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Cosa significa fare filosofia?

Fare filosofia significa imparare a pensare; per questo la si liquida rapidamente come inutile: infatti, chi non
sa pensare? Pensare, pensiamo, è come “respirare”; forse anche più semplice. Pensare è l’attività più
semplice che compiamo ogni giorno, ogni ora, ogni istante. Possiamo anche dire che per noi esistere
significa pensare: ma nessuno di noi impara ad esistere, quindi nessuno di noi ha il bisogno di imparare a
pensare. Così pensiamo. Ecco, per fare filosofia è anzitutto necessario che abbandoniamo questa credenza
e che finalmente ammettiamo che: non tutti pensano; anzi, innanzitutto e per lo più noi non pensiamo.

Es. pratico

Oppure, d’altro canto, siamo soliti pensare che solo le scienze naturali pensano.

Es. pratico

Tuttavia, esiste una modalità di usare la nostra ragione, ovvero di pensare, che non si identifica né con il
senso comune, né con le scienze (che calcolano, ma non pensano): l’argomentazione.

Il valore vitale di questo insegnamento è davvero alto: se ci pensiamo, solitamente laddove non riusciamo a
calcolare, lasciamo spazio unicamente alle emozioni e ai sentimenti; perciò, diciamo che le scelte di vita,
alla fine, sono irrazionali. Ma in questa conclusione si nasconde una profonda tristezza e un profondo
nichilismo: ci che è irrazionale, infatti, non ci appartiene. Al contrario, se pensare non equivale a calcolare,
bensì ad argomentare, allora si apre lo spazio per una diversa forma di razionalità, meno certa della
matematica, ma più chiara delle emozioni e dei sentimenti.

Sì, ma perché imparare ad argomentare? “Imparare ad argomentare significa difendere lo spazio di libertà
del nostro pensiero in un mondo in cui tutto agisce e seduce, ma non sempre persuade con motivi e
ragioni”. Ecco, l’argomentazione è l’antidoto alla seduzione del mondo della tecno-comunicazione, che
agisce attraverso la persuasione. Imparare ad argomentare, dunque, per essere un po’ meno schiavi, un
po’ più liberi.

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