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Il primo rondò fu composto nel 1916 e rimaneggiato nel 1927, anno a cui risale la
composizione dei due restanti: per tutti Bartòk utilizzò melodie popolari slovacche
raccolte nel 1914 – 16.
Bartók compose il rondò mentre collezionava brani folk dall'Ungheria e dalle aree
circostanti. È una trascrizione piuttosto fedele di un brano per bambini di nome Lánc,
lánc, eszterlánc ( hu ) , con alcune decorazioni, che ha fatto in uno dei suoi viaggi.
L’unione in ciclo dei pezzi si giustifica anche nella rinnovata richiesta di sue
composizioni da parte del mercato pianistico a metà degli anni venti. In quelle
stagioni concertistiche Bartòk eseguì spesso degli arrangiamenti popolari, che
comparvero sui programmi con titoli ora obsoleti; le diciture “Canti popolari delle
montagne” e “Tre canti popolari slovacchi” si riferivano ad esempio ad una prima
versione ancora frammentata del primo rondò; viceversa le “Tre piccole rapsodie su
canti popolari” eseguite il 29 novembre 1927 a Budapest sono i tre attuali rondò con
un titolo ancora primitivo: quello definitivo comparve sulla prima edizione Universal
nel 1930.
STRUTTURA
I. Andante
II. Vivacissimo
III. Allegro molto
Tutti i rondò seguono una forma simile al rondò, in cui viene presentato un primo
tema, quindi un secondo tema, quindi una versione alquanto sviluppata del primo
tema. I diversi temi in ogni rondò sono anche in diverse tonalità .
L’incipit del Rondò si manifesta in tonalità Do maggiore, con un tempo binario di 2/4
e una indicazione agogica Andante.
Si ripresenta lo stesso tema per altre 8 battute ma all’ottava inferiore, con le solite
enarmonie, che caratterizzeranno lo stile del compositore, a battuta 10 vi è una
tonicizzazione del Sol# che si riversa su una settima; a battuta 14 il basso mantiene
un accordo diminuito di settima di sensibile.
Un incipit tematico secco e fortissimo (battute 24- 27), il quale verrà sempre di più
ostentato nelle battute successive fino a raggiungere il culmine estremo.
Inizio del vero e proprio tema a battuta 28 e termina a battuta 35, il tutto conciliato
con un accompagnamento a partire da battuta 30 (accompagnamento con un ritardo
non preparato). A battuta 36 il tema comincia a solidificarsi, manifestandosi su due
ottave differenti e a battuta 44 si ripresenta il tema questa volta però in la maggiore
terminando a battuta 51.
Per concludere, da battuta 152 a fine, utilizza lo stesso tema iniziale in diverse ottave
e utilizzando settime di varie specie e terminando con un basso in Do.