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MERCATI E MANOVRA
Lariformadellavoro
Il confronto europeo Le cause per estinzione del rapporto di lavoro in primo grado vanno dai 476 giorni della Francia agli 84 della Spagna
Il quadro nei tribunali
IL BILANCIO GIUDIZIARIO
Procedimenti per estinzione del rapporto (primo grado, per distretto di Corte d'Appello, 2006) Roma Milano Bari
1955 1322 736 599 524 478 431 332 263 235 235 204 199 160 144
L'Aquila Perugia Salerno Trieste Taranto (sez.) Sassari (sez.) Cagliari Potenza Reggio Calabria Messina Caltanissetta Bolzano (sez.) Trento Campobasso Italia
137 92 77 71 68 61 60 56 45 42 40 32 30 23 8.651
Sei anni, tra primo e secondo grado, per licenziare un lavoratoreaSantaMariaCapuaVetere, Caserta. A Tempio Pausania, in Sardegna, ce ne vogliono in media tre anni e mezzo, come a Milano. Mentre a Torino una causa di risoluzione del rapporto dimpiego pi veloce e dura circa 800 giorni. In base allarticolo 18 il lavoratore che vince pu chiedere il reintegro.O in alternativa un ristoro di 15 mensilit. E in pi lazienda sconfitta tenuta a risarcire linteressato degli arretrati non pagati dello stipendio, ha sottolineato Giacinto Favalli, avvocato giuslavorista di Milano. Limpresa sar pure multata per omesso versamento dei contributi.MaqualchevoltahaaggiuntoFavalli ilgiudice pumitigare la sanzione e scorporare
dal risarcimento eventuali altri redditi percepiti dal lavoratore per nuovi impieghi svolti durante il periodo del licenziamento. A oggi su circa 18 milioni di lavoratori nel settore privato quasi la met gode delle tutele previste dallarticolo 18. Di qui linteresse delle imprese (e della Confindustria) a ottenere dal Governo quante pi certezze possibili sulladurataesoprattuttosullimpatto economico del contenzioso sui licenziamenti, dopo una primaaperturain questadirezione del ministro del Welfare, Elsa Fornero, nei giorni scorsi. Secondo dati Istat, riferiti al
IL BILANCIO
Torino la pi veloce con 800 giorni. In primo grado il 44,8% delle cause di lavoro si chiudono con il rigetto della domanda
2006,gliultimidisponibili,inprimo grado sono state instaurate 8.651 controversie per estinzione del rapporto di lavoro (nel 2004 erano 6.800). Una categoria(l11,5%delle74.838controversiedi lavorototalidel 2006)che comprende non solo le cause di impugnazione del licenziamento ha spiegato il senatore Pd e giuslavorista Pietro Ichino ma anche di impugnazione del termine e di impugnazione dei rapporti di lavoro a progetto o collaborazione autonoma. In queste ultime quando il giudice accoglie il ricorso finisce pur sempre con lapplicare larticolo 18 per reintegrareillavoratore.Equindi sono riconducibili allapplicazione del medesimo articolo 18. In primo grado, complessivamente, il 44,8% delle cause di lavoro (fonte Istat, dati 2006) si chiudono con il rigetto della domanda. In appello si sale al 63,1 per cento.
E numeri simili ci sono anche nelle controversie ex articolo 18 dove, ha evidenziato Ichino, la ripartizione tra casi di accoglimento e reiezione del ricorso non significativa dellorientamento dei giudici. A prescindere da questo aspetto infatti si verifica un fenomeno di autoselezione delle parti litiganti tale per cui le percentuali tendono sempre a collocarsi tra il 40% e il 60 per cento. In Italia le controversie di lavoro hanno una durata media, per il primo grado, di 805 giorni, di cui ben 205 intercorrono dal giorno del deposito della domanda giudiziale allo svolgimento della prima udienza (Michele Tiraboschi, Giampiero Proia, La riforma dei rapporti e delle controversie di lavoro, Giuffr, 2011). Anche in questo caso il dato estremamente diverso sul territorio nazionale. Occorrono pi di 1.300
giorni per concludere un processo a Catanzaro. Ma meno di 350 a Torino, che riesce a smaltire nellanno le nuove pendenze. In Francia per esempio secondo un recente studio della Commissione Europea, Cepej, Edizione 2010 (dati 2008), le cause per estinzione del rapporto di lavoro in primo grado durano 476 giorni, in Finlandia, 249, in Slovenia 236, in Spagna, appena 84 giorni. In pi in Italia si paga ogni anno pi di 50 euro solo per il mantenimento dei Tribunali (nel Regno Unito si scende a 26 euro). E il contributo unificato per iscrivere una causa a ruolo oscilla da 62 euro a 930 euro a seconda della natura e del valore della causa. Mentre dal 1gennaio 2011 (per effetto della Finanziaria 2010)ilcontributounificatosipaga anche in Cassazione per le cause di lavoro e previdenza.
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Napoli Firenze Venezia Torino Catania Ancona Bologna Palermo Genova Brescia Catanzaro Lecce
IL CONTENZIOSO LAVORISTICO
Suddivisione per tipologia, in 1 grado Corresponsione di retribuzione Determinazione delle mansioni e riconoscimento di qualifica superiore Estinzione del rapporto Altro Tutela della libert e delle attivit sindacali
42%
Fonte: Istat
14%
14%
12%
18%
Risarcimento danni 3% Impugnazione di trasferimento o provv. discipl. 2% Corresponsione di provvigioni e onorari 2% Tutela salute e integrit fisica/maternit 1% Altro 10%
Mio padre sempre stato un cittadino modello. Sentendosi tale, ha sempre professato il massimo della fiducia nella magistratura: se cera una causa di lavoro andava sempre fino in fondo. Cinque anni fa gli ho detto: basta, pap, dove possibile cerchiamo di transare. Flavio Pasotti guida insieme al padre la Eng.In Group, realt di Borgosatollo, in provincia di Brescia, specializzata nellingegnerizzazione di prodotti e processi industriali. Nellazienda, seppur di piccole dimensioni, si applica larticolo 18, dal momento che attualmente dlavoro a 17dipendenti. Quandouna piccolarealt come la mia decide un licenziamentospiegalimprenditore lo fa perch realisticamente convinta di avere ragione.Pocoimportache siaoggettivamente vero o che questa sia solo una convinzione personale. Per una piccola azienda anche un piccolo importo ha unincidenza non da trascuraresullequilibriopatri-
moniale. Nonostante questo, per, per avere una certezza sullesito del contenzioso, meglio raggiungere un accordo.Lhoimparatoperesperienza: quando possibile, transo. Limprenditore bresciano preferisce non fornire i dettagli sugli eventuali costi di una battaglialegale: in media,per, come confermano altre testimonianzeanaloghe sul territorio,perdereunacausadelladurata di 3 anni pu costare anche 100mila euro, considerando retribuzioni e contributi pregressi, spese processuali e oneri relativi alla reintegra. Dipende dalla specificit degli accordi con gli avvocati e dallaretribuzionedella controparte taglia corto Pasotti . Di certo si tratta spesso di somme sostanziose. Ho avuto esperienzadi cause che si sono pro-
LIMPATTO
Pasotti: Per una micro azienda anche un piccolo importo ha unincidenza non da trascurare sullequilibrio patrimoniale
tratte, dopo il primo giudizio dimerito, finoalsecondo livellodigiudizio,arrivandoalladefinizione completa a 5 anni e mezzo dal licenziamento. Mi capitato anche di vincere una causarapidamentee diperderne una altrettanto rapidamente.Nonostantequesto,per,sonoconvintocheandareintransazione alla fine conviene, a prescindere dal merito della questione. Recentemente limprenditorebrescianohaaffrontato, perdendolo, un contenzioso per avere ceduto un ramo dazienda (nello specifico un impianto di montaggio caldaie) a unaltra realt: il nodo del contendere riguardava lopportunit che il lavoratore addetto alla macchina venisse riassorbito dallacquirente, e non licenziato come invece avvenuto. La proposta transattiva era troppo elevata spiegaPasotti,enon hotrovato un accordo. In ogni caso, si trattasempredisituazionispiacevoli: molto meglio sarebbe studiare un meccanismo per determinare leventuale danno economico in anticipo.
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Il lavoratore stato licenziatonel 1994.La sentenzaarrivata 2 anni dopo, nel 1996, confermandolalegittimitdella decisione aziendale. Con limpugnazione, due anni dopo (nel 1998) si giunti allappello, dove il giudice ha confermato la sentenza di primo grado. A quel punto c stato il ricorso in cassazione. In quella sede, correva lanno 2002, il giudice ha affermato che il lavoratore era stato licenziato ingiustamente, ordinando la reintegra. un caso limite spiega Francesco Rotondi, avvocato giuslavorista, socio fondatore dello studio legale Lablaw . successoa Milano,in unagrossa azienda farmaceutica, che occupava allora circa 1.600 dipendenti. Si trattava di un contenzioso legato allappropriazione indebita, da parte del lavoratore, di materiale di propriet dellazienda. La vicendamilanese,secondo lavvocato,evidenzia soprattuttoi limiti dellarticolo 18: senza lobbligo di reintegra questa causa di
licenziamento sarebbe costata solo lonere relativo al risarcimento. In forza dellarticolo 18, lazienda ha dovuto riconoscere8annidiretribuzionipregresse, cio quanto sarebbe spettato al lavoratore se avesse lavorato dal giorno di licenziamento al giorno dellultima sentenza spiega lavvocato . In questo caso, poi, il lavoratore ha scelto di non rientrare al suo posto, e quindi lazienda ha dovuto anche corrispondere 15 mensilit. Ma, anche nel caso in cui avesse preteso di ritornare al lavoro, sarebbe statocomunqueuncostointermini organizzativi, di riqualificazione, di formazione. Lastoria dellaziendafarmaceutica milanese, come detto, rappresenta un caso limite. LavorandosoprattuttoaMila-
LA LENTEZZA DELLITER
A Roma fissata una prima udienza a due anni dal deposito del ricorso, a Bari una causa pendente dal 2001
no spiega Rotondi, possiamo ritenerci fortunati : in primo e secondo grado sono celeri. A Roma, in alcune occasioni, mi capitato di vedere fissata la prima udienza a 2 anni dal deposito del ricorso, mentre ho una causa pendente a Bari avviatanel2001: stoancoraaspettandolasentenza diprimo grado. Secondo il legale, avere tempi di giustizia pi veloci oggi unesigenza reale. Anche nellinteresse del lavoratore che,quandolecause siprotraggonoperanni,magaricostretto ad indebitarsi per sostenere i costi del processo. Il tema vero, per spiega Rotondi , che non si avr mai una reale efficienzase non siintroduce il concetto di responsabilit del giudice. Si potrebbe stabilire chele cause durino almassimo un anno e che comunque lindennit di reintegra non superi lanno, ma non sufficiente se non si introducono deterrenti.Tuttodeveessere mediato,nonsirisolveilproblemasolo con un cap temporale.
M. Me.
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