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LA STORIA COMPLESSA

SECOLO DITALIA

DOMENICA 27 NOVEMBRE 2011

Una scena del lm Operazione Valchiria. Il fallito attentato a Hitler matur negli ambienti della sinistra nazista

COS FRA I NAZISTI SI SOGNAVA (ANCHE) L UNIONE SOVIETICA


Alberto Samon
hiss se si sarebbero mai potuti concepire un nazionalsocialismo senza Hitler e una Germania alleata dellUnione Sovietica in funzione anticapitalista. Sono questi alcuni degli interrogativi che ci si pone leggendo il saggio La sinistra nazionalsocialista. Una mancata alternativa a Hitler, scritto dallo storico dellet contemporanea Michelangelo Ingrassia e appena pubblicato per le Edizioni Cantagalli di Siena. Stando al titolo del libro e alla storia stessa della Germania sembrerebbe di no, perch lascesa al potere e il successivo consolidamento dellhitlerismo sono stati la denitiva pietra tombale per quelle istanze socialiste nazionali gi presenti prima del nazismo e che, dopo la presa del potere da parte del Partito nazionalsocialista, vennero riproposte da quanti tentarono invano di inuire sulla sua linea politica. Il volume ricostruisce minuziosamente queste spinte ideologiche, prendendo le mosse dalla condizione della Germania allindomani della prima guerra mondiale, con forti tensioni sociali che si identicavano sempre meno nelle formule della lotta di classe dimpostazione marxista. Da qui la nascita di molteplici tendenze politiche che cercarono, a vario titolo e in tempi diversi, di interpretare il sentimento nazionale tedesco. La crisi della Repubblica di Weimar fu una delle cause del distacco della cosiddetta sinistra nazionale dalla casa madre socialdemocratica e delladesione alla corrente della rivoluzione conservatrice di Moeller van den Bruck, il quale, fra laltro, riproponendo la formula della nazione proletaria e coniugando nazionalismo e giustizia sociale, teorizzava che per realizzare luguaglianza fra gli uomini il socialismo dovesse prima conquistare leguaglianza fra i popoli mediante una lotta di liberazione del proletariato contro la borghesia mondiale. Lo Stato immaginato da Moeller gi dal 1919 era di tipo corporativo e il suo nazionalismo aveva un fondamento spirituale e culturale e non razziale o etnico. Alle idee della rivoluzione conservatrice furono vicini anche intellettuali come Thomas Mann e Oswald Splengler, teorico di un nuovo socialismo prussiano. Le stesse tesi politiche, nei primi anni Venti,

avevano ispirato anche il nazionalbolscevismo, di cui divenne lalere Ernst Niekisch, gi esponente della sinistra socialdemocratica e con forti simpatie losovietiche. Questa corrente di pensiero prevedeva un fronte comune russo-tedesco in funzione antimperialista. Al raggruppamento umano che si organizza attorno allidea del nazionalbolscevismo si legge nel libro guardano gli esponenti della rivoluzione conservatrice dopo luscita di scena di Moeller. Uomini come Ernst Jnger, Ernst von Salomon, Carl Schmitt, Martin Heidegger, Werner Sombart, Oswald Spengler divengono osservatori illuminati del movimento nazionalbolscevico e si collocano in questarea gi contigua a quella della rivoluzione conservatrice. Della sinistra nazionalsocialista fecero parte, invece, i fratelli Otto e Gregor Strasser e, almeno no a un certo periodo, anche Joseph Goebbels, che nel 1925 chiese addirittura di espellere dal partito nazionalsocialista il piccolo borghese Adolf Hitler, di cui in seguito divenne uno dei principali collaboratori. Formatisi nellarea dellestrema sinistra socialdemocratica, i fratelli Strasser nel partito nazista ricoprirono ruoli di delicata responsabilit. Gregor, al contrario di Hitler, parlava espressamente di socialismo e di bolscevismo nazionale e grazie a lui centinaia di migliaia di proletari e operai aderirono al nazionalsocialismo. Suo fratello Otto elabor una teoria in cui i lavoratori avrebbero dovuto partecipare agli utili delle imprese, superando in questo modo la distinzione con i datori di lavoro e il classismo marxista. Il primo a rompere con il partito, dopo uno scontro con il futuro Fhrer nella primavera del 1930, fu Otto Strasser, che in aperto dissenso da Hitler diede vita alla Comunit di lotta nazionalsocialista rivoluzionaria. Chi rimase fedele al partito fu, invece, Gregor Strasser, che divenne il numero due del Nsdap no alla scontta elettorale del novembre del 1932, dopo la quale abbandon pure lui, denunciando la

sua leadership suicida. Dopo il 1933 a far proprie le tesi socialiste furono le SA (Sturmabteilung) guidate da Ernst Rhm, che aspiravano a una nazione anticapitalista e alla trasformazione dei corpi militari in un grande esercito popolare. La reazione di Hitler contro i nemici interni, dopo uniniziale tolleranza, fu rabbiosa: il 30 giugno del 1934 nella cosiddetta Notte dei lunghi coltelli si procedette alleliminazione di tutti gli oppositori. Rhm fu assassinato. Stessa sorte tocc a Gregor Strasser, mentre suo fratello Otto riusc a fuggire allestero. Ernst Niekisch, dopo una serie di vicissitudini, nel 1937 n in cella e vi rimase no al 45. Dopo la guerra ader al Partito comunista della Germania Est. Finiva cos nel sangue e nellesilio il tentativo di spostare a sinistra il baricentro del nazionalsocialismo. E, come giustamente sottolinea Ingrassia, non appare un caso che molti antichi fautori del nazionalbolscevismo, fra cui lo stesso Jnger, risultarono, a vario titolo, fra i cospiratori del fallito attentato a Hitler del 20 luglio del 1944.

NEL SUO LA SINISTRA NAZIONALSOCIALISTA. UNA MANCATA ALTERNATIVA A HITLER, LO STORICO INGRASSIA AFFRONTA IL TEMA
DEL NAZIONALBOLSCEVISMO

Fra i fautori del nazionalbolscevismo vi fu anche Ernst Jnger

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