuto modo di allargare il loro piano prossimale di
esperienza insieme al ".,. e che hanno molte competenze di carattere gestienale, ovvero sanno rispendere e
molti segnali di controllo.
B Le a$iante & 0 adeguata per i soggetti che hanno ancora *ualche problema di diffidenza con le persone,
che pur avendo delle competenze sociali e degli ottimi autocontrolli non vivono ancora positivamente
lincontro con gli estrenei.
B La e$iente + 0 adeguata per i seggetti che hanno *ualche problema sullautocontrollo nelle metivazioni
ludiche e nei momenti di interazione sociale. &noltre per i seggetti che hanno un arousal alto in certi centesti
come il parco cittadino e perdono gli autocontroelli
sulle metiveziene predeterie, inseguende ed esempie le biciclette.
B Le e$iante - 0 adeguata per tutti i cani e binomi ed 0 un ottimo modo per poter impegnare cane e
proprietario in attivit evolutive allinterno di un contesto di vita *uotidiano e in un set non protetto. Ci6 ha
lobiettivo di dare non solo un contesto di pratica giornaliero al binomio ma anche lorizzonte dentro cui
dare maggiore volume alla motivazione collaborativa. la passeggiata interattiva 0 un modo per aumentare la
fiducia del cane nel ".,., &l suo accreditamento agli occhi del cane 0 un opportunit aggiuntiva di aprire una
finestra ludica troppo spesso chiusa.
a$ =uello che dobbiamo verificare 0 il grade di allineamento della coppia e non la performativit di
esecuzione del percorso. Cealizzare *uesto percorso allinterno di un set come un campetto, potrebbe essere
interpretato sia dal cane che dal conduttore con una impostazione inadeguata.
b$ il percorso non deve essere realizzato tenendo il cane in condotta, deve risultare piuttosto una semplice
passeggiata dove accadono diverse cose ed imprevisti.
c$ 5isto che si tratta di unattivit evolutiva che avviene comun*ue allinterno di un set protetto possiamo
considerarla adeguata anche per *uei soggetti che non sono ancora abbastanza allineati per compierla con
successo. Bli elementi su cui si misura la coppia possono essere una palestra essi stessi non solo per
verificare ma per allineare la coppia.
O#iettivi evolutivi !*e(i,i(i: costruire lallineamento di coppia allinterno di un set deve 0 possibile
esprimere una complessa centripetazione in movimento attraverso un linguaggio abbreviato e fluido.
ttraverso lutilizzo di un set protetto, il ".,. pu6 veriticare il livello di consolidamento di alcuni passaggi di
allineamento. =uesto contribuisce ad aumentare il grado di fiducia che esiste gi allinterno della relazione.
O#iettivi lati o !e(on'a$i:
trovare al cane e al ",. un campo espressivo dove poter rafforzare i proori lati deboli. )iversificando
lattivit, con linserimento di variabili di difficolt, come indicato nelle diverse varianti, possiamo
tonificare *uegli autocontrolil ed eJpertise sociorelazionali che risultano essere pi9 deboli nel soggetto.
=ueste attivit di allineamento collocano la passeggiata che facciamo con il cane non pi9 dentro una
dimensione di pura esplicazione di un bisogno psicofisico dellanimale ma dentro una dimensione
collaborativa dove poter affinare il linguaggio di intesa con il cane.
P$o*e'euti(it:
"er rispettare le propedeuticita in unattivit evolutiva cosF complessa dobbiamo dividere, come abbiamo gi
fatto in altre circostanze, le propedeuticit relazionali generiche dalle propedeuticit tecniche specifiche,
ovvero la filiera delle attivit evolutive necessarie da svolgere prima di una nuova attivit di difficolt
maggiore. )a un punto di vista relazionale dobbiamo aver maturato un profondo senso di fiducia nei
confronti del cane. =uesto 0 il fondamento su cui si basa la possibliit stessa di andare in passeggiata con il
proprio cane senza guinzaglio. )abbiamo aver sviluppato unintesa comunicativa grazie alla *uale ci
capiamo subito con il cane, senza ricorrere alla platealito del gesti. in un percorso come *uello che
obbiamo descritto le situazioni cambiano continuamente e per affrontarle con scioltezza e disinvoltura non
dobbiamo spezzare lo passeggiato con continui richiami dattenzione e di direzionomento. "rima di
affrontare un percorso di *uesto tipo il ".,. deve conoscere molto bene il profilo caratterlole del cane, le sue
debolezze e i suoi punti di forzo. Gecnicamente, invece, le attivt evolutive da dover affrontore come
propedeutiche sono:
1. Centripetazione in movimento
!. Cambi di direzione!
%. Luring
'. )are lo direzione
(. incroci
+. La spirale
>. nticipalo
A. 8ocializzazione con cerchio di persone
3. il richiamo
17. Centripetazione con stimolo cintico
11. Centripetazione propositiva
1!. 8tart/Line
Et evolutiva 'i $i,e$i%ento:
"er affrontare le attivit evolutive pi9 complesse il soggetto ha bisogno al consolidare le propadeuticit. &n
*uesto caso le cose che il cane deve saper fare insieme al suo ",. sono moltissime e un soggetto troppo
piccolo non avrebbe materialmente il tempo per realizzarle. Dn soggetto molto pro/attivo e disposto ad
apprendere potrebbe sopportare un grande numerodi cose anche in giovane et. .a il loro consolidamento
di esse in vere e proprie competenze strutturate pu6 avvenire solamente *uando il soggetto esce dal periodo
adolescenziale per entrare nellet adulta. - compito di un buon ".,. e di un educatore cinofilo capace,
creare le condizioni perch0 il cane possa vivere situazioni complesse, avendo le giuste rappresentazioni e
godendo della massima fiducia. Con ci6 vogliamo dire che fare una passeggiata senza guinzaglio in
ambiente sociale 0 *ualcosa che va sperimentato con il cane a partire dai *uattro mesi e va coltivato,
rispettando una scala di difficolt sempre maggiore, fino alleta adulto, dove lallineamento si potr
realizzore.
Attivit evolutiva n 9< PRA 1&
Lavo$a$e !u)li !*a"i

O##iettivi: pro/socialit, competenze comunicative e socio/relazionali.
P$e%e!!a:
La cultura occidentale ci spinge a valutare la comunicazione esclusivamente attraverso il medium verbale.
Lessere umano, *uando si esprime con le parole, le accompagna sempre con una mimica facciale, con una
gesticolazione delle mani e delle braccia, assume precise posture e tiene distanze diverse dallinterlocutore.
=uesti elementi coverbali, se impariamo a leggerli ed interpretarli, ci dicono molto di pi9 di *uello che la
persona ci sta esprimendo verbalmente. 8e vogliamo decifrare il linguaggio tra cani e apprendere il modo
corretto di comunicare con loro, dobbiamo sforzarci di spostare il focus comunicativo sul linguaggio non
verbale, ovvero su *uello sistemico complesso fatto di posture, prossemiche, mimiche e cinetiche. Con
lattivit evolutiva che lavora sugli spazi, impareremo a fare maggiore attenzione alle prossemiche, cio0 alla
gestione dello spazio nello doppio eccezione:
a$ lo spazio tra il cane e il mondo esterno,
b$ lo spazio tra il ".,. e il cane, *uando *uesto interagisce con un conspecifico.
in entrambi i casi dobbiamo sapere che lo spazio per il cane ha un valore comunicativo enorme e compito
del ".,. 0 assumere un ruolo di mediazione e di gestione allinterno di *uesto fattore. )obbiamo da uno pare
permeabilizzare le soglie delle zone sociali del cane, desensibilizzandolo alle invasioni dello spazio privato,
dallaltro utilizzare adeguatamente la distanza fra noi e lui, *uando interagisce in ambito intraspecifico. in
*uesta disarticolazione della funzione comunicativa dello spazio, esistono dei parametri di riferimento, ma
molto dipende dal soggetto, dalla sua storia ontogenetica, dalle esperienze avute e dalle varianti di ruolo di
mediazione assunte dal ".,. nei suoi confronti. 8ul modo in cui un cane percepisce lo spazio intorno a s1,
contribuiscono fattori filogenetici di razza, ma anche fattori esterni come il profilo caratteriale del partner
umano. & molossi e alcuni tipi di pastore, ad esempio, hanno una forte territorialit e tendono a difendere
reattivamente il proprio territorio e il proprio spazio privato. dal punto di vista umano abbiamo persone
molto premurose e ansiose, che tendono a tutelare eccessivamente il cane, viceversa altre, che tendono da
avere una deriva relazionale spontoneista, che si disinteressano del cane nei suoi momenti di interazione con
altri cani e persone estranee e che non si assumono alcun ruolo di mediazione che li accrediti come modello.
Co$$ette""a:
a$iante 1: permeabilizzare lo spazio privato
l. 8cegliamo un set adeguato, ad esempio una stanza di un appartamento dove il ".,. collocher la copertina
in modo opportuno seguendo le indicazioni date nellattivit evolutiva n2!.
!. Con il cane sulla copertina e con uno stato di calma gi raggiunto facciamo avvicinare una persona.
%. "remiamo il cane se non mostra di essere preoccupato dallestraneo che si avvicina.
'. importante 0 che la persona si avvicini rispettando le regole di approccio e che noi siamo in grado di
premiare il cane al momento giusto, prima che metta in atto o segnali di minaccia, come ringhiare ed
abbaiare o si alzi dalla copertina per andare ad interagire pi9 o meno correttamente.
(. =ui stiamo andando a disciplinare la soglia interattiva sia di un soggetto territoriale e difensivo, sia un
soggetto eccessivamente pro/sociale. -ntrambi i comportamenti possono essere problematici nella gestione
del cane in contesti sociali.
+. nche in *uesta attivit dobbiamo attenerci a un principio di progressivit. il figurante deve prima
avvicinarsi e tenere una distanza grande, poi progressivamente ridurre *uesta distanza.
>. il ".,. che si trover seduto su una sedia o su un divano, vicino alla copertina, dovr centripetare su di se
lattenzione del cane, fino al momento in cui si alzer per accogliere lui stesso la persona, con il cane che
rimane fermo sulla copertina.
A. "rima di far entrare in scena il figurante, centripetiamo lattenzione del cane attraverso il suono o
semplicemente premiando lo stato di calma del cane.
3. 8e, mentre il figurante si avvicina, il cane non si alza ma scodinzola guardandolo, premiamolo di nuovo.
17. 8e il cane prende liniziativa e si alza, facciamo uscire il figurante dalla stanza, non diamo attenzione al
cane e aspettiamo che si riposizioni sulla copertina in uno stato di calma.
l l. spettiamo il tempo necessario e riprendiamo dal punto A.
1!. Cispettiamo *uesto schema fino *uando non riusciamo ad arrivare allololettivo descritto al punto >.
Dna volta che il figurante ha preso posizione seduto anche lui nelle prossimita della copertina possiamo far
premiare il cane dallestraneo depositandogli un bocconcino sulla copertina o invitarlo ad avvicinarsi a lui
per fargli *ualche carezza gradita.
a$iante &:
l. Le caratteristiche del set rimangono invariate, verosimilmente il salotto di casa dove siamo soliti
accogliere gli estranei.
!. ttendiamo che il cane si rilassi sulla copertina e premiamolo per *uesto nel modo adeguato rispetto al
soggetto.
%. "rima che lestraneo entri in scena prendiamo lattenzione del cane senza attivarlo.
'. "remiamolo se ce la concede.
(. 8e il cane rimane tran*uillo senza allenarsi premiamolo di nuovo e facciamo avvicinare ancora la
persona.
+. 8e il cane inizia a ringhiare per poi abbaiare, il figurante si dovr fermarsi e mostrare il fianco senza
guardare il cane. 4on indietreggiare o emettere alcun grido o esclamazione di paura.
>. il ".,. prender di nuovo lattenzione del cane e solo dopo che il cane avr smesso di abbaiareEringhiare il
figurante potr continuare ad avvicinarsi.
A. 8e il cane si alza dalla copertina e parte abbaiando verso lestraneo *uesto pacitichera come al punto + e il
".,. ne richiamer lattenzione invitandolo a prendere posto di nuovo sulla copertina.
3. 8e il cane rimane tran*uillo facciamolo premiare dal tlgurante che gettera un bocconcino molto appetitoso
sullo copertina del cane.
17. Lincontro tra il ".,. e il figurante deve avvenire ad una certa distanza dalla copertina, non meno di due
metri. "rima che si accomodi, facciamo di nuovo premiare il cane dal figurante.
11. Dna volta che il figurante si e accomodato sulla sedia, possiamo accompagnore il cane ad avvicinarsi
alla persona che lo premier e consentir al cane unesplorazione olfattiva.
1!. spettiamo che il cane torni sullo copertina e facciamolo premiare adeguatamente dal ".,.
Pa$a%et$i 'i a'e)uate""a:
I La variante 1 0 adeguata per i soggetti che sono molto socievoli che pero eccedono nel momenti interattivi,
sono invadenti ma soprattutto vlvono lincontro con lestraneo con un picco di arousal che li porta ad avere
comportamenti scorretti *uali saltare addosso, rnordicchiare le mani o afferrare un lembo della manica.
I La variante ! 1 adeguata per i soggetti diffidenti e con una forte motivazione territoriale, che ringhiano e
abbaiano *uando entra un estraneo in casa. 8e nella variante l, *uando il cane si alzava per andare a salutare
il figurante, *uesto tornava indletro uscendo dalla stanza, nella variante ! ci6 non deve accadere. - molto
importante che la persona pacifichi mostrando il fianco e non guardando il cane, ma sarebbe improduttivo se
arretrasse, in *uanto darebbe fiducia al soggetto nelluso di mezzi di minaccia per lallontanamento
dellestraneo come il ringhio o labbaio apprendendone cosF il loro valore strumentale.
a$ "rima di offrontare *uestattivit evolutiva e necessario aver fatto una valutazione molto accurata del
soggetto in modo da non prendere in carico soggetti che abbiano dei veri e propri problemi comportamentali
che non ineriscono il campo di lavoro delleducatore cinofilo. 4on possiamo affrontare con *uestattivit
evolutiva i problemi di un soggetto che ha in precedenza morso gravemente *ualcuno.
b$ Lo manovra di avvicinamento del figurante, in entrambe le varianti, ma con riguardo maggiore per la !,
deve essere fluida e rilassatda La persona deve mantenere unandatura naturale, altrimenti, anche se corretta
da un punto di vista formale, rischii di essere ingessato e focalizzare ancora di pi9 lattenzione del cane.
O#iettivi evolutivi !*e(i,i(i:
rafforzare gli autocontrolli del cane *uando viene oltrepassata la soglia del suo spazio privato. una soglia
oltre la *uale alcuni soggetti si sentono minacciati, altri in diritto di andare ad interagire seppure
positivamente, ma in maniera irruenta. Con *uesta attivit evolutiva diamo al cane degli strumenti per
assumere un comportamento pro/sociale e un profilo integrativo allinterno della societ.
O#iettivi lati o !e(on'a$i: lavorando sulla permeabilit dello spazio privato del cane posizioniamo il
cane in un assetto comunicativo pi9 articolato. Bli eccessivi festeggiamenti o le minacce chiudono il campo
espressivo. La persona accolta in *uesto modo vuole solo chiudere linterazione per non riaprirla.
P$o*a'euti(it:
&n*uesta attivit evolutiva lavoriamo il confine dei comportamenti problematici del soggetto. 4elle aree
problematiche, il cane generalmente vive un picco di arousl alto che alla base di reazioni emotive e non
controllate. La propadeutica pi9 importante, dun*ue, per rendere efficace *uesto lavoro sugli spazi 0 aver
lavorato moltissimo sugli autocontrolli del cane e sul suo profilo pro/sociale. il soggetto deve avere gi
strutturato un campo di regole dentro cui esprimere le interazioni sociali. "er avere autocontrolli, il cane
deve godere di una relazione fortemente centripetata dove il ruolo di mediazione del ",. sia ben
consolidato. il modo attraverso cui lavorare sugli spazi si basa molto sullosmosi emozionale e la persona
deve essere molto attenta a offrire al cane uno stile di approccio sociale, basato sulla calma e sulle emozioni
positive.
l. Lavoro sulla calma legato alla copertina, sia in ambiente domestico, sia in ambiente esterno.
!. )oggN Zen
%. Costruzione di un suono
'. Bestione delle attenzioni
(. pertura e chiusura delle interazioni
+. 8ocializzazione a stella
>. 8ocializzazione con cerchio di persone
A. "alestra con il corpo anche con gli estranei
3. Bli incroci
17. La spirale
11. Sand
1!. La ciotola
1%. Bestione delle soglie
i'. nticipalo
i(. Cesta
Et evelutiva 'i $i,e$i%ento:
8eppure si tratti di unattivit evolutiva in cui le competenze e le risorse interne del cane devono essere
ricche, ci potrebbe aspettare unet di riferimento alta. l contrario, *uesta modalit di gestiene dello spazio
che il ".,. deve operare sul cane deve pertire fin da subito, scegliendo una modalit adeguata sulla base
della lettura del profile socio/relazionale del seggetto. Le prepedeuticit elencate sono necessarie,
seprattutto se ci troviamo da operere su un soggetto cresciuto, *uindi gi nel campo delle preblematicit e
non del semplice indirizzo di sviluppo. =uesta attivit evelutiva non deve essere messa in campo per
risolvere un problema gi strutturato,ma essere une modalit *uotidiana di gestione del soggetto a partire dal
primo lavoro sulla calma legato alla copertina. Cendere il cane tran*uillo e rilassato nelle interazioni sociali
e nelle invasioni dello spazio privato da parte di persone e animali 0 un obbiettivo educativo che deve essere
affrontato e partire dallet dei treE*uattro mesi.
Attivit evolutiva n 91 PRA 1&
.e!tione in li#e$t t$a (ani

O#iettivi: pro/socialit intraspecifica, autocontrolli, rafforzare la comunicazione nel binomio.
P$e%e!!a:
Lobiettivo che ci poniamo in *uesto caso e che il nostro cane sia in grado di stare insieme agli altri cani
sereno e tran*uillo, che si lasci coinvolgere nel gioco senza eccedere nei picchi di arausol, che sia in grado
di padroneggiare una buona comunicazione con i propri simili e nello stesso tempo tenere allXinterno del suo
registro comunicativo anche il conduttore. .olte persone sottovalutono la necessit del proprio cane di stare
allinterno di situazioni sociali intraspecifiche ricche, con la presenza di due o pi9 soggetti. =uesta necessit
0 propria di tutti i cani ma 0 primariamente importante soprattutto per i cani adolescenti maschi. Certi tipi di
atteggiamenti di cani maschi adolescenti, *uando si relazionano con gli altri cani, devono essere monitorati
e tenuti sotto controllo dalla persona nel suo ruolo di mediatore.
"er fare in modo che le attivit di socializzazione di gruppo siano un momento educativo sia per il cane che
per il ".,. gli incontri devono rispettare delle caratteristiche, ovvero:
Mnon devono essere messi insieme soggetti timorosi e cani adulti eccessivamente assertivi.
Mnon devono essere messi insieme cani troppo irruenti, per evitare che si influenzino reciprocamente
nellinnalzamento dellarousal. Linnalzamento di arousal 0 inoltre contagioso e condiziona lassetto
emozionale del gruppo. .
M - possibile linserimento di cani tutor o pacificatori che siano in grado di frapporsi fisicamente con
decisione e autorevolezza allinterno delle scaramucce o conflitti in atto.
Co$$ette""a:
1. 8elezionare un gruppo di cani che per profilo caratteriale possano, non solo andare daccordo, ma che
abbiano dei profili caratteriali che si compensino a vicenda.
!. 8cegliamo un luogo recintato, abbastanza grande e sicuro.
%. & conduttori dei cani entrando nellarea di socializzazione dovranno rispettare tutte le fasi della gestione in
libert.
'. & cani devono essere messi in libert contemporaneamente, *uindi sar necessario attendere chi impiega
pi9 tempo per centripetare il proprio cane.
(. Dno volta che i cani si trovano in stato di libert i ".,. dovranno continuare inizialmente a rimanere in
movimento seguendo ad una certo distanza il proprio cane.
+. &nterrompiamo le interazioni che avvengono con eccessi di arousal e che rischiono di trasformarsi in delle
risse.
>. a tal proposito ai cani che sappiamo essere pi9 irruenti e insistenti nel gioco, potremmo applicare un
cordino di trenta *uoranto centimetri in modo che non si intrecci facilmente. &l cordino pu6 essere afferrato
dal ".,. per trattenere il cane, giusto il tempo di abbassame il picco di arousal . il cordino ha la funzione di
effettuare lo trattenuto del cane senza incombere su di esso, senza invaderne troppo lo spazio di interazione
con il rischio di generare un e*uivoco comunicativo.
A. il modo attraverso cui il ".,. ferma il proprio cane che sta esagerando nel gioco deve essere *uello di
richiamarlo prima avvicinandosi un po a lui e poi allontanandosi come per ingaggiarlo. =uando il cane si
avvicina lo premiamo e lo tratteniamo per almeno un minuto. Grascorso il tempo necessario, losciamolo
andare.
3. 8e il cane riporle dopo poco con uno stile di gioco troppo irruento e con un livello di attivazione
emozionale troppo alto ripetiamo la prassi del punto A e *uesta volta cerchiamo di impostare una piccola
ricerca olfattiva che gli abbassi larousol, offrirgli da bere o se necessario allontanarlo per *ualche minuto
dallarea di gioco impostando un attivit di ricalco e guida o di massaggio calmante.
17. =uando il cane 0 rientrato allinterno degli standard di arousal , reinseriamolo di nuovo nel gruppo
11. )opo un tempo ragionevole che non superi la mezzora, iniziamo a richiamare i cani a partire da *uelli
con livello di attivazione emozionale pi9 alto e facciamoli allontanare dal set di gioco.
1!. & cani che per primi escono dallarea di gioco devono avere poi lo possibilit di fare una passeggiato di
defaticamento in modo da compiere un abbassamento di arousal lento e graduale.
Pa$a%et$i 'i a'e)uate""a:
o$ 4on esistono parametri di adeguatezza particolari a patto che vengano rispettati i criteri sopraelencati per
la formazione di una classe di socializzazione. Dna gestione in libert cosi concepita non ha un obiettivo di
tipo riabilitativo comportamentale che si realizza seguendo altre modalit e scegliendo in maniera pi9
oculato i soggetti che formeranno la classe di socializzazione.
b$ 4on 0 possibile realizzare una gestione in libert tra cani con soggetti che non hanno mai fatto esperienza
di socializzazione intraspecifica e con soggetti che hanno grossi problemi di aggressivit.
c$ La modalit attraverso cui il ".,. del cane pi9 attivo a livello di arousal la interrompe deve essere ben
gestito. La persona non deve mettersi o seguire il cane o tentare di afferrarlo, *uesto agiterebbe ancora di pi9
il soggetto e lintero gruppo. il cane deve essere fermato a partire dalla capacit del ".,. di centripetore
lattenzione su di se. - un processo che pu6 durare anche *ualche minuto. Dno volta che lo persona 0
riuscito ad afferrare il cordino al cane non deve sfogare su di lui la frustrazione di non essere stato ascoltato
fin da subito. La marcatura emozionale del ricongiungimento con il ".,. deve essere sempre positivo.
,biettivi evolutivi specifici: insegnare al cane la modalit corretta di vivere linterazione allinterno di un
gruppo di cani. Limitare gli eccessi di arousal che non permettono di vivere linterazione dentro una cornice
di autocontrolli. "erdere gli autocontrolli in un contesto sociale porta spesso a fattori di conflitto soprattutto
tra soggetti dello stesso sesso.
O#iettivi lati o !e(on'a$i: fornire alla persona gli strumenti per dare uno lettura del profilo socio/
interattivo del proprio cane, far capire *uale e il ruolo del soggetto dellinterno del gruppo. Har notare
atteggiomenti scorretti sul nascere in modo che non diventino motivo di liti in futuro. )are al ".,. ulteriori
competenze per gestire la prossemica tra lui e il gruppo di canl che si relazionano.
P$o*e'euti(it:
&n *uesta occasione. forse in grado maggiore rispetto di lattivit evolutiva "Lavorare sugli spazi", il ".,.
deve essere in grado di mantenere uno stato di calma, avere molto fiducia nelle doti comunicative del
proprio cane e in *uesto modo trasmettere per osmosi emozionale uno marcatura positiva della situazione
sociale. Dna propedeutica tecnica importante 0 lo copacit di centripetare lattenzione del proprio cane
anche in situazioni dove gli stimoli centrifugativi sono molto forti. nche avere un richiamo efficace ci sar
sicuramente daiuto, soprottutto per andare a interrompere delle interazioni troppo agitate. - importante
inoltre saper leggere correttomente la comunicazione del cane e non fraintendere giochi del tutto normali in
*ualcosa di pericoloso. &n proposito molti ".,. non riescono a distinguere il ringhio che il cane fa per
giocare e *uello per minacciore. 8pesso *uindi si preoccupano per nulla.
1. Centripetazione in movimento
!. ggancioEsgancio
%. il richiamo
'. Cicalco e guida
(. &ncroci
+. Lo 8pirale
>. nticipalo
A. Come gestire la prossemico nelllncontro fra cani,
Et evolutiva 'i $i,e$i%ento:
ll cane sin dallet dei tre mesi, soprottutto se vive in un contesto di vita urbano, deve essere abituato a stare
in compagnia di altri cani, sia dello stesso sesso sia di sesso opposto. partire da *uesta et, il cane deve
apprendere *uella variet di linguaggio fatto di segnali calmanti, segnali di criptazione, icone intenzionali e
segnali olfattivi, che gli permettono di interagire positivamente allinterno di un gruppo di conspecifici e
soprattutto senza conflitti. La socializzazione del cucciolo deve partire dallet di % mesi. ttraverso le
"uppN Class, dove il soggetto avr modo di incontrare cani della sua stessa et, ma: dovr necessariamente
continuare in forma pi9 strutturata attraverso sessioni di socializzazione come *uella appena descritta anche
in et adulta. il periodo sensibile in cui la gestione in libert fra cani, deve essere messa in pratica come
attivit evolutiva specifica, e intorno agli ottoEnove mesi, in corrispondenza del periodo adolescenziale del
cane, *uando le sue problematiche connesse al posizionamento sociale, potrebbero mettersi in evidenza.
Attivit evolutiva n 9& PRA 1&
Co%e )e!ti$e la *$o!!e%i(a nell4in(ont$o ,$a (ani
O#iettivi:
*$o!o(ialit1 o!%o!i e%o"ionale1 %e'ia"ione1 $i*o!i"iona%ento
P$e%e!!a:
=uella che prendiamo in esame e unattivit evolutiva di fondamentale importanza per la gestione del cane
in contesti sociali a carattere intraspecifico. l contrario della maggior parte delle altre attivit che abbiamo
visto fin ora, il focus dellattenzione in *uesta occasione 0 sulla persona e sulla sua gestione prossemica
dello spazio, *uando il cane interagisce con i suoi simili. &l contesto di vita urbano, dove si realizza la
maggior parte delle relazioni uomo/cane sottopone 5dnindie ad un regime di stretto codbitozione, che
richiede di soggetto forti competenze socio/relazionali e di pet/o\ner roftindte competenze comunicative
non verbali. "urtroppo dobbiamo coristdtare che il motivo per cui molti cani hanno problemi nellincontro
con i propri simili, e ascrivibile alla serie di errori comunicativi commessi dal ".,. &n generale prevede un
profilo di pet/o\nership troppo tutelativo e repressivo nei confronti del cane. Le persone non hanno fiducia
nelle doti comunicative dellanimale e per *uesto non ne consentono incontri liberi, soprattutto se dello
stesso sesso, imputando spesso oprioristicomente urfontisocialito non del tutto reole. ttribulre ol
cone lincapacit di relazionarsi positivamente con i propri simili derivo spesso da letture errate di
liti, semplici scaramucce scombiate per episodi gravi di aggressivit. i proprietari sbagliano tirando
il cane verso di s1 *uando incrociano un altro cane. Con il collare fisso o peggio o strozzo.
costringono il cane ad assumere una postura assertiva verso il loro interlocutore, ma soprattutto
usano una prossemica che invita il cane alla conflittualit con l?interlocutore. Girando il cane ol
proprio fianco, gli stiamo comunicando di olledrsi con noi per minoccidre ldltro cdhe o peggio
dncoro gli stiamo chiedendo di proteggerci e di prendere le nostre difese. ltri, lnvece, *uando
notono un timore del proprio cane nellincontro con gli altri, usano una prossemica molto
rovvicinata e accarezzano il cane. trasmettendogli cosF ancora pi9 insicurezza di *uella che gi
vive. Lultimo, il pi9 grave e purtroppo il pi9 diffuso tra gli errori di gestione della prossemica
delluomo nellir1contro tra cani, e la scelto di prendere il cane in broccio. lh *uesto coso stidmo
comunicondo polesemente uno nostro insicurezzo al cane e gli stiamo dicendo che. oltre dd
avere tutte le rogioni per temere lincontro, non essendoci possibilit di fugo luhico soluzione che
rim*he e ottoccore. - invece molto importante che il cane *bbio molte occosioni dincontro con
oltri con e lo possibilit di avere uno vito sociale introspecifico ricco, dove il ".,. sia presente e
sdppio mediore le situazioni interottive. Loddove e possibile, il ".,. deve losciore lo possibilit ol
cone di esprimersi in tutto lo suo vorieto comunicotivd. =udrmdo due cani si relozionono il ".,. deve
prendere distcmzd per vigildre e osservore. in modo da copire il profilo sociale del proprio cane, le
differenze con gli altri, lo stile di approccio e i suol compondmenti pi9 diffusi ecc =uesto non
slgnifico ossolutomente disinteressorsl, ma intervenire solo *uando e necessorlo per guldore il cone
verso un comportamento pro]sociale e occettoto dogli altri.
correttezzaz
1. il teom composlo da tutor e docenti dello scuolo selezionero del soggetti allintemo del
gruppo closse che possono andare doccordo e mogorl iniziore urflhterozione anche di
corottere ludlco.
!. Lo scelto delle coppie di conl pu6 essere indifferentemente moschio/moschio, femmlno/
femmino, femmino/moschio.
%. .ettiomo due blrilli in terro o uno distanza di almeno !o metrl luno dalloltro.
'. Chiedlomo al due binoml di ovvlcendorsi closcuno * un blrillo.
(. spettiomo che 1 due cani si notlno e si di ono attenzione reclproco.
+. Chiedlomo olle due copple di ovvicinorsi lur17 alloltro incontrondosi o mela strada dopo
over compluto uno curvo.
>. il conduttore del cane con moggiori competenze socloli sar esposto nello lrolettorlo di
ovvicinomento allaltro copplo, mentre il conduttore dellaltro cane si mettero in poslzione
di mediazione fropponendosi nella trolettorlo di ovvicinomento tra un cane e loltro.
A. meto strddo 1 due cani si incontreronno di fionco, o *uesto punto i due ".,. loscerohno
codere o terro il gunzaglio mentre prenderonno distohzo dal rispettivi cont, disegnondo
uno curvo pi9 ompio di *uello che trocceronno 1 cohi annusondosi 1 genitoll.
3. & cohl e i rispettivi proprietori si sorormo scomblotl di posizione e si troverohno o ricoprire il
ruolo dei due fuochi dellellissi interottivo.
17. ,sservlomo lopproccio e dopo uno breve pocifico interozlone soprattutto se i cohl sono di
sesso moschile, uno del due usciro dallell1sse di interozione per andare o morcore il terrltorio
e losciore cosF il proprio blglietto di presentozione alllrnterlocutore.
1 1. =uesto e il momento in cui 1 ".,. devono accorciare lo spozlo con il proprio cane.
richiamorlo, *uando orrlvo premiorlo e sgohclore il gulhzoglio.
1!. *uesto punto 8arebbe opportuno, se lo spozlo lo consentisse, che 1 due ".,. sl
ovvicinossero tra loro iniziondo o comminore in porollelo verso uno stesso direzione.
1%. )opo aver percorso *udlche decino di metrl uno dei due ".,. pu6 occuccldrsi e invltore il
cone o venire verso di s1.
1'. 8e il cane orrlvo occorezziomolo e lodiomolo.
1(. 8e anche lXd&tro cane orrlvo osserviomo le posture del due conl e volutiomo se occorezzorll
insieme.
1+. 8e le posture si irrlgidiscono, olziomoci lentomente prendiamo distanza lhdietreggiohdo di
*ualche metro.
1>. 8e lo situazione si sblocco con uno dei due conl che lhvito loltro al gioco, il rispettivo ".,. lo
lodero con un "bravo".
1A. )opo lo fase di gioco i due ".,. contlnueronho d posseggldre e trascorso *ualche mihuto
richiamorenhe i rispettivi ceni rimettiemeli al guinzaglio dopo everli premieti. Hette ci6 i due
blhemi uscirehne del set in direziorli eppeste.
"ercmetri di edeguelezzez
e$ - pessibile che hehostente le opporiuhe veluteziohi i ceni per diversi metivi ebbieho
DS diverbie. in *uesto cose e impertente che i due ".,. heh elzihe le vece e heh si
precipitihe sui due cenl. il miglier mode per interrempere velecemente une
sceremuccie e hen focelizzere sullepisedie, ellentenersi del cane cercendo di ferci
seguire con vece ellegre. .olti episedi di piccole lili tiniscone nello sfociere in vere e
preprie risse e ceuse dellintervente scorrette delle perserle.
bl 8e une dei due cehi meleuguretemente si ferisce nelle colluttezione con leltre,
enche *ui debbiemo essere brevi e non focelizzere sullecceduto, e non endere
subito e centrellere le ferite. )ebbiemo invece tren*uillemente richiamore
lattenzione del cehe. perterle lentene delle zone deve e evvenute le lite e sele
dope che si e celmete verificere le sue condizieni fisiche. Chieremente stiemo
sempre periende di felti che polremmo definire non grevi.
c$ - eppertuhe che i ".,. *uende i due ceni si incontrene hen tirino fuori risorse
impertenti come giechi e risorse elimenteri che petrelebero essere motive di
centese. ineltre dabbiamo fere attenzione ed eltri fetleri sensibili come il pesseggio
sulle seglie, evitehde su *ueste ingerghi e seste inutili.
,biettivi evolutivi specifici: mettere il cerle nelle mlgliori condizior&lper peter evere un iricentre
serene e tren*uillo con un cohspecihco sie esse di sesse opposte o delle stesse sesse. lhseghere el
".,. e gestire lo spezie cercende di lesciere cempe espressive al cane, dendogli le possibilile di
prendere distenze adeguato per gestire gli ebiettivi cemunicetivi. lmpestere lihcentre con gli eltri
ceni sulle base delle fiducie nelle cepecite cemunicetive del nostro emico e *uettre zampe.
,biehivi &uti o secondcri: ehche in *uesto cose e difficile perlere di secenderiete me deflhendo urn
cempe di regele che dellheene le correttezze delle gestiene degli spezi che le persehe deve
tenere *uende due cehi si relezieneho tre di lore leverieme ihdirettemente sul prehlo ceretteriele
del "et/,\ner. 8erebbe lmpreduttive, infatti, mettere in evidenze direttemente i limiti socie/
relezieheli di une persone che preprie per essere chiuse e timerese nelllncentre con lestrehee
tresmette ehsie e nervesisme al preprie cane. Lettecco diretto de perte delleducatore hon
cestruisce cempliclle cern il cliente ed ha generelmente leffette oppesto ovvero di chiudere le
persehe elle ricezlehe del censigli. )etinehdo un cempe di regele, ihvece, ebblighieme il ".,. e
cemportersi cerretiemente e e fer vivere al cane uh osmesi emeziehele positive.
"ropedeuticite:
Dh cucciele *uende viene edetteto e sessente gierhi ha gie vissute 5epprehdistete di bese del
linguoggio del cane. Lo mommo e i frdlelli hanno confribuilo o sfrullurore nel soggetto dei
comporldmenfl imporfonflssirnl per le fufure inlerozioni sociali, come il riloollornenlo per
solfomissione, llnibizione del morso, lo sconsione del rilml di sonno e di veglio, lo geslione delle
oflenzioni e dello fruslrdzione ecc Guffovio, *uando odofllomo il cucciolo, dobblonno
preoccuporci di confinuore o collivore oueslo processo di soclolizzozione inlrdsloecifico
preoccupondoci di for inconlrore al proprio cane uno vorielo la pi9 omplo possilolle di conspecificl
di lufle le rdzze, efo e foglie. =uesto e lo oropedeufico pi9 imporlonfe per permeffere un inconlro
lro cani sereno e disleso. Come obbldmo glo punluolizzofo e necessario che il ".,. si fldi delle doll
comunicoflve del proprio cane e anche degli olfri che inconfro. Dno coso comune *uonfo
sbogliofo e, infofli, confldore nelle copocilo comunicoflve del proprio cane e non fldorsi di *uelle
degli olfri, soprdffulfo se si froffo di cani di grosso Goglio. - come se presupponessimo che uno
persona olfo e muscoloso debbo essere in *ualche modo pericoloso soclolmenle. -
fonddrnenlole, inollre, che lo persona conosco le regole base dello gesfione dello C.4.5. e sopolo
lavorare con il proprio cane ollroverso losmosi ennozlonole.
l. Combi di direzione i e !
!. ggoncioE sgoncio
%. Cenfripefozione in movimenlo
'. )ore lo direzione
(. il richiamo
+. Ldvorore suglispozi
>. incrocl
A. Lo splrole
3. nficipolo
-li: evclulivu di riferlmenfo:
Lo necessifo di fenere un processo di soclollzzozione con gli ollri cani sernpre vivo e inlenso,
mellero il ".,. nelle condizioni di geslire il momenfo dellinconfro o porlire dallelo di sessonlo
giorni del cane. 4el primo periodo e necessario onde evllore delle bruffe esperienze ad un cone
molfo giovone pensore o degli inconfrl obbosfonzo profeffi o con olfri cuccloli o con soggelfi
odulfi e*ullilorofl e compelenfl. 8oprollullo *uando gli inconfrl si foronno pi9 cosuoli, ad esempio ol
porco, il ".,. dovro ooplicore le sue conoscenze di prossemico per consenfire un opproccio
correffo del proprio cane con gli ollri. =uesto gesflone dovrebbe divenfore *ualcosa di obifuole
fino o porflre dal lerzo rnese, ma si imporro come necessario soproffullo duronfe il periodo
odolescenzldle del cane, inlorno al nove mesl. in =uesto fose, infolfi, il cane si cosfrulro uno sflle di
inferozione, lenfero dei comporlomenli fuori dolle rlghe, e compilo del ".,. sar *uello di
moniforore gli di leggiomenll dsserfivi e ridlmensiohdrll focllifondo, nel suo ruolo di medidfore,
linconlro pocifico.

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