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Introduzione
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• La procrastinazione è una delle prime cause di infelicità (che ne siate consapevoli o meno).
• Il potenziale (ciò che potresti fare nella tua vita) è completamente oscurato da ciò che procrastini.
• La complessità (in termini di velocità di cambiamento e mancanza di attenzione e focus) che stiamo vivendo
nel 2021 rende obsolete le “classiche” tecniche di gestione del proprio tempo e dei propri progetti (personali
e lavorativi). Procrastinare è una delle conseguenze più devastanti.
• Un METODO. Non una serie di tattiche sconclusionate, ma un metodo che inizia con una serie di esercizi per
fare chiarezza e si conclude con la capacità di portare avanti un progetto e/o organizzare la propria vita.
• Un cambio di prospettiva e di convinzioni riguardo la gestione del tempo. Da “gestione del tempo” a “valoriz-
zazione del tempo”.
• Ho creato questo metodo in primis per me stessa. Ho brancolato nel buio per-
ché la mia vita mi sembrava “troppo complessa” e le soluzioni sul mercato “troppo
semplicistiche”.
• Ho studiato approfonditamente l’approccio Lean Giapponese, che di fatto si basa
sulla ricerca di valore e la riduzione degli sprechi.
• Ho migliaia di studenti in Ritualmente (e altri corsi) che ne hanno un immenso
bisogno.
SBLOCCA IL TUO POTENZIALE
Capitolo 1
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Nel percorso di vita di una persona esistono due concetti universali. Il potenziale e l’attuale.
Più il GAP tra ciò che potremmo fare/raggiungere e ciò che realmente facciamo/raggiungiamo è ampio, più gran-
de è l’insoddisfazione.
Procrastinare significa scegliere di posticipare un’azione o un’intenzione che costa energia (fatica) mentale,
fisica o emotiva, ma che presumibilmente porterebbe un risultato atteso nel medio-lungo termine a fronte
di una gratificazione istantanea.
1. QUANDO ABBIAMO UNA DATA DI SCADENZA: questo riduce la stima che abbiamo in noi stessi e nella
nostra parola, potenzialmente ci crea problemi oggettivi verso terzi.
2. QUANDO NON ABBIAMO UNA DATA DI SCADENZA (Decisioni e Abitudini): questo ha un impatto enorme
sul gap potenziale-attuale della nostra vita. Causa diretta di infelicità.
• DISORGANIZZAZIONE: non riesco a gestire le date di scadenza, non riesco ad organizzare il mio tempo.
• MANCANZA DI CHIAREZZA E VISIONE: vorrei, ma non sono mai sicura sia la strada giusta.
• ALTA DIFFICOLTÀ DEI TASK: difficoltà nell’affrontare i compiti che dovrei affrontare (esempio un task nuo-
vo, mai fatto prima).
Queste 3 cause generali contengono una serie di sotto-cause più specifiche, che vedremo nel dettaglio nel
percorso, come ad esempio nella disorganizzazione c’è l’incapacità di stare focalizzati (distrazioni), l’incapacità di
gestire l’energia, di pianificare bene ecc.
Anni fa, le cause della procrastinazione erano le stesse. Ma l’entità era completamente diversa.
SBLOCCA IL TUO POTENZIALE
La mancanza di chiarezza è un must causa la continua esposizione ai social. Vediamo vite inarrivabili, ogni
aspetto della vita deve essere potenzialmente perfetto, non siamo più abituati a saper scegliere cosa è più o
meno importante.
L’alta difficoltà dei task è aumentata causa la velocità con cui il mondo evolve. La tecnologia è un processo
esponenziale, il nostro cervello apprende più lentamente e quindi ci sembra un dilemma senza fine (ma in realtà
c’è una soluzione che vedremo in questo corso!).
Quindi....
Sentivo di non poter gestire e affrontare tutta questa complessità e tutta questa velocità. Va bene le “to do list”,
va bene le varie tecniche di gestione del tempo e dell’attenzione... ma nulla sembrava funzionare.
Potenziale Personale Agile deriva in primis da una mia esigenza personale. Del potenziale abbiamo parlato,
parliamo ora di “Agile”.
SCRUM è un framework di regole che attivano dei comportamenti virtuosi nell’ambito della gestione di progetti.
Significa che grazie ad un’insieme di regole predefinite, semplici e attuabili, riesco a gestire sistemi complessi
che con regole complesse e macchinose non sarebbero gestibili.
1. L’Empirismo e cioè itero dei processi e ne faccio esperienza, migliorandomi grazie a continue retrospettive.
Prendo decisioni basandomi su ciò che ho osservato.
2. L’approccio Lean e cioè la riduzione degli sprechi, dando spazio al valore e a ciò che è essenziale.
Quindi, grazie a SCRUM, all’approccio Lean e a tutta la mia conoscenza di crescita personale ho ingegnerizzato il
Metodo Potenziale Personale AGILE.
Lo vediamo STEP-BY-STEP in questo corso, ricordati che saranno regole semplici, imprescindibili, per gestire
sistemi complessi, quale ad esempio la nostra vita.
SBLOCCA IL TUO POTENZIALE
Capitolo 2
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Il metodo SCRUM che è alla base di PPA si focalizza sul lavoro in Team.
Il Team è composto da 3 RUOLI fondamentali che sono, il product owner, lo scrum master e il developer. Questi
3 ruoli sono essenzialmente separati e rispondono a queste 3 domande:
1. Cosa? (PO)
2. Quando? (SM)
3. Come? (Dev.)
E queste sono le stesse 3 domande chiave che ogni giorno dobbiamo porci nella nostra vita. E le risposte deter-
minano quel famoso GAP tra potenziale e attuale.
Ho identificato questi 3 ruoli come 3 “cappelli” che tendenzialmente indossiamo nella nostra vita, in base alla
circostanza.
Per smettere di procrastinare e riuscire ad accedere al nostro potenziale, è necessario bilanciare questi 3 ruoli,
nutrendoli e non negandone nemmeno uno.
Il visionario:
• Sviluppare l’intuito.
• Conoscere sé stesso.
• Riconoscere il VALORE delle attività.
• Superare il giudizio degli altri.
• Valorizzare il tempo.
• Introspezione.
• Capacità di dire NO.
• Saper “sognare” in grande senza paura.
Il Coach:
SBLOCCA IL TUO POTENZIALE
• Consapevolezza.
• Organizzazione del tempo.
• Gestione dell’energia.
L’esecutore:
1) Solo “Visionario”: Tendi a sognare in grande, conosci bene te stesso ma non agisci, ti senti disorganizzato e
fai fatica a verticalizzare su alcune competenze.
2) Solo “Coach”: Tendi a sapere tutto sulla pianificazione, non manchi una data di scadenza, sei una persona
ordinata, ma non riesci bene a capire che cosa apporta davvero valore alla tua vita, sei “busy” ma inconcludente.
Preferisci il pianificare al fare.
3) Solo “Esecutore”: sei super verticalizzato, ti formi e ti informi. Ti piace “fare”, ma non ti senti particolarmente
organizzato. Non riesci a sognare in grande e a capire i tuoi valori, tendi ad affidarti a ciò che gli altri si aspettano
da te.
4) Sei “Visionario” e “Coach”: il problema qui è la qualità di ciò che fai, lo fai, è anche allineato ai tuoi valori ma
non lo fai abbastanza bene. Soffrono i risultati.
6) Sei “Coach” e “Esecutore”: apparentemente tutto perfetto, ma manca la capacità di trovare le priorità giuste
e di saper identificare il valore.
☝ Se noti, questi cerchi rappresentano la risposta alle cause di procrastinazione identificate nel Capitolo 1. La
consapevolezza di dove siamo ci fa comprendere le nostre debolezze per trovare soluzioni mirate.
✏ HOMEWORK - Capitolo 2
In quale intersezione o cerchio ti identifichi? Alla luce di questa consapevolezza, quali sono le principali cause
per cui procrastini?
SBLOCCA IL TUO POTENZIALE
Capitolo 3
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Valore
Nell’approccio Lean: VALORE e VALORE AGGIUNTO.
Valore aggiunto: un’attività è a valore aggiunto se un cliente è disposto a pagare; converte l’input
in output; non è spreco.
Ciò che per noi ha valore è soggettivo e insindacabile ed è tutto ciò per cui siamo disposti a combattere, che genera
genuina soddisfazione e felicità nel lungo termine.
Quindi, un’attività a valore aggiunto è quella in accordo con i nostri valori, converte un nostro input in un output in
termini pratici o emotivi e non è spreco.
Il saper, in primis, riconoscere il VALORE e di conseguenza scegliere attività a valore aggiunto non è semplice, è
un allenamento, non siamo mai stati sfidati a farlo, anzi se possibile siamo stati disincentivati.
✏ A- HOMEWORK - Capitolo 3
Descrivi in una pagina la tua giornata ideale. Ecco le linee guida per svolgere l’esercizio:
✏ B - HOMEWORK - Capitolo 3
Identifica i tuoi valori fondamentali, estrapolandoli dalla tua giornata ideale. Ecco una tabella di esempio
da cui scegliere.
Ora scrivi i tuoi 5 valori fondamentali e tienili con te. (Scala di Fibonacci per valutarli)
I valori potrebbero cambiare, o forse noi diventiamo consapevoli dei nostri valori. Sono quelli per cui
scendiamo in arena come gladiatori. Non sono negoziabili.
SBLOCCA IL TUO POTENZIALE
Capitolo 4
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È questione di identità
L’autoverifica è una teoria psicologica sociale che afferma che le persone vogliono essere conosciute e
comprese dagli altri in base alle loro convinzioni e sentimenti fermamente sostenuti su se stessi,
cioè la visione di sé.
Abbiamo detto che spesso le persone tendono a procrastinare su “cose” che non hanno una specifica data di
scadenza.
Spesso accade che nei periodi di forte cambiamento, si vorrebbe perseguire il proprio sé scoperto, ma è estre-
mamente difficile superare le convinzioni passate su se stessi.
Esempio: Se una mamma è convinta di essere sempre disponibile (caratteristica di personalità) e ad un certo
punto vorrebbe ritagliarsi del tempo per sé stessa, tenderà a procrastinare perché inconsciamente vuole essere
vista dagli altri come persona disponibile.
È un meccanismo di difesa.
È un lavoro di identità.
L’identità non è STATICA, cambia nel tempo. Cambia con gli eventi della vita, con la maturità, con le condizioni.
Nulla vieta di cambiare, ma la consapevolezza di dover lavorare su questi schemi inconsci è fondamentale per
capire se tutto questo procrastinare non sia dato da un’identità che forse non ci appartiene più, ma che siamo
stati convinti di avere per moltissimi anni.
✏ A- HOMEWORK - Capitolo 4
Puoi rispondere a queste domande per fare chiarezza e trarre spunti di consapevolezza.
La domanda interessante è: “Che cosa mi dona e che cosa mi toglie una determinata cosa che voglio fare nella
vita?”
E ragionare consciamente sulla risposta, dopo aver seguito l’esercizio dei valori, ci può illuminare tantissimo su
noi stessi.
✏ B - HOMEWORK - Capitolo 4
Capitolo 5
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Il magazzino è il contenitore di tutti i nostri progetti. È il pensatoio, cioè il luogo dove scarichiamo la testa.
Gli oggetti all’interno del magazzino sono i nostri progetti, sogni, cose che vogliamo realizzare.
Gli oggetti all’interno del magazzino sono SEMPRE scelti dal visionario, in accordo con i valori personali.
Sono tendenzialmente legati ad un risultato finale.
Tendenzialmente gli oggetti del magazzino sono “grandi” cioè ampi, non troppo specifici. Il nostro compito, per
renderli azionabili è quello di renderli sempre più specifici.
1. La descrizione: aggiungo un paio di righe di descrizione, per capire se effettivamente questo oggetto è allinea-
to ai miei valori e aggiunge valore alla mia vita.
“Voglio scrivere un libro per migliorare la mia autorità nell’ambito della crescita personale e per arrivare a moltissime
persone attraverso un nuovo medium. Il tema principale sarà xyz”
SBLOCCA IL TUO POTENZIALE
Facciamo questo esercizio UNA sola volta. Se seguiremo il metodo PPA non avremo bisogno di farlo ulterior-
mente, perché nel metodo il magazzino viene costantemente revisionato.
• Progetto lavorativo.
• Progetto personale (hobby o lavorativo extra).
• Progetto familiare.
• Progetto sportivo.
• Progetto di studio.
• Viaggio.
• Progetto casalingo.
• Progetto burocratico/finanziario.
• ecc.
✏ HOMEWORK - Capitolo 5
Costruisci il tuo magazzino. In un foglio definisci tutti i progetti che ti vengono in mente e che sono allineati con
i valori della tua vita. Prenditi il giusto tempo per pensarci bene. Aggiungi una descrizione, una eventuale data di
scadenza e un tag (magari con un codice colore).
Puoi usare il format della card come questa: Costruisci il tuo magazzino. In un foglio definisci tutti i progetti che
ti vengono in mente e che sono allineati con i valori della tua vita. Prenditi il giusto tempo per pensarci bene.
Aggiungi una descrizione, una eventuale data di scadenza e un tag (magari con un codice colore).
Gli “oggetti” possono essere gestiti sia in cartaceo che in digitale. Per il digitale ti mostrerò Click-Up più avanti nel
corso.
SBLOCCA IL TUO POTENZIALE
Capitolo 6
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GLI EVENTI
Per ora tieni il magazzino così come l’hai creato, stiamo definendo i pezzi della Metodologia, tutto avrà un senso
tra pochissimo.
Finora abbiamo interpellato il visionario, mentre degli eventi si occupa il coach. Gli eventi sono momenti di piani-
ficazione e riflessione a supporto del “fare”.
Lo sprint è un orizzonte temporale (1- 4 settimane) nel quale produrre valore definito per la propria vita.
Più sei nuovo a questa metodologia, più ti consiglio sprint piccoli, cioè ti una settimana, in modo da aggiustare
frequentemente il tiro.
Una volta a settima pianifichi cosa fare nello sprint, attingendo dal magazzino attraverso delle regole che vedre-
mo tra pochissimo. In questo evento definisci “cosa fare” durante la settimana, quale sarà il carico di lavoro (in
base a tempo ed energia) e quando bloccare il tuo tempo per farlo.
Una volta al giorno, possibilmente la mattina prima di iniziare a lavorare sui tuoi progetti, ti fermi e rispondi a
queste 3 domande. “Cosa ho fatto ieri?”, “Cosa farò oggi?”, “Che impedimenti sto incontrando?”.
È l’incontro per fare il punto della situazione e capire se ci sono particolari problematiche nella giornata, che
richiedono la tua attenzione, da risolvere.
In questo evento, che si svolge settimanalmente, vai a specificare gli oggetti che ci sono nel tuo magazzino.
Abbiamo visto che gli oggetti sono “ampi” e pian piano vanno affettati in oggetti più piccoli. Infatti nello sprint
SBLOCCA IL TUO POTENZIALE
entrano oggetti che possono essere gestiti dall’inizio alla fine nello sprint, questo è uno dei criteri.
Questo evento è tra i più importanti perché ci allena a rendere chiaro il processo per far accadere le cose che
desideriamo.
Da specificare:
• Nel raffinamento non faccio nulla, ma scandisco semplicemente i progetti.
• Non scelgo cosa va nello sprint.
• Raffino ciò che mi sembra più immediato, ma non è detto che ricada nello sprint immediatamente successi-
vo.
✏ HOMEWORK - Capitolo 5
Identifica nella tua settimana dei blocchi di tempo, possibilmente sempre gli stessi, per i 4 eventi PPA.
SBLOCCA IL TUO POTENZIALE
Capitolo 7
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GLI INNESCHI
La definizione di “pronto”
Nel magazzino, come abbiamo visto precedentemente, abbiamo oggetti di diversa ampiezza.
Durante il “Raffinamento” l’obiettivo del visionario è di assottigliare gli oggetti fino a renderli task che possono
essere azionabili e inseriti in pianificazione (di sprint).
Un “Oggetto” diventa “Task” (cioè può passare in pianificazione di sprint) quando è pronto.
La definizione di pronto in primis ha a che vedere con la chiarezza. Un oggetto non può diventare task fino
a che non è perfettamente chiaro che cosa si dovrà effettivamente svolgere.
Ognuno, in questo caso, può scegliere di essere o meno strutturato. L’importante è la chiarezza. Se manca chia-
rezza e l’oggetto è urgente, allora va nel “parcheggio” (che vediamo tra poco).
Se la Definizione di Pronto non ci soddisfa, la retrospettiva è il momento giusto per modificare questa definizio-
ne, migliorandola.
Attenzione alla “pesantezza” della definizione. Se mi mancano degli step per iniziare ad azionare il task, significa
che non è pronto.
Ad esempio, se il task è scrivere il blog, nella definizione di pronto non posso avere “1. fai tutta la ricerca per
il blog”. Quello sarà un task a sé. Il task di scrittura è pronto quando una persona può praticamente iniziare a
scrivere.
La definizione di “fatto”
☝ Questo concetto è un po’ avanzato e potrebbe essere utile solo quando ci sono dei problemi di qualità o progetti
iterativi che devono appunto migliorare la qualità.
SBLOCCA IL TUO POTENZIALE
La definizione di “fatto” è ciò che definisce gli standard qualitativi per cui un task si considera effettivamente
completato (durante lo sprint).
La definizione di fatto è la serie di criteri che una serie di oggetti deve raggiungere per essere considerato fatto.
Esempio:
Questi criteri vengono applicati ad ogni oggetto “Post per il blog” anche se ogni settimana il post avrà un tema
diverso.
Poi, se proprio vogliamo, possiamo aggiungere dei Criteri di Accettazione che sono una serie di criteri da ag-
giungere all’oggetto specifico per considerarlo fatto.
Ad esempio:
(Approfondimento: il task può essere a sua volta scomposto in altri task, ma è direttamente azionabile e inutui-
bile).
✏ HOMEWORK - Capitolo 7
Imposta almeno una definizione di pronto e almeno una definizione di fatto per un task nel tuo magazzino.
SBLOCCA IL TUO POTENZIALE
Capitolo 8
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*da qui in poi considero lo sprint di una settimana e uso i due termini in modo intercambiabile.
Inserisco quindi:
• impegni e appuntamenti già accordati (call, riunioni, visite mediche, pomeriggio con un’amica).
• ore di ufficio se queste non possono ospitare alcun “task” dal magazzino.
• gli eventi PPA.
☝ Tip: considera anche il tempo per gli spostamenti a calendario, per renderlo più realistico.
SBLOCCA IL TUO POTENZIALE
A questo punto lo spazio bianco è tendenzialmente quello che rimane per i vari task.
Il Buffer delle interruzioni è diverso per ciascuno di noi. Più abbiamo una vita variabile e/o siamo dipendenti da
qualcuno che in un qualche modo decide parte del nostro tempo, più questo buffer deve essere grande. Esem-
pio: se sono mamma di un bimbo neonato e me ne occupo al 100% so che magari ho 3 ore libere al giorno in cui
dorme. Tengo il 50% di queste 3 ore vuoto. Quindi considererò piena ed effettiva solo un’ora e mezza. Lo stesso
vale se ho un lavoro dove svolgo l’attività di customer service. Considero X% di interruzioni. Oppure se sono un
manager tengo il 50% del tempo come buffer per gestire il team.
Il beneficio del buffer è di assorbire la variabilità. Cioè, io pianifico sottostimando il tempo che ho. Se poi ne ho
di più, meglio. Accelero.
In questo magazzino inserirò tutti i task che ho intenzione di portare a termine all’interno dello sprint.
🔴 In ogni sprint porto con me le abitudini che voglio implementare (posso avere una lista che me le ricorda) e
scelgo intenzionalmente quelle che effettivamente attuerò nello sprint. Inserisco a calendario quelle che blocca-
no del tempo (esempio sport, yoga, rituali, morning routine ecc.)
🔴 In ogni sprint apro una lista dove inserirò tutti i vari “to do” che arrivano “improvvisamente” e che non hanno
una collocazione nel magazzino primario, perché non sono parte di progetti. Ad esempio, pagare una bolletta,
telefonare ad un medico, inviare un contratto e così via. Ricordiamoci sempre di applicare la teoria dei no (Not
SBLOCCA IL TUO POTENZIALE
🔴 In ogni sprint scelgo una serie di task dal magazzino principale, in base alle priorità e ai criteri di tempo ed
energia a disposizione.
🔴 In ogni sprint ho una lista parcheggio dove ci finiscono task che devo gestire eventualmente alla luce dei Daily
ed eventuali impedimenti o chiarimenti necessari (e che spesso saranno assorbiti dal buffer delle interruzioni).
SBLOCCA IL TUO POTENZIALE
Capitolo 9
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Questo significa che non scelgo il lunedì cosa farò in quali orari e quanto ci metterò (pianificazione a cascata).
Una volta organizzato il magazzino di sprint, nel daily scelgo da quali task iniziare e procedo nella mia giornata,
affrontandone uno alla volta, in pull, cioè li trascino dal magazzino.
Qui è importante ragionare su alcuni criteri con cui trascinare i vari task:
• Urgenza.
• Importanza.
• Energia.
• Lunghezza.
Un cenno ai livelli di energia da tenere in considerazione. Il sistema pull aiuta a bilanciare l’energia, posso co-
munque portare avanti punti, anche a bassa enegia, scegliendo task a bassa energia.
SBLOCCA IL TUO POTENZIALE
Capitolo 10
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Il burn-down chart è un grafico che vede sull’asse delle x l’orizzonte temporale dello sprint. Sull’asse delle y i
punti stimati che abbiamo pianificato di svolgere nello sprint.
Si traccia la linea rossa che è il ritmo “ideale” e quella verde è il ritmo attuale. Aiuta moltissimo a capire a che
punto siamo, a fare veloci valutazioni nei daily rispetto a eventuali impedimenti.
La prima settimana si stima, la seconda si utilizza il numero attuale della prima settimana e così via. chiaramente
dobbiamo tenere conto di eventuali ferie, cambiamenti di routine ecc.
SBLOCCA IL TUO POTENZIALE
Capitolo 11
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Capitolo 12
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Abbiamo visto che PPA si basa sulla filosofia Lean, che a sua volta si basa sul principio di eliminazione degli spre-
chi. Spesso ci diciamo che non abbiamo tempo. Ma abbiamo identificato e rimosso gli sprechi del nostro tempo?
Questo spreco è tutto il tempo che trascorre tra una decisione e la sua attuazione.
Qualche esempio: se decidiamo di mettere la sveglia alle 7.00 e clicchiamo snooze fino alle 7.45, ci sono 45 min.
di over-waiting, infatti la sera precedente abbiamo deciso di alzarci alle 7.00 e abbiamo ritardato l’attuazione di
questa decisione fino alle 7.45.
Lo spreco di over-waiting, non solo fa perdere ore ed ore durante l’intera giornata, senza neanche accorgercene,
ma genera tendenzialmente in noi la sensazione di essere in ritardo, di fare le cose sempre di fretta e di non
avere mai tempo. Sarebbe molto più efficace, o decidere di dormire 45 min. in più, oppure spendere quei 45
min. per fare qualcosa allineato con i nostri desideri e visioni.
Inizio a studiare alle 9, alle 9.20 sto ancora leggendo le mail di pubblicità di Kiko e Zara.
Stasera vado in palestra alle 17...ma poi alle 17 non sto tanto bene, devo mangiare qualcosa mentre controllo i
vari social (che ho controllato 10 min. fa, però non si sa mai...), poi ho una conversazione WhatsApp a cui devo
assolutamente rispondere, non so che podcast ascoltare in palestra quindi impiego mezz’ora per sceglierlo e, di
fatto, arrivo in palestra alle 18.30 (oppure, non ci vado proprio).
Questo spreco è tutto il tempo impiegato nel “seguire” un brand o una persona che non apporta valore alla nostra
vita sui vari social.
Quando volevo iniziare il mio business online ho iniziato a seguire almeno 50 persone che facevano lo stesso.
Questo ha generato 2 principali problemi nella mia vita:
• Perdevo più tempo a consumare contenuti (mail, video, social ecc.) che a fare qualcosa di utile per il mio
SBLOCCA IL TUO POTENZIALE
business.
• Mi portava a rimandare le azioni perché mi confrontavo con qualcuno che era già 10-100-1000 passi più
avanti di me.
La decisione di disiscrivermi dall’80% dei canali YouTube, newsletter, pagine Facebook ecc. mi ha liberato tantis-
simo tempo!
Ho scelto con cura le figure online che davvero apportano valore continuo alla mia vita e oggi il loro materiale mi
aiuta ad agire, invece che post-porre le mie decisioni.
Ho anche imparato che ci sono momenti dedicati a questo, quindi non consumo materiale giornalmente, ma
magari ogni due giorni e lascio le mail nella casella di posta non letta, perché materiale prezioso quando voglio
dedicare un’ora ad essere ispirata e motivata da chi stimo ed ammiro.
Quindi, no, non è un invito a non seguirmi più 😜 Ma scegliete con cura le persone a cui dedicate il vostro tem-
po:
• Che valore apportano alla vostra vita?
• Che cosa avete da imparare?
• Quali sono i momenti migliori per consumare i vari contenuti?
Queste domande sono utili anche per le persone che seguiamo che fanno parte del nostro passato, per esempio
ex fidanzati o ex amici.
Questo spreco è tutto il tempo impiegato ad alimentare i nostri pensieri limitanti o preoccupati, quando si tratta
di portare a termine un compito.
Ogni pensiero è un’entità che si materializza nella nostra mente in attesa di essere processato. Noi abbiamo il
potere di lasciarlo andare, oppure di alimentarlo. Più lo alimentiamo, più facciamo esperienza dell’effetto palla
di neve, ovvero, da un fiocco di neve, si forma una valanga inarrestabile.
Un esempio emblematico di questo tipo di spreco è spesso presente nella vita dello studente perfezionista:
Ore 9:01: “Questo argomento non è semplice. Se solo avessi preso meglio questa parte di appunti sarebbe tutto
immediato. E’ praticamente inutile fare questo argomento finché non riesco a procurarmi quegli appunti. Vera-
mente non riuscirò mai a passare questo esame. Non so davvero come fare. La mia vita farà schifo finché sarò
uno studente...E chissà se mai riuscirò trovare lavoro...”
SBLOCCA IL TUO POTENZIALE
Come vedi, da un pensiero lecito, ovvero quello degli appunti incompleti, in pochi secondi, si può arrivare a dubi-
tare del fatto di trovare lavoro.
Tutto questo alimentare i pensieri negativi non fa altro che bloccare l’azione e far perdere tempo. Questo accade
in diversi ambiti, non solo nello studio.
Questo spreco è tutto il tempo impiegato a passare da un’attività all’altra senza concludere ciò che si sta facendo.
Nel manufacturing questo è chiamato “tempo di set-up” ovvero il tempo ci si mette per cambiare, per esempio,
la vernice in un macchinario per fare un prodotto rosso, dopo aver fatto lo stesso prodotto, ma giallo.
Per passare da un’attività all’altra, nella nostra vita, ci vuole tempo perché la mente perde la concentrazione,
a volte dobbiamo procurarci il materiale (per cucinare gli ingredienti, per leggere dobbiamo trovare il libro) o,
semplicemente, abbiamo bisogno di riattivare alcune parti del cervello implicate in un’attività piuttosto che un’al-
tra.
Saltare da un’attività all’altra ha un costo. E non ha senso pagare questo prezzo nella nostra vita.
☝
•
Come ridurre questo spreco?
Metodo pomodoro.
• Compilando la chart.
• Musica di focalizzazione.
Questo spreco è tutto il tempo impiegato a fare attività a zero valore aggiunto nella nostra vita, oppure a rifare
attività in un circolo continuo dove non si conclude nulla.
Un esempio lampante è la pianificazione. Tempo fa, ogni giorno spendevo tantissimo tempo a pianificare nel
dettaglio la giornata. Poi rispettavo mai i tempi prestabiliti. Allora ri-pianificavo. Forse era il problema che la app
che avevo non era abbastanza completa. Allora ne scaricavo un’altra. E così via. In un continuo circolo vizioso di
pianificazione.
Era un continuo fare e rifare, senza agire verso i miei obiettivi. Mi sentivo in movimento solo per il fatto che sta-
vo facendo qualcosa, ma non aggiungevo valore al processo e non facevo passi avanti.
SBLOCCA IL TUO POTENZIALE
☝
•
Come ridurre questo spreco?
Attraverso una buona retrospettiva.
• Attraverso un buon raffinamento.
No... Inutile essere duri con noi stessi, l’importante è prendere consapevolezza che questa è forse la prima fonte
di spreco nelle nostre vite.
Abbiamo il cellulare continuamente tra le mani, a volte, con rammarico, la app che traccia il tempo speso davan-
ti al cellulare mi ha notificato anche 4-5 ore al giorno.
Ricordo la sensazione di shock vedendo quel numero sul mio schermo.
Non c’è bisogno che spieghi in dettaglio questo spreco, è noto ad ognuno di noi.
☝
•
Come ridurre questo spreco?
App varie di controllo dei social.
• Orologio e sveglia “veri”.
• Zone vietate al telefono.
• Lavorare lontani dal telefono.
Questo spreco è il tempo impiegato a guardare programmi TV inutili, video inutili, leggere articoli inutili e giornali
inutili.
Capisco che di primo acchito qualcuno possa pensare: “Si è inutile, ma a me piace e mi rilassa”. Vale sempre la
regola dell’80/20. Ma io su questo tendo ad essere più restrittiva, soprattutto se mi manca tempo.
Ho una sola vita. E la voglio vivere da protagonista. voglio sfidarmi, voglio imparare, voglio saper accogliere le
opportunità.
☝
•
Come ridurre questo spreco?
Sostituzione fonti intrattenimento.
• Bloccare le notizie di cronaca.
✏ HOMEWORK - Capitolo 12
Identifica i principali sprechi che pensi ti stiano maggiormente rubando tempo. Implementa i consigli per elimi-
nare questi sprechi.
SBLOCCA IL TUO POTENZIALE
Capitolo 13
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Ciò che funziona per me, per procedere a ritmo sostenibile, è la ricerca selettiva dello stato di flow.
Questo è uno stato di estrema concentrazione, un senso di estasi, un senso di chiarezza, hai il pieno controllo
della situazione, ti dimentichi di te stesso. Ti senti parte di qualcosa di più grande. In questo spazio anche la per-
cezione del tempo si trasforma.
3) LIVELLO DI CHIAREZZA.
4) CONCENTRAZIONE.
L’obiettivo della riorganizzazione del proprio spazio, fisico e digitale, è quello di eliminare il più possibile le di-
strazioni.
Spazio fisico:
Spazio digitale:
Capitolo 14
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Sostenibilità: