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Camilla Baresani

ROMA
GHIOTTA
75 INDIRIZZI PER MANGIARE BENE
NELLA CAPITALE
ROMA • • G H I O T TA

INTRODUZIONE

U n occhio estraneo, intento a osservare Roma, nota anzitutto la struggente


maestosità architettonica, sommata alle impagabili colorazioni del cielo.
Poi, lo stesso sguardo collide con gli indegni cassonetti e il pregnante tocco di
disordine mediorientale, che può persino risultare esotico. Infine, si sofferma
inevitabilmente sull’aspetto alimentare, perché scopre l’enorme quantità di
persone intente a nutrirsi, tra tavoli, tavolini, dehor più o meno sigillati da
plastiche spesso sporche, insegne di botteghe alimentari dove si consumano
pasti veloci, trattorie, enoteche, persone a spasso o accomodate su gradini che
divorano pizze al taglio: una città di affamati, un immenso mangificio. Il fatto
è che Roma ingolosisce e fa venir fame.
I romani, quelli autoctoni, e gli acquisiti come me, schivano le trappole per
turisti e vanno a caccia di luoghi della tradizione ma anche di novità, perché,
alla fine, uno dei modi migliori di godersi Roma è proprio quello di mangiar-
la: tradizione, innovazione, e soprattutto una ricchezza di materie prime di
qualità, che la rendono Capitale – oltre che della nostra storia, del patrimonio
artistico, della religione e della politica –, anche della cucina espressa, esegui-
ta con alimenti freschi, siano essi verdure o pesci o carni o latticini. A Roma,
quasi ogni alimento è a portata di mano perché si coltiva e si alleva o cresce e
vive spontaneamente nell’arco di pochi chilometri. Cucina imperiale, cucina
di corte pontificia, cucina ebraica, cucina abruzzese e umbra, alto e basso,
tradizionale e strano, ognuno di questi elementi concorre a creare quella che
chiamiamo cucina romana.
Ecco dunque, nelle pagine che seguono, un concentrato di luoghi del mangia-
re e del bere. Una selezione necessariamente arbitraria, data la sterminatezza

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della città, di locali consigliabili, scelti tra quelli che in questi anni ho provato
e riprovato per raccontarli in «Roma Ghiotta», la rubrica che esce ogni venerdì
nelle pagine romane del Corriere della Sera. «Er mejo» è il locale preferito della
categoria. «Vip watching» è una notazione divertita: di qualsiasi cosa si sia ap-
passionati – cinema, teatro, politica, mondanità, calcio, letteratura, musica –,
nei ristoranti di Roma capita più che altrove di incontrare qualcuno di famoso:
noi ve lo segnaliamo. «Consegne a domicilio» è una segnalazione per pigroni
ma soprattutto per chi non può uscire. «Tavoli all’aperto con vista» è invece
un’indicazione che, al di là della cucina, che sia eccellente o persino scadente,
indica che a Roma capita di scegliere un locale per la struggente bellezza del
contesto, e ci si nutre soprattutto di quello.


 Camilla Baresani

LEGENDA
Er mejo Vip watching

Consegne a domicilio Tavoli all’aperto con vista

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I TRADIZIONALI
RISTORANTI, TRATTORIE, OSTERIE, BISTRÒ
CON MENU E SERVIZIO CLASSICO. È LA VECCHIA,
CONFORTEVOLE SCUOLA GASTRONOMICA.

DAL BOLOGNESE

Piazza del Popolo, 1. Tel. 06 3222799

P iazza del Popolo, 1. Esiste al mon-


do un ristorante con un indirizzo
altrettanto evocativo (o iconico, come
male (per i cultori dell’innovazione),
siete certi di trovare mozzarella &
mortadella buonissimi, l’impeccabile
direbbero a Milano)? Chi non c’è mai carrello dei bolliti con manzo, cote-
stato farebbe bene ad andarci. Chi lo chino, lingua, testina e prosciutto;
conosce, a tornarci. Se amate i risto- il delizioso brodo di carne con tor-
ranti non solo per il cibo ma anche tellini; i sapidi tagliolini con ragù di
per il panorama umano e l’atmosfera, culatello; il roastbeef all’inglese (con
come forma di turismo gastronomico salsa) e purè. Servizio efficientissimo
e sociale, Dal Bolognese è un locale e veloce. I «famosi» che lo frequen-
imperdibile. La cucina e il menu tano preferiscono i tavoli interni,
sono «fermi, fissi, frontali», come le per osservare e non essere osservati.
caratteristiche delle icone bizantine. Sempre affollato, la prenotazione è
Nel bene (per i tradizionalisti) e nel necessaria.

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LA MATRICIANA COLLINE
DAL 1870 EMILIANE
Via del Viminale, 44. Via degli Avignonesi, 22.
Tel. 06 4881775 Tel. 06 4817538

P roprio davanti al Costanzi, il


Teatro dell’Opera frequenta-
to dal pm melomane protagonista
L’ appetitoso antipasto misto
delle Colline emiliane purtrop-
po va ordinato per due. Erbazzone,
della serie di gialli di Giancarlo De mousse di mortadella, Parmigiano,
Cataldo, c’è La Matriciana dal 1870. squacquerone e salumi di impec-
Appartenente ai «Locali Storici d’I- cabile sapore e stagionatura. In sta-
talia», decisamente bello (per arredi, gione, se non avete un commensale,
finiture delle tovaglie, marmi, bic- buttatevi sui funghi, che qui sono
chieri), con un passato e un presente di grandissima qualità e sono servi-
da cenacolo di artisti. Se prenotate ti crudi o cucinati nel migliore dei
all’interno, chiedete la prima o la se- modi possibile. Dunque, insalata di
conda nicchia: sono i tavoli migliori, ovoli o di porcini, e poi porcini fritti
postazioni riservate e al contempo di e tagliatelle con porcini. Le tagliatel-
vedetta. Alle pareti, invece delle solite le sono tra le migliori mai assaggiate,
fotografie con il proprietario, ci sono sottili, non callose né collose, fatte
quadretti con letterine elogiative dei in casa sul tavolo di marmo: dalla
vari famosi che vi hanno mangia- vetrata potete controllare i lavori.
to (o che ci vanno regolarmente). Succulenti anche i tortelloni ricotta
Da Baryšnikov a Muti, da Sofia Cop- e spinaci. Il polpettone bollito con
pola a Emma Dante, da Jasmine Trin- maionese e fagiolini è squisito. E poi
ca a Daniele Gatti. Ottimi gli spaghet- un classico: la mousse di zabaione.
ti con vongole e carciofi, i tortellini in Lo storico locale è stato rinnovato
brodo di gallina, il baccalà ai ferri con in modo anonimo, ma guardare nel
carciofi trifolati, imperdibili le patate piatto vi basterà. I prezzi sono assai
fritte della casa. Servizio eccellente. convenienti in rapporto alla qualità.

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SETTIMIO CAFFÈ
ALL’ARANCIO DELLE ARTI
Via dell’Arancio, 50. Via Antonio Gramsci, 73.
Tel. 06 6876119 Tel. 06 32651236

A Milano stanno scomparendo: in


centro, mancano trattorie con
arredi non «restylizzati» secondo le
I l ristorante e caffetteria della
GNAM, a Valle Giulia, è uno dei
luoghi cardine della socialità roma-
tendenze del momento, con menu na. Frequentato da divini mondani,
dove si offrono piatti classici attualiz- da branchi di habitué della buona
zati senza «impiattamento», trattorie società intellettuale e da studenti di
la cui gestione non sia cambiata varie architettura. Magniloquente e fasci-
volte con liti tra soci. A Roma, dove noso, l’interno del Caffè delle Arti è
invece la foga del restyling non ha perfetto per le giornate più fredde e
mai preso piede, andate da Settimio per quelle più calde. Ma è all’esterno
all’Arancio. A parte le celebri patate che si deve il successo del locale: la
fritte, la stagionalità è sovrana: a se- splendida grande terrazza soleggia-
conda dei mesi, trovate funghi, ovoli ta, unica per posizione, con vista su-
e porcini, ben scelti e conditi con de- gli svettanti pini di Villa Borghese.
licatezza; spaghetti con i ricci e mezze Tavolini verdi da bistrò senza tova-
maniche con cozze e pecorino, maz- glia (un fenomeno purtroppo or-
zancolle con carciofi e altre squisitez- mai inarrestabile nella ristorazione
ze. Cucina tradizionale resa contem- contemporanea), personale sempre
poranea dall’attenzione alle materie in affanno e con tempi di servizio
prime. Non fatevi assegnare un tavolo lunghissimi (ma non importa, ci si
nella sala dove c’è il bagno e magari gode il luogo unico), cucina non ec-
puntate al grande «tavolo Valsecchi» celsa ma funzionale. Non è un risto-
(dal nome del produttore che spesso rante per gourmet bensì un ritrovo
lo utilizza), in una saletta a parte che per bon vivant. Consigliabili i piatti
è anche una specie di palcoscenico. più semplici.

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LA CIAMBELLA NINO
BAR À VIN CON CUCINA

Via dell’Arco della Ciambella, 20. Via Borgognona, 11.


Tel. 06 6832930 Tel. 06 6786752

I n uno di quei vicoletti del centro


di Roma dove ci si aspetta solo
locali piccoli, bui, turistici (eufemi-
M età dei clienti ci va per guarda-
re e metà per farsi guardare.
Stagionate duchesse, Renato Zero in
smo), ecco invece La Ciambella, a tuta di ciniglia, e poi lobbisti e mila-
due passi dal Pantheon. È sorpren- nesi in gita d’affari. Non mancano gli
dente: spazioso, luminoso per via di americani a caccia di Dolce Vita. Per-
un grande lucernario, con bancone ché Nino, ristorante toscano a Roma
bar e una grande cucina a vista che dal 1934, è in tutte le guide con il
offre un menu di altissima qualità. suo carnet di famosi personaggi che
Trovate piatti romani eseguiti con l’hanno frequentato: John Huston,
eleganza e gusto contemporaneo Mastroianni, la Loren, Guttuso…
(una delle più quotate carbonare e Boiserie e lampadari in ferro battuto,
amatriciane di Roma, ma squisiti nello stile medievalrustico che furo-
pure gli gnocchi con calamaretti reggiava all’inizio del ’900, tovaglie,
a spillo, oltre alle imperdibili ani- bicchieri di vetro molato con logo.
melle con cicoria selvatica e salsa Un grande classico fin dall’insegna
di brie). Ci sono anche piatti meno in neon verde, Nino, appesa a un pa-
locali e di grande riuscita, per esem- lazzo alle spalle di piazza di Spagna.
pio la quaglia dalla cottura perfetta, Famoso per le verdure di stagione, la
ripiena di albicocche disidratate ribollita, i fagioli e i piselli in tegame,
con puré di topinambur. La carta la bistecca al sangue scottata nella
dei vini è da ristorante stellato, ci si padella di ferro rovente, il cervello
diverte a leggerla navigando tra le fritto o al burro, gli ascè (hamburger
proposte. Non manca una carta dei è plebeo), il castagnaccio. Camerieri
cocktail e dei distillati. esperti, anche socialmente parlando.

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ROCCO OSTERIA
CHIANA
Via Giovanni Lanza, 93. Via Agri, 25.
Tel. 06 4870942 Tel. 06 85304430

D a Rocco né stranezze, né esoti-


smi. Stoviglie con logo apprez- B ucce di patata fritte. Avete pre-
sente quando il patron di un
ristorante azzecca l’idea commercia-
zato da esteti e instagrammer, cuci-
na di casa e, come a casa, nella resa le, come è stata per il D’O di Davide
dei piatti ci sono giorni sì e giorni Oldani la cipolla caramellata? Ecco,
no. Pane con burro e acciughe, alici tutti vanno all’Osteria Chiana per
fritte, spaghetti al pomodoro, barba- queste bucce di patata fritte a mo’
bietole con maionese, patate fritte di chips, e se ci vai apposta puoi
sono capisaldi di questo ristorante star certo che sono appena finite, e
che è diventato la sala da pranzo di quello delle cose che finiscono è lo
«quelli der cinema» e della Roma stesso meccanismo della coda fuori
intellettual-chic. Ci vanno Nanni dalle discoteche con il buttafuori che
Moretti, Matt Dillon, Luca Guada- seleziona. Ti incaponisci che le vuoi
gnino. C’è il tavolo di Giulio Napoli- assolutamente, benché poi alla fine
tano e quello di Gelasio e Iacobella siano meno spettacolari del previsto,
Gaetani d’Aragona. Ci trovate Gine- e siano invece davvero imperdibili
vra Elkann e Alessandro Michele. le polpette di bollito alla romana, le
Tutti alla ricerca di un locale piccolo, alici fritte, l’amatriciana, le fettuccine
accogliente, dove ordinano «il soli- al ragù bianco di vitella, le costolette
to» e ben volentieri si adeguano alle d’abbacchio panate con carciofi frit-
regole ferree di Sara Caligiuri, che ti... Insomma, questa Osteria Chiana,
la sera impone un solo turno, alle infilata in un quartiere a discreto tas-
20,30, e tiene alla larga i turisti pre- so di movida, è diventata anche un
ferendo clienti-amici. All’Esquilino. luogo di incontro, molto frequentato
Pochi tavoli, anche all’aperto. oltreché decisamente gustoso.

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ARMANDO DANTE
AL PANTHEON
Salita de’ Crescenzi, 31. Via Monte Santo, 36.
Tel. 06 6880 3034 Tel. 06 37515537

S e vivete un amore clandestino


e mangiando insieme vi pia-
ce scambiarvi irriferibili parole di
Q ualcuno dovrà pur farlo: se-
gnalare locali mai citati dai
giornali. Vecchie trattorie che non
passione, l’ideale è prenotare da Ar- mandano inviti a blogger e critici,
mando al Pantheon. Compressi tra niente restyling del noto designer
gli stretti e fitti tavoli, nessun altro né chef sgomitante. Soprattutto non
cliente capirà una parola di quello hanno un’agenzia di PR che cura la
che dite. Persino il cameriere vi si ri- comunicazione. È il caso di Dante,
volgerà di primo acchito con un invi- eternamente uguale a sé stesso, con
diabile inglese, scevro di inflessioni. l’estetica e l’illuminazione dei risto-
Il fatto è che in questo locale crisma ranti delle stazioni ferroviarie svizze-
della romanità, fondato nel 1961 e da re, senza sito web ma con orari quasi
allora stabilmente nei ranghi dei mi- newyorchesi (ci si mangia fino oltre
gliori ristoranti di cucina tradiziona- le 3 del pomeriggio e poi fino alle 3
le, i clienti sono quasi tutti stranieri. del mattino). Era la trattoria «di sini-
Chissà cosa capiscono dello squisito stra» dei dipendenti e collaboratori
panino al sesamo con coratella e ci- Rai di via Asiago, e lo spirito è rimasto
coria, o della finezza delle fettuccine lo stesso: cucina casareccia con menu
con chips di guanciale, fave e scaglie omnicomprensivo, servizio profes-
di pecorino. O degli spaghetti con sionale e veloce, si spende poco e si
rucola, Parmigiano e limone. Per mangia molto, qualcosa che ti piace
non dire del tortino di alici e indivia. in lista lo trovi sempre. Consigliabile
Però, beati loro: come introduzione anche ai vip watcher: da Dante, qual-
al cibo italiano verace non potrebbe cuno del mondo dello spettacolo che
andare meglio. inforca fettuccine non manca mai.

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DA ROBERTO AL CEPPO
E LORETTA
Via Saturnia, 18-24. Via Panama, 2.
Tel. 06 77201037 Tel. 06 8419696

D a Roberto e Loretta, nel quartie-


re Appio, è la classica trattoria
romana: classica nel senso che ha 70
È una sorta di tempio della bor-
ghesia, spazioso e confortevole.
Sotto la pioggia e nel freddo è il lo-
anni, e anche nel senso di genere di cale con l’ambientazione più acco-
cucina, ma senza menu sterminati gliente di Roma. Dal punto di vista
fondati su piatti già pronti da riscal- estetico, lo storico locale di piazza
dare, senza foto di vip alle pareti, sen- Ungheria sembra preso da quelle
za eccessi di untuosità. Le polpette case e casali anglo-toscani che fini-
di bollito su cicoria ripassata sono scono tra le pagine di House & Gar-
a dir poco perfette, senza la pozza den. Il tavolo più ambito è quello
d’olio fritto verdognolo tipica delle grande accanto al camino, dove un
ripassature da trattoria. Pane buonis- valoroso addetto cuoce sulle braci
simo (viene da un forno di Velletri), e pregiati cosciotti, filetti, animelle,
impeccabili la minestra di broccoli e costolette e salsicce. Il menu è fat-
arzilla, le fettuccine con ragù bianco to di piatti tradizionali, solidi e re-
ed erbe selvatiche, la pasta e ceci, il alizzati in modo contemporaneo e
timballo di alici e carciofi, e poi i fiori raffinato. Un classico, Al Ceppo, è
di zucca fritti, il maialino arrosto… il gustosissimo uovo morbido con
La carta dei vini è ricca e, su scaffali fonduta di Parmigiano, asparagina
e mensole, vi è un’allettante parata selvatica, polvere di prosciutto e tar-
di bottiglie. Per gli annoiati dal co- tufo. La pasta fresca è fatta in casa e
siddetto fine dining andato tanto di focaccia, pane e grissini sono molto
moda nello scorso decennio, il luogo buoni, premessa necessaria di ogni
ideale dove riconciliarsi con una cuci- cucina di qualità. I prezzi sono ade-
na di casa, molto ben eseguita. guati allo stile.

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ARCANGELO LA CANTINA
DI DANTE
Via G. G. Belli, 59. Via degli Olivi, 51.
Tel. 06 3210992 Tel. 06 21803236

C ome sanno gli chef che puntano


sulle innovazioni della cucina
contemporanea, aprire un ristorante
A Roma la cucina innovativa ha
meno fortuna che a Milano,
proprio per la ricchezza dei menu
a Roma espone a fiaschi clamorosi. della tradizione e anche per la pre-
Troppo varia, troppo gustosa la cu- senza, anzi la militanza, di tanti locali
cina romana. Se a Milano, esaurito che, come La cantina di Dante, fanno
l’appeal dei risotti, delle verze e delle star bene i clienti offrendo piatti tra-
costine, si abbandona ben volentieri dizionali ben eseguiti: una trattoria
la tradizione per buttarsi sulle speri- ampia, molto accogliente, a due passi
mentazioni, nell’Urbe si può mangia- dalla piazza del mercato di Centocel-
re tutti i giorni qualcosa di leggero le. Il menu è fatto di piatti semplici
o pesante, delicato o gustoso, ed è ma non banali, eseguiti con discreta
sempre la solita cara cucina roma- perizia e ben descritti nella carta. Per
nesca. Ma anche in questo campo si esempio, degli ottimi supplì (riso ar-
possono coltivare ambizioni. Provate borio, ragù di vitello e bovino, moz-
il menu succulento dell’Arcange- zarella, pangrattato, olio di girasole).
lo, il sancta sanctorum delle ricette Le alici fritte, la zuppa di fagioli e sep-
di Roma e dei Castelli, declinate al pioline, i tagliolini con carciofi, guan-
meglio, con eleganza e qualità. I gu- ciale croccante e pecorino, la pasta
stosissimi supplì, le animelle, le sof- fatta in casa con i ceci, la frittura di
fici polpette di bollito, la carbonara calamari e paranza, la cicoria saltata.
cremosa come una cacio e pepe, la Pizza, pizzelle e focacce. Il servizio è
minestra di fagioline di Arsoli e cala- veloce, e non manca un bell’elenco
mari, le tagliatelle di rigaglie di pollo dei prodotti utilizzati in cucina, con
e vincotto di fichi, la frittata alle erbe. indicazioni di qualità e provenienza.

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GLI INNOVATIVI
RISTORANTI, TRATTORIE, OSTERIE, BISTRÒ
CHE HANNO INTRODOTTO VIE CONTEMPORANEE
E DI RICERCA NEGLI INGREDIENTI, NEI MENU,
NEL SERVIZIO E NEGLI ORARI.

ROSCIOLI
Via dei Giubbonari, 21. Tel. 06 6875287

F inita l’enfasi sui grandi cuochi, cosa


ne sarà di tutti quei ristoranti stel-
lati dove impongono menu degustazio-
per i ricarichi e per qualche cosa che era
meglio in passato, prima che le guide
dell’orbe terracqueo segnalassero que-
ne che vanno spiegati dal cameriere? sta fortezza gastronomica del territorio,
Restano sicuramente i luoghi come della tradizione, degli esotismi gastro-
Roscioli, che sommano tradizione e in- nomici non velleitari. È una festa degli
novazione. Il forno e la pizzicheria esi- occhi con tutte quelle cose appese, im-
stono da generazioni, il ristorante dal pilate, allineate – vini, salumi, formag-
2002. Se cammini in via dei Giubbona- gi, conserve –, il classico luogo dove si
ri, noti l’entrata di Roscioli per via del vorrebbe restar rinchiusi la notte prima
capannello di turisti abbacinati dai pro- del giorno di chiusura. Pochi tavolini
sciutti e dal bendidìo esposto. Dentro, accalcati, da prenotare chiedendone
c’è tutto quello che uno scaltro gour- uno al piano strada (altrimenti meglio
met contemporaneo può desiderare, rimandare). C’è una sola toilette, quindi
compresa la possibilità di lamentarsi evitate di averne bisogno proprio lì.

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RETROBOTTEGA MARZAPANE

Via della Stelletta, 4. Via Flaminia, 64.


Tel. 06 68136310 Tel. 06 64781692

L a ruota e il libro sono difficil-


mente sostituibili. Così il tavolo
da pranzo con sedie. Da Retrobot-
A ffacciato sul mercato Flaminio I,
Marzapane è un ristorante bi-
strò innovativo e tradizionale al con-
tega hanno deciso che l’esperienza tempo. Al piano terra c’è un bancone
andava migliorata con tavoli collet- con vista sulla cucina e sulla grande
tivi così alti da necessitare sgabelli griglia/affumicatoio, al primo pia-
da bancone e, all’altezza della pancia no la sala ristorante, intima e acco-
dei commensali, cassetti con posate gliente, infine sul tetto ci sono altri
e tovagliolo. Se questa ridefinizione tavoli, all’aperto. Molti dei piatti sono
non pare riuscita, i due menu degu- veramente succulenti: a partire dalla
stazione – uno per onnivori e uno focaccia pane, patate e kefir, cotta in
per vegetariani – sono invece decisa- forno e sulla brace. Imperdibili, da
mente convincenti. Siamo nel cam- volerli almeno una volta alla setti-
po del fine dining, cioè della cucina mana, gli spaghettini con grasso di
di ricerca. Amuse-bouche strepitosi rognone mantecato, che hanno sen-
(si andrebbe avanti all’infinito). A tori di affumicato e una perfetta nota
seguire, pescando tra i due menu, acida. Un’invenzione che resterà.
carciofo, lampagioni e vaniglia; ani- Notevole anche il cervello di vitellina
melle, pappardelle e nepetella; fa- fritto, lamponi e kimchi rosso, il car-
raona, fico, ravanelli e mele arrosto. ciofo alla brace con maionese all’a-
Eucalipto, panna cotta, tartufo e olio glio e mentuccia selvatica, ed è stu-
un dessert fantastico. Molto interes- pefacente la mammella alla panna
santi gli abbinamenti di vino. Prezzi acida ed erba aglina. Il menu cambia
da esperienza godibilissima, ma ine- di frequente, offrendo un’esperienza
vitabilmente saltuaria. di vero turismo gastronomico.

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DIVINITY TERRACE CARTER OBLIO


RESTAURANT & LOUNGE BAR

The Pantheon Iconic Rome Hotel, Via Giuseppe Gioachino Belli, 21.
Via di S. Chiara, 4. Tel. 06 87807060 Tel. 351 9530552

T ra le vie strette attorno al Pan-


theon, c’è una sorpresa. Salite
all’ultimo piano di The Pantheon Ho-
M inimalismo nell’arredo, mas-
simalismo nel gusto da Carter
Oblio, ristorante dello chef Ciro Al-
tel, e sedetevi sulla Divinity Terrace. berto Cucciniello. All’interno legno e
Ideale all’ora di pranzo: in camicia, pulizia, come nei locali di tendenza
al sole, con lo sguardo che spazia tra nordici, all’esterno tavoli sotto un
insospettabili terrazzette, la cupola gazebo in una via di Prati poco traf-
di Sant’Andrea della Valle e quella del ficata. Ma la cosa più notevole è il
Pantheon. Aggiungete a questo mo- menu, a partire dalla varietà di pani
tivo di straordinaria soddisfazione, squisiti autoprodotti, serviti con olio
la cucina napoletan-internazionale e burro al tartufo. Se i colori degli
di Francesco Apreda, però a prezzi arredi sono neutri, i colori nei piatti
da bistrò (il ristorante con stella Mi- sono straordinari: uovo, misticanza
chelin è, invece, al piano terra). Cosa di campo, vignarola romana e tar-
chiedere di più? Se per giunta la con- tufo; cappellacci, salsiccia alla brace,
versazione è a livello del cibo e della stracchino e pane abbruscato; maia-
vista, sarete le persone più felici del le al luppolo, orzo, cipolle al malto e
mondo. Apreda è raffinato, contem- crescioni alla birra; corba rossa del
poraneo, però semplice e anche ve- Gargano, cocco, citronella e frutti
race. Carpaccio di ricciola pesto e se- di mare; wagyu A5 (la carne giappo-
samo; pasta, patate e granchio; pollo nese più marezzata), sedano rapa al
e peperoni red tandoori; calamari rafano, kimchi, insalata piccante, e
alla diavola con finocchi e limone, e così via: accostamenti felici e cottu-
c’è persino la pizza, eccellente (solo re impeccabili. Molto competente il
però nel week end). servizio e bravissima la sommelier.

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PASTORIE CAFFÈ DORIA

Via Pesaro, 40. Galleria Doria Pamphilj, via della


Tel. 393 9558235 Gatta, 1. Tel. 06 6793805

A l Pigneto c’è Pastorie. Come i


ristoranti di nuova concezione,
non si limita a essere abruzzese, alla
P alazzo Doria Pamphilj, con i ca-
polavori della Galleria, i cortili,
gli appartamenti privati, ha ora an-
maniera delle trattorie tradizionali e che un bistrò all’altezza del suo ran-
un po’ grevi, ma è portatore di una go. Il Caffè Doria è ospitato nelle ex
«filosofia»: non una cucina di rivisi- scuderie, con una scenografica fon-
tazione bensì di espansione di quello tana seicentesca, un tempo abbeve-
che è stato tramandato. Dunque, sito ratoio per i cavalli. Il recente restauro
web bello e pieno di pensierini («Ar- ha reso il locale molto elegante alla
rivare al futuro scoprendo l’antico maniera contemporanea. Se siete go-
usando gli strumenti del presente», losi, il luogo è ideale: vi trovate decli-
ecc.), sito reale con arredo tipo stal- nate tutte le pulsioni gastronomiche
la di design, che evoca la convivialità e alcoliche del momento. Succulenti
rurale, e menu di piatti del mare e maritozzi imbottiti di erbe e salumi,
della transumanza, molto ben realiz- croque monsieur, avocado toast,
zati con materie prima di produttori per non dire del banco con i dolci
di nicchia. Capisaldi del ristorante, a prelibati della pasticceria Le Levain.
partire dagli arrosticini di carne e fe- La cucina propone pochi piatti ben
gato di pecora, sono le pallotte cacio pensati ed eseguiti: i ravioli di car-
e ova, alimento tipico dei pastori, e bonara, i calamari cacio, pepe e lime,
gli anellini con pomodoro abruzzese, la misticanza erbe e fiori… Poteva-
ricotta affumicata al ginepro e ventri- no mancare 90 etichette di gin? Nei
cina (una ’nduja, fatta di prosciutto mesi estivi, nel grande chiostro del
macinato con erbe del pastore, scor- palazzo, è aperto un dehor-champa-
za d’arancia e peperone). gneria con servizio di cucina.

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PIANOSTRADA EGGS

Via delle Zoccolette, 22. Via Natale del Grande, 52.


Tel. 06 89572296 Tel. 06 5817281

A due passi da Ponte Sisto, Piano-


strada offre una cucina ricercata
e gustosa, con declinazione contem-
S e sesso e cibo sono succedanei,
«famolo strano» ormai viene
applicato anche nel campo dei ri-
poranea di piatti italiani. E allora storanti. Per respingere la noia della
fregola con triglie, finocchiella sel- ristorazione classica, non resta che
vatica e gel al limone, tuorlo panato buttarsi su fantasiose versioni dei
con vignarola; focacce, crescentine menu tradizionali, come in una sorta
e pizzelle associate a qualsiasi cosa di bondage del cibo. Ed eccoci dun-
ingolosisca; misticanze bellissime que da Eggs, bistrò di Trastevere che
(a vedersi), fantasiose e gustose; il punta sulle uova. Uova ovviamente
tutto con specifiche iperdescrittive della migliore genitura, uova eque e
che illustrano la ricercatezza degli consapevoli di allevamenti illuminati
ingredienti. Il locale, con bancone e strenuamente bio. Uova di gallina,
sulla cucina a vista e un cortile dove di anatra, di storione, di quaglia. Det-
l’aria fatica a girare, è un po’ come la to così, non fa venire molta voglia,
simpatica casa di campagna delle zie ma in realtà la carta è fatta di piatti
poetiche e svitate: un bric-à-brac di curiosi e gustosi. Si finisce per fare
sedie e tavoli scompagnati, bicchieri iperordinazioni, spinti dalla frenesia
differenti, mazzi di fiori, la cornice di assaggiare tutto. Vanno provati la
della finestra appesa come fosse un degustazione di gusci svuotati e poi
quadro, graziosi oggetti di trovaro- riempiti di assaggi fantasiosi, i fritti
bato. I prezzi non modici chiedereb- panati, l’allettante carta delle carbo-
bero forse tavoli più ampi e sedie più nare, con nove variazioni su quella
comode. Servizio molto cordiale. Ot- classica. Ottimi i dolci, a partire dallo
timo anche per l’aperitivo. zabaione e dalla crème brûlée.

• 17 •
ROMA • • G H I O T TA

CARNAL – GINGER
MORSO SABROSO
Via dei Gracchi, 19. Via Borgognona, 43-46.
Tel. 06 42917690 Tel. 06 96036390

C olorato, latinoamerican-inter-
nazional-italiano, Carnal è un
locale transgender, che combina lo-
A perto dall’ora della prima cola-
zione fino a mezzanotte, Gin-
ger di via Borgognona è anzitutto
calismo ed esotismi, che poi è una un affollatissimo tempio della pausa
cifra della contemporaneità non pranzo. Questo, sebbene sia poi as-
solo gastronomica. Roy Caceres, chef saltato all’ora dell’aperitivo e nel fine
adottato da Roma, chiuso il ristoran- settimana anche per cena. È un lo-
te stellato Metamorfosi, ha creato un calone bello, spazioso, tutto bianco
locale che offre piatti coloratissimi e ravvivato dai colori vividi dei cesti
in un ambiente décontracté. Il menu di frutta esotica e verdura. È anche un
è allettante e si assaggerebbe tutto, locale di concezione contemporanea,
facendo lievitare il conto. Yuca croc- fluido per usare un termine attuale:
cante con formaggio di malga e cre- offre cibo per tutti i gusti. Per il sa-
ma rocoto (maionese, lime e rocoto, il lutista vegano, con l’hamburger veg;
peperoncino peruviano); tostada con per il vegetariano, con succhi, estratti
battuta di coscia di Fassona, mayo e frullati; per lo sportivo che conta le
e alici e gomashio (sesamo e sale); calorie (perfetti i cestini al vapore con
ceviche con pescato del giorno; tira- valori nutritivi conteggiati e nessun
dito con capasanta e leche di tigre al condimento); per il ragazzino che
mandarino; riso in teglia con polpo, mangerebbe solo fritti; per l’aperitivi-
mazzancolle e carciofi: tutto molto sta del tagliere di formaggi e salumi
gustoso. Ci sono poi i Carnal Box, Dop; per il tradizionalista della car-
consegnati a domicilio con una sele- bonara. Ci sono persino i famigerati
zione di portate. Interessante la pro- poke. Tavoli anche all’aperto e suc-
posta di vini (pochi ma buoni) e birre. cursale in piazza Sant’Eustachio 54.

• 18 •
ROMA • • G H I O T TA

PIZZA
LA PIZZA, INDISPENSABILE COMPLEMENTO
DEI NOSTRI ATTACCHI DI GOLOSITÀ,
A TUTTE LE ORE E IN TUTTE LE VARIANTI:
ROMANA, NAPOLETANA, AL TAGLIO.

SEU PIZZA ILLUMINATI


Via Angelo Bargoni, 10-18. Tel. 06 5883384

M agari avete un attacco di bra-


mosia di pizza, oppure siete
adepti del monopasto (colazione e
tete godervi una delle migliori pizze
d’Italia, quelle che piacciono anche
ai cosiddetti gastrofighetti: la piz-
poi un pranzo/cena nel pomeriggio). za di Pier Daniele Seu. Imbattibili le
E sognate il sapore di pomodoro, il non creative: margherita, napoleta-
cornicione alveolato ma non flac- na, marinara. Nella sede principale,
cido, la lunga lievitazione che non Seu Pizza Illuminati, di via Bargoni,
prosegue nel vostro corpo, la misce- affollato locale di arredo contempo-
la di farine e la cottura che danno raneo e con servizio caotico, trovate
croccantezza all’impasto, la fragranza anche supplì ottimi e pizze con acco-
della cottura nel forno a legna… Solo stamenti variegati, stagionali, a volte
che è impossibile trovarne uno acce- strampalati.
so fuoriorario. Invece no. Al Mercato
Centrale, sul lato di via Giolitti della
Stazione Termini, a tutte le ore po-

• 19 •
ROMA • • G H I O T TA

IL GROTTINO EMMA
A TESTACCIO
Via Marmorata, 165. Via del Monte della Farina, 28-29.
Tel. 06 5746232 Tel. 06 64760475

M olto noto tra gli amanti della


pizza, il Grottino a Testaccio
è antimoderno. «Dal 1936 offre al
E mma è ormai un classico: piz-
zeria con cucina alle spalle del
Teatro Argentina, nel triangolo d’oro
pubblico una vasta gamma di pro- della ristorazione romana (tra i Ro-
dotti scelti con cura»: già una frase scioli, il Vinaietto, il Sanlorenzo, Pi-
simile, senza tutte le sciocchezze pero, Per Me, Il Goccetto, Supplizio e
anglicizzanti e i luoghi comuni della altri ancora tra i più qualificati locali
contemporaneità, ci rassicura. Non romani). Posizionata in un fondaco
dobbiamo sorbirci lezioni su farine molto rimbombante, ha per fortuna
particolari, lievitazioni pirotecniche, diversi tavoli all’aperto. Allenatevi a
assemblamenti innovativi. Quella del scansionare codici QR, oppure stu-
Grottino è una pizza non gourmet, diate l’allettante menu e la sorpren-
molto sottile e scrocchiarella, un po’ dente carta di vini e birre su emma-
sbruciacchiata sui bordi, che lascia pizzeria.com, perché non vi verranno
sul palato una sensazione di legge- poggiati sul piatto e sul tovagliolo fo-
rezza per cui ci si illude, tornando a gli di carta passati di mano in mano.
casa, di essere addirittura dimagriti. Pizza veramente buona, bassa e croc-
Imbattibili la margherita e la parmi- cantina. Imbattibile la Napoli e Bufa-
giana con melanzane. In lista ci sono la. Verdure, salumi, formaggi e altre
anche pizze alla napoletana, con il materie prime eccellenti, inclusa la
cornicione lievitato, ma riscuotono mozzarella da gustare con alici del
un successo inferiore. Molto apprez- Cantabrico. Più che consigliabili le
zati i fritti, eseguiti perfettamente focacce, le bruschette, i supplì, i fiori
nella formula classica: i supplì, i fi- di zucca con alici, le polpette fritte
letti di baccalà, i carciofi alla giudia. panate di bollito di pollo.

• 20 •
ROMA • • G H I O T TA

AI MARMI ANTICA PIZZERIA


DA MICHELE
Viale Trastevere, 53. Via Flaminia, 82.
Tel. 06 5800919 Tel. 06 32600432

A i Marmi, amichevolmente detta


«obitorio», è una storica e im-
prescindibile pizzeria della scena ro-
N ella luce livida, riflessa sulle
plastiche del dehor rigate dalla
pioggia, è improvvisamente appar-
mana. Esiste dal 1931 e deve il nome sa nelle cronache la celebre pizzeria
alle lastre marmoree che rivestono napoletana Da Michele, però nella
tavoli e pareti. Se oggi impera la co- succursale romana, per un incontro
siddetta pizza gourmet, con farine riservato tra Giorgetti e Di Maio. Defi-
e ingredienti ricercati e lievitazioni latissima (la piccola targa su strada è
magistrali, ai Marmi tutto è norma- poco visibile), è stata probabilmente
le, alla vecchia maniera, né Dop né scelta immaginando che l’incontro
Igp. Eppure, andarci è uno spettaco- non venisse paparazzato. E invece…
lo: sempre pieno, è un osservatorio Ormai basta il cittadino comune do-
fenomenale sulla gens romana, i ca- tato di telefono. La pizzeria comun-
merieri sono acrobatici, è un ricetta- que è notevole. All’interno del Museo
colo di modernità ormai sorpassate: dei bambini Explora, serve pizze gi-
le insegne al neon che pubblicizzano gantesche che sbordano dal piatto. A
«filetti di baccalà, supplì al telefono, Roma, oltre alle classiche margherita
fagioli al fiasco con cotiche, con osso e napoletana, le uniche servite a Na-
di prosciutto, all’uccelletto con sal- poli, il menu propone altre pizze gu-
siccia»; il listino prezzi con i caratteri stose come la Nerano (con zucchine e
mobili applicati uno a uno; le pizze salsiccia), e anche insalate e fritti. La
basse e basiche, prive degli svolazzi pizza è decisamente buona. Il corni-
della contemporaneità. Dovrebbe cione non troppo gonfio, croccanti-
proteggerlo il FAI. Napoletana e mar- no. Quando non piove si può man-
gherita a 6,80 euro. giare nel giardino del museo.

• 21 •
ROMA • • G H I O T TA

PIZZERIA RISTORANTE ALICE PIZZA


IL VIGNOLA

Via del Vignola, 25. Punti vendita, telefono per


Tel. 06 3227451 ordinazioni e orari su alicepizza.it

I mperdibile per voi che trascorrete


pomeriggi intellettuali al MAXXI,
o che frequentate i circoli del lun-
P urtroppo la pizza al taglio smer-
ciata da panettieri e negozietti è
mediamente molto cattiva. Dal mo-
gotevere e poi, naturalmente, avete mento in cui viene estratta dal forno
bisogno di ristorarvi. È la Pizzeria elettrico a quello in cui è consumata,
Ristorante Il Vignola, con le sue in- fa a tempo a inflaccidirsi irreversi-
segne al neon colorato che fanno bilmente, con tutto l’olio sovrabbon-
molto «pizzeria italiana di Dort- dante con cui è stata preparata che
mund», con i prosciutti che pendo- galleggia sul condimento e sull’impa-
no dal soffitto e le pareti che ospi- sto. Ma dall’idea di un romano, Do-
tano la più tonitruante collezione menico Giovannini, è nata una pizza
mai esposta di foto di vip e presunti al taglio di qualità media decisamen-
vip e sconosciuti che evidentemente te buona: i denti fanno «cri cri cri»
sono stati qualcuno. Questo, grazie quando la masticano, anche se è stata
alla contiguità al Teatro Olimpico. sfornata da un bel po’, regge persino
Oltre alla pizza piatta, alla romana, la seconda passata in forno per riscal-
la carne è il piatto forte del menu. darla. Dal negozietto originario di via
Pensate a una cosa che non sia pe- delle Grazie, sono aumentati i punti
sce, e in lista c’è. Niente sofisticatez- vendita, è entrato un fondo d’inve-
ze per gourmet, ma sarebbero fuo- stimento, ora è una catena con locali
riluogo. Orari prolungati, servizio persino a Philadelphia. Poco lievito e
gentilissimo e acrobatico stante l’af- lievitazione di 24 ore, ingredienti di
follamento micidiale (è perdurante qualità. La mia preferita del momen-
il successo di questo locale, di certo to è quella con broccolo romano, sca-
non basato sul turismo). morza e salsiccia.

• 22 •
ROMA • • G H I O T TA

PESCE
TIPICO ARGOMENTO DI DISCUSSIONE TRA GOURMET:
CHI HA IL PESCE PIÙ FRESCO E DI QUALITÀ?
I MIGLIORI CRUDI? LE MIGLIORI COTTURE?
ECCO QUALCHE SUGGERIMENTO.

IL SANLORENZO
Via dei Chiavari, 4-5. Tel. 06 6865097

È ormai da anni il miglior ristorante


di pesce di Roma, forse anche – e
motivamente – il più costoso. Molto
sulla brace di legna, e poi sono imbat-
tibili gli spaghetti con i ricci, squisiti
i tagliolini con gamberi rossi cotti e
frequentato da politici, giornalisti te- crudi e crudaiola di pomodori. Da non
levisivi, manager, è noto per la quali- perdere il fritto di gamberi, calamari e
tà del pesce comprato tra Ponza e le triglie, e la catalana di gamberi rossi
aste di Anzio e Civitavecchia. Benché di Ponza e scampi. Perfette le cotture
gli ambienti non siano ampi, i tavoli al sale di pesci di grandi dimensioni,
sono distanziati ed elegantemente oppure all’acqua pazza. Pane e grissini
apparecchiati. Per chi preferisse sta- eccellenti. Ideale per premiarsi anche
re all’aperto c’è un dehor. Quanto al senza meriti.
menu, oltre alla sontuosa offerta di
crudi, ci sono tagliatelle di seppia al
gusto di brace con carciofi e bottar-
ga, sautè di vongole di Sabaudia cotte

• 23 •
ROMA • • G H I O T TA

JOHNNY MICALUSI ACQUAROOF


RISTORANTE TERRAZZA MOLINARI

Viale Parioli, 103/C. Via del Vantaggio, 1.


Tel. 06 8070444 Tel. 06 3200655

P luriprotagonista di vicende giu-


diziarie, di aperture, chiusure,
catastrofi e risalite: è Johnny Mica-
Q uanto è bella la terrazza dell’Ho-
tel The First Roma Arte a due
passi da piazza del Popolo, quan-
lusi, ex scaricatore di cassette del to sono raccomandabili il bistrò e
pesce a Terracina (da ragazzo), ex il cocktail bar Acquaroof Terrazza
patron dell’Hostaria del Pesce e dei Molinari, quanto sono complicati i
vari Assunta Madre, reincarnato in nomi di questi posti, che ogni volta
un ristorante che porta il suo nome, te li dimentichi. Dalla terrazza vedete
in viale Parioli. Aperto da ottobre, il Pincio, i tetti, insomma quello che
mantiene le caratteristiche dei loca- è magnifico osservare godendo del
li precedenti: la parete tonitruante cibo: pesce davvero ben selezionato e
con foto dei vip, le vasche di arago- preparato, in una formula più svelta
ste e astici, i famosi e famosini trat- e meno costosa del ristorante mono-
tati en amitié (nella sera in cui c’ero stellato di Daniele Lippi, Acquolina, al
io, Mauro Masi e Ingrid Muccitelli, piano terra. Servizio veloce, colonna
Renato Zero e famigli, Christopher sonora non disturbante, pane ottimo,
Lambert), oltre al pesce, ottimo da gran selezione di ostriche e crudi. In
crudo ed eccellente da cotto. Fan- particolare, il tonno è speciale, sia in
tastici gli scampi e i ricci, grandiosi tartare – con olive, finocchio, arancia
gli spaghetti alle vongole, squisita e una crema di melanzane con sesa-
la spigola al sale. Il locale è bello, mo –, sia scottato con salsa teriyaki. E
ci sono tavoli nel giardino, i prezzi poi mazzancolle al brandy con crema
sono alti, il servizio prima accelera di ceci, ottimi tagliolini con burro,
e poi frena, l’esperienza vale – anche gin, limone e caviale… Da provare,
antropologicamente parlando. anche solo per l’aperitivo.

• 24 •
ROMA • • G H I O T TA

L’ALLEGRO APPRODO 56

Via Magliano Sabina, 6-8. Via Augusto Dulceri, 56.


Tel. 06 86398883 Tel. 06 27858198

N el quartiere Africano, c’è un ri-


storante di pesce molto noto e
decisamente consigliabile per quali-
A pprodo 56 è una «trattoria di
mare» di gran successo, tra il
Pigneto e Tor Pignattara. La cucina è
tà, quantità, prezzi. I gestori di L’Al- tradizionale e però mai noiosa, con
legro, di origine sarda, offrono piat- accostamenti inconsueti. Il menu è
ti moderatamente creativi, dove il basato sul pesce di stagione, che non
pesce non viene stravolto per creare arriva con il camioncino dei fornitori
preparazioni lambiccate di cui non si ma viene scelto e acquistato alle aste.
sentiva il bisogno. Ottima la sequela Infatti, non vi trovate il salmone d’al-
di abbondantissimi antipasti crudi e levamento, che con la sua presenza
cotti, che di per sé sarebbe più che nei menu segnala inevitabilmente la
sufficiente a saziarsi. Nel menu tro- pigrizia del ristoratore. Tra i piatti più
vate tutti i classici: insalata di mare, appetitosi ci sono i crudi di tonno ala
julienne di calamaro crudo al lime, lunga, lustrino e pesce castagna, le
astice alla catalana, crostini di pane salsicce di tonno e di seppia grigliate
con bufala e acciughe (gustosissi- o in umido con ceci neri della Murgia
mi), tartare di tonno rosso, spaghetti o lenticchie di Ventotene, la pasta con
vongole e bottarga, gamberoni alla genovese di totani, i ravioli farciti di
vernaccia, rombo al forno in crosta vongole e merluzzo, le fettuccelle con
di patate, fritto di calamaretti e ali- aglio nero e battuta di gambero gob-
ci, trancio di ombrina con asparagi, betto, i fiori di zucca ripieni di scorfa-
mousse di pecorino e alici… Servi- no con salsa al miele e peperoncino
zio veloce e preciso. Locale pulito e di Controne. Prezzi da trattoria, ser-
spazioso, con tavoli all’aperto in una vizio competente e molto attento. Ci
strada abbastanza tranquilla. sono tavoli all’aperto.

• 25 •
ROMA • • G H I O T TA

DA BENITO AI PIANI
E GILBERTO
Via del Falco, 19. Via Francesco Denza, 35.
Tel. 06 6867769 Tel. 06 8079704

L e guance di rana pescatrice frit-


te sono imperdibili. Si comincia
così, da Benito e Gilberto, piccola e
L ungo e stretto, con la teoria di fi-
nestre sui lati, i tavoli con doppie
tovaglie bianche, le applique e le boi-
tradizionale osteria di pesce di Bor- serie, fa pensare a una carrozza risto-
go Pio, con la cucina grande quasi rante. Non quelle tristi di adesso, ma
quanto la sala e le pareti come un gli eleganti vagoni dei film d’epoca,
patchwork di foto delle immancabili dove spie, assassini e avventurieri si
celebrities (dalla Buy alla Giorgi alla occhieggiavano prima di scatenare
Masina, solo per restare in campo l’inferno tra i viaggiatori. Ai Piani è
femminile), però frammiste a quelle un’istituzione romana: pesce&Pa-
dei titolari, famiglie e canidi inclusi. rioli in declinazione sarda. Servizio
Si mangia stretti stretti, in un’atmo- competente e svelto, piatti classici
sfera da trattoria d’un tempo, con un che non stancano mai. Si comincia
servizio a tratti un po’ approssima- con le irresistibili sfoglie di patate al
tivo. La pasta e fagioli con frutti di forno su pane carasau all’olio, si pro-
mare da sola vale il pasto, ed è ottima segue con tartare di pesce in gustose
la frittura di paranza. Nella ricca offer- combinazioni, ci si butta sui primi
ta di crudi è presente il salmone: non (i malloreddus con pesce spada) e
essendo specificata la provenienza, si raggiunge la piena soddisfazione
si teme che non sia il selvaggio ma il con i fritti (in particolare i cartocci di
famigerato prodotto d’allevamento, alici). Gli amanti dei dolci bramano
untuoso e zeppo di antibiotici, predi- il tiramisù composto al tavolo. Chie-
letto dai mangiatori di sushi. Meglio dete un tavolo al piano dell’ingresso
evitarlo. Necessaria la prenotazione, di via Denza, non a quello di piazza
dato il successo perdurante. Euclide, alquanto soffocante.

• 26 •
ROMA • • G H I O T TA

RINALDI PESCERIA
AL QUIRINALE BARBERINI
Via Parma, 11/A. Via di San Nicola da Tolentino, 23.
Tel. 06 47825171 Tel. 06 42903789

F a parte di quei ristoranti fre-


quentati da élite molto istituzio-
nali (dieci anni fa ci è andato persino
O rmai la formula negozio-tratto-
ria ha preso piede. Gli sparuti,
residuali fruttivendoli, salumieri,
l’allora presidente russo Medvedev), macellai e pescivendoli si stanno tra-
ed è dunque uno dei luoghi simbolici sformando in punti di ristorazione. È
del potere ristorantizio della Capitale. l’unico modo per non chiudere e reg-
Cornucopie di pesci crudi freschissi- gere l’impatto ferale con la grande di-
mi, camerieri veramente bravi, servi- stribuzione. Pesceria Barberini, a due
zievoli e informati, cataste di casse di passi dall’omonima piazza, vende
vini pregiati, salette per conversazio- pesce ma soprattutto è una trattoria
ni riservate o addirittura riservatissi- allegra, molto frequentata (di giorno
me. Diversamente da certi ristoranti gli uffici, di sera la multisala). Pesce
romani con parete tappezzata di foto crudo o cucinato su base classica,
di vip vivi e, soprattutto, morti, da Ri- senza svolazzi. Le ostriche, i ricci, il
naldi, sopra alla cassa, c’è una parata pescato del giorno offerto alla griglia,
di stemmi di forze dell’ordine e cor- al vapore, al forno o al sale sono di
pi istituzionali. Per i nostalgici degli qualità e ben eseguiti. Meglio evitare
anni ’80, in lista si trova l’avocado con i ravioli ripieni di burrata (la burrata è
gamberi in salsa rosa. Cucina soprat- la nuova rucola, nei menu la infilano
tutto di mare ben eseguita con mate- dappertutto), lime e gambero rosso:
ria prima eccellente. Ogni alimento troppo consistente la pasta e nella
costoso, dai tartufi agli ovoli, dal ca- composizione i gamberi si sperdono.
viale alle aragoste, è disponibile. A Il servizio è lento e un po’ sconclusio-
due passi dal Quirinale e non lontano nato, ma alla fine il rapporto qualità
dal Viminale. prezzo è più che soddisfacente.

• 27 •
ROMA • • G H I O T TA

OLTRALPE
A CACCIA DI SAPORI ESOTICI:
ESPLORAZIONI ROMANE DI CUCINE ETNICHE,
NON SOLO ORIENTALI.

SUSHISEN
Via Giuseppe Giulietti, 21/A. Tel. 06 5756945

C on l’avvento degli all you can eat


e della fusion nippo-latinoame-
ricana (i rolls dolciastri e impastati
gustosi: carpaccio di orata e capasan-
ta oceanica, sesamo, erba cipollina,
noci, vinaigrette al miso, spezie shi-
con il Philadelphia), mangiare giap- chimi. Servizio eccellente nella sala
ponese è diventato come mangiare ristorante, e poi c’è la giocosa sala
italiano a Brooklyn negli anni ’70. Ma kaiten, con lo chef Eiji Yamamoto che
non perdetevi d’animo. All’Ostiense, prepara in diretta i piatti che scorro-
Sushisen, famoso da anni tra gli ap- no sul nastro trasportatore dietro le
passionati, è un locale proprio come teche. Qualità altissima. Tavoli all’a-
quelli che trovate in Giappone, un po’ perto in un dehor. La sera è necessa-
nascosto e poi sorprendente all’in- rio prenotare (è sempre pieno).
terno. Proprietari giapponesi, cuoco
giapponese, menu con cucina sia
classica sia contemporanea, nutrita
lista di tè e di sake. Uno dei piatti più

• 28 •
ROMA • • G H I O T TA

LE CARRÉ ÆDE
FRANÇAIS
Via Vittoria Colonna, 30. Via Federico Cesi, 22.
Tel. 06 64760625 Tel. 06 88974793

N on è cucina propriamente
etnica, ma non è italiana. Le
Carré Français, aperto tutti i giorni
Æ de, che in danese significa
mangiare voracemente, in
pratica abboffarsi, non s’ispira agli
e a tutte le ore, è l’indispensabile scellerati all you can eat ma, al con-
rifugio di chi si è stufato di ama- trario, alle tendenze alimentari più
triciane e carbonare, di chi non ne attuali: ingredienti scelti con cura
può più di cucina fusion e non vede e menu che utilizza cotture a bas-
l’ora di godersi ostriche, bonbon di sa temperatura, caramellizzazioni,
bourguignon su fonduta di brie de fermentazioni. Ideale per gourmet
Meaux, capesante gratinate all’aran- curiosi della cucina scandinava con-
cia, petto d’anatra a bassa tempera- temporanea, quella che negli ultimi
tura con verdure affumicate, burger anni ha spopolato nelle classifiche
di astice, coq au vin, foie gras della dei migliori ristoranti del mondo. A
casa, crêpes bretoni… Il menu è ve- due passi da piazza Cavour, solo 20
ramente un campionario di golo- coperti, legni chiari e bella musica
sità. Per non dire della zona bar e jazz, è ideale per praticare un po’ di
negozio, dove si possono comprare turismo gastronomico. Niente pasta
pani squisiti, croissant e dolci sfor- (ma pane buonissimo), e in cambio
nati a ripetizione, terrine bretoni, gråvlaks, il salmone marinato alla
vini di piccoli e ricercati produttori, svedese, con latticello e cetrioli, op-
mostarde, formaggi della Norman- pure lo squisito broccolo croccante
dia. Molte squisitezze anche per con panna bruciata, o il topinambur
l’ora dell’aperitivo, tra charcuterie, con limone candito e nocciola fer-
fromagerie e champagne. Servizio mentata. Dolci molto raffinati. Da
di rara gentilezza e competenza. provare.

• 29 •
ROMA • • G H I O T TA


OOLONG OTOSAN

E OKASAN
Piazza di San Paolo alla Regola, Via Nemorense, 101. Tel. 06 45552486
39-40. Tel. 06 21707385 Via Ostia, 22. Tel. 06 39724419

N O
ella fascinosa piazzetta di San −san: nel quartiere Trie-
to
Paolo alla Regola, nascosta ma ste, dietro a questo nome da
centrale, dove mangiando all’aperto gocce per l’otite (in realtà significa
vi stupirete dell’assoluta mancanza di «papà»), si nasconde uno dei mi-
rumori, ecco un ristorante della new gliori ristoranti giapponesi di Roma.
wave cinese. Ossia qualità, eleganza, Il suo gemello, Oka–san («mamma»),
niente kitsch né in cucina né in sala. si trova invece in zona Prati. Specia-
Parliamo di Oolong (dal nome del lizzati nella cucina del Kansai, ossia
tè blu semiossidato), la cui ideatrice la regione di Osaka e Kyoto, sono
è la raffinata Yan, giornalista ed ex veri ristoranti giapponesi, anche
creatrice e anima del Green Tea, che negli arredi in legno chiaro. Niente
è stato il primo «cinese» di qualità fusion/confusion, niente dilaganti
romano. Imperdibili nel menu anzi- rolls con Philadelphia, maionese e
tutto i ravioli al vapore e alla piastra. glassa, come ormai nella maggior
Con gamberi di Mazara e uova di pe- parte dei locali che offrono sushi, e
sce volante, con maiale o con verdure ricerca di qualità della materia pri-
(per esempio cipollotto e sesamo) ci ma. Oltre ai rolls e a squisiti nigiri
si potrebbe saziare già solo provan- sia normali sia flambé, si trovano
doli tutti. E l’anatra, servita nelle tre piatti cucinati come ramen, udon,
consistenze: pelle laccata, carne stu- tempura, doteyaki (carne di manzo
fata, brodo. Il menu è pieno di ten- cotta a bassa temperatura e spe-
tazioni. Assaggiate anche la medusa. ziata), kushikatsu (spiedini panati
In Cina la mangiano abitualmente, e misti di carne, pesce e verdura), car-
i nostri mari ne sono pieni. Iniziamo ne e pesce cotti alla piastra (yaki).
ad abituarci alla sua consistenza. Grande varietà di sake.

• 30 •
ROMA • • G H I O T TA

SONG HANG ZHOU


DA SONIA
Via Valadier, 14. Via Principe Eugenio, 82.
Tel. 06 3215804 Tel. 06 4872732

D imenticate i ristoranti cinesi


dalla pulizia dubbia, con piat-
ti standardizzati fatti di ingredienti
S onia, la proprietaria, è diventata
una celebrity, modella/testimo-
nial nelle campagne di Gucci, osan-
dalla misteriosa provenienza. Come nata da registi, intellettuali e artisti
a Londra, come a Milano, anche a italiani (che risiedono quasi assie-
Roma, nel quartiere Prati, si affaccia pati all’Esquilino, nei pressi di Hang
il genere di cucina cinese preparata Zhou). Sonia ha 11mila follower su
con ingredienti di qualità, concentra- Instagram, dove si autodefinisce at-
ta sulla valorizzazione di una cucina trice, opinionista e modella. Ha avuto
regionale. Il tutto in locali eleganti il cancro, ha subito clienti che sono
e con cucine pulite, a vista. Song è scappati senza pagare, le hanno rotto
tutto questo: un ristorante bello e la vetrina: tutto quello che le succede
nuovo, dove si fa cucina di Hong diventa notizia. Ma com’è il ristorante
Kong, focalizzata in particolare sulla da cui è iniziata la sua ascesa all’em-
tradizione dei dim sum, ossia bocco- pireo dei famosi? Molto «cinese anni
ni di soffice pasta di riso a forma di ’80-90», non elegante, non aspirante
barchetta o raviolo, che contengono a stelle Michelin. Il menu, amplis-
una varietà di gustosi ingredienti. simo, propone piatti della cucina
Un divertimento per l’occhio e per il pechinese. Materie prime fresche e
palato: ragù d’anatra; tartufo e funghi stagionali, con quei sapori che hanno
di bosco; capesante e lime; spigola, un po’ di retrogusto di glutammato.
gamberi e spinaci… Squisiti anche Divertenti, da buffet della nave da
gli spaghetti di riso con astice e pak crociera, gli animali intagliati nelle
choi; da non perdere l’anatra laccata, verdure. Esperienza consigliabile,
che necessita di 36 ore di lavorazione. che poi si racconta agli amici.

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ROMA • • G H I O T TA

LEGAMI MANDALA
POKÉ
Via Po, 2.
Tel. 06 45505196 www.mandalapoke.it

L ègami o legàmi? Non abbiamo


chiesto alle cameriere, pronte a
rispondere alle domande più insi-
I l problema del sushi e delle sue
derivazioni strampalate sta nell’o-
rigine del pesce crudo. Nessuno la
diose riguardo ai nomi esotici di pre- conosce, spesso nemmeno chi con-
parazioni e ingredienti e a spiegare la feziona i piatti. Lo si prende dal for-
composizione dei piatti. Perché, no- nitore già sfilettato e abbattuto. Fa-
nostante il nome da film di Almodo- cile che si tratti di pesce allevato nel
var, Legami è un ristorante giappone- più intensivo dei modi, in pratica i
se creativo, o fusion, sulla scia degli polli di batteria del mare. E chissà di
epigoni di Nobu. È un bel locale, di quale mare. Capita col sushi, capita
proprietà dell’ex calciatore Claudio col poké, il ciotolone di riso, avoca-
Marchisio: ampio, su due piani, con do, alghe, sesamo, salsa dolciastra e
gigantografie di donne polpose le- pesce crudo della tradizione povera
gate come un cotechino su base di dei pescatori hawaiani. Non è costo-
tappezzeria jungle, e con molta cura so, nutre, dà l’idea di non appesan-
nel design di ogni oggetto. Curiosa la tire. Nelle tre sedi di Mandala Poké,
clientela all’ora di pranzo: soprattutto al Torrino, alla Laurentina e all’O-
giovani donne molto curate, proba- stiense, hanno deciso di invertire la
bilmente con ottimi lavori dato che il rotta e hanno ingaggiato gli imbat-
locale è di fascia medio alta. Gustosi tibili fratelli Regolanti, di Romolo
i ravioli di wagyu, ottimo il tempura, al Porto di Anzio. Dunque, pesce
i temaki, i gunkan, i nigiri ben cali- fresco italiano, comprato all’asta del
brati, i chirashi, i rolls. Composizioni pesce. Con 10 euro avrete un poké
molto fantasiose e materia prima di con verdure di qualità, frutta secca
qualità. C’è un dehor. e ingredienti di livello. Da provare.

• 32 •
ROMA • • G H I O T TA

IPPOKRATES GALBI

Via Piave, 30. Via Cremera, 21.


Tel. 06 64824179 Tel. 06 8842132

P ersino da Ippokrates, ristorante


greco, ci sono le foto dei vip ap-
pese alle pareti. Tra i tanti, spiccano
F ermentazione, marinatura, cot-
tura alla brace sono le tecniche
base della cucina corean\a. Non aven-
la sinistra autodistruttiva e i populi- do mai soggiornato in quelle lontane
sti. Bertinotti, Di Maio, Di Battista… plaghe, ci è impossibile giudicare il
Ma a conferire un’impronta artisti- grado di correttezza con cui vengono
ca, ecco Carla Fracci. L’ambiente è eseguite da Galbi, ristorante coreano
molto simpatico, con i busti dei filo- a due passi da piazza Fiume. Però il
sofi e le tovaglie a quadretti bianchi kimchi, foglie di cavolo fermentate
e blu. Servizio cordialissimo. È un e speziate, divenuto di moda tra gli
locale di successo, sempre affolla- chef della new wave cuciniera, lo ab-
to. Sul menu una frase di Ippocrate: biamo assaggiato ormai molte volte e
«Fa che il cibo sia la tua medicina e ne siamo ghiotti: da Galbi è squisito.
la medicina sia il tuo cibo». Anche Il locale è fresco, arredato puntando
no, ma è lodevole l’intento. Ci sono sul legno chiaro, con cucina a vista.
tutti i classici: la pita, lo tzaziki, la Ottimi gli udon con gamberi, calama-
salsa di melanzane, quella di uova di ri, verdure croccanti. Assai appetitosi
pesce, le polpette di ceci, gli involti- gli straccetti di manzo marinati con
ni di vite con carne e riso, gli spiedi- funghi e cipollotti, e quelli piccanti
ni di carni miste, il polpo con olio, di maiale con verza. Trovate anche
aceto e olive greche, i bocconcini di piatti più elaborati, oltre al barbecue
pollo con miele e senape, lo sforma- coreano, noto per la gran quantità di
to di patate, melanzane, carne trita e tagli di carne proposti. Locale decisa-
besciamella… Tutto appetitoso, ab- mente consigliabile, non solo come
bondante, persino digeribile. saltuaria esperienza esotica.

• 33 •
ROMA • • G H I O T TA

CUCINA DI STRADA
BOTTEGHE, ENOTECHE, COCKTAIL BAR,
STREET FOOD: CIBO DA MANGIARE IN PIEDI,
ACCOMODATI ALLA GARIBALDINA.

GRAMIGNA RESISTENZA CULINARIA


Via Flaminia, 60. Tel. 393 9693795

G ramigna è un presidio mange-


reccio engagée, quantomeno nel
nome. Pochi tavoli e solo all’aperto,
piatti della tradizione romana. Per
esempio, palline di pizza cresciuta
con cicoria e capperi, cacio e pepe
sedie scombinate, stoviglie di carta, con peperoni cruschi, gamberi fritti
in un contesto di grande tranquil- al panko. Tacos con manzo in adobo
lità, quasi fuori dal mondo. Con un è un piatto gustoso, morbido e croc-
antro-cucina lillipuziano che produ- cante, piccantissimo. Da provare an-
ce però un menu fatto di piatti non che il pollo fritto con salsa agrodolce,
solo allettanti ma anche ben riusci- maionese e basilico. Per i salutisti
ti. Siamo in via Flaminia, all’interno non mancano insalate in varie com-
del mercato rionale Flaminio I, a due binazioni. Dal lunedì al sabato, solo
passi da piazza del Popolo e dalla ba- all’ora di pranzo.
racca dove abitava il poeta Valentino
Zeichen. Ogni giorno trovate in carta
qualche novità, oltre ai classici primi

• 34 •
ROMA • • G H I O T TA

FORNO CONTI MERCATO


CENTRALE
Via Giusti, 18. Via Giolitti, 36.
Tel. 06 2757595 Tel. 06 46202900

C’ è un edificio all’Esquilino,
centro propulsore dell’ago-
gnata gentrificazione del quartiere.
I l Mercato Centrale della Stazione
Termini è una risorsa non solo per
i viaggiatori ma per tutti i ghiottoni
Falliti i precedenti tentativi di ren- e per chi preferisce fare acquisti o
dere la zona un luogo ameno e ben mangiare fuoriorario (è aperto dalle
frequentato, tipo Meatpacking a 7.30 alle 24). Se l’omologo di Firenze
Manhattan, ora si riparte dai negozi è delabré, il milanese ha prezzi mila-
e dai locali. Prima Casadante, poi, nesi, quello romano rimane il prefe-
nello stesso stabile, il regno degli rito. Sotto la fascinosa cappa mazzo-
aperitivi, Caronte, e ora anche un niana sono sparsi una ventina di noti
panettiere, Forno Conti, di genere artigiani del cibo e del bere: l’enote-
scandinavo, con l’enfasi sulla quali- ca, il pane e i dolci, i trapizzini, le car-
tà di panificazione e torrefazione, il ni alla brace, i fritti, i pesci, le pizze,
minimalismo degli arredi di design, la pasta, i formaggi, le verdure… Ci si
i tavoli di legno chiaro per fermarsi passerebbe la giornata assaggiando
a mangiare e lavorare al computer. e bevendo di bottega in bottega per
Il sito è solo in inglese, c’è sempre sfogare ogni curiosità ghiottonesca.
coda (come a San Francisco dal pa- Al netto della scomodità di mangiare
nettiere Tartine), appena ne fai il seduti in modo precario, con posate
nome tutti i trend setter si entusia- di plastica che si deformano, pagan-
smano. Pizza, pane francese o italia- do e aspettando la chiamata per il
no o nordico di cereali, torte rusti- ritiro (magari con un complice che ci
che e biscotti sono effettivamente di tiene il posto e guarda il bagaglio), il
straordinaria bontà. Mercato Centrale è imperdibile.

• 35 •
ROMA • • G H I O T TA

CASADANTE BEPPE E I SUOI


FORMAGGI
Piazza Dante, 8. Via di S. Maria del Pianto, 9/A.
Tel. 06 85384091 Tel. 06 68192210

P er l’Esquilino è il momento
della riscossa. In piazza Dante i
giardini, riaperti l’anno scorso, non
U na succulenta bottega del Ghet-
to, che farebbe venir fame an-
che ai più inappetenti. Beppe e i suoi
sono ancora disastrati. C’è il bun- formaggi è il classico negozio da cui
ker degli 007 italiani, per nulla tetro si esce avendo speso molto più di
e, anzi, con facciata simile a quella quanto si fosse previsto. Ma non per-
di un grand hotel sulla Croisette di ché troppo costoso, semplicemente
Cannes. E poi c’è Casadante, ospita- perché non si riesce a trattenersi.
to in una ex officina, sempre aperto, Decine di varietà di formaggi fran-
con molti tavoli nell’ampiezza del cesi e piemontesi, oltre a quelli di
marciapiede e con ariose profondi- produzione propria come la robiola
tà interne, inclusive di divani. È un e la famosa Giallina, un formaggio a
locale multifunzione: ci si va per pasta dura di latte intero crudo, pro-
mangiare, per bere, per lavorare, per veniente da mucche brade di pascoli
comprare suppellettili per la tavola. piemontesi. Da Beppe Gioviale si
Ideale per incontrarsi, è stato subi- trova il gustosissimo pane sciapo di
to adottato da un gruppo di trend Strettura, oltre a salumi, vini anche
setter culturali. Ci abbiamo visto il francesi e farine per polenta. Fon-
regista Paolo Sorrentino, il giorna- damentali le degustazioni al tavolo:
lista Pierluigi Battista, il direttore de selezioni di caprini, di erborinati e
Il Foglio Claudio Cerasa. Alessandro i formaggi caldi, per esempio il car-
Piperno e Paolo Giordano scrivono i toccio di robiola di pecora e capra
loro romanzi ai tavoli all’aperto. Ser- con pere, noci e miele. Ma anche sa-
vizio distratto, grandi taglieri, l’onni- lumi, terrine, pâté e foie gras. In lista
presente pinsa, insalate. troverete piatti cucinati.

• 36 •
ROMA • • G H I O T TA

RETROCAFFÈ LE LEVAIN

Via D’Ascanio, 26/A. Via Luigi Santini, 22-23.


Tel. 06 68136310 Tel. 06 47543834

D el ristorante Retrobottega ab-


biamo parlato. A parte la sco-
modità delle sedie/sgabello su cui
O rmai, come molti di voi avran-
no notato, nelle pasticcerie di
tendenza non si offrono più pasticci-
si sta appollaiati ai tavoli sociali (ma ni: fanno «vecchia zia». È l’ora delle
è una mia opinione, ad altri piaccio- torte monoporzione, in modo che sia
no), offre la migliore declinazione possibile festeggiarsi da soli come se
di cucina contemporanea della città. si fosse in compagnia, tra pandemie
Oltre al ristorante e al pastificio (con e vite da Metaverso. Così da Le Levain
ingresso in via della Stelletta, accanto (ossia lievito madre), boulangerie
al ristorante), con pane e pizza eccel- pâtisserie nel cuore di Trastevere.
lenti e pasta all’uovo ripiena (che si Qui trovate squisite mini tarte au
può mangiare anche lì), ci sono poi citron, crostate dalla frolla sublime,
Retrovino e Retrocaffè. Una piccola perfette sablé ai frutti rossi, per non
torrefazione con tutte le fisime, le dire della torta Django (troppo lunga
attrezzature e le qualità tracciabili da spiegare: provatela). Forse, la cosa
più interessanti del momento, con più irrinunciabile sono i choux cara-
squisiti cornetti e girelle – quelli che mello e crema chantilly alla vaniglia.
ora tutti chiamano «lievitati» –, e con Questo per i dolci. Poi ci sono i pani,
vini di piccoli produttori di grande le quiche, i croissant dolci e salati, i
qualità. Per gli spuntini un menu panini e le baguette farcite, le pizze
leggero ma strepitosamente gustoso: di sfoglia. Il locale è piccolo, non il
dai bagel pastrami e senape al pâté di colmo della comodità se decidete
fegatini, capperi, pere e crostini. Ca- di fermarvi per uno spuntino, ma il
merieri bravissimi, fan (o missionari) personale è particolarmente gentile
della tracciabilità, informati di tutto. e disponibile. A Milano non c’è.

• 37 •
ROMA • • G H I O T TA

SALMONERIA ANTICA
CACIARA
Via di Ripetta, 40. Tel. 06 32652670
Via della Dogana Vecchia, 13.
Tel. 06 68803029 Via San Francesco a Ripa, 140/B.
Via Boccioni, 8. Tel. 06 92043915 Tel. 06 5812815

U na moltitudine di panini
espressi ripieni di salmone.
Da quello con salmone selvaggio
A ntica Caciara è in sé un nome
bellissimo, almeno per chi è
lombardo come me e ama il pitto-
Red King, stracciatella, sfoglia di li- resco romano. Se vi serve il miglior
mone (il migliore), a quello con sal- guanciale possibile, lì, sulla rive
mone Sockeye, yogurt acido, avoca- droite di Trastevere, lo troverete.
do, valeriana e limone, pure assai Il contenuto della bottega sembra
gustoso. Si può scegliere il pane: assalirvi, tanto è stipata di torri,
il migliore è integrale con semi di cumuli, schieramenti di salumi,
zucca. Se tra le dieci varianti di pa- formaggi, conserve, bottiglie. È la
nini al salmone non ne trovate uno classica salumeria con atmosfere da
che vi soddisfi, potete buttarvi su Aldo Fabrizi, da ghiottoni degli anni
quelli con tonno, con bottarga, con ’50. È il pizzicagnolo che ti viene da
merluzzo, halibut, spada, aringhe, consigliare al turista colto e rifles-
sgombro o alici del Cantabrico. Ci sivo, quando necessita di una tre-
sono anche molte combinazioni di gua all’abbuffata cultural-artistica.
insalate e si può mangiare seduti Ricotta e mozzarelle, tome di Bra,
ai tavoli esterni. Potete fare acqui- provolone del Monaco, caciocavallo,
sti: salmoni selvaggi e allevati, e gli Asiago, Castelmagno, il miglior pe-
altri tipi di pesci affumicati, insca- corino romano e pecorino di fossa,
tolati, marinati. In caso abbiate ne- e poi porchetta di Ariccia, corallina,
cessità di caviale Oscietra, Imperial una grande varietà di prosciutti e
o Beluga, lì lo trovate. A Roma, Sal- salsicce di produttori ben selezio-
moneria ha tre botteghe. nati. Se volete un panino farcito, ne
confezionano di spettacolari.

• 38 •
ROMA • • G H I O T TA

ANTICA ENOTECA MARZIALI 1922


BECCARIA CAPRERA
Via Cesare Beccaria, 14. Piazza Caprera, 8.
Tel. 06 3217357 Tel. 06 8551040

Z itti zitti, quatti quatti, all’Antica


Enoteca Beccaria fanno i mi-
gliori panini di Roma. È un nego-
P er una cena all’aperto, piazza
Caprera, con i suoi villini e la
fontana con la ballerina dormien-
zietto con quattro posti all’interno e te dello scultore Jacques Zwobada,
qualche seduta all’esterno, piuttosto è uno dei luoghi più suggestivi di
scomoda, non moderno nell’aspetto, Roma. Ne subì il fascino anche Et-
non turistico e non pubblicizzato. Se tore Scola, che vi girò scene decisi-
lo cercate sul web, non c’è traccia di ve di C’eravamo tanto amati. Sotto
questi loro prodigiosi panini, si parla il portico di uno dei due villini che
solo di mescita di vino e confezioni disegnano un emiciclo, c’è Marziali
regalo. Eppure, dietro una vetrinet- 1922. Ci si siede tra piante a terra e
ta, ecco apparire questi succulenti altre appese al soffitto, in un’atmo-
sandwich per nulla ingozzanti, pre- sfera molto jungle: la risposta uma-
parati a getto continuo e quindi non na e romana al Bosco Verticale del
rinsecchiti da ore di stallo, ben noti milanese Boeri. Aperto dalle 9 all’1
agli habitué. Fiori di zucca e acciughe di notte, come i bistrò, è ideale per
siciliane; pastrami con tabasco; pul- gli attacchi di fame fuoriorario. La
led pork con pomodoro, radicchio e sera, complice il successo del loca-
senape; speck, brie e battuto di olive le, il servizio è un po’ affannoso. La
taggiasche. Molto gentili spontane- pizza bianca con i salumi, servita
amente, anche con gli sconosciuti, tagliata a bocconi, è superlativa. In
non alla romana (alla romana signifi- generale le materie prime, salumi,
ca «ruvidi, che sembra che gli fai un formaggi e verdure, sono ottime. Se
piacere, e dopo un po’ si smollano»). volete un tavolo sotto il bel portica-
A due passi da piazzale Flaminio. to, è meglio prenotare.

• 39 •
ROMA • • G H I O T TA

PIZZERIA RUSTICA LA
LUCIANI PASQUALE SALSAMENTERIA

Via dei Prefetti, 34/A. Via Monti Parioli, 31/B.


Tel. 06 6873726 Tel. 06 32111318

G ià il nome, Pizzeria Rustica Lu-


ciani Pasquale, è in controten-
denza. Il locale di via dei Prefetti ha
L a Salsamenteria è una specie di
antro che, da bottega di quar-
tiere, si è trasformato in scrigno per
i suoi adepti proprio per l’assenza di gourmet. È inoltre un’enoteca, con
innovazione: pizza al taglio, panini degustazioni e assaggi, oltre che un
trucidi ma sinceri (croccanti rosette negozio dove acquistare una sele-
che tracimano prosciutto, mozzarel- zione di Delikatessen considerevole,
la e melanzane all’olio), porchetta, date le dimensioni del locale. Attor-
pasta cotta espressa in porzioni da no a La Salsamenteria si è formato
carrettiere, supplì, polenta con sal- negli anni un circolo di adepti cre-
sicce al sugo… Tutto come prima sciuto a pane e pizza bianca, formag-
delle mode, con prezzi popolari. E gi e salumi artigianali, birre, vini e
poi gli arredi: tra le taverne del tele- soprattutto champagne, selezionati
film Zorro e le fraschette dei Castelli, tra raffinate maison di nicchia. Una
con le pareti effigiate dei soliti motti targa avverte: «Locale deprosecchiz-
di saper vivere romanesco («Io non zato». Che sollievo! La domanda
demordo demozzico», «Qui se dro- «Vuole un prosecchino?», che ci ha
gamo solo de pasta e fagioli»), con allontanato da infiniti locali, feste
la classica foto del vip testimonial ed eventi, qui è tabù. Roberto Man-
che ha mangiato lì (ed è addirittura gione, solo al comando, senza com-
Oliver Stone), le vetuste bottiglie di messi (del resto, dove metterli?) ha
Barolo impolverate, i calendari e i comunque mantenuto l’anima del
gagliardetti dell’Arma dei Carabinie- negozio per tutti: non solo peperoni
ri, i ferri battuti, la ruota di un carro, cruschi e formaggi d’alpeggio, ma
il borotalco per chi si macchia. anche i prodotti basici.

• 40 •
ROMA • • G H I O T TA

ENOTECA ACHILLI TIBERINO


AL PARLAMENTO
Via dei Prefetti, 15. Via Ponte Quattro Capi, 17-18.
Tel. 06 6873446 Tel. 06 6877662

L’ Enoteca Achilli al Parlamento,


oltre che istituzionale sancta
sanctorum di bottiglie eminentissi-
Q uella dei migliori tavoli al sole
è una scienza esatta. Ogni sta-
gione ha il suo ristorante o trattoria
me, con 6mila etichette e una colle- o bar, e soprattutto il tavolo ideale,
zione di distillati anche centenari, è a seconda dell’ora del giorno. Da
da sempre il regno delle tartine: al Tiberino, lo storico bar dell’isola Ti-
bancone della mescita trovate pre- berina, i tavoli esterni sono così ben
libati e preziosi bocconcini (2,50-3 disposti che d’inverno raccolgono
euro l’uno) da accompagnarsi a de- il sole fino al tramonto, e oltretut-
gustazioni e aperitivi. Nelle sue pro- to guardano sulla pittoresca piazza
fondità, il locale contiene anche un di San Bartolomeo all’Isola, dove
ristorante molto quotato. Ma se pre- non ci sono né traffico né assalti
ferite qualcosa di meno costoso e an- di turisti. Oltre che bar, anche per
che più veloce, nel settore enoteca si aperitivi, offre una cucina semplice
trovano appetitosi taglieri di salumi e ma all’insegna di una certa ricerca-
formaggi, insalate, oltre ad allettanti tezza gourmet. Polpette di vitello
piatti del giorno estratti dal menu del alla romana, alici fritte in crosta di
ristorante. Per esempio, ricciola ma- pistacchio, polpo arrostito su cre-
rinata in agrodolce di pere e cipolla, ma di patate, rigatoni alla vaccinara
risotto burro, Parmigiano e ristretto con cacao, filetto di manzo danese,
di coda alla vaccinara, baccalà e spu- tataki di tonno, vari tipi di burger.
ma di ventricina. Ottimo lo strudel di Se volete la fantasmagorica prima
pere, stracciatella e genziana. Chi si fila, poggiata un po’ sbilencamente
sentisse intimidito da tante preziose sui sampietrini, è meglio prenotare
bottiglie, può sedere nel dehor. con anticipo.

• 41 •
ROMA • • G H I O T TA

CRESCI FORNO CAMPO


DE’ FIORI
Via Alcide De Gasperi, 11-17. Campo de’ Fiori, 22.
Tel. 06 51842694 Tel. 06 68806662

G estire bene un locale aperto


dalle 7 alle 24 è un’impresa da
seri professionisti. Da Cresci lo sono.
Q uando con amici e parenti non
si vuole parlare di drammi
sociali o personali, oppure di pette-
A due passi da piazza di San Pietro golezzi, spesso si inscenano contese
(zona famigerata per via di bar e sul cibo. Tra le più classiche, quella
ristoranti livellati sul turismo dei sulla miglior mozzarella di bufala:
pullman), ecco un’oasi del mangiar chi la vende? Chi la produce? Meglio
bene, con triplice formula: è forno di Caserta o Paestum? È più buona di 12,
quartiere; è osteria con menu vario 24 o 36 ore? Poi c’è quella sul pane
e allettante, servito a tavoli e panche e, soprattutto, sulla pizza bianca e
tipo tavola calda di stazione anni ’50 rossa. Indispensabile complemento
e all’aperto, lungo il marciapiede; è dei nostri spuntini a casa o in strada,
bar e cocktail bar, con un bel banco- può essere troppo unta, troppo sala-
ne di legno e marmo, sempre anni ta, oppure flaccida, o non lievitata.
’50. Per definire la qualità del locale La più classica, quella che vince tutte
basterebbe l’entusiasmante cestino le disfide, la più fragrante, profuma-
del pane, a 1,50 euro: pane integra- ta, farcibile o bastante a se stessa è
le di segale con noci e uvetta, pane quella dello storico Forno Campo de’
con olive, pane multicereali. E poi Fiori, panificio in funzione già a fine
focacce e pizze buonissime; supplì, ’800. Sia la pizza bianca sia la rossa
crocchette, fiori di zucca fritti squi- sono strepitose. Se passate davanti al
siti; lingua di vitello in salsa verde e forno di mattina, il profumo di piz-
limone da tornarci; oltre a classici za mette in moto i succhi gastrici. Vi
modernizzati e piatti da asporto da trovate anche pizze farcite, oltre che
salumeria e rosticceria. pane e dolci.

• 42 •
ROMA • • G H I O T TA

FUORIPORTA
VIA DALLA CITTÀ PER CAMBIARE ARIA.
E POI, QUANDO VIENE FAME?
ECCO QUALCHE INDIRIZZO INDISPENSABILE.

ROMOLO AL PORTO
Via Porto Innocenziano 19, Anzio. Tel. 06 9844079

I ncredibile l’affollamento di An-


zio, ormai conclamata cittadina a
vocazione ristorantizia. Si mangia
pitose portate tra scampi, gamberi,
ombrina, tracina, merluzzo, calama-
ro, fragolino, sarago, serviti a ritmo
ovunque: dalla spiaggia con i tavoli sincopato. Fermatevi prima di non
fin sul bagnasciuga, al porto, ai vicoli avere più spazio per l’imperdibile,
più remoti. Merito di alcuni ristoran- densa, vertiginosa minestra di pesce
ti molto noti che hanno creato una con spaghetti spezzati. Pur a risto-
serie di emuli. Il migliore, non il mi- rante strapieno in un’ora si arriva al
gliore di Anzio, ma in assoluto – in conto, senza mai aver alzato gli occhi
Italia, forse nel mondo –, è Romolo. a caccia di un cameriere. Bella anche
Condotto dai fratelli Regolanti della l’umanità mista dei clienti, dai vip
storica famiglia di ristoratori e di pe- alle famiglie popolaresche, tutti uniti
scatori della cooperativa di Anzio, è in the name of fish. Rapporto qualità
un polo di attrazione per gli amanti prezzo imbattibile.
del pesce crudo. Una ventina di stre-

• 43 •
ROMA • • G H I O T TA

IL GROTTINO LA GROTTA DI
ZI’ CONCETTA
Via Pian dell’Olmo, Riano. Via Larino 7, Campobasso.
Tel. 06 9036044 Tel. 0874 311378

P renotate un tavolo da Il Grotti-


no, magari durante la settima-
na: la prima volta, per arrivarci è una
L o sappiamo, Campobasso non
è propriamente fuoriporta. Ma
si può prendere il comodo trenino
specie di divertente caccia al tesoro. che, risalendo Lazio e Molise, attra-
È a soli 15 chilometri dal centro di verso paesaggi davvero affascinanti,
Roma, in una traversa sterrata al chi- vi porta sin là per poi riconsegnarvi
lometro 7,5 della Tiberina, tra bo- a Termini nel pomeriggio, dopo un
schetti e cave di tufo. La prima cosa pranzo luculliano. La Grotta è un
di cui vi accorgerete parcheggiando locale «chiocciola» di Slow Food,
ai margini del grandissimo prato di scavato nel centro di Campobasso
pertinenza della trattoria è il profu- dentro una grotta di pietra, e ha un
mo di carne alla brace. Il prato è a menu strepitoso. Si vuole ordina-
disposizione per sfogare cani e bam- re proprio tutto. È imperdibile la
bini, mentre per noi affamati di cibo pizza e minestra. Nome triste ma
e chiacchiere c’è la terrazza dove si realtà sorprendente: è verdurosa,
mangia in pieno sole, al riparo dal solida, sapida, sana e persino croc-
vento (e c’è un portico per chi ama cante (con scaglie di polenta fritta).
l’ombra). Nel silenzio e nel verde a E gli spaghetti con spigatelli e frutta
360 gradi, si gustano carnosi pepe- secca. E la salsiccia e puntarelle. E
roni alla brace, magnifiche chips di la zucca fritta. E le pallotte cacio e
patate e bastoncini di polenta fritta, uovo. E la sublime zuppa di finocchi
pappardelle con ragù di cinghiale, e baccalà. Le portate costano tra i 5
pollo al mattone, coratella, un suc- e i 9 euro. Difficile trovare un tavolo,
culento coniglio all’aceto, trippa alla c’è sempre coda fuori dal locale: è
mentuccia, misticanza dell’orto. necessario prenotare.

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ROMA • • G H I O T TA

CARMEN BAY SIMPOSIO


GASTRONOMIA STORICA
SERMONETANA
Via Macchiatonda, Capalbio. Via della Conduttura 6,
Tel. 0564 893196 - 380 8973877 Sermoneta. Tel. 339 2846905

I l ristorante e stabilimento non è


in California, come il nome lascia
presagire, bensì sulla spiaggia di
S e non siete mai stati a Ninfa vi
perdete il giardino più roman-
tico d’Italia. Accanto c’è Sermoneta,
Macchiatonda, a Capalbio, in uno borgo medievale incredibilmente in-
dei tratti più belli del litorale. È an- tegro, dominato dal castello Caetani.
che uno degli ultimi baluardi della È anche la tappa ideale per fermarsi a
ex sinistra riflessiva, ormai infini- mangiare e fare acquisti. Al Simposio
tesimale non solo nei sondaggi ma (sono due ristoranti, di cui uno con
anche nei luoghi di vacanza che un giardino estivo, e relative botteghe),
tempo presidiava. Carlo Calenda, tra trovate piatti preparati con un pro-
un tweet e l’altro, è una delle figure dotto locale sorprendente, impareg-
totemiche del locale, assieme al pre- giabile: l’olio al trombolotto, sorta di
sidente della Biennale Roberto Ci- cedro della zona, ottimo per condire
cutto, al regista Piero Maccarinelli, a pasta e pesce perché profumatissimo
Giuliano Ferrara. La posizione sulla ma delicato. Tutto quello che vi piace
spiaggia è fantastica, a patto di pre- potete acquistarlo per rifare il menu
notare un tavolo sulla terrazza dello a casa. Per esempio, i tagliolini con
sgarrupato chalet (e non sulla pe- trombolotto, bottarga all’armagnac
dana in spiaggia). Seduti al tavolo a e crumble di pistacchio. O la pasta
due metri dalla riva, lo sguardo ver- con bottarga, tonno fresco, capperi
so il profilo dell’Argentario, gustate di Salina e trombolotto. I primi ven-
alici fritte e spaghetti alle vongole e gono mantecati in padellini, davanti
bottarga con un Franciacorta ghiac- ai clienti. Da segnalare anche il prodi-
ciato. Non serve altro. Beatitudine in gioso aceto balsamico di visciole, con
totale semplicità. cui profumare carni e pesci.

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ROMA GHIOTTA. 75 indirizzi per mangiare bene nella Capitale
Testi di Camilla Baresani

2022 RCS Mediagroup S.p.A.

Realizzazione editoriale: Lidia Rossi, Alessandra Valenti


Grafica e impaginazione: Romina Grasselli

Finito di stampare nel mese di Maggio 2022


per conto di RCS Mediagroup S.p.A.
presso Decibel S.r.l. Lainate

Pubblicazione in abbinamento gratuito a Corriere della Sera

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