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Uno dei dettagli più problematici nella progettazione e nella esecuzione dell’isolamento con
cappotto termico riguarda la coibentazione dei balconi e degli sporti.
Dopo una necessaria pausa di riflessione riprendiamo il nostro viaggio interrotto nella prima
parte.
LA QUINTA TAPPA: ISOLAMENTO DEL BALCONE TOTALE
Dato che la strada intrapresa finora si è dimostrata non risolutiva ci apprestiamo ora ad un
cambio di passo: progettiamo l’isolamento dell’estradosso del balcone in aggiunta
all’isolamento dell’intradosso. Prevediamo, per semplicità, lo spesso pannello di eps di 5 cm.
La risposta che otteniamo dalla verifica ci conferma che siamo sulla strada giusta.
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Ora finalmente abbiamo raggiunto la temperatura superficiale minima dello spigolo inferiore
che cercavamo: 16.6°C. Sul fronte assenza di muffa e comfort abitativo possiamo ritenerci
soddisfatti, come del resto in termini energetici: la trasmittanza media Ufactor è ora pari a
0.33 W/m2K mentre il flusso è diminuito fino a 14.75 W (in sostanza abbiamo dimezzato la
spesa energetica del nodo!).
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LA SESTA TAPPA: MIGLIORARE ANCORA LA TEMPERATURA DELLO SPIGOLO
La soddisfazione di aver intrapreso la strada giusta ci può portare a cercare di migliorare
ancora la temperatura superficiale dello spigolo inferiore ora giunta a 16.6°C. Proviamo allora
ad aumentare lo spessore dei pannelli isolanti posati a fasciare il balcone: da 5 cm a 6 cm…
così, per vedere di nascosto l’effetto che fa…
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L’OTTAVA TAPPA: VOGLIO ESAGERARE: CAPPOTTO DA 10 CM E ISOLAMENTO DEL BALCONE
Per migliorare la temperatura dello spigolo e diminuire la spesa energetica è sicuramente più
vantaggioso applicare un cappotto con spessore maggiore (torniamo ai nostri 10 cm). In
questo modo otteniamo i sospirati 16.7°C con una sensibile diminuzione della spesa
energetica, passando ad un Ufactor di 0.3059 W/m2K (ricordiamo che siamo partiti da 0.6789
W/m2K) e ad un flusso pari a 13.67 W (il viaggio è partito da 30.34 W!).
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rende necessario rendere esecutivi i particolari e assoggettarli poi ad una ulteriore verifica
numerica agli EF. E’ pretendere troppo? E’ eccesso di zelo? In effetti può sembrare, ma…
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Se infatti posizioniamo correttamente il cappotto otteniamo la situazione riportata nello
schema 11:
Vediamo che vi è continuità fra il pannello posto sull’estradosso del balcone e i pannelli del
cappotto murario, proprio quello che accade all’intradosso.
La corretta posa ci regala ancora un miglioramento nella temperatura dello spigolo che ora è
pari a 16.7 °C oltre al miglioramento energetico, rispetto al corrispondente schema 6: Ufactor
scende a 0.3199 da 0.3301 W/m2K mentre il flusso da 14.75 W scende a 14.29 W.
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spessori laterali lungo tutto il perimetro. Si tratta, insomma, di insaccare tutto il balcone
all’interno di un sacchetto isolante.
Chiudo con un’ultima considerazione: il viaggio mentale che abbiamo percorso è il medesimo
sia in caso di ristrutturazione di un edificio esistente sia nel caso di realizzazione di uno
nuovo. Le problematiche non cambiano e ora sappiamo cosa può esserci utile e cosa no.
E, soprattutto, attenti ai dettagli! Buon lavoro.
Nota: per le verifiche agli elementi finiti ho utilizzato il sofware Therm della LBNL, che ringrazio .