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1 Introduzione
Il presente mini-manuale ha lo scopo di introdurre lo studente ad un primo utilizzo
del Robot industriale Smart NS 12-1.85 presente presso il Ladispe - sez. Automa-
tica del Politecnico di Torino. Il secondo capitolo, dopo una descrizione generale
del sistema, contiene una analisi più dettagliata delle parti. Nel terzo capitolo sarà
descritto il linguaggio di programmazione utilizzato dal controllore. Si precisa che
in questo contesto, anche se di notevole importanza, le problematiche relative alla
sicurezza non verranno trattate.
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2 Descrizione del sistema
Il robot Smart NS 12, costruito dalla Comau S.p.A., è un robot destinato a scopi
tipicamente industriali. Il suo utilizzo è specifico per lavorazioni in celle industriali,
linee di montaggio, etc. Dalla Comau esso viene fornito pronto all’uso, ovvero
completo del controllore esterno C4G. Tale controllore contiene gli azionamenti
elettrici, l’hardware e il software necessario alla programmazione e movimentazione
del robot, il Teach Pendant Wifi (d’ora in poi WiTP), ovvero l’interfaccia con
l’utente, e ovviamente l’algoritmo di controllo (di posizione) del robot. Il WiTP
permette di impostare le variabili di sistema, di creare, visualizzare e debuggare
programmi, di visualizzare gli output del robot (misurati da appositi sensori) e in
generale di effettuare ogni tipo di operazione prevista per il robot. Vi è inoltre
la possibilità di collegare il controllore ad un PC, tramite collegamento ethernet.
In tal modo il computer acquisisce (quasi) tutte le funzionalità del WiTP, con il
vantaggio di avere una tastiera e uno schermo più comodi da usare!
2.1 Il robot
Si tratta di un robot antropomorfo a 6 gradi di libertà. I sei giunti, tutti rotoidali,
possono essere divisi in due gruppi: i primi tre rappresentano la spalla, i secondi
tre il polso. Alla flangia, ovvero la parte terminale del braccio, può essere attaccato
qualunque attrezzo per i vari tipi di lavorazione. In questo caso, a scopo puramente
didattico, è stato attaccato un sistema di riferimento, su cui si ritornerà in seguito.
Il fissaggio a terra è realizzato mediante una piastra in acciaio fissata munita di
tasselli oppure è disponibile un gruppo opzionale composto da una piastra fissata
al robot tramite viti e da quattro piastre sottostanti ancorate a terra tramite
tasselli che vengono saldati alla piastra stessa. La piastra consente il livellamento
del robot tramite quattro viti. La base del robot è fissa e su essa ruota attorno
all’asse verticale (asse 1), la colonna che porta il motoriduttore dell’asse 2. Un
braccio collega l’asse 2 all’avambraccio ed include i motoriduttori degli assi 3-4-5-6;
all’estremità dell’avambraccio si trova il polso. Gli assi dei robot sono dotati di fine
corsa software (programmabili) e meccanici ammortizzati in fornitura standard.
2.2 Il controllore
Come già accennato, l’algoritmo di controllo realizza un controllo di posizione.
Questo vuol dire che non sarà possibile avere un’interazione o contatto del robot
con l’ambiente, ma solo un posizionamento della punta operativa nello spazio libe-
ro. Il compito dell’utente sarà quindi quello di fornire in qualche modo i punti finali
per ogni movimento. Sul controllore è installato il software, creato appositamen-
te dal costruttore, per permettere la creazione dei vari programmi di movimento.
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Il linguaggio di programmazione, il PDL2, è simile al Pascal, con, ovviamente,
opportune modifiche. Nel prossimo capitolo sarà descritto tale linguaggio. In ge-
nerale è possibile creare, debuggare ed eseguire un programma PDL2 direttamente
sul WiTP, anche se tale operazione risulta molto laboriosa, data la limitatezza
della tastiera. Utilizzando invece il collegamento ethernet con un PC, tale lavoro
si semplifica molto, avendo l’utente disponibili gli stessi tool presenti sul WiTP. È
possibile inoltre creare un programma direttamente sul PC, con un normale edi-
tor di testo, e scaricarlo in seguito sul controllore, sempre tramite collegamento
ethernet, per poi compilarlo ed eseguirlo. È possibile anche editare un program-
ma e compilarlo direttamente sul PC, utilizzando l’apposito software WinC4G, e
scaricare solo il file eseguibile. C’è da notare che nella creazione di un program-
ma direttamente sul controllore, l’editor fornisce una correzione della sintassi linea
per linea, in modo da avere un programma sintatticamente corretto, ancora prima
di compilarlo. Il pannello del controllore presenta gli interruttori indicati in fig.
2. In particolare il selettore modale (E) consente di operare in diverse modalità,
selezionabili tramite l’apposita chiave, tra cui:
2.3 WiTP
Tasto COORD seleziona il sistema di riferimento:
JOINT modalità giunti. I tasti risultano associati a ciascuno degli assi del
braccio selezionato; gli assi ausiliari, eventualmente presenti, seguono
quelli del braccio. La pressione di uno dei tasti determina lo spostamen-
to del corrispondente asse nella direzione positiva o negativa secondo le
direzioni indicate dalle targhette poste sul braccio.
UFRAME modalità di spostamento lineare secondo la terna di riferimento
x, y, z dell’utente (ad esempio la terna che descrive il pezzo in lavora-
zione). I primi tre tasti consentono spostamenti di tipo lineare nella
direzione dei tre assi del sistema di riferimento utente (definito dalla
variabile $UFRAME); i successivi tre tasti consentono rotazioni dell’at-
trezzo intorno agli stessi assi mantenendo invariata la posizione della
punta operativa (Tool Center Point - TCP).
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Figura 2: Controllore C4G
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Figura 3: Vista anteriore del controllore WiTP
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Figura 4: Vista posteriore del controllore WiTP
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Figura 5: Schema di pressione dei tasti di abilitazione
3 Programma WinC4G
Il programma WinC4G è l’interfaccia stile Windows su PC verso l’Unità di Con-
trollo. Il programma fornito di serie con l’Unità di Controllo è la versione base.
Il collegamento tra il PC e il controllore avviene tramite una connessione TCP
su ethernet.
Raggruppa al suo interno una serie di funzionalità quali:
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4 Il linguaggio PDL2
Per creare nuovi programmi con il WiTP è necessario eseguire i seguenti passaggi:
1. Controllare che il selettore sul C4G sia sulla modalità manuale PROG
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ATTENZIONE!!!!!
Se il programma funziona, esso può essere eseguito ad una qualunque velocità.
Prima bisogna essere sicuri che funzioni correttamente, per cui si consiglia di ri-
durre la velocità di esecuzione a circa il 20% della velocità massima almeno per la
prima volta. La regolazione della velocità avviene con i tasti “+% -%” osservando
il valore modificato sulla barra di stato, in alto sullo schermo.
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Figura 6: Terne di riferimento
5 Il programma
La struttura generale di un programma PDL2 è la seguente:
PROGRAM prog_name
< dichiarazione variabili >
BEGIN < CYCLE >
< corpo del programma >
END
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• POSITION : variabile di posizione cartesiana
• JOINTPOS : variabile di posizione giunto
• ecc...
NOTA: Le variabili POSITION sono variabili di posizione cartesiana espresse
nel sistema di riferimento $UFRAME. È bene quindi definire tale sistema di riferi-
mento quando si intende utilizzare questo tipo di variabili. Se non è definito verrà
utilizzato quello presente in memoria. Una variabile POSITION contiene quindi
la posizione cartesiana (x, y, z) e la terna di angoli di Eulero (z - y - z) che ne
definiscono l’orientamento, rispetto al sistema di riferimento $UFRAME.
L’opzione CYCLE di BEGIN, se presente, indica che il programma dovrà essere
eseguito ciclicamente.
Nel corpo del programma sono presenti, oltre alle varie inizializzazioni e settaggi
di variabili, le funzioni per il movimento del robot. La funzione principale per il
movimento è la MOVE.
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MOVE CIRCULAR TO P1 VIA P2
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In alternativa alla funzione MOVE vi è la funzione MOVEFLY ... ADVANCE che
ha la stessa sintassi della MOVE, ma con l’aggiunta dell’opzione ADVANCE. Que-
sta funzione fa sı̀ che il movimento non si fermi al raggiungimento del punto finale
ma venga raccordato’ al movimento successivo, ottenendo quindi un movimento
continuo.
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