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GESÙ VA A GERUSALEMME

Nessuno ha mai parlato come Gesù. La folla esclama: «Ha fatto bene ogni cosa!». Ma alcuni rifiutano Gesù. C’è sempre chi non
riesce a capirlo o chi non lo vuole seguire. Gesù è triste per tutto questo, ma non si scoraggia. Sa che Dio Padre è sempre con lui.
Mentre sono in viaggio, Gesù dice ai suoi discepoli: «Ecco, noi saliamo a Gerusalemme e io sarò consegnato nelle mani dei miei
nemici: mi condanneranno a morte, mi flagelleranno e mi uccideranno. Ma dopo tre giorni risusciterò». I discepoli si meravigliano di
queste parole e sono pieni di timore.
Gerusalemme è in festa. Molta gente è venuta da ogni parte per celebrare la Pasqua. È la più grande festa degli ebrei. La sera,
sulla tavola, c’è la carne di agnello. C’è il vino e ci sono i pani non lievitati. «Perché l’agnello? Perché i pani non lievitati?»,
domandano i bambini. Rispondono i grandi: «Perché un tempo eravamo schiavi in Egitto e una sera, per ordine di Dio,
scappammo via in fretta. Mangiammo l’agnello; ma non ci fu il tempo di lasciare lievitare i pani. Dio era con noi. Ora noi mangiamo
l’agnello e i pani non lievitati come quella sera, per ricordare che Dio
ci ha liberati ».
Anche Gesù va con i suoi discepoli a Gerusalemme per celebrare la
Pasqua. Un tempo Dio ha salvato gli ebrei dalla schiavitù d’Egitto e li
ha portati attraverso il deserto alla terra promessa. Ora Dio Padre
chiama Gesù a liberare tutti gli uomini dalla schiavitù del peccato e
dal timore della morte per donare loro una vita nuova.
La Pasqua dei cristiani è la festa di Gesù che muore e risorge per
tutti.

CRUCIVERBA

1) Aggettivo della terra dove gli ebrei sono stati condotti da Mosè.
2) In quale città si trova Gesù?
3) Durante la cena della Pasqua gli ebrei consumano le carni di quale animale?
4) Come è il pane consumato dagli Ebrei?
5) Osserva la figura, cosa portano tra le mani i personaggi?
6) Oggi durante la cena della Pasqua gli Ebrei ricordano la loro liberazione. Da quale paese?
7) Bevanda che si trova sulla tavola degli Ebrei per la celebrazione della Pasqua.
8) La Pasqua dei cristiani celebra la morte e la risurrezione di... per tutti noi.
9) Dio Padre chiama Gesù a liberare tutti gli uomini dal timore della...
IL RITO DELLE CENERI

Il Mercoledì delle Ceneri, nella Chiese cattoliche di rito romano è il primo giorno della Quaresima, ovvero il
primo giorno del periodo di penitenza in vista della Pasqua cristiana che ha inizio dopo il cosiddetto Martedì
grasso, ultimo giorno di Carnevale. È così chiamato perché durante la funzione religiosa del giorno si pone
sul capo dei fedeli della cenere per ricordare la caducità (non eternità) della vita terrena e spronare i fedeli
all'impegno penitenziale della Quaresima. (Cenere che, secondo la consuetudine, dovrebbe essere
ricavata dai rami d'ulivo benedetti nella Domenica delle Palme dell'anno precedente). Si possono usare
due formule diverse per questo rito:

• Ricordati che sei polvere e in polvere ritornerai.


• Convertiti e credi al Vangelo.

Nel rito ambrosiano, in cui la Quaresima inizia con la domenica successiva, l'imposizione delle Ceneri
avviene il lunedì successivo di preferenza, anche se generalmente viene effettuata anche nella prima
domenica di Quaresima; il giorno di digiuno e astinenza è posticipato al primo venerdì di Quaresima.

VANGELO DELLA SAMARITANA

Giunse pertanto ad una città della Samarìa chiamata Sicàr, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a
Giuseppe suo figlio: qui c’era il pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, stanco del viaggio, sedeva presso il
pozzo Era verso mezzogiorno. Arrivò intanto una donna di Samarìa a attingere acqua. Le disse Gesù:
«Dammi da bere. I suoi discepoli infatti erano andati in città a far provvista di cibi. Ma la Samaritana gli
disse: «Come mai tu, che sei Giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?». I Giudei
infatti non mantengono buone relazioni con i Samaritani. Gesù le rispose: «Se tu conoscessi il dono di Dio
e chi è colui che ti dice: Dammi da bere!, tu stessa gliene avresti chiesto ed egli ti avrebbe dato acqua
viva». “Gli disse la donna: «Signore, tu non hai un mezzo per attingere e il pozzo è profondo; da dove hai
dunque quest’acqua viva? Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede questo pozzo e
ne bevve lui con i suoi figli e il suo gregge?» Rispose Gesù: «Chiunque beve di quest’acqua avrà di nuovo
sete; ma chi beve dell’acqua che io gli darò, non avrà mai più sete, anzi, l’acqua che io gli darò diventerà in
lui sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna». «Signore, gli disse la donna. dammi di quest’acqua,
perché non abbia più sete. e non continui a venire qui ad attingere acqua». Le disse: «Va’ a chiamare tuo
marito e poi ritorna qui». Rispose la donna: «Non ho marito». Le disse Gesù: «Hai detto bene “non ho
marito“; infatti hai avuto cinque mariti e quello che hai ora non è tuo marito; in questo hai detto il vero ». Gli
replicò la donna: «Signore, vedo che tu sei un profeta. I nostri padri hanno adorato Dio sopra questo monte
e voi dite che è Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorare» Gesù le dice: «Credimi, donna, è giunto il
momento in cui né su questo monte, né in Gerusalemme adorerete il Padre. Voi adorate quel che non
conoscete, noi adoriamo quello che conosciamo perché la salvezza viene dai Giudei. Ma è giunto il
momento, ed è questo, in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità; perché il Padre cerca
tali adoratori. Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorano in spirito e verità». Gli rispose la donna:
«So che deve venire il Messia (cioè il Cristo): quando egli verrà, ci annunzierà ogni cosa ». “Le disse Gesù:
« Sono io, che ti parlo».

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