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La presente raccolta non sarebbe mai stata realizzata senza il lavoro volontario dei
numerosi “gucciniani” sparsi per la Rete che hanno contribuito trascrivendo testi,
aggiungendo accordi, mettendoli a disposizione di tutti tramite il web.
La presente opera è frutto esclusivo del lavoro dei propri autori e rappresenta la loro personale
interpretazione dei pezzi in essa contenuti. Può essere utilizzata esclusivamente a fini di studio
personale, per uso scolastico o di ricerca.
Contiene i testi di tutte le canzoni incise da Guccini nei suoi album fino al 2000; molti di essi sono
accompagnati dagli accordi per chitarra.
Questa raccolta è frutto del lavoro volontario dei numerosi “gucciniani” sparsi per la Rete, che
hanno contribuito alla sua realizzazione trascrivendo testi, aggiungendo accordi, mettendo ciò a
disposizione di tutti sul web.
Suggerimenti, consigli, aggiunte, segnalazioni di errori, contributi, nuovi testi con accordi
possono essere inviati al newsgroup it.fan.guccini.
I testi e gli accordi
Indice
Canzone di notte.......................................................♫.....34
Canzone di notte n. 2................................................♫.....35
Canzone di notte n. 3................................................♫.....36
Canzone per Anna...................................................36
Canzone per Piero.....................................................♫.....37
Canzone per Silvia....................................................♫.....38
Canzone per un'amica...............................................♫.....39
Canzone quasi d'amore.............................................♫.....40
Cencio.....................................................................40
Le cinque anatre....................................................... ♫.....41
Cirano....................................................................... ♫.....42
La collina..................................................................♫.....43
Il compleanno..........................................................44
Culodritto..................................................................♫.....44
Di mamme ce n'è una sola......................................45
Dio è morto...............................................................♫.....46
Don Chisciotte........................................................46
Dovevo fare del cinema..........................................48
Due anni dopo...........................................................♫.....49
Eskimo......................................................................♫.....49
E un giorno..............................................................51
Fantoni Cesira.........................................................52
Farewell.................................................................... ♫.....52
Ho ancora la forza...................................................54
I fichi.......................................................................54
La fiera di San Lazzaro...........................................55
Il frate....................................................................... ♫.....56
La Genesi..................................................................♫.....57
Giorno d'estate........................................................58
Gulliver...................................................................59
Incontro.....................................................................♫.....59
Inutile......................................................................60
Inverno '60..............................................................60
L'isola non trovata.................................................... ♫.....61
Keaton.....................................................................62
Lager.......................................................................63
Lettera.......................................................................♫.....64
Libera nos domine.................................................... ♫.....65
La locomotiva...........................................................♫.....66
Lui e lei...................................................................67
Luna Fortuna...........................................................68
Il matto....................................................................68
Milano (poveri bimbi di).........................................68
Mondo nuovo..........................................................69
Noi...........................................................................70
Noi non ci saremo.....................................................♫.....70
4
I testi e gli accordi
Non bisognerebbe...................................................71
Nostra Signora dell'ipocrisia...................................71
Ophelia..................................................................... ♫.....72
L'orizzonte di K.D.................................................... ♫.....72
Parole......................................................................73
Il pensionato............................................................. ♫.....74
Per fare un uomo.....................................................75
Per quando è tardi.....................................................♫.....76
Piccola città.............................................................. ♫.....77
Piccola storia ignobile.............................................. ♫.....78
Le piogge d'aprile....................................................79
Primavera '59..........................................................79
Primavera di Praga................................................... ♫.....80
Quattro stracci.......................................................... ♫.....81
Quello che non..........................................................♫.....82
Radici........................................................................♫.....82
Le ragazze della notte.............................................83
Samantha.................................................................83
Scirocco...................................................................84
Shomer ma mi-llailah..............................................85
Signora Bovary.........................................................♫.....85
Il sociale e l'antisociale.............................................♫.....86
Stagioni...................................................................88
Statale 17.................................................................89
Stelle.........................................................................♫.....89
Talkin’ Milano.........................................................90
Talkin' sul sesso.......................................................90
Tango per due..........................................................91
Il tema.....................................................................92
Ti ricordi quei giorni...............................................92
L'ubriaco...................................................................♫.....93
Un altro giorno è andato...........................................♫.....93
L'uomo....................................................................94
Van Loon.................................................................95
Il vecchio e il bambino............................................. ♫.....96
Vedi cara................................................................... ♫.....96
Venerdì santo............................................................ ♫.....97
Venezia..................................................................... ♫.....98
Via Paolo Fabbri 43..................................................♫.....99
Vorrei........................................................................ ♫...100
5
Francesco Guccini 1967 - 2000
Testi e accordi
Mi ha detto chi t'ha vista là da poco Non voglio far felice proprio adesso
che sei rimasta quella che eri allora tua madre che odiò l'italiano istrione
un po' più vecchia ma quasi per gioco quando disse a tuo padre che era un fesso
e forse solo appena un po’ signora lui e il liberal-progresso e urlò rivoluzione.
vorrei vederti ora perché il ricordo mi
diventa fioco Son cose spero che perdonerai
com'io ti ho perdonato ormai a quest'ora
e provo a immaginare in un momento come se fossi solo un piantaguai
per ridere di stare qui con te il "but I love him" che gli urlasti allora
ma sarebbe poi stato un cambiamento così ti canto ancora
ci penso ma non sento che un altro ancora ai in questa casa mia che sai e non sai.
soliti perché
6
I testi e gli accordi
egli rispose di aver pazienza; "La che guardo oleosa passare rinchiusa
Provvidenza, vi aiuterà". Si4 7
La provvidenza ci ha poi aiutati con i soldati in tre metri.
della Wermacht
poi dopo l'8, seguì gli eventi, e fui parente Si può stare ore a cercare se c'è in qualche
dello zio Sam fosso
mia madre donna di gran pietà cercò in quell'acqua bevuta di sete o che lava te
politica verginità stesso
sulla sua porta ci scrisse "Mary", scordai la o se c'è nel suo correre un segno od un suo
lupa, mi chiamai Jack. filo rosso
Quarantacinque finì la guerra ma in questa che leghi un qualcosa a qualcosa, un pensiero
terra pace non c'è a un riflesso.
il parabellum fanno cantare per festeggiare la
libertà Mi La
mia madre allora che fiutò l'aria fu Ma l'acqua gira e passa e non sa
proletaria e si sposò
un pezzo grosso del C.L.N. e io divenni dirmi niente
"Benski-Stalin".
I giorni passano i tempi cambiano i fronti Mi Si
7
Francesco Guccini 1967 - 2000
8
I testi e gli accordi
e dico addio alle commedie tragiche dei Emilia allungata fra l'olmo e il vigneto,
sepolcri imbiancati, voltata a cercare quel mare mancante
ai ceroni ed ai parrucchini per signore, e il monte Appennino rivela il segreto e
alle lampade e tinture degli eterni non diventa un gigante
invecchiati, Lungo la strada tra una piazza e un duomo
al mondo fatto di ruffiani e di puttane a ore, hai messo al mondo questa specie d'uomo:
a chi si dichiara di sinistra e democratico vero, aperto, finto, strano,
però è amico di tutti perché non si sa mai, schivo, anarchico, verdiano...
e poi anche chi è di destra ha i suoi pregi e brutta razza, l'emiliano
gli è simpatico Emilia sognante fra l'oggi e il domani,
ed è anche fondamentalista per evitare guai di cibo e motori, di lusso e balere;
a questo orizzonte di affaristi e Emilia di facce, di grida, di mani,
d'imbroglioni sarà un grande piacere
fatto di nebbia, pieno di sembrare, vedere in futuro, da un mondo lontano
ricolmo di nani, ballerine e canzoni, quaggiù sulla terra una macchia di verde
di lotterie, l'unica fede il cui sperare... e sentire il mio cuore che batte più piano
e là dentro si perde...
L' ALBERO ED IO ♫
AE MILIA
di nebbia compatta, scabrosa, stirata che non voglio pietra su questo mio corpo,
sembra di pane, La5+ La7
ed una strada antica come l'uomo perché pesante mi sembrerà.
marcata ai bordi dalla fantasie di un duomo
e fiumi, falsi avventurieri che trasformano i Cercate un albero giovane e forte,
padani quello sarà il posto mio;
in marinai non veri. voglio tornare anche dopo la morte
Emilia sdraiata fra i campi e sui prati, Solm La7/5+ Rem
lagune e piroghe delle terramare sotto quel cielo che chiaman di Dio.
guerrieri del Nord dai capelli gessati
ne hai visti passare
9
Francesco Guccini 1967 - 2000
A MERIGO ♫
Si7
A L TRÉST Probabilmente uscì
La Mi
chiudendo dietro a se la porta verde,
Si7
Qualcuno si era alzato
A m sun desdèe stamatèina La Mi Si7
a I m'à dmandèe quand a tée spòs e andò per la sua strada senza sforzo
Mè, ch'a fagh fadiga a magnèr per mè
pèinsa mò bèin s'a s'foss in dò Si7
10
I testi e gli accordi
Mi7 A NTENÓR
Contandoli uno a uno
Lam
non son certo parecchi,
Sol7 Do
son come i denti in bocca a certi vecchi; Si chiamava Antenór e niente
Mi7 si chiamava Antenór e basta
ma proprio perché pochi perché per certa gente
Lam non importa grado o casta
son buoni fino in fondo importa come vivi
ma forse neanche quello
Re7 Sol7 5+
e sempre pronti a masticare il mondo. importa se sai usare bene
il laccio od il coltello.
Non siam razza d'artista,
né maschere da gogna, Antenór uscì di casa
e chi fa il giornalista si vergogna; uscì di casa quella sera
non che il fatto c'importi: garrivano i suoi pensieri
chi non ha in qualche posto come fossero bandiera
un peccato o un cadavere nascosto? ma gli occhi erano fessura
e il viso tirato a brutto
Non cerchiamo la gloria, come all'età in cui credi
ma la nostra ambizione d'aver fatto quasi tutto.
è invecchiar bene, anzi, direi: benone!
Per quello che ci basta Un cavallo nitrì, ma quando?
non c'è da andar lontano una donna rise, ma dove?
e abbiamo fisso in testa un nostro piano: la luna uno scudo bianco,
un carro le stanghe in alto
se e quando moriremo chitarra ozio parole,
(ma la cosa è insicura) chitarra ozio parole,
avremo un paradiso su misura, la pampa un ricordo stanco,
in tutto somigliante un mare quell'erba nera
al solito locale, può darsi fosse romantico,
ma il bere non si paga e non fa male. ma lui non lo sapeva.
12
I testi e gli accordi
Sol Mim
e allora ti prende quella voglia di quel poco che a vivere ci è dato
Re La7
volare che ti fa gridare in un e l'Argentina è solo l'espressione di
Re Re7
giorno sfinito, un'equazione senza risultato,
Mi7 Sol
di quando vedi un jumbo decollare e come i posti in cui non si vivrà,
Sol Fa#m Mim Sol7+ Fa#m Mim7 Sol Fa#m Mim Sol7+ Fa#m Mim7 La4 La
la capovolta ambiguità d'Orione
Re La4 La7
Sol
l'orizzonte sembra perverso.
Poi un giorno, disegnando un
Ma quando ti entra quella nostalgia che prende
Fa#m
a volte per il non provato
labirinto di passi tuoi per quei
c'è la notte, oh, la notte, e tutto è via,
allontanato.
selciati alieni E quella che ti aspetta è un'alba uguale che
Do ti si offre come una visione,
ti accorgi con la forza dell'istinto la stessa del tuo cielo boreale, l'alba dolce
Re4
che dà consolazione.
che non son tuoi e tu non gli E allora, com'è tutto uguale in Argentina!
Oppure, chissà com'è fatta l'Argentina,
Re7
appartieni, La
e allora... "Don't cry for me,
Si7
e tutto è invece la dimostrazione di Sol Fa#m La7 Re
Argentina".
14
I testi e gli accordi
Sol Mim Re
Leone di Venezia, Leone di San Marco,
L’ ATOMICA CINESE
La Mim
l'arma cristiana è al varco dell’Oriente:
Sol Mim
ai porti di ponente
Si è levata dai deserti
Re
il mare ti ha portato in Mongolia occidentale
una nuvola di morte,
La Mi Mim
una nuvola spettrale che va
i carichi di avorio e di broccato. che va
che va
Le vesti dei mercanti
trasudano di ori, Sopra i campi della Cina,
tesori immani portano le stive; sopra il tempio e la risaia
si affacciano alle rive oltrepassa il Fiume Giallo,
le colorate vele, oltrepassa la muraglia e va
fragranti di garofano e di pepe. e va
Trasudano le schiene e va
schiantate dal lavoro,
son per la terra mirra, l'oro e l'incenso. Sopra il bufalo che rumina,
su una civiltà di secoli
Sembra che sia nel vento sopra le bandiere rosse,
su fra la palma somma sui ritratti dei profeti,
il grido del sudore e della gomma. sui ritratti dei signori
E l’Asia par che dorma, sopra le tombe impassibili
ma sta sospesa in aria degli antichi imperatori
l'immensa, millenaria sua cultura:
i bianchi e la natura Sta coprendo un continente,
non possono schiacciare sta correndo verso il mare
i Buddha, i Chela, gli uomini ed il mare. copre il cielo fino al punto
dove il cielo può arrivare e va
Leone di San Marco, e va
leone del profeta, e va
ad est di Creta corre il tuo vangelo;
si staglia contro il cielo Sopra il volo delle anatre
il tuo simbolo strano: che precipitano in acqua
la spada e non il libro hai nella mano. sopra i pesci che galleggiano
e ricoprono la spiaggia e va
Terra di meraviglie, e va
terra di grazie e mali,
15
Francesco Guccini 1967 - 2000
e va
Io chiedo come può un uomo
Alzan gli occhi i pescatori uccidere un suo fratello
verso il cielo così livido eppure siamo a milioni
le onde sembra che si fermino, in polvere qui nel vento.
non si sente che il silenzio
e le reti sono piene di cadaveri d'argento Ancora tuona il cannone
ancora non è contenta
Poi le nuvole si rompono di sangue la bestia umana
e la pioggia lenta cade e ancora ci porta il vento.
sopra i tetti delle case,
sulle pietre delle strade Io chiedo quando sarà
sopra gli alberi che muoiono, che un uomo potrà imparare
sopra i campi che si seccano a vivere senza ammazzare
sopra i cuccioli degli uomini, e il vento si poserà.
sulle mandrie che la bevono
A UTOGRILL ♫
Do
A USCHWITZ ♫ La ragazza dietro al banco mescolava
Sol
birra chiara e Seven-up,
Fa
e il sorriso da fossette e denti
Re 4 Re Sim La-
Do La Do
Bella, d'una sua bellezza acerba,
Ad Auschwitz c'era la neve Sol
il fumo saliva lento bionda senza averne l'aria,
nei campi tante persone Fa
che ora sono nel vento quasi triste, come i fiori e l'erba
Nei campi tante persone La-
16
I testi e gli accordi
Do Sol La-
solo dalle mie chimere, le tendine in nylon rosa,
Fa Fa
che tracciavo con un dito mi chiamò la strada bianca,
Do Sol La- Do Sol
dentro ai cerchi del bicchiere. "Quant'è?" chiesi, e la pagai,
Fa
Fa le lasciai un nickel di mancia,
Basso il sole all'orizzonte La- Do Fa Sol
Do presi il resto e me ne andai.
colorava la vetrina
Sol
e stampava lampi e impronte
Fa La-
sulla pompa da benzina
Fa
lei specchiò alla soda-fountain
Do
quel suo viso da bambina
Fa7+
A UTUNNO
ed io
Do
sentivo un'infelicità vicina.
17
Francesco Guccini 1967 - 2000
L' AVVELENATA ♫
Rinchiudersi in casa a aspettare
qualcuno o qualcosa da fare,
qualcosa che mai si farà,
qualcuno che sai non esiste e che non
suonerà... Mi Si Do#-
Ma s’io avessi previsto tutto questo
Sol#7 Do#-
Rinchiudersi in casa a contare (dati causa e pretesto),
le ore che fai scivolare
Si7 Mi Si7
pensando confuso al mistero
le attuali conclusioni
dei tanti "io sarò" diventati per dempre "io
ero"... Mi Si Do#-
credete che per questo quattro soldi,
Sol#7 Do#-
Rinchiudersi in casa a guardare questa gloria da stronzi,
un libro, una foto, un giornale Si7 Sol#7
e ignorando quel rodere sordo avrei scritto canzoni;
che cambia "io faccio" e lo fa diventare "io
La Mi
ricordo"...
va beh lo ammetto che mi son sbagliato
La Mi Si7
19
Francesco Guccini 1967 - 2000
B ALLANDO CON UNA se allora sentite una musica son loro che
SCONOSCIUTA ballano in bilico sulla città.
Rem Fa Do7
O forse io, forse io,
21
Francesco Guccini 1967 - 2000
B LACK - OUT ♫ La
Ma ho questa vita e il mio destino,
Si7
e ora cavalco l'appennino
Mi Sol#m7 Do#m7 Fa#
e grido al buio più profondo la voglia
Mi Do#m Fa7 La
22
I testi e gli accordi
B OLOGNA ♫ Rem Si Mi
cullati fra i portici cosce di mamma Bologna
Mim La Mim La
24
I testi e gli accordi
lascia i dolori e vesti da Arlecchino ben venga Maggio, ben venga la rosa
il carnevale impazza che è dei poeti il fiore
il carnevale impazza mentre la canto con la mia chitarra
brindo a Cenne e a Folgore
L'inverno è lungo ancora, ma nel cuore brindo a Cenne e a Folgore
appare la speranza
nei primi giorni di malato sole Giugno, che sei maturità dell'anno
la primavera danza di te ringrazio Dio
la primavera danza in un tuo giorno, sotto al sole caldo
ci sono nato io
Cantando Marzo porta le sue piogge ci sono nato io;
la nebbia squarcia il velo
porta la neve sciolta nelle rogge E con le messi che hai fra le tue mani
il riso del disgelo ci porti il tuo tesoro
il riso del disgelo con le tue spighe doni all'uomo il pane
alle femmine l'oro
Riempi il bicchiere, e con l'inverno butta alle femmine l'oro
la penitenza vana
l'ala del tempo batte troppo in fretta O giorni, o mesi, che
la guardi, è già lontana andate sempre via;
la guardi, è già lontana sempre simile a voi
è questa vita mia;
Sol Re
diverso tutti gli anni
O giorni, o mesi che e tutti gli anni uguale,
la mano di tarocchi
Do Sol
che non sai mai giocare,
andate sempre via;
che non sai mai giocare.
Si7 Mi-
sempre simile a voi Con giorni lunghi di colori chiari
Re Sol ecco Luglio il leone
è questa vita mia; riposa e bevi, e il mondo attorno appare
Si7 Mi-
come in una visione
diverso tutti gli anni come in una visione
Re Sol
Non si lavora Agosto, nelle stanche
ma tutti gli anni uguale, tue lunghe oziose ore
Re mai come adesso è bello inebriarsi
la mano dei tarocchi di vino e di calore
La Do di vino e di calore
che non sai mai giocare,
Settembre è il mese del ripensamento
Re Mim
che non sai mai giocare. sugli anni e sull'età
dopo l'estate porta il dono usato
Con giorni lunghi al sonno dedicati della perplessità
il dolce Aprile viene della perplessità
quali segreti scoprì in te il poeta
che ti chiamò crudele Ti siedi e pensi e ricominci il gioco
che ti chiamò crudele della tua identità
come scintille brucian nel tuo fuoco
Ma nei tuoi giorni è bello addormentarsi le possibilità
dopo fatto l'amore le possibilità
come la terra dorme nella notte
dopo un giorno di sole Non so se tutti hanno capito Ottobre
dopo un giorno di sole la tua grande bellezza
nei tini grassi come pance piene
Ben venga Maggio e il gonfalone amico prepari mosto e ebbrezza
ben venga primavera prepari mosto e ebbrezza
il nuovo amore getti via l'antico
nell'ombra della sera Lungo i miei monti, come uccelli tristi
nell'ombra della sera fuggono nubi pazze
lungo i miei monti, colorati in rame
25
Francesco Guccini 1967 - 2000
Do#dim
E in questo sentiva
Sim
qualcosa di grande
Do
C ANZONE DELLA TRISTE
RINUNCIA ♫
Sol Re Mim
Che non riusciva a capire,
Do Re La
che non poteva intuire;
Mim La
Che avrebbe spiegato, Re Mim7
Le luci dentro al buio sono andate via
Do Re
se avesse capito lei, La7 Sol Re
e l'allegria comprata è già sparita
Mim
e l'oceano infinito; Mim7
il giorno dopo è sempre la malinconia
La
Ma il caldo l'avvolse, La7 Sol Re
che spezza la magia di un'altra vita.
Do Re Mim
si sentì svanire e si mise a dormire.
Sim Fa#m
Sol Re
La forza che ti lega è grande più di te
E fu solo del sole,
Re Sol
Do Re Mim
l'anello al collo si stringe sempre più
come di mani future.
Re Mim7 Mim9
Sol Re
non dare più la colpa al mondo o a lei
Restaron soltanto
La7 Sol Re
Do Re Mim
per la rinuncia triste a quello che non sei.
il mare e un bikini amaranto.
27
Francesco Guccini 1967 - 2000
io e chissà chi decidono ciò che posso Fatiche senza scopo, furiose e vane corse,
non ho la voglia o la forza per poter cambiare angosce senza un forse, senza un dopo;
me stesso e il mondo che mi vive addosso. un giorno dopo l'altro il tuo deserto annuale,
con le oasi in ferragosto e per Natale,
E forse sto morendo e non lo so capire, ma anno dopo anno, li conti e sono tanti
e l'ho capito e non lo voglio dire, quei giorni nella vita che hai davanti.
rimangono le cose senza falso o vero,
e la rinuncia triste a quello che io ero. Ipocrisie leggere, rabbie da poco prezzo,
risposte argute date sempre tardi,
saluti caldi d'ansia, di noia o di disprezzo,
o senza che s'incrocino gli sguardi.
Le usate confidenze di malattie o di sesso,
dove ciascuno ascolta sol se stesso;
finzioni naturali in cui ci adoperiamo
per non sembrar di esser quel che siamo.
Consolati pensando che inizia e già è finita
questa che tutti i giorni è la tua vita.
28
I testi e gli accordi
vorrei fiorisse la tua rosa, lascia farlo ai tuoi occhi alle mani.
perché l'anima mia si perda
dove il corpo rinasce e riposa ; Si7 Mim Re
quella rosa di primavera Non andare... vai. Non restare...stai.
sempre rorida di rugiada, Do Si7 Mim
misteriosa come la sera Non parlare... parlami di te.
balenante come una spada.
Tu lo sai, io lo so,
Amore colomba fiore, quanto vanno disperse,
amore fragile e forte, trascinate dai giorni
sfrontatezza e pudore, come piena di fiume
compagna di gioia e sorte, tante cose sembrate
sapore amaro e dolcezza, e credute diverse
con l'arcobaleno fra le dita, come un prato coperto a bitume.
vorrei perdermi nel tuo respiro,
vorrei offrirti questa mia vita. Rimanere così,
annaspare nel niente,
29
Francesco Guccini 1967 - 2000
Non andare... vai. Non restare...stai. Si alza sempre lenta come un tempo
l'alba magica in collina
Do Lam Mim
Non parlare... parlami di noi. ma non provo più quando la guardo
quello che provavo prima,
ladri e profeti di futuro mi hanno
portato via parecchio,
il giorno è sempre un po' più oscuro,
sarà forse perché è storia
sarà forse perché invecchio.
Re Mi-7 Fa#-7
Ma le strade sono piene di una rabbia
La7 Re
C ANZONE DELLE OSTERIE DI che ogni giorno urla più forte,
FUORI PORTA ♫ Mi-7 Fa#-7
son caduti i fiori e hanno lasciato
La7 Re
solo simboli di morte.
Sol La7 Re Fa#-7
30
I testi e gli accordi
32
I testi e gli accordi
Do Mi-
Do Mi7 La
e il giorno sembra ormai così lontano E un'altra volta è notte e suono
Do Sol La-
Do Mi7 La
e il giorno sembra ormai così lontano. non so nemmeno io per che motivo
Fa Sol Do
forse perché son vivo
Mattino, notte, hai perso il tempo, Fa Do
La malinconia ti sembra di toccarla e voglio in questo modo dire "sono"
Ma forse è l'ora dell'avvento
Ladim7 Sol7 Do
E chiami l'ironia per aiutarla.
o forse perché è un modo pure questo
E forse c'è qualcuno che ora muore,
E forse c'è qualcuno che ora nasce, Fa Do
Poi è bene essere un poco diffidente ma sia poco a poco che si va a morire.
Per chi è un po' differente
Ogni giorno è un altro giorno regalato
Ma adesso avete voi il potere ogni notte un buco nero da riempire
Adesso avete voi supremazia, ma per quanto non l'ho mai visto colmato
diritto e Polizia così per dire
Gli dei, i comandamenti ed il dovere resta solo l'urlo solito gridato
Purtroppo non so come siete in tanti tentare agire
E molti qui davanti ma si pianga solo un po' perché è un peccato,
Ignorano quel tarlo mai sincero Do Si7 La Mi
Che chiamano "Pensiero" e si rida poi sul come andrà a finire.
Però non siate preoccupati Lo capisco se mi prendi per le mele
Noi siamo gente che finisce male: ma ci passo sopra gioco e non mi arrendo
galera od ospedale ogni giorno riapro i vetri e alzo le vele
Gli anarchici li han sempre bastonati se posso prendo.
E il libertario è sempre controllato Quando perdo non sto lì a mandar giù fiele,
Dal clero, dallo stato e non mi svendo
Non scampa, fra chi veste da parata e poi perdere ogni tanto ci ha il suo miele
Chi veste una risata e se dicono che vinco stan mentendo, perché
O forse non è qui il problema, quelle poche volte che busso a bastoni
E ognuno vive dentro ai suoi egoismi mi rispondono con spade o con denari
Vestiti di sofismi la ragione diamo, e il vincere ai coglioni,
E ognuno costruisce il suo sistema oppure ai bari
Di piccoli rancori irrazionali, resteremo sempre a un punto dai campioni
Di cosmi personali (tredici è pari)
Scordando che poi infine tutti avremo ma si perda perché siam tre volte buoni,
Due metri di terreno e si vinca solo in sogni straordinari.
E un'altra volta è notte e suono Ah quei sogni, ah quelle forze del destino
Non so nemmeno io per che motivo che chi conta spingerebbe a rinnegare
Forse perché son vivo ci hanno detto di non fare più casino
O forse per sentirmi meno solo non disturbare
O forse perché è notte e vivo strani canteremo solo in modo clandestino
Fantasmi e sogni vani senza vociare
Che danno quell'ipocondria ben nota poi ghignando ce ne andremo pian pianino
Poi... la bottiglia è vuota per sederci lungo il fiume ad aspettare...
34
I testi e gli accordi
35
Francesco Guccini 1967 - 2000
a tutti i giorni che abbiamo sprecati, è uno straccio che è bagnato di celeste,
a tutti gli attimi lasciati andare, La Si
ai miti belli delle nostre estati. ma il cielo là in prigione non è cielo,
Mi Sol# Do#m
Dopo l'inverno e l'angoscia in città è un qualche cosa che riveste
quei lunghi mesi sdraiati davanti,
La Si
liberazione del fiume e dei monti
il giorno e il giorno dopo e un altro ancora
e linfa aspra della nostra età.
Quei giorni spesi a parlare di niente Mi La Mi
E poi ogni giorno mi torno a svegliare in giorni e giorni e giorni che fan mesi
e resto incredulo, non vorrei alzarmi, Si
ma vivo ancora e son lì ad aspettarmi che fan anni e anni amari;
le mie domande, il mio niente, il mio male. La Si
a Silvia là in prigione cosa resta?
Mi Sol# Do#m
Non le resta che guardare
36
I testi e gli accordi
La Si La Si
l'America negli occhi, sorridendo Che sempre l'ignoranza fa paura,
Mi La Mi Mi La Mi
Coi suoi limpidi occhi chiari. Ed il silenzio è uguale a morte
La Si
Che sempre l'ignoranza fa paura,
Mi
Mi La Mi
Già, l'America è grandiosa ed è potente, Ed il silenzio è uguale a morte
tutto e niente, il bene e il male,
La Si
città coi grattacieli e con gli slum
Che sempre l'ignoranza fa paura,
e nostalgia di un grande ieri,
tecnologia avanzata e all'orizzonte Mi La Mi
Dopo il silenzio soltanto è regnato giocando coi miei giorni col tempo
tra le lamiere contorte
sull'autostrada cercavi la vita
ma ti ha incontrato la morte, O forse vuoi che dica che ho i capelli più
ma ti ha incontrato la morte. corti
o che per le mie navi son quasi chiusi i porti
io parlo sempre tanto ma non ho ancora fedi
Do Sol Re Sol
non voglio menar vanto di me o della mia vita
costretta come dita ...dei piedi
Vorrei sapere a che cosa è servito
vivere, amare, soffrire,
spendere tutti i tuoi giorni passati Do7 Fa
se presto hai dovuto partire, Queste cose le sai perché siam tutti uguali
se presto hai dovuto partire. La7 Re
e moriamo ogni giorno dei medesimi mali
Do Sol Re Sol Re7 Sol- Do7 Fa
perché siam tutti soli ed è nostro destino
Voglio però ricordarti com'eri Mib Rem
pensare che ancora vivi tentare goffi voli d'azione o di parola,
voglio pensare che ancora mi ascolti
Mi7 La7
e che come allora sorridi,
volando come vola il tacchino
e che come allora sorridi.
Non posso farci niente e tu puoi fare meno
Do Sol Re Sol sono vecchio d'orgoglio mi commuove il tuo
seno
e di questa parola io quasi mi vergogno
ma... c'è una vita sola non ne sprechiamo
niente
in tributi alla gente o al sogno
D'altra parte lo vedi scrivo ancora canzoni Eppure usava lo stesso barbaro gergo e gli
e pago la mia casa pago le mie illusioni stessi jeans consumati;
fingo d'aver capito che vivere è incontrarsi e amava gli stessi film di bossoli e marines
aver sonno, appetito, far dei figli, mangiare, lungo i mari giapponesi,
bere, leggere, amare... grattarsi parlava di rock e fumetti, e non perdeva i
cartoni animati,
e come noi guardava esplodere il mondo con gli
stessi occhi attenti, spauriti,
sorpresi.
39
Francesco Guccini 1967 - 2000
nulla pensan l'inverno e la grande pianura Gli orpelli? L'arrivismo? All'amo non
e a nulla il gelo che il suolo spaccherà con
un gridare che dura abbocco
con un gridare che dura Mi Fa#4 Fa#
e al fin della licenza io non perdono
E il branco vola, vola verso sud Si Fa#
nulla esiste più attorno se non sonno e fame e tocco.
solo due anatre in volo vedrai verso il sud
che ora appare
verso il sud che ora appare Mi Fa# Si Fa# Mi Fa#
da sempre mi balocco
e al fin della licenza Io tocco i miei nemici col naso e con la spada
io non perdono e tocco. ma in questa vita oggi non trovo più la
strada,
Fa# Si Re#m
non voglio rassegnarmi ad essere cattivo
Ma quando sono solo con questo naso al piede tu sola puoi salvarmi, tu sola e te lo scrivo;
dev'esserci, lo sento, in terra in cielo o un
Re#7dim Sol#7 Do#m
posto
che almeno di mezz'ora da sempre mi precede
dove non soffriremo e tutto sarà giusto.
Sol# Mi Non ridere, ti prego, di queste mie parole,
si spegne la mia rabbia e ricordo con dolore io sono solo un'ombra e tu, Rossana, il sole;
La#m7 ma tu, lo so, non ridi, dolcissima signora
che a me è quasi proibito il sogno di ed io non mi nascondo sotto la tua dimora
Re#4
perché ormai lo sento, non ho sofferto invano,
un amore; Mi Fa#4
Re# Sol#m
se mi ami come sono, per sempre tuo
non so quante ne ho amate, non so Si Fa#
Re#m
Cirano.
quante ne ho avute,
Mi Fa# Si Fa# Mi Fa#
Mi Fa#
per colpa o per destino le donne le
Re#m7
ho perdute
Sol#m7 La
e quando sento il peso d'essere
Sol#m
sempre solo
La#
mi chiudo in casa e scrivo e
scrivendo mi consolo,
Re#4 Re#
L A COLLINA ♫
Fa# Si
ma dentro di me sento che il grande
Fa#
amore esiste,
Dom Sib Lab Sib9
Mi Fa#
amo senza peccato, amo ma sono triste
Dom Sib Lab7+ Sib
Si Fa#
Dove finisce la città,
perché Rossana è bella, siamo così diversi;
Dom Sib Mib7+ Sol7
Mi Fa# Si Fa#
dove il rumore se ne va,
a parlarle non riesco, le parlerò coi versi.
Dom Lab
c'è una collina che
Mi Fa# Si Fa# Mi Fa#
Dom Lab
Anch'io tra i fiori, tempo fa, Non piangere il giorno del tuo compleanno,
giocavo sulla sommità, gli amici ti guardano, cosa diranno,
con i compagni miei, tra un po' se ne andranno e tuo padre
dentro alla segale, starà alla T.V.
ma il prenditore non mi ha scorto Non hai più il vestito modello francese,
quando son caduto al mondo le luci di sala non sono più accese,
per l'eternità. la festa è finita e son tante le spese,
e siam solo ai primi del mese.
L'amica migliore ti ha già salutato,
Dom Sib Lab Sib9 appena lei è uscita anche lui se n'è andato,
ti ha appena guardato
per correre fuori con lei.
Consolati e pensa che il tuo compleanno
ritorna fra poco, soltanto fra un anno,
gli amici gentili un regalo faranno,
ed il tuo tempo va
e non tornerà.
I L COMPLEANNO
C ULODRITTO ♫ Do
presto ti accorgerai
Do
com'è facile farsi un'inutile
Sol Mi7
software di scienza
Do
Ma come vorrei avere i tuoi occhi, Lam Mim
e vedrai
Fa
spalancati sul mondo come carte assorbenti Lam7 Re7
che confuso problema è adoprare la
Sol7
e le tue risate pulite e piene, Sol7
propria esperienza;
quasi senza rimorsi Fa
Fa
Culodritto, cosa vuoi che ti dica?
o pentimenti, Do
Do
Solo che costa sempre fatica
ma come vorrei avere da guardare Re7
Sol7
e il vivere è sempre quello, ma è
ancora tutto come i libri da sfogliare Sol7
Fa
storia antica.
e avere ancora tutto, o quasi tutto, Do
Do
Culodritto, dammi ancora la mano,
da provare. Fa
anche se quello stringerla
Culodritto, che vai via sicura,
è solo un pretesto
Fa
trasformando dal vivo cromosomi corsari, Sol7
per sentire quella tua fiducia totale
Sol7
di longobardi, di celti e romani
che nessuno mi ha dato,
dell'antica pianura Fa
Fa
o mi ha mai chiesto;
di montanari, Do
Do
vola, vola tu, dove io vorrei volare
reginetta dei telecomandi, Sol7
Sol7
verso un mondo dove ancora tutto è da fare
di gnosi assolute che asserisci e domandi, Fa
Fa
e dove è ancora tutto, o quasi tutto,
di sospetto e di fede nel mondo Do
Sol7
da sbagliare.
curioso dei grandi,
Do
anche se non avrai
Lam Mim
e non saprai
La7 Re7
che sapore ha il sapore dell'uva
Sol7
rubato a un filare,
43
Francesco Guccini 1967 - 2000
di babbo uno solo non sempre ce n'è! nella ricerca di un qualcosa che non trovano
La mamma sol ti consola, la piccola casa, Sol7 Do
l'angusta dimora, par quella d'un re. nel mondo che hanno già
Figliuolo, ora sei lontano da me: laggiù' sono
ricchi, e di mamme ne han tre; lungo le strade che dal vino son bagnate
ma la tua mamma è italiana, e ne val cento da
Lam
sé. dentro alle stanze da pastiglie trasformate
Seconda strofa, che tira all'erotismo Fa
lungo alle nuvole di fumo
Più d'una donna procace ha simulato l'amor
con un suo bacio mendace, promessa fallace di del mondo fatto di città
un attimo sol. Sol
Via quell'amor mercenario, vattene femmina essere contro ed ingoiare
ignuda! Sol7
Ogni tuo bacio sensuale è un bacio di Giuda al La nostra stanca civiltà,
sapor di champagne.
Do Lam
Che cosa cercavo laggiù, fra azzurre e è un dio che è morto
sensuali abat-jours,
Fa Sol7 Do Lam
ai bordi delle strade dio è morto
44
I testi e gli accordi
45
Francesco Guccini 1967 - 2000
[ Don Chisciotte ]
[ Sancho Panza ]
[ Sancho Panza ]
[ Don Chisciotte ]
46
I testi e gli accordi
48
I testi e gli accordi
Tu li aspettavi ancora ma io già urlavo che Forse lo stan pensando anche gli amici
Dio era morto, a monte, ma però gli andati, i rassegnati, i soddisfatti,
contro il sistema anch'io mi ribellavo giocando a dire che si era più felici
cioè, sognando Dylan e i provos pensando a chi si è perso o no a quei patti
Oppure allora si era solo noi E tuo padre ti sembra più vecchio e ogni
non c'entra o meno questa gioventù giorno si fa più lontano,
di discussioni, caroselli, eroi non racconta più favole e ormai non ti prende
quel ch'è rimasto dimmelo un po' tu per mano,
sembra che non capisca i tuoi sogni sempre
E questa domenica in Settembre tesi fra realtà e sperare
se ne sta lentamente per finire e sospesi fra voglie alternate di andare e
come le tante via distrattamente restare...
a cercare di fare o di capire di andare e restare...
49
Francesco Guccini 1967 - 2000
F ANTONI C ESIRA
E un giorno ripensi alla casa e non è più la
stessa
in cui lento il tempo sciupavi quand'eri
bambina,
in cui ogni oggetto era un simbolo ed una
promessa Si... si chiamava Fantoni Cesira, era la
di cose incredibili e di caffellatte in figlia d'un alcolizzato
cucina... che non aveva mai in tasca una lira e per il
vino avea tutto lasciato,
lavoro e casa, figlia e consorte, che non
E la stanza coi poster sul muro ed i dischi potendo scordar col bere
graffiati (perché era astemia) la sua antica sorte, si
persi in mezzo ai tuoi libri e a regali che tirò un colpo nel '53.
neanche ricordi, Povera giovane rimasta orfana mentre suo padre
sembra quasi il racconto di tanti momenti si ubriacava trovò lavoro in una
passati fabbrica
come il piano studiato e lasciato anni fa su e sul lavoro ogni tanto sognava, sognava
due accordi... panfili, pellicce ed abiti,
non più la fabbrica ville e piscine, la dolce
vita,
E tuo padre ti sembra annoiato e ogni volta si il bel mondo e i principi, come le dive che
fa più distratto, vedeva al cine.
non inventa più giochi e con te sta perdendo
il contatto... Ma quel bel sogno sarebbe rimasto soltanto un
E tua madre lontana e presente sui tuoi sogni sogno mai realizzato
ha da fare e da dire, quando in paese il giorno del santo un gran
ma può darsi non riesca a sapere che sogni veglione fu organizzato,
gestire... ci furon musiche, canti e allegria, danze e
che sogni gestire... coriandoli, spumante e suoni
poi a mezzanotte una scelta giuria fece "miss
tette" Cesira Fantoni,
Poi un giorno in un libro o in un bar si farà le circondarono il petto e le spalle con
tutto chiaro, nastri e fasce di seta scarlatte
capirai che altra gente si è fatta le stesse su cui era scritto con lettere d'oro "evviva
domande, sempre le mucche da latte",
che non c'è solo il dolce ad attenderti, ma le regalarono trenta garofani, un "necessaire"
molto d'amaro similoro da viaggio,
e non è senza un prezzo salato diventare quattro biglietti con sconto per cinema,
grande... cinque flaconi di shampoo in omaggio.
50
I testi e gli accordi
La Re Sol Do
ogni notte sembravi chiamare Forse un tempo poteva commuoverti
Mi Sol Mim
la vita a una prova. ma ora è inutile credo, perché
La Re Sol Re
Ma stupiti e felici scoprimmo che ogni volta che piangi e che ridi
La Fa#m Do Sol Do Sol
era nato qualcosa più in fondo, non piangi e non ridi con me.
La Mi
ci sembrava d'avere trovato
Re La Re La
la chiave segreta del mondo.
La
Non fu facile volersi bene,
restare assieme
o pensare d'avere un domani,
restare lontani; H O ANCORA LA FORZA
tutti e due a immaginarsi: "Con chi sarà?"
In ogni cosa un pensiero costante,
un ricordo lucente e durissimo
come il diamante
e a ogni passo lasciare portarci via
da un'emozione non piena, non colta:
La Mi Ho ancora la forza che serve a camminare,
rivedersi era come rinascere picchiare ancora contro per non lasciarmi
ancora una volta. stare
ho ancora quella forza che ti serve
quando dici: "Si comincia !"
Re La Re La Sol DO Sol
Sol
E ho ancora la forza di guardarmi attorno
Ma ogni storia ha la stessa illusione, mischiando le parole con due pacchetti al
sua conclusione, giorno,
e il peccato fu creder speciale di farmi trovar lì da chi mi vuole
una storia normale. sempre nella mia camicia...
Ora il tempo ci usura e ci stritola
in ogni giorno che passa correndo,
sembra quasi che ironico scruti Abito sempre qui da me,
e ci guardi irridendo. in questa stessa strada che non sai mai se c'è
E davvero non siamo più quegli eroi e al mondo sono andato,
pronti assieme a affrontare ogni impresa; dal mondo son tornato sempre vivo...
siamo come due foglie aggrappate
su un ramo in attesa.
Ho ancora la forza di starvi a raccontare
Do Re le mie storie di sempre, di come posso amare,
"The triangle tingles and the trumpet plays di tutti quegli sbagli che per un
slow"... motivo o l'altro so rifare...
E ho ancora la forza di chiedere anche scusa
Sim Do o di incazzarmi ancora con la coscienza
Farewell, non pensarci e perdonami offesa,
di dirvi che comunque la mia parte
Sol Mim
se ti ho portato via un poco d'estate ve la posso garantire...
Sol Do
con qualcosa di fragile come Abito sempre qui da me,
La7 Re in questa stessa strada che non sai mai se c'è
le storie passate. nel mondo sono andato,
dal mondo son tornato sempre vivo...
52
I testi e gli accordi
I FICHI
L A FIERA DI S AN L AZZARO
Io non capisco la gente
che non ci piacciono i fichi:
l’han detto persino gli antichi
sì ai fichi ed abbasso i bignè.
Una bolognese me la fate fare eh! E anche
I fichi son quella cosa questa è una canzone ecologica. Esisteva in
Pregevoli assieme al prosciutto quei di San Lazzaro di Savena, vicino a
Mangiabili in parte o del tutto Bologna, una fiera mercato molti anni fa, di
Da soli o sia pure in alcun. prodotti ortofrutticoli. A quei tempi così
belli e felici eccetera non esisteva il denaro
Mangiabili in piedi o a Verona e ogni scambio avveniva in natura.
A letto, al mattino, in stazione, E... uno andava là con queste cose, si
dovunque dà gioia il melone scambiava e tornava a casa contento, no? La
questa è un’altra canzone. canzone nella fattispecie narra la storia di
un giovinetto che va là, con due piccioni da
Mangiabili in verno o d’estate vendere, scambia i due piccioni con la
E fino l’autunno inoltrato giovinetta con quello che ne segue...
Ma allora c’ha il nome cambiato
E si chiamano marron-glacees. 'A san stê a la Fiera di S. Làsaro, oilì, oilà
(2 volte)
Ma quando è maturo e sugoso A' i' ò cumpré du' bêi pisõn, com'èren bêi,
È allora il momento del fico com'èren bõn (2 volte)
Ch’è buono sicché non vi dico
Oh rabbia, ve l’ho già dett! Molto facile: dice "Sono stato alla fiera di
San Lazzaro oilì oilà, ho comprato due bei
Il fico fa bene alla vista: piccioni, com’erano belli com’erano buoni!"
gli uccelli ne mangian quintali
53
Francesco Guccini 1967 - 2000
La sëlta fôra 'na ragassöla, oilì, oilà (2 consonanti incomprensibili]. Poi la vecchia
volte) ricorda, come il Leopardi "Le
(Cioè balza la giovinetta) [cosa dice rimembranze" dicevamo, vero?
esattamente?]
"Bõn, c'sa vliv per 'sti pisõn?", com'èren "Anca mì, quand'a l'era giuv'nassa, oilì, oilà
bêi, com'èren bõn (2 volte) (2 volte)
(Quando io erogiovinaccia no?)
"Cosa volete per i due piccioni ?" domanda la A'i' ò ciapé di bi pzulon , com'èren bêi,
ragazza. E il giovine che non sa cosa com'èren bõn"(2 volte)
volere... cioè probabilmente il piccione era
merce proibita che non poteva essere scambiata Cioè ne ho presi dei pezzoloni. Ora, si ignora
in pubblico, difatti i giovani se la scambiano esattamente cosa sia il pezzolone. Il
nascostamente pezzolone potrebbe essere, vedi tu..., un
sacerdote di questo culto piccionico che
'A l'a purté dentr'a una pôrta, oilì, oilà (2 esisteva a San Lazzaro. Oppure, pare però da
volte) alcuni studi più recenti che il pezzolone sia
Sò la stanèla, zò i bragõn, com'èren bêi, un’antica misura bolognese: esisteva il
com'èren bõn (2 volte) braccio, la pertica e il pezzolone, che a
grosso modo... Però la vecchia nel finale
Cioè, mi dispiace che voi non abbiate capito, svela il suo laido retroscena; non nel senso
probabilmente: è una danza, una danza rituale, buono della parola, cioè... è discutibile il
fallica, molto antica. "Su la sottana, giù le senso buono della parola, trattandosi dei
braghe" dice. C’è questo bel movimento così retroscena della vecchia. Però c’è da spiegare
no, "tac tac". Mentre i giovani sono lì che si cos’è prima il fittone. Chiamasi "fittone" il
scambiano il piccione... compare il terzo normale paracarro, cioè quelle cose così
incomodo, il voieur, che poi è una voies: una no...?
laida vecchiaccia.
"E anc'adesso che son' una v'sciàssa, oilì,
La sëlta fôra 'na bröda v'sciàssa, oilì, oilà oilà (2 volte)
(2 volte) 'a' m' la sfrài contr' i fittõn, com'èren bêi,
"Ma c'sa fè 'sti spurcassciõn, com'èren bêi, com'èren bõn" (2 volte)
com'èren bõn (2 volte)
54
I testi e gli accordi
chi non capisse ancor nulla. Come son bravo che a tempo perso
Ti ho creato l'Universo!
Mi7
Non mi sembra per niente male.
La
Sono davvero un tipo geniale!
Che sono parolacce che non sopporto! - disse Voi, ecco, io vi do ogni dieci atti di
il vecchio a Lucifero - E poi se c'è una cosa adorazione ...vi do un buono, ogni dieci buoni
e un'altra che non posso sopportare sono i voi mandate la cartolina che il 6 di gennaio
criticoni: fattelo te l'Universo se sei ci ho poi tutta un'altra idea in testa ...
capace! Che me at dig un quel... disse il facciamo Aureolissima che è una festa bella.
vè... era di antica origine modenese da parte Piuttosto Lucifero, non sgamare... vieni qua
di madre il vecchio. Io parlo chiaro: pane al ragazzo, com'è mi hanno detto che hai stampato
pane, vino al vino, anzi vin santo al vin un libro "Il Libretto Rosso dei Pensieri
santo. Sono buono e bravo ma se mi prendono i di..." oh bella roba il libretto rosso dei
cinque secoli me at sbat a l'inferen com'è pensieri di Lucifero. Ragazzi mi piace... ma
vero Dio! cosa vuol dire di sinistra, di sinistra... non
sono socialdemocratico anch'io? avanti al
Ma poi volando sull'acqua stagnante centro contro gli opposti estremismi! ...eh
E sopra i mari di quell'Universo, ma, ...no no no, non ci siamo mica qua, se c'è
Mentre pensava se stesso pensante uno che può pensare anzitutto sono io ... e
In mezzo a quel buio si sentì un po' perso. non tirare in mica ballo mio figlio -- quel
Sbatté le gambe su un mucchio di ghiaia capellone -- con tutti i sacrifici che ho
Dopo una tragica caduta in mare. fatto, per me lui lì finisce male ah me, me a
Quando andò a sbattere sull'Himalaya tal deg ... finisce male. Attento che te e
Il colpo gli fece persino un po' male. lui, io ho delle soluzioni per voi che non vi
piaceranno, per Dio, e non guardarmi male che
Fece crollare anche un gran continente qui dentro "per Dio" lo dico come e quando mi
Soltanto urtandolo un poco col piede. pare!
Si consolò che non c'era ancor gente
E che non gli era venuto poi bene. Ma fatta la luce ci vide più chiaro:
Ma quando il buio gli fece impressione Là nello spazio girava una palla.
Disse, facendosi in viso un po' truce: Restò pensoso, e gli parve un po' strano;
Diavol d'un angelo, avevi ragione. Ma scosse il capo: chi non fa non falla.
Si chiami l'Enel, sia fatta la luce! Rise Lucifero stringendo l'occhio
Quando lui e gli angeli furon da soli.
Commutatori, trasformatori, "Guarda che roba! Si vede che è vecchio:
Dighe idroelettriche e isolatori, L'ha fatto tutto schiacciato sui poli!"
Turbine, dinamo e transistori
Per mille impianti di riflettori; Per riempire 'sto bell'ambiente
Albe ed aurore fin boreali, Voglio metterci tante piante.
Giorni e tramonti fin tropicali. Forza, Lucifero, datti da fare:
Fate mo’ bene che non bado a spese, Ordina semi, concime e trattore.
Tanto ho lo sconto alla fine del mese. Voglio un giardino senza uguali,
Voglio riempirlo con degli animali!
Te Lucifero non ti devi preoccupare come Ma cosa fa 'sto cane che ho appena creato?
faccio io ad avere lo sconto alla fine del Boia d'un Giuda! M'ha morsicato!
mese. Ma cosa vuol dire corruzione, una mano
lava l'altra come si dice; vuoi che uno nella Piuttosto fallo vedere da un veterinario che
mia posizione non conosca nessuno, però non vorrei aver creato anche la rabbia, già
intanto ragazzi andateci piano perché la così ...cos'è che non ho creato? Lo sapevo:
bolletta la portano a me. M'avete lasciato l'uomo non ho creato! Grazie, mi fate sempre
accesa la luce al polo per sei mesi, sei mesi, fare tutto a me, mi tocca sempre fare! Qua se
no, sei mesi! Grazie che c'era freddo, i non ci sono io che penso a tutto.. va beh
surgelati li debbo pur tenere da qualche nessuno è perfetto, sì lo so che sono l'Essere
parte. Adesso la tenete spenta sei mesi Perfettissimo Creatore e Signore. Grazie!
come ... e quei ragazzi lì, come si chiamano adesso ti trasformo in serpente così impari,
quei ragazzini che vanno in giro con quella striscia mo’ lì! viuscia via!
cosa, aureola si chiama, no no, am pies menga,
no no no ragazzi quelle cose li, io vi invento E portarono al vecchio quello che c'era
il peccato in superbia e vi frego tutti eh, rimasto ... c'era un po' di formaggio e due
adesso ve lo dico bisogna guadagnarsele... a scatolette di Simmenthal, cioè lui li mise
parte il fatto che non mi adorate abbastanza, assieme e...
no no no Lucifero, è inutile che tu mi chiedi
scusa: adorare significa non dovere mai dire Prese un poco di argilla rossa,
mi dispiace! Fece la carne, fece le ossa,
Ci sputò sopra, ci fu un gran tuono,
56
I testi e gli accordi
57
Francesco Guccini 1967 - 2000
58
I testi e gli accordi
59
Francesco Guccini 1967 - 2000
60
I testi e gli accordi
61
Francesco Guccini 1967 - 2000
Re Sol Re Sol
La Fa#m
63
Francesco Guccini 1967 - 2000
La 7+ 6 5 Re Mi7 L A LOCOMOTIVA ♫
La 7+ 6 5 Re Mi7
La Re
La 7+ 6 5 Re Mi7
ma nella fantasia ho l'immagine sua,
Fa Sol7 Do
La 7+ 6 5 Re Mi7
gli eroi son tutti giovani e belli
La Re
Fa Sol7 Do
Da te, dalle tue immagini gli eroi son tutti giovani e belli
e dalla tua paura Fa Sol7 Do
dai preti di ogni credo gli eroi son tutti giovani e belli.
da ogni loro impostura
Da inferni e paradisi Conosco invece l'epoca dei fatti,
da una vita futura qual'era il suo mestiere:
da utopie per lenire i primi anni del secolo,
questa morte sicure macchinista, ferroviere
Da crociati e crociate I tempi in cui si cominciava
da ogni sacra scrittura la guerra santa dei pezzenti
da fedeli invasati sembrava il treno anch'esso
di ogni tipo e natura un mito di progresso,
lanciato sopra i continenti
libera, libera, libera, lanciato sopra i continenti
libera nos domine lanciato sopra i continenti.
libera, libera, libera,
libera nos domine E la locomotiva sembrava
fosse un mostro strano
La 7+ 6 5 Re Mi7
che l'uomo dominava
con il pensiero e con la mano
La 7+ 6 5 Re Mi7
ruggendo si lasciava indietro
La Re distanze che sembravano infinite
sembrava avesse dentro un potere tremendo,
la stessa forza della dinamite
la stessa forza della dinamite
la stessa forza della dinamite.
64
I testi e gli accordi
66
I testi e gli accordi
67
Francesco Guccini 1967 - 2000
M ONDO NUOVO
N OI
Corre veloce, ma in che senso
il nostro tempo sconosciuto
e strano; e i nostri occhi spaventati
guardano ciò che ci circonda
e non sanno credere ad un tecnico sortilegio
che pian piano e indifferente ci rapina Quando i cieli diventano più scuri
e ci trascina verso una realtà e in bocca hai solo rabbia
e piove solo sabbia
che non vedremo mai sulle strade e sui muri
(fra entità sconosciute e computers) C'è bisogno di gente molto forte
che non vedremo mai per fare insieme il viaggio
(fra le schede cifrate e le città ) che inizia non sai dove
che non vedremo mai. e passa cento porte.
68
I testi e gli accordi
69
Francesco Guccini 1967 - 2000
72
I testi e gli accordi
I L PENSIONATO ♫ Fa
fra la rete dei giardini
Do7
di una sua gatta morta,
Fa
di una lite coi vicini
Rem
Lo sento da oltre il muro Solm
e mi racconta piano,
che ogni suono fa passare, Rem
La4
col suo tono un po' sommesso
l'odore quasi povero di roba Mi7
La7
di quando lui e Bologna
da mangiare. La7
eran più giovani di adesso.
Lo vedo nella luce che anch'io
Io ascolto, e i miei pensieri
mi ricordo bene corron dietro alla sua vita,
a tutti i volti visti
di lampadina fioca, quella da dalla lampadina antica,
a quell'odore solito
Rem
trenta candele, di polvere e di muffa,
a tutte le minestre
riscaldate sulla stufa,
fra mobili che non a quel tic-tac di sveglia
che enfatizza ogni secondo,
hanno mai visto altri splendori, a come da quel posto
Re7 si può mai vedere il mondo,
giornali vecchi ed angoli a un'esistenza andata
Solm
in tanti giorni uguali e duri,
di polvere e di odori, a come anche la storia
sia passata fra quei muri.
Do7
fra i suoni usati e strani
Io ascolto e non capisco,
Fa e tutto intorno mi stupisce
dei suoi riti quotidiani: la vita, com'è fatta
Solm Sib e come uno la gestisce
mangiare, sgomberare, e i mille modi e i tempi,
Mi7 La7
poi le possibilità,
poi lavare piatti e mani. le scelte, i cambiamenti,
il fato, le necessità
Lo sento quando torno e ancora mi domando
stanco e tardi la mattina se sia stato mai felice,
aprire la persiana, tirare la tendina, se un dubbio l'ebbe mai,
e mentre sto fumando se solo ora si assopisce,
ancora un'altra sigaretta se un dubbio l'abbia avuto
andar piano, in pantofole, poche volte oppure spesso,
verso il giorno che lo aspetta se è stato sufficiente
e poi lo incontro ancora sopravvivere a se stesso.
quando viene l'ora mia,
mi dà un piacere assurdo Ma poi mi accorgo che
la sua antica cortesia: probabilmente è solo un tarlo
"Buon giorno, professore. di uno che ha tanto tempo
Come sta la sua signora? ed anche il lusso di sprecarlo:
e i gatti, e questo tempo non posso o non so dir per niente
che non si rimette ancora..." se peggiore sia
a conti fatti
la sua solitudine o la mia.
Do7
Mi dice cento volte
Diremo forse un giorno:
"Ma se stava così bene..."
73
Francesco Guccini 1967 - 2000
74
I testi e gli accordi
Sib Do
ma sono qui nei pensieri
cantando mentre sputano lontano Fa6 Do Sol
Sib Do
le strade di ieri, e tornano
come se fosse in faccia all'universo Do Fa Do
Visi, dolori e stagioni,
E li vedi, Fa Do Sol 4/7 7
girare lenti, strascicando i piedi, amori e mattoni che parlano.
parlare forte a tutti od a nessuno
o piangere aggrappati ai muri, stanchi e Piccola città, io poi rividi
addormentati. le tue pietre sconosciute,
L'ora vola, le tue case diroccate
e il vino amico o li ammazza o li consola da guerra antica;
e il vino li fa vivere o morire mia nemica strana sei lontana
e la tristezza solita o li uccide o se ne va. coi peccati fra macerie,
E li vedi, e fra giochi consumati
girare lenti strascicando i piedi, dentro al Florida;
figure strane, sogni a cui non credi,
stagliarsi contro il cielo che si imbianca; cento finestre, un cortile,
nella stanca le voci, le liti e la miseria;
mattina, che si riempie già di vita, io, la montagna nel cuore,
piangendo un'altra notte che è finita, scoprivo l'odore del dopoguerra.
Lab Sol7
attendere, non sai dove, quando il Piccola città, vetrate viola,
Dom Sol7 Dom
primi giorni della scuola,
buio tornerà (x 2) la parola ha il mesto odore
di religione;
vecchie suore nere che con fede
in quelle sere avete dato
a noi il senso del peccato,
e di espiazione;
Sciocca adolescenza,
falsa e stupida innocenza,
continenza, vuoto mito americano,
di terza mano;
Do Fa Do
pubertà infelice,
Piccola città, bastardo posto, spesso urlata a mezza voce, a toni acuti,
casti affetti denigrati,
Fa Lam
cercati invano;
appena nato io ti compresi,
Fa Lam se penso a un giorno o a un momento
o fu il fato, che in tre mesi ritrovo soltanto malinconia;
Sol è tutto un incubo scuro
mi spinse via; un periodo di buio gettato via.
Do Fa Do
piccola città io ti conosco, Piccola città, vecchia bambina
che mi fu tanto fedele,
Fa Lam
a cui fui tanto fedele
nebbia e fumo non so darvi tre lunghi mesi;
Fa Lam angoli di strada, testimoni
Il profumo del ricordo
75
Francesco Guccini 1967 - 2000
77
Francesco Guccini 1967 - 2000
La giapponese rise con i semi in mano Di corsa al treno per il tuo ritorno,
poi, con un gesto lieve, in aria li gettò, l'ultimo bacio lungo il marciapiede:
al volo di piccioni che, planando piano, tanto veloce volò via quel giorno,
con remiganti aperte al suolo si allargò... poco quel tempo da passare assieme...
E credevate che
sarebbe stato eterno quell'amore,
quel fiore non avrebbe mai visto l'inverno,
quel giorno non sarebbe mai mutato in sera,
per voi sarebbe stata sempre, sempre
primavera...
P RIMAVERA DI P RAGA ♫
Adesso dove sei, bimba d'allora,
con i tuoi sedici anni e il tuo sorriso?
Chissà se senti che ti pensa in questo
autunno,
che consuma ora piano Dom Sol7
anche il ricordo del tuo viso? Di antichi fasti la piazza vestita
Dom Sol7
grigia guardava la nuova sua vita
Ma i giovani s'illudono d'essere immortali
Dom Sol7
e che ogni storia duri per l'eternità;
come ogni giorno la notte arrivava
non sanno quanti fili, trame occasionali,
si tessono o svaniscono in casualità... Dom Sol7
frasi consuete sui muri di Praga
scrutando ansiosi il tempo che passava, spezzò gridando ogni suono di voce.
poi un cinemino, persi in galleria,
per qualche bacio che però bastava... Son come falchi quei carri appostati
e corron parole sui visi arrossati
corre il dolore bruciando ogni strada
e lancia grida ogni muro di Praga
78
I testi e gli accordi
Re
Quando la piazza fermò la sua vita sigaretta o penna nella mia destra,
sudava sangue la folla ferita Do Sol Do Sol
quando la fiamma col suo fumo nero simboli frivoli che non hai amato mai;
lasciò la terra e si alzò verso il cielo
Mib Sib
Sim
Quando ciascuno ebbe tinta la mano,
quello che ho addosso non ti è mai piaciuto,
Lab Sol7
Do
quando quel fumo si sparse lontano,
racconto e dico e ti sembro muto,
Mib Sib
Sol
Jan Hus di nuovo sul rogo bruciava
fumare e scrivere ti suona strano,
Lab Sol7
La
all'orizzonte del cielo di Praga.
meglio le mani di un artigiano
Dom Sol7
Sol Do Re
Dimmi chi sono quegli uomini lenti,
e cancellarmi è tutto quel che fai;
Dom Sol7
Sol
coi pugni stretti e con l'odio fra i denti.
ma io sono fiero del mio sognare,
Dom Sol7
Re Mim
Dimmi chi sono quegli uomini stanchi
di questo eterno mio incespicare
Dom Sol7
Sol
di chinar la testa e di tirare avanti.
e rido in faccia a quello che cerchi
Re Sol Do ||| Sol Do Sol
Mib Sib
e che mai avrai
Dimmi chi era che il corpo portava,
Mib Sol7 Non sai che ci vuole scienza, ci vuol
la città intera che lo accompagnava, costanza,
Mib Sib ad invecchiare senza maturità;
la città intera che muta lanciava ma maturo o meno io ne ho abbastanza
Fam Dom Sol7 Dom
della complessa tua semplicità;
una speranza nel cielo di Praga ma poi chi ha detto che tu abbia ragione,
coi tuoi "also sprach" di maturazione
Fam Dom Sol7 Dom
o è un'illusione pronta per l'uso,
una speranza nel cielo di Praga
da eterna vittima di un sopruso,
Fam Dom Sol7 Dom abuso d'un mondo chiuso e fatalità;
una speranza........... . . . . ognuno vada dove vuole andare,
ognuno invecchi come gli pare,
ma non raccontare a me solo cos'è la libertà.
quando sei dentro vuoi esser fuori la pallida linea di vecchie ferite,
cercando sempre i passati amori La Re
ed hai annullato tutti fuori che te, di lettere ormai non spedite?
ma io qui ti inchiodo a quei tuoi pensieri, Lo vedi il rumore di favole spente?
quei quattro stracci in cui hai gettato Lo sai che non siamo più niente?
l'ieri, Non siamo un aereo né un piano stonato,
Sol Do
stagione, cortile od un prato.
ma io qui ti inchiodo a quei tuoi pensieri,
Re Mim Do Sol Do Sol Do Sol Do Sol Do
Sol Do
La vedi nel cielo quell'alta pressione?
Re Mim
La senti una strana stagione?
Do Sol
Ma a notte la nebbia ti dice d'un fiato
80
I testi e gli accordi
Sib Fa Do
La casa sul confine della sera
Sib Fa Do
oscura e silenziosa se ne sta
Sib Fa Do
respiri un'aria limpida e leggera L E RAGAZZE DELLA NOTTE
Sib Fa Do
e senti voci forse di altra età
e si guardano di sbieco,
appena un cenno istintivo di saluto
ma a Samantha batte il cuore da morire
mentre Andrea rimane muto;
e lei ritornerà con le MS
per suo padre steso davanti a qualche canale
S AMANTHA e lui mediterà al bar dietro a una birra
che la vita può far male.
ma Samantha saltella,
non sa d'avere lunghe gambe da cervo
e il seno, come si dice, in fiore, teso, sopra
a un corpo
ancora acerbo
e Samantha, Samantha ancora
non sa d'avere un destino da modella
e corre allegra lungo i graffiti osceni delle
scale
quasi donna, quasi bella. E fuori:
82
I testi e gli accordi
83
Francesco Guccini 1967 - 2000
Fam
di gente che si frantuma in un fiato
Do Lam7
senza soffrire, senza capire
Re7
e i tuoi pensieri sono solo uno iato
Fam Sol7
tra addormentarsi e morire.
La Re La Re Sol# Do#
lalala... l'unica cosa che ho sempre sognato
Amo oltremodo parlare male Sol# Do#
fare il maiale con le ragazze la sola cosa che voglio io
la pasqua vado in confessionale
Si Fa#
e tutte quante per me vanno pazze
Solo essere un bene sempre ed ora
Perché fra i bene poi non conta l'astinenza
basta ci sia soltanto l'apparenza Do# Fa#
Mi
Ma guarda quante stelle questa sera
Sol#
fino alla linea curva d'orizzonte,
La
ellissi cieca e sorda del mistero là
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Francesco Guccini 1967 - 2000
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Francesco Guccini 1967 - 2000
Coppia che sta silenziosa, un po' rigida e in Un anno è andato via della mia vita,
posa, a ballare, una sera: già vedo danzar l'altro che passerà.
la vita è solo una cosa rimasta indietro non Cantare il tempo andato
c'è più ma c'era; sarà il mio tema
composta e indomenicata, eleganza sfuocata perché negli anni uguale
raggiunta a fatica sempre e il problema.
l'oggi ha cambiato facciata, ma di quell'ieri E dirò sempre le stesse cose
passato io so viste sotto mille angoli diversi;
che tante ne potreste raccontare, e il ricordo cercherò minuti, ore, giorni mesi,
stempera e non guasta, gli anni i visi che si sono persi
quante cose e facce da narrare che come si canterò soltanto il tempo.
dice un romanzo non basta, Ed ora dove sei
nate con un rapido: 'a domani', continuate in tu che sapevi
giorni di 'si' e 'no' ridare ai giorni e ai mesi
lampi sotto cieli suburbani e raffica il tango un qualche senso.
che vi presentò. La giostra dei miei simboli
Lui biella, stantuffo, leva, muscoli, grinta, fluisce uguale
officina, sole, per trarre anche dal male
lei quiete, chitarra, vela, segreti, donna, qualche compenso
calore, viole, E dirò di pietre consumate, di città finite,
lui bar, alcol ,nicotina, capelli indietro, morte e sensazioni
cravatta, bici, racconterò le mie visioni spente di fantasmi
lei ràion, lei signorina, la permanente coi e gente lungo le stagioni
ricci. e canterò soltanto il tempo.
Coppia di fronte a bianchino, anonimo vino E via, e via, e via
frizzante anidride: parole vane
la vita che buffa cosa, ma se lo dici nessuno che scivolano piane
ride. dalle chitarre.
Coppia legata dai giorni, partenze e ritorni, E se ne vanno e vibrano
fortezza e catena, non resta niente
datemi i vostri ricordi, ditemi che ne valeva un suono che si sente
la pena. e poi scompare.
Ora le luci son spente, sta uscendo la gente, E sono qui sempre le stesse cose
saluti e rumore, viste sotto mille angoli diversi
ditemi che avete in mente, come una volta, di cercherò minuti, ore giorni, mesi
fare l'amore, gli anni i visi che si sono persi;
quello che è stato un segreto di un prato o di canterò soltanto il tempo.
un greto, del buio d'un viale,
quel gioco ardente e discreto, d'allora sempre
diverso ed uguale...
chi lo sa se ciò che è da cercare,
ciò che non sai mai se vuoi o non vuoi,
sia così banale da trovare, sia lungo ogni
strada, sia a fianco di noi,
perso in tante scatole di odori, angoli e
tendine che non so
impronte di paesaggi e di colori, manciata di
un tango che vi accompagnò. T I RICORDI QUEI GIORNI
Lui...
Lei, lei...
90
I testi e gli accordi
Le tue parole quasi io non ricordo più ci sia il sole oppur se piove.
e nemmeno tu ricordi niente.
Ora dove sei, e che gente E quell'uomo si ricorda
vede il tuo viso e ascolta e per uno scherzo atroce
le tue parole leggere, le tue sciocchezze quasi il vino gli dà forza,
leggere, le tue lacrime leggere, l'illusione gli dà voce.
come una volta? E si alza sulle gambe
Che cosa dici ora sbarra gli occhi e poi traballa,
quando qualcuno ti abbraccia come con i riflettori
e tu nascondi la faccia, sopra il gesto delle braccia..
e tu alzi fiera la faccia e guardi
diritto in faccia come allora? La7 Rem Si7 Mi
Qui un poco piove, un poco il sole; La la la la la la ..
aspettiamo ogni giorno
che questa estate finisca Ma si ferma all'improvviso
che ogni incertezza svanisca... e ricade giù a sedere,
e tu? Non ricordo più che voce hai. torna l'ombra sul suo viso,
Che cosa fai? torna il vino nel bicchiere.
lo non credo davvero che quel tempo ritorni Ma lontano, oltre, nel tempo,
ma ricordo quei giorni... una folla misteriosa
è scattata tutta in piedi
rida: "Bravo, bene, ancora!"
Son tornati i riflettori
sul suo viso e sulle mani,
si alza e accenna ad un inchino
per quei pubblici lontani.
La
E più forte tra quei muri
L' UBRIACO ♫ Rem
quella voce ora si è alzata
Si7
e fa tintinnare i vetri
Mi7
e rimbalza sulla strada.
Lam
Appoggiato sulle braccia,
La La7
Do La la..
dietro al vetro d'un bicchiere,
Mi7 Lam Rem Si7 Mi7
alza appena un po' la faccia
Rem Mi4 Mi7
e domanda ancora da bere.
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Francesco Guccini 1967 - 2000
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I testi e gli accordi
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Francesco Guccini 1967 - 2000
I L VECCHIO E IL BAMBINO ♫
V EDI CARA ♫
Rem Do Sib La
Rem Do Rem Do
Fa
Rem Do Vedi cara
Un vecchio e un bambino si preser per mano Do7 Re-
è difficile spiegare,
94
I testi e gli accordi
Sib Fa Do Sol
è difficile parlare è difficile capire
Sol Do7 Re Sol
dei fantasmi di una mente. se non hai capito già.
Vedi cara
tutto quel che posso dire Non rimpiango
è che cambio un po' ogni giorno tutto quello che mi hai dato
e che sono differente. che son io che l'ho creato
Vedi cara e potrei rifarlo ora.
certe volte sono in cielo Anche se
come un aquilone al vento tutto il mio tempo con te
che poi a terra ricadrà. non dimentico perché
Fa
questo tempo dura ancora.
Vedi cara Non cercare
in un viso la ragione,
Do7 Re-
in un nome la passione
è difficile spiegare,
che lontano ora mi fa.
Sib Fa Vedi cara
è difficile capire è difficile spiegare,
Do Fa è difficile capire
se non hai capito già. se non hai capito già.
Sol
Cerca dentro
Non capisci per capir quello che sento
per sentir che ciò che cerco
Re7 Mi-
non è il nuovo, libertà.
quando cerco in una sera
Do Sol Vedi cara
un mistero di atmosfera è difficile spiegare,
La Re7 è difficile capire
che è difficile afferrare. se non hai capito già.
Quando rido
senza muovere il mio viso
quando piango senza un grido
quando invece vorrei urlare.
Quando sogno
dietro a frasi di canzoni,
dietro a libri e ad aquiloni
dietro a ciò che non sarà.
Sol
Vedi cara
Re7 Mi-
è difficile spiegare,
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Francesco Guccini 1967 - 2000
Sol
Venezia è una albergo,
Re7
San Marco è senz'altro anche il nome
di una pizzeria,
La-7 Re7
la gondola costa, la gondola è solo
V ENEZIA ♫ un bel giro di giostra.
Sol
Re7 Sol
Stefania d'estate
Re7
giocava con me nelle vuote domeniche
Mi
Venezia che muore, d'ozio.
Si7 La-
Venezia affacciata sul mare, Mia madre parlava,
Sol#- Mi La-7 La-6
la dolce ossessione degli ultimi suoi sua madre vendeva Venezia in negozio.
Si7
giorni tristi
Mi7 La Venezia è anche un sogno,
Venezia la vende ai turisti, di quelli che puoi comperare
Fa#7 Però non ti puoi risvegliare con l'acqua alla
che cercano in mezzo alla gente gola,
96
I testi e gli accordi
del resto del mondo non sai più una sega, dentro l'alba e nel mondo
Venezia è la gente che se ne frega. Mim Do7
ma c'è da sporcarsi il vestito
Stefania, un bambino,
Sol La7
comprare o smerciare Venezia sarà il suo e c'è da sgualcire il gilè
destino
può darsi che un giorno saremo contenti Sol Re
I genii musicali
preannunciati dai giornali
hanno officiato e i sacri versi
hanno cantati
le elettriche impazziscono,
sogni e malattie guariscono,
son poeti, santi,
V IA P AOLO F ABBRI 43 ♫ taumaturghi e vati
con gioia e tremore li seguo
dal fondo della mia città
poi chiusa la soglia do sfogo
alla mia turpe voglia: ascolto Bach.
Sol#m Fa#
La Re La
impliciti dentro al semplice tuo
e lo vorrei perché non sono quando Si4 Si7
Sim
camminare
non ci sei
e restare in silenzio al suono della tua voce
Sol
o parlare parlare parlare parlarmi addosso
e resto solo coi pensieri miei
dimenticando il tempo troppo veloce
Re La4 La7 o nascondere in due sciocchezze che son
ed io commosso.
La
Vorrei con te da solo sempre viaggiare, Vorrei cantare il canto delle tue
scoprire quello che intorno c'è da scoprire
Fa#m Si7
per raccontarti e poi farmi raccontare
mani
il senso di un rabbuiarsi e del tuo gioire;
vorrei tornare nei posti dove son stato, Mi Sol#7
spiegarti di quanto tutto sia poi diverso giocare con te un eterno gioco
per farmi da te spiegare cos'è cambiato Do#m
e quale sapore nuovo abbia l'universo. proibito
La
Vedere di nuovo Istanbul o Barcellona che l'oggi restasse oggi senza
o il mare di una remota spiaggia cubana
Mi
o un greppe dell’Appennino dove risuona
domani
fra gli alberi un'usata e semplice tramontana
Fa#
e lo vorrei perché non sono quando non ci sei o domani potesse tendere
Sol Si4
vorrei restare per sempre in un posto solo e resto solo coi pensieri miei
Si Mi
grazia, il volo
99