Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Emozione e Perversione
“In nessun individuo sano viene a mancare una
qualche aggiunta da chiamare perversione, alla
meta sessuale normale.”
(Sigmund Freud)
STORIA FILOSOFIA
Giovanni Pascoli nacque a San Mauro di Romagna nel 1855. Dai sette ai
dodici anni studiò nel collegio “Raffaello”, che dovette lasciare in seguito
alla morte del padre, ucciso da sconosciuti mentre tornava dalla fiera di
Cesena. Anche se fu colpito da altri lutti familiari come la morte della
madre e della sorella, continuò a studiare, vincendo una borsa di studio,
con la quale s’iscrisse alla facoltà di Lettere dell’Università di Bologna.
Durante gli anni di Università partecipò alle dimostrazioni in favore di
Passanante. Fu arrestato e trascorse tre mesi in carcere, dopodichè fu
assolto e liberato. Riprese gli studi, si laureò e subito iniziò la carriera
d’insegnante di latino e greco. Insegnò per varie Università, finchè nel
1905 ottenne a Bologna la cattedra di Letteratura italiana. Morì proprio a
Bologna nel 1912.
La sessualità:
Italiano Emozione e Perversione
Gelsomino Notturno
Il tema fondamentale della lirica è la prima notte di nozze dell’amico Gabriele Briganti, notte in cui è
stato concepito il piccolo Dante Gabriele Giovanni.
Con quest’opera, il poeta ci descrive la prima notte di nozze e parla del rito di fecondazione, visto dal
poeta come una violenza inferta alla carne. Egli ci trasmette la sua inquietezza e la sua infelicità nei
confronti del sesso, rivelando un misto di attrazione e repulsione per il corpo femminile.
Nel testo vi sono molte metafore significative, la più evidente è la figura del gelsomino notturno,
infatti questo fiore viene paragonato al rito di fecondazione proprio per la sua caratteristica di
schiudersi la notte e di esalare il suo profumo penetrante ed inebriante, inoltre il suo colore rosso,
simbolo della passione, si fonde con il suo profumo dolce ed invitante, ma all’alba i petali del fiore si
chiudono un po’ gualciti: è proprio questa l’idea che il poeta ha del sesso e che ha voluto trasmetterci
con quest’opera.
Quest’opera, inoltre, è uno dei grandi esempi del simbolismo pascoliano. In essa vi è descritta una
magica notte ricca di esistenze, movimenti ed eventi, ma le sensazioni che essa sprigiona sono legate
da corrispondenze ed allusioni, le quali creano un clima ambiguo in cui viene esaltata la sensualità, il
vagheggiamento del fiorire della vita, il senso di solitudine ed il ricordo dei morti. Il ricorso al
simbolismo è maggiormente evidente soprattutto in due punti: quando parla dell’ape tardiva e
quando parla dell’aia del cielo su cui si muove la chioccia seguita dal suo pigolio di stelle. Nel primo
caso, l’ape tardiva, esclusa dall’alveare che si aggira nella sua più totale solitudine, rappresenta ed
impersonifica la figura del poeta: solo, chiuso nel suo nido familiare e destinato a non avere una sua
famiglia dove poter essere un sereno e appagato padre di famiglia. Nel secondo caso, invece, il cielo è
l’aia su cui si muove la chioccia e le stelle sono i pulcini che la seguono pigolando.
La sessualità:
Italiano Emozione e Perversione
Petronio: La vita
Sulla vita e sull’opera di Petronio esistono molte ombre e molte questioni ancora non risolte definitivamente.
Nessun autore antico ci dice chi sia questo Petronius Arbiter, autore, secondo la tradizione manoscritta, del
Satyricon.
Sicuramente possiamo affermare che l’autore del Satyricon visse nell’epoca neroniana: a confermarlo è l’opera
stessa nella quale la cultura e gli interessi dell’autore, lo stile e il contenuto dell’opera, la società rappresentata
rimandano all’età di Nerone.
Il profilo di Petronio sembra inoltre ricondurre al noto ritratto che di un Gaio Petronio, proconsole in Bitinia e
console, durante il regno di Nerone, ci ha fornito Tacito negli Annali (16 18-19).
Considerato da Nerone il giudice per eccellenza dello chic e della raffinatezza, per questo definito elegantiae arbiter,
cadde in disgrazia presso l’imperatore quando venne accusato di tradimento da Tigellino, prefetto del pretorio:
costretto al suicidio, la sua morte fu singolare almeno quanto era stata la sua vita.
Trascorse, infatti,le sue ultime ore dedicandosi alla lettura di poesie leggere, e nel suo testamento, anziché scrivere
parole di adulazione per Nerone, annotò accuratamente le infamie del principe, e ogni sua strana turpitudine
sessuale. I motivi che hanno fatto propendere per una identità tra il personaggio tacitiano e l’autore del Satyricon,
sono:
Però si tratta di ipotesi che non hanno comunque trovato una prova effettiva, in grado di svelare la misteriosa
identità dell’autore del Satyricon.
La sessualità:
Latino Emozione e Perversione
Il Satyricon: Contenuti
L'opera racconta le vicissitudini di Encolpio, il giovane protagonista, Gitone, il suo amato efebo, e dell'infido amico-nemico
Ascilto.L'antefatto, soltanto deducibile, racconta di un oltraggio commesso da Encolpio nei confronti della divinità fallica Priapo, che da
lì in poi lo perseguita provocando al protagonista una serie di insuccessi erotici. La narrazione tràdita si apre con una discussione tra
Encolpio e il retore Agamennone sul tema della decadenza dell'eloquenza. Il protagonista poi s'allontana per cercare il suo convivente
Ascilto, che ritrova in lupanare. Qui i due sono forse coinvolti in un'orgia. Scampatene, Encolpio apprende che Ascilto s'è unito col suo
amato Gitone. Da qui la rivalità dei due personaggi che, separatisi, intraprendono due percorsi diversi, per poi ricongiungersi in breve
tempo. I due vanno a Napoli, o forse Pozzuoli, dove fanno i conti col sacrilegio commesso nel tempio di Priapo: la sacerdotessa,
Quartilla, interrotta durante il rito costringe Encolpio, Ascilto ad un'orgia come metodo di redenzione. In questa è coinvolto anche
Gitone, che poi viene spinto ad unirsi con la settenne Pannichide. Terminato la vicenda, ritornano tutti a casa. Il racconto da qui si sposta
a casa di Trimalchione, un liberto arrichitosi immensamente attraverso l'attività commerciale. Qui s'apre la scena della "cena".
Occupando quasi metà dell'intero scritto pervenutoci, l'episodio costituisce la parte centrale dell'opera. Al convivio sono ospiti, oltre ai
tre giovani, anche vari personaggi dello stesso rango di Trimalchione. La portata del cibo è spettacolare e altamente coreografica,
accompagnata da giochi acrobatici dei servi del padrone di casa e da racconti tra i commensali. I convitati intrattegono poi una lunga
conversazione, che tocca i più svariati argomenti: la ricchezza e gli affari di Trimalcione, l'inopportunità dei bagni, la funzione del
funerale, le condizioni climatiche e l'agricoltura, la religione e i giovani, i giochi pubblici, i disturbi intestinali, il valore del vetro, il
destino, i monumenti funebri, i diritti umani degli schiavi. Tutto offre uno spaccato vivace e colorato, non senza punte di chiara
volgarità, della vita di quel ceto sociale. In seguito, Encolpio, allontanatosi dagli altri due compagni, incontra Eumolpo, un vecchio
letterato che, notato l'interesse di Encolpio per un quadro raffigurante la presa di Troia, gliene declama in versi il resoconto (è la celebre
Troiae halosis). I due diventano quindi compagni di viaggio, rivali in amore a causa di Gitone e dopo una serie di avventure, che li
vedono viaggiare per mare e rischiare anche la vita, si ritrovano, insieme nella città di Crotone, dove Eumolpo si finge un vecchio
danaroso e senza figli, ed Encolpio e Gitone si fanno passare per i suoi servi: così essi scroccano pranzi e regali dai cacciatori di eredità.
Nei frammenti successivi, Eumolpo recita un brano epico, in cui viene descritto il Bellum civile ("La guerra civile") fra Cesare e
Pompeo, e successivamente si legge di Encolpio che, per l'ira di Priapo, diventato impotente, è vittima di una ricca amante che si crede
disprezzata da lui e lo perseguita. Eumolpo, invece, scrive il suo testamento dove specifica che gli eredi avranno diritto alle sue
ricchezze solo se faranno a pezzi il suo corpo e se ne ciberanno in presenza del popolo.
La sessualità:
Latino Emozione e Perversione
Va scartata subito l’ipotesi che esso sia stato scritto per il grosso pubblico: si tratta di
un’opera troppo colta ed allusiva per essere compresa e goduta dalle “persone comuni”.
Le ipotesi si riducono dunque a due, e per di più opposte:
a. il Satyricon è stato scritto per la corte neroniana. Ammesso che l’autore sia il
cortigiano di Nerone, troppo spesso ci si lascia condizionare dalla sua morte e si dà per
scontato che egli sia sempre stato, in segreto, un oppositore di Nerone. Questo
potrebbe non essere vero, e comunque non va dimenticato un dato di fatto: Petronio
era l’elegantiae arbiter alla corte del princeps, con il quale lo accomuna una evidente
tendenza a concepire la vita in chiave estetizzante;
b. il Satyricon fu scritto per l’élite degli intellettuali dell’opposizione, che vi avrebbero
decifrato allusioni satiriche all’ambiente della corte neroniana (per esempio nella cena
di Trimalcione). Bisogna però ammettere che riesce davvero arduo immaginare gli
esponenti dell’opposizione stoica alle prese con una materia così scabrosa.
La sessualità:
Latino Emozione e Perversione
a. si tratterebbe di una satira della società contemporanea; in particolare, c’è chi ha visto in Trimalcione la
controfigura di Nerone.
Se così fosse, si tratterebbe di una satira mutila della sua componente principale: un ideale positivo da
contrapporre alla negatività sociale; non sembra infatti che traspaia dal Satyricon il benché minimo intento di
edificazione morale.
b. il romanzo potrebbe avere, come le Metamorfosi di Apuleio e la “Divina Commedia” di Dante, una
duplice chiave di lettura: fruibile anche come semplice e spensierato racconto d’avventure e di sesso da parte
di chi non intenda scendere al di sotto della superficie del testo, potrebbe avere un significato allegorico più
profondo, comprensibile solo a lettori forniti di determinati strumenti interpretativi. Se anche così fosse, però,
lo stato lacunoso del testo ci impedisce di formulare qualsiasi ipotesi attendibile circa questo presunto
significato allegorico.
c. il significato dell’opera si ridurrebbe tutto ad una gigantesca parodia della vita e della letteratura (di qui le
allusioni cólte): una parodia terribilmente ambigua, enigmatica, dalla quale non si ricaverebbe altro
messaggio se non quello dell’assoluta insensatezza di tutto ciò per cui l’uomo vive.
Parlare di un secolo di costumi sessuali in Italia significa indagare il ruolo assunto dalla
Chiesa nell’educazione sessuale, significa affrontare nella loro evoluzione temi come
l’aborto, l’adulterio, la contraccezione, il divorzio, la masturbazione, il matrimonio, i
rapporti sessuali prematrimoniali, i rapporti sessuali nel matrimonio, i rapporti
extramatrimoniali, l’omosessualità e la pornografia. Fatica impari, che richiederebbe
trattazione ben più ampia di quella offerta da poche pagine Internet. Tuttavia si
possono delineare a grandi linee le trasformazioni più o meno evidenti
dell’atteggiamento degli italiani di fronte al sesso.
Senza la pretesa di infilarci tra le lenzuola (ammesso che il letto sia ancora il luogo
deputato a simili faccende) è possibile cogliere nell’arco degli ultimi cento anni i
passaggi che hanno condotto dal sesso inteso come funzione riproduttiva all’attuale
accettata separazione tra istinto sessuale e procreazione. Separazione che, accolta
oggi come uno dei più consistenti passi sulla via di una migliore consapevolezza della
sessualità, esisteva ufficiosamente anche un secolo fa, ma che, come vedremo, restò a
lungo nascosta tra le pieghe ambigue di una doppia morale.
La sessualità:
Storia Emozione e Perversione
Eppure gli albori del Novecento sembravano aver aperto le porte a nuove forme di
sessualità. In Europa la Belle Epoque pare essere scossa dalla presenza di sadici,
masochisti, omosessuali, ninfomani e sodomiti. Il marchese di de Sade sembra un
principiante di fronte alle avventure di un Sacher-Masoch, mentre le teorie freudiane
scoprono la centralità delle pulsioni sessuali non solo nella vita degli adulti ma anche
nei bambini.
Occorre tuttavia aggiungere che questa immagine è tale solo osservandola a
posteriori. Basti l’esempio di Freud. Le sue teorie, quando comparvero, non
stravolsero assolutamente le abitudini sessuali degli europei.
La tesi che alcune malattie nervose altro non fossero che il frutto di “traumi” subiti
nella prima infanzia a causa di impulsi sessuali repressi restò a lungo circoscritta a una
divulgazione scientifica. Anzi, fu in quest’ambito che subì gli attacchi denigratori più
forti. I Tre saggi sulla teoria sessuale sono del 1905 ma dopo quattro anni la prima
edizione in mille copie era ancora lontano dall’essere esaurita. Negli anni Dieci, e
ancora negli anni Venti, Freud era considerato poco scientifico, insomma un mezzo
ciarlatano, colui che aveva osato calunniare la pura innocenza infantile.
La sessualità:
Storia Emozione e Perversione
Tuttavia, rispetto all’Ottocento il nuovo secolo sostituisce alla pruderie del passato
una certa disinvoltura nei comportamenti, soprattutto tra le donne delle classi
elevate. La donna emancipata dei primi del Novecento non è più la suffragetta attenta
a rivendicare solo i suoi diritti politici. È una donna cosciente di sé e del proprio sesso,
consapevole della propria parità con l’uomo e convinta che i privilegi maschili prima o
poi sarebbero venuti meno. La donna comincia a darsi attivamente alla politica, a
sedere nelle aule delle Università, nei laboratori, a fare sport, ad andare in bicicletta e
a tirare di scherma. L’industrializzazione italiana di inizio secolo contribuisce alla
promiscuità sul posto di lavoro e quindi rende più facili gli approcci sentimentali e
sessuali. La forza lavoro femminile diventa elemento fondamentale di tutte le grandi
aziende del nord, soprattutto nelle filande e nei cotonifici.
La donna che lavora in fabbrica, sottopagata e quindi più sfruttata rispetto all’uomo,
viene però a smarrire i canoni tradizionali dell’attrattiva sessuale: il senso del mistero,
il fascino del difficilmente raggiungibile o, comunque, quell’aura dannunziana di
donna fatale diventano privilegio esclusivo della borghesia agiata. Non c’è spazio per
l’estasi sentimentale quando si lavora in fabbrica o nei campi. Le “fabbrichine”
perdono la bellezza, la salute, e spesso pure le “virtù”.
La sessualità:
Storia Emozione e Perversione
L’Italia giolittiana esprime al meglio l’essenza dello spirito borghese del primo Novecento.
L’automobile, il tram l’illuminazione elettrica contribuiscono a fare delle città italiane dei centri di
svago e di divertimento. Aumentano le occasioni mondane offerte da balli, avvenimenti sportivi,
café-chantant, teatri. All’opera si preferisce l’operetta o le canzoni piccanti delle chanteuses.
Anche in materia sessuale lo spirito è tipicamente borghese, con pesanti contaminazioni di tipo
religioso. In pratica nei rapporti tra i due sessi si chiedeva un comportamento adeguato alle
esigenze della società dell’epoca. Ad esempio, il codice morale della buona gioventù non
permetteva che due fidanzati dormissero sotto lo stesso tetto o che rimanessero a lungo soli.
Del resto a tenere banco nella famiglia borghese di inizio secolo erano ancora i rigorosi precetti
cattolici, che imponevano la più assoluta morigeratezza. Ogni passione sessuale era per la Chiesa
un “peccato mortale”.
Le parti decenti del corpo erano il volto, le spalle, le braccia e la schiena, mentre i genitali e le
zone circostanti rientravano nella categoria dell’indecenza. Superfluo aggiungere che guardare le
parti indecenti di una persona dell’altro sesso rappresentasse un peccato mortale, così come i
“toccamenti” al di fuori del matrimonio. Fino a Paolo VI il matrimonio sarà sempre visto come una
funzione esclusivamente biologica, giustificata al fine della procreazione e non della sessualità.
Ma se questa era la rigorosa morale di facciata, ce n’era un’altra ben più tollerante e libertina,
estremamente funzionale al soddisfacimento degli istinti sessuali dell’uomo. Infatti, la stragrande
maggioranza dei giovani maschi andava incontro alla propria iniziazione sessuale nel luogo
tradizionalmente ad esso deputato, il bordello (chiamato anche casa di tolleranza).
La sessualità:
Storia Emozione e Perversione
Fino all’inizio del Novecento i mezzi per combattere la sifilide erano ancora quelli di
due secoli prima. La prospettiva per chi ne era contagiato era quella di una lunga
agonia e di una decadenza fisica che nel giro di qualche anno avrebbe condotto alla
paralisi o all’alienazione mentale. L’unico vantaggio per i sifilitici negli stadi più
avanzati era che la malattia si rivelava più difficilmente trasmissibile. Per questa
ragione le prostitute anziane era talvolta preferite: dal punto di vista della sifilide
erano meno pericolose delle loro colleghe più giovani.
La sessualità:
Storia Emozione e Perversione
Nonostante gli attriti postunitari la Chiesa sarà sempre vista dallo stato liberale, e in
seguito dal fascismo e poi dalla Repubblica, come un organo dell’ordine pubblico,
come il rigoroso garante dei buoni costumi. Un garante tanto più credibile e incisivo
nei suoi interventi perché si rivolge alla sfera intima della coscienza umana.
Come ha scritto Giancarlo Zizola a proposito del ruolo svolto dalla Chiesa in Italia: “in
questo sistema, il ‘buon cristiano’ è divenuto sinonimo di ‘buon cittadino’. Un sistema
di controllo sacrale del costume ha preteso di tutelarlo, dalla nascita alla morte, dalle
cadute mondane, dall’inquinamento di una società democratica e pluralistica, ma
bisognerà vedere in che misura proprio questa società abbia gestito tale tutela,
godendosela per la propria egemonia”.
La sessualità:
Storia Emozione e Perversione
È passata alla storia del costume la reprimenda che il giovane onorevole Oscar Luigi
Scalfaro si sentì in dovere di rivolgere in un ristorante romano a una giovane signora in
abiti ritenuti troppo succinti. In tema di licenziosità, negli anni Cinquanta può bastare
un décolleté per suscitare le più intransigenti ire cattoliche.
Il boom economico, il benessere, le vacanze al mare e il cinema offrono continui spunti
per evasioni e tentazioni libertine. Solo che mentre un tempo la licenziosità era
tollerata in quanto atteggiamento esclusivo di un ristretto ceto sociale, in democrazia
la libertà sessuale non può più restare privilegio di pochi. I vitelloni, di Federico Fellini,
e Il seduttore, con Alberto Sordi, sono lo spaccato di una società che per principio
ammetteva la sessualità solo nel matrimoni ma che nella realtà si comportava
altrimenti.
La sessualità:
Storia Emozione e Perversione
L’Osservatore Romano, giornale del Vaticano, tuonerà contro i falsi miti e la perdita dei
valori con alcuni articoli (“Basta”, “La sconcia vita”) scritti, pare, dal solito Scalfaro. Nel
1958 chiudono le “case chiuse”: sono circa 5000 gli stabilimenti del sesso a pagamento
liquidati dalla legge Merlin.
La Repubblica italiana abolisce la regolamentazione e le case di tolleranza gestite dallo
stato, continuando a punire lo sfruttamento e il favoreggiamento da parte di terzi e
l’adescamento da parte della prostituta. In pratica viene decriminalizzata l’attività
vietandone però l’organizzazione. La doppia morale continua a sopravvivere: le
prostitute finiscono in strada, dove però verranno ampiamente tollerate.
La sessualità:
Storia Emozione e Perversione
Certe conquiste sessuali degli anni Sessanta e Settanta sembrano tuttavia andare in
una direzione opposta rispetto a quella di una vera libertà sessuale. Il sesso diventa
pretesto di rivendicazioni politiche (si pensi all’ingresso alla Camera dei deputati della
pornostar Ilona Staller, eletta tra le file del Partito radicale nel 1987) o semplice
prodotto di consumo. Ne è un esempio evidente la commercializzazione del corpo fatta
dalla pornografia. Nonostante la lunga stagione della repressione sessuale, nonostante
la legge Merlin, il sesso in Italia continua ad essere un fattore di produzione come tanti
altri.
La sessualità:
Storia Emozione e Perversione
Il Sadismo e Il Masochismo
Il masochismo e il sadismo derivano da una fissazione alla fase anale dello sviluppo della
personalità. Il classico masochista secondo l'interpretazione freudiana ha alle spalle una
figura materna amorevole, sì, ma distaccata, poco affettuosa, intransigente e/o dispotica,
per cui da bambino giunge ad associare l'amore per lui, in mancanza di altre
manifestazioni esteriori, all'atto della punizione o umiliazione, impartitagli "per il suo
bene". Questo vissuto riemerge nel momento dell'innamoramento e dell'amore da adulti,
e porta il masochista ad interpretare le punizioni dell'altro come segni tangibili del suo
amore per lui e quindi, nonostante il dolore e l'umiliazione, piacevoli in sé.
La sessualità:
Filosofia Emozione e Perversione
La fase orale, che caratterizza i primi mesi di vita e che dura sino ad un anno e mezzo
circa, ha come zona erogena la bocca e risulta connessa a quella che, in questo periodo,
costituisce la principale attività del bambino: il poppare;
La fase anale, che va da un anno e mezzo circa ai tre anni, ha come zona erogena l’ano ed
è collegata alle funzioni escrementizie, che per il bambino sono oggetto di particolare
interesse e piacere;
La fase genitale, che inizia alla fine del terzo anno, ha come fattore erogeno la zona
genitale. Essi si articola in due sottofasi: quella fallica e quella genitale in senso stretto. La
fase fallica è cosi chiamata perché la scoperta del pene costituisce oggetto di attrazione
sia per il bambino che per la bambina, che soffrono entrambi di un <<complesso di
castrazione>> ed inoltre perché l’organo d’eccitamento sessuale è il pene o quel suo
equivalente femminile che è la clitoride. La fase genitale in senso stretto, che segue a
quella fallica dopo un periodo di latenza è caratterizzata dall’organizzazione delle pulsioni
sessuali sotto il primato delle zone genitali.
La sessualità:
Filosofia Emozione e Perversione
Connesso alla teoria sulla sessualità infantile è anche il <<complesso di Edipo>> che
consiste in un << attaccamento “libidico” verso il genitore di sesso opposto e in un
atteggiamento ambivalente verso il genitore di eguale sesso>>. Tale complesso si sviluppa
tra i tre e i cinque anni e, a seconda della sua risoluzione o meno, determina la futura
strutturazione della personalità. Secondo Freud la perversione è un rimasuglio dello
sviluppo sessuale verso il" complesso di Edipo", dopo la rimozione del quale è di nuovo
emersa la componente della pulsione sessuale che era costituzionalmente più forte.
Le "Psiconevrosi " si fondano su forze pulsionali sessuali. I sintomi nervosi si fondano da
un lato sulla pretesa delle pulsioni libidiche, e dall'altro su quella contraria che sorge nell'
Io come di reazione contro di esse.
Questi sintomi sono il sostituto di una serie di desideri e aspirazioni psichiche investiti
affettivamente, ai quali attraverso la rimozione, è stata sbarrata la strada verso
l'eliminazione, che si otterrebbe mediante un'attività psichica ammissibile alla coscienza.
Queste formazioni mentali, trattenute nelle condizioni dell'incoscio, aspirano a
esprimersi, cercano una scarica, e la trovano nell'isteria con il processo della
"conversione" in fenomeni somatici: appunto i sintomi isterici.
La sessualità:
Filosofia Emozione e Perversione
Lawrence
David Herbert Lawrence was born on September 11, 1885, in Eastwood, Nottinghamshire,
central England. He was the fourth child of a struggling coal miner who was a heavy
drinker. His mother was a former schoolteacher, greatly superior in education to her
husband. Lawrence's childhood was dominated by poverty and friction between his
parents. He was educated at Nottingham High School, to which he had won a scholarship.
He worked as a clerk in a surgical appliance factory and then for four years as a pupil-
teacher. After studies at Nottingham University, Lawrence matriculated at 22 and briefly
pursued a teaching career. Lawrence's mother died in 1910; he helped her die by giving
her an overdose of sleeping medicine.
La sessualità:
Inglese Emozione e Perversione
Lawrence
In 1909, a number of Lawrence's poems were published by Ford Max Ford in the English
Review. The appearance of his first novel, The White Peacock(1911), launched Lawrence
into a writing career. In 1912 he met Frieda von Richthofen, the professor Ernest
Weekly's wife and fell in love with her. Frieda left her husband and three children, and
they eloped to Bavaria. Lawrence's novel Sons and Lovers appeared in 1913 and was
based on his childhood . In 1914 Lawrence married Frieda von Richthofen, and traveled
with her in several countries. Lawrence's fourth novel, The Rainbow (1915), was about
two sisters growing up in the north of England. Lawrence started to write The Lost Girl
in Italy. He dropped the novel for some years and rewrote the story in an old Sicilian
farmhouse near Taormina in 1920.
During the First World War Lawrence and his wife were unable to obtain passports and
were targets of constant harassment from the authorities. They were accused of spying
for the Germans and officially expelled from Cornwall in 1917. The Lawrences were not
permitted to emigrate until 1919, when their years of wandering began.
La sessualità:
Inglese Emozione e Perversione
Lawrence
Lawrence's best known work is Lady Chatterly's Lover, first published privately in Florence
in 1928. It tells of the love affair between a wealthy, married woman, and a man who
works on her husband's estate. The book was banned for a time in both UK and the US as
pornographic. Lawrence's other novels from the 1920s include Women In Love (1920), a
sequel to The Rainbow.
Aaron's Rod (1922) shows the influence of Nietzsche, and in Kangaroo (1923) Lawrence
expressed his own idea of a 'superman'. The Plumed Serpent (1926) was a vivid evocation
of Mexico and its ancient Aztec religion. The Man Who Died (1929), is a bold story of
Christ's Resurrection. Lawrence's non-fiction works include Movements In European
History(1921), Psychoanalysis And The Unconscious (1922) and Studies In Classic American
Literature (1923).
D.H. Lawrence died in Vence, France on March 2, 1930. He also gained posthumous
renown for his expressionistic paintings completed in the 1920s.
La sessualità:
Inglese Emozione e Perversione
This is the story of a family, Mr and Mrs Morel, who do not get on with each other and
quarrels and disputes are the order of the day. The children are strongly attached to
their mother. Paul is her favourite, but because of the abnormal relationship he can’t
have any relationship with women. After Mrs Morel’s death, Paul is torn between the
wish to rejoin his mother in death or go on living. In the end he succeeds in shaking off
his past.
La sessualità:
Paul relationships:
Inglese Oedipus complex
Emozione e Perversione
Perhaps Sigmund Freud's most celebrated theory of sexuality, the Oedipus complex takes its
name from the title character of the Greek play Oedipus Rex. In the story, Oedipus is
prophesied to murder his father and have sex with his mother (and he does, though
unwittingly). Freud argued that these repressed desires are present in most young boys.
Lawrence was aware of Freud's theory, and Sons and Lovers famously uses the Oedipus
complex as its base for exploring Paul's relationship with his mother. Paul is hopelessly
devoted to his mother, and that love often borders on romantic desire. Lawrence writes
many scenes between the two that go beyond the bounds of conventional mother-son love.
Completing the Oedipal equation, Paul murderously hates his father and often fantasizes
about his death. Paul assuages his guilty, incestuous feelings by transferring them elsewhere,
and the greatest receivers are Miriam and Clara (note that transference is another Freudian
term). However, Paul cannot love either woman nearly as much as he does his mother,
though he does not always realize that this is an impediment to his romantic life. The older,
independent Clara, especially, is a failed maternal substitute for Paul. In this setup, Baxter
Dawes can be seen as an imposing father figure; his savage beating of Paul, then, can be
viewed as Paul's unconsciously desired punishment for his guilt. Paul's eagerness to befriend
Dawes once he is ill (which makes him something like the murdered father) further reveals
his guilt over the situation. But Lawrence adds a twist to the Oedipus complex: Mrs. Morel is
saddled with it as well. She desires both William and Paul in near-romantic ways, and she
despises all their girlfriends. She, too, engages in transference, projecting her dissatisfaction
with her marriage onto her smothering love for her sons. At the end of the novel, Paul takes
a major step in releasing himself from his Oedipus complex. He intentionally overdoses his
dying mother with morphine, an act that reduces her suffering but also subverts his Oedipal
fate, since he does not kill his father, but his mother.
La sessualità:
Scienze Emozione e Perversione
La riproduzione sessuale
La sessualità:
Scienze Emozione e Perversione
La riproduzione sessuale
Nella specie umana gli individui sono costituiti da migliaia di miliardi di cellule.
La maggior parte di esse è rappresentata da cellule somatiche che formano i tessuti,
gli organi e gli apparati. Una piccola minoranza forma le cellule germinali, dalle
quali originano i gameti, soli elementi cellulari capaci di intervenire nella
riproduzione.
Dall’unione dei gameti si forma lo zigote, quindi l’embrione e il feto. Con la nascita
inizia la vita post-natale caratterizzata dal periodo giovanile (età evolutiva) e dalla
maturità (età adulta), sostanzialmente, si intende, il periodo della maturità sessuale.
Dal punto di vista strettamente biologico il ciclo vitale risulta dalla ripetizione di
queste fasi.
Con riferimento alla trasmissione del patrimonio genetico gli eventi fondamentali,
che caratterizzano il ciclo vitale, indispensabili alla riproduzione, sono:
- perfetta duplicazione del DNA durante la gametogenesi
- modificazione dei cromosomi durante la meiosi
- formazione di un individuo sano, sessualmente maturo e capace di trasmettere,
attraverso i propri gameti, il proprio DNA.
Tutti i meccanismi che controllano le fasi del ciclo vitale sono contenuti nel genoma
e le modificazioni morfologiche, che dallo zigote portano all’individuo adulto, sono
tutte il risultato dell’espressione dei geni e dei loro prodotti.
L’insieme di tutti questi processi costituisce la Biologia dello Sviluppo.
La sessualità:
Scienze Emozione e Perversione
La riproduzione sessuale
Il nucleo di ogni cellula somatica ha un corredo diploide costituito da 46 cromosomi:
46, XX nelle cellule dell’organismo femminile e 46, XY nelle cellule dell’organismo
maschile. Le cellule germinali, per divenire gameti maturi, vanno incontro a particolari
trasformazioni che si realizzano principalmente nelle gonadi.
I gameti sono: gli spermatozoi nel maschio e gli ovociti nella femmina.
L’evento fondamentale nella gametogenesi è la meiosi.
Attraverso la meiosi si determina la riduzione a metà del numero dei cromosomi che,
da diploide (2n = 46), diviene aploide (n = 23).
Gli ovociti possiedono tutti una formula cromosomica 23, X.
Gli spermatozoi costituiscono, a causa della separazione dei due cromosomi sessuali
eterologhi, due popolazioni di formula 23, X e 23, Y.
La meiosi non ha come unico risultato quello di ridurre a metà il numero dei
cromosomi, essa opera anche una ridistribuzione di geni tra cromosomi omologhi, in
maniera tale che ciascuno di essi differisca dal cromosoma originale.
Gli ovociti sono grandi cellule immobili, ricche di riserve citoplasmatiche.
Gli spermatozoi sono piccole cellule mobili, capaci di trasportare il proprio corredo
genetico all’interno dell’apparato genitale femminile, dal sito dell’inseminazione a
quello della fecondazione. La fecondazione è la fusione di uno spermatozoo con un
ovocita, dalla fecondazione origina una cellula unica, lo zigote.
La sessualità:
Scienze Emozione e Perversione
Funzioni:
1) unicellulari: riproduzione
2) pluricellulari: a) accrescimento ( i
pluricellulari derivano da un’unica
cellula, in seguito i tessuti si sono
differenziati perché a seconda della
funzione viene letta solo una parte di
DNA)
b) sostituzione delle
cellule invecchiate (alcune cellule (es.
nervose) hanno vita lunga e non fanno
più mitosi, altre (es. parete stomaco)
hanno vita più breve e vengono
continuamente sostituite).
La sessualità:
Scienze Emozione e Perversione
La riproduzione sessuale: Cosa accade al nostro cervello?
La sessualità:
Scienze Emozione e Perversione
La riproduzione sessuale: Cosa accade al nostro cervello?
La sessualità:
Scienze Emozione e Perversione
La riproduzione sessuale: Cosa accade al nostro cervello?
La sessualità:
Fisica Emozione e Perversione
Una linea di campo elettrico è: una curva orientata la cui tangente in ogni punto ha la
direzione e il verso del vettore campo elettrico in quel punto.
Un campo gravitazionale può essere rappresentato attraverso linee di campo? Sì,
sempre.
Di che segno sono le cariche che generano il campo elettrico illustrato nella figura?
Entrambe positive.
Se si guarda un disegno delle linee del campo elettrico generato da un sistema di
cariche, è possibile identificare: le regioni in cui il campo elettrico è più intenso.
Una regione di spazio di forma sferica è immersa in un campo elettrico e contiene al
proprio interno due cariche uguali e opposte. cosa si può dire del flusso del campo
elettrico attraverso la superficie della sfera? Il flusso è certamente nullo.
Una regione CUBICA di spazio è sede in un campo elettrico la cui intensità cambia da un
punto all'altro dello spazio. Quale segno avrà il flusso del campo elettrico attraverso la
superficie del cubo? Le informazioni date non sono sufficienti per rispondere.
La sessualità:
Fisica Emozione e Perversione
In un campo elettrico, il moto naturale delle cariche elettriche positive è: da punti a potenziale
maggiore verso punti a potenziale minore.
La forza agente su una particella carica è data: dal vettore campo elettrico.
Qual è la dimensione fisica della circuitazione di campo elettrostatico: [energia]/[carica]
Le due grandezze matematiche che permettono di caratterizzare un campo vettoriale sono: il flusso e
la circuitazione, che sono entrambi grandezze scalari.
Quale proprietà del campo elettrostatico si riflette nel fatto che la sua circuitazione lungo qualsiasi
percorso orientato è sempre uguale a zero? Il campo elettrostatico è conservativo.
Consideriamo il campo vettoriale che descrive la velocità dei volumetti di un fluido che scorre in una
conduttura. se la circuitazione di tale campo lungo qualsiasi curva chiusa è nulla, ciò significa che:
nel fluido non vi sono vortici.
La sessualità:
Klimt:
Arte La vita in sintesi
Emozione e Perversione
1862
Klimt nasce il 14 luglio a Baumgarten presso Vienna, secondo dei sette figli dell’incisore Ernst Klimt e di
Anne Finster.
1885
Decorazione di Villa Hermes, luogo di villeggiatura prediletto dell’imperatrice Elisabetta, su progetto di
Hans Makart.
1886
Klimt ottiene dalle mani dell’imperatore Francesco Giuseppe la Croce d’Oro al merito per la sua opera
artistica.
1897
Viene ufficializzata la rivolta: Klimt è membro fondatore della Secessione e ne viene eletto presidente.
Inizia a trascorrere i mesi estivi con l acompagna Emilie Floge nella località di Kammer am Attersee:
primi paesaggi
1902
Incontro con Auguste Rodin che apprezza il Fregio di Beethoven.
1908
Esposizione di 16 dipinti al Kunstschau di Vienna. La Galleria d’Arte Moderna di Roma acquista Le tre età
della donna, la Osterreichische Staatsgalerie Il bacio.
1912
Klimt ridipinge in blu (alla maniera di Matisse) lo sfondo di Morte e vita.
1918
Klimt muore il 6 febbraio per crisi cardiaca, lasciando numerosi dipinti incompiuti. Fine dell’Impero,
fondazione della Repubblica di Austria e dei sei nuovi stati. Nello stesso anno muoiono Egon Schiele,
Otto Wagner, Ferdinand Jodler, Koloman Moser.
La sessualità:
Arte Emozione e Perversione
Klimt: La Danae
La sessualità:
Arte Emozione e Perversione
Marta accompagna il marito Dario, che nella vita è un indaffaratissimo direttore editoriale,
al festival della letteratura di Mantova, che si tiene ogni anno in settembre. Al galà
d'inaugurazione incontra Leon, un bellissimo illustratore parigino, e scopre di essere presa
da una irresistibile attrazione sessuale, anche perché il marito, che pensa solo al lavoro,
non le trasmette più la passione di un tempo.
Incoraggiata all'adulterio dall'amica Silvia, anche lei a Mantova, Marta intraprende per la
durata del festival una breve ma intensa relazione con Leon, che le farà scoprire la
sodomia e il sesso di gruppo in un crescendo di trasgressione.
Marta tiene un diario segreto delle proprie gesta erotiche. Dario comincia ad accorgersi
delle scappatelle della compagna: si riaccende così il desiderio per la moglie. Finirà per
desiderarla sempre di più quando scoprirà, e leggerà, il diario che descrive i tradimenti di
Marta.
Alla fine del festival, i coniugi avranno scoperto che la gelosia è il più potente degli
afrodisiaci e che il tradimento, in particolare quello femminile, è indispensabile per aiutare
il rapporto matrimoniale a vincere la noia e a rafforzarsi.
La sessualità:
Arte Emozione e Perversione
Il film raccoglie i principali temi del cinema di Tinto Brass: il gusto per la sodomia,
l'esaltazione del tradimento femminile come potente afrodisiaco per la coppia,
l'indulgere della cinepresa sul fondoschiena della protagonista; stilisticamente
parlando, il film segna una svolta soft core dal momento che Monamour presenta
scene di sesso più esplicite rispetto alla produzione precedente del regista.
Nondimeno, si tratta di un film ben recitato, e ben girato, che vede l'esordio sul grande
schermo dell'uzbeca Anna Jimskaya. Si tratta anche del primo film di Tinto Brass girato
in digitale.
La sessualità:
Arte Emozione e Perversione
Milo Manara era legato da una forte amicizia a Federico Fellini. I due si
incontrarono per la prima volta nel 1985, mentre Fellini stava girando
Intervista, il suo penultimo film. A far conoscere i due fu il giornalista Vincenzo
Mollica, grande esperto di fumetti e critico cinematografico. Subito nacque
l'idea di realizzare un fumetto, un manifesto, una storia che unisse due dei
maggiori artisti italiani, un maestro del disegno e un maestro del cinema. Da
prima Manara realizzò il manifesto dello stesso Intervista e poi, per il soggetto
e la sceneggiatura dello stesso Fellini, due storie a fumetti, un film "da fare",
Viaggio a Tulum e un "film mai fatto", Il viaggio di G. Mastorna, detto Fernet.
Seguirono diverse illustrazioni e un manifesto, quello de La Voce della Luna,
l'ultimo film di Fellini.
La sessualità:
Arte Emozione e Perversione