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Mercato & Opportunità di Investimento

SCENARIO DI
MERCATO:

CONTESTO E PROSPETTIVE

Materiale esclusivamente ad uso interno. Non divulgabile al pubblico. 1


Scenario di mercato

Il Contesto Macroeconomico

La sorpresa sulla crescita nel 2023 e le prospettive per il 2024.


Le sorprese positive relativamente alla crescita economica globale hanno caratterizzato il 2023: le previsioni di una
recessione globale non si sono concretizzate grazie a fattori come le politiche fiscali a supporto, la resilienza dei
consumi e il minor impatto dei fattori geopolitici rispetto a quanto ci si attendeva.
A livello geografico, l’andamento ciclico ha tuttavia evidenziato delle differenze tra i diversi paesi. In particolare,
mentre negli Stati Uniti si è osservata un’accelerazione della crescita che ha toccato un picco nel terzo trimestre
dell’anno, nell’Area Euro la congiuntura è rimasta stagnante, anche a causa della debolezza della domanda
aggregata, in particolare in Cina.
Le previsioni di consenso per il 2024 vedono una crescita globale in moderato rallentamento per effetto di tassi di
politica monetaria e pressioni inflazionistiche ancora elevate; ma a fronte di un rallentamento nella prima parte
dell’anno, nella seconda parte dell’anno si potrebbe osservare un ri-accelerazione della congiuntura economica in
risposta ad eventuale cambio di atteggiamento di politica monetaria da parte delle banche centrali.

L’azione delle Banche Centrali e la dinamica dell’inflazione.


Nel corso dello scorso l’inflazione è progressivamente scesa, ma anche in questo caso come per la crescita
economica con elementi di eterogeneità tra le diverse aree geografiche (la diminuzione dei prezzi in Europa è
avvenuta con maggiore ritardo rispetto agli Stati Uniti) e tra le diverse componenti di beni e servizi.

L’indice dei prezzi al consumo si mantiene tuttavia ancora su livelli strutturalmente più elevati rispetto al passato
superiori ai target delle banche centrali, soprattutto per quanto riguarda l’inflazione «core», ovvero il paniere di
beni e servizi che esclude energia e alimentari, componenti più volatili.
La riduzione osservata, dopo i livelli massimi raggiunti nel 2022, è stata il risultato degli interventi di politica
monetaria restrittiva adottati dalle principali banche centrali.

Fed e Banca Centrale Europea hanno presumibilmente terminato il ciclo di rialzo dei tassi iniziato nel 2022 – uno
dei cicli più aggressivi della storia - che li ha visti aumentare dallo zero al 5,5% (negli USA) e al 4,5% (in Area
Euro) in poco più di un anno – e sono entrate in una fase di «attesa accomodante», ossia più orientate a rilassare
la politica monetaria anche se pronte a variare atteggiamento in base all’evoluzione dei dati.

Area Euro, inflazione e tassi BCE

Il grafico a sinistra confronta la dinamica


dell’inflazione e del tasso di riferimento della
BCE per l’Area Euro:
 la funzione di reazione della banca è stata
successiva al rialzo del livello dei prezzi;
 il meccanismo di trasmissione delle azioni
di politica monetaria sul livello dei prezzi
si è concretizzato solo dopo alcuni mesi.

Fonte: Centro Studi di Gruppo; Bloomberg.


I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri.

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Scenario di Mercato

Outlook 2024
Sebbene l’economia globale si sia dimostrata estremamente resiliente lo scorso anno, adesso sembra
concretizzarsi un rallentamento della congiuntura a fronte della prosecuzione del trend di discesa dell’inflazione,
anche se a ritmo più moderato del passato recente.

IL Pil globale dovrebbe quindi fare registrare un rallentamento nella prima parte dell’anno per poi riaccelerare
progressivamente e l’inflazione dovrebbe proseguire la sua discesa pur mantenendosi ancora al di sopra dei livelli
target delle banche centrali.

In questo contesto sarà cruciale monitorare la dinamica di prezzi/crescita e la reazione delle banche centrali: il
mercato stima che già a partire da marzo Fed e BCE potrebbero iniziare a ridurre i tassi di politica monetaria, per
supportare l’economia in caso di rallentamento della crescita e per migliorare le condizioni finanziarie – ad oggi
restrittive - se le pressioni inflazionistiche lo consentiranno.

Stime di crescita – FMI – aggiornamento Ottobre 2023

Fonte: IMF. World Economic Outlook ottobre 2023

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Scenario di Mercato

Mercato Obbligazionario
La dinamica dei mercati obbligazionari nel corso dello scorso anno è stata fortemente influenzata dalle aspettative
su inflazione e azioni delle banche centrali. I rendimenti a scadenza delle obbligazioni governative, hanno fatto
registrare un aumento a partire dalla primavera, dapprima sulla scia della crisi delle banche regionali americane e
in seguito in risposta alle dichiarazioni di esponenti delle banche centrali di tassi «più alti più a lungo», arrivando
ai massimi sia sulla parte a breve che su quella a lungo termine. I rendimenti a scadenza hanno poi registrato
una flessione sul fine d’anno grazie al rallentamento dell’inflazione e alle dichiarazioni più accomodanti da parte
delle banche centrali.
Guardando al 2024 le aspettative di prosecuzione del trend disinflazionistico e di un allentamento
dell’atteggiamento monetario restrittivo rendono l’investimento obbligazionario ancora interessante offrendo sia
opportunità di rendimento sia di protezione in caso di rallentamento economico. Lo scenario è favorevole sia
all’interno del mondo governativo sia all’interno del comparto delle emissione societarie.

Confronto rendimenti a scadenza obbligazionari


(2019 vs 2023)
Il grafico a sinistra confronta il livello dei rendimenti a
scadenza di una selezione di asset class obbligazionarie
a fine 2019 e 2023. Il mercato del reddito fisso –
relativamente al recente passato – offre interessanti
opportunità in maniera trasversale su tutti i comparti, dal
governativo alle classi di attivo a spread (sia a più
elevato che a più basso merito di credito): solo un
approccio flessibile e dinamico nella costruzione del
portafoglio può consentire di trarre beneficio da questo
contesto.
Fonte: Bloomberg.
I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri.

Mercato Azionario
Dinamica decisamente positiva per i mercati azionari nel 2023, in particolare per quelli dei paesi sviluppati, che
hanno recuperato i rendimenti negativi del 2022.
Borse sostenute dalla resilienza economica, dalla diminuzione dell’inflazione, da utili societari solidi e da
sentiment positivo soprattutto verso alcuni settori come tecnologia, consumi discrezionali e finanziari.
Se è vero da un lato che un probabile rallentamento della crescita economica potrebbe avere un impatto negativo
in termini di utili aziendali e propensione al rischio azionario da parte degli investitori, dall’altro lato le classi di
attivo più rischiose dovrebbero, oltre ad anticipare una ripartenza dell’attività economica reale, trarre beneficio da
una probabile inversione di politica monetaria da parte delle banche centrali.

Andamento mercato azionario USA e utili per azione

L’investimento azionario, sia diretto che indiretto


attraverso soluzioni bilanciate e multi-asset, consente
di prendere esposizione alle dinamiche di crescita
dell’economia reale e svolge un ruolo importante nella
diversificazione di portafoglio.

Fonte: Bloomberg.
I rendimenti passati non sono indicativi di quelli futuri.

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Scenario di Mercato

Conclusioni

Quanto accaduto negli ultimi anni è il risultato di una sequenza di avvenimenti a partire dalla pandemia, per
arrivare alle dinamiche di politica monetaria e all’inasprimento delle tensioni geo-politiche: eventi che hanno avuto
un impatto importante su crescita economica e inflazione. L’inflazione, dopo decenni di assenza, è tornata ad
essere la grande protagonista che ha spinto le banche centrali a mettere in atto una risposta molto aggressiva per
combatterne la crescita. Il 2023 ha mostrato segnali di stabilizzazione con crescenti attese per un cambio di
atteggiamento da parte delle banche centrali.

Il 2024 si presenta con aspettative per una ulteriore stabilizzazione dell’inflazione, anche se su livelli superiori
rispetto ai target di politica monetaria e per una crescita economica contenuta con evidenti dispersioni a livello
globale. Permangono tuttavia elementi di incertezza rispetto allo scenario centrale legati anche alle potenziali
evoluzioni della complessa situazione geo-politica.

Le asset class obbligazionarie rimangono interessanti sia da un punto di vista di valutazioni (rendimento a
scadenza offerto) che da un punto di vista di potenziale andamento per effetto della dinamica dei tassi di interesse.
I mercati azionari scontano uno scenario ‘’ideale’’ rappresentato da politica monetaria accomodante e crescita
globale resiliente a fronte di valutazioni che sono tornate sopra le medie di lungo termine.
Gli elementi di incertezza che permangono suggeriscono di orientarsi verso un approccio più flessibile, dinamico e
diversificato. Questo approccio mira da un lato a contenere i rischi di un eventuale andamento negativo dei mercati
finanziari e dall’altro a ricercare le migliori opportunità che i mercati offrono, in un contesto mutevole in cui
aspettative di crescita, prezzi e azioni delle banche centrali sono fortemente interconnesse e influenzano
sensibilmente la dinamica dei mercati obbligazionari e azionari.

Un approccio più flessibile e efficiente dovrebbe quindi


prevedere una costruzione di un portafoglio per «pilastri» (cfr
grafico a destra), in coerenza con il proprio profilo di rischio e Investimento
Diversificazione
e Protezione
nel corretto orizzonte temporale, consentendo quindi al
risparmiatore di combinare i suoi bisogni e le sue esigenze
finanziarie con le differenti opportunità presenti nel mercato,
affiancando a investimenti orientati al reddito e/o a preservare
Investimento
Reddito
una quota del proprio capitale soluzioni più diversificate a medio lungo

gestione attiva e soluzioni che investono su un orizzonte più di


lungo termine.

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Le «parole» dei mercati finanziari

Inflazione
Con il termine inflazione si indica una crescita generalizzata e continuativa dei prezzi calcolato su un paniere di
beni e servizi.
Il paniere è lo strumento utilizzato per rilevare i prezzi al consumo di beni e servizi nel mercato e calcolare così la
variazione, su base mensile e annuale. Viene tipicamente aggiornato ogni anno e nel tempo subisce cambiamenti
in linea con le tendenze dei consumatori.
L’inflazione headline si basa sulle variazioni del paniere complessivo mentre con il termine di inflazione core si
escludono dal paniere di calcolo i beni e servizi più volatili, tipicamente energia e alimentari.
Livelli di inflazione strutturalmente elevati per periodi di tempi non brevi si traducono in una perdita del potere di
acquisto, ovvero con la stessa quantità di moneta si può acquistare una quantità di beni/servizi inferiore.

Spread
In ambito finanziario lo spread è la differenza tra due prezzi, due quotazioni, due tassi di interesse o in generale
due grandezze economiche collegate al medesimo argomento/strumento finanziario. Nei mercati obbligazionari è
comunemente associato al differenziale tra i rendimenti dei titoli di Stato di due diversi Paesi (ad esempio spread
Bund/BT) o tra i rendimenti di un titolo societario rispetto al titolo di stato del medesimo paese.
Asset class a spread sono le classi di attivo obbligazionarie in cui il differenziale di rendimento (spread) è la
principale caratteristica distintiva. Tipicamente rientrano in questa categoria le emissioni societarie (con merito di
credito Investment Grade e/o High Yield) e il debito dei paesi emergenti.

Rendimento a scadenza
Rappresenta il rendimento complessivo che l’investitore può ottenere da un’obbligazione a condizione che la
stessa sia detenuta fino a scadenza, le cedole siano reinvestite nel medesimo titolo e che l’emittente paghi
regolarmente le cedole e rimborsi il capitale a scadenza. Oltre a fornire una misura del rendimento complessivo
che si può ottenere da un singolo titolo, il rendimento a scadenza consente anche di confrontare tra loro
obbligazioni differenti. Ad esempio titoli con un rischio di default (rischio che l’emittente non rimborsi il capitale a
scadenza e/o non paghi le cedole) più elevato avranno coeteris paribus un rendimento a scadenza più elevato.

NOTA INFORMATIVA
Il presente documento è ad uso esclusivo del collocatore. Ne è vietata la diffusione presso il pubblico e la riproduzione anche parziale. La lettura delle pagine che
seguono dev’essere sempre accompagnata con l’analisi delle specifiche caratteristiche dei fondi quali, ad esempio, la politica d’investimento, l’orizzonte temporale, il
grado di rischio, i costi, gli scenari di performance, riportati nella documentazione d’offerta. In particolare, per le informazioni di dettaglio sull’impatto dei costi e sugli
scenari di performance, si rinvia al KID. I dati e le informazioni contenuti nel presente documento hanno carattere puramente informativo e, non tenendo conto delle
specifiche caratteristiche del singolo investitore, non rappresentano raccomandazioni personalizzate. La società si riserva il diritto di modificare, in ogni momento, le
analisi e le informazioni prodotte. I rendimenti rappresentati si intendono al lordo in quanto la tassazione è a carico dell’investitore. Il trattamento fiscale dipende dalla
situazione individuale di ciascun cliente e può essere soggetto a modifiche in futuro. Con riferimento ai fondi offerti non è prevista la garanzia di restituzione del
capitale investito, né di rendimento minimo dell’investimento finanziario. I dati storici utilizzati per calcolare l’indicatore sintetico potrebbero non costituire
un’indicazione affidabile circa il futuro profilo di rischio dell’OICR. La categoria di rischio/rendimento indicata potrebbe non rimanere invariata, e quindi la
classificazione dell’OICR potrebbe cambiare nel tempo. L’appartenenza alla categoria più bassa non garantisce un investimento esente da rischi.
I rendimenti del passato non sono indicativi di quelli futuri

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