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Ottrnar Vogel

ALLEVAMENTO E SPORT CON IL DOBERMANN


Consigli per allevatori e conduttori

Edizione a cura del l'Associazione Italiana Amatori Dobermann

Ottmar Vogel

ALLEVAMENTO E SPORT CON IL DOBERMANN


Consigli per allevatori e conduttori

Traduzione di Barbara BR I CC1


Consulenza tecnica per l'edizione italiana a cura di Carrnelo SESTO
Adattamento e stesura
Franca CIOFFARS Giovanni MAFRICI Luigia PEZZANO Pierluigi PEZZANO

Indice
Programmi e criteri della Dobermann Vereins e.V
Associazione Italiana Amatori Dobermann: criteri e programmi

Alcuni dei pi importanti Dobermann e la loro utilizzazione in allevamento Consigli per aspiranti allevatori Concepimento e nascita dei cuccioli L'acquisto e l'educazione del cucciolo Preparazione del giovane Dobermann agli esercizi di difesa Addestramento del cane da lavoro: - Influssi e metodi - Esercizi di obbedienza - Esercizi di difesa - La pista
Il Figurante

Lo Ztp
La selezione, ctKoring

L'addestramento sul civile

Presentazione all'edizione italiana


Questo libro un libro icnuovon, unico, nel senso della completezza e della competenza con cui l'autore tratta la materia. Ottmar Vogel il simbolo d i una vita dedicata al cinoagonisma. ed in particolare alla razza Dobermann; profonda conoscitore di psicologia canina ed addestrarare appassionato, oltre che studioso attento della evolunione, negli ultimi trent'anni, della razza dobermann, egli trasfonde con grande generosit, in quest'opera, tutte le sue conoscenze. Il largo successo, ottenuto dal libro i n Germania tra gli appassionati alle razze da lavoro, e la migliore prova della validit dei cuoi insegnamenti. Oltretutto l'opera ha valore storico in quanto con essa, per la prima volta, viene affrontato in maniera seria ed organica lo studio della evoluzione della razza attraverso i dobermann pi rappresentativi, ed analizzato obiettivamente l'influsso che le scelte fatte in passato hanno sui dobermann d i oggi. Gli arnatori di questa razza da lavoro, e tutti gli appassionati di addestramento, troveranno in questo libro una guida pratica; i cinofili in genere, attraverso una lettura attenta, impareranno a conoscere meglio il loro amico ed a farne un compagno veramente utile. Rierluigi Pezzano Presidente Nazronale AIA D Milano, Agosto 84

Il nostro compito piir impegnativo quello di pubblicizzare nel mondo la razza Dobermann e far si che essa abbia, nell'ambito delle razze da Utilit e Difesa, il posto di preminenza che le compete, Il Dobermann ha in s doti caratteriali tali da consentirgli d i essere considerato un eccellente cane da utilit di piacevole compagnia, conducibile e d i intelligenza viviscima. Chi ne ha gi posseduto uno si 6 certamente reso conto di quanto grande sia la sua voglia di apprendere ed il suo piacere al lavoro. Questa gioia di apprendere deriva dal temperamento proprio di questa razza ed ha bisogno di essere inquadrata ed indirizzata i n modo giusto. Per poter dare un reale e valido aiuto i n tal senso, I'Autoredi questo libro si assunto il compito d i trattare ampiamente la materia, spiegando in maniera chiara e completa quale debba essere il comportamento d i allevatori ed addestratori. Ottmar Vogel un tecnico qualificato, ed ha grande esperienza su problemi

di allevamento e di educazione del Dobermann, principalmente sotto I'aspetto dell'indoie e del carattere del cane da Utilit e Difesa. Una collaborazione costante, che dura ormai da pi di dieci anni, mi da la certezza della obiettivit di questo giudizio. Ho apprezzato moltissimo l'impegno che 1'A.I.A.D. ha dimostrato con questa iniziativa, ed auguro a tutti i soci ed a tutti gli amatori e fautori del Dobermann che l'attenzione prestata a questo lavoro importante per la nostra razza, possa consentire un ulteriore approfondimento di conoscenze ed un migliore e pi completa rapporto di fiducia tra uomo e cane. Hans Wiblishauser Presidente dell'lnternatinaler Dobermann Club Monaca, Agosto 1984

Prefazione
Dopo 20 anni di studio e lavoro con il mio amato Dobermann; ho spesso notato che non esiste un 'opera Cinologica completa, sia per i vecchi che per i nuovi amici di questa razza. Spesso mi stato chiesto, nella mia lunga attivitd di Responsabile del lavoro, quali criteri si debbano usare nel1'allevamento di un cane da lavoro, affinch questi possa avere un avvenire di successo; oppure quale programma di addestramento bene seguire con un Dobermann. In tutti i libri pubblicati fino a questo momento, mancava la parte riguardanre l'addestra mento specifico per la razza; oppure vi erano dei consigli chiesti dallo scrittore ad un amico allevatore pi o meno interessato. Il Signor Ph. Gruning, sicuramente otrimo allevatore, ha scritto nel suo buon libro molte cose discutibili; sopratturto dice che la teoria dell'ereditarieti del carattere ~ompletamentesbagliata e che non ci sono prove che la suffraghino; cosicch anche in quel libro manca, o interpretata male, una parte della storia del Dobermann.

Da quando l'addestramento del cane da lavoro si evoluto, a causa e della maggiore esigenza e della maggiore concorrenza, I metodi di addestramens o esposti nei vecchi (ibri non sono piU del tutto validi. Oggi, durante gli esercizi di difesa, sul cane viene esercitata una pressione psichica molto maggiore che non nel passato, per cui sar necessario sviluppare gii molto presto gli istinti del vostro cane. Oggi pi di cen fornita persone in Germania fanno dello sport con il cane e, volendo valutare l'indirizzo dato dalle Associazioni per lo sport, la selezione ed il lavoro di difesa, si pud dire che in questo campo esistono tecniche molto avanzate, la qua! cosa per non deve escludere l'impegno dell'allevatore nel selezionare il carattere tanto quanto la rnorfologia. Per dare a tutti gli amatori del Dobermann, agli allevatori, ai futuri allevatori edai canduttori principianti ed esperti, un filo conduttore che comprenda tutto I argomento, ho scritto questo libro, che non ha la pretesa di essere esaustivo, ma ritengo possa essere di valido aiuto. NaturaJmente ho scritto questo libro anche nella speranza che un numero sempre maggiore di allevatori lavori insieme ai conduttori, per selezionare il Dobermann, definito dallo stan dard: un cane duro e conducibile, combattivo e saldo di nervi, che lavora con gioia.
Vorrei ringraziare anche tutfi i miei amici che attraverso il loro aiuto, e facendomi pervenire le fotografie, mi hanno facilitato molto nel lavoro. E importante, e questo appello rivolto a tutti gli amici del Oobermann, far raggiungere al nostro amico la posizione che il pioniere dell'adde~trarnento

Konrad Most aveva auspicato. Proprio Konrad Most riconobbe, gid allora, le grandi doti di cane da lavoro che ci sono nel nostro Dobermann. Continuiamo insieme a fare ci che la aDobermann Verein e K a club preposto alla tutela della razza in Germania, si prefisso di fare, cio far avvicinare al Do bermann un numero sempre crescente di amici, sostenitori e conduttori. Cos vedr con gioia un 'ulterioreaffermazione della razza anche nel futuro. Otlmar Vogef Ansbach 1982

Seconda edizione
Dopo appena 10 mesi la prima edirione esaurita. Sono molta stupito del successo e della continua richiesta, pertanto misono prefisso il compito di scrivere altri interessanti argomenti e capitoli In questa riedizione potrete trovare tre nuovi capitoli, della cui attualit sono convinto.

Ottrnar VogeJ Ansbach, Ottobre 1983

Prefazione allredizione italiana


Con grande gioia ho aderito all'idea di pubblicare questo mio libro in lingua italiana ed ho seguito il lavoro svolto dagli amici dell'A/AD, apprezzandone l'impegno e la precisione. Da molto tempo ormai guardo con grande attenzione all'evofversi della razza Dobermann in Italia e sono convinto che la direzione intrapresa daJl'Assorciarione Italiana Amatori Dobermann nel senso della tutela, del miglioramento e della diffusione di questo magnt fico cane, sia quella giusta. Spero che questo mio lavoro venga apprezzato dagli amici sportivi italiani e che possa essere di aiuto per meglio capire, allevare ed addestrare il Dober-

mann.

Ottmar Vogel
Ansbach, Agosto 7 984

Programmi e criteri della Dobermann Vereins e . V.


l. Esposizioni
Durante queste manifestazioni il Dobermann viene giudicato e classificato, per le sue qualit esteriori e per quello che visibilmente appare della sua indole. neil'amblto della sua classe in concorrenza con altri soggetti. Nella classe giovani la qualifica massima molto Buono>ialla quale, se esiste B 1 O o M B 3%. I l cane confronto, viene aggiunta la classifica, per es. {<M pu essereesposto in classe giovani fino all'et di 18 mesi, superata tale et deve essere esposto in un'altra classe. Le classi esistenti sono le seguenti: Classe Juniores: da 6 a 8 mesi Classe Giovani: da 9 fine a 18 mesi Classe Libera: da T 5 mesi Classe Lavoro: (con prova SCH}: da 15 mesi Classe Campioni: con titolo d i Campione riconosciuto dalla FCI Classe ctD'Onore>): Campioni fuori concorso Vengono assegnate le seguenti qualifiche: ECC (V) = Eccellente ME (SG) = Molto Buono & (G) = Buono A 3 ( G g d ) = Abbastanza Buono Molto promettente (per la classe Juniores) Promettente (per la classe J u niores)

Significati di titoli ed altri concetti

Bdcg = Bundessieger; DV SG = Campione d i bellezza DV; DV Lst cg = Campione di lavoro DV; D-CH = Campione tedesco; INT-CM = Campione
internazionale; IDC SG = Campione IDC; I DC Lst SG = Campione di lavoro IDC; EWRO-Sg = Campione Europeo; N-NC = Campione d i Svezia e Norvegia; VDHCH = Campione della VDH; Sch H1,2,3 = Brevetto; I P 0 1,2,3 = Prova internazionale di lavoro di classe 1,2,3; ANGERKORT = Selezionato; H D1 = Libero da displasia; HD2 = Dubbio; H D3 = leggera displasia; RHT = Brevetto di soccorso; ADPR = Brevetto d i resistenza.

2 . Prove di lavoro = Sch H 1-3 - Gare e Campionati di Lavoro


Queste gare servono a controllare le attitudini al lavoro dei Dobermann e dei loro conduttori, gli esercizi si svolgono secondo il punteggio di brevetto approvata dalla VDH; il giudizio basato su un punteggio ed una qualifica. Vengono assegnate le seguenti qualifiche: Eccellente Molto Buono Buono Sufficiente Insufficiente
=

ECC (V) = M B (SG) = B (G) = SUFF (Befr.} = Insuff (m)

286-300punti = 270-285 punti = 240-269 punti = 220-239 punti = sotto 220 punti
=

Prove di lavoro internazionalii: Cinologica Internazionale

IPO I-III della FCI (Federazione

Nelle gare con regolamento I P 0 vengono assegnati i seguenti punteggi e qualifiche: Eccellente Molto Buono Buono Sufficiente Insufficiente
= = = = =

ECC MB B SUFF Insuff.

= 270-300 punti = 240-269 punti = 210-239 punti = 180-209 punti = sotto 180 punti

Le prove si intendono superate se il soggetto ottiene almeno il 70% del punteggio totale in pista ed in obbedienza ed almeno 1'80% nel gruppo attacchi.

Organizzazione della Dobermann Verein e. V.


a) Primo Presidente b) Secondo Presidente C ) Sede centrale con il libro genealogico e di lavoro d) Capo dei giudici e) Responsabile dell'a tlevamento f) Responsabile del lavoro g) Responsabile dell'informazione h ) Comitato allargato composto dai gruppi regionali della D.V. i) Comitato allargato composto dalle sezioni: tesoriere, responsabile del 'lavoro, responsabile dell'allevamento j) Tutti i responsabili regionali.

Manif estariani della Doberrnann Verein e.


1) Sezioni:
Riunioni mensili Corsi Esposizioni Gare di lavoro Z~P

V.

--

'

- .

! 1 ) Zip: valutazione rnorfologia

2) Gruppi regionali:

Riunioni Corsi Esposizioni (Speciali- Regionali-di Qualificazione) Gare di lavoro Regionali

3) Sede centrale dell'Associazione:

Campionato di bellezza DV con assegnazione del titolo di {(Campione di Bellezza DV Campionato di Lavoro DV con assegnazione del titolo di ctcampione di Lavoro DV>i Selezione Korung Riunioni dei Giudici Corsi Riunioni dei Soci.

2) una squadra

di s~icc%sso

3) Zip: prova del carattere. il test di isolamento

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DOBERMANN

- VEREEN e. V.

Libro di allevamento

Certificato di attitudine alla riproduzione


Certificato ufficiale per il proprietario
Nome del cane:

Loi
Data di nascita Colore del mantello Proprietario
...............................................................................................

......................... ......................... . . . . . . . . .

Attestazione di idoneit alla riproduzione


Data

Luogo

Giudice Delegato A.I.A.D.

Morfologia Test di carattere Denti Testicoli


' 1A

1B

........................................

................................................

t possibile effettuare tre valutazioni sul carattere: 1A - 1 B, non idoneo. in caso di dubbio il cane uiene rinviato e non potr8 essere ripresentato prima di tre mesi
Rinviato

Idoneo
*

mesi

Non idoneo

(Cancellare c i 0 che n o n interessa)

Firma del giudice

15

Componenti del

. ... .*. .. .. ....f ..


.*
.I

Firma del delegato A.I.A.D.

Firma del Giudice

16

4) Campione bavarese 1980 con 284 punti uGina v. Wrlden Markgrafri Sch H IL. FH P. Hilo Nordenstamm Sch H 111, BDSG M. Bina v. W. Markgraf Sch H Il!, FH, IPO 111, selez. a vita

5) ~ K e e g a n v Ferollheimii marrone, Sch H. I11 HD I. WSG. BDSG, DVSG, IDCSG. p. Indipendente Pinemeade Sch H I M. Amanda v. Stiftub Sch H I

6 ) Campionato di lavoro D V 1981 a Dortniurid al centro I posto Cora v Papenkamp 294 p. Ecc. a destra Il posto Bingo v Ellendonk 293 p. Ecc. a srnisira. [Il posto Flax v Ktrchbuhl 292 p Ecc

6a) Campionato di lavoro DV 1980 a Norimherga al centro. I posto Flax v. Kirchbuhl 289 p. Ecc. a sinistra Il posto Brngo v. Ellendonk 287 p. Ecc. a destra. 1 1 1 posto Cardo v. Wildere Margraf 287 p. Ecc

i-.

i & v *?

-7 ) l korvng a Marburg le niisurazioni

t
8) Valutazrone rnortolog!ca alla korung

'

9) Attacchi ad una korung

10) Forte minaccia

IDC: Organizzazione:

DI n Club Internazionale Presidente Sede Centrale Vicepresidente Responsabile dell'all~varnento 'Responsabile del lavoro.
Campionato di bellezza I DC

Manifestazioni:

con assegnazione del titolo Campionato di lavoro I DC con assegnazione del titolo in IPO I Il Tali manifestazioni si svolgono ogni anno a rotazione nei vari paesi membri.

10a) rcorpheus v Escenhofii nero. Sch H III, IPQ lil P Hilo Nordestarnrn Sch H 111, BDSG M. Athene v Nymphenburg Sch H Il. BDSG

10t-i) Campionato Italiano di lavoro IPO 111 1980 Camprone Dobermann t(Kel1iii con 284 p. Ecc., conduttore Firenzo De Dionigi

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Associazione Italiana Amatori Dobermann - A.1 .A.D. Criteri e programmi


L'AIAD un'associazione relativamente giovane, sono infatti appena sei anni che stata riconosciuta daEI'ENCI; malgrado questo conta gi circa 1.000 soci ed ha unaorganizzazione periferica di 26 sezioni distribuite sull'intero territorio nazionale. Lo scopo principale dell'associazione 6 tutelare e valorizzare le doti psicomorfalogiche del Doberrnann, pubblicizzarlo e diffonderlo. La sede dell'associazione presso I'ENCI -viale Premuda 21, Milano- e la segreteria nazionale 6 presso il Dott. P. Pezzano - via Roma 104/9, Casatenovo (Corno), Tel. 039/932746.

Organizzazione generale
a) Presidente b) 2 Vicepresidenti nazionali C) 8 Consiglieri nazionali d) 1 consigliere delegato dell'ENCI e) Collegio dei probiviri f) Collegio dei sindaci g) Organismi periferici: I ) Sezioni, formate da un numero minimo di 10 soci che eleggono il responsabile di sezione, il segretario tesoriere, il responsabile del lavoro ed il responsabile dell'allevarnento; 2) Gruppi Regionali ed Inter-regionali, composti da almeno 3 sezioni aventi un numero minimo complessivo di 75 soci che eleggono: il presidente, il segretario tesoriere ed i responsabili del lavoro, dell'allevamento e dell'inforrnazione del gruppo. h) Comitato tecnico nazionale. composto dal presidente nazionale, dal responsabile del lavoro, dal responsabi!e del l'allevamento, dal responsabile dei giudici, dal responsabile dell'informazione, dal coordinatore dei settori lavoroallevamento e dal responsabile degli organismi periferici. Tutte le cariche associative hanno una durata d i tre anni.

Manifestazioni a) Raduni e speciali di razza: nel corso di tali manifestazioni, ed esclusivamente nella classe lavora. vengono assegnati il C.A.C. (Certificato d i attitudine al campionato italiano d i bellezza), o il 10 eccellente (raduni) indispensabili per adire al titolo di campione italiano di bellezza; b) Campionato sociale di bellezza: viene organizzato annualmente dalla sede centrale in concomitanza di un raduno nazionale. Gli aspiranti a tale titolo, per essere iscritti i n classe d i Campionato Sociale, devono essere in possesso almeno del brevetto ENCI o dell'Sch H I o dell'lPO I. Prima di essere giudicati vengono sottoposti ad una prova consistente i n u n affronto ed in un attacco lanciato. Il numero dei campioni maschi e femmine viene deciso annualmente dai giudici sul ring. Titolo preferenziale, ma n o n ancora reso obbligatorio, per la nomina dei campioni sociali il possesso dello Ztp (certificato di attitudine alla riproduzione).

Una fase di attacca lanciato Nella foto: Cristall del Cttorie, marrone, Sch H 11 P: Gamal v. Ferrolheim Sch H I M: BFuice del Citone

Elisir cli Carnpovnlnno. nere

CH INT . C H IT A M O , SG 1 981 - 1 982. C H R I P Morinco S.G.,

Sch H III. FH

Verdiana Nona di Gruma. nera. BDSG 1981. AIAD SG 1981, CH IT. JPO I P. Eick v Eischenhof, Sch H I l M: Dobra del Verdiano, CH. Rip.

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Lema di Campovalano. nera, CH.INT. CH. IT. AIAO SG 1983. I D C SG 1982, EURO CG,WJS. IPO 1 . P: CH. Elrsir di Carnpevalano Sch H 111. M Favorit del Yerdiano CH. R i p

Okeion di Campovalano, marrone, AIAD SG 1984. CH IT CH. RIP.. Sch H Il. P Haran di Carnpovalano M: CH Cayenna di VillacastelFi, BOSJG, CH. IT., CH. RIP.

Durante la manifestazione annuale di campionato vengono inoltre assegnati i seguenti titoli: - Campione riproduttore AIAD: assegnato a i soggetti maschio e femmina, presentati con il miglior gruppo di riproduzione. I soggetti presentati in confronto per tale titolo dovranno avere un gruppo di almeno cinque figli di tre cucciolate diverse e superare la stessa prova di carattere prevista per la classe di campionato sociale; - Promessa AIAD: titolo riservato a i vincitori, nei due sessi e senza distinzione d i colore, nella classe giovani; - Speranza AIAD: titolo riservato ai vincitori, nei due sessi e senza distinzione di colore, nella classe Juniores; C) campionato sociale d i lavoro: manifestazione organizzata annualmente dalla sedecentrale; il titolo d i campione sociale viene assegnato nella classe I P 0 3. Nelle classi I P 0 1 e I P 0 2 vengono rispettivamente assegnati i titoli di Promessa di lavoro AIAD e Speranza di lavoro AIAD; d) Selezione (KORUNG):con l'anno 1985 verri adottata S a selezione per il Dobermann con il medesimo regolamento vigente presso la QV. Verranno organ izrate due selezioni per ogni anno: gli interessati possono richiedere il regolamento d i selezione alla segreteria nazionale. L'AIAD cura anche la pubblicazione di un giornale trimestrafe: 4<1 nostri Dobermanni~, le cui pagine sono aperte a tutti coloro che intendono collaborare.

Fanny dei Sette camini, detta uKellvi>. nera, Campione dr Lavoro. AIAD 1981. P: Adolf. M. Pody del Dente d'Acciaio. Kelly B anche il primo Oobermann Campione Italiano di Lavaro

Alcuni dei piii importanti Dobermann e la loro utilizzazione in allevamento


Il problema principaledei nuovi allevatori 6 il fatto che essi non hanno visto; n conosciuto molti antenati dei Dobermann di oggi. Dato che spesso, nei vecchi giudizi, non vi sono natizie che riguardano l'allevamento, cercher di descrrvere alcuni Dobermann da me spesso osservati e giudicati.

1 1 ) Chico v Forell nero. usato in allevamento ha dato ottime ossature. sostanza e buoni tronchi, e padre di molti campioni. P. Odin v Forell Sch H Il, Camp. Mon. M. Cita Germania, BDGS

A tale scopo cercher di parlare, pi che altro, dei pregi e dei difetti rnorfolegici e caratterrali di tali soggetti e di analizzare la loro provenienza: solo cos ci potranno trarre le adeguate conclusioni, da tener presenti nei futuri accoppiamenti. Inizier (senza preferenze) da Chico v. Forell.

l l a) Studio dr testa di Chico v. Forell

Chico V . F. era figlio di Odin v. Forell. Campione Internazionale, Sch H Il, figlio a sua volta di Falko Hagentolz BDSG Sch H I; la madre d i Chico era la BDSG Cita Germania (proveniente dall'allevarnento N o n Germania)) del signor Aug. Schneider di Rernscheid). I principali pregi di Cfiico erano: il suo tronco, molto compatto e corto, una forte ossatura, un torace molto

disceso e profondo con una bella linea dorsale, una spalla ben lunga, groppa e attaccatura della coda corrette; I'angotatura del posteriore era un po' diritta. La sua testa era molto maschia, forte e allungata, ma con una canna nasale leggermente montonina.

12) Odin v Foreli. nero, Camp Int. e Mon., Sch H Il P. Falko v Hagenstolz BDGS. Sch H I M . Itis v. Forell

I pregi del tronco di Chieo erano fissati attraverso il padre, Odin v. F., ed il nonno Falko, dato che anche Odin e Falko erano maschi con molta sostanza, corti e rabusti, con una buona ossatura. Forse Odin avrebbe potuto avere una testa un po' pi lunga. Il suo pelo era un po' abbondante e questa sua caratteristica si riscontra nei suoi discendenti, che talvolta presentano pelo un po' lungo e morbido, ma nell'allevamento tale difetto ha influito relativamente, l1 caratteredi Falko, Odin e Chico p u essere definito medio. Falko e Odin hanno dimostrato, con la prova di lavoro Sch H I, una certa capacit d~apprendere. Per quanto attiene al carattere si pu affermare che Chico aveva nervi sufficientemente saldi, anche se da giovane questi non erano del tutto a posto.

----.
1 3 ) Falko v. ~ a ~ e n s t o nero, iz RDGS, Sch H I P. Lump v. Hagenstolz WSG. Sch H I M. Kitty v. Hagensrolz

14) Studio di testa di w0din v. Forellr

Forse ci era dipeso dal fatto che Wilking aveva provato a far addestrare il cane senza affidarlo completamente nelle mani dell'addestratore, perci Chico si trovava spesso a passare dall'addestramento e dalla costrizione, senza un vero legame con I'addestratore, ad un trattamento esageratamente ctdolce>ia casa. E chiaro che questo stato di cose negativo per l'equilibrio di un cane giovane. Chico divenne Campione Sociale DV a 16 mesi, nel 1969 a Wurzburg, al Primo Campionato Sociale DV. A quei tempi non era ancora necessaria la prova di lavoro per il conseguimento del titolo di campione sociale. In seguito Wilking prov ancora a far addestrare Chico, ma senza risultati concreti; ci pu quindi certamente supporre che il cane non era particolarmente duttile e non aveva piacere al lavoro, certamente anche la tempra non era una delle sue migliori qualit. Una volta h o lavorato personalmente Chico, quando era ancora giovane, e devo dire che sarebbe stato necessario dedicargli molto tempo prima di avere dei risultati accettabili.

15)Len v. Forell nero, BDGS. Sch H I P Tttus Germania RDGS Sch H I M. Villa Germania

Anche sua madre, Cita Germania, marrone, BDSG 1964, aveva un carattere normale, ma,secondo me, non sopportava forti pressioni. Ho osservato spesso questa cagna: Cita era stupenda nella sua eleganza, aveva una testa lunga e forte, un collo altrettanto bello, lungo e robusto. Quando la cagna fece il BDSG nel 1964, probabilmente lo fece solo perch il giudice, nonostante le pessime condizioni in cui venne presentata, riusc a riconoscere la sua bellezza. Cita durante i due giorni dell'esposizione era magrissima ed in pessime condizioni. Al giorno d'oggi una cosa del genere non sarebbe pk possibile, forse anche perch c'e molta pi concorrenza nelle classi dei marroni. Comunque ottenne ugualmente il titolo con il giudice Walter Maurer (allevamento von Hagenstolz). Nella stessa esposizione divenne BDSG un maschio nero, Lex von Forell Sch H I (Titus Germania Sch H I BDSG - Vilja Germania), che vinse su maschi importanti come Kandy v. Furstenfeld Sch HI, Jago v. Furstenfeld Sch H I l e Blitz von Roggenfelde Sch M III.

16) Titus Germania nero. BDGS. Sch H I P Lurnp v. Hagenslolz WSG. Sch H I M. Gilda v. Weliborn

Purtroppo Cita fu venduta all'btero e non fu possibile utilizzarla, come meritava, i n allevamento. Credo che molti allevatori del tempo non riconobbero il valore di questa cagna, altrimenti avrebbero cercato di trattenerla in Germania. Torniamo a Chico v. Forell. Possiamo dire che questo cane ha lasciato grande impronta di s per quanto riguarda l'aspetto esteriore del nostro Dobermann. Chico andava molto bene per femmine di poca sostanza e ossatura leggera. Non ci si poteva aspettare d a Chico miglioramenti per quanto riguardava la cornbattivit e la tempra, infatti da dove sarebbero potuti venire? Comunque, secondo me, anche Chico ha contribuito a migliorare il carattere dei nostri Dobermann date che ha riprodotto nella media dei suoi figli buoni nervi; ed a quei tempi uno dei problemi pi seri della razza era appunto n l nerirocismo. Inoltre Chico non aveva malattie: problemi di maiassorbimento e d i cattiva digestione, collegati ad insufficienza pancreatica, presenti in molti Doberrnann deli'epoca. Chico mori all'et di 1O anni. Il suo figlio pi importante per l'allevamento stato Jago V. Beelen, marrone, Sch H Il, selezionato a vita, BDSG, Ch. In?., DVSG; di Jago p a r l e r ~ ancora in seguito.

1 6 2 ) Ero v. Frankerihorst nero, BDGS. DVSG. IDCSG, S c h H 111. selezionato a vita.

P. Chico v. Forell BDGS M. bmarilda v. d. Wachenburg

Anche Ero v. Frankenhorst nero, Sch H 111-VH111, selezionato per 2 anni, DVSG, IDC SG, Campione Olandese, era un ottimo figlio di Chico. Al campionato di lavoro DV nel 1 97'9 ad Aachen, ottenne l'Ecc. con 289 punti
e si classific ctQuarto>i;f u il primo cane di punta i n bellezza ad ottenere questi risultati anche in lavora. Comunque Ero non pu essere considerato a31a stregua di Jago v. Beelen per quanto riguarda il valore di riproduttore. La madre di Ero Frankenhorst era Amarilda v. d. Wachenburg, una cagna nera importata in Olanda darla Germania, nata da u n accoppiamento consanguinea su Andy v. Tichenhain Sch H I BDSG 1965. Un'altra fattrice dell'allevamenio v. Frankenhorst era la femmina nera Olive of Bambis, Bryde importata in Olanda dal Giappone, ma figlia di cani tedeschi e cio Odin Forell e Rita Forell, BDSG Sch H!, figlia di Arco of Fayette Corner, figlio a sua volta di Citto v. Firstenfeld (vedi carrina delle linee di sangue).

'

1 6 b ) Comt. Chairm. v. Frankenhorst nera. QVSG. Sch H I P. Chico v. Forell BDSG M. Amarilda v.d. Wachenburg

16c) Oewi v. Frankenhorsi nera, WSG. BDSG. IDCSG, int Champ., Sch H 1 P. Bryan v. Forell M. Olive of 5 , Prrde

17) Hede v Felsingpass marrone BDGS P. Roris v. Rehwalde Sch H 111. Camp. di lavoro DV 1951 M. Adda v. Satoriushof

Olive, accoppiata con maschi diversi, ha dato alcuni ottimi tiproduttori che hanno ottenuto titoli nazionali ed internazionali, ed ancora oggi influenzano l'allevamento olandese. Ma torniamo all'inizio degli anni '60; all'epoca uno degli allevamenti pi importanti, accanto al aForell>i,era quello v. ~Furctenfeldn del Signor Palrner di Furstenfelbruck.Da questo allevamento nacquero parecchi soggetti

17a) Carmen v. Feisinpass nera BDSG. Sch H I (madre di Citto, Citta. Jago v. Furstenfeld) P Igon v. Naunhof BDGS M. Hede v Felsingpass BDGS

molto belli, che si imponevano per la loro eleganza, le ottime focature, l'armonia e l'ottimo tipo di testa. PaFrner inoltre era molto attento nel mantenere sempre i suoi cani in ottima forma per le esposizioni. Egli riusci, attraverso alcuni accoppiamenti consanguinei, a fissare il suo tipo.

181 Lurnpv Hagenstol~ nero. WSG. Sch H I, ha influenzato molto la selezione del Dobermann P. Alf v. Hagenfrennd M. Dina v. Klochenhof

Da un felice accoppiamento della femmina nera Carrnen v. Felsingpasc, BDSG Sch H 1 , con il Campione Mondiale 1956 nero, Lump Hagenstolz Sch H I, nacquero due bellissimi campioni: Citto e Citta v. Fursrenfeld, I DC sg, B DSG, Campione Internazionale, cani che influirono molta nell'allevamento tedesco.

Al.
1 9 ) Cina v. Furstenfetd nera. BDGS. IDC SG, INT. CH., Citta madre di Meckie, Miko, Mascha. Vello ,Vilya, Verry v. Furstenfeld

Dalla cucciolata con la ctB nacque Bordo v. Furstenfeld, ottimo riproduttore di questa linea di sangue per quanto riguarda il carattere e la combattivita: io stesso ho provata questo cane e posso dire che aveva una combattivita superiore alla media. Dall'accoppiamento Bordav. F. - Citta v. Fljntenfeld, accoppiamento che fu ripetuto cinque volte (lettere K L M U V) nacquero alcuni cani di ottimo livello, come Kandy v. Fiirstenfeld. nero Sch H I, Ecc. di punta, calmo e con molta cornibattivita; proprietario I'allevamento itv. Frankelandn deE Sig. L. Schellmann di Marktbreit. Non so niente della cucciolata con la L perch fu venduta all'ktero. Della cucciolata con la ctMn sono conosciuti Mascha v. Furstenfeld, nera, BDSG, Camp. Int., DDR SG., Sch H III, proprietario <<Allevamentov. Bavaria di Hans Wibltshauser - Monaco)), e Mecki von Fiirstenfeld, marrone, BDSG,

20) Mascha v; Furstenfeld nero, Sch H Il I, BDGS. DDRCG, Int. Charnp. P. Bordo v. Furstenfeld M. Citta v. Furstenfeld

Camp. Int., Sch H Il!, proprietaria la Sig.ra Theis di Amburgo. Entrambi questi cani ebbero molto successo alle esposizioni del tempo e furono cani di punta anche in prove d i lavoro. Da ricordare anche Miko v. Furstenfeld Sch H I, Campione Internazionale. Fra i soggetti nati con la W, l'unica cagna conosciuta & Uta v. F., che per non fu una cagna d i particolare interesse; gli altri suoi fratelli non furono mai esposti perch, per quanto di mia conoscenza, avevano problemi di denti. La cucciolata piU famosa d i Palmer fu quella con la ((VI>, infatti da questa nacquero la WDSG nera 1967 Vijlia v. Furstenfeld, Sch H I, proprietario il sig. Adler di Amburgo; Vello V.F., Sch H I I I. Ecc.. selezionato a vita, di mia propriet, e Verry v. F.. nero Sch H I Il, Campione DVdi lavoro, proprietario il Sig. Flogel di Recklinghusen. Mentre Vilja e Verry non furono buoni

21) Mecki v Furstenfeld marrone, Sch H III. BDGS, DDRSG. Holl. Winner P. Bordo v. Fiirstenfeld M. Cina v. Furstenfeld

riproduttori (Verry era anche spesso in pessimecondizioni), oggi si pu dire che Vello V. F. f u un eccezionale riproduttore con la rara capacit di riprodurre e migliorare sia il carattere che la bellezza; purtroppo Vello e Verry erano un po' femminili, mancavano infatti di sostanza, ossatura ed impronta maschia, davano quindi buoni prodotti solo con femmine che potevano correggere questi difetti. Alcuni altri soggetti di linea FiirstenfeFd, f uiono: Ina v. F., BDSG, nera (da Citto e Carmen) e poi Orli, Odin e Ondra, nati da un accoppiamento consanguinea tra padre e figlia (Citto- lna). Orli divenne Weltjugdsg, ma poco tempo dopo f u vittima di un incidente e mori; era un maschio di grossa

22) Miko v. Furstenfeld nero, Sch H 111, int. ch, P. Bordo v. Furstenfeld M. Citra v. Furstenfeid

sostanza con una testa imponente e con un'ottima ossatura, ma un po' lungo. Suo fratello Odin non super lo Ztp perch aveva la dentatura incompleta; invece la sorella, Odra v, F., nera; Sch H11, era una bellissima cagna: aztenne infatti sempre il {(Primo Ecc.}) in esposizione, anche se alla BDSG fu battuta nello spareggio finale da Goldi Felsingpasc, una figlia di Kandy v. Furstenfeld. Ho addestrato personalmente Ondra, portandola in 4 settimane all'Sch H I; questa cagna aveva moltissimo carattere, era molto duttile e combattiva ed aveva nervi molto saldi; anche la sua tempra era buona. Purtroppo Ondra f u venduta negli U.S.A. s cos si perso un altro cane preziosa per l'allevamento, soprattutto se si tiene conto chequesta cagna era nata da una stretta consanguineit. Un altro cane, all'epoca molto conosciuto e di successo, stato Jago v . Furstenfeld, nero, Sch H I l (Lczmp v. Hagenstalr x Carrnen v. Felsingpass) proprietario l'allevamento v. Eichenhain del Sig. Jakob Bambach di Dreieichenhain.

23) lago v. Furstenfeld nero Sch H I l


P. Lump v. Hagenstolz M. Carmen v. Felsingpacs

Jago, che non divenne mai BDSG, ma fu sempre eccellente di punta, aveva ereditato dalla madre, Carmen v. F., una mandibola molto debole, e purtroppo ha spesso trasmesso questo suo difetto anche ai figli; ancora peggiore per quanto riguarda il tipo di testa, che era femminile e con la mandibola poco sviluppata, era suo figlio Andy v. Eiehenhain, nero, Sch H I, BDSG 1965 (Jago v. Furctenfeld Sch H I I - Hella v. Forell). Secondo me stato uno sbaglio fare campione questo cane, perch dopo fu spesso usato in allevamento ed ancora adesso si rilevano problemi di testa nei suoi discendenti. Da questo esempio si pu notare quanto tempo occorra per correggere alcuni errori di allevamento. ccJagoi) aveva comunque un tronco eccezionale e per la verit ha trasmesso molto bene anche questo suo pregio. Si pu comunque dire che Jago ha avuto alcuni figli molto belli con una testa non brutta ed un tronco molto armonico. Il carattere, sia di Jago che di Andy, pu essere definito medio; entrambi infatti raggiunsero un certo grado di addestramento, ma nessuno dei due partecip a gare irnportanti. Anche il sistema nervoso di questi due cani pu essere definito

24) Andy v Eichenhain nero. Sch H I. BDSG 1985 P lago v. Furstenfeld M. Hella v. Forell

normale. La madre di Andy era una cagna dai nervi molto saldi e sicura di s6, ci ha sicuramente contribuito a migliorare il livello medio del carattere nei discendenti, Da ricordare Rondo V. Forell, figlio di Cita Germania e di un figlio di Cittov. Furstenfeld:Arco Fayette Cornern, Sch H Il!, IDC G.; Rondo pero non ebbe molta influenza sull'allevamento tedesco in quanto fu venduto in Giappone ancora molte giovane. Anche il BDSG Rado v. Fiirstenfeld, ebbe scarsa influenza nell'allevamento olandese perch fu venduto F n Giappone. Palmer all'epoca us moltissimo in al levamento alcuni soggetti nati dalla cucciofata con la ctW carne Welda, Windo, ecc. ed in questo modo egli restrinse molto la sua base di sangue in quanto abusQ della consanguineit.

25) Hella v Forell nera, era considerata un'ottima rrproduttrrce. madre di molti cani di punta. P. Bingo v. Dornberg Sch H I Il M Villa Germania

Icani Furstenfeld esportati all'Estero non ebbero nessuna influenza nell'allevamento tedesco; gli altri FUrtenfeld, Gina, Kandy, Jage, Mecki, Mascha e Vello, hanno invece avuto grande influenza nell'allevamen.io. Una cagna, Gina v. Fiirtenfeld, nera, Sch H III, viene ancora ricordata per il fatto che ha dato, accoppiata con un cane medio come Lump v. Bacterhofu, nero, il BDSG Argus v. Weroberg, marrone, Sch H111. proprietaria l'allevamento v. Rauhfelsen del Sig. Willi Rothfusc di Stoccarda. Questo maschio, molto robusta e compatto, con un carattere molto equilibrato, venne spesso usato in allevamento ed ebbe molta influenza sulla linea Elledonk e su alcune linee di allevamenti del Wurttemberg. Esso fu molto prezioso in allevamento perch port sostanza e ottimi nervi.

26) Rondo v. Forell nero, Sch H I, BDSG P. Arco of Fay Corner, Sch M III, IDC SG M. Cita Germania BDSG

-*7-

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bWA

27) Rado v. Fbrstenfeld nero. Sch H I BDSG P. Citto v. Furstenfeld M. Black y of Fay Corner

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28) Arguc v. Neroberg marrone, Sch H 111, BDSG P. Lurnp v. Basterhof Sch H Il/. FH M. Gina v. Furstenfefd

29) Gerra v Ellendonk marrone. Sch H III, Camp di Lav. D V 1966 P Astor v. d Sch~rnrnelschulzhSch H !Il M Orxi Krakau Sch H [Il. Carnp. Lav. DV 1964

In quel periodo divenne molto famoso l'allevamento von Ellendonkii. dei signori E. ed F. Sauerrnann di Krefeld. I coniugi Sauermann erano esperti addestratori ed avevano gi ottenuto ottimi risultati con i pastori tedeschi. La loro prima cagna, D i x i V. Krakaw, marrone (Dirk Goldberg Sch H 1 1 1 B DSG - Elke St. Clernens), drvenne Campione D V di lavoro nel 1964 a Bonn. Ho visto io stesso questa gara e posso dire che, nonostante alcuni pregiudizi, a quel tempo la cagna fece un'onima impressione e guadagn meritatamente il titolo. Dixi era una cagna di taglia media, con qualche lieve difetto, comunque eccellente. Questa cagna stata la capostipite dell'allevamento von Ellendonk,) ed ha sempre imposto, accoppiata con maschi diversi, il suo caratte-

30) Iris v Erllendonk riinrrone, Sch H I, B D G S P. Fred v. d, Blutestadt Orsol sch H 111, Camp. Lav. DV M Dixi Krakau Sch H 111, Camp. Lav DV 1964

re. Dall'accoppiamento di Dixi con il maschio da lavoro Astor W. d. Schimmelschultheide Sch H Ill, cha ha pi volte partecipato al campionato di lavoro DV, nacquero il campione d i lavoro del 1966 Gerra v. Ellendonk ed il cane da lavoro G e r o v. Eli., marrone, Sch H 111. Entrambi i cani fissarono il carattere in questa linea di sangue, ed in esposizionefurono sempre qualificati ECC. Gerra fu accoppiata con il BDSG Argus v. Neroberg, Sch H I I I; dalla cucciolata con la ctJvennero alcuni cani belli e buoni di carattere, come Jenny v. Ellendonk, marrone, Sch H IZI ed in bellezza spesso 1 Ecc.; che fu la capostipite dell'allevamento {{v.d . Rauberhohle)) del Sig. Gero Miiller di Gbppingen. Dalla cucciolata con la li) ,nacque la BDSG Iris v. Ellendonk, marrone, Sch H l, che fu un'ottima riproduttrice, infatti, accoppiata con Miko v, Furtenfeld, nero, Sch H I,diede la futura campionessa di lavoro D V 1975

30aJ Vesta v Ellendonk blu. Sch H I DVSG P Chico v Forell BDSG. DVSG M. Jessy v Ellendonk Sch H I

Palma v. Ellendonk, nera, Sch HIIF, selezionata a vita, ed il campione di lavoro DV 1971 Immo v. Ellendonk, marrone, Sch M 111, che pero non fu usato in allevamento. Molti ottimi cani da lavoro vennero dall'allevamento Ellendonk, cani che migliorarono la reputazione del Doberrnann nella regione del Nordrein. I coniugi Sauermann produssero anche alcuni campioni di bellezza, come la BDSG, nera, Kora v. Ellendonk, Sch 5 1 1 (Argus Nerob. - Gerra Ellendonk), la BDSG Iris Ellendonk, la DVSG bleu Vesta v. Helt., Sch 1 (Chicov V. - Jessy HelF), il campione DV Giovani UIfac v. Ellendonk. marrone, Sch H I selezionato (Gero v. Ell. perdfra v. Hohenstauf) e la campionessa del mondo giovani Xyla v. Ellendonk Sch H l, selezionata.

31 ) Fattrici marroni dell'allevarnento v. Ellendonk. da sinistra verso destra, Dixi Krakau, Jessi V. Ellendonk, Iris Ellendonk, Gerra Ellendonk

Altri cani da lavoro da ricordare sono Satan e Sanko v. Ellendonk, entrambi selezionati, e la figlia di Sanko e Palma, Afra v. Ellendonk, nera, Sch H III FH, selezionata a vita; questa cagna, Ecc. anche in bellezza, era di propriet dell'Allevamento v. Burg Boheim-Steinn, del Sig. H. Schauer di Pegnib. Da ricordare anche Trux v. Ellendonk, che ha piu volte partecipato a l campionato di lavoro DV.

Il miglior cane da lavoro stato ed 6 tutt'ora Eingo W. Ellendonk (padre Jago v. Beelen, Sch Il, marrone, selezionato a vita, BDSG, DV SG, Campione Internazionale - madre: Palma v. Ellendonk, nera, selezionata a vita, campionessa di lavoro DV). Questo cane divenne campione di lavoro DV a dueanni, nel 1977, e da allora lo si potuto trovarespesse al secondo posto batrutci per pochi punti. stato presentato pi di trenta volte in gare di Sch H 111 ed ha sempre lavorato molto bene. Ha partecipato spesso ai Campionati Europei della FCI ed ha sempre dimostrato una grande combattivita e nervi molto saldi. Bingo il prodotto di un accoppiamento molto indovinato e possiamo dire che il suo carattere gli deriva sia dalla parte del padre che dalla madre, come 6 rilevabile dal pedigree e dalla mappa delle linee di sangue. Ha gi dato ottimi risultati come riproduttore, ci2, ci fa sperare che venga utilizzato ancora nel modo giusto, dato che ha anche dei difetti che vengono evidenziati in accoppiamenti sbagliati. Per quanto riguarda la bellezza un buon cane da M B, una volta ha anche ottenuto il Terzo Ecc. Chi lo vuole usare, deve tener presente la sua linea dorsale non troppo ferma ed i suoi appiombi anteriori non corretti, inoltre appare anche un po' lungo. Per quanto riguarda la taglia, Binga un cane medio di 68 cm. Naturalmente sempre un problema mantenere l'altezza; a l momento, purtroppo, ci sono troppe differenze di taglia fra i nostri cani, perci bisogna cercare di stabilizzare l'altezza dei maschi cui 70 cm.: cani di taglia superiore a 70 cm. o inferiore a 68 cm. non rientrano nel nostra tipo ideale di cane da lavoroii. I primi figli di Bingo vennero gi presentati, con successo, al campionato di lavoro DV nel 1980, dove la femmina di due anni Hexe v. Wilden Markgraf, Sch H 111, nera RHT, ADPR (Bjngo v. Ellendank, Sch H III, IPO 111, selezionato a vita, FH, per Bina v. W. Markgraf, Sch H 111, FH, 1PO 111, selezionata a vita) ottenne il dodicesimo posto con 275 punti MB; nel '1981 Ilo Kirchbiii, nero, Sch H I Il, selezionato, ottenne 275 punti a l campionato di lavoro e nello stesso anno Cora Papenkamp, Sch H 111, (Bingo Ellendonk -Afra Papenkamp) proveniente da una Imea di cani da lavoro, ottenne il titolo di Camp. DV di lavoro. interessante notare come entrambe le cagna, Hexe e Cora, sono state prodotte nello stesso modo, ambedue hanno ceme nonno, da parte di madre, Falk v. Rothbachtsl il cui nonno il campione di lavoro '61 -32-'63 Fred v. d. Bliitenstadt Orsoi. Da ci si pu vedere come sono state costruite queste linee di sangue. Alcuni anni fa, dopo la morte della Signora Sauetmann, il marito smise il suo lavoro attivo con il Dobermann; comunque in molti riproduttori presente i! sangue c<Ellendonk, cosicch rimane la speranza di migliorare e stabilizzare questa base. Ma torniamo adesso a Vello v. Furstenfeld, 1966-'75, DZB 79814, nero, Sch H Il I, H D l , selezionato a vita (Bordo v. Furstenfeld- Citta v. FUrstenfeld); all'et di 2 anni Velilo aveva gi tatto I'Sch H Il I e le prime Eliminatorie Regionali e lavorava gi molto bene negli attacchi. Voglio parlare obiettiva-

mente anche dei limiti di questo cane, in maniera che i nuovi allevatori e tutti coloro che aztualmente si interessano della razza capiscano perch sconsiglio una troppo stretta consanguineit su Vello. Vello era molto duro e senza compromessi nella sua cornbattivit, ma qualche volta era leggermente nervoso e sensibile a i rumori. Ci non ha niente a che fare con la sensibilit allo sparo, nei confronti del quale non aveva nessun problema. Spesso per qualche piccolezza, soprattutto per rumori molto alti o motto bassi, si poteva riscontrare in Vello un'agitazione interiore, inoltre era anche sensibile a i temporali. Tramite diversi tests h o notato che in lui l'istinto alla lotta dominava sulla sensibilith ai rumori, coci, per esempio, potevo indurlo, tramite un comando, ad attaccare i tuoni ed i fulmini, che a lui davano fastidio, abbaiando rabbiosamente verso il cielo e mostrandosi aggressivo.

Vello v Furstcnfald nero 5ch H III, Korung a vita HD 1 P. Bordo v. Furstenfeld M. Citta v. Furctenfeld BDSG. IDC Sg

32) Bryan v. Forell. nero, Carnp. di Norvegia e Svezia, HQ 1, selezionato. Bryan B stato un ottimo rrproduttore per bellezza e carattere; padre di molti cani di punta. P Vello v. Ftirstenfeld Sch H III, Korung a vita M.Ktra v. Romberg

Vello era indifferente agli estranei inoffensivi anche se difendeva il suo territorio. Con lui ho fatto circa 40 gare di Sch H 111, soltanto due volte in pista non ha raggiunte il punteggio minimo. Nel 1970 ottenne il IV posto al campionato di lavoro DV e nel 1972 il VI con un altro conduttore. Feci condurre il cane da un'altra persona per&& volevo vedere quanto il suo 0 stesso comportamento durante il lavoro dipendesse da me. Ho fatto 1 anche durante diverse gare a squadra, alle quali Vello ha partecipato circa 20 volte nel!a sezione attacchi. Ogni volta Vello ha pienamente convinta tutti. Non esistono dubbi per quanto riguarda la sua combattiviti e la sua durezza. Purtroppo Vello mancava un p6 in <Conducibiliti>,questo suo limite losi pot notarespesso in pista ed in obbedienza. Per quanto riguarda la bellezza Vello ha sempre ottenuto l'Ecc.; comunque venne sempre nota-

33) Bonn1 v. Forell marrone. Sch H!, BDSG, DV SG, Camp. tnt P. Vello v. Fbrstenfeld
M. Kiro v; Rornberg

to, a ragione, il suo aspetto un po' femminile e il suo rene un poco lungo anche se solido. A causa di ci Vello ha ottenuto, abbastanza spesso, il 1O ECC Ris. C.A.C.I.B., C.A.C. ecc., ma non ha avuto nessun titolo di campione, mancanza questa che non influenza in alcun modo il valore di u n cane come riproduttore. I l primo allevatore che riconobbe il valore di Vello fu Ernst Wilking, titolare dell'allevamento v. Forellii, cosi nacque la ormai famosa cucciolata con la ctB)>,da Vello e Kira v. Romberg. Di questa cucciolata i maschi pi conosciuti sono: Bryan v. Forell, nero, Nord. Champ. e Bonni v. Forell Sch H I marrone, B DSG, DVSG, Campione Internazionale. Entrambi i cani hanno influenzato molto l'allevamento, in particolare quello tedesco, dato che molti figli e nipoti di Bryan vivono oggi in Germania ed in Olanda.

34) Gisella v. d. Feste Otzeberg, Camp. di Norvegia P. Vello v. F M. Frigga v. d. F. Otzeberg

35) Gogo v d. Feste Otzebergn, Camp. di Norvegia P. Vello v. F. M. Frigga v. d. F Otzeberg

Dallo stesso accoppiamento nacque una cucciolata con la ctDi), della quale vale la pena citare soltanto Dascha v. Forell, in quanto madre del Riproduttore Jago v. Beelen (Vedi cartina Jago). Una prova di accoppiamento di Vello e Cita Germania and male perch la cagna, data l'et, non rimase gravida. Un altro ottimo accoppiamenro di Vello fu quello con &iene v.d.

Stollburgi), marrone, dell'allevamento vom Pfalter Waldheirn di propxiet i del Sig. Gg. Kraft. Questo accoppiamento venne ripetuto parecchie volte e ne uscirono parecchi buoni Dobexmann. Dalla cucciofata con la E, nacque il campione tedesco e VQH SG, Bulli v. Pf. W. marrone. Sch H 111, selezionato a vita e la femmina Bianca V. PF. W-, nera, Sch H Ill, selezionata che purtroppo mori presto a causa di un incidente. Dalla cucciolata con la C>}, la nota campionessa d i lavoro DV Citta v. Pfalzer Waldheirn nera, Sch H III FH, selezionata a vita, proprietario l'allevamento ccv. d. Stolburgn del Sig. Maul di Dlngolshausen; dalla cucciolata con la E nacque la femmina Elke v. Pf. Waldheirn, nera Sch H 111, selezionata a vita, campionessa tedesca e VDH, proprietario l'allevamento ({v. Zennri del Sigg. Lindemann, madre del campione del mondo Bronco v. Zenn del quale parler piD avanti. L'allevatore J. Backer Legfeld, titolate dell'affisso v. d. Feste Otrberg}], ebbe una cucciolata di successo, egli accoppi Vello e Frigga v. d. Feste Otzberg e vendette poi la cucciolata nei paesi del Nord. Da questo accoppiamento nacquero le Campionesse Gisella e Gogo v. d. F. O., due cagne d i ottimo tipo che migliorarono molto la qualit dei Dobermann del posto. E da ricordare anche Ino v. Eichenhain (Vello per Hera v. Forell), cane eccellente di punta che fu venduto molto giovane in Svezia. Fra gli innumerevoli figli di Vello, Eccellenti in bellezza ed in lavora, dobbiamo ricordare il campione del mondo giovani Sascha v. Niddatal, allevatore W. Hensel, ed il maschio Ecc. d i punta Rondo v. NiddataE. Entrambi i cani per non influenzarono l'allevamento, dato che Rondo f u venduto i n Spagna ed il suo proprietario non era interessata ad allevare, mentre Sachsa mori ad u n anno e mezzo a causa di un incidente. I l valore di riproduttore di Velle, f u riconosciuto dopo che i suoi figli si dimostrarono portatori delle sue caratteristiche positive; cosi Vello 6 presente in quasi tutte le linee d i sangue pi importanti. Oggi sarebbe quasi impensabile un allevamento senza Bonni Forell, Bryan Forell e suo figllro Hilo v. Nordenstamm. Molti allevatori costruirono la loro base di allevamento su Bonni v. Forell per mezzo dei loro figli: il Campione Ero v. Hagenstern, il Campione Gido v. Hangestorn, il Campione Jurgen v. Hargectenn, tutti figli di Bonni e Dona v. Eichenhain, come anche il due volte Campione di lavoro DV 1978 e '79 Pero v. Frankenland (Bonni per Fesa Frankenland) (vedi cartina). Il sangue di Vello negli ultimi anni stato usato, soprattutto, attraverso suo nipote: il Campione del mondo Bronco v. Zenn Sch H Il I, selezionato. Il figlio di Velle, {{Bryan Forell)}, raggiunse l'et d i 1 1 anni, cosa che dobbiamo tener presente dato che la nostra razza non molto longeva. Guardando la cartina delle linee di sangue si pu obiettivamente notare quanti figli e nipoti di Vello siano stati ottimi riproduttori. Alcuni campioni, come per esempio Hardess NQmmergarten, Bero MQlllhaven, Kora Ellen-

36) Herdes v. Nomrnergarten marrone, Sch H I, BDCG 1963,

P.Igon v

Wellborg BDSG M. Dusy v. Narnmergarten

donk, furono usati troppo poco oppure produssero soggetti non superiori alla media, che per queste motivo non emersero. Bonn! v. Forell fece la sua carriera in Germania e vinse tutti i titoli esistenti a quei tempi. Alle esposfrioni si dimostr un cane relativamente tranquilla, con un beflissimo tronco corto e robusto ed un bellissimo colore marrone con focature scure. Se vogliamo parlare di difetti possiamo parlare della sua testa che avrebbe potuto essere pi maschia ed allungata. Bonni ottenne I'Cch Hl; nel 1970 venne presentato alla Selezione ma non la super per scarsa combattivit. devo per aggiungere che Bonni era poco preparato. Suo fratello <tBryan~) fu venduto in Svezia a cinque mesi; poco prima della sua partenza ho

Thomas del Verdiano, nere CH. I T . CH R1P. P Oon Dayan v. Frankenborst DVSG 77, DCH.. WCH. Sch

H 7.

M. Dobra del Yerdiana CH. RIP Thomas, nipote di Bryan. stato il capostipite dell'allevamente del Verdiano

potuto vedere Bryan da Ernct Wilking, giA da cucciolo si potevano riconascere la sua bellezza ed i suoi buoni nervi. Nei Paesi del Nord vinse tutto cib che si poteva vincere e super anche la selezfonedel posto, che non certofacile. I suoi figli sono veramente ottimi: uno tra quelli pi conosciuti Nilo Nordenstamm, che venne in Gerrnania e f u molto usato come riproduttore. Anche in Olanda molti allevatori hanno usato Bryan, ottenendo risultati soddisfacenti. Un altre cane con cui sono stati ottenuti risultati molto buoni, la Campionessa Gisella v. Otzberg figlia di Vello. Il figlio di Bryan, Hilo ha prodotto ottimi figli come Caucilius Cassander Diaspara, Sch H I, BDSG, Amboss v. Langenhorst Sch H II I, e Al v. Langenhorst Sch H I11 Campione I DC 1982, BDSG 1982, Campione DV 1983.

Hilo stato usato pi6 volte anche da alilevatori italiani con ottimi risultati per quanto riguarda la morfologia, fra i suoi figli meritano di essere rnenzionati: Inette di Gruma, nera, Campionessa Italiana, Brevetto ENCI I, proprietario Allevamen~odi Stefusto dei Sigg. G. e R. Rosi; lago dei

Mobili Nati Brev. Enci I nere, Campione Italiano, proprietario l'allevamento dei Nobili Nati dei ~ i g g , ~ B u z di r i Vergiate; la sorella [cotta dei N.N. nera, Campionessa Italiana A1AD SIEGER 1984, Brev. Enci I, proprietario l'allevamento di Villacastelli e Circe del Palatino Campionessa Itatiana, nera, 8rev. Enci I, proprietario il Dott. Germani di Roma. Un altro figlio molto importante di Hilo purtroppo ormai scomparso, stato

37) Guys Hilo v. Nordenstamm nero. Sch H III, BDCG, Nord Camp.. HD 1
P. Bryan v. Forell M. Guntherforst Burga, Nord Camp, HD 1

Orpheuc von Eschenhof, nero, Sch H I1 1 - 1 P 0 111, Ecc.: questo cane stato importato in Italia da cucciolo, dall'allevamento del Littorion, di propriet del Sig. R. Zorzi, e pu essere considerato il capostipite di tale allevamento. Orpheus era u n cane eccellente, molto combattivo e duro, partecip ai campionati di lavoro DV nel 1980 e 1981. Fra i suoi figli vanno menzionati {{Eveline det Littorio)}, nera, I P 0 I41 a circa 24 mesi, purtroppo prematuramente scomparsa; Lilli Liberty del Littoric, nera, Sch H I I, AIAD SI EGER '82, DV SG, il fratello Laerte 'Luger del Littoria, nero, Ecc Sch H I, e Movak del Littorio, nero, Sch H Il, promessa di lavoro AIAD 1983. I migliori figli di Bonni, per quanto riguarda la bellezza, sono quelli nati dagli accoppiamenti con ((Dona Eichenhain~ (una figlia di Rondo). Molti di questi figli furono campioni ed influenzano ancora oggi alcuni allevamenti in Olanda, Inghilterra e Francia; per esempio il BDSG, DVSG Ero v .

38) Cacilius Cassander v. Dtaspord iiero, Sch H 1. WSG. EDSG, DVSG. I D C SG. P. G Hklo v. Nordensfamm, BDSG, Sch H I I I M. Iris v. Frankenhorst. DVSG. Sch H I Gekrt

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39a) Ali v. Langenhorst nero, Sch H III, IDCSG '82. BDSG '82. DVSG '83,Int. Champ., VDH CH Il1 P. G. Hilo v Nordensfarnm M. Biene v Niederkassel

401 Dona v. Eichenhain marrone, Sch H 1 , P Rondo v. Forell BDSG Sch H I M. Hella v. Forell

ROSG. DVSG.

(nt Charnp

39) Orpheusv Eschenhof, nera Sch H III IPO III. Ecc. ha partecipato al Campronato di lavoro Dv nel 1980 e nel 1981, era un cane Ecc. e nello stesso tempo di ottimo carattere. nella fato all'ets di i O mesb P. H. Hilo v Nordnstamm. BDSG, Sch H III M. Athene v Nvmphenburg. BDSG Sch H Il

lago dei Nobili Nati, nero. CH I T , Brev ENCI 1 P. L H Hilo v. Nardenstamm. Sch H Il1 M: Lara de Festiano, CH RIP

Circe del Palatino. nera, C H IT , Brev ENCI 1 P. CH. Hilo v. Nordenstamm, Cch H Il1 M. Samina del Bosco di Giano, CH. IT.

Laerte Lugher del Littoro, nero, Ecc.. Sch H I P: Orpheus v. Eschenhof, Sch H Il I M:Athena v. Olderftrauch

41 ) Ero v; Hagenstern marrone, BDSG, DVSG P Bonni v. ForeH BDSG DVSG, Sch H I M. Dona v. Eichenhain BDSG. DVSG Sch H l

Hagenctern che fu venduto in Francia, Greif v. Hangestern DVSG che fu venduto in Inghilterra ed infine Jungen v. Hangestern in Olanda. Questi cani, i n generale, mancavano un po' di tempra, mentre, per quanto riguarda i nervi, possiamo definirli normali. JYrgen v. Hangestern, nero, Campione Internazionale; Sch H 11, fu pi volte accoppiato con drnnnda V. Stifthub, marrone, Sch H I, DCH; da questo accoppiamento nacquero diversi campioni come Aldo v. Ferrolheim,marrone, B DSG, DVSG, Sch H III. Astrid Amanda Q. F. e la Campionessa del Mondo Gwendoline V. F., marrone, Sch HI. Questi cani resero famosa la linea dell'allevamento Ferrolheirn del sig. Demankoe. Arnanda v. Stifthub (che da considerarsi capostipite dell'Allevamento Ferrolheim), era figlia di Chico e di Hesta v. Ellendonk,figlia a sua volta

41a} Greif v. Hagenstern marrone. DVSG P. Bonni v. Forell

M. Dona v. Eichenhain
--m

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42) Ali v. Forellenbchfe marrone. BDSG. DVSG P. Argus v, Neroberg BDSG Sch H Il[

di Dixi v. Krakau, ed il suo sangue fu molto positivo per quanto riguarda il carattere. A mro parere il pi duro dei cuoi figli Gamal Ferrolheirn, nero, Sch H 1, acquistato da un allevatore italiano, il Sig. Plere Caliandro di Milano, titolare dell'affisso di Villacastelli. Questo stesso allevatore accoppio una sua femmina, la CH. RIP. Rada del Verdiano con Aldo Ferrolheim; da questo accoppiamento nacquero il Camprone Italiano, Campione A I AD, Campione R IR. Cito d i Villacastelli, nero e la J BDSG, Campionessa Italiana, CH. RIP. Cayenna di Villacastelri, nera. Questa cagna da considerarsi la capostipite dell'allevamento di Campovalano, f u infatti acquistata dal Sig. G . Prosperi di Milano, titolare di tale affisso. Usata con diversi stalloni ha dato numerosi campioni come Infix di Campovalano, marrone, Campionessa Italiana, Okeion di Campovalano marrone, Campione Italiano, AIAD SIEG ER '84 Sch H I l, Zorba di Campovalana, nero, Campione Italiano, Campione AIAD '83, I P 0 111. Ma tra i suoi figli quello che maggiormente va influenzando I'allevamento italiano

Cayenna di V~llacasislli,nera. CH t t , CH R i p P Aldo v. Ferrolheim. BDSG. DVSG, Sch H 111. M. Rada del Verdiano, CH. Rip.

W. o;'

Cita d i Villacastelli nero. CH I T . CH RIP CH A1AD P Aldo v Ferrolheim. BDSG DVSG, Sch H IIE W1 Rada del Verdiano, CH RIP

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I...

Vita di Carnpovalana. marrone. CH IT , CH AIAD. Euro J S G Sch H I P Hegor e.d. Heland. M. E lite di Campovalano

Altd del C i ~ o r w nere CH I T . C H AIAD. S c h H I

P CH. Elisir di Campovalano Sch H I11 FH. M: Cita

Zortjn tli Ciir~i~iov,il,iriu rieru. CH IJ , CH AIAQ, IPO lil. P: CH. Okeion dl Campovalano, Sch H Il. M: CH. Cayenna dl VilFacastelli

certamente Elisir di Campovalano (proprietario il dr. Pezzano di Milano), nero, Sch H Ell -FH,Campione ttaliano, Campione Internazionale AIAD SIEGER 1981-1982, Campione Riproduttore; questocane, che conta oggi 5 anni, nato da un accoppiamento consanguineo fra Cayenna ed il fratello Cito di VilZacastelli, soggetto malto duro e combattivo. l o stesso ho provato Elisir e posso affermare che un cane che sviluppa molta combattivita, di ottimo equilibrio e con nervi saldi, non mi soffermo culla morfologia i n quanto il cane molto noto e viene tutt'ora esposto. Fra i suoi figli meritano di essere ricordati Lema di Campovalano nera (M: Favorit del Verdiano), I P 0 I Campionessa Italiana, Campionessa Internazionale, WJS, IDCSG, EURO SG, AIAD SI EGZR 83; Alfa del Citone (M: Cita), nera, Sch H 1, Campionessa Italiana, Campionessa AIAD '82; Stella di Campowalano (M: Favorit del Verdiano), nera, Sch H I, Campionessa Danese; Kappadue della Ripuaria {M: Marielle del Verdiano), nero, Sch H 1, Ecc. e Kurt della Ripuaria, nero Brevetto ENCI I, Campione ttaliano. Dalla stessa cucciolata di Elisir nacque una femmina nera di ottimo carattere ed

Gamal v Ferrolheim. nero, ecc Sch H 1. P Jurghen v. Hagenstern CH INT Sch H I I M. Amanda v Stifthub DCH Sch H 1.

eccellente in morbologia: Elite, che purtroppo stata usata poco in ailevamento perche morta all'et di tre anni; dall'accoppiamento di questa cagna con Egor Vd Eland 6 nata Vita di Campovalano, marrone, Sch H I, Campionessa Izaliana, Campionessa AIAD '84, EUSSO JSG.

Dark di Villacastelli, nero. CH It CH. AIAD, IP01. P. Gamal v Ferrolheim, Cch H I. M:Rada del Verdtano, CH. Rip.

Foto P,:Fucsia dei Nobili Nati, nera. Ecc., IPO Il Ecc. P: CH. Dark di Villacastelli IPO I. M: Lara de Festiano, CH. RIP.

Ritornando a Gamal V. Ferollheim devo dire che questo cane ha influenzato l'allevamento italiano per quanto riguarda il carattere ed ha anche prodotto alcuni soggetti molto tipici come Dark di Vililacastelli (Garnal V.F. Sch i-l 1; Rada del Verdiano camp, Rip.), nero, IPO I, CH. AIAD, Campione Italiana. Una figlia di Dark, Fuxia dei Nobili Nati, nera, IPO I l (Dark di V., Camp. RIP. Lara del Festiano) sempre eccellente, una buona cagna da lavoro. Paralle!arnente a Vello, un altro cane venne usato molto i n allevamento: il BDSG, DVSG Ali v. ForeFlenbachle, figlio di Argus Neroberg. Ali era veramente un bel campione, molto robusto ed elegante, sua madre era {~Astrid V. Eichenhainn, figlia di Jago v. Fiirstenfeld. Purtroppo il carattere di

43) Dixi v. d. Feste Otzeberg nero. DVSG. Sch H I P. Ali v. Forellenbachle BQSG, DVSG M. Aniara v. d; Feste Otteberg

44) Flint v Forell nero. BDSG DVSG, Sch H I P. Chico v. Forell BDSG, DVSG M. Kira v. Romberg

Ali non era dei migliori ed anche in riproduzione, per quanto riguarda questo aspetto, non ha dato niente nei cuoi discendenti diretti. Uno dei suoi figli piti belli stato Prinr v. Forellenbachlei>DVSG Sch H Il, e due femmine {tDixi Veste Otzbergn DVsg Sch H I e Frigga v. Otzberg)) Sch H I; ci sono tutt'oggi alcuni campioni che provengono da questa linea di sangue. Un altro cane che influenz solo per poco l'allevamento fu Flint v. Forell BDSG-DVSG Sch H 1 (Chico per Kira). Il suo figlio pi interessante stato, a mio avviso, Eick v. Eschenhof Ecc., Sch H 1; questo cane divenne il capostipite dei ctNymphenburgh>ie diede cani come Athene, Athos,

Atlas, Argus, Brutus, Berenike, Bellona, Baucis, ecc. Accoppiato con la figlia di Jago Hagenstern Helena v. Esehenhof VH D, Sch H I I, selezionata a vita, diede la cucciolata con la Bii che stata usata molto in allevamento. Eick, accoppiato con una cagna italiana, Dobra del Verdiana, nera, Camp. RIP., diede la BDSG '81, Campionessa Italiana, AIAD SIEGER '81 Verdiana Nona di Gruma (proprietario il signor Giordano Vincenzi di M i lano). Vorrei parlare anche di un altro cane: Boris Herkuiles, Sch H I, figlio del BDSG Dolti Andreasstift ScR 'H I I; questo cane f u usato molto, parallelamente a Vello, ma vtsti i prodotti, le sue qualit come riproduttore non possono essere definite eccezionali: alcuni cuoi figli anche se eccellenti,

45) Falkv. Rotbachtal nero. Sch H 111, korung avita: Falk ha contribuito molto a l rniglioramen to del carattere della razza. B padre di molti cani selezionati P. Boss v. Calza Sch H Il1 M. Centa v. PetershUgel Cch H Il1

usati in allevamento, non diedero niente di buono. Sia per il carattere, sia per le sue qualit, come riproduttore, varrei parlare di Falk v. Rotbachtal, Sch H III, selezionato a vita; la linea di sangue di questo cane arriva, attraverso il tre volte Campione di lavoro Fred Blwtestadt Orsoy Sch H 111, ad A l f Hagenfreund, padre del Campione del mondo ctLump Hagenstolzn. Falk pu sicuramente essere definito il pi

duro dobermann del suo tempo.


Dato che !a nostra razza manca un po' di durezza, l'uso di questo cane in allevamento e stato motto positivo. Falk ha riprodotto il maggior numero di cani selezionati; oltre a i due campioni di lavoro J a r o Storlburg, setezioanto a vita, Sch HIII e flax Kirchbiihl, MB, Sch H III, e padre di alcune ottime riproduttrici come Bina v. W-Markgraft, Sch H I I! FH, selezionata a vita, Afra Papemkamp, Sch H III, selezionata a vita (madre della campionessa di lavoro '81 Cora Papemkamp), Jacky Frankenfandn, Esta Kirchbuhl, Sch H 111, FH selezionata, Cora Kirchbbhl ecc. Sono convinto che questi risanguarnenti portano a l miglioramento del carattere. Naturalmente non ci si pu aspettare da questo cane alcun miglioramento dal punto di vista de2la bellezza, anche se ha dato alcuni figli eccellenti. L'ancor vivente lago v. Beelen, Sch H I I, BDSG DVSG, selezionato a vita,

46) Jago v. Beelen marrone, Sch H Il, korung a vita. BDSG. DVSG, INT. CH.

M. Dascha v.

P. Chico v. Forsll Forefl

47) Bronco v. Zenn nero. Sch H 111 korung. WSG, BDSG, DVSG. I D C SG. INT. CH. P. Jago v. Beelen Sch H I!, korung a vita M. Elke v. Pfalzer Waldheim Sch H 111, Korung a vita, Champ. Tedesca

viene usato molto in allevamento; il suo figlio migliore 6 stato il Campione del Mondo, DVSG, BDSG I DCSG Bronco Zenn, Sch H i l l, selezionata, il quale a sua volta stato usato molto in allevamento. Jago v. Beelen ha ereditato il bellissimo tronco d suo padre Chico, ma anche i suoi problemi di testa (canna nasale rnontonina). un cane robusto, ma ugualmente elegante; sua madre la figlia di Vello, Dascha v. Forelln (sorella di Bonni e Bryan). Attraverso Jaga si p u avere un miglioramento del tronco, e molti allevatori lo hanno gi dimostrate. Il suo carattere pu essere definito normale, con buoni nervi; la sua durezza e combataivit sono buone anche se sono stati sicuramente fatti degli errori durante l'addestramento. Suo figlio, Branco v. Zenn, aveva ereditato la forte ossatura e la sostanza del padre, ma aveva una testa migliore che probabilmente gli derivava dalla linea di Vello. Non e necessario descrivere Bronco, dato che scomparso solo da poco. La sua tempra era buona, ma avrebbe potuto i n generale sviluppare pi cornbattivit. Caratteristiche molto positive erano la sua sicurezza ed i suoi nervi molto saldi. La madre di Bronco era la femmina Ecc. Elke Pf. Waldheim Sch HIIf, selezianata a vita, figlia di Velilo. Da questo esempio possiamo

vedere come Bronco stato prodotto in modo sistematica. Bronco ha dato una campionessa IDC allevata in Olanda, la BDSG '82 e WSG '83 Gwendy W. Frankenland, Sch H III, FH selezionata, marrone (BroncoZenn, Sch H l l l Castra v. Frankenland, figlia di Athos v. Nymphernburg, Sch H !I!, selezionato, e Xira Nordenstamm Sch H l selezionata a vita) e la BDSG '82 Alexa W. Heiderhof Sch H IIl, nera (Bronco Zenn, Sch H I I1 per Eicke v. Stadtwald, Sch HII I, questa una figliadi Nero H agenstern e AlexaTaubergrund). Entrambe le femmine, Gwendy ed Alexa, hanno un beflissimo tipo di testa oltre ad altri pregi nel tronco, inoltre hanno entrambe I'Sch H 1 1 1 . Varrei parlare ancora della femmina ECC. Helena v. Eschenhof, madre della cucciolata con la ctB dell'allevamento Nympheburg. Questa cagna ha ottimo carattere e buona cornbattivit. Dal 1978 Helena viene condorta ogni anno al campionato di lavoro DV, con molto successo. I cani deila cucciolata con la ctBii come Baucis, Bellona, ed anche Brutus potrebbero avere un'ossatura un po' piU forte, ci va tenuto presente nelI'allevamen-

48) Helenav. Eschenhof nera. Sch H Il I, korcrng a vita: Ecc. di punta Helena sfata una fattrice preziosa sia per il carattere che per la bellezza P. Jago v Hagenstern M. Eni v. Eschenof

to; per quanto riguarda il carattere si possono definire medi, i n lore sarebbe desiderabile una maggiore tempra. Per conctudere questo capitolo verrei far notare che ho descritto soltanto cani che io stesso ho conosciuto, descriverli tutti non e stato necessario dato che, solo cani che sono stati usati spesso i n allevamenta devono essere conosciuti dagli allevatori di oggi. Comunque la mia cartina delle linee di sangue mostra il valore di questi riproduttori. E ancora interessante notare che la linea materna di Citta F~irctenfeld (la madre di Vello), da una linea di sangue estranea, passa da Boris Rehwalde campione di lavoro D/ 1951, Sch H III Ecc.; anche da cid viene il buon carattere di questa linea di sangue, Bisogna raggiungere, attraverso allevatori responsabi!i e capaci, l'allargamento della nostra base di allevamento, i n maniera da poter fissare e migliorare, attraverso la consanguineit, la bellezza ed il carattere i n tutte le sue parti. Ho messo le fotografie d i alcuni campioni, sia sul libro che sulla cartina, per dare la possibilit di vedere e quindi considerare i pregi e i difetti dei singoli cani.
49) Gwendy v. Frankentand marrone, Sch H Itl FH, WSG 19&3. BDSG 1982. IDC SG 1983 korung P Bronco v. Zenn Sch H 111, WSG. BDSG. 1DCSG. korung M. Castra v. Frankenland

49a) Alexa v. Heiderhof nera. Sch H III, BDSG 1982 P Rronco v. Zenn M Elche v Statwald Sch H 1 Il

1
3

2
4

5
Aiax Simbach

Alex Klelnwaldhelrn Al1 Hagenfreund


48'905 Sch H 1. gek6rl Hagenstolz
Asta GroR-Hagen

BDSG. Sch W t, 571 39

Carola SUdharr
iGi&see

Lump Hagenstolz WSG, Sch H I 7047 3 Dina Klockenhol


65348

= e r

Alex Kleinwaldheirn BDSG. Sch H i. 57139 Addi Hagenstolz Sch H C


CAsar Klacken hof 83047 Sch H I

Bordo v. FOrstenleld 75537


Nord Germania 6961 7

Inka v. d Nordburg
74721

Ester Germania 47/184 SCh H l Bordo Angelburg


BDSG 65323

Alax ~ i r i b a c h Carola SOdharz Dieter Wlllersee Asta Gro'R-Hagen Alex Klernwaldhelm Addl Hagenstolz Frido v. Fiirctenlager Draga Germania Casso Kfeinwaldheirn
Herla Brunoburg

Vello v. Fbrstenfeld Edda Nordburg

79814

Anita Sundernkarnp 481747

Fels Barlinge Dina Bronoburg


Alax Simbach

Sch H III. HD 1
Al1 Hagerifreund Sch H i,gek
Lumg Hagenstolz WSG. Sch H l 70 473

gekdri lebz

Alex Kleinwaldhelrn BDSG, Sch H t, 57138 Amsel Hagenstolz dlex Kleinwaldheim BDSG, Sch H l
Addi Hagenstols 47073 Sch H H. gekllrt

Carola Siidhan

481905

Dieter WilIPrsee

Dina Ktockenhol
65348

Citta v Forstenfeld 76173 BDSG. IDC SG, IMT. CH

Igon Naunhof BDSG. 64406

Amor Haus Bormes 481552

Asta GroB-Hagen Ajax Simbach carola Siidhan Dteter Willenee Asta GroB-Hagen AH W.d. Geer Addi Mlnenia

Gilta Socht. HBhen


58961

Carmen Feisrngpass Sch H I BDSG. INT. CH

Dux Rotbachtal Chriszel Ansbornquelle

Hedi Felslngpass
BDSG. 64415

Borls Rehwalde DVLSG.Sch H III. FH Ada SatoriushoF

Peter v. Wresengmnd Etfe v Sirnbach AH W.Spessart

Vello

Richiami su: Lump Hagenstailz 2-2; Alex Kleinwaldhein 4,4-4,4

- Genealogia di 5 generazioni

Lump Hagenstolz WSG, Sch H I 70473


L

Falko v. Hagenstolz 76522 BDSG Sch H I

Odin v. Forell 78796 S c h H Il MON.CH., INT. CH.

Iris v. Foreli 7761 8

p -

C h i m v. Forell 81130 BDSG

OVSG

Chcar v. Weideneck 71 987 Sch H III, FH

Cita Gsrrnanla 77767 BDSG

Alex Klelnwaldhefrn Alf Hagenfreund Arnsel Hagensto~z 48/905 Sch H I, gek. A Dina l e x i n w a l d h e i m Klockenhof Addt Hagenstolz 65348 v. d. Geer Amor Haus Bormes Addi v. d. Minewa 481552 Kitty Hagenstolz Alex Kleinwatdheim Dina Klockenhof 70083 Addi ~agenstolz 65348 AH Hagenfreund MUC~ Hagenstolz . -- - . . Qirk Goldberg Kitty Hagenstolz 74271 BDSG, Sch H III Nette H a g e n s t o l z A l f v . d. Wolzenburg INT. CH. Beate v. Goldberg 74280 Sch H I Chsar Klockenhof Nigo Germania Ester Germania 69616 Vilja Germania Falk v. Buchenhain Anla Weleberg 76655 Eta v, Ruhrtal 71313 Ajax v Simbach Alex Kleinwaldheim -57139 BDSG, Sch - HI Carola Sudharz Gasar ~l~~~~~~~~ Dieter ~ille;see Addi Hagenstolz 63047 Sch H I 471073 Sch H il. gek. Asta v, ~Tosshagen _?ack Ansbarnsuelle ~ s k Ansbornquelle o 62263 Nixe AnsbornqueCle Fanny Fasanenheirn -; o -68353 Anni v. Hilgeshausen 58142
~ h r i s t eBrunoburgi i

Assy Barrnenia T

Gtitz Bismarcksteeg 6881 8a

Reni Germania 74717


Anja Weleberg 71313

Falk Buchenhain 66642


Eta v. Ruhrtal 68070

ATex ~ieinwaldheim a n i a Alf. ~ a ~ e n t r e u n d Hella ~ e r r n a n - ~ a ~assa~~leinwaldheim Draga v. Weyertal

Chico

- Genealogia per 5 generazioni

Richiami su: 4-5,5-5,5 Alex Kleinwaldheim; Alf Hagenfreund 4,5-5

Consigli per aspiranti allevatori


Cosa bisogna tenere presente? Poniamo che abbiate deciso di divenire allevatori di questa razza meravigliosa. Voglio considerare il caso pi ideale, cio che voi non possediate ancora una fattrice. Sarebbe bene che voi riusciste ad avere sufficiente pazienza per frequentare esposizioni e prove d i lavoro, cercando d i analizzarle. Voglio anche supporrre che voi siate gia soci dell'A1AD e che veniate assistiti da una sezione. Dovreste cercare di confrontare, durante molti colloqui, ci che dicono allevatori, giudici ed altri conoscitori. La cosa migliare, naturalmente, farci assistere da un giudice o da u n allevatore esperto e discutere con lui tutto quello che avete osservato. Soprattutto per quanto riguarda la scelta della prima fattrice. che sar la capostipite, I'allevatore novello dovrebbe avere molte pretese. Spesso mi capitato di sentire dire, da alcuni allevatori, che il maschio avrebbe corretto tutti i difetti della femmina. Ma, per esperienza, h o notato che soltanto aflevatori che possiedono fattrici superiori alla media, hanno successo per lungo tempo. Allevare vuole dire anche avere pazienza, soprattutto nell'allevamento di cani da lavoro, perch bisogna aspettare almeno due anni prima che si possa evidenziare il valore del singolo soggetto. 1 maschi spesso completano i l loro sviluppo soltanto a tre anni. 1 cuccioli, naturalmente dopo essere stati bene allevati, dovranno essere addestrati, dovranno conseguire lo Ztp, i brevetti e dovranno venire presentati in esposizioni d i bellezza. Se il futuro allevatore decide di comprare una cucciola, passa comunque almeno un anno, prima che questa possa essere accoppiata; perci bisogna essere molto attenti nella scelta di una cucciola, porre attenzione alla linea di sangue ed alle sue possibilitg di futura riproduttrice sia per quanto riguarda il carattere che per la bellezza. Questa significa, ancora una volta, che prima d i scegliere bisogna essere a conoscenza dell'attuale situazione della razza. Dovrebbero essere presenti almeno le seguenti condizioni: il padre e la madre della giovane femmina devono essere sani, geneticamente sani, di buon carattere e superiori alla media per quanto riguarda la bellezza; ci significa che devono aver dimostrato le loro qualit psichiche, conseguendo almeno lo Ztp ed il 1 brevetto. Bisogna porre attenzione soprattutto, che I'ereditariet di alcuni pregi sia raffovzata dalla consanguineit. Naturalmente non esistono linee di sangue prive di difetti, bisognerebbe per6 cercare di eliminare difetti ereditari molto gravi. Come capostipite bisogna scegliere una femmina robusta, con una forte ossatura e nervi molto saldi, per cercare di evitare subito problemi relativi a questi due aspetti. Gli allevatori devono sempre tenere presenze che la madre pu, attraverso il

suo comportamento, influenzare i cuccioli sia in modo positivo che negativo: i ogni caso io preferirei una cagna tranquilla e sicura di s, anche se con poca combattivita, ad una cagna aggressiva e nervosa, agitata e con molto istinto alla difesa; difatti sempre possibile, attraverso una scelta di allevamento giusta, inserire la cornbattivit in una linea d i cani sicuri d i se e saldi di nervi. Sar poi compito dell'allevatore procedere sulla linea prescelta. stato gi scritto molto sulla consanguineit e sull'incestcr per cui non ritengo necessario parlare dettagliatamente di che cosa C'& di buono e di cattivo in essi. l? comunque immaginabile, che si ottengono grandi riproduttori soltanto attraverso la consanguineit. La cartina delle lineedi sangue parla chiaro,sesi confrontano i riproduttori con la cornbinazione dei loro antenati. Ma l'importante come si usa la consanguinet. La consanguineit e l'incesto non sono di per s wn problema; ma, i n qualsiasi tipo di consanguineit stretta, I'allevatore deve prevedere se sia possibile un successo. Attraverso la consanguineit non s esaltano soltanto le caratteristiche positive di una razza, ma anche quelle negative che, se nascoste, saltano fuori. Proprio da qui si riconosce la qualit dell'allevatore

50) Zarrna v. Nardenstamm, nera. 5ch H I. Int Champ. VDH CH, CH.
Tad., una prova di incesto fratello-sorella P. Milo v. Notdensamm BDSG N. Champ. Sch H Il! M. Heidi v. Nordenstamm N. CH

e la sua ccrupolosit~nell'ocservare, con spirito critico, anche i suoi riproduttori. Soltanto usando criteri molto severi nella scelta dei riproduttori, I'allevatore riuscir a migliorare i suoi prodotti, sia per quanto riguarda la bellezza che per quanto riguarda il carattere. Purtroppo spesse, in pratica, le cose vanno i n modo diverso, cos non si riesce ad avere successo. Chi non conosce I'allevatere che vede i suoi cani attraverso gli occhiali rosa e non vuole vederne i difetti? In realt egli danneggia se stesso! Si pu comunque affermare qui un'altra cosa, e cio che al momento non esiste in Germania neanche un dobenmann con il quale si potrebbe fare, con immediato successo, un incesto (accoppiamento Padre-Figlia, MadreFiglio ecc.). H o gi scritto questo qualche tempo fa su (( Unser Rassehundii, ed anche in questa sede ribadisco che tale tentativo va effettuato soltanto con cani eccellenti in carattere ed in bellezza e sotto il dovuto controllo dell'Associazione. Vorrei dire a tutti i futuri allevatori qualcosa che mi sta veramente a cuore: bisogna allevare soltanto con doberrnann buoni, i quali siano anche, nel carattere, veri cani da lavoro. Naturalmente e pi facile allevare in poco tempo un dobermann bei10 non tenendo conto del carattere, ed una schiera di allevatori lo ha gi dimostrato negli anni passati.

50a) Anna v. Allgau marrone, Sch H I. DVSG '82, Euro Sg '82 P. Aldo v. Ferrolheim, BDSG, DVSG; Sch H Il! M. Zarina v. Nordenctamm Sch H I. Int CH., CH. Ted., VDHCH

E anche pid difficile conoscere il quadro psichico di un cane, dato che, come allevatori, bisognerebbe occriparsi anche dell'addestramento per riconoscere le differenze tra le caratteristiche ereditarie delle varie linee d i sangue; inoltre va tenuto presente che il carattere pu essere oggettivamente apprezzato soltanto dopo due anni d i addestramento. La bellezza invece la si pu riconoscere gid molto prima, e la si pu valutare pi facilmente; infatti gi alle prime esposizioni in classe giovani I'allevatore riceve un giudizio, mentre la tempra (che un importante fattore genetico del carattere) pu essere valutata soltanto dopo un certo grado di addestramento. cio quando il soggetto arriva ad eseguire ogni singolo esercizio in modo pulito, soprattutto negli attacchi. in questa fase dell'addestramento capita spesso di vedere come moki cani mostrino di non essere cos sicuri di s e cos a posto di nervi come si era presupposto. Dato che la tempra i n rapporto soprattutto alla durezza ed alla sicurezza d i s& anche sotto stimoli negativi, il riconoscerla di vitale importanza per I'allevatore. E Dobermann sicuri di s, sono poco complicati e non ipersensibili, per cui ingenerano meno problemi nei proprietari e nel conternpo risulta pi facile addestrarli. Un allevatore capace di allevare costantemente nel tempo dobermann di buon livello sia per il carattere che per la bellezza, otterr8 sicuramente riconoscimenti di successo.

-4-

--

--

52a) David v. d. Rothenbuch, Sch H I11 FH, korung, Euro SG '83, DVSG 83 P. Brutus v. Nymphenburg M. Belle v. Orakel Sch H fll. kor

La struttura ossea del Doberrnann

1. Osso rnascellare superiore 2. Osso mascellare inferiore o mandibola 3. Protuberanza occipitale 4. Vertebre cervicali 5. Vertebre dorsali 6. Vertebre lombari 7. 1 - 111 vertebra sacrale 8. 1 vertebra coccigea 9. Scapola 1 0. Articolazione scapolo-omerale 1l . Omera 12. Articolazione omero-radiale 13. Radio 14. Ulna

15. Carpa 1 6. Metacarpo 17. Falange 18. Osso iltaco 1 9. Articolazione coxo-femorale 20, Tuberosit ischiatica 21. Fernore 22. Artrcolazione femoro-tibiafe 23. Frbula o perone e tibia 24. Tarso ed articolazione tibio-tarsica 25. Metatarso 26. Sterno: margine Fnferiore 27. Ultima falsa costa

Dentatura del Dobermann

MASCELLA
1. Picoui 2. Mediani 3. Cantoni 4. Canini 5. Primo premolare 6. Secondo premolare 7. Temo premolare 8. Quarto premolare 9. Molare primo superiore 10. Molare secondo superiore

MANDIBOLA 1 . Picoui

2. Mediani
3. Cantoni
4. Canini 5. Primo premolare 6. Secondo premolare 7. Terzo premolare 8. Quarta prernokare 9. Molare primo inferiore f 0. Molare secondo inferiore 11. Molare terzo inferiore

Concepimento e nascita dei cuccioli


1) Preparazione
I futuri allevatori conosceranno, almeno approssimativamente, il periodo in cui la propria cagna dovr andare in calore. E bene conoscere il ritmo dei calori, in modo tale da sapere con l'anticipo di una o due settimane quale sar il periodo giusto per E'accoppiamente. Il maschio, a queste punto, dovrebbe gi essere stato scelto da parecchia tempo e si saranno presi gli opportuni contatti con il suo proprietario. importante che il neoallevatore comunichi abbastanza presto la data approssimativa dell'accoppiarnento, cos il proprietario del maschio potr predisporre in modo da non avere altri accoppiamenti troppo vicini, per evitare un eventuale sovraffaticamentodel cane. Per principio si dovrebbe scegliere al primo accoppiamento uno stallone esperto, altrimenti pu succedere che l'accoppiamento non avvenga. Oggi ormai tutti sanno che la cagna deve essere nelle giuste condizioni di forma, cio n troppo pesante n6 troppo denutrita. Il giorno giusto per

53) Canile esemplare

Apribile

CASSA PER 1 L PARTO = 1:25

l'accoppiamento, calcolato dal primo giorno i n cui la cagna comincia a perdere sangue, I'undicesimo o il dodicesirno. Solo in un calore anormale, questo giorno potrebbe non essere quello giusto. In questo caso sar bene far fare dal veterinario l'appropriato test per poter sapere, di preciso, quale sar il giorno giusto per l'accoppiamento.

2) La nascita - Il locale (gravidanza circa 63 giorni)


L'allevatore deve sapere almeno quattro settimane prima, dove vuole che la sua cagna partorisca. La cosa migliore scegliere una stanza che possa essere pulita bene e comodamente, deve essere priva di correnti d'aria e deve esserci una presa di corrente che serviri per la lampada a raggi infrarossi. Secondo la mia esperienza, la cassa adatta alla scopo una cassa fatta di tavole d i legno ad incastro, come quella che c'e disegnata qui accanto. Dato che tutte le cagne, poco prima del parto, grattano il pavimento della cassa, ho fatto preparare delle tavole supplementari di compensato intercambiabili. Queste mi saranno utili anche in seguito, perch mi permetteranno di pulirle e lasciarle asciugare con pih facilit. Le misure della cassa

55) Esplulsione di un cucciofo


avvolto nel sacco amniotico

1
1

56) $1 pu vedere chiaramente il cordone ombelicale che viene reciso dalla madre mentre pulisce il cuccioia

57) 1 cuccioli appena nati iniziano subito a succhiare 1 1 latte

da me disegnata seno ideali ed i listelli di legno, applicati ai lati di essa, evitano che la fattrice schiacci i cuccioli. E consigliabi!e per il neoallevatore essere presente a l parto, per poter evitare eventuafi cornplicasioni sul nascere. Normalmente, il pi dellevolte, la cagna fa tutto da sola. Circa 6-8 ore prima del parto, la cagna smette di mangiare e la sua temperatura corporea si altera. Dopo il parto possono passare anche due giorni prima che la cagna mangi qualcosa; bene tuttavia, lasciare a sua disposizione una buona quantit di latte per cuccioli. o altri liquidi che le saranno necessari per poter pradurre latte. Dopo i! parto bisogner8 chiamare il proprio veterinario. che far alla cagna la cosidetta ((iniezione di pulizia>>:questa provocherA la formazione del globo di sicurezza a livello uterino e la espulsione dei grumi di sangue residui. M i gi successo, abbastanza spesso, che dopo questa iniezione nascesse un altro cucciolo che la cagna non aveva avuto la f o n a di espellere prima. Questa iniezione 6 di vitale importanza e non va assalutamente dimenticata, poich evita alla cagna eventuali infezioni. Se tutti i cuccioli staranno bene, t'allevatore prender il suo libro di allevamento e registrera il loro peso (peso medio 400 gr. minimo 350.massimo 650), il loro colore ed il sesso. I cuccioli nati morti saranno eliminati ed il veterinario sopprimer quelli

58) La cagna libera dal sacco amniotico fl cucciolo e lo pulisce leccandolo

-*

58a) Cucciolata con la iiKii dell'allevamento V. W. Markgraf. allattata da una balia

eventualmente malformati. Adesso !a cassa e la cagna dovranno essere pulite, si proceder a ci con del disinfettante diluito in acqua calda. E importante che i cuccioli stiano al caldo, a questo scopo si utilizzer una lampada a raggi infrarossi che dovrebbe essere appesa ad una altezza d i 90

cm.

t nell?nteresse dell'allevatore osservare come i cuccioli succhiano e se dopo sono soddisfatti. Se i cuccioli non sono sani, succhiano in modo irregolare, piangono e dimagriscono. Se il veterinario, in questi casi, non riesce a far niente, dopo due o tre giorni i cuccioli muoiono. M i successo pi volte che una mia fattrice partorisse dei cuccioli bellissimi, i quali per, dopo la prima poppata non erano pi disposti a succhiare e morivano. Ogni volta h o fatte venire il veterinario e con delle iniezioni sono riuscito a salvare una parte di cuccioli. Secondo il veterrnario, la cagna era portatrice sana di un bacillo che veniva trasmesso ai cuccioli durante I'allattarnento; perci bisogna essere molto attenti. Naturalmente dopo la nascita, bisogna informare i! Responsabile dell"allevamento che verr a controltare la cucciolata entra breve tempo.

58b) Tipica posizione di un cucciolo sazio

59) Cuccioli neri e marroni di 6 settimane

93

madre con cuccioli di circa 5 settimane

3) 1 cuccioli: taglio della coda

Se tutto procede normalmente dopo tre giorni si dovrebbe effettuare il taglio della coda. Bisogna dire al veterinario di non tagliarla n troppo corta ne troppo lunga: la lunghezza giusta della coda, per un Dobermann, e di 2 vertebre al massimo. bene dire al veterinario di cucire la pelle, in modo che in seguito non si veda la cicatrice del taglio. Icuccioli vengono allattati e curati dalla cagna per circa quattro settimane e quindi I'allevatore non ha molto da fare per il momento. Durante tutto il periodo dell'allattamento la cagna deve essere nutrita in modo adeguato: non le deve mancare niente, soprattutto bisogna aggiungere a l suo cibo la giusta dose d i sali minerali e di calcio. verdura e frutta tritate. Tutto ci che I'allevatare d alla cagna migliora la qualit del latte. Motto valido si dimostrato anche il latte in polvere per cani, al quale sarebbe bene aggiungere del miele; esso infatti, soprattutto nel dobermann, ha un'eccezionale influenza sugli organi della digestione.

601 Madre con cuccioli di circa 6 settimane

4) L'alimetazione dei cuccioli


Dalla quarta settimana si inizia a dare a i cuccioli, circa quattro volte al giorno, ottima carne d i manzo leggermente scottata e mangime per cuccioli, il tutto sotto forma d i pappa. I cuccioli hanno bisogno d i poco tempo per capire come ci mangia. Dopo questo pasto si d loro, come ho gi scritto prima, latte in polvere sciolto in acqua. InizEa g i i da adesso l'educazione per quanto riguarda il cibo: la ciotola viene lasciata ai cuccioli solo finch essi mangiano avidamente ed intensamente, appena smettono di farlo va tolta e gli avanzi vanno buttati via, dato che il mangiare inacidito non adatto ai cuccioli ed e per loro poca gradevole. Consiglio a i neoallevatore di preparare solo la quantit di mangiare che i cuccioli riescono a consumare in fretta. Si svilupper cosi una sorta di contesa per il cibo; se pi tardi si continuer con questa educazione non si avrh mai un cane che ha poca vaglia d i mangiare.

5) Cura e trattamento dei cuccioli


Per proteggere la cagna dalle unghie affilate dei cuccioli, bene accorciarle ogni tanto, si eviter cosi che essi graffino le mammelle della madre. Finch

i cuccioli vengono soltanto allattati, la madre, leccandoli, li terr puliti dai loro escrementi, Soltanto dopo circa quattro settimane, I'allevatore dovri provvedere alla periodica pulizia della stanza. I cuccioli impareranno dopo poco tempo a non sporcare nel posto in cui dormono e cercheranno un posto un po' pi distante; si potr8 migliorare ancora questa abitudine se si metteranno in questo pesto alcuni fogli di giornale: i cuccioli riconosceranno in fretta questo spazio come quello pi adatto per sporcare. Da ora in poi si permetter che la cagna allatti i cuccioli, solo tre volte al giorno, ci dovr essere fatto SOIO dopo l'inizio dello svezzamento.

La prima sverminazione dovrebbe essere fatta a due settimane, con un verrnifuge a largo spettro sotto forma di pasta o di gocce, ci permetter una pi facile somrninistrazione. Il vermifugo va somministrato secondo le istruzioni allegate e comunque in rapporto al peso dei soggetti. Questi prodotti sono incapori e seconda la mia esperienza, i cuccioli li assimilano

senza problemi. Naturalmente nello stesso tempo da sverminare anche la cagna e gli altri cani che vivono vicini ad essa. Dopo circa 8-1 0 giorni si ripete la sverminazione. All'et di 5-6 settimane 6 bene eseguire un'altra sverminazione, affinch i cuccioli siano assolutamente puliti e la loro crescita non possa essere ostacolata dai parassiti.

73 Vaccinazisini
Secondo i pi recenti studi veterinari, i cuccioli devono esserevaccinati, per la prima volta, contro la c<ParvovErosi>i all'et di sei settimane, questa vaccinazione va ripetuta dopo due settimane. Durante questo periodo i cuccioli vanno osservati con molta attenzione, se si ha il sospetto che non stiano bene bisogna chiamare subito il veterinario; i n questo caso di importanza vitale la tempestivit dell'intervento. se necessario, Soltanto dopo qualche settimana bisogner vaccinare i cuccioli contro Cimurro - Leptospirosi Epatite - Rabbia. E buona abitudine cedere i cuccioli soltanto dopo aver effettuato queste ultime vaccinazioni.

61a) Madre e figlia

62) Giochi di cuccioli

8) 11 taglio delle orecchie


Seconda fa mia esperienza bene tagliare le orecchie ai cuccioli, aIl0etAdi circa sei settimane. In primo luogo perch la cartilagine delle orecchie non ancora molto dura, in secondo luogo perch quando i cuccioli vengono dati via, le ferite cono gi abbastanza rimarginate. I l giorno del taglio delle orecchie i cuccioli devono essere portati dal veterinaria a digiuno, cib significa che non devono mangiare niente. Dopo l'anestesia ed il taglio delle orecchie, ogni cucciolo va sdraiato nella cesta che vi sarete portati, bisogna fare molta attenzione affinch icuccioli non rimangano uno sull'altro, ci sarebbe pericolo di soffocamento. In prima giornata preferibile non incerottare le orecchie n ctattaccarle al supporto~; questo sarA fatto coltanzo il giorno dopo, previa accurata pulizia delle ferite e della cute del cranio. Le orecchie verranno legate ad un supporto, che potrebbe essere come quello che si vede nella foto, con del cerotto. Sulle ferite verr quindi applicata una pomata a base di olio di fegato di merluzzo o altro preparata cicatrizzante: cos la ferita rimarrA morbida, si eviter un accartocciamento della cartilagine e si affretter il processo di riparazione. Va tenuto anche presente che con I'uso di polveri cicatrizzanti la ferita si secca troppo ed il processo di cicatrizzazione diviene pi lungo, mentre con cure adeguate le ferite si rimargineranno nel giro di due settimane.

All'etA di otto settimane, i cuccioli vengono ancora una volta controllati ed accettati dal Responsabiledell'allevamento. Solo dopo il controllo possibile fare richiesta del pedigree all'Ufficio competente. I cuccioli dovrebbero essere dati via a non pi di dieci settimane, infatti il periodo in cui il cuccialo si ambienta pii3 facilmente tra 1"ottavae la decima settimana. (Vedi fase dell'imprinting su ciA tu per tu con il caneii di E. Trtimler, Ed. Mondadori).

63) Cuccioli dopo 11 taglio deile orecchie. che vengono rncrocrate e ftssate col cerotto

64) Cuccioli con orecchie tagliate e fissate su stecche di sostegno

64a) Come fissare le stecche di sostegno

1O0

L'acquisto e l'educazione del cucciolo


Qualcuno dei miei lettori potrebbe chiedersi che attinenza ci sia tra I'acquisto di un cucciolo ed il suo addestramento. La pratica, per, dimostra che il futuro proprietario ed addestratore deve partire gi da qui. In questa fase consigliabile farsi assistere da un esperte. Secondo quali criteri scegliere l'allevazore del mio futuro cane? Prima di tutto richieder all'AIAD gli indirizzi degli allevatori, chiedendo anche quali di questi seleziona su linee d i sangue che dimostrino una buona attitudine al lavoro. Alle selezioni ed ai campionati sociali, vengono indicati i dobermann consigliati per l'allevamento. Una volta messomi in contatto con I'allevatore, andr a visitare il suo allevamento ed a vedere come tiene i suoi soggetti, anche se non sono ancora nati i cuccioli; qui potr prendere visione dei pedigree e delle prove d i lavoro dei suoi riproduttori. Non comprer ma u n cane, da un cos detto ctMoltiplicatoreii d i cani, anche se molto pubblicizzato. Questa gente, alleva solamente per soldi e non si preoccupa della qualith dei prodotti. Soltanto colui che alleva per hobby, pub dedicarsi all'allevarnento i n modo serio e disinteressato. E importantissimo il contatto umano per i cuccioli, infatti molti cuccioli non potranno, pi tardi, avere il dovuto successo i n lavoro perch hanno avuto un'ctimprinting}} sbagliata. Il famosa studioso del comportamento animale, Eberard Trurnler, ha messo in evidenza, nel suo libro ciA tu per tu con il cane)), le fasi pia importanti dell'imprinting, mettendone i n giusta evidenza l'importanza. Ouando E cuccioli saranno nati cercher di andare p i i spesso possibile dall'allevatore per poterli osservare fin dall'inizio. G i&in questa fase l'ocservatore attento riuscir a notare delle differenze che piu tardi potrebbero rivelarsi importanti. Inoltre si pu osservare il comportamento della madre. dato che durante le prime 8-9 settimane sar lei la maestra dei suoi cuccioli. Una cagna paurosa, nervosa o vigliacca, che all'awicinarsi di estranei si ritira, insegna ovviamente ai suoi cuccioli a comportarsi nello stesso moda. Quando i cuccioli avranno quattro settimane, inizieranno ad uscire dalla cassa per esplorare l'esterno; gi da ora si potr vedere la loro audacia ed intraprendenza. Inoltre a questa et si inizia a dare toro, oltre al latte, cibi solidi e proprio durante il pasto si pu osservare la vitalit e la capacit d i farsi valere. Un cucciolo che mangia con scarso appetito ed 6 chiaramente inferiore di peso, rispetto ai fratelli, spesso non avr nervi abbastanza saldi per superare ci che in futuro gli verr richiesto. Dalla quinta settimana posso iniziare ad esaminare, attraverso dei giochi, l'istinto predatorio, l'istinto al gioco, il piacere al combattimento e la fiducia nell'uomo: sano adatti allo scopo calze. stracci, palline da tennis, ecc., con i

quali si possono organizzare i giochi pi meravigliosi con i cuccioli. Con i cuccioli allevati da me. uso Y I casidetto Stress precoce),: per esempio creo degli ostacoli e chiamando i cuccioli li invito a raggiungermi. Il cucciole che verr da me percorrendo la via piii giusta e breve, anche se vi sono ostacoli e rumori, si comporta nel modo giusto. I cuccioli che guardano il gioco disinteressati o impauriti e non cercano il contatto con l'uomo, molto raramente da adulti risponderanno alle caratteristiche richieste ad un cane da lavoro.

Allevamento e preparazione al futuro lavoro Dopo che il cucciolo stato scelto secondo i criteri prima esposti, all'ets di 8-10 settimane arriva nel suo nuovo ambiente gid predisposto ad accoglierlo. Se il cane verr tenuto in un box, bicognerd stare attenti che vi sia una cuccia priva di spifferi; la cuccia dovr avere le pareti doppie ed essere ben isolata, perch il cane possa riscaldarla con la temperatura del suo corpo. Qwandofa rnoltofreddo indicata della paglia come lettiera, quando ci sono temperature normali, ci06 fino a N + 5)) gradi, basta il pavimento i n legno. Se il cucciolo viene tenuto in casa, importante che esso abbia, fin dall'inizio, un suo posto fisso; consigliabile un posto privo di correnti d'aria nel corridoio, ad una parete del quale si deve applicare un anello d'acciaio per poter legare il cane. Bisogna far capire al cucciolo, fin dall'inizio, che quello i\ posto dove dovr rimanere se non dovrA giocare o fare qualche altra cosa. Come cuccia si possono usare o una brandina, che si trova nei negozi per animali, o una cassa con una coperta. I l cane preferisce una specie di grotta che gli d un maggiore senso di protezione. Se do cos importanza al posto del cane in casa, 6 solo perch gi da qui deve iniziare la sua educazione. Molti proprietari di cani si lamentano del fatto che il cane esegue i comandi solo sul campo d i lavoro, mentre a casa molto meno obbediente. Ci dipende dal fatto che esso muovendosi liberamente in casa, spesso fra i piedi; se in tale situazione gli viene dato il comando terrai), questo cemando molte volte non viene dato nello stesso modo i n cui viene data sul campo ed inoltre spesso non si osserva se il cane lo esegue effettivamente e tempestivamente; la conseguenza che il cane a casa sente molti comandi, ma col tempo impara ad ignorarli. anche importante che il cucciolo possa riposare senza essere disturbato, affinch n o n si sviluppi in lui un'agitarione interiore a causa di ci6 che lo circonda; questo molto importante per il futuro addestramento. Contemporaneamente s deve educare il cucciolo a non sporcare in casa; se

si fanno le cose in modo giusto, nel giro di due o tre settimane, il cucciolo avr imparato. In molti libri di cani e gi stato scritto abbastanza sull'argomento, ma per ragioni di completezza voglio descrivere, brevemente, il mio metodo preferito. Un cucciolo pu venire educato velocemente a non sporcare in casa, solo se nelle prime due o tre settimane gli si dedica sufficiente tempo. All'etA di sei - nove settimane, il cucciolo si sveglia e sporca circa ogni dieci, venti minuti, Ci significa che bisogna cercare un posto adatto dove farlo sporcare, e ve lo si dovr condurre regolarmente, il pi spesso possibile. La cosa pi ideale che questo posto abbia gi un buon odore per il cucciolo, cio che v i sia giB odore di urina. Ogni cane ha, per natura, il bisogno di marcare il proprio territorio con tracce odorose: sicuramente avrete gi potuto notare carne un maschio copra l'odore di urina di un altro maschio. alzando l a zampa dopo aver annusato. Il posto in cui il cucciolo dovr sporcare deve essere raggiungibile in fretta, in modo che esso non sporchi durante i! tragitto. Bisogna condurvelo al guinzaglio ed arrivati sul posto si dovr invitare il piccolo a sporcare, quando lo avr fatto la ci loder, anche esageratamente, eventualmente gli si dar un bocconcino, quindi lo si porter a casa. Lo si condurr a sporcare ogni volta che avr mangiata o dormito: dato che, dopo aver mangiato, gli organi della digestione lavorano maggiormente, il cucciolo sente pi in fretta lo stimola di sporcare. Trascorsi alcuni giorni si potrh diminuire la frequenta delle uscite fino a raggiungere, pi tardi, la frequenza desiderata.

64b)Giovane dobermann d a 6 mesi che gioca. senza paura, con un leopardo di 6 mest

E consigliabile non somministrare al cucciolo troppi liquidi prima di andare a dormire, in modo che riesca a resistere per tutta la notte. Via, via che passa il tempo, si potr notare dal comportamento del cucciolo quando egli dovr sporcare; a seconda del sua temperamento, infatti si mostrer irrequieto, oppure gratter alla porta, pianger8 o abbaier: in questi casi il cane ha bisogno di essere portato fuori subito, perch deve sporcare. Sicuramente il lettore si sar8 reso conto di quanto tempo bisogna dedicare ad un cucciolo, ma questo non sufficiente perch necessario anche giocare con il cucciolo ed educarlo con esercizi facili, senza costrizione, e basati sulla spontaneit. Questi esercizi possono venire svolti durante F passeggiate e nei giochi di tutti i giorni. Fin dall'inirio bisogna abituare i cuccioli al traffico, come a tutte le situazioni che si verificano nella vita di tutti i giorni. I!cucciolo con sane caratteristiche genetiche (nervi), si adatter presto, mostrando la necessariasicurezza; durante le passeggiate imparer a camminare in mezzo alla gente e si abituerd ai rumori del traffico. Parler adesso di un argomento spesso dimenticato: ho notato che anche conduttori esperti, non conducono il cane nel modo giusto. I l cucciolo deve camminare sempre sulla sinistra e non deve tirare; molti cuccioli invece tirano il loro padrone, o la loro padrona, in giro per la citt e si ha I'impressione che sia il cane a portare a spasso il padrone e non viceversa. t importante insegnare al cucciolo a non tirare sin dall'inirio, a tale scopo ci si servir di un piccolo collare a strangolo, cio si corregger il cucciolo con dei leggeri ctrattonamenti e dandogli il comando rtPieden o rtfussn. La maggior parte dei proprietari non vogliono, in questo periodo, porre dei limiti al pEccolan e pensano che potranno rimandare l'insegnamento a quando cara pi grande. Ma proprio in questo periodo di {{irnpritingn presso il nuovo proprietario, che il cucciolo impara pi facilmente. Poich per lunghi anni ho posseduto diverse razze di cani da lavoro, ho potuto notare che il temperamento cambia molta da razza a razza. Cio ad un cane con molto temperamento, per esempio Il nostra dobermann, 6 consigliabile lasciare qualche minuto di libert ad un guinzaglio di circa dieci metri, prima di prenderlo al guinzaglio normale. Il cucciolo si sar giA sfogato ed avr giA sporcato, cos non sporcheri sul marciapiedi; 6 da sottolineare infatti come bisogni fare molta attenzione a ci, affinch i vostri concittadini non si sdegnino del vostro cane. Durante E e prime passeggiate il cucciolo rimarr vicino, a contatto con il conduttore; ma mano che crescer, esso intraprender delle spedizioni esplorative, soprattutto se il proprietario percorrer sempre lo stesso tragitte. Bisogna evitare, fin dall'inizio, che il cucciolo si allontani dal conduttore pi di venti metri, per cui bisogna portarlo fuori con un guinzaglio lungo. E bene far muovere i! cane prima del pasto, ci per principio, allo scopo di evitare il sovraccarico dell'apparato digerente, delle spalle, dei legamenti

della schiena e del posteriore; il sovraccarico dei legamenti pu dare problemi, come schiena non ferma e gomiti aperti. Fra l'altro, quando vado a passeggiare, mi porto dei bocconcini che il mio cane mangia volentieri; se il cucciolo si allontana troppo lo chiamo col suo nome ed il comando ctVieniii o ctHier. Ai primi tentativi, per facilitarlo, mi abbasso i n modo che esso venga veloce ed allegro, quando arriva danti a me, fin dall'inisio, lo faccio sedere correggendolo con il collare ed una leggera pressione dell'altra mano sulla groppa, poi l o lodo molto e gli d o il bocconcina. Se eseguir questo esercizio con sufficiente calma e continuit, il mio cucciolo risponder al richiamo venendo subito allegramente e velocemente e si sieder davanti a me. In nessun caso dopo questo esercizio si deve mettere il cucciolo al guinzaglio corto, perch ci provocher un'assaciazione d i idee sbagliata. Il premio 6 consigliabile anche durante il futuro addestramento (intensivo).

Giochi predatori, di riporto e di cambattirnento


Il nostro cucciolo di dobermann, appartiene ad una delle sette razze di cani

da utilit riconosciute e quindi, data la sua funzione, deve pi o meno adempiere a dei compiti. Inoltre dal 1948 l'addestramento dei cani da lavoro, da! punto d i vista sportivo, ha avuta uno spazio assai vasto nell'ambito della cinofilia. La preparazione del cucciolo al futuro lavoro 6 d i notevole importanza. La risposta alla domanda, spesso posta: ccquando si pu iniziare a lavorare con il cane>) al piii presto possibile. PiG intensamente lavoro con il cucciolo, o cucciolone, per insegnargli con il gioco, senza costrizione, i suoi futuri compiti, pi facilmente esso li imparer. Anche una lupa insegna ai suoi cuccioli a cacciare nel branco, quando hanno solo cinque mesi. Naturalmente non bisogna mai dimenticare, durante questo addestramento, le fasi della crescita del cucciolo: nei periodo della dentiziane (et8 da tre a sei mesi) non far mai dei gioch iurante i quali, facendolo mordere, potrei provocargli dolore; infatti in questo periodo 'le gengive sono gonfie ed i denti da latte dondolanti, oppure i denti nuovi non sono ancora abbastanza forti. Durante questa fase dello sviluppo pu gih essere iniziato i1 lavoro di fiuto; ritorner su questo argomento pi tardi. I cani domestici, a causa del modo in cui vengono allevati non conoscono pi la lotta per la sopravvivenra, perci vi sono degli accumuli di energia che vanno smaltiti, attraverso un'attiviti o degli esercizi. Come ho gi detto in precedenza, quando ci si occupa del cucciolo o del cucciolone, bisogna fare in modo che i giochi risultino anche utili; ad

esempio la cosa piu facile per stimolare l'istinto al riporto unirlo, attraverso il gioco, all'istinto predatorio. L'istinto predatori0 . derivata dall'istinto alla caccia, cio all'inseguimento ed all'uccisione della preda, per sfamare se stesso e gli altri componenti del branco. L'istinto al riporto deriva dall'istinto a portare la preda ai piccoli o per nasconderla nei pressi della tana. Per non far diventare il futuro riporto un esercizio esclusivamente di coerciziane, e bene far leva su questo istinto facendo apprendere a l cucciolo il riporta tramite il gioco. Non ha importanza l'oggetto che si usa, per esempio un guanto. una pallina, un portafogli, una ciabatta, ecc,. Dovrebbero essere pero, oggetti piacevoli e morbidi che abbiano per il cane, anche un buon odore. Allettandolo e stuzzicandolo con l'oggetto, attiro l'attenzione del cucciolo; se mostra interesse e cerca di prenderlo glielo do con molte lodi. Facendo cos, mi siedo o mi inginocchio per avere pi contatto fisico con lui. A questo punto cerco di attirarlo verso di me e lo faccio sedere difronte; cono assolutamente necessarie molte lodi, molte carezze e molta pazienza. Se qualcuno crede di avere subito dei risultati, devo deluderlo. Questo gioco andrebbe ripetuto due o tre volte al giorno; dopo aver fatto ci e dopo aver gettato l'oggetto ad uno o due metri di distanza, termino il gioco dando ai cucciolo un piccolo boccone. Se ripeteretequesto gioco, con costanza, durante tutta la sua infanzia, il vostro cane riporter perfettamente nel gioco. Naturalmente, man mano che cresce, devono essere cambiati i luoghi in cui viene eseguito l'esercizio, ma bisogna fare attenzione che il cane non possa sottrarsi a l vostro controllo; cib significa che bisogna eseguire l'esercizio in un'area delimitata, o con il cane ad un guinzaglio di tre o quattro metri. E importante che il cane durante gli esercizi di gioco non possa, di sua iniziativa, sottrarsi a l controllo ! controllo del conduttore entra neli'inconseio del conduttore. Se i del cane, non ci saranno mai brutte sorprese.

Giochi di combattimento
Servono a sviluppare nel cucciolo, e cuccialone, l'istinto a lottare per la propria difesa e la difesa del conduttore; soprattutto re razze da utilit, che sono allevate per questo scopo, hanno 'bisogno di tale attivitd. Un cucciolo, o un cucciolone che in futuro verr condotto su un campo di lavoro, senza avere mai compiuto giochi di combattimento con il suo capobranco, moctrers di rado la reazione desiderata, perchh p e 3ui ~ ci 6 del tutto nuovo. Per stimolare cani del genere, ci vuole molta pazienza e molto tempo, e si fard leva sull'istinto di imitazione. Inoltre i giochi di combattimento, sviluppano l'agilit e l'abilit del cucciolo nella lotta. Il cucciolone pu essere reso sistematicamente robusto e poco sensibile;

65) Giochi predatori prima della denlizione con stracci, vecchi pullover, ecc

66) 1 l cucciolo deve restare al g u i n z a g l ! ~

67)11 cucciolo vince e cattura la preda

nello stesso tempo, se si lavora nel modo giusto, impara ad intraprendere la lotta in seguito ad un comando. Questo preaddestramento facilita considerevolmente il futuro addestramento intensivo. La cosa migliore fare un esempio con i bambini: i bambini piccoli, all'eth di circa tre anni, vanno all'asilo; 1 8 raggiungono, attraverso il gioco, la preparazione e l'educazione necessaria per affrontare le scuole elementari. E un dato di fatto, ed ogni insegnante lo confermerebbe, che i bambini che hanno frequentato l'asilo cono facilitati rispetto agli altri. Questi bambini, infatti, hanno gi la capacita di concentrarsi su dei compiti e sano piu pronti ad apprendere degli altri; esattamente cos stanno le cose per i vostri cuccioli e cuccioloni: importante fare i giochi giusti all'et giusta. Con un cucciolo acquistato all'et di 8-10 settimane, la cosa migliore B iniziare con giochi predatori per arrivare a quelli di combattiviti. Possiamo usare per questi giochi, un vecchio calzino o uno straccio; stuzzicandolo con l'oggetto. lo porto a morderlo: quando lo avr preso inizierd a contenderglielo e dopo un po' lo lascerd vincere. Questo gioco verr, col tempo, reso pi intensivo e prolungato, con possibiliti di infinite variazioni che dipendono dalla sensibilit di ognuno. Generalmente io mi metto una vecchia camicia, o un vecchio pullover e lotto con il cucciolone; con le mani lo posso stuzzicare e lui cercher di diventare pi abile nella lotta. Bisogna per comportarsi in modo tale, che esso alla fine possa ottenere la sua preda. Terminato il gioco, quindi, il cucciolo riceverCI la sua preda e verr

68) SI stimola il cucciolo finche scuote la preda

- - T -

4.-

69) 11 cucciolo viene lasciato da solo con

la preda. bisogna osservare per quanto tempo


continua ad interessarsi ad essa

lodato molto. importante, naturalmente, che il cucciolo non si monti troppo la testa)); il proprietario deve ristabilire la sua autorit di copobranco, alla fine di questo gioco.

Risvegliare e stimolare !'istinto di tiricerca


Per istinto di ricerca>), si intende la capacit d i seguire la traccia di un animale o di un uomo. Vogliamo usare questa capacit innata, che faceva parte dell'istinto di consewazione, per l'addestramento a seguire una pista. Abbiamo giA fatto col nostro cucciotone giochi di riporto ed egli 6 quindi pronto a raccogliere e riportare alcuni oggetti, lanciati ad una certa distanza; possiamo quindi inserire questo nuovo esercizio. Ricordo sempre come sia importante che, prima di questi esercizi, il cucciolo abbia avuto la possibilit d i sfogarsi. Per cani che riportano volentieri, il seguente metodo il migliore: si tenga il cane al guinzaglio corto e gli ci mostri un oggetto conosciuto, poi s lanci questo oggetto fuori dalla vista del cane; e adatta per questo esercizio, l'erba o il trifoglio u n po' alti, cos che, anche da molto vicino, l'oggetto non sia subito visibile. Dando I"invito ctcercaa (such), parola che deve essere data allegramente e dolcemente, si lasci che il cane, sempre al guinzaglio, cerchi l'oggetto; se il cane usa il naso e lo tiene basso, lo c i lodi tranquillamente. Dopo che il cane avr trovato l'oggetto. lo prender8 e adesso voi dovrete essere tanto a biii da convincerlo a consegnarvelo, dopo glielo lascerete di nuovo, aftinch non associ tutto i n modo sbagliato. Dipende dalla inclinazione naturale del cane, che il conduttore dovr comprendere attraverso una serie di tests, se il cane dovrs riportare I'oggetto o segnalarlo. Un"altra possibilit per insegnare precocemente la pista, sta nell'istinto di ernulazione: si esegue la pista con il cucciolo seguendo un cane esperto. Dato che questa pista c a r i molto odorosa, risulter molto interessante per il cucciolo; questo metodo dovrebbe per venire usato solo da conduttori esperti, o da conduttori molto bene assistiti. dato che facile che nascano dei comportamenti sbagliati da parte del condustore.

Preparazione del giovane Dobermann agli esercizi d difesa


Gli errori e le incertezze riscontrabili oggi negli esercizi di difesa del doberrnann, cono dovuti non solo al cattivo materiale di cani, ma anche al modo i giovani dobermann. Perci voglio sbagliato con cui vengono <{costruiti trattare in maniera organica questo problema e spiegare ogni singola fase di tale cccostruzione. Prima vi ho mostrato come si pu, attraverso il gioco, risvegliare e stimolare l'istinto predatori0 e vi ho parlato di come una pallina che rotola, o uno straccio che si muove,rappresentino per il cucciolo una preda. Esso tenter di acchiapparli: e bene che questi suoi tentativi abbiano successo, perch6 attraverso questo fare preda)), il cucciolo diventa piii sicuro di s. All'inizio non importante che la preda sia una pantofola o un vecchio pullover o una pallina, dovrebbero comunque essere oggetti piacevoli da addentare. Attraverso i giochi predatori vengono inoltre sviluppati il movimento, i muscoli, la mandibola, ecc... Le varie tappe che costituiscono il passaggio dall'istinto al gioco, a l fare preda)) sono altreztante fasi di preparazione ai futuri esercizi di combattimento. Se dovessero mostrarsi defle inclinazioni

70) Preparazione di un giovane dobermaiin di 6 mesi la preda stuzzica il cane e fugge

71 3 11 figurante stuzzica il cane e s! allontana da lui lateralmente, 11 conduttore mantiene uno stretto contatto fisico con il cane tenendolo per il collare ed incoraggiandola con la mano sul
fianco

negative, devono essere corrette dal conduttore. Quindi tutti gli sviluppi negativi possono venire fermati, se vengono riconosciuti dal capobranco, prima che questi si manifestino del tutto. Una eccessiva influenza del capobranco, attraverso esagerate pretese di ubbidienza, 6 negativa per lo sviluppo del cuceio8one; infatti questi dobermann, troppo sottomessi, si legano in modo esagerato al proprio padrone e diventano, senza di lui, insicuri, dipendenti e senza gioia di vivere. In questo tipo di cane, si svilupper5, molto spessa, una sottomissione ed una predispasizione negativa verso la combattivit; noi invece vogliamo un Dobermann saldo di nervi, tranqilillo, con molta gioia di vivere ed una alta capacit di resistenza agli stimoli negativi: tcTempra. Questa capacit di resrstenza, varia durante lo sviluppo da cucciolo a cane di un anno, a seconda del suo stato d'animo del momento, Durante la pubert, che inizia dopo il cambio dei denti, cambia lo stato d'animo del cucciolone. Di colpo inizia a spaventarsi di cose di cui da

72) Morso a bocca piena sullo straccio. Il conduttore aiuta gi il cane ad abituarsi a mordere alto. infatti il giovane cane viene alzato dal conduttore, cib gli dB anche sicurezzal

cucciolo non si accorgeva e, a seconda della sua soglia di reazione, far pi o meno fatica a superare tali situazioni. Atteggiamenti di imposizione come ringhiare, abbaiare, drizzare il pelo e mantenere la distanza, sono un'evidente dimostrazione del nervosismo del cane. Spesso in tale periodo si manifesta il comportamento d fuga, che fa parte dell'istinto di conservazione. Bisogna opporsi a questo cornportamento negativo, con una condotta attenta del cane ed un comportamento sicuro da parte del Capobranco. In tali situazioni si pu gi notare il livello della soglia di reazione: il Dobermann con soglia di reazione media si riprende in fretta dallo shock e va, con atteggiamenti di imposizione, ad ispezionare ci che lo ha provocato, il Doberrnann con una soglia di reazione alta, il quale ha gi ora i nervi saldi, quasi non reagisce a questo shock e si comporta come se non fosse successo niente. Per l'addestramento alla difesa, il riconoscimento da parte del conduttore della soglia di reazione del proprio cane e l'elemento pifi importante, infatti,

73) 11 giovane cane vince e conquista la preda

attraverso di esso, gid da adesso possibile intuire quella che sar la tempra del cane; si potranno cos evitare comportamenti errati da parte dell'addestratore e del figurante. I Doberrnann {{pocoduri)), sono sensibili, permalosin e generalmente poco sicuri di s, mentre Dobermann ctduri)}sottoposti agli stessi stimoli, rimangono cctranquillin e sicuri. Dopo il cambiamento dei denti, e in nessun caso durante Io stesso, si pu iniziare con i singoli esercizi di difesa. Se prima del cambiamento dei denti stata fatto tutto in modo giusto, come ho descritto, cio se stato stimolato l'istinto predatori0 attraverso l'istinto a l gioco, si sono gi poste le basi per tutte le fasi degli attacchi. Se il giovane dobermann mostra ugualmente molta aggressiviti e mordicchia in modo insicuro, con il pelo dritto, dimostra il pi delle volte di essere un cane non forte di carattere, infatti questo tipo di cane, cerca di coprire le sue insicurezze interne attraverso la sua aggressivit, ma noi vogliamo dei dobermann che dopo la latta, si calmino immediatamente e si muovano liberamente e sicuri di s.

Date che la falsa aggressione, si sviluppa spesso attraverso una grande aggressivit (= soglia d i reazione bassa), alcuni conduttori pensano che questo dobermann sia il Ioro cane ideale, mentre invece esso copre le sue insicurezze interne, con un continua proteggersi. Anche con un lavoro molto prudente nella preparazione agli attacchi ed una giusta educazione, salteranno sempre fuori le sue debolezze quando verr superato il limite della sua resistenza agli stimoli. Ma torniamo alla ctcostruzione>i, il giovane Dobermann deve imparare a mordere la preda nelle varie posizioni che il figurante andrA ad assumere; la preda naturalmente la manica. Dato che facciamo attacchi da un punto d i vista sportivo, dovremo seguire il regolamento delle gare sportive. L'addestramento agli attacchi pratici tutta un'altra cosa e potr essere fatto solo molto piu tardi; prima bisogna ottenere che il giovane dobermonn impari a lottare nel modo piil giusto per conquistare la preda. Con dobermann normali, consiglio di eseguire questi esercizi da solo e non i n cerchio con altri cani; nel cerchio infatti possono venire stimolati, attraverso l'istinto di imitazione, sola cani pi deboli.

74) 11 figurante adessa usa un salsicciotto di cuoio

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7 5 ) Morso alto e contatto fisico col figurante

I l cane, legato ad un guinzaglio di cuoio di 2-3 metri e ad un collare fisso, viene stuzzicata e rminacciato. Nei mamento ,di maggior eccitazione. la preda, che prima aveva stuzzicato e minacciato il cane, si trasforma i n una preda che fugge, A questo punto il cucciolone cercherh subito d i prenderla e, se ci gli riuscir, cercher di scuoterla escuotendola d i ucciderla. Queste prime lotte, non devono essere eseguite troppo in alto, bens un po' in basso (sotto l'altezza al garrese del cane). Quando il cane ha dimostrato di lotzare in modo corretto ed ha scosso energicamente la preda, essa gli verrd lasciata. Questa conferma d i vittoria , inzialmente, di enorme importanza ed inffuenzera i futuri progressi. Se la presa non ancora forte abbastanza, bisogna soltanto dare al cane, attraverso il guinzaglio, l'impressione che la preda non ancora sua. 11 cane cercher, rafforzando il morso, di tenere la preda e soltanto allora la ricever8 per scuaterla. La ccpressionenesercitata sul cane, verr via via aumentata attraverso la minaccia col bastone ed il difendersi dei figuranti. Gi in questa fase il dobermann, dovrebbe avere a disposizione un figurante che sappia assumere atteggiamenti diversi. Alla

fine di ogni lotta, il cane deve comunque vincere e rimanere sulla preda per poterla uccidere; molto importante i n questa fase un giusto cornportamento del figurante. Nella fase di lotta, si lavora gi in alto ed a contatto corporeo col cane (durante questa lotta non si devono dimenticare lodi e carezze da parte del capobranco, sempre molto importanti}; nella fase finale di essa, il figurante si sdraia per terra, indicando cosi sottomissione al cane. Il cane scuoter in maniera ancora piu forte la sua preda ed al momento giusto il figurante gliela lascer, sfilandosi ia manica. Naturalmente inizieremo questi esercizi con uno straccio, per passare al salsicciotto (prima di sacco poi di cuoio), fino ad arrivare ad una manica per cuccioloni. che non 6 ancora molto dura ; soltanto quando il cane avr8 superato in modo soddisfacente tutte queste fasi di addestramento, si passera alla normale manica da gara. Da qui deriva IYrnporianza del fatto che il figurante sappia dire al conduttore ed all'allenatore quanto forte il morso. Durante tali fasi di preparazione, B assolutamente da evitare che il cane venga costretto all'autodifesa, perch ci potrebbe portare a delle associazioni errate.

76) Preparazione di u n giovane dobermann di 9-10 mesi, si usa la manica per cucctoionr e la minaccia col bastone

Solo quando il giovane dobermann lavora armai in modo convincente e sicuro, e ci lo si pu notare anche attraverso i1 movimento della coda, potremo inserire l'esercizio di abbaio; esso impedir che il mordere si sviluppi in modo troppo ctdominantei, e che siano necessari interventi troppo duri. Se giB da cucciolo ha imparato ad abbaiare al comando #abbaia, non avremo problemi, daro che dovremo soltanto inserire J'associazione del mordere-premio; dopo che il cane abbaia gli si lascia prendere la manica e portarla via. Se il cane non dovesseavere imparata ad abbaiare a comando, bisogna insegnarglielo stuzzicandolo e strattonandolo, quindi ricever in premia una piccola lotta e la preda. Si provocher cosl un {(abbaiodi inviton, che dA l'impressione di grande sicurezza. La correzione, in caso di comportamento scorretto, e le lodi, quando il comportamento giusto, dovrebbero venire soltanto dal conduttore.

77) 11 canduttore aiuin i l cane col guinzaglio e con il corpo

78) 11 mornentodell impatto dopo I inseguimento del figurante che fugge, il cane mordealtoe viene aiutato sia dai movimenti del figurante che dal conduttore. che lo accompagna nell'inseguirnento tenendolo per il guinzaglione

79) Dopo aver lottato. il figurante cede e SIdimostra battuto inginocchiandosi o sdrarandosi, siamo nella tace finale della lotta e il giovane dobermann B sopra la preda e la scuote a morte. II cane deve rrrnanere al guinzaglio

Durante questi esercizi il condutzore dovr tenere sotto controllo il suo dobermann per mezzo di un guinzaglio lungo, si eviter cos che un soggetto pieno di temperamento, si renda indipendente, e ci permetteril inoltre al conduttore di soffocare, sin dalla nascita, ogni comportamento errato. Non consiglio di insegnare contemporaneamente l'abbaio ed il lascia, perch troppe cose nuove potrebbero frastornare il cane. Il lasciare, se si lavora nel modo giusto, non B mai un problema. p bene percid che prima il cane impari ad abbaiare in modo continuato, e si renda conto che ci deve avvenire soltanto quando il figurante assolutamente fermo: il cane capisce che non deve mordere la preda quando 6 ferma. Bisogna assolutamente evitare, tramite un forte strattone del guinzaglio, che il cane morda. 2 importante che il cane venga sottoposto a questo intervento. prima di mordere e non quando ha gi morso. Come comportamento alternativo a l morso, spesso si ottiene d'abbaio di invito. A questo punto il cane, viene premiato dalla preda che fuggee che quindi, insegue ed ottiene. Soltanto dopo che siamo del tutto soddisfatti di questo tipo di lavoro, iniziamo col rtlascia)).

80) La manica viene lasciata a l cane che la portela via

In tutti gli esercizi riguardanti il <tlascia, sono consigliabili soltanto gli interventi del capobranco, pi facile insegnare a lasciare ad un cane relativamente giovane che ad un cane che gi diventato un morsicatore selvaggisi>>. A seconda del carattere del cane, gli interventi devono essere eseguiti dal conduttore, in modo tale che il cane senta un dolore intenso ma breve; questo intervento atl'inizio non deve mai essere eseguito sul dobermann da dietro, bens di lato, o davanti. Sono necessari un buon collare a punte ed un guinzaglione. L'esercizio 6 da considerarsi appreso quando il conduttore pud girare intorno a l cane, che ha lasciato, senza che esso smetta di vigilare attentamente il figurante. In tale fase dell'addestramento, il guinzaglio deve ancora rimanere attaccate al collare del cane che sta imparando. Soltanto adesso il capobranco inizier ad allontanarsi dal cane e dal conduttore. Facendo cid, deve per tenere d'occhio continuamente il sua dobermann. Se esso dovesse distrarsi. il figurante si metter i n fuga e porter il cane a fermarle mordendolo. Se queste fasi dell'addestramento, verranno eseguite nel modo giusto, avremo ottenuto una buona base per l'addestramento agli attacchi.

Addestramento del cane da lavoro


Prima di entrare nei dettagli dell'addestramento, voglio spiegare alcune cose sui possibili diversi comportamenti dei cani e sugli influssi; cid deve servire ai conduttori per una migliore comprensione. al fine di riconoscere in anticipo una reazione non desiderata del cane.

Per influssi si intendono gli stimoli dell'ambiente che irtfiuiscono sul comportamento del cane. L'intensit degli influssi 6 variabile ed ottiene risposte diverse nei vari soggetti; molti influssi vengono registrati dal cervello, ma considerati senza importanza. Ai fini dell'addestramento importante scoprire la sensibilit del soggetto agli influssi, in quanto ci permette di dosarne l'intensit. A seconda del temperamento, o dei nervi del cane, bisogna applicare gli influssi in modo piil o meno intenso.

In7 lusso tecnico e meccanico


Questo influsso viene applicato dall'addestratore attraverso mezzi tecnici, o movimenti dei corpo finalizzati a far leva esclusivamente sulla sensibilits del cane. Regola fondamentale: l'influsso tecnico o meccanico assolutamente indispensabile per le prime esecuzioni di un esercizio e per il ripasso degli esercizi durante l'allenamento. Attraverso I'uso degli tnflussi meccanici, l'addestramento viene molto facilitato e si ottiene un'esecuzione molto pi corretta degli esercizi. molto importante I'uso dell'influsso meccanico, immediatamente dopo l'influssa delk'ordine vocale Q {{visivo)),per ottenere la giusta associazione.

Sono i comandi, vocali o visivi, del conduttore e sostituiscono gli influssi meccanici o tecnici; si rivolgono all'udito ed alla vista del cane. Durante l'allenamento vengono usati entrambi i tipi di influsso, mentre viene usato soltanto l'influsso sostitutivo in gara. Se il cane, durante il lavoro, non esegue un esercizio dopo aver ricevuto I'influs~o sos~itutivo. bisogna passare subito ad usare, parallelamente, l'influsso meccanicofinct16 il cane non esegue l'esercizio perfettamente.

Metodi di addestramento
A seconda del carattere del cane, bisogna scegliere il metodo di addestramento pi adatto; quattro sono i metodi base: 1) Metodo tecnico-meccanico. 2) Metodo dei bocconcini. 3) Metodo di imitazione. 4) Metodo del gioco-premio. 5) Unione del metodo meccanico con quello dei bocconcini. Nell'educazione del cucciolone, ho avuto buoni risultati con il metodo di imitazione, mentre nell'addestramento vera e proprio con cani di carattere equiilibrato hanno dato buoni risultati l'unione del metodo meccanico a quello dei bocconcini ed il metodo del gioco-premio. Un errore che ho notato spesso, quello di nutrire troppo i cani. A parte i danni fisici che questo provoca, e negativo anche per l'addestramento, perch un cane troppo ben nutrito diventa svogliato e pigro. Perci io consiglio di tenere i cani a digiuno almeno una volta la settimana, e di lavorare soltanto con cani non sazi. Ci significa che bisogner scegliere l'orario pi adatto per il pasto. Voglio mettere in chiaro che il cane, prima di lavorare, deve essere lasciato libera per almeno 15 minuti. L'addestramentodel cane da lavoro si divide in tre parti: 3a pista, l'obbedienza e gli attacchi. Se inizier parlando dei complesso degli esercizi di obbedienza. 6 perch ritengo assolutamente necessario mettere questi esercizi al primo posto. In molti anni di esperienza, mi capitato pi volte di vedere buoni cani effettuare cattive prove soltanto a causa di un errato addestramento all'obbedienza. Da ricordare: per tutti gli esercizi importante mmbiare spesso il luogo dove vengono eseguiti e l a lote sequenza: il cane deve imparare, fin dall'inizio, ad eseguire in qualunque Fuogo ed in qualunque situazione; pi l'allenamento sar vario, pi sar grande il successo. Associazioni indesiderate, saranno cos evitate fin dall'inizio.

Esercizi di obbedienza (et ideale del Doberrnann per l'inizio: circa 12 mesi)
Condotta al guinzaglio Comando: Piede>>(Fuss)
Con questo esercizio si vuole che il cane, a l comando piedeil, impari a camminare spontaneamente ed allegramente alla sinistra del suo conduttore: la spalla def cane deve muoversi alla stessa altezza del ginocchio del conduttore. Per far perdere al cane il fastidioso vizio di tirare a l guinzaglio occorrono u n collare a strangolo, u n collare di correzione (collare a punte)

81 ) La condotta a l guintaglia. 11 modo corretto di tenere il guinzaglio e la mano che loda il cane

l1 movimento del conduttore deve essere sportivo e veloce. in maniera da riusctre interessante per il cane.

82) La mano che loda il cane viene fatta oscillare al lato


della testa del cane

e di un guinzaglio di 80 cm.-l metro. Il modo in cui deve essere tenuto il guinzaglio, lo potete vedere nella figura che segue. Il collare va messo i n modo tale che dopo la correzione torni ad essere lento ed il comando ~pieden,deve essere dato allegramente ma con sicurezza. E molto importante il modo di camminare: i n ogni caso bisogna camminare i n modo sportivo eveloce, con un movimento che risulti interessante per il cane; una camminata lenta, rende il cane disinteressato e pigro, cosicch esso non si concentra pienamente sul lavoro. Usiamo quindi, come influsso tecnico, lo strattone del guinzaglio e come infiusse sostitutivo la parola piede. Perch il cane impari il pi in fretta possibile il comando ((piede)), l'influsso

83) Correzione attraverso


11 guinzaglio per insegnare al cane a guardare in alto

meccanico deve essere dato immediatamente dopo d esso. La mano destra serve per l'influsso meccanico e la mano sinistra deve essere, per il cane, la mano che loda; ci significa che il cane dalla mano sinistra deve ottenere soltanto carezze. Naturalmente il cane, viene lodato solo se lavora alla perfezione. All'inizio bene non fare troppi cambiamenti, bens procedere per almeno 50-80 passi in linea retta. Il guinzaglio deve essere allentato e la mano destra viene tenuta all'alterra della cintura. Se il cane cammina in modo errato (si allontana lateralmente, rimane indietro o tira in avanti). va corretto con degli strattoni del guinzaglio, verso l'alto a destra; all'inizio di questo esercizio, ad ogni influsso meccanico deve essere collegato il comando ({piede)). La scelta del collare dipende dalla ((duttilit>)e dal carattere del cane: se il conduttore ha allevato il proprio Dobermann, fin da cucciolo, sa bene che tipo di reazione attendersi. Normalmente sufficiente un collare a strangolo, solo per cani particolarmente cocciuti, 0 duri, bene usare il collare con le punte; questo tipo di collare deve venire usato solo per un breve periodo, perch altrimenti il cane vi si abitua. SI parlare a voce bassa e l'oscillazione delle

84) Dietro front con


aruto dei movimenti del corpo

braccia, rendono pi interessante I%sercizio per il cane. E bene, all'inizio, non fare dei cambiamenti di direzione troppo stretti e bisogna stare anche molto attenti a non pestare i piedi al cane, perch altrimenti associa in modo sbagliato ed allarga. Da ricordare: gli esercizi vanno interrotti prima che il cane arrivi al limite della stanchezza psichica o fisica; cio bisogna interrompere quando il cane lavora ancora con piacere ed allegria.

bene eseguire la condotta al guinzaglio anche quando vi sono distrazioni da parte di persone o di altri cani (lavoro di gruppo con altri conduttori), come anche quando vi cono rumori (sparo, ecc.), o nel traffico cittadino. Con cani deboli di nervi bisogna fare attenzione sia nell'uso degli influssi (tecnici e sostitutivi) che degli strattoni, affinch non risultino troppo forti. In caso di bisogno, si cerchi di rincuorare i! cane battendogii una mano sulla coscia e parlandogli gentilmente.

Seduto - Comando: ({Siedin (Sitz)


Con questo esercizio si vuole ottenere che il cane si sieda spontaneamente quando il conduttore fermo e, su comando siedi, quando il conduttore in movimento; I'eserciziovasempre iniziato quando il cane in posizione di seduto. Si inizi con una normale condotta al guinzaglio e si controlli che il cane sia concentrato. Dopo circa venti passi si dia il comando ((siedili con volume di voce normale; se si usa il comando ccsitr si faccia attenzione che l~ccennto

cada nettamente sulla vocale o sulla TZ finale. Contemporaneamente si dia l'influsso meccanico attraverso il guinzaglio e la mano. La mano destra tira verso l'alto a destra il guinzaglio, mentre la mano sinistra (mano lodante), preme con forza sulla schiena (poco prima della groppa). Quando il cane seduto, si diminuisca ia pressione della mano e del guinzaglio e con la mano lodante si accarezzi, con molta calma, la schiena del cane. Questo esercizio va ripetuto finch il cane a l comando sitz si siede velocernenre. Nella fase successiva il conduttore inizia a girare intorno al cane, tenendolo per sempre d'occhio, e tenendo in mano il guinzaglio. t importante fare attenzione che il cane resti esattamente nella posizione iniziale, senza girare n il corpo n la testa verso il conduttore. E opportuno inserire gi in questa fase iniziale alcune difficolt, come persone che passano o conduttori che

86) L'esercizio di ciseduto))

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passano con i loro cani. Ogni tipo di agitazione o aggressione, versa tali
distrazioni, va immediatamente corretta attraverso la correzione meccanica (guinzaglio e mano). Da ricordare: II cane nello stadio iniziale dell'addestrarnento non deve poter uscire dal campo di azione del proprio conduttore. necessaria, da parte del conduttore, molta padronanza di s e concentrazione. Quando ilcane avr eseguito pi volte ed in modo soddisfacente questo esercizio, il conduttore potr iniziare ad aumentare la distanza da esso; dovra allontanarsi, camminando all'indietro, per poter tenere sempre d'occhio il cane, e tenendo la mano destra alzata, inserirh i! comanda visivo. 11 guinzaglio dovr rimanere sempre legato al collo del cane, ci servir2 a dargli l'impressione del contatto con i l suo conduttore. La distanza va progressivamente aumentata fina a quando si arriver a circa 50 metri dal cane, e lo si andr a prendere dopo circa 5 minuti. Se si vuole ottenere che il cane s i sieda i n fretta al comando ccsitz}), senza che il conduttore si fermi, 6 opportuno portare con s u n bastoncino corto e flessibile, invisibile per il cane perche nascosto dietro la schiena del conduttore. Insieme a l comando ctsitzn, il cane ricever un leggero colpo sulla groppa. Si avranno buoni risultati, con questo metodo, se si lavorer in modo da evitare che il cane veda il bastone.

87} Aiuto ctvisivox per l'esercizio di seduto

Terra e richiamo di fronte Gomando: r<Terra>(Platz), <rFronten (Hier)


L'esercizio di <terra> u n o d e i p i i m p o r t a n t ie s e r c i z i d i o b b e d i e n z a ;v i e n e c h i a m a t oa n c h e < f r e n o d i e m e r g e n z a > . pu S e i l c a n e i m p a r aq u e s t o e s e r c i z i o n , e l m o d o g i u s t o ,i l c o m a n d o < P l a t z > v e n i r e d a t o p e r c o r r e g g e r ev e l o c e m e n t e i l c a n e i n s i t u a z i o n i d i f f i c i l i : p e r e s e m p i o ,d u r a n t e l e p a s s e g g i a t e , s e i l c a n e i n f a s t i d i s c ep e r s o n e c h e s i i n c o n t r a n oo , p p u r e s e i n s e g u eu n g a t t o o v u o l e l i t i g a r ec o n a l t r ic a n i . P e r c i i l c o m a n d o v i e n e d a t o d u r a m e n t ee l ' a c c e n t ov a m e s s o ,o s u l l a v o c a l e< a >o s u < t z >f i n a l i . i m p o r t a n t ec h e i l c a n e n o n f a c c i a c o n f u s i o n ef r a i c o m a n d i ; c i s i g n i f i c a c h e s e i o , d a n d o i l c o m a n d o < S i t z > ,m e t t o l ' a c c e n t o s u l l a < i > , d a n d o i l posso metterlo indifferentemente <Platz> sulla <a>o sulla <ta finale. Se i n v e c e , d a n d o i l c o m a n d o < S i t z > ,m e t t o l ' a c c e n t o s u l l a < t z > n o n d e v o m e t t e r l os u l l a < a d a n d o i l < P l a t a . assolutamente P r i m ad i i n i z i a r eI ' e s e r c i z i o bene che il conduttoremetta nellasua tasca destra, u n a p a l l i n ao d e i b o c c o n c i n i .

88) ll terra insegnato col metodo del gurnzagliotirato sotto il piede

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89) Esercizio di terra


Insegnato facendo pressione con la mano sul garrese del cane

Sono necessari: un normale guinzaglio, un collare correttivo (a punte), un guinzaglio di 5 mt. ed uno di 10 mt. All'inizia di questo esercizio il cane viene tenuto al guinzaglio e viene condotto normalmente al piede. Dopo alcuni cambiamenti di direzione, il conduttore d il comando {(Platz))come ho spiegato. Per far capire al cane il comando, contemporaneamentecon il piede alzato si preme forte il guinzaglio e con la mano sinistra si preme, energicamente, sul garrese del cane. All'inizio il busto del conduttore dove essere piegato sopra il cane, in modo da avere un ulteriore influsso. In questo esercizio ritengo molto utile l'uso del collare correttivo perchh il cane deve, inizialmente, sotzornettersi molto. Un cane che esegue questo esercizio lentamente, in una situazione difficile non reagir nel modo voluto. Per cani un po' sensibili, eventualmente, pud bastare anche la pressione della mano sul ganese e l'influsso del corpo; infatti il collare correttivo non da usare indiscriminatamente con tutti i soggetti.

90) Il terra: il conduttore aiuta il cahe con i movimenti del corpo

Si prosegue ora come nell'esercizio di seduto, cio il cane deve rimanere in questa posizione, senza agitarsi, per almeno 10-15minuti. Al pi piccolo spostamento si intervenga con la correzione, tramite il guinzaglio ed il piede, contemporaneamente si dia il comando ~Platzii. Quindi, si ha anche qui l'unione dell'influsso meccanico con l'influsso sostitutivo. Si inizier poi a fare dei tentativi di distrazione; essendo il conduttore molto vicino al cane, potr correggere sul nascere tutti gli eventuali errori. Pi tardi il cane, verr anche chiamato da altre persone con il comando Hier, ma dovr imparare a non reagire. Quando il cane eseguir8 bene questo esercizio, ci si potr allontanare prima di 5 mt. poi di 10, ~empre~tenendo il cane al guinzaglio. Si faranno, come a l solito, alcuni metri di condotta, si dar il comando ~ P l a t e z~ a questo punto il conduttore si allontaner lentamente

indietreggiando e tenendo il guinzaglio in mano. importante, dal punto di vista tecnico, che esso rimanga allentato e che il cane non riceva strattoni. Dopo circa un minuto SE chiama il cane, con il comando Hier, che deve essere pronunciato con tono alto e prolungato, un piccolo strattone con il guinzaglio sottolinea il comando. Mentre il cane in attesa a terra, il conduttore ha in mano, nascosto alla vista del cane, un giocattolo o un bocconcino. Il cane si avviciner allegramente e velocemente al conduttore, seguendo la via pi breve. Affinch il cane esegua il seduto di fronte, in modo preciso e diritto, lo si prenda per il collare sotto il collo, con la mano sinistra e lo ci tiri a se; a questo punto ricever il premio, sotto forma di carezze, leccornie o giocattolo. Dopo un'ulteriore, breve pausa, con il comando ctFuss>i, si ordina a! cane di portarsi alla sinistra del conduttore. Se il cane fin da cucciolo stato educato con il mio metodo, descritto nel primo capitolo di questo libro, sar gi in grado di eseguire correttamente l'esercizio di richiamo e seduto di fronte. E possibile, fin dall'inizio, T'inserimento di un influsso visivo.

91) 11 seduto di fronte

resercizio di terra deve pi tardi venire sviluppato in modo tale che il cane rimanga a terra anche per due ore di seguito. Voglio ancora sottolineare che questo esercizio deve venire eseguito in posti e situazioni diversi; anche la distanza del conduttore va gradualmente aumentata, fino a 30-50 metri e fino a portarsi fuori dalla vista del cane. Da ricordare: il cane deve ricevere soltanto una volta il comando vocale, se dovesse rifiutarsi di eseguire l'esercizio bisogna passare subito all'influsso meccanico collegato con quello vocale.

seduto di fronte con l'aiuto del guinzaglio , e la posizione delle mani

93) 11 ritorno al prede con I'aiuto del guinzaglio e dei movimenti del corpo

94) Terra libere con guinzaglione lungo e paletto

Esercizio di ttfenmo in piedi: comando: Resta)> (Steh).


L'esercizio di fermo in piedi, f a parte di quegli esercizi che vanno insegnati soltanto dopo che gli esercizi base, come il seduto ed il terra verranno eseguiti in modo perfetto. Inoltre il ((fermo in piedi))viene richiesto soltanto in gare piii difficili, come per esempio nell'Sch H I Il, per cui non nececsario insegnarlo durante l'addestramento di base. L'esercizio di ((fermo in piedi)) viene eseguito in due modi diversi: 1 - Il cane, durantela condotta a passo normale, al comando astehwsi deve fermare immediatamente e deve restare in questa posizione mentre il conduttore prosegue in linea retta per altri 30 passi, si ferma, e dopo qualche istante (mezzo minuto} lo va a riprendere. 2 - Nel secondo modo invece, il conduttore parte di corsa dalla posizione base e dopo circa 1O passi d I'ordine steh>iproseguendo la sua corsa per altri 30 pasci: poi il cane verrg chiamato di fronte. Il comando ccstehn, o meglio il tono di voce con cui esso viene dato, deve essere adattato al carattere del cane. Per esempio, ad un cane sensibile il

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Una aossibilitA di intervento d e i conduttore per l'esercizio di fermo in piedi

96) Aiuto della mano del conduttore per l'esercizio di fermo in piedi durante la marcia

comando va dato gentilmente, dato che questi cani reagiscono alla pi debole intonazione; mentre invece ad un cane p i i duro l'ordine pu venire dato i n modo pi secco. Il comando va pronunciato in modo prolungato (({steeeeh). Questo esercizio semplice da insegnare al cane. Il conduttore usi un guinzaglio composto soltanto da un'asola che, ce lasciata pendere, anivi fino al gomito del cane; mentre, come collare, sufficiente quello normale a strangolo. All'inizio bene compiere l'esercizio a passo normale: attraverso I'influsso meccanico viene facilitato l'apprendimento del comando <tsteh>h al cane. L'influsso meccanico consiste nell'accarezzare il cane sul ventre, nello stesso momento in cui viene dato il comando, queste carezze verrann o associate ben presto a l comando. All'inizio la mano destra deve essere tenuta davanti a l naso del cane; pi tardi si potr iniziare a tenere la mano sempre pi lontano dal naso del cane: quando esso avr compreso bene si potr eliminarne completamente l'uso. Come per l'esercizio di rtsedutol), si potr ora iniziare a camminare, con un'andatura tranquilla, intorno al cane allargando man mano i cerchi. Questi giri servono per insegnare al cane a stare fermo senza girarsi verso il

conduttore. Soltanto quando il cane eseguir bene questo esercizio, anche in presenza di distrazioni, si inizier con l'allontanarsi. Bisogna sempre tenere d'occhio il cane: ce dovesse sbagliare si inizier da capo, usando anche l'influsso meccanico. Bisogna arrivare a far durare l'esercizio circa due minuti. Soltanto quando il cane avr appreso alla perfezione questo primo esercizio, si passi al secondo. La difficolt del ((fermo in piedi durante la corsa, che il cane deve fermarci immediatamente al comando. Perch la cosa risulti tecnicamente pi facile per il conduttore consiglia, all'inizio, una corsa molto lenta; infatti durante la corsa lenta e pi facile influire meccanicamente sul cane, quindi si avranno risultati migliori. Posso affermare per esperienza personale che se il cane ha imparato bene il primo esercizio di fermo in piedi)), eseguir bene questo esercizio anche durante la corsa lenta. Si pu usare come inffusso meccanico anche i n questa fase la mano destra davanti al naso del cane; se il cane dovesse seguire ugualmente il conduttore gli ci dia una piccola pacca sul naso. In questo esercizio, come nei precedenti, e bene che siano presenti distrazioni, allo scopa d i ottenere una esecuzione pulita e sicura. Il richiama di sfronten, sar uguale a quello dell'esercizio di terra>).

Riporto di oggetti

- Comando: <<Porta(Bring o Hol).

Il riporto di un riportelko o di altri oggetti, pu venire insegnato al cane i n diversi modi. Nel primo capitolo, dedicato all'allevarnento e alla preparazione del cucciolo, h o spiegata come insegnare il riporto al vostro giovane amico. Se il cane ha continuato ad eseguirlo regolarmente, in questa fase dell'addestrarnento non ci rimane che limare il tutto. Bisogna fare attenzione che il cane non mastichi I'oggetto riportato. Se invece ho acquistato un soggetto adulto, non mi devo preoccupare perch4 le esperienze passate non possono influire sull'apprendirnento di detto esercizio. Pu benissimo darsr che questo cane non dimostri istinto al riporto, nonostante ci esso dovr5 imparare a riportare bene, indispensabile per, che prima gli siano stati insegnati i precedenti esercizi di obbedienza. Nella fase finale, l'esercizio di riporto deve essere il seguente: dalla posizione d i base il conduttore lancia un oggetto a circa 8 10 metri di distanza, al comando ccBring# o ccHolii, il cane deve andare verso l'oggetto con un'andatura allegra e veloce, deve racceglierlo e tornare dal conduttore per la via pi breve. Arrivato dal conduttore gli si deve sedere di fronte e, a comando, deve lasciargli I'oggetto; al comando cifussii deve tornare velocemente nella posizione di base. Per vedere fina a che punto il cane portato al riporto, si usi il seguente metodo: si ecciti il cane, tenuto a l guinzaglio, con un riportello o una

97) Il cane impara a prendere in bocca dalla mano del conduttore

ciabatta, agitandoglieli davanti al naso; in questa fase bene che l'oggetto venga tenutovicino al terreno, affinchh il cane, in futuro, non abbia problemi a raccoglierle da terra. Attraverso ci il cane viene invogliato a prendere I'oggetto (istinto predatorio). Se il cane vuole afferrare l'oggetto, si dia il comando Bring~>, quando avr I'oggetto in bocca, lo si lodi immediatamente, tenendogli la mano destra sotto il muso e con la sinistra Io si accarezzi suila testa; si eviter cos che i l cane lasci cadere subito I'oggetto. Durante questa fase bisogna evitare ogni costrizione. Finch il cane terrh in bocca I'oggetto, bisogner lodarlo dandogli contemporaneamente il comando ((Bringn;gradualmente ci potr prolungare il tempo durante il quale il cane tiene in bocca I'oggetto. Se il cane non dovesse lasciare volentieri, la si pu indurre a farlo premendo con i pollici le labbra del cane contro i denti e dando contemporaneamente il comando Aus>i. Dopo che il cane ha Fasciato viene lodato ed accarezzato come sempre. La fase successiva consiste nel far rotolare via I'oggetto: si mette il cane in posizione di base, mentre si attira la sua attenzione agitando il xiportello;

ottenuto ci si fa rotolare l'oggetto ad una distanza di 2 o 3 metri e,dande il comando c(Bring>i,si invita il cane a prenderlo. Per invogliare di pi il cane, si puO far rotolare via I'oggetto, con il piede, piu volte. Se il cane lo raccoglie bisogna lodarlo molto e, servendosi del guinzaglio, bisogna portarlo a sederci davanti al conduttore. Bisogna fare attenzione a tenere la mano destra sotto il muso del cane e ad accarezzargli la testa con la sinistra; come ho gi detta, si fa poi lasciare I'oggeno al cane e lo si rimette nella posizione di base. A seconda della sicurezza del cane, nell'esecuzione d i questo esercizio, si inizia, piano piano ad allungare i tempi fra i vari comandi. Da ricordare: il numero di volte che deve essere ripetuto I'esercirio dipende dalla disponibilit del singolo cane. Perci bisogna continuare soltanto fino a quando il cane vi si dedica senza costrizione ed allegramente. Bisogna fare attenzione, durante questo esercizio, soprattutto con cani molto sensibili. Ci sono anche dei cani ai quali non possibile insegnare i'l riporto con il metodo appena descritto, o a causa di un istinto al riporto molto debole o perch il cane non reagisce agli influssi del conduttore. A questo punto non

98)La fase in cui i l cane al guinzaglio corto raccoglie r l riportello da terra

142

99) 11 seduto di fronte con


riportello, si noti la posizione del guinzaglio e della mano

si pu esercitare una maggiore costrizione, bisogna soltanto far capire al cane che, eseguire l'esercizio meno spiacevole del non eseguirlo. Per insegnare ci, velocemente, si usi il collare a punte e si tenga il cane per il guinzaglio. Dato che questo metodo necessita di molta calma e di nervi molto saldi, da parte del conduttore, bene scegliere un pesto lontano da casa e dal campo d i lavoro. I l collare va messo in modo tale che sia ben stretto intorno al collo del cane. Si metta il cane nella posizione di base, gli si mostri il riportello e lo si getti a circa 3 o 4 passi di distanza; al comando ((Bringnsi porti il canesul riportello. La mano sinistra tiene il collare i n modo taleche, attraverso una rotazione, si provochi a l cane una forte costrizione. Con la mano destra si indichi il riportello e con la mano sinistra si tiri il cane verso il basso e si provochi una stretta al collare. I l cane, a questo punto, apriri la bocca ed il conduttore con la mano destra gli spinger dentro il riportello, nello stesse tempo si allenti il collare, in modo che il dolore cessi e, se il cane avrA il riportello in bocca, 1 0

si lodi molto e si cammini all'indietro, per invitare il cane a riportare. Bisogna fare attenzione ad insegnare al cane, fin dall'inizio, a sedersi difronte; importantissimo insegnargli questo esercizio in un solo giorno: il cane deve capire che a l comando ({Bringii deve raccogliere il riportello e, senza farlo cadere, deve portarlo al conduttore. Per esperienza so che questo esercizio, spesso, ha bisogno di essere ripetut o anche fino a 10 volte, se non d i pi; ci stanca il cane per cui bisogna alternare questo esercizio con altri al guinzaglio, che il cane sa gi eseguire bene. In nessun caso il conduttore deve perdere la pazienza e farsi prendere dall'ira, perch altrimenti rischia di compromettere definitivamente il cuccesso di questo metodo. Le basi del riporto devono essere poste in una sola giornata, perche in u n addestramento per costrizione, prolungato nel tempo, non si potranno evitare danni psicologici. Nei giorni seguenti bisogner provare il riporto fino a tre volte al giorno. Infatti, se per un periodo a possibilit che il cane lo dimentichi in l'esercizio viene abbandonato c' F

100) Corretto seduto di fronte durante l'esercizio di riporto

quanto non l'ha ancora ben fissato ed in questo caso bisognerebbe cominciare da capo. Voglio parlare ancora di un altro metodo costrittivo per il riporto forzato; tale metodo adatto soprattutto a cani leggermente aggressivi che non hanno avuto, in precedenza, addestramento o educazione. Si mettono al cane due collari con le punte e due guinzagli: un guinzaglio viene fissato ad un palo, l'altro invece viene tenuto in mano dal conduttore. E I conduttore tirer il guinzaglio finch anche il guinzaglio del paletto sarA teso e, a causa della doppia trazione il cane aprir la bocca ed il conduttore, con l'altra mano, gli far8 prendere il rlportello. immediatamentedopo si dovr allentare la trazione del guinzaglio e lodare il cane; dopo aver ripetuto l'esercizio alcune volte il riportelltl deve essere tenuto sempre piii in basso, fino a portare il cane a raccoglierlo da terra. Da ricordare: durante lainsegnamento del riporto per costrizione, il cane va sempre tenuto a l guinzaglio*I comandi ed i gesti del conduttore devono essere autoritari ma assolutamente controllati. t e lodi a l rnomentogiusto facilitano l'apprendimento; come premio sono molto indicati i bocconcini.

101) Salto in alto di 1 metro

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Il salto

- Comando: rtSalta~1 (Hopp)

Prima di iniziare gli esercizi di salto necessario far muovere il cane cos che possa scaldarsi i muscoli, i tendini ed i legamenti. U n cane allevato in modo corretto, che usa la tecnica giusta, non avr mai strappi muscolari. Per arrivare a compiere l'esercizio di salto con un ostacolo d i 1 metro, si deve partire con un ostacoto di circa 30 cm., Dando il comando ctHopp),, il conduttore salta insieme al cane, tenendolo per un guinzaglio corto ed un normale collare a strangolo. E importante che il conduttore prenda sufficiente rincorsa, affinch il cane non si appoggi con le rampe sull'ostacolo. Soltanto dopo qualche tempo si inizier ad alzare, a poca a poco, F'octacolo. E bene cambiare spesso l'altezza dell'astacolo per evitare che il cane prenda il vizio di appoggiare F e zampe, se si adotterg questo accorgimento, il cane verr obbligato a ritirare le zampe mentre salta, per evitare d i battere contro l'ostacolo. Per ottenere un salto sicuro, bene cambiare spesso gli ostacoli. Se ci vuole insegnare al cane il salto col riporto, bene prima insegnare questi due esercizi separatamente ed alla perfezione, soltanto dopo, il conduttore potr farne un solo nuovo esercizio.

La palizzata, altezza circa 1,80 metri Comando: (<Salta (ttHopp~)

Per questo esercizio 6 necessario utilizzare una palizzata regolabile (vedi fig. 103). All'inizio la palizzata viene sistemata in modo che sia quasi piatta e molto bassa. Dando il comando c<Hopp~, il conduttore vi fa passare sopra, lentamente, il cane. E importante che il cane venga condotto molto lentamente, affinch impari ad arrampicarsi e non a saltare; infatti ce il cane, una volta in cima alla palizzata, saltasse gi, rischierebbe, soprattutto con l'avanzare dell'et, di procurarci strappi muscolar o tendinei. Soltanto quando il conduttore avrA notato che il cane usa nel modo giusto sia il posteriore che l'anteriore per arrampicarsi, potrA iniziare ad alzare man mano la palizzata, fino a portarla afl'aftezza regolamentare. A questo punto si proceda nel seguente moda: il conduttore si metter con il cane nella posizione d i base a circa un metro dalla palizzata, perch il cane impari fin dall'inizio ad arrampicarsi senza rincorsa; si potranno cos evitare le complicazioni legate alla tendenza di buttarsi contro la palizzata (come per esempio contusioni agli orti anteriori ecc.). Dalla parte opposta della palizzata, alla stessa distanza, si metta una persona conosciuta dal cane, meglio se un familiare del conduttore. Il cane viene tenuto per un guinzaglione di 3 - 5 metri, che in questo caso in mano all'aiutante. Al comando

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102) salto in alto di 1 metro con rtporzo

103) Palizzata regolabile si insegnl a l cane a superarla accompagnadolo col guinzagl~o

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(ttHopp) del conduttore, il cane si arrampicher sulla palizzata e l'aiutante potr coadiuvarlo con il guinzaglio. Quando il cane sar arrivato in cima, l'aiutante lo prender per il collare e lo condurr verso il basso tenendolo davanti a s, SE eviterh cos che il cane salti gi. Dopo breve tempo, con questa tecnica di allenamento, il cane imparer ad arrampicarsi e riuscir, anche nella vecchiaia, a superare ostacoli alti. L'esercizio del salto della palizzata con riporto, a questo punto non pi un problema, sar sufficiente provarlo qualche volta con il guinzaglione.

Invio in avanti - Comandi: Vail> e rtTerra1~ (tAforausn e rtplatzm)


L'esercizio dell'invlo in avanti eseguito alla perfezione, deve mostrare un cane che si allontana dal conduttore velocemente ed allegramente nella direzione indicatagli.

palizzata di

104) Scalata di m. 1.80 con riporto

In pratica esistono diversi metodi per insegnare questo esercizio, la scelta dell'uno o dell'altro dipende dal carattere del cane. Il metodo Primo, come lo chiamo io, puh essere usato per un cane che abbia un forte legame, oltre che con il conduttore, anche con un'altra persona. Si faccia quindi mettere questo aiutante ad una distanza di circa 20 passi, si conduca il cane, tenuto per il guinzaglio ~ortissirno,i n direzione dell'aiutante e dopo qualche pasco si alzi il braccio nella sua direzione e conternporaneamente si dia il comando ctVorausn; nello stesso momento l'aiutante si abbasserh e far gesti invitanti per il cane. Il cane andr8 velocemente verso l'aiutante, quando sar arrivato questi gli dar il comando platz)), ed il conduttore aiuter il cane ad assumere questa posizione. Le distanze possono venire aumentate dopo qualche giorno e le direzioni cambiate. Quando il cane avr ben capito che a l comando <tVorausiideve andare, allegramente, nella direzione a lui indicata, si potr evitare di servirsi dell'aiutante. Il Secondo metodo, praticamente uguale al primo, solo che invece di usare un aiutante, si user un oggetto a cui il cane molto legato. All'inizio si mette l'oggetto ad una distanza di 5 - 6 passi, fino ad arrivare. pi tardi, alla distanza regolamentare. E bene che il cane all'inizie veda dove viene messo I'oggetto; ci significa che il conduttore condurr il cane al guinzaglio nel punto i n cui ha situato l'oggetto, poi si allontaner di alcuni passi e mander il cane nella direzione dell'oggetto alzando il braccio e dando il comando. Per il resta si proceda come nel Primo metodo. Il Teno metodo consiste nel mettere al posto dell'oggetto un bocconcino, ed adatto soprattutto ad un cane ghiotte. Si metta un boccone in un determinato poste. si mostri al cane il boccone, ci si allontani d i alcuni passi e si mandi il cane, dandogli il comando ed alzando il braccio. Da ricordare: importante che all*inizio la persona. l'oggetto a il boccone, siano ben visibili per il cane. 'Nel Secondo metodo, non si deve assolutamente usare come oggetto il ripaeelllo, penchb potrebbero nascere assaeiazion di idee sbagliate nel riporta. Gli (#aiuti, devono venire eliminati soltanto quando il cane ha capito alla perfezione che, al comando ctVoraus~r, deve allontanarsi allegramente nella direzione indicata. Se durante questo esercizio si dovesse notare che il cane tende a deviare lateralmente, lo si p u correggere velocemente usando un fil di ferro can una carrucola, a cui viene fissato il cane attraverso il guinzaglio di circa 2 metri. In tutti questi esercizi si deve cambiare spesso la direzione, affinch il cane non si abitui ad un determinato posto. Ho visto spessa cani, addestrati nel modo sbagliato, allontanarsi di alcuni passi nella direzione indicata per poi deviare, o addirittura fare degli angoli retti, per dirigersi verso i! loro posto abituale. Il cane addestrato nel modo giusto, arrivato ad una certa distanza,

girer la testa verso il conduttore e continuer ad allontanarci fin tanto che il suo braccio cara alzato e finch non sentirA il comando ctPlatz. Da ricordare: Per non sottoporre il cane, durante l'addestramento ad uno stress elevato, all'inizio, bene eseguire gli esercizi singolarmente, soltanto pi avanti andranno eseguiti nella sequenza
regolamentare.

Esercizi di difesa
Tutti gli esercizi d i difesa, chiamati tempo f a anche lavoro sull'uomo>i dipendono dalla capacit, dalla preparazione tecnica e dalla disponibilit del figurante. Ho messo di proposito questa frase all'inizio del capitolo dato che un conduttore non potr mai oztenere risultati positivi se non sar coadiuvato da figuranti preparati. Ci significa che un conduttore dfpendera sempre, per gli esercizi di difesa, da altri appassionati che si rendano conto dei loro doveri e che devono essere molto preparati ed assolutamente corretti. Per questo lavoro di difeca necessaria la seguente attrezzatura, senza la quale non possibile un lavoro sistematico: 1 ) tuta protettiva i n cuoio, composta da pantaloni e giacca; 2) manica di cuoio con coprimanica sostituibile di stoffa o di iuta dura, media e morbida; 3) salsiciotto; 4) bastoncino leggermente flessibile; 5) due guinzaglioni, uno d i 5 e uno di 10 metri, con un collare di cuoio morbido; 6) una frusta. Nel capitolo Preparazione del giovane dobermann ai futuri esercizi di difesa)), ho parlato a lungo su come preparare il cucciolo ed il cucciolone attraverso giochi preparatori e d i combattimento, ai suoi futuri compiti; se il cucciolo ha superato bene questa fase ci pu iniziare con il lavoro d i difesa vero e proprio. La maggior parte delle volte i neoproprietari arriveranno sul campo d i lavoro, con i loro cani del tutto impreparati. Questi cani non dovranno, assolutamente, essere lavorati sugli attacchi prima che eseguano perfettamente il seduto ed il terra: brsogna infatti evitare nel modo piu assoluto che il cane durante gli attacchi si trovi improvvisamente fuori dal controllo del conduttore. Inoltre il conduttore, durante l'insegnamento degli esercizi d i obbedienza, impara a conoscere meglio il carattere e la prontezza di reazione del proprio cane. Arrivati a questo stadio dell'addestrarnento, bisognerebbe avere ormai capito fino a che punto i! cane portato per il lavoro di difesa. Se il cane sar normale o

buono, l'addestramento non sar troppo difficile; se invece sar un cane debole di carattere bisogner pensare, ed eventualmente provare, se sia il caso d i addestrarlo alla difesa oppure no. I! cane ideale, per quanto riguarda il carattere, sar quello che durante il combattimento reagir i n modo energica e senza paura mostrando una presa forte ed a bocca piena. Alla fine del combattimento questo cane si calmer velocemente. Penso che un'aggressivit esagerata, ci06 la continua ricerca della lotta, sia negativa quanto l'aggressivit nervosa o il comportamento aggressivo per paura. Attraverso un addestramento intelligente possibile correggere, fino ad un certo punto, aspetti negativi del carattere, come possibile svilupparne altri positivi. Naturalmente in principio non sar facile valutare nel modo giusta il Carattere del proprio cane; in questo casa sar bene chiedere consiglio ad un collega conduttore esperto. La combattivita e data dall'unione di diversi istinti i quali, giudicati insieme, ci danno, durante le prove, il livello di combattivita del cane.
Questi istinti sono: Istintodella difesa. E la disponibilit innata del cane a difendere il suo compagno rn una situazione di pericolo, cio quando questi 6 minacciato. (Vedi difesa del conduttore). Aggressivit. E la prontezza di reazione istintiva, o anche parzialmente acquisita, (comportamento aggressivo) ad una minaccia. Oggi si vuole che questo istinto non sia esageratamente sviluppato. Combattiviti. l'istinto - piacere alla lotta, all'uso della muscolatura e delle mascelle. Coraggio. E la capacits del cane di affrontare, senza costrizione e senza paura, una minaccia, reale o simulata, e di tenerle testa. Durezza o tempra. U n cane duro quando sopporta, senza accusarlo, un forte dolere fisico o degli avvenimenti spiacevoli e li dimentica presto. Un cane duro, per esempio, non segna i colpi d i bastone. anche se dolorosi. Il conduttore potrh gi valutare, un poco, il grado di sensibilit e di durezza del proprio cane, durante gli esercizi di obbedienza, dato che, gi durante l'addestramento all'obbedienza, il cane ci mostra quanto possa reggere a pressioni d a psichiche che fisiche. Inoltre il conduttore, durante tali esercizi, pu gi valutare la voglia di imparare del cane. Tutte queste osservazioni sono importanti per non avere, pi avanti, delle brutte surprese. Spesso ho notato come cani medi vengano spesso sopravvalutati e lavorati nel modo sbaghato: sottoposti cio troppo presto, a pressioni eccessivamente forti; per cui all'improvviso saltano fuori carenze e problemi che il canduttore non aveva saputo riconoscere. A questo punto per, diventa assai difficile correggere queste carenze ed necessario tantissimo lavoro, Voglio Iniziare con un metodo di addestramento per il quale prender, come modello, un cane di carattere normale e senza nessuna preparazione

agli attacchi. Come h o gi detto, questo cane deve aver gi imparato gli esercizi d i obbedienza e deve eseguirli alla perfezione. La prima cosa da fare, per conoscere l'aggressivit del cane, il lavoro nel cerchio; tale lavoro deve essere fatto nel seguente modo. A d una distanza di circa 3 - 5 metri. l'uno dall'altro. un certo numera di conduttori con i laro cani former un grande cerchio. Per questo esercizio bisogna usare un collare di cuoio largo, non a strangolo, ed un robusta guinzaglio di circa un metro. In mezzo ai cani principianti bisogna mettere anche alcuni soggetti piii vecchi ed esperti; ci serve per risvegliare l'istinto di imitazione presente in ognuno dei nostri cani. Bisogna fare attenzione che, a guinzagli tesi, vi sia tra cane e cane una distanza di 2.50 - 3 metri, i n modo da poter evitare che i cani si mordano tra loro. Ogni conduttore deve rimanere assolutamente fermo sul posto che gli stato assegnato, anche se il cane tira il guinzaglio. Ogni insicurezza del conduttore passa al cane attraverso il guinzaglio, dato che questo come il prolungamento del braccio del conduttore. Inoltre se il conduttore non sta perfettamente fermo, il figurante non pu valutare con sicurezza il raggio di azione del cane, cosa sicuramente negativa per un cane principiante. A questo punto il figurante entra nel cerchio, i n questa fase dell'addectramento non necessario che indossi la tuta protet-

105) Stuzzichi in cerchio' metodo di imitazione

tiva dato che i cani rimangono al guinzaglio. Per stuzzicare i cani il figurante ha una frusta con una cordicella di circa 2 metri, un bastoncino ed un salsicciotto. Il figurante inizier a stuzzicare ogni cane, rimanendo ad una certa distanza e facendo dei movimenti di fuga, senza farsi prendere dai cani. I cani gi8 esperti, cercheranno di mordere i[ figurante, ma verranno trattenuti dal guinzaglio. Bisogna tenere presente che per il cane il guinzaglio, tenuto teso, un ottimo <trinforso>i. Il conduttore dovrCi osservare attentamente il comportamento del suo cane ancora principiante; se dovesse notare che il cane molto aggressivo, dovr lodarlo immediatamente, ed incitarlo ad accentuare tale comportamento. Il cane che mostrer subito disponibilit alla lotta non avr8 pi6 bisogno del lavoro in cerchio e potr passare subito ad esercizi pi complessi. I cani che invece non mostreranno il comportamento desiderato, bene che continuino il lavoro nel cerchio, fina a quando riveleranno la necessaria attenzione ed aggressivitg. Cani che dopo un certa periodo di tempo non si comporteranno nel modo desiderato, che mostreranno ci06 paura, diffidenza e nervosismo, solo molto difficilmente potranno venire addestrati agli esercizi di difesa. Sar bene, i n questo caso, che il conduttore si orienti verso altri tipi di esercizi (es. la pista e l'obbedienza). Infatti se il cane in questione dovesse avere una soglia di reazione bassa, diventerebbe uno di quei cani che morde per paura, ed i n situazioni in cui, prima dell'addestramento, sarebbe scappato o si sarebbe ritratto, adesso potrebbe mordere. bene discutere con un esperto per stabilire se sia giustificato continuare ad addestrare un cane d i questo genere. B cani che dopo alcuni esercizi nel cerchio, reagiscono nel modo voluto, ma si mostrano ancora un poco insicuri, possono venire rassicurati e stimolati iniziando ad introdurre, accanto agli stuzzichi con il bastone ed il salsicciotto, dei piacevoli esercizi di morse, sempre all'interno del cerchio. A seconda della reazione del cane, tali esercizi possono venire resi sempre pi pesanti finch il cane mostrer un morso sicuro ed a bocca piena. Contemporaneamente cara bene introdurre delle leggere minacce con il bastone. I n questa fase dell'addestramento per, il cane non deve essere picchiato in moda torte, perch altrimenti cani non troppo duri potrebbero associare la minaccia del bastone con il dolore e, di conseguenza, lascerebbero subito. Noi invece vogliamo ottenere che il cane, nonostante le bastonate, mantenga saldamente la presa. Un ottimo metodo e quello di minacciare il cane, durante il morsa, in tutti i modi possibili ed immaginabili, accarezzandolo soltanto con il bastone. Quando il cane si sar abituato alla minaccia del bastone (per stabilire ci6 si osservino gli occhi, il pelo sul garrese ed i ringhi) si potrd iniziare a colpirlo con esso. Durante la tona il cane deve venire costantemente lodato ed appoggiato dal conduttore, che dovr fare attenzione a tenere il guinzaglio sempre teso. Si passer poi agli esercizi per la tecnica del morso.

Esercizi per la tecnica del morso


Per ogni sport 6 molto importante una precisa tecnica, perci8 anche per il cane da lavoro 6 importante conoscere, alla perfezione, Io tecnica del morso e della presa. Come la lupa insegna ai suoi figli la tecnica della caccia, cosi I'addestratore deve insegnare al proprio cane la tecnica della lotta e del morso. Infatti potrebbe accadere, durante un esercizio di attacco, che al cane, per una qualsiasi ragione, non venga presentata la manica nel modo in cui lui e abituato a prenderla, da cib potrebbero nascere delle insicurezze per cui potrebbe anche non resistere alla lotta. Penso che sia un dovere, per ogni addestratore, preparare, gradualmente e con precisione, il proprio cane ad ogni situazione d i lotta. Uno degli esercizi utili a questo scopo, 6 quello che serve ad affinare la tecnica del morso; questo esercizio serve ad insegnare al cane a prendere immediatamente la manica con una presa forte ed a bocca piena. Sono necessari almeno tre figuranti seriamente preparati, meglio se cinque; c' bisogno inoltre di diverse maniche, che possano

106) Esercizio per la tecnica del morso

154

essere portate a destra e a sinistra, e di diversi coprimanica. 11 cane, in questa fase, avr un guinzaglio di circa 4 50 cm. che verri allungato man mano che egli far dei progressi. Si inizi con un figurante, un coprimanica di media durezza ed un bastoncino per la minaccia. Le maniche devono essere fatte in modo tale da lasciare molta libert di movimento e devono essere di una misura normale; una manica troppo grande o troppo lunga non permette al frgurante di lavorare con il cane vicino, cosa che oggi malto importante. Il conduttore si metta con il cane i n mezzo al campo, e tenga il guinzaglio tirato e fermo; i l figurante si avvicini frontalmente al cane ed al conduttore; questi deve tenere il guinzaglio ad un'altezza tale da evitare che il cane cada sulla schiena quando salta nel tentativo di prendere la manica. Ilfigurante, a questo punto, stuzzicher il cane parecchie volte con la manica, senza per lasciargliela prendere. Quando il cane mostrer di essere al culmine della sua aggressivit il figurante gli offrir la manica, in modo tale da permettergli una presa a bocca piena ed immediatamente dopo inizier a tirare la manica. Il cane, a sua volta, tirer nella sua direzione; il conduttore dovr

CH Elisir dt Campovalano in un ({tentativo d i fuga)) Scupo degli esercizi per Ici Iecnica del morse insegnare al cane a prendere prontamente la manica con una presa forte. precisa ed a bocca piena.

tenere il guinzaglio teso, i n modo tale che il cane sia costretto a trattenere la manica con un morso forze e pieno, se non vorr perderla.

All'inizio il figurante eseguird questi esercizi compiendo dei movimenti lenti finch non sentir la presa del cane sicura. Soltanto a questo punto si potranno inserire nell'esercizlo movimenti a scatti laterali. verso l'alta o verso il basso, per cui il cane dovr imparare a prendere la manica con la maggior velocit e sicurezza possibili. Si continuer quindi inserendo delle minacce acustiche e fisiche. Le minacce fisiche, consistono nel piegare i[ corpo sul cane e sulla manica, mentre il cane vi attaccato. Con il bastone, E i cane verrA minacciato sulla schiena e sulla testa e ricever ogni tanto un colpo su parti del corpo poco sensibiji. Se il cane ancora non sopporta i colpi di bastone, questi verranno dati sul guinzaglio tirato. I l conduttore durante la lotta, dovr incitare il suo cane con ta voce e con il corpo. Durante gli esercizi per la tecnica del morso, il cane imparer anche a lasciare la manica dietro comando del conduttore. Spiegher come ottene-

107) Minaccia attraverso la posizione del corpo e del braccio che tiene il bastone.
Corretta la posizione delle gambe del figurante

.,..

C-

'"i

108) Lavoro sull'istinto alla difesa

re questo risultato alla fine del capitolo sulla tecnica del morso. Durante questi esercizi di tecnica si dovr iniziare ad usare figuranti diversi. che avranno una diversa corporatura, un diverso modo di muoversi ed un diverso influsso psicologico sul cane. importante usare diversi metodi di minaccia, ma ugualmente importante che verso la fine della lotta vi siano gli stessi movimenti di trazione e di pressione. Saltanto quando il cane rnostrera un attivo lavoro con tutti i figuranti, si potranno iniziare ad usare coprimanica pih duri. Bisogna comunque progredire sempre per gradi, perch il cane non peggiori. Come per tutti gli esercizi, anche per questo, vale la regola base di terminare l'allenamento con un qualcosa di positivo per il cane; in questo caso significa che il cane dovr risultare il vincitore della lotta. perci importante che il figurante al culmine della lotta ceda e si sottometta, abbassandosi a l di sotto defl'altezza a l garrese del cane. Il cane riconoscer i n questo un atteggiamento di debolezza e cercher di scuotere a morte la preda per risultare vicitore.

109) Lavoro sull'istinto alla difesa

Il lascia

- Comanda: u b s c i a n (MAUSH)

Prima di iniziare con il lavoro al guinzaglio voglio spiegare come si insegna, correttamente, al cane a lasciare, A seconda della durezza e della duttilit del cane vi sono diversi metodi. Se il cucciolo stato cresciuto nel modo da me descritto, conosce gi5 perfettamente il comando <(Aus;l'importante che il volume ed il tono del comando siano sempre gli stessi. Ce invece abbiamo a che fare, come capita pi di frequente, con un cane non preparato, si tratter di insegnargli un nuovo comanda. Il cane dovr imparare a lasciare la presa, in modo pulito, al comando Aus dato dal conduttore; importante far capire al cane che questo comando viene dal conduttore. Spesso h o osservato come alcuni figuranti, al comando dato dal conduttore, intervenissero sul cane per farlo staccare. Io sconsiglio decisamente questo metodo, anche se con alcuni cani ha funzionato. La maggior parte dei cani reagisce in modo errato; infatti se la minaccia del

bastone diventa troppo forte, Q i movimenti troppo lenti, lascia senza comando. Cos agendo abbiamo ottenuto esattamente il contrario di quello che volevamo: cio u n cane con un morso sicuro che non si lascra impaurire n dalle bastonate n dalle minacce. E molto difficile per il figurante influire con il bastone sul cane, senza che questo influsso agisca negativamente, tanto pi se gli giunge contemporaneamente al comando del conduttore; percio io suggerisco un metodo diverso. importante che durante questo esercizio il cane rimanga al guinzaglio. Se abbiamo a che fare con un cane relativamente duro gli metteremo un secondo collare (collare a punte) ed un secondo guinzaglio. Eseguiremo un normale esercizio per la tecnica del morso, alfa fine del quale il figurante si fermer e smetter d i lottare; a questo punto il conduttore dovr aspettare 3-5 secondi prima di influire sul cane, innanzitutto perch il cane ha bisogno d i qualche attimo per calmarsi, poi perch non dovr collegare la fine della lotta con il ctlascia)>e lasciare quindi da solo, senza comando. I l conduttore metter una mano suE collare e dar al cane une strattone pronunciando contemporaneamente il comando ctAuci). Dopo aver lasciato, il cane potr restare in piedi davanti a l

l t O ) Lavoro sull'istinto alla difesa, dopo aver pressato e minacciato

il

cane

il

figurante cede

159

figurante, sedersi o mettersi nella posizione di {(terrai).Pi avanti spiegheri, qual e la migliore posizione per i singoli soggetti. comunque importante che il cane, durante l'allenamento, non riesca a sottrarsi al controllo del conduttore e non impari ad andare in giro per il campo. A seconda della durezza del cane verr usate un inffusso maggiore o minore; per cani poco duri spessa basta un normale callare a strangolo al posto di quello a punte, con cani pieni di temperamento, che tendono a rendersi indipendenti,

1 1 1 ) 11 seduto e la vigilanza dopo il lascia

160

esiste un altro metodo, ciofarli sedere davanti al figurante subito dopo che hanno lasciato. Durante tutti gli esercizi e la trasmissione degli influssi, il conduttore deve lavorare con sicurezza, calma e costanza. Il cane sente il nervosicmo del conduttore e ci influisce negativamente sull'esercirio che non verr eseguito bene ed i n modo pulito. Inoltre il nostro dobermann, cane generalmente ricco d i temperamento. necessita di un conduttore calmo e sicuro di s. Dopo che il cane ha imparato a lasciare alla perfezione, quando il conduttore vicino, ci inizia a lavorare con il guinzaglione di 5
metri.

Voglio parlare prima della vigilanza. Poco fa ho detto che il cane pu rimanere in piedi, sedersi o mettersi a terra davanti al figurante, ci dipende principalmente dal carattere del cane. Se il cane dopo aver correttamente lasciato, invece di restare vicino al figurante tenendolo d'occhio, tende ad andarsene i n giro o addirittura a tornare dal conduttore, bisogna tenerlo vicino a l figurante tramite un comando. Per un cane molto agitato consiglio il comando Platr>),per un cane meno agitato basta il {(Siedi. Per insegnare questo al cane sufficiente dare, dopo il comando ctAusn, il comando Sitz>i o ccPlatz. Ben presto il cane collegher i due comandi ed al solo comando

11 2) 11 cane vlene lanciato al1 inseguimento del figurante che scappa

c<Aus>), si metter nella posizione voluta. E bene che il conduttore ricordi che durante questi esercizi non dovra mai lasciare il guinzaglio, affinch il cane non possa sfuggire mai al suo controllo. Infatti se il cane, libero dal guinzaglio, dovesse commettere un errore, questo sar molto difficile, se non addirittura impossibile. da correggere in futuro.

Il lavoro con il guinzaglione


Molti conduttori principianti fanno spesse l'errore di credere che se un cane esegue correttamente un esercizio due a tre volte, lo ha appreso perfettamente. Ci6 pu essere vero per cani molto duttili e poco intraprendenti, ma nella maggior parte dei casi un cane avr appreso bene un esercizio, soltanto quando lo avr correttamente eseguito per qualche tempo in situazioni e luoghi diversi, anche in presenza di distrazioni costituite da altri cani, uomini, rumori, ecc. Comunque C% ancora tempo per iniziare con il lavoro da libero, dato che non stato completato il quadro degli esercizi di attacco. Fino ad ara il conduttore stato sempre molto vicino al cane, perci da un lato il cane si sentiva appoggiato da lui, dall'altro lato i comandi dati cos da vicino erano molto efficaci. Ci che vogliamo ottenere 6 che il cane lavori alla perfezione. anche a distanza di 50-80 metri, ubbidendo ai comandi del conduttore. Naturalmentesarebbe sbagliato passare di colpo a questo tipo di lavoro; perci consiglio il lavoro con un guinzaglione di circa 5 metri e con l'aiuto di una terza persona, che prender questo guinzaglio fissato al normale collare del cane. Mettiamo comunque al collo del cane un collare a punte, al quale fisseremo un guinzaglione di circa 2 metri, molto fine e robusto, che lasceremo pendere liberamente. Con questo metodo possono venire provati parecchi esercizi, Iniziamo con il seguente: - I l nostro aiutante terr8 il guinzaglione di 5 metri con entrambe le mani, il conduttore terrA le stesso guinzaglio circa a met5 (2,50 m.) e tirer indietro il proprio cane fino a poterlo tenere per il collare con l'altra mano. A questo punto arriver il figurante, che si avviciner al cane ed al conduttore fina a circa 1 metro di distanza, e stuzzicher il cane. Il conduttore incoragger e caricher il proprio cane, senza fargli prendere la manica, quando il figurante far u n piccolo tentativo di fuga, se il cane sar preparato bene, si lancer all'inseguimento; naturalmente alt'inizio il conduttore correr insieme a l cane, ed anche l'aiutante far in modo che il cane non riceva uno strattone. Il guinzaglione deve essere leggermente teso, ci dar un appoggio a! cane, dato che, come sappiamo, per il cane il prolungamento del braccio del conduttore. Quando il cane avr

1 1 3 ) Corretta la posizione del figurante un attimo puma dell'impatro sul lancrato, si noti la posizione delle gambe

preso la manica, il figurante lotter con lui facendo sempre movimenti di fuga. Se il cane moctrerh una buona combattivit esicurezza, il figurante dai movimenti di fuga passer ad attaccare il cane, Il condutzoresi dovrA trovare vicino al propria cane per appoggiarlo con carezze e lodi. L'aiutante terr il guinzaglione sempre teso. Il figurante, dopo aver attaccato il cane, passer di nuovo a movimenti di fuga, per dargli sicurezza e farla risultare vincitbre della lotta. Al comando del conduttore, il figurante si fermerA e dopo 3 - 5 secondi il conduttore dar il comando c<Aus~ e tirerd il guinzaglio artaccato

1 14 1 aiuto1

Oltirrio lavoro per I impaitri s u l lanciato. la posizione del corpo r! del bracciosono un

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115 ) Una diificoli;~ per
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cane sul lancrato. poco prima dell'impatto c'e una minaccia

a l collare a punte, i n modo che insieme al comando il cane riceva anche


l'influsso meccanico. Fli combattimento a l guinzaglione di 5 metri deve essere molta variato, fino ad arrivare, via via che aumenta la sicurezza del cane. ad un inseguimento con affronto ad una distanza di 5 metri. Naturalmente come per ogni esercizio, anche per questo verranno cambiati spesso i figuranti ed i luoghi. Soltanto quando il cane combatter bene e lascer i n modo pulito a questa distanza, passeremo ad una distanza di 10 metri. Con il guinzaglione possiamo esercitare il cane ali'inseguirnento del figurante, con affronto (prova di coraggio). Il cane dovr imparare a prendere la manica nel momento giusto dell'impatto. Il figurante, compiendo movimenti appropriati, accoglier il cane in modo tale da evitare un impatto troppo dura. Soprattutto cani veloci e pieni d i temperamento, tendono a buttarsi contro il figurante senza frenare. Ci pu portare anche a delle gravi contusioni o distorsioni, perci bisogna fare attenzione a questa eventualit sin dall'inizio. Se il conduttore ha a che fare con un cane di questo tipo, pu6 usare i seguenti metodi: - I l figurante quando affronta il cane non lo fa i n linea retta, ma cambia costantenternente la sua posizione, come un torero. II cane, a questo punto, dovrEi frenare la sua corsa per prendere bene la mira; se non lo far, il figurante lo lascer passare a vuoto. Dopo aver ripetuto questo tipo di esercizio pi volte il cane imparer ad inseguire il figurante con p i precisione. Se il cane molto duro, il figurante potrA far s che l'impatto contro la manica sia doloroso, senza che perd provochi delle ferite. Naturalmente per far ci necessario un figurante molto capace, Un'altra possibilit per frenare il nostro cane, consiste nell'uso del guinzaglione e del collare di correzione. Tutti questi metodi di correzione necessitano, sia da parte del conduttore, sia da parte del figurante, di molta capacit, e non ci si pu aspettaresempre un successo immediato; ma se si lavorer con costanza e con perizia si eviteranno al cane dolorose collisioni con il figurante. A questo punto, se I'addestratore avra lavorato seguendo i miei consigli, avra u n cane che lavora perfettamente ad una distanza di 10 metri, con qualsiasi Figurante e su qualsiasi campo, seguendo i comandi del conduttore. Se il cane dovesse di colpo mostrare delle insicurezze sar, quasi sicuramente, causa di un errore fatto dal conduttore o dal figurante, senza che questi se ne siano resi conto. In questo caso esiste soltanto una regola: - Tornare indietro di un gradino e ricominciare a fare un esercizio pi semplice. che il cane gi precedentemente eseguiva alla perfezione. Bisogna fare attenzione inoltre, a non prolungare troppo gli esercizi con un cane del genere, per evitare di esercitare una pressione psicologica troppo forte per lui.

Foto I - Il - 111 B Quando i l cane abbaia. il conduttore dovrj lodarlo ed incoraggiarlo, nientre 1 1 figurante. come premio. gli da la manica. Proseguendo nel1 allenamento, I tempi dovranno essere prolungar!.

L'affronto e abbaio
Partendo dal presupposto che il cane abbia imparato bene i precedenti esercizi, passiamo adesso a l prossimo: cio l'affronto e abbaio ad una persona (figurante). C'& una precisa ragione per cui h o messo questo esercizio in questa parte del libro, e voglio spiegarla. Ho preso, come esempio per l'addestramento agli esercizi d i difesa, il caso pi frequente, cio quello di un principiante che decide di addestrare il proprio cane solo quando questo ha raggiunto una certa et, inoltre h o dedicato piU attenzione al cane d i carattere medio e non al cane di talento, il quale completer ei in fretta le varie fasi deil'addestramento da me spiegate. Voglio cercare di differenziare i metodi per insegnare J'affronto e abbaio, a seconda del carattere del cane. Per cani che dimostrano ancora qualche insicurezza, consiglio di iniziare a lavorare sull'affronto ed abbaio soltanto dopo gli esercizi fino ad ora descritti. Per cani che invece, sin dall'inizio, hanno reagito in modo ottimale, mostrando un'alta combattivita, consiglio di cominciare il lavoro sull'af-

11 6 ) Affronto ed abbaio in un nascondtgho naturale

fronto e abbaio prima che il cane sia assolutamente sicura. Consiglio comunque di dividere il lavoro di affronto ed abbaio da quello della tecnica del morso, affinch6 il cane non faccia confusione. Ilcane deve imparare ad abbaiare correttamente ad una persona che sta i n piedi o seduta, senza muoversi, dietro ad u n nascondiglio. Tornando alla preparazione del cucciolo possiamo dire che &facile insegnargli ad abbaiare. Infatti non gli lascio prendere il giocattoto con cui l'ho precedentemente stuzzicato finche non abbaia correttamente, quando do il comando ctLaut. Questo gioco va eseguite 1-2 volte al giorno. Pex insegnare I'abbaioal cucciolo ci si pu servire anche della ciotola del mangiare. Quando il cucciolone avr8 imparato i! comando Laut, si potr passare all'ecercizio dell'affronto ed abbaio con il figurante. Il figurante prender3 il posto del conduttore, renendo in mano l'oggetto-preda. Il conduttore avr il compito di far abbaiare il cane dando il comando c{Laut}>. Quando il cucciolone avr abbaiato, come premio potr fare qualche gioco predatori0 con il figurante. Se si eseguir&

questo gioco con costanza, il vostro cucciolone imparer l'affronto e abbaio alla perfezione. Con il cane che mostra fin dalle prime esperienze una grande combattiviti, bene iniziare subito con l'esercizio di affronto e abbaio, perch anche un cane con una grande combattivit, mostra una certa esitazione ad attaccare un uomo immobile; d'altro canto la sua combattivit tanto sviluppata da imporgli d i abbaiare furiosamente contro l'uomo. Il conduttore tenga il suo cane al guinzaglione fissato al collare con le punte, in modo da poterlo correggere immediatamente. t importante a questo punto la scelta del nascondiglio; in ogni casa bisogna fare in modo che il cane si possa avvicinane all'uomo dal davanti. Sono indicati anche nascondigli naturali, come per esempio un cespuglio, i cui rami potrebbero servire per correggere il cane. I nascondigli devono essere molto profondi, ma non molto larghi. Infatti il cane inesperto ha quasi sempre una certa esitazione ad entrare in un nascondiglio profondo e stretto. 11 figurante si mette nel nascondiglio in modo tale da poter essere visto dal cane difronte; in mano terra una frusta con una corda di circa due metri e la far fischiare al d i sopra della testa. II conduttore si mette a circa 1O metri dal

CH. Elisir di Campovalano. ((affronto ed abbaroii dietro un nascondiglio naturale. In gara. durante questo esercizio, il figurante deve rimanere perfettamente immobile ed 11 cane deve vrgilare, abbaiando, senza distrarsi.

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11 7 ) Affronto ed abbaio. il conduttore si metteaccantoal figurantee ricopre la manica col suo braccia

1 1 8) 11 conduttore nianda il cane al guinzaglione versa il revier. una terza persona tiene in mano il guinzagtione e dando degli strattoni porta il cane ad abbaiare, se dovesse essere necessario il conduttore pub dare un aiuto con la voce e pud intervenire correggendo il cane con la mano. dando cio dei colpi dal basso verso l'alto sulla mandibola del cane.

119) Affronto ed abbaio, dopo che i1 cane ha abbaito viene premiato. infattt IIfigurante mordere e gli lascia la manica.

1 0 fa

nascondiglio, facendo i n modo di poter, in caso di bisogno, fermare il proprio cane a circa un metro dal figurante. Dopo aver pronunciato il comando <tVoran>> o i<Revier il conduttore mander il cane verso il nascondiglio indicandoglielo con il braccio. Se il cane non dovesse andare subito verso il revier il conduttore, all'inizfo, potr incitarlo con la voce, senza per lasciare il guinzaglio. Il figurante resta completamente fermo, soltanto la frusta gira sopra la sua testa; il fischio della frusta porta il cane ad abbaiare. Durante e dopo l'abbaio il conduttore deve lodare il proprio cane. Se il cane dovesse cercare di andar via, o di tornare dal proprio conduttore, il figurante gli dar un leggero colpo sulla groppa. Questo colpettino di frusta deve essere dato molto velocemente, in modo che il cane non si accorga del movimento. I l cane a questa punto si girerCi ed inizieri ad abbaiare. Un'a'ltra possibilit e quella di farsi aiutare da una terza persona che terrA il dobermann a circa 1O metri di distanza dal figurante, mentre il conduttore ci metter accanto, o leggermente diezra a l figurante. Il figurante stuzzicher il cane e si rimetter dentro il nascondiglio. A questo punto il conduttore ordiner all'aiutante di lasciare il cane e coprir con il proprio braccio la manica, tenendo a bada con l'altra mano il cane. Un cane normale eviter in questo caso di mordere la manica. Se il cane a questa punto abbaier rabbiosamente, verr lodato dal conduttore. Dopo breve tempo che il cane

sta abbaiando, il figurante intraprender una fuga premio. I l conduttore andr immediatamente vicino al cane per appoggiarlo. Dipende dal grado di addestramento del cane se gli deve all'inizio essere lasciata la manica o se sari lui a dover tacciare, sarebbe sbagliato fare abbaiare il cane troppo a lungo, il tempo di abbaio dovr essere aumentato gradatamenze. Sarebbe anche sbagliato far provare al cane questo esercizio sempre nello stesso nascondiglio e sullo stesso campo. Ho notato che spesso,anche conduttori esperti usano questo metodo e si stupiscono del fatto che, col tempo, il loro cane lavori in modo sempre meno pulito e piii scorretto. Come in tutti gli esercizi di difesa, anche i n questo devono essere usati figuranti diversi. Per aumentare l'attenzione del cane, dopo aver provato parecchie volte l'esercizio, il figurante potr5 intraprendere una fuga direttamentedal nascondiglio; cid potr essere fatto soltanto dopo che il cane avr dimostrato di conoscere molto bene l'esercizio di abbaio, anche piuttosto prolungato. Diversamente potrebbe succedere che il cane invece di abbaiare attacchi subito il figurante e ci assofutarnente da evitare. Poich il cane non ha ancora fatto gli esercizi per la tecnica del morso ancora facilmente correggibile. Soltanto quando il cane avr imparato alla

120-121) Affronto ed abbaio, questo uno stadio gi p i i avanzato dell'esercizio, infatti conduttore inizia ad altontanarsi dal figurante

I!

perfezione l'esercizio dell'aflironto ed abbaia, si passer agli esercizi per la tecnica del morso. Per evitare che cani molto forti di carattere cerchino d i tirare fuori dal nascondiglio i1 figurante, possono essere usati diversi metodi di shock; per esempio si possono usare sacchi di plastica o una superficie di latta ricoperta di sabbia che viene messa davanti al nascondiglio, i n modo che il cane, quando si avvicina. scivoli e per un momento diventi insicuro, perch ha perso ['equilibrio. Anche un fil di ferro, fine ma forte, fissato davanti a l figurante pu dare risultati positivi. Non vi sono limiti all'inventiva del condurtore, sempre che questi tenga conto del comportamento e della reazione del cane. Tali metodi comunque devono venire usati soltanta in casi eccezionali e non da principianti: li h o citati soltanto per ragioni di completezza. Sarebbe bene abituare il cane anche all'abbaio al figurante seduto o sdraiato, seduta su una scala o sul ramo di un albero, o all'abbaio a due figuranti. Per il cane che stata portato dal conduttore ad appropriarsi delle tecniche del morso, attraverso il lavoro in cerchia, e bene iniziare l'esercizio di affronto ed abbaio soltanto dopo un allenamento prolungato. Infatti, attraverso questo,

il cane 6 stato reso pid sicuro di s e le sue insicurezze ed incertezze sono state superate. Adesso abbastanza sicuro per poter iniziare con l'esercizio di affronto ed abbaio, ha imparato ad attaccare l'uomo che Io minaccia ed a combattere con lui. E stato risvegliato in lui l'interesse alla lotta, per cui reagir6 anche quando vedr un figurante fermo in un nascondiglio. Si pu con questo cane fare il lavoro che ho gi descritto prima, soltanto bisogna tenere presente quali erano le sue insicurezse.

122) Presentazione ai giudice dopo la condotta laterale del figurante

Con cani pi insicuri 6 bene lavorare con un guinzaglio di circa due metri, cos il cane potrA venire, nello stesso tempo, appoggiato e corretto. Generalmente per questo tipo di cani bastano degli influssi relativamente leggeri, da parte del conduttore, per ottenere l'affronto e l'abbaio. Anche il metodo di stuzzicare il cane con la voce del figurante ha dato buoni risultati. Bisogna fare attenzione che il cane tenga sempre d'occhio il figurante, e che non si allontani troppo da lui durante gli esercizi di abbaio, infatti la disattenzione porta all'insicurezra. Perci durante l'allenamento bisogna sempre fare attenzionea questo fatto; per fare ci il figurante devecercare di mantenereconcentrata su di s l'attenzione del cane. Piano piano si inizier a lavorare a distanze maggiori, il figurante inizier ad allontanarsi dal cane ed a ravvicinarsi ad esso lodandolo continuamente. Cib servir a fare in modo che il cane non porga attenzione ai movimenti del conduttore e si concentri esclusivamente sul figurante. AII'Fnizio del lavoro su distanze pi lunghe bene lasciare che il cane si trascini dietro il guinzaglio, ci servir a dargli ancora una certa sicurezza prima di passare al lavoro da libero. Quando il cane abbaied alla perfezione, si potr passare ad unire fra loro i vari esercizi di difesa.

t e condotte durante gli attacchi


Nel regolamento delle prove di lavoro, fra i vari esercizi, sono previste le condotte del figurante. Ouesto esercizio di obbedienza, collegato a l dicarrno del figurante, serve a condurre quest'ultirno fino alla sua consegna. Lo scopo di questo esercizio 6 fare del cane un artenzo accompagnatore del conduttore, che tiene sempre d'occhio il figurante senta infastidirlo. Al cane viene messo un guinzaglione molto leggero ma resistente, ficcato a l collare a punte, ed un guinzaglio cortissimo. Per prima cosa proverema la condotta da dietro. Bisogna fare attenzione che il cane cammini correttamente al piede, cio che non corra avanti e che non si allontani iateraimente. facile evitare che vada avanti, basta calpestare il guinzaglione dando il comando <tFuss>i, nel momento in cui il cane si lancia all'inseguirnento del figurante; il cane ha gi conosciuto questo influsso negli esercizi di obbedienza e quindi dovrebbe collegare senza difficolt. Se il cane si allontana lateralmente, si potr usare il guinzaglio corto. Bisogna dire al figurante di fare spesso cambiamenti di direzione, a destra e a sinistra e di camminare in modo tale da attirare l'attenzione del cane. Cid dar la possibilit al conduttore di correggere spesso il cane, nello stesso tempo, se il figurante marcer in modo interessante (muovendo le braccia, ecc.). il cane lo osserver molto pi attentamente. Anche una terza persona pu provvedere all'influsso meccanico, tenendo un capo del guinzaglione di circa 5 metri, e mettendosi, un po' spostato

Foto I - I l - 111 - I V A Affronto e d abbaio. Durante l'allenamento, i l figurante, per ottenere una vigilanza corretta ed un abbaio sicura, deve mantenere concentrata su di s l'attenzione del cane

verso destra, dietro al conduttore. Quando il cane si buzterA i n avanti, 1"aiutante dar un energico strattone al guinzaglio; ci6 riporter il cane molto vicino alla gamba del conduttore, il quale dovrA dare contemporaneamente il comando. Soltanto quando il cane eseguir8 alla perfezione la condotta da dietro, si passera a quella laterale. I I canedovr camminare fra il figurante ed il conduttore, per poter reagire immediatamente in caso di una eventuale aggressione da parte del figurante. E importanre che il cane osservi sempre attentamente il figurante; se il cane, a causa delle frequenti correzioni, -6 diventato disattento, possiamo correggerlo attraverso rnovimenti delfa manica da parte del figurante. Durante la condotta laterale, il conduttore deve tenere il figurante per il braccio facendo i n modo tale da lasciare al cane l o spazio necessario.

La ricerca del figurante Comandi: c<Vorano {{Revienr


Un altro importante esercizio di ubbidienza, che fa parte degli esercizi di
attacco, la ricerca del figurante dietro i nascondigli. Dietro indicazione del conduttore, il cane deve esplorare un nascondiglio dopo l'altro. Per insegnare al cane questo esercizio bene sistemare i

nascondigli, a destra ed a sinistra di un terreno, i n modo tale che siano equidistanti di circa 5 metri rispetto alla linea mediana. Il conduttore userg per questo esercizio il guinzaglione di 5 metri. All'inizio questo esercizio verr provato senza figurante, sara cio un esercizio soltanto d i obbedienza. I comandi usati sono r<Vorano ctRevierl1. Alzando il braccio il conduttore indicher5 al cane quale nascondiglio esplorare; da principio il cane sar facilitato se il conduttore lo accornpagneri al nascondiglio voluto. importante soprattutto che il cane, dopo aver girato intorno al nascondiglio al comando Mier, torni dal conduttore, infatti bisogna assolutamente evitare che il cane s renda indipendente e cerchi per proprio conto. Con questo sistema al cane viene insegnata la ricerca esclusivamente per obbedienza. Soltanto quando il cane cercher alla perfezione anche senza guinzaglio, inizieremo a lavorare con due figuranti. Il cane, avendo imparato questa esercizio per costrizione, sar certamente diventato lento e svogliato nella ricerca; per noi vogliamo che sia veloce ed interessato. Otterremo ci6 mettendo, sia nel nascondiglio d i destra che i n quello di sinistra, un figurante senza che il cane lo veda. Dalla linea mediana il conduttore mander il cane verso uno dei nascondigli in cui si trova il figurante; il cane, appena avr imparato, girerA intorno al nascondiglio, ma trover il figurante quindi lo affronter abbaiando. Dopo che avr8 abbaiato a sufficienza, il conduttore lo andr a prendere e si rimetter sulla linea mediana. Adesso mander il

proprio cane verso l'altro nascondiglio in cui ci trova l'altro figurante. Anche in questo caso il conduttore lascer che il cane io affronti ed abbai, poi comanderh al figurante di uscire dal revier e di intraprendere una breve lotta con il cane. Intanto il primo figurante si sarh spostato nel prossimo nascondiglio. 11 conduttore, dopo aver fatto calmare i! cane, ci rimetter sulla linea mediana e lo invier al nascondiglio occupato dal primo figurante; cib permetter la ripetizione delt'esexcizio. Se il conduttore user costantemente questo metodo, otterr risultati ottimi ed avr perfettamente i n mano il cane. E importante all'inizio che il cane non sappia mai che dietro il nascondiglio si trova gi5 il figurante; infatti un cane molto combattivo si sottrarrebbe facilmente all'influsso del conduttore ed inizierebbe a cercare da solo. La ricerca del figurante deve essere provata su molti e diversi terreni. Il lavoro di ricerca del figurante deve essere tatto assolutamente alla fine dell'addestramento agli esercizi di difesa infatti, il cane viene messo davanti ad una situazione nuova e quindi non deve avere problemi n d i ubbidienza n di combattivit.

Nota:
Nella Repubblica Federale Tedesca stato adottato un sistema di prove, costantemente migliorato e perfezionato da persone competenti della AZG (Arbeitsgerneinschaft der Zuchtvereine und Gebrauchshundeverbihde). In questo sistema vi sono tre gradi di difficolt nelle prove e precisamente: Sch H I, Sch i-i Il, Sch H Il!; l'ultimo regolamento viene usato anche a livello di gara. Se il conduttore vuole fare queste prove con il proprio cane, bene che. per l'ordine degli esercizi di difesa, segua i criteri del regolamento delle prove. Altrimenti pu decidere l'ordine che pi gli piace. In parecchi paesi d'Europa esistono regolamenti per prove d i lavoro, che i n alcuni casi si differenziano da quelli tedeschi. compito del conduttore scegliere le prove. t comunque importante che un cane addestrata alla difesa, sia perfettamente i n mano al proprio conduttore, altrimenti il cane potrebbe essere pericoloco. Abbiamo cercato d i adattare il nostro regolamento delle prove di lavoro all'ambiente in cui viviamo. Possiamo dire, per esempio, che il fare la guardia ad oggetti come biciciette, valige, borse ecc., non 6 pi necessaria data che manca lo spazio utile nell'ambiente. In una citt un cane addestrat o in questo modo combinerebbe soltanto dei guai e non questo che vogliamo ottenere con l'addestramento. Con l'aumento della densit di popolazione ed il restringimento dello spazio vitale, anche i nostri cani devono cambiare il loro modo di comportarsi ed i loro compiti. Perci, soprattutto gli allevatori, ma anche i proprietari di cani di razze da lavoro,

hanno il compite di procurare u n posto sicuro ai loro cani nell'arnbiente moderno. Al termine di questo capitolo vorrei pregare tutti gli addestratori di preparare i loro cani da difesa tenendo presente quante ho precedentemente scritto.

La pista
Parler adesso della terza partedell'addestramento d i un cane da difesa e da
lavoro. Se ho messo la parte riguardante la pista dopo quella riguardante

l'obbedienza e la difesa, non perch essa debba essere iniziata dopo le altre due. lo consiglio all'addestratore principiante di iniziare con I'obbedienza, dato che questa parte dell'addestramento gli permetter di imparare pi facilmente a conoscere il proprio cane, e d i instaurare con lui un buon rapporto.

Che cossuna pista?


Definiamo pista una traccia d i odere che un uomo, o u n animale, lascia calpestando il terreno. L'odore di una pista, secondo il Prof. Menzel, e

composto da una serie di odori. Pestando con il piede noi schiacciamo la superficie del terreno ed il terreno si modifica, infatti salgono alla superficie particelle di terra umida e si ottiene cos il ripico odore d i terra, che anche noi uomini possiamo sentire. Se pestiamo un terreno erboso, schiacciamo piante ed animaletti, l'odore da ci provocato, per il cane, il tipico odore di pista. Naturalmente l'intensit dell'odore della pista dipende anche dal peso del tracciatore, infatti una persona pesante lascer una traccia pi profonda di una che pesa poco; l'emanazione della pista varia anche col variare della natura del terreno. Su un terreno erboso avremo un odore diverso rispetto ad un terreno sabbioso ed avremo un odore ancora diverso sull'arato. Un altre odore non molto forte viene lasciato dalla persona che traccia la pista; infatti mentre questo cammina si staccano dalle sue scarpe, dai vestiti, dal suo corpo stesso, particelle aderose. Si aggiunge a tutto ci l'odore individuate della persona che traccia la pista, il suo odore personale, che diverso da individuo ad individuo. Comunque non tutti i cani cono in grado di differenziare questo odore. Il Colonnello K. Most ed il Prof. Menzel, ne hanno parlato chiaramente nei loro scritti. portando anche molte dimostrazioni. Ma dato che per imparare le regole d i base, non abbiamo bisogno d i approfondire altro, preferisco passare alla parte pratica dell'addestramento a seguire una pista. Per i[ cane cresciuto nel modo giusto fin da cucciolo non vi sono problemi, dato che ha gi imparato a cercare. Basta perfezionare il tutto, abituandolo a tutti i tipi di pista e di terreni. Bisogna fare attenzione a non tracciare le piste schematicamente. dato che il cane 6 un osservatore attento e ci abitua immediatamente ad uno schema. Spesso ho potuto osservare che un cane abituato a fare soltanto angoli verso destra, trovandosi davanti ad u n angolo verso sinistra, tirava verso destra. Ber il lavoro di pista abbiamo bisogno di un guinzaglione di 1O metri e di un collare o u n pettorale da pista. Si faccia attenzione ad usare sempre lo stesse materiale, dato che il cane gi nel momento in cui gli viene infilato il pettorale, attraversa il cerimoniale, si prepara alla pista. A seconda del carattere del canesi dovr scegliere l'uso del cojlare o del pettorale da pista; infatti un cane sensibile, che reagisce anche a i pi piccolo influsso meccanico, lavorer sicuramente meglio con un pettorale, invece per un cane pieno d i temperamento (per esempio il nostro dobermann), che magari anche incline a rendersi indipendente, per il lavoro d i pista useremo il collare. Comunque il cane deve imparare a seguire una pista soltanto al guinzaglio, mai libera. Soltanto quando l'addestramento al lavoro di pista sar completamente terminato, se il cane sar adatto, potr cercare libero, senza collare n guinzaglio; questa per una cosa generalmente riservata a conduttori esperti. Come tutti i proprietari di cani ben sanno, il naso B uno degli organi pih sviluppati del cane ed per lui di importanza vitale: esso infatti esplora

l'ambiente ed il territorio con il naso. Certamente tutti avranno gi8 visto un cane annusare il terreno o degli oggetti, oppure seguire una pista con il naso ben vicino al terreno. In pratica ci significa che noi non dobbiamo insegnare al cane l'uso del proprio naso, i5 invece compito dell'addestratore creare nel cane l'interesse a seguire a lungo una pista (pista d'uomo). Infatti per il cane una pista di selvaggina sicuramente molto pi interessante. Si pu definire sicuro in pista soltanto il soggetto che continua a cercare lungo di essa anche quando questa viene intersecata da altre piste. Naturalmente il cane deve mostrarsi sicuro sia su una pista del conduttore. sia su una pista di un estraneo. IIcane in genere pu differenziare la pista che deve seguire da quelle che la intersecano, coltanta se non sono state tracciate nello stesso momento. Lo scopo dell'addestramento al lavoro di pista, ottenere un cane sicuro in pista.

Come si traccia una pista


Gi in questa fase spesso, soprattutto i principianti. per poter vedere la propria traccia commettono il primo errore, scegliendo, per tracciare F a pista, un terreno con l'erba o il trifoglio alto. Facendo cos, portano il cane a seguire Fa pista con gli occhi e non col naso. So che per il principiante certamente non 6 facile ricordarsi dove ha tracciato la pista, usando soltanta alcuni punti di riferimento che non dovrebbero mai essere costituiti da fossi, steccati, o dai contorni del terrena stesso: inoltre fin dall'inizio, bene tracciare la pista anche in diagonale. Si potr tracciare la stessa pista passando da un tipo di terreno all'altro, per esempio erba - arato, solranto quando il cane lavorer correttamente su un prato. In ogni casa il conduttore deve sapere alla perfezione dove si trova la pista tracciata, da ci dipende il futuro successo. Questo vale soprattutto per quanto riguarda i cambiamenti di direzione, che vengono chiamati angoli. Vi possono essere angoli acuti, ottusi, o angoli retti.
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Angolo arrotondato con passi rawicinat

Osservando il terreno attentamente ci si pu orientare, a seconda dei suoi cambiamenti di colore, piccoli awallamenti o depressioni; i n nessun caso i! tracciatore deve segnare l'angolo mediante un sasso o un bastone che ha prima toccalo con le mani. t consigliabile non tracciare un angolo subito dopo un cambiamento di terreno, perch ci mette il cane in difficolt. Un altro errore che viene fatto quello d i strisciare i piedi all'inizio della pista e sugli angoli, bisogna assolutamente evitarlo, perch facendo cos si provoca un tipo di odore molto diversa dal resto della pista. All'inirio si pu
125)Circa l

- 2 metri

direzione del vento

aiutare il cane facendo, invece d i un angolo, una specie di curva e accorciando il passo. Non bisogna per cambiare le impronte sul terreno rispetto alle altre impronte della pista. Un fattore importante la direzione del vento a cui bisogna fare molta attenzione, dato che esso ha molto influsso sull'odore della pista. Il conduttore dovr, all'inizio, tracciare la sua pista nella direzione deF vento e non controvento; infatti il forte odore di pista portato da esso, potrebbe fare in moda che il cane cerchi con il naso alto, ci lo porterebbe facilmente fuori pista. L'odore di pista pi intenso vicino al terreno, ed il cane deve imparare a cercare con il naso vicino ad esso, perci consiglio di iniziare il lavora di pista i n giornate senza vento. Se c' vento laterale. bisogna fare attenzione che fra i due tratti di pista vi siano almeno 40 o 50 metri, per evitale che il cane senta anche l'odore dell'altro tratto parallelo a quello che sta seguendo. Quando c' vento laterale, l'odore della pista un po' spostato dalla traccia impressa dalla scarpa; i n questo caso se il cane cerca intesamente fuori dalla traccia, i! conduttore non deve cercare continuamente di riportarvelo, questo errore potrebbe rendere il cane molto insicuro. Il cane segue la traccia sempre tra il limite di odore neutrale e odore di traccia in quanto in tal modo gli risulta piu facile filtrare e definire i vari odori. Questo spiega ad alcuni addestratori perch il cane, gi preparato i n pista, spesso lavora su una pista fresca e molto odorosa con il naso non troppo basso, mentre su una pista difficile e poco odorasa lavora molto intensamente con il naso basso. Gli influssi del vento possono anche essere responsabili di errori sugli angoli, come risulta dallo schizzo che segue. In

questo caso il conduttore deve dare al cane la possibilit di lavorare da solo sull'angolo, senza correggerlo con il guinzaglio. Continui strattoni del guinzaglio e nervosismo da parte del conduttore, rendono il cane insicuro. Se il conduttore lavorerd a sufficienza con il proprio cane e lo osserver attentamente durante il lavoro di pista, ben presto sapr vedere, dal suo comportamento, se il cane in pista e stA lavorando intensamente, o se fuori pista (disinteresse).

I I comportamento del conduttore con un cane


che inizia il Eaworo di pista
Anche qui esistono diversi metodi di addestramento che si adattano ai diversi tipi di carattere dei cani. Se abbiamo a che farecon un canedi grande istinto predatorio, o istinto di riporto, 6 bene fare la pista con degli oggetti. All'inizio si usino oggetti conosciuti dal cane, che non siano per6 molto

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1 2 6 ) Messa in pista

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f 27) Aiuto del conduttore durante la messa in pista mediante la posizione del corpo

grandi o di colori troppo sgargianti. Anche ce dimostrato che il cane non pu riconoscere i colori, ho comunque notato che ne vede i contrasti, perci potrebbe abituarsi agli oggetti d i colore troppo vivo. Il conduttore inizi stuzzicando il cane, dopo averlo legato da qualche parte, con I'oggetto, poi vada i n un luogo gi scelto in precedenza e calpesti un metro quadrato d i terreno, prosegua poi di alcuni passi (5-1 0) in linea retta con il braccio alzato e l'oggetto ben visibite. Alla fine della pista metta I'oggetto sul terreno facendo i n modo di essere ben osservato dal cane; l'oggetto pero deve essere messo in modo tale che il cane, arrivando, non possa vederlo; altrimenti si abituerebbe a cercare con gli occhi. Come terreno per le prime piste consiglio un prato o u n campo con erba bassa non troppo asciutta. A questo punto il conduttore andr dal cane e gli metter5 un guinzaglio ed il collare, lo porters all'inizto della pista e, pronunciando il comando ctcercali (such), metterA il cane in pista e precisamente di lato al quadrato di partenza. Esso impared cos fin dall'inizio a cercare con il naso l'uscita di questo quadrato, altrimenti pu succedere che il cane si butti sulla pista senza cercare intensamente per i primi 8-10 metri.

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128) Dopo la messa in pjsta. lavoracon pettorale egurnzaglio corto va usatosola per cani che cercano in modo calmo

In questa fase bisogna lavorare con un guinzaglio di circa 2 metri.


I l conduttore, stando chinato e ripetendo il comando cerca, invita il cane a mettere il naso a terra. Un ulteriore aiuto pu essere dato al cane dando un comando come cerca la pallina)) ecc.. questo aiuto deve essere data celo finch il cane non avr imparato a mettere il naso a terra ed a seguire la pista a l comando {(cerca. Quando il cane avr trovato I'oggetto, bisognerebbe o un ccterra)), o lo influire su di esso perch lo segnali, facendo un ttseduto~ raccolga sedendosi. Se il cane all'inizie non segnalerd o non raccoglier correttamente non molto importante, l'importante che capisca che dopo aver seguito con il naso la pista e trovato l'oggetto pu giocare con esso. Una seconda possibilit per risvegliare l'istinto a seguire una pista costituita dal legame che unisce i! cane al conduttore. Abbiamo bisogno per questa metodo di una persona conosciuta dal cane e che capisca qualche casa di lavoro di pista. L'aiutante terra il cane al guinzaglio da pista; il conduttore si allontaner di qualche passo e calpesterd un quadrato di terreno e poi, si allontaner in linea retta fino a sparire i n un nascondiglio (cespuglio, gruppo d i alberi, ecc.) tale nascondiglio deve comunque essere sufficientemente distante perchk il cane non veda. II conduttore nascosto

'1 29) Segnalazione dell'oggetto ritrovato attraverso la posizione di rcterrai Il conduttore raccoglie e mostra l'oggetto al giudice tenendolo alzato

deve fare molta attenzione a non fare rumore, perch altrimenti il cane inizierebbe a seguire il rumore. Dopo qualche momento di attesa l'aiutante metter in pista il cane dando il comando (<cerca));all'inizio pu dare un ulteriore aiuto al cane dicendo {(cerca il padrone)). Il cane a questo punto tender6 a non seguire sempre la pista con il naso a terra, perci l'aiutante dovr aiutarlo con il guinzaglio e con la posizione del corpo, a cercare il proprio padrone. Quando il cane metter il naso a terra e inizier a seguire la pista verr lodato molto. Quando avr2 trovato il suo conduttore, questi dovrA compiere con il cane un esagerato cerimoniale di saluto lodandolo moltissimo. Se questo esercizio verr ripetuto spesso il cane imparer ben presto a mertere il naso a terra ed a seguire la pista a l comando <<cerca. Il terzo metodo deriva da un istinto molto antico del lupo: la ricerca del cibo, legato all'istinto d i conservazione; questo metodo adatto a cani che hanno molto appetito, o a cani nei quali non stato stimolato l'istinto predatori0 e di riporto. bene lasciare il cane a digiuno almeno per 2 giorni,

ci0 non sar negativo per la sua salute, anzi addirittura salutare far stare il cane senza mangiare ogni tanto. Non penso che sia una buona cosa tracciare la pista trascinando un pezzo di carne o d i pesce, perch questo odore coprir quello della pista stessa, e piii avanti il cane verr messso di fronte ad un odore completamente diverso. Il mio metodo il seguente: 3 i conduttore legher il cane e gli mostrera della carne, del formaggio o del pesce, poi si allontaner d i qualche passo e inizier a tracciare la pista; ai quattro angoli del quadrato di partenza si mettono dei pezzettini d i carne; poi si procede in linea retta d i circa 100 passi ed ogni 6-10 passi si mettono dei pezzettini d i carne; alla fine della pista se ne mette una porzione u n po' piC grande che non deve per essere visibile attraverso una ciotola, altrimenti il cane potrebbe cercare con la vista. Dopo aver aspettato circa 5 minuti il cane viene messo al guinzaglio e portato all'inizio della pista dove il conduttore lo inviter ad usare il proprio naso. Il cane cercher intensamente sul quadrato di partenza, finch avrh trovato tutti i bocconcini, nel frattempo il conduttore dovr lodarlo ed invitarlo a proseguire nella ricerca. consigliabile usare piU voite il comando c<cerca>i per fare i n modo che il cane impari prima possibile questo comando, Anche per tale metodo sono di aiuto la posizione chinata del corpo del conduttore ed il guinzaglio tenuto corto. Il cane, a questo punta, seguir da solo la pista; bisogna fare attenzione con cani di molto temperamento e correggerli fin dall'inizio, trattenendoli con il guinzaglio e dando, se necessario, anche dei leggeri strattoni, se tentassero di correre. Alla fine delh pista il cane trover il cibo e lo divorer. a questo punto il conduttore dovr lodarlo moltissimo. Per tutti i metodi di lavoro di pista sono valide le seguenti regole: I) cercare di evitare qualsiasi genere di distrazioni all'inizio del lavoro; 2) usare sempre terreni nuovi e non tracciare la pista seguendo sempre lo
stesso schema; 3) imparare il lavora d i pista e faticoso sia per il cane che per il conduttore (all'inizio massimo 5-1 0 piste la settimana);

4) durante il lavoro di pista bisogna mantenere sempre la massima calma e concentrazione. Quando i! cane avr capito che cosa il lavoro di pista, ci06 quando avra! collegato che, al comando {{cerca>>, deve usare il naso, il conduttore avr gid ottenuto un primo successo. Adesso dovr perfezionare il lavoro di pista. ed insegnare al cane a fare piste piU lunghe e con parecchi angoli. Naturalmente bisogna procedere per gradi; bisogner cio sempre tracciare una pista che il cane sia i n grado di seguire: le piste non dovranno presentare in una volta troppe difficolt. Soltanto quando il cane avr acquistato una maggiore sicurezza potremo inserire altre difficolt come ad esempio angoli acuti ed ottusi,cambiamenti

Vari tipi di angolo

partenza obliqua
1 89

Vari tipi di tracciato per il miglioramento del lavoro di f nuto

132a) Lavoro di pista con


guinzaglione di circa 10 metri

di terreno, tratti d i pista tracciati nel bosco, piste invecchiate. 2 molto importante la sicurezza in pista del conduttore: i l cane non potr mai raggiungere la sicurezza nel lavoro di pista se il conduttore, all'inizio dellaaddestramento,non conoscer alla perfezione la propria pista e correggeri il cane in modo sbagliato. Un addestratore non deve assolutamente commettere questo errore. Come ha gi scritto K. Most, l'odore individuale del tracciatore non ha molta importanza per il cane, perci il conduttore dovrA iniziare ad inserire le difficolt per il cane soltanto sulle piste proprie. Solo quando il cane avrh fatto molta esperienza in pista e sar molto sicuro, si dovr iniziare su piste tracciate da altri: consiglio pero di chiedere aiuto ad un altro conduttore esperto, per potere eventualmente correggere il cane, In nessun caso il tracciatore dovr spiegare al conduHore come F a pista, dato che qui il conduttore pu, e deve, lavorare come se fosse in gara e concentrarsi soltanto sul cane. lf tracciatore di pista potr seguire il conduttore a breve distanza, e, dicendo Attenzionei), potr far capire al conduttore che il cane fuori pista. In

questo casa il conduttore si fermer, ed inciter il suo cane usando il comando ctcercan. Voglio parlare brevemente degli oggetti che vanno usati in pista. Il regolamento delle prove di lavoro dice esplicitamente di usare oggetti che si portano con s comunemente, ma che non devono superare le misure di un portafogli. Possono essere usati per esempio: borsellini, portafogli, calzini, fazzoletti, pettini, pezzi di cuoio, ecc. A secanda del materiale di cui fatto, ognuno di questi oggetti ha un proprio odore, al quale si aggiunge l'odore individuale del tracciatore. Anche su oggetti di metallo l'odore individuale pu essere sentito dal cane. Gli oggetti non devono essere n troppo grandi, n e di colore troppo in Contrasto con quello del terreno, perch il cane non deve poterli trovare con la vista. Eventualmente si potr nascondere l'oggetto dietro una zolla di terreno o in una depressione, al limite si pu anche sotterrarlo leggermente. Non voglio negare che soprattutto nel lavoro di pista non tutti i cani potranno raggiungere risultati di prestigio; non di ogni cane si pu fare un cane infallibile in pista. Comunque fra i Dobermann esistono dei veri specialisti in questo campo.

Considerazioni
Via via che proceder nell'addestrarnento, il conduttore si render conto di conoscere, sempre meglio, il carattere del proprio animale, ci gli pexmetter di conoscere in anticipo le reazioni del proprio cane, e gli consentir di condurlo in modo giusto e di farlo apprezzare dalla gente. Un cane addestrato nel modo giusto, nelle mani giuste di un addestratore, sar utile alla comunit e sari utile al suo conduttore anche dal punto di vista sportivo. Dato che il nostro dobermann riconosciuto come cane da lavoro ed utilit, ed 6 stato selezionato per questo scopo, nostra compito tenere presente ci quando addestriamo e curiamo il nostro cane.

Piste da SCH M 1 e 2

A= Partenza B= Fine C= Oggetto

Piste da SCI4 H 3

Piste da IP 0 3

lunga ca. 800 m. invecchiata di i ora

I 1 figurante
Tutta la parte della difesa (parte C nel regolamento delle prove di lavoro) collegata al lavoro del figurante, il cui compite quello di rendere migliore il lavoro di difesa del cane. Questo naturalmente vale per l'allenamento, doto che durante C e prove egli deve eseguire le indicazioni del giudice e solzanto quelle. Per riuscire a lavorare in modo metodico e produttivo, negli esercizi d i difesa, .& necessario che figurante e allenatore lavorino insieme. Ad un figurante oggi si richiede molto di pi di quanto non gli si richiedesse vent'anni fa. Quando ho iniziato io nel 1954, il figurante lavorava con un cappotto imbottito ed una specie di materasso come manica! A quei tempi non era necessaria una particolare agilit, dato che E a tuta d i protezione impediva i movimenti. Oggi il figurante deve essere uno sportivo, deve possedere agi tit8, forza, resistenza, prontezza di riflessi come anche elasticitA psichica, e deve conoscere afondo le tecniche; soltanto cos si riuscirann o ad ottenere apprezzabili risultati sportivi. Spesso i n molte selezioni ho notato la noncuranza all'uso d i figuranti qualificati, infatti i cattivi risultati

136) Attacchi nel 1956, si osservi la tuta di protezione

137) La manica veniva tenuta bassa ed il materiale di cui era fatta era morbido

ottenuti erano evidenti. Percib voglio cercare di spiegare, come ho gi fatta spesso nei miei corsi per figuranti, cosa va richiesto, secondo me, ad un figurante. Inizier a parlare degli istinti del cane e del comportamentosu cui si pud far leva nell'addestramento. U n figurante logicamente dovr conoscere alla perfezione il quadro caratteriale della razza: i nervi, la soglia di reazione, la sicurezza, I'aggressiviti, la tempra, l'istinto alla difesa e la combattivita. Soltanto cos g!i sar possibile valutare un certo comportamento e quindi usare gli esercizi adatti. i molto importante conoscere anche l'istinto a l gioco, l'istinto alla caccia, I'istinto predatorio, l'istinto di difesa, dato che tutti questi istinti vengono usati per la preparazione del giovane cane al lavoro di difesa. Nessun figurante4 in grado di fare un buon lavoro se gli manca questa preparazione di base; inoltre, secondo me, in queste campo n o n si finisce mai d i imparare; dato che ogni cane un individuo e quindi non reagisce in modo standardizzato. Cib significa che il figurante deve avere fantasia, deve reagire velocissimamente e deve saper osservare in modo preciso ed obiettivo. Inoltre deve mostrarsi sportivo ed imparziale, lasciando che tutti i dobermann che lavorano con lui approfittino allo stesso modo delle sue capacit, senza fare attenzione all'allevamen-

138) N o n era possibile verificare se 11 morso del cane era torte ed a bocca piena, percib molti cani riuscivano a coprire le loro debolezze

da cui provengono o al loro proprietario. 11 lavoro del figurante un durissimo lavorofisico, unito ad una grande concentrazione. Anche 10 stato fisico del figurante importante; soltanto un figurante veloce e mobile in grado di lavorare nel modo giusta. Soprattutto il nostro dobermann con i suai riflessi ed i suoi movimenti veloci, ha bisogno di un allenatore-awersario che gli stia alla pari. Nelle fotografie sui diversi esercizi d i difesa si possono osservare bene alcune posizioni: si notino il modo di tenere la manica, la sua inclinazione, il modo di tenere il bastone e la posizione delle
to

f 38a Morso alto

13%) Corso per figuranti dell'l DC organizzato dalf'AIAD rn Italia, a Ferrara di Monte Baldo, nel giugno del 1981. Ha tenuto il corso Ottrnar Vogel. responsabile per il lavoro dell'lDC. Venti partecrpanti Un partecipante al corso durante il lavoro. minaccia col bastone e la pesiziane del corpo

138c) Il campione DV di lavoro Jaro v. d. Stollburo] 'l976 P. Falk v. Rotbachtal Sch H III M. Andra v. Blauer Blut Sch H III durante una corretta posizione di lona al campionata di lavora DV ad Ecsen nel 1976

gambe. Nei corsi da me tenuti ho sempre consigliato agli allievi di provare i vari movimentie le minacce col bastone senza cane, finch6 saranno perfetti;

ciosia col braccio sinistro che con quello destro, perch nessun dobermann venga abituato solo a destra o sola a sinistra. Da ricordare: pi saranno diverse le situazioni a cui un dobermann verra abituato, pi lavorer bene e sicuro di s. Tutti gli esercizi di difesa che sono descritti nel capitolo sugli esercizi di difesa ed in quello sulla preparazione del giovanedobermann agli esercizi di difesa, devono rifarsi a questa frase,

138d)Attacchi sulla Tuta


di protezione

Voglio parlare ancora della problematica dell'impatto del nostro veloce dobermann, durante l'attacco lanciato. Questa esercizio deve venire provato spesso dal figurante. per evitare assolutamente che il cane si ferisca. In nessun caso il cane deve sbattere con lo sterno sui ginocchi del figurante, dato che ci potrebbe provocare ferite ad entrambi. Voglio spiegare ancora alcuni esercizi interessanti.

138e) Campione di lavoro DV aBingo v. Ellendonks. ii cane da lavoro che ha avuto pi successo frno ad oggb

e torsione

1 38f) Minaccia coT bastone della mantca

1 389) Disarmo e condotta durante la gara

II passaggio laterale
Questo esercizio d la possibilit al cane di prendere la manica tenuta alta dal figurante. Attraverso questo esercizio si ottiene un miglioramento del morso, e contemporaneamente il cane imparaa saltare per arrivare sulla manica.

La fuga in cerchio
Il cane viene tenuto per il collare. Il figurante si allontana da lui, correndo lentamente e descrive un cerchia, tenendo la manica abbastanza alta all'intemo di esso. Poi il figurante accellererd la sua andatura fino ad arrivare ad una corsa veloce. A questo punte il conduttore lancer il cane all'inseguimento. All'inizio il cane passera accanto a l figurante e fard fatica a prenderlo. I l figurante continuer a correre finch sar raggiunto dal cane. Poi continuer a muoversi con il cane attaccato, fino ad arrivare a consegnarlo

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1 J9a) Passaggio laterale

con manica alta

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139b) I l inotiiento dell'impntto. i l conduttore dirige i l caiie con


alta

il

guinzagi?o. l a manica limane

139,) Il figurante combatte un po' e poi cede. la manica va abbassata un po prima di lasctarla al cane

LAVORO NEL CERCHIO

Il figurante corre finch e raggiunto dal cane

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La manica B
tenuta all'interno del cerchio
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Continua la corsa con il cane


attaccata
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Partenza di corca

Il cane tenuto
per il collare

Consegna del cane al conduttore

al conduttore che sarA rimasto fermo alla partenza. Questo esercizio serve per insegnare al cane ad inseguire per la via p i i breve una preda (figurante) che fugge. Dato che il figurante correr velocemente, questo esercizio, oltre che a risvegliate l'istinto di inseguimento (istinto predatorio), servir a sviluppare l'occhio ed i riflessi del cane. Inoltre servir per facilitare il cane nelf'attacco lanciato.

40) Posirione [ l i piirlenZd

141a) I l figurante conibarte nia continua a correre riel cerchio

1 4 2 ) 1 1 nioiiiento (nel cerchro) in cui

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figurante porta il cane al conduttore

208

I
Esercizi di minaccia per acuire i riflessi del cane: veloce dietrof ronte, con o senza bastone
Il figurante si mette davanti al cane, a circa 50 cm., voltandogli le spalle. Il cane dovrA, essere tenuto in posizione di seduto. Al comando dell'allenatore, il figurante ci girer velocissirnarnente verso il cane, tenendo la manica all'altezra del petto, Il conduttore ha la possibilit di migliorare il morso del cane, aiutandolo con il guinzaglio anche a superare il momento di sorpresa. In uno stadia pi avanzato si potr inserire la minaccia coi bastone. Ci richiede per una attiva collaborazione fra allenatore e figurante. Mentre si gira, il figurante dovr far passare il bastone, dall'alto in basso, fra il canee la manica.

Dietrofront velocissimo con salto


La posizione di partenza 6 uguale a quella dell'esecuzione precedente, soltanto che adesso il figurante si gira velocemente facendo un salto di almeno 50 cm. di altezza. molto importante che il conduttore aiuti il cane con il guinzaglio, portandolo al morso. Il cane imparer cos ad affrontare una persona molto grande e molto minacciosa, ed a trattenerla con un morso sicuro. In tutti gli esercizi di difesa assolutamente necessario non superare mai i limiti del cane. Un attimo prima di arrivare al limite, il cane deve vincere la lotta. In ci sta l'arte del figurante. Ogni buon figurante dovrebbe impegnarsi a trasmettere ci che sa a conduttori validi ed interessati, cercando di far diventare anche loro dei buoni figuranti. Soltanto quando una sezione avr 3-5 buoni figuranti, si potr parlare di vera scuola di addestramento. I successi faranno presto parlare di s e ci premier il faticoso lavoro.

Lista dei campioni di lavoro DV 1950


Anno Nome del campione Artus v. Webereck Boris v. Rehwalde Artuc v. Weideneck Attus v. Weideneck Artus v. Weideneck 1955 Anni v. Niederrhein
1950 1951 1452 1953 1954

- 1983

Punteggio Punktzahl n. Punktzahl n. rnit 298 Pkt. rnit 288 Pkt. rnit 287 Pkt. rnit 279 Pkt. mit 287 Pkt. mit 281 Pkt. mit 262 rnit 282 mi? 278 mi? 290 mit 270 rnit 281 rnit 277 mit 266 mit 282 rnit 280

Qualifica LocalitA bekannt Hagen bekannt Duisburg - v - Pfungctadt - V Duisburg - v - Krefeld - SG - Recklinghau sen Duisburg Berlin

1956 1957 1958 1959 1960 1 961 f 962 1963 1964 1965 1966 1967 1968

Artus v. Weideneck Els v. Mollensee fand keine Siegerpriifung stan Frido V. Egelsberg Herba v. Rehwalde Fred v. d. Blutenstadt Orsoi Fred v. d. Blutenstadt Orsoi Fred v. d. Blutenstadt Orsoi Dixi v. Krakau Astor v. Rehbusch Gerra v. Ellendonk Boris v. Hagenstolz Boris v. Hagenstolz 1969 fand keine Siegerpruf ung statt 1970 Verry v. Furstenfeld 1971 Irnrno v. Ellendonk

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- GT - SG - SG -v- SG - SG - SG - GT- SG - SG -

Duisburg Frankfurt Neu lsenburg Hamm Krefeld Bonn Essen Harnburg Dortmund Dortmund Maiburg Recklinghau sen Schweinfurt Hohenlimburg Baci Waldsee FrankfurtSchoneck Essen Marburg Hamburg Aachen Nurnberg Donmund Aachen Aachen

rnit 280 Pkt. rnit 269 Pkt. rnit 278 rnit 284 rnit 275 rnit 280 rnit 286 rnit 290 rnit 278 rnit 294 mit 289 rnit 294 rnit 295 rnit 294
Pkt. Pkt. Pkt.

1972 Attila v. Westfalenblut 1973 Citta v. Pfalzerwaldheim 1974 Edel v. Dietenburg 1975 Palma v. Ellendonk
1976 Jaro v. Stollburg 1977 Bingo v. Eflendonk 1978 Pero v. Frankenland 1979 Pero v. Frankenland 1980 Flax v. Kirchbuhl 1981 Cora v. Papenkamp 1 982 Cora v. Papenkamp f 983 Hector v. Wilden Markgraf

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Lo Ztp
Prova di attitudine alla riproduzione
Per escludere dalla riproduzione i Dobermann che sono ritenuti dannosi per I'allevamento, la Dv ha reso obbligatoria la prova di attitudine alla riproduzione. Questa prova rispecchia, da! ' i976, le aspettative della razza. I dobermann presentati allo Ztp devono avere almeno 14 mesi e devono risultare esenti da dislasia dell'anca. Vengono ammessi alla prova solo dobermann che risultano HD1 o HD2, questa lettura deve essere confermata dal responsabile dell'allevamento. La prova di attitudine alla riproduzione comprende tre criteri di valutazione: 1 - Valutazione morfologica: Qualifica minima per il maschio MB. Qualifica rninlma per la femmina 8. La valutazione morfologica va dalla valutazione da fermo al controllo dei denti e del movimento. 2 - Valutazione del carattere in situazioni normali. Saldezza di nervi, duttilrta, sicurezza di s, sicurezza di s anche sotto stimoli negativi caglia di reazione, non reattivit ai rumori, test di isolamento. La valutazione del carattere i n situazioni normali consiste nell'osservare il comportamento del cane in mezzo ad un gruppo di estranei. Qui potranno valutare la sicurezza di s e la duttilit. Durante questa prova verranno causati rumori che normalmente si possono sentire nella vita di tutti i giorni. Soltanto il cane duttile e sicuro di se, potr8 convincere i n pieno. Dopo di ci ci sar la prova dello sparo. Saranno sparati due colpi con una pistola caricata a salve (6 - 9 mm). Anche durante questa prova il cane dovr restare tranquillo e sicuro. Si passer quindi alla prova det rrpaletto}} {test d i isolamento); questo esercizio serve a valutare il comportamento del cane lasciato da solo. Per fare ci legheremo il cane ad un guinzaglio, o ad una catena, di almeno 5 metri, che sar fissata ad un paletto i n mezzo al terreno libero, in maniera che sia possibile avvicinarsi da ogni lato. il conduttore dovr allontanarsi di almeno 20 metri ed uscire dalla vista del cane. Dopo circa 5 minuti il giudice delta prova si diriger verso il cane a pasco normale osservandone il comportamento. (Fato 31, non ha importanza che il cane sia tranquillo e ben disposto, o si dimostri aggressivo; l'importante che l'atteggiamento aggressivo non nasca da paura o da poca sicurezza d i s&. La valutazione del carattere verr fatta i n una situazione normale, senza cio che il cane venga provocato o minacciata. Alla fine di questo test il conduttore pord andare a riprendere il cane.

3 - Valutazione del carattere durante la lotta. Valutazione dell'istinto di difesa, della cornbattivit, del coraggio e della tempra, dell'aggressivita e del!@soglie di reazione. Il cane dovrSi mostrare il suo carattere durante la lotta. Per far ci, mentre il conduttore cammina con il cane a l guinzaglio, verrA attaccato dal figurante che uscir da dietro un nascondiglio. Il cane dovr reagire prendendo, senza esitare, la manica, verr messo sotto pressione fisica e psichica dal figurante e, dopo questa latta, verr mandata senza guinzaglio all"inseguimento del figurante. La distanza minima 12d i trenta metri. Il fuggitivo. dalla posizione di fuga si girer ed affronterh il cane. Anche qui il cane dovrd inseguire i 1 fuggitivo e mordere senza esitare. Alla fine della lotta il cane non dovr permettere al figurante di muoversi. Sarebbe desiderabile che il cane lasciasse a comando, ma ci non obbligatorio. Tutte le fasi vengono comandate dal giudice. Vengono assegnate le seguenti qualifiche: - Valutazione del carattere: Qualifica 1A, per dobermann che, sia i n situazioni normali che durante la lotta. siano stati pienamente convincenti. l dettagli si possono vedere sullo schema d i carattere. - Valutazione del carattere: Qualifica 18,per doberrnann che hanno mostrato carattere discreto nella situazionedi calma, ed una buona combattivit. Anche qui i particolari si potranno vedere sullo schema del carattere. La decisione viene presa dal giudice che si baser sulle proprie conoscenze.
Dobermann che vengano ritenuti noni i n possesso delle caratteristiche volute, potranno essere rinviati a tre mesi; ci significa che potranno ripresentarsi al piU presto dopo tre mesi. Se non dovessero superare la prova anche questa volta, verranno ritenuti non adatti alla riproduzione,

La selezione ctKorung
6 compito della selezione scegliere, in una larga base di cani adatti alla riproduzione, quelli particolarmente indicati. Con questi cani in possesso della korung, bisogner cercare, attraverso accoppiamenti giusti, di migliorare la base d i allevarnenzo. Perci si richiede molto al cane, sia per quanto riguarda la rnorfologia, sia, soprattutto, per guanto riguarda il carattere. La Dv tiene per questo 2 korung centrali all'anno. Queste vengono giudfcate dai giudici selezianatori secondo il regolamento di selezione. A questa prova possono partecipare dobermann che hanno giA superato lo Ztp, che in esposizione abbiano ottenuta. almeno, la qualifica d i M B e che abbiano raggiunto l'et di 2 anni. Nella prima parte della prova si effettua la valutazione morfologica da fermo (come nello Ztp), la misurazione di tutte le parti del corpo (altezza al garrese, lunghezza del tronco, profondita e circonferenza toracica, lunghezza e circonferenza del cranio. (Vedi fig. 7+8), la valutazione del movimento e la prova dello sparo. Nella seconda parte, si effettua la valutazione del comportamento d i lotta durante un attacco improvviso (vedi fig. 9) e durante un attacco lanciato d i almeno 80 passi. Durante questa prova vengono valutati soprattutto il coraggio, l'istinto alla difesa, la cornbattivia e soprattutto la sicurezza e la tempra del soggetto (vedi fig. 1 O). Nel foglio di giudizio della korung sono segnati e descritti tutti i dettagli necessari, dalla valutazione da fermo, e vengono annotati pregi e difetti, come per esempio le linee del cranio, il muso, l'occhio, il collo, il torace, le angolature, il colore ecc.. Attraverso l'esatta misurazione dell'altezza al gaxrese, si pu conoscere esattamente la taglia del cane e ci importante per !'allevamento. Per i cani che avranno passato la korung, verranno consigliati alcuni accoppiamenti piuttosto che altri. Durante la seconda parte della prova, ci06 durante la prova di carattere, il conduttore mentre cammina con il cane libero al piede, verr attaccato frontalmente da un figurante. Questo attacco sar improwise e silenzioso; il cane dovr attaccare senza esitazione e mordere energicamente. Durante la lotta ricever due forti bastonate su parti del corpo molto sensibili, come per esempio garrese, schiena, groppa ecc.. Nonosrante le bastonate il cane non dovr farsi intimidire o staccarci. Dietro indicazione $e! giudice, il figurante interromper la lotta ed il cane, su comando del conduttore, dovr lasciare. Dopo di ci ci sar u n attacco lanciato di almeno 80 metri. Dietro indicazione del giudice il conduttore lancer il caneall'inseguimento, quando il cane sar arrivato a circa 8 metri, il figurante lo riaffronter8. 11 cane attaccher subito il figurante senza esitare e prenderii la manica a bocca piena. Dopo la fine della lotta il cane dovr lasciare su

comando del conduttore. Soltanto il doberrnann che soddisfer8, sia per rnorfologia che per il carattere, potrd superare la korung. Con il miglioramento dovuto allo Ztp e la reintroduzione della k ~ r u n g nel , 1979, la DV riuscita a migliorare sensibilmente la base di allevamento; in generale il carattere si stabilizzato ed anche la tempra 6 migliorata, cos oggi accade che numerosi campioni sociali e Bundersieger arrivino a tali titoli essendo gi in possesso della korung e della massima prova di lavoro.

Lgaddestramentosul civile
Dopo aver parlato della preparazione agli attacchi per !o sport, voglio parlare ora anche dell'addestrarnento alla lotta senza manica. Se metto questo capitolo soltanto alla fine, perch il cane deve prima imparare la lotta con la manica in tutte le sue variazioni. I! cane che avr appreso tutto nel modo giusto, ha molto ben sviluppato l'istinto alla difesa e sar quindi pronto per i prossimi esercizi, Prima di iniziare con i nuovi esercizi il cane deve essere abituato a portare una museruola sicura e messa i n modo tale che in nessun caso esso possa levarsela. La museruola deve essere fatta in modo tale che il naso del cane sia protetto da un cuscinetto di gommapiuma, che non gli impedisca per d i respirare liberamente; il cane irnpiegherA circa 4 settimane ad abituarsi. importante soprattutto che al cane venga fatta portare la museruola durante diverse occasioni: per la passeggiata, durante gli esercizi di obbedienza, i n casa ecc.; soltanto cos si abituer alla perfezione. Dopo che si sar abituato, sar possibile continuare a sviluppare l'istinto alla difesa; all'inizio carA necessario stuzzica~eil cane al guinzaglio ed il

1 4 3 - 1 4 4 ) 11 cane viene st~17ricalo c i c i uri civilc c portaio a reagire porta la museruola

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145+146+146a) Al momento di rnassrma eccitazione il condutfore permette al cane di combattere tenendolo sempre ad un guinzaglto teso

figurante, a parte un vestiario un po' pesante, non avr bisogno di altra protezione, eventualmente soltanto dei leggeri pantaloni di cuoio. I primi stuzzichi dovranno essere fatti con la frusta. Sar necessario anche tenere il guinzaglio nel modo giusto, inoltre il cane dovr essere appoggiato ed incitato dal conduttore. Durante questa fase iniziale, il figurante dovr stuzzicare il cane con i movimenti del corpo ed acusticamente, per portare al massimo !a sua voglia di lottare. Al massima dell'eccitazione il figurante andr verso il cane che verr mandato a lottare con il guinzaglio tese. Immediatamenteil cane cercherd di mordere il figurante attraverso la museruola; quali debbono essere le parti del corpo prese di mira dal cane, non ha importanza, se pero si vuole che il cane impari a mordere determinate parti del corpo, 15sufficiente che il figurante gliele porga durante la lotta. Dopo un po' di allenamento, si potr3 notare come il cane si sar creato un proprio stile di lotta. importante anche in queste prove, che il cane risulti sempre vincitore. Soltanto quando il cane attaccher in modo soddisfacente al guinzaglione, potranno venire provati gli attacchi da libero, con esercizi di inseguimento, di affronto ed abbaio, ecc.; non esistono limiti alla fantasia del singolo addestratore.

147) Inseguimento e lotta con una persona che fugge nonostante la minaccia museruola)

(il

cane porta la

21 8

148) Affronto ed abbaio sul civile (cane con museruola)

149) Morsosulcivileprotettodaiuta. 1 1 cane prendeallagamba con !a quale 11 figurantevoleva colpirlo

150) Morso guidato sullii coscia

150a) Morso guidato sulla coscia

220

Yb .,. e*.,

+ , 2

151 ) Morso sul braccio con minaccia

152) Morso frontale

221

1 5 3 ) Lolta con irnii persona srlrniatn

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rt.rr,i

154) Morso da dietro su un figurante che fugge

A questo punto si potr iniziare a far mordere il cane sulla tuta di proteziane. Per il cane, che ha gi fatto alcune esperienze con la museruola, adesso ci sar il massimo delle esperienze positive: la lotta e la vittoria sull'awersario protetto soltanto dalla tuta, Anche qui bisogna procedere per gradi ed iniziare con il lavoro al guinzaglio, sar cos possibile guidare in modo ottimale il dobermann e contemporaneamente incoraggiarlo. Inizialmente sar bene provare attacchi frontali a breve distanza, che andranno variati fino ad arrivare all'attacco silenzioso alla spalle. Si proceder poi con gli attacchi lanciati, durante i quali saranno provati diversi tipi di morsa, a seconda d i come fatta la tuta di protezione. Alla fine d i questo tipo di addestramento si dovranno provare inseguimenti di circa 100-200 pasci, facendo in modo che il cane impari ad inseguire il figurante che cercher d i proteggersi, ad esempio con una valigetta, e lo affronti abbaiando ed impedendogli di continuare la fuga.

Esercizi antifurto
Sevolete che il vostro cane difenda sicuramente la casa ed il cortile, dovrete insegnargli il seguente esercizio: il figurante indossa dei vestiti normali sopra la Tuta di protezione, per fare in modo che il cane non si accorga di nulla ed entra furtivamente in casa muovendoci nel modo pi naturale possibile. All'inizia pu capitare che il vostro,cane non reagisca nel modo voluto e che in questa fase vi sla ancora bisogno dell'appoggio del conduttore; in questa fase il finto ladro non dovr subito mostrare le armi pi efficaci e dovr far finta di arrendersi o di fuggire presto. Soltanto quando la sicurezza del cane aumenter si potr prolungare e rendere pi pesante la minaccia. Comunque anche qui il finto malfattore alla fine dovrA far sempre la parte del perdente, per dare al dobermann, che ha combattuto, la soddisfazione della vittoria. Vorrei per avvertire chi fa dello sport con il dobermann che il lavoro sul civile quasi sempre comporta un abbassamento del punteggio i n gara. Sar bene che soltanto addestratori molto esperti facciano questo.

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