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risuscitò”
Ogni volta che recitiamo il credo, prendiamo atto della sofferenza e della morte.
CI VUOLE CORAGGIO!
La prima domanda, che poi è anche quella dei bambini, è PERCHE?
Il perché… è per noi quasi scontato, PERCHE’ esiste qualcosa oltre la morte, Gesù infatti con la
sua vita ci ha “assicurato” che dopo la morte c’è la VITA, la vita eterna.
Questo però non esclude che in ognuna delle nostre famiglie, prima o poi, dobbiamo affrontare la
sofferenza (problemi, malattie..) e la morte.
Arriviamo quindi a rifare il percorso del bambino… dall’esperienza si forma la nostra fede.
Se è così tutto è diverso, per noi, per le nostre famiglie, cambia la scala dei valori, cambia il modo
di rapportasi, cambia il modo di affrontare il dolore e la morte.
Il confrontarci con la malattia, la sofferenza e la morte, oltre a fare nascere i nostri perché, ci
permette di “apprezzare” quello che abbiamo, la malattia per esempio fa risaltare valori come la
salute, la casa, la famiglia, gli amici e il lavoro.
Ci permette di cogliere dall’interno la realtà della dipendenza, della solidarietà tra gli uomini, di chi
si occupa di noi nei momenti di sconforto e sofferenza.
La malattia è la morte possono apparire come lo scandalo (LO SCANDALO DELLA CROCE),
scandalo del male ingiustificato e condurci a fare la domanda sbagliate del perché: “PERCHE’ DIO
PERMETTE LA SOFFERENZA E LA MORTE” portandoci quindi lontano da Lui.
La risposta ce la da la “GAUDUEM ET SPES” (concilio Vaticano II): Gesù soffrendo per noi non
solo ci ha dato l’esempio, ma ci ha indicato la via: se ci crediamo la vita e la morte diventano sante
e acquistano un senso nuovo (ricordate il marito? Allora cambia tutto!). E’ quindi attraverso Gesù e
in Gesù che si chiarisce l’enigma del dolore e della morte che se non viste “all’interno” del Vangelo
ci schiacciano. Cristo è resuscitato, ha vinto la morte e ci ha donato l’abbondanza della vita.
(Gaudium et Spes, n.. 22/1387 e 1390)
Il Cristianesimo si riassume in una persona, e tutta le fede nella persona Gesù Cristo si riassume in
un annuncio “E’ RISORTO”.
Gesù non ci ha spiegato il perché del dolore e della morte, le ha prese su di se e per se per superarle.
Bello dice che c’è una frase immensa che riassume la tragedia del creato al momento della
crocefissione :”si fece buio su tutta la terra” per 3 ore, dalle 12 alle 15. Ma questa non è la frase più
scura della Bibbia, forse è la più luminosa, perché il buio è racchiuso solo in quel lasso di tempo,
prima e dopo non c’è buio, dopo quel periodo non ci saranno più croci, non importa quanto lunghe
siano le tue “3 ore” di buio, alle 15 tornerà la luce.
PREGHIERA
VIVERE LA FEDE.
Viene proposto di creare un momento di incontro-confronto su questo argomento coi nostri figli, coi
parenti, con gli amici…