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INTRODUZIONE
L’obbiettivo del seguente progetto è quello di reingegnerizzare una pinza pneumatica per robot
antropomorfi prodotta dall’azienda Schunk e denominata Angular Gripper SGW50. Sarà quindi
necessario valutare ed adottare delle modifiche atte a migliorare il prodotto da più punti di vista
(renderlo più economico, aggiungere delle funzionalità, variare cinematismi, materiali, parti ecc.).
Le prestazioni della pinza e le dimensioni dovranno essere le medesime della pinza originale,
compresa la tipologia e le dimensioni dell’interfaccia che permettono ad un eventuale utilizzatore
di accoppiare la pinza ad un braccio robotico. Il volume di produzione è pari a 100.000 pezzi/anno.
D d H L d1
34 24 7 7.5 32.5
Quote con tolleranze forniti da casa madre per la realizzazione della sede della tenuta.
Schizzo cinematismo.
La piastra guida griffe esercita una vera e propria funzione di guida, traducendo il suo moto lineare
verticale nel moto angolare della griffa. La stessa è stata progettata in moto da incastrarsi
perfettamente con la griffa, la quale è dotata di un’asola sulla quale va ad agire il dente della piastra.
Per avvicinarsi il più possibile agli angoli di apertura e chiusura desiderati, la griffa è dotata di due
asole, ma solo quella ricavata sul lato esterno entra in contatto con la piastra guida griffe. Il
vantaggio relativo alla scelta di un materiale come l'alluminio ci permette di ottenere una riduzione
delle masse, un attrito contenuto ed Una buona resistenza all'usura.
Sulla griffa sono stati ricavati tre fori con lo stesso diametro e lo stesso interasse presenti sulle griffe
originali in modo tale da poter essere accoppiate con le eventuali dita. Inoltre la griffa è stata
studiata in modo da poter risparmiare più materiale possibile durante la sua realizzazione. difatti la
geometria della parte superiore della griffa è complementare A se stessa in modo da utilizzare un
unico taglio per realizzare le estremità di due griffe.
SEEGER CON COMPENSATORE ASSIALE
Un'altra sfida ingegneristica fondamentale è stata quella di vincolare la piastra guida griffe al pistone
nella maniera più economica possibile sia in termini di lavorazioni meccaniche da effettuare sui
componenti ma anche per quel che concerne il numero dei componenti utilizzati
nell'accoppiamento. Nello specifico le opzioni a disposizione erano molteplici:
1. Ricavare una filettatura sull'estremità superiore dell'albero su cui andare ad avvitare la
piastra, la quale avrebbe subito un'operazione di maschiatura. in questo caso non si
andrebbero ad introdurre ulteriori componenti ma i costi di realizzazione lieviterebbero
notevolmente. Inoltre sarebbe stato necessario aumentare lo spessore della piastra per far
sì che la filettatura potesse sopportare una determinata coppia di serraggio.
2. Ricavare una filettatura sull'estremità superiore dell'albero e vincolare la piastra allo stesso
mediante l'ausilio di una rosetta ed un dado. Questa soluzione seppur più economica della
prima, in quanto sia la rosetta che il dado sono componenti a catalogo, incrementa il numero
di componenti e rende più complicato il montaggio. Di conseguenza i costi di assemblaggio
lieviterebbero.
3. Dimensionare opportunamente l'accoppiamento albero-foro della piastra guida griffe (in
modo da scongiurare eventuali eccentricità) e ricavare sull'albero uno spallamento e
assicurare la piastra mediante l'ausilio di un anello seeger. Quest'ultimo componente,
anch'esso ho preso da catalogo, è caratterizzato da un prezzo molto basso e da un'estrema
facilità di montaggio. L'unica problematica restante consiste nell'evitare che ci sia gioco
assiale tra albero e piastra, di conseguenza la piastra deve essere spinta verso lo spallamento
dell'albero. per risolvere questa problematica è stato scelto una tipologia di anello seeger
dotata di compensatore assiale, nonché di apposite protuberanze che premono sulla piastra
ed eliminano i giochi.
CORPO PINZA
L'obiettivo principale preposto durante la modellazione del corpo pinza è quello di ottenere uno
stampo per iniezione plastica con meno cinematismi possibile. Di conseguenza è necessario ridurre
al minimo i sottosquadri e valutare con estrema accuratezza i posizionamento delle varie feature
funzionali.
Corpo pinza
INCASTRO CORPO PINZA-PIASTRA DI CHIUSURA
La chiusura del cilindro è affidata ad una piastra di alluminio di spessore 3 mm, la quale funge anche
da battuta per la molla (responsabile del ritorno in posizione di apertura). Anche in questo caso era
opportuno riuscire nell'intento di accoppiare piastra e corpo pinza nella maniera più economica
possibile e utilizzando meno componenti possibile. Nello specifico, sono stati valutati componenti
standard a catalogo quali dadi, rondelle, anelli elastici e così via. Prendendo ispirazione dalla
realizzazione con o senza l'ausilio di cinematismi degli snap fit in materiale plastico, è stato
progettato un apposito incastro tale da vincolare senza l'ausilio di ulteriori componenti le due parti.
Sull'estremità superiore del corpo pinza sono stati ricavate delle sedi atte ad ospitare il dente di
incastro della piastra di chiusura del cilindro. La geometria è stata studiata in modo da non produrre
sottosquadri, difatti come possiamo vedere dall'immagine, la parte inferiore dell'asola è vuota.
Nel corpo pinza sono stati inoltre ricavate altre feature funzionali: 3 fori con apposito rinforzo per
l'inserimento del perno su cui si andrà a collegare la griffa, 3 fori di interfaccia atti a collegare la
pinza al robot antropomorfo mediante tre viti a testa cilindrica con cava esagonale e 2 Pin di
centraggio nella parte sottostante del corpo pinza. è importante sottolineare come ognuna di
queste feature è stata posizionata con una certa angolazione in modo da evitare sottosquadri. In
questo modo gli unici cinematismi necessari per la produzione del corpo pinza sono quelli che ci
permettono di ricavare i fori per i perni.
Vista dall’alto ed in sezione del corpo pinza
Un'altra feature importante del corpo pinza è il taglio rivoluzione effettuato sul fondo il quale ha il
fine di mantenere il più possibile costanti gli spessori, risparmiare materiale e soprattutto
risparmiare peso. L'obiettivo fissato di versatilità del prodotto lo possiamo ritrovare anche nella
progettazione del corpo pinza, difatti mediante l'ausilio di semplici spessori da inserire all'interno
del cilindro al di sopra del pistone è possibile andare a ridurre la corsa del pistone qualora fosse
necessario.
Tenuta a labbro
SCELTA MATERIALI
Di seguito viene riportata una lista dei principali materiali utilizzati con relative motivazioni: