02 Terra ca trema (A. Livoti - C. Frisina) 03 U bammineddu (Trad. - A. Livoti) 04 Ninna nanna ni (A. Livoti) 05 A barunissa di Carini (Trad. - A. Livoti) 06 Taqasim (Tradizionale) 07 Canzuna (A. Livoti - C. Frisina) 08 Io no sparu (A. Livoti - F. Di Stasio) 09 A visilla (Tradizionale - Arr. A. Livoti) 10 Jasmìn (Macerie di Baghdad) (A. Livoti)
Cesare Frisina: violino, voce
Francesco Di Stasio: contrabasso, basso, voce Giorgio Rizzo: percussioni, ney, voce Antonio Livoti: chitarra, plettri, voce Delfio Plantemoli: voce in "A Barunissa di Carini" I visillanti della vara "u signuri a culonna" Pietro Campo: prima voce in "A visilla" Antonino Trovato: seconda voce in "A visilla" Lucio Grillo: supracantu in "A visilla" Antonio Livoti: alto in "A visilla" Una terra, molte terre, nelle quali ogni donna e uomo siano stranieri riconoscibili non dalle loro impronte digitali ma dai segni che il sole ha tracciato sulle facce, dai suoni depositati nelle memorie, dall'odore che questo mare comune ha lasciato sulle pelli. Terre nelle quali piantare semi antichi per coltivare piante nuove che genereranno altri semi non geneticamente ma culturalmente modificati. Terre sulle quali costruire case e non muri di confine o prigioni di accoglienza. Terre di donne e uomini, vecchi e bambini. Noi le immaginiamo con quello che sappiamo, i suoni e le parole, per questo guardiamo indietro nella memoria e mescoliamo le lingue di ieri con i linguaggi di oggi. Con gli occhi puntati a sud del 38° parallelo, l'esordio discografico dei Terrae - Compagnia di musiche popolari riannoda idealmente i fili di una convivenza passata, esplorando la propria memoria per metterla in relazione con altre culture e musiche vicine. Musica di tradizione e di innovazione, che fa risuonare echi popolari (siciliani, andalusi, maghrebini) in contesti moderni, che piega gli strumenti classici ad esigenze espressive popolari, in definitiva che scompone i mondi sonori di riferimento e li ricompone in modo personale.