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ARRIVA UN

CUCCIOLO!
I testi del capitolo “Occhio all’etichetta!”
(pp. 125-137) sono di Rossella Di Palma.

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© Dmitry Kalinovsky / Shutterstock

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© 2020 Giunti Editore S.p.A.


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Via G.B. Pirelli 30 - 20124 Milano - Italia

ISBN: 9788841221341

Prima edizione digitale: luglio 2020


Valeria Rossi

ARRIVA UN
CUCCIOLO!
che cosa sapere
e che cosa fare
per accogliere
il tuo nuovo amico
INTRODUZIONE
Un libro per chi si appresta ad affrontare la convivenza con
un cucciolo? “Bellissima idea!”, ho pensato quando l’Editore
me l’ha proposto. E subito dopo: ”Ma cosa scrivo?”. Non per-
ché non sapessi cosa dire ma perché, dopo più di trent’anni
di cinofilia, venticinque passati proprio ad allevare cuccioli,
avevo troppo da dire. Il fatto è che mi avevano chiesto un
libro, non un’enciclopedia in venti volumi. Quindi, anziché il
blocco dello scrittore, avevo il panico da “rischio di sovrap-
produzione”. Ho proposto una scaletta che, da sola, era già
lunga quasi come un libro; poi, nella casa editrice, qualcuno
ha selezionato gli argomenti ritenuti più interessanti, con l’aiu-
to di un sondaggio svolto tra aspiranti proprietari di un cane.
Quello che vi accingete a leggere non è – e forse non sa-
rebbe mai potuto essere, neppure se avessi scritto davve-
ro un’enciclopedia – “tutto quello che avreste voluto sapere
sull’arrivo di un cucciolo ma non avete mai osato chiedere”.
È una raccolta di consigli che spero possano esservi utili,
specie (ma non solo) se quello che state per portarvi a casa
è il primo cucciolo della vostra vita.
Prima di lasciarvi alla lettura voglio inviare un unico, grande
“grazie” a tutti coloro che, senza neppure saperlo, mi hanno
aiutato nella stesura di questo libro: ovvero tutti gli allevatori,
gli educatori, gli addestratori, i cinofili, i semplici umani-cane-
muniti che ho conosciuti in tutti questi anni, ognuno dei quali
in qualche modo mi ha insegnato qualcosa. Ma soprattutto
ringrazio i cani, cuccioli e adulti, che hanno accompagnato
tutta la mia vita e senza i quali non sarei diventata la perso-
na che sono. Lo stesso, naturalmente, vale per gli umani che
hanno accompagnato la mia vita: ma i compagni di viaggio
a due zampe possono influenzare positivamente o negati-
vamente. Qualcuno mi ha fatto del bene, qualcun altro for-
se (anzi, senza forse) ha tirato fuori la parte peggiore di me.
I cani no. Mai.
Buona lettura!
Valeria Rossi
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CHE RESPONSABILITÀ
ADOTTARE UN CANE!

UNA SCELTA 
DA MEDITARE
Mettiamo in previsione
qualche danno...
... ma tanta allegria
CAMBIERÀ
LA NOSTRA
VITA?
“Che bel cucciolo! Dai, prendiamolo! È vero che c’è l’impe-
gno di doverlo portare fuori due o tre volte al giorno, ma
in famiglia siamo in tre, si fa una volta per uno, che vuoi
che sia. Per la pappa, poi, ci sono le crocchette già pron-
te… in fondo avere un cane non ti rivoluziona mica la vita.”
Invece sì. Lo fa. Ed è bene chiarirlo subito.
Un cane in casa non è “un qualcosa” a cui dar da mangiare
una volta al giorno e da portare fuori tre volte a far pipì
(da adulto, perché un cucciolo va portato fuori un sacco
di volte in più).
Un cucciolo è un giovane essere vivente, intelligente e
senziente, che deve crescere bene fisicamente (il che si-
gnifica che deve “fare esercizio fisico”, non solo “uscire a
far pipì al guinzaglio e tornare subito a casa”), ma anche
psicologicamente: deve riuscire a inserirsi in una società
che non conosce, deve impararne le regole, non deve
mai provare disagio, paura o stress, ma essere accompa-
gnato per mano (o “per zampa”, se preferite) lungo il non
semplice cammino che lo porterà a diventare un adulto
sereno, socialmente responsabile e con un suo compito
preciso nella vita.
È quasi come avere un bambino, con una differenza: il
bambino, a tre anni, puoi portarlo all’asilo. A sei comincia
la scuola. Ci saranno, insomma, diverse persone che ci
daranno una mano a educarlo e aiutarlo a crescere. Il cuc-
ciolo no: è tutto nostro, solo nostro, per sempre nostro.
È vero che esistono anche gli educatori cinofili, ma il ter-
mine “cinofili” non va frainteso: queste persone, infatti,
non educano affatto i cani. Educano i padroni, aiutandoli
a capire come si educa il cane, perché questo è un com-
pito che un estraneo non può svolgere.

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Bisogna saperlo e tenerlo ben chia- IL PADRONE
ro in mente, perché per troppi anni
il cane è stato considerato un sim- Se, al mondo, c’è un termine anti-
patico “peluche vivente” capace patico e fuorviante è proprio que-
di riportare pantofole e di insegui- sto: “padrone”. Per forza poi uno si
re palline. Per troppi anni abbiamo sente autorizzato a pensare che il
considerato “commovente” la reto- cane sia il suo schiavo.
rica del cane che ci dà tutto preten- Vogliamo levarla di mezzo una vol-
dendo pochissimo in cambio. Reto- ta per tutte questa parolaccia? Co-
rica comoda, ma anche molto sba- lui che si prende cura di un cuccio-
gliata. Certo: se gli si dà poco, il ca- lo, che lo accoglie nella sua fami-
ne si accontenta di quel poco. Non glia, che lo nutre, che lo aiuta a di-
sciopera, non protesta, non fa ma- ventare adulto, non è il suo “padro-
nifestazioni. Di solito non ci morde ne”: è il suo umano di riferimento,
nemmeno, anche se avrebbe tut- la sua guida a due zampe, l’amico
te le ragioni di farlo (solo qualche senza coda…
volta, molto raramente, lo fa: allora Purtroppo sono tutte locuzioni lun-
diciamo che “è impazzito” e lo fac- ghe e arzigogolate, ma siamo così
ciamo sopprimere). indietro nella comprensione di que-
Però, a guardar bene, è come pen- sto rapporto che una parola singola
sare: “che carini che sono gli schiavi, per definire la parte umana del bi-
prendiamone uno: lavorano tanto e nomio uomo-cane, una parola che
pretendono solo un giaciglio e un indichi amicizia e collaborazione
piatto di zuppa”. anziché proprietà e prevaricazione,
In realtà un uomo – e un cane – pre- non è ancora stata inventata.
UNA SCELTA DA MEDITARE

tenderebbero ben altro. Hanno bi- Per questo, fino a oggi, io ho usa-
sogni, esigenze, speranze, desideri to molto spesso il termine “proprie-
ben più complessi. tario”: che è un po’ meno triste di
Se noi non li soddisfiamo e loro “padrone” ed è anche formalmente
continuano a lavorare per noi (e ad corretto (un po’ perché i cani effetti-
amarci, nel caso del cane, in quel- vamente si comprano, un po’ perché
lo dello schiavo forse un po’ me- la legge ci considera appunto “pro-
no) non significa che siano contenti prietari” di quello che è ancora rite-
così. Significa solo che pensano di nuto un “oggetto” scodinzolante e
non avere altra scelta. abbaiante)… ma che in fondo non è
Ma se li trattiamo così, noi non sia- molto meglio di “padrone” dal punto
mo brave persone: siamo schiavisti. di vista del significato morale.
E che lo schiavo abbia due o quat- Quindi stavolta voglio cambiare: la
tro zampe, in fondo, cambia poco. parte umana del binomio la chia-

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merò “il responsabile”. Perché que- È un po’ come se un uomo venisse

CAMBIERÀ LA NOSTRA VITA?


sto siamo, dopotutto. rapito dagli alieni e portato su un pia-
Siamo – e dobbiamo assolutamen- neta diverso dalla Terra, a vivere in
te sentirci – fortemente responsabili mezzo a extraterrestri con i tentacoli
della vita, delle azioni, della salute, che comunicano a fischi: mi piace-
della felicità del nostro cane. In ogni rebbe proprio vedere quanto tempo
momento. impiegherebbe a capire dove deve
Perché lui è un essere senziente e fare pipì o quando è ora di giocare
intelligente (molto più intelligente oppure di andare a dormire.
di quanto molti credano), ma vie- Il cucciolo capisce davvero tutte
ne inserito, fin dalla più tenera età, queste cose (e moltissime altre) nel
in un contesto che non è il suo, in giro di poche settimane, e questo
una società che non è la sua, tra es- ha del miracoloso. Altro che “intel-
seri che parlano una lingua diversa ligenza inferiore”.
dalla sua e che hanno regole a lui Però la sua è un’intelligenza diver-
sconosciute. sa, un modo diverso di pensare e

Il cucciolo non sa distinguere


tra giocattolo e oggetto
che non deve toccare,
tocca a noi insegnarglielo

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di sentire. Di come il cane riuscirà Un cane in famiglia unisce, aiuta a
ad adeguarsi a questo nostro mon- crescere (in tutti i sensi), fa condi-
do alieno noi saremo, appunto, re- videre momenti bellissimi, e a volte
sponsabili. anche tristi, purtroppo: ma lo sono
un po’ meno, quando si affrontano
insieme. A volte fa perfino il mira-
COME colo di far dimenticare la TV (il cuc-
CAMBIERANNO ciolo è molto più divertente!), per-
I NOSTRI RAPPORTI mettendoci di ritrovare la capacità
CON LE ALTRE di pensare in proprio.
PERSONE Il cane cambia anche il nostro mo-
do di comunicare con le persone
Avere un cucciolo cambia ogni tipo estranee alla famiglia: tanto per co-
di rapporto umano, sia in famiglia minciare, i rapporti si intensificano
sia fuori. in senso quantitativo.
In famiglia condividere la respon- Anche i peggiori “orsi” iperintrover-
sabilità di una nuova vita è una co- si sono costretti a interagire con gli
sa stupenda, che gestita nel modo altri quando escono con il cane al
giusto ha poteri straordinari. Riesce guinzaglio, perché il cane è una ve-
a ricucire rapporti traballanti (cono- ra e propria calamita per i rapporti
sco più di una coppia che, arrivata sociali: c’è anche chi utilizza consa-
sull’orlo della separazione, è riuscita pevolmente il cane come strumen-
a tornare serenamente unita grazie to per “abbordare” altre persone,
a un cane: stranamente lo stesso atteggiamento discutibile ma in-
risultato non si ottiene quasi mai dubbiamente produttivo.
UNA SCELTA DA MEDITARE

mettendo al mondo un figlio), ma Purtroppo non saranno sempre


anche a migliorare la consapevo- solo rose e fiori, perché ogni tanto
lezza reciproca. l’accento si sposta e il cane diventa
Il cane aiuta a capire che cos’è il una calamità per i rapporti socia-
“diverso da sé” e soprattutto aiuta li. La signora Maria, che fino a ie-
ad amarlo anziché averne timore (la ri ci salutava con un sorrisone da
riprova sta nel fatto che i corsi cino- qui a laggiù, comincerà a cambiare
fili tenuti nelle scuole hanno sem- marciapiede quando usciamo con
pre ottenuto una migliore integra- il nostro cucciolone al guinzaglio,
zione tra bambini italiani e stranie- perché ha paura dei cani; il signor
ri); il cane aiuta a responsabilizzare Luigi, che ci offriva sempre il caffè,
i giovani, ma anche ad aprire gli oc- ci toglierà il saluto quando il nostro
chi a certi genitori che per educare amico peloso avrà pensato bene
i figli utilizzano la play station. di abbracciarlo con passione dopo

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aver sguazzato nella pozzanghera un’intera generazione di cinofobi, ai

CAMBIERÀ LA NOSTRA VITA?


più fangosa, ma solo quando il si- tempi. Ma ho una scusante: avevo
gnor Luigi indossava pantaloni di dodici anni.
lino bianco in vista di un importante
appuntamento di lavoro.
E ancora: tutto il condominio ci COME CAMBIERÀ
guarderà malissimo la prima vol- CASA NOSTRA
ta che davanti al portone appari-
rà una cacca di cane. Non importa Qualsiasi rassicurazione riceviate
che sia stata o meno colpa del no- dall’allevatore o da chiunque vi stia
stro. Non importa che noi usciamo vendendo o offrendo in adozione
sempre armati di palette, sacchetti, un cucciolo, non credeteci. Non
secchielli. Se c’è un cane nel palaz- esistono su questo pianeta cuccio-
zo, il suo responsabile verrà guar- li che non facciano almeno un po’
dato storto a ogni cacca di cane di danni rosicchiando o scavando,
che verrà avvistata nel giro di due non esistono cuccioli che sappia-
chilometri dal portone. È una legge no per ispirazione divina che pipì e
naturale, non si sfugge. cacca non si fanno in casa ed esi-
Purtroppo il mondo è pieno di ci- stono pochissimi cani (cuccioli o
nofobi, quasi sempre non per colpa adulti che siano) che non perdano
dei cani ma dei loro padroni irre- pelo ovunque e comunque. Non
sponsabili che non li educano, che soltanto nelle stagioni della muta
se ne infischiano di dove, quando (teoricamente primavera e autun-
e quanto sporchino, che tendono no), ma per tutto l’anno. Le uniche
a considerare qualsiasi danno cani- razze con le quali vi potrete salvare
no come una divertente marachella, dall’invasione pelosa sono i barboni
anche se la vittima di turno non la e i levrieri afghani, che in muta non
trova affatto divertente. ci vanno e che hanno un ricambio
Mi dichiaro colpevole, Vostro Ono- continuo, sì, ma moderatissimo, ti-
re: anch’io ridevo come una matta po quello dei capelli umani. Tutti gli
quando il mio primo cane, un épa- altri cani, di razza e non, possono
gneul breton di nome Whisky, ru- offrirvi soltanto pie illusioni.
bava le ciabatte dei bagnanti in ri- Tipo: “Prendo un cane a pelo cor-
va al mare e andava a seppellirle a to o raso”. Bravissima! (Mi rivolgo
chilometri di distanza. I proprietari alle signore, perché agli uomini i
delle ciabatte ridevano molto meno discorsi pelosi interessano meno).
quando dovevano tornare all’om- Così, invece di individuare subito le
brellone saltellando come fachiri sui matasse e partire all’attacco con il
carboni ardenti. Devo aver creato bidone aspiratutto, dovrai armarti

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di lente di ingrandimento stile Sher- sempre (gli unici a non averlo so-
lock Holmes per trovare tutti quei no i rarissimi cani nudi); e in più ri-
peletti infingardi che si nasconde- corda che i cani senza sottopelo,
ranno benissimo alla vista, salvo d’inverno, patiscono il freddo e sa-
saltar fuori alla grande quando ver- rà necessario metter loro il cappot-
rà a trovarti la zia con il vestito blu, tino quando devono uscire.
che si siederà sorridente in poltrona Se l’idea ti fa inorridire, rassegnati a
e si rialzerà un po’ meno sorridente una stretta convivenza con l’aspira-
e con tutto il sedere bianco. polvere; oppure gioca d’anticipo e
“Impossibile: il mio cane è nero!”. rivesti divani e poltrone di copertu-
Questo lo credi tu. Il sottopelo è re estraibili e lavabili, da togliere un
sempre bianco o grigio chiaro, e lo secondo prima dell’arrivo della zia
scoprirai appunto quando verrà in in visita e da rimettere un secondo
visita la zia con il vestito blu. Se però dopo che sarà uscita. Per il resto, è
la zia arrivasse vestita di bianco, al- vero che i cuccioli imparano velo-
lora sì che si rialzerebbe con il sede- cemente – molto più velocemente
re nero: perché in questo caso cala- di un bambino umano – a non spor-
miterebbe il pelo di copertura (che è care, non rosicchiare, non distrug-
appunto nero) e non più il sottopelo. gere. Ma ricordate che non potrete
Provare per credere.
“Allora prendo un cane
senza sottopelo”. Que-
sta è già un’idea mi-
gliore. Però il pelo
di copertura c’è
UNA SCELTA DA MEDITARE

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mai insegnare al vostro cane che razza e anche da singolo cuccio-

CAMBIERÀ LA NOSTRA VITA?


non si rosicchiano i mobili, a meno lo a singolo cucciolo (ogni cane
che lui non abbia cominciato a ro- ha il suo carattere, proprio come
sicchiarne almeno uno: e se quel- gli umani); e soprattutto, più sare-
l’“uno” è la credenza della bisnonna mo bravi a educare il piccolo e più
o la sedia Luigi XV, son dolori (non i danni saranno limitati. Ma qualche
ho mai avuto in vita mia un solo disastro ci sarà quasi sicuramente.
cucciolo che non individuasse con Per non parlare di pipì e cacche, che
precisione da cecchino il mobile a potranno essere poche (sempre se
cui tenevo di più, per cominciare a noi saremo bravi), ma che sono inevi-
esercitarvi i denti). tabili. Non è poi questo gran proble-
ma, perché pipì e cacche si lavano…
a meno che la destinazione prescelta
ALLA SUA non sia stato il tappeto persiano da
“CREATIVITÀ” un miliardo di euro, nel qual caso la
NON ESISTE seccatura può essere decisamente
UN LIMITE più marcata. Ovviamente, quando
arriva a casa il cucciolo, non è una
Rassegniamoci: casa nostra non sa- cattiva idea quella di arrotolare il tap-
rà più la stessa. Segni di denti qua, peto persiano e chiuderlo provviso-
porta graffiata là, copriletto ma- riamente in un armadio, ma sappia-
sticato su, cuscino devastato giù… te che ci sono cuccioli molto estrosi
sono passi più o meno obbliga- nell’inventarsi gabinetti tanto impro-
ti sul cammino che porta babili quanto fonte di danni irrepara-
da cucciolo a cane. bili. Tanto per farvi un esempio pra-
Certo, le cose tico, un mio cane ha avuto la bella
variano da pensata di saltare sulla mia sedia e
razza a da lì sulla mia scrivania: dopodiché
ha fatto la pipì sullo scanner, che ho
dovuto buttare senza scampo.

LO VOLETE
ANCORA?
Sono riuscita a terrorizzarvi al pun-
to tale che state mettendo in dub-
bio la vostra decisione di prende-
re un cucciolo? Bene: era proprio

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quello che volevo. Perché una fami-
glia che si appresta ad accogliere un
nuovo membro deve sapere esatta-
mente quello a cui va incontro.
È chiaro che non succederanno
necessariamente tutte le sciagure
che vi ho elencato fin qui: ma qual-
cuna probabilmente sì. E purtrop-
po non si può escludere che acca-
dano davvero tutte o quasi, anche
se spero che la pipì sullo scanner
rimanga un mio record persona-
le. Quindi, meglio saperlo prima:
perché non sopporterei l’idea che
qualcuno abbandonasse il proprio
cane solo perché “non immagina-
va”. Non parlo di mollarlo in auto-
strada: anche sbatterlo dalla non-
na in campagna è un “abbandono”,
quando il cucciolo si era convinto
di aver trovato una famiglia. Per lui
ogni cambio di destinazione è un
dolore e uno stress fortissimo.
Immaginate, immaginate pure. Im-
maginate tutto il peggio, così – ma-
gari – dopo potrete dire “la Rossi è
un’allarmista, il mio cucciolo è sta-
to meraviglioso e non ha mai fat-
to niente di tutto quello che aveva
predetto”. Non saprete mai quanto
sarò felice di essere stata smentita.
Ma sappiate che c’è la seria possi-
bilità che il vostro cucciolo non mi
smentisca affatto e che magari si

Anche il cucciolo con il mantello


raso tende a perdere il pelo,
teniamone conto al momento
di fare la nostra scelta

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inventi pure qualcosa a cui non ave- noscere l’altro lato della medaglia,

CAMBIERÀ LA NOSTRA VITA?


vo pensato (in vita mia ho avuto a quello che a volte può scoraggiare
che fare con circa cinquecento ca- e far pensare: “oddio, ma cosa mi è
ni, ma non dubito che il cinquecen- venuto in mente?”.
tounesimo sarà ancora capace di Perché questo pensiero non deve
sorprendermi): quindi, se ritenete di assolutamente venire dopo. Se pro-
non poter sopportare il quadro che prio deve venire, meglio che sia pri-
vi ho dipinto, lasciate perdere. Ri- ma: perché un cane è un regalo me-
nunciate. In fondo non ve l’ha ordi- raviglioso per chiunque, ma non tut-
nato il dottore, di prendere un cuc- ti sono in grado di riceverlo con lo
ciolo. E, se amate gli animali, potete stesso entusiasmo. Non è grave, non
sempre ripiegare su un gattino, una bisogna sentirsi colpevoli per que-
cocorita, un pesce rosso. Sono tutti sto: c’è chi nuota come un delfino
adorabili, e tutti hanno bisogno di e chi va a fondo come un sasso, c’è
cure e di attenzioni, ma sono molto chi balla con armonia e leggerezza e
meno impegnativi di un cane. chi sembra l’orso Yoghi, c’è chi ado-
ra la lirica e chi si addormenta dopo
due note. Non è che per questo sia-
UNA SCELTA mo degli sciagurati: semplicemente,
FORTEMENTE abbiamo gusti e attitudini che altri
“VOLUTA” non hanno. E viceversa.
È così anche per il cane: c’è chi può
Se invece il quadro apocalittico non godersi davvero la sua compagnia
vi ha spaventato neanche un po’, se e chi vede solo le seccature, chi sa
pensate di essere disposti ad acco- costruire con lui un meraviglioso
gliere qualsiasi disastro con santa rapporto che arricchisce anima e
pazienza e una buona dose di umo- cuore e chi non riesce ad andare
rismo… allora continuate pure a pen- oltre il “portarlo a spasso e dargli
sare che quella di prendere un cane da mangiare due volte al giorno”, e
sia un’idea fantastica. Perché lo è! In magari lo vive pure come un peso.
realtà è la migliore idea del mondo, Non è grave, non è da sciagurati, ma
tanto che – per come la vedo io – non è neanche giusto prendere un
nessuna famiglia dovrebbe vivere cucciolo se non siamo in grado di
senza un cane. Tutto ciò che di bel- accettare allegramente tutto quello
lo, di grande, di entusiasmante saprà che ne deriva, marachelle e disastri
darvi il vostro cucciolo lo scoprirete compresi.
da soli, giorno per giorno. Non c’è al- Insomma, se non siamo persone
cun bisogno di rovinarvi la sorpresa. adatte a un cane, meglio non pren-
C’era bisogno, invece, di farvi co- derlo. Per il bene di entrambi.

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IL CUCCIOLO
TROVATO
O REGALATO
Fin qui abbiamo dato per scontato che l’arrivo del cuc-
ciolo sia stato frutto di una scelta precisa: acquisto o ado-
zione “voluti” e possibilmente meditati con calma. Ma non
sempre è così. A volte il cucciolo “cade dal cielo”, nel sen-
so che magari ne troviamo uno abbandonato (purtroppo
succede ancora) e non sappiamo resistere alla tentazione
di portarcelo a casa.
Altre volte qualche persona animata dalle migliori inten-
zioni (o magari solo dal desiderio di liberarsi di una pro-
pria cucciolata che comincia a diventare ingombrante) ha
la pessima idea di regalare un cane a qualcuno a cui non
passava neppure per l’anticamera del cervello di prender-
ne uno. Ecco, queste persone io le appenderei al pennone
più alto, stile pirata. Perché un cane non si regala, a meno
che, ovviamente, non si tratti di un regalo concordato, si-
curamente desiderato e assolutamente bene accetto da
chi deve riceverlo. Come si può pensare di piazzare un
essere vivente tra le braccia di qualcuno che non se lo
aspettava, che non era assolutamente pronto a riceverlo
e che magari neanche lo vuole?
A qualcuno è mai venuto in mente di arrivare a casa dell’a-
mico, parente o conoscente con un bel neonato umano
in un fagottino, dicendo: “Toh, guarda che bella sorpre-
sa ti ho portato”?. Certamente no. E allora perché farlo
con un cucciolo? Perché rifilare a tradimento un impegno,
una responsabilità, un’incombenza gravosa come quella
di prendersi cura di una vita?
Quella di prendere un cane è una scelta che va meditata,
studiata, condivisa con tutta la famiglia: non deve essere
frutto di un impulso momentaneo (tipo vedere un cuccio-
lo in vetrina e dire “che bello, lo voglio!”. Non è mica una

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Decidere di adottare un cane
deve essere una scelta meditata,
perché il suo ingresso in casa
cambierà inevitabilmente
la nostra vita

casi sono due: o rispedite il pacco


al mittente, senza esitazioni e sen-
za pietà (uno che regala un cane
non merita preoccupazioni del ti-
po “mi dispiace offenderlo”. Che si
offenda pure. Deve rendersi conto
dell’assurdità del suo gesto, così
magari eviterà di ripeterlo in futu-
ro), oppure cercate subito una so-
luzione alternativa frugando nella
vostra cerchia di amici, parenti e
conoscenti… ma senza arrivare con
il cucciolo impacchettato e infioc-
chettato, altrimenti saremmo pun-
to e a capo. Telefonate, mandate
borsetta) e tantomeno deve esse- e-mail, preavvisate: date ai desti-
re qualcosa che ci viene imposto natari il tempo di pensare con cal-
da altri, anche perché le imposizioni ma alla vostra offerta.
UNA SCELTA DA MEDITARE

già si accettano malvolentieri a pri- Non “troppo” tempo, però: perché


ori. Quindi, per carità, non regalate il cucciolo non deve pensare di
cuccioli a nessuno. Mai. Per nessun aver trovato un branco, una fami-
motivo al mondo. glia, una sistemazione definitiva a
Ma se qualcuno ha avuto la bel- casa vostra. In tal caso, quando lo
la pensata di regalarne uno a voi? manderete via si sentirà abbando-
In tal caso, fate subito una riunio- nato e per lui sarebbe un trauma
ne di famiglia (o una bella seduta
di meditazione personale, se siete
single) e valutate i pro e i contro.
Se non si può tenere un cucciolo
Fate una severissima autocritica e trovato o regalato, bisogna
cercate di capire se sarete in gra- reperire un’altra sistemazione
prima possibile, per evitare
do di gestire la situazione nel mo- che il cambio di ambiente
do migliore. Se la risposta è “no”, i per lui sia un trauma

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che proprio non merita, visto che non è che succeda poi così spes-

IL CUCCIOLO TROVATO O REGALATO


è la vittima innocente della super- so. Ma può accadere, e in questo
ficialità umana. Perdete una gior- caso avremo un lieto fine. In caso
nata a chiamare tutti i chiamabili, contrario, ricadremo un po’ nel ca-
senza cercare di convincere i per- so del cucciolo trovato: non è stata
plessi, ma sperando di trovare qual- una scelta, è stato il destino a vo-
cuno che vi dica: “Ma dai? Davvero lerlo e ormai bisogna affrontare la
hai un cucciolo da sistemare? Sta- situazione meglio che si può.
vamo giusto pensando di pren- Spero che continuare la lettura di
derne uno!”. È un po’ un’utopia, eh: questo libro possa esservi di aiuto.

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PICCOLI DI RAZZA
E “CUCCIOLI FANTASIA”
SOLO ALLEVATORI
SERI O PRIVATI

LA SCELTA
DA FARE
No alle adozioni precoci

Mai prima di 60-70 giorni


DOVE
PRENDERLO

Vorrei premettere due piccole considerazioni:


l se non avete esigenze particolari (esposizioni di bel­
lezza, passione per alcune prove di lavoro riservate ai ca­
ni di razza pura, desiderio di diventare allevatori) non c’è
alcuna differenza tra cane di razza e “cane fantasia”. Un
tempo tutti gli sport cinofili erano riservati ai soggetti con
pedigree, ma oggi – per fortuna – questo pregiudizio è
stato superato e i meticci possono gareggiare in diverse
discipline. Per tutto il resto, un cane è un cane: gli ascen­
denti nobili hanno senso quando si parla di allevamento
e di selezione, ma non hanno alcun significato quando si
tratta di amore, amicizia, compagnia;
l al canile non è sempre possibile trovare dei cuccioli.
Anche se questo libro è dedicato al cucciolo, una paro­
lina la spendo ugualmente per dirvi che un cane adulto
si affeziona esattamente come un cucciolo (anzi, a volte
molto di più) e che è solo una diceria quella che sostiene
il contrario. Inoltre molti dei danni e dei disagi che vi ho
precedentemente elencato, immancabili con il cucciolo,
non si verificano quasi mai con l’adulto.

Se, invece, volete un cane di razza pura, l’unica e sola fon­


te ammissibile è un buon allevamento specializzato nella
razza (ovvero che allevi solo quella, al massimo due; con
tre siamo già nel campo dei sospetti). I sedicenti “alleva­
tori” che vendono “cuccioli di tutte le razze, spedizione
in tutta Italia isole comprese” non sono affatto allevatori,
ma “cagnari”, ovvero produttori di cani a scopo di lucro.
E ormai i cagnari nostrani sono diventati pure merce rara,
perché quasi tutti importano dai Paesi dell’Est europeo,
dove la situazione è ancora più drammatica.

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Il traffico dei cuccioli dell’Est, con dal dire spudoratamente che il ca­
tutte le sue tragiche implicazioni, ne è nato in Italia (quando invece
dovrebbe essere ormai arcinoto: è venuto al mondo in qualche “ca­
ne parlano giornali e televisioni, In­ nificio” delle campagne ungheresi)
ternet è zeppo di siti che mettono all’indicazione precisa della “fami­
in guardia contro questi veri e pro­ glia che ha fatto questa bellissima
pri delinquenti che speculano sulla cucciolata, ma che non può occu­
pelle dei cuccioli, eppure qualcuno parsene perché la nonna si è am­
continua a cascarci, anche perché malata”, e così via. La loro inventiva
gli importatori si sono fatti furbi e è senza limiti, e qualche ingenuo fi­
quindi mentono quasi sempre sen­ nisce sempre per cadere nella trap­
za ritegno sull’origine dei cani. Si va pola, specie perché il prezzo è ef­
fettivamente più basso di quello di
un buon allevamento.
E tante grazie! Nei “canifici” i cuc­
cioli vengono strappati alla madre
appena riescono a mangiare cibo
solido, cibo che consiste però in
un “pappone” a basso prezzo, suf­
ficiente a mantenere in vita i piccoli
ma non certo a dar loro il nutrimen­
to di cui hanno bisogno per cresce­
re bene; non vengono sverminati
né vaccinati; non vengono accuditi
se si ammalano (buttarli via è più
pratico e meno costoso che curar­
li). Il “prezzo di produzione” è vicino
allo zero assoluto: per forza poi rie­
scono a farli pagare meno di chi li
segue con cura e attenzione, spen­
dendo il necessario (e non è poco,
ve l’assicuro!) per allevare con amo­
re e coscienza.
Purtroppo i risultati si vedono: mol­
ti di questi cuccioli non superano il
terzo mese di vita (spesso si amma­
lano e muoiono a qualche giorno
dall’acquisto, perché prima vengo­
no “tenuti in piedi” a forza di gam­

26
maglobuline ed eccitanti) e quelli

DOVE PRENDERLO
che ce la fanno hanno immanca­
bilmente problemi di salute – a cui
I CUCCIOLI
spesso si sommano quelli di carat­ DELL’EST
tere – con cui il nuovo proprietario
dovrà fare i conti per tutta la vita.
EUROPEO
Quindi, per carità, alla larga dai cuc­
cioli di importazione, che vengono
smerciati prevalentemente da nego­ Nei Paesi dell’Est, come in
zi, presunti “allevamenti” multirazza, ogni parte del mondo, esi-
stono anche allevatori seri,
fiere e mostre del cucciolo, annunci
coscienziosi, che producono
economici sui giornali o su Internet.
cuccioli di alta qualità.
Ovviamente non possiamo dire che
I pochi rivenditori che ancora
tutte queste fonti sono sicuramente
ammettono di vendere cuccio-
implicate nel traffico, ma purtrop­ li stranieri, di fronte alle vostre
po lo sono al 90% (e al 100% per obiezioni, cercheranno sempre
quanto riguarda le fiere del cuccio­ di farvi credere che i loro ca-
lo, durante le quali la vendita sareb­ ni provengono da allevamen-
be vietata, ma i cuccioli vengono ti di questo tipo, ma dimenti-
ceduti sottobanco, dando appun­ cheranno di dirvi una cosa im-
tamento agli acquirenti fuori dalla portantissima: che i buoni al-
fiera, spesso ad angoli di strada o levatori stranieri non vendono
caselli autostradali). a grossisti e importatori, così
come non lo fanno i buoni al-
I negozi sono ad altissimo rischio,
levamenti italiani.
ma se non altro sapete dove stan­
Non esiste alcuna possibilità
no e di chi sono, quindi, se pensa­
di acquistare un buon cuccio-
te di prendere un cane, lì avete una lo dall’Est se non andando-
via sicura per tutelarvi: farvi mettere selo a comprare nella sua na-
tutto per iscritto, firmato e timbrato. zione d’origine e pagandolo il
Provenienza esatta, garanzia sanita­ giusto prezzo, che non è cer-
ria (di almeno quindici giorni, perché to quello dei “canifici”, perché
tanto dura l’incubazione delle prin­ la qualità si paga in qualsiasi
cipali malattie infettive), garanzia di parte del mondo.
consegna del pedigree e così via. Se
il negoziante rifiuta, significa che ha
qualcosa (o molto) da nascondere.
Per quanto riguarda gli annunci eco­
nomici, il campo è sterminato e va
dalla signora che ha fatto partorire

27
CON IL PEDIGREE O SENZA
PEDIGREE? NON È SOLO
UNA QUESTIONE DI SOLDI

Occorre spendere due paro- fanno questa proposta, evita-


le sul pedigree: chi “commer- te assolutamente di prendere il
cia in cani” (non gli allevato- cane: perché l’eventuale pedi-
ri seri, che non vi faranno mai gree fornito sarebbe con ogni
una simile proposta) spesso probabilità un falso.
offre due opzioni sullo stesso I documenti di un cucciolo na-
cucciolo: con pedigree o sen- scono e vivono con lui, non si
za. Ovviamente offrendo uno possono “appiccicare” a un al-
sconto per il cucciolo senza tro cane, così come un essere
documenti. umano non potrebbe andare in
Questo è assolutamente ridico- giro con la carta d’identità del
lo, perché il pedigree è la “car- proprio cugino.
ta d’identità” del cane: senza Quindi, se il vostro cane aves-
di esso il cane non può essere se un “vero” pedigree e se per
considerato di razza pura, non qualche misterioso motivo voi
ha alcun valore commercia- non lo voleste, l’unica cosa che
le ed equivale a tutti gli effet- potrebbe farci il venditore è un
ti a un meticcio qualsiasi. Non aeroplanino di carta. Proporre
potrà partecipare a esposizio- un pedigree “a scelta” significa
ni né prove di lavoro riservate avere una pila di documenti fal-
ai cani di razza, i suoi figli non si in ufficio, da affibbiare a ca-
potranno avere documenti uf- so agli acquirenti che ne fanno
ficiali e così via. richiesta.
Occorre rilevare poi che il prez- Per cui, se anche accettaste di
zo dell’iscrizione di un cuccio- acquistarlo “a parte” (concet-
lo ai Libri Genealogici si aggira to che – lo ripeto ancora una
intorno ai trenta euro: non ha volta – non sta né in cielo né in
alcun senso, quindi, che vi fac- terra), quello che vi verrebbe
ciano uno sconto di cento eu- rifilato non sarebbe il vero do-
ro (e a volte anche di più) se cumento di origine del vostro
lo volete senza pedigree. Se vi cane, ma nulla più che un falso.

28
l’adorata cagnolina di casa e che ha mazioni, una più allarmante dell’altra.

DOVE PRENDERLO
allevato i cuccioli come se fossero Mi limito a ribadire che il cucciolo
tutti figli suoi al cagnaro o all’impor­ di razza si acquista solo in un buon
tatore travestito da privato. allevamento, che può essere italia­
Difficilissimo capirci qualcosa, se no o straniero, ma che deve esse­
non si è almeno un po’ esperti in re iscritto al Kennel Club del suo
materia, però qualche trucchetto Paese (l’ENCI, per l’Italia), affiliato
da mettere in pratica c’è. Innan­ al club di razza e non deve alleva­
zitutto controllate tutti gli annun­ re più di due­tre razze al massimo.
ci che appaiono sullo stesso sito, Purtroppo non basta neppure que­
o sullo stesso giornale nei due o sto a garantire che l’allevatore sia
tre giorni successivi: se il sedicen­ serio, competente e profondamen­
te “privato” o la sedicente “famiglia” te innamorato dei propri cani, ma
offrono – in annunci diversi, ma con questi sono i requisiti minimi. Se
lo stesso numero di telefono – cuc­ mancano anche questi, e ci lascia­
cioli di chihuahua, san bernardo, mo ugualmente tentare dall’annun­
labrador e barboncini, potete star cio o dalla foto su un sito, significa
certi che si tratta di una fregatura. che ci stiamo proprio cercando la
Se il gentile inserzionista si offre di fregatura con il lanternino.
“venirvi incontro” portandovi il cuc­
ciolo in autostrada, altrettanto gen­
tilmente rifiutate ed esigete di anda­
re a casa sua a vedere i cuccioli, ma
soprattutto la mamma, perché nel
caso di cuccioli importati la mamma
non c’è. E se non c’è, dovrete scap­
pare a gambe levate. Ovviamente
scappate anche se il gentile signo­
re inventa diverse scuse per non far­
vi andare a casa sua: vecchie madri
malate, case in ristrutturazione e si­
mili sono sempre e solo bugie. An­
che perché, a uno che ha la madre
malata, o che sta rifacendosi la ca­
sa… come verrebbe mai in mente di
far nascere una cucciolata?.
Mi fermo qui. Se volete saperne di
più, digitate “cani dell’Est” su Google
e vi si aprirà un mondo intero di infor­

29
A CHE ETÀ
PORTARLO A CASA

“Sono proprietario di un cucciolo di quaranta giorni che…”.


“Aiuto! Ho un cagnolino di trentotto giorni, e…”.
Molte e­mail o telefonate di umani angosciati comincia­
no così e proseguono elencando vari problemi. C’è chi
non riesce a superare lo scoglio dell’igiene casalinga; chi
si chiede se il cucciolo capirà mai che le mani di famiglia
non sono ossa da rosicchiare; chi si domanda perché mai
il cane non voglia giocare con lui ma preferisca starsene
rintanato in un angolo.
In molti casi i problemi sono semplicemente dovuti all’i­
nesperienza dell’umano, che si trova in difficoltà di fron­
te a normalissimi atteggiamenti “cuccioleschi”. Altrettan­
to spesso, però, i problemi sono reali: il cane si compor­
ta in modo anomalo e il suo responsabile ha ragione di
preoccuparsi.

MAI TROPPO PICCOLO!


Molte persone stenteranno a crederlo, ma la stragrande
maggioranza di questi problemi ha una sola risposta: il
cucciolo è troppo piccolo, troppo piccolo, troppo picco­
lo! La causa di moltissimi mali va ricercata solo nell’età a
cui è stato sottratto dalla sua famiglia canina per inserirlo
in quella umana.
Per gli umani, infatti, se “piccolo è bello”… piccolissimo è
più bello ancora: il nostro istinto ancestrale di protezione
verso il neonato va in brodo di giuggiole di fronte a tutto
ciò che si può tenere nel palmo di una mano. Se poi sia­
mo donne, questa sensazione si eleva al cubo. Per questo
motivo desideriamo portare a casa il nostro cucciolo non

31
appena vediamo che è in grado di un po’ meno duramente quando ad
mangiare da solo: il che avviene più agire è la mamma – se si azzarda a
o meno a trentacinque giorni di età. toccare un oggetto di proprietà di
un adulto: un osso, una pallina, ma
anche semplicemente un sasso o
LO SVEZZAMENTO un bastone.
PSICHICO L’“educatore ufficiale” dei miei cuc­
cioli husky, un pastore tedesco di
Peccato che lo svezzamento fisico nome Ektor, non appena lo libera­
non corrisponda affatto allo svez­ vo in mezzo ai piccoli scalmanati si
zamento psichico del cane, che guardava intorno con il preciso at­
avrebbe ancora un bisogno vitale teggiamento di un professore che
di rimanere con madre e fratellini. entra in aula e cerca il gesso per
Infatti, nel periodo che va dalla scrivere alla lavagna; quindi pren­
quarta settimana alla fine del se­ deva in bocca il primo oggetto di­
condo mese, il cucciolo “impara a sponibile, si sdraiava a terra e se lo
fare il cane”, apprendendo dai con­ metteva tra le zampe, come dicen­
specifici familiari un’immensa serie do: “okay, comincia la lezione”.
di informazioni. E infatti i cuccioli che si avvicinava­
È in questo periodo, per esempio, no troppo all’oggetto venivano “in­
che i cuccioli imparano a dosare la quadrati” con grandi ringhi e pro­
forza del morso: se fanno male a fondi “roar” leonini, e imparavano
un fratellino giocando, questi lancia rapidamente a non toccare le pro­
un “cain!” comprensibilissimo per prietà altrui.
ogni cane del mondo. Al contrario, L’oggetto tabù solitamente era un
le esternazioni umane tipo: “Ahò! pezzo di legno, un giocattolo o una
Che fai? Così mi fai male! Smettila!” pietra: tutte cose facilmente repe­
suonano al cucciolo più o meno co­ ribili nel mio giardino. Un giorno in
LA SCELTA DA FARE

me a noi suonerebbe la stessa frase cui avevamo eseguito una pulizia


detta in cinese. abbastanza accurata, però, Ektor si
Sempre in questo periodo i cuccio­ guardò intorno a lungo – mentre i
li imparano il significato del “tabù”, cuccioli lo assediavano e gli tributa­
insegnamento che spetta al padre vano gli omaggi dovuti al “capo” –,
(se c’è), ma che può svolgere anche ma accipicchia, non trovava proprio
la mamma quando è lei l’unico ge­ niente di utile!
nitore presente.
Il cucciolo viene rimproverato – con
grande impianto scenografico se a Il cucciolo non va mai separato
impartire l’insegnamento è il padre, troppo presto dalla madre

32
Così trotterellò verso la sdraio su bronzante da un branco di cuccioli

A CHE ETÀ PORTARLO A CASA


cui io stavo prendendo il sole, mi husky che evidentemente volevano
diede una musatina (che avrei po­ proteggersi a tutti i costi dai raggi
tuto tradurre con “scusa, eh? ma io ultravioletti.
devo lavorare. Prendo un attimo in Ma in realtà si trattava di un mo­
prestito la materia prima”) e si ap­ mento di grande serietà: imparare
propriò delicatamente ma ferma­ a non toccare le cose altrui, infatti,
mente della mia crema solare, an­ eviterà al cane di ingaggiare future
dandosi a sdraiare con il flacone in risse, anche molto cruente.
mezzo alle zampe e cominciando
subito a distribuire sonore sgridate
ai cuccioli. L’EDUCAZIONE
L’effetto sarebbe stato irresistibil­ “FAMILIARE”
mente comico per chi fosse arriva­
to in quel momento e avesse visto Un’altra cosa che i piccoli imparano
un pastore tedesco che difendeva da questo gioco è che esiste una
strenuamente la sua lozione ab­ distanza di sicurezza, al di fuori del­

33
la quale non si verrà mai aggrediti, e tremendi rompiscatole che vi met­
infatti il padre interviene con i suoi teranno quasi certamente nei guai
ruggiti solo quando essa viene ol­ con i vicini.
trepassata. E questi sono solo alcuni esempi
I cuccioli che non prendono co­ di tutto ciò che i cuccioli impara­
scienza di questo concetto po­ no dai membri della loro famiglia
trebbero diventare, da adulti, de­ proprio nel periodo che va dai qua­
gli “abbaioni” incalliti che danno in ranta giorni ai due mesi­due mesi
escandescenze quando un innocuo e mezzo. Se il cane viene staccato
passante transita a cinquanta me­ precocemente da madre e fratelli,
tri da casa: il che non ne farà de­ non imparerà mai il galateo canino;
gli ottimi cani da guardia, ma dei o meglio, potrebbe impararlo dagli
LA SCELTA DA FARE

34
esseri umani, o da altri cani estranei Il maschio si accoppia e poi viene

A CHE ETÀ PORTARLO A CASA


alla sua famiglia. Ma… ci sono molti lasciato in disparte fino al momento
e grossi ma. in cui i cuccioli escono dalla tana:
Il primo è che la famiglia umana, ma di tane, in natura, possono es­
nella stragrande maggioranza dei sercene diverse. E di cuccioli pure.
casi, non parla il “canese”. Solo i veri A quel punto, per andare sul sicuro
esperti, profondi conoscitori di eto­ e non rischiare figuracce, il maschio
logia e psicologia canina, possono considera figli suoi tutti i piccoli che
insegnare a un cucciolo le regole incontra: quindi li tratta con genti­
giuste nella lingua giusta, che non lezza (anche quando sembra che
può essere altra che la sua. se li voglia mangiare, come nel già
Purtroppo i veri esperti sono rari, citato “gioco del tabù”, in realtà non
ed è molto più facile che gli umani torce loro un pelo), gioca con loro, li
cerchino di spiegarsi nel proprio lin­ educa, li sopporta quando “rompo­
guaggio, che il cucciolo ovviamen­ no le scatole”. Cioè sempre.
te non capisce. A volte, inoltre, non Al contrario, la femmina – per ovvi
sanno neppure che cosa dovreb­ motivi – distingue perfettamente i
bero spiegare. propri figli da quelli altrui. E bisogna
Gli altri cani, al contrario, potrebbe­ stare molto attenti, perché nessuna
ro essere ottimi sostituti della fami­ femmina si sente madre di un cuc­
glia d’origine: soprattutto i maschi ciolo che non ha partorito lei. Alcu­
adulti. Perché i maschi? Non sareb­ ne femmine sono comunque dolci
be più logico affidare il nostro pic­ e tolleranti perché hanno un buon
colo a una femmina, che ha l’istinto carattere, e quindi accettano volen­
materno e quindi potrebbe fargli da tieri anche il rapporto con piccoli
vicemadre? sconosciuti. Altre, invece, possono
No. Un po’ perché il ruolo di edu­ essere anche molto aggressive ver­
catore, in natura, è svolto in misura so i cuccioli estranei. Purtroppo lo
molto maggiore dal padre; un po’ dico con cognizione di causa, per­
perché un maschio adulto non può ché un cucciolo del mio allevamen­
distinguere i propri figli da quelli al­ to è stato ucciso da una femmina
trui, visto che non assiste alla na­ adulta che di “istinto materno” ne
scita dei cuccioli e quindi non ne aveva da vendere, tant’è vero che
conosce l’aspetto né l’odore. le sue cucciolate le ha sempre trat­
tate con estremo amore. Ma quello
non era un cucciolo suo e il risultato
è stato tragico.
L’educazione può essere
impartita anche da un cane Maschi adulti, dunque. Ma bisogna
non apparentato aggiungere: maschi adulti equilibra­

35
ti e allevati in modo corretto. Mer­ origini e scoprire da dove arriva e
ce rara, purtroppo, specialmente in come è stato allevato.
città. Infatti molti cani cittadini sono La scelta migliore è quella di aspet­
stati a loro volta strappati precoce­ tare almeno i sessanta­settanta
mente alle loro famiglie di origine: o giorni prima di portarsi a casa il
per scelta dell’umano che “lo vole­ cucciolo. Anche perché le conse­
va più piccolo possibile perché così guenze pratiche, in caso di adozio­
si affezionava di più” (ribadisco: fal­ ne troppo precoce, non sono pro­
so! Assolutamente falso!), o perché prio sciocchezzuole.
sono stati comprati da fonti ad alto
rischio come i negozi, le “fiere del
cucciolo” e tutti quelli che vendono CONSEGUENZE
cuccioli di importazione, sottratti al­ DEL DISTACCO
le madri a trenta­trentacinque giorni PRECOCE
di vita. Questi cani non hanno nul­
la da insegnare, perché a loro volta Se il cane ha meno di 60 giorni
non hanno mai imparato nulla dai si hanno:
loro conspecifici: quindi, prima di af­ l non conoscenza del concetto di
fidare un cucciolo a un cane adul­ “rispetto della proprietà altrui” con il
to, è importante informarsi sulle sue rischio di future risse basate sull’in­
comprensione tra adulti;
l mancata presa di coscienza del
concetto di distanza di sicurez­
za con il possibile rischio di cane
“isterico” che abbaia a qualsiasi fo­
glia che si muova anche
a centinaia di metri di
distanza. Per i cani da
LA SCELTA DA FARE

utilità, problemi qua­


si certi nel lavoro di
difesa. Possibili pro­
blemi di aggressività
e mordacità verso
animali e persone;
l m a n c a to a p ­
prendimento delle
tecniche di caccia
attraverso il gio­
co intraspecifico, che

36
comporta l’abbassamento dell’im­

A CHE ETÀ PORTARLO A CASA


pulso predatorio, fondamentale per
i cani da caccia e da utilità (lavoro
ATTENZIONE!
sportivo).

Se il cane ha meno di quaranta- Quando parlo di acquistare


cinque giorni si aggiungono: cuccioli di due-tre mesi mi rife-
risco ovviamente a cuccioli che
l imprinting sull’uomo incompleto,
vengano effettivamente tenuti
che comporta la possibilità di un
a contatto con la loro famiglia
cane timido o aggressivo verso le
canina e con le persone che se
persone; ne occupano.
l socializzazione incompleta con Se i cuccioli (in allevamento o
gli altri cani – con il rischio di un in casa di un privato) venisse-
cane rissoso o timoroso dei suoi si­ ro staccati dalla madre, infilati
mili – e nei confronti dell’uomo, con in un box e semplicemente ali-
possibile aggressività interspecifica mentati, senza che nessuno si
o eccessiva timidezza. curi del loro sviluppo psichico,
essi non trarrebbero alcun gio-
Concludendo: vamento da questa permanen-
l mai portare a casa il cucciolo pri­
za, e probabilmente crescereb-
bero meglio se venissero por-
ma dei due mesi, per nessun moti­
tati via da lì al più presto.
vo (esclusi i casi di emergenza, ti­
Il mio consiglio spassionato,
po cucciolo orfano o abbandona­
però, è quello di non acquista-
to). Se sono settanta­ottanta giorni, re mai cuccioli che siano stati
meglio ancora; tenuti in tale “isolamento so-
l se ci sono fondate preoccupa­ ciale”, perché saranno quasi
zioni sulla possibilità di eventi trau­ sicuramente cani problematici
matici (tra cui va sempre incluso il dal punto di vista caratteriale.
rischio costituito da eventuali bam­
bini piccoli presenti in casa; ma an­
che, per esempio, i botti di Capo­ più “completo”, che avrà attraver­
danno a breve scadenza, come ac­ sato nel modo più naturale le fasi
cade nel caso dei cuccioli regalati più delicate della prima maturazio­
per Natale), rimandare l’acquisto e ne psichica e quindi avrà altissime
prendere il cucciolo a tre mesi. Non possibilità di diventare un adulto
è assolutamente vero che si affe­ equilibrato e sicuro di sé, a meno
zionerà meno di un cucciolo più che non sia il padrone, in seguito,
piccolo, mentre è verissimo che a commettere gravi errori nella sua
sarà un cane psicologicamente educazione.

37
CIOTOLE, COLLARINO,
GUINZAGLIO...

STA PER
ARRIVARE
Predisponiamo un ambiente
sicuro per il piccolo

Non trasformiamo il primo


viaggio in un dramma
COME
ACCOGLIERLO

Non so se vi sia mai successo di assistere all’ingresso in


un pet shop del neoproprietario di un cucciolo. Una per-
sona che entra e dice: “Buongiorno, ho appena preso il
mio primo cane e non so esattamente di che cosa abbia
bisogno, potete consigliarmi voi?”.
Al proprietario del negozio, in quel momento, si apre un
sorriso che se si allargasse un po’ di più gli taglierebbe la
testa in due, mentre sul fondo degli occhi cominciano ad
apparirgli i dollarini tipo slot machine, come a Zio Paperone.
“Ma certo, la aiuto io!” esclama, prendendo il cliente sotto-
braccio e cominciando a guidarlo lungo gli scaffali. E, se
avete la pazienza di aspettare qualche minuto, potrete as-
sistere al pagamento di un conto che comprende: ciotola
piccola, media e grande (per la crescita) per il cibo; ciotola
piccola, media e grande per l’acqua; tre misure di collari
(sempre per la crescita); da otto a dodici confezioni diver-
se di mangime (“meglio dargli la possibilità di scegliere”);
tre guinzagli in colore abbinato ai tre diversi collari di cui
sopra, perché vorrai mica essere così sciatto da andare in
giro con il collarino blu e il guinzaglio verde; cuccia prima-
verile, tappetino estivo, cuccione imbottito per l’inverno;
cuccia in legno per esterni in pratica scatola di montaggio
(il cliente non ha il giardino, ma metti che vada una settima-
na in campeggio…); mutandine igieniche e relativi panno-
loni per i futuri calori, se si tratta di una cagnetta (andrà in
calore per la prima volta fra quattro o cinque mesi, se non
viene sterilizzata prima, ma meglio non farsi cogliere im-
preparati); pettine a denti fitti, pettine a denti radi, quattro
o cinque spazzole di diversa durezza più guanto-spazzola
e panno; shampoo, balsamo, olio lucidante per il pelo; cap-
pottino antifreddo, impermeabile antipioggia e scarpette

41
da pioggia-fango (per non sporcare ranno rosicchiate nei momenti di

COME ACCOGLIERLO
i pavimenti di casa); pollo di gom- noia. Come misura va benissimo
ma (immancabile); quattro o cinque quella corrispondente alla taglia
palline di misura diversa; tirannosau- che il cane raggiungerà da adulto:
ro di gomma con il fischietto; strep- visto che un cucciolo impiega cir-
tosauro di gomma senza fischietto; ca sei mesi a raggiungerla – e non
antipulci spray più collare antipul- vent’anni – è del tutto inutile cam-
ci; bocconcini, ossetti, biscottini in biare ciotola man mano che cre-
quantità industriale “per educazione sce. Finché sarà piccolino le ciotole
e addestramento”. E questo nel ca- verranno semplicemente riempite
so in cui il cliente abbia chiesto “un per un quarto, poi per metà e co-
corredo di base”. sì via. Non sta scritto da nessuna
Se poi il negoziante si rende con- parte che la ciotola debba esse-
to di aver trovato l’entusiasta, quel- re sempre e comunque zeppa: se
lo che “nulla sarà mai troppo per il per ora è troppo grande, resterà
mio cucciolo”… allora il limite è il cie- parzialmente vuota e non succe-
lo. Potrà uscire dal negozio munito derà proprio nulla. Anzi, qualcosa
di sottociotole in peltro, cuccia con succederà: che voi risparmierete
baldacchino, copricuscinone felpa- qualche euro.
to, abito da sposa/o, cinture di si-
curezza per l’auto e collare con na- Un collarino
vigatore satellitare (attenzione, non
sto scherzando: tutto questo esiste Di misura adeguata, sì, ma regola-
veramente). bile, cosicché non siate costretti a
cambiarne duemila. Se il cucciolo
è di piccola taglia, un solo collare
COSA SERVE regolabile potrà durargli per sem-
REALMENTE pre. Se è di taglia grande dovrete
A UN CUCCIOLO probabilmente cambiarne un paio,
ma non di più.
Due ciotole In alternativa al collare potrete sce-
gliere la pettorina: attenzione, però!
Una per il cibo e una per l’acqua. Le pettorine normalmente vendute
In acciaio inox, perché sono le più nei negozi di animali a volte posso-
igieniche e le uniche che non ver- no essere di concezione antidiluvia-
na. La pettorina non deve passare
dietro alle ascelle del cane, sia per-
All’arrivo in casa il cucciolo si
sentirà più spaesato che allegro ché irrita le ghiandole ascellari sia
per le feste che gli farete perché induce il cucciolo a cammi-

43
nare con i gomiti in fuori e può ro- Un guinzaglio
vinarne per sempre l’andatura. Non avrà alcun bisogno di essere
L’unica pettorina accettabile è quel- cambiato: prendete quello che de-
la costituita da due “anelli”, uno sul siderate usare e che durerà per tutta
petto e uno sulla schiena, collegati la vita del cane (a meno che il cane
da una striscia di tessuto che passa non lo distrugga prima, ma questo
solo sulla schiena. dipende da come voi saprete edu-
Consiglio comunque di abituare il carlo).
cucciolo anche al collare, specie se Evitate come la peste i cosiddetti
intendete portarlo in esposizione, “guinzagli da addestramento” pie-
perché in quella sede le pettorine ni di borchie, moschettoni e affini: il
sono vietate, dato che nascondono cane deve imparare a camminarvi al
la linea del cane e impediscono al fianco senza tirare, non deve esse-
giudice di valutarlo. re “costretto a star lì” da improbabili
imbragature medievali.
Scegliete un buon guinzaglio di
cuoio robusto o di nylon, non trop-
po spesso e lungo circa un metro e
mezzo: andrà bene per tutte le sta-
gioni e tutte le circostanze.

Un tappetino
imbottito

Anche questo di misura adeguata


alla taglia che il cane raggiungerà
da adulto. Se per ora “gli è gran-
de”, resterà un po’ di spazio libero,
che man mano verrà occupato. Per
tappetino si intende un rettangolo
di stoffa imbottita, e comprare tap-
peti di misura crescente è solo uno
spreco di soldi. A meno che non vi-
viate al Polo Nord, non serve asso-
lutamente a nulla acquistare cucce
con pareti, soffitti ecc., che costano
dieci volte di più. Non vi consiglio
neppure la brandina “con i piedi”,
sollevata da terra: anche il tappetino

44
protegge il cane dall’umidità (a me-
no che non abitiate dentro un fiume)
e le gambe pieghevoli sono ad alto
rischio di piegarsi quando non do-
vrebbero, intrappolando le zampe
del cane (o le mani umane).
Se volete che il cucciolo abbia la
sensazione di stare “nella sua tana”
(cosa che in effetti gli piace mol-
tissimo), piazzate semplicemente
il suo tappetino sotto un tavolo o
sotto una scrivania, in modo che si
senta protetto. Se il cane è proprio
piccolissimo, la tana ideale è uno
scatolone.

Alcuni giocattoli

Se proprio ci tenete a quelli griffati,


la scelta è ampia; però evitate ac-
curatamente i giocattoli che han-
no il fischietto all’interno (rischia di
essere ingoiato) e le palline troppo
piccole (stesso problema). Tra le va-
rie palline scegliete sempre e solo
quelle con il cordino attaccato, per
due motivi: il primo è che solo con
la cordicella potrete giocare in mo-
do “interattivo”, ovvero in due (sen-
za cordicella il cane dovrebbe mor-
dervi la mano per poter giocare);
il secondo è che, purtroppo, molti
cani giovani esagerano e inghiotto-
no la pallina, rischiando il soffoca-

Abituiamolo al collare
e al guinzaglio perché impari
a stare al nostro fianco
senza tirare

45
mento. In questo caso la cordicella rà rigorosamente vietato l’accesso
è preziosa perché vi permette di ti- quando il cucciolo è nel suo spa-
rarla fuori all’istante. zio privato. Attenzione: il compor-
Se non avete manie di questo ti- tamento corretto dei bambini non
po, potete realizzare da soli gio- è compreso nel prezzo del recinto,
cattoli meravigliosi con cui il ca- è una regola che dovrete imporre
ne si divertirà come un pazzo: per voi in famiglia. Ma non avete idea
esempio, uno straccio arrotolato e di quanti problemi possa risolvervi.
annodato; un riportello di tela im-
bottita; una semplicissima vecchia Un trasportino
ciabatta ormai inutilizzata. per auto
La forma del giocattolo conta rela-
tivamente poco, basta che non sia Personalmente sono assolutamen-
pericoloso. L’importante è il modo te a favore del tipo “Vari-kennel”,
in cui faremo giocare il cucciolo, ma ovvero dei trasportini chiusi su tre
di questo parleremo più avanti. lati che vengono accettati anche
per i voli aerei. Indispensabile per
Un recintino portare il cane in macchina nel mo-
do più sicuro possibile, si renderà
È un accessorio che quasi nessuno utile anche in casa quando il ca-
tenterà di vendervi (anche perché, ne sarà ormai troppo cresciuto per
essendo poco conosciuto in Italia, poter utilizzare il recintino. Poiché il
molti pet shop ne sono sprovvisti), Vari-kennel è in assoluto l’accesso-
ma che io trovo assolutamente indi- rio più costoso, acquistatelo di mi-
spensabile per la gestione casalin- sura adeguata alla taglia definitiva
ga del cucciolo nei primissimi mesi. del cane.
Costa un po’ caro e in realtà si userà Attenzione: “misura adeguata” si-
per poche settimane, a meno che gnifica misura che permetta al ca-
il cane sia di taglia microscopica, ne di stare in piedi e di girarsi su se
STA PER ARRIVARE

ma credetemi: non vi pentirete mai stesso; non significa “piazza d’armi


di averlo acquistato. Si tratta di un in cui il cane possa fare un intero
semplice recintino componibile, ov- percorso di agility”. Il trasportino è
vero di diversi pezzi di ferro a sbarre una cuccia, una tana, un qualcosa
che potrete unire a vostro piacimen- in cui si sta prevalentemente sdra-
to per delimitare uno spazio. iati a dormire. Non c’è bisogno che
Questo vi consentirà sia di tener sia a dodici piazze, ne basta una.
chiuso dentro il cucciolo quan- Anzi, più è “su misura” e più risulta
do non deve infastidirvi, sia di te- sicuro in macchina, dove uno spa-
ner chiusi fuori i bambini, a cui ver- zio troppo ampio finirebbe per es-

46
sere controproducente perché il lare un armamentario da toeletta-

COME ACCOGLIERLO
cane verrebbe sballottato a destra tore professionista, se non lo siete,
e a sinistra a ogni curva. anche perché non sapreste come
usarlo.
Prodotti per igiene
e bellezza Neutralizzatore
di odori
Ogni tipo di pelo ha le proprie esi-
genze, quindi fatevi consigliare Accessorio indispensabile, che si
dall’allevatore, se avete acquistato trova nei migliori pet shop. Servirà
un cane di razza, o da un esperto per educare il cucciolo alla pulizia
toelettatore se avete preso il vostro casalinga, quindi procuratevelo pri-
amico in canile. ma possibile.
Se la razza richiede accorgimenti Non serve altro, per ora. Anzi, c’è
particolari per la toelettatura (to- ancora un accessorio che bisogna
sature, stripping ecc.) è inutile che comprare per legge, anche se spe-
ve li procuriate adesso, perché da ro che non dobbiate mai usarlo: la
cucciolo non ne ha ancora bisogno: museruola.
le toelettature si eseguono solo sul
cane adulto. Inoltre, con ogni pro-
babilità, finirete per affidare la cura
del pelo a un professionista, perché
sono veramente pochissime le per-
sone che decidono per il “fai da te”;
e sono poche perché toelettare be-
ne un cane è difficilissimo, occorro-
no anni di studio e di esperienza.
Se avete scelto una razza dal man-
tello “semplice”, un pettine e/o una
spazzola, o un semplice guanto da
toelettatura per i peli rasi saranno
più che sufficienti: non fatevi rifi-

Il trasportino è un accessorio
assolutamente necessario;
comodo e pratico per gli
spostamenti in macchina,
è indispensabile per viaggiare
su treni e aerei

47
La legge dice che non è obbligato- Se la vostra idea era quella di
rio farla indossare al cane, ma che prendere un cane e di piazzarlo
basta averla con sé, a meno che un in giardino, vi prego di cambiar-
pubblico ufficiale non vi imponga la subito perché ne rovinereste
di mettergliela perché sussistono completamente il carattere, oltre
condizioni che lui ritiene a rischio. a fare di lui un animale stressato e
Se ne deduce che il cane va abi- fondamentalmente infelice.
tuato a indossarla: fin da cucciolo, Il cane è un animale sociale, il che
sì, perché dobbiamo fare in modo significa che è fatto per vivere in
che non gli appaia come una stu- comunità: se in natura la sua col-
pida e inutile tortura, ma come un locazione sarebbe all’interno di un
accessorio fastidioso da soppor- branco, nella società umana dev’es-
tare con santa pazienza, sapendo sere all’interno della famiglia. Certa-
che tale sacrificio comporterà un mente alcune razze di cani (quelle
bel premio alla fine. particolarmente attive o quelle no-
La misura dovrà essere quella adat- tevolmente grandi) possono passa-
ta all’adulto, perché per ora il cuc- re diverse ore della giornata in giar-
ciolo non dovrà affatto indossarla; dino, ma mai da cuccioli.
in seguito vi spiegherò come fare. Il cucciolo deve capire qual è il suo
“branco umano”, chi è il capo (o
L’unica spesa che non ho ancora meglio, la guida), chi sono gli altri
menzionato, nonostante sia – per superiori gerarchici, chi gli inferiori,
ovvi motivi – indispensabile, è quel- i cuccioli e così via.
la relativa al cibo, ma c’è un motivo. Deve imparare le regole della con-
Poiché dedicheremo un intero ca- vivenza, il nostro galateo (che è
pitolo all’alimentazione del cuccio- decisamente diverso dal suo), de-
lo, vi consiglio di leggerlo attenta- ve scoprire quello che fa piacere ai
mente prima di decidere cosa vo- suoi umani e quello che invece de-
lete dargli da mangiare (ci sono di- ve evitare di fare. Come potrebbe
STA PER ARRIVARE

verse scelte possibili) e di andare a imparare tutto questo stando a di-


fare i relativi acquisti. stanza, in giardino?
D’accordo che molti cani sembrano
La cuccia da esterno? avere poteri telepatici, ma non così
telepatici. Quindi il cucciolo dovrà vi-
Qualche lettore forse si starà chie- vere con noi, in casa nostra, al nostro
dendo perché io non abbia parla- fianco. In seguito potrà essere gra-
to di cucce da esterno. Semplice: dualmente abituato a stare anche
perché il cucciolo non deve vivere fuori, e se appartiene a una razza
all’“esterno” di nulla. molto rustica può darsi che preferi-

48
sca passare all’esterno anche la not- più non posso appena vi avvicinate.
te, ma dovrà sempre essere una sua Cosa fate? Rinunciate?
scelta, non un’imposizione da parte No di certo! Vi procurerete sempli-
nostra, che lui vedrebbe sempre co- cemente i mezzi per eliminare l’in-
me un’estromissione dal branco. toppo (mezzi che vanno dallo spray
Il discorso vale anche per i cani da anestetizzante alla carne avvelena-
guardia; questi, con i tempi che cor- ta), dopodiché scassinerete tran-
rono, se vengono lasciati in giardino quillamente una serratura, entrerete
diventano semplicemente vittime senza problemi (se no, che ladri sa-
designate dei malviventi, che ormai reste?), punterete una pistola contro
dispongono dei mezzi più dispara- i padroni di casa e ruberete tutto ciò
ti per neutralizzare un cane, a volte che vi fa comodo rubare.
anche in modo letale. Caso numero 2: c’è una bella vil-
Ma, a parte questo, non è poi un’i- letta che vi fa gola, e in giardino
dea così intelligente, quella di la- non c’è traccia di elementi fastidio-
sciare il cane da guardia fuori di ca- si tipo sistemi di allarme o cani da
sa! Perché? Che cosa temete che guardia. Perfetto. Lo spray aneste-
vi rubino? L’ombrellone? La piscina? tizzante che vi siete portati lo use-
Le rose e i tulipani? rete sui padroni di casa, visto non
Un tempo il cane da guardia sta- c’è bisogno di intervenire su un ca-
va fuori perché erano fuori anche ne. Vi avvicinate alla porta, comin-
gli averi del suo proprietario: il be- ciate a darvi da fare con i vostri at-
stiame, le coltivazioni, il carro e via trezzi da scasso; siete silenziosis-
dicendo. Oggigiorno all’esterno simi, nessun orecchio umano po-
c’è ben poco da portar via: le cose trebbe sentirvi (che diamine, siete
che possono far gola ai ladri stan- ladri professionisti, mica rubagalli-
no tutte dentro casa. Gioielli, soldi, ne), tantomeno l’orecchio di gente
televisore, computer… li tenete for- che dorme, visto che siamo in pie-
se in giardino? Credo proprio di no. na notte. Ma ecco che, all’improvvi-
STA PER ARRIVARE

E allora, perché tenere fuori il ca- so, dall’altra parte della porta arriva
ne, quando ai ladri interessa entra- un ringhio feroce. E, subito dopo,
re dentro? una furiosa raffica di latrati. Acci-
Mettetevi per un attimo nei panni denti, il cane c’era, ma stava den-
del ladro, non in quelli del proprie- tro casa! E siccome il suo orecchio
tario della casa, e immedesimatevi non è umano ma canino, e quindi
in questi due casi. immensamente più sensibile, lui vi
Caso numero 1: c’è una bella villetta ha sentito e ha dato l’allarme.
che vi fa gola, ma in giardino c’è un E adesso? Lo spray ce l’avete, ma
cagnone da guardia che abbaia a non funziona spruzzandolo attra-

50
verso una porta, e neppure potete
passare le polpette avvelenate at-
traverso il legno.
Potreste dischiudere un piccolo var-
co e infilarci dentro una mano, ma
non si sa bene come (anzi, se) la ti-
rereste fuori dopo. Mentre pensate
a qualche soluzione alternativa (che
non esiste), sentite una voce che gri-
da “Chi c’è? Che succede?”. Perché
l’abbaio furioso ha richiamato l’at-
tenzione del padrone di casa, che
si è svegliato e che sta arrivando di
corsa, cosa che probabilmente non
avrebbe fatto se il cane avesse abba-
iato stando in giardino, perché i cani
tenuti all’aperto abbaiano trentadue-
mila volte al giorno per motivi che a
loro sembrano validissimi, ma che in
realtà non comportano alcun perico-
lo, e dopo un po’ gli umani smettono
di farci caso.
Cari ladri, siete fregati. Se provaste
a entrare con la forza per impedire
al padrone di casa di chiamare la
polizia, rischiereste uno sgradevo-
le tête-à-tête con il cane (e magari
con un padrone feroce).
Se provaste a eliminare il cane, la-
scereste all’umano il tempo di chiu-
dersi in una stanza e di telefonare a
chi vuole. L’unica alternativa che vi
resta è la fuga.

Il cucciolo deve vivere in casa


per imparare tutte le regole
del suo nuovo branco; solo
in seguito, e gradualmente, può
essere abituato a restare all’esterno

51
E adesso svestite i panni del ladro, UNA CASA
reindossate quelli del padrone di A MISURA
casa e rispondete a questa sempli- DI CUCCIOLO
ce domanda: secondo voi, è meglio
tenere il cane dentro o fuori casa? Innanzitutto metteremo fuori por-
A questo punto, chiusa la parentesi tata tutto ciò che può rompersi a
“guardia”, possiamo tornare al no- causa di salti, balzi, zampate e co-
stro cucciolo e ai preparativi per il date: dal prezioso vaso Ming al por-
suo arrivo. tacenere di cristallo regalatoci dalla
Pensiamo che sia tutto pronto per zia Maria (la quale, se il cucciolo lo
il grande evento, perché abbiamo rompesse, ci procurerebbe guai più
comprato tutto il necessario, ma seri dell’intera dinastia Ming).
dobbiamo ancora usare una cosa Togliere di mezzo tutto il rosicchia-
che non si acquista nei pet shop e bile è praticamente impossibile, vi-
che si chiama “buon senso”. sto che i cuccioli sono in grado di
Ovvero, dobbiamo sistemare la ca- attaccarsi a qualsiasi cosa, muri
sa nel modo migliore. compresi: però diamo un’occhiata
STA PER ARRIVARE

52
in giro ed eliminiamo almeno le co- modino. Perché, man mano che li

COME ACCOGLIERLO
se che proprio ci si strazierebbe il leggo, invece di rimetterli a posto
cuore se il cane le rovinasse. Che li impilo lì.
so: le scarpe da millemila euro; la Non è solo disordine, per quanto
già citata sedia Luigi XV; la Bibbia io sia effettivamente disordinata in
originale stampata da Gutenberg modo imbarazzante: è che, quando
in persona. sto per addormentarmi, non posso
D’accordo, la Bibbia di Gutenberg scendere dal letto e andare a met-
forse non ce l’avete. Però io, per tere a posto il libro. Se lo facessi mi
esempio, sono una divoratrice di li- passerebbe il sonno, mi servirebbe
bri (per fortuna non mi limito a scri- un altro libro e la storia diventereb-
verli): quindi casa mia pullula di li- be infinita.
brerie, un po’ in tutte le stanze. Vero è che potrei sistemare tut-
Soltanto in camera da letto non ce to il mattino dopo, ma al mattino,
n’è alcuna, perché non ci entrereb- di solito, i libri mi metto a scriver-
be; in compenso c’è una specie di li. Quindi, per farla corta, i volumi
grattacielo di libri vicino al mio co- tornano in libreria una volta ogni

53
due-tre mesi: in pratica, quando la po le razze più note… dopodiché
pila diventa troppo alta e rischia mi venne sonno e, per distrazione
di crollarmi in testa. Allora riporto o solo per abitudine, appoggiai il
tutti i libri al loro posto e comincio prezioso volume sulla pila a fianco
una pila nuova, ripartendo dal pia- del letto. E lì lo dimenticai.
no terra. Nelle settimane seguenti altri volu-
Bene: qualche anno fa, proprio nel mi andarono, come al solito, a ingi-
mezzo della pila, c’era finita un’anti- gantire la pila, finché in casa arrivò
ca e preziosissima enciclopedia del un nuovo cucciolo, il quale, dopo
STA PER ARRIVARE

cane dei primi del ’900, scovata su un paio di giorni, scoprì che poteva
E-bay e pagata un occhio della te- essere molto divertente rosicchiare
sta dopo un’asta all’ultimo sangue la carta. Specialmente se rilegata.
con uno sconosciuto collega cinofi- Ma indovinate quale fu l’unico libro
lo. Quando arrivò me la sfogliai reli- sul quale si accanì con immenso
giosamente prima di dormire, stan- entusiasmo, fino a ridurlo letteral-
do attentissima a non sciuparne le mente in coriandoli, dopo essere
pagine, godendomi le illustrazioni, balzato nel bel mezzo della pila in
facendo le mie considerazioni su camera mia?
quanto erano cambiate nel tem- Bravi. Avete indovinato.

54
Mettiamo al sicuro tutti gli oggetti spezzare la colonna vertebrale di

COME ACCOGLIERLO
che non vogliamo lasciar un piccolo animale. Un discorso si-
rosicchiare, ma predisponiamo
anche un ambiente sicuro mile vale per altri oggetti a rischio,
per il nostro cucciolo, eliminando per esempio le scale o la stessa as-
tutti i possibili pericoli
se da stiro, quando viene riposta e
appoggiata al muro.
Quindi facciamo un bel giro di ispe-
Torniamo dunque ai preparativi in zione, controlliamo (e spostiamo, o
casa, che dopo la messa in sicurez- fissiamo bene a seconda dei casi)
za degli oggetti a cui teniamo di più tutto ciò che potrebbe crollare se
dovranno comprendere la messa in venisse urtato e/o tirato, preso a
sicurezza del cucciolo. zampate eccetera.
Il che significa togliere di mezzo Poi controlliamo terrazzi e davan-
tutto ciò che può rappresentare un zali, perché i cuccioli spesso non
pericolo, specialmente i fili elettrici, hanno alcuna cognizione dell’ele-
che andrebbero “incapsulati” negli mento “altezza”. A dire il vero, a vol-
appositi coprifili, o almeno radunati te neanche i cani adulti: sono stata
in luoghi poco accessibili, per esem- l’esterrefatta testimone del volo di
pio dietro un mobile. Per le prese una husky (non mia, per mia fortu-
elettriche, invece, vanno benissimo na, ma l’esperienza è stata ugual-
i copri-interruttori che si usano per mente scioccante) dalla terrazza di
proteggere i bambini. un albergo, nel tentativo di pren-
Da tenere bene a mente: in testa dere al volo un piccione. Solo che
alla classifica degli incidenti oc- il piccione sapeva volare e lei no.
corsi agli animali domestici trovia- Quattro piani… poi qualcuno deci-
mo quelli causati dal ferro da stiro, se che era una buona giornata per i
che fa vittime soprattutto tra i gatti miracoli, e la cagna cadde sul tetto
(sono loro quelli più attratti dai cavi di una macchina anziché sull’asfal-
penzolanti), ma che è pericolosissi- to: quindi si ruppe un po’ di ossa,
mo anche per i cuccioli di cane. ma si salvò.
Spesso non ci si pensa, perché il Da quel giorno io ho il sacro terro-
ferro sta appoggiato sull’asse, quin- re dei balconi e delle terrazze che
di è troppo in alto perché un cuc- non abbiano un’adeguata prote-
ciolo possa arrivarci. Ma il cavo no: zione, anche per i cani adulti, ma
il cavo è raggiungibile e, quando sono ancora più pericolosi per
viene afferrato per gioco, provoca cuccioli e cuccioloni, specie per
facilmente la caduta del ferro, che quelli tanto piccoli da poter pas-
non è troppo pesante da tirar giù sare agevolmente tra le sbarre di
ma lo è abbastanza, purtroppo, da una ringhiera.

55
VERSO
CASA

Adesso che abbiamo pensato proprio a tutto, finalmente,


possiamo andare a prendere il cucciolo.
Ma non solo lui!

CHE COSA FARSI CONSEGNARE


INSIEME AL CUCCIOLO
Ecco cosa dobbiamo richiedere:
l il libretto sanitario, assolutamente necessario, che do-
vrà portare timbro e firma del veterinario accanto ai “bol-
lini” delle vaccinazioni. Dovrebbero esservi indicate an-
che le date dei prossimi richiami (che dovremo fare noi)
e le date delle sverminazioni eseguite; se non ci sono,
chiedete lumi. Se il cucciolo non è mai stato sverminato,
è un brutto segno, ma se ha l’aria vispa e allegra proba-
bilmente la cosa non è grave e potremo provvedere noi
(al più presto). Un cucciolo mogio e triste, invece, deve
farci pensare molto male, sempre e comunque. Sareb-
be meglio evitare proprio di prenderlo, a meno che non
ci si trovi in un canile e il piccolo non abbia ottimi moti-
vi per essere abbacchiato (per esempio, aver subito un
abbandono);
l per i cani di razza, un documento che attesti l’avvenuta
iscrizione del cucciolo ai Libri Origine. Poiché il pedigree
arriva verso i 3-4 mesi, non sempre sarà già disponibile
quando ritiriamo il cucciolo, ma potremo avere un docu-
mento firmato dall’allevatore (o dal privato) che attesti che
l’iscrizione è avvenuta;
l se il cucciolo fosse di provenienza estera, dovrà avere il
“passaporto canino” regolarmente vidimato.

57
Sempre se abbiamo preso il cuc- che, anche se non sembra – in cui il
ciolo da un buon allevamento, da cane dovrà adattarsi a un ambiente
un privato fidato o da un canile ge- e a persone sconosciute;
stito seriamente, potremo fare af- l un sacchetto del cibo che il cuc-
fidamento sulla persona che ce lo ciolo ha mangiato fino a quel mo-
cede chiedendogli un altro paio di mento. Qualunque sia l’alimentazio-
cose importanti: ne che intendiamo somministrargli
l qualcosa che abbia “odore di fa- da oggi in poi, il passaggio dalla
miglia”, di mamma e fratellini o sem- vecchia pappa a quella nuova do-
plicemente dell’ambiente in cui il vrà essere graduale. Quindi il primo
piccolo ha vissuto fino a quel mo- giorno mangerà le stesse identiche
mento: uno straccio, una copertina, cose che mangiava prima di venire
un giochino. Gli terrà compagnia a stare con noi; il secondo giorno il
per le prime ore – sempre traumati- pasto sarà costituito da tre quarti di
STA PER ARRIVARE

58
pappa vecchia e un quarto di pappa nei capitoli precedenti, questa sarà

VERSO CASA
nuova; il terzo giorno faremo metà la prima buona occasione per usarlo.
e metà; il quarto giorno tre quarti di Cucciolo al sicuro, umani tranquilli.
nuova e un quarto di vecchia. Dal Forse il piccolo protesterà perché
quinto giorno in poi passeremo defi- non è abituato a stare “in gabbia”,
nitivamente alla pappa scelta da noi. ma le proteste ben presto verranno
sostituite da una di queste due at-
tività alternative:
IL PRIMO VIAGGIO l dormire, se non soffre l’auto;
l vomitare, se invece soffre l’auto.
Anche se moriamo dalla voglia Vi auguro di cuore di essere incap-
di coccolare il nostro nuovo ami- pati in un cucciolo del primo tipo,
co, non è una grande idea quella ma sappiate che le statistiche sono
di tenerlo in braccio durante il pri- a vostro sfavore: solo un 20% dei
mo viaggio in automobile, visto che cuccioli non reagisce al primo ap-
quasi immancabilmente i cuccioli proccio con l’auto svuotandosi lo
patiscono la macchina, con imma- stomaco.
ginabili conseguenze. Se ne deduce che sarebbe stata
Se proprio ci tenete a tenerlo in una buona idea quella di chiedere
braccio (purché ovviamente non lo al suo umano precedente di tenerlo
faccia la persona che sta guidando, a digiuno in vista del viaggio e, se
ma un passeggero!), adottate due state leggendo queste righe prima
piccoli accorgimenti: di essere andati a prendere il cuc-
l state sul sedile posteriore, perché ciolo, siete in tempo per provvede-
il cucciolo potrebbe saltar giù e fi- re. Altrimenti… stracci e rotolone di
nire tra i piedi di chi guida; carta da cucina!
l proteggetevi le gambe con ampi Con questo non intendo dire che
strati di stracci o di carta da cucina. non possiate accarezzare il cucciolo
A proposito: ovunque pensiate di durante il viaggio. Evitate solo fra-
mettere il cucciolo, un rotolone di si tipo: “Poverino, sei triste? Povero
carta da cucina al seguito è indi- amore, stai male?” con successive
spensabile. Se non dovesse servire, coccole a oltranza.
tanto meglio, ma se servirà sarete Se sta buono e tranquillo potete
molto felici di aver pensato a por- coccolarlo finché volete; se si agita,
tarvelo dietro. Ve l’assicuro. piange o vomita, in quei momenti
La soluzione migliore (nonché quel- è meglio far finta di nulla e comun-
la più ligia alla legge) è comunque il que c’è una cosa da non fare asso-
trasportino: se vi siete già procurati lutamente, per nessuna ragione al
il Vari-kennel come vi ho suggerito mondo: coccolarlo. Non perché io

59
ami i cinici insensibili, per carità, ma cucciolo girerà per tutte le stanze,
perché le coccole, le carezze, le pa- annuserà dovunque, forse piange-
role gentili significano approvazione. rà un po’: lasciatelo fare. Non cor-
E, a meno che il cucciolo non pro- retegli dietro, non coccolatelo ogni
venga da un “canificio” in cui è stato volta che mugola (ciò che abbiamo
trattato come un pezzo di plastica detto a proposito del primo viaggio
senza sentimenti (speriamo di no), vale in ogni altra occasione: acca-
sicuramente l’ha già capito, avendo rezzarlo e coccolarlo significa ap-
già avuto rapporti con gli umani. provare i suoi guaiti, pianti e mugu-
Poiché i suoi meccanismi mentali gni vari). Sarà lui a dovervi cercare
sono molto semplici, il nostro pic- quando desidera rassicurazioni: se
colo amico farà questa conside- lo fa, coccolatelo pure un po’, ma
razione del tutto logica e lineare: senza prenderlo in braccio. Una ca-
“Se piango, vomito, mi agito, faccio rezza, qualche parola detta in tono
confusione, questi umani mi cocco- molto dolce (ovviamente non con-
lano. Ergo, sono contenti che io lo tano le parole, che lui non capisce,
faccia. E allora lo farò sempre di più ma il tono conta molto) e poi via, di
e sempre meglio, perché mi sem- nuovo libero di annusare ed esplo-
brano simpatici e ci tengo moltissi- rare il suo nuovo ambiente.
mo ad avere la loro approvazione!”. Novantanove volte su cento, l’emo-
zione causa anche il rilassamento
della vescica: non ditegli neanche
L’ARRIVO A CASA “ba”. Pulite in silenzio, possibilmente
mentre il cucciolo non vede (il fat-
Appena entrato nella nuova casa, to che vi “occupiate” della sua pi-
il cucciolo dovrà essere lasciato pì è visto come interesse nei suoi
tranquillo. confronti, sempre gradito dal ca-
Ripeto e sottolineo: tranquillo. ne… con le consuete conseguenze)
Niente feste di benvenuto, niente e passate sul luogo del misfatto il
STA PER ARRIVARE

bambini che si accalcano e fanno neutralizzatore di odori.


a gara per prenderlo in braccio. In Se avete la fortuna di possedere
una parola: niente confusione. un giardino, fategli esplorare anche
Il piccolo, appena sbarcato sul suo quello, sorvegliandolo a distanza
nuovo pianeta, deve avere il tempo e sperando che scelga proprio il
di esplorarlo, annusarlo, prenderne giardino per liberarsi, ma non con-
coscienza. Quindi preparate e ad- tateci troppo. È un posto scono-
destrate tutti i membri della fami- sciuto, vasto, pieno di odori ignoti:
glia, ma soprattutto i bambini, in difficilmente il cucciolo si fiderà a
modo che non stressino il cane. Il lasciare lì il suo odore. Quasi im-

60
possibile se ci sono stati altri cani dare al suo posto”. Se ignora il tap-

VERSO CASA
nel recente passato. petino e si schianta per terra, ma-
Un cucciolo di due-tre mesi si gari sotto un tavolo, sotto un di-
stanca abbastanza presto, anche vano o in altro posto che lo faccia
se appartiene a una razza iperatti- sentire riparato, lasciatelo in pace.
va: quindi, terminata l’esplorazione, Al risveglio dategli un pasto leg-
avrà sonno. Indicategli la sua cuc- gero, mostrategli la ciotola dell’ac-
cia, sperando che sia di suo gradi- qua e, subito dopo che avrà man-
mento; se non lo fosse, provate a giato e bevuto, portatelo in quello
invitarlo con un bocconcino o fa- che avete destinato a gabinetto. Di
cendolo giocare un po’ nei dintor- questo argomento parleremo più
ni e poi, appena mostra segni di diffusamente in seguito.
stanchezza, appoggiatelo sul suo
tappetino. Approfittatene per co-
minciare a dare l’ordine “a cuccia”, Non prendetelo in braccio!
Bastano poche coccole e un tono
che lui ancora non capirà ma che molto dolce per rassicurarlo
ben presto assocerà all’idea di “an- nell’esplorazione della casa

61
PICCOLE REGOLE PER
UNA CONVIVENZA FELICE
UN PO’ DI EDUCAZIONE
ANCHE PER I CUCCIOLI D’UOMO
CONVIVERE
CON GLI ALTRI
La socializzazione
indispensabile

Interagire con persone


e altri animali
RAPPORTI
CON BAMBINI,
ALTRI ANIMALI
ED ESTRANEI
SE IN CASA
CI SONO BAMBINI
I bambini molto piccoli (diciamo dai due ai cinque anni)
sono a “doppio rischio” quando arriva un cucciolo a casa.
Da un lato possono restare traumatizzati se il cucciolo è
di taglia grande ed è molto esuberante (per esempio, un
labrador di tre mesi che adora tutti gli umani e vorrebbe
solo giocare e coprirli di baci può scioccare un bambino di
due anni che non si aspetta di vedersi arrivare in casa un
caterpillar peloso e incontenibile); dall’altro lato sono loro
stessi a poter rappresentare un pericolo per il cucciolo, se
non sono stati educati a distinguere un essere vivente da
un peluche e se il cucciolo è di taglia molto piccola, il che
significa sempre e solo “cucciolo delicato”.
Sarebbe importante scegliere a priori un cane adegua-
to all’età dei bambini di casa: per i più piccini niente cani
di taglia mignon (perché è difficile far capire a un due-
trenne che non deve traumatizzare il cane fisicamente e
psicologicamente) e niente “dinosauri” dal carattere mol-
to esuberante.
Non vanno molto bene neppure i cani medio-piccoli ma
dal carattere molto forte, come i terrier, esclusi quelli di ti-
po bull, che invece consiglio caldissimamente a chiunque
abbia bambini, perché hanno una pazienza infinita e una
tempra fortissima: non reagiscono praticamente mai se il
bambino inavvertitamente fa loro del male. I migliori rap-

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porti cane-bambino che ho visto in Spiegate loro – con modi e termini
tutta la mia vita hanno avuto come adeguati alla loro età – che cos’è
protagonisti dei pit bull. un cucciolo, come va trattato, che
Vanno benissimo i cani grandi ma cosa possono e che cosa non pos-
di indole tranquilla (come i molos- sono fare con lui.
soidi) e più o meno tutti i cani di Ricordate che i bambini piccoli, an-
taglia media. che se magari sono stati loro a vo-
Se non avete la possibilità di fare lere un cane a ogni costo, possono
considerazioni sul tipo di cane più diventarne gelosi, proprio come di
adatto, o perché avete già scelto o un fratellino: quindi responsabiliz-
perché siete già stati scelti, non vi zateli, ma non fateli mai sentire “tra-
resta che dedicare più tempo pos- scurati” (ovviamente nessun geni-
sibile all’educazione: non del cane, tore trascura davvero il figlio a fa-
ma dei bambini. vore del cane, ma il bambino può

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pensarlo) e coinvolgeteli il più pos- qualcosa che gli piace particolar-

RAPPORTI CON BAMBINI, ALTRI ANIMALI ED ESTRANEI


sibile nel rapporto che costruirete mente: grattini in zone sensibi-
col cucciolo, ma senza permettere li, spazzolata, giochino… insomma,
che sia il bambino a tentare di edu- quello che preferisce (non conosco
carlo, perché questo non sarebbe il vostro gatto, quindi non posso
mai accettato dal cane. Lui ha un dirvelo io, ma voi dovreste saperlo).
senso spiccatissimo delle gerarchie Se il gatto decide che la scelta mi-
e si rende perfettamente conto che gliore è quella di fuggire, lasciatelo
i bambini sono i cuccioli di casa, ov- fare: ci sarà tempo per la conoscen-
vero le ultime ruote del carro gerar- za reciproca.
chico: quindi non sarà mai disposto Se cerca di graffiare voi, prendete
a considerarli “capi”, ma al massimo atto e tacete. Una mia gatta a cui
fratellini di pari grado. ho portato in casa di tutto, da altri
La figura guida, il cosiddetto capo- gatti a svariati cani e perfino una
branco, deve essere assolutamente volpe, dimostrava sempre e solo
un umano adulto. così la sua disapprovazione. Non
ha mai cercato di fare nulla di ma-
le a nessuno dei nuovi arrivati, ma
SE IN CASA CI SONO soffiava furiosamente a me e un
ALTRI ANIMALI paio di volte mi ha anche gratifica-
to di una bella unghiata, giusto per
Se abbiamo già altri cani o gatti, spiegarmi quanto poco apprezzas-
“facciamo le presentazioni” con le se queste variazioni alla routine fa-
dovute maniere. miliare. Lei era ben conscia del fatto
Difficilmente un gatto adulto accet- che la responsabile dell’invasione
ta di buon grado l’arrivo di un in- fossi soltanto io, quindi ho sempre
truso: quindi dovremo prenderlo in considerato queste sue performan-
braccio (il gatto, non l’intruso), se- ce come un segno di grande intelli-
derci tranquillamente in poltrona, genza. E comunque, nel giro di po-
parlargli dolcemente, accarezzarlo chi giorni, la gatta ha sempre fatto
e tenerlo tranquillo ogni volta che amicizia con tutti (volpe compresa)
il cucciolo arriverà in zona. e ha sempre perdonato anche me.
Se il gatto soffia o tenta di graffiar- Gli animali non sono capaci di lun-
lo (cosa assai probabile), facciamo ghi rancori.
Se in casa c’è già un cane, è fon-
damentale evitare di fargli pensare
Le “presentazioni” vanno fatte che si stia mettendo in pericolo la
con le dovute maniere,
ma conoscersi da cuccioli sua posizione gerarchica: non c’è
facilita l’amicizia tra le specie nulla al mondo che lo terrorizzi di

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più. Quella che comunemente vie- le prime ore), ma mai troppo inva-

RAPPORTI CON BAMBINI, ALTRI ANIMALI ED ESTRANEI


ne definita “gelosia” è soprattutto dente. Se proprio abbiamo voglia di
questo: il sacro terrore che il nuovo coccolare qualcuno, ribadisco, coc-
arrivato conti più di lui. coliamo chi c’era prima. Il cucciolo
Quindi, all’arrivo del nuovo cucciolo, non sente sicuramente la mancan-
facciamo un sacco di feste al primo za delle nostre carezze: ancora non
cane, ignorando il piccolo (che in- ci conosce, non sa esattamente chi
tanto ha altro a cui pensare, al mo- siamo e che cosa vogliamo da lui.
mento) ma dedicando al più vec- I nostri “vecchi” animali, al contra-
chio tutte le nostre attenzioni. rio, si seccherebbero parecchio se
Se il cucciolo gli si avvicina, vuole ci vedessero dedicare tutte le no-
giocare con lui, gli rompe un po’ le stre attenzioni al nuovo arrivato: i
scatole, ridiamo felici e comportia- cani per problemi gerarchici, i gat-
moci come se fosse successo qual- ti per autentica, purissima gelosia,
cosa di meraviglioso. Se l’adulto do- intesa in senso umano. Entrambi
vesse mettersi a ringhiare, non sgri- perché, essendo tutti molto abitu-
diamolo, ma cerchiamo di distrarlo dinari, non vedono di buon occhio
facendolo giocare. i cambiamenti.
Il primo cane deve considerare Ultima avvertenza: se il nostro gat-
l’arrivo del nuovo venuto come un to finora fosse stato “figlio unico” e
evento che comporta un sacco di non avessimo mai avuto bisogno di
cose piacevoli per lui (ci si deve procurargli “postazioni di sicurezza”,
comportare così anche quando il facciamolo adesso costruendogli,
nuovo arrivato è un bambino). Se il o liberandogli da qualsiasi intoppo,
cucciolo esagera, diventando dav- uno spazio sopraelevato: va bene
vero insopportabile, tiriamo fuori anche una mensola, per esempio,
dalla borsa magica il recintino per o il ripiano di una libreria.
cuccioli e chiudiamolo lì, salvando Se non abbiamo nulla del genere a
gli altri animali dalla sua irruenza. disposizione, andiamo a comprargli
Mettiamogli lì dentro anche le cio- un “albero-tiragraffi” nel pet shop
tole, un osso di pelle e il suo tappe- più vicino. Poter salire in alto fa sen-
tino, così il cucciolo saprà cosa fare tire il gatto al sicuro e quindi lo ras-
e gli altri avranno modo di osser- serena anche nei confronti del cuc-
varlo e di cominciare ad abituarsi ciolo “invasore”.
alla sua presenza. Contemporanea- In ogni caso, anche se gli animali
mente, il cucciolo comincerà ad preesistenti assumessero atteggia-
abituarsi a stare nel recinto. menti negativi verso il cucciolo, non
La nostra presenza dovrà essere al- preoccupatevi troppo: è una situa-
legra, vigile e costante (almeno per zione transitoria.

69
Nel giro di pochi giorni, al massimo
di poche settimane, gli animali che
vivono nella stessa famiglia fanno
regolarmente amicizia.
I cani chiariranno la reciproca po-
sizione gerarchica, a volte anche a
suon di ringhiate: lasciate fare e non
vi intromettete, a meno che l’adul-
to non arrivi ad attaccare realmente
il cucciolo. Ma è un caso rarissimo.
Presto cominceranno a interagire
in modo sociale, mentre il rapporto
cane-gatto può andare dalla vera
amicizia (“mangiamo insieme, dor-
miamo insieme, giochiamo insieme”)
alla semplice non-belligeranza (“con
quello lì non ci litigo, ma mi tengo a
debita distanza”). Anche questo at-
teggiamento, di solito, è transitorio:
e generalmente ha termine quando
il gatto scopre che il cucciolo ha un
corpo peloso, soffice e caldo. Qua-
si sempre questo succede ai primi
freddi: gatti che avevano ignorato
platealmente il cucciolo di casa per
mesi diventano improvvisamente
grandi fautori dello “stiamo vicini-vi-
cini”, andandogli a dormire appicci-
catissimi. Normalmente io sostengo
che quella dei “gatti opportunisti” sia
una diceria infondata… ma in questo
caso, forse, qualcosa di vero c’è.

È fondamentale che il cucciolo


impari a socializzare il prima
possibile. Solo frequentando
diverse persone e diversi altri cani
diventerà un adulto sereno
e sicuro di sé

70
IL PRIMO somma qualsiasi spazio in cui sia

RAPPORTI CON BAMBINI, ALTRI ANIMALI ED ESTRANEI


COMANDAMENTO: possibile permettere al cucciolo di
SOCIALIZZARE socializzare con il numero più alto
possibile di persone e di animali.
Non appena avremo iniziato a far Ripeto: è un passo indispensabile,
sì che il nuovo arrivato instauri un fondamentale, che sta alla base di
rapporto con le persone e gli even- un carattere equilibrato e sicuro.
tuali altri animali di famiglia, dedi- Trascurarlo è un errore gravissimo.
chiamoci subito alla socializzazio- La socializzazione va eseguita pri-
ne del cucciolo con gli altri esseri ma possibile, a partire dai due-tre
viventi, quelli che non fanno par- mesi: più si aspetta e meno diven-
te del suo branco. Ovvero, appe- ta efficace.
na possibile portiamolo a vedere Attenzione: vanno socializzati per-
e annusare persone estranee, altri fettamente anche i futuri cani da
cani e tutto ciò che fa parte del guardia, da difesa e via dicendo.
mondo esterno. L’idea che questi debbano “cono-
Insomma, occorre farlo interagi- scere solo il padrone” è assoluta-
re con altri umani e animali, perché mente sbagliata, anche perché un
una corretta socializzazione è asso- cucciolo non socializzato può di-
lutamente indispensabile se voglia- ventare un adulto terrorizzato dagli
mo avere un cane sereno, capace di estranei, e in questo caso, più che
rapportarsi con chiunque senza ec- un cane da guardia, diventerebbe
cessi di timidezza o, al contrario, di un cane “da fuga”.
aggressività. Un cane non socializ- La socializzazione serve a rendere
zato sarà quasi immancabilmente un il cucciolo sicuro di sé, a fargli co-
cane con problemi di carattere. noscere i vari gesti, i diversi com-
Poiché l’ideale sarebbe che il cuc- portamenti umani e quindi anche a
ciolo vedesse cani e persone diver- distinguere gli amici dai nemici, gli
se, di diversa età, sesso e modo di atteggiamenti amichevoli da quel-
vestire, con la maggior libertà pos- li minacciosi e così via. Credo che
sibile di annusare, conoscere, gio- nessuno al mondo possa desidera-
care eccetera… il modo migliore in re un cane che salta alla gola all’a-
assoluto per effettuare una buona mico che voleva solo stringergli la
socializzazione è quello di iscriver- mano e che magari ignora il malvi-
si a un corso per cuccioli presso un vente che gli punta contro una pi-
buon campo di addestramento. stola, semplicemente perché nes-
Se non ce ne fossero nella vostra suno gli ha mai permesso di capire
zona, cercate almeno di frequen- che cosa è da ritenersi pericoloso
tare parchi cittadini, aree cani, in- e che cosa no.

71
L’EDUCAZIONE ALLA PULIZIA
ZONA-PAPPA, ZONA-LETTO,
ZONA-GABINETTO

LA PULIZIA
CASALINGA
Pochi giorni
di insegnamento costante

… e la pipì non è più


una tragedia
È SOLO
QUESTIONE DI
EDUCAZIONE
La tragedia-pipì (con annessi e connessii) rappresenta
sicuramente il primo banco di prova per il neoresponsa-
bile di un cucciolo.Infatti tutti sanno, teoricamente, che
il cucciolo non sa ancora sporcare fuori casa e che bi-
sognerà educarlo, ma quasi nessun neofita ha la misura
esatta del problema in termini di quantità, di durata e
soprattutto di “numero di volte”.
È per questo che alcune persone vanno in “crisi da pipì”
e cominciano a pensare seriamente di riportare indietro il
cucciolo; anche se poi non lo fanno, è evidente che con
il passaggio del cucciolo dal ruolo di “tenero peluche da
coccole” alla definizione di “dannato annaffiatoio” si è crea-
ta una spiacevole incrinatura nel rapporto umano-cane.
Se poi la storia si protrae nel tempo (specie se i cuccioli
coetanei appartenenti ad amici e parenti hanno imparato
l’educazione casalinga in tre giorni, e il nostro a sei mesi ci
“battezza” ancora i tappeti persiani), ecco che si può arri-
vare a un vero e proprio conflitto del tipo “ti voglio tanto
bene, ma non ti reggo più”. E c’è poco da scherzare, per-
ché alcuni di questi conflitti si traducono in un abbando-
no, molto più spesso di quanto accada in occasione delle
famigerate ferie estive.
Vediamo dunque di esaminare il problema il più a fondo
possibile, passo dopo passo.

UNA PREMESSA FONDAMENTALE


Molti neoresponsabili (specie se sono al primo cane) cre-
dono che il cucciolo impari spontaneamente, magari nel
giro di due o tre giorni, a raspare la porta o ad abbaiare

75
per chiedere di uscire. Illusione! Non me” con l’intero appartamento. Se
funziona affatto così. Il cucciolo non non rientra nella casistica esposta
sa che non deve sporcare in casa, e nel secondo punto, il cucciolo ten-
se non glielo fate capire chiaramen- derà a non sporcare nel paio di me-
te continuerà imperterrito a mollarvi tri quadrati che circondano la sua
qualsiasi cosa su pavimenti, tappeti zona-pappa e la sua zona-letto. Il
e affini fino all’età adulta. resto della casa, per lui, è tutto uti-
“Ma come? – obietterà qualcuno lizzabile come gabinetto;
a questo punto – Ho letto sul libro l il cucciolo che davvero non spor-
X o sulla rivista Y che il cucciolo ‘è ca il luogo in cui dorme è un cuc-
naturalmente pulito, e che tende a ciolo che ha alternative valide fin dai
non sporcare nel luogo in cui man- primi giorni di vita, e cioè dal mo-
gia e dorme’!”. mento in cui la mamma smette di
Questo è parzialmente vero, ma: provvedere alla pulizia personale dei
l non illudetevi che il cucciolo iden- figli e i figli cominciano a uscire dal-
tifichi “il luogo in cui mangia e dor- la tana (sala parto, nel nostro caso).

76
Questo vale per i lupi e per tutti i ancor più spesso per evitare sem-

È SOLO QUESTIONE DI EDUCAZIONE


canidi selvatici, ma vale anche per i plicemente di avere cuccioli costan-
cuccioli di campagna che nascono temente impiastrati e tutt’altro che
nel fienile o nella stalla, e a trenta- profumati, alcuni allevatori portano
trentacinque giorni sono già liberi di fuori i cuccioli a cadenze regolari,
esplorare tutto il mondo circostan- specie nella bella stagione, adiben-
te. Questi cuccioli si sceglieranno un do a gabinetto uno spazio esterno.
gabinetto personale e molto lonta- Io sono stata un’allevatrice di que-
no da casa; ma se non saranno mes- sto tipo, e ogni due ore circa porta-
si in condizioni di raggiungerlo (per- vo i cani nel recinto-pipì ufficiale e
ché li abbiamo portati dentro casa li rimettevo nella nursery solo dopo
e c’è una porta che impedisce loro che si erano liberati tutti.
di uscire), molto facilmente daranno La nursery, però, era tappezzata
segni di nervosismo come raspare di giornali, perché se c’è una cosa
o abbaiare per segnalare la loro ur- al mondo su cui non puoi contare
genza di uscire. sono le cadenze-pipì dei cuccioli:
Se però non avete un cucciolo nato è tutt’altro che insolito che un cuc-
in campagna, ma un cucciolo nato ciolo abbia mollato fuori quelli che
in un appartamento cittadino o in sembravano venti litri e decida che
un allevamento, ricordate che all’e- “ce n’era ancora un po’” appena ri-
tà canonica, nella stragrande mag- entrato nel recinto o in casa.
gioranza dei casi, questi cani non Quindi i giornali sono praticamen-
avranno avuto alcuna possibilità di te un classico, ed è un classico che
allontanarsi dalla tana per sporcare. andrà ricordato quando affrontere-
Sono vissuti in un ambiente chiuso mo l’insegnamento al cucciolo della
e controllato (box, recinto o stan- pulizia casalinga.
za riservata) da cui non potevano
uscire se non interveniva l’uomo a
tirarli fuori. Quindi si sono abituati COME SI INSEGNA
a sporcare sui giornali, sui trucioli o AL CUCCIOLO
sui cartoni di cui era tappezzato il A NON SPORCARE
loro spazio vitale.
Vivevano lì, mangiavano lì, dormi- L’educazione alla pulizia si svolge-
vano lì e sporcavano lì perché non rà in modo diverso a seconda del
hanno mai avuto libertà di scelta. luogo in cui si abita, quindi divide-
Quindi troveranno del tutto natura- remo questo capitolo in due parti:
le continuare con questa abitudine una riservata ai cani che vivono in
(indotta dall’uomo). appartamento e una per chi possie-
Per ovviare a questo problema, ma de una casa con giardino.

77
Per i cani che vivono ché, come abbiamo visto, il cuc-
in casa ciolo tende a non sporcare dove
mangia e dorme. Siccome il cuccio-
Appena arrivato in casa o subito lo sporcherà per forza di cose sul
dopo aver bevuto, sicuramente il giornale, visto che ci sono giornali
cucciolo sporcherà. Ma “dove”? ovunque, complimentiamoci molto
Se vogliamo che impari a sporca- vivamente con lui.
re sul giornale, l’unico metodo ve- Nei giorni seguenti togliamo un
ramente infallibile è quello di tap- paio di fogli al giorno, restringen-
pezzare tutta la stanza con fogli di do gradualmente lo spazio coperto
giornale. Semplice, no? di giornali: il cucciolo continuerà ad
Vedo già sopracciglia inarcate e andarci sopra per sporcare, perché
occhi sgranati: non preoccupatevi, si sta abituando all’idea che i gior-
non intendevo “per sempre”! nali siano il gabinetto ufficiale, ap-
Funziona in questo modo: si costrui- provato anche dalla direzione, visto
sce questo “pavimento di giornali” che continuiamo a premiarlo e coc-
lasciando libero solo lo spazio che colarlo quando la fa lì.
contiene la cuccia e le ciotole, per- Nel giro di una settimana avremo
delimitato uno spazio minimo, co-
stituito da due-tre fogli al massimo,
laddove vogliamo che il cane spor-
chi. E il gioco sarà fatto.
Se qualche volta sporcherà nel
posto sbagliato (magari perché è
troppo impegnato a giocare e la pi-
pì gli arriva a tradimento), potremo
dirgli “No!”, ma solo se lui conosce
già il significato di questa parola.
Altrimenti potremmo dirgli “Torta
di mele!” o “Prosciutto!”, e il risulta-
to sarebbe lo stesso.
Come insegnare il significato del

Un cucciolo impara presto


a non sporcare nella parte
della casa in cui mangia o dorme,
ma non aspettiamoci che lo faccia
in pochi giorni se non gli abbiamo
insegnato a distinguere bene
le diverse zone

78
Un jack russell terrier rincasa
dopo aver fatto il suo “dovere”

“No!” lo scoprirete nel capitolo de-


dicato alla prima educazione. Fin-
ché il cucciolo non lo conosce, me-
glio agire che parlare: quindi, se vi
accorgete che il cucciolo sta per
accovacciarsi lontano dai giorna-
li, prendetelo di corsa in braccio e
portatecelo sopra.
Ci vuole un tempismo micidiale,
perché è questione di decimi di se-
condo, ma se osservate il piccolo
per qualche tempo potrete impara-
re facilmente a capire quali sono gli
atteggiamenti preliminari, quelli che mente in grado di abbinare questa
arrivano prima che si “metta in po- punizione a ciò che magari ha com-
sa”, che vi daranno quindi il tempo binato mezz’ora prima (ma anche
di prenderlo e spostarlo sui giornali solo un minuto prima). La mente
senza rischiare che vi annaffi diret- del cane non funziona così: per lui
tamente i calzoni. esiste solo l’“adesso e qui”.
Annusare insistentemente e girare Se gli piazziamo il muso nello spor-
in tondo sono atteggiamenti ab- co, penserà che vogliamo farglielo
bastanza classici (il girare in tondo leccare o mangiare, e non è escluso
solitamente prelude alla cacca, più che ci accontenti. Ho conosciuto un
che alla pipì), ma ogni cane manda numero impressionante di cani co-
i suoi segnali personali: tutto sta a profagi che, da cuccioli, erano stati
osservarli e imparare a capirli. sottoposti a questo tipo di “educa-
Se non arriviamo in tempo e sco- zione” medievale.
priamo il danno quando ormai è Se il vostro cucciolo è destinato a
fatto, puliamo senza farci vedere e diventare un cane di taglia piccola
passiamo il neutralizzatore di odo- o piccolissima, un gabinetto in ca-
ri. Mai, mai, mai fare cose inutili e sa potrete tenerglielo anche in età
dannose tipo sgridare, picchiare o adulta: questo non significa che il
peggio ancora mettere il muso del cane non dovrà mai uscire – per ca-
cane nella pipì: non serve a niente, rità! – ma che, per esempio in ca-
perché il cucciolo non è assoluta- so di alluvione o di vostra malattia,

79
avrete una comoda alternativa al ma per fargli capire che il gabinet-
LA PULIZIA CASALINGA

portarlo fuori a ogni costo. to sta fuori casa, bisogna portarlo


Se invece il cane è destinato a di- fuori un numero adeguato di volte...
ventare di taglia grande o gigante, e qui casca l’asino, perché questo
rassegnatevi all’idea che il gabinet- numero di volte è elevatissimo.
to di giornali possa durare al mas- Quindi vi consigliamo vivamente di
simo per un mesetto: dopodiché, o abbinare comunque le uscite al “ga-
piazzate per terra l’intera produzio- binetto casalingo” fatto con i gior-
ne del “Corriere della Sera” o della nali. Quando il cucciolo sarà assolu-
“Stampa”, oppure insegnate al cane tamente certo che si deve sporcare
a sporcare fuori. solo sui giornali, metteteglieli appe-
Siccome prevenire è meglio che na fuori dalla porta, facendo in mo-
curare, l’ideale sarebbe iniziare su- do che lui veda dove sono. Quando
bito, con il cucciolo di pochi mesi, gli verrà voglia di fare la pipì, andrà

80
Osservate il cucciolo per qualche l’odore dell’orina lasciata da un ca-

È SOLO QUESTIONE DI EDUCAZIONE


tempo e capirete quali sono ne adulto (soprattutto maschio) si-
gli atteggiamenti che indicano
la sua necessità di fare pipì gnifica: “Questa è casa mia, guai a
chi osa entrare senza permesso”.
In città, purtroppo, la stragrande
sicuramente verso la porta e proba- maggioranza degli angoli, dei mar-
bilmente la gratterà o piangerà per ciapiedi, delle aiuolette ecc. è lette-
chiedere di uscire. ralmente permeata di segnali come
Contemporaneamente all’educa- questo. E il cucciolo, che li “legge”
zione ai giornali, cominciate anche col naso, pensa: “Questa zona non
a portare fuori il cucciolo ogni volta è di mia proprietà, quindi non pos-
che si sveglia dopo un sonnellino, so orinare qui sopra perché incor-
dopo ogni pasto e dopo ogni be- rerei nell’ira funesta del proprietario
vuta: sono i momenti in cui i cani, di questo territorio”. Ergo, non la fa.
quasi immancabilmente, si liberano. E non vede l’ora di tornare a casa
Attenzione a “dove” lo portate, pe- per liberarsi in un posto in cui non
rò, perché il cucciolo, nella sua me- infrangerà alcun tabù sociale.
moria atavica, conserva il sacro ter- Questo è il motivo per cui molti
rore dei predatori, e l’ultima cosa al proprietari di cuccioli telefonano o
mondo che intende fare è far capire scrivono mail disperate: “Me lo fa
loro dove si trova, lasciando in giro apposta! Lo tengo fuori per ore e
l’odore dei suoi escrementi. ore e non fa una goccia di pipì… poi,
Questo è un retaggio ancestrale: al appena rientriamo a casa, mi molla
cucciolo non importa nulla del fatto il Lago di Como in salotto!”.
che non abbia mai visto nel quar- Ma il cucciolo non “ fa apposta”
tiere, pantere o puma in agguato. Il proprio nulla: il concetto di “ di-
suo concetto è: “Non ne vedo, ma spetto” non rientra nelle possibi-
potrebbero sempre essere nascosti lità di una mente canina. Siamo
da qualche parte”. Quindi, sta ab- noi a sbagliare, in questi casi, pre-
bottonato. tendendo che il cucciolo sporchi,
Altra cosa che un cucciolo non magari, nell’area cani letteralmen-
vuole assolutamente fare è sfidare te disseminata di odori adulti che
gli adulti della sua stessa specie; e per lui significano “tabù”.
questi, a differenza dei puma, nel Quindi cerchiamo un angolino al-
quartiere ci sono sicuramente. ternativo, una piazzuola, un corti-
Bisogna sapere che per il cane ori- letto in cui siamo certi che non vi-
nare non significa solo svuotare vano cani adulti, o un’aiuola un po’
la vescica, ma anche inviare chia- in disparte: il cucciolo, se non sente
ri segnali sociali. Nella fattispecie, odori preoccupanti, si libererà sen-

81
LA PIPí A COMANDO

Se avete voglia di stupire gli ni della pioggia se ne infischiano


amici (ma anche di poter utiliz- altamente), mentre voi non ve-
zare uno dei comandi più como- dete l’ora di rientrare a casa.
di della storia), date un ordine Attenzione, però: non è giusto
preciso (tipo proprio: “Fai pipì”) né serio approfittare del “cane
ogni volta che il cucciolo si sta radiocomandato” per portarlo
liberando. fuori trenta secondi al giorno.
Dopo qualche tempo scoprirete Le passeggiate igieniche non
che, senza aver avuto bisogno di devono e non possono limitar-
fare nient’altro, il cane farà effet- si alle sole funzioni fisiologiche:
tivamente pipì al vostro ordine. per il cane esse sono momenti
Ovviamente non ha senso che di svago, di incontri sociali e di
si abusi di questo comando (an- esplorazione del mondo che lo
che la pipì canina ha dei limiti), circonda.
ma se lo usate con intelligenza vi L’ordine “fai pipì” può essere
tornerà utilissimo, specialmente usato spesso (anche per mante-
nelle serate di pioggia, quando nere il cane allenato a obbedir-
al cane piacerebbe moltissimo vi), ma non deve significare “fai
annusare in giro per due ore pri- una cosa veloce che così rien-
ma di liberarsi (perché molti ca- triamo di corsa”.

za pensarci troppo. Una volta indi- Per i cani


viduato il gabinetto giusto, portia- che dispongono
LA PULIZIA CASALINGA

molo sempre lì: non c’è nulla di più di un giardino


“abituante” dell’abitudine stessa.
Quando il cucciolo avrà acquisi- Dopo ogni pasto e dopo i sonnel-
to un po’ più di fiducia in se stes- lini, prendiamo in braccio il cuccio-
so, avrà incominciato a conoscere lo, portiamolo in giardino e atten-
la società canina del circondario e diamo che faccia i suoi bisogni, te-
avrà fatto amicizia con qualche al- nendolo costantemente d’occhio.
tro cane, avrà anche meno timore Ogni volta che il cane sporca nel
di sporcare e quindi amplierà le sue posto desiderato, copriamolo di lo-
concezioni di “gabinetto accettabi- di e coccole come se avesse vinto
le”, ma per i primi tempi, è preferibi- le Olimpiadi. Lui deve capire quan-
le che lo conduciate sempre nello to siamo contenti di lui. Attenzio-
stesso posto. ne: per quanto sia comodissimo do-

82
ver semplicemente aprire la porta il cucciolo è stanco (dopo aver gio-

È SOLO QUESTIONE DI EDUCAZIONE


di casa per mettere un gabinetto a cato, corso e saltato), mettetelo nel
disposizione del cucciolo, probabil- recinto A, dove avrete collocato il
mente non sarete poi così felici di suo tappeto o la sua cuccia;
avere tutto il giardino costellato di l tenete d’occhio il cucciolo: appe-
cacche. E neppure di veder ingial- na si sveglia fatelo uscire dal recinto
lire e morire il prato inglese annaf- A e correte insieme verso il recin-
fiato da micidiale pipì. to B, dove il piccolo si libererà si-
Per questo vi consiglio di creare un curamente. Si è appena svegliato,
“angolo dei bisogni” anche in giar- ha fatto una corsa, deve assoluta-
dino, agendo in questo modo: mente fare pipì. La farà nel recinto
l identificate un angolo che non sia B, che è quello che voi volete che
né vicino a casa, né vicino a even- diventi il suo gabinetto;
tuali cucce, spazio-giochi, luogo l ripetete l’operazione più volte al
in cui mettete le ciotole del cibo e giorno: dopo pochi giorni, il cuccio-
dell’acqua (qualora utilizziate il giar- lo si sarà abituato a correre verso
dino per i pasti); il recinto B quando ha bisogno di
l costruite due recinti (anche con sporcare;
della rete provvisoria): uno vicino a
casa, che chiameremo recinto A, e
Un piccolo premio può facilitare
uno il più possibile lontano da casa, l’apprendimento della pulizia
che chiameremo recinto B. Quando casalinga

83
l quando sarete sicuri che il gabi- LE POSSIBILI CAUSE
netto è diventato “ufficiale”, togliete DI FALLIMENTO
la rete: non ce ne sarà più bisogno.
L’utilizzo come
Tutto chiaro, tutto semplice, tutto gabinetto del tipo di
facile? In teoria, sì, e anche in prati- “fondo” che il cane ha
ca; i metodi descritti finora funzio- imparato a rispettare
nano almeno con il 70% dei cuc-
cioli. Peccato che ce ne sia un altro Se il cucciolo, in allevamento o do-
30% che sembra refrattario a qual- ve viveva prima, è stato portato fuo-
siasi insegnamento, e che per que- ri a sporcare e poi messo sui giornali
sto manda in crisi il proprio respon- a dormire, la sua innata pulizia (che
sabile. Ma non si tratta di cuccioli esiste, quando l’uomo non la rovina)
“scemi”, né di cuccioli che “ci fan- lo spingerà a considerare i giornali
no i dispetti”. Se il cane non impara come “letto”. Quindi insegnargli che
la pulizia casalinga, un motivo c’è quello è il gabinetto diventerà molto
sempre. Quindi cerchiamo di ana- complicato. Se si nota che il cucciolo
lizzare almeno i più frequenti. evita i giornali e va a farla in qualsiasi

84
85
IL “MARCATORE FOLLE”

I maschi particolarmente risso- retti con questo semplicissimo


si, quelli per intenderci che co- espediente.
minciano a dare di matto se ve- A proposito: ricordiamo che i
dono un cane a centinaia di me- maschi cominciano ad alzare la
tri di distanza, quasi immanca- zampa solo quando iniziano a
bilmente sono anche “marcatori maturare sessualmente, quindi
coatti”: ovvero alzano la zampa intorno ai sei-sette mesi (a vol-
ogni due metri e marcano, oltre te anche oltre). Prima di allora
al loro territorio, anche il resto la fanno “a gambe larghe” come
del mondo, che poi finiscono per le femmine. Questa precisazione
considerare di loro proprietà. potrebbe sembrare superflua (e
Questo è un comportamento lo è sicuramente per chi ha già
che va assolutamente inibito sul avuto cani di sesso maschile),
nascere. Se il “marcatore folle” ma avendo ricevuto tempo fa la
mostra aggressività verso i suoi telefonata di una signora dispe-
conspecifici bisogna impedirgli ratissima che temeva che il suo
di continuare ad alzare zampe cane di quattro mesi “fosse gay”
contro qualsiasi centimetro qua- (testuale) perché non alzava la
drato del pianeta, sgridandolo o zampa… preferisco tranquilliz-
tirandolo via. Molti maschi forte- zare i neofiti che si ponessero lo
mente aggressivi sono stati cor- stesso dubbio.

altro posto, bisogna cambiare rotta mente “chiuso a chiave”, quando gli
LA PULIZIA CASALINGA

e usare (per esempio) un pannolo- arriva lo stimolo ha meno di un mi-


ne per neonati allargato. Oppure dei nuto di autonomia. Non è fisiologi-
giornali, sì, ma ricoperti di trucioli. camente in grado di tenerla oltre.
Per questo bisogna assolutamente
Tempi di attesa fare in modo che il gabinetto (den-
troppo lunghi tro o fuori casa) sia raggiungibile in
quell’arco di tempo ogni volta che
Un cucciolo di due mesi, se vuo- gli scappa, oppure indurre il cuccio-
le, può “chiudere a chiave” la vesci- lo a “chiudere a chiave”, cosa che si
ca anche per tre o quattro ore (ed può ottenere con l’uso oculato del
è esattamente ciò che fa quando Vari-kennel. In uno spazio ristretto
non si sente al sicuro in un certo il cucciolo farà sempre il possibile
luogo). Però, se non ha volontaria- per non farsela letteralmente ad-

86
dosso: questo ci permette di pas- po’ sì e un po’ no, se una volta viene

È SOLO QUESTIONE DI EDUCAZIONE


sare notti relativamente tranquille, sgridato e l’altra no, se una volta vie-
perché – salvo problemi particolari ne premiato quando la fa nel posto
– il cucciolo di notte non sporcherà giusto e l’altra no... come fa a capire
nel suo trasportino, sapendo che che cosa vogliamo di preciso da lui?
non potrebbe evitare di sdraiarsi
sopra le proprie deiezioni. Di giorno L’associazione
invece dovrà essere portato fuori a “pipì fatta = fine
intervalli di due ore, non oltre. divertimento”
Se si dedicano due giorni filati all’in-
segnamento della pulizia casalinga, Altro errore comunissimo è quello
spiegando bene al cucciolo che co- di portare il cane a far pipì e appe-
sa deve fare e non permettendogli na l’ha fatta riportarlo a casa. Que-
di sbagliare, di solito il problema è sto per il cucciolo è un segnale mol-
risolto: per questo converrebbe por- to chiaro: appena la mollo finisce la
tare sempre a casa il cucciolo in un passeggiata. E allora, per prolungare
week end e dedicare i due giorni a il divertimento... me la tengo!
un insegnamento costante, chiaro e Ovviamente, siccome può tenersela
coerente dell’educazione alla pulizia. per un tempo limitato, quando ri-
Se il cucciolo viene portato fuori un entrerà in casa penserà che non ci
sia più motivo di trattenersi (tanto
ormai la passeggiata è comunque
Anche in giardino va predisposto finita) e si libererà, con grande gioia
un apposito “angolo dei bisogni” degli umani, sul tappeto persiano.

87
VISITE E VACCINAZIONI
LA STERILIZZAZIONE:
LE DOMANDE PIÙ FREQUENTI

PER LA SUA
SALUTE
Un perfetto mix
tra alimentazione sana
ed esercizio fisico corretto
QUALCHE
INFORMAZIONE
UTILE
Della salute di un cucciolo, ovviamente, non può occu-
parsi un libro: deve farlo il veterinario. Quello che posso
fare in questa sede è darvi qualche consiglio spicciolo su
alcuni temi relativi a questo argomento.

LA PRIMA VISITA,
LE PRIME VACCINAZIONI
Cuccioli di dubbia origine

Se il cucciolo l’avete trovato o vi è stato regalato e non


ne conoscete esattamente l’origine, la visita veterinaria va
effettuata prima possibile. Addirittura prima di portarlo a
casa, se potete. È importante chiedere al veterinario una
bella visita generale e soprattutto un esame delle feci (per
arricchimento, non “a fresco”) per assicurarvi che non ci si-
ano parassiti e per correre subito ai rimedi nel caso ci siano:
alcuni dei cosiddetti “vermi” possono debilitare seriamente
un cucciolo, specie se l’infestazione è massiccia.
Per quanto riguarda le vaccinazioni, con i cuccioli di dub-
bia origine si deve andare un po’ a naso, perché in realtà
non è possibile sapere se sono stati vaccinati o meno.
Piuttosto che rischiare di somministrare al cucciolo dosi
eccessive di vaccino, è meglio tenerlo lontano dagli altri
cani e dagli spazi non sicuri per due-tre settimane, do-
podiché si farà comunque una dose di vaccino contro ci-
murro, epatite, leptospirosi e parvovirosi, a cui seguiranno
i relativi richiami.
Anche se il cucciolo è molto piccolo (quaranta-cinquan-
ta giorni) è meglio attendere, perché nel caso in cui la

91
madre fosse stata vaccinata – co- capitolo “Dove prenderlo”, pag. 25),
sa che non si può sapere nel ca- una raccomandazione: anche se il
so dei cuccioli trovati – gli anticor- cane sembra in perfetta forma, sal-
pi presenti nel suo latte avrebbero ta, gioca e mangia come un lupo,
dato una buona copertura al cuc- fatelo visitare al più presto e ripetete
ciolo, ma contemporaneamente ri- la visita almeno tre volte nel corso
durrebbero l’efficacia di una nuova del primo mese. Questo perché le
vaccinazione. più comuni (e letali) malattie infet-
Per quanto riguarda il tipo di vacci- tive possono avere un’incubazione
no, personalmente non sono trop- anche molto lunga: quindici e a vol-
po entusiasta dei vaccini plurivalen- te venti giorni. E nessun veterinario
ti su cuccioli di origine incerta: l’ep- al mondo, a meno che sia munito di
tavalente, che protegge da cinque sfera di cristallo, riuscirà mai a dia-
malattie infettive più i due diversi gnosticare – per esempio – un ci-
tipi di leptospirosi, è indubbiamente murro ancora asintomatico. Non è
molto pratico (con due sole vacci- proprio umanamente possibile.
nazioni si copre un’ampia gamma di In compenso, quando appaiono
malattie), ma è anche una “bomba” i primissimi sintomi (e cioè quan-
di antigeni che in un organismo de- do, intervenendo al volo, è ancora
bilitato potrebbe indurre seri pro- possibile salvare il cucciolo), spes-
blemi. Se non sappiamo esatta- so sono i responsabili del cane a
mente come è stato allevato il cuc- non accorgersene o a sottovalutarli
ciolo fino al momento in cui arriva (due colpi di tosse? Gli sarà andato
in casa nostra, è meglio suggerire al qualcosa di traverso. Gli occhi gli
veterinario di seguire i vecchi proto- lacrimano? Sarà stata una corrente
colli, che comprendevano una vac- d’aria), mentre il veterinario – se è
cinazione trivalente (cimurro, epati- bravo – è in grado di riconoscerli e
te, parvovirosi) e poi, a parte, quella iniziare subito la cura.
PER LA SUA SALUTE

contro la leptospirosi e più tardi an- Spiacente di “gufare”, ma la racco-


cora quella antirabbica. mandazione continua così: se sa-
Altre malattie coperte dal vaccino pete, o se sospettate, di avere per
eptavalente (come la cosiddetta le mani un cucciolo proveniente da
“tosse dei canili”) non sono letali e un “canificio”, specie se arriva da un
quindi si può soprassedere almeno
fino al momento in cui non saremo
sicuri della perfetta forma fisica del Per occuparci correttamente
cane. Per i cuccioli provenienti da della salute del cucciolo
facciamolo visitare dal veterinario
fonti ad alto rischio, o cioè negozi, appena entra a far parte
“mostre del cucciolo” eccetera (vedi della nostra famiglia

92
Paese straniero, pensate sempre e CUCCIOLI

QUALCHE INFORMAZIONE UTILE


solo al peggio. Al minimo sintomo, SICURAMENTE
anche di lieve entità, volate dal ve- BEN ALLEVATI
terinario. Purtroppo, quando i sin- E BEN SEGUITI
tomi si manifestano, le malattie più
gravi (e più diffuse) progrediscono Se il cucciolo proviene da una fon-
alla velocità della luce e possono te sicura, avremo il suo bel libretto
uccidere un cucciolo in pochi gior- di vaccinazione a dirci che cosa è
ni. A volte neppure un intervento stato fatto finora per la sua salute
precoce è risolutivo, ma è sempre e che cosa bisognerà fare nei pros-
meglio che intervenire quando la simi mesi: quindi non ci sarebbe al-
malattia si trova ormai in uno sta- cun motivo per scapicollarsi dal ve-
dio avanzato. terinario.

93
94
Nonostante questo, vi consiglio TAGLIE DIVERSE,

QUALCHE INFORMAZIONE UTILE


ugualmente una visitina… non per ESERCIZIO FISICO
reali esigenze sanitarie, ma per un DIVERSO
motivo squisitamente psicologico.
Siccome il cucciolo sta benissimo, Il vostro veterinario vi spiegherà
il veterinario non gli farà niente di sicuramente che allo scopo di far
particolarmente sgradevole. La vi- crescere bene il vostro cucciolo oc-
sita sarà divertente, condita da coc- correrà soprattutto un perfetto mix
cole e bocconcini, e il cane farà un tra alimentazione sana ed esercizio
paio di associazioni di idee assai fisico corretto.
utili per il futuro, ovvero “studio me- Sulla seconda parte, però, spesso
dico = posto piacevole” e “signore il discorso non viene approfondito
vestito di bianco = umano simpati- a dovere e quindi gli umani pensa-
co di cui non bisogna aver paura”. no che, per quanto riguarda il mo-
Se non riuscite a capire perché sia vimento, valga il detto “più ce n’è
così importante, sedetevi per un’o- e meglio è”. Questo non è sempre
retta nella sala d’aspetto di qualsia- vero; anzi, è molto falso per quan-
si veterinario e osservate l’arrivo dei to riguarda i cuccioli di taglia gran-
pazienti: vedrete cani che entrano de, specie se appartenenti a razze
volentieri, si sdraiano pacificamen- particolarmente pesanti in rapporto
te a terra e attendono serenamen- all’altezza.
te il loro turno e altri che devono Un esempio tipico è quello del la-
essere trainati o portati dentro di brador, una delle razze più amate
peso (cosa particolarmente piace- dagli Italiani del terzo millennio: il
vole se pesano cinquanta e passa cucciolo di labrador deve fare me-
chili), che appena entrati comincia- no movimento possibile per i primi
no a tirare come dannati verso l’u- tre mesi di vita, perché il suo sche-
scita, che abbaiano per tutto il tem- letro non è in grado di sopportare
po dell’attesa o cercano di attac- troppe sollecitazioni inferte da una
car briga con qualsiasi altro animale massa corporea già decisamente
presente nell’ambulatorio. abbondante.
Quale dei due tipi vi piacerebbe All’atto pratico, uno di questi cuc-
avere, una volta che il vostro cuc- cioli può “disfarsi” semplicemente
ciolo sarà cresciuto? saltando giù da un muretto o im-
Se la vostra risposta è quella più pegnandosi in cambi di direzione
scontata, sappiate che il 90% del- troppo bruschi mentre sta giocan-
la differenza tra il tipo A e il tipo do con un altro cane: e la cosa peg-
B la fa proprio la prima visita dal giore è che lui non ne è affatto con-
veterinario. sapevole!

95
Non pensate mai che il cucciolo sia tra una forma leggera di displasia e
“in grado di regolarsi da solo”: que- un cane che non è più neppure in
sto forse può valere per un cucciolo grado di camminare.
di lupo, ma le razze create dall’uo- Anche per i cani molto piccoli (per
mo, che di lupino hanno ormai ve- esempio i chihuahua) ci sono limita-
ramente poco dal punto di vista fi- zioni: non bisognerebbe mai permet-
sico, non sono assolutamente con-
sapevoli delle proprie debolezze.
Tantomeno da cuccioli.
I piccoli labrador, così come i piccoli
rottweiler, san bernardo, alano e co-
sì via, vanno costantemente tenuti
sotto controllo, e quando esagera-
no nei giochi e nelle corse vanno
costretti a fermarsi, perché da soli
non lo farebbero mai.
Inoltre è bene permettere loro di
giocare solo con cani della stessa
taglia e mole: mai con piccoli dia-
voletti che filano a trecento all’ora e
che cambiano direzione in un centi-
metro quadrato, perché, se provano
a imitarli, rischiano grosso.
L’attenzione verso l’esercizio fisico
serve anche a proteggere il cuccio-
lo dai fattori ambientali che influi-
scono sulle displasie dell’anca e del
gomito, che sono malattie geneti-
PER LA SUA SALUTE

che ma che possono manifestarsi


con diversi gradi di gravità. E se il
vostro cucciolo ne fosse malaugu-
ratamente affetto, la differenza tra
esercizio fisico corretto e scorretto
potrebbe comportare la differenza

Al cucciolo occorre un adeguato


esercizio fisico, che va correlato
alla razza e alla taglia

96
tere loro di saltare su e giù da diva- problemi vertebrali. Qui il discorso

QUALCHE INFORMAZIONE UTILE


ni e poltrone, anche perché bisogna vale anche per gli adulti, mentre i
stare attenti a che non battano la cani di taglia grande o media, una
testa (quasi tutti i chihuahua hanno volta pienamente sviluppati, non ri-
la cosiddetta “fontanella” del cranio chiedono più particolari attenzioni
che rimane aperta per tutta la vita). e possono fare tutto il movimento
Infine, i cani molto lunghi (bassotti, spontaneo che vogliono.
basset-hound e “basset” in genera- Bisogna fare attenzione anche con
le) non dovrebbero mai fare né salti i cani sportivi, che devono essere
né scale, perché potrebbero avere tenuti ben allenati come qualsiasi
atleta: mai fare sforzi a freddo e,
in caso di sport particolarmen-
te impegnativi, dovrebbero
essere seguiti da un vero
e proprio preparatore
atletico.

97
LA
STERILIZZAZIONE

Se il vostro cucciolo è una cucciola, e se non avete inten-


zione di farla riprodurre quando sarà adulta, forse vi sie-
te già posti il problema della sterilizzazione. “Ma perché
parlarne adesso?”, vi chiederete. “Il problema non si porrà
soltanto in età adulta?”.
No! Sterilizzare in età troppo avanzata significa permet-
tere agli estrogeni – i “colpevoli” della maggior parte del-
le patologie dell’apparato riproduttivo nella femmina – di
entrare in circolo e di cominciare a far danni. Quindi, se
si decide per l’intervento, è molto meglio eseguirlo sulla
cucciola subito dopo il primo calore (studi recenti tendo-
no a preferire questa soluzione), o addirittura prima che
vada in calore.
Vorrei spendere due parole anche sulla possibile castra-
zione del maschio, pratica diffusissima in molti Paesi (per
esempio, negli Stati Uniti) per motivi sanitari, mentre in
Italia viene consigliata quasi esclusivamente per problemi
comportamentali, che non risolve quasi mai.
Facciamo quindi un breve excursus in merito alla ste-
rilizzazione di entrambi i sessi, a partire dai motivi che
dovrebbero spingere i responsabili a pensarci su alme-
no un po’.

FATTORE SANITARIO
Sterilizzando la femmina si prevengono sicuramente di-
verse patologie dell’apparato riproduttivo: cisti ovariche,
tumori mammari, metriti e altre ancora. È stato recen-
temente assodato che la sterilizzazione influisce positi-
vamente anche sul tempo di sopravvivenza delle cagne

99
già colpite da carcinoma mamma- Non è crudele impedire ai cani di
rio, ovviamente unita alla rimozione avere una normale vita sessuale?
del tumore stesso. No! Non c’è proprio nulla di crude-
Per quanto riguarda il maschio è le; anzi, è esattamente il contrario.
stata accertata, ormai da diversi Non bisogna commettere l’errore di
anni, l’utilità della castrazione per antropomorfizzare, e cioè di ritene-
prevenire tumori e iperplasie pro- re che il cane abbia verso il sesso lo
statiche, ma solo se la castrazione stesso approccio dell’uomo. Tanto
avviene in età adulta, perché se è per cominciare, il cane non prova un
troppo precoce aumenta l’inciden- particolare piacere nell’atto sessuale.
za di osteosarcomi (rari nel cane) e La cosa, per il maschio, sembra es-
di tumori alla prostata (che invece sere blandamente gradevole per
sono piuttosto diffusi). L’età ideale una trentina di secondi... e terribil-
per ottenere una valida prevenzio- mente seccante per la ventina di
ne sanitaria attraverso la castrazio- minuti successivi. Quanto alle fem-
ne del maschio è 6 anni. mine, loro sembrano enormemente
seccate dall’inizio alla fine: spesso
piangono anche di dolore.
FATTORE La natura impone la ricerca del ses-
PSICOLOGICO so agli animali allo scopo di garan-
tire la conservazione delle specie;
Per le femmine che vanno sogget- purtroppo per loro, non ha previ-
te a numerose gravidanze isteriche, sto che dovessero anche divertirsi.
così come per i maschi costante- Inoltre, la mancata attività sessua-
mente irrequieti per motivi sessuali, le non comporta alcun “comples-
la sterilizzazione è un vero “rasse- so” nel cane: non esiste un maschio
renante”, che consente loro di vive- che “si rammarichi” di non poter fa-
re una vita molto più tranquilla, il re sesso, e tantomeno una femmina
PER LA SUA SALUTE

che spesso si traduce anche in una che rimpianga di non poter diven-
maggiore durata. tare mamma.
Questi preconcetti sono completa-
mente errati e derivano soprattutto
I QUESITI dalla nostra tendenza a umanizzare
PIÙ FREQUENTI i cani, considerandoli come “i nostri
bambini” e attribuendo loro pensie-
E ora, poiché si sentono sempre un ri ed emozioni che essi semplice-
sacco di obiezioni su questo tema, mente non hanno.
proviamo a rispondere alle doman- Ed è proprio sulla base di queste
de più frequenti in merito. idee errate che molti proprietari

100
cercano disperatamente un part- Quali sono i possibili metodi di

LA STERILIZZAZIONE
ner per i loro cani, credendo di fare sterilizzazione?
il loro bene, quando a volte l’uni- Sono di due tipi, sia per i maschi
co risultato è una cucciolata di cui sia per le femmine: uno permette
nessuno sa cosa fare (tanto meno la prosecuzione dell’attività sessua-
i genitori) e che magari andrà a in- le, ma senza concepimento, e l’altro
crementare i fenomeni dell’abban- che invece mette la parola “fine” alla
dono e del randagismo. sessualità. Per i maschi quello defini-
Un cane, maschio o femmina, che a tivo è l’asportazione dei testicoli (ca-
causa della sterilizzazione non pos- strazione), mentre la vasectomia im-
sa più fare sesso né avere figli è un pedisce la riproduzione ma non l’at-
cane che non ci pensa minimamen- tività sessuale. Recentemente è sta-
te, che non si pone alcun proble- ta introdotta la castrazione chimica,
ma e che vive la stessa identica vita cioè la somministrazione di un far-
che viveva prima, ma con una sec- maco, la deslorelina, che causa una
catura in meno.
Una precisazione importante: il
cane maschio che “monta” tutto
(dal cuscinone al gatto di casa al-
le gambe umane) non ha “voglia di
sesso”. Sta solo cercando di dimo-
strare che comanda lui.
L’atto della monta è una vera e pro-
pria “sbruffonata gerarchica”, ovve-
ro un atto di dominanza attiva mol-
to forte, che infatti si riscontra an-
che nei cuccioli… e nelle femmine!
E ovviamente non ha niente a che
vedere con il sesso. Pensare – come
molti umani fanno – che un cuccio-
lo “montatore” sia “precoce” (e ma-
gari andarne pure fieri) è una vera
sciocchezza che prelude anche a
qualche guaio, visto che in realtà il
piccolo sta dichiarando che vuole
assumere il comando in famiglia, e
l’umano tanto orgoglioso del suo
stalloncino non se ne sta neppure
rendendo conto.

101
102
temporanea infertilità bloccando la La cagna non dovrebbe avere al-

LA STERILIZZAZIONE
produzione dell’ormone maschile: il meno una cucciolata prima di ve-
testosterone. Viene somministrata nire sterilizzata?
sotto forma di una piccola capsula Assolutamente no! È una diceria pri-
iniettata con una siringa sottocute va di fondamento scientifico, pur-
alla base del collo (come il micro- troppo diffusissima. In realtà l’inci-
chip). L’infertilità inizia 6 settimane denza di tumori nelle cagne steriliz-
dopo l’impianto e dura 6 mesi. zate precocemente (prima del pri-
Per la femmina ci sono due possi- mo calore o tra il primo e il secon-
bilità di intervento definitivo: l’ova- do) è infinitamente inferiore a quella
riectomia, vale a dire l’asportazio- delle cagne sterilizzate dopo più di
ne delle ovaie, e l’ovarioisterecto- due calori. In queste ultime le stati-
mia (asportazione di utero e ovaie). stiche non rilevano grandi differenze
Ormai si tende sempre a scegliere rispetto alle cagne integre.
la prima soluzione perché l’utero, in
mancanza di estrogeni (cioè degli È vero che il cane sterilizzato cam-
ormoni prodotti dalle ovaie) si atro- bia carattere?
fizza spontaneamente. In linea di massima, no. Può esserci,
Per la femmina l’intervento “par- al massimo, un miglioramento nel
ziale” è la legatura delle tube, che caso di cani molto aggressivi, ma
ovviamente non ha alcun effetto solo se l’aggressività è legata alla
preventivo in campo sanitario e presenza di testosterone (aggressi-
che soddisfa solo le paranoie degli vità sessuale e territoriale). Invece,
umani, perché la cagna, lo ripetia- un cane aggressivo per dominanza
mo, a fare sesso non si diverte af- resterà aggressivo.
fatto! Quindi è sciocco pensare che Un altro fattore positivo è che il ma-
la legatura delle tube o la vasec- schio neutro non viene sentito come
tomia siano “più umane” della ca- antagonista dagli altri maschi, per cui
strazione; o meglio, sarà anche vero il rischio di risse e liti viene ridotto. I
che sono “più umane”, ma il fatto volontari dei rifugi in cui la sterilizza-
è che noi stiamo parlando di cani. zione viene praticata comunemente
Il semplice impedimento meccanico sono concordi nell’affermare che tra
al concepimento è una soluzione di “prima” e “dopo” non ci sono modifi-
comodo che non porta alcun bene- cazioni né nell’atteggiamento del ca-
ficio né sanitario né psicologico al ne verso l’uomo, né nella sua posizio-
cane: nessuna prevenzione contro ne gerarchica rispetto agli altri cani.
le malattie, nessuna riduzione dello Tutti noi (me compresa) abbiamo
stress, stessa possibilità di gravidan- sentito voci relative a femmine di-
ze isteriche e così via. ventate più aggressive dopo la ste-

103
rilizzazione: in realtà non esiste una È vero che il cane sterilizzato ten-
casistica scientifica, e personalmente de a ingrassare?
non ho mai avuto esperienze di Assolutamente no! I cani che in-
questo tipo in trent’anni di cinofilia. grassano sono quasi sempre cani
Quindi tendo a pensare che certe che erano già sovralimentati prima
modificazioni del carattere, più che dell’intervento, ma che bruciavano
all’intervento, siano legate alle rea- un quantitativo maggiore di energie
zioni spropositatamente protettive stressandosi per motivi sessuali. Fi-
e “coccolanti” dei responsabili che, nito lo stress, gli effetti dell’alimen-
sotto sotto, si sentono un po’ col- tazione scorretta si fanno sentire e
pevoli per aver “mutilato” il proprio il cane ingrassa. Ma la causa più fre-
cane. E un cane iperviziato, imman- quente di obesità nel cane steriliz-
cabilmente, ne approfitta. zato è, ancora una volta, il senso di
colpa dell’umano che si convince di
È vero che molte femmine steri- aver privato il cane di qualcosa di im-
lizzate diventano incontinenti? portante e cerca di riparare offren-
Non è vero che succede a “molte” dogli gratificazioni in un altro cam-
femmine, ma a qualcuna purtroppo po (quello alimentare). In tutti i casi,
sì, e le cause non sono del tutto note. per riportare un cane in forma c’è un
Per lungo tempo si è stati convinti metodo infallibile a prescindere dalla
che potesse essere colpa del chirur- presenza o meno di ovaie e testicoli:
go, che durante l’intervento poteva meno cibo e più esercizio fisico.
aver creato delle lesioni al collo della
vescica (il punto in cui l’utero si apre L’intervento è rischioso? E i cani
nella vagina è a ridosso del collo del- impiegano molto a riprendersi?
la vescica). Ultimamente però si ese- Una percentuale di rischio esiste in
guono sempre meno ovarioisterec- qualsiasi intervento chirurgico, ma la
tomie e sempre più ovariectomie, sterilizzazione è veramente un inter-
PER LA SUA SALUTE

perché la mancanza di estrogeni è vento di routine: bisogna avere una


sufficiente a causare la regressione sfortunaccia nera perché qualcosa
spontanea dell’utero. E il problema vada storto. La ripresa postoperato-
dell’incontinenza si presenta ugual- ria è rapidissima, per il maschio ad-
mente. Si è quindi ipotizzato che la dirittura immediata. Per la femmina
vera causa sia una perdita di tonicità vanno messi in preventivo un paio
della parte iniziale dell’uretra (il cana- di giorni di mal di pancia, dopodiché
le che collega la vescica con l’ester- anche lei torna quella di prima. E al-
no), dovuta alla mancanza di estro- cune cagne, appena svegliate dall’a-
geni. L’incontinenza, fortunatamente, nestesia, cominciano a saltare e cor-
è curabile con i farmaci adatti. rere come se nulla fosse accaduto.

104
105
UNA PAPPA SU MISURA
CROCCHETTE, SCATOLETTE
O PAPPA CASALINGA?

COSA DEVE
MANGIARE?
Anche per i cuccioli
la piramide alimentare

Abituiamoli
a mangiar bene
LA CORRETTA
ALIMENTAZIONE
“Dar da mangiare al cane”, per i nostri nonni, equivaleva
a infilare in una ciotola gli avanzi della tavola umana, ag-
giungendo magari un po’ di pane secco e un po’ d’acqua:
et voilˆ, i giochi erano fatti.
Oggi le cose sono un filino cambiate: non solo gli avanzi
della tavola sono diventati tabù, perché si è scoperto che
fanno più male che bene, ma, poiché anche per il cane è
vero il detto “si è ciò che si mangia”, sono stati effettuati
studi molto approfonditi sull’alimentazione canina, con
tanto di alimentaristi professionisti che, dopo anni e an-
ni di ricerche scientifiche… non si sono trovati per nulla
d’accordo tra loro!
C’è chi sostiene che l’alimentazione casalinga resta in as-
soluto la migliore e chi invece dà per scontato che in ca-
sa non sia possibile preparare un alimento equilibrato e
bilanciato come i migliori mangimi pronti.
Ci sono i seguaci del cosiddetto BARF (acronimo che sta
per Bones And Raw Foods, ovvero “ossa e cibi crudi”) e
ci sono quelli che gridano allo scandalo se si parla di da-
re un osso al cane.
Chi ha ragione, chi ha torto? Sinceramente, non lo so. Se
non sono riusciti a mettersi d’accordo gli scienziati in cin-
quant’anni, non può essere certo un’allevatrice ad avere
la verità in tasca.
L’unica cosa che posso trasmettervi è la mia esperienza,
durante la quale, lo confesso, ho provato praticamente
un po’ di tutto, tranne il BARF perché non mi sono mai
fidata (anche perché, seppure molto diffuso negli Stati
Uniti, in Italia è quasi sconosciuto), e i miei cani sono sta-
ti ugualmente bene sia con l’alimentazione casalinga sia
con il mangime industriale.

109
A favore delle crocchette bisogna pappe appetibili agli umani (i cani se
dire che sono infinitamente più co- ne infischiano dell’aspetto del cibo:
mode. Preparare una valida pappa basta che sia cibo), integratori messi
casalinga, infatti, è un’impresa non più per creare assuefazione che per
da poco, ed è molto piacevole che aiutare la salute del cane, sostanze
qualcun altro abbia pensato al po- che “fanno volume” o “fanno appe-
sto nostro a pesare, bilanciare, inte- tibilità”, ma che a volte non giova-
grare, equilibrare. no granché alla salute: questi sono
A sfavore delle crocchette si può gli incerti che si possono incontrare
dire che quello dell’alimentazione quando si parla di mangime pronto.
canina è un business, anzi un bu- D’altronde sono gli stessi problemi
siness miliardario, e, un po’ come che si riscontrano nell’alimentazione
accade con l’alimentazione umana, umana, perché noi non siamo certa-
purtroppo c’è chi gioca sporco. Co- mente esenti da questi trucchetti di
loranti utilizzati solo per rendere le marketing.
COSA DEVE MANGIARE?

110
Una cosa è certa: sia per noi sia ne dello stomaco (il vostro veteri-

LA CORRETTA ALIMENTAZIONE
per il nostro amico a quattro zam- nario vi dirà se il vostro cane è a
pe, un’alimentazione sana signifi- rischio oppure no), una patologia
ca salute migliore e vita più lunga. terribile e spesso letale (sempre, se
E viceversa, ovviamente. Peccato non si interviene tempestivamen-
che scegliere non sia così facile e te con un intervento chirurgico), di
che per scegliere con un minimo di cui non sono ancora del tutto note
cognizione di causa sia giocoforza le cause. Tra quelle scatenanti, pe-
informarsi un po’ sui principi dell’a- rò, c’è sicuramente l’“abbuffata” di
limentazione. acqua, specie se il cane, dopo aver
Principi di cui vi parlerò, il più bre- bevuto abbondantemente, si lancia
vemente possibile perché so bene immediatamente in un’attività fisica
che sono noiosi e duri da… digeri- molto intensa.
re, ma senza di essi non è proprio Se ne deduce che, se avete un ca-
possibile raccapezzarsi tra le varie ne a rischio, sarebbe forse meglio
possibilità offerte dal mercato. pensare all’alimentazione casalinga
(che induce a bere meno) anziché
alle crocchette. Però… c’è un però
LA PIRAMIDE (non c’è mai niente di facile, quan-
ALIMENTARE do si parla di alimentazione!): anche
l’abbondante mangiata, e non solo
Alla base della piramide alimentare l’abbondante bevuta, è tra le cause
c’è sempre l’acqua: per noi come scatenanti della patologia. Questo
per il cane, essa costituisce dal 50 ci porterebbe a preferire il mangi-
all’80% dell’intero peso corporeo. me secco, perché lo stesso apporto
Per questo l’acqua non deve mai nutrizionale si ottiene con quantità
mancare e deve essere sempre fre- ridotte di cibo rispetto all’alimenta-
sca. I cani che mangiano una pappa zione casalinga.
casalinga assumono già una parte La soluzione migliore, quindi, po-
di acqua con gli alimenti, mentre trebbe essere quella di utilizzare le
quelli che si nutrono di crocchette crocchette ma lasciando acqua fre-
hanno bisogno di bere di più. sca sempre a disposizione, in mo-
Alcune razze vanno particolarmen- do che il cane non senta mai un
te soggette alla dilatazione/torsio- vero senso di sete e non tenda a
rimpinzarsi d’acqua. In ogni caso,
ricordiamo di non fare mai correre
Per preparare una buona pappa o allenare il cane né dopo un’ab-
casalinga, è sempre disponibile
a darci una... zampa. Ma in questo bondante bevuta né dopo un’ab-
caso ha capito male! bondante mangiata.

111
Sul secondo gradino e grano. Le proteine vegetali han-
Sul secondo gradino della pirami- no un modesto contenuto di am-
de alimentare troviamo i carboidra- minoacidi essenziali, per cui hanno
ti, ovvero composti chimici a base un valore nutritivo ridotto rispetto a
di carbonio, idrogeno e ossigeno. quelle di origine animale, che sono
La loro funzione principale è quella chiamate invece “proteine nobili”.
di fornire energia. Nell’alimentazione del cane la carne
I carboidrati si dividono in mono- è la fonte proteica per eccellenza.
saccaridi, disaccaridi e polisaccaridi
(tra cui le fibre, composti che non Sul quarto gradino
vengono digeriti dal cane ma che Il quarto gradino della piramide è
regolano il transito intestinale). occupato dai lipidi. Se a tempera-
Tra le fonti di carboidrati più comu- tura ambiente i lipidi sono allo stato
ni nell’alimentazione umana citia- solido prendono il nome di “gras-
mo pane, pasta, riso, dolciumi. Nei si; se invece sono allo stato liquido,
mangimi pronti troveremo invece prendono il nome di “oli”.
farine di grano, di riso, di mais, di Anche i lipidi, come i carboidra-
avena, orzo e altre ancora. ti, sono fonte di energia, anzi sono
“superenergetici”, perché conten-
Sul terzo gradino gono il doppio delle calorie. Il corpo
Qui troviamo le proteine, che po- li mette da parte in vere e proprie
tremmo definire i “mattoni” che co- riserve (il tessuto adiposo) da uti-
struiscono la struttura del corpo. lizzare quando servono (e quando
Le proteine sono costituite da com- ne mette da parte troppi, ingrassa).
posti più piccoli chiamati ammino- Grassi e oli hanno anche la funzio-
acidi. Alcuni amminoacidi, chiama- ne di creare il microambiente adat-
COSA DEVE MANGIARE?

ti “essenziali”, non possono essere to all’assorbimento delle vitamine


costruiti dall’organismo, ma devono liposolubili; inoltre sono il principa-
per forza essere assunti attraverso le costituente delle membrane cel-
l’alimentazione. Nel caso del cane lulari, contribuiscono al benessere
gli amminoacidi essenziali sono die- del tessuto nervoso e della retina,
ci: arginina, istidina, isoleucina, leu- mantengono in salute pelle e pelo
cina, lisina, metionina, fenilalanina, e fanno parte di diversi meccanismi
treonina, triptofano e valina. biochimici, compreso il processo di
Le proteine possono essere anima- aggregazione delle piastrine.
li o vegetali; tra le prime troviamo Neppure i lipidi possono essere in-
quelle contenute in carne, pesce, teramente prodotti dall’organismo:
latte, latticini e uova; quelle vegetali alcuni di essi, i cosiddetti acidi gras-
sono contenute in mais, riso, orzo si essenziali o EFA (Essential Fatty

112
Acids), devono essere assunti attra- Un discorso particolare va fatto per

LA CORRETTA ALIMENTAZIONE
verso l’alimentazione. I grassi che si il calcio, che è un minerale impor-
trovano nei cibi per animali posso- tantissimo perché influenza le rea-
no essere di origine animale (gras- zioni enzimatiche, il trasporto e la
so di pollo) o vegetale (olio di semi stabilità della membrana cellula-
di lino, olio di oliva). re, la coagulazione del sangue, la
conduzione nervosa, la trasmissio-
Sul quinto gradino ne neuromuscolare, la contrazione
Qui troviamo i minerali, che han- muscolare, il tono della muscolatura
no moltissime funzioni e posso- liscia vasale, la secrezione ormona-
no essere sommariamente divisi in le, la formazione e il riassorbimento
macrominerali (ne servono alcuni dell’osso, il controllo del metaboli-
grammi al giorno) e microminerali smo del glicogeno epatico, la cre-
(ne bastano quantità limitatissime). scita e la divisione cellulari. Il fatto
Tra i macrominerali citiamo calcio, fo- che sia importante, però, non signi-
sforo, potassio, sodio, cloro e magne- fica che dobbiamo riempire il cane
sio; tra i microminerali ferro, zinco, ra- di calcio: anzi, dobbiamo stare at-
me, manganese, selenio, iodio.
L’integrazione di sali minerali è sta-
ta a lungo considerata una panacea;
non solo: valeva il detto “più ce n’è
e meglio è” e questo ha fatto la for-
tuna dei produttori di integratori in
macrovasetti a cui i cinofili attinge-
vano a piene mani. In seguito si è
scoperto che i minerali spesso inte-
ragiscono tra loro in modi complessi
e che a volte abundare è addirittura
più dannoso che deficere. Quindi, sì
a una equilibrata)integrazione se il
cane mangia pappa casalinga, ma
assolutamente no se il cane mangia
mangime industriale, che già possie-
de tutti i minerali necessari.

A fianco della pappa non deve mai


mancare la ciotola dell’acqua

113
tentissimi perché il sovradosaggio me dice il loro stesso nome (“vital-
è davvero micidiale e può causare, amines”, ovvero “composti a base
tra l’altro, l’ossificazione delle carti- di azoto di importanza vitale”: que-
lagini in via di sviluppo, con conse- sta è la definizione che ne diede il
guente osteocondrosi. chimico polacco Casimir Funk nel
Quando il cane è predisposto alla 1912, anche se oggi sappiamo che
displasia dell’anca, inoltre, l’ecces- non tutte le vitamine contengono
so di calcio è un fattore capace di gruppi amminici).
peggiorare vistosamente la situa- Le vitamine si dividono in idroso-
zione. Molti pseudoesperti cinofili lubili e liposolubili, a seconda del-
(e purtroppo anche qualche anzia- la loro propensione a sciogliersi in
no veterinario) suggeriscono di “da- acqua oppure in oli e grassi. Sono
re calcio” al cucciolo a priori, senza idrosolubili le vitamine B1 (tiamina),
controllare che ne abbia effettiva- B2 (riboflavina), B3 (niacina), B6 (pi-
mente bisogno: questo è assoluta- ridossina), l’acido pantotenico, l’aci-
mente da evitare. Se compaiono i do folico, la biotina, la B12 (cobala-
sintomi di una sospetta carenza di mina), la vitamina C (acido ascorbi-
calcio, è necessario fare opportune co) e la colina. Sono liposolubili la
analisi e soprattutto tener presen- vitamina A, la D, la E e la K.
te che il calcio non “lavora” da so- Esistono anche alcune sostanze
lo, ma che la cosa veramente im- che ricordano le vitamine, pur non
portante è il rapporto calcio-fosfo- rientrando pienamente nella cate-
ro: l’eccesso dell’uno, infatti, causa goria: la carnitina, i carotenoidi e i
quasi immancabilmente un defi- bioflavonoidi.
cit dell’altro e questo porta a tut- Le funzioni delle vitamine sono tal-
ta una serie di problemi che non mente numerose e complesse che
COSA DEVE MANGIARE?

sto a esporre, perché questo non è occorrerebbe un libro solo per par-
un trattato di veterinaria e mi sono lare di loro. Limitiamoci quindi a di-
già dilungata anche troppo su temi re che sono realmente indispen-
prettamente sanitari. sabili alla vita, ma il loro sovrado-
Chiedete comunque sempre con- saggio, come quello di minerali,
siglio al vostro veterinario prima di può essere dannoso e addirittura
somministrare calcio al cucciolo, e letale (per esempio, l’ipervitamino-
non fatelo mai a casaccio. si D può causare la calcificazione
dei tessuti e conseguentemente la
Sul sesto gradino morte dell’animale). Ne consegue
E adesso arriviamo in cima alla pi- che l’alimentazione del cane deve
ramide alimentare, dove troviamo le contenere il giusto fabbisogno di
vitamine, indispensabili alla vita co- vitamine, ma mai un eccesso.

114
L’ALIMENTAZIONE za dell’alimentazione. Il normale

LA CORRETTA ALIMENTAZIONE
VA SEMPRE buon senso, di solito, ci permette
“MIRATA” di preparare una buona pappa al
SUL SOGGETTO nostro amico, con l’aiuto del vete-
rinario (e/o dell’allevatore, se abbia-
Se vi siete sobbarcati la lettura di mo preso il cucciolo in un buon al-
tutto il paragrafo precedente, avre- levamento).
te già intuito che preparare un pa- So bene che, a questo punto, voi
sto casalingo ben equilibrato e bi- sareste ben felici di trovare su que-
lanciato non è molto semplice. In sto libro una bella tabellina con l’a-
realtà, però, le cose non sono poi limentazione ideale, con pesi, mi-
drammatiche come sembrano, vi-
sto che generazioni e generazio-
ni di cani sono cresciute perfetta- Latte e latticini, fonte di proteine
mente e hanno vissuto a lungo, sa- nobili molto utili per la crescita
del cucciolo, spesso possono
ne e felici, senza che i loro umani essere mal tollerati e provocare
prendessero alcuna laurea in scien- piccoli disturbi

115
sure e ingredienti ben specificati, tari a cui si dovrà porre riparo. La
ma devo deludervi, perché non co- verità è che voi e il vostro veteri-
nosco il vostro cane e quindi non nario siete le uniche persone che,
posso assolutamente dirvi che co- ragionando insieme sulla base dei
sa può o deve mangiare. Non so se dati che voi possedete (e io no),
sia piccolo o gigante, non so quan- potranno stabilire la dieta miglio-
to movimento fisico faccia (dato re per il vostro cucciolo. Ma, ripe-
indispensabile per poter parlare di to, se il cucciolo proviene da un
dosi con un minimo di cognizione buon allevamento coinvolgete
di causa), non so se provenga da senz’altro anche l’allevatore. Anzi,
un allevamento in cui è stato ali- fidatevi moltissimo di lui, perché
mentato in modo perfetto o se si – se è bravo ed esperto – ne sa-
tratta di un trovatello che maga- prà probabilmente più di tutti i ve-
ri si è dovuto arrangiare cercando terinari del mondo sulla sua razza
nei bidoni dell’immondizia e quin- e in particolare sui “suoi” cuccioli.
di procurando- Questo, sia chiaro, non per sminu-
si scompen- ire in alcun modo i veterinari, ma
si a l i m e n - a me, per esempio, è capitata una
famiglia di siberian husky che era
quasi tutta intollerante al latte e
ai latticini. E quando dico “intolle-
rante”, intendo dire che ne bastava
una leccatina per scatenare
una diarrea di di-
COSA DEVE MANGIARE?

116
mensioni stellari. Un veterinario che tempi di digestione molto lunghi e

LA CORRETTA ALIMENTAZIONE
si fosse trovato di fronte un proble- quindi troppi pasti lo appesantireb-
ma di tale portata avrebbe – giu- bero inutilmente.
stamente e logicamente – pensato Molte persone pensano che il cane
a tutta una serie di patologie che in debba mangiare una sola volta al
realtà non esistevano, e sarebbe di- giorno, e magari saltare anche il pa-
ventato matto prima di capire che si sto una volta alla settimana. In real-
trattava di una semplice intolleranza tà questo si avvicina abbastanza al
alimentare. tipo di alimentazione del lupo, ma
Quando io consegnavo cuccioli ap- chi sostiene a spada tratta che per
partenenti a quella linea di sangue, questo sia l’unico metodo accetta-
invece, mi limitavo a far presente la bile si dimentica che il cane non è
cosa ai nuovi responsabili dei pic- un lupo: è un cane!
coli, consigliando di provare a dar Nel corso dei secoli, e in seguito al-
loro una fettina di mozzarella. Se la domesticazione, il cane è diven-
non succedeva niente, via libera. tato qualcosa di molto diverso dal
Se succedeva il patatrac, significa- lupo: chi pensa che debba man-
va che il vizietto di famiglia aveva giare nello stesso modo dovrebbe
colpito ancora; ma bastava tener cominciare a nutrirsi solo di frutta
lontano il cane dal latte e dai lat- e foglie, visto che noi discendiamo
ticini per il resto della sua vita per dalle scimmie!
evitare qualsiasi problema. In realtà, nel cane moderno è rima-
In ogni caso, ricordate che l’alimen- sto parecchio del lupo (d’altronde
tazione va mirata sul singolo sog- anche in noi rimasto parecchio del-
getto e che non è possibile stabilire le scimmie!), ma altrettanto si è mo-
a distanza che cosa deve mangiare dificato. Il cane non è più un carni-
un cane, soprattutto se è un cuc- voro puro (in realtà neanche il lupo
ciolo. L’unica cosa che posso dirvi è lo è, perché mangiando prede inte-
che un cucciolo di due-tre mesi do- re, solitamente erbivore, ingerisce
vrà mangiare quattro volte al gior- anche il contenuto del loro stoma-
no, che poi verranno ridotte a tre co: ma il cane è diventato molto
(eliminando la “merenda”) intorno più onnivoro di così); le femmine
ai cinque mesi e che diventeranno non vanno in calore una sola vol-
due dopo l’anno di età. ta all’anno, ma due; non ulula più,
Non è sbagliato continuare a da- se non in casi molto particolari, ma
re al cane una piccola “colazione”, abbaia, cosa che il lupo non fa pra-
specie se deve assistere alla vostra, ticamente mai.
ma dovrà trattarsi di una cosa mol- E potrei continuare ancora a lun-
to leggera, perché il cane adulto ha go a elencare differenze piccole e

117
grandi, ma adesso stiamo parlando siamo fatti un’idea abbastanza pre-
di alimentazione e quindi ci limite- cisa di che cosa sia la piramide ali-
remo a dire che per il cane un solo mentare e quindi di quali sostanze
pasto al giorno non va bene. siano necessarie al nostro cuccio-
Non è un dramma, se lo si fa, ma lo… ma ancora non abbiamo sciolto
non è neppure l’ideale. Un po’ per- il nodo: pappa fatta in casa o croc-
ché il cane vive con noi, noi faccia- chette pronte?
mo tre pasti e lasciarlo lì a guarda- Proviamo a fare qualche considera-
re non è molto gentile nei suoi con- zione in merito, anche se la scelta
fronti; un po’ perché il pasto singolo finale toccherà sempre e solo a voi.
comporta che venga assunta l’in-
tera dose giornaliera di cibo in una La pappa casalinga
“botta” sola, il che è controindicato Se preparata in modo corretto,
nelle razze soggette a dilatazione/ è sicuramente più “sana”, come
torsione dello stomaco, in cui la pre- lo è sempre il cibo fresco rispet-
venzione migliore consiste proprio to a quello conservato. Tuttavia,
nella suddivisione della dose giorna- per prepararla nel modo migliore,
liera in due-tre piccoli pasti, anziché dobbiamo innanzitutto liberarci di
concentrare tutto in uno solo. un problemino di natura squisita-
mente psicologica: ovvero quello
Abbiamo parlato di tante cose, ab- di considerare il cucciolo come un
biamo toccato un sacco di temi, ci bambino umano.

118
Non lo è! E ciò che fa bene (o pia- E questo sì che è un retaggio del

LA CORRETTA ALIMENTAZIONE
ce) al bambino non fa necessaria- suo passato lupino: perché i lupi
mente bene al cane, anche se qua- effettivamente si riempiono all’in-
si sempre gli piace moltissimo. In- verosimile quando riescono a cat-
saccati, dolci, cibi intinti nei grassi, turare una preda, visto che il pasto
cibi troppo salati sono tabù. Il cioc- successivo non sanno mai quan-
colato è velenoso per i cani, anche do e se ci sarà. Per il cane il pasto
se piccole quantità possono esse- successivo sarà la sera stessa o il
re ingerite senza grossi problemi: mattino dopo, con puntualissima
però non è assolutamente sensa- regolarità: ma lui, di questo, non si
to dargli uno dei nostri cioccolatini convincerà mai del tutto e tenderà
“pensando di farlo contento”, come sempre e solo a ingurgitare tutto
faremmo con un bambino. l’ingurgitabile, salvo i casi di cani
Il cane può mangiare carne (sem- viziati, che esamineremo al termine
pre cotta, o almeno scottata, e di- di questo capitolo.
sossata), pesce (senza lische), for- Il risultato sarà un cucciolo più lar-
maggi non fermentati, yogurt na- go che lungo, che si tradurrà im-
turale, pane, pasta, riso (a meno mancabilmente in un adulto obeso,
che non appartenga a una razza e questo porta serissimi problemi di
che digerisce male gli amidi, come salute. Quindi mettetevi assoluta-
per esempio i cani nordici), frutta mente in testa che le dosi dobbia-
e verdura (ma non cipolle, patate mo stabilirle noi. E ricordate inoltre
e legumi), uova (con moderazione: che è normalissimo che il cane non
non più di uno alla settimana). sia d’accordo e che le ritenga do-
Riso e pasta vanno sempre e co- si “da fame”. Non lasciamoci com-
munque stracotti e poi sciacquati muovere/intenerire/fregare, se te-
per eliminare l’amido, che è fatico- niamo alla sua salute. Lui ne vorrà
so da digerire per il cane. sempre ancora, e ancora e ancora,
Le aggiunte e le integrazioni, come e ne vorrebbe ancora anche se fos-
abbiamo già detto, vanno concor- se già pieno da scoppiare, ma noi
date con il veterinario per evitare di dovremo essere intransigenti: è so-
fare pasticci. Lo stesso vale per le lo per il suo bene.
dosi, a proposito delle quali vi lascio
una sola, importantissima avverten- Le pappe pronte
za: chi vi avesse raccontato che il Le crocchette, l’abbiamo già det-
cane “si regola da solo” non ha mai to, sono comodissime e per questo
avuto un cane!!! L’unica regola vali- vengono scelte da moltissimi uma-
da per un cane sano è la seguente: ni. Non c’è niente di male, anzi; pe-
“abbuffati fino a scoppiare”. rò bisogna stare attenti a scegliere

119
un buon mangime e non un “pap- per partes. Per carità, magari sono
pone” di scarsa qualità e di scarso davvero entusiasti di quella mar-
livello nutrizionale. ca particolare e sono in perfetta
E qui arriva la domanda da un mi- buona fede quando ve la suggeri-
lione di euro: come si riconosce il scono. Però magari evitano di dirvi
buon mangime? La risposta sicura- che ci sono altre marche altrettan-
mente più facile è la seguente: dal to valide che potreste trovare più
prezzo! I “papponi” costano poco, facilmente o che costano qualche
i mangimi di alta qualità (definiti centesimo in meno.
“premium” o “superpremium”) co- Quindi, se avete voglia di sobbar-
stano cari. Non si scappa. carvi ancora un po’ di dati scien-
Purtroppo la regola non è sempre tifici, vi suggerisco di imparare a
valida, perché alcuni mangimi di fa- leggere le etichette. A questo pro-
scia alta non sono del tutto all’altez- posito vi rimando a quanto scritto
za delle aspettative, mentre, pur- dalla dottoressa Rossella Di Palma,
troppo, non vale il contrario: man- veterinaria espertissima in alimen-
gimi a basso prezzo e di qualità alta tazione del cane, che ha prodotto
non ne ho mai incontrati in vita mia) un eccellente articolo sulle etichet-
Poiché non posso certo mettermi te per la rivista “Ti presento il cane”.
a fare pubblicità alla marca X, né Lo riporto quasi integralmente nel
tantomeno sconsigliarvi la marca Y capitolo successivo, perché è ve-
(sono felice di aiutarvi ad alimenta- ramente completo ed esaustivo. E,
re il vostro cucciolo nel modo mi- soprattutto, molto utile.
gliore, ma non sono così altruista
da voler rischiare una querela), l’uni-
ca cosa che posso dirvi è: imparate IL CUCCIOLO
COSA DEVE MANGIARE?

a leggere le etichette! CHE NON MANGIA


Potrei suggerirvi anche stavolta di
consultare un esperto, allevatore o Un cucciolo può avere solo due
veterinario, ma in questo caso di- motivi al mondo per rifiutare il cibo:
vento un po’ cinica, perché le ditte o è malato o è viziato. Non esistono
produttrici di mangime sono parti- altre possibilità.
colarmente abili nell’invogliare me- Alcune razze (vedi i siberian husky,
dici e allevatori a utilizzare e consi- che ho allevato per un quarto di se-
gliare la propria marca con incentivi colo) sono particolarmente dotate
di vario genere.
Quindi non posso mettere la mano
sul fuoco sul fatto che tutti que- Un cucciolo che rifiuta il cibo,
sti professionisti siano davvero su- se non è malato, è molto viziato

120
nell’arte di inscenare tragedie gre- suo cucciolo di cinque mesi esclu-

LA CORRETTA ALIMENTAZIONE
che davanti alla ciotola, invogliando sivamente con fettine di prosciutto
il responsabile a sottoporre un vero crudo, che lui accettava quasi per
e proprio menù che analizzeranno farle un favore, mollemente sdraia-
con spirito critico e del quale ac- to sulla sua cuccia come un antico
cetteranno solo le parti particolar- romano sul triclinio.
mente prelibate (o neppure quelle, Nonostante questo, il cane mangia-
perché non sono abbastanza preli- va poco e dimagriva, e poiché due
bate per il loro standard). diverse visite veterinarie avevano
Se credete che io stia scherzando, escluso qualsiasi patologia imma-
sappiate che una mia cliente era ginabile, la sua umana, quasi pian-
arrivata al punto di imboccare il gendo, lo definì “anoressico”. Quan-

121
do la signora mi raccontò questa che avevo fatto era stato trattare il
triste storia, mi feci riportare il cuc- piccolo husky come un cane e non
ciolo in allevamento (ovviamente lei come un bambino viziato.
era molto restia, perché non pen- Ripeto, gli husky sono dei veri spe-
sava di poter vivere due o tre gior- cialisti nel prendere per il naso gli
ni senza il suo “bambino peloso”, umani, ma di storie come questa ne
ma alla fine la convinsi, spiegando- ho sentite parecchie, anche riferi-
le che era per il suo bene); tempo te a razze completamente diverse
una settimana, il piccolo sciagurato e addirittura a cani provenienti dai
si avventava sulla ciotola e la svuo- canili, laddove si erano avventati
tava in trenta secondi netti, qualsia- come belve su infami papponi rab-
si cibo contenesse. berciati alla bell’e meglio. Ma arrivati
Come avevo fatto? Semplicissimo: nella nuova famiglia, appena si era-
avevo messo il cucciolo nel box in no resi conto che gli umani pote-
cui aveva vissuto le sue prime setti- vano essere comandati a bacchet-
mane di vita, e per due giorni gli ave- ta a loro piacimento, anche questi
vo messo davanti una ciotola con le ex disperati avevano cominciato a
crocchette che aveva sempre man- marciarci alla grande.
giato quando viveva in allevamento. Se non volete un cane “anoressico” (e
Dopo dieci minuti di annusatine la parola non è soltanto ironica, per-
schifate e di rifiuto del cibo, avevo ché, se non si corre ai ripari in tempi
lasciato entrare nel box la sua mam- relativamente brevi, può sopraggiun-
ma, che aveva spolverato tutto e gli gere davvero una sorta di anoressia
aveva lasciato la ciotola vuota. e il cane può dimagrire fino a perde-
Il terzo giorno il cucciolo mangiuc- re completamente le forze), seguite
chiò qualcosa: poco, perché poi ar- questo semplice metodo:
COSA DEVE MANGIARE?

rivò la sua mamma a ripulire tutto. l non dategli mai bocconcini dalla
Il quarto giorno mangiò quasi tutto vostra tavola. La stragrande maggio-
lui e ringhiò sonoramente alla mam- ranza dei cuccioli che rifiuta il cibo lo
ma quando fece per entrare nel box. fa perché ha assaggiato qualcosa di
Il quinto giorno mangiò tutto lui con più appetibile, e il più delle volte quel
somma avidità e non ebbe bisogno qualcosa era il classico bocconcino
di ringhiare a nessuno, perché la che “ti faccio assaggiare solo per
mamma trovò la ciotola vuota. Fine questa volta, perché so che non ti
dell’anoressia. fa bene”. Purtroppo voi avevate in-
Quando la cliente tornò a prendersi il tenzione di darglielo solo quella volta
cane e lo vide abbuffarsi di crocchet- lì, ma lui si è convinto che, facendo
te mi guardò come se avessi usato lo sciopero della fame, potrebbe es-
qualche magia voodoo; ma tutto ciò sere alimentato sempre e solo con

122
quella cosa che gli è piaciuta tanto,

LA CORRETTA ALIMENTAZIONE
e che magari era una patatina fritta,
una fettina di torta o un cioccolatino:
ATTENZIONE!
tutte cose che, se davvero le man-
giasse a ogni pasto, lo stenderebbe- Alcuni cuccioli particolarmen-
ro nel giro di qualche mese; te testardi possono tener duro
l se il cucciolo rifiuta un pasto, tene- nel rifiutare il cibo anche per
telo un giorno a digiuno e sottopo- quattro o cinque giorni (il re-
netelo a un’accuratissima visita vete- cord di cui sono venuta a co-
rinaria. Se c’è qualche problema, cu- noscenza è una settimana).
ratelo (alcuni parassiti intestinali pos- Non preoccupatevi e ricorda-
sono causare inappetenza: si risolve te che nessun cane al mondo
tutto con una bella sverminazione). è mai morto di fame avendo
Se invece risulta sano e in ottima for- cibo a disposizione. La guer-
ra dei nervi potrà essere anche
ma, non provate mai a cambiargli il
logorante, ma dovete vincerla
menu: sarebbe l’inizio della fine. In
voi perché ne va della sua salu-
generale, a ogni pasto, mettetegli
te: quindi tenete duro, non ce-
davanti la ciotola con la razione che dete, e vedrete che alla fine il
avete stabilito che deve mangiare, e problema dell’“anoressia” ver-
dopo dieci minuti fate sparire la cio- rà risolto per sempre.
tola, piena o vuota che sia.

123
Attenzione! Non lasciate mai dolci
o altro cibo a portata di zampa
OCCHIO
ALL’ETICHETTA!
di Rossella Di Palma

La prima tappa culinaria è, esclusi casi particolari e pro-


blemi di salute, nel negozio di animali sotto casa. Ma, se
da un lato esistono commercianti onestissimi e ben pre-
parati sull’argomento cibi, dall’altro ci sono coloro che, per
ingenuità o malafede, puntano a vendervi qualsiasi cosa,
basta che non ve ne andiate a mani vuote.
Ricordo mia madre, anni fa, inviata in “missione di acqui-
sto”: portava con sé un bigliettino con scritto “crocchette
xxx senior”. Be’, che ci crediate o no... è rientrata a casa
con “scatolette yyy per cuccioli”!
Vedendo una sprovveduta allo sbaraglio, la negoziante
le aveva rifilato il primo cibo per fabbisogni specifici che
le era capitato tra le mani. A suo tempo la cosa mi com-
mosse dal punto di vista emotivo: il vecchio e malandato
cane di casa era pur sempre un cucciolo ai miei occhi...
ma si trattava di una manovra inappropriata dal punto di
vista nutrizionale e non poteva che gettare un’ombra di
sospetto sulla professionalità della venditrice.
Pochi giorni fa si è ripetuta la stessa scena: inviata alla ri-
cerca di scatolette all’agnello rigorosamente prive di pollo,
mi è rientrata con tutto il contrario!
Perché mando lei?
Per una sorta di personalissimo studio antropologico
sull’interazione tra il negoziante medio e il proprietario
medio: risultato, uno non sa cosa vende e l’altro non sa
cosa compra.
Come riconoscere i negozianti corretti ed evitare i traffi-
coni? La soluzione è una sola: la conoscenza di ciò che si
sta per acquistare.

125
COSA OFFRE Tornando alla distinzione iniziale
IL MERCATO tra secco e umido, appartengono
al partito del secco le crocchette, il
Il cibo industriale esiste sotto forma riso soffiato e altri mix di cereali da
di alimenti secchi e umidi. integrare con carne.
Le classificazioni più tradizionali in- Fanno invece capo alla fazione
cludono una terza categoria, quella dell’umido i bocconcini e i pâté
dei “semiumidi” che stento ancora di carne inscatolati in varie fogge
a identificare e tanto meno a indi- e dimensioni (si va dalla classica
viduare con chiarezza nei pet shop. scatoletta di latta alla terrina in al-
Volendo estendere ulteriormente il luminio, al salamotto o ancora al
concetto di “cibo” vanno ricordati an- sacchettino metallico a chiusura
che i classici spuntini premio e altre ermetica).
leccornie appositamente cino-crea- Focalizzando l’attenzione sull’ali-
te, quali gli ossi di pelle di bufalo, le mento secco “completo”, restano
orecchie e i musi di maiale essiccati, oggetto del nostro studio solo le
i pesciolini essiccati e così via. crocchette.

126
LE CROCCHETTE mettere in cima alle crocchette. A

OCCHIO ALL’ETICHETTA!
conferma di quanto scritto, esistono
Negli ultimi anni questo tipo di ali- combinazioni che non hanno nulla
mento ha guadagnato sempre più da invidiare ai menù dei ristoranti
terreno grazie alla suaelevata den- più rinomati: gusto pescegatto, ra-
sità calorica, all’ottimo rapporto gù di cervo, anatra-agnello, pasta e
costo-resa e alla facilità di sommi- pomodoro e via di questo passo.
nistrazione. Data la crescente diffusione non è
I cibi secchi hanno un contenuto di difficile trovare crocchette al super-
acqua compreso fra il 3 e l’11%: la mercato, oltre che che nel negozio
scarsa quantità di acqua presente di animali. Dove comprarle?
riduce costi e problemi di conser-
vazione e trasporto e, a parità di re-
sa, in rapporto a un simile alimen- COME SCEGLIERLE
to in versione umida il proprietario
spende circa un terzo! Non fatevi trarre in inganno dal so-
D’altra parte pochi ignorano che lo prezzo: prezzo molto basso non
l’umido (scatoletta) risulta al pala- significa necessariamente pessima
to del cane molto più appetitoso. qualità (in molti casi sì, purtroppo),
Il fatto è che alimentare un cane di così come cifre stratosferiche non è
taglia media o grande con scatolet- detto siano sempre giustificate da
te di buona qualità avrebbe un co- una qualità altrettanto eccelsa.
sto semiproibitivo: una confezione Più fattori incidono sul costo del-
di 380/400 grammi di umido DOC le crocchette che state per versare
comporta una spesa di circa due nella ciotola del vostro cane. Esa-
euro e non è certo un quantitativo miniamoli uno per uno:
sufficiente per soddisfare il fabbi- l qualità delle materie prime;
sogno nutritivo di un cane di taglia l spese sostenute per la ricerca di
media/grande. una formulazione ottimale;
La scatoletta, che fino a pochi an- l spese di trasporto e cambio se
ni fa era in Italia leader del mercato l’alimento è prodotto all’estero (leg-
dei cibi per animali e veniva usata gere l’etichetta!): a parità di qualità
in abbinamento con riso soffiato e un cibo prodotto in Italia può co-
altri cereali, assume ora la funzione stare molto meno;
di “condimento”, leccornia extra da l confezione, pubblicità, sponso-
rizzazioni e gadget (doverosa pre-
cisazione: non è la pubblicità a fare
Impariamo a leggere le etichette
per conoscere il contenuto diventar buono un cattivo cibo e
di crocchette e bocconcini viceversa);

127
l resa effettiva: prendiamo due somministrarne almeno cinque-
COSA DEVE MANGIARE?

sacchi di mangime dal peso identi- cento, alla fine della fiera A costa
co, supponiamo che il cibo A costi meno di B.
cento e il cibo B costi sessanta. Il Non è il caso di gettarsi a pesce
cibo B è effettivamente più conve- sul cibo più pubblicizzato in TV o
niente del cibo A? di scartare a priori quello col sac-
Lasciando momentaneamente da chetto meno simpatico. I produttori
parte il discorso “qualità” dobbia- sanno che anche l’occhio vuole la
mo valutare non tanto il costo al sua parte e disegnano confezioni
chilogrammo, bensì il costo a dose. dai colori e dalla grafica sempre più
Se del cibo A sono necessari sol- accattivanti, sapendo che istintiva-
tanto duecento grammi giornalie- mente si tende a mettere le mani,
ri per mantenere in salute il vostro che so, su un sacchetto rosa e blu
amico, mentre del B dobbiamo piuttosto che su uno rosso e giallo.

128
C ’ è chi non lesina perfi-

OCCHIO ALL’ETICHETTA!
no sul ritoccare artistica-
mente anche il contenu-
to del sacco: passino le
crocchette a forma di
animaletto o dalle di-
verse geometrie, me-
no d’accordo sui colori
tanto improbabili quanto
fluorescenti che assumo-
no certi cibi secchi.
Al cane non interessa (e pro-
babilmente non vede) il colo-
re verde smeraldo della crocchet-
ta che mima la foglia d’insalata o il
fucsia della pseudobistecca: i colo-
ranti sono messi ad hoc per accat- Ancora una volta non resta che leg-
tivarsi le simpatie del proprietario. gersi religiosamente tutto, specie
Anche le scritte sulle confezio- se il proprio quattro zampe è affet-
ni sono strategicamente scelte da to da intolleranze alimentari.
esperti del marketing che piazzano Se la “facciata” del sacco o della
in bella vista la presenza di questa scatoletta è il biglietto da visita del
o quella particolare sostanza: non prodotto, la carta d’identità sta sul
è raro leggere “cibo integrato con retro: è scritta in piccolo, ma è un
vitamina XXX”; “nuova versione ar- elemento fondamentale per capire
ricchita con XXX”. Benissimo, ma con chi avete realmente a che fare.
quanto di quella sostanza è real- Già, ma come leggerla?
mente contenuto nella confezione?
Il quantitativo è rilevante? Di molto
superiore a quello delle altre mar- LEGGERE
che? L’unica cosa da fare è armarsi L’ETICHETTA
di santa pazienza, girare il sacco e
leggere con cura l’etichetta e i te- Va ricordato innanzi tutto che la le-
nori analitici del prodotto. gislazione e gli organismi che con-
Succede anche che scatolette o trollano la produzione di cibi per
crocchette etichettate come “al cani (compresa la legislazione sulle
pollo”, “all’agnello”, “al pesce” e via etichette) cambiano a seconda di
discorrendo contengano solo una dove ci troviamo: negli Stati Uniti il
piccola quota di questo alimento. compito spetta alla AAFCO (Asso-

129
ciation of American Feed Control nione Europea, il Canada, gli Stati
Officials) e alla FDA (Food and Uniti e via dicendo hanno differenti
Drug Administration), mentre in leggi che regolano la scrittura delle
Europa sono controllate da orga- etichette: a seconda dei Paesi, quel-
nismi sia comunitari sia nazionali, lo che sta scritto sul sacco può es-
a loro volta collegati al Ministero sere più o meno dettagliato.
dell’Agricoltura. A mio avviso le etichette americane
Su qualsiasi sacco di crocchette, sul sono tra le più accurate. Per fare un
retro o di lato, devono esserci una esempio banale, quando sono pre-
COSA DEVE MANGIARE?

tabella indicante i valori analitici e senti conservanti, queste etichette


la lista degli ingredienti. ne elencano i nomi precisi, mentre
La tabella analitica è di solito di- le normative nostrane consentono
scretamente invisibile. Gli ingre- una scritta generica, che garantisce
dienti sono scritti in piccolo e tra- la presenza di additivi perfettamen-
dotti spesso in più lingue straniere. te legali dal punto di vista comuni-
Se non li trovate a colpo d’occhio, tario… ma che restano sconosciuti
andate a cercare qualcosa di pic- all’acquirente. Per fortuna o sfortu-
colo e incomprensibile: una volta na, la maggior parte dei mangimi
trovata la composizione in greco o presenti sul mercato italiano è di
in giapponese, girellando intorno, provenienza statunitense.
comparirà anche quella in italiano! Anche i produttori italiani elenca-
Come detto precedentemente, l’U- no gli ingredienti in modo simile: ci

130
Forma e colore dei croccantini cane a cane, a seconda degli stadi

OCCHIO ALL’ETICHETTA!
vengono appositamente studiati di vita, del clima e della “professio-
dal marketing per invogliare
all’acquisto, ma per il cane ne” del nostro amico.
non sono per nulla determinanti I valori analitici sono importanti, ma
leggere per esempio che un mangi-
me contiene il 22% di proteine non
baseremo quindi principalmente su significa nulla se questa percentua-
questo tipo di etichetta nella nostra le non è contestualizzata e non ca-
operazione di “traduzione”. Un’altra piamo la qualità e la fonte proteica.
buona mossa che il consumatore Non tutte le proteine (così come
può mettere in atto per saperne di non tutti i carboidrati) sono uguali,
più è confrontare il testo in italia- cambiano per esempio il loro va-
no dell’etichetta con quello inglese: lore biologico e la loro digeribilità:
quest’ultimo potrebbe essere più per sottolineare l’inutilità della scel-
preciso e potrebbero esserci stati ta del mangime basandosi solo sui
errori nella traduzione, meglio leg- tenori analitici il dottor Pitcairn ri-
gerle entrambe. porta l’esperimento fatto da un ve-
Lasciamo momentaneamente da terinario che è riuscito, attraverso
parte la tabella dei valori analitici, una miscela di materiali di scarto
che merita un discorso a sé inserito tradizionalmente considerati non
nel contesto dei fabbisogni nutri- commestibili, a creare una miscela
zionali dei soggetti, che variano da dai tenori analitici di tutto rispetto!

131
PERCENTUALI PROTEICHE
E TIPI DI AMMINOACIDI
CONTENUTI NEI CIBI*

CIBI PROTEINE (%) AMMINOACIDI NOTE


Uova essiccate 45-49 Ottima qualità Contengono lecitina
Caseina 80 Buona qualità
Elevati triptofano e lisina
Siero del latte 12 Buona qualità
Elevati triptofano, lisina,
isoleucina e treonina
Manzo, agnello, 29 Buona qualità Dipende dal tipo
pollo, maiale Basso il triptofano di parti considerate
Fegato 20 Buona qualità Ricco in vitamina A
Farina di pesce 59 Buona qualità Variabilità a seconda
Elevati triptofano, dei pesci usati
lisina e metionina
Farina di carni 45-50 Buona qualità Una elevata quantità
e ossa di ossa può portare
a eccessi di calcio,
fosforo e magnesio
Farina 55 Buona qualità Una elevata quantità
di agnello di ossa può portare
a eccessi di calcio,
fosforo e magnesio
Farina di derivati 58 Buona qualità Livelli di minerali
di pollo pollame Elevati lisina e metionina variabili
Farina di soia 48 Buona qualità Da abbinare a proteine
Elevati triptofano e lisina di origine animale
Farina di glutine 60 Discreta qualità Da abbinare a proteine
di mais di origine animale
Mais 8 Discreta qualità Da abbinare a proteine
Bassi triptofano, di origine animale
lisina e metionina
Riso bianco 7 Discreta qualità Da abbinare a proteine
di origine animale
Grano 14 Discreta qualità Da abbinare a proteine
Bassi triptofano e lisina di origine animale
Orzo 12 Discreta qualità Da abbinare a proteine
Bassi triptofano di origine animale
e metionina
Collagene 88 Bassa qualità
Mancante di triptofano
* Da Hand, Thatcher, Remillard, Roudebush et al., Small Animal Clinical Nutrition - 4th Edition,
Mark Morris Institute

132
VALUTARE to” non comparirà in cima alla lista,

OCCHIO ALL’ETICHETTA!
GLI INGREDIENTI ma sommando tutte le frazioni es-
so potrebbe essere presente in re-
Più il cane è di taglia grande, più altà in percentuali molto maggio-
diventa importante il ruolo dell’ali- ri di quanto sembra. Se invece di
mentazione sulla sua salute. Allora, scrivere “grano”, per esempio, scrivo
sacchettone alla mano, vediamo di “farina di grano”, “crusca di grano”
procedere: gli ingredienti scritti in e così via… il gioco è presto fatto;
piccolo sono elencati in ordine de- l il peso effettivo degli ingredienti
crescente. L’elemento più presente è molto variabile. La carne allo sta-
nel composto sta in cima alla lista to fresco, a causa dell’alto conte-
e scendendo verso il basso le per- nuto in acqua, è più pesante di una
centuali di presenza si assottigliano. farina di cereali. Per questo motivo
Ci sono due trucchetti che bisogna l’ingrediente in cima alla lista po-
conoscere: trebbe essere la carne, quando in
l il produttore potrebbe aver fra- realtà il pezzo di carne disidratato
zionato un singolo ingrediente: in sarà percentualmente meno pre-
questo caso l’ingrediente “comple- sente dei cereali.

133
Generalmente, fatta eccezione per che un cucciolo di lupo, più o me-
gli alimenti destinati a fabbisogni no adulto a seconda della razza di
specifici quali i “light” o i mangimi appartenenza e alla conseguente
studiati per animali con problemi di collocazione sulla scala neotenica.
salute, è buona cosa che in cima al- Rifacendosi esclusivamente alla
la lista compaia un qualsivoglia tipo morfologia, ci sono cani molto lu-
di carne e non di cereali. pini, quali l’husky, altri mediamen-
Perché? Non va scordato che il ca- te lupini e altri ancora che hanno
ne resta prevalentemente un carni- conservato ben poco del lupo, co-
voro: anche se si è adattato a dive- me per esempio il bulldog. Anche le
nire quasi onnivoro nel corso della differenze razziali sono da conside-
convivenza con l’uomo, esso conti- rarsi in relazione all’alimentazione:
nua a essere molto più simile a un se ogni individuo è diverso dall’al-
lupo che non a un uomo (che è to- tro, anche tra razza e razza esistono
talmente onnivoro) o a una pecora differenze abissali. So per esempio
(che è erbivora). di un mangime di buon livello che
Se facciamo poi riferimento al- dà risultati formidabili sui cani da
la teoria neotenica il cane non è caccia (braccoidi) e sui levrieri (gra-

134
ioidi), ma si è rivelato catastrofico Un discorso a parte merita la car-

OCCHIO ALL’ETICHETTA!
quando provato su molossoidi. Da ne di maiale: in genere i maiali non
queste righe emerge come crolli il finiscono al macello per essere
mito del mangime perfetto e com- trasformati in crocchette a causa
pleto, che, se esiste, esiste solo sulla della pseudorabbia suina, malattia
carta: in pratica i risultati vanno va- che non si trasmette all’uomo ma
lutati sul proprio soggetto. può contagiare il cane con esiti fata-
Ma ora abbandoniamo questa di- li. Esistono però aziende che alleva-
gressione. Abbiamo detto che una no maiali da destinarsi all’alimenta-
fonte proteica di origine animale zione canina, controllando che non
come primo ingrediente è un buon vi siano casi di pseudorabbia.
inizio. In linea di massima i cibi di Un punto in favore del mangime è
fascia alta per costi e qualità lista- l’indicazione chiara delle carni con-
no la carne come primo ingredien- tenute: la scritta “pollo”, “tacchino”
te: quando non accade, il mangi- ecc. è sicuramente vincente se con-
me è solitamente più economico (i frontata con la dicitura “carni e de-
cereali costano meno della carne). rivati” (consentita dai regolamenti
Attenzione però: cereali listati per europei) ed è essenziale nei sog-
primi non significano “cibo vele- getti affetti da allergie e intolleran-
noso”, ma a mio avviso cibo meno ze alimentari.
adatto a un cane, fatte salve le de- Non tutte le carni, o meglio non tut-
bite eccezioni (cibi light e dietetici). te le proteine, sono uguali, quindi
Quali sono le fonti proteiche, ov- confrontiamo il valore biologico e la
vero gli animali, destinati a essere digeribilità di alcune di loro: il valore
trasformati in crocchette? Non se biologico (o indice di bilancio azota-
ne salva nessuno: abbiamo cibi a to) dipende dal tipo di amminoacidi
base di carni bovine, di agnello, di presenti. In cima alla lista troviamo le
pesce, di pollo, tacchino, anatra, uova, che ottengono un 100, seguo-
selvaggina, struzzo e via dicendo. no le farine di pesce 92, manzo 78,
Agnello, selvaggina, pesce e carni latte 78, pollo 78, agnello 78, riso 75,
“strane” compaiono spesso in ali- grano 69, soia 68, lievito 63, glutine
menti etichettati come “ipoallergeni- 50 circa (dati orientativi).
ci” e, data la loro ricercatezza, i man- Il valore biologico (BV) si calcola
gimi a base di queste carni sono in con la seguente formula (in segui-
genere più costosi di quelli standard. to a prove di somministrazione): BV
= [(azoto presente nel cibo - azoto
presente in feci e urine) / (azoto pre-
Se il cucciolo non è intollerante,
un po’ di latte non gli fa male sente in feci e urine)] x 100. Dati pre-
di certo sentati da un’industria mangimistica

135
che mantengo volutamente anoni- o quelle di ossa o del connettivo,
ma indicano: digeribilità del pesce ma… l’acquirente, dall’etichetta, non
95,5%; maiale 93,9%; pollo 91,4%; può saperlo. Parti di scarto come
agnello 87,8%; manzo 87%. peli, denti, zoccoli e corna in teoria
Il calcolo della digeribilità (o efficacia non sono presenti tra i derivati.
delle proteine, PER) viene effettuato Per quanto riguarda il pollame i
con studi su animali vivi (in genere poultry by-products includono te-
topi) suddivisi in gruppi di casi-con- ste, zampe, fegato, reni e uova non
trolli e dividendo, nel gruppo dei ca- sviluppate. Per quanto riguarda il
si, l’aumento di peso in grammi per i valore nutrizionale valgono le stes-
grammi di proteine assunte. se considerazioni fatte per i meat
Torniamo ora alla nomenclatura: il by-products.
termine meat (carne) indica le par- I fish by-products sono dati da te-
ti di muscolo (muscolatura liscia e ste, code, pelle, interiora, lische e pin-
striata), comprensive di tendini, le- ne. Per quanto riguarda il valore nu-
gamenti e grasso che si trova intor- trizionale, valgono le stesse conside-
no al muscolo. razioni fatte per i meat by-products.
L’analogo per il pollame è poultry: Meat meal (carni disidratate, fari-
non può includere teste, piume, na di carne)/Poultry meal (polla-
frattaglie, mentre le ossa sono con- me disidratato, farina di pollame):
sentite. Per pollame si intende pol- si tratta di carne, o meglio tessuti,
lo, tacchino e fagiano. disidratati. L’assenza del contenu-
Le masse muscolari sono ricche to d’acqua coincide con un valore
d’acqua, che viene persa durante nutritivo elevato. Si tratta di tessu-
la lavorazione: “meat” listato come ti che non comprendono stomaco,
primo ingrediente partendo dalla corna, zoccoli, peli, sangue, pelle
COSA DEVE MANGIARE?

quantità fresca utilizzata si riduce (per le carni) e teste, zampe, inte-


a ben poco una volta disidratata e riora, piume (per il pollame).
se si rifacesse il calcolo utilizzando Il fish meal è pesce pulito disidrata-
le percentuali di ingredienti disidra- to, con o senza oli. Il pesce è un‘ec-
tati in realtà starebbe più in basso cellente fonte proteica, contiene
nella lista dei componenti. l’amminoacido essenziale lisina e il
Meat by-products (ovvero derivati) selenio; se presenti, gli oli sono ricchi
sono le cosiddette frattaglie (cuore, di acidi grassi omega 3 e omega 6.
milza, polmoni, fegato, stomaco, in- La scritta “meat, poultry o fish meal”
testino, cervello, reni), il sangue e le in cima alla lista degli ingredienti è
ossa. Il valore nutritivo dei “deriva- un ottimo indizio.
ti” dipende dal tipo di componen- Meat and bone meal (carni disidra-
ti se prevale la parte di frattaglie tate e farina di ossa/farina di car-

136
ne e ossa), ovvero tessuti disidra- (“uova e derivati”). Le uova sono di
tati comprensivi del tessuto osseo. solito essiccate e compaiono con
Questa combinazione è ricca di cal- il nome di eggs o whole eggs; per
cio e fosforo, ma ha un valore pro- quanto riguarda il latte possiamo
teico inferiore alle semplici farine di trovare semplicemente milk, dry
carni-pollame prive di ossa. milk (latte essiccato o in polvere),
Glandular meal (farina di ghiando- dried milk protein (proteine di lat-
le) è una dicitura che coincide con te essiccato), cheese (formaggio,
fegato e ghiandole essiccate; ricco raro), whey (siero di latte) e casein
di proteine, ha un sapore gradito (caseina). I derivati del latte posso-
agli animali. no dare problemi in alcuni soggetti
Il fish liver and glandular meal è allergici o intolleranti al lattosio.
dato da interiora di pesce essicca-
te, di cui almeno il 50% è costituito Bibliografia
dal fegato. In Europa la legislazio- J. R. Bicks DVM, Natural Care for
ne consente che il pesce venga eti- a Healthy, Happy, Dog. The Com-
chettato semplicemente come “pe- plete Guide to Nutrition and Health,
sce e derivati”. Berkley Publishing Group, 1999.
L’Animal digest, tessuto animale R. e S. Pitcairn, La Medicina Natu-
lavorato e reso liquido, è un insa- rale per Cani e Gatti, Zelig Editore,
poritore. 1999.
Altre fonti di proteine animali so- M.S. Hand, Craig D. Thatcher et al.,
no latte e latticini (in Europa sono Small Animal Clinical Nutrition, 4th
chiamati “latte e derivati”) e le uova Edition, Mark Morris Institute, 2010.

137
INSEGNAMENTI E REGOLE
DA IMPARTIRE AL CUCCIOLO
MAI METODI VIOLENTI

LA PRIMA
EDUCAZIONE
Parole magiche

Giocando si impara
EDUCAZIONE, NON
ADDESTRAMENTO

“Ho appena preso un cucciolo che mi sta facendo ammat-


tire: distrugge tutto, sporca in casa, tira al guinzaglio, non
ubbidisce… Lo vorrei addestrare” (lettera o telefonata-tipo
del neoresponsabile-tipo).
Addestrare? Ma no! Ciò che serve nel caso-tipo presen-
tato in questa richiesta-tipo non è un addestramento, ma
la semplice “educazione” del cucciolo. L’addestramento è
tutt’altra cosa.

“È vietato qualsiasi addestramento all’aggressività” (frase


che si può leggere su varie ordinanze italiane).
Mission impossible! Parlare di “addestramento all’aggres-
sività” è come dire “addestramento alla felicità”, o “adde-
stramento a essere biondi e con gli occhi azzurri”.
L’aggressività è una dote caratteriale (sì, dote, perché sen-
za aggressività nessun animale potrebbe mai sopravvivere,
uomo compreso) presente nel corredo genetico, che non
si può creare né “allenare” in alcun modo. O c’è, o non c’è.
Si può ottenere di stimolare, accrescere, diminuire o sem-
plicemente controllare la “mordacità” di un cane, ma non
certo l’aggressività, perché quella è determinata esclusi-
vamente dal suo DNA.

“Il mio cane è addestrato alla guardia” (frase tipica dell’or-


goglioso proprietario di cane che abbaia a tutti quelli che
passano).
Altra frase inesatta: la territorialità (nel maschio) o l’istinto
di difesa della cucciolata (nella femmina) non si insegna-
no; come l’aggressività, o ci sono o non ci sono. Si può
addestrare un cane a reagire in modo diverso a stimoli
diversi, ma se lui non è interessato a fare la guardia a un

141
certo territorio (o a una persona, o Al contrario, l’insieme degli inse-
LA PRIMA EDUCAZIONE

a un oggetto) non lo si potrà mai gnamenti e delle regole che si im-


“addestrare” a questo scopo. partiscono a un cucciolo per pla-
smarne i lati “accessibili” del carat-
Questi sono soltanto alcuni esempi tere (ovvero quelli che non sono le-
di come il pubblico fraintenda facil- gati esclusivamente alla genetica),
mente il termine “addestramento”, o per indurre certe abitudini o per
che etimologicamente significa “ren- fargli seguire regole di comporta-
dere destro”, “rendere abile”; ovvero mento bene accette nella società
migliorare attraverso determinati in- umana, si chiama “educazione”.
segnamenti e un buon rapporto con Addestrare un cane non è indi-
l’uomo, doti innate in una razza o in spensabile per vivere serenamente
un soggetto per adattarli a un im- con lui, educarlo sì. L’addestramen-
piego sportivo o utilitaristico. to può iniziare soltanto quando il

142
L’educazione del cucciolo di grande aiuto nel prevenire sva-

EDUCAZIONE, NON ADDESTRAMENTO


non deve assolutamente riati problemi e nell’instaurare un
basarsi su botte e punizioni
rapporto davvero fantastico con il
proprio cane.

cane ha raggiunto una certa ma-


turazione psicofisica, mentre l’edu- IL “METODO
cazione prima comincia e meglio è. GENTILE”
L’età ideale è dai due ai tre mesi,
più o meno il periodo in cui lo por- Sicuramente sentirete parlare da
tiamo a casa e lui deve passare da qualcuno della (teorica) differenza
una vita per lui “naturale” nella sua tra “metodo gentile” e altri metodi
famiglia canina all’adattamento a di addestramento, e qualcuno cer-
una società che non conosce, che cherà sicuramente di convincervi
non è la sua, che ha regole del tut- che l’unico metodo proficuo è pro-
to sconosciute e misteriose. prio quello.
Non facciamo confusione tra i due Personalmente non sono affatto
termini, quindi, e non fraintendiamo d’accordo e non ho mai fatto uso
chi sostiene che “prima di un anno del “metodo gentile” propriamente
non si possa addestrare il cane”. È detto, perché ritengo che non sia
più o meno corretto, se si parla di naturale e che, applicato da per-
un vero addestramento, ma l’edu- sone inesperte, rischi di provocare
cazione è tutt’altra cosa, e non solo seri danni, come ho avuto modo di
può, ma deve iniziare molto prima. constatare più volte.
La diceria del “mai prima dell’anno” Avendo allevato cani per moltissi-
si è diffusa soprattutto perché, fino mi anni, ho potuto osservare come
a pochi decenni fa, non esisteva- i genitori insegnano ai cuccioli e
no, almeno in Italia, scuole cinofile come i cani si “educano” l’un l’altro;
e corsi dedicati all’educazione, ma per cui il mio metodo di addestra-
solo scuole – appunto – di adde- mento si è sempre basato su quel-
stramento (utilitaristico, venatorio lo che vedevo accadere nel mio
o sportivo). “branco” e non su considerazioni
Oggi invece esistono praticamente puramente teoriche.
ovunque corsi riservati ai cuccio- Ciononostante, io non ho mai pic-
li (spesso chiamati “corsi puppy”, chiato un cane in vita mia: quindi
all’americana): è caldamente con- sappiate che l’equazione “non gen-
sigliabile avvicinarsi a uno di essi tilista = torturatore di cani” è uno
prima possibile, se non si è esper- spot creato dai gentilisti stessi per
ti cinofili, perché potranno essere fare business.

143
Potrei discutere – e polemizzare! – Checché vi possano raccontare i
per un libro intero su questo argo- guru di turno, nessun educatore o
mento, ma preferisco tagliar corto addestratore al mondo penserebbe
e ribadire semplicemente che co- mai di educare un cucciolo a calci
munque addestramento ed educa- nel sedere. Se lo fa, non è che non
zione sono cose separate, diversis- sia “gentilista”, è un macellaio dal
sime l’una dall’altra; e l’educazione quale dovrete scappare il più lon-
di un cucciolo deve essere sempre tano possibile.
e solo “gentile”, nel senso di “non Ma intanto che cercate un buon
coercitiva e assolutamente scevra campo, gestito da buoni educatori
da punizioni, botte e atti violenti di (chiedete lumi agli altri responsa-
qualunque genere”. bili che incontrerete a spasso con
LA PRIMA EDUCAZIONE

144
i loro cani: il passaparola in questo nando un disastro, ma in un mo-

EDUCAZIONE, NON ADDESTRAMENTO


caso è la miglior fonte di informa- mento nel quale è preso (ma non
zioni), vediamo in breve alcuni degli troppo) in una qualsiasi attività.
insegnamenti di base che dovrete Attenzione: non importa che que-
iniziare subito a impartire al vostro sta ci sia sgradita o gradita: il “No!”
piccolo amico. è un comando, non una punizio-
ne! Quindi non dobbiamo pensa-
re che il cucciolo “ci resti male” se
“No!”, “Mai!”, “Pfui!” glielo diciamo quando non sta fa-
cendo nulla di sbagliato. Lui non sa
Il cucciolo dovrebbe imparare il neppure ancora che cosa significhi
“No!” prima ancora di scoprire co- questa parola, e soprattutto non le
me si chiama. attribuirà mai il significato di “brut-
“No!”, per il cucciolo, deve significa- to cagnaccio cattivo, che cosa stai
re: “Smetti immediatamente di fare facendo?”. Questa è un’antropo-
quello che stai facendo e vieni da morfizzazione: significa pensare
me”. Se riusciamo a fargli attribuire che il cane ragioni come una per-
questo significato, il “No!” non di- sona, cosa che invece non è! Quin-
venterà soltanto l’ordine più utile e di, sgombriamo la mente dalle as-
comodo del mondo, ma potrà es- sociazioni sbagliate e osserviamo
sere anche un vero salvavita (pro- il piccolo: a un certo punto lui co-
vate a immaginare un cucciolo che mincerà sicuramente a fare qual-
vi scappa di mano e che sta per cosa che gli interessa, ad esempio
lanciarsi nel bel mezzo di una stra- giocare, rosicchiare, annusare insi-
da trafficatissima). stentemente qualcosa.
L’insegnamento è semplicissimo. Prima che questa attività l’abbia
Procuriamoci un elemento di di- completamente assorbito (atten-
strazione-richiamo che possa fa- zione: questo è fondamentale per
re un rumore improvviso e capace la riuscita dell’operazione!), diciamo
di attirare l’attenzione del cucciolo forte e chiaro, ma in tono allegro
(personalmente uso una lattina pie- e non arrabbiato: “No!”, e facciamo
na di monetine, ma si può spazia- rumore con il nostro attrezzo (nel
re con la fantasia) e usiamolo per mio caso, io scuoto la lattina di mo-
interrompere l’azione del cane non netine). Il rumore deve essere im-
quando sta effettivamente combi- provviso e deciso: non al punto di
spaventarlo, ma quanto basta per
sorprenderlo e farlo voltare nella di-
Per prima cosa va insegnato rezione da cui proviene. Poiché sia-
al cucciolo il comando ÒNoÓ mo stati noi a fare rumore, il cuccio-

145
lo si volterà nella nostra direzione, mo che ben presto il cucciolo so-
e noi, immediatamente, lo invitere- spenderà qualsiasi azione e cor-
mo a raggiungerci accovacciando- rerà da noi non appena sentirà il
ci, battendo le mani sulla gambe, “No!”, senza più bisogno di tutta la
facendogli vedere un bocconcino… pantomima rumorosa di accompa-
Anche qui non ci sono limiti alla gnamento.
fantasia: basta che si tratti di qual- In media bastano due-tre giorni di la-
cosa che invita il cucciolo a correre voro per ottenere un ottimo risultato.
tra le nostre braccia. A questo punto abbiamo un cuc-
Appena arriverà da noi lo premie- ciolo che attribuisce alla parola
remo, lo loderemo moltissimo e poi “No!” il significato di “smetti di fare
lo lasceremo tornare ai suoi affari. quello che stai facendo e vieni qui”;
Ripetendo l’operazione più volte il che, però, non significa (e non de-
nel corso della giornata, otterre- ve significare) “non voglio che tu
LA PRIMA EDUCAZIONE

146
faccia quella cosa lì”. Significa: “vo- potranno esserci eccezioni. Usate-
glio che tu smetta di farla in questo lo solo per quelle azioni che sono
momento”… e sono, evidentemente, proprio proibite al cento per cento.
due cose diverse. Altrimenti accontentatevi del “No!”,
Per questo è bene insegnare al che ottiene comunque di interrom-
cucciolo un altro ordine (per- pere l’azione ma che non ha conti-
sonalmente uso il “Mai!”, ma potre- nuità nel tempo.
te scegliere anche un’altra parola, Normalmente io utilizzo un terzo or-
purché breve e secca), che signifi- dine “negativo”, ancora diverso dal
ca proprio “brutto cane cattivo, non “No!” e dal “Mai!”, per un solo ca-
devi fare quella cosa lì!”.
L’insegnamento è assolutamente
identico, con una sola variazione: il
tono di voce dovrà essere più du-
ro, in modo che il cane capisca che
quell’azione ci è proprio sgradita, e
dovremo usare la massima, assolu-
ta, totale coerenza nel dare sem-
pre l’ordine nelle stesse circostan-
ze. Per esempio, non vogliamo che
il cucciolo salti sul letto? Gli diremo
“Mai!”. Ma glielo dovremo dire sem-
pre e comunque, per tutta la durata
della sua vita.
Non esiste proprio – almeno, non
nella mentalità canina – il concet-
to di “per questa volta”. Se il letto è
tabù il primo giorno, dovrà essere
tabù per sempre; e lo stesso vale
per il rosicchiamento di tappeti, per
il mendicare a tavola, per il salta-
re addosso alla gente e per tutte
le azioni che richiedono un “Mai!”.
Quindi pensateci bene, prima di
usare questo termine, perché non

Al “No” deve essere associato


l’invito a correre da noi

147
so specifico, e cioè per il tentativo in bocca una cosa proibita, ordine
di mangiare cose proibite. La paro- “Pfui!”, mano lesta e subito boccon-
la che uso io è “Pfui!”, ma anche in cino premio. Ovviamente le “esche”
questo caso potete sceglierne altre che disseminerete deliberatamente
(per esempio: “Sputa!”). non dovranno mai essere pericolo-
L’uso di un ordine specifico per le se, anche perché, prima che abbia-
cose prese in bocca mi è stato sug- te imparato i tempi giusti, è qua-
gerito dall’esperienza, dopo che mi si certo che qualcuna di esse finirà
sono resa conto che i cani, se mi li- nella pancia del cucciolo.
mitavo al consueto “No!”, correvano
effettivamente da me obbedienti e
scodinzolanti… ma prima mandava- IL RICHIAMO
no giù quello che avevano preso in
bocca. E, se si fosse trattato di un Un cane che ama il suo umano e
boccone velenoso, la frittata sareb- che non lo teme è sempre felice di
be stata fatta. correre da lui.
L’ordine “Pfui!” si insegna togliendo Ma allora come mai ci sono tan-
repentinamente di bocca al cane ti cani che, richiamati, continuano
l’oggetto o il boccone che stava per a farsi gli affari propri? E tanti altri
mangiare e dandogli in cambio un che impegnano il padrone in este-
bocconcino prelibato. Inizialmente nuanti gare di rincorsa che spesso
bisogna lavorare stando vicinissimi si concludono solo con un placcag-
al cucciolo, in modo da poter dare gio da perfetto giocatore di rugby?
l’ordine e allungare le mani in quel La risposta è molto semplice: i lo-
decimo di secondo che intercorre ro responsabili hanno commesso
tra l’avvistamento della “cosa da gravi errori e non hanno saputo in-
LA PRIMA EDUCAZIONE

mangiare” e l’effettiva ingestione. staurare un rapporto corretto con


Via la cosa proibita e subito, imme- il proprio cane.
diatamente, premio rappresentato Gli errori più comuni sono due.
dal bocconcino “giusto”.
Anche in questo caso bisognerà Sgridare o picchiare
costruire situazioni ad hoc, disse- il cane quando arriva
minando per esempio di brandel- in ritardo
li di stoffa, pezzi di carne o altro
(se vi interessa, sappiate che to- La mente del cane non è capace di
pi e uccelli morti sono particolar- astrazioni complesse: per lui cau-
mente amati dai cuccioli!) la nostra sa ed effetto sono sempre diretta-
normale passeggiata al guinzaglio. mente successivi.
Ogni volta che il cucciolo prende Se il cane tarda a rispondere al ri-

148
chiamo e al suo arrivo il suo uma- Quindi non viene quando lo chia-

EDUCAZIONE, NON ADDESTRAMENTO


no lo sgrida severamente, o peggio mate, voi vi irritate e vi innervosite,
ancora lo picchia, il cane non pen- lo sgridate di nuovo... e tutto que-
serà di venire punito per un’azione sto gli conferma che aveva proprio
compiuta in precedenza (non arri- ragione lui: meglio fare di tutto per
vare), ma per quella che sta com- non accorrere o per venire più tar-
piendo in quel preciso momento di possibile.
(arrivare dal padrone). Quindi il ca-
ne si convince che noi lo chiamia- Far coincidere il
mo perché vogliamo sgridarlo e/o richiamo con la fine di
picchiarlo. A questo punto... voi ob- un momento piacevole
bedireste al richiamo? Sicuramen-
te no. E nemmeno il cane, che fa il Se ogni volta che uscite lasciate
possibile per ritardare sempre più il cane libero di correre, giocare e
il brutto momento che lo aspetta. svagarsi, e ogni volta che lo chia-

149
mate gli mettete il guinzaglio e lo per prima cosa, deve “capire” che
portate a casa, il cane non ci met- cosa significa il richiamo. Per que-
terà molto a capire che “richiamo” sto, le prime volte, lo chiameremo
equivale a “fine del divertimento”. quando sta già venendo verso di
È un po’ come nel primo caso, con noi. Personalmente preferisco usa-
l’unica differenza che il cane non re un ordine composto da “nome
avrà paura di voi ma cercherà ugual- del cane + parola di richiamo” (per
mente di farsi “catturare” il più tardi esempio: “Bill, vieni!”). Il nome del
possibile. Questo comportamento cane serve per attirare la sua atten-
spesso esaspera il responsabile, zione (e se il cucciolo è proprio pic-
che, una volta acchiappato il cane, colo serve anche a ricordargli che
sfoga su di lui il suo nervosismo ri- lui si chiama Bill), mentre la parola
cadendo così nel primo caso. E la “vieni” è l’ordine relativo al richiamo.
frittata è completa! Ogni santa volta che il cane arriva
Questi due errori sono capaci di ro- da noi dovrà essere gratificato con
vinare un buon richiamo nel giro di lodi e coccole addirittura esagera-
una o due volte, quindi bisogna sta- te, come se fossimo strafelici di ve-
re molto attenti a non commetterli derlo. Se il cucciolo è goloso dia-
mai e poi mai. mogli – qualche volta – anche un
prelibato bocconcino. Se il cane è
Altri errori meno gravi, ma altrettan- molto giocoso, il premio sarà la pal-
to comuni, sono per esempio quel- lina o il salsicciotto.
lo di inseguire il cane che non torna Quando saremo sicuri che il cuccio-
al richiamo (è lui che deve venire lo ha capito l’ordine, cominceremo
da noi, non viceversa!) o quello di a darglielo in condizioni diverse; ini-
non associare il richiamo a un or- zialmente in luoghi tranquilli e privi
LA PRIMA EDUCAZIONE

dine preciso (“Vieni!”, “Qui!” o simi- di distrazioni (e sempre recintati),


li) ma al semplice nome del cane. poi in presenza di distrazioni.Oc-
Il nome del cane è una parola che corre andare per gradi, senza pre-
ripetiamo duemila volte al giorno, tendere troppo subito.
in duemila occasioni diverse: per- Se siamo in un luogo tranquillo e il
ché mai il cane dovrebbe correre cucciolo tarda ad accorrere, scap-
ogni volta che la sente? Molto me- piamo via a gambe levate: lui ci in-
glio usare una parola diversa su cui seguirà quasi sicuramente.
non possano esserci equivoci. A questo punto fermiamoci, atten-
diamolo a braccia aperte e copria-
Ma dopo aver esaminato gli errori, molo di lodi (o facciamolo giocare).
vediamo anche le soluzioni corrette: Se non arriva di corsa, o se sono le
cominciando col dire che il cucciolo, prime volte in cui intendiamo pro-

150
vare in presenza di distrazioni (per Ricordiamo solo di non insistere

EDUCAZIONE, NON ADDESTRAMENTO


esempio altri cani), dovremo lega- troppo, facendo diventare il richia-
re il cucciolo a una cordicella molto mo una seccatura, e di esagerare
lunga (circa dieci metri), chiaman- sempre con le lodi quando il cane
dolo e osservando la sua reazione. arriva (questo varrà anche per il ca-
Se arriva subito, premio. Se non è ne adulto).
pronto ad accorrere lo tireremo ver- Accorrere al richiamo per il cucciolo
so di noi con la cordicella: in questo deve essere la cosa più bella e più
modo lui penserà che una “forza di- gratificante del mondo.
vina” gli impedisca di disobbedire al
richiamo. Appena arriva, lodi, coc-
cole e bocconcino. IL GIOCO
Normalmente basta questo mini-
programma per riuscire a ottenere Quando aprii il mio campo di ad-
un richiamo impeccabile nel giro di destramento arrivarono diversi si-
poche settimane. gnori con il loro cane, solitamente

151
grandicello (a quei tempi il concet- cativo e formativo. I cuccioli impa-
to di “educazione del cucciolo” era rano tutto attraverso il gioco: le po-
lontanissimo da quello di “campo sizioni gerarchiche, la lotta, la cac-
di addestramento”: si pensava che cia. Tutto quello che servirà loro
al campo si potessero portare solo per essere cani (o lupi) sociali ben
cani adulti, solitamente con errori inseriti nel branco e utili alla comu-
comportamentali molto ben radi- nità. Per questo non può letteral-
cati!); ma alla prima lezione, quan- mente esistere un cane incapace di
do spiegai che l’addestramento si giocare, mentre possono esistere
sarebbe basato esclusivamente sul (e purtroppo non solo esistono, ma
gioco, alcuni di loro obiettarono tri- sono anche abbastanza numerosi)
stemente: “Allora io non ci riuscirò cani in cui gli umani sono riusciti a
mai; il mio cane non gioca!”. spegnere completamente l’interes-
Questo, semplicemente, non può se per il gioco. Questo è un errore
essere vero. Tutti i cani giocano: gravissimo, da evitare a ogni costo.
sono “programmati” per farlo, per- Quindi: non lasciate mai che il ca-
ché il gioco, in natura, fa parte di ne giochi da solo. Per i momenti
un vero e proprio programma edu- di noia ci sono passatempi diversi,

152
Il cucciolo impara attraverso

EDUCAZIONE, NON ADDESTRAMENTO


il gioco, e in natura è sempre
il superiore gerarchico
a gestirlo

come le ossa finte da rosicchiare: i smette. Il semplice atto di “dare il


giocattoli non vanno bene. Il gioco, via alle danze” e di decidere (fer-
per il cane, deve essere il momen- mamente e senza ripensamenti)
to in cui si stringe maggiormente il quando è ora di smettere fa sì che
rapporto con l’uomo, quindi l’uo- il cane veda nel suo responsabile
mo deve assolutamente far parte una figura dominante, passo impor-
del gioco. tantissimo che deve venire prima di
Un cane che ha a disposizione de- qualsiasi tentativo di educazione/
cine di palline, giochini di gomma, addestramento.
manicotti e affini, proprio come un Naturalmente non è questo l’unico
bambino perderà ben presto inte- momento in cui dobbiamo porci in
resse per questi oggetti. modo dominante nei confronti del
Al contrario, il cane che vede il gio- cane, ma è uno dei momenti fonda-
co come un momento interattivo mentali. In natura è sempre il supe-
che coinvolge anche il responsabile riore gerarchico che gestisce i gio-
sarà sempre più entusiasta, dispo- chi, e questo vale sia per gli adulti
sto a qualunque cosa pur di poter (soprattutto papà e mamma) sia tra
giocare con noi. gli stessi cuccioli.
È l’umano che deve stabilire quan- Osservando per anni i giochi del-
do si comincia il gioco e quando si le mie cucciolate, anche molto pri-

153
ma che cominciassero a definirsi A CHE GIOCO
in modo chiaro le diverse posizioni GIOCHIAMO
gerarchiche, ho potuto notare che
i cuccioli “master di giochi” (ovve- La lotta corpo a corpo
ro quelli che in più occasioni dan-
no il via a giochi di caccia, di lot- Questo gioco abitua il cane a esse-
ta eccetera) tendono ad assumere re toccato e manipolato e gli fa per-
posizioni di superiorità gerarchica dere l’istinto atavico di autoprote-
quando inizia l’ordinamento del zione nei confronti dell’uomo: quin-
branco. Quindi non aspettate che di è un gioco davvero prezioso, che
sia il vostro cane a portarvi la pal- stringe fortissimamente il rapporto.
lina e a invitarvi al gioco: anzi, se A volte, però, capita che si “stringa”
lo fa, ignoratelo e lasciate passa- anche qualcos’altro, e cioè la morsa
re qualche minuto, poi prendete in del cucciolo, che purtroppo non ha
mano la pallina o un altro giochino cognizione della propria forza.
qualsiasi, chiamate il cucciolo e co- Giocando, lui tenderà sempre a
minciate a giocare con lui. prendere in bocca mani, braccia e
Il gioco deve vedere cane e uma- perfino il naso, se ci arriva, e strin-
no vicini fisicamente. Il gioco deve gerà pieno di entusiasmo, provo-
essere un momento di unione, non cando ululati di dolore nell’umano
di distacco: quindi, con un cucciolo di turno perché i denti da latte sono
molto piccolo, non giocate mai al praticamente degli aghi che fanno
riporto, anche perché il cane non un male tremendo.
riporterebbe un bel niente, ma se Questo è il momento giusto per in-
ne andrebbe a spasso con la pallina segnargli un ordine preciso come
innamorandosi di lei anziché di voi. “Piano!” (o parola equivalente). Ri-
LA PRIMA EDUCAZIONE

Iniziate invece con giochi interattivi, cordiamo che il cucciolo è... un cuc-
come quelli “predatori”, in cui fare- ciolo, ed è inconsapevole dei pro-
te muovere uno straccio simulando pri mezzi. In altre parole, non ha la
i movimenti di una preda, il tira e minima idea del male che riesce a
molla e ingaggiate anche qualche farci con quei dentini aguzzi.
bel “corpo a corpo”. Per evitare il massacro di mani e
Il cane non deve mai averne ab- piedi dobbiamo far capire al cuc-
bastanza. È importantissimo sa- ciolo che non apprezziamo i suoi
per smettere sempre quando il ca- morsi, ma non possiamo preten-
ne si trova al massimo della gioia dere che lui obbedisca di punto in
e dell’eccitazione, senza aspettare bianco ai nostri ordini umani, visto
che si stanchi o addirittura che si che ancora non li conosce. Tanto
stufi di giocare. meno potremo aspettarci che com-

154
EDUCAZIONE, NON ADDESTRAMENTO
prenda una confusa accozzaglia di tornerà subito alla carica più assa-
“No! Smettila! Ahia! Mi fai male, ma tanato di prima.
sei scemo? Mollami! Ehi! Ahi! Uh!”. Che fare, allora? Se osservate una
Quando ci sente emettere questi cucciolata che gioca, vedrete chia-
suoni disarticolati il cane li scam- ramente che i metodi per dire “ba-
bia per emissioni vocali di eccita- sta” sono ben altri. Il cucciolo che
zione, esattamente come il ringhio sente dolore, tanto per comincia-
dei suoi fratellini quando giocava- re, guaisce. Se poi vede che que-
no alla lotta: in pratica pensa che sto non basta, smette di parteci-
ci stiamo divertendo un sacco... e pare al gioco e, se gli altri anco-
stringe ancora di più! ra non capiscono che ne ha avuto
Lo stesso accade se lo spingia- abbastanza, se ne va (lentamente
mo via o se gli diamo una sberla. e senza correre, perché altrimenti
Perché lui sarà indotto a pensare: i fratellini penserebbero che è co-
“Ueilà, adesso si gioca duro! Quin- minciato un “gioco di caccia” e lo
di devo impegnarmi al massimo!”, e inseguirebbero).

156
EDUCAZIONE, NON ADDESTRAMENTO
COME COMPORTARSI

AZIONE DEL CUCCIOLO PAROLA AZIONE DELL’UOMO


Il cucciolo comincia “Piano!” Spegnere il gioco
a stringere troppo

Il cucciolo morde una parte tabù “No!” Abbandonare il gioco


del corpo, per esempio la faccia

Il cucciolo ci fa male “Ahi!” (o “Cain!”) Spegnere il gioco

Allora, con il cucciolo piccolissimo, Così l’entusiasmo del cucciolo si


fin dai primi giochi che facciamo smorzerà, lui smetterà di stringere
con lui dovremo stabilire un pre- e a quel punto potremo ricomincia-
ciso rapporto tra la sua azione, le re a giocare.
parole che pronunciamo e le azioni Se stringe di nuovo troppo, senti-
che compiamo. Per esempio, come rà un’altra volta la parola “Piano!”,
illustrato nella tabella qui sopra. e così via finché non capisce che
Per “spegnere” il gioco si intende c’è un limite oltre il quale non deve
smettere di lottare e/o nasconde- stringere se non vuole “rovinare tut-
re il giocattolo, restando completa- to”. L’“Ahi!” (meglio ancora se sap-
mente passivi finché il cucciolo non piamo fare un vero “Cain!” in lingua
si calma. Se stavamo giocando ac- canina!) deve essere breve e acuto,
covacciati vicino a lui, ci alzeremo in e va usato solo quando sentiamo
piedi e rimarremo immobili, senza davvero male: serve a far capire al
parlare e senza muoverci. Se erava- cucciolo quanta forza può essere
mo già in piedi ci trasformeremo... sopportata dalla pelle umana, che,
in statue di sale. ricordiamolo, è molto più delicata
Il cucciolo resterà perplesso: infatti di quella canina.
gran parte del divertimento va per- Spesso il cucciolo sta “già” facendo
duta quando il compagno di giochi piano, secondo il suo metro; maga-
non partecipa più attivamente! ri mette nel morso un quarto della
forza che sarebbe occorsa per far
fare “Cain!” a suo fratello. Non può
Il cucciolo non conosce la propria
forza e la sperimenta per la prima certo immaginare che per noi quella
volta nei giochi con i fratellini “piccola” stretta sia già troppo! L’u-

157
nico modo per fargli capire che noi tornare): lo si può fare sia quando
abbiamo una pelle di pastafrolla è lui ha attaccato una parte del corpo
dirglielo in “canese”, appunto facen- a cui non deve assolutamente mira-
do “Cain!” e spegnendo il gioco. re, sia quando non dà alcun cenno
“Abbandonare” il gioco, invece, si- di voler rallentare il suo impeto, an-
gnifica proprio andarsene, lascian- che se noi abbiamo spento il gioco.
do il cucciolo da solo per qualche Con questi semplici accorgimenti
istante (se si è in casa con- otterremo in pochissimi giorni che
viene andare in un’altra il cucciolo impari a dosare la pro-
stanza, lasciar passa- pria forza quando il giocattolo sa-
re un minuto e poi rà rappresentato dal nostro corpo.

Il gioco predatorio
(o gioco della caccia)

Questo gioco va condotto con cri-


teri ben precisi: si può iniziare le-
gando uno straccio (ottima la pel-
le di daino) a una corda, che a sua
volta verrà fissata a un bastone. Il
gioco si può svolgere con un sin-
LA PRIMA EDUCAZIONE

158
golo cucciolo, ma anche con una “vince” la preda: questo aumenta la

EDUCAZIONE, NON ADDESTRAMENTO


intera cucciolata. sua fiducia in se stesso, base indi-
Colui che regge il bastone comin- spensabile soprattutto (ma non so-
cerà a muoverlo lentamente in mo- lo) per i cani da lavoro.
do che lo straccio strisci sul terre- In seguito si potrà inserire l’ordine
no simulando i movimenti di una “Lascia!”, molto importante in tut-
preda: avanti, indietro, di lato. Lo si ta la vita futura del cane, insegnan-
muoverà sempre in senso rotatorio, dogli a cederci la preda e dandogli
evitando i cambi di direzione trop- sempre in cambio un bocconcino o
po bruschi perché il cucciolo po- una semplice carezza. Qualche vol-
trebbe farsi male girando troppo ta, però, dovremo lasciare ancora
repentinamente su se stesso. che “vinca” lui, altrimenti perdereb-
Lo scopo è quello di far sì che il be il gusto al gioco.
cucciolo, incuriosito, insegua la Se il vostro cucciolo è destinato al
preda e infine la afferri con i denti. lavoro di utilità-difesa, dallo straccio
Quando l’avrà afferrata bisognerà si potrà passare al salamotto, man-
“competere” con lui molto dolce- tenendo il gioco sempre uguale ma
mente, evitando assolutamente gli aumentando (sempre per gradi!) la
strappi ma iniziando una leggera forza di contrasto, per invitare il ca-
trazione in modo che il cucciolo sia ne a stringere più forte che può.
stimolato a stringere per non farsi Importante: questo gioco va asso-
scappare la preda. lutamente sospeso appena inizia
Attenzione: se commettete errori il cambio dei denti e ripreso solo
in questa prima fase (come quel- verso i sei mesi, quando il cuccio-
lo di dare uno strattone deciso ri- lo avrà tutti i denti definitivi ormai
schiando che il cucciolo senta do- completamente sviluppati.
lore) potreste giocarvi l’eventuale
futuro sportivo del cane, oltre alla Il gioco con la pallina
sua fiducia.
Quando si ha a disposizione una La pallina, come abbiamo già visto
cucciolata, la competizione solita- parlando del corredo del cucciolo,
mente si innesca tra i diversi cuc- deve essere del tipo dotato di cor-
cioli, che si contendono la preda dicella. Inizialmente si giocherà con
facendo il “tira e molla” tra loro; se la pallina esattamente come con lo
però si ha un singolo cucciolo, l’an- straccio. In seguito potrà anche es-
tagonista dovrà essere l’uomo e sere lanciata e lasciata al cane per
quindi la responsabilità è tutta sua. qualche istante, ma subito dopo il
Per le prime volte il tira e molla do- responsabile dovrà recuperarla e
vrà sempre finire con il cucciolo che impossessarsene.

159
Ricordiamo i due concetti fonda- modo di impostare il gioco è molto
mentali: particolare e sarà il vostro istrut-
l il cane deve amare voi, non il gio- tore di agility a spiegarvi che cosa
cattolo! Il giocattolo deve essere un dovete fare.
mezzo, un tramite, ma non il suo ve-
ro “oggetto di desiderio”; I giochi “di presa”
l il cane deve essere sempre pie-
no di aspettativa e di entusiasmo Oltre al gioco con il manicotto o
nei confronti del gioco, e non de- con la pallina, ci sono giochi speci-
ve mai stancarsene. La pallina lan- fici per cani particolari: per esem-
ciata lontano serve invece nel ca- pio lo springpole, gioco che consi-
so di cani che dovranno fare uno ste nel tenersi appesi con i denti a
sport che richieda l’allontanamen- un salamotto sollevato da terra, fa
to dall’uomo: il caso più tipico è impazzire di gioia i cani da presa
quello dell’agility. In questa even- come i terrier di tipo bull, mentre è
tualità si può anche permettere inadatto a cani meno atletici.
che il cane si “innamori” effettiva- Nell’immaginario popolare questo
mente del giochino quasi più che gioco (che in alcuni Paesi è un ve-
del suo amico a due zampe… ma il ro e proprio sport) a volte appare
LA PRIMA EDUCAZIONE

160
come un maltrattamento: in realtà za rischiare di danneggiarsi: l’uni-

EDUCAZIONE, NON ADDESTRAMENTO


il cane si diverte come un pazzo! co problema, con cani tosti come il
Nessuno lo obbliga né ad afferra- pit bull, è che quasi sempre si stu-
re il manicotto né a rimanere lì ap- fa prima l’umano. Quindi sarà ne-
peso: lo fa perché gli piace, punto cessario prendere in braccio il cane
e basta. Questo gioco è utilissimo e staccarlo dallo springpole, a cui
per far smaltire un po’ di energie ai lui resterebbe appeso per... giorni
cani più focosi. e giorni! Attenzione, però: questo
L’importante è che: tipo di giochi va eseguito solo con
l venga svolto sempre e solo sot- cani che abbiano già la dentatura
to lo stretto controllo del respon- definitiva, quindi non sono adatti ai
sabile; cuccioli troppo piccoli.
l non venga mai trasformato in una
stupida esibizione per far vedere Giocare
“che cane tosto che abbiamo”, ma- con la museruola
gari sollevando il cane a due o tre
metri da terra per fare più scena. Nel capitolo relativo al corredo del
Il cane deve poter mollare quando cucciolo vi avevo suggerito di ac-
gli pare e piace, saltando giù sen- quistare subito la museruola, anche

161
se il cucciolo non è ancora obbliga- che “porti a spasso” l’oggetto sul
to a indossarla. Il fatto è che lui, da pavimento.
grande, odierà l’idea di indossarla Poi, gradualmente, cominceremo a
(con tutte le ragioni del mondo), a legargli la museruola intorno al col-
meno che non lo abbiamo abituato lo: siccome lui è piccolo e la muse-
gradualmente da piccolo “giocando ruola è grande, l’effetto sarà un po’
alla museruola”. quello del “secchio di biada” per il
Come si fa? Molto semplice: si met- cavallo. Non gli darà fastidio e po-
tono dei bocconcini sul fondo della trà continuare a cercare i bocconi
museruola e si invita il cucciolo a sul fondo. Ripetiamo questo gioco
cercarli, per i primi giorni lasciando ogni giorno: man mano che il cuc-

Anche nel caso non lo


ami, impediamo al cane
di mordicchiare
il guinzaglio
LA PRIMA EDUCAZIONE

162
ciolo cresce gli lasceremo la muse- entusiasmo quello strano “coso”

EDUCAZIONE, NON ADDESTRAMENTO


ruola addosso sempre un po’ più a che gli impedisce di andare dove
lungo, togliendola prima che dia se- gli pare. A seconda della razza e
gni di insofferenza. Quando il mu- del temperamento potremo ave-
so sarà cresciuto al punto da sta- re cani che si “piantano” (la resi-
re “giusto” dentro alla museruola, il stenza passiva è tipica dei molos-
gioco cambierà: prima dovrà indos- soidi), che sgroppano, che saltano
sarla per qualche minuto e poi rice- per aria tentando di liberarsi o che
verà i bocconcini. mordono il guinzaglio cercando di
In questo modo il cane, diventato eliminare l’intoppo.
adulto, continuerà a vedere questo Questi ultimi sono i cuccioli che
stupido oggetto come una fonte di mostrano di saper “ragionare sul
cose piacevoli e accetterà di indos- problema” e di cercare la soluzio-
sarla senza protestare. ne giusta (“strappo il guinzaglio e
me ne vado dove mi pare”). A volte
Al guinzaglio sono davvero indisponenti, tutta-
via stanno dando una bella dimo-
Abituare un cucciolo a collare e strazione di intelligenza, per cui da
guinzaglio può sembrare un’im- questi cani mi aspetto sempre ot-
presa titanica: infatti alcuni cani co- timi risultati.
minciano a fare un vero e proprio Per le prime lezioni al guinzaglio è
rodeo quando si vedono costretti indispensabile un campo recintato:
a indossare i loro “abiti da passeg- non possiamo pretendere di lavora-
gio”. In realtà, anche qui, il segreto re in città, in mezzo al traffico, per-
sta tutto nella gradualità. ché il cucciolo deve concentrarsi
Facciamo indossare al cane un col- solo su questa novità.
larino di cuoio (assolutamente vie- Ci servirà anche un intero pome-
tati i collari a strangolo sui cuccio- riggio libero. Agganciate il guinza-
li!) e diamogli un paio di giorni di glio al collarino e, qualsiasi reazio-
tempo per abituarsi prima di ag- ne abbia il cucciolo, lasciatelo fare.
ganciarvi il guinzaglio. Disinteres- Parlategli con calma se fa il matto,
siamoci completamente delle sue ditegli “Mai!” (ordine che deve già
eventuali reazioni (di solito il cuc- conoscere) se tenta di “uccidere”
ciolo si gratta): avranno una dura- il guinzaglio, seguitelo se fa qual-
ta di pochi minuti e non succederà che passo. Lasciar “guidare lui” per
niente di trascendentale. i primi minuti significa risparmiarsi
Molto più vivace potrebbe esse- una lunga serie di salti, sgroppate
re la reazione al guinzaglio: nes- e impuntature, specie con i cani di
sun cucciolo accetta con troppo maggior carattere.

163
Quando il cucciolo si sarà dato una ma lezione: lasciatelo libero. Dopo
calmata, mostrategli qualcosa di mezz’oretta si può tenere la secon-
invitante (tipo pallina, salsicciotto, da lezione, identica alla prima, ma
bocconcino), e dategli l’ordine “Pie- un filino più lunga. Proprio soltanto
de!”, o “Al piede!”. un filino: parliamo di tre o quattro
Se cerca di prendere l’oggetto, fate minuti, non oltre.
qualche passo, sempre tenendogli Prima di sera, con tre o quattro le-
davanti la cosa invitante, stile “caro- zioni, il cucciolo dovrebbe aver ca-
ta legata al bastone”. Se il cucciolo pito che venire legato al guinzaglio
cammina, complimentatevi con lui è preludio di qualcosa di piacevole.
e dategli il premio. Fine della pri- E il primo passo è fatto.
Ora chiariamo un punto fondamen-
tale: la “condotta al guinzaglio” è un
esercizio, un lavoro. La “passeggiata”
al guinzaglio è tutta un’altra cosa. Se
si vuole un cane che non tiri quando
lo portiamo a spasso, non dobbiamo
insegnargli una condotta sportiva:
dobbiamo insegnargli a non tirare!
Le differenze sono alquanto spic-
cate, perché in condotta il cane è
sotto pressione psicologica (sta a
noi far sì che questa pressione sia
gioiosa e positiva, ma sempre pres-
sione è). Durante la passeggiata, in-
vece, il cane deve rilassarsi e diver-
tirsi... possibilmente senza trascinar-
ci in giro per la città come sciatori
nautici che hanno dimenticato gli
sci a casa. In questa sede parliamo
solo della passeggiata, poiché la
vera e propria condotta è materia
per addestratori e si insegna al ca-
ne già grandicello.

Durante le passeggiate il cane


deve imparare a stare al passo,
rilassandosi e divertendosi,
senza mai tirare il guinzaglio

164
165
EDUCAZIONE, NON ADDESTRAMENTO
Per ottenere che il cucciolo non ti- io chiamo “di secondo grado”: ov-

EDUCAZIONE, NON ADDESTRAMENTO


ri, una volta che ha accettato sere- vero, non pretendo che il cane mi
namente il guinzaglio, possiamo la- tenga gli occhi costantemente pun-
vorare tranqullamente anche in cit- tati in faccia (come sarà invece per
tà. L’ambiente ideale è una piazza, la condotta), ma abituo il cucciolo
in cui ci si possa muovere agevol- a pensare “spontaneamente” che se
mente in qualsiasi direzione senza mi tiene d’occhio sarà premiato.
essere limitati da muri, marciapiedi Questo lo indurrà a non tenere l’at-
o altri ostacoli. tenzione fissa su di me, godendo-
Diamo l’ordine “Piede!” (o altro or- si quindi la sua passeggiata, ma a
dine corrispondente) e iniziamo a non andarsene neanche troppo
camminare, avendo cura di tenere per gli affari suoi, perché se il cuc-
le tasche ben fornite di bocconcini ciolo si allontana in avanti non ha
– se il cucciolo è goloso – o di pal- modo di guardare in faccia il con-
lina o salsicciotto, se il cucciolo ap- duttore... e quindi non arriva mai
prezza più il gioco del cibo. alcun bocconcino! Con l’abbinata
Non dovremo aspettare molto pri- “dietrofront+attenzione di secondo
ma che il cane inizi a tirare: fate at- grado” si insegna a camminare de-
tenzione, perché tre secondi dopo centemente al guinzaglio a qualsi-
(ci potete regolare l’orologio e pure asi cane di qualsiasi età.
il cronometro!) il cucciolo butterà il Qualcuno a questo punto penserà:
naso a terra. “Ma quante complicazioni! Il cuccio-
Noi dovremo intervenire esattamen- lo non può mica fare più forza di
te in quei tre secondi compresi tra me: quindi non è sufficiente tirare
la tensione del guinzaglio e l’abbas- dalla parte opposta alla sua, per in-
samento della testa del cucciolo. segnargli a stare al passo?”.
Dovremo ripetere l’ordine “Piede!” e Assolutamente no! Il cucciolo (ma
fare qualcosa che sconcerti il cane. anche il cane adulto) non è in gra-
Può essere un brusco cambio di di- do di capire che tirando sul guin-
rezione, un angolo retto o un brusco zaglio vogliamo indurlo a rallenta-
dietrofront: va bene praticamen- re; crede invece che lo stiamo invi-
te tutto ciò che induce il cucciolo tando a trainarci, e si impegna tan-
a pensare “ma che fa, questo?” e a to che a volte finisce letteralmen-
guardarci in faccia per capire che in- te per “strozzarsi”, fino al punto di
tenzioni abbiamo. Appena ci guar- mettersi a tossire.
da, ricambiamo il suo sguardo (è im- Quindi è assolutamente vietato
portante) e premiamolo. mettersi a fare gare di forza, perché
Questo è un metodo “passivo” per in questo modo si insegna al cane
ottenere un tipo di attenzione che a tirare più forte che può.

167
MACCHINA, TRENO,
MEZZI PUBBLICI:
IL NOSTRO CUCCIOLO
È UN PERFETTO VIAGGIATORE
PORTARLO
CON NOI
Le regole sui treni

Le direttive delle compagnie


aeree e navali
IN VIAGGIO
CON IL CUCCIOLO

IN MACCHINA
Per abituare il cane all’automobile, l’unica cosa da fare è
portarlo in automobile. Spesso, molto spesso. Il mal d’auto
dei cani (che si manifesta sempre con abbondante sali-
vazione e affanno, a cui segue il vomito) è legato, come
nell’uomo, al sistema nervoso parasimpatico e al sistema
vestibolare che presiede all’equilibrio e che è sito nell’o-
recchio interno: i movimenti dell’auto scatenano le crisi di
nausea e solo l’abitudine a questo tipo di movimento fa
sì che il fisico del cane si adegui.
Purtroppo, a volte, subentra l’aspetto psicologico: il ca-
ne si convince che salire in macchina lo farà star male e
quindi sta male (succede anche a molti umani!), anche
se la macchina è ferma. In questi casi bisognerà desen-
sibilizzarlo, stravolgendo le sue convinzioni: l’auto dovrà
diventare un luogo in cui accadono cose piacevolissime
(mangiare, giocare ecc.). Inizialmente si farà tutto questo
con l’auto ferma, poi si passerà a brevi tragitti in linea retta
e, man mano che il cane darà prova di essersi abituato e
di non soffrire più l’auto, allungheremo i percorsi.
Per i casi più resistenti esistono anche farmaci adegua-
ti allo scopo, che vi potrà suggerire il vostro veterinario,
ma posso assicurarvi che non ce ne sarà alcun bisogno
se avrete un po’ di tempo e di pazienza da dedicare a
questo problema.
Per quanto riguarda le normative vigenti in tema di cani in
auto, l’art. 169 del Nuovo Codice della Strada consente di
trasportare liberamente in auto un solo cane, purché non
costituisca pericolo o intralcio per il conducente dell’auto.
Questo ovviamente è soggetto a interpretazioni variabi-

171
lissime, ma, in linea di massima, se il In alternativa si possono tenere gli
cane sta sul sedile posteriore, viene animali in apposite “gabbie o conte-
considerato incapace di intralciare nitori”, ovvero nei trasportini; infine,
il conducente. esistono anche “cinture di sicurez-
È consentito il trasporto di un nu- za” specifiche per cani.
mero di animali superiore a uno so-
lo se questi vengono custoditi nel Alcune altre considerazioni generali
“vano posteriore” dell’auto (leggi: sui viaggi in auto:
sul sedile posteriore, non nel baga- l meglio non portare il cane in au-
gliaio!), purché diviso da una rete o to quando fa troppo caldo, a meno
da altro mezzo analogo. Attenzio- che non disponiamo di aria condi-
ne: se la rete è provvisoria e rimo- zionata, che però procura problemi
vibile, nessun problema; se invece ad alcuni soggetti;
installate una rete fissa e perma- l non fate mai viaggiare il cane
nente, occorre l’autorizzazione del- con la classica “testa fuori dal fine-
la MCTC (motorizzazione). strino”: sono molto classiche anche
PORTARLO CON NOI

172
le otiti procurate da questa nefasta SUI MEZZI PUBBLICI

IN VIAGGIO CON IL CUCCIOLO


abitudine;
l anche se il cane è abituato all’au- Per i trasporti urbani comunali (au-
to, meglio tenerlo a digiuno prima tobus, metropolitana) i regolamen-
di un viaggio lungo o se l’itinerario ti variano da un comune all’altro: a
scelto prevede molte curve, tornan- volte è consentito l’accesso ai cani,
ti e simili; a volte no. Può essere richiesto il pa-
l viaggiando con il cane in auto bi- gamento di un biglietto. Quasi sem-
sogna prevedere diverse soste per pre è richiesto l’uso del guinzaglio
farlo bere e sgranchirsi un po’; e – purtroppo – anche della muse-
l mai, per nessun motivo al mon- ruola. Per i taxi non esistono rego-
do, lasciare il cane in una macchi- le: è a discrezione del conducente
na parcheggiata d’estate, neppure
all’ombra e neanche se abbiamo
Per viaggiare sui mezzi pubblici
lasciato uno spiraglio per fare en- il cane deve avere guinzaglio
trare l’aria. L’“effetto serra”, anche e museruola
con i finestrini abbassati, può ucci-
dere un cane in pochissimo tempo.
La temperatura interna di un’auto
lasciata all’ombra in una giornata
estiva può raggiungere i quaranta
gradi nel giro di pochissimo tempo,
sessanta gradi se è stata lasciata
al sole. Se doveste vedere un cane
che dà segni di sofferenza all’inter-
no di un’auto chiusa, fate il possi-
bile e l’impossibile per rintracciare
immediatamente il proprietario. Se
non ci riuscite, chiamate urgente-
mente le forze dell’ordine, e se non
arrivano, rompete il vetro. In que-
sti casi non c’è il tempo di essere
troppo politically correct”, perché
il cane rischia di morire nel giro di
pochi minuti.

È meglio mettere il cane


nel trasportino per farlo
viaggiare in macchina

173
accettare o meno animali a bordo. - nelle carrozze letto, nelle carroz-
Per questo conviene avvertire sem- ze cuccette e nelle vetture Excel-
pre della presenza del cane quando sior, per compartimenti acquistati
ci si rivolge a un radio-taxi, in modo per intero.
che sia la stessa compagnia a invia- l In tali casi per il trasporto del ca-
re una vettura che accetta animali. ne è necessario acquistare, conte-
stualmente al biglietto dell’accom-
pagnatore (di qualsiasi tipologia), un
IN TRENO biglietto di seconda classe al prezzo
previsto per il treno utilizzato ridot-
In Italia i cani possono viaggiare in to del 50% presso qualsiasi bigliet-
treno rispettando le seguenti rego- teria o agenzia di viaggio abilitata
le (tratte dal sito di Trenitalia): (escluse le agenzie web), anche per
l I cani di piccola taglia (custoditi i viaggi in prima classe e nel livello
nell’apposito contenitore di dimen- di servizio Business.
sioni non superiori a 70x30x50) sono l In nessun caso gli animali am-
ammessi gratuitamente nella prima e messi nelle carrozze possono oc-
seconda classe di tutte le categorie cupare posti destinati ai viaggiatori
di treni e nei livelli di servizio Execu- e qualora rechino disturbo agli altri
tive, Business, Premium e Standard. viaggiatori l’accompagnatore dell’a-
l È ammesso un solo contenitore nimale, unitamente all’animale stes-
per ciascun viaggiatore. so, su indicazione del personale del
l È inoltre consentito, per singolo treno, è tenuto a occupare altro po-
viaggiatore, il trasporto di un cane sto eventualmente disponibile o a
di qualsiasi taglia, tenuto al guinza- scendere dal treno.
glio e munito di museruola: l Nelle carrozze ristorante/bar non
- sui treni Espressi, IC ed ICN sia in è consentito l’accesso agli animali
prima sia in seconda classe; (fatta eccezione per il cane guida
PORTARLO CON NOI

- sui treni Frecciabianca, Frecciaros- dei non vedenti).


sa e Frecciargento, in prima e se- l Il cane guida per non vedenti può
conda classe e nei livelli di servizio viaggiare su tutti i treni gratuita-
Business e Standard. Sono esclusi mente senza alcun obbligo.
il livello di servizio Executive, Pre- l Importante: per il trasporto dei ca-
mium, l’Area del silenzio e i salottini; ni (escluso il cane guida per non ve-
- sui treni Regionali nel vestibolo denti) è necessario avere il certificato
o piattaforma dell’ultima carrozza, di iscrizione all’anagrafe canina e il li-
con esclusione dell’orario dalle 7 al- bretto sanitario (o, per i cani dei cit-
le 9 del mattino dei giorni feriali dal tadini stranieri, il “passaporto del ca-
lunedì al venerdì; ne” in sostituzione di entrambi i docu-

174
175
PORTARLO CON NOI

176
menti), da esibire al momento dell’ac- aereo, viaggiano con il passeggero

IN VIAGGIO CON IL CUCCIOLO


quisto del biglietto per l’animale, ove indipendentemente dalla loro ta-
previsto, e in corso di viaggio. glia, purché muniti di museruola e
guinzaglio. Il trasporto è gratuito. Si
dovrà sempre segnalare la presen-
IN AEREO za del cane all’ufficio prenotazioni,
con ampio anticipo.
Tutte le compagnie aeree consen-
tono, in genere, il trasporto di ca-
ni e altri piccoli animali, ma ognuna IN NAVE
ha le proprie regole: quindi bisogna
informarsi in anticipo. Come regola In teoria viaggiare in nave con i cani
generale il vostro cane dovrà essere non dovrebbe mai essere un proble-
vaccinato contro le principali malat- ma: tutte le compagnie di navigazio-
tie e, per ogni evenienza, è oppor- ne li accettano, presentando sempli-
tuno portare con sé, oltre al libretto cemente un certificato di buona sa-
sanitario, anche un certificato che lute. Diverse imbarcazioni prometto-
attesti lo stato di buona salute. no una sorta di “canile di bordo” che
Quasi tutte le compagnie aeree viene sempre presentato come una
consentono ai cani di piccola ta- struttura a cinque stelle. In pratica,
glia di viaggiare in cabina, purché purtroppo, ho sentito moltissime te-
custoditi negli appositi Vari-kennel; stimonianze relative ad alcune com-
i cani che pesano più di 10 kg in- pagnie, le cui promesse erano plate-
vece devono viaggiare nella stiva… almente disattese dalla realtà.
e siccome questa è un’esperienza Quindi, nessun problema se il cane
ben poco gradevole, vi consiglio è un cucciolo o un adulto di picco-
caldamente di evitarla se appena la taglia: potrà stare in cabina con
vi è possibile. Devo dire, per cor- voi (la cabina dovrà essere preno-
rettezza, di aver ricevuto diversi ca- tata per intero) e passeggiare anche
ni dagli Stati Uniti (allevando una sul ponte, al guinzaglio. Se invece si
razza americana, non avevo molta tratta di un cane di grossa taglia, in-
scelta) che hanno viaggiato in ae- dagate presso amici, parenti e cono-
reo senza mai avere il minimo pro- scenti che abbiano già viaggiato per
blema; ma bisogna anche dire che, mare con il proprio cane.
se è pur vero che sono scesi sani e Per ovvi motivi non posso fare nomi
salvi, nessuno di loro ha mai avuto di compagnie “sì” e compagnie “no”,
la possibilità di raccontare come gli ma il passaparola è utilissimo per ca-
fosse parsa quell’esperienza. I ca- pire con quali di esse conviene viag-
ni guida per non vedenti, anche in giare in compagnia dei propri cani.

177
IL CUCCIOLO
DALLA A
ALLA Z

Piccolo glossario cinofilo


PICCOLO
GLOSSARIO
CINOFILO
Agility dog: disciplina sportiva che consiste nel supera-
mento di ostacoli, altalene, tunnel da parte del cane, con il
conduttore che corre al suo fianco indicandogli gli ostacoli
da superare. Ormai diffusissima in Italia, l’agility è aperta
anche ai cani non di razza.

Angolazioni (o angolature): ampiezza degli angoli for-


mati dalle ossa degli arti anteriori e posteriori quando si
uniscono tra loro.
Per l’anteriore si considerano soprattutto l’angolo scapolo-
omerale e omero-radio-ulnare; per il posteriore si conside-
rano gli angoli femoro-tibiale e tibio-tarsico.

Appiombi: si intende il rapporto tra la direzione degli ar-


ti (anteriori e posteriori) e la verticale che scende verso il
terreno come un “filo a piombo”. Osservando l’arto ante-
riore di profilo, con il cane piazzato, dobbiamo valutare
due immaginari “fili a piombo” che partono:
O dall’articolazione scapolo-omerale;

O dall’articolazione del gomito.

La prima di queste due linee ideali deve arrivare a terra


sfiorando la punta delle dita, mentre la seconda linea deve
“tagliare” a metà l’avambraccio e il carpo, fuoriuscendo a
livello del metacarpo (più o meno a metà della sua lun-
ghezza) e toccando il suolo in corrispondenza della parte
posteriore del piede.
Se la prima linea di appiombo cade più avanti del piede,
il cane viene detto “sotto di sé anteriormente”. Se cade
all’interno del piede, o addirittura dietro al piede, il cane
viene detto “fuori di sé anteriormente”.
181
La seconda linea di appiombo deter- te”. Da dietro si considera la linea di
mina la corretta posizione del carpo: appiombo che parte sempre dalla
se esso non viene diviso esattamente punta della natica e che dovrebbe
a metà, ma sporge in avanti, si parla di dividere perfettamente in due tutto
carpo “arrembato”. Se invece si inarca l’arto posteriore.
all’indietro si parla di carpo “cavo”. I possibili difetti sono:
Osservato dal davanti, l’arto anteriore l arti spostati in fuori rispetto alla linea

viene diviso esattamente a metà da di appiombo: il cane si dice “aperto


un’altra ideale linea di appiombo che dietro”;
parte dalla punta della spalla e arriva l arti (solitamente garretti) spostati in

al terreno. A questo punto possono dentro rispetto alla linea di appiombo:


verificarsi diverse deviazioni dalla li- il cane si dice “chiuso dietro”;
nea di appiombo, quali: l garretti che si avvicinano tra loro,

l gli arti sono spostati in fuori rispetto mentre i piedi si allontanano tra loro:
alla verticale: in questo caso il cane è il cane viene detto “vaccino”;
“aperto davanti”; l garretti che si allontanano tra loro,

l gli arti si trovano troppo in dentro mentre i piedi si avvicinano: il cane


rispetto alla verticale: il cane risulta viene detto “cagnolo”.
quindi “chiuso davanti”;
l l’avambraccio si presenta arcuato Artiglio da lupo: nome popolare
in fuori: in questo caso si parla di an- dello sperone, ovvero del quinto dito
teriori “a lira”; posteriore.
l gli arti seguono la linea di appiombo
IL CUCCIOLO DALLA A ALLA Z

fino al carpo, ma i metacarpi sono de- Ascaridi: vermi nematelminti di forma


viati in fuori: il cane è “mancino”; tonda, parassiti dell’intestinuo tenue
l gli arti seguono la linea di appiom- del cane, generalmente trasmessi al
bo fino al carpo, ma i metacarpi so- cucciolo dalla madre durante l’allatta-
no deviati in dentro: in questo caso mento, perché le larve inattive nel cor-
il cane è “cagnolo”. po della cagna vengono “risvegliate”
Per l’arto posteriore, lateralmente, si con gli ormoni della gravidanza.
considera una sola linea di appiom- Per questo motivo nei cuccioli è sem-
bo che dalla punta della natica cade pre necessaria la sverminazione.
a terra davanti al piede, a una distanza
variabile a seconda dell’angolazione Assi cranio-facciali: linee virtuali che
dell’arto (e quindi diversa a seconda seguono l’andamento del profilo su-
della razza). Se questa linea cade sul periore delle ossa rispettivamente del
piede, o dietro al piede, il cane è cranio e del muso.
“sotto di sé posteriormente”. L’asse “facciale” è facilissimo da in-
Se cade troppo davanti al piede, il dividuare perché corrisponde qua-
cane sarà “fuori di sé posteriormen- si esattamente all’andamento della
182
canna nasale. Un po’ più difficile è Braccio: regione anatomica la cui ba-

PICCOLO GLOSSARIO CINOFILO


identificare (o meglio, immaginare) se è l’omero: va dalla punta della spal-
l’asse “craniale”, perché il cranio è ri- la al gomito.
coperto da muscoli, pelle e pelo, che
talora possono confondere un po’ le Calli da stazionamento: callosi-
idee. I punti visibili da congiungere tà che si formano, specie nei cani a
idealmente per stabilire l’andamen- pelo raso ma non solo, soprattutto
to di questo asse sono due: il primo su gomiti, metatarso e metacarpo,
si può collocare sulla linea che con- ginocchio e garretto. Sono più fre-
giunge gli angoli interni degli occhi, quenti nei cani di peso maggiore e
mentre il secondo è rappresentato sono dovuti alla compressione delle
dalla punta dell’occipite, l’osso che parti (soprattutto i gomiti) su terreni
“sporge” in alto sul lato posterio- o giacigli troppo duri. Difficili da cura-
re del cranio. Congiungendo ideal- re, sono invece facilmente prevenibili
mente questi due punti si avrà una offrendo al cane un materassino mor-
visualizzazione abbastanza precisa bido su cui poter dormire.
dell’asse del cranio e sarà possibi-
le confrontarlo con quello del muso. Calzino: sinonimo di balzana (v), ter-
Gli assi cranio-facciali possono essere mine più utilizzato in riferimento al ca-
paralleli, divergenti o convergenti. vallo. Si tratta di una macchia bianca
che ricopre la parte distale dell’arto.
Avambraccio: regione anatomica
che fa parte dell’arto anteriore; ha co- Canna nasale: parte del muso com-
me base anatomica radio e ulna. presa tra lo stop e il tartufo. Determina
il profilo superiore del naso.
Balzana: “calza” bianca sulle zampe
del cane. Il termine deriva dall’ippica: Carpo: parte del braccio compresa
nel cane si usa più frequentemente il tra avambraccio e metacarpo, cor-
termine “calzino” (v). rispondente al polso. La base ana-
tomica è composta dalle sette ossa
Barba: peli lunghi sul mento, tipici di carpali.
alcune razze, soprattutto a pelo du-
ro, come schnauzer, bassotto a pelo Caudectomia: amputazione parziale
duro ecc. o totale della coda, di recente vietata
in Italia se a fini estetici.
Basso sugli arti: si riferisce a un cane
con avambraccio e gamba più corti Chiusura: con questo termine si in-
del normale. In alcune razze è una ca- tende il modo in cui gli incisivi supe-
ratteristica richiesta dallo standard, in riori si oppongono a quelli inferio-
altri casi invece è un difetto. ri. La chiusura più diffusa tra le raz-
183
ze canine è quella a forbice, segue l orizzontale, se portata allo stesso li-

quella a tenaglia. Per alcune razze vello della groppa;


(per esempio, boxer, cane corso) lo l di lontra, se ricorda appunto la for-

standard richiede il prognatismo, ov- ma della coda della lontra (labrador).


vero la sporgenza dei denti inferiori
rispetto a quelli superiori. Collo: regione del corpo che collega
Il suo contrario, ovvero l’enognatismo, la testa al tronco, avente come base
è un difetto da squalifica in tutte le anatomica le sette vertebre cervicali.
razze canine. L’insieme di collo e testa viene detto
“bilanciere cefalo-cervicale”, perché
Cifosi: convessità patologica della questa è la sua funzione durante il
colonna vertebrale, detta anche “dor- movimento.
so di carpa”. Anche per il collo si possono indivi-
duare diversi attributi e definizioni, co-
Coccidi: parassiti intestinali del cane. me per esempio:
Sono organismi unicellulari che col- l lungo, se la lunghezza è superiore o

piscono in genere soggetti giovani. uguale alla lunghezza della testa;


l corto, se è inferiore alla lunghezza

Coda: appendice terminale del tron- della testa;


co, mobile e flessibile, con le ultime l asciutto, se presenta pelle ben ade-

vertebre coccigee (dette anche ver- rente e non lassa (v. giogaia);
tebre caudali, in numero variabile da l di cigno, se lungo, arcuato e sotti-

8 a 22) come base anatomica. le (solitamente si tratta di un difetto);


IL CUCCIOLO DALLA A ALLA Z

A seconda della forma e del porta- l ben sortito, se esce armoniosamen-

mento, si hanno moltissime definizioni te dalle spalle.


dei vari tipi di coda. Per esempio:
l arricciata, se portata strettamente Conchectomia: amputazione delle
arrotolata ad anello sopra la groppa; orecchie a fini estetici, vietata quasi in
l arrotolata, se portata sopra la grop- tutto il mondo (Italia compresa).
pa in modo che la tocchi appena e
non ci si appoggi sopra; Cuscinetti: parte inferiore delle dita
l a bandiera, se portata alta e allegra; che poggia al suolo.
l a manico di pompa, se presenta

due curvature, come quella tipica Displasia: sviluppo anormale dell’ar-


del bulldog; ticolazione dell’anca o del gomito, su
l a scimitarra, se portata bassa, ma base genetica ma con influsso am-
con la seconda metà rialzata (pasto- bientale anche molto forte.
re tedesco);
l pendente, se portata bassa e con la Ectoparassita: parassita esterno del
sola punta rialzata (whippet); cane (pulci, zecche, pidocchi ecc.).
184
ENCI: Ente Nazionale Cinofilia Italia- Gestazione: periodo, che inizia dal

PICCOLO GLOSSARIO CINOFILO


na: è il “kennel club” italiano, ovvero concepimento e termina con il parto,
l’organismo che rilascia i certificati ge- durante il quale i cuccioli si sviluppa-
nealogici, organizza le manifestazioni no all’interno dell’utero (60-63 giorni).
cinofile e concede il cosiddetto “affis-
so” agli allevatori. Giogaia: pieghe di pelle che ricadono
sotto la gola, caratteristiche in alcune
Fattrice: femmina adibita alla riprodu- razze (per esempio mastino napole-
zione. tano) e indesiderate in altre.

FCI: Federazione Cinologica Interna- Groppa: parte posteriore del dorso


zionale. È l’organismo che raggrup- compresa tra le ossa del bacino e l’os-
pa e coordina i vari “kennel club” so sacro.
d’Europa.
Inbreeding: accoppiamento in stretta
Figurante: persona che ha il com- consanguineità, per esempio tra padre
pito di farsi “attaccare” dal cane da e figlia.
difesa durante le prove di lavoro,
indossando una manica protetti- Incrocio: frutto dell’accoppiamento
va. Il lavoro sportivo di utilità/dife- di cani di razza diversa.
sa non ha nulla a che vedere con
l’“addestramento all’aggressività”: Leishmaniosi: patologia che si tra-
infatti si insegna semplicemente al smette al cane e all’uomo attraverso
cane ad attaccare quando viene mi- la puntura dei flebotomi (v). Spesso
nacciato e a lasciare a comando. asintomatica e comunque poco gra-
Nei buoni campi di addestramen- ve nell’uomo, può essere letale per il
to, in modo corretto questo lavoro cane, che quindi va protetto con gli
si svolge prevalentemente giocan- appositi repellenti per insetti e tenen-
do e sfruttando l’impulso predatorio dolo in casa, d’estate, nelle ore serali
del cane (che infatti vuole mordere e notturne.
la manica, che considera un giocat-
tolo, e non l’uomo!). Linebreeding: accoppiamento in
consanguineità basato su un antena-
Flebotomo: insetto responsabile del- to comune ma non troppo stretto.
la diffusione della leishmaniosi. È det-
to anche pappatacio. Malassezia: fungo che si trova nor-
malmente sulla cute (in particolare
Garrese: punto più alto del dorso, si- negli spazi interdigitali, nei padiglio-
tuato tra le scapole. L’altezza del cane ni e condotti auricolari ma anche in
si misura da terra al garrese. labbra, ano, vagina e sacchi anali);
185
può causare una malattia quando la Parvovirosi: patologia gastroenterica
proliferazione diventa esagerata. In di origine virale, che colpisce indipen-
tal caso il cane sarà affetto da for- dentemente dall’età del soggetto ma
tissimo prurito. è spesso letale nei cuccioli. Si previene
con la vaccinazione.
Micosi: patologie causate da funghi
patogeni, che possono interessare la Pedigree: documento che contiene
cute o gli organi interni. tutti i dati del cane: nome, sesso, raz-
za, numero di tatuaggio o microchip,
Monorchide: maschio con un solo data di nascita, ascendenti fino alla
testicolo disceso. Il cane monorchi- quarta generazione, dati relativi all’al-
de va assolutamente escluso dalla levatore e al proprietario.
riproduzione, perché la patologia
è ereditaria. Il testicolo ritenuto va Piroplasmosi: parassitosi dovuta al
tenuto sotto controllo ed eventual- piroplasma, trasmesso al cane dal-
mente asportato perché può svilup- la puntura di zecche infette. Pene-
pare una forma tumorale. trato nell’organismo, il piroplasma si
localizza nei globuli rossi provocan-
Mostra canina: esposizione di ca- done la rottura. La forma acuta di
ni che vengono giudicati in base allo piroplasmosi, se non trattata tempe-
standard (v.) di razza. stivamente, porta alla morte nel giro
di una settimana, quella cronica nel
Muta: caduta e sostituzione di parte giro di alcune settimane. La malattia
IL CUCCIOLO DALLA A ALLA Z

del pelo che avviene in determinati non è contagiosa.


periodi dell’anno.
Pseudogravidanza: detta anche
Olfatto: è il senso più sviluppato nel “gravidanza isterica”, è un particolare
cane, fino a sette volte superiore a stato psicofisico che può comparire
quello dell’uomo. nella cagna due mesi dopo il calore e
ricorda strettamente quello della gra-
Ossiuri: parassiti dell’intestino simi- vidanza e del parto. La cagna tratta
li agli ascaridi, che si trovano soprat- gli oggetti come se fossero cuccioli,
tutto nel retto e causano forte prurito può presentare vistosi cambiamenti
nella regione anale. di carattere e a volte può anche pro-
durre latte.
Osteocondrosi: disturbo dell’ossifi-
cazione che può colpire le cartilagini Pulce: frequente ectoparassita del ca-
articolari e quelle di accrescimento; ne che non provoca solo il ben noto
spesso è dovuta a eccessive sommi- prurito, ma può essere responsabile di
nistrazioni di calcio. diverse patologie. In particolare, la pul-
186
ce è la responsabile della trasmissio- Tricocefali: parassiti intestinali del ca-

PICCOLO GLOSSARIO CINOFILO


ne della tenia. Una forte infestazione ne che vivono nell’intestino crasso e si
da pulci può causare anemia. È fon- nutrono di tessuti e di sangue, per cui
damentale trattare i cani con appositi possono provocare anemia.
antiparassitari per evitare l’infestazio-
ne, soprattutto nella stagione calda. Udito: dopo l’olfatto è il senso più
sviluppato nel cane. È estremamen-
Rachitismo: malattia un tempo fre- te sensibile, potendo percepire un
quente nei cuccioli, causata da caren- numero doppio di vibrazioni rispet-
za di vitamina D e caratterizzata da to all’udito dell’uomo.
disturbi dell’ossificazione.
Unghie: annessi cornei della pelle
Razza: gruppo canino distinto da ca- che servono per scavare. Vanno ta-
ratteri comuni ed ereditari, sia somati- gliate regolarmente nei cani che non
ci sia psichici. hanno modo di accorciarsele muo-
vendosi su terreni naturali.
Sperone: unghia che alcune razze Una crescita abnorme delle unghie
hanno nella parte superiore e interna è tra i sintomi più indicativi della lei-
del piede posteriore. shmaniosi (v.).

Standard: descrizione delle caratte- Vista: senso non eccessivamente svi-


ristiche morfologiche tipiche di una luppato nel cane e inferiore a quello
certa razza, come l’altezza, il colore e umano.
la tessitura del mantello, il portamento In media il campo visivo del cane è di
delle orecchie e l’angolatura degli arti. 80-83° (meno di 3/4 rispetto a quello
dell’uomo), tuttavia alcune razze han-
Stop: detto anche salto naso-frontale, no vista migliore di altre.
è l’avvallamento più o meno evidente
tra la fronte e il muso. Zecca: parassita esterno che infesta
il cane. Non solo provoca fastidiosi
Tartufo: estremità del naso del cane. problemi cutanei, ma è anche vet-
tore di malattie batteriche, virali e
Tenia: parassita intestinale del cane, protozoarie – come la piroplasmosi
trasmesso dalle pulci (v.). (v.) –, nonché responsabile di gravi
anemie dovute alla sottrazione di
Toelettatura: “acconciatura” del cane sangue o di paralisi flaccide provo-
eseguita secondo le indicazioni dello cate dalle tossine contenute nella
standard o della moda. sua saliva.

187
INDICE
Introduzione 5 l Il primo viaggio 59
l L’arrivo a casa 60
Una scelta da meditare
Cambierà la nostra vita? 9 Convivere con gli altri
l Il padrone 10 Rapporti con bambini,
l Come cambieranno i nostri altri animali ed estranei 65
rapporti con le altre persone 12 l Se in casa ci sono bambini 65
l Come cambierà casa nostra 13 l Se in casa ci sono altri animali 67
l Alla sua “creatività” non esiste l Il primo comandamento:
un limite 15 socializzare 71
l Lo volete ancora? 15
l Una scelta fortemente “voluta” 17 La pulizia casalinga
Il cucciolo trovato È solo questione
o regalato 19 di educazione 75
l Una premessa fondamentale 75
La scelta da fare l Come si insegna al cucciolo
Dove prenderlo 25 a non sporcare 77
l I cuccioli dell’Est europeo 27 l La pipì a comando 82
l Con il pedigree o senza il pedigree? l Le possibili cause
Non è solo una questione di soldi 28 di fallimento 84
A che età portarlo a casa 31 l Il “marcatore folle” 86
l Mai troppo piccolo! 31
l Lo svezzamento psichico 32 Per la sua salute
l L’educazione “familiare” 33 Qualche informazione
l Conseguenze del distacco utile 91
precoce 36 l La prima visita, le prime
l Attenzione! 37 vaccinazioni 91
l Cuccioli sicuramente ben allevati
Sta per arrivare… e ben seguiti 93
Come accoglierlo 41 l Taglie diverse, esercizio
l Cosa serve realmente a un cucciolo 43 fisico diverso 95
l Una casa a misura di cucciolo 52 La sterilizzazione 99
Verso casa 57 l Fattore sanitario 99
l Che cosa farsi consegnare l Fattore psicologico 100
insieme al cucciolo 57 l I quesiti più frequenti 100
189
Cosa deve mangiare? l “No!”, “Mai!”, “Pfui!” 145
La corretta alimentazione 109 l Il richiamo 148
l La piramide alimentare 111 l Il gioco 151
l L’alimentazione va sempre l A che gioco giochiamo 154
“mirata” sul soggetto 115 l Come comportarsi 157
l Il cucciolo che non mangia 120
l Attenzione! 123 Portarlo con noi
l Occhio all’etichetta 125 In viaggio con il cucciolo 171
l Cosa offre il mercato 126 l In macchina 171
l Le crocchette 127 l Sui mezzi pubblici 173
l Come sceglierle 127 l In treno 174
l Leggere l’etichetta 129 l In aereo 177
l Valutare gli ingredienti 133 l In nave 177

La prima educazione Il cucciolo dalla A alla Z


Educazione, non Piccolo glossario cinofilo 181
addestramento 141 Indice 189
l Il “metodo gentile” 143 Referenze iconografiche 191
INDICE

190
REFERENZE
ICONOGRAFICHE

Fotolia: © Alexey Kuznetsov p. 22-23. p. 102; © Kim Reinick p. 7; © Kseniya Resphoto


p. 98; © lightpoet p. 144; © Liliya Kulianionak
Shutterstock: © 279photo Studio p. 130; ©
p. 101; © Luluart p. 88-89; © manushot pp. 83,
A.C.L. p. 176; © Africa Studio pp. 131, 162; ©
142; © Marcel Jancovic p. 147; © marcin jucha p.
Agarianna76 p. 115; © Alena Veasey p. 151; ©
74; © Martin Mecnarowski p. 29; © Master1305
alexei_tm p. 155; © anetapics p. 146; © Angelo
p. 158; © Megan Betteridge p. 190; © Monika
Cordeschi p. 133; © Angyalosi Beata p. 26; ©
Vosahlova pp. 14-15; © Monika Wisniewska p.
Ann Tyurina p. 33; © Anna Hoychuk p. 140; ©
172; © Mostovyi Sergii Igorevich p. 20; © Muk
Anneka p. 149; © Anurak Pongpatimet pp. 168-
Photo p. 54; © mummyz p. 76; © namaki p. 8;
169; © ARTSILENSE pp. 138-139; © AshBhatt p.
© Nastia Khitiaeva p. 78; © Nina Buday p. 30;
85; © Asiya Yunussova p. 161; © Benoist p. 11; ©
© Oleksandr Lytvynenko p. 72-73; © Olena
Budimir Jevtic p. 47; © Butus p. 49; © Carolyn
Yakobchuk, p. 152; © Olga Aniven p. 18; © Olga
Dietrich p. 24; © Chang-Pooh24 p. 105; ©
Christian Mueller pp. 118, 165; © cynoclub p. 117; Vasiljeva p. 16; © otsphoto pp. 34, 156, 180; ©
© dezy pp. 84, 175; © didesign021 p. 90; © Dora Patryk Kosmide p. 80; © pattarawat p. 44; ©
Zett pp. 56, 106-107; © Elena Krivorotova p. 21; Pavel Vinnik p. 129; © Phuttharak pp. 123, 128;
© Eric Isselee pp. 96-97, 153; © Erik Lam pp. © Rohappy p. 164; © Scherbinator p. 134; ©
52-53, 188; © Ermolaev Alexander pp. 62-63; Serhii Bobyk pp. 178-179; © Stone36 p. 64; ©
© eva_blanco p. 113; © Ezzolo p. 126; © Geerte Sukpaiboonwat p. 87; © Switlana Sonyashna
Verduijn p. 61; © Golden Pixels LLC p. 166; © p. 42; © TeodorLazarev p. 45; © TheUmf p. 40;
gorillaimages p. 170; © Grigorita Ko p. 58; © iko © Tomsickova Tatyana p. 68; © Valerio Pardi p.
p. 160; © Ilike p. 93; © Jaromir Chalabala pp. 108, 36; © Vasek Rak p. 66; © Viktoriia Bu p. 70; ©
124, 173; © Javier Brosch pp. 79, 94, 137; © Joca VK Studio p. 110; © xkunclova p. 51; © Yaruniv
de Jong pp. 38-39; © Khanittha Anantasakdi Studio p. 4; © Zontica p. 121.

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