Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Il bilancio di previsione e
le verifiche sugli equilibri
Il sistema di bilancio negli Enti Locali
Il bilancio di previsione e
le verifiche sugli equilibri
In sintesi
PROCEDURA
entrate;
spese;
raggiungimento equilibri della situazione corrente e generali del bilancio
e relativi equilibri in termini di cassa;
principali obiettivi delle missioni attivate;
gestione del patrimonio con particolare riferimento alla programmazione
urbanistica e del territorio e piano delle alienazioni e della valorizzazione
dei beni patrimoniali;
obiettivi del gruppo amministrazione pubblica;
piano triennale di razionalizzazione e riqualificazione della spesa;
altri eventuali strumenti di programmazione.
LE NOVITÀ DEL NUOVO DUP SEMPLIFICATO
A tale riguardo, considerato che nella nota di aggiornamento del DUP, che
la Giunta deve presentare al Consiglio entro il 15 novembre, devono essere
inseriti tutti i documenti di programmazione definitivi
Due ipotesi:
ITER DI APPROVAZIONE PROGRAMMA TRIENNALE ED ELENCO ANNUALE DEI LAVORI
PUBBLICI
oppure
• gli enti possono avviare l'iter di approvazione del piano anche prima
dell'approvazione del bilancio, purché sia garantita la coerenza del piano
approvato (e non anche di quello adottato) con il bilancio stesso.
I DOCUMENTI DI PROGRAMMAZIONE DA INSERIRE NEL DUP
56
DELIBERAZIONE N. 19/SEZAUT/2019/INPR
57
DELIBERAZIONE N. 19/SEZAUT/2019/INPR
58
Calcolo del nuovo «vincolo di bilancio»
+ avanzo/– disavanzo applicato al bilancio
+ Fpv di entrata
+ accertamenti entrate finali
‐ impegni spese finali
‐ Fpv di spesa
‐ fondo anticipazioni di liquidità
= risultato di competenza ≥ 0
‐ risorse accantonate stanziate nel bilancio di previsione
‐ risorse vincolate nel bilancio
= equilibrio di bilancio
+/‐ variazione accantonamenti effettuata in sede di rendiconto
= equilibrio complessivo
59
IL NUOVO PAREGGIO DI BILANCIO
61
LA LEGGE 145/18 HA APERTO ALLA POSSIBILITA’ DI INTEGRALE APPLICAZIONE DELL’AVANZO
DI AMMINISTRAZIONE COMPRESO L’AVANZO DI AMMINISTRAZIONE DERIVANTE DA
INDEBITAMENTO
2. OVVIAMENTE CIO’ VALE ANCHE PER L’AVANZO C.D. LIBERO, NEL RISPETTO DELL’ORDINE DI
PRIORITA’ EX ART. 187 DEL TUEL:
a) per la copertura dei debiti fuori bilancio; b) per i provvedimenti necessari per la
salvaguardia degli equilibri ex art. 193 ove non possa provvedersi con mezzi ordinari;
c) per il finanziamento di spese di investimento; d) per il finanziamento delle spese
correnti a carattere non permanente; e) per l'estinzione anticipata dei prestiti E
TENENDO CONTO DELL’IMPOSSIBILITA’ IN CASO DI SITUAZIONI EX ART. 195 e 222 DEL
TUEL (fatto salvo l'utilizzo per i provvedimenti di riequilibrio ex art. 193) E DI NON
CONGRUITA’ del FCDE (EX ALLEGATO 4/2) MA ANCHE DELLA NECESSITA’ DI VERIFICARE
GLI ANDAMENTI DEI CREDITI/FCDE E DI EVENTUALI RISCHI POTENZIALI
…
3. RAFFORZAMENTO, DI FATTO, DELLA FACOLTA’ DI IMPIEGARE L'EVENTUALE QUOTA DEL
RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE “SVINCOLATA”, IN OCCASIONE DELL'APPROVAZIONE
DEL RENDICONTO, SULLA BASE DELLA DETERMINAZIONE DELL'AMMONTARE DEFINITIVO
DELLA QUOTA DEL RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE ACCANTONATA PER IL FONDO
CREDITI DI DUBBIA ESIGIBILITÀ, PER FINANZIARE LO STANZIAMENTO RIGUARDANTE IL
FONDO CREDITI DI DUBBIA ESIGIBILITÀ NEL BILANCIO DI PREVISIONE DELL'ESERCIZIO
SUCCESSIVO A QUELLO CUI IL RENDICONTO SI RIFERISCE (OPPORTUNITÀ DI FINANZIARE
LA SPESA CORRENTE IN UNA FASE SUCCESSIVA ALL’APPROVAZIONE DEL BILANCIO)
64
DELIBERAZIONE N. 19/SEZAUT/2019/INPR
65
DELIBERAZIONE N. 19/SEZAUT/2019/INPR
66
Gli strumenti per la salvaguardia degli equilibri
di bilancio a preventivo: il FCDE, il Fondo
“contenzioso”, altri fondi per la copertura delle
c.d. passività potenziali
La Relazione del Collegio
Il F.C.D.E. MINIMO
‐ In sede di Rendiconto la conservazione minima del FCDE pari alla formula FCDE
accantonato al 1/1 – utilizzi del FCDE + accantonamento al Bil. 2018 si limita
all’esercizio 2018 (ex allegato 4/2 del D.Lgs. 118/2011).
2. Le fatture ricevute e scadute nell’esercizio 2018 sono state pagate per un importo > del
75% del totale ricevuto (si faccia riferimento ai report della piattaforma elettronica del
MEF);
3. Il debito commerciale residuo rilevato al 31/12/18 si è ridotto del 10% rispetto a quello
del 2017 oppure è pari a zero oppure è costituito solo da debiti oggetto di contenzioso
o contestazione.
Requisito per riduzione aliquota FCDE. fattispecie B
1. L’indicatore annuale di tempestività dei pagamenti alla data del 30/6/19 calcolato e
pubblicato secondo le modalità stabilite dal DPCM del 22/9/14 (GU 265/14) rispetta i
termini di pagamento delle transazioni commerciali ex art. 4 del D.Lgs. 231/2002
ovvero l’ l’indicatore deve essere ≤ 0 ;
2. Le fatture ricevute e scadute nell’esercizio nel primo semestre 2019 sono state pagate
per un importo > del 75% del totale ricevuto (si faccia riferimento ai report della
piattaforma elettronica del MEF);
AI SENSI DEL COMMA 1017 LE FACOLTA’ DI RIDUZIONE DEL FCDE DI CUI ALLE
FATTISPECIE A) E B) NON SI APPLICANO:
‐ AGLI ENTI CHE CON RIFERIMENTO AGLI ESERCIZI 2017 E 2018 NON HANNO
PUBBLICATO SUL SITO WEB ENTRO I TERMINI PREVISTI DALLA LEGGE: L’INDICATORE
ANNUALE ED IL DEBITO COMMERCIALE RESIDUO (ENTRO IL 31/1 DELL’ES. SUCCESSIVO),
GLI INDICATORI TRIMESTRALI (ENTRO I 30 GG. SUCCESSIVI ALLA CHIUSURA DEL
TRIMESTRE);
‐ AGLI ENTI CHE NON HANNO TRASMESSO ALLA PIATTAFORMA DEI CREDITI
COMMERCIALI LE COMUNICAZIONI RELATIVE AL PAGAMENTO DELLE FATTURE NEI MESI
PRECEDENTI ALL’AVVIO DI SIOPE+ (EX ART. 14, CO. 8BIS E CO. 8TER) DELLA L. 196/2009.
A) media semplice:
- Media fra totale incassato e totale accertato;
- Media dei singoli rapporti annui.
B) rapporto tra la sommatoria degli incassi di ciascun anno
ponderati con i seguenti pesi: 0,35 in ciascuno degli anni nel
biennio precedente e il 0,10 in ciascuno degli anni del primo
triennio - rispetto alla sommatoria degli accertamenti di ciascuna
anno ponderati con i medesimi pesi indicati per gli incassi;
C) media ponderata del rapporto tra incassi e accertamenti
registrato in ciascun anno del quinquennio con i seguenti pesi:
0,35 in ciascuno degli anni nel biennio precedente e il 0,10 in
ciascuno degli anni del primo triennio
Fondo Crediti Di Dubbia Esigibilità.
Il Fondo crediti dubbia esigibilità deve infatti essere adeguato – per ogni
annualità del triennio – nel caso si rilevi un incremento delle previsioni di
entrata di dubbia esigibilità oppure nel caso in cui risultino accertamenti
superiori agli stanziamenti.
IL F.C.D.E. al 31/12
DEVE ESSERE ACCANTONATO
ANCHE SE L’AVANZO NON HA CAPIENZA
AVANZO/DISAVANZO
PARTE ACCANTONATA
Fondo Crediti Di Dubbia Esigibilità.
Vista l’esigenza di rendere graduale l’accantonamento nel bilancio di
previsione, in sede di rendiconto relativo all’esercizio 2015 e agli
esercizi successivi, fino al 2019, la quota accantonata nel risultato di
amministrazione per il fondo crediti di dubbia esigibilità può essere
determinata per un importo non inferiore al seguente:
L'attività che deve essere svolta da ogni ente rispetto al Fondo crediti dubbia
esigibilità calcolato alla data del 31 dicembre 2016, in base all'articolo 193 del testo
unico degli enti locali, è quella di verificare eventuali squilibri nella gestione dei
residui attivi mantenuti nel conto di bilancio appena approvato, sui quali il Fondo
crediti dubbia esigibilità era stato calcolato.
Nel caso venissero riscontrate variazioni significative, l'ente sarà tenuto a vincolare
ulteriori quote di avanzo di amministrazione e, nelle more di tale adeguamento, non
sarà possibile utilizzare la propria quota di avanzo libero per altri scopi.
ESEMPI:
Nel caso in cui l'ente fosse tenuto a vincolare ulteriori somme, potrebbero
manifestarsi due diverse situazioni contabili:
Può accadere che la verifica porti a uno svincolo della quota del Fondo crediti
dubbia esigibilità accantonata con il rendiconto. Ciò accade per effetto delle
riscossioni intervenute nell'esercizio 2017, che hanno ridotto lo stock di residui e
che, pertanto, legittimano la riduzione del Fcde.
Se, ad esempio, l'ente aveva accantonato il 30% dei residui attivi al 31 dicembre, di
importo pari a 1.000 (Fcde = 300), a seguito di riscossioni intervenute per 200, è
possibile ridurre l'accantonamento a 240 (pari al 30% di 800), svincolando 60.
Tale importo sarà trasferito dai fondi accantonati ai fondi liberi, salvo il rispetto di
vincoli sottostanti all'entrata (ad esempio nel caso di Fcde riferito a sanzioni del
Codice della Strada).
Fondo Crediti Di Dubbia Esigibilità.
Secondo quanto disposto dal punto 3.3 del principio contabile all. 4/2 lo
svincolo del Fondo crediti dubbia esigibilità è una facoltà e non un obbligo, per
cui l'ente può benissimo decidere di mantenere integro il fondo accantonato nel
risultato di amministrazione.
L'unico caso in cui lo svincolo risulta obbligatorio è quando l'importo del Fcde
supera l'importo dei residui attivi a cui è riferito.
Paragrafo 5.2, lettera h), del principio contabile applicato concernente la contabilità
finanziaria (allegato n. 4/2 al D.Lgs. n. 118/2011)
“nel caso in cui l’ente, a seguito di contenzioso in cui ha significative probabilità di
soccombere, o di sentenza non definitiva e non esecutiva, sia condannato al
pagamento di spese, in attesa degli esiti del giudizio, si è in presenza di una
obbligazione passiva condizionata al verificarsi di un evento (l’esito del giudizio o
del ricorso), con riferimento al quale non è possibile impegnare alcuna spesa. In tale
situazione l’ente è tenuto ad accantonare le risorse necessarie per il pagamento
degli oneri previsti dalla sentenza, stanziando nell’esercizio le relative spese che, a
fine esercizio, incrementeranno il risultato di amministrazione che dovrà essere
vincolato alla copertura delle eventuali spese derivanti dalla sentenza definitiva. A
tal fine si ritiene necessaria la costituzione di un apposito fondo rischi. Nel caso in
cui il contenzioso nasce con riferimento ad una obbligazione già sorta, per la quale
è stato già assunto l’impegno, si conserva l’impegno e non si effettua
l’accantonamento per la parte già impegnata. L’accantonamento riguarda solo il
rischio di maggiori spese legate al contenzioso ”.
GESTIONE CONTABILE DEL FONDO CONTENZIOSI LEGALI
Con la deliberazione n. 103/2018 della sezione ligure della Corte dei conti
è stato precisato che quanto indicato dai principi contabili, che ricordiamo
hanno forza di legge, con riguardo al fondo spese contenziosi legali ha
carattere di specialità rispetto alla disciplina recata dall’art. 167 del TUEL
riguardo ai fondi spese potenziali in generale.
Pertanto, per quanto attiene ai fondi spese per contenziosi legali,
l’amministrazione deve effettuare tali accantonamenti. Infatti, “nel caso in
cui l’ente, a seguito di contenzioso in cui ha significative probabilità di
soccombere, o di sentenza non definitiva e non esecutiva, sia
condannato al pagamento di spese, in attesa degli esiti del giudizio, si è
in presenza di una obbligazione passiva condizionata al verificarsi di un
evento (l’esito del giudizio o del ricorso), con riferimento al quale non è
possibile impegnare alcuna spesa.
GESTIONE CONTABILE DEL FONDO CONTENZIOSI LEGALI
+ Entrate che prevedo di accertare per il restante periodo dell'esercizio N‐1 0,00
‐ Spese che prevedo di impegnare per il restante periodo dell'esercizio N‐1 0,00
+/‐ Variazioni dei residui attivi, presunte per il restante periodo dell'esercizio N‐1 0,00
‐/+ Variazioni dei residui passivi, presunte per il restante periodo dell'esercizio N‐1 0,00
(1)
‐ Fondo pluriennale vincolato finale presunto dell'esercizio N‐1 0,00
(2)
= A) Risultato di amministrazione presunto al 31/12 N‐1 0,00
(1) Indicare l'importo del fondo pluriennale vincolato totale stanziato in entrata del bilancio di previsione per l'esercizio
N.
(2) Se negativo, le regioni indicano in nota la quota del disavanzo corrispondente al debito autorizzato e non contratto,
distintamente da quella derivante dalla gestione ordinaria.
Dm 1/8/2019
2) Composizione del risultato di amministrazione presunto al 31/12 N‐1:
(3)
Parte accantonata
(4)
Fondo crediti di dubbia esigibilità al 31/12/N‐1
(5)
Fondo ……..al 31/12/N‐1
Fondo ……..al 31/12/N‐1
B) Totale parte accantonata 0,00
Parte vincolata
Vincoli derivanti da leggi e dai principi contabili
Vincoli derivanti da trasferimenti
Vincoli derivanti dalla contrazione di mutui
Vincoli formalmente attribuiti dall'ente
Altri vincoli da specificare
C) Totale parte vincolata 0,00
(3)
Non comprende il fondo pluriennale vincolato.
Indicare l'importo del fondo crediti di dubbia esigibilità risultante nel prospetto del risultato di amministrazione
allegato al consuntivo dell'esercizio N‐2, incrementato dell'accantonamento al fondo crediti di dubbia esigibilità
(4) stanziato nel bilancio di previsione N‐1 (importo aggiornato), al netto degli eventuali utilizzi del fondo successivi
all'approvazione del consuntivo N‐2. Se il bilancio di previsione dell'esercizio N‐1 è approvato nel corso dell'esercizio
N, indicare, sulla base dei dati di preconsuntivo o di consuntivo, l'importo del fondo crediti di dubbia esigibilità del
prospetto del risultato di amministrazione del rendiconto dell'esercizio N‐1.
Indicare l'importo del fondo ...... risultante nel prospetto del risultato di amministrazione allegato al consuntivo
dell'esercizio N‐2, incrementato dell'importo realtivo al fondo ....... stanziato nel bilancio di previsione N‐1 (importo
(5) aggiornato), al netto degli eventuali utilizzi del fondo successivi all'approvazione del consuntivo N‐2. Se il bilancio di
previsione dell'esercizio N è approvato nel corso dell'esercizio N, indicare, sulla base dei dati di preconsuntivo o di
consuntivo, l'importo del fondo ............ indicato nel prospetto del risultato di amministrazione del rendiconto
dell'esercizio N.
In caso di risultato negativo, le regioni indicano in nota la quota del disavanzo corrispondente al debito autorizzato e
(6) non contratto, distintamente da quella derivante dalla gestione ordinaria e iscrivono nel passivo del bilancio di
previsione N l'importo di cui alla lettera E, distinduendo le due componenti del disavanzo. A decorrere dal 2016 si fa
riferimento all'ammontare del debito autorizzato alla data del 31 dicembre 2015.
(7)
3) Utilizzo quote vincolate del risultato di amministrazione presunto al 31/12/N‐1 :
Utilizzo quota vincolata
Utilizzo vincoli derivanti da leggi e dai principi contabili
Utilizzo vincoli derivanti da trasferimenti
Utilizzo vincoli derivanti dalla contrazione di mutui
Utilizzo vincoli formalmente attribuiti dall'ente
Utilizzo altri vincoli da specificare
Totale utilizzo avanzo di amministrazione presunto 0,00
(7) Indicare i riferimenti normativi delle quote vincolate del risultato di amministrazione iscritte in entrata del bilancio
di previsione N
Dm 1/8/2019
Allegato a/3) Risultato di amministrazione ‐ quote destinate
123
Allegato a/2) Risultato di amministrazione ‐ quote vincolate
ELENCO ANALITICO DELLE RISORSE VINCOLATE NEL RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE
PRESUNTO
Allegato obbligatorio nel caso in cui il bilancio di previsione approvato nel corso dell'esercizio N preveda l’utilizzo delle quote
accantonate del risultato di amministrazione presunto
(g)=(a)
+(b) -(
(a) (b) (c) (d) (e) (f) (i)
c)-(d)-(e)-
(f)
Vincoli derivanti
dalla legge
Vincoli derivanti da
Trasferimenti
Vincoli derivanti da
finanziamenti
Vincoli formalmente attribuiti
dall'ente
Altri vincoli
Totale risorse vincolate (h
0 0 0 0 0 0 0 0
+(h/1)+(h/2)+(h/3)+(h/4)+(h/5)
124
Il prospetto esplicativo del presunto risultato di Amministrazione
Allegato a/1) Risultato di amministrazione ‐ quote accantonate
ELENCO ANALITICO DELLE RISORSE ACCANTONATE NEL RISULTATO DI AMMINISTRAZIONE
PRESUNTO (*)
Risorse
Risorse Variazione degli
Risorse Risorse accantonate
accantonate accantonamenti
accantonate accantonate nel presunte
Risorse stanziate nella che si prevede di
descrizi applicate al risultato di al 31/12/ N-1
Capitolo di spesa accantonate al spesa del effettuare in sede
one bilancio amministrazione applicate al
1/1/ N-1 dell'esercizio N-1 bilancio di rendiconto N-
presunto primo esercizio
(con segno -1) dell'esercizio N- 1 (con segno +/-) al 31/12/ N-1 del bilancio di
(2)
1
previsione
(e)=(a)+(b)+(
(a) (b) (c) (d) (f)
c)+(d)
Fondo anticipazioni liquidità
Fondo perdite società
partecipate
Fondo contezioso
Fondo crediti di dubbia
esigibilità
Accantonamento residui
perenti (solo per le regioni)
Altri accantonamenti(4)
Totale 0 0 0 0 0 0
(*) Allegato obbligatorio nel caso in cui il bilancio di previsione approvato nel corso dell'esercizio N preveda l’utilizzo delle quote
accantonate del risultato di amministrazione presunto
(1) Indicare, con il segno (-), l’utilizzo dei fondi accantonati attraverso l'applicazione in bilancio della corrispondente quota del
risultato di amministrazione.
(2) Indicare con il segno (+) i maggiori accantonamenti nel risultato di amministrazione effettuati in sede di predisposizione del
rendiconto, e con il segno (-) , le riduzioni degli accantonamenti effettuati in sede di predisposizione del rendiconto.
125
(4) I fondi di riserva e i fondi speciali non confluiscono nella quota accantonata del risultato di amministrazione.
AVANZO DI AMMINISTRAZIONE PRESUNTO
Articolo 187 Composizione del risultato di amministrazione ( cm 3°)
‐ da fondi vincolati;
• Tale utilizzo è consentito, sulla base di una relazione del dirigente competente, anche
nell’esercizio provvisorio, esclusivamente per garantire la prosecuzione o l'avvio di
attività soggette a scadenza, la cui mancata attuazione determinerebbe danno per l'ente.
• A tal fine, la Giunta, dopo avere acquisito il parere dell’organo di revisione, delibera una
variazione del bilancio provvisorio in corso di gestione, che dispone l’utilizzo dell’avanzo
di amministrazione vincolato o accantonato determinato, sulla base di dati di pre‐
consuntivo dell’esercizio precedente, secondo le modalità previste dal presente principio.
• Nel corso dell’esercizio provvisorio, se il prospetto aggiornato del risultato di
amministrazione presunto evidenzi un disavanzo di amministrazione (lettera E) della
sezione 2 del prospetto), non è possibile proseguire la gestione secondo le regole
dell’esercizio provvisorio. E’ necessario che l’ente proceda all’immediata approvazione
del bilancio di previsione, iscrivendo tra le spese il disavanzo. Nelle more
dell’approvazione del bilancio di previsione, la gestione prosegue secondo le regole della
gestione provvisoria.
AVANZO DI AMMINISTRAZIONE PRESUNTO
• Articolo 187 Composizione del risultato di amministrazione
Pertanto, l’avanzo libero può essere utilizzato solo nell’ambito delle procedure dell’articolo 193 di
controllo a salvaguardia degli equilibri (per gli enti locali).
APPLICAZIONE AVANZO DI AMMINISTRAZIONE «PER GLI ENTI IN DISAVANZO»
«Alla luce di quanto esposto, in risposta al quesito in esame, può sottolinearsi che
l’orientamento sopra evidenziato riguarda esclusivamente la “spesa obbligatoria” (quote
vincolate/destinate ai sensi dell’art. 187 Tuel). Diversamente per la spesa “non
obbligatoria” il sistema, allo stato della disciplina vigente, non consente di applicare
l’avanzo di amministrazione, in caso di disavanzo da riaccertamento straordinario, in linea
con quanto già evidenziato, se non al netto del Fondo Anticipazione Liquidità e del Fondo
Crediti di dubbia esigibilità (SCP+DA‐FCDE‐FAL) ovvero solo se residua uno spazio possibile
(risorse effettive) al netto degli accantonamenti prudenziali previsti come obbligatori per
legge (in proposito vedi del. n. 238/2017/PAR di questa Sezione e sentenza n. 24/2018//EL
SSRR S.C.)».
APPLICAZIONE AVANZO DI AMMINISTRAZIONE «PER GLI ENTI IN DISAVANZO»
SULLA QUESTIONE INTERVENGONO ORA I COMMI 897 E 898 DELLA L. 145/18 IL QUALE
PREVEDE CON RIFERIMENTO AL «PROSPETTO DIMOSTRATIVO DEL RIS. DI AMM. EX
ALLEGATO 10 AL DLGS 118/2001» DUE FATTISPECIE:
COMMA 897
1. Se E (parte disponibile del ris. ) è negativo ma A è positivo (ris. > 0) ED È SUPERIORE
ALLA QUOTA MINIMA DI FCDE E FAL DI CUI SOTTO
COMMA 898
2. Se E (parte disponibile del ris. ) < 0 ED A (ris.) < 0 O COMUNQUE DI IMPORTO INFERIORE
ALLA QUOTA MINIMA OBBLIGATORIA ACCANTONATA NEL RIS. DI AMM.
MISSIONE/
CODICE DESCRIZIONE COMPETENZA CASSA
PROGRAMMA
03.01
Polizia Locale e U.1.03.02.05.001 Telefonia fissa + 3.000,00 + 3.000,00
Amministrativa
03.01
Polizia Locale e U.1.03.02.05.002 Telefonia mobile ‐3.000,00 ‐3.000,00
Amministrativa
Le variazioni dei dirigenti
art. 175, comma 5 quater del TUEL
b) le variazioni di bilancio fra gli stanziamenti
riguardanti il fondo pluriennale vincolato e gli
stanziamenti correlati, in termini di competenza
e di cassa, escluse quelle previste dall’articolo
3, comma 5, del decreto legislativo 23 giugno
2011, n. 118.
• Le variazioni di bilancio riguardanti le
variazioni del fondo pluriennale vincolato sono
comunicate trimestralmente alla giunta.
Le variazioni dei dirigenti
art. 175, comma 5 quater del TUEL
MISSIONE/
CODICE DESCRIZIONE COMPETENZA CASSA
PROGRAMMA
12.4
Interventi per i
soggetti a Altri assegni e
U.1.04.02.02.999 ‐15.000,00 ‐15.000,00
rischio di sussidi assistenziali
esclusione sociale
12.4
Interventi per i
soggetti a Fondo pluriennale
U.1.10.02.01.000 ‐+15.000,00
rischio di vincolato
esclusione sociale
Le variazioni dei dirigenti
art. 175, comma 5 quater del TUEL
Può essere applicato, con variazione dirigenziale, sia l’avanzo vincolato certo sia
l’avanzo vincolato presunto purché derivi da stanziamenti dell’esercizio precedente
La variazione dirigenziale non può applicare avanzo vincolato risultante dal rendiconto
approvato se non riguarda strettamente avanzo formatosi da stanziamenti di bilancio
dell’esercizio precedente concernenti entrate vincolate
Le variazioni dei dirigenti
art. 175, comma 5 quater del TUEL
Eccezione:
la delibera di riaccertamento ordinario dei
residui
“Il riaccertamento ordinario dei residui trova specifica evidenza nel
rendiconto finanziario, ed è effettuato annualmente, con un’unica
deliberazione della giunta, previa acquisizione del parere dell’organo di
revisione, in vista dell’approvazione del rendiconto.”
(Principio contabile applicato della contabilità finanziaria ƥ 9.1)
Le variazioni di Giunta, ex art. 175, comma 5° bis
Eccezione
La delibera che applica l’avanzo vincolato al
bilancio provvisorio;
“Nel corso dell’esercizio provvisorio, per garantire la prosecuzione o l’avvio di attività soggette a
termini o scadenza, il cui mancato svolgimento determinerebbe danno per l’ente, è consentito l’utilizzo
delle quote vincolate dell’avanzo di amministrazione sulla base di una relazione documentata del
dirigente competente. A tal fine, dopo avere acquisito il parere dell’organo di revisione contabile la
Giunta delibera una variazione del bilancio provvisorio in corso di gestione, che dispone l’utilizzo
dell’avanzo di amministrazione vincolato determinato sulla base di dati di pre-consuntivo dell’esercizio
precedente.”
(Principio contabile applicato della contabilità finanziaria - paragrafo 8.11)
“L’utilizzo delle quote vincolate e accantonate del risultato di amministrazione è consentito anche nel
corso dell’esercizio provvisorio, esclusivamente per garantire la prosecuzione o l’avvio di attività
soggette a termini o scadenza, sulla base di una relazione documentata del dirigente competente. A tal
fine, la Giunta, dopo avere acquisito il parere dell’organo di revisione, delibera una variazione del
bilancio provvisorio in corso di gestione, che dispone l’utilizzo dell’avanzo di amministrazione
vincolato o accantonato determinato, sulla base di dati di pre-consuntivo dell’esercizio precedente,
secondo le modalità previste dal presente principio
(Principio contabile applicato della contabilità finanziaria - paragrafo 9.2)
Le variazioni di Giunta, ex art. 175, comma 5° bis
(
Le variazioni di Giunta, ex art. 175, comma 5° bis
Variazione dell’organo esecutivo
ai sensi dell’art. 175, c.5 bis, primo periodo
MISSIONE/
CODICE DESCRIZIONE COMPETENZA CASSA
PROGRAMMA
01.03
Gestione
economica, Oneri per servizio
finanziaria, U.1.03.02.17.002 + 1.000,00 + 1.000,00
di tesoreria
programmazione e
provveditorato
01.03
Gestione Imposta
economica, regionale sulle
finanziaria, U.1.02.01.01.001 ‐ 1.000,00 ‐1.000,00
attività
programmazione e produttive (IRAP)
provveditorato
Le variazioni di Giunta, ex art. 175, comma 5° bis
L’organo esecutivo non può applicare avanzo accantonato e vincolato al bilancio di previsione
L’organo esecutivo non può applicare al bilancio provvisorio avanzo vincolato e accantonato
risultante dal rendiconto approvato se non riguarda strettamente avanzo formatosi da
stanziamenti di bilancio dell’esercizio precedente concernenti entrate vincolate
Le variazioni di Giunta, ex art. 175, comma 5° bis
Riscossioni
Pagamenti
EQUILIBRIO CORRENTE
EQUILIBRIO INVESTIMENTI
EQUILIBRIO PARTITE
FINANZIARIE
TOTALE
La salvaguardia degli equilibri di bilancio art. 193
del TUEL
l’analisi della gestione dei residui