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Le

multinazionali
..ovvero: chi globalizzando fa la sua fortuna e la rovina del resto del
mondo, imponendo su scala mondiale consumi tipo i 18 milioni di
hamburger McDonald's venduti al giorno, annaffiàti con ben 32
milioni di bottiglie di CocaCola all'ora. (Dati attuali, destinati a
crescere. :-p)

In questa pagina trovi un elenco di alcune tra le più famose e potenti


multinazionali mondiali, e di come operano: Nestlé, Mitsubishi, Nike,
Shell, Mc Donald's, Monsanto (agrochimica gruppo pharmacia), Walt
Disney co., Barilla, Kraft, Total, Chiquita & Standard Fruit.. ed altre (
Agnelli, Dow, Novartis, Procter & Gamble, Henkel, Montedison, Unilever,
Parmalat, L'Oreal, Philip Morris, Burgerking, Esso (Exxon Mobil), Kodak,
Cocacola, Pepsicola, General electric ).

Più una serie di articoli a riguardo:

 Quanto costa una scarpa nike?


 La repressione è la risposta contro chi osa sfidare il potere delle
multinazionali petrolifere
 La Shell ha rubato la notte nigeriana
 Haiti: gli sporchi affari di Paperon de' Paperoni
 Haiti: 150 licenziati dalla Disney
 Anche in Birmania!!! (Disney)
 Banche & armi (esportazioni di armi dall'Italia)
 Le brutte sorprese degli ovetti Kinder
 BP-AMOCO finanzia un oleodotto che distruggerà l'ecosistema
Tibetano

Vedi anche: La globalizzazione, Ambiente e denaro & alta finanza

KRAFT
da "Extra terrestre, nuova scienza nuova coscienza" (n°10, Marzo 2000) su Manitese

 sottilette Kraft
 formaggio Philadelphia
 cioccolata Suchard

Kraft Jacobs Suchard, multinazionale alimentare che possiede diverse altre marche
apparentemente più "nostrane", come le Fattorie Osella, produttrici di formaggio. Ma
la Kraft, a sua volta, appartiene ad un colosso come la Philip Morris, cha ha un
fatturato di 56 miliardi di dollari...

Barilla, notissima impresa alimentare (pasta, merendine, biscotti, sughi, ecc). Il 49%
del pacchetto azionario di questa società appartiene alla Relou Italia srl, nel cui
consiglio di amministrazione troviamo molti stranieri, fra di [cui il] presidente della
Oerlikon Buhrle, una importante azienda svizzera produttrice di cannoni, missili e
mezzi blindati, nonché di avanzati sistemi elettronici per la difesa.

TOTAL
da "Extra terrestre, nuova scienza nuova coscienza" (n°10, Marzo 2000) su Manitese

 Spontex
 Pirelli

 Mapa

Nessuno immaginerebbe che, fermandosi a fare benzina in una stazione di servizio


Total sta finanziando il governo della Birmania, ovvero una delle dittature più
oppressive della Terra. Il regime di questo paese protegge l'esportazione di circa il
60% del commercio globale di eroina, foraggia il mercato della prostituzione in
Thailandia, utilizza tutti gli introiti derivanti dal commercio con l'estero per le spese
militari e distrugge le ultime foreste di pregiato legno di tek esistenti nel suo
territorio.

NESTLÈ
da Manitese

FATTURATO: 36.530 MILIARDI DI LIRE

 BEVANDE: Nescafè, Nesquik, Nestea, Mirage, One-o-one, Orzoro, Malto Kneipp,


Chinò, One-on-one, Sanbittèr, Beltè, acqua brillante, Gingerino Recoaro, Batik, Chinò, Gingerino
Recoaro
 ACQUA MINERALE: Perrier, Vittel, Pra Castello, Sandalia, Tione, Ulmeta, Acqua
Vera, San Bernardo, S. Pellegrino, Panna, Claudia, Giara, Giulia, Levissima, Pejo, Recoaro / Lora-
Recoaro, Fontelimpia / Limpia, Sanbernardo, inoltre detiene la licenza di commercio dell'acqua
Fiuggi
 DOLCI: Smarties, Kit Kat, Galak, Lion, After Eight, Quality Street, Toffee, Polo,
Rowntree, Motta, Alemagna, Perugina (Le ore liete), Kix, Nesquik, Trio
 CIOCCOLATO: Perugina, Nestlè, Chocapic, Cioccoblocco, Galak, Smarties, Baci,
Cacao Perugina

LATTE IN POLVERE: Guigoz, Mio, Nidina, Nestum.

 SALUMI: Vismara, King's


 OLIO: Sasso, Sassonaise, Maggi
 CONSERVE: Berni (Condipasta, Condiriso)
 FORMAGGI: Locatelli (Mio Locatelli, Mio Yougurt, Fiorello, Pizzaiola), Fruttolo,
Lc1, Fruitjoy
 PASTA: Buitoni, Pezzullo
 DADI PER BRODO: Maggi
 SURGELATI: Findus, Surgela, Mare Fresco, La Valle degli Orti, pizza surgelata
Bella Napoli
 GELATI: Motta, Alemagna, Antica Gelateria del Corso
 CIBI PER ANIMALI: Friskies, Buffet
 COSMETICI: L'Oreal (ne è azionista al 49%), Lancome

 VARIE: Cheerios, Dorè, Ecco... Franck, Gold Krisp, Guigoz, Lingotto, Miglioli,
Mirage, Fibre 1, Fitness, Pezzullo, Trio, Ulmeta, Voglia di Pizza

Secondo l'UNICEF un milione e mezzo di bambini muoiono ogni anno poiché non
vengono nutriti con il latte materno. E molti milioni in più di bambini si ammalano
seriamente. L'allattamento al seno materno fornisce il migliore inizio alla vita per
tutti i bambini, ma in una società di poveri costituisce un'indispensabile fonte di
sopravvivenza. .. L'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e l'UNICEF hanno
un Codice Internazionale che proibisce ogni forma di promozione di latte per
bambini. La Nestle' viola questo codice più frequentemente degli altri concorrenti.
Una delle strategie di maggior successo della Nestle' consiste in forniture gratuite di
latte agli ospedali: allattare con il biberon i neonati favorisce l'insuccesso
dell'allattamento naturale. Il bambino viene infatti a dipendere dal latte artificiale.
Una volta a casa la madre deve comprare il latte da sé. In molte società ciò può
costare più della metà dell'intero reddito familiare. Le madri povere a volte
diluiscono eccessivamente il latte in polvere e ciò porta alla malnutrizione. In
condizioni di povertà l'acqua mischiata al latte e' spesso malsana; porta a diarrea,
disidratazione e spesso alla morte.

.. Nel 1984 .. la Nestlé' promise di rispettare il Codice Internazionale. La Nestlé


rinnegò subito la sua promessa. .. La Nestlé ora ammette che le forniture gratuite
sono dannose, ma si rifiuta di bloccarle negli ospedali, a meno che i governi facciano
leggi in materia. La Nestlé' e' impegnata a far diminuire l'allattamento al seno
materno allo scopo di vendere più latte in polvere. Una risoluzione del 1986
dell'Assemblea Mondiale della Sanità aveva stabilito che: "nessuna fornitura,
gratuita o con sussidio, di latte in polvere per bambini deve essere data agli ospedali
o ai reparti maternità; il piccolo ammontare necessario dovrà essere acquistato dalle
istituzioni". [Invece recentemente s'è messa a fare] la pubblicità del suo nuovo latte
ipo-allergenico, Good Start, negli USA. Si è saputo che alcuni neonati hanno sofferto
di shock 'anafilattici', con pericolo per le loro vite, dopo essere stati nutriti con
questo prodotto. ..

.. RELAZIONI SINDACALI: nel 1989 i lavoratori di una fabbrica di cioccolato a


Cacapava, Brasile, fecero sciopero. I lavoratori si lamentavano delle misere
condizioni di lavoro, compresa la discriminazione verso le donne, la mancanza di
indumenti protettivi e le inadeguate condizioni di sicurezza. Entro due mesi
dall'inizio dello sciopero la compagnia aveva licenziato 40 dei suoi operai, compresa
la maggior parte degli organizzatori dello sciopero.

[La] Nestlè è stata recentemente criticata dalla BUAV (antivivisezionisti inglesi) per
aver fatto test di cancerogenicità del suo caffè su topi. [Sarebbe a dire che
sospettavano che il Nescafè fosse cancerogeno!? 8-o ndJB]
Ultimamente è stata presa di mira per l'utilizzo di organismi geneticamente
modificati nella pasta (Buitoni), nei latticini, dolci e merendine. Intere aree di foresta
vengono distrutte per far posto alle sue piantagioni di cacao e di caffè, dove si
utilizzano pesticidi molto pericolosi (alcuni proibiti nei paesi industrializzati).

MITSUBISHI CORPORATION
da Manitese

FATTURATO: 161.500 MILIARDI DI LIRE

 TELEVISORI: Mitsubishi
 VIDEOREGISTRATORI: Mitsubishi
 STEREO: Mitsubishi
 AUTOMOBILI: Mitsubishi
 MACCHINE FOTOGRAFICHE: Nikon

 BIRRA: Kirin

.. Il Giappone è uno dei maggiori importatori di legname tropicale nel mondo. La


Mitsubishi Trading Company è una delle più potenti compagnie giapponesi di
legname tropicale, ottenuto dalla distruzione delle foreste. Essa ha estese operazioni
di sfruttamento delle foreste in Brasile, Indonesia, Filippine, Papua Nuova Guinea,
Cile, Canada. In Malesia le operazioni di disboscamento della Mitsubishi procedono
ininterrottamente 24 ore al giorno, distruggendo le foreste negli stati di Sabah e
Sarawak al ritmo di 300.000 ettari all'anno. Questa compagnia non solo uccide gli
alberi, ma distrugge anche culture. I Penan, i Kayan, i Kenyan, i Kelabit e gli Iban,
tribù indigene malesi, stanno disperatamente cercando di salvare la loro casa, la
foresta, dalla distruzione. Essi hanno provato con mezzi legali, hanno organizzato
blocchi nonviolenti per fermare i camion e i bulldozer, e sono stati arrestati.
L'operazione della Mitsubishi è davvero un caso di genocidio culturale: il
disboscamento diffonde la malaria e la tubercolosi fra gli indigeni. Molti sono ridotti
in povertà perché le loro tradizionali fonti di cibo sono distrutte. Altri ancora sono
costretti ad emigrare nelle città. Oltre alle persone, milioni di animali, uccelli, piante
e insetti sono stati spazzati via dalla distruzione della foresta. Pur ammettendo il
legittimo bisogno di legname, il Giappone usa la maggior parte del legno
tropicale in modo dissennato: casseforme per il cemento armato usa-e-getta, mobili
fai-da-te, bastoncini per ristoranti .. In tutti questi casi ci sono alternative meno
distruttive dal punto di vista ambientale.

.. Il Gruppo Mitsubishi, o 'Keiretsu', consiste di 29 compagnie .. con 131 industrie


connesse, [fra cui] Mitsubishi Bank (la terza nel mondo), Mitsubishi Electric,
Mitsubishi Motors, Nikon Corporation, Bank of California, Kirin Beer, e Value
Rent-a-car. Sebbene queste compagnie siano collegate tra di loro in vari modi,
comprese quote azionarie incrociate, non c'è nessuna singola compagnia che le
possiede tutte ..: la Mitsubishi Corporation è una compagnia commerciale che non
può essere direttamente boicottata.

COSA COMBINA NEL MONDO LA MITSUBISHI


.. Una consociata Mitsubishi, la Alberta Pacific, in Canada [è impegnata nel] taglio
degli alberi in una vasta zona a nord-est dello stato di Alberta, [il che] ha
conseguenze negative sulla vita dei popoli Cree e Dene, molti dei quali vivono in
territori mai ceduti al governo e tuttora rivendicati dai nativi americani.

.. Negli ultimi 15 anni sono state distrutte vaste aree di foresta tropicale in Sarawak,
dove le operazioni di taglio continuano per 24 ore al giorno, alla luce di riflettori. La
Mitsubishi ha operazioni di taglio in nove nazioni. Un'altra consociata sta per aprire
una miniera in un'area costiera della foresta tropicale dell'Ecuador, nelle terre della
nazione indiana Awa e nella Riserva Ecologica Cotacachi-Cayapas, una delle zone
prioritarie per la conservazione della biodiversità in Ecuador.

ENERGIA NUCLEARE: la Mitsubishi Heavy Industries fornisce i seguenti servizi


per l'industria nucleare: .. fornitura di plutonio, inceneritori di rifiuti radioattivi,
riprocessamento e trattamento delle acque.

ARMI: la Mitsubishi Heavy Industries è anche produttrice di armamenti, in


particolare: aerei, missili, cannoni, carri armati.

NIKE CORPORATION
da Manitese

FATTURATO: 5.440 MILIARDI DI LIRE

QUANTO COSTA UNA SCARPA NIKE

VOCE IMPORTO PERCENTUALE


MATERIALE $4,7 4%
MANODOPERA $1,3 1%
PROFITTI ALL'INGROSSO $62 49%
PROFITTI AL DETTAGLIO $57 46%
PREZZO AL PUBBLICO $125 100%

La Nike, con sede centrale nell'Oregon, USA, produce una vasta gamma di scarpe
sportive molto pubblicizzate. Nata negli anni '60, ha assunto il suo attuale nome nel
1985. Ogni anno 6 milioni di paia di scarpe sportive Nike vengono confezionate in
Indonesia sotto licenze normalmente concesse dalla sud-coreana HQ, consociata
della Nike. [Le] 6 fabbriche di Tangerang e Serang .. sono in competizione l'una con
l'altra per mantenere le licenze, che sono rinnovate mensilmente. Il salario medio
giornaliero dei 24.000 lavoratori di queste fabbriche è appena di 1.100 lire. Secondo
l'AAFLI (Istituto Asiatico-Americano per il Lavoro Libero) queste fabbriche stanno
violando 12 leggi nazionali, tra cui quelle sul salario minimo, il lavoro minorile, gli
straordinari, gli orari di lavoro, l'assicurazione, l'organizzazione sindacale e i
licenziamenti. Sono stati evidenziati problemi riguardo la salute, le ferie ed i congedi
per maternità.

.. COSA COMBINA NEL MONDO LA NIKE

REGIMI OPPRESSIVI: tutte le scarpe Nike sono prodotte in Asia, in particolare in


Indonesia, Cina, Thailandia, Taiwan, Corea del Sud, Vietnam.
RELAZIONI SINDACALI: in Indonesia i sindacati liberi sono illegali e vengono
repressi dall'esercito, i dirigenti sindacali sono licenziati, imprigionati, torturati, ed
anche uccisi.

.. E i sindacati? .. Il governo repressivo indonesiano ne ha a lungo limitato lo sviluppo. Fino dagli anni
'60, il movimento dei lavoratori è stato controllato dal governo tramite un unico sindacato legale,
l'SPSI (Unione dei Lavoratori di Tutta l'Indonesia). Coloro che desiderano fare parte dei sindacati
devono avere il permesso del loro datore di lavoro, che spesso sceglie quello governativo. Nonostante
la legge, i lavoratori hanno .. formato nuovi sindacati. Il primo è stato Setiakawan (SBMS), nato nel
novembre 1990. Nel giugno 1991, quando 300 dimostranti chiedevano salari più alti, Saut Aritonang,
segretario generale del SBMS, e altri quattro, furono rapiti e interrogati dall'esercito governativo.

SALARI E CONDIZIONI DI LAVORO: i lavoratori della Nike ricevono un salario


da fame, inferiore al salario minimo stabilito dalla legge indonesiana. Lavorano
esposti ai vapori delle colle, ai solventi, alle vernici, per 12 ore al giorno.

.. L'Indonesia ha un salario minimo giornaliero di 2.100 Rupie (circa 1.400 lire), ma anche questo è
inferiore ai "bisogni fisici minimi" stimati dal governo. E con 12 milioni di disoccupati su 70 milioni
di forza lavoro, è impossibile rafforzare questo minimo. Recenti inchieste hanno rivelato che quasi
l'80% dei lavoratori nella regione di Tangerang riceve solo 1.600 Rupie al giorno, e quindi lunghe ore
di straordinari sono di solito fondamentali per la sopravvivenza. L'ILO (Organizzazione
Internazionale del Lavoro) stima che l'80% delle donne lavoratrici in Indonesia sono malnutrite.

COMMERCIALIZZAZIONE IRRESPONSABILE: la Nike spende circa 180


milioni di dollari all'anno in pubblicità, quando sarebbe sufficiente l'1% di questo
bilancio per migliorare le condizioni di 15.000 lavoratori indonesiani.

.. Nonostante venda il 45% dei suoi prodotti ai neri, non vi sono afroamericani ai
vertici dell'azienda.

«Nell'Aprile del 1998 .. Nike ha accettato di alzare da 14 a 18 anni l'età minima dei
lavoratori nelle fabbriche di calzature e di portare a 16 l'eta minima di tutti gli altri
lavoratori impiegati nella produzione di abbigliamento, accessori e attrezzature. In
12 fabbriche indonesiane è scattato un aumento del 37% della retribuzione di tutti i
lavoratori che percepivano il salario minimo (28 mila persone). L'azienda si è inoltre
impegnata a bonificare tutte le sue fabbriche e a rispettare i livelli di sicurezza
imposti dalla legge. .. Dopo la conferenza stampa che si è tenuta a Washington, in
cui la Nike annuciava la resa, le sue azioni in borsa sono salite di due dollari.» (da
Cacao on-line)

ROYAL DUTCH - SHELL OIL CO.


da Manitese

FATTURATO: 127.780 MILIARDI DI LIRE

La comunità Ogoni, nella Nigeria meridionale, sta sostenendo una campagna contro i
danni all'ambiente e alle risorse agricole causati dalla compagnia Shell, rivendicando
adeguati risarcimenti per la distruzione della terra e dei raccolti. A seguito del
massacro avvenuto nell'ottobre 1990, durante il quale furono uccise ottanta persone,
il popolo Ogoni, il 4 gennaio 1993, fece una marcia di protesta con 100.000
partecipanti contro le attività delle compagnie petrolifere, compresa la Shell, che
avevano lasciato acque inquinate, terreni devastati, eruzioni di gas naturale in
combustione 24 ore al giorno, e oleodotti che attraversano i villaggi. Essi
considerano il petrolio estratto dalle loro terre negli ultimi 30 anni di loro proprietà e
chiedono una percentuale ed un risarcimento per il degrado ambientale. Nell'aprile
1993 un Ogoni fu ucciso ed altri 11 feriti dalle forze di sicurezza nigeriane mentre
protestavano per l'istallazione di un oleodotto attraverso le loro terre. Nei trascorsi 10
anni, la Shell ha riversato più di 5,6 milioni di litri di petrolio in Nigeria. Nel 1990 la
Shell fu multata per l'eruzione di gas, ma continuò tale pratica, causando problemi di
salute nei villaggi Ogoni. Nel giugno 1993 impiegò più di 50 giorni per tamponare
una falla di petrolio dalla rottura di un oleodotto. L'esercito nigeriano nel 1993 ha
sterminato un'intera tribù, provocando più di 1.800 morti, per consentire alla Shell di
continuare le trivellazioni nell'Ogoniland: lo sterminio degli Ogoni avvenne nello
stato nigeriano di Rivers tra il gennaio '93, quando la Shell sospese le operazioni, e il
22 maggio dello stesso anno, 10 giorni dopo che il governo militare aveva ordinato
di fare terra bruciata. Un alto ufficiale nigeriano ha ammesso nell'aprile 1994 che le
rivendicazioni degli Ogoni erano "più che fondate".

Lo scrittore nigeriano Ken Saro-Wiwa, Premio Nobel Alternativo per la Pace e


leader del Movimento per la Sopravvivenza del Popolo Ogoni (MOSOP), che chiede
da anni che i proventi dell'estrazione petrolifera nello Ogoniland rimangano almeno
in parte nel Rivers, uno degli stati più poveri, è stato percosso, arrestato e
imprigionato il 22 maggio 1994. .. Saro-Wiwa è noto per il suo impegno pacifista. ..
Amnesty International ritiene inoltre che Ken Saro-Wiwa sia un prigioniero per
motivi di opinione, e che il suo arresto faccia parte del disegno repressivo nei
confronti della popolazione Ogoni, che sta lottando [contro] le compagnie
petrolifere. Il 10 novembre 1995 Ken Saro-Wiwa è stato impiccato .. insieme ad altri
otto militanti del movimento degli Ogoni, nonostante le pressioni dell'opinione
pubblica internazionale.

COSA COMBINA NEL MONDO LA SHELL

.. E' una delle tre multinazionali coinvolte nella causa intentata da 500 contadini del
Costarica resi sterili dai pesticidi. La Shell e la Dow Chemical avevano sviluppato e
prodotto il pesticida DBCP, che è proibito negli U.S.A. e che ha causato la sterilità
nei lavoratori delle piantagioni di banane. La Shell e la Dow Chemical hanno
bloccato il processo nel Texas per 7 anni. Negli U.S.A. la Shell Mining Co. era nel
1989 una delle 5 imprese minerarie con le peggiori misure di sicurezza.

.. Nel Parà, in Brasile, la miniera di bauxite è il primo di molti progetti minerari in


Amazzonia, ed è controllata da ALCOA (U.S.A.) e da una filiale della Shell,
Billiton. La fonderia della miniera userà energia proveniente dalla diga Cachoeira
Porteira, che inonderà 911 Kmq di foresta tropicale, compresi alcuni villaggi
dell'Amazzonia ..; anche terre abitate da 23 gruppi di popoli indigeni, alcuni dei
quali non sono ancora venuti in contatto con l'uomo bianco .., e quindi vulnerabili
alle malattie. Nel 1990 .. la Shell ammise di aver scelto una zona in Thailandia per
una piantagione di eucalipti perchè sarebbe stato relativamente economico sfrattare e
risarcire più di 4.000 indigeni. Fu consentito agli agenti della Shell di usare la
corruzione e le minacce di violenza per indurre gli indigeni a lasciare le loro terre.

.. Nell'agosto 1989 .. alla raffineria di Stanlow si ebbe una fuoriuscita di 37.500 litri
di petrolio greggio, che inquinò 20 km dell'estuario del fiume Mersey. .. La Shell
ebbe una multa di 1 milione di sterline. Fu giudicata incapace di "compiere il proprio
dovere di rispetto dovuto alla comunità". Secondo l'Autorità Nazionale dei Fiumi, la
Shell era più preoccupata di salvare l'oleodotto che non di impedire la perdita, con un
incremento nella fuoriuscita di 7 tonnellate di petrolio. Nel 1992, la raffineria
Stanlow a Ellesmere Port era all'undicesimo posto nella lista di Greenpeace dei 50
impianti industriali più 'sporchi', autorizzata dalla NRA a scaricare rifiuti tossici
nell'ambiente marino. Fu scoperta ad inquinare illegalmente su 42 dei 275 campioni
di acqua prelevati dalla NRA. Fu scoperta anche a scaricare tre sostanze chimiche
proibite senza autorizzazione.

.. ARMAMENTI: la Shell è coinvolta nella produzione di tessuti da mimetizzazione


tramite Don & Low, e solventi, resine e altri prodotti con la Shell Chemicals. La
Shell inoltre fornisce carburante alla marina ed alle forze aeree.

.. TEST SU ANIMALI: nel 1993 la Shell, su richiesta legale, ha testato veleno per
roditori su animali, ed anche altri prodotti chimici come detergenti e anticongelanti
prevedono test su animali.

LA REPRESSIONE È LA RISPOSTA CONTRO CHI OSA SFIDARE IL


POTERE DELLE MULTINAZIONALI PETROLIFERE
di Andy Rowell (da The Guardian)

.. La Shell, in Nigeria, è da lungo tempo al centro delle proteste. .. Nel 1990 .. la


Shell ha chiesto l'intervento della brutale Mobile Police Force (MPF) che ha
massacrato 80 persone e distrutto 495 abitazioni. La Shell si è autoassolta da ogni
responsabilità, anche se aveva chiesto esplicitamente alla MPF di reprimere la
manifestazione. .. La risposta della MPF è stata dura: case bruciate, saccheggiate,
distrutte; gente picchiata e ferita ..; candelotti lacrimogeni sparati dalla MPF e dalla
marina. I manifestanti sono poi stati dispersi a colpi di manganello.

.. Il crescente dissenso degli ogoni è culminato nella grande manifestazione del


gennaio del 1993. La repressione è stata feroce : 27 villaggi distrutti, 80 mila
profughi, duemila morti. La Shell, come tutte le altre compagnie del delta, ha preso
le distanze. Ma .. avrebbe potuto interrompere immediatamente il conflitto, o almeno
impedire l'uso della violenza contro i manifestanti.

LA SHELL HA RUBATO LA NOTTE NIGERIANA


da Der Spiegel, 12 ottobre 1995 (pag. 126)

.. Quando piove su Ebubu, i bambini si ammalano. E in autunno, nella regione del


delta del Niger, piove continuamente. .. "Soffrono di ogni sorta di allergie cutanee",
spiega il medico che da tredici anni lavora in questo misero villaggio ..: "io posso
consolarli, ma non posso guarirli". .. L'armadio dei medicinali è praticamente vuoto,
perfino un tubetto di pomata per la pelle è una rarità. Così i bambini si grattano a
sangue le chiazze di eczema che prudono. "Poi le piaghe s'infettano e il bambino è
morto"

.. Qui, la densità della popolazione è altissima. La terra è fertile e la vegetazionne


abbondante. Una volta i fiumi erano pescosi e la più grande palude di mangrovie di
tutta l'Africa è stata per molto tempo un'inesauribile riserva di cacciagione. Quel
paradiso è praticamente scomparso. Le multinazionali del petrolio, come la Royal
Dutch Shell, sfruttano da parecchi anni le riserve petrolifere del delta del Niger.
Fiamme gigantesche appestano l'aria e mandano una luce intensa sulla foresta,
anche di notte. Di tanto in tanto delle esplosioni, dovute alla vetustà degli
impianti, distruggono campi e foreste. Le perdite che si producono negli
oleodotti arrugginiti contaminano i terreni. Le raffinerie emettono direttamente
nell'atmosfera sostanze tossiche non filtrate e i residui chimici vengono scaricati
nel fiume e nelle sue ramificazioni.

.. I regimi militari che si succedono trovano in tutto questo fonti considerevoli di


profitto e fino a oggi non si sono molto preoccupati dei guasti causati all'ambiente e
dei rischi a cui è esposta la salute della popolazione. .. "La gente della Shell è
arrivata con i bulldozer e ha preso possesso del nostro paese ", dichiara Nelsono
Igbunefu, capo del villaggio di Umuechem. All'epoca, nel 1959, .. nessuno si
rendeva conto di che cosa fossero venuti a fare i bianchi. .. Hanno piazzato della
cariche di esplosivo, gli hanno dato fuoco, hanno misurato la onde di
sovrappressione e con questo sistema hanno localizzato i giacimenti di petrolio più
grandi. La popolazione locale stava a guardare, spaventata e interdetta.

.. Oggi, a Umuechem, migliaia di barili di petrolio greggio, di ottima qualità e a


basso tenore di zolfo, escono da più di cinquanta pozzi. .. Ogni giorno, la Shell
Petroleum Development Company of Nigeria (SPDC) estrae circa 290mila barili di
greggio che percorrono più di 6200 chilometri di tubazioni per arrivare fino alla
costa ..: per la Shell, nel 1994, il 17 per cento del petrolio che estrae in tutto il
mondo.

.. La SPDC del delta del Niger ha speso, secondo quanto essa stessa ha affermato,
qualcosa come 23 miliardi di lire nel periodo 1987-1992. Nell'altra colonna del
bilancio della Shell sono stati iscritti .. da 45MILA milardi a più di 56MILA milardi
di lire di entrate derivanti dall'attività petrolifera.

.. Nella foresta, non lontano dalle capanne del villaggio di Umuechem, gli impianti
di combustione emettono una specie di forte sibilo. Queste centinaia di flares ..
sputano senza interruzione sostanze tossiche e fuliggine.

Ogni giorno, la sola Shell libera più di 28 MILIONI DI METRI CUBI di gas nel
delta del Niger. Quando piove, dal cielo cade un'acqua sporca che contiene, a
seconda della direzione del vento e del volume della produzione, ogni specie di
sostanze chimiche. Gli abitanti del luogo vanno ad attingere l'acqua potabile da pozzi
poco profondi, dove talvolta devono prima allontanare con le mani lo strato di
idrocarburi che copre la superficie.

.. La Shell aveva promesso alla gente attrezzature sanitarie, strade, elettricità e


scuole. "Abbiamo aspettato, abbiamo supplicato, abbiamo organizzato petiizoni",
racconta Igbunefu, di solito così tollerante, "finchè non ci siamo stufati".

In un primo tempo, la Shell ha calmato gli animi facendo qua e là dei piccoli doni. ..
A Ejamah, quasi vent'anni fa .., si verificò l'esplosione di un grande oleodotto ..: 12
persone morirono bruciate o soffocate. La Shell .. si impegnò a riparare i danni a sue
spese per aiutare la gente. .. A pochi passi dalle capanne del villaggio, non lontano
dal luogo dell'incidente di allora .., nonostante il vento leggero, c'è puzza come in
una fabbrica di prodotti, chimici, in mezzo alla foresta, nascoste dietro cespugli e
alberi alti alcuni metri, ci sono dozzine di pozzanghere. "Quelli della Shell sono
gente furba", dice Osaro e rimesta con il suo bastone nella massa appiccicosa.
"Hanno scavato buche e poi hanno semplicemente rovesciato dentro tutta la
sporcizia". Cinque anni fa, la gente di Umuechem era arrivata al limite : diverse
centinaia di uomini e di donne bloccarono l'accesso a un campo petrolifero
chiedendo ai dirigenti della Shell di prendere provvedimenti concreti. Ma questi
ultimi non erano disposti al dialogo. Intervenne un commando della polizia nigeriana
: tre giovani furono uccisi, poi la folla inferocita linciò uno dei poliziotti. L'indomani
all'alba, la Special Task Force dello stato di River piombò a Umuechem con
automezzi blindati. Il villaggio fu saccheggiato, decine di capanne furono incendiate
o fatte saltare in aria con l'esplosivo. I soldati presero l'uomo più vecchio del
villaggio e i suoi figli, li trascinarono fuori dalla capanna, li cosparsero di benzina e
gli dettero fuoco. Secondo alcuni testimoni, i militari, armati di mitragliatrici pesanti,
sparavano su tutto quello che si muoveva. "Non più di qualche settimana fa, abbiamo
trovato, per caso, degli scheletri", riferisce Igbunefu - ma non riesce a dire di più. I
cadaveri, fra cui quello di suo figlio, trasportati dalla corrente del fiume, erano
rimasti impigliati al pilone di un ponte, a due chilometri di distanza dal villaggio. Per
le unità speciali, il massacro di Umuechem fu l'inizio di una serie di azioni destinate
a terrorizzare la popolazione. Chiunque dia fastidio alle multinazionali del petrolio -
è bene che gli abitanti del delta del Niger lo sappiano - sarà brutalmente ricondotto
alla ragione o pagherà con la vita.

.. È nato il movimento for the Survival of the Ogoni People ..: 500mila ogoni
chiedono miliardi di risarcimento al gruppo Shell. .. Dopo questa sollevazione
collettiva, più di un migliaio di ogoni sono stati assassinati, e donne e ragazze sono
state violentate. La regione è rigorosamente circondata e unità militari pattuglilano i
villaggi. Il portavoce del Mosop, lo scrittore Ken Saro-Wiwa è stato incarcerato [e
poi condannato a morte da un tribunale militare e ucciso il 10 novembre 1995].

WALT DISNEY Co.


da World Wide Info (gli articoli sono tratti da Boycott)

 produzione di filmati
 ideazione di personaggi
 attività editoriali
 mostre ricreative
 attività edilizie

 concessioni di marchi e personaggi brevettati

La Walt Disney Corporation e' una delle multi piu' potenti di questo pianeta che ha
costruito il suo impero sui fumetti di Paperino e Topolino, ma che oggi da bravi
Paperon de Paperoni i manager di Disney hanno le mani su molti dei settori strategici
dell'economia ha partire naturalmente dal settore dei media e della comunicazione
per estendersi un po'ovunque dall'industria tessile a quella edilizia etc.

.. Nel campo della comunicazione e della rete internet, Disney sostiene l'utilizzo di
questo media non come attualmente gestito, ma mutuandolo dal modello televisivo
dove emettitore del messaggio (la classe dominante dei ricchi) e ricettore (ossia il
branco confuso che deve essere indottrinato dalla propaganda) siano ben distinti.
Non per niente e' alleata con Microsoft e per un certo periodo di tempo si poteva
accedere al suo sito solo il browser Microsoft Internet Explorer.

.. Disney, naturalmente dalla sua posizione di dominio del mercato dei prodotti per la
famiglia, sostiene chi vorrebbe regolamentare i contenuti della rete a misura di
bambini. .. Già abbiamo una televisione per lobotomizzati, non ci potete imporre
ovunque il vostro PRODUCI CONSUMA CREPA e soprattutto non farti mai
domande e se [te le fai] l'importante è che tu pensi anche di essere il solo a pensarla
così non devi entrare in comunicazione con gli altri... cambia canale, mangia il tuo
hamburger e ama la polizia.

A proposito di hamburger, tutti i film di Disney, specie i cartoni animati o comunque


quelli per i più piccoli sono accoppiati alla commercializzazione e promozione
tramite gadgets diffusi nei negozi McDonald's assieme ai loro pasti. Così le famiglie
che dai loro piccoli sono state appena trascinate dentro i cinema o al negozio di
videocassette per vedere i prodotti di Disney verranno poi trascinati dentro i
"ristoranti" McDonald's dove con l' "Happy Meal" si ottiene in omaggio il
pupazzetto di Toy Story o dei 101 o altro... e viceversa. [Per non parlare del fatto
che] come ormai sappiamo quasi tutti/e, quegli oggettini di plastica vengono prodotti
da donne in semischiavitù in Vietnam, Birmania ed Indonesia.

Anche nell'edilizia Disney e' in prima fila nella costruzione di cittadelle fortificate
per colletti bianchi, per ricchi e per turisti che possono spendere. ..

HAITI: GLI SPORCHI AFFARI DI PAPERON DE' PAPERONI


da I CARE - Marzo 1997

E brava Walt Disney! Topolino difensore della giustizia e della legalità; Qui Quo
Qua .. attenti alle tematiche ambientali; Pocahontas, la Bestia e il gobbo di Notre
Dame a sottolineare la nuova attenzione per i popoli diversi e i diversi in genere...
Brava Disney, entrata nel mirino dei "benpensanti" quando ha deciso di pagare gli
assegni famigliari a tutti i dipendenti che vivono in coppia, compresi i conviventi e
gli omosessuali. Tutto all'insegna della non discriminazione. Peccato che a 5.500
chilometri di distanza dai suoi begli uffici californiani, migliaia di giovani
lavoratrici, poco più che quindicenni, lavorino alla confezione di abbigliamento a
marchio Walt Disney per uno stipendio di circa 27 centesimi (430 lire) l'ora.

Haiti. Lo scenario degli impianti, vere e proprie baracche, due soli bagni per qualche
centinaia di operaie, offre un contrasto stridente con il candore delle felpe di
Pocahontas. Il lavoro va avanti nel rumore più assordante, 8-10 ore al giorno. Si
lavora in piedi. Se proprio lo vogliono, le operaie possono portarsi un cuscino da
casa. E' proibito parlare così come andare in bagno più di due volte al giorno.
D'altronde il ritmo produttivo è così incalzante da lasciare poco più di 10 minuti per
la pausa pranzo. Tra le fila delle operaie, i guardiani, con continui urli, percosse e
molestie, fanno la loro parte perché la produzione vada avanti. "Ci trattano come
animali!" E' questa la protesta delle lavoratrici.Chiunque provi ad organizzare
qualsiasi forma di protesta, viene immediatamente licenziata. Non c'è tutela sanitaria
e se un'operaia si ammala, non ha diritto a nessuna retribuzione. Di più. Ad Haiti non
è legale licenziare le donne incinte, ma i padroni hanno trovato comunque un sistema
per evitare il costo della maternità: trasferiscono le donne incinte a lavori ancora più
pesanti e malsani finché, poco tempo dopo, è l'operaia stessa a decidere di
abbandonare il lavoro. Maltrattamenti, percosse e violenze in cambio di 3.440 lire al
giorno. Si calcola che per guadagnare la cifra che l'amministratore delegato della
Disney guadagna in un ora, un'operaia haitiana dovrebbe lavorare 101 anni, per 10
ore tutti i giorni!

Agli stabilimenti di Haiti, una tuta di Pocahontas arriva in 11 pezzi. In 13 fasi -


cucire i polsini, le etichette, gli orli, ecc... - si arriva al prodotto finito. In 8 ore
un'operaia confeziona 50 felpe. Una produzione per un valore pari a 584 dollari
(circa 940.000 lire), pagata 2 dollari e 22 centesimi (circa 3.500 lire).Come dire che
ad un'operaia occorre 1 settimana e ½ di lavoro per potersi comperare la stessa
maglia che produce in meno di 10 minuti.

.. Il guaio ad Haiti è che i salari sono da Terzo Mondo mentre il costo della vita è da
Primo. Lo stipendio di una giornata basta a malapena per consentire alle operaie di
mantenersi in vita e di prendere l'autobus per recarsi al lavoro. La conclusione è che
per far fronte alle spese del resto della famiglia, esse si indebitano, ma così facendo
si impoveriscono sempre di più, perché le condizioni degli usurai sono pesantissime.
[Quando il governo] alzò il salario minimo legale, cercando comunque un
compromesso con quanti ritenevano che un salario troppo alto avrebbe scoraggiato
gli investimenti esteri, per tutta risposta le ditte che gestiscono in subappalto la
produzione W.Disney alzarono la quota produzione giornaliera delle loro operaie.

Non è solo per l'economicità del lavoro che molte ditte statunitensi hanno trasferito
alcune fasi produttive in paesi stranieri come Haiti. Parte del merito va alla politica
neoliberista del governo Reagan. Da parte loro, i governi dei paesi dell'America
Centrale per attirare gli investimenti esteri hanno creato delle Zone Economiche
Speciali, che garantiscono esenzioni doganali, libertà di esportare i profitti senza
essere tassati e, naturalmente, leggi antisindacali. .. Di tutto l'abbigliamento prodotto
negli Stati Uniti, più della metà è prodotta in condizioni analoghe a quelle haitiane.

.. Per ora la Disney nega ogni addebito, sbandierando il "codice di condotta" che la
società si è data e che le impedisce di utilizzare lavoro minorile o sottopagato. Le
cose sono complicate ulteriormente dal fatto che non è direttamente la Disney a
gestire gli stabilimenti haitiani. La produzione tessile è subappaltata a due società
statunitensi, la H.H.Cutlere la L.V.Myles, che a loro volta si appoggiano a 4 ditte che
lavorano in Haiti. Un sistema di scatole cinesi che facilita il gioco di rimpallo delle
responsabilità. Se la Disney afferma di non aver riscontrato irregolarità durante le
ispezioni, le società che gestiscono l'appalto si trincerano dietro le regole del
mercato: Haiti può offrire solo manodopera a basso costo; alzare gli stipendi
significa perdere competitività e conseguentemente lavoro. In realtà, se anche la
Disney e le ditte subappaltatrici non intendessero rinunciare a nessun punto
percentuale dei loro profitti e spostassero tutto il peso degli aumenti salariali sulle
spalle dei consumatori, questi si troverebbero a dover pagare un prezzo più alto di
appena 1.000 lire. Una cifra così bassa da non minacciare il volume di vendite.

HAITI: 150 LICENZIATI DALLA DISNEY


da CAMPAIGN FOR LABOR RIGHTS (Gennaio 1998) su Tactical Media Crew

.. Più di 150 lavoratori tessili ad Haiti erano stati licenziati dalla ditta L.V.Myles, che
produce per conto della Disney, allo scopo di reprimere la protesta dei lavoratori. ..
Essi scoprono quando uno dei loro compagni è stato licenziato solo quando qualcun
altro prende il suo posto. Il processo di licenziamento è molto veloce: i lavoratori
non ritornano in fabbrica a dire ai compagni che sono stati licenziati.

ANCHE IN BIRMANIA!!!

.. La confezione delle felpe di Topolino in Birmania. .. Sei centesimi di paga oraria


per un monte ore settimanale superiore alle sessanta. Meno di 300.000 lire all'anno in
un Paese dove la dittatura militare impone i lavori forzati, reprime brutalmente
qualsiasi rivendicazione sindacale, dove non si contano i casi di sparizioni e
massacri. Quella stessa dittatura militare .. è diretta proprietaria del 45% degli
stabilimenti Yangon nei quali vengono prodotte le felpe. Nonostante
l'amministrazione Clinton abbia condannato la dittatura e posto la Birmania nella
lista dei Paesi fuorilegge (per altro è da qui che arriva la metà dell'eroina consumata
negli U.S.A.), nel '95 l'industri tessile statunitense ha importato prodotti "Made in
Myanmar" per un totale di 65 milioni di dollari.

CHIQUITA & STANDARD FRUIT


"Banane e omicidi": intervista a Victorino Espinales Reyes, da Unimondo.org

.. Stanno morendo lentamente o spesso sono rimasti sterili. Sono i lavoratori .. delle
bananeras del Nicaragua .., inondati con pesticidi gravemente tossici

.. Durante gli anni '60 .. cominciò una certa pianificazione [della coltivazione di
banane], ma non durò molto perché non rispondeva ai bisogni delle multinazionali.
La produzione veniva gestita dai privati che mettevano i terreni e parte del capitale;
dallo Stato che metteva il capitale e l'esonero dalle imposte e dalle Multinazionali
che mettevano la tecnica, il mercato ed il commercio. Durò 4 o 5 anni. .. Apparve il
Nemagòn che è meglio conosciuto come DBCP (dibromo-3-cloropropano) ..: veniva
immesso nel suolo con grosse siringhe da 2 galones e mezzo (circa sei litri) facendo
tre buchi intorno alla pianta dove c'erano le radici. Questo serviva ad eliminare i
parassiti terrestri. .. A partire dal 1968 sparì INFONAP ed intervenne la Standard
Fruit Company (SFC) che, allora, era sconosciuta in Nicaragua mentre era già
presente in Costarica ed Honduras. Cominciò a fare esami alla terra, alle strutture,
alle vie di comunicazione e decise che il Nicaragua era un ottimo posto in cui
investire. [Le città] che a quel tempo dipendevano dalla produzione del cotone,
ormai in crisi, si convertirono nelle zone del banano.

A partire dagli anni '70 iniziò già un'altra fase in cui le multinazionali strutturarono il
territorio in base ai propri bisogni. Le terre restarono in mano ai privati e le
multinazionali le affittavano solamente ma, in effetti, erano quelle che avevano in
mano il controllo di tutto: la tecnica, il mercato ed il commercio/trasporto. Il padrone
della terra era solo un alleato, ma erano la Dole, come trasportatrice e la SFC, come
produttrice, che controllavano il settore. .. A partire da questo periodo si cominciò ad
utilizzare in modo massivo e continuato il Nemagòn, sia con le siringhe che con i
cannoni d'irrigazione .. In questo modo notammo che venivano controllati i parassiti
terrestri ma anche quelli aerei e che le piante divennero molto più alte, frondose ed il
casco di banane passò a pesare da 110-120 libbre (55 Kg) a 160-170 libbre (80Kg)
ottenendo, per ognuno, fino a 2 casse e mezzo di banane. .. Però, notammo che, oltre
a controllare ed uccidere i parassiti, uccideva qualsiasi forma di vita animale che si
aggirava tra i banani : galline, uccelli, rospi, serpentelli, formiche.

.. Nel 1980 .. il Governo sandinista decise .. di prendere in mano la politica


economica, commerciale, amministrativa e produttiva del banano e le multinazionali,
nel 1982, abbandonarono il paese senza pagare un contratto di 4 anni e mezzo per la
produzione già effettuata. .. A causa dell'embargo USA e della guerra con la Contras
si riuscirono sì ad aprire nuovi mercati, ma crollò la produzione che passò da 6
milioni e mezzo di casse per anno a 2 milioni degli anni '80.

Nel 1990 .. il nuovo Governo, come prima cosa, sospese un processo contro la
Standard Fruit iniziato dal Governo sandinista nel 1987 presso la Corte Suprema
dell'Aia per lo sfruttamento ai lavoratori nicaraguensi durante gli anni '70 e per il
mancato pagamento dell'usufrutto delle piantagioni.

.. Nel 1992 ritornò la Chiquita Brand. .. La produzione cominciò a migliorare. Nel


1992 si risollevò a 3 milioni e mezzo di casse per anno e l'anno scorso arrivò a 5
milioni.

Oggi, purtroppo, si è tornati esattamente alla situazione degli anni '70; le


multinazionali sono quelle che definiscono le regole della produzione, del
commercio, dell'aspetto tecnico-amministrativo ed i privati, proprietari delle terre,
sono solo figure decorative. Non possono produrre senza l'appoggio delle
multinazionali ed inoltre si devono sobbarcare l'aspetto della contrattazione e della
gestione della manodopera.

In tutto ci saranno tra i 3800 ed i 4200 lavoratori .. La maggior parte dei nuovi sono
giovanissimi ed hanno tra i 16 ed i 22 anni .. Hanno contratti a termine che vengono
rinnovati se si comportano bene e non creano problemi; guadagnano circa 1 dollaro
per le 8 ore di lavoro e possono raggiungere i 3 dollari facendo fino a 10 e più ore. È
gente che, quando avrà 30 anni ne dimostrerà 50.

[Il Nemagòn era stato vietato] negli USA già negli anni 70 [ma] le imprese
produttrici (come la Shell Oil Company) e quelle applicatrici e commercializzatrici,
lo avevano impiegato ugualmente in Centroamerica.

.. Nel 1990 si aprì il processo negli USA ..: c'erano buonissime possibilità di vittoria,
ma purtroppo, i nostri stessi compagni leader dei sindacati, con il beneplacito del
Governo e degli avvocati, giunsero ad un accordo extragiudiziale con le Compagnie
produttrici e ricevettero 28 milioni di dollari in cambio di una firma su un documento
che declinava qualsiasi responsabilità delle imprese per i danni subiti dai lavoratori a
seguito del contatto con i pesticidi a base di DBCP. [i soliti crumiri.. :-p ndJB] A
questo accordo parteciparono solo 812 lavoratori degli oltre duemila che avevano
fatto causa ..: l'85% ricevettero 100 $ di indennizzo; 36 più di 500$; 16 tra 1000 e
1500 $ e solo 5 o 6 ricevettero da 2000 a 3000 $. Questo dipese dalle conoscenze e
dal legame che avevano con il sindacato. Il resto dei milioni, ancora oggi, non si sa
che fine hanno fatto.

.. Vi sono stati già 110 morti per varie cause e molti altri compagni stanno solo
aspettando la fine dato che i dottori gli hanno già diagnosticato che non c'è cura.
Stiamo parlando di tumori ai reni, al pancreas, alla milza; cecità precoce con persone
di 40 anni che non vedono quasi più nulla; fragilità ossea; aumento esagerato della
temperatura corporea; atrofia dei testicoli; ematomi, eruzioni cutanee e deformazioni
in tutto il corpo; perdita di peso; caduta della pelle, dei capelli e delle unghie;
alterazioni nervose; sterilità totale, parziale e danneggiamento degli spermatozoi che
stanno provocando la nascita di bimbi deformi. [Senza contare che] il potere
residuo del Nemagòn nel sottosuolo è di almeno 120 anni, [pertanto] il problema
tocca l'intera comunità e tutte quelle famiglie che, ad esempio, attingono l'acqua dai
pozzi, un'acqua che è contaminata dal Nemagòn. Stiamo parlando di almeno 20 mila
persone che sarebbero da controllare con degli esami medici completi. Si calcola
che, in ogni famiglia composta in media da sei persone, almeno quattro sono colpite
da malattie che derivano dal contatto con il Nemagòn.

Nessuna struttura pubblica .. ci ha voluto aiutare ..: il personale ha paura delle


ritorsioni del Ministero e di essere licenziato. Ci dicono le cose di nascosto, ma non
sono disponibili a scriverle ufficialmente. Siamo stati costretti ad andare presso
laboratori privati che sono carissimi. Un esame completo per una donna costa più di
100$ .

.. Nell'ottobre scorso siamo rimasti 3 settimane accampati davanti all'Asamblea


Nacional fino all'approvazione della Legge. In molti ci hanno aiutato con viveri,
coperte, tende e sono stati tantissimi quelli che arrivavano anche solo per darci la
loro solidarietà. Abbiamo anche dovuto minacciare di sfilare nudi per le vie della
città mettendo in mostra i danni che il Nemagòn ha provocato ai nostri corpi, ma per
fortuna non ce n'è stato bisogno.

.. Le multinazionali .. stanno cercando di agire in due modi : il primo è comprandoci.


A me hanno offerto 20mila dollari affinché mi astenessi dalla lotta; ad altri mille o
5mila dollari, ma non abbiamo accettato .. Il secondo tentativo è stato quello di far
credere al paese che, con questa causa milionaria aperta, il mercato del banano
sarebbe crollato lasciando a spasso migliaia di lavoratori. Sappiamo che è falso ed
anzi, le notizie che abbiamo è che il mercato è in espansione.

Esiste un'altra formula piuttosto ambigua che é stata inserita nella legge e che
potrebbe rivelarsi un'arma a doppio taglio. L'articolo 13 dice che, per i lavoratori
denuncianti che non hanno i soldi per avviare il giudizio, lo Stato è obbligato a
fornire i mezzi e l'assistenza tecnica e finanziaria necessaria. Nel momento in cui lo
Stato paga il processo potrebbe, poi, farsi passare come beneficiario degli indennizzi

.. Il problema è uguale in tutta l'America Latina ed ha portato gli stessi danni alla
gente. .. Tutti i paesi, a parte il Nicaragua, mancano di una legge specifica.

BARILLA
 Barilla
 Crackers Motta
 Essere
 Gran Pavesi
 le Tre Marie
 le Spighe
 Mulino Bianco
 Pavesini
 Voiello

 Panem

Nel Consiglio di Amministrazione della Barilla siede Walter Wurth, presidente della
multinazionale svizzera Oerlikon Buhrle, una delle maggiori aziende europee di armi
pesanti.

BANCHE & ARMI


da "Mini-Guida al consumo critico e al boicottaggio", Movimento "Gocce di Giustizia", Vicenza,
Luglio 1998

Operazioni relative a esportazioni di armi dall'Italia nell'anno 1997:

Banca Commerciale Italiana


559.606.652.137
Banca di Roma
126.324.177.990
Banca Nazionale dell'agricoltura
48.294.412
Banca Nazionale del lavoro
62.279.996.862
Banca popolare Bg-Cr Varesino
928.212.520
Banca popolare di Intra
66.717.561
Banca popolare di Lodi
2.544.014.344
Banca popolare di Novara
552.055.054
Banca di Toscana
491.082.053
Banco Ambrosiano Veneto
65.237.144
Banco di Chiavari e della Riviera Ligure
2.591.485.567
Banco di Napoli
266.001.105
Banco S. Paolo di Torino
316.135.128.734
Cassa di Risparmio di La Spezia
35.940.162.652
Cassa di Risparmio Prov. Lombarda
10.735.915.391
Credito Italiano
189.452.954.884
Monte Paschi di Siena
189.984.864.730

ALTRE MULTINAZIONALI
da "Mini-Guida al consumo critico e al boicottaggio" (Movimento "Gocce di Giustizia", Vicenza,
Luglio 1998) e Cacao on-line

AGNELLI

 L'impero-Agnelli comprende anche fabbriche di armi: SNIA, BPD, la


IVECO e la VALSELLA, produttrice di mine antiuomo

DOW

 Conosciuta con il marchio Domopak.

Durante la guerra in Vietnam ha prodotto armi chimiche. È la seconda industria


chimica del mondo e la sesta produttrice di pesticidi o meglio di clorina, un
ingrediente base della plastica, dei pesticidi e dei solventi che incenerita produce
diossina.

NOVARTIS

 Céreal, Dietor, Frizzina, Fruttil, Gerber (omogeneizzati), Idrolitina, Isostad,


La Buona Natura, Novosal, Ovomaltina, Piz Buin, Sandoz AG, Vantaggio,
Vigoplus (bevande dietetiche)

È il risultato della fusione tra Sandoz e Ciba Geigy. Una delle più grandi
multinazionali che vende semi manipolati e i rispettivi pesticidi. Leader, insieme alla
Monsanto nel settore delle biotecnologie. Specializzata nella produzione di mais
geneticamente modificato.

PROCTER & GAMBLE

 Pringles (patatine che contengono organismi geneticamente modificati),


Dove, Infasil, Zest, Clerasil, Oil of Olaz, AZ, Kukident, Douss Douss, Lines
Lei, Noxzema, Camay, Infasil, Topexan, Head&Shoulders, Keramine H,
Panten, Ace, Intervallo, Lines, Tampax, Bounty (carta assorbente),
Asciugatutto, Mia, Poffy, Febreze, Panni Swiffer, Senz'acqua (Lines),
Tempo, Dignity, Linidor, Pampers, Polin, Lenor, Ariel, Dara, Tide, Dash,
Bolt, Nelsen, Baleno, Mastro Lindo, Mister Verde, WC, Spic & Span, Tuono,
Viakal.

Responsabile di una delle maggiori fonti di rifiuti del mondo: i pannolini (che in
America sono il 2% della spazzatura totale del paese). Una delle più grandi
sperimentatrici sugli animali. Nel 1997 aveva messo a punto un prodotto di sintesi,
battezzato Olestra, da utilizzarsi come sostituto dell'olio. Dopo lunghe pressioni sulla
Food and Drug Administrator il prodotto era stato autorizzato all'impiego. È stato
accertato che provoca diarrea e impedisce l'assorbimento di vitamine liposubili.
HENKEL

 Antica erboristeria, Atlas, Batist, Dato, Dixan, Schwarzkopf, Fa, Kaloderma,


Le Chat, Micolor, Natura, Neutromed, Perlana, Ultrarapida Squibb, Vernel,
Vidal, Vionell Intim.

È il quarto gruppo chimico tedesco.

MONTEDISON

 Carapelli, Cereol, Delizie, Eridania, friggi, Giglio Oro, Hoc, Lara, Le


Macine, Ligustro, Oro Verde, Rustichella, Sigillo, Teodora, Verdi Colli.

UNILEVER

 È presente con i marchi: Algida, All, Atkinson, Axe, Benefit, Bertolli, Bio
Presto, Calvè, Cif, Ammoniacal, Clear, Coccolino, Cutex, Dante (olio),
Denim, Dove, Eldorado, Findus, Fiore Verde Findus, Friol, Genepesca, Gico,
Foglia d'oro, Gradina, Ice Tea Lipton, Igloo, Jolly, Leocrema, Lipton, Lux,
Lysoform, Marè, Maya, Mayò, Durbans, Mentadent, Milkana, New
Dimension, Oio, Paperino's, Omo, Svelto, Carte d'Or, Magnum, Solero,
Sorbetteria di Ranieri, Pat boon, Pepsodent, Punto Weight Watcher, Pure &
Vegetal, Rama, Rexona, Rocca dell'Uliveto, S. Giorgio, Surf, Svelto,
Timotey, Top Down, Tesoroni, Vim, Vive la vie.

È il più grande commerciante del mondo di tè. È boicottata [per come sfrutta gli]
animali durante gli esperimenti [e] anche per i salari e le condizioni di lavoro nelle
sue piantagioni in India (dove possiede il 98% del mercato del tè).

PARMALAT

 Bonlat, Chef, Corradini, Dietalat, Giglio, Kyr Parmalat, La Frutta, Mister


Day, Oro Centrale, Parmalat, Pizza Pronto forno, Plasmon, Pomì Punto
Weight Watchers, Santal, Tea Food, Tettamanti, Vecchio Forno.

L'OREAL

 Elséve, l'Oreal, Neutralia, Neutralia Garniér, Studio Line L'Oreal, Synergie,


Ultra Dolce Garniér, Vividop.

Appartiene per il 51% alla famiglia Bettencourt e per il 49% alla Nestlé

PHILIP MORRIS

 Kraft, Lila pause, Milka, Milka, Caramba, Faemino, Jacobs caffè e Hag,
Splendid, Bittra Suchard, Cote d'Or, Terry's, Toblerone, Simmenthal, Spuntì,
Fini (tortellini, aceto, pasta), Invernizzi, Negroni, Baika, Dover, Gim, Jocca,
Linderberg, Lunchables, Maman Louise, Milione, Mozary, Osella,
Philadelphia, Primolo, Sottilette, Yoplait, Legeresse, Mayonnaise, Susanna,
Leggeresse, Mato Mato, Vallè
È la maggior industria del tabacco del mondo. Si stima che solo le Marlboro
uccidano più di 75mila americani all'anno. In america è famosa per essere una delle
maggiori finanziatrici di politici che intraprendono battaglie per l'abolizione dei
limiti e divieti di fumo. Fino al 1998 finanziava gli scienziati perché effettuassero
studi da cui risultava che il fumo passivo non era nocivo. Solo nel 1999 ha ammesso
che il fumo fa male. Nel 1997 ha accettato, insieme ad altre multinazionale del
tabacco di pagare 206 milioni di dollari (in 25 anni) per risarcire lo stato delle spese
sostenute per curare i malati "di fumo". La Kraft è stata segnalata perché usa
organismi geneticamente modificati nei suoi prodotti.

BURGERKING
In Gran Bretagna è stata al centro dell'attenzione perché stipulava contratti
denominati "a zero-ore". I dipendenti non venivano pagati quando ad esempio il
negozio era vuoto e quindi non stavano facendo niente.

MC DONALD's
I dipendenti sono sottopagati. Gli animali che forniscono la carne degli hamburger
sono costretti a continue gravidanze e vengono imbottiti di antibiotici e farmaci.
L'intera "politica pubblicitaria" della multinazionale mira a coinvolgere e convincere
i bambini (con regali, promozioni e gadgets). E, ovviamente, quando il bambino
rompe i coglioni perché vuole andare da McDonald's, ci va tutta la famiglia. Tre
piccioni con un cheesburger. La campagna contro questa multinazionale dura ormai
da più di una decina d'anni. [Ma intanto McDonald s'espande a macchia d'olio: dieci
anni fa almeno avevamo il Burghy, ora l'hanno acquisito e fatto sparire. ndJB] La
McDonald's è finita più volte sotto processo. Ha pagato diversi milioni di dollari di
risarcimento danni ai consumatori. ..

MONSANTO (AGROCHIMICA GRUPPO PHARMACIA)

 Controlla i marchi: Mivida, Misura

Metà del suo fatturato annuale (34mila miliardi di lire) proviene dalla produzione di
erbicidi, di ormoni di sintesi e di sementi geneticamente modificate. Il resto proviene
dalle attività farmaceutiche. È il terzo produttore del mondo di pesticidi e controlla il
10% del mercato mondiale. È una delle maggiori aziende del mondo nella
produzione di sementi geneticamente modificati (capaci di resistere agli stessi
erbicidi prodotti dalla stessa Monsanto). Nel 1997, negli Stati Uniti, ha pagato una
multa di 50mila dollari per pubblicità ingannevole. Aveva definito l'erbicida
Roundup un prodotto "biodegradabile ed ecologico". Ancora nel 1997, in occasione
della conferenza sul clima di Kyoto, la multinazionale ha fatto pressioni affinché la
conferenza non inserisse gli HFC (idro fluoro carburi, sostanze pericolose perché
contribuiscono in misura notevole all'effetto serra) fra i gas da ridurre. Nel 1999 è
stata denunciata per abuso di posizione dominante nel settore delle biotecnologie [e]
perché testava i suoi prodotti sugli animali.
Vedi anche qua.

ESSO (EXXON MOBIL)


Ha sostenuto fortemente l'abbandono del protocollo di Kyoto per la difesa
ambientale da parte degli Stati Uniti.

KODAK
Nel 1990 è stata condannata a pagare una multa di 2 milioni di dollari per essere una
delle 10 maggiori produttrici di sostanze inquinanti e cancerogene (è il maggior
"emettitore" di metilene cloride degli USA).

COCACOLA
I lavoratori colombiani hanno deciso di [intentarle causa perchè] usa vere e proprie
squadre della morte per "minacciare" i dirigenti sindacali che intraprendono battaglie
per i diritti dei lavoratori. Nei primi sei mesi del 2001 sarebbero stati uccisi 50
dirigenti sindacali, 128 lo scorso anno, piu' di 1500 negli ultimi dieci anni.

PEPSICOLA
Al centro della campagna contro la Pepsi il fatto che la multinazionale appoggia e
sostiene paesi con regimi dittatoriali (Birmania, Messico, Filippine). La Pepsico
utilizza inoltre animali nei suoi studi ed esperimenti.

GENERAL ELECTRIC
La General Electric è la compagnia più potente degli Stati Uniti, sta espandendo il
suo controllo sui mercati di tutto il mondo. Si fa vanto di ogni suo articolo che
produce. Gli unici articoli che non vengono mai menzionati sono le armi nucleari,
benché anche in questo settore la General Electric sia Leader. Ad Helford oggi, la
General Electric costruisce componenti essenziali per sistemi di armi nucleari più di
chiunque altro nel mondo, la quantità di rifiuti tossici e radioattivi che produce negli
stabilimenti e nelle unità di ricerca continua a crescere. La General Electric ha
emesso una circolare che impediva qualsiasi commento sullo stabilimento di Knolls
da parte dei suoi dipendenti: "...chi verrà meno alle direttive andrà incontro al
licenziamento, ad una multa di 100.000$ e alla carcerazione."

LE BRUTTE SORPRESE DEGLI OVETTI KINDER


di Gian Antonio Stella, da Promiseland.it

PANKOTA (Romania) - [Nessun contratto di lavoro, ma] la proroga quotidiana del


lavoro se arrivano ciascuna a montare mille pezzi al giorno. Minimo minimo: 900. ..
Se non arrivano alla soglia vengono licenziate in tronco? "Ma no", risponde amabile
la kapò: "Chi non ce la fa non viene mai buttata fuori: se ne va da sola". .. Il
laboratorio da cui escono gli ovuli di plastica della Kinder Ferrero [è] una grande
fabbrica sgangherata e pericolante sulla strada che solca Pankota, un paese agricolo
vicino a Timisoara ammazzato da piani quinquennali capaci di far morire le vigne e
rendere sterili i conigli. [In un] loculo .. di due metri per due, riscaldate da una
vetusta stufa a legna, lavorano in quattro, a cottimo, a ritmi da far spavento,
manovrando certe macchinette punzonatrici che se ci lasci sotto un dito, addio.
Contente? Ridono: "Tutto bene, paga buona, padroni gentili".
È questo il modello suggerito dagli industriali trevisani che verranno giù a celebrare
l'inizio dell'anno produttivo a Timisoara? Per carità: competitività raggiunta. Alla
grande. Non c'è Cina, India o Gabon che ti offrano come la Romania gli spazi, le
lusinghe fiscali, le operaie disposte a lavorare a cottimo in topaie come quella di
Pankota per 170 mila lire italiane a un'ora di volo dal Nordest. .. Certo, centinaia di
imprenditori straordinari veneti, lombardi ed emiliani, costretti a portare qui una
parte della produzione per mancanza da noi di terreni ed operai, rinunciano tutti i
giorni ad approfittare fino in fondo della libertà totale di fissare stipendi e stabilire
orari e licenziare gente. E non c'è dubbio che, piuttosto che la fame o l'emigrazione
sui gommoni, le campagne e le periferie romene vorrebbero dieci, cento, mille ruderi
produttori di ovetti con sorpresa. In cambio, però, stiamo spesso chiedendo troppo.

Cominciano a esser troppi .. i cacciatori che vengono a togliersi sfizi in Italia


proibitissimi quali la battuta all'oca (60 mila lire a capo: niente) o all'orso bruno dei
Carpazi (da dieci a venti milioni: niente). Troppi gli industriali che .. fanno lavorare
quali contoterzisti .. stabilimenti conciari impegnati in lavorazioni che in Europa
sono vietate. .. Troppi i pezzi d'arte "palesemente rubati nelle chiese o perfino nei
cimiteri", .. che finiscono nelle vetrine dei nostri antiquari. Troppi gli alberi dello
straordinario patrimonio boschivo, il polmone verde più ricco e vitale dell'Europa
meridionale, abbattuti per rifornire le nostre gigantesche segherie e i nostri
mobilifici.

.. Chi glielo fa fare, agli imprenditori più aggressivi, di tornare in Italia? Troppe
tasse, troppi verdi, troppe regole. Ciò che è più grave, però, è che i loro colleghi
perbene (tanti) che vorrebbero sul serio poter continuare a produrre in modo
competitivo nelle campagne estensi o nella valle del Sangro, nella piana di San
Severo o sui colli udinesi, non [hanno] alcuna possibilità di farcela.

.. Il nostro consolato a Bucarest, per cominciare, ignora il telefono come


raccomandava una circolare di Gaspari: "Gli impiegati non sono tenuti a rispondere
perché non è accettabile l'assunto secondo cui la richiesta di un colloquio con tale
mezzo possa essere giustificata da ragioni di pubblico interesse. È evidente, infatti
che il cittadino, ove abbia effettive ragioni da presentare, può disporre di strumenti
ben più efficaci quali l'accesso diretto agli uffici competenti". ..

BP AMOCO FINANZIA UN OLEODOTTO CHE


DISTRUGGERÀ L'ECOSISTEMA TIBETANO
da ManiTese.it

.. BP Amoco, Enron e Agip (italiana) stanno tutte aiutando la PetroChina nella


costruzione dell'oleodotto Sebei-Lanzhou. Lungo 953 km, .. iniziato nel marzo
[2000] con il completamento dei lavori previsto per ottobre 2001, questo progetto
potrebbe coinvolgere le società occidentali nelle violazioni dei diritti umani in Tibet.

Il bacino Tsaidam, situato nell'altipiano tibetano settentrionale, è ricco di riserve di


petrolio e gas naturale. .. La costruzione dell'oleodotto aprirà .. la strada ad uno
sviluppo su larga scala dell'industria petrolifera cinese in Tibet.
L'oleodotto, e le numerosissime trivellazioni, rappresenteranno una seria minaccia al
fragile ecosistema tibetano che è potenzialmente la sorgente di tutti i grandi fiumi del
sudest asiatico. I tibetani vedranno certamente consolidarsi il controllo cinese sulla
regione, con una ancora maggiore presenza militare a difesa del progetto.

.. Nell'aprile [2000] BP Amoco ha salvato PetroChina da una disastrosa esposizione


finanziaria alla Borsa Valori di New York, investendo 580 milioni di dollari nella
compagnia petrolifera cinese. Questo versamento di capitali ha reso BP Amoco il più
importante investitore estero in PetroChina e il suo valore copre totalmente le spese
di costruzione dell'oleodotto tibetano, stimate in 530 milioni di dollari. ..

Vedi anche: Il Tibet devastato dopo l'occupazione

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