Soumahoro: stipendi d’oro a moglie e suocera (ora indagata).

Il suo partito
rosso-verde lo convoca per decidere se sospenderlo. Oggi forse la decisione y(7HC0D7*KSTKKQ( +$!=!#!$![

Giovedì 24 novembre 2022 – Anno 14 – n° 324 e 1,80 – Arretrati: e 3,00

Redazione: via di Sant’Erasmo n° 2 – 00184 Roma Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46)
tel. +39 06 32818.1 – fax +39 06 32818.230 Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009

PARLAMENTO UE Mosca sì, Usa, Ankara&C. no SUSANNA CAMUSSO CHIARA APPENDINO Letizia chi?

I terroristi che danno “Poveri contro “Altra austerità

poveri: è peggio e donne senza » Marco Travaglio
dei terroristi ai russi di Berlusconi” figli penalizzate”
I
sondaggi spesso sbagliano, ma
la tendenza di solito l’azzecca-
no. Quello dell’Izi per il Fatto
sulla Lombardia dà il leghista
p Strasburgo vota una risoluzione contro il Cremlino. Una Fontana al 45,2%, il pidino Majo-
forma di doppia morale, poiché dimentica le atrocità com- rino al 29,8, la Moratti (Azio-
messe tra gli altri dall’“alleato” turco contro i curdi. L’ex pre- ne-Iv) al 13 e il candidato (ancora
mier Johnson: “Scholz e Draghi non tifavano per l’Ucraina” da decidere) del M5S all’11. E ri-
vela quattro elementi tutt’altro
q CARIDI, GIARELLI E PROVENZANI A PAG. 8 - 9 q RONCHETTI A PAG. 3 q DE CAROLIS A PAG. 5 che scontati. 1) Fontana non lo vo-
tano neppure tutti gli elettori di
destra, che alle Politiche di due
mesi fa in Lombardia superavano
il 50%. 2) Majorino, malgrado il

VOUCHER MELONI RIPRISTINA I “BUONI LAVORO”, SIMBOLI DI SFRUTTAMENTO

Pd abbia perso oltre 2 punti in due
mesi anche in Lombardia (dal
19.1 al 16.8), ha quasi 3 punti in

Torna lo schiavismo
più del 27,1 totalizzato il 25 set-
tembre da Pd, rossoverdi e +Eu-
ropa. 3) I 5Stelle, anche nell’osti-
lissima Lombardia, crescono di 2
punti come lista (dal 7,3 delle Po-
litiche al 9,3) e di 4 col loro can-
didato ancora ignoto (sopra l’11).

dei lavoratori in affitto

4) La Moratti come “unica possi-
bilità di battere la destra” esiste
solo nel regno dell’irrealtà dei
giornaloni: infatti è terza, 16 pun-
ti sotto Majorino, 32 sotto Fonta-
na e appena 2 sopra il Mister X
grillino, che la tallona senza che si
sappia neppure chi è. Eppure la
Sciura è l’unica già in piena cam-
pagna elettorale, con interviste su
IDEONE NELLA MANOVRA tutti i giornaloni e nei talk, più gli
endorsement di De Benedetti, Sa-

VIA LE MULTE A CHI È SENZA

la, salotti, terrazze, Corriere, Rep
ecc. Un spiegamento di forze che,

POS E FONDI ALLE OLIMPIADI

col suo presunto prestigio perso-
nale, vale un misero 3%: alle Po-
litiche in Lombardia, Calenda e
Renzi han preso il 10 e lei è al 13.
q DE RUBERTIS E DI FOGGIA A PAG. 2 - 3 Ora tutti quelli che la accredi-
tavano come la gallina dalle uova
d’oro anti-destra dovrebbero ave-
L’INDICATORE “PROLE” È “DISCRIMINATORIO” re la decenza di ritirarla: se il loro
Pensioni e Opzione Donna, da Pertici scopo era battere la destra a qua-
ad Azzariti: “Misura incostituzionale” lunque costo, anche di sciroppar-
si una portabandiera della destra,
dovrebbero prendere atto del fat-
q PACELLI A PAG. 4 to che la Moratti vuol dire cappot-
to della destra: anche se il Pd la
appoggiasse, non arriverebbe al
30%. Naturalmente Calenda e
LE NOSTRE FIRME. Renzi non la pensioneranno mai:
preferiscono perdere da soli che

• Padellaro Rdc e voti a pag. 3 • Ranieri Darwinismo sociale a pag. 11 • Fini Il Ponte di Kafka a pag. 11
vincere in compagnia. Idem +Eu-
ropa, che ha già detto “mai col

• Corrias Vita da Bocchino a pag. 17 • Truzzi Video-Giorgia a pag. 11 • Minello Donne e madri a pag. 4
M5S”. Quindi l’unica strada per
scongiurare la catastrofe di altri
cinque anni di Fontana è che Pd,
M5S e rossoverdi si uniscano an-
ziché perdere, anzi straperdere
divisi. Può darsi che la soluzione
ideale sia Majorino, ma il Pd ha
» ECCO DOVE COMANDANO CONTRARI SOLO I 5 STELLE La cattiveria scelto il metodo peggiore, lo stes-
so di Calenda: sparare un nome,
Le Squalo&C: così Impunità a Ferri A Roma va in scena
un nuovo musical
intimare agli altri di appoggiarlo
a scatola chiusa e additare chi non
baby gang e trapper da destra, Pd e Iv su Silvio Berlusconi. ci sta come complice della destra.
“Caz” La via maestra per un’intesa com-
si son presi Milano petitiva è che Letta inviti Conte a
q PROIETTI A PAG. 6 WWW.FORUM.SPINOZA.IT un incontro coi rispettivi rappre-
sentanti lombardi, Conte non si
» Davide Milosa sottragga, decidano insieme se
LEGGE ATTUATA DA DRAGHI IL BIOPIC NEI CINEMA Majorino è il nome migliore o c’è

“S
qualo” ai piedi, ma- qualcun altro con più c h an ce ,
glie da calcio, scendi i Sanità, col Payback Battiato, l’uomo mettano giù un programma chia-
gradoni delle popola- ro, sintetico e credibile (l’opposto
ri. Pesi al collo. Via Mar Jonio di Renzi i fornitori cosmico: “ Suono, di ciò che han fatto Fontana&Mo-
è striscia di Gaza. Laggiù nuo- ratti) e poi lo sostengano ventre a
vi progetti per Ceo. Speculare rischiano il collasso dunque sono...” terra. I capponi di Renzo, a furia
dopo lo stadio Meazza. di beccarsi, finiscono sempre nel-
A PAG. 16 q A PAG. 15 q DI FAZIO A PAG. 18 la pentola di Azzeccagarbugli.
2 l ECONOMIA IL FATTO QUOTIDIANO Giovedì 24 Novembre 2022

MANOVRA • MALE LA PRIMA

Sfruttamento In vigore
dal 2008, sono esplosi
fino alla deregulation
renziana: avevano creato
un esercito di precarissimi

» Carlo Di Foggia

I
l testo ufficiale non c’è ancora, arriverà (forse)
oggi. La prima manovra del governo Meloni ha
però già raggiunto un traguardo: ha il più alto
contenuto di lavoro povero da svariati anni a que-
sta parte, e non era impresa facile. Non c’è solo il ta-
glio del Reddito di cittadinanza, anche la decisione
di reintrodurre i voucher mostra che l’idea di fondo
del governo pare quella di eliminare le alternative
allo sfruttamento, livellare al ribasso i salari libe-
rando gli “spiriti animali” della vera costituency del
centrodestra: le piccole e micro-imprese per le quali
perfino il Rdc è un pericoloso concorrente.

Meloni vuole l’Italia degli schiavi

Così torna il far west dei voucher
Quella dei “buoni lavoro” è
un ritorno infelice. Il governo
il totale delle ore usate è crolla-
to: 8 milioni nel 2021, stessa ci-
denti alla fase adulta”. In prati-
ca, invece di ridurre il lavoro
I NUMERI con lo stesso committente, “con
una particolare concentrazio-

CONTROPROPOSTA prevede di usarli con un limite
DI CALENDA: di 10 mila euro per braccianti,
VEDRÀ MELONI colf, badanti, lavoratori agrico-
li e del turismo. Oggi il lavoro
occasionale è riservato ad a-
ziende con meno di 5 dipen-
fra prevista per il 2022.
Cosa è successo negli anni
dell’esplosione lo mostrano i
dati dell’Ufficio parlamentare
di bilancio. Inizialmente erano
stati pensati per pensionati e
433mln
nero hanno aumentato “il ri-
schio di precarizzazione dei
giovani, che finiscono per esse-
re impiegati con voucher anzi-
ché inquadrati con forme con-
trattuali più consone” ma an-
ne nel turismo, nei servizi e nel
I BUONI VENDUTI commercio”. Basti dire che l’a-
NEL 2008-2017 gricoltura, il settore per cui era-
La spesa totale è salita no nati, valeva il 99% dei buoni
a 4,5 miliardi di euro usati nel 2008, ma nel 2016 la
sua quota era scesa all’1,1%; il

IERI MATTINA il leader
di Azione Carlo Calenda
ha presentato in Senato
le sue controproposte alla
legge di Bilancio del
1,3mln
denti e per lavoretti destinati a giovani, ma “tra il 2008 e il che “la sostituzione di rapporti peso dei Servizi e “altre attività”,
pensionati, under 25, disoccu- 2015 l’età media si è abbassata di lavoro pre-esistenti con re- I LAVORATORI inesistente all’inizio, è esploso
pati e percettori di sostegno al di 24 anni –ha spiegato l’Upb in munerazioni mediante vou- COINVOLTI NEL 2016 rispettivamente al 14 e al 47%.
reddito. Tutti questi limiti a- un report del 2017 – con il cre- cher”. Nel 2015, il 10% dei lavo- Erano 25 mila Non è nemmeno vero che
desso saltano (il tetto per le im- scente coinvolgimento delle fa- ratori pagati con i buoni aveva- otto anni prima fossero uno strumento di in-
prese sale a dieci dipendenti). sce di età centrali corrispon- no avuto un contratto di lavoro gresso nel mondo del lavoro. A-
In pratica, si torna ai vecchi
voucher, i buoni lavoro da 10
euro acquistabili al tabacchino
LEGGE DI BILANCIO
Soldi a Giochi, via multe
eliminati in extremis nel 2017
dal governo Gentiloni per sa- t
botare il referendum popolare
che la Cgil di Susanna Camusso
aveva ottenuto con la raccolta

ai Pos e altre mancette

governo Meloni chiedendo
un incontro alla premier:
“Siamo pronti ad aiutarla”
ha detto attaccando
le altre opposizioni di
Giuseppe Conte ed Enrico
Letta che hanno deciso
firme. Introdotti nel 2003, dal
2008 hanno visto via via am-
pliarsi il raggio di azione fino
alla completa liberalizzazione
voluta dal Jobs act di Renzi nel
2015. Erano stati pensati per
regolarizzare piccole attività

di andare in piazza.
“L’opposizione si fa
in Parlamento” ha detto
Calenda. Il sottosegretario
a Palazzo Chigi,
Giovanbattista Fazzolari,
ha risposto dicendo
che Calenda “è un
chiacchierone”. Ma Meloni
ha deciso di accettare
la proposta di Calenda di
vedersi: l’incontro avverrà
la prossima settimana
spesso in nero (giardinaggio,
lavoretti domestici e agricoli,
pulizie, lezioni private etc.)
svolte da studenti, anziani o la-
voratori fragili. Si sono trasfor-
mati in uno strumento di sfrut-
tamento. Per dare l’idea, nel
2008 i voucher venduti erano
536 mila mentre nel 2016 ave-
vano raggiunto i 134 milioni.
Sono aumentati del 50% l’anno
fino al 2015 (e poi “solo” del
24% nel 2016). I percettori so-
no passati da 25 mila nel 2008 a
1,38 milioni nel 2016. Tra il
2015 e il 2017 (dati Inps) sono
stati venduti 433 milioni di
buoni lavoro (130 milioni solo
nel 2016) per un valore di 4,5
miliardi di euro. Dopo lo stop
del 2017, quando sono stati so-
stituiti dai “PrestO” per le a-
ziende e dai “libretti famiglia” –
A
72 ore dal Consiglio dei
ministri che ha approva-
to la prima legge di Bi-
lancio del governo di Giorgia
Meloni, il testo ufficiale è anco-
ra fantasma, ma almeno da ieri
c’è una bozza. Vale 136 articoli
strutturati in 15 capitoli, che la
premier e i ministri hanno rac-
contato martedì mattina in
conferenza stampa. La sostan-
za resta la stessa: oltre 22 mi-
liardi dedicati a contrastare il
caro-energia e circa 13 miliardi
distribuiti tra pensioni, cuneo
fiscale, tregua fiscale, tasse e fa-
miglie. Ma con alcune novità
inserite all’ultimo tra micro
mancette, contributi e nuovi
fondi. È il caso delle opere di
Milano- Cortina. Il governo
sblocca 400 milioni per la rea-
lizzazione delle opere relative
alle Olimpiadi invernali del
2026. Tra le novità ci sono il
fondo da 100 milioni (dal 2023
fino al 2026) per la sovranità
alimentare con cui valorizzare
il cibo italiano e la detassazione
al 5% sulle mance di camerie-
ri e baristi. I soldi, trattenuti
dal datore di lavoro, non devo-
no essere superiore al 25% del
reddito e non superare 50mila
euro. La bozza svela poi l’au-
mento delle accise sulle siga-
rette: nel 2023 sarà di 36 euro
per 1.000 sigarette, in pratica
poco più di 70 centesimi a pac-
chetto. Con un ulteriore au-
mento di 50 centesimi nel
2024 e nel 2025.
Rispettando la promessa e-
lettorale, dopo l’innalzamento
del tetto al contante, Meloni fa
un nuovo regalo agli evasori: e-
limina l’obbligo del Pos per i
pagamenti con carte di credito
e bancomat sotto i 30 euro so-
spendendo le sanzioni entrate
in vigore lo scorso 30 giugno.
Sul fronte della “tregua fiscale”,
dove sono previste ben 10 di-
LA BOZZA
SIGARETTE PIÙ
CARE DI 70 CENT
LIMITI A FLAT TAX
verse modalità di regolarizza-
zione, scatta il 31 gennaio l’an-
nullamento delle cartelle esat-
toriali fino a 1.000 euro relati-
ve agli anni 2010-2015. Altra
mossa popolare: per due anni
vengono bloccati gli aumenti
delle multe contro l’inflazione.
Poi, il taglio di due punti del
cuneo fiscale durerà un anno,
per tutto il 2023, e sarà aumen-
tato al 3% per chi percepisce u-
no stipendio, di 13 mensilità,
non superiore a 1.538 euro.
Mentre la flat tax al 15% che
per gli autonomi sale da 65 a 85
mila euro avrà un paletto: salta
anche nel corso dell’anno, in
modo retroattivo, se il contri-
buente supera i 100 mila euro
di ricavi o compensi. Per le fa-
miglie è previsto che anche i
seggiolini auto per i bimbi, ol-
IL FATTO QUOTIDIANO Giovedì 24 Novembre 2022
ver tolto i vincoli ai voucher,
spiega l’Upb, ha fatto sì che “u-
na consistente quota di lavora-
tori rimanesse a lungo nell’uni-
verso dei buoni lavoro. Nel
2015 la quota dei percettori che
avevano già ricevuto voucher è
stata pari a ben il 41%”.
Il governo pare voler ripri-
stinare questo far west per ve-
nire incontro alle imprese del
turismo (già aiutate dalla pos-
sibilità per gli stagionali di
mantenere il Rdc) e dell’agri-
tre a pannolini e cibo per l’in-
fanzia, saranno tassati al 5%.
Per le attività legate alla presi-
denza italiana del G7 è prevista
una spesa di 5 milioni per il
2023, di 40 milioni per il 2024
e di 1 per il 2025.
Tre novità compaiono nei ti-
toli senza che venga riportato il
A Bilancio
Giorgia Meloni
e il ministro
dell’Economia,
Giancarlo
Giorgetti
FOTO ANSA
coltura, tipo Coldiretti, che da
anni lamentano una fuga dei
braccianti che i dati Inps smen-
tiscono. Poco importa, poi, che
lo stop del 2017 ai voucher non
abbia fatto aumentare il lavoro
nero e che i settori coinvolti sia-
no quelli con la quota più alta di
lavoratori con reddito inferiore
ai 10 mila euro lordi annui.
A ieri sera, le uniche proteste
contro la novità erano arrivate
dalle sigle degli agricoli di Cgil,
Cisl e Uil.
testo: un contributo di solida-
rietàtemporaneo, il Ponte sul-
lo Stretto che compare come
“collegamento stabile, viario e
ferroviario tra la Sicilia e il con-
tinente”e un articolo sulle piat-
taforme per l’e-comm erce
come Amazon.
PDR
L’INTERVISTA
Susanna Camusso (Pd) L’ex leader Cgil
“Peggio dei tempi
di B. L’obiettivo?
Guerra tra poveri”
» Natascia Ronchetti
P
oche parole stringate. “Ques ta
manovra finanziaria ridistribui-
sce tra chi è già in difficoltà e im-
poverisce i soliti. Benvenuto pas-
sato: siamo tornati alle fasi più liberiste
del secolo scorso”. Susanna Camusso, ex
segretaria della Cgil, oggi senatrice Pd,
smonta pezzo dopo pezzo la manovra.
Partendo dalla reintroduzione dei
voucher, contro i quali il sindacato a-
veva anche promosso un referen-
dum per ottenerne l’abrogazione.
“Non sono altro che una forma di
sfruttamento”.
Senatrice Camusso, si sti-
ma che i voucher, tra il
2015 e il 2018, siano
stati utilizzati per
centinaia di milioni
di ore. Un uso
smodato?
Li hanno utilizzati
ampiamente an-
che aziende fuori
dal perimetro
dei settori per i
quali erano
consentiti. E
‘‘
già le discri-
minanti erano
poche. Sappiamo
che sono serviti e servono a
coprire il lavoro nero, a e-
vitare qualsiasi forma di
stabilizzazione. La loro
reintroduzione e molte al-
tre cose di questa manovra
mi ricordano quanto fatto Il governo dice
dal governo Berlusconi.
a chi non ce la
Stiamo retrocedendo.
Qualcosa di buono non
c’è? Il governo ha co-
munque previsto la ri-
fa: ‘È colpa tua’
valutazione delle pen-
sioni minime.
Le opposizioni
Non per fare un gioco di pa-
role ma parliamo di un ri- si uniscano fuori
tocco minimo a pensioni
minime. E veniamo da anni dal Parlamento
di scarsa rivalutazione, con
una inflazione che oggi
viaggia intorno al 12-13%.
Mentre non c’è nulla sulle
altre pensioni basse. Penso
che non ci sia nulla di inno-
vativo nell’impianto che è stato messo a
punto. In realtà si continua a fare cassa
sulle pensioni. In un Paese caratterizzato
da lavoro povero, con salari bassi, biso-
gnava fare una operazione di ridistribu-
zione della ricchezza. Invece tutto passa
attraverso un impoverimento ulteriore
delle fasce più deboli. Se poi tutte le rispo-
ste le dai per piccoli pezzi, inneschi una
discriminazione. È solo una guerra tra
poveri.
E dell’abrogazione dal 2024 del red-
dito di cittadinanza cosa ne pensa?
La mia sensazione è che si voglia abituare
il Paese al fatto che non ci sarà più. Questo
nel contesto di una operazione di pura
colpevolizzazione dei poveri. È un pro-
cesso che va avanti da tempo quello di in-
dicare i percettori come fannulloni. Basta
vedere i dati dell’Inps per rendersi conto
che ci sono lavoratori con salari così bassi
da essere costretti a richiedere anche il R-
dc. Il problema è che manca il lavoro. E
invece di crearlo, di fare politiche attive,
come la formazione, si dice a chi non
ce l’ha: è colpa tua.
Torniamo alle pensioni. La
manovra ha riconfermato,
modificandola, Opzione
donna.
Agganciandola al numero dei fi-
gli. Era già una norma discri-
minatoria prima, perché
penalizza il valore del-
la pensione, non sal-
vaguardando il ren-
dimento pensioni-
stico. Adesso il go-
verno introduce
un’altra discrimi-
nazione che è fi-
glia di una impo-
stazione ideolo-
gica: ti ricono-
sco in quanto
madre. Non
si dà atto del
fatto, come è
am piam en-
te dimostra-
to, che tutte
le donne sono
impegnate due
ore in più ogni giorno ri-
spetto agli uomini per il
lavoro di cura. Che non
riguarda solo i figli. Per-
ché allora non valoriz-
zarlo anche a fini retri-
butivi? Sarebbe stato un
riconoscimento, in as-
senza di un welfare che
consenta alle lavoratrici
più spazi di libertà. An-
che l’allungamento del
congedo parentale per
le donne è frutto di que-
sto impianto ideologi-
co, basato sulla famiglia
tradizionale, sull’idea
che la donna deve stare
a casa. I faticosi passi
che abbiamo fatto sono
cancellati. Si ricomincia.
E a questo punto cosa devono fare le
opposizioni?
Sappiamo che gran parte delle risorse è
indirizzata a contenere i gravi contraccol-
pi del rincaro del costo dell’energia. Credo
che si debba dimostrare che altre strade,
improntate alla giustizia sociale, erano e
sono possibili. Sapendo che non è una so-
luzione tornare alla social card dei poveri.
Mi auguro che Sinistra italiana, Verdi, Pd,
Movimento 5 Stelle trovino una sintesi.
Prima di tutto con un giudizio comune
sulla manovra. Poi bisogna costruire pro-
poste. Ma non rimanendo chiusi in Par-
lamento. Coinvolgendo, invece, il Paese.
ECONOMIA l 3
l FRANCO TIRATORE
LEVARE IL REDDITO
UN ANNO PRIMA
DELL’EURO-VOTO?
» Antonio Padellaro
M
a siamo proprio sicuri che,
quando sarà il momento, il
governo Meloni intenda ta-
gliarsi gli attributi? Ovvero, come
annunciato, procedere alla cancella-
zione del Reddito di cittadinanza, e
proprio nel 2024 anno delle elezioni
europee? Ma siamo proprio sicuri
che, in quella campagna elettorale,
Matteo Salvini non rivendicherà,
non senza un pizzico d’orgoglio, di
essere stato lui a sottoscrivere, al tem-
po del governo gialloverde, quel Rdc
voluto dai 5Stelle? Ma siamo proprio
sicuri che Silvio Berlusconi, giunti al
dunque, non ricorderà di avere pro-
posto lui, in persona (e, guarda caso,
alla vigilia del fatidico 25 settembre)
di “aumentare il reddito a tutti i cit-
tadini che sono nella povertà che nel
nostro Paese esiste ed è drammati-
ca”? Addirittura? Ma siamo proprio
sicuri che così stando le cose, la pre-
mier non si faccia una domanda e
non si dia una risposta? Questa: per
IL DUBBIO
STOP IN FORSE
COME DECISO
CON I RAVE
E GLI SBARCHI
quale diavolo di motivo devo lascia-
re che – dopo avere gettato nella mi-
seria, già dal prossimo agosto 404
mila famiglie – altre due milioni di
persone che percepiscono il sussidio
maledicano me e il mio governo? Per
gettarsi, definitivamente, nelle brac-
cia di Giuseppe Conte?
Si dirà, campa cavallo, alle Euro-
pee manca ancora un anno e mezzo e
in 18 mesi può succedere di tutto. An-
che, per dire, che nel frattempo i fe-
deli alleati stacchino la spina a
Giorgia. Ok, ma è una questione di
metodo. Se si prova a osservare,
complessivamente, le azioni del pri-
mo mese di governo si noterà un an-
damento stop and go, ma all’incon-
trario. Funziona così: prima si an-
nuncia una riforma “identitaria” e
coerente con quanto promesso in
campagna elettorale – mano pesan-
te contro i rave party, limite del con-
tante alzato a diecimila euro, stretta
sull’immigrazione e guerra alle ong.
Quindi, si fa indietro tutta, perché il
decreto sui rave è a rischio incostitu-
zionalità e con il blocco degli sbarchi
ci siamo messi contro l’Ue, che ci
sgancia i soldi del Pnrr. Mentre gi-
rare con un rotolone di bigliettoni in
tasca non è agevole, meglio fermarsi
a 5 mila euro. Scommettiamo che,
già in Parlamento, le grida contro il
“reddito dei fannulloni” si faranno
meno accese? (Sbagliavo, c’è una mi-
sura che sarà perseguita dal governo
senza indugio alcuno: il no alla bi-
stecca sintetica).
4 l POLITICA
DIRITTI PER POCHI L’INDICATORE “PROLE” La nuova misura: le lavoratrici madri
t potranno andare prima in pensione. Azzariti: “Discrimina chi non lo è”
L’Opzione donna di Giorgia
I giuristi: “È incostituzionale”
» Valeria Pacelli
PROTAGONISTI
S
ostenere le donne sì.
Ma solo se madri, con
figli, uno o meglio an-
cora due. È l’indirizzo
dell’esecutivo targato Gior-
gia Meloni che emerge chia-
ramente dalle modifiche che
il governo pensa di introdur-
re, in manovra, a Opzione
GAETANO AZZARITI
“
donna, il sistema pensioni-
stico delle lavoratrici dipen-
Distinzione denti e autonome. E così dal
irragionevole, si 2023 le donne potranno an-
solleva una questione del dare in pensione anticipata a
principio di uguaglianza età diverse a seconda del nu-
mero di figli: a 58 anni con
due o più figli; a 59 anni con
uno solo; a 60 anni se invece
figli non se ne hanno. Ma
l’indicatore “prole” potrebbe
rappresentare una grana
non da poco. Perchè secondo
alcuni giuristi questa nuova
misura presenta profili di in-
ANDREA PERTICI
“
costituzionalità. E la que-
stione, dunque, un domani
Ciò potrebbe potrebbe finire davanti alla
portare alla Consulta.
rimessione alla Consulta Che l’indicatore “pro le”
da parte di un giudice possa violare il principio di
ragionevolezza ne è convinto
Gaetano Azzariti, ordinario
di Diritto costituzionale
all’Università “Sapienza” di
Roma, secondo il quale quel-
la che verrà introdotta è “una
distinzione irragionevole
che può portare a sollevare
una questione del principio
di uguaglianza”, contempla-
to nell’articolo 3 della Costi-
tuzione che stabilisce il sa-
crosanto principio di ugua-
glianza di tutti i cittadini
senza distinzione di razza,
sesso, lingua, religione, opi-
nioni politiche, condizioni
personali e sociali.
DAL 2023 invece alcune
lavoratrici saranno più
uguali di altre. “Si tratta
di una misura ideologi-
ca – spiega Azzariti – e
intervenire sui diritti
della fine del lavoro in
base a un criterio del
tutto irragionevole
certamente non è giu-
stificabile. Ammesso
che si voglia favorire la
maternità, ciò si deve as-
sicurare quando i figli so-
no minorenni. Presumi-
bilmente quando una
donna va in pensione a 58
anni, avrà figli abbastanza
grandi, adolescenti almeno.
Dunque è una misura che
non ha alcun riscontro fat-
tuale, anche perché garanti-
re la famiglia significa dare
attenzione al minore, non ai
genitori. E non c’è alcun rap-
porto tra tutela della fami-
glia e il pensionamento”.
Ma c’è anche un profilo di
discriminazione. “Si discri-
minano non solo le coppie
che hanno un figlio anziché
tre, ma addirittura le coppie
che hanno problemi ad avere
figli. – aggiunge il professor
Azzariti – E poi c’è anche chi
sceglie di non averne. In que-
Palazzo Chigi
A sinistra,
la leader di FdI
Giorgia Meloni,
presidente
del Consiglio
ANSA/LAPRESSE
sto modo si incide sulla L’ALLARME
vita delle persone in mo-
do sostanzialmente irra- “VIOLATO IL
gionevole”. PRINCIPIO DI
E di incostituzionalità
parla Andrea Pertici, do- RAGIONEVO-
cente ordinario di Diritto
costituzionale all’Un i- LEZZA: NORMA
versità di Pisa. “Ques ta
misura – spiega – p uò
IDEOLOGICA”
porre qualche problema
di ragionevolezza rispet-
to a un trattamento differen-
ziato che potrebbe rivelarsi
discriminatorio. Ad esempio
la commisurazione dell’anti-
cipazione di un anno basata
sul numero dei figli (ma solo
a partire da due) potrebbe
non essere considerata ra-
gionevole. Ciò potrebbe por-
tare alla rimessione alla Cor-
te costituzionale da parte di
un giudice che si trovasse a
giudicare di un caso di appli-
cazione di questa norma”.
Una valutazione prelimi-
nare dovrebbero farla anche
i membri della Commissione
affari costituzionali alla Ca-
mera (il presidente appena
eletto è il forzista Nazario
Pagano). “In teoria – aggiun-
ge Pertici – un rilievo di co-
stituzionalità potrebbe esse-
re fatto dalla stessa Commis-
sione affari costituzio-
nali, dove però finisce
per prevalere la logica
di maggioranza, o an-
che dallo stesso Presi-
dente della Repubbli-
ca ma la questione
non parrebbe confi-
gurarsi in termini tali
da determinare un
suo intervento”.
ALTRA MISURA introdotta in
manovra da Meloni è quella
del mese di congedo paren-
tale in più retribuito all’80
per cento e utilizzabile fino
al sesto anno del bambino.
Un “piccolo salvadanaio del
tempo” lo ha definito la pre-
mier e leader di FdI ma con-
cesso solo alle madri, mai ai
papà. “Anche qui c’è un di-
scorso di indirizzo politico –
aggiunge Azzariti – In tal ca-
so purtroppo questa parità
non c’è stata. Il congedo pa-
rentale ha come ratio il per-
mettere alla madre ma an-
che al padre la cura dei figli
neonati. Bene che ci sia l’e-
stensione di questo congedo
di maternità alla madre,
male che ciò non sia previsto
per il padre”.
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IL FATTO QUOTIDIANO Giovedì 24 Novembre 2022
l
IL COMMENTO
Per Meloni la cura
è solo materna: figli,
congedi, ambiguità
» Alessandra Minello *
D
opo aver impostato la sua figura pubblica e la campagna
elettorale sul suo ruolo di madre, dopo aver portato con sé
la figlia a Bali e chiesto di rispettare le sue scelte personali
a chi la accusava di dare un’immagine di genitorialità non soste-
nibile per le altre madri, è arrivata la conferenza stampa sulla leg-
ge di Bilancio. La premier ha ribadito marcatamente la sua iden-
tificazione col ruolo materno – “è stato come fare un bilancio fa-
miliare”–e con un’idea di genitorialità che vede le madri in prima,
e unica, linea. Come? Con almeno due decisioni che mostrano,
però, a ben vedere, delle ambiguità.
La legge prevede un mese facoltativo di congedo retribuito
all’80% e usufruibile entro i 6 anni del bambino. Nei piani, do-
vrebbe favorire quelle madri che, non potendosi permettere una
decurtazione dello stipendio
(il congedo facoltativo è re-
tribuito al 30%), non riesco-
no a restare a casa con i figli
quanto vorrebbero. Le paro-
le di Meloni lasciano però un
dubbio: all’inizio parla di
congedi parentali, poi parla
esclusivamente di materni-
tà. Questo esercizio retorico
–sottendere a una cura dei fi-
gli esclusivamente materna
–è ormai la norma per la pre-
mier. La differenza sostanziale, però, la farà
un dettaglio: se questo mese di congedo in GENITORIALITÀ
La letteratura mostra che, al crescere della LA VISIONE È
più sarà usufruibile da entrambi i genitori.
percentuale di stipendio garantita dai con- TRADIZIONALISTA,
gedi, aumenta la probabilità che a usufruir-
ne siano gli uomini. Questo mese pagato
IL PADRE
all’80%, a fronte dei restanti retribuiti al NON ESISTE
30%, potrebbe essere un’occasione per re-
distribuire i ruoli di cura. La novità – pre-
sentata come un “salvadanaio di tempo per le madri” – potrebbe
farci fare un passo inatteso e sorprendente, per quanto limitato,
verso la parità, sostenuta però solo con congedi davvero parificati.
Ma questa non è la sola ambiguità in termini di risorse alla geni-
torialità. Pochi giorni fa a un evento pubblico una persona mi ha
detto “io non voglio soldi per restare a casa, voglio soldi per pagare
chi rimane con mio figlio al posto mio e potermi dedicare al lavoro”.
Un pensiero ben diverso da quello di Meloni e che riassume la dif-
ferenza tra politiche che familizzano la cura (ovvero che la con-
centrano sulle spalle delle famiglie, a oggi prevalentemente delle
donne) e politiche che ne rinforzano l’esternalizzazione (come gli
investimenti sui servizi di cura, o i bonus), lasciando che le madri
ricoprano con meno aggravio il ruolo di lavoratrici. A fronte di una
retorica che sottende una visione estremamente marcata e tradi-
zionale dei ruoli, in cui quello di padre non rientra quasi mai nel
discorso pubblico, il governo sembra investire in entrambe le di-
rezioni: per la familizzazione, con i congedi, e per l’esternalizza-
zione della cura, aumentando l’assegno unico. Questa misura, pur
non essendo risolutoria, dà alle famiglie una risorsa economica da
investire, potenzialmente, sui costi di nido o babysitter.
Solo il futuro ci dirà se queste scelte premieranno una visione
tradizionale dei ruoli, con l’ennesima spinta alla sacralizzazione
del ruolo di madre per le donne, o spingeranno una maggior pa-
rità nelle coppie con figli. Non so se sia saggio far notare alla pre-
sidente che le decisioni che ha preso, al di là della retorica con cui
le ha narrate, vanno in questa ultima direzione.
* Demografa sociale presso l’Università di Padova
IL FATTO QUOTIDIANO Giovedì 24 Novembre 2022
L’INTERVISTA • Chiara Appendino M5S
“Meloni si è piegata all’austerità
Colpevolizza chi non è madre”
» Luca De Carolis
I
l suo primo discorso in
Parlamento lo ha fatto
proprio ieri. “Violenza è
creare barriere insupera-
bili per costringere una don-
na a emigrare in un’altra re-
gione per abortire, o colpe-
volizzarla, proponendo l’ob-
bligo per legge di sepoltura
dei feti”, ha ricordato ieri alla
Camera Chiara Appendino,
già sindaca di Torino per i
Cinque Stelle.
Giorgia Meloni ha pre-
sentato la sua prima ma-
novra economica, dove
c’è anche l’assalto al Red-
dito di cittadinanza, sep-
pure differito nel tempo.
Che conseguenze politi-
che può causare?
Questa è una manovra priva
di coraggio, in continuità
con la linea del governo Dra-
ghi, che sul caro-bollette non
dà risposte sufficienti a fami-
glie e imprese. Affronta con
l’austerità una situazione
che andrebbe fronteggiata
con un approccio opposto, di
carattere espansivo.
I soldi a disposizione so-
no pochi, è oggettivo.
Certo, e infatti il tema è l’at-
teggiamento con l’Europa in
una fase di crisi. Serve un
fondo energetico europeo,
come il M5S ripete da mesi.
Meloni, che parlava di “pac-
chia finita” rispetto alla Ue, si
è piegata alla logica dell’au-
sterità. La leva del debito va
usata con cautela, ma in un
momento come questo lo
Stato dovrebbe avere corag-
gio e fare uno scostamento di
bilancio più corposo. La ri-
sposta invece è tagliare il
Reddito di cittadinanza, ab-
bandonando a loro stesse da
agosto centinaia di migliaia
di persone, spesso sopra i 50
anni, quindi difficilmente ri-
collocabili.
Il governo rivendica in-
genti fondi per pro-
muovere e difendere
la natalità. Non è po-
sitivo?
Hanno snaturato la
norma opzione donna,
legando la possibilità
di andare in pensio-
ne prima a quanti fi-
‘‘
gli si hanno. Più ne
hai, prima potrai usu-
La piazza Pd?
Sono scettica
Sul Reddito
noi vogliamo
aprire a tutti
fruirne. Questo governo
spinge per la natalità pena-
lizzando le donne che non
hanno figli, colpevolizzando
chi ha fatto una libera scelta
o chi non ha potuto aver fi-
gli pur volendoli. È una
vergogna.
Voi 5Stelle pensa-
te a una manife-
stazione per di-
fendere il Reddi-
to, ma il Pd vi ha
anticipato con-
vocando una
piazza contro
la manovra per
il 17 dicembre.
Il M5S ci an-
drà?
Il punto è per co-
sa si scende in
piazza. Noi vo-
gliamo una ma-
nifestazione per
sensibilizzare tut-
te le forze sociali e
politiche, non un e-
vento per celebrare una
riforma del Movimento.
Come per il corteo per la
pace del novembre scor-
so, vogliamo una manife-
stazione aperta a tutte le
anime progressiste.
Quella del Pd non po-
trà esserlo?
Sono scettica su una ma-
nifestazione se ha lo sco-
po di parlare solo all’in-
terno di un partito o della
politica. Dopodiché, co-
me ha detto oggi Conte,
noi immaginiamo un e-
vento più ampio, aperto
alla società civile.
Vo l e t e s v u o t a r e d i
consensi i dem, come
sostiene anche E-
nrico Letta.
Opposizione
Chiara Appendino,
ex sindaca
di Torino col M5S.
A destra, Giorgia
Meloni FOTO
ANSA/LAPRESSE
Io ho il massimo rispetto per
il congresso del Pd, e vedre-
mo che progetto politico ne
uscirà e se ci saranno le con-
dizioni per tornare assieme.
Però cos’è il Pd oggi? Vuole
più armi o no? Vuole gli in-
ceneritori o no? Vuole stare
con Conte o con Renzi e Ca-
lenda? Noi un’identità chia-
ra l’abbiamo.
Allearsi nel Lazio alle
Regionali con i dem per
voi è impossibile, mentre
in Lombardia si potreb-
be fare: sintesi giusta?
Di certo non possiamo tro-
vare un’intesa con chi vuole
costruire un inceneritore,
quando quello di Roma è u-
no dei motivi per cui abbia-
mo tolto la fiducia al gover-
no Draghi. In Lombardia,
come altrove, non abbiamo
nessuna preclusione. Però
bisogna partire dai progetti,
non dai nomi. Non ci inte-
ressano percorsi per ottene-
re potere.
Nel Parlamento euro-
peo, il M5S si è astenuto
su una risoluzione che
definisce la Russia come
sponsor del terrorismo.
Non era il caso di mette-
re da parte i distinguo?
Nicola Danti (Italia Vi-
va) vi ha dato dei filo-pu-
tiniani.
Il Movimento è stato coeren-
te dal primo giorno su questo
tema. Ci siamo astenuti per-
ché in quel documento non
c’è una sola riga sulla pace e
sulla necessità che l’Unione
europea sproni un negoziato
sull ’Ucraina. Definire la
Russia come uno Stato ter-
rorista allontana la pace.
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POLITICA l 5
l IL COMMENTO
ADDIO REDDITO,
QUANTO PELO
SULLO STOMACO
HA LA PREMIER
» Veronica Tomassini
C
i sono calamità che il
mondo chiama dichiara-
zioni istituzionali. Qual-
cosa del tipo: siamo molto sod-
disfatti, abbiamo risparmiato
sulla carità. Parola del premier.
Prima finanziaria. Più o meno.
L’idea vintage e brianzola che
svolazza leggiadramente tra gli
scranni, e fa tutti un po’ fautori
del selfmademan, balla datata
anni 80, poetica di tette e culi –
metaforicamente – e di Drive In.
Quel genere di garbo lì insomma
in scelte e militanze mi sembra
risuonare magicamente oggi
sugli spalti dei signorini con il
Rolex al polso.
Negli an-
ni 80 splen- DISPERAZIONE
deva tutto
come mani- AI POVERI
glie di otto- DICONO:
ne, i poveri
sotto al tap-
“DATEVI
peto. E chi se UNA MOSSA”
li ricorda, i
poveri. Oggi,
i fautori con mani da signorine,
idem. Splendidi. Tuonano, tolto
il mio riferimento iconico Con-
te, “datevi una mossa”, immagi-
natelo detto alla romana. Tem-
po otto mesi e, se non hai trovato
altro, ciao fratello. Cioè addio
Reddito, addio. Molto melonia-
no come incipit.
Una concezione piuttosto va-
ga, qualunquista, del lavoro,
della necessità. Della dispera-
zione. Signora Meloni, signor
presidente, quale fastidio le dà il
poco che lei, con i suoi ambiti
soddisfatti (lavoro, famiglia,
salute, credo, conto in banca),
ambisce a sottrarre al minimo?
Sa, la minuzia, che lei converrà
di certo, chiamarsi essere uma-
no. Ma le dò ragione è pur sem-
pre uno schifosissimo povero,
un parassita, colore smorto del-
la società. Bisogna averci del pe-
lo nello stomaco, purtuttavia.
Oltre che un debito morale: con i
suoi privilegi, le sia da morden-
te la vecchia storia della ruota,
oggi a me domani a te. Nonché
mi preme ricordarle moniti ce-
lesti e parabole, non dimentichi
l’esisto evangelico sul destino
del povero Lazzaro, coperto di
piaghe, alla porta del ricco cra-
pulone. Sappiamo tutti come è
andata a finire.
6 l POLITICA
SOLITA CASTA • Il Parlamento in soccorso del renziano
» Ilaria Proietti
M
LOMBARDIA, ai un passo indie-
IL SALVINIANO tro! Il presidente
VA DA CALENDA della Camera, Lo-
renzo Fontana, ver-
sione zio Peppino Stalin, non
intende arretrare di un milli-
metro: troverà uno strapunti-
no nel calendario perché Mon-
tecitorio possa darsi ragione. E
sostenere che lo scudo dell’im-
munità accordato all’ex depu-
tato renziano Cosimo Ferri è
stata cosa buona e giusta, di
più: sacrosanta al punto da ri-
badirla di legislatura in legi-
MATTEO Salvini perde slatura. Una decisione da ri-
un pezzo in Lombardia. Il vendicare costi quel che costi,
consigliere regionale anche i salti mortali mentre
della Lega Gianmarco sulla clessidra dei lavori parla-
Senna passa al Terzo mentari incombe la manovra
polo di Calenda e Renzi. di bilancio ancora tutta da esa-
Senna oggi parteciperà a minare e persino lo spettro
una conferenza stampa dell ’esercizio provvisorio: la
al Pirellone per priorità dell’aula, invece, sarà
presentare le prossime votare la costituzione in giudi-
iniziative dei calendiani zio di fronte alla Consulta pri-
in Regione. Con lui ci ma che scada il termine ulti-
saranno proprio Calenda, mo del 2 dicembre per respin-
il presidente di Italia gere al mittente le doglianze
Viva Rosato, il segretario
La priorità della Camera:
lombardo di Azione
Niccolò Carretta e la
consigliera Elisabetta
Strada. Con l’ingresso di
Senna si costituisce in
consiglio regionale il
garantire l’immunità a Ferri
gruppo del Terzo Polo.
del Consiglio superiore della
magistratura. Che con somma
villania ha accusato qualche
mese fa Montecitorio di aver
fatto un abuso e un’ingiustizia
negando l’utilizzo delle capta-
zioni effettuate dal trojan in-
stallato su ordine della Procu-
ra di Perugia sul telefonino di
Luca Palamara (che era sotto
indagine), ma che avevano fi-
nito per registrare pure Ferri
(mai toccato dall’inchiesta),
tra i commensali della cena
all’hotel Champagne dove si
era tra l’altro deciso, fuori dal-
la sede a ciò istituzionalmente
deputata, chi conveniva no-
PALAZZO CHIGI
t RISIKO SOLO IL VICE DI GIORGETTI HA LE FINANZE, IL RESTO È DA ASSEGNARE. E FDI VUOLE FARE IL PIENONE
Guerra sulle deleghe, Urso si tiene le Tv
» Giacomo Salvini
I
SANGIULIANO l governo Meloni non lavora an-
PIAZZA GIULI cora al completo: la maggior
AL MAXXI parte dei viceministri e sottose-
gretari non ha ancora le deleghe
IL MINISTRO della assegnate. Solo a Maurizio Leo,
Cultura Gennaro viceministro all’Economia e di
Sangiuliano ha fatto il principale consigliere della
nominato Alessandro premier sui temi economici, è sta-
Giuli presidente della ta già affidata (con decreto del
Fondazione MAXXI, presidente della Repubblica) la
il Museo nazionale delega al Fisco rendendolo un mi-
delle arti del XXI nistro delle Finanze de facto. È
secolo. Il giornalista, stato lui a scrivere la parte fiscale
ex condirettore del della legge di Bilancio ed è stato lui
Foglio e collaboratore che – in maniera inusuale – si è
di Libero, succederà presentato in conferenza stampa
a Giovanna Melandri con Meloni e Giancarlo Giorgetti
a partire dal 12 per presentarla. Matteo Salvini
dicembre 2022 invece ha deciso di dare la delega
al mare e ai porti a Edoardo Rixi,
ma non è stata ancora ufficializza-
ta. Tutti gli altri, al momento, re-
stano sguarniti: i ministri stanno
decidendo. Anche perché è in cor-
minare al vertice della Procu-
ra di Roma e chi no.
A TAVOLA, oltre al potentissi-
mo capocorrente di Unicost
Palamara (nel frattempo cac-
ciato dalla magistratura), cin-
que magistrati eletti al Csm
(costretti per quella cena a di-
mettersi da Palazzo dei Mare-
scialli) e poi due parlamentari:
l’allora deputato Luca Lotti in
quel momento sotto indagine
nella Capitale, e appunto Fer-
ri, pure lui deputato ma anche
capo corrente, ma di Magi-
stratura Indipendente. A cui,
nella sua funzione di magi-
Il ministro Urso FOTO LAPRESSE
IL FATTO QUOTIDIANO Giovedì 24 Novembre 2022
strato, viene conte- grande gli è arrivato dalla Ca-
stato di aver tentato mera di cui è stato inquilino,
CALENDARIO di condizionare l’e- che a gennaio ha stabilito che
INFILATO sercizio delle fun-
zioni costituzionali
quel trojan ha violato le sue
prerogative di parlamentare e
IN AGENDA del Csm e di aver te-
n u t o c o m p o r t a-
in quanto tale non può essere
intercettato neanche per caso,
IL VOTO menti gravemente se non previa autorizzazione.
SULLO SCUDO scorretti nei con-
fronti dei colleghi ERGO, DI QUELLE registrazioni
che ambivano alla che sono la prova regina delle
Procura di Roma e contestazioni che gli vengono
di cui avrebbe impe- mosse, il Csm non può fare uso
dito la nomina. Condotte gravi alcuno, se non coriandoli. Co-
rispetto alle quali legittima- me ha ribadito la Giunta per le
mente Ferri ha cercato e cerca immunità di Montecitorio,
di difendersi con le unghie e anche l’altro giorno, votando a
con i denti. Ma l’aiuto più larghissima maggioranza per
so una guerra sotterranea tra i to diverse da quelle del garantista
partiti della maggioranza per Nordio: se il ministro ha sempre
prendersi le deleghe principali. sostenuto i provvedimenti “svuo-
ta carceri” e le depenalizzazione di
FRATELLI D’ITALIA sembra voler diversi reati, la soluzione per Lega
fare il pieno e prendersi i dossier e FdI è quella di costruire nuovi
più importanti. La partita più penitenziari. Chi avrà quella dele-
scottante politicamente si sta gio- ga lavorerà fianco a fianco al nuo-
cando al ministero della Giustizia vo responsabile del Dap (Diparti-
dove Carlo Nordio è stato affian- mento Amministrazione Peni-
cato dal meloniano Andrea Del- tenziaria) che il governo deve an-
mastro Delle Vedove e dal leghista cora scegliere.
Andrea Ostellari che devono mi-
tigare le sue posizioni “ipergaran- AL MINISTERO DELLE IMPRESE e del
tiste”, oltre al viceministro forzista Made in Italy – il vecchio Mise – il
Francesco Paolo Sisto. Quest’ulti- meloniano Adolfo Urso ha deciso
mo dovrebbe avere la delega alle di tenersi le deleghe più pesanti
professioni (è avvocato), al digita- senza cederle ai sottosegretari:
le e ai fondi del Pnrr mentre Del- Urso avrà quella allo Spazio (già
mastro e Ostellari si stanno scon- ufficializzata nell’ultimo Consi-
trando per avere quelle che ri- glio dei ministri) che vale 2,3 mi-
guardano le carceri: in particolare liardi del Pnrr, ma anche quella al-
il trattamento dei detenuti, l’edi- le Politiche industriali e soprat-
lizia carceraria, personale e risor- tutto quella alle Telecomunicazio-
se. Sia Delmastro che Ostellari ni. Un modo per tenere lontano il
sulle carceri hanno posizioni mol- viceministro di Forza Italia Valen-
Nei guai
L’ex deputato
di Italia Viva,
Cosimo Ferri,
non rieletto
il 25 settembre
FOTO ANSA
la costituzione in giudizio di
fronte alla Consulta a cui si è ri-
volto il Csm per dolersi dello
scudo accordato a Ferri. Senti-
te qui il capogruppo melonia-
no Dario Iaia: “Innanzi alla
Corte costituzionale, deve es-
sere rappresentato il lavoro
scrupoloso che è stato svolto
nella precedente legislatura:
se la Camera non si costituisse
in giudizio resterebbe contu-
mace”. Applausi. Ingrid Bisa
(Lega): “È assolutamente do-
verosa la costituzione in giudi-
zio perché le determinazioni
del Csm sono errate”. Ri-ap-
plausi. Alle parole di Pietro
Pittalis (Forza Italia) scatta in-
vece quasi una o-
la da stadio: “Vi è
stato un uso ille-
gale delle inter-
cettazioni ai
danni di Ferri. Il
Csm al posto di
chiedere l’auto-
rizzazione all’u-
tilizzo di tali in-
tercettazioni, a-
vrebbe dovuto
svolgere appro-
fondimenti sul-
la corre ttezza
delle modalità con cui sono
state condotte le indagini pre-
liminari (dai magistrati di Pe-
rugia, ndr). Mi sarei aspettato
unanimità dai colleghi: ne va
della salvaguardia di preroga-
tive costituzionali dei parla-
mentari”. Si riferisce alle due
deputate 5 Stelle, che invece
in Giunta per le autorizzazio-
ni si sono sfilate. Tutti gli altri
hanno votato per ribadire la
correttezza della scelta, com-
preso il Pd. A dare la linea la
capogruppo Antonella Forat-
tini: “La costituzione in giudi-
zio della Camera è un atto do-
vuto”. Sì, ma a chi?
tino Valentini dalle televisioni che
interessavano a Silvio Berlusconi.
Valentini, che ha da sempre ottimi
rapporti con la Russia, dovrà ac-
contentarsi delle deleghe interna-
zionali rimaste in capo al Mimit: si
occuperà delle Camere di com-
mercio e di lotta alla contraffazio-
ne. Il leghista Massimo Bitonci in-
vece avrà le deleghe agli incentivi
fiscali, alla Concorrenza e alla
Transizione 4.0. Con le Telecomu-
nicazioni, Urso si occuperà di uno
dei dossier chiave delle prossime
settimane: quello di Tim e della
rete unica. Al ministero degli E-
steri, invece, nelle prossime ore
Antonio Tajani dovrebbe affidare
le deleghe ai sottosegretari. Il vi-
ceministro Edmondo Cirielli avrà
quelle alla Cooperazione e ai Rap-
porti bilaterali con l’Africa (fon-
damentale per il dossier immigra-
zione), Giorgio Silli agli italiani
nel mondo e Maria Tripodi alla
promozione della lingua italiana.
8 l ESTERI
LA GUERRA
t a oltranza con gli aiuti mi-
Ucraina al buio
e tre vittime
Usa: “Altri 400
milioni a Kiev”
C
hecché ne dica il presidente
Volodymyr Zelenksy, che li
ha definiti “indistruttibili”, i
nuovi massicci attacchi russi in
tutto il Paese e i conseguenti
black-out stanno già mettendo a
dura prova la sopravvivenza all’in-
verno di milioni di cittadini ucrai-
ni. “Ricostruiremo le infrastruttu-
re danneggiati e supereremo tutto
questo”, ha assicurato Zelensky, su
richiesta del quale ieri sera si è te-
nuta la riunione urgente del Con-
siglio di sicurezza dell’Onu. Attac-
chi che ieri si sono abbattuti su tre
centrali nucleari mettendo fuori u-
so anche quella di Zaporizhzhia,
già a rischio, secondo l’Agenzia in-
A ISTANBUL
L’OSSERVATORIO
NUCLEARE ONU
HA INCONTRATO
EMISSARI RUSSI
ternazionale per l’energia atomica
(Aiea). Il capo dell’Osser vatorio
nucleare dell’Onu ieri ha incontra-
to a Istanbul una delegazione russa
proprio per discutere della sicu-
rezza nella centrale. La mancanza
di corrente elettrica ha fermato di
nuovo il flusso di gas russo che
dall’Ucraina arriva in Ungheria,
già interrotto il 15 e il 16 novembre.
Il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko,
ieri ha lanciato l’allarme: la Capi-
tale sta affrontando il “peggior in-
verno dalla Seconda guerra mon-
diale” e interi quartieri si prepara-
no a essere evacuati, come già av-
viene a Kherson. “Il freddo e il
buio”, ha detto Klitschko, sono la
strategia di Vladimir Putin per in-
timidire gli ucraini per poi costrin-
gerli a lasciare la città”. Il black-out
si è esteso anche alla vicina Molda-
via, lasciando metà Paese al buio,
secondo il vicepremier, Andrei
Spinu, che ha convocato l’amba-
sciatore russo. Le vittime sono sta-
te sei e 36 i feriti, ma il bilancio, se-
condo la polizia nazionale, è in ag-
giornamento. L’International Re-
scue Committee ha condannato
l’attacco missilistico di Mosca che
nella notte di martedì ha colpito un
reparto maternità dell’ospedale a
di Vilniansk, nel sud, uccidendo un
neonato. Dozzine i missili caduti
su Mykolaiv e Dnipropetrovsk,
mentre ieri il Segretario di Stato U-
sa, Antony Blinken, ha annunciato
un nuovo pacchetto – il 26esimo
dagli Usa – da 400 milioni di dol-
lari. Ma Putin giura: “Vinceremo”.
IL FATTO QUOTIDIANO Giovedì 24 Novembre 2022
I l Parlamento europeo ri-
tiene la Russia “uno Sta-
to sponsor del terrori-
s mo ” e chiede di “a u-
mentare significativamente il
supporto politico, economico,
finanziario e militare all’Ucrai-
na”. Ed è impossibile liquidare
come una semplice risoluzione
» Cosimo Caridi
e Lorenzo Giarelli
di condanna all’invasione di
Mosca la risoluzione approvata
ieri a larghissima maggioranza
a Bruxelles. Le parole conte-
nute nel testo, oltre a non par-
lare mai di negoziati, invita-
no infatti esplicitamente gli
Stati membri a proseguire
litari a Kiev. Abbastanza
per provocare la presa di
distanza del M5S, che si
astiene, e per spaccare il
Pd, che un po’ non vota,
un po’ si astiene e un po’
vota a favore della riso-
luzione. Alla fine i favo-
revoli sono 494, i contra-
ri 58 e gli astenuti 44. La
risoluzione contiene una lunga
lista di premesse secondo le
quali la Russia è definibile “uno
Stato sponsor del terrorismo”.
Si cita l’invasione dell’Ucraina,
ma pure gli abusi delle forze ar-
mate russe sui civili, la “crisi a-
limentare globale” provocata
dal blocco dei porti e i “finan-
ziamenti a regimi”, come quello
di Assad. Da qui l’invito a con-
tinuare con le armi finché il ne-
mico non sarà ricacciato. La
destra e i centristi di Azione-Iv
sono compatti per il sì. Il M5S è
il primo a sfilarsi. Il perché lo
spiega la capo delegazione Ti-
ziana Beghin: “Nonos tante
non sia in discussione il nostro
ERDOGAN & C.:
sostegno all’Ucraina, una riso-
luzione con questi toni non è
funzionale a un negoziato di
pace. Se il Parlamento vuole di-
mostrare di perseguire la pace,
non può farlo con una risolu-
zione così. Non una volta viene
citata la parola ‘pace’, è una ri-
soluzione che vuole portare a-
vanti il conflitto”. E così gli eu-
AGLI AMICI
rodeputati 5S – oltre a Beghin
ci sono Sabrina Pignedoli, Lau-
ra Ferrara, Mario Furore e Ma-
ria Angela Danzì – si astengo-
no, assistendo dai propri ban-
chi a un’altra giornata di ordi-
naria follia dem. Il gruppo Pd
va in ordine sparso. Il capo-
gruppo Brando Benifei dà la li-
nea dicendosi a favore, seguito
dalla vicepresidente del Parla-
“TERRORISTA”
mento Pina Picierno: “Oggi il
Parlamento europeo –dice lei –
ha dichiarato che la Russia è u-
no Stato che sponsorizza il ter-
rorismo e usa metodi terrori-
stici. Un voto importante che ci
vede ancora una volta schierati
con nettezza con l’Ucraina e
per lo Stato di diritto”.
NON SI DICE
MA TRE EURODEPUTATI della
delegazione dem si dissociano
votando contro la risoluzione.
Si tratta di Massimiliano Sme-
riglio, Pietro Bartolo e Andrea
Cozzolino (a cui si unisce l’ex le-
ghista Francesca Donato).
Smeriglio motiva il suo “no”
con argomentazioni simili a
quelle dei 5 Stelle: “Indicare la
Russia come Paese terrorista è
un punto di non ritorno, che al-
lontana invece di avvicinare u-
na soluzione politica. Così fa-
cendo in campo rimane solo
l’opzione militare”. Fuori dal IL DOSSIER
Il voto Doppia morale: l’Europarlamento contro
Parlamento, arriva anche la vo-
ce di Maurizio Acerbo: “Classi-
ficare la Russia come Stato ter-
Mosca e si scorda delle bombe turche sui curdi
rorista significa scegliere la via
della guerra a oltranza. La riso-
luzione chiude le porte alla
t ratt at iva”. A completare la
spaccatura dem, a Bruxelles,
c’è anche una pattuglia Pd, che
IL FATTO QUOTIDIANO Giovedì 24 Novembre 2022
‘‘
Gli attacchi
deliberati
e le atrocità
contro
i civili sono
crimini
di guerra
’’
Il testo della risoluzione
sceglie di non partecipare al vo-
to. È la scelta, tra gli altri, di
Pierfrancesco Majorino e Giu-
liano Pisapia. Fuori dai micro-
foni, parlano di una risoluzione
che, scritta così, si presta a es-
sere strumentalizzata. La gior-
nata si conclude con un attacco
di Killnet, hacker pro russi, al
sito dell’Europarlamento.
Nel diritto internazionale il
terrorismo è un concetto in e-
voluzione, che gli attori della
comunità mondiale piegano
con una certa facilità. Le bom-
be del presidente turco Erdo-
TIZIANA BEGHIN (M5S)
“ “
il sostegno all’Ucraina,
ma non viene mai citata
la parola ‘pace’. Questa
è una risoluzione
che vuole portare
avanti il conflitto
Distruzione
Area civile colpita
dai russi vicino a
Kiev; a sinistra, Bin
Salman e Erdogan
FOTO
ANSA/LAPRESSE
gan usate da giorni contro la Iniziò quindi l’operazione Con-
minoranza curda, sia essa in dor. Attentati, torture, omicidi
Turchia o in Siria, rispondono
alla definizione di ter-
furono i metodi della Cia per
sostenere governi fantoccio.
rorismo: “Uso di vio- Argentina, Brasile, Cile, Perù,
lenza illegittima, fi- Uruguay sono solo alcuni dei
nalizzata a incutere Paesi in cui la politica estera
terrore nei membri di statunitense spinse con la vio-
una collettività orga- lenza il passaggio di potere da
nizzata e a destabiliz- un esecutivo democratico a un
zarne l’ordine”. I curdi dittatore come Videla o Pino-
sono un popolo, ma chet. Non per questo gli Usa di-
non uno Stato. Quin- vennero un Paese sponsor del
di non possono chie- terrorismo per i Parlamenti eu-
dere al Consiglio di ropei. L’11 settembre cambiò il
Sicurezza delle Na- paradigma, tutto peggiorò. Bu-
zioni Unite una di- sh impose una nuova dottrina:
chiarazione di censu- si può far guerra a un intero
ra contro le azioni del Paese, dichiarando terrorista
Sultano. La Turchia un’organizzazione che opera
invece è uno Stato, sul suo territorio. In quegli an-
può dichiarare un ni il diritto internazionale ven-
gruppo come terrori- ne calpestato più volte. Nel
sta, anche senza che 2003 l’invasione dell’Iraq se-
l’intera comunità in- gnò l’apice di questa visione.
ternazionale lo rico- Washington sventolò prove
nosca come tale. Gli false di armi di distruzione di
altri Stati potrebbero massa in mano a Saddam Hus-
dichiarare a loro volta sein e lo collegò al terrorismo i-
la Turchia come Stato slamista per giustificare una
terrorista. Ma in que- guerra che causò oltre un mi-
sto modo molti accor- lione di morti. Bush oggi è con-
di bilaterali cessereb- siderato un moderato all’inter-
bero. Lo aveva spiega- no del Partito Repubblicano.
to lo scorso anno Ma- Poi ci sono i Paesi colpevoli di
rio Draghi: “Con que- atti terroristici, ma non per
sti, chiamiamoli, dit- questo considerati terroristi.
tatori, bisogna essere La morte del giornalista Jamal
franchi nell’espressione della Khashoggi, ucciso e squartato
visione della società, ma pronti in ambasciata per ordine di
a cooperare per gli interessi del Mohammed bin Salman, prin-
Paese”. L’espressione realpoli- cipe ereditario di una monar-
tik esiste oramai da quasi cento chia assoluta, non è considera-
anni e giustifica perché mai l’e- ta sufficiente per indicare come
tichetta “terrorista”, che sia ap- terroristi mandanti ed esecu-
plicata a uno Stato o a un grup- tori. Per dichiarare terrorista
po intento nella decolonizza- l’Arabia Saudita si potrebbe
zione del proprio Paese, fre- anche mettere da parte Kha-
quentemente è usata per dimo- shoggi e considerare l’inter-
strare la disparità di forze in vento in Yemen: otto anni di
campo. Negli anni 70 il presi- guerra, decine di migliaia di
dente statunitense Nixon rico- morti, il 70% della popolazione
nobbe in Sudamerica un peri- sfollata. Ma non basta neanche
colo: l’avanzata del socialismo. questo.
LE REAZIONI POLITICHE
ROBERTA METSOLA
Non è in Il Parlamento
discussione europeo è sotto
un sofisticato attacco
informatico. I nostri
esperti informatici
stanno reagendo e
proteggendo i nostri
sistemi. La mia risposta
agli hacker
è #SlavaUcraini
(Gloria all’Ucraina)
REGNO UNITO L’intervista L’ex premier alla “Cnn”
Johnson sfrenato:
“Draghi e Scholz
cauti contro Putin”
Gli alleati BoJo: “Italia
e Germania erano restie
a intervenire: temevano
per le forniture di gas”
» Sabrina Provenzani
LONDRA
B
oris Johnson unchained. In un’in-
tervista a Richard Quest di Cnn, e
senza residui timori di ripercussio-
ni diplomatiche, l’ex primo mini-
stro britannico rivela nuovi dettagli sull’ap-
proccio dei governi “alleati” di Italia, Fran-
cia e Germania, membri di spicco della Na-
to, alla prospettiva di una invasione russa
dell’Ucraina da parte. “È stato un
vero choc... vedevamo le truppe
russe ammassarsi alla frontie-
ra, ma alcuni Paesi avevano
prospettive diverse”. Quan-
do l’attacco sembrava im-
minente, per esempio, Ma-
rio Draghi, allora a capo
dell’esecutivo italiano, si sa-
rebbe mostrato restio a
schierarsi con la Nato contro
Mosca, preoccupato delle riper-
cussioni energetiche.
“A UN CERTO PUNTO STAVA chiaramente di-
cendo che il suo governo non avrebbe po-
tuto sostenere la posizione che stavamo as-
sumendo” contro Putin, vista la “massic-
cia” dipendenza dell’Italia dagli idrocar-
buri russi”. Ancora più compromettente,
per Johnson, la posizione tedesca, spinta
da una serie di considerazioni economi-
che. “Il punto di vista tedesco a un certo
punto era che se proprio doveva succedere,
il che sarebbe stato un disastro, comunque
sarebbe stato meglio farla finita subito, e
che l’Ucraina capitolasse rapidamente”.
“Una posizione per me insostenibile, che
consideravo un modo disastroso di affron-
tare la crisi. Ma ne capisco le ragioni”. Il ri-
ferimento è anche qui alla dipendenza te-
desca dal gas russo. Ce n’è anche per la
Francia, con Macron che ricordiamo come
il leader europeo più ostinato, nella prima
fase della crisi, nel cercare un dialogo con
Putin. Un approccio che Johnson stigma-
ESTERI l 9
MASSIMILIANO VOLODYMYR
SMERIGLIO (PD) ZELENSKY
“ “
Indicare la Accolgo con
Russia come favore la decisione
Paese terrorista dell’Europarlamento
è un punto di non di riconoscere la Russia
ritorno che allontana come Stato sponsor
la pace. Così facendo, del terrorismo e come
in campo rimane solo Stato che usa metodi
l'opzione militare terroristici. La Russia
deve essere isolata
a tutti i livelli
tizza così: “Non c’è dubbio che i francesi, fi-
no all’ultimo, non abbiano voluto vedere la
realtà”. Come ricorda l’emittente Usa, a
marzo scorso una fonte ben informata ave-
va rivelato che al capo dell’intelligence mi-
litare francese, il generale Eric Vidaud, e-
rano state imposte le dimissioni per “non
aver saputo anticipare l’invasione”.
Nessun commento da Mario Draghi, che
del resto non è più primo ministro. Picca-
tissima invece la reazione tedesca. L’amba-
sciatore tedesco nel Regno Unito ha rilan-
ciato su Twitter un commento del portavo-
ce del cancelliere tedesco Olaf Scholz: “Sap-
piamo che quell’intrattenitore dell’ex pri-
mo ministro (Johnson, ndr) ha sempre a-
vuto una relazione molto speciale con la ve-
rità. Questo caso non fa eccezione”.
MA SECONDO IL Guardian la ricostruzione
di Johnson corrisponde a quella di Andriy
Melnyk, ex ambasciatore ucraino a
Berlino, che nel marzo scorso a-
veva twittato con rabbia come
una serie di esponenti politi-
ci tedeschi gli avessero det-
to, prima dell’i nva s i o n e ,
che si aspettavano una resa
ucraina entro tre giorni, e
quindi non avrebbe avuto
senso fornire supporto a
Kiev. In seguito Melnyk ha di-
chiarato al Frankfurter Allge-
meine Zeitung che il ministro tede-
sco delle Finanze, Christian Lindner, era
contrario sia a inviare forniture militari a
Kiev che a tagliare la Russia fuori dal circui-
to internazionale di pagamenti Swift: gli a-
vrebbe rivelato “con un sorriso” di essere
convinto che le difese ucraine avrebbero ce-
duto in poche ore, e che era pronto a trattare
con un governo fantoccio installato dai rus-
si al posto di quello di Zelensky.
Lindner ha smentito la versione di Mel-
nyk. Johnson ha poi continuato sottoli-
neando come, dopo le esitazioni iniziali, le
nazioni europee si siano strette attorno a
Kiev e abbiano prestato un supporto co-
stante e fermo. Durante la sua premiership,
Johnson è stato il più solido alleato di Ze-
lensky e da ex premier ha avviato una red-
ditizia carriera da conferenziere. Anche
con il nuovo governo, il Regno Unito fa un
salto di qualità nel supporto militare a Kiev:
ieri l’annuncio dell’invio, per la prima volta,
di tre elicotteri da combattimento, mentre
continua il flusso di altre forniture.
10 l PIAZZA GRANDE
NONC’ÈDICHE
DANIELE LUTTAZZI
FUGHE IN AMBULANZA,
FRULLATORI RUMOROSI
E CENSURE TELEVISIVE
È
sempre tutto relativo. Alcuni camminano su e
giù per i corridoi del Cremlino, altri in quelli di un
reparto maternità, ma i passi quelli sono: nelle
storie, e nella Storia, dipende tutto da cosa sem-
bra importante al momento. E se quest’anno non ho at-
taccato una nazione limitrofa, né sono diventato padre,
forse è solo perché sono stato preso da una cosa che mi
sembrava più importante, al momento: riordinare i ma-
teriali che avevo scritto per Decameron (La7, 2007), una
caterva di roba divertentissima che non avete potuto ve-
dere in tv a causa della chiusura proditoria del program-
ma da parte del direttore di rete, il futuro renziano An-
tonio Campo Dall’Orto (tutto si tiene). Mi sono commos-
so, leggendo quei testi pieni di brio, perché il senno di poi
rende ancora più crudele il destino che si è accanito con-
tro di loro, ovvero contro l’intrattenimento prelibato che
avevo ideato per voi, in quell’atto di generosità, tipico di
ogni artista, di cui il pubblico non dovrebbe essere privato
mai, specie se in seguito a una censura di tipo ideologico,
che rende la cassazione dell’arte qualcosa di maligno.
Poiché i miei genitori, militanti di Azione Cattolica, mi
hanno insegnato a perdonare, soprattutto chi non se lo
merita (non erano fessi: solo, non incontrarono mai ceffi
oltre un certo tonnellaggio); e poiché il tribunale ha ri-
conosciuto la fondatezza delle mie ragioni, risarcendomi
(ma la carriera rovinata?); amen. Siccome, però, sarebbe
ingiusto continuare a privare voi di quelle squisitezze, ho
deciso di riproporle qui, anche per sottrarle al loro iniquo
oblio. Se mi accingo a questo passo, come avranno già ca-
pito i più sensibili fra voi (dei più ottusi me ne impipo,
tanto leggono Riotta e Iacoboni), è perché ormai dubito,
purtroppo, che riuscirò a tornare in onda su una tv ge-
neralista italiana, men che meno in Rai, che quanto a fi-
libustieri non ha nulla da invidiare alla famigerata isola
della Tortuga dove allignavano i bucanieri del Corsaro
Nero: con la differenza che alla Rai non c’è alcuna san-
tabarbara cui appiccare il fuoco vendicatore (nella sede
di via Teulada, almeno, no, ho controllato; in quella di
Viale Mazzini chissà: ma lì c’è il problema dell’amianto, e
non me la sentirei di cagionare, con la mia furia vindice,
asbestosi e mesoteliomi negli innocenti). Ecco dunque,
per la serie Decameron segreto, il primo di quegli sketch
inediti. Buon divertimento!
LA VITA È MERAVIGLIOSA
INT. GIORNO, CUCINA
1) Giovane moglie sempre sorridente (in tenuta da lavori
domestici): “Questo è il mio aspirapolvere. Fa un sacco
di rumore”. (Lo accende: rumore assordante).
2) Giovane moglie sempre sorridente: “Questo è il mio
frullatore. Fa un sacco di rumore”. (Lo accende: rumore
assordante).
3) Giovane moglie sempre sorridente: “Questo è mio ma-
rito. Fa un sacco di rumore”. (Marito le urla qualcosa a-
gitando un quotidiano, di bocca gli esce un rumore as-
sordante).
4) Giovane moglie sempre sorridente: “Questi sono i
miei figli. Fanno un sacco di rumore”. (Due bimbi in sa-
lotto si tirano a vicenda i capelli: prima urla uno, poi l’al-
tro, poi uno, poi l’altro, meccanicamente).
EST. GIORNO, VIALETTO INGRESSO
AMBULANZA parcheggiata davanti casa. Giovane mo-
glie sempre sorridente in camicia di forza, Due infermie-
ri la accompagnano verso l’ambulanza. Marito e figli la
salutano con la mano. Giovane moglie sempre sorriden-
te: “A volte ho proprio bisogno di andarmene lontano da
tutti”.
Se si cancella il Reddito
allora aboliamo le tasse
Togliere il Reddito solo perché e-
siste una percentuale di parassiti,
bene. In Italia in ogni istituzione
esistono parassiti e spesso, come
cantava Battiato, sono anche sen-
za dignità. Il Parlamento ne è pie-
no. Dov’è la differenza tra chi raz-
zola male prendendo 500 euro al
giorno e chi ne prende 500 al me-
se? O aboliamo le tasse perché
qualcuno non le paga? Aboliamo
le pensioni di invalidità perché
qualcuno si finge cieco? L’im-
pianto del Reddito è quanto di più
umano un popolo possa fare.
MAURIZIO CONTIGIANI
La Moratti in tivù
con gioia e “L et i z i a”
A Otto e mezzo Letizia Maria Bri-
chetto Arnaboldi vedova Moratti
ha svelato i motivi che l’hanno
spinta a lasciare Palazzo Lombar-
dia. “A me le cariche non interes-
sano, preferisco gli incarichi”. Poi
ha ricordato che dopo le dimissio-
ni di Gallera “ho dovuto sollevare
la sanità lombarda” anche se più
che sollevarla l’ha definitivamen-
te affossata. Ancora: “Penso di a-
vere visione, metodo, competen-
za, esperienza” ma come questo
non confligga con la condanna da
parte della Corte dei conti a risar-
cire il Comune di Milano di 1,9
milioni di euro per “scriteriato a-
gire, improntato ad assoluto di-
sinteresse dell’interesse pubblico”
resta un mistero. Che poi rinneghi
il proprio passato, lo possiamo ca-
pire, ma riconoscersi nella “dottri-
na sociale della Chiesa” per chi, in
piena pandemia, aveva proposto
la ripartizione dei vaccini in base
al Pil va oltre la cosmesi ideologi-
ca: è cancellazione del decoro.
ALESSIO FRANCONE
Solidarietà e appoggio
alla “nos t r a” Di Cesare
Ho appena finito di leggere l’arti-
colo della professoressa Donatella
Di Cesare. Vorrei esprimere la mia
solidarietà per gli attacchi gratuiti
cui è sottoposta e ringraziare il
Fatto, di cui sono abbonato soste-
nitore, che ospita i Suoi interventi.
Continuate a essere una voce libe-
ra e indipendente.
ENZO ROMEO
Intendo esprimere tutta la mia so-
lidarietà a Donatella Di Cesare,
che si contraddistingue per la sua
onestà e lucidità intellettuale in
un momento in cui il mondo
dell’informazione è pesantemen-
te condizionato dal totale asservi-
mento all’Alleanza atlantica. È
gravissimo che un organismo isti-
tuzionale di uno Stato, in questo
caso l’Ucraina, possa prender di
mira un cittadino nell’esercizio
della sua libera manifestazione di
pensiero. Questo conferma che
Direttore responsabile Marco Travaglio
Vicedirettore responsabile libri Paper First Marco Lillo
Vicedirettori Salvatore Cannavò, Maddalena Oliva
Caporedattore centrale Edoardo Novella
Caporedattore vicario Eduardo Di Blasi
Caporedattore Stefano Citati
Art director Fabio Corsi
mail: segreteria@ilfattoquotidiano.it
Società Editoriale il Fatto S.p.A.
sede legale: 00184 Roma, Via di Sant’Erasmo n° 2
IL FATTO QUOTIDIANO Giovedì 24 Novembre 2022
Inviate le vostre lettere (max 1.200 battute) a: il Fatto Quotidiano
00184 Roma, via di Sant'Erasmo n° 2 - lettere@ilfattoquotidiano.it
LODICOALFATTO
Biblioteche di Roma Hanno rifatto
la “Galline bianche” (ma senza libri)
DOPO MESI di lavori, mi recai alla biblioteca Gal-
line Bianche, che frequento da più di 20 anni, es-
sendo l’unica biblioteca del XV municipio, il più va-
sto di Roma, arriva a Cesano e serve anche i paesi
sulla Tiberina, e quelli sulla Flaminia.
Io vivo a Grottarossa. Ebbene quando siamo en-
trati è stato uno choc: tutto lo spazio della biblio-
teca era dedicato ai libri per bambini, a cui un tem-
po era dedicato un bello spazio. Tutta la letteratura
italiana e straniera sparita, i volumi specifici rela-
tivi a varie discipline come filosofia, scienze, pe-
dagogia, storia ecc. spariti e riposti in magazzino Cultura per tutti La biblioteca del XV Municipio
come i dvd di cui era ben fornita. Ora mi chiedo,
vista la vastità del municipio, chi abbia avuto que- Ora i libri sono in magazzino, io non ho potuto re-
sta idea geniale, in una zona abitata da gente certo stituire i libri presi in prestito a via Fracassini. An-
non ricca, per privare i cittadini romani meno ab- che le postazioni multimediali non funzionano più
bienti del piacere della lettura, visto il periodo di e neanche il bibliobus. Questo indica come viene
forte crisi. Mi complimento con l'amministrazione considerata la cultura in Italia, in un periodo di crisi
e soprattutto con la Sig.ra Benofonte. Ma la storia come quello attuale.
non finisce qui, perché molti cittadini sono infuria- Mi complimento con la gestione della cultura nel
ti. Questa decisione è la cosa più stupida che si po- nostro paese, cenerentola come la sanità.
tesse fare. FRANCESCA CORBELLINI
questo Paese, a cui naturalmente L’arroganza sul Rdc splicito al coinvolgimento (inesi-
si è vicini per la scellerata aggres- di media e governo stente) della società in un giro di
sione russa, ha i suoi problemi mazzette e regali per ottenere fa-
quanto a democrazia. E il nostro Non prendo il Rdc, ma l'arrogan- vori da pubblici ufficiali. Il conte-
governo, per quella Costituzione za con la quale si tratta l'argomen- nuto del titolo è quindi assoluta-
su cui ha giurato, dovrebbe essere to da parte del governo è qualcosa mente diffamatorio in quanto la
il primo a difendere un proprio di incredibile. Conte ha più volte Msc non è coinvolta in alcun mo-
cittadino da queste inammissibili ribadito che il Movimento ha pre- do nelle indagini ed è completa-
intimidazioni. sentato modifiche alla legge per e- mente estranea alla vicenda. Per
LORIS PARPINEL vitare storture. Il governo dovreb- quanto riguarda la posizione del
be mettersi ad un tavolo con Con- signor Aponte, precisiamo che lo
Tutta la mia gratitudine al Fatto te e discuterne, come si fa nelle fa- stesso giudice firmatario dell’or-
che mi permette di leggere la prof. miglie perbene. Sconcertante che dinanza di custodia cautelare,
Di Cesare e la mia solidarietà a lei i media si accaniscano contro benché non investito di alcuna ri-
per gli attacchi che riceve. Assoda- questo strumento, che peraltro ha chiesta cautelare relativamente al
to il vuoto che circonda oggi gli in- parecchi paletti e addirittura sov- dottor Aponte, ha escluso per il
tellettuali, penso all’ignoranza venzioni corpose per le aziende medesimo gli indizi di un contri-
che sta dilagando. Credo che a li- che assumono i percettori. buto nella vicenda, sottolineando
vello storico tutte le frontiere sia- MASSIMO GIORGI finanche forti perplessità. E di
no state tracciate dalle baionette e questo ne è stato dato atto corret-
non mi sorprende una guerra na- DIRITTO DI REPLICA tamente nello stesso articolo.
zionalista. Mi pare invece grave I sottoscritti difensori della Msc AVVOCATI GIRO P. SEPE
che siano questi i valori dell’Occi- Sa chiedono di voler provvedere E ANNALISA STILE
dente da difendere: aggressione, alla immediata rettifica di quanto
guerra, rapimenti, incarcerazioni. riportato nel titolo dell’articolo
Da notare che tutti coloro che par- pubblicato su Il Fatto Quotidiano
lano dei valori dell’Occidente non il 19 novembre, a tutt’oggi leggi-
ci dicono mai quali sono! Mi sem- bile sul sito Ilfattoquotidiano.it.
bra che il generale Powell all’Onu L’articolo, che fa riferimento alla
che sciorina falsità (sapendo di notizia sull’inchiesta della procu-
dirle) sia passato in cavalleria, l’in- ra di Napoli che vede coinvolti im-
cidente del golfo del Tonchino è prenditori marittimi della Cam-
archeologia e la guerra in Libia è pania e altri soggetti, sofferman-
lontana ere geologiche. Ecco, è qui dosi esclusivamente sulla posizio-
che si perde autorevolezza. La pe- ne di Gianluigi Aponte, patron
santezza delle aggressioni, lo stes- della Msc Sa, utilizza il titolo “Msc,
so clima in cui si è costretti a vi- viaggi gratis e mazzette – Indaga-
vere, porta a cercare qualche an- to il patron Aponte”, titolo non so- LEGGI, GUARDA, ASCOLTA,
golo smussato, un po’ come il pu- lo del tutto fuorviante rispetto ESPLORA. Inquadra il Codice QR e
gile che si rifugia un una posizione all’inchiesta, ma gravemente lesi- accedi a FQEXTRA, la versione digi-
difensiva per tirare il fiato. vo della reputazione della nostra tale del nostro quotidiano
GABRIELE FONTANA cliente. Si allude infatti in modo e-
Cinzia Monteverdi Centri stampa: Litosud, 00156 Roma, via Carlo Pesenti n°130;
(Presidente e amministratore delegato) Litosud, 20060 Milano, Pessano con Bornago, via Aldo Moro n° 4;
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IL FATTO QUOTIDIANO Giovedì 24 Novembre 2022 PIAZZA GRANDE l 11

FATTIDIVITA
MACCHÉ “DESTRA SOCIALE” SILVIA TRUZZI

È DARWINISMO ANTI-POVERI
Meloni e la strage

C
hi credeva di vo- DANIELA RANIERI più istituti tecnici e meno licei
tare Meloni per
vederla a capo di
un governo di de- Le donne senza figli andran- no come popolo, con tutte le
(che insegnano troppo a pen-
sare), e promette “educazione
al lavoro sin dalle elementari”:
di donne: non basta
un videomessaggio
stra sociale, iden- no in pensione a 60 anni (non nostre tradizioni, compreso il la scuola serve a creare for-
titario nel senso più a 58), quelle che hanno fat- presepe davanti al quale Melo- za-lavoro, non a formare citta-
di lontano dalle élite finanzia- to un figlio a 59 e quelle che ne ni si fotografava compulsiva- dini liberi.
rie globali perché attento alla hanno fatti più di uno a 58. L’i- mente, eroina della resistenza È puro darwinismo sociale,
base popolare della nuova Ita- dea sottesa è che le donne senza contro l’islamizzazione delle altro che destra sociale: pugno

lia (come Mussolini che ha fat-
to anche cose buone), si trova
davanti a un governo spietato,
moralmente iniquo, che si ac-
canisce feralmente sui poveri e
sui deboli ed è servile coi ricchi
e coi forti. Bell’affare, tanto va-
leva tenersi i banchieri (FdI è il
partito più votato tra le persone
in difficoltà) o votare i fascisti
dichiarati: almeno CasaPound
portava i pacchi alimentari nel-
le case popolari.
La schietta, popolare Gior-
gia va molto fiera di aver tolto il
Reddito di cittadinanza a quei
disoccupati che con ribalta-
mento semiotico vengono
chiamati “occupabili”, fingen-
do di ignorare che tra i percet-
tori ci sono anche i già occupati
che pur lavorando sono sotto la
soglia di povertà (naturalmen-
te questo governo filo-indu-
striale si guarda bene dal fare u-
na legge sul salario minimo).
Togliere il pane di bocca ai po-
veri e alle loro famiglie per me-
no di 800 milioni di risparmio
(a fronte di 26 miliardi per la
spesa militare, da aumentare) e
punire altre categorie con la
manovra finanziaria è il bigliet-
to da visita di questo governo.
Q
figli, che siano esse infertili o, nostre scuole. Occorre sforna- duro contro poveri, donne, la- uest’anno la settimana contro la violenza sulle
Dio non voglia, semplicemente re veri italiani (ora si capisce voratori, studenti (i soggetti donne si è aperta con la notizia del probabile
pigre e magari “in carriera”, so- l’insistenza con cui Giorgia si che storicamente incarnano il ritrovamento dei resti di Saman, la ragazza di
no considerate improduttive rappresenta ossessivamente conflitto e possono essere mo- origine pachistana scomparsa nel 2021. Se-
per la società, dunque da puni- come madre), anche monetiz- tori di cambiamento); già che condo la procura che ha chiesto e ottenuto il rinvio a giu-
re con la fatica; così la zando il parto e il ma- ci siamo, crepi anche l’anziano dizio per cinque imputati, Saman fu uccisa dai familiari
pensione (che attiene trimonio; significati- ospedalizzato (bravo il mini- perché si rifiutava di sposare l’uomo che i genitori ave-
al lavoro, non all’uso L’ESECUTIVO vo il grottesco tentati- stro della Salute, ch’è pure me- vano scelto per lei in Pakistan. A quelli che “ma sì, certo
delle tube di Fallop- vo di instaurare una dico: se non fosse intervenuto è pachistana” bisogna snocciolare le cifre della più ma-
pio) da misura di pre- È SPIETATO, liberal-teocrazia di Mattarella, avrebbe tolto l’ob- cabra tra le contabilità, quella di cui ogni anno alla vi-
videnza sociale di- MORALMENTE alcuni parlamentari bligo di mascherine anche in o- gilia del 25 novembre ci tocca raccontare. E che biso-
venta un bene bio-
sociale che lo Stato
INIQUO, CHE leghisti, con l’idea di
dare 20 mila euro a
spedali e Rsa). Carezze invece a
evasori, tangentari, spalloni,
gnerà raccontare, scrivere e urlare finché la strage delle
donne non cesserà. Nel 2022 le donne italiane uccise so-
corrisponde a chi do- SI ACCANISCE chi si sposa in chiesa. mazzettieri: avercene. Meloni no 82, in ambito familiare-affettivo gli omicidi sono sta-
na figli alla Patria. FERALMENTE Intanto il ministro dice tutto ciò anche col tono di ti 97 (dei quali 71 con vittime femminili; di queste, 42
Naturalmente gli uo- Valditara propone di voce: duro, maschio, liquidato- sono state ammazzate dal partner o dall’ex). Nel mondo
mini godranno della SUI POVERI spedire gli studenti rio. Intorno a lei, uno stuolo di viene uccisa una donna ogni undici minuti e arrivano a
pensione solo sulla indisciplinati ai lavo- revanscisti di destra contentis- circa 736 milioni coloro che hanno subito violenza fisica
base dell’età, del la- ri socialmente utili (e simi di contare finalmente o sessuale. In Italia, secondo il re-
voro più o meno usurante e dei perché non ai lavori forzati? qualcosa e perciò sfrenati, sadi- port “Il pregiudizio e la violen-
contributi versati, e non della Posto che già la cosiddetta Buo- ci, villani (il sottosegretario za contro le donne”, curato
prole generata: ciò è costituzio- na Scuola di Renzi, per cui gli Durigon, quello che voleva in- dalla Direzione centrale
nale? Così anche la donna che studenti devono lavorare gratis titolare un parco al fratello di della polizia criminale in
abortisce viene punita, e vedre- e a causa della quale sono morti Mussolini: “Cosa accadrà a collaborazione con la Sa-
te che proveranno in tutti i mo- tre studenti nel 2022, è tecni- quelli che non trovano lavoro? pienza, si sono consumate
di, senza agire sulla 194, a ren- camente lavoro forzato di mi- Lo cercheranno”). 4.416 violenze sessuali
dere l’aborto un affare da codi- norenni). Anche in ciò il go- È chiaro, ora, per chi era “fi- (+9% rispetto al 2021). E si
ce penale, a disincentivarlo con verno è ultra-liberista: il “me- nita la pacchia”? Giorgia e i suoi tratta di donne nel 92% per
misure persecutorie a livello fi- rito” a cui è intestato il mini- hanno dichiarato guerra al po- cento dei casi.
nanziario o di stigma sociale. È stero serve a sottolineare che è polo: non dovrebbero stare
la risposta brutale a una nota finita la pacchia dell’egemonia tanto tranquilli, guerrafondai e CON UN VIDEO MESSAGGIO al conve-
ossessione della destra: la “so- culturale di sinistra. Adesso ci fanatici della legittima difesa gno “Non più sole”, martedì alla FEMMINICIDI
stituzione etnica”. Denatalità e penseranno loro, a valorizzare come sono. Camera, Giorgia Meloni ha spie-
immigrazione ci estingueran- le eccellenze. Il ministro vuole © RIPRODUZIONE RISERVATA gato - snocciolando un lungo elen- “MOLTO LAVORO
co di buone intenzioni - che “que- DA FARE”,
sto governo è e sarà sempre in pri-
ma linea per combattere la violen-
IL PRIMO ERA
za sulle donne e la terribile piaga NON MANDARE

IL “PONTE DI KAFKA” SOSPESO del femminicidio. C’è molto lavoro UN DISCORSO

da fare e intendiamo portarlo a-
vanti a 360 gradi, incentrando il REGISTRATO

SULLA CATASTROFE (SISMICA)

nostro impegno su tre pilastri d’a-
zione: prevenzione, protezione,
certezza della pena. È necessario aiutare le donne a sco-
prire che non sono deboli, ma che sono in grado di ri-
bellarsi. Siamo qui per superare le ingiustizie e lottare

“E
ro rigido e
freddo, ero
un ponte,
stavo sopra a un abisso”
(Il ponte, dai racconti di
Franz Kafka).
Riprendo la vexata quaestio del Ponte
di Messina perché la mia replica alle os-
servazioni di Sabelli Fioretti riguardava
più il mio e il suo essere, due diverse con-
cezioni del mondo, mentre il Ponte resta-
va sullo sfondo.
È un vizio antico del nostro Paese quello
di mettere il carro davanti ai buoi o, fuor di
metafora, di fare prima le cose straordi-
narie e poi, o mai, le altre. Il Ponte sullo
Stretto dovrebbe essere preceduto da una
completa riorganizzazione del territorio e
della sua viabilità, sia stradale che ferro-
viaria, che attualmente, anche senza pen-
sare al Ponte, sono in uno stato disastroso.
Prendiamo come esempio di quello che ho
chiamato “mettere il carro davanti ai
buoi” le autostrade. Paesi ricchi come la
Francia e la Svizzera le hanno costruite
molto tardi, perché hanno dato la prece-
denza a un completo riordino della viabi-
lità ordinaria e alla modernizzazione della
rete ferroviaria. Noi abbiamo fatto esatta-
mente l’opposto e ci siamo ritrovati sì mi-
gliaia di chilometri di autostrade, ma an-
che strade statali e provinciali in condizio-
ni pietose, nonché ferrovie sulle quali i
treni hanno tempi di percorrenza otto-
centeschi e il traffico merci è quasi inesi-
stente. Queste considerazioni erano state
già sviluppate nel 1994, durante l’ennesi-
ma querelle sul Ponte, dal docente di Sto-
ria contemporanea Giovanni Assereto.
contro tutte le forme di violenza. Io so che le donne ce la
MASSIMO FINI l’oceano. Ogni genere di vita su possono fare e ce la faranno, sono certa che il coraggio, la
Krakatoa fu distrutto, e lo tsu- tenacia e la volontà delle donne siano grandi risorse di
nami, incanalandosi nei porti cui disponiamo e che vanno valorizzate, nella società e
Come si vede sono attualissime, nulla è dove raggiunse altezze fino a 36 m, di- in politica. Siamo qui per questo. Sono qui per questo”.
cambiato. Era stato Il Giornale a chiede- strusse 163 villaggi e uccise quasi 4.000 Un po’ pochino per la prima premier donna, che forse
re un pezzo sul Ponte al professor Asse- persone… Nel 1815 il Tambora (siamo per affermare “sono qui per questo” al convegno “Non
reto, ma poi lo aveva rimandato al mit- sempre in Indonesia, ndr) era alto 4000 più sole” avrebbe potuto scomodarsi e presenziare di
tente. Evidentemente la manina di Ber- m. Il 7 aprile di quell’anno, però, la lava persona. Ribellarsi, dice la presidente del Consiglio: an-
lusconi, che oggi è uno dei più assatanati compressa si aprì la strada e fece saltare il che quando succede non basta. In agosto, a Bologna, A-
sostenitori del Ponte, era presente già al- chilometro superiore del vulcano. 150 km lessandra Matteuzzi è stata massacrata a martellate
lora. E se non proprio Berlusco- cubici di materia vennero sca- dall’ex fidanzato che lei aveva denunciato un mese pri-
ni direttamente, uno dei suoi gliati fuori in quell’eruzione, il ma per stalking. La sorella ha dichiarato che la donna
collaboratori più importanti, VIZIO ANTICO che costituisce la maggior massa era terrorizzata, eppure lui ha potuto appostarsi sotto
Marcello Dell’Utri, è stato con- di materia scagliata nell’atmo- casa sua e ucciderla. A questo proposito il report ha trac-
dannato a 7 anni di carcere per L’ITALIA AMA sfera in tempi moderni. La piog- ciato anche un bilancio della legge sul Codice rosso, in
“concorso esterno in associa- FARE PRIMA gia diretta di rocce e ceneri uc- vigore dal 2019, che ha introdotto una corsia preferen-
zione mafiosa”. È quindi una
malignità gratuita pensare che
LE COSE cise 12.000 persone e la distru-
zione di terreno arabile e anima-
ziale per i reati contro le donne: il più alto numero di
violazioni in questi tre anni si registra sui provvedimenti
il Ponte di Messina interessi STRAORDINARIE li domestici portò alla morte per di allontanamento dalla casa familiare e di divieto di av-
particolarmente la mafia?
Ci si dimentica poi, con molta
E POI, O MAI, fame di 80.000 persone su Sum-
bawa e sulla vicina isola di Lom-
vicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa.
Il secondo reato è la diffusione di immagini o video ses-
disinvoltura, che in Sicilia c’è un CIÒ CHE SERVE bok. Nell’emisfero occidentale, sualmente espliciti, il revenge porn che a quanto pare
vulcano chiamato Etna. “Il Kra- la più orrenda eruzione in tempi passa sopra anche i cadaveri delle donne che ne sono sta-
katoa (basato su un’isola indo- storici avvenne l’8 maggio 1902. te vittime se, come ha scritto il nostro giornale tre set-
nesiana, ndr) non pareva particolarmen- Il monte Pelée, all’estremità nord-occi- timane fa, il video che è costato la vita a Tiziana Cantone
te pericoloso… alle ore 10 del 27 agosto dentale dell’isola caraibica della Martini- è tornato visibile sul web. C’è un enorme problema cul-
1883 avvenne una tremenda esplosione ca, era noto per emettere qualche sin- turale ancora da risolvere: educare la società al rispetto
che distrusse virtualmente l’isola. 21 km ghiozzo di tanto in tanto, ma quel giorno degli individui e delle loro scelte. Le nostre sorelle Sa-
cubici di materia vennero scagliati in a- eruppe in un’esplosione gigantesca. Un man e Alessandra vengono uccise perché non è loro ri-
r i a… Ceneri caddero su di un’area di fiume di lava e una nube di gas caldo sce- conosciuta l’indipendenza, la possibilità di decidere per
800.000 km quadrati e oscurarono la re- sero a grande velocità lungo i fianchi del sé, la titolarità della propria esistenza. È un’ovvietà, ma
gione circostante per più di due giorni. La vulcano, spazzando la città di St. Pierre e i figli non sono proprietà dei genitori, le donne non sono
polvere raggiunse la stratosfera e si sparse distruggendo totalmente la sua popola- proprietà di fidanzati, compagni o mariti. È un lungo
sulla Terra intera… la forza della detona- zione costituita da 38.000 persone”(Isaac cammino da fare: e non riguarda affatto solo la cultura
zione fu circa 26 volte quella della più po- Asimov, Catastrofi a scelta). islamica, come qualcuno vorrebbe far intendere.
tente bomba H mai fatta esplodere Come si vede siamo sospesi su un abisso
dall’uomo. L’esplosione scatenò uno tsu- come il ponte di Kafka, solo che quello
nami che spazzò via le isole vicine e si fece kafkiano è kafkiano, immaginario, il no-
sentire meno catastroficamente su tutto stro è molto concreto.
12 l ZOOM IL FATTO QUOTIDIANO Giovedì 24 Novembre 2022

\/ \/
ISRAELE
GRETA, UNA VITTIMA
“Indagini riaperte
su Unabomber:
passo per la verità”

L
a riapertura delle indagi-
ni è “il primo passo verso
la verità”. Lo ha detto al
IL 51ENNE VA IN CARCERE Corriere del VenetoGreta Mo-
messo, 24 anni, che nel 2005 a-
“Il killer di Roma veva perso parte della mano si-
nistra in uno degli attentati
filmò l’omicidio messi in atto dal misterioso “U-
nabomber”. Francesca Girardi,
delle due cinesi” 28 anni, nel 2003 ha perso la
mano destra: insieme hanno
richiesto la riapertura del fasci-
colo sul caso della persona che

D
ue video, uno da 14 e l’al- dal 1994 al 2006 ha terrorizza-
tro da 42 minuti, che to l’Italia con attentati dinami-
mostrano i momenti tardi tra Veneto e Friuli. Le in-
dell’omicidio di Yang Yun Xia, dagini ripartono da un capello
45 anni, e Li Yan Ron, 55, sono bianco, trovato in un uovo ine-
stati trovati nel telefonino di sploso in un supermercato di
Giandavide De Pau, l’autista Portogruaro nel 2000, e da due
del boss Michele Senese, finito capelli e alcuni peli recuperati
in carcere sabato. Il Gip ha de- in un’altra bomba inesplosa vi-
finito “raccapriccianti” quei fil-
mati che “documentano in ma-
niera incontrovertibile” l’omi-
cidio delle due donne. Il telefo-
Gerusalemme, due bombe nelle stazioni
nino è stato trovato nell’appar-
tamento delle due cinesi, in via
Augusto Riboty 28: De Pau lo
dei bus: ucciso uno studente di 16 anni
aveva lasciato lì dopo l’omicidio

per recarsi in via Durazzo 38,
dove ha ucciso Marta Castano
Torres. Le registrazioni parto-
no dal rapporto sessuale, dopo
il quale De Pau prende il tele-
fono e lo appoggia “oscurando
la telecamera”, si legge nel
provvedimento. La registra-
zione però continua, e con l’au-
dio gli inquirenti sono riusciti a
fissare le fasi dell’omicidio. Pri-
ma il grido di una donna, poi la
voce dell’altra, le urla, il rumore
di una porta, la voce del portie-
re. Intanto si indaga anche su
un vecchio omicidio commesso
nel 2010 sempre a Roma: i pm
stanno verificando se vi siano
connessioni con De Pau.
cino Venezia. Per il procuratore
di Trieste, Antonio De Nicolo,
la strumentazione in dotazione
agli inquirenti venti anni fa
“non ha consentito di estrarre
un profilo genetico”, mentre
oggi ci sono più speranze. “U-
nabomber non si troverà mai”,
ha commentato Elvo Zornitta,
l’ingegnere identificato come il
bombarolo e indagato in un’in-
chiesta aperta nel ‘96 che portò
a una perquisizione nel 2004 e
all’archiviazione nel 2009.
U
n déjà-vu che non promette nulla di buono ha
ricordato alla distratta opinione pubblica in-
ternazionale che il conflitto israelo-palestinese
continua a mietere vittime. Dopo sei anni, Gerusa-
lemme è stata teatro di due esplosioni che hanno uc-
ciso un adolescente israeliano e ferito almeno altre 18
persone, tra le quali due cittadini americani, durante
l’ora di punta di ieri mattina. Gli attentati, causati da
ordigni lasciati dentro a dei sacchi presso due ferma-
te dell’autobus, riportano alla memoria le terribili
immagini dei civili dilaniati durante la Seconda In-
tifada mentre attendevano i mezzi pubblici per recar-
si a scuola o al lavoro. Questa volta la persona uccisa
è un giovane studente ortodosso di una yeshiva, A-
ryeh Schupak, 16 anni. Un possibile effetto, non col-
laterale, di questi atti terroristici – finora non riven-
dicati – è che il futuro premier, Benjamin Netanyahu,
incaricato di formare il nuovo governo, dovrà asse-
condare le esigenti richieste dei leader del partito sio-
nista religioso di estrema destra, in primis Itamar
Ben-Gvir, grazie a cui il suo fronte ha ottenuto la
maggioranza alle elezioni del mese scorso. Parados-
salmente, dopo questi attentati, c’è la possibilità che
vedremo salire al potere il governo più di destra e più
anti palestinese della storia di Israele. Dietro le de-
flagrazioni c’è la crescente rabbia palestinese contro
la violenza in Cisgiordania dei coloni, di cui il partito
religioso sionista arrivato terzo alle ultime elezioni è
il protettore, e l’assedio di Gaza. Dalla scorsa prima-
vera sta montando un’ondata di violenza con attac-
chi, rappresaglie e contro-rappresaglie. Questi inci-
denti hanno portato l’esercito israeliano a intensifi-
care i raid contro il campo profughi di Jenin in Ci-
sgiordania, organizzando una campagna che ha cau-
sato la morte di oltre 100 palestinesi e provocato un
ampliamento della resistenza: la scorsa settimana un
palestinese ha ucciso tre coloni. La crescente violenza
in Cisgiordania, unita agli sforzi israeliani per sfrat-
tare più di 1.000 palestinesi dalle loro case, ha ulte-
riormente aggravato la situazione. Se Ben-Gvir otte-
nesse da Bibi Netanyahu il ministero della Pubblica
sicurezza, che gli darebbe il controllo della polizia,
Gerusalemme tornerà a essere una polveriera.
ROBERTA ZUNINI
IL FATTO QUOTIDIANO Giovedì 24 Novembre 2022
70 GIORNI DI RIVOLTA
\/
PROCURATORE NAZIONALE
PERIZIA DEL TRIBUNALE
Verbali di Amara,
“Contrafatto non
scrisse biglietto”
N
on sarebbe di Marcella
Contrafatto la grafia del
bigliettino consegnato
all’ex consigliere del Csm, Nino
Di Matteo, a marzo 2021, insie-
me al plico contenenti i famosi
verbali di Piero Amara con le ri-
velazioni sulla presunta Loggia
Ungheria. Lo dice la perizia
grafica disposta dal Gup di Ro-
ma, nell’ambito dell’udienza
preliminare cui l’ex segretaria
al Csm dell’ex consigliere Pier-
camillo Davigo è imputata per
calunnia nei confronti dell’ex
procuratore di Milano, France-
sco Greco. Nell’appunto anoni-
mo, si sostiene che il verbale re-
capitato sarebbe stato “ben te-
nuto nascosto” da Greco, capo
della procura cui Amara ha ri-
lasciato quelle dichiarazioni.
La perizia ha evidenziato diver-
se discordanze tra la grafia di
Contrafatto e quella dell’autore
del biglietto. Il documento è
stato contestata dal pm Fabri-
zio Tucci, che in fase di indagini
preliminari aveva disposto
un’altra perizia che invece ave-
va dato esito positivo. Ieri Con-
trafatto ha depositato una me-
moria di 12 pagine in cui, per la
prima volta, fornisce una sua
versione dei fatti. La donna so-
stiene di aver ricevuto “nel me-
se di giugno 2020 (...) una gros-
sa busta a me indirizzata” in cui
“c’erano sei interrogatori resi
dall’avv. Amara”. E ancora: “Ri-
cordo che” Davigo “era molto
preoccupato (...) sosteneva che
chi doveva fare gli accertamen-
ti non lo stava facendo, perden-
do tempo prezioso”. “Ebbi –
scrive – l’impressione che lui
credesse fermamente alle di-
chiarazioni contenute negli in-
terrogatori dell’avv. Amara”.
L’udienza è stata aggiornata al
15 dicembre.
VINCENZO BISBIGLIA
\/
CATANZARO, LA DECISIONE
“A cena con Pittelli”
Csm trasferisce 2 pm
CON 17 VOTI a favore e 6 aste-
q nuti, il Plenum del Csm ha trasfe-
rito d’ufficio due giudici della Corte d’Ap-
pello di Catanzaro, Giuseppe Perri e Pie-
tro Scuteri. Entrambi il 16 marzo del 2018
avevano partecipato a una cena organiz-
zata dall’avvocato ed ex senatore di For-
za Italia Giancarlo Pittelli, tra i principali
imputati del processo “Rinascita-Scott”
con l’accusa di concorso esterno con la
‘ndrangheta. La circostanza era emersa
grazie al trojan inoculato nel cellulare di
Pittelli con il quale i due magistrati avreb-
bero intrattenuto “relazioni sociali che
appaiono incompatibili con l’immagine
di esercizio indipendente ed imparziale
della giurisdizione nel distretto”.
LU. MU.
Iran, arrestata per le proteste
anche la nipote di Khamenei
LA SCURE della repressione della rivolta de-
gli iraniani non guarda in faccia a nessuno.
Tanto che a finire in manette è anche Farideh
Moradkhani, nipote della Guida Suprema Ali
Khamenei. Attivista politica e per i diritti u-
Ostativo, Melillo: “Nuovo dl va scritto meglio
La Dna abbia accesso ai dati del ministero”
I
l decreto legge sull’ergastolo ostativo deve essere più
stringente e va pure scritto meglio. Lo ha detto ieri il Pro-
curatore nazionale antimafia Giovanni Melillo, ascolta-
to in commissione Giustizia del Senato. Il magistrato ha e-
videnziato che per il detenuto mafioso, il quale vuole otte-
nere la libertà condizionale anche se non ha collaborato, va
introdotto l’obbligo di spiegare i motivi del mancato con-
tributo alla giustizia perché “è un profilo essenziale anche
per la valutazione sul ravvedimento, oltre che sulla rescis-
sione dei legami criminosi e sul pericolo della loro insor-
genza”. Melillo ha messo in guardia sulla “capacità straor-
dinaria” delle mafie “di piegare le strategie processuali a
scelte in grado di deformare il significato della dissociazio-
ne” che serve “a ridurre il danno per chi ha commesso reati
di sangue e stendere un velo impenetrabile sulle compo-
nenti più sofisticate del circuito criminoso”. Via dal decreto
anche il silenzio consentito a un ergastolano mafioso, sul
suo patrimonio: “Mentre il detenuto collaboratore è chia-
mato a dire quali sono i suoi beni, per accedere al piano di
protezione, quello non collaboratore può serbare il silenzio.
Si svilisce il valore della collaborazione”. Inoltre, dover di-
chiarare i propri beni “diventerebbe un profilo verificabile
\/
DOPO 10MILA TAGLI NEGLI USA
Amazon, ora possibili
licenziamenti in Italia
LICENZIAMENTI del personale
q Amazon anche in Italia. Lo ha di-
chiarato all’Ansa Mariangela Marseglia,
vicepresidente e country manager dell’a-
zienda nel nostro Paese e in Spagna. Il ta-
glio di 10 mila dipendenti (l’1% della forza
lavoro complessiva) annunciato da An-
dy Jassy, ad del gruppo creato da Jeff Be-
zos, aveva favorito un rialzo del titolo in
Borsa di circa il 10%. E non è tutto. Anche
se l’altroieri è stato smentito che nella
manovra ci sarebbe stata una tassa sulle
consegne a domicilio, la cosiddetta A-
mazon Tax, nella bozza diffusa ieri è com-
parso un articolo riguardante le piatta-
forme per l’e-commerce come Amazon.
Nel testo, però, compare solo il titolo sul-
la “vendita di beni tramite piattaforme”.
mani, è stata arrestata a Teheran per aver so-
stenuto i manifestanti che continuano a ri-
cordare Mahsa Amini. Secondo il fratello,
Mahmoud Moradkhani – anche lui opposito-
re del regime – la donna, 36 anni, sarebbe sta-
ta “arrestata e portata in carcere, quando si è
recata presso l’ufficio del procuratore per
scontare un ordine del tribunale”.
realisticamente” e consentirebbe al giudice “di formulare
delle decisioni più avvedute”. Due proposte, quelle del pro-
curatore nazionale, in linea con gli emendamenti a firma
dell’ex Pg di Palermo Roberto Scarpinato, senatore M5s.,
anticipati dal Fatto. Melillo ha anche avanzato una richie-
sta: ottenere, come procura nazionale antimafia, l’accesso
“ai sistemi informatici del ministero della Giustizia. Incro-
ciare i dati sui colloqui, le rimesse in denaro dei detenuti
dell’alta sicurezza è essenziale per esprimere pareri quali-
ficati”. A fine audizione, il magistrato ha raccontato di “aver
aderito ad alcuni rilievi critici” mossi dalla Sorveglianza
perché “il decreto è scritto male, ci sono dei reati conside-
rati” in più commi “e non si capisce bene cosa dovrebbe fare
il magistrato di Sorveglianza. Poi ho chiesto la partecipa-
zione da remoto perché nel provvedimento si prevede che i
magistrati di Palermo possano partecipare a delle udienze a
Sassari. Mi pare difficile che si possano trasferire ogni set-
timana da una parte all’altra”. Lunedì scade il termine per
presentare gli emendamenti anche sulle contestate norme
“anti rave” considerate da più parti talmente “generiche” da
poter colpire con il carcere il dissenso di piazza.
ANTONELLA MASCALI
\/
DOPO LA VENDITA DEL 2022
Palazzo Londra, persi
dal Vaticano 89 mln £
CON L’ACQUISTO e la successiva
q vendita del Palazzo di Sloane Ave-
nue 60, a Londra, la Santa Sede ha perso in
tutto 89 milioni di sterline. È emerso nel
processo in corso in Vaticano sulla gestio-
ne dei fondi della Segreteria di Stato. “Nel
dicembre 2018 dissi che se l’immobile era
stato acquisito per 275 milioni non era sta-
to fatto un buon affare – ha riferito in aula il
testimone d’accusa Luciano Capaldo, e-
sperto di valutazioni immobiliari – Anzi fu
un pessimo affare, considerando che a fine
giugno di quest’anno è stato rivenduto (al
fondo americano Bain Capital, ndr) per 186
milioni di sterline”. Capaldo, cittadino bri-
tannico, era stato chiamato il 16 dicembre
2018 dalla Segreteria di Stato che voleva
da lui consigli per uscire dall’impasse.
ZOOM l 13
RIMASUGLI
LA TÀCCERE DE ROMA
HA UNA VISIONE
, COM’È ’STA MANOVRA?
No, non greca come le olive di
Verdone, ma se non altro pare che
abbia “una visione”. Una parola che
da due giorni Giorgia Meloni ripete
ossessivamente: “È una manovra che
concede poco alle piccole questioni,
ma molto alla visione”; “Questa è la
nostra ricetta per ridare forza e visio-
ne all’Italia”, “Un Bilancio che ricalca
e racconta una visione politica”; “Ini-
zia un lavoro che in cinque anni può
portarci con questa visione a dare ri-
sposte molto più significative di quel-
le che state vedendo oggi”. C’è molta
visione, insomma, e in particolare
quella che si ha dal tinello di casa: “È
come un bilancio familiare: se le risor-
se mancano non stai lì a preoccuparti
del consenso, ma di quello che è uti-
le”. Ora, a parte che non si sa bene di
che consenso ci si occupi col bilancio
di casa, lo Stato come una famiglia è
sempre il prodromo di grandissime
LA MANOVRA
È MORALISMO
DA TINELLO,
THATCHERISMO
DE NOANTRI
cazzate: una famiglia incassa spen-
dendo come uno Stato? Ma se la vi-
sione è quella del tinello, l’antropolo-
gia che la sottende non può che esse-
re quella delle Nonne Speranze e del-
le loro buone retoriche di pessimo gu-
sto: Loreto impagliato e il busto d’Alfie-
ri, di Napoleone, i fiori in cornice e ov-
viamente “il sacrificio” e “il lavoro”
come fatti morali. La manovra “rico-
nosce il lavoro e i sacrifici di chi ha
fatto meglio che in passato”, “premia
chi si rimbocca le maniche” e ovvia-
mente punisce chi non lo ha fatto,
perché povertà e disoccupazione so-
no una colpa: si toglie un mezzo di so-
stentamento a centinaia di migliaia di
italiani perché va “migliorata la pro-
pria condizione invece di mantenere
una condizione di difficoltà”. E quale
modo migliore per farlo che buttarti a
mare? C’è pure il salvagente: i fortu-
nati potranno trovarsi qualche lavo-
retto a basso valore aggiunto pagati
con dei pezzi di carta detti voucher,
che in minima quantità possono co-
prire oceani di nero a maggior gloria
dello small business, cioè l’economia
che si vede dalla finestra del tinello: il
modello Bangladesh dei salari italiani
va difeso dal fondo della piramide, so-
no gli sfruttatissimi a non dover fare
concorrenza agli sfruttati e via a sali-
re. Tolta la polvere del folklore post o
neo, che a breve regalerà patenti di
antifascismo a chiunque, Meloni è
all’ingrosso la Tàccere de noantri.
MARCO PALOMBI
14 l CRONACA IL FATTO QUOTIDIANO Giovedì 24 Novembre 2022

CHE MINISTRA INCHIESTA Procura e Guardia di Finanza cercano l’origine del denaro
t arrivato con i finanziamenti ricevuti da Dubai attraverso il fondo Negma

Visibilia, la pista dei soldi

alla società di Santanchè
» Nicola Borzi
e Thomas Mackinson

F
ollow the money, segui-
te il denaro. È la pista
sui cui lavorano gli in-
quirenti di Milano che
indagano sulle società di cui è
stata azionista e amministra-
trice Daniela Santanchè, sena-
tore di Fratelli d’Italia e attuale
ministro del Turismo. La do-
manda è da dove arrivino i soldi
che sostengono le traballanti fi-
nanze del gruppo. L’ipotesi su
cui si concentrano Procura e
Guardia di Finanza è che dietro
gli azionisti e gli obbligazionisti
delle società vi siano persone
collegate al trio Canio Mazza-
ro-Daniela Santanché-Flavio
Briatore. Domanda che si basa
anche sulle difficoltà finanzia-
rie che da tempo coinvolgono il
manager Canio Mazzaro e il
gruppo Bioera, Ki Group e Vi-
sibilia. La questione ruota dun-
que intorno al misterioso fon-
do Negma, operativo a Dubai,
ma registrato nelle Isole Vergi-
ni Britanniche, che da alcuni
anni sta finanziando le imprese
del gruppo Mazzaro-Santan-
chè, quotate in Borsa sull’Aim.
La domanda è se Negma, ripa-
rato da due paradisi fiscali, sia
stato usato come “paravento”
per schermare la provenienza
del denaro arrivato a Visibilia
attraverso le obbligazioni con-
vertibili sottoscritte in base al
contratto firmato l’8 ottobre
2021 da Daniela Santanchè,
all’epoca presidente e ad, e dal
presidente di Negma, Elaf Gas-
sam. Ambienti vicini alle inda-
gini si chiedono se il denaro
fluito attraverso il fondo di Du-
bai abbia fatto il roundtrip, un
percorso di andata e ritorno.
La questione non è peregri-
na, almeno secondo i dati della
Centrale rischi di Banca d’Ita-
lia, il database di tutti i debitori
italiani esposti con il sistema
creditizio nazionale. Se al 31 lu-
glio scorso Bioera non aveva
sofferenze e alcun debito (ma
un prestito obbligazionario
scaduto il 2 dicembre 2021 è
stato messo in moratoria solo il
28 dicembre e ad agosto scorso
ha emesso un nuovo bond con-
vertibile da 9 milioni), Ki
I RAPPORTI
TRA IL GRUPPO
E BRIATORE
BIOERA IN PASSATO
ha puntato 30 milioni
in Unopiù, brand di
arredamento da esterni,
tramite il veicolo
lussemburghese Splendor.
Nell’affare, oltre a Bioera
con il 20%, ha partecipato
Flavio Briatore – manager
del Twiga di Forte
dei Marmi assieme a
Santanchè – che ha
investito 1 milione
insieme a Claudio, Luca
e Daniele Marzocco,
costruttori sanremesi
trapiantati a Montecarlo,
con la Youssef Abdullah
El Khereiji Sons, holding
saudita, e Bramfield Ltd,
società delle Isole Vergini
Britanniche che farebbe Business
capo a Gerard Cohen, Canio Mazzaro,
ex private banker di Hsbc il figlio Lorenzo
e l’ex compagna
e socia Daniela
Santanchè
FOTO LA PRESSE
Group (di cui Santanchè è stata INTERESSI gruppo attraverso la moglie di Massimo Bianconi. nel 2016 da Finma, l’autorità di
consigliera sino al 15 giugno
2020), Bionature Service, Or- MAZZARO sua società persona-
le Clm. Clm, finan-
Dubai è dunque un luogo ri-
corrente. Tra le stranezze di
controllo elvetica, dopo nume-
rose inchieste internazionali
ganic Oils e Bioera, tutte del
gruppo di Mazzaro accanto a
INDEBITATO ziata da Mps per ac-
quisire Bioera tra
questa storia c’è il fatto che la
quota azionaria di minoranza
per riciclaggio che ebbero rica-
dute anche sulla sua controlla-
Briatore e Santanchè (che è sta- CON BANCA 2010 e 2011 dal con- di Visibilia detenuta da Giu- ta italiana. In quello stesso
ta presidente di Bioera) sedeva
Luca Bianconi, figlio di Massi- MARCHE cordato preventivo
dov’era sprofondata
seppe Zeno, il discusso finan-
ziere e socio che ha denunciato
2016 Roberto Culicchi, oggi al-
to dirigente di Negma respon-
mo. A marzo 2013 l’esposizione per il crac della sua Visibilia a Consob in alcuni e- sabile delle sue attività in Italia,
di Mazzaro e delle sue aziende capogruppo Mariel- sposti, è detenuta tramite Efg diventava general counsel della
era di 19,4 milioni, dei quali la Burani, è per il Bank. Efg è la banca svizzera succursale italiana di Bsi Euro-
18,8 in sofferenza: il 76% con 51% in pegno a Montepaschi e che ha acquisito le attività della pe, banca lussemburghese pos-
Banca Marche. Ancora nel per il restante 49% a Anna Rita Banca della Svizzera Italiana seduta al 100% da Bsi.
2019, Mazzaro controllava il Mattia, domiciliata a Dubai, (Bsi), istituto di credito dissolto Un passaggio importante e
delicato di questa vicenda sarà
l’udienza del 30 novembre,
LO SCANDALO quando alla seconda sezione ci-
vile del tribunale di Milano si
t CASO SOUMAHORO ISPETTORI NELLE AZIENDE DI SUOCERA E MOGLIE terrà l’accertamento dei pre-
supposti per la liquidazione

Coop di famiglia: faro su stipendi

Group era affidata per quasi 3,4
milioni, con fondi usati per 2,5
milioni. Ma a impensierire era
la posizione personale di Canio
Mazzaro: su crediti accordati
per 13,1 milioni, le sofferenze
totali erano di oltre 7,5 milioni,
il 57% del credito erogato.
LE DIFFICOLTÀ DI MAZZARO con
le banche sono di lunga data.
Imprenditore con Pierrel e
Bioera, oltre che ex compagno
di Daniela Santanchè e padre
di suo figlio Lorenzo, sin dal
2004 è stato fortemente finan-
ziato dalla fallita Banca Mar-
» Vincenzo Bisbiglia
• LA GUARDA DI FINANZAdi Latina in-
daga sugli “stipendi d’oro” assegnati
dalle cooperative Karibu Consorzio Aid
ai soci, tra cui spiccano Marie Terese Mu-
kamitsindo, suocera del deputato di Al-
leanza Verdi e Sinistra Aboubakar Sou-
mahoro, la moglie del parlamentare Lilia-
ne Murekatete, e i cognati Michel Rukun-
do e Aline Matesi.
di fatto, nella gestione delle cooperative.
La sua compagna, Murekatete, è co-in-
testataria di un villino di 6 vani nel quar-
tiere romano di Casal Palocco. For-
malmente, la donna risiede a
Sezze (Latina) dove però –
spiegano i vicini al Fatto –
“non vive più da anni”. In-
tanto ieri vi sono state nuo-
ve ispezioni del Mise nelle
sedi delle coop tra Latina e
spetti faranno luce i carabinieri.
Intanto ieri pomeriggio si è svolto un
primo incontro “chiarificatore” tra Sou-
mahoro e i vertici del gruppo par-
lamentare, Nicola Fratoianni
per Sinistra Italiana e Angelo
Bonelli per i Verdi. Il “dibat-
tito” interno proseguirà og-
gi: eventuali provvedimenti
nei confronti del deputato
non sono stati ancora presi.
giudiziale di Visibilia, promos-
sa dalla Procura di Milano sulla
base di debiti per quasi 985mi-
la con l’Agenzia delle Entrate –
Riscossione. L’11 novembre pe-
rò Visibilia ha saldato il debito
col Fisco grazie alla liquidità
fornita da Visibilia Concessio-
naria, società che fa riferimen-
to a Santanché. Oggi Visibilia
Editore Holding e Visibilia
Concessionaria, società ricon-
ducibili a Santanchè, hanno az-
zerato la loro quota in Visibilia:
l’azionista di riferimento è Lu-
ca Ruffino, che detiene il 7,87%
attraverso la società Sif e il

che, quando questa era gestita
dal direttore generale Massimo
Bianconi. Nel 2007 P Farma-
ceutici, società che allora con-
trolla Pierrel, aumentava il fido
con Banca Marche 6 a 10 milio-
ni: un mese dopo dall’azienda
uscivano 1,5 milioni, in due
tranche, verso un trust di dirit-
to olandese di cui era titolare
Flavio Briatore, all’epoca socio
di minoranza della P Farma-
ceutici. L’ufficio audit dell’isti-
tuto segnalava l’anomalia che
nei consigli delle società Ki
M
ukamitsindo risulta indagata dalla
Procura di Latina per il reato di mal-
versazione. I pm ipotizzano nel fa-
scicolo anche la truffa e altri reati fiscali.
Dai bilanci agli atti emerge che, solo nel
2021 e solo per Karibu, i 4 soci (non c’ è
tra questi Soumahoro) abbiano incassa-
to compensi totali per 392.801 euro. In
alcuni casi, le somme sarebbero finite
all’estero e in particolare in Ruanda, dove
si trova una parte della famiglia della
donna. Soumahoro è estraneo all’inchie-
sta e risulta non aver alcun ruolo, anche
San Severo (Foggia). Nel capo-
luogo pontino, in particolare, la
Uiltucs ha denunciato ritardi nei paga-
menti a 26 dipendenti per 400 mila eu-
ro. È possibile che il ministero decida di
commissariare le coop, che di recente
hanno ottenuto appalti dal Comune di
Roma e dalla Regione Lazio, anche per
l’accoglienza dei profughi ucraini. I lavo-
ratori hanno anche denunciato “condi-
zioni non dignitose” nelle case famiglia,
come l’assenza di riscaldamenti e cibo a
sufficienza, a causa della “crisi economi-
ca” degli ultimi due anni. Su questi a-
Ieri Bonelli, intervistato dal 12,94% direttamente.
Fatto, aveva detto che l’ex sinda-
calista ivoriano “avrebbe dovuto cercare
un confronto con noi e informarci della
situazione”, nel momento in cui è stato
candidato. Don Andrea Pupilla, respon-
sabile della Caritas di San Severo, dove
Soumahoro era attivo tra i braccianti di
Torretta Antonacci, ha però rivelato:
“Quando Soumahoro è stato candidato,
ho scritto a Fratoianni, dicendogli che
stavano facendo un autogol, ma non mi
ha risposto: ha prevalso il racconto vir-
tuale del leader di una nuova sinistra”.
IL FATTO QUOTIDIANO Giovedì 24 Novembre 2022
L’ALLARME
t
TEST DI MASSA
RIDUCONO
I NUOVI CONTAGI
ASINTOMATICI: test
di massa volontari sono
collegati a una riduzione
del 25% dei ricoveri legati
al Covid-19. Lo rivela uno
studio pubblicato sul
“British Medical Journal”.
Si tratta di un progetto
pilota in Gran Bretagna,
il primo di un “test di
massa” volontario per le
persone senza sintomi di
Covid. Lo studio è stato
diretto dall’Università di
Liverpool. La trasmissione
del virus da parte di
persone prive di sintomi
ha rappresentato una
sfida importante nel
controllo della pandemia.
Il test volontario su larga
scala può potenzialmente
ridurre la trasmissione.
Pioggia di ricorsi al Tar
Una partita da 2,2 mld
per oltre 4 mila Pmi. Così
partecipare a una gara
pubblica è un boomerang
Sanità, col Payback di Renzi
i fornitori rischiano di fallire
LA NORMA Introdotta dall’allora premier nel 2015 e attuata da Draghi, consente alle Asl
che sforano il tetto di spesa di ripianare il buco chiedendo indietro gli incassi alle aziende
» Natascia Ronchetti
S
e l’azienda sanitaria
sfora il tetto di spesa, a
ripianare il buco di bi-
lancio devono essere le
aziende che la riforniscono, re-
stituendo una parte di quanto
incassato. Adesso funziona co-
sì. Si chiama payback. La nor-
ma l’ha introdotta il governo
guidato da Matteo Renzi nel
2015. Per sette anni è rimasta
inattuata. Poi Mario Draghi
l’ha applicata il 9 agosto scorso
con il decreto Aiuti bis, seguito
da quello ministeriale con le li-
nee guida. Adesso è una parti-
ta da 2,2 miliardi, per il perio-
do 2015-2018, che sta metten-
do in ginocchio le imprese che
producono o distribuiscono
dispositivi medici e che rifor-
niscono la sanità pubblica. “E
se non paghiamo ci trattengo-
no gli importi che abbiamo fat-
turato quest’anno”, dice Sergio
Centenaro, direttore generale
di Resnova, piccola azienda di
Roma (ha 16 dipendenti) che
distribuisce kit diagnostici per
l’area oncologica e genetica e
che ha ricevuto dalla Regione
Toscana l’intimazione a paga-
re 70 mila euro.
“EPPURE le forniture alle a-
ziende sanitarie e agli ospedali
vengono fatte sulla base di gare
pubbliche, con le quali vengo-
no fissate basi d’asta – prose-
gue Centenaro –. Come faccia-
mo noi a sapere se una Asl
spende troppo? Non è certa-
mente di nostra competenza.
Ma non possiamo nemmeno
sospendere le forniture. E non
solo perché risulteremmo ina-
dempienti agli obblighi sotto-
scritti, ma anche perché il si-
stema sanitario si blocchereb-
be”. A queste condizioni, viene
da chiedersi, che senso ha par-
tecipare a una gara pubblica?
Non è meglio rivolgersi al pri-
vato? La norma vale in teoria
per tutte le Regioni. Ma sono
quelle le cui aziende sanitarie
hanno i conti in rosso che da al-
cuni giorni stanno inviando
lettere ai loro fornitori, con le
richieste di pagamento. Vale a
dire più della metà. Lettere al-
le quali molti stanno rispon-
dendo con ricorsi al Tar. Ne so-
no già stati presentati un cen-
tinaio. A essere coinvolte sono
le circa 4.500 imprese che ope-
rano nel settore.
SVETTANO alcune multinazio-
nali: ma sono la minima parte.
La stragrande maggioranza –
circa il 90% – è costituita da
piccole e medie imprese. Ma
come funziona il payback? Le
Regioni, in base a quanto sta-
bilito, hanno il diritto di chie-
dere la restituzione di una
quota che oscilla tra il 40 e il
60% della spesa extra accu-
mulata dalle aziende sanitarie,
che devono riportare in equili-
brio i conti battendo cassa con
chi li ha riforniti. “Ci stiamo
anche domandando come fan-
no i direttori generali che de-
vono scorporare la spesa a cal-
Dispositivi
medici La norma
riguarda i fornitori
privati delle
aziende sanitarie
pubbliche
FOTO ANSA
colare l’ammontare dell’im-
porto che dobbiamo pagare –
dice Massimiliano Boggetti,
presidente di Confindustria
dispositivi medici –. Inoltre i
tempi di pagamento disposti,
entro 30 giorni, sono incom-
patibili con la sopravvivenza di
migliaia di imprese, soprattut-
to in una fase come questa ca-
ratterizzata da una forte crisi
di liquidità. Nessuno tra i for-
nitori ha responsabilità per lo
sforamento dei tetti di spesa da
parte delle aziende sanitarie.
Noi ci atteniamo a quanto pre-
visto dalle gare pubbliche”.
A INDURRE le aziende a non so-
spendere le forniture non c’è
solo il timore di incorrere nel
reato di interruzione di pub-
blico servizio (che è già stato
palesato dai legali che stanno
presentando i ricorsi al Tar).
“C’è anche uno scrupolo di ca-
rattere etico – aggiunge Bog-
getti –. Oltre a rischiare di es-
sere segnalati all’autorità ga-
rante come soggetti inadem-
pienti consideriamo il fatto
che riforniamo la sanità pub-
blica con prodotti che servono
a farla funzionare: senza si in-
terrompe tutto”. I ricorsi che
vengono depositati in questi
giorni contestano non solo
l’applicabilità della normativa
ma anche la sua incostituzio-
nalità e iniquità. Rilevano l’il-
legittimità del provvedimento
anche in rapporto al diritto co-
munitario e alle leggi già esi-
stenti. “C’è poi il fatto che le a-
ziende non sono in grado di i-
potizzare se e quanto dovran-
no restituire – spiega Boggetti
–, e questa incertezza al di là
dell’ingiustizia del provvedi-
mento è quanto di più perico-
loso possa esistere per una im-
presa. Senza contare che su
quanto incassato le aziende
pagheranno tasse che non ver-
ranno restituite”.
CRONACA l 15
OPERAI IN RIVOLTA
t
Cina, protesta
a iPhone City
per le misure
anti-contagio
P
roteste su larga scala, co-
me in Cina è davvero raro
vedere, sono scoppiate
nello stabilimento Foxconn di
Zhengzhou, la cosiddetta iPho-
ne City, e le immagini sono di-
ventate virali sui social media
in mandarino (Weibo) e inter-
nazionali (Twitter).
I video e le foto postati han-
no mostrato un folto gruppo di
lavoratori che marciava su una
strada, di fronte a una fila di
persone in tute ignifughe e po-
liziotti antisommossa. Nelle
scorse settimane, l’impianto, il
LA RABBIA
GIORNI FA
LA FUGA
PER EVITARE
IL LOCKDOWN
più grande assemblatore al
mondo di iPhone della Apple, è
stato al centro della fuga di
massa di lavoratori per sottrar-
si a un lockdown anti- Covid.
Le proteste sono legate alle se-
vere misure contro il contagio,
alla bassa retribuzione e anche
al bando per la maxi-assunzio-
ne di 100 mila persone da par-
te di Foxconn, come riferito la
scorsa settimana dai media uf-
ficiali cinesi, allo scopo di sod-
disfare la domanda e le spedi-
zioni di iPhone 14 in vista della
stagione chiave dello shop-
ping natalizio e di fine anno. Ai
neo-assunti, in altri termini,
sarebbero stati assicurati al-
loggio e lavoro separati rispet-
to ai dipendenti già in attività
presso l’impianto, al fine di
scongiurare il rischio di conta-
gi: ma i riscontri avrebbero
dato un responso diverso, fa-
cendo salire il malcontento e
dando il via alle proteste.
Un altro video in live strea-
mingmostra dozzine di lavora-
tori di notte che hanno affron-
tato una fila di agenti e un vei-
colo della polizia con luci lam-
peggianti, scandendo slogan di
questo tono: “Difendiamo i no-
stri diritti, difendiamo i nostri
diritti”. La Foxconn è una com-
pagnia taiwanese: è il più gran-
de contractor al mondo per l’as-
semblaggio di prodotti dell’e-
lettronica di molti altri marchi
internazionali, oltre ad Apple.
16 l CRONACA
RIESAME: “ATTIVI
CON LA LOGICA
DELLE BANDE”
“LA RISSA ha costituito
un modo per gli indagati
di riaffermare la propria
forza di gruppo che
si muove in una logica
di banda”. Lo ha scritto il
Tribunale del Riesame di
Milano nelle motivazioni
del provvedimento
con cui a fine ottobre ha
confermato il carcere per
Zaccaria Mouhib, 21enne
trapper noto come Baby
Gang, arrestato assieme
all’altro trapper Simba
La Rue e ad altri sette
maggiorenni e due minori
per la sparatoria avvenuta
tra il 2 e il 3 luglio in via
de Tocqueville, zona della
movida, in cui sono stati
gambizzati due senegalesi
Far west
in strada
Un momento di una
sparatoria cui ha
preso parte Baby
Gang (a destra)
FOTO ANSA
L.A. anni 90 Agiscono
coi loro gruppi, tra spari
e risse, per prendersi ciò che
la città non gli ha dato: da
Simba la Rue a Baby Gang
REPORTAGE Da S. Siro a Prealpi, ecco dove comandano
“Squalo” e pistole: i trapper,
figli reietti, dominano Milano
» Davide Milosa
MILANO
“S
qualo” ai piedi, ma-
glie da calcio. Scen-
di i gradoni delle
popolari. Via Mar
Jonio è striscia di Gaza. Laggiù
nuovi progetti per Ceo e per
speculare dopo aver abbattuto
lo stadio Meazza. Scrivono:
“Fuck la Police”. La torre di
piazza Selinunte, calcio, tute
del Psg. E però spari veri. Il 3 lu-
glio, due senegalesi gambizza-
ti. Ieri il Tribunale conferma il
carcere perché “la rissa” mostra
“la forza di gruppo”. Cantano
che qui “diventerà un grattacie-
lo” e per Selinunte si vedranno
“Rolls Royce”. Squalo, borsello,
tute Inter o Milan al Bareebò di
Segesta sono tutti fratelli. Cri-
minali? Il Riesame conferma.
Ma “qui cadano i corpi” e “ab-
biamo l’odio negli occhi (...)”.
PRECEDENTI? Rissa, spac-
cio (...). Finiscono in co-
munità, poi Beccaria
San Vittore. Come una
giostra, difficile scen-
dere. Perché, cantano,
“vengo dalla perif ”
dove “italiani vendo-
no in piazza con ara-
bi e neri. I ragazzi non
parlano a sbirri e cara-
binieri”. E allora scendi
i gradoni con le (scar-
pe!!!) “squalo”, ora che le
hai, ché prima manco le cia-
batte in comunità: “Mamma
lavora e papà sta in galera”. Salti
carcasse urbane. Svolti in Za-
magna, resilienza di musica e
violenza. San Siro, Milano. È il
blocco-quartiere. Benvenuti a
Compton, la LA dei ’90. Ma qui
“no Crips, no Bloods”, nessuna
banda o omicidi narrati in mol-
ti film. Trapper a Milano. Stes-
sa rabbia e stessi bit? Solo stes-
sa voglia di “money money”.
Mica politica, meglio no green
pass, il Milan, Berlusconi. Sot-
tocultura in Seven Zoo. Non
l’unica, certo la prima, perché
qui è Banlieue. Terroni nei Cin-
quanta, nei Sessanta via Prene-
ste e l’anarchico Pino Pinelli, gli
Ottanta il bar Tropical, guerri-
glie urbane. Arabi ieri e oggi,
suk già nel mirino dopo Charlie
Hebdo e Bataclan. No Justice
No Peace in Zamagna, Carlo
Giuliani, un ricordo. Perché
qui ci passa parte della storia di
Milano. E ci passano i trapper.
È allarme sociale? Se ferisci un
passante. Piazza Falterona è il
primo colpo, l’8 gennaio scor-
so, un egiziano colpito. Vittima
di una faida. Controllo del ter-
ritorio e contratti musicali con-
tesi. Chi spara? Carlo Testa, che
IL FATTO QUOTIDIANO Giovedì 24 Novembre 2022
Baby Gang, Rondo e Simba La
Rue fanno danni fuori dall’Old
Fashion. A gettare benzina la
gang del padovano-milanese
Baby Touché. Il 14 febbraio a
Padova la banda di Mohamed
Lamine Saida, in arte Simba La
Rue viene aggredita. Il 3 marzo
a Milano quelli di Touché ven-
gono presi a coltellate. Il 9 giu-
gno La Rue sequestra Touché
per rilasciarlo poco dopo a Lec-
co. Una settimana dopo La Rue
è accoltellato e “ora che il tuo
corpo è a terra, le tue canzoni
hanno più senso”. L’aggressio-
ne avviene sotto casa di Barba-
ra Boscali, in arte Bibi Santi,
pornostar ed ex di La Rue. Sarà
lei, dice l’inchiesta, a vendere il
fidanzato. Dirà: “Mi maltratta-
va”. Nel frattempo nella Seven
Zoo si rapinano cellulari ai mi-
nori e davanti ai “p ulè ” si fa
gruppo in 50 per evitare l’iden-
tificazione. A piede libero viene
denunciato Abou El Hassan in
arte Sacky che fraseggia: “A Mi-
lano lo sanno, a madama non
parlo”. Sacky filo-palestinese
gato, 45 i fatti violenti nell’ulti- che canta: “Zona sette, in stra- contro Salvini: “Vergognoso”
mo anno tra San Siro, corso da le banlieue. Quattro anni scrive sotto a un post del mini-
Sempione, Garibaldi. Dopo il nella tasca, 600 buste, 30k”. stro per il quale “chi attacca I-
2018, il 15 febbraio 2020 si re- Sono in 300. I blindati arriva- sraele attacca la democrazia”.
plica in Mar Jonio, e di nuovo il no. Si lancia di tutto, si impu- Ma qui politica zero. Che poi
29 agosto. Stesso copione il 10 gna un machete. Il caso “trap- Baby Gang inviti a votare Ber-
aprile 2021. Presenza annun- per ” esplode. Milano come lusconi è solo un credito di fede
ciata di Neima Ezza, Baby Compton? Procura e investiga- calcistica. La lotta politica a
Gang, Samy, Kero e Kilimoney tori mettono mano. A luglio, Milano sta altrove.
trapper non è, ma criminale sì,
e di quelli che malavita, clan,
droga. Al fuoco risponde K24,
Abdel El Karim Islam, egiziano
di Legnano. Condannati in pri-
mo grado, Testa a 8 anni, K24 a
2. Prima degli arresti incon-
tri-scontri, oltre viale Certosa,
in piazza Prealpi, check point di
‘ndrangheta. Da un parte K24,
dall’altra, recitano le carte, certi
della Seven zoo: Rondo da So-
CONSORZIO DI BONIFICA DELL’ORISTANESE
sa, già Mattia Barbieri di Ma- BANDO DI GARA
CIG 94581643D8 - CUP G14H15001150002
genta classe 2002, ma anche Procedura aperta telematica per affidamento dei lavori relativi
al progetto Piano regionale delle infrastrutture. Eliminazione
Keta e Simba La Rue, con base interferenze delle infrastrutture irrigue consortili con gli argini del
fiume Tirso - CAT P0516. Importo: €.1.069.895,31 oltre IVA. Criterio
a Lecco, come Zaccaria Mo- di aggiudicazione: offerta economicamente più vantaggiosa.
Termine ricezione offerte: 09/01/2023 ore 12:00. Apertura
uhib, in arte Baby Gang, quello offerte: 09/01/2023 ore 16:30. Documentazione di gara su
www.bonificaoristanese.it e su www.sardegnacat.it
Il DIrettore Del ServIzIo tecnIco, Ing. gIorgIo BravIn
per cui ieri il Riesame confer-
ma la galera. La cronaca: risse,
sequestri e i senegalesi gambiz-
zati per le strade della movida.
Per capire l’incipit tocca tor- Direzione Logistica Industriale
nare in Zamagna, Selinunte, Acquisti Tecnici
Il Responsabile
Tracia, Micene. San Siro, 15 di-
AVVISO PER ESTRATTO
cembre 2018. Tutti in strada, BANDO DI GARA
video clip da girare, invita Nei- SETTORI SPECIALI - FORNITURE
ma Ezza, trapper delle popola- Trenitalia S.p.A. ha indetto la gara a
procedura aperta eGPA n. 9582 per l’af-
ri, Marocco 2001. Cento tra i 12 fidamento della fornitura di “olio per
e i 20 anni, sfidano le volanti. impiego sui rotabili ferroviari” – GM78
– categorico 2110” CIG: 94755986D5.
Mettono online. Quattro anni Valore complessivo stimato € 810.000,00
dopo, chi indaga ferma a 17 il comprensivo di eventuale opzione eco-
nomica. Tutta la documentazione di gara è
numero degli interpreti della disponibile su
gangsta milanese, tra San Siro, www.acquistionline.trenitalia.it.
Il termine per la presentazione delle of-
piazza Falterona, piazza Preal- ferte è fissato per il giorno 12/01/2023
pi, Sesto San Giovanni e la ore 13:00.
Raffaele Pullia
Brianza. A oggi il 53% è inda-
IL FATTO QUOTIDIANO Giovedì 24 Novembre 2022
IL RITRATTO Italo Bocchino, da Tatarella a Romeo
» Pino Corrias
P
rima arriva la cravatta
sul petto, poi lui, il ben
tornato Trasvolatore. O-
ra che è ricomparso nel
giro della destra di potere, Italo
Bocchino, che ha decollato
trent’anni fa dal latifondo di Al-
leanza Nazionale – erano i tempi
fondativi di Pinuccio Tatarella,
testa fine della nuova destra e
giacche altamente stazzonate –
e poi lungo l’infelice parabola di
Gianfranco Fini, sventatamente
maritato Tulliani, ha messo su
una arietta da padrone di casa,
che esibisce con una certa volut-
tà, ogni volta che lo invitano nel-
le tv parlanti, sempre lieto di a-
scoltarsi: “Per favore non mi in-
terrompa!”. E poi veloce a sten-
dere la tovaglia e predisporre i
coperti per illustrare il menu di
casa Meloni, destra sociale a chi-
lometro zero, condoni in purez-
za, Patria sempre al centro-tavo-
la, guai per gli immigrati che
sbarcano, guai a fannulloni, e
dolci alla crema sovranista per la
nascente Nazione di Giorgia:
“Oggi l’Europa torna a rispettar-
ci. È un fatto”.
CE LO ERAVAMO dimenticati per
un po’. Ma s’era solo ricoverato
nella rimessa aeroportuale del
Secolo d’Italia, quotidiano un
tempo di carta, con relativi con-
tributi, oggi solo da rassegna
stampa serale, ma con buona
prospettiva di rifiorire nelle edi-
cole, visto che molti dei suoi an-
tichi redattori stanno in cima ai
Palazzi e sarà loro il bello e il cat-
tivo tempo futuro. Destino che ci
tocca indossare già dalla prima
legge di Bilancio sguinzagliata a
caccia dei poveri, che per etero-
genesi dei fini è il maggior lasci-
to di Enrico Letta, scienziato
della politica più malinconica di
sempre.
Bocchino di lasciti ne ha sor-
volati parecchi, come si convie-
ne a chi per volere del padre, se-
gretario di sezione missina,
nonché impiegato delle Poste a
Napoli e Perugia, indossa il no-
me dell’ardito Italo Balbo per e-
guagliarne non tanto le ore di
volo quanto la perizia negli at-
terraggi, ogni volta che la con-
traerea della politica, delle in-
chieste giudiziarie e dei pasticci
del cuore, hanno minacciato le
sue ali.
Come tanti eroi della Comme-
dia umana, Italo, nato nel 1967,
viene dall’ombra piccolo borghe-
se dei rancori e dei valori.
Imbocca il suo ascensore so-
ciale per volontà e puntiglio. La
serratura è la politica nel Fronte
della gioventù. L’incontro della
vita a vent’anni, congresso mis-
sino a Genova: “Ci arrivo all’alba
in treno e davanti all’albergo, ri-
conosco Tatarella che alle 6:30
sta leggendo il giornale seduto
sul marciapiede”.
Si presenta, lo omaggia: è de-
collo a prima vista. Tatarella che
vuole traghettare la fiamma
missina “verso la legittimità po-
litica”, lo ingaggia come addetto
stampa. Italo si scrolla la perife-
ria di dosso, entra nella Roma
dei Palazzi: tutto quello che vede
brilla e gli piace. Con Tatarella
beve l’acqua di Fiuggi che bat-
tezza Alleanza Nazionale. L’an-
no dopo entra alla Camera da
deputato. Incontra, corteggia e
sposa Gabriella Buontempo, di-
nastia costruttori, padre con ae-
reo privato, lei con la passione
del cinema. Lui passa dal mono-
locale con vista mura vaticane,
agli affreschi di Palazzo Taverna.
Festeggia la sua metamorfosi
sociale con vestiti sempre su mi-
Italo, il Trasvolatore
di destra che atterra
sempre sul morbido
sura e cravatte luminose. Mette
su famiglia e qualche lampo di
potere. Peccato una decina di
anni dopo incappi negli occhi
spalancati di Mara Carfagna,
con scandalo al seguito, divorzio
consensuale e scuse in tv, davan-
ti ai buoni uffici del parroco Fa-
bio Fazio.
Un po’ prima delle cronache
rosa, Italo si segnala in quelle
giudiziarie. Mentre è membro
agguerrito della commissione
Telekom Serbia
– che per la
gioia del gover-
n o b e r l u s c o- Parabole Chiamato così dal padre
niano indaga
su fantomati- in omaggio al quadrumviro Balbo,
percorre la strada dal Msi a Fiuggi
che tangenti
(mai) pagate a
Romano Prodi,
Lamberto Dini
e Piero Fassino
seguendo Fini. Con qualche “sbandata”
– si scopre che
2,4 miliardi di
per questioni amorose e giudiziarie
lire sono sgoc-
ciolati da una finanziaria di San
Marino nelle casse assetate del
quotidiano Ro m a di cui Boc-
chino è diventato editore. Soldi
legittimi, diranno i giudici, ma
provenienti dalle provvigioni
di un tale conte Gianni Vitali
che aveva benedetto proprio
l’affare Telekom Serbia. Vedi i
casi della vita.
L’altro vuoto d’aria giudizia-
rio (per traffico d’influenze ille-
cite) lo affronta spalla a spalla
Illustrazione
di Francesco
Federighi
con il suo amico Alfredo Ro-
meo, l’elegantone casertano
della Global Service, imprese di
pulizia, alberghi, immobili,
giornali, 20 mila dipendenti,
processi per tangenti a politici e
faccendieri in cambio di appal-
ti, qualche condanna, qualche
prescrizione, dagli anni No-
vanta fino allo scandalo Con-
sip, il più recente, quello dove
compare il babbo di Matteo
Renzi, il mostro.
POLITICA l 17
GIORNALISMO,
POLITICA,
POI “SECOLO”
CLASSE 1967, nasce
a Napoli. Eletto per la
prima volta alla Camera
nel 1996 nel collegio di
Casal di Principe, verrà
confermato per quattro
legislature fino al marzo
2013. Dal 2014 è direttore
editoriale del Secolo
d’Italia. Ma non solo.
È consulente
dell’imprenditore
Alfredo Romeo e anche
vicepresidente della
Fieg, la federazione
editori giornali.
Bocchino, che di Romeo è
consigliere e consulente, atterra
sempre nel morbido: “Sono an-
tropologicamente distante da o-
gni atto illecito”. E poi: “La mia
vocazione è la politica e la Came-
ra il mio convento”. Preghiamo.
MORTO PER MALATTIA il suo
mentore, la nuova rotta è quella
al seguito di Gianfranco Fini,
all ’epoca presidente della Ca-
mera, stagione di guerriglia con-
tro “Silvio padrone”, al grido di
“Siamo una coalizione, non
un’azienda!”. Memorabile il dito
di Fini in diretta tv: “Che fai mi
c a cc i ?”, 22 aprile 2010. E poi
scissione, quando B. lo caccia
davvero, insieme con 34 deputa-
ti guidati da Bocchino, progetto
di destra liberale, sigla di Futuro
e Libertà, naufragata a stretto
giro, dentro i 45 metri quadri
della famosa casa di Montecar-
lo, altra storia nerissima di pe-
staggio editorial-televisivo. Che
Fini paga con depressione e ab-
bandono della politica.
Mentre a punire Italo, ci
pensa Sabina Began, devota ar-
coriana, che lo irretisce con una
sventolata di ciglia nel privé del
ristorante Assunta Madre, per
poi masticarselo in pubblico:
“Siccome che ’baiava come un
cane contro Silvio” racconterà a
Belve nel suo divertente ita-
lo-bosniaco, lo punisce con go-
gna mediatica (“usavamo scor-
ta nei weekend, proibito, no?”)
e rivelazione definitiva: “Non è
a mia altezza spirituale”.
Italo supera pure il colpo in
volo dell’Ape regina. Non quel-
lo degli elettori che al giro di
giostra del 2013 gli negano la
quinta legislatura. “Da allora
sono tornato a lavorare”, dice ai
biografi con rivelazione invo-
lontaria sui suoi 17 anni di
Transatlantico. Oggi, quando
non difende Giorgia, fa il diret-
tore editoriale del S ec o l o; il
consulente per il solito Ro-
meo; l’insegnante di Public
Speaking, che sarebbe l’arte di
parlare in pubblico.
Quando Tatarella lo convocò
per arruolarlo, gli disse: “Fare il
mio addetto stampa è facilissi-
mo, basta tacere”. Da allora ha
fatto il contrario e vola ancora.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
18 l SECONDO TEMPO
Addio a Wilko Johnson
Malato da tempo, è morto a 75 anni
il cantante, autore, chitarrista, membro
dei Dr. Feelgood e occasionalmente
anche attore ne “Il trono di spade”
JACOB RIIS I racconti inediti del fotografo “degli ultimi”
PROFESSIONE
REPORTER
DI SLUM
NY, tra poveri ed emarginati
I
» Maurizio Di Fazio
l presidente degli Stati Uniti
Theodore Roosevelt lo rin-
graziò così: “Gli innumerevoli
mali che si aggirano negli
sl ums (baraccopoli, ndr ) e
hanno la loro dimora perma-
nente nei caseggiati popolari,
hanno incontrato in lui l’av-
versario più formidabile che
abbiano mai trovato”. Jacob
Riis, il leggendario reporter,
tra i padri della fotografia so-
ciale, era stato “il cittadino più
utile di New York”. Anche gra-
zie alle sue capacità narrative,
oltre che artistiche, perlopiù
ignorate dalle nostre parti.
È IL MOMENTO QUINDI di legge-
ILLIBRO re Natale nel Lower East Side,
una raccolta di suoi racconti i-
nediti in Italia, in uscita per
Mattioli 1885 il 2 dicembre:
scoprirete, accanto al fotogra-
fo, uno scrittore altrettanto
straordinario. Riis vi mette a
fuoco la sua seconda pelle e-
spressiva, indissolubile
‘‘
dall’arte e dai contenuti che
gli hanno dato gloria. Ricom-
» Natale ponendo i frammenti
nel Lower di una realtà distur-
East Side
Jacob Riis
bante, che non smette
di indignare.
Pagine: 136
Prezzo: 10 e
Emigrato d’origine
danese, sbarcato ven-
Editore:
Mattioli 1885
tenne nella Grande
Mela, inizi stentati come la
massa di diseredati che ap-
prodava nel Nuovo Mondo,
prima di diventare l’occhio di
quei quartieri disumani aveva
fatto il cronista di nera. E lì
scattò la scintilla. Quei ricet-
tacoli di degrado, crimini e
malattie, quegli archetipi di
enclave etnica, quei tuguri
dove non filtravano aria e rag-
gi del sole andavano smantel-
lati. Ci vivevano centinaia di
migliaia di disperati, era il
luogo più densamente popo-
lato del pianeta, eppure la
gente dabbene delle avenue si
voltava dall’altro lato. Ma dal
1888 in poi le sue inchieste fo-
IL FATTO QUOTIDIANO Giovedì 24 Novembre 2022
Achille Lauro, nuova hit
L’artista torna sulla scena con un singolo
inedito, “Che sarà”, una ballad intima e
sofferta, disponibile da domani su tutte
le piattaforme digitali e in radio
In libreria surdo, nella stagio-
dal 2.12 ne radiosa per ec-
Alcuni scatti cellenza, “q ua nd o
di Jacob Riis, tutto il mondo, in-
fotografo curante, gioisce”.
sociale ma In mezzo e da con-
anche scrittore trappunto alla folla
festosa del periodo,
con i grandi ma-
gazzini presi d’assalto.
Narratore partecipe e dalla
forte tensione etica, Riis im-
bastisce una jam session, un
diorama, un lungo piano se-
quenza. In fondo Santa Claus
esiste anche per loro: per i
bambini senza un penny in ta-
sca brutalizzati dai padri u-
briachi e per il turbine di
mendicanti e senzatetto, cia-
battini e tiratori di
carretti, stracciaioli
Cronista, artista e attivista e venditori ambu-
lanti, vagabondi e
Gli innumerevoli mali che si aggirano strilloni di giornali,
lavandaie, cinesi di
nelle nostre baraccopoli hanno incontrato Chinatown e italia-
ni di Little Italy.
Nessuno di loro era
in lui l’avversario più formidabile: grazie stato redento dalle
primissime struttu-
Theodore Roosevelt, presidente Usa re caritatevoli
quando non erano
finiti, per ulteriore
malasorte, negli o-
togiornalistiche cominciaro- la sostanza non cambia. Scri- spizi per indigenti o in prigio-
no a frustare le coscienze, ve sempre con la luce del suo ne. Uomini e donne dal cuore
spianando la strada ai piani di animo riformatore, in prima indurito, costretti a rimirare
ristrutturazione. linea per gli invisibili molti- peggio del calviniano Marco-
Natale nel Lower East Side plicatisi all ’ombra della valdo “le cataste di aringhe af-
è una collezione di scritti pa- grande rivoluzione indu- fumicate, il formaggio color
radossalmente natalizi, nel striale e tecnologica che stava dell’oro, la pancetta affettata e
senso di Dickens e poche al- rivoluzionando l’America al- i bei prosciutti grassi, le file di
tre stelle della letteratura. la fine dell’Ottocento. L’am- bottiglie e di barattoli dalle
Questa volta il fotografo usa bientazione è nel cuore di te- forme più strane sugli scaffali,
la penna come obiettivo, ma nebra di Manhattan e, per as- che contenevano chissà quali
bontà”. È la vigilia di Natale
anche per questa umanità
brulicante dei marciapiedi e
dei banchi dei pegni, dei ca-
seggiati, vittime sacrificali
della società del benessere in
costruzione. È la vigilia di Na-
tale nei seminterrati e nelle
baracche con le tavole scheg-
giate, i cumuli di immondizia,
le sedie senza piedi, i topi che
sguazzano, gli intonaci anne-
riti e a brandelli, le finestre
murate o senza vetri, le broda-
glie maleodoranti, le scale
scricchiolanti, i mucchi di
stracci, le bambole e i caval-
lucci di pezza da due soldi, le
retate di polizia. Anzi, è forse
più vigilia di Natale per loro,
ché “nel decoro compassato e
altezzoso delle strade di are-
naria dei quartieri alti se ne
può trovare appena un accen-
no. Nelle case della povera
gente fiorisce sulle scalette e-
sterne e sulle scale antincen-
dio”. Basta in fondo “un singo-
lo rametto di agrifoglio appe-
so alla lampada”, una sagoma
d’alberello per riaccenderne
l’afflato. Certi slanci di gene-
rosità inaudita avvengono più
sovente tra gli oppressi e i
sommersi: non è vero, piccolo
Nitsby? Intanto fuori cade la
neve e la mattina del 25 di-
cembre tutta la città risorgerà
“pura e bianca”.
Santa Claus non esiste? Sa-
rebbe come negare la speran-
za di un futuro migliore. Ieri
come oggi. “Non permettere
che qualcuno o qualcosa lo
cancelli. A quel punto il resto
non ha più importanza”.
IL FATTO QUOTIDIANO Giovedì 24 Novembre 2022 SECONDO TEMPO l 19

Butler accusato di molestie Siae, i live ripartono (bene)

Il cantante degli Arcade Fire è accusato Nei primi tre trimestri del 2022, rispetto
di “manipolazione” e “sfruttamento al 2019, anche se gli spettacoli sono
del corpo” da una sua ex. Salgono così diminuiti del 19%, gli spettatori salgono
a cinque le denunce contro la rockstar del 6% e la spesa al botteghino del 22%

IN SALA Il 28.11 arriva al cinema “La voce del padrone”, un biopic di Spagnoli dedicato
al grande cantautore attraverso concerti, materiali d’archivio e ricordi di amici e colleghi

Un documentario “Franco”
sull’uomo “cosmico”: Battiato
» Federico Pontiggia consegnarsi a un’i de nt it à Storie conferma nei suoi mo-

“M
a cosa ti pia-
c e r e b b e r i-
manesse di te
di questo
transito terrestre?”, gli chie-
de Vincenzo Mollica, citan-
do Me s o p o t am i a . “Il mio
suono. Il suono è una vibra-
zione di quello che sono”, e a
rispondere non può essere
che Franco Battiato.
DOPO LA PRESENTAZIONE al
68esimo Taormina Film Fe-
st, il documentario di Marco
Spagnoli Franco Battiato –
La voce del padrone arriva
nei nostri cinema dal 28 no-
vembre al 4 dicembre, con u-
na indicazione d’uso: “Que-
sto viaggio – dice Ste fano
Senardi, produttore disco-
grafico prestato a far da Vir-
gilio – ha un motivo preciso,
trattare con cura quel che
reificata né a una denomina-
zione d’origine controllata.
“Con lo stereotipo del can-
tautore classico non c’entra
molto”, osser va Andrea
Scanzi. Vale a dire con “il
troubadour, il menestrello
degli anni Settanta che con la
voce e la chitarra andava
contro il potere e ti racconta-
va storie prendendo le difese
delle minoranze”. Scanzi
pensa a De André, Guccini,
Lolli, De Gregori e Vecchio-
ni: “Battiato non c’e n tra
niente con quel mondo lì,
perché fa politica, ma a mo-
do molto suo. La sua musica
non è italiana, o almeno non
è quella del cantautore clas-
sico”. Nanni Moretti ci va a
nozze. Ammirato della
“compresenza di questi due
aspetti, una grande e raffina-
ta cultura musicale e una o-
riginalissima ironia e autoi-
menti migliori quel che
Franco disse a Gigi Marzul-
lo: “La musica dovrebbe es-
sere un’arte che esprime li-
velli superiori di conoscenza
e di stati”. A Pippo Baudo
che gli chiedeva conto
dell’impermeabile indossa-
to in una bella giornata (si)
oppose “instabile e di pas-
saggio”, per Oliviero Tosca-
ni “riusciva a sconvolgerti
nella tranquillità”, ma l’a-
neddoto clou viene dal chi-
tarrista Alberto Radius, che
con i divertiti compagni Do-
nato Scolese (vi braf on o) ,
Claudio Pascoli (sax) e Fi-
lippo Destrieri (tas tiera)
rammenta: “Man c avan o
quattromila copie al milio-
ne. Le ha comprate Franco.
Ha mandato cento persone
ad acquistare i dischi”.
@ fpontiggia1
1945-2021 Franco Battiato è morto il 18 maggio dell’anno scorso © RIPRODUZIONE RISERVATA

‘‘
Franco ci ha lasciato”. ronia, che fa sempre bene”,
nel 1984 inserisce Scalo a
LIVE D’EPOCA, foto d’ar- grado, da L’arca di 3PIÙ LIBRI PIÙ LIBERI3 Il festival dell’editoria a Roma dal 7.12
chivio e memorie private, No è , i n B i a n c a ,
BIOGRAFIA l’indagine tra compagni cinque anni più
JACOB RIIS
(1849-1914)
Nato a Ribe, in
di arte e vita trova “un uo-
mo cosmico” (Juri Ca-
misasca), “un composi-
tardi è la volta del
“Pace e guerra, ostinati e contrari”
Danimarca, emigra
negli Stati Uniti
a 21 anni e inizia
tore classico prestato alla
can zone” (Ali ce), il de-
buttante assoluto in tv a
Mancavano
quattromila copie
Gli autori Paper First alla Nuvola
a lavorare come Diamoci del tu condotto
falegname. da Caterina Caselli e al milione. E lui
Dopo poco compra Giorgio Gaber nel 1967,
una macchina dove si esibisce con La ha mandato cento » Giorgia Messa pensiero comune, imposto ministratrice delegata di Seif
fotografica e grazie torre. E, come da titolo, la dall’alto, per coltivare un pen- che ha scritto la postfazione del
persone ad
S

’’
al lavoro di notte per genesi del primo ellepì i- i è tenuta ieri la conferen- siero critico e libero, discuterà libro. Sabato 10, alle 18.30, in
il giornale “Tribune” taliano a superare – nel
acquistare i dischi za stampa di presentazio- Alessandro Di Battista, a auditorium, si terrà invece
impara l’uso del 1981 – un milione di co- ne della XXI edizione di partire dal suo libro Ostinati e l’anteprima romana dello spet-
flash. Diventa così pie vendute, di cui lo sto- Più libri più liberi, la Fiera della contrari – Voci contro il tacolo Senza giri di boa,
un maestro della rico ingegnere del suono Alberto Radius piccola e media editoria di Ro- s istema, insieme al a cura dell’omonimo
fotografia sociale, Pino “Pinaxa” Pische- ma. È stato svelato il program- noto storico Ales- collettivo di gior-
specialista nel t ol a disseziona la hit, ma che, dal 7 all’11 dicembre, a- sandro Barberoe naliste, con la par-
“muckcracking”, Centro di gravità perma- nimerà la Nuvola dell’Eur: al giornalista To- tecipazione
l’investigazione a nente, che elesse Battiato quasi 600 ospiti, tra illustri no- ni Capuozzo. dell’attrice Fede-
base di scandali. Il a fenomeno pop: dal tap- mi nazionali e internazionali; L’incontro si ter- rica Cacciola, la
termine è coniato peto di archi al sax, passan- dirigente comunista Miche- oltre 500 espositori. Tra i gran- rà giovedì 8 di- regia di Tiziana
dal suo amico e do per la voce “una e bina” le Apicella che egli stesso in- di eventi segnalati, anche gli cembre alle 15.30, Foschi e le musi-
presidente Roosevelt del cantautore, che con L’era carna in Palombella rossa: autori Paper First, casa editrice nella sala Luna. Spa- che di Pasquale Fi-
del cinghiale bianco (1979) e “Sta parlando in una tribuna del Fatto Quotidiano. È stato zio e voce alle donne, lastò: una pièceche de-
Patriots (1980) stava cam- politica in modo abbastanza poi ufficializzato un commosso per combattere le violenze e nuncia la condizione fem-
biando il nostro, e non solo, tradizionale, forse marziale, passaggio di consegne ai verti- le discriminazioni di genere minile nel settore lavoro tratta
panorama musicale. poi a un certo punto inizia a ci dell’organizzazione: dopo 14 ancora oggi al centro delle cro- dal libro Senza giri di boa.
cantare E ti vengo a cercare”, anni con Silvia Barbagallo, la nache italiane, con altri due “Godersi la tempesta” dice
“AVEVA QUESTA IDEA di fare da Fisiognomica del 1988. direzione artistica passa alla appuntamenti firmati Paper Chiara Valerio, “perché l’idea
successo: l’ha deciso a priori. scrittrice e matematica Chiara First: il 7 dicembre, alle 19, che le tragedie da cui siamo cir-
L’ha costruito secondo delle LO SMARRIMENTO ideologico Valerio. sempre in Sala Luna, Martina condati non siano anche un’oc-
logiche che lui riteneva – e a- del Pci ha il controcanto che Di Pace e guerra parlerà il Castigliani presenta Libere, il casione per cambiare o per fis-
veva ragione – vincenti, forti. si merita, ovvero “il massi- direttore del Fatto Quotidiano nostro NO ai matrimoni for- sare alcune cose non mi piace
Ma non c’entravano nulla mo, colto e ironico insieme: Marco Travaglio, sabato 10 zati. Sul palco con l’autrice, El- culturalmente”.
con quel che c’era sul merca- Battiato”. “È stato e rimarrà dicembre, alle 14, nell’audito- ly Schlein, in corsa per la guida “Noi siamo in mezzo alla
to: rivoluzionava il linguag- un artista unico, che la pre- rium della Nuvola: un mono- del Pd, la giornalista Karima tempesta, non siamo ancora
gio, però in un canone strut- senza di Senardi aiuta a in- logo sugli oltre nove mesi di Moual e Tiziana Dal Pra, pre- arrivati all’approdo. Quindi ci
turalmente perfetto, coeren- quadrare sotto diversi aspet- conflitto fra Russia e Ucraina e sidente di Trama di Terre, asso- piaceva ragionare su quali so-
te”, chiosa Morgan. Un alie- ti: umano, amicale, intimo”, sulle follie di un Paese pacifista, ciazione che per prima in Italia no i fili che possono portare o-
no, ancora Senaldi, “che una vuole Spagnoli, e il docu- l’Italia, in mano a politici e si è occupata dei matrimoni gnuno di noi a ritrovare una
volta raggiunti gli obiettivi mentario targato Rs Produc- giornalisti guerrafondai. Della forzati. A introdurre il dibatti- sponda, però senza certezze”
cambiava direzione”, senza tions e distribuito da Altre necessità di affrancarsi dal to, Cinzia Monteverdi, am- aggiunge Silvia Barbagallo.
20 l ULTIMA PAGINA IL FATTO QUOTIDIANO Giovedì 24 Novembre 2022

ANTIVIRUS

QUARANTENA LIGHT:
PERCHÉ FA BENE
, È TEMPO DI VOLTARE
pagina, ma velocemente.
Accogliamo con interesse e con-
dividiamo il parere espresso al
ministero della Sanità circa la
quarantena da adottare in caso di
Covid. Cinque giorni di isolamen-
to per gli asintomatici e cinque
anche per chi ha sintomi lievi se
non si ha la febbre, ma con l’ac-
cortezza di usare la mascherina
se non ci si è negativizzati nei
giorni successivi. Il direttore ge-
nerale, Francesco Vaia, ha dichia-
rato: “Il virus è meno patogeno, è
la fase di responsabilizzazione dei
cittadini non degli obblighi: la sa-
nità protegga le popolazioni locali
e sia attenta a pandemie odierne
e future”. I 5 giorni consigliati e
non gli attuali 10 di quarantena ci
sembrano rientrare in una solu-
zione cautelativa e anche strate-
gica e politica, soprattutto in un
momento in cui ancora si fa fatica
a uscire dalla pressione dalla pan-
demia. Si potrebbe far di più, te-
nendo conto che la maggior parte
delle infezioni sono asintomati-
che e quindi non controllabili. I
dati autorizzerebbero un compor-
tamento analogo a quello consi-
gliato ai pazienti affetti da altre
infezioni respiratorie non gravi,
per le quali non vengono né sug-
gerite, né adottate misure di con-
tenimento del contagio.
Come calcolato dall’Inps, le qua-
rantene dei lavoratori dipendenti
privati sono costate 4 miliardi e
200 milioni di euro. Questa cifra
non trascurabile è stata sostenu-
ta per il 60% dai datori di lavoro.
Nel 2020 e parte del 2021,
quando il Covid era ancora una
malattia grave e, in qualche caso,
mortale, isolamento e quarante-
ne erano più che giustificate. Il
problema è che, al mutare della
pandemia, non ci sono stati ade-
guamenti né epidemiologici né
sociali. Da un lato le misure re-
strittive immutate, dall’altro un
progressivo ed evidente miglio-
ramento. Ora che non solo è mu-
tato (in meglio) il virus ma anche
chi lo gestisce politicamente, ci
aspetteremmo un rapido cam-
biamento. E che finalmente si
curi l’informazione, nella cui at-
tenzione devono rientrare anche
le dichiarazioni istituzionali. C’è
troppa voglia in giro di “difende-
re” il comportamento passato e
non si può dar adito a false o
strumentali interpretazioni.
MARIA RITA GISMONDO
direttore microbiologia clinica
e virologia del “Sacco” di Milano

PROGRAMMITV

06:30 Tg Uno Mattina 08:45 Radio2 Social Club 08:00 Agorà 07:40 Chips 07:59 Tg5 06:35 Cartoni animati 06:55 Oroscopo 18:50 Hunger Games - Il canto
06:35 Rassegna stampa 10:00 Tg2 Italia 10:35 Elisir 08:45 Miami Vice 08:44 Mattino Cinque News 08:35 New Amsterdam 07:00 Omnibus News della rivolta - Parte 1
09:05 UnoMattina 11:00 Mondiali Qatar 2022: 12:00 Tg3 09:55 Hazzard 11:00 Forum 10:20 Law & Order 07:30 Tg La7 20:55 100X100Cinema
09:50 Storie italiane Svizzera-Camerun 12:45 Quante storie 10:55 Monk 13:00 Tg5 12:10 Cotto e Mangiato 08:00 Omnibus La7 21:15 Hunger Games - Il canto
11:55 È sempre mezzogiorno 13:00 Tg2 Giorno 13:15 Passato e presente 11:55 Tg4 13:42 Beautiful 12:25 Studio Aperto 09:40 Coffee Break della rivolta - Parte 2
13:30 Tg1 14:00 Mondiali Qatar 2022: 14:20 Tg3 - Tgr Leonardo 12:23 Il Segreto 14:10 Terra Amara 13:00 Grande Fratello Vip 11:00 L'aria che tira 23:35 Rogue Hostage
14:05 Oggi è un altro giorno Uruguay-Corea del Sud 15:25 Alla scoperta del ramo 13:00 La Signora del West 14:45 Uomini e Donne 13:16 Sport Mediaset 13:30 Tg La7 01:15 La ragazza di Stillwater
16:05 Il Paradiso delle Signore 17:00 Mondiali Qatar 2022: d'oro 16:10 Amici diMaria 14:05 I Simpson 14:15 Tagadà 03:35 Diego Maradona
Portogallo-Ghana 14:00 Lo Sportello di Forum
17:05 La vita in diretta 16:10 Geo 15:30 Tg4 Diario del Giorno 16:40 Grande Fratello Vip 15:35 Ncis: Los Angeles 17:00 I Segreti della Corona
18:10 L'eredità 19:00 Hawaii Five-0 19:00 Tg3 16:50 Un Altro Domani 17:25 The Mentalist 17:55 The Royals
19:20 Tg1 19:40 F.B.I. 20:00 Blob 16:41 Cominciò con un bacio 17:25 Pomeriggio Cinque 18:18 Tipi da Crociera 18:50 Lingo - Parole in gioco
18:58 Tg4 19:15 Cash or Trash
20:00 Mondiali Qatar 2022: 20:30 Tg2 20:15 Via dei matti n°0 18:45 Caduta Libera 18:30 Studio Aperto 20:00 Tg La7 20:20 Don't Forget the Lyrics -
Brasile-Serbia 21:20 Che c'è di nuovo 20:40 Il cavallo e la torre 19:52 Tempesta d'amore 20:00 Tg5 19:30 C.s.i. - Scena del Crimine 20:35 Otto e mezzo Stai sul pezzo
22:15 Il circolo dei Mondiali 00:00 Squadra Omicidi Istanbul 20:50 Un posto al sole 20:30 Stasera Italia 20:40 Striscia La Notizia 20:24 Ncis - Unità Anticrimine 21:15 Piazzapulita 21:25 Only Fun - Comico Show
23:30 Bobo Tv - Speciale Qatar 01:45 I lunatici 21:25 Amore criminale 21:20 Dritto e Rovescio 21:20 Passaporto Per La Libertà 21:20 Ti Presento I Miei 01:00 Tg La7 Notte 23:35 Chi ha venduto la Coppa
23:35 Porta a Porta 02:30 Football Americano, NFL 23:25 Sopravvissute 00:54 Psycho 23:40 Station 19 23:40 Cattivi Vicini 2 01:10 Otto e mezzo del mondo?
01:20 Rai News24 - Thanksgiving Day Game 00:00 Tg3 Linea Notte 02:42 Tg4 Ultima Ora - Notte 00:40 Tg5 01:25 Manifest 01:50 ArtBox 01:35 Airport Security: Spagna