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Nella stessa direzione punta unaltra evidenza dossografica (Diogene Laerzio IX.

21):
, , , . , , . Parmenide, come sostenne Sozione, ebbe familiarit anche con Aminia figlio di Diochete, pitagorico, uomo povero, ma nobile e retto di animo, il che tanto pi lo indusse a seguirne linsegnamento. Quando Aminia mor, egli, che era di famiglia elevata e ricca, gli costru un tempietto. E fu Aminia, non Senofane, a volgerlo a una vita di studio

Sulla presenza dellorfismo di matrice pitagorica in Magna Grecia abbiamo tracce e studi pi che abbondanti per poter leggere nel pitagorismo parmenideo (e di tutta la sua scuola) una precisa connessione appunto con la tradizione orfica Rimandiamo in particola modo a G. PUGLIESE CARRATELLI, Magna Grecia e Sicilia nei secoli VIII e VII a. C., in Atti del convegno Grecia, Italia e Sicilia nellVIII e VII secolo a. C. (Atene 1979), Annuario della Scuola Archeologica di Atene, LIX (1981), pp. 29-42; ora in G. PUGLIESE CARRATELLI, Tra Orfeo e Cadmo, op.cit., pp. 115-136.

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