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ARANO,

GIOVANNI PASCOLI
Del Mese Marianna, Mescoli Chiara, Saetti Alessia
ORIGINAL PARAFRASI
Edove roggio nel filare
Al campo, Al campo dove qualche foglia di vite
qualche pampano brilla, e dalle fratte brilla rossiccia nel filare e la nebbia mattutina
sembra la nebbia mattinal fumare, sembra fumare dai cespugli,
arano (i contadini): a lente grida, uno spinge le
arano: a lente grida, uno le lente lente vacche, un altro semina, uno spiana le zolle
vacche spinge; altri semina; un ribatte con la sua zappa paziente;
le porche con sua marra paziente; e infatti il passero esperto già gode in cuor suo, e
spia il tutto dai rami spogli del gelso; e gode
ché il passero saputo in cor già gode, anche il pettirosso: nelle siepi si ode il suo
e il tutto spia dai rami irti del moro; cinguettio sottile come un tintinnio d’oro.
e il pettirosso: nelle siepi s’ode
il suo sottil tintinno come d’oro.
ANALOGIE CON
L’AUTORE
 Poesia «Lavandare» per la descrizione della realtà rurale,
il campo semantico dell’agricoltura, il socialismo
umanitario (social catena);
 La visione del fanciullino data dalla conoscenza della
realtà in maniera diretta, senza razionalità ma dando più
importanza alle sensazioni;
 Il linguaggio del fanciullino semplice ma preciso e
dettagliato, la sua è una poesia pura senza scopi o fini;
 L’attenzione a ciò che è quotidiano, perché è poetico ciò
che è umile come per Virgilio «non homnibus iuvant
humiles myricae» (diversamente da D’Annunzio e la teoria
del superuomo)
ANALOGIE ESTERNE
ALL’AUTORE
 Leopardi ne «L’infinito» per la descrizione del
paesaggio misterioso pieno di nebbia, indice di
vaghezza e inquietudine. Inoltre riprende anche «A se
stesso» per la poesia frammentata dalle di cesure;
 Verga per la «lotta per la vita», per il lavoro faticoso
affrontato dai contadini;
 in contrapposizione a D’Annunzio per il rapporto
uomo-natura descritto in «Pioggia del pineto» e il
concetto di panismo che in Pascoli manca totalmente

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