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La preghiera

nelle religioni del mondo


La preghiera nel BUDDISMO
La preghiera buddista di base è: "Che tutti gli esseri trovino la pace", che esprime lo stato mentale positivo di compassione
amore e benignità verso la vita. Non è una preghiera rivolta a qualche divinità, ma a se stessi e a tutti gli esseri, anzi a
tutto il pianeta. I buddisti credono che non esista una causa esterna per la sofferenza e gli eventi negativi della
vita e che ognuno sia l'artefice del proprio destino. Alla base di questo pensiero c'è l'altruismo, il non
attaccamento ai beni materiali, la compassione e la pace interiore, in modo da percorrere la Via
dell'Illuminazione secondo gli insegnamenti del Buddha
Che tutti gli esseri,
che in ogni luogo sono afflitti da sofferenze del
corpo e della mente,
guariscano presto dalle loro malattie;
che tutti gli esseri spaventati siano sollevati dalla
paura
e coloro che sono prigionieri siano liberati.
Che gli impotenti possano ritrovare forza e
che tutte le genti possano essere in rapporti
amichevoli le une con le altre.
Che tutti coloro che si trovano in luoghi selvaggi,
sperduti e spaventosi,
i bambini, i vecchi, gli indifesi,
siano protetti dagli esseri celestiali benigni
e possano raggiungere rapidamente il pieno
risveglio.
La preghiera nell ’INDUISMO
L’induismo più che una religione è un modo di vivere. L’induismo si basa su una dottrina piuttosto semplice: non esiste un vero e proprio
sistema di norme da rispettare ma un insieme di ideali che contemplano la non-violenza, la compassione per gli altri esseri umani, la carità, la
verità e l’autodisciplina. L’induismo è la terza religione più diffusa al mondo, con circa 950 milioni di aderenti in tutto il mondo. Gli induisti
credono nella reincarnazione che si basa sul karma, che governa una sorta di equilibrio. Le azioni commesse in questa vita, secondo gli
induisti, ricadono nella vita futura e ad ogni azione corrisponde una conseguenza precisa. Secondo gli indù l’anima, dopo la morte, si
reincarna in una nuova persona e in una nuova casta in base a come ha vissuto la propria vita precedente.
OM – LA SILLABA SACRA
La sillaba sacra OM è il suono primordiale dal quale ebbero origine tutti gli altri suoni e linguaggi, esso è la sintesi di tre
suoni a-u-m, la sillaba eterna
La preghiera NELL’ EBRAISMO
Pregare è benedire e ringraziare La preghiera per l’ebraismo – sia quella pubblica che quella individuale - è molto importante,
soprattutto come forma di benedizione e ringraziamento al Signore... tanto che l’ebreo praticante arriva a benedire Dio cento volte al
giorno! Il popolo d’Israele è stato definito “il popolo della preghiera.  Secondo la legge ortodossa ebraica ebreo è chi nasce da madre
ebraica, anche se è possibile diventarlo mediante la conversione. L’ebreo devoto prega tre volte al giorno: mattino, pomeriggio e sera,
a casa o in sinagoga, in piedi e in ginocchio o prostrato col viso a terra, rivolto verso est (e se è uomo col capo coperto). L’atto di fede,
ovvero il primo e unico articolo della fede giudaica è lo Shemà, che inizia con le parole: “Ascolta Israele, l’Eterno è uno solo. Tu amerai
il Signore tuo Dio con tutto il cuore, con tutta l’anima e con tutte le forze”. La preghiera viene recitata ogni giorno dagli ebrei praticanti.
La preghiera pubblica, in sinagoga, è presieduta dal rabbino che ha un’autorità magistrale e giuridica. 
La preghiera NELL’ ISLAM
Per l'Islam la preghiera è prima di tutto un atto di adorazione e di sottomissione, solo in un secondo tempo è un modo per
ricorrere a Dio (Allah) e chiedere la sua intercessione. Allāh è unico, onnipotente, onnisciente, con illimitata libertà di
volere: unico creatore dal nulla, agisce su tutte le cose dell’universo, giudice supremo, retribuisce gli uomini con il 
paradiso o l’inferno. 
La preghiera (salāh) scandisce non solo la giornata del credente, ma la sua stessa vita. Al bambino che nasce, come al
morente, vengono bisbigliate preghiere tratte dal Corano.
Come pregare? Prima della preghiera bisogna fare le abluzioni, i lavaggi rituali alle mani, alla faccia, alle braccia e ai piedi.
Poi a piedi scalzi si entra nella sala della preghiera (con tanti tappeti) e ci si rivolge verso La Mecca,indicata dal mirhab.

Potenza Michele Franz classe 2B

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