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ALBERTO CURCI

dille F. M OSCU
ELE"TTR N C'A R O
PARTE TERZA ( r I ,i, r 46 <;

EDIZIONI CURCI ·MILANO


ALBERTO CURCI

TECNICA
FONDAMENTALE
DEL VIOLINO

*
PAR.TE III.

EDIZIONI CURCI ~MILANO


CONTENUTO DELLA III. PARTE

PREPARAZIONE AL SALTATO pag. 5


Tre Studi sull'arcata preparatoria al saltato .. . . .. .. . . . . ... • .. • 6
LE ALTRE APPLICAZ,IONI .......... . . . ............... . .....• . . . • 7
Scala, intervalli di terze, arpeggio, trilli e note doppie in La bemolle
magg. . .................. . .............. .. ..... .•.. . .. • 7
Due Studi in La bemolle magg. . ............... ... ... • . .... • 8
Scala, intervalli Cli terze, arpeggio, trilli e note doppie in :\fi bemolle
mau. . ..................................... . .. ..... . . . • 9
Due Studi in Mi bemolle magg. . ............ . .. . .. .. .. . .. . • 10

SETTIMO STUDIO IN FORMA DI Dt:ETTO .......•...... • .. . . •••••• • 12


Sviluppo dell'estensione del 40 dito ............. . • ......•. . . .. • 14
Scala, intervalli di terze, arpeggio, trilli e note doppie in :\ti magg. • 15
Tre Studi in l\fi magg. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . • .... • 16
Riassunto delle scale maggiori fino a 4 diesis e -~ bemolli, C'On
diversi ritmi e colpi d'arco ................•......•..... • 17
Arpeggi sull'accordo di tonica nelle tonalità fino a 4 diesis e 4
bemolli con diversi colpi d'arco ............... . ......... . • 19
COLORITI .......................................•............. • 20
Tonalità minori ........................................... . • 23
Scal~, arpegg~o, intervalli di terze, trilli ed esercizi per l'articolazione
m La mm...................................... . ............. . • 23
Esercizio per la rotazione della spalla .. . ....... . ...... . .... . • 24
Tre Studi in La min. . ..................................... . • 25
Scal~, arp~ggi?, intervalli di terze, trilli ed esercizi per l'articolazione
m J\.11 mm ............................................ . • 26
Tre Studi in ~Ii min. . .................................... . • 28
OTTAVO STUDIO fN FOR:\1A DI Dt:ETTO ......................... . • 30
Scala, arpeggio, intervalli, trilli, note doppie cd esercizi m Re min. • 32
Esercizi per l'articolazione della spalla e del polso. . . • . • 33
Due Studi in Re min. . ................. • ... . . ... ..•.. .. .•• • • 34
Cambiamento d'arcata senza interruzione ....... • ............ . • 35
Due Studi per il cambiamento d'arcata ..................... • • 36
Studio sul sincopato ....................................... . • 37
Scala, arpeggio, intervalli, trilli e note doppie in Sol min. . . .•. • 37
Due Studi in Sol min. . ................................... . • 38
Scala, arpeggio, intervalli, trilli e note doppie in Si min. . .... . • 39
Tre Studi in Si min. in tempo 6/8 ......................... . • 40
NONO STUDIO IN FORMA DI DUETTO (Tarantella) ................ . • 42
!)

PARTE III.
PREPARAZIONE AL SALTATO
t bene iniziare lo studio di qucst' arcata preparatoria verso il tallone, là cioè, dove la mano
controlla meglio il rimbalzo dell'arco dovuto all'~lasticità dei crini e perchè trovandosi la mano molto
\•icina al punto di contatto tra corda e arco essa domina meglio l'azione di quest'ultimo.
Condizione preliminare per quest'arcata preparatoria è quella di saper reggere l'arco sospeso
in aria in atteggiamento di voler sonare al tallone, senza poggiare larco sulle corde. Per ottenere ciò
è necessario che il mignolo prema con la necessaria forza sulla bacchetta per agire da contropeso cd
evitare che l'arco tenti a cadere dal lato della punta. Tuttavia il mignolo non deve rinunciare alla
morbidezza delle sue articolazioni per potersi flettere durante l'arcata al momento opportuno.
Questa condizione, per cosi dire, di compromesso tra pressione e morbidezza del mignolo si
ra~unge soltanto poggiando il mignolo lal~rnlmenu sulla bacchetta, un po' più indietro alle altre
dita e leggermente flesso. La posizione latnal.· sulla bacchetta dcl mignolo è indispensabile per evitare
che ~'o mantenendosi morbido e flettendosi scivoli dalla baC'chetta. Premesso ciò si poggi l'arco sulla
corda al tallone e si suoni un'arcata di due o tre centimetri, poi la mano sollevi l'arco dalla corda e
descrivendo nell'aria un ovale rimetta l'arco sulla corda allo stesso punto di prima per ripetere il proce-
dimento per ogni arcata in giù. Per l'arcata in su i movimenti si svolgono in direzione opposta.

AJ1'ERTE.N.(A:
Lo studio di questo colpo d'arco
prescrillo a questo punto dell'inse-
movimeoto io
gnamento serve principafo1Lnte a dare 101pensiooe
ali' allinx1 le conosctn~r prrliminari fi" i
mov1meoto
futuri colpi d'arco saltati, gettati uc. e fi" sulla corda
alleggerire l'arcata al tallone. Pertanto se
ne limiti lo studio in primo luogo qunle ginna-
rtica fi" il braccio destro mentre nLll'applic~wru
pratica ci si alltnga al solo matniale di studw dato qui, essendo l'a/liao ancora immaturo fi" ultniori applic~wni.

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Diruiooe dei mo..imeoti Diruiooe dei mo• fmeoti
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La curva puntegi,riata viene descritta dall'arco nell'aria durante la pansa per riportare l'arco
sulla corda al punto di prima.
Arcata io aa
Arcata in giù
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verso il Tali.

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vuote e npetendo 4 volte ogm nota. ~ :::..J"

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6
TRE STUDI
sull'arcata preparatoria al saltato.

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LE ALTRE APPLICAZIONI (J
Oltre alle cinque applicazioni fondamentali delle dita studiate precedentemente, le dita posson•
produrre in 1& Posizione altri intervalli risultanti dalle prime due applicazio11i fondamentali abbassate d1
un semitono e cioè panendo dal semitono tra corda vuota e primo dito anzichl: dal tono. In tal caso
la 1• Applicazione abbassata di un semitono dà i seguenti intervalli.

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e la 2• Applicazione abba.rsata di un stmitono questi altri intervalli

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AVVERTENZA. - Data la dijficoltà d'intonQ{.wnt di alcuni di questi intervalli se ne /raia.rei per ora lo
studio prendendone solo conoscenza teorica e serwn!Wsi ntlla pratica dei soli interoolli necessari a formare k scale,
gli intervalli e gli accordi nelle tonalità di Mi bemolle e La bemolle magg.

Preparazione per la scala di La bemolle magg. ~ 1 1


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S~CALA, INTERVALLI DI TERZE, ARPEGGIO, TRILLI E NOTE DOPPIE IN LA BEMOLLE MAGG.

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Preparazione per la scala di Mi bemolle magg.

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'283) SCALA, ll\'TER\'ALLI 01 TERZE, ARPEGGIO, TRILLI E NOTE DOPPIE I~ :\Il BE'.\IOLLE illl\GG.

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12

SETII MO STUDIO IN FOR MA DI DUETIO


Riassunto della tecnica studiala dal N. 275 al N. 288.

Moderato
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14

SVILUPPO DELL'ESTENSIONE DEL 40 DITO


N.B. - Se qualcuna delle estensioni dovesse riuscire troppo difficile per l'allievo se ne rimandi lo studio a
( )uando la mano avrà imparato a superare stt1.1:,a sfarzo le estensioni più /acili.
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29.2/. SCALA, INTERVALLI DI TERZE, ARPEGGIO, TRILLI E NOTE DOPPIE IN Ml MAGG.

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16
TRE STt.:DI
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Moderato
alla Metà o •

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N. B. - Studiare anche legando ogni misura in un' areala.

RIASSUNTO DELLE SCALE :\!AGGIORI FINO A 4 DIESIS E 4 BEMOLLI, CON DIVERSI RIT'.\11
E LPI D'ARCO
29 DO magg.
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t:. • 311 . c.
ARPEGGI SULL'ACCORDO DI TONICA NELLE TONALITÀ FINO A 4 DIESIS E 4 BEMOLLI co:-;
• D ' SI COLPI D'ARCO
307. DO rnagg.
T.A. T.A.

- Punta - Tall.
OLmagg.
T.A. T.A. T.A.

- Tali.

T.A.o T.A. o

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. Puota Punta . simile
LAmagg.
T.A. T.A._ a o o " • o ..

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M.S. ..

.. o o ..

Slbmagg.
M.l.

Mib magg.
T.A.

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v., nts o c.
20
I COLORITI
(Effetti dinamki)
Con la determinazione Coloriti s'intende in musica i diversi itradi di forza del suono. Come è
stato già spiegato nella 1• Parte a pag. 34 i coloriti fondamentali in musiC'a sono il piano e il forlt.
Però il suono può essere prodotto anche con altre gradazioni di sonorità e cioè:
pianissimo pp )
piano , P
mezzo forte ( tttf' )
forte (f )
forti«imo f./' )
che formano la gamma completa dei coloriti alla quale s'innestano quali Rraduali mezzi sussidiari il
crescendo (aumento graduale della forza dcl suono) che si scitna
diminuzione graduale della forza del suono che si segna
--=== oppure crtrc. e il diminumdo
opp. dim.
1
I fattori che determinano negli strumenti ad arco il grado di forza sonora sono:
1. La maggiore o minore prtSsione dell'arco sulla corda.
2. La maggiore o minore i·tlocità dell'arco sulla corda.
3. La maggiore o minore pressioni accoppiata alla maggiore o minore rtlocila dt'll'arco sulla corda.
Aumentando la pressione dell'arco sulle corde è necessario accostare l'.1rco verso il ponticello per-
chè a quel punto le corde presentano una magl(iore resistenza alla pressionr, e nello stesso tempo au·
mentare la quantità di crini che tocca la corda, ciò che si ottiene raddriaanrlo \'erticalmente la bacchetta
« a piombo » sui crini.
Al contrario, nel piano, inclinando leggermente la bacchetta verso la tastiera si diminuisce la
quantità di crini che pa.~a sulla corda fino a ridurla al minimo nel piunissim
Per rendersi conto delle di\'erse gradazioni di sonorità che si ~sono produrre s'inizi lo studio
dei coloriti con l'eserciLio seguente sulle corde \ uote adoperando nel piano poco arco e poca pressione
e nel forte più arco e maggiore pressione. Nel crtsa11do e nel diminumdo si regoli l'arco in conformità.

I.... ?l-221~ ecc.


t=t=J .......r
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L'aumentare crnundo e il diminuire diminumdo della sonorit:1 nella st~sa art'.\la presenta una
difficoltà maggiore degli esercizi precedenti, specie se il crtscendo \'iene eseguito con l'arcata in giù
(piano al tallone t forte alla punta) o il diminutndo con l'arcata in su (forte alla punta e piano 11/ tal/0111) perchè
nel primo caso si dovrà produrre il fori' alla punta dell'arco, do\'C cioè il suono è naturalmenie più
debole e nel secondo ca.so il piano al tallone, do\'C il suono ~ naturalmente pii1 forte.
Per ovviare questa difficoltà è bene iniziare lo studio dcl cruw1do e dcl di111imw1do servendosi delle
condi1ioni più favorevoli offerte dall'arco per tali coloriti e cioè il crtsttndo con l'arcata in su e il dimi-
con l'arcata jn giù.

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21

Dopo gli esercizi sulle cortle vuote si applicheranno gli stessi coloriti sulle scale già note.

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ed infine si passerà all'esecuzione del crtscmdo e del diminumdo con l'arcata inversa, cioè il crts<. con l'ar-
ca · n giù e il dim. con l'arcata in su.
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L'esecuzione del crtSundo e dcl diminuendo nella stessa arcata accoppia i due procedimenti già
·. Si studi questo duplice colorito prima sulle corde vuote

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CINQUE STUDI
sui coloriti

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E. 4'113 e ('.
23
TONALITÀ MINORI
LE SCALE MINORI MELODICHE

Esercizio preparatorio (retrocessione del 10 dito senza alzarlo).

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X
Preparazione per la scala di La minore

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2 SCALA, ARPEGGIO, INTERVALLI, TRILLI ED ESERCIZI PER L'ARTICOLAZIONE IN LA MIN.

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(__ 328. ESERCIZIO PER Rl'\FORZARE IL 3° DITO (vedi 1• Parte Esercizio N. 52 ).

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0. ESERCIZIO PER ~- ROTAZIO:'\E DELLA SPt\LLA

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TRE STUDI
in La min.

331.Sostenuto 2--~
Arcate io.tcre e salti di corda

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33 Moderato
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simile

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26

SCALA, ARPEGGIO, INTERVALLI, TRILLI ED ESERCIZI PER L'ARTICOLAZIONE IN Ml MIN.


Preparazione alla scala

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Riassunto dtlla ucnira studiala dal N. 290 ai N. 342.

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34 . SCALA, ARPEGGIO, INTERVALLI, TRILLI, NOTE DOPPIE EO ESERCIZI IN RE ~llN.

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NOTE DOPPIE

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-., ESERCIZI PER L'ARTICOLAZIONE DELLA SPALLA E DEL POLSO
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34

DUE STUDI
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E. 431$ e C'.
35

CAMBIAMENTO D'ARCATA SENZA INTERRUZIONE

Una delle principali aspirazioni tecniche del violinista è quella di raggiungere un cambiamento
d'arco senza produrre pause tra un'arcata e l'altra. Per quanto questo ideale tecnico non faccia parte
dello studio elementare, tuttavia, poichè la sua pratica realizzazione avviene a traverso lo svolgersi di
movimenti di carattere meccanico e data la sua grande importanza nella tecnica violinistica generale
è indispensabile che l'allievo ne conosca fin d'ora il procedimento per poterne curare in seguito il per-
fezionamento insieme con le altre specie di tecnica di cui son date qui le norme fondamentali.
Per raggiungere il cambiamento d'arcata senza interruzione del suono è necessario che nel mo-
mento in cui l'arco cambia direzione, l'avambraccio, il polso e la mano assumano, ciascuno per quel
tanto che lo riguarda, una parte del procedimento meccanico di questa tecnica.

Nell'arcata in giù con cambiamenta d'arco alla punta si osservino le seguenti norme:
1. Quando il braccio avrà tirato quasi tutta l'arcata, deve fermarsi lasciando 3 o 4 centimetri di
crini da poter utilizzare ancora per l'arcata in giù.
2. Fermato il movimento del braccio si tireranno i residuali 3 o 4 centimetri abbassando la sola
mano in modo da produrre una piccola arcata in giù di polso.
3. Mentre si produce la piccola arcata di polso l'avambraccio, indipendentemente da ciò che fa la
mano, si mette in moto come per iniziare l'arcata in su così la mano, esaurito il suo movimento di ab-
bassamento per la piccola arcata in giù, trova già l'avambraccio in salita e ad esso si associa iniziando
immediatammte l'arcata in su.

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'...._,!
piccola arcata di polso io giù

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Nell'arcata in su con cambiamenta d'arco al tallone si procede invece nel modo seguente:
1. Quando il braccio avrà spinto l'arco quasi fino al tallone, deve fermarsi lasciando 3 o 4 centi-
metri di crini da poter utilizzare ancora per l'arcata in su.
2. Fermato il movimento del braccio si spinge l'arco per i residuali 3 o 4 centimetri col solo
movimento della mano producendo così una piccola arcata in su di polso.
3. Mentre si esegue la piccola arcata di polso. l'avambraccio, indipendentemente da ciò che fa la
mano si mette in moto come per eseguire l'arcata in giù e allora la mano, esaurito il suo movimento
di spinta dell'arco in su trova l'avambraccio già in discesa e ad esso si associa per iniziare immediata-
mente l'arcata in giù.

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piccola arcata di polso in su

J. s

Con questi procedimenti uiene ridotta al minimo la pausa di sileTl<',io Ira un'arcata e l'altra, arl<'.i, allenandosi
nello studio i mouimenti acquisteranno tale morbidea.a e .flessuosità da descrivere quasi una piccola curva nel mo-
menta del mutar dire:r.ione d'arcata sì da dare per.fiJl(} la sensazione che la pausa non eri.sta.

E. 4318 e C.
36

ESERCIZIO PREPARATORIO PER RENDERE MORBIDI I MOVIMENTI DEL POLSO


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DUE STUDI
per il cambiamento d'arcata.

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arcata arc.a ta
di polso io giù di polso io su

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T.A. Pilota T.A. Tali. lii.I. 4

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K 4318 0 c.
37
STUDIO SUL SINCOPATO

SCALA, ARPEGGIO, INTERVALLI, TRILLI E NOTE DOPPIE IN SOL MIN.


Preparazione alla scala
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E. 4318 e C.
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SCALA, ARPEGGIO, INTERVALLI, TRILLI E l"OTE DOPPIE IN SI :O.U N.


Preparazione alla scala

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42
NONO STUDIO I N FORMA DI DUETIO
Riassunto della tecnica studiata dal N. 346 al N. 3 71.

TARANTELLA
Allegro brillante
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Questa Tarantella è pubblicata anche per Violino e Pianoforte - Ed. Curei.

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E. 4~111 o C.
ALBERTO CURCI

TECNICA FONDAMENTALE DEL VIOLINO


CONTENUTO DELLE 4 PARTI

I. P.ARTE
PRODUZIONE DEL SUONO (Tt'nlra dtll' arco)
Att.&te ~iolle - DiTisione dtll 'arco io due parta e attatl intere· Sti pn:ztlhni su.Ile torde \•unte ron ac-
comp. di ·1nao Yiohno - Di1'iJaunf' dtll' atto in tre parti.
FORMAZIONE DEGLI INTERVAW (TttJtka del/, di/a)
Prima Applirazion• dtlle dita- Eu~·1zi, Studi• ~r.J,•li• por corde moto e 1• dito - t:.en:izi. Studi • \l•lnJie
per eordr l'uote. t• e !9 dito· E..<Ct"rt1zi, Studi e Melodie P"' ronl" vunte_, 1•, ~"es• dito -Attale stacc-ate- O" 111one
dell 'arto 1n 11uattro parti - Collocanlt'nto isolato e succesoione regress1Ya delle dita - Arpolli1, scale in Sol, Re e La
maga. in un' oltl\·a- Melodie con 11 rollocamento isolato delle citi& - t;.,erciu e Studi per 11 4• dito - Intm·am di
terze in S<il, Ile e La ma{lll. - Attacco •libero• M li ' arco al tallone e alla punta - Salti di corda - ~:"""' e
Studi in IJ')f&to - &-conda Applicazione dell• dita - Es<m!I e Studi - Piccola Suite d1 tre pezzi con accom1>. di
seeondo tiohno.

Il. P.ARTE
Lo sla•·nto con tutto l' arco - 01'isione dell'arco in .., parti - Sviluppo in 1lu• ottave della scala, d•ll· ar-
P<l!ii•. d!')ll• interv•lli di terze , del I• note doppie• dei tttlh 10 Sol mli#. - 01Vision• d•ll'arco in otto parti - Lt1cato
di note d1 dilft•,...nte valore - F..erw1 e studi - Uguale qutnlità di areo su note di dilrcrrnte valore- Spostamento
dello str.-.o dito da una corda ull ' altra - Intervalli di <1uartr, quinte e seste - Cambiamento d' an:aùi col 1lOlso -
Esertiti lh lrll1o. 1-Mrtiiio ptr l"artw-ola.ziooe della spalla .. Pauavg10 di corda tol pol!to .. La terzina .. Riult"'\I di
atto al Ullone f alla ponta - Ttna .\11plicuione dtlle dita· $C'ale. arpeygi e inttr\'alli di terze in LI. Mi f Si
man. in un ' ottava - Lo Sta<eato-le~ato - Sviluppo ID du• ottav• della scala, d•ll' &IJ"'WO, derli in~·nallt di
tenie, d•ll• n«t• d_oppie • dti tnlli IO La maw. - Quiott e •<•le doppie - Ouarta Appll<'arione d•ll• dtta - &al•.
~- 1nternlh di i.no e tnllt ID :<1 btmnlle, Ili btmoll•. e La bemolle man. - QUJDta Appliraz1on• delle
d1ia - f-'t•MtoQOdt\ 4 dito· &ala. &'l.-aiO, ÌDkrTalh di l•·ra. DOlt dopeie t •ludi ID 0o ~°1- • E..erti%1 ptr
r art1eolu1on_e 11..u. spalla - Gran.Je f pit'COlO staccato_.. &ala, &rpfggl.O, tnle"alh, . .ttlZI dt art1cill&ll11D, e
note. doppio IO Fa man- - t:s-mz1. •ludi per la ~iZIOM ·'"'P"sl dell' an:o- lntuvalli. articolazioni dt'lle dita
in 81 bemolle magr. - Sei studi IO forma d1 duetti dislnbu1ti nel faocicolo.

lii. P.ARTE
Prtparazione al Nltato - Lo altrr Applicazioni - $<-alt, 1nl•rvalli di ltl'ZI', lrJ'<UiO, trilli e nol4 dopplt 10
La btmolle t lh bemolle mag. - Snloppo dell ' eskn."""" d•I 4• dito - S<ala. studi in »i DIAir· - Riauunto
delle "<aie D1arJ1ori 8no a 4 d ... ia e 4 bemolli. ton d1Te,..1 colpi .d'atto· A'l"'lfl auu· at<Onlo di ton1<a nelle
tonalità 600 a 4 dies,. e 4 btmolh, tGD di<trsi colpi d' u<o- 1colonti- Toaalità m1nor1 - &ala. arpeaio. 101<nallo
di tena, note doppie, trilli e studi 10 La e .lii mio. - RutazJone della spalla - A.rtwolaz.ione della spalla e d•I
polso - Camhinm•nto d anata otnza 1ot.,ru1100• - StudM> sul s1ncopato-&:ala, ll]l4Cl(io, iotenalli, trilli, note
0

doppie e atu1h in Sol e Si min. - Tre studi in forma di duetti distribuiti nrl fascicolo.

IV. P.ARTE
L' Applitazi<one cromatica - Sula, l11"11Ì<I, intervallo. trilli e •ludi in Fa • Do mio. - Ritmo del •Siciliano•
- Articolaz10M d•I pol!O su due corde allen>ate - Staia, arptWio, int.rvalli. tnlli • atudi 10 Do di..is mia. - Il aal-
t•llato - Gh •«• nlì - La mnD pootll•Dt - U martellato - R1-Hto delle ocal• m1non llll'lodicbt • dttlì lrl'"IJÌ
tino a 4 d1n11 • 4 btmolli - S<-at• .•unori armon.icbe ftao a 4 d1's1' t 4 btmollì - Il p1rcbettato - Esettizi ptr l' ar-
bcoluìon• d•ll• dita tenendo un dtto rrnao stilla corda - Il portato - Stale enarmoni· he - Ciclo dtth &<'tordi di
7• donunaote tn tutte le tonalità - S<brma di cambiamtnto di corda nei pass&iJll lrgah in r.pporto alle cord• vuote
- Riassunto d•ll• note doppie ntllr Jl'Une due AppliCA7.ioni - 011 abbellimentf - Es<!n:izl di trilli e di &rticolazione
nelle ein1111• A1iplicazioni fondamentali.
OPERE VIOLINISTICHE
ALBERTO CURCI
ADOTTAfE NEI CONSERVATORI E ISTITUTI MUSICALI IN ITALIA E All ESTERO

DIDATTICA
TECNICA FONDAMENTALE DEL VIOLINO • Per l'impronto razionale e modemo dell' oll1evo O.v110
In 4 Porti
TECNICA ELEMENTARE DELLE SCALE E DEGLI ARPEGGI In I• Po•lzlon•
50 STUDIETTI MELODICI e progre.,.., per pr1nc1pront1
24 STUDI n ~ POS<zoone (per coni onlenoro)
20 STUDI SPECIALI nell'omboto dello I- Po.,vone (medio doffocolto).

PER VIOLINO E PIANOFORTE


RICREAZIO NI VIOlINISTICllE :
~ FASOCOlO bol cordo> vuol 1
1•• SUL DONDOLO - 2 •. STORIELLA TRISTE E GAIA 3. • CAROVANA NEL DESERTO
11• FASCICOLO (e0<de vuote e ~ d to)
4. PREGHIERA 5• • GIROTONDO 6. PICCOLO VALZER
lii• FASCICOLO
7•• BARCAROLA 8. - PARATA DI SOLDATINI (corde vuoto I• e Il• doto)
9.• GAVOTTINA 10. . SALTAREUO (cord. wote 1-. Il- e llJo doto)
CONCERTINO on Lo mrv re
PICCOLA SUITE (P1elud1etlo • Nonno nonno • Fonole) I
PASTORALE (e-"' ""P"90 ... le rou semp!ICI noie doppie)
SOGNANDO UN VALZER I- Po,,toone
LE ALATRICI (moto pe<pr<.JO) \
CIARDA
TARANTELLA
MAZURCA BRILLANTE
MATTINATA ANDALUSA
POLONAISE

VIOLINO E ORCHESTRA
CONCERTO ROMANTICO (Roduz.one per Voolino e P1onolorto clelfoutore)
2" CONCERTO (R1duz1one per Voolono e P1onolorte dell autore)
3° CONCERTO (R.dutoone per Voolono e Poor>Oforto dell'autore)

OPERE TEORICHE
FL ESCH -CURCI L'ARTE DEL VIOLINO In due volumi.
FLESCH CURC Il PROBLEMA DEL SUONO SUL VIOLINO.

CHIEDERE Il C!IALOGO roonco OELU l'IJBBUWJOIO DI A CURCI CllE VIEHE SPEDITO WIUlfAMEHTE.

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