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LEZIONE 20

STRATO LIMITE
Termodinamica applicata e trasmissione del calore Corso di Laurea in Ingegneria Aerospaziale
Politecnico di Torino A. A. 2021-2022 www.poliaerospace.it

Strato limite cinematico e


termico
I problema di Stokes, genesi dello strato limite
laminare cinematico e termico

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Strato limite cinematico e termico

Strato limite cinematico: spessore


dello strato limite la velocità varia tra 0 (a parete) e
il valore finito della corrente uniforme (al di fuori dello
strato limite) per effetto della viscosità

Strato limite termico: la parete ha una temperatura (


differente da quella della corrente fluida ( o )
spessore che delimita la regione fluida coinvolta nel fenomeno termico

Nei gas come ordine di grandezza

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Primo problema di Stokes
Contesto cinematico
: Parete infinita ferma e fluido a
riposo ( )

: Parete infinita si muove con


velocità mantenuta costante lungo

Moto instazionario per via della graduale diffusione dovuta allo spostamento della parete

La velocità impone la sua direzione lungo alla velocità delle particelle fluide. I valori di
dipendono dalla distanza dalla parete e dal tempo
Siccome la parete è infinitamente estesa nelle direzioni e (normale uscente dallo schermo),
il campo di moto è uniforme in queste direzioni
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Equilibrio dinamico delle forze a cui è soggetta la particella fluida di massa a
distanza dalla parete
Bilancio: accelerazione della particella (nella stessa direzione di ) e sforzo di taglio agenti sul
volumetto e superficie a seguito impulsiva della velocità
no sforzi normali, solo sforzo di taglio diretto lungo
eq. di bilancio della quantità di moto (eq. 6),
trascurando le forze di volume

Dal teorema di Cauchy possiamo utilizzare il


tensore degli sforzi , e sfruttando
di continuità, il teorema di Gauss
(della divergenza) e di Reynolds (eq. 15), si
ottiene

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Ricordando ora che e che componente del tensore è quella diretta


lungo (sulle facce superiore e inferiore del volumetto), cioè

Richiamando la legge di Newton

Equazione di diffusione o del calore: esprime la diffusione di velocità in un fluido viscoso.

Condizioni iniziali e al contorno per risolvere eq. (11.1)

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Dove ed è la funzione degli errori

Se , , :

Se , , , :

Se , , , :
La velocità a parete è sempre per e
il fluido tende a per elevati ( Se , , :

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Dalla (11.2) si vede che dipende da (che a sua volta accorpa e ) a valori costanti di
si ha

Se consideriamo un livello basso di , il corrispondente valore di indica la profondità di


penetrazione del disturbo diffusivo ( ).
Se prendiamo , allora che si ottiene per . Da qui definiamo
come la soglia (lungo ) oltre la quale il disturbo diffusivo si considera trascurabile

è la profondità di penetrazione del disturbo diffusivo (o viscoso)


La velocità di penetrazione del disturbo diffusivo si ottiene derivando nel tempo,

cresce con
decresce con

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Contesto termico
Per il fluido è a riposo con conducibilità termica e
diffusività termica è a contatto con una parete,
ed entrambi fluido e parete sono a temperatura
impulsivamente la temperatura della
parete diventa e rimane costante per
per il campo termico del fluido
Bilancio termico tra flussi termici e accumulo di calore nel tempo a cui è soggetta la particella
fluida di massa a distanza dalla parete
eq. di bilancio totale (eq. 7), per
fluido a riposo ( ), si ha

eq. di continuità, il teorema di Gauss


(della divergenza) e di Reynolds (eq. 15), si ottiene
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Alla variazione dei flussi di calore corrisponde un accumulo di calore della


particella e quindi della sua temperatura
Ricordando ora e sapendo che non lavoro di spostamento per il fluido a
riposo in questa configurazione
Supponiamo anche che la trasformazione avvenga a pressione costante, per un gas
perfetto
Siccome la parete è infinitamente estesa nelle direzioni e (normale uscente dallo
schermo) ed è fonte di calore , il flusso termico sarà diretto lungo (dal
basso verso e varierà in questa direzione .

Ricordando che il fluido è a riposo Termine convettivo nullo

Legge di Fourier (1.6)

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Equazione del calore o di diffusione termica:


esprime la diffusione di temperatura in un fluido
viscoso.

Eq. (11.4) è analoga alla (11.1). Condizioni iniziali e al contorno per risolvere eq. (11.4)

alla (11.1) diventa identità se introduciamo la variabile


da cui otteniamo anche

La (11.4) mantiene la stessa forma ma con condizioni iniziali e al contorno:

Confrontando (11.1) e (11.4), notiamo:

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La soluzione è come eq. (11.2):

Quanto visto per il campo cinematico si può trasporre nel termico ( al posto di ):

Profondità di penetrazione del disturbo termico


Oltre il disturbo termico è trascurabile

Velocità di penetrazione del disturbo termico

Se (p. es. gas) profondità di


disturbo termico e viscoso sono confrontabili

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Genesi dello strato limite laminare cinematico e termico

Strato limite cinematico. Consideriamo ora una corrente uniforme e stazionaria con velocità
, che investe una lamina piana finita (lunghezza ), ferma e allineata lungo

corda
bordo
bordo di fuga
diretta lungo

Le particelle che scorrono lungo alla quota devono aderire alla parete ferma, in modo
analogo alle particelle che nel I problema di Stokes si trovavano a contatto con la parete
improvvisamente messa in moto (con velocità ).

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Qui le particelle, oltre diffusivo, vengono trasportate verso valle (lungo ) da una
velocità che, dove la diffusione è trascurabile, è pari a

Una particella che segue la traiettoria


(1) parallela alla lamina alla quota ,
percepisce la soglia minima di
disturbo diffusivo dopo aver percorso
un tratto nel tempo in cui
raggiunge il livello

Ponendo in

La (11.6) rappresenta lungo della profondità di penetrazione del disturbo viscoso


e spiega eq. (6.8) per lo spessore di strato limite:

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Flusso laminare: diffusione ordinata tra strati di fluido come nel I problema di Stokes.
Il contorno della regione diffusiva è parabolico e i profili di velocità sono riportati sotto:

Regione esterna

Regione di
strato limite

Fuori dalla regione di strato limite . eq. (11.6):

numero di Reynolds locale


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Facendo comparire il numero di Reynolds globale valutiamo espressione in

massima profondità di diffusione al bordo di fuga

Dividendo eq. (11.6) per otteniamo anche

Se cioè la regione diffusiva di strato limite è sottile rispetto alla lunghezza


della lamina.

La definizione di strato limite si estende anche nel caso turbolento, ma di lungo


è differente. Per

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Strato limite termico. Consideriamo il flusso di corrente


a temperatura che investe la lamina piana ferma e
allineata lungo a temperatura

Lo spessore è analogo alla (11.7)

Numero di Peclet (o numero di Reynolds termico)

Ricordando che , si ha

Se quindi , strato limite cinematico e strato limite termico


coincidono.
Nei gas , (confrontabili come ordine di grandezza)

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