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Manuale installatore
INDICE
3 USO E MANUTENZIONE
1.2 DIMENSIONI
ATTACCHI
R Ritorno impianto 3/4”
M Mandata impianto 3/4”
G Alimentazione gas 3/4”
E Entrata acqua sanitaria 1/2”
U Uscita acqua sanitaria 1/2”
20 25
D ø mm 130 150
L mm 450 500
Fig. 1
ATTACCHI
R Ritorno impianto 3/4”
M Mandata impianto 3/4”
G Alimentazione gas 3/4”
E Entrata acqua sanitaria 1/2”
U Uscita acqua sanitaria 1/2”
20 BF 25 BF
L mm 450 500
B mm 225 295
Fig. 1 bis
1
1.3 CARATTERISTICHE TECNICHE
TABELLA 1
Potenza Termica Portata Termica Potenza Press. max. Capac. vaso Precarica Peso
MODELLO
variabile variabile elettrica di esercizio espansione vaso esp.
kW kW W bar litri bar Kg
TABELLA 2
Grado di Temperatura Portata Potenza Termica Portata sanit. Portata sanit. Press. acqua sanitaria
MODELLO isol. elettrico fumi fumi sanitaria specifica ∆t 30°C minima bar
°C gr/s kW I/min I/min Min. Max.
TABELLA 3
TABELLA 4
MURELLE 20-20 BF 10 28 35 95 20 30 37
MURELLE 25-25 BF 11 28 35 95 20 30 37
NOTA: Le pressioni gas al collettore bruciatori e le relative portate si riferiscono alla potenzialità massima della caldaia, valori che
dovranno essere rispettati nella fase di produzione sanitaria.
2
1.4 SCHEMA FUNZIONALE
LEGENDA
1 Camera fumo
2 Termostato limite 85°C
3 Scambiatore acqua-gas
4 Camera combustione
5 Valvola pressostatica
6 Pressostato acqua
7 Vaso espansione
8 Scambiatore acqua san.
9 Sonda sanitario
10 Valvola gas
11 Idrometro
12 Valvola sicurezza
13 Gruppo riempimento
14 Scarico caldaia
15 Circolatore
16 Sonda mandata riscaldamento
17 Termostato sicurezza 100°C
18 Valvola sfogo aria
19 Separatore d’aria
20 Termostato antigelo (a richiesta)
21 Rubinetto gas (a richiesta)
22 Rubinetto acqua sanitaria (a richiesta)
23 Piastra raccordi (a richiesta)
Fig. 2
LEGENDA
1 Ventilatore
2 Termostato limite 85°C
3 Scambiatore acqua-gas
4 Camera combustione
5 Valvola pressostatica
6 Pressostato acqua
7 Vaso espansione
8 Scambiatore acqua sanitaria
9 Sonda sanitario
10 Valvola gas
11 Idrometro
12 Valvola sicurezza
13 Gruppo riempimento
14 Scarico caldaia
15 Circolatore
16 Sonda mandata riscaldamento
17 Termostato sicurezza 100°C
18 Termostato sicurezza 100°C (vers. “IONO”)
19 Valvola sfogo aria
20 Separatore d'aria
21 Termostato antigelo (a richiesta)
22 Rubinetto gas (a richiesta)
23 Rubinetto acqua sanitaria (a richiesta)
24 Placca raccordi (a richiesta)
Fig. 2 bis
3
1.5 VISTA INTERNA
LEGENDA
1 Pressostato acqua
2 Sonda sanitario
3 Scambiatore acqua sanitaria
4 Presa press. bruciatore
5 Camera combustione
6 Termostato limite 85°C
7 Capillare termostato fumi
8 Valvola sfogo aria
9 Scambiatore acqua-gas
10 Sonda mandata riscaldamento
11 Termostato sicurezza 100°C
12 Bruciatore pilota
13 Valvola gas
14 Circolatore
15 Valvola pressostatica
Fig. 3
LEGENDA
1 Pressostato acqua
2 Sonda sanitario
3 Scambiatore acqua sanitaria
4 Cerniera di bloccaggio
5 Bruciatore pilota
6 Scambiatore acqua-gas
7 Termostato limite 85°C
8 Ventilatore
9 Pressostato fumi
10 Presa pressione positiva
11 Presa pressione negativa
12 Termostato sicurezza 100°C
13 Camera stagna
14 Camera combustione
15 Sonda mandata riscaldamento
16 Termostato sicurezza 100°C (vers. “IONO”)
17 Collettore bruciatori
18 Valvola gas
19 Circolatore
20 Valvola pressostatica
Fig. 3 bis
4
1.6 PREVALENZA DISPONIBILE ALL’IMPIANTO
600
MURELLE
Prevalenza residua (mbar)
500
400
300
200
100
20 25
0
500 1000 1500
Portata l/h
NOTA: La prevalenza disponibile all’impianto è calcolata con il circolatore sulla terza velocità.
Fig. 4
5
2 Requisiti generali per l’installazione
L'installazione deve intendersi fissa e dovrà essere effet- spettate le indicazioni date nelle figure 1-1 bis.
tuata esclusivamente da ditte specializzate e qualificate, Se non sono impiegati i raccordi forniti con la dima, per
secondo quanto prescrive la Legge 46/90, ottemperan- il collegamento delle tubazioni alla caldaia, dovranno es-
do a tutte le istruzioni e disposizioni riportate in questo sere utilizzati dei flessibili in acciaio per non causare sol-
opuscolo. lecitazioni di alcun genere all'apparecchio.
Si dovranno inoltre osservare le disposizioni dei Vigili del In ogni caso sarà necessario montare una saracinesca
Fuoco, quelle dell’Azienda del gas e quanto richiamato di intercettazione sulla tubazione di entrata acqua sa-
dalla Legge 10/91, relativamente ai Regolamenti Comu- nitaria.
nali, e dal DPR 412/93. Il tubo di scarico della valvola di sicurezza (12 figg.
2-2 bis) dovrà essere collegato ad un imbuto di rac-
colta per convogliare l'eventuale spurgo in caso di
2.1 INSTALLAZIONE SINGOLA intervento.
L'allacciamento gas deve essere realizzato con tubi di
Le caldaie versione “MURELLE” non raggiungendo il acciaio senza saldature (tipo Mannesmann), zincati e
limite dei 35 kW, possono essere installate in ambienti con giunzioni filettate e guarnite, escludendo raccordi a
domestici nel caso di mera sostituzione, all’esterno o in tre pezzi salvo per i collegamenti iniziali e finali.
un locale tecnico adeguato nel rispetto di quanto previ- Negli attraversamenti dei muri la tubazione deve essere
sto dal DPR 412/93 e dalle Norme UNI-CIG 7131/72 e posta in apposita guaina.
7129/92. Nel dimensionamento delle tubazioni gas, da contatore
È indispensabile che nei locali in cui sono installati degli a caldaia, si dovrà tenere conto sia delle portate in volu-
apparecchi a gas a camera aperta possa affluire almeno mi (consumi) in m3/h che della relativa densità del gas
tanta aria quanta ne viene richiesta dalla regolare com- preso in esame.
bustione del gas consumato dai vari apparecchi. È quin- Le sezioni delle tubazioni costituenti l’impianto devono
di necessario, per l'afflusso dell'aria nei locali, praticare essere tali da garantire una fornitura di gas sufficiente a
nelle pareti esterne delle aperture che rispondano ai re- coprire la massima richiesta, limitando la perdita di pres-
quisiti seguenti: sione tra contatore e qualsiasi apparecchio di utilizzazio-
– Avere una sezione libera totale di almeno 6 cm2 per ne non maggiore di:
ogni kW di portata termica installato, e comunque mai – 1,0 mbar per i gas della seconda famiglia (gas naturale)
inferiore a 100 cm2. – 2,0 mbar per i gas della terza famiglia (butano o propano)
– Essere situate il più vicino possibile all’altezza del All’ interno del pannello frontale è applicata una targhet-
pavimento, non ostruibile e protetta da una griglia che ta adesiva sulla quale sono riportati i dati tecnici di iden-
non riduca la sezione utile del passaggio dell’aria. tificazione e il tipo di gas per il quale la caldaia è predi-
sposta.
Le caldaie versione “MURELLE BF” possono invece
essere installate, senza vincoli di ubicazione e di appor-
to di aria comburente, in un qualsiasi ambiente domesti- 2.4 PLACCA INSTALLAZIONE
co (UNI 7129/92).
La placca di installazione viene fornita a corredo della
caldaia in una confezione di cartone ed è composta da
2.2 INSTALLAZIONE DI PIÙ CALDAIE due piastre, un elemento di collegamento e le viti di fis-
saggio (fig. 5).
Due o più apparecchi adibiti allo stesso uso nel Per il montaggio attenersi alle seguenti istruzioni:
medesimo locale o in locali direttamente comunicanti, – Fissare alla piastra A e alla placca inferiore B l’ele-
per una portata termica complessiva superiore di 35 mento di collegamento in lamiera.
kW, sono considerati come facenti parte di un unico – Completata la dima, fissare sul muro la piastra A con
impianto, pertanto il locale caldaia, dovrà avere caratte- le due viti a tassello a testa esagonale date a corre-
ristiche dimensionali e requisiti in conformità al D.M. do; l’elemento di collegamento posizionerà la placca
12/04/96 n. 74 “Approvazione della regola tecnica di inferiore B.
prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione – Controllare che la placca B sia perfettamente in piano
e l’esercizio degli impianti termici alimentati da combu- orizzontale con una livella a bolla, in modo da ottenere
stibili gassosi”. l'esatto posizionamento e riferimento per la posa in
Sarà inoltre necessario, per l'afflusso dell'aria al locale, opera di tutte le tubazioni acqua e gas.
realizzare sulle pareti esterne delle aperture di aerazione – Collegare alle tubazioni dell'impianto le curvette o i
la cui superficie, calcolata secondo quanto impartito nel rubinetti di collegamento forniti in un kit a richiesta,
punto 4.1.2 dello stesso D.M. non deve essere in ogni – Infine, attraverso le due viti esagonali della piastra su-
caso inferiore di 3.000 cm2 e nel caso di gas di densità periore A, effettuare quelle regolazioni necessarie per
maggiore di 0,8 a 5.000 cm2. ottenere il perfetto posizionamento verticale della cal-
daia.
2.3 ALLACCIAMENTO IMPIANTO Nelle versioni “MURELLE BF” praticare sul muro un
foro sufficiente a consentire l'inserimento di un tubo in
Prima di procedere al collegamento della caldaia è buo- P.V.C. ø 130 mm, lungo quanto lo spessore della parete
na norma far circolare acqua nelle tubazioni per elimina- da attraversare, bloccandolo poi con malta cementizia.
re gli eventuali corpi estranei che potrebbero compro- Tutto ciò per facilitare l'inserimento del condotto aspira-
mettere la buona funzionalità dell'apparecchio. Nell'effet- zione-scarico coassiale con relativa guarnizione esterna,
tuare i collegamenti idraulici accertarsi che vengano ri- come riportato al punto 2.6.1.
6
LEGENDA
1 Piastra raccordi
2 Raccordo diritto 1/2”x14
3 Guarnizione ø 18,5/11,5
4 Curvetta 1/2”x14
5 Tronchetto 1/2”x14
6 Rubinetto entrata san. 1/2” MF
7 Rubinetto mandata-ritorno imp. 3/4” MF
8 Guarnizione ø 24/17
Fig. 5 9 Rubinetto gas 3/4” MF
10 Raccordo diritto 3/4”x18
11 Tronchetto 3/4”x18
12 Raccordo diritto 3/4”x18 con ogiva
Fig. 7
2.4.1 Montaggio curvette di collegamento
Fig. 9
8
LEGENDA
A Curva ø 60/100
B Fascia bloccaggio
C Guarnizione spugna
D Ghiera alluminio
E Ghiera esterna in gomma
F Condotto di scarico ø 60
Fig. 10
2.6.2 Accessori tubo coassiale l'edificio. A titolo indicativo e non vincolante, riportiamo
nella Tabella 5 le distanze minime da rispettare facendo
Oltre al kit condotto coassiale a richiesta possono esse- riferimento alla tipologia di un edificio indicato in fig. 12.
re forniti (fig. 11): NOTA: Per il posizionamento dei terminali di scarico
– Prolunga ø 60/100 L. 855 cod. 8084804 attenersi alle disposizioni del foglio di
– Curva supplementare a 90° ø 60/100 cod. 8085601 aggiornamento n. 1 delle norme UNI 7129 e
– Prolunga verticale ø 60/100 L. 590 con prese aria-fumi 7131-72, alle norme dei Vigili del Fuoco, alle
cod. 8086902 disposizioni emanate da Comuni, Regioni e
NOTA: Con la curva fornita nel kit la lunghezza mas- ULSS, e al DPR n. 412 del 26/08/93.
sima del tubo non dovrà superare i 3 metri.
Nel caso si impieghi anche la curva supple-
mentare (4) il condotto potrà raggiungere la TABELLA 5
lunghezza massima di 1,6 metri. Posizione del terminale Apparecchi da 7 fino a 35 kW
Con l'impiego della prolunga verticale (3) la (distanze minime in mm)
parte terminale del condotto dovrà essere A- sotto finestra 600
sempre con uscita orizzontale.
B- sotto apertura di aerazione 600
C- sotto gronda 300
LEGENDA D- sotto balconata (1) 300
1 a-b Kit condotto coassiale
E- da una finestra adiacente 400
2 Prolunga ø 60/100 L. 855
3 Prolunga vert. con prese F - da una apertura di aerazione adiacente 600
4 Curva supplem. a 90°
G- da tubazioni o scarichi verticali o orizzontali (2) 300
H- da un angolo dell'edificio 300
I - da una rientranza dell'edificio 300
L - dal suolo o da altro piano di calpestio 2500
M- fra due terminali in verticale 1500
N- fra due terminali in orizzontale 1000
O- da una superficie frontale prospicente
senza aperture o terminali 2000
P - idem, ma con apertura o terminali 3000
Note
1) I terminali sotto una balconata praticabile devono
essere collocati in posizione tale che il percorso totale
dei fumi, dal punto di uscita degli stessi al loro sboc-
co dal perimetro esterno della balconata, compresa
l'altezza della eventuale balaustra di protezione, non
Fig. 11 sia inferiore a 2000 mm.
2) Nella collocazione dei terminali, dovranno essere adot-
tate distanze non minori di 1500 mm per la vicinanza
2.6.3 Posizionamento terminali di scarico di materiali sensibili all'azione dei prodotti della com-
bustione (ad esempio gronde o pluviali in materiale
I terminali di scarico per apparecchi a tiraggio forzato plastico, sporti in legname, ecc.), a meno di non adot-
possono essere situati sulle pareti perimetrali esterne del- tare misure schermanti nei riguardi di detti materiali.
9
È possibile inserire fino ad un massimo di tre prolun-
ghe e raggiunge una lunghezza massima rettilinea di
3,7 m. Qualora fosse necessario prevedere nello svilup-
po del condotto due cambi di direzione, la lunghezza
massima del condotto non deve essere superiore a 2 m.
Non è consentita la sostituzione degli accessori SIME
con altri dispositivi. Di seguito sono rappresentati alcuni
tra i sistemi di collegamento che è possibile praticare
(fig. 14).
Fig. 12
LEGENDA
1 Tegola con snodo 2.7 CONDOTTI ASPIRAZIONE
2 Pannello di piombo
3 Collare
E SCARICO SEPARATI “MURELLE BF”
4 Vite autof.
La somma dello sviluppo delle tubazioni di aspirazione e
scarico permette di raggiungere, senza cambi di dire-
zione, una distanza massima di 16 metri.
Nell’installazione sarà opportuno attenersi alle disposi-
zioni richieste dalle Norme e ad alcuni consigli pratici:
– La temperatura sulla superficie del condotto di scari-
co, nei tratti di attraversamento di murature e/o a con-
tatto con le pareti, non dovrà superare di 60°C la tem-
peratura ambiente ( pr EN 483).
– Con aspirazione diretta dall’esterno, quando il condotto
ha una lunghezza superiore a 1 metro, si consiglia la
coibentazione ai fini di evitare, nei periodi particolar-
mente rigidi, formazione di rugiada all’esterno della
tubazione.
– Con condotto di scarico posto all’esterno dell’edificio,
o in ambienti freddi, è necessario procedere alla coi-
bentazione per evitare mancate partenze del bruciato-
Fig. 13 re. In questi casi, prevedere sulla tubazione un siste-
ma di raccolta condensa.
10
Serie “Murelle 20 BFR-BF” Serie “Murelle 25 BF”
LEGENDA
A Condotto scarico
B Condotto aspirazione Fig. 15
TABELLA 6
Murelle 20 BF Murelle 25 BF
Settori del diaframma Perdita di carico totale Settori del diaframma Perdita di carico totale
da togliere mm H2O Pa da togliere mm H2O Pa
Nessuno 0 ÷1 0 ÷ 9,8
1 0 ÷1 0 ÷ 9,8 1 1 ÷2 9,8 ÷ 19,6
2 1 ÷2 9,8 ÷ 19,6 2 2 ÷3 19,6 ÷ 29,4
4 2 ÷3 19,6 ÷ 29,4 4 3 ÷4 29,4 ÷ 39,2
6 3 ÷4 29,4 ÷ 39,2 6 4 ÷5 39,2 ÷ 49,0
Togliere il diaframma 4 ÷5 39,2 ÷ 49,0 Togliere il diaframma 5 ÷6 49,0 ÷ 58,8
11
2.7.2 Accessori condotti separati NOTA: La perdita di carico massima consentita di
entrambi i condotti (aspirazione e scarico)
Oltre al kit condotti separati a richiesta possono essere non dovrà risultare superiore a 5 mm H2O.
forniti (fig. 16):
– Curva a 90° MF ø 80 cod. 8077404 Esempio di verifica:
– Curva a 90° MF ø 80 con presa cod. 8077407
– Prolunga ø 80 L. 1000 cod. 8077303 supposto che la lunghezza di ciascun tubo sia di 4
– Prolunga ø 80 L. 130 con presa cod. 8077304 metri, e siano state praticate 2 curve, il valore della per-
– Terminale aspirazione ø 80 cod. 8089500 dita di carico che si ottiene sarà di:
– Terminale di scarico ø 80 cod. 8089501
– Kit fascette di giunzione (n. 5) cod. 8092700 8 metri tubo ø 80 x 0,21 = 1,68 mm H2O
– Kit ghiere int.-est. ø 80 cod. 8091500
– Curva a 45° MF ø 80 cod. 8077406 2 curve 90°ø 80 x 0,35 = 0,70 mm H2O
– Scarico condensa Ø 80 cod. 8092800.
La distanza tra la caldaia e il punto di aspirazione o di Perdita di carico totale 2,38 mm H2O
scarico non è fissa, e viene determinata di volta in volta
sommando le perdite di carico di entrambe le tubazioni.
Per il calcolo occorre tenere conto dei seguenti parametri: Con questa perdita di carico totale occorre togliere quat-
– per ogni metro di tubo ø 80 (di aspirazione o scarico) tro settori del diaframma da utilizzarsi nel condotto di
la perdita di carico media è di ~0,21 mm H2O. aspirazione (fig. 15 bis).
– per ogni curva ø 80 la perdita di carico media è di Di seguito riportiamo alcuni tra i sistemi di collegamento
~0,35 mm H2O. che è possibile praticare (fig. 16).
LEGENDA
1 Kit condotti separati
2 Curva a 90° MF con presa
3 Prolunga ø 80
4 Terminale di scarico
5 Kit ghiere int.-est.
6 Terminale aspirazione
7 Curva a 45° MF
8 Prolunga ø 80 con presa
9 Curva a 90° MF
10 Fascetta di giunzione
11 Scarico condensa ø 80
Fig. 16
LEGENDA
1 Kit condotti separati
2 Curva a 90° MF con presa
3 Prolunga ø 80
4 Kit ghiere int.-est.
5 Terminale aspirazione
6 Fascetta di giunzione
7 Sdoppiatore
8 Tegola con snodo
9 Terminale uscita a tetto ø 80
10 Curva a 45° MF
11 Curva a 90° MF
12 Prolunga ø 80 con presa
13 Scarico condensa ø 80
14 Tee scarico condensa
Fig. 17 bis
Fig. 19/a
14
– Adattare la lunghezza del condotto di scarico all'effet- 2.12 ALLACCIAMENTO ELETTRICO
tivo spessore della parete. Con le prolunghe fornite a
richiesta è possibile arrivare ad una lunghezza massi- La caldaia è corredata di cavo elettrico di alimentazione
ma utile fra apparecchio e filo muro esterno di metri 3. che, in caso di sostituzione, dovrà essere acquistato
ATTENZIONE: Installare il diaframma (2 fig. 19/b) solamente alla Sime. L’ alimentazione dovrà essere effet-
solo quando la lunghezza del condotto di scarico è tuata con tensione monofase 230V~50 Hz attraverso un
inferiore a 0,60 m. interruttore generale protetto da fusibili, con distanza tra
– Montare sul condotto la ghiera in gomma e il terminale i contatti di almeno 3 mm. Il termostato ambiente da uti-
con dispositivo antivento. lizzare, la cui installazione è consigliata per una migliore
regolazione della temperatura e confort nell'ambiente,
deve essere di classe II in conformità alla norma EN
60730.1.
Serie “Murelle”
LEGENDA
1 Presa termostato ambiente
2 Termostato sicurezza fumi
(esclusa “20 TX-BF”)
3 Connettore cablato J3
4 Connettore cablato J4
5 Connettore cablato J5
6 Apparecchiatura FM 11
(vers. “IONO”)
7 Segnalazione
mancanza acqua
8 Sblocco apparecchiatura
(vers. “IONO”)
Serie “Murelle BF” 9 Connettore cablato J6
10 Connettore cablato J2
11 Connettore cablato J1
12 Deviatore Est.-Inv.
(esclusa vers. “20R-BFR”)
13 Interruttore generale
14 Condensatore 1,5 µF
(vers. “20 BF CE”)
15 Accensione elettrica
(vers. “20 BF CE”)
16 Filtro antidisturbo
(vers. “IONO”)
Fig. 20
15
2.12.2 Schema elettrico “MURELLE 20R CE IONO”
LEGENDA
L Linea
N Neutro
IG Interruttore generale
TA Termostato ambiente
SM Sonda mandata riscald. (azzurro)
F1 Fusibile (T1,6A)
F2 Fusibile (F50 mA)
A Apparecchiatura FM 11
EA Elettrodo accensione (arancione)
ER Elettrodo rivelazione (bianco)
EV1 Bobina valvola gas
EV2 Bobina valvola gas
TS Termostato sicurezza 100°C
R Pulsante sblocco app.
TL Termostato limite 85°C
M Modulatore
P Pompa
TF Termostato fumi
PA Pressostato acqua
LS Lampada spia insufficiente
pressione acqua
FA Filtro antidisturbo
LEGENDA
L Linea
N Neutro
IG Interruttore generale
E/I Interruttore Estate/Inverno
TA Termostato ambiente
SS Sonda sanitario (rosso)
SM Sonda mandata riscald. (azzurro)
F1 Fusibile (T1,6A)
F2 Fusibile (F50 mA)
VG Valvola gas
TS Termostato sicurezza 100°C
TI Termocoppia interrotta
TL Termostato limite 85°C
M Modulatore
VP Valvola pressostatica
P Pompa
TF Termostato fumi
PA Pressostato acqua
LS Lampada spia insufficiente
pressione acqua
16
2.12.4 Schema elettrico “MURELLE 20 CE IONO - 25 CE IONO”
LEGENDA
L Linea
N Neutro
IG Interruttore generale
E/I Interruttore Estate/Inverno
TA Termostato ambiente
SS Sonda sanitario (rosso)
SM Sonda mandata riscald. (azzurro)
F1 Fusibile (T1,6A)
F2 Fusibile (F 50 mA)
A Apparecchiatura FM 11
EA Elettrodo accensione (arancione)
ER Elettrodo rivelazione (bianco)
EV1 Bobina valvola gas
EV2 Bobina valvola gas
TS Termostato sicurezza 100°C
R Pulsante sblocco apparecchiatura
TL Termostato limite 85°C
M Modulatore
VP Valvola pressostatica
P Pompa
TF Termostato fumi
PA Pressostato acqua
LS Lampada spia insufficiente
pressione acqua
FA Filtro antidisturbo
LEGENDA
L Linea
N Neutro
SM Sonda mandata riscald. (azzurro)
LS Lampada spia insufficiente
pressione acqua
PA Pressostato acqua
IG Interruttore generale
F1 Fusibile (T 1.6A)
F2 Fusibile (T 50mA)
TA Termostato ambiente
P Pompa
A Apparecchiatura FM11
EA Elettrodo accensione (arancione)
ER Elettrodo rivelazione (bianco)
EV1 Bobina valvola gas
EV2 Bobina valvola gas
TS Termostato sicurezza 100°C
R Pulsante sblocco apparecchiatura
PF Pressostato fumi
V Ventilatore
TL Termostato limite 85°C
M Modulatore
FA Filtro antidisturbo
17
2.12.6 Schema elettrico “MURELLE 20 BF CE”
LEGENDA
L Linea
N Neutro
SS Sonda sanitario (rosso)
SM Sonda mandata riscald. (azzurro)
LS Lampada spia insufficiente
pressione acqua
PA Pressostato acqua
IG Interruttore generale
F1 Fusibile (T 1.6A)
F2 Fusibile (F 50mA)
TA Termostato ambiente
E/I Interruttore estate/inverno
VP Valvola pressostatica
P Pompa
PVG Micro valvola gas
A Accensione elettrica
PF Pressostato fumi
C Condensatore ventilatore
V Ventilatore
TL Termostato limite 85°C
VG Valvola gas
TS Termostato sicurezza 100°C
TI Termocoppia interrotta
M Modulatore
LEGENDA
L Linea
N Neutro
SS Sonda sanitario (rosso)
SM Sonda mandata riscald. (azzurro)
LS Lampada spia insufficiente
pressione acqua
PA Pressostato acqua
IG Interruttore generale
F1 Fusibile (T1,6A)
F2 Fusibile (F 50 mA)
TA Termostato ambiente
E/I Interruttore Estate/Inverno
VP Valvola pressostatica
P Pompa
A Apparecchiatura FM11
EA Elettrodo accensione (arancione)
ER Elettrodo rivelazione (bianco)
EV1 Bobina valvola gas
EV2 Bobina valvola gas
R Pulsante sblocco apparecchiatura
PF Pressostato fumi
V Ventilatore
TL Termostato limite 85°C
TS Termostato sic.100°C
M Modulatore
FA Filtro antidisturbo
18
2.13 SCHEDA ELETTRONICA 2.13.2 Funzionamento sanitario
Le schede elettroniche delle caldaie “MURELLE - Alla richiesta di acqua calda sanitaria la caldaia parte
MURELLE BF” sono realizzate nel rispetto della diretti- istantaneamente alla commutazione del micro interrutto-
va Bassa Tensione CEE 73/23. re della valvola pressostatica. A regolare la potenza
Sono alimentate a 230 Volt e attraverso un trasformatore necessaria, attraverso la modulazione di fiamma, sarà la
incorporato inviano tensione a 24 Volt ai seguenti com- sonda sanitario che confronterà la temperatura rilevata
ponenti: modulatore, pressostato acqua, pressostato e con quella riportata al potenziometro.
termostato fumi, sonde sanitario e riscaldamento, termo- Il campo di regolazione è compreso tra 35 e 60 °C.
stato ambiente, deviatore estate/inverno e termostato Ci sono due limiti previsti per lo spegnimento della cal-
limite. daia:
Un sistema di modulazione automatica e continua con- – superati 65 °C sulla sonda sanitario
sente alla caldaia di adeguare la potenza alle varie esi- – superati 85 °C sulla sonda mandata.
genze di impianto o dell’utente. La componentistica elet- Nel primo caso la riaccensione si avrà quando la tempe-
tronica è garantita per funzionare in un campo di tempe- ratura al sanitario sarà scesa sotto i 60 °C, mentre, nel
rature da -10 a +60 °C. secondo caso, quando la temperatura di mandata si tro-
verà a 75 °C.
LEGENDA
1 Fusibile (T100 mA)
2 Fusibile (T1,6 A)
3 Led “Richiesta accensione”
4 Led “Fumi”
5 Led “Sonde interrotte”
6 Trimmer “Potenza riscaldamento”
7 Trimmer “Pressione accensione”
8 Trimmer “Press. minima riscaldamento”
9 Connettore “Annullo ritardi”
10 Connettore “MET - GPL”
11 Led “Linea”
Fig. 27
19
2.13.4 Dispositivi previsti sulla scheda Con l’inserimento del ponte si annulleranno sia la
sosta tecnica programmata che il periodo di funziona-
La scheda elettronica delle caldaie “MURELLE” è prov- mento alla pressione minima nella fase di partenza. In
vista dei seguenti dispositivi: tal caso, i tempi che intercorrono tra lo spegnimento e
le successive accensioni, saranno in funzione ad un
– Trimmer “PRESSIONE ACCENSIONE” (7 fig. 27) differenziale di 8°C rilevato dalla sonda SM.
La scheda elettronica dispone di un trimmer “PRES-
SIONE ACCENSIONE” per variare il livello di pressio- NOTA: Tutte le operazioni suelencate dovranno
ne all’accensione (STEP) della valvola gas. necessariamente essere eseguite da perso-
A seconda del tipo di gas per cui la caldaia è predi- nale autorizzato, pena la decadenza della
sposta, si dovrà regolare il trimmer in modo da ottene- garanzia.
re al bruciatore una pressione di circa 3,5 mbar per
gas metano, e 7 mbar per gas GPL.
Per aumentare la pressione ruotare il trimmer in senso 2.14 SONDE RILEVAMENTO TEMPERATURA
orario, per diminuirla ruotare il trimmer in senso antio-
rario. Le caldaie “MURELLE” sono dotate di sonde per il rile-
Nella fig. 27 bis sono riportate indicativamente le posi- vamento della temperatura:
zioni dove collocare l’indice del trimmer a seconda del
tipo di gas utilizzato. – SM; sonda mandata riscaldamento, posta sulla tuba-
zione uscita scambiatore primario (10 fig. 3 - 15 fig. 3
– Trimmer “PRESSIONE MINIMA RISCALDAMENTO” bis).
(8 fig. 27)
Punto minimo di modulazione in riscaldamento per – SS; sonda sanitario (esclusa vers.”20R CE IONO - 20
consentire di mantenere un livello di pressione supe- BFR CE IONO”), posta sulla tubazione uscita acqua
riore a quanto impostato sul sanitario calda sanitaria (2 fig. 3 - 2 fig. 3 bis).
.
NOTA: Dopo aver stabilito il livello di pressione Le sonde sono del tipo NTC mod. ST03 e sono tra
all’accensione (STEP) in funzione al tipo di loro intercambiabili. Riportiamo nella tabella 7 i valori
gas, controllare che la pressione in riscal- di resistenza (Ω) che si ottengono sulle sonde al variare
damento sia ancora sul valore precedente- della temperatura.
mente impostato.
TABELLA 7
Temperatura Resistenza
C° Ω
20 12.000
METANO 30 8.300
35 6.900
40 5.800
45 4.900
50 4.100
MIN. MAX. - G.P.L. 55 3.500
60 3.000
70 2.200
80 1.700
Fig. 27 bis
NOTA: Con sonda SM interrotta la caldaia funziona
in fase riscaldamento sempre alla minima
– Connettore “MET-GPL” (10 fig. 27) potenza, mentre lavora in modo regolare in
Il ponte del connettore deve essere inserito sul tipo di fase sanitario. Se ciò si verifica sulla sonda
gas per il quale la caldaia è predisposta. SS la caldaia lavora sempre a carico nomina-
le e perde la modulazione di fiamma.
– Connettore “ANNULLO RITARDI” (9 fig. 27)
La scheda elettronica è programmata, in fase riscal-
damento, con una sosta tecnica del bruciatore di circa 2.15 ACCENSIONE ELETTRONICA
2 minuti che si riscontra sia alla partenza a freddo del-
l’impianto, che nelle successive riaccensioni. Ciò ad Le caldaie versione “IONO” sono del tipo con accensio-
ovviare accensioni e spegnimenti con intervalli molto ne automatica (senza fiamma pilota), dispongono quindi
ristretti che, in particolare, si potrebbero verificare in di una apparecchiatura elettronica di comando e prote-
impianti ad elevate perdite di carico. Ad ogni riparten- zione tipo FM 11.
za, dopo il periodo di lenta accensione, la caldaia si L'accensione e rilevazione di fiamma è controllata da
posizionerà, per circa 1 minuto, alla pressione minima due elettrodi posti sul bruciatore, che garantiscono la
di modulazione per poi riportarsi al valore di pressione massima sicurezza con tempi di intervento, per spegni-
riscaldamento impostato. menti accidentali o mancanza gas, entro un secondo.
20
2.15.1 Ciclo di funzionamento Il controllo avviene tramite un termostato di limite (6 fig. 3
- 7 fig. 3 bis) tarato a 85°C, e un termostato di sicurezza
Prima di accendere la caldaia accertarsi con un volto- (11 fig. 3 - 12 fig. 3 bis) tarato a 100°C posto in serie nel
metro che il collegamento elettrico alla morsettiera sia circuito termocoppia interrotta e pilostato valvola gas.
stato fatto in modo corretto rispettando le posizioni di fa- Per poter consentire la riaccensione del bruciatore pilota
se e neutro come previsto dallo schema. Premere l'inter- (12 fig. 3 - 5 fig. 3 bis), ripristinando così il funzionamen-
ruttore posto sul quadro di comando rilevando presenza to della caldaia, sarà necessario attendere che la tem-
di tensione con l'accensione della lampada spia. peratura nello scambiatore scenda al di sotto del valore
La caldaia a questo punto è pronta a mettersi in funzio- di taratura del termostato.
ne su richiesta riscaldamento o prelievo acqua calda sa-
nitaria inviando, attraverso il programmatore FM 11, una
corrente di scarica sull'elettrodo di accensione ed 2.17 DISPOSITIVO SICUREZZA FUMI
aprendo contemporaneamente la valvola gas. L'accen- “MURELLE 20R CE IONO - 20 CE - 20/25 CE IONO”
sione del bruciatore normalmente si ha nel tempo di 2 o
3 secondi. È una sicurezza contro la fuoriuscita di fumi in ambiente
Si potranno invece manifestare mancate accensioni con per inefficienza od otturazione parziale della canna
conseguente attivazione del segnale di blocco dell'ap- fumaria.
parecchiatura che possiamo così riassumere: Interviene bloccando il funzionamento della valvola gas
quando il rigetto dei fumi in ambiente è continuo, e in
– Mancanza di gas quantità tali da renderlo pericoloso. Per poter consentire
L'apparecchiatura effettua regolarmente il ciclo in- la ripartenza della caldaia sarà necessario svitare la
viando tensione sull'elettrodo di accensione che per- copertura del termostato e riarmare il pulsante (2 fig. 20).
siste nella scarica per 10 sec. max, non verificandosi Prima di effettuare questa operazione, accertarsi che sia
l’accensione del bruciatore, l’apparecchiatura va in stata tolta tensione al quadro comando.
blocco. Qualora dovesse ripetersi in continuazione il blocco della
caldaia, sarà necessario effettuare un attento controllo
Si può manifestare alla prima accensione o dopo lunghi alla canna fumaria, apportando tutte le modifiche e gli
periodi di inattività con presenza d'aria nella tubazione. accorgimenti necessari perché possa risultare efficiente.
Può essere causata dal rubinetto gas chiuso o da una
delle bobine della valvola che presenta l'avvolgimento
interrotto, non consentendone l'apertura. 2.18 PRESSOSTATO FUMI
“MURELLE 20 TX CE IONO - MURELLE BF”
– L'elettrodo si accensione non emette la scarica
Nella caldaia si nota solamente l'apertura del gas al Impurità e possibili formazioni di condensa, più probabili
bruciatore, trascorsi 10 sec. l'apparecchiatura va in nei periodi freddi della stagione, potrebbero causare il
blocco. non funzionamento del pressostato e mancate partenze
della caldaia.
Può essere causato dal fatto che il cavo dell'elettrodo Il pressostato è tarato di fabbrica ai valori ottimali di 4,5-6
risulta interrotto o non è ben fissato al morsetto del- mm H2O per le versioni “20 TX - 20 BF” e 8-9 mm H2O
l’apparecchiatura; oppure l'apparecchiatura ha il tra- per la versione “25 BF”, in grado di garantire la funziona-
sformatore bruciato. lità della caldaia anche con tubazioni di aspirazione e
scarico al limite massimo di lunghezza consentita.
– Non c'è rivelazione di fiamma Nel caso di sostituzione si dovrà tassativamente impie-
Dal momento dell'accensione si nota la scarica conti- gare il tipo di pressostato montato in origine; per nessu-
nua dell'elettrodo nonostante il bruciatore risulti acceso. na ragione si potrà montare il pressostato per “20 BF”
Trascorsi 10 sec. cessa la scarica, si spegne il bruciato- sulla versione “25 BF” in quanto verrebbe compromes-
re e si accende la spia di blocco dell'apparecchiatura. sa la sicurezza di funzionamento dell’apparecchio.
LEGENDA
1 Vite autof.
2 Schienale
3 Fianco sinistro
4 Fianco destro
5 Pannello frontale
Fig. 29
22
3 Uso e manutenzione
3.1 CONTROLLI PRELIMINARI ALL'ACCENSIONE vola pressostatica. Vi si può accedere dopo
aver allentato il raccordo in ottone (5); non
Al momento di effettuare la prima accensione dalla cal- prima comunque di aver chiuso il rubinetto
daia è buona norma procedere ai seguenti controlli: di intercettazione acqua fredda sanitaria
– Assicurarsi che l'impianto sia stato caricato d'acqua e montato sulla dima.
risulti ben sfiatato.
– Accertarsi che le eventuali saracinesche siano aperte.
– Verificare che il condotto di evacuazione dei prodotti della
combustione sia libero e/o sia stato montato correttamente.
– Accertarsi che la caldaia sia predisposta al funziona-
mento per il tipo di gas erogato.
– Aprire il rubinetto gas e verificare la tenuta degli attac-
chi compreso quello del bruciatore.
– Sfiatare l'aria esistente nella tubazione gas agendo
sull'apposito sfiatino presa pressione posto sull'entrata
della valvola gas.
– Accertarsi che il collegamento elettrico sia stato effet-
tuato in modo corretto e che il filo di terra sia collegato
ad un buon impianto di terra.
– Controllare che non vi siano liquidi o materiali infiam-
mabili nelle immediate vicinanze della caldaia.
LEGENDA 4 Filtro
3.1.1 Regolazione temperatura acqua sanitaria 1 Valvola pressostatica 5 Girello 1/2”
2 Regolatore portata 6 Guarnizione ø 11,5/18,5
Le caldaie “MURELLE” (escluso le vers. “20R - 20 BFR”) 3 Microinterruttore 7 Pressostato acqua
sono dotate di un potenziometro per la regolazione della
Fig. 30
temperatura acqua sanitaria con campo di taratura da 35
a 60°C. Questo sistema offre un doppio vantaggio:
1) La caldaia si adatta perfettamente a qualsiasi tipo di
impianto sanitario, sia che si tratti di sistema di misce- 3.2 SMONTAGGIO VASO ESPANSIONE
lazione di tipo meccanico o termostatico.
2) La potenza termica viene dosata in funzione della Per lo smontaggio del vaso espansione procedere nel
temperatura richiesta ottenendo così un sensibile ri- modo seguente (fig. 31):
sparmio di combustibile. – Accertarsi che la caldaia sia stata svuotata dall'acqua.
– Svitare il raccordo (1).
NOTA: Al fine di evitare possibili equivoci, si ricorda che – Svitare la vite che fissa la staffa (5) al telaio, sollevare
il valore ottenuto dal prodotto della differenza di la staffa e il vaso di espansione (2).
temperatura (°C) tra uscita ed entrata dell'acqua
sanitaria in caldaia, per la portata oraria misurata NOTA: Prima di procedere al riempimento dell'im-
al rubinetto di prelievo (lt/h), non potrà mai essere pianto accertarsi, con un manometro collega-
superiore alla potenza utile sviluppata dalla cal- to alla valvola (3), che il vaso di espansione
daia. Per le misurazioni e i controlli della portata e risulti precaricato alla pressione di 0,8 ÷ 1 bar.
della temperatura dell'acqua sanitaria utilizzare
strumenti appositi, tenendo in considerazione le
dispersioni di calore esistenti nel tratto di tuba-
zione tra caldaia e punto di misura.
LEGENDA
1 Modulatore
2 Bobine EV1-EV2
3 Presa pressione a monte
4 Presa pressione a valle
Fig. 32/b
30
Fig. 35/a
35
30
25
20
15
LEGENDA
1 Potenziometr riscaldamento
2 Trimmer 10
3 Potenziometro sanitario
5
8,1 (7.000) 11,6 (10.000) 17,4 (15.000) 23,2 (20.000) 29,1 (25.000)
POTENZA TERMICA kW (kcal/h)
26
3.6 REGOLAZIONE BRUCIATORE PILOTA con altra analoga verniciata di rosso fornita nel set
di trasformazione.
Le versioni “MURELLE 20 CE - 20 BF CE” sono dotate di – Spostare il ponte del connettore “GPL-MET” della
fiamma pilota che, se ben regolata, dovrà investire la parte scheda (10 fig. 27) sulla posizione “GPL”.
terminale della termocoppia per una lunghezza di 8÷10 mm. – Per la taratura dei valori di pressione gas massima e
La regolazione si effettua tramite l'apposita vite (4 fig.32): minima attenersi, in funzione del tipo di valvola gas
– Per diminuire la portata del gas ruotare la vite in senso impiegata, a quanto specificato al punto 3.4.
orario. Oltre alla taratura non è necessario effettuare altre
– Per aumentare la portata del gas ruotare la vite in sen- operazioni sul modulatore della valvola.
so antiorario. – La pressione di alimentazione non dovrà mai superare
i 50 mbar.
– Ad operazioni ultimate applicare sul pannello del man-
3.7 TRASFORMAZIONE AD ALTRO GAS tello la targhetta indicante la predisposizione gas forni-
ta a corredo nel kit di trasformazione.
Per effettuare la trasformazione a gas butano (G30) o pro-
pano (G31) si dovrà procedere alla sostituzione degli ugelli NOTA: Dopo il montaggio tutte le connessioni gas
principali e dell'ugellino pilota (vers. “MURELLE 20 CE - 20 devono essere collaudate a tenuta, usando
BF CE”) operando nel seguente modo (fig. 36): acqua saponata o appositi prodotti, evitando
– Chiudere il rubinetto gas l’impiego di fiamme libere.
– Nelle vers. “MURELLE 20 CE - 20 BF CE” svitare la ter-
mocoppia interrotta (6), il raccordo del tubetto di alimen-
tazione pilota (3) e togliere l'elettrodo di accensione (5). 3.8 FILTRO SULLA TUBAZIONE GAS
– Togliere il bruciatore pilota (8) e sostituire l'ugellino
pilota (4) . La valvola gas utilizzata sulle caldaie “MURELLE”
– Sfilare il gruppo bruciatore (11). monta di serie un filtro all’ingresso che non è comunque
– Procedere alla sostituzione degli ugelli principali (12) posti in grado di trattenere tutte le impurità contenute nel gas
sul collettore (9), interponendo la rondella in rame (10); e nelle tubazioni di rete.
per eseguire tale operazione usare una chiave fissa ø 7. Per evitare il cattivo funzionamento della valvola, o in
– Rimontare il tutto rispettando le successioni delle fasi. certi casi addirittura l’esclusione della sicurezza di cui la
– Nelle versioni con valvola gas V4600N sostituire la stessa è dotata, si consiglia di montare sulla tubazione
molla cilindrica (2 fig. 37) della bobina modulante gas un adeguato filtro.
LEGENDA
1 Girello 1/2”
2 Controdado 1/2”
3 Tubetto pilota ø 6
4 Ugellino pilota
5 Candela d'accensione
6 Termocoppia interrotta
7 Vite TE M5 x 10
8 Bruciatore pilota
9 Collettore bruciatori
10 Rondella ø 6,1
11 Bruciatori
12 Ugello
13 Vite TCB M4 x 6
Fig. 36
LEGENDA
1 Controdado M13
2 Molla cilindrica
3 Raccordo reg. pressione max
4 Vite reg. pressione min.
5 Bobina modulante 24 V
6 Coppiglia
7 Copertura con vite
Fig. 37
27
3.9 PULIZIA E MANUTENZIONE – Durante la fase di smontaggio e montaggio del brucia-
tore si raccomanda di porre attenzione e non forzare
È obbligatorio effettuare, alla fine della stagione di riscal- sui particolari delicati quali: punta della termocoppia o
damento, un controllo alla caldaia e l’eventuale pulizia, elettrodi di accensione e rivelazione.
operando nel modo seguente: – Rimontare i particolari tolti dalla caldaia rispettando la
– Togliere tensione alla caldaia agendo sull'interruttore ge- successione delle fasi.
nerale e chiudere il rubinetto di alimentazione del gas. – Controllare il camino assicurandosi che la canna fu-
– Procedere allo smontaggio del mantello come specifi- maria sia pulita.
cato al punto 2.19. – Controllare il funzionamento dell'apparecchiatura e/o
– Togliere la camera fumo svitando le viti di fissaggio. del bruciatore pilota, e del bruciatore principale.
– Procedere allo smontaggio del gruppo di bruciatori- – Non usare prodotti abrasivi per la pulizia del pannello
collettore gas come specificato al punto 3.7. comandi.
– Per la pulizia indirizzare un getto d’aria verso l’interno – Dopo il montaggio tutte le connessioni gas devono
dei bruciatori in modo da far uscire l’eventuale polvere essere collaudate a tenuta, usando acqua saponata o
accumulatasi. appositi prodotti, evitando l’impiego di fiamme libere.
– Procedere alla pulizia dello scambiatore di calore to-
gliendo la polvere ed eventuali residui di combustione.
– Per la pulizia dello scambiatore di calore, come pure La manutenzione preventiva ed il controllo della fun-
del bruciatore, non dovranno mai essere usati prodotti zionalità delle apparecchiature e dei sistemi di sicu-
chimici o spazzole di acciaio. rezza, dovrà essere effettuata alla fine di ogni stagio-
– Assicurarsi che la parte superiore forata dei bruciatori ne esclusivamente dai Centri Assistenza Autorizzati,
sia libera da incrostazioni. in ottemperanza al DPR 26 Agosto 1993 n°412.
Il pilota non si accende e non si nota la scarica – Controllare che l'afflusso del gas sia regolare e che
sull'elettrodo. sia stata eliminata l'aria nelle tubazioni.
– Controllare che il fusibile da 1,6 A sia buono.
– Controllare che il contatto micro PVG non risulti difet-
toso, eventualmente sostituirlo (vers. “BF”).
– Controllare che il cavo di accensione non abbia
dispersioni e che ci sia un buon contatto sui terminali
d'innesto.
– L'elettrodo risulta mal posizionato oppure necessita
sostituirlo in quanto rotto.
– L'accensione elettrica A non funziona, provvedere alla
sostituzione (vers. “BF”).
– L'accensione pizoelettrica non funziona, provvedere
alla sostituzione.
Il bruciatore pilota si spegne quando si rilascia – Verificare che la fiamma del bruciatore pilota investa
il pulsante d'accensione. sufficientemente la termocoppia.
– Regolare la portata del gas al pilota.
– Il termostato di sicurezza risulta difettoso, necessita
sostituirlo.
– Sostituire la termocoppia interrotta.
– Sostituire la valvola gas.
La caldaia si accende ma trascorsi 10 secondi – Controllare che nell’allacciamento elettrico siano state
va in blocco (vers. “IONO”). rispettate le posizioni di fase e neutro.
– Controllare che l’apparecchiatura non abbia il fusibile
guasto.
– L’elettrodo di rivelazione è difettoso; occorre sostituirlo.
– L’apparechiatura è difettosa; occorre sostituirla.
La valvola gas non modula in fase sanitario. – La sonda SS è interrotta, necessita sostituirla.
– Il modulatore M ha l'avvolgimento interrotto, necessita
sostituirlo.
– La scheda elettronica è difettosa, occorre sostituirla.
La valvola gas lavora solo alla potenza minima – La sonda SM è interrotta, necessita sostituirla.
in fase riscaldamento.
Il bruciatore non parte in fase di produzione – Controllare che il pistoncino della valvola pressostatica
acqua calda sanitaria. si muova regolarmente attivando a fine corsa il micro
interruttore. Se ciò non avviene, controllare che la pres-
sione dell'acqua corrisponda alla minima prescritta,
eventualmente sostituire la valvola pressostatica.
– Il microinterruttore della pressostatica è difettoso,
necessita sostituirlo.
L'acqua sanitaria arriva molto calda, – Svitare completamente la vite (2 fig. 30) della valvola
ma con portata ridotta. pressostatica.
– Controllare che il filtro (4 fig. 30) posto in entrata alla
valvola pressostatica risulti pulito.
– La pressione dell'acqua in rete è insufficiente, installa-
re un montaliquidi.
I rubinetti dell'acqua non danno né acqua calda, – Scambiatore o tubo uscita acqua sanitaria ostruito da
né acqua fredda. depositi calcarei, provvedere alla disincrostazione.
La caldaia presenta rumori o friggii allo scambiatore. – Controllare che il circolatore P non risulti bloccato,
eventualmente provvedere allo sblocco.
– Disostruire la girante del circolatore da impurità e
sedimenti accumulatisi.
– Il circolatore è bruciato o fa un numero di giri inferiore
al previsto, provvedere alla sostituzione.
– Controllare che la potenza della caldaia sia adeguata
alle reali necessità dell'impianto di riscaldamento.
La valvola di sicurezza della caldaia interviene – Controllare che il rubinetto di caricamento sia chiuso.
di frequente. Sostituirlo nel caso non chiuda perfettamente.
– Controllare che la pressione di caricamento a freddo
dell'impianto non sia troppo elevata, attenersi ai valori
consigliati.
– Controllare se la valvola di sicurezza è starata, even-
tualmente sostituirla.
– Verificare se il vaso è di sufficiente capacità per il con-
tenuto d’acqua dell’impianto.
– Controllare la pressione di pregonfiaggio del vaso
espansione.
– Sostituire il vaso espansione se difettoso.
29
I radiatori in inverno non si riscaldano. – Il deviatore Estate-Inverno è in posizione estate, spo-
starlo in posizione inverno.
– Il termostato ambiente TA è regolato troppo basso o
necessita sostituirlo in quanto difettoso.
– I collegamenti elettrici del termostato ambiente non
sono esatti.
– Il microinterruttore della valvola pressostatica risulta
difettoso, necessita sostituirlo.
Il bruciatore principale brucia male: – Controllare che la pressione del gas al bruciatore sia
fiamme troppo alte, fiamme gialle. regolare.
– Controllare che i bruciatori siano puliti.
– Controllare che il condotto coassiale sia stato installa-
to correttamente (vers. “BF”).
La caldaia funziona ma non aumenta la temperatura. – Controllare che il consumo del gas non sia inferiore al
previsto.
– Controllare che la caldaia sia pulita.
– Controllare che la caldaia sia proporzionata all'impianto.
Nella versione “MURELLE BF CE” con l'interruttore – Controllare i collegamenti elettrici e verificare se arriva
acceso il ventilatore non gira alla velocità minima. tensione.
– Controllare ed eventualmente sostituire il condensato-
re C in quanto difettoso.
– Sostituire il ventilatore.
Nella versione “MURELLE BF CE” su richiesta acqua – Accertarsi che il pressostato fumi PF sia funzionante e
sanitaria o riscaldamento, il ventilatore non passa a che il relativo contatto si trovi in condizioni di riposo.
girare alla massima velocità. – Controllare ed eventualmente disostruire i tubetti di
collegamento del pressostato fumi PF da impurità o
condensa.
– Necessita sostituire il pressostato fumi PF con uno
nuovo tarato di fabbrica.
– Sostituire la scheda elettronica.
30
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