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Esposizione perfetta

Per poter catturare l'immagine perfetta, il sensore digitale della tua EOS ha bisogno di essere
esposto alla luce per il tempo giusto.

Questo tutorial illustra come la tua EOS misura la luce e converte tali misurazioni in impostazioni
di esposizione e offre tecniche di regolazione dell'esposizione che ti aiuteranno a catturare le
immagini che desideri.

• Quali fattori sono in gioco nell'esposizione?


• Modalità di misurazione
• Guarda la differenza in modalità Live View
• Compensazione dell'esposizione
• Bracketing automatico dell'esposizione (AEB)
• HDR (High Dynamic Range, ampia gamma dinamica)
• Esposizione multipla

Red Light, © Richard Craze 2012, Canon EOS 600D

Quali fattori sono in gioco nell'esposizione?


Tre fattori influiscono sull'esposizione fotografica.
Velocità otturatore: l'intervallo di tempo durante il quale la luce raggiunge il sensore. Può durare
poco, ad esempio 1/4000 di secondo, o molto, ad esempio 30 secondi o più.
Apertura: le dimensioni del foro nell'obiettivo attraverso cui passa la luce. Un'apertura ampia
dell'obiettivo, come f/2.8, permette il passaggio di molta luce. Per contro, un'apertura piccola, come
f/16, blocca la maggior parte della luce.
Valore ISO: la sensibilità del sensore digitale. Un valore ISO basso, ad esempio 100, significa una
scarsa sensibilità. Un valore ISO alto, come 12.800, comporta una maggiore sensibilità alla luce del
sensore.

Modalità di misurazione
L'esposimetro nella tua EOS misura la luminosità della luce che entra nell'obiettivo.

Quindi imposta, o ti permette di selezionare, la velocità dell'otturatore, l'apertura dell'obiettivo e il


valore ISO ottimali per ottenere un'esposizione corretta. La maggior parte delle fotocamere EOS
attualmente in commercio offre quattro modalità di misurazione dell'esposizione. Consulta il
manuale di istruzioni in dotazione con la fotocamera. Di seguito sono descritte le differenze tra tali
modalità.

Misurazione valutativa: un modo di misurazione generico e adatto a molte


situazioni che divide l'area dell'immagine in varie zone. I sensori poi misurano la luminosità della
luce in ciascuna zona in base al tipo di scena impostata.

Misurazione parziale: effettua la lettura dall'area centrale del mirino (dal 6 al 10%,
a seconda del modello di fotocamera). Questa modalità può essere utile quando lo sfondo è molto
più luminoso del soggetto, come in caso di retroilluminazione.

Misurazione spot: utile quando si desidera misurare un'area specifica del soggetto
o della scena (dall'1,5 al 4% del mirino, a seconda del modello di fotocamera). Per situazioni simili
alla misurazione parziale ma quando il soggetto è una parte più piccola della tua immagine.

Misurazione media pesata al centro: la fotocamera tiene in maggiore


considerazione l'area centrale del mirino, impostando la misurazione al centro e poi calcolando un
valore medio in base all'intera scena.
 

Guarda la differenza in modalità Live View


Grazie alla fotografia digitale puoi vedere l'immagine che hai scattato entro uno o due secondi
dall'esposizione. Tuttavia, con gli scatti in modalità Live View puoi vedere che aspetto avrà
l'immagine prima di scattare la foto.

Premendo il pulsante "Info" mentre sei in modalità Live View puoi vedere l'istogramma e
controllare l'esposizione. Lo scopo è tenere i picchi dell'istogramma entro i limiti del grafico. I
picchi che superano il bordo a sinistra indicano la perdita di dettagli nelle ombre, mentre i picchi
che superano il bordo a destra indicano la perdita di dettagli nelle tonalità chiare.

Norfolk Hawker, © Miles Bostock 2012, Canon EOS 550D

Compensazione dell'esposizione
In alcuni casi, l'esposizione proposta dalla tua EOS potrebbe non essere quella che desideri.

Se fotografi un paesaggio coperto da neve o una sposa in bianco, ad esempio, l'esposimetro della
fotocamera potrebbe confondere la quantità di bianco presente nell'inquadratura. In questo caso, è
meglio compensare l'esposizione consigliata dalla fotocamera impostandola su valori maggiori.

La funzione di compensazione dell'esposizione sulla tua EOS, disponibile sul pannello LCD in alto
sulla fotocamera o sul display sul retro, ti permette di farlo con facilità. La scala va generalmente da
-3 a +3, con un piccolo contrassegno a indicare il valore selezionato. Su molte fotocamere EOS è
necessario premere il pulsante "±" sul retro della fotocamera e ruotare la ghiera principale per
spostare il contrassegno da "0" in modo da assegnare un valore di compensazione dell'esposizione
positivo o negativo. Per ulteriori dettagli, consulta il manuale di istruzioni della fotocamera.
Un paesaggio luminoso coperto di neve potrebbe richiedere fino a +2 stop di compensazione
dell'esposizione. Un'impostazione di +1 potrebbe essere perfetta per una sposa in abito bianco. La
compensazione dell'esposizione con valori negativi è usata per soggetti dai toni scuri, specialmente
se riempiranno l'inquadratura o verranno ripresi su sfondi scuri: fiori blu e viola con foglie verdi, ad
esempio.

Grazie alla modalità Live View, puoi compensare l'esposizione e vedere il risultato ancora prima di
scattare.

Bracketing automatico dell'esposizione (AEB)


È possibile automatizzare la compensazione dell'esposizione grazie al bracketing automatico
dell'esposizione (AEB).

Questa funzione scatta tre foto in rapida successione, ciascuna con una diversa quantità di
compensazione. Puoi iniziare con l'impostazione predefinita della fotocamera e aggiungere
compensazione positiva o negativa a livelli selezionabili (ad esempio, -1, 0 e +1 o -2, 0 e +2).

Il valore dell'esposizione (velocità dell'otturatore o apertura), modificato dalla compensazione,


dipende dalla modalità di scatto impostata. Nella modalità di priorità all'otturatore (Tv) viene
modificata l'apertura; nella modalità di priorità all'apertura (Av), viene modificata la velocità
dell'otturatore. In modalità Program AE (P) può cambiare uno qualsiasi dei due valori o entrambi.

L'impostazione AEB può essere molto utile se l'esposizione corretta non sembra dare un buon
risultato ma non si è certi di come modificarla. L'impostazione ha anche un'altra applicazione: la
fotografia HDR (High Dynamic Range, ampia gamma dinamica).

HDR (High Dynamic Range, ampia gamma dinamica)


C'è un limite alla quantità di gamma dinamica in una scena che un sensore digitale è in grado di
catturare. Se desideri ottenere più dettagli nelle parti chiare come il cielo, potresti perdere dettagli
nelle ombre più scure. Regolando l'esposizione per catturare i dettagli nelle ombre si possono
invece causare perdite di dettagli nelle parti più chiare.

Per superare questa limitazione, prova a scattare due o più immagini a esposizioni differenti e unirle
in una fotografia finale. In questo modo puoi aumentare la gamma dinamica e ottenere
contemporaneamente dettagli nelle parti chiare e nelle ombre. Questo tipo di effetto si chiama HDR
(High Dynamic Range, ampia gamma dinamica).

Puoi creare immagini HDR grazie al software Digital Photo Professional (DPP) di Canon.
Innanzitutto, scatta tre foto utilizzando il bracketing automatico dell'esposizione (AEB) con
impostazione -2, 0 e +2. Trasferisci le immagini su un computer e apri DPP. Nel menu "Tools"
(Strumenti), scegli "Start HDR tool" (Avvia strumento HDR), seleziona le tre foto e fai clic su
"Start HDR" (Avvia HDR). A quel punto il software visualizza l'immagine HDR creata dalla loro
unione, con selettori che permettono di regolare luminosità, saturazione, contrasto e varie altre
opzioni di ottimizzazione dei dettagli.

Le fotocamere EOS più recenti sono dotate della funzione "Controllo retroilluminazione HDR".
Impostandola, la fotocamera scatta automaticamente una serie di immagini a esposizioni diverse e
le unisce in una sola immagine. Il risultato è una fotografia con buoni dettagli nelle zone luminose e
nelle ombre. Alcuni modelli permettono anche di creare l'effetto HDR all'interno della fotocamera e
di controllare la gamma dinamica. Per i dettagli, consulta il manuale di istruzioni.

Esposizione multipla
Unire due o più esposizioni separate permette di creare effetti interessanti.

Ad esempio, puoi aggiungere la luna o le stelle a un cielo notturno vuoto, oppure mostrare lo stesso
soggetto due o tre volte nella stessa scena. Gli effetti di esposizione multipla possono essere creati
con qualsiasi fotocamera EOS a partire da qualsiasi immagine mediante lo strumento di
composizione in Digital Photo Professional (DPP).
I modelli EOS-1D X, EOS 5D Mark III ed EOS 6D permettono di scattare numerose immagini e di
unirle in un'unica immagine finale. Esistono numerose opzioni. Per un'esposizione multipla, puoi
scattare da due a nove immagini. Puoi scegliere di salvare tutte le immagini scattate o solo
l'immagine finale e il modo in cui le immagini vengono unite: tutti e tre i modelli offrono le opzioni
Additive (Additiva) e Average (Media), mentre EOS-1D X ed EOS 5D Mark III offrono anche
Bright (Luminosa) e Dark (Scura).

Additive (Additiva) unisce le immagini in modo cumulativo. Il risultato in genere è un'immagine


scura, pertanto è consigliabile usare la compensazione negativa dell'esposizione: -1 stop per due
esposizioni, -1,5 stop per tre esposizioni, -2 stop per quattro esposizioni.
Average (Media) applica automaticamente la compensazione negativa dell'esposizione sulla base
del numero di scatti.
Bright/Dark (Luminosa/Scura) confronta la luminosità (o l'oscurità) della prima immagine con
quella delle immagini successive. La parte luminosa (o scura) rimane nell'immagine. I colori
potrebbero essere misti, in base al rapporto di luminosità (od oscurità) delle immagini confrontate.

Se si scattano esposizioni multiple in modalità Live View, puoi vedere l'unione delle varie foto man
mano che le scatti.

Clicca qui per ottenere ulteriori informazioni


Con questo articolo farai i primi passi verso la comprensione delle capacità di esposizione della tua
EOS. Per saperne di più sulla tua fotocamera, Canon Professional Network (CPN) offre numerose
fonti di informazione

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