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9. Descrivere le categorie di codici ISO e indicare qual è la struttura tipo di un programma in ISO.

Le istruzioni previste dalle norme ISO sono le seguenti:

 Istruzioni tipo N: servono per assegnare un numero identificativo e progressivo al singolo blocco e
come tali devono esser posizionate all’inizio del blocco stesso. Tali istruzioni non sono obbligatorie.

 Istruzioni tipo G: si chiamano preparatorie in quanto predispongono il controllo a particolari


modalità operative. La lettera G è seguita da un numero intero compreso tra 0 e 99 secondo le
norme ISO, ma superiore secondo vari costruttori.

 Istruzioni dimensionali: servono per definire il percorso relativo utensile-pezzo e in particolare


quali assi devono muoversi. L’indirizzo di queste istruzioni coincide con il nome dell’asse che è
necessario muovere secondo la convenzione che utilizza le lettere X, Y, Z, A, B e C; gli assi X, Y e Z
sono assi di traslazione, quelli A, B e C sono assi di rotazione

[DENOMINAZIONE UNIFICATA DEGLI ASSI A CONTROLLO NUMERICO]

Il valore numerico deve essere riferito a un’origine degli assi che il programmatore in genere fissa a
sua discrezione (zero-pezzo). In quasi tutte le unità di governo è comunque possibile traslare e/o
ruotare il sistema di riferimento nel programma stesso, qualora ciò semplifichi la programmazione.
Quando si desidera effettuare traiettorie lineari non parallele a un asse o traiettorie circolari, è
necessario che l’unità di governo muova in modo coordinato due o più assi contemporaneamente:
si parla allora di interpolazione lineare o circolare. L’interpolazione circolare utilizza anche i codici I
e J per le coordinate del centro della circonferenza. Tutti i calcoli relativi alle coordinate e alle
velocità vengono svolte dall’unità di governo stessa. Durante il movimento degli assi, il vettore
velocità di avanzamento è mantenuto tangente alla traiettoria in tutti i suoi punti.

 Istruzioni tipo S e F: il valore della velocità di taglio viene dato con la funzione S (speed) seguita da
un valore numerico intero che viene interpretato come velocità in metri/minuto, se è attiva la
funzione preparatoria G96; come giri/minuto, se è attiva la G97. Nelle modalità a velocità di taglio
costante (G96), il valore programmato della velocità viene mantenuto, in tornitura, in
corrispondenza di tutti i diametri, fino al raggiungimento della massima velocità angolare
disponibile o fissata dal programmatore: ciò risulta molto efficace specialmente nelle sfacciature e
nella tornitura dei profili complessi.
Il valore dell’avanzamento viene dato con la funzione F (feed) seguita da un valore numerico intero
che viene interpretato come millimetri/minuto se è attiva la funzione G94, come millimetri/giro se
è attiva la funzione G95.

 Istruzioni tipo T: l’utensile desiderato per ogni operazione viene chiamato con l’istruzione T (tool),
seguita da due numeri interi normalmente separati da un punto: il primo identifica l’utensile o la
stazione del magazzino su cui è montato l’utensile, il secondo associa all’utensile i suoi correttori,
memorizzati in un file dell’unità di governo. Nel formato fisso il punto viene eliminato e l’istruzione
assume ad esempio la forma T00202: la prima cifra (0) indica il magazzino utilizzato; la seconda e la
terza (02) indicano l’utensile; la quarta e la quinta indicano la copia di correttori utilizzata.
Eliminando gli zeri non significativi l’istruzione si trasforma in T202.

 Istruzioni tipo M (miscellanee): permettono di eseguire determinate operazioni sulla macchina


attivando direttamente procedure operative preimpostate. La lettera M è seguita da un numero
intero, come ad esempio 0, che indica lo stop del programma; o come il numero intero 6, che indica
il cambio utensile. Le istruzioni M possono essere configurate in maniera personalizzata
programmando opportunamente la logica di macchina al momento dell’installazione del controllo
numerico sulla macchina utensile.

La struttura tipo di un programma in ISO prevede la stesura di diverse righe di programma, ognuna delle
quali costituisce un blocco di istruzioni. Ciascun blocco è formato da una serie di parole, ognuna delle quali
corrisponde a una specifica istruzione da inviare al sistema di controllo. Un blocco è un insieme di funzioni
che saranno interpretate “tutte insieme”, cioè, in relazione fra loro. Quindi, un blocco definisce in modo
completo un ordine che la macchina utensile deve eseguire prima di passare al blocco successivo. Salvo
specifiche istruzioni di salto o di interruzione, la lettura dei blocchi procede in successione, fino alla fine del
programma.

Un esempio di blocco è il seguente:

Un esempio di struttura tipo di un programma in ISO è il seguente:


Dove il primo blocco si riferisce al richiamo dell’utensile dal magazzino [T] e il cambio dell’utensile sulla
macchina [M]. Il secondo blocco, invece, si riferisce alla predisposizione del controllo a particolari modalità
operative; nello specifico, con questo blocco stiamo dando le istruzioni sulla velocità e l’avanzamento del
mandrino, che ruoterà in senso orario [M3]. Il valore della velocità di taglio sarà di 1500 giri/minuto [G97
S1500], mentre l’avanzamento sarà di 0,2 mm/giro [G95 F0.2].
Il terzo e il settimo blocco fanno riferimento rispettivamente all’avvicinamento e all’allontanamento rapido
degli assi; i blocchi di mezzo, infine, si riferiscono a una lavorazione di tornitura.

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