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Nota Legale 1

Direm

KEMPER PROFILER
Manuale Principale 10.2
Nota Legale 2

Nota Legale
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GmbH.

KEMPER™, PROFILER™, PROFILE™, PROFILING™, PROFILER PowerHead™, PROFILER PowerRack™,


PROFILER Stage™, PROFILER Remote™, KEMPER Kabinet™, KEMPER Power Kabinet™, KEMPER Kone™,
KEMPER Rig Exchange™, KEMPER Rig Manager™, PURE CABINET™, CabDriver™, e KEMPER Liquid Profile™
sono marchi di fabbrica di Kemper GmbH. Tutte le caratteristiche e le specifiche sono soggette a modifiche senza
preavviso.

(Rev. ottobre 2023)

© Copyright 2023 Kemper GmbH. Tutti i diritti sono riservati.


www.kemper-amps.com
Indice 3

Indice
Nota Legale 2
Indice 3
Informazioni sul Manuale Principale 21
Rig e Percorso del Segnale 22
Moduli di Effetti 24
Preset degli Effetti 24
Schermata Effect Select 25
Disattivare un effetto 25
Autoload (Caricamento Automatico) 26
Load Defaults 26
Load Type 27
Auto Type 27
Sezione Stack 28

Controlli del Pannello Frontale Head, PowerHead, Rack e PowerRack 29


Selettore Chicken Head (1) 30
Pulsante INPUT (2) 30
INPUT LED (2) 32
Pulsanti Module e Section (3) 32
Pulsante OUTPUT/MASTER (4) 32
LED OUTPUT (4) 34
Indice 4

Controllo NOISE GATE (5) 34


Controlli Direct Control (6) 35
Controllo MASTER VOLUME (7) 35
Pulsante TAP (8) 36
Pulsante SYSTEM (9) 36
Pulsante RIG (10) 36
Pulsante QUICK (11) 36
Pulsante TYPE (12) 37
Controllo BROWSE (13) 37
Pulsante e controlli soft (14) 38
Pulsante ON/OFF (15) 38
Pulsante LOCK (16) 39
Pulsanti COPY e PASTE (17) 39
Pulsante STORE (18) 40
Pulsanti UNDO e REDO (19) 40
Pulsante EXIT (20) 40
Pulsanti <PAGE> (21) 41
Croce di Navigazione dei RIG (22) 41
Uscita HEADPHONE (23) 41
Controllo GAIN (24) 41
Controllo RIG VOLUME (25) 42
INPUT Frontale (26) 42
USB (27) 42
Indice 5

Panoramica del Pannello Posteriore – Head, PowerHead, Rack e


PowerRack 43
MAIN OUTPUT (1) 44
MONITOR OUTPUT (2) 44
DIRECT OUTPUT/SEND (3) 45
RETURN e ALTERNATIVE INPUT (4) 46
POWER (5) 46
USB (6) 47
NETWORK (7) 47
SWITCH/PEDAL (8) 47
MIDI (9) 48
S/PDIF IN e OUT (10) 48
SPEAKER OUTPUT (11) 48
Connettore per Lucchetto Kensington® (12) 48

Stage – Controlli del Pannello Frontale 49


Pulsante On/Off Button (1) 50
Pulsante Selezione Modalità (2) 50
Pulsante INPUT (3) 51
LED Input (3) 53
Pulsanti Module e Section (4) 53
Pulsante OUTPUT (5) 53
LED OUTPUT (5) 54
Indice 6

Controllo MASTER VOLUME (6) 55


Pulsante SYSTEM (7) 55
Pulsante PEDALS (8) 56
Pulsante RIG (9) 56
Controllo TYPE (10) 56
Controllo BROWSE (11) 57
Pulsanti e Controlli Soft (12) 57
Pulsante MORPH (13) 57
Pulsante LOCK (14) 58
Pulsante EDIT (15) 58
Pulsanti COPY e PASTE (N/A) 59
Pulsante STORE (16) 60
Pulsante (17) 60
Pulsanti < PAGE > (18) 60
Controllo GAIN (19) 61
Pulsanti Su/Giù (20) 61
Pulsanti Rig 1~5 (21) 61
Pulsante TAP (22) 62
Pulsante TUNER (23) 62
Pulsanti degli Effetti I~IIII (24) 62
LOOPER (25) 62

Stage – Panoramica del Pannello Posteriore 63


Indice 7

INPUT (1) 63
RETURN 1-4 (2) 63
SEND 1+2 (3) 64
MAIN OUTPUT (4) 64
MONITOR OUTPUT (5) 65
Uscita HEADPHONE (6) 65
S/PDIF IN e OUT (7) 66
SWITCH/PEDAL (8) 66
MIDI (9) 66
USB (10) 67
Conettore per Lucchetto Kensington® (11) 67
POWER (12) 67

Configurazioni di Base 68
Utilizzo dell’Accordatore 74
Impostazioni Rig 76
Tag (Etichette) 76
Favorites (Preferiti) 78
Rig Spillover Off 78
Snapshots 78
Panorama 79
Transpose 79
DLY+REV Routing 79
Indice 8

Rig Volume 80
Tempo 81
Tap Tempo 82
Beat Scanner 83
MIDI Clock 83
Volume Pedal 83
Parallel Path 84
Morph 86

Utilizzare i Profili di Amplifier, Profili Cabinet, Ampli di Potenza e Cabinet


per Chitarra 87
Separare Ampli e Cabinet: CabDriver 87
Navigare Amp o Cabinet 88
Profili Direct 89
Profili Direct Amp 91
Risposte all’Impulso dei Cabinet 92
Combinare PROFILI Studio e PROFILI Direct Amp 93
Profili KEMPER Liquid 95
Approfondimento 96
Altre Caratteristiche dei Profili Liquid 102
Il Suono del Cabinet per Chitarra in Confronto agli Altoparlanti Microfonati 103
PURE CABINET 105
Pilotare una Cassa per Chitarra con un Amplificatore di Potenza, ‘Monitor Cab Off’
106
Indice 9

L’Amplificatore Incorporato 109

KEMPER Kone 112


Modo KEMPER Kone 113
Altre Caratteristiche Importanti 116
KEMPER Power Kabinet 118
Collegare un KEMPER Kabinet non Amplificato a un PROFILER PowerHead o
PowerRack 120
Ampli di Potenza Esterno per Pilotare KEMPER Kabinet non Amplificate 123
Costruire la Propria Cassa con i KEMPER Kone 125

Sezione Output 127


Volumi di Uscita e Output Volume Link 128
Output Sources 129
MAIN OUTPUT 138
MONITOR OUTPUT 138
Equalizzatori di Uscita 139
Filtri di Uscita 139
Space 140
Auxiliary Input 141
Constant Latency 143

USB Audio 144


Ingresso Strumento e Reamp 149
Input Source Select 149
Indice 10

Reamping 150
Reamp con i collegamenti analogici o S/PDIF 151
Procedura Alternativa per la Regolazione dei Livelli di Ingresso 156

Pedali di Espressione e Interruttori a Pedale 157


Controlli a Pedale 157
E Consigli per il Pedale di Espressione 159
Collegare i Pedali al PROFILER Remote o al PROFILER Stage 160
Quattro Pedali: Il Lusso Assoluto 161
Tre Pedali: Comodo 162
Due Pedali: Mainstream 163
Un Pedale: Purista 164
Servono Altri Interruttori? 165
Collegare un PROFILER Switch 166
Interruttori Singoli o doppi di Altri Marchi 166
Collegare Pedali e Interruttori al PROFILER Head, PowerHead, Rack o al
PROFILER Head, PowerHead, Rack 167
Funzione Volume Pedal 169
Morphing 171
Monitor Volume Pedal (MIDI CC73) 175

Sezione Stack 176


Amplifier 176
EQ 181
Cabinet 182
Indice 11

Effetti 184
Effetti Wah (Arancione) 187
Parametri del Wah 190

Distortion (Rosso) 193


Kemper Drive 194
Preset di Fabbrica del Kemper Drive 197
Kemper Fuzz 214
Preset di Fabricca del Kemper Fuzz 217
Altri Tipi di Effetti Distortion 218

Booster (Rosso) 221


Shaper (Rosso) 222
Bit Shaper 223
Octa Shaper 223

Equalizer (Giallo) 224


Graphic Equalizer 224
Studio Equalizer 224
Metal Equalizer 225
Acoustic Simulator 225
Stereo Widener 227
Phase Widener 227
Delay Widener 228
Indice 12

Double Tracker 228

Compressor (Ciano) 230


Auto Swell 231

Noise Gate (Ciano) 232


Noise Gate 2:1 232
Noise Gate 4:1 232

Chorus (Blu) 233


Vintage Chorus 233
Hyper Chorus 235
Air Chorus 236
Micro Pitch 237
Vibrato 238
Rotary Speaker 239
Tremolo / Auto Panner 241

Phaser e Flanger (Viola) 242


Phaser 242
Phaser Vibe 244
Flanger 244
Phaser Oneway & Flanger Oneway 244

Pitch Shifter (Bianco) 245


Transpose 247
Indice 13

Pedal Pitch 248


Pedal Vinyl Stop 249
Chromatic Pitch 250
Harmonic Pitch 252
Analog Octaver 257

Delay (Verde) 258


Single Delay 267
Two Tap Delay 268
Serial Two Tap Delay 269
Dual Delay 270
Rhythm Delay 271
Quad Delay 273
Legacy Delay 274

Pitch Shifter Delay (Verde Chiaro) 275


Chromatic Type 275
Harmonic Type 275
Loop Pitch Type 276
Crystal Type 276
Crystal Delay 277
Loop Pitch Delay 278
Frequency Shifter Delay 279
Dual Chromatic Delay & Dual Harmonic Delay 280
Indice 14

Dual Crystal Delay 281


Dual Loop Pitch Delay 282
Melody Delay 283
Quad Chromatic Delay & Quad Harmonic Delay 284

Reverb (Verde) 285


Spring Reverb 289
Natural Reverb 291
Easy Reverb 294
Echo Reverb 295
Cirrus Reverb 296
Formant Reverb 297
Ionosphere Reverb 298
Moduli DLY e REV 299
Space 303
Legacy Reverb 303

Effect Loop (Rosa) 304


System Settings 308
LCD / HW Setup 308
Brightness 310
User Interface 310
User Interface 2 311
Audio Setup 312
Indice 15

Pedal Links 313


Pedal 1-6 313
Remote Settings 313
Assegnazioni e Impostazioni dei Program Change MIDI 314
Date and Time 314
Device Information 315

Bassisti: Suggerimenti e Caratteristiche Speciali 316


Modalità Performance 319
Impostazione delle Performance 319
Caricare le Performance 321
Inizializzare le Performance 322
Controllo a Pedale 322

PROFILER Remote 323


Pulsanti Su/Giù (1) 324
Pulsanti Rig 1~5 (2) 324
Pulsante TAP (3) 324
Pulsante TUNER (4) 325
Pulsanti degli Effetti I~IIII (5) 325
Assegnazione di un Modulo Effetti 325
Eliminare l’Assegnazione di un Modulo Effetti 326
Assegnazione di un Secondo Modulo Effetti 326
Più Assegnazioni 326
Indice 16

Commutare gli Effetti 326


Memorizzare le Assegnazioni 327
Assegnazioni senza Remote 327
Autoassign 327
Tutto Sotto Controllo 328
Action & Freeze 328
Latched/Momentary (Permanente/Momentaneo) 328
Blocco Pulsanti Effetti 329
Pulsante LOOPER (6) 329
Flusso di Lavoro 332
Funzioni Evolute del Looper 334
Collegare Pedali di Espressione e Interruttori Esterni 336
Remote Settings 336
Collegamento 339

Organizzazione 343
Views (Visualizzazioni) 344
Rig Preferiti 345
Erase Non-Favorites 345

KEMPER Rig Manager 346


Rig Manager per Windows® e macOS® 348
Rig Manager per iOS® 349
Wi-Fi con il PROFILER Stage 351
Indice 17

Aggiornamenti, Backup e Condivisione dei Suoni 354


Aggiornamenti del Sistema Operativo 354
Creare un Backup 357
Ripristinare un Backup 358
Importare Rig, Performance e Preset 358
Esportare Rig, Performance e Preset 360

Simboli sullo Schermo 361


Profilare un Amplificatore 362
Considerazioni Generali 362
Profilare con gli Effetti nella Catena di Registrazione 363
Ascolto Durante la Realizzazione dei Profili 364
Considerazioni Riguardanti Rumore e Ronzio 364
Altre Considerazioni 365
I Collegamenti 365
Collegamenti per Profilare un Amplificatore per Chitarra 365
Collegamenti per Profilare una Combinazione di Ampli ed Effetti a Pedale 368
Collegamenti per Profilare una Simulazione di Ampli per Chitarra su Computer 369
Realizzare un Profilo 370
Livelli 371
Valutazione del Profilo 372
Perfezionare il Profilo 372
Ripetere la Rifinitura 373
Creare da Zero un Profilo KEMPER Liquid 373
Indice 18

La Precisione dei Potenziometri 376


Punto per Punto: Creare da Zero un Profilo Liquid 377
Assegnare in Seguito un Amp Model 378
Adeguamento ad un Profilo Liquid 378
Il Profilo Risultante 379
Come Profilare un Ampli senza Cassa (Profili Direct Amp) 380
Come Creare Profili Misti 384
Profilare un Cabinet con Altoparlanti Rotanti 386
Come Funziona 387

MIDI 388
Controlli Continui 389
Interruttori degli Effetti 390
R Cambio dei Rig in Modalità Performance 392
Cambio dei Rig in Modalità Browser 396
Canale Global MIDI 397
MIDI Clock 397
Trasmissione di Comandi MIDI a Due Dispositivi Esterni in Modalità Performance
397
Trasmissione dei Controlli a Pedale per Morphing, Wah, Volume e Pitch a Due
Dispositivi Esterni 398
Trasmissione dell’Interfaccia Utente al Canale Globale MIDI 398
USB MIDI 399
NRPN 399
Indice 19

Problemi & Soluzioni 400


Assistenza Clienti 402

Caratteristiche Tecniche 404


Indice 20

Manuale Principale
Informazioni sul Manuale Principale 21

Informazioni sul Manuale Principale


Benvenuti nel Manuale Principale del KEMPER PROFILER™. Presumiamo he abbiate già letto la Guida Rapida,
fornita con il prodotto. Questo Manuale Principale inizia con la descrizione dei Rig e del loro percorso del segnale,
seguita da quella di tutti i controlli del pannello frontale e dei collegamenti nel pannello posteriore. La maggior parte
di questo Manuale Principale sarà dedicata alla descrizione di tutti i parametri degli effetti. Comunque, vi daremo
anche altri dettagli riguardanti alcuni aspetti del prodotto e cercheremo di farvi capire meglio come funzionano le
cose nel PROFILER. Infine, ma non per questo meno importante, troverete un capitolo dedicato a come creare un
profilo di un ampli.
Rig e Percorso del Segnale 22

Rig e Percorso del Segnale

Un rig ed il percorso del Segnale

Il percorso del segnale completo, che comprende amplificatore, cassa per chitarra e potenzialmente più effetti, viene
definito un “Rig”.

Il percorso del segnale di tutti i Rig inizia con l’INPUT della chitarra, passa attraverso quattro moduli di effetti, la
sezione dello stack (testata e cassa) e poi per altri quattro moduli di effetti. Da qui, poi, il segnale viene inviato alle
uscite. La sequenza dei moduli e delle sezioni da sinistra verso destra rappresenta il percorso del segnale all’interno
del PROFILER™ e trova riscontro nei controlli corrispondenti nella fila superiore del pannello frontale.

Ognuno dei pulsanti che trovate nel percorso del segnale costituisce un elemento unico ed intuitivo per modellare il
vostro suono. Premendo il pulsante corrispondente, attivate ogni Modulo o Sezione. Tenendo premuto il pulsante un
po’ più a lungo entrerete nel Modulo, ed i suoi parametri verranno visualizzati sullo schermo. Nella riga inferiore dello
schermo vedrete fino a quattro parametri che possono essere modificati con i controlli sottostanti. Per cambiare il
Rig e Percorso del Segnale 23

vostro suono ruotate i controlli soft. Se un Modulo dispone di più di quattro parametri, potete navigare tra le pagine
con i pulsanti < PAGE >. Per tornare alla schermata principale premete EXIT.

Qualsiasi modifica ad un Rig viene segnalata, a destra nella pagina principale in modalità Browser e Performance,
con una “E” ed è temporanea fino a che memorizzate il Rig.

Se cambiate l’impostazione di un parametro, ma volete ritornare al valore precedente, potete usare il pulsante
UNDO che si trova a sinistra dello schermo. Annullerà sempre l’azione più recente eseguita. Il pulsante REDO
ripristinerà l’azione annullata dal pulsante UNDO – questo è un metodo molto efficace per confrontare due
impostazioni. I pulsanti UNDO e REDO non sono disponibili nel PROFILER Stage™.

In modalità Browser, potete scegliere il Rig desiderato con i pulsanti della croce di navigazione dei RIG – la trovate a
destra sul pannello frontale di tutti modelli di PROFILER tranne che nel PROFILER Stage. Premete sinistra/destra
per avanzare di singole unità, o su/giù per passare al gruppo successivo. Un altro modo per spostarsi tra i Rig è
quello di usare la manopola BROWSE che si trova sopra la parte destra dello schermo. Il vantaggio nell’utilizzo della
manopola BROWSE è che permette di visualizzare otto Rig per volta – potete poi usare la croce di navigazione dei
RIG per spostare il cursore nella lista. Nel PROFILER Stage la manopola BROWSE dispone anche della funzione
premi/seleziona che potete usare per caricare un Rig mentre li scorrete.

Potete limitare la selezione dei Rig con il controllo software TYPE (“Views”) e modificare la sequenza dei Rig con il
pulsante soft “Sorting” per ordinarli per data o per autore e poi caricare il Rig selezionato con il pulsante soft “Load”.

Una volta trovato un Rig che vi piace, avete immediatamente controllo sul Gain, del quale viene visuazzato il suo
valore attuale nella corona LED che circonda il controllo dedicato. Per modificare il suono dell’amplificatore nel Rig,
potete usare anche i controlli software sotto lo schermo.
Rig e Percorso del Segnale 24

Moduli di Effetti
Ogni Rig contiene otto moduli di effetti. I primi quattro indicati “A”, “B”, “C” e “D” sono tutti mono e vengono applicati
prima che il segnale raggiunga la sezione dello stack (testata e cassa). Sono più adatti per pedalini tipo distorsori o
effetti wah. Una volta che il segnale ha attraversato l’amplificatore e la cassa virtuali, potete aggiungere altri quattro
effetti stereo nei moduli indicati “X”, “MOD”, “DLY” e “REV”. La lista dei tipi di effetto disponibili è identica per tutti i
moduli di effetti.

I Moduli DLY e REV hanno una posizione e un utilizzo precisi. Per i modelli PROFILER Head/PowerHead ™ e
Rack/PowerRack™, il modulo DLY ha controlli dedicati per Delay Feedback e Delay Mix. Il modulo REV ha controlli
dedicati per Reverb Time e Reverb Mix.

Se nel vostro Rig avete intenzione di usare un effetto di modulazione, vi consigliamo di metterlo nel modulo MOD,
perchè sia il modello PROFILER Head che il PROFILER PowerHead™ dispongono di due controlli aggiuntivi per i
parametri Rate e Intensity.

Tutti i modelli di PROFILER offrono gli stessi parametri per delay, riverbero ed effetti di modulazione.

Preset degli Effetti


Con un modulo effetti visualizzato sullo schermo, ruotate la manopola BROWSE per aprire la schermata Effect
Select e scegliere i preset dell’effetto dalla lista nella colonna a destra. Un preset dell’effetto contiene un tipo di
effetto insieme alle impostazioni di tutti i suoi parametri.

In alto nella lista, troverete i preset user che voi avete creato – esattamente come per i Rig, i preset user possono
essere liberamente memorizzati, modificati o cancellati. Ciò significa che potete salvare i vostri wah, booster, delay
ecc. preferiti, con un nome personalizzato ed usarlo per costruire qualsiasi Rig desideriate.

I preset user degli effetti sono seguiti dai preset di fabbrica indicati da una piccola icona. I preset degli effetti di
fabbrica sono forniti da KEMPER™ e vengono mantenuti automaticamente dal sistema operativo del PROFILER.
Non li potete cancellare o sostituire. I preset di fabbrica possono essere eccellenti punti di partenza per configurare
le impostazioni di un effetto specifico – trovate semplicemente un preset di fabbrica che si avvicini a ciò che cercate,
poi rifinite i parametri secondo necessità. Se pensate di riutilizzare le vostre impostazioni personali, memorizzatele in
un preset user.
Rig e Percorso del Segnale 25

Schermata Effect Select


La Schermata Effect Select può essere aperta sia con la manopola TYPE che con quella BROWSE, se è aperto un
modulo di un effetto.

La colonna di sinistra sullo schermo visualizza le categorie di effetti disponibili, con la selezione attuale sempre
visualizzata nella posizione centrale Ogni categoria di effetti contiene più tipi di effetto; questi vengono visualizzati
nella colonna centrale, con il tipo di effetto attualmente selezionato al centro.

Ruotando la manopola TYPE potete scegliere un altro tipo di effetto. Facendo ciò, noterete che la colonna dei preset
sulla destra cambierà per adeguarsi al tipo di effetto selezionato. Per scorrere ed ascoltare i preset associati a quel
tipo di effetto ruotate la manopola BROWSE a destra. Siete sempre liberi di navigare oltre i confini del tipo di effetto
selezionato — una volta raggiunta la fine della lista dei preset attinenti, troverete tutta la collezione di preset
disponibili.

Per cambiare la funzione della manopola TYPE usate il pulsante software “<- Category/-> Type”. Se scegliete “<-
Category”, potete scorrere la lista nella colonna di sinistra per categorie.

Scorrendo per categorie, piuttosto per tipi di effetto, potrete navigare molto velocemente in una lista molto ampia di
preset di effetti.

Potete pensare alla Schermata Effect Select come alle lancette dell’orologio, con le ore, minuti e secondi, cioè
cambiando la categoria sposterete anche la colonna dei tipi di effetto e dei preset. D’altro canto, se navigate tra i
preset degli effetti, anche i tipi e le categorie li seguiranno, man mano che i preset usciranno dai loro confini.

Disattivare un effetto
Per disattivare un modulo di un effetto, scorrete semplicemente all’inizio della lista di categoria, tipo o preset e
caricate l’elemento “empty”.
Rig e Percorso del Segnale 26

Autoload (Caricamento Automatico)


In genere, i preset vengono caricati automaticamente mentre scorrete la lista con la manopola BROWSE.Questa
funzione viene chiamata “Autoload” ed è attiva di default. Se preferite che ciò non avvenga, togliete la spunta alla
casella “Autoload” con il pulsante soft corrispondente. In questo modo siete liberi di scorrere alla velocità che
preferite, ma dovrete premere “Load Preset” quando ne vorrete ascoltare uno. I possessori di PROFILER Stage ™
possono, in alternativa, premere la manopola BROWSE. La casella per riattivare l’Autoload è sempre disponibile
nella Schermata Effect Select.

Appena uscite dalla schermata Effect Select ed è visualizzato l’effetto selezionato, navigate tra le pagine dei
parametri degli effetti con i pulsanti < PAGE >.

Lo stesso principio di “caricamento manuale e autoload” funziona anche scorrendo i Rig con la manopola BROWSE.

Load Defaults
Nella schermata Effect Select, avrete notato le voci utilizzate per separare i preset associati ad un tipo di effetto con
quelli associati al tipo precedente. Queste voci non sono preset user—infatti contengono delle impostazioni di
default o neutrali dei rispettivi tipi di effetto. Se, per esempio, caricate la voce Graphic Equalizer della colonna di
destra, troverete tutte le bande di frequenza con impostazione flat.

Potete caricare queste impostazioni di default tramite Autoload o caricarle manualmente con il pulsante soft “Load
Defaults”.
Rig e Percorso del Segnale 27

Load Type
Preselezionate un nuovo tipo di effetto e premete il pulsante soft “Load Type”. In questo modo bloccate tutte le
impostazioni dei parametri, cioè Mix+ 50% e Ducking= +0.5, in modo che cambi solo l’algoritmo dell’effetto stesso.
Comportamento diverso rispetto allo scegliere un altro preset o “Load Defaults”, che entrambi modificano le
impostazioni dei parametri.

“Load Type” spesso facilita la scelta degli algoritmi: Per esempio, potete impostare un valore per un parametro
dell’effetto wah e poi scorrere i vari tipi di wah. L’effetto cambierà, ma l’impostazione dei vari parametri, compreso il
controllo del Pedale Wah, rimarranno gli stessi. Potete anche cambiare il tipo di effetto tra phaser e flanger, per
sperimentare il diverso risultato ottenuto da questi due algoritmi, ma la struttura della modulazione rimarrà
invariata. ”Load Type” è efficacissimo per esplorare i numerosi tipi di delay, mentre le impostazioni più importanti
come Note Value e Feedback rimangono invariate.

Auto Type
Se vi piace la funzione “Load Type”, potete automatizzarla premendo “Auto Type”. In questo modo viene caricato un
nuovo tipo di effetto ogni volta che cambiate tipologia, simile all’”Autoload” per i preset. La casella per attivare “Auto
Type” viene visualizzata ogni volta che aprite la Schermata Effect Select.

Oltre alle manopole TYPE e BROWSE, per scegliere categorie di effetti, tipi e preset, i possessori di PROFILER
Head e Rack possono usare anche i pulsanti < PAGE > e la croce di navigazione dei RIG.
Rig e Percorso del Segnale 28

Sezione Stack
Nel centro di questo percorso del segnale, trovate la sezione “Stack” con i pulsanti per AMPLIFIER e CABINET. La
sezione Stack rappresenta esclusivamente l’amplificatore per chitarra ed il cabinet virtuali, come definito dal Profilo.

Tutte le straordinarie possibilità di perfezionamento dei Profili verranno spiegate in un capitolo dedicato riguardante
la sezione Stack.

Nella sezione stack, potete abbinare liberamente amplificatori e cabinet (casse). Tenete premuti i pulsante respettivi
per visualizzarli sullo schermo. Poi usate la manopola BROWSE per:

• Selezionare il pulsante soft “Presets” per scorrere nella lista di preset di amplificatori o cabinet memorizzati nel
vostro PROFILER,

• Oppure selezionare il pulsante soft indicato con “From Rigs” per caricare un amplificatore o un cabinet da un altro
Rig nel browse pool (l’archivio dei Rig) del vostro PROFILER.

Con la sezione stack visualizzata, avete la stessa possibilità di scegliere se selezionare i preset degli stack o
caricare stack da altri Rig.

Come per i preset degli effetti, anche i preset dei moduli dell’amplificatore, del cabinet (cassa) e della sezione stack
sono dati che potete salvare con un nome adeguato o cancellarli, se preferite. Il PROFILER viene venduto con molti
esempi a bordo. Se avete un profilo di amplificatore preferito con impostazioni che vi piacciono e volete riutilizzarlo
in seguito, il memorizzarlo come preset vi può tornare molto utile.
Controlli del Pannello Frontale Head, PowerHead, Rack e PowerRack 29

Controlli del Pannello Frontale Head,


PowerHead, Rack e PowerRack

PROFILER Head e PowerHead™

PROFILER Rack e PowerRack™


Controlli del Pannello Frontale Head, PowerHead, Rack e PowerRack 30

Selettore Chicken Head (1)


Usate il selettore chicken head per accendere e spegnere il PROFILER. Potete scegliere una delle seguenti
modalità:

Modalità Tuner Apre l’accordatore per accordare lo strumento. Consultate i dettagli nel capitolo Utilizzo
(Accordatore) dell’Accordatore.

Modalità Browser Qui potete scorrere tra i vostri Rig memorizzati nel PROFILER.

Modalità Qui potete organizzare i vostri suoni per le esibizioni live. Per la modalità Performance
Performance trovate in questo manuale un capitolo dedicato.

Modalità Questo è il luogo dove create i vostri Profili. Potete trovare i dettagli nel capitolo Profilare
PROFILER un Ampli.

Pulsante INPUT (2)


Premete questo pulsante per entrare nella sezione Input. Qui potete impostare la sensibilità di ingresso e scegliere
l’ingresso fisico per il segnale della vostra chitarra. In modalità Browser, la sezione Input è bloccata per default.
Questo significa che le impostazioni verranno applicate ad ogni Rig, a meno che decidiate di sbloccarl a. Se
sbloccate questa sezione, le impostazioni dell’ingresso verranno richiamate singolarmente per ogni Rig. Nella
modalità Performance, la sezione INPUT non è bloccata di default, perché molti chitarristi preparano e memorizzano
le loro Performance con impostazioni specifiche della Sezione INPUT per particolari brani o chitarre. Anche il Noise
Gate con il suo controllo dedicato fa parte della sezione Input.
Controlli del Pannello Frontale Head, PowerHead, Rack e PowerRack 31

 Clean Sens

Diversi tipi di chitarre producono diversi livelli di uscita a seconda dei pickup e del calibro delle corde: per esempio, i
pickup humbucker generano tensioni più elevate rispetto ai single coil e le chitarre attive generano livelli di segnale
ancora più elevati. Se ritenete che i suoni puliti siano o troppo forti o troppo deboli rispetto ai suoni distorti, potete
regolare Clean Sens ad un livello in cui i suoni puliti abbiano lo stesso volume percepito dei suoni distorti. Clean
Sens determina il volume dei suoni puliti, ma non il modo in cui l’ampli o gli effetti vengono pilotati. Una chitarra con
un livello di uscita basso rimarrà pulita; una chitarra con livello più elevato distorcerà più facilmente.

Chitarre con un alto segnale di uscita possono generare distorsione indesiderata, che viene indicata dal LED INPUT
lampeggiante in rosso. Questo è importante solo per i suoni puliti comunque—una distorsione elevata dell’ampli
nasconderà un leggero clip dell’ingresso.

 Distortion Sens

Distortion Sens dovrebbe in genere rimanere nella posizione zero (centrale). Ogni Rig si comporterà esattamente
come se collegaste la vostra chitarra all’amplificatore originale.

Se ritenete che la vostra chitarra tenda a distorcere troppo (o troppo poco) per la maggior parte dei vostri Rig, potete
calibrare opportunamente la regolazione “Distortion Sens”.

✓Clean Sens non è un semplice guadagno di ingresso. Noterete che non influisce sul guadagno di un suono distorto.
Anche Distortion Sens non è un semplice booster, e non influisce sul guadagno dei suoni puliti. Nessuno di questi
parametri colora il suono.

Potete trovare una tutorial video riguardante la sezione INPUT e come regolare Clean Sens e Distortion Sens
all’indirizzo:
www.kemper-amps.com/video

I parametri Input Source e Reamp Sens sono globali e sono spiegati nel capitolo Ingresso Strumento e Reamp.
Controlli del Pannello Frontale Head, PowerHead, Rack e PowerRack 32

INPUT LED (2)


Il LED indica il livello del segnale di ingresso. Il suo colore di base può essere cambiato da verde a blu tramite
l’opzione Signal LEDs Blue nelle System Settings.

Pulsanti Module e Section (3)


Questi pulsanti sono associati ai moduli e le sezioni del percorso del segnale, come descritto nel capitolo precedente
Rigs e Percorso del Segnale. Una breve pressione attiverà e disattiverà il modulo associato. Premete più a lungo
per aprire il relativo menu. Una volta dentro il menu usate i pulsanti < PAGE > per scorrere tra le pagine dei
parametri.

Pulsante OUTPUT/MASTER (4)


Questo pulsante visualizza sullo schermo le impostazioni della sezione OUTPUT. Le impostazioni principali sono:

• Volume individuale per le singole uscite, più un Main Output –12dB PAD

• Pulsanti Volume Link per collegare e scollegare al controllo MASTER VOLUME i singoli volumi

• Sorgenti di Uscita per fornire alle uscite diversi segnali

• Opzione “Monitor Stereo” per accoppiare MONITOR OUT e DIRECT OUT in una uscita stereo

• “Monitor Cab Off”, un parametro generale per bypassare il cabinet virtuale individualmente per MONITOR OUTPUT
e, di conseguenza, per l’amplificatore incorporato dei modelli PROFILER PowerHead™ e PROFILER PowerRack™
Controlli del Pannello Frontale Head, PowerHead, Rack e PowerRack 33

• Equalizzazione Principale ed Equalizzazione del Monitor separate

• Filtri Low Cut e High Cut su tutte le uscite analogiche

• PURE CABINET™ allinea temporalmente il suono del cabinet per chitarra virtuale (microfonato) al suono diretto
della cassa “nella stanza” ed è attivato di default. Comunque, se suonate metal, questa impostazione potrebbe non
essere adatta. Nel metal, il carattere “phasey” del suono del microfono spesso viene proprio ricercato, perché aiuta
la chitarra ad uscire nel mix. In tal caso, o agite con impostazioni differenti o disattivate semplicemente PURE
CABINET.

• Il parametro “Space” aggiunge al segnale master la simulazione di una piccola stanza per rendere più naturale
l’ascolto in cuffia.

• Controlli mix per l’Ingresso Ausiliario

• Impostazione del percorso del segnale quando usate USB Audio

• Impostazioni relative al KEMPER Kone

• Impostazioni relative all’amplificatore incorporato (solo per i modelli PROFILER PowerHead e PROFILER
PowerRack)

Tutte le impostazioni della sezione OUTPUT sono globali (o “bloccate”) e perciò non verrano salvate con il Rig.
Comunque, come per tutti gli altri moduli, potete salvare le impostazioni della sezione OUTPUT come preset. Così
potete creare dei preset di uscita con regolazioni specifiche per le diverse sale per concerti, studi o sale prove.

✓Troverete maggiori informazioni sulle impostazioni della sezione OUTPUT e i setup di registrazione nel capitolo
sezione Output. C’è un tutorial video riguardante proprio la sezione OUTPUT e le configurazioni di registrazione, che
trovate all’indirizzo:
www.kemper-amps.com/video
Controlli del Pannello Frontale Head, PowerHead, Rack e PowerRack 34

LED OUTPUT (4)


Il PROFILER dispone di soft clipping ed è molto indulgente riguardo il clip di segnale, quindi non abbiate nessun
panico se il LED OUTPUT lampeggia occasionalmente in rosso. Generalmente, potreste riscontrarlo con i suoni
puliti. In tal caso potete o diminuire il Rig Volume o un altro volume all’interno del Rig, per esempio Amplifier Volume,
o anche considerate di rinforzare il vostro Rig pulito con un effetto Compressor.

Controllo NOISE GATE (5)


Questo potenziometro controlla il Noise Gate, il quale elimina il rumore ed il ronzio della chitarra in modo molto
efficace. Ruotate verso destra il controllo NOISE GATE fino a che il rumore e il ronzio scompaiono; non ruotatelo
oltre, perché potrebbe alterare il suono della chitarra. Se impostato nella giusta posizione, noterete che rumore e
ronzio vengono eliminati, anche quando la chitarra sta suonando. Non è necessaria la regolazione del parametro di
release come nei noise gate classici. L’impostazione del Noise Gate può essere memorizzata come parte di un Rig.

Come per il “Clean Sens”, l’impostazione del Noise Gate fa parte della sezione INPUT e viene memorizzata con il
Rig e anche come Preset di Input Quando la sezione Input è bloccata, anche il Noise Gate viene bloccato.

Per i suoni metal, vi consigliamo di aggiungere uno dei pedalini di noise gate speciali, che sono descritti nel capitolo
Noise Gate.

Con il selettore chicken-head impostato sul modo PROFILER, il Noise Gate agirà anche sull’amplificatore collegato,
ma senza influire sul Profilo risultante.

✓Potete trovare un tutorial video sul Noise Gate di ingresso all’indirizzo:


www.kemper-amps.com/video
Controlli del Pannello Frontale Head, PowerHead, Rack e PowerRack 35

Controlli Direct Control (6)


Il controlli Direct Control vi danno accesso istantaneo a determinati parametri degli effetti. Ce ne sono sei nei modelli
PROFILER Head e PROFILER PowerHead™ e quattro nei PROFILER Rack e PROFILER PowerRack™:

• Modulation Rate e Modulation Intensity per il modulo MOD (solo Head/PowerHead),

• Delay Feedback e Delay Mix per il modulo DLY,

• Reverb Time e Reverb Mix per il modulo REV.

Gli stessi parametri sono disponibili anche nei rispettivi menu degli effetti.

Controllo MASTER VOLUME (7)


MASTER VOLUME è il master del volume di tutte le uscite, ed è sempre globale. Non viene memorizzato come
parte di un Rig. Cambiando il volume non viene modificato il colore del suono.

Di default il volume di tutte le uscite analogiche, compresa l’uscita Cuffia, è collegato a MASTER VOLUME. Questo
collegamento può essere attivato e disattivato con i pulsanti soft nella sezione Output (per esempio “Headphone
Link”).

MASTER VOLUME conserva le impostazioni dei volumi relativi di tutte le uscite a lui collegate. Per esempio, se
Monitor Output Volume è regolato relativamente basso e Main Output Volume relativamente alto ed entrambi sono
collegati al MASTER VOLUME, potreste dover alzare un bel po’ il MASTER VOLUME prima che MONITOR
OUTPUT emetta un segnale. In caso estremo, una uscita potrebbe sembrare spenta anche con il MASTER
VOLUME al massimo. Vi preghiamo di usare i controlli singoli di volume nella sezione OUTPUT per bilanciare i
rispettivi livelli secondo le vostre necessità. Come regola, è meglio evitare differenze eccessive di volume tra le
uscite collegate al MASTER VOLUME.

Siccome i volumi delle uscite collegate potrebbero essere differenti, MASTER VOLUME non segue una scala in dB,
ma una semplice scala da 0~10.
Controlli del Pannello Frontale Head, PowerHead, Rack e PowerRack 36

Pulsante TAP (8)


Questo pulsante serve per il Tap Tempo. Il PROFILER Remote™ dispone di un altro pulsante TAP per il controllo a
pedale. Tenetelo premuto per attivare il Beat Scanner.

Pulsante SYSTEM (9)


Questo pulsante apre le System Settings che contengono più pagine di parametri globali. Le impostazioni Global
non vengono salvate nei Rig, e quindi non cambiano quando caricate un Rig o una Performance diversi.

Pulsante RIG (10)


Il pulsante RIG apre le Rig Settings che consistono di varie pagine di impostazioni che vengono memorizzate e
richiamate per ogni Rig.

Pulsante QUICK (11)


Questo pulsante può essere configurato per diverse funzioni, a seconda della vostra preferenza. Di default, il
pulsante QUICK vi riporta al modulo visitato più di recente o alla pagina di modifica della sezione. Potete trovare
maggiori dettagli su quali funzioni sono disponibile nel capitolo Quick Functions.
Controlli del Pannello Frontale Head, PowerHead, Rack e PowerRack 37

Pulsante TYPE (12)


Quando entrate in un effetto sullo schermo il controllo TYPE sceglierà i diversi algoritmi degli effetti. Per esempio,
durante l’edit degli effetti questo controllo richiamerà, tra gli altri, distorsori, compressori e modulazioni.

Nella schermata principale della modalità Browser potete scegliere tra diverse View (visualizzazioni) tramite il
controllo TYPE o il pulsante soft indicato con “Views”. Per maggiori informazioni visitate Views.

In modalità Performance potete scorrere la lista delle Performance con il controllo TYPE.

Controllo BROWSE (13)


In modalità Browser questo controllo serve per scorrere velocemente la lista dei Rig all’interno della visualizzazione
attuale.

Ruotate il controllo BROWSE per visualizzare la lista degli Rig disponibili; poi ruotatelo ancora per selezionare un
Rig. Caricatela con il pulsante soft corrispondente o cancellatela con il pulsante soft indicato con “Delete”.

Quando sullo schermo è visualizzato un modulo o una sezione, questo controllo scorre tra i Preset corrispondenti.

✓Ricordate la differenza di risultato tra il ruotare il controllo TYPE e BROWSE. Con il controllo TYPE potete solo
cambiare il tipo di effetto mentre tutte le impostazioni dei parametri rimangono invariate – vi faciliterà molto il
confronto di diversi tipi di effetti con le stesse impostazioni; scorrendo i preset degli effetti con il controllo BROWSE
caricherete, invece, anche tutte le impostazioni dei parametri insieme al rispettivo tipo di effetto.
Controlli del Pannello Frontale Head, PowerHead, Rack e PowerRack 38

Pulsante e controlli soft (14)


Sopra il display sono presenti quattro pulsanti soft e sotto quattro controlli soft. Assume fuzioni diverse a secondo
del menu o della pagina attualmente visualizzata. Nella schermata principale delle modalità Browser e Performance,
i controlli soft corrispondono all’equalizzatore dell’amplificatore.

Nell’Head e nel Power Head, i controlli soft hanno una corona LED che indica il loro valore. Nel Rack e nel
PowerRack, i valori sono visualizzati in forma numerica sullo schermo.

Pulsante ON/OFF (15)


Questo pulsante attiva e disattiva il modulo o la sezione attualmente selezionati. L’indicatore luminoso del pulsante
del modulo o della sezione indica se un modulo è attivo o bypassato. Potete anche attivare/disattivare un modulo
premendo il pulsante del modulo stesso.
Controlli del Pannello Frontale Head, PowerHead, Rack e PowerRack 39

Pulsante LOCK (16)


Con la funzione Lock potete evitare che una sezione o un modulo venga cambiato quando richiamate un altro Rig.
Per bloccare (Lock) o sbloccare i singoli moduli, premete il loro relativo pulsante mentre tenete premuto il pulsante
LOCK. In sostanza, potete pensare ad un modulo bloccato come ad un’impostazione “generale”.

I moduli e le sezioni bloccati sono indicati da una piccola icona di blocco nella schermata principale.

Per una panoramica sullo stato di blocco di tutti i moduli, premete e tenete premuto il pulsante. Tutti i moduli bloccati
si illumineranno, mentre quelli non bloccati rimarranno spenti.

✓La funzione Lock agisce indipendentemente per le modalità Performance e Browser. Per cui potete, per esempio,
bloccare la sezione Input in modalità Browser ma tenerla sbloccata in modalità Performance, che è la condizione di
default.

Pulsanti COPY e PASTE (17)


Usate i pulsanti COPY e PASTE per copiare le impostazioni di un modulo in un altro. Per esempio, potete copiare ed
incollare le impostazioni di un modulo in un altro, sia all’interno dello stesso Rig che in un altro Rig. Per farlo,
scegliete un modulo e premete COPY. Poi, scegliete un modulo di destinazione e premete PASTE. Voilà!

✓Una volta incollato, il LED del pulsante PASTE si spegne – comunque, l’ultimo contenuto della clipboard viene
conservato fino a che spegnete lo strumento, quindi siete liberi di continuare ad incollarlo tutte le volte che volete.

In generale, potete usare il buon senso per stabilire se il PROFILER vi permetterà di copiare le impostazioni da un
modulo ad un altro. Per esempio, non è possibile copiare le impostazioni del Reverb in un modulo Amp. È
comunque possibile copiare/incollare il contenuto tra i moduli degli effetti A, B, C, D, X, MOD, DLY e REV. Provate,
comunque, a fare quello che vi serve; verrete avvisati se tentate un’operazione che non è possibile.
Controlli del Pannello Frontale Head, PowerHead, Rack e PowerRack 40

Pulsante STORE (18)


Per salvare le modifiche fatte ad un modulo, ad un Rig, uno Slot, un preset o ad una Performance usate il pulsante
STORE che si trova a sinistra dello schermo. Store vi permette di salvare le vostre modifiche nella memoria
permanente.

Premendo Store in modalità Browser vi verranno offerte, tramite i pulsanti soft, tre diverse opzioni: “Replace”
riscriverà il Rig attualmente selezionato con la nuova versione mantenendo il nome originale; “Store as” salverà il
Rig con un nuovo nome e il Rig originale non verrà cancellato. “Rename” vi permetterà di cambiare il nome del Rig
attualmente selezionato.

Se premete il pulsante STORE con un modulo o una sezione visualizzata vi sarà presentata l’opzione o di salvare
un preset del modulo o della sezione specifica o di salvare il Rig completo. Se decidete di salvare un preset avrete le
stesse opzioni di “Replace”, “Store as” o “Rename”.

Potrete successivamente trovare e caricare il vostro preset ruotando il controllo BROWSE, quando sullo schermo è
visualizzato un modulo o una sezione.

Pulsanti UNDO e REDO (19)


Con i pulsanti UNDO e REDO potete correggere o scorrere avanti e indietro le modifiche delle impostazioni del Rig
attualmente selezionato.

Pulsante EXIT (20)


Premetelo per tornare alla schermata principale.
Controlli del Pannello Frontale Head, PowerHead, Rack e PowerRack 41

Pulsanti <PAGE> (21)


Se in un modulo sono presenti più di una pagina, potete usare questi pulsanti per visitarle.

Croce di Navigazione dei RIG (22)


Usatela per scorrere i Rig. I pulsanti sinistro e destro li commuteranno sequenzialmente, mentre i pulsanti sopra e
sotto li richiameranno ad intervalli più ampi. Un Rig appena selezionato viene richiamato immediatamente.

Uscita HEADPHONE (23)


Collegate il jack stereo della cuffia da 6,3mm.

Controllo GAIN (24)


Il controllo GAIN regola la quantità di distorsione con un’escursione molto ampia, da un suono ultra pulito a
completamente distorto. Il controllo GAIN permette di ottenere la stessa ampia escursione per tutti i Profili, anche se
l’escursione del guadagno dell’ampli originale era inferiore. Eccezione: Nel KEMPER Liquid Profile ™, il Controllo
GAIN riflette l’escursione originale del modello di ampli selezionato.

Il parametro “Gain” compensa sempre le perdite di livello, a prescindere da quanto lo abbassiate. Di conseguenza
potete mettere a zero il valore del gain di ogni Profilo di ampli e il risultato sarà un suono assolutamente non
compresso e non distorto con lo stesso volume percepito della versione completamente distorta.
Controlli del Pannello Frontale Head, PowerHead, Rack e PowerRack 42

Controllo RIG VOLUME (25)


Il controllo VOLUME che trovate in basso a destra sul pannello frontale è il volume individuale del Rig attualmente
caricato. Per una descrizione dettagliata consultate il capitolo Rig Volume.

INPUT Frontale (26)


Questo è l’ingresso di default al quale collegare il cavo del vostro strumento.

USB (27)
Usate la porta USB A per collegare una chiavetta di memoria USB per archiviare dati o aggiornare il firmware del
PROFILER. Per maggiori dettagli consultate il capitolo Aggiornamenti, Backup e Condivisione dei Suoni. I
possessori di Head e PowerHead troveranno questa porta nel pannello posteriore.

✓Non collegate la porta USB A a nessun dispositivo alimentato, come un PC o uno smartphone!
Panoramica del Pannello Posteriore – Head, PowerHead, Rack e PowerRack 43

Panoramica del Pannello Posteriore –


Head, PowerHead, Rack e PowerRack

PROFILER PowerHead

PROFILER PowerRack
Panoramica del Pannello Posteriore – Head, PowerHead, Rack e PowerRack 44

MAIN OUTPUT (1)


Queste sono le uscite stereo principali. Collegate queste uscite ad un banco di mixaggio di uno studio di
registrazione o al mixer di sala in una situazione live. Da queste uscite esce il segnale del suono completo del Rig:
ampli, cabinet e tutti gli effetti. Potete scegliere tra XLR (bilanciati) o jack TS 6,3mm (sbilanciati). Le uscite XLR sono
protette dall’alimentazione 48V eventualmente fornita da un mixer. Comunque, per ottenere la migliore qualità audio,
dovreste evitare di fornire l’alimentazione phantom al Profiler. Come tutti gli ingressi e le uscite, dispone di un
selettore GROUND LIFT per risolvere eventuali problemi di ronzio.

MONITOR OUTPUT (2)


Usate questa uscita monofonica per collegare il Profiler ad un monitor sul palco con il proprio controllo di livello.
Anche questa uscita ha il suo interruttore GROUND LIFT.

Potete collegare questa uscita anche ad un amplificatore di potenza e ad una normale cassa per chitarra. In tal
caso, per evitare sonorità indesiderate dovute al pilotare una cassa per chitarra con un segnale che già contiene
l’emulazione del cabinet, dovete disattivare la simulazione del cabinet, con il pulsante soft “Monitor Cab Off” nella
sezione Output.

Per bypassare il modulo Cabinet potete anche semplicemente premere il pulsante CABINET. Ci sono, però, due
differenze rispetto all’attivazione di “Monitor Cab Off”:

• La disattivazione del cabinet (cassa) è una impostazione individuale per ogni Rig, a meno che non blocchiate il
modulo del cabinet nel suo stato di “off”. “Monitor Cab. Off” è un impostazione globale.

• Disattiva il modulo del cabinet per tutte le uscite, mentre “Monitor Cab Off” avrà effetto solo sul segnale inviato al
MONITOR OUTPUT (e all’amplificatore incorporato nel caso del PowerHead e del PowerRack).
Panoramica del Pannello Posteriore – Head, PowerHead, Rack e PowerRack 45

✓Se scegliete l’opzione Monitor Stereo, MONITOR OUTPUT e DIRECT OUTPUT diventano un’unica coppia stereo di
uscita. Le funzioni Monitor Output Source, Monitor Output Volume, Monitor Volume Pedal, Monitor Output Link,
Monitor Cab. Off, Monitor Output EQ e Aux In > Monitor saranno applicate automaticamente ad entrambe le uscite.

DIRECT OUTPUT/SEND (3)


Porta il segnale diretto in un glorioso mono. Lo scopo principale di questa uscita è di fornire il segnale
all’amplificatore di riferimento durante le operazioni di Profiling™. Ma questo, comunque, non è l’unico scopo: potete
usare il DIRECT OUTPUT/SEND insieme all’ingresso RETURN per creare un loop di effetti. In tal caso, il DIRECT
OUTPUT/SEND diventa una mandata mono. Se non usate questa uscita come loop effetti, porterà nor malmente il
segnale originale della chitarra. Quindi, se volete registrare la vostra chitarra pulita, collegate il connettore DIRECT
OUTPUT al registratore o all’ingresso dell’interfaccia audio.

✓Le funzioni descritte nel paragrafo precedente riguardano le impostazioni standard. Nella sezione Output potete
scegliere individualmente per ogni uscita la sorgente del segnale. potete impostare MAIN OUTPUT in modo che
trasmetta solo il suono degli effetti di delay e riverbero, mentre il DIRECT OUTPUT porta il suono puro
dell’amplificatore senza gli effetti. C’è un tutorial video riguardante proprio OUTPUT e le configurazioni di
registrazione che potete trovare all’indirizzo:
www.kemper-amps.com/video
Panoramica del Pannello Posteriore – Head, PowerHead, Rack e PowerRack 46

RETURN e ALTERNATIVE INPUT (4)


L’ALTERNATIVE INPUT può essere usato come ingresso posteriore della chitarra, comodo in particolare per il Rack
ed il PowerRack. Il parametro “Input Source” deve essere opportunamente impostato nella sezione Input.

L’ingresso RETURN è disponibile in formato TRS o XLR, entrambi bilanciati. Nonostante rivesta un ruolo
fondamentale durante l’operazione di Profiling™, come spiegato nel capitolo Realizzare un Profilo, può essere
anche usato insieme al connettore DIRECT OUT/SEND per inserire in un loop effetti delle apparecchiature esterne.
Insieme, i connettori RETURN e ALTERNATIVE INPUT possono funzionare come una coppia di ritorni stereo.
Troverete una descrizione dettagliata nel capitolo Loop Effetti.

Si possono anche usare il connettore RETURN e il connettore ALTERNATIVE INPUT come ingressi ausiliari.
Potete, per esempio, servirvene per mixare la musica del vostro riproduttore MP3 a ciò che suonate. In questo caso
vi serve un cavo speciale con un minijack stereo da 3,5mm da una parte e due jack mono da 6,3mm dall’altra.
Trovate i controlli relativi al mix nella sezione Output.

✓Ricordate che l’ingresso XLR non fornisce l’alimentazione phantom.

POWER (5)
Collegatela ad una presa di corrente con il cavo di alimentazione fornito in dotazione. L’alimentatore interno
universale accetta corrente AC 100~240V tramite la normale presa IEC.
Panoramica del Pannello Posteriore – Head, PowerHead, Rack e PowerRack 47

USB (6)
Usate la porta USB A per collegare una chiavetta USB per archiviare dati o aggiornare il firmware. I possessori di
Rack e PowerRack troveranno questa porta nel pannello frontale. Per maggiori dettagli consultate il capitolo
Aggiornamenti, Backup e Condivisione dei Suoni.

Per usare il KEMPER Rig Manager™, l’audio USB e USB MIDI collegate la porta USB B del PROFILER ad una
porta USB A o USB C del PC.

✓Non collegate la porta USB A a nessun dispositivo alimentato, come un PC o uno smartphone!

NETWORK (7)
Qui potete collegare un KEMPER PROFILER Remote™. Potete anche collegarvi ad un router per controllare il
PROFILER con il KEMPER Rig Manager per iOS®.

SWITCH/PEDAL (8)
Potete collegare vari pedali ed interruttori per controllare molte funzioni. I dettagli riguardanti le condizioni tecniche, i l
collegamento ed il set-up di pedali e interruttori li potete trovare nel capitolo dedicato Pedali di Espressione e
Interuttori a Pedale ed in un tutorial video all’indirizzo:
www.kemper-amps.com/video
Panoramica del Pannello Posteriore – Head, PowerHead, Rack e PowerRack 48

MIDI (9)
Queste porte servono per collegare il PROFILER a degli apparecchi MIDI. Potete inviare al connettore MIDI IN dei
messaggi MIDI di cambio programma per cambiare i Rig e dei messaggi MIDI di control change (CC) per cambiare e
controllare gli effetti. Se inviate al Profiler il MIDI Clock, esso si sincronizzerà immediatamente al tempo musicale, e
quindi gli effetti a tempo, quali delay o tremolo, si adatteranno al tempo ricevuto via MIDI. Potete trovare i dettagli
riguardanti il MIDI nell’apposito capitolo MIDI.

S/PDIF IN e OUT (10)


Queste sono un ingresso ed un’uscita digitale che servono per collegare il Profiler ad altri apparecchi compatibili con
S/PDIF, per esempio alcuni computer ed interfacce audio. Trovate i dettagli riguardanti collegamenti e configurazioni
nel capitolo Reamping.

SPEAKER OUTPUT (11)


Solo PROFILER PowerRack e PowerHead. Per i dettagli consultate il capitolo Amplificatore di Potenza.

Connettore per Lucchetto Kensington® (12)

Qui potete agganciare un lucchetto Kensington® per proteggere il Profiler dai furti.
Stage – Controlli del Pannello Frontale 49

Stage – Controlli del Pannello Frontale

PROFILER Stage™
Stage – Controlli del Pannello Frontale 50

Pulsante On/Off Button (1)


Per accendere e spegnere il On/Off usate il Pulsante On/Off.

Se lo spegnete con questo pulsante prima di scollegare il cavo di alimentazione, lo Stage rimarrà in standby fino a
che lo ricollegate all’alimentazione. Se staccate l’alimentazione mentre lo strumento è ancora acceso, spegnendo
l’interruttore di distribuzione dell’energia elettrica, staccando la spina o in caso di mancanza di corrente, lo Stage si
riaccenderà automaticamente appena verrà ripristinata l’alimentazione.

Potete diminuire la luminosità di questo pulsante in stato di OFF premendo il pulsante SYSTEM.

Pulsante Selezione Modalità (2)

Potete scegliere una delle seguenti modalità:

Modalità Browser Qui potete scorrere tra i vostri Rig memorizzati nel PROFILER.

Modalità Qui potete organizzare i vostri suoni per le esibizioni live. Per la modalità Performance
Performance trovate in questo manuale un capitolo dedicato.

Modalità Tenete premuti entrambi i pulsanti per entrare in modalità PROFILER e creare i vostri
PROFILER Profili.Potete trovare i dettagli nel capitolo Profilare un Ampli.
Stage – Controlli del Pannello Frontale 51

Pulsante INPUT (3)


Premete questo pulsante per entrare nella sezione Input. Qui potete impostare la sensibilità di ingresso e scegliere
l’ingresso fisico per il segnale della vostra chitarra. In modalità Browser, la sezione Input è bloccata per default.
Questo significa che le impostazioni verranno applicate ad ogni Rig, a meno che decidiate di sbloccarla. Se
sbloccate questa sezione, le impostazioni dell’ingresso verranno richiamate singolarmente per ogni Rig. Nella
modalità Performance, la sezione INPUT non è bloccata di default, perché molti chitarristi preparano e memorizzano
le loro Performance con impostazioni specifiche della Sezione INPUT per particolari brani o chitarre.

 Clean Sens

Diversi tipi di chitarre producono diversi livelli di uscita a seconda dei pickup e del calibro delle corde: per esempio, i
pickup humbucker generano tensioni più elevate rispetto ai single coil e le chitarre attive generano livelli di segnale
ancora più elevati. Se ritenete che i suoni puliti siano o troppo forti o troppo deboli rispetto ai suoni distorti, potete
regolare Clean Sens ad un livello in cui i suoni puliti abbiano lo stesso volume percepito dei suoni distorti. Clean
Sens determina il volume dei suoni puliti, ma non il modo in cui l’ampli o gli effetti vengono pilotati. Una chitarra con
un livello di uscita basso rimarrà pulita; una chitarra con livello più elevato distorcerà più facilmente.

Chitarre con un alto segnale di uscita possono generare distorsione indesiderata, che viene indicata dal LED INPUT
lampeggiante in rosso. Questo è importante solo per i suoni puliti comunque—una distorsione elevata dell’ampli
nasconderà un leggero clip dell’ingresso.

 Distortion Sens

Distortion Sens dovrebbe in genere rimanere nella posizione zero (centrale). Ogni Rig si comporterà esattamente
come se collegaste la vostra chitarra all’amplificatore originale.

Se ritenete che la vostra chitarra tenda a distorcere troppo (o troppo poco) per la maggior parte dei vostri Rig, potete
calibrare opportunamente la regolazione “Distortion Sens”.
Stage – Controlli del Pannello Frontale 52

✓Clean Sens non è un semplice guadagno di ingresso. Noterete che non influisce sul guadagno di un suono distorto.
Anche Distortion Sens non è un semplice booster, e non influisce sul guadagno dei suoni puliti. Nessuno di questi
parametri colora il suono.

✓Potete trovare una tutorial video riguardante la sezione INPUT e come regolare Clean Sens e Distortion Sens
all’indirizzo:
www.kemper-amps.com/video

 Noise Gate

Il Noise Gate elimina il rumore ed il ronzio della chitarra in modo molto efficace. Ruotate verso destra il controllo
NOISE GATE fino a che il rumore e il ronzio scompaiono; non ruotatelo oltre, perché potrebbe alterare il suono della
chitarra. Se impostato nella giusta posizione, noterete che rumore e ronzio vengono eliminati, anche quando la
chitarra sta suonando. Non è necessaria la regolazione del parametro di release come nei noise gate classici.

Come per il “Clean Sens”, l’impostazione del Noise Gate fa parte della sezione INPUT e viene memorizzata con il
Rig e anche come Preset di Input Quando la sezione Input è bloccata, anche il Noise Gate viene bloccato. In
modalità Browser, la sezione Input è bloccata per default. In modalità Performance di default non è bloccato.

Per i suoni metal, vi consigliamo di aggiungere uno dei pedalini di noise gate speciali, che sono descritti nel capitolo
Noise Gate.

In modo PROFILER, il Noise Gate agirà anche sull’amplificatore collegato, ma senza influire sul Profilo risultante.

✓Potete trovare un tutorial video sul Noise Gate d’ingresso all’indirizzo:


www.kemper-amps.com/video

I parametri Input Source e Reamp Sens sono globali e sono spiegati nel capitolo Ingresso Strumento e Reamp.
Stage – Controlli del Pannello Frontale 53

LED Input (3)


Il LED indica il livello del segnale di ingresso. Il suo colore di base può essere cambiato da verde a blu tramite
l’opzione Signal LEDs Blue nelle System Settings.

Pulsanti Module e Section (4)


Questi pulsanti sono associati ai moduli e le sezioni del percorso del segnale, come descritto nel capitolo precedente
Rigs e Percorso del Segnale. Una breve pressione attiverà e disattiverà il modulo associato. Premete più a lungo
per aprire il relativo menu. Una volta dentro il menu usate i pulsanti < PAGE > per scorrere tra le pagine dei
parametri. Per aprire la sezione dello stack (testata e cassa) premete simultaneamente i pulsanti AMPLIFIER e
CABINET.

Pulsante OUTPUT (5)


Questo pulsante visualizza sullo schermo le impostazioni della sezione OUTPUT. Le impostazioni principali sono:

• Volume individuale per le singole uscite, più un Main Output –12dB PAD

• Pulsanti Volume Link per collegare e scollegare al controllo MASTER VOLUME i singoli volumi

• Sorgenti di Uscita per fornire alle uscite diversi segnali

• Equalizzazione Principale ed Equalizzazione del Monitor separate

• Filtri Low Cut e High Cut su tutte le uscite analogiche

• PURE CABINET™ allinea temporalmente il suono del cabinet per chitarra virtuale (microfonato) al suono diretto
della cassa “nella stanza” ed è attivato di default. Comunque, se suonate metal, questa impostazione potrebbe non
Stage – Controlli del Pannello Frontale 54

essere adatta. Nel metal, il carattere “phasey” del suono del microfono spesso viene proprio ricercato, perché aiuta
la chitarra ad uscire nel mix. In tal caso, o agite con impostazioni differenti o disattivate semplicemente PURE
CABINET.

• Il parametro “Space” aggiunge al segnale master la simulazione di una piccola stanza per rendere più naturale
l’ascolto in cuffia.

• Controlli mix per l’Ingresso Ausiliario

• Impostazione del percorso del segnale quando usate USB Audio

• Impostazioni relative al KEMPER Kone

• Ground Lift per i vari ingressi e uscite.

Tutte le impostazioni della sezione OUTPUT sono globali (o “bloccate”) e perciò non verrano salvate con il Rig.
Comunque, come per tutti gli altri moduli, potete salvare le impostazioni della sezione OUTPUT come preset. Così
potete creare dei preset di uscita con regolazioni specifiche per le diverse sale per concerti, studi o sale prove.

✓Troverete maggiori informazioni sulle impostazioni della sezione Output e le loro applicazioni speciali nel capitolo
Sezione OUTPUT. C’è un tutorial video riguardante proprio la sezione OUTPUT e i setup di registrazione, che
trovate all’indirizzo:
www.kemper-amps.com/video

LED OUTPUT (5)


Il PROFILER dispone di soft clipping ed è molto indulgente riguardo il clip di segnale, quindi non abbiate nessun
panico se il LED OUTPUT lampeggia occasionalmente in rosso. Generalmente, potreste riscontrarlo con i suoni
puliti. In tal caso potete o diminuire il Rig Volume o un altro volume all’interno del Rig, per esempio Amplifier Volume,
o anche considerate di rinforzare il vostro Rig pulito con un effetto Compressor.
Stage – Controlli del Pannello Frontale 55

Controllo MASTER VOLUME (6)


MASTER VOLUME è il master del volume di tutte le uscite, ed è sempre globale. Non viene memorizzato come
parte di un Rig. Cambiando il volume non viene modificato il colore del suono.

Di default il volume di tutte le uscite analogiche, compresa l’uscita Cuffia, è collegato a MASTER VOLUME. Questo
collegamento può essere attivato e disattivato con i pulsanti soft nella sezione Output (per esempio “Headphone
Link”).

MASTER VOLUME conserva le impostazioni dei volumi relativi di tutte le uscite a lui collegate. Per esempio, se
Monitor Output Volume è regolato relativamente basso e Main Output Volume relativamente alto ed entrambi sono
collegati al MASTER VOLUME, potreste dover alzare un bel po’ il MASTER VOLUME prima che MONITOR
OUTPUT emetta un segnale. In caso estremo, una uscita potrebbe sembrare spenta anche con il MASTER
VOLUME al massimo. Vi preghiamo di usare i controlli singoli di volume nella sezione OUTPUT per bilanciare i
rispettivi livelli secondo le vostre necessità. Come regola, è meglio evitare differenze eccessive di volume tra le
uscite collegate al MASTER VOLUME.

Siccome i volumi delle uscite collegate potrebbero essere differenti, MASTER VOLUME non segue una scala in dB,
ma una semplice scala da 0~10.

MASTER VOLUME dispone di una corona LED che indica il volume di un’uscita. Potete scegliere tale uscita con
“Volume LED Collar” nelle System Settings.

Pulsante SYSTEM (7)


Questo pulsante apre le System Settings che contengono più pagine di parametri globali. Le impostazioni Global
non vengono salvate nei Rig, e quindi non cambiano quando caricate un Rig o una Performance diversi.
Stage – Controlli del Pannello Frontale 56

Pulsante PEDALS (8)


Questo pulsante apre le Pedal Settings, pagine dedicate alla configurazione globale dei pedali di espressione e degli
interruttori.

Pulsante RIG (9)


Il pulsante RIG apre le Rig Settings che consistono di varie pagine di impostazioni che vengono memorizzate e
richiamate per ogni Rig.

Controllo TYPE (10)


Quando entrate in un effetto sullo schermo il controllo TYPE sceglierà i diversi algoritmi degli effetti. Se premete e
contemporaneamente ruotate il controllo TYPE, vi sposterete per intervalli più ampi e salterete da una categoria di
effetti ad un’altra.

Nella schermata principale della modalità Browser potete scegliere tra diverse View tramite il controllo soft TYPE o il
pulsante soft indicato con “Views”. Per maggiori informazioni visitate Views.

Nella modalità Performance potete usare il controllo TYPE per scorrere la lista delle Performance e poi premerlo per
caricare ciò che avete selezionato.
Stage – Controlli del Pannello Frontale 57

Controllo BROWSE (11)


In modalità Browser questo controllo serve per scorrere velocemente la lista dei Rig all’interno della visualizzazione
attuale. Ruotate il controllo Browse per visualizzare la lista degli Rig disponibili; poi ruotatelo ancora per selezionare
un Rig. Caricate il Rig selezionato premendo il controllo BROWSE oppure cancellatelo con il pulsante soft “Delete”.

Quando sullo schermo è visualizzato un modulo o una sezione, questo controllo scorre tra i Preset corrispondenti.

✓Ricordate la differenza di risultato tra il ruotare il controllo TYPE e BROWSE. Con il controllo TYPE potete solo
cambiare il tipo di effetto mentre tutte le impostazioni dei parametri rimangono invariate – vi faciliterà molto il
confronto di diversi tipi di effetti con le stesse impostazioni; scorrendo i preset degli effetti con il controllo BROWSE
caricherete, invece, anche tutte le impostazioni dei parametri insieme al rispettivo tipo di effetto.

Pulsanti e Controlli Soft (12)


Sopra il display sono presenti quattro pulsanti soft e sotto quattro controlli soft. Assume fuzioni diverse a secondo
del menu o della pagina attualmente visualizzata. Nella schermata principale delle modalità Browser e Performance,
i controlli soft corrispondono all’equalizzatore dell’amplificatore.

Pulsante MORPH (13)


Questo pulsante attiva il Morphing e commuta tra “Suono Base e Suono “Morph” di un Rig. Per i dettagli consultate il
capitolo intitolato Morphing.
Stage – Controlli del Pannello Frontale 58

Pulsante LOCK (14)


Con la funzione Lock potete evitare che una sezione o un modulo venga cambiato quando richiamate un altro Rig.
Per bloccare (Lock) o sbloccare i singoli moduli, premete il loro relativo pulsante mentre tenete premuto il pulsante
LOCK. In sostanza, potete pensare ad un modulo bloccato come ad un’impostazione “generale”.

I moduli e le sezioni bloccati sono indicati da una piccola icona di blocco nella schermata principale.

Per una panoramica sullo stato di blocco di tutti i moduli, premete e tenete premuto il pulsante. Tutti i moduli bloccati
si illumineranno, mentre quelli non bloccati rimarranno spenti.

✓La funzione Lock agisce indipendentemente per le modalità Performance e Browser. Per cui potete, per esempio,
bloccare la sezione Input in modalità Browser ma tenerla sbloccata in modalità Performance, che è la condizione di
default.

Pulsante EDIT (15)


Un breve click sul pulsante di un modulo attiverà e disattiverà il modulo.

Il pulsante EDIT visualizza sullo schermo il modulo modificato più di recente con i suoi parametri. Da ora in poi, un
breve click sul pulsante di ogni altro modulo aprirà immediatamente il rispettivo menu. Una volta aperto il menu, i
click seguenti sullo stesso pulsante del modulo disattiva e riattiva il modulo. Per tornare alla schermata principale
premete .

Un metodo alternativo per entrare in un modulo è quello di tenere premuto il suo pulsante per un secondo, senza
prima premere EDIT. In questo caso, una pressione lunga sul pulsante del modulo cambierà la visualizzazione del
display mentre una pressione veloce disattiverà e riattiverà il relativo modulo.

Tenendo premuto il pulsante EDIT aprirete una schermata Undo/Redo dalla quale potrete annullare le operazioni di
modifica più recenti o tutte le modifiche eseguite da quando avete caricato il Rig.
Stage – Controlli del Pannello Frontale 59

Pulsanti COPY e PASTE (N/A)


Se vi mancano i pulsanti COPY e PASTE che conoscete dalle altre varianti di PROFILER, c’è una buona notizia: Il
PROFILER Stage ha anche una clipboard (memoria temporanea)!

Potete copiare ed incollare qualsiasi modulo (A~D, Amplifier, Cabinet, X-REV) e l’intera sezione dello stack. Quando
un modulo è visualizzato, tenete premuto il suo pulsante per due secondi per aprire la schermata copy/paste
(copia/incolla). Per la sezione dello stack (testata e cassa), premete entrambi i pulsanti AMPLIFIER e CABINET per
accedere alla sezione, poi premeteli di nuovo entrambi per due secondi.

In modalità Performance, allo stesso modo, potete anche copiare ed incollare gli Slot completi tenendo premuto per
due secondi il pulsante RIG.

Usate la funzione e paste per copiare le impostazioni di un modulo in un altro. Per esempio, potete copiare ed
incollare le impostazioni di un modulo in un altro, sia all’interno dello stesso Rig che in un altro Rig. Per farlo, prima
aprite un modulo, tenete premuto il suo pulsante per due secondi, poi selezionate “Copy” sullo schermo. Poi,
scegliete ed aprite il modulo di destinazione, premete di nuovo il suo pulsante, tenendolo premuto per due secondi,
poi selezionate “Paste”. Voilà!

✓Una volta incollato, il contenuto più recente della clipboard viene conservato fino a che spegnete lo strumento, quindi
siete liberi di continuare ad incollarlo tutte le volte che volete.

In generale, potete usare il buon senso per stabilire se il PROFILER vi permetterà di copiare le impostazioni da un
modulo ad un altro. Per esempio, non è possibile copiare le impostazioni del Reverb in un modulo Amp. È
comunque possibile copiare/incollare il contenuto tra i moduli degli effetti “A”, “B”, “C”, “D”, “X”, “MOD”, “DLY” e
“REV”. Provate, comunque, a fare quello che vi serve; verrete avvisati se tentate un’operazione che non è possibile.
Stage – Controlli del Pannello Frontale 60

Pulsante STORE (16)


Per salvare le modifiche fatte ad un modulo, ad un Rig, uno Slot, un preset o ad una Performance usate il pulsante
STORE che si trova a sinistra dello schermo. Store vi permette di salvare le vostre modifiche nella memoria
permanente.

Premendo Store in modalità Browser vi verranno offerte, tramite i pulsanti soft, tre diverse opzioni: “Replace”
riscriverà il Rig attualmente selezionato con la nuova versione mantenendo il nome originale; “Store as” salverà il
Rig con un nuovo nome e il Rig originale non verrà cancellato. “Rename” vi permetterà di cambiare il nome del Rig
attualmente selezionato.

Se premete il pulsante STORE con un modulo o una sezione visualizzata vi sarà presentata l’opzione o di salvare
un preset del modulo o della sezione specifica o di salvare il Rig completo. Se decidete di salvare un preset, avrete
le stesse opzioni di “Replace”, “Store as” o “Rename”.

Potrete successivamente trovare e caricare il vostro preset ruotando la manopola BROWSE, quando sullo schermo
è visualizzato un modulo o una sezione.

Pulsante (17)
Per tornare alla schermata principale premete questo pulsante (Exit)..

Pulsanti < PAGE > (18)


Se in un certo modulo o menu ci sono più di una pagina, con questi pulsanti potete visualizzarle.
Stage – Controlli del Pannello Frontale 61

Controllo GAIN (19)


Il controllo GAIN regola la quantità di distorsione con un’escursione molto ampia, da un suono ultra pulito a
completamente distorto. Il controllo GAIN permette di ottenere la stessa ampia escursione per tutti i Profili, anche se
l’escursione del guadagno dell’ampli originale era inferiore. Eccezione: Nei KEMPER Liquid Profile ™, il Controllo
GAIN riflette l’escursione originale del modello di ampli selezionato.

Il parametro “Gain” compensa sempre le perdite di livello, a prescindere da quanto lo abbassiate. Di conseguenza
potete mettere a zero il valore del gain di ogni Profilo di ampli e il risultato sarà un suono assolutamente non
compresso e non distorto con lo stesso volume percepito della versione completamente distorta.

Pulsanti Su/Giù (20)

In modalità Performance usate questi pulsanti per scorrere le vostre Performance. Una pressione veloce vi porterà
alla Performance precedente o successiva. Tenendoli premuti le vedrete scorrere. A seconda dello stato del
parametro “Performance Load” sotto System Settings, il Profiler caricherà immediatamente lo Slot 1 oppure lo Slot
attuale della Performance scelta o aspetterà fino a che premete uno dei cinque pulsanti Rig.

In Modalità Browser, potete scorrere tra i Rig del vostro browse pool in base a cosa avete selezionato in View e
Sorting. L’opzione “Group of 5/Single Rig” nella pagina Remote Settings delle System Settings determina se in
modalità Browser i Pulsanti Su/Giù avanzeranno tra i Rig singolarmente o a gruppi di cinque.

Pulsanti Rig 1~5 (21)


Questi sono i pulsanti per selezionare gli Slot nella modalità Performance ed i Rig in modalità Browser a secondo di
quanto scelto in View and Sorting.La pressione successiva di questi pulsanti attiverà il Morphing.
Stage – Controlli del Pannello Frontale 62

Pulsante TAP (22)


Questo pulsante controlla il Tap Tempo. Battete a tempo di quarti per impostare il tempo degli effetti di delay,
phaser, flanger e tremolo. Il LED lampeggerà per indicare il tempo attuale. Tenetelo premuto mentre suonate per
attivare il nostro meraviglioso Beat Scanner, che calcola il tempo in base al ritmo e al pattern che state suonando.
Troverete maggiori informazioni su questa funzione nel capitolo “Tempo”.

Pulsante TUNER (23)


Usatelo per attivare la Modalità Tuner, invece di mettere il pedale del volume nella posizione del tallone. Se il
parametro “Mute Signal” è attivato, mentre la accordate la vostra chitarra verrà silenziata.

✓Se non avete bisogno che i pulsanti TAP, TUNER o LOOPER svolgano la loro funzione di default, potete assegnare
liberamente altre funzioni o disattivarli completamente nella pagina Remote Settings delle System Settings.

Pulsanti degli Effetti I~IIII (24)


Questi quattro pulsanti possono essere assegnati flessibilmente per attivare/disattivare i moduli degli effetti. Potete
usarli anche per commutare le funzioni di certi effetti. La loro assegnazione viene memorizzata per ogni Rig. Ogni
pulsante può essere assegnato a più moduli di effetti contemporaneamente, come le funzioni Action & Freeze.

LOOPER (25)
Il Looper è una funzione che vi permette di registrare fino a 60 secondi di audio stereo. Permette un numero illimitato
di sovraincisioni. Questo significa che potete sovrapporre una quantità infinita di registrazioni una sopra l’altra. Il
funzionamento del Looper è identico a quello del PROFILER Remote.

✓Il funzionamento di tutti i pulsanti a pedale dello Stage è identico a quello del PROFILER Remote. Potete trovare
una descrizione dettagliata nel capitolo PROFILER Remote.
Stage – Panoramica del Pannello Posteriore 63

Stage – Panoramica del Pannello


Posteriore

PROFILER Stage

INPUT (1)
Questo è l’ingresso al quale collegare il cavo del vostro strumento.

RETURN 1-4 (2)


Quattro ingressi RETURN bilanciati sono disponibili in formato TRS. RETURN 1 svolge un ruolo fondamentale
durante il Profiling™, come spiegato nel capitolo Taking a profile.

Gli ingressi RETURN possono essere usati insieme alle uscite SEND per inserire nel percorso del segnale
dispositivi esterni mono o stereo.Troverete una descrizione dettagliata nel capitolo Loop Effetti.
Stage – Panoramica del Pannello Posteriore 64

Si possono anche usare i connettori RETURN 1 e 2 come ingressi ausiliari. Potete, per esempio, servirvene per
mixare la musica del vostro riproduttore MP3 a ciò che suonate. In questo caso vi serve un cavo speciale con un
minijack stereo da 3,5mm da una parte e due jack mono da 6,3mm dall’altra. Trovate i controlli relativi al mix nella
sezione Output.

SEND 1+2 (3)


SEND 1 porta il segnale diretto in un glorioso mono. Lo scopo principale di questa uscita è di fornire il segnale
all’amplificatore di riferimento durante le operazioni di Profiling™. Ma questo, comunque, non è l’unico scopo: potete
anche usare l’uscita SEND insieme ai quattro ingressi RETURN per creare un loop di effetti. In tal caso, il SEND
diventa una mandata mono.

Se non usate l’uscita SEND 1 come loop effetti, porterà normalmente il segnale originale della chitarra. Quindi, se
volete registrare la vostra chitarra pulita, collegate il connettore SEND 1 al registratore o all’ingresso dell’interfaccia
audio.

MAIN OUTPUT (4)


Queste sono le uscite stereo principali. Collegate queste uscite ad un banco di mixaggio di uno studio di
registrazione o al mixer di sala in una situazione live. Da queste uscite esce il segnale del suono completo del Rig:
ampli, cabinet e tutti gli effetti. Potete scegliere tra XLR (bilanciati) o jack TS 6,3mm (sbilanciati). Le uscite XLR sono
protette dall’alimentazione 48V eventualmente fornita da un mixer. Comunque, per ottenere la migliore qualità audio,
dovreste evitare di fornire l’alimentazione phantom al Profiler. Come tutti gli ingressi e le uscite, per risolvere
eventuali problemi di ronzio, dispone di un ground lift nella Output Section.
Stage – Panoramica del Pannello Posteriore 65

MONITOR OUTPUT (5)


Usate questa uscita per collegare il PROFILER ad un monitor da palco amplificato per il mono o a due monitor
amplificati per lo stereo. Queste uscite hanno il loro controllo di livello e ground lift nel menu della sezione Output.

Potete collegare questa uscita anche ad un amplificatore di potenza e a delle casse normali per chitarra. In tal caso,
per evitare sonorità indesiderate dovute al pilotare una cassa per chitarra con un segnale che già contiene
l’emulazione del cabinet, dovete disattivare la simulazione del cabinet, con il pulsante soft “Monitor Cab Off” nella
sezione Output.

Per bypassare il modulo Cabinet potete anche semplicemente premere il pulsante CABINET. Ci sono, però, due
differenze rispetto all’attivazione di “Monitor Cab Off”:

• La disattivazione del cabinet (cassa) è una impostazione individuale per ogni Rig, a meno che non blocchiate il
modulo del cabinet nel suo stato di “off”. “Monitor Cab. Off” è un impostazione globale.

• Disattiva il modulo del cabinet per tutte le uscite, mentre "Monitor Cab Off" avrà effetto solo sul segnale inviato al
MONITOR OUTPUT.

✓Le funzioni descritte in precedenza riguardano le impostazioni standard. Nella sezione OUTPUT potete scegliere
individualmente per ogni uscita la sorgente del segnale: potete impostare MAIN OUTPUT in modo che trasmetta
solo il suono degli effetti di delay e reverb, mentre una delle uscite SEND porta il suono puro dell’amplificatore senza
gli effetti. C’è un tutorial video riguardante proprio la sezione OUTPUT e le configurazioni di registrazione
all’indirizzo:
www.kemper-amps.com/video

Uscita HEADPHONE (6)


Collegate il connettore 3,5mm stereo della cuffia.
Stage – Panoramica del Pannello Posteriore 66

S/PDIF IN e OUT (7)


Queste sono un ingresso ed un’uscita digitale che servono per collegare il Profiler ad altri apparecchi compatibili con
S/PDIF, per esempio alcuni computer ed interfacce audio. Trovate i dettagli riguardanti collegamenti e configurazioni
nel capitolo Reamping.

SWITCH/PEDAL (8)
Potete collegare vari pedali ed interruttori per controllare molte funzioni. I dettagli riguardanti le condizioni tecniche, i l
collegamento ed il set-up di pedali e interruttori li potete trovare nel capitolo dedicato Pedali di Espressione e
Interuttori a Pedale ed in un tutorial video all’indirizzo:
www.kemper-amps.com/video

MIDI (9)
Queste porte servono per collegare il PROFILER a degli apparecchi MIDI. Potete inviare al connettore MIDI IN dei
messaggi MIDI di cambio programma per cambiare i Rig e dei messaggi MIDI di control change (CC) per cambiare e
controllare gli effetti. Se inviate al Profiler il MIDI Clock, esso si sincronizzerà immediatamente al tempo musicale, e
quindi gli effetti a tempo, quali delay o tremolo, si adatteranno al tempo ricevuto via MIDI. Potete trovare i dettagli
riguardanti il MIDI nell’apposito capitolo MIDI.
Stage – Panoramica del Pannello Posteriore 67

USB (10)
Usate la porta USB A per collegare una chiavetta USB per archiviare dati o aggiornare il firmware. I possessori di
Rack e PowerRack troveranno questa porta nel pannello frontale. Per maggiori dettagli consultate il capitolo
Aggiornamenti, Backup e Condivisione dei Suoni.

Per il KEMPER Rig Manager™ e USB audio collegate la porta USB B del PROFILER ad una porta USB A o USB C
del PC.

✓Non collegate la porta USB A a nessun dispositivo alimentato, come un PC o uno smartphone!

Conettore per Lucchetto Kensington® (11)

Qui potete agganciare un lucchetto Kensington® per proteggere il Profiler dai furti.

POWER (12)
Collegatela ad una presa di corrente con il cavo di alimentazione fornito in dotazione. L’alimentatore interno
universale accetta corrente AC 100~240V tramite la normale presa IEC.
Configurazioni di Base 68

Configurazioni di Base
Prima di addentrarci nei dettagli tecnici, vediamo quanto può essere flessibile il PROFILER in tantissime
applicazioni.

Questi sono solo alcuni esempi – configurazioni più specifiche verranno descritte in seguito, all’interno del contesto
delle funzioni che le richiedono.
Configurazioni di Base 69

Questa figura illustra un PROFILER Stage in una sala prove o in un contesto live con un KEMPER Power Kabinet ™.
Aggiungendo un secondo KEMPER Power Kabinet potrete godere del suono stereo.

I KEMPER Kabinet incorporano una soluzione specializzata di diffusori realizzata per ottenere il massimo in termini
di varietà timbrica: il KEMPER Kone™ è un altoparlante che permette la riproduzione lineare dei vostri Rig, ma
simula anche molti altoparlanti classici per chitarra.

Un unico pedale di espressione può essere condiviso per controllare per esempio effetti di wah ed effetti di pitch ed
anche il volume.

Con Rig Manager™ per iOS®, potete usare il vostro iPad® o iPhone® per caricare e modificare i Rig e le
Performance tramite Wi-Fi.
Configurazioni di Base 70

Questa figura illustra un altra configurazione per prove o live – questa volta con un PROFILER PowerHead con
amplificatore incorporato, un KEMPER Kabinet™ non amplificato e un Remote con due pedali di espressione. Un
pedale può essere dedicato al volume, l’altro pedale potrebbe controllare il morphing, il wah e gli effetti di pitch a
pedale.

Invece di un KEMPER Kabinet, potete anche usare la vostra cassa per chitarra preferita che già avete.

Se siete su di un palco, non è necessario che riprendiate il vostro suono con un microfono, ma potete collegare le
uscite XLR MAIN OUTPUT al mixer. In questo dovete separare il volume delle Main Output dal MASTER VOLUME,
in modo che possiate regolare il volume del vostro Monitor indipendentemente dal livello del segnale che mandate al
mixer.
Configurazioni di Base 71

Questa è una configurazione professionale molto ampia che comprende un PROFILER sincronizzato di backup (UI
to MIDI) e più Remote collegati tramite uno switch PoE per controllare suoni ed effetti da diverse posizioni su di un
grande palco. I banchi FOH e mixer monitor vengono collegati direttamente – non servono DI box.
Configurazioni di Base 72

Questo è una configurazione tipica da studio. Il PROFILER è collegato alla DAW tramite cavo USB. Il collegamento
USB permette la trasmissione dell’audio per la registrazione, la riproduzione e il reamp più il controllo remoto tramite
Rig Manager su macOS® o Windows®.

✓L’audio USB del PROFILER Stage supporta simultaneamente quattro canali in ingresso e quattro canali in uscita.
Tutti i modelli di PROFILER Head e Rack supportano simultaneamente due canali in ingresso e due canali in uscita.

Se volete usare la vostra interfaccia audio preferita, la potete collegare tramite cavi analogici e digitali S/PDIF. Il
PROFILER Stage e tutti gli altri modelli di PROFILER costruiti a partire dal 2019 supportano l’S/PDIF coassiale
44.1kHz, 48kHz, 88.2kHz e 96kHz/24 bit, sia in modalità master che slave.

✓I PROFILER Head e Rack costruiti prima del 2019 devono essere configurati come master del clock S/PDIF.
Configurazioni di Base 73

Questa è una configurazione tipica da casa, che comprende uno smartphone come riproduttore MP3 ed ascolto in
cuffia o tramite impianto audio domestico.

La funzione di ingresso Aux In è disponibile tramite:

• RETURN 1 e 2 del PROFILER Stage,

• RETURN e ALTERNATIVE INPUT per tutti gli altri modelli di PROFILER.

✓Aux In richiede un cavo speciale con un minijack stereo da 3,5mm TRS da una parte e due jack mono da 6,3mm TS
dall’altra.
Utilizzo dell’Accordatore 74

Utilizzo dell’Accordatore
I tre LED dell’accordatore che si trovano sopra il selettore chicken-head di PROFILER Head e Rack (o vicino al
pulsante TUNER nel PROFILER Stage e nel Remote) sono sempre attivi, e quindi potete controllare l’accordatura
mentre suonate. Anche se non vi trovate in modalità accordatore, i LED vi informeranno se la vostra chitarra è
accordata o no. Se una corda della chitarra è molto scordata, si accendono solo i LED esterni. Se la corda è vicina
all’accordatura corretta il LED centrale diventa più brillante. Se la corda è accordata si accende solo il LED centrale.
Quindi, per accordare la chitarra, fate in modo che il LED bianco nel centro sia illuminato e che i LED verdi che gli
stanno accanto siano entrambi spenti.

Se volete un accordatore più sofisticato, potete usare il selettore chicken-head di PROFILER Head e Rack o il
pulsante TUNER di PROFILER Stage e Remote per attivare la modalità Tuner. Quando il modo Tuner è attivato,
appare un grande accordatore grafico e diventano disponibili ulteriori funzioni di accordatura:

Mute Signal Determina se il segnale audio debba essere inviato alle uscite oppure no. Per
accordare la chitarra silenziosamente, attivate “Mute Signal”. Il segnale verrà quindi
silenziato, ma solo quando siete in modalità Tuner. È anche un sistema comodo per
disattivare temporaneamente il segnale; per esempio, per evitare rumori indesiderati
mentre cambiate chitarra.

Bubble Tuner L’opzione "Bubble Tuner" vi permette di commutare tra l’Accordatore Strobe e la
visualizzazione PROFILER Bubble Tuner tradizionale.

Show # Sharp Indica le note diesis (#) invece dei bemolle (b).

Tuner@Volume 0 Disattiva l’opzione “Tuner@Volume 0” se non volete che l’accordatore venga attivato
automaticamente dal Pedale del Volume in posizione del tallone.

Reference Pitch Usate “Reference Pitch” per regolare l’accordatura di riferimento dell’accordatore
(424~456Hz), nel caso abbiate necessità di accordare la chitarra diversamente da
440Hz.
Utilizzo dell’Accordatore 75

Ci sono vari modi di attivare la modalità Tuner:

• Ruotate il selettore chicken head del PROFILER Head e del Rack nella posizione TUNER.

• Premete il pulsante TUNER di PROFILER Stage e Remote,

• Usate un interruttore analogico esterno, per esempio il PROFILER switch, collegato ad uno degli ingressi PEDAL di
PROFILER o Remote,

• Usate il comando MIDI CC31,

• Oppure mettete il Pedale del Volume in posizione tallone, che corrisponde ad un messaggio di control change MIDI
CC07 con valore 0, se l’opzione “Tuner@Volume 0” è stata attivata.

Quando è attivato il modo Tuner, i LED diventano più sensibili a livelli più bassi.
Impostazioni Rig 76

Impostazioni Rig
Il pulsante RIG serve per accedere a tutti i parametri relativi al Rig non serviti dai controlli sul pannello frontale.
Questi parametri sono distribuiti in più pagine – usate i pulsanti < PAGE > per scorrerle.

Tag (Etichette)
“Rig Tags” visualizza la lista dei tag (etichette). Visto che nella memoria possono essere salvati centinaia di Rig e
organizzati in vari modi, è fondamentale identificare i vostri Rig con informazioni significative. Alcuni tag sono
collegati ai Rig, per esempio “Rig Author”. Altri sono collegati ad Amplifier e Cabinet, per esempio “Amp
Manufacturer” e “Cab Model”. Per semplificare le cose, i pulsanti soft “Amp Tags” e “Cabinet Tags” vengono
visualizzati nei moduli di amplificatori e cabinet.

Questa è la lista di tutti i tag disponibili:

Rig Rig Name, Rig Author, Instrument (Guitar/Bass/Acoustic), Rig Comment

Amplifier Amp Name, Amp Author, Amp Location, Amp Manufacturer, Amp Model, Amp Year of
Production, Amp Channel, Pickup Type, Amp Comment

Cabinet Cab Name, Cab Author, Cab Location, Cab Manufacturer, Cab Model, Cab Comment, Speaker
Manufacturer, Speaker Model, Speaker Configuration, Mic Model, Mic Position
Impostazioni Rig 77

Molti tag sono già precompilati, ma vale la pena prendersi tempo per inserire informazioni accurate, perché
semplifica di molto la gestione dell’archivio dei vostri suoni. I Rig di fabbrica attuali comprendono già eccellenti
esempi di tag.

Usate il pulsante soft “Rig Tags” nelle Rig Settings o “Amp Tags” e “Cabinet Tags” nei moduli dell’amplificatore e del
cabinet per accedere alla lista dei relativi tag. Scegliete un tag che volete riempire o modificare con il controllo soft
“Scroll”. Il pulsante soft “Edit” apre la schermata Tag Edit che contiene i seguenti controlli:

ABC Usate il controllo soft “ABC” per commutare tra lettere maiuscole e minuscole.

< PAGE > I pulsanti < PAGE > guidano la posizione del cursore.

Character Scegliete i caratteri con il controllo soft “Character”.

Insert Per inserire uno spazio prima della posizione attuale del cursore usate il pulsante soft
“Insert”.

Clear Il pulsante soft “Clear” cancella il carattere nella posizione del cursore e richiude lo spazio
creato. Se lo tenete premuto per circa un secondo, viene cancellato il tag.

COPY Il pulsante COPY memorizza nella clipboard fino a dieci tag.

Non disponibile per il PROFILER Stage

PASTE Il pulsante PASTE recupera i tag dalla clipboard, in ordine cronologico.

Non disponibile per il PROFILER Stage

Done oppure Quando avete terminato, premete il pulsante soft “Done” o il pulsante EXIT, a
EXIT completamento dell’operazione.

Alternatively, the PC- and Mac®-based KEMPER Rig Manager™ application can be used to modify tags in a very
comfortable manner.
Impostazioni Rig 78

Favorites (Preferiti)
Con questo contrassegno, il Rig attuale verrà segnalato tra i vostri preferiti. Trovate altre informazioni riguardo le
visualizzazioni (View) e Rig Preferiti nel capitolo Organizzazione.

Rig Spillover Off


Se scegliete questa opzione, gli effetti dei moduli DLY e REV non termineranno la coda del suono quando
commutate ad un altro Rig o Slot. Questo significa che le code di riverbero e delay verranno tagliate quando
cambiate Rig, invece di decadere naturalmente.

✓Gli effetti di tutti gli altri moduli che non siano DLY e REV non generano spillover (code) a prescindere dalle
impostazioni.

Snapshots
Gli Snapshot sono delle copie di interi Rig, che potete catturare semplicemente premendo il tasto soft indicato con
“Store Snapshot” in qualsiasi momento nella pagina principale della modalità Browser. Gli Snapshot vengono
memorizzati al di fuori del browse pool.

nella pagina “Details” delle Rig Settings, il pulsante soft “Browse Snapshots” apre un elenco di tutti gli Snapshot. Qui
potete facilmente confrontare i suoni. Con il controllo BROWSE scegliete dalla lista uno Snapshot, che poi potete
caricare, cancellare o memorizzare come Rig nel vostro browse pool (archivio delle memorie).
Impostazioni Rig 79

Panorama
Questo parametro vi permette di posizionare il segnale all’interno del panorama stereofonico. Il parametro
“Panorama” ha effetto sulle uscite HEADPHONE e sulle Sorgenti di Uscita “MASTER…” di tutte le altre uscite
stereo. Panorama può essere controllato anche tramite MIDI.

Transpose
Questo è lo stesso effetto “digital capo” presente nel tipo di effetto Transpose. Usandolo questo delle Rig Settings
non dovrete collegarlo ad un modulo di effetti.

DLY+REV Routing
Questo parametro continuo stabilisce il percorso del segnale dei due moduli DLY e REV. Viene descritto nel minimo
dettaglio nel capitolo Reverb.
Impostazioni Rig 80

Rig Volume
Questo è il volume del Rig. Ricordate che questo parametro non riguarda il volume del suono che determina la
distorsione dell’ampli, cambia solo il volume del suono, non il suo carattere. Questa impostazione viene
memorizzata nel Rig. Se volete regolare il volume generale del vostro PROFILER, usate invece il MASTER
VOLUME.

Il PROFILER è progettato in modo che ogni profilo, distorsione o compressione produrrà approssimativamente lo
stesso volume, evitando così variazioni estreme quando scorrete i vari Rig. Tutti i Rig di fabbrica hanno il Rig
Volume impostato nella posizione centrale, che corrisponde al volume unitario o di default.

Se trovate che i suoni dei Rig clean siano più bassi o più alti di volume dei Rig distorti, non risolvete la cosa
regolando il volume dei singoli Rig! Dovreste, invece, regolare il parametro Clean Sens nella sezione INPUT per
tarare la vostra chitarra con il PROFILER.

Usate il Rig Volume per regolare il livello di ogni Rig per adattarsi ai brani in un set live, non vi consigliamo di usarlo
per bilanciare i livelli tra i vari Rig.

Se ritenete che un Rig suoni particolarmente piano o forte, verificate che non sia un effetto attivo a provocare il
problema. Verificate le impostazioni dei volumi degli effetti attivi, nel caso attenuino o rinforzino il suono.

Se non trovate niente in un effetto, potrebbe essere il profilo stesso con guadagno diverso. In tal caso, regolate il
parametro “Volume” che trovate nel modulo Amplifier, fino a far suonare correttamente il Rig. Dopodiché accertatevi
di memorizzare il Rig se volete rendere permanente la regolazione di volume di quel Rig.

✓Nessuno dei controlli di volumi appena citati colorano il suono. Se ritenete che il suono venga colorato da un
controllo di volume, ricordate che l’orecchio umano tende a percepire un semplice cambio di intensità come
cambiamento timbrico.

✓È lo stesso parametro assegnato al controllo RIG VOLUME nel pannello frontale di PROFILER Head, PowerHead,
Rack e PowerRack. In caso vogliate usare il morph su Rig Volume ma non possediate un PROFILER Head o un
PowerHead, potreste trovare più comodo farlo regolando i valori in questa pagina sullo schermo.
Impostazioni Rig 81

Tempo
Il pulsante soft “Tempo Enable” attiva o disattiva il tempo per un Rig. Quando disattivate il tempo, tutti i valori legati
al tempo del PROFILER vengono convertiti al tempo di default di 120 BPM, e il valore viene visualizzato in
millisecondi e Hertz. In modalità Performance è disponibile un ulteriore pulsante soft indicato con “Use Perf. Tempo”
che vi permette di impostare un unico tempo per la vostra Performance attuale. Con il pulsante soft “Lock Tempo”
potete anche bloccare globalmente il tempo. Il Controllo Soft “Tempo” imposta il tempo in battiti al minuto (BPM).

Molti parametri che si basano sul tempo permettono di essere impostati in base al tempo del brano che suonate. Tra
questi ci sono i tempi del delay e i parametri “Rate” del Phaser, Flanger, Tremolo e di altri effetti di modulazione. Ci
sono quattro modi con cui potete controllare, memorizzare e richiamare il tempo:

• Nelle Rig Settings ruotare il controllo soft “Tempo” per impostare i battiti al minuto (BPM) desiderati.

• Battere il tempo desiderato sul pulsante TAP o su un interruttore esterno.

• Usare il Beat Scanner tenendo premuto il pulsante TAP o un interruttore esterno.

• Ricevere il MIDI Clock da un altro dispositivo.

Altre informazioni riguardanti Tap, Beat Scanner e MIDI Clock di seguito.

Tutti i Rig di fabbrica hanno “Tempo” disabilitato di default; questo perché non possiamo sapere in anticipo a quale
tempo suonerete. Quando “Tempo” è disattivato, i parametri “Rate” dei rispettivi effetti di modulazione indicheranno i
valori di tempo assoluto in Hertz o secondi. Quando volete sincronizzare un effetto ad un tempo specifico, attivate
“Tempo” battendolo sul pulsante TAP o con uno qualsiasi degli altri metodi illustrati.

Una volta attivato, il pulsante TAP inizia a lampeggiare e il pulsante soft “Tempo Enable” nelle Rig Setting viene
evidenziato. Ora che “Tempo” è attivo, i rispettivi parametri “Rate” degli effetti di modulazione (Phaser, Flanger e
Tremolo) visualizzeranno valori musicali invece che valori di tempo assoluto.

Il controllo “Rate” si basa su una speciale filosofia che permette il controllo continuo della velocità di modulazione,
anche quando collegato al tempo di metronomo. Il controllo “Rate” permette un’intervallo molto ampio – da 32
battute a circa 1/64 di nota per gli effetti di Phaser e Flanger; e da note di 1/2 a note di 1/64 per il Tremolo. Tra
questi intervalli la velocità duplica un paio di volte. Per ogni raddoppio di velocità, potete impostare dodici velocità
differenti ad intervalli quasi uguali. La differenza tra un valore e il successivo è all’incirca del 6%, che dovrebbe
essere abbastanza risoluta per soddisfare qualsiasi velocità di cui abbiate bisogno. Per ognuno dei dodici valori,
Impostazioni Rig 82

troverete il valore di divisione binaria (quarti di nota, ottavo di nota, ecc.). Tra questi potete anche scegliere i valori
puntati e le terzine. Tutti gli altri valori, per motivi di spazio, sono segnati con un semplice “_”. Comunque, anche
questi valori hanno una divisione riguardante il tempo. Questa distribuzione viene ripetuta per ogni raddoppio di
Modulation Rate.

Se volete disabilitare “Tempo”, premete il pulsante soft indicato con “Tempo Enable” nelle Rig Settings. Il pulsante
TAP smetterà di lampeggiare e i parametri “Modulation Rate” mostreranno di nuovo valori di tempo assoluti.

Il tempo selezionato e lo stato di “Tempo Enable” sono memorizzati nel Rig attuale. In modalità Performance, nella
pagina “Tempo” delle Rig Settings, troverete un pulsante soft indicato con “Use Performance Tempo”. Se
evidenziato, il tempo corrente viene applicato ad ognuno dei cinque Slot, per garantire lo stesso tempo per lo stesso
brano. Le impostazioni di tempo dei singoli Rig vengono ignorate. “Performance Tempo” viene memorizzato nella
Performance.

Assicuratevi di attivare “Tempo” per tutti gli Slot della Performance per i quali il tempo è importante – per esempio un
delay – premendo una volta il pulsante TAP quando è visualizzato il relativo Slot. “Performance Tempo” avrà la
precedenza sulle impostazioni di tempo del Rig, ma non sullo stato di “Tempo Enable”.

Il pulsante soft “Lock Tempo” eviterà che modifiche ai Rig o alle Performance abbiano effetto sul tempo attuale.
Questo tempo rimarrà fino a che ne batterete uno nuovo o lo cambierete tramite uno dei sistemi descritti in
precedenza.

Tap Tempo
Per impostare il tempo desiderato battete il pulsante TAP ai quarti di nota (semiminime). Il tempo viene impostato al
secondo battito, ma più battete più accurato sarà il tempo rilevato. Per ottenere il massimo dal Tap Tempo, potete
assegnare a questo parametro un pedale e semplicemente battere il piede a tempo mentre suonate. Potete
assegnare alla funzione Tap anche un pulsante di un controllo MIDI. Il PROFILER Stage ed il Remote dispongono di
un pulsante TAP dedicato. Troverete maggiori informazioni nei capitoli PROFILER Remote e MIDI.

Tap Tempo non solo influenza i valori di tempo del delay, ma anche quelli di qualsiasi altro effetto legato al tempo
presente nel Rig. Per ottenere il beat per minuto desiderato (BPM) è essenziale che battiate le note da un quarto
(semiminime). Per sincronizzare il delay al tempo, “To Tempo” deve essere selezionato. Il pattern ritmico del delay è
determinato dai rispettivi valori musicali di ognuno dei canali del delay.
Impostazioni Rig 83

Beat Scanner
Il Beat Scanner è una valida alternativa al pulsante TAP. Invece di battere il tempo, tenete premuto il pulsante TAP o
il pedale che avete premuto per attivarlo. Ora continuate a suonare la chitarra. L’algoritmo del Beat Scanner ascolta
la ritmica della vostra esecuzione e ne rileva il BPM in pochi secondi. Non dovete suonare una ritmica particolare –
qualsiasi riff dovrebbe essere sufficiente, se suonato con accuratezza. Evitate di suonare terzine o note puntate in
maniera marcata, perché potrebbero trarre in inganno il Beat Scanner. Quando il tempo rilevato vi soddisfa,
rilasciate il pulsante TAP o il pedale, e il tempo rimarrà costante. Potete suonare qualsiasi tempo tra 80 e 160 BPM.

Il Beat Scanner non è in grado di distinguere tra metà o tempo doppio. Per esempio, per un tempo che potrebbe
essere 70 o 140 BPM, sceglierà sempre 140 BPM.

MIDI Clock
Il MIDI Clock è un segnale temporale continuo generato da tutte le workstation audio digitali e da altri dispositivi, e
se desiderato viene trasmesso tramite un cavo MIDI. Per sincronizzare automaticamente il delay e gli effetti di
modulazione alla musica potete usare il MIDI Clock di questi dispositivi, anche sul palco. Il PROFILER si
sincronizzerà automaticamente ad un segnale di MIDI Clock ricevuto tramite MIDI IN. Quando viene ricevuto il MIDI
Clock, a destra sullo schermo apparirà una piccola “c”.

Il PROFILER può inviare il MIDI Clock tramite MIDI OUT per sincronizzare altri dispositivi. Questa funzione deve
essere attivata nelle System Settings. Se il MIDI THRU viene usato come uscita ausiliaria MIDI, il MIDI Clock verrà
inviato anche dal MIDI THRU.

Volume Pedal
La funzione Volume Pedal non dispone del proprio tipo di effetto, perché consumerebbe un modulo. Invece,
troverete tre parametri per il pedale del volume nelle Rig Settings. Per i dettagli consultate il capitolo Pedali di
Espressione e Interruttori a Pedale.
Impostazioni Rig 84

Parallel Path
Questa funzione è stata pensata per i bassisti, ma potete usarla con qualsiasi strumento. Il PROFILER offre molti
profili per i bassisti, e numerosi effetti di distorsione che possono essere usati per il basso. La distorsione e
l’overdrive generati dagli ampli o dai pedali possono provocare una perdita delle frequenze fondamentali del basso,
e anche una diminuzione della gamma dinamica. Per compensare questo fenomeno, solitamente si somma, al
suono distorto o altrimenti processato, un percorso parallelo del suono non distorto del basso.

Il normale percorso del segnale è questo:

Percorso del segnale standard

Le Rig Settings dispongono di un percorso di segnale parallelo, che arriva direttamente alla sezione OUTPUT,
saltando sia la sezione dello stack che i moduli degli effetti X, MOD, DLY e REV. Quando “Parallel Path” è attivato, i
moduli A e B divengono esclusivi del percorso parallelo, il che vi permette di aggiungere, per esempio, un
compressore e un EQ. I moduli C e D rimangono nel percorso regolare del segnale, insieme allo stack ed ai moduli
di effetti seguenti. Questo percorso è indicato nel percorso del segnale nella schermata principale.
Impostazioni Rig 85

Percorso del segnale con Parallel Path

Il pulsante soft “Parallel Path” attiva e disattiva questa funzione. Quando attivato, il parametro “Parallel Path Mix”
regola il bilanciamento tra il percorso parallelo (di più a sinistra) e il percorso regolare del segnale (di più a destra).

Se usate effetti come distorsione o compressione in uno dei due percorsi, potreste accorgervi che i due livelli siano
leggermente differenti. Questo perché il livello del segnale è generalmente dipendente dal livello dello strumento, ma
non sempre in caso di distorsione o compressione. Potete evitare queste differenze di livello regolando “Clean Sens”
nel menu Input. “Clean Sens” bilancia i suoni puliti e distorti (o compressi) per equilibrarne i livelli. Agisce anche sul
Parallel Path.

✓Per maggiori informazioni sul parametro “Clean Sens” consultate il paragrafo relativo o il tutorial sulla Sezione Input
disponibile all’indirizzo: www.kemper-amps.com/video

✓Potete trovare un tutorial video dedicato a Parallel Path anche all’indirizzo:


www.kemper-amps.com/video
Impostazioni Rig 86

Morph
Le funzioni di questa pagina verranno spiegate nel capitolo Morphing che segue.
Utilizzare i Profili di Amplifier, Profili Cabinet, Ampli di Potenza e Cabinet per Chitarra 87

Utilizzare i Profili di Amplifier, Profili


Cabinet, Ampli di Potenza e Cabinet per
Chitarra
Saltate questo capitolo se non intendete suonare con casse per chitarra reali, creare profili vostri, scambiare profili di
cabinet o importare risposte all’impulso.

Separare Ampli e Cabinet: CabDriver


I profili Studio normali sono stati creati con un ampli da chitarra e un cabinet, ripresi da un microfono (o molti
microfoni). Il profilo Studio risultante è diviso in due parti: profilo Amplifier e profilo Cabinet, con il suono del
microfono che fa parte del PROFILO Cabinet. Visto che un profilo Studio viene realizzato in un’unica ripresa, è
completo e perfetto così com’è. Anche se non ci sono informazioni esatte per separare il suono dell’ampli e della
cassa, il PROFILER usa un algoritmo intelligente per approssimare al meglio la divisione tra i profili di Amplifier e
Cabinet. Questo algoritmo è chiamato CabDriver™. CabDriver permette di separare i profili Amplifier e Cabinet di un
profilo Studio e abbinarli con quelli scelti da un altro Rig o preset. Vi permette anche di spegnere la simulazione della
cassa per chitarra (“Monitor Cab Off”) per usare una cassa per chitarra reale. L’interazione tipica tra l’ampli a valvole
originale e la cassa viene inserita nel profilo Amplifier. Il risultato è molto autentico e pronto per essere amplificato da
un amplificatore a stato solido o dall’ampli di potenza incorporato in classe D opzionale dei modelli PowerHead e
PowerRack.

✓Potete ottenere risultati veramente autentici prendendo o usando i cosiddetti profili Direct Amp. Vengono descritti in
seguito.
Utilizzare i Profili di Amplifier, Profili Cabinet, Ampli di Potenza e Cabinet per Chitarra 88

Navigare Amp o Cabinet


• Avete due fonti dalle quale scegliere amplificatori, cabinet o stack completi. Con il rispettivo modulo o sezione
visualizzato, ruotate il controllo BROWSE di un click – i pulsanti soft ora vi consentono di scegliere tra “Presets” e
“From Rigs”. Il metodo “From Rigs” inserirà l’elemento visualizzato, per esempio Cabinet, da altri Rig del vostro
browse pool, a seconda della visualizzazione che avete scelto nella schermata principale. Questo metodo lo potete
applicare ai moduli dell’amplificatore o del cabinet, ma anche all’intera sezione stack.

I preset di moduli e sezioni contengono moduli o sezioni del percorso del segnale, per esempio amplificatori, casse o
stack, che ognuno può memorizzare. Se ancora non avete creato nessun preset, troverete solo ciò che noi abbiamo
preparato e preinstallato.

Ci sono altri due metodi per inserire moduli da altri Rig:

• Copiare e incollare qualsiasi modulo o sezione da altri Rig con i pulsanti COPY & PASTE su PROFILER Head,
PowerHead, Rack e PowerRack. Se siete possessori di PROFILER Stage dovrete prima aprire il modulo o la
sezione che volete copiare, poi tenete premuto il suo pulsante fino a che si apre la schermata copy/paste.

• Bloccare qualsiasi modulo e/o sezione mentre scorrete tra i Rig nel vostro browse pool.
Utilizzare i Profili di Amplifier, Profili Cabinet, Ampli di Potenza e Cabinet per Chitarra 89

Profili Direct
Oltre ai regolari profili Studio, che comprendono ampli per chitarra, cabinet per chitarra e micorofono, ci sono anche i
PROFILI Direct. Ecco alcuni esempi:

• Un profilo Direct Amp, ottenuto dall’uscita di potenza dell’amplificatore, tramite una PROFILER DI box o altra DI box
appropriata. Un profilo come questo rappresenta l’ampli completo, esclusa la cassa ed il microfono. Poi può essere
suonato tramite una cassa per chitarra reale utilizzando un amplificatore a stato solido, tipo l’amplificatore opzionale
di PowerHead e PowerRack. Il profilo Direct Amp è il tipo di profilo Direct principale, che verrà illustrato nei dettagli
nel capitolo Profilo Direct Amp.

Catturare un profilo Direct Amplifier; nel PROFILER Stage collegate SEND 1 e RETURN 1
Utilizzare i Profili di Amplifier, Profili Cabinet, Ampli di Potenza e Cabinet per Chitarra 90

• Un profilo di un ampli per chitarra acustica o un simulatore di ampli acustico. Vi permette di suonare una chitarra
acustica con un pickup piezo ed ottenere il suono come se invece fosse ripresa da un microfono.

• Un profilo preso dal direct output di un ampli da basso.

• Un profilo di una ampli per chitarra, preso dal jack di mandata di un loop effetti, che rispecchia la sezione preamp di
questo amplificatore. Questo profilo Direct Preamp può poi essere inviato al ritorno del loop effetti di un ampli da
chitarra che poi prosegue nella sezione di potenza dell’ampli e poi nella cassa. La figura seguente descrive questa
configurazione solo per informazione – vi sconsigliamo questa configurazione.

Utilizzo di un amplificatore per chitarra e cassa per ascoltare i profili Direct Preamp

I profili Direct sottintendono che il suono non venga colorato o da una cassa per chitarra o da un microfono. Non
dispongono dell’attenuazione sulle alte frequenze caratteristica di un altoparlante per chitarra, il che significa che se
ascoltati su sistemi audio a larga banda con alti guadagni o altre distorsione, avranno un suono a spro e sgradevole.
I profili Direct sono stati creati per essere suonati tramite altoparlanti che colorino il suono o per essere suonati
senza distorsione.
Utilizzare i Profili di Amplifier, Profili Cabinet, Ampli di Potenza e Cabinet per Chitarra 91

La seconda differenza, rispetto ai profili Studio, è che il modulo del cabinet è disattivato, perché non contengono
nessuna cassa virtuale. In altre parole: I profili Direct sono contenuti completamente nel modulo dell’Amplificatore.
Se al vostro profilo Direct serve una cassa, o caricate un preset di un cabinet o scegliete un cabinet di un Rig del
browse pool (archivio).

Un profilo Direct, invece di riprendere il suono con un microfono, verrà preso fornendo direttamente l’uscita del
dispositivo di riferimento a RETURN (o RETURN 1) del PROFILER tramite una DI box. Non serve nessun’altro
preparativo. Durante il procedimento, il PROFILER rileverà automaticamente il carattere di un profilo Direct e
disattiverà di conseguenza il modulo del cabinet. Comunque, non tutte le DI box sono adatte a questo scopo –
poiché la DI box deve essere messa tra l’amplificatore di potenza e la cassa della chitarra, deve essere in grado di
gestire segnali di tale livello. Alcune DI box non possono essere usate perchè non sono adatte ai segnali di potenza.
Se la DI box dispone di una simulazione di altoparlante o attenuazione, queste funzioni devono essere disattivate.
Alcune DI box non ne permettono la disattivazione totale.

Profili Direct Amp


I profili Direct Amp consistono del pre-amp e dell’ampli di potenza di un ampli di riferimento e hanno il grande
vantaggio di far suonare un ampli a stato solido come un ampli a valvole. Viene catturata anche la fondamentale
interazione che esiste tra l’ampli di potenza e la cassa per chitarra, nonostante la cassa stessa non ne sia
compresa.

Un PROFILO Direct Amp può pilotare una cassa reale per chitarra con la più alta autenticità possibile, amplificata da
un ampli allo stato solido o dall’ampli di potenza in classe D incorporato nei PowerHead e PowerRack. Non è
richiesto nessun ampli a valvole, perché l’interazione dell’ampli di potenza è già compresa nel PROFILO Direct Amp
e riprodotta perfettamente da un amplificatore di potenza lineare. Riproducendo un PROFILO Direct Amp tramite un
ampli di potenza a valvole non porterà ad un suono autentico, perché finireste per avere due ampli a valvole di
seguito – uno virtuale e uno fisico.

Siccome il modulo del cabinet di tutti i profili Direct è vuoto, lo potete arricchire con un PROFILO Cabinet di un altro
Rig o di un preset cabinet. Per farlo, visualizzate il modulo del cabinet e ruotate la manopola BROWSE per trovare
una cassa adatta tra i vostri preset o da un altro Rig.
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Risposte all’Impulso dei Cabinet

In commercio sono disponibili dei preset di cabinet forniti anche da aziende di terze parti, sottoforma delle cosiddette
“risposte all’impulso” o impulse responses (IR). Queste possono essere importate nel KEMPER Rig Manager ™
(versione 3 o superiore), disponibile per Mac® e PC, e da lì nel vostro PROFILER. Per trovare questi preset di casse
importate, prima premete il pulsante CABINET poi usate il controllo BROWSE. Le versioni OS dalla 5.5 in poi
dispongono di 18 preset di casse basate su risposte all’impulso fornite da Celestion®.

Trovate un tutorial video che illustra l’intero procedimento di come portare una IR in un preset di una cassa
all’indirizzo:
www.kemper-amps.com/video

✓Rig Manager accetta risposte all’impulso di qualsiasi frequenza di campionamento e lunghezza.


Una risposta all’impulso è il partner perfetto per qualsiasi profilo Direct Amp. Mentre quest’ultimo è una riproduzione
perfetta di un ampli da chitarra completo, la IR di un cabinet è la riproduzione perfetta di una cassa per chitarra.
Insieme, sono autentici quanto un profilo Merged.

Vi consigliamo caldamente di scegliere una IR di un cabinet che sia stata catturata con un amplificatore allo stato
solido, piuttosto che con un amplificatore a valvole. Visto che l’effetto dell’interazione tra un ampli e una cassa viene
riprodotta dal profilo Amp, è una buona idea non riprodurlo una seconda volta nel profilo Cabinet.
Utilizzare i Profili di Amplifier, Profili Cabinet, Ampli di Potenza e Cabinet per Chitarra 93

Combinare PROFILI Studio e PROFILI Direct Amp


Nel caso ve lo stiate chiedendo, i profili Direct Amp possono essere fusi senza soluzione di continuità con le casse
dei profili Studio, e avrete un unico profilo che contiene il suono di entrambi. Per farlo, create un profilo Direct Amp
(senza cassa) e un profilo Studio (con cassa e microfono) dello stesso amplificatore di riferimento e poi
memorizzateli separatamente. Per ottenere il risultato più autentico possibile, è consigliabile mantenere per entrambi
i profili le stesse impostazioni dell’ampli di riferimento. I due profili possono poi essere fusi copiando il cabinet del
PROFILO Studio nel profilo Direct Amp e poi premendo il pulsante soft indicato con “Merge Cabinet”.

Ecco la procedura completa per tutti i modelli di PROFILER tranne che per lo Stage:

• Selezionate il profilo Studio in modalità Browser.

• Tenete premuto per almeno un secondo il pulsante CABINET fino a che sullo schermo appaiono i parametri.

• Premete il pulsante COPY che si trova sul pannello frontale.

• Premete EXIT e scegliete il corrispondente profilo “Direct Amp”.

• Tenete premuto per almeno un secondo il pulsante CABINET fino a che sullo schermo appaiono i parametri.

• Premete PASTE.

• Sotto un pulsante soft apparirà la dicitura “Merge Cabinet”. Premetelo!

• Potete annullare/ripetere l’accoppiamento (merge) premendo di nuovo “Merge Cabinet” e confrontando i risultati.

• Premete EXIT e memorizzate il vostro nuovo Profilo.

• Una volta memorizzata, non è più possibile annullare la fusione (merge)!

La procedura per il PROFILER Stage è leggermente diversa:

• Nella modalità Browser scegliete il profilo Studio e premete il pulsante CABINET per aprire il modulo del cabinet.

• Premete di nuovo il pulsatne CABINET e tenetelo per almeno due secondi fino a che appare la schermata
copy/paste.
Utilizzare i Profili di Amplifier, Profili Cabinet, Ampli di Potenza e Cabinet per Chitarra 94

• Qui premete il pulsante soft “Copy”.

• Premete e scegliete il corrispondente Profilo “Direct Amp”.

• Aprite il modulo del cabinet.

• Tenete premuto per almeno due secondi il pulsante CABINET fino a che appare la schermata copy/paste.

• Premete il pulsante soft “Paste”.

• Sotto un pulsante soft apparirà la dicitura “Merge Cabinet”. Premetelo!

• Potete annullare/ripetere l’accoppiamento (merge) premendo di nuovo “Merge Cabinet” e confrontando i risultati.

• Premete e memorizzate il vostro nuovo Profilo.

• Una volta memorizzata, non è più possibile annullare la fusione (merge)!

Ora il vostro profilo Merged presenta il suono autentico ”ampli con cassa” del profilo Studio, quando il modulo
cabinet è attivo. Se disattivate il modulo Cabinet, avrete il suono autentico “solo ampli” del profilo Direct Amp, pronto
per essere suonato con una cassa per chitarra reale. I profili Direct Amp e Studio originali sono ora completamente
contenuti nel PROFILO Merged, quindi li potete anche cancellare se preferite.

Un risvolto positivo è che il Cabinet del profilo Merged (fuso) è diventato un “autentico” cabinet per chitarra, tanto
quanto una risposta all’impulso importata. Se successivamente copiate un profilo Cabinet “merged” come questo in
un altro profilo Studio, non acquisirà la solita approssimazione dell’algoritmo CabDriver. Se il processo di copia
mantiene l’”autenticità” del cabinet. L’ampli del profilo Studio che lo riceve non potrà fare altrettanto. Se, invece,
copiate un cabinet “autentico” in un profilo Merged, sia ampli che cabinet saranno “autentici”.

✓Il pulsante soft “Merge Cabinet” compare sempre se il cabinet di un profilo Studio viene copiato in un PROFILO
Direct Amp. Diversamente, non appare.

✓Quando avete creato entrambi i profili Direct Amp e Studio dello stesso ampli con le stesse impostazioni, scoprirete
che i valori di “Gain” e “Definition” differiscono leggermente. Non vi preoccupate – non ha nessuna influenza sul
suono.
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Profili KEMPER Liquid


Un Profile™ (profilo) è una riproduzione fedele del suono di un amplificatore per chitarra. Non è una fotografia
statica – può essere modificato profondamente con parametri innovativi tra i quali “Definition” o “Amp Compressor”.

Detto questo, un profilo regolare non rispecchia le proprietà dei controlli di gain e dell’equalizzatore (EQ o tone
stack) del’ampli a valvole emulato. Questi controlli sono specifici di ciascun tipo di ampli per chitarra e
rappresentano, dal punto di vista di un profilo, un target mobile. Finora invece, sono sati usati, per i profili, dei
controlli di gain e di tono generici.

Disporre di controlli specifici dell’ampli è una caratteristica fondamentale per un modellatore di ampli che mira a
ricreare il suono di una ampli specifico in tutto e per tutto. Ciò che invece il modello non può fare, è di catturare le
sottili sfumature e le piccole imperfezioni di uno specifico amplificatore. Quest’’ultimo è il vero vantaggio del
Profiling™ ed è il motivo per cui molti preferiscono questo approccio al modellamento degli ampli, da cui il
grandissimo successo del PROFILER™.

Molti chitarristi ritengono che il sacro graal degli ampli digitali per chitarra sarebbe l’unione delle due filosofie.

KEMPER™ è ora riuscita a combinare le tecnologie del profiling e del modeling nel nuovo “KEMPER Liquid
Profile™”.

Potete identificare un Profilo KEMPER Liquid dal suo modello di Amp. Mentre un modello Amp di un normale profilo
è impostato su “Kemper Generic”, un Profilo Liquid dispone di un modello Amp ispirato al suo ampli analogico di
riferimento originale.

I controlli Bass, Middle, Treble e Presence dell’equalizzatore dell’ampli funzioneranno e suoneranno esattamente
come quelli dell’ampli cui si riferiscono.

L’autenticità dei modelli di Amp vale anche per il controllo Gain dell’ampli, che rispecchierà esattamente l’escursione
del potenziometro di guadagno originale, e anche le variazioni timbriche del relativo “Bright Cap”.

Per suonare e ruotare i controlli di un Profilo Liquid, questo è quello che dovete sapere. Divertitevi!
Utilizzare i Profili di Amplifier, Profili Cabinet, Ampli di Potenza e Cabinet per Chitarra 96

Approfondimento
Create un profilo del vostro ampli a valvole preferito o scegliete uno tra gli eccellenti che sono stati creati dal 2011.
Per farlo risplendere come un Profilo Liquid, tutto ciò che dovete fare è scegliere il modello di Amp corrispondente a
quel profilo dalla selezione di moduli AMP.

Mentre scorrete tra i vari modelli di ampli e canali, guardate come cambia il Gain dell’Amp per adattarsi al modello
Amp del profilo. Per lo più, vi accorgerete solo di un piccolo cambiamento del suono, se non addirittura nessuno.
Non aspettatevi di trovare una lista completa di Amp come su un ampli per modelli – e questo è il trucco. Il modello
Amp del PROFILER si basa sul profilo sottostante e lo dà per scontato. Presume che il modello di Amp che avete
scelto sia coerente con il suono del profilo stesso. Quindi, il modello di Amp non colorerà per niente il suono fino a
che mantenete i controlli nella loro posizone originale. Ma appena spostate i controlli di Gain o dell’EQ,
modificheranno il suono esattamente come farebbero nell’ampli originale a valvole.

Tutto ciò è possibile perché, fin dall’inizio, il procedimento di Profiling è stato progettato per ottenere informazioni più
dettagliate dall’ampli di riferimento, in previsione di sviluppi futuri. In passato, questa tecnica ha già permesso il
rilevamento automatico dei profili Direct Amp, che determina se il profilo è stato ripreso con o senza il cabinet. Ci ha
anche permesso di separare l’ampli dal cabinet, rendendoli individualmente accessibili in moduli separati.

Inoltre, in ogni profilo è presente una analisi approfondita della struttura del guadagno dell’ampli di riferimento.
Quando ad un profilo viene assegnato un modello di Amp, le informazioni disponibili vengono abbinate al modello di
Amp per creare il carattere dei controlli di Gain ed EQ autentici, per tutte le impostazioni possibili.

✓Per creare un Profilo Liquid corretto ed autentico, consultate il capitolo Creare da Zero un Profilo KEMPER Liquid.
Utilizzare i Profili di Amplifier, Profili Cabinet, Ampli di Potenza e Cabinet per Chitarra 97

Nel menu del modulo AMP troverete – insieme al selettore Amp Model – più parametri riguardanti il profilo Liquid:

 Generic Gain

Mentre il controllo Gain viene ristretto all’escursione autentica del modello di Amp scelto, il controllo Generic Gain
nel menu continua a rappresentare il controllo Gain esteso del PROFILER. Quando muovete uno dei due controlli di
Gain, noterete che sono collegati – si muovono insieme ma a velocità diverse e con valori differenti. Con il controllo
Generic Gain, comunque, potete scegliere di superare il limite massimo del controllo Gain. Quando scegliete il
modello “Kemper Generic”, il controllo Gain normale e il Generic Gain indicheranno lo stesso valore.
Utilizzare i Profili di Amplifier, Profili Cabinet, Ampli di Potenza e Cabinet per Chitarra 98

 Amp Model

Scegliete il modello di ampli o il canale dell’ampli corrispondente al profilo attuale, promuovendolo a profilo Liquid.
Ecco un elenco di riferimento dei modelli di ampli disponibili con i loro nomi originali:

Fan Twins Fender Twin Reverb®*

Fan D’Lux Fender Deluxe Reverb®*

Fan Prince Fender Princeton®*

Fan Pro Fender Pro®*

Fan Band Fender Bandmaster®*

Fan Trem Lux Fender Tremolux®*

Fan Vibr. Lux Fender Vibrolux®*

Fan Vibrverb Fender Vibroverb®*

Fan Show Fender Showman®*

Fan Show Trem Fender Showman Tremolo®*

Fan Vibr. Champion Fender Vibro Champ®*

Fan Bass Fender Bassman®*

Voice Ace 15 Vox AC15®*


Utilizzare i Profili di Amplifier, Profili Cabinet, Ampli di Potenza e Cabinet per Chitarra 99

Voice Ace 30 Vox AC30®*

Roll Land Chor Roland JC120®*

Mars TM 45 Marshall JTM45®*

Mars Plex Marshall Plexi®*

Mars CM 800 Marshall JCM800®*

Fried Man Friedman BE-100/BE-50®*

Oranje Overdose Orange OD30®*

MeBo Duel Rect Mesa Boogie Dual Rectifier®*

Sold S+L+O Soldano SLO100®*

Pea V 5150 Peavey 5150®*

* Tutti i nomi dei prodotti e delle aziende sono marchi di fabbrica dei rispettivi titolari. La Kemper GmbH non è
associata o affiliata ad essa. Questi marchi sono utilizzati solo per riferimento storico o per identificare prodotti il cui
suono o tono ci ha ispirato durante lo sviluppo.
Utilizzare i Profili di Amplifier, Profili Cabinet, Ampli di Potenza e Cabinet per Chitarra 100

 BrightCap Intensity

La timbrica caratteristica del controllo di gudagno di un ampli a valvole viene definita dal cosiddetto “Bright cap”. Il
bright cap è un condensatore elettrico montato sul potenziometro del guadagno di molti ampli per chitarra o canali
degli ampli. Quando abbassate il controllo del guadagno, esso enfatizza le alte frequenze della chitarra, rendendo il
suono più brillante e nitido. “BrightCap Intensity” attenuerà l’effetto del bright cap quand o lo ruotate verso sinistra.
Per il suono autentico del bright-cap posizionatelo completamente a destra. Molti modelli di ampli e canali non
dispongono per niente del bright cap – normalmente quelli con l’appendice “Nrm” (canale normale). Questi canali
hanno “BrightCap Intensity” visualizzato in grigio e non funzionante.

Per alcuni modelli di ampli, il Bright Cap produce un suono piuttosto squillante. Con gli ampli a valvole, è pratica
comune mettere a ponte (jumper) i canali Normal e Bright, per attenuare l’assotigliamento del suono del canale
bright. Questo viene fatto collegando insieme entrambi i canali dell’ampli e miscelandone il suono con il gain di
entrambi i canali. Nel PROFILER lo potete ottenere facilmente con il canale bright semplicemente abbassando
“BrightCap Intensity” a vostro piacere. Ricordate, potete sempre bilanciare ulteriormente il timbro con il controllo
“Definition” nelle impostazioni dell’ampli.

 Gain Pot Reference

in cui è stato profilato, impostato manualmente dalla persona che ha realizzato il profilo. Il PROFILER applica il
“Gain Pot Ref” al modello di Amp selezionato e calcola l’impostazione Gain appropriata in relazione al “Generic
Gain”, come misurato quando è stato realizzato il profilo.

Così adatta il controllo Gain ai diversi livelli di distorsione che potrebbero avvenire in un ampli dello stesso marchio o
modello, a seconda dell’anno o decade di produzione. Quando l’impostazione del potenziometro Gain è sconosciuta,
“Gain Pot Ref.” viene impostato su “Off”. In questo caso, l’impostazione Gain viene determinata dal valore di default
del Modello Amp scelto.

Se Gain Pot Reference è impostato su “Off” e il tipo di Amp è “Kemper Generic”, non si tratta di un Profilo Gain Pot
Reference, ma piuttosto di un profilo “classico”.

✓Maggiori informazioni su questi parametri in Creare da Zero un Profilo KEMPER Liquid e Aggiornamento ad un
Liquid Profile.
Utilizzare i Profili di Amplifier, Profili Cabinet, Ampli di Potenza e Cabinet per Chitarra 101

 Restore Gain

Imposta Amp Gain (e quindi Generic Gain) al valore rilevato durante la creazione del profilo, anche se da allora è
stato modificato. Lo stesso vale per il parametro Definition. Tutto ciò è possibile perché, fin dall’inizio, il
procedimento di Profiling è stato progettato per ottenere informazioni più dettagliate possibile dall’ampli di
riferimento, in previsione di sviluppi futuri. Il ripristino dei valori è quindi possibile per qualsiasi profilo mai fatto.

 Restore Amp Model

Riporta le impostazioni di Amp Model e Gain Pot Reference alle impostazioni indicate da chi ha creato il profilo per
farle corrispondere a quelle del suo ampli a valvole di riferimento quando lo creato. Se in quel momento non è stato
impostato nessun Amp Model, verrà ripristinato “Kemper Generic”.

 Restore EQ

Riporta i parametri EQ di Bass, Middle, Treble, Presence e EQ Position alle impostazioni indicate da chi ha creato il
profilo per farle corrispondere a quelle del suo ampli a valvole di riferimento quando lo creato.

 Burn (pressione prolungata)

✓Usato solamente per l’aggiornamento ad un Profilo Liquid. Maggiori informazioni al Capitolo Aggiornamento ad un
Liquid Profile.
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Altre Caratteristiche dei Profili Liquid

✓Siete liberi di scegliere qualsiasi modello di Amp che non corrisponda all’ampli di riferimento. In questo modo potete
trasformare un ampli Marshall®* in un Fender®* se questo può avere un senso. Il cambio del modello di Amp non
avrà effetto sul suono del vostro fino a che mantenete i controlli nella loro posizone originale. Quando spostate i
controlli, il suono cambierà in modo tale da corrispondere alla variazione del parametro dell’Amp Model scelto.
Tramite il pusante “Restore” potete ripristinare tutti i parametri al valore originale definito da chi ha realizzato il
profilo, anche dopo che avete salvato le vostre impostazioni nel Rig.

✓La posizione dei controlli di tono nel percorso del segnale dipende dal modello Amp scelto. Per modelli di Amp di
progetto vintage, che non hanno un controllo di volume master e solo distorsione dell’ampli di potenza, i controlli di
tono sono posizionati prima dello stadio di distorsione. Per i modelli di Amp di progetto più moderno che dispongano
di uno stadio di distorsione pre-amp e di volume master, i controlli di tono sono stati posizionati dal creatore di
questo profilo Liquid. In genere si trovano nella posizione “Post”. Se il profilo è stato realizzato prevalentemente con
distorsione dell’ampli di potenza, la sezione EQ è posizionata “Pre” – cioè prima dello stadio di distorsione del
PROFILER.

✓Potreste notare una piccola ma benevola differenza dall’originale analogico: All’estrema sinistra dell’escursione del
Gain, noterete che la famosa compensazione di volume del PROFILER vi eviterà perdite di volume quando
abbasserete completamente il Gain per i suoni puliti. Così hanno sempre funzionato i profili generici. Il Generic Gain
raggiungerà il valore zero prima del Gain regolare, e lì si fermerà – proprio dove non vi aspettate altre saturazione o
colorazione del suono – e solo il volume dell’ampli scenderà verso lo zero.

* Tutti i nomi dei prodotti e delle aziende sono marchi di fabbrica dei rispettivi titolari. La Kemper GmbH non è
associata o affiliata ad essa. Questi marchi sono utilizzati solo per riferimento storico o per identificare prodotti il cui
suono o tono ci ha ispirato durante lo sviluppo.
Utilizzare i Profili di Amplifier, Profili Cabinet, Ampli di Potenza e Cabinet per Chitarra 103

Il Suono del Cabinet per Chitarra in Confronto agli Altoparlanti


Microfonati
Questo capitolo è dedicato ai chitarristi che in genere ascoltano il loro ampli tramite una cassa per chitarra e non
hanno familiarità con un suono realizzato in studio di una cassa ripresa da un microfono.

Un diffusore per chitarra è diverso dagli altri tipi di diffusore, perché riesce a riprodurre solo una banda di frequenze
limitata. Per cui, ascoltare musica con uno di questi non è per niente una buona idea. Ma per i chitarristi, sono
fondamentali – in special modo per i suoni distorti, perché attenuano le alte frequenze fasidiose della distorsione.
Anche la loro notevole colorazione delle componenti a bassa frequenza porta un grande beneficio al suono di una
chitarra elettrica.

Per registrare il suono di una chitarra tramite una cassa per chitarra o per amplificarla per un concerto live, non c’è
altra soluzione che mettere un microfono davanti al diffusore per riprendere il suono completo della vostra
attrezzatura. La scelta ed il posizionamento dei microfoni aggiungerà altre sfumature al suono – è un’arte,
certamente, ma per fortuna è facile da imparare.

I profili Studio nel vostro browse pool sono stati ripresi nello stesso modo. Ottenere un suono autentico è semplice
tanto quanto collegare l’uscita MAIN OUTPUT alla console del mixer, sia in studio che in una situazione live. Questo
è uno dei vantaggi principali degli ampli digitali per chitarra – catturano nel loro cuore digitale il suono completo di
cassa per chitarra e microfono. Non c’è più bisogno di portare in giro pesanti cassoni per chitarra o impazzire per
ritrovare la giusta posizione del microfono.

C’è un altro inconveniente che potete evitare sul palco o in una sala prove: i cabinet per chitarra hanno un fuoco del
suono, il che significa che le alte frequenze saranno più evidenti se ascoltate la cassa in asse. Quindi, saranno
attenuate se la ascoltate fuori asse. Tutti gli altoparlanti in qualche modo soffrono di questo effetto, ma le casse per
chitarra si comportano particolarmente male. Più vicino state alla cassa, più fuori asse e fuori fuoco sarete, perché le
vostre orecchie saranno più alte rispetto all’asse dell’altoparlante. Ciò significa che se per bilanciarvi bene sul palco,
tenderete ad alzare parecchio il volume. Purtroppo, le vittime in tutto ciò saranno gli altri musicisti ed il pubblico di
una piccola sala, che ascolteranno la vostra cassa più in asse rispetto a voi. Ricordate – loro non sentono quello che
sentite voi. Questo potrebbe essere il motivo per cui i chitarristi spesso vengono accusati di suonare troppo forte –
dipende tutto dal fuoco.
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Il problema ora è che i chitarristi che non suonano regolarmente in studio o dal vivo, tendono a non trovarsi bene
quando ascoltano i profili Studio del PROFILER tramite monitor o cuffie. Alcuni sostengono che il suono originale del
cabinet della chitarra è il “vero” suono dell’ampli, mentre microfonandoli si ha un timbro artificiale. L’ascolto tramite
altoparlanti a banda intera di una ampli microfonato è un’esperienza diversa da quella di starne seduti davanti in una
stanza, ascoltando la cassa direttamente e la differenza è evidente specialmente quando ascoltate l’ampli non
accompagnati da un batterista e da un bassista. I sistemi di riproduzione full-range non hanno un’area delle
membrane ampia come quattro altoparlanti di una cassa 4x12 – di conseguenza, non spostano altrettanta aria e le
basse frequenze non sono esagerate. Inoltre, il suono microfonato spesso potrebbe avere un timbro aspro e
“phasey” nelle alte frequenze, che non sentite quando ascoltate direttamente la cassa, senza il microfono.

Ora, tutto quando appena detto potrebbe essere vero, ma anche il suono microfonato è il vero suono, in un certo
senso. È il suono che sentite in ogni disco e in ogni grosso concerto. Questo è il suono che presenterete al vostro
pubblico. Non c’è altro modo di riprodurre il suono del vostro ampli in una registrazione o tramite un grosso impianto
per un concerto che non sia tramite microfoni, posizionati vicino all’altoparlante per riprenderne il suono. Questo è
quanto è sempre stato fatto dalla comparsa degli ampli per chitarra. Avete mai avuto l’occasione di sentire il suono
puro dell’ampli dei vostri chitarristi preferiti? Probabilmente no, perché per farlo dovreste essere stati invitati a casa
loro o nella loro sala prove. Quello che in realtà avete sentito è il loro suono distintivo, ripreso tramite un
posizionamento microfonico perfetto – l’unico modo in cui possono portare fino a voi la loro musica.

Quindi, come vedete, è una buona idea familiarizzare ed imparare come microfonare la vostra attrezzatura, perché è
quello che il vostro pubblico in realtà ascolterà. Otterrete migliori risultati quando ascolterete interi profili e Rig
tramite un sistema di monitor sul palco, proprio come un cantante e un tastierista è abituato a fare. In definitiva,
acquisirete un miglior controllo del vostro suono in rapporto agli altri strumenti – infatti, molti musicisti professionisti
lavorano in questo modo, ascoltando il suono completo del palco o tramite monitor o tramite cuffie.
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PURE CABINET
Come già detto nel capitolo precedente, il suono del cabinet microfonato spesso ha un timbro aspro e “phasey” nelle
alte frequenze – cosa che non sentite quando ascoltate direttamente la cassa, senza il microfono. PURE
CABINET™ aggiusta delicatamente il suono del cabinet per chitarra virtuale (microfonato) per avvicinarlo al suono
diretto della cassa. Il carattere fondamentale del suono verrà conservato.

Tutte le applicazioni del PROFILER che usano un suono microfonato (cassa per chitarra virtuale) possono trarre
beneficio dal PURE CABINET: registrazioni, concerti dal vivo, monitor a banda estesa o semplicemente ascolto in
cuffia. Si adatta naturalmente al suono singolo di ogni cabinet per chitarra – più sbilanciato è il cabinet originale per
chitarra, più effetto avrà. Con suoni di ampli completamente puliti, PURE CABINET è difficilmente percepibile.

PURE CABINET è disponibile come impostazione globale nella sezione OUTPUT e ha effetto su tutti i Rig che
ascoltate. Comunque, il suono origianel di ogni Rig rimane invariato e potete attivare e disattivare PURE CABINET
quando volete. Nella pagina “Output AddOns” della sezione OUTPUT ci sono due parametri per il PURE CABINET:
usate i controlli soft corrisondenti per impsotare la quantità desiderata ed utilizzate i pulsanti corrispondenti per un
veloce confronto A/B con il suono originale del cabinet. Per disattivare completamente e globalmente PURE
CABINET, dovete togliergli la spunta, perché ha effetto anche quando il suo valore è zero.

Se desiderate avere impostazioni individuali per ogni Rig o preset di cabinet del PURE CABINET, esiste un secondo
parametro nel modulo cabinet. Non c’è un interruttore del parametro locale – viene disattivato impostandolo a zero.
Entrambi i valori di PURE CABINET interagiscono in modo tale che il valore più alto avrà la priorità e verrà applicato
come intensità dell’effetto PURE CABINET.

✓PURE CABINET nella sezione OUTPUT è attivato di default. Comunque, se suonate metal, potrebbe non essere
adatta a voi. Nel metal, il carattere “phasey” del suono del microfono spesso viene proprio ricercato, perché aiuta la
chitarra ad uscire nel mix. In tal caso, o agite con impostazioni differenti o disattivate semplicemente PURE
CABINET.

✓Consultate i tutorial video, che spiegano e dimostrano il PURE CABINET all’indirizzo:


www.kemper-amps.com/video
Utilizzare i Profili di Amplifier, Profili Cabinet, Ampli di Potenza e Cabinet per Chitarra 106

Pilotare una Cassa per Chitarra con un Amplificatore di Potenza,


‘Monitor Cab Off’

Per una configurazione perfetta sul palco, il PROFILER vi permette di pilotare un cabinet per chitarra tramite un
ampli di potenza e – contemporaneamente – inviare un suono da studio completo (amplificatore più cassa e
microfono) alla console di mixaggio per la sala tramite il MAIN OUTPUT. Visto che la vostra cassa per chitarra non
deve essere più ripresa da un microfono, diventerà il vostro monitor personale sul palco. Il MONITOR OUTPUT nella
sezione OUTPUT dispone di un controllo di volume indipendente, e di un Monitor Output Equalizer dedicato. Questo
vi permette di rifinire il suono nella vostra cassa per chitarra, mentre il suono alle uscite rimane invariato.

Per questa configurazione, dovrete mettere in bypass il profilo Cabinet per il MONITOR OUTPUT, per evitare di
ascoltare una simulazione di un cabinet per chitarra attraverso un cabinet per chitarra reale. Il pulsante soft indicato
con “Monitor Cab Off” nella sezione OUTPUT disattiverà il profilo Cabinet per le MONITOR OUTPUT, e anche per
l’ampli di potenza incorporato di PowerHead e PowerRack. Il profilo Cabinet rimane attivo per le altre uscite,
comprese le MAIN OUTPUT. Questa è un’impostazione globale, per cui viene applicata a tutti i Rig. Comunque, il
segnale emesso da MONITOR OUTPUT viene processato a seconda del tipo di profilo programmato nel Rig: per i
profili Studio regolari, l’algoritmo CabDriver è attivato, mentre i profili Merged inviano il suono direct amp alle
MONITOR OUTPUT e all’ampli di potenza incorporato.

Usate l’ampli di potenza in classe D incorporato opzionale di PowerHead/PowerRack o un altro amplificatore di


potenza allo stato solido per pilotare il vostro cabinet per chitarra. Se il profilo che state utilizzando è un profilo Direc t
Amp, il suono sarà identico all’amplificatore a valvole di riferimento! Non è necessario, e sarebbe una
contraddizione, utilizzare un ampli a valvole di potenza, perchè otterreste due volte l’effetto dell’ampli a valvole di
potenza. Aggiungerebbe qualche frequenza alta e bassa molto piacevole al timbro, ma non sarebbe un suono
autentico.
Utilizzare i Profili di Amplifier, Profili Cabinet, Ampli di Potenza e Cabinet per Chitarra 107

PowerHead con aassa per Chitarra

Potete anche pilotare i cabinet per chitarra in stereo tramite un ampli di potenza allo stato solido esterno. Il
PROFILER Stage a questo scopo offre un MONITOR OUTPUT stereo.
Utilizzare i Profili di Amplifier, Profili Cabinet, Ampli di Potenza e Cabinet per Chitarra 108

Per tutti gli altri modelli di PROFILER, dovrete attivare Monitor Stereo ed accoppiare MONITOR OUTPUT e DIRECT
OUTPUT per farli diventare una coppia stereo di uscita. Tutte le impostazioni di MONITOR OUTPUT, come “Monitor
Cab. Off”, vengono applicate automaticamente ad entrambe le uscite.

Configurazione stereo con ampli di potenza e cabinet per chitarra esterni.

Potrebbe essere necessaria una ulteriore spiegazione. C’è una differenza fondamentale tra ampli di potenza a
valvole e allo stato solido, e cioè che gli ampli a stato solido cercano di ottenere una risposta lineare, e un ampli a
valvole crea una risposta in frequenza “artistica” e non lineare. Gli ampli a stato solido offrono un’impedenza bassa
Utilizzare i Profili di Amplifier, Profili Cabinet, Ampli di Potenza e Cabinet per Chitarra 109

di uscita che smorza le risonanze dell’altoparlante. Gli ampli a valvole non smorzano così bene e lasciano risuonare
completamente l’altoparlante, creando così una risposta in frequenza che si somma alla risposta in frequenza
dell’amplificatore. Viene chiamata “interazione tra ampli e altoparlante”. Nei profili Direct Amp o Merged, questa
interazione è già catturata nel profilo. Nei normali profili Studio, l’interazione viene simulata. Solo un ampli a stato
solido può riprodurre i vostri profili in modo autentico e imporre il comportamento originale dell’impedenza al vostro
altoparlante, senza aggiungere altre interazioni imprevedibile e la timbrica di un’altro ampli a valvole.

L’Amplificatore Incorporato

L’amplificatore di potenza incorporato opzionale vi permette di collegare il vostro a delle casse per chitarra da 4Ω,
8Ω e 16Ω, e anche ad una cassa passiva lineare. Internamente è cablato al connettore MONITOR OUTPUT, quindi
tutte le funzioni attive su MONITOR OUTPUT vengono applicate anche all’amplificatore di potenza interno. Per
maggiori informazioni consultate il capitolo “MONITOR OUTPUT” di questo manuale.

Troverete i controlli dell’amplificatore di potenza nella pagina dedicata della sezione Output:

 Power Amp Switch

“Power Amp On” attiva l’amplificatore incorporato. Non è necessario spegnerlo quando non viene utilizzato. A
differenza di un ampli a valvole, l’amplificatore incorporato in Classe D non corre nessun pericolo se non collegate la
cassa. Però potete spegnerlo per ridurre il consumo di energia elettrica.

 Power Amp Boost

Come già detto, l’ampli di potenza è collegato internamente al MONITOR OUTPUT, che ha una headroom
sufficiente per supportare anche i transienti e gli attacchi decisi di una chitarra pulita. Comunque, questa ampia
headroom riduce il volume del segnale per l’ampli di potenza, per cui potreste non ottenere il volume desiderato.
Alzando il “Power Amp Boost” potete incrementare il volume di fino a 12dB, oltre agli altri controlli di volume presenti
nel percorso del segnale, come “Monitor Volume” o “Rig Volume”. “Power Amp Boost” non ha altra conseguenza sul
suono o sulla dinamica dell’ampli di potenza. Quando l’amplificatore è spento, “Power Amp Boost” viene disattivato,
ripristinando quindi la headroom totale del segnale al connettore MONITOR OUTPUT.
Utilizzare i Profili di Amplifier, Profili Cabinet, Ampli di Potenza e Cabinet per Chitarra 110

 Volume

Il parametro “Volume” duplica il Monitor Output Volume. È stato aggiunto per vostra comodità.

 Wattage Meter

L’ampli di potenza interno è mono ed eroga 600W su 8Ω – comunque la potenza si abbasserà a 300W se usato su
16Ω. Su 4Ω la potenza viene limitata elettronicamente a 600W. Se vengono superati i 600W, l’amplificatore viene
disattivato per un brevissimo istante, causando un breve dropout, cioè una mancanza di segnale. Comunque, se
collegate una cassa da 4Ω, dovrete provarla con attenzione per assicurarvi che il vostro segnale più forte rimanga al
di sotto di questo livello critico.

L’amplificatore di potenza dispone di sufficiente headroom per evitare il clip, anche con suoni puliti e dinamici. I
segnali troppo elevati ed i transienti verranno compressi da un circuito di soft-clipping morbido ed organico.

Se avete paura di danneggiare i vostri altoparlanti con l’ampli di potenza incorporato da 600W, usate il Wattage
Meter per monitorare esattamente quanta potenza viene erogata.

Un altoparlante non si danneggia con un livello di picco troppo alto, ma scaldandosi troppo nel tempo. Pensate ad
una lampadina ad incandescenza tradizionale: quando la accendete, impiega un momento per raggiungere la
massima luminosità. Quando la spegnete, la luminosità diminuisce lentamente anche se la corrente è cessata di
colpo. A causa di questo ritardo, in questi uno o due secondi in cui si somma la potenza la lampadina si potrebbe
rompere. Lo stesso vale per l’avvolgimento dei vostri altoparlanti.

Il Wattage Meter tiene conto del ritardo e simula il calore accumulato nella bobina misurato in watt. È uno strumento
utilissimo che vi permette di sapere quale volume aspettarvi da una certa quantità di watt. Rimarrete sorpresi da
quanto possono suonare forte pochi watt!
Utilizzare i Profili di Amplifier, Profili Cabinet, Ampli di Potenza e Cabinet per Chitarra 111

Alcune regole pratiche:

• Il numero di watt massimo di un ampli di potenza non è la misura del carico permanente sulle bobine degli
altoparlanti. Dipende da quanto forte suonate. Un’auto da 600 cavalli non userà più potenza di un’auto da 100
quando viaggia in città — molto probabilmente ne userà circa 15.

• Le basse frequenze caricheranno gli altoparlanti più delle alte frequenze. Stoppare le corde con il palmo crea tanti
bassi.

• I cabinet aperti sul retro ridurranno acusticamente le basse frequenze — questo significa potenza che l’amplificatore
deve erogare e che gli altoparlanti devono processare, ma che non sentirete e di cui non vi renderete conto.

• La scala del Wattage Meter è calibrata su 4Ω. Se la vostra cassa ha un’impedenza di 8Ω, dovete dimezzare i valori
visualizzati. Se la vostra cassa ha un’impedenza di 16Ω, dovete dividere per 4 i valori visualizzati.

• Se sommate più altoparlanti, la potenza viene suddivisa. Per esempio, se avete quattro altoparlanti dichiarati da
50W ognuno, possono sopportare in totale 200W.

• Se suonate ad alto volume e notate dei segnali di sofferenza dell’altoparlante, abbassate “(Monitor Output) Volume”
o “Power Amp Boost”.

 AVVISO:

Non collegate mai un dispositivo attivo al connettore SPEAKER OUTPUT! Qualsiasi dispositivo attivo (come
un attenuatore di potenza - power soak) che abbia un circuito di messa a terra creerebbe un corto circuito
distruggendo l’amplificatore di potenza.

Al connettore SPEAKER OUTPUT dovreste collegare solo sistemi di altoparlanti passivi.

Vi preghiamo di non collegare dispositivi con impedenza inferiore ai 4Ω, perché potreste danneggiare
l’amplificatore di potenza.

Assicurate sempre una adeguata ventilazione, specialmente se montate il vostro PROFILER in un rack. In
caso contrario l’amplificatore di potenza potrebbe spegnersi per proteggersi dal surriscaldamento.
KEMPER Kone 112

KEMPER Kone
Come avete letto nel capitolo Il Suono del Cabinet per Chitarra in Confronto agli Altoparlanti Microfonati, il
PROFILER può pilotare altoparlanti lineari come monitor e casse per chitarra tradizionali. Comunque, la nostra
azienda fornisce anche una soluzione di diffusori specializzata realizzata per avere il massimo in termini di varietà
timbrica: il KEMPER Kone™ è un altoparlante che permette la riproduzione lineare dei vostri Rig, ma simula anche
molti altoparlanti classici per chitarra.

Il KEMPER Kone è disponibile in tre formati:

• Incorporato nel KEMPER Power Kabinet, è il partner perfetto per i modelli di PROFILER non amplificati Stage, Head
e Rack, ma può essere usato anche con PowerHead e PowerRack. Con due Power Kabinet, potete avere il suono
stereo con qualsiasi modello di PROFILER.

• Il KEMPER Kabinet non amplificato è perfetto insieme ai modelli PowerHead e PowerRack con i loro amplificatori di
potenza incorporati.

• I KEMPER Kone possono essere montati come altoparlanti di ricambio anche in qualsiasi cassa 1x12, 2x12 o 4x12
progettata per altoparlanti da 12”, sia aperta che chiusa. Potete pilotare queste casse non amplificate tramite lo
SPEAKER OUTPUT di un PowerHead o di un PowerRack. Oppure, potete collegare alle uscite MONITOR OUTPUT
del vostro PROFILER Stage, Head o Rack non amplificati un ampli di potenza esterno allo stato solido.

La scelta è vostra!
KEMPER Kone 113

Modo KEMPER Kone

 KEMPER Kone

Il KEMPER Kone viene controllato completamente dal software del vostro PROFILER. Attivate la sua “intelligenza”,
andate alla pagina “KEMPER Kone” della sezione OUTPUT e premete il pulsante soft indicato con “KEMPER Kone”.

Troverete tre parametri familiari che per vostra comodità abbiamo duplicato nella pagina KEMPER Kone: Monitor
Volume, Monitor Stereo e Monitor Cab Off. Quando Monitor Cab Off non è evidenziato, il KEMPER Kone funziona in
modalità full range.

 Bass Boost

Il KEMPER Kone è stato progettato per avere la timbrica ideale quando la cassa è appoggiata a terra. Se alzate la
cassa per aria, perderà una certa quantità di basse frequenze perché saranno minori le riflessioni del pavimento.
Questo effetto può essere compensato premendo “Bass Boost”, che aggiunge 3dB alle basse frequenze.

 Sweetening

La modalità full-range (banda estesa) del KEMPER Kone è estremamente lineare — per alcuni di noi anche troppo
lineare. I monitor e casse da PA di alta qualità usati con gli ampli digitali per chitarra spesso enfatizzano le basse e
le alte frequenze – così il suono è più accattivante e permette un aumento del volume senza affaticare l’orecchio. Il
parametro “Sweetening” permette di controllare in maniera continua il livello di tale enfasi. Nella posizione
completamente a sinistra non c’è enfasi. Completamente a destra le basse e le alte frequenze verranno enfatizzate
di 6dB, mentre il volume generali rimarrà grossomodo lo stesso.
KEMPER Kone 114

 Modalità Speaker Imprint

Attivando Monitor Cab Off, toglierete la simulazione del cabinet selettivamente per il MONITOR OUTPUT, per
pilotare una cassa che chitarra reale tramite questa uscita o tramite l’ampli di potenza incorporato. Lo avete imparato
nel capitolo Pilotare una Cassa per Chitarra con un Amplificatore di Potenza, “Monitor Cab Off”. La modalità
KEMPER Kone soddisfa questa necessità commutando dalla modalità full-range alla modalità Speaker Imprint e vi
offre la scelta di 19 impronte dei più raffinati e classici altoparlanti tra cui scegliere. Ora potete godere del suono
“ampli-nella-stanza” — sarete sorpresi di quanta differenza fa rispetto alla modalità full-range!

 Speaker Imprint

Scegliete una simulazione di altoparlanti classici per chitarra. Le impronte sono regolate per avere uguale livello
sonoro. Possono suonare piuttosto simili, soprattutto se suonate con leggera o nessuna distorsione.

✓Potete sovrascrivere la selezione Speaker Imprint globale con i Rig e i preset dei cabinet. Trovate questa selezione
nella seconda pagina del modulo del cabinet. La seconda pagina appare solo se nella sezione OUTPUT avete
selezionato “KEMPER Kone”.

 Directivity

Il KEMPER Kone presenta una dispersione più ampia alle alte frequenze rispetto a molti altoparlanti per chitarra
tradizionali. Questo significa che una altoparlante per chitarra vero, se vi allontanate dall’asse centrale
dell’altoparlante, suonerà meno brillante rispetto ad un KEMPER Kone. Per compensare questo effetto, potete
regolare il colore del KEMPER Kone verso un timbro più “corposo” abbassando il parametro Directivity. Un effetto
collaterale positivo è che anche il suono in asse perderà un po’ di asprezza associata agli altoparlanti per chitarra
tradizionali. Con Directivity impostato al massimo, il suono in asse è identico all’originale.

✓I parametri Speaker Imprint e Directivity sono disponibili solo nella modalità Speaker Imprint, quando Monitor Cab
Off è attivo. Sweetening è disponibile sono in modalità full-range e condivide un controllo soft con Directivity. Bass
Boost, invece, è disponibile in entrambe le modalità.
KEMPER Kone 115

 Power Amp Boost

Qualsiasi delle seguenti configurazioni utilizziate:

• KEMPER Power Kabinet con qualsiasi modello PROFILER,

• KEMPER Kabinet non amplificato o cabinet custom con KEMPER Kone pilotati da un ampli di potenza interno di
PowerHead e PowerRack,

• KEMPER Kabinet non amplificato o cabinet custom con KEMPER Kone pilotati da un ampli di potenza esterno,

...è sempre il MONITOR OUTPUT del PROFILER che fornisce il segnale. L’ampli di potenza interno dei modelli
PowerHead e PowerRack sono collegati internamente anche al MONITOR OUTPUT.

Questa uscita ha una headroom sufficiente per supportare anche i transienti e gli attacchi decisi di una chitarra
pulita. Comunque, questa ampia headroom riduce il volume del segnale per l’ampli di potenza, per cui potreste non
ottenere il volume desiderato. Alzando il “Power Amp Boost” potete incrementare il volume di fino a 12dB, oltre agli
altri controlli di volume presenti nel percorso del segnale, come “Monitor Volume” o “Rig Volume”.

“Power Amp Boost” non ha altra conseguenza sul suono o sulla dinamica dell’ampli di potenza.

Quando la modilità KEMPER Kone è spenta, “Power Amp Boost” viene disattivato, ripristinando quindi la headroom
totale del segnale al connettore MONITOR OUTPUT. Nei modelli PowerHead e PowerRack, dovete anche
disattivare l’ampli di potenza per avere tutta la headroom del segnale sui MONITOR OUTPUT.
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Altre Caratteristiche Importanti


• L’altoparlante KEMPER Kone e la modalità KEMPER Kone del PROFILER sono un’accoppiata perfetta. Per cui, vi
preghiamo di non usare i KEMPER Kone senza attivare la modalità KEMPER Kone. Vi consigliamo anche di evitare
di usare i KEMPER Kone con qualsiasi generatore sonoro diverso dal PROFILER. Se lo fate, non suoner à bene, e
non suonerà certamente come dovrebbe. Lo stesso vale per l’utilizzo della modalità KEMPER Kone con altri
altoparlanti — anche così non suonerà bene.

• Come la funzione Monitor Cab Off, la modalità KEMPER Kone è disponibile solo per il MONITOR OUTPUT, e per
l’ampli di potenza incorporato ed è dedicato al vostro ascolto personale. Questa funzione non influisce sulle altre
uscite.

• A causa del progetto speciale del suo cono, il KEMPER Kone non è adatto alla ripresa microfonica ravvicinata.
Usatelo solo per il vostro ascolto personale.

• Potete usare i KEMPER Kone in stereo con la funzione Monitor Stereo, sia in modalità full-range che in modalità
Speaker Imprint. Visto che l’intelligenza risiede nel vostro PROFILER, tutti i KEMPER Kone collegati ne fruiranno
simultaneamente. Il MONITOR OUTPUT del PROFILER Stage è stereo di default.

• Probabilmente nel vostro set live usate profili Direct, con Rig di suoni di chitarra acustica o di basso. I profili Direct
sono indicati dal fatto che hanno il modulo del cabinet impostato su “Empty” e suonano full-range. Un suono full-
range attraverso un altoparlante per chitarra tradizionale suonerà sgradevole. Perciò, nella modalità Speaker Imprint
(Monitor Cab Off attivo), quando richiamate un profilo Direct, il KEMPER Kone commuterà automaticamente sulla
modalità full-range per quel Rig. Non è necessaria nessuna preparazione!

• Per situazioni specifiche, per esempio suonare temporaneamente un basso attraverso un profilo studio o merged di
un ampli per basso, potete forzare la modalità full-range scegliendo “Full-Range” tra le opzioni Imprint Select che
trovate nel modulo del cabinet.

• Se usate l’effetto KEMPER Acoustic Simulator, vi avvisiamo di disattivare i moduli di amplificatore e cabinet. Di
nuovo questo fa in modo che KEMPER Kone commuti automaticamente sulla modalità full-range per quel Rig.
KEMPER Kone 117

• Potreste voler usare i profili Direct Amp che hanno dei moduli cabinet impostati su “Empty” per suonare una chitarra
elettrica nel Kone/Kabinet, senza usare un cabinet virtuale nel modulo cabinet ed inviarlo ad una console di
mixaggio tramite MAIN OUTPUT. In questo caso dovete attivare un cabinet nel modulo del cabinet e poi salvare il
Rig. Se non lo fate, il vostro profilo verrà interpretato come un profilo Direct e suonerà in modalità full-range. Per
semplificare il procedimento, potete attivare un cabinet e BLOCCARLO (Lock), in modo che rimanga attivo per tutti i
vostri Rig. Non ha importanza quale cabinet scegliete.

• Anche un segnale in arrivo da Aux Input che viene inviato a MONITOR OUTPUT con il controllo “Aux In >Monitor”
verrà processato dall’intelligenza del KEMPER Kone. Sarà sempre processato in modalità full-range, anche se
suonate il vostro Rig in modo Speaker Imprint (Monitor Cab Off attivo).

• Usate due casse che montino i KEMPER Kone come un mini PA, in caso di feste improvvisate. Mandate la musica
all’Aux Input in stereo, e come modello classico del PROFILER attivate Monitor Stereo. O usate due KEMPER
Power Kabinet... O usate un ampli di potenza stereo esterno per pilotare due casse non amplificate con Kone, per
esempio le KEMPER Kabinet. Se disponete di un modello PowerHead o PowerRack potete sommare una KEMPER
Kabinet non amplificata prendendo il segnale da SPEAKER OUTPUT e una KEMPER Power Kabinet che prende
segnale da KEMPER Power Kabinet. Le vostre casse si differenzieranno da un vero PA solo per la dispersione
tipica di una cassa per chitarra.

• La configurazione KEMPER Kone definitiva: Suonate la chitarra usando lo Speaker Imprint, mentre la musica
proveniente dall’ingresso stereo viene riprodotta full-range dalla stessa cassa.

• Naturalmente PURE CABINET è sempre disponibile anche per i KEMPER Kone. Come immaginate, è percepibile
sono in modo full-range, quando il modulo cabinet è seguito dal KEMPER Kone. In modalità Speaker Imprint, PURE
CABINET non ha effetto sul suono.
KEMPER Kone 118

KEMPER Power Kabinet


Il KEMPER Power Kabinet dispone della flessibilità per poter essere utilizzato con qualsiasi modello di PROFILER.

Collegare il KEMPER Power Kabinet al PROFILER Stage.

Per avere il suono stereo con il PROFILER Stage, ripetete questa procedura per collegare il secondo Power Kabinet
all’altro connettore MONITOR OUTPUT.
KEMPER Kone 119

Collegare KEMPER Power Kabinet a PROFILER Head, Rack, PowerHead o PowerRack.

Per avere il suono stereo con altri modelli PROFILER, ripetete questa procedura per collegare il secondo KEMPER
Power Kabinet al connettore DIRECT OUTPUT e attivate “Monitor Stereo“ nella sezione “Output”.

Il PROFILER e KEMPER Power Kabinet da 200W sono la coppia perfetta in termini di livello del segnale e
headroom e l’algoritmo di soft-clipping del PROFILER è allineato perfettamente con l’ampli di potenza del Kabinet. Il
Wattage Meter nella pagina Kemper Kone è perfettamente calibrato per garantire che vengano sempre visualizzati i
valori reali. Inoltre l’algoritmo di protezione della potenza abbasserà automaticamente il Monitor Volume quando
vengono superati i 200W per proteggere il KEMPER Kone da eventuali danni. Per un accoppiamento perfetto e per
beneficiare di queste funzioni, quando suonate forte è meglio lasciare il controllo di volume del vostro KEMPER
Power Kabinet al massimo e per controllare il livello usare invece il Monitor Output Volume del PRO FILER. Se avete
bisogno ancora di volume, potete aumentare Power Amp Boost.

Se non impostate il controllo di volume del Kabinet al massimo, il soft-clipping e il circuito di protezione potrebbero
intervenire troppo presto e il Wattage Meter indicherebbe valori esagerati.
KEMPER Kone 120

Per livelli rilassati “da appartamento”, comunque, va bene usare il volume del Power Kabinet a vostro piacimento.
Assicuratevi solo di impostare il Monitor Output Volume del vostro PROFILER ad un livello più basso, in modo che il
Wattage Meter non superi 50W o 100W e per evitare che entri in funzione il circuito di protezione.

✓Se collegate due KEMPER Power Kabinet ai modelli PowerHead o PowerRack, dovreste disattivare il loro ampli di
potenza interno.

Collegare un KEMPER Kabinet non Amplificato a un PROFILER


PowerHead o PowerRack
Il KEMPER Kabinet non amplificato è il partner ideale dei modelli di PROFILER amplificati PowerHead e
PowerRack.

Per collegare il Kabinet allo SPEAKER OUTPUT usate un cavo di potenza.


KEMPER Kone 121

Collegamento in serie con Kabinet non amplificati

Potete pilotare più Kabinet non amplificati con un collegamento in serie. Collegando in serie due Kabinet potete
suddividere il valore di potenza indicato da Wattage Meter per quattro, così con l’ampli di potenza interno da 600W
dei modelli PROFILER PowerHead o PowerRack non supererete mail il carico massimo.

Spiegazione: due KEMPER Kone in serie raddoppieranno l’impedenza, abbassando così la corrente e distribuendo il
calore tra le due bobine.
KEMPER Kone 122

Potete anche realizzare una configurazione stereo mista, con un Kabinet non amplificato e un Kabinet amplificato:

Il Kabinet non amplificato collegato allo SPEAKER OUTPUT con un cavo di potenza e il Kabinet amplificato
collegato al DIRECT OUTPUT tramite cavo di segnale

✓Collegate il KEMPER Power Kabinet al connettore DIRECT OUTPUT (e no a MONITOR OUTPUT) e attivate
“Monitor Stereo“ nella sezione “Output”. In questo modo il software assicurerà la corrispondenza corretta dei livelli.
KEMPER Kone 123

Ampli di Potenza Esterno per Pilotare KEMPER Kabinet non


Amplificate
Se volete usare le KEMPER Kabinet ma non avete PowerHead o PowerRack, dovete procurarvi un amplifiatore di
potenza esterno. Andrà bene qualsiasi amplificatore allo stato solido. Un ampli a valvole modificherebbe la risposta
in frequenza e potrebbe ammorbidire troppo il suono.

Configurazione mono/stereo con PROFILER Stage e amplificatore di potenza esterno.


KEMPER Kone 124

Configurazione mono/stereo con Head o Rack e amplificatore di potenza esterno.

✓Ricordate che il Wattage Meter non è in grado di indicare correttamente i valori di potenza per amplificatori esterni di
terze parti.

✓Per evitare che il circuito di protezione e il Soft Clipping del PROFILER entrino in funzione, impostate il Monitor
Output Volume del vostro PROFILER ad un livello più basso, in modo che il Wattage Meter del PROFILER non
superi 50W o 100W.
KEMPER Kone 125

Costruire la Propria Cassa con i KEMPER Kone


L’impedenza dei KEMPER Kone è di soli 4Ω, il che assicura efficenza ottimale da parte del vostro ampli di potenza.
Visto che in genere 4Ω è l’impedenza più bassa consentita per un ampli di potenza, dovete evitare di abbassare
ulteriormente questo valore collegando due casse o due altoparlanti in parallelo allo stesso ampli di potenza. Se
montate due altoparlanti KEMPER Kone in una cassa 2x12, devono essere collegati in serie.

Questo sono gli schemi di collegamento:

Collegando due KEMPER Kone in serie, il risultato sar à di 8Ω

Collegando quattro KEMPER Kone in configurazione parallelo/serie, il risultato sar à 4Ω


KEMPER Kone 126

Alcuni consigli per evitare danni:

• I cabinet aperti sul retro ridurranno acusticamente le basse frequenze — questo significa potenza che l’amplificatore
deve erogare e che gli altoparlanti devono processare, ma che non sentirete e di cui non vi renderete conto.

• Se collegate in serie due KEMPER Kone potete suddividere il valore di potenza indicato da Wattage Meter per
quattro, così con l’ampli di potenza interno da 600W dei modelli PROFILER PowerHead e PowerRack non
supererete mai il carico massimo. (Spiegazione: due KEMPER Kone in serie raddoppieranno l’impedenza,
abbassando così la corrente e distribuendo il calore tra le due bobine).

• Anche se collegate quattro KEMPER Kone in una cassa 4x12, potete suddividere il valore di potenza indicato per
quattro, così con l’ampli di potenza interno da 600W dei modelli PowerHead o PowerRack non supererete mai il
carico massimo. (Spiegazione: quattro KEMPER Kone nella tipica configurazione parallelo/serie non abbasseranno
la corrente, ma distribuiranno il calore tra quattro bobine).

• Se suonate ad alto volume e notate dei segnali di sofferenza dell’altoparlante, abbassate “(Monitor Output) Volume”
o “Power Amp Boost”.
Sezione Output 127

Sezione Output
Nella sezione OUTPUT, potete trovare tutte le impostazioni per il controllo delle uscite audio fisiche del PROFILER.
Le impostazioni sono distribuite in più pagine. Per spostarvi tra le pagine usate i pulsanti < PAGE >.

Potete impostare volumi individuali e gestire individualmente i segnali per le varie uscite. Le impostazioni dell’intera
sezione OUTPUT può essere memorizzata come un preset di uscita; come avete già imparato a fare per gli effetti.

Tecnicamente, è possibile bloccare la sezione OUTPUT come qualsiasi altro modulo o sezione. Comunque, visto
che le impostazioni della sezione OUTPUT non vengono mai memorizzate come parte di un Rig, bloccarla non
avrebbe nessun vantaggio pratico – è globale per progetto e quindi quasi sempre bloccata.

✓Le impostazioni di volume non vengono memorizzate con il preset output, perché cambiando preset potreste
provocare salti di volume pericolosi.

✓Le impostazioni della sezione OUTPUT non vengono memorizzate nei Rig, ma sono impostazioni globali. Nella
terminologia del PROFILER: sono bloccate e non possono essere sbloccate.
Sezione Output 128

Volumi di Uscita e Output Volume Link


Nella sezione OUTPUT potete trovare i singoli volumi delle diverse uscite fisiche.

Quando premete il corrispondente pulsante soft “Link” in “Output Volumes” o “Output AddOns” potete collegare o
scollegare i rispettivi volumi al controllo MASTER VOLUME. Tutti i volumi collegati saranno controllati dal MASTER
VOLUME, senza dover entrare di nuovo nella sezione OUTPUT. Potete collegare al MASTER VOLUME più di un
volume – tutti i volumi collegati saranno regolati in maniera relativa tra loro. Tutti i volumi di uscita possono ancora
essere controllati singolarmente dai controlli soft della sezione OUTPUT. Una ovvia applicazione dal vivo è quella di
scollegare il MAIN OUTPUT collegato alla console di mixaggio della sala – in questo modo potete modiciare il
volume del vostro monitor o delle cuffie, mentre il segnale più importante verso la sala rimane costante.

✓Collegare o scollegare un volume non provoca mai sbalzi di volume. Per cui non c’è nessun pericolo nel cambiare
l’impostazione del link anche su di un palco.

✓Output Volume e Output Volume Link sono disponibili anche per S/PDIF OUT.
S/PDIF Clock può essere selezionato nella stessa pagina di S/PDIF Volume. Il PROFILER può generare un clock di
44.1, 48, 88.2 o 96kHz. La vostra interfaccia e la DAW saranno sincronizzate alla frequenza selezionata ed il vostro
progetto sulla DAW deve essere impostato di conseguenza. I modelli più vecchi di PROFILER Head, PowerHead,
Rack e Power Rack devono essere master del clock. Gli apparecchi più recenti, tra i quali il PROFILER Stage, in
questa pagina visualizzeranno l’opzione “Auto/Internal” e, se preferite, possono essere usate come slave.
Sezione Output 129

Output Sources
Nella sezione OUTPUT potete modificare il percorso verso le uscite fisiche o, in altri termini, scegliere la sorgente di
segnale per le uscite. Se ritenete che tutte le uscite portino il segnale di cui avete bisogno, potete saltare questo
capitolo. Le impostazioni di fabbrica per le sorgenti del segnale prevedono la maggior parte delle applicazioni più
comuni.

Ogni uscita può prelevare il segnale da diversi punti del suo percorso. Questa è una descrizione delle sorgenti di
segnale che possono essere prelevate. Notate che per ogni uscita individuale sono disponibili solo alcune sorgenti.

Off L’uscita è silenziata.

DI Analog Il segnale puro e pulito dello strumento viene inviato al DIRECT OUTPUT/SEND 1 tramite
uno splitter analogico, non avviene nessuna conversione analogico-digitale. Il livello del
segnale analogico è lo stesso dell’ingresso dello strumento. Utile per il reamp o per pilotare
un secondo ampli in parallelo.

PROFILER Stage: disponibile solo per l’uscita SEND 1

Tutti gli altri modelli di PROFILER: disponibile solo per DIRECT OUTPUT; deve essere
usato con l’ingresso INPUT frontale come ingresso per la chitarra

Il controllo di volume delle rispettive uscite e il Pedale del Volume non avranno nessun
effetto su “DI Analog “, perché quest’ultima è pensata per riprodurre il volume originale
dello strumento

DI Low Stesso livello di “DI Analog” ma comprende la conversione da analogico a digitale per
adeguarsi alla latenza del segnale processato. Utile per sommare i segnali DI e
processato, per esempio alcune applicazione per il basso elettrico.

Default per SEND 1 del PROFILER Stage e DIRECT OUT di tutti gli altri modelli di
PROFILER.
Non disponibile per S/PDIF OUTPUT e USB Audio

Il controllo di volume delle rispettive uscite e il Pedale del Volume non avranno nessun
effetto su “DI Low “, perché quest’ultima è pensata per riprodurre il volume originale dello
strumento
Sezione Output 130

DI High/DI Simile a “DI Low”, ma qui il segnale dello strumento viene fatto uscire a livello di linea, che
è molto più alto rispetto al segnale originale. Quindi non è necessaria una DI box per
registrare lo strumento puro per poi fare il reamp. Siccome il volume dello strumento è
elevato, è importante eseguire la regolazione consigliata di “Clean Sens” nella sezione
INPUT.

Compare semplicemente come “DI” per le uscite digitali

Contrariamente a “DI Analog” e “DI Low”, il controllo di volume delle uscite e il Pedale del
Volume hanno effetto su “DI High/DI”

Stack Il segnale viene prelevato subito dopo la sezione dello stack e non comprende nessun
effetto dopo l’ampli.

Mod Stereo Questo segnale stereo viene prelevato subito dopo il modulo MOD e contiene il segnale
completo ma senza delay e riverbero.

Disponibile sono per le uscite stereo

Mod Mono Fornisce un mix mono del segnale “Mod Stereo”.

Mod Left Fornisce solo un canale del segnale stereo di “Mod Stereo”. Suonerà come “Mod Mono”
ma in genere meno corposo, a seconda di quale effetti stereo vengono usati.

Mod Right per DIRECT OUTPUT del PROFILER Head, PowerHead, Rack e PowerRack

Master Stereo Il segnale completo con tutti gli effetti stereo.

Impostazione di default per MAIN OUTPUT, S/PDIF OUTPUT e USB Audio.

Disponibile sono per le uscite stereo

Master Mono Fornisce un mix mono del segnale “Master Stereo”.

Impostazione di default per MONITOR OUTPUT


Sezione Output 131

Master Left Fornisce solo un canale del segnale stereo di “Master Stereo”. Suonerà simile a “Master
Mono” ma in genere meno corposo, a seconda di quale effetti stereo vengono usati.

Master Right per DIRECT OUTPUT del PROFILER Head, PowerHead, Rack e PowerRack

DLY/REV Wet Viene inviato all’uscita solo il segnale stereo effettato di delay e riverbero dei moduli DLY e
REV. Se né delay e né il riverbero sono attivi, in uscita avrete silenzio.

Disponibile sono per le uscite stereo

✓L’uscita SEND 2 del PROFILER Stage è riservata ai loop degli effetti. La sua sorgente di segnale non può essere
modificata.

Le impostazioni seguenti sono disponibili solo per S/PDIF OUTPUT e USB Audio. Questo vi permette di registrare
contemporaneamente nella vostra DAW il segnale puro dello strumento per scopi di reamp (come descritto in “DI
High/DI”) e un segnale mono dell’amplificatore. Il segnale puro dello strumento si troverà sul canale sinistro del
segnale S/PDIF o USB, e il segnale dell’ampli sul canale destro.

DI/Stack Il canale sinistro del segnale è lo strumento puro a livello di linea. Il canale destro porterà
il segnale dello stack non comprende nessuno degli effetti dopo l’ampli.

DI/Mod Left Lo stesso che sopra, ma il canale destro porta il canale sinistro del modulo MOD.

DI/Mod Mono Lo stesso che sopra, ma con sul canale destro il mix mono del MOD.

DI/Master Left Lo stesso che sopra, ma il canale destro porta il canale sinistro della sezione OUTPUT.

DI/Master Mono Lo stesso che sopra, ma con sul canale destro il mix mono della sezione OUTPUT.
Sezione Output 132

Ora potete anche registrare il segnale di una sorgente esterna tramite audio S/PDIF o USB – per esempio se volete
registrare la vostra voce tramite un microfono e il PROFILER.

Return Inputs I modelli Head e Rack prendono questa sorgente di segnale da RETURN e
ALTERNATIVE IN. Lo Stage prende il segnale da RETURN 1 e 2..

Ora, dopo la spiegazione dettagliata delle sorgenti per le uscite, ecco alcune utili applicazioni e commenti per trarre
ispirazione.

• DIRECT OUTPUT o SEND 1 fungono da buffer di amplificazione analogico per l’ingresso dello strumento, se
impostato su “DI Analog” – l’impostazione di default. È molto adatto per eseguire il reamping visto che dispone
anche di un pulsante GROUND LIFT, così come le altre uscite di PROFILER Head, PowerHead, Rack e PowerRack.
Il PROFILER Stage dispone delle opzioni di ground lift nel menu della sezione OUTPUT. Per la migliore
soppressione di ronzii e rumori provate diverse combinazioni di ground lift. In ogni situazione almeno un ground lift
deve essere lasciato in off (che significa “terra collegata”). Spesso il risultato migliore si ottiene se DIRECT
OUTPUT/SEND 1 è l’unico collegamento senza ground lift.

• L’impostazione Output Source di DIRECT OUTPUT o SEND 1 è attiva solo se non si è in modalità PROFILER.

• Potete usare questo sistema quando eseguito il PROFILING degli amplificatori: Quando impostate Output Source di
DIRECT OUTPUT o SEND 1 su “Off”, potete silenziare l’amplificatore di riferimento semplicemente passando dalla
modalità PROFILER alla modalità Browser. Tornate in modalità PROFILER, il vostro ampli di riferimento ricomincerà
a suonare.

• Per tutti i modelli di PROFILER, tranne che per lo Stage, l’ampli di riferimento può anche essere silenziato mentre
siete in modalità PROFILER. Per silenziarlo, semplicemente, mentre ascoltate il profilo, premete il pulsante ON/OFF
(impostazione “KEMPER Amp”). In questo modo potete ascoltare il profilo puro attraverso i vostri monitor senza
sentire suonare insieme l’ampli di riferimento. Ricordate, comunque, che un confronto A/B efficace tra l’ampli
origianle e il profilo derivante è possibile sono mentre l’ampli di riferimento sta suonando, anche quando ascoltate il
Sezione Output 133

profilo, perché silenziando l’ampli di riferimento cambierà l’ambiente acustico. Per collegare un accordatore esterno
usate DIRECT OUTPUT, SEND 1 o qualsiasi altra uscita nell’impostazione “DI…”.

• Output Source del DIRECT OUTPUT di PROFILER Head, Rack, PowerHead e PowerRack è attiva solo se nessun
Effects Loop analogico (p. es. Loop Stereo) è attivo e Monitor Stereo è disattivato.

• Se dovete sommare il DIRECT OUTPUT o il SEND 1 con MAIN OUTPUT, nella sezione OUTPUT scegliete “DI
Low” o “DI High” come sorgente per DIRECT OUTPUT/SEND 1. Questo vi consentirà di evitare la differenza di
latenza tra segnali processati e non processati. In questo caso non usate “DI Analog”.

Il MONITOR OUTPUT permette di sentire il suono dell’ampli senza cabinet per chitarra virtuale, mentre le altre
uscite continueranno a contenere il cabinet virtuale. Attivate il cabinet per chitarra selezionando “Monitor Cab Off”. Al
MONITOR OUTPUT con “Monitor Cab Off” potete applicare qualsiasi Output Source. Naturalmente le impostazioni
“DI…” non vengono influenzate dal “Monitor Cab Off”. Trovate altre informazioni sulle caratteristiche del monitor nel
capitolo MONITOR OUTPUT. Ricordate che il segnale di MONITOR OUTPUT viene utilizzato anche per allimentare
l’amplificatore di potenza incorporato del PowerHead e PowerRack.

• Quando Source di un’uscita stereo è impostata su “DLY/REV wet”, emetterà solo il suono del segnale degli effetti di
delay e riverbero provenienti dai moduli DLY e REV. Se impostate la sorgente di DIRECT OUTPUT su “Stack” o
“Mod…”, che è il segnale non effettato complementare, potete inviare il segnale del vostro ampli alla console di mix
principale con tre cavi. Con il PROFILER Stage, per questa applicazione, potete usare SEND 1 invece di DIRECT
OUTPUT. La console di mix di sala potrà ora mixare il segnale diretto e quello effettato a seconda della reale
acustica della sala in cui suonate. Questo metodo viene chiamato configurazione wet/dry/wet. L ’ingegnere del suono
vi amerà per questo funzione! E potete ancora usare MONITOR OUTPUT separatamente da tutto ciò per il vostro
ascolto personale sul palco!
Sezione Output 134

Collegamenti Wet-dry-wet con PowerHead o PowerRack

• Se sul palco non avete bisogno del MONITOR OUTPUT, potete espandere la configurazione wet/dry/wet in una
configurazione a quattro cavi wet/dry/dry/wet. Attivate Monitor Stereo and MONITOR. MONITOR e DIRECT
OUTPUT sono accoppiate per formare una nuova uscita stereo. Nel PROFILER Stage il MONITOR OUTPUT è
stereo di default. Poi per MONITOR OUTPUT scegliete “Mod Stereo” come Output Source, che contiene tutto
tranne gli effetti dei moduli DLY e REV. Ora, potete inviare due somme stereo alla console di mixaggio, dove i
segnali di delay e riverbero sono separati dagli effetti non riverberanti (X e MOD).
Sezione Output 135

Collegamenti wet-dry-dry-wet con Monitor Stereo

✓I possessori di PROFILER Stage possono anche usare SEND 1 per altre applicazioni.
• Assicuratevi che il cabinet virtuale non sia disattivato (“Monitor Cab Off” non attivato).

• Se volete controllare il volume di questa configurazione, con il pulsante soft “Link” descritto in precedenza (“Output
Volume Link”) collegate al controllo MASTER VOLUME tutti i volumi partecipanti.

• I possessori di PROFILER Head, PowerHead, Rack e PowerRack possono preparare un ’uscita diversa dal MAIN
OUTPUT e che può essere controllata separatamente: attivate Monitor Stereo e impostate Monitor Output Source su
“Master Stereo”. Collegate MONITOR OUTPUT al controllo MASTER VOLUME e scollegate Main (Output) Volume.
Ora avete un segnale stereo come monitor, controllabile tramite MASTER VOLUME, indipendente dal MAIN
OUTPUT che va alla console di mixaggio.
Sezione Output 136

Une o due altoparlanti full-range amplificati


Sezione Output 137

Uno o due altoparlanti con ampli di potenza esterno

✓Per il PROFILER Stage, ugualmente impostate Monitor Output Source su “Master Stereo” e per questo scopo usate
l’uscita stereo MONITOR OUTPUT.
Sezione Output 138

MAIN OUTPUT
Collegate le uscite MAIN OUTPUT ad un banco di mixaggio di uno studio di registrazione o al mixer di sala in una
situazione live. Potete scegliere tra XLR (bilanciati) o jack TS 6,3mm (sbilanciati).

 Main Out -12 dB

Quando il dispositivo collegato a MAIN OUTPUT XLR o ai jack TS (p. es. un mixer o un’interfaccia audio) indica
troppo livello proveniente dal PROFILER o avete bisogno di impostare Main Output Volume a meno di –12dB,
attivate il Main Output Pad per ridurre di 12dB il livello del segnale del Main Output. Questo aumenta l’escursione del
controllo Main Output Volume e conserva il rapporto segnale-rumore del Main Output.

MONITOR OUTPUT
Il MONITOR OUTPUT è pensato specificamente per inviare un segnale ai vostri monitor sul palco, se non è già stato
usato per altri scopi come descritto nel capitolo Sorgenti di Uscita.

La applicazione principale per l’ampli di potenza incorporato di PowerHead e PowerRack è di pilotare una cassa per
chitarra, per cui interrnamente è collegato a MONITOR OUTPUT. Comunque, il jack MONITOR OUTPUT porta
esattamente lo stesso segnale in parallelo, quindi potete anche usare MONITOR OUTPUT come se l’ampli di
potenza non ci fosse.

Anche con altri modelli di PROFILER che non contengano un ampli potete collegare il MONITOR OUTPUT ad un
altoparlante full-range o ad un monitor di palco. Ricordate – se l’altoparlante non ha un suo ampli, ne avrete bisogno
di uno per pilotarlo.

Il MONITOR OUTPUT nella sezione OUTPUT dispone di un controllo di volume indipendente, e di un equalizzatore
dedicato. Questi parametri vi permettono di rifinire il suono del vostro monitor, mentre il suono alle uscite rimane
invariato.
Sezione Output 139

Il PROFILER Stage dispone di due jack MONITOR OUTPUT dedicati, che possono essere usati sia per il
monitoraggio in mono che in stereo. Dovete solo scegliere per MONITOR OUTPUT una Output Source che si addica
alle vostre necessità.

Se volete un monitoraggio stereo per tutti gli altri modelli di PROFILER, attivate l’opzione “Monitor Stereo”, e
MONITOR OUTPUT e DIRECT OUTPUT diventeranno un’unica coppia stereo di uscita. Le funzioni Monitor Output
Source, Monitor Output Volume, Monitor Volume Pedal, Monitor Output Link, Monitor Cab. Off, Monitor Output EQ e
Aux In > Monitor verranno automaticamente applicate ad entrambe.

Equalizzatori di Uscita
Sia MAIN OUTPUT che MONITOR OUTPUT dispongono di un equalizzatore a 4 bande dedicato. Potete applicarlo
globalmente per adattare il vostro suono a differenti tipi di diffusori o ambienti, senza modificare il suono di nessun
Rig.

L’EQ del Main Output ha effetto anche su HEADPHONE (Cuffie). Gli equalizzatori avranno effetto a prescindere
dalla Output Sources selezionata, tranne che per “DI Low” e “DI High/DI”.

Filtri di Uscita
Sono disponibili dei filtri Low Cut (passa alto) e High Cut (passa basso). Hanno effetto su tutte le uscite analogiche.
Sezione Output 140

Space
Il parametro “Space” permette di aggiungere al segnale master una simulazione di una piccola stanza. Rende più
naturale l’ascolto in cuffia.

Una breve spiegazione: quando ascoltate un suono proveniente dagli altoparlanti, state in realtà ascoltando anche le
riflessioni del pavimento, dei muri e degli oggetti che vi circondano. Anche quando ascoltate un segnale mono,
queste riflessioni che si aggiungono genereranno un’immagine stereo quando raggiungono le vostre orecchie. C’è
solo una situazione comune in cui le riflessioni naturali non esistono, e questa si verifica quando ascoltate in cuffia;
visto che le vostre orecchie non sono fatte per questo, biologicamente parlando, questo può portare ad un
affaticamento all’ascolto. Questo effetto viene definito “localizzazione nella testa”e diventa particolarmente evidente
quando ascoltate un segnale mono.

Con l’effetto Space, potete aggiungere virtualmente quelle riflessioni e ricreare quello spazio naturale tipico di una
stanza. Un segnale mono verrà convertito in una sottile immagine stereo, che risulterà molto più piacevole alle
vostre orecchie. Anche se questo effetto è stato pensato per le cuffie, potreste trovarlo adatto anche all’ascolto
tramite altoparlanti o per la registrazione. Con l’opzione “Space > HeadphOnly”, potete scegliere se applicarlo solo
all’uscita HEADPHONE o anche al MAIN OUTPUT.

Potete applicare l’effetto Space anche solo ai singoli Rig, invece che attivarlo globalmente nella sezione OUTPUT. In
questo caso, usate semplicemente in controllo TYPE per selezionarlo come effetto X o MOD.

L’effetto Space è molto utile anche per migliorare il suono degli in-ear monitor sul palco: Purtroppo, in molte
situazioni, sia il monitoraggio sul palco che il suono FOH derivano dall’uscita MAIN OUTPUT – risultato, l’effetto sarà
presente anche nel PA principale. Se usate lo Space con un’impostazione ragionevolmente bassa di Intensity, non
sarà percepibile nel suono del PA, ma potrà ancora creare un effetto piacevole nei vostri in -ear monitor.
Chiaramente, perchè lo Space abbia l’effetto desiderato, il segnale del monitor deve essere fornito in stereo.
Sezione Output 141

Auxiliary Input
La funzione Auxiliary Input permette al vostro PROFILER di ricevere un segnale stereo, per esempio un riproduttore
di MP3, per poterci suonare insieme. Nella sezione OUTPUT, la funzione Auxiliary Input dispone di tre controlli per il
mix: uno per inviare il segnale aux al MAIN OUTPUT e all’uscita S/PDIF OUTPUT e altri due per inviarlo alle uscite
MONITOR OUTPUT e HEADPHONE. Questo vi permette, per esempio, di aggiungere un altro segnale monitor
all’uscita HEADPHONE, mentre MAIN OUTPUT rimane invariato.

Questo suggerimento vale per tutti i modelli di PROFILER tranne che lo Stage: Attivando Monitor Stereo MONITOR
OUTPUT e DIRECT OUTPUT vengono accoppiati in un’unica uscita monitor stereo. Il segnale Aux In verrà inviato
ad entrambe e il suo mix verrà controllato da “Aux In > Monitor”. Il segnale ausiliario non attraverserà gli effetti
interni.

Dovrete acquistare un cavo speciale che fornisce il segnale stereo tramite due jack TS separati. Collegate il jack di
sinistra nel RETURN (RETURN 1 nel PROFILER Stage) e il jack di destra nel ALTERNATIVE INPUT (RETURN 2
nel PROFILER Stage). Per regolare il livello usate il controllo soft “Aux In >…”.

Il PROFILER Stage vi permette di usare Aux In insieme al loop di effetti mono o stereo.

Per tutti gli altri modelli di PROFILER, non potete usare l’Auxiliary Input mentre avete un Effect Loop attivo nel vostro
Rig o mentre siete in modalità PROFILER, perché gli ingressi fisici servono per scopi diversi.

✓Per prevenire ronzii e rumori indesiderati, ricordate di abbassare il Mix dell’ingresso ausiliario quando non lo usate.
La funzione Aux In la potete usare anche per ricevere un mix della band come monitor proveniente dal mixer di
palco, e poi sommarlo localmente al vostro segnale della chitarra e ascoltare il tutto, per esempio, tramite in -ear
monitor collegati all’uscita HEADPHONE.
Sezione Output 142

Sommare localmente il segnale della chitarra con un mix di monitor. PROFILER Stage: come Aux In usate RETURN
1 e 2.

✓In tal caso, per evitare fenomeni di phasing con il segnale della chitarra che mixate localmente, assicuratevi che il
mix di monitor della band non comprenda il vostro segnale della chitarra.

✓Inoltre, per evitare feedback, assicuratevi che “Aux In > Main” sia completamente abbassato.
Se volete fornire un segnale mono, attivate “Aux > Mono”. Il segnale verrà inviato ad entrambi i canali dell’uscita
stereo.

✓Trovate un tutorial video sulla funzione Auxiliary Input all’indirizzo:


www.kemper-amps.com/video
Sezione Output 143

Constant Latency
Normalmente, la latenza è ottimizzata dinamicamente per essere la più bassa possibile. Comunque, in alcune
configurazioni specifiche, p. es. suonare attraverso più PROFILER simultaneamente e mixare i loro segnali di uscita,
l’ottimizzazione dinamica potrebbe provocare fenomeni di phasing. “Constant Latency” evita questo problema
mantenendo la latenza ad un valore fisso e definito.
USB Audio 144

USB Audio
L’OS del PROFILER supporta l’audio USB per la registrazione e la riproduzione in mono o in stereo e anche per il
reamp. Tra il connettore PROFILER USB B e il connettore Mac®/PC USB A o C serve solo un cavo – potete usare
lo stesso cavo contemporaneamente anche per il Rig Manager.

✓Per usare l’audio USB con un Windows® PC, è richiesto almeno Windows® 10 versione 1703.
I driver Windows® e macOS® necessari vengono installati automaticamente e nella sezione OUTPUT apparirà una
nuova pagina “USB Audio”.

L’audio USB lavora alla frequenza di campionamento fissa di 44.1kHz.

Questa funzione trasforma il vostro PROFILER in un’interfaccia audio USB, che vi permette di suonare su basi,
semplici registrazioni o anche di realizzare il reamp con solo il vostro PROFILER e una DAW di vostra scelta.
USB Audio 145

Per il monitor in stereo avete varie opzioni.

• Una coppia di monitor da studio collegati alle MAIN OUTPUTS

• Cuffie

• Una coppia di KEMPER Power Kabinet collegate al MONITOR OUTPUT*

• Una combinazione di un KEMPER Kabinet non amplificato collegato allo SPEAKER OUTPUT dei modelli
PowerHead o PowerRack più un KEMPER Power Kabinet collegato al suo DIRECT OUTPUT*

• Oppure un PA o un sistema di ascolto Hi-Fi collegato alle MAIN OUTPUTS (connettori XLR o TS).

* I possessori di Head, PowerHead, Rack e PowerRack dovranno attivare Monitor Stereo per accoppiare DIRECT
OUT con MONITOR OUT e avere il monitoraggio in stereo.

Con un PROFILER Stage potete avere un MONITOR OUTPUT stereo dedicato insieme ad otto canali audio USB:

• Da USB 1+2 a PROFILER: Uscita della DAW per il monitoraggio

• Da USB 3+4 a PROFILER: canali esclusivamente dedicati alla traccia DI dalla DAW al PROFILER per eseguire il
reamp

• Da PROFILER a USB 1+2: registrazione/reamp di segnali mono, stereo o combinati come “DI/Stack”

• Da PROFILER a USB 3+4: altri canali di registrazione, per esempio le componenti di segnale effettate separate.
USB Audio 146

 Suonare con le Basi

Se avete già utilizzato il Rig Manager per Windows® o macOS®, usate semplicemente il cavo USB che collega il
connettore USB B del PROFILER al vostro PC. Il Rig Manager può funzionare contemporaneamente, ma non è
necessario per l’audio USB.

Nella pagina “USB Audio” della sezione OUTPUT scegliete “Amp Recording” e selezionate “Profiler” come
destinazione nelle impostazioni del vostro PC.

Ora potete riprodurre musica dal vostro servizio di streaming preferito e suonarci insieme o utilizzare la vostra
applicazione di audio digitale per registrare e riprodurre. Potete regolare il volume del computer dal suo controllo di
volume, oppure usare “DAW Volume” nella pagina USB Audio.

 Registrazione

Per registrare la vostra chitarra, il “Profiler” deve essere impostato come ingresso di registrazione nella traccia della
vostra DAW. Scegliete la sorgente audio del PROFILER impostando “Rec. Source”. Record Source dispone della
stessa lista di sorgenti di uscita delle altre uscite. I possessori di PROFILER Stage dovranno scegliere “Profiler 1+2”
nella loro DAW e scegliere la sorgente audio con “1+2 Source” nella pagina USB Audio.

Esempio: “Master Stereo” prende il segnale alla fine del percorso del segnale del PROFILER, includendo tutti gli
effetti.

Se volete solo registrare una traccia DI per eseguire successivamente il reamp, scegliete “DI”. In questo caso, nella
vostra DAW è sufficiente una traccia mono.

Se scegliete una sorgente di uscita combinata come “DI/Stack”, con un segnale mono DI su USB 1 più un altro
segnale mono preso post sezione Stack su USB 2, potete inviarli a due canali mono separati nella vostra DAW.

Se necessario, i possessori di Stage possono scegliere un’altra sorgente di uscita stereo o combinata impostando
“3+4 Source” nella pagina USB Audio e scegliendo la corrispondente USB 3+4 nella loro DAW. Possono, per
esempio, registrare un segnale diretto selezionando “Stack” o “Mod Stereo” per 1+2 Source e un suono effettato
scegliendo “DLY/REV Wet” per 3+4 Source.
USB Audio 147

 Direct Monitoring

Se preferite ascoltare il segnale di uscita del PROFILER senza la latenza introdotta dalla DAW, attivate “Direct
Monitoring”. In questo caso, mettete in mute le tracce attive mentre registrate nella DAW, per evitare di ascoltare
due volte il segnale.

✓Con il Direct Monitoring attivato, il segnale di monitor segue la sorgente di Main Output scelta, mentre il segnale di
registrazione viene determinato dall’impostazione di 1+2 Source/3+4 Source sul PROFILER Stage oppure Rack.
Source nei modelli PROFILER Head e Rack.

Potete usare il Direct Monitoring per monitorare il segnale, compresi gli effetti (Main Output Source impostato su
“Master Stereo”), mentre registrate un segnale senza effetti (Rec. Source/1+2 Source impostato su “Stack”) – o
anche registrare il segnale puro della chitarra (Rec. Source/1+2 Source impostato su “DI” o “DI/Stack”) in previsione
di un successivo reamp.

Se mentre registrate preferite ascoltare gli effetti insert della vostra DAW disattivate “Direct Monitoring”. In questo
caso, dovrete accettare una piccola latenza.

 Reamp con PROFILER Head e Rack

Nella pagina USB Audio della sezione OUTPUT selezionate “Reamping” e sulla vostra DAW mettete in solo la
traccia DI preregistrata (chitarra pura). Ora, la traccia DI arriva all’ingresso del PROFILER, l’INPUT analogico della
chitarra è bloccato e Direct Monitoring è obbligatorio per ascoltare il segnale della chitarra processata durante il
reamp.

Nella pagina USB Audio, con “Reamp Source” scegliete la sorgente audio che volete registrare dal PROFILER.

Registrate su un’altra traccia della vostra DAW il segnale di uscita del PROFILER mentre la traccia DI viene
riprodotta dall’ingresso del PROFILER.
USB Audio 148

 Reamp con il PROFILER Stage

Nella pagina USB Audio della sezione OUTPUT selezionate “Reamping” e sulla vostra DAW inviate l’uscita della
traccia DI preregistrata (chitarra pura) a “Profiler 3+4”. Ora, la traccia DI arriva all’ingresso del PROFILER, l’INPUT
analogico per chitarra è bloccato e Direct Monitoring è disattivato visto che il PROFILER Stage supporta il monitor
opzionale della registrazione finale, anche quando riproducete delle tracce di accompagnamento dalla vostra DAW.

Come in modalità play-along (suonare sulle basi), usate 1+2 Source e 3+4 Source per scegliere i segnali da
registrare.

✓I segnali DI della chitarra sono mono, quindi sono sufficienti delle tracce mono. Per il reamp, con i modelli
PROFILER Head e Rack reinviate la traccia DI mono a USB 1 e con il PROFILER Stage a USB 3.

✓USB Reamping vi consente anche di usare il PROFILER come processore di effetti universale all’interno della vostra
DAW – per esempio potete applicare lo Spring Reverb alle voci, un riverbero plate al rullante, il delay analogico ad
un sintetizzatore o lo Ionosphere Reverb a degli ottoni.

 Registrare sorgenti audio esterne

Potete usare il PROFILER come un’interfaccia audio per sorgenti di segnale esterne come un microfono.

A questo scopo, per inviare il segnale di RETURN al canale USB 1 e ALTERNATIVE IN a USB 2, nel PROFILER
Head e Rack impostate Rec. Source su “Return Inputs”. I possessori di Stage dovrebbero impostare o 1+2 Source o
3+4 Source su “Return Inputs” e inviare i segnali di RETURN 1 e 2 alla DAW.

✓Potete trovare dei tutorial video riguardanti l’Audio USB in generale e specificamente il reamp all’indirizzo:
www.kemper-amps.com/video
Ingresso Strumento e Reamp 149

Ingresso Strumento e Reamp

Input Source Select


Potete scegliere tra quattro diversi ingressi fisici: INPUT, ALTERNATIVE INPUT (tranne PROFILER Stage),
RETURN e S/PDIF INPUT.

A differenza di altri parametri della sezione INPUT, Input Source viene impostato globalmente invece che per ogni
Rig. Non verrà quindi salvato in un preset di ingresso.

Tutti e quattro gli ingressi hanno diverse applicazioni, con due dedicati al reamp.

Input L’ingresso standard per strumento con alta impedenza e basso rumore.

Alternative Input L’ingresso ALTERNATIVE INPUT ad alta impedenza si trova nel pannello posteriore. Lo
troverete utile nel caso di strumentazione montata in rack, per collegare direttamente lo
(solo PROFILER strumento o tramite un ricevitore wireless. È un po’ più rumoroso rispetto all’ingresso
Head, PowerHead, INPUT frontale, ma potrebbe essere un problema solo per chitarre con un livello di uscita
Rack, PowerRack) molto basso e aggiungendo molta distorsione.

Anche con Source impostato su “Alternative Input”, questo ingresso non sarà attivo se
collegate un cavo nel connettore INPUT del pannello frontale.

Quando usate ALTERNATIVE INPUT potete ancora usare il Loop Mono, ma evitate di
usare Loop Stereo. ALTERNATIVE INPUT viene usato come ingresso destro per il ritorno
stereo ed il PROFILER non compensa automaticamente questa situazione.

Return / Return 1 Potete scegliere RETURN come ingresso analogico di livello da studio per eseguire un
(Reamp) reamp. L’ingresso RETURN è disponibile in formato TRS o XLR, entrambi bilanciati. Per il
PROFILER Stage usate l’ingresso TRS RETURN 1. Per saperne di più sulle funzioni
dedicate al reamp leggete attentamente il prossimo capitolo.
Ingresso Strumento e Reamp 150

S/PDIF Input Il connettore S/PDIF IN viene usato generalmente per eseguire il reamp da un’interfaccia
(Reamp) audio. Il segnale S/PDIF per definizione è stereo, ma per il reamp viene usato solo il
canale sinistro. Per saperne di più sulle funzioni dedicate al reamp leggete il prossimo
capitolo. Se non viene collegato nessun cavo S/PDIF oppure non viene rilevato nessun
segnale di sync, rimane attivo il connettore INPUT frontale.

✓Né RETURN né S/PDIF INPUT risponderanno all’impostazione “Clean Sens”. Hanno il loro controllo dedicato di
“Reamp Sens”, come descritto nel capitolo Reamping.

✓Potete trovare un tutorial video che spiega Input Source e come regolare correttamente Clean Sens e Distortion
Sens all’indirizzo:
www.kemper-amps.com/video

Reamping
La pratica del reamp prevede di registrare il segnale non processato dello strumento, spesso registrando
contemporaneamente il segnale dell’amplificatore; l’idea è quella di processare in seguito questo segnale, ma con
impostazioni diverse dell’ampli o anche usando un ampli completamente diverso.

Di solito è necessaria una DI-box speciale per adattare l’alta impedenza del segnale della chitarra e trasformarlo in
un corretto segnale a livello di linea per la registrazione. Anche il percorso opposto di “reamp” dal registratore
all’ampli a valvole ha bisogno di un processamento appropriato.

Per il reamp con il PROFILER, non è necessario nessuno strumento, perché la sua circuitazione interna è progettata
perché il vostro strumento comunichi con le attrezzature di uno studio. Comunque, potete ancora usare le
attrezzature classiche per il reamp, e trattare il PROFILER come un normale ampli a valvole. Sia che stiate
registrando il segnale dello strumento puro o che stiate effettuando il reamp, potete usare USB Audio, ingressi e
uscite analogicio o i collegamenti S/PDIF.
Ingresso Strumento e Reamp 151

Reamp con i collegamenti analogici o S/PDIF


Per fare il reamp, invece dell’audio USB, potete usare i collegamenti analogici o S/PDIF e la vostra interfaccia audio
preferita.

Reamp con i collegamenti analogici

✓Con il PROFILER Stage usate le uscite SEND 1 e gli ingressi RETURN 1. Per tutti gli altri modelli di PROFILER
usate DIRECT OUT/SEND e RETURN.

Per l’utilizzo dello S/PDIF per il reamping, si deve considerare quanto segue:

• Se il vostro PROFILER è stato costruito prima del 2018, dovete impostare il clock della vostra interfaccia audio su
slave per l’S/PDIF, poiché tali macchine possono funzionare solo come master. I PROFILER più recenti, compresi i
Ingresso Strumento e Reamp 152

PROFILER Stage, dispongono nella sezione OUTPUT di un’opzione denominata “Auto/Internal” e, se preferite,
possono essere usati come slave.

• Il PROFILER può generare un clock di 44.1, 48, 88.2 o 96kHz. Con il PROFILER come master, la vostra interfaccia
e la DAW saranno sincronizzate alla frequenza selezionata ed anche il vostro progetto sulla DAW deve essere
impostato di conseguenza.

• I segnali audio e di clock condividono un cavo S/PDIF per ogni direzione di trasmissione del segnale. Se il vostro
PROFILER è slave di un clock esterno, ma invia un segnale audio per la registrazione, per evitare disturbi impulsivi
(click) o altri artefatti dovete usare due cavi S/PDIF. Dovrete collegare due cavi anche se il PROFILER è configurato
come master del clock ma sta ricevendo il segnale tramite S/PDIF. Vi consigliamo di acquistare due cavi S/PDIF e di
lasciarli sempre collegati.

Reamp con S/PDIF


Ingresso Strumento e Reamp 153

Le regolazioni del livello che descriveremo nella seguente sezione vengono eseguite alla stessa maniera sia per i
collegamenti analogici che per quelli digitali. Ci sono quattro punti necessari per eseguire una registrazione e il
reamp del vostro segnale puro di chitarra.

 Punto uno: Collegamento di uscita DI

Per convertire il segnale dello strumento in un segnale di linea: andate alla sezione OUTPUT e trovate la pagina
Output Source. Per DIRECT OUTPUT/SEND 1 o per qualsiasi altra uscita che vogliate usare per registrare scegliete
“DI High”. Ora l’uscita che avete scelto porterà il segnale puro dello strumento, ma con un livello più alto di linea,
questo è il segnale “DI”. Se volete registrare tramite S/PDIF, scegliete “DI” per S/PDIF OUT.

Le opzioni successive – “DI/Stack”, “DI/Mod…”, “DI/Master …” per S/PDIF OUT – hanno la stessa applicazione; in
aggiunta portano il segnale processato dall’ampli sul canale destro S/PDIF, mentre sul canale sinistro S/PDIF
portano lo strumento puro. Questo vi permette di registrare tramite S/PDIF il segnale puro e quello processato – è,
comunque, disponibile sono una versione mono del segnale processato.

Cellegate l’uscita all’ingresso relativo del vostro dispositivo di registrazione e verificate che ci sia il segnale in
ingresso.

✓Anche la scelta “DI Low” per gli ingressi analogici porta il segnale DI, ma al livello originale dello strumento, che è più
basso del livello di linea. Troverete maggiori informazioni sulle opzioni Output Source nel capitolo Sorgenti di Uscita
di questo manuale.

 Punto due: Regolazione livello uscita DI e registazione

Per regolare il livello di uscita DI andate alla sezione INPUT e selezionate il parametro “Clean Sens”. Forse avete
già usato questo controllo, perché è lo stesso che serve per adattare il livello della vostra chitarra al volume generale
dei Rig e dei profili, come descritto nel capitolo pulsante INPUT. Regolate il parametro “Clean Sens” ad un livello in
cui il suono pulito venga percepito allo stesso volume dei suoni distorti; nel far questo, avrete adattato la dinamica
dello strumento per corrispondere perfettamente all’headroom digitale del PROFILER. Ora anche l’uscita assegnata
a “DI High/DI” sarà perfettamente regolata come livello.
Ingresso Strumento e Reamp 154

Se la possibilitò di regolare il livello dell’ampli era una funzione comoda, ora diventa fondamentale nella
registrazione di un segnale DI, perché aiuta a mantenere basso il rumore di fondo. Quando in seguito farete il reamp
di questo segnale con impostazioni di guadagno alte, il rumore di fondo della registrazione verrà significativamente
amplificato. Il LED INPUT è un ulteriore indicatore per impostare correttamente il livello: il LED deve lampeggiare in
giallo quando colpite forte le corde - cercate di evitare l’arancione scuro o il rosso.

Ora, registrare la chitarra pura. Potete sempre monitorare tramite le MAIN OUTPUT il suono di chitarra processato
(tramite l’ampli), che non subirà una possibile latenza del vostro sistema di registrazione (DAW).

 Punto tre: collegamenti di ingresso per il reamp

Collegate l’uscita analogica o S/PDIF del vostro registratore a RETURN/RETURN 1 o S/PDIF INPUT del
PROFILER.

Andate alla sezione INPUT e impostate “Input Source” o su “Return Input Reamp” o su “S/PDIF Input Reamp”. Se
avete già registrato il segnale DI, riproducetelo e inviatelo al PROFILER.

Non dovete scollegare la chitarra da INPUT. Non verrà più passato per il percorso del segnale del PROFILER, a
causa delle impostazioni “Reamp” di Input Source – comunque, verrà ancora inviato all’uscita DI selezionata e
quindi all’ingresso del vostro registratore.

Assicuratevi che MAIN OUTPUT o S/PDIF OUTPUT sia diretto al vostro registratore e, per registrare il suono di
chitarra processato, scegliete una Output Source appropriata, per esempio “Master Stereo”

Non appena armate la traccia sul registratore, sentirete la vostra chitarra che arriva al registratore e torna
all’ingresso per il reamp. Questo percorso attraverso il registratore potrebbe introdurre della latenza. Per evitarla,
mentre registrate impostate “Input Source” di nuovo su “Front Input”.

Per tutti i modelli di PROFILER tranne che per lo Stage il collegamento RETURN analogico è disponibile sia con
TRS bilanciato che ingresso XLR.
Ingresso Strumento e Reamp 155

 Punto quattro: livello di ingresso del reamp

Per ottenere un rapporto segnale-rumore ottimale, il livello dell’ingresso del reamp è tanto importante quanto il livello
di uscita dello strumento puro. La regolazione del livello avviene con il controllo di livello di uscita del registratore.
Non può essere regolato nel PROFILER. Il segnale S/PDIF, per definizione, può essere regolato solo nel dispositivo
che lo invia.

Suonate la chitarra con la traccia armata o riproducete una traccia già registrata. Mentre regolate il livello di uscita
del registratore controllate il LED INPUT. Quando colpite forte le corde il LED dovrebbe illuminarsi in giallo, ma non
oltre. Questo è tutto ciò che dovete fare, fintanto che il Rig che usate per il reamp non ha ampli distorti o effetti nel
percorso del segnale.

Se per il reamp usate un Rig distorto, potreste notare una certa quantità di distorsione diversa dall’originale,
nonostante abbiate seguito correttamente la procedura. Questa è la naturale conseguenza della corretta
impostazione dei livelli di ingresso e uscita: L’impostazione del livello corretto va fatta per ottenere il rapporto
segnale-rumore ottimale ma non ha a che fare con la conservazione del livello originale dello strumento. Per questo
c’è il parametro “Reamp Sens” – impostate semplicemente la quantità di distorsione desiderata tramite “Reamp
Sens” – e il gioco è fatto!

 Riassunto

Per la taratura dei livelli e la riproduzione di un Rig distorto con uno strumento in reamp, dovete eseguire due
impostazioni di livello: il livello assoluto di reamp nel registratore e la quantità di distorsione con “Reamp Sens”. Per
Rig di suoni puliti, è necessario solo il livello assoluto di reamp.

✓Trovate molti tutorial video che spiegano la configurazione di Sorgenti di Uscita per la registrazione e il reamp
all’indirizzo:
www.kemper-amps.com/video
Ingresso Strumento e Reamp 156

Procedura Alternativa per la Regolazione dei Livelli di Ingresso


La procedura per regolare i livelli di “Clean Sens” al punto due e la regolazione finale di “Reamp Sens” hanno una
sorta di relazione opposta che possiamo usare per regolare i livelli più semplicemente, ma a due condizioni:

• Il Rig in questione è distorto.

• Abbiate memorizzato l’impostazione “Clean Sens” originale usata per la registrazione dello strumento puro.

Prima, impostate “Reamp Sens” al valore opposto rispetto a quello dell’imposazione origianel “Clean Sens” (p. es.
2.0dB, se “Clean Sens” era –2.0dB). Ora, regolate il livello desiderato di distorsione con il volume di uscita del
registratore. fatto questo, avrete trovato il livello di ingresso giusto di default. Con questa procedura non avete
bisogno di guardare il LED INPUT.
Pedali di Espressione e Interruttori a Pedale 157

Pedali di Espressione e Interruttori a


Pedale
Sia il PROFILER che il PROFILER Remote vi permettono di collegare più pedali di espressione indipendenti, pedali
singoli o doppi, per funzioni diverse. Ciascuno degli ingressi PEDAL del PROFILER Stage (quattro ingressi), di tutti
gli altri modelli PROFILER (due ingressi) e del PROFILER Remote (quattro ingressi) può contenere un pedale
d’espressione, un interruttore mono o uno doppio.

Oppure, i controlli continui (CC) e le funzioni di commutazione possono essere controllati tramite una pedaliera o un
sequencer MIDI. Per ulteriori informazioni su questo argomento, consultare il capitolo MIDI.

Controlli a Pedale
Quattro controlli continui importanti possono essere pilotati da pedali d’espressione o da control change MIDI (CC).
Ognuno di essi può essere controllato tramite pedali dedicati o control change MIDI, ma esiste anche la possibilità di
combinare e condividere un pedale, o un controllo MIDI, per controllare più funzioni. Ma prima di descrivere come
organizzare al meglio i vostri pedali, diamo un’occhiata a questi quattro importanti tipi di controlli a pedale:

 Pedale Morph (MIDI CC11)

Questo pedale controlla il morphing simultaneo di più parametri continui del Rig.

L’assegnazione del Morphing ad un pedale d’espressione è una funzione globale – tuttavia, i parametri coinvolti nel
morphing e i rispettivi intervalli sono configurati all’interno di ciascun Rig. Così, in un Rig, il pedale Morph potrebbe
controllare solo il Delay Mix, mentre in un altro potrebbe controllare il Gain, insieme a Treble, Volume, Amplifier
Definition e molti altri. Quindi, come potete vedere, questo pedale è incredibilmente versatile. I dettagli sono riportati
nel paragrafo Morphing, qui di seguito. Potete trovare degli esempi nel Workshop Kemper e FX Rig Pack disponibili
Pedali di Espressione e Interruttori a Pedale 158

nel Rig Manager e sulla nostra pagina web:


www.kemper-amps.com/downloads

 Pedale Wah (MIDI CC01)

Oltre al classico wah wah, il PROFILER offre numerosi altri effetti che possono essere controllati dal pedale del
Wah, come il Wah Vowel Filter o il Wah Pedal Booster. Sono tutti denominati effetti “wah “ e sono indicati in
arancione.

Di nuovo, l’assegnazione del controllo wah a un pedale d’espressione è globale. Inoltre, è necessario un Rig con un
effetto wah e i parametri Pedal Mode e Pedal Range devono essere impostati per il controllo del pedale. Per iniziare
rapidamente, potete scegliere un preset dalla lista dei preset di fabbrica. Aprite, ad esempio, il modulo C, ruotate la
manopola BROWSE e selezionate il preset wah wah "Cry" – il vostro pedale del Wah dovrebbe ora simulare un Cry
Baby™.

Siete liberi di utilizzare tutti gli effetti wah che desiderate – tutti risponderanno simultaneamente Per maggiori
informazioni consultate il capitolo effetti Wah di questo manuale.

 Pedale del Volume (MIDI CC07)

Anche il Pedale del Volume viene assegnato globalmente. Tuttavia, la sua posizione nel percorso del segnale (p. es.
“Input”) ed il suo conseguente impatto sul guadagno dell’amplificatore o sulle code del delay possono essere
personalizzati per ogni Rig. È anche possibile impostare un valore minimo per ogni Rig, o addirittura trasformarlo in
un pedale del booster in determinati Rig. Per informazioni più dettagliate vi rimandiamo al paragrafo Pedale del
Volume seguente.

 Pedale Pitch (MIDI CC04)

Il Pedale del Pitch è dedicato agli effetti di pitch shifter Pedal Pitch e Pedal Vinyl Stop, ideale per creare il classico
effetto Whammy™. Per i dettagli consultate il capitolo corrispondente.
Pedali di Espressione e Interruttori a Pedale 159

E Consigli per il Pedale di Espressione


Un pedale di espressione funziona come un qualsiasi pedale del wah o del volume analogico, ma è realizzato per
dispositivi digitali. Ha bisogno solo di un cavo con un jack stereo (jack TRS). In linea di massima, con il PROFILER
potete usare tutti i tipi e le marche di pedali d’espressione, anche se molti utenti preferiscono i due modelli seguenti:

Dunlop® DVP 3 è un ibrido che comprende il volume analogico e la funzionalità del pedale di espressione Grazie
alla sua ampia escursione meccanica, è preferito da molti utenti per il preciso controllo del volume o del Morphing.

Mission Engineering™ EP-1 e EP-1 KP sono entrambi disponibili in verde e in nero. L’EP-1 ha aspetto e feeling di
un classico pedale wah. Per questo motivo è la scelta preferita di molti utenti per l’utilizzo come wah. L’EP-1 KP offre
un interruttore aggiuntivo in punta, che può essere collegato al PROFILER o al Remote, come qualsiasi altro
interruttore esterno, tramite un cavo TS aggiuntivo. Questo interruttore può essere utilizzato per attivare/disattivare
gli effetti wah con funzionamento simile ai pedali wah classici. Questo toe switch (interrutore in punta) può essere
molto pratico se il pedale viene utilizzato come pedale wah dedicato o come wah in combinazione con il volume. In
generale, un toe switch non è necessario, poiché il PROFILER offre modi intelligenti per attivare gli effetti di wah, ad
esempio muovendo semplicemente il pedale.
Pedali di Espressione e Interruttori a Pedale 160

Collegare i Pedali al PROFILER Remote o al PROFILER Stage


Sia il PROFILER Remote che il PROFILER Stage dispongono di quattro ingressi per il collegamento diretto di pedali
d’espressione o interruttori. Per il Remote, questi possono essere configurati nelle System Settings alle pagine
“Pedal 3-6”. Per il PROFILER Stage, possono essere configurati nelle Pedals Settings alle pagine “Pedal 1-4” che
possono essere raggiunte premendo il pulsante PEDALS.

I quattro ingressi PEDAL del PROFILER Remote sono già preassegnati alle seguenti funzioni:

• PEDAL 3: Volume

• PEDAL 4: Morph

• PEDAL 5: Wah

• PEDAL 6: Pitch

I quattro ingressi PEDAL del PROFILER Stage sono preassegnati in maniera simile:

• PEDAL 1: Volume

• PEDAL 2: Morph

• PEDAL 3: Wah

• PEDAL 4: Pitch

Anche “Pedal Type 1” è preassegnato, che si adatta a quasi tutti i regolari pedali di espressione. Se utilizzate un
pedale di espressione con polarità invertita (ad esempio Yamaha™), selezionate “Pedal Type 2”. La polarità errata
potrebbe determinare una curva di risposta non ottimale.
Pedali di Espressione e Interruttori a Pedale 161

Quattro Pedali: Il Lusso Assoluto

Quattro pedali dedicati collegati al PROFILER Remote. Per il PROFILER Stage usate i connettori PEDAL 1 -4

Se vi attenete a queste assegnazioni predefinite, per calibrarlo è sufficiente collegare il cavo TRS, premere
“Calibrate” ed eseguire un’escursione completa del pedale. Il valore di oscillazione del pedale viene visualizzato
sullo schermo, subito sotto il pulsante soft. Ripetete poi questa procedura per ognuna delle quattro pagine Pedal
3~6 nelle System Settings (Remote) o Pedal 1~4 nelle Pedal Settings (Stage).

In questo caso, i pedali sono tutti completamente indipendenti. Potete lasciare Volume, Morph, Wah o Pitch in
qualsiasi posizione intermedia, mentre lavorate su un altro pedale.
Pedali di Espressione e Interruttori a Pedale 162

Tre Pedali: Comodo

Due pedali dedicati per volume e Morphing pi ù un pedale condiviso per il wha e per effetti di pitch. Per il PROFILER
Stage usate i connettori PEDAL 1~3

Per collegare e calibrare i vostri Pedali di Volume, Morph e Wah, seguite le istruzioni riportate in Quattro Pedali: Il
Lusso assoluto per collegare e calibrare i vostri Pedali di Volume, Morph e Wah. L’unica differenza è che questa
volta non c’è un Pedale del Pitch dedicato.

Successivamente, passate alla pagina “Pedal Links” nelle System Settings (Remote) o nelle Pedal Settings (Stage)
e scegliete l’opzione “WahPedal > Pitch”. Ora il Pedale del Wah può a controllare il Pedal Pitch o il Pedal Vinyl Stop,
non appena attivate uno di questi effetti. In pratica, il pedale controllerà contemporaneamente tutti gli effetti di wah e
pedal pitch attivi. Per questo motivo è bene organizzare i Rig con combinazioni di effetti utili. Su Remote o Stage
potete anche usare i pulsanti Effect I-IIII per attivare/disattivare singoli effetti o combinazioni di effetti, per garantire
che l’azione del pedale produca sempre risultati piacevoli.
Pedali di Espressione e Interruttori a Pedale 163

Due Pedali: Mainstream

Un pedale dedicato al volume e il Pedale del Morph condiviso per effetti di wah e di pedal pitch; Per il PROFILER
Stage usate i connettori PEDAL 1+2

Per collegare e calibrare i vostri Pedali di Volume e Morph seguite le istruzioni riportate sopra. Non avete né un
pedale Wah né un pedale Pitch dedicati.

Poi andate a “Pedal Links”. Ora il pedale del Morph è il master per gli effetti di Morphing, wah e pedal pitch e li
controlla tutti contemporaneamente. Nella maggior parte dei casi vorrete controllare solo uno di questi effetti. Quindi,
se volete controllare solo il Morphing, assicuratevi che gli effetti wah o pedal pitch siano disattivati. Per controllare
solo il wah, disattivate tutti gli effetti di pedal pitch e assicuratevi che non ci siano parametri impostati per il Morphing .
Se volete usare solo il Pedal Pitch, assicuratevi che non sia attivo alcun effetto wah e che il Rig corrente non includa
nessun parametro di morphing. Per evitare salti d’intonazione accidentali, il Pedale Morph deve essere spostato
nella posizione del tallone, così il suono inizierà a spostarsi sempre dall’intonazione originale.
Pedali di Espressione e Interruttori a Pedale 164

C’è un’altra configurazione possibile con due pedali: potete decidere di controllare il Morphing tramite gli interruttori
Rig 1~5 del vostro Remote o dello Stage e saltare del tutto il controllo del Morph tramite pedale. In questo caso, vi
troverete con un pedale di volume dedicato e un pedale del wah riassegnato agli effetti di pedal pitch. Il pedale wah
verrebbe impostato con “WahPedal > Pitch”, come nell’esempio Tre pedali: Comodo precedente.

Un Pedale: Purista

Un pedale del wah da condividere per volume ed effetti di pedal pitch ; per il PROFILER Stage usate PEDAL 3

Non è possibile combinare i Pedali di Morph e Volume perché ciò comporterebbe conflitti logici. Pertanto, in questa
configurazione il Morphing può essere attivato solo tramite interruttori a pedale del Remote o dello Stage – sia con i
pedali Rig 1~5, sia tramite la personalizzazione di uno dei pulsanti LOOPER, TUNER o TAP. In alternativa, potete
collegare un interruttore esterno aggiuntivo e assegnargli la funzione Morph. Tratteremo presto l’argomento degli
interruttori esterni.
Pedali di Espressione e Interruttori a Pedale 165

L’unico pedale, quindi, deve essere configurato come pedale del wah. L’ingresso PEDAL 5 del Remote e l’ingresso
PEDAL 3 del PROFILER Stage sono già predisposti di default. Le modalità di collegamento e calibrazione sono già
state spiegate nell’esempio Quattro Pedali: Il Lusso assoluto. Poi nella pagina Pedal Links delle System Settings
selezionate “WahPedal > Volume” e “WahPedal > Pitch”.

✓Se selezionate “WahPedal > Volume”, queste due funzioni si escludono a vicenda. Non appena un effetto wah è
attivo, il Wah Pedal controlla questo effetto wah, mentre il volume rimane fisso. Fino a che non c’è un effetto wah nel
Rig corrente o l’effetto wah è disattivato, il Wah Pedal controlla il volume. Tutti gli altri collegamenti al pedale
consentono di controllare i rispettivi effetti contemporaneamente. Quindi, un Pedale del Morph può eseguire il
morphing e controllare il wah e gli effetti di pedal pitch allo stesso tempo, se avete attivati questi collegamenti. Un
pedale del Wah può controllare gli effetti wah e pedal pitch insieme, se è selezionato “WahPedal > Pitch”.

✓Un video tutorial che illustra l’impostazione dei pedali d’espressione è disponibile all’indirizzo:
www.kemper-amps.com/video

Servono Altri Interruttori?


Gli interruttori possono essere collegati sia al PROFILER che al PROFILER Remote. Le funzioni degli interruttori
possono essere assegnate globalmente. Queste funzioni comprendono su/giù del Rig, l’attivazione/disattivazione dei
moduli di effetti, l’attivazione delle funzioni Action & Freeze, l’attivazione della modalità Tuner, battere il tempo o
l’attivazione temporanea del Beat Scanner.

Il PROFILER Remote e lo Stage hanno molti interruttori incorporati: Ognuno dei loro quattro interruttori degli effetti
può assumere diverse funzioni di commutazione che possono essere assegnate e memorizzate nei Rig. Inoltre, gli
interruttori a pedale LOOPER, TAP e TUNER possono essere riassegnati ad altre funzioni di commutazione, a livello
globale. Se avete necessità di altri interruttori, potete collegare interruttori singoli o doppi a ciascuno dei quattro
ingressi PEDAL.
Pedali di Espressione e Interruttori a Pedale 166

Collegare un PROFILER Switch


Collegate il KEMPER PROFILER Switch con un cavo TRS ad uno degli ingressi PEDAL e selezionare la modalità
“PROFILER Switch“ nella pagina corrispondente “Pedal” nelle “Pedal Settings” del PROFILER Stage o nelle
“System Settings” di qualsiasi altro modello di PROFILER. Assegnate agli interruttori A e B le vostre funzioni di
commutazione preferite. Poi premete “Calibrate” e premete una volta ogni interruttore. Fatto!

Interruttori Singoli o doppi di Altri Marchi


Il PROFILER richiede i cosiddetti interruttori “Momentary” e “normalmente aperti”. Gli interruttori di canale per
amplificatori a valvole non sono compatibili con il PROFILER, in quanto utilizzano un meccanismo a scatto che attiva
la funzione di commutazione assegnata solo ogni due colpi. Gli interruttori singoli vanno collegati con un cavo TS,
quelli doppi con un cavo TRS.

Nella pagina “Pedal” corrispondente nelle Pedal Settings del PROFILER Stage o nelle System Settings di tutti gli
altri modelli di PROFILER, scegliete la modalità “Mono Switch” o “Dual Switch” ed assegnate la funzione di
commutazione con la manopola soft indicata con “Switch Tip”. Se avete selezionato “Dual Switch”, con il controllo
soft indicato con “Switch Ring” potete assegnare un’altra funzione di commutazione. Se il vostro interruttore esterno
permette di cambiare la polarità (p. es. Boss® FS-5 e FS-6), impostatelo su normalmente aperto. La funzione
dell’interruttore dovrà attivarsi quando lo premete. La polarità errata farà sì che la funzione venga attivata quando
rilasciate il pulsante. Soprattutto se con un interruttore esterno volete controllare Loop er Start &Looper Stop, una
polarità sbagliata può comportare strani risultati, perché sia la pressione che il rilascio dei pulsanti hanno il loro
significato. Non dimenticate di premere “Calibrate” e di premere una volta ogni interruttore.

✓Potete trovare un tutorial video dedicato alle specifiche tecniche e a tutti gli altri aspetti del collegamento di pedali di
espressione e interruttori al PROFILER o al Remote all’indirizzo:
www.kemper-amps.com/video
Pedali di Espressione e Interruttori a Pedale 167

Collegare Pedali e Interruttori al PROFILER Head, PowerHead, Rack


o al PROFILER Head, PowerHead, Rack

Collegare Pedali e Interruttori direttamente al PROFILER

Sia il PROFILER Head, PowerHead, Rack che il PowerRack dispongono di due connettori per il collegamento diretto
di pedali d’espressione o interruttori, che potete configurare alle pagine “Pedal 1~2” delle “System Settings.

Anche se sarebbe possibile collegare due pedali d’espressione come descritto nell’esempio Mainstream precedente,
l’approccio più pratico in questo caso è quello di collegare un pedale d’espressione per controllare gli effetti di wah,
volume e pedal pitch e poi un doppio interruttore per il su/giù dei Rig.

Se questo è ciò che volete fare, collegate il vostro pedale di espressione all’ingresso PEDAL 1 ed assegnate la
funzione Wah Pedal alla pagina “Pedal 1” nelle System Settings. Poi, premete il pulsante “Calibrate” e muovete il
pedale dal tallone fino alla punta. La barra sotto “Calibrate” dovrebbe corrispondere al vostro movimento. Poi
passate alla pagina “Pedal Links” e attivate “WahPedal > Volume” e “WahPedal > Pitch”. ora il pedale del Wah
controllerà anche il volume e gli effetti di intonazione (pedal pitch).
Pedali di Espressione e Interruttori a Pedale 168

✓Se selezionate “WahPedal > Volume”, queste due funzioni si escludono a vicenda. Quando è attivo un effetto wah, il
Wah Pedal controlla l’effetto Wah, mentre il volume rimane fisso. Fino a che non c’è un effetto wah nel Rig corrente
o l’effetto wah è disattivato, il Wah Pedal controlla il volume.

Poi, collegate il cavo TRS del doppio interruttore all’ingresso PEDAL 2. Se è un KEMPER PROFILER Switch,
seguite queste istruzioni. Se si tratta di interruttori di qualsiasi altra marca, seguite queste istruzioni. Non dimenticate
di premere “Calibrate” e di premere una volta ciascuno dei due interruttori. Poi andate alla pagina “Pedal #”
corrispondente nelle System Settings ed assegnate ai due interruttori “Rig up” e “Rig down” In Modalità Browser,
potete scorrere tra i Rig in base all’opzione selezionata in “View” e “Sort Order”. In modalità Performance, potete
scorrere gli Slot e le Performance. Gli Slot disattivati verranno automaticamente saltati. In modalità PROFILER,
commuterete tra “KEMPER Amp” e “Reference Amp”.

✓Un tutorial video che dimostra la configurazione degli interruttori collegati al PROFILER è disponibile all’indirizzo:
www.kemper-amps.com/video
Pedali di Espressione e Interruttori a Pedale 169

Funzione Volume Pedal


A differenza delle funzioni Wah e Pitch del pedale, la funzione Volume Pedal non ha un proprio tipo di effetto, in
quanto ciò comporterebbe l’assegnazione di un modulo effetto ogni volta che si desidera utilizzare il pedale. Invece,
troverete due parametri per il Pedale del Volume nelle Impostazioni del Rig.

 Volume Pedal Location

Determina la posizione del Pedale del Volume nel percorso del segnale:

Off Il Pedale del Volume non ha effetto.

Input Direttamente prima del modulo A.

Pre Stack Subito dopo il modulo D. In questa posizione controllate il guadagno dell’amplificatore.

Post Stack Subito prima del modulo X. In questa posizione controllate il volume generale del suono, ma le
code di riverbero e delay decadranno naturalmente quando sollevate il pedale.

Output Subito dopo il modulo REV. In questa posizione, controllate il volume generale del suono,
comprese le code di riverbero e delay che possono essere attenuate immediatamente.
Pedali di Espressione e Interruttori a Pedale 170

 Volume Pedal Range

Questo è un parametro bipolare. Nella posizione centrale il Pedale del Volume non ha alcun effetto. Se impostate
Range più verso sinistra indicherete il volume minimo nella posizione del tallone, mentre il volume massimo nella
posizione della punta rimane invariato. Nella posizione minima, il pedale esegue l’escursione a partire dal livello
zero, proprio come ci si aspetterebbe da un pedale del volume analogico Ruotando “Volume Pedal Range” verso la
metà di destra, il Pedale del Volume si trasforma da pedale di attenuazione in un pedale booster. Ora, il tallone
rimane al volume standard, mentre la posizione della punta fornisce un aumento del volume o del gain. L’incremento
massimo, con il valore più alto di “Volume Pedal Range” è di +24dB.

Le impostazioni del Pedale del Volume vengono memorizzate nei Rig. Comunque, se avete un’impostazione
preferita e la volete usare sempre, premete “Lock Volume Pedal” per esonerare le vostre impostazioni dai cambi di
Rig.

Volume Pedal può essere controllato da un pedale di espressione collegato al PROFILER o al Remote, o anche via
MIDI via control change CC07.

Il Volume Pedal è un volume dedicato, separato dal volume del Rig, dal MASTER VOLUME o da qualsiasi altro
volume di uscita. Tutti questi volumi funzionano sommandosi uno all’altro.

Quando abbassate completamente il Pedale del Volume, sullo schermo apparità la modalità Tuner

Questo significa che potete accordare la chitarra sul palco senza bisogno di un pulsante TUNER dedicato! Se si
dovesse accidentalmente scollegare il pedale quando il volume è ancora a zero, la modalità Tuner dispone di un
pulsante soft per riportare il volume al massimo.

✓Se preferite attivare la modalità Tuner tramite un interruttore TUNER dedicato (p. es. l’interruttore a pedale TUNER
del Remote, dello Stage o solo tramite MIDI CC31), potete deselezionare “Tuner@Volume 0” nella modalità Tuner.
Ora, il Pedale del Volume nella posizione del tallone non attiverà più la Modalità Tuner. Consultate i dettagli
riguardanti la modalità Tuner.
Pedali di Espressione e Interruttori a Pedale 171

Morphing
Il Morphing è uno strumento estremamente potente che consente di modificare simultaneamente numerosi
parametri all’interno di un Rig. Potete usarlo come trasformazione (morphing) continua da un suono in un suono
molto diverso, controllato tramite pedale d’espressione o attivato da un interruttore a pedale. Potete, per esempio,
trasformare un suono di ritmica di base in un suono di solo con boost. Il Morphing funziona sia in modalità
Performance che Browser, e può coinvolgere tutti i parametri continui di un Rig.

Nonostante la potenza di questa funzione, l’impostazione del Morphing è piuttosto semplice. Se avete un PROFILER
Remote o Stage, il Morphing è subito a portata di mano. Se non disponete di PROFILER Remote o Stage, potete
comunque attivare il Morphing collegando un interruttore a pedale momentaneo o un pedale di espressione.

Per prima cosa, vediamo come impostare il Morphing con il PROFILER Remote o lo Stage:

Se caricate un Rig non ancora preparato per il Morphing – in modalità Browser o Performance – il LED inferiore del
pulsante Rig 1~5 del PROFILER Remote o dello Stage si accende come di consueto. Questo stato indica il “Base
Sound” del Rig. Se premete di nuovo questo Pulsante Rig, il LED superiore di questa manopola si accende, mentre
quello inferiore si smorza. Inoltre, sullo schermo una piccola barra grafica orizzontale si sposta da sinistra a destra.
Questo stato indica il “Morph Sound” del Rig. Le pressioni successive del pulsante Rig, commuteranno lo stato del
LED e muoverà la barra sullo schermo.

Proviamo ad impostare un Morphing molto semplice: con il LED superiore attivato come descritto, ruotate la
manopola GAIN di una quantità significativa. Ora, premete di nuovo il pulsante Rig. Dovreste notare che il Gain è
tornato automaticamente al livello precedente. Ulteriori pressioni del Pulsante Rig alterneranno questi due livelli di
Gain.

Finora, state eseguendo il morph di un solo parametro. Potete ripetere la procedura sopra descritta con tutti i
parametri desiderati e alternare i loro valori, insieme al Gain, premendo il pulsante Rig. Quando è attivo Base
Sound, qualsiasi modifica di un parametro continuo sarà associato al suono base. Quando è attivo Morph Sound,
qualsiasi modifica di un parametro continuo avrà effetto solo sul suono Morph. Quando memorizzate il Rig,
verrammo automaticamente memorizzati con il Rig sia lo scenario base che quello morph. Questo è il Morphing!

Avrete notato che il passaggio dal suono Base Sound al Morph Sound (e viceversa) di default non è istantaneo, ma
esegue una transizione graduale. Nelle Rig Settings potete imposatare individualmente sia il Rise Time che il Fall
Time del Morphing. Entrambi i valori di tempo possono essere impostati da zero (per una commutazione istantanea
Pedali di Espressione e Interruttori a Pedale 172

del morph) fino a 32 secondi. Quando attivate il Tempo per questo Rig battendo il pulsante TAP o scegliendo un
tempo specifico, il tempo del Morphing verrà visualizzato in valori di nota specifici e sincronizzato al tempo corrente.
Un’applicazione interessante potrebbe essere quella di impostare il Rise Time a, per esempio, quattro battute. A
questo punto, basta premere il pulsante Rig quattro battute prima dell’inizio dell’assolo e godersi una piacevole
passeggiata verso il fronte del palco, mentre il PROFILER trasforma lentamente il suono della ritmica nel suono
boost del solo. I due LED si illumineranno e smorzeranno in maniera continua per indicare la velocità del
cambiamento del suono.

Se non disponete di un PROFILER Remote o di uno Stage, potete usare un interruttore momentaneo esterno
collegato a uno degli ingressi SWITCH/PEDAL del PROFILER Head o del Rack e impostarlo come pulsante Morph.

Indipendentemente dal fatto che possediate o meno un PROFILER Remote, un pedale d’espressione impostato
come controller parallelo per il Morphing è un must assoluto. Collegate il pedale di espressione a un ingresso
SWITCH/PEDAL del vostro PROFILER o PROFILER Remote. Assegnazione della funzione Morph Pedal. Ora
potete controllare il Morphing con un pedale di espressione a qualsiasi velocità e anche fermarvi in posizioni
inermedie. I parametri Rise e Fall Time riguardano solo gli interruttori a pedale Rig 1~5 del Remote o dello Stage o
gli interruttori esterni, non il Pedale Morph.

Il Morph Pedal può essere controllato anche tramite MIDI CC11. Non è nemmeno necessario un pulsante per
operare il Morphing – se volete, potete usare solo il pedale d’espressione. La funzionalità del pulsante Morph è
disponibile anche tramite MIDI CC80.

Il Morph Button e il Morph Pedal non sono solo strumenti di esecuzione per il Morphing – sono anche i comandi che
determinano se si sta modificando il Base Sound o il Morph Sound. Per questo motivo, per evitare confusione
ricordate i seguenti dettagli:

✓Se mentre modificate i parametri state usando un Pedale del Morph, accertatevi che il pedale sia completamente
nella posizione di tallone o di punta. Se usate il pulsante Morph con valori lunghi di Rise Time o Fall Time, aspettate
che la transizione sia terminata prima di modificare i parametri – il PROFILER non consente di modificare i parametri
in posizioni intermedie, poiché non sarebbe possibile determinare se la modifica è destinata al Suono Base o Morph.

✓Quando modificate i parametri senza volerli comprendere nel morph, accertatevi che sia selezionato il Base Sound.
In questo modo il nuovo parametro non verrà interessata dal Morphing.
Pedali di Espressione e Interruttori a Pedale 173

Attenzione:

• Ogni singolo parametro continuo di un Rig può essere oggetto di morph. Ciò include tutti i parametri continui dei
moduli effetti e dell’amplificatore

• In generale, solo i parametri continui possono essere oggetto del morph. Interruttori e selezioni non possono essere
usati per il morph, perché provocherebbero salti evidenti nel suono.

• Eccezione 1: I parametri del Cabinet non possono essere inclusi nel morph perché creerebbero artefatti.

• Eccezione 2: I valori di nota del Delay possono essere oggetto di morph, anche se si tratta di una selezione.

• Anche gli effetti di distorsione consentono il morph continuo del parametro Mix.

• Le impostazione del Morph vengono memorizzate nei singoli Rig.

• Le impostazione del Morph vengono memorizzate singolarmente anche nei moduli o nei preset delle sezioni.

• Le impostazioni di Morph di qualsiasi modulo o sezione bloccati saranno anch’esse bloccate.

• I parametri Global non possono essere inclusi nel morph. Questo vale anche per i parametri della Sezione OUTPUT.

• I valori morph dei parametri possono essere impostati al di sopra o al di sotto del loro valore di base, per creare
progressioni positive o negative.

• Potete interrompere il morphing di qualsiasi parametro riportando il valore del morph al valore base.

• Un metodo più sicuro per annullare un Morphing è quello di attivare prima il Base Sound, e poi far scorrere il valore
di base di qualsiasi parametro oltre il valore del Morphing.

• Se al PROFILER non è collegato alcun dispositivo per attivare il Morphing, tutti i Rig verranno caricati con il loro
Base Sound.

• Il pedale del Morph può essere configurato per controllare anche il pedale Wah e/o il pedale Pitch. Per la
configurazione consultate Pedal Links.
Pedali di Espressione e Interruttori a Pedale 174

L’utilizzo degli interruttori a pedale Rig (o di interruttori esterni) o l’utilizzo del Pedale Morph, possono essere
approcci diversi al Morphing, ma non si escludono a vicenda. Se premete il pulsante (o l’interruttore esterno) mentre
il pedale (o il controller MIDI) è stato impostato su un valore intermedio, il Morphing procederà da quel valore. Se in
seguito muoverete il pedale d’espressione, il morphing partirebbe, ovviamente, da una posizione sbagliata. Per
sincronizzare il livello del morph con la posizione del pedale, il processo di morph viene accelerato o decelerato di
conseguenza, per garantire che il morphing non provochi mai salti indesiderati. È sempre possibile scegliere il
pulsante/interruttore o il pedale d’espressione per controllare il Morphing, in modo da poterne adattare l’uso alle
proprie necessità.

Quando usate il PROFILER Remote o lo Stage in Modalità Performance, i LED nella fila inferiore sopra i cinque
interruttori a pedale Rig indicano la disponibilità degli Slot delle Performance con una luce smorzata. Analogamente,
i LED della fila superiore indicano la disponibilità di un Suono Morph in questo specifico Slot con una luce attenuata.

La funzione di default degli interruttori Rig 1~5 del Remote e dello Stage è quella di attivare il Morphing. Tuttavia,
potreste preferire usarli per riportare il Rig/Slot corrente nella sua condizione originale. Per scegliere questo
comportamento, disattivate l’opzione “Rig Button Morph” che si trova nelle System Settings. Questa opzione ha
effetto anche sui controlli MIDI che inviano MIDI CC 50~54 per caricare Rig o Slot, come ad esempio un
Uno4Kemper™. Per attivare il Morphing, insieme al pedale Morph, invece di usare gli interruttori Rig, potete
assegnare uno degli interruttori LOOPER, TAP o TUNER del Remote o dello Stage, o anche un interruttore esterno.

Questa è la pagina “Morph” delle Rig Settings.

In questa pagina potete rivedere, verificare e gestire il Morphing. La pagina contiene:

• Un percorso del segnale completo che indica quale modulo è attualmente impostato per il Morphing

• Una barra che indica lo stato attuale del Morphing

• Una manopola soft per simulare il Pedale del Morph

• Un pulsante soft per simulare il Morphing azionato da un pulsante (questa funzione può essere assegnata anche
all’interruttore QUICK; il PROFILER Stage ha persino un interruttore MORPH.

• I parametri “Rise Time “ e “Fall Time”, che vengono applicati se il Morphing viene attivato tramite gli interruttori Rig
1~5 del Remote o dello Stage o da un altro pulsante
Pedali di Espressione e Interruttori a Pedale 175

• L’opzione “Momentary” per scegliere se il Morph Sound deve rimanere bloccato se attivato tramite il pulsante Morph
(impostazione di default) o se il Base Sound deve tornare non appena il pulsante Morph viene rilasciato

• Pulsanti soft per cancellare il Morphing per l’intero Rig o selettivamente per modulo. Tenete premuto “Clear Module”
seguito dal pulsante del modulo, ad esempio il modulo D, del quale volete cancellare il Morph

Monitor Volume Pedal (MIDI CC73)


“Monitor Volume” è un’opzione speciale aggiuntiva del pedale per controllare il volume del MONITOR OUTPUT e
dell’amplificatore di potenza interno di PowerHead e PowerRack. Consente di generare un feedback controllato
tramite la cassa del monitor.
Sezione Stack 176

Sezione Stack
The stack section is the heart of the PROFILER. It represents the raw virtual guitar amplifier and guitar cabinet as
defined by the PROFILE. Every PROFILE is represented by the two modules that make up the stack section.

Amplifier
La sezione dello stack (testata e cassa) è il cuore del PROFILER. Rappresenta esclusivamente l’amplificatore per
chitarra ed il cabinet virtuali, come definito dal Profilo. Ogni profilo è rappresentato dai due moduli che compongono
la sezione stack.

✓Un video tutorial dedicato che spiega il modulo amplificatore nella sezione stack è disponibile al seguente indirizzo:
www.kemper-amps.com/video

 Definition

Il parametro “Definition” controlla l’impronta caratteristica del preamplificatore. La procedura di PROFILING imposta
automaticamente “Definition “ ad un valore che rappresenta l’amplificatore di riferimento. Ad esempio, lo si può
usare per modernizzare il profilo di un amplificatore vintage senza dover ricorrere ad effetti aggiuntivi. In alternativa,
potete partire da un profilo di un ampli a valvole moderno e usare “Definition” per dargli un suono più vintage quando
viene spinto in distorsione. Potete usare “Definition” anche per conformare il suono della vostra chitarra con il suono
del vostro ampli. Non abbiate paura di continuare a sperimentare fino a ottenere l’equilibrio che vi sembra migliore.

Gli ampli vintage distorcono le armoniche inferiori del segnale della chitarra, il che conferisce loro un suono da blues.
Questi amplificatori sono stati originariamente progettati per fornire un suono pulito, quindi se volete una distorsione
pastosa, questi ampli devono essere pilotati da un tipico dispositivo a transistor come un treble booster. Gli
amplificatori a valvole moderni utilizzano un approccio diverso, in cui le armoniche più acute delle corde della
chitarra sono la forza trainante del suono distorto. I costosi ampli da boutique fanno un ulteriore passo avanti in
questo concetto, fornendo un livello estremo di alte frequenze e una gamma dinamica estesa. La distorsione ha una
qualità brillante e conserva ogni sfumatura delle corde e dei pickup. Insieme alle caratteristiche dell’altoparlante, il
comportamento individuale della distorsione crea l’impronta digitale che identifica l’amplificatore.
Sezione Stack 177

 Power Sag

“Power Sagging” modella l’interazione tra tra il segnale della chitarra e lo stadio di distorsione. Aumentate la quantità
di “Power Sagging” per esaltare la velocità e l’energia dei suoni crunch. Il suono della chitarra acquista maggiore
energia e presenza, senza aumentare il volume percepito del segnale distorto. Quando alzate “Power Sagging” oltre
il 50%, si va al di là delle possibilità di un amplificatore a valvole analogico, ma senza perdere nessuna delle
caratteristiche naturali del suono. Alla massima potenza, “Power Sagging” può far suonare più forte le note pulite e
scintillanti di quelle distorte, quindi può essere utilizzato per espandere la gamma dinamica del suono originale. Con
“Power Sagging” impostato allo 0%, viene conservata la gamma dinamica originale del profilo.

Il power sagging è un fenomeno che si verifica quando le valvole assorbono molta energia elettrica ad alti tassi di
distorsione, indebolendo così la tensione di alimentazione. Sotto tale carico, le valvole cambiano le loro
caratteristiche di distorsione e subiscono una sorta di spegnimento; poi, non appena il carico diminuisce, le valvole
riprendono fiato. Quello che a prima vista può sembrare un limite tecnico della progettazione degli amplificatori a
valvole si è rivelato un reale vantaggio per l’espressività musicale del chitarrista. Il PROFILER padroneggia questo
comportamento tecnico senza degradare o modificare in alcun modo il carattere di base del modello di amplificatore.

• L’amplificatore interagisce con il chitarrista e reagisce al plettro e alle dita con la massima sensibilit à possibile.

• Il suono della chitarra acquista maggiore energia e presenza, senza aumentare il volume percepito del segnale
distorto.

• L’esecuzione stoppata dà risultati migliori del solito, poiché il plettro non viene nascosto.

• I regni dei suoni puliti e distorti si avvicinano, rendendo i suoni crunch più veloci ed energici. L’amplificatore non si
limita a distorcere tutto senza pietà – tutte le sfumature vengono rispettate fedelmente. Il suono complessivo
acquista più vita, con maggiore incisività e potenza. Sembra quasi che il compressore sia stato disattivato,
permettendo così alla chitarra di affermarsi più facilmente tra gli altri strumenti sul palco, come la batteria o il basso.

Poiché la gamma dinamica di un ampli a valvole è limitata dalle leggi della fisica, il power sagging può arrivare solo
a un certo punto prima che il calo della tensione di alimentazione distrugga la bellezza delle caratteristiche di
distorsione. Il PROFILER permette di ottenere una gamma dinamica molto più ampia, preservando allo stesso
tempo il carattere delle valvole.
Sezione Stack 178

Abbassando la manopola del volume della chitarra si ottiene un suono molto naturale e pulito, con una dinamica
completa e molta energia.

Il Power sagging non può essere riprodotto con un compressore convenzionale, ma può essere esaltato
ulteriormente con un circuito di compresione dedicato. Il respiro delle valvole diventa più evidente con suoni
dinamici, semi-distorti o i cosiddetti crunch. Nel caso di suoni pesantmente distorti, le valvole sono sempre
sottoposte a un carico massimo, mentre i suoni puliti non comportano alcun carico sulle valvole – il parametro
“Power Sagging“ avrà solo un effetto minore con questi tipi di suono.

 Pick

Il parametro “Pick” consente di controllare il livello e la nitidezza dell’attacco del plettro indipendentemente dalla
parte sostenuta del suono. Il risultato è anche indipendente dalla quantità di distorsione. Potete usare questo
parametro per rendere i suoni puliti ancora più percussivi senza dover ricorrere a un compressore. Con i suoni
completamente distorti, è possibile rinvigorire la fase d’attacco delle note che vengono annegate nella compressione
naturale causata dalla distorsione. Se impostate “Pick” con un valore negativo, ammorbidirà l’attacco, risultando in
un suono più morbido.

 Compressor

Questo parametro “Compressor” è diverso dall’effetto Compressor, perché fa parte del circuito dell’ampli simulato. In
altre parole, consente di ottenere suoni completamente diversi rispetto ai compressori inseriti prima (pre) o dopo
(post) il modulo dell’ampli. La compressione non ha effetti sui segnali distorti; solo i suoni puliti verranno esaltati. La
dinamica dell’esecuzione viene conservata appieno, consentendo di passare da un suono crunch a un suono
compresso e pulito, solamente gestendo la forza della plettrata. Il potenziometro del volume della vostra chitarra
agirà esattamente come vi aspettate: ad esempio, abbassando il volume della chitarra si trasformerà un crunch
dinamico in un suono pulito e compresso con piena energia.
Sezione Stack 179

 Clarity

“Clarity” modifica il suono della distorsione in modo nuovo e unico. Ruotando a destra il controllo soft “Clarity il
carattere pulito del suono viene messo in risalto senza ridurre la quantità di distorsione. La distorsione stessa
diventerà meno presente nelle frequenze medie e suonerà molto più trasparente.

 Tube Shape

“Tube Shape” controlla la caratteristica della distorsione delle valvole, che si estende da molto morbida a molto
pesante. Si possono ottenere tutti i tipi di suoni crunch – dal blues caldo, al metallico melodico, all’aggressivo. A
seconda dell’impostazione del guadagno o dello stile di esecuzione, l’effetto risultante può essere piuttosto sottile; i
suoni completamente distorti non sono, per lo più, influenzati da questo parametro come lo sono i suoni puliti.
Impostate il valore a 3 per simulare il tipico suono di un preampli a valvole. Per ottenere il carattere di un ampli di
potenza a valvole, provate ad impostare “Tube Shape” a circa 9. Le valvole degli amplificatori di potenza producono
una distorsione molto più dura, perché la retroazione negativa nel circuito dell’ampli di potenza linearizza
l’amplificazione della valvola, rendendo la curva di distorsione più spigolosa.

 Tube Bias

“Tube Bias” agisce sulla struttura delle armoniche della distorsione. Sebbene l’effetto sul carattere del suono sia
piuttosto sottile, dovreste avvertire una differenza nella dinamica della distorsione: aumentando la quantità di “Tube
Bias” la chitarra entrerà in distorsione molto prima nella gamma dinamica, pur conservando una grande capacità
dinamica. Al valore massimo, le caratteristiche di distorsione imitano quelle di un Tube Screamer ™.
Sezione Stack 180

 Direct Mix

Con “Direct Mix” potete creare un percorso parallelo alla distorsione dell’amplificatore e miscelare una porzione
pulita della chitarra al suono distorto. Questo aggiungerà dinamica e attacco al suono, aggiungendo anche una parte
del contenuto di frequenze della chitarra pulita. Tradizionalmente, risultati simili si ottenevano facendo passare la
chitarra attraverso un amplificatore pulito e uno distorto in parallelo (“doppio amp”) – ora è possibile farlo con la
semplice rotazione di una manopola. “Direct Mix” controlla il volume della parte pulita del segnale.

 Volume

Potete usare questo parametro per bilanciare le differenze di volume tra profili diversi. Il Rig denominato “Crunch”,
che è quello di default di tutti gli Slot in modalità Performance, può essere usato come riferimento per il volume.
Sezione Stack 181

EQ
L’EQ (equalizzatore, spesso chiamato “controllo di toni” o “tone stack”) è parte integrante dell’amplificatore. Dispone
di quattro controlli per le diverse bande di frequenza: “Bass”, “Middle”, “Treble” e “Presence”. Questi controlli sono
sempre presenti nella modalità Browse e Performance.

In pratica, l’equalizzatore del PROFILER è una riproduzione di un generico controllo di toni passivo, ma è progettato
per avere un maggiore impatto sulle bande di frequenza. Quando tutte le manopole soft sono nella posizione
intermedia, il suono non viene modificato, per cui quello che sentite è il suono del profilo non alterato.

Un’altra impostazione la trovate nell’ultima pagina del modulo dell’amplificatore: Un pulsante soft vi permette di
scegliere la posizione dell’equalizzatore tra “Post” (dopo) o “Pre” (prima) del modulo amp. A seconda della
posizione, l’EQ ha un impatto diverso sul suono di un amplificatore distorto. Negli ampli a valvole viene posizionato
tra il preampli e l’ampli di potenza. La maggior parte degli ampli per chitarra più moderni con il controllo di volume
master, generano la distorsione nel preamplificatore; pertanto l’equalizzatore è posizionato dopo il circuito di
distorsione. Gli ampli classici senza il controllo di volume master (come il Vox® AC-30), generano la distorsione
nell’ampli di potenza. In questo caso, l’equalizzatore è posizionato prima del circuito di distorsione. Tuttavia,
l’impostazione della posizione a seconda dell’amplificatore originale non è obbligatoria, poiché il suono autentico
dell’ampli di riferimento è già stato catturato e comprende quindi l’impostazione dell’equalizzatore origin ale. I
possessori dei modelli classici di PROFILER possono utilizzare il pulsante EQ come scorciatoia per le impostazioni
EQ del modulo dell’amplificatore.

✓Queste impostazioni dell’EQ le trovate nell’ultima pagina del menu dell’amplificatore. I possessori dei modelli classici
di PROFILER possono utilizzare il pulsante EQ come scorciatoia.

✓Un video tutorial dedicato che spiega il modulo EQ della sezione stack è disponibile al seguente indirizzo:
www.kemper-amps.com/video
Sezione Stack 182

Cabinet
Il pulsante CABINET visualizza sullo schermo il modulo di cassa.

Potete liberamente combinare casse per chitarra e ampli per chitarra di diversi profili per creare nuovi stack. Il
cabinet dispone di quattro parametri che permettono di modificarne il carattere in modo artificiale:

 High Shift, Low Shift

Entrambi i parametri influenzano le formanti caratteristiche di un profilo Cabinet, simulando così un cambiamento
delle dimensioni. “High Shift” metterà in risalto le formanti pià alte, mentre “Low Shift” farà lo stesso con le frequenze
più basse.

 Character

Usate questo parametro per modificare il carattere generale della cassa. Ruotando la manopola soft a destra
rispetto al centro si ampliano i picchi e gli avvallamenti della curva di risposta in frequenza. In questo modo si
enfatizza il carattere del cabinet ma si rischia di ottenere un suono troppo intenso a valori estremi. Ruotandola verso
sinistra, si riducono le differenze tra i picchi e gli avvallamenti della curva di risposta in frequenza e si riduce il
carattere del cabinet. Verso la posizione completamente a sinistra, il suono assomiglierà a quello delle simulazioni di
cabinet analogici (che spesso hanno una risposta in frequenza molto semplice e nessun carattere).

 PURE CABINET

PURE CABINET™ lo trovate nel modulo cabinet e nella sezione OUTPUT. Consultate la descrizione di PURE
Cabinet, nel capitolo Utilizzare i profili Amplifier, i profili Cabinet, Ampli di Potenza e Casse per Chitarra.

 Low Cut e High Cut

Questi filtri consentono regolazioni specifiche del Rig e del cabinet.


Sezione Stack 183

 Cabinet Imprint Select

Se Kemper Kone e “Monitor Cab. Off” vengono attivati globalmente, questo parametro apparirà nella seconda
pagina nel menu. Potete trovare i dettagli nel capitolo KEMPER Kone and KEMPER (Power) Kabinet.
Effetti 184

Effetti
I quattro moduli nominati A, B, C e D, collocati prima dello stack nel percorso del segnale, sono il posto ideale per
effetti tipo pedalini – come i distorsori per esempio. Questi moduli sono mono, perché l’amplificatore accetta solo
segnali mono. Al contrario, i quattro moduli X, MOD, DLY e REV funzionano in stereo, se lo si desidera.

Questi otto moduli di effetti offrono tutti i tipi di effetti, facilmente identificabili grazie a dieci colori diversi:

Wah Arancione

Distortion/Booster/Shaper Rosso

Equalizer Giallo

Compressor/Noise Gate Ciano

Chorus Blu

Phaser/Flanger Viola

Pitch Shifter Bianco

Delay/Reverb Verde

Pitch Shifter Delay Verde Chiaro

Effect Loop Rosa


Effetti 185

Premete e mantenete premuto il pulsante di un modulo di effetti per visualizzarlo sullo schermo. Se il modulo
dell’effetto è attivo, il suo colore sullo schermo cambia in base all’effetto. I pulsanti e le manopole soft
visualizzeranno i parametri disponibili per la modifica. Usate i pulsanti < PAGE > per scorrere tra queste pagine.

Ci sono due modi per scegliere un nuovo effetto: ruotare la manopola BROWSE per selezionare un nuovo preset
dell’effetto, oppure ruotare la manopola TYPE, per modificare l’algoritmo di base del modulo.

Molti parametri sono in comune tra effetti diversi, come “Mix”, “Volume”, “Rate” – solo per citarne alcuni. Quando
cambiate l’algoritmo di un effetto con la manopola TYPE, i valori dei parametri comuni non vengono modificati.
Questo consente agli effetti che condividono dei parametri di mantenerne i valori. Per esempio, potreste
programmare un bellissimo effetto flanger con le vostre impostazioni di velocità e profondità preferite. Poi scegliete
Phaser ruotando la manopola TYPE per verificare le stesse impostazioni con l’algoritmo del phaser, che è in qualche
modo simile al Flanger. Alcuni parametri generici, comuni a molti effetti, sono:

 Mix

Controlla la quantità di effetto del segnale. Con l’imposazione di default del 100% si ottiene l’effetto più intenso. Con
alcuni effetti, come il wah o il compressore, alla posizione 100% è udibile solo il segnale dell’effetto, per avere
l’effetto più intenso. Con altri effetti, generalmente effetti di modulazione come flanger o phaser, il segnale pulito
rimane nel mix per ottenere la massima interferenza con il segnale effettato.

Quando “Mix” è a 0% non sentirete nessun effetto. Il controllo “Mix” è scalato perfettamente per ogni tipo di effetto,
quindi non ci sarà nessun calo o aumento di volume nella posizione 50%. Alcuni effetti, come l’Air Chorus, non
dispongono del controllo “Mix”, perché sarebbe in contrasto con il carattere dell’effetto.

 Volume

Il controllo “Volume” vi permette di regolare il guadagno per pilotare lo stadio di distorsione successivo. Il volume di
uscita dell’effetto può essere aumentato o attenuato di ±24dB, che è molto più del solito. Sentirete meno la necessità
di passare a un altro Rig. Se tutto quello che vi serve è di esaltare il suono di un solo, basta selezionare il tipo di
effetto necessario per l’assolo e aumentare il “Volume”. Attivando questo modulo, si attiveranno
contemporaneamente l’effetto e il boost di volume.
Effetti 186

 Stereo

Il parametro “Stereo” è disponibile sono per i moduli di effetti collocati dopo lo stack. Controlla l’intensità della
stereofonia di questi effetti. Per gli effetti di modulazione viene realizzata differenziando le fasi di modulazione
dell’LFO dei canali destro e sinistro. Per altri tipi di effetto, come i filtri, le frequenze vengono spostate in direzione
opposta per i canali destro e sinistro. In questo modo, anche un wah wah può generare un effetto stereo, se lo
collocate dopo lo stack!

Il valore consigliato per la maggior parte degli effetti è +50% (o +90°) che spesso produce l’immagine stereo più
piacevole. Nella posizione centrale (zero) l’effetto sarà completamente mono. Con valori negativi, otterrete lo stesso
effetto stereo che con i valori positivi, ma i canali sinstro e destro sono invertiti. Con impostazioni estreme del
parametro dello stereo, potete esagerare l’ampiezza stereofonica

 Ducking

Il controllo “Ducking” vi permette di intensificare o sopprimere (“duck”) un effetto in base alla dinamica con cui
suonate. Forse conoscete già il “Ducking Delay” che si trova in molti processori di effetti. Nel PROFILER, il ducking è
disponibile per molti tipi di effetti, sia singolarmente che simultaneamente.

Il parametro “Ducking” è bipolare e imposta la soglia del livello di ingresso per il controllo dinamico. Quando il
parametro è impostato nella posizione centrale (default) il Ducking non è attivo. Ruotatelo verso destra per ottenere
il tipico comportamento del ducking, in cui l’effetto viene attenuato quando suonate con forza lo strumento.
Un’attenta regolazione del “Ducking“ consente di controllare l’intensità dell’effetto in base alla dinamica
dell’esecuzione: più suonate piano, più effetto ottenete.

Ruotando il parametro “Ducking” verso sinistra, si inverte il comportamento: ora, più forte suonate e più evidente
risulta l’effetto.

Quando impostate un effetto nella parte positiva del ducking e un secondo effetto nella parte negativa, entrambi si
dissolvono in modo incrociato in base alla dinamica dell’esecuzione.

La soglia del controllo del “Ducking” dipende naturalmente dal livello di uscita della chitarra. Questo livello è anche
influenzato e compensato dal parametro “Clean Sens” della sezione INPUT.
Effetti Wah (Arancione) 187

Effetti Wah (Arancione)


Gli effetti wah consistono di una versatile collezione di effetti diversi che possono essere controllati da un pedale
d’espressione impostato come pedale del Wah. In alternativa, potete impostare l’opzione “Touch” del “Pedal Mode”
e controllare l’effetto utilizzando la forza del plettro.

Wah Wah Questo è il classico effetto di pedale del wah. Modificando il parametro “Peak” potete
ottenere diverse caratteri di wah. Ruotando BROWSE mentre è visualizzato il modulo di un
effetto troverete i preset wah wah, tra cui le impostazioni di famosi pedali del wah.

Wah Low Pass Un effetto alternativo di pedale del wah derivato dal sintetizzatore Access Virus. È un filtro
passa basso a 4 poli con il parametro “Peak” che enfatizza la risonanza del filtro.

Wah High Pass Come Wah Low Pass, ma taglierà la parte bassa della chitarra quando sollevate il pedale.

Wah Vowel Un filtro di vocali che simula l’effetto talk box. Le vocali sono molte di più rispetto ai filtri di
vocali esistenti, poiché includono anche alcune vocali europee. Le vocali sono: U O Â A Ä E I
IÜ Ü … OE O U – Scegliete l’intervallo timbrico desiderato con i parametri “Manual” e
“Range”.

Wah Phaser Un incredibile effetto phaser controllabile con il pedale del Wah. il Wah Phaser è derivato da
un normale effetto Phaser che verrà descritto in dettaglio in seguito. Oltre ai normali
parametri, ha ereditato due parametri aggiuntivi dal normale phaser: “Stages” e “Spread”..

Wah Flanger Il Wah Flanger è una versione speciale del Flanger, basato su un delay con feedback, che
crea un suono intonato risonante e squillante. Usate il parametro “Manual” del pedale del
Wah per controllare il tempo di ritardo o l’intonazione. Usate il parametro “Peak Range” per
controllare l’intensità della risonanza.
Effetti Wah (Arancione) 188

Wah Rate Questo effetto riduce la frequenza di campionamento del segnale audio che lo attraversa. La
Reducer frequenza di campionamento viene controllata con il parametro “Manual”. Abbassando la
frequenza di campionamento si ottiene una qualità rauca e graffiante, oltre all’aliasing. Usate
il parametro “Peak” per controllare in maniera continua la qualità dell’interpolazione della
frequenza di campionamento, che altera drasticamente il contenuto armonico.

Wah Ring In questo caso, il segnale viene modulato da un oscillatore sinusoidale. L’intonazione
Modulator dell’oscillatore viene controllata dal parametro “Manual” – si noti che il parametro “Manual” è
bipolare, quindi l’impostazione “0” non avrà effetto. Le impostazioni più basse producono un
effetto simile al tremolo, mentre quelle più alte trasformano l’intera struttura armonica dello
strumento, rendendo il suono simile a quello di una campana, spostando ogni componente di
frequenza verso l’alto (frequenza somma) o verso il basso (frequenza differenza).

Il parametro “Stereo” divide le frequenze di somma e differenza tra i canali sinistro e destro.
La natura bipolare del parametro “Manual” ora può servire per invertire il panorama
stereofonico. Come al solito, il parametro “Mix” aggiunge il suono diretto. Con “Mix” nella
posizione intermedia, la modulazione ad anello diventa modulazione di ampiezza.
Effetti Wah (Arancione) 189

Wah Frequency Il frequency shifter è un effetto che si vede raramente e può essere considerato come un
Shifter modulatore ad anello “deluxe”. Tuttora, nel dominio digitale esistono solo una manciata di
frequency shifter.

È utile sia per creare belle e sottili deviazioni armoniche sia per produrre un rumore acuto e
fragoroso. Come il modulatore ad anello, usa una sinusoide per modulare il segnale, ma in
modo tale da produrre solo le frequenze “somma” o “differenza” dei due segnali. A differenza
di un pitch shifter, che conserva i rapporti delle armoniche, il frequency shifter modifica questi
rapporti, con il risultato di uno spettro simile ad una campana. Non è diverso da una radio ad
onde corte che non sia stata correttamente sintonizzata.

Con il parametro “Manual” regolate l’intonazione dell’onda sinusoidale. Questo è un


parametro bipolare, dove la posizione centrale (0) non produce nessuno spostamento di
frequenza udibile.

Ruotando “Manual” verso destra otterrete uno spostamento lineare di frequenza verso l’alto,
mentre ruotandolo in senso antiorario otterrete uno spostamento verso il basso. Notate come
il segnale processato perda la sua struttura armonica.

Quando spostate “Manual” completamente a sinistra, noterete che l’intonazione ricomincia a


salire. Questo è il risultato dello spostamento delle frequenze al di sotto degli zero Hz, che
determina uno spostamento speculare verso l’alto.

Il parametro “Stereo” permette di regolare in modo continuo la fase dei canali sinistro e
destro, creando così un sottile o palese effetto di apertura stereofonica.

Wah Formant Il Wah Formant Shifter sposta il contenuto armonico del suono. Tuttavia, a differenza del
Shifter Wah Frequency Shifter, conserva i rapporti delle armoniche e la frequenza fondamentale. Di
conseguenza potete suonare delle linee melodiche in maniera regolare, mentre lo
spostamento delle formanti modifica il carattere timbrico dello strumento. Quando “Manual” è
posizionato al centro, non ci sarà nessuno spostamento delle formanti. Spostate “Manual”
verso l’alto o verso il basso per modificare il carattere rispetto all’originale. Si noti che il Wah
Formant Shifter funziona solo con note singole. Gli accordi, nella maggior parte dei casi,
suoneranno in maniera strana.

Poiché il Wah Formant Shifter si basa su di un algoritmo di pitch shifter, troverete anche il
parametro “Pitch Shift”. Questo vi permette di spostare la frequenza fondamentale verso
l’alto o verso il basso in semitoni. All’intonazione più bassa o con il delay più lungo, risuonerà
su un accordo di Mi maggiore.
Effetti Wah (Arancione) 190

Parametri del Wah

 Manual

È il valore di base dell’effetto wah. Determina la posizione zero o del tallone del pedale Quando “Pedal Mode” è
impostato su “Off”, “Manual controlla la posizione statica del pedale.

 Peak

Questo parametro controlla l’intensità dell’effetto. La scelta effettiva del parametro reale dipende dal tipo di effetto:
per il wah wah e altri effetti di filtro, il controllo “Peak” varia il fattore Q (la risonanza) dei filtri. In altri effetti, controlla il
feedback dell’effetto, che è in qualche modo simile al fattore Q o alla risonanza.

 Pedal Range

Questo parametro determina il massimo impatto del pedale, come offset rispetto al valore programmato per il
parametro “Manual”. Valori negativi di “Pedal Range” invertono la direzione di modifica del pedale o dell’effetto, in
modo tale che l’effetto diminuisca quando schiacciate il pedale.

 Peak Range

Determina in quale misura la posizione del pedale influisce sull’intensità del picco. Molti pedali del wah originali
hanno una relazione tra la posizione del pedale e il fattore Q del filtro del wah. Questa relazione può essere
controllata con “Peak Range”.
Effetti Wah (Arancione) 191

 Pedal Mode

Determina come risponde l’effetto del wah al pedale del Wah o al tocco.

Off Il Pedale del Wah non ha effetto. L’effetto sarà statico e potrà essere controllato dal
controllo soft “Manual”.

Touch Usa la forza della plettrata per controllare l’effetto, come descritto di seguito.

On Il Pedale del Wah è attivo. Il parametro “Range” consente di regolare l’escursione del
pedale.

Bypass @ Stop Il Pedale del Wah è attivo. L’effetto viene sfumato gradualmente quando si inizia a
muovere il pedale e viene sfumato gradualmente quando si smette di muoverlo.

Bypass @ Heel Il Pedale del Wah è attivo. L’effetto si attenua gradualmente quando parcheggiate il pedale
in posizione del tallone.

Bypass @ Toe Il Pedale del Wah è attivo. L’effetto si attenua gradualmente quando parcheggiate il pedale
in posizione di punta.
Effetti Wah (Arancione) 192

 Touch

Questa modalità somiglia al classico comportamento del wah sensibile al tocco, dove la profondità di modulazione è
controllata dalla forza della plettrata ed è disponibile per tutti gli effetti wah. Come nel caso del normale pedale del
wah, il parametro “Range” controlla l’intensità dell’effetto del tocco.

Quando attivate “Touch” all’effetto vengono aggiunti altri tre parametri, cui potete accedere premendo il pulsante
PAGE:

Touch Attack Controlla la velocità di reazione all’attacco della chitarra.

Touch Release Determina la velocità con la quale l’effetto torna alla posizione di riposo.

Touch Boost Usatelo per estendere la scala del parametro “Peak Range”. Notate inoltre che quando “Peak
Range“ è basso, ma “Touch Boost” è alto, è possibile spingere l’intensità fino a un tetto
massimo - utile per alcuni effetti.
Distortion (Rosso) 193

Distortion (Rosso)
I pedali di Distortion in generale possono essere suddivisi in tre approcci e famiglie di distorsione principali: pedali di
distorsione specifici, pedali overdrive e pedali fuzz. “Overdrive” e “distorsione” sono talvolta utilizzati come sinonimi,
per cui le differenze non sono necessariamente note a tutti i chitarristi. Utilizziamo questi termini cercando di fare
una chiara distinzione, anche se siamo costretti a usare il termine “distorsione” come termine generico a causa della
mancanza di un’espressione generica migliore.

I pedali di distorsione sono l’approccio più moderno per simulare o sostituire una distorsione valvolare tramite
transistor o diodi. Alcuni di questi sono paragonabili ai preampli valvolari.

Hanno in comune il fatto di attenuare le frequenze basse dello strumento, prima di entrare nello stadio di distorsione
interno, ottenendo un suono corposo. Le architetture dei pedali di distorsione sono molteplici.

I pedali di overdrive sono speciali perché hanno il segnale pulito della chitarra sommato al suono distorto, ed
ottengono un suono delicato ma armonicamente ricco. L’applicazione preferita è quella di enfatizzare la distorsione
di un amplificatore valvolare che segue e di compattare il suono allo stesso tempo.

I pedali Fuzz sono quelli con l’architettura circuitale più antica. La loro caratteristica esclusiva consiste nel fatto che
non attenuano le frequenze basse, ma quelle alte, dando luogo a un suono “fuzzy” (non “corposo”).
Distortion (Rosso) 194

Kemper Drive
Il Kemper Drive comprende i modelli di pedali overdrive più ricercati in circolazione.

Come saprete, il Boss® OD-1* e l’Ibanez® Tube Screamer TS 808* sono stati i primi di una nuova generazione di
pedali overdrive, creati negli anni 1970. Le caratteristiche tecniche principali erano, a differenza dei pedali di
distorsione, una saturazione morbida a diodi, con il segnale pulito della chitarra sommato al suono saturo – questo li
ha portati ad essere conosciuti con il nome un po’ fuorviante di “overdrive trasparente”. Da allora, sono stati introdotti
vari derivati da diverse aziende, molti dei quali basati sulla stessa circuitazione. Sebbene molti di essi offrano
interessanti funzioni e controlli aggiuntivi, nonché diversi sweet spot, tutti condividono un carattere sonoro di base
simile.

Invece che emulare una serie di pedali overdrive ricercati e avere le loro differenze di carattere distintive incorporate
senza opzioni, abbiamo deciso di facilitare la vita ai chitarristi offrendo un unico pedale overdrive in grado di gestire
tutte queste timbriche e tutto ciò che sta nel mezzo.

Abbiamo valutato sia le somiglianze che le differenze tra molti pedali di overdrive, con l’obiettivo di creare l’overdrive
definitivo con la più ampia gamma possibile di colori sonori e sweet spot. Il risultato è stato persino migliore di
quanto immaginassimo, poiché il circuito che ne è scaturito ha una flessibilità impareggiabile, ottenuta con due soli
controlli aggiuntivi.

Abbiamo preso i seguenti pedali di overdrive come riferimento:

• Ibanez® / Maxon® TS808, TS9*

• Klon® Centaur*

• Boss® OD-1, SD-1*

• Marshall® Bluesbreaker MK1*

• Analogman® King of Tone*

• Timmy® Overdrive*

• Horizon® Precision Drive*


Distortion (Rosso) 195

Mentre il TS808* è rimasto l’ispirazione centrale del nostro sviluppo (come per la maggior parte delle aziende citate),
sono stati il Timmy*, l’Horizon* e il Klon* che hanno contribuito a plasmare gli angoli del Kemper Drive.

 Drive

Determina la quantità di saturazione. La posizione centrale è uguale a quella del TS808*. Al valore massimo, Drive è
un po’ più alto di quello del TS808* ed è uguale a quello del Timmy* quando il selettore è in posizione abbassata.

 Tone

Si tratta di un filtro passabasso variabile all’uscita dell’effetto dell’overdrive. Di nuovo, la posizione centrale
corrisponde al tono del TS808*. L’impostazione massima è leggermente più alta e corrisponde al tono massimo del
Timmy*, e anche al tono massimo dell’Ibanez® TS9*.

Il TS9* è – unica differenza– leggermente più brillante del TS808*, grazie ad uno stadio di uscita modificato.

 Definition

Tutti i pedali di overdrive si basano su un circuito del filtro simile, incorporato nello stadio della distorsione. Taglia le
frequenze basse della chitarra prima che passi nei circuiti dell’overdrive. In questo modo si compatta la regione dei
bassi della chitarra e, allo stesso tempo, si crea un leggero rigonfiamento sulle medie per la quale molti pedali
overdrive sono noti.

Questo filtro è fisso e nella maggior parte dei pedali di overdrive è inaccessibile. Comunque, il Timmy® Overdrive*
dispone di un controllo “Bass” che permette di spostare con continuità questo filtro verso il basso, offrendo ai
chitarristi blues un controllo esteso nella parte bassa del loro timbro.

L’Horizon® Precision Drive*, comunque, permette di alzare la stessa circuitazione del filtro verso gli alti tramite il
controllo “Attack” — così rende l’amplificatore “fortemente distorto” ancora più preciso per i suoni di chitarra metal e
djent.

Abbiamo scelto di aggiungere questa flessibilità cruciale anche al nostro Kemper Drive, sotto forma del controllo
Definition, che conoscerete già dal modulo di amplificazione.
Distortion (Rosso) 196

Nella posizione centrale, Definition rappresenta il carattere timbrico fisso del TS808*, e di molti alti famosi pedali di
overdrive Variando la Definition, scoprirete numerosi caratteri timbrici, generati dal filtro “tilt” dell’effetto. Noterete
anche che potete controllare la posizione del famoso rigonfiamento centrale o persino eliminarlo aumentando il
controllo Definition.

 Slim Down

Alzando “Slim Down” dalla posizione zero, potete intensificare l’effetto del filtro tilt Definition. Slim Down è una nuova
funzione per i pedali di overdrive, che regala un risultato straordinario. Da un lato, enfatizza il rigonfiamento delle
medie esattamente come il Klon® Centaur* ad alte impostazioni di “Drive”, il che lo distingue dagli altri pedali di
overdrive. Dall’altro, aiuta il filtro Definition a separare ulteriormente le basse dalle alte frequenze e consente di
ottenere una maggiore compattezza e incisività quando si modellano suoni ad alto guadagno.

* Tutti i nomi dei prodotti e delle aziende sono marchi di fabbrica dei rispettivi titolari. La Kemper GmbH non è
associata o affiliata ad essa. Questi marchi sono utilizzati solo per riferimento storico o per identificare prodotti il cui
suono o tono ci ha ispirato durante lo sviluppo.
Distortion (Rosso) 197

Preset di Fabbrica del Kemper Drive


Il Kemper Drive è dotato di molti preset di fabbrica degli effetti, con Drive, Definition e Slim Down impostati per
rappresentare il pedale di overdrive specifico di riferimento in varie applicazioni interessanti. Questi preset di
fabbrica sono timbricamente indistinguibili dagli originali. Noterete che molti di questi preset suonano in maniera
simile, ma lo stesso vale per gli originali che abbiamo controllato e confrontato. Come per tutti i preset degli effetti
che vi offriamo, prendeteli come ispirazione per modificarli leggermente o pesantemente per personalizzare il vostro
suono.

Le figure seguenti illustrano come ognuno dei nuovi preset di fabbrica di Kemper Drive sia correlato ad uno specifico
sweet spot dei pedali di rifermento. I valori nelle tabelle indicano i corrispondenti valori delle impostazioni del
KEMPER Drive. In tutti i preset, Mix è impostato al 100% e Volume è impostato a 0.0.

Ibanez® TS808*

 Preset: 808 Max

Drive 8.5
Tone 5.0
Definition 5.0
Slim Down 0.0
Distortion (Rosso) 198

 Preset: 808 Mid

Drive 5.0
Tone 5.0
Definition 5.0
Slim Down 0.0

 Preset: 808 Min

Drive 2.5
Tone 5.0
Definition 5.0
Slim Down 0.0
Distortion (Rosso) 199

Marshall® Blues Breaker Mk I*

 Preset: B Breaker Max

Drive 8.2
Tone 5.0
Definition 6.0
Slim Down 0.0
Distortion (Rosso) 200

Horizon Devices® Precision Drive*

 Preset: Horizon Attack 1

Drive 3.3
Tone 5.0
Definition 4.5
Slim Down 0.0

 Preset: Horizon Attack 2

Drive 3.3
Tone 5.0
Definition 5.2
Slim Down 0.0
Distortion (Rosso) 201

 Preset: Horizon Attack 3

Drive 3.3
Tone 5.0
Definition 8.3
Slim Down 0.0

 Preset: Horizon Attack 4

Drive 3.3
Tone 5.0
Definition 8.8
Slim Down 0.0
Distortion (Rosso) 202

 Preset: Horizon Attack 5

Drive 3.3
Tone 5.0
Definition 9.5
Slim Down 0.0

 Preset: Horizon Attack 6

Drive 3.3
Tone 5.0
Definition 10.0
Slim Down 0.0
Distortion (Rosso) 203

Analog Man® King of Tone*

 Preset: King Clean

Drive 5.3
Tone 5.0
Definition 6.5
Slim Down 0.0

 Preset: King Overdrive

Drive 6.5
Tone 5.0
Definition 4.8
Slim Down 0.0
Distortion (Rosso) 204

Klon® Centaur Gold*

 Preset: Klon 1

Drive 0.0
Tone 5.0
Definition 5.2
Slim Down 0.0

 Preset: Klon 2

Drive 3.0
Tone 5.0
Definition 5.2
Slim Down 0.0
Distortion (Rosso) 205

 Preset: Klon 3

Drive 5.0
Tone 5.0
Definition 5.2
Slim Down 2.0

 Preset: Klon 4

Drive 7.0
Tone 5.0
Definition 5.2
Slim Down 4.0
Distortion (Rosso) 206

 Preset: Klon 5

Drive 8.5
Tone 5.0
Definition 5.2
Slim Down 7.0
Distortion (Rosso) 207

Boss® OD/SD*

 Preset: OD/SD Max

Drive 9.5
Tone 5.0
Definition 5.0
Slim Down 0.0

 Preset: OD/SD Mid

Drive 5.0
Tone 5.0
Definition 5.0
Slim Down 0.0
Distortion (Rosso) 208

 Preset: OD/SD Min

Drive 1.0
Tone 5.0
Definition 5.0
Slim Down 0.0
Distortion (Rosso) 209

MXR® Timmy*

 Preset: Tim Bass 1

Drive 5.0
Tone 5.0
Definition 0.0
Slim Down 0.0

 Preset: Tim Bass 2

Drive 5.0
Tone 5.0
Definition 2.0
Slim Down 0.0
Distortion (Rosso) 210

 Preset: Tim Bass 3

Drive 5.0
Tone 5.0
Definition 5.8
Slim Down 0.0

 Preset: Tim Bass 4

Drive 5.0
Tone 5.0
Definition 6.3
Slim Down 0.0
Distortion (Rosso) 211

Fulltone® Full-Drive 2*

 Preset: Full Dr Vintage Wide

Drive 5.2
Tone 5.0
Definition 3.6
Slim Down 0.0

 Preset: Full Dr Flat Wide

Drive 5.2
Tone 5.0
Definition 4.9
Slim Down 0.0
Distortion (Rosso) 212

 Preset: Full Dr Vintage HC

Drive 4.5
Tone 5.0
Definition 2.5
Slim Down 0.0

 Preset: Full Dr Flat HC

Drive 4.9
Tone 5.0
Definition 5.2
Slim Down 0.0
Distortion (Rosso) 213

 Preset: Full Dr Vintage STD

Drive 7.0
Tone 5.0
Definition 3.0
Slim Down 0.0

 Preset: Full Dr Flat STD

Drive 7.0
Tone 5.0
Definition 4.4
Slim Down 0.0

* Tutti i nomi dei prodotti e delle aziende sono marchi di fabbrica dei rispettivi titolari. La Kemper GmbH non è
associata o affiliata ad essa. Questi marchi sono utilizzati solo per riferimento storico o per identificare prodotti il cui
suono o tono ci ha ispirato durante lo sviluppo.
Distortion (Rosso) 214

Kemper Fuzz
Come abbiamo fatto con il Kemper Drive, il Kemper Fuzz è un effetto fuzz potenziato con parametri aggiuntivi, in
grado di ricreare fedelmente una serie di pedalini fuzz al germanio e al silicio Il Kemper Fuzz dispone di numerosi
preset di effetti con i parametri aggiuntivi impostati per ricreare il carattere di un modello specifico di Fuzz.

Come per tutti i preset degli effetti che vi offriamo, prendeteli come ispirazione per modificarli leggermente o
pesantemente per personalizzare il vostro suono. Se volete, potete anche creare colori di overdrive che non
esistono nel mondo analogico e passare da un’impostazione all’altra.

 Drive

Determina la quantità di saturazione.

 Volume

Alza il guadagno del profilo dell’ampli che segue o di un altro pedale di distorsione. L’escursione del volume si
Transistor Shape

Changes the shape of the transistor distortion curve in a very wide range, beyond what is thinkable in the analog
world. Values in the left half is typical for smoother germanium transistors, while values to the right produces the
harsh distortion of silicon transistors.

 Transistor Tone

Modifica la forma della curva di distorsione del transistor in un intervallo molto ampio, al di là di quanto si possa
pensare nel mondo analogico. I valori nella metà sinistra sono tipici dei transistor al germanio più morbidi, mentre i
valori a destra producono la distorsione più aspra dei transistor al silicio.
Distortion (Rosso) 215

 True Impedance

Il pulsante soft “True Impedance “ disponibile nei modelli PROFILER Stage modifica l’impedenza dell’ingresso per
chitarra del vostro PROFILER.

✓Il PROFILER Head e il Rack non dispongono della funzione True Impedance.
Sebbene “interazione” sia un termine sopravvalutato nel mondo della chitarra, è assolutamente vero con un effetto
fuzz analogico. L’impedenza d’ingresso estremamente bassa del fuzz fa sì che il il fuzz stesso vengo ripulito molto
rapidamente quando viene abbassato il potenziometro del volume della chitarra, che è una caratteristica molto
gradita. Purtroppo questo effetto non può essere simulato nel mondo digitale, a meno che non venga presentato alla
vostra chitarra un vero ingresso a bassa impedenza.

Il PROFILER Stage dispone di impedenza hardware collocata nell’ingresso per chitarra per simulare esattamente
questo comportamento. Per attivare questa funzione premete “True Impedance”. Verificate come il potenziometro
del volume della vostra chitarra si comporti diversamente con “True Impedance” attivato e disattivato.

Quando lo attivate noterete anche un calo di volume audio. Questo calo avviene anche quando passate da o ad un
Rig con un fuzz e “True Impedance” attivo. Questo calo non può essere evitato perché l’impedenza hardware
modifica drammaticamente il segnale in ingresso della vostra chitarra. Valutate attentamente se preferite sfruttare i
vantaggi del potenziometro del volume o beneficiare di una commutazione priva di artefatti.

 Impedance Lowpass

Un altro effetto dell’”interazione” appena descritta è un intenso taglio delle alte frequenze della chitarra, che
contribuisce a formare il tipico suono “fuzzy”. Questo filtro Lowpass può essere controllato in modo continuo dalla
posizione zero, che rappresenta il fuzz rosso al germanio Dunlop®*, alla posizione completamente a destra, che
simula l’impostazione buffered fuzz del Dunlop JHW1 Hendrix ‘69 Psych™* (vedi i nostri preset Psych).
Distortion (Rosso) 216

 Definition

Spostando il timbro del suono verso le alte frequenze quando alzato da zero, potete trasformare il Kemper Fuzz in
un corposo pedale distorsore o in un preampli.

✓Sia “Impedance Lowpass” che “Definition” non sono disponibili quando nei modelli PROFILER Stage attivate “True
Impedance”, perché l’impedenza hardware attivata prende il controllo del suono.

 Octa

Trasforma il vostro fuzz in un effetto Octavia™! Questo effetto è diventato famoso grazie all’esecuzione di “Purple
Haze” di Jimi Hendrix. È stato inventato da Roger Mayer e in seguito clonato da Tycobrahe® e da altre aziende.

La descrizione usuale di un effetto Octavia™ è che al segnale di ingresso viene aggiunto il suono di chitarra
un’ottava sopra, come farebbe un pitch shifter. Sebbene questo possa essere vero per un’onda sinusoidale pura,
non lo si percepisce chiaramente suonando la chitarra.

La nostra descrizione è: altera il tono in modo significativo, dando luogo a un caos sonoro creativo ogni volta che
l’esecuzione si discosta da note singole o power chords.

Se vi interessano i dettagli tecnici, l’Octavia™ essenzialmente è un raddrizzatore elettrico, che ribalta le porzioni di
forma d’onda negative della chitarra sul lato positivo, con un impatto notevole sul suono.

Abbiamo prestato particolare attenzione a ricreare il carattere sonoro specifico del raddrizzatore, conservando
l’effetto gating e il carattere a campana del suono quando si suona piano, proprio come negli originali.

✓Se volete approfondire i suoni dell’Octavia™, provate il tipo di effetto “Octa Shaper” (ex Recti Shaper) al posto del
Kemper Fuzz e collocatelo prima, dopo o tra ampli e pedali distorsori. L’Octa Shaper modella solo la parte del
raddrizzatore elettrico, senza aggiungere fuzz o altri tipi di distorsione.

* Tutti i nomi dei prodotti e delle aziende sono marchi di fabbrica dei rispettivi titolari. La Kemper GmbH non è
associata o affiliata ad essa. Questi marchi sono utilizzati solo per riferimento storico o per identificare prodotti il cui
suono o tono ci ha ispirato durante lo sviluppo.
Distortion (Rosso) 217

Preset di Fabricca del Kemper Fuzz


Alcuni dei nuovi preset del Kemper Fuzz sono di nostra creazione. Per altri abbiamo preso i seguenti pedali fuzz
originali come riferimento:

Nome del Preset Riferimento Storico

Red Germanium Fuzz Face®*

Dark Blue Silicon Silicon Fuzz Face®*

Light Blue Hendrix Jimi Hendrix Fuzz Face®*

Psych 69 Germanium Authentic Hendrix 69 Psych®*


Germanium on, Buffer off

Psych 69 Silicon Authentic Hendrix 69 Psych®*


Silicon on, Buffer off

PsyBuff Germanium Authentic Hendrix 69 Psych®*


Germanium on, Buffer on

PsyBuff Silicon Authentic Hendrix 69 Psych®*


Silicon on, Buffer on

Tyco No Octa, Tyco Octavia Min Tycobrahe Octavia®*

Mayer Octavia Min Roger Mayer Octavia®*

* Tutti i nomi dei prodotti e delle aziende sono marchi di fabbrica dei rispettivi titolari. La Kemper GmbH non è
associata o affiliata ad essa. Questi marchi sono utilizzati solo per riferimento storico o per identificare prodotti il cui
suono o tono ci ha ispirato durante lo sviluppo.
Distortion (Rosso) 218

Altri Tipi di Effetti Distortion


Il PROFILER offre anche altri distorsori modellati sui pedalini di distorsori per chitarra vintage. Ognuno di questi
pedali classici è famoso per il suo carattere peculiare ed è stato sfruttato da alcuni dei più grandi guitar hero di tutti i
tempi. Abbiamo accuratamente modellato le curve di distorsione e le caratteristiche timbriche di questi effetti
leggendari, compresi i controlli di tono originali.

 Drive

Usatelo per aumentare il guadagno del segnale quando entra nello stadio di distorsione – più alto è il guadagno, più
distorto è il suono.

 Tone

Alcuni dei pedali distorsori originali che hanno ispirato questa collezione dispongono di controlli di tono.
Distortion (Rosso) 219

Nome Descrizione Controlli Riferimento


Storico

Green Il suono di questo strumento urla Usate il controllo “Tone” per Ibanez® Tube
Scream semplicemente “tubes” – un tipo ammorbidire il suono con un filtro passa Screamer TS-808
molto speciale di overdrive che basso. and Overdrive
produce un suono meraviglioso e OD-808*
fumoso. Ottimo per ottenere un
sottile effetto di distorsione, pur
conservando spazio per la
dinamica.

Plus DS Una distorsione più estrema. Come l’originale, non dispone di MXR®
controllo di tono. Distortion+*

Full OC Basato sul celebre originale. Parametri Drive e Tone standard più il Fulltone®
selettore LP/HP dell’originale. OCD®*

One DS Quello “arancione”. Una Il controllo del “Tone” bipolare permette Boss® DS-1*
distorsione molto aggressiva, una grande versatilità combinando sia
popolare con il movimento grunge. un filtro passa basso che un filtro passa
alto – abbassandolo ottenete un timbro
caldo e scuro, mentre alzandolo si
ottiene un suono aggressivo e brillante.

Muffin Un grande effetto di distorsione Questo effetto sfrutta un doppio filtro, Electro
famoso per il suo carattere fuzzy. simile a quello dell’One DS. Usate valori Harmonix®
bassi per ammorbidire il suono con un BigMuff*
filtro passa basso e valori più alti per un
suono più brillante e sottile.

Mouse Una distorsione chiara e potente Usate il controllo “Tone” per ProCo® Rat*
perfetta per fare uscire un solo nel ammorbidire il suono con un filtro passa
mix. basso.

Metal DS Distorsione dal suono nitido e con Usate l’EQ a 3 bande per modellare il Boss® Metal
alto guadagno, ottima per suonare tono. Zone*
metal.
Distortion (Rosso) 220

* Tutti i nomi dei prodotti e delle aziende sono marchi di fabbrica dei rispettivi titolari. La Kemper GmbH non è
associata o affiliata ad essa. Questi marchi sono utilizzati solo per riferimento storico o per identificare prodotti il cui
suono o tono ci ha ispirato durante lo sviluppo.
Booster (Rosso) 221

Booster (Rosso)

Treble Booster Un pedale classico per plasmare il suono ma che non dispone di una distorsione
incorporata. Infatti, il Treble Booster è pensato per modellare le alte frequenze della
chitarra in modo da migliorare la distorsione e renderla più trasparente, soprattutto
quando viene utilizzato con vecchi modelli di amplificatori che non erano
originariamente progettati per la distorsione. Usate il controllo di Tone per modificare il
timbro.

Prima di muovere il Treble Booster, provate il parametro Definition del modulo


dell’amplificatore. Anche questo modificherà la distorsione risultante, ma direttamente
nel profilo e con meno modifiche alla risposta in frequenza.

Lead Booster Si tratta di un filtro peak intonabile che può esaltare frequenze specifiche della chitarra.
Impostate il suono desiderato con il controllo Tone. Il Lead Booster può neutralizzare in
una certa misura il Treble Booster, se vengono utilizzati insieme prima dello stack.

Pure Booster Il Pure Booster dispone di un controllo di “Volume” come tutti gli altri effetti, e
nient’altro. Il controllo “Volume” aumenta o attenua il segnale senza colorare il suono.
Se lo mettete prima di un ampli o di un distorsore a pedale, il Pure Booster avrà lo
stesso effetto di un controllo di gain o di drive. Collocato dopo la sezione dello stack, il
Pure Booster diventa un semplice controllo di volume, senza nessuna colorazione del
segnale.

Wah Pedal Booster Con il Wah Pedal Booster, potete usare il pedale del Wah per controllare il volume,
invece di usare un pedale dedicato. I parametri sono identici a quelli del Volume Pedal.
Shaper (Rosso) 222

Shaper (Rosso)
Questi sono effetti di distorsione, con un carattere unico, che probabilmente non sono mai esistiti in ambito
analogico. Sono particolarmente distruttivi suonando double-stops o accordi

Type Diagram

Linear

Octa Shaper
Questa è la curva caratteristica dell’Octa Shaper.

Distorsione regolare
Questa è la curva caratteristica della distorsione
normale.

Soft Shaper
Questa è la curva caratteristica del Soft Shaper.

Hard Shaper
Questa è la curva caratteristica dell’Hard Shaper.

Wave Shaper
Questa è la curva caratteristica del Wave Shaper.
Shaper (Rosso) 223

Bit Shaper
Il Bit Shaper riduce con continuità il numero di bit di un segnale, con impostazioni più alte di “Drive” che significano
meno bit disponibili. L’effetto può essere descritto come una distorsione frizzante, con un soffocamento del segnale
ad alte impostazioni. Il segnale può addirittura distruggersi completamente alle impostazioni più estreme.

“Peak” controlla la forma degli scalini digitali, che agisce sul contenuto delle alte frequenze del segnale.

Octa Shaper
L’Octa Shaper (ex Recti Shaper) si basa su un circuito di un raddrizzatore elettrico. Distorce il segnale di ingresso
forzando tutte le semionde negative e le fa diventare positive. Questo effetto non è per niente nuovo – è ben noto
grazie al famoso pedale distorsore Octavia™ usato da Jimi Hendrix in molti brani, in particolare in “Purple Haze”. Se
applicato al segnale di una chitarra, il raddrizzatore fa suonare gli accordi in maniera significantemente diversa e con
una distorsione strana. Le note singole suonano trasparenti, con una lieve enfasi sull’ottava superiore.

L’Octavia™ analogico originale consiste in un circuito raddrizzatore e un ulteriore distorsore. L’Octa Shaper fornisce
solo il circuito raddrizzatore trasparente, senza ulteriori colorazioni. Se usato prima dello stack, potete ascoltare il
famoso effetto, pur mantenendo il suono originale dello stack selezionato o di un pedale distorsore aggiunto. La
tecnica tradizionale da usare con questo effetto è di suonare sopra il 7° tasto, con il pickup al manico inserito e gli
alti attenuati.
Equalizer (Giallo) 224

Equalizer (Giallo)
Questo gruppo di effetti offre una ricca selezione di equalizzatori di alta qualità. Possono essere collocati o prima o
dopo la sezione dello stack, poiché ogni configurazione dà un risultato differente.

Il parametro “Mix” è comune a tutti gli equalizzatori e controlla l’impatto di tutte le bande dell’EQ insieme. Graphic
Equalizer, Studio Equalizer e Metal Equalizer oltre agli altri controlli dispongono anche di “Low Cut” e “High Cut”.

Graphic Equalizer
Un equalizzatore ad ottave ad 8 bande, con bande a frequenza da 80Hz a 10kHz. Molto spesso, si rivela il sistema
migliore per controllare lo spettro di frequenze del vostro suono.

Ogni banda può essere attenuata o amplificata fino a 12dB. Potete controllare il mix del suono originale e di quello
equalizzato con il controllo soft “Mix”.

Studio Equalizer
Lo Studio Equalizer è un equalizzatore a 4 bande completamente parametrico, simile a quelli che potete trovare nei
banchi di mixaggio professionali o nelle workstation digitali. Offre un filtro shelving sulle basse, uno shelving sulle
alte e due bande di equalizzatore peak. Tutte e quattro le bande hanno frequenza regolabile e le due bande di EQ
peak dispongono di larghezza di banda, o fattore Q, regolabile. I filtri shelf delle alte e delle basse possono essere
commutati tra 1° e 2° ordine (Steep Low e Steep High).
Equalizer (Giallo) 225

Metal Equalizer
Potete pensarlo come il fratello minore dello Studio Equalizer. È un EQ a 3 bande semiparametrico, ispirato
all’equalizzatore del pedale Boss® Metal-Zone (potete trovare un suo modello tra i Distorsori).

Il Metal Equalizer è perfetto per creare il suono scavato sulle medie che caratterizza il tipico suono metal, ma
essendo anche un normale equalizzatore, è adatto anche per molti altri suoni e generi.

Acoustic Simulator
L’Acoustic Simulator può far suonare la vostra chitarra elettrica come una chitarra acustica. Non aspettatevi risultati
perfetti, perché il funzionamento di una chitarra acustica è piuttosto diverso. Comunque, l’Acoustic Simulator
emulerà le risonanze caratteristiche del corpo e la brillantezza di una chitarra acustica così bene che potreste
pensare di lasciare a casa la chitarra acustica se vi serve solo per due o tre canzoni in una serata.

Visto che l’Acoustic Simulator è più gradevole come effetto stereo, vi consigliamo di posizionarlo in un modulo dopo
la sezione dello stack — preferibilmente nel modulo X. Dovete anche disattivare i moduli di amplificatore e cabinet
per evitare di colorare o distorcere ulteriormente il vostro suono. Se state usando il KEMPER Kone e disattivate sia il
modulo dell’amplificatore che del cabinet, il Kone passerà automaticamente in modalità full-range anche se lo
Speaker Imprint è stato attivato globalmente. Vi consigliamo, inoltre, di partire senza altri effetti attivi quando
esplorate l’Acoustic Simulator e ricordate che dovrete usare il Noise Gate dell’ingresso, perché questo effetto
enfatizza molto il rumore del pick up.

Provate diversi pickup della vostra chitarra per scoprire quale produce il suono più appropriato. Come regola pratica,
gli humbucker da chitarra tendono a funzionare meglio con il selettore dei pickup nella posizione mediana, mentre le
chitarre con single-coil in genere funzionano meglio con il pickup al manico.
Equalizer (Giallo) 226

 Pickup

Usatelo per regolare il suono del pickup. Ruotatelo verso sinistra per i single coil, verso destra per gli humbucker.
Visto che tutte le chitarre elettriche suonano diverse, non esiste una regola generale per impostarlo correttamente.
Fidatevi delle vostre orecchie!

 Body

Controlla la risonanza virtuale del corpo nella simulazione della chitarra acustica, quindi la quantità di basse
frequenze. Quando si tratta di regolare il contenuto di basse frequenze di un suono di chitarra, ricordate di
considerare i vostri colleghi musicisti. Meno bassi utilizzate, più il vostro suono uscirà nel mix.

 Bronze

Esalta la componente metallica delle corde acustiche. Valori elevati enfatizzeranno la presenza della chitarra,
mentre valori bassi porteranno il suono più verso quello delle corde di nylon.

 Sparkle

Definisce le altissime frequenze delle corde pizzicate. Una giudiziosa combinazione di Bronze e Sparkle
costituiranno il carattere principale della vostra simulazione acustica.

✓Naturalmente, un valore dell’impostazione dell’Acoustic Simulator potrebbe essere perfetto solo per una chitarra e
una selezione di pickup. Non esiste una ricetta universale.

✓Se volete ulteriormente modificare il carattere del suono, mettete un Graphic/Studio Equalizer in uno dei moduli pre-
stack.

✓L’Acoustic Simulator è stato progettato per far suonare la vostra chitarra elettrica come una chitarra acustica. Non è
adatto alle chitarre acustiche o a qualsiasi altro strumento con pickup piezoelettrico, poiché i pickup piezo producono
Equalizer (Giallo) 227

già un “suono acustico” brillante. Per ritoccare il carattere del suono dovreste usare o il Graphic o lo Studio
Equalizer.

Stereo Widener
Non è un equalizzatore nel senso tradizionale del termine, ma utilizza l’equalizzazione per fare la sua magia. Crea
un raffinato effetto stereo enfatizzando alcune frequenze su un canale stereo e attenuandole sull’altro. L’operazione
viene fatta simmetricamente, in modo che quando il segnale viene sommato in mono, l’effetto viene completamente
annullato senza alcuna colorazione del suono. Lo Stereo Widener funziona bene sia con sorgenti di segnale mono
che stereo.

Usate “Intensity” per regolarne l’intensità sul suono. Con valori elevati di “Intensity” potete in realtà ottenere un
suono fuori fase; ma questo non è un problema, perché il suono rimane, comunque, mono compatibile.

Con “Tune” potete regolare l’effetto a vostro gusto, spostando l’attenzione verso le frequenze più basse o più alte.

Phase Widener
Il Phase Widener è una nostra invenzione. Da un segnale mono crea un segnale stereo ampio senza colorare il
risultato. Anche quando viene poi sommato di nuovo in mono, non si verifica nessuna colorazione.
Equalizer (Giallo) 228

Delay Widener
È la versione condensata del noto trucco per ampliare il fronte stereo, che consiste nel ritardare di diversi
millisecondi un lato di un segnale stereo. A differenza di Phase Widener, il Delay Widener non è mono compatibile e
lo dovete verificare per evitare colorazioni quando viene utilizzato per una registrazione. Inoltre, il Delay Widener
tenderà a evidenziare il lato non ritardato – è un effetto psicoacustico. Impostando il Delay [Widener a circa 20ms
dovreste ottenere un risultato piacevole.

✓Per tutti gli effetti Widener, è obbligatorio collocarli dopo la sezione dello stack, dove gli effetti vengono processati in
stereo. Mentre i segnali mono subiranno una modifica sostanziale della loro ampiezza stereo quando usate questi
effetti, l’impatto sui segnali stereo sarà notevolmente inferiore, o addirittura appena percettibile.

Double Tracker
Il KEMPER Double Tracker trasforma in tempo reale la vostra esecuzione di chitarra in una doppia traccia stereo,
come se due chitarristi suonassero la stessa parte a sinistra e a destra.

Mentre la maggior parte dei double tracker utilizza una combinazione di chorus e delay per creare differenze di
tempo e di intonazione tra le tracce, KEMPER utilizza un algoritmo di time-stretching dedicato per creare le
necessarie variazioni di tempo, indipendenti dalle fluttuazioni di intonazione. Un pizzico di variazione timbrica
casuale completa la perfetta esperienza del double tracker.

Come novità, KEMPER ha aggiunto l’effetto “super stereo”, introdotto inizialmente con i nuovi algoritmi di delay della
versione 5.0 del sistema operativo. Questo effetto allarga drasticamente il panorama stereofonico del double tracker,
facendo apparire le tracce ben oltre la normale immagine stereo.

Il Double Tracker si apprezza meglio in uno stereo ampio, come capita di trovare nei mix di registrazioni
professionali. Per questo motivo vi consigliamo di posizionarlo dopo la sezione dello stack.
Equalizer (Giallo) 229

 Looseness

Determina la precisione del timing della doppia traccia.

 Detune

Stona leggermente le due tracce, nello stile di un Air Chorus. Il Detune è solo un’opzione ma non è necessario per
una perfetta double tracking. Se non lo desiderate, lasciatelo a zero.

 Stereo

Determina l’ampiezza stereofonica della doppia traccia. Più o meno 100% è il normale stereo. Valori più elevati
introducono l’effetto super stereo.

Potete trovare un tutorial video sul Double Tracker all’indirizzo:


www.kemper-amps.com/video
Compressor (Ciano) 230

Compressor (Ciano)
Sulla chitarra il compressore viene usato principalmente per i suoni puliti, perché il suono prodotto dalle corde della
chitarra decade rapidamente. Sui suoni distorti, la distorsione stessa aggiunge la compressione come effetto
collaterale; ciò significa che il compressore potrebbe addirittura essere un fastidio, perché la compressione
aggiuntiva uccide la dinamica e la sensibilità al tocco della distorsione. Tuttavia, c’è sempre il vecchio trucco di
comprimere la chitarra al massimo e poi distorcerla delicatamente con l’amplificatore, in modo che ogni sfumatura
della chitarra riceva la stessa quantità di distorsione.

I suoni puliti traggono vantaggio dalla compressione, poiché aiuta ad allungare il sustain delle corde. Un’altra
applicazione tipica è quella di enfatizzare l’attacco delle corde pizzicate con il parametro Attack. Nel PROFILER, per
ottenere questo effetto dovreste usare il parametro Pick nel modulo dell’amplificatore. È stato ottimizzato per
controllare l’energia del plettro e svolge questo compito molto meglio di un normale compressore.

Compressor è una fedele riproduzione di un compressore vintage a pedale. Abbiamo anche aggiunto un nuovo
parametro, definito “Squash” per rendere ancora più versatile questo compressore.

Non è strettamente necessario regolare il volume del compressore con i suoni puliti, perché il suo volume viene
regolato automaticamente al volume unitario del Rig.

 Intensity

Controlla la quantità di compressione applicata allo strumento. Nella posizione zero non c’è compressione. Nella
prima metà dell’escursione di Intensity l’effetto sarà piuttosto sottile, poiché il compressore taglierà solo i picchi più
ampi dello strumento. Poi, man mano che aumentate “Intensity” oltre la metà, comincerete a sentire le note suonate
piano che vengono intensificate.
Compressor (Ciano) 231

 Attack

Regola il tempo di reazione del compressore. Più alto è il valore di “Attack” più tempo impiegherà il compressore ad
entrare in funzione. Così il primo picco del segnale può passare inalterato quando suonate una corda, aumentando
la percussività della plettrata.

 Squash

Consente di controllare il comportamento dinamico della compressione. Nella posizione centrale il compressore
funzionerà come vi aspettate. Se ruotate “Squash” verso lo zero, il compressore enfatizzerà la prima fase del
decadimento delle corde, con conseguente riduzione dello squash (schiacciamento). Quando lo ruotate
ulteriormente verso destra, la prima fase del decadimento delle corde viene schiacciata ed il volume cala. Noterete
che il compressore recupera lo schiacciamento quando si lascia decadere ulteriormente le corde – addirittura
esaltando leggermente il suono rispetto a quando pizzicate le corde. Ora, il compressore inizia a sentirsi!

Lo “Squash” non modifica il rapporto di compressione, che è sempre infinito nei compressori a pedale vintage.

Auto Swell
Auto Swell simula la salita del volume con un pedale del volume ogni volta che viene suonata una nota. Il parametro
Swell controlla il tempo di salita, fino ad un massimo di 4 secondi.

Mentre lo Swell controlla l’attacco, è incluso anche un compressore complementare, per modellare il decadimento
dello strumento una volta terminata la fase di attacco. Usate il parametro Compressor per controllare l’intensità della
compressione.
Noise Gate (Ciano) 232

Noise Gate (Ciano)


Oltre al noise gate della sezione INPUT, avete a disposizione altri due noise gate come effetti, sviluppati
appositamente per chi suona ad alto guadagno.

Mentre il noise gate della sezione INPUT è progettato per conservare perfettamente la dinamica della chitarra, gli
effetti di Noise Gate si comportano come i classici expander downward. Gli expander downward attenuano il segnale
quando scende al di sotto di una certa soglia e vengono usati spesso per aggiungere incisività ai riff metal
complessi. Questo perché lo stoppato col palmo manterrà comunque tutto il suo “chunk”, ma acquisterà percussività,
evitando così il temuto “impastamento” (mud) del suono. I due effetti di noise-gate forniscono rapporti di espansione
diversi, rapporti scelti per la loro musicalità.

Noise Gate 2:1


Questo noise gate è un expander morbido, con un rapporto di espansione di 2:1. Se il livello del segnale di ingresso
scende al di sotto della soglia, inizierà ad attenuare di un fattore 2. In altre parole, ogni dB al di sotto della soglia
porta una attenuazione del segnale di 2dB.

Noise Gate 4:1


Questo noise gate è un expander più aggressivo, con un rapporto di espansione di 4:1. Se il livello del segnale di
ingresso scende al di sotto della soglia, inizierà ad attenuare di un fattore 4. In altre parole, ogni dB al di sotto della
soglia porta una attenuazione del segnale di 4dB.

Come per il Noise Gate di ingresso, non ci sono controlli di attacco e rilascio, perché abbiamo scelto i tempi di
reazione più brevi che non introducessero degradazione del segnale. Il tempo di attacco è di 0.05ms (cioè 50
microsecondi oppure un ventimillesimo di secondo), mentre il tempo di decadimento è di 50ms. Potete usare gli
effetti di Noise Gate insieme al noise gate della sezione INPUT per avvalervi dei diversi caratteri di cui sono dotati.
Chorus (Blu) 233

Chorus (Blu)

Vintage Chorus
Il Vintage Chorus è una emulazione della tecnologia del chorus degli anni 1970 basata sul cosiddetto bucket
brigades, che può essere considerato il predecessore della odierna tecnologia del campionamento digitale. Il
Vintage Chorus non solo riproduce esattamente il suono del famoso Chorus Ensemble™ ma anche quello di molti
altri modelli del periodo che erano basati sulla stessa circuitazione di base.

Noterete un suono un po’ scuro del segnale dell’effetto. Ciò è dovuto alla limitata frequenza di campionamento del
bucket brigade. Quando questo segnale viene sommato al suono diretto, si ottiene sarà un suono di chorus molto
caldo, perché il segnale complessivo riceve una spinta alle basse e medie frequenze. Quando collocate il Vintage
Chorus prima dello stack, otterrete il noto effetto di modulazione mono. Se collocato in uno dei moduli effetti dopo lo
stack, il Vintage Chorus suonerà più corposo con una modulazione minore, poiché funziona in stereo. Il motivo è che
c’è un chorus separato per ogni canale stereo, che modula in maniera opposta.

✓Se possedete un chorus analogico originale, noterete che i chorus non danno un aumento di volume quando li
inserite. Questo è dovuto alla nostra filosofia che ci suggerisce di mantenere sempre lo stesso livello del volume,
indipendentemente dall’uso degli effetti o meno. In questo modo è più facile scegliere l’effetto migliore in base al suo
carattere e non privilegiare un effetto rispetto a un altro solo perché suona più forte. Naturalmente, se volete alzare il
volume potete sempre utilizzare il parametro “Volume”.
Chorus (Blu) 234

 Rate

Per regolare la velocità di modulazione del chorus usate il parametro “Rate”.

 Depth

Per regolare l’intensità del chorus usate il parametro “Depth”.

✓Suggerimento: per ottenere il suono originale del Chorus Ensemble™, lasciate il parametro “Depth“ nella posizione
centrale esatta e utilizzate il parametro “Rate“ per trovare il vostro suono preferito – i dispositivi originali non avevano
un controllo di profondità.

 Crossover

Ogni algoritmo di chorus dispone di un parametro “Crossover”. Alzando il valore di “Crossover” potete proteggere le
frequenze più basse dall’influenza della modulazione del chorus, conferendo così al suono una parte bassa più
stabile. Questa funzione è stata ispirata da apparecchi di chorus specializzati per il basso elettrico. Tuttavia,
riteniamo che questo tipo di controllo del crossover non è solo utile per i suoni di basso – è adatto per modellare
qualsiasi suono.
Chorus (Blu) 235

Hyper Chorus
L’Hyper Chorus è probabilmente uno dei chorus più complessi mai realizzato. È un chorus a sei voci con fino a tre
linee di ritardo per i canali destro e sinistro. Nonostante questo, è incredibilmente semplice da usare, visto che basta
regolare il parametro “Depth” per ottenere un suono enorme e caldo.

 Depth

Regolando “Depth” modificate la quantità di detune e di corposità che il chorus aggiunge al segnale – tutto il resto è
perfettamente impostato per ottenere il suono di chorus più intenso senza bisogno di ulteriori regolazioni. Potete
impostare anche piccole quantità di detune senza avere il tipico effetto di filtro a pettine di un normale chorus.
Quando portate “Depth” a zero, l’effetto del chorus sparisce completamente, anche con il parametro “Mix” nella
posizione massima.

 Amount

Se il suono completo risulta troppo complesso, potete ridurre in modo continuo la quantità di linee di ritardo. Potete
impostare gradualmente il numero di linee di ritardo da una a tre per ogni canale dello stereo. Proprio così, sono
possibili anche chorus da 1.5: questo significa semplicemente che una linea di chorus è a vo lume pieno e l’altra è a
metà volume.

 Crossover

Per impedire che l’effetto del chorus moduli le basse frequenze del segnale di ingresso, incrementate il valore del
parametro “Crossover”.
Chorus (Blu) 236

Air Chorus
L’Air Chorus è un tipo di chorus sottile, in quanto non somma il suono diretto con quello processato. Invece, modula
l’intonazione dei canali sinistro e destro del segnale in modo indipendente l’uno dall’altro. Il suono del chorus
risultante viene costruito nell’aria tra i diffusori, dove i due segnali vengono sommati – da qui il nome. Così funziona
il famoso amplificatore Jazz Chorus™.

 Depth

Nella maggior parte dei casi, come per l’Hyper Chorus, il controllo “Depth” sarà l’unico che vi serve per ottenere il
suono desiderato. Valori più alti produrranno un chorus più intenso ma delicato, mentre valori più bassi creeranno un
sottile allargamento del panorama stereofonico, ma senza il tipico effetto di battimenti che spesso si ottiene con un
chorus.

 Crossover

Il parametro “Crossover” vi permette di collocare le frequenze medie e basse del segnale in una posizione mono
stabile tra i diffusori, mentre le alte frequenze continuano a fluttuare.
Chorus (Blu) 237

Micro Pitch
Micro Pitch è un effetto di detune, basato sulla tecnologia del pitch shifter. Il risultato è più stabile rispetto ad un
classico chorus, perché viene evitato l’effetto di modulazione ciclica di un oscillatore a bassa frequenza (LFO).

 Detune

Usate questo parametro per determinare le differenze di intonazione tra i canali sinistro e destro.

 Mix

Serve per sommare il segnale diretto con il segnale processato. Per ottenere il suono più intenso impostate il
controllo nella posizione centrale. Con “Mix” ruotato completamente a destra, sentirete solo il segnale del detune a
sinistra e a destra; questa impostazione crea un chorus speciale, simile nel suono all’Air Chorus.
Chorus (Blu) 238

Vibrato
L’effetto Vibrato modula l’intonazione del suono con un’onda sinusoidale.

 Rate

Per regolare la velocità di modulazione usate il parametro “Rate”.

 Depth

Per regolare l’intensità della modulazione usate il parametro “Depth”.

 Crossover

Usate il parametro “Crossover” per escludere dall’effetto del vibrato le frequenze basse del segnale. In questo modo
otterrete un effetto di modulazione stile vecchia scuola, simile al vibrato scanner di un organo Hammond ™.
Chorus (Blu) 239

Rotary Speaker
Il tipo di chorus Rotary Speaker è la riproduzione fedele del suono prodotto dal leggendario amplificatore Leslie® -
noto soprattutto per il classico effetto che ha sul suono dell’organo Hammond®. Gli altoparlanti del Leslie®
modulano il suono facendo ruotare sia il tamburo dell’altoparlante dei bassi sia la tromba del tweeter all’interno di
una cassa, ma soprattutto ruotando a velocità diverse l’uno dall’altra. Il risultato è un esempio complesso di effetto
Doppler ed il modo in cui influisce sul suono è magico – qualcosa di simile a una combinazione di vibrato, tremolo e
chorus.

L’effetto Rotary Speaker non colora il suono. La colorazione sarà invece data dal profilo. Attivando il Rotary Speaker
su un ampli e su un cabinet di vostro gradimento, trasformerete il vostro cabinet in un cabinet rotante, pur
mantenendo il carattere del vostro ampli.

È interessante notare che potete creare un profilo della vostra cassa ad altoparlanti rotanti. Se avete occasione di
avere nel vostro studio un vero altoparlante rotante, purché sia possibile collegare segnali di linea o di chitarra,
potete ricavarne un profilo. Per ulteriori informazioni consultate il capitolo Acquisire un profilo. Naturalmente, il
PROFILER dispone già di un Rig “CK Rotary Speaker” che comprende un profilo di un Leslie® 147 acquisito tramite
Shure® SM57.

 Speed

Usate il selettore “Rotary Speed” per commutare la velocità di rotazione tra lenta a veloce. Noterete che la
variazione della velocità di rotazione non è immediata, perché ricrea l’accelerazione e la decelerazione dei diffusori
rotanti originali.

 Stereo

Usate il parametro “Stereo” per regolare l’angolo di posizionamento dei due microfoni virtuali relativamente alla
cassa. Se volete un effetto mono, impostate l’angolo a “0°” (posizione centrale). Valori negativi invertono la direzione
di rotazione. Solo il rotore superiore viene ripreso con due microfoni, il rotore inferiore viene ripreso in mono con un
microfono – una pratica comune per registrare un diffusore di questo tipo, sia nel live che in studio.
Chorus (Blu) 240

 Low-High Balance

Per regolare il bilanciamento tra le uscite del rotore dei bassi e della tromba del tweeter usate il parametro “Low -
High Balance”. Valori più bassi comporteranno un suono più scuro e corposo, mentre valori più alti daranno un
suono più brillante e magro. Per una fedele emulazione del classico suono del Leslie®, lasciate questo parametro
nella sua posizione centrale.

 Distance

Usate il parametro “Distance” per regolare la distanza dei microfoni dalla cassa, da 4cm fino a 50cm. Più vicini
saranno i microfoni e più intensa sarà la modulazione di ampiezza (tremolo). Al massimo valore dell’impostazione
non si percepirà nessuna modulazione di ampiezza.

 Mix

Per regolare il bilanciamento tra il segnale di ingresso e l’uscita dell’effetto Rotary Speaker usate il parametro “Mix”.
Per ottenere il suono autentico, è meglio lasciarlo al “100%”, ma può essere molto utile modificarlo se desiderate
ottenere suoni meno convenzionali.
Chorus (Blu) 241

Tremolo / Auto Panner


Il Tremolo modula periodicamente il livello del segnale.

 Rate

Usate il controllo soft “Rate” per regolare la velocità di modulazione del Tremolo; questo parametro è variabile quasi
continuamente, ma rimarrà sincronizzato con il tempo effettivo del Rig. Il tempo può essere impostato manualmente
o battuto sul pulsante TAP. Quando “Tempo” è attivato, la velocità verrà indicata in valori musicali. Per maggiori
informazioni riguardo le sorgenti e le impostazioni del tempo consultate il capitolo “Tempo”.

 Depth

Per regolare l’intensità della modulazione usate il parametro “Depth”.

 Crossover

Usate il parametro “Crossover” per escludere dall’effetto del tremolo le basse frequenze del segnale.

✓Quando posizionate il Tremolo dopo lo stack, dove possono essere creati dei segnali stereo, diventa un effetto
panoramico stereo (“Auto Panner”). L’intensità ed il carattere dell’effetto stereo può essere controllato con il
parametro “Stereo”. Determina lo sfasamento tra le modulazioni di livello indipendenti per i lati sinistro e destro.
Quando impostate “Stereo” nella posizione centrale (valore zero) entrambi i canali saranno in fase, generando così
un effetto di tremolo mono.
Phaser e Flanger (Viola) 242

Phaser e Flanger (Viola)

Phaser
Il Phaser è un banco di filtri costituito da fino a 12 stadi di filtro per ogni canale dello stereo.

✓Trovate un phaser simile nel gruppo degli effetti Wah che può essere controllato dal pedale del Wah.
 Rate

Per regolare la velocità di modulazione del Phaser usate il controllo soft “Rate”. Questo parametro è variabile quasi
continuamente, ma rimarrà sincronizzato con il tempo effettivo del Rig. Il tempo può essere impostato manualmente
o battuto sul pulsante TAP. Quando “Tempo” è attivato, la velocità verrà indicata in valori musicali. Per maggiori
informazioni riguardo le sorgenti e le impostazioni del tempo consultate il capitolo “Tempo”.

 Depth

Determina l’intensità di modulazione del Phaser in relazione al valore Manual.

 Manual

che il Phaser oscillerà. Con Depth impostato a zero, potete utilizzare “Manual “per creare un suono di phaser
costante o statico.
Phaser e Flanger (Viola) 243

 Feedback

Intensifica l’effetto del Phaser aumentando i picchi e approfondendo gli avvallamenti.

 Peak Spread

Non trovate questo parametro in nessun phaser vintage, perché sarebbe stato troppo costoso realizzarlo nel
dominio analogico. Con “Peak Spread” potete controllare la distribuzione e l’ampiezza dei picchi e delle valli del
phaser nel dominio della frequenza con un ampio intervallo. Per impostazioni più sottili (verso sinistra) sentirete i
picchi focalizzati in un ristretto campo. Allargandone l’ampiezza, il phaser diviene sempre più vasto, fino a dominare
l’intero spettro sonoro.

 Stages

Potete scegliere il numero di stadi del phaser, da “2” a “12” a passi di due. Più stadi selezionate, più complesso e
diffuso diverrà il suono del phaser.

 Stereo

Sfasa la modulazione del phaser per i canali destro e sinistro. Per impostazioni a sinistra o a destra estreme, la
modulazione avrà direzione opposta. Nella posizione centrale (zero), il phaser sarà in mono. Per ottenere un
delicato effetto stereo programmate piccole deviazioni a sinistra o a destra dello zero.
Phaser e Flanger (Viola) 244

Phaser Vibe
Il Vibe Phaser si ispira al famoso effetto Univibe™. L’Univibe™ è essenzialmente un phaser, ma con una curva di
modulazione asimmetrica che rimane alta per un po’ di tempo e poi scende molto velocemente. A parte questo, è
identico ad un normale phaser. Per ottenere il risultato più autentico, impostate il numero di Ph aser Stages su “4”.

Flanger
L’effetto Flanger condivide le stesse radici del Phaser e anche il suono che ne risulta ne è in qualche modo
correlato. Per questo motivo abbiamo inserito entrambi gli effetti nella stessa famiglia, con codice colore magenta
(viola). Comunque, la tecnologia del Flanger non è basata sui filtri analogici, ma su ritardi bucket brigade molto brevi.

I parametri disponibili per il flanger sono quasi gli stessi del phaser; non troverete solo i parametri “Peak Spread” e
“Stages”. Grazie alla sovrapposizione dei parametri, è possibile utilizzare TYPE per passare da un phaser ad un
flanger senza modificare i valori dei parametri di base.

✓Trovate un flanger simile, denominato Wah Flanger, nel gruppo degli Wah Effects che può essere controllato dal
pedale del Wah.

Phaser Oneway & Flanger Oneway


Mentre i normali Phaser e Flanger modulano sempre verso l’alto e verso il basso, la loro controparte “oneway” (a
senso unico) salgono o scendono in una spirale infinita. Questo comportamento richiede il controllo “Rate” bipolare.
ruotatelo verso destra ottenere una spirale ascendente e verso sinistra per la spirale discendente. Nella posizione
centrale il movimento si ferma.
Pitch Shifter (Bianco) 245

Pitch Shifter (Bianco)


Un pitch shifter è un insieme di ritardi alternati che prima taglia il segnale a fette e poi le riproduce a una velocità
diversa. Qualsiasi pitch shifter introdurrà sempre un po’ di latenza al segnale, semplicemente perché fa uso di ritardi.
La latenza diventerà più evidente soprattutto quando suonate gli accordi, poiché per ottenere un suono naturale
sono necessarie fette più lunghe.

 Smooth Chords

Molti tipi di pitch shifter hanno l’opzione “Smooth Chords” su un pulsante soft. Se attivata, molti accordi risulteranno
più morbidi, a seconda del vostro stile di esecuzione. Noterete anche un incremento della latenza, rendendo lo
“Smooth Chords” poco appropriato all’esecuzione di parti ritmiche. Le note singole, comunque, non sono quasi per
niente influenzate da questa impostazione; anche piccoli spostamenti di intonazione fino a ±3 (una terza minore)
dovrebbero andare bene.

 Formant Shift

Alcuni degli effetti di pitch shifter descritti hanno la possibilità di trattare le formanti del segnale in maniera
particolare. Inoltre, nell’elenco degli effetti Wah troverete un Wah Formant Shifter dedicato.

Lo spostamento (shift) e la correzione delle formanti si trovano spesso nelle DAW e nei processori vocali. Tuttavia,
non sono si sono ancora visti nel mondo delle chitarre.

Quando trasponete verso l’alto o il basso il vostro strumento con un pitch shifter, trasporrà anche le formanti
caratteristiche del vostro strumento con la stessa entità, proprio come succederebbe se acceleraste o rallentaste
una registrazione. Il noto effetto paperino viene applicato anche alla vostra chitarra, trasformandola in un suono di
basso quando viene abbassata di un’ottava (spesso desiderato) o in un suono sottile di mandolino quando viene
spostata verso l’alto (meno desiderabile). Il transiente iniziale è quello che viene maggiormente alterato dal pitch
shift.
Pitch Shifter (Bianco) 246

Lo spostamento e la correzione della formante possono prevenire l’effetto paperino su un suono al quale applicate il
pitch shift. Altrimenti, possono essere usati per modificare il carattere dello strumento mantenendo inalterata
l’intonazione.

L’aspetto negativo dello spostamento della formante è che funziona solo con note singole. Gli accordi, nella maggior
parte dei casi, suoneranno in maniera strana.

✓Guardate il tutorial video dimostrativo di Formant Shift disponibile all’indirizzo:


www.kemper-amps.com/video

 Pure Tuning

Quando premete “Pure Tuning”, gli intervalli prodotti dal pitch shifter vengono leggermente deviati dalla scala
temperata standard per creare una cosiddetta accordatura “naturale” o “pura”. In questo modo verranno evitati i
battimenti armonici, soprattutto in caso di successiva distorsione. Per saperne di più, leggete alla fine di questo
capitolo Le Accordature Pure.

 Detune

Usate questo parametro per determinare le differenze di intonazione tra i canali sinistro e destro.

 Mix

Serve per sommare il segnale diretto con il segnale processato. Per ottenere il suono più intenso impostate il
controllo nella posizione centrale. Con “Mix” ruotato completamente a destra, sentirete solo il segnale del detune a
sinistra e a destra – questa impostazione crea un chorus spaziale, simile nel suono all’Air Chorus.

Se avete bisogno di un suono ancor più corposo senza modulazioni evidenti di un LFO, vi consigliamo di usare
l’Hyper Chorus, con un valore elevato di ”Amount”.
Pitch Shifter (Bianco) 247

Transpose
Pensatelo come se fosse un “capotasto digitale” per il vostro strumento. Impostate semplicemente il Transpose
desiderato per suonare in una tonalità diversa. Impostatelo su –1 o –2 per accordature discendenti. La trasposizione
di –12 trasformerà la vostra chitarra in un basso. Per ottenere risultati ottimali, posizionate Transpose prima dello
stack in modo da trasporre solo il segnale originale della chitarra.

Lo stesso effetto è disponibile anche nelle impostazioni del Rig.


Pitch Shifter (Bianco) 248

Pedal Pitch
Con l’effetto Pedal Pitch potete usare un pedale d’espressione per ottenere il famoso effetto Whammy ™, utilizzando
l’avanzata tecnologia di pitch shifting di KEMPER. Impostate “Heel Pitch” e “Toe Pitch” come punti di partenza e di
arrivo del pedale. Vi consigliamo di tenere “Heel Pitch” a zero per fare in modo che lo strumento sia sempre
all’accordatura originale quando il pedale è nella posizione di riposo.

Potete usare il Pedal Pitch anche per creare armonie durante un solo elaborato. Provate a impostare le intonazioni
in modo da farle passare continuamente da un intervallo di terza a uno di quinta, poi usate il controllo “Mix” per
bilanciare il segnale originale con l’armonia creata.

Il pitch shift di Pedal Pitch non aggiunge latenza, quando non viene eseguito il pitch shift. Quindi non è necessario
disattivare il Pedal Pitch nella posizione zero. Inoltre, non otterrete alcun phasing quando sommate il segnale diretto
con il segnale del pitch shift in posizione zero.

Il Pedal Pitch funziona con un pedale di espressione dedicato. Tuttavia può essere collegato al pedale del Wah o al
pedale del Morph. Per i dettagli consultate il capitolo Pedali di Espressione e Interruttori a Pedale di questo manuale.

Premendo il pulsante soft “Freeze Formants” attivate il Formant Shifter, che evita l’effetto paperino e mantiene le
formanti originali indipendenti dall’intonazione. Indipendentemente da come impostate “Heel Pitch” o dalla posizione
del pedale, le formanti caratteristiche dello strumento saranno conservate. Noterete che l’effetto Whammy™ perde
un po’ di intensità e suona più morbido. Questo perché il carattere del vostro strumento rimane invariato e cambia
solo l’intonazione.

Il controllo soft “Formant Shift” è disponibile quando attivate “Freeze Formants”. Quando lo spostate dalla posizione
centrale, muove le formanti verso l’alto o verso il basso rispetto all’originale, cambiando di conseguenza il carattere
dello strumento. Questo principio funziona anche quando non usate il pedale, rendendo il “Formant Shift” uno
strumento molto creativo. Nella posizione centrale di “Formant Shift” sentirete tutte le formanti alle loro frequenze
originali.

Ricordate che quando “Freeze Formants” è attivo, l’effetto funziona solo con le note singole. Gli accordi, nella
maggior parte dei casi, suoneranno in maniera strana.
Pitch Shifter (Bianco) 249

Pedal Vinyl Stop


Pedal Vinyl Stop è una variazione dell’effetto Pedal Pitch. Mentre Pedal Pitch può creare l’effetto “bomba” giù fino a
tre ottave, Pedal Vinyl Stop abbasserà l’intonazione dello strumento fino a zero, premendo il pedale del Pitch: come
se fermaste un disco in vinile con la mano. Non sentirete nessun suono finché non rialzate il pedale del Pitch,
facendo suonare lo strumento come se aveste di nuovo acceso il motore. Con questo effetto non è necessario
regolare l’intonazione – è sufficiente muovere il pedale del Pitch.
Pitch Shifter (Bianco) 250

Chromatic Pitch
È un Pitch shifter a due voci.

 Voice 1/2 Pitch

Serve per impostare lo spostamento di intonazione in semitoni individualmente per ogni voce. Usate valori di “+12” o
“–12” per avere l’effetto di un octaver.

 Voice Balance

Serve per bilanciare i volumi delle due voci del pitch shifter. Per isolare una voce in particolare ruotatelo ad un
estremo.

 Mix

Determina il bilanciamento tra le voci trasposte e il segnale diretto.

 Detune

Simile al “Detune” nell’effetto Micro Pitch, questo parametro genera battimenti tra le voci ed il segnale diretto.
Funziona al meglio se almeno due dei tre segnali hanno la stessa intonazione. Per esempio: per prima cosa
impostate entrambe le voci a “+12” per creare l’effetto di una chitarra a 12 corde, poi stonate le voci per ottenere un
effetto più corposo. Altrimenti, provate ad impostare una voce su “–12” e l’altra su “+12”, per creare un effetto di
organo.
Pitch Shifter (Bianco) 251

 Stereo

Il parametro “Stereo” controlla l’apertura stereofonica del segnale originale e delle due voci del pitch shift in modo
intelligente ma semplice.

Se usate una sola voce del pitch-shifter e l’altra voce viene silenziata ruotando il parametro “Voice Balance” a
sinistra o a destra, la voce del pitch-shifter viene inviata ad un canale stereo, mentre il segnale originale viene inviato
sul canale opposto. Tuttavia, se entrambe le voci del pitch-shifter sono attivate impostando “Voice Balance” nella
posizione centrale, queste vengono spostate ai lati opposti, mentre il segnale originale rimane al centro del
panorama stereo. In altre parole: Il parametro “Stereo” sposta la posizione delle voci del pitch-shifter in direzioni
opposte e bilancia la posizione del segnale originale a seconda dell’impostazione del controllo “Voice Balance”. Il
risultato è quello che probabilmente avreste scelto se ci fossero i controlli di pan stereo per tutti e tre i segnali.

Con “Stereo” ruotato completamente a sinistra o a destra avrete l’apertura stereofonica completa dei segnali.
Comunque nella posizione centrale i segnali non vengono spostati, quindi l’uscita dell’effetto è mono. Ricordate che
il parametro “Stereo” non è disponibile per i moduli degli effetti A, B, C e D, perché questi effetti sono considerati
mono.

 Formant Shift

Per attivare il processamento delle formanti premete il pulsante soft indicato con “Formant Shift”. “Formant Shift”
diventerà una manopola soft, consentendo un controllo dettagliato sulle formanti di entrambe le voci del pitch-shifter.
Nella posizione intermedia le formanti non vengono processate o compensate in nessun modo. Tutto suonerà come
un normale pitch shifter con “Formant Shift” disattivato. Ruotando la manopola soft verso sinistra, le formant i si
spostano verso il valore originale – le formanti si abbassano per le voci trasposte verso l’alto e si alzano per quelle
trasposte verso il basso. All’estrema posizione sinistra, le formanti vengono completamente compensate ed il timbro
delle voci trasposte sarà simile all’originale. Sarà come se suonaste la stessa corda sullo stesso strumento, solo su
un tasto diverso.

Quando ruotate il controllo soft “Formant Shift” verso destra rispetto alla posizione centrale, le formanti verranno
spostate verso l’alto, per conferire alle voci trasposte un timbro particolare, con cui potrete scegliere il carattere del
suono.

Ricordate che quando “Formant Shift” è attivo, l’effetto funziona solo con le note singole. Gli accordi, nella maggior
parte dei casi, suoneranno in maniera strana.
Pitch Shifter (Bianco) 252

Harmonic Pitch
Questo effetto è un pitch shifter a due voci che può essere usato per creare fino a due armonie intelligenti. Rileva
l’intonazione della nota suonata e crea delle voci di armonia in base a tonalità e scala selezionata. Naturalmente
questo funziona solo se suonate note singole.

 Voice 1/2 Interval

Serve per determinare l’intervallo di trasposizione delle due voci. La tonalità degli intervalli (maggiore/minore) verrà
determinata al volo, a seconda delle note suonate e della Key (tonalità) selezionata. Se ritenete di avere bisogno di
una scala più specializzata rispetto ai modi regolari, scegliete “User Scale” 1 o 2 nell’ottava desiderata. Vi
compariranno queste impostazioni quando ruotate “Voice 1/2 Interval” completamente a destra. Potrete poi definire
le vostre scale nelle prossime pagine dello schermo.

 Key

Serve per selezionare la tonica o la tonalità della scala. Vengono visualizzate sia le tonalità maggiori che le relative
minori. Comunque potete anche indicare altri modi, come il Dorico o il Misolidio, inserendo la tonalità rispettiva. La
tonalità maggiore indica anche la tonica per le scale dell’utente.

 Voice Balance

Serve per bilanciare le due voci dell’armonia. Per isolare una voce ruotatelo ad un estremo.

 Mix

Determina il bilanciamento tra le voci trasposte e il segnale diretto.


Pitch Shifter (Bianco) 253

 Stereo

Il parametro “Stereo” controlla l’apertura stereofonica del segnale originale e delle due voci del pitch shifter in modo
intelligente ma semplice.

Se usate una sola voce del pitch-shifter e l’altra voce viene silenziata ruotando il parametro “Voice
Balance“ completamente a sinistra o a destra, la voce del pitch-shifter viene inviata ad un canale stereo, mentre il
segnale originale viene inviato sul canale opposto. Tuttavia, se entrambe le voci del pitch-shifter sono attivate
impostando “Voice Balance“ nella posizione centrale, queste vengono spostate ai lati opposti, mentre il segnale
originale rimane al centro del panorama stereofonico.

In altre parole: Il parametro “Stereo” sposta la posizione delle voci del pitch-shifter in direzioni opposte e bilancia la
posizione del segnale originale a seconda dell’impostazione del controllo “Voice Balance”. Il risultato è quello che
probabilmente avreste scelto se ci fossero i controlli di pan stereo per tutti e tre i segnali.

Con “Stereo” ruotato completamente a sinistra o a destra avrete l’apertura stereofonica completa dei segnali.
Comunque nella posizione centrale i segnali non vengono spostati, quindi l’uscita dell’effetto è mono. Ricordate che
il parametro “Stereo” non è disponibile per i moduli degli effetti A, B,. C e D, perché questi effetti sono considerati
mono.

 Formant Shift

Per attivare il processamento delle formanti premete il pulsante soft indicato con “Formant Shift”. “Formant Shift”
diventerà una manopola soft, consentendo un controllo dettagliato sulle formanti di entrambe le voci del pitch -shifter.
Nella posizione intermedia le formanti non vengono processate o compensate in nessun modo. Tutto suonerà come
un normale pitch shifter con “Formant Shift” disattivato. Ruotando la manopola soft verso sinistra, le formanti si
spostano verso il valore originale – le formanti si abbassano per le voci trasposte verso l’alto e si alzano per quelle
trasposte verso il basso. All’estrema posizione sinistra, le formanti vengono completamente compensate ed il timbro
delle voci trasposte sarà simile all’originale. Sarà come se suonaste la stessa corda sullo stesso strumento, solo su
un tasto diverso.

Quando ruotate il controllo soft “Formant Shift” verso destra rispetto alla posizione centrale, le formanti verranno
spostate verso l’alto, per conferire alle voci trasposte un timbro particolare, con cui potrete scegliere il carattere del
suono.
Pitch Shifter (Bianco) 254

Ricordate che quando “Formant Shift” è attivo, l’effetto funziona solo con le note singole. Gli accordi, nella maggior
parte dei casi, suoneranno in maniera strana.

 User Scales

Anche l’effetto Harmonic Pitch può essere collegato ad una o due scale personalizzate. Questo vi consente di creare
delle armonie personalizzate per adattarsi a qualsiasi stile musicale. Dalla minore armonica, alla blues, alle scale
gitane Ungheresi – tutto è possibile programmando le scale personali. Appena con il controllo soft corrispondente
selezionate “User Scale 1/2” come intervallo per una delle due voci, potrete accedere alle loro pagine di
configurazione tramite pulsanti soft.

In tre pagine sullo schermo potete scegliere l’intervallo dell’intonazione per ciascuna delle dodici note cromatiche di
entrambe le scale utente. Ogni volta che la utilizzate ricordate di impostare la “Key” desiderata. Le scale user
vengono salvate con i Rig, quindi potete usare scale differenti richiamando Rig diversi. Non fanno parte di nessun
preset di tonalità armonica, ma sono salvate come preset di scale user indipendenti.

Il PROFILER viene fornito con due esempi di scale user come preset denominate “Harmonic Minor” e
“MakeNoMistake”. Potete accedervi ruotando la manopola BROWSE mentre modificate una delle due scale user.

Potete creare i vostri preset di scale user premendo STORE nella pagina di configurazione, seguito dal pulsante soft
“User Scales”. Ricordate che tali preset comprendono sempre una coppia di scale user. User Scale 1 e User Scale
2.
Pitch Shifter (Bianco) 255

 Le Accordature Pure

Gli strumenti con i tasti (sia su manico che su tastiera) sono accordati secondo la scala “temperata” usata nella
musica occidentale negli ultimi secoli. Il vantaggio dell’intonazione temperata è che permette di suonare in qualsiasi
tonalità vogliate; comunque il risultato è sempre un compromesso, perché alcuni intervalli suonano meglio quando
sono accordati secondo la scala naturale. Gli strumenti senza tasti come il violino – o anche la voce umana –
possono generare intonazioni arbitrarie. I musicisti con strumenti senza tasti istintivamente intoneranno le loro note
per adattarle meglio al contesto musicale.

Il Pitch Shifter del PROFILER ha la stessa capacità, visto che ha il completo controllo sulle intonazioni che crea.
Tranne le ottave, ogni intervallo è leggermente diverso rispetto allo standard per adattarsi alle armonie delle note
che suonate. Sarà più percepibile sulle terze o sulle settime, che sono accordate di diversi cent più in basso.

Per rendere udibile il “Pure Tuning”, provate quanto segue:

• Scegliete il vostro Rig distorto preferito.

• Abbassate il “GAIN” per pulire il suono.

• Selezionate Chromatic Pitch in uno dei moduli degli effetti.

• Ruotate “Mix” completamente verso destra e “Voice Balance” al centro, così potete sentire entrambe le voci del
pitch shift.

• Scegliete “+16” e “+19” per “Voice 1/2 Interval” per avere la terza e la quinta all’ottava sopra.

Sembra assurdo vero? Non c’è mai stato bisogno di un suono così sottile.

Ora ruotate il “GAIN” per aumentare la distorsione. Sentirete un ringhio profondo intorno alla nota base originale che
state suonando sullo strumento. Non è molto piacevole.

Ora premete “Pure Tuning” ed avrete la nota fondamentale piacevole e stabile. Anche gli accordi possono
funzionare Il suono è ancora quello di una chitarra, ma differente. Non sembra nemmeno più un pitch shifter. Per
esempio, potete ottenere colori differenti per un suono di solo scegliendo diversi intervalli. Sperimentate intervalli
diversi, non ve ne pentirete! Ma allora, cosa succede? Forse saprete che la terza e la quinta sopra l’ottava sono
armonici naturali (sovratoni) della nota che suonate – entrambi si fondono con la frequenza fondamentale,
Pitch Shifter (Bianco) 256

soprattutto se in presenza di distorsione. Tuttavia, gli intervalli accordati su una scala temperata non corrispondono
esattamente alle armoniche, in quanto questi sono accordati in maniera leggermente diversa per adattarsi alle scale
musicali. Questo si traduce nel battimento fastidioso quando sommati nella distorsione. Il “Pure Tuning” risolve
istantaneamente questo problema, facendo sì che il pitch shifter crei colori sonori piuttosto che voci aggiuntive.

✓Guardate il tutorial video dimostrativo di Pure Tuning disponibile all’indirizzo:


www.kemper-amps.com/video
Pitch Shifter (Bianco) 257

Analog Octaver
Originariamente destinato ai bassisti, l’Analog Octaver è un effetto classico che può dare ottimi risultati con qualsiasi
strumento. Funziona generando due nuovi segnali: uno un’ottava sotto e l’altro due ottave sotto l’intonazione del
segnale di ingresso. Invece di utilizzare la tecnologia del pitch shifter, sfrutta un circuito di rilevamento analogico per
manipolare e filtrare il segnale di ingresso. L’Analog Octaver funziona solo con note singole. Altri intervalli o accordi
possono generare risultati instabili.

Mentre l’octaver analogico originale soffre di problemi di tracciamento, nella versione modellata abbiamo migliorato
notevolmente il tracciamento dell’intonazione. E con l’aggiunta di un semplice parametro “Low Cut” abbiamo
allargato considerevolmente l’applicazione utile rispetto all’effetto originale.

La maggior parte dei parametri funziona come per il pitch shifter:

 Voice Balance

All’estremo sinistro di “Voice Balance” sentirete solo il segnale –1oct. All’estremo destro di sentirete solo il segnale –
2oc. Le posizioni intermedie producono un mix di entrambi i segnali.

 Mix

Determina il bilanciamento tra l’uscita di “Voice Balance” ed il segnale non processato.

 Low Cut

Mentre l’octaver può essere molto piacevole con le note più alte, può trasformarsi in un ringhio profondo nei registri
più bassi. E questo è perché può produrre frequenze ben al di sotto dei 20Hz. “Low Cut” è un parametro che non
trovate nell’effetto originale; aiuta a bilanciare l’intensità del segnale dell’octaver rispetto alla nota suonata.

Nella posizione zero (completamente a sinistra), “Low Cut” non ha nessun effetto. Alzandolo, il segnale dell’octaver
verrà attenuato nelle note profonde, ma mantenuto nelle note alte. Questo vi permette di suonare su tutta
l’estensione del vostro strumento con l’octaver inserito anche alle note più basse.
Delay (Verde) 258

Delay (Verde)
Senza dubbio, gli effetti di delay rappresentano la collezione più avanzata e completa del PROFILER. Tuttavia,
l’approccio che abbiamo adottato potrebbe essere un po’ diverso da quello che avete visto finora. Non troverete un
reverse delay, tape delay o ducking delay dedicati, perché riteniamo che non abbia senso suddividere queste
funzioni fondamentali in diversi tipi di delay. Abbiamo invece dotato ogni singolo tipo di delay della maggior parte di
queste funzioni. Perché non avere un doppio reverse delay? O un delay seriale con il carattere di un nastro
analogico? O un melody delay con il ducking? Tutti sono possibili con i delay del PROFILER.

Il carattere del delay a nastro può essere controllato in maniera continua con due parametri fondamentali: Low Cut &
High Cut. Oltre a questi, in ogni tipo di delay sono disponibili due controlli per la regolazione di wow e flutter. Molti
dei delay dispongono anche di un controllo Grit per aggiungere al segnale del delay la saturazione e la distrosione
tipica del nastro. Con pochi ritocchi su questi controlli, i delay si avvicineranno al sapore di un delay analogico
bucket-brigade o di un delay digitale. Oltre al segnale del delay normale, è sempre disponibile il segnale del delay
rovesciato (reverse) ed entrambi possono essere miscelati a vostro piacere.

Molti tipi di delay dispongono dei parametri Input Swell, Smear e Cross Feedback. Ciascuno di questi parametri
rende il suono del delay più omogeneo e può trasformare un delay ritmico in un effetto più ambientale o simile al
riverbero. Insieme funzionano ancora meglio!

Il risultato di tutto ciò è che ogni tipo di delay presenta molti parametri; ma non preoccupatevi – sono molto facili da
gestire, poiché, ad eccezione di wow e flutter, sono tutti costituiti da un singolo controllo per ciascuno. Se portate il
controllo a zero, la funzione sarà disattivata e non avrà alcun effetto.

Se non volete subito entrare nei dettagli, scegliete semplicemente una configurazione tra le dozzine di preset di
delay ruotando BROWSE dopo la scelta di un modulo di effetti.

Come per altri effetti, potete cambiare il tipo di delay ruotando TYPE.

A differenza della manopola BROWSE, questa cambierà solo l’algoritmo dell’effetto e manterrà inalterati i parametri.
In questo modo potete provare diversi tipi di effetti tenendo constanti le impostazioni preziose, come il Delay Time,
che verranno automaticamente applicate al nuovo tipo di delay. In questo modo potete provare diversi tipi di effetti
Delay (Verde) 259

tenendo constanti le impostazioni preziose, come il Delay Time, che verranno automaticamente applicate al nuovo
tipo di delay.

I delay possono essere collocati nei moduli DLY nella parte destra del pannello o in qualsiasi modulo di effetti. Ciò
consente la coesistenza di più effetti di delay o la loro commutazione all’interno dello stesso Rig.

Nonostante la flessibilità dei nuovi delay, ci sono ottime ragioni per scegliere il modulo DLY per gli effetti di delay:

• Il suono del delay (così come le code del riverbero) non verrà interrotto quando commutate Rig (“spillover”) se
posizionato nel modulo DLY.

• delay sound (as well as the reverb) will be directed to separate outputs if Output Source is set to "Del/Rev Wet ” in
the Output Section

• Il suono del delay (come quello del riverbero) può essere inviato ad uscite separate se nella sezione OUTPUT
impostate Output Source su “Del/Rev Wet”.

• Le manopole DELAY FEEDBACK e MIX dei modelli Head e Rack sono collegate esclusivamente al modulo DLY.

Prima di descrivere nel dettaglio tutti i tipi di delay, questi sono i parametri che la maggior parte di essi hanno in
comune:

 Delay Mix

Controlla il livello del segnale del delay. Nella posizione centrale, il delay avrà lo stesso volume del segnale diretto,
oltre questo punto il segnale diretto inizierà ad attenuarsi. Con “Mix” ruotato completamente a destra, sentirete solo il
segnale puro del delay.

✓Se l’effetto è collocato nel modulo DLY, il Delay Mix è accessibile tramite la fila di controlli che si trovano nella parte
superiore del pannello.
Delay (Verde) 260

 Mix Location Pre/Post

Determina se il controllo Mix sia posizionato all’ingresso (Pre) o all’uscita (Post) del delay. Questa opzione non
modifica immediatamente il segnale, ma entra in gioco quando il controllo Mix subisce il morph da un interruttore o
da un pedale.

Nella posizione ”Post” un cambio del controllo Mix modifica il livello di uscita del delay e quindi ha un effetto
immediato sulle code del delay quando viene modificato. Nella posizione “Pre”, le code del delay non verranno
influenzate da cambiamenti repentini del Mix, che controlla solo il livello di ingresso del delay.

✓“Mix Location” è importante anche se usate il parametro Grit o Infinity Feedback, come vedremo in seguito.
 Low Cut & High Cut

Questi due controlli modificano la risposta in frequenza delle ripetizioni progressive del delay. Quando Low Cut è
impostato al minimo e High Cut al massimo, il delay non subirà nessuna degradazione timbrica.

Se riducete High Cut dalla sua massima posizione, le alte frequenze verranno attenuate ad ogni ripetizione del
delay, generando un suono caldo e corposo.

Se allontanate Low Cut dalla sua posizione minima, le basse frequenze verranno attenuate ad ogni ripetizione del
delay, generando un suono sottile e brillante. Nel quarto inferiore della sua escursione, il Low Cut controlla il
carattere risonante di High Cut.

Entrambi i controlli possono essere abbinati per simulare la degradazione del suono di un delay a nastro o di un
delay analogico:

Impostate High Cut al valore desiderato, p. es. 2000Hz. Ora, aumentate gradualmente Low Cut dalla sua posizione
minima. Percepirete il carattere e la risonanza tipici di un delay a nastro, anche per bassi valori di Low Cut. Più
avvicinate il valore di Low Cut a quello di High Cut e più il suono si avvicinerà a quello di un filtro passa banda.
Internamente, la frequenza di Low Cut non potrà mai superare la frequenza di High Cut.
Delay (Verde) 261

 Cut More

È possibile che la degradazione del suono di Low Cut e High Cut non sia abbastanza drastica o che la progressione
del degrado sia troppo lento con tempi di ritardo lunghi. In questo caso, premete il pulsante soft “Cut More” per
raddoppiare l’effetto di Low Cut e High Cut.

 To Tempo

I tempi di ritardo possono essere impostati come valori assoluti (millisecondi) o come Valori di Nota, dove i tempi
assoluti dipendono dal Tempo attuale. Per passare da un approccio all’altro premete il pulsante soft “To Tempo“.

 Delay Time & Delay Ratio

Se “To Tempo” non è attivato, Delay Time controlla il tempo di ritardo in millisecondi. Il massimo tempo di delay è di
2000ms. Man mano che modificate il tempo di ritardo, noterete un cambiamento di intonazione, effetto tipico della
variazione di velocità del nastro in un delay a nastro.

In molti tipi di delay, troverete l’impostazione “Delay Ratio”. Questo controllo soft imposta il tempo (in percentuale)
delle varie linee di ritardo rispettivamente all’unico Delay Time presente in questo tipo di delay. Pertanto, quando
modificate il Delay Time, anche tutti gli altri ritardi da lui dipendenti cambieranno, in base a questo rapporto. Questo
significa che se cambiate la lunghezza del pattern con il parametro Delay Time, il pattern generato dalle multiple
linee verrà conservato.

 Note Value

Se attivate l’opzione To Tempo, i valori dei controlli di Delay Time o Delay Ratio cambieranno in Note Value. Ora i
tempi di ritardo vengono impostati come valori di nota e quindi dipenderanno dal tempo metronomico.

Potete battere il tempo con il pulsante TAP o fare in modo che venga rilevato automaticamente dal Beat Scanner,
attivato se premete e tenete premuto il pulsante TAP. Per ulteriori informazioni sulle funzionalità del tempo,
consultare il capitolo Tempo.

Quando modificate i Note Values, la transizione ai nuovi valori avviene direttamente senza cambiamenti di
intonazione o altri effetti collaterali.
Delay (Verde) 262

 Feedback

Il parametro Feedback determina la quantità di segnale di delay che viene rimandato all’ingresso del delay, e il
risultato sarà un “eco dell’eco”. Con il Feedback a zero, sentirete solo una ripetizione. Quando aumentate il
Feedback, il numero di ripetizioni aumenta finché, al “100%” (posizione centrale), il degnale del delay viene ripetuto
infinitamente.

✓Il Delay Feedback può essere controllato tramite la fila di controlli dedicati che si trovano nella parte superiore del
pannello, se l’effetto è collocato nel modulo DLY.

Sopra il controllo soft “Feedback” troverete il pulsante soft Freeze e, in diversi tipi di delay, il pulsante soft Infinity.
Entrambi i pulsanti costituiscono la cosiddetta funzione “Action & Freeze”. Per applicazioni live, possono essere
assegnati ad un interruttore degli effetti del PROFILER Remote. Per assegnarli, sul Remote tenete premuto con il
piede l’interruttore Effect desiderato, mentre premete il rispettivo pulsante soft sop ra lo schermo del vostro
PROFILER. Per annullare l’assegnazione, ripetete la stessa procedura.

 Freeze

“Freeze” è una funzione Action & Freeze, che trasforma il delay in un loop infinito. La traccia del delay verrà ripetuta
senza perdere o guadagnare livello e senza degradazione del suono. L’ingresso del delay viene interrotto, quindi al
delay non verrà aggiunto nessun’altro suono, permettendovi di suonarci sopra.

 Infinity

Quando attivate “Infinity”, un’altra funzione Action & Freeze, il Feedback verrà cambiato dal valore normale (tra 0 e
100%) al valore Infinity, che va da 100% a 200% ed è regolabile separatamente. Questo feedback fa sì che le
ripetizioni del delay aumentino invece di decadere – questo fatto le porta nella zona di saturazione del nastro dove si
ripeteranno infinitamente mentre il suono si degrada nel tempo. Per garantire un risultato gradevole e corposo, è
necessario regolare il suono della saturazione del nastro con i parametri High Cut e Low Cut. Se volete controllare il
livello del segnale del delay saturato con il controllo Mix impostate Mix Location su “Post”.
Delay (Verde) 263

A differenza della funzione Freeze, Infinity Feedback vi permette ancora di aggiungere al delay dei segnali, creando
intermodulazione con il suono ripetuto.

✓I pulsanti soft “Freeze” e “Infinity” possono entrambi essere assegnati agli interruttori degli effetti del PROFILER
Remote e dello Stage. Premete e tenete premuto l’interruttore degli effetti desiderato (I~IIII) mentre premete il
pulsante soft “Freeze” o il pulsante soft “Infinity”. Gli interruttori degli effetti I~IIII vi permettono di attivare e disattivare
Freeze e Infinity singolarmente per ognuno dei moduli degli effetti.

✓I pulsanti soft “Freeze” e “Infinity” possono entrambi essere assegnati ad un interruttore a pedale collegato ad uno
degli ingressi PEDAL del vostro PROFILER o del Remote. In questo caso, l’assegnazione è globale, quindi Freeze o
Infinity verranno attivati simultaneamente per tutti i moduli degli effetti. Potete anche riassegnare gli interruttori TAP,
TUNER e LOOPER del Remote o del PROFILER Stage come pulsanti globali Freeze o Infinity.

 Cross Feedback

Alcuni tipi di delay – in particolare il Dual Delay e il Quad Delay – dispongono del controllo “Cross Feedback”.
Aumentando il valore oltre lo zero ogni delay non solo rimanda il segnale di uscita al proprio ingresso, ma anche alle
altre linee di delay partecipanti. Questo crea un pattern ritmico più diffuso, e dona un carattere di riverbero al delay.
Per garantire che il feedback complessivo percepito rimanga invariato, il Cross Feedback riduce automaticamente il
feedback normale. Per questo motivo, Cross Feedback funziona solo quando il Feedback normale è impostato ad
una quantità adeguata. Per ottenere una diffusione più omogenea, impostate i tempi di ritardo su rapporti irregolari.
Al contrario, i rapporti 1:1 o 2:1 avranno solo un effetto modesto sul Cross Feedback.

 Reverse Mix

Se impostato completamente a destra, il delay diventa un reverse delay. Con valori intermedi, otterrete un misto di
delay normale e delay rovesciato, il che è piuttosto singolare.
Delay (Verde) 264

 Input Swell

Il parametro Input Swell attiva un effetto secondo il quale all’ingresso del delay il volume dello strumento aumenta
lentamente a ogni nuova nota suonata. A bassi valori, viene attenuato solo l’attacco del plettro, creando un segnale
di delay più omogeneo. Con valori più elevati, l’inizio della nota viene sfumato, generando un delay simile ad un pad.

 Smear

Il parametro Smear aggiunge al delay una piccola unità di riverbero, la cui intensità aumenta ad ogni ripetizione del
feedback. Gli attacchi del plettro diventano sempre più sparsi o spalmati, conferendo al delay una qualità simile al
riverbero Usati insieme, Input Swell e Smear sono la ricetta perfetta per effetti ambient ed eterei.

 Stereo

È come il parametro bipolare Stereo presente in molti effetti del PROFILER. Nei delay, questo parametro controlla
l’apertura stereofonica di tutte le linee di ritardo.

Comunque, introduce un nuovo effetto “super-stereo” che fa apparire le riflessioni del delay ben al di fuori della
normale immagine stereofonica. Potete apprezzare meglio questo effetto se vi posizionate correttamente nel
triangolo stereofonico con i vostri diffusori. Per ottenere un effetto più evidente, impostate le linee del delay su tempi
di ritardo diversi. L’effetto super-stereo non funziona in cuffia.

• Al 100% le linee di ritardo sono posizionate completamente a sinistra e a destra.

• Allo 0%, tutte le linee di ritardo sono posizionate al centro, con il risultato di un segnale mono.

• A –100% le linee di ritardo sono completamente aperte, ma i canali sono invertiti.

• Quando spostate il controllo soft “Stereo” oltre il valore di ±100%, entra in funzione l’effetto super-stereo che
raggiunge la sua massima intensità a ±200%.

Come per tutti gli altri effetti, il parametro Stereo non è disponibile quando l’effetto è posizionato prima dello stack,
perché i moduli A, B, C e D sono rigorosamente mono.
Delay (Verde) 265

 Grit

Il parametro Grit aggiunge al segnale del delay la tipica distorsione del nastro. A valori bassi, il bias del nastro viene
ridotto, generando un suono più brillante. A valori più elevati il segnale viene notevolmente compresso dalla limitata
headroom del nastro. Nel quarto superiore del controllo Grit, il livello di ingresso viene incrementato per ottenere
ancora più distorsione. Potete controllare e limitare ulteriormente il suono della distorsione con i parametri High Cut
e Low Cut. Usate Cut More per attenuare ulteriormente gli estremi di banda del suono.

Come per qualsiasi distorsione, la quantità di Grit nel delay dipende dal livello di ingresso. Pertanto, il Grit è sensibile
al parametro “Mix Location”. Quando Mix Location è impostato su “Pre”, la distorsione si riduce abbassando il
controllo Delay Mix. Per questo motivo è preferibile l’impostazione “Post”, perchè non cambierà la qantità di Grit
cambiando il delay nel mix.

 Stereo Modulation

Introduce una modulazione del tempo di ritardo per creare un suono corposo e simile a un chorus. Le linee di ritardo
vengono modulati con fase diverse per produrre un’immagine stereo molto ampia come per quella dell’Air Chorus,
anche quando i tempi di ritardo sono impostati su valori uguali.

✓Se volete una modulazione del delay, ma senza creare un effetto stereo, usate invece i parametri Flutter.
 Chorus

Un chorus con un solo controllo che viene applicato solo al segnale del delay, lasciando intatto il segnale diretto.
Usatelo per dare al vostro suono un tocco di anni ‘1980.

 Flutter Intensity & Flutter Rate

Questi parametri controllano il tipico effetto wow & flutter di un delay a nastro. La velocità del nastro che passa
davanti alle testine di registrazione e di riproduzione di un delay a nastro, varia in modo casuale per varie ragioni
meccaniche, tra le quali l’usura del nastro. Questo comporta variazioni di intonazione sia lente che veloci del
segnale ritardato. Flutter Rate determina la velocità generale delle variazioni casuali. Valori più bassi producono più
“wow” e valori più elevati accentuano il “flutter”. Per regolare a vostro piacere l’entità delle variazioni usate Flutter
Intensity.
Delay (Verde) 266

 Ducking

Il controllo “Ducking” vi permette di intensificare o sopprimere (“duck) un effetto di delay in base alla dinamica con
cui suonate. Forse conoscete già il “Ducking Delay” che si trova in molti processori di effetti.

Il parametro “Ducking” è bipolare e imposta la soglia del livello di ingresso per il controllo dinamico. Quando il
parametro è impostato nella posizione centrale (default) il Ducking non è attivo. Ruotatelo verso destra per ottenere
il tipico comportamento del ducking, in cui l’effetto viene attenuato quando suonate con forza lo strumento.
Un’attenta regolazione del “Ducking“ consente di controllare l’intensità dell’effetto in base alla dinamica
dell’esecuzione: più suonate piano, più effetto ottenete.

Ruotando il parametro “Ducking” verso sinistra, si inverte il comportamento: ora, più forte suonate e più evidente
risulta l’effetto.

Quando impostate un effetto nella parte positiva del ducking e un secondo effetto nella parte negativa, entrambi si
dissolvono in modo incrociato in base alla dinamica dell’esecuzione.

La soglia del controllo del “Ducking” dipende naturalmente dal livello di uscita della chitarra. Questo livello è anche
influenzato e compensato dal parametro Clean Sens“ della sezione INPUT.

 Ducking Pre/Post

Se impostato su “Pre” la manipolazione del livello eseguita dal “Ducking” ha effetto sul segnale in ingresso al delay.
A seconda di come suonate, eliminerà il nuovo segnale in arrivo, mentre le code del decadimento del delay
rimarranno intatte.

Se impostato su “Post”: La manipolazione del livello influisce sul segnale effettato del delay di uscita e quindi, a
seconda di come suonate, taglierà le code dell’effetto.
Delay (Verde) 267

Single Delay
Il Single Delay consiste di una linea di delay con una sola impostazione di ritardo. Questo rende il Single Delay
ideale per i moduli effetti mono che si trovano prima dell’ampli. Comunque, lo potete posizionare anche dopo l’ampli
ed ottenere un leggero effetto stereo con il parametro Stereo. Questo effetto stereo viene generato da spostamenti
di fase, ma è completamente mono compatibile. Questo significa che quando il segnale viene mixato in mono,
l’effetto sparisce naturalmente, senza effetti collaterali.

Single Delay
Delay (Verde) 268

Two Tap Delay


Il Two Tap Delay è basato su un singolo delay, ma con due linee di segnale per i canali sinistro e destro. Ciò
consente di creare pattern di delay dedicati come il ping-pong, molto diversi da quelli del Dual Delay, ad esempio.

Two Tap Delay


Quando il pulsante soft To Tempo è attivato, potete impostare il tempo di delay individualmente per i canali sinistro e
destro in valori musicali. Impostando entrambe le linee con lo stesso valore, verrà generato un delay mono, mentre
effetti differenti genereranno l’effetto di ping-pong. Solo il delay di sinistra riporterà il segnale all’ingresso, il che
significa che la lunghezza del delay di sinistra definirà la lunghezza complessiva del pattern. Se impostate la
lunghezza della linea di destra alla metà di quella di sinistra, per esempio, avete creato il classico delay ping-pong.
Tuttavia, scambiando i valori non si otterrà solo un’inversione dei canali stereo, ma anche un diverso pattern di
delay. Potete scegliere valori di nota da multipli arbitrari di sedicesimi fino ad una battuta (semibreve). Sono possibili
anche valori dispari come 5/16 o 7/16, che vale la pena provare. Per creare pattern ritmici più complessi ed
interessanti, provate ad usare un misto di valori pari e dispari.

Quando To Tempo non è attivato, il delay di sinistra viene impostato in millisecondi, mentre quello di destra (Ratio)
viene impostato come percentuale del tempo di delay sinistro.
Delay (Verde) 269

Serial Two Tap Delay


Il Serial Two Tap Delay è un Two Tap Delay con aggiunto un delay prima di esso. Questo delay aggiuntivo dispone
di controlli “Mix Serial” e “Feedback Serial” separati, e di un impostazione di un terzo tempo di delay. Il tempo di
ritardo appare come “Note Val. Serial”, quando To Tempo è attivato, o come “Delay Ratio Serial“ (come percentuale
del tempo del Delay 1 Time), quando To Tempo è disattivato.

✓Come alternativa al Serial Delay, potete inserire due delay qualsiasi in due moduli effetto consecutivi.

Serial Two Tap Delay


Delay (Verde) 270

Dual Delay
Il Dual Delay dispone di due linee di delay completamente indipendenti – una per canale stereo – con controlli di
feedback indipendenti. Entrambi i feedback possono essere sincronizzati con il pulsante soft “Feedback Sync”, in
modo che entrambi siano controllati solo dall’impostazione Feedback 1. I feedback sincronizzati non avranno
solamente lo stesso livello di feedback, ma verranno regolati automaticamente a seconda dei rispettivi tempi di
ritardo, in modo che entrambi decadano al silenzio nello stesso istante, conservando così l’immagine stereo. Per
aumentare la densità delle riflessioni del delay usate il parametro Cross Feedback.

Dual Delay
Delay (Verde) 271

Rhythm Delay
Il Rhythm Delay è una vera e propria bestia. Vi mette a disposizione fino a quattro linee di delay per creare una
sequenza ritmica. Ogni linea di delay può essere impostata individualmente come tempo, volume e posizione stereo.
La degradazione del suono dovuta ai filtri passa alto e passa basso aumenta da linea a linea, conferendo al delay un
sapore naturale, anche all’interno di un pattern.

Rhythm Delay
Delay (Verde) 272

Se impostate Feedback sopra lo zero, l’intero pattern di delay viene ripetuto. Il tempo di ripetizione (e quindi la
lunghezza del pattern) viene definito dal tempo del quarto delay (Delay 4). Per questo motivo il quarto delay è
sempre il primo della ripetizione successiva.

Quando attivate “To Tempo” il tempo di ogni linea viene regolato indipendentemente in multipli di note di sedicesimi.
Quando To Tempo non è attivato, Delay 4 Time viene impostato in millisecondi, e continua a determinare la
lunghezza del pattern o il tempo di ripetizione. I delay 1, 2 e 3 hanno l’impostazione Ratio come percentuale dei
millisecondi di Delay 4 Time. Quindi, se modificate l’impostazione di Delay 4 Time, tutti e quattro i tempi di delay
cambieranno di conseguenza mantendo il rapporto tra di loro. In tal modo, il pattern ritmico rimane invariato, ma
cambia il tempo.
Delay (Verde) 273

Quad Delay
Il Quad Delay dispone di quattro linee di ritardo in parallelo. I parametri a disposizione sono simili a quelli di Rhythm
Delay, ma la struttura è completamente diversa. I quattro delay condividono un comune controllo Feedback, e un
comune Cross Feedback. Quando Cross Feedback è impostato a zero, tutti e quattro i delay hanno un feedback
individuale. Se Cross Feedback è impostato a 100%, ogni delay restituisce il proprio segnale a tutti e quattro i delay
contemporaneamente, generando un effetto diffuso e riverberante.

Quad Delay
Delay (Verde) 274

Legacy Delay
Il Legacy Delay è basato sul primo algoritmo di delay realizzato per il PROFILER. Lo scopo principale è quello di
conservare la retrocompatibilità con quei Rig che siano stati creati prima dell’arrivo del sistema operativo 5.0 del
PROFILER. L’architettura del Legacy Delay è simile a quella del Two Tap Delay. Ma, presenta un filtro passa -banda
con i parametri Center Frequency e Bandwidth – a differenza degli altri delay, che utilizzano tutti il più intuitivo filtro
low cut e high cut. Se desiderate approfondire una programmazione di un Legacy Delay già esistente, vi consigliamo
di cambiarne il tipo in Two Tap Delay, o in qualsiasi altro tipo, utilizzando la manopola TYPE. In tal modo potrete
avvantaggiarvi di una serie di parametri migliori.

Se dovete costruire da zero un nuovo delay, dovreste, per lo stesso motivo, evitare il Legacy Delay.
Pitch Shifter Delay (Verde Chiaro) 275

Pitch Shifter Delay (Verde Chiaro)


I Pitch Shifter Delay sono delle combinazioni efficaci dei vari tipi di delay con uno dei quattro diversi tipi di pitch
shifter:

Chromatic Type
Il pitch shifter cromatico è posizionato all’ingresso del delay e può essere suonato polifonicamente (accordi).
L’intonazione viene impostata in semitoni. Per saperne di più consultate il capitolo Chromatic Pitch.

Harmonic Type
Il pitch shifter armonico è collocato all’ingresso del delay e deve essere suonato solo con note singole. L’intonazione
viene impostata per intervalli musicali e segue la tonalità selezionata. Per saperne di più consultate il capitolo
Harmonic Pitch.

✓Sia il tipo cromatico che quello armonico dispongono dell’opzione Formant Shift, per ottenere suoni molto naturali.
Però, quando usate Formant Shift, daranno un risultato gradevole solo le note singole.
Pitch Shifter Delay (Verde Chiaro) 276

Loop Pitch Type


Anche qui il pitch shifter è cromatico, ma posizionato nell’anello di feedback del delay, e genera una spirale di
trasposizioni ad ogni ripetizione.

Crystal Type
Crystal è un delay invertito, in cui l’intonazione viene alterata riproducendo il segnale ritardato più o meno
velocemente. Il Crystal è posizionato nell’anello di feedback del delay, e genera una una spirale di trasposizioni ad
ogni ripetizione. L’impostazione dell’intonazione ad un’ottava (+12) o una quinta (+7) porterà ai risultati più
interessanti. Insieme ad altre funzioni del delay quali Smear, Input Swell e Flutter, potete generare dei delay molto
eterei o degli effetti di riverbero.
Pitch Shifter Delay (Verde Chiaro) 277

Crystal Delay
Il Crystal Delay è basato sul Two Tap Delay, con un Crystal nell’anello del feedback.

Crystal Delay
Pitch Shifter Delay (Verde Chiaro) 278

Loop Pitch Delay


Anche il Loop Pitch Delay è basato sul Two Tap Delay, con un Chromatic Pitch shifter nell’anello del feedback.

Loop Pitch Delay


Pitch Shifter Delay (Verde Chiaro) 279

Frequency Shifter Delay


Il Frequency Shifter Delay nell’anello del feedback invece di un normale pitch shifter, sfrutta un effetto di frequency
shifter. Così si crea una spirale disarmonica. Un vero effetto lo-fi.

Frequency Shifter Delay


Pitch Shifter Delay (Verde Chiaro) 280

Dual Chromatic Delay & Dual Harmonic Delay


Dual Chromatic e Harmonic Delay sono costituiti da un Dual Delay con due pitch shifter all’ingresso di ognuno dei
canali del delay. Questo permette di creare due voci di pitch shift che possono essere ritardate, con feedback
regolato a piacere. Se volete ottenere un unico delay con pitch-shift, impostate i parametri Pitch su valori identici.

Dual Chromatic Delay & Dual Harmonic Delay


Pitch Shifter Delay (Verde Chiaro) 281

Dual Crystal Delay


Il Dual Crystal Delay è basato sul Dual Delay, con due Crystal collocati in ognuno degli anelli del feedback. Questo
permette di ottenere due note diverse, mentre ciascuno dei segnali può essere inviato all’altro in modo incrociato
tramite il controllo “Cross Feedback”.

Dual Crystal Delay


Pitch Shifter Delay (Verde Chiaro) 282

Dual Loop Pitch Delay


Il Dual Loop Pitch Delay funziona come il Dual Crystal Delay, ma con due Chromatic Pitch shifter nell’anello del
feedback. I risultati sono paragonabili a quelli del Crystal, ma più concreti.

Dual Loop Pitch Delay


Pitch Shifter Delay (Verde Chiaro) 283

Melody Delay
Il Melody Delay è un Rhythm Delay sommato a quattro pitch shifter che trasformano la ritmica in una melodia. Ogni
nota che suonate genererà un arpeggio di fino a quattro note ritardate e trasposte. I migliori risultati li otterrete
suonando note singole e lasciando fare il resto al Melody Delay.

L’opzione Formant Shift nei pitch shifter permette al Melody Delay di creare arpeggi dal suono molto naturale.

Melody Chromatic Delay and Melody Harmonic Delay


Pitch Shifter Delay (Verde Chiaro) 284

Quad Chromatic Delay & Quad Harmonic Delay


I Quad Chromatic/Harmonic Delay possono essere considerati come una versione doppia dei Dual
Chromatic/Harmonic Delay. Sono dotati di quattro pitch-shifter, uno per ciascun ingresso dei quattro delay. Permette
di ottenere effetti di pitch riverberanti.

Quad Chromatic Delay & Quad Harmonic Delay


Reverb (Verde) 285

Reverb (Verde)
Il PROFILER offre una scelta di algoritmi di riverbero di qualità da studio. Questa è la descrizione dei parametri
comuni alla maggior parte degli algoritmi di riverbero:

 Reverb Mix

“Reverb Mix” funziona esattamente come il parametro “Delay Mix” e può essere controllato con una manopola
dedicata che si trova nella parte superiore del pannello.

 Mix Location Pre/Post

Determina se il controllo Mix sia posizionato all’ingresso (Pre) o all’uscita (Post) del riverbero. Questa opzione non
modifica immediatamente il segnale, ma entra in gioco quando il controllo Mix subisce il morph da un interruttore o
da un pedale.

Nella posizione ”Post” un cambio del controllo Mix modifica il livello di uscita del riverbero e quindi ha un effetto
immediato sulle code del riverbero quando viene cambiato. Nella posizione “Pre”, il decadimento del riverbero non
verrà influenzato da cambiamenti veloci del Mix, che controlla solo il livello di ingresso del riverbero.

 Decay Time

Determina il tempo di decadimento del riverbero. In un certo senso, il Decay Time determina le dimensioni della
stanza, poiché le stanze piccole decadono più velocemente e quelle grandi più lentamente. Ma non confondetelo
con il parametro Room Size del Natural Reverb.

Il Decay Time è un parametro analogo al Feedback del delay. Viene misurato in secondi (s) e indica il tempo che
impiega il riverbero a decadere di 60dB, che è ben al di sotto della soglia uditiva.
Reverb (Verde) 286

 High Decay

Simula la perdita di alte frequenze nel tempo che avviene negli ambienti e nelle stanze naturali. Più lo ruotate verso
sinistra e più contenuto di alte frequenze viene perso nel tempo. Mentre l’effetto di High Decay aumenta nel tempo
sulle riflessioni successive del riverbero, High Cut agisce su tutta la fase del riverbero, compreso l’inizio. Usate sia
High Decay che High Cut per plasmare il contenuto delle alte frequenze del riverbero nel tempo.

 Low Decay

Mentre High Decay velocizza il decadimento delle alte frequenze nella coda del riverbero se lo ruotate verso sinistra,
Low Decay fa esattamente lo stesso con le basse frequenze quando lo ruotate verso destra. Con Low Decay a zero,
tutte le basse frequenze decadono allo stesso Decay Time generale impostato, creando una risposta naturale del
riverbero. Situazione molto adatta per le esecuzioni di un singolo strumento, come la chitarra acustica, o per un mix
di un’orchestra classica.

Invece, in un mix contemporaneo con batteria e basso, vi consigliamo di accelerare il Low Decay del riverbero per
mantenere l’intelligibilità del mix. A supporto di questo aspetto, con valori più alti del Low Decay viene
automaticamente creato un filtro passa-alto invisibile, che smussa delicatamente le basse frequenze dell’inizio del
riverbero.

 Low Decay & High Decay in combinazione

Entrambi i controlli di decadimento consentono un grado di controllo che va ben oltre quello necessario per una
simulazione autentica della stanza. Alzando Low Decay di un quarto a destra e High Decay giù nella direzione
opposta, noterete un veloce declino sia delle alte che delle basse frequenze, in modo che rimanga solo una ristretta
frequenza di risonanza. Alzando il controllo Decay Time potete allungare il decadimento della risonanza fino a valori
epici.
Reverb (Verde) 287

 High Cut

High Cut è un filtro statico che gradualmente attenua il contenuto delle alte fequenze del riverbero quando ruotato
verso sinistra. Sebbene non sia stato implementato negli amplificatori combo, questo controllo era disponibile come
controllo “Tone” sul Fender® Reverb Tank originale.

 Freeze

“Freeze” è una funzione Action & Freeze che trasforma il riverbero in un pad infinito aumentando istantaneamente le
dimensioni della stanza all’infinito. L’ingresso del riverbero viene interrotto, quindi al riverbero non verrà aggiunto
nessun’altro suono, permettendovi di suonare sopra il pad.

La funzione “Freeze” può essere assegnata ad uno degli interruttori degli effetti del PROFILER Remote o dello
Stage. Premete e tenete premuto l’interruttore degli effetti desiderato (I~IIII) mentre premete il pulsante soft
“Freeze”.
Reverb (Verde) 288

 Ducking

Il controllo “Ducking” vi permette di intensificare o sopprimere (“duck) un effetto di riverbero in base alla dinamica
con cui suonate.

Il parametro “Ducking” è bipolare e imposta la soglia del livello di ingresso per il controllo dinamico. Quando il
parametro è impostato nella posizione centrale (default) il Ducking non è attivo. Ruotatelo verso destra per ottenere
il tipico comportamento del ducking, in cui l’effetto viene attenuato quando suonate con forza lo strumento.
Un’attenta regolazione del “Ducking“ consente di controllare l’intensità dell’effetto in base alla dinamica
dell’esecuzione: più suonate piano, più effetto ottenete.

Ruotando il parametro “Ducking” verso sinistra, si inverte il comportamento: ora, più forte suonate e più evidente
risulta l’effetto.

Quando impostate un effetto nella parte positiva del ducking e un secondo effetto nella parte negativa, entrambi si
dissolvono in modo incrociato in base alla dinamica dell’esecuzione.

La soglia del controllo del “Ducking” dipende naturalmente dal livello di uscita della chitarra. Questo livello è anche
influenzato e compensato dal parametro “Clean Sens” della sezione INPUT.

 Ducking Pre/Post

Se impostato su “Pre” la manipolazione del livello eseguita dal “Ducking” ha effetto sul segnale in ingresso al
riverbero. A seconda di come suonate, eliminerà il nuovo segnale in arrivo, mentre le code del decadimento del
riverbero rimarranno intatte.

Se impostato su “Post”, la manipolazione del livello influisce sul segnale effettato del riverbero di uscita e quindi, a
seconda di come suonate, verranno tagliate le code dell’effetto.
Reverb (Verde) 289

Spring Reverb
Lo Spring Reverb si ispira al modello di riverbero a molla più ricercato dai chitarristi: il Fender® reverb tank del 1963.
Due sono le peculiarità principali che caratterizzano il suono di questo riverbero leggendario: una è la mancanza di
basse frequenze, dovuta alla presenza, nel progetto originale, di un filtro passa alto molto ripido. Questo filtro è stato
inserito per evitare il feedback acustico tra il diffusore e il contenitore del riverbero, entrambi alloggiati nello stesso
amplificatore combo. L’altro aspetto è la qualità del suono che ricorda il gocciolio dell’acqua in una grotta. Ci siamo
impegnati a fondo per ricreare fedelmente questo effetto, tanto da prevedere un parametro di intensità dedicato,
chiamato “Dripstone”.

Gli ampli combo vintage non realizzano la distorsione con il preampli, il che significa che per ottenere un suono
aggressivo dovete saturare l’amplificatore di potenza. A causa del posizionamento della scatola del riverbero prima
dell’ampli di potenza, la sua uscita viene distorta insieme al suono della chitarra. Per riprodurre autenticamente
questo effetto con il PROFILER, dovete posizionare lo Spring Reverb prima dell’amplificatore. Però, se posizionate
lo Spring Reverb dopo l’amplificatore, potete godervelo in stereo.

 Dripstone

Controlla l’intensità del suono “Dripstone”.

 Distortion (Dwell)

Il Fender® reverb tank, come gli ampli combo, usano uno stadio di amplificazione a valvole per pilotare il trasduttore
della molla del riverbero. Questo stadio a valvole si satura facilmente perché deve generare un notevole livello e
genera una distorsione che aggiunge un po’ di grinta al suono del riverbero. Questa distorsione può essere
controllata indipendentemente dal parametro “Distortion”. Nel Fender® reverb tank originale, questo controllo viene
denominato “Dwell”.

 Spring Size

Varia la lunghezza della molla e, di conseguenza, la densità del suono “Dripstone”.


Reverb (Verde) 290

 Spectral Balance

Lo Spring Reverb è processato originariamente da un filtro passa alto molto ripido. Allontanando Spectral Balance
dall’impostazione centrale (default) potete bilanciare il suono del riverbero più verso le frequenze basse o alte.
Reverb (Verde) 291

Natural Reverb
Il Natural Reverb si basa sulla scienza e tecnologia più recente riguardante i riverberi digitali. Ci ha permesso di
creare le prime riflessioni come parte integrante di un modello di ambiente. Abbiamo quindi deciso di abbandonare
l’approccio accademico che prevedeva le prime riflessioni come un insieme di riflessioni controllabili separatamente
e un generatore di riverbero successivo. Ci è anche piaciuta molto la semplicità del controllo offerta da questo
approccio.

Grazie alla natura generica e all’ampia scelta dei suoi parametri, il Natural Reverb è in grado di ricreare tutti i tipi di
ambienti dal suono naturale — da ambienti troppo brevi per essere notati, a spazi sontuosi ed epici. Comprende
anche simulazioni di riverberi a piastra ed anche pad di riverberi artificiali e sintetizzati – tutto semplicemente
ruotando due o tre controlli.

 Room Size

La Room Size inizialmente ha un effetto sottile sul riverbero. Con le impostazioni più basse noterete una coda del
riverbero più densa e movimentata, caratteristica delle stanze piccole. Quando impostate Room Size su valori più
alti, la densità si attenua e l’attacco all’inizio del riverbero rallenta, caratteristica di una stanza o di una sala di grandi
dimensioni. Generalmente, stanze dalle dimensioni piccole dovrebbero essere usate con tempi di attacco breve e
viceversa. Una eccezione a questa regola è rappresentata dalla simulazione dei riberberi a piastra, dove dovreste
usare l’impostazione più breve per Room Size, a prescindere dal tempo di decadimento.

Quando ruotate la manopola Room Size, noterete degli effetti di pitch. Ciò è dovuto al ridimensionamento della
struttura del riverbero e rende la Room Size poco adatta come target del morphing.

✓Regolate prima il Decay Time e poi impostate la Room Size a vostro piacimento. Per ulteriori applicazioni di Room
Size, approfondite il parametro Diffusion.

 Predelay

Determina la quantità di tempo atteso prima che inizi il riverbero. In stanze molto grandi occorrono diversi
millisecondi prima che la prima riflessione della stanza raggiunga le vostre orecchie. Pertanto, un predelay
suggerisce al cervello una certa dimensione della stanza. Questo aspetto viene usato nelle produzioni musicali
Reverb (Verde) 292

moderne per creare un’illusione dello spazio: provate ad accorciare il Decay Time del riverbero e ad aumentare il
Predelay. In questo modo la stanza sembrerà più grande di quanto non sia, mentre la coda del riverbero si separerà
dallo strumento, come succede per un normale delay, per creare un effetto di spazialità. Per dare l’impressione di
una stanza più naturale, impostate il Predelay tra zero ed alcuni ms per piccole stanze ed ambienti e 60ms o più per
sale più grandi.

 To Tempo

Se vi piace l’idea del riverbero ritardato, c’è ancora molto altro da esplorare. Attivando “To Tempo”, il Predelay
cambia le unità da millisecondi a valori di nota, proprio come abbiamo visto per i tipi di delay. Ora il Predelay è
collegato al Tempo e l’inizio della coda del riverbero può essere disposto per valori musicali – per lo più multipli di
1/8 di nota. Con “To Tempo” potete ottenere un predelay di più di due secondi.

Potete battere il tempo con uno dei pulsanti TAP del PROFILER o del PROFILER Remote o fare in modo che venga
rilevato automaticamente tramite Beat Scanner quando premete e tenete premuto uno dei pulsanti TAP. Per ulteriori
informazioni sulle funzionalità del tempo, consultate il capitolo Tempo.

 Early Diffusion

Con Early Diffusion ruotato compretamente a destra, l’inizio del riberbero avrà la massima diffusione, proprio come
in una stanza con molte pareti e aree di diffrazione. Meno Early Diffusion significa meno superfici riflettenti. Con
valori bassi di Early Diffusion, sentirete prime riflessioni più isolate, come quelle generate da una stanza o una sala
più regolare. In spazi simili, la densità del riverbero aumenta gradualmente.

È qui che il parametro Room Size trova la sua seconda applicazione: Con valori bassi di Early Diffusion, definirà la
distanza tra le prime riflessioni isolate ed il successivo aumento della densità. Al massimo valore di Early Diffusion,
comunque, Room Size agisce sulla pendenza dell’attacco iniziale.

✓Le dipendenze di Early Diffusion e Room Size si valutano meglio impostando temporaneamente un lungo predelay,
che aiuta a separare il segnale dello strumento dall’inizio del riverbero.
Reverb (Verde) 293

 Mid Frequency

Imposta le frequenze del filtro di Low Decay, High Decay e High Cut. Di conseguenza, controlla anche la banda
della frequenza di risonanza generata da impostazioni elevate di Low Decay e High Decay.

 Low Boost

Quando attivate il selettore Low Boost, il controllo Low Damp sotto di esso cambia il suo nome in “Low Multiplier” ed
inverte il suo comportamento, cosicché invece di attenuare le basse frequenze nel tempo, le mantenga più a lungo
rispetto al resto della coda del riverbero. Questa è una caratteristica degli ambienti naturali, specialmente grandi
stanze o sale da concerto. Il valore di Low Multiplier determina l’entità dell’allungamento.

Low Boost e Multiplier creano code di riverbero coinvolgenti per strumenti solisti come la chitarra acustica.
Comunque, per mix più densi con più strumenti di una band, vi consigliamo di attenuare le basse frequenze piuttosto
che esaltarle – manterrà trasparenza nel mix e aiuterà il riverbero stesso ad essere udibile nel mix stesso.

 Modulation

Qualsiasi riverbero digitale consiste di linee di ritardo multiple che vengono rigenerate (feedback). I delay possono
essere modulati casualmente con Modulation, creando così code di riverbero più vivaci (e più artificiali). Per ottenere
una riverberazione naturale portate a zero Modulation, anche se viene mantenuta una piccola modulazione, in modo
da simulare la naturale fluttuazione dell’aria.

 Input Swell

Il parametro Input Swell attiva un effetto secondo il quale all’ingresso del riverbero il volume dello strumento
aumenta lentamente a ogni nuova nota suonata. A bassi valori, viene attenuato solo l’attacco del plettro, creando un
segnale di riverbero più omogeneo. Con valori più elevati, l’inizio della nota viene sfumato, generando un riverbero
simile ad un pad.
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Easy Reverb
Easy Reverb è basato sul Natural Reverb. Ma a differenza di quest’ultimo, il numero di parametri è stato ridotto al
minimo, per semplificare e rendere intuitiva la programmazione.

 Decay Time

Nell’Easy Reverb, il Decay Time controlla anche i parametri nascosti Room Size e Predelay time. Viene fatto in un
modo molto intelligente, che ricrea automaticamente il suono di una stanza naturale corrispondente al Decay Time
scelto. Questa semplificazione toglie un certo grado di libertà, ma controllando tutti e tre i parametri con una sola
manopola si è sollevati dall’onere di portare tutti e tre i parametri al corretto equilibrio.
Reverb (Verde) 295

Echo Reverb
Echo Reverb è un delay sommato ad un riverbero. In altre parole: Natural Reverb con un controllo di feedback
aggiunto al predelay per creare ripetizioni ritmiche della coda del riverbero. Quindi, invece di utilizzare un tipo di
delay diretto per una parte ritmica, utilizzate Echo Reverb per avere riflessioni diffuse e morbide, quando vi
accorgete che un normale delay suona troppo reale o diretto per le vostre esigenze.

Ci sono solo tre differenze che distinguono l’Echo Reverb dal Natural Reverb:

• È stato aggiunto il parametro “Predelay Feedback”. Più è alto il valore e maggiori saranno le ripetizioni.

• L’escursione del Predelay è stata aumentata a 2000 millisecondi, simile agli effetti di delay. Comunque, nel caso
usiate degli eco ritmici, per impostare il tempo desiderato è molto più divertente premere il pulsante “To Tempo” e
usare Note Values e Tap Tempo.

• Il parametro Room Size non è disponibile – è impostato internamente al minimo perché si presume che per Echo
Reverb usiate stanze piuttosto piccole.

Ci sono due modi alternativi per creare un eco-riverbero con il PROFILER:

• Molti Delay Types dispongono del parametro “Smear” che aggiunge un po’ di riverbero alle ripetizione del delay.
Mentre questo effetto è molto più breve di quanto non lo sia nell’Echo Reverb, aumenta però ad ogni ripetizione.

L’insieme di un delay nel modulo DLY e di un riverbero nel modulo REV, controllati dal parametro “DLY+REV
Routing” vi garantisce lo stesso approccio, ma permette una più approfondita programmazione della propagazione
del delay e di altro ancora. Per saperne di più consultate il capitolo sui Moduli DLY e REV.
Reverb (Verde) 296

Cirrus Reverb
Il Cirrus Reverb riparte da dove si ferma il Natural Reverb. La sua specialità sono i riverberi lunghi ed eterei con
parte iniziale del riverbero eccezionalmente lenta. Per questo motivo, il Cirrus Reverb non presenta il predelay.
Anche il pattern di modulazione è diverso rispetto al Natural Reverb: Non aumenta con il tempo ma rimane costante.
Tutti i parametri vi dovrebbero essere familiari tranne:

 Attack Time

Controlla il tempo di attacco del riverbero, fino ad un massimo di quattro secondi. Al valore minimo di Attack Time, il
Cirrus Reverb suona uguale al Natural Reverb al massimo della Room Size.

✓Notate che, per motivi fisici, il Decay Time è dipendente dall’Attack Time. Sebbene sia possibile impostare tempi di
decadimento più brevi rispetto ai tempi di attacco, noterete che il riverbero non decadrà mai più velocemente di
quanto sia salito.
Reverb (Verde) 297

Formant Reverb
Aggiunge al Cirrus Reverb dei filtri di formante per dare alla coda del riverbero un colore ed un suono caratteristici,
simili ad un coro. Lo scopo principale del Formant Reverb, comunque, non è quello di creare un suono di coro
realistico, ma di conferire un determinato carattere, facendolo suonare più come un sintetizzatore o un Mellotron. Le
formanti aiutano anche il riverbero ad uscire nel mix, anche a livelli di volume moderati.

 Formant Mix

Serve per bilanciare il suono di riverbero non filtrato con quello di riverbero filtrato. A zero, il suono Formant Reverb
è identico al Cirrus Reverb. Per sentire i filtri delle formanti, ruotate Formant Mix verso valori più elevati.

 Formant Vowel

Usatelo per passare in maniera continua tra le vocali U, O, A, E e I.

 Formant Offset

Serve per applicare un offset di frequenza costante ai filtri delle formanti. Il carattere “vocale” diventerà più femminile
o da bimbo quando ruotato verso destra e più maschile se ruotato verso sinistra.

 Formant Peak

Controlla la risonanza o il fattore Q dei due filtri passabanda delle formanti, e quindi l’intensità o la “ampiezza” dei
filtri.
Reverb (Verde) 298

Ionosphere Reverb
Lo Ionosphere Reverb è basato sul Cirrus Reverb e sul Formant Reverb. Prendendo spunto dai migliori riverberi
pitch e shimmer, da qui parte e si spinge in un territorio del tutto nuovo. Due pitch shifter crystal sono incorporati nel
riverbero, il che vi permette di creare effetti che si avvicinano agli archi orchestrali o ai sintetizzatori.

A differnza dei normali riverberi shimmer, lo Ionosphere Reverb dispone di una struttura del segnale molto evoluta
che gli permette di ottenere delle crescite di pitch indipendenti dal tempo di riverbero. In questo modo è possibile
creare crescite delicate, o addirittura spostamenti d’intonazione costanti, con lunghi tempi di riverbero che non si
accumulano.

 Pitch Mix

Miscela il segnale di ingresso originale non trasposto con le due versioni trasposte. A zero, i pitch shifter sono
esclusi – il Reverb suonerà uguale al Cirrus Reverb o al Formant Reverb. Con Pitch Mix ruotato completamente a
destra, la parte di riverbero non trasposta viene esclusa, lasciando solo i segnali trasposti.

 Pitch 1&2

Imposta la trasposizione dell’intonazione dei due pitch shifter crystal, indipendentemente, in semitoni. Una
impostazione tipica è quella di 12 semitoni (un’ottava). Se non desiderate due segnali trasposti, impostate per
entrambi lo stesso valore.

 Pitch Buildup

“Buildup” è un controllo di feedback del riverbero che riporta il segnale di uscita dei due pitch shifter crystal al loro
ingresso. È molto simile al controllo di feedback del Crystal Delay. A zero, sentirete solo le intonazioni determinate
da Pitch 1&2. Aumentando i valori, le intonazioni si svilupperanno in una spirale ascendente o discendente, o
entrambe, se scegliete un offset di intonazione sia positivo che negativo.
Reverb (Verde) 299

La velocità dell’incremento è influenzata dal controllo Attack Time, che controlla anche la velocità di salita del
riverbero, come descritto sopra per il Cirrus Reverb.

 Brass

Oltre all’effetto simil-archi dei pitch shifters crystal, il parametro “Brass“ permette di apportare alcune non linearità
alla struttura del riverbero, conferendogli un suono più deciso, più simile a quello di una sezione di ottoni.

✓Esempio di Configurazione: Per un riverbero che suona esclusivamente un’ottava più in alto del segnale di ingresso
senza progressione, impostate Pitch Mix completamente a destra, entrambe le intonazione di Pitch su +12 e Pitch
Buildup a zero.

Moduli DLY e REV


Visto che appaiono per ultimi nel percorso degli effetti, i moduli DLY e REV hanno proprietà speciali. Entrambi
possono contenere qualsiasi tipo di effetto, ma quando il modulo DLY contiene un effetto di delay e il modulo REV
contiene un effetto di riverbero, queste proprietà speciali diventano evidenti:

Prima di tutto potete sfruttare le manopole di controllo dedicate per le impostazioni Mix e Feedback/Decay Time che
si trovano sul PROFILER Head e sul Rack. Oltre a ciò:

• Entrambi i moduli offrono lo spillover per le code di delay e riverbero. Ciò significa che le code degli effetti non
vengono tagliate quando passate al Rig successivo.

• L’effetto del delay e del riverbero possono essere prelevate separatamente da un’uscita analogica o digitale, per
creare la cosiddetta configurazione wet-dry-wet.

Trovate altre informazioni sulla configurazione wet-dry-wet nel capitolo Output Sources.
Reverb (Verde) 300

 Routing DLY+REV (nelle Rig Settings)

Un’altra funzione esclusiva dei moduli DLY e REV è il “DLY+REV Routing”. Si tratta di un parametro unico,
disponibile nelle Rig Settings, che consente un controllo continuo sul percorso (routing) degli effetti situati nei moduli
DLY e REV. Al fine della seguente descrizione, supponiamo di aver posizionato un delay nel modulo DLY ed un
riverbero nel modulo REV.

Nella posizione centrale, i due moduli sono semplicemente configurati in serie; questo significa che il riverbero viene
dopo il delay e sia il segnale pulito che il segnale del delay vengono inviati in egual misura al riverbero. Questo è più
o meno quello che ci si aspetta in primo luogo.

Percorso del segnale seriale puro


Reverb (Verde) 301

Quando ruotate “DLY+REV Routing” verso sinistra, noterete che le ripetizioni del delay spariranno dal riverbero –
nella posizione completamente a sinistra, solo la porzione pulita del delay viene riverberata. Ora il delay ed il
riverbero stanno funzionando in configurazione parallela. Sentirete le ripetizione del delay e la coda del riverbero,
ma il segnale del delay non viene riverberato.

Percorso del segnale parallelo puro


Reverb (Verde) 302

Se ruotate “DLY+REV Routing” verso destra, succede l’opposto. le ripetizioni del delay mantengono la coda del
riverbero, ma il segnale puro perde il riverbero e rimane completamente aciutto. Così il vostro strumento verrà
messo in evidenza, perché il riverbero non apparirà che dopo la prima riflessione del delay.

Vengono riverberate solo le ripetizioni del delay

✓Nota bene: poiché il riverbero offre un proprio parametro di predelay, in questa configurazione è bene impostarlo a
zero, in modo da non sfalsare il timing delle code del riverbero.

Infine, diamo un’occhiata a cosa succede se l’effetto che viene collocato nel modulo DLY non ha il segnale
“effettato”: Supponiamo che nel modulo DLY abbiate inserito un effetto di chorus e nel modulo REV un delay. Con
“DLY+REV Routing” nella posizione centrale, avrete il solito comportamento seriale: chorus nel delay.
Reverb (Verde) 303

Quando ruotate “DLY+REV Routing” verso sinistra, il segnale del chorus non passerà per il delay — nella posizione
completamente a sinistra verrà riverberato solo il segnale pre-chorus.

Se ruotate “DLY+REV Routing” più verso destra, l’effetto del chorus sarà quello che sempre più alimenterà il delay
— completamente a destra finirete per avere un segnale pulito non modulato più un suono di chorus con il delay.

Funziona anche al contrario: mettete un riverbero nel modulo DLY e un phaser nel modulo REV. Con “DLY+REV
Routing” completamente a sinistra avrete solo il segnale pulito che viene applicato al phaser, mentre le code di
riverbero no. Se ruotate “DLY+REV Routing” completamente a destra, allora solo la coda del riverbero passerà per il
phaser.

Space
L’effetto Space è identico alla versione globale di Space che si trova nella sezione OUTPUT. Produce le riflessioni
naturali di una stanza piccola e dal suono neutro. Il risultato più evidente di queste riflessioni è la conversione di un
segnale mono in stereo; per ammorbidire i transienti, viene applicata anche una piccola diffusione. Potete ancora
sommare l’effetto Space con un delay o un riverbero più lungo, senza generare un riverbero eccessivo.

L’algoritmo è stato realizzato perché produca l’effetto di una stanza, il più corto possibile, e quindi non ha molti
parametri. Usate il parametro Intensity per controllare l’intensità dell’effetto.

Legacy Reverb
Il Legacy Reverb è basato sul primo algoritmo di riverbero realizzato per il PROFILER. Lo scopo principale di questo
tipo di riverbero è quello di conservare la retrocompatibilità con quei Rig che siano stati creati prima dell’arrivo del
sistema operativo 6.0 del PROFILER.

Se dovete programmare un nuovo riverbero da zero, dovreste invece scegliere uno dei nuovi tipi di riverbero.
Effect Loop (Rosa) 304

Effect Loop (Rosa)


Per collegare dei dispositivi esterni, il PROFILER offre un loop di effetti hardware, realizzato con i connettori DIRECT
OUTPUT/SEND e RETURN sul pannello posteriore. Sono gli stessi jack che usate per realizzare i profili.

✓Il PROFILER Stage dispone anche di due uscite SEND e quattro ingressi RETURN, che consentono di usare due
loop di effetti indipendenti.

Potete collocare un loop di effetti hardware in qualsiasi dei moduli effetto. Per i modelli di PROFILER diversi dallo
Stage, non potete usare il loop di effetti hardware in più di una posizione contemporaneamente nel percorso del
segnale. Quindi, se provate ad attivare il loop in più di una posizione nello stesso Rig, avrà la precedenza il primo
loop nel percorso del segnale. Logica simile viene applicata se provate a configurare più di due loop effetti nello
stesso Rig in un PROFILER Stage.

Mentre Loop Mono funziona bene in qualsiasi modulo degli effetti, se volete un ritorno effetti stereo per i vostri
dispositivi esterno dovete collocare un Loop Stereo nei moduli X, MOD, DLY o REV. In questo caso, il RETURN
INPUT rappresenterà l’ingresso sinistro, e ALTERNATIVE INPUT l’ingresso destro per qualsiasi modello di
PROFILER tranne che per lo Stage.

Con il PROFILER Stage potete realizzare anche due loop effetti indipendenti:

• Loop Mono o Loop Distortion tramite il loop inferiore (SEND 2 e RETURN 3) più un altro Loop Mono opzionale o
Loop Distortion tramite il loop superiore (SEND 1 e RETURN 1)

• Loop Stereo tramite il loop inferiore (SEND 2 e RETURN 3+4) più un altro Loop Stereo opzionale tramite il loop
superiore (SEND 1 e RETURN 1+2)

• Loop Stereo tramite loop inferiore (SEND 2 e RETURN 3+4) più Loop Mono o Loop Distortion tramite loop superiore
(SEND 1 e RETURN 1)

• Loop Mono tramite loop inferiore (Loop Distortion e ) più RETURN 3 o Loop Stereo tramite loop superiore (SEND 1 e
RETURN 1+2)
Effect Loop (Rosa) 305

Per questo motivo il PROFILER Stage offre un’opzione aggiuntiva all’interno del loop di effetti per assegnare i jack
del loop inferiore o superiore. Se volete usare solo un loop di effetti, vi consigliamo di usare il loop inferiore perché
lascia liberi i connettori SEND 1 e RETURN 1, in caso vogliate realizzare un profilo.

Se usate Loop Stereo in uno dei moduli di effetti mono A, B, C o D, i segnali del ritorno sinistro e destro verranno
sommati insieme.

L’opzione “Mix: Pre/Post” è disponibile sia in modalità Loop Mono che Loop Stereo e determina se il controllo Mix
agirà sul segnale del SEND (“Pre”) o di RETURN e ALTERNATIVE INPUT (“Post”). Visto che questo non fa molta
differenza nella maggior parte dei casi, vi consigliamo di lasciare il pulsante nella posizione “Post”, per avere un
rumore di fondo più basso.

Comunque, potete usare la posizione “Pre” per creare, per i vostri dispositivi esterni, un effetto spillover quando
cambiate i Rig sul PROFILER: Caricate il Rig nel quale l’effetto esterno dovrà essere disattivato (ma per il quale
volete che funzioni lo spillover quando lo caricate) > Attivate Loop Mono o Loop Stereo > impostate “Mix” su “Pre” >
ruotate il controllo Mix su zero. > memorizzate questo Rig. Ora, ogni volta che caricate questo Rig nessun segnale
verrà inviato al vostro processore di effetti esterno, ma il suo delay o le sue code di riverbero saranno ancora udibili.

Per evitare di colorare segnale esterno con il segnale pulito miscelato assicuratevi che il controllo “Mix” del Loop
Effetti sia impostato al 100%. Tuttavia, se preferite ricavare il segnale pulito direttamente dal PROFILER, potete
usare il comando “Mix“ per bilanciare il segnale esterno e il segnale pulito interno. Per farlo dovete verificare che il
segnale pulito non passi attraverso il dispositivo esterno. In genere questo viene fatto impostando il controllo mix del
dispositivo esterno al massimo oppure usando una funzione “kill dry” per silenziare il segnale dry in modo globale.

Il Loop Distortion è fatto per collegare al PROFILER solo dei pedali distorsori ed è solo mono. La caratteristica unica
di questo loop è che qualsiasi aumento di volume di un effetto precedente sarà applicato al connettore DIRECT
OUTPUT/SEND, e di conseguenza al pedale distorsore esterno. Questo è quanto vi aspettate infatti. I normali Loop
Mono e Loop Stereo lo fanno diversamente: qui, l’aumento di volume di un effetto precedente viene applicato dopo il
ritorno del loop. Il livello della mandata non viene modificato, e quindi l’effetto collegato non viene sovraccaricato.
Loop Mono e Loop Stereo sono adatti per tutti gli effetti che non distorcono.

✓Se volete tenere inseriti tutti i vostri effetti esterni per tutti i Rig, bloccate semplicemente il loop effetti premendo
LOCK.
Effect Loop (Rosa) 306

I dispositivi esterni possono essere inseriti nel loop sia a livello instrument che a livello di linea. Le due figure
seguenti illustrano le varie possibilità di collegamento in loop di apparecchiature esterne:

Loop di un effetto a pedale

✓Per il PROFILER Stage usate SEND 2 e RETURN 3 (loop inferiore) oppure SEND 1 e RETURN 1 (loop superiore).
Effect Loop (Rosa) 307

Loop di un effetto

✓Per il PROFILER Stage usate SEND 2 e RETURN 3+4 (loop inferiore) oppure SEND 1 e RETURN 1+2 (loop
superiore).

✓Potete trovare un tutorial video che spiega i loop degli effetti all’indirizzo:
www.kemper-amps.com/video
System Settings 308

System Settings
Premete il pulsante SYSTEM per accedere a svariate pagine delle global setting (impostazioni generali). Usate i
pulsanti < PAGE > per scorrere tra queste pagine. Le impostazioni globali non cambiano quando richiamate un altro
Rig.

✓I proprietari di PROFILER Stage possono accedere alle pagine relative alla configurazione di pedali e interuttori
esterni tramite il pulsante PEDALS.

LCD / HW Setup
La prima pagina delle System Settings contiene alcune funzioni di inizializzazione, più le impostazioni per lo
schermo ed il parametro “Line Frequency”.

 Edit Owner

Con il pulsante soft “Edit Owner“ potete cambiare il nome del proprietario (Owner Name) e assegnare un nome
(Device Name) al PROFILER. L’assegnazione di Device Name diversi è utile se volete collegare più PROFILER e
gestirli con l’applicazione Rig Manager.

 Init Globals

“Init Globals” ripristina la maggior parte dei parametri globali ai loro valori di default. Ciò include tutte le System
Settings. Incluse anche le impostazioni della sezione OUTPUT che, per definizione, è globale e non specifica dei
Rig.
System Settings 309

 Startup Dialog

Per accedere al menu in cui è possibile inserire il proprio nome e impostare la data e l’ora corrente, premete il
pulsante soft “Startup Dialog”. Quando create i vostri profili, il tag di “Rig Author” indicherà di default lo Owner Name.
Lo “Startup Dialog” appare automaticamente quando il PROFILER viene acceso per la prima volta.

 Factory Reset

“Factory Reset” cancella tutti i dati utente e ripristina completamente lo stato “come nuovo”. Questo comprende tutti i
dati (Rig, preset e Performance) e tutte le impostazioni. Dopo il ripristino, il PROFILER sarà come uno strumento
nuovo di zecca.

✓Per avviare la procedura tenete premuto per un momento il pulsante soft, poi seguite le istruzioni sullo schermo.
Prima di avviare il Factory Reset, dovreste fare un backup del PROFILER su una chiavetta USB, per evitare di
perdere dati.

 Display Settings

Contrast Il controllo soft “Contrast” vi permette di regolare il contrasto dello schermo. Se in alcune
circostanze lo schermo risulta difficile da leggere, regolate questa impostazione.

Brightness Il controllo soft “Brightness” regola la luminosità dello schermo.

White Balance Il controllo soft “White Balance” regola il bilanciamento del bianco dello schermo.

Line Frequency Il controllo soft “Line Frequency” vi permette di scegliere la frequenza di rete di 50 o 60Hz. Il
Noise Gate leggerà questa impostazione per eliminare i ronzii di massa, la frequenza dei
quali dipende dalla posizione geografica in cui viene usato il PROFILER. “50Hz (auto)” e
“60Hz (auto)” rilevano automaticamente la frequenza di rete.
System Settings 310

Brightness
Nella pagina successiva, potete impostare individualmente il colore dei LED, dei pulsanti, delle corone di LED e del
pulsante TAP.

User Interface

Quick Function In questa pagina, potete stabilire la funzione del pulsante QUICK tramite il controllo soft
“Quick Function”. Questa funzione vi permette di programmare il pulsante QUICK come
Il PROFILER scorciatoia per funzioni particolari, come “Snapshot Browser”, tornare all’ultima pagina
Stage offre modificata (“Quick Edit Page”) e simulare il pulsante Morph.
invece pulsanti
EDIT e MORPH Di default, nella “Quick Edit Page” il pulsante QUICK riporta alla pagina di modifica
dedicati. dell’ultimo modulo o sezione utilizzato, e da qui potete cambiare le pagine di modifica
premendo semplicemente i pulsanti dei moduli o delle sezioni. È un metodo molto efficace
per modificare i Rig. Potete uscire da questa modalità di modifica avanzata tramite EXIT.

Rig Autoload Nella stessa pagina, potete usare il pulsante soft “Rig Autoload” per attivare il caricamento
automatico di un Rig selezionato nella schermata del browser. Quando attivate “Rig
Autoload”, il pulsante soft “Load” nella schermata Browse sparirà.

Performance Se “Perf. Load” è impostato su “Slot 1” o “Keep Slot”, lo Slot corrispondente di una
Load Performance verrà caricato automaticamente quando selezionate un’altra Performance
tramite Remote, Stage o MIDI. Di default, “Perf. Load” è impostato su “Pending”. In questo
modo potete continuare a suonare il Rig corrente mentre navigate tra le Performance con
PROFILER Remote, Stage o via MIDI fino a che selezionate uno Slot.

Rig Button Morph Questa opzione determina se le pressioni successive dei pulsanti Rig 1~5 del Remote o
dello Stage, avvieranno il Morphing o caricheranno di nuovo il Rig/Slot nello stato in cui è
memorizzato. Questa opzione viene applicata anche se successivamente vengono ricevuti i
Control Change MIDI CC50~54.

Signal LEDs Blue Questa opzione vi consente di cambiare il colore dei LED INPUT e OUTPUT da bianco a blu.
System Settings 311

LCD Color Qui potete scegliere il colore di base dello schermo del PROFILER.

Auto Favorite Attivate questa opzione per fare in modo che ogni volta che memorizzate un Rig, questo
verrà automaticamente assegnato ai preferiti, e quindi comparità in View Favorites.

Volume LED La manopola MASTER VOLUME del PROFILER Stage dispone di una corona LED che
Collar indica il volume di una delle uscite. Scegliete quale uscita con Volume LED Collar.

Specifico per il
PROFILER
Stage

User Interface 2
Questa pagina è disponibile solo sul PROFILER Stage.

Lo schermo dello Stage mostrerà sempre le informazioni più pertinenti alla modalità di funzionamento. Per la
modalità Performance, potete scegliere tra tre schemi di visualizzazione.

L’opzione “Group of 5/Single Rig” stabilisce se i Pulsanti Su/Giù, in modalità Browser, scorreranno attraverso i Rig
individualmente o per gruppi di cinque.

Looper Location e Looper Volume sono spiegati nel paragrafo intitolato “Looper”.

Se non vi serve che i pulsanti TAP, TUNER o LOOPER svolgano la loro funzione di default, potete assegnare
liberamente altre funzioni o disattivarli completamente. Il pulsante soft “Button Assignment” apre la sottopagina
“Assignable Buttons”. Usate i tre controlli soft di questa pagina per modificare le assegnazioni a vostra necessità.
L’opzione “Switch Up&Down” permette di cambiare le funzioni dei Pulsanti Su/Giù.
System Settings 312

Audio Setup
Questa pagina contiene i seguenti parametri:

 Rig Change Crossfade Time (Rig X-Fade Time)

Molti dispositivi digitali generano uno spiacevole vuoto di segnale audio quando cambiate il preset. Invece il
PROFILER esegue una dissolvenza incrociata tra il Rig precedente e quello richiamato, realizzando una transizione
fluida e senza interruzioni. Il tempo di questa dissolvenza può essere regolato con notevole escursione. Ha effetto
sia sulla modalità Browse che Performance.

 FX Loop Level

“FX Loop Level” controlla il livello del segnale in uscita dal loop degli effetti hardware per un corretto livellamento del
dispositivo esterno. Aiuta a prevenire rumore o distorsione. È un parametro globale e agisce su Loop Mono e anche
su Loop Stereo. Loop Distortion non è influenzato da “FX Loop Level”.

✓Un aumento del livello di uscita SEND viene compensato con una corrispondente diminuzione del livello RETURN
INPUT e viceversa. Pertanto, il livello e il mix del loop effetti del segnale in uscita rimangono inalterati.

✓Il PROFILER Stage consente due loop di effetti contemporanei. In questo caso, FX Loop Level agisce su entrambi.
System Settings 313

Pedal Links
I possessori di PROFILER Stage possono accedere alle pagine seguenti tramite il pulsante PEDALS.

In questa pagina, potete collegare i controlli a pedale e usare i controlli soft per simulare il comportamento del
pedale. Per spiegazioni dettagliate consultate il capitolo Pedali di Espressione e Interruttori a Pedale.

Pedal 1-6
Nelle prime due pagine potete configurare il tipo di pedali o interruttori che volete collegare direttamente agli ingressi
PEDAL 1 e 2 del PROFILER e assegnargli una funzione. Potete collegare qualsiasi combinazione di pedali di
espressione, interruttori singoli o doppi.

Se collegate un PROFILER Remote appariranno altre pagine “Pedal 3-6 (Remote)” per configurare, in maniera
simile, i pedali e interruttori collegati al Remote.

Il PROFILER Stage visualizza le pagine “PEDAL 1~4” corrispondenti ai suoi quattro connettori PEDAL

Trovate informazioni più dettagliate sui pedali nel capitolo Pedali di Espressione e Interrutori a Pedale.

Remote Settings
In questa pagina trovate le impostazioni globali del PROFILER Remote. Se non avete collegato il PROFILER
Remote, questa pagina verrà visualizzata in grigio (disattivata). Tutte queste impostazioni sono spiegate nel capitolo
PROFILER Remote. Questa pagina non compare nel PROFILER Stage.
System Settings 314

Assegnazioni e Impostazioni dei Program Change MIDI


Nella pagina System Settings successiva, potete assegnare ai Rig del vostro browse pool fino a 128 numeri di
Program Change (cambio programma) MIDI. Inviando da un qualsiasi controller MIDI questi numeri di cambio
programma in modalità Browser, verranno caricati i Rig assegnati.

Per farlo, prima dovete scegliere il Rig che volete assegnare ad un certo numero di cambio programma e poi
premere il pulsante SYSTEM. Con il pulsante PAGE destro passate alla pagina “Browser Mode PrgChg”, scegliete il
Cambio Programma desiderato con il controllo soft “MIDI PrgChg#” e poi premete il pulsante soft “Assign”. Per
disassegnare un Rig usate il pulsante soft “Unassign”. Il cambio programma MIDI assegnato viene visualizzato nella
schermata home a destra sotto il Rig Name.

Nella pagina “MIDI Settings” seguente, trovate altre opzioni e parametri, che saranno spiegate dettagliatamente nel
capitolo MIDI.

✓La modalità Performance offre la possibilità di organizzare logicamente i Rig, ad esempio per brano, caricarli tramite
PROFILER Remote o MIDI e anche, contemporaneamente, controllare dispositivi esterni via MIDI.

Date and Time


In questa pagina, potete impostare la data e l’ora con i pulsanti “Edit Date” e “Edit Time”. Assicuratevi di inserire data
e ora corretti perché via aiuterà ad organizzare i vostri Rig e i profili.

 Clock > LCD

Questa opzione è sempre disponibile per il modello PROFILER Stage e per i modelli Head e Rack compare se
collegate un PROFILER Remote. Abilitandola, i modelli Stage e Remote visualizzeranno l’ora attuale quando sono in
modalità Performance.
System Settings 315

Device Information
In entrambe queste pagine e nella pagina “Details” viene visualizzata la versione del sistema operativo del
PROFILER. “OS Build Date” è la data di rilascio di questa versione e “DSP Date “ è la data in cui è stata rilasciata la
versione del DSP. Nella pagina “Details” trovate anche il numero di serie del vostro PROFILER.
Bassisti: Suggerimenti e Caratteristiche Speciali 316

Bassisti: Suggerimenti e Caratteristiche


Speciali
Il PROFILER può essere usato in maniera molto efficace anche con il basso. La maggior parte delle sue funzioni si
applica al basso esattamente come alle altre chitarre. Questo capitolo riassume le caratteristiche speciali e i
suggerimenti specifici per i bassisti.

Per concentrarsi solo sui Rig per basso, selezionate la View “Just Bass”, o con il tasto TYPE o con il pulsante soft
Views della schermata iniziale.

Nell’archivio dei Rig di fabbrica troverete numerosi profili per basso, tra cui eccellenti profili Direct ricavati dall’uscit a
DI degli ampli per basso. Vi piaceranno anche i profili leggermente distorti ricavati da amplificatori per basso a
valvole e altoparlanti ripresi da un microfono. Inoltre, abbiamo pubblicato uno speciale Rig Pack che contiene
eccellenti Rig per il basso. Li trovate nella pagina di download KEMPER: www.kemper-amps.com

Vi consigliamo inoltre di consultare KEMPER Rig Exchange™, dove potete scaricare i Rig di altri utenti o
condividere i vostri. Nell’applicazione Rig Manager, potete identificare facilmente i Rig per basso nel Rig Exchange
cliccando con il tasto destro nella riga in alto, selezionando la colonna “Instrument” e po i ordinando in base a questa
colonna.

Per monitorare il vostro PROFILER sul palco o in sala prove potete tranquillamente usare qualsiasi cassa per basso.
Le casse per basso moderne hanno in genere un carattere timbrico neutrale, simile alle casse per PA, mentre le
casse per basso classiche, come la famosa Ampeg® 8x10”, tendono a colorare il suono. Se state ascoltando tramite
una cassa per basso che colori il suono, dovreste sempre impostare Monitor Cab Off nella sezione OUTPUT, per
evitare una doppia colorazione. Potete sempre mandare la simulazione completa (compresa la cassa virtuale) alla
console di mixaggio, quindi non servono i microfoni. Se state usando una cassa full-range, per il vostro segnale del
monitor dovreste usare una simulazione del cabinet.

L’amplificatore di potenza da 600W incorporato nel PROFILER PowerHead e nel PowerRack dovrebbe fornire una
potenza sufficiente per affrontare le prove di una band o una situazione live con batteria. Sebbene l’amplificatore di
potenza sia dichiarato per altoparlanti da 8 e 16Ω, molte casse per basso hanno solo 4Ω. Questo non dovrebbe
essere un problema per lo spettacolo, a meno che non suoniate a livelli di volume dolorosamente alti. L’ampli di
Bassisti: Suggerimenti e Caratteristiche Speciali 317

potenza ha un limiter a 600W che potrebbe, in teoria, essere superato con diffusori da 4Ω. In caso superiate questo
limite, l’ampli di potenza silenzierà semplicemente il segnale per un secondo. Per evitare che accada, suonate ad un
volume più basso.

Il PROFILER dispone di uno splitter analogico incorporato. L’uscita DIRECT OUTPUT o SEND 1 invia il segnale del
basso non processato ad un mixer o a un dispositivo di registrazione, mentre l’uscita MAIN OUTPUT trasporta il
segnale processato in stereo. Se dovete sommare l’uscita DIRECT OUTPUT/SEND 1 con il MAIN OUTPUT, nella
sezione OUTPUT scegliete “DI Low” o “DI High” come Output Source per il DIRECT OUTPUT/SEND 1, per evitare
differenze di latenza tra segnale processato e non processato. In questo caso non usate “DI Analog”.

Il PROFILER è dotato di molti effetti da studio e a pedale adatti al basso, alcuni dei quali sono stati appositamente
studiati per i bassisti. Di seguito trovate una breve descrizione di questi effetti – per un approfondimento consultate i
relativi capitoli.

Analog Octaver™ è un effetto classico originariamente creato per il basso. Funziona generando due nuovi segnali:
uno un’ottava sotto e l’altro due ottave sotto l’intonazione del segnale di ingresso. Invece di utilizzare la tecnologia
del pitch shifter, sfrutta un circuito di rilevamento analogico per manipolare e filtrare il segnale di ingresso. L’Analog
Octaver funziona solo con note singole – altri intervalli o accordi possono generare risultati instabili.

Consultate gli effetti Pitch Shifter per intervalli e colori differenti che vi permettono di suonare polifonicamente, anche
gli accordi. Dovreste anche provare le possibilitùà del Formant Shift di alcuni effetti di pitch shifter. Sebbene sia
limitato all’esecuzione monofonica, lo spostamento delle formanti caratteristiche del basso darà al vostro strumento
un carattere completamente nuovo, pur conservandone l’autenticità.

Se trovate che l’equalizzatore passivo della sezione dello stack (EQ) non sia sufficientemente flessibile, provate gli
effetti Equalizer. Lo Studio Equalizer parametrico a 4 bande è estremamente flessibile e ben si adatta al basso.

Ogni algoritmo di chorus dispone di un parametro Crossover, ispirato ad effetti di chorus specializzati per il basso.
Alzando il valore di “Crossover” potete evitare che le frequenze più basse vengano invenstite della modulazione del
chorus, conferendo così al suono una parte bassa più stabile.

Parallel Path è una funzione pensata particolarmente per i bassisti. Quando suonate un basso attravesro un
amplificatore distorto o un pedale distorsore, il basso potrebbe perdere alcune frequenze fondamentali e anche
gamma dinamica. Per compensare questo fenomeno, si può creare un percorso parallelo del suono non distorto del
basso e poi di nuovo sommarlo al suono processato. In questo caso, i moduli A e B vengono spostati sul Parallel
Path, p.es per comprimere o equalizzare il segnale parallelo.
Bassisti: Suggerimenti e Caratteristiche Speciali 318

Nel forum KEMPER abbiamo creato un thread specifico, il PROFILER for Bass Players. Non esitate a porre le vostre
domande, condividere le vostre esperienze e discutere i suggerimenti.

Questo è il link:
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Modalità Performance 319

Modalità Performance
Ruotate il selettore chicken head nella posizione PERFORM e tenete premuto per un istante il pulsante PERFORM
del PROFILER Stage.

La modalità Performance è uno strumento efficace che vi permette di organizzare i Rig in “Performance” ai quali
potete accedere indipendentemente dal browse pool. Avete a disposizione un totale di 125 Performance, ognuna
delle quali può contenere fino a cinque Rig in posizioni logiche chiamate “Slot”. Potete, per esempio, usare una
Performance per memorizzare i suoni dedicati all’intro, alla strofa, al ritornello, al ponte e al solo di un brano e
richiamarli usando un controllo a pedale.

Impostazione delle Performance


Potete navigare tra le 125 Performance con i pulsanti su e giù della croce di navigazione dei RIG sul pannello
frontale del PROFILER Head, PowerHead, Rack e PowerRack. Usate i pulsanti sinistra e destra o i pulsanti < PAGE
> per scegliere uno Slot all’interno di una Performance.

Nel PROFILER Stage, usate la manopola TYPE o i /Pulsanti Su/Giù per navigare nelle Performance e i pulsanti <
PAGE > o i pulsanti Rig per sceglier uno dei cinque Slot.

Di default, tutti gli slot sono pre-caricati con un Rig di default, basato sull’antico Rig “CK 0”. La Performance stessa
ha un nome di default. Una volta selezionato uno Slot, scegliete il Rig che volete assegnargli tramite BROWSE. Il
Rig verrà copiato e visualizzato nello Slot evidenziato. A questo punto, dobbiamo dirvi che qualsiasi modifica verrà
persa se richiamate un’altra Performance senza prima memorizzare la precedente.

Se in una Performance avete bisogno di meno di cinque Rig, potete disabilitare selettivamente gli Slot dal 2 al 5. In
questo modo potete bloccare gli Slot ed impedire il caricamento accidentale tramite controllo a pedale. Solo lo Slot 1
è necessario.
Modalità Performance 320

I Rig contenuti negli Slot delle Performance sono memorizzati in un’area dedicata della memoria, così li potete
modificare indipendentemente dai Rig cui fanno riferimento nel vostro browse pool. La modifica dei Rig in modalità
Performance è praticamente identica a quella della modalità Browser. I Rig modificati nella modalità Performance
possono essere memorizzati nel browse pool con i pulsanti soft “Export Rig to Pool” nella pagina “Store
Performance”.

Nella stessa pagina “Store Performance” potete anche scegliere di memorizzare la Performance attuale in un’altra
destinazione, per esempio memorizzare la Performance 4 anche nella Performance 17.

Il pulsante soft “Edit” apre un altro menu dove potete riorganizzare o rinominare gli Slot nella Performance
selezionata.

Potete anche copiare ed incollare gli Slot all’interno di una Performance e da una Performance all’altra. I possessori
di PROFILER Stage possono eseguire il copia/incolla di uno Slot tenendo premuto il pulsante RIG per due secondi. I
possessori di qualsiasi altro modello di PROFILER devono usare i pulsanti COPY/PASTE dedicati.

In “Performance Tags” potete modificare i tag Name, Author, Comment, Key e Tonality della Performance. Il
pulsante soft “MIDI Settings” apre un’altra pagina, dove potete scegliere il numero di cambio programma MIDI da
inviare a fino a due dispositivi esterni quando caricate uno Slot. Trovate ulteriori informazioni su questo argomento
nel capitolo MIDI.

Il pulsante soft “Arrange” apre una pagina dove potete facilmente riorganizzare le Performance in base alla scaletta
del prossimo concerto. I possessori di PROFILER Head, PowerHead, Rack o PowerRack possono, in questa
pagina, anche copiare ed incollare le intere Performance con i pulsanti COPY e PASTE.

È utile assegnare nomi significativi alle Performance e agli Slot. A seconda di come volete organizzare i vostri suoni,
le Performance e gli Slot potrebbero, per esempio, portare il nome del brano e delle scene musicali, oppure degli
amplificatori e dei canali degli ampli. Fate attenzione che se il nome dello Slot è identico a quello del Rig caricato, lo
Slot Name verrà automaticamente aggiornato appena caricate in quello Slot un altro Rig. Ma se invece avete inserito
un nome dello slot diverso dal Rig Name (per esempio “Solo”), rimarrà invariato quando caricate in quello Slot un
altro Rig. C’è, comunque, nella schermata Rename Slot, una funzione denominata “Use Rig Name” che permette di
reimpostare lo Slot Name con il Rig Name.
Modalità Performance 321

✓Quando navigate le Slot all’interno di una Performance tramite i pulsanti < PAGE > del PROFILER Stage o i pulsanti
sinistro e destro della croce di navigazione dei RIG degli altri modelli di PROFILER, qualsiasi cambiamento (ad
esempio, il caricare un altro Rig o l’aumento del Gain) viene interpretata come una modifica e viene mantenuta
finché non si passa a un’altra Performance. Prima di caricare un’altra Performance non dimenticate di salvare, se
volete conservare le modifiche fatte.

✓Appena caricate un altro Slot dal controller a pedale, o dagli interruttori a pedale del PROFILER Remote o dello
Stage, tutte le modifiche precedenti all’interno di quella Performance vengono interpretate come modifiche
temporanee durante un’esibizione dal vivo e vengono immediatamente eliminate. Se, ad esempio, avete attivato un
booster nel modulo B o aumentato il Delay Mix tramite pedale, tali modifiche andranno perse se cambiate lo Slot. In
questo modo, sarete sempre certi che gli Slot verranno caricati nel loro stato originale e prevedibile durante in
concerto.

✓Comunque, esiste un’eccezione a questa prassi. Se avete il Rig Manager collegato, qualsiasi modifica viene
interpretata come tale e conservata quando cambiate lo Slot, finché rimanete all’interno della stessa Performance.

Caricare le Performance
Il parametro “Performance Load” delle System Settings determina cosa accade quando passate o scorrete tra le
Performance con il Remote, PROFILER Stage o tramite MIDI L’impostazione di default “Pending” significa che i Rig
correnti rimangono caricati e il PROFILER attende per qualche secondo la selezione dello Slot. “Slot 1” e “Keep Slot”
caricano gli Slots automaticamente.
Modalità Performance 322

Inizializzare le Performance
In qualsiasi momento, nel vostro PROFILER sono presenti 125 Performance. Il PROFILER viene fornito con alcuni
esempi di Performance, preconfigurate da KEMPER. Le altre appaiono nella condizione di default come “New
Performance”.

Potete riportare le Performance al loro stato di default con la funzione “Initialize Performance” del Rig Manager. Se
caricate una “New Performance” nell’interfaccia utente del PROFILER e la memorizzate (quindi sovrascrivendo
un’altra Performance) otterrete lo stesso risultato. Per essere precisi, in realtà non è possibile cancellare una
Performance.

Controllo a Pedale
Naturalmente, il KEMPER PROFILER Remote e il PROFILER Stage sono progettati per ottenere il massimo
vantaggio dalla modalità Performance. Comunque, se volete qualcosa di semplice potete collegare un doppio
interruttore a pedale direttamente e usarlo per avanzare o retrocedere tra gli Slot in maniera lineare. Inoltre, ci sono
diversi metodi di navigazione via MIDI per adattarsi alle capacità e alle esigenze di vari controller. Per informazioni
più dettagliate consultate il capitolo MIDI.

✓Potete trovare due tutorial video che spiegano la modalità Performance all’indirizzo:
www.kemper-amps.com/video
PROFILER Remote 323

PROFILER Remote
Il PROFILER Remote™ è il controllo ad distanza perfetto per il vostro PROFILER. Potete pensarlo come un
pannello di controllo complementare, perfettamente integrato con l’hardware ed il software del Profiler. Questa
integrazione comprende l’alimentazione, uno schermo che riporta le informazioni importanti riguardanti la modalità
attuale e qualsiasi modifica eseguiate, e anche la manutenzione automatica durante le operazioni di aggiornamento
del sistema.

Funzione dei pulsanti del PROFILER Remote

✓Il PROFILER Stage offre lo stesso livello di integrazione funzionale in un unico alloggiamento. Dispone inoltre degli
stessi interruttori a pedale. Le seguenti descrizioni degli interrutori a pedale del PROFILER Remote valgono anche
per quelli del PROFILER Stage.
PROFILER Remote 324

Pulsanti Su/Giù (1)

In modalità Performance usate questi pulsanti per scorrere le vostre Performance. Una pressione veloce vi porterà
alla Performance precedente o successiva. Tenendoli premuti le vedrete scorrere. A seconda dello stato del
parametro “Performance Load” sotto System Settings, il Profiler caricherà immediatamente lo Slot 1 oppure lo Slot
attuale della Performance scelta o aspetterà fino a che premete uno dei cinque pulsanti Rig.

In Modalità Browser, potete scorrere tra i Rig del vostro browse pool secondo il criterio View & Sort Order scelto.
L’opzione “Group of 5/Single Rig” nella pagina Remote Settings delle System Settings determina se in modalità
Browser i Pulsanti Su/Giù avanzeranno tra i Rig singolarmente o a gruppi di cinque.

La funzione dei Pulsanti Su/Giù può essere cambiata nella pagina “Remote Buttons” delle System Settings,
raggiungibile tramite “Button Assignment” nella pagina Remote Settings.

I possessori di PROFILER Stage possono trovare le stesse impostazioni nella pagina User Interface 2 delle System
Settings.

Pulsanti Rig 1~5 (2)


Questi sono i pulsanti per scegliere gli Slot in modalità Performance oppure i Rig in modalità Browser. La pressione
successiva di questi pulsanti attiverà il Morphing.

Pulsante TAP (3)


Questo pulsante attiva il Tap Tempo, proprio come il pulsante TAP sul pannello frontale del PROFILER Head o
Rack. Battete a tempo di quarti per impostare il tempo degli effetti di delay, phaser, flanger e tremolo. Il LED
lampeggerà per indicare il tempo attuale. Tenetelo premuto mentre suonate per attivare il nostro meraviglioso Beat
Scanner, che calcola il tempo in base al ritmo e al pattern che state suonando. Troverete maggiori informazioni su
questa funzione nel capitolo “Tempo”.
PROFILER Remote 325

Pulsante TUNER (4)


Usatelo per attivare la Modalità Tuner, invece di mettere il pedale del volume nella posizione del tallone. Se il
parametro “Mute Signal” è attivato, mentre la accordate la vostra chitarra verrà silenziata.

✓Se non vi serve che i pulsanti TAP, TUNER o LOOPER svolgano la loro funzione di default, potete assegnare
liberamente altre funzioni o disattivarli completamente, nella pagina Remote Settings delle System Settings.

Pulsanti degli Effetti I~IIII (5)


Questi quattro pulsanti possono essere assegnati flessibilmente per attivare/disattivare i moduli degli effetti. Potete
usarli anche per commutare le funzioni di certi effetti. La loro assegnazione viene memorizzata per ogni Rig. Ogni
pulsante può essere assegnato a più moduli di effetti contemporaneamente, come le funzioni Action & Freeze.

Assegnazione di un Modulo Effetti


Premete e tenete premuto un pulsante Effetti del Remote, per esempio il Pulsante Effetti IIII, e premete
contemporaneamente sul pannello frontale del PROFILER il pulsante del modulo desiderato, per esempio il modulo
D. Fatto!
PROFILER Remote 326

Funziona anche al contrario: prima premete e tenete premuto il pulsante del modulo del PROFILER, poi premete il
pulsante effetto desiderato. Il colore del LED in alto a sinistra del pulsante Effetti dovrebbe ora corrispondere al
colore della categoria dell’effetto assegnato, per esempio arancione per l’effetto wah. Ora potete attivare o
bypassare il modulo dell’effetto scelto premendo il pulsante sul vostro PROFILER Remote. Il LED bianco in basso a
sinistra indica lo stato acceso/spento di quel modulo effetti.

Eliminare l’Assegnazione di un Modulo Effetti

Per annullare l’assegnazione in atto, ripetete semplicemente la procedura di assegnazione. Andata!

Senza effetti assegnati il LED in alto a sinistra rimane spento.

Assegnazione di un Secondo Modulo Effetti


Per aggiungere allo stesso Pulsante Effetti una seconda assegnazione, ripetete la procedura con un altro modulo
effetti. Vedrete i LED di destra del Pulsante Effetti indicare sia la categoria che lo stato acceso/spento della vostra
seconda assegnazione. Ora potete attivare o bypassare entrambi gli effetti premendo il pulsante sul vostro
PROFILER Remote.

Più Assegnazioni

In questo modo potete assegnare al Pulsante Effetti anche altri moduli effetti. Comunque, i LED indicheranno solo le
prime due assegnazioni.

Commutare gli Effetti


I pulsanti Effetti commutano indipendentemente lo stato acceso/spento di ognuno dei moduli di effetti a loro
assegnati, a seconda dello stato attuale. Quindi, non solo potete attivare (o bypassare) più effetti
contemporaneamente - potete anche attivare alcuni moduli di effetti mentre ne bypassate altri. I LED bianchi
rispecchieranno lo stato dei moduli.
PROFILER Remote 327

Esempio: Attualmente, il modulo effetti D è attivo e il modulo X è bypassato. Entrambi i moduli di effetti sono
assegnati allo stesso pulsante Effetti. Quando premete questo Pulsante Effetti, il modulo verrà bypassato e il
modulo X verrà attivato. In questo modo potrete commutare tra diverse configurazioni di effetti.

Memorizzare le Assegnazioni
Una volta soddisfatti delle assegnazioni e degli stati acceso/spento, memorizzate semplicemente il Rig. Tutte le
assegnazioni create vengono memorizzate nei singoli Rig. Quando in seguito caricherete questo , le assegnazioni e
lo stato acceso/spento verranno richiamati esattamente come erano quando avete memorizzato il Rig.

Assegnazioni senza Remote


Se il vostro PROFILER Remote non è collegato oppure se il vostro palco è così enorme che il PROFILER si trova a
chilometri dal Remote, non potrete raggiungere entrambi nello stesso istante. In tal caso, per realizzare
l’assegnazione accedete alla pagina “Remote Effect Buttons” delle “Rig Settings”, tenete premuto uno dei quattro
pulsanti soft e premete uno dei pulsanti dei moduli effetti.

Autoassign
Prima di assegnare qualsiasi modulo di effetto in un Rig, potete navigare nella pagina Remote Effect Buttons e
premere il pulsante STORE per creare delle assegnazioni di base. Queste dovrebbero costituire un buon punto di
partenza: L’algoritmo esamina semplicemente il percorso del segnale da sinistra a destra e assegna tutti i moduli di
effetto che trova ai quattro pulsanti degli effetti – primo effetto al pulsante effetti I, secondo effetto al pulsante II, ecc.
Verranno assegnati sono i primi quattro effetti. Alcuni pulsanti degli effetti rimarranno non assegnati se il Rig ha
meno di quattro effetti.

Non dimenticate di memorizzare il Rig per conservare le modifiche che avete apportato.

✓La funzione Autoassign può essere assegnata anche al pulsante QUICK dei modelli Head e Rack, che vi permette di
scorrere tra i Rig e operare le assegnazioni automatiche direttamente da pannello frontale.
PROFILER Remote 328

Tutto Sotto Controllo


Per aiutarvi ad avere un riepilogo e uno sguardo d’insieme, nella pagina “Remote Effect Buttons” delle “Rig Settings”
verrà visualizzata la lista delle vostre assegnazioni attuali. In questa pagina potete anche eliminare istantaneamente
le assegnazioni.

Action & Freeze


Oltre a commutare lo stato dei moduli di effetti, ognuno dei pulsanti Effetti può essere usato anche per attivare le
cosiddette funzioni “Action & Freeze” come “Rotary Speaker (slow/fast)“, “Delay Feedback Infinity” o la funzione
“Freeze” di molti effetti di delay o di riverbero. Per assegnarle, raggiungete la funzione rispettiva all’interno
dell’effetto, p. es. “Rotary Speed Slow/Fast” dell’effetto Rotary Speed. Ora premetene il pulsante software sopra lo
schermo del PROFILER insieme ad uno dei pPulsanti Effetti. Fatto! Per conservare l’assegnazione eseguita
ricordate di memorizzare il Rig.

Latched/Momentary (Permanente/Momentaneo)
Ogni pulsante Effetti supporta la rilevazione automatica permanente/momentaneo: Una pressione breve del pulsante
manterrà la funzione assegnata (latch) – in altre parole, il modulo effetti assegnato commuterà il suo stato on/off in
modo permanente, fino a che premete di nuovo il pulsante.

Comunque, se tenete premuto per un secondo o più il Pulsante Effetto, funzionerà automaticamente la maniera
momentanea. Maniera momentanea significa che appena lascerete il Pulsante Effetto, lo stato tornerà alla sua
condizione precedente. Questo comportamento varrà sia per la commutazione acceso/spento che per le funzioni
“Action & Freeze”.
PROFILER Remote 329

Blocco Pulsanti Effetti


I pulsanti Effetti sono bloccati/sbloccati di conseguenza del fatto che il modulo effetti assegnato sia
bloccato/sbloccato. Questo viene indicato dal LED bianco sulla destra. Comunque, questo vale solo se non più di un
modulo effetti è assegnato allo stesso Pulsante Effetti. Lo schermo del Remote usa due icone diverse – una indica
un modulo effetti che sia bloccato solo sul PROFILER, mentre l’altra indica che è bloccato anche il Pulsante Effetti
del.

Pulsante LOOPER (6)


Il Looper è una funzione che vi permette di registrare fino a 60 secondi di audio stereo. Permette un numero illimitato
di sovraincisioni. Questo significa che potete sovrapporre una quantità infinita di registrazioni una sopra l’altra. Le
funzioni del Looper si integrano perfettamente con il PROFILER Remote, perchè si basano ampiamente sui suoi
interruttori a pedale e i LED. Potete usarlo:

• solo per divertimento, per suonarci insieme,

• per valutare le vostre capacità ascoltando le vostre registrazioni,

• per valutare e modificare i rig, mentre il Looper suona per voi,

• lasciando suonare il Looper mentre voi fate i confronti A/B dopo aver profilato un amplificatore.

Il Looper è un’entità totalmente indipendente dal resto del motore sonoro del PROFILER. Pertanto, potete modificare
Rig e parametri a vostro piacimento, mentre il Looper continua a suonare. Il contenuto audio del Looper non può
essere memorizzato nella memoria permanente. Verrà perso quando spegnete il PROFILER. Se avete familiarità
con altri dispositivi di looper, vi troverete subito a vostro agio. Tuttavia, sono disponibili alcune sofisticate funzioni
che vanno oltre le funzionalità standard dei looper.

✓Potete trovare un tutorial video che spiega il Looper all’indirizzo:


www.kemper-amps.com/video
PROFILER Remote 330

Questa è una breve descrizione di tutti i pulsanti del Looper:

LOOPER Attiva il Looper e commuta i sei pulsanti seguenti tra la loro normale funzione e la loro funzione
Looper.

Registrazione/Riproduzione/Sovraincisione

Stop/Cancella: premetelo 3 volte per cancellare il loop attuale

Annulla o riattiva l’ultima sovrapposizione

Trigger: fa partire il loop in condizione di Stop, fa ripartire il loop in condizione di Play

Reverse: riproduce il loop a rovescio

½ Half speed: registra e riproduce il loop a velocità dimezzata; duplica il tempo di registrazione

Impostando il selettore Looper Location nella pagina delle System Settings, potete scegliere la posizione del Looper
nel percorso del segnale.
PROFILER Remote 331

 Looper Location Input

Il Looper è posizionato subito dopo l’ingresso dello strumento. Registra il suono puro della chitarra e lo riproduce
prima dei moduli degli effetti. Quando cambiate il Rig durante la riproduzione del loop, sentirete la vostra esecuzione
processata dai diversi Rig. Tuttavia, quando fate delle sovraincisioni, tutte le sovraincisioni vengono processate dallo
stesso Rig, come se più chitarre fossero suonate contemporaneamente attraverso lo stesso amplificatore.

 Looper Location Output

Il Looper è collocato subito dopo l’ultimo effetto – il modulo REV. Registra il segnale stereo completamente
processato. Quando cambiate il Rig durante la riproduzione del loop, il suono riprodotto non cambierà. Questo vi
permette di suonare o anche sovraincidere, con un numero infinito di Rig diversi.

✓Di conseguenza, se Looper Location è impostato su “Output”, la riproduzione avviene dopo il modulo REV e può
essere monitorata solo su quelle uscite che hanno la rispettiva sorgente di uscita impostata su “Master…”.

 Looper Volume

Looper Volume attenua il volume di riproduzione del Looper di fino a 12dB.


PROFILER Remote 332

Flusso di Lavoro
Un esempio di come si lavora normalmente con il Looper:

Pulsante Compito svolto


usato

LOOPER Attivate la modalità Looper per gli interruttori a pedale Looper, premendo il pedale LOOPER sul
PROFILER Remote. Il LED LOOPER si accende. Quando premete di nuovo Looper, i sei
pulsanti tornano alla loro funzione primaria di selezione dei Rig. Attivare la modalità Looper non
significa necessariamente attivare il Looper stesso. Il Looper può anche rimanere attivo mentre
usate i rispettivi pulsanti per selezionare i Rig.

Premendolo avviate la registrazione iniziale. Premendolo una seconda volta, stabilite la fine del
loop e il Looper terminerà la registrazione ed immediatamente inizierà a riprodurre dall’inizio il
loop registrato e lo ripeterà all’infinito. La tempistica di entrambe le pressioni sull’interruttore a
pedale è fondamentale per ottenere un groove accurato del loop. Durante la riproduzione, è
possibile suonare sul loop senza registrare nulla.

Quando premete di nuovo il pulsante in ogni istante, inizia la sovraincisione senza interrompere
la riproduzione. Ogni cosa che suonate verrà aggiunta alla registrazione precedente. Premendo
di nuovo il pulsante fermerete la sovraincisione e riprenderà la riproduzione.

Nota: la registrazione iniziale del loop e l’impostazione della fine del loop viene fatta solo una
volta. Il passaggio dalla riproduzione alla sovraincisione e di nuovo alla riproduzione può essere
effettuato all’infinito.

Nota: Questa funzione può essere assegnata anche a interruttori esterni o, ad esempio,
all’interrutore a pedale TUNER del Remote, se siete soliti attivare la modalità Tuner tramite il
Volume Pedal e quindi non avete bisogno dell’interruttore TUNER nella sua funzionalità di
default.
PROFILER Remote 333

Ferma la riproduzione del loop. Per far ripartire la riproduzione premete


“Record/Playback/Overdub”. Per passare da stop a sovraincisione dovete premere un’altra volta
“Record/Playback/Overdub”. Per cancellare il loop corrente e ripartire con una registrazione
iniziale premete tre volte “Stop”. Poi premete “Record/Playback/Overdub” per registrare.

Nota: Questa funzione può essere assegnata anche a interruttori esterni o, ad esempio,
all’interrutore a pedale TUNER del Remote, se siete soliti attivare la modalità Tuner tramite il
Volume Pedal e quindi non avete bisogno dell’interruttore TUNER nella sua funzionalità di
default.

Per cancellare l’ultima sovraincisione premete questo pulsante. Per recuperare l’ultima
sovraincisione premete di nuovo Undo. L’Undo ed il Redo di una sovraincisione può essere fatta
anche durante la riproduzione. Comunque, se avete cancellato una sovraincisione e
successivamente ne avete registrata una nuovo, la vecchia sovraincisione cancellata non può
essere recuperata. Se avete cancellato per errore un loop premendo tre volte Stop, Undo lo
recupererà.

Quando fermate la riproduzione, potete avviare il loop con questo pulsante, come in un
campionatore. Smetterà di suonare quando rilasciate il pulsante. Durante la riproduzione
premendo Trigger il loop ripartirà da capo e continuerà a suonare. Questo vi permette di
risincronizzare il loop in un contesto live, per evitare che vada fuori tempo.

Modifica la direzione di riproduzione, come un registratore a nastro al contrario. Premetelo di


nuovo per la riproduzione dritta. Se impostate Reverse, la registrazione in corso verrà comunque
effettuata in avanti ma riprodotta al contrario, una volta terminata la registrazione e impostata la
fine del loop. Comunque, le sovraincisioni successive le potete eseguire in entrambe le direzioni,
per creare paesaggi sonori eterei. Potete cambiare la direzione anche a metà della
sovraincisione!
PROFILER Remote 334

½ Quando la riproduzione del loop è impostata a Half Speed, suonerà un’ottava sotto e a metà del
tempo, come se aveste ralentato un registratore a nastro. Premete di nuovo il pulsante Half
Speed e tornerete alla velocità normale.

Ma non è tutto: il tempo di registrazione normale del Looper è di 30 secondi. Se impostate Half
Speed prima della registrazione iniziale, il tempo di registrazione disponibile raddoppia a 60
secondi. Quando registrate a mezza velocità, non noterete niente di speciale durante la
riproduzione. Comunque, quando premete di nuovo il pulsante Half Speed, la riproduzione
tornerà alla velocità normale, trasponendo la vostra registrazione un’ottava verso l’alto e
raddoppiando il tempo! Pertanto, selezionando la velocità prima della registrazione, potete, in
realtà, scegliere se questo pulsante funziona come Pulsante Half Speed o come Double Speed.

Come già con il Pulsante Reverse, potete cambiare la velocità delle sovraincisioni successive a
vostro piacimento.

Il tempo di registrazione supplementare che guadagnate con Half Speed, comporta una leggera
perdita di alte frequenze.

Funzioni Evolute del Looper


Il Looper offre diverse funzionalità aggiuntive. Tutte queste funzioni sono accessibili tenendo premuto il rispettivo
interruttore a pedale Looper, anzichè premerlo solo brevemente. Come prima, illustreremo le funzioni evolute
attenendoci agli interruttori a pedale del Remote:
PROFILER Remote 335

Tenendo Ci sono tre diverse situazioni in cui tenere premuto questo pulsante può avere senso.

In alternativa al metodo di registrazione standard, è possibile tenere premuto questo


pulsante per determinare la durata della registrazione iniziale. Il looper continuerà a
registrare fino a che lasciate il pedale, a quel punto viene impostata la fine del loop ed
inizia la riproduzione del loop registrato.

Il Pulsante Record/Play/Overdub presenta un potenziale inconveniente: nel momento in


cui indicate la fine del loop, si passa automaticamente in modalità di riproduzione. Subito
dopo la registrazione iniziale non può essere effettuata una sovraincisione pre mendo
semplicemente il pedale. Comunque, è possibile tenendolo premuto: Avviare la
registrazione iniziale con una breve pressione. Per la fine del loop e le sovraincisioni
successive premete e tenete premuto il pedale. Il loop verrà immediatamente ripetuto e
la vostra esecuzione verrà sovraincisa fino a che tenete premuto il pedale.

Per le sovraincisioni successive, invece che premere brevemente “Record/Play/Overdub”


per cambiare modalità, tenetelo per la sovraincisione e rilasciatelo per la riproduzione.

Tenendo Per cancellare il loop corrente, invece di premere tre volte il Pedale Stop, potete tenerlo
premuto per due secondi. Questo è il modo in cui molti altri looper effettuano la
cancellazione del loop

Tenendo Quando tenete premuto per un secondo il Pedale Reverse, il Looper entrerà in modalità
“avanti e indietro”. Questo significa che cambierà automaticamente direzione all’inizio e
alla fine del loop. Tenendolo premuto di nuovo per un secondo, tornerà alla normale
modalità diretta o rovesciata.

Tenendo Tenendo questo pedale attiverete Half Speed momentariamente, solo per la durata della
pressione del pedale.
½
PROFILER Remote 336

Collegare Pedali di Espressione e Interruttori Esterni


Per collegare i pedali di espressione, il PROFILER Remote dispone di quattro ingressi TRS denominati PEDAL3~6.
Se vi dovessero servire più interruttori, potete collegare a questi connettori interruttori singoli o doppi. I requisiti
tecnici sono gli stessi necessari per collegare pedali di espressione o pedali interruttori direttamente ai connettori
PEDAL 1 & 2 che si trovano nel retro del PROFILER. La loro funzione la potete assegnare nelle System Settings del
PROFILER alle pagine Pedal 3~6 (Remote). Ulteriori informazioni ed esempi di configurazione si trovano nel
capitolo dedicato ai pedali d’espressione e agli interruttori a pedale.

Remote Settings
Nel retro del PROFILER Remote trovate il controllo dedicato LCD CONTRAST. Tutte le altre imostazioni di LED e
LCD le trovate alla pagina “Remote Settings” nelle System Settings del PROFILER. Il controllo fisico dell’LCD ha la
precedenza rispetto alla corrispondente impostazione System Settings eseguita durante l’avvio.

Lo schermo del Remote mostra sempre le informazioni più pertinenti alla modalità di funzionamento. Con “Display
Layout A/B/C” potete scegliere il tipo di informazioni da visualizzare nella modalità Performance:

 Layout A

Riga superiore: Nome e numero della Performance

Riga centrale: Nome del Rig nello Slot attivo

Riga inferiore: cinque Nomi degli Slot della Performance corrente, con lo Slot attivo visualizzato in negativo
PROFILER Remote 337

 Layout B

Riga superiore: otto moduli degli effetti del Rig corrente

Riga centrale: Nome e numero della Performance

Riga inferiore: cinque Nomi degli Slot della Performance corrente, con lo Slot attivo visualizzato in negativo

 Layout C

Riga superiore: Nome della Performance (grande)

Riga inferiore: cinque Nomi degli Slot della Performance corrente, con lo Slot attivo visualizzato in negativo
PROFILER Remote 338

 Aggiungere l’orologio

Ad ognuno di questi tre layout potete aggiungere un orologio attivando /Clock > LCD nella pagina “Date and Time”
delle System Settings.

 Altre impostazioni

L’opzione “Group of 5/Single Rig” viene spiegata nel paragrafo intitolato Pulsanti Su/Giù”.

Looper Location e Looper Volume sono spiegati nel paragrafo intitolato “Looper”.

Se non vi serve che i pedali TAP, TUNER o LOOPER svolgano la loro funzione di default, potete assegnargli
liberamente altre funzioni o disattivarli completamente. Il pulsante soft “Button Assignment” apre la sottopagina
“Remote Buttons”. Usate i tre controlli soft di questa pagina per modificare le assegnazioni a vostra necessità.
L’opzione “Switch Up&Down” permette di cambiare le funzioni dei Pulsanti Su/Giù.

Per inciso, tutte queste impostazioni le trovate nel backup del PROFILER.
PROFILER Remote 339

Collegamento
Il PROFILER e PROFILER Remote comunicano tra di loro tramite un cavo ethernet. Il cavo fornito nella confezione
PROFILER Remote con il suo connettore Neutrik® etherCON® è stato accuratamente scelto ed è ideale per questo
scopo. Se decidete di usare qualsiasi cavo di terze parti, assicuratevi che corrisponda ai nostri standard qualitativi.

Il diametro del cavo è un fattore decisivo. Il cavo fornito con il Remote è conforme alle American Wire Gauge 24
(AWG), che può supportare una lunghezza fino a 7,5m. I cavi AWG 26 hanno un diametro inferiore e possono
essere lunghi solo fino a 5m. Cavi con AWG superiore, p. es. AWG 28 non devono essere usati con il Remote.

Cavi di lunghezza superiore ai 10m potrebbero richiedere un iniettore Power over Ethernet (PoE injector).

Cablaggio con iniettore PoE vicino al PROFILER.

In questo modo si possono raggiungere in maniera affidabile distanze superiori ai 100m. L’iniettore PoE può essere
collocato vicino al PROFILER, ad esempio nello stesso rack, e collegato tramite un cavo Ethernet corto.
PROFILER Remote 340

Uno switch PoE vi consentirà anche di collegare più Remote ad un solo PROFILER.

Cablaggio con switch PoE e pi ù Remote

PROFILER e Remote devono essere collegati ai connettori Ethernet che forniscano l’alimentazione PoE. Sono
supportati gli standard IEEE 802.3af-2003 e 802.3at-2009, mode A.

✓Si ricorda che è necessario usare solo dispositivi in modalità A! Quelli in modalità B possono sembrare funzionanti,
ma potrebbero danneggiare il Remote in modo tale da renderlo inutilizzabile se collegato direttamente al PROFILER
senza apparecchiature PoE!

Non è possibile usare un Remote per controllare direttamente via rete più di un PROFILER. Se volete sincronizzare
le operazioni di più PROFILER, ad esempio per utilizzarne una come scorta, si consiglia di creare una catena MIDI,
utilizzando la funzione UI to MIDI.

La stessa rete con PoE può essere utilizzata per stabilire connessioni logicamente indipendenti tra unità Remote e
PROFILER. Normalmente il Remote si collega al primo PROFILER che trova nella rete. Premendo
contemporaneamente i pedali [Rig 1 +TAP] di un Remote si apre un menu nel quale potete disattivare Autoconnect
PROFILER Remote 341

e scegliere da una lista di unità PROFILER attualmente collegati alla stessa rete. In questo elenco, ogni PROFILER
può essere identificato dal suo numero di serie.

✓I recenti aggiornamenti dello standard Gigabit hanno introdotto una nuova modalità di funzionamento che, in
determinate configurazioni, potrebbe essere incompatibile o addirittura danneggiare il Remote! Purtroppo, le
specifiche tecniche fornite dai produttori sono raramente sufficienti per capire se un prodotto è compatibile o meno.
Per questo motivo, consigliamo vivamente di non utilizzare apparecchiature Gigabit PoE o di attenervi ai modelli
testati dal nostro team di ingegneri o segnalati come funzionanti da altri utenti.
PROFILER Remote 342

Ecco una lista di apparecchi che abbiamo verificato con successo:

Iniettori PoE:

• TP-LINK® TL-POE 150S

• TP LINK® TL-POE 160S

• Cudy® PoE 150 30W

• Cudy® PoE 200 30W

Switch PoE:

• TP-LINK® TL-SG1008P (Switch gigabit 8 porte con 4 porte PoE)

• Allnet® ALL8085 Switch (8 Porte 10/100TX)

• Intellinet® 8-Port Fast Ethernet POE + switch (disponibile con montaggio a rack 19”)

I seguenti dispositivi PoE sono stati segnalati come funzionanti dagli utenti:

• TP-LINK® TL-SG1005P (Switch gigabit 5 porte con 4 porte PoE+)

• Trendnet® TPE-TG44G POE+ switch

I seguenti iniettori PoE non sono compatibili e non devono essere utilizzati:

• Swissonic® 466331

• Ubiquiti Networks® U-POE-af

• Ubiquiti Networks® POE-48-24W-G

✓Se state usando uno switch PoE, collegate il PROFILER alla sua presa PoE ed anche il/i Remote.
Organizzazione 343

Organizzazione
Sia che usiate una manciata di Rig o che ne usiate un centinaio starete cercando un metodo efficace per
organizzare il vostro browse pool. Il PROFILER offre varie funzioni per avere una visione d’insieme, trovare
velocemente i Rig o fare un po’ di pulizia.
Organizzazione 344

Views (Visualizzazioni)
In modalità Browser potete usare o TYPE o il pulsante soft Views per scegliere una View (visualizzazione) specifica.
Così limiterete la lista dei Rig nel Browse pool ad un sottoinsieme specifico di vostra scelta.

All Rigs Vedete tutti i Rig presenti nel gruppo Browse.

Current Author Vengono visualizzati solo i Rig creati dall’Autore dell’ultimo Rig selezionato.

Favorites Vengono visualizzati solo quei Rig che avete contrassegnato come “Favorites” (preferiti).
Vedi di seguito come creare e gestire i Rig preferiti.

Last Imported Visualizza solo i Rig che sono stati importati di recente. Subito dopo una procedura di
Restore, con questa visualizzazione appariranno tutti i Rig, fino all’importazione successiva.

My Rigs Mostra solo i Rig in cui il tag “Rig Author“ corrisponde al nome del proprietario del
PROFILER. Potete verificare il nome del proprietario e la sua esatta ortografia selezionando
“Startup Dialog“ nelle System Settings.

Non-Favorites Visualizza solo i Rig non contrassegnati come preferiti..

Just Bass Visualizza solo i Rig per i quali il tag “Instrument” è impostato su “Bass”.

Just Acoustic Visualizza solo i Rig per i quali il tag “Instrument” è impostato su “Acoustic”.

Ogni visualizzazione può essere combinata con un criterio di ordinamento, che potete scegliere con il pulsante
corrispondente Le Visualizzazioni disponibili sono: “All Rigs”, “Favorites”, “Non-Favorites”, “My Rigs”, “Current
Author” e “Just Bass”. I Rig all’interno di queste visualizzazioni possono essere ulteriormente ordinati per Rig Name,
Rig Author, Creation Date, Amplifier/Cabinet Name e Gain.
Organizzazione 345

✓Durante la navigazione dei Rig, vengono visualizzati due numeri nel formato “x di y”, dove “x” rappresenta la
posizione del Rig attualmente selezionato e “y” indica il numero di Rig inclusi nella visualizzazione attuale. Quindi, se
scegliete di visualizzare “All Rigs” , “y” rappresenterà il numero totale di Rig memorizzati nel vostro browse pool.

Rig Preferiti
I Rig preferiti vengono indicati da un piccolo asterisco (“*”) a destra nella schermata home. Nelle System Settings
potete spuntare “Auto Favorite“, così ogni Rig che memorizzate sarà automaticamente considerato come “Favorite”
e quindi comparirà in questa lista. Avete due modi per contrassegnare (o deselezionare) manualmente i Rig come
“Favorite”.

• Nella schermata principale della modalità Browser premete il pulsante RIG per circa due secondi.

• Nelle Rig Settings premete il pulsante soft “Favorite”.

Non è necessario memorizzare di nuovo il Rig, perché lo stato di “Favorite” è associato automaticamente al nome
del proprietario e conservato nel file del Rig. Per questo, quando condividete i vostri Rig preferiti con altri utenti,
questi non diventano automaticamente i loro Rig preferiti Se nella finestra di dialogo di Startup, intenzionalmente o
meno, cambiate il nome del proprietario del PROFILER, i Rig preferiti non compariranno più nella visualizzazione
“Favorites”. Ma la vostra preferenza non è andata persa. Dovete solo rimettere il nome del proprietario originale e la
vostra lista dei Rig preferiti ricomparirà. Se preferite che i Rig memorizzati non vengano automaticamente
contrassegnati come “Favorite”, potete modificare il parametro “Auto Favorite“ nelle System Settings.

Erase Non-Favorites
Se volete ripulire il vostro PROFILER, potete usare il pulsante soft indicato con “Erase Non -Favorites” nelle System
Settings. Tutti i Rig verranno cancellati, tranne i “Favorites” e i “My Rigs”. Prima di usare questa funzione vi
consigliamo di fare una copia di backup.
KEMPER Rig Manager 346

KEMPER Rig Manager


Il KEMPER Rig Manager™ è un software di editor e librarian progettato per aiutarvi a modificare i vostri suoni,
organizzare quelli per i concerti dal vivo e gestire la vostra collezione personale di amplificatori. Mantiene anche
aggiornato il sistema operativo del vostro PROFILER.
KEMPER Rig Manager 347

 Posizione (1)

Una “posizione” rappresenta il vostro PROFILER, ogni cosa memorizziate in Rig Manager, KEMPER Rig Exchange,
KEMPER Rig Pack o un backup dei dati. Quando selezionate una posizione, l’elenco al centro dell’applicazione
mostra ciò che è disponibile.

 Elenco (2)

La maggior parte delle operazioni si svolgono qui. In questa lista potete visualizzare in anteprima e modificare i Rig, i
preset e le Performance. Lo potete anche usare per spostare il contenuto.

 Inspector (3)

L’inspector mostra dettagli e informazioni utili sul Rig o sulla Performance selezionati. È possibile anche modificare i
metadati in gruppo.

 Editor (4)

L’editor visualizza sullo schermo i Rig o le Performance che sono attualmente caricati o suonati dal PROFILER.
Pertanto, a differenza di Posizione, Elenco e Inspector, l’Editor è disponibile solo quando è collegato un PROFILER.
I parametri possono essere modificati con il mouse e i preset degli effetti possono essere caricati e gestiti
intuitivamente trascinandoli.

Qui potete vedere i parametri che state modificando. Con i pulsanti SAVE potete vedere dove memorizzare/spostare
le vostre nuove creazioni, sia nel PROFILER che sul computer.
KEMPER Rig Manager 348

Rig Manager per Windows® e macOS®

Rig Manager per Windows® e macOS® permette di gestire la vostra collezione di Rig, importare Rig da Rig Pack e
Rig Exchange, modificare i vostri Rig e le Performance e mantenere aggiornato il PROFILER OS. Tutto ciò che vi
serve è un cavo USB.

Per Rig Manager e USB Audio collegate la porta USB B del PROFILER ad una porta USB A o C del vostro PC.

Il software è gratuito e può essere scaricato dal sito web KEMPER:


www.kemper-amps.com/downloads

✓Un manuale utente dettagliato lo potete trovare nella funzione di help di Rig Manager per Windows® e macOS®.
KEMPER Rig Manager 349

Rig Manager per iOS®

OS 8.5 e successive supportano il nuovo Rig Manager™ per iOS®, che vi permette di modificare i vostri Rig e le
Performance dal vostro iPad® o iPhone®.

Performance nel KEMPER Rig Manager per iOS ®

Potete scaricare il Rig Manager per iOS® gratuitamente dall’Apple® App Store.
KEMPER Rig Manager 350

Per usare la app con il vostro PROFILER Stage, dovete innanzitutto stabilire una connessione Wi -Fi, come descritto
in seguito. Per utilizzarla con PROFILER Head, PROFILER Rack, PROFILER PowerHead o PROFILER PowerRack,
dovete collegare il PROFILER alla rete con un cavo Ethernet.

Per usare simultaneamente un PROFILER Remote, il Remote deve essere collegato allo stesso network tramite un
iniettore o hub PoE.
KEMPER Rig Manager 351

Se collegate il vostro iPad® o iPhone® alla stessa rete del PROFILER e aprite Rig Manager per iOS®, esso troverà
tutte le unità PROFILER attive nella rete e poi vi permetterà di scegliere a quale di queste il Rig Manager dovrà
collegarsi.

Il PROFILER Stage non ha una presa Ethernet. Comunque, l’OS 8.5 aggiunge la funzionalità Wi-Fi per il PROFILER
Stage, come spiegato nel seguente paragrafo.

✓Il Rig Manager per iOS® comprende un OS compatibile per il PROFILER, che offrirà di installare nel caso in cui l’OS
del vostro PROFILER non supporti il Rig Manager per iOS®. Questo OS per il PROFILER incorporato non è
necessariamente l’ultima versione disponibile. Appena avrete una connessione ad internet dovreste aggiornare l’OS
del vostro PROFILER tramite Rig Manager per Windows®/macOS® o chiavetta di memoria USB.

Wi-Fi con il PROFILER Stage


L’OS 8.5 introduce la possibilità di Wi-Fi per il PROFILER Stage! Ciò consente due modalità alternative di
funzionamento con KEMPER Rig Manager per iOS®, come spiegato nella sezione precedente – “Home Network
Mode” e “Access Point Mode”.

 Modalità Home Network

Questa modalità utilizza una rete Wi-Fi esistente.


KEMPER Rig Manager 352

Questo metodo è da preferire in ambienti casalinghi o in studio dove esista una rete Wi-Fi affidabile. Può essere
usato anche con reti più ampie per coprire distanze maggiori tra il PROFILER Stage e l’iPad® o l’iPhone®.

Per collegare il vostro PROFILER Stage ad una Wi-Fi con WPS (Wi-Fi Protected Setup):

• Verificare innanzitutto la posizione del tasto WPS sul router o sul punto di accesso Wi-Fi e per quanto dovete
premerlo.

• Nel PROFILER Stage premete il pulsante SYSTEM e usate i pulsanti < PAGE > per navigare alla pagina delle Wi -Fi
Settings.

• Selezionate Wi-Fi Enable e la Modalità Home Network.

• Premete il pulsante WPS sul vostro router/access point Wi-Fi secondo le istruzioni del produttore.

• Entro due minuti, premete il pulsante WPS sul vostro PROFILER Stage.

• Impiega circa un minuto per stabilire un collegamento Wi-Fi.

• Non appena l’iPad® o l’iPhone® si collegano alla stessa rete del PROFILER Stage, è possibile connettersi e
utilizzare Rig Manager per iOS® per controllarlo.

✓Dopo aver stabilito un collegamento Wi-Fi per la prima volta tramite WPS il PROFILER Stage lo ricorderà e la volta
successiva ci si collegherà automaticamente.

✓Non tutti i router supportano il WPS, perciò è possibile usare la modalità Home Network inserendo SSID e password
manualmente. Nella pagina delle Wi-Fi Settings, ruotate la manopola TYPE per aprire la pagina in cui potete inserire
manualmente SSID e password.
KEMPER Rig Manager 353

 Modalità Access Point

Il PROFILER Stage funziona lui stesso come un hotspot Wi-Fi, al quale collegare l’iPad® o l’iPhone®.

Questo metodo è preferibile in luoghi privi di rete Wi-Fi locale (per esempio sale prova) o con reti Wi-Fi pubbliche di
dubbia sicurezza ed affidabilità.

Per attivare la funzionalità Wi-Fi hotspot sul PROFILER Stage.

• Nel PROFILER Stage premete il pulsante SYSTEM e usate i pulsanti < PAGE > per navigare alla pagina delle Wi-Fi
Settings.

• Selezionate Wi-Fi Enable e la Modalità Access Point.

• Per collegarvi automaticamente leggete con il vostro iPad® o iPhone® il codice QR visualizzato. Oppure potete
collegarvi manualmente scegliendo la WLAN SSID e scrivendo la password visualizzata in basso sullo schermo
dello Stage.

• Non appena l’iPad® o l’iPhone® si collegano all’hotspot del PROFILER Stage, potete usare il Rig Manager per iOS®
per controllarlo.
Aggiornamenti, Backup e Condivisione dei Suoni 354

Aggiornamenti, Backup e Condivisione dei


Suoni
Il sitema operativo del PROFILER deve essere regolarmente aggiornato per usufruire di miglioramenti e nuove
funzionalità.

Aggiornamenti del Sistema Operativo


Prima di elencare i dettagli tecnici necessari per aggiornare il sistema operativo del PROFILER, spieghiamo il
concetto di evoluzione del software del PROFILER:

KEMPER migliora costantemente il software in termini di nuove funzioni, funzionalità evolute e risoluzione di
problemi noti. Il PROFILER può essere aggiornato in due modi:

• Rig Manager per Windows® e macOS® non solo gestisce automaticamente i propri aggiornamenti, ma suggerisce
ed esegue anche gli aggiornamenti del sistema operativo del PROFILER. Questa è la soluzione migliore se il vostro
PROFILER è vicino ad un PC o ad un Mac®* con accesso internet.

• I nuovi aggiornamenti possono anche essere scaricati dalla pagina del download KEMPER ed installati tramite
chiavetta di memoria USB. Questo conviene se il vostro PROFILER si trova in un luogo senza accesso ad internet.
Potete usare la chiavetta di memoria USB anche per fare i backup del PROFILER.
Aggiornamenti, Backup e Condivisione dei Suoni 355

Gli aggiornamenti sono gratutiti per tutti gli utenti. Tutto ciò che serve è un account attivo, al quale il PROFILER è
registrato con il suo numero di serie. Appena accedete al vostro account avete accesso a tutti i pacchetti di
aggiornamento disponibili.

Ogni nuova versione del software viene prima provata internamente dagli sviluppatori e dal nostro team di beta
tester esperti. Appena sembra essere sufficientemente matura, verrà pubblicata come versione beta pubblica. Una
beta pubblica potrebbe essere seguita da un’altra beta pubblica che includerà correzioni e miglioramenti basati sul
feedback iniziale degli utenti. In generale, il software in versione beta pubblica non è consigliato per le applicazioni e
le produzioni importanti. Tuttavia, se non vi dispiace correre un po’ di rischio e volete verificare le ultime novità, siete
invitati a testare e a condividere i vostri preziosi contributi e feedback, per esempio nei nostri forum di utenti.

Comunque, se fate il backup prima dell’aggiornamento, potete sempre fare il downgrade alla versione precedente,
ripristinare il backup ed essere al sicuro per il prossimo lavoro. In questo modo preverrete completamente
occasionali problemi di compatibilità verso il basso che possono riguardare i dati memorizzati in un nuovo sistema
operativo. Il downgrade tramite una chiavetta di memoria USB segue la stessa procedura degli aggiornamenti. Il Rig
Manager dispone di una funzione che riporta l’OS del PROFILER alla versione precedente.

Dopo alcune iterazioni, il software beta pubblico matura normalmente in un OS stabile. A questo punto noi eleviamo
il suo stato da beta pubblica a rilascio del software. Non tutte le versioni riescono ad essere rilasciate. Quindi, non
sorprendetevi se una release 3.3.0 viene, ad esempio, seguita dalla 4.0.6.

Se preferite andare sul sicuro, lasciate perdere le revisioni beta pubbliche e passate da una release all’altra. Se non
spuntate la casella “Include Beta” nelle preferenze, il Rig Manager non vi suggerirà le versioni beta. Vi consigliamo
Aggiornamenti, Backup e Condivisione dei Suoni 356

caldamente di tenere aggiornato il software. Appena pubblichiamo una nuova release, dovreste almeno pianificare
l’aggiornamento. Forse vorrete prima terminare il tour in corso, ma poi dovreste aggiornarlo.

Non c’è motivo di preoccuparsi se una release è la 3.3.0 e la successiva la 4.0.6. Il passaggio da 3 a 4 indica nuove
funzionalità importanti, ad esempio il Morphing, mentre gli altri numeri indicano migliorie e correzioni minori. La 4.0.6
è solo la prima versione del software che è stata abbastanza buona da essere considerata una release del software.

Come già detto, ci sono due modi per aggiornare il vostro PROFILER: Rig Manager per Windows® e macOS®,
appena viene collegato valuta il sistema operativo installato sul vostro PROFILER e se è disponibile una versione
più recente suggerisce una procedura completamente automatica. Ulteriori informazioni su questa comoda funzione
sono disponibili nel Rig Manager Manual. Il metodo più tradizionale prevede l’uso di una chiavetta di memoria USB.
Questa è la procedura per aggiornare il vostro PROFILER al nuovo sistema operativo con una chiavetta di memoria
USB:

• Prima di poter usare una chiavetta di memoria USB per trasferire i file dal vostro Mac® o PC, la chiavetta USB ed il
PROFILER devono prendere confidenza. Quando collegate una chiavetta USB per la prima volta, il PROFILER
creerà su di essa tre cartelle. “Backups”, “OS Update” e “Shared”. Quando “USB Stick” appare sotto il pulsante soft
3, la chiavetta USB è pronta a funzionare.

• Le chiavette di memoria USB nuove sono in genere preformattate con il file system FAT32, che è da subito
compatibile con il PROFILER. In questo caso non dovete fare altro. Se collegate una chiavetta di memoria USB
preformattata con un altro file system, come l’NTFS o l’exFAT, il PROFILER suggerirà automaticamente di
riformattare la chiavetta con il file system FAT32. Ricordate che formattando cancellerete tutti i dati presenti su
quella chiavetta di memoria! Una volta completata la formattazione, il PROFILER crea le tre cartelle e “USB Stick”
appare sotto il pulsante soft 3. Pronti!

• Il PROFILER può gestire chiavette di memoria USB fino a 128GB e oltre. Comunque, per applicazioni standard del
PROFILER, 1 o 2GB andranno bene. Un normale backup del PROFILER è solo alcuni MB.

• Il passo successivo è di scaricare l’ultimo sistema operativo. Gli aggiornamenti sono gratuiti e possono essere
scaricati al seguente URL:
www.kemper-amps.com/downloads
Aggiornamenti, Backup e Condivisione dei Suoni 357

• Troverete l’ultima versione del software nella categoria di download “Operating System Updates”. L’ultima beta
pubblica del software la trovate sotto “Operating System Beta Versions”. Scegliete e scaricate il pacchetto
dell’aggiornamento.

• Espandete l’archivio .zip che avete scaricato. Per consigli importanti prima dell’aggiornamento, leggete sempre il
documento ReadMe contenuto nel pacchetto scaricato. Il manuale Addendum contiene informazioni utili relative alle
nuove funzioni principali e organizzate per versione del sistema operativo.

• Cercate nell’archivio il file di aggiornamento chiamato “kaos.bin”. Con il vostro Mac® o PC, copiate questo file nella
directory principale (root) della chiavetta USB. La directory principale è la prima, o la più alta, della gerarchia.

• Poi, smontate dal vostro computer la chiavetta USB e collegatela al PROFILER acceso. Seguite le istruzioni ch
appariranno sullo schermo dopo un paio di secondi.

✓Di solito potete aggiornare il sistema operativo più recente in un’unica fase. Però, se il sistema operativo attualmente
installato sul vostro modello di PROFILER classico dovesse essere precedente alla versione OS 7.3.2, dovrete fare
un passo intermedio e aggiornare prima a tale versione. Se il vostro OS attuale è precedente al OS 1.8.2, dovrete
fare due passaggi intermedi: prima aggiornate all’OS 1.8.2, poi al 7.3.2 prima di installare l’ultima versione. Saltando
questo passaggio potreste incappare in un errore. Proprio per questo trovate OS 1.8.2 e 7.3.2 sotto “Older Software
Versions”:
www.kemper-amps.com/downloads/8/Older-Software-Versions

Creare un Backup
Vi consigliamo di archiviare regolarmente in un backup i vostri Rig, i preset, le Performance e le impostazioni globali.
Lo potete fare solo con una chiavetta USB e non tramite Rig Manager! Per farlo, collegate al vostro PROFILER la
chiavetta USB che avete preparato, andate nella modalità Browse o Performance, premete il pulsante soft “USB
Stick” e scegliete l’opzione “Backup/Restore”. L’archivio del backup conterrà tutti i vostri Rig, le Performance, i
preset di moduli e sezioni, le Assegnazioni MIDI, gli Snapshot e le impostazioni globali. Se sulla chiavetta USB è
presente un backup precedente, non verrà cancellato. Ad ogni backup viene dato un nome univoco. Per eseguire il
Aggiornamenti, Backup e Condivisione dei Suoni 358

backup, premete il pulsante soft “Backup” ed attendete la notifica del completamento del backup. Questa procedura
può durare alcuni minuti. Non togliete mai la chiavetta USB fino a che non vi sia richiesto. Tutti i backup andati a
buon fine li troverete nella vostra chiavetta di memoria USB dentro una cartella chiamata “Backups”.

✓I backup del PROFILER comprendono tutte le impostazioni relative al PROFILER Remote.

Ripristinare un Backup
Questa opzione consente di ripristinare un backup dalla chiavetta USB al PROFILER. Se vengono rilevati più
backup, vi verrà chiesto di sceglierne uno dall’elenco. Ricordate che il ripristino di un backup sostituisce tutti i Rig, le
Performance, i preset dei moduli e delle sezioni, le assegnazioni MIDI, gli Snapshot e le impostazioni globali.

✓I backup sono generalmente interscambiabili tra i vari modelli di PROFILER, compreso lo Stage. Esistono,
comunque, alcune limitazioni: Dovete verificare le configurazioni dei pedali, poiché non possono essere trasferite
una per una tra lo Stage e gli altri modelli. Da progetto, il MONITOR OUTPUT dello Stage è stereo e potrebbe
essere applicata una Output Source diversa dalla MONITOR OUTPUT di altri modelli, che è mono di default. Se il
segnale del MONITOR OUTPUT non è quello che vi aspettate, controllate Monitor Output Source nella sezione
OUTPUT. Se volete ripristinare un backup dello Stage su di un qualsiasi altro modello di PROFILER, quel
PROFILER deve avere almeno l’OS 7.0.

Per unire un file di backup al contenuto esistente, procedete come segue:

Importare Rig, Performance e Preset


Siamo orgogliosi di offrirvi l’accesso gratuito a un’incredibile varietà di Rig di altissima qualità, organizzati in
pacchetti di Rig. Queste e altre chicche sono disponibili col Rig Manager e possono anche essere scaricate dal
Aggiornamenti, Backup e Condivisione dei Suoni 359

nostro sito web:


www.kemper-amps.com/downloads

Rig Manager permette di verificare un Rig con un doppio clic prima di aggiungerlo definitivamente al browse pool del
PROFILER.

Con la vostra chiavetta di memoria USB dedicata potete importare direttamente i Rig senza un PC. Per farlo copiate
i Rig nella cartella (directory) chiamata “Shared” della chiavetta USB. I file Zip devono prima essere decompressi.
Poi, collegate la chiavetta USB alla porta USB A del vostro PROFILER e premete il pulsante soft “USB Stick”. Vi
verrà presentata un’opzione per importare i Rig nel PROFILER. Non preoccupatevi, non sostituiranno nessuno dei
vostri Rig esistenti – verranno semplicemente aggiunti agli altri Rig.

Allo stesso modo potete importare i vostri preset.

✓La modalità Performance del vostro PROFILER non ha un archivio libero, ma 125 posizioni di memoria fisse.
Pertanto, per importare le Performance è necessario il Rig Manager, dove è possibile incollare ogni Performance
nella posizione desiderata.

✓Se per importare i contenuti usate il Rig Manager, assicuratevi che la destinazione corrisponda al tipo di dati che
volete importare. I Rig possono essere importati solo in “All Rigs”, i preset in “All Presets” e le Performance in “All
Performances”.
Aggiornamenti, Backup e Condivisione dei Suoni 360

Esportare Rig, Performance e Preset


Rig Manager consente di utilizzare qualsiasi tipo di dati.

I Rig ed i preset posono anche essere esportati su una chiavetta USB. Questa funzione è disponibile solo in
Modalità Browser. Potete esportare sulla chiavetta di memoria USB, con un semplice comando, un solo Rig o tutti i
Rig compresi nella View attuale. Dal menu Import/Export premete il pulsante soft “Export current Rig” per esportare il
Rig attualmente caricato, oppure il pulsante soft “Export Rigs in View”. Questa funzione corrisponde alla View
selezionata nella schermata principale; quindi, ad esempio, con la View impostata su “All Rigs“ esporterete tutti i Rig
contenuti nel browse pool. Se View è impostato su “Favorites”, esporterete solo i Rig che sono attualmente
contrassegnati come Rig preferiti e così via.

Sulla chiavetta di memoria USB potete anche esportare tutti i preset degli effetti in un passaggio unico. Questi preset
verranno salvati nella cartella “Shared” in base alla categoria e al tipo di effetto.

✓Con un blocco USB, potete impedire a chiunque di avviare un’esportazione o un backup non autorizzati dei vostri
preziosi Rig e preset. Per evitare danni meccanici alla porta USB, potrebbe essere necessario scollegare il blocco
USB prima di riporre il PROFILER Head in una borsa o in una custodia rigida.
Simboli sullo Schermo 361

Simboli sullo Schermo


Avrete notato delle piccole icone sullo schermo. Eccone un elenco con il loro significato:

E Rig/Performance modificata

Modulo/sezione del percorso del segnale bloccato

Modulo bloccato con assegnazione del pulsante degli effetti (solo Remote/Stage)

Rig preferito
*
M Parametro abilitato per il Morphing

# Program change MIDI ricevuto

Control change MIDI o MIDI Clock ricenuti

Protocollo MIDI bidirezionale attivato (supportato da specifici controller a pedale MIDI)

SE Ricezione messaggi MIDI SysEx


Profilare un Amplificatore 362

Profilare un Amplificatore
Eccoci alla parte divertente! La possibilità di profilare il vostro amplificatore, una simulazione digitale custom o il
vostro pedalino preferito è ciò che distingue il KEMPER PROFILER da tutti gli altri amplificatori digitali. Abbiamo
impiegato anni per mettere a punto il nostro sistema di profiling in termini di qualità sonora, suonabilità e semplicità
d’uso — il tutto gestito da una interfaccia utente semplicissima. Ma anche se c’è un sacco di scienza e tecnologia
dietro il concetto di profiling, troverete che è molto semplice da realizzare; questa guida illustra le basi e vi permette
di iniziare da subito.

Considerazioni Generali
Per realizzare un Profile™, l’amplificatore originale (che chiameremo “ampli di riferimento”) deve essere collegato al
PROFILER tramite i connettori DIRECT OUTPUT e RETURN che si trovano nel pannello posteriore. I possessori di
PROFILER Stage dovranno collegare SEND 1eRETURN 1. Il PROFILER invia vari suoni e segnali all’ampli di
riferimento — trilli e suoni statici a varie frequenze e intensità, in altre parole: niente di musicale! Una breve
spiegazione tecnica: questi suoni dinamicamente variabili permettono al PROFILER di acquisire il comportamento
non lineare dell’architettura valvolare e le dimensioni dei componenti passivi dell’ampli originale. Poi il PROFILER
ascolta il modo in cui questi suoni vengono riprodotti dall’ampli di riferimento e analizza i risultati. Quindi le stesse
caratteristiche vengono ricreate virtualmente dal processamento del segnale del PROFILER. Vengono rilevate e
divengono parte del profilo anche le caratteristiche degli altoparlanti della cassa di chitarra e dei microfoni, comprese
le somme e cancellazioni di frequenza che ne derivano.

Se questo vi sembra un po’ complicato non preoccupatevi. La cosa importante da capire è che quei suoni strani
servono al PROFILER per determinare il modo peculiare con cui il vostro ampli di riferimento agisce sul suono della
chitarra, dinamicamente, nel tempo. Queste informazioni servono poi per creare il Profilo digitale del vostro ampli di
riferimento.
Profilare un Amplificatore 363

Potete profilare amplificatori allo stato solido e anche ampli modellati via software, anche se i risultati ottenuti con
ampli modellati possono a volte essere deludenti. La ragione sta nel fatto che alcune emulazioni usano tecniche che
non necessariamente corrispondo alla realtà analogica.

Profilare con gli Effetti nella Catena di Registrazione


Molti chitarristi scelgono il loro suono personale unendo al loro ampli a valvole pedali distorsori, booster ed
equalizzatori/filtri. Se preferite, durante il procedimento del profiling potete tenerli inseriti — verranno profilati
accuratamente come parte del suono dell’ampli di riferimento. Alcuni pedali distorsori usano un procedimento
particolare che non può essere profilato accuratamente, per esempio il Tube Screamer™.

Se includendo la vostra catena effetti nel profilo dell’ampli il risultato non vi dovesse soddisfare, riprovate senza il
pedale del distorsore. Ricordate, per la costruzione del vostro Rig, che in sostituzione potete usare uno dei pedali
distorsori PROFILER modellati del Rig.

Durante l’operazione di Profiling altri effetti devono essere bypassati, perché potrebbero avere effetti negativi sul
risultato, rendendo il suono meno naturale e diverso da quello dell’ampli originale. Compresi compressori, noise gate
ed effetti di tempo/modulazione/riverbero quali delay, riverbero, chorus e così via.

Nel profilare un suono in cui siano in distorsione sia il pre che il finale di potenza dell’amplificatore di riferimento,
potrebbero verificarsi dei problemi. Se il Profilo risultante non dovesse soddisfarvi, provate ad abbassare il volume
del finale dell’ampli. In questo modo il suono diverrà più trasparente, senza ridurre significativamente la quantità di
distorsione. Lo stesso vale per quegli ampli modellati che offrono un controllo di guadagno separato per il pre e per il
finale.

Il PROFILER permette di realizzare profili solo in mono. Il Profiling stereo attualmente non è supportato, ma in realtà,
quanti ampli per chitarra hanno una circuitazione realmente stereofonica?

Dato che durante l’operazione di profiling i segnali test vengono generati dal PROFILER, è chiaro che il suono della
vostra chitarra non ha nessuna importanza per il risultato. Il PROFILER è progettato per comportarsi con qualsiasi
chitarra esattamente come l’ampli di riferimento che è stato profilato.
Profilare un Amplificatore 364

Ascolto Durante la Realizzazione dei Profili


L’uscita dell’ampli di riferimento può essere monitorata tramite le uscite del PROFILER. In tal modo, con i pulsanti
soft nel Modo PROFILER o gli interruttori a pedale del PROFILER potete commutare tra l’ascolto del segnale
dell’ampli originale e il suo profilo. Infatti, per evitare confusione, vi consigliamo di monitorare l’ampli di riferimento
solo tramite il PROFILER. È meglio mettere la cassa dell’amplificatore di riferimento in una stanza diversa da quella
in cui vi trovate (in pratica dove non potete sentirla) e lontano dal sistema di ascolto che state usando per il
PROFILER. Tenete presente che questa precauzione non cambierà in alcun modo il risultato dell’operazione di
profiling, ma renderà molto più semplice il confronto tra l’ampli di riferimento ed il PROFILER.

Se volete realizzare dei profili di una simulazione di amplificatori basata su computer, ma senza usare un mixer
esterno per l’ascolto, dovete fare attenzione a non creare un loop di segnale. Il modo più semplice per evitarlo
mentre realizzate i profili è quello di ascoltare l’uscita del PROFILER solo in cuffia. Per evitare di inviare l’uscita del
PROFILER al suo stesso ingresso potete anche fare le appropriate impostazioni nella vostra DAW.

Considerazioni Riguardanti Rumore e Ronzio


Se profilate un suono con un guadagno molto alto, probabilmente sentirete una certa quantità di rumore provenire
dal vostro ampli per chitarra. Questo è il noto “fruscio da guadagno elevato” e non è per niente strano. Invece, se dal
vostro ampli di riferimento sentite provenire un ronzio o altri tipi di rumore probabilmente si tratta di un loop di massa.
Nel pannello posteriore del PROFILER Head o del Rack premete il pulsante GROUND LIFT sia del connettore MAIN
OUTPUT che del connettore RETURN. Il PROFILER Stage non ha un selettore fisico per il ground lift, ma invece
fornisce l’opzione ground lift nella sezione OUTPUT. Se in questo modo non risolvete il problema, provate
combinazioni diverse con altri pulsanti GROUND LIFT. È importante che almeno uno dei pulsanti ground lift non sia
premuto per fare in modo che il PROFILER abbia almeno una connessione di terra.

✓Ricordate che ronzio e rumore sono dei disturbi e possono avere effetti negativi sul procedimento di profiling.
Spesso
Profilare un Amplificatore 365

Altre Considerazioni
Durante il confronto accertatevi di sentire il Rig del PROFILER precedentemente selezionato quando
scegliete ”KEMPER amp” e l’amplificatore di riferimento quando commutate su “Reference amp”. Se questo non
accade, ricollegate l’amplificatore di riferimento al PROFILER.

Vi consigliamo di non usare una cassa per chitarra come ascolto di riferimento per il profiling. Per ottenere il miglior
risultato realizzate il vostro profiling in una situazione tipica da studio di registrazione, o con monitor da studio lineari
o con un PA.

Se il vostro ampli ha un riverbero a molla, ricordate di disattivarlo per l’operazione di profiling.

I Collegamenti

Collegamenti per Profilare un Amplificatore per Chitarra


Ecco alcuni situazioni tipiche per i setup di profiling più comuni:

✓Collegate la vostra chitarra all’INPUT del KEMPER PROFILER.


✓Collegate il connettore DIRECT OUTPUT o SEND 1 del PROFILER all’input dell’amplificatore di riferimento.
✓Collegate il microfono o il preamplificatore del microfono al connettore RETURN del PROFILER (usate l’ingresso
XLR o jack 6,3mm, a seconda del microfono o del preamplificatore che utilizzate). I possessori di PROFILER Stage
devono collegarsi ai suoi connettori TRS RETURN 1 bilanciati.
Profilare un Amplificatore 366

Collegamento normale. Nel PROFILER Stage collegate SEND 1 e RETURN 1

Quanto detto sopra presume che stiate microfonando la cassa di chitarra collegata al vostro ampli di riferimento. Se
state prendendo un’uscita diretta con simulazione della cassa, o dall’amplificatore stesso o da un carico fittizio (load
box) come il KEMPER DI, potete collegare la linea di uscita del carico direttamente al connettore RETURN/RETURN
1 del vostro PROFILER.

L’amplificatore di riferimento deve essere collegato al PROFILER in modo tale che sia solo il PROFILER ad inviare e
ricevere i segnali. Questo trasforma, in pratica, il PROFILER in un sistema di monitoraggio.
Profilare un Amplificatore 367

Evitate qualsiasi altro collegamento che potrebbe recare confusione e finire col compromettere i risultati. Per
esempio, se per il vostro ampli di riferimento volete usare più microfoni dovete inviare il segnale di tutti i microfoni ad
un subgruppo del mixer e poi collegare l’uscita del subgruppo direttamente all’ingresso per il profiling. Per
ottimizzare il mixaggio potete usare l’EQ ed i selettori per l’inversione di polarità del mixer. Assicuratevi che il
segnale venga inviato solo al PROFILER ma non alle uscite principali del mixer.

Collegamenti con più microfoni: Nel PROFILER Stage collegate SEND 1 e RETURN 1
Profilare un Amplificatore 368

Collegamenti per Profilare una Combinazione di Ampli ed Effetti a Pedale

Collegamenti che comprendono un pedalino: Nel PROFILER Stage collegate SEND 1 e RETURN 1

• Collegate la vostra chitarra all’INPUT del PROFILER.

• Collegate il DIRECT OUTPUT o SEND 1 del PROFILER all’ingresso del vostro effetto a pedale.

• Collegate l’uscita dell’effetto a pedale all’ingresso del vostro amplificatore di riferimento.

• Collegate il microfono o il preamplificatore del microfono al connettore RETURN o RETURN 1 del PROFILER.

✓Il PROFILER può profilare accuratamente solo pedali preamplificatori, cioè pedali di overdrive e distorsori, EQ e filtri,
pedali di preampli a valvole e così via. Se tentate di profilare un delay, un riverbero o un pedale di un effetto di
modulazione probabilmente non otterrete i risultati sperati.
Profilare un Amplificatore 369

Collegamenti per Profilare una Simulazione di Ampli per Chitarra su


Computer
• Collegate la vostra chitarra all’INPUT del PROFILER.

• Collegate il connettore DIRECT OUTPUT o SEND 1 del PROFILER ad un ingresso appropriato dell’interfaccia audio
del vostro computer.

• Inviate l’uscita del software di simulazione dell’ampli per chitarra ad una specifica uscita fisica dell’interfaccia audio
del vostro computer.

• Collegate questa uscita a RETURN o RETURN 1 del PROFILER.

✓Prima di profilare assicuratevi di aver disattivato il noise-gate del simulatore di ampli per chitarra software.
Profilare un Amplificatore 370

Realizzare un Profilo
Una volta preparato l’ampli di riferimento nel modo che avete scelto, è ora di iniziare a profilare. Ma non vi
preoccupate, quando avrete letto questa guida e provata l’operazione siamo sicuri che concorderete con noi sul fatto
che si tratta di un’operazione molto semplice e immediata.

Iniziate scegliendo un Rig nel modo Browser. Vi consigliamo di scegliere un profilo che abbia già qualcosa a che
fare con il carattere dell’amplificatore di riferimento. Questo vi darà modo di confrontare il Rig esistente con il suono
che state per profilare, che vi aiuterà ad ottenere un risultato che sia anche più adatto alle vostre necessità.

✓Nel Rig che avete scelto disattivate tutti i loop di effetti per evitare che l’ampli di riferimento si trovi nel percorso del
suo stesso profilo. I loop di effetti vengono indicati dal LED di colore bianco.

L’utilizzo, durante l’operazione, di altri effetti incorporati nel PROFILER, invece, non comporta nessun problema.
Qualsiasi effetto attivo rimarrà udibile quando commutate sull’ascolto dell’ampli di riferimento, e quindi li potete
programmare in maniera adatta al suono dell’ampli di riferimento stesso anche prima di prendere il profilo. Quando
avete realizzato il profilo e lo avete memorizzato come parte di un nuovo Rig, verranno memorizzati anche tutti gli
effetti che erano parte del Rig originale.

✓Se preferite un suono puro senza effetti, o disattivate tutti gli effetti prima di profilare oppure scegliete un Rig che non
abbia effettii attivati.

Poi, ruotate il selettore chicken head nella posizione “PROFILER”. I possessori di PROFILER Stage devono premere
contemporaneamente entrambi i Pulsanti Mode Select. Così facendo si apre il Profiling Assistant (Assistente alla
Profilazione).

A questo punto, state ascoltando ancora il Rig selezionato in precedenza. Per commutare tra l’ampli di riferimento
ed il profilo usate i puslanti soft o gli interruttori a pedale del Remote.
Profilare un Amplificatore 371

Livelli
Regolate “Return Level” (controllo soft sotto lo schermo) in modo che il livello dell’ampli di riferimento sia
grossomodo equivalente a quello del suono interno del PROFILER. Potete confrontare i livelli commutando tra il Rig
attuale ed il vostro ampli di riferimento. Se mentre suonate l’ampli di riferimento il LED OUTPUT si illumina in rosso,
il livello è troppo alto. Noterete dei click audio quando modificate il “Return Level”. Si tratta della circuitazione del
RETURN che commuta i livelli nel dominio analogico, che assicura il miglior rapporto segnale/rumore. Questo
permette di riprendere segnali di qualsiasi livello, dal microfono più debole all’uscita più elevata a livello di linea. Ma
non preoccupatevi troppo di ottenere una corrispondenza di volume perfetta: durante la procedura di profiling il
“Return Level” verrà automaticamente rifinito per raggiungere il livello unitario del PROFILER.

Ricordate di lasciare qualche decibel di margine nel preamplificatore del vostro microfono e nel resto della catena
del segnale – il segnale test potrebbe essere di livello un po’ più elevato rispetto ad un normale segnale di chitarra, e
se non lo fate potrebbe distorcere. Durante l’operazione di profiling controllate sempre i meter dei livelli, proprio per
assicurarvi che non ci siano sovraccarichi.

Premete il pulsante soft “Next”.

In questa pagina, con i pulsanti software appropriati, potete indicare al PROFILER se il suono che volete profilare è
pulito o distorto. Se il vostro ampli di riferimento ha un suono pulito allora impostate il PROFILER su “Clean”. A dire il
vero questo passo non è strettamente necessario; il PROFILER capirà durante l’operazione di profiling che l’ampli di
riferimento è pulito. Comunque, impostando il PROFILER su “Clean” prima di iniziare a profilare, eviterete che
vengano inviati all’ampli di riferimento dei segnali estremamente elevati. Perché dovreste farlo? Ricordate che un
amplificatore pulito ha una gamma dinamica molto più ampia rispetto ad un ampli distorto (perché la distorsione
dell’ampli comporta anche un effetto di compressione), quindi scegliendo “Clean” proteggerete i vostri monitor e le
vostre orecchie. Per profilare un suono distorto, premete “Distorted”.

In questa pagina è disponibile anche un equalizzatore a 4 bande, per plasmare il suono di ritorno dall’ampli di
riferimento, in maniera simile a come fareste con il segnale del microfono sul mixer, prima che ritorni. Le modifiche
fatte con questo equalizzatore verranno integrate nel profilo risultante.

Quando premete “Start PROFILING”, il PROFILER invierà all’ampli di riferimento i suoi segnali di misura (quei
segnali strani di cui parlavamo all’inizio di questa guida).
Profilare un Amplificatore 372

Valutazione del Profilo


Una volta terminata la procedura di profilazione, si apre la pagina successiva:

Potete fare un primo confronto A/B tra il vostro ampli di riferimento ed il nuovo Profilo. Con i pulsanti soft commutate
tra l’ampli di riferimento ed il profilo ”KEMPER Amp”. Noterete che l’ampli di riferimento non viene silenziato quando
ascoltate il profilo interno. Questo comportamento è intenzionale, perché il segnale acustico dell’ampli di riferimento
si sommerà sempre con quello dei monitor dello studio, anche se lo tenete in una stanza separata. Sebbene questo
possa influenzare la vostra percezione del suono tramite i monitor dello studio, non dovrebbe disturbare il confronto
A/B. Comunque, se l’ampli di riferimento fosse silenziato ogni volta che commutate sull’ascolto del profilo, sarebbe
impossibile fare un confronto A/B onesto.

Quando siete soddisfatti con il confronto, potete valutare il profilo puro; in questo caso ha senso disattivare
l’amplificatore di riferimento. Per silenziare l’ampli di riferimento premete il pulsante ON/OFF o il pulsante Rig3 del
PROFILER Remote.

Perfezionare il Profilo
Dopo la procedura automatica di profiling, il profilo è quasi terminato e sarà già quasi identico al suono originale.
Adesso è ora di fare i ritocchi finali: premete “Refine profile” e suonate la chitarra per circa venti secondi. Questo non
è il momento per il solo della vostra vita - dovete solo suonare degli accordi, con decisione! Questi, in distorsione,
generano delle intermodulazioni delle quali il PROFILER ha bisogno per perfezionare il suono. Cercate di suonare
particolarmente forte in modo che il PROFILER possa analizzare i transienti. Quando vi sembra di aver perfezionato
a sufficienza il profilo, premete il pulsante software lampeggiante per terminare il processo. Ora fate un altro
confronto A/B per controllare il risultato. Ripetete il procedimento fino a che siete soddisfatti.

Il procedimento di perfezionamento è indipendente dal tipo di chitarra che usate. Mira ad adattare le caratteristiche
della distorsione e a rifinire l’attacco e la risposta dinamica. Il profilo risultante si comporterà e risponderà
accuratamente, a prescindere da quale chitarra o pickup usiate.

Per i suoni perfettamente puliti non vi dovete preoccupare di perfezionare le caratteristiche della distorsione, quindi
“Refine PROFILE” non sarà disponibile. Se notate che il profilo offre una gamma dinamica più ampia e un volume
più alto nei transienti rispetto all’originale, la ragione sta probabilmente nel fatto che il suono originale era, in effetti,
Profilare un Amplificatore 373

leggermente distorto. Questo ha provocato una piccola quantità di compressione, influendo sul risultato del
procedimento di profiling. In tal caso, ripetete semplicemente tutta l’operazione, ma senza usare l’opzione “Clean”.

I finali a valvole generano una struttura armonica di tipo diverso rispetto ai preampli a valvole. Distorcono con un
suono più “aspro”, perché il feedback negativo del circuito dell’ampli di potenza linearizza l’amplificazione delle
valvole. In questo modo la curva di distorsione è meno morbida. Se durante il confronto A/B notate che l’ampli di
riferimento produce una distorsione con una maggior quantità di alte frequenze applicando una leggera distorsione,
per ottenere lo stesso comportamento dal profilo dovete impostare il parametro “Tube Shape” all’incirca a “9.0”.

Ripetere la Rifinitura
Siete liberi di ripetere il procedimento di rifinitura fino a che siete soddisfatti del risultato. Nelle versioni recenti
dell’OS del PROFILER, fino a che siete nel Modo PROFILER potete continuare a rifinire anche dopo aver
memorizzato il nuovo profilo. Questo vi consente di creare diverse revisioni di un nuovo profilo, e confrontarle tra di
loro.

Creare da Zero un Profilo KEMPER Liquid


Anche se può essere comodo fare diversi profili classici del vostro ampli valvolare preferito con varie impostazioni, la
creazione di un nuovo Profilo Liquid è in definitiva la strada da seguire. Esistono tuttavia alcune regole e
raccomandazioni per la creazione di un Profilo Liquid.

Per prima cosa, assicuratevi che in tutti i controlli rotativi dell’ampli a valvole di riferimento le manopoline siano
posizionate correttamente sul potenziometro, per impostare con precisione i valori minimi e massimi della scala. Se
qualche manopola è disallineata, provate a rimuoverla e a riposizionarla correttamente sul potenziometro.

Per gli amplificatori in cui la scala va da 0 a 10, la posizione di mezzogiorno si trova esattamente a 5. Per gli
amplificatori in cui la scala va da 1 a 10 (p. es. gli ampli Fender®*), la posizione di mezzogiorno si trova tra 5 e 6!

Ci sono due modi per affrontare un Profilo Liquid. Il primo consiste semplicemente nell’impostare il proprio suono
preferito. Il secondo consiste nel seguire le proprietà tecniche dei potenziometri analogici, ottenendo potenzialmente
un Profilo Liquid più preciso. Per ulteriori dettagli leggete il capitolo “About Potentiometer Accuracy” seguente.
Profilare un Amplificatore 374

Ora, se non lo avete ancora fatto, impostate i potenziomentri del vostro ampli di riferimento sulle vostre impostazioni
preferite. Se state cercando di creare un profilo Liquid il più preciso possibile, spostare il controllo del guadagno,
come descritto nel capitolo “La Precisione dei Potenziometri”.

Nella finestra di dialogo PROFILING, impostate il parametro “Gain Pot Reference” allo stesso esatto valore che
avete scelto sul vostro ampli di riferimento. Questo aiuterà il Profilo Liquid a calibrare correttamente il modello di
ampli.

✓Impostando “Gain Pot Reference” su un valore reale (diverso da “Off”) il Profilo Liquid verrà contrassegnato come
“autentico”. Questa azione proteggerà anche questo e altri parametri del Liquid Profile dall’essere “riprocessati”,
poiché si dichiara che tutte le impostazioni rispecchiano realmente quelle dell’amplificatore di riferimento che si ha di
fronte.

Ora, scegliete il modello di Amp appropriato. Se quel modello di Amp non è ancora disponibile, potete sempre
catturare il Profilo Liquid con Amp Model impostato su “Kemper Generic” o, per il momento, scegliere un modello di
Amp simile. KEMPER potrebbe rendere disponibile in un momento successivo, tramite aggiornamento, un modello
di Amp corrispondente. Ora potrete completare il Profilo Liquid selezionando e “imprimendo” questo modello di Amp.
Tutte le altre impostazioni effettuate oggi durante il processo di profilazione saranno prese in considerazione in un
momento successivo, proprio come se il modello di Amp fosse disponibile oggi. Consultate il capitolo “Assegnare in
seguito un Modello di Ampli”.

Se state creando un profilo di un ampli a valvole vintage senza controllo di volume master e solo la distorsione
sull’ampli di potenza, i controlli di tono saranno posizionati prima dello stadio di distorsione. Questo significa che il
parametro “EQ position” deve essere fissato su “Pre” per questi Tipi di Amp. Invece, per un progetto di amp più
moderno con distrosione nello stadio di pre-ampli e controllo di volume master, impostate “EQ position” su “Post”, se
la distorsione del preampli è più pronunciata. Impostate “Pre” se la distorsione dell’ampli è più marcata.

Nella pagina successiva del dialogo di profiling, potete far corrispondere i valori originali dell’EQ del vostro ampli di
riferimento (Bass, Middle, Treble, Presence) con quelli del profilo Liquid, come avete già fatto per il controllo Gain
con “Gain Pot Reference”. In questo modo il vostro EQ del profilo Liquid finale suonerà proprio come il vostro ampli
di riferimento con queste impostazoni e dovrebbe suonare autentico con qualsiasi altra impostazione. Anche in
questo caso, per ottenere la massima precisione, è necessario seguire le indicazioni riportate nel capitolo “La
Precisione dei Potenziometri”.
Profilare un Amplificatore 375

✓Tutte le impostazioni citate saranno “impresse” nel profilo automaticamente e potranno essere ripristinate in
qualsiasi momento con i pulsanti “Restore”. Ora potete iniziare a profilare.

Una volta completato il profilo, l’affinamento e un primo confronto A/B, potete spostare i controlli dell’ampli di
riferimento e i corrispettivi del PROFILER verso le vostre impostazioni preferite e confrontarli nuovamente. Andate
alla rispettiva pagina AMP per accedere ai controlli dell’EQ. Potrebbe essere che dobbiate impostare i controlli del
PROFILER in posizioni leggermente differenti rispetto a quelli dell’ampli di riferimento. Ciò non è dovuto a
imprecisioni del modello di amplificatore, bensì a variazioni della resistenza dei potenziometri analogici dell’ampli di
riferimento, come descritto nel capitolo “La Precisione dei Potenziometri”. Questo non è per niente un problema –
potete comunque impostare e adattare tutti i valori possibili ad orecchio.

Per questo confronto A/B è bene rimanere nella Modalità PROFILER e non memorizzare ancora il Rig. In questo
modo i livelli del profilo e dell’ampli di riferimento collegato corrisponderanno perfettamente. Per un corretto
confronto A/B è un requisito indispensabile.

Per tornare in qualsiasi momento alle impostazioni “impresse” nel profilo, premete i rispettivi pulsanti “Restore”.

Non esitate a salvare il nuovo profilo, comprese le vostre modifiche aggiuntive. Le impostazioni originali “impresse”
nel profilo possono essere richiamate in qualsiasi momento con il pulsante “Restore”.

Tutti i nomi dei prodotti e delle aziende sono marchi di fabbrica dei rispettivi titolari. La Kemper GmbH non è
associata o affiliata ad essa. Questi marchi sono utilizzati solo per riferimento storico o per identificare prodotti il cui
suono o tono ci ha ispirato durante lo sviluppo.
Profilare un Amplificatore 376

La Precisione dei Potenziometri


Se per il vostro profilo Liquid cercate la massima precisione dovete tenere in considerazione quanto segue: Le curve
dei potenziometri analogici differiscono in modo sostanziale – lo stesso vale per i punti morti vicino alle loro posizioni
di minimo e massimo. Inoltre, nel corso dei decenni, il processo di produzione potrebbe essere cambiato, potrebbero
essere stati scelti fornitori diversi durante gli anni di produzione della stessa marca e dello stesso modello di
amplificatore, mentre il tipo primario di potenziometro è rimasto lo stesso. L’impostazione più affidabile per tutti i
potenziometri analogici, oltre alla posizione completamente sinistra o destra, è la posizione centrale (mezzogiorno).
Pertanto, vi consigliamo di non impostare l’EQ del vostro ampli di riferimento nel punto che preferite, ma di
posizionare invece tutte le manopole nella posizione esatta ore 12. Durante la profilazione, anche i parametri di EQ
del PROFILER, nel menu di profiling, vanno lasciati nella posizione ore 12.

Lo stesso vale per il potenziometro del guadagno. Per profilare, è meglio impostare il controllo del guadagno
dell’ampli di riferimento nella posizione massima. La profilazione può raccogliere il maggior numero di informazioni
dall’ampli quando è presente una forte distorsione – più di quanto sia necessario per suonare.

Se tale guadagno o volume non è appropriato per il vostro ambiente, impostate il controllo di guadagno nella
posizione ore 12 (centrale).

Nel caso in cui la posizione ore 12 non produca un livello sufficiente di distorsione, impostate il controllo di Gain in
una posizione appropriata nella metà di destra.

Queste impostazioni insolite potrebbero non suonare così bene, ma sono elettricamente stabili e ben riproducibili
allo scopo di catturare un Profilo Liquid. Una volta terminato il Profilo Liquid potete impostare i controlli del
PROFILER su qualsiasi valore pur mantenendo l’assoluta fedeltà. Anche se preferite un’impostazione di guadagno
più pulita, provocate la distorsione quando profilate. La regolazione del vostro suono preferito la troverete dopo, una
volta acquisito il vostro profilo.
Profilare un Amplificatore 377

Punto per Punto: Creare da Zero un Profilo Liquid


• Collegate il vostro ampli di riferimento a valvole da profilare.

• In modalità Browse, scegliete un Rig che vi piaccia, per confronto.

• Passate alla Modalità Profiler.

• Impostate il Livello Return in modo che corrisponda approssimativamente a quello del Rig scelto confrontando
“Kemper Amp” e “Reference Amp”.

• Impostate il gain dell’ampli di riferimento ad un valore elevato per una miglior precisione, oppure lasciatelo dove vi
piace.

• Impostate Gain Pot Ref. del vostro PROFILER allo stesso valore.

• Se profilate la distorsione del preampli impostate la Posizione dell’EQ su “Post”. Altrimenti impostate “Pre”.

• Impostate il modello Amp sul modello corrispondente. Se il modello non è ancora disponibile lasciate “Kemper
Generic”.

• Premete “Next”.

• Impostate i controlli dell’EQ dell’ampli di riferimento nella posizione ore 12 per una maggior precisione, oppure
lasciateli dove vi piace.

• Impostate sullo stesso valore anche i controlli EQ nel menu di profilazione.

• Se state catturando un profilo DI senza cabinet optate per “No Cabinet”.

• Iniziate la PROFILAZIONE.

• Eseguite un confronto A/B.

• Affinate il profilo come desiderato.

• Impostate il vostro suono sull’ampli di riferimento.


Profilare un Amplificatore 378

• Inserite le stesse impostazioni nel vostro PROFILER e rifinitele ad orecchio tramite confronto A/B.

• Salvate il nuovo Rig.

Assegnare in Seguito un Amp Model


È possibile, in un Profilo Liquid già esistente, assegnare o cambiare un modello di Amp, anche dopo averlo creato e
salvato. Premete “Restore Amp Model” per ripristinare Gain Pot Reference e modello dell’Amp sulle impostazioni
eseguite dal creatore di questo profilo. Se “Gain Pot Reference” è in off, il profilo non è un Profilo Liquid – in tal caso
consultate: Adeguamento ad un Profilo Liquid. Altrimenti, questo è un profilo Liquid autentico e tutte le impostazioni
tranne il tipo di Amp sono protette dalla sostituzione. Ora, scegliete il modello di Amp appropriato e poi premete
“Burn” per alcuni secondi. Una volta fatto potete salvare il Rig.

Adeguamento ad un Profilo Liquid


Potete scegliere qualsiasi modello di Amp e impostazioni aggiuntive per qualsiasi profilo e salvare il Rig come tale.
Potrebbero esserci dei profili acquisiti in passato, di cui ricordate ancora le impostazioni originali del vostro ampli
valvolare di riferimento, e desiderriate trasformare questi profili in Liquid, senza doverli acquisire di nuovo. Sarebbe
una buona idea immortalare queste impostazioni “imprimendole”, in modo da poterle ripristinare in qualsiasi
momento, proprio come se fossero state fatte durante la profilazione.

Per ripristinare i parametri a com’erano al momento della creazione del profilo, inserite le impostazioni dell’ampli del
profilo e premete una volta tutti e tre i pulsanti Restore. Supponendo che nessun altro valore sia stato in precedenza
impresso in questo profilo, “Restore Gain“ imposterà il Gain al suo valore originale, “Restore Amp
Model“ reimposterà il modello di Amp su “Kemper Generic “ e “Restore EQ“ imposterà tutti i parametri di EQ nella
posizione ore 12.

Ora, scegliete il modello di Amp appropriato per quel profilo.

Se conoscete l’impostazione originale di Gain, sul PROFILER impostate “Gain Pot Ref” in quella posizione.

Se non la conoscete, lasciate l’impostazione “Gain Pot Ref” su “Off”.


Profilare un Amplificatore 379

Se volete “imprimere” anche le impostazioni originali dell’EQ, impostate Bass, Middle, Treble, Presence e EQ
Position ai valori appropriati. Non preoccupatevi se l’EQ modifica il suono – una volta terminata la memorizzazione il
suono originale viene automaticamente ripristinato (questo è il trucco).

Ora tenete premuto “Burn” per alcuni secondi. Infine, assicuratevi di salvare il Rig.

Il Profilo Risultante
Una volta soddisfatti con il risultato dell’operazione di profiling, potete memorizzare il suono come un nuovo Rig nel
vostro spazio Browse. Vi consigliamo vivamente di salvare il profilo prima di iniziare a modificarne i parametri, per
conservare le impostazioni originali. Appena premete STORE, verrete guidati attraverso le tre pagine con i tag.

Prendetevi il tempo necessario per inserire informazioni significative così potrete facilmente individuare i profili che
avete creato.

Congratulazioni! Avete aggiunto un nuovo ampli ed una nuova cassa al vostro arsenale del PROFILER. Ora siete
liberi di combinare ognuno di loro con altri ampli o altre casse per creare dei nuovi stack ibridi.

Avrete notato che il controllo GAIN è impostato automaticamente nella stessa posizione (uditiva) dell’ampli di
riferimento ed il volume dell’ampli è lo stesso del volume di altri ampli, per facilitare il confronto tra i diversi ampli. Il
guadagno del PROFILER avrà probabilmente una escursione molto più ampia rispetto a quella del vostro ampli
originale. E questo significa che potete suonare il nuovo profilo con una sonorità che spazia da ultra pulita a
superdistorta, anche se non potevate farlo sull’amplificatore di riferimento stesso.

Nei casi in cui l’ampli di riferimento era pulito, il controllo GAIN verrà impostato nella sua posizione minima,
mantenendo tutto il volume originale. Naturalmente non sarà un problema alzare il controllo GAIN per distorcere il
suono, se lo desiderate! All’interno del PROFILER, il parametro “Definition” è stato impostato nella sua posizione
intermedia e può essere modificato in qualsiasi momento.

Nei casi di suoni crunch o ad elevato guadagno, il valore di “Definition” viene impostato automaticamente su di una
posizione che corrisponda a quella dell’ampli di riferimento. Potete quindi identificare l’età virtuale dell’ampli di
riferimento e anche modificarla al volo.
Profilare un Amplificatore 380

Quando create un nuovo profilo, “Power Sagging” viene impostato di default a zero. Aumentando la quantità di
“Power Sagging”, potete estendere la gamma dinamica del vostro profilo. Vi può essere utile, in particolar modo, se
avete profilato un ampli di riferimento che aveva un suono distorto con una gamma dinamica limitata.

✓Consiglio: Se impostate “Power Sagging” nella posizione “ore due” (valore 7) ed impostate “Definition” con un valore
leggermente superiore all’impostazione originale, potete far suonare il profilo di un ottimo amplificatore di riferimento
anche meglio e con più dinamica dell’originale!

Il suono del circuito dell’equalizzatore dell’ampli originale diviene una parte intrinseca del profilo, ma le reali
impostazioni dei controlli dell’equalizzatore non vengono riprodotte. Noi presumiamo che il suono dell’ampli di
riferimento sia esattamente quello che volete ottenere, per cui l’equalizzatore del PROFILER viene impostato in uno
stato neutro, lasciandovi la libertà di modificare il suono a vostro gusto.

Per realizzare un altro Profilo di un Ampli, premete semplicemente il pulsante soft “Create new PROFILE”. Visto? Vi
avevamo detto che era facile!

Come Profilare un Ampli senza Cassa (Profili Direct Amp)


Finora abbiamo profilato la combinazione di un amplificatore con la cassa. E questi noi li chiamiamo “profili Studio”.
Lo scopo dei profili Direct Amp è quello di catturare il suono di un ampli a valvole compreso il finale di potenza.

Quando questo profilo verrà poi utilizzato con il finale interno in classe- del PROFILER o con un finale di potenza a
stato solido separato per pilotare una cassa per chitarra, replicherà fedelmente il suono e il feeling dell’ampli a
valvole originale. Il profilo Direct Amp può anche in seguito essere sommato alla parte relativa alla cassa di un
profilo Studio. Oppure, i profili Direct Amp possono essere abbinati a qualsiasi risposta all’impulso di cabinet
importata con il nostro software /KEMPER Rig Manager™ (è necessaria la versione 3). Il risultato sarà un profilo
completo che può pilotare una cassa per chitarra fisica sul palco per il monitoraggio e contemporaneamente fornire il
suono virtuale della cassa per chitarra al PA principale.

Mentre è relativamente semplice realizzare un profilo Direct Preamp da un’uscita a livello linea di un ampli per basso
o dalla mandata di uscita di un preamplificatore, riprenderlo da un ampli a valvole che comprenda il finale a valvole è
Profilare un Amplificatore 381

un po’ più complicato. È necessario intercettare il suono nel punto in cui incontra l’altoparlante. Questo punto è
l’uscita per l’altoparlante, dove ci sono alta tensione ed elevata potenza, il che significa che per questo scopo è
necessaria una DI box apposita. Questa DI box specifica (es. KEMPER DI) è in grado di attenuare la tensione fino
ad ottenere un segnale a livello di linea, adatto per il PROFILER, su di un’uscita XLR. Il segnale ad alta potenza
viene poi rimandato all’altoparlante della cassa da un’uscita differente.

Collegamenti per il PROFILING con una DI. Nel PROFILER Stage collegate SEND 1 e RETURN 1
Profilare un Amplificatore 382

 Perché ho bisogno dell’altoparlante della cassa quando quello che voglio è realizzare un profilo
senza l’altoparlante?

È vero, il suono dell’altoparlante in questo caso non verrà ripreso, ma ci serve ancora il complesso comportamento
dell’impedenza dell’altoparlante stesso per creare le note interazioni tra il finale e l’altoparlante della cassa collegata.
La DI box garantirà che nel procedimento di profiling verranno riprese anche queste interazioni reali. Poi, quando il
profilo verrà riprodotto attraverso l’amplificatore incorporato in classe D o un finale di potenza allo stato solido, si
ripeterà la stessa situazione con l’altoparlante della cassa collegata. Questa è la chiave per far suonare il nostro
ampli di potenza incorporato come un ampli a valvole. Per questo motivo, vi consigliamo di non usare nessun carico
fittizio o attenuatore di potenza, sia per sostituire che in aggiunta alla DI box e all’altoparlante vero. Quei dispositivi
funzionano principalmente con semplici resistenze, che possono bloccare quelle interazioni di impedenza che invece
ci sono utili, ed il risultato sarebbe un profilo non fedele.

Oltre alla DI box, è di aiuto disporre di un PROFILE con il finale di potenza incorporato o un finale allo stato solido
separato per realizzare un profilo Direct Amp. Altrimenti non sarà possibile riprodurre immediatamente e controllare
il Profilo appena realizzato.

 Come preparare il setup per il Profiling Direct Amp

• Collegate la chitarra al conettore INPUT del PROFILER ed il connettore DIRECT OUTPUT or SEND 1
all’amplificatore di riferimento (come per il profiling Studio).

• Usate un cavo per altoparlante per collegare l’uscita cassa dell’amplificatore di riferimento all’ingresso altoparlante di
una DI box.

• Usate un altro cavo per altoparlante per collegare l’uscita bypass della DI box alla vostra cassa.

• Infine, collegate l’uscita di linea della DI box al connettore RETURN o RETURN 1 del PROFILER.

• Disattivate l’eventuale simulazione di altoparlante della DI box, se ne dispone di una.

Non è obbligatorio collegare il connettore MAIN OUTPUT a dei monitor o ad una cuffia, perché ascoltereste il profilo
Direct Amp senza l’altoparlante e la cassa profilati. Questo suono è molto brillante e non naturale. Un confronto A/B
Profilare un Amplificatore 383

valido è possibile solo collegando una cassa per chitarra all’uscita dell’ampli di potenza del PROFILER, dopo aver
realizzato il Profilo.

• Passate alla Modalità PROFILER.

• Suonate la chitarra e verificate che il LED della sezione di uscita indichi la presenza di un segnale.

• Regolate il parametro “Return Level” in modo che il LED si illumini in verde con un segnale in ingresso. Non è
necessario una regolazione perfetta, il volume giusto sarà calcolato automaticamente dall’algoritmo di profiling.

• Ora potete iniziare la procedura di profiling, come spiegato in precedenza. Normalmente il PROFILER rilever à
automaticamente un profilo Direct Amp, disattiverà il modulo cabinet e acquisirà il profilo completo nel modulo
dell’amplificatore. In casi eccezionali può succedere che il profilo Direct Amp non venga rilevato automaticamente. In
tal caso selezionate manualmente “No Cabinet” e ripetete il procedimento.

Le operazioni di perfezionamento consigliate, che avverranno dopo la parte automatica del processo, saranno un po’
come sparare nel buio, perché voi continuerete ad ascoltare solo il vostro ampli di riferimento attraverso la cassa. Di
nuovo, è bene svolgere questa parte del processo suonando degli accordi con la chitarra, come spiegato nel
capitolo “Perfezionare il Profilo”.

Terminata l’operazione di profiling, è ora di ascoltare il risultato!

• Abbassate il “Monitor Volume” per l’amplificatore di potenza del PROFILER.

• Mettete in standby il vostro ampli a valvole di riferimento, perché non dovrebbe suonare senza altoparlante
collegato.

• Scollegate il cavo della cassa (quello che va alla cassa) e collegatelo all’uscita SPEAKER OUTPUT del PROFILER
PowerHead o PowerRack.

• Suonate ed alzate con cautela il “Monitor Volume”.

• Fatto! Ascoltati attraverso la cassa per chitarra, il PROFILER ed il vostro ampli a valvole suoneranno identici.

• Salvate il vostro profilo Direct Amp.


Profilare un Amplificatore 384

Come Creare Profili Misti


Se state pensando di realizzare dello stesso amplificatore a valvole sia un profilo Direct Amp che un profilo Studio,
per poterli accoppiare in un secondo momento, vi consigliamo questa procedura:

✓Se preferite, preparate il setup ed il cablaggio per entrambi i profili. Posizionate i microfoni sulla cassa come
necessario. Non riuscirete, comunque, a riprendere entrambi i profili in una volta sola, perché il PROFILER, per la
realizzazione del profilo, supporta solo un ritorno del segnale.

Eseguite tutte le regolazioni necessarie per l’ampli mentre lo ascoltate stando davanti alla cassa. A questo punto
non preoccupatevi del suono microfonato, visto che il suono diretto può essere regolato solamente dai controlli
dell’amplificatore.

• Prima realizzate il profilo Direct Amp, come spiegato in precedenza, e salvatelo.

✓Dopo aver realizzato il profilo Direct Amp non toccate i controlli dell’amplificatore, perché entrambi i profili, e quindi
anche l’eventuale profilo accoppiato, devono essere ottenuti dallo stesso suono originale dell’ampli.

• Collegate il microfono (invece della DI box) al connettore RETURN del PROFILER. Se volete togliere la DI box e
collegare direttamente la cassa, non dimenticate prima di mettere in standby l’ampli di riferimento.

• Preparatevi per realizzare il Profilo Studio ottimizzando la posizione del microfono. Per perfezionare il suono
microfonato, usate o l’EQ a 4 bande nel modo PROFILER, oppure il vostro mixer.

• Realizzate il profilo Studio.

Ora potete sommare la parte Cabinet del Profilo Studio con il profilo Direct Amp. Ecco la procedura dettagliata per
tutti i modelli di PROFILER tranne lo Stage:

• Selezionate il profilo Studio in modalità Browser.

• Tenete premuto per almeno un secondo il pulsante CABINET fino a che sullo schermo appaiono i parametri.

• Premete il pulsante COPY che si trova sul pannello frontale.


Profilare un Amplificatore 385

• Premete EXIT e scegliete il corrispondente profilo “Direct Amp”.

• Tenete premuto per almeno un secondo il pulsante CABINET fino a che sullo schermo appaiono i parametri.

• Premete PASTE.

• Sotto un pulsante soft apparirà la dicitura “Merge Cabinet”. Premetelo!

• Potete annullare/ripetere l’accoppiamento (merge) premendo di nuovo “Merge Cabinet” e confrontando i risultati.

• Premete EXIT e memorizzate il vostro nuovo Profilo.

• Una volta memorizzata, non è più possibile annullare la fusione (merge)!

La procedura per il PROFILER Stage è leggermente diversa:

• Nella modalità Browser scegliete il profilo Studio e premete il pulsante CABINET per aprire il modulo del cabinet.

• Premete di nuovo il pulsatne CABINET e tenetelo per almeno due secondi fino a che appare la schermata
copy/paste.

• Qui premete il pulsante soft “Copy”.

• Premete e scegliete il corrispondente Profilo “Direct Amp”.

• Aprite il modulo del cabinet.

• Tenete premuto per almeno due secondi il pulsante CABINET fino a che appare la schermata copy/paste.

• Premete il pulsante soft “Paste”.

• Sotto un pulsante soft apparirà la dicitura “Merge Cabinet”. Premetelo!

• Potete annullare/ripetere l’accoppiamento (merge) premendo di nuovo “Merge Cabinet” e confrontando i risultati.

• Premete e memorizzate il vostro nuovo Profilo.

• Una volta memorizzata, non è più possibile annullare la fusione (merge)!


Profilare un Amplificatore 386

Profilare un Cabinet con Altoparlanti Rotanti


Il PROFILER viene venduto con già al suo interno un Rig denominato “CK Rotary Speaker”, realizzato da una vera
cassa con altoparlanti rotanti, ma se ne avete disponibile una di marca diversa, potete anche aggiungere un vostro
profilo.

Per farlo, preparate prima la cassa con altoparlanti rotanti come fareste per una normale sessione di registrazione.
Poi collegate l’intera catena al PROFILER, come abbiamo già visto per l’ampli da chitarra. Questa volta, comunque,
per riprendere la cassa dovreste usare due microfoni: uno per il rotore dei bassi e uno per la tromba degli alti.

Collegate i microfoni ad un mixer, create un mix mono dei due microfoni ed inviatelo al connettore RETURN or
RETURN 1 del PROFILER. L’idea è quella di usare contemporaneamente entrambi i microfoni, per realizzare un
unico profilo. Ora, impostate gli altoparlanti rotanti sulla rotazione veloce ed iniziate la procedura del profiling. Il
procedimento del profiling ignorerà la rotazione degli altoparlanti e catturerà solo il suono caratteristico. Il profilo
risultante probabilmente suonerà strano e non entusiasmante in sè, ma quando attivate l’effetto “Rotary Speaker” del
Modulo MOD, sentirete il suono ricco ed animato del vostro amplificatore originale con altoparlanti rotanti.

✓Consiglio: Anche se il Profilo viene realizzato in mono, potete usare l’effetto “Rotary Speaker” del Modulo X, MOD o
DLY per riprodurre il tipico movimento stereofonico del suono. L’effetto Rotary Speaker separerà automaticamente il
rotore dei bassi dalla tromba del tweeter.
Profilare un Amplificatore 387

Come Funziona
Nel caso siate interessati ai dettagli tecnici, qui di seguito vi diamo una descrizione di cosa fa il PROFILER durante
la procedura di profiling:

Durante la prima fase, sentirete del rumore bianco con ampiezza crescente. In questo momento il PROFILER sta
raccogliendo dati sulla risposta in frequenza dell’ampli di riferimento. La risposta in frequenza cambia
drammaticamente aumentando il guadagno. Questo è il modo in cui il PROFILER analizza la circuitazione dell’ampli
di riferimento e la risposta in frequenza della cassa. Ed oltre a questo rileva nei minimi dettagli anche la curva di
impedenza caratteristica dell’altoparlante, compreso il feedback dell’ampli di potenza.

Nella fase successiva, viene inviato all’ampli di riferimento del rumore bianco lentamente variabile. Il volume del
rumore bianco viene impostato al livello al quale l’ampli di riferimento inizia a distorcere. Questo è il sistema con cui
il PROFILER analizza la curva di distorsione dinamica delle valvole dell’amplificatore di riferimento. Con queste
informazioni, il PROFILER può riprodurre quella curva con la massima accuratezza possibile. E questo vale anche
per distorsioni a transistor o modellate digitalmente.

Nella terza fase, il PROFILER invia all’ampli di riferimento una struttura sonora complessa ottenuta da una serie di
regole matematiche. Questa struttura genera dei modelli di interferenze unici che permettono al PROFILER di
rilevare le “impronte digitali” del DNA di quel particolare suono dell’ampli di riferimento. Questa struttura tonale
provoca la distorsione dell’altoparlante ed il pattern parziale del diaframma dell’altoparlante (conosciuto anche come
“breakup del cono”). Queste costituiscono la serie di interferenze caratteristiche che il PROFILER riprodurrà
fedelmente, una volta realizzate tutte le misure.
MIDI 388

MIDI
Il PROFILER si collega facilmente a qualsiasi controllo universale MIDI. Basta collegare il vostro controller MIDI al
connettore MIDI IN del PROFILER. Alcuni controller MIDI supportano il protocollo midi bi-direzionale KEMPER, che
richiede un secondo cavo dal MIDI OUT del PROFILER al MIDI IN del controllo MIDI.

Collegamenti mono- e bi-direzionali

Si possono processare diversi tipi di messaggi MIDI, che verranno descritti nelle sezioni seguenti. I messaggi MIDI
di program change vengono indicati con un “#” sulla destra della schermata principale nelle Modalità Browser e
Performance. I control change MIDI vengono indicati da un’icona che ricorda una manopolina di controllo. I
messaggi di MIDI Clock in arrivo vengono indicati con una “c”. Se il protocollo bi-direzionale è attivo, sullo schermo
appaiono due piccole frecce.

✓Tutti i controlli MIDI descritti in questo capitolo si applicano a tutti i modelli di PROFILER, compreso il PROFILER
Stage.
MIDI 389

Controlli Continui
I seguenti numeri di control change MIDI possono essere inviati in maniera continua da un pedale MIDI o da un
sequencer. Troverete anche i quattro riferimenti per i Pedali Morph, Wah, Volume e Pitch. L’intervallo dei valori è
0~127. Alcuni controlli a pedale vi permettono di limitare questa escursione impostando un valore minimo e uno
massimo. Tuttavia questo non è necessario per i controlli Wah, Morphing, Pitch e Volume Pedal, visto che l’intervallo
di escursione può essere indicato nei rispettivi effetti e nelle impostazioni /Volume Pedal.

#1 Pedal de Wah

#4 Pedale Pitch

#7 Pedal di volume

#10 Panorama

#11 Pedale Morph

#68 Delay Mix (modulo DLY)

#69 Delay Feedback (modulo DLY)

#70 Reverb Mix (modulo REV)

#71 Reverb Time (modulo REV)

#72 Gain

#73 Volume Monitor (Output)


MIDI 390

Interruttori degli Effetti


I numeri di control change MIDI (CC) possono essere usati per attivare e disattivare gli effetti. Anche l’interruttore per
la modalità Tuner funziona in modo simile. Valori diversi dallo zero (1~127) significano “on”, mentre il valore zero
significa “off”. Alcuni altri inerruttori hanno una funzione dedicata quando vengono tenuti premuti:

• Il pedale TAP se viene tenuto attiva il Beat Scanner.

• Gli interruttori su/giù delle Performance (descritti in dettaglio di seguito) se tenuti premuti inizieranno a far scorrere le
Performance.

Perché le funzioni attivabili tenendoli premuti funzionino correttamente, i vostri interruttori devono trasmettere un
messaggio MIDI sia quando vengono premuti (key on) che quando vengono rilasciati (key off). Programmate il
vostro controllo remoto in modo che invii un valore diverso da zero (1~127) sul key-on e un valore zero sul key-off.

Purtroppo alcuni controller remoti non sono in grado di inviare un evento key-off e quindi non possono sfruttare la
funzione relativa al pedale premuto. In tal caso, inviate un valore zero per il key-on, per evitare che la funzione
relativa al tasto tenuto venga attivata accidentalmente.

#16 Tutti i moduli degli effetti da A a REV invertono il loro stato on/off

#17 On/off modulo A

#18 On/off modulo B

#19 On/off modulo C

#20 On/off modulo D

#22 On/off modulo X


MIDI 391

#24 On/off modulo MOD

#26 On/off modulo DLY (senza spillover)

#27 On/off modulo DLY (con spillover)

#28 On/off modulo REV (senza spillover)

#29 On/off modulo REV (con spillover)

#30 Tap (i valori 1~127 attivano il Beat Scanner. Il valore 0 disattiva il Beat Scanner, qualsiasi valore
batte il tempo)

#31 Selezione del modo Tuner (segnale silenziato se nel modo Tuner “Mute Signal” è spuntato)

#33 Rotary Speaker Speed (qualsiasi valore commuta tra lento e veloce)

#34 Delay Infinity per tutti gli effetti di delay (qualsiasi valore commuta tra on e off)

#35 Freeze per tutti gli effetti di Delay e Reverb (qualsiasi valore commuta tra on e off)

#80 Pulsante Morph (i valori 1~127 avviano il passaggio da Base Sound a Morph Sound in base al Rise
Time impostato; il valore 0 termina la transizione; il valore successivo 1~127 avvia la transizione tra
Morph Sound e Base Sound in base al Fall Time impostato. Se avete selezionato l’opzione
“Momentary” il valore 0 avvia immediatamente il ritorno al Base Sound)

✓Se preferite agire sul Tap Tempo senza mai attivare il Beat Scanner, inviate il control change CC30 sempre con
valore zero.
MIDI 392

R Cambio dei Rig in Modalità Performance

La modalità Performance offre 125 Performance, ognuna con cinque Slot che permettono di alloggiare 625 Rig
indipendentemente dal vostro archivio del browse pool. Una tipica applicazione per una Performance è quella di
organizzare tutti i suoni che vi servono per un canzone in un solo posto.

Tutti gli Slot della Modalità Performance hanno delle assegnazioni MIDI fisse. Per adattarsi alle diverse funzionalità
dei controller remoti ci sono due metodi disponibili per indicare e caricare un Rig in ogni Slot.

Con il metodo “relativo” potete scorrere la lista delle Performance con i control change MIDI CC48 e CC49.
Idealmente questi due controlli dovrebbero essere assegnati ai pulsanti “Bank” del vostro controllo remoto. I control
change MIDI CC50~54 caricheranno i Rig memorizzati negli Slot 1~5 della Performance selezionata. Il parametro
globale Performance Load determina cosa accade dopo che avete inviato il control change CC48/49 per passare ad
un’altra Performance. Di default, “Performance Load” è impostato su “Pending” ed il PROFILER aspetta fino a che
inviate uno dei control change CC50~54, selezionando così, finalmente, lo Slot. Se “Performance Load” è impostato
su “Slot 1” o “Keep Slot”, il PROFILER caricherà lo Slot corrispondente appena viene selezionata qualsiasi
Performance.

#47 Valori 0~124 precaricano le Performance 1~125. I control change CC50~54 poi caricano uno degli
Slot, se quello Slot è abilitato.

#48 In modalità Performance: Il valore 1 avanza di una Performance e dopo un po’ inizia a scorrere. Il
valore 0 ferma lo scorrimento oppure avanza di uno la Performance.

In Browser Mode il valore 0 avanza di un Rig, il valore 1 avanza di cinque Rig, il valore 2 avanza al
primo Rig del successivo banco di cinque.

#49 In modalità Performance: Il valore 1 avanza di una Performance e dopo un po’ inizia a scorrere. Il
valore 0 ferma lo scorrimento oppure avanza di uno la Performance.

In modalità Browser il valore 0 retrocede di un Rig, il valore 1 retrocede di cinque Rig, il valore 2
porta all’ultimo Rig del banco precedente di cinque.
MIDI 393

#50 Carica lo Slot 1 della Performance attuale e in modalità Browser il Rig 1 del banco attuale .

#51 Carica lo Slot 2 della Performance attuale e in Modalità Browser il Rig 2 del banco attuale.

#52 Carica lo Slot 3 della Performance attuale e in Modalità Browser il Rig 3 del banco attuale.

#53 Carica lo Slot 4 della Performance attuale e in Modalità Browser il Rig 4 del banco attuale.

#54 Carica lo Slot 5 della Performance attuale e in Modalità Browser il Rig 5 del banco attuale.

Se nelle System Settings avete attivato il Rig Button Morph ed il PROFILER riceve successivamente dei control
change CC50~54 dopo avere caricato lo Slot iniziale, questi attiveranno il Morphing. Quindi lo stesso pulsante può
essere usato per caricare un Rig e poi agire come pulsante Morph per quel Rig. Per sfruttare tutte le funzioni, alla
pressione del pulsante devono essere inviati i valori 1~127 ed il valore 0 deve essere inviato al rilascio.
L’impostazione dell’opzione “Momentary” nelle Rig Settings determina se il Morphing mantiene il suono morph e il
suono base o se ritorna immediatamente al suono base appena il pulsante viene rilasciato.
MIDI 394

Il secondo sistema per cambiare i Rig nella Modalità Performance è di inviare dei messaggi di program change MIDI
dal vostro controller. Nel MIDI sono disponibili 128 program change e questi sono stati assegnati ad ogni Slot in
ordine lineare all’interno delle Performance.

Rig nella Performance 1, Slot 1 caricato dal program change 1


Rig nella Performance 1, Slot 2 caricato dal program change 2

Rig nella Performance 2, Slot 5 caricato dal program change 10

Rig nella Performance 26, Slot 3 caricato dal program change 128

Potete usare anche la seguente formula: #Performance x 5–5 + #Slot

A causa del limite di 128 differenti valori di program change potete indirizzare solo 25 Performance circa. Se ne
avete bisogno di più, dovete usare il controllo MIDI di bank select (selezione banco) che permette di indirizzare più
banchi di 128 program change ognuno.

Ecco alcuni esempi di indirizzi estesi dal bank select MIDI:

Rig nella Performance 1, Slot 1 caricato dal Bank Select LSB CC32: 1 program change 1
Rig nella Performance 1, Slot 2 caricato dal Bank Select LSB CC32: 1 program change 2

Rig nella Performance 2, Slot 5 caricato dal Bank Select LSB CC32: 1 program change 10

Rig in Performance 26, Slot 3 caricato dal Bank Select LSB CC32: 1 program change 128
Rig in Performance 26, Slot 4 caricato dal Bank Select LSB CC32: 2 program change 1

Rig in Performance 52, Slot 1 caricato dal Bank Select LSB CC32: 2 program change 128
Rig in Performance 52, Slot 2 caricato dal Bank Select LSB CC32: 3 program change 1

Rig in Performance 125, Slot 5 caricato dal Bank Select LSB CC32: 5 program change 113
MIDI 395

Questa è la formula per calcolare il numero del program change MIDI all’interno di ognuno dei cinque banchi MIDI:

Bankco Intervallo Bank Formula per calcolare il numero di


Select program change MIDI
LSB
CC32
valore XY

(#Performance - 1) * 5 + #Slot
1 Performance 1 Slot 1 - Performance 26 Slot 3 1

2 Performance 26 Slot 4 - Performance 52 Slot 1 2 (#Performance - 26) * 5 + (#Slot - 3)

3 Performance 52 Slot 2 - Performance 77 Slot 4 3 (#Performance - 52) * 5 + (#Slot - 1)

4 Performance 77 Slot 5 - Performance 103 Slot 2 4 (#Performance - 77) * 5 + (#Slot - 4)

5 Performance 103 Slot 3 - Performance 125 Slot 5 5 (#Performance - 103) * 5 + (#Slot - 2)

Invece di calcolare il bank select LSB MIDI e il program change, lo potete semplicemente leggere sullo schermo. Se
non è collegato nessun PROFILER Remote, entrambe le voci vengono visualizzate per lo slot corrente sul lato
sinistro della schermata iniziale in Modalità Performance.

Mentre il program change è necessario per caricare un Rig, il bank select MSB e LSB sono superflui. Non è
necessario inviare il bank select MSB perchè nella Modalità Performance assume sempre il valore “1”. Il bank select
LSB non è necessario se volete navigare all’interno dello stesso banco MIDI.
MIDI 396

Questi due numeri di control change MIDI sono associati al bank select MIDI:

CC00 Bank select MSB (sempre valore 1)

CC32 Bank Select LSB (valore 1~5)

Cambio dei Rig in Modalità Browser

Ai Rig del vostro browse pool potete assegnare fino a 128 numeri di program change MIDI. Questa assegnazione
viene effettuata nelle System Settings alla pagina “Browser Mode PrgChg”.

Per assegnare ad un Rig un numero di program change, prima caricate il Rig nella Modalità Browser. Quindi
premete il pulsante SYSTEM. Con i pulsanti < PAGE > andate alla pagina “Browser Mode PrgChg”.

Con il controllo soft “MIDI PrgChg#” scegliete un numero di program change desiderato, poi premete il pulsante soft
“Assign”. Per cancellare una assegnazione usate il pulsante soft “Unassign”.

Rimanendo in questa pagina potete usare la croce di navigazione dei RIG per caricare altri Rig dal browse pool e
impostare altre assegnazioni.

Nella schermata principale sia della Modalità Browser che Performance, la ricezione di un program change MIDI
viene indicato da una piccola icona “#” e i control change da una icona a forma di un piccola manopola. Se la
comunicazione bi-direzionale è attiva, viene indicata da un’icona di “two arrows”.

Invece di usare i program change MIDI, per caricare gli Slot nella Modalità Performance e i Rig in Modalità Browser
potete usare i control change (CC48~54). Consultate le tabelle riportate nel paragrafo precedente.
MIDI 397

Canale Global MIDI


Di default, il PROFILER riceve i comandi MIDI su tutti i sedici canali MIDI (“Omni”). Però, se volete controllare più
dispositivi indipendentemente, potete impostare un canale specifico nella pagina “MIDI Settings” che trovate nelle
System Settings. Ora il PROFILER riceverà i messaggi solo su quel canale.

MIDI Clock
T Il PROFILER può sia ricevere che inviare il MIDI Clock. I dettagli sono riportati nella sezione del manuale dedicata
al Tempo.

Trasmissione di Comandi MIDI a Due Dispositivi Esterni in Modalità


Performance
Ogni volta che uno Slot viene caricato in Modalità Performance, possono essere generati dei comandi MIDI e
trasmessi a dispositivi esterni (massimo 2). Potete, per esempio, usare questa funzione per cambiare i preset di
processori di effetti esterni collegati al loop effetti del PROFILER.

Impostazioni Globali:

• Nelle System Settings, andate alla pagina “Performance Mode: MIDI”. Ricordate che questa pagina è accessibile
solo in Modalità Performance.

• Usate il controllo soft per assegnare un canale MIDI ad ognuno dei dispositivi esterni.

• Con i pulsanti soft indicate se il dispositivo esterno corrispondente è collegato al MIDI OUT o al MIDI THRU. Il MIDI
THRU non è disponibile per il PROFILER Stage.

• Per comodità, potete assegnare dei nomi significativi ai due dispositivi esterni “A” e “B”, con i pulsanti soft.
MIDI 398

Configurazione Performance:

• Premete “Edit”, “Slot Settings” e “MIDI Settings”.

• Selezionate “PrgChg” e il numero per dispositivo.

• Ripetete questa procedura per ogni Slot e Performance dai quali volete inviare i comandi MIDI.

✓Appena scegliete MIDI THRU per trasmettere dei comandi MIDI dagli Slot, il PROFILER smetterà di inoltrare al MIDI
THRU i dati MIDI ricevuti.

Trasmissione dei Controlli a Pedale per Morphing, Wah, Volume e


Pitch a Due Dispositivi Esterni
I quattro controlli a pedale per Morphing (CC11), Wah (CC01) , Volume (CC07) e Pitch (CC04) possono anche
essere inviati via MIDI ai due dispositivi esterni configurati nella pagina “Perform Mode: MIDI” delle System Settings.
Questo funziona anche se i pedali d’espressione sono collegati direttamente al PROFILER o al PROFILER Remote.
Per attivare questa funzione, selezionare l’opzione “Pedals to MIDI“ nelle /System Settings.

Trasmissione dell’Interfaccia Utente al Canale Globale MIDI

Se nelle System Settings avete selezionato “UI to MIDI”, le modifiche di quasi tutti i parametri del PROFILER e del
PROFILER Remote collegato verranno inoltrate tramite l’uscita MIDI OUT. Potete, per esempio, creare una catena
di unità PROFILER, tutte che seguiranno qualsiasi comando voi immettiate nel PROFILER principale o nel Remote
collegato, comprese le modifiche ai Rig o agli Slot.
MIDI 399

✓Per garantire la ricezione di tutti i messaggi, il /MIDI Global Channel del PROFILER ricevente deve essere impostato
su “Omni”.

✓Se volete trasmettere altri comandi MIDI in modalità Performance o se volete trasmettere i controller a pedale
insieme con l’”UI to MIDI”, assicuratevi di scegliere o un canale MIDI o un’uscita MIDI differente per evitare
interferenze logiche. Per esempio, se state inviando “UI to MIDI” sul canale MIDI 1, scegliete il canale MIDI 2 e 3 per
i due dispositivi esterni.

USB MIDI
A partire da OS 10.2 la connessione USB utilizzata per Rig Manager e l'audio USB possono essere utilizzate anche
per la trasmissione MIDI. USB MIDI rispecchia la funzionalità delle MIDI IN e MIDI OUT.

NRPN
Il PROFILER dispone di più di 400 parametri, quindi non è possibile gestirli tutti con i messaggi di controllo MIDI
standard, che sono limitati a 128 parametri. Tuttavia, il PROFILER supporta anche il protocollo NRPN (Non -
Registered Parameter Numbers), che consente di indirizzare 16.384 parametri, con una risoluzione di 16.384 valori
(14 bit).

Per informazioni più dettagliate sugli NRPN consultate la MIDI Parameter Documentation, disponibile qui:
www.kemper-amps.com/downloads
Problemi & Soluzioni 400

Problemi & Soluzioni


Questo capitolo ha lo scopo di aiutare a riconoscere alcune condizioni di errore che possono essere corrette
dall’utente. Per tutte le condizioni di errore non trattate in questo capitolo è necessario rivolgersi all’assistenza
KEMPER. In generale, vi consigliamo di mantenere aggiornato il sistema operativo del PROFILER e di creare
regolarmente dei backup. La versione attuale del sistema operativo e l’ultima beta pubblica sono sempre disponibili
su:
www.kemper-amps.com/downloads

 Il PROFILER non si accende

Se il PROFILER non si accende e i LED e lo schermo rimangono spenti, per prima cosa controllate l’alimentazione
elettrica e il cavo di alimentazione. Se questi sono a posto, è possibile che si sia attivato l’interruttore di sicurezza
interno che protegge il PROFILER dagli sbalzi di corrente. In questo caso: staccate il cavo di alimentazione,
attendete circa due minuti, ricollegare il cavo e provare ad accendere il PROFILER ruotando la manopola chicken
head (oppure premendo il pulsante /On/Off del PROFILER Stage).

 Il PROFILER non si avvia completamente

Se il PROFILER non è stato spento correttamente, potrebe succedere che il PROFILER non si riavvii
completamente. Per ricostruire il database interno, tenete premuto il pulsante RIG durante l’accensione. Tenete
premuto il pulsante RIG fino a che appare il messaggio “Initializing current Rig”. Questa procedura non interferisce
con i vostri dati e le impostazioni.
Problemi & Soluzioni 401

 Uscite rumorose

Se sentite del rumore da una qualsiasi delle uscite, controllate i pulsanti GROUND LIFT nel pannello posteriore (o
l’opzione Ground Lift nell sezione OUTPUT del PROFILER Stage). Devono essere usati in maniera selettiva e non
devono mai essere attivati tutti contemporaneamente. È molto importante. In caso contrario, potrebbe non solo
essere un problema di schermatura, ma anche in un serio rischio per la salute.

Se è solo l’uscita S/PDIF OUTPUT a produrre rumore, assicuratievi che la schermatura del connettore RCA non sia
a contatto con l’involucro del PROFILER.

 L’amplificatore di potenza interno si è spento.

Se l’ampli di potenza incorporato (PowerHead o PowerRack) si spegne durante il normale funzionamento, potrebbe
essere a causa di un sovrariscaldamento. Assicuratevi che ci sia una sufficiente circolazione dell’aria e che il
PROFILER non sia posizionato sopra altri dispositivi che producono calore. L’amplificatore di potenza si riattiva
automaticamente quando la temperatura torna normale.

 Eventi imprevisti

Nel caso in cui qualsiasi ingresso o uscita non funzioni come previsto o si verifichino altri comportamenti imprevisti, il
pulsante soft “Init Globals” nelle System Settings ripristinerà la maggior parte dei parametri globali delle System
Settings e della sezione OUTPUT e riporterà tutti i blocchi al loro stato di default. In questo modo, sarete sempre in
grado di ritornare ad una condizione definita delle impostazioni. I vostri Rig memorizzati, i preset, le Performance e
gli Slot non verranno danneggiati da questo ripristino. Potete anche ripristinare il vostro ultimo backup, che
recupererà tutte le vostre impostazioni globali e l’intero contenuto. Vi consigliamo vivamente di fare un backup del
vostro PROFILER ogni volta che eseguite regolazioni importanti dei parametri o create nuovi contenuti e di tenere a
portata di mano la chiavetta USB. Considerate le dimensioni di una comune chiavetta USB potete crearvi facilmente
centinaia di archivi di backup del PROFILER. Un’altra buona pratica è quella di memorizzare il file del sistema
operativo “kaos.bin“ nella directory principale della chiavetta USB. In questo modo, non solo potete aggiornare
efficacemente il PROFILER, ma anche conservare alcune opzioni di ripristino aggiuntive
Problemi & Soluzioni 402

Assistenza Clienti
Qualsiasi altro errore nell’ambito del sistema operativo corrente deve essere comunicato all’Assistenza clienti, per
telefono o via e-mail. Ulteriori informazioni sulla hotline Kemper, insieme a un modello di e-mail, sono disponibili
sulla pagina web:
www.kemper-amps.com/contact

Vi preghiamo di riportare tutte le informazioni importanti, come la versione del sistema operativo ed il modo in cui è
possibile riprodurre la situazione.

Please report all relevant information, such as your operating system revision, and how the situation can be
Problemi & Soluzioni 403

Caratteristiche Tecniche
Caratteristiche Tecniche 404

Caratteristiche Tecniche
 Dimensioni

PROFILER Head e PROFILER PowerHead PROFILER Rack e PROFILER PowerRack


Altezza: 21,7 cm Altezza: 13,9 cm, 3 RU
Larghezza: 37,8 cm Larghezza: 48,3 cm (19’’
Profondità: 17,3 cm Profondità: 22 cm

PROFILER Stage
Altezza: 8,5 cm
Larghezza: 47 cm
Profondità: 26 cm

PROFILER Remote
Altezza: 7,5 cm
Larghezza: 42 cm
Profondità: 18 cm

 Peso

PROFILER Head: 5.32 kg PROFILER Rack: 5.00 kg

PROFILER PowerHead: 6.5 kg PROFILER PowerRack:

PROFILER Stage: 4.6 kg

PROFILER Remote: 2.9 kg


Caratteristiche Tecniche 405

 Ingressi Analogici PROFILER Head, PowerHead, Rack e PowerRack

INPUT frontale: 6,3mm TS sbilanciato, gamma dinamica >108dB, impedenza 1MΩ

ALTERNATIVE INPUT: 6,3mm TRS bilanciato con ground lift, gamma dinamica= 105dB, impedenza 825kΩ

RETURN: XLR 6,3mm bilanciato con ground lift, gamma dinamica= TRS, impedenza 105dB

 Ingressi Analogici PROFILER Stage

INPUT: 6,3mm TS sbilanciato, gamma dinamica >108dB, impedenza 1MΩ

RETURN 1~4: 6,3mm TRS bilanciato con ground lift, gamma dinamica= 105dB, impedenza 100kΩ

 Uscite Analogiche PROFILER Head, PowerHead, Rack e PowerRack

MAIN OUTPUT L e R: XLR bilanciate, 6,3mm TS sbilanciate con ground lift, livello di uscita: XLR +4dBu, TS +4dBu

MONITOR OUTPUT: 6,3mm TS sbilanciate con ground lift, livello di uscita: +4dBu

DIRECT OUTPUT/SEND: 6,3mm TS sbilanciate con ground lift, livello di uscita: +4dBu,

Gamma dinamica di uscita: >108dB

Uscita HEADPHONE: 6,3 TRS stereo, 32~600Ω, 330 mW @ 32Ω, 220mW @ 600Ω

 Uscite Analogiche PROFILER Stage

MAIN OUTPUT L e R: XLR bilanciate, 6,3mm TS sbilanciate con ground lift,

livello di uscita: XLR +4dBu, TS +4dBu

MONITOR OUTPUT L e R: 6,3mm TS sbilanciate con ground lift, livello di uscita: +4dBu

SEND 1+2: 6,3mm TS sbilanciate, livello di uscita: +4dBu, gamma dinamica di uscita: >108dB

Uscita HEADPHONE: 3,5mm TRS stereo, 32~600Ω, 330mW @ 32Ω, 220mW @ 600Ω
Caratteristiche Tecniche 406

 Power Amp PROFILER PowerHead e PROFILER PowerRack

SPEAKER OUTPUT: 600W su 8Ω, 300W su 16Ω

 Interfacce di Controllo e Dati

MIDI IN/OUT/THRU: Connettori DIN 5 piedini

SWITCH/PEDAL: 6,3mm TRS, ognuna per interruttori singoli o doppi o pedale di espressione

(impedenza minima 10kΩ, massima 100kΩ)

Rete: Connettore RJ45 (non applicabile per il PROFILER Stage)

USB: Dispositivo compatibile con USB 2.0 (FS), connettori USB A e USB B

 Ingressi ed Uscite Digitali PROFILER Head, PowerHead, Rack e PowerRack

S/PDIF IN/OUT: 44.1/48/88.2/96kHz (24 bit) con connettore RCA per cavo coassiale (le unità costruite prima del
2018 possono funzionare solo come master, quelle più recenti master o slave)

Quattro canali audio USB con Windows® e macOS® a 44.1kHz

(Requisiti minimi: Windows® 10 Versione 1703)

 Ingressi ed Uscite Digitali PROFILER Stage

S/PDIF IN/OUT: 44.1/48/88.2/96kHz (24 bit) con connettori RCA per cavi coassiali. (master o slave)

Otto canali audio USB con Windows® e macOS® a 44.1kHz (Requisiti minimi: Windows® 10 Versione 1703)

 PROFILER Stage Wi-Fi

2.4 GHz e WPA2 PSK


Caratteristiche Tecniche 407

 Requisiti Elettrici

Head e Rack: 90~275V AC max. 0,5A

Stage: 100~230V AC max. 0,5A

PowerHead e PowerRack: 100~125V e 190~245V AC max. 10A

Power Kabinet: 100~240V AC max. 375W

Frequenza: 50Hz~60Hz, monofase

 Requisiti Ambientali

Temperatura di esercizio: 5°~45°C

Temperatura fuori esercizio: –20°~47°C

Umidità relativa: dal 5% al 95%, senza condensa

Altitudine massima: 3000m


Caratteristiche Tecniche 408

 Certificazioni Elettriche

FCC verification procedure – 47CFR §15.101

Other class B digital devices and peripherals

PROFILER Head/Rack/PowerHead/PowerRack:

EN 55022 class B: 2006+A1:2007

EN 61000-3-2: 2006 + A1:2009 + A2:2009

EN 61000-3-3: 2008

EN 55024: 1998 + A1:2001 + A2:2003, 2010

PROFILER Stage:

EN 55032:2015

EN 61000-3-2: 2014

EN 61000-3-3: 2013

EN 55035: 2017
Caratteristiche Tecniche 409

KEMPER (Power) Kabinet e KEMPER Kone

 Dimensioni

KEMPER (Power) Kabinet KEMPER Kone


Altezza: 43cm Diametro: 30,5cm
Larghezza: 51,6cm Foro: 28,3cm
Profondità: 23,5cm Profondità: 13,5cm*

*KEMPER Kone con magnete al neodimio

 Peso

KEMPER Power Kabinet KEMPER Kabinet KEMPER Kone


11,3kg* 11,3/10,5kg* 3,9/2,4kg*

*KEMPER Kone con magnete al neodimio

 KEMPER Power Kabinet

Potenza: 200Ws

 KEMPER Kabinet / KEMPER Kone

Tenuta in potenza: 200W RMS

Impedenza: 4Ω

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