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APPUNTI DI ISTOLOGIA aa 2007/2008 Giordano Perin

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MICROSCOPIA:
Perstudiditipoistologicofondamentaleilcorrettousoditecnologiedimicroscopiaotticaedelettronica, lestrutturestudiate,infatti,nonsonovisibiliadocchionudo. Ilnostrocorpoorganizzatoinstrutturegerarchichemoltodiversefralorosiapertipocheperdimensioni: ATOMI0,1nm. MOLECOLEPROTEICHE10nm. ORGANELLICELLULARI1m(mitocondrio). CELLULE10100m(eccezionedelleuova). TESSUTI. ORGANI. APPARATI. Perquantoconcernecelluleeorganisminoneucariotici: VIRUS:10100nm. BATTERI:110m. LE CELLULE EUCARIOTICHE di un organismo pluricellulare complesso come pu essere luomo sono estremamente diverse una dallaltra, sia a livello funzionale che a livello visivo, importante tenere presente che queste differenze derivano unicamente da diversa espressione genica, e in nessun caso da perditaoacquisizionedimaterialegenetico.Esempirimarcabilisonosicuramente: Cellule della circolazione sanguigna: sono numerose, le pi rappresentative sicuramente gli eritrociti;sonogeneralmentecaratterizzatedaformasferica,idrodinamica;addiritturaglieritrociti sonoprividinucleo,ileucocitipossonomuoversiliberamenteancheattraversotessutiepiteliali. Cellule muscolari: generalmente allungate e associate a formare una fibra compatta; il nucleo stessoschiacciatoecompatto. Cellule nervose: caratterizzate da enormi estroflessioni sostenute da componenti citoscheletriche fondamentali;raggiungono,inparticolareimotoneuroni,delledimensionienormi. Adipociti: sono caratterizzati da presenza di vacuoli molto grossi di contenimento delladipe, il nucleoschiacciatospessoadunlatodellacellula. Questecellulehannopersocompletamentelatotipotenzachecaratterizzavailoropredecessoridurantelo sviluppoembrionale. COMPOSIZIONECHIMICADEGLIORGANISMIVIVENTI:siriconosconoduegrandicomponentifondamentali 1. INORGANICA:sitrattasostanzialmentedi a. ACQUA: nessuna funzione cellulare pu prescindere dalla presenza di acqua, questa garantisce la presenza di alcune componenti fondamentali e la funzionalit di numerosi processi: i. Ambienteidealepermolecolepolariessenzialialmetabolismocellulare. ii. Possibilit di legame ad idrogeno con le molecole di acqua, fondamentale per la conservazionedinumerosecomponenti. iii. MezzoditrasportodiGAS,SOSTANZENUTRITIZIE,ORMONI. iv. Mezzodieliminazionedisostanzadirifiuto(urea). v. Regolazionetermica(sudore). b. SALIMINERALI:fondamentalipernumerosissimefunzionicellulari;inequilibrioconlacqua econvarirapportiinternoesternocellulaconsentonolaconservazionedigradienticellulari enonsolo(vedisoluzionefisiologica): i. Na+,K+Clregolanolapermeabilitdellamembranaplasmatica. 1

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ii. Ca++contrazionemuscolare,ossa,eccitabilitneuronale,coagulazionedelsangue. iii. HPO ossa, denti, inoltre a livello cellulare fondamentale per la sintesi nei nucleotidiedeifosfolipidi. iv. Mg++reazionienzimaticheeossa. v. HCOequilibrioacidobasedelcorpo,formauntamponefisiologico. vi. SOconsentelacreazionedipontifralemolecole. Ilmeccanismodellosmosifondamentaleperilcorrettomantenimentodellafunzionalit cellulareeingeneraledelnostrocorpo;sufficientepensareallereazionidiuneritrocitain unambientenonidoneoalsuonormalemetabolismo: IPERTONICO: il globulo cerca di equilibrare il gradiente della soluzione e emette HOfinoacrenaturaemorte. IPOTONICO: il globulo cerca di equilibrare il suo gradiente a quello ambientale e immetteHOattraversolamembranafinoademolisi. 2. ORGANICA:componentibiochimichecomeacidinucleici,amminoacidi,glucidi,lipidi. TECNICHEDISTUDIODICAMPIONICELLULARI:inprimabattutanecessariospecificarecheesistonodue tecnichebendistintediapproccioallostudiodellacellulaedicampionitissutali;lapprocciobiochimicocha vaadanalizzarelecomponenticellularitramitelisidellacellulaconlusodiomogeneizzatori,elapproccio istologicocheinvecemantieneilpipossibileintegralastrutturadelcampione.Lapproccioistologicopu essereaffrontatoinduemodidiversi: 1. MATERIALEVIVOosservazionediretta:studioconmicroscopiaconusodicolorantinonmortaliper lacellulaosenzausodicoloranti. 2. MATERIALENONVIVOosservazionedicampionifissati:studiodicampionidivariogeneretramite taglioecoloranti. Inentrambiicasiindispensabilelusodicolorantiemicroscopi.Perquantoriguardalostudiodicampioni fissati indispensabile una ulteriore componente: IL FISSATORE, questo mantiene lintegrit del tessuto indispensabileperlosservazionemicroscopicacheseguir.

MICROSCOPIOOTTICO:strumentofondamentalediosservazionecostituitodipiparti:
BASE:strutturabasedelmicroscopio,contieneunafontediradiazioneluminosafondamentaleper losservazione; un lampadina a basso voltaggio emette luce bianca che viene riflessa verso un condensatore. CONDENSATORE: condensa il fascio di luce che riceve alle dimensioni del foro sul tavolino di osservazione. TAVOLINO: struttura su cui si poggia il vetrino e attraverso il cui foropassalalucecheandrpoiaconvergerenellobiettivo. OBIETTIVO: struttura che devia la luce nel tubo di osservazione, pu essere multiplo montato cio su un revolver a scorrimento dotatodiunaseriediobiettiviadiversarisoluzione. TUBO: percorso finale dotato di un sistema di lenti che ingrandisceancoralimmagine. Si definisce per un microscopio ottico il POTERE DI RISOLUZIONE, cio la distanza minima alla quale riusciamo a vedere due punti distinti come distanti fra loro, naturalmente minore la risoluzione, migliore il microscopio;questagrandezzainfluenzatadaduefattori: 1. LUNGHEZZADONDAdellaluceemessadallafontedicalore. 2. AMPIEZZADELCONODILUCEfrailforosultavolinoelobiettivo. 2

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Iltuttoriass suntonelleq quazione: risoluzione=d=/2nse endove langolodel lconodiluce e,lalunghe ezzadondadellaluceem messa. ono ose, tuttavia per ciascun campione di tessuto si segue una n s a Applicazioni possibili so veramente numero proceduras standardinm mododarenderloosserv vabileinmod docorretto: FISSAZIONE E:chimicaconformaldeid deofisicatra amitecongelamento. DISIDRATAZ ZIONEdeltes ssutoconalc coli. CHIARIFICAZIONE. INCLUSIONE IN PARAFFINA, la paraffina utiliz E zzata fluid scaldata a 60gradi, viene fatta filtrare nel da, l campionee epoiriportat taatempera aturaambien nteallaquale esolidifica. TAGLIO CON MICROTO OMO: il micro otomo uno strumento estremame o ente preciso che taglia il tessuto in o n blocchi osservabili al m microscopio, con un disp positivo bloc il campio cca one, con una lama lo tag glia. Per eseg guire osservazioni rapide possibile utilizzare il CRIOSTATO e e l O, unmicrotom moacongela azione,conq questaproce edura: Imm mersionedel lbloccoinaz zotoliquido. Con nservazionea a20Cnelc criostatostes sso. Tag glio. Colo orazioneeo osservazione. . Questogenerediproce edurautilizz zatoquando onecessarioavereunaosservazione rapidaditessutodurant teoperazion nichirurgiche eperesempi io. DEPOSIZION NESUVETRIN NO. COLORAZIO ONE. MONTAGGI IOSULVETRINOCOPRIO OGGETTOeosservazione e. I COLORAN la scelta del colora NTI: a ante estremamente im mportante p una corr per retta visualiz zzazione dei i risultatidim microscopiao ottica,icolorantisononumerosi,ma avengonoge eneralmente eclassificatiin: BAS SICI:dannou unacolorazio onebluviola a,sono: o Ematos ssilina. o Bludim metilene. o Bludito oluidina. Que colorant in quanto acidi, reag esti ti, o giscono con zone acide del tessuto, in partico n e olare quindi i colo orano: acidi nucleici, in particolare nucleo e cit toplasmi par rticolarmente ricchi di mRNA, zone e m e acid deecartilagini(GAG). ACIDI:dannoun nacolorazion nerosaaran ncio,sono: o Eosina. o Orange. agisconocon nsostanzeba asiche,inpar rticolarequin ndiconilcito oplasmaeco onfibredico ollagene. Rea In generale si tende ad utilizzare e e d entrambe le colorazioni per ottener il re contrastofr raleduezon ne.

MICROSC COPIO A FLUORE A ESCENZA:

altro strumento molto

utilizzato, posso r riconoscere cellule e tessuti grazie ad i orescenza e estremament specifica ed attend te dibile. Uso una immunofluo gammadifluorocromi ecolorantic chepossono oesseresfrut ttatiinpim modi diversi: FLU UORESCENZA NON VISIBILE: viene co dal mac A olta cchinario stesso, sitr rattadiemis ssioniconlun nghezzedon ndaintornoa ai30004000 0. FLU UORESCENZA AVISIBILEche epuessere e: 3 3

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o Primariaospontanea. o Secondariaoindotta. Inognicasodipendedaltipodifluorocromoscelto. LE SEZIONI: la scelta della appropriata sezione di taglio estremamente importante per una corretta osservazione del campione in questione, inoltre importante tenere presente che una struttura tridimensionale tissutale pu essere sezionata in modi molto diversi fra loro, pu quindi risultare decisamentediversadacampioneacampione,unacellulapuesseresezionata: LATERALMENTEequindiilnucleorisultainvisibile. AMETA:equindiesserecompletamentevisibile. SULLAMEMBRANA:equindirisultarepraticamenteinvisibile. Quandosihaachefareconstrutturepicomplesselecombinazioniaumentanomolto.

MICROSCOPIO ELETTRONICO: il microscopio elettronico molto utilizzato in istologia per le sue


capacit di risoluzione praticamente irraggiungibili con altri strumenti di livello simile; un microscopio di questotipodeveesseremantenutoinsituazioniottimaliperfunzionarecorrettamente. MICROSCOPIOELETTRONICOATRASMISSIONE:unmicroscopioelettronicoatrasmissionefunzionagrazie ad una differenza di potenziale estremamente elevata (80.000V) che accelera degli elettroni da un filamentoditungstenolungountubo;questoflussovaadattraversareunasezionesottilissimadicampione fissatosuunretinoestremamentefine,limmagineinfineulteriormenteingranditadaunsistemadilenti. Il funzionamento SFRUTTA LA DIVERSA DENSITA DEI TESSUTI e quindi la DIVERSA RISPOSTA ALLA COLLISIONE CON IL FASCIO DI ELETTRONI ACCELERATI. Per garantire il corretto funzionamento del meccanismo: 1. necessario creare delle sezione piccolissime di tessuto: per poterlo fare si utilizza lULTRAMICROTOMO,unostrumentocapacedicrearesezionidi80nm,unospessoresufficientea farpassareglielettroni;questomacchinariofunzionagrazieadunalamaestremamentetaglientee precisa che va spesso cambiata per garantire la sua efficienza, il campione cade in un pozzetto dacquadaqualevienepescatoconilretinometallicodisostegnostesso. 2. Non si pu utilizzare paraffina, altererebbe lintegrit dellimmagine, uso una resina epossidica comefissatore. 3. Devoutilizzareunretinometallicodisostegno,nonunvetrino. Velocitecorrettezzadelleoperazionisonoessenzialiperottenereunbuoncampione. MICROSCOPIO ELETTRONICO A SCANSIONE: utilizzato per visualizzare parti di tessuto disidratate e ricopertedoroperfaremergeredatidettagli. IngeneraleperlaMICROSCOPIAELETTRONICAqualsiasierroreoperativocomprometteilcampionein analisi.

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LA MEMBRANA: la membrana una struttura fondam a a mentale per qualsiasi tip di cellula, vegetale o r po o
animaleche esia. Lamembranacellularesvolgenume erosefunzion ni: Inte erfacciafral ambientecitoplasmatico oequelloex xtracellulare. . Gar rantisce lintegrit stru utturale dell cellula, un confin che con la ne nsente la creazione di c i com mpartimentidistintiebenlocalizzati. Con ntrollailtraff ficoineoutdellacellulaattraverson numerosipro ocessi: o Attrave ersolamemb branastessatramitenum merositipidirecettoridimembrana. o Tramite eprocessidiendocitosi,e esocitosiegemmazione. . Rico onoscimento odispecifich hemolecolet tramiteluso odirecettori ispecializzati. Trasduzionedelsegnale,comeperormo onidellacrescitaenume erosialtrime essaggeriintercellulari. Allinterno del cellula divide num lla merosi comp partimenti diversi per rmettendo lesecuzione e ntemporanea adipifunzi ioni. con Gar rantisce il m manteniment del poten to nziale elettro ochimico fra interno ed esterno de cellula e a ella e num merosialtrig gradientifunzionali. STRUTTURA A:duefogliet ttidifosfolip pidiconspessorecomple essivodicirca a7,5nm,com mpostodi: LIPIDI PROTEINE Fo osfolipidi Intrinsec che Gl licolipidi Estrinsec che Colesterolo

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Esistono alcune particolari strutture lipidiche da ricordare sia per la loro composizione sia per la loro funzione: RAFTSLIPIDICI:zatteredilipidicapacidimuoversisullamembranaplasmatica,sonoricchediglicolipidie colesteroloecontengonounaopiproteinedicuiinfluenzanolafunzionalit. COLESTEROLO:funzioneparticolarmenteimportantealivellostrutturale,regolalafluiditdellamembrana inentrambiisensiasecondadellenecessit.Particolarmentepresentineglieritrocitiaiutanoamantenere lastruttura. GLICOLIPIDI: svolgono funzioni protettive, di ricezione e di riconoscimento, gli oligoglicosilcerammidi per esempiodeterminanoilgrupposanguignodellindividuo.Particolarmentepresentinellecelluledellaguaina mielinicaperlalorofunzioneisolanteetrasmittente. Lacomponentefondamentaledellamembranaplasmaticacheconsentelarealizzazionedellagranpartedi questefunzionisicuramentelaparteproteica,leproteinedimembranapossonoessere: Trasportatori,classeeterogenea. EnzimiATPasici. Recettoriormonali. Proteinediadesionecellulare. Recettoriperlafagocitosi. MHC,complessidiistocompatibilit. Recettoridineuromediazione. Inibitoridacontattocellulacellulaecellula matrice. LA STRUTTURA DELLE MEMBRANE CELLULARI MOLTO DIVERSA SIA FRA CELLULA E CELLULA CHE FRA TESSUTOATESSUTO. Altra struttura fondamentale costituita di GLICOLIPIDI E PROTEINE GLICOSILATE sicuramente il GLICOCALICE:ilglicocaliceunastrutturatipicadialcunemembranecellulariconmolteplicifunzioni,non visibilealmicroscopiootticoperchifissatorilodegradano,maconosciamomoltecosesuquestastruttura: RICONOSCIMENTODISEGNALIsiagraziealleproteinechehaiglicolipidi. ADESIONECELLULAREconlesuenumerosepossibilitdicontattoconaltrirecettori. FILTRO addirittura anteposto alla membrana stessa, con la sua fitta rete di oligosaccaridi blocca particelleelericonosceprimachequesteentrinoincontattoconlamembrana. MANTIENE DELLE CARICHE ELETTRICHE funzionali e importanti anche per il mantenimento del gradiente(eritrocita). IMPERMEABILIZZA alcune strutture molto importanti a livello fisiologico come la membrana plasmaticadellepitelioditransizionedellavescica(internoesterno). Lapresenzadelglicocalicefondamentalepernumerosiprocessifisiologici: 1. GLOBULIROSSI,addiritturainduemodidiversi: a. Impedisce che globuli rossi giunti nei capillari si uniscano in strutture aberranti provvedendo a fornire alle membrane cariche uguali, quindi fra loro repulsive (acido sialico). b. Riconoscimentodiglobulirossiinvecchiati,inparticolaredopoi120giornidivitanormali,i globulirossiperdonounoligosaccaride(acidosialico)eneespongonounaltro(galattosio), questostimolalalorodegradazione. 2. GRUPPISANGUIGNI,contribuisconoallalorodeterminazione(oligoglicosilcerammidi). 3. SPERMATOZOI, al momento del loro arrivo nella vagina non sono ancora maturi, la CAPACITAZIONE, cio la maturazione dello spermatozoo che lo rende in effetti fecondo, avviene nellapparatogenitalefemminilegrazieallaperditadialcuneglicoproteinedelglicocalice.

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METODI DI TRASPORTO ATTRAVERSO LA MEMBRANA: si distinguono tre metodi di trasporto fondamentalmente: classico (mediato da proteine) e di esoendo citosi; il secondo in particolare interessanteafiniistologici: ESOCITOSI: dallapparato del golgi si staccano delle vescicole che giungono alla membrana plasmaticadovesifondonoconessadandovitaadunporodalqualeesceilmaterialedaesocitare. Questocreaunsurplusdimembranacheandrbilanciatoconprocessidiendocitosi. ENDOCITOSI: attraverso questo processo la cellula si procura materiale dallesterno, una piccola zonadimembranaplasmaticasiinvaginadandovitaadunpeduncolo,questorimaneincontinuit conlamembranafinchelaclatrinanonloavvolgeelamembrananonsiinvaginaasufficienza,a questopuntolavescicolasistaccaelendocitosicompleta.Siriconosconoduetipidiendocitosi. o Fagocitosi:endocitosidimolecolegrosseesolidecomeperesempiobatteri,altrecellule; esistonodelledimensionidiscriminanti:DIAMETROVESCICOLA>150nm. o Pinocitosi:endocitosidimaterialefluido,inquestocasoDIAMETROVESCICOLA<150nm;si inglobanomolecolaassociatealiquidoinmodoassolutamenteaspecifico. o Endocitosimediatadarecettore:unrecettoredimembrana,legatoalsuoligando,stimola laformazionediunavescicoladiendocitosi. GEMMAZIONE: si staccano interi pezzi di membrana plasmatica, complessivamente il processo consta di questo: si ha la nascita di una estroflessione, la formazione di un grande peduncolo esternoeinfinelagemmazionediunagrossavescicolapienadimateriale. Processo molto importante per luomo nel quale sono coinvolti questi meccanismi sicuramente lallattamento:allafuoriuscitadilattematernodallaghiandolamammariacontribuisconosiailprocessodi esocitosichequellodigemmazione:inquestomodoillattematernononsoloriccodilipidi,maanchedi proteine di membrana e citoplasmatiche, di ioni funzionali e di numerose altre componenti cellulari fondamentali.

RIBOSOMI:sonostrutturefondamentaliperlasintesiproteica.
STRUTTURA:sonocostituitidi: RNAconfunzioneenzimatica,quindidettoribozima. DUESUBUNITAunamaggioreunaminore: o MAGGIORE:60s. o MINORE:40s. o COMPLESSOASSOCIATO:80s N.B.: si misurano in svaldberg, una unit di misura che tiene in considerazione numerosi aspettimolecolaricomeilrapportomassa/volumeecc PROTEINEconnumerosediversefunzioni: o Meccanicheestrutturali,consentonomantenimentodellastrutturaeassemblaggio. o EnzimaticheinassociazioneconlRNA. o DiriconoscimentoperlmRNAedinumerosesequenzeinessocontenute. Complessivamenteunastrutturache,associata,haundiametromoltovariabile,da15a25nm. LeduesubunitribosomialivengonosintetizzatenelnucleolograzieallassociazionefrarRNAsintetizzatiin locoocomunquenelnucleoeproteinetraslocatedalcitoplasma. Cellule particolarmente ricche di ribosomi sono tutte quelle cellule che devono svolgere una sintesi proteicamoltoconsistente,inparticolare: GHIANDOLESALIVARI:lasalivamoltoriccadienzimidigestivienonsolo. PLASMACELLULE:devonoprodurreanticorpiproteiciinmassaquandonecessario.

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FIBROBLASTI:devonoprodurrenumeroseproteinedellamatriceextracellulare,inparticolarefibre dicollagene,manonsolo,ancheelastinaecc PANCREAS ESOCRINO: deve produrre una serie di enzimi molto importanti per la digestione e anchemoltialtripeptidifunzionali. NEURONI:inquantocelluleperenni,devonooccuparsicostantementediuncontinuoricambiodi organelli,unacompensazionedellincapacitreplicativa(corpuscolidiNissl). PRESENZADINUMEROSIRIBOSOMI=BASOFILIA,quindicolorazionescuradelcitoplasma.

ILRETICOLOENDOPLASMATICOLISCIOERUGOSO:
ILRERoREG:reticoloendoplasmaticorugosoogranulare. MORFOLOGIA:unaseriedicisterneappiattiteimpilateunasullaltra,caratterizzatodallapresenza dinumerosiribosomiadesiallamembrana;questecisternecomunicanofraloro. FUNZIONI:sonosostanzialmentedue: o sintesi e parziale processamento di proteine destinate alla secrezione, al golgi, alla membranaplasmatica,allisosoma. o Sintesi di lipidi di membrana, questi vanno direttamente senza subire alcuna modificazioneallamembranaplasmatica. ILREL:reticoloendoplasmaticoliscio. MORFOLOGIA: sistema di tubuli e vescicole tridimensionali, non presenta ribosomi associati; le sezionialivellodianalisimicroscopicadiquestisegmentisonodifficilidaottenere. FUNZIONI:hanumerosefunzionidiverse; o SINTESIDINUMEROSECOMPONENTICELLULARIcome: Lipidicomplessi. Ormonisteroidei. Colesterolo. Trigliceridi. o DETOSSIFICAZIONEdafarmaciesostanzenociveingenerale,spessovengonomodificateda agentichimicieperdonolalorotossicit,piraramentevengonodistrutte. o ACCUMULODIIONICa++elororilascio,inparticolarenellecellulemuscolaridoveprendeil nomedireticolosarcoplasmatico. o GLICOGENOSINTESIeGLICOGENOLISI,ingeneralenelmetabolismodelglicogeno. In virt di queste sue funzioni particolarmente sviluppato: negli epatociti (detossificazione), ghiandole endocrinesteroidee,fibremuscolari(reticolosarcoplasmatico),celluleadipose.

LAPPARATO DEL GOLGI: altro apparato fondamentale per il processamento delle proteine e loro
successivosmistamento,nonchsintesidinumerosiprodottidellasecrezionecellulare. MORFOLOGIA:strutturadicisterneappiattiteunasullaltraedilatateinperiferia,lecisternesono presenti in numero limitato, da 5 a 9 circa, lespansione fisica quindi molto limitata. sempre rivoltoconunaconcavitversoilnucleoeunaconvessitversolamembrana.Lastrutturainterna organizzata in tre compartimenti detti, nellordine dal nucleo verso il citoplasma, CISMEDIALETRANS. FUNZIONI:svolgenumerosefunzionicorrelateprincipalmenteallasecrezionedimolecoleealloro processamento: o SINTESIDIGLUCIDIchepossono: Esseremontatisuproteineolipidi. Esseresecreticomecomponentedellamatriceextracellulare. Fungereadaltriusidiversi. 4

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COMPL LETAMENTODIPROTEINE ESINTETIZZA ATENELRE:conprocessa amentodioligosaccaridi i enume erosealtrem modificazioni. . o INSERIM MENTODEFINITIVODIPR ROTEINENEL LLAMEMBRA ANA. o RILASCIO DI PROTE EINE E GLUCIDI NELLO SPAZIO INT TERCELLULARE tramite vescicole di i esocitosi. o FORMA AZIONEDIVE ESCICOLESPE ECIALIDESTINATEADIVE ENIRELISOSO OMI. o FORMA AZIONEDIVE ESCICOLEDIT TRASPORTOCONCOENZ ZIMIFUNZIONALI. ossonodare estensione fisica,bens estensione numerica,in nparticolare e Ingenerale questestrutturenonpo hesecernono oungrannu umerodiproteine,venesonoingran ndequantit ;alcuniesem mpipossono o incellulech essere: CONDROBLASTI: devon produrre numerose proteine della matrice cellulare fra cui prot no e d e teoglicani e e collagene n nonch num merosi glucid costituenti fondamentali anchess della mat di si trice, arrivan ad avere no e decinediap pparatidiGo olgi. CELLULEMUCIPARE:mo oltosviluppa ateintuttoi ilcorpo,produconodelle eproteinecheunavolta aincontatto o conacquad dannovitaa adunasosta anzaviscosa dettaMUCO O,questepr roteineveng gonoprodott teingrande e quantitne ellacellulae accumulate invescicole einprossimit tdellamem mbranadalla aqualeveng gonosecrete e peresocitos sicontemporaneamente e.


3:reticoloen ndoplasmico. 4:apparatod diGolgi.

I MITOCO ONDRI: so organelli tipici delle cellule euca ono ariotiche; la loro funzion principale quella di ne e i
convertirel lenergia,reperitasottoformadinu utrienti,info ormeutiliap promuoverereazionicellulari. 5 5

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Si occupa sostanzialmente di catabolizzare sostanze digerite dal sistema digerente in componenti pi semplici;inparticolarelareazionecomplessivalaseguente: ADP+PiATPschematizzabileinmodopiprecisoinquestomodo: ingresso catabolizzazione uscita ADP+Pi=accumulatoredienergia ATP=fonteenergeticacellulare Ossigeno=agenteossidante CO2eH2O=espulsiconlarespirazione Carboidratigrassieproteine= OSSIDAZIONE sostanzecombustibili Generalmentesichiamaincausailcasodelglucosio: CHO+606CO+6HO+36ATP ReazioniinnaturacherichiedonolusodiATP: CONTRAZIONEMUSCOLARE. BIOSINTESIdinumerosissimicompostifondamentaliperlacellula. TRASPORTO CONTRO GRADIENTE, la pompa Na+K+ATPasi consuma circa il 25% di tutto lATP cellulare. TRASMISSIONEDEGLIIMPULSInervosienon. BIOLUMINESCENZAANIMALE. Ilmitocondriounastrutturacellularemoltoparticolare,caratterizzatadaAUTOREPLICAZIONE, contiene infattidelDNApropriochesireplica,trascriveetraduceautonomamente. MORFOLOGIA: possono essere a bastoncino o sferici, sono generalmente flessibili, elastici. Sono dotatididoppiamembrana: o Esterna, normale, divide lambiente intermembrana, detto camera esterna, da quello citoplasmatico. o Interna, caratterizzata da numerose pieghe dette creste mitocondriali, ad aumentare enormementelasuperficiedireazione.Dividelacamerainternadaquellaesterna.Questa membrana ricoperta di proteine addette alla sintesi dellATP: F1 F0 ATPSINTETASI o ATPasi; queste strutture sono caratterizzate dalla presenza di una coda fibrosa e di una testaglobulareperunaltezzacomplessivadicirca810nm.Lecrestemitocondrialipossono esserediformaTUBULAREOLINEARE,inmanierapiuttostoindifferente,limportanteche sianocapacidiampliarelasuperficiecellulareinmodoefficace. Siricordanoinoltrealcuneproteinefondamentali: CITOCROMOOSSIDASI:caratterizzatodallapresenzaditresubunitmaggiori. ATPasioATPsintetasi. Proteinestrutturali. CitocromoBC1. Sipossonoinoltreclassificareleareemitocondrialiinbaseallalorofunzione: Matricemitocondriale=ciclodikrebs. Membranainterna=catenarespiratoria. Membranainterna=ATPsintetasi. FUNZIONI:lefunzionidelmitocondriosonopinumerosediquantosipossapensare,inparticolare questoorganellosioccupadi: o RESPIRAZIONECELLULARE,attraversolaqualesiottieneenergiautileperlacellula. o COLLABORAZIONE ALLA SINTESI DI ORMONI STEROIDEI con il RE liscio, mettono a disposizionecomponentiparticolari. o METABOLISMODILIPIDIEFOSFOLIPIDI:sempreincollaborazioneconilRElisciopossono: Importaredecarbossilasi. 6

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Sintetizzare eCARDIOPAL LMINA. Sintetizzare eacidigrassiefosfolipidi o SINTESIDIGLUCOSI IO. o METABOLISMODEG GLIAMMINO OACIDI. o ACCUM MULODI: +,Ca++,Na+, ,K+. Ioni=Mg++ Piccolemolecole. o PRODUZIONEDIEN NERGIATERM MICAneltess sutoadiposo obrunoinpa articolare,grazieaduna a proteinaparticolare edettaTERM MOGENINA,i inparticolare equestafo ortementepresentein: Animali in letargo, ch devono affrontare periodi fred abbassa he ddi ando il loro o metabolism moalminimo opergarantireallorganis smosopravv vivenza. Bambino dopo il parto serve per affrontare lo sbalzo termico di uscita utero o, r u ambienteesterno. InoltreilDNAm mitocondriale econsentea allorganelloinquestione ediautoreplicarsieprod durrealcune e pro oteinefondam mentaliperl lasuastessafunzionalit . Alcu unecellulesonocaratter rizzatedaun nelevatapre esenzadimitocondri,inp particolare: LAB BIRINTOOM MEMBRANAB BASALE:ques stecelluleeinparticolar requestapartedellaloro omembrana a ca aratterizzatadauncontinuoflussod dimaterialicontrogradie enteineout,necessitaq quindidiuna a granquantitdiATPperfar rfronteallee esigenzedeltrasportoat ttivo. ERMATOZOI:devonoforn nireenergiapergarantire eilmovimen ntoallospermatozoo. SPE

IL CITOSC CHELETRO il citosch O: heletro un struttura fondamenta per num na ale merosi aspet della vita tti a cellulare,da allariproduzionealmant tenimentodellintegritstrutturale. STR RUTTURA GE ENERALE: in generale le componen del citoscheletro son tre, ciasc e nti no cuna con le e pro opriepeculiar ritefunzion ni: o MICROF FILAMENTID DIACTINA:so onoipisott tili,hannoun ndiametrod dicirca57nm m. o FILAME ENTIINTERM MEDI:hannou undiametrodicirca812 2nm. o MICROT TUBULI:sono olestrutture epispesse, ,hannound diametrodic circa25nm. FUN NZIONIGENE ERALI:quest tetrestruttu uresoprades scrittecontribuisconoaq questefunzioniinmodo o dive erso,comunquenelsuocomplessoilcitoscheletr ro: VIMENTO C CELLULARE attraverso deformazione della membrana a o GARANTISCE MOV plasmat ticastessa,intervieneinnumerosica asidiversi: Mitosi,inparticolareim microtubulie eifilamentid diactina. 7 7

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Attivitsecretoria,inparticolarespostamentodivescicolenelcitoplasma. Contrazionemuscolare,inparticolarelactinaconaltreproteinecontrattili. Spostamentodicellulenonmuscolaricomeileucocitimanonsolo. o MANTENIMENTO DELLA FORMA DELLE CELLULE in modi diversi, casi particolarmente importantisonosicuramente: Globulo rosso, che mantiene la sua forma a disco biconcavo a prescindere dallo stressstrutturale. Epidermidedovefadaveraepropriaimpalcaturadisostegno. o SOSTEGNO E REGOLAZIONE DINAMICA INTERNA con movimento di vescicole, ma anche sostegnoagliorganellieadesionecellulacellulaecellulamatrice. IMICROTUBULI:imicrotubulisonostruttureestremamentedinamicheevannoacostituire,oltreatuttele varie strutture funzionali mitotiche e non, anche delle strutture motrici estremamente importanti quali CIGLIAEFLAGELLI.indispensabiledescriverelastrutturadel CENTRIOLO:sitrattadiuncilindrovuoto,dotatodinumeroseproteineaccessorie STRUTTURA:9triplettedimicrotubuliassociateaformareunastrutturacircolare. FUNZIONE: presenti in coppia a livello del centriolo, organizzano numerose funzioni correlate ai microtubulistessi: o ORGANIZZAZIONEININTERFASEdeimicrotubuli. o DUPLICAZIONE per dar vita ai microtubuli mitotici e gestione quindi del fuso mitotico stesso. o COSTITUISCONOILCORPOBASALEDICIGLIAEFLAGELLI. Lecigliasonostrutturefondamentalipernumerosetipologiecellulariepergliapparatichecompongono,in particolareuncigliocostituitodi: BASEcentriolarefondamentalechesispingeinprofonditnellastrutturacellulareedaresistenzaal cigliostesso. CORPOcioilveroepropriociglio,costituitoquestavoltadi9coppieperiferichedimicrotubulie una coppia centrale; ad essa sono associate numerose DINEINE che consentono il movimento coordinatodelleciglia,conspesadiATP,elintegritstrutturalenecessariaallavitadellacellula.

EsempiotipicodiutilizzodiquestestrutturesonosicuramenteleCIGLIAVIBRATILIpresentinelsistema respiratorionellalaringe,nellafaringeenellatrachea;associatealMUCOsecretodallecellulevicine, questecigliapurificanolariainentrata,svolgonoduefunzioni: Rendonolazionemuciparapiefficaceecontribuisconoadintrappolareparticelle. 8

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ConspesadiATPpossonoriportareversolaltoilmucochescivolanormalmenteversoilbassodel sistemarespiratorio. Altrafunzionedellecigliavibratiliriscontrabilenellapparatogenitalefemminiledovelecigliatrasportano lovulofecondatoversoluteroperlimpianto. I FILAMENTI INTERMEDI: la loro funzione principale quella di aumentare la resistenza della struttura cellulare,inparticolarenellepidermide. FUNZIONE: o Supportomeccanicoallacellula. o Sostegnodiproteineestrutturesoggetteastressmeccanico. o Compongono la lamina nucleare, sono le uniche proteine citoscheletriche a far parte del nucleo. o MedianoalcunerelazionicellulacellulaecellulamatriceimportanticomeDESMOSOMIed EMIDESMOSOMI. o Generalmentelalorofunzionalitregolatadafosforilazione(ciclinachinasi). TIPOLOGIAELOCALIZZAZIONE: LOCALIZZAZIONE NOME Epitelio Cheratine,vannoacostituiretuttiitessutisolidi elepiteliostessoinalcunicasichemolle. Diffuseinvariepartidelcorpo Vimentine Cellulemuscolari Desmine Cellulecerebraligliali Proteinaacidagliale,consenteilriconoscimento dicelluledellaglia. Laminanucleare LamneA,BeC Siricordacomeproteinaassociatalafilaggrina,unaproteinaaccessoriadicompattazione. IFILAMENTIDIACTINA:lactinalaproteinainassolutopipresentealivellocellulare,rappresentacircail 15%delleproteinedellecellulenonmuscolarieil20%nellecellulemuscolari,esisteinvarieisoforme: muscolare. enonmuscolari. Lactinaesisteindueformeparticolarinellacellula: G actina: actina globulare a forma di fagiolo di lunghezza circa 5,6nm e perso 42,3Kd, lactina non polimerizzata. Factina:actinafilamentosa,polimerizzataestrutturatainvariefunzionicellulari. Lactinasitrovainparticolare: FASCIACORTICALEdovecostituisceilveroepropriocortexcellulare. TRAMATRIDIMENSIONALECITOPLASMATICA,associataavaritipidiproteineaccessorie: o FILAMINAstimolalapolimerizzazione. o GELSOLINAstimolaladepolimerizzazione. FASCEADERENTI,strutturedicoesionecellulacellula. GIUNZIONIFOCALI,strutturedicoesionecellulamatrice. CITOSCHELETRO DEGLI ERITROCITI associata a SPECTRINA che consente il mantenimento della forma. MICROVILLIconproteineassociateconsenteilmovimentodelvilloeilmantenimentodellintegrit strutturaleallostessotempo. MUSCOLIinassociazioneconlamiosina. I MICROVILLI sono strutture estremamente importanti per numerosissime funzioni cellulari, non sono dotati di movimento ma possono accorciarsi ed allungarsi rispetto ad una misura standard, sono molto 9

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meno dinamici di ciglia e flagelli; sono presenti in modo molto consistente nellapparato digerente dove amplianolasuperficiediassorbimentodellesostanzedigerite. Imicrofilamentidiactina,inoltresonocaratterizzatidallapresenzadinumerosissimeproteineassociatein particolarenellaformafilamentosa,questedannoaifilamentiparticolariproprietofunzioni: SPECTRINA:collegaimicrofilamentidiactinafralorodandoalleritrocita,peresempio,lasuatipica strutturaadiscobiconcavoelelasticitnecessariaasvolgerelesuefunzioni. DISTROFINA: nelle fibre muscolari collega lapparato delle miofibrille alla membrana plasmatica, garantisce un meccanismo di TRASDUZIONE DELLE FORZE, in sua mancanza si ha distrofia muscolare. ACTININA:sitrovainnumerosestrutturecellularicome: o DischiZalivellomuscolare. o Corpidensi. o Zonacorticale. TALINA VINCULINA E INTEGRINE associate a numerosi tipi di giunzioni intercellulari e cellula matrice. TROPOMIOSINA:stabilizzalactinanellemiofibrillemuscolari. FILAMINA:permettepolimerizzazione(ATPexcheangingfactor) GELSOLINA:depolimerizzazionedellactinafilamentosa. MIOSINA:ancheincellulenonmuscolaricontribuisceallaformazionedistrutturecomelegiunzioni focali. FIMBRINAEFASCINA:sonoproteineaccessoriedeimicrovilli.

LISOSOMI:

organelli particolari estremamente importanti per il catabolismo e la digestione di

numerosissime strutture extracellulari, una struttura dinamica necessaria per numerosi processi e pu esseregeneratatramitedueprocessidistinti:fagocitosieautofagia. STRUTTURA: una vescicola di diametro di circa 0,30,8m; contiene numerosi enzimi di natura liticaquali: o Solfatasi. o Nucleasi. o Lipasi. o Glicosidasi. FORMAZIONEEFUNZIONAMENTO:talestrutturapuoriginareinduemodidiversiasecondadella funzionechesvolge: o FAGOCITOSI o ETEROFAGOCITOSI: si tratta dellinternalizzazione dallesterno di materiali solidienonchedevonoesseredigeriti,ingeneralesitrattadibatterimanonsolo,possono essereancheframmenticellularioproteineligando.Linterosistematraeoriginedaduevie diverse: ENDOSOMACORTICALE PRODUZIONEDIENZIMILISOSMIALIALIVELLO lavescicolachesigeneradallasuperficie DELGOLGI dellamembranacellularequandosiinterna lizzaunligando. GEMMAZIONEDIVESCICOLEDETTE PRELISOSOMIricchedienzimilisosomiali. ENDOSOMATARDIVO lamedesimavescicola,maquandogiunge inprossimitdellazonanucleare. LISOSOMAofagolisosoma 10

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AUTOFAGIA o AUTOFAGOCITOSI: membrane del reticolo endoplasmatico ricoprono lorganello che deve essere degradato, questo si unisce a vescicole ricche di enzimi lisosomialiedavitaadunAUTOFAGOSOMA. Inentrambiicasiindispensabilecheilprocessosiaisolatoperduemotivi: 1. ENZIMI LISOSMIALI lavorano solo a pH5, mettere in condizione di digerire lintera cellula degli enzimicospericolosisarebberischioso. 2. LA STRUTTURA DEL LISOSOMA, per mantenere un pH cos acido deve per forza avere sulla sua membranaunaseriedipompeditrasportoattivoperioniH+.

PEROSSISOMI:

sono organelli pi piccoli caratterizzati dalla presenza di numerosi enzimi

particolarmenteefficaciperreazionidicatabolizzazionedisostanzenocive. STRUTTURA:sonopiccolevescicolepresentinelcitoplasma,isolatedalrestantematerialecellulare perlapericolositdellalorocaricaenzimaticaepergarantirneilfunzionamento. FUNZIONI:lenzimaprincipalelaCATALASI,questa,associatoanumerosialtrienzimiossidativi, provvedea: o CATABOLIZZARE ACIDI GRASSI A LUNGA CATENA, dando vita sostanzialmente a due prodotti: AcetilcoenzimaAchepartecipaalciclodiKrebsdovevienesmaltito. HOperossidodiidrogeno;chehamoltefunzioni,mapuancheesseretossicain alcunicasi: Disinfettante,distruggemicroorganismibatterici. Detossificadandovitaaparticolarireazionichimiche. Ilsuousocontrollatoparticolarmenteutileperlacellula. o SMALTISCEALCOOLtramitemeccanismiossidativifondamentaliperlacellula: ETANOLOALDEIDEACETICAACIDOACETICO Questotipodireazioneparticolarmentesviluppatonellecelluleepatiche.

IL NUCLEO: ilnucleounastrutturamoltocomplessavisibileinnumerosicampioniistologici;alivello
osservativosidistinguono: 11

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NUCLEI ROTONDEGGIANTI: sono pi o meno regolari, dipende in grande misura dalla cromatina contenutaneinucleistessi. NUCLEIAFERRODICAVALLO:caratteristicideimonociti,unasezioneerratapuportareapensare diavereachefareconunacellulapolinucleata. NUCLEI ALLUNGATI: tipici invece di cellule muscolari, i nucleoli allinterno mantengono struttura rotondeggiante. NUCLEI NEURONALI: presentano particolarit di colorazione, il nucleo risulta piuttosto chiaro (acidofilo) e il citoplasma piuttosto scuro (basofilo) questo dovuto al fatto che presente una continuatrascrizionecheportaquindiadaverenumerosiribosominelcitoplasmaeDNAliberonel nucleo. NUCLEI INDENTATI: caratteristici di alcune cellule, si invagina numerose volte aumentando la sua superficieesterna. Sidistinguonoanchecellulechepresentanopinuclei,onessunnucleo,sidistinguono: CELLULEBIUCLEATE:moltopresenti o Nellepiteliodellavescica. o Neltessutomuscolarecardiaco. CELLULEPOLINUCLEATE:presentinel o Tessutomuscolarescheletrico. CELLULEANUCLEATE:lesempiopiimportantesonosicuramentei o Globulirossi. IlnucleoquindipuesseremoltodiversoperFORMA,DIMENSIONE,POSIZIONEnellacellula. Un altro metodo per distinguere le cellule in base alle differenze fra i loro nuclei pu essere quello di utilizzareilRAPPORTOnucleo/citoplasma;esempiparticolarmentesignificativiariguardosono: CELLULE DELLEPITELIO VAGINALE: presentano un citoplasma esteso e un nucleo molto piccolo, hannoquindiunrapportonucleo/citoplasmamoltobasso. LINFOCITI:celluledidimensioniintornoagli810mconnucleomoltoestesoecitoplasmalimitato, hannounrapportonucleo/citoplasmaelevato. CELLULEDIEPITELIPLURISTRATIFICATI:sonocaratterizzatedaunfenomenoparticolaretalepercui manmanochesisaledallalaminabasalefinoallasuperficiesihaMATURAZIONEDELLECELLULEe ABBASSAMENTO del rapporto nucleo/citoplasma; queste cellule perdono la capacit di replicarsi salendoattraversolepitelio. VICINOALLALAMINABASALE=cellulestaminali,rapportonucleo/citoplasmamoltoalto. VERSO LA META DELLO STRATO EPITELIALE = cellula matura produce numerose cheratine, diminuzionedelnucleoeaumentodelvolumedelcitoplasma. SULLA SUPERFICIE DELLEPITELIO = cellula morta incapace di replicarsi, ha praticamente perso il nucleo,haunvolumecitoplasmaticomoltoestesoericcodicheratine. Ilnucleounacaratteristicadellecelluleeucariotiche,hailcompitodicustodire,replicareetramandareil messaggiogenetico,presentenellacellulaunicamentedurantelinterfase. Lecomponentidelnucleosononumeroseepiuttostovarie: INVOLUCRONUCLEARE:costituitodiduemembrane,unainternaelaltraesterna,continuativea livellotopologicograziealporonucleare;lamembranaesternainoltrecontinuativaincertipunti rispettoallastrutturadelRErugoso,questezonevengonodefiniteancheCISTERNAPERINUCLEARE einaffettispessoassociataaribosomichesintetizzanoproteineperlacisternastessa. 12

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PORONUCLEARE: unastrutturadi comunicazione internoesternodalnucleofondamentaleper numerosissimiprocessi,iporisonodistribuitiinmodouniformelungotuttalamembrananucleare, sitrattadi8complessiproteicichecomplessivamenteinteressanocircaunacinquantinadiproteine presentiinpicopiechepossonoaverefunzione o Regolativa. o Strutturale. MATRICE O NUCLEOSCHELETRO: una struttura importante e sofisticata del nucleo, per poterla osservare devo prima isolare il nucleo stesso quindi eliminare con endonucleasi di vario tipo il materialeinterno,anchedopoquesteoperazionilaformaelastrutturanuclearipermangono. o COMPONENTI: Laminaperiferica. Tramafibrogranulareinterna. Residuinucleolari. o FUNZIONI:sonosiameccanichecheenzimatiche: Dannoformaedimensionialnucleo,lamatricecorrelataalcitoscheletrostessoe grazieadessoil nucleoassume unaposizionestabileeidoneaallafunzionedella cellula. RegolalarchitetturadelDNAinparticolareovviamentelacromatina. Contienerecettoriperormonisteroideifondamentaliperdatistimoli. Gestione della decomposizione momentanea del nucleo durante la mitosi e successivo riassemblaggio dopo la telofase grazie ad interazioni con chinasi e fosforilasidivariotipo. Lelamnesonoproteinechecompongonolalaminanucleare,sonounparticolare tipodifilamentiintermedi. CROMATINA: struttura di DNA e proteine fondamentale per la conservazione del materiale geneticoelasuacompattazione.semprepresenteinformepiomenocondensateasecondadel momentodelciclocellulare,inparticolare: o Interfase:dispersain: Eucromatina,fibrillare,granulare,attivamentetrascritta. Eterocromatina,costituitadimasserelledense,ulteriormentedistintain: Costitutiva,chenonvienemaitrascritta. Facoltativa,chepuessereinalcunicasidespiralizzataetrascritta. o Mitosi:massimacondensazione,costituisceilcromosoma. Lacondensazionedellacromatinapermettedidistinguerefisicamentecelluleinattivatrascrizione e cellule che non trascrivono: un nucleo scuro e di dimensioni normali tipico di una cellula inattiva,unnucleoinveceancorapigrandeechiarotipicodiunacellulainattivit. NUCLEOLO: organello privo di membrana interno al nucleo stesso, sintetizza i RIBOSOMI che verrannopoiespulsinelcitoplasma;costituitodi: o PARTE FIBRILLARE DENSA: si tratta di gomitoli di rRNA densi, la parte in fase di trascrizione. o PARTEGRANULARE:costituitadigranuli,chealtrononsonosenonsubunitribosomiali. o MATRICENUCLEOLARE:tieneinsiemelinterastrutturadelnucleolo. o CROMATINAASSOCIATAALNUCLEOLO:sitrattadiverieproprisegmentidiDNA,questi: CodificanoperrRNA28s,18s,5.8s(5svienetrascrittoaltrove). Sonopartedeicromosomi13,14,15,21,22. 13

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PROTEINE IDENTIFICATIVE, CARATTERIS STICHE: nuceleolina e fibrillarin e na. Queste e naturalmentevengo onoimportatenelnucleo oloposttrad dizionalment te. GRA ANULIDIINT TERCROMATINAOFIBRIL LLEDIPERICR ROMATINA:tuttoquello quantosopra a chenonq des scritto, quest compone ta ente si prese enta in due forme, gran nulare e fibr rosa, a seconda del suo o asp pettovienedefinitainmo ododiverso.

PROLIFER RAZIONE CELLULAR RE:

la prol liferazione cellulare u processo molto part c un o ticolare che e

coinvolgep piaspettide elmetabolism mocellulareinstrettaco orrelazionef fraloro.Lap presenzadiu untessutoin n unorganism mopluricellu ulareimplicanecessariam menteilconc cettodiOME EOSTASITISS SUTALE:EQU UILIBRIODEL L NUMEROD DICELLULEDIUNDATOT TESSUTO,ge eneralmentevieneespressoattraversoilconcett toditassodi i proliferazione;iltassod diproliferazio oneriassume einunicagrandezzanum mericaI4FA ATTORIOMEO OSTATICI: PRO OLIFERAZION NE. DIFFERENZIAZIO ONE. MO ORTECELLULA ARE. SEN NESCENZA. Per quanto riguarda l differenzi o la iazione cellu ulare spesso si tratta di una tras o sformazione fisiologico funzionale data dalla replicazion mirata d dati gen questo p ne di ni; processo av vviene frequentemente e nellembrioneepirara amentenell organismoa adulto;inparticolarenel lladultosiriconosconoa alcunicasidi i superspecia alizzazioneco ome: ERIT TROCITA: si sviluppa da cellule sta a aminali degli organi emo i opoietici, ra aggiungono un livello di u i spe ecializzazione tale da i e impedire qu ualsiasi altra funzione che non s quella di trasporto a sia d o dell lossigenone elsangue. CEL LLULEEPITEL LIALI:comeg gispiegatol losviluppod dellepitelioinverticalep partedacellu ulestaminali i ina attivitearrivaacellulem mortecostitu uitepraticam mentedisola acheratina. SPE ERMATOZOO a partire da una ce O: ellula germinale immat tura si svilu uppano 4 ce ellule super r spe ecializzatecaratterizzateda: o Aploidia a. o Capacit tdimovime ento. 14 4

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o Capacitdifecondareattivamenteunovulo. Per diversi tessuti del nostro corpo si riconoscono diverse capacit proliferative, tanto che i tessuti si possonoclassificarein: 1. PERENNI: non si dividono in situazioni normali, la ripresa della capacit proliferativa molto difficile. a. Cellulenervose. b. Celluledelmiocardio. Sono generalmente SUPERSPECIALIZZATE e LA LORO DURATA CORRELATA CON LA DURATA DELLINTEROORGANISMO,garantisconolalorointegritconunricambiodiorganellimoltoveloce. 2. STABILI: conservano capacit proliferativa, ma la possono esprimere unicamente in dati casi specifici, nel tessuto sono presenti delle cellulesatellite sparse che conservano capacit proliferativataledapermetterericostruzionedeltessuto. a. Cellulemuscolarischeletriche. b. Endotelio. c. Fegato. 3. LABILI:caratterizzatidacelluleinattivaproliferazione,continuosviluppodinuoveunitcellularida staminaliattive. a. Celluledelsangue,siaeritrociticheleucocitichepiastrine. Ildestinodiunacellulainunorganismopuquindiesseremoltodiversoasecondadeicasi,inparticolaresi parladiduevieprincipali: DIVISIONE CELLULARE: processo di proliferazione cellulare, si pu svolgere in due modi con funzioni completamentediverse.Unorganismocaratterizzatodaduetipidicellulediverse: SOMATICHE:costituisconotuttoilcorpo,sonodiploidicaratterizzatedaunnumerodicromosomi 2n=46. GERMINALI:sonoigametistessi,possonoesserediduetipiasecondachelorganismosiadisesso maschileofemminile;inognicasosonoaploidi,caratterizzatedaunnumerodicromosomin=23. Unitiduegametidannovitaadunacellulaconuncorredodiploidecompleto. Sidistinguonoquindidueprocessiproliferativiessenziali: MITOSI MEIOSI Interessalecellulesomatiche. Interessalecellulegerminali. Costituitadiununicadivisionecellulare Costituitadiduedivisionicellularidistinte precedutadareplicazionedelDNAinfaseS. precedutedaunasolareplicazionedelDNA. Conservazionedelpatrimoniogenetico. Portaadimezzamentodelpatrimonio genetico. Interessatuttiidistrettidellorganismo Avvieneindistrettidiversiasecondadel pluricellulare. sessodellindividuoinquestione: TESTICOLOnelmaschio,OVAIOnella femmina.

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LAMEIOSI: insiemedia avvenimenti cheportanoallaforma i azionedigam metiaploidi apartireda auna cellula a diploide.Ils significatodi iquestoproc cessoduplice: FOR RMAZIONED DIGAMETIin ndispensabiliallariproduzione. GAR RANZIADIVA ARIABILITAGENETICAtr ramitefusion nediduecor rredidiversifraloro. Lameiosiunprocesso ocomplessochevieneco onvenzionalm mentediviso oinduegran ndifasi,meio osiIemeiosi i IIciascunad dellequaliasuavoltadiv visainfasisp pecifiche: MEIOSII:ca aratterizzatadaalcunem modificazionialivelloqua antitativodelgenoma: 2C2Claquantitdic cromatinape erciascunce entromerono onvaria,rest taidentica. 2nnilco orredopassadadiploideadaploide,s siparladiDIVISIONERID DUZIONALE. Siriconosco onoquindi: 1. PRO OFASEI:divis saasuavoltain: a. Leptote ene:avvenut talareplicazionedelDNA A: i. Icromosom misiaddensa ano. ii. Leestremitdiciascuncromosomasileganoallinvolucronucleare. b. Zigoten ne:formazion nedelcomplessosinaptinemale;sifo ormacioun natetradene ellaqualegli i alleliso onoassociatifraicromos somiomolog ghiinmodop perfettamentecoinciden nte. c. Pachitene: si form il complesso del cr ma rossing over con formazione dei NODULI DI r RICOMB BINAZIONEc chegestiscon noloscambiodimaterialefracromo osomiomologhi. d. Diplotene:nellooci itaquestafasepudurar reperanni; i. Sirompeilc complessosinaptinemale. ii. I cromosom omologhi rimangono associati unicamente in corrispo mi o ondenza dei i chiasmi. una ase crizione attiv le zone che non ha va, anno subito o iii. Comincia u breve fa di trasc crossingove erpossonod despiralizzare eperdarvitaatrascritti. e. Diacinesi:fasefinale edellaprofa aseI: i. Icromosom misistaccano odallinvoluc cronucleare. ii. Ognicoppia adicromatid difratelliunitaancorad dalcentrome ero. iii. Ichiasmiso onoancorap presenti. 2. METAFASEI 3. ANA AFASEI 4. TEL LOFASEI RaramenteframeiosiIeIIcunav veraepropriainterfase,g generalment teseguesub bitola MEIOSIII:caratterizzata adaaltremo odificazionia alivelloquan ntitativodelg genoma: 16 6

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2CC,quindilacromatinaassociataaciascuncentromerodimezza. nn,quindiilcorredorimaneaploide,siparladidivisioneEQUAZIONALE. Siriconosconoquindi: 1. PROFASEII. 2. METAFASEII. 3. ANAFASEII. 4. TELOFASEII.

MORTECELLULARE:processocheportaallamortedellacellulaesuaeliminazionedaltessutodoveessasi trovava;puavvenireinduemodi: APOPTOSI NECROSI Processofisiologicoopatologicoincasipi unprocessounicamentepatologico. rari. Avvieneinrispostaadunostressesterno. Avvieneinsituazioneottimaleperlacellula. nonrispondeadalcunprogramma unprocessocontrollatogeneticamente. genetico. Puessereindottopersvariatimotivi Seguitodarispostainfiammatoriae diversi. reintegrotissutale. Generalmenteunaproliferazioneeccessiva seguitadainduzionedimortecontrollata. LAPOPTOSI:unprocessodallemolteplicifunzionalit: 1. SCALPELING: eliminazione di cellule per dar vita ad organi o strutture complesse e indispensabili perlorganismocomelemaninelluomo. 2. DELEATINGSTRUCTURES:eliminazionedistruttureindatefasidellosviluppodiunindividuo. a. Lacodadelgirino. b. Apparato urinario umano, si sviluppa a partire da numerosi organi che vengono parzialmenteeliminati.

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c. UDJUSTING CELL NUMBERS e ELIMINATING DNGEROUS PROLIFERATING CELLS: questi processisonofondamentaliper: i. Mantenimentodellomeostasitissutale. ii. Prevenirelaformazionedicancro. Alcuniesempidiapoptosifunzionalenegliadultisitrovano: Involuzione del timo: opera principalmente in et di sviluppo. Involuzionedellaghiandolamammariadopolallattamento. Omeostasi emopoietica con eliminazione di cellule del sanguenonpiutili. Sistema immunitario tramite T citotossici e NK stimola lapoptosidicelluleinfette. Turnovertissutale. IL NUCLEO APOPTOTICO: il nucleo apoptotico assume conformazioneparticolare,sidistinguonoalcunefasifondamentali: 1. Contrazionedelnucleoedellacromatina. 2. AttivazionedelleendonucleasiCAM. 3. Migrazione della cromatina verso i poli del nucleo sotto formadisemilune. 4. Frammentazione della matrice con taglio proteolitico di numeroseproteine. 5. Il nucleo si divide in micronuclei ciascuno circondato da membrana. A livello dellintera cellula si ha formazione di corpi apoptotici e successivafagocitosidapartedellecellulevicine. Unprocessodiquestotipounavoltainnescatodivieneirreversibile, spesso si riconoscono patologie correlate ad un eccesso o ad una mancanzadiinduzioneapoptotica. LANECROSI:lanecrosiunprocessodiversocaratterizzatodallapresenzadiunarispostainfiammatoria tissutale,puesserecausatada: EMORRAGIA:mancanzadiapportodiossigenoenutrienti. ISCHEMIA:formazioneditrombiportaancoramancanzadiossigenoenutrienti. IPERTERMIA:temperaturatroppoaltadanneggialafunzionalitcellularefinoamortedellacellula stessa. SOSTANZETOSSICHE:divariogenerepossonoprovocaremortecellulare. TRAUMIdivariogenere. Lanecrosiprocedeinquestomodo: 1. Contrazionenucleare. 2. Rigonfiamentodelcitoplasmadatodamancanzadifunzionamentodellepompeagradiente. 3. Rotturadellemembrane. 4. Rilasciodienzimilisosomialienonchevannoadattaccarelastrutturacellulareetissutale. 5. Rispostainfiammatoriaemortedellacellula. 6. Rispostatissutaleinfiammatoriaesuccessivoreintegrodellecelluleperdute. Problemilegatiallarispostatissutale:inalcunicasidieccessivostressepaticoarimpiazzarelecellulemorte noniltessutoepaticoveroeproprio,macelluledellamatriceextracellulare,questoportaadinfiltrazioni 18

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della matrice nel tessuto e conseguente perdita di funzionalit epatica sia per MANCATA FUNZIONALITA siaperCOMPRESSIONETISSUTALE.

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il tessuto epiteliale

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Istologia1:tessutoepiteliale

IL TESSUTO EPITELIALE
TESSUTOEPITELIALE:untessutocostituitodinumerosecelluleavvicinatefraloroconunaquantit moltoridottadimaterialeextracellulare;ingeneralesiriconoscono: 1. EPITELIDIRIVESTIMENTO. 2. EPITELIGHIANDOLARI. 3. EPITELISENSORIALI. SonocostituitidicellulePOLARIZZATE,ciocelluledicuisidistinguonononsolofisicamentema anchealivellodicomponentiduepoliopposti,epoggianosempresuunaMEMBRANABASALEE SU UN CONNETTIVO AD ESSA SOTTOSTANTE (negli organi cavi detti rispettivamente epitelio di rivestimentoelaminapropria). DERIVAZIONEEMBRIONALE:gliepitelitipicidelladultoderivanodatuttietreifogliettigerminativi embrionali;inparticolare: ECTODERMA:epidermide,epiteliodellacornea,mucosadellacavitoraleepersuccessiva differenziazioneeproliferazioneancheleghiandolesebacee,sudoripareemammarie. ENDODERMA:epiteliodellemucosecherivestonocavitcomunicanticonlesterno,eper proliferazione e differenziazione successive anche le ghiandole ad essi connesse (sistema digerenteenonsolo). MESODERMA:rivestimentodellevieurinarieegenitali,corticaledelsurrene,ovaio,cavit sierose,epiteliodirivestimentodeivasisanguigni. FUNZIONI:lefunzionidiquestotipoditessutosonovarieediversefraloro,mutanomoltoanche inbaseallepiteliochesiprendeinconsiderazione: PROTETTIVA:amolteplicilivelli;inparticolare: o Meccanico. o Fisico. o Chimico. o Controlevaporazione;inparticolaresefossimoprividellepidermideperderemmo una quantit immensa di liquidi; questo inconveniente evitato in particolare da duebarrierefondamentali: Sostanzegrassechesonosecretedalleghiandoleesocrine. Epitelidirivestimento. ASSORBIMENTO:inparticolarelepiteliointestinalefondamentaleariguardo,graziealla sua struttura e ai microvilli di cui dotato, capace di assorbire a livello ottimale numerosissimesostanze. SECREZIONE:generalmentesitrattadiunafunzionetipicadegliepitelighiandolari,manon solo, anche numerosi altri epiteli possono compiere questa funzione; nello STOMACO agisconoadunpHmoltobassodeglienzimicapacididigerirenumerosissimesostanze,per impedirecheleparetidellestomacostessosianodigerite,linterastrutturarivestitadiun epiteliosecernentecheproducesostanzemuciparecheproteggonoleparetidegliattacchi deglienzimiinessoprodotti.Lapeculiaritdiquestotipoditessutoepiteliale,cheogni

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Istologia1:tessutoepiteliale

singolacellulasecerne,oltrealmucosecretoinognicasodacellulemucipare,anchedelle altresostanzeprotettivefondamentali. SCAMBIGASSOSI:inparticolareariguardosicuramentelepitelioalveolare. LUBRIFICAZIONE:rivestonosuperficilisceacontattocomenelcasodellaPLEURA. SENSORIALI:inparticolaredirecezionedistimolodallesterno. Inlineagenerale,questotipoditessutocaratterizzatoda: NONVASCOLARIZZAZIONE,allaqualesupplisceilsottostantetessutoconnettivo. INNERVAZIONE per la recezione di stimoli anche molto superficiali (abrasione dellepidermide).

EPITELIDIRIVESTIMENTO:
sono epiteli estremamente importanti per numerose funzioni, si classificano generalmente in base a: FORMADELLECELLULEeNUMERODISTRATICHELICOMPONGONO. Inlineageneralesonocaratterizzatida: CITOSCHELETROCONSISTENTE:perduemotiviprincipalmente: o Importanzadellasoliditdellastruttura. o Necessit di numerose giunzioni cellulacellula fondamentali per le funzioni di natura protettiva. GENERALMENTEDISTINZIONEFRAIDIVERSILATIDELLAMEMBRANA: o Apicale. o Laterali. o Basale. Inlineagenerale,tuttequestestrutturederivanodallECTODERMAembrionaleassiemeanumerose altre strutturedirivestimentoesensoriali. Sonoclassificabiliinbaseallaformadellecellulechelicompongono: EPITELI MONOSTRATIFICATI: sono epiteli particolarmente fini e dotati quindi di elevata permeabilit;sonogeneralmenteclassificatiinbaseallaformadellecellulechelicompongono: PAVIMENTOSOSEMPLICE:costituitodiununicostratodicellulepiatto;sitrovainparticolare: o Neglialveolipolmonari,afavorireloscambiogassoso. o Nelmesotelio. o Nelrene,afavorirelafiltrazione. o Neidottidialcuneghiandole. o Endotelio dei vasi sanguigni, a facilitare lo scambio internoesterno di sostanze dal vaso, in particolare nei capillari, attraverso un meccanismo di transcitosi: una cellula dellepiteliodirivestimentoassorbeperendocitosiunasostanzadalvasoelaimmette nel circolo del sangue. Grazie al suo scarso spessore consente anche il passaggio di globulibianchi. CUBICOSEMPLICE(isoprismatico):costituitodicellulecubiche,sitrovainparticolare: o Nelrene. o Neipiccolidottidialcuneghiandole. o Sullasuperficiedellovaio. o Neifollicolisteroidei. o Dottidelleghiandole. o Retina dove costituisce la capsula del cristallino in particolare in questo caso un epiteliopigmentato. 2

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Istologia1:tessutoepiteliale

CILINDRICO SEMPLICE (batiprismatico): costituito di cellule allungate e alte; si trova in particolare: o Stomaco. o Intestino. o Apparatogenitalemaschileefemminile. Si pu trovare associato a microvilli e ciglia vibratili: questo in particolare nellapparato genitale femminileenellaviarespiratoria. EPITELIPSEUDOSTRATIFICATI:costituitodicellulechenontoccanoentrambiilatideltessuto:tutte le cellule che lo compongono toccano la lamina basale, ma non tutte la superficie apicale dellepiteliostesso;siriconosconogeneralmentetretipidicelluleinquestoepitelio(prendiamoad esempiolepiteliodellaviarespiratoriainnumerosisuoitratti): o Cigliate:sonolecelluleinassolutopisuperficialidellinterotessuto;toccanolalaminacon unestremitmoltopiccolageneralmente. o Muciparecaliciformi:sonocaratterizzatedallaformaacaliceedallacapacitdisecernere muco;sonodellecelluleimportantissimepernumerositessutidelnostroorganismo. o Cellule di rimpiazzo: sono cellule staminali ancorate al fondo dellepitelio; conservando capacitproliferativa,possonoandarearimpiazzarelecellulecheeventualmentealivello dellasuperficiepossanovenirmenocoltempo;ildestinoevolutivodiquestecelluledato dallapresenzaoassenzadialcunifattoriormonaliperesempio(acidoretinoico). EPITELI PLURISTRATIFICATI O COMPOSTI: si tratta di un epitelio particolarmente spesso, generalmentehaunafunzioneprotettiva,manonsolo,sipuancheinquestocasoclassificarein baseallaformadellecellulechelocompongono: o CUBICO:costituitodicellulecubicheposteunasopralaltra;sitrovageneralmenteindotti delleghiandole. o CILINDRICO:moltospesso,sitrovanelluretramaschile;generalmentecigliatointesta. o PAVIMENTOSO: importante sottolineare come in questo tipo di epitelio solo lo strato superficialedebbaesserepavimentoso,nondettochelosianoancheglistratiinferiori;in ognicasoclassificabilecome: Non cheratinizzato, cio privo di cellule cheratinizzate morte in superficie; come nelcasodi: Cavoorale. Esofago. Vagina. Cheratinizzato, cio ricco in superficie di cellule cheratinizzate morte; come nel casodi: Epidermide. EPITELI DI TRANSIZIONE: si tratta di epiteli pluristratificati, ma in modo piuttosto particolare: un esempio tipico quello dellepitelio della vescica; la vescica viene ogni giorno sottoposta ad uno stress non indifferente di estensionedistensione, per risolvere questo problema la struttura dellepiteliodellavescicasiadattaconunmetodoparticolare: o Lavescicasiriempie,iltessutosiappiattiscefinoadivenirequasispessocomeduestratidi cellule; come possibile una tale tensione dello strato cellulare? In corrispondenza della membranabasaledellepiteliodellavescicasonopresentinumerosevescicolelacuiunica funzionequelladifondersiconlamembranaperampliarnelasuperficie,allarrivonella vescicadiliquidolamembranasiampliaesischiaccia. 3

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Istologia1:tessutoepiteliale

La vescica si svuota, le vescicole precedentemente fuse con la membrana tornano ad essere indipendenti, in questo modo il tessuto si ridistende tornando alle dimensioni originali.

LEPIDERMIDE:lepidermidelaprimabarrieradifensivadelnostrocorpoesvolgeinoltreunalungaserie di altre funzioni essenziali per la vita umana; si tratta di un epitelio pavimentoso pluristratificato cheratinizzatodellospessoreda30ma2mm(maancheoltre). Lepidermidecaratterizzatadallapresenzadimolteplicilineecellulari;inparticolaresidistinguono: CHERATINOCITI:sicuramentelecellulepipresentiinassolutonellepidermide;vannoacostituire tuttolostratosolidodellepidermide, sitrovanoindiversistadidellorociclodicheratinizzazione dallalaminabasaleallasuperficie. NON CHERATINOCITI: sono tutte le cellule non strutturali dellepidermide; in particolare si distinguono: o MELANOCITI: sono le cellule che si occupano della produzione della melanina; generano direttamentedallecresteneuralidellembrione. o CELLULE DI LANGHERANS e di GRANSTEIN: sono cellule immunocompetenti che si occupanodellaprimadifesadainvasioniesternetramiteepidermide;costituisconoilSALT, tessutolinfoideassociatoallapelle. o CELLULEDIMERCKEL:sioccupanodellarecezionedistimolimeccanicieditrasmetterliai nervi che passano attraverso il tessuto epiteliale; si tratta di MECCANORECETTORI organizzatigeneralmenteinstruttureepitelialinervosepicomplesse. IlprocessofondamentalechecaratterizzalepidermidesicuramentelaCHERATINZZAZIONE:processoche porta alla formazione di un cheratinocita maturo, cio di un cellula morta costituita di sola cheratina. Questoprocessosisvolgesalendolungoglistratidellepidermidefinoadarrivareallasuperficie.Iltempo cheimpiegaunacellulaacompierequestatrasformazionesidefinisceTURNOVERedinmedialungo30 90giorni,lasuadurataprofondamenteinfluenzatadafenomeniquali: 1. Tipodiesposizioneadagentiambientali. 2. Ilfattochelattivitmitoticadellecellulaallabasedellepiteliomaggioredinotte. 3. Gradodidesquamazionedellepidermidestessa. Comesipuintuireimmediatamentedaquellocheilprocessodicheratinizzazionestesso,unacellulafra unostratoelaltrodellepidermide,mutamoltissimolasuafattezza: CELLULADELLOSTRATOBASALE:haunaformaancoraregolareeciclica;aderisceallalaminabasale conunaforzasorprendente:questopossibileunicamentegrazieallapresenzadigiunzionicellula matriceestremamenteforti:sitrattadiEMIDESMOSOMI,mainquestoparticolarecasoifilamenti intermedicoinvoltisonodefinitiTONOFILAMENTIeleloroassociazioniTONOFIBRILLE.Unpatologia 4

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Istologia1:tessutoepiteliale

associataaquestostratodellepidermideilBENFIGOVOLGARE:sihadistaccodellepidermidecon perditadiliquidienorme. CELLULADELLOSTRATOSPINOSO:lecelluleappaionoinquestostratoalmicroscopiocomespinate, ancheseinrealtnonlosono;questoavvieneperchenaturalmentequandosiessiccailcampione daanalizzarelaperditadiacquatalechelecellulesirestringonoeilcitoplasmasiritrae;lecellule rimangonoquindiassociateunicamenteattraversoidesmosomichetiranolamembrananellevarie direzioni facendola apparire come spinata; cominciano ad apparire i cosiddetti CHERATINOSOMI cio strutture granulari di tonofilamenti e tonofibrille associate a lipidi che impediscono levaporazionedellacqua. CELLULADELLOSTRATOGRANULOSO:questostratoriccodigranulidiCHERATINOIALINA,sitratta distruttureditonofilamentiassociatiaFILAGGRINAchevannoacreareunacompattezzatissutale maggiore;inoltrelecelluladiquestostratosintetizzanolaLOCRINA. CELLULA DELLO STRATO LUCIDO: questo strato presente unicamente nei punti pi spessi dellepidermide,inparticolarenellezonedelpiedeedellamano;inognicasolimitaliniziodella veraepropriatrasformazionedellacellulaabloccodicheratina. o Cominciaamancareilnucleo. o Ilcitoplasmadivieneacidofiloenonpibasofilo. o Itonofilamentisiassocianofraloroinmodoancorapiconsistente. CELLULADELLOSTRATOCORNEO:lacellulaormaiunalamellacornea,hapersoognicaratteristica cellularetipicanucleocompreso;sidistinguono: o STRATO CORNEO COMPATTO, si tratta dello strato inferiore che non presenta ancora desquamazione. o STRATO CORNEO DISGIUNTO, si tratta dello strato pi superficiale che presenta invece desquamazioniconsistenti. Comeprecedentementesottolineato,lepidermidericcadicellulenonchertinocitiche;inparticolare: 1. MELANOCITI: sono cellule addette alla formazione della melanina che deve essere distribuita a tuttoiltessuto;sarannoquindicaratterizzatedaunaformaramificata.importantesottolineare comefragliindividuidicoloreonondicolorenonvisianessunadifferenzaalivellonumericoperi melanociti, a fare la differenza quindi unicamente lattivit dei melanociti stessi. La melanina esisteinnumeroseforme;inparticolaresiricordanoinquantopidiffuse: EUMELANINA:presenteintuttelepersoneabbronzateedicolore. FEOMELANINA:presenteprincipalmente: o Nellepersonedallapellegialla. o Nellepersonedaicapellirossi. Lamelaninaeunpigmentodallenumerosefunzioni: a. PROTEGGEDAIRAGGIUV,quellachevienedefinitafotoprotezione. b. PROTEGGEIFOTORECETTORIRETINICI. c. AIUTALATERMOREGOLAZIONECORPOREA. d. NEUTRALIZZAIRADICALILIBERI. PerlalorofunzioneprotettivadairaggiUVsonomoltopresenti: Nello strato profondo dellepidermide, a preservare lintegrit genetica delle cellule staminalibasali. Neldermasottostante,anchedaquellaposizioneproteggonolecellulestaminali. Sparsefraicheratinociti. La formazione della melanina un processo complesso che interessa lamminoacido diidrossifenilalanina o DOPA che viene trasformata in eu o feo melanina a seconda dei casi 5

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Istologia1:tessutoepiteliale

dallenzimatirosinasi;inognimelanocitasonopresentidellestrutturedetteMELANOSOMIaddette allaproduzionedellamelanina. 2. CELLULEDILANGHERANSODENDRITICHE:sonocelluleimmunocompetenti,derivanodaimonociti delsangue,sitrattainognicasodimacrofagisuperspecializzati;svolgonoineffettiprincipalmente unafunzionediAPC;conlalorostrutturadendriticaquestecellulesonocapacidicatturareantigeni cheentranonellepidermideeportarlinelcircolosanguignodovevengonoriconosciutidalinfocitiT helperchevannoastimolarelazionedilinfocitiBcheproduconoanticorpiperqueldatoantigene. I granuli di Birbeck sono coinvolti nel processamento dellantigene. Con le cellule di Granstein costituisconoilsistemalinfoideassociatoallapelle. 3. CELLULEDIMERCKEL:aggregateinunastrutturadettadiscodimerckelquestecellulesonodei meccanorecettori, recepiscono stimoli meccanici che inviano al sistema nervoso; si collocano in profonditnellepidermide.

LE SPECIALIZZAZIONI DELLA MEMBRANA PLASMATICA: la membrana plasmatica delle cellule pu assumerediversefunzioniinbaseallasualocalizzazioneeallestruttureconcuientraincontatto:anzitutto importantedistinguere: ZONAAPICALE(superficielibera):sitrovanospesso: o Microvilli. o Stereociglia. 6

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Istologia1:tessutoepiteliale

o Cigliaeflagelli. o Glicocalice. ZONABASALE:sidistinguono: o Emidesmosomi. o Labirintobasale,unastrutturacaratterizzatadanumerosissimeintroflessionidimembrana indispensabiliperampliarelasuperficiedicontattocellulamatriceedanumerosicarrierdi membranaperiltrasportoattivo citoplasmamatrice;invicinanzaa questareasi trovano numerosimitocondriafornireenergiaperiprocessiditrasportoattivo. ZONELATERALI:caratterizzatedallapresenzadidiversitipidigiunzionicellulacellula: o Giunzionioccludenti. o Giunzioniaderentichesidividonoin: Fasceaderenti. Desmosomi. o Giunzionicomunicanti. Definitequestepolaritdimembrana,siindividuano: 1. MICROVILLI:estroflessionidifilamentidiactinaassociatianumeroseproteinediversefracui: a. Villina e fimbrina che si occupano di creare legami trasversali fra i filamenti paralleli di actina. b. Miosina e calmodulina, che si occupano invece di creare i ponti laterali fra i filamenti di actinaelastrutturadelmicrovillostesso. c. Miosinaespectrina,chesioccupanodicreareleinterazionidelmicrovilloconlastruttura del citoscheletro consentendo cos la dinamicit del microvillo: queste proteine possono quindifarmuovere,creareodistruggereilmicrovillostesso. 2. LESTEREOCIGLIA:nonassomiglianoalleciglia,sonopiuttostodeglienormimicrovillidigitiformi;si trovanosoprattutto: Sembrasianocoinvoltenellaproduzionedel a. Nellepididimo. liquidoseminalemaschile. b. Neldottoefferentedeglispermatozoi. c. Nellorecchioassociateallorganodellequilibrio. d. Nellecelluleintestinaliinalcunicasi. 3. CIGLIAVIBRATILI:sitrovanoprincipalmente: a. Nellatrachea. b. NellatubadiFalloppio. Lastrutturageneralediquestaestroflessionedellamembranalaseguente: BLEFOROPLASTOOCORPOBASALE:labaseveraepropriadelciglio,ancoralastrutturaal citoscheletro,edimmersanelcitoplasma;costituita di9triplettedimicrotubuli,identicastrutturalmente aduncentriolo. ASSONEMA:animadellestrutturedicigliaeflagelli; organizzato in una struttura circolare costituita di 9 COPPIEPERIFERICHE,sitrattadiduestrutturedefinite AeBrispettivamentedi11e13microtubuliassociati in circolo, e una coppia centrale normale, non associatacomequelleperiferiche. Sononumeroseancheleproteineassociateaimicrotubuliinquestocaso: Dineine:collegateaimicrotubuliinmodomoltovariabilerendonoilmovimentopossibile. Nexina:proteinachestabilizzalastrutturadelciglio. 7

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Istologia a1:tessutoe epiteliale

Lec cigliapossonoradicarsim moltoinprof fonditnelci itoplasma. IDISPOSITIVIDIGIUNZ ZIONEFRAC CELLULE:son nostrutture fondamenta alialivellod deltessutoepitelialeper r mposiacompattezzastru utturalealte essutocheco omunicazion nefracellule. garantireallostessotem 1. GIU UNZIONE OCCLUDENTE o tight o zon o nula occlude ens: giunzion estremam ne mente stretta tra cellule e vicine, impedisce perfino i passaggio di liquidi e molecole, si il e va olare nelle ce ellule dellep pitelio pseud stratificat do to trov in partico dell lavescicaurinaria:inunasituazionecomequella adellavescic ca in ndispensabile cheliquidi e inonfiltrino oattraverso lamembran na por rtando al reintegro di so ostanze di sc carto come scorie azotat s te presentinellurina;ingener ralequestitipidigiunzion ni: a. Dannoimpermeabilitaltessuto. b. Impedis scono la traslocazione d proteine di membran di na fraidominiapicaleebasale;co ostituiscono ciounaver ra riabarrierac cheinpratic cagenerala polaritdelle epropr celluled deltessutoe epiteliale. SIfo ormanograz ziealladesio onediprotei inetransme embranadelle due ecellulefraloro. 2. GIU UNZIONIANC CORANTIOA ADERENTI:co omprendono o: a. DESMO OSOMIomac culaeadhere entes:struttu ureabottone, coinv volgonoilcit toscheletro di filam mentiinterme edi,cioilpi stabile in assoluto. Una applicazio a one partico olare sono o uelli presenti nellep pidermide associati a a a sicuramente qu tonofibrille.Inge eneralesonocostituitida a: eine tran ns memb brana di i i. Prote colleg gamento,sitrattadiCAD DERINE. ii. Placche citoplasm matiche di co ollegamento o con il citosch heletro; si tratta di DESMOPL LACHINE E E PLAC COGLOBINE. iii. Filam menti inter rmedi pre esenti nel l citop plasma. b. FASCE ADER F RENTI: coinv volgono i filamenti di f i actina a formare un nastro di collegam e o mento tramite proteine e trans smembranadinuovode ellafamigliad dellecaderin ne. 3. EMIDESMOSOM MI:sonogiun nzionidiadesionefralac cellulaelam membranaba asale,ncora anoanchein n estocasoifil lamentiintermedi.Sonomoltosimili istrutturalm menteaidesm mosomi,madifferiscono o que dag glistessiperc ch: a. Leprote einediconnessionetran nsmembrana asonodelleintegrineen nondellecad derine. b. Legiunzionichesi formanocoi involgonole eintegrinech hesilegano aproteine dellalamina a basaleq qualiLAMININEECOLLAGNEIV. 4. GIU UNZIONI COM MUNICANTI o gap o ser rrate o nexu sono giunzioni partic us: colari ed est tremamente e labi possono polimerizzare e depolim ili, merizzare in poche ore sono cost n e; tituite di pro oteine trans s membrana dette connessin in generale la strut ne; ttura orga anizzata gera archicament in questo te o modo: a. CONNESSINA:lap proteinatran nsmembrana amonomero o. b. CONNESSONE:strut tturacomple essacostituit tadi6conne essineassoci iate. 8 8

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Istologia a1:tessutoe epiteliale

c. Giunzio one comunic cante o gap costituita da due co p onnessoni as ssociati fra due cellule e adiacen nti. Tali canali si chiudono e s aprono grazie alla diversa inclin si nazione delle proteine rispetto alla e r a normalealleme embranecoinvolte. Lef funzionidiqu uestotipodi igiunzionesonoessenzia alipernume erositipidice elluleetessu uti: 1. Dannointegritstru utturaleanch hesenonmo oltostretta. 2. Consentono passaggio di pic ccole molecole come p per esempio cAMP e ioni calcio o permet ttendoinque estomodounareazionetissutalepi omogenea.

Son noquindiess senzialiperte essutiquali: ILM MIOCARDIOp peruniforma arelarispost taallostimolo. MU USCOLOLISCI IOperunifor rmarelarisp postaallostim molo. NEU URONI per u uniformare la risposta a stimolo, ma un sis allo stema poco usato, gene eralmente si i utilizzalagemm mazionedive escicole. OST TEOCITIanch heinuntess sutodurocomeiltessuto oosseorego olanolacres scitainmodo oomogeneo o epi icontrollato.

EPITELIG GHIANDOL LARI:


si tratta di epiteli cost tituiti di cell lule secernenti in gener rale; non sol di ghiandole. In linea generale si lo i otretipidiepiteliinbase eaformaed distribuzione edellecellule e: distinguono 1. CEL LLULESECERNENTIISOLA ATE:sonocellulesparse inuntessuto opiampio chesecerno onosostanze e utiliallepiteliostesso;unes sempioquellodellecellulemuciparecaliciform mi. MINESECERN NENTI:si tra attadistrutt turelaminari dicellule c chesecernon nosostanze insieme; un n 2. LAM esempiotipicosonosicuram mentelecelluledellepite eliodellosto omacocheproducono,associatecon n i,sostanzeessenzialiare endereleparetidellosto omacoimpermeabiliagli i cellulemuciparecaliciformi atta acchideglien nzimidigesti ivi. 3. ORG GANISECERN NENTI:sitrat ttaindefinit tivadiveree eproprieghia andole. important tesottolinea arechelaproduzionedi sostanzeu unacaratteristicadinum merosecelluledelnostro o organismo, ma non tutte sono da considerare degli epite ghiandola basti pe a e eli ari; ensare ai neuroni o alle e celluledelt tessutoconnettivo. Perquantoriguardagliepitelighian ndolarichev vannoaform maredelleve ereeproprieghiandole importante e distinguerefra: GHI IANDOLEENDOCRINE:riv versanoillorosecretonelsangue. 9 9

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GHIANDOLEESOCRINE:riversanoillorosecretoallesternodelcorpo. Lagenesidientrambiquestitipighiandolarilamedesima,losviluppocominciaadivergereunicamente dallaterzafaseinpoi:


PROLIFERAZIONECELLULAREinogni casolaprimafasedelprocessodi formazione,sihalagenerazionediuna protuberanzasultessutoepitelialedi origine.

FORMAZIONEDIUNAMASSERELLASOLIDA PIUTTOSTOCONSISTENTE,sihaquindi proliferazionecellularepiuttostospintae soprattuttoaumentodimensionaledella laminabasalechesiestendefinoacoprire completamenteinognicasolasuperficie dellamasserella.

FORMAZIONEDIGHIANDOLA ENDOCRINA:sihaunprocesso picomplessocheportaa:

FORMAZIONEDIGHIANDOLA ESOCRINA:sihalaformazione diunaperturasullasuperficie dellepiteliochevaacreare:

Distaccodellamasserella dallepiteliosoprastante.

Dottocheconvogliailsecreto finoallasuperficie.

GHIANDOLE ESOCRINE: sono ghiandole il cui secreto destinato a essere portato allesterno; si riconosconoalivellostrutturale: Deilobi,chesonoineffettilepartipivisibilialmicroscopio. Deilobulipipiccoli. Deisetti,ciodellesuddivisionidiconnettivolegateinqualchemodoallaghiandolastessa. LADENOMERO:lastrutturasecernentedellaghiandolaedeveancheoccuparsidispingereilsecretofino allasuperficiedellaghiandolastessa.Sonocaratterizzatida: 1. Presenzadicellulemioepitelialicontrattiliassociateacanestro,questesono: a. Stellate. b. Distribuiteequamenteneltessutoghiandolare. c. Moltonumerosepergarantirelefficienzadeldottostesso. 2. Formediverseasecondadellafunzioneedellaposizionedellaghiandola: 10

Vascolarizzazionedella ghiandolachedivienecosin gradodisecernere direttamenteneivasi sanguigni.

Adenomerosecernente,la zonadoveilsecretoviene prodotto.

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a. ADENOMERI TUBULARI: sono sicuramente i pi diffusi nel nostro organismo, possono assumereinrealtunaseriemoltolungadiformealternative. b. ADENOMERI ACINOSI:sonoadenomerimoltodiffusi,caratterizzatidalla presenzadipoco spaziodiaccumuloe,conseguente,daunasecrezionecontinua. c. ADENOMERI ALVEOLARI:sonoadenomerialcontrariocaratterizzatidallapresenzadiuno spazio di accumulo molto consistente, sono piuttosto rari, un esempio molto noto sicuramentelaghiandolamammaria. Leghiandolepossonodifferirefraloropernumerosimotivi,fraquestisonoparticolarmenterimarchevoli: LA FORMA COMPLESSIVA DELLA GHIANDOLA, una ghiandola pu infatti essere costituita di pi dottiedipidiramazioni;sidistinguonoinognicasoghiandole: o SEMPLICI:sonoghiandolecostituitediunsoloadenomeroeunsolodottocomunicanti. o RAMIFICATE:sicontanonumerosiadenomericheconfluisconoinununicodottocentrale cheportaallesterno. o COMPOSTE:formatedinumerosiadenomericheconfluisconoinnumerosidottiviaviapi grandifinoallesterno. LAMODALITADISECREZIONE:ognighiandolasecerneinmododiversoasecondadellanaturadel suosecretoedellasuafunzione;ingeneralesiricordano: o SECREZIONE ECCRINA o MEROCRINA: si tratta di esocitosi semplicemente; pu essere di duetipi: Costitutiva: per esempio la secrezione che dal RE porta al Golgi e quindi alla membranaplasmatica,questaavvieneincontinuazione,senzaunturnoverpreciso. Regolata: vescicole di secreto si accumulano vicino alla membrana e secernono unicamente in presenza di segnale di secrezione (meccanismo tipicamente utilizzatonellaregolazionedellasecrezioneormonale). o SECREZIONEAPOCRINA:secrezionepergemmazione,sihaquindiperditanettadimateriale dimembrana;agisconoinquestomodo,manonsolo,celluledellaghiandolamammariae celluledelleghiandolesudoripare. o SECREZIONEOLOCRINA:sihadistaccodellinteracellulachevaaformareilsecreto;questo tipo di secrezione tipico unicamente delle cellule sebacee, secernono grasso che va a proteggerelepidermideformandounveroeproprioscudoprotettivo. o SECREZIONE CITOCRINA: una secrezione tipica ed esclusiva dei melanociti dellepidermide,siassistealdistaccodipartidelcitoplasma.

Naturalmentepossibileclassificareancheilsecreto,nonsololamodalitdisecrezione: 11

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PROTEICO O SIEROSO: un liquido ricco di enzimi e molto acquoso; le cellule secernenti questotipodicompostipresentanocitoplasmatipicamentebasofiloscuroeunnucleopi rotondo. MUCOSO:produzionediglicoproteinecheacontattoconlacquacreanounsecretodetto muco; in questo caso il citoplasma delle cellule secernenti e tipicamente incolore, le glicoproteinecheformanoilmucosonoinfatticompletamenteincolori. LIPIDICO. MISTOgeneralmentesierosoemucoso. NUMERODICELLULEELOROLOCALIZZAZIONERISPETTOALLEPITELIODIORIGINE: o Uniopluricellulari. o Intra o extra epiteliali a seconda che si collochino completamente allinterno o parzialmentefuoridellepiteliodiorigine. o Intra o extra parietali a seconda che si trovino dentro o fuori del viscere da cui traggono origine. Le ghiandole del corpo umano sono, come gi sottolineato, moltissime, tuttavia si possonoclassificareinbaseallastrutturacongiuntadiadenomeriedotti: GHIANDOLE TUBULARI SEMPLICI: non chiaramente distinguibile la differenza fraadenomeroedottoalivellostrutturale.Questotipodighiandolesiindividua inparticolarealivelli: o Gastrico. o Intestinale. o Uterino. GHIANDOLE TUBULARI SEMPLICI A GOMITOLO o GLOMERULARI: la forma delladenomerotipicamenteagomitolo: o Sudoripareeccrineedapocrine. GHIANDOLE TUBULARI RAMIFICATE: caratterizzate dalla presenza di numerosi adenomeriassociatiadunsolodottoescretore: o Stomaco:incorrispondenzadiingressoeduscita: Vicinoalcardias. Vicinoalpiloro. o Duodeno:primapartedellintestino. GHIANDOLEACINOSERAMIFICATE:numerosiadenomeriacinosiassociatiadunsolodotto: o Sebacee. o Salivariminori. o Ghiandoledellepalpebre,detteanchedelmeibomio. GHIANDOLE TUBULO ACINOSE RAMIFICATE: numerosi adenomeriacinosietubulariassociatiadunsolodotto: o Esofagee. GHIANDOLE TUBULARI COMPOSTE: numerosi adenomeri tubulari si riversano in numerosi dotti via via pi grandi fino al principale: o Duodeno. o Rene. o Cardias. GHIANDOLEALVEOLARICOMPOSTE:numerosiadenomerialveolarisiunisconoindottiviaviapi grandifinoaquelloprincipale: 12

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Mammaria, viene definita anche OTRICOLARE COMPOSTA per le dimensioni estese del lume delladenomero. GHIANDOLE TUBULOACINOSECOMPOSTE:numerosiadenomeri acinosiassociatiindottiviaviapigrandifinoaquelloprincipale: o Lacrimali. o Salivarimaggiori. o Pancreasesocrino. o Trachea. o Duodeno(ghiandoledelBrunner). importante sottolineare che a secreti di natura diversa corrispondono generalmente diversi adenomeri (per ovvie differenze a livello delle modalitdisecrezionealsecretoassociate). LACOMPOSIZIONEDIALCUNISECRETIDIGHIANDOLEENDOCRINE: 1. ILSEBO:ilsebo,secretodalleghiandolesebaceeconmodalitolocrina,ciocondistaccodituttala cellula,uncompostocaratterizzatoda: a. pHacido. b. Composizionericcadi: i. Acidigrassi. ii. Trigliceridi. iii. Esteridelcolesterolo. iv. Steroidi. v. Paraffine. vi. Residuicellulari(modalitolocrinadisecrezione). c. Losboccodeldottodisecrezionedirettamentenelfollicolopilifero. 2. IL SUDORE: il sudore un secreto fondamentale per numerose funzioni, in particolare serve per REGOLARELATEMPERATURACORPOREAeESPELLERESOSTANZEDISCARTO.Siconosconoduetipi di sudore classificati sia in base alla loro composizione che alla loro modalit di secrezione e, di conseguenza,duetipidicellulesudoripare: a. ECCRINE:confunzioneditermoregolazioneedescrezionecaratterizzateda: i. Sboccodirettosullepidermide. ii. Secretomistoacquosoemucoso. iii. Dotto assorbente porta al riciclo di elettroliti fondamentali la cui perdita sarebbe grave. Ilsudoreeccrinocaratterizzatoda: pHacidogeneralmente,variabileda5a7.5. dalcarattere: o acquoso. o Incolore. o Inodore. o Fluido. Compostodi: o 99%acqua. o 1%divariecomponenti: Clorurodisodio. Acidourico. 13

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Istologia1:tessutoepiteliale

Acidolattico. Urea. Creatinina. b. APOCRINE: secrezione per gemmazione; sono filogeneticamente pi antiche, hanno funzionedirichiamosessualelegatoallodoredellapelle.Sonolocalizzate: i. Sullascella. ii. Sullafronte. iii. Nellareolamammaria. iv. Sulpalmodellemani. v. Nelleareeparagenitaleeperianale. Inpresenzadipelisboccanelfollicolopiliferosopralosboccodellaghiandolasebacea. Ilsudoreapocrinocaratterizzatoda: Basicit;haunpHsuperiorea7. Carattere: o Viscoso. o Opaco. Compostodi: o Glucidi. o Lipidi. o Proteine. o Ferro. o indubbioilfattochequestotipodisudorecontengaomenoferomoni. 3. IL CERUME: un secreto dalle funzioni tipicamente protettive presente nellapparato uditivo; contieneantibioticieantimicotici;lacomposizioneprincipale: a. Cere. b. Granulidipigmento. c. Lipidi. capacedi: Imprigionarebatteriepolveri. Eliminarebatteriefunghi. Manteneremorbidoefunzionaleiltimpano. Costituisceunveroepropriopresidiodiprimadifesacontrogliagentiesterni. 4. LA SALIVA: la saliva un secreto molto attivo e soprattutto estremamente variabile in composizione,osmolaritepH.Ingeneralecaratterizzatadaunacomposizionediquestotipo: a. Saliminerali. b. Amilasi: detta anche ptialina, lenzima principale, capace di demolire parzialmente gli amidicotti,nonquellicrudi;inizialadigestionedelcibo. c. Glicoproteine:cheacontattoconlacquavannoaformareilmuco. d. Immunoglobuline:anticorpidiprimadifesacontroleinvasionidelcavoorale. e. Batteriostatici:agentichelimitanolaproliferazionebatterica. f. Battericidi:comeillisozima,uccidonoibatteriesogeni. 5. LE LACRIME: sono sostanze secrete da ghiandole situate vicino al bulbo oculare; il secreto costituitodi: a. Acqua. b. Saliminerali. c. Lisozima. 14

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Istologia1:tessutoepiteliale

6. LATTE:sostanzaadattaalneonatoinnumerosissimisensi: a. OTTIMAMENTEDOSATOinognisuacomponente. b. PROTEZIONEDAINFEZIONI. c. OTTIMIZZALACRESCITA. d. EVITA,entrocertilimiti,LOBESITAINFANTILE. Illattematernononsempreidenticonelcorsodellallattamento,sidistinguono: COLOSTRO:sostanzaprodottadallaghiandolamammarianei23giornisuccessivialparto; dadifeseimmunitariealbambino;caratterizzatodauncoloregiallotrasparenteedauna composizionericcain: o Taurina, un amminoacido essenziale per il corretto sviluppo della retina del neonato. o Lattosio,essenzialealivellonutrizionale. o ImmunoglobulinesecretorieoIgAecelluleimmunitariechecostituisconolaprima difesaimmunitariadelneonato. o Prostaglandine. LATTEMATERNO:contiene: o Proteinefondamentaliperlacrescita. o Lipidi. o Glucidi,soprattuttolattosio. o Saliminerali. o IgA. o Fattoridellacrescita. o Linfocitiemonociti. o Prostaglandine. o Insulina. o Lisozima. o Lattoferrina: sostanza capace di sottrarre ferro ai batteri impedendone la proliferazione. o Vitamine. GHIANDOLE ENDOCRINE: sono ghiandole il cui secreto destinato ad essere riversato nel sangue; il sistemapicomplessoeregolatodaunaghiandolacentrale,LIPOFISI,asuavoltaregolatadallipotalamo, unapartedelcervello. LIPOTALAMO:fapartedeldiencefaloeregoladuefunzionifondamentali: 1. SISTEMANERVOSOAUTONOMO:sioccupadirispondereinmodoinvolontarioanumerosistimoli esterni,influenzaquindi: a. Contrazionedellamuscolaturaliscia. b. Ritmocardiacoecontrazionemuscolareingenerale. c. Inpartesecrezioneghiandolare. Reagisceaglistimoliesterniinmodorapidoedefficaceinmodoestremamentespecifico. 2. SISTEMAENDOCRINO:pilentoegenerico,sitrattadituttaunaseriedimeccanismichevannoa regolarelevarieviemetabolicheinmodianchemoltodiversiecomplessi. Leghiandoleendocrinesipossonoclassificareinbaseallaloromodalitdisecrezionechepuessere: ENDOCRINA: si tratta di una modalit di secrezione che prevede limmissione in circolo di un ormoneconunorganobersagliolontano. PARACRINA: secrezione di un ormone con organo bersaglio estremamente vicino alla ghiandola stessa;noncpassaggionellacircolazionesanguignadellormone. 15

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Istologia1:tessutoepiteliale

AUTOCRINA: un tipo di secrezione molto particolare che va ad influire sulla cellula secernente stessa; estremamente utilizzato dalle cellule tumorali in forma di auto stimolazione alla proliferazione. SINAPTICA: una secrezione particolare associata a cellule nervose per la trasmissione dellimpulso. Altrotipodiclassificazionepossibilerelativaaquestotipodighiandoleconcernelatipologiadellormone chevienesecreto: ORMONIDERIVATIDAAMMINOACIDI:sonospessoamminoacidimodificati: o Ormonitiroidei:tirosina. o Catecolamine:adrenalinaenoradrenalinachederivanodallatirosina. o Melatonina:triptofano. ORMONIPEPTIDICI:formatidapolipeptidi;sonoprincipalmente: o Ipofisari. o Insulina. o Glucagone. ORMONISTEROIDEI:derivatidalcolesterolo;secretida: o Corticaledelsurrene. o Apparatigenitalimaschileefemminile. EICOSANOIDI: derivano da ossidazione di acidi grassi a lunga catena; sono caratterizzati dalla presenzadiunanelloapentagonoadunaestremit;sidistinguono: o Prostaglandine. o Trombossani. o Prostacicline. o Leucotrieni. Altro tipo di classificazione possibile inerisce con lorganizzazione istologica delle ghiandole stesse; cio lorganizzazionecomplessivadellecellulechecompongonolaghiandola: CORDONALI:sitrattadicordonidicelluleassociati;appartengonoaquestacategoria: o IPOFISI. o PARATIROIDI. o CORTICALEDELSURRENE. o EPIFISI(ghiandolapostaalivellodelneurocraniodettaancheghiandolapineale). FOLLICOLARI:celluleorganizzateaformareunfollicolo;sono: o UNICAMENTELATIROIDE. INTERSTIZIALI:cellulesparseneltessutointerstizialeisolateoinpiccoligruppi;sono: o NelTESTICOLOenellOVAIO. o PARAFOLLICOLARIDELLATIROIDE. o CELLULEAPUD. AISOLOTTI: o ISOLEDILANGHERANS. NIDICELLULARI: o MIDOLLAREDELSURRENE. I MECCANISMI DI AZIONE DEGLI ORMONI: a seconda del tipo si ormone con cui abbiamo a che fare la reazionedellacellulabersagliosardiversa;inlineagenerale: 3. Ormonipeptidicieamminoacidicirichiedonoperagirecorrettamentelapresenzadirecettorisulla membranaplasmaticachepossanoinnescareunapathwayefficacenellacellula. 16

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Istologia1:tessutoepiteliale

4. OrmonidIoriginesteroideainvecenonnecessitanodialcunrecettorealivellodimembrana,bens direcettorialivellocitoplasmaticoonucleare;questoperchgliormonisteroidei,invirtdellaloro naturalipidica,possonoattraversarelamembranaplasmaticasenzaalcunproblema. Lapathwaydiunormonetipolaseguente:

PRIMO MESSAGGERO
ormonelegatoalsuo recettore.

TRASDUZIONE DELSEGNALE

SECONDO MESSAGGERO

CHINASI

AZIONE

attivazionedi datigeni. attivazionedi eventipost trascrizionali.

messaggerointracellulare.

Esistono alcuni tipi particolari di cellule secernenti nel nostro organismo; queste vanno a costituire delle ghiandole interstiziali importanti; in particolare si ricordano le cellule APUD, chiamate anche DNES o argentaffini,enterocromaffini,enteroendocrine(questiultimitrenomiinparticolareperviadelletecniche dimicroscopiachelerendonovisibili). APUD = ammine precursor uptake and decarboxylation; si occupano cio di prelevare e decarbossilare precursoridelleammine. DNES = sistema neuroendocrino diffuso; questo perch alcuni ormoni secreti sono identici a neurotrasmettitori. Questecellulesitrovanosparseintuttoilnostrocorpo,inparticolaresonopresentinellevierespiratoria, digerenteegenitale;spessooperanopersecrezioneparacrinaregolandosivicendevolmente. LIPOFISI: il centro di controllo di tutto il sistema endocrino; fondamentale il suo funzionamento in modo corretto per svariate ragioni ma soprattutto perch secerne una quantit considerevole di ormoni regolativiperlinteroorganismoumano. Ghiandolapostainunadepressionedellossosfenoidechiamatasellaturcica;costituitadi: ADENOIPOFISI; o ipofisi anteriore, fortemente vascolarizzata,compostadi: o Parte distale; senza dubbio la pi attiva a livellosecretorio. o Partetuberale. o Parteintermedia,secernepochiormoni. NEUROIPOFISI; o ipofisi posteriore, fortemente innervata, secerne generalmente due ormoni; costituitadi: o Eminenzamediana. o Peduncoloinfundibolare. 17

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Istologia1:tessutoepiteliale Processoinfundibolare.

LipofisicontrollatadirettamentedallIPOTALAMO:postopocosopralipofisistessa,controllanumerosi aspetti del metabolismo umano, fa parte del diencefalo, estremamente importante per il sistema endocrino in quanto controlla il funzionamento dellipofisi e tramite questa numerosissime funzioni dellorganismoumano;inoltrecontrollainmododirettolamidollaredelsurrene. costitutodi: DUE NUCLEI: detti SOPRAOTTICO e PARAVENTRICOLARE che rilasciano direttamente ormoni allipofisiposterioreoneuroipofisi. SISTEMA PORTALE IPOFISARIO: controlla e regola ladenoipofisi attraverso il rilascio di fattori inibitori(RI)edirilascio(RH). CONTROLLODIRETTOSULLAMIDOLLAREDELSURRENE. IlsistemaIPOTALAMOIPOFISIsintetizzaesecernenumerosissimiormoni;questisonoclassificabilianchein baseallareadellipofisidacuitraggonoorigineoltrecheperlalorofunzione: 1. ORMONISECRETIDALLADENOIPOFISI:sonoprincipalmente67dallefunzionimoltodiverse: a. SOMATOTROPO o ormone della crescita o GH o STH: stimola le cellule del fegato a produrreormonidellacrescitachevannoa: i. Stimolarelacrescitadellacartilagine. ii. Stimolarelacrescitaosseainlunghezza. b. ADENOCORTICOTROPO: ormone che agisce sulla corticale del surrene, in particolare in zone di interesse per il metabolismo del glucosio e della omeostasi ionica dellorganismo tramitesintesidi: i. Cortisolo. ii. Corticosterone. c. PROLATTINAoluteotropoomammotropooPRLoLTHoMT;indispensabileper: i. Sviluppodellamammellaprimadellagravidanza. ii. Stimolazionedellaproduzionedellatteingravidanza. d. LUTEINIZZANTE o LH, un ormone particolare, ha effetto diverso nei due sessi; in particolare: i. MASCHIO:stimolalecellulediLeidighaprodurreesecerneretestosterone. ii. FEMMINA: promuove lovulazione e la formazione del corpo luteo tramite stimolazioneallasecrezionediestrogenieprogesterone. e. FOLLICOLOSTIMOLANTEoFSH:ancheinquestocasolormonehaeffettodiversoneidue sessi: i. MASCHIO: agisce nel testicolo dove stimola le cellule del sertoli a produrre la proteinalegantegliandrogeniinparticolareiltestosterone. ii. FEMMINA:stimolalacrescitaematurazionedeifollicoliooforisecondari. f. TIREOTROPOoTSH:stimolalaproduzionediormonitiroidei. g. MELANOSTIMOLANTE, ormone secreto dalla parte intermedia: stimola i melanociti a produrremelanina. 2. ORMONISECRETIDALLANEUROIPOFISI;importantesottolinearechelaneuroipofisicostituitadi diversitipidicellule;siricordanoinparticolare: Pituciti:celluledellaglia. Terminazioni nervose i cui corpi cellulari sono nellipotalamo; questi neuroni secernono ormoni (costituiscono un caso si secrezione neuronale) in particolare secernono ADH o ADIURETINA. 18

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Istologia1:tessutoepiteliale

Ingeneralelaneuroipofisiproducedueormoni: a. VASOPRESSINAOANTIDIURETICOoADH:agiscesullacircolazionesanguignaenonsolo; i. Prodottodalnucleosopraottico. ii. Funzionedi: 1. Riduzionedelladiuresi. 2. Vasocostrizioneperiferica. 3. Aumentodellapressionesanguigna. b. OSSITOCINAhanumerosefunzioni: i. Prodottadalnucleoparaventricolare. ii. Funzionedi: 1. Azione sulle cellule mioepiteliali della ghiandola mammaria stimolando la produzionedilatte. 2. Contrazioneuterinaduranteilparto. 3. Contrazione muscolare liscia della prostata nella formazione del liquido seminale. 4. Nellorgasmofemminilestimolalacontrazionedellamuscolaturalisciaper farrisalireglispermatozoi. Oltreallipofisinumerosesonoleghiandoleendocrinedelnostrocorpo;fraquestesiricordano: 1. LA TIROIDE: ghiandola costituita di tre lobi di cui due piccoli e uno grande; costituita di due tipologiecellulariprincipalmente: a. TIREOCITI:tappezzanoifollicolisteroidei,sonocellulecubiche,mapossonomutarelaloro forma a seconda del livello di attivit che le contraddistingue; da appiattite possono aumentare le loro dimensioni fino a cilindriche in crescendo di attivit. Producono due ormoniprincipalmente: i. TetraiodotirodinaotiroxinaoT4. ii. TriiodotirodinaoT3. Entrambi coinvolti nella stimolazione del metabolismo cellulare e, nellinfanzia, nella stimolazioneallosviluppoeriproduzionecellulare. Possono trattenere nel follicolo, tramite luso della proteina TIREOGLOBULINA, glicoproteine e ormoni; questaproteinafungedaaccumulatorediprodottoper consentire una secrezione veloce nel momento del bisogno; quando arriva lo stimolo alla secrezione il tireocita capta la tireoglobulina dallambiente follicolare, la digerisce, ed espelle infine lormone nel sangue. b. CELLULEPARAFOLLICOLARI:sicollocanofraitireocitie lamembranabasale,producono: i. Tirocalcitonina:questoormonepresenzaazione IPOCALCEMIZZANTE, diminuisce la concentrazionediCa++nelcircolosanguignoinibendolazionedegliosteoclasti. 2. LAPARATIROIDE:secerneormonidivariotipo,inparticolare: a. PARATORMONE:antagonistadellatireocalcitoninache: i. Presentaazioneipercalcemizzante. ii. Stimolalattivitdegliosteoclasti. Costitutadiduetipidicelluleprincipalmente:PRINCIPALIeOSSOFILE. 19

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Istologia1:tessutoepiteliale

3. ILPANCREAS:unadelleghiandolepigrandidelnostroorganismo;inparticolarelacomponente secernenteendocrinacostituitadalleisoledilangherans,alorovoltacostituitedi: a. CELLULE:20%,secernonoglucagone,lantagonistadellinsulina,chequindiunormone iperglicemizzante. b. CELLULE : 70%, secernono insulina, lantagonista del glucagone,chequindiunormoneipoglicemizzante. c. CELLULE:secernonosomatotropina,conazioneparacrina, inibisce lattivit delle cellule e , stimola inoltre la contrazionedellamuscolaturadellapparatodigerente. d. CELLULE G: producono gastrina, un ormone che stimola le cellule gastriche e parietali dello stomaco a produrre acido cloridrico. e. CELLULEPP:ciodelpolipeptidepancreatico;inibiscelasecrezioneesocrinadelpancreas. 4. LA SURRENALE: ghiandola posta al di sopra delle reni, non equamente distribuita per via della diversadimensionedellerenistesse;compostadidueparti: a. CORTICALEDELSURRENE:parteesternadellaghiandola,dicaratterecordonale,fraivari cordoni si collocano numerosi vasi sanguigni. Produce ormoni steroidei, quindi le cellule che la compongono sono caratterizzate dalla presenza di un RE liscio molto sviluppato e dallapresenzadinumerosimitocondri;questapartedellasurrenaleasuavoltadivisain trezone: i. GLOMERULARE:zonapiperiferica,icordonisonoavvoltiagomitolo,produce: 1. Mineralcorticoidi: come laldosterone, modula lequilibrio idricosalino del corpoumano. ii. FASCICOLATA: zona pi interna, caratterizzata dalla formazione in fasci paralleli delle cellule; produce: 1. Glucocorticoidi:cortisoloecorticosterone; cortisonici naturali; agiscono sul metabolismo del glucosio, inoltre abbassanoledifeseimmunitarie. iii. RETICOLARE: zona pi interna in assoluto, i cordoni in questo caso formano un reticolo, produce: 1. Androgeni: sono ormoni necessari per lo sviluppodeicaratterisessualisecondari. b. MIDOLLARE DEL SURRENE: parte pi interna, controllata direttamentedallipotalamo;producevaritipidiormoni: i. CATECOLAMINE: sono adrenalina e noradrenalina, dette anche epinefrina e norepinefrina;sonoormoniadazionerapida: 1. Aumentodelbattitocardiacoconconseguentevasocostrizioneperiferica. 2. Aumentodellapressionedelsangue. 3. Aumento della glicogenolisi epatica con conseguente aumento della glicemia. Sidistinguonoduetipicellularidiversi,unoproduceadrenalina,laltronoradrenalina. 20

il tessuto connettivo propriamente detto

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Istologia2:tessutoconnettivopropriamentedetto

IL TESSUTO CONNETTIVO PROPRIAMENTE DETTO:


Il tessuto connettivo un tessuto caratterizzato dalla presenza di una grande quantit di materiale extracellulare;gliepitelipoggianopraticamentesempresuuntessutoconnettivochelisostiene. Almicroscopiosipuavereunavisionedeltessutoconnettivoconcolorantimoltocomuni;inparticolare allosservazionesipossononotare: PARTEMOLTOESTESADICOLOREBLUcherappresentalamatrice. PARTEMARRONEARANCIONEcherappresentalacomponentecellularedeltessuto. Lacomposizionedeltessutoconnettivoestremamentevariabilecoscomelasuaorganizzazioneelasua composizione;inognicasosempreVASCOLARIZZATO. Lunicosistemadelcorpoumanochenoncontieneconnettivoilsistemanervosocentrale;utilizzainfatti dellecellulediversemaconmedesimafunzione,lecelluledellaglia. Iltessutoconnettivoquindicostituitodiduecomponenti: CELLULARE. EXTRACELLULARE;asuavoltaclassificabilecome: SOSTANZAFONDAMENTALEAMORFAcontrastalapressione. SOSTANZAFIBROSAcontrastalatrazione,conlefibreelastichedaelasticiteresistenzaallostesso tempo. Lefunzionideltessutoconnettivosonomoltovarie;inparticolare: TROFICA:conlasuavascolarizzazioneriesceaportarenutrimentoaitessutiepitelialichesostiene. DISOSTEGNO. DICONNESSIONE. DITRASPORTO:molecolareecellulare. DI DIFESA: contiene nella sua matrice numerose cellule immunocompetenti ed esso stesso costituisceunaformadidifesafisica. RIPARAZIONE DI LESIONI: non mai il tessuto epiteliale a proliferare riparando eventuali lesioni dellepidermide,mailtessutoconnettivostessosiampliafinoarichiuderelaferita. PROTEZIONEDIORGANI:comeperesempiolascatolacranica. RISERVA: il tessuto adiposo in particolare contiene sostanze di riserva ad elevato contenuto energetico. Esistonodiversitipiditessutoconnettivo;classificabiliancheinbaseallaloroprovenienza: 1. EMBRIONALI:sonodue: a. Mesenchimale:unicamenteembrionale,scompareconlosviluppo. b. Mucosomaturo:sitrovaanchenelladulto,mainpiccolissimequantit. 2. PROPRIAMENTE DETTO: sono quattro classificati sulla base della resistenza e composizione del tessutostesso: a. Lasso. b. Densoofibroso. c. Reticolare. d. Adiposo. 3. SPECIALIZZATI: sono tre, sono accomunati dalla presenza di cellule sparse in una matrice molto estesa: a. Cartilagineo. b. Osseo. c. Sangueelinfa. 1

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Istologia2:tessutoconnettivopropriament tedetto

ONENTE AMORFA: o matrice amor o sostanza fondame rfa entale; conse ente allo stesso tempo o LA COMPO permeabilit tediffusion nedivariemolecolegassose.Siriconoscono: 1. FAS DISPERDE SE ENTE ACQUOSA: composta di acq qua, gas, Sa minerali; liquido interstiziale, ali , estr remamente variabileinc composizion neneivarico ompartiment tidelcorpo umanoinco omponentie e qua antit.IGAGstessisonocomponentisolubiliemoltoaffiniallacqua. 2. FAS SEDISPERSAgeneralmen ntesolida,co ostituitadiva ariecompone enti: a. Enzimi. glicani. b. Proteog c. Glicopro oteinediade esione. d. Glicopro oteine. Tutte le compo onenti vengo sintetizz ono zate dai fibro oblasti, cio la compone ente cellular principale re e deltessutoconnettivo. Ent trambe ques fasi sono essenziali per dare al matrice e ste o lla extracellular le sue caratteristiche re e fon ndamentali come limp portantissim permeab ma bilit seletti iva della m matrice a componenti i BAT TTERICHE,VIRALIENEOP PLASTICHE. Lecompone entidellama atriceextrace ellularesono onumeroseevariabili;in nparticolaresiricordano o: GLICOSAMINOG GLICANI o G GAG: sono p polimeri di disaccaridi e polianioni glucidici, ci zuccheri d e io i AZIONEeAGGIUNTADIG GRUPPIFOSF FATO;ciascunodiessic compostodi i modificatitramiteAMMINA acidouronic coediunam mminozucche erosono: una o Acido ia aluronico: il GAG sicur ramente pi diffuso nelle matrici ex xtracellulari in generale, , contribuisceanume erosefunzionidellamatr riceextracellulare,inpar rticolare: Controllodelladiffusion netissutale. Gr razieadensi it Controllodelladiffusion nediagentie esogeni. zio essend do estrema amente Crea spaz voluminoso operaltreso ostanze. ne Viene sintetizzato in zone molto vicin alla cie superfic cellulare e resiste molto bene a stimoli di com mpressione; molto re esistente ma viene a facilmente digerito dallenzima IALURONID o a DASI; ficacecome barrierache emoltibatte erisecernono oialuronidas sipropriope erinibirnele e coseff funzioni. o Condroitinsolfato. a:utilizzatain nnumerosis ssimealtrep procedure;co ostituitadaG GLUCOSAMINAeACIDO O o Eparina IALURO ONICO, s secreta prin ncipalmente dai mast tociti e ha una fort funzione a te e anticoagulante. anosolfato:s siriconoscon noduetipidicheratanso olfato: o Cherata Ipresenten nellacornea, ,lunicoGA AGpresentenellastruttu uraoculare. IIpresentealivelloprev valentement tescheletrico o. osolfato:un GAGubiquit tarionellem matriciextrac cellulari,si imilealleparinamacon n o Eparino menog gruppisolfato oepigrupp piamminici. Gen neralmenteq questestrutt turesonoassociateapro oteine. 2 2

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Istologia2:tessutoconnettivopropriamentedetto

PROTEOGLICANI: sono molecole costituite da un asse proteico molto consistente cui si legano numerosiGAGincatene;hannolacapacitdi: o Richiamaremolecolediacqua. o Fornireresistenzaallacompressionedeltessuto. o Ostacoloalladiffusionedi: Sostanzebattericheevirali. Celluleanomale. o Veicolodifattoridicrescita,induemodidiversi: FGFcioilfattoredicrescitadeifibroblastidirettamenteveicolatodaloro. Inlineageneralefavorisconolaformazionediinterazionicellulacellulafracellulein crescita. o Contribuisconoallaadesionecellulamatricegrazieadalcuneformetransmembrana. Sono molecole estremamente polimorfe, sia per la quantit di GAG che li compongono sia per la qualitdeiGAGstessi. Esempiparticolarmenteimportantidiproteoglicanisonosicuramente: AGGRECANO: il proteoglicano tipo della cartilagine; queste strutture si associano in complessienormiattornoadunassediacidoialuronico;arrivandoaformarestrutturedi 34mdilunghezzaefinoalmilionedidaltondipeso. SINDECANO: uno dei proteoglicani di membrana; come le integrine consente adesione frailcitoscheletrodiactinaelamatriceextracellulare. Iproteoglicani,nonostantecondividanolestessecomponentidibase,sonostrutturedecisamentediverse dalleglicoproteine: PROTEOGLICANI GLICOPROTEINE Sono costituiti di una matrice proteica associata a Sonoproteineallacuiestremitamminoterminale sono associati oligosaccaridi non appartenenti alla moltiGAG. famigliadeiGAG. Hanno svariate funzioni generalmente Vanno spesso a formare il glicocalice ancorate alla membranaplasmatica. extracellulari. LE PROTEINE DI ADESIONE: sono proteine fondamentali per mantenere ladesione fra le componentideltessutoconnettivo;sidistinguono: o FIBRONECTINA: sicuramente la componente pi diffusa di questa classe di proteine; si trattadiungrossodimerochemedialinterazionefraleproteinedimembranaecollagene eGAG,ciolecomponentiprincipalidellamatrice. o LAMININA: proteina costituita di tre subunit a croce; quasi trifogliare; si colloca a livello dellamembranabasaleemedialerelazionifralecelluledeltessutoepitelialesoprastantee lecomponentidellamatriceextracellulare. o CONDRONECTINA:proteinadiadesionedellecartilagini. o OSTEONECTINA:proteinadiadesionedeltessutoosseo. o TENASCINA:proteinadiadesionetipicamenteembrionale. o INTEGRINA:proteinacostituitadiuneterodimerodiduesubunit: SubunitchemedialarelazioneconloioneMg++. Subunitchemedialarelazioneconlamatriceextracellulare. Questaproteinahanumerosefunzionioltreaquellediconnessionefracelluleematrice, questoinvirtdellenumerosepossibilicomposizionieterodimeriche: Sioccupadellatrasduzionedelsegnale. o Innumeroseattivitdelciclocellulare. 3

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o Neldifferenziamentocellulare. o Nellapoptosi. o Nellariorganizzazionedelcitoscheletro. A livello intracellulare media il legame con Talina e actinina, due proteine accessoriedellactina. A livello extracellulare media il legame fra cellula e numerose componenti della matriceextracellulareequindideltessutoconnettivo: o Proteoglicani. o Fibronectina. o Laminina. o Collagene.
Modellomolecolaredifibronectina.

LA COMPONENTE FIBROSA: La componente fibrosa composta di due parti principali in percentuali diversefraloro: FIBRE DI COLLAGENE; sono la componente pi importante, conferiscono allintera struttura del connettivounasoliditesoprattuttounaforteresistenzaallatrazione. FIBRE ELASTICHE: sono una componente fondamentale soprattutto per alcuni tessuti spesso sottoposti a stress di tensione e distensione; contribuiscono dando alla struttura una forte elasticit. Entrambequestecomponentisonopresentiintuttiitessuticonnettivi,mainpercentualidiverseaseconda della tipologia e funzione del tessuto stesso; inoltre entrambe queste componenti sono sintetizzate dai FIBROBLASTIciolecellulechecompongonolamatriceextracellulare. IL COLLAGENE: il collagene rappresenta da solo il 20% delle proteine totali presenti nel nostro corpo; definitospessoTROPOCOLLAGENE,caratterizzatoda: PESOMOLECOLAREDICIRCA300KD. STRUTTURACOSTITUITADI3CATENEPEPTIDICHEintrecciateadelica; o Ognunacostituitadicirca1000amminoacidi. o Costituite da un dominio base di tre amminoacidi ripetuti: generalmente si tratta di GLICINAPROLINAIDROSSIPROLINA. o Siconoscono25formediversedicatene. POSSIBILEPRESENZAINBEN15ISOFORME. FLESSIBILITA. GRANDERESISTENZAALLATRAZIONE. ALLUNGAMENTOMINIMO,arrivacircaal23%dellalunghezzasibase. In realt si tratta di una glicoproteina, infatti molto spesso associata a glucidi quali galattosio e glicosilgalattosio. Nellambiente della matrice extracellulare le molecole di collagene si associano fra loro tramite legami covalentiinduemodidiversi:INSERIEEINPARALLELO:inseriesihaassociazionetestacodadimolecoledi collagene fra loro, in parallelo invece le molecole di collagene si associano fra loro sfalsate di un quarto dellalorolunghezzafinoaformaredellestruttureviaviapigrandiecomplesse: I. MICROFIBRILLE: sono strutture di spessore da 20 a 300 nm; non sono visibili al microscopio se associatefraloro. II. FIBRILLE:sonostrutturesicirca0,20,3m,visibilialmicroscopioelettronico. 4

GiordanoPe erin III.

Istologia2:tessutoconnettivopropriament tedetto

FIBR RE:sonostru utturesicura amentepispesseevolu uminose,arri ivanoanchea12mdis spessore. a. SONOM MOLTOSPES SSE. b. SONOC COSTITUITED DINUMEROS SEFIBRILLE. LE SPECIE D COLLAGENE sono nu DI umerose, come gi dett se ne conoscono ben 15 isoform tuttavia to me; a quattroson noleformep principaliepicomuni: 1) COL LLAGENEDIT TIPOI:costit tuiscetessut timoltoresis stenti,come: : a. Osso. trutturaestr remamenter resistente. b. Derma,cheunast c. Legame enti. d. Dentina a. e. Cartilag ginefibrosa:questasicollocainparticolaresullacolonnaver rtebrale doveco ostituisceidi ischiinterver rtebrali;lasu uafunzione di. i. Sostenereilpesodelco orpo. ii. Sopportare gliurti. f. Cement to. g. Capsule edialcunior rgani. 2) COL LLAGENE DI TIPO II: compone sost tanzialmente i tessuti ca e artilaginei di cui si rico onosconodueformeprin ncipali: a. Ialino. b. Elastico o. 3) COL LLAGENEDI TIPOIII:costituiscedelle efibreretico olari;unaq qualitdicollagene dive ersasiaper composizion nechepero organizzazion ne;siorganiz zzainsottili maglie 3D allinterno di organi; da un sost tegno ragionato ad alc cuni movimenti in ganiquali: particolarepertessutieorg a. Sistema alinfatico. b. Milza. c. Fegato. d. Sistema acardiovasco olare. e. Polmon ni. f. Derma. LLAGENEDI TIPOIV:sio organizzain LAMINEinve ececheinnormalifibre; ;creabuona apartedelle e 4) COL lam mine basali; prodotto quindi da FIBROBLASTI e CELLULE EPITELIA o ALI. Queste strutture si i organizzanoprimainfibree epoiinretib bidimensiona ali. melegataa problemine ellasinteside elcollagene, ,inquestocasoalivello genetico, lasindrome e Unasindrom diehlersda anlos;caratte erizzatada: Ipermobilitdellearticolazioni. ellapelle. Iperelasticitde ome,legatap peraproblemiinerentiallaviadis sintesidelco ollagene,lo oSCORBUTO O:sitrattadi i Altrasindro una patologia dovuta a carenza d vitamina C (acido asc di C corbico); in particolare si manifesta attraverso a o entogengiva ale;laprima manifestazionesihapr roprioalivellogengivale perchnel cavooraleil l sanguiname turnoverde elcollagene elevatissim mo. ILPROCESSO ODISINTESI IDELCOLLAG GENE:ilproc cessodisinte esidelcollag genedeveris sponderead dueesigenze e strutturalis sostanzialme ente: 1) La fibra di collagene deve essere sintetizzata in modo da impedirne lassemblaggi in fibrille e io e interno della cellula, se cos non fos lassociazione nella c a sse cellula provo ocherebbe un accumulo u o alli inte ernoconcon nseguentemortedellace ellulastessa. 5 5

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2) Laf fibradicollag genedeveas ssemblarsiin nfibrillaappe enafuoridallastrutturadellacellula,secosnon n foss serimarrebb berodellefib breliberesen nzaalcuntipodicoesioneefunziona alit. Lasintesiav vvienequind diinquestom modo:
SINTESImRNAche epossonoesser rediversiaseco ondadeltipodi collageneinprepa arazione. ELA ABORAZIONEde eglimRNAnece essariallasintes sidellesingolecatene (spl licingalternativ vo).

NUCLE EO

RETICO OLO ENDO OPLASM MATICO O

IDR ROSSILAZIONE:perquestoprocesso,essenzia aleperconsenti irela form mazionedilega amiadidrogeno ofralevariecatenedicollagene, nec cessarialaprese enzadivitaminaC. GLICOSILAZIONE. SOCIAZIONEAC CATENAdelletr refibredicollag geneeformazionedella ASS fibr radiPROTOCOL LLAGENE.

GOLG GI

GLICOSILAZIONE:u ulterioreglicosilazione. TEL LOPEPTIDIessen nzialiperimped direlaassociazioneinfibrilled del collagenedentrolacellulaNONv vengonoeliminatidaglienzimi pro oteoliticidelgolgi.

AMBIEN A NTE EXTRACELL LULARE

RIM MOZIONEDEITE ELOPEPTIDI. ASS SOCIAZIONEINMICROFIBRILLE Edellemolecoleditropocollag gene.

Ilturnover delcollagen nemoltora apido,siarrivaasostenerechevisi iaproduzion nediben400grammidi i fibredicolla agenealgior rno.Ifattoricheinfluenz zanoilturnov verdelcollag genesono: 1) Con ntrollogenet tico. 2) Con ntrolloormonaleinpartic colare: CORTICOIDI: :cortisoloec corticosteroneriduconolabiosintesi idelcollagen ne. a. GLUCOC b. ESTROG GENIEPROG GESTERONE:impediscono oladegenera azionedelco ollagene. 3) Nut trizione(vitaminaC).

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LEFIBREELASTICHE:lafibraelasticarendeiltessutoconnettivoparticolarmenteelastico;questefibresono quindicaratterizzateda: COLOREGIALLO. SINTETIZZATEDAFIBROBLASTIEDACELLULEMUSCOLARILISCEdeivasisanguigni. POSSONOESSERE: o Isolate. o Organizzateinretiolaminechesianastomizzanofralorociosicolleganofraloroinmodo stretto(lefibredicollagenenonpossonoanastomizzare). SITROVANO: o Nellacute. o Neitendinielegamenti. o Nelle pareti dei vasi sanguigni, in particolare nelle arterie dove consentono alla struttura del vaso di rispondere in modo efficace alla pressione enorme esercitata ad ogni battito cardiacosullepareti. o Nellepiglottide dove consente la corretta separazione fra il sistema respiratorio e digerente. o Nelpadiglioneauricolare. COSTITUITADIDUECOMPONENTI: o FIBRILLARE:costituitaprincipalmentedifibrillinaesternaallafibrastessaeinpiccolaparte interna,spessoassociataallaproteinaMAGP1perundiametrodi11nm. o AMORFA:partecentraledellafibra,costituitadiassociazionidiunaproteinadettaelastina; questa viene sintetizzata nella cellula in questomodo: DENTRO LA CELLULA si ha associazione della struttura proteica conproteineantipolimerizzanti;nel reticolo avviene una idrossilazione deiresiduidiprolina. FUORI DALLA CELLULA: si ha ad opera dellenzima LISIL OSSIDASI ossidazione e deaminazione dei residui e conseguente distacco di peptidi anti polimerizzanti e POLIMERIZZAZIONE tramite gli amminoacidimodificati. Questacomponenteinsolubile,maallostessotempoestremamenteidratata. LECELLULECHECOMPONGONOILTESSUTOCONNETTIVO:lecellulechecompongonoiltessutoconnettivo sono numerose e presenti in quantit variabile a seconda del tipo di tessuto connettivo; in ogni caso si distinguonodueviediderivazioneembrionale: CELLULASTAMINALEMESENCHIMALE: CELLULAEMOPOIETICAEMBRIONALE: Linfociti. Condroblasto. Eritrociti. Adipocita. Fibroblasto. Mesoteliale. Endoteliale. Osteoblasto. 7

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Quindisidistinguonoalcunitipidicellulepeculiari: 1) IL FIBROBLASTO: una cellula che pu presentarsi in pi formeFUSIFORMEOSTELLATA.Generalmente: a. immersoinunamatricedifibrilledicollagene. b. Presenza di apparato di Golgi molto sviluppato per elaborazionerapidadiproteine. c. Presenza di REG particolarmente sviluppato per la sintesirapidaedefficientediproteine. d. Citoplasma basofilo per la presenza di numerosi mRNA. e. Visibileanchealmicroscopioottico. 2) LA PLASMACELLULA: spesso presenta dei nuclei con cromatina organizzata in modo anomalo, si hanno concentrazioni eterocromatiniche alle estremit nucleari e a volte al centro, raramente in altriluoghi,cosfacilmentedistinguibilealmicroscopio;sicaratterizzaper: a. Formatondaovale. b. Nucleotondoconcromatinadistribuitainmodoanomalo. c. Immunocompetenza: sono capaci di sintetizzare immunoglobuline per neutralizzare uno specificoantigene;produconoquindiproteineanticorpali,diconseguenza: i. Citoplasmabasofilo. ii. REGmoltosviluppato,arrivanoaformaredellecisternesviluppateinlarghezza,una cosamoltoanomala,dettiCORPIDELRUSSEL. 3) MASTOCITI: sono grosse cellule situate in vicinanza dei vasi sanguigni, hanno una funzione immunocompetentemoltoforte,arrivanoadundiametrodi20 30m.sonomoltosimiliaigranulocitibasofilimanonidentici: a. Hanno come precursori delle cellule staminali del midolloosseo. b. Passano velocemente in circolo, giungono quindi al tessuto connettivo dove si stabiliscono e non si muovonopi. c. Hannogeneralmenteunavitadipochimesi. d. Ledivisionineltessutoconnettivosonomoltorare. e. Possiedono sulla membrana dei recettori per gli anticorpi,inparticolareperlostelodellastrutturadellanticorpodettaframmentoFcdelle immunoglobulineE. f. Medianolarispostaimmunitariaa: i. Velenodiinsetti. ii. Pollini. iii. Farmaci. Larispostaimmunitariamediatadaquestotipodicelluleimmunocompetentimoltoparticolaree sisvolgeinduefasi: I. Primo contatto con lantigene: non c risposta immunitaria vera e propria, ma una sensibilizzazionecausatadaformazionedianticorpiIgE. II. Seconda esposizione con lantigene: in questo caso si ha una risposta immunitaria molto fortedovutaallazionedelmastocitachesicomportainquestomodo: a. Pi recettori si associano in complessi particolari sulla membrana, si dice che clasterizzano;questostimolaunaseriedireazioniacatenaconduefasidiesocitosi. 8

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b. DEGRANULAZIONEDIMEDIATORIPRIMARI:unaformadi esocitosi semplicemente, in prima battuta il mastocita emettevescicolericchein: i. Istamina. ii. Eparina. iii. Fattorechemiotatticoperglieosinofili=ECF. iv. Fattorechemiotatticoperineutrofili=NCF. c. DEGRANULAZIONE DI MEDIATORI SECONDARI: contengono sostanze pi complesse dal punto di vista della sintesi; per questo motivo vengono secrete in un secondo momento; queste derivano in buona parte dallacidoarachidonicocheinquestecellulevienericavato daunlipidedimembrana,lafosfatidilserina;sono: i. Leucotrieni. ii. Trombossani. iii. Prostaglandine. iv. Fattorediattivazionedellepiastrine. v. TNF. Inlineageneralesiha,perlazionedinumerosiormoniesostanzeattive: Rigonfiamentodeitessuticonnettivi. Vasodilatazione. Diminuzionedellapressionesanguigna. IncasodireazioneeccessivasihaquellochevienechiamatoSHOCKANAFILATTICO:datodaeccessi dellereazioninormalidirispostadapartedelmastocita:essoreagisceallantigenesecernendoin mododiverso: SECREZIONENORMALE:indueparti,dettaordinata,rispondealleesigenzedelcorpo. SECREZIONE DA SHOCK ANAFILATTICO: detta asincrona o disorganizzata o anafilattica, si ha secrezioneimmediataemassicciadinumerosesostanzemoltopericoloseinquantiteccessive;per contrastaretalereazionevieneusatounormoneconazioneopposta,lADRENALINAcheda: Vasocostrizione. Aumentodellagittatacardiaca. 4) PERICITI: sono cellule associate ai vasi sanguigni e in particolare alla lamina basale che ricopre la loro struttura epiteliale o endotelio; regolano le dimensioni dei vasi sanguigni pi piccoli tramite contrazione. 5) MACROFAGI:sonocelluleestremamentevoluminoseespessopolinucleate,venesononumerosiin molti tessuti del corpo umano, nel connettivo in particolare svolgono un ruolo fondamentale di difesadallassaltodiagentiesogeni.Sonocaratterizzatida: a. DerivazionecomunedaMONOCITIDELSANGUE. b. Duemesidivitainmedia. c. Sipossonodistinguere: i. Fissi,inattiviequiescenti. ii. Mobili,attiviedefficaci. d. Hanno una attivit di fagocitosi estremamente efficace contro: batteri, numerosi antigeni, cellule morte, detriti

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cellulari,celluledelsangueinve ecchiate,celluletumorali,corpiinertiemoltealtr recose. ividono un apparato lisosomiale molto efficace, caratt terizzato in n e. In generale condi particol lareda: i. Lisozima. sitrattadidueidrolasiacideedefficacibattericid di ssidasi. ii. Mieloperos iii. Anionesup perossidoO ;altrasosta anzaconfor rteazioneba attericida,si trattadiun n radicale libero che essendo particolarmen p nte reattivo attacca il batterio o o. uccidendolo anoinvaried diverseform meintuttoil corpouman noecostituisconoinque estomodoil l f. Sitrova sistema DEI MACR a ROFAGI O M MONOCITO MACORFAGICO O RETICOLO ENDO OTELIALE O O SISTEMAMACROFA AGICODIFFUSO: i. Sistemaner rvosocentrale=celluled dellamicroglia. elluledikupp pfer. ii. Fegato=ce iii. Respiratorio =macrofagi alveolari neglialveoli polmonaris o stessi;si collocanofrail l tessuto con nnettivo e le cellule dellepitelio a lv e veolare, sono in grado di fagocitare d e numerosiss simiprodottinocivi. iv. Viegenitalifemminili:d dovefagocitanoglisperm matozoiche erisalgonole eviegenitali i femminili. v. Epidermide e:sonolecelluledilanghereans. vi. Osteoclasti:cellulemac crofagichede ellosso. Ilric conosciment todellogget ttodafagoci itareunprocessoessen nzialecheinteressaduecomponenti i fondamentalme ente: ANTICO ORPIchecirco ondanolant tigene. PROTEINEDELCOM MPLEMENTO:cheaiutano onelprocess sodiriconos scimento. ATT TIVAZIONE:imacrofagi,r riconosciutounantigene eesterno,entranoinazio oneproducendo: diazotooos ssidonitrico. . 1) Ossidod 2) Prostag glandinecheprovocano: a. Vasodilatazione. ellapermeab bilitcapillar re. b. Aumentode modivariepa articellesiap persegnalazi ionesiaperpermeabilizz zazione: 3) Richiam a. Colonystim mulatingfacto ors. b. Eritropoietina. c. Interferone. d. TNF. e. FGF. f. PGDF. In c caso di infiam mmazioni cr roniche, com possono me esse eretubercolosisifilidee lebbra,siha aspessola form mazione di G GRANULOMI i macrofag per dare I: gi una risposta im a mmunitaria p efficace e forte si pi ragg gruppanofin noadivenire eunacellulaepitelioide dett CELLULA GIGANTE caratterizz ta A zata dalla presenzadinum merosissimin nucleiper: Aument tonumericodeifagociti. Aument todivolume edeifagociti. 10 0

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6) ADIPOCITI: cellula che va a costituire in associazione con altre gi citate un tessuto connettivo a parte, il TESSUTO CONNETTIVO ADIPOSO: si tratta di un tessuto dinamico estremamente importantepernumerosefunzionidelnostrocorpo.Gliadipocitisonocellulepienedigrassocheal microscopiosonovisibiliinduemodidiversi: a. CAMPIONENONVIVO:primadellinclusioneinparaffinaperpoterosservarelastruttura necessario eseguire un lavaggio con un solvente inorganico, la chiarificazione; in questo modogliaccumulidiadipe,chenonsonolimitatidaunamembrana,sisciolgonoevengono dispersiquindipossibileosservareunicamentecellulepraticamentevuote. b. CAMPIONEVIVO:ilmetododiisolamentodelcampionetalepercuipossibilevedereil campioneintegroancheseinmodomenopreciso. IL TESSUTO ADIPOSO: il tessuto adiposo un tipo particolare di tessuto connettivo costituito prevalentementedaadipociti;sidistinguonoduetipiditessutoconnettivoadiposo: 1) TESSUTOADIPOSOBIANCOilpidiffusosicuramente,puesserebiancoogialloindipendenza dallapresenzadipigmentiliposolubilicomeilcarotene;fungeda: a. FORMADIIMMAGAZZINAMENTODISOSTANZEMOLTONUTRIENTI. b. SINTESIELIBERAZIONEDILIPIDIinrispostaastimolidinatura: i. Ormonale. ii. Nervosa. c. ASSICURAUNAPPORTOCOSTANTEDINUTRIENTIALLORGANISMO. d. RIEMPIMENTODIVUOTIFISICIinparticolarenellerenienellocchio. e. ACCUMULOINZONECOME: i. Sottocutanea,ipoderma;siparladipannicoloadiposo,isolailcorpodadispersioni dicalore. ii. Loggiarenaledovesicollocailrene. iii. Mediastino:spazioconnettivaledovecontenutoilcuore. iv. Peritoneo. f. Sinotaunafortedifferenzadistributivadopolapubertfrauominiedonne. Le cellule che compongono questo tessuto sono definite UNILOCULARI perch la cellula contiene unasolagrandegocciadigrassocircondatadafilamentiintermedieprivadimembrana. Lepossibilimodalitdicolorazionedeilipidisono: Sudannero. SudanIII. Tetrossidodiosmio. LevescicoleadiposecontengonoTRIGLICERIDI,COLESTEROLO,MONOEDIGLICERIDI;lalimitazione della dimensione dellaccumulo di grasso, che in ogni caso genera una diminuzione consistente della quantit di citoplasma e relegazione del nucleo in posizione periferica, garantita dalla presenza di una copertura di filamenti intermedi che consente, in caso di necessit, anche traspirazione. Inlineageneraleiltessutoadiposopusvilupparsiinduemodidiversi: IPERPLASIA: si tratta di un meccanismo di proliferazione cellulare molto semplice tramite mitosi. IPERTROFIA: si tratta di una metodologia di crescita diversa, associata alla crescita in dimensionedelladipocitastessochedivienepigrande.

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Lacombinazionediquestiduefattoridicrescitacellularepuprovocarenumerosiproblemia partiredaobesitfinoalcancro. Gliadipocitiinoltrepossonosvolgerenumerosefunzionialivellodisecrezioneendocrinaparacrina, autocrina,endocrinaelocale;generalmentesecernono: A. Leptina:unaproteinacodificatadalgeneOBlacuisecrezionedirettamenteproporzionale allapresenzaditessutoadiposoecoinvoltaneimeccanismidi: a. Regolazionedelpesocorporeo. b. Regolazionedellasensazionedisaziet. c. Regolazionedelpancreasesocrinoedialcunecelluleimmunocompetenti. B. OrmonisteroideicomeTGF. C. AdipsinaoTNF. Ladipocitaunacellulacapacedisintetizzarelipidiancheapartiredaglucosioeamminoacidi. Laregolazionedelturnoverdegliacidigrassieingeneraledelladimensioneedellaquantitdegli adipocitidatadaormonidiversiconfunzionianchemoltodiversefraloro: I. ORMONI LIPOLITICI: sono ormoni dotati della capacit di smantellare i lipidi assunti e consentireillorotrasportonelsangue;sonoprincipalmente: a. CATECOLAMINE:sonoormoniprodottidallamidollaredelsurrene,sonoadrenalina enoradrenalina. b. GLUCAGONE. c. ACTH. d. TIROSINA. e. TSHotireotropo. f. STH. Sono tutti ormoni che attivano lipasi di vario tipo che possono degradare i trigliceridi ad acidi grassi che vengono poi disciolti nel circolo sanguigno dove si associano ad una proteinadettaALBUMINAPLASMATICA. II. ORMONI LIPOGENICI: sono ormoni che favoriscono lingresso di glucosio, amminoacidi e altre sostanze favorendo in questo modo la sintesi dei lipidi nella struttura delladipocita stesso, linsulina, stimolando lingresso si glucosio nelladipocita e la sintesi di lipidi dal glucosio,unormonelipogenetico. ILMETABOLISMODEILIPIDI:ilipidi,primadipoterentrareacontattoconladipocitasubisconouna serieditrattamentimoltovarichecomportanolalorodistruzioneericostruzionenumerosevolte:

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PRIMADEM MOLIZIONEda apartedilipasiintestinali vengonoas ssorbitialivellointestinaledovesubisconoilprimopr rocessolipolit ticochelidegradaa TR RIGLICERIDI componentipisemplici.

AL LIMENTARI:

PRIMORIA ASSEMBLAGGIO nellacellulaintestinaleg gliacidigrassivengononuo ovamenteasse emblatiincom mplessipigrandie compositi:iCHILOMICRO ONI,sonomolecole: NELLA Composte edidiversitip pidigrassi,fos sfolipidiecole esterolo,edalipoproteinea adessiassociate. CELLULA Hannoun ndiametroche epuandareda75a1200m INTESTINALE Vengonoriversatineiv vasilinfatici. LOCALIZZA AZIONENELTE ESSUTOADIPO OSO sipossonotrovareduet tipidimolecol leadipose: NELLA ESOGENE:sonoichilom micronistessiolipoproteinedaessideriv vate(IDL,LDL,HDL). CIRCOLAZIO ENDOGEN NE:sonomole ecoleadiposediorigineepa aticaassociate einlipoprotei inedefiniteVLDL: NE verylowd densitiylipopr rotein.

GENERALE G
SECONDAD DEMOLIZIONE E

CAPILLARI sihaunaulteriorescissio C onedellemol lecoleadipose edapartediu unamolecolalipolitica= ASSOCIATI LIPOPROTE A EINLIPASI. AGLI ADIPOCITI A

SECONDORIASSEMBLAG GGIO sidimolecole elipidichecom mplesseaform marelasferalipidica. NE ELLADIPOC sihaunaulterioresintes

ITA

Ilm metabolismodeilipidic cosrapidoc cheiltempodiemivitadeitrigliceridinelladipocitadicirca a 810 0giorni. 2) TES SSUTO ADIPOSO BRUNO si defini O: isce bruno o multilocu ulare, ed caratterizza da una ato a dist tribuzionem moltolimitata aapochiorganismieapo ochiorgani: a. Animali che vanno in letargo, sono ricchi di questo ti di tessut in partico i ipo to olare perch devono oresistereat temperature emoltorigideemoltoal lungo. b. Neonat ti:devonoresistereallos sbalzotermic codelluscita adalluterom materno. Tale etessutoc costituitodinumerosece ellulepiccole eericchedi piccolidepo ositidigrasso opigmentati i cos daconferirealtessutoilsuotipicocolorescuro o. Inli ineageneraleessoPIVASCOLARIZ ZZATOEPIINNERVATO ODELTESSUT TOADIPOSO OBIANCO. Las suafunzione eprincipale quelladiprodurrecalo ore,ENERGIA ATERMICAe equestore esopossibile e unic camentedallanaturaparticolarediq questotessuto: ODUZIONEDI ICALORE: indispensab bileperilper riododellet targo,questa apossibile e LAPRO unicamenteperch negliadipocitideltessu utoadiposob brunoIPROCESSIDIOSS SIDAZIONEE E RILAZIONE S SONO SEPAR RATI, cio la catabolizzazione ossida ativa di nutr rienti non FOSFOR associat alla produzione di AT bens esiste una pro ta TP, oteina chiam mata TERMOG GENINA che e 13 3

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consentelaliberazionedellaenergiaelettronicadellaossidazionetrasformandolaincalore; in questo modo attraverso ossidazione dellaccumulo adiposo si ha produzione di calore invececheproduzionediATP. ILRISVEGLIO:parteunimpulsonervosochevaastimolarelaproduzionedicatecolamine, noradrenalina e adrenalina, che vanno ad attivare le lipasi di scissione dei trigliceridi che divengonocosaccessibiliperlaproduzionediATP;vieneeliminatopartedelmeccanismo didisaccoppiamentodescrittoinprecedenzaconsentendolaproduzionedienergiafruibile perlecellule. Comeprecedentementesottolineato,iltessutoconnettivopropriamentedettosipuclassificareinquattro grandi categorie: tessuto adiposo, tessuto connettivo lasso, tessuto connettivo fibroso e tessuto connettivo reticolare; per, per completezza, necessario citare anche il tessuto mucoso maturo, una strutturatipicadellembrionemachesitrova,ancheseinpiccolissimequantit,anchenegliadulti. TESSUTO MUCOSO MATURO: molto simile al mesenchima a livello strutturale, contiene cellule fusiformiostellateeddecisamentepocorappresentatonellastrutturafisicadelladulto;sitrova: o Neidentieinparticolarenellapolpa. o Neidischiintervertebrali. o Nel cordone ombelicale dove va a costituire una sostanza gelatinosa detta gelatina di Wharton; questa sostanza serve per proteggere il cordone ombelicale da stress di compressione che potrebbero occludere i vasi sanguigni essenziali per la vita dellembrione. o Umorvitreo. TESSUTO CONNETTIVO LASSO: un tessuto connettivo molto acquoso; esaminato al microscopio tende moltissimo a disidratarsi ed caratterizzato da una forte prevalenza della componente amorfasuquellafibrosa.sicuramentemoltodiffuso,sitrovaprincipalmente: o Nelletonacheproprie,chealtrononsonosenonilconnettivosituatoaldisottodeltessuto epiteliale. o Tonache sottomucose caratterizzate da elevata vascolarizzazione e funzionali al trasporto dinumerosinutrientiessenziali. o Stromadiorganipieni,riempieglispazivuoti. o Costituiscelatonacaavventiziadeivasisanguigni. o Sioccupadellaconnessionefraorgani. o Sostegnodeimuscoli. o Sostegnodelleestroflessionidialcuninervi. Ingeneralesitrovanelrivestimentodinumerosiorganicavi. TESSUTOCONNETTIVODENSOoFIBROSOoCOMPATTO:caratterizzatodaunadecisivaprevalenza dellacomponentefibrosasuquellaamorfa,siriconosconotretipidiconnettivofibroso: o Regolare:costituitodifibreparalleleefasciincrociati;vaacostituire: Tendini:strutturedigiunzioneframuscoloeosso. Legamenti:strutturedigiunzionearticolarifraossoeosso. Aponeurosi:particolaritipiditendiniappiattiti. o Irregolare: le fibre sono poste in modo decisamente pi disordinato e casuale; va a costituire: Ilderma. Capsulefibrosedialcuniorgani. Ilperiostionelleossa. Ilpericondrionellecartilagini. 14

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Istologia2:tessutoconnettivopropriamentedetto

Elastico:caratterizzato da una presenzainpercentualemoltoelevatadifibreelastiche;si trovaprincipalmente: Legamentonucale. Membrane elastiche delle arterie; in particolare nella tonaca media fondamentalelasuapresenzaperresistereallapressioneelevatissimacheilcuore daquandopompailsanguenellearterie. Legamentigiallidellevertebre. Cordevocali. TESSUTOCONNETTIVORETICOLARE:partedeltessutoemopoietico;costituitoinlamine3Ddi collagene di tipo III molto delicate ma molto fitte; sono essenziali per il sostegno dinamico della struttura di emopoiesi caratterizzata da cellule in continua proliferazione. In questo ambiente i fibroblastiprendonoilnomediCELLULERETICOLARI. LAMEMBRANAOLAMINABASALE:sitrattediunastrutturaextracellularechemarcailconfinefrailtessuto connettivoelastrutturaepitelialesoprastante;sitrova: A. Sottogliepiteli. B. Attornoallefibrocellulemuscolarilisceefralecellulenervose. C. Spessotraduefogliettidicellulecomenelcasodeglialveolipolmonari:questisonoincontattocon icapillarisanguigni,mavisifrapponeunafinemembranabasale. Lefunzionisvoltedaquestotipodistrutturasononumeroseedessenzialiperilcorrettofunzionamentosia deltessutoconnettivosiadiquelloepitelialesoprastante: Meccanicadisupportodellestrutturesoprastanti. Permeabilitselettiva,nontuttelesostanzepossonopassaredaunaparteallaltradellamembrana basale. Filtroeguidaallamigrazionedicellule. Rigenerazionedeitessutidanneggiati. Determinazionedellapolaritcellulareepiteliale. Influenzadelmetabolismocellulare,fapassareormoniefattoridicrescita. Qualsiasisostanzadestinataaltessutoepitelialedevepassareperlamembranabasale. LA STRUTTURA DELLA MEMBRANA BASALE costituita di tre strati e viene sintetizzata in parte dal sottostantetessutoconnettivoeinpartedalsoprastanteepitelio: EPITELIO.
LAMINALUCIDA. integrine+ laminina LAMINADENSA. collageneIV sintetizzatodal tessuto connettivo. LAMINA RETICOLARE. collageneIeIII

sintetizzatodal tessutoepiteliale. MEMBRANA BASALE

CONNETTIVO.
Immaginediunalaminabasale:

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il tessuto connettivo specializzato: cartilagine e osso

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Istologia3:tessutoconnettivospecializzato:CARTILAGINEEOSSO

TESSUTO CONNETTIVO SPECIALIZZATO: CARTILAGINE E OSSO


Questi tessuti sono tessuti connettivi estremamente specializzati e svolgono funzioni specifiche e dettagliate;presentanoquindidellecaratteristichepropriechelidifferenzianomoltodaltessutoconnettivo propriamentedetto.

LA CARTILAGINE:un tessutoconnettivospecializzato moltoparticolare,estremamenteimportante


perlorganismoadulto,eancoradipiperilfeto;tipicamente: noninnervato. Ricevequindinutrimentodaiconnettivicircostanti. nonvascolarizzato. Sitrova: Nelloscheletrofetale. Nellearticolazionidelladultomanonsolo. Il turnover sar quindi estremamente diverso fra il feto e lorganismo adulto; nel feto il turnover elevatissimomentreneladultoilturnoverdecisamenteridottoelacostruzionemoltolenta. Inlineageneralerivestitodiunastrutturadettapericondrio,unalaminaditessutoconnettivofibrosodi protezioneesostegno. Siconosconotretipidicartilagine: 1. IALINA, la cartilagine principale, la quantit di cartilagine in prossimit delle articolazioni direttamente proporzionale allo sviluppo che deve ancora compiersi a livello osteoarticolare nel paziente. 2. ELASTICA. 3. FIBROSA:lamenorappresentatasicuramente. Comeperqualsiasiconnettivosiriconoscono: MATRICEFIBROSA:estremamenteidratataericcadidiversitipidicollagene: CollageneditipoIIinassociazionefibrillare. CollageneditipoIX. CollageneditipoXIinassociazionefibrillare. EanchediGLICOPROTEINEcomelaCONDRONECTINAinparticolaremoltorappresentata. IproteoglicanidellacartilaginesidefinisconoAGGRECANIesonocaratterizzatida: PRESENZADIUNASSEPROTEICO. CIRCAUNCENTINAIODICATENELATERALIDIGAG. POSSONOARRIVAREAITREMILIONIDIDALTONDIPESOMOLECOLARE. Anche in questo caso caratteristica la formazione di aggregati molecolari di aggrecani; si tratta di strutture costituite da ANIMA DI UN POLIMERO DI ACIDO IALURONICO, PROTEINE DI COLLEGAMENTO e AGGRECANIepuarrivareai100milionididaltoneacirca34mdilunghezza(visibilicioalmicroscopio elettronico). LA CARTILAGINE IALINA:caratterizzatadauncolorebiancoazzurrognolotraslucido;decisamentepi diffusanelperiodoprenatale,compareinfattiintornoallaquintasettimanadigravidanzadalmesenchima embrionale,epostnatalechenelperiodoadulto,sitrova: a. Nelnasodovecostituiscepartedellapiramidenasaleedelsettonasale(cartilagininasali). b. Cartilaginilaringeeinparte. c. Cartilaginitrachealiebronchiali. d. Legiunzionefralecosteelosternoperlecostedettefalse. 1

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Istologia3:tes ssutoconnettivospecializ zzato:CARTILAGINEEOS SSO

e. Cartilag giniarticolarichesonole euniche,vis stalenecessitassoluta dinongene erareattrito, , anonesseredotate edipericond drio. f. Cartilag ginemetafisa ariadelleoss sa,funzionaleallallung gamentoosseo. Icondroblastisonolec cellulecheco ompongono questasosta anza,quandoperdonola aloroattivit tdiventano o eralesonoca aratterizzatida: condrociti;inlineagene Formag globosa. Unsolo onucleo,inraricasipossonoaverned due. Contengononumer rosiapparatidiGolgi,de evonoinfatti provvedereallenecessi itdituttoil l tessutocircostante. . Present tanodellego occelipidiche eallorointerno. Present tanodellepiccoleestroflessioni. Questo tessuto connet ttivo orga anizzato in modo m :siriconosco onodellezon nebendistin nteal particolare: suointerno o: GRU UPPI ISOGEN sono zon concentra di NI: ne ate con ndroblasti. ARE TERRITORIALI: sono zone imme EE ediatamente adiacenti i gruppi iso e ogeni, sono o alta amente baso ofile a causa della pres a senza di num merosi GAG e glicoproteine, scarsa a pre esenzadifibr re;spessoquestearees sonocomer racchiusedacapsule,oc ccupanouno o spa aziobendelim mitato. ARE INTERTE EE ERRITORIALI: sono aree che circondano le aree territ e toriali e si i frap ppongono fra tutti i g gruppi isogeni; sono qu uasi acidofile vista la presenza di i abb bondantifibr redicollagen neIII,IXeXI. . Listogenesi idellacartila agineialinaa avvieneapar rtiredalmes senchimasec condounpro ocessodique estotipo:

MESENC HIMA

cellulestellatem mesenchim malitipichedelfeto,proliferanoattivam mente dopolanascita. lecellu ulemesen nchimalisimoltiplica anomoltis ssimofino oadivenir requasi stipate eneltessu utoeassum monoform marotond deggiante. .

PROLIFER AZIONE

SECREZIO lesingo olecellule ecomincia anoaprod durreprot teineesos stanzetipi ichedella NE matriceextracel llulare;qu uestesifra appongono ofralece elluleallon ntandole. PROTEIC A

uleisolatesidividon no,ancheseinmisu uraminim ma,finoaf formare DIVISION lecellu degliaggregati:igruppiis sogeni. EDELLE CELLLULE
Sitrattadiu unveroeproprioproces ssodidifferenziamentocellulareec cometalevie enestimolatodaormoni i efattorivar ri,inparticolareleMBP:morphogenicboneproteins. Esiste una altra via di ampliamento delle ca artilagini iali ine: APPOSIZIONE; dov gi pr ve resente una a component tecartilagine eaialineap possibiletram miteilsuope ericondrioco ostruiredell altracartilag gineialina;il l pericondrio ohaquindiC CAPACITACO ONDROGENICHE,inparticolareforniscelecellule econnettivalinecessarie e allaformazi ionedellanu uovacartilagine. 2 2

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Istologia3:tes ssutoconnettivospecializ zzato:CARTILAGINEEOS SSO

Entrambiip processisopr radescrittiso onocomunquefinement teregolatida aormoniest timolidellac crescita. Nelsuocom mplessolaca artilagineialinasiorganiz zzainpizon nedopolosv viluppo:
RAD DIATAzonainternacaratterizza ata da: uppiisogeniben ndistinticon gru lacunedistanziate equindi. ma aggiornazadiag ggrecanocome pro oteoglicano. INT TERMEDIA:sisit tuatralaradiat tae lata angenziale: ce elluleisolate. lac cunepiravvicinate. TAN NGENZIALE:lap partepiestern na, vicin noalpericondrio: cel llulepiatte. lac cuneestremamentevicine. ma aggiornazadide ecorinacome pro oteoglicano.

Si riconosc cono inoltre diversi pr e roteoglicani, oltre allag ggrecano, c coinvolti nel struttura lla azione della a cartilagine,inparticolar re: VER RSICANO:mo oltogrande,possiededo ominidilegam meconlacid doialuronico o. BIG GLICANO E D DECORINA: p presenti cias scuno in par quantit c ri complessivam , mente con laggrecano, presentanodom minidilegam meconilcolla agene. MICANO. LUM LA CARTILA AGINE META AFISARIA: si tratta di un cartilagine ialina estr na remamente particolare: SI OCCUPA A DELLASINT TESIDINUOV VOMATERIA ALEOSSEOne ellindividuo increscitae eallinterno dellossoste essoassume e vari e diversi aspetti; si riconosco ben qua ono attro strati con cellule f loro pro c fra ofondamente diverse, in e n andoversola adiafisidellossostessosiriconoscon no: particolareapartiredallepifisianda

CELLULEARIPOSO: serba atoidi condr robalsti quies scenti.

COND DROBLASTIIN PROLIFERAZIONE:si ne situanoincolonn rallelelungo par l'ass sedell'osso.

CELLULE IPERTROFICHE: sonocondroblastidi dimensionienormi, riempionodegli pazimoltogr randi. sp

CELLU ULEIN DEGENERA AZIONE:si trattadico ondroblasti chemuoionoper apoptosilasciando voragini. enormiv

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I vuoti lasciati dai condrobalsti degenerati verranno poi riempiti dallarrivo, tramite cellule del sangue, di precursori del tessuto osseo che andranno a creare nuova matrice ossea dove prima si collocava quella cartilaginea. LA CARTILAGINE ELASTICA: si tratta di un tessuto cartilagineo estremamente elastico e di colore giallo, raramentecalcificaenonricopertadipericondrio,sitrova: a) Nella laringe assieme alla cartilagine ialina; in particolare la cartilagine elastica va a formare una struttura essenziale per il funzionamento del sistema digerente: lepiglottide; si tratta di una struttura estremamente elastica capace di tappare la trachea quando necessario per la deglutizione: a. Respirazionenormale:latracheaaperta,lariapassaattraversodiessafinoagiungereai polmoni. b. Deglutizione: la trachea si chiude portando alla ostruzione momentanea della via respiratoriaperimpedireilsoffocamento. b) Canaleuditivoesterno;inparticolareplacchedicartilaginericopronoilcanaleuditivoesterno. c) TubadiEustachio. d) Padiglioneauricolare. LA CARTILAGINE FIBROSA: struttura molto pi dinamica, di colore bianco;sitrova: a) Neidischiintervertebrali. b) Neidischiomenischiinterarticolari. c) Sinfisi pubica, particolarmente importante per quanto riguardalagravidanza. d) Inserzionifratendinielegamenti.

IL TESSUTO OSSEO:untessutoparticolaremoltodiffusonelcorpodiunindividuoadulto;sitrova
principalmente: Nelloscheletro. Neldenteacomporre: o Ilcemento. o Ladentina. Questotessutocaratterizzatoda: DUREZZAdatadallapresenzadinumerosisaliminerali. RESISTENZA:datadallapresenzadifibredicollageneorganizzateinlamelle. LEGGEREZZA:dataspessodallapresenzadicavitpienedariapresentiallinternodelosso. Sitrattacomunquediuntessutodinamicoincontinuorimodellamentograziealloperadinumerosecellule adessoassociate. Campionaturaalivelloistologico;sonopossibiliduemetodidiisolamentodelcampioneosseo: 1) Demineralizzazione,unatecnicacheprevedelimmersionedelcampioneosseoinacidifortiper lungotempo,cheestraggonoiSalimineralipresenti;inquestocasosonopossibiliCOLORAZIONEE TAGLIO. 2) Usura,unatecnicaeseguitainmodocompletamentediversotramitemacchineepasteabrasive finoacrearedellelaminedivariotipo;colorazioneetagliononsonopossibili. Lecomponentideltessutoosseoalivellostrutturalesonosostanzialmentedue:mineraleefibrosa,laprima dadurezzaallastruttura,lasecondadaaltessutounaforteresistenzaadognitipodistimolomeccanico (torsione,flessione,trazione,pressione). Iltessutoosseohanumerosefunzionisiafisichechechimiche;inparticolaresiricordano: 4

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Sostegno,ovviamenteaffidatoallinterastrutturascheletrica. Protezione,inparticolareperquantoriguardalascatolacranica. Levaperimuscoli. Contenitoredimidolloosseoemopoietico. RiservadiSaliminerali,inparticolareilCa++. Generalmenteiltessutoosseoricopertodiperiostio,versolesternodellastruttura,edendostio,alsuo interno:sitrattadiduetipiparticolaridiconnettivodirivestimento. Iltessutoosseoclassificabileinoltre,invirtdelladiversastrutturaedisposizionedellefibre,in: 1. NON LAMELLARE o PRIMARIO o IMMATURO o A FIBRE INTRECCIATE: presenta un contenuto decisamenteminoreinSalimineralirispettoallestrutturedeglialtritessutiossei;sitrova: a. Nellembrioneenelfeto. b. Coinvoltoneiprocessidiriparazionedelleossa. c. Costituiscelesuture,ciogiunzioniarticolarifissecomepossonoesserequelletraleossa delcranio. d. Inserzioneditendinielegamentialivelloosseoinassociazioneconlacartilaginefibrosa. e. Ilcementodeldente. 2. LAMELLAREoSECONDARIOoSTRATIFICATO:grazieallelevatocontenutoinfibredicollageneein mineralidecisamentepiresistentedelprecedente;sitrovainmodoparticolare: a. Neldente,dovevaacostituire: i. Ladentina,untessutofondamentaleperildente: 1. Estremamentecalcificato. 2. Pidurodeltessutoosseocompatto. 3. OrganizzatodacelluledetteODONTOBLASTI. ii. Il cemento, si tratta di una struttura che si colloca pi in basso rispetto alla strutturadelladentina,inoltre: 1. Avvoltadallegamentoperidontale. 2. OrganizzatodacelluleparticolaridetteCEMENTOCITI. b. Intuttoloscheletro,dovevaacomporre: i. Ossapiatte:inparticolarecraniocosteesterno. ii. Ossacorte:inparticolareleossaallabasedellamano. iii. Ossairregolari. iv. Ossalunghe:femoreeomero v. Ossasesamoidi:inparticolaresitrattadiossaarticolaricomelapatella. c. Lesutureembrionaliinbuonapartesichiudonoinquestomodo. INGENERALELEOSSASONOCOMPOSTEINMODOABBASTANZAUNIFORMEdiquestotessuto;in particolaresiriconosconoduecomponentipredominanticomeinognitessutoconnettivo: MATRICE:nellaqualesiriconosconocomponenti: o ORGANICHE:sintetizzatedagliosteoblasti,inparticolare: Collagene I, la componente sicuramente pi presente, rappresenta circa il 9095%dellinteramatrice. Glicoproteinedivariogenere,inparticolare: Osteocalcina. Proteinediadesione Osteopontina. SialoproteinaosseaoBSP.

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Osteonectina, una proteina che si trova anche in numerosi altri luoghinelcorpo. Proteoglicani anche in questo caso organizzati in aggracani come nella cartilagine;siriconosconoinparticolare: Decorina. Biglicano. o INORGANICHE:vannoacostituireil65%circadelpesoosseosecco;inparticolaresi riconoscono: Fosfatidicalcio:85%dituttalacomponentesalina,sitrovanoindueforme: Amorfa. Cristalli di idrossiapatite di formula: Ca (PO)(OH); si tratta di struttureparticolariche: o Sipossonoassociareaiproteoglicani. o Sipossonoassociarealcollagene. o Sonoaghiformi. o Dimensioni: Lunghezza2040nm. Spessore1,53nm. Carbonatodicalcio:10%dellacomponentesalina. Fosfatodimagnesio. Fluorurodicalcio. Citratidivariotipo. Ionidivariotipo:sodio,potassio,stronzio,zinco. CELLULARE:derivanoingranpartedalmesenchimaprenatale;siriconosconoinparticolare iseguenticitotipi: o CELLULEOSTEOPROGENITRICI:chepossonoseguireduedestiniprincipalmente: Quiescenza. Proliferazione. o OSTEOBLASTI: sono il risultato della proliferazione delle cellule osteoprogenitrici, sintetizzano la componente organica della matrice amorfa dellosso; possono subireduedestini: Osteociti:celluleinattivemaconfunzioneregolativaindispensabile. Celluledirivestimento:regolanoscambimetabolicidivariogenere. o OSTEOCLASTI: sono le uniche cellule dellosso ad avere come progenitore una cellula del midollo osseo; sono indispensabili per mantenere la struttura ossea in equilibrio, sostanzialmente si occupano di distruggerne la struttura quando necessario. Comeprecedentementesottolineatoiltessutoosseolamellarepuessereclassificatocome: 1. SPUGNOSO: costituito di fibre organizzate in strutture dette TRABECOLE; che definiscono delle cavittridimensionalicomunicanticontenti: a. Midolloemopoietico. b. Vasisanguigni. c. Nervi. Questotipoditessutoosseositrovaallinternodelleossa,maiallesterno,inparticolare: EPIFISIDELLEOSSALUNGHE. 6

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DENTROLEOSSAPIATTE. ALLINTERNODIOSSABREVIEIRREGOLARI. 2. COMPATTO: si tratta di un tessuto fibroso organizzato in modo diverso rispetto al precedente, si parla di unit strutturali di osteoni;sitrovanellediafisidelleossalunghe; organizzatoinunasezioneideale,dallesterno versolinterno,inquestomodo: a. PERIOSTIO: rivestimento esterno di connettivo fibroso estremamente importante in quanto consente di RIPARARE E NUTRIRE LOSSO; la sua strutturaulteriormentedivisibileinduestrati: i. Esterno: caratterizzato dalla presenza di poche cellule e una elevata vascolarizzazione. ii. Interno: caratterizzato da un numero elevato di cellule e un elevata vascolarizzazione;inquestostratositrovanolecellulecheconsentono: 1. OSTEOGENESI. 2. OSTEORIPARAZIONE. SiriconosconoinquestostratodellestrutturefibrosedicollageneparticolaridetteFIBREDI SHARPEY,oPERFORANTI;siimmettononeltessutoosseoindirezioneperpendicolarealla strutturadellalamella;questastrutturadirivestimentositrovasututteleossaeccetto: Sullesuperficiarticolaridelleossa. Inrelazionealleinserzionifratendinielegamenti. Sulleossasesamoidi. b. TESSUTOOSSEOLAMELLARECOMPATTO:organizzatoinmodoestremamenteordinatoe precisointrelivellifralorointersecati: i. LAMELLE CIRCONFERENZIALI ESTERNE: rivestono tutta la struttura degli osteoni, ricopronolinteroperimetrodellastruttura. ii. OSTEONI:sonostrutturecilindrichechecostituisconolinteraepifisiossea:sitratta di lamelle ossee circolari concentriche con una cavit interna detta CANALE DI HAVERSoCANALECENTRALE;questopienoditessutoconnettivolassoaltamente VASCOLARIZZATOedINNERVATO,ospitageneralmentevasisanguigni. iii. CANALI DI WOLKMAN: sono canali ortogonali allepifisi dellosso e contengono numerosivasisanguigni,consentonolacomunicazionefradiversicanalidiHaverse fra la cavit midollare interna e lesterno dellosso, attraversano cio anche periostioedendostio. c. SISTEMIINTERSTIZIALI:sonocostituitidilamelleosseeparallelefralorochesicollocanofra lestrutturecilindrichedegliosteoniariempireglispazivuoti. d. ENDOSTIO: un connettivo fibroso con capacit osteogeniche; contiene numerosi tipi cellulari, non continuo nel suo rivestire la struttura della cavit midollare dellepifisi ossea;contiene: i. Celluleosteoprogenitrici. ii. Fibrobalsti,infattiuntessutoconnettivo. iii. Celluledirivestimento. 7

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Istologia3:tessutoconnettivospecializzato:CARTILAGINEEOSSO iv. Osteoclasti,cellulechedistruggonolosso.

LOSTEONE: Il tessuto lamellare osseo subisce un turnover nella struttura dellosteone di questo tipo (sezioneidealeschematica):
OSTEOBLASTI:sicollocanoaffacciatialcanaledihavers: sintetizzanoilgrossodellamatriceossea. sonodiformaglobosa,basofili. OSTEOCITI:sonoosteoblastichehannopersolacapacit disintetizzareproteinedellamatrice: lenticolari,cioappiattiticonnumerosiprolungamenti chetramitegiunzionigap: consentonocomunicazionefraosteocitidiversi. consentonocomunicazionefraosteocitiecanaledi Havers. contenutiinunalacuna. OSTEOCLASTI:cellulecapacididistruggerelastruttura osseadall'asterno,ciodallapartesintetizzatadatempo maggiore.

Inquestastrutturalecellulesitrovanoadesseredistribuitesututtolosteone,inparticolare:gliosteoblasti sintetizzanomatricechevaadistanziarligradualmentedallaloroposizioneoriginaleadiacentealcanaledi Havers;inquestomodovannoversolaperiferiadellosteonefinodivenireosteociti. Losteone costituito principalmente di fibre di collagene organizzate in questo modo: si pongono in ciascunlivellofraloroparallele,edilivelloinlivelloperpendicolarifralorocosdaorganizzareunastruttura resistenteaqualsiasitipoditrazione.Possiamodirechegliosteoblastisonocellulemeccanosensibilieche sintetizzanofibredicollageneposizionateinmododiversoasecondadellostressacuidevonorispondere. 8

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ILSISTEMAINTERSTIZIALE:sitrattadisistemidiriempimentodellastrutturadeltessutoosseocompatto, sonofibreposteinparallelofraloroesipensasianoilresiduodiquellocheeranoosteonipiuttostovecchi quasicompletamentedemolitidagliosteoclasti.Apparequindichiarocomelastrutturadeltessutoosseo compattosiaincontinuorinnovamentoericostruzione. Lecellulecoinvoltenelmetabolismodeltessutoosseosononumeroseevarie: CELLULEDIRIVESTIMENTO:derivanodaosteoblastiquiescenti,lalorofunzionequelladimediare gliscambitrailsangueeilliquidointerstizialedeltessutoosseo. CELLULE OSTEOPROGENITRICI: si trovano nel periostio e nellendostio, entrambe le strutture fornisconomaterialecellularepercrearenuovastrutturaosseaquandonecessario. OSTEOBLASTI:sonolecellulepipresentieprincipalideltessutoosseo: o Possonosubireduedestinidistinti: Divenireosteociti. Divenirecelluledirivestimento. o Sitrovanosusuperficidiespansionedeltessuto osseo. o Produconolacomponenteorganicadeltessuto. o Regolanolamineralizzazionedellastruttura. CELLULE QUIESCENTI: sono fondamentali per la regolazionedinumerosefunzionideltessutoosseo,sonocoinvoltein: o Meccanotrasduzionedelsegnale. o Inpresenzadistimoliditensionerilascianofattoristimolantigliosteoblasti. o CoinvoltinellaregolazionedellaomeostasidelCa++nelsangueenellosso. OSTEOCLASTI:sonocelluledeputatealladistruzionedellosso,inparticolaresono: o Plurinucleate,possonoarrivareadavereanche50nucleipercellula. o Derivanodafusionedeimonocitidelsangue;lecellulepossonoaffollarsiatalpuntocheun osteoclastopuarrivareai150mdidiametro. o Sonocellulequindichederivanoindirettamentedalmidolloosseo. o Citoplasmabasofilo. o Presenzadinumeroseidrolasiacidenellevescicole. o Ruffledbordersoorlettostriato:sonoversanticaratterizzatidallapresenzadi: MICROVILLI DI ASSORBIMENTO: sono pi lunghi di quelli intestinali, in particolare sonofunzionaliallassorbimentodellastrutturadellossodigerito. LACUNEDIHOWSHIP:sonolaveraepropriasededelassorbimentodellasostanza ossea digerita, sono le fossette sede della localizzazione dellosteoclasto sulla superficie. PODOSOMI: sono zone di giunzione alla matrice dellosso estremamente forti e resistentimediatedaintegrine,sicollocanoaiconfinidellelacunediHowshipper garantiredueaspettifondamentalialprocesso: Limitazionedellazionedidistruzione. Ancoraggiodellacellulaalsuoluogodiazione. PROTEINE DI TRASPORTO: sono proteine particolarmente importanti per il mantenimento del gradiente acido esterno allosteoclasto per la digestione della struttura dellosso; in particolare losteoclasto sfrutta il tampone bicarbonato per smantellarelastrutturaossea;ditrattadipompeHATPasi.

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EMISSIONE DI IDROLASI: di natura proteolitica per eliminare la matrice organica prodottadagliosteoblasti. CollagenasicomelaMETALOPROTEASI. Gelatinasi. CATEPSINAK. ASSORBIMENTOdellamatriceosseadegradata. Ilcalcioricavatodalleliminazionedellastrutturaosseavienepoiinviatoalcircolosanguigno.

OSTEOCLASTOGENSI:losteoclastogenesiunprocessochecoinvolgeduediversecelluleedueproteinead esse associate. In linea generale losteoclasto deriva dalla fusione di DIVERSI MONOCITI FRA LORO, il contattoattivofralecelluleportaafusioneedifferenziazioneinosteoclasto.Sipresentanopipossibilit daprendere in considerazione:necessarioperprimacosa specificareche OSTEOBLASTO E MONOCITO sonoingradodisintetizzaredueproteineessenzialiperquestoprocesso:rispettivamenteRANKL(ligando, chevienerilasciatoneltorrentesanguignodallosteoblasto)eRANK(cheinvecesisituasullamembranadel monocito); queste due proteine se si riconoscono vicendevolmente danno vita al processo di fusione e differenziazioneinosteoclastodellacellulaneoformata. SITUAZIONE NORMALE: si tratta di una situazione in cui il recettore e il suo ligando, libero nel sangue,sipossonofondereportandoallaformazionedellacellulaosteoclastica. SECREZIONEDAPARTEDELLOSTEOBLASTODIOPG:osteoprotegerina,unaproteinasolubilecon lacapacitdicompetereconlaproteinaRANKLsaturandoillegameeimpedendolaformazionedi unosteoclasto. LeproteineRANKeRANKLfannopartedellafamigliarispettivamentedelleTNFeTNFR. Gli ormoni coinvolti nel processo dellequilibrio del tessuto osseo sono diversi e presentano funzioni diverse: PARATORMONE:ormoneipercalcemizzantesecretodallaparatiroide,stimolainparticolare: o Formazionediosteoclastidamonociti. o Stimolalaumentodellaconcentrazionedelcalcionelsangue. o Inibiscelapoptosidegliosteoblasti. 10

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TIREOCALCITONINA:ormoneipocalcemizzantesecretodalleghiandolefollicolaridellatiroideagisce direttamentesugliosteoclastibloccandonelattivit. GLUCOCORTICOIDI: secreti dalla zona fascicolata della corticale del surrene cortisolo e corticosterone: o Diminuiscono la massa totale dellosso senza generare difetti minerali, agiscono quindi direttamentesugliosteoblastiesullasintesichecompionodellamatriceorganica. o Induconolaapoptosidegliosteoblasti. CITOCHINE:(sistemaimmunitario)diversecomponentiannoazionediversasultessutoosseo: o INTERLEUCHINEstimolano. Agisconosullosteoclastogenesi o INTERFERONEinibiscono. o RECETTORIDELLETNFTGFinibisce. INSULINA:prodottadallecelluledelpancreas,ipertrofizzailtessuto:possiamodirecheessendo unormonedinaturaanabolicageneraunincrementodellamassamuscolareedadiposagenerando diconseguenzaunatensionetendineaelegamentosachestimolalacrescitaossea. ESTROGENI:rendonotroficoiltessuto. AltroelementoimportanteperilprocessodiformazionedelleossalavitaminaD:sitrattadiunavitamina fondamentale per la formazione delle ossa, in particolare il RACHITISMO una malattia che da deformazioneosseamoltoaccentuatamafacilmentecurabile,eccezionfattaperleformegenetiche,con iniezionidivitaminaDstessa.UnadelleformedellavitaminaD,lavitaminaD3,vieneprodottadalnostro organismoapartiredalcolesteroloegrazieallaazionedidueidrossilasi,lasuafunzionefondamentale quella di GARANTIRE UN MIGLIOR ASSORBIMENTO INTESTINALE DELLO IONE CALCIO in particolare in seguitoadipocalcemieprolungate. ISTOGENESIDELLOSSO:listogenesidellossoquelprocessocheporta,apartiredaunastrutturadinatura cartilaginea, alla formazione di una struttura ossea matura; naturalmente questo processo riguarda principalmentelosviluppoembrionaleepuavvenireinduemodidiversifraloro: 1. DIRETTAoossificazioneintramembranosa. 2. INDIRETTAocondraledivisibileasuavoltain: a. Endocondrale. b. Pericondrale. LOSSIFICAZIONE INTRAMEMBRANOSA: ossificazione diretta dal mesenchima, non c modello cartilagineo.SitrattadellossificazionechevaaformarealcuniparticolaritipidiossaqualiOSSAPIATTEdel cranioeOSSADELLAFACCIA;ilprocessoavvieneinquestomodo: Le cellule mesenchimali cominciano a secernere una matrice pi densa del normale cha andr a formareilcosiddettotessutopreosseo. Le cellule stesse si raggruppano in strutture epitelioidi attorno alla struttura del TESSUTO PREOSSEONEOFORMATOalqualecontinuanoadaggiungeremateriale. LOSTEOIDE, o tessuto preosseo, un tessuto di abbozzo caratterizzato da alcune qualit fondamentali: o Resistenza. o Nessuntipodimineralizzazione. PER APPOSIZIONE continuano a depositarsi nuovi osteoblasti che diventeranno poi piano piano osteocitielinterotessutosubirunprocessodimineralizzazione. SIdistinguonoquindideglistadiparticolaridaprendereinconsiderazionequandosihaachefareconuna strutturaosseadiquestotipo: 11

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Formazioneditrabeccolegrazie allaassociazionedilamellein struttureparticolariche generanoparticave. OSSOSPUGNOSO:gradualmente siassistealla: Questestrutturecave garantisconolaformazione dellorganizzazionedellossocon localizzazionealsuointernodel tessutoemopoietico.

OSSOMEMBRANOSO IMMATURO:sitrattadiun tessutoosseomembranosocon strutturaspugnosaafibre intrecciate.

OSSOCOMPATTO:sihala formazionediunastruttura decisamentepisolidae compattaconformazione gradualedi:

OSTEONIoabbozzidiosteoniper particolariposizionamentidelle lamelleossee.

RIEMPIMENTOdeivuotisituati fralestruttureformatesi.

LOSSIFICAZIONE CONDRALE: ossificazione a partire da una matrice cartilaginea. Interessa in modo particolarelastrutturadelleossalunghe;questesonodivisibiliinduepartiprincipalmenteunEPIFISIeuna DIAFISI;questeduestrutturecresconoinmododiversoehannofunzionediversanellastrutturadellosso stesso.Inunossolungoicentridiossificazionepossibilisono: PRIMARIOODIAFISARIO,alcentrodelladiafisidellosso. Sisviluppanoeproliferanoin MANICOTTOPERIOSTALE. momentiemodidiversi ZONEMETAFISARIE. CENTRIEPIFISARIOSECONDARI. Nelladultorestanodellecartilagini,comegicitato,dettemetafisariecheconsentonolallungamentodella strutturaossea. Inlineageneraleilprocessodiformazionedellossofunzionainquestomodo(inparticolareperunprimo ampliamentoinlarghezzanellosviluppofetale): CENTRO DELLA DIAFISI: il processo comincia nella zona centrale dellabbozzo cartilagineo della diafisi;inparticolaresiassistea: o Proliferazionedeicondroblastidellacartilagineialinachesisituanoinfileordinateinmodo dagarantirelacrescitacontrollatadellosso. o Ipertrofiadiquestecelluleconampliamentodellalacunachelecontiene. o Assottigliamento della matrice extracellulare; in particolare vi produzione del fattore VEGF,unfortefattoredivascolarizzazione,,chevaastimolarealaproduzionedivasinella zonadellossoinquestione;questivasineoformatiportano: Cellulemesenchimalichevannoadampliarelastrutturadellosso. Osteoblasti. 12

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Istologia3:tessutoconnettivospecializzato:CARTILAGINEEOSSO

Condroclasti,chesonocellulecheprovocanoerosionedellacartilagine. Segnalidiapoptosipericondrocitiipertorofici. o CALCIFICAZIONEdellamatricecartilagineainassottigliamento. o EROSIONEdapartedeicondrocalstidellestrutturecartilagineerimaste. o ARRIVODIUNAMAGGIOREQUANTITADIVASISANGUIGNIcheportanoquindi: Celluleosteoprogenitrici. OsteoblastichecontinuanoaprodurresostanzafibrosachecomponelOSTEOIDE. o EROSIONE INTERNA DELLA STRUTTURA OSSEA per formare la cavit diafisaria essenziale percontenereiltessutoemopoietico. o FORMAZIONE DEL MANICOTTO O COLLARE PERIOSTALE: il pericondrio fornisce materiale mesenchimale per formare il periostio, questo si amplia per ossificazione diretta garantendocoslampliamentodeldiametrodelladiafisi. EPIFISI:crescitaemodalitdiproliferazionesonomoltosimili,ledifferenzesiriscontranonelfatto che: o Lastrutturanonevolveoltrelostadiodiossospugnoso. o La crescita non direzionata in modo preciso, ma si svolge in tutte le direzioni spaziali. Inoltrelosviluppodiquesteareeparticolarmenteaccentuatodopoilparto. ALLARGAMENTISUCCESSIVIsonogarantitidallapresenzadelmanicottoperiostale. ALLUNGAMENTI SUCCESSIVI avvengono grazie alla presenza di una cartilagine metafisaria essenzialepergarantirelacrescita:sitrattadiuna cartilagineialinaestremamenteparticolare,SI OCCUPAINFATTIDELLASINTESIDINUOVOMATERIALEOSSEOnellindividuoincrescitaeallinterno dellossostessoassumevariediversiaspetti;siriconosconobenquattrostraticoncellulefraloro profondamente diverse che in particolare a partire dallepifisi andando verso la diafisi dellosso stessosono:

CELLULEARIPOSO: serbatioidi condrobalsti quiescenti.

CONDROBLASTIIN PROLIFERAZIONE:si situanoincolonne parallelelungo l'assedell'osso.

CELLULE IPERTROFICHE: sonocondroblastidi dimensionienormi, riempionodegli spazimoltograndi.

CELLULEIN DEGENERAZIONE:si trattadicondroblasti chemuoionoper apoptosilasciando enormivoragini.

Ivuotilasciatidaicondroblastidegenerativerrannopoiriempitidallarrivo,tramitevasisanguiferi, diprecursorideltessutoosseocheandrannoacrearenuovotessutoosseodoveprimasicollocava quello cartilagineo; inoltre questa zona viene definita ZONA DI REGRESSIONE in quanto si hanno benduefattorichevannoadintaccarelastrutturadellacartilagine: APOPTOSIDEICONDROBLASTI. DIGESTIONEDELLACARTILAGINEDAPARTEDEICONDROCLASTI. 13

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Istologia3:tes ssutoconnettivospecializ zzato:CARTILAGINEEOS SSO

ILMECCANI ISMODIOST TEOGENSIED DIEQUILIBRI IODELLASTR RUTTURAOS SSEAsigiostr raquindisuduepiani: 1. Per riostioedend dostiochein nfluisconosu ullaregolazio onedeldiametrodelladia afisi. 2. Car rtilaginimeta afisariechein nfluisconoin nvecesullalu unghezzadel llastruttura. Imeccanism midicalcificazionedello ossosonom meccanismic chesi manife estano indiv versimomen ntidellavita a delluomo, in particolare sono c capaci di innescare questo proces sso CONDRO OBALSTI, OS STEOBLASTI, , ODONTOBA ALSTItramite egemmazion ne,sempliceesocitosidivescicoleog globulicalcificanticonten nenti: Glic coproteine. Enz zimi. Fosfatasialcalin ne. oteoglicani. Pro Mic crocristallidiCALCIOEFO OSFORO. Nelcomplessoquestop portatramite epropagazio onedellostim molodicalci ificazioneed delmateriale enecessario o ficazioneeco onseguentem mente: perlacalcif Dep posizionediS Salimineralineltessutoeloroorient tamento. Coa alescenzadia areemineralizzatefralorovicine. Inst taurazionedirapportifra aleareemin neralizzateelefibredico ollagenedellamatrice. ILPROCESSODIRIPARA AZIONEDELL LOSSOunprocessoch heinteressa numerosec componenti connettivali i altessutooss seo,esipu schematizza areinquesto omodo: diverse,dalsangueallacartilaginea

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Istologia3:tes ssutoconnettivospecializ zzato:CARTILAGINEEOS SSO

inzialmen ntedihasan nguinamento odellaferita, ,vistalavasc colarizzazion nedell'osso,eformazione diunprim mocoagulodisangue. isanguignim molecolediri iparazione. COAGULO vengonotrasportatetramitevasi O sihainva asionedivar rieparticelleecelluledelsangueinparticolare: fibrobla asti. GRANULA A macrofa agi.

ZIONE

oneditessuto ocartilagine eodaparted deicondrobalsti. CALLO formazio FIBROCAR formazio R onediconnet ttivofibrosodapartedeifibroblasti. TILAGINE O

CALLO OSSEO

celluleos steoprogenit tricicirconda anoilcalloca artilagineo,d divengonoosteoblastifo ormandoil calloosse eo.

OSSO

inizialme entesihalaf formazioned ditessutoos sseospugnos so. coniltem mpolelacunesiriempion noesiforma atessutooss seocompattodiriparazio one.

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il tessuto connettivo specializzato: sangue linfa ed emopoiesi

GiordanoPe erin Istolog gia4:tessuto oconnettivo ospecializzat to:SANGUE,LINFA,EMO OPOIESI

TESS SUTO CO ONNETT TIVO SP PECIAL LIZZAT SAN TO: NGUE, LINFA L ED E EMOPO OIESI

ILSANGU ilsangue UE: euntessut toconnettivo oestremame entespeciali izzatocaratterizzatodac colorerosso, ,


consistenza fluida e co a onfinato allinterno delle strutture dei vasi san nguigni; una mala collo a ocazione del l sangue nel corpo umano attiva im mmediatame ente i sistem di coagula mi azione per a arginare pro ontamente il l problema. Come ogni tipo di tes ssuto connet ttivo il sang caratt gue terizzato dal presenza di UNA AB lla BBONDANTE E XTRACELLUL LAREliquida allinternod dellaqualesicollocaunapartepisp piccatamentecellulareo o MATRICEEX corpuscolar re;neldettag gliopossiamodire: SOS STANZALIQU UIDAINTERC CELLULAREoPLASMArap ppresentail5 55%inpesodeltessutos sanguigno. ELEMENTIFIGU URATIcostituisconocircail45%inpes sodeltessut tosanguigno o,sono: o Eritrocit ti. o Leucoci iti. o Piastrin ne. noltrecarat tterizzatoda a: ILsanguein pHbasicointorn noa7,27,4. . nsitpocosu uperioreaqu uelladellacq qua1048106 66kg/m. Den Pressioni: o Osmotica. ca o Oncotic ratteristicheefunzionalm menteessenz ziali. Car Unfenomenoessenzialecheinteres ssainpartico olareiltessu utodelsangu uesicuramentelaCOAG GULAZIONE: : rte mponente de plasma, c diviene siero, e va a formare il el che l processo durante il quale una par della com coagulo;qu uestacomponentelapr roteinaFIBRINOGENO. Nellapraticaclinicadue esonolepro ocedureprinc cipalicheint teressanoils sangue: ZIONE DEL CAMPIONE E ISOLAMENTO DELLE COMPONEN NTI: per con nservare il campione CONSERVAZ necessarioi impedirelac coagulazione e,perfarequ uestosiusan nogeneralmentedeglian nticoagulant timoltoforti i come EPAR RINA o EDTA e si colloca il campione in un tubo da ematoc A a o crito. Per iso olare le com mponenti del l sangue si u la CENTR usa RIFUGAZIONE DEL CAMP PIONE: centr rifugo il tubo da ematoc o crito cos da dividere le a e component in base alla loro densit: nellordi dallalto al basso, qu ti ine uindi dal me denso al pi denso, eno , avremounrisultatodiq questotipod dallaltoversoilbasso: 1. PLA ASMA:essendolacompo onetenoncellularesicu uramentelapartemenodensadelte essuto. 2. BUF FFYCOAT:st tratosottiled diglobulibia anchichesic collocanoam metdelcam mpione. 3. ERIT TROCITI:sitrattadellaco omponentepidensaso oprattuttope erlapresenz zadiferrone ellastruttura a dell lemoglobina a. Di fatto le ematocrito la percen ntuale in pe eso della componente particellaredelsangue,dinormasicollocaintor rnoal4546% %. IL CAMPION ISTOLOGICO: si tratt di un cam NE ta mpione di sa angue detto striscio di s sangue, in p particolare v viene versata una goccia di sangue a a sulla superf ficie di un ve etrino che v viene immed diatamente ricoperta da r uncoprivetrinochevie enefattosco orreresudie essageneran ndodifatto o e uno striscio di sangue. Il campione viene poi colorato; la funzione di questaoper razione: 1 1

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Un tempo veniva eseguita per contare le cellule del sangueecontrollarneivaloriprincipali. Oggisiutilizzaperduemotivifondamentalmente: o Visualizzare la forma delle cellule nel campione, in particolare forma e numero di nuclei dei globulibianchipuesserefortementeindicativo relativamenteapresenzadiinfezioniomeno. o Valutare la presenza di componenti diverse o anomale. LECELLULEDELSANGUE,inognicaso,HANNOUNAVITAPIUTTOSTOBREVE,elementidelsanguevengono continuamentedistruttierimpiazzatidaorganiemopoietici;importantesottolineareche: Nessunacellulavieneimmessanelsangueseprimanonsicompletamentedifferenziata;casiin cuiquestononavvienesonospessolegatiaformetumorali(leucemie)conimmissionecontinuadi cellulenoncompletamenteformatenelsangue. Gli organi dove avvengono sia creazione che distruzione delle cellule emopoietiche sono detti organiEMOPOIETICIedEMOCATERETICI. IL PLASMA: il plasma costituisce il 55% in peso di tutto il tessuto del sangue; le sue componenti sono numeroseevarie,inparticolaresiricordano: ACQUA90%. ANIDRIDECARBONICA. COMPONENTIINORGANICHE: o Sodio. o Potassio. o Calcio. o Magnesio. o Ferro. o Rame. o Cloro. o Acidocarbonico. LIPIDI:sonotuttelecomponentitipicamentelipidichedelcorpoumano,inparticolare: o Colesterolo. o Fosfolipidi. o Acidigrassi. o Trigliceridi. o Ormonisteroidei. VITAMINE. SCARTI: azoto non proteico espresso in forma di urea, acido urico e creatinina, spesso vengono smaltititramiteilsudore. PROTEINE: sono una componente consistente, dal 7 al 9 % delle componenti del plasma; si ricordanoinparticolare: NOME LUOGODIPRODUZIONE FUNZIONE Cellulare Possono essere messaggeri o GLICOPROTEINEinparticolare trasportatoridisostanze. Ormoni glicoproteici secreti dalladenoipofisi. Transferrina. ALBUMINA Fegato Trasporto di metaboliti e varie 2

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molecolea associateals sangue. GLOBULINE Epossonoessere Fegato Trasportato e ori. Plasmacellu ule Difesaimm munitaria(anticorpi). FIBRINOGEN NO Fegato Coinvolte nella coagul lazione con numerosealtrecompo PROTROMB BINA onenti. COMPLEME ENTO Fegato Azioneimm munitaria. LIPOPROTEINE PLA ASMATICHE Intestino Trasportod digrassi. (chilomicroni) VLDLeLDL Fegato Trasportod digrassi ORMONIPR ROTEICI ghiandole Messagger ri. Unparticola aretipodiproteinedels sanguesicu uramentelacategoriade elleproteine edelcomplemento,esse e aiutano il s sistema imm munitario a r reagire agli a attacchi este erni: si ricon noscono ben 30 protein di questa n ne a famiglia,sicollocanosia anelplasma achenelsier rochesume embranedip particolarice ellule;interessanoconla a munit: loroazione2tipidiimm Innatadoveagisconopive elocementea allingressod dellantigene e. quisitadovelarispostainvecepia alungotermi ineecomple essa. Acq Inlineageneralelazion nediquestep proteinesip puschematizzareinque estomodo:

ATTIVAZION NEinduemodidiversi: TRADIZION NALE:tramitein nterazione conilfram mmentoFcdell'a anticorpo associatoa all'antigene. ALTERNAT TIVA:conlegam mealla componen ntepolisaccaridicadiun antigened direttamente.

INTERAZIONECONVARIE COMPONE ENTI: lecomponentichecontribuisconoson no numero ose,inognicasolaproteinaC3 delcomplementounpassaggio obbligat to. CASCATABENR C REGOLATAE CONTROLLATA ADIEVENTI

rsefraloro,inparticolare: Lefunzionidiquesteproteinesonovarieediver rimodilisidicellule,batt terievirus. Induconoinvar SONIZZAZION cio indizione alla fa NE: agocitosi di date compo onenti OPS dap partedeifag gociti. LEG GAMEARECE ETTORIIMMUNOCOMPE ETENTI:innes scanounase eriedi eve entinelsistem maimmunita ario. STIM MOLAZIONEALLARIMOZ ZIONEDIIMMUNOCOMPLESSI:segnalano lap presenzadii immunocom mplessinel circolodelsangueestimolano lalo ororimozion ne. Ilsangueunacompon nentedelcor rpoumanoconmolteplic cifunzioni: 1. TRA ASPORTODIOSSIGENO sicuramentelafunzione eprincipale. 2. ASS SUNZIONEDISOSTANZE: :alivellointestinaleinu utrientipassa anoperilfeg gatoevengo onoriversati i nelsangue. 3. TRA ASPORTODISECRETIGHI IANDOLARI. 4. TRA ASPORTODISOSTANZED DISCARTOinparticolare: : eni. a. Nellere b. Alleghiandolesudo oripare. 3 3

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5. MANTENIMENTOTERMICOinparticolaretramite: a. Sudorazione. Regolatedastimoliormonalienervosi b. Vasodilatazioneecontrazione. 6. DIFESA DA AGENTI ESTERNI che pu essere specifica o aspecifica a seconda delle componenti coinvolte. 7. MANTENIMENTODELLEPRESSIONIVITALIcome a. Osmotica. b. Oncotica. 8. MANTENIMENTODELLEQUILIBRIOACIDOBASEinparticolaregraziealtamponebicarbonato. 9. EMOSTASI cio corretto dosaggio di elementi del sangue stesso per la coagulazione, la fluidit e moltealtrecose.

ERITROCITI:CELLULEPRESENTINELSANGUEsonodiverseenumerose,masicuramentelepipresenti
sonoglieritrociti,sitrattadicelluleanucleateaformadidiscobiconcavo(a),chepresentano: o Presenzadiversaframaschiefemmine: MASCHIO:5milioni/mm. FEMMINE:4,5milioni/mm. o Dimensionitipiche: Diametromedio7,7m. Spessoremassimo23m. o Vitamedia:120giorni. o Strutturarigidamaflessibile. o Sono estremamente sensibili a variazioni di pressione osmotica che si esprimono spesso come fenomeni di emolisi(c)ecrenatura(d). o possono aggregarsi tra loro formando i cosiddetti rouleax(a), soprattutto a velocit di scorrimentodelsanguemoltobasse.

I globuli rossi possiedono un metodo per rimanere fra loro separati che sfrutta le peculiarit elettrostatichediproteinedimembranaedilipididimembrana. Lepeculiaritcitologichedeiglobulirossisononumerose,inparticolaresiricordano:

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CITOPLASMA: privo di qualsiasi tipo di organulo, neanche i mitocondri sono presenti in questecellule,sostanzialmentesitrattadiglicoproteineeacqua;lamolecolasicuramente pipresentelemoglobinaconcirca280milionidiunitperciascunglobulorosso. MEMBRANA:caratterizzatadallapresenzadialcuneproteinetransmembranatipichequali: o Glicoforine. o Proteinedibanda3. CITOSCHELETROcheperlafunzionalitstessadelleritrocitadevepossederedeglielementi particolari,siricordano: o SPECTRINA:collegaleproteinetransmembranadellamolecolagarantendoadun tempocollegamentofraleduemembraneeformaalleritrocita. o ACTINA ERITROCITARIA: raggruppata in strutture dette corpi pezzi, in particolare proteinedicollegamentoassociateadessigeneranounaretetridimensionaleche attraversatuttoleritrocita. EMOGLOBINA: si tratta di una struttura particolare composta di quattro subunit dette globineadueadueuguali,presentadellecaratteristichefondamentaliquali: o unaCROMOPROTEINA,sitrattadelpigmentochedacolorealsangue. o GRUPPOEMEconpresenzadiunamolecoladiferrochelegalamolecoladiO;in una molecola di emoglobina ci sono quattro gruppi EME si possono trasportare quattromolecolediossigeno. o Subunitlievementediversefraloro: =141amminoacidi. =146amminoacidi. A diversi momenti dello sviluppo corrispondono anche globine diverse, esse permangonoinpercentualipibasseanchenelladulto. Lemoglobinaingradodilegarealtremolecolecoinvolteneimeccanismidirespirazione: CO che viene trasportata dallemoglobina in modo diverso, si lega infatti alla componenteproteicadellaproteinaenonalgruppoEME;generalmentelanidride carbonica viene trasportata nel sangue come componente dellequilibrio del sistematamponedellacidocarbonico. NOossidonitrico,unvasodilatatore,provocatramitelegameconlemoglobinala stimolazioneadunmaggioreflussodisangueneivasi. CO monossido di carbonio, composto che si forma in caso di combustione di idrocarburi in carenza di ossigeno, si tratta di una molecola pericolosissima in quantopresentaunaaffinitperlemoglobina200voltemaggioredellossigeno. INVECCHIAMENTODELLERITROCITA:sihannounaseriedireazionidiversefracui: Perditadifunzionedapartedelleritrocita. Modificazionidelglicocalicedellacellulacon: o EliminazionediacidosialicooNacetilneuraminico,chedaallacellulalasuacaricanegativa funzionaleamantenereseparatefralorolemolecoleeadimpedirelimpilamento. o Esposizionedigalattosiochenormalmentenonsicollocasullasuperficie. Questoportadopo120giornicircaalleliminazionedelleritrocita. Il processo di eliminazione delleritrocita si definisce ERITROCATERESI, e avviene in tre organi principalmente: Milza. Midolloosseo. 5

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Fegato. Questoorganioperanograzieallapresenzadimacrofagichefagocitanoiglobulirossivecchi.Iglobulirossi sono ricchi di componenti utili, di conseguenza molto utilizzato un meccanismo di riciclo efficiente soprattuttoperquantoriguardalemoglobina: GLOBULINE:vengonodegradateadamminoacidi. FERRO: viene recuperato ed associato a ferritina e quindi inviato al sangue dove circola fino agli organiemopoieticidovevaaformarenuovaemoglobina. EME:vienetrasformatoinpigmentobiliare,laBILIRUBINA;inparticolarequestavieneelaboratain questomodo: o Associataadacidoglucuronico. o Associataallabile. o Riversatanelduodenodoveemulsionaigrassiecollaboraalladigestione. LE ANOMALIE DEI GLOBULI ROSSI: sono numerose, in particolare si ricordano anomalie a livello conformazionalecome: MACROCITI:dimensionieccessive. MICROCITI:dimensioniridotte. MEGALOCITI:dimensioniveramenteeccessive. ANISOCITOSI:dimensionidiversefralevariecellule. RACCHETTA. SPINOSI. FALCEinparticolarecollegataallanemiafalciforme. Quindi tipie causedianemiapossonoessereestremamentediversifraloro,siapercausaveraepropria chepertipodimanifestazione,ricordiamoalivellogenetico: TALASSEMIAlegataadunadiminuitasintesidiemoglobine. ANEMIA FALCIFORME correlata ad una anomalia dellemoglobina cui consegue formazione di eritrociti a falce. I GRUPPI SANGUIGNI: dipendono sostanzialmente dalla presenza di oligosaccaridi associati a proteine di membrana o lipidi di membrana posti allesterno della cellula, questi sono stabiliti su base genetica, in particolareimportantiperilriconoscimentodelselfenotself,sonounelementoessenzialedaprenderein considerazionenelmomentoincuisiesegueunatrasfusione.Gliantigeniassociatiaigruppisanguignisono dettiAGGLUTINOGENI. GRUPPO A B AB 0 ANTIGENE TipoA TipoB TipoAB Nessuno ANTICORPO TipoB TipoA Nessuno TipoAB DONATORE TipoAeAB TipoBeAB TipoAB TipoA,B,AB,0 ACCETTORE TipoAe0 TipoBe0 TipoA;B,AB,0 Tipo0

LEUCOCITI: sono cellule che partecipano a diversi livelli alla protezione del nostro corpo da agenti
esogeni: Aspecifica, naturale o innata; la prima forma di difesa che interviene generalmente quando si entraincontattoconunnuovoantigene. Specificaoacquisitaoimmunitsemplicemente;siacquisiscetramiteilcontattoconantigenied estremamenteefficaceincasodiinvasionisuccessive. Costituiscono circa l1% del peso totale del sangue, sono una componente tutto sommato ridotta, ma estremamente efficace. Sono visibili, in caso di studio tramite ematocrito del campione di sangue, nel cosiddettoBUFFYCOAT;unapiccolalineadensabiancastrachesicollocafralapartesuperioreplasmaticae 6

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laparteinferioreeritrocitariadelcampioneanalizzatoconlepiastrine(chepersonopresentiinquantit infinitesimale).Normalmente: Vannoda6.000a8.000elementipermm. Ilrangedinormalitperconsideratoda4.000a12.000permm. Sonocaratterizzatida: o Nonpigmentazione. o Nucleazionedivariotipo. o Vitalimitataneltempo,moltovariabileinrealtnellediversecategorie. I globuli bianchi sono classificabili in base principalmente alla forma del nucleo che possiedono, in particolaresidistinguono: GRANULOCITI: sono caratterizzati dalla presenza di un nucleo fortemente granulato allosservazione di microscopiaottica,questodovutoallapresenzadiunastrutturacromatinicaestremamentepolimorfae distribuita che in sezione porta alla visione di un nucleo a granuli; si trovano nel nostro corpo in tre compartimentiprincipali:EMATICO,TISSUTALE,MIDOLLARE(chefungedadepositoincasodinecessit);gli attivatoridiquestileucocitisono:IL1,LPS(lipopolisaccaride)TNF.sono: NEUTROFILI:moltofrequentineicampioniistologici: o 5070%deltotaledeileucocitidelsangue. o 1012mdidiametro. EOSINOFILI o ACIDOFILI: molto meno frequenti, il loro nome dovuto alla colorazioneconeosina,uncoloranteacido;sonocaratterizzatida: o 23%deltotaledeileucocitidelsangue. o 12mdidiametro. BASOFILI:sonosicuramenteipirarifraileucociti: o 0,11%deltotaledeileucocitidelsangue. o 10mdidiametro. AGGRANULATI: sono caratterizzati da un nucleo ben definito e lineare; sono abbastanza presenti,mamenodeigranulociti;sono. MONOCITI:abbastanzarappresentativi: o 38% del totale dei linfociti del sangue, sono molto presenti in ambiente extravasale, si trovano spesso nel connettivoinformadimacrofagi. o 1218mdidiametro. LINFOCITI: dopo i neutrofili sono i pi presenti, sono caratterizzati da una differenza di volume correlataallorostatodiattivitnelcorpo. o 2030%deltotaledeilinfocitidelsangue. o 69mnonattivo,nucleoovoidaleoreniforme,citoplasmabasofiloridotto. o 915mattivo,sonomoltomenopresentisolitamente,lacromatinameno addensataelattivitelevata,ilcitoplasmapiridottoelievementeacidofilo perlatrascrizione. INEUTROFILIOPOLIMORFONUCLEATI:sonoglobulibianchispecializzatinellafagocitosi;questoprocesso puessereindottoinmodidiversi: RECETTORIperlacomponenteFcdelleimmunoglobuline(catenelunghedelleIgchesonosempre uniformi). FATTORIDELCOMPLEMENTO:chestimolanolafagocitosidiagentiesogeni. POLISACCARIDIDIRICONOSCIMENTOcollocatisulbatteriostesso. Sonocaratterizzatidaunamodalitdiazionetipicamentegenericaedestremamenteefficace: 7

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1. Vengonorichiamatisulluogodellinfezionedafattoridivariogenere,possonomuoversi: a. Attraversoilsangueconlacircolazione. b. Grazie a movimento ameboide che consente loro di filtrare attraverso lepitelio di rivestimento del vaso sanguigno e giungerealconnettivo. 2. Giunti nel tessuto connettivo, dove si trova lantigene da eliminare, per muoversiilneutrofiloDEVECREARSIUNOSPAZIOnellamatrice;perfarlo utilizza delle idrolasi di vario tipo; quindi un accumulo di neutrofili per reagireallazioneesogena: a. Provocaunafortedistruzionedellamatriceextracellulare. b. Provocalamortedinumerosibatteriequindilaccumulodidetriti. c. Provocalamorte,perevitareproblemidiulteriorespostamentoattraversolamatrice,dei neutrofilistessieaccumuloquindidiulterioriresidui. TuttoquestovaagenerareilPUS. 3. Lazionediquestileucocitisimanifestatramitelesocitosidi3tipologiedigranulidiversi: a. AZZURROFILIOPRIMARI: sonoigranulisecretiper primidaquestileucociti,sonoidrolasi acide di vario tipo che vanno a colpire le componenti del connettivo, permettendo il passaggioattraversolestesse,egliagentiesogenistessiinunaprimaformadiattacco. b. SECONDARIOSPECIFICI:sonocaratterizzatidallapresenzadi: i. Lisozima:potentebattericida. ii. Lattoferrina:batteriostatico,sottraeferroaibatterieinibiscelalorocrescita. iii. Enzimidigestivispecificiperproteinedellamatriceextracellulare: 1. Collagenasi. 2. Elastasi. 3. Gelatinasi. c. TERZIARI:sonosimiliaisecondari. Altrareazionetipica,nonsolodeineutrofili,maanchedialtrileucocitieLESPLOSIONERESPIRATORIA: si trattadiunaproduzionedeliberataecontrollatadiossigenosottoformechimichemicrobicidiche;queste sono: AnionesuperossidoO. PerossidodiidrogenoHO. RadicaleossidrilicoHO. AcidoipoclorosoocandegginaHClO. Prodotti a partire da ossigeno molecolare allesterno della cellula sfruttando meccanismi di ossidoriduzioneintracellulari. VengonosecreteancheformeantibioticheebattericidenonOdipendenti: Batteriostaticicomelalattoferrina. Lisozimacheunbattericidaforte. Proteinecationiche. GLI EOSINOFILI: sono poco presenti nel sangue ma svolgono numerose funzioniimportanti,sonocaratterizzatida: Presenzainnumerositessutioltrealsangue. Granulazionedelnucleo. Colorazioneacidofilaconeosina. Diametrolievementemaggiorerispettoaquellodeiglobulirossi. 8

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Vitamediapiuttostobreve812gg. Sonoresponsabilidiunapartefondamentaledellarispostaimmunitariacome:determinatitipidiallergie, infestazioniparassitarie;inaltrivaricasicollaboranoconaltrileucociti. Presentanoinoltrenumerosirecettorifunzionaliallaloroazionedifensiva: ComponenteFcdelleimmunoglobulineG,MedE. Perleproteinedelcomplemento. Perlistaminachestimolalaloroazione. PervariediversitipidiPARASSITI. Nellasuaazioneleosinofilosecernecompostiparticolaricongranulazionediversa,inparticolareisecreti pisignificativisono: 1. MBPproteinabasicamaggiore. 2. Proteinacationica. 3. Perossidasi:chehaduefunzionidiverse: a. Degradalaparetedelparassitadurantelareazioneimmunitaria. b. Degradaileucotrieniinibendocoslinfiammazione. 4. Arilsulfatasi:enzimachedegradaiproteoglicanipergarantireilpassaggiodellacellulaattraversola matrice. 5. Istaminasi:demoliscelistaminamodulandoquindiindirettamentelazionedi: a. Mastociti. b. Basofili. LEFUNZIONIdiquestecelluledelsistemaimmunitariosonoquindi: FAGOCITOSIdelcomplessoantigeneanticorpooproteinadelcomplemento. MODULAZIONEDELLINFIAMMAZIONEinparticolaretramite: o Istaminasi. o Perossidasi. DIFESADAIPARASSITI. AUMENTANOINDATEFORMEDIALLERGIA. IBASOFILI:rappresentanocircal10,1%dituttoilcomplessodeileucociti;sono similipercertiaspettiaimastociti,sonoestremamentebasofiliinparticolarein relazione al nucleo (ematossilina), che appare essere molto irregolare; contengonounagrandequantitdiISTAMINAEDEPARINA. Proteine di membrana possono riconoscere numerosi tipi di anticorpi e antigeni,regolanoinparticolare: Ipersensibilitimmediatacorrelatasoprattuttoa: o Rinitiallergiche. o Asma. o Anafilassi. o Orticaria. Ipersensibilitcutanearitardata. Rispostatardivaallanafilassi. IL SISTEMA HLA O MHC: sistema importantissimo di riconoscimento e discriminazione del self e not self grazie a date glicoproteine di membrana di riconoscimento. Si conoscono due classi di queste proteine, MHCIeMHCII,entrambefungonodasegnalatoreperantigeniocorpianomalichedevonoessereeliminati dallecelluledelsistemaimmunitario;inlineageneraleattivanoilinfociti,mainduemodidiversi: MHC I: presente in quasi tutte le cellule nucleate del nostro corpo, il loro funzionamento si pu riassumereinquestomodo:quandounantigeneviraleentraincontattoconunacellulaelainfetta 9

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va amodificare eunaparte fondamenta aledellafunzionalitdellacellulaste essa,ilnucle eo,lacellula a rea agisceinquestomodo:

PRODUZION NEDI PROTEINEVI IRALI: nelnucleoilvirus trascrivemRNA t Adelsuo genoma a.

TRADUZION NEDELLE PROTEINE EVIRALI: questedov vrebbero accumula arsinel citoplasma.

PRODUZIO ONEDIHLAI CONINTEGRAZIONE DELLACOM MPONENTE VIRA ALE: nelproces ssareilsuo HLAIlac cellula,in particolare enelRERe nelgolgi,includeuna partedellaproteina viralerico onoscibile.

ESPOSIZ ZIONEdell'HLAI anomaloesuo riconoscimentocon conseguenteeliminazion ne dellacelluladapartede ei linfocitiTCITOTOSSICI. .

estosistemaefficaceancheconcelluletumora ali,questees sprimonounHLAanomalocheviene e Que rico onosciuto dai T citotossici. Tuttavia in date form di cancro la cellula n me o neoplastica acquisisce la a a capacitdinasc condereil proprioHLA, nonloespo onee diviene ecosautom maticamente einvisibileal l emaimmuni itario. siste MH HCII:vienee espressodaa altritipicellu ulari: o APCantigenpresen ntingcells. o LINFOC CITIB. o MACRO OFAGI. La funzione pr rincipale di questo tipo di MHC quella di e o esporre a componenti del sistema a imm munitariolapresenzadiunospecificoantigene:i ilprocessod dielaborazion neilsegue ente:
fagocita l'antigene. elabora l'antignene digerendolo parzialmente. esponeparte dell'antigene conHLAII. attivalasua proliferazion ne specifica. evolveindue e linee: celluledella a memoria. plasmacellu ul e.

APC

LINFOCITA THELPER

riconosce l'HLAII associato all'antigene. stimolala attivazione dellinfocitaB B

LINFOCITA B

Leimmunoglobulinepresentinelno ostrocorpo sononumer roseesono suddivisibili inclassisullabasedelle e lorocomponenti: Catenaleggera: :lacatenale eggerapupresentarsiin ndueforme:e. e, presentare in molteplici forme, ma 5 sono le principali a livello di i a e i Catena pesante si pu p ssificazione: clas o =IgG o =IgA M o =IgM o =IgD o =IgE 10 0

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naturalmen queste s nte sono classificazioni che non rispecc chiano la en norme variabilit delle forme delle e immunoglobuline. ILINFOCITI:fannopart tedellacategoriadeileu ucocitiaggra anulati, sene econoscono odivaritipi condiverse e funzioni complementar generalme ri ente nellambito di una risposta imm munitaria onotuttavia moltosimilifraloro,in particolare nonsonodis stinguibili specifica.So senoninvirtdidiverseproteined dimembrana acheesprimono:IMARC CATORIDI A. eine compai iono sulle m membrane delle cellule in diversi MEMBRANA Tali prote momentide ellorosvilup ppoedellalo oromaturazione,quellia acuisifarif ferimento sonomarca atorirelativia allecellulenellorostadiomaturo. Spessoquesteproteine edimembran na,CD8+eC CD4+,sonod deirecettori dilegameac ccessoririspettivamente e colareperlH HLAIneiTcit totossici,CD4 4+perlHLAIIneilinfocit tiB). perMHCditipoIeII(CD8+inpartic LINFOCITI B: si occupan della ris no sposta imm munitaria UMORALE o ANTICORP POMEDIATA A sformandosiinduelinee ecellularifun nzionalidiver rse: tras o PLASMA ACELLULE importanti per la rea azione antic corpale imm mediata ne confronti ei i dellant tigene. o CELLULE B DELLA MEMORIA c che si occupano della protezione dellorganismo a lungo o termine edifendendo olodasecondeinvasionidelmedesim moantigene. . Sichiamanocos sperlaloroderivazionedallaBORSA ADIFABRIZIO OodalBON NEMARROW. nocaratterizz zatidallapre esenzasulla membranad diRECETTOR RIPERANTIG GENISOLUBILI,circolanti i Son nelplasma,dett tiBCR(Bcellsreceptors) )=immunog globulinedim membrana. olutivo che p porta alla formazione di due linee c cellulari dive erse dai linfo ociti B viene e Il processo evo ONECLONAL LE. definitoSELEZIO este cellule, inoltre, pre esentano sul membran un HLA d classe II, sono capaci infatti, per lla na di i r Que stim molarelaloro oreazione,d dipresentars sivicendevolmentelanti igene.Quind diingenerale e:

m mediatada: APC. LNFOCITIT HELPER. ATTIVAZ ZIONE

BLASTIZZAZIONE attivazione edella proliferazio onedel linfocitaBadatto.

concre eazionedi: PLASM MACELLULE. CELLU ULEBDELLA MEMO ORIA. SELEZIONE CLONALE

Durante elaselezioneclonaleel laproduzion nedeinumerosiclonivengonoavolt teprodotte dellecellule e anomalealivellofu unzionaleche ericonoscon nogliHLAsel lfcomenociv vi,questoac ccadenorma almenteed o e forme di pr rotezione da questo fe a enomeno di potenziale i e previsto tanto che esistono numerose f autoimm munit: Nonatt tivazionedeilinfocitiano omali. Scarsa capacit co ostituzionalm mente da parte dellan p ntigene di stimolare il legame e e zionedellapathway. lattivaz Anergia adellinfocita aB. Distruzionedellinfo ocitaanomalo. LINFOCITI T: si occupano d della risposta immunitaria cellulomediata, si distinguono diversi tipi di a i celluleT: 11 1

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o THOHELPER,riconoscibilitramiteilmarcatoredimembranaCD4+. o TCOCITOTOSSICI. RiconoscibilitramiteilmarcatoredimembranaCD8+,mala o TSOSOPPRESSORI. questioneancoraaperta o CELLULETDELLAMEMORIA. LINFOCITITSOPPRESSORI:Questilinfocitihannounafunzionefondamentale,devonorallentarela rispostaimmunitariaquandoquestanonpinecessaria,inparticolare: Sopprimonolarispostaalterminedellinvasione. Sopprimonofenomenidiautoimmunit. ILINFOCITITsonocaratterizzatidallapresenzasullamembranaplasmaticadiuncomplessodidue proteine operanti in modo associato nella identificazione dellantigene e nella trasduzione del segnaleperlattivazionedellinfocitastesso,questisono: TCRtcellreceptorilrecettoreveroeproprio. CD3sioccupainvecedellatrasduzionedelsegnalenellacellula. Lavoranosempreincoppiaesonoassociatiunovicinoallaltrosullamembranaplasmatica;tuttii linfociti T condividono questi due recettori, tuttavia se ne conoscono degli altri specifici delle diversecategorie: THELPER:condividono: o ProteinadimembranaCD4+. o MHCII,infatti: SonoriconosciutiestimolatidalleAPC. TramitelasecrezionedicitochinevannoastimolarelazionedeilinfocitiB. IlinfocitiThelperinoltresonoclassificabiliinduecategoriediverse: o Th1sonoattivatidacomponentiesogeneodacomponentifagocitateedesposte daAPC;produconoIL2einterferone. o Th 2 sono invece quelli che vanno ad attivare i linfociti B, producono IL4 e IL5; stimolanolaselezioneclonaleinmodospecifico;sonoilinfocitichevengonocolpiti dallHIV(recettoreCD4+) TCITOTOSSICIchecondividono: o ProteinadimembranaCD8+. o MHC I interagiscono infatti con le cellule infette o anomale che provvedono a eliminare. TSOPPRESSORIcondividono: o ProteinedimembranaCD4+/CD8+. o MHCdiversi,devonoinfattiinteragireconlepidiverseformecellulari: Bloccanolarispostaimmunitariaquandononnecessaria. Sopprimonolautoimmunit. LINFOCITINKONULLCELLSONATURALKILLERS:sitrattadicellulemoltopiprimitivedalpuntodi vistaevolutivo,nonpossiedonoindicatoridimembrana,sonopigrandiegranulatilievemente,il loromeccanismodifunzionamentoilseguente: o Incontroconcellulaanomala. o ReazioneconsecrezionediPERFORINEchevannoa: Danneggiarelaparetecellulare. Provocarelalisidellacellulacolpita.

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MONOCITI: fanno parte del sistema monocitomacrofagico, la linea cellulare di queste due cellule del sistema immunitario la medesima, come per molte altre linee (osteoclasti); il MONOCITA in effetti la cellulacircolantenelsangue.Sonocaratterizzatida: Nucleoaferrodicavallo. Diametrodi1218m. Ricchidiestroflessionifiliformi. Possonostarepermesiposizionatinelconnettivo. Incircolohannounavitaestremamentebreve. Recettori di membrana per i frammenti Fc delle Ig, in particolare aiutano il riconoscimento della particelladafagocitare. Inparticolarenellaformamacrofagicasonodeifagocitiprofessionali,possonofagocitaremoltissimecose, daiglobulirossivecchiabatteriacellule. LaloroIMMUNOCOMPETENZAnonfinisceconlafagocitosi: InteragisconoconiTHnellattivazionedeilinfocitiB,sonodellaAPCmoltoefficienti. SecernonoCITOCHINEinparticolareper: o Stimolazionedellarispostaimmunitaria. o Stimolazionedellinfiammazione. SecernonoinoltrefattoridicrescitadiversipernumerosefunzionidellorganismoGMCSF,GCSF, MCSF. Interagisconoconilfunzionamentodelsistemadelcomplemento: o Secernonoproteinedelcomplemento. o Bloccanolazioneditaliproteinesenecessario.

LEPIASTRINE: Altro sistema fondamentale correlato alle funzioni del sangue ed indispensabile per la
nostrasopravvivenzasicuramenteilsistemadellecoagulazioneinparticolarecorrelatoallePIASTRINEo TROMBOCITI,sitrattadimolecoleparticolaridaldiametrodiqualchemicron: Formaadisco. Massimo4mdidiametro. 250.000/mmdisangue. Circondatidamembrana. Prividinucleo. Allosservazione microscopica appaiono come frammenti viola basofilidallastrutturapiomenodisordinataasecondadellostato diattivazione. Le piastrine derivano da cellule emopoietiche particolari dette MEGACARIOCITI: si tratta di cellule estremamente voluminose rispetto alle altre cellule del tessuto emopoietico, sono estremamentesviluppati: Sistemamembranosointerno. Reticolo endoplasmatico sia per la produzione lipidica che per la produzione proteica che per la funzionedirivestimento. Il funzionamento di queste cellule molto semplice: la cellula si sviluppa in numerosi sensi con estroflessioni di vario tipo che, isolate dal sistema membranoso interno, si staccheranno divenendo piastrine. Alcuni megacariociti raggiungono con le loro estroflessioni direttamente linterno di alcuni vasi sanguignineiqualiriversanoilloroprodotto.

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LAPIASTRINAunamolecoladallastrutturacomplessa,riccadiproteineefattorinellamembranaracchiusi ingranuliparticolarisecreti,invirtdellalorofunzione,inmomentidiversi: 1. Granuli:ricchidiFIBRINOGENOEFATTORIDICOAGULAZIONE,aiutanoilprocessodiformazione deltrombo. 2. Corpi densi: contengono Ca++ e serotonina, funzionali al processo di ricostruzione del vaso: la serotoninainparticolarefungedavasocostrittoreperrestringerelaparetedelvasoefacilitarela riparazione; il calcio si lega ad altre proteine della coagulazione facilitando cos la chiusura della lesione. 3. Vacuoli lisosomiali: contengono enzimi digestivi funzionali alla distruzione del coagulo quando questononservepi. Sihaquindicheilmetabolismodelcoaguloilseguente:

ADESIONE PIASTRINICA:le piastrine aderisconoalla superficie danneggiatadel vasolegandosial tessutoadesso sottostante.

AGGREGAZIONE PIASTRINICA:formazione delTROMBOPIASTRINICO EMOSTATICO,lepiastrine sileganofralorograziea stimolidatidaADPE TROMBINA.Inquesto stadiolepiastrine: cirolarizzano. formano pseudopodi. sileganofraloro.

COAGULAZIONE:il fibrinogenosi separadalsangue perandarea formareunaretedi sostegnoalla strutturafinoa chiusuradelvaso.

RETRAZIONEDEL COAGULO:il coagulosidistacca esidistruggeper: azionepiastrinica disecrezionedei vacuolilisosomiali. contrazionedi elementi citoscheletrici dellepiastrine.

TESSUTO EMOPOIETICO: si tratta di un tessuto estremamente dinamico e mutevole, necessita


quindidistruttureadeguatamentedinamicheperessereefficiente: Connettivo reticolare di sostegno, va a formare uno stroma che avvolge tutto il tessuto in una strutturatridimensionale,sonoquindiovviamentepresentifibroblasti,dettiinquestocasocellule reticolari. Vasisanguigni:inparticolaresiparladisinusoidi,sonovasiparticolaricaratterizzatida: o Paretemoltosottile. o Ampiovolume. o Andamentotortuoso. o Fenestrazione. Oltreaifibroblastivisononumerosealtrecellulenelconnettivo: o Precursoridelsangue,sonocelluleemopoietichevereeproprie. o Adipose,mutanoilcaratteredeltessutoconiltempo: Tessuto emopoietico giovane e funzionante: la percentuale adiposa bassa e il colorerosso. 14

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Tessuto emopoietico vecchio e non funzionante: la percentuale adiposa decisamentemaggiore,ilcoloredeltessutodiviene,diconseguenza,giallo. o Macrofagi:sonopresentiintaletessutoperlalorofunzioneEMOCATERETICA. Ingeneraleperquantoriguardalastrutturadeltessutoemopoieticosiriconosconoduecomponenti: 1. STRUTTURATA: si tratta della componente organizzata composta cio delle fibre reticolari e delle celluledeltessutoinquestione. 2. DIFFUSIBILE: si tratta della componente pi variabile in termini quantitativi e qualitativi, principalmentecompostadifattoridicrescita. ERITROCATERESI E ERITROPOIESI sono delle funzioni associate: di riconoscono delle ISOLE ERITROBLASTICHEsostituitedallapresenzadiungrossomacrofagocentraleche: 1. Accompagna la formazione del globulo rosso nella sua costruzione addirittura ospitandolo nelle sacche,detteloggecitoplasmatiche,chesicreanonellasuastessamembrana. 2. Fagocita e distrugge cellule del sangue invecchiate che esso stesso percepisce essere in circolo e prelevadalsangue. EMOPOIESIFETALE:unadelleprimefunzionichesisviluppanonelfeto,inparticolaresappiamocheALLA TERZA SETTIMANA DI GRAVIDANZA COMINCIANO AD ESSERE PRODOTTE LE PRIME CELLULE DEL SANGUE fetali.Ilprocessodiformazionedeltessutoemopoieticoparticolarmentedinamicoesisviluppanelcorso dituttalavitaembrionale,fetaleepostnatale: 1. INIZIALMENTE LORGANO EMOPOIETICO il SACCO VITELLINO, in particolare le cellule derivate dalleisolediWolfcheformanoivasistessi. 2. InseguitodiventaoperativoILFEGATO. 3. ConilpassaredeltempoLAMILZA. 4. InfinealQUARTOMESEDIGRAVIDANZAcompareilMIDOLLOOSSEO. Nel corso della vita postnatale, il midollo osseo in alcuni punti perde capacit emopoietica rimanendo inveceinaltriestremamenteattivo:nellacolonna vertebralelattivit continua,mentre peresempio in zonecomelatibiaconlacrescitalattivitemopoieticadiminuisceinmodoconsistente. ILMECCANISMODELLEMOPOIESIINEFFETTIPORTA,APARTIREDAUNUNICACELLULAPRECURSORE,ALLA FORMAZIONEDITUTTELECELLULEDELSANGUE:

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CFUGM granulocotie macrofagi. CELLULESTAMINALI MIELOIDI CFUGEMM granulociti,eritroidi, monocitarie, megacariocitarie. CELLULASTAMINALE TOTIPOTENTE CFUMEG megacariociti. CFUEproliferante. CFUE eritrocitaria. CELLULESTAMINALI LINFOIDI CFUL colonielinfocitarie. BFUEproliferantecon eritropoietina. tuttiilinfociti.

CFU=COLONYFORMINGUNIT. Taleprocessoanchenotoconilnomedicommitment. Neldettagliolineedisviluppodiverse,ovviamente,dannooriginealineecellularidiverse,checomportano ancheunprocessodiformazionediversounadallaltranonchcoinvolgonoormonidiversi: CFU GM: linea cellula derivata da CFU GEMM che da vita a granulociti e macrofagi, i fattori di crescitainteressatiinquestocasosono: o GMCSFgranulocytemacrophagecolonystimulatingfactor. o GCSFgranulocytecolonystimulatingfactor. o CSFIfattorediattivazionedeimacrofagi. CFUE:lineaeritroide,derivadaCFUGEMM,sisviluppainduelineecellularidiverseconmodalitdi attivazione e proliferazione diverse, entrambe sono stimolate dalla presenza dellormone eritropoietina: o BFUE:burstforminguniteritroid,unalineadiproliferazionecheperfunzionarenecessita di eritropoietina in maniera consistente. Si dice che molto proliferativa potenzialmente (situazioniparticolari). o CFUE:colonyforminguniteritroid,unalineacellularecherichiedemenoeritropoietina perproliferare,quindisempreattiva,aprescindere;questodovutoalfattochelacellule componentiquestogrupposonopraticamentedeiproeritroblasti,illorostadiodisviluppo taledarichiederemenoeritropoietina. CFUMega:megacariocitaria,comprendedueprogenitoricellulari: o BFUMEG. o CFUMEG. LERITROPOIESI:unprocessodidifferenziamentocheportaunprecursoredellalineaeritroideadivenire eritrocita;sisvolgeattraversonumerosefasi,inparticolarericordiamo:

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CELLULA A STAMINALE MIELOID DE

precursoredituttelec celluledelsang gueedeglieritrociti.

cellulad differenziata,hapresolaviad dell'eritropoiesi.(1519m) osidiquestopr recursorepero ottenerepierit trociti. PROERITRO OBLA visononumerosemito STO.

cellulainevoluzione,s stamutando.(1 15m) oliribosomilibe eri,pocoREG,le emitosicontinu uano. ERITROBLAS STO moltipo BASOFILO O unace ellulaintermed dia,nonancor rauneritrocita. . ncorapresentic componentibasofile,maleco omponentiacido ofilecomincian noaprevalere,lacellula ERITROBLAS STO sonoan idiversi. POLICROMA ATO apparequindidicolori FILO cellulao ormaivicinaad divenireglobulo orosso. trasform mazioneconsist tente: ERITROBLASTO eilnucleochev vienefagocitato o. ORTOCROM MATI espelle orma aiacidofilo. COO NORMOBLA ASTO possibiletrovaredue etipidieritroci iticircolanti: RETICOLOCITA,0,8%,presentaanco oraribosomilib bericheappaiononellacolorazione,sonoqua asimaturi, onanoinognica aso,aumentano oincasodinec cessitimpellen nteedimprovvisadiglobuli. funzio ERITROCITAMATURO O:nonpresentaalcunatraccia adiorganelli.

ERITROCIT TA CIRCOLAN NTE

La presenza di globuli rossi reticolari nel sang e la loro percentuale un indic della funz a gue o ce zionalit del l sistemaemopoietico. ocesso avviene nella loggia eritropoietica di un macrofago i unisola d eritropoies in questo in di si; o Lintero pro processoilm macrofagosvolgedellef funzionifond damentali: Dasupportome eccanicoalla atrasformazi ione. Da supporto f funzionale a alla trasform mazione eliminando il nucleo eso ocitato dall eritroblasto o ocromatico,fornisceinoltreelement tiutiliallaeri itropoiesi. orto Elim minaglobulirossiinvecch hiaticheprel levadalsang gue. Nelladultoisitiovesic collocamidol lloemopoiet ticoattivoso ono: Sterno. sadellavolta acranica. Diploedelleoss rtebre. Ver Cos ste. Pelv vi. Epif fisidiomero oefemore. Intaliregio onidelnostrocorpoilte essutoemop poieticoor rganizzato,a alivellodico ontattocon ilsangue,in n SENI VENO OSI: si tratta di struttu venose particolari: vene post capillari di diametro irregolare e a ure i e anastomizza fra loro a formare delle reti complesse. Negli spazi extravasco ate o e i olari si trova ano le isole e eritropoietiche. I seni v venosi sono caratterizza da una st ati truttura a tr strati part re ticolare che dallinterno o rganizzata: versolesternocosor

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1. ENDOTELIO:sitrattadellestrutturaepitelialedirivestimento,lasuafunzioneprincipalequelladi regolareladimensionedelvaso.Sitrattadicellule: a. Piatte. b. Interdigitate. c. Giustapposte. Permetteampliamentodeldiametro. d. Capacidiendocitosi. e. Citoplasmaassottigliatosenzadiscontinuit. 2. MEMBRANABASALEmoltodiscontinua. 3. MEMBRANA AVVENTIZIALEINCOMPLETA:nonsemprepresente,inparticolarericoprepartedella superficiedelvasoedcostituitadipericiticheinquestocasohannoanchecapacitfagocitaria. Rispettoaquestaorganizzazionevenosalestruttureemopoietichesicollocano: ISOLOTTIERITROBLASTICI:vicinoallasuperficiedeisenivenosi. MEGACARIOCITI:anchessimoltovicini,senonparzialmentedentro,ilsenovenoso. STRUTTUREMIELOIDI:sonopilontanidaisenivenosi,sonosottocorticaliaicordoniemopoietici. LA LINFOPOIESI: la linfopoiesi, o produzione e differenziamento di globuli bianchi, avviene ovunque nellorganismo, tuttavia vi sono delle zone o aree privilegiate nelle quali avviene in modo migliore e pi frequentemente.Sidistinguononellaformazionedeiglobulibianchidiversestrutture: ORGANILINFOIDIPRIMARI:sidistinguonoinquantoospitanoglobulibianchinonmaturi,sono: o Midolloosseo(bonemarrow). o Timo. ORGANILINFOIDISECONDARI:sidistinguonoinquantosonoricchidiglobulibianchimaturipronti perentrareincontattoconlantigene. TESSUTOLINFOIDESPARSOONONORGANIZZATO,sitrovainmoltepartidellorganismo,sitrattadi strutturedivariogenere,inparticolaresiricordano: o AnellodiWaldeyerinassociazionealletonsille. o PlacchediPayer,nellintestino. o Appendicevermiforme,cheunveroeproprioorgano. NODULILINFATICISOLITARIsitrovanoinmoltepartidelnostroorganismo. Ingeneralesitrattadiuntessutomoltoriccodiglobulibianchidovesiproduconoemantengonofunzioni delsistemaimmunitario. Altrocasopossibilequellodeltessutolinfoideassociatoamucose,questocaratterizzatoda: Instabilit. Formazionedinamicalegataallanecessitdelmomento. A LIVELLO MICROSCOPICO il tessuto linfoide caratterizzato da una colorazione violacea molto scura e concentrata,lecellulechelocompongonosonoinfatticaratterizzatedaunrapportonucleocitoplasmatico moltoalto(soprattuttoperilinfocitinonattivi),ecomesappiamoilnucleofortementebasofilo. COMPONENTIISTOLOGICHEDELTESSUTOLINFOIDE:sononumeroseelegatesiaallaspettostrutturaledel tessutocheallaspettodiproduzionelinfocitaria,inparticolaresidistinguono: 1. LINFOCITIT,B,NK. PARENCHIMA:componentecellulare 2. PLASMACELLULE. deltessuto. 3. MACROFAGI. 4. AntigenPresentingCells. 5. FIBROBLASTI,chevannoasintetizzarelacomponentefibrosadilaminedicollageneIIIinstrutture reticolari. STROMA=matriceextracellulare 6. FIBRERETICOLARI. 18

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Iltessutolinfoideassociatoallemucosesitrovainparticolaricasineltessutoconnettivo,inparticolaresi definiscegenericamenteMALTedpresente: GALTassociatoallintestino,sitrattadelleplacchedipayer. BALTassociatoaibronchi. Apparatourinario. ANELLODIVALDAYERassociatoalletonsille. Apparatorespiratorio. In tutti i casi si tratta di formazioni tondeggianti di cellule linfoidi e non solo, associate a formare una strutturacompattaericonoscibile. Diversilinfocitihannostrutturediverseevengonocreatiematuranoinmododiverso: LINFOCITI B: maturano completamente nel midollo osseo, passano poi nel sangue dove vengono stimolati ad una ulteriore differenziazione ed attivazione da parte dei Thelper in risposta alla presenzadidatiantigeni. LINFOCITI T: maturano nel timo, vengono per prodotti dal midollo osseo; naturalmente il passaggiodalmidolloaltimodeveavveniresenzapassaggionelsangue. Il timo un organo retro sternale dove linfociti T helper, citotossici e natural killers maturano acquisendoimmunocompetenza. Inparticolareunavoltariversatinelcircolosanguigno: Possonorimanerenelsangue. Colonizzaretessutilinfoidi. FollicololinfaticoorganizzatolunittondeggiantefunzionaledelMALT,costituitodi: CELLULEDELSISTEMAIMMUNITARIO,associateincomplessirotondieincontattoconletaschedi celluleepitelioidiparticolaridettecelluleM. CELLULE M: sono cellule, situate fra le altre cellule della mucosa, che contribuiscono alla funzionalit delle difese del nostro corpo, in particolare nelle tonache mucose, sono quindi una componentedelMALT,sonostrutturateinquestomodo:lalorosuperficieapicaleincontattocon una zona ove non sono presenti cellule del sistema immunitario, esse entrano in contatto con lantigenesuquestasuperficie.Lantigenevienefagocitatodallacellulaointegratoasecondadella sua natura ed esposto sulla membrana basale della cellula stessa dove situata una cavit che contiene CELLULE DEL TESSUTO LINFOIDE, queste possono, in particolare i linfociti B, prepararsi allinvasionedellantigeneinmodopirapido. ANTIGEN PRESENTING CELLS: sono cellule importanti per il funzionamento del sistema difensivo del corpoumano,sononumeroseediverse,inparticolaresiricordano: CELLULEDILANGHERANS. CELLULEDENDRITICHEINTERSTIZIALI. CELLULEDENDRITICHEINTERDIGITATEchesitrovanoinparticolarenei: o Linfonodi. o Midollaredeltimo. CELLULEDENDRITICHECIRCOLANTIchesitrovano: o Nelsangue. o Nellalinfa. Nonsonocellulenormalialivellostrutturale,percircolareconilsanguedevonoperforzaassumere unastrutturaidrodinamicacheconsentelorodinonostruirevasiediesserepirapide. CELLULEDENDRITICHEFOLLICOLARI:sonocelluleassociateafollicolilinfaticidellinfonodo,inesso esistono delle zone particolari dette B DIPENDENTI, queste cellule presentati lantigene usano un MHCII,quindicomunicanodirettamenteconiLINFOCITIB,senzapassareperilinfocitiThelper. 19

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LALINFA:lalinfaunliquidodallecaratteristichemoltoparticolarichecircolanelnostrocorpo: COLOREGIALLOTRASPARENTEasecondaanchedellecomponenti. PARTE LIQUIDA che comprende anche il fibrinogeno, pu coagulare quindi, i suoi coaguli, non essendocipiastrine,sonobianchi;presenteinpiccolequantitanchelanidridecarbonica. PARTECORPUSCOLARE:costituitadinumerosecomponenti: o Linfocitiinbuonamisura. o Monocitiinmisuraminore. o Granulocitieglobulirossiinpiccolissimaparte. Lalinfadrenatavaafinirenelcircolosanguignotramitegrossevenetoraciche. ILLINFONODO:illinfonodounastrutturafondamentaledelsistemaimmunitario,tramitequestopossono agiremolteplicilivellididifesasiadisecondochediterzotipo. LA STRUTTURA DEL LINFONODO: il linfonodo ha una struttura peculiare ben visibile al microscopio, in particolare ha una forma a fagiolo che distingue chiaramenteunaparteconcavaeunaconvessa: CONVESSA:dottoafferentedellalinfa. CONCAVA:dottoefferentedellalinfa. Naturalmentetuttoilsistemalinfaticointernoallinfonodo complessoecompostodinumerosivasi,sidistinguono: SENOLINFATICOCORTICALEinperiferiasottouno stratodiconnettivositrattadiunaseriedivasilinfaticiassociati. unaseriedivasicentralirispettoallastrutturadellorgano. ILO, si tratta di una struttura fibroconnettivale dove passano numerosi vasi sanguigni e linfatici e nervi. Illinfonodo,inoltre,vieneconvenzionalmentedivisoinpiparti: CORTICALE:dovesicollocanoifollicolilinfatici,sitrattadipartirotondeggiantimoltoriccheinlinfociti,si distinguono: Follicoli linfatici primari: rotondeggianti e molto ricchi in linfociti inattivi, presentano quindi colorazionemoltoscuradaematossilina. Follicoli linfatici secondari: caratterizzati dalla presenza di una zona centrale chiara, in essa si collocanoilinfocitiattivichehannouncitoplasmapiampioeunacolorazionemenobasofila.In particolaresitrattadilinfocitiBinselezioneclonale. PARACORTICALEcheunazonaTdipendente. MIDOLLARE:benvisibilealmicroscopioottico,inquestazonasialternanoduestrutture:CORDONIDELLA MIDOLLAREeSENILINFATICI,inparticolaresitrattadivasilinfatici,UNAZONADISCAMBIO:sonovasi: Dallaparetesottile. Fenestrati. Sinuosi. Caratterizzatidallapresenzadiunnotevoletrafficoineout. Nel linfonodo sono presenti poi un gran numero di cellule a percentuale variabile, si tratta di un tessuto estremamentedinamico.Lattivitdiunlinfonodogeneralmenteimplicailsuorigonfiamento. IL TIMO: altro organo linfoide, si sviluppa intorno allottava settimana dalla tasca branchiale quarta; si trattadiunorganoLINFOEPITELIALE:lasuafunzionechiaramenteassociataalsistemalinfopoietico,ma lasuastrutturaparzialmenteepiteliale,durantelosviluppomigranoversoiltimoalcunigruppidicellule epitelialiconfunzionenondirivestimento.Quindi,complessivamente,ILPARENCHIMADELLASTRUTTURA costituitodi: 20

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Celluleepiteliali. Cellulelinfoidi. NeltimositrovanounicamenteilinfocitiT,essiprovengonodalmidolloosseodovesononatievimigrano per il processo di maturazione che devono subire prima di entrarenelcircolosanguigno. Iltimounastrutturaorganizzatainquestomodo: Connettivodirivestimentochecircondatuttalastruttura penetrandoalsuointernoindatipunti. 2 lobi si trovano allinterno,divisi fra loro da tessuto connettivo. Numerosilobulisuddivisialorovoltaindueparti: o CORTICALEscurariccadilinfocitiinmaturazione. o MIDOLLAREpichiaradovesonopresenticellule epiteliali e un minor numero di linfociti pi maturidiquellipresentinellaregionecorticale. Il percorso del linfocita T nel timo quindi CORTICALE MIDOLLARECIRCOLO. Sono molto poco presenti i vasi linfatici, al contrario la vascolarizzazione ematica del timo consistente, questo funzionale al fatto che i linfociti maturi devono essere riversati nel sangue attraverso il quale possonoraggiungereilloroluogodidestinazione. Complessivamentequindilacomposizionecellularedeltimolaseguente: CELLULEEPITELIALIONUTRICIpresentineltimohannonumerosefunzionifondamentali,vannoacostituire: labarrieraEMATOTIMICA,cioquellastrutturacheconsentelaseparazionefralecellulelinfoidiin formazioneneltimoelecelluledelsangue,fondamentalenellazonacorticaledoveimpediscono contattofrasangueelinfocitiimmaturi. CORPUSCOLIDIHASSAL,sonostrutturepresentinellazonamidollareaformadicipollacostituitedi celluleepitelialiindegenerazione. CELLULEDETTERETICOLARIvannoaformareunastrutturadisostegnoreticolare,manonhanno nullaachefareconilcollageneIIIoifibroblasti. INCOLLABORAZIONECONLEINTERDIGITATEsonoingradodiesporreantigeni. TIMOCITI:sonocelluleTinmaturazione;lamaggiorpartediessi,essendodifettosi,verrdistrutta. CELLULEINTERDIGITATE:sonodelleantigenpresentingcells,lalorofunzionemolteplice: StimolanolamaturazionedellecelluleT,leabituanoalriconoscimentodiantigeni. TestanolecelluleTinmaturazioneperverificareillorofunzionamento. Eliminazionedellecellulechepresentanomalfunzionamentodiriconoscimentoselfnotself. I timociti non correttamente funzionanti devono essere assolutamente eliminati e in modo efficiente, questo per non immettere nel sangue delle cellule non funzionanti o peggio provocare fenomeni di autoimmunit. Il timo inoltre una ghiandola a secrezione paracrina, i suoi ormoni vanno a stimolare la formazione dei linfocitiT,produce: Timosina. Timopoietina. Timulina. Fattoretimicoumorale.

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LAMILZA:lamilzaunorganosituatonellacavitaddominalenellipocondriosinistro,caratterizzatadalla presenzadellILOedallapresenzadiduepartichiaramentedistinguibiliaocchionudo: 1. POLPABIANCAbasofilaecaratterizzatadaattivitlinfoide. Separatedazonemarginali 2. POLPAROSSA:menobasofilaemoltovascolarizzata. Inoriginelapolparossaavevafunzioneeritropoietica,maconlosviluppotalefunzionevaperdendosi. Inlineageneralediciamochenellamilza: Staziona una grande quantit di sangue, che in condizioni particolari di sforzo e di necessit pu essereespulsograzieaCONTRAZIONEDELLACAPSULAFIBROMUSCOLAREDIEMERGENZA. Funzione di ERITROCATERESI: distruzione ad opera di macrofagi delle strutture di globuli rossi e piastrine,loscorrimentolentodelsangueelostazionamentofunzionaleaquestoprocesso. Nella milza la regolazione della vascolarizzazione particolare: il connettivo capsulare di rivestimento, o CAPSULA FIBRO ARTICOLARE, caratterizzato da setti che penetrano allinterno dellorgano accompagnando vasi di discrete dimensioni, detti ARTERIOLE TRABECOLARI, questi si svincolano poi dai setti e penetrano nel parenchima della milza. Larteriola penetrata nella struttura parenchimale viene definitaARTERIOLACENTRALE,andrinfattiacostituireilnucleodellapolpabianca. LAPOLPABIANCA:learterioleinquestastrutturasonocircondateda: GUAINE LINFATICHE PERIARTERIOLARI: manicotti cilindrici ricchi di linfociti T maturi pronti per entrareincircolo,contengonocircail25%dituttilinfocitiTdelsangue. CORPUSCOLIDIMALPIGHI,chesonofollicolilinfaticiassociatiallaarteriola,ciomanicottiampliati ericchiinquestocasodilinfocitiB,nonpiT; questicomplessipiampiavoltecontengono anchedeiCOMPLESSIGERMINATIVIdicolore pi chiaro; complessivamente ospitano il 10 15%deilinfocitiBdelcorpo. Inquestezone,grazieallacopresenzadilinfocitisiaT che B possibile una interazione di formazione pi efficace, con una pi rapida produzione di immunoglobulineanticorpali,inparticolareIgM. LA POLPA ROSSA: in queste zone, ben distinguibili dalleprecedenti,larteriolasidivideincapillarididue tipi: CAPILLARI PENICILLARI: capillari normali che vascolarizzanolastruttura. CAPILLARI CON GUSCIO: ricoperti di uno strato di fibrocellule muscolari lisce e macrofagi. I capillari quindi si riuniscono nelle strutture venose deiSENIVENOSI,ciovenuledaldiametromoltograndeeandamentotortuosochesiriversanonellevene pigrandi. InframmezzatiaisenivenosisitrovanoicosiddettiCORDONIDIBILLROTHodellapolparossa,caratterizzati da: Tramareticolare. Numerosimacrofagieplasmacelluleimmersiallinterno. SitrattadistruttureVASCOLARI,contengonograndispaziperilsanguechevienedrenatoperselezionarele celluleperlemocateresi. 22

il tessuto nervoso

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IL TESSUTO NERVOSO:
il tessuto nervoso una componente fondamentale del nostro corpo ed costituito di diverse linee cellulari; queste generalmente sono classificate in NERVOSE e ACCESSORIE, strutturalmente e logisticamentemoltodiverseunadallaltra. Ilsistemanevosoquellastrutturacheintegra,controllaecoordinatuttelefunzionidelcorpoumano,siaa livello di vita psichica che di funzionamento generale. Il sistema nervoso generalmente viene classificato come: SISTEMANERVOSOCENTRALEoNEVRASSE:costituito,dalbassoversolalto,sostanzialmentedi: o Encefalo,asuavoltasuddivisoin: Troncoencefalico. Pontemesencefalico. Diencefalo. Telencefalo. o Midollospinale. SISTEMANERVOSOPERIFERICO:compostodi: o Nervi spinali: caratterizzati dalla presenza di due connessioni con il midollo spinale funzionalmente differenti: POSTERIORE o DORSALE: si tratta di fibre sensitiveafferenti. ANTERIOREoVENTRALE:sitrattainvecedifibre motriciefferenti. Inognicasoquestedifibresifondonoaformareiltronco nervoso spinale, complessivamente si tratta quindi di nerviMISTIINSENSODIMOTOEFUNZIONE. o Nervi cranici: sono composti di ununica radice, in ogni casosonomistisiainsensodimotochefunzione. o Gangli. o Recettorinervosisparsiintutteleregionidelcorpo. possibileinoltreclassificareilsistemanervososullabasedellefunzioniadessoassociate,inlineagenerale sidistinguono: SOMATICO:odellavitadirelazione,eavoltedettoimpropriamentevolontario;essocomprendein effettituttalaseriedicomportamentivolontaricheregolanolavitadirelazionedellepersone,ma anche tutta quella vasta serie di comportamenti involontari o comunque non riflessivi, cio non propriamente volontari; a livello fisico si situa sia nel sistema nervoso centrale che in quello periferico,vaadinnervarelamuscolaturastriatascheletrica. AUTONOMO: vegetativo, quel sistema nervoso che lavora a livello basale e regola tutte le funzioniinvolontariedelnostrocorpo;alivellofisicosicollocasianelsistemanervosocentraleche periferico,lesuestrutturevannoadinnervareGHIANDOLE,MUSCOLATURALISCIA,MUSCOLATURA STRIATACARDIACA.Inoltreilsistemanervosoautonomoclassificabilein: o ORTOSIMPATICO: prepara lorganismo ad una attivit logorante e dispendiosa a livello energetico. 1

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Istologia5:tessutonervoso

PARASIMPATICO:associatoadattivitcaratteristicadeimomentidiozioocomunquenon distress. Tuttoilfunzionamentodelsistemanervososibasasuunaseriedistimoliininputeoutputchegenerano datereazioniprecise:

INPUTsegnalecentripetooafferenteo ascendentealSNC,sonosegnalifondamentali pernumerosissimefunzioni:


partonoda: organisensoriali. organiviscerali. funzionalialcontrollodellostatodiqualsiasifunzione motoriaenonsolo.

OUTPUTefferenteomotoriooeccito secretorio,sonosegnalifondamentaliperla rezioneallostimolo,inparticolaresono importantiperlaperistalsielaregolazionedel battitocardiaco:


sonodestinatia: muscolocardiaco. muscolaturalisciaeghiandole. muscolaturastriatascheletrica

Allosservazionemacroscopicailsistemanervosocentraleapparechiaramentesuddivisoinduegrandiaree: 1. SOSTANZA GRIGIA: si tratta della zona pi periferica nellencefalo, centrale nel midollo spinale, costituitadi: a. CORPICELLULARIDEINEURONI. b. PROLUNGAMENTICORTIDEINEURONI. 2. SOSTANZABIANCA:fibranervose,sonoiprolungamentilunghideineuroni,icuicorpisonosituati nellasostanzagrigia,ricopertidiguainamielinica. Leduezonesonogeograficamenteorganizzateinquestosenso: ENCEFALO:siriconosconodeisolchilacuisuperficiecompostadisostanzagrigia,lapartepiprofonda, invece,disostanzabianca. MIDOLLO SPINALE: si riconoscono in sezione una regione centrale di sostanza grigia e una periferica di sostanzabianca. ILSISTEMANERVOSOCENTRALEalloggiaperlamaggiorpartenellascatolacranica,manonsirapportamai direttamenteallastrutturaosseacheloprotegge,amediareilrapportofralascatolacranicaeilcervello sonotrestruttureconnettivalidiverseedistinguibilidetteMENINGI: DURA MADRE: linvolucro che ricopre tutta la struttura esterna e prende rapporto con losso, si tratta di tessuto connettivocompatto. ARACNOIDE:laracnoidemediailcontattofaladuramadree la sottostante pia madre, in particolare si tratta di tessuto connettivo fibroso che ospita al suo interno numerose struttureditipovascolareenonsolo. PIA MADRE: linvolucro pi interno, si tratta sempre di connettivononreticolare,inparticolareunastrutturapifinedirivestimento. Il LIQUOR o liquido cerebro spinale o cefalo rachidiano una componente liquida del tessuto nervoso fondamentalepernumerosiaspetti,sicollocaindateregionideltessutoenonovunque,inparticolare: NellospazioSUBARACNOIDEO. 2

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NeiVENTRICOLICEREBRALI,chesonostrutturecavesituatedentrolencefalo. CANALEEPENDIMALEchesicollocaversolaspinadorsalealdisottodellastrutturaencefalica. Illiquidocerebrospinalecostituitodi:acqua,Saliminerali,proteine(inparticolaredialbumine),glucosio, ossigeno,anidridecarbonicaeleucociti;lefunzionichesvolgesononumeroseeimportantissime: MECCANICA:induesensi: o Riempieivuoti. o Consentealtessutonervosodisopportare,entrocertilimiti,urtiecolpi. METABOLICA:regolaegestiscescambifralecelluleconcuientraincontatto. IMMUNITARIA:grazieallacomponenteleucocitaria. NUTRITIVA: grazie soprattutto alla presenza di glucosio e di ossigeno fondamentali per il funzionamento delle cellule cerebrali (anche se tale funzione svolta principalmente dalla componetechevascolarizzailtessutonervoso). I neuroni sono cellule caratterizzate in primo luogo dalla presenza di numerosi prolungamenti citoplasmatici; il sistema nervoso, tuttavia, non composto solamente di neuroni, ma anche di altre componenticellulari: NEURONI sono cellule fondamentali per numerose funzioni del sistema nervoso, in particolare sono caratterizzatedallacapacitdiCONDURRELIMPULSONERVOSOegeneralmentelalorospecializzazione taledaimpedirequalsiasiformadireplicazionecellulare. CELLULEDELLANEUROGLIA:sonocellulechenonconduconolimpulsonervosoepermangonoinunostato dinondifferenzazionechepermettelorodireplicarsi.Esistonodiversecelluledellaneurogliaclassificabili ancheinbaseallalorolocalizzazionenelsistemanervoso: SISTEMANERVOSOPERIFERICO:senericonosconodiduediversitipi: o CELLULEDISCHWANN:rivestonoiprolungamentilunghideineuroni. o CELLULESATELLITI:rivestonoiganglideineuronispinali,cranicievegetativi. SISTEMANERVOSOCENTRALE:senericonosconodidiversitipiconfunzionediversa: o Astrociti:collaboranoallaformazionedellabarrieraematocranica,inparticolaremedianoi rapportitraivasisanguignieineuroni. o Oligodendrociti:formanolaguainamielinicadeineuronidellasostanzabianca. o Celluledellamicroglia:hannofunzioneimmunitaria. o Celluledellependimaoependimalicircondanolecavitependimalidelsistemanervosoe sintetizzanoilliquor. I NEURONI: sono cellule estremamente specializzate caratterizzate da alcune capacit specifiche o particolarmenteaffinate: ECCITABILITA:cometuttelecelluledelnostrocorpo,tuttaviaineuronisonocapacidirisponderein modoefficaceastimolidinatura: o Elettrica. o Chimica. o Meccanica. CONDUTTIVITA:lacapacitdicondurreilsegnalericevutofinoallealtrecelluleditrasmissioneoa celluleeffettrici. CAPACITA DI TRASMETTERE IL SEGNALE in modo molto preciso alle cellule adatte alla sua esecuzione. POLARIZZAZIONEFUNZIONALE:(inparticolarecorrelataallesinapsi)limpulsoviaggiainfattisempre nellamedesimadirezione. Iltuttofinalizzatoallafunzioneprincipalediquestecellule,lacomunicazioneelatrasmissione. 3

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Perquestostessomotiv vosiidentific canodueperturbazionid dellamembr ranaplasmat ticaneuronalefunzionali i aquestoutilizzo: POTENZIALE ESINAPTICO Ochenonsip propagaoltre eilneurone, ,nonportac cionessunt tipodimessa aggio. POTENZIALE EDAZIONEc cheinvecesi ipropagane elneuronesu uccessivo. Esistono an nche dei neu uroni con ca apacit endocrine, in particolare si ricordano i nervi SOPR i RAOTTICO E E PARAVENTR RICOLAREch hesecernono ovasopressin naeossitocin na. Letipologie edineuroni presentinelnostrosiste emanervoso osononume erose,inparticolarelap pidiffusa sicuramente equelladelNEURONEM MULTIPOLARE Estrutturato oinquestom modo: DEN NDRITI: sono le estremit riceventi della struttu del neur o t ura rone, sono i contatto con il corpo in o cellulare. RPOCELLULA AREOSOMA AOPIRENOFORO:ilcor rpocellulare everoeprop priodelneuro one. COR ASS SONEOCILIN NDRASSE:si trattadelprolungament topilungo ochesioccupadellacon nduzionedel l segnalefinoalle esinapsi. SINAPSI:sonolestrutturet terminalidel lneurone(d delcilindrasseinquesto caso),siocc cupanodella a tras smissionede elsegnaleoa adaltrineuro onioadaltre ecelluleacu uiilmessaggiodestinat to.

tologicheleg gateaquest totipodicellulesonom moltopartico olaricomeso onoparticola arilecellule e Tecnicheist stesse del r resto: sono necessarie s sezioni camp pionarie spes per segu almeno in parte il percorso dei sse uire p i prolungame enti, i colora anti utilizzat sono dive ti ersi: colorant basici o s di metal pesanti co ti sali lli ome nitrato o dargentoe eclorurodor ro. Esistonoolt treaineuron nimultipolariancheneur ronidialtran natura: UNIPOLARI: mo olto rari pre esenti per l pi nelle del prim sviluppo poi scompaiono, sono lo et mo o atterizzatida allapresenza adiunsolop prolungamen ntocellulare e,ilsomaneu uronaleinqu uestocaso cara last trutturarice evente. BIPOLARI: sono pi comun sono cara o ni, atterizzati da presenz di un unico dendrite e un unico alla za o one;inparticolaresitrov vanonellaRETINAenels sistemanerv vosoassociat toallOLFATT TO. asso PSE EUDOUNIPOL LARI:sonon neuronicarat tterizzatidal llapresenza didueprolu ungamentic cheallabase e son noperfusiinununicas strutturainc contattoconilsomadelneurone,compongonolagranparte e 4 4

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dei gangli cerebro spinali, i due prolungamenti fusi di fatto funzionano come un'unica via che trasportailsegnaledallaperiferiafinoalsistemanervosocentrale. PIRAMIDALI. PURKINJE:sonotipicidelcervelletto,sonocaratterizzatidallapresenzadiunalberodendriticocon finoa200.000diramazionibrevi. GANGLIO O NUCLEO: sono ammassi di corpi cellulari di neuroni ravvicinati, si parla di GANGLI SPINALI quandositrovanonellaspinadorsaleediNUCLEIquandositrovanonelsistemanervosocentrale. Nel midollo spinale si trovano gangli spinali o sensitivi, si tratta di gruppi di neuroni pseudounipolari o a formadiT,esonorivestitidicellulasatellite;almicroscopioelettronicopossibiledistinguerefranuclei che hanno copertura di cellule satellite in virt della presenza o meno di microvilli: il ganglio spinale normalmentericopertodimicrovillichechiaramentenonsonovisibilisesopradiessisiponeunacellula satellite. Ineuronisonoclassificabiliancheinquestomodo: ITIPODELGOLGI:sononeuronicaratterizzatidallapresenzadiunprolungamentolungochedecorrenella sostanzabiancaodivieneunnervoperiferico. IITIPODELGOLGI:sitrattadineuroniconprolungamentibrevichenonraggiungonolacomponentebianca delsistemanervosocentrale. SOMAoPIRENOFORO:sitrattadelcorpocellularedelneurone,nonsidividemainelcorsodellasuavitadi conseguenza per mantenere un livello di efficienza discreto costretto ad attuare un continuo turnover internomoltorapidoedefficace.Sidistinguonoalivellocitologico: NUCLEO FORTEMENTE EUCROMATINICO vista la continua e rapida trascrizione necessaria alla sopravvivenzadellacellulastessa. CORPODICAJAL:sitrattadiunastrutturaparticolaredelneuronechefondamentaleper: o trascrizionedelDNA. o Sintesidiistoniinparticolare. MITOCONDRIconcrestelongitudinali,cioparalleleallassedellorganello. APPARATODIGOLGI. COPPIA DI CENTRIOLI molto importante per la presenza dei microtubuli in numerose funzioni cellulari:inparticolareiprolungamenticellulari(soprattuttolassone)richiedonounfortesostegno microtubulare. MELANINA. DEPOSITIDILIPOFUSCINE:sitrattadidepositidimaterialeautofagocitariochenonvienesmaltitoe siaccumulaindatezonedellacellula,laquantitincuiquestopresenteindicaanchelavecchiaia dellacellulastessa. CORPIDINISSLOZOLLEDINISSLOSOSTANZATIGROIDE:sonocumulidiribosomiliberiecisterne delREG,sonozoneadaltaproduzioneproteica,indispensabilipergarantireilfabbisognoproteico dituttalacellula(nellassonenonpuavveniresintesiproteica). NEUROFILAMENTI E NEUROTUBULI, sono fondamentali per il sostegno di numerose componenti cellulari,inparticolarelePROTEINEASSOCIATEINQUESTOCASOsonodellafamigliadelleMAP2. CITOPLASMAASSUMEILNOMEDIPERICARIO. ASSONE o CILINDRASSE: struttura fondamentale per la conduzione del segnale, in particolare: si riconosconodellecomponentifondamentali: MONTICOLO ASSONALE O CONO DI EMERGENZA, emerge dal corpo del soma ed la base dellassone. BOTTONETERMINALE:laparteterminaledituttalastrutturadellassone. 5

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NEU UROFILAMEN NEUROT NTI, TUBULI, MIC CROFILAMEN si tratta di strutture fondament in modo NTI: e tali o dup plice: o Sostegn nofisicoalla assone. o Consentonolospos stamentodellavescicoledineurotras smettitori. Inq questocaso leproteinea associateson nodellefam miglieMAP3e e;acarico diquestepr roteinesono o pos ssibili numer rose modific cazioni patologiche che generalmente provocan il distacco dalla sede no o e dell laproteinae eilsuoaccum muloconcon nseguentepe erditadifunzionedelneuronestesso o.

Lassoneem mettedellep protuberanze ecollaterali,puciodividersifinoa aformarela arborizzazion nefinaledei i neuronimu ultipolari:qu uestotipodi estroflessio oniindispensabileper laformazion nedelleinne ervazionidei i muscoli sch heletrici e p garantire una comunicazione ef per e fficiente fra neuroni lim mitrofi. Le estroflessioni e i possono co ollocarsi non solo nella parte finale dellassone, ma anche come arborizzazioni int n termedie: si i trattadipro otrusionilateralichesis sviluppanop perpendicolarmentealla strutturade elcilindrasse e.possibile e anchelafor rmazionedis sinapsiprovv visoriedette eenpassant t. Alivellocito ologiconella assonepossiamotrovare e: Reticoloendopl lasmaticoliscio,anchese einpiccolaq quantit. Mit tocondripart ticolarmente enumerosip perduemotivi: o Dareen nergiaatrasp portoassonicoealflusso oassoplasma atico. o Fornire energia per la sintesi e lesocitosi dei neurotr rasmettitorinellasinapsi i. Neu urofibrille c che sono delle strut tture di so ostegno pr resenti ovv viamente in grande qu uantit, par rallele allas sse dellasso one e com mpostedi: amenti. o Neurfila o Neurotu ubuli. Altra partic colarit dellassone sicuramente il TRASPORTO O FLUSSO ASSONICO che avviene in due direzioni oppost lungo i microtubuli ch compong te m he gono lassone grazie alle e areDINEINE dallaperiferiaalcorpo delneurone eeCHINESIN NE,associate e proteinedi movimento,inparticola aimicrotubuli. dellassonep puessereclassificatoco ome: Iltrasportoassociatoallastrutturad ASPORTOASSONICOvelo oceebidirezionale,viagg giainvelocit variabilida a50a400m mmalgiorno, , TRA siri iconosconod duecomponentidiverse: : o Retrogr rado:convog gliamateriali iusati. o Anterog grado: trasp porta vescico sinaptiche e precur ole rsori delle s stesse, trasp porta anche e struttur resopramole ecolaricome eorganellicit toplasmatici. 6 6

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FLUSSOASSOPLASMATICO:trasportolentoeinununicadirezione,viaggiaadunavelocitdi0.3 8mmalgiorno,unicamenteanterogradoesioccupadeltrasportodistruttureproteicheessenziali alfunzionamentodellassone. Inentrambiicasiiltrasportoresopossibiledallapresenzadiproteineassociateaimicrotubulidellassone, comegisottolineato,ladifferenzadivelocitchesiriscontradatadalfattocheilflussoassoplasmatico alternamovimentirapidiaperiodicompletamenteprividimoto. ILPOTENZIALEDAZIONE:sitrattadiunpotenzialedazionesemprepresentesututtelemembranecellulari chepuvariaredaspeciecellulareaspecie cellulareda10a100mV.Talegradienteionicodatodalla differenzadiconcentrazionelegataadueionifondamentalicomeilsodioeilpotassio:ilpotenzialeassume un segno negativo in quanto lo si calcola in riferimento allinterno della membrana, non allesterno. Complessivamente: ALLINTERNO prevale lo ione potassio K+, esso presente in concentrazione 35 volte maggiore che allesterno. ALLESTERNO prevale lo ione sodio Na+ esso presente in concentrazione 10 volte maggiore che allinterno. Complessivamente per il numero di cariche positive allinterno minore rispetto a quello delle cariche positiveallesterno,quindilaVnegativa;ilpotenzialedazioneneuronale70mV. Per mantenere questo gradiente sono indispensabili naturalmente la pompa sodio potassio ATP asi e i canaliionici. Ilmeccanismodellimpulsonervosoprevedesostanzialmenteduelivellidiazione: CONDUZIONE:sitrattadellatrasmissione,allinternodelneuronestesso,dalsomaallestremitdellassone eprevedeunmeccanismodidepolarizzazionedellamembrana. TRASMISSIONE:sitrattadiunmeccanismodicomunicazionedellimpulsonervosoallacellulabersagliodel messaggio che pu essere un neurone o una cellula effettrice; in particolare tale meccanismo avviene graziealleestroflessionidellassone. Il potenziale dazione quindi una componente fondamentale dellimpulso nervoso, in particolare il processointernoditrasmissioneavvieneinquestomodo:

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inquest tacondizioneilpotenzialed d'azionedi 70mVenonv vinessuntip poditrasmiss sionedel segnale, ,icanalisono ochiusi. olocheilneur ronedeverice evereperattiv varsiinquesto ostatohauna asogliaminim masuperatala potenzialea lostimo qualesihareaziones sempreuguale e(tuttoonull la). riposo

siapron noicanalidelNa+cheentra anellacellula,lapompaNa a+K+ATPasis smettedifunz zionarein questop periodo. depolarizzazio ilpotenzialedimemb branasalefino osopralo0,a arrivaa+35mV V. ne

ilpotenzialericadegr razieallachiusuradeicanaliNa+. sihaaperturadeican naliK+cherist tabilisconoilp potenzialenegativofinoap portarloaldisottodella iperpolarizz zazi sogliade el70mV(refr rattariet,non npossibilet trasmissioneinquestomom mento) one

sichiudonoicanalidelK+eilpote enzialed'azion neritornaaisu uoivaloriinzia alicio70mV V ilneuroneprontoa atrasmettereunaltrosegnale. potenziale ea

riposo neinunpun ntoinizialed dicontattoco onunasinap psidiunaltr roneuronee esipropaga a Questoprocessoavvien ainquestom modo: nellacellula 1. Ilse egnalediffon ndeedinnescalapertura adeicanalia adiacenti. 2. Sig generaunnuovopotenzia aledazionenellaregionelimitrofa. 3. SicreaunONDA ADIDEPOLA ARIZZAZIONE Echesipropa againtuttoi ilneurone. o ARIZZAZIONE IPERPOLARIZZAZIONE E RIPRESTIN si svolge circa 1000 E, NO e 0 Il processo complessivo di DEPOLA voltealseco ondo. ILRIVESTIM MENTOMIELINICO:sitra attadelrives stimentodel llaparetece ellularedella assonechec consenteun n pi rapido spostament del segn to nale al suo interno; in un neurone provvisto di guaina mielinica si i distinguono oalivelloass sonicoduere egioni: 1. GUA AINAMIELIN NICA:caratte erizzatadalla apresenzaap ppuntodi que estecellulep particolarmentericchedilipidi(sfingomielina) equ uindipartico olarmenteiso olantiche: a. Inibisco onomovimen ntiionicitran nsmembrana. b. Increme entanoinmodoconside erevolelaconduzione elettrica aallinternodellassone. 2. NODIDIRANVIE ER:noncisolamento, sitrattadizo oneprive di g guaina, che consentono quindi la c comunicazione ionica fra interno ed esterno della membran e ricche di canali na, eK+. ioniciperNa+e Inquestom modoassistia amoalsalto dellimpulso ofrainodid diranvier: a livello dei nodi limp pulso si prop paga normalmente, a livello della rico viaggia allinterno d della guaina stessa provocando un FLUSSO DI CORRENTE a n I E guaina limpulso elettr DECISAMEN NTEPIURAPI IDOEDEFFIC CIENTE.

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LASINAPSI;lasinapsi lapartefina aledellastru utturadellas ssone,rappresentalapartedelneuroneaddetta a allatrasmissionedelseg gnaleallecellulericeventichelacircondano.Spe essoilneuronehanumerosesinapsi, , quindinec cessariouns sistemadico ontrollodella apropagazio onedellostim molo. Limpulso v viene trasme esso sempre e comunq e que in ununica direzione, tuttavia lobiettivo pu essere e diverso: CEL LLULAEFFETT TRICEchees segueunazio onedirispos staallostimo oloricevuto: o MUSCO OLARE:esegu ueunareazio onemeccanicadirisposta. o GHIAND DOLARE:ese egueunaazio oneesocrinaoendocrina adirispostaallostimolo. . NEU URONEchetrasmetteilsegnaleulte eriormente,lasinapsiinq questocasopuessere: ENDRITICAquandosirive ersaneidend dritidelneuronesuccess sivo. o ASSODE o ASSOSO OMATICA:qu uandosiriversanelsoma adelneuronesuccessivo o. o ASSOAS SSONICA:quandosiriver rsanellasson nedelneuro onesuccessiv vo. I dendriti inoltre posso ono present tare dei rigo onfiamenti dove si affa d acciano con le sinapsi del neurone d e precedente sono detti SPINE DEN e, NDRITICHE: sono delle strutture molto partico olari caratter rizzate dalla a presenza di un citoscheletro consistente e ma alleabile grazie alla pres senza di pro oteine associate; queste e pacit di MUTARE LA L LORO CONFORMAZIONE PER MIGL E LIORARE CON LETA LA N A strutture hanno la cap CAPACITADITRASMISS SIONEEING GENERALELA ACONDUCIBILITADELLIM MPULSOFRA AIVARINEURONI. erediduetip pi: Lesinapsipossonoesse E:moltopoco odiffuseneimammiferi, ,sonosinaps siatrasmiss sioneelettric caestremamenterapida, , ELETTRICHE ilsistemadicomunicazionecostit tuitodivereeproprieG GAPJUNCTIO ONSchecons sentonouna ainterazione e fficacefraleduecellulenervoseconsecutive,sen nzaalcunam mediazionechimica. rapidaedef CHIMICHE: sonosinaps simoltopi diffusedelle eprecedenti i,ilsistema dicomunica azione cost tituitoditre e component ti: MEMBRANA APRESINAPT TICA:amont tediquesta strutturasi collocailbo ottonesinapt ticocheca aratterizzato o dalla presenza di nume erose compo onenti fonda amentali per la comunic r cazione, la tr rasmissione avviene per r priaesocitosi idaquestam membranac cheemettev vescicolepienedineurot trasmettitori;sitrattadi i veraeprop unasostanz zadinatura chimica.Inv vicinanzade ellamembran na plasmaticat troviamo: Vescico olepienedin neurotrasmettitore. Numero osimitocond driperfornir reenergiap perlaesocito osi delleve escicolestess se. SPAZIOINTERSINAPTICO Odi12nmcirca. APOSTSINA APTICA:presentaunaser riedirecetto ori MEMBRANA specifici di per il neurotrasmettit tore emesso dalla cellu o ula precedente questi, s stimolat dal lega e, se ti ame con un u neurotrasm mettitore, portano a perturba a azione della membrana plasmatica del neuron con con ne nseguente prosecuzione dello stim p e molo nervoso tramite i i meccanismidipolarizza azionesopradescritti. LASINAPSICHIMICAins situazioneno ormaleprese entaunasitu uazionediqu uestotipo:le evescicolenervosesono o avvolteedu uniteinsieme eallastruttu uracellularecheleospita adanumero oseproteinediverse: ACT TINA. SINAPSINA I: la proteina in assoluto p efficiente e presente si colloca fra le vescic a n pi e e, cole e fra le e vescicoleelast trutturatridimensionaledifilamenti,creaunacoesionefratu uttiquestiele ementi. SINAPTOGMINA A. B3A. RAB 9 9

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SINAPTOFISINA. Ilprocessodiesocitosisipuriassumereinquestomodo:

Ingressodiioni Ca++,attivatori delprocessodi trasmissione, portaa

legamediioni Ca++alla calmodulinache portaad

attivazionedella calmodulina chinasie conseguente

fosforilazione dellasinapsinaI cheperdeaffinit conlevescicole conconseguente

liberazionedelle vescicoledi neurotrasmettiori .

I NEUROTRASMETTITORI: possono essere molto diversi fra loro, diciamo che a sinapsi diverse corrispondononeurotrasmettitoridiversi,inparticolaresiriconoscono: SINAPSI ECCITATORIE: sono sinapsi che spingono verso la polarizzazione della membrana del neuronesuccessivo. SINAPSI INIBITORIE: sono sinapsi che inibiscono il segnale di trasmissione rilasciando ioni Cl nel neurone,questeprovocanoiperpolarizzazioneeconseguentestopdellostimolonervoso. Lequilibrio,ancheinunostessoneurone,fraquesteduecomponentiessenzialepergiostrarelostimolo inmodocorretto. TOSSINE NEURALI: sono tossine, secrete da alcune specie animali, che bloccano lattivit del sistema nervosoeconseguentementetuttolapparatomuscolare,siricordanoinparticolare: 1. TETRODOTOSSINA: la tossina del pesce palla, blocca i canali del sodio impedendo la neurotrasmissione. 2. SOSSITOSSINA:secretadadinoflagellatimariniecianobatterimarini,colpisceanchessaicanalidel sodio. 3. TOSSINA BOTULINICA: secreta dal clostridium botulinum, un batterio che vive in ambiente anaerobio quindi nei sottovuoti e nei sottoli, letale perch blocca lacetilcolina inibendo la contrazionemuscolareeportandoaparalisiflaccidadellamuscolatura(nonsisviluppainambiente acido). La sinapsi del neurone avvolta da cellule della glia estremamente importanti a livello funzionale per il sistema nervoso: regolano infatti la funzionalit e la durata dello stimolo nervoso stesso grazie ad un meccanismodiricaptazioneodegradazionedelneurotrasmettitore. SINTESI DEL NEUROTRASMETTITORE: la sintesi del neurotrasmettitore pu avvenire in sedi diverse, in particolareunneurotrasmettitorepuarrivare: Dalpirenoforodelneuronestesso,questoinparticolareperineurotrasmettitoripeptidici(nonci sonostrutturedisintesiproteicanellassone). Dallasinapsistessadovesonopresentinumerosienzimicapacidisintetizzareineurotrasmettitori. Dallospaziointersinapticoperriacquisizione. Appareevidentechelostimolonervoso,provocatodallapresenzadelneurotrasmettitore,nonpuessere continuonellospaziointersinaptico,quindinecessarioeliminareilneurotrasmettitoreinqualchemodo, questopu: 1. Essere catturato dalle CELLULE DELLA GLIA, che in questo caso sono astrociti, e restituito al neuronecoscomodegradato. 2. Esserericaptatodalbottonesinaptico. 10

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3. Nella fessura sinaptica pu essere degradato e parzialmente riciclato; in particolare questo processo avviene nelle strutture nervose del muscolo scheletrico, dove il neurotrasmettitore lACETILCOLINA,questa: a. Viene a contatto nello spazio intersinaptico con lenzima ACETILCOLINESTERASI che la trasformain: i. Acetile. ii. Colina. b. Lacolinaentrapoinellasinapsineuromuscolareperesseredinuovoacetilataedutilizzata. LA RECEZIONE del neurotrasmettitore un processo fondamentale per il neurone, metodi diversi di ricezione del neurotrasmettitore implicano diverse tempistiche della neurotrasmissione, in particolare si ricordano: CANALI IONICI: sono un sistema recettoriale estremamente rapido ed efficiente, possono trasmettere direttamente la depolarizzazione della membrana plasmatica, senza nessun tipo di mediazione,sidiconoCANALIIONOTROPICI. RECETTORIACCOPPIATIAPROTEINAG:sitrattadirecettoriaccoppiati,perillorofunzionamento, alla attivazione della proteina G e a volte anche alla attivazione di un secondo mediatore per completare lazione di trasmissione e quindi lapertura dei canali ionici. Questi recettori sono definitiMETABOTROPICI. Il neurotrasmettitore generalmente ha una data funzione specifica, tuttavia il base al tipo di recettore la funzionepuvariareinmodoradicale: ACETILCOLINA. Eccitatorigeneralmente. ACIDOGLUTAMICO. GABA. GLICINA. Inibizionegeneralmente. DOPAMINA. SEROTONINA. ENDORFINA. oppioidi ENCEFALINA. UnaparticolareclasseditrasmettitorisonosicuramenteiNEUROPEPTIDI:sitrattadipeptidisintetizzatia livello del pirenoforo e che vengono secreti nelle sinapsi, questi hanno una funzione particolare: sono prodotti ad azione paracrina, la loro azione interessa in particolare una deformazione della funzione neuronaleamediolungotermine,noncomeineurotrasmettitorilacuiazionesicuramentepivelocee dieffettomenoduraturo. La presenza di un diverso recettore pu portare a delle differenze funzionali di neurotrasmissione molto forti,peresempioperlacetilcolinaesistonoduetipidirecettori: 1. NICOTINICO:daunarispostaallaacetilcolina: a. Rapida. b. Eccitante=DEPOLARIZZAZIONE. Moltopresentealivellodelmuscoloscheletrico. 2. MUSCARINICO:daunarisposta: a. Lenta. b. Inibitoria=IPERPOLARIZZAZIONE. Inparticolaremoltopresentenelleinnervazionidelmuscolocardiaco. IL NERVO: struttura tipica del sistema nervoso periferico, una struttura allungata formata di numerosi elementi:sidefinisceFIBRANERVOSAilprolungamentodiunneuroneconilsuorivestimentomielinicoe NERVO un fascio di fibre nervose. Il prolungamento nervoso che costituisce la fibra pu essere di natura 11

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assonicaodendritica.IlnervoinoltrepucontenerefibrenervoseMIELINICHE,AMIELINICHEOENTRAMBE (MISTO)efibredinaturaMOTORIA,SENSITIVAOENTRAMBE(MISTO). GUAINA MIELINICA: si tratta di strutture di natura cellulare che ricoprono lintera fibra neurale, si distinguonoduetipidicelluleaddetteallaformazioneditaleguaina: CELLULEDISCHWANN:nelsistemanervosoperiferico. OLIGODENDROCITI:nelsistemanervosocentrale. Sidefinisconoquindiduetipologiedifibrenervose: 1. MIELINICA: si tratta di una fibra ricoperta numerose volte dalla membrana della cellula che componelaguaina. 2. AMIELINICA:laguainacomunquepresente,maricoprelafibraunasolavolta. Iltipodifibrapresentenaturalmenteinfluisceinmododirettosullavelocitdellostimoloesullafunzione del nervo: una fibra mielinica sar pi adatta alla trasmissione nervosa verso un muscolo, una fibra amielinica invece verso una ghiandola o verso un organo viscerale, naturalmente non vincolante, ma generalmentecos. MIELINIZZAZIONE EMBRIONALE: si tratta del processo che porta alla formazione della guaina mielinica intornoallefibrenervoseapartiredaunasingolacellulanormale: 1. Lacellulasiponesullamembranadelneurone. 2. Due lembi di citoplasma entrano in contatto da una parte allaltra della struttura del prolungamentonervoso. 3. Uno dei due lembi si insinua sotto laltro andando a creare una serie di avvolgimenti, anche 20, intornoalprolungamentoneuronale. I prolungamenti che si sviluppano intorno al neurone sono praticamente formati di sola membrana plasmatica,nonccitoplasmao,sepresente,inquantitinfinitesimale. La zona in cui uno dei due lembi passa sotto laltro e comincia lavvolgimento, assume il nome di MESOASSONE. A livello istologico questiavvolgimentisonovisibiligrazieallacolorazioneconosmio. UNA SOLA CELLULA MIELINICA PUOAVVOLGERE NUMEROSI PROLUNGAMENTI NEURONALI AL SUO INTERNO ospitandoli nelle invaginazionidellasuamembrana,questosiachesitrattidiunacelluladi Schwannsiachesitrattidiunoligodendrocita. La mielina ha funzioni di vario tipo e tutte fondamentali per il corretto funzionamentodelprolungamentoneurale: Isola elettricamente il prolungamento consentendo una conduzionepirapidadelsegnale. Impedendo movimenti elettrici trans membrana e aumentando la conducibilit interna, consente un notevole risparmio di energia, non infatti necessario reintegrare la componente ionica al passaggiodellostimolo. Mediagliscambifralastrutturanervosaelambienteesterno. Guidalarigenerazionedellefibrenervosedopoundanno. Inparticolareperquestultimafunzionesihaunaoperativitdiquestotipo:
PULIZIAdella zonadanneggiata adorperadei macrofagi. RICRESCITA direzionatadalla celluledi Schwann.

ROTTURAdellafibra nervosa.

RICOSTITUZIONE dellafibra normale.

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Lecomponentidellecelluledirivestimentoomielinichecheconsentonolorodisvolgerecorrettamentela lorofunzionerisiedononellacomposizionedellamembranaprincipalmente: 1. 79%LIPIDIestremamentealtocomelivello,sonosoprattutto: a. GLICOLIPIDI. b. COLESTEROLO. c. SFINGOMIELINA. 2. 18%PROTEINEvalorepiuttostobasso. 3. 3%CARBOIDRATIaltrovaloremoltobasso. MEMBRANABASALE:sitrattadellastrutturacheavvolgetuttoilcomplessodelladellefibre,inquestocaso prendeilnomediENDONEVRIO.IncorrispondenzadelnododiRanvierlecellulediSchwannsiaccavallano enonisolanolafibra,inquestezonesonopossibiliquindidueconformazioni: SISTEMANERVOSOPERIFERICO:ilnodoricopertoditessutoconnettivo. SISTEMA NERVOSO CENTRALE: il nodo non ricoperto, non c tessuto connettivo nel sistema nervosocentraleinfatti. Nellestrutturedisuperavvolgimentosiriconosconoalcunipunti,dettiINCISUREDISCHMIDTLANTERMAN, ovesicollocaunapartedicitoplasmafunzionaleascambimetabolicifralacellulaeilneuroneelambiente esterno. NelsistemanervosocentralesicollocanogliOLIGODENDROCITIalpostodellecellulediSchwann;queste cellule: Nonsonosolidalialprolungamentoneuronale,sicollocanoadistanza. Sonodotatedinumerosiprolungamenti. Iprolungamentisiespandonoinunapropaggineappiattitachevaadavvolgereilneurone. ComeperlecellulediSchwann: 1. Siriconosconodellefibremielinicheeamielinicheasecondadelnumerodiavvolgimenti. 2. Un oligodendrocita pu avvolgere numerosi prolungamenti neuronali contemporaneamente ospitandoliininvaginazionicitoplasmatiche. Altro elemento importante relativo alla funzionalit dei neuroni sicuramente la direzione dellimpulso nervoso: neuroni recettoriali ovviamente porteranno limpulso in senso unicamente centripeto; neuroni muscolo scheletrici e del sistema nervoso autonomo porteranno il segnale unicamente in direzione effettrice. Ladifferenzaalivellodivelocitfrafibremielinicheeamielinichenotevole: MIELINICA:oltre100m/s AMIELINICA:0,52m/s Appare quindi evidente che ci sar una differenza funzionale enorme fra i due tipi di fibre: le fibre mielinicheandrannoacomporredifferentipartineiduesisteminervosi: SNP: nervi cranici e spinali, in particolare il sistema nervoso vegetativo (che si colloca anche nel SNC)einerviolfattivi. SNC:sostanzabianca,sonoorganizzatiinfascidettianchefascicoli,bracci,peduncoli,lemnischi. Lefibresonoclassificabiliancheinbaseallorodiametro: NOME DIMENSIONE LOCALIZZAZIONE FIBREA 22m Nervimotoriesensitivi. FIBREB Menodi3m NervipregangliaridelSNA FIBREC 0,30,5m Fibre postgangliari effettrici del SNA. Naturalmente LA DIMENSIONE DELLA FIBRA DIRETTAMENTE PROPORZIONALE ALLA VELOCITA DELLIMPULSO;inparticolareildoloreassociatoaduefibrenervosediverse: 13

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FIBREAperildoloreacutoerapido. FIBRECperildolorecronicoealungotermine. Nelsistemanervososiriconosconodelleareecaratterizzatedallapresenzadinumerosezonedicontatto fraineuronidetteNEUROPILI;sitrattadistrutturedovesiassisteadunafortecomunicazioneinterneurale, sitrovanosoprattuttoincorrispondenzadeinucleinellacortecciaeincorrispondenzadeiganglinelmidollo spinale. LE CELLULE DELLA GLIA: sono cellule che circondano i neuroni sia nel sistema nervoso centrale che perifericoconnumerosediversefunzioni,ingenerale: 1. Sonoda10a50voltepinumerosedeineuroni. 2. Modulanoscambigassosienutritivifrailneuroneeilsangue. GLIA=COLLA 3. Collaboranoallariparazionedilesioni. 4. Isolanoineuronialivelloelettrochimico. 5. Rilascianoeassorbonofattoridicrescitainbaseallenecessit. Siriconoscononumerositipidicelluledellaglia: CELLULEDISCHWANN. OLIGODENDROCITI. ASTROCITI: sono cellule dotate di prolungamenti che prendono contatto con il neurone, sono classificabiliinduecategorie: o FIBROSI: possiedono lunghi prolungamenti e si collocano nella sostanza bianca, i prolungamentivengonodefinitiVILLOFILAMENTI. o PROTOPLASMATICI: sono pi grandi e pi tozzi immersi nella sostanza grigia e in corrispondenzadeineuropili.

Queste cellule sono distinguibili dalle cellule nervose normali perch secernono una proteina particolaredettaGFAP=PROTEINAFIBRILLAREACIDAGLIALE. SonomoltoricchedigiunzioniGAPperrenderelacomunicazionepirapida. RACCHIUDONO LA SINAPSI chimica e hanno una funzione fondamentalmente regolativa dello stimolonervoso,induesensi: REGOLAZIONEIONICAnellinterstiziodazione. RIMOZIONEDEINEUROTRASMETTITORIelororestituzionealneurone. SiinstauranotipicamentedellerelazionifraNEURONI,ASTROCITIEVASISANGUIGNI,questesono funzionalia: REGOLAZIONEDEGLISCAMBItramitetrasferimentoedelaborazionedisostanze. FORMAZIONE DELLA BARRIERA EMATOENCEFALICA funzionale allisolamento del sangue rispettoallecellulenervose,contribuisconoallasuaformazionetreelementi: o Astrocita. o Membranabasale. o Endoteliodelvasointeressato. 14

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CELLULE EPENDIMALI O EPENDIMOCITI: sono cellule che rivestono le cavit del SNC dette anche cavit ependimali, si tratta di tutte quelle strutture cave presenti nel SNC e piene di liquor, queste cellule vanno a formare un rivestimento unicellulare. Le cellule in questione sono caratterizzateda: o STRATOAPICALECILIATO. o STRATOBASALECONPROLUNGAMENTIchesiinseriscono nelsistemanervoso. Contribuiscono alla formazione del liquor, e si trovano quindi a rivestiretuttelecavitincuisicolloca,questezonedisintesisono dette CORIOIDEI, alla formazione del liquor collaborano anche i vasi che vascolarizzano tali zone. importante sottolineare che ossigenazione e nutrimento delle cellule cerebrali sono funzioni svolte dal sangue a cui il liquor contribuisceinmodominimo. GLIEPITELISENSORIALI:sitrattadiEPITELISPECIALIZZATINELLARECEZIONEENELLAINTERAZIONECONIL SISTEMA NERVOSO essi sono in diretto rapporto con la fibra nervosa afferente. A livello morfologico si distinguonochiaramente: SPECIALIZZAZIONE APICALE caratterizzata da strutture di relazione con lambiente esterno come microvilli,cuticole,stereociglia,chinociglia. SPECIALIZZAZIONEBASALEchealtrononsenonlapresadirapportodirettaconilprolungamento neuronale. Questo tipo di cellule molto diffuso nel corpo umano in particolare si ricorda che appartengono a tale categoria: 1. CELLULEDELLEPAPILLEGUSTATIVE:collocatesullasuperficiedellalingua,sonoorganizzateincalici gustativicompostidifibrecheconvergonosiaamontecheavalledellastruttura,amontesicolloca una ristretta area di contatto con lesterno, a valle una ristretta zona di contatto con le fibre nervose.Nellebandealternatesiriconosconostrutturesensorialiedisostegno. 2. CELLULE ACUSTICHE ESTERNE: ricevono stimoli acustici, sono molto simili alle prime in termini strutturali. 3. CELLULE SENSORIALI VESTIBOLARI: sono le cellule dellorgano dellequilibrio, sono ricoperte in modovariabilediterminazioninervose,ricevononumerosissimistimolicontemporanei. Esistonoinoltrealcunestrutturespecializzatenellarecezionedistimoliindatezonedelcorpoumano,in particolare: PAPILLE DERMICHE: sono le zone di contatto fra derma ed epidermide, sono ondulate per aumentarelasuperficiediscambiofraiduetessutidiversi,spessoirecettorinervosisicollocanoin questarea; in particolare i cosiddetti CORPUSCOLI O DISCHI TATTILI DI PINKUS, sono raggruppamenti di corpuscoli di Merkel che vanno a comporre veri e propri organi recettivi, si trattadiARBORIZZAZIONIDITERMINAZIONINERVOSECHEVANNOADINNERVAREOGNISINGOLA CELLULA DI MERKEL presente. Si trovano negli strati profondi dellepidermide e sono strutture UNICAMENTERICETTIVE. CELLULEDIMEISSNER:sonomeccanorecettoriconelevatasensibilitdiscriminativapresentinelle mani, in particolare grazie a tali recettori possibile distinguere a livello dei polpastrelli fra strutture diverse anche di dimensioni minime. A livello fisico sono CORPUSCOLI OVOIDALI in cui terminazioninervosesonointervallatedalaminecitoplasmatichedicelluledisostegno.Lelamelle citoplasmatichesonoperpendicolariallasselongitudinaledelcorpuscolo.Sitrovano: o Nellepapilledermiche. 15

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o Sulpalmodellamano. o Sullapiantadelpiede. o Sullelabbra. o Suigenitaliesterni. CORPUSCOLI DI PACINI: sono recettori di forma ovale costituiti di una terminazione nervosa inclusainunastrutturadisostegnocheformauna seriedicerchiconcentriciintornoallafibrastessa. Sono estremamente sensibili a stimoli di vibrazione,sitrovano: o Ipoderma. o Mucose. o Mesentere: punto di contatto fra i due foglidelperitoneo. CORPUSCOLI DI RUFFINI: formazioni appiattite con un rivestimento connettivale nel quale si situanoleterminazioninervose,sonoassociatiaicorpuscolidiPaciniinzoneglabredellacute,sono estremamentesensibiliaSTIRAMENTOEPRESSIONEcioaspostamentitangenzialiallacute.

CORPUSCOLIDIKRAUSEOCLAVEDIKRAUSE:sonosimiliaicorpuscolidiPacinialivellostrutturale, masonodidimensioniminori,inparticolaresicollocano: o Suigenitaliesterni. o Sullamucosadellalingua. o Sullacutedelcapezzolo. A livello muscolare si riconoscono altri due tipi di strutture recettorialiestese: o FUSONEUROMUSCOLARE. o ORGANOMUSCOLOTENDINEODELGOLGI. ILRIVESTIMENTOESTERNODELNERVO:inervinelsistemanervosoperiferico sono ricoperti di tessuto connettivo, in particolare si riconoscono diversi livellidirivestimento: 1. EPINEVRIO:tessutoconnettivodirivestimentoesternocheavvolgelinteronervo. 2. PERINEVRIO:sitrattadisettidiconnettivocheramificanodallepinebrioecopronogruppidifibre nervose. 3. ENDONEVRIO:sitrattadistruttureconnettivalichevannoacoprirelasingolafibranervosa. In microscopia ottica nellosservazione della fibra vediamo una struttura assonica colorata in rosa e un manicottobiancodiconnettivo.

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il tessuto muscolare

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Istologia6:tessutomuscolare

IL TESSUTO MUSCOLARE:
Iltessutomuscolareuntessutomoltopresentenelcorpoumanoesidividesostanzialmenteintregrandi categorie,distintealivelloistologicoefunzionale: 1. TESSUTOMUSCOLARESTRIATOSCHELETRICO:sitrattadeltessutomuscolarecheprincipalmente, ma non solo, associato allapparato locomotore tramite i tendini e le ossa, viene cos definito perch al microscopio ottico ed elettronico presenta una bandatura molto evidente. A livello muscolarescheletricolecellulesonoorganizzateinstrutturebendefinitedette SINCIZI: strutture formate dalla fusione di pi cellule, sono quindi plurinucleate, di grosse dimensioni allinterno delle quali si collocano le strutture atte alla contrazione; sono caratterizzateda: Grossedimensioni,finoaicentimetridilunghezza. Nucleipostiinperiferiarispettoallastrutturacontrattilemoltoestesaecentrale. Innervate dal sistema nervoso di relazione, fanno parte quindi del sistema muscolare volontario. 2. TESSUTO MUSCOLARE STRIATO CARDIACO: il sistema, nonostante la somiglianza istologica della struttura, molto diverso da quello del muscolo striato scheletrico ed organizzato in cellule distinte associate da numerosi complessi giunzionali fra loro. In questo caso le singole cellule prendonoilnomedicardiomiociti,esonocaratterizzateda: Presenzadiunsolonucleo,massimodue. Nucleoinposizionecentralerispettoallacellula. Innervazionedelsistemanervosoautonomoovegetativo. Formacilindrica. 3. TESSUTOMUSCOLARELISCIO:privodibande,sitrattadiunastrutturadicelluleammassatefraloro chesicontraggonoinmodoautonomo,sonocaratterizzateda: Formafusata. Contrazionecontrollatada: o Stimolonervoso. o Stimolo ormonale (in particolare contrazione della muscolatura uterina durante il parto=ossitocina) Nucleoabastoncino. Naturalmenteancheinpresenzadisingolecelluledevonoesisteredeidispositivigiunzionalisiaperregolare lasincroniadelmovimento,siaperregolaregliscambimetabolicifralecellule,laformadellesingolecellule funzionaleproprioaquesto.

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Istologia6:tessutomuscolare

IL MUSCOLO SCHELETRICO: si tratta di muscoli associati allapparato scheletrico e locomotore


anche se non solo (basti pensare al sistema di deglutizione). Le fibrille muscolari vere e proprie sono circondatedastratiditessutoconnettivalestrutturatiinquestomodo: EPIMISIO: una struttura connettivale fibrosa che ricopre lintero muscolo e lo mette in comunicazione e si continua nel tendine, inoltre invia dei setti di connettivo verso linterno della struttura del muscolo. PERIMISIO: si tratta della formazione del setto connettivale nelmuscolo,avvolgeungruppodifibre. ENDOMISIO:sitrattadellastrutturaconnettivalepipiccola chesiinsinuafralesingolefibreavvolgendoleunaaduna. LAMINA BASALE GLICOPROTEICA: riveste ogni singola fibra muscolaredelmuscolomediandoilcontattoconlacapsulaconnettivale. A livello istologico si riconoscono in modo molto chiaro due tipologie di fibre di colore diverso, chiare e scure:ladifferenzaalivellocromaticodatadalladiversaquantitdiMIOGLOBINApresentenellesingole fibre,questaunastrutturaproteicamonomericacapaceditrasportareunasolamolecoladiossigeno(un soloEME),comelemoglobinaunacromoproteina.Sonoquindidistinguibilifibre: BIANCHE:sonofibredicolorechiarocontenenti,quindi,menomioglobina,sonocaratterizzateda: o Capacitdicontrazionerapida. o Pocaresistenzaallosforzaprolungato. Questefibresfruttanoprincipalmentecomefontedienergialaglicolisigarantendoinquestomodo una contrazione veloce e non prolungata nel tempo visto soprattutto laccumulo di acido lattico chegenerano(acidosimetabolica). ROSSEconelevataconcentrazionedimioglobina,sonocaratterizzateda: o Contrazionepilenta. o Elevataresistenzaallosforzoprolungato. Queste fibre sfruttano un sistema di catabolizzazione ossidativa, necessitano quindi di discrete quantitdiossigenoperfunzionare. Iduetipidifibresonopresentiintuttiimuscolischeletriciinpercentualidiverseasecondadellindividuoe delsingolocaso.Alivellostrutturalesicompenetranonellafibramuscolare. Unacaratteristicafondamentaledeltessutomuscolarechepuricostruirsi,entrocertilimiti,inseguitoad undanno,sonoquindipresentidelleCELLULESTAMINALIdetteCELLULESATELLITE,questesicollocanofra lamembranadelsinciziomuscolareelamembranabasalechelaseparadallendomisio,questecellulesono caratterizzatedaformafusataenucleocentrale. IPERTROFIAMUSCOLAREsitrattadelfenomenodiaccrescimentodellamuscolaturaalivellodivolume,la fibrastessaaumenta,inquestocaso,lesuedimensioni:inquestoprocessosihaspecializzazioneefusione dellecellulestaminalidellemuscoloallefibrepresenticosda: Aumentarelasuperficieplasmaticadellafibra. Aumentarelaproduzioneproteicadellefibrillenecessarieallacontrazione. Inquesteparticolaristrutturefibrosemuscolarisidefiniscono: 1. SARCOLEMMA:lamembranachericopretuttalastrutturadellafibrapolinucleata. 2. SARCOPLASMA.Citoplasmadellastrutturapolinucleata. Ognifibramuscolarealivellodidimensionipresenta: 150mdidiametro. Lunghezzavariabilefinoalcentimetro,masolitamentemillimetro. 2

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TUBULI T: invaginazioni che dalla plasmalemma si sviluppano in profondit nel sarcoplasma, sono funzionaliallatrasmissionedelmessaggioallinternodellafibrafinoallestrutturecontrattili. MIOFIBRILLA: si tratta della struttura formata da microfilamenti contrattili di actina e miosina con le proteineadessaassociateoaccessorie. RETICOLO SARCOPLASMATICO: si tratta del reticolo endoplasmatico liscio specializzato delle fibre muscolari,questoestremamentesviluppatointuttoilsarcoplasmaefungedamagazzinodiioniCa++per lacontrazionemuscolare. Nelcomplessolacellulamuscolarequindiorganizzatainquestomodo: TUBULITchesiinsinuanonellastrutturafibrosa. CISTERNE TERMINALI che sono cavit di reticolo endoplasmatico liscio che si collocano in corrispondenzaeparallelealtubuloT. TUBULIdireticoloendoplasmaticolisciochesicollocanoperpendicolarmenteallecisterneterminali ealtubuloT. LastrutturaformatadaduecisterneterminaliedaltubuloTprendeilnomediTRIADE. Nellafibraalivellosarcoplasmaticositrovanoaltrestrutturemoltosviluppateeimportanti: o DEPOSITIENERGETICIessenzialiperlacontrazionesono: o Goccelipidiche. o Granulidiglicogeno. o MITOCONDRIessenzialipertrasformareidepositiinenergiautile. o OSSIGENOchevieneimmagazzinatotramitelamioglobina. STRUTTURA DELLE MIOFIBRILLE: si tratta di fasci di filamenti contrattili e proteine accessorie che si collocanonelsarcoplasmaoccupandonegranparte,sonocompostedi: FILAMENTI SOTTILI: sono filamenti di actina associati a due proteine funzionali al meccanismo di contrazionemuscolare: o Troponina. o Tropomiosina. FILAMENTI SPESSI: sono filamenti composti di 200300 unit di miosina associate in un filamento unico.

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Istologia6:tessutom muscolare

Gi al micro oscopio ottico possibi distinguere la differe ile enza fra le b bande che co ompongono la struttura a dellamiofib brilla,inognicasolecom mponentiproteicheprese entisono: 1. ACT TINA(5nmdispessore,1 1mdilungh hezza):sipre esentainformafilamentosacomeun nacollanadi i per rlestrutturat taadelica,ta aleelicape ercorsadau unsolcoche neseguelo sviluppofino oallafine;a a tale estrutturaso onoassociate edueproteinefondamentalmente: a. TROPOM MIOSINA:pr roteinafibrosalungache esisituainprossimitdelsolcodellastrutturaad d elicade ellaactinafilamentosa,insituazione normale,cio onondico ontrazione, lievemente e discosta atadaesso. b. TROPON NINA:unaproteinaco ostituitasitr resubunit detteI,TeC;inpar rticolare: i. SUBUNIT C: svolge un ruolo fondamentale nel process di contraz so zione associa andosi allo ioneCa++. ii. SUBUNITT T:silegaalla atropomiosina. elattivitAT TPasicadel iii. SUBUNIT I:diminuisce actina. processolegandosialla 2. MIO OSINAII:(15 5nmdispessore,1.5md dilunghezza)lamiosin natipicadelle efibremusc colaristriate, , ma si trova anc in strutt che ture non mu uscolari, co ostituita di d subunit entrambe composte di due c i apartefibros saediunaglobulare: una a. Lecomponentifibro osedelledue esubunitsi iassocianoa adalfaelica. arisiassocian noinsiemea adunaestrem mitdellapr roteina. b. Leduepartiglobula Per rquantorigu uardalecollo ocazioninon nmuscolarid dellamiosinaIIimport tantesottoli inearecome e sia fondamenta ale,peresem mpio,nelfen nomenodella acitodieresi:vaaforma areinfatticonlamiosina a nellocontratt tilechecons senteladivis sionecellular re. lan Las strutturadellamiosinaIIsipuclassi ificareindue emodidivers si: noscono due catene pesanti, form mate dalla c componente fibrosa e parte della e a 1. Si ricon compon nenteglobul laredellapro oteina,equa attrocateneleggere,che evannoafo ormareparte e dellestrutturaglobulare. ase a d ci i 2. Si pu classificare anche in ba alla reazione che ha rispetto ad enzimi litic particolari quali: tturafibrosaamet. a. TRIPSINA:taglialastrut einaincorris spondenzad dellattaccod dellatestagl lobularecon n b. PAPAINA:taglialaprote rosa. lapartefibr onosconoalc cunepartifo ondamentali: Quindicomplessivamentesirico SINA LEGGER met de proteina tagliata dalla tripsina priva di teste RA: ella e MEROMIOS globulari. SINAPESANT TE:metdellamiosinaIIcomprende enteleteste globulari,in n MEROMIOS particolaresipusuddividereulteri iormentein: o S2:partefibrosa. o S1:partiglobula ari. Il punto di lisi d della tripsina un punto fondamen a o ntale per il fu unzionamento della pro oteina stessa a (con ntrazione). ILSARCOMERO:ilsarco omerodefi inibilecome lunitmorf fofunzionalecontrattile delmuscoloscheletrico, , siripetesem mpreugualeinseriealiv vellodellamiofibrillaed compresof fraduelinee eZconsecuti ive. Questastru uttura,comp postadiactin naemiosina,presentadellecolorazioniparticola aricheindivi iduanodelle e regionipecu uliaridefinite egeneralme enteBANDE: 4 4

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BAN NDAI:(lungh hezza0.8m m)sitrattadifilamentidiactinadico olorazionech hiara,laban ndapresenta a una linea pi scura media definita linea Z. Ta linea una struttura fondame a ana ale entale per il l funzionamento della contr razione musc colare, in pa articolare ad essa sono associati i filamenti di d o i inatramiteu unaproteina adiadesione e,lactinina.Rispettoa allalineaZi microfilame entidiactina a acti si s situano in m modo simme etrico: filame enti a destr e a sinistra della line rivolgono ad essa la ra ea o a med desimapolarit. BAN NDE A: (lun nghezza 1.5 m) si tratt di strutture di filam ta menti spessi di miosina come gi a, sott tolineato po ossono esse compost di 20030 molecole; la struttur della fibr spessa ere ti 00 ; ra ra costituitainque estomodo: o ZONAC CENTRALE:formatadallecomponen ntifibrosede ellaMIOSINA AII. o ZONE P PERIFERICHE: sono comp poste dalle componenti globulari della MIOSINA II, queste e interagi isconoattiva amenteconi ifilamentidi iactina. indi comples ssivamente met delle m molecole che compongo il filame ono ento sono ri ivolte da un n Qui lato o,metdalla altro. BAN NDA H: i fila amenti di ac ctina e miosina si interd digitano parz zialmente ne zona della banda A, ella , que estofasiche eallinterno dellabanda Asianorico onoscibilidue ezone:una periferica,d doveavviene e lasovrapposizio onedeifilam menti,eunac centrale,dov veactinaem miosinanonsisovrappon ngono,detta a puntoBANDA AH. app Inp prossimitdellabanda H Hvisibileu unastruttura aproteicach tieneare he egistroifilam mentispessi i dettalineaM,s sitrattadifila amentichec congiungono otrasversalm menteifilamentispessi. ndi mero la str ruttura di ba ande I, A e H compresa fra due linee Z; la sua a a Complessivamente quin il sarcom di23m. lunghezza

LACONTRA AZIONE:laco ontrazionedelmuscolointeressaper rprimacosa alastrutturadelsarcome ero,alivello o visivoduran ntetaleproc cessonotiam mo: 1. Acc corciamento della banda I che pene a etra nella ban ndaA. 2. Acc corciamento della banda H che per rimane a r sem mprepresent te:ifilamen ntidiactina legatialle due elineeZdive ersenonent tranomaiin ncontatto fraloro. 3. Leb bandeArima angonoinvariate. 4. LelineeZsiavv vicinano. 5 5

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La trasmissione dellimpulso nervoso contrattile arriva al muscolo grazie alla terminazione nervosa muscolare detta PLACCA MOTRICE, il neuro mediatore utilizzato lacetilcolina, il processo avviene in questomodo:

L'IMPULSO ARRIVAAL SARCOLEMMAda unmotoneurone, einparticolare dallaplacca motrice.

VIENELIBERATA L'ACETILCOLINA, questatrovai suoirecettorisul sarcolemma.

DEPOLARIZZAZIO NEDEL SARCOLAEMMAe propagazione dell'impulsonei TUBULIT.

PROPAGAZIONE DELLOSTIMOLO ALRETICOLO SARCOPLASMATI COcherilasciain rispostaIONI CALCIO.

GliIONICALCIO vannoad interagireconla troponina rendendo possibilela CONTRAZIONE.

Ilmeccanismodellacontrazioneinteressatuttelecomponentiproteicheassociateallactina,inparticolare ilrilasciodegliionicalciohailseguenteeffettoacascata: ATTIVAZIONEDELLATROPONINA. CAMBIOCONFORMAZIONALEDELLATROPOMIOSINA. ESPOSIZIONEDEISITIATTIVIDILEGAMECONLAMIOSINA. Il cambiamento conformazionale della tropomiosina la spinge a spostarsi nella zona del solco dellelica, questospostamentoesponeisitiattiviperlamiosinaeconsentelareazionediscorrimento.
RIPOSO: actinaemiosinasono separateunadall'altra. lamiosinaassociataaduna molecoladiATP.

RIPRESTINO: legatoallamiosinaunnuovo ATP. l'actinatornaallasua conformazioneoriginale coprendoisitidilegame. STIMOLAZIONE:rilasciodiioni Ca++dalreticolo sarcoplasmatico.

IDROLISIDELFOSFATO: RILASCIODITUTTOL'ADP: ulterioretrascinamento dell'actinanellabandaA. isitidell'actinaperla miosinasonoattivi. lamiosinasilegaall'actinae latrascinaversoilcentrodel sarcomero.

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IL RIGOR M MORTIS: dopo la morte s ha una graduale e rap o si pida diminuz zione del liv vello di ATP presente, in n questo mod risulta im do mpossibile p il sistem della contrazione la sostituzione dellATP as per ma e ssociato alla a miosina,qu uindituttoilm meccanismo osibloccapo ortandoarigiditmuscolare. IL COSTAM MERO: si tra atta di una struttura f fondamentale per la co ontrazione e in partico e olare per la a trasduzione delleforze e echeessage enera,una astrutturac compostadi numerosep proteineche econsenteil l collegamentofralemio ofibrilleeilsa arcolemmae equindilaco omunicazion nedellimpulso,tramiteitendini,alle e formatadi: ossa.Inparticolaretalestrutturaf Pro oteinedimem mbranadico ollegamentoconlareteinternaditra asduzione: o Sarcoglicani. o Distroglicani. Pro oteinelegateallemiofibrilleealsarco olemmatram miteleproteinedicollega amento. o Distrofina. o Actinac citoscheletric ca. o Desmin na. Nellastrutturadellafibramuscolare elatriadees sternaallam miofibrillasit trovaesattam menteincorrispondenza a delconfinefralabandaIelabandaA. Leterminaz zioninervose eassociatea allamuscolaturaschelet tricasonoso ostanzialmen ntetreediff ferisconofra a loroalivello ofunzionale: 1. TER RMINAZIONI EFFERENTIA ALSISTEMA NERVOSO: PLACCAMO OTRICE,sitra attadiunafi ibramotrice e effe erente,unat terminazione eassonicam motoriachep prendeconta attoconilsarcolemma.Inprossimit del contatto la fibra nerv a vosa perde il rivestimen mielinico e si innesta sulla fib essendo nto bra o rico opertadiunsolostratod dimembrana a,nonperde equindiilcon ntattoconla acelluledisc chwann,che e vien definita in questo c ne caso cellula Schwann terminale o cellula di t teloglia. Les stroflessione e dell lassone,ciolasinapsi indefinitiva, ,alloggiain unacavitp postasulsarcolemmachegenerada a uninspessimentodelsarcol lemmastess sodettoSUO OLATERMINA ALE,aquesta astrutturadimembrana a associano nu umerosi nuc detti NU clei UCLEI DELLA SUOLA, qu A ueste depres ssioni ospita ano ulteriori i si a inva aginazionidi imembrananellequalis sitrovanonu umerosirece ettoriperlac cetilcolina.Il lprocessodi i tras smissioneprocedeinque estomodo:

SINAPSI:sinteside el neurot trasmettitor ree suaes sociosi.

SPAZ ZIO INTE ERSINAPTICO O: rece ezionee eliminazionedel neur rotrasmettito ore.
stim molazionealla cont trazionemusco olare. idrolisidell'acetilco olina dap parte dell' 'acetilcolinesterasi ad: ace etile. col lina.

MU USCOLO=CO ONTRAZIONE E; SIN NAPSI=RICIC CLODEL TR RASMETTITOR RE.

acetilc coenzimaA+ colina=acetilcolina. e ilprocessopossiblie grazieallapresenza dell'en nzima acetilc colintrasferasi.

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2. TERMINAZIONIAFFERENTIALSISTEMANERVOSO:sonodiduetipi,inparticolaresiriconoscono: a. FUSI NEUROMUSCOLARI: associati al muscolo stesso, registrano e inviano al cervello informazionirelativea: i. Allungamentodellafibra. ii. Velocitdellallungamentodellafibra. La struttura piuttosto complessa, si tratta di una fibra specializzata associata a terminazioninervosechesicollocafralealtremiofibrillecontrattilimaseparatadaesse dastrutturecapsulariconnettivaliadatte,siriconosconoquindi: FIBREEXTRAFUSALIchesicollocanoallesternodellafibrastessa. FIBRE FUSALI: si collocano nella fibra e sono associate a fibre di natura nervosa funzionaliallarecezionedellostimolomuscolare. b. ORGANIMUSCOLOTENDINEIDELGOLGI:associatiaitendini,invianoinformazionialcervello relativamenteallostatoditensionedelmuscolo. Sitrattadiunastrutturadifibremielinichecheramificanoinnervandolaparteconnettivale deltendineinvicinanzadelmuscolo.

MUSCOLOCARDIACO:
Ilmuscolocardiacounmuscolostriatoacontrazioneinvolontaria,costituitodisingolielementicellularidi formacilindricacaratterizzatida: Presenzadinumerosidispositivigiunzionali. Forma cilindrica con eventuali diramazioni ad Y sulla parte terminale (migliora il livello di interrelazionefralecellule). 8

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Generalmenteunsolonucleooduealmassimo. QuestecellulevengonochiamateCARDIOCITIoCARDIOMIOCITI. IL CUORE un organo piccolo ma complesso, diviso in quattro cavit complessivamente, due atri e due ventricoli, generalmente la struttura atriale pi robusta e presenta delle cellule pi grandi. La sua strutturamuscolareorganizzatainmododacrearedeifascetticontrattilichesiadattinoperfettamente allasuperficiecontrattileelavorinoinsiemeneltrasportodellostimoloallacontrazione:complessivamente quindi i fasci di miofilamenti non formano unit miofibrillari distinte. La cavit che ospita il cuore organizzataintrestrati: 1. SIEROSAVISCERALEoPERICARDIOVISCERALEoEPICARDIO,aderiscealmuscolocardiacoedasua voltadivisibilein: a. Pericardiosieroso,cheavvolgelastrutturadelcuore. b. Pericardioparietale,chericoprelasuperficiedellacavit. 2. MIOCARDIOstrutturaintermediamuscolareeghiandolare,siriconosconoduecomponenti: a. CONNETTIVALE:costituitadivasienervi. b. CELLULAREspecializzatainduedistintefunzioni: i. Secrezioneendocrinasvoltainparticolaredagliatridelcuore. ii. Contrazione muscolare, si tratta infatti di cellule muscolari modificate. La conduzionedellimpulsofinoalcuoreprocedeinquestomodo: 1. Nodosenoatriale. 2. Nodoatrioventricolare. 3. BranchedestraesinistradelfascioatrioventricolarediHiss. 4. Miocardiocontrattile. Alfunzionamentodelmuscolocardiacocontribuisconoduecomponentinervoseconfunzionalitdiversa: INSORGENZA DELLIMPULSO CARDIACO SPONTANEO data dalla contrazione spontanea della strutturadiconduzionedellimpulsodelcuore,inparticolaretraeoriginedalnodosenoatriale. REGOLAZIONEDELBATTITOCARDIACOdatadallazionedelsistemanervosoautonomo. Le cellule cardiache del miocardio producono un solo ormone detto ORMONE NATRIURETICO ATRIALE: questo agisce sulla regolazione della escrezione renale dello ione sodio; tale secrezione ormonale endocrinaavvienealivelloDEGLIATRIDELCUOREedelSETTOINTERVENTRICOLARE,agiscealivellorenale provocandocomplessivamente: Aumentodelleliminazionerenaledelsodio. Aumentodelladiuresi. Abbassamentodellapressionesanguigna. Tale ormone viene secreto in particolare in caso di distensione atriale che generalmente dovuta ad un eccessodivolumeplasmatico. Il cuore innervato dal sistema nervoso autonomo, alla sua regolazione contribuiscono sia il sistema nervosoORTOSIMPATICO,conazionedistimolazione,siaquelloPARASIMPATICO,conazioneinibitoria. A livello delle miofibrille si notano delle differenze rispetto al muscolo scheletrico nonostante si tratti in entrambiicasidimuscolostriato: ItubuliTpenetranonellastrutturadelmuscolocomeneltessutomuscolarescheletrico. IlCITOPLASMAcaratterizzatodallapresenzadi: o Numerosimitocondrididimensionielevate. o Accumulidinutrienticomelipidieglicogeno. o Mioglobina. o Tuttigliorganuliconvenzionali 9

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o Essendodellecelluleperenniicardiomiocitipresentanoanchedepositidilipofuscine. IlRETICOLOSARCOPLASMATICOpresentadellecaratteristicheparticolariinquestocaso: o Noncisonocisterneterminalivereeproprie,masolodegliabbozzi,latriadenonesiste,al massimo in sezione visibile una diade formata da un tubulo T e un abbozzo di cisterna terminale. o IltubuloTpenetranellastrutturamuscolarenonincorrispondenzadelconfinefrabandaIe bandaA,maincorrispondenzadellalineaZ. indispensabile per la struttura del cuore mantenere un elevato livello di contatto fra le cellule che lo compongono,lacontrazionedeveinfattiessere,aifinidellasopravvivenza: Continua,pertuttaladuratadellavitadellindividuo. Ritmica. Automatica,nonvolontaria. importante sottolineare che non tutte le cellule contrattili del muscolo cardiaco sono innervate, di conseguenzasonoindispensabilisistemidicontattostrutturaletalidagarantireADERENZAALTESSUTOe allostessotempoCOMUNICAZIONEfralecellulechelocompongono.Lestrutturegiunzionalidiunsingolo cardiomiocita sono numerosissime, si possono per individuare delle aree in cui queste sono particolarmente concentrate come I DISCHI INTERCALARI o STRIE SCALARIFORMI: sono punti di interdigitazioneecontattoformatidaicardiomiocitifralorovicini,ospitanoinparticolare: GIUNZIONI GAP localizzate nelle zone parallele allasse della cellula cilindrica, sono cio situate nellezonedicontattolongitudinali. DESMOSOMIlocalizzatinellareadicontattoperpendicolareallassedellacellula,sonociosituate nellezonedicontattotrasversali. Le superfici di contatto presentano numerosissime invaginazioni e ripiegamenti molto piccoli cos da moltiplicarelasuperficiediscambio. Inoltrenellesuperficidicontattononinterdigitatesitrovanonumerosidesmosomi. LE GIUNZIONI GAP sono fondamentali per supplire alla non totale innervazione dei cardiomiociti, in particolaremettonoingiunzionelecelluleconsentendoilpassaggiodellimpulsoelettrico,abbassanocio laresistenzaelettricaeconsentonounacontrazionepicontrollata.

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ILTESSUTOMUSCOLARELISCIO:
Sitrattadiuntessutomuscolareparticolarecaratterizzatodallapresenzadicellulefibromuscolariallungate situateinunampiamatriceextracellulare. LA FIBRA muscolare liscia ha caratteristiche particolari, non si presenta come le fibre muscolari striate o cardiache,ma,almenoinsezione,comeunROMBOdiformaallungataallinternodelqualesonosituatele fibremuscolaridiactinaemiosinachesiintreccianonellastrutturadellacellula,questesonofortemente ancoratefraloroeallamembranadellacellulastessa;talicellulepossonoorganizzarsi: 1. Inpiccolifascetti. 2. Inlarghelamine. 3. Incelluledistinte(raramente). Questotipodimuscolaturastrutturalmentecreatopergarantireunacontrazione: LENTA. DURATURA. INVOLONTARIA. Sipossonotrovareinnumerosidistrettidelcorpoumano,inparticolare: NELLETONACHEDINUMEROSIORGANICAVI. o Digerente:organizzatoinstratipergarantireunacontrazioneperistaltica. o Respiratorio:funzionaliinparticolarealcontrollodelladilatazionebronchiale. o Urogenitale: in particolare nellapparato genitale femminile per garantire il corretto posizionamentodellovulofecondato. DOTTIESCRETORIDELLEGHIANDOLEESOCRINE(mioepiteliali). PARETEDEIVASI:inparticolareneivasipigrandiesottopostiadelevatepressionisonofunzionali almantenimentodellelasticitedellampiezzadellume. CUTE:inparticolarenellastrutturazionedellapparatotegumentariosonoessenzialiperlerezione delpelo. STRUTTURADELLEFIBREMUSCOLARI:sitrattadifibrecaratterizzateda: LUNGHEZZAdi20100mmapossonoarrivarefinoa500m. SPESSOREdi48m. Inlineageneralelapartecentraleepispessadelromboprendecontattoconlepartipiestremeemeno voluminosedellealtrefibrocellulemuscolari. Sonoriconoscibilialivellodellacontrazionediquestotipodimuscolaturaduemodalitfondamentalmente: TONICA:sitrattadiunacontrazionenonforteepermanente;consenteunatonicitcostantefunzionalea svolgerenumeroseattivit,inparticolareinteressalaregolazionedellavasocostrizioneevasodilatazione. FASICA:sitrattadiuna contrazione pilenta eprotrattaneltempo,interessanumerosissimidistrettidel nostrocorpoenumerosefunzionicome: Peristalsi. Sfinteri. Peli. Vasoregolazione(incasodinecessitdicambiamentirapidirispettoallattivittonica). Broncoregolazione. Siriconosconoduemodalitdistimolazioneallacontrazionedellamuscolaturaliscia,inparticolarequesta puavveniregrazieastimolidinatura: 1. NERVOSA,induediversimodi: a. MUSCOLATURA LISCIA MULTIUNITARIA, simile a quella del muscolo scheletrico, in particolarenonnecessitadigiunzionicomunicantiperfunzionarecorrettamente. 11

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b. MUSCOLATURALISCIAUNITARIA,simileallinnervazionecardiaca,sitrattadiunsistemache richiedelesistenzadiunSINCIZIOFUNZIONALE,ciounastrutturachetramitenumerose giunzioniGAPgarantiscacomunicazionefralecellule. ImessaggericomunementeusatisonoACETILCOLINAeNORADRENALINA. 2. ORMONALE: numerose sostanze possono influire a livello della contrazione muscolare liscia, si ricordano: a. OSSITOCINA. b. SEROTONINAsecretadallepiastrine,davasocostrizione. c. ISTAMINAsecretadaimastociti,davasodilatazione. Nellamuscolaturaliscialecomponentiproteichedifferisconoperalcuniaspettidaquelledellamuscolatura striataecardiaca: ACTINA: si tratta di unactina particolare caratterizzata dallASSENZA DI TROPONINA E TROPOMIOSINA. MIOSINA: lorganizzazione della fibra spessa diversa rispetto a quella delle altre fibrocellule muscolari: o Filamentispessimoltocorti,sonoformatiinfattidapochedecinedimolecoledimiosina. o Nonsonopresentidellezonescopertealivellodellafibra,letestesporgonolungotuttala strutturaproteica. o ConsumanounaquantitdiATP10volteminorerispettoallealtrefibremuscolari. o Sipresentanoasecondadelmomentodellacontrazioneeasecondachelecateneleggere sianoomenofosforilateinduemodidiversi: NONCONTRATTO:lafibradimiosinaarrotolata,letestenonsonofosforilate. CONTRATTO:lafibradimiosinadistesa,letestesonofosforilate. o Lastrutturadellecateneleggerediversarispettoallamiosinadellamuscolaturascheletrica ecardiaca. Anchealivellodistrutturaorganizzativadellafibralamuscolaturalisciapresentadelledifferenzenotevoli rispettoaglialtritipidimuscolatura: 1) Sono presenti delle invaginazioni della membrana, che anche in questo caso, sembra abbiano la funzioneditrasmetterelostimoloallacontrazione,detteCAVEOLAE. 2) Il reticolo sarcoplasmatico presenta delle differenze notevoli rispetto alla muscolatura striata e cardiaca: lorganizzazione non precisa come nel caso della muscolatura cardiaca e non si riconosconoinmodochiarocisterneterminali. 3) Lapparato contrattile ancorato ad una struttura che lo collega alla membrana e ai cosiddetti CORPIDENSI,strutturecitoscheletricheintracellularidiancoraggio,sipossonoindividuareduetipi dicorpidensi: a. INTRACITOPLASMATICI:costituitidiACTININA. b. SUBSARCOLEMMALI:costituitidiVINCULINAeTALINA. Allinternodiquestestruttureifilamentisiinterdigitanofraloro. ALLINTERNODELLASTRUTTURACONTRATTILEilCa++puentrareinduemodidiversi,inparticolare: Liberatodalreticolosarcoplasmaticodellacellulastessa. Entrandoattraversocanalidimembranachepossonoessere: o Ligandodipendenti,stimolatiquindigeneralmentedaormoni. o Polarizzazionedipendenti,stimolatiquindidatrasmissionenervosa. Il meccanismo di contrazione della muscolatura liscia segue un ciclo diverso da quello della muscolatura striata: 12

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Istologia6:tessutomuscolare

INGRESSODICa++NELLA CELLULA:arrivalo stimolocontrattile.

DEFOSFORILAZIONEe conseguenteritornoallo statodiriposo.

INTERAZIONEFRACa++E CALMODULINAche attivalaMIOSINA CHINASI.

INIZIAILCICLODIPONTI TRASVERSALIfraactinae miosina.

MIOSINACHINASI fosforilaletestedella miosinaattivandola.

LATESTADELLA MIOSINASIFISSA ALL'ACTINA.

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APPUNTI DI EMBRIOLOGIA aa 2007/2008 Giordano Perin

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ologia1:spe ermatogenes sieoogenesi i embrio

LA L SPER RMATO OGENES E LO SI OOGENS SI

enderequale esiailproces ssodifecond dazioneeil successivos sviluppodiq quellochevienedefinito o Percompre embrione necessario conoscere quali siano i meccanis o o smi che por rtano alla fo ormazione delle cellule d e germinalim maschileefem mminile,cio spermatog genesieooge enesi. LA SPERMA ATOGENESI: la spermatogenesi il processo di maturazio delle cellule germinali maschili; d one ; avvienenellapparatogenitalemasc chileecoinvo olgediversit tipidicellule e. IL TESTICOL il testico la gona maschile organizzata in ques modo: si tratta di una struttura LO: olo ade e; sto a complessa diformapi omenoov valesuddivisadalineeditessutoconnettivoins strutturedet ttelogge;in n ge, e eminifero ric di tubuli seminiferi, avviene la maturazione cco i m e queste logg costituite di tessuto epiteliale se dellosperm matozoo.Ilm meccanismod dibaseilm medesimodiquellodelle epiteliodelle epidermide,costituitodi i livelli diver cui corri rsi ispondono d diversi livell di matura li azione delle cellule co e oinvolte. Il processo di i maturazione delle cellu germinal maschili molto com ule li mplesso e ric chiede non s p e solo i vari passaggi che avvengonoinquestase ede,maanch he,percomp pletareilprocessodellac capacitazione,alcunienz zimipresenti i nellapparat togenitalefe emminile. Nellepitelio oseminiferosidistinguonodiversitip pidicellule: 1. CEL LLULE DEL S SERTOLI: son cellule m no molto grand una sola cellula cos di, stituisce dall base alla la a sup perficie apica lintera s ale struttura del tubulo sem minifero; presenta delle invaginazion allinterno ni o dell quali si in le nnestano quelli che sara anno i futuri gameti. Le funzioni che questa cellula ricopre i e son nonumerose e: a. SOSTEG GNO:vainfat ttiacostituir releparetideldottointuttoillorospessore. b. SCAMBIODIMETAB BOLITIconle ecellulegerm minaliinmat turazione. ITOSI DEL C CITOPLASMA DEGLI SPER RMATIDI IN MATURAZIO ONE: gli spe ermatidi per r c. FAGOCI divenire spermatoz devono essere privati della ma e zoi aggior parte del citopla e asma che li i compon ne. d. SINTESI DELLA PROTEINA LEGANTE GLI ANDRO OGENI:svolge eduefunzioniessenzialiperil sistema adiproduzio onedeigame eti: i. Legailtesto osterone. ii. Permette il suo accum l mulo e libera azione quando ne ecessario per la matura azione deigameti. e. SINTESI DI ORMONI che dur rante lo sviluppo e ppo di orga e ani vanno a stimolare lo svilup caratterisessuali. UTTOSIOindi ispensabilep pergli f. SECREZIONEDIFRU atozoi. sperma g. FORMA AZIONE DELL BARRIERA EMATOTESTICOLARE; una barriera che divide il circolo LA A o sanguig gnodallappa aratogenital lemaschile;indispensa abileperpre evenireattac cchidaparte e delsiste emaimmuni itarioallecelluledestinat teadivenire espermatozo oi. 2. CEL LLULEDILEY YDIG:sonoce elluleaddett teallaprodu uzionedelte estosterone ediormonisteroideiin n gen nerale;prese entanoquind diunagranquantitdimitocondrieu unRElisciom moltosvilupp pato. 1 1

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embrio ologia1:spe ermatogenes sieoogenesi i

3. CEL LLULE GERMINALI in maturazione, im mmerse grazie alle estro oflessioni ne cellule del sertoli; il elle d l pro ocessocheleportaamat turazionep piuttostocom mplesso. Per una re egolazione c corretta delle funzioni di queste cellule indispensabile la presenz di molto c e za o testosteron la regolazione ormon ne; nale del tes stosterone data dagli ormoni ipof fisari LH, che stimola la a produzionedeltestoste eronedapartedellecellulediLeydig,eFSHche estimolainv vecelaproduzionedella a proteinaleg gantegliand drogenidapa artedellecelluledelSert toli. LA MATURAZIONE DEL CELLULE GERMINAL MASCHILI: si tratta di un proce LLE E LI esso piuttos lungo e sto e cheprocede eperpifasi: : complessoc 1. Laf formazioned diduesperm matocitidip primoordine e:primadell iniziodellav veraepropr riameiosi,la a cellulagerminalemaschile subiscedueprocessimi itoticichepo ortanoallaf formazione, apartireda a acellulastam minaleepas ssandoperu unsuoimme ediatosucce essore,didu uespermatoc citidiprimo o una ordine;ilproces ssoschema atizzabileinquestomodo: OGONIOASI IDIVIDEgenerando SPERMATO SP PERMATOGO ONIOAstami inalecheres stertale, TOGONIOA destinatoadividersi SPERMAT ancoraper ond degarantirec continuit. rdarvitaa SPERMATOGONIOBSPERMA ATOGONIOB B Entramb bidestinatiadunaulterio orematurazi ioneasperm matocitadiprimoordine. . 2. La f formazione di quattro s spermatidi a due a due identici: questo avvien grazie al processo di a e ne i meiosiapartire edaunospe ermatocitadi iprimoordin ne:sigenera anocosquat ttrospermat tididestinati i matozoigraz zieadulterio oritrasforma azioni.Ques stoprocesso duracirca1 1318giorni, , adiveniresperm endeperan nchedanum merosifattoriesternicom meet,fertili it,condizion niambiental li. dipe Com mplessivame enteilproces ssoriassum mibileinques stomodo:

cellulasta aminale spermatogonioA spermatogonioB


B A B B 1 2 2 2 1 A

13 318 GIORNI

spermatocitadiprimo ordin ne spermatocitadisecondo ne ordin sperma atide spermat tozoo

SP PERMIOI ST TOGENES I1 1316

3. Laf formazione apartireda aunospermatidediuno ospermatoz zoomaturo: un processo co omplesso ch coinvolge numerose fasi e stadi diversi, dev he ve atti ale, rredo aploide, infa portare una cellula quasi norma presenta infatti cor alle edimensionieformediu unospermato ozoo: DEL de uo a. FASE D GOLGI: lo spermatid emette sostanze essenziali al su sviluppo osuccessivoattraversolapparatode elgolgi. 2 2

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embriologia1:spermatogenesieoogenesi

b. FASEDELCAPUCCIO:sihalaformazionediunveroepropriocappucciocompatto: i. Formazionedellatestacappuccionucleare. ii. Formazionedellassonemaeprimeassociazionidimicrotubuli. c. FASEACROSOMIALE:sihannoulteriorimodificazionidellastrutturacappuccio: i. Grazie alluso della protamina, una proteina istonica particolare, si raggiunge un livellodicompattazionepresenteunicamenteinquestasituazione. ii. Imitocondri,essenzialipergarantireilmovimentodellospermatozoo,diavvolgono inmassaintornoallacodadellospermatozoostesso. d. FASEDELLAMATURAZIONE:siassisteallaeliminazionedefinitivadelcitoplasmaineccesso grazieallecelluledelSertoli. LOSPERMATOZOOMATURO:unastrutturaprofondamentediversadaquellocheeralospermatidedacui sisviluppato: TESTAdicirca45mdilunghezzaper2mdispessore,quindiestremamenteappiattita;questa strutturacontiene: o Nucleoultracondensatodallaprotaminaperfavorirelamotilit. o Acrosoma: una vescicola lisosomiale ultra specializzata nelleliminare gli ostacoli che lo spermatozooincontrernellambienteuterino;riccodiCARBOIDRATIedENZIMILITICI. CODA:unastrutturacompositalungacirca60mcostituitaprincipalmentedimicrotubuli,fibree mitocondri;inparticolare: o COLLO:strutturafibrosa,sitrattadi9colonnestriateconnesseallefibredensedellaparte successivadellastruttura,questesonoincontattoconunsingolocentrioloessenzialeper coordinarelaformazionedellinterastruttura(laltrocentrioloscomparsodopoaverdato vitaalflagello). o TRATTOINTERMEDIO:lungocirca57mcostituitodiunanimadimicrotubuli(assonema) contralecircondatada9fibredenseericopertodiunaguainadimitocondriavvoltiadelica (guainaesternamitocondriale). o TRATTO PRINCIPALE: lungo circa 45m; lunica differenza rispetto alla struttura finora descrittalamancanzadellaguainamitocondrialeeladiminuzionedelnumerodellefibre da9a7. o TRATTOTERMINALE:scompaionolefibredense.

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embrio ologia1:spe ermatogenes sieoogenesi i

OMALI: a vo olte per pro oblemi legat alla maturazione degli spermatozoi possono ti o GLI SPERMATOZOI ANO essere pres senti nel liq quido semin nale degli s spermatozoi anomali o PER FORM o PER CORREDO MA R O CROMOSOM MICO;gener ralmentenonsonouna componente esignificativ va,masein percentuale esuperanoil l 20%,lindiv viduostatis sticamentenonfertile. IL LIQUIDO SEMINALE: il liquido seminale un liquido composito che accom O o mpagna gli spermatozoi s i nellambien nteuterino;g generalment te: OPA ALESCENTE. ALC CALINO: que esto rappresenta un ulte eriore ostac colo per gli spermatozoi lambiente vaginale i, e infa attitipicamenteacido,sitrattadiunmetododiselezione. Generalmen si prod nte ducono in m media 3cm di eiacula ato contene enti allincirca trecento milioni di o i spermatozo oi(1milioneperognicm). Taleliquido oseminalevi ieneprodott toinnumero oseghiandol lediverse;la acomposizio one,classifica ataanchein n baseallaprovenienzadellecompon nenti,laseg guente: levescichett teseminali: secretodell FRU UTTOSIO:perilmantenim mentodeglis spermatozoi inellambien ntevaginale. ACIDOASCORBICO. PRO OSTAGLANDI INE:inducon nolamuscolaturaliscia dellavagina a,tubaeute eroacontrar rsiportando o glis spermatozoiversolovulo. Ghiandolad dellaprostata: SPE ERMINA:sitr rattadiunap poliammina. COL LESTEROLO. IALU URONIDASI. PLA ASMINA:anti ibiotico. Inoltrelegh hiandolebulb bouretraliproduconoun nmucodens sochedaviscositallosp perma. LOOGENES SI:sitrattadiunprocesso ocomplesso ocheavviene enellappara atogenitalef femminile,in nparticolare e nellovaio,e eportaallaf formazione,nonostanteilprocessod dimeiosisiaportatoaterminecorret ttamente,di i ununicacellulagermina alefemminile. sso o in re o Tale proces inizia gi nellutero materno; i particolar per la vita media di un individuo di sesso femminiles siha: 4 4

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embriologia1:spermatogenesieoogenesi

NONASETTIMANA DIGRAVIDANZA: compaionoiprimi oogoni,sonocirca 7milioni.

PUBERTA' NASCITA: glioogonisonogi unooduemilioni. ilnumerodegli oogonigi diminuitoa34 contomila

NUMEROTOTALE DIOVULAZIONI gli ovulisarannocirca 300400.

SVILUPPODELFETOdurantelosviluppodelfetofemminilenelluteromaternocomincianoacomparirei cosiddetti FOLLICOLI OOFORI; si tratta di strutture sia epiteliali che connettivali che maturano insieme alloocita. Lagametogenesifemminileprocedesecondounoschemadiquestotipoinlineagenerale,mamoltopi complessaesempreaccompagnatadallosviluppoparallelodelfollicoloooforo: OOGONIOOCITIDIPRIMOORDINEOOCITIDISECONDOORDINE Loogoniomaturageneralmenteaoocitadiprimoordine esifermainmeiosiI,inparticolaresifermain PROFASE I, in DIPLOTENE: (rottura del complesso sinaptinemale, i cromosomi rimangono uniti tramite i nodulidiricombinazioneeiniziaunafaseditrascrizione)durantequestafaseloocitasidotadiunaenorme quantitdimRNAchevannoarenderepossibileilsuostessomantenimentodurantei15giornisuccessivi allafecondazioneeprecedentiallimpianto:inquesti15giorniloocitaprivodiqualsiasicontattoconla madre,devequindiautomantenersi. Losviluppodelfollicoloavvienesecondoilseguenteschema:

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embrio ologia1:spe ermatogenes sieoogenesi i

FOLLICOLO OOOFOROPRI IMORDIALE: lastrutturac cheospita l'oocitaind diplotene,sitrattadiunast trutturastrati ificata:


laminabasaleacontattoc conl'oocita. unostratodiconnettivoc chericopreiltutto.

FOL LLICOLOOOFO OROPRIMARIO O:lastruttura asisviluppain nquesto mod do:


lec cellulleepitelial lidiventanocub biche. fral'epitelioel'oo ocitasisviluppa aunazonadetta aZONAPELLUC CIDAapartire daquellacheeralamembranab basale. inzialosviluppodellasaccainter rvitellinacheos spiterilglobulopolare.

FOLLICOLO OOOFOROPR REANTRALEOSECONDARIO O:sihaunulte eriore sviluppo:


proliferazioneinpistratidellastruttur raepitelialefino oaformarela GRANULO OSA. formazion nenellapartein nferioredelcon nnettivodellaT TECAINTERNA,una ghiandola,organizzatain ncellulesecernentisparsenelconnettivo,che producee estrogeni. formazion nenellapartesuperioredelco onnettivodellaTECAESTERNA A,un semplicet tessutoconnett tivo.

FOL LLICOLOANTR RALEOVESCIC COLOSO:ilf follicolochehacompletato lap primadivisione emeiotica,ha aledimension nidi100150m di diam metro,sihann noulteriorimo odoficazioni:
nellagranulosasiformaunacav vitpienadiliqu uidocheandrespandendosi nelCUMULOOOF FOROdettacav vitantrale. ilg globulopolares sivaasituaren nellasaccainter rvitellinaeresta adifattonella str rutturadelfollic colo.

FOLLICOL LOMATUTROODIGRAAF:siamovicinia all'ovulazione,l'oocita hacompletatolameio osiIginellostadioprecede ente;daallora a:


lacavita antralesimoltoestesa.

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embriologia2:lafecondazione

LA FECONDAZIONE:

lafecondazioneunprocessocomplessocheprevedelunionedeigametimaschileefemminilenellutero maternopercreareunnuovocorredogeneticocompletoeunastrutturacapacedisvilupparsiedarvitaad unembrione;ilprocesso,anzitutto,vadivisointrepartiprincipalmente: 1. Laviadellospermatozooversolafecondazionedellovulo. 2. La fertilizzazione, cio il periodo in cui loocita e lo spermatozoo risiedono nella medesima locazione, ma sono ancora presenti come entit distinte e distinguibili; si tratta degli eventi che avvengono PRIMA DELLA PENETRAZIONE DELLO SPERMATOZOO NELLA CELLULA UOVO, fintanto cheiduepronucleisonopresenticomeENTITADISTINTE. 3. Lafecondazionecioilmomentoincuiilmaterialegeneticodeiduegenitorisiunisceaformarelo zigote = linsieme dei processi cellulari in cui il genoma viene trasferito da una generazione allaltraechedainizioallosviluppodiunnuovoorganismo. Questi ultimi due processi avvengono in una locazione ben precisa della tuba uterina, nella ZONA AMPOLLARE:loocitafecondatodevequindirisalirelatubaperinsediarsinellasuacorrettalocazione. GLISPERMATOZOINELLAVIAGENITALEFEMMINILE: nelle vie genitali femminili avvengono numerose trasformazioni della struttura dello spermatozoo; in generalesiricordache,aifinidellafecondazione: Spermatozoi:hanno1o2giornidicapacitfecondante. Oocita:ha12oredifecondit. Possiamo dividere il percorso di maturazione dallo spermatozoo, che dura allincirca 24 ore, in tre parti principali: 1. LINCONTROFRAILLIQUIDOSEMINALEMASCHILEELAMBIENTEVAGINALE:aifinidellaselezione dello spermatozoo fecondante, lambiente vaginale estremamente ostile alla natura dello spermatozoo; si hanno per prima cosa una serie di reazioni che portano allingresso degli spermatozoiedelliquidoseminalenelleviegenitalifemminili;ingeneralesiha:EIACULAZIONE CONTRAZIONE DELLA MUSCOLATURA UTERINA RISALITA DELLE VIE GENITALI FEMMINILI E CONTATTOCONLOOCITA;iltuttoincirca24ore.Ilprimoostacoloincontratodaglispermatozoi sicuramentelambientevaginale;questo: a. Acido,mentreilliquidoseminalemaschilealcalino. b. Riccodifagociticheinglobanoglispermatozoi. c. Costituitodaisecretidinumeroseghiandolediverse: i. Tubariche. ii. Uterine. iii. Cervicali. iv. DelBartolino. d. Costituitoanchediunaflorabattericachepuessereostileallospermatozoo. Glispermatozoiineccessoinognicasopossonosubireduedestinidiversi: Espulsioneperviavaginale. Fagocitazionedapartedeifagocitidellapparatogenitalefemminile. Lambiente in generale cos ostile che di tutti gli spermatozoi eiaculati (300milioni), solo 200 arrivanoallazonaampollareesolounofeconderlovulolsituato. 1

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embriologia2:lafecondazione

2. LACAPACITAZIONE:lamodificazionesuccessivasubitadallospermatozoonellambientevaginale, stimolatadaisecretidelleghiandoleUTERINEeTUBARICHE;sihannodellemodificazionialivello dicomposizionechimicaefunzionali: a. RIMOZIONE di parti periferiche delle glicoproteine di membrana che compongono il glicocalice. b. ALTERAZIONEDELLASSETTOLIPIDICOdellemembranedellospermatozooconrimozionedi colesteroloafavorirelafluiditdellamembranainvistadellesuedeformazioni. c. MODIFICAZIONIFUNZIONALICOME: i. Aumentodelmetabolismodellospermatozoo. ii. Aumentodellamotilitdellospermatozoostesso. 3. LAREAZIONEACROSOMIALE:avvienequandolospermatozoogiungenellevicinanzedelloocita;si assiste ad una trasformazione della capsula di testa detta acrosoma appunto: questa contiene numerosienzimidivariogenerefunzionaliperlospermatozooalraggiungimentodellovulo.Siha perditadiunagrossaquantitdimateriale,questaperditacominciadapiccoliforinellamembrana dellacrosomastessoearrivafinoalladisgiunzionecompletadellamembrana;allafinedelprocesso lunica protezione che ricopre il nucleo la membrana interna dellacrosoma. Tramite questo processodiesocitosifuoriescono: a. IALURONIDASI:enzimichevannoadinteragireconiltessutoepiteliale. b. ACROSINA:stimoladatereazioninelloocita. c. NEURAMINIDASI. d. ESTERASI.

Zona Ampollare

vagina

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embrio ologia2:lafe econdazione e

LOOCITAP PRONTOPER RRICEVEREL LOSPERAMT TOZOO: Assume delle caratteris stiche partic colari, cost tituito di div verse struttu che dallesterno ver linterno ure rso o sono: CUM MULOOOFO ORO:ilcumuloooforoco ompresalaco oronaradiata,vainapop ptosiinseguitoarilascio o dap partedellacoronastessa adidatiormoni. ZON NAPELLUCID DA:costituita adiunastrutturadipolim meriditreti ipidiglicopr roteine:ZP1,ZP2,ZP3;le e funzionidellazonapellucid dasononum meroseefondamentalip pernumerosiaspettidel processodi i feco ondazioneesviluppo: neladisgrega azionedeiblastomeridopolafecond dazione. o Previen o Protegg lembrion da TOSSIN BATTERI, VIRUS, FAG ge ne NE, , GOCITI che p possono esse presenti ere i nellambienteuterino. ne mento delloo ocita fecond dato in zone non adatte alla crescit (impianto e ta o o Previen lannidam ectropic co),sononumeroseeilf fenomenoabbastanzadiffuso. o Riconos scimentodig gameticomp patibilialivellodispeciefertili. CONTATTOFRASPERM MATOZOOEO OOCITA: Partecipano a questo processo nu o umerose stru utture prote eiche sia dello spermato ozoo che de elloocita; in n particolare: teinadimem mbranadellospermatozo ooconattivit tIALURONID DASICA. PH20:unaprot PH 30oFERTIL LINA:unapro oteinadime embranadellospermato ozoo,sitratt tadiuneter rodimero,fa a miglia delle proteine A ADAM; cio delle META ALOPROTEAS enzimi delle cellule SI; d e parte della fam nnettivali che distruggon la matrice extracellulare quando necessario. Questa pro e no e oteina ha un n con dom minioextrace ellulareDISIN NTEGRINICO Ochevaaleg garsialleinte egrinedelloo ocitafavoren ndolunione e fraiduegameti i.

A questo p punto il con ntatto avv venuto; siam nel mom mo mento della fertilizzazio one, cio i due gameti i cominciano oavenireinc contatto:

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embrio ologia2:lafe econdazione e

lospermatozoosiagglutina,c ciosibloccain nunadataposiz zone. sigeneraunam membranafral lemembraned deiduegameti;questasidistru uggecoinvolgendonelladistru uzione anchelememb branedeigame eti.

SPAZIOPERIVITELLINO

CONTAT TTODEI CITOPL LASMI

LOSPERMATO OZOOsidividein npipartialcunedellequalid degenerano: membranaac crosomialeinte erna,mitocondr ri,flagellodege enerano. pronucleoma aschile,cherestaisolatonelci itoplasmadell'o oocitaecentrio olodelflagellonondegeneran no. L'OOCITA:sico ompletafinalmentelameiosiI IIconformazione: delsecondog globulopolarec chevaacolloca arsinellospazio ointervitellinoconilpreceden nte. delpronucleo ofemmnile.

necessarioim mperdirel'acces ssoadaltrispermatozoiall'oo ocitaondeevita areformazionedicorrediaber rranti;si haquindicome eprimareazion nelaDEPOLARIZZAZIONEDELL LAMEMBRANA A;questogilim mitamoltol'acc cesso deglispermato ozoiall'oocita. CONTEMPORA ANEAMENTEiduepronucleisipreparanoalla amitosicheavv verrinseguito oallafusionede el PRIMOBLOCCODELLA materialegene eticoduplicandoilloropatrimoniogenetico.

POLISPERMIA

REAZIONEC CORTICALE.

sitrattadiunareazionemolto opiefficacee eprecisa;possia amodividereilprocessoindueparti: CALMODULIN NAealtriormon nivannoastim molareilrilasciodiioneCa++nelcitoplasmad dell'oocita;ques sto stimolalaeso ocitosidivescicolegipresent tinelcitoplasma a. ESOCITOSIDE ELLEVESCICOLE Eportaall'ester rnodell'oocitad duesostanze: SECONDO OBLOCCO ENZIMILITIC CI:questivanno oacolpireirecettorideglispe ermatozoidistru uggendoli. DELLAPOLIS SPERMIAo GLICOPORTE EINE:questeva annoaformareunabarrierare eticolaredipro otezionecheavv volgel'oocita.

LAFUSIO ONEDEI GENO OMI

grazieallapres senzadelcentriolodellosperm matozoosihain nquestafase: rotturadeipr ronuclei. allineamentodeicromosom mireplicatisullapiastrametafa asica. primadivision nemitoticache esarseguitadamoltealtre.

Conlafecon ndazionesih hanno: RIU UNIFICAZIONEDELPATRIM MONIOGEN NETICO. DET TERMINAZIO ONEDELSESS SODELLINDI IVIDUO. ATT TIVAZIONED DELMETABOLISMODELL OOCITAche eprocedeversolimpiant to. 4 4

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embriologia2:lafecondazione

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em mbriologia3:Isettimana a

I SE ETTIMA ANA

ondazione d delloocita m maturo si innescato un processo che ha att u tivato il mec ccanismo di i Con la feco SEGMENTAZIONE DELL ZIGOTE; lo zigote una cellula pronta pe dividersi direttament dalla sua LO a er te a formazione. SEGMENTAZIONE: serie di ripetute mitosi che avvengono 2430 ore e e e o e rmazione de zigote, c ello cio dalla fe econdazione, si tratta di , i dopo la for circa6DIVIS SIONICELLULARIcheportanocomerisultatoalla aformazione e di circa 12 215 BLASTO OMERI, que esta struttura prende il nome di i MORULA. Nellastrutturachesio oracreatare estanocomu unquepresen nti: ZON PELLUCID che mantiene fra lo unite le cellule neo NA DA: oro o form mate mentr si forman dispositiv giunziona fra i vari re no vi ali i blas stomeri. CUM MULOOOFO ORO:rimane equestamas ssacellulare cheagiscec comeunagh hiandolache econtinuaa a secernereormo oniefattorid dicrescitape erlembrione e. odopolafec condazione: laMORULA GIUNGEALC CORRETTOL LUOGODIM MPIANTO,inq questigiorni i IIIIVgiorno simossan nellapparato ogenitalefemminilefino oagiungereallazonadellamucosau uterinagrazie ea: Cigl liavibratili. Liqu uidoperitoneale. Con ntrazioniper ristaltiche,an ncheselievi. . Sec crezionedelle eghiandolet tubariche. Primadellaeliminazion nedellazona apellucidag giunzionidit tipoTIGHTE EGAPsiform manofrale celluledella a esto process prende il nome di CO so OMPATTAZIO DEI BLA ONE ASTOMERI. A questo pun si hanno A nto o morula, que duefenome eniprincipalm mente: LISIDELLAZONA APELLUCIDA Acheormai nonservepi,infattia avvenutoilc contattospeciespecifico o dre. frazigoteemad RMAZIONE D BLASTO DEL OCELE: una cavit interna FOR vuo ota. Quindi lo z zigote, detto BLASTOCISTI, risulta stratificato in o questomod do,dallester rnoversolin nterno: 1. TRO OFOBLASTO: si tratta d dello strato di cellule pi p per riferico,circo ondalablast tocisti.Daqu uestastruttu ura sisv vilupperanno ogliannessiembrionali. 2. NODO EMBRIO ONALE o EM MBRIOBLASTO si tratta di O: a a e re, una masserella di cellule allestremit superior con nvenzionalme ente, della blastocisti saldata dalla presenza di nu umerosi DESMOSOMI e impermeabile r a ose JUNCTION. Da D per la presenza di numero TIGHT J que esta struttur si former lembrione durante la ra r grav vidanza. 3. BLA ASTOCELE:sitrattadellacavitintern naallembrio one. 1 1

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embriologia3:Isettimana

LADURATADELLAGRAVIDANZA:sistabilisconoduepossibilipuntidiriferimento: DALLA FECONDAZIONE: in questo caso la durata 38 settimane cio 266 giorni; si tratta della durataeffettivadellagravidanza. DALLINIZIODELLULTIMAMESTRUAZIONE:inquestocasoladurata40settimaneo280giorni,si utilizzasoprattuttoperdefinireladatapresuntadelparto. Linteragravidanzainognicasodivisibileindueperiodi: 1. PERIODO EMBRIONALE: fino allottava settimana, include tutti quei passaggi che portano alla formazionediunastrutturadisembianzeumaneineffetti. 2. PERIODOFETALE:dallottavasettimanafinoalterminedellagravidanza,includetuttiipassaggiche portanoallaformazionediorganieapparati. LA MUCOSA UTERINA O ENDOMETRIO il luogo dove si annida lembrione per svilupparsi, la zona correttadimpianto,sitrattadiunorganocavoecometalesuddivisoconvenzionalmenteintonache: 1) TONACAMUCOSAoENDOMETRIO:sitrattadiunepiteliocilindricosemplicecigliatoconnumerose cellulemuciparecaliciformi. 2) TONACA PROPRIA: si tratta del connettivo sottostante, particolarmente ricco di ghiandole tubularisemplici. 3) MIOMETRIO o TONACA MUSCOLARE: tessuto muscolare liscio di contrazione utile per numerose funzionidellutero,inquestostratositrovaanchelostromaconnettivaledisostegno. 4) PERIMETRIOOTONACASIEROSA:lapartepiinterna. La mucosa uterina ha delle capacit rigenerative enormi, ad ogni ciclo mestruale viene superficialmente distruttaesirigeneraperpoterpotenzialmenteaccoglierelembrione. Lembrione arriva nel luogo dimpianto circa al VI giorno, gi a partire dal VI ma in particolare dal VII si hannounaserieditrasformazionidovuteinparticolarea: Contatto fra le strutture della blastocisti e della mucosa uterina con interdigitazioni della membrana. SPIRALEvaadagireaquestolivello, Adesioneericonoscimentospeciespecifico. impediscelannidamento. Penetrazionenellendometrio. VIVIIGIORNO: FORMAZIONEDELSINCIZIOTROFOBLASTO:iltrofoblastopolarelazonadoveilnodoembrionaleaderisce altrofoblasto,questazonavedelaformazionedicellulepoliploidigraziea: o Mitosiprivedicitodieresi. o Fusionedicellulevicine. Questastruttura: PRODUCE HCG: gonadotropine coronariche la cui presenza nel sangue indica gravidanza; queste stimolano la produzione del CORPO LUTEO GRAVIDICO, che garantisce la produzione di progesteronepertuttalagravidanzaenecessarioallasuaprosecuzione. RELAXINA:inibiscelecontrazionidelmiometrio. DAquestoconseguonoovviamente: a) Interruzionedellemestruazioni. b) Formazionedelcorpoluteogravidico. c) Livellidiprogesteronesemprealti. d) Immunodepressione della madre per impedire che lembrione sia attaccato dalle cellule immunitarie,sitrattainognicasodiuncorpochepermetnotself. ILPROGESTERONEfondamentaleperlagravidanzaperduemotivi:indiceunaseriedireazioninecessarie per la gravidanza e il suo prosieguo e allo stesso tempo impedisce alla mucosa uterina di degenerare di nuovo. 2

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embriologia3:Isettimana

FORMAZIONEDELLADECIDUAOENDOMETRIOGRAVIDICO:questaparte,diprovenienzafetaleematerna, sareliminataconilparto;ha numerosefunzioni elasuaformazione favoritadallapresenza di elevati livellidiprogesterone: 1. TROFICHE:nutretramitecontattoconlamadrelembrioneinformazione. 2. BARRIERAIMMUNOLOGICAdiprotezionecontroipassaggidipatogeniframadreefeto. 3. BARRIERALIMITEALLACRESCITAECCESSIVADELSINCIZIOTROFOBLASTO. La reazione di formazione della decidua detta anche reazione deciduale; questa struttura molto importante nellimpedire una crescita eccessiva del sincizio trofoblasto, questa pu infatti provocare numerosidannifracuiancheemorragieinterneperdanneggiamentodeivasiconfuoriuscitadisangueche pu sembrare una mestruazione impedendo cos alla madre, anche per un lungo periodo, di venire a conoscenzadellapresenzadiunagravidanza.

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Embriologia:IIsettimana

II SETTIMANA
Durantelasecondasettimanaeallafinedellaprimasiassisteadunaseriedimutamenticheporteranno alla formazione di quello che viene definito lembrione bilminare e il suo sviluppo fino alla comparsa dellembrionetrilaminarenonchilcompletamentodellimpianto. IX GIORNO: formazione dellEMBRIONE BILAMINARE, una struttura pi complessa caratterizzata dalla presenzadiduecavitfralorodivise;dallaltoconvenzionalmenteversoilbassosihanno: I. Sinciziotrofoblastoepartesuperioredeltrofoblasto. II. Citotrofoblastochecircondatuttalastruttura. III. Cavitamniotica:cavitneoformatanellapartesuperioredellastruttura;talecavitsioriginaper unaseparazionefralecelluledel citotrofoblastoelepiblastoesicirconda di cellulespecializzate detteAMNIOCITIchesecernonoliquidoamnioticonellacavitneocreata. IV. Epiblasto:basedellacavitamniotica,ilsuopavimento. V. Ipoblasto:sicollocasottoilnodoefadatettoallacavitdelblastocele. VI. Blastocisti:cavitinferiore Parteinferioredelcitotrofoblasto. VII. IXXGIORNO: sihailcompletamentodellimpiantodellembrione,lembrioneentracompletamentenellamucosauterina che si ricostruisce alle sue spalle; inoltre si assiste alla formazione di una membrana che avvolge completamenteilblastoceleeccettochenellazonadovesicollocalipoblasto,laMEMBRANADIHEUSER.In questigiornisisviluppanonumerosicambiamentinellastrutturadellembrione,inparticolaresihanno: TrasformazionedellaBLASTOCISTIinSACCOVITELLINOPRIMARIOoPRIMITIVO. SVILUPPO FRA LE CAVITA INTERNE (sacco vitellino primario e la cavit amniotica) E IL CITOTROFOBLASTO di una struttura connettivale che sar poi invasa da cellule divenendo mesodermaextraembrionaleeoradettaMAGMARETICOLATO. XIIGIORNO: ilMAGMARETICOLATOSUBISCEUNFENOMENODETTOCAVITAZIONEcheportaallaformazioneprimadi una serie di cavit nella struttura del magma che tendono ad unificarsi portando alla formazione di una cavit che circonda sia la cavit amniotica che il sacco vitellino primario; questa si chiama CELOMA EXTRAEMBRIONALEocavitcorionicaocavitesocelomica. FORMAZIONE DEL SACCO VITELLINO SECONDARIO: grazie alle cellule della membrana di Heuser il sacco vitellino primario si strozza dando vita al sacco vitellino secondario costituito anche dalla proliferazione dellipoblasto; il primario va a collocarsi al polo opposto della struttura rispetto alla cavit amniotica, questodegenererstaccandosidallastruttura. CONTATTO EMBRIONEMADRE: in questa seconda settimana si assiste anche alla formazione dei primi contattiescambiattivifraembrioneemadre:perfenomenidierosionenelsinciziotrofoblastovengonoa formarsidellecavitcheportanoincontattoilcircolosanguignodellamadreconquellodellembrione.Il contattoeffettivoavvieneallafinedellasecondasettimana,versoilquattordicesimoquindicesimogiorno (questi giorni dovrebbero essere sufficienti per portare la madre alla consapevolezza della gravidanza ed evitarequellichepossonoessereidanniacaricoembrionaleperassunzionedisostanzenocive).

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Embriologia:IIsettimana

XIVGIORNO: ormai lembrione molto cambiato, si staccato ed degenerato il sacco vitellino primario e si ha la formazione di una struttura lievemente diversa: a questo punto le due cavit amniotica e sacco vitellino sonolegatealcitotrofoblastounicamentetramiteunastrutturadettaPEDUNCOLODATTACCOelacavit esocelomicamoltoampia;sidistinguonoquindi: MESODERMAEXTRAEMBRIONALEsidivideinduelaminedistinte: o Somatopleurachevaaricoprirelamniosemediailcontattoconilcitotrofoblasto,vacio acomporreinparteilpeduncolodattacco. o Splancnopleurachevainvecearicoprireilsaccovitellino. CORIONcossidefiniscelastrutturacostituitaoradalmesodermaextraembrionale(splancnopleura e somatopleura e la struttura che riveste allinterno la cavit esocelomica) e dal citotrofoblasto insieme. VILLICORIALIPRIMARI:sonostrutturechesiformanodalcitotrofobalstoversoilsinciziotrofoblasto come delle cavit che verranno invase dalle strutture del mesoderma extraembrionale ed evolverannoinfuturoinvillicorialiveriepropri.

Bilanciodellasecondasettimana: IMPIANTOcompletatoal100%coninnestodellembrionenellamucosauterina. FORMAZIONECOMPLETADELLEMBRIONEBILAMINARE. INIZIANOIRAPPORTIFRALAMADREELEMBRIONE. COMINCIANOAFORMARSIANNESSIEXTRAEMBRIONALI: o Cavitamniotica. o Amnios. o Saccovitellino. o Peduncolodattacco. o Saccoocavitcorionica. o Villicoriali.

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embriologia5:IIIsettimana

III SETTIMANA
Laterzasettimanadigestazionecaratterizzatadaeventiestremamenteimportantierivoluzionariperla struttura dellembrione; assistiamo infatti alla formazione del terzo foglietto embrionale o MESODERMA INTRAEMBRIONALE; inizia inoltre la GASTRULAZIONE che da inizio in effetti alla MORFOGENESI cio il processodigradualetrasformazionedellembrionefinoaraggiungerelaformaumanaveraepropria. Lareaprincipalmenteinteressatadatrasformazioniinquestoperiodosicuramentequellapostafraledue cavitamnioticaevitellinica;inparticolaresiassistea: 1. FORMAZIONE DELLA LINEA PRIMITIVA: lectoderma, a partire circa dallequatore della sua struttura, subisce un inspessimento lineare in direzione caudale; questo viene definito linea primitiva. 2. FORMAZIONEDELNODODIHANSENeDELLAFOSSETTAPRIMITIVA:allestremitequatorialedella strutturasiformauninspessimentodettonododiHansenequindisudiessounainvaginazionepi ampiaversolendodermadettaFOSSETTAPRIMITIVA. 3. FORMAZIONE DEL MESODERMA: cellule situate a livello del nodo e della fossetta proliferano e vanno ad insinuarsi fra ectoderma e endoderma andando a costituire uno strato ulteriore detto MESODERMA INTRAEMBRIONALE; si hanno numerosi movimenti cellulari che portano alla formazionediunostratoomogeneochevaainsinuarsidappertuttoeccettoche: a. Nella membrana orofaringea, che diverr la bocca per perforazione; in corrispondenza di questamembranasicollocalaplaccaprecordale. b. Nellamembranacloacale,cheperperforazionediverrlano. 4. ZONACARIDIOGENAcioilcollo. 5. CIRCOLAZIONEPRIMITIVA. 6. FORMAZIONE DEL PROCESSO NOTOCORDALE: si ha un ulteriore movimento di cellule nel mesoderma cheproliferanoformandouninspessimentochevaacreareunalineadetta appunto processonotocordaleche: a. Sifermaallaplaccaprecordale. b. Andracostituirelanotocordache: i. Definiscelassedellembrione. ii. Base dello sviluppo dello scheletro assile cio della colonna vertebrale e della strutturaosseacefalica. Durante un primo breve periodo dello sviluppo di questa parte dellembrione, linspessimento assumelaformadiunCANALE,dettocanalecordale,questometteincomunicazioneleduecavit embrionalivitellinaeamniotica,lunicomomentodellosviluppoincuileduecavitsonofraloro in contatto, il canale si richiuder e la comunicazione cesser. Nel caso, molto raro, in cui la comunicazione non dovesse essere interrotta, possono svilupparsi delle gravi anomalie che coinvolgono il sistema nervoso e digerente, in particolare si possono sviluppare delle forme lievi, compatibili con la vita, o forme molto pi gravi anche incompatibili con la vita. In seguito tale struttura prende contatto con lendoderma lateralmente divenendo placca cordale; al diciannovesimogiornolacordadorsalesiseparadallendodermaevaaformarelaveraepropria placcadorsaleonotocorda. 7. FORMAZIONE DELLALLANTOIDE: XVIXVII giorno di sviluppo, si assiste quindi alla formazione dellultimoannessoembrionale,lallantoide:unaestroflessionedelsaccovitellinochecontribuisce allaformazionedinumerosissimepartifondamentalidellembrione,inparticolare: 1

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embriologia5:IIIsettimana

a. Con il sacco vitellino da vita ai primi VASI SANGUIGNI, in particolare il sistema di comunicazionemadreembrionetramiteilcordoneombelicale: i. Venaombelicale:portasangueossigenatodallamadrealfeto. ii. Arteriaombelicale:portasanguenonossigenatodalfetoallamadre. b. ConaltrepartidellembrionedavitaallaVESCICAURINARIA. c. LEGAMENTOOMBELICALEMEDIANO,unlegamentochepermanenelladulto,connettela vescicaallombelicoedfunzionaleaprevenireilcollassodelsistemaurinario,incasonon si chiuda bene pu portare alla formazione di cisti e in rari casi alla fuoriuscita di urina dallombelico.

Gi nel corso della terza settimana di sviluppo si assiste a numerose modificazioni della struttura del mesoderma intraembrionale che comincia a frammentarsi longitudinalmente formando dei cordoni a destraeasinistradellestrutturenotocordaleedellalineaprimitiva;siformanoquindi6cordoniaduea dueidenticineiduelatisimmetricidellembrione,dallinternoversolesternosono: MESODERMA PARASSIALE: la parte adiacente alla zona della notocorda, andr a formare una seriedielementidellembrione,sidivideintreparti: o SCLEROTOMO:cheinassociazioneconlanotocordadarvitaa: MESENCHIMA: che poi proliferer un poovunque nella struttura dellembrione, deve infatti andare a dare origine ad una struttura praticamente ubiquitaria nel corpoumano. OSSAASSOCIATEALLANOTOCORDA:comelaspinadorsaleetuttelestrutturead essaassociate. o MIOTOMO:davitaabuonapartedellamuscolaturascheletricastriata. o DERMATOMO:darorigineadunapiccolapartedelderma.

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embriologia5:IIIsettimana

MESODERMAINTERMEDIO:adiacentealmesodermaparassiale,darvitaallapparatourogenitale sianelmaschiochenellafemmina. MESODERMALATERALE:arrivafinoalleestremitdellastrutturadelmesoderma,alleestremitsi divide in due parti che si continuano nella somatopleura e nella splancnopleura rispettivamente nelladirezionedellamniosedelsaccovitellinodette,peranalogia,somatopleuraesplancnopleura embrionali;sidistinguonoquindi: o MesodermaSOMATICOchevaaformarenumerosestrutture: Granpartedelderma. Muscolilisci. Ossaeannessicartilagineirelativiagliarti. Componenteparietaledelletonachesierose. o MesodermaSPLANCNICOchevaaformare: Sangue. Cuore. Vasisanguigni. Muscolilisci. Cortecciadellasurrenale,chequindiTESSUTOEPITELIALE. Componentevisceraledelletonachesierose. LO SCLEROTOMO: struttura che da origine a tutta la struttura osteoarticolare degli arti, adiacente alla notocorda. LE SIEROSE: sono delle membrane che vanno a rivestire le cavit interne del corpo, in particolare interessano: o CAVITATORACICA:formanopleureepericardio. o CAVITAADDOMINALE:formanoilperitoneo. Si tratta di un epitelio pavimentoso semplice che poggia su uno strato ridotto di connettivo pi o meno adiposoasecondadeicasi.Nellesierosesidistinguonoappunto3componenti:laPARIETALEchericoprein effetti la cavit che contiene gli organi, la SIEROSA che ricopre invece lorgano interno, e la MESO cio il puntodicontattofraleduepartidellasierosachealtamentevascolarizzata. FRAMMENTAZIONE DEL MESODERMA: il mesoderma parassiale subisce ulteriori trasformazioni, in particolaresubiscedelleFRAMMENTAZIONIINSENSOANTEROPOSTERIOREconformazionedeicosiddetti SOMITI,ciosegmentidimesodermaparassialechesiripetonoinsensocraniocaudale. Ancheilmesodermaintermediosubiscedelleframmentazioni,masonodinaturaprovvisoria.Comincianoa formarsiconleframmentazioniquindiiMETAMERI.

METAMERO:segmentodeltroncoincuisianopresenticoppiedistrutturesimmetricheebilaterali. 3

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embriologia5:IIIsettimana

Ilatidellacordaedeltuboneuralesonometamerizzati:isegmentideltuboneuraleedellecresteneuralidi ognimetamerodarannoorigineastrutturedeltroncoquali: o Unavertebra. o Duecosteconrelativamuscolatura. o Vasienervicorrispondentiegangli. Ilnumerodeisomitivaquindi,conseguentemente,aumentandonelcorsodellagravidanzafinoacoprire numericamentelevertebre. COMINCIAQUESTASETTIMANALOSVILUPPODELSISTEMANERVOSO.

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embriologia6:IVsettimana

IV SETTIMANA:
Laquartasettimanadigravidanza,durantelaqualeprocedonoinparallelosviluppodelsistemanervosoe vascolare,caratterizzatadanumerosemodificazioniacaricodellembrione: 1. FormazionedellADENOIPOFISI. 2. FormazionedellaTIROIDE. 3. FormazioneDELLAPPARATORESPIRATORIO. 4. Formazionedi: a. STOMACO. b. FEGATO. c. PANCREAS. 5. APERTURAORALEdallamembranaorofaringea. 6. FormazioneDELLAPPARATOBRANCHIALEchedarvitaanumerosestruttureosseedellafaccia. 7. Crescitanotevoledellatesta. 8. FormazionedelCORDONEOMBELICALEPRIMITIVO.

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embriol logia7:sviluppodelsiste emanervoso o

SVILUP DEL SISTE S PPO L EMA NE ERVOSO O:


Taleprocessoavvienein ncontempor raneaallaformazionede elsistemavascolare,siam moallaterzasettimana initoNERULA AZIONE: evienedefi anzituttoad dagireemod dificarsile ectoderma,il lprocessoav vvieneinque estomodo:
FORMAZIO ONEDELLAPLA ACCANEURAL LE:inspessime entoalcentro odelelungo l'asselongi itudinaledell'embrioneall'internodellaqualesiform mauna invaginazio onedettaDOC CCIANEURALE E.

FORMAZIONEDELLEPIEGHEN NEURALI:siso ollevanoilatidelladoccia neurale,questis sonodettipie egheneuraliecontinuanoa acrescere avv vicinandosi.

FORMAZ ZIONEDELTUBONEURALE:leduepiegheneuralisich hiudono vicendev volmenteform mandounastrutturatubula arechesiimm merge nell'ecto odermachel'h hagenerataf finoasepararv visialdisotto o.

FORMAZIONE EDELLECREST TENEURALI:iltuboneurale esistabilizzaf fra ectodermaemesoderma,f e frattantoalcu unecellulepos stefrailtuboe sisviluppanoa ailatideltubo ostessoforma andolecosidd dette l'ectodermas CRESTENEUR C RALI.

albassoverso olaltodelladoccianeur rale: Sviluppoda

IVsettimana:iltuboormaiformato,sisvilupp panoalleest tremitdella astrutturaic cosiddettine europoriche e nonsichiud derannofino oalventicinq queimoventi isettesimogiorno. 1 1

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embriologia7:sviluppodelsistemanervoso

Questastrutturailprimoabbozzodisistemanervoso,inparticolareindividuiamocomesuccessivostadio di sviluppo la suddivisione del tubo neurale, che andr a formare il SISTEMA NERVOSO CENTRALE, in tre parti: 1. PROSENCEFALOchesisvilupperin: a. Telencefalo. b. Diencefalo. 2. MESENCEFALO che rester invece stabile nello sviluppo. 3. ROMBENCEFALOchesisvilupperin: a. Cervelletto. b. Ponte. c. Midolloallungato. DaquestestrutturesisvilupperanchelaNEUROIPOFISI. Lecresteneuraliandrannoaformaretuttelepartidelsistema nervosoperiferico: 1. Neuroni. 2. Celluledellaglia. 3. Midollaredelsurrenechesottoildirettocontrollodel sistemanervosocentrale(ipotalamo). 4. Sisteminervosidellepidermidetramitemigrazionenel derma.

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embriologia8:sviluppodelsistemacircolatorio

SVILUPPO DEL SISTEMA CIRCOLATORIO:


Lapparato circolatorio primitivo si sviluppa nel corso della terzaquarta settimana, partecipano alla formazioneditalesistemastrutturegipresenti,ovviamenteallaterzasettimanadisviluppo: 1. SPLANCNOPLEURA. Darannoorigineaiprimivasi 2. PEDUNCOLODATTACCO. 3. CORIONEVILLICORIALIPRIMARI. 4. ALLANTOIDE. Ilmeccanismodiformazionedeiprimivasiprevedelaspecializzazionedialcunecelluledelmesoderma,e nonsolo,aformaredellestrutturecavecheprodurrannoeospiterannoilsanguedellembrione: 1. CompaionodellezoneaformadibottoneformatedicelluleinspecializzazionedetteANGIOBLASTI, talizoneprendonoilnomediISOLEDIWOLF. 2. Questeisolesicavitanodandovitaastrutturesimiliavasisanguigni. 3. Lecellulechericopronoilvasostessosispecializzanoinduefunzioni: a. Formazionedellendotelio,chelecaratterizzeranchenellavitaadulta. b. Emopoiesi embrionale, specializzazione che verr invece persa per essere acquisita da organidiversiduranteilcorsodellosviluppo. Mentresiformanoiprimivasisanguignisiassisteancheallaformazionedellazonacaridiogenachediviene perlaprimavoltaattivaintornoalventesimoventunesimogiorno:

FORMAZIONEDI CORDONIANGIOBLASTICI chesifondonoinsieme nellazonacardiogena.

FORMAZIONEDEIDUE TUBIENDOCARDICI:si formanointornoal diciannovesimogiorno.

FORMAZIONEDELTUBO ENDOCARDICO PRIMITIVOperfusione deiduetubiendocardici.

PRIMIMOVIMENTIDEL TUBO,intornoal ventunesimogiorno: asincroni. tipoperistalsi.

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embriologia9:IImesedisviluppo

SECONDO MESE DI SVILUPPO EMBRIONALE:


Il secondo mese di sviluppo pone fine a quello che viene definito periodo embrionale: lembrione, terminatalottavasettimanadisviluppo,divieneatuttiglieffettifeto. Losviluppocheavvieneacaricodellembrioneinquestequattrosettimanenotevole,inparticolaresipu riassumereinquestomodo: 1. Enormesviluppodellatesta. 2. Formazionedinumerosepartiindispensabilicome: a. Arti. b. Lineamentidelviso. c. Occhi. d. Naso. e. Orecchie. 3. Formazionedelcordoneombelicaledefinitivo. Si formano, quindi, le componenti essenziali che caratterizzeranno il feto, in particolare lembrione cominciaadassumerelesembianzeumane. IVVsettimana:sviluppodeiPLACODIOTTICIchedarannovitaagliocchi. Mesoderma+ectoderma IVsettimana:sviluppodeiPLACODIOTICIchedarannovitaalleorecchie. IVsettimana:sviluppodeiPLACODINASALIchedarannovitaatuttalastrutturadellapparatoolfattivo. Sisviluppanoinquestoperiodoanchegliartisuperioriedinferiori: 2627giorno:ARTISUPERIORI. 2829giorno:ARTIINFERIORI. Perlaformazionedellemaniilprocessomoltocomplicatoerichiedeunaseriedicombinazionicorrettedi stimoliapoptoticiedisopravvivenza,inparticolaresiprocedeinquestomodo:

FORMAZIONEDIUNA MASSADI MESENCHIMA circondatada ECTODERMA,che diventeranno rispettivamentederma edepidemride.

CONDENSAZIONIDI MESENCHIMA FORMANOSTRUTTURE RADIATEche delineerannounprimo abbozzodelledita.

ELIMINAZIONEPER APOPTOSIdelle membrane connettivalifraledita.

OTTAVASETTIMANA: sihaseparazionedelle ditaeterminedi buonapartedel processoapoptotico.

Questoprocessofinementeregolatodastimoliormonali,inparticolarescompensiditalistimolipossono portareallaformazionedigravipatologiequali: SUNDATTILIA:formazioneincompletadellamanoconfusionedidueopidita. POLIDATTILIA:conformazionediunoopiditaineccesso. AltrepatologiecorrelateallaformazionedegliartiingeneraleprendonoilnomediFUCOMELIE:sitrattadi deformazionigravissimechepossonoportareancheamancatosviluppodellarto.Correlatiaquestotipodi 1

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embriologia9:IImesedisviluppo

patologie possono essere farmaci assunti durante la gravidanza, in particolare la TALIDOMIDE, un tempo moltoutilizzata,ogginotoessereestremamentepericolosaariguardo(farmaciesostanzediquestotipo sonodettiTERATOGENI). FORMAZIONEDELCORDONEOMBELICALEPRIMITIVO: durantequestoperiodosihaunfortecambiamentoalivellodirapportidivolumefralecavitembrionali:il sacco amniotico cresce a spese del celoma extraembrionale o cavit corionica mentre il sacco vitellino degenera,questoportaa: Espansione del sacco amniotico ad occupare quasi tutto lo spazio prima occupato dal celoma extraembrionale. Degenerazionedelsaccovitellinochesispostaversolallantoideerimpicciolisce. CominciaaformarsiunastrutturaassociatafraSACCOVITELLINO,PEDUNCOLODATTACCOEALLANTOIDE conformazionedi: 1. DUEARTERIEOMBELICALIcheportanoilsanguenonossigenatodallembrioneallamadre. 2. UNAVENAOMBELICALEcheportailsangueossigenatodallamadrealfeto. 3. ILCORDONEOMBELICALEPRIMITIVOcheospitaquestestrutture.

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embriologia9:sviluppodeifogliettiembrionali

SVILUPPO DEI FOGLIETTI EMBRIONALI:


I tre foglietti embrionali nel corso del secondo mese di sviluppo subiscono numerose modificazioni: ECTODERMA: lectoderma pu essere ulteriormente diviso in due distinte linee di sviluppo dalle qualiemergerannonumerosissimestrutturefetalifondamentali: 1. ECTODERMADIRIVESTIMENTO:sitrattadellectodermachedaorigineatuttalastruttura dellepidermideeisuoiannessi,inparticolare: a. Epidermide. b. Ghiandoleassociateallepidermide,chesononumerosissime,praticamentetuttele ghiandoleesocrinecheriversanosullacute. c. Strutturecheratinizzatecomecapelli,peliedunghie. d. Placodiottici,oticiedolfattivi. e. Ipofisi anteriore o adenoipofisi: nelle vicinanze dellapertura boccale si forma una cavitdellectodermachevaaformarelaTASCADIRATKE,chediverrpoiconlo sviluppoadenoipofisi,prenderrapportoconlaneuroipofisiunavoltacompletato losviluppodientrambe. 2. NEUROECTODERMA: si tratta dellectoderma che ha formato alla terza settimana di sviluppo IL TUBO NEURALE E LE CRESTE NEURALI, si distinguono quindi due linee di derivazionedistinte: a. DALTUBONEURALE: i. SISTEMANERVOSOCENTRALEquindi: 1. Encefalo. 2. Midollospinale. 3. Nervoottico. ii. NEUROIPOFISI che prender contatto con ladenoipofisi una volta completatolosviluppo. b. DALLECRESTENEURALI: i. SISTEMANERVOSOPERIFERICOcontuttigliannessi: 1. Nervi. 2. Gangli. ii. DUEDELLETREMENINGI:inparticolare 1. piamadre. 2. aracnoide. iii. MELANOCITI. iv. MIDOLLAREDELSURRENE. ENDODERMA: lo sviluppo di questo foglietto germinativo molto particolare, dar vita a numerosissime strutture dalle funzioni molto diverse. In particolare dar origine a buona parte dellapparatodigerenteeinparticolareagliepitelidirivestimentoassociatieleghiandoleannesse. Allafinedellaquartasettimanalastrutturadellendodermaembrionalepresenta:
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embriologia9:sviluppodeifogliettiembrionali

Fegatomoltoesteso,unorganoemopoieticoinquestomomento. Polmonistrettamentecorrelatiallapparatodigerente. PraticamentelinterastrutturavienedettaINTESTINOesuddivisaintrepartifondamentali: 1. ANTERIORE:darvitaanumerosestrutturedelcolloedellafaccia,ingenerale: a. APPARATO BRANCHIALE: apparato simile a quello branchiale dei pesci, in particolaredaessosisvilupperanno: i. Partedellorecchio. ii. Tonsillapalatina. iii. Timo. iv. Parotide. v. Alcunecartilagini. vi. Ossoioide. vii. Cartilaginilaringee. viii. Muscolimimiciemasticatori. b. TIROIDE. c. APPARATORESPIRATORIO. d. BUONAPARTEDELLAPPARATODIGERENTE; i. Esofago. ii. Stomaco. iii. Fegato. iv. Pancreas. v. Cistifellea. vi. Duodenosuperiore. 2. MEDIO:anchessodarvitaanumerosestrutture: a. Duodenoinferiore. b. Intestinotenue. c. Intestinocieco. d. Colonascendente. e. Primi2/3delcolontrasverso. 3. POTERIORE: dar vita a strutture correlate con elementi che si sviluppano dallintestino medio: a. Ultimo1/3delcolontrasverso. b. Vescicaurinaria. c. Uretraprimitiva. d. Colonsigmoide. e. Colondiscendente.
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embriologia9:sviluppodeifogliettiembrionali

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embriologia11:annessiembrionali

ANNESSI EMBRIONALI:
Gli annessi embrionali sono delle componenti essenziali per lo sviluppo dellembrione anche se dellembrione in effetti non fanno parte, sono detti anche MEMBRANE EMBRIONALI, in particolare svolgonofunzionidi: PROTEZIONEdellembrione. NUTRIZIONE. RESPIRAZIONE. ESCREZIONEdisostanzediscarto. PRODUZIONEDIORMONI. Gliannessiembrionalisisviluppanogeneralmenteconlembrioneedevolvonomutandolalorofunzionein basealmomentodellosviluppo,inparticolaresono: AMNIOS:intesocomecavitamnioticaeamniociti:soprattuttodopolaterzasettimanadisviluppo lacavitamnioticasiespandenotevolmenteaspesedituttelealtrecavitpresenti,inparticolare ricoprir tutta la struttura interna fino al cordone ombelicale compreso e andr a mediare il contatto con lepidermide proprio a livello dellombelico. Le funzioni del liquido amniotico sono numerose: o PROTEZIONECONTROGLIURTIperlembrione. o CONSENTEILMOVIMENTODELFETOnelsaccoamniotico. o CONSENTIREILPRIMOFUNZIONAMENTODELAPPARATOURINARIOESCRETORE:nelcorso dellosviluppoilfetocominciaadingerireliquidoamnioticoequindiaprodurresostanzedi scarto come le urine che vengono espulse portando al miglioramento del funzionamento dellapparatoescretore. LacavitamnioticaandradespandersifinoalcontattoconilCORIONandandocosaformareuna barrierachecomplessivamenteprendeilnomediMEMBRANACORIOAMNIOTICA. ALLANTOIDE:andracontribuireallaformazioneinparticolaredellapparatourinario,comparein terzaquartasettimana,formainoltreilLEGAMENTOOMBELICALEMEDIANO. SACCO VITELLINO: subir degenerazione parallela allampliamento della struttura dellamnios, in particolareandradareoriginea: o Apparatodigerente. o Apparatorespiratorio. o Apparatobranchiale. Daquestosembratragganoorigineancheleprimecellulegerminaliembrionali. CORION: formato dalla SOMATOPLEURA e dalla CITOTROFOBLASTO ricopre la cavit corionica o esocelomica;losviluppodeivillicorialisegueunordinebenpreciso,inparticolare:

PRIMARI: proliferazionedel citotrofoblastoin direzioneesterna all'ambrione.

SECONDARI:

TERZIARI:

ARBORIZZATI: sonovillimaturi, ramificatiesviluppati inmododafunzionare nelmodopirapidoe precisopossibile.

sihainiziodella penetrazionedeivasi penetrazionedel sanguigninella mesoderma strutturadelvillo. extraembrionalenella strutturadeivilli.

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embriologia11:annessiembrionali

PLACENTA:strutturaparticolarecompostadimaterialesiamaternochefetale: o FETALE=CORIONOPLACCACORDALE,lasuperficiediquestapartemoltolisciaeviscosa, sitrattasostanzialmentedivillicorialiarborizzati. o MATERNA=DECIDUA,inparticolarelapartebasale,lasuperficiediquestaparte,essendo in effetti endometrio specializzato, particolarmente rugosa. Parte di questa struttura vieneespulsaconilpartoassiemeallapartefetale: Formaadisco. 1520cmdidiametrocirca. 3cmdialtezzamassimo. 500gdipesocirca. Laplacentahanumerosissimefunzionidiverse,inparticolare: SINTESIdinutrientiperilfeto,inparticolare: o Glicogeno. o Colesterolo. o Acidigrassi. TRASPORTOsiaversoilfetocheversolamadredi: o GAS. o SOSTANZE: Nutritizie. Dirifiuto. PRODUZIONE ORMONALE fondamentale fin dai primi momenti per il processo della gravidanza: o GONADOTROPINECORIONICHE:mantengonoilcorpoluteogravidico. o PROGESTERONE. o ESTROGENI. o SOMATOMAMMOTROPINA CORIONICA: consente lo sviluppo della ghiandola mammaria che subisce durante tutta la gravidanza una evoluzione molto consistente. BARRIERAIMMUNITARIA:attenualereazioniimmunitarielocalicontroilfeto,cheinogni caso, per met, presenta marcatori not self; per questo stesso motivo sangue materno e fetalenondevonoMAIENTRAREINCONTATTOdirettofraloro. FILTROSELETTIVO:fapassaresolodeterminatecose,inparticolarevengonofattepassare immunoglobuline, gli anticorpi materni vengono assorbiti per pinocitosi dal sincizio trofoblasto e poi esocitati nel corion e da l nel circolo sanguigno fetale andando cos a garantireunlivelloimmunitariominimoindispensabileperilfeto.

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embriologia11:annessiembrionali

Ingeneraleiltrasportoselettivosipuriassumereinquestomodo:

MADREEMBRIONE ossigeno. acquaedelettroliti. nutrienti. ormoni. anticorpi. virusefamaci.

EMBRIONEMADRE anidridecarbonica. acquaeurea. ormoni. scorie.

LACUNE DELLA PLACENTA: gi nel corso della formazione del sincizio trofoblasto si erano formate delle lacune nelle zone pi periferiche della struttura destinate ad ospitare il sangue materno per la futura comunicazione attiva fra madre e feto tramite i villi coriali arborizzati. Lo sviluppo di questa struttura coinvolgeUNICAMENTELAPARTEDELLEMBRIONE CHESIAFFACCIAVERSO LADECIDUA BASALE.Inlinea generalesipudescriverelastrutturafunzionalealloscambioinquestomodo: ARTERIEEVENEOMBLEICALIsfioccanoesisviluppanonellastrutturaconnettivaledeivillicoriali. I VILLI CORIALI terziari prima e arborizzati poi, si sviluppano verso la decidua basale nelle cavit delladeciduastessa. DALLEARTERIEUTERINESPIRALIilsanguescorrenellecavitplacentariedentraincontattoconi villicoriali. Complessivamente:ilsangue maternofiltranelle cavit,entraincontatto conivilli corialicheconla loro funzione di filtro selettivo riversano allesterno le sostanze di scarto che arrivano dalle arterie ombelicaliecontemporaneamenteassorbonosostanzenutritive,aquestopuntoilsanguefluiscenelle vene uterine e torna alla circolazione materna. Dai villi coriali il sangue ossigenato tramite la vena ombelicalearrivaatuttolembrione. Ilvillocorialenelcorsodellosviluppodellembrionesubiscediversemodificazioni,inparticolare: VILLO CORIALE TERZIARIO: si sviluppa nellarea placentare, penetra nella struttura del sincizio trofoblasto portando parte del citotrofoblasto con se, risulta quindi ricoperto da entrambe le strutture;ilvillo,nellosviluppo,ospitaanchevasisanguignisiaafferenticheefferenti. VILLO CORIALE ARBORIZZATO: nel corso dello sviluppo necessario velocizzare ed ottimizzare gli scambi fetomadre, il villo coriale terziario si sviluppa quindi in arborizzato: sparisce il CITOTROFOBLASTO e rimane solo il SINCIZIOTROFOBLASTO in misura minima, in questo modo le barrierechelesostanzeinentrataeduscitadevonoattraversarediminuisconoconsiderevolmente. Quindilacomunicazione: o pifacile. o piveloce. o Richiedemenoenergia. Losviluppodeivillicoriali:

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embriologia11:annessiembrionali

LA DECIDUA: la decidua una struttura formata di numerosi distretti e non tutti si staccheranno al momentodelparto: DECIDUACAPSULARE:lapartedelladeciduasuperficialechericopreilconcepito. DECIDUAPARIETALE:partedellamucosachepenetranellendometrioconlimpianto. DECIDUA BASALE: la parte della placenta che presenta le lacune dove avvengono gli scambi madreembrione,lapartematernadellaplacenta.LAPARTECHESISTACCHERALMOMENTO DELPARTO.

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esercitazionidiistologia

ESERCITAZIONI DI ISTOLOGIA
Notesullecolorazioni:lacolorazioneistologicapicomunesicuramentelematossilinaeosina;sitrattadi unacombinazionedicolorantimoltoefficientepermettereinrisaltolecomponentidelcampione;sibasa sostanzialmentesullecaratteristicheACIDOBASEdellecomponenti,inparticolaresiusanoduecoloranti: EMATOSSILINA:colorainviolaunasostanzabasica,tendeacolorarequindisostanzedinaturaacida comeACIDINUCLEICIeRETICOLOENDOPLASMATICORUGOSOnonchilcitoplasmadicellulericchedi mRNA. EOSINA:colorainarancionerosapichiaro,uncoloranteacidoetendequindiareagireconcomponenti basichedellecellule. Lacombinazionediquesteduecolorazionigarantisceunavisionecompletadeltessuto.

LATRACHEA:
latracheaunorganoFIBROCARTILAGINEOcheattraversailcolloepartedeltorace;inparticolarearrivaal toraceallaltezzadellaquartaquintavertebratoracica.Lastrutturaorganizzatainquestomodo: Emianellodicartilagineialinachesostienelastrutturaimpedendoilcollassodellumeaperto. Muscolotrachealeposteriorechechiudelastrutturacircolaredellatrachea;questoserve principalmenteper: o Presadirapportoconlesofago,latracheapoggiaposteriormentesullasuperficieanteriore dellesofagochedeverestringersiedampliarsiasecondadellenecessitdelmomento. o Ampliamentominimonecessarioallarespirazioneperlatracheastessa. LASTRUTTURAdellatrachea,essendounorganocavo,caratterizzatadallapresenzadinumerosistrati diversi,dallumeandandoversolesterno: 1. TONACAMUCOSA:sitrattadellostratoepitelialechesiaffacciadirettamentenellumedella trachea,caratterizzatoda: a. PSEUDOSTRATIFICAZIONE:lecelluletoccanotuttelamembranabasale,manontutte giungonoinsuperficie. b. CIGLIATOALIVELLOAPICALE:specializzazionedimembranafondamentalefunzionalea: i. Movimentodelmucodalfondodellaviarespiratoria,dovevaadaccumularsi naturalmente,versolalto. ii. Intrappolaagentiesogenichepenetranonellaviarespiratoria. Ilcigliounastrutturacaratterizzatadallapresenzadimicrotubulicomesostegnoe componenteprincipaleconproteineadessiassociate;questisonocostituitidaunanima dettaassonemaesimuovono,ancoratiallamembranatramiteunastrutturabasale identicaaduncentriolo,conunafrequenzadicirca12hertz. c. PRESENZADICELLULEMUCIPARECALICIFORMI:sitrattadicellulechesecernonomuco tramitevescicolenellumedellatrachea;sonocaratterizzateda: i. Formaacalice. ii. Componenticellularischiacciateversoilbasso. iii. Componentevescicolareversolaltoadattaasecerneremucinogeno,unasostanza cheacontattoconlambienteacquosoesternositrasformainmuco. ComplicanzepossibililegateallecigliasononumerosemalaMETAPLASIACIGLIARE sicuramenteunapatologiamoltocomune:ilfumoconlesostanzenocivecheimmettenella tracheaprovocaatrofizzazionedellecigliaeproblemineltrasportodelmucoversolalto, cominciacosunatossocronicafunzionaleariportareilmucoversolalto.

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2. LAMINABASALEchesegnaillimitedellepitelio. 3. TONACASOTTOMUCOSA:sitrattadiunastrutturediconnettivolassoparticolarmentericcadi: a. Vasisanguigni. b. Nervi. c. Vasilinfatici. d. Ghiandole:inparticolaresitrattadighiandoledetteTRACHEALI,sonoghiandoleTUBULO ACINOSECOMPOSTEAPRODUZIONEMISTAdisieroedimuco;sitrattaquindiineffettidi duestrutturesecernentidiversefraloro: i. SIEROSA:secrezioneproteica,quindiacidaconcolorazioneviolaconematossilina. ii. MUCOSA:secrezioneglicoproteicadifficilmentecolorabile,sivedecomeuna macchiachiarabiacastraquasitrasparente. Questestrutturesecernentisicaratterizzanoperunadisposizionediquestotipo: Piccoleunitsecernentisierosesicollocanoamezzalunaeappaionodicoloreviola, sidefinisconoSEMILUNEDELGIANNUZZI. Unitsecernentemucosapigrandesicollocanellapartecentraledellamezzaluna dacuiineffettiparzialmenteavvolta. e. Arterioleevenule,,ilconnettivoinfattivascolarizzato,dipossonodistinguereperch: i. ARTERIOLEhannounastrutturapisolida,forte,spessononcollassadopoiltaglio edivedequindicomeunastrutturacircolaresolida. ii. VENULE:hannounastrutturamenoresistenteegeneralmentecollassanodopoil taglio,sivedonocomedellestrutturecircolarideformatedalcollasso. Inognicasoallinternodientrambepossonoesserevisibilideiglobulirossi. 4. PERICONDRIO. 5. CARTILAGINEIALINA. 6. PERICONDRIO. 7. MUSCOLOTRACHEALE:caratterizzatodaisoleallungatecolorateedaintermezzinoncolorati.

LESOFAGO:

LesofagounorganoFIBROMUSCOLAREcheattraversalezonediCOLLOTORACEEDIAFRAMMAesi sporgeper2centimetrinellacavitaddominaledovesirapportatramiteilcardiasallostomaco.Lesofago deve,persvolgerecorrettamentelasuafunzione,averelacapacitdiampliarsipergarantireilpassaggio delbolo,perquestomotivolatonacamucosaeinparteglistratisottostantisonoorganizzatiinmododa formaredelleansechepossonoessereappiattitealmomentodelpassaggiodelbolonelcanale.Sitrattadi unorganocavodotatoquindidilumeorganizzatoinquestomodo: 1. TONACAMUCOSA:sitrattaquestavoltadiunepitelioPAVIMENTOSOPLURISTRATIFICATONON CHERATINIZZATO,costituitoquindidinumerosistratidicelluleorganizzati,dallalaminabasalealla superficie,inquestomodo: a. STRATOCUBOIDEBASALE:stratoadiacenteallalaminabasalesucuipoggianocellule cubicheattivamenteproliferantiedessenzialiperilmantenimentodellastruttura dellepitelio. b. STRATOPARABASALEODIDIFFERENZIAMENTO:sitrattadiunostratointermedio caratterizzatodallapresenzadicelluleindifferenziamentodelleformepivarieediverse. c. STRATOSUPERFICIALE:caratterizzatodallapresenzadicellulecompletamenteformatee chesubisconospessounfenomenodiSFALDAMENTOcherichiedequindiuncontinuo ricambio. 2. TONACAPROPRIA:piuttostoristrettaelimitata.

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3. MUSCOLARISMUCOSAE:sitrattadelmuscololisciodellamucosa,servesostanzialmentea modularelaformadellumealpassaggiodelbolo. 4. SOTTOMUCOSA:connettivolassoessenzialeperinnervazioneevascolarizzazionedellarea; racchiudeanchedelleghiandoleesofagee,ditrattadiGHIANDOLEACINOSERAMIFICATE. 5. TONACAMUSOLARE:sitrattadiunatonacamoltospessacostituitaditessutomuscolare,in particolaredivisainduepartidiverse: a. 1/3superiorechenonsivedeneivetrini,ditessutomuscolarestriatoscheletrico,sitratta diunamuscolaturacontrollatadalsistemanervosocentraleedcoinvoltaneimeccanismi delladeglutizione. b. 2/3inferiori,sitrattadimuscolaturalisciaconduetipidiversidiorientamento: i. CIRCOLAREINTERNApivicinaallume,lefibresonoorganizzateinmododa formareuncircolotuttointornoallesofago. ii. LOGITUDINALEESTERNApilontanadallume,lefibresonoposteinmodoparallelo fraloromalongitudinalmenterispettoallumedelreticolo;questaparte controllatadalsistemanervosoperifericoedquindimoltodiversadalla precedentecomefunzionalit: 1. Movimentisonoinvolontari. 2. LedoppiefibresonofunzionalialmovimentoPERISTALTICOCONTROLLATO dellesofago. ComplicazioniclinichelegateaquestotipodistrutturasonoleTIA,sitrattadiformediictusche vannoacolpirelapartedelcervellochecontrollalatonacamuscolaredellesofagoimpedendocos ladeglutizione.Generalmentelepersonecolpitedaquestotipodiictusmuoiononellarcodi6mesi perestensionedelproblemaallapparatorespiratorioemorteperinsufficienzarespiratoria.

LOSTOMACO:
lostomacounorganocavochesicollocanellaregioneaddominaleesirapporta: SUPERIORMENTEconlESOFAGO. ANTERIORMENTEconlaprimapartedellintestinotenue,cioilDUODENO. Lastrutturaasaccodellorganoconsentediindividuareduecurvature,unmaggiore,chesitrovanellaparte inferiore,eunaminorechesicollocanellapartesuperiore.Ilsaccodivisoinpiporzionichesono caratterizzatedafunzionierapportilievementediversi.Inlineageneralesidistinguonovarieareediverse nellastrutturadellostomaco,seguendoilsensodelcanalegastrointestinale: 1. CARDIAS:valvolacheregolalingressodelbolonellostomaco. 2. FONDO:partesuperioredellostomaco. 3. CORPO:partecentrale. 4. REGIONEPILORICAfinale,medialuscitadelcibodallostomaco,sidividesempreinordineversoil duodeno: a. Antro. b. Canale. c. Sfintere. ILPERITONEO:ilperitoneounastrutturamembranosachesitrovanellecavitaddominaleetoracica,si distinguono: PARIETALE. Epiteliopavimentososemplice VISCERALE. SPAZIOPERITONEALE:unastrutturachesicreanelmomentoincuiduefogliperitonealisi affaccianounosullaaltroelospaziovirtualedaessidelimitatovieneriempitodaunliquidodefinito LIQUIDOPERITONEALE.

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Ingeneralelasuafunzionequelladitenerealloropostogliorganichesisituanonellacavitaddominale enonsolo,siainrelazioneallacavitstessacheinrelazioneallalorodistanzareciproca.Quandosvolge questafunzioneijlperitoneoassumelaspettodiunLEGAMENTOPERITONEALE:unastrutturapi compattaprivadispaziovirtualeripienodiliquido,inparticolare: Legamentoepatoduodenale. Legamentoepatogastrico. Lecomponentiistologichediquestestrutturesonovarie: TONACAMUCOSA:strutturaepitelialeprovvistadighiandoleedellamuscolarismucosae. Lamucosaripiegatainplicheperaumentarelasuperficiediazionedellostomaco,leghiandole chesitrovanoinquestazonasonodue:MUCIPARECALICIFORMIeGHIANDOLE GASTROINTESTINALITUBULARISEMPLICI.Almicroscopiootticosidistinguononumerose componenti,inparticolare: FOSSETTEGASTRICHEoDITADIGUANTO,sonostruttureepitelialiripiegatecompostedi: o Epiteliocilindricosemplice,distinguibileperlaposizioneacentricadelnucleo. o Cellulemuciparecaliciformi. Chepoggianonaturalmentesuunalaminabasaleanchesepocovisibile. GHIANDOLEGASTRICHETUBULARISEMPLICIchesicollocanosottolostratoepitelialedelle fossettegastricheesonocaratterizzatedaunasecrezionericcainenzimi: o HClcelluledigrandidimensioni. RICONOSCIBILIMORFOLOGICAMENTE, o PEPSINOGENO:celluledidimensioneminore. NONPERISECRETI o GASTRINA. o SEROTONINA. LeunichecellulericonoscibilisonoquellesecernentiHClegastrinaperviadelladiversa dimensione,nonsonoinalcunmodovisibiliisecretidellesingolecellule. MUSCOLARISMUCOSAE:sitrovaalconfinefratonacamucosaesottomucosa. TONACASOTTOMUCOSA:connettivolassodovetroviamocomeinogniconnettivoARTERIOLEE VENULE. TONACAMUSCOLARE:inquestocasolostomacounanomalianelsistemadelcanaledigerente, nonpresentainfattiduestratimuscolaricomeglialtri,ma3: o OBLIQUO. o CORCOLARE. o LONGITUDINALE. Questadifferenzadovutaalfattochenecessariounrimescolamentopiprofondodelbolo alimentarepergarantireuncontattoomogeneofrailbolostessoeglienzimichelomodificano chimicamentegarantendocosunatotaletrasformazionedelboloinCHIMO=movimento peristaltico.Iltipodimuscolaturainteressatoinognicasoliscio,nonstriato. Lestrutturemuscolaripiesternepossonosfaldarsienonrisultanoquindisemprevisibili.

ILDUODENO:
ilduodenounorganocavocheseguenelcanalegastrointestinalelostomaco,caratterizzatodauna formaaC;prenderapportoconnumerosiorganidellacavitaddominale,inparticolareconilpancreasma nonsolo. Ilpancreasunaghiandolasiaendocrinacheesocrina,lesuastrutturaanatomicacaratterizzatadalla presenzaditrepartiprincipalmente: 1. TestacheprenderapportoconlaCduodenale. 2. Corpo. 3. Coda.

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Adiacenteaidueorganisitrovaunlegamentoperitoneale. Cometuttigliorganiprovvistidilumecaratterizzatodaunastrutturastratificata,inparticolaresi distinguono: TONACAMUCOSA:ancheinquestocasoillumeestremamentefrastagliato,questeestroflessioni sonodettevilli:sitrattaditessutoconnettivosuperficialecaratterizzatodallapresenzadiduetipi cellulari: o ENTEROCITIciocelluledelduodeno,caratterizzatedallapresenzadiunaspecializzazione dimembranaimportante,ilMICROVILLO,ilmicrovillounastrutturamicroscopicadi ampliamentodellasuperficiemembranosa,questoconsenteunamoltiplicazione esponenzialedellasuperficiediassorbimento.unastruttura: Nonmotile,nonhacapacitdimovimento. IntelaiaturadiACTINAeVILLINA. TERMINALWEB,basedellastrutturachecostituitadiactinaealtreproteine disposteinordineintrecciato. GLICOCALICEdisuperficie. o CELLULEMUCIPARECALICIFORMI. Altrastrutturapresentenellatonacamucosatessutoconnettivosottostantelamembranabasale chesostienelepitelio,inquestareasitrovanosempreaccoppiatifraloromamoltodifficilmente distinguibilieassociatiaivilli: o CAPILLARESANGUIGNO:perlafiltrazionenelsanguedisostanzenutrienti. o VASOCHILIFERO:cheportainvecelinfafunzionaleallassorbimentodeilipididigeritinel trattointestinale. SidistingueancheinquestocasolaMUSCOLARISMUCOSAE. TONACACOTTOMUCOSA:strutturasemprericcadiarterioleevenule,sitrovanoperinquesto casoanchedellestruttureghiandolari:sitrattadelleGHIANDOLEDELBRUNNER,sonoTUBULARI RAMIFICATE,produconounmixdicarbonatifunzionalialleregolazionedellaciditdelchimo alimentareinarrivodallostomaco. TONACAMUSCOLARE:comesemprecaratterizzatadaduestratidimuscolaturadiversi: o Circolareinterna. o Longitudinaleesterna. Nellapartepiesternapossibiletrovaredeilinfonodi.

LAGHIANDOLASOTTOMANDIBOLARE:
sitrattadiunaghiandolaesocrinaTUBULOACINOSACOMPOSTAasecrezioneSIEROSA,caratterizzata quindidabasofilia,sicolorainviola;lastrutturadellaghiandolalaseguentedallesteroversolinterno: CAPSULADITESSUTOCONNETTIVO:sitrattadiunacapsuladitessutoconnettivofibrosoche penetranellastrutturadellaghiandoladividendolainvariezonedetteLOBI. LOBI:sonostrutturedelimitatedaconnettivofibrosodiderivazionecapsulareidentichefraloroper composizione,siriconosconoinquestestrutture: o VENULE:generalmentecollassateericonoscibili,nonhannounaformamoltoprecisa. o ARTERIOLE:caratterizzateinvecedaunastrutturadecisamentepitondaesolida,sono contornatedaunastrutturamuscolarelisciaesidistinguonostrutturalmentedaidotti perchLENDOTELIOdelvasocaratterizzatodallapresenzadiunEPITELIOPAVIMENTOSO SEMPLICE. o DOTTIdelleghiandoletubuloacinosecomposte,sonoanchessirivestitiesternamente,per facilitareilprocessodisecrezione,diunastrutturamuscolareliscia,malastrutturadel

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dottodifferiscedaquelladellarteriolaperilfattochelEPITELIODIRIVESTIMENTOE CUBICOOCILINDRICO,innessuncasopavimentososemplice. Ladifferenzafralestrutturevisibileinognicasounicamenteadingrandimentipielevati, nona10X. Inquestotessutositrovanoanchedegliadipocitisparsi(vuotiperlutilizzodelletecnicheistologiche).

ILPANCREAS:
sitrattasiunaghiandolamoltograndesiaendocrinacheesocrina,sicollocanellacavitaddominalein contattoconlaCduodenaleedconvenzionalmentedivisointreparti:TESTA,CORPOECODA. LAstrutturageneraleelastrutturadellaparteesocrinasonoidenticheaquelledellaghiandola sottomandibolare: CONNETTIVOFIBROSODIRIVESTIMENTOchesiinsinuaacrearedeilobi. GHIANDOLETUBULOACINOSECOMPOSTEposteinunconnettivoriccoinarterioleevenuleecon presenzadiadipocitisparsi. LunicadifferenzastrutturalefralaghiandolasottomandibolareeilpancreaslaCOMPONENTE ENDOCRINA:leisoledelLangherans. ISOLEDELLANGHRANS:sonoghiandoleendocrinedinaturacordonalecaratterizzatedallapresenzadi diversetipologiecellularisecernentiassolutamenteindistinguibilialmicroscopioottico,nonsonoinfatti apprezzabilidifferenzealivellodisecreto(ilsecretononsivede): 1. Cellulesonoil2025%secernonoGLUCAGONE. 2. Cellulesonoil7075%secernonoINSULINA. 3. CellulePPsecernonoilpeptidepancreatico,unormonechevaacolpireconazioneparacrinale celluledelpancreasesocrino. 4. CelluleGsecernonogastrina,vannoaregolarelafunzionedellecellulesecernentidellostomaco.

TIROIDE:
latiroideunaghiandoleendocrinafollicolareparticolarmentedistinguibileperlasuastruttura secernente,lunicaghiandoladelcorpoumanoorganizzatainquestomodo.Comepernumerose ghiandoledelnostrocorpoessaricopertadiunostratoconnettivalechesiinsinuaindatipuntinella strutturainternaaccompagnandostralcidivasicomearterioleevenule,ifollicolisidistinguono chiaramenteperlacolorazionerosaeperlepiteliochelicircondachepuesserevariabileinrelazionecon lostatodiattivitdelfollicolostesso: PAVIMENTOSO:follicoloinattivo. CUBICOOCILINDIRICO:follicoloattivo. LepiteliochecircondailfollicolochiaramentedinaturaghiandolareesecerneT3ET4idueormonidella ghiandolatiroidea.NellumedelfollicolosiconcentrailCOLLOIDE,unasostanzaproteicacapacedilegare, conservareemantenereinattivigliormoniprodottidalfollicolo.LECELLULEPARAFOLLICOLARIsipossono distinguereperlaloroposizioneperifericarispettoalfollicoloelacolorazionebianca,questeproducono TIREOCALCITONINA:unormoneessenzialeperlaomeostasiossea.

SURRENALE:
lasurrenaleunaghiandolaendocrinasituatasopralapartesuperioredelrene,ricoprelasuasuperficie manonprendedirettocontattoconessovisifrapponeinfattiunalaminaocapsulaconnettivaleadiposa dettaFASCIARENALE.Allafasciarenalesonolegatenumeroseformepatologichevistasoprattuttola funzionecheessaha: 1. Dividerereneesurrenale. 2. Sostenerelinterastruttura.

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DIMAGRIMENTIECCESSIVI:comenelcasodianoressiaosimili,vieneamancareilsostegnorenaleportando adunfenomenodiPTOSIRENALE,inquestocasomancalappoggioatuttalastruttura,ilrenescende,si trascinalasurrenaleeconessalavenarenalecheunadiramazionedellaortaconconseguenze estremamentegraviedeleterieperilpaziente. Alivellostrutturalesiriconosconoalmenoduepartifondamentaleoltreallastrutturaconnettivaleesterna: 1. CORTICALE:esterna,sitrattadiunastrutturasuddivisibileulteriormenteintrezonericonoscibiliad ingrandimentosuperiore,consecrezionediversa: a. Glomerulare:concelluleaglomerulo,rotondeggiantiproduceminarealcorticoidi. b. Fascicolare:zonaintermedia,caratterizzatadaformazionicellulariafascealternate, generalmentepiscuraalmicroscopio,inquestazonavengonoprodottiORMONI STEROIDEI. c. Reticolare:lecellulesidispongonoinunastrutturareticolare,inquestazonavengono prodottiGLUCOCORTICOIDIeormonisessuali. 2. MIDOLLARE:interna,sitrattadiunastrutturadiorigineneurale,somigliaquindiadunganglio,e nonepiteliale,produceCATECOLAMINEcioADRENALINAENORADRENALINA. NellezonedovevengonoprodottiGLIORMONISTEROIDEIimitocondriassumonodellecaratteristiche particolarifunzionaliallaloromaggioreefficienza,inparticolaredistinguiamo3tipidimitocondrisullabase dellaloroconformazionealivellodellecreste: 1. ADIPOSO:essendocilatermogeninaneltessutoadiposomultilocularelecrestenonsonomolto presenti. 2. PRODUTTOREDIORMONISTEROIDEI:presentacrestetubulariappiattiteperconsentireunmiglior metabolismodeglisteroidi. 3. NOMALEconcresteassolutamentenormali. Perottenereunavisionedelconnettivodiquestotiponecessarioapplicareuntipodicolorazionenon ematossilinaeosina,siusaunamisceladettaAZANMALLORY.

TESSUTOOSSEO:
iltessutoosseocompattoorganizzatoinosteoni,sitrattadicerchiconcentriciditessutoosseo.Nel preparatoistologicovengonoperforzadicoseperselecomponentiorganichedeltessuto,diconseguenza visibileunicamentelastrutturaatroncodalberodegliosteoni.Sidistinguonoalivellodimicroscopia ottica: 1. LACUNEOSSEE:sitrattadellecavitincuiinorigineeranoospitatigliosteociti,essesonooravuote perchilcampionemortodalungotempo. 2. CANALEDIHAVERS:canalecentraleallastrutturadellosteonedentroalqualedovrebbepassareun vasosanguigno. Icanalidiwolkman,trasversaliallosteone,nonsonovisibiliinmicroscopiaottica. Lemetodologiedipreparazionedelcampionepossonoesseredue:perABRASIONEconottenimentodiun campionedigrigipichiari,operTRATTAMENTOCONMETALLIPESANTIconottenimentodiuncampione dicoloregrigiopiscuro. Lacomponentecellularedeltessutoosseomoltovariaecomposita: 1. Celluleosteoprogenitrici. Originemesenchimale 2. Osteoblasti. 3. Osteociti. Originemidollareindiretta 4. Osteoclasti. Comeinognitipologiaditessutoconnettivosidistinguonounapartecellulareeunanoncellulare,in particolareperquantoriguardalossosihaunaulterioredivisionedellacomponenteamorfain componenti:

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ORGANICA:sitrattadellacomponentesintetizzataperprimadagliosteoblasti: o CollageneditipoI. o Proteoglicani. o Glicoproteine. INORGANICA:sitrattaprincipalmentedidepositidicristallidiIDROSSIAPATITE. Ilmantenimentodellaomeostasitissutaledellossounaspettofondamentaledelmetabolismoumanoal qualepartecipanonumerositipicellularienumerosiormoni,linteroprocessosisvolgegrazieallequilibrio fradueprocessi. EROSIONEdeltessutoosseodapartedegliosteoclasti. RICOSTRUZIONEdeltessutoosseodapartedegliosteoblasti. LOSTEOCLASTO:losteoclastounacellulaparticolaredelnostrocorpo,inparticolare: polinucleata,arrivafinoa100nuclei,infattiilRISULTATODELLAFUSIONEDIDIVERSIMONOCITI. Dotatadiunaspecializzazionedimembranabasale: o SistemadiancoraggiodettoSILINGZONEchebloccalosteoclastonellasuaposizionee impediscechedigeriscaeccessivamentelastrutturaossea. o RAFFLEDBORDERcheconsente: Erosionedellosso. Riassorbimentodellosso. Dotataovviamentediunapparatodidigestionedellacomponenteosseamoltoefficiente,in particolaredevedigerire: o ICRISTALLIDIIDROSSIAPATITEestremamenteresistenti,perfarlousaTRAP,unafosfatasi acidatartatoresistentecheemettegrazieadunapompaionica. o COMPONENTEORGANICAchemoltopivariaevienedigeritadavarienzimifracuiil principalelaCATEPSINAK. Unavoltaterminatalasuaoperadierosionelosteoclastovainapoptosilasciandounalacunasultessuto osseo.Arrivaquindisulpostounosteoblastochericostruiscelamatriceossea. SISTEMADIEQUIIBRIODELLAOMEOSTASIOSSEA:sitrattadiunsistemadelicatochecoinvolgetreproteine principalmente: 1. RANKL:secretadaunosteoblastonelsangue. 2. OPG:osteoprotegerinachevienesecretaanchessanelsanguedallosteoblasto. 3. RANK:unaproteinadimembranadeimonocitipresentinelsangue. Ilsistemafunzionainquestomodo,sonopossibiliduecombinazioni: RANKLincontraunmonocitonelsangueesilegaallasuaproteinaRANKstimolandolaformazione diuncomplessopluricellularepolinucleatochevaaspecializzarsicomeosteoclasto. OPGincontranelsangueunmonocitoesilegaalpostodiRANKLaRANKimpedendoinquesto modolassociazionefraledueproteineelattivazionedelprocessodiformazionedellosteoclasto. FintantocheledueproteineRANKLEOPGsonoinequilibrioquantitativofraloroiltessutoosseostesso inequilibrio,ogniscompensooeccessositraduceinunproblemaacaricodeltessutoosseo: TROPPORANKLTROPPAEROSIONEOSTEOPOROSI. TROPPOOPGTROPPACOSTRUZIONEOSTEOPETROSI. Esistonopoidellepatologiedivarianaturalegateallinsorgenzadiproblemialivelloosseo,peresempioil MORBODIPADGETunapatologiacheportaadunaosteoporosiforzata. OggiesisteunabrancadellamedicinadettaOSTEOIMMUNOLOGIAchesioccupadiquestepatologiein particolareinassociazioneallaproduzionedinuovifarmaciecomprensionedeisistemidiequilibrio. IfarmaciorautilizzatiperlacuradipatologiecheportanoadOSTEOPOROSIsono: 1. BIFOSFONATI:neesistonodiduetipi:

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a. Bifosfonatinormali,sonofarmacidivecchiagenerazioneogginonutilizzati. b. Amminobifosfonatisonofarmacidinuovagenerazioneutilizzatioggi. Inognicasositrattadicompostiderivatidaunitbasedipirofosfato.lemodalitdi somministrazionesonodiverse,PuesseresomministratoORALMENTEmadagrossiproblemidi irritazioneorofagea,operviaENDOVENOSAcheilsisitemapisicuro. Lazionediquestofarmacoduplice: Direttacontrolosteoclasto,vaabloccarelaformazionedelraffledbordere conseguentementeladigestionedellosso. Mandaduesegnali: o ANTIAPOPTOTICOagliosteoblasti. o APOPTOTICOagliosteoclasti. 2. ALTICORPIANTIRANKL:unfarmacodifficiledaottenere,necessariopassareperilcorpo dellanimale,almomentolaricercadiquestofarmacoinfase2,sperimentale. 3. PTH134:sitrattadiunaproteinageneticamentemodificataapartiredallatireocalcitonina,hauna azionedirettasullaproliferazionedegliosteoblasti.Sitrattadiunamodificazionedellormone paratiroideocheda84amminoacidivieneportatoa34,conunastimolazionediquestotipogli osteoblastiriprendonofunzionalitimmediata,necessariostareattentialleodalitdi somministrazione: a. Continuativagiornaliera=antiosteoporotico. b. Periodicamensile=osteoporotico. MENOPAUSAEANDROPAUSA:sitrattadimomentidellavitadelluomoedelladonnaincuilaproduzione didatitipidiormonidiminuisceinmododrasticoportandoasquilibrialivelloosseo,sihaunveroeproprio cambiamentorecettorialedellecelluledellosso.Leterapiepossibilisonodueinlineagenerale: ESTROGENIperviaesogena,manecessariofaremoltaattenzioneairischiassociatiacancroalla mammellaeallcollodellutero. BIFOSFONATI. Sipuarrivareneicasipigraviancheallafratturadivertebrechepuesseremortale,quindiuna patologiamoltopericolosa. Fratturenellezonevertebrale,sternale,costalepossonoessereestremamentepericoloseespessomortali. Altroproblemaassociatoaquestotipodipatologiesicuramenteilischiodimetastasiosseadidatitipidi cancro: CARCINOMAALLAMAMMELLA. CANCRODELLAPROSTATA. SonoduetipidicancrocheproduconoattivamenteRANKLandandoastimolarelaproliferazioneosseae conseguentementeadaumentarelaPROBABILITADIMETASTASIOSSEE.Questemetastasisimanifestano spessoinzonequali:sterno,coste,vertebre,cresteiliache.Perlaterapiachemioterapicadiquestitipidi cancrosufficienteaggiungereZOLIDRONATOalchemioterapicoperinibirelapresenzadiRANKLnel sangue.

ILMUSCOLO:
Sitrattaditreframmentidimuscolaturadiversa:liscia,cardiacaestriatascheletrica,ingeneralediciamo che: LISCIO:fibredisordinateeconfuse,nonravvisabile,senoninlineamoltoteorica,unadirezione veraepropriadellefibre,inognimodoseancheessavifossesarebbeeventualmentecorrelataalla funzionesvoltadalmuscolonellasuacollocazioneoriginale. STRIATOSCHELETRICO:fibremoltoordinateeparallele,siriconosconochiaramenteicoloridiversi.

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CARDIACO:unaviaintermediafraidue,siriconosceladirezionedellafibra,manonsono identificabiliinmodochiarissimolebande. Naturalmenteadiversestrutturecitologicheeistologichecorrispondonodiversitipidicontrazione muscolare.

SANGUE:
ilcampionedellostrisciodisanguehaunacolorazioneparticolaredettaGIEMSA,perpotervedereil campionenecessarioanzituttoutilizzarelingrandimentomassimoechiudereildiaframmaamet,il campioneinfattipraticamentetrasparente. Lecomponentivisibilisonolecomponenticorpuscolatedelsangue,inparticolare: ERITROCITIingrandequantit,sonoriconoscibiliperlalieveacidofiliaeperlaformaadisco biconcavoancoraapprezzabile. PIASTRINE:visibilicomedellemacchieviolapipiccoleindimensioniperlapresenzadiuna componenteproteicaallorointerno. LEUCOCITI:sonodivariotipo,inparticolare: o GRANULOCITI:sonocaratterizzatidaunnucleopolilobatoogranulatochedirsivoglia,si distinguono: NEUTROFILI:dal40al75%deltotaledeileucocitidelsangue,sipresentanoin questomodo: Formarotonda. Nucleopolilobatoconda3a5lobi. Avolteapprezzabileilcorpodibarr. EOSINOFILI:sonoparticolarmenteeosinasensibili,dall1al6%deltotaledei leucociti,inparticolaresonocaratterizzatida: Dimensionimaggiorideineutrofili. Presenzanelcitoplasmadinumerosigranulieosinasensibili. BASOFILI:sonoancorapirari,inparticolaredallo0.1all1%deltotaledeileucociti, sipresentanoinquestomodo: Dimensionisimiliaquellediuneosinofilo. Colorazionebasofilaviolaceadistribuitanonsoloalnucleomaanchea tuttoilcitoplasma. o LINFOCITI:difficilmentedistinguibilifraloro,complessivamentecompongonoil2050%del totaledeileucociti,inparticolaresiriconosconocomegruppoomogeneoperilrapporto nucleo/citoplamaparticolarmenteelevatochepossiedono,praticamente1:1elaforma rotondeggiante. o MONOCITI:rappresentanodal2al10%deltotaledeileucocitidelsangue,sono riconoscibiliperlapresenzadiunnucleobilobatoparticolarmenteevidente(attenzionealle sezioni).

LINFONODI:
sitrattadiorganilinfoidididimensionidicirca2cmaformadifagiolo,sitrovanoinmodoparticolarenelle zonedelnostrocorpocome: Cervicale. Ascellare. Inguinale. possibileanalizzandolapercentualedellecelluleneoplastichepresentiinesso,riconoscereillivellodi sviluppodiuntumoreelasuapericolosit.

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Siriconoscono,dallaregioneapicaleaquellabasale,dellezonedistintenellastrutturadellinfonodo: 1. VASIAFFERENTILINFATICI,sono4vasilinfaticigeneralmente,presentanounavalvolainterna. 2. CAPSULACONNETTIVALELINFONODALE,inparticolaresitrattadiconnettivofibrosochericopre linterastrutturaisolandolaeproteggendola. 3. SENOSOTTOCAPSULARE:sitrattadellazonaimmediatamenteadiacenteallacapsulaconnettivale. 4. ZONACORTICALE:dovesicollocanoifollicolilinfaticienodulilinfaticidicuidifficilmentepossibile riconoscereconprecisioneiconfini,classificabilicome: a. Caratterizzatidauncolorepichiaronellazonacentraleedaunaperiferiascura,sonoin attivaproliferazionedilinfociti. b. Caratterizzatidacolorepiscuroomogeneo,sonononproliferanti. 5. ZONAPARACORTICALE:chenonpresentafollicolilinfatici. 6. ZONAMIDOLLARE:sitrattadiunastrutturadipassaggioedirelazionefralecomponentivasalidel linfonodo,sialinfatichechesanguigne,chesininterdigitanoesianastomizzanofraloro. 7. SENOSOTTOCAPSULARE. 8. CAPSULACONNETTIVALELINFONODALE. 9. VASIAFFERENTILINFATICI:sitrattadivasiinuscitadallinfonodoanchessisonoprovvistidivalvola. Ilinfonodisipossonotrovarealivellotoracico,maataliprofonditdanonesserepalpabili;sono particolarmentesensibiliesirigonfianoperreazioniimmunitariechepossonoessereditipimoltodiversi,in particolareinfezionimaancheneoplasie.

ILMIDOLLOSPINALEelacolonnavertebrale:
lacolonnavertebraleunastrutturadivisibileconvenzionalmenteinpartidiverseasecondadellaregione cheattraversaesostiene: 7vertebrecervicali,lasettimainparticolaresporgealivellodelcolloevienedefinitaPROMINENTE. 12vertebretoraciche,caratterizzatedallapresenzadiconnessioneconlastrutturadellecostole. Xvertebrelombari,riconoscibiliperilloroincrementatospessoredovutoallanecessitdidare sostegnofisicoallapartesuperioredelcorpo. NellaparteterminaledellacolonnavertebraleilmidollospinalesfioccanellaCAUDAEQUINA,unastruttura chesidiramanellepartiinferioridelcorpo. Siriconoscono,situatifralevertebre,deiDISCHIINTERVERTEBRALIcosiddetti,sitrattadistrutturedi connettivofibrosocheproteggonolastrutturainternaallevertebredettanucleopolposo,seilpesoviene caricatomalequestopuusciredallasuasedeandandoadinfluenzareinmodomoltonegativotuttoquello checircondalastrutturavertebrale,quindianchefibrenervosecheinnervanomuscolidellagambaodelle braccia. LECURVEDELLASPINADORSALE,sonoingeneraletreoquattro,sisviluppanoparallelamenteallecapacit motoriedellapersona,inparticolarelaprima,chesiinstauraalivellocervicale,siformaquandoilbambino cominciaadandareagattoni. SULLASTRUTTURADELLAVERTEBRAsipossonoriconoscere: Estroflessionispinosecheprendonorapportoconimuscolidellaschiena. Forilateraliascomparsachepermettonoluscitaseinervispinalidallastrutturadellaspinadorsale (nervimisti). Ilmidollospinaleospitatodalcanalemidollareinterno,lasuastrutturanellosviluppoversoilbassodella colonnavertebralediminuiscedidiametro,marimanesemprecopertadelletremeningi(visibilima indistinguibilialmicroscopioottico).Neipuntidovelacolonnavertebralesirapportaagliartiilmidollosar pisviluppatoondegarantireunadeguatosostegnonervosoallestrutture. SEZIONEDELMIDOLLOSPINALE:sonoriconoscibilidiversestrutture: SOSTANZABIANCAESTERNAcaratterizzatadallapresenzadinumerosefibremieliniche.

GiordanoPerin

esercitazionidiistologia

SOSTANZAGRIGIACENTRALEaformadifarfalla,questaasuavoltaclassificabileindueregioni: o CORNADORSALI:sitrattadellapuntadellealidellafarfalla,questaospitaiPIRENOFORIDEI NEURONISENSITIVI. o BASALE:sitrattadellazonainferioredellastrutturadelmidollo,inparticolareospitai PIRENOFORIDEIMOTONEURONI. CANALEEPENDIMALE:sitrattadellaregionecentraledellastruttura,inparticolarericoperta,come tuttelecavitependimali,diependimociti,cellulechesintetizzanoilliquidocefalorachidiano. Ilcampionestatopreparatoperimpregnazioneargentica. TALIDOMIDE:eracapacedioltrepassarelabarrieraematoencefalica.

GANGLIO:
sitrattadellastazionediintegrazioneesmistamentodistimolisiasensitivichemotori,lacolorazione utilizzatainquestocasoAZANMALLORY,siriconosconoquindi: 1. Rivestimentoconnettivaleesternodicoloreblu. 2. Fibrenervoseiningressoeinuscita,inparticolare: a. RADICEPOSTERIOREODORSALE. b. RADICEANTERIOREOVENTRALE. 3. Zonacentralesiinterazionenervosa. Sipossonoriconoscereduetipicellulariinquestaregione,inparticolareineuroniPSEUDOUNIPOLARI distinguibiliperlaloroformamarcatamenterotondeggianterispettoaglialtri,eleCELLULESATELLITEin alcunicasivisibiliinvicinanzadelneuronepseudounipolarestesso. Inlineageneraleaineuronipseudounipolariarrivalinformazionechevienesmistataeredistribuitaalla radiceuscente.

GHIANDOLE
SEMPLICI:
TUBULARI: o Intestinali. o Gastriche. o Uterine. GLOMERULARI: o Sudoripareeccrine(edapocrine).

RAMIFICATE:
TUBULARI: o Duodeno. o Stomaco: Cardias. Piloro. ACINOSERAMIFICATE: o Salivariminori. o Meibomio. o Sebacee. TUBULOACINOSERAMIFICATE: o Esofagee.

COMPOSTE:
TUBULARICOMPOSTE: o Rene. o Cardias. o Duodeno. ALVEOLARICOMPOSTE: o Mammaria. TUBULOACINOSECOMPOSTE: o Pancreasesocrino. o Lacrimali. o Salivarimaggiori. o Trachea. o Duodeno.BRUNNER

Tipo molecolare Cellule che lo sintetizzano I Fibroblasti. Osteoblasti. Odontoblasti. Cementoblasti.

funzione Resistente alla trazione.

II III

Condroblasti. Fibroblasti. Cellule reticolari. Cellule del muscolo liscio. Cellule di Schwann. Epatociti.

Resistente alla pressione. Forma le connessioni strutturali della milza, fegato, linfonodi, muscolo liscio, tessuto adiposo.

IV

Cellule epiteliali. Cellule muscolari. Cellule di Schwann. Fibroblasti. Cellule mesenchimali.

Forma una impalcatura retiforme nella lamina densa della membrana basale per il suo supporto e la sua filtrazione. Associato al collagene di tipo I e con la sostanza fondamentale della placenta.

Localizzazione Derma. Tendini. Legamenti. Capsule di organi. Osso. Cemento. Cartilagine ialina. Cartilagine elastica. Sistema linfatico. Milza. Fegato. Sistema cardiovascolare. Polmoni. Pelle. Lamina basale.

VII

Cellule epidermiche

Forma le fibrille di ancoraggio che collegano la lamina densa alla sottostante lamina reticolare.

Derma. Tendini. Legamenti. Capsule di organi. Osso. Cemento. Placenta. Giunzioni dellepidermide e del derma.

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