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La Formazione in mano
Ideata e creata da Loris Del Grande
Corso di Prevenzione Incendi sugli impianti di
produzione calore alimentati da combustibile gassoso
▪ D.M. 8 novembre 2019 Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi
per la progettazione, la realizzazione e l’esercizio degli impianti per la produzione
di calore alimentati da combustibili gassosi.
a servizio di
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• Gli impianti termici con potenzialità superiore a 100.000 kcal/h sono soggetti a controllo VVF
indipendentemente dall’attività cui sono a servizio. Quindi più apparecchi all’interno di una chiesa sono
compresi nel p.to 91 del DM 16/2/1982 se superano complessivamente 100.000 Kcal/h. (Nota prot. n.
P35-P54/4134 sott. 58 del 1/2/2000).
• Per gli impianti di verniciatura utilizzanti vernici infiammabili o combustibili si veda la Lettera circolare
prot. n. 324/4147 del 07-03-2003.
• * Sono esclusi dal campo di applicazione gli inceneritori di rifiuti che invece erano ricompresi nella
vecchia circolare n. 68/69 (Lettera circolare prot. n. P1143/4134 del 11-06-1996).
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+ + = unico impianto di portata termica pari alla somma delle
portate termiche dei singoli apparecchi
Se la somma è maggiore di 35 kW
il locale che li contiene ricade nel campo
di applicazione del presente decreto Gli impianti del gas a cui tali apparecchi sono collegati
devono essere comunque realizzati nel rispetto delle
(All’interno di una unità immobiliare ad uso norme tecniche vigenti ad essi applicabili o di specifiche
abitativo non concorrono gli apparecchi tecniche ad esse equivalenti.
domestici di portata termica singola non
Più apparecchi installati all’aperto non costituiscono un
superiore a 35 kW quali gli apparecchi di cottura
unico impianto.
alimenti, le stufe, i caminetti, i radiatori individuali,
gli scaldacqua unifamiliari, gli scaldabagno ed i
lavabiancheria.)
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• Non rientrano nel campo di applicazione più apparecchi (singolarmente ≤ 30.000 kcal/h) di portata termica
complessiva > 100.000 kcal/h costituiti da una parte esterna (all’aperto) dove si produce calore con combustione
gas e una parte interna all’ambiente che riceve calore mediante circolazione d’acqua, poiché i singoli apparecchi di
produzione calore sono ubicati all’esterno (Nota prot. n. P377/4134 sott. 58 del 9/3/1999).
• L’installazione di bruciatori all’esterno dell’edificio servito non determina la costituzione di un unico impianto
di portata termica complessiva pari alla somma delle singole portate termiche dei bruciatori (Nota prot. n.
P1082/4134 sott. 53 del 30-04-2002).
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si applica a
Gli impianti esistenti, ad eccezione di quelli già
indicati, devono essere resi conformi alle presenti
impianti di nuova realizzazione disposizioni.
• Agli impianti esistenti e di portata termica
per impianti esistenti superiore a 116 kW, approvati o autorizzati in
base alla previgente normativa, non è richiesto
alcun adeguamento, anche nel caso di aumento
specifiche disposizioni indicate
di portata termica, purché non superiore al 20%
nell’art. 5 e nell’allegato 1 di cui all’art. 3
di quella già approvata od autorizzata e purché
Il requisito di preesistenza può essere dimostrato dal realizzata una sola volta.
titolare dell’attività mediante atto relativo al contratto • Agli impianti esistenti e di portata termica
stipulato con l’Azienda erogatrice di gas in caso di superiore a 35 kW e fino a 116 kW, realizzati in
alimentazione da rete, o con la Ditta rifornitrice del conformità alla previgente normativa, non è
combustibile in caso di alimentazione da serbatoio di richiesto alcun adeguamento, anche nel caso di
g.p.l. (Lettera circolare prot. n. P1143/4134 del 11-06- aumento di portata termica, purché non
1996).
superiore al 20% di quella esistente e purché
realizzato una sola volta e tale da non
comportare il superamento della portata termica
oltre i 116 kW.
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+ + = > 116 kW = se già autorizzato possibile aumento ≤
20% della potenzialità per una sola volta senza adeguamenti
• kW successivi
> 35 kW + • eseguiti una sola volta > 20% = adeguamento
• cambio tipo alimentazione
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IMPIEGO DEI PRODOTTI PER USO
ANTINCENDIO
I prodotti per uso antincendio, impiegati nel campo
di applicazione del presente decreto, sono:
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L’impiego dei prodotti è consentito se gli L’equivalenza del livello di protezione, garantito dai
stessi sono utilizzati conformemente all’uso prodotti per uso antincendio di cui al comma 2, è
previsto, sono rispondenti alle prestazioni valutata, ove necessario, dal Ministero dell’interno
richieste dal presente decreto e se: applicando le procedure previste dal regolamento (CE)
a) sono conformi alle disposizioni comunitarie n. 764/2008 del Parlamento europeo e del Consiglio e,
applicabili; a decorrere dal 19 aprile 2020, a quelle previste dal
b) sono conformi, qualora non ricadenti nel regolamento (UE) 2019/515, del 19 marzo 2019,
campo di applicazione di disposizioni relativo al reciproco riconoscimento delle merci
comunitarie, alle apposite disposizioni legalmente commercializzate in un altro Stato
nazionali applicabili, già sottoposte con esito membro.
positivo alla procedura di informazione di cui
alla direttiva (UE) 2015/1535;
c) qualora non contemplati nelle lettere a) e b),
sono legalmente commercializzati in un
altro Stato membro dell’Unione europea o in
Turchia, o provenienti da uno Stato EFTA
firmatario dell'accordo SEE e in esso
legalmente commercializzati, per l’impiego
nelle stesse condizioni.
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Per i termini, le definizioni e le tolleranze Definizioni
dimensionali si rimanda al decreto del Ministro
dell’interno 30 novembre 1983 e successive
modificazioni. Inoltre, ai fini della presente regola
tecnica, si forniscono le seguenti ulteriori definizioni e
le relative disposizioni comuni.
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Allegato 1 (articolo 3, comma 1)
SEZIONE 1 - Termini e definizioni
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Allegato 1 (articolo 3, comma 1) d.2 Apparecchio di tipo B: apparecchio previsto per
SEZIONE 1 - Termini e definizioni il collegamento a camino/canna fumaria o a
dispositivo che evacua i prodotti della
d. Apparecchio a gas: generatore per la combustione all’esterno del locale in cui
produzione di energia termica. l’apparecchio è installato. Il prelievo dell’aria
comburente avviene nel locale d’installazione e
l’evacuazione dei prodotti della combustione
avviene all’esterno del locale stesso.
d.3 Apparecchio di tipo C: apparecchio il cui
circuito di combustione (prelievo dell’aria
comburente, camera di combustione, scambiatore
d.1 Apparecchio di tipo A: apparecchio non di calore e evacuazione dei prodotti della
previsto per il collegamento a camino/canna combustione) è a tenuta rispetto al locale in cui
fumaria o a dispositivo di evacuazione dei l’apparecchio è installato. Il prelievo dell’aria
prodotti della combustione all’esterno del locale comburente e l’evacuazione dei prodotti della
in cui l’apparecchio è installato. Il prelievo combustione avvengono direttamente
dell’aria comburente e l’evacuazione dei all’esterno del locale.
prodotti della combustione avvengono nel
locale di installazione.
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Allegato 1 (articolo 3, comma 1)
SEZIONE 1 - Termini e definizioni
e. Condotte aerotermiche: condotte per il
trasporto di aria trattata e/o per la ripresa
dell’aria degli ambienti serviti e/o dell’aria
esterna da un generatore d’aria calda.
f. Condotte del gas: insieme di tubi, curve,
raccordi ed accessori uniti fra loro per la
distribuzione del gas. Le condotte oggetto della
presente regola tecnica sono comprese in
una delle seguenti specie definite nel decreto
del Ministro dello sviluppo economico del 16
aprile 2008:
f.1 Condotte di 6a specie: condotte con
pressione massima di esercizio (MOP)
superiore a 0,04 bar (0,004 MPa) ed
inferiore od uguale a 0,5 bar (0,05 Mpa);
f.2 Condotte di 7a specie: condotte con
pressione massima di esercizio (MOP)
inferiore od uguale a 0,04 bar (0,004
MPa).
ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 17
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Allegato 1 (articolo 3, comma 1)
SEZIONE 1 - Termini e definizioni
g. Disimpegno: locale con strutture/elementi g.3 disimpegno di tipo 3: disimpegno di tipo 2
separanti di caratteristiche di resistenza al con le seguenti ulteriori caratteristiche:
fuoco e/o aerazione predeterminate: - superficie in pianta netta minima pari a
g.1 disimpegno di tipo 1: locale con 2 m2;
strutture/elementi separanti di - aperture di aerazione permanenti di
caratteristiche minime REI/EI 30 con superficie complessiva non inferiore a
porte EI 30; 0,5 m2 realizzate su parete esterna.
g.2 disimpegno di tipo 2: locale con In alternativa, per apparecchi alimentati
strutture/elementi separanti di con gas a densità non superiore a 0,8,
caratteristiche minime REI/EI 60 con è consentito l’utilizzo di un condotto di
porte EI 60; aerazione di sezione non inferiore a 0,1
m2;
qualora i locali fossero interrati, il
condotto di aerazione deve sfociare
all’esterno a filo del piano di
riferimento, anche senza il requisito di
attestazione per il disimpegno.
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Allegato 1 (articolo 3, comma 1)
SEZIONE 1 - Termini e definizioni
g. Disimpegno: g.3 disimpegno di tipo 3:
g.1 disimpegno di tipo 1:
Aerazione
Aerazione
separanti REI/EI 30
Strutture/elementi
Porta Porta
e porte EI 30
Porta Porta
porte EI 60
Porta
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Allegato 1 (articolo 3, comma 1)
SEZIONE 1 - Termini e definizioni
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Allegato 1 (articolo 3, comma 1) L’impianto interno di adduzione gas, soggetto al DM n.
SEZIONE 1 - Termini e definizioni 37/2008, deve essere progettato e realizzato a regola
d’arte e può essere conforme a norme di prodotto e
d’installazione adottate sia a livello comunitario (es. norme
j. Guaina (o contro tubo): tubo di protezione in
UNI EN) che a livello nazionale (norme UNI). Al riguardo si
cui passa una tubazione gas. segnala la norma UNI 11528 “Impianti a gas di portata
k. Impianto interno: complesso delle termica > 35 kW” e la norma UNI 8723 “Impianti a gas per
tubazioni, dei componenti ed accessori (per l’ospitalità professionale di comunità e similare …” (Circolare
esempio, valvole, giunzioni, raccordi, tappi) DCPREV prot. n. 6181 del 8/5/2014).
che distribuiscono il gas dal punto di
consegna al collegamento degli apparecchi
utilizzatori (questi esclusi). L’impianto interno
comprende il complesso delle tubazioni
installate nella parte sia interna che esterna
del volume che delimita l’edificio.
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Allegato 1 (articolo 3, comma 1)
SEZIONE 1 - Termini e definizioni
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Allegato 1 (articolo 3, comma 1) L’intercapedine può essere dimensionalmente e
SEZIONE 1 - Termini e definizioni geometricamente correlata all’aerazione
n. Impianto per la produzione di calore: richiesta, ovvero a quanto previsto per le
complesso dell’impianto interno, degli intercapedini antincendi dal decreto del Ministro
apparecchi e degli eventuali accessori dell’interno del 30 novembre 1983, punto 1.8.
destinati alla produzione di calore. ferma restando la minima attestazione lineare su
o. Intercapedine antincendi ad uso esclusivo: terrapieno.
intercapedine antincendi così come definita dal
punto 1.8 del decreto del Ministro dell’interno
del 30 novembre 1983, sulla quale sono
attestate esclusivamente le aperture del locale
di installazione dell’impianto di produzione di
calore. È considerata intercapedine
antincendi ad uso esclusivo anche
l’intercapedine antincendi comunicante con
locali ad altra destinazione ubicati allo
stesso livello del locale di installazione
dell’impianto di produzione calore, purché le
comunicazioni siano dotate di chiusure con
caratteristiche minime EI 60.
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Allegato 1 (articolo 3, comma 1)
SEZIONE 1 - Termini e definizioni
p. Locale esterno: locale ubicato su spazio q. Locale fuori terra: locale il cui piano di calpestio
scoperto, anche in adiacenza all’edificio è a quota non inferiore a quella del piano di
servito, purché fuori dal suo volume e riferimento (vedi Tavola n. 1).
strutturalmente separato. Una parete del
locale esterno può essere in comune con
l’edificio servito, oppure essere realizzata in
adiacenza ad una parete dello stesso. Sono
considerati locali esterni anche quelli
ubicati sulla copertura piana dell’edificio
servito, purché privi di pareti in comune e
con soletta di posa sulla copertura realizzata
con materiali di classe 0 di reazione al fuoco
italiana o di classe minima A1 di reazione al
fuoco europea.
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Allegato 1 (articolo 3, comma 1)
SEZIONE 1 - Termini e definizioni
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Allegato 1 (articolo 3, comma 1)
SEZIONE 1 - Termini e definizioni
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Allegato 1 (articolo 3, comma 1)
SEZIONE 1 - Termini e definizioni
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Allegato 1 (articolo 3, comma 1) Un chiarimento riferito al DM 12 aprile 1996 affermava
SEZIONE 1 - Termini e definizioni che una rampa scoperta può essere ricompresa nella
fattispecie delle strade private e pertanto idonea ai fini
v. Parete esterna: parete confinante con dell’attestazione della parete esterna del locale
spazio scoperto o strada pubblica scoperta caldaia, a prescindere dalla larghezza (Nota prot. n.
o strada privata scoperta(10) o, nel caso di P376/4108 sott. 22/20 del 24/5/2000).
locali interrati, con intercapedine antincendi
ad uso esclusivo di sezione orizzontale
netta non inferiore a quella richiesta per
l’aerazione e larga non meno di 0,6 m ed
attestata superiormente su spazio scoperto
o strada scoperta (pubblica o privata).
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Allegato 1 (articolo 3, comma 1)
SEZIONE 1 - Termini e definizioni
x. Portata termica (Q)[kW]: quantità di energia
termica transitata nell’unità di tempo,
corrispondente al prodotto delle portate (in
volume od in massa) per il potere calorifico,
considerando il potere calorifico inferiore o –
eventualmente per casi particolari - il potere
calorifico superiore. Unità di misura kW.
y. Portata termica nominale (Qn)[kW]: valore
della portata termica dichiarata dal
produttore. Può essere un numero unico
oppure essere compreso fra un numero
minimo ed uno massimo. Unità di misura kW.
z. Portata termica totale dell’impianto (QTOT)
[kW]: detta anche potenzialità, sommatoria
delle portate termiche nominali degli
apparecchi installati nello stesso locale o in
locali direttamente comunicanti (rif. articolo 1,
comma 3). Unità di misura: kW.
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Allegato 1 (articolo 3, comma 1)
SEZIONE 1 - Termini e definizioni
aa. Pressione massima di esercizio (MOP):
pressione massima relativa a cui le tubazioni
dell’impianto interno possono essere impiegate
in continuo in condizioni normali di
funzionamento.
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Allegato 1 (articolo 3, comma 1)
SEZIONE 1 - Termini e definizioni
ac. Serranda tagliafuoco: dispositivo di
otturazione ad azionamento automatico,
comandato da dispositivo termico tarato ad
80 °C, destinato ad interrompere il flusso
dell’aria nelle condotte aerotermiche ed a
garantire la compartimentazione antincendio
per un tempo prestabilito.
ad. Ventilazione: afflusso dell’aria necessaria alla
combustione.
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Disposizioni comuni
Le successive disposizioni sono comuni alle varie sezione 2
tipologie di installazioni.
Ogni tipologia di utilizzazione ha successivamente le
proprie regole tecniche.
in locale esterno
Lungo il perimetro dell’apparecchio è consentito il
in fabbricato passaggio dei canali da fumo e delle condotte
destinato anche ad aerotermiche, delle tubazioni dell’acqua, gas, vapore e
altro uso o in locale dei cavi elettrici a servizio dell’apparecchio.
inserito nella
volumetria del
fabbricato servito È consentita l’installazione a parete
devono in ogni caso essere installati in modo tale da non essere esposti ad urti o manomissioni
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LUOGHI DI INSTALLAZIONE
DEGLI APPARECCHI
all’aperto
in locale esterno
in fabbricato
destinato anche ad
altro uso o in locale
inserito nella
volumetria del
fabbricato servito
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LUOGHI DI INSTALLAZIONE
DEGLI APPARECCHI
all’aperto
in locale esterno
in fabbricato
destinato anche ad
altro uso o in locale
inserito nella
volumetria del
fabbricato servito
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LUOGHI DI INSTALLAZIONE
DEGLI APPARECCHI
L’installazione di apparecchi a gas alimentati con gas a densità superiore a 0,8 è consentita
esclusivamente in luoghi di installazione fuori terra il cui piano di calpestio non presenti avvallamenti
od affossamenti al fine di evitare la formazione di sacche di gas.
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LUOGHI DI INSTALLAZIONE
DEGLI APPARECCHI
Disposizioni comuni per gli apparecchi
installati all’aperto
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LUOGHI DI INSTALLAZIONE
DEGLI APPARECCHI
Prescrizioni aggiuntive per gli apparecchi
alimentati con GAS A DENSITÀ SUPERIORE A
0,8 installati all’aperto
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LUOGHI DI INSTALLAZIONE
DEGLI APPARECCHI
Disposizioni comuni per gli apparecchi
installati all’interno dei locali
Le distanze tra un qualsiasi punto esterno degli
apparecchi e le pareti verticali e orizzontali del
locale, nonché le distanze fra gli apparecchi
installati nello stesso locale devono permettere
l’accessibilità agli organi di regolazione,
sicurezza e controllo
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LUOGHI DI INSTALLAZIONE
DEGLI APPARECCHI
QTOT d
Prescrizioni aggiuntive per i locali di
installazione di apparecchi alimentati con ≤ 116 kW ≥2m
GAS A DENSITÀ SUPERIORE A 0,8 > 116 kW ≥ 4,5 m
i locali possono comunicare esclusivamente con
locali fuori terra
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VALUTAZIONE DEL RISCHIO D.Lgs 19 maggio 2016, n. 85: Attuazione della direttiva
2014/34/UE concernente l’armonizzazione delle
Disposizioni per i GENERATORI DI ARIA legislazioni degli Stati membri relative agli apparecchi
CALDA, i MODULI A TUBI RADIANTI e i e sistemi di protezione destinati ad essere utilizzati in
NASTRI RADIANTI atmosfera potenzialmente esplosiva.
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VALUTAZIONE DEL RISCHIO Precedentemente, gli impianti termici a gas con
diffusori radianti a incandescenza “tipo A” conformi alla
UNI EN 419-1 di potenzialità superiore a 116 kW,
Disposizioni per gli APPARECCHI DI TIPO A
installati in luoghi di affollamento, non erano disciplinati
realizzati con DIFFUSORI RADIANTI
da regola tecnica né da norme di buona tecnica. In
AD INCANDESCENZA
passato, la nota n. P499/4143 del 14/4/1998 aveva
già dettato indicazioni sull’installazione ma, a seguito
la possibilità di installazione in luoghi soggetti di alcuni incidenti, due successivi provvedimenti
ad affollamento di persone è subordinata avevano vietato l’installazione in luoghi di culto. Con
all’effettuazione di una valutazione di rischio, L.C. n. P3185 del 9/3/2011 erano stati rimossi tali
che prenda in considerazione i fattori di rischio divieti ed evidenziati dei fattori di rischio da
indicati alla Sezione 8 considerare, tra cui il rischio “Immissione di prodotti di
combustione (CO, CO2, NO ...)”; il rischio
“Irraggiamento termico”; il rischio “Presenza di linee di
alimentazione gas nell’ambiente”, ecc.
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DISPOSIZIONI COMPLEMENTARI • Nel caso di condotte preisolate, realizzate con
diversi componenti tra loro stratificati di cui almeno
CONDOTTE AEROTERMICHE uno con funzione isolante, è ammessa la classe di
reazione al fuoco 0-1 italiana o in classe A2-s1,d0 o
le condotte aerotermiche devono essere realizzate
B-s3,d0 di reazione al fuoco europea.
in materiale di classe di reazione al fuoco 0
italiana o in classe A1 di reazione al fuoco • Detta condizione si intende rispettata quando tutte
europea le superfici del manufatto, in condizione d’uso, sono
realizzate con materiale incombustibile di spessore
le condotte di classe 0 possono essere rivestite non inferiore a 0,08 millimetri e sono in grado di
esternamente con materiali isolanti di classe di assicurare, anche nel tempo, la continuità di
reazione al fuoco non superiore ad 1 o di classe B- protezione del componente isolante interno che deve
s2,d0 B-s3,d0 europea essere di classe di reazione al fuoco non superiore
ad 1 o di classe A1, A2-s1,d0, europea.
negli attraversamenti di pareti e solai, lo spazio
attorno alle condotte deve essere sigillato con • I giunti ed i tubi di raccordo, la cui lunghezza non
materiale in classe 0 di reazione al fuoco italiana o in può essere superiore a 5 volte il diametro del
classe A2-s1,d0 di reazione al fuoco europea raccordo stesso, possono essere realizzati in
materiale di classe di reazione al fuoco 0, 0-1, 1-0, 1-
1 o 1 italiana o di classe A1, A2-s1,d0, B-s2,d0 B-
s3,d0 europea.
ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 43
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DISPOSIZIONI COMPLEMENTARI
CONDOTTE AEROTERMICHE
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DISPOSIZIONI COMPLEMENTARI
SERRANDE TAGLIAFUOCO
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DISPOSIZIONI COMPLEMENTARI
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DISPOSIZIONI COMPLEMENTARI
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DISPOSIZIONI COMPLEMENTARI
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DISPOSIZIONI COMPLEMENTARI
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DISPOSIZIONI COMPLEMENTARI
eventuali prese libere dell’impianto interno i riduttori di pressione non facenti parte
devono essere chiuse con tappi filettati integrante degli apparecchi utilizzatori installati
e la cui conformità non è ricompresa in quella
all’esterno dei locali di installazione deve dell’apparecchio utilizzatore stesso, devono
essere installata in posizione visibile e essere installati all’esterno degli edifici
facilmente raggiungibile, una valvola di
intercettazione manuale con manovra a nel caso di intercapedini superiormente ventilate
chiusura rapida per rotazione di 90° ed arresto ed attestate su spazio scoperto non è richiesta la
di fine corsa posa in opera in guaina, purché le tubazioni siano
metalliche con tubazioni saldate o brasate
può essere installata anche nell’eventuale
vano disimpegno, filtro o intercapedine
antincendi
ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 50
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DISPOSIZIONI COMPLEMENTARI
GUAINE
devono essere:
in vista
sono consentite guaine metalliche o di plastica, non propagante la fiamma, nell’attraversamento di muri o
solai esterni
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DISPOSIZIONI COMPLEMENTARI
ALLOGGIAMENTI ANTINCENDI
deve:
devono essere permanentemente aerati verso l’esterno con apertura alle due estremità
l’apertura di aerazione alla quota più bassa deve essere provvista di rete tagliafiamma
nel caso di gas con densità maggiore di 0,8 deve essere ubicata a quota superiore al piano di
campagna, ad una distanza misurata orizzontalmente di almeno 10 metri da altre aperture
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DISPOSIZIONI COMPLEMENTARI
IMPIANTO ELETTRICO
deve:
essere segnalato
essere installato al di fuori dei locali può essere installato nell’eventuale disimpegno o filtro
o intercapedine antincendi purché facilmente
accessibile dall’esterno in caso di emergenza
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DISPOSIZIONI COMPLEMENTARI
Devono essere posizionati ulteriori estintori portatili qualora sia necessario garantirne il
raggiungimento con percorsi inferiori ai 15 m misurati da ciascun apparecchio installato
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MEZZI DI ESTINZIONE DEGLI INCENDI
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DISPOSIZIONI COMPLEMENTARI
SEGNALETICA DI SICUREZZA
deve essere:
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DISPOSIZIONI COMPLEMENTARI
ESERCIZIO E MANUTENZIONE
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Apparecchi per la
climatizzazione di edifici
ed ambienti, per la
produzione centralizzata
di acqua calda, acqua
surriscaldata e/o vapore
In questa sezione le indicazioni inerenti gli sezione 3
apparecchi per la climatizzazione, la produzione di
acqua calda, acqua surriscaldata e/o vapore.
INSTALLAZIONE ALL’APERTO
Caratteristiche costruttive
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APPARECCHI PER LA CLIMATIZZAZIONE DI EDIFICI ED
AMBIENTI, PER LA PRODUZIONE CENTRALIZZATA DI
ACQUA CALDA, ACQUA SURRISCALDATA E/O VAPORE
Ubicazione
piano di calpestio a quota ≤ a – 5 m del piano di riferimento
piano di riferimento
≤a–5m
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APPARECCHI PER LA CLIMATIZZAZIONE DI EDIFICI ED
AMBIENTI, PER LA PRODUZIONE CENTRALIZZATA DI
ACQUA CALDA, ACQUA SURRISCALDATA E/O VAPORE Altezza minima
QTOT
del locale
INSTALLAZIONE IN LOCALE ESTERNO ≤ 116 ≥ 2,00 m
Caratteristiche costruttive
116 < QTOT ≤ 350 ≥ 2,00 m
locale realizzato con materiali di classe 0 di reazione al 350 < QTOT ≤ 580 ≥ 2,30 m
fuoco italiana o di classe A1 di reazione al fuoco europea > 580 ≥ 2,60 m
altezza ≥ alle misure minime in funzione della portata termica QTOT
l’eventuale parete adiacente alla parete dell’edificio deve essere priva ≤ 116 ≥ 2,00 m
di aperture e possedere una resistenza al fuoco almeno REI/EI 30 116 < QTOT ≤ 350 ≥2
350 < QTOT ≤ 580 ≥2
l’eventuale parete in comune con l’edificio deve essere priva di > 580 ≥ 2,60 m
aperture e possedere una resistenza al fuoco almeno REI/EI 120
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APPARECCHI PER LA CLIMATIZZAZIONE DI EDIFICI ED Ubicazione del
AMBIENTI, PER LA PRODUZIONE CENTRALIZZATA DI k z
locale
ACQUA CALDA, ACQUA SURRISCALDATA E/O VAPORE
In presenza di impianto di
rilevazione gas che
INSTALLAZIONE IN LOCALE ESTERNO comanda una
elettrovalvola automatica a
Aperture di aerazione Standard
riarmo manuale all’esterno
del locale e dispositivi di
segnalazione ottici e
i locali devono essere dotati di aperture di acustici
aerazione permanenti realizzate su pareti esterne Locali fuori terra 0,0010 1,0 0,8
Locali
la copertura è considerata parete esterna seminterrati o 0,0015 1,0 0,9
interrati di tipo A
superficie complessiva minima S [m2] dovrà
essere calcolata con la seguente formula:
S≥k·z·Q
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APPARECCHI PER LA CLIMATIZZAZIONE DI EDIFICI ED
AMBIENTI, PER LA PRODUZIONE CENTRALIZZATA DI
ACQUA CALDA, ACQUA SURRISCALDATA E/O VAPORE
spazio scoperto
strada scoperta (pubblica o privata)
intercapedine antincendi di
larghezza non inferiore a 0,9 m
Porte
la porta deve:
essere apribile verso l’esterno con portata termica complessiva < a 116 kW il senso di apertura
delle porte non è vincolato
altezza minima di 2 m e larghezza minima 0,6 m
realizzata con materiale di classe 0 di reazione al fuoco italiana o di classe A1 europea
ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 63
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APPARECCHI PER LA CLIMATIZZAZIONE DI EDIFICI ED
AMBIENTI, PER LA PRODUZIONE CENTRALIZZATA DI
ACQUA CALDA, ACQUA SURRISCALDATA E/O VAPORE
≤ a – 10 m
FORMPOCKET
APPARECCHI PER LA CLIMATIZZAZIONE DI EDIFICI ED
AMBIENTI, PER LA PRODUZIONE CENTRALIZZATA DI
ACQUA CALDA, ACQUA SURRISCALDATA E/O VAPORE
≤ a – 10 m
FORMPOCKET
APPARECCHI PER LA CLIMATIZZAZIONE DI EDIFICI ED
AMBIENTI, PER LA PRODUZIONE CENTRALIZZATA DI
ACQUA CALDA, ACQUA SURRISCALDATA E/O VAPORE
≤ a – 10 m
FORMPOCKET
APPARECCHI PER LA CLIMATIZZAZIONE DI EDIFICI ED
AMBIENTI, PER LA PRODUZIONE CENTRALIZZATA DI
ACQUA CALDA, ACQUA SURRISCALDATA E/O VAPORE
intercapedine
al dispositivo di controllo della tenuta del tratto di
impianto interno tra la valvola stessa e il bruciatore – 5 m fino – 10 m porta
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APPARECCHI PER LA CLIMATIZZAZIONE DI EDIFICI ED
AMBIENTI, PER LA PRODUZIONE CENTRALIZZATA DI
ACQUA CALDA, ACQUA SURRISCALDATA E/O VAPORE
Altri elementi
Strutture portanti Elementi separanti costruttivi
QTOT
Resistenza al fuoco Reazione al fuoco Resistenza al fuoco Reazione al fuoco Reazione al fuoco
FORMPOCKET
APPARECCHI PER LA CLIMATIZZAZIONE DI EDIFICI ED
AMBIENTI, PER LA PRODUZIONE CENTRALIZZATA DI
ACQUA CALDA, ACQUA SURRISCALDATA E/O VAPORE
QTOT Altezza minima del locale Altezza minima ridotta* del locale
FORMPOCKET
APPARECCHI PER LA CLIMATIZZAZIONE DI EDIFICI ED k z
AMBIENTI, PER LA PRODUZIONE CENTRALIZZATA DI
ACQUA CALDA, ACQUA SURRISCALDATA E/O VAPORE In presenza di impianto di
rilevazione gas che
Ubicazione del comanda una
INSTALLAZIONE IN APPOSITO LOCALE locale Standard
elettrovalvola automatica a
riarmo manuale all’esterno
INSERITO NELLA VOLUMETRIA DEL del locale e dispositivi di
segnalazione ottici e
FABBRICATO SERVITO acustici
Aperture di aerazione Locali fuori terra 0,0010 1,0 0,8
i locali devono essere dotati di aperture di Locali
seminterrati o 0,0015 1,0 0,9
aerazione permanenti realizzate su pareti esterne interrati di tipo A
superficie complessiva ≥ a 0,3 m2, se gas a densità ≤ a 0,8, oppure a 0,5 m2, se gas a densità > a 0,8
ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 70
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APPARECCHI PER LA CLIMATIZZAZIONE DI EDIFICI ED
AMBIENTI, PER LA PRODUZIONE CENTRALIZZATA DI
ACQUA CALDA, ACQUA SURRISCALDATA E/O VAPORE
FORMPOCKET
APPARECCHI PER LA CLIMATIZZAZIONE DI EDIFICI ED Tale modalità d’accesso è consentita “sic et simpliciter” a
AMBIENTI, PER LA PRODUZIONE CENTRALIZZATA DI prescindere dalle caratteristiche dei porticati. Ciò è spiegabile
ACQUA CALDA, ACQUA SURRISCALDATA E/O VAPORE tenuto conto che le caratteristiche architettoniche e
geometriche proprie dei porticati portano ad assimilare gli
INSTALLAZIONE IN APPOSITO LOCALE stessi a ampi disimpegni direttamente areati da spazi esterni
INSERITO NELLA VOLUMETRIA DEL su cui prospettano avendo lati aperti. Il decreto consente
FABBRICATO SERVITO solamente l’accesso dai porticati, significando che per altre
Accesso caratteristiche (attestazione, aerazione, resistenza al fuoco,
ecc.) i locali caldaia devono rispondere alle specifiche
accesso dall’esterno da: prescrizioni (Nota prot. n. P1232/4183 sott. 58 del
7/11/2001).
spazio scoperto
Eventuali altre modalità di accesso indicate dalle regole
strada scoperta (pubblica o privata) tecniche pertinenti le attività servite sono prevalenti, qualora
più cautelative, rispetto a quelle previste dal presente
porticato decreto
intercapedine antincendi di larghezza non inferiore a 0,9 m
accesso dall’interno tramite disimpegno realizzato in modo da evitare la formazione di sacche di gas
delle seguenti tipologie :
disimpegno di tipo 1 per impianti di portata termica ≤ a 116 kW
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APPARECCHI PER LA CLIMATIZZAZIONE DI EDIFICI ED
AMBIENTI, PER LA PRODUZIONE CENTRALIZZATA DI
ACQUA CALDA, ACQUA SURRISCALDATA E/O VAPORE
per impianti di portata termica ≤ a 116 kW il senso di apertura delle porte non è vincolato
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APPARECCHI PER LA CLIMATIZZAZIONE DI EDIFICI ED
AMBIENTI, PER LA PRODUZIONE CENTRALIZZATA DI
ACQUA CALDA, ACQUA SURRISCALDATA E/O VAPORE
direttamente dall’esterno
FORMPOCKET
Attività 41: Teatri e studi per le riprese cinematografiche e televisive
Attività 58: Pratiche di cui al d.lgs 17 marzo 1995 n° 230 e s.m.i. soggette a provvedimenti autorizzativi (art. 27 del d.lgs 17 marzo 1995
n°230 ed art. 13 legge 31 dicembre 1962, n. 1860) [radiazioni ionizzanti]
Attività 66: Alberghi, pensioni, motel, villaggi albergo, residenze turistico - alberghiere, studentati, villaggi turistici, alloggi agrituristici, ostelli
per la gioventù, rifugi alpini, bed & breakfast, dormitori, case per ferie, con oltre 25 posti-letto; Strutture turistico-ricettive nell'aria
aperta (campeggi, villaggi-turistici, ecc.) con capacità ricettiva superiore a 400 persone.
Attività 67: Scuole di ogni ordine, grado e tipo, collegi, accademie con oltre 100 persone presenti; asili nido con oltre 30 persone presenti
Attività 68: Strutture sanitarie che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero e/o residenziale a ciclo continuativo e/o diurno,
case di riposo per anziani con oltre 25 posti letto; Strutture sanitarie che erogano prestazioni di assistenza specialistica in regime
ambulatoriale, ivi comprese quelle riabilitative, di diagnostica strumentale e di laboratorio, di superficie complessiva superiore a
500 m2
Attività 69: Locali adibiti ad esposizione e/o vendita all'ingrosso o al dettaglio, fiere e quartieri fieristici, con superficie lorda superiore a 400
m2 comprensiva dei servizi e depositi. Sono escluse le manifestazioni temporanee, di qualsiasi genere, che si effettuano in locali
o luoghi aperti al pubblico.
Attività 71: Aziende ed uffici con oltre 300 persone presenti
Attività 72: Edifici sottoposti a tutela ai sensi del d.lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 , aperti al pubblico, destinati a contenere biblioteche ed
archivi, musei, gallerie, esposizioni e mostre, nonché qualsiasi altra attività contenuta nel presente Allegato.
Attività 73: Edifici e/o complessi edilizi a uso terziario e/o industriale caratterizzati da promiscuità strutturale e/o dei sistemi delle vie di
esodo e/o impiantistica con presenza di persone superiore a 300 unità, ovvero di superficie complessiva superiore a 5000 m 2,
indipendentemente dal numero di attività costituenti e dalla relativa diversa titolarità
Attività 75: Autorimesse pubbliche e private, parcheggi pluriplano e meccanizzati di superficie complessiva coperta superiore a 300 m 2;
locali adibiti al ricovero di natanti ed aeromobili di superficie superiore a 500 m 2; depositi di mezzi rotabili (treni, tram ecc.) di
superficie coperta superiore a 1000 m2
Attività 77: Edifici destinati ad uso civile, con altezza antincendio superiore a 24 m (Oltre 54 m)
Attività 78: Aerostazioni, stazioni ferroviarie, stazioni marittime, con superficie coperta accessibile al pubblico superiore a 5000 m 2;
metropolitane in tutto o in parte sotterranee
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Generatori di aria
calda a scambio
diretto
In questa sezione le indicazioni inerenti i generatori sezione 4
di aria calda a scambio diretto.
INSTALLAZIONE ALL’APERTO
Caratteristiche costruttive
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GENERATORI DI ARIA CALDA A SCAMBIO DIRETTO
INSTALLAZIONE ALL’APERTO
Disposizioni particolari
serrande tagliafuoco
in corrispondenza degli attraversamenti di elementi
costruttivi con funzione di compartimentazione
in corrispondenza dell’ingresso della condotta aerotermica nel locale servito se:
FORMPOCKET
GENERATORI DI ARIA CALDA A SCAMBIO DIRETTO
il locale deve:
ad uso esclusivo
ammessi eventuali apparecchi o dispositivi complementari all’impianto
Ubicazione
Altezza minima
QTOT
piano di calpestio a quota ≤ a – 5 m del piano di riferimento del locale
Caratteristiche costruttive ≤ 116 ≥ 2,00 m
il locale deve: 116 < QTOT ≤ 350 ≥ 2,00 m
350 < QTOT ≤ 580 ≥ 2,30 m
essere realizzato con materiali di classe 0 di reazione al
fuoco italiana o di classe A1 di reazione al fuoco europea > 580 ≥ 2,60 m
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GENERATORI DI ARIA CALDA A SCAMBIO DIRETTO
FORMPOCKET
GENERATORI DI ARIA CALDA A SCAMBIO DIRETTO
k z
Locali
la copertura è considerata parete esterna seminterrati o 0,0015 1,0 0,9
interrati di tipo A
FORMPOCKET
GENERATORI DI ARIA CALDA A SCAMBIO DIRETTO
spazio scoperto
strada scoperta
INSTALLAZIONE IN LOCALE ESTERNO
Accesso
accesso dall’esterno da:
spazio scoperto
strada scoperta (pubblica o privata)
intercapedine antincendi di
intercapedine
larghezza non inferiore a 0,9 m
Porte
la porta deve:
essere apribile verso l’esterno con portata termica complessiva < a 116 kW il senso di apertura
delle porte non è vincolato
altezza minima di 2 m e larghezza minima 0,6 m
realizzata con materiale di classe 0 di reazione al fuoco italiana o di classe A1 europea
FORMPOCKET
GENERATORI DI ARIA CALDA A SCAMBIO DIRETTO
serrande tagliafuoco
in corrispondenza degli attraversamenti di elementi
costruttivi con funzione di compartimentazione
in corrispondenza dell’ingresso della condotta aerotermica nel locale servito se:
FORMPOCKET
GENERATORI DI ARIA CALDA A SCAMBIO DIRETTO
il locale deve:
FORMPOCKET
GENERATORI DI ARIA CALDA A SCAMBIO DIRETTO
il locale deve:
≤a–5m
essere dotato di impianto di rivelazione fughe gas che comanda una
elettrovalvola automatica a riarmo manuale installata all’esterno del locale
FORMPOCKET
GENERATORI DI ARIA CALDA A SCAMBIO DIRETTO
i locali devono:
FORMPOCKET
GENERATORI DI ARIA CALDA A SCAMBIO DIRETTO
i locali devono:
QTOT Altezza minima del locale Altezza minima ridotta* del locale
FORMPOCKET
GENERATORI DI ARIA CALDA A SCAMBIO DIRETTO
k z
aerazione permanenti realizzate su pareti esterne Locali fuori terra 0,0010 1,0 0,8
la superficie complessiva ≥ a 0,3 m2, se alimentati con gas a densità ≤ a 0,8, oppure a 0,5 m2, se
alimentati con gas a densità > a 0,8
ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 88
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GENERATORI DI ARIA CALDA A SCAMBIO DIRETTO
estendersi lungo almeno il 70% della parete esterna per una altezza, in ogni punto, ≥ a 0,50 m
l’aerazione deve:
per gas a densità < a 0,8 estendere a filo del soffitto, nella parte più alta della parete esterna
per gas a densità > a 0,8 almeno i 2/3 realizzati a filo pavimento
FORMPOCKET
GENERATORI DI ARIA CALDA A SCAMBIO DIRETTO
spazio scoperto
strada scoperta
INSTALLAZIONE IN APPOSITO LOCALE
INSERITO NELLA VOLUMETRIA DEL
FABBRICATO SERVITO
Accesso
intercapedine
accesso dall’esterno da:
spazio scoperto
strada scoperta (pubblica o privata)
porticato
intercapedine antincendi di larghezza non inferiore a 0,9 m
accesso dall’interno da: porticato
FORMPOCKET
GENERATORI DI ARIA CALDA A SCAMBIO DIRETTO Si Porte e chiusure resistenti al fuoco (comprese quelle che includono parti vetrate e
applica a accessori), e rispettivi sistemi di chiusura
Porte EW 20 30 60
La classificazione I è completata dall’aggiunte del suffisso «1» o «2» per indicare quale
Annotazioni definizione di isolamento è utilizzata. L’aggiunta del simbolo “C” indica che il prodotto
soddisfa anche il criterio della “chiusura automatica” (prova di tipo “pass/fail”) [1]
[1] La classificazione “C” può essere completata dai numeri da 0 a 5 secondo le categorie di
le porte devono: utilizzazione. Dei dettagli dovranno essere inclusi nelle specifiche tecniche dei prodotti cui si
riferiscono.
essere apribile verso l’esterno con portata termica complessiva < a 116 kW il senso di apertura
delle porte non è vincolato
altezza minima di 2 m e larghezza minima 0,6 m
possedere caratteristiche di resistenza al fuoco non inferiore a EI 60 o EI 30, per impianti di
portata termica rispettivamente superiore o non a 116 kW
alle porte di accesso diretto da spazio scoperto, strada scoperta (pubblica o privata) o
da intercapedine antincendi non è richiesto tale requisito, purché realizzata con
materiale di classe 0 di reazione al fuoco italiana o di classe A1 europea
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GENERATORI DI ARIA CALDA A SCAMBIO DIRETTO
locali all’interno del volume di fabbricati destinati, anche parzialmente a pubblico spettacolo,
caserme, attività comprese nei punti 41, 58, 66, 67, 68, 69, 71, 72, 73 (ad uso terziario), 75 e 77 cat. C
(per altezza antincendio oltre 54 m) e 78 o soggetti ad affollamento superiore a 0,4 persone per m 2,
l’accesso deve avvenire:
direttamente dall’esterno
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Attività 41: Teatri e studi per le riprese cinematografiche e televisive
Attività 58: Pratiche di cui al d.lgs 17 marzo 1995 n° 230 e s.m.i. soggette a provvedimenti autorizzativi (art. 27 del d.lgs 17 marzo 1995
n°230 ed art. 13 legge 31 dicembre 1962, n. 1860) [radiazioni ionizzanti]
Attività 66: Alberghi, pensioni, motel, villaggi albergo, residenze turistico - alberghiere, studentati, villaggi turistici, alloggi agrituristici, ostelli
per la gioventù, rifugi alpini, bed & breakfast, dormitori, case per ferie, con oltre 25 posti-letto; Strutture turistico-ricettive nell'aria
aperta (campeggi, villaggi-turistici, ecc.) con capacità ricettiva superiore a 400 persone.
Attività 67: Scuole di ogni ordine, grado e tipo, collegi, accademie con oltre 100 persone presenti; asili nido con oltre 30 persone presenti
Attività 68: Strutture sanitarie che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero e/o residenziale a ciclo continuativo e/o diurno,
case di riposo per anziani con oltre 25 posti letto; Strutture sanitarie che erogano prestazioni di assistenza specialistica in regime
ambulatoriale, ivi comprese quelle riabilitative, di diagnostica strumentale e di laboratorio, di superficie complessiva superiore a
500 m2
Attività 69: Locali adibiti ad esposizione e/o vendita all'ingrosso o al dettaglio, fiere e quartieri fieristici, con superficie lorda superiore a 400
m2 comprensiva dei servizi e depositi. Sono escluse le manifestazioni temporanee, di qualsiasi genere, che si effettuano in locali
o luoghi aperti al pubblico.
Attività 71: Aziende ed uffici con oltre 300 persone presenti
Attività 72: Edifici sottoposti a tutela ai sensi del d.lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 , aperti al pubblico, destinati a contenere biblioteche ed
archivi, musei, gallerie, esposizioni e mostre, nonché qualsiasi altra attività contenuta nel presente Allegato.
Attività 73: Edifici e/o complessi edilizi a uso terziario e/o industriale caratterizzati da promiscuità strutturale e/o dei sistemi delle vie di
esodo e/o impiantistica con presenza di persone superiore a 300 unità, ovvero di superficie complessiva superiore a 5000 m 2,
indipendentemente dal numero di attività costituenti e dalla relativa diversa titolarità
Attività 75: Autorimesse pubbliche e private, parcheggi pluriplano e meccanizzati di superficie complessiva coperta superiore a 300 m 2;
locali adibiti al ricovero di natanti ed aeromobili di superficie superiore a 500 m 2; depositi di mezzi rotabili (treni, tram ecc.) di
superficie coperta superiore a 1000 m2
Attività 77: Edifici destinati ad uso civile, con altezza antincendio superiore a 24 m (Oltre 54 m)
Attività 78: Aerostazioni, stazioni ferroviarie, stazioni marittime, con superficie coperta accessibile al pubblico superiore a 5000 m 2;
metropolitane in tutto o in parte sotterranee
FORMPOCKET
GENERATORI DI ARIA CALDA A SCAMBIO DIRETTO
serrande tagliafuoco
in corrispondenza degli attraversamenti di elementi
costruttivi con funzione di compartimentazione
FORMPOCKET
GENERATORI DI ARIA CALDA A SCAMBIO DIRETTO
è vietata l’installazione:
Ubicazione
il locale deve:
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GENERATORI DI ARIA CALDA A SCAMBIO DIRETTO
FORMPOCKET
GENERATORI DI ARIA CALDA A SCAMBIO DIRETTO k z
In presenza di impianto di
INSTALLAZIONE NEI LOCALI SERVITI rilevazione gas che
Aperture di aerazione Ubicazione del comanda una
locale elettrovalvola automatica a
Standard
riarmo manuale all’esterno
i locali devono: del locale e dispositivi di
segnalazione ottici e
acustici
essere dotati di aperture di aerazione
permanenti realizzate su pareti esterne Locali fuori terra 0,0010 1,0 0,8
Locali
la copertura è considerata parete esterna seminterrati
0,0015 1,0 0,9
la superficie complessiva minima S [m2] dovrà essere calcolata con la seguente formula:
S ≥ 0,01 m2 nel caso di serre S ≥ k · z · Q negli altri casi
Q portata termica totale espressa in kW
k parametro dipendente dalla posizione della centrale termica rispetto al piano di riferimento
z parametro che tiene in considerazione la presenza di un impianto di rivelazione gas che comanda una elettrovalvola automatica a
riarmo manuale all’esterno del locale e dispositivi di segnalazione ottici e acustici, modulato in funzione della posizione della centrale
termica rispetto al piano di riferimento.
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GENERATORI DI ARIA CALDA A SCAMBIO DIRETTO
essere non inferiore a 4 m apparecchi posti ad un’altezza non inferiore a 2,5 m dal
pavimento tale distanza può essere ridotta a 1,5 m
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GENERATORI DI ARIA CALDA A SCAMBIO DIRETTO
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Nastri radianti e
moduli a tubi radianti
In questa sezione le indicazioni inerenti i nastri sezione 5
radianti e i moduli a tubi radianti.
INSTALLAZIONE ALL’APERTO
Disposizioni generali
è vietata l’installazione a:
servizio di locali interrati
servizio di locali di pubblico spettacolo
servizio di locali soggetti ad affollamento superiore a 0,4 persone a m 2
è consentita negli impianti sportivi
Caratteristiche costruttive
installazione in adiacenza alle pareti dell’edificio è ammessa se:
la parete ha caratteristiche almeno REI/EI 30
la parete o la soletta, in caso di installazione in copertura, è realizzata con materiale
di classe 0 di reazione al fuoco italiana o di classe A1 di reazione al fuoco europea
la parete è priva di aperture nella zona che si estende, a partire dall’apparecchio, per
almeno 0,5 m lateralmente e 1 m superiormente
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NASTRI RADIANTI E MODULI A TUBI RADIANTI
INSTALLAZIONE ALL’APERTO
Caratteristiche costruttive
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NASTRI RADIANTI E MODULI A TUBI RADIANTI k z
In presenza di impianto di
INSTALLAZIONE ALL’APERTO rilevazione gas che
Aperture di aerazione (dei locali serviti) Ubicazione del comanda una
locale elettrovalvola automatica a
Standard
riarmo manuale all’esterno
devono essere realizzate aperture permanenti: del locale e dispositivi di
segnalazione ottici e
locali serviti da moduli a tubi radianti acustici
la superficie complessiva minima S [m2] dovrà essere calcolata con la seguente formula: S ≥ k · z · Q
Q portata termica totale espressa in kW
k parametro dipendente dalla posizione della centrale termica rispetto al piano di riferimento ricavabile dalla successiva tabella.
z parametro che tiene in considerazione la presenza di un impianto di rivelazione gas che comanda una elettrovalvola automatica a riarmo manuale all’esterno del locale e
dispositivi di segnalazione ottici e acustici modulato in funzione della posizione della centrale termica rispetto al piano di riferimento.
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NASTRI RADIANTI E MODULI A TUBI RADIANTI
INSTALLAZIONE ALL’APERTO
Disposizioni particolari
Moduli a tubi radianti
all’interno dei locali serviti:
la distanza tra la superficie esterna del modulo ed eventuali materiali combustibili in deposito ed
il piano calpestabile deve essere tale da impedire il raggiungimento di temperature pericolose
non inferiore a 4 m
il circuito radiante deve essere installato in modo da garantire che la temperatura delle
strutture verticali e orizzontali alle quali è addossato il circuito medesimo non superi i 50 °C
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NASTRI RADIANTI E MODULI A TUBI RADIANTI
INSTALLAZIONE ALL’APERTO
Nastri radianti
le condotte radianti devono essere realizzate:
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NASTRI RADIANTI E MODULI A TUBI RADIANTI
INSTALLAZIONE ALL’APERTO
Nastri radianti
devono essere installati:
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NASTRI RADIANTI E MODULI A TUBI RADIANTI
è vietata l’installazione:
una parete esterna la cui lunghezza minima deve essere ≥ al 15 % del perimetro
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NASTRI RADIANTI E MODULI A TUBI RADIANTI
se non soddisfatti in tutto o in parte i requisiti suddetti dovrà essere adottata una misura integrativa:
gli apparecchi devono distare non meno di 0,6 m dalle pareti degli edifici
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NASTRI RADIANTI E MODULI A TUBI RADIANTI k z
In presenza di impianto di
INSTALLAZIONE NEI LOCALI SERVITI rilevazione gas che
Aperture di aerazione Ubicazione del comanda una
locale elettrovalvola automatica a
Standard
riarmo manuale all’esterno
i locali devono essere : del locale e dispositivi di
segnalazione ottici e
essere dotati di aperture di aerazione acustici
permanenti realizzate su pareti esterne Locali fuori terra 0,0010 1,0 0,8
Locali
la copertura è considerata parete esterna seminterrati
0,0015 1,0 0,9
qualora confinante con spazio scoperto e di
superficie ≥ al 50 % della superficie in pianta
del locale
la superficie complessiva minima S [m2] delle aperture di aerazione permanenti dovrà essere
determinata come segue: S ≥ 0,01 m2 nel caso di serre S ≥ k · z · Q negli altri casi
S ≥ 0,01 m2 nel caso di serre S ≥ k · z · Q negli altri casi
Q portata termica totale espressa in kW
k parametro dipendente dalla posizione della centrale termica rispetto al piano di riferimento ricavabile dalla successiva tabella.
z parametro che tiene in considerazione la presenza di un impianto di rivelazione gas che comanda una elettrovalvola automatica a riarmo manuale all’esterno del
locale e dispositivi di segnalazione ottici e acustici modulato in funzione della posizione della centrale termica rispetto al piano di riferimento
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NASTRI RADIANTI E MODULI A TUBI RADIANTI
il circuito radiante deve essere installato in modo da garantire che la temperatura delle strutture
verticali e orizzontali alle quali è addossato il circuito medesimo non superi i 50 °C
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NASTRI RADIANTI E MODULI A TUBI RADIANTI
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NASTRI RADIANTI E MODULI A TUBI RADIANTI
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Impianti per la cottura del
pane e di altri prodotti
simili (forni) ed altri
laboratori artigiani, per il
lavaggio biancheria e per
la sterilizzazione
In questa sezione vengono descritte le indicazioni sezione 6
per la progettazione, la costruzione e l’esercizio dei
panifici, degli impianti per il lavaggio della biancheria
e per la sterilizzazione.
Ubicazione
il piano di calpestio più basso dei locali non può essere ubicato a
quota inferiore a -5 m al di sotto del piano di riferimento
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IMPIANTI PER LA COTTURA DEL PANE
E DI ALTRI PRODOTTI SIMILI (FORNI) Resistenza al fuoco Resistenza al fuoco
ED ALTRI LABORATORI ARTIGIANI, PER IL LAVAGGIO
QTOT Strutture portanti Elementi separanti
BIANCHERIA E PER LA STERILIZZAZIONE
≤ 116 R ≥ 30 REI/EI ≥ 30
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IMPIANTI PER LA COTTURA DEL PANE k z
E DI ALTRI PRODOTTI SIMILI (FORNI)
ED ALTRI LABORATORI ARTIGIANI, PER IL LAVAGGIO In presenza di impianto di
BIANCHERIA E PER LA STERILIZZAZIONE rilevazione gas che
Ubicazione del comanda una
locale elettrovalvola automatica a
Standard
INSTALLAZIONE NEI LOCALI SERVITI riarmo manuale all’esterno
del locale e dispositivi di
Aperture di aerazione segnalazione ottici e
acustici
Locali
essere dotati di aperture di aerazione seminterrati o 0,0015 1,0 0,9
realizzate su pareti esterne interrati di tipo A
FORMPOCKET
IMPIANTI PER LA COTTURA DEL PANE
E DI ALTRI PRODOTTI SIMILI (FORNI)
ED ALTRI LABORATORI ARTIGIANI, PER IL LAVAGGIO
BIANCHERIA E PER LA STERILIZZAZIONE
FORMPOCKET
IMPIANTI PER LA COTTURA DEL PANE
E DI ALTRI PRODOTTI SIMILI (FORNI)
ED ALTRI LABORATORI ARTIGIANI, PER IL LAVAGGIO
BIANCHERIA E PER LA STERILIZZAZIONE
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Impianti per la cottura di
alimenti (cucine) e lavaggio
stoviglie, anche nell’ambito
dell’ospitalità
professionale, di comunità
e ambiti similari
In questa sezione vengono descritte le indicazioni sezione 7
per la progettazione, la costruzione e l’esercizio delle
cucine e degli impianti di lavaggio stoviglie installati
anche in comunità.
il locale deve:
essere ad uso esclusivo degli impianti sono ammessi eventuali apparecchi o
dispositivi destinati a funzioni complementari
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IMPIANTI PER LA COTTURA DI ALIMENTI (CUCINE) D.M. 10 marzo 2005 - Classi di reazione al fuoco per i prodotti da
E LAVAGGIO STOVIGLIE, ANCHE NELL’AMBITO costruzione da impiegarsi nelle opere per le quali è prescritto il
DELL’OSPITALITÀ PROFESSIONALE, DI COMUNITÀ requisito della sicurezza in caso d'incendio.
E AMBITI SIMILARI ALLEGATO C
ELENCO DEI MATERIALI DA CONSIDERARE COME
APPARTENENTI ALLE CLASSI A1 E A1FL DI REAZIONE AL
INSTALLAZIONE IN LOCALE ESTERNO FUOCO DI CUI ALLA DECISIONE 2000/147/CE SENZA DOVER
Caratteristiche costruttive ESSERE SOTTOPOSTI A PROVE
Per essere considerati delle classi A1 e A1FL senza
essere sottoposti a prove, i prodotti devono essere
il locale deve: composti solo di uno o più dei seguenti materiali. I
prodotti composti mediante incollatura di uno o più dei
essere realizzato con materiali di classe 0 di reazione al fuoco seguenti materiali saranno considerati delle classi A1 e
A1FL senza essere sottoposti a prove a condizione
italiana o di classe minima A1 di reazione al fuoco europea che la colla non superi lo 0,1% del peso o del volume
(in base a quello che produce l’effetto più restrittivo). I
pannelli (assemblaggio dei materiali isolanti, per
Prescrizioni aggiuntive per i locali esterni esempio) che comportano uno o più strati organici e i
prodotti che contengono materiali organici ripartiti in
realizzati in adiacenza all’edificio servito maniera non omogenea (ad eccezione della colla)
sono esclusi dall’elenco. Anche i prodotti costituiti da
l’eventuale parete adiacente alla parete dell’edificio deve essere uno dei materiali seguenti ricoperto da uno strato non
organico (prodotto metallico rivestito, ad esempio)
priva di aperture e possedere una resistenza al fuoco ≥ REI/EI 30 devono essere considerati come appartenenti alle
classi A1 e A1FL senza essere sottoposti a prove.
l’eventuale parete in comune con l’edificio deve essere priva di Nessuno dei materiali che figurano nella tabella può
contenere più dell’1% in peso o volume (in base a
aperture e possedere una resistenza al fuoco ≥ REI/EI 120 quello che produce l’effetto più restrittivo) di materiale
organico ripartito in maniera omogenea.
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IMPIANTI PER LA COTTURA DI ALIMENTI (CUCINE) k z
E LAVAGGIO STOVIGLIE, ANCHE NELL’AMBITO
DELL’OSPITALITÀ PROFESSIONALE, DI COMUNITÀ In presenza di impianto di
E AMBITI SIMILARI rilevazione gas che
Ubicazione del comanda una
locale elettrovalvola automatica a
Standard
INSTALLAZIONE IN LOCALE ESTERNO riarmo manuale all’esterno
del locale e dispositivi di
Aperture di aerazione segnalazione ottici e
acustici
Locali
essere dotati di aperture di aerazione seminterrati o 0,0015 1,0 0,9
realizzate su pareti esterne interrati di tipo A
FORMPOCKET
IMPIANTI PER LA COTTURA DI ALIMENTI (CUCINE)
E LAVAGGIO STOVIGLIE, ANCHE NELL’AMBITO
DELL’OSPITALITÀ PROFESSIONALE, DI COMUNITÀ
E AMBITI SIMILARI
Disposizioni particolari
nel caso in cui l’aerazione sia realizzata tramite aperture
di aerazione comandate, l’impianto di rivelazione deve:
FORMPOCKET
IMPIANTI PER LA COTTURA DI ALIMENTI (CUCINE)
E LAVAGGIO STOVIGLIE, ANCHE NELL’AMBITO
DELL’OSPITALITÀ PROFESSIONALE, DI COMUNITÀ
E AMBITI SIMILARI
FORMPOCKET
IMPIANTI PER LA COTTURA DI ALIMENTI (CUCINE)
E LAVAGGIO STOVIGLIE, ANCHE NELL’AMBITO Resistenza al fuoco Resistenza al fuoco
QTOT Strutture portanti Elementi separanti
DELL’OSPITALITÀ PROFESSIONALE, DI COMUNITÀ
E AMBITI SIMILARI ≤ 116 R ≥ 60 REI/EI ≥ 60
FORMPOCKET
IMPIANTI PER LA COTTURA DI ALIMENTI (CUCINE) k z
E LAVAGGIO STOVIGLIE, ANCHE NELL’AMBITO
DELL’OSPITALITÀ PROFESSIONALE, DI COMUNITÀ In presenza di impianto di
E AMBITI SIMILARI rilevazione gas che
Ubicazione del comanda una
locale elettrovalvola automatica a
Standard
INSTALLAZIONE IN APPOSITO LOCALE riarmo manuale all’esterno
del locale e dispositivi di
INSERITO NELLA VOLUMETRIA segnalazione ottici e
acustici
DEL FABBRICATO SERVITO
Aperture di aerazione Locali fuori terra 0,0010 1,0 0,8
FORMPOCKET
IMPIANTI PER LA COTTURA DI ALIMENTI (CUCINE)
E LAVAGGIO STOVIGLIE, ANCHE NELL’AMBITO
DELL’OSPITALITÀ PROFESSIONALE, DI COMUNITÀ
E AMBITI SIMILARI
FORMPOCKET
IMPIANTI PER LA COTTURA DI ALIMENTI (CUCINE) disimpegno di tipo 1: locale con strutture/elementi separanti
E LAVAGGIO STOVIGLIE, ANCHE NELL’AMBITO di caratteristiche minime REI/EI 30 con porte EI 30;
DELL’OSPITALITÀ PROFESSIONALE, DI COMUNITÀ disimpegno di tipo 2: locale con strutture/elementi separanti
E AMBITI SIMILARI
di caratteristiche minime REI/EI 60 con porte EI 60;
disimpegno di tipo 3: disimpegno di tipo 2 con le seguenti
INSTALLAZIONE IN APPOSITO LOCALE ulteriori caratteristiche:
INSERITO NELLA VOLUMETRIA • superficie in pianta netta minima pari a 2 m 2;
DEL FABBRICATO SERVITO • aperture di aerazione permanenti di superficie
Comunicazioni complessiva non inferiore a 0,5 m2 realizzate
su parete esterna. In alternativa, per
è consentita:
apparecchi alimentati con gas a densità non
la comunicazione con il locale consumazione pasti alle superiore a 0,8, è consentito l’utilizzo di un
condizioni impartite per l’accesso dal locale medesimo condotto di aerazione di sezione non inferiore
a 0,1 m2; qualora i locali fossero interrati, il
la comunicazione tra la cucina ed altri ambienti, condotto di aerazione deve sfociare all’esterno
pertinenti l’attività servita dall’impianto e diversi dal a filo del piano di riferimento, anche senza il
requisito di attestazione per il disimpegno
locale consumazione pasti, tramite:
disimpegno di tipo 1 per impianti con QTOT ≤ 116 kW
disimpegno di tipo 2 per impianti con Q TOT > 116 kW
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IMPIANTI PER LA COTTURA DI ALIMENTI (CUCINE)
E LAVAGGIO STOVIGLIE, ANCHE NELL’AMBITO
DELL’OSPITALITÀ PROFESSIONALE, DI COMUNITÀ
E AMBITI SIMILARI
FORMPOCKET
IMPIANTI PER LA COTTURA DI ALIMENTI (CUCINE) Attività 41: Teatri e studi per le riprese cinematografiche e televisive
Attività 58: Pratiche di cui al d.lgs 17 marzo 1995 n° 230 e s.m.i. soggette a provvedimenti
E LAVAGGIO STOVIGLIE, ANCHE NELL’AMBITO autorizzativi (art. 27 del d.lgs 17 marzo 1995 n°230 ed art. 13 legge 31 dicembre
DELL’OSPITALITÀ PROFESSIONALE, DI COMUNITÀ 1962, n. 1860) [radiazioni ionizzanti]
Attività 66: Alberghi, pensioni, motel, villaggi albergo, residenze turistico - alberghiere, studentati,
E AMBITI SIMILARI villaggi turistici, alloggi agrituristici, ostelli per la gioventù, rifugi alpini, bed &
breakfast, dormitori, case per ferie, con oltre 25 posti-letto; Strutture turistico-
ricettive nell'aria aperta (campeggi, villaggi-turistici, ecc.) con capacità ricettiva
INSTALLAZIONE IN APPOSITO LOCALE superiore a 400 persone.
Attività 67: Scuole di ogni ordine, grado e tipo, collegi, accademie con oltre 100 persone presenti;
INSERITO NELLA VOLUMETRIA asili nido con oltre 30 persone presenti
Attività 68: Strutture sanitarie che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero e/o
DEL FABBRICATO SERVITO residenziale a ciclo continuativo e/o diurno, case di riposo per anziani con oltre 25
Limitazioni per gli apparecchi alimentati con posti letto; Strutture sanitarie che erogano prestazioni di assistenza specialistica in
regime ambulatoriale, ivi comprese quelle riabilitative, di diagnostica strumentale e
gas a densità maggiore di 0,8 di laboratorio, di superficie complessiva superiore a 500 m2
Attività 69: Locali adibiti ad esposizione e/o vendita all'ingrosso o al dettaglio, fiere e quartieri
fieristici, con superficie lorda superiore a 400 m2 comprensiva dei servizi e depositi.
la comunicazione con caserme, locali di Sono escluse le manifestazioni temporanee, di qualsiasi genere, che si effettuano
in locali o luoghi aperti al pubblico.
pubblico spettacolo, locali soggetti ad Attività 71: Aziende ed uffici con oltre 300 persone presenti
affollamento superiore a 0,4 persone/m2, attività Attività 72: Edifici sottoposti a tutela ai sensi del d.lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 , aperti al pubblico,
destinati a contenere biblioteche ed archivi, musei, gallerie, esposizioni e mostre,
comprese nei punti 41, 58, 66, 67, 68, 69, 71, 72, nonché qualsiasi altra attività contenuta nel presente Allegato.
Attività 73: Edifici e/o complessi edilizi a uso terziario e/o industriale caratterizzati da promiscuità
73 (ad uso terziario), 75, 77 cat. C (per altezza strutturale e/o dei sistemi delle vie di esodo e/o impiantistica con presenza di
persone superiore a 300 unità, ovvero di superficie complessiva superiore a 5000
antincendio oltre 54 m) e 78 può avvenire m2, indipendentemente dal numero di attività costituenti e dalla relativa diversa
titolarità
esclusivamente tramite disimpegno di tipo 3 Attività 75: Autorimesse pubbliche e private, parcheggi pluriplano e meccanizzati di superficie
indipendentemente dalla portata termica complessiva coperta superiore a 300 m2; locali adibiti al ricovero di natanti ed
aeromobili di superficie superiore a 500 m2; depositi di mezzi rotabili (treni, tram
ecc.) di superficie coperta superiore a 1000 m2
Attività 77: Edifici destinati ad uso civile, con altezza antincendio superiore a 24 m (Oltre 54 m)
Attività 78: Aerostazioni, stazioni ferroviarie, stazioni marittime, con superficie coperta accessibile
al pubblico superiore a 5000 m2; metropolitane in tutto o in parte sotterranee
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IMPIANTI PER LA COTTURA DI ALIMENTI (CUCINE)
E LAVAGGIO STOVIGLIE, ANCHE NELL’AMBITO
DELL’OSPITALITÀ PROFESSIONALE, DI COMUNITÀ
E AMBITI SIMILARI
FORMPOCKET
IMPIANTI PER LA COTTURA DI ALIMENTI (CUCINE)
E LAVAGGIO STOVIGLIE, ANCHE NELL’AMBITO
DELL’OSPITALITÀ PROFESSIONALE, DI COMUNITÀ
E AMBITI SIMILARI
FORMPOCKET
IMPIANTI PER LA COTTURA DI ALIMENTI (CUCINE)
E LAVAGGIO STOVIGLIE, ANCHE NELL’AMBITO Resistenza al fuoco Resistenza al fuoco
QTOT Strutture portanti Elementi separanti
DELL’OSPITALITÀ PROFESSIONALE, DI COMUNITÀ
E AMBITI SIMILARI ≤ 116 R ≥ 60 REI/EI ≥ 60
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IMPIANTI PER LA COTTURA DI ALIMENTI (CUCINE)
E LAVAGGIO STOVIGLIE, ANCHE NELL’AMBITO
DELL’OSPITALITÀ PROFESSIONALE, DI COMUNITÀ
E AMBITI SIMILARI
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IMPIANTI PER LA COTTURA DI ALIMENTI (CUCINE)
E LAVAGGIO STOVIGLIE, ANCHE NELL’AMBITO
DELL’OSPITALITÀ PROFESSIONALE, DI COMUNITÀ
E AMBITI SIMILARI
dotati di filtri per grassi e di dispositivi per la raccolta delle eventuali condense
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IMPIANTI PER LA COTTURA DI ALIMENTI (CUCINE) k z
E LAVAGGIO STOVIGLIE, ANCHE NELL’AMBITO
DELL’OSPITALITÀ PROFESSIONALE, DI COMUNITÀ In presenza di impianto di
E AMBITI SIMILARI rilevazione gas che
Ubicazione del comanda una
locale elettrovalvola automatica a
Standard
INSTALLAZIONE IN LOCALE IN CUI AVVIENE riarmo manuale all’esterno
del locale e dispositivi di
LA CONSUMAZIONE PASTI segnalazione ottici e
acustici
Aperture di aerazione
Locali fuori terra 0,0010 1,0 0,8
i locali devono essere: Locali
seminterrati o 0,0015 1,0 0,9
dotati di aperture di aerazione interrati di tipo A
la superficie complessiva minima S [m2] delle aperture di aerazione permanenti dovrà essere
determinata come segue: S ≥ k · z · Q
Q portata termica totale espressa in kW
k parametro dipendente dalla posizione della centrale termica rispetto al piano di riferimento ricavabile dalla successiva tabella.
z parametro che tiene in considerazione la presenza di un impianto di rivelazione gas che comanda una elettrovalvola automatica a riarmo manuale all’esterno del
locale e dispositivi di segnalazione ottici e acustici modulato in funzione della posizione della centrale termica rispetto al piano di riferimento
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IMPIANTI PER LA COTTURA DI ALIMENTI (CUCINE)
E LAVAGGIO STOVIGLIE, ANCHE NELL’AMBITO
DELL’OSPITALITÀ PROFESSIONALE, DI COMUNITÀ
E AMBITI SIMILARI
inoltre:
gli apparecchi utilizzati devono essere asserviti ad un sistema di
evacuazione forzata (p.e.: cappa munita di aspiratore meccanico)
l’atmosfera della zona cucina, durante l’esercizio, deve essere mantenuta costantemente in
depressione rispetto a quella della zona consumazione pasti
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IMPIANTI PER LA COTTURA DI ALIMENTI (CUCINE)
E LAVAGGIO STOVIGLIE, ANCHE NELL’AMBITO
DELL’OSPITALITÀ PROFESSIONALE, DI COMUNITÀ
E AMBITI SIMILARI
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IMPIANTI PER LA COTTURA DI ALIMENTI (CUCINE) Attività 41: Teatri e studi per le riprese cinematografiche e televisive
Attività 58: Pratiche di cui al d.lgs 17 marzo 1995 n° 230 e s.m.i. soggette a provvedimenti
E LAVAGGIO STOVIGLIE, ANCHE NELL’AMBITO autorizzativi (art. 27 del d.lgs 17 marzo 1995 n°230 ed art. 13 legge 31 dicembre
DELL’OSPITALITÀ PROFESSIONALE, DI COMUNITÀ 1962, n. 1860) [radiazioni ionizzanti]
Attività 66: Alberghi, pensioni, motel, villaggi albergo, residenze turistico - alberghiere, studentati,
E AMBITI SIMILARI villaggi turistici, alloggi agrituristici, ostelli per la gioventù, rifugi alpini, bed &
breakfast, dormitori, case per ferie, con oltre 25 posti-letto; Strutture turistico-
ricettive nell'aria aperta (campeggi, villaggi-turistici, ecc.) con capacità ricettiva
INSTALLAZIONE IN LOCALE IN CUI AVVIENE superiore a 400 persone.
Attività 67: Scuole di ogni ordine, grado e tipo, collegi, accademie con oltre 100 persone presenti;
LA CONSUMAZIONE PASTI asili nido con oltre 30 persone presenti
Attività 68: Strutture sanitarie che erogano prestazioni in regime di ricovero ospedaliero e/o
Limitazioni per gli apparecchi alimentati con residenziale a ciclo continuativo e/o diurno, case di riposo per anziani con oltre 25
gas a densità maggiore di 0,8 posti letto; Strutture sanitarie che erogano prestazioni di assistenza specialistica in
regime ambulatoriale, ivi comprese quelle riabilitative, di diagnostica strumentale e
di laboratorio, di superficie complessiva superiore a 500 m2
la comunicazione con caserme, locali di Attività 69: Locali adibiti ad esposizione e/o vendita all'ingrosso o al dettaglio, fiere e quartieri
fieristici, con superficie lorda superiore a 400 m2 comprensiva dei servizi e depositi.
pubblico spettacolo, locali soggetti ad Sono escluse le manifestazioni temporanee, di qualsiasi genere, che si effettuano
affollamento superiore a 0,4 persone/m2, in locali o luoghi aperti al pubblico.
Attività 71: Aziende ed uffici con oltre 300 persone presenti
attività comprese nei punti 41, 58, 66, 67, 68, Attività 72: Edifici sottoposti a tutela ai sensi del d.lgs. 22 gennaio 2004, n. 42 , aperti al pubblico,
destinati a contenere biblioteche ed archivi, musei, gallerie, esposizioni e mostre,
69, 71, 72, 73 (ad uso terziario), 75, 77 cat. C nonché qualsiasi altra attività contenuta nel presente Allegato.
Attività 73: Edifici e/o complessi edilizi a uso terziario e/o industriale caratterizzati da promiscuità
(per altezza antincendio oltre 54 m) e 78 può strutturale e/o dei sistemi delle vie di esodo e/o impiantistica con presenza di
persone superiore a 300 unità, ovvero di superficie complessiva superiore a 5000
avvenire esclusivamente tramite disimpegno di m2, indipendentemente dal numero di attività costituenti e dalla relativa diversa
titolarità
tipo 3 indipendentemente dalla portata termica Attività 75: Autorimesse pubbliche e private, parcheggi pluriplano e meccanizzati di superficie
complessiva coperta superiore a 300 m2; locali adibiti al ricovero di natanti ed
aeromobili di superficie superiore a 500 m2; depositi di mezzi rotabili (treni, tram
ecc.) di superficie coperta superiore a 1000 m2
Attività 77: Edifici destinati ad uso civile, con altezza antincendio superiore a 24 m (Oltre 54 m)
Attività 78: Aerostazioni, stazioni ferroviarie, stazioni marittime, con superficie coperta accessibile
al pubblico superiore a 5000 m2; metropolitane in tutto o in parte sotterranee
FORMPOCKET
IMPIANTI PER LA COTTURA DI ALIMENTI (CUCINE)
E LAVAGGIO STOVIGLIE, ANCHE NELL’AMBITO
DELL’OSPITALITÀ PROFESSIONALE, DI COMUNITÀ
E AMBITI SIMILARI
interrompersi nel caso che la portata di questo scenda sotto i valori prescritti
interrompersi nel caso di intervento di un sistema di rivelazione di gas
installato nel locale di cottura
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IMPIANTI PER LA COTTURA DI ALIMENTI (CUCINE)
E LAVAGGIO STOVIGLIE, ANCHE NELL’AMBITO
DELL’OSPITALITÀ PROFESSIONALE, DI COMUNITÀ
E AMBITI SIMILARI
FORMPOCKET
Apparecchi di
riscaldamento di tipo
“A” realizzati con
diffusori radianti ad
incandescenza
In questa sezione vengono descritte le indicazioni sezione 8
per l’installazione di apparecchi di riscaldamento di
tipo “A” realizzati con diffusori radianti ad
incandescenza.
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APPARECCHI DI RISCALDAMENTO DI TIPO “A”
REALIZZATI CON DIFFUSORI RADIANTI
AD INCANDESCENZA
Ubicazione
l’installazione consentita (a parete o sospesa) è quella prevista
in conformità alle norme tecniche di prodotto vigenti
la stabilità e resistenza al carico degli elementi di sostegno e di ancoraggio deve essere adeguata
FORMPOCKET
APPARECCHI DI RISCALDAMENTO DI TIPO “A”
REALIZZATI CON DIFFUSORI RADIANTI
AD INCANDESCENZA
gli apparecchi devono distare non meno di 0,6 m dalle pareti degli edifici
FORMPOCKET
APPARECCHI DI RISCALDAMENTO DI TIPO “A” Il diffusore deve essere installato in ambienti ben
REALIZZATI CON DIFFUSORI RADIANTI
AD INCANDESCENZA
aerati e presidiati, nel rispetto delle norme vigenti
FORMPOCKET
APPARECCHI DI RISCALDAMENTO DI TIPO “A” L’apparecchio immette i prodotti della combustione
REALIZZATI CON DIFFUSORI RADIANTI
AD INCANDESCENZA
nell’ambiente in cui è utilizzato (apparecchio di tipo
A1). È pertanto necessario garantire la ventilazione e
INSTALLAZIONE NEI LOCALI SERVITI l’aerazione dei locali in cui è installato il diffusore
Aperture di aerazione realizzando opportune aperture di presa aria sulle
pareti perimetrali dello stesso, o realizzando un
i locali serviti devono: sistema di ventilazione meccanico. Per garantire un
sufficiente ricambio, la portata d’aria necessaria può
essere dotati di aperture di aerazione
essere calcolata con la seguente equazione (UNI EN
permanenti realizzate su pareti esterne
13410):
la copertura è considerata parete esterna qualora Vtot = ƩQnb x L
confinante con spazio scoperto e di superficie non inferiore
al 50 % della superficie in pianta del locale di installazionedove:
• V tot volume da ricambiare in m 3
/h
la superficie complessiva minima S [m2]
• ƩQnb potenza termica totale
delle aperture deve essere ≥ a: S ≥ 0,01 m2
installata nell‘ambiente in kWatt
deve essere effettuata la valutazione del rischio correlato • L coefficiente di ricambio (≥10
all’immissione nell’ambiente dei prodotti della m3/h /kW)
combustione (monossido di carbonio, anidride carbonica,
ossido di azoto) ai fini di una adeguata ventilazione
ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 147
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APPARECCHI DI RISCALDAMENTO DI TIPO “A”
REALIZZATI CON DIFFUSORI RADIANTI
AD INCANDESCENZA
FORMPOCKET
APPARECCHI DI RISCALDAMENTO DI TIPO “A”
REALIZZATI CON DIFFUSORI RADIANTI
AD INCANDESCENZA
FORMPOCKET
APPARECCHI DI RISCALDAMENTO DI TIPO “A”
REALIZZATI CON DIFFUSORI RADIANTI
AD INCANDESCENZA valvole gas/centraline
FORMPOCKET
APPARECCHI DI RISCALDAMENTO DI TIPO “A”
REALIZZATI CON DIFFUSORI RADIANTI
AD INCANDESCENZA
pressostati
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APPARECCHI DI RISCALDAMENTO DI TIPO “A”
REALIZZATI CON DIFFUSORI RADIANTI
AD INCANDESCENZA
FORMPOCKET
TAVOLE
Per facilitare la verifica dei vari locali ed installazioni RIEPILOGATIVE
vengono di seguito indicate le varie caratteristiche in
tavole riepilogative.
Non applicabile a
(cucine) e impianti apparecchi di
Applicabile a
cottura del
produzione di lavaggio realizzati tipo A ad
pane e di altri impianti
climatizzazione acqua calda, lavaggio stoviglie, specificatamen eccezione di
prodotti simili impianti di costituiti da
di edifici e acqua biancheria e anche te per essere quelli per il
(forni) ed altri incenerimento stufe
ambienti surriscaldata e sterilizzazione nell'ambito inseriti in cicli riscaldamento
laboratori catalitiche
vapore dell'ospitalità di lavorazione realizzati con
artigiani
professionale, industriale diffusori
di comunità e radianti ad
ambiti similari incandescenza
Più apparecchi alimentati a gas, di seguito denominati apparecchi, installati nello stesso locale, ovvero in locali direttamente comunicanti, sono considerati come
facenti parte di un unico impianto di portata termica pari alla somma delle portate termiche dei singoli apparecchi ivi installati
All'interno di una unità immobiliare ad uso abitativo, ai fini del calcolo della portata termica complessiva, non concorrono gli apparecchi domestici di portata termica singola
non superiore a 35 kW quali gli apparecchi di cottura alimenti, le stufe, i caminetti, i radiatori individuali, gli scaldacqua unifamiliari, gli scaldabagno ed i lavabiancheria
Agli impianti esistenti alla data di emanazione del presente decreto e di portata termica superiore a 116 kW, approvati o autorizzati dai
competenti organi del Corpo nazionale dei vigili del fuoco in base alla previgente normativa, non è richiesto alcun adeguamento, anche nel
caso di aumento di portata termica, purché non superiore al 20% di quella già approvata od autorizzata e purché realizzata una sola volta
Agli impianti esistenti alla data di emanazione del presente decreto e di portata termica superiore a 35 kW e fino a 116 kW, realizzati in conformità alla
previgente normativa, non è richiesto alcun adeguamento, anche nel caso di aumento di portata termica, purché non superiore al 20% di quella
esistente e purché realizzato una sola volta e tale da non comportare il superamento della portata termica oltre i 116 kW
Successivi aumenti della portata termica realizzati negli impianti citati o aumenti realizzati una sola volta in percentuale superiore al limite indicato ai commi
precedenti o passaggi del tipo di alimentazione al combustibile gassoso in impianti di portata termica superiore a 35 kW richiedono l'adeguamento
Gli impianti esistenti, ad eccezione di quelli precedentemente indicati, devono essere resi conformi alle presenti disposizioni
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Impiego dei prodotti per uso antincendio
accettati dal responsabile dell'attività,
ovvero dal responsabile dell'esecuzione
I prodotti identificati univocamente sotto la responsabilità del qualificati in relazione alle prestazioni
dei lavori mediante acquisizione e verifica
sono fabbricante secondo le procedure applicabili richieste e all'uso previsto
della documentazione di identificazione e
qualificazione
L'equivalenza del livello di protezione, garantito dai prodotti per uso antincendio di cui al comma 2, è valutata, ove
necessario, dal Ministero dell'interno applicando le procedure previste dal regolamento (CE) n. 764/2008 del Parlamento
europeo e del Consiglio e, a decorrere dal 19 aprile 2020, a quelle previste dal regolamento (UE) 2019/515, del 19 marzo
2019, relativo al reciproco riconoscimento delle merci legalmente commercializzate in un altro Stato membro
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TAVOLE
RIEPILOGATIVE
DISPOSIZIONI COMUNI Sezione 2
La quota di installazione degli apparecchi deve essere comunque raggiungibile, con strutture verticali fisse o anche con l’uso di apparecchi mobili di
sollevamento, per permettere l’accessibilità agli organi di regolazione, sicurezza e controllo e per consentire le operazioni di manutenzione
L’installazione di apparecchi a gas alimentati con gas a densità superiore a 0,8 è consentita esclusivamente in luoghi di
installazione fuori terra il cui piano di calpestio non presenti avvallamenti od affossamenti al fine di evitare la formazione di sacche
di gas
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SEZIONE 2 Disposizioni comuni
anche protetto con apposito
armadio tecnico se previsto dal protetto solo superiormente da
fabbricante una tettoia incombustibile
Disposizioni comuni per gli devono essere costruiti per tale
destinata esclusivamente alla
apparecchi installati all’aperto tipo di installazione Gli armadi tecnici devono consentire
l’inserimento e la manovrabilità dei componenti protezione dagli agenti
dell’apparecchio, ma non l’ingresso delle atmosferici
persone
Prescrizioni aggiuntive per gli devono avere una distanza “d” da cavità, depressioni o aperture QTOT d
apparecchi alimentati con gas comunicanti con locali ubicati al di sotto del piano di calpestio o ≤ 116 kW ≥ 2,5 m
a densità superiore a 0,8 da canalizzazioni drenanti, in funzione della portata termica totale
installati all’aperto dell’impianto QTOT > 116 kW ≥5m
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SEZIONE 2 Disposizioni comuni
FORMPOCKET
SEZIONE 2 Disposizioni complementari
Negli attraversamenti di
pareti e solai, lo spazio
attorno alle condotte deve
devono essere realizzate in
essere sigillato con materiale
materiale di classe di reazione
in classe 0 di reazione al fuoco
al fuoco 0 italiana o in classe
italiana o in classe A2-s1,d0 di
A1 di reazione al fuoco
reazione al fuoco europea,
europea
senza tuttavia ostacolare le
si intende rispettata quando dilatazioni delle condotte
tutte le superfici del manufatto, stesse
in condizione d’uso, sono I giunti ed i tubi di raccordo, la
realizzate con materiale cui lunghezza non può essere
Nel caso di condotte incombustibile di spessore non superiore a 5 volte il diametro
preisolate, realizzate con inferiore a 0,08 millimetri e del raccordo stesso, possono Le condotte non possono
diversi componenti tra loro attraversare luoghi sicuri
Condotte aerotermiche sono in grado di assicurare, essere realizzati in materiale
stratificati di cui almeno uno anche nel tempo, la continuità di classe di reazione al fuoco (che non siano spazi scoperti),
con funzione isolante, è di protezione del componente 0, 0-1, 1-0, 1-1 o 1 italiana o di vani scala, vani ascensore e
ammessa la classe di reazione isolante interno che deve classe A1, A2-s1,d0, B-s2,d0 locali in cui le lavorazioni o i
al fuoco 0-1 italiana o in essere di classe di reazione al B-s3,d0 europea materiali in deposito
classe A2-s1,d0 o B-s3,d0 di fuoco non superiore ad 1 o di comportino il rischio di
reazione al fuoco europea classe A1, A2-s1,d0, europea esplosione e/o incendio. può
tuttavia essere ammesso se le
Le condotte di classe 0 condotte o le strutture che le
possono essere rivestite racchiudono hanno una
esternamente con materiali resistenza al fuoco non
isolanti di classe di reazione al inferiore alla classe del locale
fuoco non superiore ad 1 o di attraversato ed in ogni caso
classe B-s2,d0 B-s3,d0 non inferiore a REI 30 /EI 30
europea
FORMPOCKET
SEZIONE 2 Disposizioni complementari
deve possedere
In ogni caso l’intervento della
caratteristiche di resistenza
serranda tagliafuoco deve
al fuoco almeno pari al Qualora le condotte aerotermiche attraversino strutture che
determinare
maggiore tra i requisiti delimitano compartimenti antincendio e si effettui il ricircolo
automaticamente lo
Serrande tagliafuoco previsti per la parete dell’aria, la serranda tagliafuoco dovrà essere azionata anche
spegnimento del bruciatore
attraversata e il da impianto di rivelazione e allarme incendio, installato
e l’espulsione all’esterno
compartimento dei locali serviti nell’ambiente servito
dell’aria calda proveniente
e comunque non inferiore a
dall’apparecchio
EI 30
FORMPOCKET
SEZIONE 2 Disposizioni complementari
FORMPOCKET
SEZIONE 2 Disposizioni complementari
Nell’attraversamento
Nel disimpegno o – ove di elementi portanti
previsto - nel filtro a orizzontali, il tubo Nel caso di androni fuori
Per le installazioni a
prova di fumo (come deve essere protetto terra e non sovrastanti
servizio di locali o
definito ai sensi del DM da una guaina piani cantinati è
Nei locali di edifici adibiti ad attività
30.11.83), la posa in sporgente almeno ammessa la posa in
installazione degli industriali, si applicano
alloggiamento o in 20 mm dal opera delle tubazioni
apparecchi il percorso le disposizioni previste
guaina non è pavimento e sotto pavimento,
delle tubazioni è dal decreto del Ministro
necessaria a l’intercapedine fra il protette da guaina
consentito a vista dello sviluppo
condizione che gli tubo e il tubo guaina corredata di sfiati alle
economico del 16 aprile
attraversamenti delle deve essere sigillata estremità verso
2008
strutture tagliafuoco con materiali adatti. È l’esterno
Impianto interno di siano sigillati vietato l’impiego di
gesso
adduzione gas
FORMPOCKET
SEZIONE 2 Disposizioni complementari
Le guaine devono essere:
Sono consentite guaine
• in vista;
Le tubazioni non devono metalliche o di plastica,
• di acciaio di spessore minimo di 2 mm e di diametro superiore di
presentare giunti non propagante la
Guaine almeno 2 cm a quello della tubazione del gas;
meccanici all’interno delle fiamma,
• dotate di almeno uno sfiato verso l’esterno. Nel caso una estremità
guaine nell’attraversamento di
della guaina sia attestata verso l’interno, questa dovrà essere resa stagna
muri o solai esterni
verso l’interno tramite sigillatura in materiale incombustibile
L’apertura di aerazione alla quota più bassa deve essere provvista di rete tagliafiamma e, nel caso di gas con densità
maggiore di 0,8 deve essere ubicata a quota superiore al piano di campagna, ad una distanza misurata orizzontalmente di almeno
10 metri da altre aperture alla stessa quota o a quota inferiore
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SEZIONE 2 Disposizioni complementari
L’interruttore generale dell’impianto elettrico deve Il dispositivo può
essere collocato in posizione facilmente essere installato
L’impianto elettrico deve essere realizzato in raggiungibile, e segnalata e tale da consentirne nell’eventuale
conformità alla regola dell’arte ai sensi della l’azionamento da posizione protetta rispetto disimpegno o filtro o
all’apparecchio utilizzatore
Impianto elettrico legge n. 186 del 1 marzo 1968 secondo le intercapedine
procedure previste dal decreto del Ministro dello Nel caso di installazione in locale esterno od in antincendi purché
sviluppo economico del 22 gennaio 2008, n. 37 facilmente accessibile
apposito locale inserito nella volumetria del
fabbricato servito, l’interruttore deve essere dall’esterno in caso di
emergenza
installato al di fuori dei locali stessi
Devono essere
Gli estintori portatili devono
posizionati ulteriori Gli estintori a
Per uno o più apparecchi installati nello stesso essere segnalati e devono
estintori portatili biossido di carbonio
locale deve essere previsto almeno un estintore risultare idonei alle
qualora sia necessario devono essere
portatile con carica nominale non superiore a 6 lavorazioni o ai materiali in
garantirne il accessibili solo a
Mezzi di estinzione degli kg o 6 l e capacità estinguente almeno 34A deposito, presenti nei locali
raggiungimento con persone almeno
144B, posizionato in corrispondenza dell’uscita ove questi sono consentiti,
incendi percorsi inferiori ai 15 informate sui rischi di
del locale ed utilizzabili su
m misurati da ciascun utilizzo
apparecchi in tensione
apparecchio installato
A protezione degli impianti di cottura di cui alla Sezione 7 devono essere installati, in aggiunta, estintori di classe F nel rispetto
della seguente tabella e tenendo presente che devono essere posizionati in prossimità della superficie di cottura protetta
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SEZIONE 2 Disposizioni complementari
deve segnalare la posizione della valvola esterna
deve essere conforme alla deve richiamare l’attenzione sui divieti e
Segnaletica di sicurezza legislazione sulle limitazioni imposti
di intercettazione generale del gas e
dell’interruttore elettrico generale
La stabilità e la resistenza al carico degli elementi di sostegno e di ancoraggio degli apparecchi e dei componenti dell’impianto, deve
Stabilità dei componenti essere adeguata e garantita attraverso una corretta progettazione basata anche sulle specifiche tecniche previste dal produttore
Si richiamano gli obblighi di manutenzione e controllo degli apparecchi, degli impianti e dei luoghi di installazione secondo la
Esercizio e
legislazione vigente, le istruzioni dei fabbricanti di prodotti, apparecchi e dispositivi, le indicazioni fornite dal progettista e/o
manutenzione dall’installatore
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TAVOLE
RIEPILOGATIVE
APPARECCHI PER LA CLIMATIZZAZIONE DI Sezione 3
EDIFICI ED AMBIENTI, PER LA PRODUZIONE
CENTRALIZZATA DI ACQUA CALDA, ACQUA
SURRISCALDATA E/O VAPORE
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SEZIONE 3 Apparecchi per la climatizzazione di edifici ed ambienti, per la produzione centralizzata di acqua calda,
acqua surriscaldata e/o vapore
INSTALLAZIONE IN LOCALE ESTERNO
Il locale deve essere ad uso esclusivo dell’impianto di produzione del calore. Sono ammessi eventuali apparecchi o dispositivi
Disposizioni generali destinati a funzioni complementari o ausiliarie del medesimo impianto
Ubicazione Il piano di calpestio più basso del locale non può essere ubicato a quota inferiore a – 5 m al di sotto del piano di riferimento
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SEZIONE 3 Apparecchi per la climatizzazione di edifici ed ambienti, per la produzione centralizzata di acqua calda,
acqua surriscaldata e/o vapore
INSTALLAZIONE IN LOCALE ESTERNO
I locali devono essere dotati di aperture di aerazione permanenti realizzate su pareti
la copertura è considerata parete esterna
esterne
La superficie complessiva minima S [m2] delle aperture di aerazione permanenti dovrà essere calcolata con la seguente formula:
S≥k·z·Q
Ubicazione del locale k z
In presenza di un impianto di rivelazione gas che comanda una
Aperture di aerazione standard elettrovalvola automatica a riarmo manuale, posta all’esterno
del locale, e dispositivi di segnalazione ottici e acustici
Locali fuori terra 0,0010 1,0 0,8
Locali seminterrati o interrati di tipo A 0,0015 1,0 0,9
• locale interrato di tipo A: se il piano di calpestio è ad una quota non inferiore a – 5,0 m
• locale interrato di tipo B: se il piano di calpestio è ad una quota compresa tra – 5,0 e – 10 m
strada scoperta intercapedine antincendi di larghezza non
Accesso può avvenire dall’esterno da: spazio scoperto
(pubblica o privata) inferiore a 0,9 m
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SEZIONE 3 Apparecchi per la climatizzazione di edifici ed ambienti, per la produzione centralizzata di acqua calda,
acqua surriscaldata e/o vapore
INSTALLAZIONE IN APPOSITO LOCALE INSERITO NELLA VOLUMETRIA DEL FABBRICATO SERVITO
Il locale deve essere ad uso esclusivo dell’impianto di produzione del calore. Sono ammessi, inoltre, eventuali apparecchi o
Disposizioni generali dispositivi destinati a funzioni complementari o ausiliarie del medesimo impianto
Il piano di calpestio più basso del locale non può essere ubicato a quota inferiore a – 10 m al di sotto del piano di
Ubicazione riferimento
Il locale deve possedere una parete esterna la cui lunghezza minima non deve essere inferiore al 10 % del perimetro
Il locale deve essere dotato di impianto di rivelazione fughe gas che comanda una
Prescrizioni per i locali con parete esterna di
elettrovalvola automatica a riarmo manuale installata all’esterno del locale e dispositivi
lunghezza compresa tra il 10 % e il 15 % del perimetro di segnalazione ottici e acustici
Prescrizioni per l’installazione a quota inferiore a -5 m All’esterno del locale ed in prossimità di questo deve essere installata, sulla tubazione di
adduzione del gas, un’elettrovalvola automatica, del tipo normalmente chiuso, a riarmo
e sino a -10 m al di sotto del piano di riferimento manuale, asservita al funzionamento del bruciatore e al dispositivo di controllo della
tenuta del tratto di impianto interno tra la valvola stessa e il bruciatore
La pressione massima di esercizio (MOP) non deve essere superiore a 0,04 bar
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SEZIONE 3 Apparecchi per la climatizzazione di edifici ed ambienti, per la produzione centralizzata di acqua calda,
acqua surriscaldata e/o vapore
INSTALLAZIONE IN APPOSITO LOCALE INSERITO NELLA VOLUMETRIA DEL FABBRICATO SERVITO
Gli elementi costruttivi del locale devono possedere i seguenti requisiti, in funzione della portata
termica totale dell’impianto Q TOT:
Altri
Strutture portanti Elementi separanti elementi
QTOT costruttivi
Resistenza Reazione al Resistenza Reazione al Reazione al
al fuoco fuoco al fuoco fuoco fuoco
≤ 116 kW R ≥ 60 0 (italiana) REI/EI ≥ 60 0 (italiana) 0 (italiana)
od od od
> 116 kW R ≥ 120 A1 (europea) REI/EI ≥ 120 A1 (europea) A1 (europea)
Caratteristiche I locali devono costituire L’altezza del locale di installazione deve rispettare le seguenti misure minime in funzione della portata
costruttive compartimento antincendio termica totale dell’impianto Q TOT:
QTOT Altezza minima del locale Altezza minima ridotta* del locale
≤ 116 kW ≥ 2,00 m ≥ 2,00 m
116 < QTOT ≤ 350 ≥ 2,30 m ≥ 2,00 m
350 < QTOT ≤ 580 ≥ 2,60 m ≥ 2,30 m
> 580 ≥ 2,90 m ≥ 2,60 m
* Può essere adottata l’altezza minima ridotta del locale realizzando una delle seguenti misure:
• maggiorazione della superficie complessiva di aerazione del 100% rispetto a quella indicata
• Installazione di un impianto di rilevazione gas che comanda una elettrovalvola automatica a riarmo
manuale all’esterno del locale e dispositivi di segnalazione ottici e acustici
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SEZIONE 3 Apparecchi per la climatizzazione di edifici ed ambienti, per la produzione centralizzata di acqua calda,
acqua surriscaldata e/o vapore
INSTALLAZIONE IN LOCALE ESTERNO
la copertura è considerata parete esterna
I locali devono essere dotati di aperture di aerazione permanenti realizzate su pareti qualora confinante con spazio scoperto e
esterne di superficie non inferiore al 50 % della
superficie in pianta del locale
La superficie complessiva minima S [m2] delle aperture di aerazione permanenti dovrà essere calcolata con la seguente formula:
S≥k·z·Q
Ubicazione del locale k z
In presenza di un impianto di rivelazione gas che comanda una
standard elettrovalvola automatica a riarmo manuale, posta all’esterno
del locale, e dispositivi di segnalazione ottici e acustici
Aperture di aerazione
Locali fuori terra 0,0010 1,0 0,8
Locali seminterrati o interrati di tipo A 0,0015 1,0 0,9
Locali interrati di tipo B 0,0020 1,0 1,0
La superficie complessiva delle aperture di aerazione permanenti deve essere ≥ a 0,3 m 2, se gli apparecchi sono alimentati con gas a
densità non superiore a 0,8
La superficie complessiva delle aperture di aerazione permanenti deve essere ≥ a 0,5 m 2, se gli apparecchi sono alimentati con gas a
densità superiore a 0,8
• locale interrato di tipo A: se il piano di calpestio è ad una quota non inferiore a – 5,0 m
• locale interrato di tipo B: se il piano di calpestio è ad una quota compresa tra – 5,0 e – 10 m
FORMPOCKET
SEZIONE 3 Apparecchi per la climatizzazione di edifici ed ambienti, per la produzione centralizzata di acqua calda,
acqua surriscaldata e/o vapore
INSTALLAZIONE IN LOCALE ESTERNO
Deve estendersi lungo almeno il 70% della parete
Prescrizioni aggiuntive per i La superficie di aerazione deve essere aumentata del 50%
esterna per una altezza, in ogni punto, non inferiore a 0,50
rispetto ai valori minimi sopra indicati
locali sottostanti o contigui a m
locali di pubblico spettacolo o
Nel caso di apparecchi alimentati a gas a densità inferiore a 0,8, l’apertura di aerazione si deve estendere a filo del soffitto,
soggetti ad affollamento nella parte più alta della parete esterna
superiore a 0,4 persone/m2 o ai
relativi sistemi di via di uscita Nel caso di apparecchi alimentati a gas a densità superiore a 0,8, almeno i 2/3 della superficie di aerazione devono essere
realizzati a filo pavimento
intercapedine antincendi
L’accesso può avvenire spazio strada scoperta
porticato di larghezza non inferiore
dall’esterno da: scoperto (pubblica o privata)
a 0,9 m
Oppure dall’interno, tramite
Accesso disimpegno realizzato in modo da disimpegno di tipo 1 per impianti di disimpegno di tipo 3 per impianti di portata
evitare la formazione di sacche di portata termica non superiore a 116 kW termica superiore a 116 kW
gas delle seguenti tipologie:
Eventuali altre modalità di accesso indicate dalle regole tecniche pertinenti le attività servite sono prevalenti, qualora più
cautelative, rispetto a quelle previste dal presente decreto
Disimpegno di tipo 3: disimpegno di tipo 2 con le seguenti ulteriori caratteristiche:
• superficie in pianta netta minima pari a 2m2
Disimpegno di tipo 1: locale con Disimpegno di tipo 2: locale con • aperture di aerazione permanenti di superficie complessiva ≥ a 0,5 m2 realizzate su parete esterna. In
strutture/elementi separanti di caratteristiche strutture/elementi separanti di caratteristiche alternativa, per apparecchi alimentati con gas a densità ≤ a 0,8, è consentito l’utilizzo di un condotto di
minime REI/EI 30 con porte EI 30 minime REI/EI 60 con porte EI 60 aerazione di sezione ≥ a 0,1 m2
• qualora i locali fossero interrati, il condotto di aerazione deve sfociare all’esterno a gfilo del piano di
riferimento, anche senza il requisito di attestazione per il disimpegno
FORMPOCKET
SEZIONE 3 Apparecchi per la climatizzazione di edifici ed ambienti, per la produzione centralizzata di acqua calda,
acqua surriscaldata e/o vapore
INSTALLAZIONE IN LOCALE ESTERNO
essere apribili verso l’esterno, di altezza minima di 2 m e larghezza minima 0,6 m. Per
impianti < 116 kW il senso di apertura delle porte non è vincolato
Le porte dei locali e dei possedere caratteristiche di resistenza al fuoco ≥ a EI 60 o EI 30, per impianti di portata
Porte disimpegni devono: termica rispettivamente superiore o non a 116 kW. Alle porte di accesso diretto da spazio
scoperto, strada scoperta (pubblica o privata) o da intercapedine antincendi non è richiesto
tale requisito, purché siano in materiale di classe 0 di reazione al fuoco italiana o di classe
A1 di reazione al fuoco europea
Nel caso di locali ubicati all’interno del volume di fabbricati destinati, anche parzialmente a pubblico spettacolo, caserme, attività
Ulteriori prescrizioni in caso comprese nei punti 41, 58, 66, 67, 68, 69, 71, 72, 73 (ad uso terziario), 75 e 77 cat. C (per altezza antincendio oltre 54 m) e 78
di ubicazioni particolari o soggetti ad affollamento superiore a 0,4 persone per m 2, l’accesso deve avvenire direttamente dall’esterno o da
intercapedine antincendi di larghezza non inferiore a 0,9 m
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TAVOLE
RIEPILOGATIVE
GENERATORI DI ARIA CALDA Sezione 4
A SCAMBIO DIRETTO
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SEZIONE 4 Generatori di aria calda a scambio diretto
INSTALLAZIONE ALL’APERTO
Sulle condotte aerotermiche devono essere installate serrande tagliafuoco in corrispondenza degli attraversamenti di elementi
Disposizioni costruttivi con funzione di compartimentazione e, comunque, in corrispondenza dell’ingresso della condotta aerotermica nel
particolari locale servito nel caso in cui il generatore sia a servizio di locali di pubblico spettacolo o di locali soggetti ad affollamento
superiore a 0,4 persone/m 2 o di edifici pregevoli per arte e/o storia aperti al pubblico
FORMPOCKET
SEZIONE 4 Generatori di aria calda a scambio diretto
INSTALLAZIONE IN LOCALE ESTERNO
Il locale deve essere ad uso esclusivo dell’impianto di produzione del calore. Sono ammessi eventuali apparecchi o dispositivi
Disposizioni generali destinati a funzioni complementari o ausiliarie del medesimo impianto
Ubicazione Il piano di calpestio più basso del locale non può essere ubicato a quota inferiore a – 5 m al di sotto del piano di riferimento
FORMPOCKET
SEZIONE 4 Generatori di aria calda a scambio diretto
INSTALLAZIONE IN LOCALE ESTERNO
I locali devono essere dotati di aperture di aerazione permanenti realizzate su pareti
la copertura è considerata parete esterna
esterne
La superficie complessiva minima S [m2] delle aperture di aerazione permanenti dovrà essere calcolata con la seguente formula:
S≥k·z·Q
Ubicazione del locale k z
In presenza di un impianto di rivelazione gas che comanda una
Aperture di aerazione standard elettrovalvola automatica a riarmo manuale, posta all’esterno
del locale, e dispositivi di segnalazione ottici e acustici
Locali fuori terra 0,0010 1,0 0,8
Locali seminterrati o interrati di tipo A 0,0015 1,0 0,9
• locale interrato di tipo A: se il piano di calpestio è ad una quota non inferiore a – 5,0 m
• locale interrato di tipo B: se il piano di calpestio è ad una quota compresa tra – 5,0 e – 10
strada scoperta intercapedine antincendi di larghezza non
Accesso può avvenire dall’esterno da: spazio scoperto
(pubblica o privata) inferiore a 0,9 m
FORMPOCKET
SEZIONE 4 Generatori di aria calda a scambio diretto
FORMPOCKET
SEZIONE 4 Generatori di aria calda a scambio diretto
INSTALLAZIONE IN APPOSITO LOCALE INSERITO NELLA VOLUMETRIA DEL FABBRICATO SERVITO
Il locale deve essere ad uso esclusivo dell’impianto di Sono ammessi eventuali apparecchi o dispositivi destinati a
Disposizioni generali produzione del calore funzioni complementari o ausiliarie del medesimo impianto
Il piano di calpestio più basso del locale può essere ubicato a Il locale deve possedere una parete esterna la cui lunghezza
Ubicazione quota ≤ a – 5 m al di sotto del piano di riferimento minima deve essere ≥ al 10 % del perimetro
Prescrizioni per i
locali con parete
Il locale deve essere dotato di impianto di rivelazione fughe gas che comanda una elettrovalvola automatica a riarmo manuale
esterna di lunghezza installata all’esterno del locale e dispositivi di segnalazione ottici e acustici
compresa tra il 10 % e
il 15 % del perimetro
FORMPOCKET
SEZIONE 4 Generatori di aria calda a scambio diretto
INSTALLAZIONE IN APPOSITO LOCALE INSERITO NELLA VOLUMETRIA DEL FABBRICATO SERVITO
Gli elementi costruttivi del locale devono possedere i seguenti requisiti, in funzione della portata
termica totale dell’impianto QTOT:
Altri
Strutture portanti Elementi separanti elementi
costruttivi
QTOT
Resistenz Reazione al Resistenza al Reazione al Reazione al
a al fuoco fuoco fuoco fuoco fuoco
≤ 116 kW R ≥ 60 0 (italiana) REI/EI ≥ 60 0 (italiana) 0 (italiana)
od od od
> 116 kW R ≥ 120 A1 (europea) REI/EI ≥ 120 A1 (europea) A1 (europea)
Caratteristiche I locali devono costituire L’altezza del locale di installazione deve rispettare le seguenti misure minime:
costruttive compartimento antincendio
QTOT Altezza minima del locale Altezza minima ridotta* del locale
FORMPOCKET
SEZIONE 4 Generatori di aria calda a scambio diretto
INSTALLAZIONE IN APPOSITO LOCALE INSERITO NELLA VOLUMETRIA DEL FABBRICATO SERVITO
la copertura è considerata parete
esterna qualora confinante con spazio
I locali devono essere dotati di aperture di aerazione permanenti realizzate su pareti
scoperto e di superficie non inferiore
esterne
al 50 % della superficie in pianta del
locale
La superficie complessiva minima S [m2] delle aperture di aerazione permanenti dovrà essere calcolata con la seguente formula:
S≥k·z·Q
z
Ubicazione del locale k In presenza di un impianto di rivelazione gas che comanda una
standard elettrovalvola automatica a riarmo manuale, posta all’esterno
Aperture di aerazione del locale, e dispositivi di segnalazione ottici e acustici
Locali fuori terra 0,0010 1,0 0,8
Locali seminterrati o interrati di tipo A 0,0015 1,0 0,9
La superficie complessiva delle aperture di aerazione permanenti deve essere ≥ a 0,3 m 2, se gli apparecchi sono alimentati con gas a
densità non superiore a 0,8
La superficie complessiva delle aperture di aerazione permanenti deve essere ≥ a 0,5 m 2, se gli apparecchi sono alimentati con gas a
densità superiore a 0,8
• locale interrato di tipo A: se il piano di calpestio è ad una quota non inferiore a – 5,0 m
• locale interrato di tipo B: se il piano di calpestio è ad una quota compresa tra – 5,0 e – 10 m
FORMPOCKET
SEZIONE 4 Generatori di aria calda a scambio diretto
INSTALLAZIONE IN APPOSITO LOCALE INSERITO NELLA VOLUMETRIA DEL FABBRICATO SERVITO
Deve estendersi lungo almeno il 70% della parete
Prescrizioni aggiuntive per i La superficie di aerazione deve essere aumentata del 50%
esterna per una altezza, in ogni punto, non inferiore a 0,50
rispetto ai valori minimi sopra indicati
locali sottostanti o contigui a m
locali di pubblico spettacolo o
Nel caso di apparecchi alimentati a gas a densità inferiore a 0,8, l’apertura di aerazione si deve estendere a filo del soffitto,
soggetti ad affollamento nella parte più alta della parete esterna
superiore a 0,4 persone/m2 o ai
relativi sistemi di via di uscita Nel caso di apparecchi alimentati a gas a densità superiore a 0,8, almeno i 2/3 della superficie di aerazione devono essere
realizzati a filo pavimento
intercapedine antincendi
L’accesso può avvenire spazio strada scoperta
porticato di larghezza non inferiore
dall’esterno da: scoperto (pubblica o privata)
a 0,9 m
FORMPOCKET
SEZIONE 4 Generatori di aria calda a scambio diretto
INSTALLAZIONE IN APPOSITO LOCALE INSERITO NELLA VOLUMETRIA DEL FABBRICATO SERVITO
essere apribili verso l’esterno, di altezza minima di 2 m e larghezza minima 0,6 m. Per
impianti < 116 kW il senso di apertura delle porte non è vincolato
Le porte dei locali e dei possedere caratteristiche di resistenza al fuoco ≥ a EI 60 o EI 30, per impianti di portata
Porte disimpegni devono: termica rispettivamente superiore o non a 116 kW. Alle porte di accesso diretto da spazio
scoperto, strada scoperta (pubblica o privata) o da intercapedine antincendi non è richiesto
tale requisito, purché siano in materiale di classe 0 di reazione al fuoco italiana o di classe
A1 di reazione al fuoco europea
Nel caso di locali ubicati all’interno del volume di fabbricati destinati, anche parzialmente a pubblico spettacolo, caserme, attività
Ulteriori prescrizioni in caso comprese nei punti 41, 58, 66, 67, 68, 69, 71, 72, 73 (ad uso terziario), 75 e 77 cat. C (per altezza antincendio oltre 54 m) e 78
di ubicazioni particolari o soggetti ad affollamento superiore a 0,4 persone per m 2, l’accesso deve avvenire direttamente dall’esterno o da
intercapedine antincendi di larghezza non inferiore a 0,9 m
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SEZIONE 4 Generatori di aria calda a scambio diretto
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SEZIONE 4 Generatori di aria calda a scambio diretto
INSTALLAZIONE NEI LOCALI SERVITI
È vietata l’installazione all’interno di locali interrati, all’interno degli impianti sportivi, all’interno di locali di pubblico spettacolo,
Disposizioni generali all’interno di locali soggetti ad affollamento superiore a 0,1 persone/m 2
Ubicazione Il locale deve possedere una parete esterna la cui lunghezza minima non deve essere inferiore al 15 % del perimetro
Gli elementi costruttivi orizzontali e/o essere realizzati con materiali di classe 0
possedere caratteristiche di resistenza al
verticali ai quali sono addossati di reazione al fuoco italiana o di classe A1
fuoco almeno R/REI/EI 30
eventualmente gli apparecchi devono: di reazione al fuoco europea
Caratteristiche Qualora non siano soddisfatti in tutto o in parte i requisiti suddetti dovrà essere adottata una delle misure integrative di seguito
costruttive indicate:
deve essere interposto un elemento costruttivo di caratteristiche non inferiori a
gli apparecchi devono distare non meno di
REI/EI 120 di dimensioni superiori di almeno 0,50 m della proiezione retta
0,6 m dalle pareti degli edifici
dell’apparecchio lateralmente ed 1 m superiormente
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SEZIONE 4 Generatori di aria calda a scambio diretto
INSTALLAZIONE NEI LOCALI SERVITI
I locali devono essere dotati di aperture di
la copertura è considerata parete esterna qualora confinante con spazio
aerazione permanenti realizzate su pareti
scoperto e di superficie non inferiore al 50 % della superficie in pianta del locale
esterne
La superficie complessiva minima S [m2] delle aperture di aerazione permanenti dovrà essere determinata come segue:
S ≥ 0,01 m2 nel caso di serre S ≥ k · z · Q negli altri casi
Aperture di aerazione z
Ubicazione del locale k In presenza di impianto di rivelazione gas che comanda una
Standard elettrovalvola automatica a riarmo manuale all’esterno del
locale e dispositivi di segnalazione ottici e acustici
Locali fuori terra 0,0010 1,0 0,8
Locali seminterrati 0,0015 1,0 0,9
Gli apparecchi possono essere installati a pavimento o ad una altezza inferiore a 2,5 m, se protetti da una recinzione metallica
fissa di altezza non inferiore a 1,5 m e distante dall’apparecchi almeno 0,6 m e, comunque, posta in modo da consentire le
operazioni di manutenzione e di controllo
La distanza fra la superficie esterna del generatore di aria calda e quella della condotta di evacuazione dei prodotti della
combustione da eventuali materiali combustibili in deposito, deve essere tale da impedire il raggiungimento di temperature
Disposizioni pericolose e, in ogni caso, deve essere ≥ a 4 m. Per gli apparecchi posti ad un’altezza ≥ a 2,5 m dal pavimento tale distanza può
particolari essere ridotta a 1,5 m
Nel caso di installazione in ambienti soggetti a depressione, gli apparecchi devono essere di tipo C o di tipo B dotati di
ventilatore nel circuito di combustione
Nel caso di installazione in ambienti nei quali le lavorazioni comportano lo sviluppo di apprezzabili quantità di polveri
incombustibili, gli apparecchi devono essere di tipo C
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TAVOLE
RIEPILOGATIVE
NASTRI RADIANTI E MODULI A TUBI RADIANTI Sezione 5
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SEZIONE 5 Nastri radianti e moduli a tubi radianti
INSTALLAZIONE ALL’APERTO
Devono essere realizzate aperture di aerazione permanenti nei seguenti casi:
locali di installazione di nastri radianti, qualora il rapporto fra il volume del locale ove sono
locali serviti da moduli a
installate le condotte radianti ed il volume interno del circuito di condotte radianti, sia minore di
tubi radianti
150
Qualora necessarie, le aperture di aerazione permanenti devono essere realizzate su pareti esterne
la copertura è considerata parete esterna qualora confinante con spazio scoperto e di superficie non inferiore al 50 % della
superficie in pianta del locale
Aperture di aerazione La superficie complessiva minima S [m2] delle aperture di aerazione permanenti dovrà essere calcolata con la seguente formula:
S≥k·z·Q
z
Ubicazione del locale k In presenza di un impianto di rivelazione gas che comanda una
standard elettrovalvola automatica a riarmo manuale, posta all’esterno
del locale, e dispositivi di segnalazione ottici e acustici
Locali fuori terra 0,0010 1,0 0,8
Locali seminterrati 0,0015 1,0 0,9
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SEZIONE 5 Nastri radianti e moduli a tubi radianti
INSTALLAZIONE ALL’APERTO
All’interno dei locali serviti la distanza tra la superficie esterna del modulo ed eventuali materiali
combustibili in deposito ed il piano calpestabile deve essere tale da impedire il raggiungimento di
temperature pericolose ed in ogni caso non inferiore a 4 m
Moduli a tubi radianti
Il circuito radiante deve essere installato in modo da garantire che la temperatura delle strutture
verticali e orizzontali alle quali è addossato il circuito medesimo non superi i 50 °C prevedendo, ove
necessario, l’interposizione di idonee schermature di protezione
Le condotte radianti, la cui temperatura superficiale massima deve essere non superiore al valore
previsto dalle norme, devono essere realizzate con materiale resistente alle alte temperature e
isolate termicamente nella parte superiore e laterale, devono essere a tenuta ed esercite
Disposizioni costantemente in depressione. Tali condotte aerotermiche sono parte integrante dell’apparecchio
particolari
I nastri radianti devono essere installati rispettando una distanza minima di 4 m tra il piano di
calpestio e il filo inferiore del circuito radiante dell’apparecchio
Nastri radianti La distanza tra la superficie esterna delle condotte radianti ed eventuali materiali combustibili in
deposito deve essere tale da impedire il raggiungimento di temperature pericolose sulla superficie
dei materiali stessi ai fini dello sviluppo di eventuali incendi e/o reazioni di combustione, ed in ogni caso
non minore di 1,5 m
Le condotte radianti devono essere installate in modo da garantire che la temperatura delle
strutture verticali e orizzontali alle quali sono addossate le condotte medesime non superi i 50 °C,
prevedendo, ove necessario, l’interposizione di idonee schermature di protezione
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SEZIONE 5 Nastri radianti e moduli a tubi radianti
INSTALLAZIONE NEI LOCALI SERVITI
È vietata l’installazione all’interno di locali interrati, all’interno degli impianti sportivi, all’interno di locali di pubblico spettacolo,
Disposizioni generali all’interno di locali soggetti ad affollamento superiore a 0,1 persone/m 2
Ubicazione Il locale deve possedere una parete esterna la cui lunghezza minima non deve essere inferiore al 15 % del perimetro
gli apparecchi devono distare non meno
di 0,6 m dalle pareti degli edifici
FORMPOCKET
SEZIONE 5 Nastri radianti e moduli a tubi radianti
INSTALLAZIONE NEI LOCALI SERVITI
I locali devono essere dotati di aperture di aerazione permanenti realizzate su pareti esterne
la copertura è considerata parete esterna qualora confinante con spazio scoperto e di superficie non inferiore al 50 % della
superficie in pianta del locale
La superficie complessiva minima S [m2] delle aperture di aerazione permanenti dovrà essere calcolata con la seguente formula:
S ≥ 0,01 m2 nel caso di serre S ≥ k · z · Q negli altri casi
Aperture di aerazione z
Ubicazione del locale k In presenza di un impianto di rivelazione gas che comanda una
standard elettrovalvola automatica a riarmo manuale, posta all’esterno
del locale, e dispositivi di segnalazione ottici e acustici
Locali fuori terra 0,0010 1,0 0,8
Locali seminterrati 0,0015 1,0 0,9
FORMPOCKET
SEZIONE 5 Nastri radianti e moduli a tubi radianti
INSTALLAZIONE NEI LOCALI SERVITI
La distanza tra la superficie esterna del modulo ed eventuali materiali combustibili in deposito ed il
piano calpestabile deve essere tale da impedire il raggiungimento di temperature pericolose ed in
ogni caso non inferiore a 4 m
Moduli a tubi radianti
Il circuito radiante deve essere installato in modo da garantire che la temperatura delle strutture
verticali e orizzontali alle quali è addossato non superi i 50 °C prevedendo, ove necessario,
l’interposizione di idonee schermature di protezione
Le condotte radianti devono essere realizzate con materiale resistente alle alte temperature e
isolate termicamente nella parte superiore e laterale, devono essere a tenuta ed esercite
Disposizioni costantemente in depressione. Tali condotte aerotermiche sono parte integrante dell’apparecchio
particolari I nastri radianti devono essere installati rispettando una distanza minima di 4 m tra il piano di
calpestio e il filo inferiore del circuito radiante dell’apparecchio
Nastri radianti La distanza tra la superficie esterna delle condotte radianti ed eventuali materiali combustibili in
deposito deve essere tale da impedire il raggiungimento di temperature pericolose sulla superficie
dei materiali stessi ai fini dello sviluppo di eventuali incendi e/o reazioni di combustione, ed in ogni caso
non minore di 1,5 m
Le condotte radianti devono essere installate in modo da garantire che la temperatura delle
strutture verticali e orizzontali alle quali sono addossate non superi i 50 °C, prevedendo, ove
necessario, l’interposizione di idonee schermature di protezione
FORMPOCKET
TAVOLE
RIEPILOGATIVE
IMPIANTI PER LA COTTURA DEL PANE E DI ALTRI Sezione 6
PRODOTTI SIMILI (FORNI) ED ALTRI LABORATORI
ARTIGIANI, PER IL LAVAGGIO BIANCHERIA E PER
LA STERILIZZAZIONE
I locali devono essere La superficie complessiva minima S [m2] delle aperture di aerazione permanenti dovrà essere
dotati di aperture di determinata come segue: S≥k·z·Q
aerazione realizzate su
pareti esterne z
In presenza di impianto di rilevazione gas
Ubicazione del locale k Standard che comanda un’elettrovalvola automatica a
la copertura è considerata riarmo manuale, posta all’esterno del locale,
Aperture di aerazione parete esterna qualora e dispositivi di segnalazione ottici e acustici
confinante con spazio
Locali fuori terra 0,0010 1,0 0,8
scoperto e di superficie
non inferiore al 20 % della Locali seminterrati o
superficie in pianta del 0,0015 1,0 0,9
interrati di tipo A
locale
• locale interrato di tipo A: se il piano di calpestio è ad una quota non inferiore a – 5,0 m
• locale interrato di tipo B: se il piano di calpestio è ad una quota compresa tra – 5,0 e – 10 m
FORMPOCKET
SEZIONE 6 Impianti per la cottura del pane e di altri prodotti simili (forni) ed altri laboratori artigiani,
per il lavaggio biancheria e per la sterilizzazione
INSTALLAZIONE NEI LOCALI SERVITI
e/o da locali attigui, purché pertinenti l’attività stessa, tramite
direttamente dall’esterno, tramite porta larga
porte larghe almeno 0,9 m, di resistenza al fuoco non inferiore
L’accesso può almeno 0,9 m realizzata in materiale di
a EI 30, dotate di dispositivo di auto-chiusura, anche del tipo
avvenire: classe 0 di reazione al fuoco italiana o di
Accesso normalmente aperte purché asservite ad un sistema di rivelazione
classe A1 di reazione al fuoco europea
incendi e/o di gas
Eventuali altre modalità di accesso indicate dalle regole tecniche pertinenti l’attività servita sono prevalenti, qualora più cautelative,
rispetto a quelle previste dal presente decreto
Nel caso in cui l’aerazione sia realizzata tramite aperture di aerazione comandate, l’impianto di rivelazione deve comandare anche
Disposizioni
un’elettrovalvola automatica a riarmo manuale posta sull’impianto interno all’esterno del locale di installazione, nonché azionare
particolari dispositivi di segnalazione ottici ed acustici
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TAVOLE
RIEPILOGATIVE
IMPIANTI PER LA COTTURA DI ALIMENTI Sezione 7
(CUCINE) E LAVAGGIO STOVIGLIE,
ANCHE NELL’AMBITO DELL’OSPITALITÀ
PROFESSIONALE, DI COMUNITÀ
E AMBITI SIMILARI
Caratteristiche Il locale deve essere realizzato con materiali di classe 0 di reazione al fuoco italiana o di classe minima A1 di reazione al fuoco
costruttive europea
Prescrizioni L’eventuale parete adiacente alla parete dell’edificio deve essere priva di aperture e possedere una resistenza al fuoco almeno
aggiuntive per i locali REI/EI 30
esterni realizzati in
adiacenza all’edificio L’eventuale parete in comune con l’edificio deve essere priva di aperture e possedere una resistenza al fuoco almeno REI/EI 120
servito
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SEZIONE 7 Impianti per la cottura di alimenti (cucine) e lavaggio stoviglie,
anche nell’ambito dell’ospitalità professionale, di comunità e ambiti similari
INSTALLAZIONE NEI LOCALI SERVITI
I locali devono essere La superficie complessiva minima S [m2] delle aperture di aerazione permanenti dovrà essere
dotati di aperture di determinata come segue: S≥k·z·Q
aerazione realizzate su
pareti esterne z
In presenza di impianto di rilevazione gas
Ubicazione del locale k Standard che comanda un’elettrovalvola automatica a
riarmo manuale, posta all’esterno del locale,
Aperture di aerazione e dispositivi di segnalazione ottici e acustici
Ai fini della realizzazione
delle aperture di aerazione, Locali fuori terra 0,0010 1,0 0,8
la copertura è considerata
parete esterna Locali seminterrati o
0,0015 1,0 0,9
interrati di tipo A
• locale interrato di tipo A: se il piano di calpestio è ad una quota non inferiore a – 5,0 m
• locale interrato di tipo B: se il piano di calpestio è ad una quota compresa tra – 5,0 e – 10 m
L’accesso deve avvenire direttamente dall’esterno, tramite porta larga almeno 0,9 m realizzata in materiale di classe 0 di reazione
Accesso al fuoco italiana o di classe A1 di reazione al fuoco europea
Nel caso in cui l’aerazione sia realizzata tramite aperture di aerazione comandate, l’impianto di rivelazione deve comandare
Disposizioni
anche un’elettrovalvola automatica a riarmo manuale posta sull’impianto interno all’esterno del locale di installazione, nonché
particolari azionare dispositivi di segnalazione ottici ed acustici
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SEZIONE 7 Impianti per la cottura di alimenti (cucine) e lavaggio stoviglie,
anche nell’ambito dell’ospitalità professionale, di comunità e ambiti similari
INSTALLAZIONE IN APPOSITO LOCALE INSERITO NELLA VOLUMETRIA DEL FABBRICATO SERVITO
Il locale deve essere ad uso esclusivo degli impianti di produzione del calore. Sono ammessi, inoltre, eventuali apparecchi o
dispositivi destinati a funzioni complementari o ausiliarie del medesimo impianto
Disposizioni generali
sono ammessi servizi accessori al locale cucina (ad es. lavaggio stoviglie, dispensa, spogliatoi, ecc..) anche in locali direttamente
comunicanti
Il piano di calpestio più basso dei locali non può essere ubicato a quota inferiore a -5 m al di sotto del piano di riferimento
Ubicazione
Il locale deve possedere una parete esterna la cui lunghezza minima non deve essere inferiore al 15% del perimetro
Gli elementi costruttivi del locale devono possedere i seguenti requisiti, in funzione della
portata termica totale dell’impianto Q TOT:
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SEZIONE 7 Impianti per la cottura di alimenti (cucine) e lavaggio stoviglie,
anche nell’ambito dell’ospitalità professionale, di comunità e ambiti similari
INSTALLAZIONE IN APPOSITO LOCALE INSERITO NELLA VOLUMETRIA DEL FABBRICATO SERVITO
I locali devono essere dotati di
La superficie complessiva minima S [m2] delle aperture di aerazione permanenti dovrà
aperture di aerazione realizzate su
essere determinata come segue: S≥k·z·Q
pareti esterne
z
In presenza di impianto di rilevazione gas
Ubicazione del che comanda un’elettrovalvola
k
locale Standard automatica a riarmo manuale, posta
Aperture di aerazione la copertura è considerata parete all’esterno del locale, e dispositivi di
esterna qualora confinante con segnalazione ottici e acustici
spazio scoperto e di superficie non
inferiore al 20 % della superficie in Locali fuori terra 0,0010 1,0 0,8
pianta del locale
Locali seminterrati o
0,0015 1,0 0,9
interrati di tipo A
•locale interrato di tipo A: se il piano di calpestio è ad una quota non inferiore a – 5,0 m
• locale interrato di tipo B: se il piano di calpestio è ad una quota compresa tra – 5,0 e – 10 m
direttamente dall’esterno, tramite porta larga almeno 0,9 m realizzata in materiale di
classe 0 di reazione al fuoco italiana o di classe A1 di reazione al fuoco europea
Accesso L’accesso può avvenire: e/o dal locale consumazione pasti, tramite una o più porte larghe almeno 0,9 m di
caratteristiche almeno EI 60 per portate termiche superiori a 116 kW e EI 30 negli altri
casi, dotate di dispositivo di auto-chiusura, anche del tipo normalmente aperto purché
comandate da un sistema di rivelazione incendi e/o di gas
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SEZIONE 7 Impianti per la cottura di alimenti (cucine) e lavaggio stoviglie,
anche nell’ambito dell’ospitalità professionale, di comunità e ambiti similari
INSTALLAZIONE IN APPOSITO LOCALE INSERITO NELLA VOLUMETRIA DEL FABBRICATO SERVITO
È consentita la comunicazione con il locale consumazione pasti alle condizioni impartite per l’accesso dal locale medesimo
È consentita la comunicazione tra la cucina ed altri ambienti, pertinenti l’attività servita dall’impianto e diversi dal locale
consumazione pasti, tramite:
disimpegno di tipo 1 per impianti con disimpegno di tipo 2 per disimpegno di tipo 3 nel caso di comunicazioni con i locali
QTOT ≤ 116 kW impianti con QTOT > 116 kW di pubblico spettacolo
In caso di apparecchi alimentati a gas con densità non superiore a 0,8 sono consentite nel disimpegno di tipo 3 aperture di
aerazione comandate
Eventuali altre modalità di comunicazione indicate dalle regole tecniche pertinenti le attività servite sono prevalenti, qualora più
cautelative, rispetto a quelle previste dal presente decreto
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SEZIONE 7 Impianti per la cottura di alimenti (cucine) e lavaggio stoviglie,
anche nell’ambito dell’ospitalità professionale, di comunità e ambiti similari
INSTALLAZIONE IN APPOSITO LOCALE INSERITO NELLA VOLUMETRIA DEL FABBRICATO SERVITO
Limitazioni per gli La comunicazione con caserme, locali di pubblico spettacolo, locali soggetti ad affollamento superiore a 0,4 persone/m 2, attività
apparecchi alimentati comprese nei punti 41, 58, 66, 67, 68, 69, 71, 72, 73 (ad uso terziario), 75, 77 cat. C (per altezza antincendio oltre 54 m) e 78
con gas a densità dell’allegato I al decreto del Presidente della Repubblica 1° agosto 2011, n. 151, può avvenire esclusivamente tramite disimpegno di
maggiore di 0,8 tipo 3 indipendentemente dalla portata termica
Nel caso in cui l’aerazione sia realizzata tramite aperture di aerazione comandate, l’impianto di rivelazione deve comandare
Disposizioni
anche un’elettrovalvola automatica a riarmo manuale posta sull’impianto interno all’esterno del locale di installazione, nonché
particolari azionare dispositivi di segnalazione ottici ed acustici
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SEZIONE 7 Impianti per la cottura di alimenti (cucine) e lavaggio stoviglie,
anche nell’ambito dell’ospitalità professionale, di comunità e ambiti similari
INSTALLAZIONE IN LOCALE IN CUI AVVIENE LA CONSUMAZIONE PASTI
È consentita l’installazione di apparecchi per la produzione di calore nello stesso locale di consumazione dei pasti ove non in
Disposizioni generali contrasto con le specifiche regole tecniche applicabili alle attività servite
Il piano di calpestio più basso dei locali non può essere ubicato a quota inferiore a -5 m al di sotto del piano di riferimento
Ubicazione
Il locale deve possedere una parete esterna la cui lunghezza minima non deve essere inferiore al 15% del perimetro
Gli elementi costruttivi del locale devono possedere i seguenti requisiti, in funzione della portata
termica totale dell’impianto Q TOT:
Resistenza al fuoco Resistenza al fuoco
QTOT
Strutture portanti Elementi separanti
≤ 116 kW R ≥ 60 REI/EI ≥ 60
> 116 kW R ≥ 120 REI/EI ≥ 120
Caratteristiche I locali devono costituire
costruttive compartimento antincendio Tra la zona cucina e la zona consumazione pasti deve essere realizzata una separazione
verticale, pendente dalla copertura fino a quota 2,2 m dal pavimento, atta ad evitare l’espandersi
dei fumi e dei gas caldi in senso orizzontale all’interno del locale, in materiale di classe 0 di reazione
al fuoco italiana o di classe A1 di reazione al fuoco europea ed avente adeguata resistenza
meccanica, particolarmente nel vincolo
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SEZIONE 7 Impianti per la cottura di alimenti (cucine) e lavaggio stoviglie,
anche nell’ambito dell’ospitalità professionale, di comunità e ambiti similari
INSTALLAZIONE IN LOCALE IN CUI AVVIENE LA CONSUMAZIONE PASTI
I locali devono essere dotati di
La superficie complessiva minima S [m2] delle aperture di aerazione permanenti dovrà
aperture di aerazione realizzate su
essere determinata come segue: S≥k·z·Q
pareti esterne
z
In presenza di impianto di rilevazione gas
Ubicazione del che comanda un’elettrovalvola
k
locale Standard automatica a riarmo manuale, posta
la copertura è considerata parete all’esterno del locale, e dispositivi di
esterna qualora confinante con segnalazione ottici e acustici
spazio scoperto e di superficie non
Aperture di aerazione inferiore al 20 % della superficie in Locali fuori terra 0,0010 1,0 0,8
pianta del locale
Locali seminterrati o
0,0015 1,0 0,9
interrati di tipo A
• locale interrato di tipo A: se il piano di calpestio è ad una quota non inferiore a – 5,0 m
• locale interrato di tipo B: se il piano di calpestio è ad una quota compresa tra – 5,0 e – 10 m
gli apparecchi utilizzati devono essere asserviti ad un sistema di evacuazione forzata (p.e.: cappa munita di aspiratore meccanico)
l’atmosfera della zona cucina, durante l’esercizio, deve essere mantenuta costantemente in depressione rispetto a quella della
zona consumazione pasti attraverso l’installazione di un sistema di evacuazione che consenta l’aspirazione di un volume almeno
uguale a 1 m3/h di aria per ogni kW di potenza assorbita dagli apparecchi ad esso asserviti
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SEZIONE 7 Impianti per la cottura di alimenti (cucine) e lavaggio stoviglie,
anche nell’ambito dell’ospitalità professionale, di comunità e ambiti similari
INSTALLAZIONE IN LOCALE IN CUI AVVIENE LA CONSUMAZIONE PASTI
direttamente dall’esterno, tramite porta larga almeno 0,9 m realizzata in
materiale di classe 0 di reazione al fuoco italiana o di classe A1 di
Accesso L’accesso può avvenire: reazione al fuoco europea
e/o dalla zona consumazione pasti
È consentita la comunicazione tra il locale ed altri
Eventuali altre modalità di comunicazione indicate dalle regole tecniche
ambienti, pertinenti l’attività servita dall’impianto, tramite
Comunicazioni una o più porte di caratteristiche EI 30 con
pertinenti le attività servite sono prevalenti, qualora più cautelative, rispetto
a quelle previste dal presente decreto
dispositivo di autochiusura
Limitazioni per gli La comunicazione con caserme, locali di pubblico spettacolo, locali soggetti ad affollamento superiore a 0,4 persone/m 2, attività
apparecchi alimentati comprese nei punti 41, 58, 66, 67, 68, 69, 71, 72, 73 (ad uso terziario), 75, 77 cat. C (per altezza antincendio oltre 54 m) e 78
con gas a densità dell’allegato I al decreto del Presidente della Repubblica 1° agosto 2011, n. 151, può avvenire esclusivamente tramite disimpegno di
maggiore di 0,8 tipo 3 indipendentemente dalla portata termica
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SEZIONE 7 Impianti per la cottura di alimenti (cucine) e lavaggio stoviglie,
anche nell’ambito dell’ospitalità professionale, di comunità e ambiti similari
INSTALLAZIONE IN LOCALE IN CUI AVVIENE LA CONSUMAZIONE PASTI
Il locale, in relazione all’affollamento previsto, deve essere servito da vie di circolazione ed uscite, tali da consentire una rapida e
sicura evacuazione delle persone presenti in caso di emergenza
L’alimentazione del gas alle apparecchiature deve essere direttamente asservita - mediante elettrovalvola posta sulla tubazione di
adduzione del gas - al sistema di evacuazione forzata e deve interrompersi nel caso che la portata di questo scenda sotto i valori
Disposizioni prescritti e nel caso di intervento di un sistema di rivelazione di gas installato nel locale di cottura . La riammissione del gas alle
particolari apparecchiature deve essere esclusivamente manuale
Nel caso in cui l’aerazione sia realizzata tramite aperture di aerazione comandate, l’impianto di rivelazione deve comandare
anche un’elettrovalvola automatica a riarmo manuale posta sull’impianto interno all’esterno del locale di installazione, nonché
dispositivi di segnalazione ottici ed acustici
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TAVOLE
RIEPILOGATIVE
APPARECCHI DI RISCALDAMENTO DI TIPO “A” Sezione 8
REALIZZATI CON DIFFUSORI RADIANTI AD
INCANDESCENZA
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SEZIONE 8 Apparecchi di riscaldamento di tipo “A” realizzati con diffusori radianti ad incandescenza
INSTALLAZIONE NEI LOCALI SERVITI
in locali interrati e seminterrati
È vietata in ambienti soggetti a depressione
l’installazione:
in locali in cui le lavorazioni o le concentrazioni dei materiali in deposito negli ambienti da riscaldare
Disposizioni generali comportino la formazione di gas, vapori e/o polveri suscettibili di dare luogo ad incendi e/o esplosioni
L’installazione di detti apparecchi in luoghi soggetti ad affollamento di persone, quali ad esempio i luoghi di culto, è subordinata ad
una specifica valutazione del rischio per la quale devono essere presi in considerazione i rischi e le condizioni di seguito
esposte
L’installazione consentita (a parete o sospesa) è quella prevista in conformità alle norme tecniche di prodotto vigenti. La stabilità
Ubicazione e resistenza al carico degli elementi di sostegno e di ancoraggio deve essere adeguata
Il locale deve possedere una parete esterna la cui lunghezza minima non deve essere inferiore al 15 % del perimetro
Gli elementi costruttivi orizzontali e/o essere realizzati con materiali di classe
possedere caratteristiche di resistenza
verticali ai quali sono addossati 0 di reazione al fuoco italiana o di classe
al fuoco almeno R/REI/EI 30
eventualmente gli apparecchi devono: A1 di reazione al fuoco europea
Qualora non siano soddisfatti in tutto o in parte i requisiti suddetti dovrà essere adottata una delle misure integrative di seguito
indicate:
Caratteristiche deve essere interposto un elemento costruttivo di caratteristiche non inferiori a
costruttive gli apparecchi devono distare non meno
REI/EI 120 di dimensioni superiori di almeno 0,50 m della proiezione retta
di 0,6 m dalle pareti degli edifici
dell’apparecchio lateralmente ed 1 m superiormente
Per la riduzione del rischio di irraggiamento termico verso materiali combustibili ad esso esposti (elementi in legno, tendaggi,
drappeggi, ecc.) è necessario adottare idonei distanziamenti o apposite schermature tra essi e l’apparecchio radiante. Tali soluzioni
devono essere in grado di limitare il flusso termico a valori compatibili con ogni materiale e devono essere definiti dal progettista
dell’impianto di produzione del calore
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SEZIONE 8 Apparecchi di riscaldamento di tipo “A” realizzati con diffusori radianti ad incandescenza
INSTALLAZIONE NEI LOCALI SERVITI
I locali serviti devono essere dotati di Ai fini della realizzazione delle aperture di aerazione permanenti, la copertura è considerata
aperture di aerazione permanenti parete esterna qualora confinante con spazio scoperto e di superficie non inferiore al
realizzate su pareti esterne 50 % della superficie in pianta del locale di installazione
La superficie complessiva minima S [m2] delle aperture di aerazione permanenti non deve essere inferiore a: S ≥ 0,01 m2
Deve essere effettuata la valutazione del rischio correlato all’immissione nell’ambiente dei prodotti della combustione
(monossido di carbonio, anidride carbonica, ossido di azoto) ai fini di una adeguata ventilazione dei locali di installazione e della
verifica di idoneità, secondo i requisiti stabiliti dalle norme tecniche vigenti applicabili
Particolare attenzione deve essere posta ai dati di progetto riferiti ai tempi di all’effettiva disponibilità delle aperture
Aperture di aerazione
accensione degli apparecchi ed alla loro variabilità in funzione della durata delle necessarie sia per l’evacuazione dell’aria viziata
attività e condizionati dalle temperature esterne. È necessario assicurare che che per il corretto funzionamento degli
l’accensione, anche parziale, dell’impianto di produzione del calore per il apparecchi
riscaldamento degli ambienti sia sempre subordinata alla verifica del rispetto
delle prescrizioni richiamate dalle norme tecniche vigenti e dalle specifiche all’effettiva attivazione del sistema di
tecniche eventualmente previste dal progettista, con particolare riferimento: ventilazione meccanica, qualora previsto
Nel caso di ricorso ad impianto di ventilazione meccanica, l’alimentazione del gas alle apparecchiature deve essere
direttamente asservita a tale sistema ed interrompersi automaticamente nel caso che la portata di questo scenda sotto i valori
prescritti, con riarmo manuale per la riammissione del gas alle apparecchiature
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SEZIONE 8 Apparecchi di riscaldamento di tipo “A” realizzati con diffusori radianti ad incandescenza
INSTALLAZIONE NEI LOCALI SERVITI
La valutazione dei rischi ai fini della ventilazione degli ambienti (per immissione dei prodotti della combustione o per dispersioni di
Comunicazioni gas) e le conseguenti verifiche di idoneità devono essere estese anche ad eventuali locali in comunicazione diretta o funzionale
con gli ambienti serviti dall’impianto di produzione del calore
Disposizioni Per la riduzione del rischio entro limiti ritenuti accettabili possono essere prese in esame misure compensative riconducibili
particolari all’impianto interno del gas, ovvero ad altri apprestamenti quali, ad esempio, impianti di rivelazione ed allarme, valvole di
intercettazione automatica del flusso, pressostati, prove di tenuta a cadenza periodica, etc, privilegiando in ogni caso, per le
tubazioni del gas, un percorso il più possibile esterno al manufatto
Deve essere rispettata una distanza minima di 4 m tra il piano di calpestio e gli elementi radianti
La distanza tra gli elementi radianti ed eventuali materiali combustibili in deposito deve essere tale da impedire il
raggiungimento di temperature pericolose sulla superficie dei materiali stessi ai fini dello sviluppo di eventuali incendi e/o reazioni di
combustione, ed in ogni caso non minore di 1,5 m
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IN QUESTA SEZIONE I LAY-OUT DESCRITTIVI TAVOLE
TAVOLE
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Tavola 2 a - locale interrato
TAVOLE
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Tavola 2 b - locale interrato
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Tavola 2 c - locale interrato
TAVOLE
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Tavola 3 - locale seminterrato
TAVOLE
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Tavola 4 - installazione all’aperto adiacente a parete
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Informare è un piacere,
Formare un dovere,
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La Formazione in mano
Ideata e creata da Loris Del Grande