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CONVEGNO – IANNACCONE

“Senza interazioni sociali corrette non siamo nulla e niente.”


È stato difficile far capire che i bambini argomentano. Far capire, nella scienza, significa
offrire argomenti utili alla riflessione e al riconoscimento delle proprie posizioni.

Piaget – è uno “psicologo acquisito”.


Piaget è un biologo che studiava i molluschi di lago.
La cosa interessante della sua teoria è che per lui l’intelligenza è l’elemento
caratteristico del vivente, cioè il processo di ADATTAMENTO: le sue cozze si
adattavano ai laghi.
Piaget, nella sua tesi di dottorato, dimostra che la forma del vivente dipende dal contesto
nel quale il vivente “elabora”, dipende dal modo di interagire con il contesto e dal modo in
cui il contesto reagisce alla sua azione.
Quindi è una sorta di AZIONE – REAZIONE che modificano il vivente.

AGGANCIO CULTURALE - Piaget


La famiglia di Piaget, come quella di Bruner, era una famiglia di orologiai.
Neuchâtel è la terra degli orologi.
Piaget immagina l’intelligenza come un’interazione con l’ambiente, come un meccanismo di
interazione.

A Neuchâtel si fabbricano tutti i meccanismi meccanici degli orologi più importanti di tutto il mondo.
Nel Settecento, alcuni di questi orologiai, accettarono una grande sfida di grande attualità: se
costruire un uomo meccanico e come dargli una specie di intelligenza.
Lo scrivano è uno dei 3 automi più sofisticato che può scrivere qualunque frase di 40 caratteri.
Questo automa intinge il pennino nel vero inchiostro e poi scrive la frase in corsivo.
Qui uno dei sogni dell'umanità si concretizzava negli intorno al 1700.

Si parla di un meccanismo programmabile.


È una novità perché si parlerà di programmazione intorno al Novecento. Alcuni dei comportamenti
umani sono riproducibili e programmabili.
Dunque, se sono programmabili, sono conoscibili.
Se il computer ha una certa memoria, noi abbiamo potenziato con quella macchina una parte
dell’intelligenza comune all’uomo.

Oggi si sta molto confondendo l’amplificazione dei processi cognitivi con l’intelligenza artificiale.
Ad oggi, un’intelligenza artificiale come quella umana non sembra talmente prossima, perché
l’intelligenza umana non è solo la riproduzione di meccanismi come quelli della memoria, del
calcolo, della risoluzione di problemi, di trasporto di enormi pacchi, ma nessun automa, ad oggi, oggi
capisce cosa sta facendo e cosa noi vogliamo da lui.

L’automa ESEGUE come sistema chiuso una serie di compiti. In realtà, quindi, non sono intelligenti,
Una de
ma sono “degli imbecilli ad altissima velocità”: hanno la velocità, ma la differenza abissale che non è
stata colmata è nella comprensione, nel senso.
Una delle ipotesi di Piaget è:

la questione del senso è legato all’INTERAZIONE SOCIALE.

La COSTRUZIONE DEL PENSIERO E DEL LINGUAGGIO è dialogica, è in più teste nello stesso
momento e si costruisce quando siamo di fronte all’altro.
In realtà:
✓ l’altro è il nostro contesto;
✓ la nostra struttura cognitiva si modifica in relazione con l’altro, così come il guscio
dei molluschi di lago si modifica per adattarsi al fondo del lago. Noi non ci adattiamo
alla forma dell’altro (non divento più alto se parlo con uno più alto), ma
l’adattamento riguarda l’intelligenza.
✓ una delle manifestazioni più alte dell’intelligenza è il LINGUAGGIO: il partner è
necessario per costruire qualcosa di nuovo.
Il linguaggio stesso ha bisogno dell’altro per essere espresso.

X se non è presente un altro con noi, l’altro è generalizzato: è quell’altro che sta
dappertutto. Ad esempio, se si butta una sigaretta dal finestrino si ha un “senso di
colpa” rispetto ad un altro che non c’è: sentiamo l’effetto di qualcosa e di qualcuno
che non c’è (ex. la voce della coscienza). Questo è il fascino del dialogismo.

Piaget, negli anni ’30, era un interazionista sociale con un’idea filosofica diversa. Erano
gli anni dopo la prima guerra mondiale e annunciavano una seconda guerra mondiale .
Sosteneva che:

Il bambino è socializzato ed educato attraverso le interazioni con quello che lo circonda.


Questa interazione è la fonte essenziale del suo sviluppo*, la cui importanza è sempre
sufficientemente apprezzata anche se porti a specifici e fondamentali risultati.
Il bambino può essere educato dalle sue relazioni con i bambini più piccoli.

*[secondo Giovanna è la domanda d’esame]

Piaget aveva compreso che l’interazione sociale non era qualcosa di meccanico, ma
MORALE ED ETICO: accogliere l’altro, rispettarlo, offrire all’altro il proprio punto di vista,
difenderlo.
Stiamo parlando di : l’argomentazione è quella di un bambino.
MODELLO ARGOMENTATIVO DEL BAMBINO
Attraverso un modello scientifico molto preciso si osserva come si può descrivere
esattamente il modello argomentativo del bambino, che è largamente implicita.
Si è costruito il modello, che provvisoriamente ci consente di dire che è possibile
ricostruire l’argomentazione del bambino.

Per vedere come i bambini argomentano dobbiamo partire da una premessa:

➢ Non dobbiamo partire dall’osservazione di un bambino singolo. In realtà, per poter


osservare l’argomentazione, bisogna osservare un’interazione sociale;
➢ Bisogna mettere l’accento sul fatto che l’argomentazione del bambino è diversa da
quella di un avvocato. Il bambino argomenta per capire il mondo; l’avvocato, ad
esempio, per difendere qualcuno.

A scuola, oggi, non dobbiamo solo badare al merito, ma alla CURA della persona.

è ciò che abbiamo avuto la fortuna di incontrare nella nostra vita.


L’organizzazione “Maestri di strada” comprende meritevoli che vengono scartati dalla società
che tornano meritevoli quando queste organizzazioni accettano qualcuno perché è una
persona, e non si chiede di chi è figlio, ecc.)

Contesto materiale

Interazioni sociali

Attività
esplorativa dei
bambini

“Quando muore un solo individuo, l’umanità è più povera.”


- Miguel De Unamuno
CONTESTO

ragionamento dei
bambini

inferenze come i bambini producono


nell’argomentazione argomentazioni

Noi non studiamo la lingua dei bambini, ma il pensiero dei


bambini come esso appare nel verbale e nel non-verbale,
negli elementi espliciti ed impliciti del discorso.

Clotilde Pontecorvo – una dei primi ricercatori al mondo a riconoscere le capacità


argomentative nel bambino – senza aver ancora utilizzato modelli più tecnici, aveva
compreso l’importanza dell’argomentazione.

L’argomentazione è il modo per far crescere l’intelligenza dal punto di vista cognitiva,
sociale.
non significa solo dare una tesi migliori delle altre, ma offrire ragioni
ragionevoli (e non razionali) che ci permettono di convincere l’altro, ma se l’altro è
ideologicamente posizionato non lo convinceremo mai.

• RAGIONEVOLEZZA = capacità di ascoltare l’argomento dell’altro e cercare di


convincerlo non per forza con ragionamenti logici.
• RAZIONALITÀ = pensiero logico (2+2=4)

Al bambino bisogna insegnare a essere RAGIONEVOLE:

non bisogna dire ai bambini che c’è una verità, ma che devono CERCARE una verità.
L’argomentazione del bambino è di ricerca, fatta per capire.
Per comprendere

IL BAMBINO FA UN ARGOMENTO,
ma come produce l’argomentazione?

Il pensiero appare sia a livello verbale (esplicita) che non verbale (implicita).
Cioè il bambino dice qualcosa ma non tutto.

Il modello utilizzato viene da Aristotele.


ARGOMENTUM MODEL OF TOPICS FOR THE STUDY OF INFERENCE
– il modello ATM permette di distinguere chiaramente la componente procedurale e
inferenziale di ogni singola argomentazione grazie ad una ricostruzione a partire da
elementi concreti (mamma e latte).

Esso permette anche di distinguere:


→ il livello inferenziale (cognitivo)
→ da quello contestuale (interazioni).

Come premessa, ci sono i modi di argomentare che si chiamano LOCUS.

COMPONENTE MATERIALE
LOCUS da …

ENDOXON
(opinioni con cui si può
essere d’accordo)
MAXIM

DATUM

PRIMA CONCLUSIONE /
MINORE PREMESSA

CONCLUSIONE FINALE
(presa di posizione)

COMPONENTE PROCEDURALE
(inferenziale, locus-based → più astratta)
ESEMPIO → conservazione dei liquidi

La ricercatrice presenta tre animaletti di peluche (giraffa, orso, zebra) chiedendo ai


bambini di dargli un nome.
Vengono utilizzati degli animaletti di peluche perché una delle ipotesi che si faceva
all'epoca, negli studi sulle interazioni sociali, è che il bambino non rispondesse perché
era inibito dalla presenza dell'adulto, per cui si provava ad esportare la situazione.

La storia: “è il compleanno della giraffa e tutti gli animali sono assetati. Lei presenta tre
bicchieri e domanda al bambino di versare uguali quantità di succo nei due bicchieri
identici (A e A’) e in un terzo bicchiere di forma diversa, più basso e largo.”
Allora, l’adulto chiede al bambino se la quantità di succo è uguale o no.

Alcuni bambini ad un certo punto facevano un ragionamento diverso:

1. RICERCATRICE Ma, dunque cosa possiamo fare per avere tutti lo


stesso da bere?
2. KATE (Ah) ma no, loro non apriranno la loro bocca.
3. RICERCATRICE No no, ma cosa possiamo fare?
4. SALLY Sì, gli animali non possono bere. Non hanno una bocca
aperta.
5. RICERCATRICE No, ma abbiamo detto che eravamo nel mondo degli
animali.
6. SALLY Allora noi siamo animali.
7. RICERCATRICE Dunque, cosa faremo affinché io beva come tutti gli
altri? (la ricercatrice dà voce alla giraffa)
8. KATE Allora, questo non ha la stessa dimensione (mettendo il
bicchiere B vicino ad A, riferendosi ai livelli di succo)
➢ Se si prende un test d’intelligenza, il compito non sarebbe superato prendendo in
considerazione la risposta di Sally al punto 4, perché secondo questi test la risposta
si sa o meno. In realtà, la bambina non sta risolvendo il compito ma sta dando
significato ad una situazione prima ancora che la situazione sia un test di
conservazione dei liquidi. Quindi, la bambina sta ragionando perfettamente.
➢ Inoltre, in questo compito le bambine cercano anche di convincere la ricercatrice
che ad un certo punto lascia perdere e continua come se nulla fosse. Quindi, in
parte sono invisibili le argomentazioni dei bambini, ma se ci si pone in quest’ottica
si possono osservare.
si
cui
con
essere LOCUS
può
accordo
ENDOXON
Per bere la sua bocca deve Locus da una causa
essere aperta d' no
.

strumentale
o

MAXIM
DATUM Se lo strumento è assente,
Non hanno una bocca aperta l’azione è impossibile

Gli animali non hanno lo


strumento per bere

CONCLUSIONE FINALE
Gli animali non possono
bere

Noi esaminiamo lo scambio e individuiamo la struttura logica inferenziale del bambino.


Il bambino arriva alla final conclusion, per cui per lui è logico che gli animali non possono
bere. I bambini hanno la capacità dell '

Questa è l’INFERENZA, una previsione del mondo, una ricerca, una capacità di prevedere
gli avvenimenti. I bambini hanno questa capacità perché sono esseri viventi che
esplorano, cercano di capire.

X I bambini, per esplorare, hanno bisogno di spazio. In molti casi l’ostacolo è l’adulto,
perché nella ritualità degli scambi quotidiani bisogna riassumere.
✓ Allora, se vogliamo sapere se il bambino ha preso coscienza di qualcosa dobbiamo
approfondire stimolando con delle domande.

L’insegnante deve cogliere l’inferenza naturale del bambino.


L’argomentazione è qualcosa di naturale. Noi avremmo un’argomentative mind, che ci
dà il vantaggio sugli altri esseri viventi. Quando si separa la logica dall’etica stiamo
facendo pasticci
COMPITO → conservazione di uguali lunghezze (Piaget)

“una piccola formica cammina qui (punto sul percorso dritto A’), cammina di più/meno/lo stesso
della piccola formica qui (punto sul percorso a zig zag B’)?”

Il mondo di riferimento
dell’adulto – ricercatore

Un setting sperimentale di
A’ conservazione di
lunghezze uguali
nonostante i cambiamenti
nella disposizione
B’ percettiva del materiale
(due linee di fiammiferi)

Fino ad una certa età pensano che la distanza tra inizio e fine del segmento sia la
stessa. In realtà uno dei due segmenti è più lungo.

La storia che accade in questo scambio fra Alice, la ricercatrice ed Eva, è una storia molto
semplice perché una delle due bambine dice che effettivamente la seconda strada è
uguale, però è più faticosa.
Questo perché poi viene fuori che la bambina interpreta il compito come quello che sa
bene: lei vive in un villaggio di montagna svizzera, quindi sa che quando vede una strada
così a zig zag, significa che si sta facendo una salita, per cui quelli disegnati sono i tornati.
Dunque, per la bambina, il problema dell'eguaglianza diventa un'altra cosa → dice che B’
sta salendo, quindi si stanca di più di A’.

Questa conversazione ha portato questi risultati perché la ricercatrice, per semplificare, ha


chiesto “Quale delle due formiche si stanca di più?” intendendo “Quale delle due formiche
fa più strada?”, creando un equivoco, perché doveva verificare la lunghezza, ma
giustamente la bambina interpreta il compito diversamente dicendo che “non è questione
di lunghezza, bensì è questione di salita perché quando io vado al villaggio effettivamente
la strada fa così ed è una strada in salita, quindi per forza la formica B’ si stanca di più”.
Naturalmente, poi, abbiamo fatto tutta una serie di inferenze e abbiamo capito che i
bambini di fronte a qualunque compito cercano di dare un senso chiaro di quello che
stanno facendo.
L’unico modo per capire che la ricercatrice e la bambina stanno in due mondi diversi è
ascoltare attentamente la bambina: infatti la bambina spiega che la strada è in salita.

Se non si fosse ascoltato, ci si sarebbe soffermati al fatto che la bambina avrebbe


semplicemente dato una risposta non valida per la psicometria.

Psicometria: scienza dei test, sia clinici, cognitivi,


ecc. misura della psiche. L’argomentazione non
rientra in questo campo, ma alcune competenze
alla base dell’argomentazione possono essere
misurate coi test.

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