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VISITA
OCULISTICA
INFORMAZIONE E PREVENZIONE Lucio Buratto
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nel testo.
Tutti i diritti sono riservati. È vietata ogni riproduzione totale o parziale.
La visita oculistica 3
lare dal medico, anche se si pensa di vederci solo un po’ meno di
prima e di pensare che aspettare un altro può non produca effetti
irreparabili.
Non dimentichiamo che occhio è l’organo di senso che ci mette in
contatto immediato con il mondo intorno a noi.
Per questo motivo, nella storia della evoluzione dell’uomo, gli oc-
chi si sono adeguati e modificati nella loro funzionalità passando
dalle esigenze dell’uomo primitivo a quelle dell’uomo che, nel cor-
so dei secoli, diventa un guerriero, va a cavallo, combatte, naviga,
esplora, e comincia poi a stampare e leggere libri e produrre espe-
rimenti scientifici, sia verso l’infinitamente grande, il cielo, sia verso
il mondo microscopico delle cellule e degli organismi viventi.
In questi ultimi decenni sono entrati prepotentemente nella nostra
vita di ogni giorno i computers in tutte le loro forme, dimensioni e
modalità d’uso, per cui l’uso del nostro apparato visivo è diventato
più frenetico, sottoposto a stress funzionali, obbligato a lavorare in
continue e differenti condizioni di illuminazione, distanza,… guida-
re una macchina di giorno e di notte, guardare un film alla televi-
sione, stare al proprio tavolo di lavoro o leggere tranquillamente
un libro a casa sono comunque situazioni che non si possono più
evitare come quelle del tempo libero e degli hobbies.
Perciò i nostri occhi devono funzionare bene, sempre, di giorno e
di notte e in qualunque ambiente.
Quindi bisogna aiutare questo prezioso organo con delle “manu-
tenzioni” periodiche, cioè con delle visite oculistiche.
L’Oculista infatti è lo Specialista che ci aiuterà a proteggere e te-
nere sani ed efficienti i nostri occhi e a curarli quando ne avranno
bisogno per far sì che possano essere la nostra verso il meraviglio-
so mondo che ci circonda.
Vittorio Picardo
4 La visita oculistica
Sommario
Prefazione.............................................................................................................. 3
La visita oculistica................................................................................................ 7
Anamnesi: presupposti........................................................................................................8
Anamnesi oculare e generale, farmaci assunti, allergie..........................................8
Familiarità per patologie sistemiche e/o ocularii......................................................9
ESAMI DIAGNOSTICI............................................................................................ 11
Esame generale del paziente............................................................................................13
Lettura degli occhiali............................................................................................................14
Autorefrattometria................................................................................................................14
Visus per lontano...................................................................................................................16
Visus per vicino.......................................................................................................................17
Lampada a fessura................................................................................................................18
Tonometria................................................................................................................................19
Esame del fondo oculare....................................................................................................20
Occhio dominante.................................................................................................................21
Studio del film lacrimale......................................................................................................22
Sensibilità al contrasto.........................................................................................................22
Il campo visivo........................................................................................................................23
Conta endoteliale...................................................................................................................24
Topografia corneale..............................................................................................................25
Aberrometria...........................................................................................................................26
Pachimetria..............................................................................................................................27
Pupilloometria.........................................................................................................................27
OCT della retina......................................................................................................................28
OCT del segmento anteriore.............................................................................................29
Ecografia bulbare...................................................................................................................29
Fotografia del fondo oculare e fluorangiografia........................................................30
Glossario dei disturbi più comuni riferiti.......................................................... 33
QUANDO DALL’OCULISTA.................................................................................. 37
Sviluppo della vista...............................................................................................................39
Visite dell’infanzia..................................................................................................................40
Occhio pigro o ambliope....................................................................................................42
Visite della giovinezza e dell’età adulta........................................................................43
Il glaucoma...............................................................................................................................45
Visite della terza età.............................................................................................................46
Le dodici visite dell’obbligo............................................................................... 49
Conclusione........................................................................................................... 50
Glossario delle malattie più comuni e tecniche chirurgiche......................... 52
LA SCELTA DELL’OCCHIALE.............................................................................. 57
La visita oculistica 5
La visita oculistica
La visita specialistica oculistica si compone di alcune fasi fondamentali:
• Anamnesi cioè raccolta di informazioni sullo stato di salute del pa-
ziente.
• Esame dell’occhio e test funzionali per stabilire le condizioni dell’oc-
chio e delle sue strutture nell’insieme.
• Valutazione dei dati riscontrati, completamento dell’esame dell’oc-
chio, diagnosi e trattamento.
La visita oculistica 7
Anamnesi: presupposti
L’anamnesi, cioè la raccolta della storia clinica del paziente, potrà esse-
re fatta da un assistente dell’Oculista, l’Ortottista, che si potrà occupare
anche della somministrazione di colliri e dell’esecuzione di molti test.
Questi inizierà a raccogliere informazioni, sia dal punto di vista stretta-
mente oculistico, sia riguardanti la salute generale del paziente e anche
la storia clinica dal punto di vista familiare. Tali dati saranno letti dal Me-
dico Oculista (o Oftalmologo) prima di iniziare la visita vera e propria.
L’assistente dell’Oculista cercherà di:
• Identificare il disturbo principale che ha portato il paziente a recarsi
dall’Oculista.
• Individuare eventuali disturbi secondari.
• Domandare se sono usati dal paziente occhiali, lenti a contatto; mi-
surarli e chiedere come e quanto vengono usati.
• Rilevare malattie ed interventi oculari precedenti.
• Rilevare precedenti terapie per gli occhi, posologie e loro successo o
insuccesso.
• Identificare malattie generali e farmaci in uso.
8 La visita oculistica
mi cardiaci, TIA, disturbi alla tiroide, ricoveri in ospedale.
Per quanto riguarda le allergie, chiederà sempre se si tratta di allergia
a prodotti inalanti (polvere, polline, ecc.) oppure di allergia da contatto
(cosmetici, stoffe, montature di occhiali, ecc.) o di allergia ad alimenti o,
ancora, di allergia a farmaci, di cui vorrà sapere il nome e come vengono
assunti (per bocca, applicazione locale, attraverso iniezioni, ecc).
La visita oculistica 9
La
VISITA
OCULISTICA
Esami diagnostici
Visita oculistica ed esami
diagnostici di base
Esame generale del paziente
La visita oculistica comincia con una ispezione esterna dell’apparato
oculare cioè regione orbitaria e porzione superiore del viso, posizio-
ne del capo, qualità della cute intorno all’occhio, sporgenza o meno
dell’occhio, movimenti delle palpebre.
Dopo questa prima valutazione, che effettuerà senza bisogno di ado-
perare alcuna strumentazione, l’Oculista inizierà la visita vera e propria
attraverso l’uso di vari strumenti, che di volta in volta lo aiuteranno a
vedere e valutare le varie porzioni dell’occhio e la sua funzionalità.
D G H
B
F
Figura 2.
Occhio in sezione:
A. cornea
A B. Iride
C. Corpo ciliare
D. Cristallino
E E. Fibre zonulari
C F. Nervo ottico
G. Retina
H. Vasi retinici
La visita oculistica 13
Pertanto, schematicamente, dovrà essere effettuata una rapida visione
generale con uno strumento chiamato lampada a fessura, poi seguiran-
no altri esami, la cui successione potrà variare da caso a caso. La mag-
gior parte di essi potrà essere eseguita da un assistente dell’Oculista,
ma la loro interpretazione sarà fatta dal Medico Oculista.
Gli esami di base che abitualmente compongono la visita sono:
• Autorefrattometria;
• Rilevazione dell’acutezza visiva per lontano e vicino;
• Esame alla lampada a fessura;
• Misurazione della pressione oculare;
• Esame del fondo oculare.
In base a questi verrà fatta dall’Oculista una prima iniziale diagnosi, in
relazione alla quale poi potranno essere eseguiti numerosi altri test ed
accertamenti, che egli deciderà di volta in volta.
Autorefrattometria
L’occhio umano è costituito da un sistema ottico complesso di lenti che
serve a mettere a fuoco sulla retina gli oggetti osservati. A volte si ve-
rificano errori refrattivi, difetti che non permettono una chiara e nitida
14 La visita oculistica
Figura 4. L’autorefrattometria consente la precisa misurazione dei difetti refrattivi.
La visita oculistica 15
Visus per lontano
La visione è un fenomeno
complesso dato dalla som-
ma di diversi elementi: acu-
tezza visiva per lontano e
vicino, campo visivo, perce-
zione del colore, visione bi-
noculare, visione stereosco-
pica, sensibilità al contrasto,
adattamento a luce e buio
ed altre funzioni che trop-
po spesso però il paziente Figura 5. Visus per lontano determinato con
forottero manuale.
riconduce alla semplice do-
manda “….Dottore, quanti
decimi vedo?”
Comunque per l’Oculista sa-
pere qual è il visus o l’acuità
visiva, ossia con quale livello
di definizione dell’immagine
il paziente vede, è molto im-
portante.
Il visus deve essere misura-
to con e senza lenti, ed ogni
occhio va testato singolar-
mente e poi insieme all’altro.
L’acutezza visiva è determi- Figura 6. Paziente con montatura di prova.
nata dalla lettura della riga
più piccola presente nell’ot-
totipo, ossia nei tabelloni luminosi o nei sistemi a proiezione con lettere,
numeri o simboli usati per misurare la vista.
Per determinare l’acuità visiva o visus, il Medico o un suo collaborato-
re posizionerà sul volto del paziente una montatura di prova; chiuderà
poi uno degli occhi del paziente con un occlusore ponendo sull’altro
lenti correttive. Gli chiederà dunque di leggere le lettere che vengono
proiettate o presenti sull’ottotipo e annoterà la lettera più piccola che
16 La visita oculistica
è riconosciuta; sull’ottotipo è in genere riportata
l’indicazione corrispondente all’acutezza visiva.
Questo valore, 5/10, 7/10, 10/10 verrà scritto sulla
scheda del paziente.
Per i bambini o per le persone analfabete le lettere
dell’ottotipo possono essere sostituite da numeri,
disegni di immagini semplici o simboli con parti-
colari caratteristiche come anelli interrotti o sim-
boli come la “E”.
In questo caso, verrà chiesto di individuare la ca-
ratteristica del segno e la sua direzione. Figura 7. Ottotipo
con simboli.
Visus per vicino
La visita oculistica 17
Lampada a fessura
18 La visita oculistica
È possibile con questo strumento esaminare tutte le strutture, le palpe-
bre, la congiuntiva e le componenti della parte anteriore dell’occhio, cioè
cornea, iride e cristallino ma anche la retina, la testa del nervo ottico, lo
stato dei vasi retinici, che sono uno specchio della salute “vascolare” del
paziente, altrove non facilmente esaminabili dal vivo.
Infatti, molte malattie sistemiche e neurologiche si manifestano dappri-
ma con alterazioni del fondo oculare: pertanto la visita oculistica può
fornire un aiuto anche ad altri Medici di diverse specialità della medicina.
Ogni tanto per vedere meglio alcune strutture interne dell’occhio del
paziente, l’esecutore dell’esame potrà utilizzare delle lenti particolari.
Tonometria
La visita oculistica 19
soffio d’aria è stato diretto verso l’occhio del paziente ed un sensore
dello strumento invia al monitor dell’apparecchio la pressione rilevata.
Il valore della pressione endoculare, ovvero interna all’occhio, è un ele-
mento importante perché l’Oculista possa diagnosticare o escludere
malattie quali, ad esempio, il glaucoma.
Figura 13. Esame del fondo oculare Figura 14. Esame del fondo oculare
normale OD. normale OS.
20 La visita oculistica
Occhio dominante
È un esame utile soprattutto per la correzione dei difetti visivi. Tutti noi
abbiamo una mano dominante (di solito la destra) e così pure un piede…
La stessa cosa accade per gli occhi. Il test viene eseguito domandando
al paziente con quale occhio fissa l’obiettivo di una macchina fotografi-
ca, oppure gli si chiede di fissare con entrambi gli occhi aperti un picco-
lo oggetto distante attraverso un buco fatto al centro di un foglio posto
a 40 cm. A questo punto il paziente viene invitato a chiudere prima un
occhio e poi l’altro. Chiudendo un occhio l’oggetto fissato è visibile,
chiudendo l’altro occhio l’oggetto scompare: dal lato in cui l’oggetto
risulta visibile c’è la dominanza.
Figura 15.
La visita oculistica 21
Esami di secondo livello
Studio del Film lacrimale
Sensibilità al contrasto
22 La visita oculistica
il grigio. Normalmente questa sensibilità è molto elevata, ma si deteriora in
alcune malattie come la cataratta, in alcune malattie del nervo ottico e in
seguito a determinati interventi chirurgici.
Il test serve per stabilire il valore minimo del contrasto che il soggetto è in
grado di percepire, cui viene dato il nome di “valore soglia”. Per ciascuno di
noi, il valore soglia non è una costante, ma varia con l’età, l’acutezza visiva,
la qualità della correzione ottica (lenti a contatto o occhiali) indossata, il
diametro della pupilla, alcune malattie, come ad esempio il diabete, ecc.
Il campo visivo
La visita oculistica 23
Ulteriori esami
Conta endoteliale
24 La visita oculistica
Topografia corneale
Figura 22.
A) A sinistra topografo di un occhio privo di astigmatismo
B) Topografia di un occhio con astigmatismo verticale seconda regola;
l’astigmatismo nella topografia assomiglia ad una farfalla.
La visita oculistica 25
nea di un eccessivo uso di lente a contatto (fenomeno detto warpage),
il cheratocono e altre anomalie dello spessore.
Permette anche di comprendere se la cornea, ad esempio, è stata sot-
toposta a interventi di chirurgia e di evidenziare eventuali precedenti
traumi o anche per studiare il risultato della chirurgia.
Aberrometria
26 La visita oculistica
Pachimetria
Pupillometria
La visita oculistica 27
OCT della retina
28 La visita oculistica
OCT del segmento anteriore
Ecografia bulbare
La visita oculistica 29
Figura 28. Ecografia A o Biometria: Figura 29. Ecografia B: consente
l’esame consente di misurare la di esaminare le strutture interne
lunghezza dell’occhio; questa misura è dell’occhio quanto le porzioni anteriori
di grande importanza per determinare dell’occhio, per presenza di opacità, ne
il potere del cristallino artificiale impediscono l’osservazione diretta.
nell’intervento di cataratta.
30 La visita oculistica
Figura 30. Fluorangiografia: esame della retina con mezzo di contrasto iniettato in
vena per valutare la circolazione arteriosa e venosa della retina.
La possibilità di effettuare
delle fotografie archiviate
in un computer consente al
Medico Oculista controlli nel
tempo.
La fluorangiografia retinica
è una tecnica diagnostica
impiegata per verificare le
condizioni circolatorie del
fondo oculare, sia nelle arte-
rie che nelle vene. Si esegue
iniettando in una vena del
braccio, come una comune
iniezione endovenosa, un co- Figura 31. Fotografia di una retina normale.
La visita oculistica 31
Figura 31. Il Medico Oculista indica sullo schermo del computer alcuni dettagli della
retina di un paziente appena fotografato.
32 La visita oculistica
Glossario dei disturbi più comuni riferiti
La visita oculistica 33
• Diplopia: il paziente vede due immagini. Questo sintomo si
ha in presenza di una paralisi di un muscolo dell’occhio che
non lavora più in maniera adeguata. Il fenomeno produce
non solo una immagine fastidiosa, ma soprattutto difficoltà
nel camminare e nello svolgere le normali attività personali.
L’immagine doppia si può manifestare nello sguardo o verso
destra o verso sinistra, a seconda dell’occhio interessato, e la
causa è perlopiù dovuta ad una patologia di natura cerebrale
vascolare.
• Disturbi della lacrimazione: la lacrimazione eccessiva av-
viene perlopiù in seguito a un blocco o a una riduzione del
deflusso delle lacrime dall’occhio, molto spesso dovuto ad
una infezione. A volte però la lacrimazione eccessiva improv-
visa con sensazione di corpo estraneo può essere dovuta alla
presenza di un corpo estraneo sulla cornea o sulla congiunti-
va, che andrà rimosso meccanicamente. Nel caso di infezioni,
invece, la terapia sarà più articolata e prolungata.
• Difficoltà di visione notturna: il paziente vede male la sera,
in condizioni di scarsa illuminazione, e i disturbi peggiorano
con il calare della notte. Questa difficoltà è molte volte legata
a malattie retiniche spesso ereditarie.
• Occhio rosso: la causa più frequente è la congiuntivite acu-
ta; si associa spesso a bruciore, visione annebbiata, dolore
oculare. L’occhio rosso può essere anche una manifestazione
di altre malattie dell’occhio più importanti e di varia natura,
da alcune molto semplici ad altre più complesse che possono
aver bisogno di terapie articolate.
• Perdita di visione: alcuni pazienti si possono lamentare per la
perdita di un po’ di vista, altri non si accorgono invece di una
grave e irreversibile riduzione del visus. Le cause del deficit
visivo possono essere da alcune semplici e banali, come un
difetto di vista, ad altre più gravi, legate a malattie specifiche.
34 La visita oculistica
• Riduzione del campo visivo: la persona, chiudendo con una
mano un occhio, vede bene l’oggetto fissato ma non percepi-
sce un altro oggetto posto di lato. Tale sintomo denota spes-
so un glaucoma. Altre volte, il paziente riferisce difficoltà nel-
la guida e nei parcheggi, proprio per l’alterazione del campo
visivo periferico.
• Secchezza oculare: è quasi sempre la conseguenza di una
ridotta produzione di lacrime. Può essere diagnosticato per
una difficoltà nell’uso di lenti a contatto, specie in pazienti
giovani e di sesso femminile.
Alterazioni ormonali, menopausa, malattie generali con scar-
sa produzione di lacrime o condizioni di microclima svantag-
giose sono altre situazioni che favoriscono questo quadro di
patologia oculare che influenza il rendimento dell’apparato
oculare .
• Visione annebbiata: un calo visivo per lontano può denota-
re miopia, per vicino denota una probabile ipermetropia. Se
insorge dopo i 40 anni rivelerà una iniziale presbiopia, cioè
difficoltà nella lettura. A seconda dell’età, lavoro e abitudini
di vita, la persona potrà non vedere la lavagna, i cartelli stra-
dali, la televisione, i prezzi sugli oggetti nei negozi, vedere
male lo schermo del PC, ecc. Oltre che a un difetto refrattivo,
la visione annebbiata può essere dovuta anche a cause tipo
una cataratta o una degenerazione maculare retinica in fase
iniziale.
• Visione distorta: questo è il segno caratteristico della pre-
senza di una maculopatia. Il soggetto se ne accorge per la
deformazione o di un’immagine lontana (una porta, un arma-
dio, …) o per il manifestarsi di disturbi della visione con salti
di parole o irregolarità nella sequenza delle lettere.
• Visione di una tenda scura: questa alterazione del campo
visivo è facilmente sinonimo di un distacco di retina.
La visita oculistica 35
La
VISITA
OCULISTICA
Quando dall’oculista
Quando dall’oculista
La visita oculistica 39
in cui comincia a riconoscere il viso della mamma e di altre persone.
L’acuità visiva è tra i 2 e i 4/10.
Tra il primo e il terzo anno di vita: lo sviluppo della vista procede ve-
locemente per completarsi verso i 6 anni e, a questa età, in assenza
di problemi visivi, vede i famosi 10/10, ha una normale percezione dei
colori, una buona visione stereoscopica e riesce a riconoscere bene
persone, oggetti e altro.
Visite dell’infanzia
40 La visita oculistica
Un’altra visita è importante
entro il primo-secondo anno
di vita specie se i genitori
hanno problemi agli occhi (ad
esempio astigmatismo e mio-
pia) e soprattutto se chiuden-
do per pochi istanti un occhio
per volta al bambino, il geni-
tore nota un diverso e signifi-
cativo comportamento tra un
occhio e l’altro.
A questa età l’Oculista è già Figura 32. Fondo normale età pediatrica.
in grado di valutare, a gran-
di linee, la capacità visiva del
bambino e ricercare la pre-
senza di fattori che possano
causare il cosiddetto “occhio
pigro” (termine che indica un
occhio ambliope, ossia un oc-
chio che ha una mancanza di
vista pur in assenza di malattie
clinicamente rilevabili), cioè
strabismo e importanti difetti
di vista. In questo periodo un
Figura 33. Bulbo oculare e muscoli
impedimento all’uso di uno o extraoculari addetti al movimento degli
entrambi gli occhi farà sì che il occhi.
cervello sviluppi maggiormen-
te la funzione visiva dell’altro
occhio o sviluppi poco quella di entrambi. In questo modo l’occhio non
usato diventerà ambliope.
L’ambliopia, se non prevenuta, può diventare un deficit permanente
invalidante: si tratta di una situazione che si può evitare solo interve-
nendo nella prima infanzia.
Fondamentale è quindi una diagnosi precoce.
La visita oculistica 41
Occhio pigro o ambliope
42 La visita oculistica
usare gli occhi il meno possibile e quindi perderà interesse per lo studio
e non vorrà impegnarsi in attività che lo stancano.
Un paio di semplici occhiali per la correzione del vizio rifrattivo possono
eliminare il problema.
La visita oculistica 43
po c’era la visita di leva che serviva a obbligare ad un controllo.
È grazie a queste necessità che molte volte vengono scoperti difetti di
vista non conosciuti o sottovalutati. Più o meno alla stessa età si entra
nel mondo del lavoro e fortunatamente le visite per le assunzioni pre-
viste dalle vigenti normative sono un ulteriore momento di controllo e
verifica.
Figura 38. Con il passare degli anni aumenta la presbiopia e la necessità di allontanare
il libro da leggere se non utilizziamo occhiali.
44 La visita oculistica
gnosticata e curata in tempo. Tra 40 e 50 anni, una visita ogni 3/4 anni
è in generale sufficiente se non vengono riscontrati problemi durante le
visite dell’obbligo; dopo i 50 è meglio accorciare i tempi.
Il glaucoma
La visita oculistica 45
Visite della terza età
Una visita ogni 2-3 anni, a partire dai 60 anni, è indispensabile, per-
ché questa è senz’altro l’età più difficile per l’occhio e per la visione;
il maggior lavoro a cui l’occhio è sottoposto con i progressi della vita
moderna, l’allungamento della vita media delle persone, ha reso molto
frequenti la comparsa di malattie come cataratta, glaucoma, alterazio-
ni della retina e del nervo ottico di vario tipo e gravità.
Uno dei problemi più gravi che si verifica con l’aumentare dell’età è la
Degenerazione Maculare Senile o distrofia correlata all’età (DMLE) una
malattia che colpisce il centro della retina e produce in tempi più o
meno rapidi un grave deficit nella visione specialmente da vicino.
La malattia comincia spesso con una perdita di qualità nella lettura,
ondulazione delle immagini, sensazione di sfuocamento. Essa è spesso
causa di importanti limitazioni visive sia nella lettura che nella guida; i
rimedi oggi disponibili sono più efficaci se applicati precocemente an-
che se non riescono ancora a dominare la situazione in tutti i pazienti.
Figura 41.
Anatomia del bulbo oculare:
1. Cornea
2. Area pupillare
3. Cristallino
4. Vitreo
5. Macula
6. Nervo ottico
46 La visita oculistica
Figura 42. Degenerazione Figura 43. Cicatrice Figura 44. Degenerazione
colloide. maculare. siero emorragica iniziale.
La visita oculistica 47
Figura 46. Occhio privo di cataratta Figura 47. Cataratta centrale
con pupilla omogeneamente nera. posteriore: è la più fastidiosa.
Figura 50.
Un cristallino artificiale di moderna
concezione.
48 La visita oculistica
Le dodici visite dell’obbligo
La visita oculistica 49
Conclusione
Gli occhi sono la nostra finestra sul mondo.
Attraverso loro vediamo, comprendiamo ed ammiriamo ciò che ci cir-
conda e manifestiamo anche attraverso loro le nostre emozioni.
Da piccoli, l’esperienza tattile si unisce a quella visiva ed il bambino
molto presto saprà riconoscere non solo la voce e l’odore della mam-
ma, ma anche il viso.
Poi quando andiamo a scuola, con gli occhi osserviamo la lavagna, il
computer, l’insegnante, i compagni...
E nel mondo del lavoro, con gli occhi fissiamo lo schermo del nostro
telefono, del nostro PC o del cinema, guidiamo la nostra auto, …
Anche nel tempo libero, i nostri occhi sani e luminosi ci permettono di
praticare lo sport che preferiamo, di guardare una partita allo stadio,
una manifestazione importante sul nostro schermo televisivo, o con le
pinne e una maschera esplorare incantati lo sconosciuto mondo som-
merso.
Quando diventiamo più maturi o, gli occhi ci servono per gestire me-
glio il nostro tempo libero con una buono lettura, una partita a carte,
un hobby da perseguire o semplicemente per leggere una favola ai
nostri nipoti.
Gli occhi accompagnano la nostra vita e ci mettono in relazione con
il mondo.
Bisogna quindi che i nostri occhi siano sani per tutta la vita, con visite
di controllo periodiche.
Nelle pagine precedenti abbiamo cercato di spiegare quanto una buo-
na visita oculistica sia semplice, ma importante, con esami non invasi-
vi, ma che fornisce tante informazioni.
E non solo per l’immediato benessere del nostro apparato visivo, ma
anche per ciò che riguarda le manifestazioni che malattie come il dia-
bete e l’ipertensione possono produrre nei nostri occhi.
50 La visita oculistica
Occhi sani consentono una buona relazione con il mondo esterno.
Rivolgersi a strutture sanitarie qualificate per le varie necessità nel
corso della vita e a centri ottici che possano soddisfare le esigenze
di tipo estetico e funzionale con professionalità e competenza, sono
i cardini della salute e del buon funzionamento del nostro apparato
visivo.
Curiamo, quindi, i nostri occhi: l’Oculista con competenza ed esperien-
za ci rassicurerà sul loro stato di salute.
Il centro ottico di fiducia, con professionalità, ci fornirà gli occhiali o
la lente a contatto prescritti, per un uso comodo e confortevole dei
nostri occhi in ogni momento.
La visita oculistica 51
Glossario delle malattie più comuni
e tecniche chirurgiche
• Afachia: è la condizione di un occhio privo di cristallino.
• Anestesia: procedura per cui si rende indolore l’intervento
chirurgico; può essere topica (a base di gocce), locale (con
iniezione) o generale.
• Astigmatismo: è un difetto di rifrazione dovuto ad una curva-
tura ovoidale della cornea; comporta visione ridotta, affatica-
mento visivo e mal di testa.
• Chirurgia dell’astigmatismo: questo difetto di vista è suscet-
tibile di trattamenti laser adeguati con altissime percentuali
di successo.
• Cataratta: opacità del cristallino umano; comporta riduzione
della visione. Esistono vari tipi di cataratta. Può comparire sia
alla nascita che nel corso della vita
• Chirurgia della cataratta: tecniche di microchirurgia, rimuo-
vono il cristallino opaco e lo sostituiscono con uno artificiale
che recupera una visione ottimale
• Chirurgia rifrattiva: ogni tipo di intervento chirurgico che si
propone di correggere un difetto di rifrazione (miopia, iper-
metropia, presbiopia).
• Chirurgia della ipermetropia: la chirurgia attuale è prevalen-
temente laser con trattamenti semplici o customizzati e alte
percentuali di successo
• Chirurgia della miopia: è il primo difetto di vista corretto con
tecniche chirurgiche corneali che si sono evolute nel tempo
diventando ormai esclusivamente laser.
Risultati funzionali ottimi.
52 La visita oculistica
• Chirurgia della presbiopia: di recente alcune tecniche laser
riescono a correggere questo difetto di vista fisiologico con
risultati sempre più incoraggianti.
• Cornea: struttura trasparente situata nella parte anteriore
dell’occhio; serve a concentrare la luce sulla retina. Sulla cor-
nea vengono eseguiti la maggior parte dei trattamenti di chi-
rurgia rifrattiva.
• Cristallino umano: lente situata nella porzione interna dell’oc-
chio, dietro al foro pupillare; serve a focalizzare la luce sulla
retina.
• Cristallino artificiale: è una piccola lente, costituita da ma-
teriale sintetico trasparente; serve a rimpiazzare il cristallino
umano quando questo viene rimosso oppure a correggere
una miopia elevata.
• Decimi di vista: unità convenzionale di misura per valutare
quantitativamente l’acuità visiva di un soggetto; non ha cor-
rispondenza con le diottrie che il paziente usa sull’occhiale o
sulla lente a contatto. Una persona ha dieci decimi quando
può leggere le lettere più piccole che vengono mostrate du-
rante la visita oculistica; ha 5/10 o 1/10 solo quando legge i
caratteri di media grandezza o solo quelli più grandi.
• Diottria: è l’unità di potere rifrattivo; tanto più un difetto di
rifrazione è forte tanto più elevato sarà il numero di diottrie;
tante più sono le diottrie tanto più spesso è l’occhiale e tanto
più esso è necessario. Tante più sono le diottrie del difetto
tanto meno il paziente vede senza la correzione.
• Emmetropia: condizione per la quale un occhio è privo di
difetti di rifrazione.
• Errore o difetto di rifrazione: è una anomalia dell’occhio per
cui occorre una lente affinché l’occhio veda correttamente
(miopia, astigmatismo, ipermetropia).
La visita oculistica 53
• ICL: Intraocular Contact Lens ossia lente a contatto intraocu-
lare; in realtà è un cristallino artificiale che serve a correggere
elevati difetti di miopia ed ipermetropia.
• Ipermetropia: difetto di rifrazione per cui l’occhio vede male
a distanza ravvicinata e meglio per lontano.
• Lasek: tecnica simile alla PRK (vedi).
• Laser ad eccimeri: è il tipo di laser adoperato per la correzio-
ne dei difetti di vista con modelli sempre più perfezionati.
• Laser a femtosecondi: è un laser che può essere adoperato
nell’ambito dell’intervento di cataratta.
• LASIK: tecnica con laser ad eccimeri per la correzione dei
difetti visivi.
• Lente a contatto: sottile disco di materiale plastico che viene
applicato sulla parte anteriore dell’occhio cioè sulla cornea
per correggere alcuni difetti di rifrazione (miopia, astigmati-
smo, ipermetropia, afachia).
• Lente intraoculare: è sinonimo di cristallino artificiale.
• Miopia: difetto di rifrazione per cui un occhio vede bene per
vicino e male per lontano.
• Oculista o Oftalmologo: è un laureato in Medicina e Chirurgia
specializzato in Oculistica. A lui compete di curare le malattie
degli occhi, prescrivere le medicine ed eseguire gli interventi
chirurgici.
• Ottico: è un tecnico diplomato in una Scuola di Ottica che ha
il compito di allestire l’occhiale prescritto dal Medico Oculista
e di consigliare lenti che correggono semplici difetti visivi.
• Presbiopia: anomalia per cui un occhio non riesce ad “acco-
modare”, non riesce cioè a mettere a fuoco a distanza ravvi-
cinata; richiede occhiali per ogni attività svolta nel raggio di
20-50 centimetri o meno.
54 La visita oculistica
• PRK: tecnica laser semplice di correzione dei difetti di vista.
• Retina: struttura nervosa dell’occhio. È la sede in cui si for-
mano le immagini trasmesse poi al cervello dal nervo ottico.
La sua buona funzionalità consente di vedere bene. Le sue
malattie interferiscono sulla qualità visiva.
• Visus o acuità visiva: capacità dell’occhio a vedere; un oc-
chio che vede bene ha 10/10 di visus (cioè il 100 per 100 di
vista) un occhio che vede poco ha 1-2/10 cioè il 10-20% della
visione totale; la minore o maggiore acuità visiva dipende in
generale dalle condizioni di salute dell’occhio e della retina in
particolare.
• Visione da lontano: quando una persona guarda qualcosa si-
tuata a 3 metri od oltre si dice che usa la visione per lontano;
è in pratica la visione che serve per vedere la televisione, per
guidare la macchina, ecc.
• Visione da vicino: quando una persona guarda qualcosa si-
tuata ad una distanza inferiore ai 40 cm circa dal suo occhio
si dice che utilizza la visione per vicino; è in pratica la visione
che serve per leggere, scrivere, ecc.
• Visione intermedia: quando una persona guarda lo schermo
del Pc, il cruscotto della macchina, ecc., utilizza la visione in-
termedia, cioè oltre i 40 cm e sotto gli 80 cm.
La visita oculistica 55
La
SCELTA
dell’OCCHIALE
La scelta dell’occhiale
58 La visita oculistica
L’accoglienza
Fin dal primo approccio l’Ottico svolge un ruolo delicato in cui si inseri-
sce anche la componente psicologica.
L’Ottico lascerà al cliente la possibilità di scegliere tra gli occhiali espo-
sti, ma allo stesso tempo sarà pronto ad assisterlo con professionalità
mettendogli a disposizione la propria conoscenza della materia.
La comprensione
La visita oculistica 59
L’importanza della tecnologia nel punto vendita
60 La visita oculistica
un buon equilibrio tra la visione da lontano e quella da vicino, quella
inferiore è pensata per le distanze minori. Ovviamente esistono in com-
mercio le lenti bifocali che però hanno un’area limitata per la visione
da vicino e le trifocali che sono dotate di un’area dedicata alla visione
dell’intermedio. Le lenti progressive rappresentano la soluzione miglio-
re, sia a livello estetico che di comfort.
La visita oculistica 61
I trattamenti
Quando realizza un paio di lenti sulla base della prescrizione del medi-
co Oculista, l’Ottico determina, in base allo stile di vita del portatore, il
trattamento o, meglio, i trattamenti da applicare alle lenti stesse. I più
comuni sono l’antiriflesso, che scherma i riflessi che diventano chiara-
mente visibili sulla lente, generando difficoltà di visione, l’idrorepellente
e l’indurente; le lenti organiche (in plastica) sono sì facili da portare, ma
sono più delicate rispetto a quelle in vetro. Il trattamento di indurimento
ne aumenta la resistenza: pur mantenendo una qualità elevata della vi-
sione prolunga la durata temporale della lente. A una lente da vista può
anche essere chiesto di proteggere dai raggi solari UVA e UVB quando
cambiano le condizioni di luce. In questo caso si ricorre al trattamento
fotocromatico, che permette alle lenti di adattarsi automaticamente tra-
sformando la colorazione da bianca in ambienti chiusi o di notte, a scura
quando si è all’aria aperta o di fronte a sorgenti luminose, con livelli di
scurimento che aumentano all’aumentare dell’intensità della luce.
62 La visita oculistica