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BRUNO FRANCESCO ARCHIVIO STORICO DEL GIORNALE LORA DI PALERMO

inventario 625667/118 data in 1983 data ul. 1983


soggetto 1. Bruno, Francesco - Arresto - 1983. note 1 fotografia.
intestazione BRUNO FRANCESCO. Arrestato per spaccio di stupefacenti. PA 19/4/83.
cassetto 168 busta 118 doc 1
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inventario 625667/119 data in 1990 data ul. 1990


soggetto 1. Bruno, Francesco -Arresto - 1990. note 10 fotografie: 3 dell'arresto di Francesco Bruno,
1 segnaletica, 1 dietro le sbarre del maxiprocesso, 1 foto ANSA; 1 foto dell'arresto dell'uomo che
ospitava il Bruno durante la latitanza, 1 foto segnaletica, 2 dei contanti rinvenuti nell'abitazione, 1
dell'abitazione. 6 ritagli di giornale (Giornale di Sicilia, L'Ora).
intestazione BRUNO FRANCESCO. Imputato al maxiprocesso catturato dopo nove anni di
latitanza. 22/10/1990.
cassetto 168 busta 119 doc 17
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inventario 625673/404 data in 1982 data ul. 1982


soggetto 1. Enea, Vincenzo - Uccisione - 1982.
note 7 fotografie riguardanti l'uccisione di Enea, il corpo esanime di Enea, la folla di curiosi che
stanzia intorno al corpo esanime di Enea.
intestazione ENEA VINCENZO. Costruttore fallito ucciso ad Isola delle Femmine. 8/6/82.
cassetto 174 busta 404 doc 7
Pagina 648 di 1496

inventario 625672/9 data in 1982 data ul. 1982


soggetto 1. D'Agostino, Benedetto - Uccisione - 1982.
note 3 fotografie del luogo del delitto, del cadavere di D'Agostino e della Fiat 500 carbonizzata
utilizzata dai killer per uccidere l'uomo.
intestazione D'AGOSTINO BENEDETTO. Partanna Mondello, ucciso da killer nel suo residence.
13/5/82.
cassetto 173 busta 9 doc 3
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inventario 625677/163 data in 1982 data ul. 1982


soggetto 1. Impastato, Giacomo - Uccisione - 1982.
note 1 fotografia formato tessera dell'Impastato, 2 fotografie riguardanti il
dell'ucciso
intestazione IMPASTATO GIACOMO. Ucciso a Isola delle Femmine. 16/1/82
cassetto 178 busta 163 doc 3

corpo esanime

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inventario 625666/22 data in 1985 data ul. 1985


soggetto 1. Badalamenti, Vito - Arresto - 1983.
1

note 2 fotografie, 3 ritagli di giornale sulla concessione da parte della Spagna dell'estradizione
negli Stati Uniti del boss Vito Badalamenti
intestazione BADALAMENTI VITO. Commerciante, figlio di Tano Badalamenti. Novembre
'83 Cinisi.
cassetto 167 busta 22 doc 5
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inventario 625666/21 data in 1983 data ul. 1983


soggetto 1. Badalamenti, Silvio - Uccisione - 1983.
note 6 ritagli di giornale sull'omicidio Badalamenti, proclamatosi sempre estraneo ad ogni
coinvolgimento mafioso
intestazione BADALAMENTI SILVIO. Nipote di don Tano. Ucciso a Marsala. 2/6/83
cassetto 167 busta 21 doc 6
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inventario 625677/91 data in 1984 data ul. 1984


soggetto 1. Lo Bianco, Antonino Arresto - 1984 2. Di Maggio, Vincenzo - Arresto - 1984 3. Bruno,
Giovanni - Arresto - 1984.
note 4 ritagli di giornale (L'Ora, Repubblica, Giornale di Sicilia, Corriere della Sera) riguardanti
l'arresto dell'ex sindaco e del sindaco e assessori di Isola delle femmine. L'accusa: speculazione
edilizia e assunzioni di favore. In manette anche un costruttore. Una delle due giunte arrestate dopo
una settimana in cui i suoi componenti sono rimasti all'Ucciardone, stata scarcerata, metre l'altra
resta all'Ucciardone.
intestazione ISOLA DELLE FEMMINE. Arrestati: il sindaco e la sua giunta il costruttore Giovanni
Bruno e l'ex sindaco 11/10/1984.
cassetto 178 busta 91 doc 4
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inventario 625679/131 data in 1978 data ul. 1978


soggetto 1. Longo, Gaetano - Uccisione - 1978.
note 24 fotografie: del funerale (foto di Franco Zecchin), del figlio che ha assistito all'omicidio,
dell'abitazione davanti alla quale avvenuto l'agguato, della vettura in cui si trovava il Longo,
della moglie che si reca in ospedale, dell'ingresso della banca presso cui era direttore, dell'identikit
dell'assassino.
intestazione LONGO GAETANO. Ex sindaco di Capaci e direttore della Banca del popolo PA
ucciso in un agguato sotto gli occhi del figlio. 17/1/1978.
cassetto 180 busta 131 doc 24
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inventario 625675/54 data in 1981 data ul. 1981


soggetto 1. Gallina, Stefano - Uccisione - 1981 2. Criminalit organizzata - Carini - 1981.
note 1 fotografia di ritratto di Gallina ed 1 fotografia del cadavere. Sul retro nota manoscritta:
"Stefano Gallina, 59 anni, allevatore di bestiame ucciso a Carini".
intestazione GALLINA STEFANO. Crivellato di colpi, allevatore di bestiame. 2/10/'81.
cassetto 176 busta 54 doc 2
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inventario 625676/352 data in 1976 data ul. 1976


soggetto Guglielmo, Felice - uccisione - 1976 2. Criminalit organizzata - Partanna Mondello 1976.
note 2 fotografie di diverso formato del Guglielmo, 5 fotografie riguardanti il corpo esanime del
Guglielmo, il luogo dove avvenuta l'uccisione, i funerali dello stesso
intestazione GUGLIELMO FELICE. Mafioso assassinato. (Palermo) Partanna Mondello. 9/1/76
cassetto 177 busta 352 doc 7
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inventario 625679/20 data in 0 data ul. 0


soggetto 1. Lo Cicero.
note 2 fotografie di grande formato con in primo piano, nell'una un giovane uomo, nell'altra un
uomo pi maturo, probabilmente si tratta della stessa persona
intestazione LO CICERO. Tommaso Natale.
cassetto180 busta 20 doc 2
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QUELLO 'SBIRRO' URLATO A RIINA JR LA VITA "SPERICOLATA" DI DI GIACOMO


Venerd 02 Maggio 2014 - 06:24 di Riccardo Lo Verso

Le confidenze di Giovanni Di Giacomo, captate in carcere, svelano retroscena inediti sul killer
ergastolano del mandamento palermitano di Porta Nuova. E aprono delle piste investigative
sull'omicidio del fratello Giuseppe, freddato alla Zisa.
PALERMO - Glaciale e spietato. Sia fuori che dentro il carcere. Pronto a massacrare di botte un
altro detenuto e a dare dello sbirro al figlio di Tot Riina.
Sono le sue stesse parole, le parole di Giovanni Di Giacomo, killer ergastolano, ad aprire alcune
piste investigative sull'omicidio del fratello Giuseppe, freddato alla Zisa. Parlando con un nipote e
con l'altro fratello, Marcello, Giovanni non escludeva che il delitto fosse una vendetta nei suoi
confronti. I colloqui sono stati registrati fra marzo e aprile scorsi, prima che Giovanni Di Giacomo
individuasse in Onofrio ed Emanuele Lipari i presunti mandanti dell'omicidio e, cos sostiene
l'accusa, ne ordinasse l'eliminazione, costringendo i carabinieri ad accelerare il blitz a Porta
Nuova.
Il nipote piangeva durante il colloqui. Si commuoveva pensando a Giuseppe che ... era tutto
sparato... la costola... forse non ce l'ha fatta pi ed caduto e l'ultimo gli hanno sparato in testa....
... una volta che avevano questa intenzione c' poco da fare, spiegava Giovanni Di Giacomo con
apparente freddezza. Poi, aggiungeva: ... pu essere pure che stato fatto per me. ... sto
pensando ora il fatto di Padova magari c'entra niente?, gli chiedeva il nipote. Risposta: ... bravo...
bravo... mettilo al dieci per cento per mettilo al dieci per cento... sei intelligente, ma lo hai pensato
tu lo hai pensato?... il dieci per cento perch questo che dici tu non ha tutta questa capacit di
potere... hai capito?.
Il fatto di Padova un episodio di inaudita violenza carceraria. L'11 luglio 2011, all'interno
del penitenziario Due Torri della citt veneta Di Giacomo massacr a colpi di fornellino da
campo un altro detenuto, Francesco Bruno. Che non l'ultimo arrivato. Sta scontando pure
lui un ergastolo per l'omicidio di Stefano Gallina, capomafia di Cinisi freddato negli anni
Ottanta. Bruno, nato ad Isola delle Femmine, era uomo di fiducia di Saro Riccobono, storico
boss di Partanna Mondello. Ha condiviso il ruolo di imputato in un processo con Salvatore Lo
Piccolo colui che, vent'anni dopo, avrebbe preso il potere fra Resuttana e San Lorenzo.
3

Una mattina afosa del luglio 2011, le celle del carcere di Padova sono aperte per fare respirare i
detenuti. Bruno si trova nel reparto Eiv (elevato indice di vigilanza). Un attimo di distrazione delle
guardie carcerarie e nella sua cella piomba Di Giacomo. Al termine del pestaggio, Bruno riporta
diverse fratture alle gambe e alle braccia. Il suo volto tumefatto. La testa fracassata. Ci vorranno
diversi interventi chirurgici e 500 punti di sutura per strapparlo alla morte e cucire le ferite. Oggi si
trova nel carcere di Milano-Opera, dove ha assistito al processo nel corso del quale, nel 2013,
stato condannato a 30 anni per l'omicidio di Vincenzo Enea, un imprenditore edile di Isola delle
Femmine assassinato, secondo l'accusa, per essersi rifiutato di entrare in societ con alcuni mafiosi,
tra cui Bruno.
Giovanni Di Giacomo stava per commettere, dunque, il terzo omicidio della sua vita dopo quelli di
Natale Tagliavia, trovato incaprettato il 18 settembre '81 e di Filippo Ficarra, vittima della lupara
bianca nel 1982. Sempre in carcere, su ordine di Tot Riina, Pippo Cal e Michele Greco, aveva
cercato di di avvelenare Gerlando Alberti "u paccar", lo storico capo della famiglia di Porta
Nuova. Di Giacomo eseguiva ordini e non guardava in faccia nessuno. uno che non le manda a
dire. Non si fermato neppure di fronte al figlio del capo dei capi. accaduto anche questo.
Ancora una volta lo stesso Giovanni Di Giacomo a raccontarlo. Al fratello Marcello, che l'11
aprile scorso era andato a trovarlo in carcere, ammetteva di avere avuto tanti, troppi discorsi in
galera discorsi che ho avuto in galera discorsi hai capito?... per esempio ho avuto discorsi
pure con il figlio di Tot Riina gli ho detto 'sei sbirro' 'sei cane'. Giuseppe Riina stato
rinchiuso a Padova nello stesso carcere di Giovanni Di Giacomo.
http://livesicilia.it/2014/05/02/killer-ergastolo-mafia-di-giacomo_481078/
B.B.P., BILLECI VINCENZO, BIONDO, BRUNO FRANCESCO, CONSIGLIO MARIA CONCETTA, GALLINA
STEFANO,IMPASTATO, SALICETO, VASSALLO
GIUSEPPE, VITALE,DAGOSTINO,ENEA,BADALAMENTI,MUTOLO,NAIMO,MICALIZZI,RICCOBONO,GUGLIELMO
FELICE,LUCIDO,CATALDO,CARDINALE,LO CICERO,IMMOBILIARE SICANIA,LO CICERO VINCENZO,TRIPICIANO
EDOARDO,PULEO COSTANTINO, LUPARELLO SANTO,TESAURO GIROLAMO,

A CURA DEL COMITATO CITTADINO ISOLA PULITA DI ISOLA DELLE FEMMINE


http://nuovaisoladellefemmine.blogspot.it/2011/08/la-nostra-isola.html

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