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ANTONINO

AGOSTINO
CHI E’ NINO AGOSTINO?
■ Antonino, da tutti chiamato Nino, nasce a Palermo il 29 marzo del 1961.
■ E’ molto legato alla sua famiglia. Ha due sorelle, Flora e Nunzia, e un fratello
più grande, Salvatore. La sua è una famiglia semplice, il papà Vincenzo e la
mamma Augusta erano due gran lavoratori, lui muratore e lei una sarta.
■ Nino cresce circondato dall'amore della sua famiglia, da sempre il mare è la
sua grande passione. Lo adorava e passava ogni momento libero a fare
immersioni e a pescare, spesso con papà Vincenzo. Era un esperto
sommozzatore.
■ Terminati gli studi di perito elettrotecnico, partì per il servizio militare. E nel
1983 fece richiesta per accedere in Polizia.
INCONTRO CON IDA
■ Il 1986 è un anno importante per la sua vita: si arruola in Polizia e viene
assegnato al Commissariato di San Lorenzo a Palermo, al servizio volanti,
ufficialmente.
■ Nell'agosto dello stesso anno, conosce Ida, la donna che sposerà, molto
amica di Flora. Ha soltanto 16 anni quella estate ma Nino ne rimase
profondamente colpito e iniziò a corteggiarla. Finché Ida se ne innamorò e
terminata la maturità classica si sposarono.
■ Nino è profondamente innamorato di Ida, non gli importa della differenza di
età. Nel luglio del 1989 finalmente Nino e Ida coronano il loro sogno e si
sposano. Nessuno lo sa, ma presto avranno un figlio. Hanno preso una casa
insieme ad Altofonte.
5 AGOSTO 1989

■ È la mattina del 5 agosto 1989, il poliziotto Antonino Agostino annuncia ai


suoi genitori che sua moglie Ida Castelluccio, con la quale si era sposato
giorni prima, è in dolce attesa. È un giorno di festa per papà Vincenzo e
mamma Augusta.
■ Ma nell’arco di poche ore, quello che sembrava essere un giorno di festa si
trasforma in tragedia. All’ora di pranzo, dopo aver terminato il turno al
Commissariato di San Lorenzo, Agostino e la moglie si recano a casa della
famiglia a Villagrazia di Carini.
■ Stanno per varcare il cancello di casa quando due uomini a bordo di una
motocicletta si avvicinano e iniziano a sparare. Da quel momento, papà
Vincenzo ha promesso a sé stesso di non tagliarsi più barba e capelli fino a
quando non avrà verità e giustizia.
“MENTRE GUARDAVO LA TV SENTO UN BOTTO, PENSAVO A UN PETARDO.
POI ALTRI ANCORA. SENTO MIA NUORA CHE URLA, IL TEMPO DI USCIRE E
VEDO MIO FIGLIO CHE SI APPOGGIA AL CANCELLO, CON UNA MANO SI
TENEVA IL PETTO COME SE SI VOLESSE ASCIUGARE IL SANGUE, CON
L’ALTRA TENEVA LA MOGLIE E LA GETTÒ PER TERRA. IO HO CERCATO DI
ABBRACCIARE MIO FIGLIO. E SENTIVO GLI SPARI CHE LO TRAFIGGEVANO A
DESTRA E SINISTRA. MIA NUORA QUANDO ERA STATA BUTTATA A TERRA SI
RIALZA E DICE: 'IO SO CHI SIETE'. GLI SPARARONO UN COLPO E CADDE A
TERRA. ANCHE MIO FIGLIO CADDE A TERRA E CAPII CHE NON C’ERA PIÙ
NIENTE DA FARE”.

Questo è il tragico racconto di Vincenzo


Agostino su quella tragica sera
SITUAZIONE ATTUALE

■ Attualmente, sul duplice omicidio Agostino-Castelluccio è in corso un


processo davanti alla Corte d'Assise di Palermo, presieduta da Sergio
Gulotta, che vede imputati:
- Il boss Gaetano Scotto, accusato, di duplice omicidio aggravato in
concorso;
- Francesco Paolo Rizzuto, accusato di favoreggiamento.
- Il boss Nino Madonia, condannato all’ergastolo in abbreviato.

■ A distanza di 33 anni da quel terribile 5 agosto ’89, restano da scovare i veri


mandanti dell’omicidio.
1989 ANNO CHIAVE
■ Antonino Agostino è stato ucciso perché cercava, su "sollecitazione dei
servizi segreti", dei boss latitanti.
■ Ma una ulteriore possibile concomitante ragione dell'uccisione era collegata
ad alcuni rapporti che Cosa nostra, e nel caso specifico la cosca dei
Madonia, intratteneva con esponenti importanti delle forze dell'ordine
soprattutto collegati ai servizi di sicurezza dello Stato".
■ Tra le frequentazioni scoperte da Agostino tra uomini di mafia spicca quella
dell'ex dirigente della Mobile "Bruno Contrada", dell'ex questore "Arnaldo
La Barbera" e del poliziotto Giovanni Aiello detto anche ‘faccia da mostro’,
che si pensa essere l’uomo che insieme ai boss partecipò alla fase esecutiva
dell’agguato.
FUNERALE

■ I funerali dei giovani sposi furono celebrati il 10 agosto. Anche i giudici


Falcone e Borsellino sentirono il dovere di esserci.

■ Il giudice Falcone si rivolgerà al vice questore del commissariato di San


Lorenzo, Saverio Montalbano, dicendo che doveva la sua vita a quella bara.
Il 21 giugno del 1989 era stato ritrovato un borsone con 158 candelotti di
tritolo davanti alla villa al mare all'Addaura che aveva preso in affitto. Quel
giorno avrebbe trascorso lì qualche ora insieme a due magistrati svizzeri che
si trovavano a Palermo per un indagine sul riciclaggio di denaro.
RICONOSCIMEN
TI

Monumento dedicato a Antonino Agostino e


Ida Castellucci per non dimenticare
l’accaduto del 5 agosto 1989.

E’ stato posizionato vicino alla casa di Nino


e al mare che lui amava tanto.
SITOGRAFIA

■ Antimafia2000  https://www.antimafiaduemila.com/home/primo-piano/91055-delitto-
agostino-33-anni-dopo-continua-la-ricerca-dei-pupari.html

■ Wikipedia  https://it.wikipedia.org/wiki/Antonino_Agostino

■ Vivi.lebera  https://vivi.libera.it/storie-225-antonino_agostino

■ Altri siti per immagini


FINE PRESENTAZIONE

GRAZIE PER
L’ATTENZIONE

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