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Disegno e
rappresentazione
Disegno geometrico
Tecniche di rappresentazione
Elementi di progettazione
Seconda edizione di
Disegno
Sergio Sammarone
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Realizzazione editoriale:
– Coordinamento redazionale: Matteo Fornesi
– Segreteria di redazione: Deborah Lorenzini
– Progetto grafico, impaginazione e ricerca iconografica: Stilgraf, Bologna
Copertina:
– Progetto grafico: Miguel Sal & C., Bologna
– Realizzazione: Roberto Marchetti
– Immagine di copertina: Puleggia, Musée des arts et métiers, Parigi, fine XVIII sec.
L’impegno a mantenere invariato il contenuto di questo volume per un quinquennio (art. 5 legge n. 169/2008) è comunicato
nel catalogo Zanichelli, disponibile anche online sul sito www.zanichelli.it, ai sensi del DM 41 dell’8 aprile 2009, All. 1/B.
A Disegno
PREPARAZIONE DEL DISEGNO
è suddivisa in unità. Prima di metter mano al disegno su foglio è fondamentale chiarire
bene cosa e come si debba disegnare.
introducono alle
geometrico 쐍 Analisi dell’oggetto
Dopo aver attentamente analizzato l’oggetto da rappresentare, devo-
no risultare chiare le sue caratteristiche strutturali (piani e assi di
simmetria) e quelle geometriche (figure e costruzioni geometriche).
esercitazioni da svolgere.
쐍 Stesura dello schizzo preparatorio
Dopo aver definito quali rappresentazioni disegnare, si può inizia-
re a tracciare lo schizzo preparatorio (preferibilmente su carta qua-
drettata o millimetrata). Durante la stesura dello schizzo è impor-
tante che emergano:
• successione delle fasi di lavoro;
UNITÀ 1 • chiarezza sulle costruzioni geometriche da usare;
• definizione della rappresentazione e delle convenzioni utilizzate
1 Con mina dura si imposta la costruzione tracciando nella vista dal-
Fondamenti (tipi di linee ecc.).
l’alto l’asse longitudinale, quelli trasversali, circonferenze e semicir-
del disegno Dovendo disegnare delle proiezioni ortogonali è molto utile indivi-
duare da quale vista iniziare il lavoro. In generale è consigliabile
conferenze.
ESEMPIO 1
쐍 Analisi dell’oggetto
L’oggetto da rappresentare
consiste in un parallelepipedo
raccordato da due semicilindri
e attraversato da due fori.
2 Si completa la vista dall’alto con due segmenti tangenti alle semicir-
conferenze, quindi si tracciano linee di riporto verso gli altri quadri.
SEZIONE
UNITÀ Il solido presenta due piani di
simmetria, dei quali è senz’al-
B SISTEMI DI RAPPRESENTAZIONE
ESERCITAZIONI
gitudinale, poiché su di esso si
trovano gli assi dei fori e delle
1
Disegnare in scala 1:1 tre proiezioni ortogonali del solido in figura Disegnare in scala 1:1 tre proiezioni ortogonali del solido in figura
superfici semicilindriche.
10 10 10 20 16 16 16
La vista più significativa è
indubbiamente la vista dall’al-
20
to, in quanto su di essa appaio-
8
dinale del solido, nonché le cir-
28
Vasilij Kandinskij, Nel quadrato nero, 1923, New York, Guggenheim Museum. conferenze e le semicirconfe-
6
renze con relativi centri e assi.
Quindi a partire da questa vista 3 Si ripassano con mina morbida le linee continue grosse (spigoli
si avvieranno le diverse fasi di e contorni visibili), a tratti fini (spigoli e contorni nascosti) e
12
B30 elaborazione grafica. miste fini (assi di simmetria).
8
10
10
40
30
10
ESERCITAZIONE 20 ESERCITAZIONE 23
Disegnare in scala 1:1 tre proiezioni ortogonali del solido in figura Disegnare in scala 1:1 tre proiezioni ortogonali del solido in figura
6 6
10
30
10
22
Le abilità e le conoscenze Abilità
Usare il metodo delle proiezioni
Esercitazioni da svolgere
ortogonali per rappresentare figure
10
8
20
Ricostruire la forma di un oggetto
a partire da un disegno in proiezioni
10
8
60
ortogonali
40
8 24 8 12 12 12
Conoscenze
ESERCITAZIONE 21 ESERCITAZIONE 24
La rappresentazione (cenni storici)
10 10 10
di apertura.
Proiezioni ortogonali di figure piane 18
10
Proiezioni ortogonali di solidi Claude Nicholas Ledoux, Progetto per la città ideale di Chaux, 1780.
14
6
6
6
6
6
20
6
40
10
10
6
20
10 10 10 6 8 12 6
10
B34
PROBLEMA 36 Dalle proiezioni ortogonali si deve ricostruire la forma e la posizio- Infatti nell’assonometria cavaliera le figure parallele al piano xz,
GENERALITÀ
Le curve policentriche sono costituite da
archi di circonferenza tra loro tangenti.
Disegnare un ovale di asse minore assegnato
SPIEGAZIONE
ANIMATA
nella esposizione ne del solido nello spazio. In caso di libera scelta dell’assonometria
da impiegare, si analizzeranno le parti più complesse da disegnare
(circonferenze, poligoni regolari ecc.) al fine di scegliere il tipo di
assonometria che ne renda più semplice la rappresentazione.
così come quelle parallele al piano xy nell’assonometria planome-
trica, non subiscono deformazioni. Nell’assonometria isometrica,
invece, tutte le figure subiscono deformazioni angolari. pagine che espongono
Curve policentriche chiuse sono:
• ovali;
• ovoli.
• Si traccia AB (l’asse minore dato).
• Si disegna l’asse del segmento AB e
si trova il suo punto medio O.
A
articolata dei contenuti. ESEMPIO 1
ANALISI DEL SOLIDO. Dalle viste in proiezioni ortogonali si desume DISEGNO DELL’ASSONOMETRIA CAVALIERA. Si disegna la vista frontale a partire dal-
errori tipici,
Curve policentriche aperte sono: che il solido è un parallelepipedo con asola aperta (in sostanza l’asse di simmetria, quindi la semicirconferenza, le tangenti verticali e i re-
• Con centro in O si conduce la circon-
suggerimenti, spiegazioni
E F
• spirali. —
ferenza di raggio OA, che individua
un’arcata). Gli archi dell’asola sono paralleli al piano xz. L’as- stanti segmenti del contorno. Dai vertici della figura si conducono dei seg-
sonometria più vantaggiosa sarà quindi la cavaliera. menti paralleli all’asse y (45°) e si prende su uno di essi la misura (dimezzata)
i punti C e D sull’asse. O della profondità del solido. Riportando a 45° anche il centro della semicir-
OVALE • Da A e da B si tracciano le semirette z
C D conferenza e il punto di tangenza si può disegnare il fondo dell’apertura.
L’ovale è costituito da quattro archi di cir- per C e D.
PROBLEMA 37
asse minore
in risalto.
y
y
Disegnare un ovale di asse maggiore assegnato
SPIEGAZIONE
ANIMATA
ESEMPIO 2
asse maggiore ANALISI DEL SOLIDO. Lo stesso solido dell’esempio precedente pre- DISEGNO DELL’ASSONOMETRIA PLANOMETRICA. Si disegna la vista dall’alto ruotata di 45°
• Si traccia AB (l’asse maggiore senta gli archi di circonferenza paralleli al piano xy. L’assono- (assi x e y) partendo dall’asse di simmetria, quindi la semicirconferenza, le
dato). P metria più vantaggiosa (perché non deforma gli archi) sarà tangenti e i restanti segmenti del contorno. Con segmenti verticali di lunghez-
OVOLO
• Si disegna l’asse del segmento AB e quindi la planometrica. za pari allo spessore del solido si ottengono gli elementi del profilo inferiore.
L’ovolo è formato da mezzo ovale e una si trova il suo punto medio O. z
semicirconferenza; presenta un solo asse • Si individuano C e D, punti medi R F G S z
z
di simmetria. dei segmenti AO e OB.
—
• Con raggio OC e centri in O, C e D x y
L’asse di simmetria stacca sull’ovolo un si tracciano tre circonferenze.
segmento chiamato asse maggiore. Il dia- • Le circonferenze s’intersecano nei C O D x y
A B
metro della semicirconferenza è detto asse punti F, G, H, L. x
minore. • Le rette CF e DG s’intersecano in P
e determinano sulle circonferenze i
punti T e U.
asse minore
U L H T y
• Analogamente le rette CL e HD for- y
niscono i punti Q, R e S.
• Centrando in Q, D, P e C si traccia-
asse maggiore
no gli archi RS, S
T, T
UeU R. Q
A DISEGNO GEOMETRICO
ESEMPIO 3
ANALISI DEL SOLIDO. Lo stesso solido stavolta presenta gli archi di
circonferenza paralleli al piano yz. In qualsiasi assonometria
Si disegna il semiovale (rappresentazione
DISEGNO DELL’ASSONOMETRIA ISOMETRICA.
della semicirconferenza) partendo dal rombo con lati paralleli agli assi y e
ASSONOMETRIA 2
••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••
Tangenti Gli esercizi di questa pagina devono essere disegnati dopo aver rea-
ESERCIZI DI RECUPERO
SPIRALE essi saranno deformati. Si potrà adottare l’assonometria isome- z. Si completa la faccia principale, dai cui vertici si ottengono quelli poste- nota bene
trica, in cui gli archi si possono disegnare con ovali. lizzato lopari
riori per riporto dei punti con segmenti paralleli all’asse x, di lunghezza schizzo preparatorio, curando con molta attenzione la Le dimensioni degli oggetti proposti si possono rilevare
La spirale è una policentrica aperta forma- allo spessore del solido. strutturazione del lavoro secondo una razionale sequenza delle fasi dalla griglia sovrapposta ai disegni; essa è costituita da quadrati
ta da più spire regolarmente crescenti. Per disegnare con precisione delle tangenti è indispensabile indivi- PROBLEMA 23 z di elaborazione grafica. di lato 4 mm.
duare il punto di tangenza. Si ricordano a tal fine le due seguenti Disegnare la tangente a una circonferenza data per un punto ester- ••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••
condizioni di tangenza. z z
Se le spire presentano una distanza costan- no P ESERCITAZIONE R1 ESERCITAZIONE R4 ESERCITAZIONE R7
te, questa viene chiamata passo (p) della
SPIEGAZIONE x y
spirale. Condizione di tangenza tra ANIMATA Disegnare l’assonometria isometrica del soli- Disegnare l’assonometria cavaliera del solido Disegnare l’assonometria planometrica del
retta e circonferenza x y
r O do raddoppiando le dimensioni rilevate dal raddoppiando le dimensioni rilevate dal dise- solido raddoppiando le dimensioni rilevate
x disegno gno dal disegno
Una retta è tangente a una
• Si congiunge P con O, centro della circonferenza.
p p circonferenza quando è per- 90°
T • Si trova M, punto medio del segmento PO (v. Problema 1).
pendicolare al raggio passan- —
• Con centro M e apertura M O si traccia un arco che interseca la
te per il punto di tangenza y
circonferenza in T1 e T2.
(in figura r ⊥ A47
Pianta del Teatro Totale (Walter Gropius). OT). B138 y
• Le rette PT1 e PT2 sono le due possibili tangenti alla circonferen-
C1
za data.
Condizione di tangenza tra P
T
due circonferenze C2
T
Due circonferenze sono tan-
genti quando i loro centri C1
sono allineati con il punto di C2 T1
M
tangenza (C1, C2 e T sono
sulla stessa retta).
Nella pagina appaiono Manifesto per le lampadine elettriche AEG, di Peter Behrens (prima del 1910,
particolare).
memo
Su di un piano una retta rispetto a una circonferenza può essere:
esterna, se non ha punti comuni;
III
Ambone cosmatesco della Chiesa di S. Lorenzo fuori le Mura a Roma (XIII sec.). •••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••
terminologiche.
A DISEGNO GEOMETRICO
PROBLEMA 19 PROBLEMA 20
Disegnare un esagono regolare di lato assegnato Disegnare un ottagono regolare di lato assegnato
SPIEGAZIONE SPIEGAZIONE
ANIMATA ANIMATA
F C
A B A B
SPIEGAZIONE SPIEGAZIONE
ANIMATA ANIMATA
—
• Con centro in A e in B e con apertura AB, si tracciano due archi • Si disegna l’asse di AB (v. Problema 1), determinando anche M.
che s’intersecano in O.
• Con la stessa apertura si disegna la circonferenza di centro O, che za che individua N sull’asse.
—
• Con centro in M e apertura MA si disegna una semicirconferen-
—
L’icona indica le spiegazioni animate presenti nel DVD-ROM
determina i vertici C e F. • Centrando in N con apertura NA si trova O, centro della circonfe-
• Con archi di identica apertura e centri in C e F, si trovano D e E. renza passante per A e B.
—
• Con archi di raggio AB tracciati in sequenza da A e da B si trova-
no i vertici dell’ottagono.
E D
O O
F C
M
A B A B
IV
쐍 Requisiti operativi
2.1.14 TRATTEGGIO
Parte 2
Per un pieno impiego del corso necessita una postazione con i seguenti
Nel disegno tecnico il tratteggio è la campitura di zone
COMANDI sezionate con linee di vario tipo e inclinazione. requisiti minimi:
DI DISEGNO
In AutoCAD il tratteggio di aree chiuse si esegue
digitando il comando PTRATT, cliccando su Tratteggio • sistema operativo Windows XP o successivo;
1 2
nella Barra degli strumenti Disegna oppure selezionando
Tratteggia nel menu Disegna. • processore Pentium III o superiore;
Dopo il comando PTRATT appare la finestra Tratteggio
e sfumatura (scheda Tratteggio) che, nella parte
• 256 MB di RAM;
sinistra, contiene:
• monitor VGA 1024x768;
• Tipo: dall'elenco che si apre con la freccina a destra
della casella, si seleziona Predefinito, con cui si attiva • AutoCAD 2005 o superiore.
anche la successiva opzione Modello;
• Modello: con clic sul pulsante che appare a
fianco appare la Tavolozza dei modelli di tratteggio
dalla quale si sceglie quello desiderato;
• Campione: è mostrato il tratteggio selezionato;
• Angolo: si
può indica-
re un ango-
lo che mo- • Scala: si può digitare o scegliere nell'elenco a tendina
difica quello un fattore di scala del tratteggio (cioè della distanza
iniziale del tra le sue linee).
ESERCIZI tratteggio
scelto;
ES 2.21
ES 2.22 Scala = 1 Scala = 0.5 Scala = 1
Angolo = 0 Angolo = 0 Angolo = 45
Sergio Sammarone - AUTOCAD - Zanichelli Editore Esercizio 3.04 Sergio Sammarone - AUTOCAD - Zanichelli Editore Disegno 19
Si apra il file ES 5.17.dwg e si copi (con punto base nel Dopo aver attivato lo SNAP Assonometrico (impostato con
centro) il fiore contenuto nella finestra di destra. intervallo 1) si disegni l'assonometria isometrica del
Si incollino poi quattro copie del fiore centrate sui vertici capitello.
del quadrato contenuto nell'area di disegno di questo file. Bisogna ricordare che con il tasto F5 si passa da una
Il risultato da ottenere è illustrato nella figura sottostante. modalità all'altra (Alto, Destra, Sinistra) dello SNAP
Si salvi il disegno. Assonometrico.
File di spiegazione
3.2.3
DISEGNO FINALE
Comandi utilizzati:
- LINEA
- ELLISSE CerchioASs
- TAGLIA
SOMMARIO
Sommario
SEZIONE
DISEGNO SEZIONE SISTEMI DI
A GEOMETRICO
B RAPPRESENTAZIONE
SOMMARIO
4 Ombre
Scheda storica B174
3 Rilievo
Generalità B176 Scheda storica C72
Ombre in proiezioni ortogonali B177 Il disegno di rilievo C74
Ombre in assonometria B180 Tecniche di rilievo C76
Ombre in prospettiva B183 Schede di approfondimento C81
Schede di approfondimento B185 Esercitazioni C83
Esercitazioni B188
Esercizi di recupero B195
4 Progetto
Scheda storica C86
La progettazione C88
SEZIONE
OSSERVAZIONE, Schede di approfondimento C100
C RAPPRESENTAZIONE
E PROGETTO
Esercitazioni C120
Appendice
Griglie
1 Percezione visiva Griglia quadrettata APP2 • Griglia millimetrata APP3
Griglia quadrettata a 45° APP4 • Griglia isometrica APP5
e osservazione
Griglia in prospettiva frontale APP6
Scheda storica C4 Griglia in prospettiva accidentale APP7
Percezione visiva C6 Glossario
Osservazione C15
Schede di approfondimento C21
Esercitazioni C27 VII
Impara a imparare
L’Unione Europea ha individuato la capacità di apprendere come una Lo studio della tecnologie e delle tecniche di rappresentazione
delle competenze chiave per i cittadini della società della conoscenza. grafica favorisce l’acquisizione di queste competenze chiave attra-
La capacità di apprendere, cioè imparare a imparare, mette in gioco di- verso l’esercizio delle competenze specifiche della disciplina: la
verse competenze: cercare e controllare le informazioni, individuare col- costruzione della visione spaziale di oggetti complessi, l’analisi e
legamenti e relazioni, comunicare nella propria lingua e nelle lingue l’interpretazione della realtà finalizzata alla sua rappresentazione,
straniere, progettare, collaborare e risolvere problemi della vita reale. l’individuazione della struttura di sistemi spaziali complessi.
Costruire la visione spaziale Mediante lo studio dei sistemi La Sezione A introduce a questo Da pag. B9 a pag. B11:
di oggetti complessi, scegliere di rappresentazione, allo scopo tipo di competenze mediante la proiezione centrale
metodi e strumenti tradizionali fondamentale di impiegare lo studio delle costruzioni e la proiezione parallela
o multimediali per rappresentarla. il metodo più adeguato alle geometriche, strumento e tre diversi sistemi di
esigenze della comunicazione indispensabile per il disegno rappresentazione: proiezioni
e alla complessità dell’oggetto. e quindi propedeutico ortogonali, assonometriche
alla Sezione B, destinata e prospettiche.
all’apprendimento dei sistemi
di rappresentazione.
Nel DVD-ROM allegato al corso
viene proposto il CAD come
strumento per le esigenze
di rappresentazione 2D e 3D.
Analizzare e interpretare la realtà, Il disegno, pur integrato con gli In particolare nella Sezione C Da pag. C15 a pag. C20:
per rappresentarla mediante altri linguaggi e strumenti, viene che introduce lo studente l’Osservazione come metodo di
strumenti e linguaggi specifici. proposto come uno strumento all’osservazione e all’analisi indagine della realtà per poterla
indispensabile per rappresentare formale, strutturale rappresentare.
la realtà. e dimensionale.
Individuare la struttura Le tecniche di rappresentazione In tutta la Sezione C. A pagg. C88 e C89 la descrizione
e l'organizzazione progettuale vengono arricchite mediante del processo progettuale
di sistemi spaziali complessi. specifici strumenti quali e uno schema descrittivo delle
la quotatura e le simbologie; fasi della progettazione.
sono inoltre proposte
le conoscenze basilari per
acquisire le competenze
per il rilievo e la progettazione
di strutture spaziali.
VIII
SEZIONE
A Disegno
geometrico
UNITÀ 1
Fondamenti
del disegno
UNITÀ 2
Costruzioni
geometriche
Vasilij Kandinskij, Nel quadrato nero, 1923, New York, Guggenheim Museum.
1.2.1
Fondamenti
Ø40
del disegno 1.1.5 1.1.18 1.1.1
z
piano xz
pi
A2 an
4.1.2 2.1.1 o
yz
2.2.1 xA
4.2.2 4.1.4 yA A A3
A A x zA
O
1.1.7
2.1.2
Ø4 A1
1.1.4 piano xy y
D B
A2 8
P
E C
Costruzioni
7
geometriche C
5
4
D
A M B Q 3
UNITÀ
Abilità
Usare correttamente gli strumenti
del disegno
Applicare le norme fondamentali
del disegno
Impiegare le coordinate cartesiane
sia nel piano sia nello spazio
Conoscenze
Cos’è il disegno?
Strumenti tradizionali del disegno
Strumenti della computergrafica
Strumenti di misura
Convenzioni generali
del disegno tecnico Étienne-Louis Boullée, Cenotafio di Newton, Sezione con effetto diurno, 1784.
A DISEGNO GEOMETRICO
Cos’è il disegno?
L’istinto primordiale dell’uo- Ignudo di Michelangelo,
mo di lasciare tracce del suo studio a sanguigna per
gli affreschi sulla volta
passaggio ha visto modalità della Cappella Sistina
assai diverse di espressione; le (1510).
tracce dell’uomo primitivo
sulle rocce testimoniano que-
sto bisogno. Nel bambino
sopravvive questo istinto nella
necessità di scoprire la realtà e
di esprimersi mediante segni.
L’evoluzione storica verso una
strutturazione più consapevo-
le e complessa dei segni ha
condotto alla nascita di lin-
guaggi grafici, cioè composti Graffito nella Grotta di Chauvet, Francia
di segni. (20 000-17 500 a.C.).
La lingua scritta è una parti-
colare manifestazione di linguaggio grafico destinato a comunicare
oggetti, sensazioni, idee.
S - 4596/1
0,22μF
47μF
C7
4Ω
1,5W
BD907
R7
56KΩ
R2
3,3KΩ
30KΩ
R4
R5
C2
D2
2
R8
1Ω
5 TDA 3
C8
56KΩ
0,22μF
2030A
R3
0,22μF 4
IN
220μF
C6
1
D1
C1
2 x 1N4001
BD908
220μF 40V
56KΩ
1,5Ω
R1
0,22μF
R6
C3
C5
+Vs
Disegno meccanico (motore 6V di produzione Peugeot). Pianta di edificio scolastico. Scala 1 : 1000
A5
A DISEGNO GEOMETRICO
UN LINGUAGGIO DI RAPPRESENTAZIONE
Il disegno tecnico è lo strumento fondamentale per consenti-
re all’uomo-scienziato di studiare la realtà oggettiva in modo
rigoroso, a partire da una sua fedele e precisa rappresentazio-
ne, ma è anche il linguaggio privilegiato dall’uomo-progetti-
sta che deve razionalizzare il suo intervento operativo.
Pertanto il disegno tecnico serve alla rappresentazione sia
di oggetti esistenti (disegno di rilievo), sia di oggetti da rea-
lizzare (disegno di progetto).
È tanto diffuso il senso di questo duplice ruolo del disegno
tecnico, che anche nella lingua comune «disegnare» ha
assunto il significato estensivo di descrivere accuratamente,
progettare. Per esempio si pensi a espressioni quali «dise-
gnare la personalità del protagonista» oppure «disegno poli-
tico dello statista».
Va anche ricordato che nella lingua inglese il termine
design significa propriamente progetto.
••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••
memo
CAD è l’abbreviazione di Computer Aided Design, che significa
«progettazione assistita dal computer».
••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••
1689
512 584 593
120
365
500
240
695
610
528
504
90
538
223 110
1475
105
140
140
108
440
640
408
408
410
408
110
284
234
100
100
60
ELAB. TITOLO
A RELAZIONE TECNICA
RELAZIONE TECNICO-ILLUSTRATIVA
COMUNE DI RAPALLO
Complesso scolastico polifunzionale
Arch. Maurizio Renzi
ELAB. TITOLO
E CALCOLO CUBATURA E
SUPERFICI
SUPERFICIE PIANO TERRA
A = 10.60 × 22.40 × 2 m2 474.88
B = 0.90 × 0.90 × 3.14 m2 2.55
TOTALE m2 477.43
ABACO INFISSI INTERNI ED ESTERNI - Porte a detrarre:
a = (9.40 × 1.30) × 2 m2 24.44
P1 P2 P3 P4 b = (3.70 × 2.40) × 2 m2 17.76
TOTALE A DETRARRE m2 42.20 42.20
TOTALE SUPERFICIE PIANO TERRA m2 435.23
0,10 1,50 0,10 0,10 1,50 0,10 0,10 1,30 0,10 0,10 1,50 0,10
1,70 1,70 1,50 SUPERFICIE PIANO PRIMO
1,70
A = 10.60 × 22.40 × 2 m2 474.88
B = 0.90 × 0.90 × 3.14 m2 2.55
TOTALE m2 477.43
DESCRIZIONE: DESCRIZIONE: DESCRIZIONE: DESCRIZIONE:
Porta esterna in profilati Porta esterna in profilati Porta esterna in profilati aduro
Porta in legno detrarre:
tipo
scatolari di alluminio scatolari di alluminio scatolari di alluminio ramino con specchiature in
anodizzato preverniciato con anodizzato preverniciato con anodizzato preverniciato con laminato plastico (9.40 × 1.30)
a = opaco. ×2 m2 24.44
specchiature in visarm. specchiature in visarm. specchiature in visarm.
TOTALE
A DETRARRE
N.1 blocco spogliatoi m2 24.44 24.44
N. 1 N. 1 N. 1 N.1 blocco servizi
TOTALE SUPERFICIE PIANO PRIMO m2 452.99 A7
A DISEGNO GEOMETRICO
UN LINGUAGGIO FIGURATO
Per essere chiaro e rigoroso, il disegno tecnico deve semplificare
l’oggetto da rappresentare riducendolo a segni.
Il disegno è prevalentemente un segno codificato che consente di
ricavare una restituzione semplice e articolata dell’oggetto.
Il segno e la linea sono il frutto di una semplificazione dell’im-
magine visiva, ma anche la rappresentazione simbolica di interpre-
tazioni logiche e di astrazioni; pertanto troveremo disegni che rico-
struiscono immagini molto simili a quelle visive, ma anche disegni
fortemente simbolici e astratti.
Pianta
Nelle antiche società mesopotamiche il disegno della città era fina- di Roma
lizzato a descrivere gli elementi più importanti per quell’epoca: di Leonardo
mura e fiumi; tutto il resto era secondario e quindi sommariamen- Bufalini
te accennato. (1551).
Pianta
Disegno di di Roma di
bassorilievo Giambattista
assiro. Nolli (1742).
Il disegno urbano nella società romana diviene un importante stru- Nel disegno urbano attuale si verifica una specializzazione in setto-
mento per descrivere forma e dimensioni delle costruzioni, sia pri- ri molto frammentati; mappe urbane (destinate ai soli spostamen-
vate che pubbliche; rimane totalmente assente la descrizione del ti), mappe geologiche, mappe urbanistiche, mappe catastali.
territorio. Queste ultime sono finalizzate a individuare le proprietà dei diver-
si edifici e le loro destinazioni d’uso; pertanto vengono rappresen-
tati i soli confini delle particelle proprietarie, numerate per la cata-
logazione e campite con tratteggi che ne indicano l’utilizzo.
Frammento
della
Forma Urbis Mappa
(200 d.C.). catastale.
A9
A DISEGNO GEOMETRICO
TRACCIATORI
MATITE.Oltre alle tradizionali matite in legno (poco adatte al disegno
tecnico), sono di largo impiego i portamine in cui si montano mine da
2 mm oppure micromine di vario diametro (0,3 - 0,5 - 0,7 - 0,9 mm).
CORRETTORI
GOMMA bianca e morbida (per gli usi
MINE.Sono cilindri di grafite impastata con collanti che conferiscono più frequenti).
compattezza e durezza; le diverse durezze le rendono adatte a diver-
si impieghi nel disegno. Nel disegno tecnico sono prevalentemente GOMMA MATITA (per cancellature di pre-
usate le mine di durezza compresa tra 3H e 2B (v. la tabella seguente). cisione).
TRACCIAMENTO:
A11
A DISEGNO GEOMETRICO
Computergrafica
unità centrale lettore o
GENERALITÀ SUL COMPUTER masterizzatore
video di CD e DVD
Il disegno si avvale da qualche decennio anche di un nuovo potente
strumento: il computer. Esso è in grado di ricevere (input) informa-
zioni, elaborarle e restituirle (output) mediante apparati di visualizza-
zione o di stampa.
Il computer si presenta normalmente come una stazione di lavo- porte
ro (work station), cioè un complesso di dispositivi collegati tra loro; USB
cuore di tutto il sistema è l’unità centrale (CPU, Central Processing
Unit), che elabora le istruzioni ricevute e le invia agli altri disposi-
tivi. Essa è costituita da circuiti e da componenti elettronici (proces-
sore, memorie ecc.) ed è collegata ad altri dispositivi, detti unità peri-
feriche, che ne completano le funzionalità e che consentono il dia-
logo con l’utente.
Le unità periferiche si distinguono in:
• unità d’ingresso, per introdurre informazioni sotto forma digitale,
l’unica modalità che il processore è in grado di comprendere ed ela-
borare; tra di esse figurano la tastiera, il mouse, lo scanner ecc.
tastiera
• unità d’uscita, per fornire i dati elaborati dal computer; le più comu-
ni sono il video (o monitor) e la stampante; mouse
• unità d’ingresso e d’uscita, che ricevono e forniscono dati al compu-
ter, quali il modem, i touch screen, i masterizzatori di CD o DVD ecc.
MEMORIA
TIPI DI DISEGNO COMPUTERIZZATO
PROCESSORE Le immagini che il computer può elaborare sono di due tipi: bitmap
CPU e vettoriali.
Le immagini bitmap sono molto diffuse negli impieghi multime-
diali. Sono tali le immagini create da fotocamere digitali, da scanner
Unità Unità d’uscita Unità e da specifici programmi di grafica.
d’ingresso e d’ingresso d’uscita
Poiché le immagini bitmap sono costituite da punti (pixel) colora-
Tastiera Modem Stampante ti, è evidente che la qualità dell’immagine dipende dalla quantità dei
Mouse Masterizzatori Plotter
Scanner Touch screen Video
pixel che formano l’immagine; questa caratteristica è chiamata riso-
luzione. La risoluzione è la misura dei pixel contenuti entro una cer-
ta lunghezza unitaria (comunemente il pollice); essa non solo deter-
Il complesso delle unità elencate in precedenza prende il nome di
mina la qualità dell’immagine, ma anche la memoria impegnata dal-
hardware; i dati e le istruzioni che fluiscono verso o dal computer
la stessa, che cresce con la risoluzione.
prendono invece il nome di software.
I disegni vettoriali, invece, sono realizzati da programmi CAD o il-
Il software può essere contenuto in appositi archivi chiamati memo-
lustrativi (come Illustrator) e non sono influenzati dalla risoluzione
rie. Esse possono essere:
con cui è stata creata l’immagine. Essi sono quindi di largo impiego
• memoria centrale, distinta in ROM (Read Only Memory), memoria quando devono essere stampati su dimensioni anche molto grandi.
permanente che contiene le istruzioni per l’avvio del computer, e in Le immagini vettoriali sono formate da entità definite tramite coordi-
RAM (Random Access Memory), la memoria di lavoro in cui vengo- nate ed elaborate sotto forma di equazioni o funzioni matematiche.
no temporaneamente archiviati i dati dei programmi in funzione e I programmi CAD (Computer Aided Design, cioè «progettazione assi-
quelli elaborati dal computer; stita dal computer») sono un valido aiuto per il disegno tecnico e la pro-
• memorie di massa, archivi per la conservazione di dati o programmi; gettazione, e hanno conosciuto uno strabiliante sviluppo di potenza e
la più importante memoria di massa è il disco fisso (o hard disk), con funzioni.
alta velocità di accesso e grande capienza. Altre memorie molto dif- Mentre inizialmente i programmi CAD potevano operare esclusi-
fuse sono i dischi ottici (nei vari tipi CD-R, CD-RW, CD-audio, DVD), vamente nel piano bidimensionale (disegno 2D), oggi possono creare
i flash disk (o pen drive) ecc. entità tridimensionali (disegno 3D).
•••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••• ••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••
ESEMPIO 1
Prospetto di edificio
••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••
glossario
Campire: operazione grafica consistente nel riempire una zona del dise-
gno con un motivo o un tratteggio. A13
••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••
A DISEGNO GEOMETRICO
Strumenti di misura
Il disegno geometrico e tecnico deve servirsi di misure delle gran- ASTE GRADUATE: con portata 1-3 m,
dezze da rappresentare. consentono misure con risoluzio-
ne di 1 cm.
Misura di una grandezza fisica è il rapporto tra la stessa e una
grandezza omogenea assunta come campione (unità di misura).
2
Di seguito esaminiamo solo i principali strumenti di msura usati
nel disegno tecnico o nelle operazioni di rilievo per il disegno.
3
STRUMENTI PER MISURAZIONI LINEARI
4
hanno comunemente portata 20-60 cm e
RIGHE E RIGHELLI GRADUATI: Nonio ventesimale
consentono misure con la risoluzione di 1 mm.
Goniometri da disegno
••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••
glossario
Metrologia: scienza che ha per oggetto lo studio dei princìpi, dei metodi
A14 e dei mezzi necessari per effettuare la misurazione delle grandezze fisiche.
•••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••• Goniometro da officina
2
L’UNI prevede anche la possibilità di adottare, in casi particolari,
formati allungati. Essi sono ottenuti combinando il lato corto di un
formato A con il lato lungo di un altro formato A di dimensioni
maggiori; per esempio combinando il formato A3, il cui lato corto
è 297 mm, con quello lungo del formato A1, che è 841 mm, si ottie-
ne un formato allungato designato con la sigla A3.1.
1 (lato)
)
le
na
go
ia
(d
2
841
A0
594
A1 A1.0
La serie dei formati ISO-A è basata sulla definizione del formato A0 420
(il più grande) che ha un’area di 1 m2 e i lati nel rapporto A2 A2.1 A2.0
1 : 兹苵2; le sue dimensioni sono 841 × 1189 mm. I formati più pic- 297
A3 A3.2 A3.1 A3.0
coli hanno proporzioni identiche e area gradualmente dimezzata. 210
A4 A4.3 A4.2 A4.1 A4.0
841
A1
A0 A4 ••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••
A3 approfondimenti
Storia della normazione
A4 (5 pagine)
••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••
A15
A DISEGNO GEOMETRICO
SQUADRATURA
I fogli da disegno in commercio non sono esattamente coincidenti con i formati ISO-A, ma un po’ più grandi; i più diffusi misurano
240 × 330 mm, oppure 330 × 480 mm.
La squadratura delimita la zona di esecuzione del disegno, lasciando un margine circostante di almeno 10 mm per i formati A2, A3 e
A4 e di almeno 20 mm per i formati A0 e A1.
Qualora si dovesse eseguire la squadratura di un foglio, si può applicare il seguente procedimento.
Tabella
1. Disegnate le diagonali, si centra con il compasso sulla loro inter- 4. Si eliminano le linee di costruzione e si ripassa la squadratura
sezione, tracciando quattro archi di raggio a piacere. con linea grossa continua (spessore minimo 0,5). All’interno si
disegna la tabella.
La tabella (o riquadro delle iscrizioni) viene disposta nell’angolo
inferiore destro della squadratura. Essa è costituita da una zona
principale e da una zona aggiuntiva.
Modifiche e sostituzioni
Scala 1 : 20
Disegno Realtà
S. Giovanni
in Laterano rto
CALCOLO RAPIDO
ibe
Fil
1m 1 : 200 0,5 cm
Em
Via
1m 1 : 100 1 cm
1m 1 : 50 2 cm
1m 1 : 20 5 cm
1m 1 : 10 10 cm
1m 1:5 20 cm
N
S. Croce
40
4
30
3
1:1000 0 10 20 30 20
2
1:100 1 2 3 10
1
0
0
00
40 m 35 1:1 0
0
400 m 350 1:1 3
35 5
0
4
40 0 m
0
m
A DISEGNO GEOMETRICO
TIPI DI LINEA UTILIZZABILI NEL DISEGNO TECNICO Le linee di richiamo hanno lo scopo di col-
TIPI DI LINEA DENOMINAZIONE APPLICAZIONI legare una scritta o indicazione relativa a
1.1 Continua fine .1 Intersezioni fittizie un elemento del disegno. Le estremità delle
.2 Linee di misura linee di richiamo possono essere:
.3 Linee di riferimento
.4 Linee di richiamo • un punto, se terminano dentro un con-
.5 Tratteggi torno;
.6 Contorni di sezioni ribaltate
.7 Assi di simmetria brevi • una freccia, se terminano su un contor-
.8 Fondi di filettature no;
Continua fine irregolare* .18 Limiti, tracciati a mano libera, di viste • né punto né freccia, se terminano su una
e sezioni parziali, quando non siano assi linea di misura.
di simmetria
Continua fine con zig zag* .19 Limiti, tracciati al computer, di viste e
sezioni parziali, quando non siano assi
di simmetria
1.2 Continua grossa .1 Spigoli in vista
.2 Contorni in vista
.3 Creste di filettature
.4 Termine della filettatura a filetto
completo
2.1 A tratti fine .1 Spigoli nascosti
.2 Contorni nascosti
2.2 A tratti grossa .1 Indicazione di superfici oggetto
di particolare trattamento
4.1 Mista fine a punto .1 Assi di simmetria
e tratto lungo .2 Tracce di piani di simmetria
.3 Circonferenze primitive di ingranaggi
.4 Circonferenze su cui si trovano assi
di fori
4.2 Mista grossa a punto .1 Indicazione di porzioni di superfici
e tratto lungo soggette a trattamento
.2 Posizione di piani di sezione
Per evidenziare punti di incontro o interse-
5.1 Mista fine a due punti .1 Contorni di pezzi adiacenti zione di linee discontinue, bisogna realiz-
e tratto lungo .2 Posizioni estreme di parti mobili
.3 Assi o luoghi baricentrici zare l’incontro o l’incrocio dei tratti.
.4 Contorni prima delle lavorazioni
(sovrammetallo)
.5 Parti situate anteriormente
al piano di sezione
* È consigliabile utilizzare un solo tipo di linea in uno stesso disegno.
I seguenti disegni illustrano esempi di applicazione delle linee previste dalla norme vigenti.
1.2.1
••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••
nota bene
1.1.5 1.1.18 1.1.1
1.2.3 4.1.1 4.2.1 Ogni tipo di linea è associato secondo
le norme vigenti a un preciso significato;
4.1.2 2.1.1 la comprensibilità del disegno è garantita solo
4.2.2 4.1.4 2.2.1 dal rispetto scrupoloso delle norme.
5.1.2
••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••
••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••
A A
5.1.1 attenzione
1.1.7
Le norme riportate in questa pagina
2.1.2
Ø4 sostituiscono quelle vigenti prima del 2006.
A18 1.1.4 1.1.19 ••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••
Le scritture sui disegni tecnici devono esse- ri adesivi che, pres- AAAABBB
re eseguite con accuratezza secondo requi- sati con una punta di CCDDEEE
EEEFFGG
siti indicati dalla tabella UNI EN ISO 3098. matita o di penna, HHIIIIIIIIJK
possono permettere LLLMMMM
I requisiti richiesti sono: NNNOOOO
scritture di buona PPPPQQR
• leggibilità; qualità, di tipi e di- RRRSSSS
• uniformità e omogeneità; mensioni diverse. TTTUUUU
VVWXYZZ
• riproducibilità nella stessa scala o in for- ??(())//;;;;....
mato ridotto con qualsiasi sistema. ’’’ " " " "&&
I caratteri devono essere ben distinguibili tra
di loro, in modo da evitare qualunque possi-
bilità di confusione, anche in caso di piccole Scrittura a mano libera
imperfezioni.
Lo spazio tra ciascun carattere deve essere Per ottenere, anche a mano libera, una scrittura di buona qualità, è utile seguire alcuni
almeno il doppio dello spessore della linea accorgimenti:
utilizzata.
• scrivere utilizzando come
Caratteri maiuscoli e minuscoli devono es-
guida due o più rette;
sere disegnati con lo stesso spessore di linea.
• il minuscolo deve essere
Per l’esecuzione delle scritture sono pre-
alto 2/3 del maiuscolo;
visti due tipi di caratteri: leggero (tipo A) e
• distanziare le diverse righe
pesante (tipo B).
di una misura costante
I caratteri ISO 3098 di tipo B sono ripro-
(≈ 1/3 dell’altezza massi-
dotti nel disegno in fondo alla pagina.
ma dei caratteri).
Spaziatura dei caratteri
Scrivendo con i diversi strumenti o a mano
libera, è opportuno regolare lo spazio tra i
caratteri, che in ambito tipografico è detto
crenatura o kerning; infatti, per ottenere
una scrittura omogenea e gradevole, la cre-
natura va ridotta a seconda delle lettere che
si affiancano. Per esempio:
è meglio …
memo
invece di … Esistono numerosissime varianti dei caratteri tipografi- Le lettere dell’alfabeto greco
ci (in inglese font); essi possono però essere distinti in maiuscolo e minuscolo sono le
due grandi gruppi: seguenti:
1. Caratteri con le grazie (ad esempio ABCDEFGHI) 〈 ␣ (alfa) ⌵ (ni)
Scrittura con il normografo 2. Caratteri senza grazie (ad esempio ABCDEFGHI). 〉  (beta) ⌶ (csi)
⌫ ␥ (gamma) ⌷ (omicron)
Il normografo è una mascherina di plastica ⌬ ␦ (delta) ⌸ (pi)
Uno stesso carattere possiede diverse versioni, dette
con intagli dei diversi caratteri. Esistono nor- ⌭ (epsilon) ⌹ (ro)
stili, quali per esempio:
mografi con caratteri di diversi tipi e dimen- ⌮ (zeta) ⌺ (sigma)
sioni. • Tondo o Book ⌯ (eta) ⌻ (tau)
I bordi del normografo sono provvisti di • Corsivo o Italic ⌰ (teta) ⌼ (ipsilon)
⌱ (iota) ⌽ (fi)
barrette di plastica che forniscono il risalto • Neretto o Bold ⌲ (cappa) ⌾ (chi)
necessario per l’appoggio a righe o squadre • Neretto corsivo o Bold italic ⌳ (lambda) ⌿ (psi)
lungo le quali possa scorrere. • Compresso o Condensed ⌴ (mi) ⍀ (omega)
Durante la tracciatura dei • Compresso chiaro o Condensed light ••••••••••••••••••••••••••••••••
caratteri è opportuno tene-
re la matita o la penna in
posizione verticale, come
illustrato nella figura.
A DISEGNO GEOMETRICO
Assi cartesiani: sono una coppia di rette perpendicolari orientate. Una terna di assi cartesiani è costituita da tre semirette orienta-
te, tra loro perpendicolari e con la stessa origine.
L’asse orizzontale, indicato con al lettera x, è detto asse delle ascisse;
quello verticale, indicato con la y, è chiamato asse delle ordinate. Gli assi orizzontali sono indicati con le lettere x e y, mentre quello
L’intersezione degli assi è detta origine (O), mentre il piano su verticale è connotato dalla lettera z.
cui giacciono gli assi è chiamato piano cartesiano. I piani formati da coppie di assi (xy, xz, yz) sono detti piani coor-
dinati.
Gli assi x e y sono rispettivamente chiamati asse delle ascisse e
Coordinate cartesiane di un punto: sono la coppia di distanze del asse delle ordinate; l’asse z è invece chiamato asse delle elevazioni.
punto stesso dagli assi cartesiani.
ordinata
• ascissa (distanza dal piano yz);
• ordinata (distanza dal piano xz);
• elevazione (distanza dal piano xy).
O x
In figura il punto A presenta le seguenti coordinate:
L’orientamento degli assi, indicato dalle frecce (verso destra e verso • ascissa (lunghezza del segmento xA);
l’alto), segnala il verso positivo dei valori presi sugli assi stessi; dalla • ordinata (lunghezza del segmento yA);
parte opposta rispetto all’origine si avranno valori negativi. • elevazione (lunghezza del segmento zA).
Le coordinate vengono trascritte indicando tra parentesi i due
valori separati da una virgola (prima l’ascissa e poi l’ordinata); per z
esempio: piano xz
pi
A ⬅ (5, 3) B ⬅ (–4, 2) C ⬅ (4, –3) A2 an
o
yz
Nel caso del punto A si legge «A di coordinate 5 e 3». yA A xA
A3
y zA
x
4 O
A
3
B
2 A1
1 piano xy y
x
–6 –5 –4 –3 –2 –1 O 1 2 3 4 5 6
–1 Così come da un punto si possono rilevare le sue coordinate nello
spazio, si può realizzare anche l’operazione inversa, cioè individua-
–2
re un punto nello spazio a partire dalle sue coordinate.
–3 C Nella figura in basso si è preso un segmento di lunghezza xB sul-
–4 l’asse x, un segmento yB sull’asse y e da essi si sono condotte le
parallele a x e a y. Si trova così il punto B1, dal quale si «eleva» un
In base alle coordinate si possono disegnare figure piane, anche segmento di lunghezza zB, determinando il punto B.
complesse. Dai valori forniti si individuano i punti della figura e li Analogamente, partendo dalle coordinate dei vertici o di altri pun-
si unisce con segmenti oppure curve, a seconda dei casi. ti di una figura piana o solida, si può ricostruire la figura nello spazio.
COORDINATE z
CARTESIANE piano xz
y F E
X Y 30 pi
an
D o
A 10 5 25 yz
20 B
B 30 5
C 35 10 15
10 xB zB
D 35 25 C x
5 O
E 30 30 A B x
F 10 30 O
5 10 15 20 25 30 35 40 yB
B1
•••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••• piano xy y
glossario
Proiezione ortogonale di un punto su un piano è il piede della
perpendicolare condotta dal punto al piano. Nella trascrizione delle coordinate si devono indicare in ordine la x,
A20 •••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••• la y e infine la z, separandole con la virgola.
SEZIONE
UNITÀ
2 Costruzioni geometriche
Abilità
Risolvere graficamente problemi
geometrici
Usare correttamente materiali
e strumenti del disegno
Impostare il disegno con metodo
razionale
Conoscenze
Richiami di geometria elementare
Costruzioni geometriche elementari
Poligoni regolari inscritti
Poligoni regolari di lato assegnato
Tangenti
Raccordi
Curve policentriche
Curve coniche
Motivi geometrici
Sviluppo di solidi Particolare della decorazione nell’Alhambra di Granada.
A DISEGNO GEOMETRICO
GEOMETRIA E DISEGNO
SCHEDA STORICA
COSTRUZIONI GEOMETRICHE 2
SCHEDA STORICA
Pagina degli Elementi
di Euclide, dal Codice
Bodleiano (888 d.C.).
Giovanni Keplero, Harmonices Mundi, libro V (1619).
Platone, di formazione pi- gno era affidata parte notevole della dimostrazione; disegno e ragio-
tagorica, riporta nel suo dia- namento deduttivo erano inscindibili.
logo Timeo la meravigliosa Il modello assiomatico-deduttivo di Euclide è stato per due mil-
armonia dei cinque solidi re- lenni il riferimento per ogni metodo scientifico.
golari a cui associa la creazio-
ne divina dei quattro elemen-
ti (acqua, terra, aria e fuoco)
쐍 Medioevo
e dell’universo nel suo com- Attraverso il mondo romano e la sua decadenza il meraviglioso
plesso. La mistica relazione patrimonio di scienza geometrica della cultura greca rischiò di
tra cosmogonia e solidi rego- andar disperso. Fu grazie alla cultura araba, fiorita dall’VIII sec.
lari (in futuro denominati so- d.C. e diffusa dall’espansione dell’Islam in tutto il bacino del
lidi platonici) affascinò scien- Mediterraneo fino ai confini con l’Estremo Oriente, che il patrimo-
ziati e artisti di tutti i tempi, nio scientifico del mondo classico sopravvisse e germogliò rigoglio-
primo fra tutti il grande ma- samente.
tematico e astronomo Gio- I contatti del mondo arabo con l’impero di Bisanzio, ultimo custo-
vanni Keplero. de dei manoscritti antichi, produssero una riappropriazione del patri-
Sull’affascinante scoperta monio scientifico del
di proporzioni geometriche, mondo ellenistico da
in particolare quella del rap- parte degli scienziati
porto aureo, tutta l’arte e l’ar- arabi; a essi si deve il
chitettura antica fondò le pro- salvataggio di opere
prie leggi dell’armonia; ogni andate poi distrutte
costruzione e ogni suo ele- nei saccheggi di Co-
mento (colonne, capitelli, stantinopoli e di Ales-
ecc.) era strutturato secondo sandria.
proporzioni calcolate con pre- La geometria tor-
cisione. I giovani artisti cre- nò a essere la scienza
scevano attraverso un duro ti- di base per lo svilup-
Pianta del Partenone di Atene con schema rocinio pratico, ma anche at- po delle altre scienze
di proporzioni basato su quadrati e su ret-
tangoli con rapporto 1:兹苶5.
traverso severi studi di geo- e della tecnologia; la
metria. meccanica, l’astrono-
Il massimo fulgore della mia, l’ottica, l’idrauli-
geometria antica come scienza esatta si ebbe verso il III sec. a.C. ca, la cartografia co-
quando la fiorente cultura alessandrina produsse il pensiero raccol- nobbero un vero «ri-
to da Euclide nei suoi Elementi di geometria. Nei 13 libri di questo nascimento» a opera
trattato Euclide istituì una scienza rigorosa basata su un apparato
teorico semplice e chiaro, e sul metodo deduttivo. La geometria
euclidea è una teoria scientifica fondata su definizioni (gli enti geo-
metrici, come punto, linea, retta, piano), cinque nozioni comuni Mosaici arabi
(per esempio: «l’intero è maggiore della parte») e cinque postulati o dell’Alhambra, Granada,
Spagna (XIV sec.).
assiomi. Ogni altra affermazione sugli enti geometrici sarà accetta-
ta come vera solo trovandone la dimostrazione, cioè una catena di ••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••
implicazioni logiche che parta dai postulati per giungere alla tesi. glossario
È da rimarcare che i cinque postulati di Euclide riguardano enti Postulato o assioma: principio generale evidente e indimostrabile che
geometrici rappresentabili con riga e compasso, cioè gli strumenti funge da premessa a un ragionamento o una teoria.
allora disponibili per il disegno su papiro. Alla precisione del dise- ••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••
A23
A DISEGNO GEOMETRICO
COSTRUZIONI GEOMETRICHE 2
todo sperimenta- Astuccio portatile
SCHEDA STORICA
le induttivo. Nel contenente compassi,
tiralinee e goniometro
processo conosci- (XIX sec.).
tivo l’osservazio-
ne e la sperimen-
tazione vengono
poste alla base
della ricerca di
leggi universali.
Queste però non
hanno più il valo-
re assoluto che
nella scienza anti-
ca avevano gli as-
siomi, da cui veni-
vano dedotte con
rigore dimostrati-
vo le singole arti-
colazioni del sa-
pere scientifico
(leggi, teoremi,
ecc.). Galileo at-
traverso gli studi
dei grandi scien-
ziati dell’antichi-
tà, cui riservò Squadre e riga a T
(XIX sec.).
grande deferenza
ma anche uno
spigliato spirito «Noi paragoniamo qui la geometria descrittiva all’algebra: i rap-
Frontespizio di Discorsi e dimostrazioni matematiche critico, seppe ap- porti tra queste due scienze sono infatti particolarmente stretti.
sopra due nuove scienze di Galileo Galilei (1638). plicare il metodo Non c’è alcuna costruzione propria della geometria descrittiva che
dimostrativo a da- non possa essere tradotta analiticamente, e… qualsiasi operazione
ti sperimentali che suffragassero un concetto o una legge scientifica. analitica può essere interpretata come la redazione di una costru-
Altri grandi contributi alla scienza moderna vennero dall’insigne zione geometrica».
pensatore e scienziato francese Cartesio. Tra i tanti suoi meriti si de- Le teorie della geometria analitica fondata da Cartesio venivano
ve annoverare la nascita di una nuova geometria, la geometria anali- organicamente coniugate con quelle del disegno, dischiudendo
tica. Studiando problemi geometrici, quali quelli delle linee curve, definitivamente il processo di matematizzazione delle tecniche gra-
Cartesio supera l’uso di riga e compasso e si avvale di strumenti ma- fiche, che sarà fondamentale anche per la più recente rivoluzione
tematici. Mediante l’introduzione delle coordinate, cioè i valori delle tecnologica: quella informatica.
distanze di un punto da due assi perpendicolari di riferimento, ogni
ente geometrico viene descritto da equazioni algebriche. I più com-
plessi problemi di geometria vengono risolti con l’ausilio dell’analisi
쐍 Crisi della geometria euclidea
matematica. La Géometrie di Cartesio rimane una pietra miliare del- Le diverse geometrie (proiettiva, analitica e descrittiva) fondate dal
la scienza moderna e per gli sviluppi più innovativi della geometria, pensiero scientifico moderno erano pur sempre basate sulle certez-
fino alle attuali applicazioni nell’informatica grafica. ze della classica geometria euclidea.
Gli sforzi plurisecolari di trovare una valida indipendenza del V
쐍 Rivoluzione industriale e geometria descrittiva postulato di Euclide («per un punto esterno a una retta passa una so-
la parallela») non diedero risultati convincenti. Le difficoltà di dimo-
Il poderoso fenomeno della Rivoluzione industriale, innescato da
strazione del V postulato di Euclide arrivarono a consapevole matu-
grandi invenzioni tecniche, che dalla metà del ’700 condusse alla
razione alla fine del XVIII sec., quando D’Alembert definì la questio-
Civiltà delle macchine, ebbe ripercussioni profonde anche nel
ne «lo scoglio e, per così dire, lo scandalo di tutta la geometria».
mondo della scienza. Le esigenze di produzioni industriali portaro-
La concezione della geometria come scienza assiomatico-dedutti-
no una rigida divisione del lavoro, che vide seperarsi definitivamen-
va cominciò a vacillare sotto i colpi di una visione scientifica basa-
te il ruolo del progettista da quello del tecnico e dell’operaio.
ta sul metodo ipotetico-deduttivo. Ai princìpi inconfutabili della
La definizione del prodotto industriale deve essere completa ed
scienza classica si sostituirono ipotesi liberamente scelte e suggeri-
esplicita già in fase di progettazione, nulla può essere demandato
te dalla propria cognizione delle forme nello spazio.
alla creatività del singolo operatore; il disegno tecnico diventa il lin-
guaggio principe per la comunicazione tra i diversi operatori. Tra la ••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••
fine del ’700 e l’inizio del secolo successivo il disegno si può avva- glossario
lere di strumenti più precisi e funzionali, quali il tiralinee, il curvi- Geometria analitica: studia la descrizione di figure geometriche
lineo, la squadretta a tre lati (come quella attuale) e il compasso di mediante metodi algebrici.
precisione. Ma soprattutto dalla fine del XVIII sec. si ebbe a dispo- Metodo deduttivo: procedimento logico che da una o più premesse date
sizione il più completo e organico sistema di rappresentazione: la fa derivare conclusioni logicamente necessarie.
geometria descrittiva, fondata da Gaspard Monge (1746-1818). Metodo induttivo: procedimento logico che da osservazioni ed espe-
L’opera di Monge fu anche più preziosa poiché realizzò un sistema rienze particolari fa derivare princìpi generali in essi impliciti.
di rappresentazione integrato con i metodi dell’analisi matematica. ••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••••
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A DISEGNO GEOMETRICO
COSTRUZIONI GEOMETRICHE 2
SCHEDA STORICA
왎 Arte e scienza: un fertile dialogo tra Escher e Coxeter
Maurits Cornelis Escher (1898-1972), grafi- menti sulle tassellazioni nel piano eucli- ritornano da dove sono venuti, non un sin-
co di geniale intuito e sensibilità nel suo deo e non euclideo. «In un modello di golo pesce raggiunge mai il bordo.
rapporto con l’ingannevole ed enigmatica Poincaré – egli dice – il piano iperbolico All’esterno vi è il nulla assoluto. E tuttavia
realtà del mondo circostante, ebbe grande appare come l’interno di una circonferenza questo mondo circolare non può esistere
affinità con le ricerche di matematici con- disegnata nel piano euclideo. Nella figura senza il vuoto intorno, non solo perché il
temporanei. Così Escher esprime questo rap- (riportata a fianco) l’insieme dei 6 + 6 dentro presuppone un fuori, ma anche per-
porto: «Dall’analisi degli enigmi che ci cir- triangoli riempie un esagono regolare… In ché è proprio là nel nulla che ha origine
condano e dalle considerazioni e dalle os- questo modello di Poincaré, le linee rette l’impalcatura che determina con geometri-
servazioni che ho fatto, sono arrivato nel del piano iperbolico appaiono come archi ca precisione i centri degli archi di circon-
campo della matematica. Sebbene sia com- di circonferenza ortogonali alla circonfe- ferenza che formano lo scheletro».
pletamente digiuno di conoscenze e di renza limite…». Dallo studio di questa opera Coxeter
esperienze nel campo delle scienze esatte, I suggerimenti produssero in Escher definì una nuova tassellazione. «In effetti
mi rendo spesso conto di avere più in comu- nuove opere, tra cui la xilografia a colori Escher – dice il matematico – ha anticipa-
ne con i matematici che con gli altri artisti.» Cerchio limite III; in essa «abbiamo to di cinque anni la mia scoperta di que-
Escher tenne rapporti stretti e duraturi sequenze di flussi di movimenti da parte a sta tassellazione composta iperbolica…
con lo scienziato Harold Coxeter, a cui sot- parte: tutti i pesci della stessa sequenza – Dal punto di vista della geometria iperbo-
toponeva le sue ricerche e i suoi dubbi, scrive Escher – hanno eguale colore e nuo- lica, il cerchio delimitato dalla circonfe-
ricevendone suggerimenti, ma in taluni tano uno dietro l’altro, testa contro coda, renza esterna è l’intero piano, e i pesci che
casi precorrendo alcune scoperte del suo lungo un arco circolare che va da bordo a lo riempiono sono tutti congruenti. Esiste
amico matematico. bordo… Dato che tutte queste file di pesci una isometria che trasforma ogni pesce in
Coxeter, ricevendo un primo studio di guizzano come razzi dall’infinitamente un qualsiasi altro, ma il singolo pesce non
Escher sul Cerchio limite, esprime chiari- lontano, perpendicolarmente al bordo, e è simmetrico».