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} distinguere i caratteri
del genere fantastico
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Edvard munch, Autoritratto con sigaretta, 1895
(Nasjonalgalleriet, Oslo)
n Cosa dà un carattere spettrale al
personaggio? Rifletti sulla direzione
della luce e su un altro particolare.
duto da nessuna parte. Per giunta il luogo, in maniera 45 cora sospeso nel cielo, l’aria era tersa, e l’uomo che mi
davvero singolare, era diventato all’istante, e per il solo osservava da sopra i merli7 spiccava come un ritratto
fatto di quella apparizione, perfettamente desolato. Si nella sua cornice. Ecco perché pensai, con straordinaria
rinnova interamente in me, mentre stendo qui la mia rapidità, a tutte le persone che avrebbe potuto essere e
35 testimonianza con una pacatezza che non avevo mai che non era. Ci eravamo fissati di lontano abbastanza
avuto prima, la sensazione di quel momento. Era come 50 a lungo perché avessi modo di chiedermi con ansia chi
se, nell’istante in cui mi rendevo conto di quello che mai fosse, e di provare, come conseguenza della mia
vedevo, ogni cosa fosse stata toccata dalla morte. Odo incapacità di trovare la risposta, uno stupore che si fa-
ancora, mentre scrivo, la quiete intensa in cui si spen- ceva sempre più intenso.
40 sero tutti i rumori della sera. Le cornacchie smisero di Il grande problema (o almeno uno dei più grandi)
gracchiare nel cielo d’oro, e l’ora amica smarrì per il 55 che sorge a riguardo di certi fatti, è quello di stabilire, in
momento tutta la sua voce. Ma nient’altro era mutato seguito, quanto essi siano durati. Ebbene, questa mia
nella natura, a meno che non fosse per un mutamento avventura durò (e voi pensate ciò che vi pare) il tempo
che io vedevo con eccezionale nitidezza6. L’oro era an- necessario perché io formulassi una dozzina di ipotesi,
nessuna delle quali mi parve soddisfacente, sul fatto dritto come un fuso, pensai, e con entrambe le mani
60 che c’era in casa – e da quanto tempo, oltretutto? – una sul parapetto. Sicché lo vidi, così come vedo le lettere
persona che ignoravo. Durò inoltre il tempo sufficiente che vado tracciando su questa pagina; poi, un minuto
perché io mi adombrassi8 un poco nel pensare che la dopo, come per rendere più interessante lo spettaco-
mia posizione era tale da rendere inammissibile che io 80 lo, lentamente cambiò di posto... passò, guardandomi
ignorassi la presenza di quella persona. Durò, infine, fisso per tutto il tempo, all’angolo opposto della piatta-
65 quel che ci voleva perché il visitatore (e c’era una punta forma. Sì, ebbi la netta sensazione che durante quello
di insolenza, adesso che ci penso, nella strana familia- spostamento non mi levasse mai gli occhi di dosso, e
rità che dimostrava nel restare senza cappello) mi po- in questo momento vedo ancora la sua mano passare
tesse fissare dal suo posto, rivolgendomi nella luce che 85 da un merlo all’altro, mentre lui si muoveva. Giunto
se ne andava la stessa domanda, lo stesso interrogativo all’angolo opposto si fermò, ma meno a lungo, conti-
70 che suscitava in me la sua presenza. Eravamo troppo nuando però a fissarmi intensamente. Si voltò; e per me
distanti per poterci rivolgere la parola, ma ci fu un questo fu tutto.
momento in cui, se fossimo stati più vicini, una parola [Henry James, Il giro di vite, Garzanti, Milano 1974]
di sfida tra di noi, rompendo il silenzio, sarebbe stata
il giusto risultato di quel nostro reciproco e sfrontato
75 fissarci. Egli stava nell’angolo più lontano della casa, 8
mi adombrassi: ‘mi preoccupassi, mi turbassi’.
il genere “fantastico”
Un genere ¢
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IndIvIduaRe InfoRmazIonI
1. La narratrice afferma di aver avuto a un certo punto 3. La protagonista pensa che quell’individuo le rivolga la
l’impressione che la sua fantasia fosse all’improvviso stessa domanda, lo stesso interrogativo che suscita in lei
diventata realtà (rr. 15-16). Che cosa immagina? la sua presenza (rr. 68-70). Quale interrogativo?
2. L‘uomo che mi osservava da sopra i merli spiccava 4. L’episodio si chiude rapidamente: e per me questo fu tutto
come un ritratto nella sua cornice (rr. 45-47); in altre (rr. 87-88). Cosa vuol dire la protagonista con questa frase?
parole: ¤ L’uomo scomparve allo stesso modo istantaneo con cui
¤ quell’uomo era bello come un quadro; era apparso.
¤ lo vedevo con straordinaria chiarezza; ¤ Mi girai anch’io e lo lasciai lì.
¤ i merli della torre lo circondavano come una cornice; ¤ Svenni.
¤ era immobile come un ritratto dipinto. ¤ L’uomo si mise a guardare da un’altra parte.