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Cara Giulia,

Siamo a Roma da quattro mesi perché abbiamo avuto una borsa di studio per sturiare
all’Università “La Sapienza”.
Appena arrivato abbiamo domandato all’ufficio Erasmus l’indirizzo di una buona scuola per
studiare l’italiano e seguendoil loro consiglio, i primi tre mesi, abbiamo studiato nella scuola del
Professor Grammatichini. Frequentare la sua scuola ci è aiutato a imparare bene la lingua,
abbiamo caputo molto della cultura italiana ma il primo mese capivo poco perché molti romani,
quando parlano fra loro usano spesso una lingua differente dallítaliano che si ascolta in televisione
o alla radio. Quando abbiamo chiesto informazioni su quella lingua i professori dellascuola ci sono
spiegati che è un dialetto, il romanesco. Visto che mi piace come suona, abbiamo cominciato a
parlare anchío in dialetto il più possibile e cerco di parlarlo sempre con tutti. Pensa che la scorsa
settimana abbiamo incontrato Claudio, un bravissimo insegnante di italiano che abbiamo
conoscuto due anni fa e abbiamo parlato in romanesco anche con lui! Claudio rideva ogi volta che
dicevo una frase in dialetto e alla fine ha chiesto: “Ma dove stai studiando?” Quando abbiamo
ripresto che frequentavo i corsi del Professor Grammatichini lui ha smeso di ridere e tutto serio ha
detto: “Adesso capisco. beh.. siete bravi, stai imparando due lingue contemporaneamente!” e ha
ripresto a ridera. Appena torniamo a Madrid ti faccio sentire qualche espressione in romanesco, ti
piacerà sicuramente.

Un abbraccione e a presto.

Paola e Francesca.

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