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FORMPOCKET

La Formazione in mano
Ideata e creata da Loris Del Grande
Formazione di prevenzione incendi
▪ D.M. 1° febbraio 1986 - Norme di sicurezza antincendi per la costruzione e l'esercizio di autorimesse e
simili con le modifiche apportate dal D.M. 5 luglio 2005 e dal D.M. 4 marzo 2014.

▪ Decreto del 22 novembre 2002 - Disposizioni in materia di parcamento di autoveicoli alimentati a gas di
petrolio liquefatto all’interno di autorimesse in relazione al sistema di sicurezza dell’impianto

▪ DECRETO 21 febbraio 2017 - Approvazione di norme tecniche di prevenzione incendi per le attività di autorimessa

▪ Testo coordinato del DM 03 agosto 2015 - Approvazione di norme tecniche di prevenzione incendi, ai
sensi dell’articolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139

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CATEGORIA
ATTIVITA’
N
(DPR 151/2011)
Attività n. 3 del A B C

DPR 01 agosto 2015 Autorimesse pubbliche e private,


parcheggi
meccanizzati
pluriplano
di
e
superficie Autorimesse oltre
Autorimesse
oltre 3000 m2;
complessiva coperta superiore a Auto- 1.000 m2 e fino a ricovero di
300 m2; locali adibiti al ricovero di rimesse 3.000 m2; ricovero natanti ed
75 natanti (4) ed aeromobili di fino a di natanti ed aeromobili di

Criteri di superficie superiore a 500 m 2;


depositi di mezzi rotabili (treni,
tram ecc.) di superficie coperta
1.000 m2 aeromobili oltre
500 m2 e fino a
1000 m2
superficie
oltre i 1000
m2; depositi di

assoggettabilità superiore a 1.000 m2.


Equiparazione con le attività di cui all’allegato ex DM 16/02/1982
mezzi rotabili

Autorimesse private con più di 9 autoveicoli, autorimesse pubbliche, ricovero natanti,


92 ricovero aeromobili

Autorimesse uguale Principali differenze fra le attività di equiparazione


Viene modificata l’assoggettibilità delle autorimesse da superiore a 9 autoveicoli alla superficie
minima della stessa: 300 m2
od oltre i 300 m2 di
superficie coperta Per effetto dei nuovi limiti sono diventate soggette alcune attività prima
esenti e viceversa esenti altre prima soggette, es.:
− Autorimesse con 10 o più autoveicoli, con superficie inferiore a 300 m 2
(prima soggette, ora non più).
− Autorimesse con 9 o meno autoveicoli, con superficie superiore a 300
m2 (prima non soggette, ora soggette con il nuovo regolamento).

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Attività 75.1 A
Autorimesse pubbliche e private, parcheggi pluripiano e meccanizzati, con superficie complessiva coperta compresa tra
300 m2 e 1.000 m2.

Attività 75.2 B
Autorimesse pubbliche e private, parcheggi pluripiano e meccanizzati, con superficie complessiva coperta compresa tra
1.000 m2 e 3.000 m2.

Attività 75.3 B
Ricovero di natanti ed aeromobili, con superficie compresa tra 500 m 2 e 1.000 m2

Attività 75.4 C
Autorimesse pubbliche e private, parcheggi pluripiano e meccanizzati, con superficie complessiva coperta superiore a
3.000 m2.

Attività 75.5 C
Ricovero di natanti ed aeromobili, con superficie superiore a 1.000 m 2

Attività 75.6 C
Depositi di mezzi rotabili al chiuso, con superficie superiore a 1.000 m 2

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Il DM 1/2/1986 sostituisce il DM 20/11/1981 “Norme
di sicurezza per la costruzione e l’esercizio delle
autorimesse e simili” (G.U. 3 dicembre 1981, n. 333),
il quale a sua volta aveva sostituito le norme di cui al
titolo VII del DM 31 luglio 1934. Tali decreti non
hanno previsto l’obbligo di adeguamento per le
attività esistenti.
Stato normativo
Con l’entrata in vigore il 7 ottobre 2011 del nuovo
regolamento di prevenzione incendi di cui al D.P.R.
1° agosto 2011, n. 151, le “autorimesse” sono
ricomprese al punto 75 dell’allegato I al decreto
che, a differenza di quanto previsto dal vecchio
elenco del DM 16/2/1982, ove era compresa al n°
92, comprende anche attività prima non soggette
come depositi di mezzi rotabili (treni, tram ecc.) di
superficie coperta superiore a 1.000 m2.

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DEFINIZIONI
Ai fini delle presenti norme valgono le seguenti
definizioni:
- ALTEZZA DEI PIANI: è l’altezza libera interna
tra pavimento e soffitto, per i soffitti a volta
l’altezza è determinata dalla media aritmetica
tra l’altezza del piano d’imposta e l’altezza
massima all’intradosso della volta, per i soffitti
a cassettoni o comunque che presentano
sporgenze di travi, l’altezza è la media
ponderale delle varie altezze riferite alle
superfici in pianta.

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DEFINIZIONI
Ai fini delle presenti norme valgono le seguenti
definizioni:
- AUTOFFICINA O OFFICINA DI
RIPARAZIONE AUTOVEICOLI: area coperta
destinata alle lavorazioni di riparazione e
manutenzione di autoveicoli.

- AUTORIMESSA: area coperta destinata


esclusivamente al ricovero, alla sosta e alla
manovra degli autoveicoli con i servizi annessi. 4
Affinché un piano pilotis (il piano pilotis non è altro
Non sono considerate autorimesse le tettoie che il pianterreno del condominio, quello che si
aperte almeno su due lati. 4 trova tra i pilastri (normalmente di cemento armato)
che sorreggono l’edificio isolandolo dal terreno.)
possa essere destinato ad autorimessa deve avere
tale esclusiva destinazione, e pertanto non può
essere utilizzato per il transito di persone in entrata
e uscita dall’edificio (Nota prot. n. P404/4108 sott.
22 del 11/4/2001).

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DEFINIZIONI
Ai fini delle presenti norme valgono le seguenti
definizioni:
- AUTOSALONE O SALONE DI ESPOSIZIONE
AUTOVEICOLI: area coperta destinata
all’esposizione e alla vendita di autoveicoli.

- AUTOSILO: volume destinato al ricovero, alla


sosta e alla manovra degli autoveicoli, eseguita
a mezzo di dispositivi meccanici.

- AUTOVEICOLO: veicolo o macchina muniti di


motore a combustione interna.

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DEFINIZIONI 5
È possibile prevedere all’interno di un’autorimessa
Ai fini delle presenti norme valgono le seguenti locali, per analoga destinazione d’uso, con
definizioni: superficie superiore a 40 m2, a condizione che
- BOX: volume delimitato da strutture di detti locali abbiano una superficie minima di
resistenza al fuoco definita e di superficie non aerazione (con aperture indipendenti o verso la
superiore a 40 mq. 5 corsia di manovra) ≥ 1/25 della superficie in pianta
(Nota prot. n. P310/4108 sott. 22(44) del
- CAPACITÀ DI PARCAMENTO: è data dal 8/5/2000 e Nota DCPREV prot. n. 13293 del
rapporto tra la superficie netta del locale e la 12/10/2011).
superficie specifica di parcamento.

- PIANO DI RIFERIMENTO: piano della strada,


via, piazza, cortile o spazio a cielo scoperto dal
quale si accede.

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DEFINIZIONI
Ai fini delle presenti norme valgono le seguenti
definizioni:
- RAMPA: piano inclinato carrabile destinato a
superare dislivelli.

- RAMPA APERTA: 6 è la rampa aerata almeno


ad ogni piano, superiormente o lateralmente,
per un minimo del 30% della sua superficie in 6
La rampa aperta, per la funzione che deve svolgere,
pianta con aperture di aerazione affacciantisi deve essere mantenuta permanentemente aperta
su spazio a cielo libero oppure su pozzi di luce e pertanto deve essere priva di infissi (Nota prot.
o cave di superficie non inferiore a quella sopra n. P891/4101 sott. 106/33 del 26/7/2000).
definita e a distanza non inferiore a m 3,5 da
pareti, se finestrate, di edifici esterni che si
affacciano sulla stessa rampa.

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DEFINIZIONI
Ai fini delle presenti norme valgono le seguenti
definizioni:
- RAMPA A PROVA DI FUMO: rampa in vano
costituente compartimento antincendio avente
accesso per ogni piano mediante porte di
resistenza al fuoco almeno RE predeterminata
e dotata di congegno per la chiusura
automatica in caso di incendio - da spazio
scoperto o da disimpegno aperto per almeno
Porta R.E. predeterminata
un lato su spazio scoperto. con autochiusura

vano
ventilato

Finestra a cielo libero

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DEFINIZIONI La capacità di parcamento è il rapporto tra la
Ai fini delle presenti norme valgono le seguenti superficie netta del locale destinato ad autorimessa e
definizioni: la superficie specifica di parcamento, cioè la superficie
- SERVIZI ANNESSI: officine di riparazione di occorrente per la manovra e la sosta di un autoveicolo.
parti meccaniche e di carrozzerie, stazioni di La capacità di parcamento effettiva dovrà dunque
lavaggio e di lubrificazione, esercizi di vendita essere dichiarata dal titolare d’uso del locale. Il DM
di carburanti, uffici, guardiania, alloggio 01/02/86 definisce la superficie specifica di
custode. parcamento in almeno 20 m2 per gli autoveicoli a
quattro ruote nelle autorimesse non sorvegliate e in
- SUPERFICIE SPECIFICA DI PARCAMENTO: almeno 10 m2 in quelle sorvegliate (secondo la Circ.
area necessaria alla manovra e al parcamento MI P713/4108 del 25/07/2000, ai fini della capacità di
di ogni autoveicolo. parcamento, quattro motocicli o ciclomotori
corrispondono ad un autoveicolo).

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CLASSIFICAZIONE
Le autorimesse e simili possono essere di tipo:
a) isolate: situate in edifici esclusivamente
destinati a tale uso ed eventualmente adiacenti
ad edifici destinati ad altri usi, strutturalmente e
funzionalmente separati da questi;
b) miste: tutte le altre

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CLASSIFICAZIONE
In base all’ubicazione i piani delle autorimesse e
simili si classificano in:
a) interrati: con il piano di parcamento a quota
inferiore a quello di riferimento;
b) fuori terra: con il piano di parcamento a quota
non inferiore a quello di riferimento. Sono
parimenti considerate fuori terra, ai fini delle
presenti norme, le autorimesse aventi piano di
parcamento a quota inferiore a quello di
riferimento, purché l’intradosso del solaio o il
piano che determina l’altezza del locale sia a
quota superiore a quella del piano di
riferimento di almeno 0,6 m e purché le
aperture di aerazione abbiano altezza non
inferiore a 0,5 m.

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CLASSIFICAZIONE
In relazione alla configurazione delle pareti
perimetrali, le autorimesse e simili possono
essere:
a) aperte: autorimesse munite di aperture
perimetrali su spazio a cielo libero che
realizzano una percentuale di aerazione
permanente non inferiore al 60% della
superficie delle pareti stesse e comunque
superiore al 15% della superficie in pianta.
b) chiuse: tutte le altre.

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CLASSIFICAZIONE 8
Sono da considerarsi autorimesse sorvegliate, in
In base alle caratteristiche di esercizio e/o di uso quanto provviste di sistemi automatici di controllo
le autorimesse e simili si distinguono in: ai fini antincendio, quelle protette o da impianto
a) sorvegliate: quelle che sono provviste di fisso di spegnimento automatico o da impianto
sistemi automatici di controllo ai fini antincendi8 fisso di rivelazione e segnalazione automatica degli
ovvero provviste di sistema di vigilanza incendi, progettati, realizzati e gestiti in conformità
continua 9 almeno durante l’orario di apertura; alla regola dell’arte (Nota prot. n. P581 sott. 22/48
b) non sorvegliate: tutte le altre. del 26/06/2002).

9
Non è rispondente alle caratteristiche richieste
l’installazione di un sistema di videosorveglianza
collegato ad una centrale operativa esterna
all’attività (Nota DCPREV prot. n. 8388 del
11/06/2013).

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CLASSIFICAZIONE 10
È accettabile un’autorimessa pubblica, sorvegliata
In base alla organizzazione degli spazi interni le da personale preposto alla movimentazione dei
autorimesse e simili si suddividono in: veicoli, ove i posti auto sono disposti in modo che
a) a box; una fila di autoveicoli non ha accesso diretto dalla
b) a spazio aperto. 10, 11 corsia di manovra, fermo restando l’osservanza
della superficie specifica di parcamento prevista al
punto 3.3 (almeno 10 m2) (Nota prot. n.
P1208/4108 sott. 22/15 del 7/11/2001).
11
Un’autorimessa privata, interrata, chiusa e non
sorvegliata da personale preposto alla
movimentazione dei veicoli, nella quale i posti auto
sono disposti in modo che una fila di autoveicoli
non abbia accesso diretto dalla corsia di manovra,
non può essere accettata. Infatti, anche se il posto
auto attestato sulla corsia di manovra e quello
retrostante appartengano alla stessa proprietà, ciò
non costituisce elemento sufficiente per estendere
al caso in esame i chiarimenti di cui alla nota di
prot. n. P1208 del 7/11/2001 (Nota prot. n.
P1532/4108 sott.22/15 del 12/1/2006).
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Le presenti norme si applicano alle autorimesse
ed alle attività indicate al precedente punto 1.0
(luoghi destinati alla sosta, al ricovero, luoghi di sosta luoghi di riparazione
all’esposizione e alla riparazione di autoveicoli) di autoveicoli autoveicoli
nuova istituzione o in caso di modifiche che
comportino variazioni di classificazione e di luoghi di ricovero luoghi di esposizione
superficie, in più o in meno, superiori al 20% autoveicoli autoveicoli
della superficie in pianta o comunque SI APPLICA
eccedente i 180 m2.

Per le autorimesse esistenti o in corso di


esecuzione possono essere applicate le
modifiche
disposizioni in vigore alla data del provvedimento
amministrativo comunale di autorizzazione a variazione di variazione di
costruire. classificazione superficie
È in facoltà del richiedente applicare le presenti
norme anche per quelle esistenti. > 20% superficie > 180 m2
In pianta

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Per le autorimesse con numero di autoveicoli
non superiore a nove e per quelle a box,
purché ciascuno di questi abbia accesso
diretto da spazio a cielo libero, si applicano le
norme di sicurezza di cui al successivo punto
2, anziché quelle di cui al punto 3.

L’indicazione circa il numero massimo di


autoveicoli che si intendono ricoverare deve
risultare da apposita dichiarazione rilasciata
sotto la responsabilità del titolare del diritto all’uso
del locale, al quale compete l’obbligo
dell’osservanza delle norme di cui al punto 2.

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AUTORIMESSE AVENTI CAPACITÀ 12
L’interposizione di un vano disimpegno comune d’accesso non è da
ritenere condizione sufficiente per interrompere l’unitarietà funzionale
DI PARCAMENTO NON SUPERIORE e, quindi, l’assoggettabilità ai fini della prevenzione incendi. In ragione
A NOVE AUTOVEICOLI 12 della comunanza dell’area coperta di accesso, i locali, rimanendo di
fatto interdipendenti, continuano a costituire un’unica attività, articolata,
eventualmente, su più comparti (Nota prot. n. P109/4108 sott. 22/15
Autorimesse del tipo misto del 19/3/2002). Più autorimesse comunicanti tra di loro
semplicemente con aperture munite di porte resistenti al fuoco è da
considerare come un'unica autorimessa suddivisa in più compartimenti
► strutture portanti orizzontali e verticali ≥ R 60 (Nota DCPREV prot. n. 3649 del 04-03-2010).
► strutture di separazione ≥ REI 60
► eventuali comunicazioni ammissibili con locali a
13
La porta di accesso dell’ascensore, avente sbarco al piano autorimessa,
deve avere resistenza al fuoco RE 120 in analogia a quanto previsto al
diversa destinazione facenti parte dell’edificio punto 3.5.2, a prescindere dalla capacità di parcamento, o
protette con porte metalliche piene a chiusura quantomeno deve avere caratteristiche RE 60 in analogia a quanto
previsto per le strutture di separazione di cui al punto 2.1 (Nota prot.
automatica n. P78/4108 sott. 22/15 del 11/02/2002).
► vietate le comunicazioni con i locali adibiti a
deposito o uso di sostanze esplosive e/o
14
È vietata la comunicazione diretta tra autorimesse fino a 9 posti auto e
locali di installazione degli impianti termici (Nota prot. n. P1690/4103
infiammabili 13, 14 sott. 22 del 27/9/1996).
► superficie di aerazione naturale complessiva
15
Anche nelle autorimesse non soggette, in analogia al p.to 3.9.1 del DM
deve essere non inferiore a 1/30 della 1/2/1986, una frazione della superficie di aerazione naturale pari ad
superficie in pianta del locale 15 almeno 0,003 mq per metro quadrato di pavimento, deve essere
completamente priva di serramenti (Nota prot. n. P892/4108 sott.
22/19 del 10/8/2000).

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AUTORIMESSE AVENTI CAPACITÀ
DI PARCAMENTO NON SUPERIORE
A NOVE AUTOVEICOLI 12

Autorimesse del tipo misto

► altezza del locale ≥ 2 metri


► suddivisione interna in box realizzata con
strutture ≥ REI 30
► aerazione box:
 realizzata con aperture permanenti in alto
e in basso di superficie ≥ 1/100 della
superficie del box, oppure
 tramite aperture sulla corsia di manovra
eventualmente realizzate nel serramento
di chiusura del box

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AUTORIMESSE AVENTI CAPACITÀ
DI PARCAMENTO NON SUPERIORE
A NOVE AUTOVEICOLI 12

Autorimesse del tipo misto

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AUTORIMESSE AVENTI CAPACITÀ
DI PARCAMENTO NON SUPERIORE
A NOVE AUTOVEICOLI 12

Autorimesse del tipo isolato

► strutture verticali e orizzontali realizzate con


materiali non combustibili
► superficie di aerazione naturale ≥ a 1/30 della
superficie in pianta
► suddivisione interna in box realizzata con
strutture realizzate con materiali non
combustibili
► aerazione box:
 realizzata con aperture permanenti in alto
e in basso di superficie ≥ a 1/100 di quella
in pianta, oppure
 con aperture sulla corsia di manovra;
► altezza del locale ≥ a 2 m

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AUTORIMESSE AVENTI CAPACITÀ DI PARCAMENTO NON SUPERIORE A NOVE AUTOVEICOLI
comunicazion
comunicazion
i con i locali
i ammissibili
strutture adibiti a superficie di
con locali a
Tipologia portanti deposito o aerazione altezza del suddivisione
diversa aerazione box
autorimessa orizzontali e uso di naturale locale interna in box
destinazione
verticali sostanze complessiva
facenti parte
esplosive e/o
dell’edificio
infiammabili

tramite
realizzata con
aperture sulla
protette con aperture
non inferiore a corsia di
porte permanenti in
1/30 della realizzata con manovra
Autorimesse metalliche alto e in basso
≥ R 60 vietate superficie in ≥ 2 metri strutture ≥ REI eventualmente
del tipo misto piene a di superficie ≥
pianta del 30 realizzate nel
chiusura 1/100 della
locale serramento di
automatica superficie del
chiusura del
box
box

realizzata con
aperture
Autorimesse realizzata con
realizzate con ≥ a 1/30 della permanenti in con aperture
del tipo ≥ 2 metri strutture
materiali non superficie in alto e in basso sulla corsia di
isolato realizzate con
combustibili pianta di superficie ≥ manovra
materiali non
a 1/100 di
combustibili
quella in pianta

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AUTORIMESSE MISTE O ISOLATE A BOX 16
Le autorimesse miste o isolate (a box affacciantisi
AFFACCIANTESI SU SPAZIO A CIELO LIBERO su spazio a cielo libero) e i parcheggi all’aperto o
ANCHE CON NUMERO DI BOX SUPERIORE A su terrazze non sono soggetti a controllo VV.F.
NOVE 16 (Lettera Circolare n. 1800/4108 del 1/2/1988).

Tali autorimesse devono essere realizzate come


da punto 2.1 se miste e 2.2 se isolate.

Nelle autorimesse a box, purché di volume netto


per ogni box non inferiore a 40 m3, è consentito
l’utilizzo di dispositivi di sollevamento per il
ricovero di non più di due autoveicoli.

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AUTORIMESSE AVENTI CAPACITÀ DI 17
Si applicano le norme di cui al p.to 3 per le
PARCAMENTO SUPERIORE A NOVE autorimesse con capacità di parcamento > 9
AUTOVEICOLI 17 autoveicoli a prescindere dall’organizzazione degli
spazi interni (Nota prot. n. P345/4108 sott. 22/15
Non è consentito destinare ad autorimessa locali del 3/3/2002).
situati oltre il sesto piano interrato e il settimo fuori
terra.

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AUTORIMESSE AVENTI CAPACITÀ DI 17
Si applicano le norme di cui al p.to 3 per le
PARCAMENTO SUPERIORE A NOVE autorimesse con capacità di parcamento > 9
AUTOVEICOLI 17 autoveicoli a prescindere dall’organizzazione degli
spazi interni (Nota prot. n. P345/4108 sott. 22/15
Isolamento del 3/3/2002).
Ai fini dell’isolamento le autorimesse devono
essere separate da edifici adiacenti con
strutture di tipo non inferiore a REI 120.

È consentito che tali strutture siano di tipo non


inferiore a REI 90 se l’autorimessa è protetta
da impianto fisso di spegnimento automatico.

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AUTORIMESSE AVENTI CAPACITÀ DI 18
Poiché il punto 3.1, co. 2 non specifica la distanza oltre la
PARCAMENTO SUPERIORE A NOVE quale viene meno il requisito di “apertura direttamente
sottostante”, detta distanza dovrà essere valutata, caso per
AUTOVEICOLI caso, dal Comando provinciale VV.F. tenendo conto delle
specifiche caratteristiche sia dell’autorimessa che dell’attività
Isolamento sovrastante (Nota prot. n. P348/4108 sott. 22/35 del
Le aperture dei locali ad uso autorimessa non 13/5/2002).
protetti da impianto fisso di spegnimento 19
Il richiamo dei numeri identificativi delle attività elencate nel
automatico, non devono essere direttamente D.M. 16/2/1982, presente nelle vigenti regole tecniche, si
sottostanti 18 ad aperture di locali destinati ad ritiene sottenda un giudizio tecnico relativo al rischio
attività di cui ai punti 83 (Locali di spettacolo e di antincendio rappresentato dalle stesse attività. Pertanto,
trattenimento in genere con capienza superiore a 100 nell’applicare le specifiche regole tecniche si dovrà
posti), 84 (Alberghi, pensioni, motels, dormitori e simili continuare ad operare il rinvio alle declaratorie delle attività
del D.M. 16/2/1982, anche se abrogato. Per i casi di
con oltre 25 posti letto), 85 (Scuole di ogni ordine, grado
richiamo generico alle attività soggette ai sensi del D.M.
e tipo, collegi, accademie e simili per oltre 100 persone
16/2/1982, si ritiene necessario verificare, caso per caso, se
presenti), 86 (Ospedali, case di cura e simili con oltre 25 è possibile applicare tale principio (Nota DCPREV prot. n.
posti letto) e 87 (Locali, adibiti ad esposizione e/o 6959 del 21-05-2013).
vendita all’ingrosso e al dettaglio con superficie lorda
superiore a 400 m2 comprensiva di servizi e depositi)
del decreto ministeriale 16 febbraio 1982. 19

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FORMPOCKET
AUTORIMESSE AVENTI CAPACITÀ DI 20
Tali condizioni, tra le quali il sistema di ventilazione
PARCAMENTO SUPERIORE A NOVE naturale di superficie non inferiore a 1/20 della
AUTOVEICOLI superficie in pianta, vanno applicate all’intera
autorimessa o, se suddivisa in più compartimenti,
Altezza dei piani all’intero compartimento in cui l’altezza del
L’altezza dei piani non può essere inferiore a 2.4 piano è prevista inferiore a 2,40 m, e non
m con un minimo di 2 m sotto trave. solamente nella parte di superficie ove non è
rispettata l’altezza di 2,0 m (Nota DCPREV prot.
Per autorimesse private, sino a 40 autovetture, n. 3649 del 04-03-2010).
ed ubicate non oltre il 1° interrato, è consentito
che l’altezza del piano sia inferiore a 2,40 m,
con un minimo di 2,00 m, a condizione che: 20
a) l’autorimessa sia dotata di un sistema di
ventilazione naturale con aperture di
aerazione prive di serramenti e di superficie
non inferiore a 1/20 della superficie in pianta
dell’autorimessa. Almeno il 50% della suddetta
superficie di ventilazione deve essere ricavata
su pareti contrapposte;

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FORMPOCKET
AUTORIMESSE AVENTI CAPACITÀ DI 20
Tali condizioni, tra le quali il sistema di ventilazione
PARCAMENTO SUPERIORE A NOVE naturale di superficie non inferiore a 1/20 della
AUTOVEICOLI superficie in pianta, vanno applicate all’intera
autorimessa o, se suddivisa in più compartimenti,
Altezza dei piani all’intero compartimento in cui l’altezza del
L’altezza dei piani non può essere inferiore a 2.4 piano è prevista inferiore a 2,40 m, e non
m con un minimo di 2 m sotto trave. solamente nella parte di superficie ove non è
rispettata l’altezza di 2,0 m (Nota DCPREV prot.
Per autorimesse private, sino a 40 autovetture, n. 3649 del 04-03-2010).
ed ubicate non oltre il 1° interrato, è consentito
che l’altezza del piano sia inferiore a 2,40 m,
con un minimo di 2,00 m, a condizione che: 20
b) l’altezza minima di 2,00 m deve essere
rispettata nei confronti di qualsiasi sporgenza
dall’intradosso del solaio di copertura,
compresi eventuali impianti e tubazioni a 2,40 m 2,00 m
soffitto;

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 30

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AUTORIMESSE AVENTI CAPACITÀ DI 20
Tali condizioni, tra le quali il sistema di ventilazione
PARCAMENTO SUPERIORE A NOVE naturale di superficie non inferiore a 1/20 della
AUTOVEICOLI superficie in pianta, vanno applicate all’intera
autorimessa o, se suddivisa in più compartimenti,
Altezza dei piani all’intero compartimento in cui l’altezza del
L’altezza dei piani non può essere inferiore a 2.4 piano è prevista inferiore a 2,40 m, e non
m con un minimo di 2 m sotto trave. solamente nella parte di superficie ove non è
rispettata l’altezza di 2,0 m (Nota DCPREV prot.
Per autorimesse private, sino a 40 autovetture, n. 3649 del 04-03-2010).
ed ubicate non oltre il 1° interrato, è consentito
che l’altezza del piano sia inferiore a 2,40 m,
con un minimo di 2,00 m, a condizione che: 20
c) il percorso massimo per raggiungere le
uscite deve essere non superiore a 30 m. ≤ 30 m
Tale lunghezza deve essere osservata anche
per le autorimesse di cui al punto 3.10.6, 2°
capoverso. Per gli autosilo è consentita
un’altezza di 1,8 m. (Deroga in via generale)

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 31

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AUTORIMESSE AVENTI CAPACITÀ DI 21
Si ritiene ammissibile un parametro di equivalenza
PARCAMENTO SUPERIORE A NOVE tra autoveicoli e motocicli o ciclomotori di 1 a
AUTOVEICOLI 4. Nel C.P.I. sarà indicata la capienza massima
delle autorimesse con riferimento ai parametri
Superficie specifica di parcamento 21 previsti dal D.M. 1/2/1986 per gli autoveicoli;
un’apposita clausola specificherà la possibilità
La superficie specifica di parcamento non può di parcheggiare 4 motocicli o ciclomotori per
essere inferiore a: ogni autoveicolo in meno (L.C. prot. n.
− 20 m2 per autorimesse non sorvegliate; P713/4108 sott. 22/3 del 25/7/2000).
− 10 m2 per autorimesse sorvegliate e autosilo.

Nelle autorimesse a box purché di volume netto,


per ogni box, non inferiore a 40 m3 è consentito
l’utilizzo di dispositivo di sollevamento per il
ricovero di non più di due autoveicoli.

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 32

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AUTORIMESSE AVENTI CAPACITÀ DI 22
L’eventuale suddivisione interna in box deve
PARCAMENTO SUPERIORE A NOVE essere realizzata con strutture almeno REI 30;
AUTOVEICOLI infatti se la norma ha previsto tale misura per le
piccole autorimesse è indubbio che essa debba
Strutture dei locali 22 essere presente anche per le autorimesse di
maggiori di dimensioni (Nota prot. n. P891/4101
I locali destinati ad autorimessa devono essere sott. 106/33 del 26/7/2000).
realizzati con strutture non separanti non
combustibili di tipo R 90.

Le strutture di separazione con altre parti dello


stesso edificio devono essere di tipo non
inferiore a REI 90 e per gli autosili non inferiore
a REI 180.

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 33

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AUTORIMESSE AVENTI CAPACITÀ DI
PARCAMENTO SUPERIORE A NOVE
AUTOVEICOLI

Strutture dei locali 22

Le strutture di separazione con locali di edifici


destinati ad attività di cui ai punti 24 (Stabilimenti
ed impianti ove si producono, impiegano o detengono sostanze
esplodenti classificate come tali dal regolamento di esecuzione
dei testo unico delle leggi di pubblica sicurezza approvato con
regio decreto 6 maggio 1940, n. 635, e successive modificazioni
ed integrazioni, nonché perossidi organici ), 25 (Esercizi di
minuta vendita di sostanze esplodenti di cui ai decreti
ministeriali 18 ottobre 1973 e 18 settembre 1975, e
successive modificazioni e integrazioni ), 51 (Teatri di
posa per le riprese cinematografiche e televisive ),

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 34

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AUTORIMESSE AVENTI CAPACITÀ DI 78 (Impianti di deposito delle materie nucleari, escluso il
PARCAMENTO SUPERIORE A NOVE deposito in corso di spedizione), 79 (Impianti nei quali
AUTOVEICOLI siano detenuti combustibili nucleari o prodotti o residui
radioattivi (art. 1, lettera b) della legge 31 dicembre 1962,
Strutture dei locali 22 n. 1860)), 80 (Impianti relativi all’impiego pacifico
dell’energia nucleare ed attività che comportano pericoli di
Le strutture di separazione con locali di edifici radiazioni ionizzanti derivanti dal predetto impiego: -
destinati ad attività di cui ai punti 75 (Istituti, impianti nucleari - reattori nucleari, eccettuati quelli che
laboratori, stabilimenti e reparti in cui si effettuano, anche facciano parte di un mezzo di trasporto - impianti per la
saltuariamente, ricerche scientifiche o attività industriali preparazione o fabbricazione delle materie nucleari -
per le quali si impiegano isotopi radioattivi, apparecchi impianti per la separazione degli isotopi - impianti per il
contenenti dette sostanze ed apparecchi generatori di trattamento dei combustibili nucleari irradianti ), 82
radiazioni ionizzanti (art. 13 della legge 31 dicembre
(Centrali elettroniche per l’archiviazione e l’elaborazione di
1962, n. 1860 e art. 102 del decreto del Presidente della
dati con oltre 25 addetti), 84 (Alberghi, pensioni, motels,
Repubblica13 febbraio 1964, n. 185)), 76 (Esercizi
commerciali con detenzione di sostanze radioattive dormitori e simili con oltre 25 posti letto ), 85 (Scuole di
(capo IV del decreto del Presidente della Repubblica 13 ogni ordine, grado e tipo, collegi, accademie e simili per
febbraio 1964, n. 18)), 77 (Autorimesse di ditte in oltre 100 persone presenti), 86 (Ospedali, case di cura e
possesso di autorizzazione permanente al trasporto di simili con oltre 25 posti letto), 87 (Locali, adibiti ad
materie fissili speciali e di materie radioattive(art. 5 della esposizione e/o vendita all’ingrosso e al dettaglio con
legge 31 dicembre 1962, n. 1860, sostituito dall’art. 2 dei superficie lorda superiore a 400 m2 comprensiva di servizi
decreto del Presidente della Repubblica 30 dicembre e depositi), 89 (Aziende ed uffici nei quali siano occupati
1965, n. 1704)), oltre 500 addetti),

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 35

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AUTORIMESSE AVENTI CAPACITÀ DI D.M. 16 febbraio 2007
PARCAMENTO SUPERIORE A NOVE Classificazione di resistenza al fuoco di prodotti ed
AUTOVEICOLI elementi costruttivi di opere da costruzione

Allegato A – Simboli e classi


Strutture dei locali 22 SIMBOLI

Le strutture di separazione con locali di edifici


destinati ad attività di cui ai punti 90 (Edifici
pregevoli per arte o storia e quelli destinati a contenere
biblioteche, archivi, musei, gallerie, collezioni o
comunque oggetti di interesse culturale sottoposti alla
vigilanza dello Stato di cui al regio decreto 7 novembre
1942, n. 1564) e 91 (Impianti per la produzione dei
calore alimentati a combustibile solido, liquido o gassoso
con potenzialità superiore a 100.000 Kcal/In (116 kW) ) di
cui al decreto ministeriale 16 febbraio 1982
devono essere almeno di tipo REI 180.

Per le autorimesse di tipo isolato e gli autosilo le


strutture orizzontali e verticali non di separazione
possono essere non combustibili.
ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 36

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AUTORIMESSE AVENTI CAPACITÀ DI 23
Non possono essere installate “caldaiette murali” anche
PARCAMENTO SUPERIORE A NOVE all’interno di autorimesse con capacità di parcamento ≤ 9
AUTOVEICOLI autovetture (Nota prot. n. 16486/4108 sott. 22 del
11/3/1994).
Comunicazioni 23, 24 24
Si ritiene ammissibile la presenza, all’interno di
autorimesse, di aree destinate al parcheggio di
Le autorimesse e simili non possono avere biciclette e di auto elettriche, senza necessità di
comunicazioni con locali destinati ad attività di compartimentazioni, fermo restando il rispetto degli altri
cui al punto 77 (Autorimesse di ditte in possesso di requisiti previsti dal D.M. 1/2/1986 e a condizione che la
autorizzazione permanente al trasporto di materie fissili ricarica delle auto elettriche venga effettuala
speciali e di materie radioattive(art. 5 della legge 31 all’esterno dell’autorimessa (Nota DCPREV prot. n.
dicembre 1962, n. 1860, sostituito dall’art. 2 del decreto 17174 del 01-12-2010).
del Presidente della Repubblica 30 dicembre 1965, n.
1704)) del decreto ministeriale 16 febbraio 1982.

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 37

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MODI DI CARICA VEICOLI ELETTRICI
Sono attualmente disponibili 4 modi di carica differenziati in funzione del regime (AC, CC), della corrente massima, del
tipo di connettore, presa/spina, delle caratteristiche dell’eventuale comunicazione/controllo tra il veicolo e la stazione di
carica.

Modo 1
Il Modo 1 di carica si riferisce al collegamento del veicolo elettrico alla rete di alimentazione AC utilizzando prese e spine
normate fino a 16 A, ovvero ordinarie prese e spine per uso domestico (In Italia CEI 23-50) o industriale (CEI EN 60309-
2) oppure prese e spine speciali ma comunque conformi ad una (qualsiasi) norma internazionale IEC. In questo
momento, il Modo di carica 1 è l’opzione più immediata per la carica dei veicoli elettrici ma presenta potenziali problemi
di sicurezza. Il funzionamento sicuro di un punto di carica di Modo 1 dipende infatti dalla presenza di adeguate protezioni
dal lato impianto: protezione contro le sovraccorrenti, impianto di terra, protezione contro i contatti.
Nei Paesi in cui è consentito, l’uso del modo 1 di carica potrebbe, per un certo periodo, rimanere la modalità di ricarica
più diffusa per locali privati (compresi garage residenziali e parcheggi aziendali) grazie alla semplicità e al basso
costo d’investimento.

Modo 2
Anche il Modo di carica 2 per il collegamento del veicolo elettrico alla rete di alimentazione prevede prese e spine
conformi ad uno standard IEC (ordinarie o ad hoc) ma con corrente nominale fino a 32 A. È prevista una protezione
supplementare garantita da un box di controllo collocato sul cavo tra il veicolo elettrico e la stazione di ricarica a meno di
30 cm dalla spina e contenente, oltre ai dispositivi per alcune funzioni di controllo, anche un differenziale da 30 mA.
Oltre agli ovvi svantaggi di avere un dispositivo di controllo posizionato sul cavo, lo svantaggio principale del Modo 2 è
che il box di controllo protegge il cavo a valle e il veicolo, ma non la spina stessa, che in realtà risulta essere uno dei
componenti più soggetti ad usura.

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 38

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MODI DI CARICA VEICOLI ELETTRICI

Modo 3
Il Modo di carica 3 prevede il collegamento diretto del veicolo elettrico alla rete CA di alimentazione utilizzando
apparecchiature di alimentazione dedicate. La norma internazionale CEI EN 61851-1 richiede un contatto pilota di
controllo tra il sistema di alimentazione e il veicolo elettrico con le seguenti funzioni:
 inserimento dei connettori
 continuità del conduttore di protezione
 funzione di controllo attiva.

Modo 4
Il modo di carica 4 è l’unico modo di carica che prevede il collegamento indiretto del veicolo elettrico alla rete CA di
alimentazione utilizzando un convertitore esterno, e un conduttore pilota di controllo che si estende alle attrezzature
permanentemente collegate alla rete. Con il modo di carica 4 il carica batterie non è più a bordo del veicolo ma nella
stazione di carica.

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 39

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STATO ATTUALE DELLA NORMATIVA
Le norme relative alla ricarica dei veicoli elettrici che contengono sia i requisiti di sicurezza che costruttivi, sia le prove a
cui sottoporre i componenti del “sistema di ricarica per veicolo elettrico” per renderli affidabili e sicuri, sono elaborate
contemporaneamente alla messa sul mercato dei veicoli elettrici, allo scopo di sincronizzare la normativa con le più
recenti innovazioni tecnologiche. Purtroppo, la situazione attuale vede ora sul mercato “sistemi di ricarica” non conformi
ai requisiti di sicurezza necessari per essere utilizzati da persone “non avvertite o formate”.

Nella Figura 2 sono stati riportati gli elementi fondamentali per consentire la carica di un veicolo con la terminologia che
nel seguito verrà utilizzata. Si parla di sistema presa/spina sul lato stazione di carica e di connettori se ci si riferisce al
lato veicolo.

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 40

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CEI EN 61851-1 SISTEMA DI RICARICA CONDUTTIVA DEI VEICOLI ELETTRICI
Attualmente la norma che riporta le prescrizioni necessarie per la ricarica dei veicoli elettrici è la Norma CEI EN 61851-
1:2012-05 “Sistema di ricarica conduttiva dei veicoli elettrici – Parte 1: Prescrizioni generali”.
Al proposito, è opportuno precisare che la l’edizione nazionale della norma europea oggi in vigore riporta la seguente
Premessa italiana:

…con riferimento ai modi di carica in corrente alternata adottati in Italia, al fine di garantire la necessaria
sicurezza durante la carica conduttiva dei veicoli elettrici, quando questa viene eseguita in ambienti aperti a terzi
deve essere adottato il Modo di carica 3.

…in Italia, il Modo di carica 1 è consentito solamente in ambiti strettamente privati non aperti a terzi, quali ad
esempio ambienti il cui accesso necessiti di chiavi, attrezzi particolari, ecc. in possesso del solo relativo
proprietario.

Nella Premessa ci sono elementi importanti che consentono l’utilizzazione della norma europea recepita in Italia CEI EN
61851-1 nel contesto nazionale.
In primo luogo, si fa la precisazione su “dove” utilizzare i modi di ricarica: luoghi “pubblici o privati aperti a
terzi”, dove il termine “terzi” definisce le persone “non avvertite o formate” sui rischi; pertanto se un ambiente è
definito “aperto a terzi” si intende aperto a persone che non hanno alcuna consapevolezza dei rischi, è indicato il Modo
di carica 3.
Per i luoghi strettamente “privati non aperti a terzi” in Italia è consentito utilizzare il Modo 1 di ricarica con una
corrente  limitata max di 16 A, che permette di assimilare il veicolo elettrico ad un carico per “usi domestici e similari”.

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 41

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CEI EN 61851-1 SISTEMA DI RICARICA CONDUTTIVA DEI VEICOLI ELETTRICI
E cosa si applica agli scooter e le piccole automobili? Né l’attuale premessa italiana né il testo della CEI EN li citano
come categoria separata. Secondo l’attuale orientamento, i “light vehicles” dovranno prevedere la ricarica in
Modo 3 in ambito pubblico, mentre nei luoghi non aperti a terzi (a casa) scooter e piccole automobili potranno
essere ricaricati usando il Modo 1.

Il Modo 2 di ricarica non è citato espressamente nella premessa della norma CEI EN 61851-1, pur essendo previsto
dalla stessa con una corrente massima di ricarica di 32 A, perché è un Modo che in termini di sicurezza non ha i requisiti
necessari a garantire una ricarica nei luoghi “aperti a terzi” come lo è il Modo 3, ma che ha i requisiti per poter essere
considerato più sicuro del Modo 1: per questo motivo non è consigliato per luoghi “non aperti a terzi” ma non è vietato. Si
noti tuttavia che l’edizione successiva della Norma 61851-1 “Electric vehicle conductive charging system – Part
1: General requirements”, già pubblicata in ambito internazionale (IEC), che verrà successivamente recepita come
norma europea e, quindi, come norma nazionale, assoggetta il Modo 2 di ricarica alle stesse limitazioni del Modo 1.

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 42

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Colonnine ricarica auto elettriche in condominio con o senza OK dell’assemblea
Installare una colonnina di ricarica in un’abitazione singola e indipendente è semplice e immediato.
Vale lo stesso anche se vivi in condominio?

Se si dispone di un box privato e si vuole installare una colonnina per la ricarica del veicolo elettrico basta
inoltrare una comunicazione all’amministratore. Egli prenderà atto della decisione e, dopo aver effettuato tutti i
controlli di sicurezza del caso, stabilirà l’ammontare delle spese relative per l’installazione e l’aggiornamento del
Certificato di Prevenzione Incendi. Gli interventi negli spazi privati del condominio, come l’installazione di una stazione
di ricarica non necessitano di particolari autorizzazioni e possono essere eseguiti liberamente, purché rispettino norme e
requisiti di sicurezza.

Se non si dispone di uno spazio privato, è sempre possibile installare la colonnina in un’area comune, ad esempio in
cortile o nel garage. In questo caso si dovrà presentare domanda formale all’amministratore corredando la tua richiesta
con un progetto dettagliato e attendere l’OK dell’assemblea di condominio. Una volta approvata la domanda,
l’amministratore provvederà al calcolo per la suddivisione delle spese per l’acquisto e il mantenimento della stazione di
ricarica tra coloro che hanno aderito al progetto, che avranno quindi facoltà di usare l’impianto per fare il pieno alla loro
auto elettrica. 
Il singolo condomino che ha presentato la richiesta può comunque installare la colonnina, anche senza l’ok
dell’assemblea condominiale. In questo caso dovrà farsi carico interamente delle spese di installazione e
manutenzione e assicurarsi che l’intervento non rechi danni alle parti comuni e non sia d’intralcio all’accessibilità.

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 43

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DECRETO LEGISLATIVO 16 dicembre 2016, n. 257
Disciplina di attuazione della direttiva 2014/94/UE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 22 ottobre 2014,
sulla realizzazione di una infrastruttura per i combustibili alternativi.

Art. 15
Misure per agevolare la realizzazione di punti di ricarica
1. All’articolo 4 del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380, come
modificato dall’articolo 17-quinquies del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito dalla legge 7 agosto
2012, n. 134, il comma 1-ter èsostituito dal seguente:
«1-ter. Entro il 31 dicembre 2017, i comuni adeguano il regolamento di cui al comma 1 prevedendo, con
decorrenza dalla medesima data, che ai fini del conseguimento del titolo abilitativo edilizio sia
obbligatoriamente prevista, per gli edifici di nuova costruzione ad uso diverso da quello residenziale con
superficie utile superiore a 500 metri quadrati e per i relativi interventi di ristrutturazione edilizia di primo
livello di cui all’allegato 1, punto 1.4.1 del decreto del Ministero dello sviluppo economico 26 giugno 2015,
nonché per gli edifici residenziali di nuova costruzione con almeno 10 unità abitative e per i relativi
interventi di ristrutturazione edilizia di primo livello di cui all’allegato 1, punto 1.4.1 del decreto del
Ministero dello sviluppo economico 26 giugno 2015, la predisposizione all’allaccio per la possibile
installazione di infrastrutture elettriche per la ricarica dei veicoli idonee a permettere la connessione
di una vettura da ciascuno spazio a parcheggio coperto o scoperto e da ciascun box per auto, siano
essi pertinenziali o no, in conformità alle disposizioni edilizie di dettaglio fissate nel regolamento stesso
e, relativamente ai soli edifici residenziali di nuova costruzione con almeno 10 unità abitative, per un
numero di spazi a parcheggio e box auto non inferiore al 20 per cento di quelli totali».

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 44

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AUTORIMESSE AVENTI CAPACITÀ DI 25
Le autorimesse ≤ 40 autovetture e non oltre il 2°
PARCAMENTO SUPERIORE A NOVE interrato (compresi quindi singoli box e autorimesse
AUTOVEICOLI ≤ 9 posti auto), possono comunicare direttamente
con i locali di installazione di impianti termici a gas
metano di portata nominale ≤ 35 kW, con porte aventi
Comunicazioni caratteristiche di resistenza al fuoco RE 120 (L.C.
prot. n. P402/4134 sott. 1 del 19/2/1997). Le
Le autorimesse fino a quaranta autovetture 25 e autorimesse ≤ 40 autovetture, ubicate non oltre il 2°
non oltre il secondo interrato possono piano interrato, possono comunicare con ambienti
comunicare con locali di attività ad altra destinati a cantine a mezzo di aperture dotate di porte
destinazione non elencate nel decreto di caratteristiche REI 120 munite di congegno di
ministeriale 16 febbraio 1982 e/o fabbricati di autochiusura (Lettera circolare prot. n. 7100/4108 del
20-05-1989). Detta comunicazione può costituire l’unico
civile abitazione e di altezza antincendi non
accesso ai suddetti locali qualora per cantina si intenda,
superiore a 32 m a mezzo di aperture con porte conformemente all’interpretazione corrente, un locale di
di tipo almeno RE 120 munite di congegno di pertinenza di un appartamento avente dimensioni ridotte
autochiusura. ed utilizzato come ripostiglio (Nota prot. n. P267/4108
sott. 22 del 26/2/1997).

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 45

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AUTORIMESSE AVENTI CAPACITÀ DI
PARCAMENTO SUPERIORE A NOVE
AUTOVEICOLI

Comunicazioni

Le autorimesse private fino a quindici


autovetture possono comunicare con locali di
abitazione di edifici di altezza inferiore a 24 m a

H max 32 m
mezzo aperture munite di porte metalliche
piene dotate di congegno di autochiusura.

PORTA R.E. 120 CON AALTRA


CONGEGNO DI AUTOCHIUSURA DESTINAZIONE

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 46

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1. (Stabilimenti ed impianti ove si producono e/o impiegano gas combustibili,
AUTORIMESSE AVENTI CAPACITÀ DI gas comburenti (compressi, disciolti, liquefatti) con quantità globali in ciclo o
PARCAMENTO SUPERIORE A NOVE in deposito superiori a 50 Nm3/h),
2. (Impianti di compressione o di decompressione dei gas combustibili e
AUTOVEICOLI comburenti con potenzialità superiore a 50 Nm3/h - impianti - cabine),
3. (Depositi e rivendite di gas combustibili in bombole:
a) compressi: - per capacità complessiva da 0,75 a 2 m 3 - per capacità
Comunicazioni complessiva superiore a 2 m3
b) disciolti o liquefatti (in bombole o bidoni): - per quantitativi complessivi
da 75 a 500 kg - per quantitativi complessivi superiore a 500 kg)),
Le autorimesse fino a quaranta autovetture e 4. (Depositi di gas combustibili in serbatoi fissi:
non oltre il secondo interrato possono a) compressi:
- per capacità complessiva da 0,75 a 2 m 3
comunicare con locali destinati ad altra attività - per capacità complessiva superiore a 2 m 3
attraverso disimpegno, anche non aerato, b) disciolti o liquefatti:
- per quantitativi complessivi da 0,3 a 2 m 3
avente porte di tipo almeno RE 60 munite di - per quantitativi complessivi superiori a 2 m 3),
congegno di autochiusura con esclusione dei 5. (Depositi di gas comburenti in serbatoi fissi:
a) compressi per capacità complessiva superiore a 3 m 3
locali destinati ad attività di cui ai punti a fianco b) liquefatti per capacità complessiva superiore a 2 m 3),
elencati del decreto ministeriale 16 febbraio 1982. 7. (Impianti di distribuzione di gas combustibili per autotrazione (impianti singoli
e misti (gpl e metano)),
10. (Impianti per l’idrogenazione di olii e grassi),
12. (Stabilimenti ed impianti ove si producono e/o impiegano liquidi infiammabili
(punto di infiammabilità fino a 65°C) con quantitativi globali in ciclo e/o in
deposito superiori a 0,5 m3),
13. (Stabilimenti ed impianti ove si producono e/o impiegano liquidi combustibili
con unto di infiammabilità da 65°C a 125°C, per quantitativi globali in ciclo o
in deposito superiori a 0,5 m3),

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 47

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14. (Stabilimenti ed impianti per la preparazione di olii lubrificanti, olii diatermici e
AUTORIMESSE AVENTI CAPACITÀ DI simili),
PARCAMENTO SUPERIORE A NOVE 15. (Depositi di liquidi infiammabili e/o combustibili:
a) per uso industriale o artigianale con capacità geometrica complessiva
AUTOVEICOLI da 0,5 a 25 m3
b) per uso industriale o artigianale o agricolo e privato, per capacità
geometrica complessiva superiore a 25 m 3),
Comunicazioni 16. (Depositi e/o rivendite di liquidi infiammabili e/o combustibili per uso
commerciale:
- per capacità geometrica complessiva da 0,2 a 10 m 3
Le autorimesse fino a quaranta autovetture e - per capacità geometrica complessiva superiore a 10 m 3),
non oltre il secondo interrato possono 18. (Impianti fissi di distribuzione di benzina, gasolio e miscele per autotrazione
ad uso pubblico e privato con o senza stazione di servizio),
comunicare con locali destinati ad altra attività 19. (Stabilimenti ed impianti ove si producono, impiegano o detengono vernici,
attraverso disimpegno, anche non aerato, inchiostri e lacche infiammabili e/o combustibili con quantitativi globali in
ciclo e/o in deposito superiori a 500 kg),
avente porte di tipo almeno RE 60 munite di 20. (Depositi e/o rivendite di vernici, inchiostri e lacche infiammabili e/o
congegno di autochiusura con esclusione dei combustibili:
- con quantitativi da 500 a 1000 kg
locali destinati ad attività di cui ai punti a fianco - con quantitativi superiori a 1000 kg),
elencati del decreto ministeriale 16 febbraio 1982. 21. (Officine o laboratori per la verniciatura con vernici Infiammabili e/o
combustibili con oltre 5 addetti),
22. (Depositi e/o rivendite di alcoli a concentrazione superiore al 60% in volume:
- con capacità da 0,2 a 10 m3
- con capacità superiore a 10 m 3),
23. (Stabilimenti di estrazione con solventi infiammabili e raffinazione di olii e
grassi vegetali ed animali, con quantitativi globali di solventi in ciclo e/o in
deposito superiori a 0,5 m3),

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 48

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24. (Stabilimenti ed impianti ove si producono, impiegano o detengono sostanze
AUTORIMESSE AVENTI CAPACITÀ DI esplodenti classificate come tali dal regolamento di esecuzione dei testo
PARCAMENTO SUPERIORE A NOVE unico delle leggi di pubblica sicurezza approvato con regio decreto 6 maggio
1940, n. 635, e successive modificazioni ed integrazioni, nonché perossidi
AUTOVEICOLI organici),
25. (Esercizi di minuta vendita di sostanze esplodenti di cui ai decreti ministeriali
18 ottobre 1973 e 18 settembre 1975, e successive modificazioni e
Comunicazioni integrazioni),
26. (Stabilimenti ed impianti ove si producono, impiegano o detengono sostanze
instabili che possono dar luogo da sole a reazioni pericolose in presenza o
Le autorimesse fino a quaranta autovetture e non di catalizzatori),
non oltre il secondo interrato possono 27. (Stabilimenti ed impianti ove si producono, impiegano o detengono nitrati di
ammonio, di metalli alcalini e alcalino-terrosi, nitrato di piombo e perossidi
comunicare con locali destinati ad altra attività inorganici),
attraverso disimpegno, anche non aerato, 28. (Stabilimenti ed impianti ove si producono, impiegano o detengono sostanze
soggette all’accensione spontanea e/o sostanze che a contatto con l’acqua
avente porte di tipo almeno RE 60 munite di sviluppano gas infiammabili),
congegno di autochiusura con esclusione dei 29. (Stabilimenti ed impianti ove si produce acqua ossigenata con
concentrazione superiore al 60% di perossido di idrogeno), 30 (Fabbriche e
locali destinati ad attività di cui ai punti a fianco depositi di fiammiferi),
elencati del decreto ministeriale 16 febbraio 1982. 31. (Stabilimenti ed impianti ove si produce, impiega e/o detiene fosforo e/o
sequisolfuro di fosforo),
32. (Stabilimenti ed impianti per la macinazione e la raffinazione dello zolfo),
33. (Depositi di zolfo con potenzialità superiore a 100 q.li),
34. (Stabilimenti ed impianti ove si produce, impiega o detiene magnesio,
elektron e altre leghe ad alto tenore di magnesio),
41. (Stabilimenti ed impianti ove si lavora e/o detiene foglia di tabacco con
processi di essiccazione con oltre 100 addetti con quantitativi globali in ciclo
e/o in deposito a 500 q.il),

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 49

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45. (Stabilimenti ed impianti ove si producono, impiegano e detengono pellicole
AUTORIMESSE AVENTI CAPACITÀ DI cinematografiche e fotografiche con supporto infiammabile per quantitativi
PARCAMENTO SUPERIORE A NOVE superiori a 5 kg),
51. (Teatri di posa per le riprese cinematografiche e televisive),
AUTOVEICOLI 75. (Istituti, laboratori, stabilimenti e reparti in cui si effettuano, anche
saltuariamente, ricerche scientifiche o attività industriali per le quali si
impiegano isotopi radioattivi, apparecchi contenenti dette sostanze ed
Comunicazioni apparecchi generatori di radiazioni ionizzanti (art. 13 della legge 31
dicembre 1962, n. 1860 e art. 102 del decreto del Presidente della
Repubblica13 febbraio 1964, n. 185)),
Le autorimesse fino a quaranta autovetture e 76. (Esercizi commerciali con detenzione di sostanze radioattive (capo IV del
non oltre il secondo interrato possono decreto del Presidente della Repubblica 13 febbraio 1964, n. 185)),
78. (Impianti di deposito delle materie nucleari, escluso il deposito in corso di
comunicare con locali destinati ad altra attività spedizione),
attraverso disimpegno, anche non aerato, 79. (Impianti nei quali siano detenuti combustibili nucleari o prodotti o residui
radioattivi (art. 1, lettera b) della legge 31 dicembre 1962, n. 1860)),
avente porte di tipo almeno RE 60 munite di 80. (Impianti relativi all’impiego pacifico dell’energia nucleare ed attività che
congegno di autochiusura con esclusione dei comportano pericoli di radiazioni ionizzanti derivanti dal predetto impiego:
- impianti nucleari
locali destinati ad attività di cui ai punti a fianco - reattori nucleari, eccettuati quelli che facciano parte di un mezzo di
elencati del decreto ministeriale 16 febbraio 1982. trasporto
- impianti per la preparazione o fabbricazione delle materie nucleari
- impianti per la separazione degli isotopi
- impianti per il trattamento dei combustibili nucleari irradianti),
83. (Locali di spettacolo e di trattenimento in genere con capienza superiore a
100 posti),
84. (Alberghi, pensioni, motels, dormitori e simili con oltre 25 posti letto),
86. (Ospedali, case di cura e simili con oltre 25 posti letto),
87. (Locali, adibiti ad esposizione e/o vendita all’ingrosso e al dettaglio con
superficie lorda superiore a 400 m 2 comprensiva di servizi e depositi),

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 50

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89. (Aziende ed uffici nei quali siano occupati oltre 500 addetti),
AUTORIMESSE AVENTI CAPACITÀ DI 90. (Edifici pregevoli per arte o storia e quelli destinati a contenere biblioteche,
PARCAMENTO SUPERIORE A NOVE archivi, musei, gallerie, collezioni o comunque oggetti di interesse culturale
sottoposti alla vigilanza dello Stato di cui al regio decreto 7 novembre 1942,
AUTOVEICOLI n. 1564)
91. (Impianti per la produzione dei calore alimentati a combustibile solido, liquido
o gassoso con potenzialità superiore a 100.000 Kcal/In (116 kW))
Comunicazioni

Le autorimesse fino a quaranta autovetture e


non oltre il secondo interrato possono
comunicare con locali destinati ad altra attività
attraverso disimpegno, anche non aerato,
avente porte di tipo almeno RE 60 munite di
congegno di autochiusura con esclusione dei
locali destinati ad attività di cui ai punti a fianco
elencati del decreto ministeriale 16 febbraio 1982.
PORTE R.E. 60 CON
CONGEGNO DI AUTOCHIUSURA

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1. (Stabilimenti ed impianti ove si producono e/o impiegano gas combustibili,
AUTORIMESSE AVENTI CAPACITÀ DI gas comburenti (compressi, disciolti, liquefatti) con quantità globali in ciclo o
PARCAMENTO SUPERIORE A NOVE in deposito superiori a 50 Nm3/h),
2. (Impianti di compressione o di decompressione dei gas combustibili e
AUTOVEICOLI comburenti con potenzialità superiore a 50 Nm 3/h - impianti - cabine),
3. (Depositi e rivendite di gas combustibili in bombole:
a) compressi:
Comunicazioni - per capacità complessiva da 0,75 a 2 m 3
- per capacità complessiva superiore a 2 m 3
b) disciolti o liquefatti (in bombole o bidoni):
Le autorimesse fino a quaranta autovetture e - per quantitativi complessivi da 75 a 500 kg
non oltre il secondo interrato possono - per quantitativi complessivi superiore a 500 kg)),
4. (Depositi di gas combustibili in serbatoi fissi:
comunicare attraverso filtri, come definiti dal a) compressi:
decreto ministeriale 30 novembre 1983, con locali - per capacità complessiva da 0,75 a 2 m 3
- per capacità complessiva superiore a 2 m 3
destinati a tutte le altre attività con l’esclusione b) disciolti o liquefatti:
di quelle di cui ai punti a fianco elencati del - per quantitativi complessivi da 0,3 a 2 m 3
- per quantitativi complessivi superiori a 2 m 3),
decreto ministeriale 16 febbraio 1982. 5. (Depositi di gas comburenti in serbatoi fissi:
a) compressi per capacità complessiva superiore a 3 m 3
b) b) liquefatti per capacità complessiva superiore a 2 m 3),
7. (Impianti di distribuzione di gas combustibili per autotrazione (impianti singoli
e misti (gpl e metano)),
10. (Impianti per l’idrogenazione di olii e grassi),
12. (Stabilimenti ed impianti ove si producono e/o impiegano liquidi infiammabili
(punto di infiammabilità fino a 65°C) con quantitativi globali in ciclo e/o in
deposito superiori a 0,5 m3),
13. (Stabilimenti ed impianti ove si producono e/o impiegano liquidi combustibili
con unto di infiammabilità da 65°C a 125°C, per quantitativi globali in ciclo o
in deposito superiori a 0,5 m3),

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14. (Stabilimenti ed impianti per la preparazione di olii lubrificanti, olii diatermici e
AUTORIMESSE AVENTI CAPACITÀ DI simili),
PARCAMENTO SUPERIORE A NOVE 15. (Depositi di liquidi infiammabili e/o combustibili:
a) per uso industriale o artigianale con capacità geometrica complessiva
AUTOVEICOLI da 0,5 a 25 m3
b) per uso industriale o artigianale o agricolo e privato, per capacità
geometrica complessiva superiore a 25 m 3),
Comunicazioni 16. (Depositi e/o rivendite di liquidi infiammabili e/o combustibili per uso
commerciale:
- per capacità geometrica complessiva da 0,2 a 10 m 3
Le autorimesse fino a quaranta autovetture e - per capacità geometrica complessiva superiore a 10 m 3),
non oltre il secondo interrato possono 18. (Impianti fissi di distribuzione di benzina, gasolio e miscele per autotrazione
ad uso pubblico e privato con o senza stazione di servizio),
comunicare attraverso filtri, come definiti dal 19. (Stabilimenti ed impianti ove si producono, impiegano o detengono vernici,
decreto ministeriale 30 novembre 1983, con locali inchiostri e lacche infiammabili e/o combustibili con quantitativi globali in
ciclo e/o in deposito superiori a 500 kg),
destinati a tutte le altre attività con l’esclusione 20. (Depositi e/o rivendite di vernici, inchiostri e lacche infiammabili e/o
di quelle di cui ai punti a fianco elencati del combustibili:
- con quantitativi da 500 a 1000 kg
decreto ministeriale 16 febbraio 1982. - con quantitativi superiori a 1000 kg),
21. (Officine o laboratori per la verniciatura con vernici Infiammabili e/o
combustibili con oltre 5 addetti),
22. (Depositi e/o rivendite di alcoli a concentrazione superiore al 60% in volume:
- con capacità da 0,2 a 10 m3
- con capacità superiore a 10 m 3),
23. (Stabilimenti di estrazione con solventi infiammabili e raffinazione di olii e
grassi vegetali ed animali, con quantitativi globali di solventi in ciclo e/o in
deposito superiori a 0,5 m3),

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24. (Stabilimenti ed impianti ove si producono, impiegano o detengono sostanze
AUTORIMESSE AVENTI CAPACITÀ DI esplodenti classificate come tali dal regolamento di esecuzione dei testo
PARCAMENTO SUPERIORE A NOVE unico delle leggi di pubblica sicurezza approvato con regio decreto 6 maggio
1940, n. 635, e successive modificazioni ed integrazioni, nonché perossidi
AUTOVEICOLI organici),
25. (Esercizi di minuta vendita di sostanze esplodenti di cui ai decreti ministeriali
18 ottobre 1973 e 18 settembre 1975, e successive modificazioni e
Comunicazioni integrazioni),
26. (Stabilimenti ed impianti ove si producono, impiegano o detengono sostanze
instabili che possono dar luogo da sole a reazioni pericolose in presenza o
Le autorimesse fino a quaranta autovetture e non di catalizzatori),
non oltre il secondo interrato possono 27. (Stabilimenti ed impianti ove si producono, impiegano o detengono nitrati di
ammonio, di metalli alcalini e alcalino-terrosi, nitrato di piombo e perossidi
comunicare attraverso filtri, come definiti dal inorganici),
decreto ministeriale 30 novembre 1983, con locali 28. (Stabilimenti ed impianti ove si producono, impiegano o detengono sostanze
soggette all’accensione spontanea e/o sostanze che a contatto con l’acqua
destinati a tutte le altre attività con l’esclusione sviluppano gas infiammabili),
di quelle di cui ai punti a fianco elencati del 29. (Stabilimenti ed impianti ove si produce acqua ossigenata con
concentrazione superiore al 60% di perossido di idrogeno),
decreto ministeriale 16 febbraio 1982. 30. (Fabbriche e depositi di fiammiferi),
31. (Stabilimenti ed impianti ove si produce, impiega e/o detiene fosforo e/o
sequisolfuro di fosforo),
32. (Stabilimenti ed impianti per la macinazione e la raffinazione dello zolfo),
33. (Depositi di zolfo con potenzialità superiore a 100 q.li),
34. (Stabilimenti ed impianti ove si produce, impiega o detiene magnesio,
elektron e altre leghe ad alto tenore di magnesio),
41. (Stabilimenti ed impianti ove si lavora e/o detiene foglia di tabacco con
processi di essiccazione con oltre 100 addetti con quantitativi globali in ciclo
e/o in deposito a 500 q.il),

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 54

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45. (Stabilimenti ed impianti ove si producono, impiegano e detengono pellicole
AUTORIMESSE AVENTI CAPACITÀ DI cinematografiche e fotografiche con supporto infiammabile per quantitativi
PARCAMENTO SUPERIORE A NOVE superiori a 5 kg),
75. (Istituti, laboratori, stabilimenti e reparti in cui si effettuano, anche
AUTOVEICOLI saltuariamente, ricerche scientifiche o attività industriali per le quali si
impiegano isotopi radioattivi, apparecchi contenenti dette sostanze ed
apparecchi generatori di radiazioni ionizzanti (art. 13 della legge 31
Comunicazioni dicembre 1962, n. 1860 e art. 102 del decreto del Presidente della
Repubblica13 febbraio 1964, n. 185)),
76. (Esercizi commerciali con detenzione di sostanze radioattive (capo IV del
Le autorimesse fino a quaranta autovetture e decreto del Presidente della Repubblica 13 febbraio 1964, n. 185)),
non oltre il secondo interrato possono 78. (Impianti di deposito delle materie nucleari, escluso il deposito in corso di
spedizione),
comunicare attraverso filtri, come definiti dal 79. (Impianti nei quali siano detenuti combustibili nucleari o prodotti o residui
decreto ministeriale 30 novembre 1983, con locali radioattivi (art. 1, lettera b) della legge 31 dicembre 1962, n. 1860))
80. (Impianti relativi all’impiego pacifico dell’energia nucleare ed attività che
destinati a tutte le altre attività con l’esclusione comportano pericoli di radiazioni ionizzanti derivanti dal predetto impiego:
di quelle di cui ai punti a fianco elencati del - impianti nucleari
- reattori nucleari, eccettuati quelli che facciano parte di un mezzo di
decreto ministeriale 16 febbraio 1982. trasporto
- impianti per la preparazione o fabbricazione delle materie nucleari
- impianti per la separazione degli isotopi
- impianti per il trattamento dei combustibili nucleari irradianti)

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AUTORIMESSE AVENTI CAPACITÀ DI 26
Le comunicazioni tra autorimesse con più di 40 autovetture
PARCAMENTO SUPERIORE A NOVE e locali destinati alle attività non elencate nell’allegato al
AUTOVEICOLI D.M. 16/2/82, pur se in merito vige il silenzio della norma,
si ritiene che debbano comunque avvenire tramite filtro a
prova di fumo come definito al p.to 1.7 del D.M.
Comunicazioni 30/11/1983 (Nota prot. n. P55/4108 sott. 22/11 del
4/2/2000).
Le autorimesse 26 possono comunicare
attraverso filtri 27 come definiti dal decreto 27
Come previsto dagli artt. 3.5.2 e 3.5.3 si ritiene che la
ministeriale 30 novembre 1983 con locali comunicazione fra un autosalone di superficie maggiore
destinati ad attività di cui al decreto di 400 mq e un’autorimessa di servizio debba avvenire
ministeriale 16 febbraio 1982 con l’esclusione tramite filtro a prova di fumo (Nota prot. n. P1445 del 14-
11-2008).
delle attività di cui ai punti a fianco elencati del
decreto ministeriale 16 febbraio 1982. 1. (Stabilimenti ed impianti ove si producono e/o impiegano gas combustibili,
gas comburenti (compressi, disciolti, liquefatti) con quantità globali in ciclo o
in deposito superiori a 50 Nm 3/h),
2. (Impianti di compressione o di decompressione dei gas combustibili e
comburenti con potenzialità superiore a 50 Nm 3/h - impianti - cabine),
3. (Depositi e rivendite di gas combustibili in bombole:
a) compressi:
- per capacità complessiva da 0,75 a 2 m 3
- per capacità complessiva superiore a 2 m 3
b) disciolti o liquefatti (in bombole o bidoni):
- per quantitativi complessivi da 75 a 500 kg
- per quantitativi complessivi superiore a 500 kg)),

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4. (Depositi di gas combustibili in serbatoi fissi:
AUTORIMESSE AVENTI CAPACITÀ DI a) compressi:
PARCAMENTO SUPERIORE A NOVE - per capacità complessiva da 0,75 a 2 m 3
- per capacità complessiva superiore a 2 m 3
AUTOVEICOLI b) disciolti o liquefatti:
- per quantitativi complessivi da 0,3 a 2 m 3
- per quantitativi complessivi superiori a 2 m 3),
Comunicazioni 5. (Depositi di gas comburenti in serbatoi fissi:
a) compressi per capacità complessiva superiore a 3 m 3
b) liquefatti per capacità complessiva superiore a 2 m 3),
Le autorimesse possono comunicare attraverso 7. (Impianti di distribuzione di gas combustibili per autotrazione (impianti singoli
filtri come definiti dal decreto ministeriale 30 e misti (gpl e metano)),
10. (Impianti per l’idrogenazione di olii e grassi),
novembre 1983 con locali destinati ad attività di 12. (Stabilimenti ed impianti ove si producono e/o impiegano liquidi infiammabili
cui al decreto ministeriale 16 febbraio 1982 con (punto di infiammabilità fino a 65°C) con quantitativi globali in ciclo e/o in
deposito superiori a 0,5 m3),
l’esclusione delle attività di cui ai punti a fianco 13. (Stabilimenti ed impianti ove si producono e/o impiegano liquidi combustibili
elencati del decreto ministeriale 16 febbraio 1982. con unto di infiammabilità da 65°C a 125°C, per quantitativi globali in ciclo o
in deposito superiori a 0,5 m3),
14. (Stabilimenti ed impianti per la preparazione di olii lubrificanti, olii diatermici e
simili),
15. (Depositi di liquidi infiammabili e/o combustibili:
a) per uso industriale o artigianale con capacità geometrica complessiva
da 0,5 a 25 m3
b) per uso industriale o artigianale o agricolo e privato, per capacità
geometrica complessiva superiore a 25 m 3),
16. (Depositi e/o rivendite di liquidi infiammabili e/o combustibili per uso
commerciale: - per capacità geometrica complessiva da 0,2 a 10 m 3 - per
capacità geometrica complessiva superiore a 10 m 3),

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 57

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18. (Impianti fissi di distribuzione di benzina, gasolio e miscele per autotrazione
AUTORIMESSE AVENTI CAPACITÀ DI ad uso pubblico e privato con o senza stazione di servizio),
PARCAMENTO SUPERIORE A NOVE 19. (Stabilimenti ed impianti ove si producono, impiegano o detengono vernici,
inchiostri e lacche infiammabili e/o combustibili con quantitativi globali in
AUTOVEICOLI ciclo e/o in deposito superiori a 500 kg),
20. (Depositi e/o rivendite di vernici, inchiostri e lacche infiammabili e/o
combustibili:
Comunicazioni - con quantitativi da 500 a 1000 kg
- con quantitativi superiori a 1000 kg),
21. (Officine o laboratori per la verniciatura con vernici Infiammabili e/o
Le autorimesse possono comunicare attraverso combustibili con oltre 5 addetti),
filtri come definiti dal decreto ministeriale 30 22. (Depositi e/o rivendite di alcoli a concentrazione superiore al 60% in volume:
- con capacità da 0,2 a 10 m3
novembre 1983 con locali destinati ad attività di - - con capacità superiore a 10 m3),
cui al decreto ministeriale 16 febbraio 1982 con 23. (Stabilimenti di estrazione con solventi infiammabili e raffinazione di olii e
grassi vegetali ed animali, con quantitativi globali di solventi in ciclo e/o in
l’esclusione delle attività di cui ai punti a fianco deposito superiori a 0,5 m3),
elencati del decreto ministeriale 16 febbraio 1982. 24. (Stabilimenti ed impianti ove si producono, impiegano o detengono sostanze
esplodenti classificate come tali dal regolamento di esecuzione dei testo
unico delle leggi di pubblica sicurezza approvato con regio decreto 6 maggio
1940, n. 635, e successive modificazioni ed integrazioni, nonché perossidi
organici),
25. (Esercizi di minuta vendita di sostanze esplodenti di cui ai decreti ministeriali
18 ottobre 1973 e 18 settembre 1975, e successive modificazioni e
integrazioni),
26. (Stabilimenti ed impianti ove si producono, impiegano o detengono sostanze
instabili che possono dar luogo da sole a reazioni pericolose in presenza o
non di catalizzatori),
27. 27 (Stabilimenti ed impianti ove si producono, impiegano o detengono nitrati
di ammonio, di metalli alcalini e alcalino-terrosi, nitrato di piombo e perossidi
inorganici),

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 58

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28. (Stabilimenti ed impianti ove si producono, impiegano o detengono sostanze
AUTORIMESSE AVENTI CAPACITÀ DI soggette all’accensione spontanea e/o sostanze che a contatto con l’acqua
PARCAMENTO SUPERIORE A NOVE sviluppano gas infiammabili),
29. (Stabilimenti ed impianti ove si produce acqua ossigenata con
AUTOVEICOLI concentrazione superiore al 60% di perossido di idrogeno),
30. (Fabbriche e depositi di fiammiferi),
31. (Stabilimenti ed impianti ove si produce, impiega e/o detiene fosforo e/o
Comunicazioni sequisolfuro di fosforo),
32. (Stabilimenti ed impianti per la macinazione e la raffinazione dello zolfo),
33. (Depositi di zolfo con potenzialità superiore a 100 q.li),
Le autorimesse possono comunicare attraverso 34. (Stabilimenti ed impianti ove si produce, impiega o detiene magnesio,
filtri come definiti dal decreto ministeriale 30 elektron e altre leghe ad alto tenore di magnesio),
35. (Mulini per cereali ed altre macinazioni con potenzialità giornaliera superiore
novembre 1983 con locali destinati ad attività di a 200 q. li e relativi depositi),
cui al decreto ministeriale 16 febbraio 1982 con 41. (Stabilimenti ed impianti ove si lavora e/o detiene foglia di tabacco con
processi di essiccazione con oltre 100 addetti con quantitativi globali in ciclo
l’esclusione delle attività di cui ai punti a fianco e/o in deposito a 500 q.il),
elencati del decreto ministeriale 16 febbraio 1982. 45. (Stabilimenti ed impianti ove si producono, impiegano e detengono pellicole
cinematografiche e fotografiche con supporto infiammabile per quantitativi
superiori a 5 kg),
75. (Istituti, laboratori, stabilimenti e reparti in cui si effettuano, anche
saltuariamente, ricerche scientifiche o attività industriali per le quali si
impiegano isotopi radioattivi, apparecchi contenenti dette sostanze ed
apparecchi generatori di radiazioni ionizzanti (art. 13 della legge 31
dicembre 1962, n. 1860 e art. 102 del decreto del Presidente della
Repubblica13 febbraio 1964, n. 185)),
76. (Esercizi commerciali con detenzione di sostanze radioattive (capo IV del
decreto del Presidente della Repubblica 13 febbraio 1964, n. 185)),

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 59

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78. (Impianti di deposito delle materie nucleari, escluso il deposito in corso di
AUTORIMESSE AVENTI CAPACITÀ DI spedizione),
PARCAMENTO SUPERIORE A NOVE 79. (Impianti nei quali siano detenuti combustibili nucleari o prodotti o residui
radioattivi (art. 1, lettera b) della legge 31 dicembre 1962, n. 1860)),
AUTOVEICOLI 80. (Impianti relativi all’impiego pacifico dell’energia nucleare ed attività che
comportano pericoli di radiazioni ionizzanti derivanti dal predetto impiego:
- impianti nucleari
Comunicazioni - reattori nucleari, eccettuati quelli che facciano parte di un mezzo di
trasporto
- impianti per la preparazione o fabbricazione delle materie nucleari
Le autorimesse possono comunicare attraverso - impianti per la separazione degli isotopi
filtri come definiti dal decreto ministeriale 30 - impianti per il trattamento dei combustibili nucleari irradianti)
83. (Locali di spettacolo e di trattenimento in genere con capienza superiore a
novembre 1983 con locali destinati ad attività di 100 posti).
cui al decreto ministeriale 16 febbraio 1982 con
l’esclusione delle attività di cui ai punti a fianco
elencati del decreto ministeriale 16 febbraio 1982.

Gli autosilo non possono avere comunicazione


con altri locali.

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COMUNICAZIONI CON AUTORIMESSE AVENTI CAPACITÀ DI PARCAMENTO SUPERIORE A NOVE AUTOVEICOLI
Tipologia autorimesse Tipologia di piano Tipologia di comunicazione Con cosa
Tutte Indifferente Non ammessa con attività 77
Porte almeno RE120 con
Attività non soggette e/o fabbricati ≤ 32 m
autochiusura
Altra attività con esclusione di: 1, 2, 3, 4, 5,
7, 10, 12, 13, 14, 15, 16, 18, 19, 20, 21, 22,
Disimpegno, anche non areato,
23, 24, 25, 26, 27, 28, 29, 31, 32, 33, 34, 41,
e porte RE 60 con autochiusura
Fino a 40 autovetture Non oltre il 2° interrato 45, 51, 75, 76, 78, 79, 80, 83, 84, 86, 87, 89,
90, 91
Altra attività con esclusione di: 1, 2, 3, 4, 5,
7, 10, 12, 13, 14, 15, 16, 18, 19, 20, 21, 22,
Filtri
23, 24, 25, 26, 27, 28, 29, 31, 32, 33, 34, 41,
45, 75, 76, 78, 79, 80,
Private fino a 15 Porte metalliche piene con
Fabbricati civili < 24 m
autovetture autochiusura
Attività soggette con l’esclusione di: 1, 2, 3,
4, 5, 7, 10, 12, 13, 14, 15, 16, 18, 19, 20, 21,
Tutte Tutti Filtri
22, 23, 24, 25, 26, 27, 28, 29, 30, 31, 32, 33,
34, 35, 41, 45, 75, 76. 78, 79, 80, 83
Silos Tutti Nessuna ---------

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FORMPOCKET
AUTORIMESSE AVENTI CAPACITÀ DI 28
Le autorimesse classificate sotterranee, miste e chiuse,
PARCAMENTO SUPERIORE A NOVE anche se strutturate in box, devono essere suddivise in
AUTOVEICOLI compartimenti di superficie non superiore a quelle
indicate nella tabella contenuta al punto 3.6.1. Infatti, il
compartimento antincendio, che per definizione deve
Sezionamenti 28 essere delimitato da elementi costruttivi di resistenza al
Compartimentazione fuoco predeterminata, prescinde dalla tipologia di
organizzazione degli spazi interni dello stesso
Le autorimesse devono essere suddivise, di compartimento (Nota prot. n. P708/4108 sott. 22(17)
norma, per ogni piano, in compartimenti 29 di del 23/4/1998).
superficie non eccedente quelle indicate nella
seguente tabella: 30
29
Per quanto concerne la misurazione delle superfici dei
compartimenti:
− va effettuata al netto dello spessore delle pareti
perimetrali;
− deve tener conto della misura delle superfici
delle intercapedini solo se la proiezione in pianta
di queste sia utilizzata anche per parcare e/o
movimentare autoveicoli;
− deve essere effettuata al lordo dello spessore
delle pareti divisorie tra box e posti auto;

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 62

FORMPOCKET
AUTORIMESSE AVENTI CAPACITÀ DI − vanno detratte le superfici dei corpi scala e dei
PARCAMENTO SUPERIORE A NOVE percorsi di esodo solo non fanno parte del
AUTOVEICOLI compartimento considerato;
− vanno detratte le superfici dei locali tecnici e dei
ripostigli di servizio solo non fanno parte del
Sezionamenti 28 compartimento considerato;
Compartimentazione − vanno detratte le superfici delle rampe solo se di
“tipo aperto” così come definite al p.to 0 o se
Le autorimesse devono essere suddivise, di compartimentate rispetto al compartimento
norma, per ogni piano, in compartimenti 29 di considerato (Nota DCPREV prot. n. 2975 del 09-
superficie non eccedente quelle indicate nella 04-2009).
seguente tabella: 30 30
Tenendo conto del p.to 3.0 (consente di adibire a
autorimessa i locali ubicati non oltre il sesto piano
interrato) e del p.to 3.6.1 (fornisce indicazioni sulla
massima superficie dei compartimenti con riferimento al
numero dei piani), il progetto di una autorimessa di tipo
non isolato comprendente un quarto piano interrato, potrà
essere esaminato con procedura di deroga (Nota
DCPREV prot. n. 4869 del 21/04/2015).

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 63

FORMPOCKET
AUTORIMESSE AVENTI CAPACITÀ DI 31
Tenuto conto della definizione di piano di riferimento di cui
PARCAMENTO SUPERIORE A NOVE al p.to 0, è possibile che tale piano di autorimessa, anche
AUTOVEICOLI

Compartimentazione

Fuori terra 31 Sotterranee


Piano Miste Isolate Miste Isolate Miste Isolate Miste Isolate
Aperte Chiuse Aperte Chiuse Aperte Chiuse Aperte Chiuse

Terra 7500 5000 10000 7500


1 5500 3500 7500 5500 5000 2500 7000 3000
2 5500 3500 7500 5500 3500 2000 5500 2500
3 3500 2500 5500 3500 2000 1500 3500 2000
4 3500 2500 5500 3500 1500 2500 1500
5 2500 5000 2500 1500 2000 1500
6 2500 5000 1500 2000 1500
7 2000 4000

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 64

FORMPOCKET
AUTORIMESSE AVENTI CAPACITÀ DI 32
È possibile prevedere un unico compartimento su
PARCAMENTO SUPERIORE A NOVE più piani, alcuni di tipo “chiuso” e altri di tipo
AUTOVEICOLI “aperto”, ferma restando l’osservanza delle
disposizioni di cui al p.to 3.6.1 (Nota prot. n.
Sezionamenti P2336/4108 sott. 22/17 del 16/1/1998).
Compartimentazione

Un compartimento può essere anche costituito


da più piani di autorimessa, 32 a condizione che
la superficie complessiva sia non superiore al
50% di quella risultante dalla somma delle
superfici massime consentite per i singoli
piani della precedente tabella e che la
superficie del singolo piano non sia eccedente
quella consentita da quello più elevato per le
autorimesse sotterranee o più basso per quelle
fuori terra né che le singole superfici per piano
eccedano il 75% di quelle previste dalla tabella.

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 65

FORMPOCKET
AUTORIMESSE AVENTI CAPACITÀ DI 32
È possibile prevedere un unico compartimento su
PARCAMENTO SUPERIORE A NOVE più piani, alcuni di tipo “chiuso” e altri di tipo
AUTOVEICOLI “aperto”, ferma restando l’osservanza delle
disposizioni di cui al p.to 3.6.1 (Nota prot. n.
Sezionamenti P2336/4108 sott. 22/17 del 16/1/1998).
Compartimentazione

Limitatamente alle autorimesse situate al piano Tipologia Superficie


Piano Tipologia
autorimessa compartime
terra, primo e secondo interrato e primo, autorimessa
nto
protezione
secondo, terzo e quarto fuori terra chiuse, le
superfici indicate possono raddoppiarsi in 1° e 2°
impianto fisso
interrato Possono
presenza di impianti fissi di spegnimento Terra, raddoppiarsi
di
automatico; spegnimento
1°, 2°, 3° e 4° se protette da
automatico
fuori terra
oltre il secondo interrato e oltre il quarto piano Dal 3° Chiusa Sempre
fuori terra le autorimesse chiuse devono sempre interrato protette da
essere protette da impianto fisso di impianto fisso
spegnimento automatico. Dal 5° fuori di
terra spegnimento
automatico

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 66

FORMPOCKET
AUTORIMESSE AVENTI CAPACITÀ DI 32
È possibile prevedere un unico compartimento su
PARCAMENTO SUPERIORE A NOVE più piani, alcuni di tipo “chiuso” e altri di tipo
AUTOVEICOLI “aperto”, ferma restando l’osservanza delle
disposizioni di cui al p.to 3.6.1 (Nota prot. n.
Sezionamenti P2336/4108 sott. 22/17 del 16/1/1998).
Compartimentazione

Limitatamente alle autorimesse fuori terra Tipologia Superficie


Piano Tipologia
autorimessa compartime
aperte sino al quinto piano fuori terra le autorimessa
nto
protezione
superfici indicate possono essere triplicate in
presenza di impianti fissi di spegnimento Terra, impianto fisso
Possono
1°, 2°, 3°, 4° di
automatico. e 5° fuori
triplicarsi se
spegnimento
protette da
terra automatico
Oltre il quinto piano dette autorimesse devono
essere sempre protette da tali impianti. Aperta Sempre
protette da
Dal 6° fuori impianto fisso
terra di
spegnimento
automatico

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 67

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AUTORIMESSE AVENTI CAPACITÀ DI
PARCAMENTO SUPERIORE A NOVE
AUTOVEICOLI

Sezionamenti
Compartimentazione PORTA DI TIPO ≥ R.E.I. 90
CON AUTOCHIUSURA

STRUTTURA DI TIPO ≥ R.E.I. 90


Le pareti di suddivisione fra i compartimenti
devono essere realizzate con strutture di tipo
almeno REI 90; è consentito realizzare
attraverso le pareti di suddivisione, aperture di
comunicazione munite di porte almeno REI 90,
a chiusura automatica in caso di incendio.
COMPARTIMENTO A COMPARTIMENTO B
I passaggi tra i piani dell’autorimessa, le rampe
pedonali, le scale, gli ascensori, gli elevatori,
devono essere esterni o racchiusi in gabbie
realizzate con strutture non combustibili di
tipo almeno REI 120 e muniti di porte di tipo
almeno REI 120 provviste di autochiusura.

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 68

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AUTORIMESSE AVENTI CAPACITÀ DI 33
L’osservanza del raggio minimo di curvatura è
PARCAMENTO SUPERIORE A NOVE richiesta unicamente nel caso di rampe curvilinee
AUTOVEICOLI mentre la stessa prescrizione non è prevista per le
corsie di manovra disciplinate dal punto 3.6.3
Sezionamenti
(Nota prot. n. P1489/4108 sott. 22 (16) del
Compartimentazione
23/11/1998).
Le corsie di manovra devono consentire il facile
movimento degli autoveicoli e devono avere
ampiezza non inferiore a 4,5 m e a 5 m nei tratti
antistanti i box, o posti auto, ortogonali alla STRUTTURE E PORTE
CON AUTOCHIUSURA
corsia. 33 DI TIPO > R.E.I. 120

Nel caso in cui le corsie di manovra risultino di ≥ 4,50

larghezza inferiore al minimo prescritto, è


ammesso che le corsie stesse, per tratti limitati,
abbiano larghezza non inferiore a 3,00 m a
condizione che sia installata apposita
segnaletica che evidenzi i restringimenti di

≥ 5,00
corsia, integrata, in corrispondenza dei cambi di
direzione delle corsie stesse, da idonei sistemi
ottici (p.e. specchi parabolici). (Deroga in via
generale)
ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 69

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AUTORIMESSE AVENTI CAPACITÀ DI 34
Anche per gli ingressi devono essere rispettate le
PARCAMENTO SUPERIORE A NOVE larghezze minime di 3,0 m e 4,5 m nei casi di
AUTOVEICOLI rampa a senso unico di marcia e a doppio senso
(Nota prot. n. P2157/4108 sott. 22/34 del
Accessi
13/2/1996).
Ingressi 34

Gli ingressi alle autorimesse devono essere


ricavati su pareti attestate su vie, piazze
pubbliche o private, o su spazi a cielo
scoperto.
Se l’accesso avviene tramite rampa, si
considera ingresso l’apertura in
corrispondenza dell’inizio della rampa coperta.

Per gli autosilo deve essere previsto un locale per


il ricevimento degli autoveicoli. Tale locale di
dimensioni minime 4,5 x 5,5 m, deve avere le
stesse caratteristiche costruttive dell’autosilo.

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 70

FORMPOCKET
AUTORIMESSE AVENTI CAPACITÀ DI 35
La rampa può non rispondere ai requisiti di cui all’art. 3.7.2 del DM
PARCAMENTO SUPERIORE A NOVE 1/2/1986 qualora la stessa rampa, per il suo intero sviluppo, e
non solo l’accesso all’autorimessa siano attestati su spazio
AUTOVEICOLI scoperto (Nota prot. n. P1139/4108 sott. 22(16) del 13-11-2000
e Nota prot. n. P468/4108 sott. 22/16 del 29-04-2008).
Accessi
Rampe 35 36
La comunicazione tra il singolo compartimento (realizzato anche su
Ogni compartimento deve essere servito da più piani) e la rampa (o la coppia di rampe a senso unico di
almeno una coppia di rampe a senso unico di marcia) ad esclusivo servizio di detto compartimento, può
avvenire senza alcuna protezione con porte aventi caratteristiche
marcia di ampiezza ciascuna non inferiore a 3 REI (Nota prot. n. P66/4108 sott. 22(16) del 20-02-2001).
m o da una rampa a doppio senso di marcia di
ampiezza non inferiore a 4,5 m. 36, 37 37
Non è consentito l’accesso a uno dei piani in elevazione,
costituente il compartimento, esclusivamente tramite elevatore
Per le autorimesse sino a quindici autovetture
esterno, e non a mezzo rampa, fermo restando l’accesso tramite
è consentita una sola rampa di ampiezza non rampa ai piani sottostanti dello stesso compartimento.
inferiore a 3 m. L’interpretazione corretta dei p.ti 3.7.2 e 3.6 coerente con la
“ratio” normativa, consente di poter realizzare autorimesse con
Per autorimesse oltre 15 e fino a 40 autovetture compartimenti costituiti da più piani, serviti da una sola rampa o
è consentita una sola rampa di ampiezza non coppie di rampe, purché sia possibile la comunicazione o meglio
la mobilità nell’ambito del compartimento, quindi tra i piani, degli
inferiore a 3,00 m a condizione che venga autoveicoli, realizzabile a mezzo di rampe carrabili interne, le
installato un impianto semaforico idoneo a quali non necessitano di compartimentazione (Nota prot. n.
regolare il transito sulla rampa medesima a senso P457/4108 sott. 22/25 del 3/06/2002).
unico alternato. (Deroga in via generale)
ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 71

FORMPOCKET
AUTORIMESSE AVENTI CAPACITÀ DI 38
Se un’autorimessa è sezionata in compartimenti di cui al punto
PARCAMENTO SUPERIORE A NOVE 3.6.1, i compartimenti stessi devono essere divisi da elementi
costruttivi idonei a garantire quella capacità di
AUTOVEICOLI compartimentazione. In tali casi è necessario garantire la
compartimentazione di due piani interrati serviti da una unica
Accessi
rampa aperta (Nota DCPREV prot. n. 3648 del 4/3/2010).
Rampe
Diversi compartimenti, realizzati anche su più 39
È consentito servire con un’unica rampa aperta o a prova di fumo
piani, possono essere serviti da unica rampa o da più compartimenti ubicati a uno stesso livello e non aventi,
necessariamente, accesso diretto dalla rampa stessa, con la
unica coppia di rampe a senso unico di marcia limitazione che la superficie complessiva per piano non sia
come sopra descritto purché le rampe siano superiore al doppio di quella massima ammessa, in funzione del
aperte 38 o a prova di fumo. 39 piano, per singolo compartimento (Nota prot. n. P2059/4108 del
23/2/2005).

Le rampe 40 non devono avere pendenza 40


Le rampe, sia pure completamente esterne ai locali autorimessa,
superiore al 20% 41, 42 con un raggio minimo di
costituiscono parte integrante di questi ultimi (Nota prot. n.
curvatura 43 misurato sul filo esterno della P1225/4108 sott. 22/16 del 22/10/2001).
curva non inferiore a 8,25 m per le rampe a
doppio senso di marcia e di 7 m per rampe a 41
Il valore limite di pendenza prescritto dalla norma deve intendersi
senso unico di marcia. riferito come il valore massimo locale ovvero di ciascuna livelletta
(Nota prot. n. P664/4108 Sott. 22/16 del 25/7/2000).

42 In merito al sistema di vie d’uscita in presenza di persone diversamente abili nelle

attività regolate da normativa verticale, in base alle vigenti disposizioni legislative


ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 72
le competenze per l’eliminazione delle barriere architetto- niche sono da
FORMPOCKET
assegnare, in via prioritaria, all’amministrazione comunale in sede di rilascio
AUTORIMESSE AVENTI CAPACITÀ DI 42
In merito al sistema di vie d’uscita in presenza di
PARCAMENTO SUPERIORE A NOVE persone diversamente abili nelle attività regolate da
AUTOVEICOLI normativa verticale, in base alle vigenti disposizioni
legislative le competenze per l’eliminazione delle
Accessi
barriere architettoniche sono da assegnare, in via
Rampe
prioritaria, all’amministrazione comunale in sede di
rilascio dell’autorizzazione/concessione edilizia,
che si avvale, eventualmente, di autocertificazioni
rilasciate da professionisti incaricati (Nota prot. n.
4975 del 19/5/2009).

43
Il tratto piano collegante due tratti inclinati (definibili
rampe) non deve avere il requisito di curvatura in
quanto è assimilabile a un tratto di “corsia di
manovra” per la quale non è previsto tale requisito
(Nota prot. n. P1139/4108 sott. 22(16) del
13/11/2000).

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 73

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AUTORIMESSE AVENTI CAPACITÀ DI − il sistema del montauto sia dotato di dispositivo
PARCAMENTO SUPERIORE A NOVE ausiliario automatico per l’alimentazione di
AUTOVEICOLI energia elettrica in caso di mancanza di energia di
rete. Il relativo generatore abbia potenza
Accessi
sufficiente per l’alimentazione di tutti gli
Rampe
impianti di sicurezza;
− l’autorimessa sia dotata di impianto di
Nel caso di autorimesse interrate, con capacità
illuminazione di emergenza con autonomia di
di parcamento non superiore a 30 autoveicoli,
almeno 30 minuti;
è consentito che l’accesso avvenga da
− la movimentazione degli automezzi nel vano
montauto alle seguenti condizioni:
montauto avvenga senza persone a bordo;
− il locale per il ricevimento degli autoveicoli
− sia esposto all’esterno, in corrispondenza del
annesso al montauto sia ubicato su spazio
vano di caricamento in luogo idoneo e facilmente
scoperto; qualora non sia garantito tale
visibile, il regolamento di utilizzazione
requisito il locale ricevimento sia del tipo
dell’impianto, con le limitazioni e prescrizioni di
protetto con stesse caratteristiche del vano
esercizio;
montauto;
− l’area destinata al parcamento degli autoveicoli
− il vano montauto sia protetto rispetto all’area
sia dotata di impianto fisso di spegnimento
destinata a parcheggio con struttura di
automatico del tipo a pioggia (sprinkler). (Deroga in
separazione REI 90 e porte di caratteristiche
via generale)
non inferiori a RE 90;
ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 74

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AUTORIMESSE AVENTI CAPACITÀ DI 44
Non è necessario stabilire le caratteristiche dei materiali
PARCAMENTO SUPERIORE A NOVE delle tubazioni di scarico delle acque. Dette tubazioni non
AUTOVEICOLI dovranno compromettere, nell’attraversamento di
elementi di compartimentazione (solai, pareti, ecc.), le
Pavimenti caratteristiche di resistenza al fuoco previste (Nota prot.
Pendenza n. P378/4108 del 09-03-1999).

I pavimenti devono avere pendenza sufficiente per 45


La prescrizione di cui al p.to 3.8.0 è da intendersi limitata a
il convogliamento in collettori delle acque 44 e la quelle particolari aree ove, in conseguenza delle
loro raccolta in un dispositivo per la separazione di operazioni che vi si svolgono (es. riparazioni meccaniche
e/o interventi di lavaggio), si determinano sui pavimenti
liquidi infiammabili dalle acque residue. 45
consistenti e concentrati depositi residuali e spandimenti
La pavimentazione deve essere realizzata con di sostanze derivate dagli idrocarburi (Nota prot. n.
materiali antisdrucciolevoli ed impermeabili. 46 P523/4108 sott. 22/32 del 29/5/2002).

Spandimento di liquidi 46
Il p.to 3.8.1 prevede che le pavimentazioni siano
Le soglie dei vani di comunicazione fra i realizzate con materiali antisdrucciolevoli e impermeabili
compartimenti e con le rampe di accesso devono non prescrivendo specifiche caratteristiche di
avere un livello lievemente superiore (3-4 cm) a comportamento al fuoco. Si ritiene quindi ammissibile
quello dei pavimenti contigui per evitare l’utilizzo del conglomerato bituminoso in quanto soddisfa i
requisiti richiesti (Nota datata 18/5/2000).
spargimento di liquidi da un compartimento
all’altro.
ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 75

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AUTORIMESSE AVENTI CAPACITÀ DI 47
Il DM 1/2/1986 per la ventilazione indica
PARCAMENTO SUPERIORE A NOVE chiaramente, nel consentire un efficace ricambio
AUTOVEICOLI d’aria ambiente nonché lo smaltimento del calore e
dei fumi di un eventuale incendio, “la prestazione”
Ventilazione
del sistema di aerazione naturale delle
Ventilazione naturale
autorimesse. Per determinate situazioni sono
fornite le caratteristiche “geometriche” degli affacci
Le autorimesse devono essere munite di un
delle aperture di aerazioni. Dalle combinazioni
sistema di aerazione naturale costituito da
delle diverse indicazioni fornite si dovrà tenere
aperture ricavate nelle pareti e/o nei soffitti e
conto nella valutazione delle modalità di affaccio
disposte in modo da consentire un efficace
delle aperture di aerazione ai fini del rispetto del
ricambio dell’aria ambiente, nonché lo smaltimento
DM 1/2/1986 … (Nota DCPREV prot. n. 10850 del
del calore e dei fumi di un eventuale incendio. 47
10/9/2014).
Al fine di assicurare una uniforme ventilazione dei
locali, le aperture di aerazione devono essere
distribuite il più possibile uniformemente e a
distanza reciproca non superiore a 40 m.

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 76

FORMPOCKET
AUTORIMESSE AVENTI CAPACITÀ DI 48
L’indipendenza della superficie di ventilazione deve
PARCAMENTO SUPERIORE A NOVE essere per piano e non per compartimento per non
AUTOVEICOLI creare collegamenti verticali non protetti tra i piani
(Nota prot. n. P590/4108 sott. 22/19 del
Ventilazione
22/12/2003).
Superficie di ventilazione

Le aperture di aerazione naturale devono avere


una superficie non inferiore ad 1/25 della
superficie in pianta del compartimento. Nei casi
nei quali non è previsto l’impianto di ventilazione
meccanica di cui al successivo punto, una frazione
di tale superficie - non inferiore a 0,003 m2 per
metro quadrato di pavimento - deve essere
completamente priva di serramenti.
Il sistema di ventilazione deve essere indipendente
per ogni piano. 48 Per autorimesse sotterranee la
ventilazione può avvenire tramite intercapedini e/o
camini; se utilizzata la stessa intercapedine, per
consentire l’indipendenza della ventilazione per piano
si può ricorrere al sezionamento verticale o all’uso di
canalizzazioni di tipo “shunt”.
ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 77

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AUTORIMESSE AVENTI CAPACITÀ DI 49
Qualora le aperture di aerazione al servizio
PARCAMENTO SUPERIORE A NOVE dell’autorimessa siano ricavate sulle pareti
AUTOVEICOLI esterne dei box, deve essere ricavata
un’analoga superficie di aerazione sulle pareti
Ventilazione
interne o sul serramento di chiusura dei box al
Superficie di ventilazione
fine di assicurare la corretta ventilazione di tutto il
Per le autorimesse suddivise in box l’aerazione
compartimento (Nota prot. n. P1540/4108 sott.
naturale deve essere realizzata per ciascun box. 22(19) del 21/12/1998).

Tale aerazione può essere ottenuta con


canalizzazioni verso l’esterno o con aperture
anche sulla corsia di manovra, prive di serramenti
e di superficie non inferiore ad 1/100 di quella in
pianta del box stesso. 49

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 78

FORMPOCKET
AUTORIMESSE AVENTI CAPACITÀ DI 50
Il sistema di ventilazione meccanica deve essere
PARCAMENTO SUPERIORE A NOVE previsto qualora il numero complessivo degli
AUTOVEICOLI autoveicoli sia superiore alla soglia stabilita per
ogni piano al punto 3.9.2, indipendentemente dalle
Ventilazione
suddivisioni in più compartimenti (Nota prot. n.
Ventilazione meccanica 50, 51
P693/4108 sott. 22/19 del 17/4/1997).
Il sistema di aerazione naturale deve essere 51
Con riferimento all’interpretazione dei punti 3.9.2 e
integrato con un sistema di ventilazione
3.9.3, si ritiene che ai fini dell’individuazione della
meccanica nelle autorimesse sotterranee
tipologia di impianto di ventilazione meccanica da
aventi numero di autoveicoli per ogni piano
installare possano essere esclusi i posti auto
superiore a quello riportato nella seguente
dei piani fuori terra di tipo aperto (Nota prot. n.
tabella:
P1384/4108 sott. 22/19 del 24/2/2005).
NUMERO AUTOVEICOLI NELLE AUTORIMESSE
SOTTERRANEE
Primo piano 125
Secondo piano 100
Terzo piano 75
Quarto piano 50

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 79

FORMPOCKET
AUTORIMESSE AVENTI CAPACITÀ DI 50
Il sistema di ventilazione meccanica deve essere
PARCAMENTO SUPERIORE A NOVE previsto qualora il numero complessivo degli
AUTOVEICOLI autoveicoli sia superiore alla soglia stabilita per
ogni piano al punto 3.9.2, indipendentemente dalle
Ventilazione
suddivisioni in più compartimenti (Nota prot. n.
Ventilazione meccanica 50, 51
P693/4108 sott. 22/19 del 17/4/1997).
Per le autorimesse fuori terra di tipo chiuso il 51
Con riferimento all’interpretazione dei punti 3.9.2 e
sistema di aerazione naturale va integrato con
3.9.3, si ritiene che ai fini dell’individuazione della
impianto di aerazione meccanica nei piani aventi
tipologia di impianto di ventilazione meccanica da
numero di autoveicoli superiore a 250.
installare possano essere esclusi i posti auto
dei piani fuori terra di tipo aperto (Nota prot. n.
P1384/4108 sott. 22/19 del 24/2/2005).

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 80

FORMPOCKET
AUTORIMESSE AVENTI CAPACITÀ DI
PARCAMENTO SUPERIORE A NOVE
AUTOVEICOLI
Ventilazione
Ventilazione meccanica
Caratteristiche

La portata dell’impianto di ventilazione meccanica


deve essere non inferiore a tre ricambi orari.
Il sistema di ventilazione meccanica deve essere
indipendente per ogni piano ed azionato con
comando manuale o automatico, da ubicarsi in
prossimità delle uscite.
L’impianto deve essere azionato nei periodi di
punta individuati dalla contemporaneità della
messa in moto di un numero di veicoli
superiore ad 1/3 o dalla indicazione di miscele
pericolose segnalate da indicatori
opportunamente predisposti.

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 81

FORMPOCKET
AUTORIMESSE AVENTI CAPACITÀ DI 52
La quota di sbocco dei camini previsti dal punto 3.9.3 deve
PARCAMENTO SUPERIORE A NOVE essere posta almeno a m 1,00 oltre la copertura del
AUTOVEICOLI fabbricato (Nota prot. n. P2059/4108 del 23/2/2005).

Ventilazione
Ventilazione meccanica
Caratteristiche
L’impianto di ventilazione meccanica può essere
sostituito da camini indipendenti per ogni
piano o di tipo “shunt” aventi sezione non
inferiore a 0,2 m2 per ogni 100 m2 di superficie.
I camini devono immettere nell’atmosfera a quota
superiore alla copertura del fabbricato. 52
Nelle autorimesse di capacità superiore a
cinquecento autoveicoli deve essere installato
un doppio impianto di ventilazione meccanica,
per l’immissione e per l’estrazione, comandato
manualmente da un controllore sempre presente,
o automaticamente da apparecchiature di
rivelazione continua di miscele infiammabili e di
CO.
ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 82

FORMPOCKET
AUTORIMESSE AVENTI CAPACITÀ DI 52
La quota di sbocco dei camini previsti dal punto 3.9.3 deve
PARCAMENTO SUPERIORE A NOVE essere posta almeno a m 1,00 oltre la copertura del
AUTOVEICOLI fabbricato (Nota prot. n. P2059/4108 del 23/2/2005).

Ventilazione
Ventilazione meccanica
Caratteristiche
l numero e l’ubicazione degli indicatori di CO e di Il sistema deve entrare in funzione quando:
miscele infiammabili devono essere scelti a) un solo indicatore rivela valori istantanei delle
opportunamente in funzione della superficie e della concentrazioni di CO superiore a 100 p.p.m.;
geometria degli ambienti da proteggere e delle b) due indicatori simultaneamente rivelano valori
condizioni locali della ventilazione naturale; istantanei delle concentrazioni di CO superiori a 50
comunque il loro numero non può essere p.p.m.;
inferiore a due per ogni tipo di rivelazione. c) uno o più indicatori rivelano valori delle
Gli indicatori devono essere inseriti in sistemi di concentrazioni di miscele infiammabili eccedenti il
segnalazione di allarme e, ove necessario, di 20% del limite inferiore di infiammabilità.
azionamento dell’impianto di ventilazione.
Per le autorimesse aventi numero di autoveicoli
inferiore a cinquecento è sufficiente l’installazione
di indicatori di miscele infiammabili.

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 83

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AUTORIMESSE AVENTI CAPACITÀ DI 53
Anche le piccole autorimesse meccanizzate con
PARCAMENTO SUPERIORE A NOVE accesso da monta auto, sono da assimilarsi agli auto-
AUTOVEICOLI silos e devono rispettare il p.to 3.9.4 che prevede che i
camini per lo smaltimento fumi siano di 1 m più alti degli
Ventilazione edifici compresi nel raggio di 10 m (Nota prot. n.
Ventilazione meccanica 12853/4108 sott. 22 del 18/7/1988).
Caratteristiche
Negli autosilo fuori terra deve essere prevista
un’aerazione naturale pari ad 1 m2 ogni 200 m3
di volume.
In quelli interrati deve, invece, prevedersi una
ventilazione meccanica pari ad almeno tre
ricambi ora ed un impianto di smaltimento dei
fumi con camini di superfici pari al 2% delle
superfici di ogni piano, convogliata a 1,0 m oltre
la copertura degli edifici compresi nel raggio di 10
m dai camini stessi. 53

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 84

FORMPOCKET
AUTORIMESSE AVENTI CAPACITÀ DI 53
Anche le piccole autorimesse meccanizzate con
PARCAMENTO SUPERIORE A NOVE accesso da monta auto, sono da assimilarsi agli auto-
AUTOVEICOLI silos e devono rispettare il p.to 3.9.4 che prevede che i
camini per lo smaltimento fumi siano di 1 m più alti degli
Misure per lo sfollamento delle persone edifici compresi nel raggio di 10 m (Nota prot. n.
in caso di emergenza 12853/4108 sott. 22 del 18/7/1988).
Densità di affollamento
non sorvegliata
La densità di affollamento va calcolata in base alla
ricettività massima: ai fini del calcolo, essa non 10 m2

←1 m →
dovrà comunque essere mai considerata
←1 m →
inferiore ad una persona per ogni 10 m2 di
superficie lorda di pavimento (0,1 persone/m2) 100 m2
per le autorimesse non sorvegliate e una
persona per ogni 100 m2 di superficie lorda di
pavimento (0,01 persone/m2) per le autorimesse
sorvegliate.

sorvegliata
ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 85

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AUTORIMESSE AVENTI CAPACITÀ DI
PARCAMENTO SUPERIORE A NOVE
AUTOVEICOLI
Misure per lo sfollamento delle persone
in caso di emergenza 33 prs x modulo

Capacità di deflusso

1) 50 per il piano terra;


2) 37,5 per i primi tre piani sotterranei o fuori
terra;
3) 33 per i piani oltre il terzo fuori terra o 50 prs x modulo
interrato.

37,5 prs x modulo

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 86

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AUTORIMESSE AVENTI CAPACITÀ DI
PARCAMENTO SUPERIORE A NOVE
AUTOVEICOLI
Misure per lo sfollamento delle persone
in caso di emergenza
Vie di uscita
Le autorimesse devono essere provviste di un
sistema organizzato di vie di uscita per il
deflusso rapido e ordinato degli occupanti verso
l’esterno o in luogo sicuro in caso di incendio o
di pericolo di altra natura.
Per le autorimesse internate le vie di uscita
possono terminare sotto grigliati dotati di
congegni di facile apertura dall’interno.
Dimensionamento delle vie di uscita
Le vie di uscita devono essere dimensionate in
funzione del massimo affollamento ipotizzabile
sulla base di quanto specificato in 3.10.0 e 3.10.1.

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 87

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AUTORIMESSE AVENTI CAPACITÀ DI 54
Il computo del numero di uscite finalizzato all’applicazione
PARCAMENTO SUPERIORE A NOVE p.to 3.10.4 co. 2 è da riferirsi alle uscite di piano e non a
AUTOVEICOLI quelle complessivamente presenti nell’autorimessa.
Pertanto, in caso di autorimesse pluripiano, è
Misure per lo sfollamento delle persone consentito per ogni piano che una di esse abbia
in caso di emergenza larghezza di un modulo solo se presenti due o più
Larghezza delle vie di uscita uscite per ciascun piano: il percorso di esodo fino al
luogo sicuro non deve presentare in ogni caso
La larghezza delle vie di uscita deve essere restringimenti rispetto alla larghezza delle suddette
multipla del modulo di uscita e non inferiore a uscite. Si richiama altresì l’attenzione sul p.to 1.6.3
due moduli (1,20 m). Nel caso di due o più dell’allegato IV al D.Lgs. 81/08 che prevede larghezza
uscite, è consentito che una uscita abbia minima porte di 80 cm (Nota DCPREV prot. n. 2975 del
09-04-2009).
larghezza inferiore a quella innanzi stabilita e
comunque non inferiore a 0,6 m. 54
La misurazione della larghezza delle uscite va
eseguita nel punto più stretto dell’uscita. La
larghezza totale delle uscite (per ogni piano) è
determinata dal rapporto fra il massimo
affollamento ipotizzabile e la capacità di
deflusso. Nel computo della larghezza delle
uscite sono conteggiati anche gli ingressi carrabili.

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 88

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AUTORIMESSE AVENTI CAPACITÀ DI 55
Indipendentemente dal tipo di organizzazione degli
PARCAMENTO SUPERIORE A NOVE spazi interni (a spazio aperto o a box), i percorsi
AUTOVEICOLI d’esodo delle autorimesse debbono essere
misurati dai punti interni più lontani rispetto
Misure per lo sfollamento delle persone
alle uscite (Nota prot. n. P1155/4108 sott. 22/31
in caso di emergenza
del 12/7/2002).
Ubicazione delle uscite
56
Non sono ammessi percorsi considerando i 40
Le uscite sulla strada pubblica o in luogo sicuro
m fino all’apertura sulla scala protetta di piano,
devono essere ubicate in modo da essere
pur se in linea con le normative emanate
raggiungibili con percorsi 55 inferiori a 40 m 56 o
successivamente al DM 1/2/86 (edifici scolastici e
50 se l’autorimessa è protetta da impianto di
locali di pubblico spettacolo) (Nota prot. n.
spegnimento automatico.
P764/4108 sott. 22/31 del 22/6/2001).

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 89

FORMPOCKET
AUTORIMESSE AVENTI CAPACITÀ DI
PARCAMENTO SUPERIORE A NOVE
AUTOVEICOLI
Misure per lo sfollamento delle persone
in caso di emergenza
Numero delle uscite

Il numero delle uscite non deve essere (per ogni


piano) inferiore a due. Tali uscite vanno poste in
punti ragionevolmente contrapposti.
Per autorimesse ad un solo piano e per le quali
il percorso massimo di esodo è inferiore a 30
m il numero delle uscite può essere ridotto ad
uno, costituita anche solo dalla rampa di
accesso purché sicuramente fruibile ai fini
dell’esodo.

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 90

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AUTORIMESSE AVENTI CAPACITÀ DI compartimento
Scala ed
PARCAMENTO SUPERIORE A NOVE zona a rischio ascensore
AUTOVEICOLI
a prova di fumo
Misure per lo sfollamento delle persone
in caso di emergenza
Scale - Ascensori
filtro a
Per le autorimesse situate in edifici aventi prova di
fumo
altezza antincendi maggiore di 32 m, le scale e
gli ascensori devono essere a prova di fumo,
mentre per le autorimesse situate in edifici di
altezza antincendi inferiore a 32 m sono
ammesse scale ed ascensori di tipo protetto.

Scala ed
ascensore
Di tipo protetto

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 91

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AUTORIMESSE AVENTI CAPACITÀ DI
PARCAMENTO SUPERIORE A NOVE
AUTOVEICOLI
Misure per lo sfollamento delle persone
in caso di emergenza
Scale - Ascensori scale a prova di fumo

L’autosilo deve essere provvisto di scale a


prova di fumo raggiungibili con percorrenze
interne non superiori a 60 m.

Tali scale devono essere raggiungibili dalle


singole celle prevedendo passaggi liberi, sul
percorso ≤ 60 m
lato opposto dell’ingresso macchina, di
almeno 90 cm oltre l’ingombro degli
autoveicoli.

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 92

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AUTORIMESSE AVENTI CAPACITÀ DI
PARCAMENTO SUPERIORE A NOVE
AUTOVEICOLI

IMPIANTI TECNOLOGICI
Impianti di riscaldamento

Il riscaldamento delle autorimesse può essere


realizzato con:
− radiatori aerotermi alimentati ad acqua calda,
surriscaldata o vapore;
− impianti ad aria calda: è ammesso il ricircolo
dell’aria ambiente se l’autorimessa è destinata
al ricovero di soli autoveicoli del tipo Diesel;
− generatori ad aria calda a scambio diretto; è
ammessa l’installazione dei generatori
all’interno dell’autorimessa se questa è
destinata al ricovero di soli autoveicoli di tipo
Diesel.

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 93

FORMPOCKET
AUTORIMESSE AVENTI CAPACITÀ DI 57
Qualora la realizzazione di impianti di tipo AD-PE e AD-FE1
PARCAMENTO SUPERIORE A NOVE fosse ritenuta eccessivamente onerosa, la ventilazione
AUTOVEICOLI permanente dell’autorimessa dovrà essere aumentata
fino ai limiti consentiti dalla norma CEI 64-2 per gli
impianti a sicurezza funzionale di tenuta (Nota prot. n.
IMPIANTI ELETTRICI P721/4108 sott. 22/12 del 24/4/1996).

Nei locali destinati ad autorimessa, alla vendita,


alla riparazione di autoveicoli, gli impianti e le
apparecchiature elettriche devono essere
realizzate in conformità di quanto stabilito dalla
legge 1 marzo 1968, n. 186. 57

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 94

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AUTORIMESSE AVENTI CAPACITÀ DI L’illuminazione delle uscite d’emergenza deve
PARCAMENTO SUPERIORE A NOVE garantire:
AUTOVEICOLI a) una sicura uscita dall’edificio attraverso vie di fuga
adeguatamente segnalate e chiaramente individuabili;
IMPIANTI ELETTRICI b) la pronta identificazione degli allarmi e delle
attrezzature antincendio lungo le vie di uscita.  
Le autorimesse di capacità superiore a L’illuminamento* deve essere non inferiore a 2 lux ad
1m dal piano del calpestio, in qualsiasi punto della
trecento autoveicoli e autosilo, devono essere
via di esodo, e di 5 lux in corrispondenza delle scale
dotate di impianti di illuminazione di sicurezza
e delle porte.
alimentati da sorgente di energia indipendente L’illuminazione contro il panico deve essere presente
da quella della rete di illuminazione normale. nelle zone particolarmente ampie e in quelle attraversate
In particolare, detti impianti di illuminazione di dalle vie di esodo. L’illuminamento non deve essere
sicurezza devono avere le seguenti inferiore a 2 lux.
caratteristiche:
1) inserimento automatico ed immediato non Il lux (simbolo lx) è l’unità di misura per
appena venga a mancare l’illuminazione l’illuminamento, accettata dal Sistema Internazionale.
normale; Un lux è pari a un lumen fratto un metro quadrato.
2) intensità di illuminazione necessaria allo Potremmo quindi definire il lux come il flusso luminoso
svolgimento delle operazioni di sfollamento e per unità di superficie.
comunque non inferiore a 5 lux.

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 95

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AUTORIMESSE AVENTI CAPACITÀ DI Il lumen (simbolo: lm) è l’unità di misura del flusso
PARCAMENTO SUPERIORE A NOVE luminoso. Equivale al flusso luminoso visibile emesso da
AUTOVEICOLI una sorgente isotropa con intensità luminosa di 1 candela
per ogni angolo solido di 1 steradiante (lumen = cd sr).
IMPIANTI ELETTRICI Ne discende che la stessa sorgente isotropa con intensità
luminosa di 1 candela emette un flusso luminoso totale di
lumen.
La candela, simbolo cd, è l’unità di misura dell’intensità
luminosa, definita come l’intensità luminosa in una data
direzione di una sorgente che emette radiazione
monocromatica alla frequenza di 540 × 10¹² Hz con
intensità radiante in quella direzione di valore pari a 1/683
watt in uno steradiante. È una delle sette unità di misura
base del Sistema Internazionale di unità di misura.

Un flusso di 1000 lumen generato da una lampada,


concentrato totalmente su una superficie di un metro
quadrato, illumina quel metro quadrato per 1000 lux.
Tuttavia, gli stessi 1000 lumen, distribuiti su uno schermo
di dieci metri quadrati, produce un'illuminazione di soli
100 lux.

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 96

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AUTORIMESSE AVENTI CAPACITÀ DI 58
Per gli impianti di protezione attiva contro l’incendio si
PARCAMENTO SUPERIORE A NOVE applica il DM 20/12/2012 “Regola tecnica di
AUTOVEICOLI prevenzione incendi per gli impianti di protezione
attiva contro l’incendio installati nelle attività soggette
MEZZI ED IMPIANTI DI PROTEZIONE ED …”. Le disposizioni del decreto si applicano agli
ESTINZIONE DEGLI INCENDI impianti di nuova costruzione ed a quelli esistenti alla
Impianti idrici antincendio 58 data di entrata in vigore (4 aprile 2013) del decreto
stesso, nel caso essi siano oggetto di interventi
Caratteristiche
comportanti la loro modifica sostanziale, così come
definita nella regola tecnica allegata al decreto. Per gli
Nelle autorimesse fuori terra ed al primo “impianti esistenti” (senza modifiche sostanziali)
interrato di capacità superiore a cinquanta rimangono valide le disposizioni precedenti.
autoveicoli deve essere installato come
minimo un idrante ogni cinquanta autoveicoli o
frazione.
In quelle oltre il primo interrato, di capacità
superiore a trenta autoveicoli, deve essere
installato come minimo un idrante ogni trenta
autoveicoli o frazione.

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 97

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AUTORIMESSE AVENTI CAPACITÀ DI
PARCAMENTO SUPERIORE A NOVE N°
PIANO PROTEZIONE
AUTOVEICOLI AUTOVEICOLI
fuori terra 1 idrante UNI 45
MEZZI ED IMPIANTI DI PROTEZIONE ED ogni 50
ESTINZIONE DEGLI INCENDI > 50 autoveicoli
1° interrato autoveicoli
Impianti idrici antincendio o frazione
Caratteristiche
1 idrante UNI 45
Gli impianti idrici antincendio devono essere ogni 30
oltre il 1° interrato > 30 autoveicoli
autoveicoli
costituiti da una rete di tubazioni
o frazione
preferibilmente ad anello, con montanti
disposti nelle gabbie delle scale o delle rampe; oltre il 2° interrato
da ciascun montante, in corrispondenza di ogni oltre i 4° fuori
piano dell’autorimessa, deve essere derivata terra
(se chiuse) impianto fisso di
con tubazione di diametro interno non inferiore a —— spegnimento
DN 40 un idrante UNI 45 presso ogni uscita. oltre il 5° fuori automatico
Le autorimesse oltre il secondo interrato e terra
quelle oltre il quarto fuori terra, se chiuse, e (se aperte)
oltre il quinto piano fuori terra, se aperte, e gli gli autosilo
autosilo, devono essere sempre protette da
impianto fisso di spegnimento automatico.
ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 98

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AUTORIMESSE AVENTI CAPACITÀ DI
PARCAMENTO SUPERIORE A NOVE
AUTOVEICOLI

MEZZI ED IMPIANTI DI PROTEZIONE ED


ESTINZIONE DEGLI INCENDI
Impianti idrici antincendio
Custodia degli idranti

La custodia deve essere installata in un punto


ben visibile. Deve essere munita di sportello in
vetro trasparente, deve avere larghezza ed
altezza non inferiore rispettivamente a 0.35 m e
0.55 m ed una profondità che consenta di
tenere, a sportello chiuso, manichette e lancia
permanentemente collegate.

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 99

FORMPOCKET
AUTORIMESSE AVENTI CAPACITÀ DI
PARCAMENTO SUPERIORE A NOVE
AUTOVEICOLI

MEZZI ED IMPIANTI DI PROTEZIONE ED


ESTINZIONE DEGLI INCENDI
Impianti idrici antincendio
Tubazione flessibile e lance

La tubazione flessibile deve essere costituita da


un tratto di tubo, di tipo approvato, di lunghezza
che consenta di raggiungere col getto ogni
punto dell’area protetta.

Tubazioni fisse
La rete idrica deve essere eseguita con tubi di
ferro zincato o materiali equivalenti protetti
contro il gelo e deve essere indipendente dalla
rete dei servizi sanitari.

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 100

FORMPOCKET
AUTORIMESSE AVENTI CAPACITÀ DI 59
L’impianto idrico antincendio a servizio di
PARCAMENTO SUPERIORE A NOVE un’autorimessa suddivisa in più compartimenti
AUTOVEICOLI deve essere dimensionato considerando il
funzionamento contemporaneo del 50% degli
MEZZI ED IMPIANTI DI PROTEZIONE ED idranti installati nel compartimento avente capacità
ESTINZIONE DEGLI INCENDI di parcamento maggiore (Nota prot. P959/4108
Impianti idrici antincendio sott. 22/2 del 29/7/2003).
Tubazione fisse

Gli impianti devono avere caratteristiche


idrauliche tali da garantire al bocchello della
lancia, nelle condizioni più sfavorevoli di altimetria
e di distanza, una portata non inferiore a 120
litri al minuto primo e una pressione di almeno
2 bar. L’impianto deve essere dimensionato per
una portata totale determinata considerando la
probabilità di contemporaneo funzionamento del
50% degli idranti e, per ogni montante, degli idranti
di almeno due piani. 59

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 101

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Aree di livello 1 (rischio basso)
AUTORIMESSE AVENTI CAPACITÀ DI La norma UNI 10779 al punto B. 2.2.1 prevede che l’impianto è in grado di garantire
PARCAMENTO SUPERIORE A NOVE una portata, per ciascun idrante DN 45 o naspo, non minore di 120 litri/minuto ad una
pressione residua non minore di 0.2 MPa (2 bar) considerando simultaneamente
AUTOVEICOLI operativi non meno di 2 idranti nella posizione idraulicamente più sfavorevole. In
presenza di più colonne montanti, l’impianto ha caratteristiche tali da garantire per ogni
montante le condizioni idrauliche e di contemporaneità sopra indicate, nonché di
MEZZI ED IMPIANTI DI PROTEZIONE ED assicurare il funzionamento contemporaneo di almeno 2 colonne montanti.
L’alimentazione idrica è in grado di garantire l’erogazione prevista per almeno 30
ESTINZIONE DEGLI INCENDI minuti.
Impianti idrici antincendio Aree di livello 2 (rischio medio)
Per il rischio medio la norma UNI 10779 al punto B. 2.2.2 prevede due tipi di protezione,
Tubazione fisse interna ed esterna.
Protezione Interna
L’impianto è in grado di garantire una portata, per ciascun idrante DN 45, non minore di 120 litri/minuto ad una pressione residua non minore di 0.2 MPa  (2 bar)
considerando simultaneamente operativi non meno di 3 idranti nella posizione idraulicamente più sfavorevole. In presenza di più colonne montanti, l’impianto ha
caratteristiche tali da garantire per ogni montante le condizioni idrauliche e di contemporaneità sopra indicate, nonché di assicurare il funzionamento contemporaneo di almeno
2 colonne montanti.
Protezione Esterna
Senza contemporaneità con la protezione interna. L’impianto è in grado di garantire una portata, per ciascun idrante DN 70, non minore di 300 litri/minuto ad una
pressione residua non minore di 0.4 MPa (4 bar) considerando simultaneamente operativi non meno di 4 idranti nella posizione idraulicamente più sfavorevole.
L’alimentazione idrica è in grado di garantire l’erogazione prevista per almeno 60 minuti.
Aree di livello 3 (rischio alto)
Similmente a quanto visto per le aree di livello 2 a rischio medio, la norma UNI 10779 prevede:
Protezione Interna
L’impianto è in grado di garantire una portata, per ciascun idrante DN 45, non minore di 120 litri/minuto ad una pressione residua non minore di 0.2 MPa  (2 bar)
considerando simultaneamente operativi non meno di 4 idranti nella posizione idraulicamente più sfavorevole. In presenza di più colonne montanti, l’impianto ha
caratteristiche tali da garantire per ogni montante le condizioni idrauliche e di contemporaneità sopra indicate, nonché di assicurare il funzionamento contemporaneo di almeno
2 colonne montanti.
Protezione Esterna
(Senza contemporaneità con la protezione interna). L’impianto è in grado di garantire una portata, per ciascun idrante DN 70, non minore di 300 litri/minuto ad una
pressione residua non minore di 0.4 MPa (4 bar) considerando simultaneamente operativi non meno di 6 idranti nella posizione idraulicamente più sfavorevole.
L’alimentazione idrica è in grado di garantire l’erogazione prevista per almeno 120 minuti.

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 102

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AUTORIMESSE AVENTI CAPACITÀ DI
PARCAMENTO SUPERIORE A NOVE
AUTOVEICOLI

MEZZI ED IMPIANTI DI PROTEZIONE ED


ESTINZIONE DEGLI INCENDI
Impianti idrici antincendio
Alimentazione dell’impianto

L’impianto deve essere alimentato normalmente


dall’acquedotto cittadino.
Può essere alimentato anche da riserva idrica
costituita da un serbatoio con apposito
impianto di pompaggio idoneo a conferire in
permanenza alla rete le caratteristiche idrauliche
di cui al precedente punto.
Tale soluzione dovrà essere sempre adottata
qualora l’acquedotto cittadino non garantisca
con continuità, nelle 24 ore, l’erogazione
richiesta.

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 103

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AUTORIMESSE AVENTI CAPACITÀ DI
PARCAMENTO SUPERIORE A NOVE
AUTOVEICOLI

MEZZI ED IMPIANTI DI PROTEZIONE ED


ESTINZIONE DEGLI INCENDI
Impianti idrici antincendio
Collegamento dei mezzi dei Vigili del fuoco

L’impianto deve essere tenuto costantemente


sotto pressione e munito di attacco per il
collegamento dei mezzi dei vigili del fuoco, da
installarsi in un punto ben visibile e facilmente 1. Valvola di intercettazione
accessibile ai mezzi stessi. 2. Valvola di non Ritorno
3. Valvola di sicurezza 12bar
4. Rubinetto DN70
5. Corpo del gruppo
6. Tappo di chiusura

Per continuità della fornitura si intende l’assicurazione della portata idrica durante
la normale erogazione del servizio con mancanza di fornitura nell’ordine di 60 ore
annue. La continuità della fornitura viene attestata mediante dati statistici degli
anni precedenti.

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 104

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AUTORIMESSE AVENTI CAPACITÀ DI UNI 10779
PARCAMENTO SUPERIORE A NOVE NOVEMBRE 2014
AUTOVEICOLI
APPENDICE A ALIMENTAZIONI IDRICHE
MEZZI ED IMPIANTI DI PROTEZIONE ED
ESTINZIONE DEGLI INCENDI A.1.4 Continuità dell’alimentazione
Impianti idrici antincendio Si applicano le corrispondenti prescrizioni della UNI
Capacità della riserva idrica EN 12845.
L’assicurazione della continuità per gli acquedotti, va
La riserva idrica deve avere una capacità tale da intesa durante la normale erogazione del servizio.
assicurare il funzionamento dell’impianto per Un’indisponibilità per manutenzione dell’ordine di 60
30 minuti primi alle condizioni di portata e di ore/anno, relativamente all’area interessata
pressione prescritte in precedenza. dall’impianto, attestabile mediante dati statistici relativi
agli anni precedenti, è considerata accettabile almeno
per le aree di livello di pericolosità 1 e 2.

A.1.7 Alimentazioni con rincalzo


Nel caso si utilizzino riserve idriche di capacità ridotta,
con rincalzo, la capacità utile minima deve essere pari
al 50% del valore nominalmente richiesto.

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 105

FORMPOCKET
AUTORIMESSE AVENTI CAPACITÀ DI UNI 12845:2015
PARCAMENTO SUPERIORE A NOVE APPENDICE A ALIMENTAZIONI IDRICHE
AUTOVEICOLI
CLASSIFICAZIONE DELLE ATTIVITÀ E DEI RISCHI
MEZZI ED IMPIANTI DI PROTEZIONE ED DI INCENDIO ‐ Classi di pericolo
ESTINZIONE DEGLI INCENDI Gli edifici e le aree da proteggere mediante il sistema
Impianti idrici antincendio automatico sprinkler devono essere classificati come
Gli impianti fissi Pericolo Lieve (LH), Pericolo Ordinario (OH) oppure
Pericolo Alto (HH).
Gli impianti fissi di spegnimento automatico
devono essere del tipo a pioggia (sprinkler) Pericolo ordinario ‐ OH
con alimentazione ad acqua oppure del tipo ad Attività in cui vengono trattati o prodotti materiali
erogatore aperto per erogazione di combustibili con un carico d’incendio combustibilità.
acqua/schiuma. Pericolo ordinario ‐ OH, è suddiviso in 4 medio e
media gruppi:
OH1, Pericolo Ordinario Gruppo 1
OH2, Pericolo Ordinario Gruppo 2 (autorimesse)
OH3, Pericolo Ordinario Gruppo 3
OH4, Pericolo Ordinario Gruppo 4

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 106

FORMPOCKET
AUTORIMESSE AVENTI CAPACITÀ DI Gli estintori devono essere disposti presso gli ingressi
PARCAMENTO SUPERIORE A NOVE o comunque in posizione ben visibile e di facile
AUTOVEICOLI accesso.

MEZZI ED IMPIANTI DI PROTEZIONE ED primi 20 1 E ogni 5 4


ESTINZIONE DEGLI INCENDI veicoli
Impianti idrici antincendio da 20 fino a 200 1 E ogni 10 4 + 1 ogni 10
Mezzi di estinzione portatili veicoli
oltre 200 1 E ogni 20 4 + 1 ogni 10 +
Deve essere prevista l’installazione di estintori veicoli 1 ogni 20
portatili di tipo approvato per fuochi delle classi
“A”, “B” e “C” con capacità estinguente non
inferiore a “21 A” e “89 B”. Il numero di estintori
deve essere il seguente:
• uno ogni cinque autoveicoli per i primi venti
autoveicoli;
• per i rimanenti, fino a duecento autoveicoli,
uno ogni dieci autoveicoli;
• oltre duecento, uno ogni venti autoveicoli.

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 107

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AUTORIMESSE SULLE TERRAZZE 60 60
È ammissibile l’utilizzo della terrazza dell’ultimo
E ALL'APERTO 61 SU SUOLI PRIVATI livello come parcheggio nel rispetto delle condizioni
di cui al p.to 7, dovendosi riferire la tabella di cui al
Devono essere isolate mediante interposizione p.to 3.6.1, che limita a 7 il numero massimo dei
di spazi scoperti di larghezza non inferiore a piani fuori terra, alle autorimesse come definite al
1.5 m lungo i lati ove affacciano aperture di p.to 0 (Nota prot. n. P2336/4108 sott. 22/17 del
fabbricati perimetrali. 16/1/1998).

Pavimenti 61
I parcheggi all’aperto, benché debbano essere
Pendenze rispondenti, ove realizzati su terrazze o su suoli
Per le autorimesse ubicate sulle terrazze i privati, a quanto prescritto al p.to 7, non sono
pavimenti devono avere le caratteristiche di cui al attività soggette a controllo VVF (Nota prot. n.
punto 3.8.0. P64/4108 sott. 22/85 del 18-01-2002).

Pavimentazione
Per le autorimesse ubicate sulle terrazze la
pavimentazione deve essere realizzata con
materiali antisdrucciolevoli e impermeabili.

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 108

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AUTORIMESSE SULLE TERRAZZE 60
E ALL'APERTO 61 SU SUOLI PRIVATI

Misure per lo sfollamento in caso emergenza

Le autorimesse ubicate sulle terrazze devono


essere provviste di scale raggiungibili con
percorsi inferiori a 80 m, atte ad assicurare il
deflusso delle persone verso luoghi sicuri in caso
di incendio o di pericolo di altra natura.

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 109

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AUTORIMESSE SULLE TERRAZZE 60
E ALL'APERTO 61 SU SUOLI PRIVATI

SERVIZI ANNESSI
Generalità

È consentito destinare parti della superficie dei


locali delle autorimesse a:
a) officine di riparazione annesse;
b) stazione di lavaggio e lubrificazione,
c) uffici, guardianie, alloggio custode.

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 110

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AUTORIMESSE SULLE TERRAZZE 60
E ALL'APERTO 61 SU SUOLI PRIVATI

SERVIZI ANNESSI
Officine di riparazione

Le officine di riparazione annesse con


lavorazione a freddo possono essere situate
all’interno dell’autorimessa, possibilmente in
locali separati, con porte di comunicazione
metalliche piene.

La superficie occupata dalle officine annesse non


può comunque essere superiore al 20% della
superficie dell’autorimessa.

Le officine annesse possono essere ubicate al


piano terra, primo piano sotterraneo o ai piani
fuori terra.

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 111

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AUTORIMESSE SULLE TERRAZZE 60
E ALL'APERTO 61 SU SUOLI PRIVATI

SERVIZI ANNESSI
Officine di riparazione

Le officine di riparazione annesse con lavorazioni


che prevedono l’uso di fiamme libere o di
sostanze infiammabili, purché limitate ad un solo
posto di saldatura e di verniciatura, possono
essere situate all’interno delle autorimesse,
alle seguenti condizioni:
a) devono essere ubicate al piano terra;
b) devono essere separate con porte di tipo
almeno REI 30 e avere anche un accesso
indipendente dall’autorimessa;
c) devono essere provviste di impianto di
ventilazione locale sul posto di verniciatura;

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 112

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AUTORIMESSE SULLE TERRAZZE 60
E ALL'APERTO 61 SU SUOLI PRIVATI

SERVIZI ANNESSI
Officine di riparazione

Le officine di riparazione annesse con lavorazioni


che prevedono l’uso di fiamme libere o di
sostanze infiammabili, purché limitate ad un solo
posto di saldatura e di verniciatura, possono
essere situate all’interno delle autorimesse,
alle seguenti condizioni:
d) le operazioni di saldatura non possono
essere eseguite in contemporaneità con le
operazioni di verniciatura, a meno che, per
questa ultima operazione sia predisposta
apposita cabina ermeticamente chiusa e
con aerazione indipendente;
e) la vernice, per un quantitativo massimo di 50
kg, deve essere conservata in recipienti
chiusi, in apposito armadietto metallico.
ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 113

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AUTORIMESSE SULLE TERRAZZE 60
E ALL'APERTO 61 SU SUOLI PRIVATI

SERVIZI ANNESSI
Stazione di lavaggio e lubrificazione

Le stazioni di lavaggio e lubrificazione possono deposito oli lubrificanti


≤ 2 m3
essere situate all’interno delle autorimesse.

I lubrificanti, in recipienti chiusi, per un porta metallica

quantitativo massimo di 2 m3, devono essere stazione di lavaggio


e lubrificazione
depositati in apposito locale, munito di porta
metallica e soglia di accesso rialzata di 0,2 m.

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 114

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AUTORIMESSE SULLE TERRAZZE 60
E ALL'APERTO 61 SU SUOLI PRIVATI

SERVIZI ANNESSI
Uffici - Guardiania - Alloggi custode
eventuale porta
È consentita l’ubicazione di uffici e guardianie di tipo R.E.I. 60
all’interno delle autorimesse provvisti anche di alloggio
custode
accessi indipendenti da quelli delle autorimesse
stesse.

L’alloggio del custode dovrà essere


completamente isolato dai locali
dell’autorimessa, salvo eventualmente un
collegamento tramite porta di tipo REI 60.

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 115

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AUTORIMESSE SULLE TERRAZZE 60 Gli autosaloni rientrano tra le attività di cui al p.to 87 del DM
16/2/1982 qualora la superficie lorda, comprensiva di depositi e
E ALL'APERTO 61 SU SUOLI PRIVATI servizi, sia superiore a 400 m2, indipendentemente dal numero di
autoveicoli in esposizione. La normativa tecnica da rispettare è
AUTOSALONI 62 quella prevista dal D.M. 1/2/1986 per gli autosaloni con numero di
autoveicoli superiore a 30 mentre per gli autosaloni fino a 30
autoveicoli dovranno essere applicati i normali criteri di
Per gli autosaloni o saloni di esposizione devono prevenzione incendi, come indicato al quint’ultimo capoverso
essere applicate le presenti norme quando il della circolare n. 2 del 16/1/1982 (Nota prot. n. P584/4108 sott.
numero di autoveicoli sia superiore a trenta. 22/21 del 25/3/1997). Con nota DCPREV prot. n. 7293 del
10/6/2016 è stata confermata tale interpretazione, anche dopo
l’emanazione della regola tecnica sulle attività commerciali di cui
al DM 27/7/2010.

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 116

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AUTORIMESSE SULLE TERRAZZE 60 63
Fermo restando il divieto di depositare sostanze
E ALL'APERTO 61 SU SUOLI PRIVATI infiammabili o combustibili di cui al p.to 10.1, può
essere consentito realizzare scaffalature o
NORME DI ESERCIZIO soppalchi in legno nei box richiedendo per
questi, ove ritenuto necessario, idonei requisiti di
Nell’autorimessa è vietato: resistenza al fuoco (Nota prot. n. P310/4108
a) usare fiamme libere salvo quanto previsto in sott. 22(44) del 8/5/2001).
8.1.0;
b) depositare sostanze infiammabili o
combustibili, salvo quanto previsto in 8.1.0 e
8.1.1; 63
c) eseguire riparazioni o prove di motori, salvo
quanto previsto in 8.1.0;
d) parcheggiare autoveicoli con perdite
anormali di carburanti o lubrificanti.

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 117

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AUTORIMESSE SULLE TERRAZZE 60 64
Occorre far riferimento al D.Lgs 9 aprile 2008 n.
E ALL'APERTO 61 SU SUOLI PRIVATI 81 (testo unico in materia di tutela della salute e
della sicurezza nei luoghi di lavoro) che ha
NORME DI ESERCIZIO abrogato e sostituito, tra le altre, dall’Allegato XXIV
all’Allegato XXXII, le precedenti disposizioni in
Entro l’autorimessa è proibito fumare. Tale materia di segnaletica di sicurezza.
divieto deve essere scritto a caratteri ben
visibili.

Nelle autorimesse si applicando le vigenti


disposizioni sulla segnaletica di sicurezza di
cui al decreto del Presidente della Repubblica 8
giugno 1982, n. 524 64 espressamente finalizzate
alla sicurezza antincendi.

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 118

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AUTORIMESSE SULLE TERRAZZE 60
E ALL'APERTO 61 SU SUOLI PRIVATI

NORME DI ESERCIZIO

Negli autosilo non è consentito l’accesso alle


persone non addette.
L’autoveicolo deve essere consegnato al
personale addetto che provvede alla successiva
riconsegna in prossimità dell’ingresso.

I pavimenti devono essere periodicamente lavati e


i sistemi di raccolta delle acque di lavaggio devono
essere ispezionati e puliti.

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 119

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AUTORIMESSE SULLE TERRAZZE 60 65
D.M. 22/11/2002 - Disposizioni in materia di parcamento di
E ALL'APERTO 61 SU SUOLI PRIVATI autoveicoli alimentati a gas di petrolio liquefatto all’interno di
autorimesse in relazione al sistema di sicurezza
dell’impianto. - Art. 1 co. 1 - Il parcamento degli
NORME DI ESERCIZIO autoveicoli alimentati a gpl con impianto dotato di
sistema di sicurezza conforme al regolamento ECE/ONU
Il parcamento di autoveicoli alimentati a gas 67-01 è consentito nei piani fuori terra ed al primo piano
avente densità superiore a quella dell’aria è interrato delle autorimesse, anche se organizzate su più
piani interrati. - Art. 2 co. 2 - All’ingresso dell’autorimessa
consentito soltanto nei piani fuori terra 65, 66 non è installata cartellonistica idonea a segnalare gli
comunicanti con piani interrati 67. eventuali divieti derivanti dalle limitazioni al parcamento
di autoveicoli alimentati a gpl di cui al precedente art. 1.
Al fine del mantenimento dell’affidabilità degli
impianti di rivelazione e spegnimento dovrà
66
Il D.M. 22/11/2002 si applica a tutte le tipologie di
autorimesse, sia pubbliche che private,
essere previsto il loro controllo almeno ogni indipendentemente dall’assoggettabilità a controllo VVF
sei mesi da parte di personale qualificato. (Nota prot. n. P580/4108 sott. 22/22 del 12/5/2004).

67
Il D.M. 22/11/2002 non esclude la possibilità di parcamento
di auto alimentate a GPL al primo piano interrato di una
autorimessa comunicante con altri piani interrati
costituenti sia singoli compartimenti sia unico
compartimento con caratteristiche di cui al p.to 3.6.1
(Nota DCPREV prot. n. 11154 del 9/8/2011).

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 120

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AUTORIMESSE SULLE TERRAZZE 60 Il Regolamento ECE/ONU 67/01
E ALL'APERTO 61 SU SUOLI PRIVATI
Il nuovo Regolamento, oltre ad introdurre norme sulla
costruzione ed omologazione dei componenti GPL, definisce i
NORME DI ESERCIZIO requisiti di sicurezza inerenti all’installazione di questi
componenti sulle autovetture. L’obiettivo è quello di garantire le
Il parcamento di autoveicoli alimentati a gas caratteristiche di massima sicurezza dell’impianto GPL in ogni
avente densità superiore a quella dell’aria situazione (coinvolgimento in un incidente o incendio,
parcamento in garage interrati, esposizione ad eccessivo
surriscaldamento per irraggiamento ecc.).
Sono obbligatori alcuni dispositivi atti ad assicurare la massima sicurezza:
• sul serbatoio GPL, a monte di tutti i raccordi e di tutte le giunzioni, è posta una elettrovalvola di chiusura che con motore
a “giri 0” confina tutto il GPL all’interno del serbatoio: questa elettrovalvola quando non alimenta il motore è sempre
chiusa, assicura quindi che in condizioni di parcamento il GPL rimanga confinato nel serbatoio, conferendo all’impianto un
elevato grado di sicurezza.
• All’ingresso del serbatoio deve essere inserita una valvola limitatrice di riempimento, che si chiude automaticamente
al raggiungimento del livello massimo consentito al GPL, che è dell’80% del volume del serbatoio.
• Sul serbatoio viene applicata una valvola di sicurezza (tarata alla pressione 27 ± 1 bar) denominata PRV (pressure reliefe
valve) che garantisce, in caso di elevato surriscaldamento del GPL (> 80°C), una minima fuoriuscita controllata di
GPL dalla valvola, per ripristinare all’interno del serbatoio la normale pressione di esercizio, evitando quindi cedimenti
strutturali. Rappresenta inoltre un’ulteriore protezione di sicurezza in serie alla valvola di stop all’80%, perché in caso
di mal funzionamento della valvola limitatrice, lascia sfuggire una piccola quantità di GPL ripristinando le normali
condizioni.

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 121

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AUTORIMESSE SULLE TERRAZZE 60 Il Regolamento ECE/ONU 67/01
E ALL'APERTO 61 SU SUOLI PRIVATI • Sempre sul serbatoio viene installato un ulteriore
dispositivo di sicurezza denominato PRD (pressure reliefe
NORME DI ESERCIZIO device) che ha la funzione, in caso di incendio, di far
uscire il GPL permettendogli di bruciare senza mettere in
crisi la struttura del serbatoio, quindi eliminando ogni
Il parcamento di autoveicoli alimentati a gas pericolo di esplosione. Il PRD è realizzato, solitamente, con
avente densità superiore a quella dell’aria un termofusibile che, fondendo alla temperatura di
120°C±10°C, permette l’evacuazione di tutto il GPL dal
serbatoio.
I serbatoi omologati in base al regolamento ECE/ONU n. 67/01 non riportano l’anno di costruzione.
Pertanto il DTT ha chiarito che il decimo anno di utilizzo deve intendersi decorrente :
• dalla data del collaudo dell’impianto, quando l’installazione di quest’ultimo è successiva alla prima immatricolazione
del veicolo;
• dalla data della prima immatricolazione del veicolo, se questo è allestito sin dall’origine con impianto GPL che quindi è
previsto in omologazione.

CONTROLLO BOMBOLE DI METANO


Le bombole di metano sottoposte a verifica quinquennale riportano la punzonatura della data di effettuazione della
verifica, del valore della tara riscontrato in sede di verifica e della stella recante all’interno la sigla “RI” sull’ogiva della
bombola; la marcatura è del tipo “2 98 T 68.4” ed indica che la bombola è stata sottoposta a verifica ad esempio nel
mese di febbraio dell’anno 1998 con un valore della tara pari a 68,4 kg. Tuttavia la rilevazione dei dati di identificazione può
essere effettuata anche tramite la targhetta ENI-GFBN collocata, di norma, nel vano motore.

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 122

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AUTORIMESSE SULLE TERRAZZE 60 CONTROLLO DELL’IMPIANTO A GPL O CNG
E ALL'APERTO 61 SU SUOLI PRIVATI Il controllo dell’impianto di alimentazione alternativa in sede
di revisione del veicolo consiste nel controllo:
• tecnico relativo ai dispositivi ed accessori che
NORME DI ESERCIZIO
costituiscono l’impianto,
• documentale relativo alle annotazioni presenti sulla carta
Il parcamento di autoveicoli alimentati a gas di circolazione e all’eventuale certificato del serbatoio GPL.
avente densità superiore a quella dell’aria
Controllo tecnico
L’accertamento che riguarda le condizioni di sicurezza di circolazione dei veicoli equipaggiati di impianti a GPL o CNG
consiste nella verifica di:
• elementi costituenti l’impianto che devono essere:
− quelli eventualmente indicati sulla carta di circolazione (tuttavia bisogna tener presente che non tutti i recenti
documenti riportano marca e tipo degli elementi costitutivi);
− installati conformemente alle disposizioni vigenti al momento dell’approvazione;
• serbatoi, che, in particolare:
− non devono presentare pericolosi fenomeni di corrosione, ammaccature, perdite;
− devono essere saldamente ancorati alla carrozzeria del veicolo con le modalità previste dalla normativa vigente
al momento della loro installazione;
− devono essere correttamente collegati ai contenitori parziali di gruppi valvolari (è frequente riscontrare
rotture del contenitore parziale, allentamento delle fascette e/o delle tubazioni per l’aerazione, ecc.);

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 123

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AUTORIMESSE SULLE TERRAZZE 60 − non devono essere scaduti di validità; i serbatoi di
E ALL'APERTO 61 SU SUOLI PRIVATI GPL omologati secondo le norme nazionali devono
essere sottoposti a verifica periodica mentre quelli
omologati secondo il regolamento ECE/ONU n. 67
NORME DI ESERCIZIO
scadono dopo 10 anni; le bombole di metano
devono essere sottoposte a visita periodica
Il parcamento di autoveicoli alimentati a gas presso il GFBM – ENI ogni 5 anni per bombole
avente densità superiore a quella dell’aria nazionali e ogni 4 anni per bombole ECE/ONU n.
110; 110;
• tubazioni a bassa pressione e ad alta pressione che non devono presentare:
− allentamento dei raccordi, rotture e/o perdite, usure dovute a sfregamento su parti fisse della carrozzeria o
del telaio;
− allentamento degli ancoraggi;
• impianto elettrico costituito da fili e cablaggi (fili raggruppati in un unico cavo multipolare) dell’impianto che deve:
− presentare collegamenti adeguatamente protetti (guaine, connettori antisfilamento, ecc);
− essere opportunamente coperto da fusibili.

È previsto anche l’accertamento relativo al contenimento delle emanazioni inquinanti. Le emissioni non devono risultare
superiori ai limiti prescritti per il motore funzionante a benzina dalle vigenti disposizioni in materia.

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 124

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AUTORIMESSE SULLE TERRAZZE 60 Controllo documentale
E ALL'APERTO 61 SU SUOLI PRIVATI I documenti di circolazione dei veicoli alimentati a GPL o
CNG risultano aggiornati a seguito di apposita visita e
prova effettuata presso gli UMC  tramite:
NORME DI ESERCIZIO • apposizione di un timbro dell’officina che ha installato
l’impianto approvato (con firma e timbro dell’ufficio di
Il parcamento di autoveicoli alimentati a gas appartenenza) dal tecnico dell’UMC per collaudi
avente densità superiore a quella dell’aria avvenuti in data precedente all’1.10.1993 (quando non
veniva effettuato il duplicato della carta di circolazione per aggiornamento delle caratteristiche tecniche e, di norma, non
veniva nemmeno registrata l’annotazione dell’operazione presso il CED del Dipartimento per i trasporti, la navigazione
ed i sistemi informativi e statistici);
• annotazione dovuta a stampa meccanizzata della carta di circolazione (alla pagina 4, 5 oppure 6) riguardante la
presenza dell’impianto per approvazioni avvenute in data posteriore all’1.10.1993 e fino al mese di luglio 1996; in
questo periodo, l’aggiornamento dei dati contenuti nella carta di circolazione è avvenuto mediante la duplicazione del
documento con conseguente registrazione delle variazioni presso il CED del Dipartimento per i trasporti, la navigazione
ed i sistemi informativi e statistici;
• etichetta autoadesiva (modello MC 952) nella quale sono descritte le principali caratteristiche dell’impianto per
approvazioni avvenute a partire dal mese di luglio del 1996: da questa data in luogo del duplicato della carta di
circolazione viene emessa apposita etichetta autoadesiva (con codice antifalsificazione) da apporre, a cura dell’utente,
sulla carta di circolazione.

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 125

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AUTORIMESSE SULLE TERRAZZE 60 I serbatoi GPL (omologati secondo le norme nazionali)
E ALL'APERTO 61 SU SUOLI PRIVATI sottoposti a verifica decennale sono muniti di certificato
del serbatoio (modello MC 930) sul quale sono annotati
esito e scadenza delle visite effettuate.
NORME DI ESERCIZIO
Per serbatoi omologati ai sensi del regolamento ECE n.
67 non è più previsto il rilascio del certificato e alla
Il parcamento di autoveicoli alimentati a gas scadenza devono essere sostituiti.
avente densità superiore a quella dell’aria Per le bombole di metano non vengono rilasciati
documenti. I dati identificativi, la data di scadenza e di
collaudo delle bombole installate sul veicolo possono
risultare da apposita targhetta ENI-GFBN collocata, di
norma, nel vano motore.

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 126

FORMPOCKET
AUTORIMESSE SULLE TERRAZZE 60 Il Regolamento ECE/ONU 67/01
E ALL'APERTO 61 SU SUOLI PRIVATI Quali autoveicoli a GPL montano impianti dotati di sistema di
sicurezza conforme al regolamento ECE/ONU 67-01?
NORME DI ESERCIZIO
Praticamente tutti quelli sui quali l’impianto è stato
installato dal 1° gennaio 2001, data dalla quale la
Il parcamento di autoveicoli alimentati a gas conformità al regolamento ECE/ONU 67-01 è diventata
avente densità superiore a quella dell’aria obbligatoria.

Come si può verificare la conformità dell’impianto GPL al


regolamento ECE/ONU 67-01?

Sulla carta di circolazione deve essere indicata la dicitura:


“IMPIANTO DOTATO DI SISTEMI DI SICUREZZA
ECE/ONU 67.01“.

Al momento della sostituzione decennale del serbatoio cosa


succederà?

Verrà installato (lo richiedono le norme vigenti) un serbatoio


con apparati di sicurezza rispondenti alla ECE/ONU 67-
01 e, di conseguenza, la vettura sarà abilitata al
parcamento anche al primo piano interrato.

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 127

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Ministero dell’Interno
Decreto del 22 novembre 2002

Disposizioni in materia di parcamento di autoveicoli alimentati a gas di petrolio liquefatto all’interno


di autorimesse in relazione al sistema di sicurezza dell’impianto

Il Ministro dell’Interno
Decreta:

Art. 1
Parcamento di autoveicoli alimentati a gas di petrolio liquefatto all’interno di autorimesse in relazione
al sistema di sicurezza dell’impianto

1. Il parcamento degli autoveicoli alimentati a gas di petrolio liquefatto con impianto dotato di sistema di
sicurezza conforme al regolamento ECE/ONU 67-01 è consentito nei piani fuori terra ed al primo
piano interrato delle autorimesse, anche se organizzate su più piani interrati.
2. Le definizioni di piano interrato e di piano fuori terra sono riportate nel punto 1.1.1 dell’allegato al decreto
ministeriale 1 febbraio 1986, rispettivamente alla lettera a) ed al primo periodo della lettera b).

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 128

FORMPOCKET
Ministero dell’Interno
Decreto del 22 novembre 2002

Disposizioni in materia di parcamento di autoveicoli alimentati a gas di petrolio liquefatto all’interno


di autorimesse in relazione al sistema di sicurezza dell’impianto

Il Ministro dell’Interno
Decreta:

Art. 2
Condizioni di sicurezza delle autorimesse

1. Le autorimesse di cui al precedente art. 1 sono conformi al decreto ministeriale 1 febbraio 1986. Nel caso
di autorimesse soggette ai controlli di prevenzione incendi è richiesto il rispetto delle procedure di cui al
decreto del Presidente della Repubblica 12 gennaio 1998, n. 37.
2. All’ingresso dell’autorimessa è installata cartellonistica idonea a segnalare gli eventuali divieti
derivanti dalle limitazioni al parcamento di autoveicoli alimentati a gas di petrolio liquefatto di cui
al precedente art. 1.

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 129

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Testo coordinato del Stato normativo
DM 03 agosto 2015 Le norme specifiche antincendio sono di relativa semplice
Approvazione di norme tecniche di applicazione ma sono di tipo prescrittive e, quindi, poco
flessibili per adattarsi alle diverse situazioni che si riscontrano
prevenzione incendi, ai sensi dell’articolo 15
nella pratica. Ciò ha portato ad un notevole ricorso della
del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139 deroga con conseguente appesantimento della procedura di
(Codice di Prevenzione Incendi) approvazione dei progetti.
(COME SOSTITUITO DALL’ART. 1 DEL DM 18 OTTOBRE 2019)
Di converso il DM 10/03/98 non tratta in modo approfondito
alcune misure antincendio (impianti di protezione attiva,
Art. 2 reazione al fuoco, ecc.), per cui la sua applicazione non
Campo di applicazione e modalità applicative 1 sempre porta ad una uniformità di applicazione.
1. Le norme tecniche di cui all’art. 1, comma 1, si Al fine quindi di ridurre il ricorso alla deroga ed avere
applicano alla progettazione, alla realizzazione e un’applicazione uniforme delle misure antincendio, è stato
all’esercizio delle attività di cui all’allegato I del realizzato il DM 03/08/2015 (Codice di Prevenzione Incendi),
decreto del Presidente della Repubblica 1° agosto realizzato tenendo conto anche delle norme internazionali
2011, n. 151, individuate con i numeri: 9; 14; da 19 a riconosciute ed adottandone anche la terminologia al fine
40; da 42 a 47; da 50 a 54; 56; 57; 63; 64; 66, ad di una più facile ricerca bibliografica e tecnica.
esclusione delle strutture turistico-ricettive all’aria Il decreto prevede comunque la possibilità del ricorso
aperta e dei rifugi alpini; 67, ad esclusione degli asili alla deroga e propone la possibilità di utilizzo
nido; da 69 a 71; 73; 75; 76. * Sono fatte salve le dell’approccio ingegneristico in maniera analoga al DM
modalità applicative alternative di cui all’art. 2 – 09/05/2007.
bis.

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 130

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Testo coordinato del Stato normativo
DM 03 agosto 2015 Al fine di semplificare e razionalizzare il corpo normativo
Approvazione di norme tecniche di relativo alla prevenzione incendi, mediante l’utilizzo di un
nuovo approccio metodologico più aderente al progresso
prevenzione incendi, ai sensi dell’articolo 15
tecnologico e agli standard internazionali, l’articolato è stato
del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139 modificato dal DM 12/04/2019 (GU n. 95 del 23/04/2019). Le
(Codice di Prevenzione Incendi) modifiche apportate da tale decreto sono entrate in vigore il
(COME SOSTITUITO DALL’ART. 1 DEL DM 18 OTTOBRE 2019)
20/10/2019.
Le misure tecniche previste nell’allegato 1 sono state
Art. 2 integralmente sostituite dall’allegato 1 al DM 18/10/2019.
2. Le norme tecniche di cui all’art. 1, comma 1, si
applicano alle attività di cui al comma 1 di nuova
realizzazione. Finalmente, sul S.O. n. 41 alla Gazzetta Ufficiale Serie
Generale n. 256 del 31/10/2019 è stato pubblicato il D.M. 18
3. Per gli interventi di modifica ovvero di ottobre 2019 che modifica l'allegato 1 al D.M. 3 agosto
ampliamento alle attività di cui al comma 1, 2015. L’allegato tecnico del suddetto decreto contiene la
esistenti alla data di entrata in vigore del presente revisione del DM 3/8/2015, resasi necessaria a 4 anni
decreto, le norme tecniche di cui all’art. 1, comma dall’entrata in vigore del codice, ed approvata nella versione
1, si applicano a condizione che le misure di definitiva in seno al Comitato Centrale Tecnico per la
sicurezza antincendio esistenti, nella parte Prevenzione Incendi del giugno 2019, al fine di risolvere
dell’attività non interessata dall’intervento, siano alcune criticità che sono emerse nel periodo di applicazione a
compatibili con gli interventi da realizzare. far data dal 18/11/2015.

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 131

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Testo coordinato del Stato normativo
DM 03 agosto 2015 DECRETO 18 ottobre 2019 .
Approvazione di norme tecniche di Modifiche all’allegato 1 al decreto del Ministro
dell’interno 3 agosto 2015, recante «Approvazione di
prevenzione incendi, ai sensi dell’articolo 15
norme tecniche di prevenzione incendi, ai sensi
del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139 dell’articolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006, n.
(Codice di Prevenzione Incendi) 139».
(COME SOSTITUITO DALL’ART. 1 DEL DM 18 OTTOBRE 2019)
Art. 1.
Modifiche all’allegato 1 al decreto del Ministro dell’interno del 3
Art. 2 agosto 2015
1. È approvato l’allegato 1, che costituisce parte integrante del
4. Per gli interventi di modifica o di ampliamento presente decreto, contenente le modifiche all’allegato 1 al
delle attività esistenti di cui al comma 1, non decreto del Ministro dell’interno 3 agosto 2015 relative alle
rientranti nei casi di cui al comma 3, si seguenti sezioni:
a) Sezione G – Generalità;
continuano ad applicare le specifiche norme
b) Sezione S - Strategia antincendio;
tecniche di prevenzione incendi di cui all’art. 5 c) Sezione V - Regole tecniche verticali, limitatamente ai
comma 1 -bis e, per quanto non disciplinato dalle seguenti capitoli:
stesse, i criteri tecnici di prevenzione incendi di cui c.1) V.1 (Aree a rischio specifico);
all’art. 15, comma 3, del decreto legislativo 8 marzo c.2) V.2 (Aree a rischio per atmosfere esplosive);
2006, n. 139. Nei casi previsti dal presente comma, è c.3) V.3 (Vani degli ascensori);
fatta salva, altresì, la possibilità per il responsabile d) Sezione M - Metodi.
2. L’allegato 1 di cui al comma 1 sostituisce integralmente l’allegato
dell’attività di applicare le disposizioni di cui all’art. 1,
1 al decreto del Ministro dell’interno del 3 agosto 2015.
comma 1, all’intera attività.

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 132

FORMPOCKET
Testo coordinato del 2
Vedasi, a precisazione del presente articolo aggiunto
DM 03 agosto 2015 dall’art. 3 del DM 12/04/2019, la Nota prot. n°
Approvazione di norme tecniche di 15406 del 15/10/2019.
prevenzione incendi, ai sensi dell’articolo 15
del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139
(Codice di Prevenzione Incendi) NORME TECNICHE DI PREVENZIONE INCENDI
(COME SOSTITUITO DALL’ART. 1 DEL DM 18 OTTOBRE 2019) Struttura del documento
Sezione G Generalità
Art. 2 -bis G.1 Termini, definizioni e simboli grafici
G.2 Progettazione per la sicurezza antincendio
Modalità applicative alternative 2
G.3 Determinazione dei profili di rischio delle attività
1. In alternativa alle norme tecniche di cui Sezione S Strategia antincendio
all’art. 1, comma 1, è fatta salva la S.1 Reazione al fuoco
possibilità di applicare le norme tecniche S.2 Resistenza al fuoco
indicate all’art. 5, comma 1 -bis, per le S.3 Compartimentazione
seguenti attività, così come individuate ai S.4 Esodo
punti di cui all’allegato I del decreto del S.5 Gestione della sicurezza antincendio
Presidente della Repubblica 1° agosto 2011, n. S.6 Controllo dell’incendio
S.7 Rivelazione ed allarme
151:
S.8 Controllo di fumi e calore
a) 66, ad esclusione delle strutture turistico- S.9 Operatività antincendio
ricettive all’aria aperta e dei rifugi alpini; S.10 Sicurezza degli impianti tecnologici e di servizio

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 133

FORMPOCKET
Testo coordinato del Sezione V Regole tecniche verticali
DM 03 agosto 2015 V.1 Aree a rischio specifico
Approvazione di norme tecniche di V.2 Aree a rischio per atmosfere esplosive
prevenzione incendi, ai sensi dell’articolo 15 V.3 Vani degli ascensori
del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139 V.4 Uffici (Capitolo aggiunto dal c. 1 dell’art. 3 del
(Codice di Prevenzione Incendi) DM 08/06/2016.)
(COME SOSTITUITO DALL’ART. 1 DEL DM 18 OTTOBRE 2019)
V.5 Attività ricettive turistico - alberghiere (Capitolo
aggiunto dal c. 1 dell’art. 3 del DM
Art. 2 -bis 09/08/2016.)
Modalità applicative alternative 2 V.6 Attività di autorimessa (Capitolo aggiunto dal
b) 67, ad esclusione degli asili nido; c. 1 dell’art. 3 del DM 21/02/2017.)
c) 69, limitatamente alle attività commerciali V.7 Attività scolastiche (Capitolo aggiunto dal c. 1
ove sia prevista la vendita e l’esposizione dell’art. 3 del DM 07/08/2017.)
di beni; V.8 Attività commerciali (Capitolo aggiunto dal c. 1
d) 71; dell’art. 3 del DM 23/11/2018.)
e) 75, con esclusione dei depositi di mezzi
rotabili e dei locali adibiti al ricovero di
natanti ed aeromobili.
(L’articolo 2-bis è stato aggiunto dal comma 1 dell’art. 3
del DM 12/04/2019 entrato in vigore il 20/10/2019.)

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 134

FORMPOCKET
Testo coordinato del Sezione M Metodi
DM 03 agosto 2015 M.1 Metodologia per l’ingegneria della sicurezza
Approvazione di norme tecniche di antincendio
prevenzione incendi, ai sensi dell’articolo 15 M.2 Scenari di incendio per la progettazione
del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139 prestazionale
(Codice di Prevenzione Incendi) M.3 Salvaguardia della vita con la progettazione
(COME SOSTITUITO DALL’ART. 1 DEL DM 18 OTTOBRE 2019)
prestazionale

REGOLE TECNICHE VERTICALI


Capitolo V.6: Autorimesse
(Capitolo aggiunto dall’art. 3 del DM 21/02/2017.)
V 6.1 Scopo e campo di applicazione
1. La presente regola tecnica verticale reca
norme tecniche di prevenzione incendi
riguardanti le attività di autorimessa con
superficie superiore a 300 m2. Nota: Per le caratteristiche dimensionali del-
l’autorimessa si deve fare riferimento, fatte
salve le indicazioni contenute nella presente
RTV, alla regolamentazione vigente in materia
o alla regola dell’arte.

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 135

FORMPOCKET
Testo coordinato del
DM 03 agosto 2015
Approvazione di norme tecniche di
prevenzione incendi, ai sensi dell’articolo 15
del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139
(Codice di Prevenzione Incendi)
(COME SOSTITUITO DALL’ART. 1 DEL DM 18 OTTOBRE 2019)

REGOLE TECNICHE VERTICALI


Capitolo V.6: Autorimesse
(Capitolo aggiunto dall’art. 3 del DM 21/02/2017.)
V 6.1 Scopo e campo di applicazione
2. Ai fini della presente regola tecnica verticale,
non sono considerate autorimesse:
a) aree coperte destinate al parcamento di
veicoli ove ciascun posto auto sia
accessibile direttamente da spazio
scoperto, o con un percorso massimo
inferiore a 2 volte l’altezza del piano di
parcamento;

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 136

FORMPOCKET
Testo coordinato del
DM 03 agosto 2015
Approvazione di norme tecniche di
prevenzione incendi, ai sensi dell’articolo 15
del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139
(Codice di Prevenzione Incendi)
(COME SOSTITUITO DALL’ART. 1 DEL DM 18 OTTOBRE 2019)

REGOLE TECNICHE VERTICALI


Capitolo V.6: Autorimesse
(Capitolo aggiunto dall’art. 3 del DM 21/02/2017.)
V 6.1 Scopo e campo di applicazione
2. Ai fini della presente regola tecnica verticale,
non sono considerate autorimesse:
b) spazi destinati all’esposizione, alla
vendita o al deposito di veicoli provvisti
di quantitativi limitati di carburante per
la semplice movimentazione nell’area.

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 137

FORMPOCKET
Testo coordinato del 3. Autorimessa pubblica: autorimessa la cui
DM 03 agosto 2015 utilizzazione è aperta alla generalità degli utenti.
Approvazione di norme tecniche di 4. Autorimessa isolata: autorimessa situata in
prevenzione incendi, ai sensi dell’articolo 15 edificio esclusivamente destinato a tale uso ed
del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139 eventualmente adiacente ad edifici destinati ad altri
(Codice di Prevenzione Incendi) usi, strutturalmente e funzionalmente separata da
(COME SOSTITUITO DALL’ART. 1 DEL DM 18 OTTOBRE 2019)
questi.
5. Autorimessa mista: autorimessa non rientrante
REGOLE TECNICHE VERTICALI nella tipologia di autorimessa isolata.
Capitolo V.6: Autorimesse 6. Autorimessa aperta: autorimessa, o suo
(Capitolo aggiunto dall’art. 3 del DM 21/02/2017.) compartimento, munita di aperture di smaltimento
V.6.2. Definizioni di tipo SEa (Capitolo S.8) di superficie utile non
1. Autorimessa: area coperta, con servizi inferiore al 15% della superficie dell’autorimessa,
annessi, destinata al ricovero, alla sosta e alla distribuite secondo le prescrizioni del paragrafo
manovra di veicoli. V.6.5.7.
2. Autorimessa privata: autorimessa il cui uso è 7. Autorimessa chiusa: autorimessa, o suo
riservato ad un solo utente o ad un gruppo compartimento, non rientrante nella tipologia di
limitato e definito di utenti, con titolo ad autorimessa aperta.
accedervi. 8. Autorimessa a spazio aperto: autorimessa, o suo
compartimento, priva di elementi di separazione ai
fini dell’organizzazione dei volumi interni.
ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 138

FORMPOCKET
Testo coordinato del 10. Veicolo: macchina munita di motore con qualsiasi
DM 03 agosto 2015 tipologia di alimentazione destinata al trasporto di
Approvazione di norme tecniche di persone o cose, non trasportante sostanze o
prevenzione incendi, ai sensi dell’articolo 15 miscele pericolose.
del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139
(Codice di Prevenzione Incendi) Nota: Ad esempio autovettura, autobus,
(COME SOSTITUITO DALL’ART. 1 DEL DM 14 FEBBRAIO 2020)
motociclo, ciclomotore, ...

REGOLE TECNICHE VERTICALI 11. Autosilo: volume interno ad opera da costruzione


Capitolo V.6: Autorimesse destinato al ricovero, alla sosta e alla manovra dei
(Capitolo modificato dall’art. 1 del DM 14/02/2020) veicoli, eseguita esclusivamente a mezzo di monta
V.6.2. Definizioni auto.
9. Superficie dell’autorimessa: superficie
complessiva dell’autorimessa misurata al netto 12. Monta auto: apparecchio elevatore destinato al
dello spessore delle pareti perimetrali, trasporto di veicoli.
comprendente anche la superficie di eventuali
aree TM1 non compartimentate.

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 139

FORMPOCKET
Testo coordinato del b) in relazione alla superficie dell’autorimessa
DM 03 agosto 2015 o del compartimento:
Approvazione di norme tecniche di
prevenzione incendi, ai sensi dell’articolo 15 AA: 300 m2 < A ≤ 1000 m2;
del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139 AB: 1000 m2 < A ≤ 5000 m2;
(Codice di Prevenzione Incendi) AC: 5000 m2 < A ≤ 10000 m2;
(COME SOSTITUITO DALL’ART. 1 DEL DM 14 FEBBRAIO 2020)
AD: A > 10000 m2;

REGOLE TECNICHE VERTICALI c) in relazione alle quote massima e minima


Capitolo V.6: Autorimesse dei piani h dell’autorimessa; nel caso di
(Capitolo modificato dall’art. 1 del DM 14/02/2020) autorimesse miste, la quota massima coincide
V.6.3 Classificazioni con l’altezza antincendi del fabbricato:
1. Ai fini della presente regola tecnica verticale, le
autorimesse sono classificate come segue: HA: -6 m < h ≤ 12 m;
a) in relazione alla tipologia di servizio: HB: -6 m < h ≤ 24 m, non ricomprese in HA
HC: -10 m < h ≤ 32 m, non ricomprese in
SA: autorimesse private; HA e HB;
SB: autorimesse pubbliche; HD: qualsiasi h, non ricomprese in HA, HB
SC: autosilo; e HC.

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 140

FORMPOCKET
Testo coordinato del TA: aree dedicate a ricovero, sosta e
DM 03 agosto 2015 manovra dei veicoli;
Approvazione di norme tecniche di TZ: aree destinate ai servizi annessi
prevenzione incendi, ai sensi dell’articolo 15 all’autorimessa. I locali adibiti a
del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139 manutenzione e riparazioni autoveicoli non
(Codice di Prevenzione Incendi) possono avere una superficie superiore al
(COME SOSTITUITO DALL’ART. 1 DEL DM 14 FEBBRAIO 2020)
20% della superficie dell’autorimessa e
devono essere collocati a quota superiore
REGOLE TECNICHE VERTICALI a -6 m.
Capitolo V.6: Autorimesse
(Capitolo modificato dall’art. 1 del DM 14/02/2020) Nota: Ad esempio, per servizi annessi si
V.6.3 Classificazioni intendono: stazioni di lavaggio, stazioni di
2. Le aree dell’attività sono classificate come lubrificazione e minuta manutenzione,
segue: guardiania, uffici di pertinenza, …

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 141

FORMPOCKET
Testo coordinato del TM1: aree o locali destinati a depositi di
DM 03 agosto 2015 materiali combustibili, con esclusione di
Approvazione di norme tecniche di sostanze o miscele pericolose, di
prevenzione incendi, ai sensi dell’articolo 15 superficie lorda che complessivamente ≤ a
del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139 25 m2 e con carico di incendio specifico qf ≤
(Codice di Prevenzione Incendi) 300 MJ/m2, non classificati come aree a
(COME SOSTITUITO DALL’ART. 1 DEL DM 14 FEBBRAIO 2020)
rischio specifico;
REGOLE TECNICHE VERTICALI
Nota: Ad esempio area destinata a cantine di civile
Capitolo V.6: Autorimesse
abitazione, ...
(Capitolo modificato dall’art. 1 del DM 14/02/2020)
V.6.3 Classificazioni
TM2: aree destinate anche a depositi di
3. Le aree comunicanti con l’attività di
materiali combustibili, con esclusione di
autorimessa sono classificate come segue:
sostanze o miscele pericolose in quantità
significative, con carico di incendio
specifico ≤ a 1200MJ/m2 non classificate
come aree a rischio specifico;

Nota: Ad esempio cabine elettriche, centrali termiche,


gruppi elettrogeni, …

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 142

FORMPOCKET
Testo coordinato del V.6.5 Strategia antincendio
DM 03 agosto 2015 1. Devono essere applicate tutte le misure
Approvazione di norme tecniche di antincendio della regola tecnica orizzontale
prevenzione incendi, ai sensi dell’articolo 15 attribuendo i livelli di prestazione secondo i criteri in
del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139 esse definiti, fermo restando quanto indicato al
(Codice di Prevenzione Incendi) successivo comma 3.
(COME SOSTITUITO DALL’ART. 1 DEL DM 14 FEBBRAIO 2020)

2. Devono essere applicate le prescrizioni del capitolo


REGOLE TECNICHE VERTICALI V.1 in merito alle aree a rischio specifico, del
Capitolo V.6: Autorimesse capitolo V.2, fermo restando quanto indicato al
(Capitolo modificato dall’art. 1 del DM 14/02/2020) successivo paragrafo V.6.6, e le prescrizioni delle
V.6.4. Valutazione del rischio incendio altre regole tecniche verticali, ove pertinenti.
1. La progettazione della sicurezza antincendio
deve essere effettuata attuando la metodologia 3. Nei paragrafi che seguono sono riportate
di cui al capitolo G.2. indicazioni complementari o sostitutive delle
2. I profili di rischio sono determinati secondo la soluzioni conformi previste dai corrispondenti livelli
metodologia di cui al capitolo G.3. di prestazione della RTO.

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 143

FORMPOCKET
Testo coordinato del V.6.5.2 Resistenza al fuoco
DM 03 agosto 2015 1. Con esclusione delle autorimesse isolate, la classe
Approvazione di norme tecniche di di resistenza al fuoco dei compartimenti (capitolo
prevenzione incendi, ai sensi dell’articolo 15 S.2) non può essere comunque inferiore a quanto
del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139 previsto in tabella V.6-1.
(Codice di Prevenzione Incendi) Classificazione dell’attività
(COME SOSTITUITO DALL’ART. 1 DEL DM 14 FEBBRAIO 2020)
SA SB
Compartimenti
Autorimesse chiuse SC
REGOLE TECNICHE VERTICALI Autorimesse
aperte HA HB HC HD
Capitolo V.6: Autorimesse Fuori terra 30 Resistenza al
(Capitolo modificato dall’art. 1 del DM 14/02/2020) Interrati 60
60 90 fuoco secondo
capitolo S.2
V.6.5.1 Reazione al fuoco
1. Nelle aree TA non è ammesso il livello di Tabella V6-l: Classe minima di resistenza al fuoco
prestazione I (capitolo S.1).
2. Le strutture portanti e separanti delle attività
SC devono essere realizzate con materiali del 2. L’opera da costruzione contenente l’autosilo deve
gruppo GM0 di reazione al fuoco (capitolo S.1). avere indipendenza strutturale rispetto alle altre
opere da costruzione e separata con elementi di
resistenza al fuoco almeno di classe 120 (capitolo
S.2).

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 144

FORMPOCKET
Testo coordinato del 4. La comunicazione dell’autorimessa con altre
DM 03 agosto 2015 attività deve avvenire tramite filtro.
Approvazione di norme tecniche di 5. Le autorimesse di tipo SA e AA e HC possono
prevenzione incendi, ai sensi dell’articolo 15 comunicare, tramite varchi muniti di chiusure
del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139 almeno E 30-Sa, con attività non aperte al pubblico
(Codice di Prevenzione Incendi) e, con aree TM2 e TT, mediante varchi muniti di
(COME SOSTITUITO DALL’ART. 1 DEL DM 14 FEBBRAIO 2020)
chiusure con caratteristiche di resistenza al fuoco
determinate secondo il capitolo S.2 e comunque
REGOLE TECNICHE VERTICALI non inferiore a 30.
Capitolo V.6: Autorimesse 6. Se l’autorimessa comunica tramite un sistema
(Capitolo modificato dall’art. 1 del DM 14/02/2020) d’esodo comune con altre attività aperte al
V.6.5.3 Compartimentazione pubblico, i compartimenti di tali attività devono
1. L’autorimessa deve costituire compartimento essere a prova di fumo proveniente
autonomo. dall’autorimessa.
2. È ammessa la presenza di aree TM1 nello
stesso compartimento di autorimesse
classificate SA e AA e HA.
3. Le aree TM2 e TT devono costituire
compartimento autonomo.

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 145

FORMPOCKET
Testo coordinato del 2. Nelle autorimesse è vietato:
DM 03 agosto 2015 a. fumare o usare fiamme libere;
Approvazione di norme tecniche di b. depositare o effettuare travasi di fluidi
prevenzione incendi, ai sensi dell’articolo 15 infiammabili, compresa l’esecuzione di
del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139 operazioni di riempimento e svuotamento dei
(Codice di Prevenzione Incendi) serbatoi di carburante;
(COME SOSTITUITO DALL’ART. 1 DEL DM 14 FEBBRAIO 2020)
c. eseguire manutenzione, riparazioni degli
autoveicoli o prove di motori, al di fuori delle
REGOLE TECNICHE VERTICALI aree appositamente predisposte;
Capitolo V.6: Autorimesse d. l’accesso di veicoli con evidenti perdite di
(Capitolo modificato dall’art. 1 del DM 14/02/2020) carburante (specificando, eventualmente, la
V.6.5.4 Esodo motivazione nella segnaletica);
1. Le aree interne all’autosilo non devono essere e. l’accesso per gli autoveicoli non in regola con
accessibili al pubblico. La determinazione gli obblighi di manutenzione sul circuito
dell’affollamento tiene conto del personale carburanti.
addetto. 3. Nelle autorimesse è obbligatorio intervenire
rapidamente sulle perdite di carburante liquido
V.6.5.5 Gestione della sicurezza antincendio versando sulla pozza del materiale assorbente ( ad
2. Nelle autorimesse deve essere installata la es.: sabbia);
segnaletica riferita ai divieti e alle limitazione di
esercizio.
ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 146

FORMPOCKET
Testo coordinato del 5. Il parcamento di autoveicoli alimentati a gas GPL
DM 03 agosto 2015 privi del dispositivo di cui al precedente punto 4 è
Approvazione di norme tecniche di consentito soltanto nei piani fuori terra non
prevenzione incendi, ai sensi dell’articolo 15 comunicanti con piani interrati;
del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139 6. La gestione della sicurezza deve prevedere la
(Codice di Prevenzione Incendi) determinazione delle aree di sosta, del numero e
(COME SOSTITUITO DALL’ART. 1 DEL DM 14 FEBBRAIO 2020)
della tipologia dei veicoli.

REGOLE TECNICHE VERTICALI


Capitolo V.6: Autorimesse
(Capitolo modificato dall’art. 1 del DM 14/02/2020)
V.6.5.5 Gestione della sicurezza antincendio
4. Il parcamento degli autoveicoli alimentati a
GPL con impianto dotato di sistema di
sicurezza conforme al regolamento ECE/ONU
67-01 è consentito esclusivamente nei piani
fuori terra e nei piani interrati, non oltre la quota
-6 m;

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 147

FORMPOCKET
Testo coordinato del Classificazione dell’Attività
DM 03 agosto 2015 Classificazione SA SB
Approvazione di norme tecniche di dell’Attività SC
HA HB HC HD
prevenzione incendi, ai sensi dell’articolo 15
del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139 AA II III
(Codice di Prevenzione Incendi) AB III IV [1] [2] V
(COME SOSTITUITO DALL’ART. 1 DEL DM 14 FEBBRAIO 2020) AC , AD IV [1]
[1]
Protezione automatica delle aree TA
REGOLE TECNICHE VERTICALI [2]
Livello III per autorimesse aperte
Capitolo V.6: Autorimesse
(Capitolo modificato dall’art. 1 del DM 14/02/2020)
V.6.5.6 Controllo dell’incendio
1. L’attività deve essere dotata di misure di Tabella V6- 2: Livello di prestazione per controllo
controllo dell’incendio (capitolo S.6) secondo i dell’incendio
livelli di prestazione previsti in tabella V.6-2.

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 148

FORMPOCKET
Testo coordinato del
DM 03 agosto 2015 Classificazione
Livello di
Protezione
Caratteristiche
minime
pericolosità
Approvazione di norme tecniche di dell’Attività
minimo
esterna alimentazione idrica
(UNI EN 12845)
prevenzione incendi, ai sensi dell’articolo 15
HA, HB -------------- -------------- --------------
del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139 AA
HC, HD 1 Non richiesta Singola [1]
(Codice di Prevenzione Incendi) AB HA, HB 1 Non richiesta Singola
(COME SOSTITUITO DALL’ART. 1 DEL DM 14 FEBBRAIO 2020)
HC, HD 2 Si [2] Singola
HA, HB,
REGOLE TECNICHE VERTICALI AC
HC HD
2 Si [2] Singola

Capitolo V.6: Autorimesse AD


HA, HB,
3 Si Singola Superiore
HC HD
(Capitolo modificato dall’art. 1 del DM 14/02/2020) [1]
È consentita l’alimentazione di tipo promiscuo secondo UNI 10779
V.6.5.6 Controllo dell’incendio [2]
La protezione esterna non è richiesta se adottato il livello di pericolosità 3
2. Ai fini della eventuale applicazione della norma
UNI 10779, devono essere adottati i parametri
di progettazione minimi riportati in tabella V.6-3
e deve essere prevista la protezione interna. Tabella V.6- 3: Parametri progettuali per la rete idranti
3. Per la progettazione dell’eventuale impianto secondo UNI 10779
automatico di controllo o estinzione
dell’incendio di tipo sprinkler secondo norma
UNI EN 12845 l’alimentazione idrica deve
essere almeno di tipo singola superiore.
ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 149

FORMPOCKET
Testo coordinato del 3. È considerata soluzione conforme per il livello di
DM 03 agosto 2015 prestazione II (capitolo S.8), lo smaltimento di fumo
Approvazione di norme tecniche di e calore d’emergenza dimensionato in accordo con
prevenzione incendi, ai sensi dell’articolo 15 le indicazioni di cui ai successivi punti 5, 6, 7 e 8.
del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139 4. Il livello di prestazione III (capitolo S.8) deve
(Codice di Prevenzione Incendi) prevedere un sistema progettato, realizzato ed
(COME SOSTITUITO DALL’ART. 1 DEL DM 14 FEBBRAIO 2020)
esercito a regola d’arte (paragrafo G.1.14) e con le
indicazioni di cui al successivo punto 9.
REGOLE TECNICHE VERTICALI
Capitolo V.6: Autorimesse
SA SB
(Capitolo modificato dall’art. 1 del DM 14/02/2020)
Attività AA, AB, SC
V.6.5.7 Controllo di fumo e calore AC
AD AA, AB AC, AD
1. L’attività deve essere dotata di misure di Fuori HA, HB,
II
controllo di fumi e calore (capitolo S.8) terra HC, HD
III
secondo quanto indicato nella tabella V.6-4. HA, HB II III II III
Interrate
2. L’altezza media delle aree TA non deve essere HC, HD III
inferiore a 2 m.
Tabella V.6- 4: Livelli di prestazione per controllo fumo
e calore

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 150

FORMPOCKET
Testo coordinato del A/100], con il requisito aggiuntivo che almeno il
DM 03 agosto 2015 10% sia di tipo SEa, SEb o SEc.
Approvazione di norme tecniche di 7. Ciascuna apertura di smaltimento deve avere
prevenzione incendi, ai sensi dell’articolo 15 superficie minima pari a 0,2 m2 .
del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139 8. L’uniforme distribuzione in pianta delle aperture di
(Codice di Prevenzione Incendi) smaltimento deve essere verificata impiegando il
(COME SOSTITUITO DALL’ART. 1 DEL DM 14 FEBBRAIO 2020)
metodo delle aree di influenza (capitolo S.8) ed
imponendo contemporaneamente:
REGOLE TECNICHE VERTICALI a) raggio di influenza roffset pari a 20 m per tutte le
Capitolo V.6: Autorimesse
tipologie di aperture di smaltimento;
(Capitolo modificato dall’art. 1 del DM 14/02/2020)
b) raggio di influenza roffset pari a 30 m per le sole
V.6.5.7 Controllo di fumo e calore
5. Per le aperture di smaltimento di fumo e calore aperture di smaltimento SEa, SEb, SEc.
d’emergenza deve essere impiegato il tipo di
dimensionamento SE3, a prescindere dal Nota: Si intende garantire l’uniforme distribuzione
valore del carico di incendio specifico qf. anche delle aperture di smaltimento permanentemente
aperte (SEa) o facilmente apribili (SEb, SEc).
6. Per autorimesse di tipo AA e HA aventi altezza
media dei locali non inferiore a 2,20 m e per
Nota: Qualora non sia verificata l’uniforme
quelle di tipo AB e HB aventi altezza media dei
distribuzione in pianta delle aperture di smaltimento si
locali non inferiore a 2,40 m, può essere
impiega il livello di prestazione III.
impiegata la formula SE = [(A*qf)/20000 +
ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 151

FORMPOCKET
Testo coordinato del Nota: Le squadre di soccorso devono avere la
DM 03 agosto 2015 possibilità di comandare il funzionamento dei sistemi
Approvazione di norme tecniche di di controllo del fumo e calore durante l’incendio.
prevenzione incendi, ai sensi dell’articolo 15
del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139 Nota: La funzione di controllo del fumo e calore e di
(Codice di Prevenzione Incendi) aerazione ordinaria può essere svolta dallo stesso
(COME SOSTITUITO DALL’ART. 1 DEL DM 14 FEBBRAIO 2020)
impianto a doppio impiego (dual-purpose).

REGOLE TECNICHE VERTICALI


Capitolo V.6: Autorimesse
(Capitolo modificato dall’art. 1 del DM 14/02/2020)
V.6.5.7 Controllo di fumo e calore
9. In caso di installazione di un sistema di
controllo di fumo e calore, deve essere previsto
un quadro di comando e controllo in posizione
protetta e segnalata presso il piano d’accesso
per soccorritori, in grado di realizzare e
segnalare il ciclo di apertura/chiusura del
sistema naturale di controllo del fumo e calore
o marcia/arresto del sistema forzato di controllo
del fumo e calore.
ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 152

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Testo coordinato del 2. La protezione dai sovraccarichi e dai guasti a terra
DM 03 agosto 2015 dell’impianto elettrico ed il dispositivo di
Approvazione di norme tecniche di sezionamento di emergenza devono essere
prevenzione incendi, ai sensi dell’articolo 15 installati all’esterno del compartimento antincendio.
del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139 3. Nell’autorimessa è consentito l’utilizzo di sistema
(Codice di Prevenzione Incendi) monta auto conforme alle direttive CE applicabili e
(COME SOSTITUITO DALL’ART. 1 DEL DM 14 FEBBRAIO 2020)
dotato di alimentazione elettrica di riserva; in tale
caso, è necessario:
REGOLE TECNICHE VERTICALI a) esporre all’esterno, in corrispondenza del vano
Capitolo V.6: Autorimesse di caricamento, in luogo idoneo e facilmente
(Capitolo modificato dall’art. 1 del DM 14/02/2020) visibile, il regolamento di utilizzazione
V.6.5.8 Sicurezza degli impianti tecnologici dell’impianto, con le limitazioni e prescrizioni di
e di servizio esercizio;
1. Al fine di non costituire pericolo durante le b) dotare l’attività di misure di controllo
operazioni di estinzione dell’incendio, deve essere dell’incendio (capitolo S.6) almeno di livello di
previsto in zona segnalata e di facile accesso, un prestazione IV a protezione delle aree TA,
dispositivo di sezionamento di emergenza che, indipendentemente dalla sua superficie.
con una sola manovra, tolga tensione a tutto
l’impianto elettrico dell’autorimessa, compreso
quello di eventuali box, alimentati da un impianto
elettrico separato.
ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 153

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Testo coordinato del a) al fine di far fronte alle perdite strutturali e a quelle di
DM 03 agosto 2015 entità equiparabile, le superfici di smaltimento in
Approvazione di norme tecniche di emergenza dell’autorimessa devono essere
rispondenti alle seguenti ulteriori specifiche:
prevenzione incendi, ai sensi dell’articolo 15  almeno il 30% delle aperture previste deve
del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139 essere di tipo SEa;
(Codice di Prevenzione Incendi)  il roffset tra due SEa consecutive deve essere
(COME SOSTITUITO DALL’ART. 1 DEL DM 14 FEBBRAIO 2020)
non superiore a 30 m e comunque devono
essere presenti almeno due aperture SEa in
REGOLE TECNICHE VERTICALI posizione ragionevolmente contrapposte;
Capitolo V.6: Autorimesse  nel caso in cui il box auto non sia dotato di
(Capitolo modificato dall’art. 1 del DM 14/02/2020) aperture permanenti verso l’esterno, la
V.6.6 Valutazione del rischio di esplosione percentuale di foratura delle eventuali
1. La probabilità di formazione di atmosfere basculanti dei box auto deve essere non
esplosive pericolose all’interno di inferiore al 30% della superficie della
un’autorimessa dovute a perdite strutturali e/o basculante e le aperture devono essere
dislocate per metà nella parte alta e per l’altra
a disfunzioni prevedibili e/o rare del circuito
metà nella parte bassa della basculante stessa.
carburate dei veicoli è da ritenersi remota, nel b) al fine di ridurre la probabilità di disfunzioni,
rispetto di tutte le seguenti condizioni, che prevedibili e/o rare sui circuiti di carburante devono
determinano la possibilità di omettere la essere adottate le prescrizioni riportate al paragrafo
valutazione del rischio di esplosione prevista V.6.5.5.
dal capitolo V.2:
ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 154

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Testo coordinato del a) autorimessa aperta le cui aperture di
DM 03 agosto 2015 smaltimento costituiscano almeno il 50% della
Approvazione di norme tecniche di superficie complessiva della facciata su cui
prevenzione incendi, ai sensi dell’articolo 15 sono attestate;
del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139 b) autorimessa fuori terra ed a spazio aperto.
(Codice di Prevenzione Incendi)
(COME SOSTITUITO DALL’ART. 1 DEL DM 14 FEBBRAIO 2020)
3. Per la definizione degli incendi naturali di progetto,
si considerano le curve RHR(t) di cui alle tabelle
REGOLE TECNICHE VERTICALI V.6-5, V.6-6 e V.6-7 in cui il tempo è riferito
Capitolo V.6: Autorimesse all’istante d’innesco del veicolo.
(Capitolo modificato dall’art. 1 del DM 14/02/2020)
V.6.7 Metodi Tempo
V.6.7.1 Scenari per la verifica dopo
innesco
0 240 960 1440 1500 1620 2280 4200
della capacità portante in caso di incendio [s]
1. Ai fini dell’applicazione dei metodi dell’ingegneria RHR(t)
0 1400 1400 5500 8300 4500 1000 0
[kW]
della sicurezza antincendio, possono essere
adottate le indicazioni di seguito riportate.
2. Possono essere impiegati gli scenari d’incendio di
progetto (capitolo M2) descritti nel presente
paragrafo per le autorimesse aventi entrambe le Tabella V.6- 5: Curva RHR(r) per autoveicolo (primo
seguenti caratteristiche: innesco, RHRmax = 8300 kW)

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 155

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Testo coordinato del 3. Per la definizione degli incendi naturali di progetto,
DM 03 agosto 2015 si considerano le curve RHR(t) di cui alle tabelle
Approvazione di norme tecniche di V.6-5, V.6-6 e V.6-7 in cui il tempo è riferito
prevenzione incendi, ai sensi dell’articolo 15 all’istante d’innesco del veicolo.
del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139
(Codice di Prevenzione Incendi)
Tempo
(COME SOSTITUITO DALL’ART. 1 DEL DM 14 FEBBRAIO 2020)
dopo
0 60 600 960 1020 1140 1800 3720
innesco
[s]
REGOLE TECNICHE VERTICALI
RHR(t)
Capitolo V.6: Autorimesse [kW]
0 2400 2400 5500 8300 4500 1000 0

(Capitolo modificato dall’art. 1 del DM 14/02/2020)


V.6.7 Metodi Tabella V.6- 6:Curva RHR(t) per autoveicolo (propagazione al
V.6.7.1 Scenari per la verifica successivo veicolo, RHRmax = 8300 kW)
della capacità portante in caso di incendio
Tempo dopo
innesco 0 300 900 1500
[s]

RHR(t) [kW] 0 18000 18000 0

Tabella V6- 7: Curva RHR(t) per autoveicolo commerciale


(primo innesco e propagazione al successivo veicolo, RHR max
= 18000 kW)

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 156

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Testo coordinato del
DM 03 agosto 2015
Approvazione di norme tecniche di
prevenzione incendi, ai sensi dell’articolo 15
del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139
(Codice di Prevenzione Incendi)
(COME SOSTITUITO DALL’ART. 1 DEL DM 14 FEBBRAIO 2020)

a) scenario S1: caratterizzato dall’incendio di un


REGOLE TECNICHE VERTICALI autoveicolo commerciale in corrispondenza della
Capitolo V.6: Autorimesse mezzeria della trave o del solaio;
(Capitolo modificato dall’art. 1 del DM 14/02/2020)
V.6.7 Metodi
V.6.7.1 Scenari per la verifica
della capacità portante in caso di incendio
4. Con riferimento alla disposizione tipica di
parcheggio all’interno di un’autorimessa, il
tempo di propagazione dell’incendio da un
veicolo al veicolo adiacente può essere
assunto pari a 12 minuti.
5. Gli scenari di incendio di progetto da impiegare
sono indicati nell’illustrazione V 6-1.
ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 157

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Testo coordinato del
DM 03 agosto 2015
Approvazione di norme tecniche di
prevenzione incendi, ai sensi dell’articolo 15 propagazione dopo 36 min

del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139 propagazione dopo 24 min

(Codice di Prevenzione Incendi)


(COME SOSTITUITO DALL’ART. 1 DEL DM 14 FEBBRAIO 2020) propagazione dopo 12 min

innesco dell’incendio

REGOLE TECNICHE VERTICALI


propagazione dopo 12 min
Capitolo V.6: Autorimesse
(Capitolo modificato dall’art. 1 del DM 14/02/2020) propagazione dopo 24 min

V.6.7 Metodi propagazione dopo 36 min

V.6.7.1 Scenari per la verifica


della capacità portante in caso di incendio
6. Gli scenari descritti sono adattati caso per caso in b) scenario S2: caratterizzato dalla propagazione
relazione ad eventuali conformazioni particolari del simmetrica dell’incendio a partire dall’autoveicolo centrale
piano di parcamento. con un tempo di ritardo dell’innesco pari a 12 minuti,
7. Nell’illustrazione V.6-2 si riportano a titolo coinvolgendo complessivamente 7 veicoli. Tra questi
esemplificativo le curve RHR(t) nel caso dello deve essere prevista la presenza di un autoveicolo
scenario di incendio di progetto S3, supponendo che commerciale posto al centro, quindi incendiato per primo,
il secondo veicolo ad incendiarsi sia un veicolo o di fianco al primo autoveicolo innescato.
commerciale.
ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 158

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Testo coordinato del
DM 03 agosto 2015
Approvazione di norme tecniche di
prevenzione incendi, ai sensi dell’articolo 15 innesco dell’incendio propagazione dopo 12 min

del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139


(Codice di Prevenzione Incendi) propagazione dopo 12 min propagazione dopo 24 min
(COME SOSTITUITO DALL’ART. 1 DEL DM 14 FEBBRAIO 2020)

REGOLE TECNICHE VERTICALI


Capitolo V.6: Autorimesse
(Capitolo modificato dall’art. 1 del DM 14/02/2020) c) Scenario S3: caratterizzato dall’incendio di 4 veicoli posti
V.6.7 Metodi intorno ad una colonna. L’incendio si avvia da uno di essi,
V.6.7.1 Scenari per la verifica dopo 12 minuti si propaga a 2 veicoli, dopo ulteriori 12
della capacità portante in caso di incendio minuti si propaga all’ultimo veicolo; uno dei veicoli deve
8. Nel caso di adozione di modelli di incendio numerici essere un autoveicolo commerciale.
semplificati dell’Eurocodice UNI EN 1991-1-2
rappresentativi di incendi localizzati, gli stessi vanno
applicati con le seguenti prescrizioni:
a. per la determinazione della temperatura di una
colonna ci si riferisce cautelativamente al Illustrazione V.6- 1: Schematizzazione degli scenari di
riscaldamento della trave posta sulla sua incendio di progetto
sommità;
ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 159

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Testo coordinato del
DM 03 agosto 2015
Approvazione di norme tecniche di
prevenzione incendi, ai sensi dell’articolo 15
del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139
(Codice di Prevenzione Incendi)
(COME SOSTITUITO DALL’ART. 1 DEL DM 14 FEBBRAIO 2020)

REGOLE TECNICHE VERTICALI


Capitolo V.6: Autorimesse
(Capitolo modificato dall’art. 1 del DM 14/02/2020) Illustrazione V.6- 2: Curve RHR(r) per lo scenario S3
V.6.7 Metodi
V.6.7.1 Scenari per la verifica
della capacità portante in caso di incendio
b. per gli scenari S2 ed S3, nel caso di modello di
incendio localizzato con fiamma non impattante
il soffitto, la definizione del flusso termico
necessaria per il modello di riscaldamento degli
elementi strutturali è condotta cautelativamente
con riferimento all’incendio con fiamma
impattante il soffitto.

ex C.R.E. Loris Del Grande 01/10/2021 160

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Formare un dovere,

Grazie per la Vostra volontà di formarvi

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