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DESCRIZIONE DETTAGLIATA DEL PROGETTO COMUNIT 21 TURISMO SOSTENIBILE NELLAREA DELLALTO GARDA BRESCIANO

BANDO CARIPLO 2012 COSTRUIRE COMUNIT SOSTENIBILI

Comunit 21 Turismo sostenibile nellAlto Garda Bresciano TITOLO SINTETICO

INDICE 1 2 PREMESSA: LIDEA PROGETTO IL CONTESTO DI RIFERIMENTO


2.1 Dati di inquadramento dellAlto Garda Bresciano
2.1.1 2.1.2 2.1.3 2.1.4 Il territorio, il Parco e i Comuni La popolazione Il turismo volano delleconomia I rifiuti (come esempio di pressione ambientale)

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LE AZIONI DEL PROGETTO


3.1 I contenuti del progetto
3.1.1 Azione 1 - Ricognizione delle iniziative di sostenibilit 3.1.2 Azione 2 - Attivazione di Focus group 3.1.3 Azione 3 - Struttura territoriale di supporto

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3.2 I tempi e le risorse del progetto


3.2.1 Soggetti, tempi, risorse e risultati attesi delle Azioni del progetto 3.2.2 Piano economico del progetto

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3.3 Criteri di valutazione degli esiti del progetto

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ORGANIZZAZIONE COINVOLTE

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Premessa: lidea progetto


LAlto Garda Bresciano un territorio a forte vocazione turistica in cui sono presenti importanti

risorse naturali (Parco). Il tema della gestione sostenibile delle risorse (acque, rifiuti, energia), nonostante la presenza di diverse iniziative allavanguardia sul tema della sostenibilit portate avanti negli ultimi anni, non ancora diventato un elemento di sistema caratterizzante lintero territorio e la comunit ma rimasto, in qualche modo, confinato allinterno di singoli progetti. Occorre quindi ripartire da quanto gi stato fatto, analizzando i punti di forza e debolezza e le possibili sinergie con nuove iniziative riguardanti la diffusione su vasta scala di pratiche di gestione delle risorse naturali pi efficaci ed efficienti e stili di vita (individuali e collettivi) pi sostenibili, cercando di valorizzare al massimo le possibili sinergie con la riqualificazione ambientale dellofferta turistica. Questo il punto focale della proposta che intende utilizzare il turismo come leva economica per spostare lintera comunit locale dellAlto Garda Bresciano verso ladozione di buone pratiche sostenibili. Tutto nasce dal presupposto che oggi pi che mai il turismo di qualit sta inglobando il termine sostenibilit e questo non pu prescindere dal fatto che un intero territorio si orienti in questa direzione. In tal senso, il turismo passa dalla sua predisposizione a impattare sui comparti naturali, ad essere un mezzo di diffusione di comportamenti e sistemi di sostenibilit nella popolazione locale, ricavandone indirettamente sussistenza e qualit. Lobiettivo del progetto , quindi, arrivare alla creazione di unofferta turistica sostenibile che inneschi processi dal basso che vadano nella stessa direzione di sostenibilit. In tal senso sono importanti le iniziative completate e quelle in corso che hanno a che fare con la gestione sostenibile di acqua, rifiuti ed energia, per sfruttare appieno quelle risorse economiche e umane che gi sono state o si stanno investendo con lobiettivo di fare sistema e procedere pi efficacemente e rapidamente verso un quadro di sostenibilit pi stabile e strutturato. In tal senso le seguenti azioni sono gi indicative di scelte concrete in questa direzione: Parco e Comuni: iniziato percorso Patto dei Sindaci; Parco: Carta Europea Turismo Sostenibile (CETS), Marchio di Qualit del Parco Alto Garda Bresciano; Limone sul Garda: Certificazione EMAS; Gardone Riviera: Bandiera Blu 2011.

Nel caso di un territorio turistico come lAlto Garda Bresciano, l'uso sostenibile delle risorse dovrebbe essere letto non solo in chiave strettamente ambientale, ma anche come elemento di marketing territoriale capace di incrementare e differenziare i flussi turistici. La sperimentazione di

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azioni locali condivise indirizzate a una gestione pi sostenibile del ciclo di acqua, rifiuti ed energia pu contribuire, infatti, sia a ridurre limpatto ambientale delle comunit locali ma anche a rendere il territorio pi appetibile a un certo tipo di turismo attento ai temi della sostenibilit (tedesco e nordeuropeo, ma non solo). Partendo da ci gi stato fatto e lavorando sui cicli di acqua, rifiuti e energia, andranno valorizzate le buone pratiche di gestione esistenti, con un particolare riguardo per quelle tipologie di tipo win win che, oltre a diminuire gli impatti sul territorio, possono diventare un importante fattore di attrattivit turistica.

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Il contesto di riferimento

2.1 Dati di inquadramento dellAlto Garda Bresciano


2.1.1 Il territorio, il Parco e i Comuni
I nove Comuni dellarea oggetto del progetto (Gardone Riviera, Gargnano, Limone sul Garda, Magasa, Sal, Tignale, Toscolano-Maderno, Tremosine, Valvestino) si trovano allinterno della Comunit Montana del Parco Alto Garda Bresciano. Il territorio del Parco dell'Alto Garda, istituito da Legge Regionale n 58/1989, ricade nella porzione orientale della provincia di Brescia, si affaccia sul lago di Garda e si estende su una superficie di circa 38.269 ettari, poco meno della met dei quali risulta coperto da bosco. Le mappe seguenti visualizzano il territorio oggetto della presente proposta.

Fonte: Elaborazione Ambiente Italia su immagine Google Earth

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Fonte: Comunit Montana Alto Garda Bresciano 7

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Il territorio del Parco si presenta come un complesso ambientale estremamente articolato dal punto di vista sia naturale sia sociale. Il Parco rappresenta l'opportunit di creare un sistema territoriale ad alta qualit, in un contesto ambientale di alto valore, con una forte vocazione turistica. Nel territorio del Parco si distinguono due diverse realt territoriali di grande valenza naturalistica e paesaggistica. La Riviera del Garda, con le sue caratteristiche climatiche e vegetazionali di impronta mediterranea, e l'entroterra montano che sfiora i duemila metri di quota. La fascia costiera del Parco rappresenta uno degli ambienti naturalistici e turistici italiani pi conosciuti e apprezzati a livello internazionale con numerose opportunit ricettive che, unite ad un contesto paesaggistico e climatico particolarmente favorevole, offrono la possibilit di fruire della "Riviera dei Limoni" tutto l'anno. Nelle zone collinari e montane distribuite su tutti e nove i comuni del Parco, meno frequentate dal turismo di massa, si sviluppa un articolato reticolo di strade forestali e di sentieri, supportati dalla presenza di rifugi ed altre strutture ospitali anche di tipo rurale, che favoriscono una fruizione direttamente a contatto con le numerose particolarit di carattere geologico, geomorfologico, forestale, floristico e faunistico. Da un punto di vista della tutela degli elementi naturalistici di pregio, oltre naturalmente al Parco stesso, sono presenti 4 SIC e 2 ZPS (riportati nella mappe sottostanti) e la Foresta Demaniale Gardesana Occidentale gestita dall'ERSAF (lEnte Regionale per i Servizi allAgricoltura ed alle Foreste), la pi estesa di tutta la Lombardia con gli oltre 15.000 ettari di superficie.

Fonte: Comunit Montana Alto Garda Bresciano

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Le specificit dei singoli comuni sono sinteticamente riportate di seguito: Sal la "citt" e il centro pi popoloso del Parco. Riveste un ruolo primario a livello comprensoriale, in considerazione della posizione centrale tra Alto Garda, Valle Sabbia e Valtenesi, oltre che per i servizi che offre sanitari, giudiziari, finanziari, scolastici, di Pubblica Sicurezza ed altri di carattere imprenditoriale. Il territorio urbanizzato nella parte pianeggiante e di mezza collina, mentre resta sostanzialmente intatta la zona del monte San Bartolomeo, che ha conservato le sue peculiarit e caratteristiche ambientali. Il verde pubblico a disposizione degli abitanti di Gardone Riviera colloca la cittadina ai primi posti in Italia in questa particolare graduatoria. Il territorio comunale si estende dalla fascia a lago a quella collinare che, di recente, in notevole evoluzione. Un ruolo rilevante rivestito da case di cura e beauty farm, mentre una notevole attrazione esercitata dal Vittoriale dannunziano. Toscolano-Maderno si estende su due grandi fasce, con i centri abitati maggiori a lago e le frazioni in collina. La cittadina conta su attivit commerciali cui s'accosta una solida vivacit produttiva industriale e turistica. L'industria cartaria (storicamente radicata) rappresenta l'unico esempio rilevante di questo genere di operosit sulla sponda occidentale del lago, mentre il turismo pu giovarsi della presenza di alcuni campeggi. L'agricoltura s'impone all'attenzione, grazie alla diffusa olivicoltura ed al florovivaismo. Gargnano il comune pi esteso del Parco e vi si trova in posizione centrale. Sul territorio sono distribuiti edifici al cui valore architettonico s'accosta quello storico. Il comune andato consolidando la sua fama grazie all'intensa e variegata attivit di carattere sportivo (vela, atletica, tiro con l'arco, tiro al piattello). Con neppure mille abitanti, Limone sul Garda, la capitale turistica del Parco. I suoi alberghi registrano ogni anno circa un milione di presenze complessive, per lo pi di ospiti stranieri. L'offerta turistica diversificata dagli alberghi di lusso alle locande. A fare da corollario all'industria del forestiero - sulla quale si basa per intero l'economia locale - resiste la tradizionale produzione olivicola. Permangono numerosi esempi di limonaia, che vanno a identificare la caratteristica immagine del nucleo abitato pi antico. Magasa e Valvestino hanno in comune la bellezza, la perifericit del paesaggio e il pendolarismo accentuato di studenti e lavoratori. Negli ultimi anni risulta migliorata notevolmente la viabilit d'accesso, si sta cercando un rilancio basato su un turismo agile, composto da escursionismo, attrazioni di carattere faunistico e botanico. Rilevante appare la valorizzazione del "Borgo Comunale" di Cima Rest, con il recupero dei caratteristici fienili.

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Il Comune di Tignale, collocato quasi interamente in territorio collinare, ha una propaggine

a lago (Pr de la fam) dov' tuttora in produzione una limonaia. Leconomia poggia soprattutto sul turismo, con notevole rilancio di quello ecologico e della fitta rete di sentieri da percorrere a piedi, in mountain bike o a cavallo. Di recente, un vigoroso impulso stato dato all'agricoltura, con particolare attenzione al settore olivicolo e ad altre produzioni specifiche. Nel comune di Tremosine, all'indirizzo economico impostato sul turismo, sono andate accostandosi l'agricoltura, l'allevamento e la trasformazione del latte (vi opera il maggiore caseificio altogardesano), che hanno giovato alla manutenzione ed alla valorizzazione del territorio di questo comune. I benefici influssi sull'aspetto del paesaggio e della sua cura hanno contribuito a migliorare l'immagine, con utilizzo anche in chiave turistica. L'ex villaggio operaio di Campione (unica frazione a lago) richiama amanti del surf e della vela.

2.1.2

La popolazione

I residenti complessivi nel territorio del Parco raggiungono nel 2010 quota 29.654 abitanti. Il grafico che segue ne riporta la disaggregazione per Comune e per le annualit 1995, 2000, 2005 e 2010. Complessivamente la popolazione residente dei nove comuni cresciuta di circa l11% in 15 anni. I Comuni presentano dimensioni molto diverse tra loro: ai due principali centri cittadini sulla costa (Sal e Toscolano Maderno che presentano rispettivamente circa 11.000 e 8.000 abitanti), si affiancano altri cinque comuni lacuali con popolazione residente compresa tra i 1.000 e i 3.000 abitanti e, infine, due piccolissimi Comuni (Magasa e Valvestino) che insieme contano meno di 400 abitanti (e per di pi in costante calo). Sostanzialmente tutta la fascia dei comuni lacuali, che coincide di fatto con una maggiore presenza di servizi e/o con una pi facile accessibilit agli stessi, presenta una situazione positiva da un punto di vista demografico. In particolare si sottolinea come la gi ridotta popolazione sia dispersa in nuclei abitati e case sparse. Il dato delle valli interne si aggrava considerando l'et media della popolazione, che evidenzia un ricambio generazionale estremamente basso.

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Popolazione residente - Comuni Parco Alto Garda Bresciano
11.000 10.000 9.000 8.000 7.000 6.000 5.000 4.000 3.000 2.000 1.000 0 Gardone Riviera Gargnano Limone sul Garda Magasa Sal Tignale Toscolano Maderno Tremosine Valvestino

1995

2000

2005

2010

Fonte: Elaborazione Ambiente Italia su dati ASR Annuario Regionale Statistico, Regione Lombardia

2.1.3

Il turismo volano delleconomia

LAlto Garda unarea a fortissima intensit turistica ormai consolidata, con numeri che lo qualificano come un polo turistico di punta, specialmente se rapportati al basso numero di residenti complessivi della Comunit Montana: infatti a fronte dei poco meno di 30.000 abitanti si registrano presenze turistiche annue di oltre 2.300.000 unit (dati del 2010). Lofferta, da sempre ampia, continua a perseguire un costante aumento e miglioramento delle strutture registrando un incremento delle presenze e un ampliamento della ricettivit alberghiera. Ad oggi si contano circa 170 alberghi, 8 residence e 12 campeggi per una capienza di quasi 10.000 posti letto. La dimensione media degli alberghi , invece, diminuita probabilmente a causa della chiusura di qualche unit alberghiera di grandi dimensioni e di tradizione, e del costituirsi di nuove unit alberghiere di dimensioni pi piccole. Il 77% delle presenze turistiche si concentra comunque nelle strutture alberghiere tradizionali, mentre la restante quota opta per strutture complementari, in particolare i campeggi.

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Presenza turistiche per tipologia struttura (anno 2010) - Parco Alto Garda Bresciano

1.000.000 900.000 800.000 700.000 600.000 500.000 400.000 300.000 200.000 100.000 0 GARDONE RIVIERA GARGNANO LIMONE SUL GARDA Esercizi alberghieri SALO' TIGNALE TOSCOLANOMADERNO TREMOSINE

Esercizi complementari

Fonte: Elaborazione Ambiente Italia su dati ARS - Annuario Statistico Regionale, Regione Lombardia

Tenendo conto che la massima concentrazione di arrivi si riscontra nei mesi da maggio a settembre, risulta evidente la differenza tra la consistenza della popolazione durante i mesi invernali e quella media durante i mesi estivi. I flussi turistici hanno quindi un carattere marcatamente stagionale e sono concentrati prevalentemente nei mesi tardo primaverili ed estivi. La permanenza media tra le pi alte in Lombardia, un indicatore utile ad interpretare, seppure parzialmente, il tipo di turismo che la interessa. Unalta permanenza media infatti indice della presenza di un turismo fortemente stanziale. Altro elemento di grande importanza nellanalisi turistica (e nella definizione di politiche turistiche) che ben l86,5% delle presenze turistiche rappresentato da stranieri.

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Presenza turistiche per provenienza (anno 2010) - Comuni Parco Alto Garda Bresciano
1.000.000 900.000 800.000 700.000 600.000 500.000 400.000 300.000 200.000 100.000 0 GARDONE RIVIERA GARGNANO LIMONE SUL GARDA SALO' TIGNALE TOSCOLANOMADERNO TREMOSINE

Italiani

Stranieri

Fonte: Elaborazione Ambiente Italia su dati ARS - Annuario Statistico Regionale, Regione Lombardia

Lofferta ricettiva tipicamente alberghiera ed rivolta ad una fascia alta del mercato. Il tasso di utilizzo delle strutture, favorito anche dalle condizioni climatiche lacuali, tra i pi alti delle localit di vacanza (36,5%, quando la maggior parte delle altre aree di vacanza si collocano ad un livello medio compreso tra il 20 e il 30%). La vocazione turistica alberghiera dellAlto Garda, espressa dalla densit ricettiva alberghiera (posti letto alberghieri/popolazione residente), comunque tra le pi alte in Lombardia, superata solo dallAlta Valtellina, e pu quindi essere considerato un indice di come lofferta alberghiera garantisca alleconomia territoriale una base consistente di attivit; qui lattivit alberghiera costituisce lattivit economica prevalente dellarea. Al momento attuale i segmenti turistici esistenti in zona possono essere ricondotti a: turismo del lago; turismo scolastico; turismo sportivo.

Il turismo lacuale, il pi diffuso, interessa tutti i centri rivieraschi, ma presenta tipologie diverse. Nel comune di Limone sul Garda, che presenta in assoluto il maggior numero di posti letto e di alberghi, si concentra un target turistico principalmente di medio-basso livello, che si avvale di un

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sistema agenziale di viaggi e talvolta di trasporto su pullman. Esiste un circuito di agenzie tedesche che organizza i periodi di permanenza. Inoltre sia il comune che gli imprenditori privati hanno attivato nel corso degli anni strumenti per posizionare il mercato turistico ad un livello pi alto, legato ai nuclei familiari e alle coppie e svincolato dal sistema dei viaggi organizzati con i pullman. In unottica di affrancamento dai tour operator e dalle relative oscillazioni di mercato. Nell'ultimo periodo si sta sviluppando un turismo legato allo sport in particolar modo agli sport acquatici come vela e surf. Il comune di Gardone, al contrario, grazie alla presenza di alberghi di alto livello, si specializzato nel turismo straniero di lite, mentre Toscolano Maderno dispone di una recettivit fondata sui campeggi (la massima concentrazione tra tutti i comuni) e di conseguenza ospita un tipo di turismo sociale sia italiano (70% delle presenze) che straniero. E' infatti dotata anche di diversi supermarket, classico punto di acquisto per questo tipo di utenti. Sal e Gargnano dispongono di una gamma di alberghi di livello diversificato e le presenze turistiche sono a livello medio, sia sotto il profilo qualitativo che quantitativo mentre Tignale, pur disponendo di offerta alberghiera, si caratterizza per la presenza di seconde case, quasi tutte di propriet di stranieri mentre, la situazione ricettiva pi grave a Magasa e Valvestino dove esiste un solo albergo e non sono presenti strutture sportive o di svago. Il tessuto economico-produttivo dellAlto Garda Bresciano costituito oltre che dal turismo, che come abbiamo visto rappresenta lelemento fondamentale delleconomia del territorio gardesano, dal commercio, sia al dettaglio che allingrosso e, in parte minore dallindustria manifatturiera e dalledilizia. Una buona parte ancora rappresentato dal comparto agricolo, zootecnico e agro-alimentare, in particolare: la zootecnia, lolivicoltura, la vitivinicoltura, la silvicoltura, l'agro-alimentare. Per il duplice aspetto produttivo e di tutela paesistica il settore dellolivicoltura da considerarsi trainante per la zona. Larea pi forte quella del Comune di Tignale, dove concentrato il maggior numero di olivi in produzione e si costituita una cooperativa di produttori biologici composta da 80 soci. La presenza di tale realt si coglie nella modifica del paesaggio, in buona parte curato e reso produttivo. Per quanto non possano essere considerate come un settore produttivo, le limonaie rappresentano un vero e proprio prodotto agricolo del territorio, di importanza strategica per l'immagine di bellezza e armonia che trasmettano e l'immediato collegamento mentale con il clima dolce della zona.

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2.1.4

I rifiuti (come esempio di pressione ambientale)

A fronte degli indubbi benefici, non solo economici, del comparto turistico, presenze cos massicce rappresentano senza dubbio fonte di diverse pressioni ambientali su un territorio che peraltro presenta elementi di naturalit particolarmente sensibili. I numeri, illustrati nel precedente paragrafo, incidono necessariamente sul fronte sia dei consumi (energetici, idrici, etc), sia delle esternalit (traffico, produzione dei rifiuti, etc.). A titolo esemplificativo vengono qui riportati i dati sui rifiuti che evidenziano come la produzione dei rifiuti sia strettamente connessa al fenomeno turistico. Emblematico il caso di Limone sul Garda che a fronte di una popolazione di soli 1.100 abitanti, registra circa 980.000 presenze turistiche annue, con produzione di quasi 2.900 tonnellate di rifiuti e un conseguente produzione pro capite di circa 2.460 kg/ab annui. Con questi numeri Limone sul Garda svetta nella produzione pro capite di rifiuti, come ben evidenziato nel grafico sottostante.

Produzione pro capite di rifiuti urbani - Comuni Parco Alto Garda Bresciano
2.800 2.600 2.400 2.200 2.000 1.800 1.600

kg/ab

1.400 1.200 1.000 800 600 400 200 0 2006 2007 2008 2009 2010

Gardone Riviera

Gargnano

Limone sul Garda

Magasa

Sal

Tignale

Toscolano Maderno

Tremosine

Valvestino

Fonte: Elaborazione Ambiente Italia su dati Osservatorio Provinciale Rifiuti, Provincia di Brescia

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Complessivamente la produzione di rifiuti nella Comunit dellAlto Garda appare stabile, negli ultimi anni, intorno a quota 25.000 tonnellate annue, con una produzione pro capite di circa 850 kg/ab annui. Il dato pro capite sostanzialmente omogeneo in tutti i Comuni del Parco con leccezione di Limone sul Garda, di cui si gi dato conto, e dei due comuni montani (Magasa e Valvestino), proprio quelli decisamente meno turistici, che presentano una produzione di rifiuti pro capite decisamente inferiore, di poco superiore ai 500 kg/ab.
Produzione totale di rifiuti urbani - Parco Alto Garda Bresciano
28.000 26.000 24.000 22.000 20.000 18.000
tonnellate
25.809 24.826 24.382 26.512 25.328

16.000 14.000 12.000 10.000 8.000 6.000 4.000 2.000 0 2006 2007 2008 2009 2010

Fonte: Elaborazione Ambiente Italia su dati Osservatorio Provinciale Rifiuti, Provincia di Brescia

Per quanto concerne la raccolta differenziata, la media per la Comunit del Parco si attesta tra il 35% e il 40%1, un dato quindi che presenta ancora ampi margini di miglioramento.

Il dato delultimo anno disponibile, il 2010, ancora in fase di verifica poich registra un significativo calo, dovuto in particolare al crollo anomalo di Gardone Riviera che presenta una riduzione di circa un terzo sia della produzione di rifiuti sia della raccolta differenziata.

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Raccolta differenziata - Comuni Parco Alto Garda Bresciano
60% 55% 50% 45% 40% 35% 30% 25% 20% 15% 10% 5% 0% 2006 2007 2008 2009 2010

Gardone Riviera

Gargnano

Limone sul Garda

Magasa

Sal

Tignale

Toscolano Maderno

Tremosine

Valvestino

Fonte: Elaborazione Ambiente Italia su dati Osservatorio Provinciale Rifiuti, Provincia di Brescia

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Le azioni del Progetto

3.1 I contenuti del progetto


Il progetto mira a costruire una comunit sostenibile che poggia su un turismo di qualit e a ridotto impatto ambientale, attraverso la partecipazione attiva dei cittadini e degli operatori del territorio. In particolare il progetto mira a sviluppare 3 azioni principali: 1) ricognizione delle iniziative di sostenibilit gi presenti sul territorio, con particolare attenzione alle politiche di gestione delle risorse ambientali e alle politiche di promozione di turismo territoriale; 2) 3) attivazione di Focus group per lindividuazione di azioni e progetti con lobiettivo di produrre un Piano operativo di coordinamento delle iniziative individuate; creazione di una Struttura territoriale di supporto per lo sviluppo del Piano operativo di coordinamento delle iniziative individuate

3.1.1

Azione 1 - Ricognizione delle iniziative di sostenibilit


operano sul territorio, in particolare su due fronti: una ricognizione sulle buone pratiche di gestione delle risorse ambientali del territorio (in particolare acqua e rifiuti) e valorizzazione delle risorse naturali; una ricognizione delle politiche territoriali per il turismo: marchi territoriali e riconoscimenti ottenuti a livello nazionale e internazionale, adesione a reti turistiche e sottoscrizione di accordi con tour operator operanti nel turismo sostenibile.

Lazione prevede una ricognizione della azioni gi implementate dai diversi soggetti che

Si tratta, in particolare, di far emergere e valutare le strategie e le azioni gi messe in atto dai vari soggetti pubblici e privati operanti sul territorio al fine di individuare i punti di forza e debolezza e analizzare le pratiche che hanno avuto maggiore successo. La mappatura verr predisposta attraverso: analisi dei documenti di pianificazione territoriale; analisi della pianificazione di settore riguardante acque, rifiuti, mobilit e risorse naturali; analisi del settore turistico locale; analisi delle valutazioni ambientali strategiche;

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interviste a soggetti pubblici e privati.

Nel territorio sono state avviate nel corso degli ultimi anni diverse esperienze interessanti, sia dal punto di vista della gestione sostenibile delle risorse naturali che della fruizione turistica declinata in unottica di sostenibilit. Queste iniziative rimangono, per, al momento esperienze spot che necessitano di essere messe in rete, condividendo una visione comunitaria forte, capace di dare loro effettiva sistematicit e operativit. Una prima analisi riguarder, innanzitutto, le certificazioni e i sistemi gestionali esistenti, a partire dalla Carta Europea del Turismo Sostenibile ottenuta nel 2009 dalla Comunit Montana Alto Garda Bresciano, i riconoscimenti ottenuti da singoli enti come la Bandiera Blu e la Bandiera Verde di Gardone Riviera e la certificazione EMAS di Limone sul Garda. Particolare attenzione sar posta anche alle azioni messe in atto da enti e associazioni riguardanti i consumi di acqua, la diminuzione e la raccolta differenziata dei rifiuti e la mobilit sostenibile. Nel seguente box si riportano, a titolo esemplificativo, alcuni esempi di iniziative che andranno a caratterizzare questa prima fase di mappatura.

Certificazioni e riconoscimenti Limone sul Garda Certificazione Ambientale EMAS III (la Dichiarazione Ambientale stata validata il 18.02.2011 nr. E 336). Punti fondamentali per la suddetta certificazione sono, tra laltro, la riduzione della quantit dei rifiuti prodotti, la diminuzione dei consumi idrici sugli edifici comunali. Gardone Riviera Bandiera Verde CIA 2010 4 Vele Guida Blu 2011 Legambiente Bandiera Blu 2011 Bandiera arancione TCI 2010-2011 Comunit Montana Alto Garda Bresciano Carta Europea del Turismo Sostenibile (2009)

Rifiuti Limone sul Garda Per la riduzione dei quantitativi di rifiuti il Comune ha provveduto ad attuare una campagna di comunicazione rivolta sia alle utenze commerciali che domestiche attraverso anche la distribuzione dei sacchetti per lumido e di contenitori per carta, vetro, indifferenziato - plastica e frazione organica. Appositi cartelli che indicano in varie lingue le corrette modalit di esecuzione della raccolta differenziata, sono stati affissi alle Isole Ecologiche sia del Centro Storico che allesterno del paese. Nel mese di Novembre 2009 in collaborazione con la Comunit Montana Parco Alto Garda Bresciano e il Servizio di Vigilanza Ecologica, stata organizzata la mostra Pi o meno rifiuti presso la Sala Congressi Daniele Comboni.

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Comunit 21 Turismo sostenibile nellAlto Garda Bresciano TITOLO SINTETICO Gardone Riviera Adesione alla Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti (patrocinio Ministero Ambiente). Adesione alla campagna Stop the fever contro i sacchetti di plastica e alla campagna Porta la Sporta. Distribuzione gratuita di 1.500 shopper di tela e di 2.500 ecobag presso le piazze e le attivit commerciali. Eliminazione Ecobox e posizionamento cassonetti vegetale da 1.000 lt per uso domestico. Acqua Progetto Punto Acqua Provincia di Brescia Nellambito del progetto Punto acqua, in collaborazione e con cofinanziamento della Provincia di Brescia, nei comuni di Gardone Riviera, Toscolano Maderno, Gargnano, Limone sul Garda, Tignale e Tremosine stato realizzato un punto di distribuzione pubblico di acqua naturale, gassata e refrigerata. Limone sul Garda La diminuzione dei consumi idrici stata resa possibile con linstallazione di riduttori di flusso su tutti i rubinetti presenti negli edifici pubblici e sui servizi, nonch la predisposizione di impianti di irrigazione a goccia. Nel 2010 ha aderito alla Campagna Sport Abbasso Consumo attraverso linstallazione dei riduttori di flusso presso le docce degli impianti sportivi. Gardone Riviera In fase di completamento, ad opera della Societ Garda Uno, una microcentrale idroelettrica che utilizza il surplus dellacquedotto. Dato che l'acquedotto viene alimentato soprattutto dalle sorgenti Verghere e dal pozzo Gere, l'impianto sfrutter l'energia dell'acqua ricorrendo ad una microturbina installata sulla condotta principale a monte del nuovo serbatoio in localit Monte Cucco, 200 metri pi a valle. Mobilit Sal Progetto definitivo di Completamento delle ciclabili esistenti e realizzazione nuovi tratti per favorire lintermodalit bici-trasporto pubblico e realizzazione di due postazione bike sharing per il collegamento parcheggio/fermata autobus con il punto di approdo della navigazione del Lago di Garda. Tuscolano Maderno Progetto di ottimizzazione della fruibilit dei percorsi turistici e ciclo-pedonali.

3.1.2

Azione 2 - Attivazione di Focus group

Lazione prevede la creazione di specifici Focus group capaci di raccogliere la ricchezza e la vitalit del territorio, coinvolgendo realt pubbliche e private (associazioni, operatori turistici, attivit produttive, istituzioni). Il lavoro dei Focus group porter allindividuazione di progetti specifici in grado di migliorare la gestione delle risorse ambientali e, al tempo stesso, di promuoverne le potenzialit turistiche. I progetti individuati andranno di seguito a formare un Piano operativo di coordinamento.

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Una prima analisi del territorio ha portato ad individuare quattro possibili temi da discutere con gli stakeholder del territorio attraverso lattivazione di un percorso partecipativo. I temi individuati sono brevemente descritti nel seguente box.

Strutture ricettive Passare dalle buone pratiche di risparmio risorse (acqua, energia, rifiuti) alluso di un disciplinare/ marchio da spendere come caratteristica green della struttura nei confronti di un certo tipo di turisti. Ad oggi 9 strutture hanno ottenuto il Marchio del Parco dellAlto Garda Bresciano (5 a Tignale, 1 a Toscolano Maderno, 1 a Tremosine, 1 a Gardone Riviera, 1 a Valvestino) adottando le cosiddette Carte di Valorizzazione. A partire da questa esperienza potrebbe essere valutata la possibilit di estensione a marchi di certificazione ambientale internazionali come il marchio Green Key della FEE (Foundation for Environmental Education), attualmente il pi diffuso al mondo. Si tratta di un percorso virtuoso che porta le strutture ricettive turistiche, non solo alla riduzione del proprio impatto ambientale, ma anche a fare da volano per attivit sostenibili sul territorio attraverso la promozione di siti di interesse naturalistico, di prodotti alimentari tipici, biologici e provenienti dalla filiera corta.

Prodotti locali, bio, e/o etichette ecologiche Una maggiore diffusione della produzione e consumo di prodotti tipici locali, biologici e/o etichette ecologiche contribuisce a ridurre limpatto ambientale sia in termini di qualit dei terreni e delle risorse idriche, che in termini di risparmi energetici ed emissivi legati ad una catena distributiva di corto raggio (km zero). Ai prodotti alimentari green sono strettamente legate anche le politiche di riduzione rifiuti del commercio al dettaglio e della ristorazione (dal packaging allacqua in brocca). Al tempo stesso, una struttura produttiva e distributiva locale di prodotti tipici legati al territorio, e rispettosi del territorio stesso, rappresenta unattrattiva turistica ormai piuttosto consolidata che ha come riferimento principale (ma non solo) il cosiddetto turismo enogastronomico. Il marchio del Parco fa riferimento a tre specifiche Carte di Valorizzazione relative ai produttori agroalimentari, ai ristoratori e ai pubblici esercizi. La diffusione del marchio stata finora piuttosto debole: nel complesso abbiamo 5 produttori agroalimentari (3 a Tremosine, 1 a Tignale, 1 a Puegnago del Garda) certificati, 1 pubblico esercizio (1 Tignale) e 3 ristoratori (1 Sal, 1 Gardone Riviera, 1 Tignale). Occorre quindi partire da queste realt per cercare di capire come allargare il bacino di utenza del marchio, trovare sinergie con tipologie di prodotti che pur non avendo il marchio possono essere considerati green e/o tipici e lavorare su percorsi enogastronomici che incentivano la mobilit sostenibile.

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Comunit 21 Turismo sostenibile nellAlto Garda Bresciano TITOLO SINTETICO Mobilit ciclabile e pedonale La mobilit ciclopedonale uno dei punti centrali dei piani locali di mobilit sostenibile e, negli ultimi tempi, misure che vanno in questa direzione sono sempre pi considerate anche allinterno della pianificazione energetica (ad esempio, i PAES) in unottica di riduzione delle emissioni del settore trasporti. Anche in questo caso, politiche di tipo ambientale che puntano a ridurre le pressioni antropiche sulle risorse naturali, possono presentare dei risvolti di attrattivit turistica interessanti, se adeguatamente valorizzate e comunicate. Si pensi alla crescente diffusione del cicloturismo in tutta Europa, o al nuovo fenomeno del nordic walking. Buona parte dei Comuni dellAlto Garda Bresciano hanno gi lavorato sul tema della cosiddetta mobilit dolce allinterno della propria pianificazione di settore (dal bike sharing di Sal alla fruibilit dei percorsi ciclopedonali di Tuscolano) e lo stesso tema dovr essere affrontato anche durante il percorso di redazione del PAES, appena iniziato. Il Focus group dovrebbe quindi indirizzare la propria attivit nel cercare di dare sistematicit a tutte queste azioni, valorizzandole dal punto di vista dellattrattivit turistica.

Raccolta differenziata e compostaggio Le pratiche di corretta gestione dei rifiuti e in particolare quelle relative alla produzione di rifiuti (a cui si fatto cenno anche al punto riguardante i prodotti locali e bio) rappresentano una tra le principali politiche di riduzione delle pressioni antropiche sul territorio e sulle risorse naturali. Lazione del Focus group potrebbe puntare alla diffusione su tutto il territorio di alcune buone pratiche allavanguardia nella riduzione e gestione dei rifiuti (dalle esperienze di Gardone Riviera sul compostaggio domestico e quelle di Limone sul Garda sulla raccolta differenziata) e, contemporaneamente, considerare la possibilit di comunicare e valorizzare alcune di queste buone pratiche anche da un punto di vista turistico, soprattutto nei confronti di un certo tipo di turismo straniero particolarmente attento alle problematiche ambientali.

I quattro temi descritti rappresentano solo una prima base di partenza che potr essere rivista e/o ampliata a seconda degli sviluppi che caratterizzeranno il processo partecipativo di condivisione. Lintero processo sar gestito da esperti nel campo della facilitazione con apposite tecniche di visualizzazione e coinvolgimento (European Awareness Scenario Workshop, Open Space Technology.). A supporto del processo saranno utilizzate anche tutte le informazioni derivanti dalla ricognizione delle iniziative di sostenibilit descritte nel paragrafo precedente, opportunamente selezionate e comunicate ai partecipanti, in modo da valorizzare e mettere a sistema tutte le esperienze esistenti sul territorio.

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Una volta individuati e condivisi i temi di lavoro, verranno formati i diversi Focus group che lavoreranno inizialmente ad unanalisi SWOT (relativa ai punti di forza, debolezza, opportunit e minacce) dei temi di loro pertinenza. Successivamente, una serie di incontri pi operativi dei singoli Focus group, gestiti da esperti facilitatori, dovranno portare allidentificazione di specifici progetti pilota. Apposite tecniche (ad esempio la metodologia GOPP - Gol Oriented Project Planning) saranno utilizzate per rafforzare la comunicazione e la convergenza dei gruppi di lavoro, facilitando lanalisi dei problemi, lidentificazione di proposte e relativi rischi, e lelaborazione finale di soluzioni in tempi relativamente ristretti. Le proposte provenienti dal lavoro svolto allinterno dei Focus group confluiranno in un Piano operativo di coordinamento alla cui implementazione sar dedicata una apposita Struttura territoriale di supporto intercomunale.

3.1.3

Azione 3 - Struttura territoriale di supporto

Il progetto prevede di creare una Struttura territoriale di supporto e coordinamento delle iniziative individuate. Il fine dare seguito a quanto emerso in dettaglio dai Focus group e quindi passare dalla programmazione partecipata alla realizzazione di azioni concrete. La Struttura di supporto per tutta la rete intercomunale dellAlto Garda Bresciano ed il raccordo che si intende creare tra il Piano operativo e i diversi soggetti che possono essere parte attiva nella sua messa in opera e che di seguito vengono indicati: 1. Comuni dellAlto Garda Bresciano; 2. Strutture ricettive turistiche; 3. Associazioni territoriali; 4. Turisti. 1. Le amministrazioni comunali, soggetti attuatori delle politiche di sviluppo e gestione del territorio, sono soggetti imprescindibili nella realizzazione di questo percorso, ed per questo che si ritenuto opportuno, gi in fase progettuale, predisporre un loro coinvolgimento attivo. Fare in modo che il Piano operativo di coordinamento diventi il quadro di riferimento delle attuali e future politiche di gestione del territorio e quindi anche delle sue risorse ambientali, il presupposto essenziale per sviluppare le altre misure del progetto. Per questo, la Struttura di supporto ha lobiettivo di mettere in costante relazione le iniziative dei singoli Comuni con la realt del Piano operativo ed agire nel senso della condivisione delle buone pratiche intra e intercomunali, oltre che

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come stimolo a definirne di nuove che contribuiscano alla piena realizzazione dello stesso. La Struttura di supporto avr sede in uno degli Enti pubblici in partenariato ed ha lambizione di continuare ad essere struttura di riferimento delle politiche per la sostenibilit dellintera area anche una volta ultimato il progetto. In tal senso le quattro macroaree individuate, possono ritenersi un quadro di riferimento iniziale che potr essere nel tempo accresciuto con ulteriori aspetti significativi. 2. Il turismo, come gi riportato allinterno del progetto, lelemento pi impattante sul comparto ambientale dellarea. Le azioni orientate alla conversione del turismo verso ladozione di buone pratiche di gestione delle strutture, in modo da renderle efficienti dal punto di vista del consumo delle risorse, hanno un valore aggiunto perch stimolano percorsi virtuosi a livello locale. Per questo il turismo, pi che una macroarea pu essere definito una matrice in cui si attivano cicli di gestione sostenibile delle risorse. La Struttura di supporto dar il proprio contributo tecnico alle strutture ricettive per sviluppare al meglio la propria offerta turistica sostenibile, anche attraverso l'adozione di schemi di gestione ambientale di rilievo internazionale come il programma Green Key della FEE. La predisposizione di materiale tecnico e informativo, lorganizzazione di seminari e work-shop, lazione di consulenza per le strutture ricettive (alberghi, campeggi, Bed & Breakfast, ostelli, agriturismo), sono le attivit previste per questo ambito e rivolte agli imprenditori del settore e ai dipendenti delle strutture ricettive. 3. Il tessuto associativo importante per amplificare la ricaduta degli effetti del progetto sulla comunit locale. Associazioni di categoria, ambientali, di promozione turistica (APT, Pro Loco e Consorzio Riviera dei Limoni e dei Castelli) e di cittadini contribuiscono ad avere una visione pi ampia del contesto in cui si definir il Piano operativo e sono un elemento di maggior garanzia che questo andr ad incidere sui comportamenti. Una volta coinvolti nella definizione del Piano operativo il loro ruolo non dovr essere relegato a semplici fruitori delle fasi successive, quanto di supporto e verifica che quanto intrapreso sia intrapreso secondo le linee stabilite e con gli effetti auspicati. Il loro coinvolgimento in itinere affidato proprio alla Struttura di supporto che ne garantisce linformazione e la possibilit di continuare il dialogo con le altri parti in campo. Il contributo di questi soggetti importante nel progetto anche per il monitoraggio e la valutazione finale degli effetti desiderati.

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4. Nel turismo sostenibile, cos come il quello responsabile, il coinvolgimento del turista nelle questioni ambientali della localit che frequenta, anche se solo per un periodo relativamente breve, uno degli elementi che fa la differenza rispetto alle tradizionali forme di turismo. Se da un lato prioritario per il turista (soprattutto Nordeuropeo) sapere che la localit di destinazione impegnata in una politica di gestione sostenibile del territorio (risparmio idrico ed energetico, gestione integrata dei rifiuti, piani di mobilit sostenibile, ecc..), dallaltra c una particolare predisposizione a contribuire in prima persona affinch la propria presenza non sia impattante dal punto di vista ambientale. In virt di questo approccio da parte dellutenza, importantissimo dare visibilit alle strategie e alle azioni di sostenibilit ambientale portate avanti a livello di sistema dellAlto Garda Bresciano. Il compito della Struttura di supporto in tal senso sviluppare prodotti di informazione che illustrino cosa si sta facendo per gestire in maniera sostenibile le risorse ambientali e dallaltro in che modo il turista pu inserirsi in questo processo non gravando su di esso anzi, contribuendo a realizzarlo in modo migliore.

3.2 I tempi e le risorse del progetto


3.2.1 Soggetti, tempi, risorse e risultati attesi delle Azioni del progetto
Per ciascuna azione del progetto, come descritta nei precedenti paragrafi, si riportano schematicamente le principali informazioni in riferimento ai soggetti coinvolti, i tempi e le risorse previste, i risultati attesi. Azione 1 - Ricognizione delle iniziative di sostenibilit Soggetti: il Capofila (supportato tecnicamente dal Fornitore di servizi Ambiente Italia srl) imposta e gestisce lintera azione. I Comuni e la Comunit mettono a disposizione le proprie reti di relazioni con il territorio e supportano il Capofila nel confronto con i soggetti da coinvolgere. I Comuni, la Comunit montana e gli altri soggetti inoltre si rendono disponibili a partecipare ad interviste a loro dedicate, di approfondimento circa le iniziative gi sviluppate che possono essere di rilievo per il progetto. Risorse: 1 coordinatore del progetto; 2 esperti di progettazione ambientale e territoriale. Tempi: i primi 4 mesi del progetto. Risultati: un Rapporto di restituzione delle iniziative gi sviluppate.

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Azione 2 Attivazione dei Focus group Soggetti: il Capofila (supportato tecnicamente dal Fornitore di servizi Ambiente Italia srl) imposta e gestisce lintera Azione. I Comuni e la Comunit mettono a disposizione le proprie reti di relazioni con il territorio e supportano il Capofila nella convocazione degli incontri che verranno gestiti con tecniche di facilitazione. Risorse: 1 coordinatore del progetto; 2 esperti di tecniche facilitazione. Tempi: per 6 mesi, dal 4 mese del progetto. Risultati: un Piano operativo di coordinamento che include le azione sviluppate dai Focus group.

Azione 3 Struttura territoriale di supporto Soggetti: Il Capofila si occupa dellattivazione di un ufficio intercomunale selezionando per la gestione dello stesso risorse umane del territorio. I partner sono tenuti al riconoscimento della struttura come ufficio di riferimento per la realizzazione del Piano operativo di coordinamento. Risorse: 1 esperto in comunicazione ambientale, 1 esperto in gestione delle risorse ambientali Tempi: per 14 mesi, dal 10 mese del progetto. Risultati: coordinamento per lattuazione di quanto stabilito nel Piano operativo, interfaccia tra i risultati dei Focus group e le Amministrazione partner coinvolte. Supporto alle strutture ricettive turistiche per la realizzazione di percorsi di gestione e certificazione ambientale che permettano lo sviluppo di unofferta turistica sostenibile.

3.2.2

Piano economico del progetto

Si riportano qui solo i dati generali, rimandando per tutte le specificazioni a quanto inserito online nel sito della Fondazione Cariplo e al Piano economico di dettaglio. Il progetto ha un valore complessivo di 165.000 , cos riparti e 99.000 come contributo richiesto a Fondazione Cariplo, 66.000 a carico dei soggetti proponenti.

3.3 Criteri di valutazione degli esiti del progetto


La valutazione degli esiti si sviluppa analizzando, in modo qualitativo, ma con il supporto di indicatori quantitativi ove possibile, il livello di raggiungimento dei risultati attesi e la realizzazione delle azioni previste dal Progetto.

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In particolare si prevede di monitorare: la partecipazione della comunit locale: o o o o o o cittadini e associazioni coinvolti (numero); incontri dei Focus group realizzati (numero); interviste ai soggetti rilevanti del territorio (numero); implementazione del Piano operativo (numero azioni avviate); eventi e campagne di sensibilizzazione promosse dalla Struttura territoriale di supporto (numero); adozione di schemi di gestione ambientale nelle strutture ricettive (numero). inoltre previsto un monitoraggio intermedio, attraverso degli indicatori di andamento, al fine di verificare leffettivo rispetto dei tempi indicati per la realizzazione della prime 2 azioni previste dal Progetto, in funzione dei prodotti intermedi previsti: Azione 1: Rapporto di restituzione delle iniziative gi sviluppate; Azione 2: Piano operativo di coordinamento che include le azione sviluppate dai Focus group. Un giudizio relativo al livello di soddisfazione viene espresso anche da tutti i partner di progetto e da eventuali altri soggetti locali, rilevanti a questo fine.

le azioni del Piano:

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Organizzazione coinvolte
Il progetto promosso da FEE Foundation for Environmental Education Italia (Fondazione

per l'Educazione Ambientale) (capofila), dalla Comunit Montana Parco Alto Garda Bresciano e dai Comuni di: Gardone Riviera, Gargnano, Limone sul Garda, Magasa, Sal, Tignale, Toscolano-Maderno, Tremosine, Valvestino (partner). Il progetto si avvarr inoltre del supporto tecnico di Ambiente Italia srl (fornitore) che ha una esperienza ultraventennale nella definizione di politiche ambientali e di sostenibilit, anche legati ai temi del turismo sostenibile e della gestione sostenibile delle risorse ambientali (www.ambienteitalia.it).

FEE Italia La FEE Foundation for Environmental Education, fondata nel 1981, unorganizzazione internazionale non governativa e no-profit con sede in Danimarca. La FEE agisce a livello mondiale attraverso le proprie organizzazioni ed attualmente presente in 65 Paesi nei cinque continenti. Lobiettivo principale dei programmi FEE la diffusione delle buone pratiche per la sostenibilit ambientale, attraverso molteplici attivit di educazione e formazione in particolare allinterno delle scuole di ogni ordine e grado. Grazie ai suoi programmi e progetti sono pi di 10 milioni gli studenti e 40.000 le scuole che ogni anno vengono coinvolte in attivit di educazione ambientale. La FEE ha sottoscritto nel marzo 2003 un Protocollo dIntesa di partnership globale con il Programma per lAmbiente delle Nazioni Unite (UNEP) e nel febbraio del 2007 ha sottoscritto un Protocollo dIntesa con lOrganizzazione Mondiale del Turismo delle Nazioni Unite (UNWTO), di cui anche membro affiliato. La FEE Italia, costituita nel 1987 unorganizzazione non lucrativa di utilit sociale, gestisce a livello nazionale i programmi: Bandiera Blu, Eco-Schools, Young Reporters for the Environment, Learning about Forests e Green Key. Le FEE Italia leader in Italia nel campo delleducazione ambientale con progetti permanenti che coinvolgono ogni anno migliaia di studenti. Le attivit della FEE Italia sono certificate secondo la norma ISO 9001-2008.

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