SOMMARIO
Da sempre le ragioni dell'Ambiente sono contrastanti rispetto alle imperanti ragioni dell'Economia, fortunatamente una
rinnovata sensibilità verso la salute del nostro Pianeta sta guidando gli Stati ad emettere normative per il controllo degli
inquinanti sempre più stringenti. Le caldaie di potenza non fanno eccezione, e questo si traduce in una ricerca continua tesa al
miglioramento delle prestazioni dei bruciatori in termini di emissioni, pur rispettando le ragioni dell'Economia, che impongono
linee guida volte alla riduzione dei costi progettuali e costruttivi.
Negli ultimi anni si è imposta, per motivi economici dettati dalla gestione progettuale dell'intero impianto, la tendenza ad
aumentare la taglia dei bruciatori a scapito del numero degli stessi. Relativamente all’esperienza Ansaldo Caldaie, mentre negli
anni '90 la taglia media del singolo bruciatore era di circa 40 MWt, a partire dal nuovo millennio la taglia media si è attestata
sui 50 MWt (con punte fino a 70 MWt), con un incremento di almeno il 25%; inoltre, dallo stimolo alla realizzazione di
camere di combustione sempre più compatte, è risultata una maggiore difficoltà nel conseguire valori sempre più stringenti di
emissione inquinante. Altra tendenza dettata da ragioni economiche riguarda il privilegiare soluzioni meccanicamente
semplificate, sia per fabbricazione che per installazione. Partendo da bruciatori Low-NOx caratterizzati da sistemi di iniezione
gas multi lancia installati negli anni '90, Ansaldo Caldaie ha sviluppato un nuovo bruciatore più semplice, caratterizzato da
singola lancia centrale. Per migliorare le performance sul piano delle emissioni, nonostante le esigenze economiche, si è
dovuto procedere con uno studio accurato del sistema bruciatore completo, soprattutto da un punto di vista fluidodinamico. Il
bruciatore è stato sviluppato quindi studiando sia sperimentalmente che numericamente forature della lancia innovative, con
efflussi sonici sub-espansi, in grado di ottenere performance di combustione in linea con le esigenze legislative e ambientali,
rispettando nel contempo l'economicità di gestione dell'impianto.
1. BREVE STORIA DEL TEA-BA Dal 1998 inizia lo sviluppo del TEA-BA. Ritorni dal campo
e necessità di carattere economico ed impiantistico guidano
Il bruciatore TEA-BA è un bruciatore Low-NOx olio/gas a l’evoluzione del bruciatore verso una soluzione a due arie di
due arie per caldaie di potenza, nato da una lunga storia di combustione, e singola lancia gas centrale. Questa soluzione
ricerca e importanti collaborazioni. presenta innumerevoli vantaggi: maggiore semplicità
Il primo predecessore del TEA-BA, il TEA Mk 1 (acronimo costruttiva, minor costo di fabbricazione, minore ingombro e
di Triflusso Enel Ansaldo), nasce negli ultimi anni ’80 come conseguente possibilità di essere installato su impianti in
bruciatore olio/gas, a tre arie di combustione, con iniettore olio retrofit senza necessità di modificare le aree di gola e le parti
centrale e lance gas inserite all’interno del condotto primario. in pressione, abbassamento del punto di fumo con evidente
“Inaugurato” nel 1990 nell’impianto di Monfalcone, viene diminuzione dell’eccesso d’aria di combustione richiesto
installato con successo fino al 1997 su altri nove impianti in (come evidenziato in Figura 1), infine, grazie a nuove
Italia, Egitto, Arabia Saudita e Grecia, sia in configurazione soluzioni di atomizzazione, la possibilità di essere alimentato a
semplice, che in impianti dotati di Reburning, Overfire Air combustibili non convenzionali (es. ORIMULSION® o
Ports (OFA) e/o Flue Gas Mixing, con taglie che in media si greggio). Il grafico in Fig.1 riporta valori misurati
aggirano sui 40 MWt con punte fino a 61 MWt.. La diretta nell’impianto di prova di Gioia del Colle (48 MWt) per quanto
evoluzione del TEA Mk 1, il TEA Mk 2, eredita dal riguarda la combustione ad olio: per emissioni di NOx
precedente la configurazione di iniezione dei combustibili, ma confrontabili tra le tre tipologie bruciatori, il TEA-BA ottiene
presenta netti miglioramenti per quanto riguarda un evidente abbassamento del punto di fumo (0.8% di
l’aerodinamica, la riduzione delle perdite di carico, il ossigeno contro 1.2% per il TEA Mk 1 e il 2% per il TEA Mk
bilanciamento dell’aria di combustione ai bruciatori, la minore 2) con indubbi vantaggi per quel che riguarda i rendimenti di
complessità meccanica; esso consegue un ulteriore caldaia e l’economicità di gestione dell’impianto.
abbattimento delle emissioni NOx. Viene installato con ottimi Dal 2002 ad oggi il TEA-BA è stato installato, o è in
risultati dal 1997 al 1998 su nove impianti in Italia, Portogallo procinto di esserlo, su otto impianti localizzati in Corea del
e Panama con taglie che in media si attestano sui 40 MWt e Sud, Arabia Saudita, Cipro, Siria, India ed Egitto. La taglia
punte fino a 53 MWt. media è salita a circa 50 MWt con punte fino a 68 MWt.
2.2 Evoluzione della foratura
0.9
0.8
0.7
Delta P (bar)
0.6
0.5
0.4
0.3
0.2
0.1
0
0 1000 2000 3000 4000 5000 6000
Figura 2: caratterizzazione a gas TEA-BA, emissioni di NOx e Portata (Nmc/h)
CO rispetto all’eccesso d’aria ottenute con varie
configurazioni di iniezione del gas naturale.
Figura 3: Curve portata pressione per foratura subsonica.
2
Torcione Foratura Sonica Subespansa
2.4 La sperimentazione
Curva Teorica Curva Limite (Ceff costante)
Curva Attesa Pressione Critica
Come anticipato, Ansaldo Caldaie S.p.A. dispone di un
Sperimentali centro sperimentale che permette di testare i bruciatori in
3 piena scala, fino alla potenzialità massima di 48 MWt.
2.5
Nel giugno 2009 è stata pertanto condotta una campagna di
prove volta a definire la migliore foratura tra varie geometrie
Delta P (bar)
2
proposte. In particolare sono stati ribattuti dati di geometrie
1.5
montate in impianto (subsoniche) e precedentemente testate,
1
poi sono stati provati tre ugelli che a parità di area
0.5
presentavano diversi gradi di staging circonferenziale: uno che
0 non presenta tale caratteristica, uno che la presenta in modo
0 1000 2000 3000 4000 5000
Portata (Nmc/h)
intermedio e uno con forte staging circonferenziale.
Ogni foratura è stata testata per un’intera giornata, con
raggiungimento del pieno carico, variazione dell’eccesso
Figura 4: curve portata pressione per foratura sonica d’aria fino al raggiungimento del punto di fumo, infine test di
subespansa. sensibilità al gas mixing (GM, diluizione dell’aria di
combustione con fumi ricircolati).
Inoltre sono state effettuate riprese con termocamera ad
Inoltre il codice è in grado di analizzare forature imposte, infrarosso, che hanno permesso di valutare in ogni
fornendo le curve portata-pressione di utilità fondamentale configurazione la qualità degli efflussi, permettendo di
durante l’esercizio dell’impianto. validare le ipotesi assunte in precedenza e di controllare che
l’efflusso sonico altamente subespanso non trapassasse il
Il codice tiene ovviamente conto degli effetti di fluido reale, flusso di aria secondaria del bruciatore.
in particolare del fatto che salendo con il grado di La figura 5 illustra i risultati delle prove per quanto
subespansione la curva reale portata-pressione tende ad riguarda le emissioni di NOx e CO in funzione dell’eccesso
avvicinarsi alla curva teorica (effetti di “schiacciamento” dello d’aria. Commentando brevemente, rispetto ai valori riportati
strato limite), per cui il coefficiente di efflusso che fraziona la per le due forature subsoniche testate in impianto si sono
portata reale non è costante. ottenuti valori peggiorativi per la foratura sonica subespansa
Una volta calibrati i coefficienti di efflusso lo strumento ha che non presenta staging circonferenziale. Al contrario si
validità “universale” per ogni geometria di iniezione gas. ottengono valori molto migliori per le forature che presentano
Di seguito si riportano le equazioni chiave su cui si basa il tale caratteristica, in modo particolare per la foratura che porta
codice: lo staging circonferenziale all’estremo.
Oltre all’ottenimento di valori di emissioni
1
significativamente più bassi a parità di eccesso d’aria,
2 k +1
2
& 2k
m P2 k P2 k (1) quest’ultima foratura ha abbassato notevolmente il punto di
= Po ρ o −
A k −1 Po Po
fumo, rendendo possibili condizioni operative con eccessi
d’aria significativamente minori e portando ulteriori vantaggi
in termini di NOx e in termini di economicità di gestione
valida per efflussi subsonici, dell’impianto.
In Figura 6 invece si evidenzia l’effetto del gas mixing su
1 due teste, la subsonica 1 e la sonica con alto staging
k +1 2
&
m 2 k −1
(2)
circonferenziale. Si può notare in questo caso che il gas
= kPoρ o mixing agisce molto bene su entrambe le teste, in particolar
A k +1
modo si ha un’inversione di tendenza sul 10% di GM, per cui
la testa subsonica ottiene valori migliori rispetto alla testa
valida per efflussi che hanno raggiunto (o superato) il rapporto sonica. Da notare però il fatto che, per esempio, sul primo
critico di pressione. impianto in cui verrà montato il torcione con alto staging
Le Figure 3 e 4 rappresentano due prove di circonferenziale, il massimo valore di GM ammesso da altri
caratterizzazione di due tipologie di torcioni, uno vincoli progettuali è pari all’8%.
“tradizionale” subsonico e uno sonico subespanso. Le curve Le Figure 7 e 8 mostrano rispettivamente una fiamma tipica
riportare rappresentano la curva teorica, come derivata dalle di torcione con foratura a staging circonferenziale nullo e una
Eq. 1 e 2, la curva limite, ossia la curva teorica frazionata di torcione con alto staging circonferenziale. Da notare che nel
attraverso un coefficiente di efflusso costante, la curva attesa, secondo caso si possono chiaramente intravedere i “baffi” di
ossia la curva frazionata attraverso un coefficiente di efflusso fiamma chiaramente separati, quasi si trattasse di fiamme
variabile con la pressione, la linea di pressione critica (che distinte. Anche la lunghezza di fiamma si riduce
indica il raggiungimento delle condizioni soniche) e i valori notevolmente, a vantaggio di migliori condizioni di
misurati in test-facility. La predizione della curva è funzionamento in sistemi di combustione contrapposti.
ottimamente confermata dai rilievi sperimentali. Da notare Le Figure 9, 10, 11 e 12 sono immagini estratte dai video
come nel campo subsonico i valori si posizionino sulla linea a effettuati con la termocamera a infrarosso. La scala dei colori
coefficiente costante, mentre tendano, per condizioni di alta va dal nero, che indica la zona più fredda, al giallo/bianco, che
pressione, a spostarsi verso la curva teorica. indica la zona più calda. In figura 9 è riportata un’immagine
relativa al torcione subsonico 2, in funzionamento a 35 MWt.
3
BRUCIATORE TEA-BA BRUCIATORE TEA-BA
Caratterizzazione torcioni gas - Qgas = 3500 Nm3/h Curva FGR - Qgas=3500 Nm3/h
400 300
275
350
250 SUBSONICO
NOx, CO @ 3% O2 (mg/Nm3)
NOx @ 3% O2 (mg/Nm3)
300 225 SONICO, ALTO STAGING CIRCONF.
200
250
NOx, SONICO, NO STAGING CIRCONF. 175
Figura 5: caratterizzazione a gas TEA-BA: confronto NOx e Figura 6: effetto del gas mixing su testa subsonica e testa
CO per 5 diverse tipologie di torcione. sonica con alto staging circonferenziale.
Figura 7: fiamma con staging circonferenziale nullo. Figura 8: fiamma con alto staging circonferenziale.
Figura 9: immagine termocamera a infrarosso, ugello Figura 10: immagine termocamera a infrarosso, ugello sonico
subsonico, 35 MWt. con alto staging circonferenziale, 9 MWt.
4
Si può notare come il getto sia direzionato solo Senza entrare nel dettaglio dell’analisi numerica, svolta in
approssimativamente. Nelle Figure 10, 11 e 12 sono riportati 3 collaborazione con il Politecnico di Milano, si riportano i
regimi di funzionamento (9 MWt, 21 MWt e 35 MWt) per il risultati fondamentali per quanto riguarda l’analisi del flusso,
torcione sonico ad alto grado di staging circonferenziale. È la forma di fiamma e le emissioni.
interessante vedere come il flusso espanda diversamente a Nelle Figure 13 e 14 sono messe in evidenza le linee di
seconda del carico. In Figura 10 il flusso è subsonico, per cui flusso del gas immesso in camera nelle due configurazioni
l’efflusso è chiaramente adattato. Nelle Figure 11 e 12 invece significative. Nelle Figure 15 e 16 si riportano le
si notano le diverse lunghezze di adattamento del getto per concentrazioni (in frazioni di massa) del CO, significativo per
espansione: in ogni caso, anche a forte subespansione, l’aria fornire una descrizione visiva della forma di fiamma, non
secondaria non è mai perforata dal getto. facilmente identificabile se non attraverso tale metodologia.
Allo stesso scopo nelle Figure 17 e 18 si riportano le
2.5 L’analisi numerica concentrazioni (in frazione molare) del radicale OH.
E’ evidente che per quanto riguarda l’analisi qualitativa del
Parallelamente alla sperimentazione in campo, sono stati flusso e della forma di fiamma i risultati numerici ricalcano
effettuati studi di tipo fluidodinamico computazionale, svolti pressoché alla perfezione quanto rilevato in fase sperimentale.
tramite codice Ansys FLUENT®. Di seguito si riportano i Ancora si nota un notevole “accorciamento” della fiamma
risultati ottenuti per le due configurazioni più significative, prodotta dal torcione con alto grado di staging
ossia una configurazione subsonica e la configurazione sonica circonferenziale, situazione assolutamente positiva per quanto
ad alto staging circonferenziale. riguarda le interazioni tra bruciatori.
Per massima analogia con la sperimentazione, il modello Nelle Figure 19 e 20 si riportano i campi di temperatura sul
numerico del bruciatore è stato inserito in un dominio di piano di simmetria della camera di combustione e sulla
calcolo simulante la camera di prova della test-facility, con fiamma nelle due configurazioni, al fine di evidenziare le zone
condizioni al contorno che rispettassero il più possibile le di maggior produzione di thermal NOx, per i quali nelle figure
condizioni termiche riscontrate sulla caldaia stessa. 21 e 22 sono riportati i ratei qualitativi di produzione.
Figura 13: linee di flusso per configurazione ugello gas Figura 14: linee di flusso per configurazione ugello gas sonico
subsonico. con alto staging circonferenziale.
Figura 15: superficie con frazione in massa di CO costante, Figura 16: superficie con frazione in massa di CO costante,
forma di fiamma per ugello gas subsonico. forma di fiamma per ugello gas sonico con alto staging
circonferenziale.
5
Figura 17: superficie con frazione in mole di OH costante, Figura 18: superficie con frazione in mole di OH costante,
forma di fiamma per ugello subsonico. forma di fiamma per ugello sonico con alto grado di staging
circonferenziale.
Figura 19: campo di temperatura [K], ugello subsonico. Figura 20: campo di temperatura [K], ugello sonico con alto
grado di staging circonferenziale.
Figura 21: superficie a rateo di produzione di Thermal NOx Figura 22: superficie a rateo di produzione di Thermal NOx
[kmol m-3 s-1] costante, ugello subsonico. [kmol m-3 s-1] costante, ugello sonico con alto grado di staging
circonferenziale.
Dalla comparazione delle Figure 19, 20, 21 e 22 si evince 2.6 Studio della foratura: conclusioni
che il torcione con alto staging circonferenziale produce una
fiamma con minori picchi di temperatura, e globalmente zone Dall’integrazione dei diversi studi effettuati per determinare la
meno “calde”, questo ha una forte influenza sulla produzione migliore foratura per il torcione a gas, si è evinto che la
di thermal NOx, che viene significativamente ridotta. Non miglior soluzione è quella ad alto staging circonferenziale.
riportiamo i valori assoluti di produzione di NOx stimati da Riassumendo, i vantaggi portati da questa soluzione sono i
FLUENT® in quanto si tratta solo di valori qualitativi. seguenti: riduzione della produzione di NOx (circa 20%),
notevole abbassamento del punto di fumo, minor consumo di
aria con conseguente risparmio sulla potenza assorbita dai
6
ventilatori, che per un impianto da 600 MWe può Un altro importante aspetto che Ansaldo Caldaie sta
corrispondere a circa 120 kW. Inoltre il fatto che il torcione affrontando al momento è la possibilità di poter gestire la co-
operi in regime sonico subespanso, fa sì che la pressione di combustione di olio e gas. Questa esigenza nasce soprattutto
alimentazione del gas sia maggiore, con benefici sul rapporto negli impianti di raffineria, dove si ha necessità di bruciare
di turn down e sulle dimensioni delle tubazioni. combustibili di recupero (seppure ad alto potere calorifico).
Per questo si sta sviluppando un bruciatore che associa al
3. APPLICAZIONI E SVILUPPI sistema di iniezione centrale di olio e gas, anche un sistema di
iniezione periferica del gas . Il bruciatore così configurato , già
Il TEA-BA è un bruciatore che, seppure in evoluzione in fase di test avanzato su test-facility, sembra al momento
continua, ha alle spalle una considerevole serie di positive promettere ottimi risultati, sia per quanto riguarda le emissioni
referenze. In particolare, dal 2002 ad oggi ha collezionato (in prova si è ottenuta un’ulteriore diminuzione della
ottimi risultati anche con combustibili non tradizionali, quali produzione di NOx), che per quanto riguarda l’estrema
ORIMULSION® (Youngnam, Corea del Sud) e crude oil flessibilità di impiego (co-combustione di olio e gas, oppure di
(Shuaibah, Arabia Saudita). gas diversi operanti a diverse pressioni senza necessità di
La Tabella 1 riporta la reference list completa del premiscelazione).
bruciatore; le Figg. 23 e 24 ne mostrano il tipico aspetto.
Fig. 23: TEA-BA – vista anteriore. Fig. 24: TEA-BA – vista posteriore.
NOMENCLATURA
m&
= portata massica, [kg / s] k = rapporto dei calori specifici [-]
A = area di efflusso, [m2] P0 = pressione interna [Pa]
P2 = pressione in camera di combustione [Pa]
7
SUMMARY (with peaks up to 70 MWt), with an increase of 25% at least;
moreover, the tendency to build furnaces more and more
From time immemorial, environment reasons seem to be “tight” originates troubles in controlling constricting values of
contrasting with business, prevailing, ones; thankfully, a pollutant emissions. Furthermore, business leads to favour
renewed sensitivity to our planet health is driving wide world simpler mechanical solutions, both for manufacturing and
countries to issue rules on pollutant emissions more and more installation. From Low-NOx burners, characterized by
constricting. Power boilers are submitted to the same condition, multispud gas injection philosophy, installed in the ‘90s,
so it is necessary a continuous research turned towards burner Ansaldo Caldaie developed a new, simpler burner, typified by
performance enhancement regarding pollutants, without single central spud. In order to improve the performances in
forgetting economy reasons, that impose guidelines turned terms of pollutant emissions, even respecting economical
towards containment and reduction of project and construction reasons, it has been necessary to proceed with an accurate
costs. investigation of the entire “burner system”, especially from a
In order to meet economical requirements, related to the fluid dynamic point of view. The development of the burner
management of the whole plant, the latest trend regards the took place by studying both experimentally and numerically
reduction of burner number, with an unavoidable size increase. innovative spud drilling geometries, with sonic sub-expanded
As regards Ansaldo Caldaie experience, while in the ‘90s the outflows, that reach combustion performances able to respect
mean size of the single burner was about 40 MWt, beginning legislative and environmental requirements, moreover
from the new millennium the mean size gets to about 50 MWt optimizing at the same time the plant managing economy.