ISBN: 9781838337612

Published by Dog Welfare LTD

introduzione
 il metodo fantastican e

Benvenuti
all'interno di
Fantasticane

Ciao! Se siete qui vuol dire che avete acquistato il corso di Fantasticane!
Vi devo ringraziare per la fiducia che avete riposto in me e nel mio team:
avrete un bel da fare, ma sarà divertente e migliorerà il rapporto col vostro
cane.
Questo metodo consiste nel lavorare sull’apertura tra voi e il vostro amico
a quattro zampe, insisterò molto su questo. Grazie di nuovo per la fiducia
e buon viaggio nel corso Fantasticane: vedrete, non vi deluderà.

4
 I bisogni primari del can e
I bisogni primari del cane
In questo capitolo parleremo dei
bisogni primari del cane e parlere-
mo di come gestire nel quotidiano
le coccole, i premi, il cibo, i gio-
chi, i comandi, l'uscita e l'entrata
in casa.
Conoscere i bisogni primari del
cane significa crescerlo evitando
tutta una serie di problematiche
che altrimenti verrebbero a galla.
In queste pagine troverai tutte le
azioni che dovrai compiere quoti-
dianamente per non avere proble-
mi. Chi dovrebbe conoscere queste
informazioni? Tutti i membri della
famiglia devono conoscere cosa si
intende per bisogni primari ed è la
base da cui devi partire per avere
un rapporto sano con il tuo cane.
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Alcune delle conseguenze che si
possono avere con la mancata co-
noscenza dei bisogni primari sono
comportamenti come il non voler
scendere dal divano o dal letto, sal-
tare addosso, andare in protezione
quando entra qualcuno o quando
sente la presenza di un altro cane,
oppure non ascoltare i comandi.
Questi comportamenti hanno tut-
ti una spiegazione comune: il tuo
cane non ti vede come un leader
e di conseguenza potrebbe esse-
re aggressivo verso le persone che
entrano in casa, o che incontrate
per strada perché lui tenta di pro-
teggere se stesso pesando che tu
non sia in grado di pensare a voi.
Oppure non ti ascolta quando lo
richiami perché non è motivato da
premi.
Purtroppo molte persone pensano
che questi problemi del cane siano
dovuti alla testardaggine o aggressi-
vità. Ma in realtà sono problemi do-
vuti all’educazione sbagliata e quin-
di risolvibili con alcune strategie.
 il metodo fantastican e
Durante questo corso non verran-
no usati metodi coercitivi. Noi dob-
biamo essere la guida del nostro
cane, il suo leader! Quindi, per pri-
ma, cosa vanno banditi tutti i me-
todi basati sulla sottomissione.
Per esempio, camminare davanti
al proprio cane stabilisce una ge-
rarchia da capobranco; così come
mangiare prima di lui; o ancora, non
permettere al cane di salire sul let-
to perché quella è la zona più “alta”,
destinata quindi ai capi. Ecco, tutti
questi sono metodi coercitivi usa-
ti dal capobranco, atteggiamento
tipico dei branchi di lupi. Esistono
cani che lavorano sulla gerarchia,
ma la maggior parte di loro lavora
senza bisogno di questi metodi. Se
il cane è a terra e tu devi passare il
cane non si deve spostare!
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La gestione delle
coccole
Molte persone sbagliano in que-
sto campo: non bisogna esagera-
re perché questo comportamento
potrebbe portare a conseguenze
negative. Le coccole fanno parte
di uno dei quattro petali che com-
pongono il nostro quadrifoglio e
sono uno dei premi più amati dai
nostri cani: esagerare con questi
premi non serve ma ci porta a di-
minuire l’importanza del premio.
Quindi cerchiamo di dare le coc-
cole al momento giusto e quando
fanno qualche cosa di corretto.
Il modo migliore per fare le coc-
cole è quando il cane fa qualcosa
di positivo: partiamo dal presup-
posto che niente è gratis! Natural-
mente questo non significa che se
abbiamo voglia di fare loro una ca-
rezza non possiamo farla. Ci man-
cherebbe!
Di solito eliminare completamente
le coccole è qualcosa di comune
nei metodi coercitivi. Impariamo a
non trattare il cane come un pelu-
 Benvenuti all'interno di Fantastican e

che. Quindi non fategli le coccole La gestione dei premi

quando sta dormendo, non pren-
detelo in braccio per ore, “spupaz- I premi compongono i petali del
zandolo” in generale: ci sono molti nostro quadrifoglio quindi dar-
cani che si fanno fare di tutto. Però li senza motivo non farà altro che
sappiate che non è il massimo per confondere il nostro cane: la regola
un cane essere preso in braccio. generale è che i premi non vanno
mai dati gratis. Se tu vuoi dargli un
Quando invece è lui a venire da premio gli devi chiedere qualcosa,
noi, cosa dobbiamo fare? In questi ad esempio gli chiediamo un sedu-
casi dobbiamo fargli capire che sia- to. Adottare questo comportamen-
mo noi che gestiamo tutto, quindi to nella gestione quotidiana eviterà
l’iniziativa delle coccole deve sem- di crescere un cane indifferente
pre venire da voi: se il cane viene alle nostre richieste.
perché vuole le coccole, non glie-
le facciamo. Cerchiamo di rima-
nere indifferenti, aspettiamo che
lui smetta di chiederle e, appena
smesso, siamo noi ad andare da lui
a fargliele! In questo modo gli farai
capire che sei tu a proporle e que-
sto aiuterà molto il tuo cane a ve-
derti come un leader.
La gestione del cibo

Dobbiamo essere in grado di inse-

gnare al nostro cane l’importanza
del cibo, gli orari, come richiederlo.
Vediamo come fare: prendi in
mano la ciotola del cibo e chiedia-
mo un seduto. A quel punto gli dai

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 il metodo fantastican e
la ciotola con il cibo, la lasci a sua
disposizione per 15 minuti: se non
ha mangiato gliela togliamo. Ripeti
questi passaggi ogni volta e rispet-
ta gli orari dei pasti.
Maggiori informazioni sull’alimen-
tazione del cane verranno date più
avanti.
La gestione del gioco
Il gioco è uno dei bisogni primari
del cane. Per far sì che il tuo cane ti
veda come un leader, e quindi si fidi
e si diverta con te, dobbiamo pren-
dere l’iniziativa e gestire tutto in
maniera pratica. Se il nostro cane ci
porta un gioco noi non dobbiamo
subito giocare, ma aspettare che
smetta di chiedere. Appena smet-
te, saremo noi a iniziare il gioco e a
decidere quando finirlo.
8
Se è lui a smettere di giocare allo-
ra significa che si sta annoiando,
condizione che dobbiamo sempre
evitare.
La gestione dei comandi
I comandi sono necessari per co-
struire una sana relazione tra uomo
e cane, dando solidità al rapporto e,
come scoprirai più avanti nel corso,
è essenziale affinché il nostro cane
sia felice e obbediente e possa af-
frontare tutte le problematiche che
ci sono in questo mondo.
I comandi, in molte situazioni, di-
ventano un vero e proprio salvavita:
basti pensare all’importanza di un
vieni o di un resta quando ci trovia-
mo in condizioni di pericolo.
I comandi principali sono sedu-
to, resta, vieni, tana o cuccia; la
spiegazione dei comandi è un ar-
gomento dei prossimi capitoli, na-
turalmente.
Il comando tana o cuccia inse-
gnerà al tuo cane dove riceverà le
coccole. Come glielo insegniamo?
Cominciamo mettendo nella sua
tana o cuccia dei premi; il cane
sentirà l’odore e andrà a mangiare.
 Benvenuti all'interno di Fantastican e
Ripetiamo questo esercizio per un
paio di giorni.
Dopodiché passeremo a un altro
metodo: quando il cane si avvici-
nerà ai premi nella tana voi direte la
parola tana; appena il cane metterà
le zampe sul cuscino voi assocerete
la parola tana. Questo processo lo
dovete ripetere per 6-7 giorni per
consolidare questa abitudine.
Dopo i primi giorni inizieremo a
chiamare tana ma questa volta il
cane non troverà il premio perché
saremo noi a portarglielo solo dopo
che avrà eseguito il comando. Avrà
quindi una cosa nuova da impa-
rare. Anche questo andrà ripetuto
per 6-7 giorni.
Il passo successivo sarà ritardare il
tempo della premiazione in modo
da prolungare la sua permanenza
nella cuccia. Prima di dargli un pre-
mio iniziamo contando fino a 5. Poi
allunghiamo a 10 in maniera tale
che il cane stia sempre più tempo
e associ che stare tranquillo nella
sua tana comporterà sempre una
cosa positiva per lui. Anche qui ci
vorranno 6, 7 giorni.
9
Gestire l’uscita e il
ritorno a casa
Questo è un punto fondamentale
per evitare che il nostro cane pos-
sa soffrire di ansia da separazione.
Se abbaia continuamente, fa danni
in casa o è molto stressato quando
non ci sei, queste righe contengo-
no la soluzione per il tuo problema.
Dobbiamo capire che il cane non
sa che tu stai uscendo per un paio
di ore o per qualche minuto, ai suoi
occhi ogni volta che esci dalla por-
ta lui pensa che lo stai per abban-
donare.
Allora vediamo come fare: negli ul-
timi 10 minuti prima di uscire cerca
di non dargli attenzione, non acca-
rezzarlo e non salutarlo. Quando
rientri in casa ignora le sue feste.
Sarà difficile, ma quando entri in
 il metodo fantastican e
casa posa le borse, chiedi un sedu-
to e lo premi dandogli un biscotti-
no. Tutto questo serve ad evitare
che il nostro entrare e uscire sia
una grande festa per lui, ma un fat-
to normale.
E questo vale anche per i saluti alla
mattina: se nel tuo caso il cane si
lamenta, è eccitato, ti salta addos-
so, aspetta che si calmi e, dopodi-
ché, gli darai le sue dosi di coccole.
Questo è particolarmente impor-
tante se il tuo cane tende a saltare
addosso a te e agli altri: aspettiamo
sempre che sia calmo per poterlo
accarezzare.
Questi consigli sui bisogni primari
sarebbero da mettere in atto, ide-
almente, quando il cane è ancora
cucciolo, in modo che capisca fin
da subito come funziona la con-
vivenza tra uomo e cane; ma se il
tuo cane dovesse essere già adulto
non è un problema, questi esercizi
si possono usare in qualsiasi mo-
mento della sua vita. Ti serviranno
per farti vedere ai suoi occhi come
un vero leader, una guida, e, final-
mente, si potrà rilassare.
10
Iniziamo a parlare di quando uti-
lizzare le ricompense ai bisogni
primari. Ad esempio, abbiamo un
cane che non ci fa stare seduti vi-
cino a lui, oppure che ringhia se si
avvicina qualcuno, o ancora, non
vuole scendere dal divano: un cane
deve sapere qual è il suo posto!
Dobbiamo ristabilire il rapporto tra
noi e l’animale e la gestione della
casa.
I premi gratis
Bisogna fare in modo che per il
cane i premi non siano gratuiti
ma bisogna meritarseli. Potreste
chiedergli un seduto e gli date un
premio; in questo modo capirà che
non tutto è gratis. Come vedete
non gli stiamo togliendo o negan-
do qualche cosa ma siamo noi a
decidere come e quando iniziare
un’attività. Anche il cibo è impor-
tante; il cane mangia un numero
stabilito di volte, a seconda dell’età.
Il cibo verrà proposto solo all’orario
del pasto e, se non toccato, gli verrà
tolto dopo 15 minuti e riproposto al
pasto successivo.
 Benvenuti all'interno di Fantastican e
Se il cane ha sempre tutto a dispo-
sizione, noi non saremo più interes-
santi per lui!
Loro sanno bene di essere cani e
voi esseri umani, quindi potete an-
che dar loro da mangiare mentre
mangiate voi, loro con la loro cioto-
la e voi la vostra: ricordatevi di non
dar loro niente dal tavolo, ma nien-
te vuol dire niente e mai! Ma se gli
avete dato fino adesso da mangia-
re dal tavolo smettete di farlo per
2-3 giorni e il vostro cane smetterà
di chiedervelo. Mi raccomando,
non deve essere il cane che abbaia
e insiste perché vuole mangiare o
uscire.
11
Nel nostro metodo non c’è “chi co-
manda” ma c’è un binomio uomo
e cane, ognuno con la propria
identità ben formata. Riflettete
sulle cose che fate a casa. Ci sono
delle regole ovunque, in qualsiasi
situazione. Come noi umani dob-
biamo rispettare le regole della so-
cietà, anche loro devono imparare
a comportarsi, così che non abbia-
no problematiche o stress di con-
trollarvi. Quando il cane capirà che
noi siamo in grado di difenderci da
soli e che anzi siamo noi a aiutarlo,
vedrete che anche lui sarà più tran-
quillo e sereno.
 il metodo fantastican e

IL QUADRIFOGLIO Petalo 1 - il cibo

Cosa si intende per quadrifoglio?
Il quadrifoglio ci serve per avere
una migliore relazione con il nostro
cane.
Un petalo è il premio in cibo, altro
petalo è l'interazione sociale quin-
di le carezze, altro petalo sono le
parole, quindi il bravo, e c’è un pe-
talo del gioco, diviso in gioco della
“caccia” e “tiramolla”. Con gioco da
caccia intendiamo le palline e il tira-
molla o altri giochi da contendersi.
Ogni cane ha un suo petalo prefe-
rito. Quando il cane risponde bene
a un comando bisogna premiarlo
con il suo petalo preferito (ad esem-
pio il cibo). Se invece risponde a un
comando un po’ distrattamente,
allora gli darò il petalo meno favo-
rito (ad esempio la parola).
Come facciamo a diventare inte-
ressanti agli occhi del nostro cane,
tanto da farci preferire ad altri cani
o ad odori interessanti? L’ottenia-
mo lavorando con questi quattro
petali!
Usiamo dei premi che al cane piac-
ciono moltissimo, quindi non le
crocchette abituali, ma cercate del-
le prelibatezze, come würstel, pol-
mone, cuore o carne essiccata.
Petalo 2 - il gioco
Gioco con tira e molla -> Il gioco
è divertente per entrambi perché
il cane si può muovere, ma appena
tu ti fermi, il gioco finisce. Natural-
mente fate attenzione che non si
entri in competizione o che diventi
una cosa un po’ troppo aggressiva:
è normale che il cane possa rin-
ghiare contro il gioco, ma se il cane
è troppo esagitato prestate atten-
zione che non diventi pericoloso.

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 Benvenuti all'interno di Fantastican e
Gioco della caccia -> gioco preda-
torio con delle palline. Come gio-
chiamo con le palline? Lancio una
pallina, il cane la va a prendere, io
scappo dalla parte opposta, lui vie-
ne dietro di me e appena lascia la
pallina io gliene lancio una secon-
da. Così gli insegniamo anche il ri-
porto.
Poi è possibile sfruttare la pallina
anche come premio!
È importante che il cane giochi con
le palline o altri giochi, soprattut-
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to se avete il cane fin da quando è
cucciolo. Ci sono cani che vengono
dal canile o hanno subito traumi nel
passato che giustamente non san-
no che cosa sia un gioco! Inoltre,
non tirate bastoni, non tirate sassi.
Ci sono i giochi fatti apposta per-
ché non si facciano male ai denti.
Premiazione
Mettiamo in pratica il nostro qua-
drifoglio: premieremo il cane se-
condo gli esercizi che farà. Se ha
fatto bene premieremo con la cosa
che gli piace di più; se è fatto un
po’ meno bene passeremo a un
secondo premio che magari sarà il
gioco, per poi passare alle carezze e
alla parola. Naturalmente se il cane
ha fatto una cosa super possiamo
dare anche due premi!
 il metodo fantastican e
La desensibilizzazione
1
In questo capitolo scopriremo
come gestire l’aggressività che
ha il cane nei confronti di altri cani,
che si può manifestare abbaian-
do, tirando al guinzaglio, o saltan-
do addosso. Se il cane è aggressi-
vo con gli altri cani probabilmente
non ha fatto la dovuta socializza-
zione quando era cucciolo quindi,
il cane adulto, avrà tutte queste
problematiche. Se il cane ha fatto o
meno le esperienze nei vari periodi
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della sua vita, determinerà o meno
la presenza di problemi.
Quindi, l’aggressività nei confronti
degli altri cani nasce perché non li
conosce, perché ha paura, perché
li teme, o magari non ci ha mai re-
lazionato.
Se il cane non ha avuto la socializ-
zazione che doveva avere nel pe-
riodo giusto, dai 15 ai 160 giorni, i
problemi ve li trovate dopo.
 La desensibilizzazion e
A volte, l’aggressività si presenta
perché sbagliate la gestione a casa,
come abbiamo detto nei capitoli
precedenti: se il cane non vi ritiene
in grado di difendervi da soli lui at-
tiverà un meccanismo di difesa per
entrambi.
I prossimi esercizi sono da fare con
premi, pettorina e guinzaglio, in
un posto sicuro con un’altra perso-
na che vi aiuta con un altro cane:
questa lezione serve a sensibilizza-
re il cane nei confronti di un altro.
Troviamo una distanza tale che
al nostro cane non dia fastidio la
presenza dell’altro (diciamo 20 m,
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per sicurezza) e, premi alla mano,
iniziamo ad avvicinarci. Quando il
cane inizia a sembrarvi irrequieto,
allora lo facciamo allontanare.
Mi raccomando, non accorciate i
tempi e guardate sempre il vostro
cane, leggetene i segnali: orecchie,
coda, tira il guinzaglio…
Approfittate anche delle passeg-
giate giornaliere per fare l’esercizio.
Quando incontrate un cane che lo
fa innervosire, sfruttate subito la
sua presenza, avvicinatevi, premio
e via.
Provate a fare passeggiare il vo-
stro cane con un’altra persona e
osservate, sempre mantenendo le
distanze, se questo si atteggia nel-
la stessa maniera di quando pas-
seggia con voi. Capirete se il vostro
cane va in vostra difesa.
Guardate sempre i comportamen-
ti del vostro cane, ad esempio, una
coda puntata verso la propria testa
significa pericolo.
Fate attenzione: può sembrare che
il cane sia calmo e abbia superato
le sue paure ma potrebbe bastare
 il metodo fantastican e
un semplice ringhio dell’altro cane
per farlo scatenare.
3 questa è la sua prima lezione di
Anche l’altro cane abbaia e ringhia
quando vede arrivare l’altro. Pre-
miamo entrambi i cani quando
sono tranquilli.
In questo mese dovrete lavorare
sulla desensibilizzazione del vostro
cane ad altri. Ci vogliono allena-
menti su allenamenti: almeno tre
volte alla settimana, se no non suc-
cede niente!
Arrivate a un livello in cui entrambi
i cani sono tranquilli e poi ricomin-
ciamo. Magari, con un altro cane,
un’altra situazione, ma questo vi
serve per capire quando il vostro
cane è infastidito: muove l’orec-
chio? Alza la coda? Lo punta?
4
Zeus non ha mai fatto lezione quin-
di scegliamo premi veramente
buoni e succulenti: io uso i wurstel
perché facili da mandare giù, ma
va bene anche carne essiccata. No
ai biscotti perché sono difficili da
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ingoiare, bisogna masticarli e quin-
di fanno perdere tempo.
Zeus è un cane indisciplinato e
educazione. Cerca di mordere il
guinzaglio, si appoggia alle gam-
be del padrone… fa così perché si
sta annoiando, vuole fare qualcosa,
perché lui è abituato a fare quello
che vuole!
Inoltre tira al guinzaglio, salta ad-
dosso gli altri cani, non riusciremo
a tenerlo, ci vorranno due persone!
5
Zeus ci fornisce un esempio inte-
ressante perché, avendo la coda
e le orecchie amputate (pratica
illegale in Italia) dobbiamo utiliz-
zare altri metodi per riconoscere i
segnali che ci lancia, ad esempio
la postura del corpo. Quindi, se ab-
 La desensibilizzazion e
biamo le orecchie in avanti e busto
avanti capiremo che il cane è in po-
sizione dominante.
Da premettere che fino adesso
Zeus è stato gestito col collare a
strozzo: io sono contraria e per il
momento proveremo a usare la
pettorina. Ci sono cani, come lui,
che tirano e si fanno male anche
con un collare del genere.
Ricordatevi di tenere morbido il
guinzaglio, più siete rigidi col guin-
zaglio e più il cane si sentirà teso e
tirerà.
6 que
Il cane non deve mai andare in pun-
ta: arriviamo, vediamo l’altro cane,
premio e giriamo, portiamolo via.
Non deve andare in punta, perché
in punta significa che la distanza è
poca. La desensibilizzazione è un
lavoro veramente duro!
17
7 
Adesso faremo entrare un altro
cane Kaos, oltre a Bonnie: abbiamo
i due cani vicini a noi.
8
Se andate in un’area cani e dentro
ci sono già altri animali, è norma-
le che questi dentro hanno fatto
branco tra loro. Quindi, quando en-
tra il vostro cane sarà sottomesso e
gli altri cercheranno di controllarlo.
Ad esempio, Lycan corre e l’altro
cerca di fermarlo perché comun-
scatta l’istinto predatorio,
Lycan si ferma e si stende mostran-
dogli la pancia: “È troppo forte per
me, io mi faccio piccolo, sono buo-
no”.
Quindi vi trovate due cani che han-
no già fatto branco, chiedete sem-
pre ai proprietari se potete entra-
 il metodo fantastican e

re e interagire. Questi cani sanno naso oppure sbatte le palpebre o

leggere i segnali, quindi, quando si gira, vuol dire che queste carezze
Lycan si mette in terra e fa la sot- sono troppo per lui: mi sta dicendo
tomissione passiva i due cani rico- “vai piano”!
nosco il gesto e terminano la loro
azione. Però non tutti i cani rico- 9
noscono questi segnali, magari
perché da cuccioli la mamma non Ultimi consigli:
glieli ha insegnati. Fate almeno tre allenamenti la set-
Per capire se un cane è aggressi- timana, minimo 10/15 minuti. Arri-
vo facciamo caso se ha le orecchie vate a una distanza sempre mag-
puntate verso avanti, le zampe e il giore. Se vedete che il vostro è un
busto tutto in avanti e la coda che po’ stanco cercate di smettere.
punta verso la testa. Questo atteg- Ogni volta che il cane è a passeg-
giamento è di un cane dominante, gio e mostra una agitazione torna-
quindi fate attenzione. te indietro.
Come comportarsi quando siete Contattatemi sulla pagina Face-
al guinzaglio: mai fare incontra- book di Fantasticane, mandatemi
re i due cani che non si conosco- video dimostrativi, vi rispondo per-
no! Fare incontrare due cani dritto sonalmente a tutti quanti.
per dritto significa “minaccia”; se
un cane attenua questo incontro
camminando in “semicerchio” ver-
so l’altro, allora sta mandando se-
gnali di pacificazione e l’altro cane
di conseguenza li accetta.
Dobbiamo fare di tutto per capi-
re cosa ci vuole dire il nostro cane,
che cosa vuole e in che modo lui
comunica con noi. Ad esempio, se
mentre lo coccolate lui si lecca il

18
 IL METODO
FANTASTICANE
 il metodo fantastican e

Lezione 1: lasciare il vostro cane libero di cor-

rere e giocare perché al momento

RAPPORTO E
del richiamo lui sarà in grado di tor-
nare: perché voi siete il suo mondo.

GIOCO Vivere a 360° col tuo cane vuol

dire buttarsi per terra, giocare, cer-
care nuovi giochi e condividerli.

Introduzione Quindi, non andiamo in uno sgam-

batoio o in un’area per cani e ci se-
Questo capitolo è incentrato sul diamo e lasciamo il cane da solo: il
rapporto, la lezione più importan- cane è giusto che socializzi coi suoi
te che possiate imparare. Questo simili ma è importante che voi ab-
permette al vostro cane di sentirsi biate un rapporto col vostro cane!
in pace e al sicuro.
Evitate di tirare fuori i giochi quan-
Questa è la base per tutte le suc- do siete con altri cani perché altri-
cessive lezioni, vi permetterà di menti litigheranno: cibo e giochi
sono il primo
elemento di
litigio. Quindi
andiamo in un
posto gran-
de e aperto e
cominciate a
lanciare i vo-
stri giochi in
maniera tale
che il cane
capisca che

20
 Lezion e 1: RAPPORTO E GIOCO
da voi arrivano cose bellissime. Per
cui, io uso due palline da tennis da
mordere ma vedete cosa preferisce
il vostro cane, anche in base alla
grandezza della sua bocca.
Durante le uscite noi abbiamo
sempre il nostro zainetto con den-
tro i nostri giochi e i premi: dovete
un po’ gasare il cane, nel senso di
farlo muovere, non stare fermi. In
questo modo gli insegniamo an-
che il riporto, oppure usiamo un
salsicciotto per sviluppare il suo
istinto predatorio.
Il rapporto non è solo dargli da
mangiare. Il rapporto è la parola
magica della nostra linea di lavoro
Fantasticane; la prima cosa, senza
rapporto non facciamo né seduto
né terra, sarà tutto statico.
Tutto si basa sulla voglia di stare
insieme al nostro cane ma anche
il nostro cane deve aver voglia di
stare con noi, perché noi abbiamo
per lui un mondo da offrirgli, e una
volta che lui ha imparato questo
siamo a metà strada.
21
Se abitate in un appartamento e
fate le vostre tre/quattro uscite
giornaliere trovate almeno una di
queste uscite per giocare. Il rap-
porto lo costruite fuori casa altri-
menti quando usciamo il cane se
ne va, annusa una pipì, va da un al-
tro cane o altro.
Questo è il rapporto, viverlo inten-
samente, buttarsi per terra col vo-
stro cane, sporcarsi, giocare, acca-
rezzarlo, tirare fuori le palline. Solo
così avrete lavorato sul rapporto
che è la cosa più importante.
Il gioco predatorio:
Parte 1
Ora vedremo dei giochi che simu-
lano la caccia, quindi il gioco pre-
datorio. Particolarmente indicato
per cani da caccia, consiste nell’u-
sare giochi tipo il tubo o il salamot-
to, e muoverli in modo dinamico e
poi lanciarli per farseli riportare.
Ad esempio Valentina usa un sala-
motto, prima lo fa muovere e invo-
glia il cane al gioco, poi glielo lancia
per fare andare il cane a prenderlo.
 il metodo fantastican e

Il gioco predatorio-
parte 2

In questo esempio abbiamo un

Weimaraner, un cane da caccia
con alto predatorio ma la sua pro-
prietaria sostiene che non gli piac-
cia giocare con questi tubi pelosi.
Ma magari è solo perché non sa
come farlo!

Infatti ora è molto incuriosito dal

premio ma non è abituato a pren-
derlo in bocca quindi cerca di rom-
perlo!
Tutti i cani hanno istinto predatorio,
chi più chi meno, che va stimolato. Non potendo sfruttare le sue natu-
rali doti di caccia possiamo offrirgli
Adesso Valentina nasconde il gioco una simulazione.
e lui dovrà usare il naso per cerca-
re l’oggetto:
molto utile
per quei cani
che sono
agitati, usan-
do l’olfatto si
tranquillizza-
no.

22
 Lezion e 1: RAPPORTO E GIOCO

Invio direzionale “de”

In questo capitolo vedremo il co- Lanciamo un premio a sinistra per

mando per indicare la direzione
destra: DE.
Nell’esercizio ci sarà Alessandro
che tirerà un premio verso sinistra,
ma darà l’ordine a Nox di andare a
destra, dove c’è un piatto pieno di
premi.
farlo allontanare, dopo di che lo ri-
chiamiamo, diciamo de e lo indiriz-
ziamo a destra utilizzando il movi-
mento del braccio e della gamba.
Ora vedremo lo stesso comando
con Kaos.

Direzioniamo il cane ad andare a

destra puntando braccio e gamba
verso la direzione giusta dicendo
“DE”.

23
 il metodo fantastican e
Lezione 2:
IL RIPORTO
Adesso vedremo la tecnica del ri-
porto, da insegnare attraverso il
gioco.
Utilizziamo due palline uguali, stes-
so colore e stessa consistenza (ad
esempio da tennis): in questo modo
il cane non avrà modo di sceglierne
una piuttosto che un’altra.
Per insegnare a lasciare la palli-
na, prendiamo un bocconcino e lo
“scambiamo” per la pallina. Ripe-
tere questo esercizio per 6/7 volte,
così il cane capirà che se lascia la
pallina, in cambio ci sarà un premio.
24
Ricominciamo poi l’esercizio inse-
rendo la parola lascia: il cane arriva
con la pallina in bocca, mentre sta
per lasciarla per prendere il boc-
concino, diciamo lascia.
Terza fase sarà chiedere al cane di
lasciare la pallina con lascia e solo
dopo dare il premietto.
Poi passiamo a usare due palline:
aspettiamo che il cane venga da
noi e faccia cadere la pallina dicen-
do il comando, e subito tiriamo la
seconda pallina.
Possiamo anche introdurre il gesto
per lascia. Quindi avremo gesto e
parola che ci potrà servire.
Le problematiche possono essere
che il cane non lascia subito le cose
quindi evitiamo di tirargliela via con
la forza perché faremmo il suo gio-
co. Lasciamogli il tempo! I comandi
vanno dati una volta sola!
Questo è un divertimento, non è ne-
anche un allenamento perché ve-
drete come il vostro cane si divertirà
a correre libero a destra e a sinistra.
 Lezion e 3: l’an datu ra al guinzaglio
Lezione 3:
l’andatura al guinzaglio
Sei nel corso che ti aiuterà a risol-
vere il problema del cane che tira
al guinzaglio. Con questo corso ti
voglio aiutare ad andare a spasso
nella maniera più serena e tranquil-
la possibile, sia per te che per il tuo
cane.
Non mi sentirai parlare di una pas-
seggiata dove il cane ti deve obbe-
dire, ma una passeggiata dove il
cane ti segue felice, perché prova
piacere nello stare con te.
In questo manuale ho analizzato tre
cani, diversi tra loro, non addestrati
ad andare al guinzaglio; non sono
25
cani abituati ad andare al guinza-
glio dunque, gli esercizi svolti sono
del tutto nuovi e vengono ripetuti
per ogni cane.
Con ogni cane affronteremo una
diversa problematica, in modo da
vedere tutti i problemi che potre-
ste riscontrare negli esercizi che
poi affronterete a casa con il vostro
cane.
Grazie a questa analisi avrete tutte
le soluzioni dei vari problemi e la
possibilità di vedere più d’una vol-
ta lo stesso esercizio con differenti
cani.
Per esempio:
Il vostro cane vi tira per-
ché c’è un altro cane?
Vi tira perché vuole anda-
rea sentire un odore?
Oppure il cane vi tira
perché c’è una persona?
 il metodo fantastican e

Dovrete ricordare però che un cane

che tira ha dei problemi di educa-
zione o comportamentali, perché
non ascoltare o tirare al guinzaglio
sono dei chiari segnali di un proble-
ma di gestione alla base. Probabil-
Attraverso questo metodo riuscire- mente anche quando avrà impara-
te ad avere una passeggiata molto to ad andare al guinzaglio, avrete
tranquilla e rilassata. ancora da lavorare perché tutte le
Occorrente: pettorina, guinzaglio problematiche non saranno sicura-
lungo e allenamento per almeno mente a posto.
un mese, perché se non vi esercita-
te non avrete alcun risultato.
Per prima cosa è necessario dare
le competenze al cane, dopodiché,
ciò che gli avete insegnato, andrà
messo in atto sul campo. Non do-
vrete pretendere da subito all’in-
terno delle passeggiate quotidiane
ciò che gli state insegnando. Prima
ha bisogno di apprendere tutte le
competenze e solo dopo inserire-
te, all’interno della passeggiata, ciò
che ha appreso.

Il corso è alla portata di tutti, non

troverete nessun tipo di parola
tecnica da cinofilo; il linguaggio è
adatto a tutti e i consigli saranno
utili per tutti i tipi di cane che tirano
al guinzaglio.

26
 Lezion e 3: l’an datu ra al guinzaglio
I problemi comportamentali devo-
no comunque essere risolti prima
o di pari passo con la gestione al
guinzaglio che secondo me deve
iniziare da subito con un cucciolo.
Attraverso questo manuale capire-
te come fare per non avere un cane
che tira.
Durante il periodo di esercizio quo-
tidiano per far apprendere le com-
petenze al vostro cane, sarà impor-
tante insegnare il segnale che vi
spiegherò meglio nelle prossime
pagine.
Questo segnale vi tornerà utile per
avere su di voi l’attenzione del cane,
all’occorrenza o quando arriva una
distrazione.
Iniziate a segnare questa associa-
zione: segnale = premio
In questo capitolo vedremo come
impostare una buona andatura al
27
guinzaglio, saper fare questo è im-
portante perché avere un cane che
non tira al guinzaglio vi sarà utilis-
simo. In questa lezione imparerete
che il primo punto da cui partire
è l’allenamento, vi serve fare pra-
tica. Se avete un giardino dovete
comunque uscire più volte al dì,
perché uscendo solo una volta,
quando uscirà sarà sempre super
carico e sovra eccitato.
Mi raccomando tenete bene a
mente che dovrete uscire con il
cane nonostante la pioggia, la
neve, qualsiasi cosa ci sia; se vor-
rete evitare che il vostro cane tiri al
guinzaglio, per prima cosa dovrete
uscire con lui al guinzaglio.
Si parte con gli esercizi, prendete il
guinzaglio e fate indossare la pet-
torina al vostro cane.
Impugnate il guinzaglio con la
mano destra, io la chiamo presa da
trapezista; guinzaglio chiuso e pre-
mi a disposizione, camminiamo e
premiamo con la mano sinistra ag-
giungendo di tanto in tanto, quan-
do ci guarda, un “bravo”.
Quando camminiamo non è im-
 il metodo fantastican e
portante che il cane stia al passo,
non stiamo facendo una condotta
di obbedienza, ma vogliamo anda-
re a fare una passeggiata in manie-
ra serena, basta che non ci tiri.
Durante la passeggiata possia-
mo anche aprire il guinzaglio e la-
sciarlo lungo; lo blocchiamo con il
moschettone all’ultimo anello e te-
nendo sempre il cane alla sinistra,
gli lasciamo lo spazio di annusare.
Se il cane dovesse andare troppo
in avanti per conto suo, potremo
richiamare la sua attenzione con
due colpetti sulla nostra gamba (o
uno schiocco di lingua) e quando
il cane ci guarderà lo inviteremo a
venire da noi e di conseguenza, lo
loderemo e premieremo.
È fondamentale insegnare al cane
a non tirare già da quando è cuc-
ciolo. Io vi sconsiglio i guinzagli
28
estensibili (flexy) a mio parere ser-
vono solo ad insegnare al cane a ti-
rare, a stare sempre avanti rispetto
a voi, senza un minimo controllo.
Mi raccoman-
do quindi ap-
pena adot-
tate un cane
cominciate
a mettergli il
guinzaglio e la pettorina da subi-
to. Dovete abituare un cucciolo ad
avere il guinzaglio addosso anche
dentro casa, semplicemente per
qualche passo, giusto per conosce-
re l’oggetto.
Può darsi che il cane presenti delle
difficoltà a camminare in giro con
un oggetto estraneo, potete abi-
tuarlo gradualmente a fare qual-
che passo e vicino a voi.
L’importante è che stia a sinistra,
non deve camminare a zig-zag ri-
schiando di farci cadere per terra
anche perché il cane tenderà ad
annusare a destra a sinistra; per loro
indole i cani annusano come se leg-
gessero gli annunci di un giornale
lasciati dagli altri cani passati di lì.
 Lezion e 3: l’an datu ra al guinzaglio
Per cui è importate avere un guin-
zaglio lungo per lasciar interagire
il cane con gli odori vari senza biso-
gno che vada in tiro.
Ora in fase di apprendimento è in-
dispensabile utilizzare bene i pre-
mi, fino a quando ci ritroveremo
quasi a non utilizzarli; io vi consiglie-
rei comunque di utilizzarli anche in
seguito nonostante il cane abbia
imparato ad eseguire gli esercizi. In
seguito, ce li porteremo comunque
dietro e premiando ogni tanto du-
rante le passeggiate per rendere il
cane più felice.
Una volta che il cane avrà imparato
a camminare al guinzaglio il cane
saprà come comportarsi con voi,
e voi sarete il suo educatore princi-
pale e vi sarete guadagnati questo
titolo con il continuo esercizio.
29
Il cane dovrà uscire comunque tut-
ti i giorni, anche se avete il giardino.
Se desiderate un cane che non tiri,
dovrete uscire spesso, se non vi ri-
troverete un cane che tirerà sem-
pre, perché le uscite lo renderanno
troppo agitato se fatte raramente.
Allo stesso tempo è importante
anche che faccia una parte delle
uscite in libertà. Dovrete portare
il cane in un posto dove potete la-
sciarlo libero, di correre, di giocare,
di annusare e di fare ciò che vuole.
Basta che si tratti di uno spazio si-
curo in cui il cane non possa farsi
male o essere in pericolo. Il cane
ovviamente deve essere educato
e voi dovete essere sicuri che non
vi sia alcun problema per lasciare il
cane libero.
Che lavoro dovrete fare quindi?
Camminare con il proprio cane al
guinzaglio tenuto con la mano de-
stra e premi tenuti nella mano si-
nistra. Lo premiate quando vi sta
vicino, e continuate a fare così per
alcuni passi.
Se vi eserciterete già da quando il
cane è piccolo o non appena avete
 il metodo fantastican e
adottato il vostro cane, avrete sicu-
ramente buoni risultati. Noterete
sicuramente che la pettorina lavo-
ra sulla schiena, e non sta sempre a
tirare sul collo come il collarino, che
già pone il cane nella condizione di
tirare, poiché si vorrebbe levare di
dosso questo fastidio.
Per questo l’utilizzo della pettorina
fa sì che vi siano già ottimi risultati;
ovvio anche voi dovete mettere del
vostro facendo in modo che il cane
per prima cosa non vi tiri per anda-
re ovunque e secondo lasciando il
guinzaglio un po’ più lungo perché
tenendo il guinzaglio molto corto il
cane è già in tiro ed è come se fos-
se abituato sempre a tirare. GUIN-
ZAGLIO LUNGO!
La passeggiata non è una cosa
complicata, però va fatta e vi do-
vrete allenare cercando di non farvi
tirare e di premiare quando il cane
sta vicino. Ripeto non ci interessa
che il cane sia perfettamente in li-
nea con noi, non dobbiamo fare
una gara, l’importante è che non
tiri. Con i cuccioli dovrete stare un
po’ attenti, fino ai sette mesi non
30
potrete fare delle grosse cammina-
te. Pochi esercizi e sforzi adatti alla
loro tenera età; comunque sia vi
dovrete allenare, non ci sono scuse,
perché se non uscirete al guinza-
glio il cane non imparerà mai ad
andarci, e non potrete arrabbiarvi
perché la colpa sarà solo vostra.
Che problemi potremo incontra-
re nella condotta al guinzaglio?
Per prima cosa dobbiamo fare in
modo che il guinzaglio non sia in
tiro. Seconda cosa l’allenamento
continuo poiché un cane vi pro-
porrà sempre di più le cose gli in-
segnerete. Terzo punto dategli la
libertà di poter annusare e stare
un po’ più lontano quando siete in
passeggiata, ovviamente non con-
tinuamente, ma se non vi è perico-
lo e non siete in una strada traffica-
 Lezion e 3: l’an datu ra al guinzaglio
ta, potete lasciare tranquillamente
il guinzaglio un po’ più lungo.
Ricapitolando per insegnare
cane ad andare al guinzaglio biso-
gna dunque esercitarsi tanto. Se
nonostante il vostro esercizio e le
uscite quotidiane ci sono comun-
que problemi allora avete sbagliato
qualcosa. Nel metodo Fantastica-
ne ci interroghiamo spesso su cosa
abbiamo sbagliato, perché i pro-
blemi del cane sono il riflesso dei
nostri errori.
Intanto buon lavoro e mi racco-
mando, uscite, uscite, uscite!
Ora analizzeremo la passeggiata di
Rocky e Francesca. La loro passeg-
giata non ha un eccessivo proble-
ma di tiro.
Al tempo stesso vorremo fare in
modo che Rocky impari a stare sul-
la sinistra in modo che sappia dove
stare durante le passeggiate in città.
Questo durante le passeggiate è
fattibile insegnando una sorta di
condotta e premiando il cane quan-
do ci sta sul fianco. Chiamiamo il
cane, gli facciamo capire che abbia-
mo qualcosa di interessante per cui
deve venire sul fianco, lo premiamo
al e lodiamo. Se il cane dovesse tirare,
cosa facciamo? Ci fermiamo.
Lui si ferma e ci guarda, allora in
quel caso gli diciamo “bravo!” e
ripartiamo con calma. In questa
fase di lavoro è importante che
non appena il cane ci guarda, noi
rallentiamo, gli diciamo bravo e
rallentiamo. Ovviamente ricordate
che il cane deve anche annusa-
re, perché per lui annusare è come
per noi leggere il giornale. Acquisi-
sce tutte quelle nozioni e socializza
con il suo naso, riesce a capire chi
è passato qui. Abbiamo detto che
naturalmente questo è un andare
al guinzaglio per cani, per evitare
che diventino tiratori seriali, come
li chiamo io. Cani tranquilli ma che
ogni tanto tirano e in questo caso,
come facciamo con Rocky, noi ci
fermiamo, non lo seguiamo.
Quindi se il cane tira, non seguia-
molo, aspettiamo che si fermi, gli
diciamo “bravo” e ripartiamo con
calma, non andiamo sempre a
31
 il metodo fantastican e
premiare, talvolta basta anche
un “bravo”.
Quando lui comincerà a tirare un
po’ troppo allora inseriremo dei
cambi di direzione avanti e indie-
tro. Questo serve per creare un po’
di interesse nel cane verso di noi.
Lui dovrebbe guardarci un po’ di
più e controllare dove andiamo e
comunque stare attento alla cam-
minata perché magari andiamo
qua o là, a destra o a sinistra; in
questa maniera creiamo interesse
e allora lui sta un po’ più attento.
Una volta che il cane starà più at-
tento a noi, dovremo essere bravi
a lodare e valorizzare la sua at-
tenzione.
Quindi il cane che sta un po’ più
attento, quando inizierà a tirare,
come facciamo con Rocky, ci fer-
miamo, lo richiamiamo, torniamo
indietro e come arriviamo lodiamo,
premiamo e ripartiamo.
Premiamo e lodiamo quando ci sta
bene sulla sinistra, però non di conti-
nuo, non stiamo facendo una con-
dotta ma una passeggiata in relax.
32
In questo capitolo impareremo a
gestire i premi. Il primo passo con-
siste nell’associazione di un rumore
al premio, quindi una cosa positiva.
I rumori/segnali usati solitamente
sono:
lo schiocco della lingua
il bacio
il battere una mano sul fianco.
Dopo questi rumori arriva sempre
un premio.
1. Nox
Teniamo il cane libero, senza guin-
zaglio quindi, e cominciamo a fargli
capire che quando facciamo uno di
questi rumori a lui arriva un premio.
Nei video abbiamo visto Alessan-
dro e Nox, che non hanno mai fatto
questi esercizi, associano il premio
al rumore.
 Lezion e 3: l’an datu ra al guinzaglio
Cominciamo, leviamo il guinzaglio
e allontaniamoci di qualche passo
dal cane. Leghiamoci il guinzaglio
addosso, mai buttarlo a terra o la-
sciarlo da qualche parte, teniamo-
lo a portata di mano perché ci può
sempre servire.
Abbiamo a disposizione la nostra
sacchetta con i premi, Alessandro
si sposta di qualche passo e comin-
cia a fare un rumore con la bocca
(bacio) non appena Nox lo guarda,
lui lo premia.
Ti guarda=premio
Aspettiamo un attimo e si ricomin-
cia, Alessandro fa di nuovo il rumo-
re (bacio) e appena Nox lo guarda
premio e lo loda dicendogli “bravo”.
Di nuovo, si sposta un po’ e fa di
nuovo il rumore (bacio), se Nox non
si gira subito, non lo deve richiama-
re con il nome, in questo eserci-
zio deve associare solo il rumore
(bacio); quindi di nuovo rumore
(bacio) e subito premio e lode
“bravo”. Dobbiamo essere veloci e
tempestivi, il nostro interesse è che
33
il cane associ il rumore al premio,
non importa se sta seduto o se sta
in piedi, quando il cane ti guarda
dopo il rumore, tu devi premiar-
lo. Il rumore diventa un segnale.
Dopo che abbiamo fatto una bre-
ve sequenza di lavoro, ci fermiamo
un attimo e lasciamo il cane libero.
Alessandro ricomincia ad esercitar-
si con il cane, fa il segnale (bacio)
e dal premio; in questa fase il cane
ci deve guardare negli occhi, non
deve venire alla destra ma deve
starci di fronte. Quindi esercizio
continuo, nuovamente segnale, se
il cane non ci guarda ci spostiamo,
di nuovo segnale, lode “bravo” e
premio appena lui ci guarda. Cer-
chiamo di non farlo sedere, quin-
di ci muoviamo e non premiamo
quando si siede, in modo da non
rinforzare quel comportamento.
L’associazione non è automatica
ma è un esercizio che richiede
pratica e soprattutto nelle prime
fasi è consigliabile che avvenga in
un ambiente privo di distrazioni;
come avete visto dal video anche
Nox non ha associato subito il pre-
mio al rumore.
 il metodo fantastican e
Vi potete esercitare anche a casa,
qualsiasi posto tranquillo può an-
dare bene per limitare al minimo le
interferenze, come odori, rumori e
presenze di vario genere.
Cosa dobbiamo premiare?
Il fatto che il nostro cane ci guar-
di negli occhi dopo il segnale.
Ricordate di non far sedere il cane,
in questo esercizio è importante
che ci guardi negli occhi. Sarete poi
voi a scegliere il rumore da associa-
re al premio; io vi consiglio queste
tre possibilità: bacio, schiocco con
la lingua, pacca sulla propria gam-
ba. Io preferisco lo schiocco.
34
In questo momento dovete solo
pensare all’associazione e allo
sguardo del vostro cane, non ci in-
teressa nemmeno che ci stia a de-
stra piuttosto che a sinistra. Come
avrete visto dal video, non è sempli-
ce insegnare ad un cane ad andare
al guinzaglio e anche per noi impa-
rare la manualità, ci vuole del tem-
po quindi per ottenere dei risultati.
Una volta che il cane ha associato il
rumore al premio, possiamo inizia-
 Lezion e 3: l’an datu ra al guinzaglio
re anche a farci seguire per alcuni
passi. Quindi faremo il segnale, al-
cuni passi, lodiamo, premiamo e
continuiamo con il cane che ci se-
gue e ancora segnale, alcuni passi
e di nuovo lode e premio.
Ripetiamo per alcune volte, senza
guinzaglio in un ambiente tran-
quillo e poi facciamo riposare il
cane. In seguito, possiamo aggiun-
gere qualche passo in più per farlo
muovere verso di noi e fargli capire
che seguirci è bello. Noi lo premia-
mo, lo gratifichiamo e facciamo
muovere dunque ci rendiamo inte-
ressanti. Aumentiamo le difficoltà,
mettiamo al cane il guinzaglio, ag-
giungiamo ai passi e all’associazio-
35
ne segnale/premio, il cambio di di-
rezione. In questo modo agli occhi
del cane appariremo ancora più in-
teressanti e quindi il cane sarà più
propenso a seguirci. Quindi come
ha fatto Alessandro nel video, chia-
miamo il cane con il segnale, non
appena arriva da noi cambiamo di-
rezione e lo premiamo.
La sequenza è richiamo col rumo-
re, cambio di direzione, lode e pre-
mio. Abbiamo visto che il cane così
è più interessato a seguirci; ok lo fa
perché abbiamo i premi che lo invo-
gliano, ma in questa fase gli stiamo
insegnando a seguirci e i premi ci
servono per rendere il tutto più pia-
cevole; lavorando con il rinforzo posi-
tivo si tende
a premia-
re ciò che
il cane ha
fatto bene.
Inoltre,
adesso stia-
mo anco-
ra creando
un’asso-
ciazione e
in questo
 il metodo fantastican e
modo stiamo rendendo bello e posi-
tivo tutto ciò che è vicino a noi.
Lavoriamo adesso con la pettorina
e il guinzaglio lungo, in modo da
dargli spazio. Riprendiamo quel-
lo che abbiamo visto prima però
con il guinzaglio. Quindi segnale, ci
guarda e lo premiamo con noi che
noi ci spostiamo. Facciamo due tre
passi quindi, segnale e premio.
Nel video Nox in questa fase segue
volentieri Alessandro e cammina
vicino a lui. Con questo esercizio
non è che abbiamo risolto il pro-
blema del guinzaglio, ora abbiamo
solo associato il segnale al premio
inserendo alcuni passi con il cane
che ci cammina vicino. Ora avrete
bisogno di tanto allenamento pri-
ma di portare il cane ad avere otti-
mi risultati in passeggiata.
Questo allenamento va fatto in un
posto tranquillo e parecchie volte,
3 sessioni al giorno con massimo 5
ripetizioni e poi divertimento o li-
bertà. Ma quando andrete fuori al
guinzaglio, non pretendete sicura-
mente ciò che siete riusciti a fare
in allenamento, a spasso è diverso.
No, il vostro cane non avrà subito
36
imparato ad andare al guinzaglio.
Anche Nox, se andassimo adesso
in città o in un posto caotico, ve-
dreste che noi non siamo dei ma-
ghi, e lui non saprà ancora andare
al guinzaglio.
Lavorateci almeno per un mese,
lavorate sull’associazione, sul seguir-
vi, ma ricordate di non esagerare, il
cane deve sempre aver voglia di fare.
Durante le passeggiate in questo
mese di lavoro, continuate ad anda-
re come sempre avete fatto, senza
pretendere nulla di ciò che gli state
insegnando, perché lui prima dovrà
apprendere le competenze in un po-
sto neutro, solo dopo si può pensare
di fare in modo che vengano ripro-
dotte in situazioni via via più difficol-
tose, dove noi abbiamo problemi.
Adesso con il cane al guinzaglio, fa-
remo il nostro segnale e aggiunge-
remo vari cambi di direzione.
 Lezion e 3: l’an datu ra al guinzaglio
In questo caso non faremo la soli-
ta camminata, ma uno zig-zag in
modo che il cane sia ancora più at-
tratto da noi e voglia seguirci; deve
essere una sorta di gioco, deve es-
sere bello per lui venirci dietro, non
è un esercizio di obbedienza, que-
sto sarà un esercizio in cui il cane si
diverte sul serio a seguirci.
Questo esercizio sarà il più sempli-
ce, perché il cane ha più movimen-
to quindi vi segue più volentieri e
non dovreste trovare nessun tipo
di problemi, in questo passo. Quin-
di come ho detto prima aggiun-
giamo questa situazione a tutto il
resto. Segnale, cambio di direzione,
premio.
2. Kaos
Adesso vedremo le stesse cose che
abbiamo fatto con Nox e Alessan-
dro, con un altro cane, quindi avrete
la possibilità anche per voi di rivede-
re gli esercizi e valutare se il vostro
cane reagisce come uno dei tre cani
che stiamo analizzando, problema-
tiche e livelli di attenzione.
37
In questa parte lavoriamo con Kaos,
il fratello del mio Lycan. Anche lui
non ha mai fatto questi esercizi, lo
conduce Ixia per gli amici Iki. Par-
tiamo subito con l’associazione se-
gnale/premio. Tengo Kaos al guin-
zaglio, lei fa il segnale e quando il
cane la guarda premio.
Come avrete visto dal video lui non
conosce ancora l’associazione e si
fa i fatti suoi. Tenendo Kaos al guin-
zaglio si riesce a farlo distrarre di
meno e non appena Iki fa il segnale
io lo accompagno verso di lei e lei
lo premia e loda.
Facciamo un paio di ripetizioni, ri-
cordando di non farlo sedere, a noi
adesso serve che il cane associ il
segnale al premio. Quindi cerchia-
mo di attirarlo con il segnale, appe-
na il cane si gira verso di noi pre-
 il metodo fantastican e
mio e “Bravo”. Kaos se ne stava per
i fatti suoi, ma non appena ha ca-
pito che ad ogni segnale arriva un
premio, ha cominciato a stare più
attento a lei. L’abbiamo dovuto te-
nere al guinzaglio, perché se no lui
si sarebbe subito spostato; per sua
indole e perché sta gestendo da
poco il cane ha bisogno di lavorare
ancora tanto sul rapporto. Sono un
binomio all’inizio diciamo.
Ok ripartiamo con Kaos, segnale,
premio e bravo. Dobbiamo far as-
sociare bene il segnale a Kaos, non
il movimento, con lui magari ci vuo-
le ancora un po’ di esercizio. Come
avrete visto dai video Nox magari è
stato più veloce, lui un po’ più lento
ma è normale. Ogni cane ha un ap-
38
prendimento diverso, una diversa
indole e differenti predisposizioni.
Adesso proviamo a fargli fare qual-
che passo dopo il segnale; quindi
Iki farà il segnale a cui seguiranno
due passi e se il cane ci dovesse se-
guire lo loderemo e premieremo.
Ok? Dovrete tenere dunque il guin-
zaglio, fare il segnale, due passi e
premiare quando il cane vi segue.
Dopo alcune ripetizioni, Kaos risul-
ta già molto più interessato, perché
abbiamo inserito il movimento; si
sa quando siamo dinamici agli oc-
chi dei cani siamo molto più inte-
ressanti. In questi esercizi è impor-
tante la relazione, servono anche
per migliorarla, il cane non ci deve
seguire perché
sta obbedendo,
ma perché si di-
verte e ha pia-
cere a stare con
noi. Adesso con
Kaos faremo il
segnale con 2/3
passi, cambio di
direzione, “bra-
vo” e premio.
 Lezion e 3: l’an datu ra al guinzaglio
Ricordate che è importante dirgli
“bravo” non appena lui ci guarda
in attenzione. Perché già dicendo-
glielo alla fine non andrebbe bene
in quanto l’esercizio viene concluso
con il premio.
Le sessioni di esercizio devono es-
sere brevi massimo 5 volte dopo-
diché ci fermiamo 5 minuti per far
scaricare il cane. Ripetiamo la stes-
sa cosa col guinzaglio, vediamo
come reagisce Kaos. Siamo partiti
da una situazione in cui ho dovuto
tenere Kaos al guinzaglio perché
molto distratto, adesso Iki è riusci-
ta con queste sessioni di esercizio
a creare un interesse tale che Kaos
è totalmente attento a lei. Per ogni
passo sarebbe bene allenarsi 5
volte massimo per 3 sessioni con
5 minuti di pausa. Prima di passare
al passo successivo bisogna avere la
sicurezza che il cane abbia realmen-
te appreso. Diciamo che circa in un
mese di allenamento dovrete aver
raggiunto gli obiettivi principali.
Poi dopo bisognerà riportare gli
esercizi appresi anche fuori dove
sono presenti forti distrazioni per i
39
cani. Ma ci sarà tempo per quello,
adesso allenatevi, poi quando avre-
te le competenze sia voi che il cane
allora potrete riportare tutto fuori
in passeggiata.
3. Bonnie
Ora analizzeremo Bonnie, il cane
di Ludovica, e vedremo le stesse
cose che han fatto gli altri quindi
voi avrete la possibilità di ripassare.
Anche Ludovica deve far associa-
re il segnale al premio. Togliamo il
guinzaglio al cane, rumore e di con-
seguenza premio. Anche la Bonnie
tende a sedersi ma non dobbiamo
premiarla in questo caso, perché
non stiamo associando il seduto al
premio.
Una volta ottenuta l’associazione
del segnale con il premio, faremo
direttamente così ‘segnale, poi
 il metodo fantastican e
due passi e, poi, si premia. Quindi
segnale, lodiamo il cane, facciamo
due passi e dopo gli do il premio.
Durante l’esecuzione non dobbia-
mo tenere il premio in mano, non
stiamo facendo una condotta.
Una volta appreso questo possiamo
inserire i cambi di direzione, quindi
fare il segnale, ci faremo seguire per
due passi, lodiamo il cane e giriamo
in modo da incentivare il cane a se-
guirci. Quando farete i cambi di di-
rezione, girerete una volta a sinistra
e una volta a destra. Adesso mettia-
mo il guinzaglio per ripetere appun-
to i cambi di direzione.
Quindi la stessa cosa che hai fatto
prima adesso la ripeti con il guinza-
glio. Anche se nel video con la Bon-
nie avrete visto gli esercizi tutti di
seguito, infatti noterete il cane un
po’ stanco, voi a casa naturalmen-
40
te vi dovrete fermare dopo ogni
sessione.
Ricordate di avere un’andatura un
po’ giocosa, un po’ meno statica
per invogliare il cane a seguirvi an-
cor di più.
Il passo successivo è cercare di
esercitarsi con delle piccole distra-
zioni come ad esempio un altro
cane a una lontananza tale che al
nostro cane non dia troppo fastidio.
Dobbiamo riuscire a capire quanto
sia la distanza neutra, per la quale
il nostro cane non abbia problemi.
Nel video avete visto che noi ab-
biamo utilizzato Lycan che cammi-
na con Alessandro a una ventina
di metri. Bonnie risulta già un po’
distratta infatti è attenta all’altro
cane. Ho chiesto a Ludovica di rifa-
re lo stesso esercizio di prima: quin-
di segnale/premio e vari cambi di
direzione in modo che Bonnie le
cammini vicino senza tirare al guin-
zaglio nonostante la distrazione.
La camminata con il cane dev’es-
sere molto attiva. Dobbiamo mo-
strarci sicuri e interessanti, se no il
 Lezion e 3: l’an datu ra al guinzaglio

cane non starà mai attento a noi. Il Questo è il lavoro che dovrete fare,
nostro obbiettivo è far sì che il cane sfruttare i vostri amici per eserci-
con noi si diverta se no, non ci sarà tarvi oppure andare dove ci sono le
niente da fare. aree cani restando a una distanza
Mi raccomando, valutate bene tale che il vostro cane non sia trop-
quale sia la vostra distanza perché po distratto dagli altri in maniera
ogni cane ha una sua distanza, io tale da poterci lavorare senza far
non vi posso dire di stare a 12 o 50 dare di matto al cane.
metri di distanza perché ogni cane
ha la sua distanza in base al tipo di Dovrete diventare sempre più inte-
distrazione quindi quando vedete ressanti rispetto a tutto il resto.
che la distrazione è una distanza
accettabile quello è il vostro livello 4. Rocky
di partenza.
Vediamo Rocky e Francesca du-
Le distrazioni sono varie, può esse- rante una semplice passeggiata.
re una bicicletta, un motorino, un Ogni volta che il cane ha bisogno
bambino, possono essere persone di sentire gli odori lo lasciamo an-
che camminano. Con Bonnie ci sia- nusare. Per i cani annusare è come
mo esercitati anche con più persone quando noi leggiamo il giornale,
in movimento. Lei è risultata un po’ quindi il cane ha necessità di sva-
più distratta e in-
teressata alle per-
sone che si sono
avvicinate durante
gli esercizi.
Una volta trovata
la distanza neutra,
ci si esercita e pian
piano si diminui-
scono le distanze.

41
 il metodo fantastican e

garsi un minimo durante la pas- Durante queste passeggiate tran-

seggiata. Ogni tanto facciamo un quille li lasciamo annusare, per ora
rumore al quale associamo il bravo vi faremo vedere semplicemente
e il premio in modo che il cane si una camminata normale a guinza-
giri a guardarci. Se anche il cane glio; mi raccomando sempre lungo,
cammina un po’ sulla destra o sulla dategli spazio e quando vi serve lo
sinistra, non è un problema, ovvio accorciate. Durante la passeggiata
che però se ci troviamo in centro in dovete mostrarvi tranquilli, più sa-
mezzo alla gente, abbiamo bisogno rete sereni, più sarà sereno il cane.
che il nostro cane stia il più possibi-
le sulla nostra sinistra e attaccato. 5. NOX
In questo caso abbiamo due cani
a spasso è normale che, entrando Alessandro e Nox in centro, stessa
un po’ in competizione tra loro, fac- cosa, chiediamo ad Alessandro di
ciano a gara a chi sta davanti. Quin- fare il solito segnale quando vede
di le persone che hanno due o tre che c’è qualche cosa che potrebbe
cani avranno ulteriori difficoltà a dare fastidio al suo cane.
camminare e gestirli, quindi sareb-
be l’ideale portarli separatamente Per esempio, adesso arriva una
se possibile. bambina con una signora, Alessan-
dro fa il segnale,
Nox si gira e lui
lo premia. Non
sempre il cane
accetta i premi,
nelle situazioni
in cui sono mol-
to agitati non
riescono a man-
giare. Allora noi
lo lasciamo an-

42
 Lezion e 3: l’an datu ra al guinzaglio
nusare, con il guinzaglio non teso.
La nostra uscita deve essere finaliz-
zata al benessere del cane.
In questa situazione in cui il cane
non accetta premi, perché tutto
il resto è molto più interessante,
dobbiamo cercare di farlo prima
tranquillizzare.
Una volta tranquillizzato se non ci
tira ma non prende comunque i
premi per noi non è un problema,
a noi il premio serve per catturare
nuovamente la sua attenzione.
Quindi come in questo caso Nox
che ha una camminata lenta anche
se non accetta il premio a noi sta
benissimo perché il nostro fine è
43
che cammini in maniera tranquilla
senza che tiri.
Ricordate che il guinzaglio è il pro-
seguimento del vostro braccio con
cui comunicate al cane tutte le
sensazioni e quello che provate e il
vostro cane rielabora e manifesta.
6. KAOS
Adesso vediamo Kaos con Ixia;
Kaos in città tira tanto allora pro-
viamo ad avere un passo un po’ più
svelto per far annoiare di meno il
cane.
 il metodo fantastican e

Una volta date le competenze sul REGOLA FONDAMENTALE:

campo come, avete visto nei capi- Se lui tira, vi fermate e solo dopo
toli precedenti, vediamo di mettere che si è calmato ripartite.
in atto ciò ha imparato, ma ci vor-
rà del tempo, almeno un mesetto 7. BONNIE
prima che lei possa camminare in
maniera tranquilla con il suo cane. Rivediamo Bonnie durante la pas-
seggiata, la lasciamo sempre an-
Adesso non voglio giustificare i nusare naturalmente, non abbia-
cani, ma le nostre camminate sono mo problemi.
un po’ noiose perché non mettia-
mo un po’ di brio e non aumen-
tiamo il passo, in modo da essere
un po’ più interessanti per il nostro
cane.

Già tutto attorno abbiamo una

fonte di odori, segnali, persone in-
teressantissima per i nostri cani,
inoltre se un cane è già abituato a
stare in un contesto cittadino è un
conto, ma se per lui questo conte-
sto è tutto nuovo allora sarà ancora
più difficile.
Inoltre, più li portate fuori e più il
cane sarà abituato ad uscire, meno
lo portate fuori, meno imparerà; e
mi raccomando, non tiratelo, non
dategli degli strattoni per chiamar-
lo a voi.
Usciamo sempre per far passeg-
giare il cane, la passeggiata è per
lui, non è che fate la passeggiata
per voi. Dovete dargli la possibili-
tà di annusare, di vedere un po’ il
mondo, cioè se il cane sta davanti a
noi ma senza tirare a me interessa.
Dobbiamo fare una camminata
tranquilla, se poi ovviamente portia-
mo il cane a una fiera o al mercato,
vorrei che il mio cane stesse un po’

44
 Lezion e 3: l’an datu ra al guinzaglio
più vicino; quindi il guinzaglio lo ac-
corciamo lo teniamo un più vicino
eseguendo gli esercizi che abbiamo
fatto prima e lo alleniamo anche in
questi contesti caotici in cui ci sono
distrazioni. Prima di pretendere una
ottima esecuzione ci vuole sempre
un bel po’ di allenamento.
Ci vuole un po’ di lavoro e passare
dai contesti poco trafficati di cani
e di persone, per poi immerger-
ci sempre più, nei problemi che
il cane ha. Per esempio, un altro
cane, o che ne so le persone.
Poi appena siete di nuovo liberi, ri-
allunghiamo il guinzaglio perché
più il cane è in tiro più tira.
Quando i cani tirano dobbiamo ri-
cordare di fermarci, nella mente del
cane non dev’esserci “non tiro per-
ché se no mi faccio male”.
Noi mettiamo la pettorina al cane
45
anche perché fa meno male al col-
lo quando il cane è in tiro, e non è
vero che con la pettorina il cane
corre e tira, la pettorina serve al
cane ad andare al guinzaglio per-
ché non gli fa male né al collo né
alla schiena.
Può capitare comunque che ci si-
ano delle distrazioni o motivazioni
che fanno dare fortissimi strattoni
ai nostri cani come un gatto, un uc-
cello o qualcosa che noi non abbia-
mo visto prima di lui.
Quindi è importante quando stia-
mo al guinzaglio stare molto at-
tenti e mollare ciò che potrebbe
distrarci. Il tempo che dedichiamo
alla passeggiata è per il nostro cane
quindi bisogna drizzare bene le an-
tenne perché di problemi in giro ne
incontrerete tanti e se riusciamo ad
anticiparli è sempre meglio.
La passeggiata del
gruppo.
Per prima cosa l’educazione, non
dobbiamo farci odiare dagli altri, sia-
mo un gruppo di persone con i cani,
 il metodo fantastican e
raccogliamo sempre le deiezioni e
magari prima di andare in città fac-
ciamogli fare i bisogni in un posto
dove non ci sono negozi o palazzi, in
maniera tale che non ci ritroviamo a
dover litigare con il mondo.
A noi non interessa un cane che
deve obbedire per andare al guin-
zaglio, con questo corso vogliamo
ottenere un cane che ci segue per
il piacere di farlo. Ci deve seguire
per l’amore di stare con noi e noi
dobbiamo trovare il modo miglio-
re per farlo e stressarci meno. Vo-
gliamo diventare un binomio che
cammina tranquillo e felice. Mi rac-
comando non strattonate i cani.
Durante il video della passeggiata
di gruppo abbiamo incontrato un
cane che ci viene incontro, essen-
doci tanti cani questi hanno fatto
branco nei confronti dell’altro cane
46
che, venendo dritto, ha rizzato tut-
to il pelo sulla schiena, ma per for-
tuna il proprietario ha leggermente
curvato e si è spostato attenuando
la situazione di sfida.
Le situazioni che si possono incon-
trare sono varie, ma è importante
allenare i nostri cani per dar loro le
competenze e poi li portiamo fuori.
Durante il periodo di allenamen-
to uscite pure con il vostro cane e
ogni tanto usate il segnale quando
tira e se si gira a guardarvi dategli
il premio.
Noi abbiamo 2 gambe e il nostro
cane ha 4 zampe, per lui è mol-
to noioso stare al nostro passo. Se
dovessimo lasciarlo libero, farebbe
tanta strada in più di noi. Noi soli-
tamente facciamo le passeggiate
sempre alla stessa maniera, molto
lenti. Per fare in modo che il cane
abbia piacere di stare con noi al
guinzaglio è necessario inserire un
po’ di tono, per catturare la sua at-
tenzione cambiate direzione, cam-
biate strada, non fate sempre lo
stesso percorso.
 Lezion e 3: l’an datu ra al guinzaglio
Quando il vostro cane vi strattona,
non lo fa per farci un dispetto. I cani
ragionano in maniera immediata e
semplice senza grossi collegamenti
e non hanno la capacità di rielabora-
re la conseguenza delle loro azioni.
Quindi nonostante il nostro cane ci
abbia dato una grossa strattonata
e magari fatto anche male, non sa
che facendo così ci ha fatto male.
Se capite questo siete già a metà
dell’opera.
La vecchia scuola usava tenere i
cani sempre dietro, poiché secon-
do loro l’uomo, essendo il capo
branco, deve stare sempre davanti
e il cane dietro. Io mi rifiuto catego-
ricamente di andare a spasso con
un cane che sembra bastonato, de-
presso e avvilito dietro di noi. Per il
cane è già brutto seguire la nostra
andatura, figuratevi se addirittura
deve stare dietro; il nostro amico
deve seguirci perché ha piacere
non perché deve.
Nel mio metodo i soldatini non esi-
stono, non vogliamo cani precisi
alla nostra sinistra, bensì l’andare
al guinzaglio in maniera tranquilla
47
e rilassata, più è rilassato il cane più
noi lo saremo.
Se ci mostriamo nervosi, con strat-
toni al guinzaglio, lo rimproveriamo
dicendogli di non tirare, urlando
“NO!” e via dicendo, facciamo solo
degli errori o addirittura creiamo
dei traumi. I cani apprendono per
associazione.
Se il nostro cane si fissa su qualco-
sa e noi lo strattoniamo e diciamo
“NO!” per fare in modo che mol-
li quel qualcosa gli facciamo solo
del male: prima di strattonarlo so-
litamente facciamo qualche passo
allentando il guinzaglio. Il nostro
cane assocerà che in questi eventi
non bisogna far allentare il guinza-
glio se no gli arriverà una strattona-
ta e un “No!”. Il cane cosa pensa?
Pensa e associa che il guinzaglio
s’allenta quando arriva una grossa
strattonata, quindi quando andate
in passeggiata il cane tirerà sempre
e non terrà il guinzaglio lento per-
ché potrebbe arrivargli una gran
strattonata, inoltre arriverà a odiare
e temere tutto ciò che potrebbe es-
sere collegabile a quella situazione.
 il metodo fantastican e
Ad esempio, prendiamo un cuc-
ciolo appena arrivato nella nuova
famiglia, ipotizziamo che alla pro-
prietaria cada la ciotola in acciaio
facendo un gran fracasso, il cuccio-
lo potrebbe associare questo spa-
vento a lei. Di conseguenza ci vorrà
sicuramente un bel po’ di tempo e
lavoro prima che lui riesca a fidarsi
di lei.
I cani apprendono per associazio-
ne, una volta che comprendiamo
appieno il meccanismo di tale as-
sociazione ci troveremo a metà
dell’opera.
Esaminiamo alcuni problemi che si
possono riscontrare durante l’eser-
citazione.
1. È importante premiare il fatto che
il cane ci guardi in seguito al segna-
le sonoro. Quindi non dovete stare
ad aspettare che il cane vi guardi
perché l’esercizio non è il guardarvi
ma l’esercizio consiste nell’associa-
zione del segnale al premio.
2. Potrebbe accadere che il cane
prenda il premio e si allontani subi-
to da noi. Perché avviene questo?
Magari siamo troppo lenti, siamo
48
statici. Dobbiamo muoverci e cam-
biare spesso direzione, allunghia-
mo il tempo di attesa tra il segnale
e la somministrazione del premio,
magari lodando nel frattempo.
3. Il cane non viene verso di noi
quando lo richiamiamo. Dobbia-
mo in questo caso muoverci subito
avanti e indietro e quando ci guar-
da cambiare direzione in modo che
venga verso di noi. Così associamo
sempre il solito segnale al cambio
di direzione e facciamo in modo da
essere più interessanti e attirare il
cane a noi.
4. Se ci troviamo in presenza di un
cane agitato è fondamentale man-
tenere la calma e mostrarci tran-
quilli in quanto tutte le nostre emo-
zioni vengono assorbite dal nostro
amico a quattro zampe. Il guinza-
glio è il proseguimento del nostro
braccio, quindi se siamo arrabbiati,
nervosi, inevitabilmente trasferire-
mo ciò che proviamo al nostro cane.
5. Se incontrate delle difficoltà a la-
vorare con il cane perché è ecces-
sivamente agitato magari è dovuto
 Lezion e 3: l’an datu ra al guinzaglio
alla presenza di troppe distrazio-
ni. In questo caso è consigliabile
eseguire gli esercizi in presenza di
poche persone, cani e magari fare
qualche passo indietro.
6. Ci sono situazioni nelle quali il
cane comunica con atteggiamen-
ti riconducibili ad una condizione
di stress. Ad esempio, i cuccioli ti-
rano i pantaloni o i lacci delle scar-
pe quando sono troppo eccitati o
stanchi per una passeggiata lunga.
Quindi quando un cane manifesta
stress vuol dire che abbiamo esa-
gerato e dobbiamo farlo riposare.
7. Se il cane non reagisce subito al
segnale può anche questo esse-
re dovuto ad una situazione stres-
sante oppure semplicemente ha
scollegato l’udito perché intento
ad annusare. In questo caso basta
aspettare di avere nuovamente la
sua attenzione e poi ripetere il se-
gnale che andremo subito a pre-
miare.
8. È importante anche la scelta del
premio. Dobbiamo trovare un pre-
mio che sia abbastanza appetibile.
49
Non andremo quindi a utilizzare le
crocchette per il pasto ma qualco-
sa da dare una tantum come for-
maggio, prosciutto, petto di pollo
e wurstel. Adesso premiamo ogni
singolo gesto o associazione, in se-
guito i premi arriveranno in manie-
ra un po’ più casuale, in modo che
il cane non sappia quando lo rice-
verà e ripeta lo stesso il comporta-
mento da noi richiesto. Comunque
sia dovremo sempre avere i premi
appresso in modo da essere pronti
ad utilizzarli nel momento del bi-
sogno, come quando esegue un
comportamento corretto, sta tran-
quillo, oppure ci troviamo in diffi-
coltà e abbiamo bisogno di tenerci
il cane vicino.
9. Se il cane non risponde ai co-
mandi stiamo sbagliando i tempi
e correggiamo un po’ troppo; dob-
biamo stare attenti e cercare di ca-
pire quando il cane è stressato, fin
dove possiamo spingerci per non
farlo stancare troppo e quindi ave-
re una resa inferiore alle richieste.
Non pretendiamo di più di quello
che ci può dare e aspettiamo sem-
pre i tempi del cane.
 il metodo fantastican e
10. Non abbiamo nessun diritto di
procurare del dolore a un animale.
Sono contro il collare a strozzo e a
semi strozzo. Non mi piace che un
cane mi cammini vicino perché se
viene strozzato. Non mi piacciono
nemmeno le pettorine a cavezza o
easy-walk che creano molto stress.
Con uno strumento preso e indos-
sato non risolverete mai in automa-
tico il problema di un cane che tira.
Ricordate che ci vorrà del tempo
e dovrete allenarvi per poter poi
avere i risultati in passeggiata. Na-
turalmente dipende anche dalla
gestione che avete a casa, perché
tutti i problemi comportamentali
che il cane ha ve li riporta poi nella
passeggiata.
Quindi più uscite più andate in
giro con il vostro cane, facendogli
conoscere ambienti diversi, città,
montagne, mare ecc. sicuramente
avrete molti meno problemi. Se-
guendo bene le istruzioni, riuscire-
te a risolvere i problemi dell’andare
al guinzaglio. Però sicuramente le
competenze servono per avere un
cane più gestibile ovunque. Dopo
50
un mese di lavoro iniziare a chiede-
re anche durante la passeggiata.
Una delle domande più frequenti
che ricevo è “meglio il collare o la
pettorina? Si esce con il collare o
con la pettorina? Qual è giusta e
qual è sbagliata anatomicamente
per il nostro cane?”
Secondo me e secondo l’anato-
mia del cane sarebbe giusto usare
la pettorina assieme al guinzaglio
per andare a passeggio. Durante il
video girato a Fano presso “Passio-
ne Animale”, che ringraziamo per
averci ospitato, abbiamo visiona-
to vario materiale cinofilo in com-
mercio per la conduzione del cane
durante le uscite. Sono presenti
in commercio svariate pettorine e
collari di ogni colore e modello.
 Lezion e 3: l’an datu ra al guinzaglio
A mio parere il collare può essere
utile per indossarlo e metterci una
medaglietta dove scrivere il nostro
numero di telefono, oppure in caso
di necessità in modo che possiate
facilmente prendere il cane ma per
una cosa veloce, non ovviamente
per essere portato a passeggio.
Abbiamo visionato vari tipi di col-
lare ora ve ne elencherò illustrerò
qualcuno:
- il collare a semi strozzo, un par-
ticolare collare di solito fatto total-
mente in catena o in tessuto sinte-
tico con alle estremità degli anelli
più un terzo anello per agganciare
il moschettone del guinzaglio. Se-
condo la vecchia scuola dicono
sia utile per addestrare i cani che
hanno la brutta abitudine di tirare,
ecco questo a me non piace per
niente perché anche se non stringe
del tutto fa male al cane.
- collare per i cani da caccia che si
aprono facilmente se si impigliano
da qualche parte.
51
- il collare a strozzo o collare scor-
revole. Si dice che bisogna saperlo
usare, quindi ci sono delle controin-
dicazioni sicuramente; quando si
utilizza un collare a strozzo si ottie-
ne lo scorrimento di un cappio che
stringe attorno al collo del cane
sottoponendolo a dolore e disa-
gio. Io sono veramente contraria,
perché è un metodo coercitivo.
Se proprio dovete usare un collare
utilizzatene uno fisso, non uno che
crea questo disagio. Secondo me è
da abolire come è da abolire anche
quello in stoffa.
- Oppure ci sono anche dei collari/
guinzagli detti “da Retriever” che
sono sempre a strozzo però ven-
gono utilizzati per i cani da riporto
principalmente per le prove di la-
voro, sono un pezzo unico collare
e guinzaglio e vengono completa-
 il metodo fantastican e
mente staccati quando il cane va a
fare il recupero. Inoltre, risulta trop-
po corto, se il cane annusa è già in
tiro.
- Io consiglio invece i guinzagli dop-
pi da addestramento che hanno
le due misure; una misura che uti-
lizziamo quando il cane deve stare
vicino e poi l’altra completamente
allungato quando vogliamo lasciar
annusare il cane un po’ più libero.
Ciò significa che quando andiamo
a spasso dobbiamo dare la possi-
bilità al cane di annusare perché
annusando soddisfa un suo bi-
sogno. Quindi con questo tipo di
guinzaglio gli diamo un po’ più di
spazio così il cane non tira. Quando
è chiuso il guinzaglio ha una lun-
ghezza di 1 metro e 50 che risulta
a norma di legge però quando an-
diamo a spasso e non c’è la gente
allunghiamo per dare la possibilità
al cane di annusare e arriva a circa
3 metri. Questo tipo di guinzagli
vanno bene per tutti i cani piccoli
o grandi che siano naturalmente. É
la fettuccina che cambierà in base
alla grandezza del cane.
52
Le pettorine, anche di queste ne
troviamo di ogni colore e tipo. Ma
come alcune pettorine tra cui quel-
le più commerciali alcune stringo-
no sulle spalle del cane creando
una difficoltà nel movimento. Nel
video avrete sicuramente visto, la
nostra mascotte ICE, il cane sordo
della nostra amica Anna (anche lei
è educatore cinofilo del team fan-
tasticane.), lui indossa una classica
pettorina ad H; questo modello va
bene perché come avrete visto la
spalla del cane è completamen-
te libera oltre che è un materiale
leggerissimo, affidabile sicuro, dà
la possibilità di non dare fastidio al
cane.
Il tipo di guinzaglio da addestra-
mento che proviamo è leggermen-
te diverso perché l’anellino diventa
lungo e abbiamo una maniglia.
 Lezion e 3: l’an datu ra al guinzaglio
Vi consiglio anche di utilizzare un
collarino in raso poiché molto leg-
gero disponibile in varie colorazioni,
come voi preferite. Mi piace molto
perché è leggerissimo e al cane non
dà fastidio. Nel video grazie ad Anna
e Ice vi abbiamo fatto vedere una
camminata con questo tipo di pet-
torina, la cosa che si nota maggior-
mente come ho già detto è che con
la pettorina ad H la spalla del cane
rimane libera completamente.
Non come le pettorine modello
SVEDESE che occupano comple-
tamente la spalla e limitano i mo-
vimenti.
Abbiamo visto anche i guinzagli
corti che essendo così corti non
permettono al cane nemmeno di
annusare in tranquillità.
Avere un collarino sempre addosso
è utile perché, dovete far scendere
il cane dal trasportino e vi serve un
appiglio sicuro, non vi consiglio di
lasciare la pettorina al cane se sta
dentro il trasportino perché po-
trebbe rosicchiarla.
Inoltre è molto utile per lasciarlo
giocare libero con gli altri cani ed
essere meno impegnato anche
53
perché quando giocano tra loro
potrebbero impigliarsi con la pet-
torina da qualche parte quindi la-
sciamo il collarino in maniera tale
che se dobbiamo prenderlo e c’è
un’urgenza, riusciamo a prender-
li molto agevolmente. Sono molto
utili anche quei collari dove si può
inserire il nome e il numero stam-
pati.
In commercio sono presenti tanti
accessori per cani, svariati colla-
ri, pettorine e guinzaglio. Alcuni di
questi risultano poco adatti per i
movimenti come le pettorine che
bloccano le spalle o quelle in cui il
cane infila le zampe dentro e resta
ingabbiato.
Per noi educatori che ci adoperia-
mo per il benessere del cane, ve-
dere determinati strumenti ci fa
 il metodo fantastican e
male. Io sono contro anche i guin-
zagli estensibili, perchè una volta mi
sono bruciata con quel sottilissimo
filo solo perchè volevo aiutare una
signora. Inoltre insegnano al cane a
stare sempre lontano da voi, davanti
e quindi insegnano al cane a tirare.
Io comunque non sono contro i
collari, cioè non li demonizzo. L’im-
portante è che non glieli teniate
sempre in casa e che non usiate
quelli a strozzo. Perché se il cane
tira il guinzaglio ci dovete lavorare
non è che fate indossare il guinza-
glio a strozzo e risolvete. Sarebbe
come dire che avete la tosse e al-
lora vi bevete tutto lo sciroppo per
risolvere il problema.
Quindi se proprio volete usare il col-
lare, meglio un bel collarino fisso
dove inserire i vostri dati se lo stam-
pate o utilizzate una medaglietta.
Se poi avete qualche problemati-
ca a liberare il vostro cane in giro,
trovate anche la longia, ossia un
guinzaglio lungo da 5 a 15 metri
in modo da dare tanto spazio al
vostro cane invece di utilizzare l’e-
54
stensibile. Questo secondo me è
molto più comodo di un guinzaglio
estensibile.
Grazie a questo manuale ora ave-
te tutte le tecniche e i metodi per
passeggiare in maniera tranquilla.
Se avete qualche cosa da chieder-
mi o qualcosa non è chiaro, potete
scrivere sul mio gruppo Facebook
e io posso rispondervi.
Seguite veramente alla lettera ogni
mio consiglio perché se sono riu-
scita io con i miei cani, non vedo
perché voi non possiate riuscirci
con i vostri. E mi raccomando non
pensate ad ottenere un cane obbe-
diente al guinzaglio, ma puntate ad
avere al vostro fianco un cane sere-
no al guinzaglio e felice di cammi-
nare vicino a noi.
Quindi buona passeggiata al guin-
zaglio e non fatevi tirare dal vostro
cane.
 Lezion e 4: il richiamo

Lezione 4: Ora possiamo fare anche in un altro

modo, un premio in un gioco, una

il richiamo pallina, che verrà lanciata dietro al

proprietario. Io che sono figurante
tengo il cane, Stefano chiamerà:
“Maya, vieni”, invece di dargli il cibo,
Parte 1 gli darà una pallina dietro di se.

Ora vedremo il comando “vieni”, L’unico problema che potete incor-

un comando che vi permetterà di rere è che il cane magari non ven-
lasciare il vostro cane libero. È un ga da voi ed allora con il guinzaglio
comando importante quasi quanto l’aiutante condurrà il cane dal pro-
il rapporto. Sarà molto importante prietario, in questo caso da Stefa-
avere un gran bel rapporto con il no. Stefano chiama il cane: “Maya,
vostro cane, in modo che questo vieni”, se il cane non va, noi portere-
vi preferisca ad altri cani, odori o mo il cane con il guinzaglio al pro-
distrazioni. Più avanti potrete ve- prietario. Il proprietario lo premierà
dere come fare, la cosa importante
è che dovete sempre lavorare, altri-
menti non succede niente. Lavoro
nel senso di allenarvi, ricordatevi
sempre che vi dovete divertire con
il vostro cane, è un allenamento ma
dev’essere un divertimento.
Passiamo al concreto, il coman-
do “vieni”. In questo caso faccio
il figurante, l’aiutante di Stefano
che mi porterà il cane con il guin-
zaglio, si allontanerà e chiamerà il
suo cane dicendo semplicemente:
“Maya, vieni”.

55
 il metodo fantastican e
ed il cane ha capito che andare dal
suo proprietario è un premio.
Se avete un bel rapporto con il vo-
stro cane, vedrete che il vieni non
sarà un problema.
I problemi che potremmo incon-
trare nel “vieni”.
In primis, ricordatevi di non lavo-
rare mai con gli occhiali da sole,
perché il vostro cane deve sempre
vedere i vostri occhi e già questa è
una cosa.
Il problema principale è che il vo-
stro cane non viene da voi non sie-
te per lui importanti o interessanti,
nel senso che non basta solo dar-
gli da mangiare e volergli bene per
avere un gran rapporto, questo lo
abbiamo già imparato nelle lezioni
precedenti.
Il cane non verrà volentieri da voi,
perché? Ve lo dovete domandare,
56
questo è importante per il rappor-
to: ha paura di voi? Ed allora vede-
te che il cane viene piano, piano,
molto lentamente. Oppure passa e
neanche si ferma da voi, non vi cal-
cola o addirittura neanche vi sente,
queste sono le varie problematiche
che però sono molto importanti.
Più che il problema del “vieni”, i
problemi sono nel rapporto. Du-
rante l’addestramento, il proprie-
tario chiamerà il cane, l’aiutante lo
porterà dal proprietario che avrà
tantissime cose in serbo per lui,
tutti i premi nel quadrifoglio che
abbiamo già visto: una volta dare-
mo il cibo, una volta la pallina, una
volta dicendo bravo, un’altra volta
facendogli una carezza.
Mi raccomando, con “vieni” non
facciamo in modo che il cane ca-
pisca fine del gioco. Per esem-
pio, siamo in uno sgambatoio e
noi chiamiamo il cane solamente
quando è il momento di andare via,
vedrete che il vostro cane comin-
cerà a girare intorno perché dirà: io
non voglio mica tornare, mi diverto
tanto qui.
 Lezion e 4: il richiamo
Quindi, mentre siamo in un posto e
il cane è libero, chiamiamolo: “tato
vieni” e premiamolo, mettiamogli il
guinzaglio e glielo ritogliamo, non
facciamogli capire che il vieni sia
la conclusione della festa, ma deve
essere una parola: vieni che c’è un
premio, dev’essere sempre una pa-
rola bellissima per lui.
Quindi non chiamiamo il cane a
chiusura dei lavori, di gioco, del di-
vertimento, perché il cane lo capirà
subito: questa mi chiama perché
vuole andare a casa ed io non ci vo-
glio andare, voglio rimanere qua a
giocare. Quindi chiamate spesso il
vostro cane, lo premiate, mettete-
gli in guinzaglio e glielo ritogliete:
diciamo che lo “freghiamo”.
Parte 2
Se il cane non torna dopo il richia-
mo dobbiamo porci la domanda:
“come mai non ritorna? Cosa ab-
biamo fatto quando è tornato?
Magari lo abbiamo sgridato, gli ab-
biamo dato una pacca o abbiamo
fatto i matti? Quindi il cane pensa
che quando ritorna da noi non è
bello. Succede tantissime volte che
57
il cane si allontana e noi lo rimpro-
veriamo spaventati: il cane penserà
che ritornare da voi sia brutto!
Cominciamo a lavorare sul vieni in
un posto recintato, in un posto si-
curo, magari vi potete aiutare con
una lunghina, che è un guinzaglio
lungo che arriva fino a 20-30 me-
tri. Potete usare anche quei fili che
si adoperano per stendere i panni.
Diciamogli “bravo” ed ogni volta
che lo richiamate usate dei premi.
Ogni volta che torna dovete pre-
miarlo, che non sia tornato subito,
che non sia tornato, comunque
quando torna dev’essere felice di
tornare da noi. Il cane non associa
che voi siete arrabbiati perché lui
non è tornato. Il cane è molto pu-
lito come testa, quindi quando tor-
na pensa che non sia mai bello tor-
nare da voi. Quindi quando torna,
fategli vedere che siete felici che
lui sia tornato da voi. Provatelo nei
posti protetti, oppure vi fate aiutare
da un vostro amico, voi chiamate il
vostro cane ed il vostro amico con
un guinzaglio lo riporta a voi quan-
do lo chiamate.
 il metodo fantastican e
Mi raccomando, anche quando ini-
ziate a farlo, non fate in modo che il
vostro cane vada via e non lo vedia-
te più: io voglio che il mio cane stia
vicino a me o comunque in un rag-
gio massimo di 10 metri. Il mio cane
deve sempre vedermi ed ogni volta
che si gira per guardarmi io gli dico:
“bravo tato!”, perché comunque mi
deve guardare quando passeggia.
Parte 3
Perché è così importante il richia-
mo? Perché avremo la possibilità
di andare in giro e lasciare il nostro
cane ovunque.
In questo esempio lavoriamo con
un cane che non ha ancora impa-
rato il richiamo e vi faremo vedere
le varie situazioni.
Cominciamo con il cane che vie-
ne tenuto da una terza persona e
Katy (la padrona) chiamerà il cane.
Il cane verrà chiamato con: “Jadi,
vieni”- senza dire altro. Se il nostro
cane non ci guarda, potremo bat-
tere le mani per attirare la sua at-
tenzione, perché ci guardi. Io uso
anche: “trrrrr” questo rumore, per-
58
ché è molto allettante per un cane.
Usiamo sempre toni allegri durante
il richiamo.
Importante è sempre premiare il
richiamo, perché per lui dev’essere
bello quando lo chiamiamo.
Poi vedremo un’altra situazione in
cui il cane, quando chiamato, non
torna dalla proprietaria. La proprie-
taria chiamerà il cane e noi con una
lunghina lo accompagneremo da
lei, che poi lo premierà, per aiutare
a fare capire al cane che forse è in-
teressante andare dal suo proprie-
tario.
Ricordiamoci di dare sempre il
premio appena arriva, altrimenti il
cane non capisce che il fatto di es-
sere stato richiamato sia positivo.
Ora proviamo con un gioco: noi lo
chiamiamo e il premio lo lanciamo
dietro di noi, perché dev’essere un
proseguimento del vieni.
Bisogna divertirsi con il cane, ci si
deve allenare con il sorriso.
Questo lavoro naturalmente va fat-
to spesso, se c’è anche qualcuno
 Lezion e 4: il richiamo
che vi aiuta a tenervi il cane, poi
quando il cane ha capito che voi
siete il suo luna park, non avrà pro-
blemi a venire da voi.
Ricordiamoci anche di non chiama-
re il cane solo per chiudere il gioco
e per metterlo nella macchina.
Quindi magari lo chiamiamo 2 o
3 volte: “tato vieni!” - bravo, lo pre-
miamo, poi magari lo chiamiamo
per chiuderlo, in maniera tale che
non associ mai il fatto che quando
lo chiamiamo sia solo per chiuder-
lo. Questo in tutte le situazioni, fac-
59
ciamo si che il richiamo sia sempre
usato per una cosa positiva.
Molte volte quando lo portate
nell’area cani, il cane si diverte con
gli altri cani, voi lo chiamate perché
volete andare via in quanto siete
stanchi e succede che il cane non
vi torna. Quindi voi dovete ogni
tanto chiamarlo e premiarlo per far
si che il fatto di venire da voi non sia
solo per giocare.
 il metodo fantastican e
Lezione 5:
Rimessa al posto
Ora parleremo della rimessa al
posto. La rimessa al posto ci serve
quando chiamiamo il cane, voglia-
mo che si metta alla nostra sinistra
per potergli mettere il guinzaglio e
per potere andare in avanti.
Prendiamo un premietto e lo te-
niamo tra il nostro pollice e indice:
questo esercizio va fatto sempre
con il cane di fronte a noi, dev’es-
sere sempre muso-faccia.
Chiamiamo il cane solo con il nome
e sfruttiamo il fatto che il cane ven-
ga verso di noi, ci spostiamo, ricevo
il cane, con la gamba sinistra vado
indietro, la mano gira, perché qua
ci sarà il muso del cane che sarà
andato dietro e lo rimetto al posto.
Ricominciamo: premietto – chia-
miamo il cane: “tato” – lo facciamo
girare come se il suo naso fosse
preso all’esca, girare - chiudiamo e
pareggiamo i piedi. Il giro sarà mol-
60
to più largo a seconda della taglia
del cane, perché è normale che se
ho un cane piccolino non avrò biso-
gno di fare un giro lungo.
Non diamo il comando fino a quan-
do non abbiamo confermato la po-
sizione.
Potremmo avere il problemino che
magari il cane non venga di fronte
a noi, perché abituato solo al sedu-
to, allora fate un passetto indietro
in modo che sia più felice di farlo.
Dopo che avremo fatto questo mo-
vimento, anche a casa, in cucina
mentre state cucinando o se siete
al computer, vi alzate un attimo,
chiamate il cane ed a forza di farlo
cominciamo a mettere la parolina:
“Maya – al posto”.
Naturalmente tutti questi allarghi
sono aiuti per il cane, dovremo ar-
rivare a togliere gli aiuti.
 Lezion e 5: Rimessa al posto
È importante che quando la mano
va a chiudere, il mignolo chiuda ver-
so la nostra gamba (in gergo si dice
scula), con il mignolo che va verso
la mia anca, il cane i suoi posteriori
li mette ben precisi dietro di noi, al-
lora richiamiamo il cane: “al posto”.
Il naso del cane dev’essere dentro
la mano, come se aveste un’esca,
deve seguire il movimento della
vostra mano. Questo lo fate per pa-
61
recchio tempo fino a che non ve-
dete che il cane non appena dite
“al posto” farà questo movimento.
Andremo a togliere piano piano
tutti gli aiuti che sono il movimen-
to della gamba, del braccio, fino a
che rimarrà l’ultimo “a posto”, fino
ad ottenere questo risultato, vedre-
te che sarà semplice.
Potreste trovare il problema che
il cane si fermi e non venga verso
di voi. Ricordiamoci di andare un
passo indietro come se riceveste il
vostro cane in corsa, mentre lui ar-
riva lo prendiamo nel movimento
verso di noi, come se fosse un arco
che tendiamo per tirare la freccia,
lo prendiamo, allunghiamo l’arco e
poi lanciamo.
Oppure se vedete che il vostro cane
non gira bene, è perché magari il
movimento è fatto in maniera sba-
gliata, mi raccomando guardate
bene il movimento che fate: mano
sinistra, gamba sinistra che vanno
indietro e poi ritornano insieme in
avanti per poter avere il cane alli-
neato a noi. Se non siete coordinati
avrete questo problema voi più che
il vostro cane!
 il metodo fantastican e
Lezione 6:
piede
La lezione di oggi è il piede o la
condotta, io preferisco dire piede.
Questo piede ci servirà perchè il
cane ci segua in ogni nostro mo-
vimento quando siamo per stra-
da. In un campo glielo insegniamo
all’inizio senza guinzaglio, però è
normale che per strada dobbiamo
sempre avere il guinzaglio, mai la-
sciare il cane libero perché è vietato
anche per legge.
62
Il cane sul piede sta sempre a si-
nistra, sia in qualsiasi attività spor-
tiva cinofila, ma anche quando an-
diamo per strada, perché andiamo
contro il senso delle macchine e il
cane sta protetto alla nostra sinistra
sul marciapiede.
Serve anche per fargli capire dove
stare, in modo tale che il cane non
tiri a destra e a sinistra quando an-
diamo al guinzaglio, per evitare che
sia sempre uno slalom in mezzo alla
città.
È normale che il piede io non glielo
chiederò sempre, solo in alcune si-
tuazioni. Quando vado a cammina-
re con il mio cane, il piede non mi
 Lezion e 6: piede
interessa, io non sto facendo una
gara, voglio che il mio cane mi se-
gua e sappia dove deve stare. Non
devo stare con il guinzaglio tirato
come se facessi una gara di surf,
ma deve stare sulla nostra sinistra
con il guinzaglio lasco. Diciamo che
comincerà attraverso questo piede
a seguirci molto spontaneamen-
te, anche perché avendo premi e
capendo che quello è un mondo
bellissimo dove stare, perché sarà
sempre premiato, ci conviene usar-
lo ed allenarlo molto, perché ci ser-
virà in tutta la nostra vita.
Se facciamo qualche km di pas-
seggiata non possiamo pretende-
re che il nostro cane sia sempre
in attenzione vicino a noi, magari
facciamo la nostra bella passeg-
giata, poi per allenarlo facciamo
un tot di strada chiedendogli il pie-
de ma solo per tenerlo sempre in
allenamento. Dimentichiamoci di
andare a fare una passeggiata con
il cane al piede, solo per magari
fare vedere agli altri che abbiamo
un cane sotto controllo. É norma-
le che quando andiamo in città o
in qualche luogo pubblico il nostro
63
cane ci debba stare vicino, quindi
in questo caso ci serve per stare vi-
cino a noi e quando partiamo e ci
incamminiamo abbiamo il nostro
comando “piede” e vedrete che poi
non servirà più la parola piede ma
solo il movimento del vostro piede
che si muove in avanti per far si che
il cane vi segua in tutte le situazioni
del momento.
Partiamo sempre con il cane sedu-
to alla nostra sinistra, prendiamo il
premietto nella mano sinistra ed
avanziamo con il piede – premio sul
piede sinistro che va avanti.
Ora allunghiamo il passo, facciamo
capire al nostro cane che quando il
nostro piede sinistro avanza bisogna
premiarlo e lui riceverà il premio.
Cerchiamo di tenere il nostro pre-
mio e fare 3-4 passetti sempre par-
tendo con il piede sinistro.
Invece del premietto, questa volta
lo facciamo un po’ giocare.
Adesso avete visto fare la condotta
senza guinzaglio, ora la faremo ve-
dere con il guinzaglio. Il guinzaglio
va tenuto con la mano destra, per-
 il metodo fantastican e
ché premiamo con la mano sini-
stra, sempre come abbiamo detto
prima, in allegria.
Una volta che anche questo co-
mando sarà confermato, potremo
aggiungere senza premio, la pa-
rola “piede”. Il cane sa già che al
“piede” si deve muovere con noi,
deve partire. Poi non ci sarà nean-
che bisogno nella vita normale di
dirgli “piede”, perché quando noi
muoveremo il piede sinistro, il cane
già andrà avanti di suo, perché avrà
imparato, ci servirà nel caso in cui il
cane si allontani da noi e lui sa che
cosa significa.
64
Il cane deve stare a sinistra, sia per
far le gare, sia quando andiamo in
strada.
Vedete che parto sempre con il pie-
de sinistro, l’input per il cane di an-
dare. Cerchiamo anche di non cam-
biare i comandi, cioè non possiamo
dire al cane: “andiamo”, il comando
è piede e non aggiungiamo altro.
Le varie problematiche che potre-
mo incontrare sul nostro “piede”
sono: un cane che ci sta un po’
troppo scostato dal nostro fianco,
dovete tenere la mano molto vicina
alla vostra gamba sinistra in ma-
niera tale che il cane entri a man-
giare sulla vostra mano che starà
 Lezion e 6: piede
più vicina possibile al vostro fianco
o coscia, all’altezza del muso del
cane. Naturalmente dipende an-
che dall’altezza del cane, se avete
un cane piccolo purtroppo vi verrà
il mal di schiena perché vi dovrete
abbassare al livello del cane, poi
naturalmente il problema non ci
sarà, perché quando avrà impara-
to, non ne avrete più bisogno. Però
il premio sarà sempre all’altezza del
cane, in maniera tale che il muso
del cane stia leggermente un po’
su come se vi guardasse.
La perfezione sarebbe che il cane
avesse questa condotta del vostro
“piede” guardandovi, ma diciamo
che si usa un po’ di più nelle gare
sportive, quindi a noi oggi ci serve
un piede sempre per l’attività di
casa, la gestione di un cane norma-
le che vive nel quotidiano con noi.
Per le gare e quant’altro sarà ben
diverso il lavoro, però questa è una
partenza, quindi dall’educazione di
base vedrete che spostando il pie-
de sinistro, il cane si deve muovere
con voi.
65
Problematiche sul piede non ci
sono, è difficile perché una volta
che siamo arrivati qua siamo ve-
ramente a buon punto ed avremo
un cane molto controllato su di noi,
quindi cerchiamo anche se ci guar-
da di premiarlo, ogni volta che ci
guarda: “bravo” – premio cioè: “pie-
de” – gli diamo il premio e poi an-
che quando ci guarda negli occhi,
perché quando il cane ci guarda è
come per dire: sei il suo mondo!
Le uniche problematiche che po-
trete incontrare è che il cane “sculi”,
come si dice in gergo, nel senso che
può portare le zampe posteriori
tutte storte. Potete risolvere dando
un premio con la mano rotata con il
mignolo chiuso verso il nostro fian-
co, vedrete che il cane non avrà più
questo posteriore girato ma sarà
molto attaccato a noi. Comunque,
con l’allenamento, avrete un cane
ben aderito sul vostro corpo.
 il metodo fantastican e

Lezione 7: seguito riusciremo ad usare il co-

mando “seduto” con persone, con

seduto e terra
altri animali, perché poi il cane lo
dovrà confermare in ogni situazio-
ne.
Naturalmente possiamo chiede-
Seduto re il nostro comando ad un cane
solo quando lo avrà ben imparato.
Il “seduto” è una posizione o co- Come sempre vi ho detto in tutte
mando che ci può servire nella no- queste lezioni, non useremo mai la
stra vita quotidiana, a cominciare parola fino a che non sarà confer-
dal mettere la pettorina o il guin- mato il comando.
zaglio al nostro cane senza che lo
dobbiamo cercare per casa o per il Il contenuto di questa lezione è “se-
giardino. duto”. Questo sarà il risultato finale
Con questo comando avremo un di quello che impareremo in que-
cane sotto gestione e ci potrà servi- sta lezione, avere il nostro cane al
re in qualsiasi situazione, ad esem- nostro fianco seduto quando sia-
pio incontriamo un altro cane, il mo fermi, sia per potergli mettere
cane va un po’ fuori di giri, con il la pettorina, sia per potergli met-
comando “seduto” riusciremo sicu- tere il guinzaglio o comunque in
ramente a gestir-
lo in una maniera
migliore.
Dovremo lavorare
su questo coman-
do senza distrazio-
ni, semplicemen-
te noi e il nostro
cane, senza altri
cani o persone. In

66
 Lezion e 7: seduto e terra
qualsiasi situazione ci possa servire
questo comando o questa posizio-
ne del cane.
Per iniziare la lezione, vi mostrerò
come si riesce ad arrivare a questo
punto: spostiamo il cane davanti a
noi e mettiamogli il premietto so-
pra il naso così il cane si siederà di
conseguenza.
Se il cane non vi propone il seduto
quando gli mettete il premio so-
pra il naso, potete aiutarvi con una
mano appoggiata sul suo fondo
schiena, naturalmente molto leg-
gera, non è una forzatura, solo un
piccolo aiuto per fargli capire che
abbiamo bisogno di questa situa-
zione. Cerchiamo di fargliela un
ogni posizione, premiamo sempre
il cane anche con la parola: “bravo
tato, campione”, io uso tutte que-
ste terminologie per far si che il
cane lavori divertendosi. Ne faccia-
mo 5-6 e ci fermiamo, magari pren-
diamo un giochino e cominciamo a
giocare con il cane per rilassarlo un
attimo, non stiamo un’ora a dargli il
comando “seduto”.
67
La parola non la inserisco subito,
aspetto che questo comportamen-
to me lo faccia in ogni situazione, in
ogni luogo, poi aggiungo la parola
per far si che sia ben confermata
questa posizione e non si possa
sbagliare.
Adesso ho detto a Lycan “sedu-
to” con la mano sopra il suo naso,
mentre il cane mi propone il sedu-
to gli aggiungo la parola. La parola
gliela dico mentre il cane sta quasi
per mettersi seduto.
Il seduto, come abbiamo detto, ci
serve per avere il cane al nostro
fianco, quindi cominciamo il lavoro
mettendolo al nostro fianco e di-
ciamogli di mettersi seduto di fian-
co a noi, con il premietto sempre
sopra il naso.
Il gesto è la cosa più importante
per i cani, perché è il movimento
del corpo che il cane segue, an-
che perché il cane sappiamo già
che non parla, quindi quando noi
poi gli inseriremo la parola, sarà
un aiuto che daremo al cane che ci
servirà per confermare il comando,
 il metodo fantastican e
ma come vedete io ogni volta alzo
questa mano e questo gesto per il
cane significa seduto.
Ognuno ha il suo modo di insegna-
re il seduto, io uso anche il dito per
dire seduto, non è un’imposizione
come qualcuno può pensare o un
comando, non c’è bisogno nean-
che di parlare.
All’inizio premiamo sempre, per-
ché naturalmente dobbiamo fare
capire al cane che questa cosa
68
piace, per cui ogni volta che lui mi
propone il seduto, io premio sem-
pre, non premio le cose che non mi
piacciono o che non fa bene. Poi
naturalmente piano piano toglie-
remo i premi, nel senso che il cane
esegue il comando sotto lo stimolo
ed io gli do il premio: stimolo con il
cibo – premio. Dopo di che passerò
a chiedergli seduto, il cane si siede
ed allora io lo premio, diciamo che
lo rinforzo.
Voi direte è normale che con il pre-
mio il cane fa tutto, ma se fosse
così semplice con i premi sarem-
mo tutti a posto, in realtà è il modo
in cui si danno ed il modo in cui si
lavora con il cane e piano piano ri-
usciremo ad arrivare senza premi,
come tutte le altre lezioni che fa-
remo, il cane saprà che ci sarà un
premio ma non saprà quando, per
cui i premi saranno dati a random.
Anche quando lavoriamo con il no-
stro cane, non continuiamo a chia-
marlo per nome, perché se noi ab-
biamo già il cane che sta lavorando
con noi, non abbiamo bisogno
sempre di chiamarlo.
 Lezion e 7: seduto e terra
Parliamo delle varie problema-
tiche che potremmo trovare ed
anche come il nostro corpo deve
interagire con il cane. Quando lavo-
riamo con il cane sul “seduto”, cer-
chiamo di non andargli sopra con
il corpo per farlo sedere, cerchiamo
di stare sempre abbastanza dritti,
con la nostra mano che va sopra
il naso del cane. Se siete fortunati,
ci sono cani che basta mettergli la
mano con il premietto sul naso ed
in un secondo eseguono il coman-
do ed altri che bisogna lavorarci un
po’, però è il comando più semplice
che possa avere un cane.
Naturalmente abbiamo già parlato
all’inizio di rapporto, per cui, se pren-
diamo oggi un cane e lavoriamo su-
bito sul seduto, diciamo che stiamo
sbagliando, perché dobbiamo ave-
re prima un rapporto con lui, che è
la cosa principale per fare qualsiasi
cosa e soprattutto divertirci.
Se non siamo in armonia con noi
stessi, siamo arrabbiati, evitiamo
di fare esercizi. Quando lavoriamo
con il cane dobbiamo sempre es-
sere allegri. Il cane ha bisogno di
69
allegria, di lavorare in apertura, as-
solutamente nessun tipo di chiusu-
ra. Quindi se decidiamo di lavorare
insieme al nostro cane, lo facciamo
con allegria: “bravo tato!”. Sempre
facendogli capire che stiamo lavo-
rando, utilizzando, ad esempio, la
parolina che io uso di solito: “pron-
to, pronto!”, quindi il cane pensa
che adesso lavoriamo, che è un bel
divertimento, prende il premio e
giochiamo.
Dopo 3-4 volte che gli abbiamo
comandato il “seduto”, smettiamo
e giochiamo con un salamotto,
con una pallina, dipende dal gioco
che piace al cane. Diciamo che la
pallina in questi lavori non mi pia-
ce molto, perché viene lanciata e
quindi sul seduto o sulle varie cose
che stiamo facendo lo allontana da
me. Usiamo una pallina con il filo o
quei salamotti da mordere, natu-
ralmente ogni cane ha la sua boc-
ca, quindi se è possibile utilizzarne
uno adatto al tipo di cane.
Il “seduto” vedrete che sarà la cosa
più semplice da fare in tutto questo
programma, ma è anche quello più
utile. Volete andare in un ristoran-
 il metodo fantastican e
te, prima di entrare si deve mettere
seduto, volete portare il cane in ae-
roporto…insomma è un comando
utile per la vita di tutti i giorni. Poi
se vogliamo fare un’attività sporti-
va o qualsiasi altra situazione che
va ben oltre alla semplice educa-
zione di base, sarà naturalmente
migliorato, ovviamente dovrete
sempre allenarlo.
Anche quando dovete dargli da
mangiare, gli dite “seduto” e poi gli
date la pappa, così in questo modo
già lo allenate, quindi ogni volta
che il cane vuole qualcosa, prima si
siede e poi lo premiamo.
Terra
Adesso vi mostreremo con France-
sca e Rocky come insegnare ad un
cane ad andare a terra.
Mettiamo il bocconcino sopra il suo
naso, lo facciamo andare a terra
piano piano in mezzo alle gambe,
tiriamo in avanti con la mano ed il
cane va a terra. Potremmo avere
cani che non saranno subito così
ubbidienti, con altri cani dovremo
aspettare perché non vanno giù,
70
allora metteremo una mano sulla
schiena del cane e piano piano lo
mandiamo giù, senza schiacciare
ma semplicemente aiutare con un
gesto per farlo andare giù.
Lo facciamo stando di fianco al
cane, mentre il cane deve stare con
il muso che guarda in avanti, gli
mettiamo il premietto sopra il naso
e piano piano andiamo giù. Prati-
camente facciamo una “L” con la
nostra mano, dall’alto scendiamo
in mezzo alle sue zampe con i pre-
mio ed usciamo fuori.
L’uscita fuori della mano è lenta,
perché se noi facciamo un movi-
mento veloce, il cane si alza e non
va a terra. Quindi posizioniamo la
mano sopra il naso del cane da se-
duto, piano piano in mezzo alle sue
zampe ed usciamo.
Adesso lo fa vedere Francesca. L’er-
rore che ha fatto adesso Francesca
è che ha preso il premio, l’ha messo
sulla mano sinistra, poi l’ha spostato
sulla mano destra ed il cane si è al-
zato perché pensava che il premio
fosse nella mano sinistra ed invece
di fare una elle perpendicolare al
 Lezion e 7: seduto e terra
naso del cane, ha fatto una diago-
nale, quindi un cane che non ha mai
eseguito l’ordine “seduto” si alza.
Ricordate che è anche molto im-
portante la taglia del vostro cane,
se avete un cane piccolo o un ala-
no, dovete muovervi in proporzio-
ne alle misure del vostro cane.
Poi cominciamo a fare l’esercizio
al nostro fianco, facendo una elle
71
piano piano, vado giù e sposto la
mano in avanti.
Non ho usato ancora la parola “ter-
ra”, perché fino a quando il cane
non imparerà a farlo sempre ad
ogni mio movimento la brucerei,
quindi quando un comportamento
sarà ben acquisito gli inseriremo la
parola.
Adesso lo faremo veloce per ren-
derlo anche divertente. Lo faccia-
mo 7-8 volte, poi facciamo riposare
un po’ il cane e dopo lo rifacciamo,
vanno bene 2-3 sedute, a giorni al-
terni.
Abbiamo fatto questo esercizio
partendo da seduto poi useremo il
“terra” senza passare da seduto.
Cominciamo a farglielo veloce, sen-
za passare da seduto. Quando sta
con il sedere per aria, vi aiutare con
il gomito come per mandarlo giù.
Dopo che avete visto che il vostro
cane si mette a terra ed avete ag-
giunto la parola, possiamo fare
questa ginnastica: “terra, seduto,
terra, seduto” solo con il gesto della
mano “su, giù, su, giù”, premiando
 il metodo fantastican e

il movimento più lento, esercita- Se non vi allenate non esiste una

tevi per 3-4. Con il comando terra
io userò la mano che spinge verso
terra.
Ricordiamoci di non chiedergli il
terra con il premio in mano, ma glie-
lo diamo dopo che lo ha eseguito e
poi gli daremo sempre meno aiuti,
nel senso che invece di abbassarci,
arriveremo al punto di dargli il co-
mando da fermi, semplicemente
con il gesto della mano e poi solo
la parola “terra”. Questo poi maga-
ri vi servirà anche se si allontana:
gli dite ”terra” facendogli vedere il
gesto della mano ed il cane che sa
leggere i gesti molto bene (le paro-
le di meno), siccome è molto bravo
ed intelligente, riesce a capire cosa
vogliamo da lui, quindi parola e ge-
sto è già un aiuto.
bacchetta magica, il cane proporrà
tutto quello che noi gli insegniamo
e facciamo, più lo facciamo e più il
cane saprà fare. Non potete pensa-
re di vivere di rendita, nel senso che
ormai il cane sa fare tutto ed anche
se saltate l’allenamento 1 volta o 2
il cane comunque lo sa fare. Non
basta fare l’esercizio una volta e
pensate che fra un anno il cane lo
sappia fare senza allenamento.
Mi raccomando sempre il sorriso e
se non avete voglia di allenarvi, non
allenatevi. Meglio un allenamento
con il sorriso che 3 con la faccia da
cadavere.

Fate fare al cane un comando che

già sa e che ha imparato, non basta
un giorno, dovete allenarvi. Dopo
una settimana, se avete lavorato
almeno 3 volte, cominciate ad in-
serirgli piano piano la parola, fino
a quando il cane conferma l’eser-
cizio, dopo di che potete comin-
ciare a lavorare sul “terra e seduto”.

72
 Lezion e 8: Resta
Lezione 8:
Resta
Lezione del resta: questo è un co-
mando utilissimo che ci servirà
quando abbiamo bisogno di spo-
starci e di avere il cane in una posi-
zione rilassata. È un comando che
vi servirà se dovete entrare in un
supermercato ed il cane deve rima-
nere fermo, dovete fare un coda,
dovete andare al ristorante, in una
biglietteria, volete parlare con una
persona, ovunque, è un comando
importantissimo che vi può aiutare
in qualsiasi situazione.
Vedrete che sarà divisa in varie
fasi ed è una lezione più lunga ri-
spetto alle altre che abbiamo fatto
perché ci saranno vari step, quindi
come sempre armatevi di premi, di
giochi, di buona volontà e di sorriso.
Facciamo sedere il cane di fronte
a noi e senza usare la parola resta,
alziamo solo la mano, facciamo un
piccolo passo indietro e ripareggia-
mo il piede in avanti – premio.
73
Ora sposteremo tutti e 2 i piedi con
la mano aperta, poi torniamo avan-
ti e premiamo il nostro cane.
Cerchiamo di lavorare un po’ su
questi piccoli passi, non allonta-
niamoci troppo perché il cane non
ha ancora imparato. Confermiamo
il fatto che il premio torni da lui,
quindi il cane non si muove perché
tanto siamo noi che gli portiamo il
premio.
Questo va fatto cominciando ad
allontanarci dal cane facendo un
1 o 2 passi indietro per poi tornare
in avanti, non è necessario allonta-
narci tanto, l’importante è fissare il
comando da vicino. Dopo 3-4 volte
che facciamo questo esercizio ed il
cane rimane fermo, gli inseriamo la
parolina “resta”.
Prima lo facciamo sedere con il co-
mando “seduto”, poi gli mettiamo
la mano aperta vicino alla sua testa
- “resta”, ci spostiamo con un pas-
so indietro e poi lo pareggiamo con
l’altro tornando in avanti.
Cominciamo con la mano aperta
ed il comando “resta” e ci spostia-
mo indietro senza fare troppa stra-
 il metodo fantastican e
da, confermiamo il “resta” su pochi
passi.
Il premio sarà il cibo ma potrà es-
sere fatto anche con la pallina, nel
senso che quando noi andiamo in-
dietro, il cane resta fermo, noi lan-
ciamo la pallina, ma in questo caso
dietro al cane. Mentre nel coman-
do “vieni” la pallina la lanciavamo
dietro di noi in quanto era il prose-
guimento del vieni, con il comando
“resta” il cane deve rimanere fermo
e sapere che tutti i premi arrivano
da lui, per cui il premietto io te lo
porto, quindi il cane resta lì perché
il premio gli arriva e con la pallina è
uguale.
74
Questi sono aiuti per far si che il
cane non si alzi ma resti lì. Il pre-
mio, una volta che ha imparato il
comando con gli esercizi di prima,
potremmo cominciare a lanciarlo
dietro al cane, per fargli capire che
con il comando “resta” non si deve
muovere perché gli arriva tutto lì.
Il “resta” è un comando che vi sarà
utile sempre, è quasi il più impor-
tante di tutti, basta dirgli “resta”
e possiamo fare tutto quello che
vogliamo, ci possiamo muovere,
allontanare e lui sa che deve rima-
nere lì.
Abbiamo un “resta” di fronte a noi
da seduto, ora facciamo il “resta”
 Lezion e 8:Resta
da terra. È più tranquillo per i cane
il “terra” perché si rilassa un po’ di
più rispetto al “seduto”. Stando
a terra il cane oltre ad essere più
tranquillo può anche stazionare più
a lungo. Naturalmente non dob-
biamo fare questi tentativi dove ci
sono pericoli o in mezzo alla stra-
da, tutto va fatto in zone non peri-
colose, perché dobbiamo sempre
tutelare il cane. Noi lavoriamo solo
in funzione del cane, quindi è im-
portante.
Faremo posizionare il nostro cane
a terra di fronte a noi e faremo le
stesse cose che abbiamo fatto con
il “seduto”. Quindi il cane è a terra,
la mano aperta di fronte a lui gli di-
ciamo “resta”, facciamo un passo
indietro, torniamo ed il premio lo
mettiamo in mezzo alle zampe del
cane, sotto il muso, in modo che il
resta sia la posizione dove il cane
75
deve prendere il premio stando a
terra, perché se glielo diamo verso
l’alto, avremmo la possibilità che il
cane si alzi.
Se oggi abbiamo deciso di lavora-
re sul “seduto”, rimaniamo su quel
comando, non facciamo esercizi
diversi nello stesso giorno, ma de-
cidiamo ogni giorno su quale co-
mando vogliamo lavorare: un gior-
no sul “seduto resta” ed un altro sul
“terra resta”, anche perché il cane
dovrà avere la possibilità di appren-
dere. Quindi ci alleneremo un po’
di giorni sul “seduto resta” in modo
che ci allontaniamo e vedrete che
poi anche sul “terra” avremo i be-
nefici del “resta”, perché quando il
cane ha imparato che deve rima-
nere seduto, il terra sarà una cosa
molto più semplice, anche perché
è più rilassato rimanendo a terra.
Ora noi abbiamo usato i premietti,
possiamo usare anche qui la pallina
come sul “seduto”, per fargli capire
che deve rimanere lì, perché tanto i
premi li riceverà dietro di lui. Vedre-
te che una volta confermato il lavo-
ro sul “seduto”, avremo pochi pro-
 il metodo fantastican e
blemi sul “terra” e quindi basterà
solo il cibo invece della pallina.
Questo comando vi servirà anche
se incontrate un altro cane o un pe-
ricolo, voi riuscirete sempre a gesti-
re il vostro cane, vi basterà dargli il
comando “terra resta” ed avrete un
cane tranquillo e gestibile.
Come abbiamo sempre fatto e fac-
ciamo in tutte le lezioni di Fantasti-
cane, è un lavoro divertente, abbia-
mo sempre il nostro cane che ha
voglia di stare con noi, che si diver-
te, quindi per ottenere il massimo
in tutte le cose, dobbiamo lavorare
premiandolo con i petali dei qua-
drifogli.
Ora mettiamo sempre il cane sul
“terra” di fronte a noi e dovremo
dare le spalle al cane, facendogli
capire che non ce ne
stiamo andando, ma
con questo comando
deve imparare anche
a vederci andare via.
Ora Stefano vi farà
vedere con Maya l’i-
nizio del “resta” dan-
76
dole le spalle. Si comincerà con un
primo giro dove fa vedere al cane
che gli gira le spalle come se se ne
andassi, con un piccolo passo e lo
ripeti 2-3 volte, poi aggiungerai la
parola. Dopo, oltre a girargli le spal-
le ti sposti come se andassi via, di
un passo e poi 2 passi e quando
torni dai il premio al cane sempre
in mezzo alle zampe. Tutto questo
ci servirà perché il cane vedendoci
andare via, gli verrà normale alzar-
si, quindi gli diremo ”terra resta”, gli
diamo le spalle e ci allontaniamo e
questo comando resta per il cane
dovrà servire per ogni dove. Poi il
comando resta lo dovremo usare
anche quando gli staremo di fian-
co, perché quando camminiamo e
saremo con il guinzaglio ed avre-
mo il cane di fianco a noi, gli dire-
mo “resta” semplicemente con la
 Lezion e 8:Resta
mano allontanandoci e lui deve ri-
manere fermo sul resta.
Anche con questo esercizio dob-
biamo allenarci sempre in picco-
li step: una volta mi giro e faccio
1 passo, poi 2 passi, 3 passi, senza
avere paura di andare troppo avan-
ti, quindi come “seduto resta” e
“terra resta”, questo è il “terra resta”
di schiena, vedendoci andare via.
Quest’ultimo potrebbe essere già
più difficile per il cane, perché ci
vede andare via, però vedrete che
avendo già lavorato su “seduto” e
su “terra”, non avrete molti proble-
mi perché il cane ormai avrà ben
capito cosa significa la parola resta.
Ora faremo l’esercizio “resta” con il
cane al guinzaglio sulla nostra sini-
stra. Ora Stefano vi mostrerà come
facciamo: ci spostiamo sempre con
un passo in avanti e torniamo dal
cane. Questa volta la mano andrà
sul nostro fianco sinistro, vicino al
muso del cane, per dirgli “resta”. È
un aiuto, prima useremo la mano e
poi inseriremo anche la parola, fino
a che non ci servirà più niente ma
solo la parola “resta”.
77
È importante in questo caso anda-
re via partendo con il piede oppo-
sto rispetto alla posizione del cane,
quindi se il nostro cane sta a sini-
stra, cominciamo a fargli capire che
dobbiamo andare via con il coman-
do “resta” sempre partendo con il
piede destro, per fargli capire, aiu-
tarlo e dargli l’input che si tratta del
comando “resta”. Quindi quando
noi staremo con i piedi pari, il cane
starà seduto, quando partiamo con
il piede destro, quindi opposto ri-
spetto al cane, lui sa già che deve
restare fermo.
Quindi: “seduto resta” con la mano
aperta vicino al muso del cane –
piede destro avanti – torniamo in-
dietro e premiamo il cane. Faccia-
mo questo esercizio per 2-3 volte.
Qui siamo già in una fase avanzata,
perché prima andavamo via stan-
do di fronte, adesso siamo già di
fianco con il nostro cane che deve
rimanere fermo. Questo comando
va bene se lo fate sia da “seduto”
che da “terra”, quindi gli potete dire
“seduto resta” o “terra resta” e ve
ne andate.
 il metodo fantastican e

Per aiutarlo meglio a capire, ricor-

datevi di andare via partendo con
il piede opposto, anche perché
quando noi vogliamo che il cane
ci segua partiamo con il piede si-
nistro, allora aiutiamolo partendo
con il piede opposto rispetto al lui.
Cominciate con piccoli step, ogni
giorno fate una cosa diversa, non
fate tutto insieme e date tempo
al cane di riposarsi e di divertirsi.
Avrete diversi giorni da lavorare
con il comando “resta” e vedrete
che non avrete problemi, sarà ben
confermato.
Anche qui potremmo usare la pal-
lina, quindi andiamo avanti – resta
– pallina sulla nostra sinistra dietro
di noi.
Lezione 9:
Fronte
Ora spieghiamo il fronte. In qualsia-
si punto si trova il cane, prendiamo
il premio con le mani, glielo faccia-
mo annusare e tenendo le mani
giunte all’altezza del suo muso lo
facciamo spostare fino a mettersi
di fronte a noi – premio. Quando il
cane farà per un po’ di volte questo
esercizio, cominceremo ad usare la
parola “fronte” un po’ prima della
fine dell’esercizio.

Mi raccomando, se il cane si alza

significa che siamo andati un po’
troppo avanti, quindi con i passetti
torniamo indietro. Non dovete vo-
lere i risultati subito, piano piano, è
la cosa più importante.

78
 Lezion e 10: Coman di con le distrazioni
Lezione 10:
Comandi con le distrazioni
Questa lezione è sulle distrazioni,
nel senso che a noi servono le di-
strazioni in un contesto giornalie-
ro. Ad esempio, siamo in un bar
con il cane, gli abbiamo proposto
un gelatino, ci sono altri cani, altre
persone, il nostro cane deve sta-
re tranquillo insieme a noi anche
con le distrazioni, magari c’è un al-
tro cane. A noi serve che il cane ci
possa seguire in ogni luogo senza
avere delle problematiche, un cane
che sta seduto tranquillo vicino a
noi, naturalmente gli teniamo una
ciotolina con dell’acqua sempre a
disposizione, in questo caso oggi
gli abbiamo preso un gelato, per-
ché ci sono anche i gelati per cani e
lui sta tranquillamente vicino a noi.
Sia fare una camminata che fer-
marsi in un bar, sono le azioni quo-
tidiane che facciamo e che ci ser-
vono come proprietari di un cane.
Quindi abituate il vostro cane già
da piccolo ad andare nei ristoranti,
79
alberghi, bar, di seguirvi nella vostra
vita di tutti i giorni. Più è allenato, più
è abituato a seguirvi, più sarà in gra-
do di avere un buon comportamen-
to. Come ai figli insegnate a com-
portarsi bene, anche per i cani, visto
che vivono in una società veramen-
te complicata che non fa parte del-
la loro natura, con tutti i rumori e le
situazioni varie, vedrete che il cane
non avrà problemi. Quindi fin da su-
bito insegnare loro ad andare in giro
in tutte le situazioni e seguirvi.
Allenatevi a sedervi insieme ad altri
amici o da soli in un bar insieme al
vostro cane, a respirare un po’ d’a-
ria buona ed a stare rilassati, quindi
buon allenamento, anzi buon di-
vertimento.
Vediamo come eseguire con il no-
stro cane i comandi con distrazioni.
Abbiamo Francesca con il suo
Rocky che ci dimostrerà come il
suo cane eseguirà dei comandi
 il metodo fantastican e
dati da lei, malgrado intorno a lui
ci siano delle distrazioni, che pos-
sono essere un altro cane o del-
le persone. La distrazione il cane
deve vederla ad una certa distan-
za, quindi non passate subito da-
vanti a lui con un cane vicino. Per
eseguire questo esercizio vi dovete
far aiutare da qualcuno che ha un
cane, oppure potete andare in uno
sgambatoio con dentro dei cani e
fare gli esercizi, in modo che lo sti-
molo per lui non sia troppo vicino.
Ora vedremo quale sarà la distanza
che al nostro cane non comporterà
problemi per poi avvicinare questa
distrazione sempre di più, cioè ogni
giorno avvicineremo sempre più il
problema, in modo che il cane si
80
abitui prima ad una distanza tale
che non gli crei troppi problemi,
fino a che piano piano, il cane si
abitui ad ascoltarvi e a stare vicino
a voi anche se c’è una distrazione.
Quindi prima dobbiamo fargli ese-
guire tutti i comandi: terra, sedu-
to ecc., per poi poterli eseguire in
maniera perfetta anche quando ci
sono le distrazioni. Se noi non fac-
ciamo eseguire bene i comandi
senza distrazioni, quando ci sarà
uno stimolo grosso il cane potreb-
be non eseguirli, quindi mi racco-
mando, questo è un lavoro molto
importante.
Ora passiamo alla pratica. Mentre
Francesca darà un comando al suo
 Lezion e 10:Coman di con le distrazioni
cane, io giocherò con la pallina in-
sieme a lycan ad una distanza che
a Rocky potrebbe non dare fastidio.
Cominciate ad eseguire l’esercizio
quando vi accorgete che il vostro
cane ha visto un altro cane e co-
mincia ad alzare le orecchie, que-
sto è il vostro limite di distanza.
Se vedete che il vostro cane ese-
gue i comandi anche in presenza di
un altro cane o di un’altra persona
che non conosce, allora non avrete
problemi di nessun genere.
Dovete continuare a fare gli eserci-
zi con il vostro cane fino a quando
non arriverà ad eseguire al 100%
i comandi, altrimenti non sarete
81
pronti a lavorare con le distrazioni.
Se non vi ascolta senza distrazioni,
figuratevi con…
Ogni giorno bisogna diminuire la
distanza, far si che il vostro cane
piano piano si abitui a dover lavora-
re anche se c’è un altro cane, infatti
quando avete un cane da cucciolo
ed i cagnolini giocano tra di loro, il
proprietario chiama il suo cane e
lui già da cucciolo impara che ci si
diverte ma deve ascoltare il padro-
ne anche perché viene premiato.
È importante che i problemi si ri-
solvano già a monte, altrimenti poi
andranno sempre ad accumularsi.
 il metodo fantastican e
Lezione 11:
Best Practices
Ora vi do delle raccomandazioni
su come lavorare col metodo Fan-
tasticane, a cosa dobbiamo fare
attenzione per tutelare sempre il
nostro cane.
• Per prima cosa dovete sempre
essere allegri e sorridenti!
• Attenzione agli occhiali da sole,
se li avete tirateli su, perché il
cane ha bisogno di guardarvi ne-
gli occhi.
• State attenti al troppo caldo o
al troppo freddo, soprattutto al
troppo caldo, perché con delle
temperature alte il nostro cane,
che come sappiamo parte già da
una temperatura di 38,5 gradi e
suda solo attraverso la lingua ed
i polpastrelli, è un problema per
lui sopportare queste temperatu-
re, quindi con le temperature alte
non fate nessuna attività, cercate
di tenerlo tranquillo e di lavorare
in orari decenti ed anche quando
è freddo dovete stare attenti co-
82
munque, riscaldarlo sempre fa-
cendogli fare dei movimenti, per-
ché il cane ha bisogno di essere
riscaldato come una persona che
fa l’atleta.
• Mai lavorare quando il cane ha
mangiato, per evitare la torsione
gastrica, non farlo bere troppo
quando è stanco, perché anche
l’acqua potrebbe creare dei pro-
blemi di torsione. Dopo che ha
mangiato, aspettate 4 ore e poi
potete lavorare.
Adesso impareremo a giocare con il
nostro cane, in maniera tale da sal-
vaguardare le sue articolazioni, per
evitare che si faccia male.
Ora con il premietto gli faremo fare
dei giri per muovere le sue artico-
lazioni, per fargli fare del riscalda-
mento, come una persona che si
sta allenando, quindi gli facciamo
fare della ginnastica.
 Lezion e 11: Best Practices
Poi cominciamo con la pallina che
viene lanciata. Mi raccomando, la
pallina quando viene lanciata, evi-
tate i lanci lob, cioè i pallonetti, in
quando la pallina salta subito in
alto ed il cane per andare a pren-
derla deve fare una manovra con
la schiena che è molto pericolosa,
diciamo che per il cane che salta
sulla pallina è molto pericoloso. Il
lancio della pallina sarà lungo, non
lanciatela troppe volte, tenete con-
to anche della temperatura, del
suo battito cardiaco e del suo respi-
ro, quindi anche nei giochi dovete
stare un po’ attenti.
Anche quando giocate con il tug,
non muovetelo su e giù, sempre
per la colonna vertebrale, ma do-
vete tirarlo di fianco a destra ed a
sinistra.
Il nostro metodo è sempre a tute-
la del cane, per noi viene sempre
83
prima il cane, quindi è importan-
tissimo che lavoriamo stando at-
tenti alla varie problematiche che
potremmo incorrere, per non fargli
subire problemi, quindi attenti a
come giocare ed in che modo.
Ora vi spiegherò come insegnare
al cane ad usare la museruola, nel
senso che se ci fosse bisogno non
avrà problemi a metterla, magari
deve andare dal veterinario e non si
vuole far toccare e comunque per
legge è obbligatorio avere la muse-
ruola sempre con noi, perché all’oc-
correnza bisogna mettergliela.
Anche se andiamo sul treno,
sull’autobus o in un locale, la mu-
seruola andrebbe messa. Per infi-
largli la museruola, mettiamo un
premietto all’interno e facciamo
entrare il muso del cane dentro la
museruola sempre sotto forma di
gioco, dopo averlo fatto più volte, la
 il metodo fantastican e
allacciamo e gliela tiriamo via subi-
to, in maniera tale che non sia trop-
po forzato e lo ripetiamo alcune
volte, sempre mettendogli in pre-
mio al suo interno. Quando si sarà
abituato a metterla, proviamo ad
infilargliela quando siamo in un po-
sto a giocare, gliela facciamo tene-
re per un minuto e poi gliela toglia-
mo, per far associare la museruola
ad una cosa positiva. Non mettia-
mogliela solo quando ci serve per
andare dal veterinario, altrimenti la
associa sempre ad una cosa poco
bella. Naturalmente bisognerà pro-
vare per un po’ di giorni prima che
si abitui.
Molte persone sono contrarie alla
museruola, ma è obbligatorio aver-
la, l’importante è usarla quando ce
n’é bisogno, non dobbiamo trovarci
all’ultimo momento nella necessità
di mettergliela ed il cane non sa
84
nemmeno cosa deve fare e quindi
rimane una cosa molto negativa,
mentre per lui dev’essere una cosa
positiva, come un giochino.
Quindi mi raccomando, è impor-
tante che usiate la museruola
quando andate nel posti dove è
obbligatorio metterla e ricordatevi
di portarvela sempre dietro, perché
sia se un cane è di taglia piccolissi-
ma, sia se è grande, è obbligatorio
avere la museruola.
Parliamo del trasportino, un og-
getto utilissimo, obbligatorio in
macchina ed è la cosa più sicura
rispetto alle cinture di sicurezza, in
quanto se dovessimo fare un tam-
ponamento il cane rimane dentro,
protetto e non rischia di finire fuori
dalla macchina. È più tranquillo, è
più sicuro e comunque se doves-
se venirgli da vomitare rimarrebbe
all’interno del trasportino e la mac-
china non si sporca.
Anche per il trasportino, dobbiamo
insegnare al cane fin da subito ad
usarlo. Potremmo tenerlo sempre
a casa con la porta sempre aperta
e mettere dei premietti all’interno,
 Lezion e 11: Best Practices
oppure la ciotola del cibo, o un gio-
chino in modo che il cane entri ed
esca, senza doverlo buttare dentro
con la forza e capisca che entrare
dentro il trasportino è bello. Poi
mettiamo dentro il cane ed avvici-
niamo un po’ la porta per chiuderla
ogni giorno sempre di più, fino a
chiuderla tutta per qualche secon-
do e poi la riapriamo, fino ad arriva-
re a dei tempi sempre più lunghi.
Questo deve essere fatto sempre
gradatamente, senza essere veloci.
Qualcuno lo tiene in casa tipo cuc-
cetta, io lo uso per la macchina.
Ora vi facciamo vedere come fare
entrare un piccolo cane e come ve-
dete, vuole entrare nel trasportino
85
perché all’interno ci sono i premi.
Potremmo mettergli dentro an-
che la pappa in modo che associ
una cosa positiva con il trasporti-
no. Il trasportino non è una galera,
non dovete usarlo per rinchiudere
il cane, serve esclusivamente per il
trasporto in macchina e per chi lo
vuole usare anche in casa lasciato
aperto, può essere la sua cuccia,
naturalmente adatta alla misura
del cane.
Ora vedremo il trasportino con un
cane di taglia media e vi spieghia-
mo come farlo entrare dentro la
macchina. Mettiamo il trasportino
nel baule dell’auto con appoggiato
un cuscino, in modo che il cane non
scivoli. Mettiamo il cane nel tra-
sportino e gli diamo un premietto.
Quando ci fermiamo ed apriamo il
baule e il trasportino per far scen-
dere il cane, insegniamogli a rima-
nere fermo fino a che non ci sarà
un nostro comando che gli dica di
uscire, perché se siamo in autostra-
da ed il cane scende subito dalla
macchina è pericolosissimo.
Quando aprite lo sportellino del
trasportino, lo premiate in modo
 il metodo fantastican e
che stia dentro – stop con la mano
aperta davanti a lui - premio e poi
una parola di sblocco: vieni, dai ecc.
per farlo scendere. Naturalmente
prima ci esercitiamo a farlo entrare
con il trasportino per terra e poi lo
metteremo nel baule della macchi-
na e gli insegneremo ad entrare. Mi
raccomando, se il cane ha la petto-
rina toglietegliela, perché se la po-
trebbe mordere, allora mettetegli
un collarino ed il guinzaglio vicino,
così quando aprite, mettete subito
il guinzaglio così il cane è al sicuro.
Affinché il metodo fantasticane
abbia la sua massima efficacia, vi
dovete allenare, questa è la base
principale. Se voi lavorate e non po-
tete dedicare molto tempo, vanno
bene anche 2 o 3 volte alle settima-
na almeno una ventina di minuti.
86
Lezione 12:
no e stop
La lezione di oggi sarà improntata
sul no, questa parolina magica che
ci servirà in casi veramente molto
importanti. Noi nel metodo fanta-
sticane il no lo usiamo veramente
poco, solo quando il cane sta an-
dando verso una persona, se mor-
de un cane o se sta per attraversare
la strada, comunque per degli at-
teggiamenti un po’ violenti, noi
dobbiamo dire un bel “NO!” secco,
per fargli capire la cosa che non
vogliamo assolutamente che fac-
cia. Per tutto il resto io uso questo
“ah ah” molto secco, il cane capi-
sce che sta facendo una cosa che
non mi piace, mi guarda ed io subi-
to “bravo” perché sta smettendo di
fare quello che non mi piace.
Quindi non diciamo no per ogni
cosa che fa, perché finirà per chia-
marsi ad esempio “lycan no”. Il
no va usato solo in casi sporadici,
mentre nelle altre situazioni usere-
 Lezion e 12: no e stop
mo “ah ah” in modo che lui ci guar-
di e dica: cosa ho fatto? E appena
smette gli diciamo “bravo!”, quindi
la parolina NO ci serve per una cosa
importantissima, perché non è abi-
tuato a sentirla, ma se tutti i gior-
ni sente per qualsiasi cosa “no, no,
no”, per lui sarà una cosa normalis-
sima. Quindi il no usato in una si-
tuazione veramente particolare ed
in pochissimi casi, perché il cane
deve sapere che quella è proprio
una cosa grave.
Qui non c’è un allenamento ma c’è
da capire quando mettere in atto il
comando. Ad esempio se voi state
giocando con il vostro cane e lui
87
usa la bocca, voi dite “NO!”, per-
ché è una cosa che non deve fare
in quanto voi non siete il suo tug, il
suo oggetto di gioco, la nostra pelle
è molto delicata, quindi usate il no.
Il comando “stop” va usato quan-
do il cane viene verso di noi, te-
nendo la pallina sopra la testa ed
il gesto della mano che dirà stop.
Quindi il cane sta venendo verso
di voi – stop! – lancio della pallina
dietro di lui.
Mettiamo il cane di fronte a noi e
lo chiamiamo per nome senza dire
vieni: lycan – stop – pallina dietro di
lui, perché sa che nello stop il pre-
mio va dietro di lui.
 il metodo fantastican e

Come vedete abbiamo già riscon- Quindi mettete il cane di fronte a

trato un piccolo problemino, cioè
che il cane quando lo chiamiamo
non viene verso di noi perché sa
che il premio andrà dietro di lui
quindi si ferma. In questo caso con
la pallina in mano potete andare
anche un po’ indietro con il brac-
cio, lo chiamate solo per nome, in
quanto se prima gli diciamo vieni e
subito dopo stop, non va bene.
Quindi con la pallina in mano por-
tiamo il braccio dietro di noi – lycan
– quando il cane arriva mano in alto
– stop – il cane si ferma e lanciate la
pallina dietro di lui.
Questo è un comando che vi può
servire se sta per attraversare, se
sta per andare verso un cane o co-
munque per fermare un’azione che
sta facendo: STOP! Il cane potreb-
be non venire verso di voi, quindi
spostate il braccio con la pallina un
po’ indietro – lycan – quando arri-
va – STOP! E gli lanciate la pallina
dietro di lui.
voi, cominciate con una distanza
di 10-15 metri – chiamate il cane –
arriva – con la mano in alto STOP!
– lanciate la pallina, fatelo un po’
di volte, fino a che la pallina andrà
tolta e vi rimarrà il comando STOP
con la mano ed il cane sa che con
questo stop si deve fermare in pie-
di dove si trova, tanto lui sa che i
premi vengono dietro di lui. Come
nel resta, anche nello stop tutti i
premi vanno dietro al cane, il cane
sa che è inutile che viene avanti,
tanto il premio gli arriva. Anche qui,
allenamento.

Anche qui come in tutte le lezioni,

niente è gratuito e viene dal cielo,
dovete sempre allenarvi, è impor-
tantissimo l’allenamento.

88
 Lezion e 13: i bisogni in casa
Lezione 13:
i bisogni in casa
Non è un grosso problema se la-
voriamo bene fin da subito. Ricevo
tantissime mail dove le persone mi
chiedono come fare ad insegnare
al cucciolo a fare la pipì sulla traver-
sina. Io trovo abbastanza scorretto
far fare al cane i bisogni su una tra-
versina o sul Petzolla, questa pic-
cola zolla di terra dove “dovrebbe”
fare i suoi bisogni.
Quando prendiamo un cane dob-
biamo sapere che i bisogni li fa su
un prato e non in casa. Se noi in-
segniamo ad un cane ad avere una
traversina in casa e poi lo portiamo
fuori, non vi farà la pipì fuori ma ap-
pena torna a casa farà la pipì sulla
traversina. È normale, perché noi
gli abbiamo insegnato con il nostro
comportamento che sulla traversi-
na si fa la pipì, quindi la si fa in casa.
Solo che per il cane non significa
che debba fare la pipì solo sulla tra-
versina, in casa significa che la pos-
89
sa fare ovunque o comunque an-
che su un tappeto, perché lui non
sa che quella è la traversina e l’al-
tro è un tappeto magari di grosso
valore, per lui significa che in casa
o sul balcone si fanno i bisogni. Al-
lora noi per evitare che il cane non
capisca, dobbiamo fare in modo di
portarlo fuori.
Quando prendiamo un cuccio-
lo che ha 2 mesi, ogni 3 ore deve
fare la pipì, quindi dovremo por-
tarlo fuori dove vogliamo che fac-
cia la pipì. Un cucciolo subito dopo
mangiato, dopo che ha bevuto,
dopo che si è alzato, dopo che ha
giocato, fa i suoi bisogni, quindi già
sapendo questo noi possiamo evi-
tare il problema portando il cane
fuori. Se noi al cucciolo riusciamo a
portarlo fuori ogni 2-3 ore, gli inse-
gneremo il prima possibile dove si
fanno i bisogni.
 il metodo fantastican e
Se lo lasciate a casa, io proporrei di
non lasciare che girovaghi dapper-
tutto, perché tanto a 2 mesi passa
il tempo a dormire, quindi potete
prendergli un recinto grande dove
gli mettete la cuccia, la ciotola e
magari dei giornali in modo tale
che cominci ad abituarsi ad avere
comunque una zona. È vero che
per la traversina vi ho detto di no,
ma quando andate via e lo lascia-
te dentro questo recinto, avete una
zona ben precisa e naturalmente
quando siete a casa, la togliete, pu-
lite e fate il lavoro che vi ho detto
prima.
Portate il cane fuori la sera il più
tardi possibile, in modo tale che
avrete le 6 ore della notte dove lui
allungherà e tratterrà sempre più
la pipì. È normale che un cucciolo
fino a 6 mesi potrà sbagliare dentro
casa, anche i miei cani quando era-
no cuccioli, se “sbagliavano a casa”,
io non li sgridavo, magari avevo
sbagliato io a non averli portati fuori
quando dovevo, quindi pulivo sen-
za farmi vedere, con aceto e dopo
mettevo sopra l’alcool, perché la
varichina o la candeggina fanno
90
solo puzza ed esaltano ancora di
più la pipì del cane, quindi non usa-
te detersivi dove c’è l’ammoniaca.
È come quando un bambino è
piccolino e cominciate a togliergli
il pannolino, non riesce subito a
controllare la pipì, magari il cuccio-
lo potrebbe darci un segnale met-
tendosi davanti alla porta, ma dob-
biamo ricordarci che sono cuccioli,
quindi se sbagliano non preoccu-
piamoci, ma dobbiamo sapere che
il cane deve uscire. NO traversine.
Anche se ve lo dovesse dire il ve-
terinario, sono mentalità antiche,
perché è vero che se lo porto nell’a-
rea cani o in un canile potrebbe
contrarre delle malattie, ma se io lo
porto nel giardinetto di casa o vici-
no casa per fare i suoi bisogni, non
è una cosa grave, quindi se non lo
fate uscire fino ai 4 mesi, non pote-
te pretendete che il cane dopo aver
fatto la pipì sempre in casa, dovrà
magicamente farla fuori. Portate il
vostro cane a fare i bisogni fuori, gli
insegnate il posto dove deve farli e
sarà sempre quello, così lui saprà
che quello è il luogo dove deve fare
i suoi bisognini.
 Lezion e 13:i bisogni in casa
Anche per i cani più adulti dovete
costruire una routine nelle uscite.
Uscite almeno 4-5 volte al giorno
ad orari fissi ad esempio: 7 – 12 – 15
– 18 – 21, quindi il cucciolo sapendo
che esce comincerà piano piano a
trattenere la pipì, mentre un cane
più adulto vedrete che imparerà
subito.
Alcuni mi dicono che il loro cane
esce 2 volte al giorno, ma è pochis-
simo per un cane, è come dire a voi
che vi chiudo la porta del bagno. Il
cane almeno 4 volte al giorno deve
uscire a fare la pipì, non possiamo
pretendere che la trattengano ore
ed ore e se lo fanno è perché sono
puliti e non sporcherebbero mai
la casa. Almeno prima di andare a
lavorare, quando tornate a pranzo,
prima di andare via al pomeriggio,
quando tornate la sera e prima di
andare a dormire.
Se uno fa i turni di 6-8 ore per forza
o per amore il cane deve aspettare.
Se avessimo delle persone che ci
possono aiutare sarebbe perfetto,
perché oltretutto fermiamo un po’
la loro solitudine, in quanto per il
91
cane 8 ore da solo sono tante.
La routine delle uscite è importan-
tissima perché il cane impara che
in quelle ore ed in quelle uscita si
fa la pipì, quindi comincerà a trat-
tenersi sempre di più.
Quando è piccolo non sgridatelo,
perché avete preso un cucciolo: ar-
matevi di santa pazienza e soprat-
tutto la costruzione della routine
con orari ben precisi, il cane capirà
subito che dovete uscire con lui, o
dal giubbotto che infilerete, o se
andate verso il suo guinzaglio, o co-
munque gli orari lui sa bene qua-
li sono. Quindi se voi vi armate di
santa pazienza e buona volontà, vi-
sto che avete preso un cane, avrete
il compito di farlo stare bene. Certo
che lo avete preso per voi ma do-
vete farlo stare bene, dovete rispet-
tare i suoi bisogni, eticamente va
portato fuori.
Sento dire: “il mio allevatore ha det-
to che questo è un cane che non
esce, questo è facile da gestire, è
piccolino, l’ho preso apposta così fa
la pipì in casa”. Ma ci rendiamo con-
to? Il cane o è piccolo o pesa 200
 il metodo fantastican e
kg, deve uscire, i bisogni di deve
fare fuori, piccoli o grandi che siano
e soprattutto questi cani piccolini
nelle borsette, non escono, pipì a
vita dentro casa in una traversina.
I cani i bisogni li devono fare fuori,
mi raccomando!
92
Lezione 14:
i premi
Parliamo dei premi: “il mio cane fa
le cose solo se gli do il premietto”,
“dovrò portarmi i premi tutta la
vita?” “Lo devo premiare sempre?”
“L’ho già fatto una volta…”
Il premio è come se noi andassimo
a lavorare e a fine giornata ci desse-
ro 100 euro oppure 5 euro. Secondo
voi, qual è la cosa che vi farà venire
più voglia di andare a lavorare? È
normale che sia la cifra più alta, la
stessa cosa vale per il cane!
All’inizio noi insegniamo al cane
attraverso il premio: questo si chia-
ma adescamento in stimolo. Cosa
significa? Che noi, appunto attra-
verso il premio, gli insegniamo una
cosa e il cane mi riproporrà più
spesso questo movimento perché
sa che prende un premio, che verrà
ripagato. Poi succede che una volta
che avrà imparato l’esercizio e che
lo saprà fare benissimo, lo assoce-
rete alla parola, passerete al rinfor-
 Lezion e 14: i premi
zo positivo, nel senso che gli dite
“seduto” e lo premiate perché lo ha
fatto.
Poi passeremo al premio random,
che significa ti dico “seduto” e ti
do il premio, ti dico un’altra volta
“seduto” e non te lo do, te lo dico
un’altra volta e non te lo do, te lo
dico un’altra volta e te lo do… quin-
di è un premio che ci sarà ma non
sai mai quando. Io ho sempre dei
premi con me, nel senso non tutte
le volte che gli dico “seduto” deve
avere il premio, può essere anche
una parola.
Abbiamo detto che i nostri premi
quadrifoglio sono: il cibo, le cocco-
le, i giochi e le parole, quindi anche
un bravo va molto bene o un gio-
co, a seconda di quello che piace al
cane, lo usiamo per premiarlo. Non
usiamo le crocchette, perché deve
fermarsi per masticarle e se gli
vanno di traverso sono problemi,
mentre un wurstel o del formaggio
tagliato a pezzettini se gli vanno di
traverso riescono con un colpo di
tosse ad espellerli facilmente, poi è
molto appetitoso e sono rarità!
93
Premiate tutti gli esercizi che fate,
non abbiate paura che dopo lo farà
solo per il premio.
Noi che facciamo le gare, non pos-
siamo andare con i premi nelle
tasche, assolutamente no. il cane
esegue il comando anche perché
si diverte con noi ed il premio per
lui può essere anche un bravissimo
detto da noi, senza essere aggres-
sivi, non è questo il modo.
Quindi una volta che il cane ha im-
parato prima con lo stimolo ad es-
sere sempre premiato, passo con
l’uso della parola, lo esegue ed io lo
premio e poi random. Naturalmen-
te tutte queste fasi devono esse-
re lunghe, non bastano 2-3 giorni.
Quando noi gli diamo un comando
con lo stimolo, facciamolo ovun-
que, non solo in casa, poi faremo
l’esercizio ovunque dandogli il co-
mando con la parola, che noi avre-
mo inserito solo dopo che il cane
saprà fare l’esercizio bene sempre:
quindi prima gli do le competenze
e poi glielo chiedo. Queste 3 fasi
hanno dei tempi, poi vedrete che il
cane si divertirà a fare le cose con
 il metodo fantastican e

voi perché gli facciamo le feste, o Quindi ragazzi, non finite mai di
avrà il cibo o il gioco, vedrete come premiare i vostri cani, perché con il
il cane sarà più focalizzato su di voi. premio il cane capisce bene quel-
lo che deve fare e per quello che a
Se non gli diamo un premio, non lo noi non piace che venga fatto non
stimoliamo con dei complimenti, lo premiamo, quindi se il mio cane
è normale che si divertirà più con mi salta addosso io non lo premio,
un altro cane rispetto che con noi, quando sta giù lo premio, cosa
quindi non abbiate paura di pre- capisce il cane? Che è premian-
miare. Ad un cinofilo troverete nel- te stare giù e non saltare. Vedrete
la sua borsa: palline, i sacchettini che dopo un po’ che farete questo,
per raccogliere i bisogni, biscottini, il cane imparerà a stare giù senza
in maniera tale che lo sorprendia- saltare.
mo, oppure lo chiamiamo e gli lan-
ciamo la pallina… L’importanza di
come e quando premiare dipende
da quello che fate e comunque più
lo premiate e più vedrete che farà
le cose volentieri e le proporrà. Non
usate mai la violenza, perché qual-
siasi cosa ordinate con la violenza,
il cane ve lo eseguirà ma perché è
costretto. Ma vi ascolterà anche se
glielo dite con dolcezza, anzi il mio
cane è un volontario e gli piacerà
stare con me, ma il cane che viene
trattato in modo aggressivo, è un
cane costretto ed è sempre sotto
comando, altrimenti non ascolta.

94
 Lezion e 15: I tricks
Lezione 15:
I tricks
Il rotola
Vi voglio insegnare il comando “ro-
tola” e vi spiegherò in cosa consiste
ed a che cosa serve. Questi eserci-
zi servono per far fare stretching al
nostro cane, dargli un po’ di mobili-
tà articolare ed in più per fare qual-
cosa insieme a lui di divertente, in
modo che non siano sempre le so-
lite cose.
Per il rotola dobbiamo mettere il
nostro cane di fronte a noi sul “ter-
ra” e con il premio dietro al suo
muso appoggiato sul laterale del-
la zampa, lui gira la testa e con un
movimento lo facciamo rotolare.
Prima di tutto dobbiamo vedere
qual è il lato che preferisce il cane,
perché magari voi lo fate girare a si-
nistra ed il cane preferisce a destra,
quindi vedete qual è il lato dove
gira meglio.
95
Non fate l’esercizio se il cane è “sco-
sciato”, perché non riesce, il cane
deve avere una posizione “terra” a
sfinge per poterlo fare.
Quando riuscirà a farlo benissimo,
inserirete la parola “rotola”.
Il problema principale è trovare il
lato preferito del cane, che non sia
scosciato, quindi che sia a sfinge
ed il premio non è nella bocca, ma
va aiutato e portato verso l’inizio
della spalla, sotto il collare, in modo
che il cane possa girare. Se gli date
il premio nel muso non riuscirete a
farlo, quindi, buon “rotola” e fatelo
bene, perché poi inseriremo un’al-
tra cosa carina.
 il metodo fantastican e
Il bang (o morto)
Oggi insegneremo ai nostri cani il
morto (preferisco bang). Questo
esercizio è utile anche nel “rotola”.
Partiamo mettendo il nostro cane
a terra in una posizione a sfinge,
girando il nostro premietto dal lato
che preferisce il cane.
Il premio lo daremo tenendolo tra
l’indice ed il medio, con la mano a
forma di pistola.
Facciamo girare il cane con un mo-
vimento circolare della mano sulla
sua testa e lo mandiamo giù.
Quando il cane avrà imparato que-
sto movimento, cominceremo ad
inserire la parola “bang”, fino a dare
96
sempre meno aiuti, quindi quando
va giù gli faremo solo il gesto con la
mano per farlo girare.
Serve per divertirsi insieme a noi,
per far qualcosa di diverso ed an-
che questo per aiutare la sua mobi-
lità articolare.
Vi abbiamo fatto vedere come si
fa l’esercizio del bang, come si ap-
proccia, naturalmente con un cane
che non l’ha mai fatto, quindi con
tutte le azioni che bisogna fare per
arrivare a questo.
Continueremo con questo eserci-
zio fino a rimanere in piedi a fare
solo il gesto con la mano a pistola
dicendo “bang” ed il cane farà il
morto.
Il back
Vi voglio insegnare il back, che si-
gnifica far eseguire al cane dei pas-
si indietro.
Anche questo esercizio ci serve sia
per divertirci che per aiutare il cane
ad usare le zampe posteriori, per-
ché lui non sa di averle.
Abbiamo creato un binario con 2
assi di legno, ma possiamo farlo
anche a casa con delle sedie una
 Lezion e 15:I tricks
affianco all’altra da un lato e dall’al-
tro avremo il muro. Il binario dovrà
avere una lunghezza di almeno 2
metri.
Mettiamo il cane dritto di fronte
a noi e con il premio nella nostra
mano davanti al suo muso cerchia-
mo di spingerlo indietro.
Provate questo esercizio fino a
quando il cane avrà cominciato a
fare qualche passo indietro e poi
inserirete la parola “back”.
L’ inchino
Avremo il nostro cane che si metterà
in posizione di invito al gioco, prati-
camente con le zampe anteriori giù
ed il posteriore con la coda in alto.
Quando il cane viene verso di noi,
con la mano mettiamo giù il pre-
mio, in maniera tale che abbassi le
zampe anteriori e mantenga dritte
le zampe posteriori.
97
Ricordate di premiare il cane solo
quando va giù.
Quando iniziamo l’esercizio non
facciamo sedere il cane, ma dob-
biamo fare in modo di averlo in pie-
di di fronte a noi.
Mettiamo la nostra mano con il
premio verso il basso, in modo che
il cane metta il muso e le zampe
per terra e la spingiamo un po’ ver-
so di lui, in maniera che spinga il
posteriore in alto, quindi è come se
fosse l’invito al gioco.
Ripetete l’esercizio 4-5 volte, poi lo
fate riposare e lo rifate, fino a che
non riuscirete a trovare il movi-
mento giusto.
Se noi la mano la spingiamo verso
di lui, il sedere lo alza, se non andia-
mo indietro, il cane si mette a terra.
 bonus ~
i problemi
comportamentali
 il metodo fantastican e ~ bonus
I problemi comportamentali
più comuni
1. Tira al guinzaglio
Innanzitutto è importante andare
in giro al guinzaglio, molte volte
abbiamo un cane che va pochissi-
mo al guinzaglio, quindi uscendo
poco, ogni volta che esce si sen-
tirà come se fosse festa. Quindi è
importante andarci al guinzaglio,
non arrabbiarsi se il cane tira, ma
magari quando vedete che il cane
tira vi fermate, cercate di fare un
gesto nella vostra gamba sinistra
come per chiamarlo a voi e gli dite
bravo ogni volta che comincerà ad
andare piano. Non usate i guinzagli
estensibili, perché terranno il cane
sempre lontano da voi. Cominciate
a tenere il cane al guinzaglio già da
cucciolo o comunque da appena
lo avete adottato, se è un cane da
canile o un cane che prendete in
allevamento, dovete subito andare
al guinzaglio per far si che il vostro
100
cane impari. Se voi iniziate con il
cane che già tira, è un problema.
Naturalmente non il collare ma una
pettorina, guinzaglio lungo da
addestramento e soprattutto an-
date! Non basta una volta al giorno
per insegnare al cane ad andare al
guinzaglio, qui si tratta di allenarsi
ad andare al guinzaglio ed ogni vol-
ta che tira vi fermate ditegli “bra-
vo” appena rallenta e ricominciate
ad andare. Non fate la corsa con il
cane, dategli comunque spazio, se
avete i guinzagli corti è un modo
per tirare, i guinzagli troppo corti
fanno si che il cane tiri.
2. Il cane salta
addosso alle persone
che arrivano.
Questo è un problema un po’ par-
ticolare, perché ogni volta che una
persona farà si che il cane gli salti
 I problemi comportamentali più comu ni
addosso, sarà rinforzato ed allora
dovremo dire anche a tutte le per-
sone che ci vengono a trovare o
sono per strada, che se il cane salta
loro addosso di evitare che questo
succeda.
Ad esempio noi arriviamo a casa e
il cane viene verso di noi e ci sta per
saltare addosso, ci spostiamo, non
facciamo in modo che il cane re-
stando fermi ci prenda come pista
d’appoggio. Possiamo fare anche
un piccolo “ah ah” ed il cane appe-
na si mette buono noi lo calcolia-
mo, cominciamo a calcolarlo solo
quando il cane sta buono e non ci
viene addosso.
Diciamo alle altre persone di evita-
re di accarezzarlo ogni volta che il
cane va da loro a fare le feste. Per-
chè ogni volta che il cane salta su
con le zampe e voi lo accarezzate,
è come se gli diceste: “bravo, con-
tinua a fare cosi che questo è un
buon modo di comportarsi.
Quindi evitate che vi salti addosso,
perché magari andiamo a spasso,
piove e ci sporca tutti e comunque
non a tutti piace che il vostro cane
salti addosso. Poi magari salta ad-
dosso a voi e salta addosso anche
101
ai bambini, evitiamo che il cane stia
con le zampe su, deve stare con le
quattro zampe a terra, è una cosa
importante che lo faccia con voi
e con tutti. Quindi quando arriva
qualcuno a casa gli dite: “per favore
se ti salta addosso non lo accarez-
zare” ed incominciate ad interagi-
re con lui solo quando sta bravo e
tranquillo con le 4 zampe giù.
3. Non viene quando lo
richiami
Questa naturalmente è una cosa
importantissima, se il cane non tor-
na quando lo chiamate vuol dire
che il rapporto con voi non è che
sia il massimo, perché ad un cane
non basta dargli da mangiare e vo-
lergli bene, bisogna che giochiate
così che venire da voi sia una cosa
positiva, quindi premiatelo, lodate-
lo, giocate con il vostro cane.
Per il richiamo è importante il
rapporto, quando c’è il rapporto
avete fatto metà. Noi vogliamo che
il nostro cane sia sempre intorno a
noi e non che se ne vada in giro a
cercare altre cose, perché gli abbia-
mo insegnato che il nostro mondo
 il metodo fantastican e ~ bonus
siamo noi, quindi quando andiamo
in sgambatoi o in un parco, gio-
chiamoci insieme, facciamogli ca-
pire che è bello stare con noi.
Chiamate il vostro cane ogni tanto,
chiamatelo per nome: vieni-pre-
mio e lo lasciate andare. Non fate in
modo che coincida con il fatto di fi-
nire il gioco, nel senso che chiama-
te il vostro cane solo per metterlo al
guinzaglio. Questo sarebbe un pro-
blema grosso, perché il cane dice:
cavolo mi chiama, è finita la festa
ed il cane non torna. Chiamiamo-
lo mentre siamo in giro e a spasso:
tato vieni! - premietto e lo rilascia-
mo libero.
102
4. Problemi legati
all’ansia da
separazione
Questo è un problema molto fre-
quente che hanno tutti, perché
all’inizio prendiamo un cane e di-
ciamo: prendiamo un cane perché
ho le ferie, poi andiamo a lavorare,
il cane ci ha visto per una settima-
na sempre con lui, oppure un week
end sempre con lui, poi tutto ad un
tratto spariamo perché dobbiamo
andare al lavoro.
Si deve prendere un cane nelle
giornate normali della nostra vita
quotidiana, altrimenti se il cane ci
 I problemi comportamentali più comu ni
trova tutti i giorni con lui, poi ad un
certo punto non ci vede più. Quin-
di prendere un cane nelle giornate
normali e cominciamo a lasciarlo
solo piano, piano, nel senso che lo
lasciamo solo 1 minuto, andiamo
fuori e torniamo. Non facciamogli
la festa quando torniamo e quan-
do usciamo, facciamo in modo che
per il nostro cane il fatto che noi
entriamo ed usciamo sia norma-
lissimo. Potremmo avere vari pro-
blemi d’ansia da separazione che
sono:
• potrebbe fare i bisogni in casa;
• potrebbe piangere ed abbaiare
tutto il tempo;
• potrebbe anche distruggere tutti
gli oggetti che abbiamo in casa.
Queste sono le problematiche che
incontriamo quando il cane sta da
solo in casa, noi ogni volta che vie-
ne gli facciamo la festa, ogni volta
che usciamo gli diciamo: “ciao tato,
la mamma va via”. Bisogna fare in
modo che la nostra entrata ed usci-
ta di casa per il cane sia normale.
Ognuno mi dice: “il cane arriva e mi
fa un sacco di feste”, certo, ci man-
cherebbe. Anche a me dispiace
103
(ma lo faccio per il loro bene) che
quando arrivo a casa entro, poso le
borse e poi li calcolo, in modo tale
che questa entrata ed uscita non
sia una cosa troppo diversa dalle al-
tre. Poi è normale che 4 ore per un
cane sono troppe per stare da solo,
quindi ponetevi la domanda se ve
lo potete permettere di tenere un
cane, se lavorate tutto il giorno, si-
curamente avrete questi ed altri
mille problemi.
Quindi per non incorrere in questi
problemi, naturalmente lo portate
prima fuori, gli fate fare le sue usci-
te, lo fate lavorare, nel senso che gli
fate le lezioni che avete bisogno di
fare: seduto, in terra, resta… insom-
ma delle lezioni dove usa anche il
suo cervello ed anche fisicamen-
te fa le sue camminate e poi po-
tete andare via. Certo se state 8
ore fuori per un cane da solo è un
vero problema. Per non avere que-
sti problemi, portare fuori il vostro
cane, ci lavorate, gli fate fare i suoi
bisognini e poi quando tornate fate
finta di niente, questo per evitare
l’ansia da separazione.
 il metodo fantastican e ~ bonus
5. Se non risponde ai
tuoi comandi
Anche questo fa sempre parte del
rapporto, cioè se il cane non ti ri-
sponde ai comandi ti devi chiedere:
“ma ho sbagliato qualcosa?” per-
ché se il cane non ti risponde hai
sbagliato, cioè io non posso dare al
mio cane un comando, per esem-
pio: “seduto” se prima non gliel’ho
spiegato. Noi dobbiamo chiedere
al nostro cane tutto quello che gli
abbiamo insegnato, non possiamo
chiedere a lui una cosa che non ab-
biamo fatto, quindi è importante
che il nostro cane abbia acquisito i
comportamenti che gli chiediamo,
altrimenti c’è qualcosa che non va:
o non c’è rapporto o non gli avete
spiegato bene i comportamenti.
6. Scava buche in
giardino
Questa è la noia, quando i cani
vengono lasciati da soli nel giardi-
no, voi troverete delle buche che
sembra cerchino il petrolio. Per
questo vi dovete fare delle doman-
de, perché è molto triste per una
104
persona che ha un cane trovare le
buche, perché è annoiato. Anche io
che lavoro e sto tutto il giorno fuori,
se torno e trovo una buca… non è
che perchè sono una maestra que-
sti problemi non li ho, li ho anch’io,
perché se lascio il mio cane più di 4
ore solo e trovo una buca mi sento
molto triste, perché significa che il
mio cane è annoiato.
Se andate anche nei canili trova-
te un sacco di buche, perché? Per
la noia, non sanno cosa fare tutto
il giorno da soli, scavano perché
trovano soddisfazione nel terreno
che viene tolto, quindi è un proble-
ma grosso e vi dovete domandare:
“poverino, forse l’ho lasciato troppo
tempo da solo, ecco perché scava
le buche del giardino”.
Poi non piantate piante o fiori fa-
cendovi vedere, perché ogni cosa
che piantate lui ve la spianterà su-
 I problemi comportamentali più comu ni
bito, quindi è importante anche
questo: quando piantate non fatevi
vedere dal vostro cane.
7. Ruba oggetti in casa
(ciabatte, calzini o
altro)
Comincia come un gioco: vi ruba
un calzino, voi gli correte dietro ed
il cane scappa divertito. Bellissimo
questo gioco, io corro e lui pensa
che sia un gioco, invece per lui è
un grosso problema, perché il cal-
zino lo potrebbe anche ingoiare.
Ho avuto molti allievi che hanno
mangiato il calzino e si sono dovuti
operare, perché non l’hanno dige-
rito e non l’hanno tirato fuori nelle
deiezioni, quindi se noi andiamo di
corsa dietro un cane, il cane scap-
pa. Se vi ruba le cose in casa, do-
vete togliere gli oggetti dalla porta-
ta del cane e mettere tutto in alto,
non vanno a portata di cane. Non
dategli per giocare le vostre maglie
e le vostre scarpe, perché il cane
non sa distinguere qual è la scarpa
buona e la scarpa non buona, quin-
di se gli date come gioco la scar-
pa usata vi romperà anche le altre
105
scarpe. Tenete tutte le cose in altro,
fate sempre uno scambio: quando
il cane prende una cosa, lo chiama-
te e gli date un bocconcino, fate
uno scambio e prendete l’oggetto
che volete, perché potrebbe pren-
dere anche qualcosa di pericoloso
da mangiare, lui scappa e lo man-
da subito giù perché voi gli correte
dietro e dice: questo me la porta
via. Quindi sempre uno scambio,
quando il cane vi ruba un oggetto,
non corretegli dietro, fate un pic-
colo scambio, in modo tale che il
vostro cane non scambi questo per
un gioco.
8. Morde
Io dico sempre ai miei allievi (che
di solito hanno un cucciolo), cosa ci
fanno le vostre mani a quell’altez-
za? I nostri cani non hanno l’em-
patia che abbiamo noi, non ama-
no essere accarezzati 2.000 volte,
smancerie sul muso… Molti cani
non lo sopportano e non riescono
a gestire questo grande affetto.
Quindi cosa fanno? Mordono, an-
che perché il cane l’unica cosa che
ha è la bocca, non è che ha le mani
 il metodo fantastican e ~ bonus
per dire basta o di allontanarvi.
Se voi pensate che hanno scienti-
ficamente provato che ogni volta
che il cane ci vede è come quando
noi siamo innamorati e vediamo la
persona che amiamo. Il cane usa la
bocca per giocare con noi, ma noi
non siamo il suo gioco. Il cane deve
sapere fin da subito che la nostra
pelle non è un gioco, quindi mai le
mani in bocca, vedo molte perso-
ne che tengono le mani in bocca al
cane perché è piccolo, perché deve
fare i denti.
No, i denti non se li arrota su di
me, ci sono tutti gli oggetti adatti
per queste cose: gli ossetti di bu-
falo, tutte le varie cose che ci sono
in commercio le potete usare, ma
non le vostre mani, appena morde
il contatto vostro è finito, vi togliete,
non state lì a dargli la mano e far si
che lui morda tutto il tempo, que-
sto problema è completamente
vostro.
9. L’aggressività verso
gli altri cani
Per l’aggressività non c’è molto
da scherzare, bisogna stare mol-
106
to attenti. Diciamo che l’80% dei
cani maschi tra di loro non vanno
d’accordo, cosa dobbiamo fare? In-
nanzitutto è importante che fin da
piccolo, dall’ottava settimana alla
dodicesima settimana, il cane fac-
cia le conoscenze con tutti gli altri
cani: piccoli, grossi, grandi, di tutti i
tipi e le taglie e che giochi sempre
con tutti i cani e tutte le persone lo
devono toccare ed interagire, que-
sto perché sarà il cane da adulto.
Tutto quello che ha imparato in
questo periodo sarà il cane futuro.
Se il cane non ha conosciuto e non
è abituato a giocare con altri cani,
da grande li temerà, quindi dovrà
primeggiare o non saprà giocare.
È importantissimo fin da cuccioli
interagire con gli altri cani, mi rac-
comando. Andate nei posti e chie-
dete sempre se i cani sono bravi
a giocare, perché è normale, non
potete mettere un cucciolo con
un cane che è aggressivo, cercate
sempre di sapere se gli altri cani
vanno d’accordo, magari se con
un maschio non va d’accordo cer-
cate di farlo giocare con una fem-
mina se va d’accordo, ma anche
una femmina potrebbe dare i suoi
 I problemi comportamentali più comu ni
problemi, così come tra femmine
e femmine. Quando il vostro cane
ha problemi con altri cani non tira-
te, non lo sgridate, vedete un altro
cane ed il vostro cane fa storie, vi
spostate un po’, lo premiate e fate
distrarre l’attenzione dall’altro cane.
10. È aggressivo anche
verso i nostri cani
Non si chiama aggressività, ma
si chiama aggressività rediret-
ta, nel senso che quando i nostri
cani sono in giardino e vedono un
altro cane passare fuori, succede
che uno dei nostri cani va a mor-
dere l’altro cane, ma questo non è
perché vuole litigare con lui, ma è
come se scaricasse il fatto di non
potere attaccare o interagire con
quello che c’è fuori, allora litiga con
il cane che è dentro, ma è una ba-
ruffa che dura poco, finisce subito,
107
però sempre da tenere sotto con-
trollo. Questo potrebbe succedere
anche se voi siete lì vicino, il cane
abbaia, non sa come scaricare e
può mordere anche voi, occhio a
questa aggressività rediretta, do-
vete stare attenti.
11. Aggressività verso
gli estranei
Diciamo che se un cane è nel no-
stro giardino o è a casa nostra, mi
sta anche bene, perché alla fine
mi serve anche il cane da guardia.
Non è detto che il mio cane debba
andare d’accordo con gli estranei.
Per aggressività si intende che il
cane ringhia o abbaia verso le per-
sone estranee, ecco già qui diventa
un problema più grosso.
L’aggressività dipende da tutto
quello che il cane ha imparato da
piccolo, nelle prime settimane fino
ai 3 mesi, quindi sono importan-
tissime tutte queste conoscen-
ze. Quando abbiamo il cane che è
grande ed ha queste problemati-
che, dobbiamo naturalmente cer-
care di non metterlo a contatto
diretto con questi problemi, cioè
 il metodo fantastican e ~ bonus

arrivano le persone estranee, fac- problemi. Bisogna rivolgersi ad un

ciamo si che colleghi la persona
estranea con tutte cose positive.
Naturalmente evitiamo di fare gli
esercizi mentre abbiamo persone
estranee per casa. Facciamoli fuori
e comunque stiamo sempre atten-
ti. Quando andiamo fuori, non dob-
biamo allenarci su una persona,
perché si rischia che il cane la mor-
da. Cerchiamo di fare capire al cane
che incontrare persone è una cosa
positiva, quindi andate, cammina-
te per strada, mentre c’è la gente
lo premiamo, gli diamo il boccon-
cino, togliamolo dall’attenzione di
un cane che passa e può creare dei
problemi.
12. È aggressivo verso
di noi
veterinario comportamentalista
o andare da un educatore, perché
quando comincia a mordere noi il
problema è avanzato, quindi biso-
gna rivalutare il rapporto, questo è
un problema molto serio.
13. È aggressivo verso
gli oggetti
Se per esempio ha paura dell’aspi-
rapolvere, il cane morde l’aspirapol-
vere. Cominciamo a fargli vedere
l’aspirapolvere da lontano, non da
vicino e cominciamo a premiarlo
tenendola spenta e poi tenendola
accesa da lontano, comunque pre-
miandolo sempre facendogli capi-
re che la cosa è sempre positiva,
non è mai negativa.

Qui comincerei vera-

mente ad avere dei
problemi seri, perché
un cane che si rivolta
verso di me è una cosa
molto seria. Io posso
aver fatto qualcosa al
mio cane, quindi lui si
rivolta oppure ha dei

108
 I problemi comportamentali più comu ni
14. È aggressivo verso
tutti gli altri animali
In generale è normale se il cane
non ha fatto le sue conoscenze
nel momento giusto. Anche noi se
andiamo in un posto e non sappia-
mo come comportarci, è normale
che sbagliamo. Il cane di conse-
guenza, non ha mai visto una pe-
cora, un cavallo, una mucca, quan-
do li vedrà si domanderà: che cos’è
questa cosa? Quindi più gli fate
fare esperienze e meglio è, avrete
sempre meno problemi.
15. Il cane che abbaia
Se abbaia davanti alla porta verso
tutti rumori, bisogna anche do-
mandarsi che tipo di cane abbia-
mo, che razza abbiamo. Ci sono
cani avvisatori, tutti i cani piccoli-
ni: chihuahua, pincher, pechinese,
yorkshire, sono tutti cani che ven-
gono chiamati avvisatori che al mi-
nimo rumore abbaiano, quindi fin
da piccoli evitate questo compor-
tamento, non dite: “chi c’è?” Evitate
di istigarlo nelle cose che lui ha già
naturalmente. Questi cani appena
109
si muove una foglia abbaiano, quin-
di evitiamo tutte le problematiche
che possiamo dargli noi, incentivar-
lo dicendo: chi c’è? Anche quando
suonano il campanello, cerchiamo
di essere tranquilli, di non agitarci
ed andare subito al campanello,
cerchiamo di tranquillizzare il cane,
di andare a rispondere al citofono,
al campanello, in maniera tranquil-
la, poi gli diamo un comando che
gli abbiamo dato già prima, un se-
duto, in maniera tale che possiamo
interrompere questa situazione.
16. Abbaia mentre è
dentro la macchina
È normale, diciamo che fa territo-
rio, come se fosse la sua casa e si
sentisse minacciato. Il cane va in
difesa verso la sua proprietà, e bi-
sogna sempre insegnargli già da
piccolo, da appena il cane mon-
ta in macchina, che la tranquillità
paga sempre. Quindi dalle prime
volte che lo mettiamo in macchina,
se comincia ad abbaiare ed a non
essere contento, magari fargli: “ah,
ah” – bravissimo appena smette di
fare l’abbaio e premiarlo.
 il metodo fantastican e ~ bonus
17. Abbaia intorno alla
tua proprietà
Anche qui io mi trovo d’accordo, mi
va bene, perché noi dobbiamo ve-
dere il nostro cane che abbaia nella
nostra proprietà, ci sta. A me il cane
serve anche perché se viene qual-
cuno indesiderato, lui mi aiuta e mi
fa capire che c’è qualcuno. Quindi
dobbiamo anche sapere se questa
cosa ci serve o non ci serve, però è
difficile, dipende anche dalle razze
dei cani che abbiamo. Ci sono molti
cani che fanno territorio, i cani che
fanno la guardia, quindi è normale
che ad un estraneo il mio cane ab-
bai, a meno che a noi non interessi
questa cosa, fin da subito dobbia-
mo stoppare il fatto che se arriva
qualcuno il cane abbai. Però non
ha senso, perché è naturale che se
siamo a casa nostra il cane abbai
ad un estraneo, quindi domanda-
tevi se vi serve questa cosa o non
vi serve ed a quel punto stoppatela
prima. Non arrivate dopo un anno a
dire che il vostro cane abbaia a tut-
ti, perché per togliere un problema
che si è instaurato in un anno ce ne
110
vogliono due. Quindi tutti i proble-
mi vanno sradicati all’inizio.
18. Abbaia ad altre
persone e ad altri cani
Dobbiamo far capire ai nostri cani
che le persone e gli altri cani non
sono cose negative, quindi ogni
volta che incontriamo un cane o
una persona, dobbiamo premiare
il nostro cane e queste cose dob-
biamo sempre cercare di stoppar-
le, non facciamo si che il problema
diventi grosso, cerchiamo sempre,
appena riscontriamo questo pro-
blema, di stopparlo. Quando il cane
abbaia ad una persona, facciamo-
gli capire che è una cosa che non
ci piace e premiamolo quando non
abbaia, che sia verso un cane, che
sia verso una persona.
 PROBLEMI PSICOLOGICI
PROBLEMI
PSICOLOGICI
19. Problemi di
iperattività
Questi sono problemi in cui c’è bi-
sogno di un veterinario compor-
tamentalista, perché i problemi
di iperattività li abbiamo quando
un cane, ad esempio, è stato tolto
presto dalla madre, cioè prima dei
3 mesi, dove la madre insegna al
cane sia l’iperattività che l’inibizio-
ne al morso. Spesso diciamo con
leggerezza che un cane è iperat-
tivo, ma non sono iperattivi tutti i
cani che si muovono molto. Iperat-
tivo è quando il nostro cane non
dorme, non riesce a stare tranquillo
a casa, non riesce a stare tranquillo
seduto, buono, ma questo a casa.
Se invece avete il vostro cane che
a casa è tranquillo, dorme rilassa-
to e fuori è una pila, un duracell,
non è iperattivo. L’iperattività è ve-
ramente un problema serio, dove
guardiamo un cane che non riesce
111
a stare fermo un secondo, non rie-
sce a riposare, non riesce neanche
a stare tranquillo a casa e qui dob-
biamo rivolgerci ad un veterinario
comportamentalista, perché è ve-
ramente un problema molto serio
ed importante.
20. Lecca in modo
eccessivo
Quando un cane ci lecca troppo,
non è normale. Non è normale che
un cane ci stia a leccare per mez-
zora. Ho avuto delle esperienze ed
ho risolto dei problemi quando ho
detto alle persone di fare cessare
questi leccamenti, persone che si
fanno leccare il corpo, i piedi… è una
cosa assurda, da non fare, il cane
può fare una leccata o due, ma di
più passiamo al patologico, quindi
il leccamento in maniera eccessiva
è da abolire.
 il metodo fantastican e ~ bonus
Anche quando si lecca lui, cioè
quando vediamo che il cane si lecca
e fa il buco, perde i pelo, anche qui
ci sono dei problemi, perché il cane
si lecca? Potrebbe essere l’alimen-
tazione, ma anche il problema che
magari è troppo solo o ha altri pro-
blemi ed anche qui bisogna andare
in profondità per capire come mai il
cane ha queste problematiche.
21. Rincorre la sua coda
Ho avuto una volta a lezione il cane
che rincorre la sua coda ma in ma-
niera eccessiva, cioè sta tutto il
giorno a girare intorno alla sua
coda, la fissa tipo paranoia ed addi-
rittura se la morde, se la mangia e
gira, gira, gira… questo è un proble-
ma da veterinario comportamen-
talista. È normale se lo fa 3-4 volte
al giorno, gira e si morde la coda ok,
però cercate anche questo di stop-
parlo e se lo fa già 2 o 3 volte do-
mandatevi come mai questo cane
fa così, forse magari esce poco?
Forse magari stiamo poco con lui?
Quindi, anche questo se diventa
patologico rivolgetevi ad un veteri-
nario comportamentalista.
112
22. È in cerca di
attenzione e ti segue
Se ti segue è un po’ un problema
di gerarchia. Se il cane quando è
a casa ha bisogno di seguirci ogni
dove, non è bello. Il cane deve stare
tranquillo a casa, stare seduto e voi
dovete girare in casa liberamente.
Quando vi segue, il cane ha paura
di essere lasciato da solo, oppure
deve gestirvi: dove vai? Cosa fai?
Con chi sei? Perché esci? Io devo
sapere tutto, quindi ti controllo e
questo non va bene, blocchiamo
subito anche questo, perché il cane
deve stare tranquillo al suo posto e
quindi deve anche sapere, nella ge-
rarchia della famiglia, in che posto
lui sta. Noi gli vogliamo bene come
un figlio, però deve sapere che non
mi deve controllare, deve essere
 PROBLEMI PSICOLOGICI
tranquillo, quindi anche qui deve
essere un giusto rapporto, quando
comincia ad essere sbilanciato ab-
biamo questi problemi.
23. Salta sul tavolo
mentre si mangia
Anche qui dobbiamo stare attenti:
dal tavolo non deve mai scendere
cibo. Noi non dobbiamo mai dare
cibo dal tavolo al cane, perché ma-
gari abbiamo ospiti e viene al tavolo
ad elemosinare, sbava dappertut-
to. Lasciamo che il nostro cane stia
tranquillo al suo posto, non diamo-
gli i bocconi dal tavolo, lasciamolo
lì tranquillo. Facciamogli capire che
stare lì buono è premiante, non dal
tavolo. Se volete, quando avete fi-
nito andate nella sua ciotola e gli
mettete qualcosa, ma non deve
scendere niente dal tavolo e se co-
mincia ad avere attenzioni intorno
al tavolo, anche qui blocchiamolo:
“ah ah” – bravo – boccone giù, per
terra devi stare, il tavolo non è il tuo
posto.
113
24. Salta sul divano o
sul letto
Qui dobbiamo subito chiarire.
Quando il cane viene a casa, lo
adottiamo, lo prendiamo che è
piccolo o che è grande, dobbiamo
subito capire che cosa vogliamo
dalla vita, nel senso: noi vogliamo
che il cane salti sul divano da ades-
so e per sempre? Anche il cane che
adesso è piccolo e che quando sarà
più grosso perderà i peli? Vogliamo
che salga sul letto? Vogliamo tut-
to questo? Se noi vogliamo che lo
faccia anche da grande lo possia-
mo fare, ma se noi diciamo fin da
subito come si deve comportare il
cane a casa, abbiamo evitato que-
sto problema, cioè il cane salta sui
divani ed i letti fino a quando glielo
abbiamo permesso.
Se noi siamo sul divano e vogliamo
che il cane ci stia addosso per fargli
le coccole, però vogliamo che non
salga quando non ci siamo, oppure
siamo in piedi e non vogliamo che
cane salga sul divano. Se volete che
non salga, non ci deve salire né con
voi, né da solo, quindi il problema
è risolto. Se non volete che lo fac-
 il metodo fantastican e ~ bonus
cia, non dite: “amore sali sul diva-
no” e poi dite: “no, sul divano non
devi salire”. Bisogna far pace con il
cervello, se vogliamo che non vada
sul divano, non ci deve andare né
per giocare, né per altro, ma se
abbiamo permesso al cane tutto
questo e abbiamo sbagliato, dob-
biamo trovare il sistema per rime-
diare: mettiamo il suo tappetino
per terra vicino al divano, vicino a
noi e lo premiamo quando sta giù,
facciamogli capire che stare giù è
premiante. Quindi lo teniamo in
terra, possiamo cominciare a stare
in terra un po’ vicino a lui, poi salia-
mo sul divano e facciamo in modo
che sia tranquillo per il fatto che
stia giù, quindi lo premiamo quan-
do sta giù.
Se sale sul letto facciamogli capire
che deve stare giù, magari comin-
ciamo a tenere la sua cuccetta per
terra vicino a noi, perché non vo-
gliamo che salga sul letto, quindi
ogni volta che sale lo prendiamo e
lo mettiamo giù e appena sta per
fare il salto facciamo: “ah ah” – bra-
vo giù e premiamo il fatto che stia
giù. Non coccolatelo ogni volta che
viene sul divano o sul letto, perché
114
gli rinforzate il fatto che venga su,
quindi se avete questo problema,
cominciate con un tappetino vici-
no, lo fate stare vicino al divano con
voi e premiate il fatto che stia in ter-
ra e tranquillo giù.
25. Fobie
Anche questo è un problema do-
vuto alla paura di cose che magari
il cane non ha conosciuto: paura
del phon, dell’aspirapolvere, degli
attrezzi del toelettatore: ha paura
perché non le conosce, quindi sa-
rebbe bene che se abbiamo questo
problema, dobbiamo fargli vedere
queste cose spente e cominciamo
a mettere dei premietti vicino agli
oggetti di cui il cane ha paura, far-
gli capire che questo oggetto ina-
nimato è una cosa che non gli da
problemi, quindi lo annuserà e ca-
pirà con cosa deve interagire.
Poi cominciamo eventualmente
ad accenderlo in un’altra camera e
premiarlo, fategli capire che questo
rumore non è un problema. Quindi
cominciate con l’aspirapolvere, non
ci giocate vicino altrimenti il cane
abbaia e si spaventa, evitate. Se
 PROBLEMI PSICOLOGICI
abbaia spegnete subito e comin-
ciate a fargli vedere l’aspirapolvere
spento e premiate ad aspirapol-
vere spento. Accendete in un’altra
camera l’aspirapolvere e premiate
il cane, poi piano piano l’aspirapol-
vere arriva verso il cane e voi pre-
miatelo e fate in modo di far capire
al cane che questi oggetti che fan-
no rumore non sono dei problemi.
Naturalmente se avete un cane
cucciolo, cercate di farglieli vedere
subito, prima impara ad interagire
con i vari rumori e meglio è, quindi
accendete il phon, premiatelo, gio-
cate e fategli capire che non esisto-
no di questi problemi.
26. Ha paura delle altre
persone o degli altri
cani
Anche qui è sempre un cane che
non ha fatto le sue conoscenze, è
un problema che un po’ potete mi-
gliorare, ma sicuramente non sarà
un miglioramento al 100%, però
potremmo ottenere molti risultati,
sempre premiando il cane quando
arriva un altro cane, un’altra perso-
na. Cominciamo con delle distanze
115
lunghe, cioè io vedo il cane a 100
metri e vedo come si comporta, poi
il giorno dopo lo metto a 80: avvici-
nare il problema piano, piano e pre-
miare per fargli capire che queste
sia le persone che i cani non sono
dei problemi.
27. Ha paura dei rumori
e dei fuochi d’artificio
È molto difficile correggere il pro-
blema dei fuochi d’artificio di ca-
podanno o delle sagre. Se avete
un cane tenetelo al guinzaglio, non
portatelo se ci sono i fuochi d’arti-
ficio, anzi tenetelo a casa. Anche
all’ultimo dell’anno, se sono cani che
hanno paura, accendete la televisio-
ne, chiudete tutto, in modo da inso-
norizzare l’ambiente, ma questo è
un problema molto complesso.
Ci sono delle gocce che potete far-
 il metodo fantastican e ~ bonus
vi consigliare dal vostro veterinario
per tenerlo tranquillo, perché ci
sono dei cani che potrebbero an-
che morire d’infarto per le paure
dei botti. Quindi per questo pro-
blema non sono qui a dirvi che lo
risolvete, non posso dirvelo, per-
ché è un problema molto diffici-
le da togliere. Possiamo aiutarlo a
superare in maniera più tranquilla,
non mettendolo con il focus nella
situazione. Per gli spari, possiamo
abituare il cane con uno sparo da
lontano, poi piano, piano avvicinar-
lo per giorni in modo da desensibi-
lizzare il cane da queste situazioni.
Anche qui se comunque abbiamo
un cane cucciolo, ci sono dei CD
apposta, dove ci sono tutti i tipi
di suoni, di spari, di fuochi d’artifi-
cio, dove il cane comincia a sentire
questi rumori e fare in modo che
da grande sia meno problematico
ed è come se li conoscesse già.
Stessa cosa per il temporale, an-
che qui abbiamo il problema che il
cane ha un udito quadruplo al no-
stro, quindi sente l’elettricità che
c’è nell’atmosfera e già lo sente in
anticipo. Molti cani possono an-
che non avere questa paura e poi
116
in vecchiaia trovarci con un cane
che ha questi problemi. Anche qui
ci possiamo farci aiutare dal vete-
rinario con delle gocce per tran-
quillizzarlo, se è veramente grave
il problema, o comunque tenerlo
dentro, con tutta la casa chiusa, in
maniera tale che con il temporale
non si spaventi.
28. Ha paura di salire
in macchina
Anche qui, se non glielo abbiamo
insegnato da piccolo. Possiamo co-
minciare facendogli vedere la mac-
china, premiarlo, gli facciamo vede-
re per diverse volte questo oggetto
strano, lasciamo il bagagliaio dietro
aperto e aspettiamo che il cane
venga vicino alla macchina – pre-
miamolo, poi mettiamo i premi vici-
no al bagagliaio, premiamo sempre
“bravo, bravo”, fino a che riusciamo
a metterlo di peso dentro la mac-
china e lo premiamo con la macchi-
na sempre spenta. Naturalmente
questo fatto per giorni e giorni, non
prendete il cane, lo buttate dentro e
buonanotte, come va, va.
Se avete questo problema, dob-
 PROBLEMI PSICOLOGICI
biamo cominciare da zero: vede la
macchina, lo mettiamo dentro la
macchina, lo premiamo, accendia-
mo la macchina, premiamo il cane
con la macchina ferma, comincia-
mo a tirare giù metà bagagliaio e
premiamo, chiudiamo completa-
mente il bagagliaio e premiamolo
dal finestrino, accendiamo la mac-
china, usciamo e premiamo, dopo
di che cominciamo a fare un po’ di
strada, ci fermiamo, premiamo il
cane e di nuovo… fino a che riuscia-
mo a fare il nostro giro normale. Di-
ciamo che si chiama desensibilizza-
zione, ci vuole molto tempo, piano,
piano, quindi per togliergli questa
paura, ci vorrà un po’ di tempo.
29. Ha paura di essere
accarezzato dagli
estranei
Anche questo è un problema, non
possiamo allenarci con il cane di-
cendo: ”ok prova ad accarezzarlo” e
il cane morde perché non vuole es-
sere accarezzato. Anche per questo
noi evitiamo che gli estranei toc-
chino il nostro cane. Possiamo ar-
rivare al punto che il cane dica: ok io
117
accetto questa persona, però non
accetto di essere accarezzato. Non
tutti i cani amano essere accarez-
zati e possiamo anche pensare che
il nostro cane non ami essere acca-
rezzato, quindi vi posso consigliare
una cosa, che noi cinofili stiamo
dicendo a tutti: mettete un fiocco
giallo sul vostro guinzaglio o sulla
pettorina, per far capire agli altri
che il cane ha bisogno di distanze,
ha bisogno di non essere toccato,
ha subito un’operazione, ha paura
e non vuole stare a contatto con gli
altri cani, con questo fiocco potre-
mo risolvere delle problematiche
ed avere minor problemi, perché
magari le persone sanno che con
il fiocco giallo non ci si avvicina.
Questo è un problema che dovete
evitare voi, quindi vi allontanate o
chiedete alle persone che il vostro
cane non venga accarezzato.
 il metodo fantastican e ~ bonus

30. Si fa la pipì addosso capiamo da dove arriva, se ha delle

in presenza di umani problematiche passate che poi se
o cani se li percepisce le porta avanti. Anche qui dobbia-
come superiori mo vedere da dove arriva il proble-
ma, non è proprio semplice e non
Quando il cane si fa la pipì addosso, posso risolvervelo con 2 parole.
di solito è perché il cane ha paura,
quindi sta in posizione fetale, si fa
piccolo piccolo, mette la coda ver-
so i genitali e fa degli schizzi di pipì,
per far capire all’altro cane che non
vuole problemi. É come se tornasse
cucciolo e dice all’altro cane o all’al-
tra persona che è buono, è piccolo
e non vuole problemi.
Molte volte i cani si fanno la pipì
addosso anche quando noi arrivia-
mo e siamo molto felici, quindi non
riescono a gestire la gioia. Quando
torniamo a casa non dobbiamo es-
sere troppo esuberanti con il no-
stro cane, come se fosse l’ultima
volta o la prima volta che lo vedia-
mo. Cerchiamo di tutelare lui, quin-
di se si fa la pipì addosso, magari
dobbiamo porci il problema se sia-
mo troppo agitati e troppo esube-
ranti con il nostro cane, oppure sta
dimostrando un certo tipo di paura
e si fa piccolo… Quindi cominciamo
ad avere un rapporto con il cane,

118
 OSSESSIONI VARIE
OSSESSIONI
VARIE
31. Gravidanza isterica
Le femmine che non sono state
sterilizzate potrebbero avere dei
comportamenti un po’ strani, ma-
gari in casa cercano dei pupazzi e
se li portano nella loro cuccia, ve-
dete le mammelle ingrossate dove
esce del latte. Dovete rivolgervi al
veterinario che sicuramente vi indi-
cherà la sterilizzazione, perché poi
la gravidanza isterica diventerà un
problema serio per il cane. Quan-
do vedete che il cane si compor-
ta in maniera strana: prende degli
oggetti e li porta vicino a lei, non
si fa avvicinare o piange, vedete le
mammelle gonfie, questa potreb-
be essere una gravidanza isterica
e quindi ha bisogno del veterinario.
32. Paura delle ombre
Andiamo un po’ ad analizzare dei
problemi psichiatrici. Quando ve-
119
dete che un cane vede le ombre,
è tutto attento, ha paura, ha ter-
rore, lo vedete immobile, ha dei
comportamenti molto strani, qui vi
dovete rivolgere ad un veterinario
comportamentalista.
Nei cani la psichiatria non è così dif-
fusa, non sono tanti i cani ad avere
di questi problemi, ce ne sono po-
chi, però quei pochi vanno trattati
da un veterinario comportamen-
talista che potrà dare delle medici-
ne adatte. Poi abbiamo il cane che
ha paura delle luci, resta immobile
oppure guarda in maniera strana,
fissa il vuoto, si ritrae, trema mol-
to, si mette in un angolo. In questo
caso io non posso darvi dei con-
sigli, perché qui per i consigli ve li
può dare solo un bravo veterinario
comportamentalista, questi sono
problemi da non sottovalutare.
Certo, non è che se vedete il cane
 il metodo fantastican e ~ bonus
che si spaventa di un’ombra anda-
te subito dal veterinario comporta-
mentalista, cercate di capire bene,
intanto conoscendo il vostro cane,
sapete bene se il vostro cane ha
un problema. Quindi anche quan-
do prendete dei cani da canile che
potrebbero avere delle problemati-
che, consultate subito un veterina-
rio, perché potete dargli anche un
tenore di vita migliore e recuperare
in maniera più adeguata. Quindi
per queste ossessioni io sono solo
d’aiuto per poter capire quali sono
le problematiche, ma anche qui vi
può aiutare un veterinario compor-
tamentalista, non vi posso dare dei
consigli su come vi dovete com-
portare.
33. Mangia la cacca
(caprofagia)
Diciamo che ai nostri cani piace
moltissimo la cacca di gatto, di ca-
vallo e di capriolo perché sente de-
gli odori. Nelle cacche dei caprioli e
dei cavalli ci sono delle erbe che l’a-
nimale ha sintetizzato e che al cane
piace molto. La cacca dei gatti è
molto buona perché i gatti hanno
120
un mangime con proteine al 37% e
quindi questa cacca ha un buonis-
simo sapore ed i cani ne sono inna-
morati persi, non è che non sia nor-
male. Noi appena vediamo che il
cane annusa una cacca, possiamo
fargli “ah ah” – bravo, quindi per dir-
gli di smettere di fare questa cosa,
possiamo solo aiutarlo in questo.
Un problema è anche l’alimenta-
zione, perché in molti mangimi
ci sono gli appetizzanti, aromatiz-
zanti, che fanno prendere sapore
all’alimento, quindi quando fanno
le loro deiezioni, rimane ancora
quell’aroma che diventa una cosa
buona da mangiare e a noi fa un
po’ schifo ma dobbiamo pensare al
nostro cane, che certe volte vomita
e si rimangia anche il suo vomito,
ma è normale, non è un problema.
Se mangia la cacca non è un pro-
blema ossessivo, perché lì trova
delle situazioni buone, ma è un
problema perché sia nei caprio-
li, sia nei gatti o un altro animale,
può prendere i vermi, quindi è un
modo per contagiarsi, può pren-
dere i tricuridi dalla cacca delle vol-
pi, basta solo annusarla, insomma
dobbiamo stare attenti per la salu-
 OSSESSIONI VARIE

te del cane. Quindi quando vedia- degli altri animali è “normale”, ma

mo il cane che è libero ed annusa non è normale se lo lasciamo fare,
una cacca di un altro animale o di quindi se lo vedete e lo cogliete sul
un altro cane: “ah ah” – ci guarda, fatto, subito “ah ah”, lo chiamate, lo
lo distraiamo dal problema – bra- fate venire da voi e gli fate capire
vo, vieni! e lo distraiamo un altro che togliersi da quella situazione è
po’, facendogli capire che quella meglio perché qua c’è un premio.
cosa non ci piace e poi cerchiamo
di trovare un alimento dove non ci
sia l’appetizzante, gli aromi, perché
quando il cane va a fare le deiezio-
ni, usciranno anche queste cose,
quindi ritroverà un po’ di cibo e lo
andrà a mangiare. Quindi voi do-
vete riuscire a capire perché il cane
mangia la sua cacca e se mangia
quella degli altri cani, dei gatti e

121
 bonus ~
il cucciolo
perfetto
 il metodo fantastican e ~ bonus
il cucciolo
perfetto
Fantasticane oggi vi parlerà di
cuccioli. La cosa importante di un
cucciolo è la socializzazione: di-
ciamo che dal 21esimo giorno al
120/130esimo giorno, il cane impa-
rerà tutte le cose che gli serviranno
per affrontare il mondo e la vita di
tutti i giorni. Quindi il cane a 15 gior-
ni comincia ad aprire gli occhi, an-
drà tenuto in un posto dove ci sono
tanti stimoli, quindi si può tenere
una radio accesa, molta luce, vari
tipi di pavimenti diversi, in modo
tale che il cane possa conoscere ed
interagire con tanti giochi per terra,
con tante forme, con tante situazio-
ni.
124
Se prendiamo, per esempio, un
cane in un allevamento a 2 mesi
che non ha socializzato in quanto
l’allevamento era in aperta campa-
gna e senza nessun tipo di stimoli,
avremo già un po’ più di problemi.
Sarebbe meglio prendere il cuccio-
lo di 2 mesi, portarselo a casa e far-
gli fare tutte le esperienze possibili.
É normale che quello che succede
con un cane da canile è completa-
mente diverso, molti non conosco-
no tutte le varie problematiche, ma
dobbiamo capire che tutti i proble-
mi che abbiamo, provengono dalla
sbagliata e non corretta socializ-
zazione fatta dal 21esimo giorno a
120/130esimo giorno, tutto il cane
futuro sarà lì. Diciamo che parliamo
di un cucciolo di 2 mesi “normale”,
tranquillo, preso in un allevamen-
to o da un privato, quindi abbiamo
bisogno di farlo interagire con tutti
gli altri cani, le altre persone, sem-
pre stando attenti naturalmente
con gli altri cani, per evitare degli
incontri poco gradevoli.
Cerchiamo bene quando andiamo
anche in un’area cani, i cani che
 il cucciolo perfetto
possano giocare con il nostro cane.
Anche se il veterinario vi dirà di evi-
tare di farli stare con altri cani per-
chè magari non hanno i vaccini: è
più importante che un cane faccia
socializzazione piuttosto che i vac-
cini, perché sono rari i cani non vac-
cinati. Quindi è importante portare
il vostro cane a conoscere persone,
altri cani, è la cosa più importante.
Non avrete problemi quando poi
sarà aldulto, come cane che tira,
che salti addosso alle persone, ecc.
Cominciamo con il guinzaglio ap-
pena arriva a casa il nostro cagno-
lino, gli mettiamo una pettorina
o volete mettergli un collarino, io
sono per la pettorina quindi gliela
metto sul suolo tranquillamente
a casa. Per un po’ di giorni gliela
metto, gliela tolgo, lo faccio abi-
tuare. Poi gli metto il guinzaglio e
lo lascio caduto vicino al cane, nel
senso che non prendo il cane a 2
mesi e gli attacco subito il guin-
zaglio pretendendo che cammini
al guinzaglio. Anche quando noi
prendiamo la patente non prendia-
mo la macchina e andiamo se non
abbiamo mai guidato. Per il cane
125
quindi dobbiamo fare in modo che
vada al guinzaglio senza che poi ci
tiri come un assassino. Comincia-
mo da piccolo per evitare che da
grande sia un trainatore e quindi
farci fare sci d’acqua sulla terra. Al-
lora mettiamo il guinzaglio, glielo
lasciamo per terra di modo che a
casa già si abitui e poi cominciamo
piano piano a portarlo fuori, non
lasciamo il guinzaglio lunghissimo.
Andiamo in tutti i posti, comincia-
mo già a portarlo da piccolo: risto-
ranti, alberghi, dentro i bar, deve
aspettare quando voi state seduti
e prendete qualcosa, deve abituar-
si a stare buono vicino a voi. Abi-
tuiamolo a sentire i rumori, quindi
quando siete a casa lasciate un po’
la radio accesa o la televisione, in
maniera tale che senta i vari rumo-
ri e cominciamo anche a portarlo
ad una fiera… ecco naturalmente
è piccolo, stiamo attenti, comin-
ciamo un pò con poca gente per
poi arrivare a cose grandi in modo
che il cane si abitui un po’ a tutto,
anche alle grate… Magari abbiamo
preso un cane d’estate ed il cane
non conosce cappelli o ombrelli,
quindi cominciamo già da picco-
 il metodo fantastican e ~ bonus
lo a mettere fuori gli ombrelli, per
esempio nel giardino, aprite l’om-
brello lo mettere in terra, dei cap-
potti, delle mantelle… in maniera
tale che il cane si abitui e queste
cose che per lui sono sconosciute,
non che magari è nato in estate,
arriva l’inverno e non ha mai visto
un ombrello, la gente tutta coper-
ta, quindi il cane dice: cos’è questa
cosa nuova? Quindi dobbiamo in-
segnargli di tutto, anche le biciclet-
te, i bambini con le biciclette, con
i pattini, devono avere la possibilità
di vedere queste cose, per esempio
una bicicletta ferma, poi dei bam-
bini che vanno ed il cane è tranquil-
lo, voi lo premiate e premiate la
sua tranquillità.
Evitiamo che poi da grande vada
dietro alle macchine, corra dietro ai
bambini, salti addosso.
Anche a casa, cominciamo per pri-
ma cosa a non farvi salire addosso
dal cane, il cane deve stare con le
4 zampe giù, quindi va premiato e
coccolato tutte le volte che sta giù.
Lui naturalmente viene addosso,
vuole fare le feste, vorrebbe venirvi
sulla bocca, perché per i cani è la
126
mamma che rigurgita il cibo o co-
munque lui vuole venire sulla no-
stra bocca. Magari abbassiamoci
ed insegniamo al cane a non salire
su. Anche quando ci viene addos-
so, lo premiamo appena va giù, in
maniera tale che si abitui da subito.
Anche a casa, tutto quello che non
deve fare da grande, non lo deve
fare già da piccolo, quindi se voi
volete che il cane non vada sul di-
vano, non insegnategli da piccolo a
salire, perché poi da grande glielo
dovete togliere. Quindi decidete
bene cosa volete che faccia e che
non faccia, non vi piace che vada
sul letto, che vada sul divano, come
volete, basta che ci sia coerenza: o
si subito o no subito.
É importante che voi cominciate
a giocare con il vostro cane, sen-
to ancora molta gente che dice: “il
mio cane non gioca con la pallina”,
ma il cane non gioca con la pallina
perché magari voi non gliel’avete
mai fatta vedere, non basta pren-
dere la pallina, dovete essere un po’
attivi. Quindi già cominciate non
solo a dargli i premietti ma anche
a giocare, a presentagli vari tipi di
 il cucciolo perfetto
giochi: una treccia, una pallina… in
maniera tale che il cane possa ave-
re la possibilità di interagire con
questo cane in vari modi, che sia
dal cibo al gioco.
Andate anche in città dove ci sono
le grate, le scale, cercate di inse-
gnarglielo subito, naturalmente
vanno fatti 2-3 gradini, ecco non
cominciamo, perché hanno le arti-
colazioni di burro e quindi stiamo
attenti. Anche camminare per un
cucciolo, vanno fatte tutte passeg-
giate gradatamente, nel senso che
ad un cane di 2 mesi non potete
prenderlo e fargli fare tutto il viale
perché a voi piace camminare, lo
sfondate tutto, gli rompete le arti-
colazioni. Quindi fate 50 metri oggi
ed ogni mese aumentate la cam-
minata con il vostro cane.
127
Cominciate anche ad evitare che
il vostro cucciolo con il guinzaglio
vada ad interagire con tutti i cani.
I cani al guinzaglio meno intera-
giscono tra loro meglio è. Meglio i
cani liberi, perchè relazionano con
gli altri cani meglio, in quanto con i
guinzagli ci sono tantissime proble-
matiche. Quindi mi raccomando, il
cucciolo è la cosa più importante, è
il cane che avrete in futuro.
Mi scrivete che avete mille proble-
mi: il cane che tira, il cane che ab-
baia agli altri cani, che è aggressivo.
Mi raccomando, i cani devono gio-
care ed interagire tra loro da sem-
pre, ma non vuol dire: “il cane della
vicina è amico”, un cane non sono
i cani. Volete che conosca i gatti,
un gatto non sono i gatti. Ok rela-
zionarsi con il gatto di casa, che si
chiama Cesare: lui conosce Cesare
non i gatti, quindi con il vostro gat-
to è buono, con gli altri no. Avete
gli animali, i polli, ecc., dovete già
da piccolo inserirlo in questo con-
testo, come i cani maremmani, per
fare la guardia alle pecore, stanno
lì con le pecore, dormono con le
pecore, in maniera tale che diven-
 il metodo fantastican e ~ bonus
ti una cosa normale. Quindi anche
voi cominciate a fargli conoscere i
vari animali se li avete o comunque
sarebbe meglio che li conosca, così
almeno non avete problemi.
Poi magari con il vostro cucciolo
andate anche all’uscita delle scuo-
le quando escono i bambini, lo fate
accarezzare. Abituate il vostro cane
a tutto, anche alle carrozzine, fargli
vedere una carrozzina per disabili…
Tutte le conoscenze che farà dal
21esimo giorno al 120-130esimo
giorno, sarà il cane futuro, non sa-
pete quale importanza ha questa
cosa, che molti sottovalutano. Ad-
dirittura anche negli allevamenti,
quando tu paghi un cane una certa
cifra è perché hai un cane che avrà
128
fatto tutte queste cose. Il cane mi
raccomando, se abitate in cam-
pagna ed è isolato avrete dei pro-
blemi, perché giustamente è più
il tempo che passa da solo e vede
poca gente, pochi cani, vedrete che
non si saprà relazionare. Così anda-
re a passeggio, perché per un cane
andare a passeggio in una campa-
gna sempre immerso nel verde, è
diverso che andare a camminare in
città, è come Tarzan che nella fore-
sta sta benissimo, poi lo porti in cit-
tà e non conosce niente. Quindi è
obbligatorio che andiate a fare del-
le passeggiate anche in città spes-
so, perché dopo lui vi tira, perché
se uscite una volta alla settimana
è normale che il vostro cane vi tiri,
perché sono tutti odori, tutte cose
nuovissime.
Il giardino è la mor-
te per i cani, perché
il giardino è come
stare dentro casa, è
sempre quello, non
ha odori, non puoi
socializzare, il cane
socializza anche
annusando gli odo-
 il cucciolo perfetto
ri degli altri cani, le altre pipì. Quin-
di se è sempre in giardino ed una
volta uscite tira come un assassino,
per forza! Non lo portate mai fuori.
É obbligatorio. Anch’io ho il giardi-
no e tutti i giorni li porto fuori un’o-
ra a giocare, ad interagire con i vari
odori del mondo esterno. Non po-
tete pretendere che questi cuccioli
socializzino e crescano educati se
non conoscono il mondo fuori.
Anche per la pipì che fa in casa, tut-
ti volete che centrino questa male-
detta traversina, ma dovete capire
che dovete uscire, chi ha un cane
ha l’obbligo di uscire, il cane deve
fare i bisogni all’aperto, sull’erba.
Quindi prendete il vostro cagnolino
ed uscite, più volte uscite, meno ha
la possibilità di sbagliare in casa.
“Quindi ogni 2 ore portatelo fuori
in maniera tale che faccia i bisogni
fuori, e se così farà ditegli “bravo!”.
A casa se fa la pipì, asciugate, pu-
lite, non vi fate vedere mentre pu-
lite, non lo sgridate, non mettete il
muso del cane nella pipì, perché il
cane dice: voi siete matti. Innanzi-
tutto il cane se non viene colto sul
fatto è inutile sgridarlo perchè en-
129
tro 20 secondi non può collegare il
suo comportamento. Se trovate la
pipì in casa non potete sgridarlo.
Voi dite che lui ha capito che ha fat-
to qualcosa che non doveva… no lui
ha capito il tono della voce, perché
voi dite: “cos’hai fatto?” e se vede-
te, il vostro cane già ha le orecchie
tutte indietro, si mette in un angolo
tipo cane bastonato, perché sa che
voi vi arrabbiate. Quindi per la pipì
andate fuori ogni 2 ore, sappiate
che il cucciolo appena si alza, ap-
pena dopo mangiato, appena ha
giocato ha bisogno di fare i bisogni,
quindi fuori. All’inizio dovete passa-
re parecchio tempo fuori, per evita-
re che non vi faccia la pipì in casa,
dovete uscire più spesso possibile.
La sera naturalmente vedrete che
per la pipì allungherà il tempo,
quindi se lo portate più tardi fuori,
la mattina avrete più tempo che
vi tenga i bisogni. Mi raccomando
 il metodo fantastican e ~ bonus
non sgridate il cane se vi fa i biso-
gni dentro, è normale, come un
bambino all’inizio che deve impa-
rare. Quindi non vi arrabbiate, ar-
matevi di buona pazienza perché
è un cucciolo ed è importante che
anche voi relazioniate con il vostro
cucciolo in una certa maniera, non
che lo sgridate.
Poi mi raccomando, al cucciolo
non dite sempre: no, no, no, per-
ché metti che si chiama Lycan, il
vostro cane penserà di chiamar-
si Lycan-no. Cominciate quando
una cosa non vi piace fatta da un
cucciolo, a fare: “ah ah” ed appena
smette: “bravissimo!”, senza sem-
pre dire: no, no, no. Tenetevi questo
no per una cosa molto grave, una
cosa magica dev’essere per voi: sta
attraversando la strada, va addosso
ad un bambino o morde, a questo
deve servire.
A proposito
di morso, se
il cane viene
tolto troppo
presto dal-
la madre, la
madre non
130
potrà insegnargli l’inibizione al
morso e l’iperattività, nel senso che
il cane se si muove troppo, la ma-
dre gli fa due ringhi e gli dice: ba-
sta, così stai esagerando ed anche
per il morso, quando gioca con gli
altri cuccioli o con la madre, lei sa
quant’è la forza di questo morso e
quindi abbaiando gli dice: così fai
troppo male. Quindi le madri inse-
gnano ai cuccioli queste cose ed è
importante che la madre stia più
tempo possibile con i cuccioli.
Arriviamo a casa ed il cane pensa
che giochiate con lui. Non giocateci
fisicamente, voi non siete dei cani,
anche perché il cane comincerà ad
usare la bocca con voi, perché lui
ha la bocca, non ha le mani, quin-
di vi morde i piedi, vi morde i cal-
zini, vi morde le scarpe e le vostre
mani. Vengono qui molte persone
tutte morse
e dicono: “ah
ma lo fa per
giocare”, no,
il cane non vi
deve toccare
con la boc-
ca. Appena vi
 il cucciolo perfetto
tocca con la bocca finite, basta, è fi-
nito il gioco, ma soprattutto il cane
si vede che lo mandate anche fuori
di giri per arrivare a mordere, quin-
di non fategli 2.000 carezze, non ve
lo spupazzate tutto, non è un gio-
cattolo. Rispettate i suoi tempi e
rispettate le vostre coccole, il cane
non riesce ad accettarle come una
persona, anche tra di noi, non tut-
ti amano tante carezze. Pensate
che arrivi una persona che tutto il
tempo vi accarezza, pensate ad un
cane che tutto il giorno deve stare
a subire tutte le nostre angosce,
perché poi noi donne siamo fanta-
stiche in questo, riversiamo su que-
sto povero animale tutte le nostre
paranoie e non mi potete dire che
non sia così… Tutte coccole, baci,
abbracci, in braccio… No, Lasciate-
gli fare il cane, che gli vogliate bene
come un figlio mi sta bene, ma non
è un figlio, è un cane. Lo amate più
di ogni altra cosa, ecco qua la sot-
toscritta, io amo i miei cani più di
ogni altra persona esistente sulla
faccia della terra, quindi…
Però voglio farvi capire che va bene
tutto però riuscirete ad avere di più
da un cane se lo rispettate, che tut-
131
ti questi baci, abbracci, borse, bor-
sette, cani dentro… quelli piccolini
poverini… I cani da borsa no, i cani
stanno per terra nell’erba.
Mi raccomando portateli a spasso,
portateli fuori, fategli fare tutte le
conoscenze possibili, in maniera
tale che da adulto sia un fantasti-
cane. É il vostro compito, il cucciolo
è tutto quello che create voi, quindi
state attenti, perché siete i creatori
e tutti gli errori che farà non sono
perché il cane è stupido o non ca-
pisce. Siete solo voi i responsabili! Il
cane è intelligente, non è stupido,
il cane ha un’anima e ha un cuore
grande, voi siete tutto per lui, quin-
di lo dovete rispettare, rispettare i
suoi tempi e soprattutto capire in
che modo comunicare con il vostro
cane, capire cosa vi vuole dire e
continuare tutta la vita con il vostro
cane, con il vostro cucciolo chie-
dendovi sempre: perché si com-
porta così? E quando lo sgridate
pensate bene perché lo sgridate o
se lo premiate pensate bene per-
ché lo premiate.
Buon cucciolo e che sia un
Fantasticane!