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SCENA 1:

Salvatore cammina, incappucciato, sul marciapiede.

Sara cammina nel verso opposto di Salvatore.

Salvatore cade e inciampa.

Sara: Ha bisogno di una mano?

Salvatore: No, grazie. (tono brusco)

Salvatore se ne va.

SCENA 2:

Sara torna a casa.

Sara: Sono a casa!

Padre: Ciao! (guardando la TV)

I due guardano insieme la TV.

Inizia lo spot pubblicitario di “In cucina con Checco”.

Lo spot viene interrotto da un’esclusiva del TG.

Telegiornalista: Interrompiamo la trasmissione per informarvi che, nell’ultima ora, l’ex mafioso Ciro
Verdeprato ha appena fornito alla polizia di Padova l’identikit di uno dei capi dell’organizzazione mafiosa
che negli ultimi anni ha seminato il panico nella Marca trevigiana.

Viene mostrato l’identikit.

Telegiornalista: Stiamo parlando di Salvatore Esposito!

Mentre il telegiornale continua, Sara alza la voce per parlare con il padre.

Sara: Ehi! Ma io l’ho già visto!

Padre: Cosa!?

Sara: È caduto davanti a me mentre passeggiavo.

Padre: Ma sei sicura che fosse veramente lui.

Sara: Certo, perché dovrei mentirti!?

Padre: Allora andiamo alla centrale.

Padre e figlia si avviano verso la macchina.

SCENA 3:

Arrivano alla centrale.

Si rivolgono ad un poliziotto.
Poliziotto: Posso aiutarvi?

Padre: Mia figlia suppone di aver visto il mafioso di cui hanno parlato oggi al telegiornale mentre
passeggiava.

Poliziotto: È sicuro di quest’affermazione? In tal caso dovrei parlarne con il commissario.

Sara: Certo, ne sono sicura.

Poliziotto: Prima datemi carta d’identità e numero di telefono. Vi ricontatteremo noi. Grazie per la
disponibilità.

Sara e il padre escono dalla stazione di polizia.

Il poliziotto chiama Salvatore.

Poliziotto: Salvatore, ho appena ricevuto una testimonianza di una ragazzina, che diceva di averti visto,
cosa devo fare?

Salvatore: Dimmi il loro indirizzo, al resto ci penso io.

Poliziotto: Va bene capo, ci risentiamo quando avrò novità.

SCENA 4:

Parcheggiano davanti ad un vicolo.

Percorrono il vicolo.

Spunta ad un tratto un uomo incappucciato.

Padre: Come posso aiutarla?

Uomo incappucciato: Morendo…

Spuntano altri tre uomini da dietro.

Urla e schiamazzi vari….

Compaiono Andrea ed Alessandro che percorrono la via, parlando di scuola e ragazze.

Alessandro: Ma lo sai che….

Si imbattono nei corpi di Sara e del padre di Andrea.

Andrea: Ma…cosa?!...

Corrono a soccorrerli.

Andrea: No…non può essere vero.

Dopo pochi giorni…


SCENA 5:

Andrea si trova a casa sua, afflitto dopo il funerale della sorella.

Piange.

Dopo una settimana…

SCENA 6:

Andrea sta camminando per strada.

Andrea: Aspetta che provo a chiamare Ale…. Oh no, mi sono dimenticato il telefono a casa.

Sbatte contro uno sconosciuto.

Andrea: Ehi! Stai più attento quando cammini!

Andrea: Aspetta, ma io ti ho già visto…

Sconosciuto: Ti starai confondendo.

Flashback del giorno dell’uccisione di Sara (focus sullo sconosciuto)

Andrea: No no, io invece ti ho già visto, aspetta…

Lo sconosciuto lo riconosce e inizia a correre.

Inseguimento epico.

Andrea incrocia Alessandro.

Andrea: Ale, ti spiego dopo, intanto corri e basta.

Continua l’inseguimento.

Arrivano in un vicolo cieco.

Sconosciuto: In realtà io non volevo, sono stato obbligato.

Andrea: Da chi?

Sconosciuto: Da Fabrizio Scammacca.

Alessandro: E chi sarebbe?

Sconosciuto: È colui che ci ha costretto.

Alessandro: E perché dovremo fidarci di te?

Sconosciuto: Non c’è un motivo vero e proprio. Decidete voi se credermi o no.

Andrea: Va bene… Vattene.


SCENA 7:

Andrea ed Alessandro iniziano a fare ricerche su Fabrizio Scammacca.

Time laps sulle ricerche di Andrea e Alessandro.

Riprende il normale susseguirsi del tempo.

Alessandro: Finalmente ci sono, guarda cos’ho trovato?

Andrea: Spara/Dimmelo.

Alessandro: L’abbiamo trovato.

Andrea: Come fai ad esserne così sicuro?

Alessandro: Mi sono informato da un po’ di persone fidate e tutto conduceva a questa zona.

Alessandro mostra ad Andrea una foto di Fabrizio con il nome della via alle sue spalle.

Alessandro: E questa è la prova definitiva. Quindi andiamo!

SCENA 8:

Andrea ed Alessandro si trovano davanti alla casa di Fabrizio Scammacca.

Alessandro: La casa dovrebbe essere questa.


Andrea: Come facciamo ad entrare?
Alessandro: Be’, suoniamo.

Suonano al campanello, ma non esce nessuno.

Alessandro: E ora che si fa?


Andrea: Guarda, il cancello è aperto.
Andrea: Facciamo un giro intorno alla casa, vediamo da dove possiamo entrare.
Alessandro: Oh, questa porta sembra vecchia, magari la potremo sfondare.
Andrea: Ma non sarebbe illegale?
Alessandro: Perché entrare a casa di uno sconosciuto senza permesso è legale?
Andrea: Hai ragione, facciamolo.

Scassinano la porta.
Camminano silenziosamente sulle scale.
Trovano seduto in una stanza Fabrizio Scammacca davanti al computer.

SCENA 9:

Si trovano in un luogo buio.


Fabrizio si trova seduto su una sedia al centro della stanza.

Fabrizio: Cosa volete da me?


Andrea: Lo sai già, Fabrizio Scammacca.
Fabrizio: Ma non sono io, non vi conosco.
Alessandro: E allora chi sei?
Giuseppe: Io sono Giuseppe Amedei.
Andrea: E dove potremo trovare Scammacca?
Giuseppe: Ero stato invitato a casa sua e lo stavo aspettando. Non so dove sia ora.
Alessandro: Non hai nessun’altra informazione.
Giuseppe: No, non lo conosco da molto, ci eravamo conosciuti in un locale, chiamato “Da Mimmo” e
abbiamo fatto amicizia lì.
Alessandro: Quindi tu sei solo un’inutile pedina?
Giuseppe: Se la metti così, penso di esserlo.
Andrea: Allora non ci servi più. Non farne parole con nessuno.
Giuseppe: Certo certo.

Alessandro lo libera e Giuseppe scappa.

Andrea: Un altro buco nell’acqua.


Alessandro: Sembra di sì. Cosa facciamo adesso?
Andrea: Non lo so.
Alessandro: Forse è meglio prendersi una pausa.

SCENA 10:

Alessandro entra nella stanza.


Trova Andrea.

Alessandro: Cosa stai facendo?


Andrea: Sto seguendo il tuo consiglio, mi sto prendendo una pausa.
Alessandro: Cosa pensi di fare?
Andrea: Be’, mi rilasserò un po’….
Alessandro: Va bene, ci sentiamo.

Alessandro esce dalla stanza.

SCENA 11:

Andrea fa cose ancora da specificare.


Andrea è seduto a meditare.
Arriva un ragazzo sconosciuto, ubriaco.
Tizio sconosciuto: Ehi tu! Che ci fai qui da solo? La festa è di là.
Andrea: Cosa? No no non mi interessa.
Tizio sconosciuto: Dai che ci divertiamo. È una festa stupefacente, capisci cosa intendo? Hahahaha.
Andrea: No, scusa. Forse stai sbagliando persona.
Tizio sconosciuto: Non mi sembra di vedere nessun’altro, quindi tu verrai con me. Vedrai che roba ha
organizzato Scammacca.
Andrea: Va be’ dai accompagnami.
SCENA 12:

Il tizio sconosciuto e Andrea vanno alla festa.

Tizio sconosciuto: Adesso ti presento chi ha organizzato questa festa. Oh Fabrì, vieni qua. Devo presentarti
un mio amico, si chiama….
Andrea: Andrea.
Tizio sconosciuto: Si chiama Andrea.

Focus su Fabrizio Scammacca.

Fabrizio: Scusate, mi stanno chiamando.


Fabrizio: Piacere, Scammacca, Fabrizio Scammacca.
Andrea: Piacere, Andrea Danesin.
Tizio sconosciuto: Va be’, signori io vado a farmi…
Fabrizio: Di che cosa?
Tizio sconosciuto: Macché, intendevo una passeggiata.
Fabrizio: Dai, Andrea…Giusto? Andiamo a sederci.

Passano la serata insieme.

Andrea: Ora è meglio che vada. Grazie di tutto.

SCENA 13:

Andrea ed Alessandro si trovano.


Alessandro entra con Chiara, sua amica.

Alessandro: Ehilà, guarda chi è tornato. Com’è andato il viaggio?


Andrea: Tutto bene, come mai sei qua?

Entra in scena Chiara.

Chiara: Ale, non sapevo ti piacessero i maschi.


Andrea: Scusa, ma chi è lei?
Chiara: Piacere, Chiara Esposito, sono una compagna di classe di Alessandro.
Alessandro: Pensavo non fossi tornato, e lei era curiosa di saperne di più riguardo all’indagine.
Andrea: Puoi scusarci un attimo, Chiara.

Chiara rimane fuori dalla stanza.

Andrea: Perché vorresti mostrare ad altra gente le nostre ricerche?


Alessandro: Non le ho dato alcuna informazione, l’ho solo citato.
Andrea: Ma come ti viene in mente di mostrare il nostro lavoro ad una sconosciuta.
Alessandro: Non è una sconosciuta, anzi…
Andrea: Sì sì, vedremo tra due giorni come finisce, come tuo solito.
Alessandro: Adesso stai esagerando…
Chiara: Avete finito di discutere, piccioncini? (da fuori la porta)
Andrea: STAI ZITTA!!!
Alessandro: Forse sarebbe stato meglio che fossi rimasto un altro po’ via.

Alessandro esce dalla stanza.

SCENA 14:

Andrea continua le ricerche da solo.

SCENA 15:

Alessandro continua a frequentare Chiara.

Alternanza scena 14 e scena 15

SCENA 16:

Chiara esce dalla casa di Alessandro sbattendo la porta.


Andrea entra.

Andrea: Cosa ti avevo detto io?


Alessandro: Ti ci metti pure tu ora? Cosa ci fai qua?
Andrea: Diciamo che Sherlock Holmes non può fare a meno di Watson nelle sue indagini.
Alessandro: Ed io sarei Holmes, vero?
Andrea: Non l’avevo pensata così.

Ridono e fanno a pace.

SCENA 17:

Chiara torna a casa.

Salvatore la accoglie dalla porta.

Salvatore: Bentornata, sorellina.

Chiara lo ignora ed entra.

SCENA 18:

Andrea e Alessandro si trovano.

Andrea: Comunque… mentre ero via ho incontrato il nostro uomo.


Alessandro: Scammacca?
Andrea: Esatto.
Alessandro: E non me lo hai detto prima?
Andrea: Be’, eri troppo impegnato a divertirti.
Alessandro: Va be’, stavi dicendo?
Andrea: Praticamente stavo camminando quando, per caso, trovo uno sconosciuto che mi invita ad una
festa. Io accetto con esitazione e lì lo incontro. Quindi credo di aver partecipato ad una grigliata di mafiosi.
Alessandro: Che botta di fortuna!
Andrea: Non solo… mi ha dato anche il numero di telefono.
Alessandro: Quindi cosa facciamo?
Andrea: Semplicemente lo invitiamo da noi, ormai si fida di me.

SCENA 19:

Alessandro si reca a casa di Chiara.


Suona il campanello.
Gli apre Salvatore, fratello di Chiara.

Salvatore: Chi è?
Alessandro: Sono un compagno di classe di Chiara, è in casa?
Salvatore: Sì, ora scende.

Urlo di Salvatore (CHIARA!!! SCENDI!!!)

Chiara: Che ci fai qua?


Alessandro: Volevo parlarti.
Chiara: Dimmi tutto.
Alessandro: Non volevo ferirti, ma io e te non siamo fatti per stare insieme… non potrebbe funzionare.
Chiara: Va be’ tranquillo, me l’ero già messa via.
Alessandro: Amici come prima?
Chiara: Amici come prima.

SCENA 20:

Andrea: … Ok va bene, a dopo.

Chiude la chiamata.

Alessandro: Cos’ha detto?


Andrea: Ha accettato.
Alessandro: Sarà meglio preparare qualcosa di buono, avrà dei gusti raffinati.

SCENA 21:

Scammacca suona al campanello.

Andrea: Buonasera, grazie per aver accettato il mio invito.


Fabrizio: Sono io che devo ringraziare te.
Andrea: Non ti dispiace se ho invitato anche un mio amico?
Fabrizio: No, tranquillo, nessun disturbo.
Andrea: Accomodati.

Alessandro suona al campanello.

Andrea: Oh, eccolo.


Alessandro: Ehilà, come va?
Andrea: Ti presento un mio amico. Scusalo per i suoi modi.
Fabrizio: Piacere, Fabrizio.

Si accomodano e mangiano insieme.

Fabrizio: (guarda l’orologio) È meglio che vada, si è fatto tardi.


Alessandro: Perché, che ore sono?
Fabrizio: Mezzanotte.
Alessandro: Porca miseria! Devo andare pure io.
Andrea: Grazie per essere venuti.

Si congedano.
Escono di casa.

SCENA 22:

I due escono.

Fabrizio: Posso farti una domanda?


Alessandro: Dimmi.
Fabrizio: Hai presente di cosa mi occupa.
Alessandro: Sì, sei un imprenditore.
Fabrizio: Anche, ma non mi occupo solo di cose legali.
Alessandro: No, aspetta, cosa? E comunque perché me lo stai dicendo?
Fabrizio: Faresti un po’ di commissioni per me, per un bel po’ di soldi?
Alessandro: Che tipo di commissioni?
Fabrizio: Lo scoprirai una volta che avrai accettato.
Alessandro: In effetti mi servirebbero un po’ di soldi.
Fabrizio: Allora affare fatto.

SCENA 23:

Andrea è in passeggiata in Restera.

Casualmente Chiara.

Chiara: Ehilà!
Andrea: Ciao, come va?
Chiara: Tutto sommato bene. E te?
Andrea: Bene bene, dai.
Chiara: Come mai da queste parti?
Andrea: Mi piace la tranquillità.
Chiara: Tranquillità, ma se passa un casino di gente ogni giorno qua.
Andrea: Dipende dall’orario e dalla zona.
Chiara: Quindi conosci qualche luogo interessante?
Andrea: Sì dai, qualcuno sì.
Chiara: E allora portamici.

Andrea e Chiara camminano in luoghi isolati.

Arrivano nel luogo.

Chiara: Mi piace questo posto.


Andrea: Io e Alessandro ci andavamo sempre quando eravamo piccoli.
Chiara: Ma da quanto vi conoscete voi due?
Andrea: Dall’asilo.
Chiara: Cavolo, da un po’ di tempo insomma.
Andrea: Be’ sì… Non per essere invadente, ma tra te e Alessandro cos’è successo?
Chiara: Ma non te l’ha detto? Diciamo che… in poche parole, non ricambiava i miei sentimenti.
Andrea: Ah, spero che adesso abbiate sistemato.
Chiara: Sì, ci siamo chiariti.
Andrea: Guarda l’orologio Mi sa che è ora di tornare.
Chiara: Grazie per questa bella giornata.

Chiara abbraccia Andrea.

Chiara: Ci si vede.

SCENA 24:

Alessandro spaccia.

Finito di “lavorare”, Alessandro torna da Fabrizio per riscuotere lo stipendio.

Alessandro è al telefono.

Alessandro: …Sì, sto entrando, ora vado.

Alessandro entra nella stanza.

Alessandro: Signor Scammacca, per oggi ho finito.


Fabrizio: Dammi del tu. Comunque ottimo lavoro. Tra un po’ potresti entrare a far parte della gente che
conta.
Alessandro: Quando sarà possibile?
Fabrizio: Continua a lavorare così e non ci vorrà molto.

Dopo un mese…

SCENA 25:
Nella stanza ci sono 6 componenti della ‘ndrangheta, tra cui anche Pietro e Fabrizio.

Mafioso 1: Calice d'argento, ostia consacrata, parole d'omertà è formata la società.


Fabrizio: Prima della famiglia, dei genitori, dei fratelli, delle sorelle viene l’interesse e l’onore della società,
essa da questo momento è la vostra famiglia e se commetterete infamità, sarete punito con la morte. Come
voi sarete fedele alla società, così la società sarà fedele con voi e vi assisterà nel bisogno, questo
giuramento può essere infranto solo con la morte. Siete disposto a questo?
Alessandro: Io giuro dinanzi a questa società di essere fedele con i miei compagni e di rinnegare padre,
madre, sorelle e fratelli e se necessario, anche il mio stesso sangue.
Mafioso 1: Da questo momento abbiamo un nuovo uomo d'onore, Società ha formato, il circolo è sciolto.
Buon vespero.
Mafioso 2, 3, 4, e Pietro: Buon vespero.
Fabrizio: Scusa ma perché Salvatore non c’era?
Mafioso 3: Il signor Esposito aveva un po’ di emicrania e ha preferito stare a casa.

Alessandro e Fabrizio escono.

Alessandro si gira e riconosce Pietro, ma non fa in tempo a fermarlo.

SCENA 26:

Alessandro entra nella stanza.

Alessandro: Ragazzi, fate vomitare.


Andrea: L’invidia è una brutta bestia.
Alessandro: Comunque devo informarvi di alcune cose.
Chiara: Dicci tutto.
Alessandro: Sono ufficialmente entrato nella ‘ndrangheta.
Andrea: Be’, complimenti.
Alessandro: E non è tutto. Ti ricordi di quello che ha ucciso tua sorella? C’era anche lui durante la
cerimonia.
Andrea: Cosa???
Chiara: Ma di chi state parlando?
Andrea: È una storia abbastanza lunga.

Arriva un messaggio a Chiara.

Chiara: Scusate ragazzi ma mio fratello non sta molto bene, devo tornare a casa.
Andrea: Cos’ha?
Chiara: Ha un po’ di mal di testa.

Alessandro è pensieroso.

Esce dalla stanza.

Andrea: Comunque questa è una buona notizia, potrà essere un nuovo punto di partenza.
Alessandro: Cosa?... Sì sì.
Andrea: Tutto bene? Ti vedo un po’ stanco.
Alessandro: Tutto apposto, forse ieri avrò preso freddo.
Andrea: Allora non perdiamo tempo. Iniziamo ad indagare.

Passa qualche ora.

Alessandro: Trovato. Via Sant’Ambrogio di Fiera, 33.


Andrea: Allora andiamo.

SCENA 27:

Alessandro suona al campanello.


Alessandro: Salve, sono Alessandro, l’amico di Fabrizio. Si ricorda di me?
Pietro: Ah, buonasera. Come mai qua? Entra pure.

Alessandro entra.

Pietro: Vuoi qualcosa da bere?


Alessandro: No no, grazie. Sarò diretto con lei. Volevo parlarle di quanto accaduto qualche mese fa, di un
omicidio che lei ha commesso e di cui si è pentito.
Pietro: Ah ecco, avevi qualcosa di familiare. Ma come hai detto te mi sono pentito, quindi cosa vorresti che
ti dica?
Alessandro: Conosce per caso un certo Salvatore? Magari è uno dei suoi colleghi?
Pietro: Perché? Hai qualche conto in sospeso con lui? Comunque per fortuna non è uno dei miei colleghi,
non andremo molto d’accordo.
Alessandro: Mi saprebbe dire di più?
Pietro: In poche parole è il nostro capo.

SCENA 28:

Andrea ed Alessandro si incontrano.

Alessandro dà un bigliettino ad Andrea.

Alessandro: Questo è l’indirizzo.

Se ne vanno.

SCENA 29:

Andrea suona il campanello dell’indirizzo sul foglietto.

Chiara: Ah ciao!
Andrea: Ciao Chiara! Posso entrare?

Andrea e Chiara parlano.


Andrea: Scusa, dov’è il bagno?
Chiara: Al piano di sopra, 3^ porta a destra.
Andrea: Ok, grazie.

Andrea sale le scale ed entra nella stanza di Salvatore.

Cerca nei cassetti varie informazioni.

SCENA 30:

Alessandro, Fabrizio, Pietro, Salvatore e altri due entrano in una stanza.


Si siedono ad un tavolo.

Salvatore: Signori, siamo qui riuniti oggi per discutere di affari. In particolar modo di una rapina. Si terrà
qui. (indica la cartina) Ci divideremo in 3 gruppi che dopo decideremo. Il gruppo 1 in macchina raggiungerà
questo punto. Dall’altra parte della strada ci sarà il gruppo 2, all’interno di un ristorante invece il gruppo 3
farà, come si suol dire, “da palo”. Avete domande?
Fabrizio: Tutto questo quando avverrà?
Salvatore: I furgoni con la merce arrivano ogni martedì verso le 6:30/7:00 e noi saremo già là a quell’ora.

SCENA 31:

Andrea sta cercando disperatamente informazioni.

Frustrato, fa per andarsene quando ad un tratto, urta il cestino e trova la chiavetta USB.

SCENA 32:

I mafiosi discutono sulla buona riuscita del piano.

Salvatore: Va bene signori, il piano è concluso, potete congedarvi.

Alessandro esce e più avanti trova Andrea.

Andrea: Ho trovato qualcosa che ci può interessare.

SCENA 33:

Andrea mostra ad Alessandro la chiavetta USB.

Alessandro: È fatta l’abbiamo trovato. Andiamo dalla polizia.


Andrea: Sì, così ci uccidono.
Alessandro: Ah già. Allora dove andiamo?
Andrea: Allora ci faremo vendetta da soli.
Alessandro: Ok, allora chiamo Pietro.

Alessandro chiama Pietro.

Alessandro: Ehilà Pietro, è ancora valido il piano di fare fuori il capo?


Salvatore: Non credo.

Alessandro mette in vivavoce.

Salvatore: Alessandro, credevi non sapessi del vostro piano? Be’ previsione fallita. E in tutto questo non ti
sei neanche reso conto che ho rapito la fidanzata del tuo amico. Così non scapperai dalla città e se vuoi
salvarla vieni all’indirizzo che ti manderò con questo telefono. A dopo.
SCENA 34:

Alessandro va all’indirizzo prestabilito.

Entra e sente delle grida provenire dalla stanza di fianco.

Cerca di entrare ma la porta è chiusa e dopo vari tentativi, arriva Salvatore puntandoli una pistola alla
fronte.

Salvatore: Non ti hanno insegnato a bussare?

Da dietro Andrea punta una pistola a Salvatore.

Andrea: A te invece non hanno insegnato a guardarsi le spalle?


Alessandro: Abbiamo vinto noi.
Salvatore: Non credo proprio.

Scammacca punta una pistola ad Andrea.

Salvatore: Se non vi dispiace comincio io.

Salvatore spara ad Alessandro.

Andrea schiva il colpo di Scammacca, lo colpisce e gli sul fianco.

Andrea si ripara dietro un angolo.

Salvatore: Siamo giunti al capolinea, mio caro. Chiara mi ha parlato molto di te in questi giorni. Era molto
innamorata di te. Mi spiace che non potrai salutarla per l’ultima volta. Dammi la pistola se non vuoi che la
uccida e arrenditi.

Andrea si alza e lancia la pistola a Salvatore, arrendendosi.

Salvatore: Game over.

Alessandro spunta da dietro.


Alessandro: Per te.

Alessandro colpisce Salvatore.

Alessandro cade sanguinante a terra.

Andrea corre da Alessandro.

(varie suppliche all’amico di non morire)

Alessandro muore.

SCENA 35:

Scena muta in cui Andrea guarda l’infinito.

Titoli di coda

SCENA 36:

Scammacca si rialza

Poliziotto 1: Cos’è successo qui?


Poliziotto 2: Commissario qui ce n’è uno ancora vivo.
Fabrizio: Capo, il piano è fallito. La prego, mi perdoni.

Il Commissario da Scammacca il colpo di grazia.

Commissario Camata: Scuse accettate, Fabrizio Scammacca

THE END

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