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Il nome Assonometria deriva dal greco áxon (asse) e métro (misura); si tratta di un sistema di rappresentazione
grafico geometrico basato sulla rappresentazione tridimensionale di un oggetto avendo cura di misurare le sue
dimensioni su tre assi disposti tra di loro ortogonalmente. L’assonometria fu utilizzata per la prima volta come
strumento da disegno dal francese Gaspard Monge alla fine del Settecento e a lui, ovviamente, si attribuisce tale
innovazione nel campo del disegno tecnico. Il maggiore sviluppo lo si è avuto in campo militare e industriale. . Il
primo elemento da comprendere è il cosiddetto sistema di riferimento tridimensionale, ossia l’insieme degli
elementi utilizzati per posizionare un oggetto nello spazio. Esistono differenti sistemi di rifermento ma quello più
utilizzato è quello cartesiano, costituito da tre rette (X, Y, Z) passanti per un punto, definite assi cartesiani,
caratterizzate ognuna da un verso di percorrenza; se le tre rette sono tra loro perpendicolari il sistema di
riferimento si chiamerà ortogonale altrimenti prenderà il nome di obliquo.
PROSPETTIVA
Esiste una tecnica grafica per la rappresentazione dei disegni geometrici che
prende il nome di Prospettiva. Questa, altro non è che, un insieme di regole
geometriche che consentono di rappresentare su di un foglio un oggetto così come
appare all’occhio umano. Quindi, tra le tecniche di rappresentazione è quella che
consente una visualizzazione degli oggetti più vicina alla realtà. La prima codifica la
si ebbe ad opera dell’architetto fiorentino Filippo Brunelleschi (1377 – 1446) che
con la sua grande conoscenza del disegno tecnico, adottò per la prima volta il
sistema di rappresentazione prospettica a un unico punto di fuga, di cui ne è anche
l’inventore.