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Istruzioni d'uso: valvole termostatiche e


contabilizzatori
Lucia

573-729 minuti

Il vostro impianto è composto da radiatori su ognuno dei


quali sono istallati due apparecchi:

la valvola termostatica
il contabilizzatone di calore

Ognuno di questi due componenti è indipendente


dall'altro, non vi è comunicazione tra i due e servono a fare
due cose completamente diverse tra loro e qui di seguito
cercherò di spiegarlo.
Se invece avete già le idee chiare ed avete qualche
problema di funzionamento potete leggere il
seguente articolo qui.

la valvola termostatica
La valvola termostatica ha il compito di regolare la
temperatura della stanza in cui è istallata; al suo interno
c'è una capsula contenente un liquido che si espande a
mano a mano che la temperatura aumenta nella stanza, ed
è questa espansione che andrà a premere sulla valvola del
radiatore chiudendone gradualmente il flusso:

in parole semplici, più fa caldo nella stanza, meno acqua


passa all'interno del radiatore.

Ma cosa succede quando passa meno acqua nel radiatore?


Semplicemente il radiatore comincerà a raffreddarsi nella
parte bassa emanando meno calore e facendoci
risparmiare.

Per regolare la valvola termostatica a nostro piacimento


c'è una scala graduata attorno alla manopola con dei
numeri che di solito vanno da 0 (zero) a 5 (cinque);

a cosa corrispondono tali numeri? In realtà non


corrispondono esattamente ad una temperatura specifica
anche se si prende in considerazione che il 3 (tre)
corrisponde a circa 20 gradi nella stanza. Questa
corrispondenza può però variare a causa della posizione
del radiatore stesso e della valvola, quindi bisogna armarsi
di un normale termometro per trovare la giusta
corrispondenza tra il numero sulla valvola e la temperatura
della stanza oppure semplicemente fidarsi della propria
sensazione

ho freddo aumento la valvola, ho caldo diminuisco la


valvola

In caso che la valvola fosse messa al massimo (sul cinque)


ed il radiatore fosse caldo solo nella parte alta si possono
avere i seguenti casi:

1. la temperatura nella stanza è superiore ai 24 gradi (la


temperatura massima ammissibile per legge è di 22
gradi)
2. la valvola è posizionata in un angolo e/o sotto un
davanzale e quindi sente più caldo di quello che c'è
effettivamente nella stanza (contattare l'assistenza
tecnica)
3. la valvola è rimasta bloccata in una posizione
intermedia a causa dei residui presenti nelle tubazioni
dell'impianto termico (contattare l'assistenza tecnica)

In caso che la valvola fosse messa al massimo (sul cinque)


ed il radiatore fosse completamente caldo e nonostante
ciò la temperatura nella stanza non fosse quella desiderata
significa che il radiatore è sottodimensionato rispetto alla
stanza o che ci sono troppe dispersioni (spifferi,
serramenti non isolati, ecc...)

N.B. Il DPR 412/93 e seguenti modificazioni, fissa il limite


massimo ammissibile di temperatura in una unità
immobiliare (nel vostro alloggio) a 20+2 gradi (ventidue); i
trasgressori potrebbero essere puniti con ammende che
arrivano anche a qualche centinaio di euro.

il contabilizzatore di calore

Il contabilizzatore di calore è uno strumento elettronico


ancorato (fissato) al vostro radiatore in una posizione
specifica e serve a misurare il calore che il radiatore cede
all'aria della vostra stanza (trasferimento di calore):

per fare ciò è dotato di 2 sonde che misurano la


temperatura del radiatore e la temperatura della stanza
(una girata verso l'interno del radiatore, l'altra verso
l'esterno).
Il contabilizzatore non comunica in nessun modo con la
valvola termostatica ma misura solo queste due
temperature ed esegue alcuni calcoli: di conseguenza la
valvola potrebbe anche essere al massimo ma se il
radiatore per qualche ragione è freddo o parzialmente
freddo, il contabilizzatore misurerà solo la temperatura
fredda del radiatore e non segnerà alcun consumo in più.

In altre parole cos'è che mi fa aumentare i consumi sul


contabilizzatore?

Sono esclusivamente due i fattori che fanno aumentare i


consumi:

la temperatura della stanza (più è alta più il


contabilizzatore "va veloce")
le dispersioni della stanza (spifferi, finestre aperte,
mancanza di isolamento, ecc...)

Tenete presente che ogni grado in più nella stanza


corrisponde a circa il 7 % (sette percento) in più di
consumo, ciò significa che passando da 20 a 23 gradi il
consumo aumenta del 20 %

Inoltre pensate che la presenza di doppi vetri ed


isolamenti di vario genere può abbattere i consumi del 30
%.

Fate attenzione poi a finestre e balconi aperti: per


ricambiare completamente l'aria di una stanza sono
sufficienti 5 minuti di una finestra aperta, tutto il tempo in
più farà solo raffreddare le pareti della stanza con un
conseguente aumento dei consumi per riportare il livello di
temperatura a quello desiderato: serve poco o niente
chiudere le valvole nel periodo in cui si arieggia la stanza
perché il consumo maggiore è quello che si avrà una volta
richiuse le finestre per riportare la temperatura a quella
desiderata.
N.B. Non ci sono altri fattori che fanno aumentare i
consumi.

Conclusioni

Vi invitiamo dunque ad un uso razionale dell'energia e vi


consigliamo di dotarvi di qualche semplice termometro a
mercurio per verificare che le temperature nelle vostre
stanze non siano superiori a quelle fissate dalla legge,
oppure, in caso di problemi o dubbi, richiedete una verifica
con termometro digitale.

Lucia

15/10/2012 07:20:06 pm

Buongiorno, abbiamo recentemente acquistato per il


nostro condominio le testine termostatiche e scrivo per
chiedere risposta ad un quesito: in caso l’appartamento
rimanga vuoto dalle 8 fino alle 17 circa, dal punto di vista
dei consumi (e dei conseguenti costi) conviene tenere le
valvole al minimo e poi alzare al rientro, oppure tenere per
tutto il giorno un valore costante (diciamo posizionando
tutte le valvole sul 3). Grazie mille!

Salve, dal punto di vista dei consumi sicuramente è meglio


abbassare la temperatura in caso di assenza prolungata
ma bisogna fare attenzione anche al comfort; se infatti
lasciate una temperatura troppo bassa durante il giorno il
rischio è quello di non riuscire più a recuperare i gradi
quando tornate e rialzate le testine termostatiche.
Magari provi con un abbassamento minimo, di un paio di
gradi (che cmq corrisponde ad un risparmio di più del
10%). Un altra soluzione sono le testine elettroniche con
regolatore di orario e temperature.

Lucia

15/10/2012 09:07:49 pm
Grazie davvero! Risposta tempestiva, chiara ed esaustiva :)

Marco

17/10/2016 05:32:50 am

Io per avere 20 gradi devo mettere a 5....e se ci fosse il


6...non succede nulla.
Secondo me è un problema di impianto.....possibile ?

Abito in un condominio di tre scale,all'ultimo piano con tre


facciate esposte casa fatta 60 anni fa senza
coibentazione,serramenti in legno,le valvole termostatiche
con contabilizzatore girano a tutto volume,all'interno cè al
massimo una temperatura di di 18 /19 gradi,
avendo chiuso tutti gli spifferi dei serramenti in legno con
guarnizioni e messo i vetri camera, spendo di più rispetto
prima cosa devo fare per risparmiare.grazie

Purtroppo il tipo di edilizia degli anni '60 comporta grandi


dispersioni e grandi costi ma a volte con piccoli interventi
si possono ottenere discreti risultati: essendo all'ultimo
piano una grande fonte di dispersione è il soffitto ed è
quindi consigliabile isolare il sottotetto con pannelli
isolanti con spessore di circa 10 cm. Facendo ciò
recupererà un paio di gradi in casa e vedrà una riduzione
della spesa del 20%.

Paola Savona

14/11/2014 12:20:14 am

Buongiorno...tra qualche giorno nel'assemblea


condominiale si parlera' di valvole termostatiche e
contabilizzatori di calore.Vorrei sapere i costi e le marche
migliori.Grazie

Gabriele

15/12/2015 10:06:39 am
Deregibus Giovanni

10/10/2013 09:29:26 pm

Maria

4/9/2014 02:10:27 am

Buongiorno. Vorrei sapere, in vista di prossima assemblea


condominio già dotato di valvole termostatiche, qual'è la
maggioranza richiesta per decidere la quota fissa da
applicare ai singoli condomini. Grazie

Buongiorno,
in realtà non vi è una vera e propria norma a riguardo e
mancano ancora sentenze che colmino il quadro
normativo, ma sentendo esperti del settore tutti mi dicono
che la maggioranza assoluta (500 millesimi+1) sarà
probabilmente il riferimento che verrà espresso dalle
future legislazioni

pietro

22/10/2016 10:59:59 am

ma se o già i termo in base ai metri cubi della stanza per


che devo monta le valvole sui termo non basta il conta
calorie? poi un altra cosa nel mio condominio abbiamo una
valvola con conta ore comandata da un termostato
praticamente non serve nel nostro caso affrontare questa
spesa saluti.

cristina cirimelli

13/10/2016 05:53:54 am

fulvio

7/11/2016 08:47:03 am
A Piè:...te devi montà 'na tastiera che funzionaaaaa!! Con
punto, virgola, apostrofo, e altri segni vari che non sono
"optionals"!

esistono comandi termostatici in cui è possibile impostare


orari, giorni e temperatura che deve rispettare il singolo
radiatore.
nel suo caso io imposterei 20° (o quanti li desidera) dalle
6 alle 8 e dalle 16 alle 22, mentre dalle 8 alle 17 può
impostare una temperatura ridotta magari sui 19°.

Andrea

Massimo

25/1/2017 01:07:41 am

Questa contabilizzazione è una boiata, sol per far


spendere i soldi alla povera gente e non serve a niente....
Un escamotage per dare lavoro.... sulle spalle della povera
gente.. che ha dovuto pagare una media di 2500/3000
Euro .... si paga il consumo ma non c'è nessun controllo
per vierificare le letture .... io sono come S. Tommaso ....
verifico anche le letture della luce del gas.... Poi comunque
visto che da quando ci sono queste valvole non ci si scalda
più io cmq accundo una stufetta e portro la temporatura
come voglio io.... E nessuno mi convincerà che questo sia
valida come soluzione..... Lo stato usurpatore a colpito
ancora una volta ... poi sempre a scapito delle persone
deboli.... disoccupati come me ..... perche non paga lo
stato.....

clati17

14/5/2017 03:10:27 am

ottimo per scaldare la stanza ma, il contabilizzatore misura


la temperatura del locale, che si è alzata, e ti fa pagare due
volte.
Luca
26/10/2012 01:51:35 am

Salve. Nel mio appartamento (sono in affitto) sono state


installate le valvole. Il problema è il seguente: regolando la
valvola su 0, la temperatura resta ugualmente oltre i 20
gradi. Perchè? Cosa fare? L'idraulico che ha fatto il lavoro
mi ha risposto "meglio, risparmia". Ma la cosa mi sembra
strana.

Salve,
chiaramente la risposta dell'idraulico non solo è scorretta
ma denota anche la completa ignoranza del
funzionamento del sistema; infatti se la valvola non chiude,
il radiatore sarà sempre caldo ed il contabilizzatore alla
fine dell'anno avrà contabilizzato molta più energia che si
tramuterà in una spesa maggiore.
La causa del trafilamento della valvola può essere
ricercato o nello sporcamento dell'otturatore interno alla
valvola oppure ad una eccessiva pressione della pompa
dell'impianto che dovrebbe essere stata sostituita con un
modello a flusso e pressione variabile.

Luca

28/10/2012 08:10:56 pm

La ringrazio per la risposta. Aggiungo altri due elementi.


Da quando si sono accesi i riscaldamenti sento un rumore
provenire dal muro (ove è collocato uno dei caloriferi).
Viene proprio dal muro, non dal calorifero: è un sorta di
fischio/sibilo. Questo rumore può portare a propendere
per un problema di pressione eccessiva? (E' escluso che
possa essere aria nel mio termosifone perchè è già stata
fatta uscire tutta).
Inoltre ho notato che la temperatura non cambia
modificando la regolazione della valvola: sia che la metta a
0, a 1, a 2, a 3, a 4 o a 5 c'è sempre la stessa temperatura.
aristotile
25/5/2015 02:41:42 am

forse trattasi di valvole preregolate e quindi un minimo


passa sempre prova ad intercettare il termosifone se vedi
che la temperatura diminuisce significa che la termostatica
è incrostata e lascia passare egualmente l'acqua .fammi
sapere ,in ogni caso sostituiscila costa poco 40- 50 euro.

rosetta

31/5/2016 11:57:46 am

Volevo sapere perché avendo messo le valvole e avendo le


3 esposizione e il salario essendo all'ultimo piano mi anno
cambiato i millesimi grazie

Giancarlo Gelmetti

9/10/2015 12:31:36 am

baku

4/11/2016 09:12:19 am

Il contabilizzatore ha 2 sonde una che misura la


temperatura dell'aria e una interna x il radiatore , (ė quella
che serve a contabilizzatore la tua spesa) se hai 20 gradi
ma il radiatore ė freddo non spendi niente

Direi che il rumore è l'ennesimo indizio del fatto che la


circolazione all'interno dell'impianto non è regolata a
dovere; quando il circolatore continua a spingere a pieni
giri tutta la pressione che normalmente si sfogherebbe nei
termosifoni aperti, viene convogliata, (essendo la
maggiorparte degli altri termosifoni chiusi o parzialmente
chiusi) in alcune colonne preferenziali provocando
innalzamento della velocità del liquido e rumorosità.

Luca
30/10/2012 08:45:37 pm

Buongiorno.
Il problema del rumore sembra risolto(credo con
intervento sulla caldaia).Resta quello del cattivo
funzionamento delle valvole.
L'idraulico(lo stesso di cui ho parlato sopra) della ditta che
le ha installate sostiene che:
-i caloriferi sono spenti e che gli oltre 20 gradi "sono
dovuti al calore degli altri appartamenti"
-non pagherò di più
-non è vero che non cambia la temperatura modificando la
regolazione (non si capisce in base a cosa affermi ciò)
Ora.. Tenuto conto che:
-mi sembra impossibile avere oltre 20 gradi solo grazie
agli altri appartamenti. Tra l'altro sono al penultimo piano,
ho un appartamento sotto ed uno di fianco e
l'appartamento sopra è sfitto e quindi in teoria dovrebbe
essere senza riscaldamento(ma le valvole sono state
installate dalla stessa ditta, quindi non ci giurerei...)
-mi sembra impossibile avere il riscaldamento così alto
senza pagare o pagando poco.
-ho personalmente verificato con ausilio di termometro la
non variazione di temperatura lasciando per 24 ore la
valvola a 0 e per altre 24 a 5. L'ho fatto presente e mi è
stato detto "riferirò", ma dall'atteggiamento supponente
ed arrogante dubito che lo farà.
Considerato tutto ciò, Le chiedo se, al fine di mettermi al
riparo da eventuali sanzioni e da costi eccessivi, sia
possibile richiedere una perizia per verificare il
funzionamento corretto o meno delle valvole ed,
eventualmente, a chi rivolgermi e quale sarebbe
orientativamente il costo.

La ringrazio infinitamente per la Sua disponibilità e mi


scuso per l'insistenza, ma trovo assurdo dover stare in
pantaloncini e maglietta ad ottobre con 8 gradi all'esterno:
al di là dei costi, è uno spreco di energia inconcepibile.
Mario

11/12/2015 03:57:11 am

Se hai 20 gradi in casa e i termosifoni sono sullo 0 (freddi)


vuol dire che nn stai consumando ma vieni scaldato dai
altri apartamenti

Ciao a tutti. Ho una casa libera sui 4 lati anni 60, doppi
vetri paraspifferi tendoni spessi.....ho le valvole a 3 .
Quest'anno ho aggiunto 2 radiatori in ghisa (strapagati
usati) sotto in tavernetta, ed ho razionalizzato le valvole da
5 a 3....si sta bene senza vestaglia. Ho notatop anche io
solo quest'anno un sibilo....non sapendo da dove
arrivasse.....sono andato alla ricerca ....Dopo aver
contattato il sig BUDERUS DEL PIEMONTE, MI HA
ILLUMINATO. Ho scoperto che il sibilo proveniva dalla
valvola che da 5 e' passata a 3. HO aperto la valvola a 5 e
sfiatato il radiatore.....e dovro' fare cosi' di volta in volta
per gli altri radiatori....QUINDI STE VALVOLE EMETTONO
DEGLI ULTRASUONI FASTIDIOSISSIMI!!!!!! CIAO A TUTTI.
N.B. I SIBILI ARRIVANO DALLE VALVOLE POCO APERTE.

Salvatore

1/2/2015 06:57:23 pm

Buongiorno io ho comprato un immobile al 2 piano di uno


stabile anni 60-70 ho un problema con il termosifone della
camera da letto.
ho un radiatore solo per la stanza da letto, solo che
mettendo la termo valvola a 4ho sempre freddo da dormire
con piumone o tre coperte il termo a meta e freddo e non
llo sento caldo?

Maurizio

19/10/2015 11:20:12 am

Ciao, uno dei problemi del sibilo può essere dovuto alla
pressione del circuito della acqua..... Infatti con le valvole
termostatiche Si dovrebbe mo tare una pompaggio ad
inverte che regola la pressione in base alle regolazioni sui
termosifoni

Il problema non è la temperatura dell'ambiente, od almeno


lo è solo in ultima analisi; il test da fare è quello di
verificare che la valvola chiuda alla temperatura corretta:
quindi se la valvola è sullo zero il radiatore deve essere
completamente freddo, se invece la valvola è sul 3 ed in
ambiente ci sono 19 gradi il radiatore dovrà essere solo
caldo nella parte alta, mentre sempre nella stessa
condizione se lo tarate sul 4 dovrà scaldarsi
completamente. Tutte le altre valutazioni sulla
temperatura ambiente posso dipendere da parametri
diversi come la taratura dell'impianto centralizzato, oppure
la quantità di elementi dei radiatori.

buona sera,
ho letto che il contabilizzatore conteggia sia le calorie del
calorifero sia quelle dell'ambiente.
avendo un appartamento molto soleggiato, la temperatura
in casa sale di molto anche se tengo la valvola chiusa o al
minimo.
vorrei sapere se pago anche il calore del sole...
un ultima cosa...mi hanno messo il contabilizzatore tra il
primo ed il secondo elemento del calorifero, di modo che
appena entra l'acqua comincia a contabilizzare. purtroppo
però a volte il calorifero rimane metà freddo per via
dell'aria ( sono all'ultimo piano) che se non sono in casa
non riesco a spurgare.
pago come se il calorifero fosse tutto caldo, visto che i due
elementi dove si trova il contabilizzatore sono bollenti?
grazie e scusate per la lunghezza del messaggio
beppe

Renato

30/9/2014 04:42:18 am
Salve,
avendo gli stessi quesiti di beppe, volevo chiedere se
poteva rispondere.
Grazie

Salve, il contabilizzatore conteggia la differenza di


temperatura tra radiatore ed ambiente quindi se
l'ambiente è più caldo del radiatore, la differenza sarà
negativa e il contabilizzatore non conterà alcun consumo.
Se i radiatori hanno problemi di aria invece, la
contabilizzazione potrebbe essere sfalsata e quindi va
risolto il problema con valvole di sfiato automatiche o
igroscopiche sui radiatori

Laura

3/12/2012 07:24:29 pm

Buon giorno, come faccio a sfiatare i caloriferi?! Sono


completamente freddi! Grazoe

adriana sgaravato

14/1/2013 12:22:58 am

vorrei sapere se per il risparmio energetico e la detrazione


queste valvole termostatiche sono obbligatorie ai fini della
detrazione.Grazie

Salve,
se in abbinamento ad una caldaia a condensazione, le
valvole termostatiche permettevano di accedere alla
detrazione del 55%;
siccome fino a giugno 2013 la quota di detrazione è stata
portata al 50%, identica a quella per le manutenzioni e
ristrutturazioni (ex 36%) il mio consiglio è di utilizzare
quest'ultima detrazione in modo da poter scalare anche i
singoli interventi (solo caldaia o solo valvole)

Monica
2/2/2013 09:50:46 pm

Buongiorno,chiedo un'informazione: esistono dispositivi in


grado di bloccare l'emissione di calore nel momento in cui
la temperatura raggiunga il valore desiderato,una sorta di
termostato programmabile collegato con la valvola
termostatica? In caso positivo, può essere unico per tutti i
caloriferi?
Il mio problema è che dovranno essere installate le valvole
termostatiche in un appartamento affittato a studenti, che
per esperienza utilizzerebbero senza criterio il
riscaldamento,se portassero reolarlo da soli e le spese
relative sono al momento incluse nel canone di
locazione,essendo il riscaldamento centralizzato.

Esistono sistemi con valvole per radiatori radio-controllate


da un termostato centrale (credo ne possa controllare una
decina); tale sistema può controllare la temperatura ma
anche gli orari di funzionamento. Un sistema più semplice
è quello di utilizzare valvole termostatiche con blocco di
temperatura, regolabile tra un min e un max, e una
piombatura di sicurezza.

Claudio Giordani

18/2/2013 11:19:31 pm

Nel mio condominio ci accingiamo ad adeguarci per


quanto riguarda valvole e contabilizzatori.
La mia domanda riguarda lo studio che, è stato detto, un
termotecnico dovrà fare per bilanciare i consumi dei vari
alloggi in base all'esposizione, al piano e non so cos'altro.
Questo studio serve per tarare i singoli contabilizzatori
prima della loro installazione, oppure serve a stabilire dei
coefficienti da utilizzare in sede di lettura a consuntivo?
Mi permetto aggiungere una domanda non tecnica: è vero
che si trovano in commercio valvola + contabilizzatore a
soli 80 euro per calorifero?
Grazie
Salve,
per l'installazione non serve certo un termotecnico visto
che è sufficiente rilevare le caratteristiche dei radiatori per
poi o creare delle tabelle di calcolo oppure configurare
direttamente i singoli contabilizzatori (io preferisco la
seconda soluzione); è vero però che in molti casi si sceglie
di introdurre dei coefficienti di ripartizione che tengano
conto delle varie dispersioni dei singoli alloggi (che a mio
avviso è cosa buona e giusta) ed in tal caso può servire un
termotecnico od un professionista del settore.
Nella mia zona il prezzo più basso che ho visto è di 110
euro+IVA ma le assicuro che i materiali utilizzati sono di
scarsissima qualità (soprattutto le valvole dei termo sulle
quali non farei molte speculazioni)

SALVE A TUTTI MI RISPONDA QUALCUNO DAVVERO


BRAVO, I PARERI DEGLI IDRAULICI (6 CONTATTAI) SONO
DISCORDANTI.
SE IN TAVERNETTA HO MESSO 2 RADIATORI,E CI SONO
DEGLI ORRIBILI TUBI INGUANINATI PER NON FAR
DISPERDERE IL CALORE....SECONDO VOI SE ELIMINO
QUELLA GUAINA RISPARMIO ? LA CALDAIA GIRA DI PIU'
POICHE' HO ELIMINATO LA GUAINA? DITEMI UN
PO...GRAZIE N.B. IL PIANO DI SOPRA E' NORMALMENTE
RISCALDATO.

Bianca Laura Mattoni

27/2/2017 05:43:32 pm

Perché i coefficienti di ripartizione spese, che tengano


conto dell'esposizione disagiata di alcuni appartamenti,
non sono stati introdotti per legge come ad esempio
avviene in Svizzera, dove si applica il "meccanismo della
riduzione"? E' uno schifo affidare tale decisione (che ha
pesanti ripercussioni economiche) alla generosità dei
condomini "termicamente privilegiati". Abito in un 6° ed
ultimo piano e da tre anni lotto per avere giustizia, visto
che copro e pago a caro prezzo gli appartamenti
sottostanti. Ma solo spendendo altri soldi per fare una
causa riuscirei, forse, ad averla vinta. Come al solito
l'Italia si sottomette servilmente ai dictat di un'Europa
pretenziosa e autoritaria, e non è in grado di evitare ai
suoi cittadini le conseguenze negative che ne derivano.
Grazie per la cortese attenzione.

falvo

18/3/2013 06:41:28 am

buongirno vorrei sapere quato e la cifra fissa mettendo le


valvole termostatiche in una casa di sei alloggi fatta nel
1970 grazie

Se per cifra fissa intende la quota percentuale che viene


normalmente suddivisa in millesimi, mediamente ad un
edificio di 40 anni, con quindi molte dispersioni, si applica
una quota 40% fissa ed 60% a consumo:
in ogni caso si tratta di una decisione da prendere in
assemblea con tutti i condomini anche perché non esiste
una regola fissa (ho anche visto applicare 50% di fisso)

Ho un appartamento al primo piano in un condominio dove


sono stati installati i contabilizzatori, avendo sotto i
garage quindi non ricevo calore dal basso, vorrei sapere
come vengono fatti i conteggi.

Claudio

11/5/2013 05:35:55 pm

Salve,sono proprietario di una alloggio al mare, viene


utilizzato solo nel periodo estivo,in assemblea
condominiale e stato deliberato la sostituzione della
caldaia a gasolio con una nuova sempre gasolio più
montaggio delle valvole nei termosifoni, non hanno
deliberato contabilizzatore. Io per legge posso montare sui
miei
Salve Claudio,
purtroppo i contabilizzatori per avere un utilità devono
essere installati su tutti i radiatori di tutti gli alloggi: infatti
vengono anche definiti ripartitori perchè servono a
ripartire la spesa e se non si sa quanto ha consumato ogni
alloggio, come si può ripartire?
Inoltre se l'assemblea non ha deliberato l'uso di
contabilizzatori immagino che non sia stata approvata la
procedura di calcolo a consumo. Quello che invece Lei può
fare è di richiedere, previa piombatura dei suoi radiatori,
una riduzione della spesa del riscaldamento ance del
50%.

Abito al primo piano e sotto ho l'andronr di entrata, quidi


freddo. Non è stato fatto nessun isolamento nonostante le
mie richieste. Ora il condominio vuolre installare le valvole
termostatiche ma sono convinto che la mia spesa
aumenterà, anche se ipoteticamente venisse creato un
isolamento dell'androne. In un caso o nell'altro sono in
torto?

Ciao Fabrizio,
in realtà non puoi sapere se spenderai di più ed è molto
raro che accada: sicuramente però sarai, insieme agli
ultimi piani, svantaggiato rispetto agli altri (lo saresti cmq
anche se avessi una caldaia autonoma). In casi simili è
consigliabile introdurre dei coefficienti correttivi che
tengano conto in fase di ripartizione degli alloggi con più
pareti disperdenti e degli orientamenti verso nord.

Ciao Fabrizio,
in realtà non puoi sapere se spenderai di più ed è molto
raro che accada: sicuramente però sarai, insieme agli
ultimi piani, svantaggiato rispetto agli altri (lo saresti cmq
anche se avessi una caldaia autonoma). In casi simili è
consigliabile introdurre dei coefficienti correttivi che
tengano conto in fase di ripartizione degli alloggi con più
pareti disperdenti e degli orientamenti verso nord.
paola
11/6/2013 02:31:59 am

quali sono i coefficienti correttivi che tengano conto in


fase di ripartizione chi è esposto a nord e ha più pareti
disperdenti?
Dobbiamo ancora installare valvole termostatiche con
contabilizzatore e piombatura, come facciamo a scegliere
le più sicure e certe del
consumo che andremo a pagare? serve un consiglio,per un
condominio di sette piani con ha una caldaia centralizzata
con sonda , palazzo degli anni 50 non coibentato.

Ciao Paola,
i correttivi vanno calcolati proporzionalmente alle superfici
disperdenti;
ad esempio se il coefficiente è 1 per l'alloggio più
avvantaggiato perché ha la maggior parte di pareti
confinati con altri alloggi scaldati, allora magari l'ultimo
piano avrà un coefficiente 0,7.
Il mio consiglio è di farvi fare i calcoli da un professionista
in modo che non nascano contestazioni. Saluti

Giancarlo S

17/6/2013 06:09:15 pm

Buongiorno, nel condominio dove abito si sta discutendo


se installare le valvole termostatiche e i misuratori di
calore. Il condominio è costituito da due scale con
appartamenti esposti su versanti differenti. Una unica
caldaia a metano. L'annoso problema riguarda i costi e
comunque le differenti temperature raggiunte.
Appartamenti esposti a nord che hanno più freddo e quelli
a sud che hanno sempre caldo. Il dubbio da risolvere è:
dopo l'installazione delle valvole gli appartamenti peggio
esposti rischiano di pagare di più rispetto a prima ?
Ringrazio anticipatamente per la risposta
Salve Giancarlo, il sistema di contabilizzazione nasce per
far pagare il consumo ai singoli utilizzatori in modo da
disincentivare gli sprechi; se abitasse in un alloggio con
riscaldamento autonomo non si chiederebbe se gli altri
consumano di più o di meno bensì come riuscire a
contenere i propri di consumi di gas o altro. Quindi è
chiaro che, chi vive in alloggi meno isolati o peggio esposti
o che vogliono avere temperature maggiori, avranno in
proporzione dei consumi superiori agli altri; essendo però
presente una forte quota (di solito 30-40%) fissa, legata
solo ai propri millesimi e non ai consumi, le differenze
vengono di solito attenuate e nel peggiore dei casi
qualcuno continua a pagare all'incirca ciò che già pagava
prima (aumenti delle bollette energetiche permettendo)

giovanni

28/6/2013 10:56:29 pm

Buongiorno.
In applicazione alla legge nei grossi condomini devono
essere applicate le valvole termostatiche. Dopo
discussione scarsa la maggioranza dell'assemblea
condominiale ha deciso per la valvola PERRY. Alcuni di noi
contrari e favorevoli alla valvola tradizionale con
contabilizzatore per regolare temperatura manuale in ogni
stanza.
Quale sistema effettivamente è meglio? esistono vari tipi di
valvole per ognuno dei due sistemi? A me pare di si. Ed i
costi finali?
Grazie

Salve Giovanni,
onestamente non ho mai visto in funzione il sistema della
Perry e quindi difficile dare un giudizio; in ogni caso
funziona in modo diverso dai sistemi di contabilizzazione
tradizionali che, come spiego nel articolo, sono composti
da 2 componenti separati, termovalvola (o elettrovalvola)
e contabilizzatore del calore.
Il fatto che i due componenti siano separati e possano
essere di marche diverse, da più libertà nella scelta dei
prodotti migliori e più affidabili, mentre vincolarsi ad un
unico apparecchio che fa entrambe le cose magari costa
meno, ma vi lega mani e gambe a quel fornitore. Es. tra 10
anni si rompe una valvola, la faranno ancora?

Fabio

15/7/2013 12:48:56 pm

Buongiorno,
nel condominio in cui vivo stiamo passando da un sistema
centralizzato ad una nuova caldaia a condensazione con
applicazione di contabilizzatori Siemens su ogni radiatore.
Per quanto riguarda la termoregolazione la ditta che
eseguirà i lavori ha dato ad ogni condomino la possibilità
di scegliere tra 5 opzioni, ovvero applicare valvole
termostatiche radiocontrollate su ogni radiatore (save
energy o honeywell) oppure modificare, sostituire o
aggiungere la cassetta del collettore in cui installare una
valvola di zona da comandare con cronotermostato. Vorrei
chiedere qual è la soluzione migliore e se nel caso di
montaggio della valvola di zona si debbano stendere delle
canaline a vista tra il cronotermostato e la valvola (cosa
che vorrei evitare). Grazie

Salve Fabio,
io opterei per le valvole radio-controllate sui singoli
radiatori perché si dovrebbe avere la possibilità (almeno i
sistemi che conosco io) di dividere l'impianto in zone
diverse, per esempio giorno e notte e comunque impostare
temperature diverse per le diverse stanze. Per la valvola di
zona centralizzata esistono sistemi di comando via radio e
quindi non conviene fare nuovi cablaggi a meno che non
esistano già delle predisposizioni.

Giovanni
12/8/2013 01:21:22 am

Salve, sto ristrutturando l alloggio di mia proprietà sito al


quarto piano di un condominio di sei piani.(il mio alloggio
è poco soleggiato) L idraulico dovrà sostituire i radiatori
(perchè attualmente ci sono termoconvettori) ed installare
le valvole termostatiche. Le mie domande sono queste:
Quale radiatore è meglio installare tra quello in ghisa,
acciaio e alluminio al fine di aver un minor consumo? Ha
importanza agli effetti del consumo che il radiatore sia a
minor quantità di acqua circolante e più superficie
radiante (alluminio) oppure con maggiore quantità di
acqua circolante (acciaio-ghisa)? Fra le tre qualità di
radiatori (alluminio, acciaio, ghisa) quale è preferibile
come durata nel tempo?

Salve Giovanni,
la superficie radiante non dipende dal materiale ma dalla
forma ed estensione del radiatore; se fosse un impianto
autonomo le consiglierei di dimensionare i radiatori ( a mio
avviso tubolari in acciaio) per un funzionamento a basse
temperature (40-50 °C).
Se si tratta di un impianto centralizzato però bisogna fare
attenzione perché una sproporzione nelle dimensioni dei
radiatori potrebbe portare ad una spesa maggiore a causa
delle calorie installate.

mauro

18/12/2016 05:50:01 am

rimetti fancoil Termoconvettori !

vito

30/12/2016 12:19:09 am

Giovanni

12/8/2013 02:40:46 am
La ringrazio per la risposta. Le domando ancora una cosa:
visto che nell appartamento l impianto di riscaldamento
non funziona a bassa temperatura potrebbe gentilmente
dirmi quale tipo di radiatore sarebbe meglio installare nel
mio alloggio?

A mio avviso, tenendo conto delle esigenze di durata, di


resa ed estetiche, ad oggi i migliori sono quelli in acciaio;
anche la ghisa è un buon materiale ma la scelta è relegata
a poche misure, mentre escluderei l'alluminio. Buona
fortuna

Fabrizio

17/8/2013 06:05:54 pm

Il mio condominio, costruito all'inizio degli anni '70, ha in


procinto l'uso delle valvole termoregolatrici e contatore di
calore.Abitando al primo piano ed avendo sotto il vuoto
per gran parte della superficie dell'appartamento e per il
resto box il tutto completamente privo di isolamento,
posso pretendere che prima delle valvole venga effettuato
un isolamento termico del soffitto di androne e box? esiste
una normativa precisa (quale?) a tale riguardo su cui
basare la mia richiesta? A mie spese ho già provveduto a
cambio dei serramenti con vetri camera di ultima
generazione. Sono dubbioso che anche ev. coefficienti
ripartiscano equamente le spese.Grazie.

Abito in un condominio costruito all'inizio degli anni '70 in


procinto di installare le valvole termostatiche e relativo
contabilizzatore. Poichè il mio appartamento è al primo
piano ha sotto per gran parte un androne aperto e per il
resto box entrambi privi di qualunque isolamento
termico.Posso pretendere che prima delle valvole venga
effettuato l'isolamento dell'androne e dei box per mettermi
nelle stesse condizioni degli altri condomini? Esiste una
precisa normativa a riguardo su cui basare la mia
richiesta? Ho anche forti dubbi che un coefficiente possa
consentire un uguale risparmio a tutti gli appartamenti
indipendentemente da piano ed esposizione. Grazie.

Salve Fabrizio,
purtroppo non esistono norme che obblighino ad
interventi simili: solo in Piemonte è (in teoria) previsto che
nel caso di lavori di tinteggiatura o ristrutturazione di una
parete, si completino le opere con interventi di isolamento.
In ogni caso si può proporre l'intervento all'assemblea,
spiegando che l'opera sarà utile a tutti in quanto la quota
comune comunque risulterà inferiore se l'involucro avrà
meno dispersioni (anche il tetto è importante). In caso
contrario, visti i pochi isolamenti, si dovrà introdurre una
quota comune molto elevata, per esempio 50% delle
spese.

salve, mi chiedevo se lo stesso principio della valvola sui


caloriferi ,dovessi applicarlo ad un autovettura cosa
succederebbe avrei il radiatore che si raffredda a meta, ho
il motore fuso, penso che lo scambio termico su
autovettura serve a mantenere il motore ad una
temperatura ottimale di esercizio, e il calorifero ad avere
un calore ottimale di esercizio, ma la valvola nel calorifero
viene messa sul tubo di mandata dell'acqua calda, quini la
valvola viene infuenzata da due forze una - acqua calda in
arrivo----- due-calore emanato dal radiatore.,due forze
che si equivalgono nel funzionamento della valvola stessa,
se fosse invertita la sequenza si avrebbe il lavoro della
valvola solo sulla chiusura tramite caldo emanato da
calorifero,non il doppio fattore. grazie a chi sapra' darmi
una risposta esaustiva

mario

25/11/2016 09:39:24 am

una palazzina anni settanta in discrete condizioni quale


potrebbe essere la quota fissa per il consumo di gas
Antonia
3/11/2014 10:54:42 pm

Niente
Niente

Danilo

19/8/2013 10:10:16 pm

Ho acquistato un appartamento e ho sostituito i vecchi


termoconvettori con dei classici radiatori. Adesso devo
acquistare e installare nuovi contabilizzatori e nuove
valvole. In tutti i nuovi radiatori la valvola è stata
posizionata in basso anzichè in alto (cioè a circa 10 cm di
altezza dal pavimento anzichè 70 cm), quindi l'artigiano
che gestisce l'impianto condominiale mi ha consigliato
delle valvole col capillare e il termometro esterno da
posizionare più in alto per migliorare la rilevazione,
soluzione che però non mi convince, nè dal punto di vista
estetico, nè dal punto di vista tecnico perchè credo che 60
cm di differenza non comportino grosse differenze di
temperatura, come mi conferma il geometra che ha
eseguito i lavori di ristrutturazione.

Come avrai letto nel post di istruzioni delle valvole le


testine termostatiche hanno la sola funzione di regolare la
temperatura quindi la loro posizione incide semplicemente
sulla regolazione da effettuare per trovare il punto giusto
sulla scala graduata della testina. In generale direi che
funzionano meglio le testine installate in basso perché
sono meno influenzate dalla temperatura del termosifone e
più vicine alla temperatura dell'aria fredda che ritorna in
basso al radiatore.

Marco

9/9/2013 10:17:39 pm
Vivo all'ultimo piano e confino, oltre che con il sottotetto
anche con un terrazzo al piano per il tramite di grandi
vetrate scorrevoli. Sono in procinto di installare le valvole
e i contabilizzatori e ho i seguenti dubbi:
1) La Ditta installatrice mi ha detto che il programma di
contabilizzazione non prevede nessun correttivo che tenga
conto dell'effettiva dispersione e dell'esposizione di ogni
singolo appartamento perchè a loro non è pervenuta
nessuna diagnosi energetica dell'edificio effettuata da
parte di un termotecnico abilitato. Domanda: la diagnosi
energetica è obbligatoria per legge o facoltativa? nel
secondo caso ho la possibilità di oppormi al montaggio
delle valvole e dei contabilizzatori in virtù della forte
penalizzazione che riceverei e continuare a pagare come
prima?
2) Ho diversi caloriferi in nicchia coperti da copricalorifero.
Domanda: se non applico al di fuori della nicchia le sonde
che rilevano la temperatura dell'ambiente, rischio di
pagare di più perchè il contabilizzatore rileverà la
temperatura della nicchia (superiore) e non quella effettiva
della stanza(inferiore)? consiglia quindi di mettere le
sonde esterne per evitare questo inconveniente?
Grazie

Salve,

1) La diagnosi energetica non è obbligatoria perché non è


obbligatorio inserire i coefficienti correttivi: è una
decisione che va assunta in assemblea come miglioria al
sistema di contabilizzazione. In ogni caso non ci si può
rifiutare all'installazione e comunque sarebbe
ulteriormente penalizzato perché non avendo
contabilizzatori le verrebbe conteggiata una cifra
forfettaria molto alta.

2) I copricaloriferi sono un elemento di forte


penalizzazione nel funzionamento corretto del radiatore
che non ha sufficiente ventilazione per scambiare calore
con l'aria della stanza. I contabilizzatori non hanno
problemi mentre le valvole termostatiche non possono
funzionare se chiuse in uno spazio in cui non vi è
circolazione d'aria e bisogna dotarle di sonde remote.

Marco

10/9/2013 12:48:18 am

Grazie per la rapida risposta


Due ultimi chiarimenti:
1) Se decidessi quindi di non mettere le sonde remote
(sono antiestetiche quelle con il filo o care quelle che
lavorano in bluetooth/wifi) sarei penalizzato in termini di
errata contabilizzazione o avrei solo un non corretto
funzionamento delle valvole? in quest'ultimo caso non
basterebbe alzare il numero della valvola (esempio da 3 a
5) sapendo che per avere 20 gradi nella stanza devo avere
25 gradi nella nicchia/copricalorifero
Nel caso lei mi suggerisse vivamente di mettere le sonde
remote, quelle che lavorano in bluetooh sono affidabili?
2) Essendo all'ultimo piano ed avendo parecchi elementi
verticali, come può immaginare ho sempre problemi di
pressione e creazione di bolle d'aria, di conseguenza
spesso la metà degli elementi rimangono freddi. C'è
qualche accorgimento nel posizionamento del
contabilizzatore per evitare eventuali distorsioni nella
misurazione?
Grazie

1) Se decidesse di installare normali testine termostatiche


sicuramente dovrà tenerle molto alte se non al massimo e
nonostante ciò potrebbe non essere sufficiente ad avere i
gradi voluti nell'ambiente. Il contabilizzatore invece non
avrebbe problemi e contabilizzerebbe in modo corretto.
2) La posizione dei contabilizzatori è fissa e soprattutto
deve essere omogenea per tutti i radiatori del condominio:
infatti il punto di installazione tiene conto della
temperatura media del radiatore e di solito è a 2/3
dell'altezza ed a metà della larghezza (con variazioni da
marca a marca). Se ha problemi hai radiatori vanno
corretti i problemi e non la posizione dei contabilizzatori
(le consiglio vi fare installare valvole di sfiato igroscopiche
sui radiatori e di far controllare i vasi di espansione in
centrale termica).
Saluti

loris

19/9/2013 01:07:42 am

Buongiorno ho preso una casa in montagna con


riscaldamento a contaore , non riesco a capire come
funziona questo sistema ,se io tengo il riscaldamento x 10
ore a 22 gradi, oppure x 10 ore a 19 gradi , o addirittura
x10 ore a 25 gradi , se mi fanno pagare le 10 ore di
utilizzo in che maniera io posso avere una differenza
economica con le temperature diverse? Grazie

Marco

19/9/2013 01:15:59 am

Grazie

Ciao, ho preso una casa in montagna mi anno detto che il


riscaldamento è a contaore (pago le ore consumate) non
capisco ,se io uso x 10 ore il riscaldamento a 19 gradi
,oppure x 10 ore a 22 gradi o addirittura x 10 ore a 25
gradi ,se io devo pagare il consumo di 10 ore ,dove è la
differenza economica x me se lo imposto nei vari modi di
temperatura? grazie

Ciao, i contaore non fanno niente altro che conteggiare le


ore di funzionamento del tuo circuito (pompa o valvola che
sia).
Ciò significa che è completamente ininfluente la
temperatura dell'acqua che arriva al tuo impianto e la
temperatura che imposti sul termostato:
rimane comunque vero che più alti gradi imposti sul
termostato e più le ore aumenteranno e più spenderai di
riscaldamento.

Buongiorno, ho acquistato di recente un appartamento di


60 mq con riscaldamento a ore.
Dai precedenti bilanci ho visto che c'è una quota fissa e
una variabile, volevo a quanto regolare la temperatura e se
è inifluente sul costo complessivo. Grazie

Salve, cosa intende per riscaldamento ad ore?


Avete i misuratori sui termosifoni oppure un unico conta-
ore per tutto l'alloggio? In ogni caso i conta-ore non sono
molto affidabili per i conteggi perché non tengono conto
dell'energia effettiva consumata.
Sicuramente più tenete una temperatura ambiente elevata
e più ore girerà la pompa impianto e quindi più
consumerete.

LUCIANA

8/10/2013 12:09:14 pm

Salve, posseggo un negozio che a partire dal mese di


maggio 2013 è sfitto.I termosifoni sono dotati di valvole
termostatiche, l'amministratore mi ha appena mandato la
rateizzazione del riscaldamento che è pari a quello della
scorsa gestione,quando il negozio era affittato.Non
dovrebbe richiedere solo il 40% della spesa dello scorso
anno, visto che i termosifoni sono chiusi?
Grazie

Buongiorno, si la quota potrebbe essere del 40% ma


dipende se lei ha dato comunicazione ufficiale del fatto che
i radiatori sarebbero stati chiusi. Inoltre non siete dotati di
contabilizzatori?
Max
12/10/2013 08:08:45 pm

Salve, nel mio condominio hanno installato valvole e


contabilizzatori. Ho pero' le idee confuse. Siccome sono
solo e abito solo parte del mese in quell'appartamento, ho
la necessita' di chiudere il riscaldamento in modo da non
pagare quando ci sono. L'idraulico che ha montato
l'impianto mi ha detto che basta che metta le valvole a
zero, i termosifoni saranno freddi e io non paghero' nulla e
che la contabilizzazione avviene in base alle kilocalorie che
i contabilizzatori rilevano sui termosifoni medesimi e che
se questi sono freddi non paghero' nulla se non la quota
fissa (che nel nostro condominio e' del 30 per cento).
Leggendo qui mi sono un po' preoccupato? E' vero quello
che mi e' stato detto? Tra l'altro e' stata sostituita anche
un'altra valvola, quella in basso che credo che sia quella
generale che fa passare l'acqua al termosifone. Potrei
chiudere anche quella per essere certo che quando parto
la casa sia fredda e non ci sia alcun tipo di
contabilizzazione da parte dei contabilizzatori? Grazie

Salve, radiatori freddi corrispondono a contabilizzatori


fermi ed a nessun consumo: rimane comunque il costo
della quota fissa che può variare in ogni condominio.
Conviene cmq lasciare le valvole su posizione antigelo per
ogni evenienza.

Max

13/10/2013 12:08:24 am

Geazie per la pronta risposta. Ma valvola a zero significa


veramente nessun consumo come ha detto il nostro
idraulico? Qui avevo letto con terrore di persone con
valvola zero e 20 gradi in camera. Probabilmente allora ho
letto male o capito male io. Inoltr ace il nosteo idraulico mi
ha detto di adoperare la modalita' antigelo. Esattamente di
cosa si tratta e che consumo comporta? Ultima cosa: cosa
comporta la chiusura della valvoletta in basso tramite
brugola? Va a interferire anche con l'impianto
centralizzato o solo con il mio calorifero, tra l'altro io sono
al non e ultimo piano del condomio. Grazie per le eventuali
risposte.

Roelloaded

13/10/2013 04:28:29 am

La chiusura del detentore in basso al radiatore é una


operazione che si può effettuare ma di solito serve per la
manutenzione dello stesso. L'antigelo normalmente non
comporta alcuna spesa visto che mantiene la temperatura
ambiente intorno ai 5 gradi ma anche ci fosse un piccolo
consumo sarebbe meglio di un grande danno. Una volta
lasciati i radiatori su antigelo si assicuri qualche giorno
dopo che siano tutti freddi e poi dorma tranquillo.

Max

13/10/2013 06:58:03 am

Ancora molte grazie per la sua consulenza. Direi che anche


quando abitero' nell'appartamento dunque dovrei trarre
un deciso risparmio sul costo del riscaldamento, che era di
circa 1.200 euro a stagione per 100 Mq di appartamento
ultimo piano (nono). Spesso specie quando l'inverno non
era ancora arrivato (diciamo novembre inoltrato) e negli
anticipi di primavera (diciamo dopo la meta' di febbraio)
avevo temperature spesso supeiori ai 22 gradi, davvero
fastidiose specie nella canera da letto. Cosi' dovrei riuscire
a risparmiare parecchio e a migliorare la mia personale
qualita' della vita. Questo e' un condominio con molti
anziani sempre pronto a reclamare riscaldamento anche
solo se si vede all'orizzonte un temporale, con i costi del
caso. Devo dunque dire tutto sommato l'impresa che ha
sostituito valvole e installato contabilizzatori e detentori
ha svolto un lavoro accettabile e mi ha fondamentalmente
risposto in modo corretto, anche se non ha saputo darmi
alcuna delle spiegazioni tecniche che ho letto sul suo blog.
E di questo sono soddisfatto. Ultima cosa: oggi hanno
acceso e le valvole a zero hanno fatto il loro dovere: i miei
vicini di sotto avevano i termosifoni decisamente caldi con
la valvola a 5 e io decisamente freddi con la valcola a zero.
Ma i contabilizzatori, li hanno installati ieri e sono gia'
operativi mi e' stato detto, sono a zero, ma talvolta
passano su tutte llineette e per qualche microsecondo su
una cifra tra 8750 e 8770 poi torna immediatamente a
zero, non so con quale criterio e per quale ragione. E'
normale o devo chiamare l'assistenza? I contabilizzatori
portano il marchio Techem.

Non conosco il prodotto specifico ma è tipico dei


contabilizzatori visualizzare in modo alternato parametri
vari e consumi, quindi non mi preoccuperei troppo. Saluti

maris

13/10/2013 10:33:07 pm

Buongiorno,
abito in piemonte e da tre anni sono state posizionate le
valvole e i relativi contabilizzatori. Il secondo anno ho
pagato uno sproposito di riscaldamento perchè non mi era
stato spiegato che restavano accesi anche di notte ( pur
essendo scritto sulla porta della caldaia le ore di
accensione). Ho letto la normativa Regionale ma non mi è
chiara. Per quanto riguarda l'uso delle valvole: consuma di
più un termosifone grande o uno piccolo? Grazie per la
risposta, Maris

Buongiorno, a parità di temperature chiaramente consuma


di più un radiatore grande, ma attenzione perché incidono
molto anche i gradi mantenuti nella stanza e le relative
dispersioni (pareti verso esterno, infissi, etc...). Le ore di
riscaldamento sono regolamentate da una legge che
divide i Comuni per fasce climatiche e quindi bisogna
attenersi a tali indicazioni.

daniele

14/10/2013 06:20:47 am

Salve. Ho da poco acquistato un appartamento all'ultimo


piano con esposizione est-nord-ovest e dotato di
riscaldamento condominiale con elettrovalvole e
contabilizzatore.
domanda: in sala/cucina, ambiente di circa 20 mq,
esposto a nord-ovest vi è un unico termosifone in ghisa,
ma, per problemi legati al nostro vecchio arredamento, il
termosifone è nascosto dal divano. Abbiamo lasciato uno
spazio di circa 20 cm tra termosifone e divano, ma come
regolarci per un corretto utilizzo della valvola e del
contatore? ci saranno e di che tipo ripercussioni sulla loro
funzione? Grazie

Salve, per il contabilizzatore non ci sono problemi; la


testina termostatica invece sarà mediamente più calda
rispetto alla temperatura reale della stanza, visto che
rimarrà un po' più di aria "stagnante" nei pressi del
radiatore. Il risultato sarà semplicemente che non
corrisponderanno esattamente i gradi impostati con quelli
reali e basterà tenere la manopola leggermente più alta
rispetto a quanto indicato sulla tabella del produttore (es.
n.3 = 20 gradi in realtà saranno solo 18)

Paolo

16/10/2013 04:12:58 am

Scusi non capisco una cosa. Lei scrive che più è calda una
stanza, più gira veloce il contabilizzatore. Questo vuol dire
che se io per esempio scaldo il salone con il camino, il
contabilizzatore gira come se consumasse più gas per
effetto del calore prodotto dal camino? Se la casa è calda
di suo o comunque per fonti di calore diverse da quelle
dell'impianto di riscaldamento, il contabilizzatore gira
ugualmente veloce e mi addebita consumo di calore? Mi
scusi se ho scritto qualche megafesseria, ma vorrei capire
meglio. GRazie

Forse non mi sono espresso bene:


Più scaldo la stanza col radiatore e più il contabilizzatore
conterà energia consumata. Come già detto, lo strumento
calcola l'energia ceduta dal radiatore all'ambiente quindi
se il radiatore é più freddo dell'ambiente l'energia
contabilizzate sarà pari a zero.

Marc

19/10/2013 03:23:53 am

Buonasera. Non ho capito: ma dunque se la valvola e'


progettata per un obiettivo di temperatura ambientale che
va dai 22 gradi della posizione 5 ai 14 gradi della
posizione 1, per poter ottenere questo risultato, significa
dunque che non solo il contabilizzatore, ma anche la
valvola medesima dispone di una sonda che misura la
temperatura. E' corretto? Grazie.

Salve, la testina termostatica é un elemento


termosensibile che risponde meccanicamente alla
temperatura dell'aria che la circonda quindi é come se
fosse una sonda di temperatura. La scala sulla testina
normalmente va da zero (chiusa) a 5 (28 gradi) passando
per il 3 che corrisponde a 20 gradi.

Marc

19/10/2013 09:13:00 pm

Sul manuale delle mie valvole c'e' scritto:

1 = 12 gradi
2 = 16
3 = 18
4 = 18/20
5 = apertura massima
La marca delle valvole e' Caleppi.

Ora chiedo: ma dunque non esiste uno standard di


temperature visto che quelle da lei indicate sono diverse?
E cosa ne dice delle valvole da me installate?

Salve Marc,
purtroppo non esiste uno standard vero e proprio ma solo
una tacita convenzione che normalmente fa corrispondere
la posizione 3 con i 20 gradi ambiente; ne deriva poi che
se lo zero è valvola chiusa, tutte le posizioni intermedie
saranno gradazioni comprese.
Caleffi è un ottimo prodotto.

Dan

19/10/2013 08:52:44 pm

Nel nostro condominio hanno deciso che nessuno può


regolare la valvola sotto il 2... io già prima di montare le
valvole lasciavo spenti i termosifoni nelle camere da letto
perchè con il caldo non riesco a dormire... secondo voi una
cosa del genere si può fare?? perchè rischiamo di
consumare molto più di prima quando questa legge è
indirizzata al risparmio energetico!

Max

19/10/2013 09:25:05 pm

Salve, se una cosa del genere e' stata deliberata in


assemblea condominiale (perche' lei non si e' opposto se
fosse andata cosi'?) ci sarebbero ancora gli estremi per
opporla davanti al giudice di pace. Una clausola del genere
viola palesemente la liberta' individuale di utilizzo della
proprieta' personale. Inoltre, come dice lei, nel caso lei
non ne necessiti, non vedo perche' lei debba essere
costretto a tenere acceso il riscaldamento anche quando
non lo utilizza. E se lei, per esempio come nel mio caso,
non abitasse permanentemente oppure disponesse di un
appartamento vuoto, non dovrebbe essere in alcun caso
obbligato a consumare riscaldamento che andrebbe a
fondo perduto e sciupato. Visto che su queste tematiche
ambientali c'e' una certa sensibilizzazione, il giudice
potrebbe a mio avviso annullare la delibera, anche perche'
esiste gia' una quota comune (in genere pari al 25/30 per
cento) al quale il condomino e' in ogni caso obbligato a far
fronte.

Dan

21/10/2013 04:01:31 am

Grazie mille per la risposta, farò sicuramente così! In


assemblea ho protestato e votato contro questa soluzione,
ma purtroppo la maggioranza (di anziani) ha votato a
favore... 35% di quota fissa e l'obbligo di tenere accesi i
termosifoni mi sembra veramente troppo!

La posizione 2 corrisponde a circa 16 gradi ambiente


quindi il problema non sussiste in quanto raramente in una
stanza chiusa la temperatura scende sotto tale
gradazione. Il fatto è che in ambienti troppo freddi e poco
isolati si possono creare fenomeni di condensa con
conseguenti formazioni di muffe sui muri; quindi non è
errato il principio per cui si possa tenere una temperatura
minima nelle stanze

Giulio

5/11/2016 08:34:46 am

Se è una casa in alta montagna la temperatura può


tranquillamente andare sotto i 16 gradi. Penso che siano
affari del proprietario se i muri fanno la muffa, il
condominio non può imporre una temperatura minima se
la casa resta disabitata tutto l'inverno. Eventualmente si
può tenere tra lo zero e uno per evitare il gelo dell'acqua,
anche se credo ci sia l'antigelo

Lucia

22/10/2013 08:25:49 pm

Buongiorno, innanzitutto desidero spendere una parola


per ringraziarla delle sue risposte: sempre veloci, chiare ed
esaustive. Leggo il suo blog da più di un anno e ho
ricevuto numerosi suggerimenti preziosissimi nonché
diversi utili chiarimenti.
Le scrivo oggi per avere un consiglio sul prossimo odg
della nostra assemblea condominiale. Siamo chiamati a
votare per il distacco di un appartamento dal
riscaldamento condominiale. La nostra palazzina è
composta da 12 appartamenti, e già uno aveva provveduto
in passato a staccarsi. Siamo attualmente serviti dal
teleriscaldamento e abbiamo montato valvole
termostatiche su tutti i caloriferi. Quello che vorrei sapere
è se il distacco di questo secondo appartamento
danneggerebbe gli altri condomini dal punto di vista del
calore ricevuto e soprattutto della spesa. Grazie mille e
buona giornata!

Lucia

22/10/2013 08:27:57 pm

Buongiorno, innanzitutto desidero spendere una parola


per ringraziarla delle sue risposte: sempre veloci, chiare ed
esaustive. Leggo il suo blog da più di un anno e ho
ricevuto numerosi suggerimenti preziosissimi nonché
diversi utili chiarimenti.
Le scrivo oggi per avere un consiglio sul prossimo odg
della nostra assemblea condominiale. Siamo chiamati a
votare per il distacco di un appartamento dal
riscaldamento condominiale. La nostra palazzina è
composta da 12 appartamenti, e già uno aveva provveduto
in passato a staccarsi. Siamo attualmente serviti dal
teleriscaldamento e abbiamo montato valvole
termostatiche su tutti i caloriferi. Quello che vorrei sapere
è se il distacco di questo secondo appartamento
danneggerebbe gli altri condomini dal punto di vista del
calore ricevuto e soprattutto della spesa. Grazie mille e
buona giornata!

Grazie, i complimenti fanno sempre piacere. La sua


domanda questa volta richiede una risposta abbastanza
complessa: difficile a priori stabilire un possibile danno
economico a seguito di un distaccamento, perché ciò
dipende dalla posizione dell'alloggio, dagli isolamenti della
struttura e soprattutto dagli isolamenti dei tubi
dell'impianto. In ogni caso la grande differenza nasce tra
alloggi utilizzati e scaldati e quelli freddi e sfitti: in questo
ultimo caso sicuramente ci sarà un piccolo sarà consumo
dell'impianto centrizzato legato al mancato riscaldamento
dei locali.

Lucia

22/10/2013 10:33:27 pm

Complimenti più che doverosi. Grazie anche per la


risposta: ora voterò con maggiore serenità.

max

22/10/2013 10:38:45 pm

Sempre fatto salvo che dal punto di vista legale il vostro


voto e' ininfluente poiche' nessuno puo' impedirgli di
staccarsi...

Solo in parte vero: il condomino che vuole staccarsi deve


presentare una relazione di un tecnico abilitato che
dichiari proprio che tale modifica non recherà danni agli
altri. Tale dichiarazione deve essere supportata da
argomenti validi e quindi gli altri condomini possono
leggere le motivazioni ed al limite chiedere consulenza a
terzi

alessandra

27/10/2013 01:52:15 am

Salve, vorrei sapere se tenendo la termovalvola ad uno vi


si un consumo o meno!!??grazie

Certo, la posizione 1 corrisponde a circa 12 gradi; dovrà


coprirsi molto però :-)

luigino

30/10/2013 12:35:34 am

Abito da poco in un palazzo che utilizza i contacalorie e ho


un dubbio che spero tu possa chiarire.Specilmente in
questa stagione apro la valvola termostatica nelle stanze
più vissute magari per un'ora, quindi la chiudo e il termo
rimane bolllente ancora parecchio.Ora non mi sembra
giusto che si continui a pagare anche dopo la chiusura
dell'acqua.E' come continuare a pagare il gas dopo che ho
fatto bollire una pentola d'acqua dopo che l'ho spento?

Salve, l'inerzia termica o meglio la proprietà di accumulare


calore e di rilasciarlo lentamente che hanno tutti gli
impianti di riscaldamento (e ciò è molto legato alla
quantità di acqua che i radiatori contengono), è solo un
effetto di ritardo: se lei scalda dell'acqua con un fornello a
gas, il calore che l'acqua calda cederà una volta spento il
fuoco, non è mica calore gratuito! Quel calore è stato
"prodotto in anticipo e ceduto in ritardo" ma è sempre
della stessa quantità di calore che parliamo. Per il
radiatore è lo stesso: se chiude la valvola il calore che
verrà ancora ceduto all'ambiente è calore che è stato
"prodotto in anticipo e ceduto in ritardo", ma è un
consumo effettivo di energia (anche se tale energia è stata
prodotta prima di essere consumata).

Daniela

1/11/2013 05:33:58 pm

Buongiorno,
volevo togliermi una curiosità . Ho un sistema di
riscaldamento con valvole Giacomini sui termo . Posso
utilizzare il riscaldamento sia in manuale , utilizzando i
numeri sulla manopola , o in automatico utilizzando un
TM400 impostando la temperatura desiderata . In questo
caso mi hanno consigliato di tenere la manopola al
massimo cioè 5. Capita che ogni tanto la valvola
termostatica emetta un ..suono similare ad un fischio che
scompare girando leggermente la manopola di regolazione
. Da cosa dipende ?
Grazie in anticipo di una sua gradita risposta .

Buongiorno,
il rumore è dovuto alla eccessiva pressione e velocità del
liquido all'interno della valvola, questo perché la pompa
della sua caldaia spinge alla stessa velocità
indifferentemente alla posizione di apertura o chiusura
delle valvole: il problema si risolve o con un bypass
differenziale o con una pompa a giri variabili. Può fare
anche il tentativo di diminuire manualmente la velocità
della pompa (sempre che quest'ultima abbia la possibilità
di farlo).
Riguardo all'uso delle termovalvole con il termostato
ambiente io le consiglio di fare esattamente il contrario di
ciò che le è stato indicato: tenere il termostato ad una
temperatura maggiore del valore di taratura della
termovalvola più alta (es. in salone termovalvola tarata su
20 gradi, di conseguenza TM400 impostato su 22 gradi)
vincenzo scotto

6/11/2013 03:28:09 pm

Salve, domandina semplice. Ma la capsula all'interno della


valvola che si espande a seconda della temperatura
dell'ambiente, non risente della vicinanza al radiatore? La
temperatura ambiente non è certo quella misurata a pochi
centimetri dal termosifone! Illuminatemi e soccorretemi (
in italiano!). Grazie.
VS

vincenzo scotto

6/11/2013 03:37:22 pm

Salve,
domanda complementare a quella di prima. Anche la
sonda del ripartitore, quella verso l'esterno per misurare la
temperatura della stanza, risentirà della prossimità del
radiatore. Col vecchio sistema mi sembra di ricordare che
una corretta misurazione della temperatura prevedeva un
termometro appeso al centro della stanza a due metri
d'altezza. Non è la stessa cosa...
Ri- grazie
VS

vincenzo scotto

6/11/2013 03:37:52 pm

Salve,
domanda complementare a quella di prima. Anche la
sonda del ripartitore, quella verso l'esterno per misurare la
temperatura della stanza, risentirà della prossimità del
radiatore. Col vecchio sistema mi sembra di ricordare che
una corretta misurazione della temperatura prevedeva un
termometro appeso al centro della stanza a due metri
d'altezza. Non è la stessa cosa...
Ri- grazie
VS

vincenzo scotto

6/11/2013 03:38:03 pm

Salve,
domanda complementare a quella di prima. Anche la
sonda del ripartitore, quella verso l'esterno per misurare la
temperatura della stanza, risentirà della prossimità del
radiatore. Col vecchio sistema mi sembra di ricordare che
una corretta misurazione della temperatura prevedeva un
termometro appeso al centro della stanza a due metri
d'altezza. Non è la stessa cosa...
Ri- grazie
VS

Salve,
i suoi dubbi si potrebbero dipanare semplicemente
mostrandole una termografia di un radiatore installato
correttamente (dovrebbe trovarne alcune sul mio sito); in
realtà se c'è un buon afflusso di aria la temperatura della
testina termostatica è del contabilizzatore frontale, sono
praticamente identiche a quelle dell'aria nella stanza.
Il problema sussiste quando la posizione del radiatore o
eventuali ostacoli non permettono tale circolazione.

giancarla

6/11/2013 10:38:40 pm

buongiorno, ho installato le valvole termostatiche


collegate ad un termostato centrale, vorrei sapere come
escludere e se possibile farlo alcuni caloriferi x esempio in
camera da letto - Grazie mille

Buongiorno,
dovrebbe almeno dirmi marca e modello di questo
termostato centrale e delle valvole. In ogni caso per
escludere un singolo radiatore è sufficiente chiudere il
detentore (la valvola in basso).

giancarla

10/11/2013 11:49:45 pm

buongiorno, la marca è PERRY valvola elettronica con


attacco DIN sistema 1PE- cronotermostato PERRY mod.
1TX CRTX05
Grazie mille per le risposte

Eccomi: dai dati tecnici sembra che il suo cronotermostato


wireless possa comandare più zone. Bisognerebbe capire
se è possibile creare una zona composta da un singolo
radiatore e poi impostarla sullo spento. Più semplicemente
come le avevo anticipato è sufficiente chiudere il radiatore
dalla valvola in basso (detentore).

marco

8/11/2013 01:52:33 pm

Buongiorno volevo farle una domanda.anke io nel mio


appartamento ho questi specie di contatori su ogni
termosifone. Ma se io gli metto dietro ogni contatore un
qualcosa per isolare un po il calore il contatore dovrebbe
consumare di meno? Perché non sente il calore effettivo?
Grazie

Gianca

9/11/2013 09:11:34 am

Salve, cortesemente potrebbe darmi una spiegazione del


fatto che da quando abbiamo installato valvole e
contabilizzatori sono passato da 900 euro per stagione a
1350 euro? Più il costo degli strumenti !! Tenga presente
che l'alloggio è vuoto per 5 giorni dalle 7 alle 18 quindi
con le valvole quasi al minimo e la temperatura in casa
nelle giornate fredde e con le valvole al massimo non
arriva a 19 gradi.Pensavo di risparmiare
invece....Approfitto per chiedere un parere sull'efficienza
ed i coefficienti dei radiatori in polipropilene.
Grazie e buon lavoro.

Salve, l'ottica del risparmio è legata al sistema


edificio/impianto: bisognerebbe verificare se a livello
condominiale ci sia stato un risparmio (sui consumi in
combustibile e non sul costo dell'energia che è aumentato
a dismisura). In seconda battuta bisognerebbe verificare
che scelte sono state adottate per la ripartizione (% quota
consumo e % quota fissa) ed in ultimo il fatto che magari
la quota di consumo attuale è quella corretta mentre in
precedenza (senza ripartitori e col vecchio metodo di
ripartizione) la sua quota fosse inferiore ai consumi reali
del suo appartamento.
I radiatori in polipropilene sono una novità e per ora non
ho riscontri diretti ma sicuramente a parità di energia
ceduta bisognerà installare molti più elementi (a causa
della inferiore trasmissione termica del polimero)

GIanca

11/11/2013 04:42:24 am

Gentilissimo, per completare l'argomento le dico che la


ripartizione è 60% consumi e 40% fisso. Inoltre l'edificio
è collegato al teleriscaldamento. Ma le anomalie le
riscontro soppratutto confrontandomi con altri condomini.
Io ho 4 radiatori (3 ghisa+1 acciaio), altri ne hanno 7, altri
hanno quasi il doppio di consumo ed altri ancora stanno in
casa tutto il giorno eppure, alcuni di questi, pagano
200/300 euro in meno di me (tutto documentato).
Considerato quello che le ho detto nel precedente post mi
sembra almeno singolare. Se ero un anziano pensionato
che con il freddo stava molto in alloggio quanto pagavo???
Mi sbaglierò ma penso che ci siano dei parametri da
riguardare in questa normativa.
Grazie ancora e scusi lo sfogo.

Salve, dobbiamo distinguere:


1) la cifra che pagate potrebbe essere in assoluto elevata
a causa dell'elevato costo del teleriscaldamento (almeno
dalle mie parti è carissimo)
2) supponendo che i contabilizzatori siano stati
parametrizzati correttamente, ogni alloggio paga per il
calore che è stato ceduto dai radiatori ma tale calore è
molto diverso da un alloggio all'ultimo piano, da uno tra
due piani scaldati, da uno con i doppi vetri, e soprattutto
da un alloggio in cui gli inquilini si accontentino di 18
gradi invece che di 21 (e le assicuro che ho visto io
persone in casa con i radiatori spenti a dicembre per
risparmiare)

ada

12/11/2013 07:02:46 pm

ciao un informazione
ma la percentuale della quota di consumo e la percentuale
della quota fissa cosa sarebbero perchè io sto comprando
la casa e voglio mettere le valvole.

Salve, in pratica nei condomini con i contabilizzatori, solo


una parte del consumo viene ripartita in base appunto al
consumo reale (quota consumo) mentre una restante
parte viene ripartita in base ai millesimi degli
appartamenti (quota fissa)

ada

12/11/2013 10:55:13 pm

salve, scusi mi servirebbe un altra info. io ho visto che le


valvole si possono montare da sole, invece per il
contabilazzatore bisogna per forza kiamare l'idraulico
oppure anche qui posso cavarmela io?? sa +/- il prezzo
dei contabilizzatori, perche so che le valvole costano un €
20/25 a coppia??
un altra info.che lei sappia i contabilizzatori si possono
anche comprare tipo da leroy merlin oppure solo gli
idraulici sanno dove trovarli.
grazie mille e scusa il disagio

ada

12/11/2013 08:44:18 pm

Salve,
i contabilizzatori vanno installati e programmati da
personale qualificato e devono essere uguali per tutti gli
alloggi del condominio e quindi è impossibile acquistare
autonomamente tali apparecchi.

ada

13/11/2013 03:59:04 pm

mi scusi non credo di aver capito. quindi io non posso farlo


se sono l'unica del condominio che lo voglio fare??

Salve Ada,
i contabilizzatori hanno senso di esistere solo se installati
presso tutti gli alloggi e su TUTTI i radiatori, perché la loro
funzione è di ripartizione delle spese!! Invece le valvole
termostatiche può installarle comunque perché servono
alla sola regolazione del calore nel suo alloggio

Gianca

14/11/2013 04:41:00 am

IL mio dubbio è proprio sui parametri dei contabilizzatori


ed i coefficienti dei radiatori.
Poi il costo del teleriscaldamento è elevato per tutto il
palazzo. Inoltre se il tutto doveva servire per il risparmio
energetico (anche economico) e la riduzione
dell'inquinamento mi spiega perchè (ripeto) pago di più di
chi ha un consumo più alto, di chi sfrutta maggiormente il
riscaldamento in termine di ore e di chi ha un alloggio più
grande? E' un controsenso ed una presa in giro che
costringe, come da lei costatato, molta povera gente a
vivere al freddo illusa di risparmiare danneggiando anche i
vicini.
IL mio consiglio è di NON passare al teleriscaldamento e
NON installare le valvole fino a che non siate obbligati.
Buona fortuna.

Se ha dei dubbi sui coefficienti chieda un controllo ed una


verifica. In ogni caso nella mia esperienza (circa 15 anni)
in media i consumi generali dei condomini si abbattono del
20-30% dopo l'installazione delle valvole termostatiche
ma è anche vero che spesso tale risparmio non si spalma
in modo omogeneo su tutti gli appartamenti. D'altronde se
aveste un riscaldamento autonomo con caldaietta le cose
non cambierebbero perché ogni alloggio ha dispersioni e
consumi diversi.

ada

14/11/2013 03:52:06 pm

mi scusi un altra info


quindi se io installo le valvole (senza i contabilizzatori )
non risparmio niente, cioè pago come se non gli avessi
installati. anche perchè se io installo le valvole e le metto
sempre a 0 pagherò sempre lo stesso perchè anche se
consumo di meno non si può verificare visto che non ci
sono i contabilizzatori. ho capito bene?

Giacomo

14/11/2013 05:00:50 pm

Buongiorno
Vorrei un'info per chiarire una situazione condominiale.
Esiste un minimo a cui lasciare la testina termostatica? Nel
condominio in cui mi sono trasferito da poco hanno
deliberato in assemblea di lasciare le testine minimo sul 2
per non "raffreddare" troppo gli alloggi, compresi quelli
sfitti

Salve,
la legge non impone temperature minime ma
effettivamente, visti i pochi isolamenti di molti alloggi,
lasciare raffreddare troppo gli ambienti potrebbe essere
controproducente per tutti, soprattutto per questioni di
umidità.

ROBERTA

24/11/2013 07:51:50 pm

Buongiorno, ringraziandola per la risposta datami in


precedenza, volevo confermare che l'appartamento
acquistato di 60 mq ha un unico conta-ore, che
posizionado la temperatura a 19 gradi dopo poco (10/15
minuti) la lucina rossa si spegne, mentre sui 20 gradi
impiega di più a spegnersi (circa una mezz'ora) in questo
periodo che è molto freddo fuori, sicuramente perchè
rimane acceso per il raggiungimento dei gradi. Chiedo, se
una volta spenta la lucina e mantenendo i 20 gradi c'è un
consumo e il conta-ore gira ugualmente o si sblocca per
ripartire se c'è un abbassamento di calore? Grazie per la
vs attenzione.

Salve,
l'impianto dovrebbe essere fatto così:
il termostato ambiente comanda una valvola di ingresso
che fa passare l'acqua calda nel suo impianto ed in
concomitanza alla apertura il contaore o contabilizzatore
(spero il secondo) inizia a conteggiare. Quindi bisogna
solo verificare ogni quanto tempo scende la temperatura e
fa ripartire la valvola, perchè in caso contrario con la
valvola chiusa il consumo è pari a zero.

ROBERTA

24/11/2013 07:54:05 pm

Buongiorno, ringraziandola per la risposta datami in


precedenza, volevo confermare che l'appartamento
acquistato di 60 mq ha un unico conta-ore, che
posizionado la temperatura a 19 gradi dopo poco (10/15
minuti) la lucina rossa si spegne, mentre sui 20 gradi
impiega di più a spegnersi (circa una mezz'ora) in questo
periodo che è molto freddo fuori, sicuramente perchè
rimane acceso per il raggiungimento dei gradi. Chiedo, se
una volta spenta la lucina e mantenendo i 20 gradi c'è un
consumo e il conta-ore gira ugualmente o si sblocca per
ripartire se c'è un abbassamento di calore? Grazie per la
vs attenzione

FRANCESCA

24/11/2013 10:26:23 pm

Buongiorno,
nel nostro condominio (credo della fine anni '50/inizi '60)
si sta proponendo l'installazione delle valvole
termostatiche.
Posso chiederle la cortesia di riassumermi e descrivermi
brevemente gli interventi che dovrebbero essere fatti sulla
caldaia e sui singoli caloriferi negli appartamenti?
Vorrei capirne un po' di più e farmi un'idea su eventuali
obiezioni/domande da sottoporre all'assemblea
condominiale.

Grazie tantissimo, cordiali saluti

Buongiorno,
gli interventi sono:
- installazione valvola termostatica su ogni radiatore
- installazione contabilizzatore su ogni radiatore
- installazione di una o più antenne per acquisire le letture
- installazione di pompa a flusso variabile su caldaia od in
alternativa bypass differenziale.

Buongiorno,
gli interventi sono:
- installazione valvola termostatica su ogni radiatore
- installazione contabilizzatore su ogni radiatore
- installazione di una o più antenne per acquisire le letture
- installazione di pompa a flusso variabile su caldaia od in
alternativa bypass differenziale.

Buongiorno,
gli interventi sono:
- installazione valvola termostatica su ogni radiatore
- installazione contabilizzatore su ogni radiatore
- installazione di una o più antenne per acquisire le letture
- installazione di pompa a flusso variabile su caldaia od in
alternativa bypass differenziale.

Buongiorno,
gli interventi sono:
- installazione valvola termostatica su ogni radiatore
- installazione contabilizzatore su ogni radiatore
- installazione di una o più antenne per acquisire le letture
- installazione di pompa a flusso variabile su caldaia od in
alternativa bypass differenziale.

Laura

25/11/2013 12:01:58 am

buongiorno, abito in un palazzo di 5 piani in lombardia,


dallo scorso anno abbiamo installato le termovalvole e da
allora sono cominciati i problemi.Nel nostro palazzo viene
effettuata una sospensione del riscaldamento dalle13.30
alle 15,30 e dalle 22.30 alle 6.30.
Chi quindi volesse usufruire del riscaldamento in questi
orari non ha alcuna possibilità di agire sulle manopole. E'
vero che si tratta di una norma di legge in quanto trattasi
di caldaia centralizzata? Grazie

Salve,
ci sono delle limitazioni per gli orari nei condomini
centralizzati ma è pur vero che con l'installazione delle
termovalvole tali limitazioni sono meno restrittive e
permettono di eliminare le pause durante l'arco della
giornata; rimane comunque valida la tempistica di
riferimento con accensione alle ore 6 e spegnimento alle
22.
Esiste anche la possibilità di utilizzare una attenuazione
notturna per non spegnere completamente l'impianto ma è
difficile mettere tutti d'accordo ed utilizzare tale strategia
di regolazione.

Buonasera. pongo una domanda - nel caso di un


appartamento posto in un condomnio ad un piano
intermedio, se per lunghi periodi, sia al piano sottostante
che al piano superiore o solo al piano sottostante o solo al
superiore, i caloriferi vengono tenuti a 0, c'è una legge che
intima ai proprietari di tenere gli ambienti scaldati ad
almento 14-15 gradi. Se non c'è una legge si può far
pagare una certa quota ai proprietari che se ne fregano e
non scaldano gli appartamenti ?. Grazie e buon lavoro

Salve,
non esiste nessun limite minimo di temperatura previsto
per legge (mentre esiste il limite massimo di 20 gradi);
proprio per questo nella ripartizione si utilizza una quota
comune che di solito è del 30-40% (calcolata a millesimi)
proprio per far pagare le dispersioni anche a quelli che
utilizzano poco o per nulla l'impianto.

Marco

25/11/2013 07:49:20 pm
Salve,
ho i caloriferi sempre spenti perché riscaldo la casa con
una stufa a pellet. Le valvole sono impostate a 0 ed i
caloriferi freddi, tuttavia la temperatura delle stanze arriva
a 23 o 24 gradi. Leggo dal Suo articolo che il
contabilizzatore rileva anche la temperatura della stanza
con il sensore "esterno". A tal proposito vorrei capire se in
qualche maniera può "sfalsare" il conteggio dei consumi in
qualche maniera... Grazie anticipatamente per la risposta.

Buongiorno,
la sonda rivolta verso l'ambiente serve proprio ad evitare
false misurazioni o meglio a calcolare la differenza di
temperatura tra radiatore ed aria ambiente: se il radiatore
è più freddo dell'ambiente la contabilizzazione sarà pari a
zero.

Massimo

25/11/2013 09:00:15 pm

Salve,
un idraulico mi ha detto che non si possono mettere le
valvole termostatiche sui radiatori del mio alloggio perchè
la pompa del riscaldamento non è a velocità variabile, e
quindi sovraccaricherebbe l'impianto.
Il mio condominio si compone di soli 4 alloggi ed a mio
parere se 2 di questi 4 alloggi avessero le valvole
aumenteremmo il confort e con un comportamento
virtuoso risparmieremmo sui consumi (tutti quanti, anche
chi è senza valvole, ma pazienza).
Un'altra cosa anomala del nostro impianto sono queste
"pompe", una per l'acqua calda e l'altra per il
riscaldamento, che consumano un sacco di energia
elettrica (circa 100 € a bimestre di soli consumi).
Cosa ne pensa di tutto ciò?

Grazie
nikoshima
26/11/2013 01:58:39 am

Buongiorno e complimenti per il prezioso blog.


Nel condominio milanese dove abito abbiamo adottato le
valvole + ripartitori dal 2012. Casualmente, a maggio di
quest'anno, a caldaia ormai spenta e a lettura ultimata,
con valvole aperte al massimo come consigliato nel
libretto consegnatoci dai tecnici, mi sono accorta che due
ripartitori, tutti e 2 con radiatore esposto al sole
pomeridiano, non coperti da muro ma da vetro,
contabilizzavano come se ci fosse la caldaia accesa, anche
se a basso ritmo.
Gli stessi, messa la valvola a 0, cessavano la
contabilizzazione.
I ripartitori sono TECHEM. Ho chiamato il tecnico, me li ha
cambiati dopo aver insistito, ha detto di non aver mai
verificato una tale situazione.
Ho allertato i condomini personalmente dato che
l'amministratore non ne ha voluto sapere dicendo che non
spettava a lui.
Morale: a settembre almeno una decina di appartamenti,
su 40, ha riscontrato la stessa anomalia e tutti a radiatori
posti sullo stesso fronte strada. Uno dei miei due già
cambiati ha ripreso a contabilizzare, ma essendo ormai
settembre temo non c'entri il calore esterno.
Ora la TECHEM ha richiesto un elenco dettagliato delle
disfunzioni e dicono ne terranno conto facendo detrazioni
alla lettura finale.
Quello che le chiedo è: con la sua esperienza, ha mai
sentito una tale anomalia ?
E chi mi garantisce che questi ripartitori quando
contabilizzano durante la stagione attiva stiano
contabilizzando correttamente ?
Grazie mille per la sua attenzione.

Salve,
Premetto che non conosco il prodotto in questione ma il
problema riscontrato é di facile spiegazione : il sole scalda
il retro del radiatore ingannando la sonda che misura la
temperatura del radiatore stesso. Normalmente tale
disfunzione viene risolta dalla disabilitazione della
contabilizzazione nel periodo estivo, di solito da maggio a
settembre, ma é possibile che anche di inverno, in alloggi
particolarmente esposti e con valvole chiuse, si verifichi
una piccola misurazione; se invece i radiatori sono in
funzione l'influenza della radiazione solare é pressoché
nulla.

Renata

26/11/2013 07:57:04 pm

Buongiorno, scrivo da Genova e avrei bisogno di un


chiarimento :
nel condominio dove abito è stata installata la nuova
caldaia a gas metano e sono state installate le valvole
termostatiche sui caloriferi, negli appartamenti (42).
Il mio appartamento è posizionato al 6° piano, esposizione
sud-est.
Se negli anni scorsi ero costretta chiudere i termosifoni
per il troppo caldo quest’anno con l’installazione delle
valvole ho avuto un notevole peggioramento.
Infatti per avere una temperatura ottimale di circa 20°
sono costretta a tenere le valvole termostatiche
(Honeywell) aperte completamente (n.6)
Alla mia richiesta di chiarimento, il tecnico mi ha
comunicato che essendo i caloriferi posizionati sotto le
finestre (3) e altrettanti posizionati negli angoli delle
stanze con sopra le piane di marmo/ardesia molto sottili e
che non sporgono oltre i radiatori, fa sì che essendoci
poco spazio tra valvola e piana non appena raggiunta la
temperatura il calorifero si raffredda nella parte inferiore .
Ora io mi chiedo ma non era meglio considerare la
posizione dei radiatori prima di installare le valvole ?
Tanto per fare un esempio domenica scorsa alle 20:00
circa avevo in cucina una temperatura di 21 °dopo aver
avuto oltre al calorifero con valvola aperta al massimo , il
forno elettrico acceso per oltre due ore……
Questo inconveniente succede con una temperatura
esterna di circa 7-8°, se nel prossimo periodo com’è
naturale scenderà a valori più bassi, come posso pensare
di poter stare in casa con i caloriferi che si raffreddano ??
Ho avuto modo di leggere le sue risposte molto chiare ed
esaurienti
Ringraziandola per eventuale suggerimento, cordiali saluti

Renata

26/11/2013 08:03:15 pm

Aggiungo alla richiesta già inviata, un consiglio che le


richiedo dopo aver letto nel suo blog quanto
sottoriportato. Grazie
"la valvola è posizionata in un angolo e/o sotto un
davanzale e quindi sente più caldo di quello che c'è
effettivamente nella stanza (contattare l'assistenza
tecnica)"
Il tecnico contattato mi ha parlato di una valvola con un
sensore diverso e che oltrepassi il radiatore e che faccia sì
che la temperatura riscontrata si più reale. Che cosa ne
pensa ?
Grazie !

Salve,
il problema è proprio quello della posizione delle valvole e
la soluzione più efficace è proprio quella della installazione
di valvole dotate di sensore remoto, in pratica un piccolo
filo che permette di rilevare la temperatura qualche
decimetro di distanza dal radiatore.
In passato, per casi di emergenza ho anche utilizzato
piccolo distanziali di gomma da inserire tra la testina
termostatica e la valvola in modo da aumentare il
passaggio dell'acqua.
Renata
26/11/2013 08:47:37 pm

Grazie !
Gentilissimo ed esauriente nella risposta !

Cordiali saluti

Renata

26/11/2013 08:03:21 pm

Aggiungo alla richiesta già inviata, un consiglio che le


richiedo dopo aver letto nel suo blog quanto
sottoriportato. Grazie
"la valvola è posizionata in un angolo e/o sotto un
davanzale e quindi sente più caldo di quello che c'è
effettivamente nella stanza (contattare l'assistenza
tecnica)"
Il tecnico contattato mi ha parlato di una valvola con un
sensore diverso e che oltrepassi il radiatore e che faccia sì
che la temperatura riscontrata si più reale. Che cosa ne
pensa ?
Grazie !

nikoshima

27/11/2013 12:53:27 am

La ringrazio moltissimo per la risposta + che esauriente.


Ne approfitto per porle un ulteriore quesito, che esula però
dall'argomento valvole.
Oggi ho voluto provare a costruire un pannello isolante
molto "casereccio" per cercare di isolare il radiatore posto
direttamente sotto la finestra e a contatto con una lastra
di vetro che rimane sempre molto fredda risentendo della
temperatura esterna.
Ho impiegato un pannello di polistirolo spesso 5mm e l'ho
ricoperto con alluminio tipo domopack.
Secondo lei può ragionevolmente fare anche una qual si
voglia minima differenza ?
Grazie in anticipo per la sua cortesia.

nikoshima

27/11/2013 12:55:20 am

La ringrazio moltissimo per la risposta + che esauriente.


Ne approfitto per porle un ulteriore quesito, che esula però
dall'argomento valvole.
Oggi ho voluto provare a costruire un pannello isolante
molto "casereccio" per cercare di isolare il radiatore posto
direttamente sotto la finestra e a contatto con una lastra
di vetro che rimane sempre molto fredda risentendo della
temperatura esterna.
Ho impiegato un pannello di polistirolo spesso 5mm e l'ho
ricoperto con alluminio tipo domopack.
Secondo lei può ragionevolmente fare anche una qual si
voglia minima differenza ?
Grazie in anticipo per la sua cortesia.

Certo, ogni strato di isolamento verso pareti fredde


rappresenta un contributo alla diminuzione delle
dispersioni verso l'esterno!!
Saluti

nikoshima

27/11/2013 02:34:22 am

Ancora 1000 grazie per la cortesia e la velocità del


riscontro.
Buona serata.

Federica

27/11/2013 01:12:17 pm

Buongiorno, abitiamo da pochissimi mesi all'ultimo piano


(6°,unici al piano ) di una palazzina costruita a fine anni
'50 a Torino.Poichè è la prima volta che ci "confrontiamo"
con le valvole termostatiche, avrei da porle qualche
domanda:
- essendo Torino in fascia E, il riscaldamento è consentito
per 14 ore al giorno ( anche consecutive visto che siamo
provvisti di centralizzato con termovalvole,no?) ma nel
nostro condominio vengono spenti dalle 13.30 alle 15,30
,accesi alle 6 del mattino e spenti alle 22. Il decreto non
parla di 5 e 23 rispettivamente?
- in camera da letto,nonostante i doppi vetri appena
installati e valvola posta tutto il giorno a 5, e tetto rifatto e
coibentato due anni fa,la sera si muore di freddo causa,
credo ,una grossa dispersione dei muri( la casa è fatta a
ferro di cavallo e la stanza è posta proprio in un
angolo,non abbiamo quindi vicini se non i condomini del
piano di sotto).Stiamo pensando di aggiungere un
termoconvettore elettrico per supplire al problema
(almeno un oretta dopo le 22)che però sappiamo
aumenterà di molto i consumi dell'elettricità.Ha qualche
consiglio da darci?
Grazie infinite

Salve,
per gli orari io consiglio sempre di non fare interruzioni
inutili perché si raffreddano solo gli ambienti ed è costoso
riportarli in temperatura (in termini energetici); non so a
Torino, ma anche in fascia E vedo spesso impostati orari
dalle 6 alle 22 continuativi.

Per la camera fredda, se i gradi minimi non vengono


raggiunti (20 gradi +/-2) potete richiedere un intervento
per aumentare la temperatura dalla centrale termica; se
volete integrare di qualche grado (e magari condizionare
nel periodo estivo) vi consiglio una piccola pompa di
calore i cui consumi non sono certo paragonabili ad una
stufetta elettrica (circa la metà od anche meno), oppure
una lampada ad irraggiamento per scaldare solo l'area
interessata (tipo quelle nei deors)

Federica

27/11/2013 03:52:12 pm

Grazie infinite per la pronta risposta.


Il problema della camera da letto più che altro è che i
gradi vengono raggiunti fino alle 22- ma appena il
termosifone si raffredda ( 15 minuti dopo) ,la temperatura
scende precipitosamente, ergo a meno di andare a letto
alle 21.. chiederemo di spegnere almeno alle 23 se non è
contra legem.
grazie comunque dei suoi preziosi consigli e complimenti
per il blog

sabine

28/11/2013 05:13:17 pm

Buongiorno,
noi in casa abbiamo sia le valvole termostatica che i
contabilizzatori su ogni radiatore e non sono sicura di
avere capito l'utilizzo alla perfezione.
Alla mattina prima di uscire tutti di casa spegnamo tutti i
radiatori mettendoli a zero,quando torniamo di pomeriggio
alziamo quelli delle stanze che ci interessano mettendoli a
tre.
Non ho capito se si consuma di piu' in questo modo o
tenendo la temperatura costante tutto il giorno anche non
essendo in casa.
I radiatori per arrivare alla temperatura pompano di
piu'(come se fosse riscaldamento autonomo)o essendo
collegati ad una caldaia sempre in funzione semplicemente
si scaldano?
Siccome la casa e' fredda ma noi facciamo sacrifici per
risparmiare vorrei cercare di farlo nel modo giusto.
Grazie mille
Buongiorno,
il consumo è direttamente proporzionale alla temperatura
ambiente e quindi se riuscite durante il giorno a tenere
temperature più basse i consumi saranno certamente
inferiori; il problema semmai è, una volta riaperte le
valvole, se si riesca ad ottenere la temperatura desiderata
nelle varie stanze. Il mio consiglio è di non spegnere
completamente le valvole ma di impostarle ad una
temperatura che vada dai 16 ai 18 gradi (tra il 2 ed il 3)
anche perché è inutile stare troppo al freddo quando in
ogni caso dovrete pagare una quota fissa (magari anche
del 40%).

antonio

29/11/2013 04:56:18 pm

Nel nostro condominio sono state installate le valvole


termostatiche ed i contabilizzatoti di calore. Alcuni
condomini, come risulta dai coefficienti K diffusi a suo
tempo, hanno aumentato considerevolmente le rispettivi
superfici radianti. La ripartizione dei costi è attualmente
del 40% a millesimi e del 60% a consumi.
Le chiedo: i condomini che hanno aumentato le superfici
radianti dovrebbero pagare di più? E in quale misura? In
altri termini conviene avere dei radiatori più piccoli che
restano accesi più tempo o dei radiatori più grandi che si
spengono prima? Ovviamente a parità di temperatura
raggiunta.

Salve Antonio,
dobbiamo dividere l'argomento in tre aspetti:

1) il consumo contabilizzato dai misuratori dovrebbe


essere identico in tutti i casi perché l'energia ceduta
all'ambiente è sempre la stessa per alzare di un grado una
certa quantità di aria.

2) il rendimento dell'impianto centralizzato invece dipende


dalla temperatura dell'acqua prodotta dalla caldaia
(discorso diverso per chi ha teleriscaldamento) quindi più i
radiatori sono grandi, più si può abbassare la temperatura
di mandata, globalmente meno consumo ci sarà

3) Tutti i contatori o strumenti di misurazione commettono


un errore nella misura, errore che può essere maggiore o
minore a seconda delle condizioni di lavoro dello
strumento. Probabilmente a temperature più basse il
contabilizzatore avrà una accuratezza maggiore nella
misura ma questa è una mia supposizione e comunque
parliamo di pochi punti percentuali di scostamento.

Angelo

29/11/2013 07:41:25 pm

Buongiorno, anche io ho le valvole termostatiche.


Volevo sapere se durante l'arco della giornata conviene
tenere le valvole su una posizione di 2 o 3 oppure
spegnerle del tutto e riaccenderle solo la sera prima di
andare a letto…in poche parole si risparmia di più tenendo
le valvole a una posizione costante?

angelo

29/11/2013 07:53:40 pm

altra domanda--- se il calorifero è tiepido nella parte


inferiore e caldo in quella superiore si sta consumando di
meno o di più?

Ripeto per l'ultima volta: il consumo è direttamente


proporzionale alla temperatura ambiente!! Quindi più gradi
in casa e più consumo.
Se riesce a tenere tutto spento e poi a scaldare solo
accendendo poche ore fortunato lei, ma normalmente le
cose stanno diversamente...
Se il calorifero si sta raffreddando, ed incomincia sempre
dalla parte bassa, chiaramente il consumo starà calando.

Mauro

30/11/2013 10:52:53 am

Salve, Le porgo una domanda e mi scuso se per caso


l'argomento è già stato esposto nelle precedenti,
purtroppo non sono riuscito a leggerle tutte. Ho un
appartamento con riscaldamento a radiatori su ognuno dei
quali sono state recentemente montate le valvole
termostatiche. Considerato che grazie a queste ultime è
possibile regolare la temperatura indipendente in ognuna
di esse e conseguentemente indipendente in ogni stanza,
che utilità assume la presenza del'unico cronotermostato
ambiente preesistente e situato in salotto ?? Chiedo
questo in quanto secondo alcune correnti di pensiero,
relativamente ai consumi ed al risparmio, potrebbe essere
più vantaggioso tenere sempre in funzione l'impianto,
magari senza esagerare, piuttosto che fare diversi cicli
giornalieri di on/off che concidono con il riscaldare
l'ambiente partendo sempre da zero. Oppure secondo il
Suo parere da esperto ha comunque sempre più senso
interrompere completamente il funzionamento della
caldaia tramite il timer qundo non si è presenti all'interno
dell'abitazione per diverse ore ???...ringrazio cordialmente
se vorrà darmi una risposta.

Salve Mauro,
la questione è complessa perché un impianto non è solo
costituito dal suo impianto interno ed ogni regolazione si
ripercuote sul sistema caldaia/impianto in modo diverso
(caldaia autonoma, impianto centralizzato,
teleriscaldamento?).
Per semplificare al massimo introduciamo due soli
parametri:
1) temperatura ambiente
2) temperatura di mandata della caldaia
Più si riescono a tenere bassi questi due parametri e meno
si consuma. Poi però subentrano tutte le limitazioni dei
vari casi:

- se tengo l'acqua di caldaia troppo bassa non riesco a


raggiungere la temperatura ambiente desiderata
- se accendo troppe poche ore al giorno devo tenere
l'acqua di caldaia più alta per raggiungere la temp
ambiente desiderata
- se faccio raffreddare troppo le pareti dovrò tenere una
temp ambiente più elevata per avere una percezione di
comfort
- e molti altri casi
In definitiva vi suggerisco questo motto: tiepido è meglio
(sia del freddo che del caldo)

Max

30/11/2013 06:26:23 pm

Salve, lei fa spesso distinzione tra impianti collegati a


centrale di teleriscaldamento o normale caldaia
condominiale. Quali sono queste differenze e quali gli
accorgimenti per l'uno e l'altro tipo di impianti? E quali i
vantaggi e gli svantaggi dell'una e dell'altra soluzione in
rapporto all'utilizzo di valvole e contabilizzatori? Grazie
per l'eventuale risposta.

Il teleriscaldamento è un sistema di trasporto di acqua ad


alta temperatura (90 gradi o anche più) che viene
consegnata e contabilizzata all'ingresso del condominio:
che il condominio prelevi acqua più o meno calda ed a
quale temperatura la restituisca non fa alcuna differenza a
livello di energia contabilizzata (e quindi di spesa).
Una caldaia centralizzata a condensazione ha un
rendimento proporzionale alla temperatura di lavoro ed
inoltre aumenta la sua resa se l'acqua di ritorno è sotto i
50 gradi: quindi le termovalvole sono proprio l'ideale
abbinate ad una caldaia di questo tipo perché diminuendo
le portate sui radiatori i ritorni si raffreddano
notevolmente. Inoltre con una caldaia a condensazione
può avere senso tenere molte più ore accesso ma con
temp di caldaia più bassa (regolazione climatica) mentre
col teleriscaldamento non fa nessuna differenza (a meno
di contratti particolari)

Max

30/11/2013 11:43:13 pm

Salve e grazie per il chiarimento. Quindi come dovrebbe


differerire il comportamento dell'utente in base al tipo di
fonte di calore (caldaia o tele riscaldamento) per garantirsi
il miglior rapporto prezzo-prestazioni?

Purtroppo col teleriscaldamento l'utente non può fare


grandi strategie e quindi conviene accendere solo quando
serve e cercare di tenere al minimo quando non si è a
casa.
Con una caldaia a condensazione conviene invece
abbassare al minimo la temperatura di caldaia e cercare di
mantenere la temperatura ambiente più costante possibile:
vale comunque sempre la regola che più gradi si tengono
in casa e più sarà cara la bolletta.

Tania

30/11/2013 07:56:18 pm

Buongiorno
Prima di tutto la ringrazio per questo blog perché l'ho
trovato utilissimo. Ho letto tutte le sue risposte e sono
arrivata a una conclusione che vorrei chiedere a lei se è
corretta. Abito in un edificio degli anni 60 con
riscaldamento centralizzato, vecchi serramenti e senza
doppi vetri e fino all'anno scorso non avevamo le valvole
termostatiche ed io d'inverno avevo 20 “bellissimi” gradi
in casa (un appartamento di 45m2). Con l'installazione
delle valvole quest'anno, ho regolato tutti i miei 4 caloriferi
al massimo (5) e ho 16 gradi in casa. Ho messo vicino al
calorifero un termometro (che ho sempre avuto nella
stanza) e mi segnala 21 gradi e a 2mt di distanza dal
calorifero mi segnala 16 gradi. Dal momento che le valvole
percepiscono il calore solo vicino a loro, questo vuole dire
che non avrò mai più i miei “belissimi” 20 gradi in casa e
tanto vale lasciare la regolazione della valvola al 3, perché
in teoria, la temperatura in una casa non dovrebbe
scendere al di sotto dei 15 gradi?
Grazie infinite.
Tania

Salve Tania,
sono felice di essere utile in qualche modo...
Domanda: i suoi caloriferi sono completamente caldi
oppure anche
sul 5 sono caldi sopra e freddi sotto?
In questo caso significa che le valvole non lavorano bene e
probabilmente vanno installate valvole con sonda remota.
Se invece i radiatori sono caldi dalla cima al fondo allora
significa che sono sottodimensionati, o meglio lo sono ora
che i vicini di casa probabilmente abbassano le
temperature e le pareti sono più fredde.
Io chiamerei in ogni caso i responsabili visto che per legge
l'impianto deve erogare almeno 20 gradi

Mauro

1/12/2013 09:49:07 am

Rileggendo varie esperienze di utenti che hanno


costantemente (quasi maniacalmente) monitorato i vari
comportamenti tenuti nel tempo pare che la soluzione che
da il maggior risultato confort/risparmio sia regolare il
cronotermostato per avere sempre 20 gradi o 19,
comunque tempertura costante ) e contestualmente
ridurre la temperatura dell'acqua di mandata della caldaia
intorno a 50 gradi circa, Per chi ha macchine di nuova
generazione addirittura meglio farle lavorare in climatica
24 ore al giorno ( cioè se non ho inteso male con la
temperatura di mandata della caldaia che si autoregola in
base alla temperatura esterna )
Per dare un'idea, con T esterna a 10 gradi, l'acqua hai
termosifoni viene inviata a circa 30 gradi.
A 0 gradi esterni , l'acqua viene inviata a 45 gradi.
Risultato, casa sempre accoglienete, risparmi ridotti e altri
benefici, se vogliamo più trascurabili, tipo non si sporcano
più i muri a causa dell'eccessivo riscaldamento dei
termosifoni.
Poi chiaramente ogni caso fa storia a se.
Saluti.

Mauro

1/12/2013 09:49:37 am

Rileggendo varie esperienze di utenti che hanno


costantemente (quasi maniacalmente) monitorato i vari
comportamenti tenuti nel tempo pare che la soluzione che
da il maggior risultato confort/risparmio sia regolare il
cronotermostato per avere sempre 20 gradi o 19,
comunque tempertura costante ) e contestualmente
ridurre la temperatura dell'acqua di mandata della caldaia
intorno a 50 gradi circa, Per chi ha macchine di nuova
generazione addirittura meglio farle lavorare in climatica
24 ore al giorno ( cioè se non ho inteso male con la
temperatura di mandata della caldaia che si autoregola in
base alla temperatura esterna )
Per dare un'idea, con T esterna a 10 gradi, l'acqua hai
termosifoni viene inviata a circa 30 gradi.
A 0 gradi esterni , l'acqua viene inviata a 45 gradi.
Risultato, casa sempre accoglienete, risparmi ridotti e altri
benefici, se vogliamo più trascurabili, tipo non si sporcano
più i muri a causa dell'eccessivo riscaldamento dei
termosifoni.
Poi chiaramente ogni caso fa storia a se.
Saluti.

mina armentano

3/12/2013 07:57:01 pm

buongiorno,
sono proprietaria di un appartamento sito in uno stabile
condominiale con riscaldamento centralizzato.
Vorrei installare le valvole termostatiche. E' possibile farlo
singolarmente oppure è un lavoro che richiede la totalità
delle adesioni da parte dei condomini?

grazie

saluti
Mina

Salve Mina,
le valvole termostatiche possono essere installate anche in
un singolo alloggio, soprattutto se si hanno problemi di
temperature troppo elevate in casa; unica pecca è che
senza contabilizzatori (questi si devono essere installati a
livello condominiale) non avrà benefici economici diretti.

maurizio

7/12/2013 10:37:02 pm

Bongiorno,

Ho letto l'articolo, mi sembra molto interessante.

Pero' ho una domanda, e' possibile mettere le valvole


termostatiche in una stanza dove c'e' il termostato
centrale della casa (connesso alla caldaia)?
Ho visto un video su youtube, dove il tecnico dice di non
mettere le valvole termostatiche nella stanza dove c'e' il
termostato.

http://www.youtube.com/watch?v=2aLBOzqvosE&
list=PL87128148F6A33BA3

Grazie,

maurizio

Buongiorno,
il problema non è tanto quello di avere il termostato in una
stanza con termovalvola ma quello di vedere cosa può
servire un termostato in un impianto dotato di
termovalvole: infatti se vogliamo che l'impianto lavori in
modo corretto e che si raggiungano le temperature
richieste in ogni stanza bisognerà impostare il termostato
su di una gradazione più elevata di quella impostata sulla
termovalvola; in pratica fungerà da limitatore massimo (in
caso per esempio di giornata di sole) oppure nella sua
funzione di orologio (se è un cronotermostato)

lucia

11/12/2013 07:44:39 pm

salve ho l'appartamento di mia mamma vuoto, purtroppo è


stato deliberato dall'assemblea che le valvole non si
possono regolare al di sotto del 2, punto in cui sono state
bloccate. Mi sapete dire se c'è una legge che mi vieta di
abbassare la temperatura visto che l'appartamento è
vuoto. Grazie

Salve,
argomento dibattuto più volte: non ci sono leggi sulla
temperatura minima ma solo un utilizzo legato al buon
senso.
Tenendo le valvole sul 2 il consumo sarà minimo e
l'appartamento non avrà problemi di condensa o simili: in
ogni caso anche tenendole più basse dovrà pagare la
quota comune quindi la differenza sarà minima.

ANGELA

13/12/2013 08:31:32 am

salve,
siamo passati dal riscaldamento centralizzato a gasolio al
riscaldamento autonomo a metano con termovalvole. In
assemblea si è deciso di pagare il 50% in quote millesimali
e 50% al consumo. Il mio appartamento è vuoto e
quest'anno ho speso 900 € di riscaldamento. Essendo per
me una cifra insostenibile vorrei chiedere se posso far
sigillare i miei termosifoni anche con il parere sfavorevole
degli altri condomini. Grazie

Salve,
può anche chiudere i radiatori completamente ma ciò non
implica che la quota comune del 50% non venga pagata!
Alla fine, che li tenga spenti oppure su circa 16 gradi non
le cambierà di molto la spesa...

Mauro

22/12/2013 03:32:33 am

Salve, ho un quesito sul riscaldamento su un impianto di


nuova genereazione. L'impianto è condominiale e funziona
con una pompa di calore. Ogni appartamento ha un
proprio contabilizzatore.

Il punto è che il mio contabilizzatore è l'unico che non si


trova in prossimità dell'appartamento. Si trova infatti a
20-25 metri dal mio appartamento.

In questa situazione mi trovo ad avere consumi più elevati


a causa di una disperzione di calore? oppure la distanza
del contabilizzatore è ininfluente sui consumi?

Grazie.

Salve Mauro,
la dispersione dipende dal grado di isolamento delle
tubazioni;
se sono state seguite le indicazioni di legge, il tubo
dovrebbe avere uno spessore di isolante tale da non
permettere dispersioni sensibili per un tratto di quella
lunghezza.
Se invece non sono stati rispettati gli spessori, dipenderà
molto da dove passano le tubazioni, se in locali scaldati, se
sottotraccia, se esterni, etc...

Giovanna

29/12/2013 11:18:04 pm

Buongiorno! Abito in un condominio a riscaldamento


centralizzato e abbiamo installato due anni fa le valvole
termo-regolatrici, una per termosifone. Io le ho sempre sul
3, ma succede, in questi giorni spessissimo, che in alcuni
locali emettono un fischio "fastidiosissimo". L'anno scorso
bastava aumentare un po' il numero e il fischio passava,
adesso non funziona più! E' possibile rimediare in qualche
modo? Sono valvole Caleffi " 205-Comando termostatico
per valvole termostatizzabili HIGH STYLE per termoarredi
con sensore incorporato, guscio antimanomissione e
chiave - finitura bianca" (dal catalogo).
Un'altra domanda:
nell'ultima riunione condominiale si è detto che si debbano
per legge installare anche i contabilizzatori di consumo;
secondo l'amministratore probabilmente dovremo
cambiare anche tutte le valvole, è vero?
Ringrazio anticipatamente

Salve Giovanna,
il rumore prodotto dalle valvole non dipende da
quest'ultime ma dalla eccessiva pressione che l'acqua
spinta dalla pompa condominiale produce su di esse; la
soluzione è una pompa a flusso variabile oppure un bypass
differenziale installato in centrale termica.
Se installerete dei contabilizzatori di calore sui radiatori, le
valvole attualmente in uso andranno benissimo anche
perché i due componenti non hanno nulla a che spartire
l'uno con l'altro (a meno che non vengano presi in
considerazione sistemi particolari in cui la valvola stessa
contiene il contabilizzatore)

eugenio

6/1/2014 05:55:11 am

Buonasera signor Piero,abbiamo cambiato caldaia e messo


valvole alcuni anni fa ed ho pagato molto più di prima
(1/3).Abito all' ultimo piano e non ho doppi vetri e solaio
non isolato.Avevo copri termosifoni e li ho tolti su
consiglio di ditta che si occupa di manutenzione ma mi
sono rimaste le sonde esterne messe quando vi erano i
suddetti ,le devo far togliere o no?se li sposto da sotto ai
termo e li metto ad altezza valvole che succede?l'impianto
inoltre fà un fastidioso sibilo in una stanza che si diffonde
alla stanza adiacente,sparisce se metto valvola a 2,80
quasi 3 ma così non scalda molto, mi han detto che è a
causa di una strozzatura e di una biforcazione dell'
impianto a valle tubi stretti boh!!.Non c' è modo di
rimediare?In ultimo ci sono stanze con i termo caldi con
temperatura sopra i 20° (22 ) e stanze con i termo freddi
con temp.re di 19/20 mistero, ma stè valvole è meglio
lasciare che lavorino da sole mettendole magari su 3 o
manovrarle a mano??
Non è facile addomesticarle e capire il loro modo di
lavorare, comunque io non l' ho ancora messo a
fuoco.Grazie e buon anno e buonasera.Eugenio .

Salve,
tanti problemi per un solo impianto!
1) il costo del riscaldamento non significa molto visto i
continui rincari dei prezzi: l'unico modo per capire i
consumi è tirare fuori le bollette degli ultimi 3/4 anni e
fare i calcoli con i metri cubi di gas

2) Le valvole vanno bene anche se hanno la sonda: il posto


più indicato per collocare la sonda è di solito sulla parete
adiacente il termosifone ma va bene anche in basso od in
alto (sopra il davanzale), l'importante è che non siano
troppo vicine al radiatore.

3) Il sibilo è dovuto alla pressione differenziale che può


essere legata alla marca stessa di valvole oppure alla
eccessiva pressione della pompa (hanno provato ad
impostare una velocità più bassa?); una soluzione
immediata può essere quella di togliere la testina
termostatica dal radiatore rumoroso anche perché, in
assenza di bypass differenziale, conviene tenere un
radiatore sempre aperto

4) Le testine vanno impostate una volta sulla temperatura


desiderata dopodiché si autoregolano per mantenere i
gradi richiesti (il 3 corrisponde a 20 gradi circa); quindi è
inutile maneggiarle oltre il loro normale utilizzo.

eugenio

8/1/2014 06:46:58 am

Grazie per le esaudienti risposte.Eugenio.

mario

8/1/2014 07:13:45 pm

Serve applicare le valvole termostatiche quando i tubi di


mandata e di ritorno sono posizionati sotto il calorifero (in
un impianto bitubo senza valvole a tre vie)? Poichè l'aria
calda sale, non c'è il rischio che in questo caso si misuri
sempre una temperatura più bassa di quella ambiente e
pertanto la valvola sia sempre aperta indipendentemente
dalla regolazione? Grazie della risposta

Certo Mario, anzi per esperienza le dirò che essendo più


lontane dalle parte alta del radiatore, le testine sono più
sensibili; sicuramente la gradazione da impostare sarà più
bassa confrontata a valvole installate nella parte alta.

Ernesto

8/1/2014 09:35:32 pm

Salve a tutti. Volevo fare una domanda. Se in un


termosifone regolo la valvola a metà, facendo in modo che
il termosifone rimanga freddo nella parte bassa, risparmio
oppure l'acqua calda che non entra in quel termosifone và
in circolo negli altri?

Salve Ernesto, la invito a leggere l'articolo qui sopra


perché credo non lo abbia ancora fatto... In ogni caso
l'acqua calda se non entra nel radiatore non può andare
da nessuna altra parte, semplicemente circola più
lentamente.

Ernesto

9/1/2014 12:50:33 am

Grazie. Quindi circolando più lentamente si risparmia un


pò o il consumo è sempre lo stesso?

Francesco

14/1/2014 02:21:53 am

Se lo stabile nella sua struttura muraria presenta una


notevole dispersione di calore dovuto alla mancata
coibentazione, come si misura la percentuale di base da
applicare nella ripartizione del
riscaldamento avendo tutti i condomini le valvole
termostatiche?

Salve,
non esiste una normativa precisa ma il buonsenso
suggerisce:

- condominio con poche dispersioni: quota comune 20%

- condominio con medie dispersioni: quota comune 30%


- condominio con alte dispersioni: quota comune 40%
Nella realtà ho già visto condomini con una quota comune
del 50%

ma bisogna tenere conto che più si eleva tale quota e


meno si incentiva in risparmio dei singoli utenti.

Francesco

14/1/2014 02:23:29 am

Grazie per una risposta e cordiali saluti.

Francesco

16/1/2014 12:51:08 am

Ringrazio per la gentile risposta.


Un cappotto termico per elevate dispersioni porterebbe
una quota comune al 20%? Grazie per la risposta.

Esattamente, un ottimo isolamento delle pareti e del tetto


permetterebbe di considerare equa una quota del comune
del 20%

Sara

16/1/2014 10:08:16 am

Salve,ho letto con interesse tutti i commenti ma purtroppo


non ho trovato la risposta che cercavo.vado presto al
dunque sto per affittare una casa con terno valvole
installate,una caldaia a metano e dei proprietari unitari per
l'intero stabile che continuano a sostenere che impossibile
calciolare in maniera anche approssimative il consumo per
unità abitativa...questo è possibile?che documenti dovrei
richiedere per avere un'idea della spesa? Cosa dovrei fare
per estrarre un consumo medio ? Tenendo comunque ben
chiaro in testa che se uno pretende i tropici e ovvio che la
bolletta sia cara! Grazie anticipatamente delle risposte!

Francesco

17/1/2014 05:14:38 pm

Grazie per risposte chiare. Più volte capita che per


ottenere la temperatura di 20+2 nell'alloggio nord devo
posizionare la valvola termostatica al nr. 5. Questo
fenomeno succede perchè alcuni alloggi centrali, pur
avendo una temperatura sopra i 22, sprecano. Sbaglio
oppure ho ragione? Grazie della Vostra pazienza.

In realtà il problema è nella taratura dell'impianto: infatti


sia la portata (la quantità d'acqua che attraversa le vostre
tubazioni) e sia la temperatura deve essere sufficiente a
soddisfare anche l'alloggio più sfavorito. Anche la tipologia
di valvole e la loro posizione possono determinare
problemi di erogazione del calore

Francesco

20/1/2014 02:47:55 am

Quindi, bisogna intervenire creando una linea diretta di


tubazioni dalla centrale termica alla scala dove ci sono gli
alloggi sfavoriti?

Di solito è sufficiente tarare la pompa od il bypass


differenziale in modo adeguato ed infine modificare le
impostazioni della centralina climatica; in caso di problemi
di circolazione invece è possibile provare ad effettuare un
lavaggio degli impianti con appositi liquidi che lavano e
ripristinano le portate d'acqua.

Enrico

22/1/2014 06:08:30 pm

Abito in un fabbricato bifamiliare degli anni '70, il mio è


quello a piano terra di circa 100-120 mq di cui su 4 stanze
+ 1 bagno e lavanderia muniti di caloriferi di ferro di
grande dimensione (solo quelli del bagno e della
lavanderia sono piccoli), 2 di queste stanze, oltretutto
grandi, vengono usate poco; inoltre non c'è nessuno
scarico che porta sul tetto, nemmeno quello del piano
cottura. La cucina-sala avendo anche il fuoco di legna
hanno obbligato il precedente proprietario, 15 anni fa
quando venne installata una caldaia Beretta stagna
normale (con scarico a parete) all'interno della cucina
vicino alla finesta, a fare 2 fori in basso a circa 20 cm da
terra sulle pareti parallele entrambe con finestre di grandi
dimensioni e coi vetri fini, che permettessero alle stanze di
prendere aria. Ora avrei internzione di cambiare prima la
caldaia, che inizia a fare problemi più con l'acqua calda
della doccia che con il riscaldamento (il tecnico
autorizzato ha detto che ci vogliono euro 500,00 alla
riparazione), anche se usiamo l'acqua non molto infatti
abitiamo in 2, valutando se data l'età del fabbricato e dei
relativi impianti idrici, l'obbligo dello scarico sul tetto
infatti sopra c'è un altro appartamento+mansanrda, quindi
bisogna salire con lo scarico almeno di 6 ml se conviene o
meno installarne una a condensazione con le relative
valvola termostatica e i contabilizzatorie per ogni
calorifero, ma volevo sapere se valeva la pena dato perchè
per 8 ore al giorno circa l'appartamento è vuoto. Più avanti
verranno anche cambiati i serramenti perchè la spesa
annuale del gas è di euro 2.027,14 per un totale di mc
2.279 confrontata a quella di un appartamento in
condominio della stessa superficie, della stessa età, ma
dove c'è il riscaldamento centralizzato la spesa annua è di
circa euro 1.860,11 e mc 1.705 ma la caldaia è esterna (in
un locale apposito) e quindi non c'è nessun obbligo di
presa d'aria da fuori per l'appartamento come attualmente
ho io. Grazie e salve

Buongiorno,
il primo consiglio è di cambiare caldaia e mettere valvole
termostatiche in modo da abbassare gli sprechi nelle
stanze che non usi e poter chiudere uno dei due grossi fori
(la caldaia deve essere installata in modo stagno); in una
proiezione già con il primo intervento si potrebbero
risparmiare 400/500 mc di gas od anche più.
Se poi cambiate anche gli infissi avrete decisamente un
comfort maggiore e le spese con entrambi gli interventi
saranno dimezzate.

Buongiorno
Da quando abbiamo le valvole termostatiche ho un locale
(sala che raggiunge i 19° pur avendo il regolatore su 4.5.
Ho chiamato il tecnico che mi ha aperto un poco il
detentore e promesso di alzare la temperatura dell'acqua
della caldaia; inizialmente ho avuto un miglioramento di un
grado ma che il successivo abbassamento della
temperatura esterna ha subito vanificato. Come posso fare
per ottenere un poco di calore?.
Ho inoltre verificato la posizione del contabilizzatore che
risulta NON a 2/3 del calorifero:questa posizione è
regolata da una legge o è una consuetudine?
Aprendo il detentore ho un aumento di consumo pur non
modificando la posizione del regolatore?
Grazie
ivo

Buongiorno,
innanzi tutto deve verificare la temperatura del radiatore:
tenendo la valvola tutta aperta (posizione 5) il radiatore
deve avere una temperatura abbastanza omogenea; se
così non fosse il problema è nella valvola, nella posizione
della testina o comunque legato al radiatore. Se invece la
temperatura è costante dalla cima al fondo significa che
c'è una buona circolazione e che quindi il problema è nella
regolazione dell'acqua dalla centrale termica o comunque
nelle impostazioni dell'impianto.
La posizione del contabilizzatore va calcolata al centro del
medesimo e dipende fondamentalmente dal prodotto e dal
costruttore: in ogni caso è fondamentale il criterio di
omogeneità e cioè che tutti i contabilizzatori siano alla
stessa altezza relativa.
Il consumo aumenta solo se il radiatore scalda di più e
quindi se pur aprendo il detentore (che non capisco
perché fosse chiuso) il radiatore non ha aumentato la sua
resa, anche il consumo non sarà aumentato

Sergio Cioffi

5/2/2014 12:29:37 am

Ho una caldaia autonoma di 24 kW ed abito in un


appartamento di 60 metri quadrati: sono obbligato a
montare le valvole termostatiche

Salve,
obbligato non direi, a meno di interpretazioni "integraliste"
della normativa, ma quello che ci tengo a precisare è che
le valvole termostatiche prima di essere un obbligo sono
un utile strumento di risparmio energetico e quindi vanno
installate quando è necessario e per evitare degli sprechi:
se il suo impianto funziona già bene e riesce ad ottenere
esattamente le temperature che desidera in ogni ambiente
allora le valvole non le servono a nulla.

Francesco

5/2/2014 06:52:05 pm
Cortesemente su un corpo di elementi radianti, il
contabilizzatore di calore va installato al centro oppure in
qualsiasi parte? Le disposizioni cosa dicono? Grazie

Salve, i vari costruttori danno indicazioni sulla posizione


corretta che normalmente si trova a metà della larghezza
ed a tre quarti dell'altezza;
ripeto che però la cosa fondamentale è il criterio di
omogeneità e cioè che siano installati in modo identico su
tutti i radiatori del condominio.
In caso fosse impossibile seguire il criterio di omogeneità
si dovrà tenere conto delle diverse posizioni di
installazione con dei coefficienti correttivi.

Franco

8/2/2014 06:26:14 pm

Buon giorno in seguito ad una ristrutturazione del mio


impianto di riscaldamento autonomo ho fatto installare ai
termosifoni e termoarredi le valvole e testine
termostatiche. Sentito che ogni 4 anni devo sostituire il
liquido interno. Le chiedo cortesemente se quanto è vero
se è una operazione di semplice o necessita il
professionista e /o in alternativa alla regolazione della
temperatura al singolo termosifone cosa posso usare in
alternativa? Grazie

Questa è bella: dovrebbe cambiare il liquido nelle valvole o


nei radiatori? In ogni caso non hi mai sentito niente di così
insensato. Le valvole non sono ricaricabili e l'acqua nei
termo non va mai sostituita

Buonasera, avrei bisogno di un suo parere. Abito in


mansarda con impianto di riscaldamento a metano
autonomo. La temperatura delle camere da letto rimane
sempre molto più fredda rispetto alla zona giorno dove
sono stati chiusi i termosifoni ed è stata installata una
stufa a pellets il cui calore non fa partire il termostato che
è stato oltretutto spostato nel vestibolo della zona notte.
Lei pensa che possa essere una soluzione tecnicamente
valida e utile applicare delle valvole termostatiche ai
termosifoni delle camere per avere una temperatura
gradevole e costante. In caso affermativo devo rivolgermi
ad un semplice idraulico o ad un perito termotecnico?
Grazie

Salve Nico,
direi proprio che il suo è il classico caso in cui le valvole
termostatiche possono essere di grande aiuto: installando
le valvole su tutti i termo ed utilizzando il termostato solo
più come programmatore orario, potrà regolarsi la
temperatura più gradevole per ogni ambiente.
Normalmente è sufficiente l'intervento di un idraulico con
sufficiente esperienza.

claudio

12/2/2014 02:39:08 am

bUONASERA, PER QUANTO RIGUARDA L'ALTEZZA DI


INSTALLAZIONE DEI CONTABILIZZATORI, (2/3) ESISTE
UNA TOLLERANZA FRA LE ALTEZZE ADOTTATE NEI VARI
APPARTAMENTI? GRAZIE

Salve,
non so cosa intende per tolleranza: se parliamo di qualche
millimetro sopra o sotto allora non ci sono problemi ma se
spostiamo il contabilizzatore di vari centimetri allora è
chiaro che iniziamo a commettere degli errori
proporzionalmente agli spostamenti.
Esiste la possibilità di correggere tali errori in fase di
conteggio usando alcuni parametri di calcolo ma in questi
casi conviene chiedere al costruttore degli apparecchi

stefano

12/2/2014 07:06:16 pm
Nella camera in cui dormo la valvola è in posizione di 0 (va
da 0 a 5 modello vecchio). Va bene o per l'impianto
conviene mettere sul minimo e cioè 1. Se in posizione 1
perchè?

Salve,
la valvola la può essere posizionata a piacimento: tenga
presente che comunque la posizione 1 corrisponde a circa
12 gradi e quindi il radiatore sarà comunque quasi sempre
freddo.

Fabrizio

19/2/2014 09:27:38 am

Salve,
Io vorrei sapere se è possibile far "fesso" il
contabilizzatore e far rilevare un consumo minore di quello
effettivamente richiesto.
La ripartizione del termotecnico è obbligatoria o sarebbe
solo corretta?
Grazie

Buongiorno,
chiaramente ogni oggetto tecnologico può essere
manomesso da persone esperte ma è anche vero che ogni
manomissione lascia traccia e può essere smascherata. In
particolare i contabilzzatori sono dotati di un contatto
antismontaggio, da un sigillo di chiusura e di vari algoritmi
che verificano il corretto funzionamento.

Francesco

24/2/2014 07:06:58 pm

Muri sprovvisti da isolante.


Qual'è il materiale sicuro per una buona coibentazione?
Quello naturale o chimico?
Grazie per la risposta.
Salve Francesco,
se intende isolante da mettere in intercapedine (muri di
due strati di mattoni con aria in mezzo) attualmente il
miglior rapporto qualità/prezzo dovrebbe averlo i fiocchi di
carta reciclata.
Se invece parliamo di un cappotto esterno direi che i
sistemi più validi sono le classiche lastre di polistirolo
estruso, posate e create per l'apposito scopo.
In ultima analisi se volessi fare un cappotto interno invece
preferirei materiali biocompatibili come il sughero.

saverio

3/3/2014 04:02:20 am

Salve ho una domanda.


ho il riscaldamento autonomo ed ho montato le
elettrovalvole. L ho fatto poiché ho una casa a due piani di
cui uno seminterrato. Dunque per scaldare l inferiore al
superiore si bolliva. Da quando abbiamo messo le valvole
la situazione è migliorata nettamente. Mi chiedo però per
diminuire i consumi conviene spegnere quando ppossibile
la caldaia o abbassare al minimo (1) tutte le manopole?
Tenga presente che su un termosifone il tecnico non ha
istallato la valvola sostenendo che uno deve rimanere
sempre acceso per evitare sovraccarichi.

Grazie

Per ottimizzare la resa dell'impianto deve abbassare il più


possibile la temperatura della caldaia e regolare le valvole
in modo da avere le temperature ottimali nei vari locali;
facendo ciò si eviterà il continuo accendere e spegnere del
bruciatore che è motivo di consumi elevati. Inoltre più la
temperatura di caldaia è bassa e più è elevata la resa della
stessa.

saverio
3/3/2014 03:52:41 pm

Ottimo provvedo subito. In effetti la caldaia si accende e


spegne di continuo tanto che pensavo fosse guasta.
Provo e le dico. Mille grazie

Luigino

5/3/2014 10:44:52 pm

Salve.
Abito in un condominio provvisto di contabilizzatori,quindi
pago le quote fisse piu' il consumo,quest'ultimo calcolato
sul coeff.energetico
fisso x tutti i termo e il coeff.globale di trasmissione che
varia in base alla dimensione del termo.
la mia domanda è come calcolo il variabile dopo che ho
preso tutte le misure dato che credo vi siano degli errori in
quelli che mi vengono addebitati?

Salve, quello che chiama coefficiente globale è legato alla


tipologia di radiatore (ghisa, a colonne, sagoma, etc...),
mentre l'altro coefficiente non è altro che un numero
proporzionale alla potenza del radiatore.
Quindi per un controllo dovrebbe risalire da apposite
tabelle alla potenza in Watt dei suoi radiatori (e magari
anche a quella di qualche altro condomino) e verificare
che i coefficienti siano proporzionali alle suddette potenze

Luigino

6/3/2014 03:12:46 pm

Grazie x la sua gentilezza, ma a questo punto credo che


non riuscirò
mai a fare un controllo dato che l'unica cosa che sò è che
sono di ghisa x il resto è notte fonda.grazie comunque.

Monica
6/3/2014 11:48:22 pm

Buongiorno,
abito in Piemonte, in un condominio formato da 4
appartamenti con sistema di riscaldamento centralizzato.
E' necessaria l'installazione delle valvole termostatiche
anche nel caso di un immobile con così poche unità
abitative? Grazie sin da ora per la risposta.

Salve monica,
La norma prevede l'installazione delle valvole e dei
contabilizzatori anche per condomini di piccole dimensioni
come il suo. Non dimentichiamo però che la spesa è
detraibile fiscalmente e che i vantaggi di gestione ed
ambientali sono notevoli

Maria

16/3/2014 02:26:14 am

Gentilissimo Signore.Avrei bisogno del suo aiuto e Le sarei


molto grata se potesse darmelo.Divido le spese per il
gasolio con mia sorella che è proprietaria di 2 piccoli
appartamenti ,mentre io ne ho uno di più ampie
dimensioni.Abbiamo in comune un deposito per il gasolio e
la caldaia.Abbiamo sempre diviso le spese in base ai mq
dei radiatori (in base ai calcoli fattaci a suo tempo dal
tecnico esecutore dei lavori),molto bonariamente visti i
nostri ottimi rapporti.Quest'anno abbiamo modificato
l'impianto rendendo indipendente il riscaldamento dei 3
appartamenti fermo restante la comunione del deposito
gasolio e della caldaia.Sono stati installati 3 contaore
(leggendo ora le sue risposte capisco che Lei li avrebbe
sconsigliati ma noi da ignoranti ci siamo affidate al
tecnico...).Ora ho un dubbio.Come si calcola la spesa di
ciascuno?
1)In base al numero delle ore
2)In base al numero delle ore e ai mq dei radiatori come
dice qualcuno? In questo 2 caso come si procede per il
conteggio delle spese sapendo il costo per 1 ora di
funzionamento?
Non Le sarò mai abbastanza grata per il suo valido
aiuto.Cordiali saluti Maria

Buonasera,
al di là della scarsa affidabilità dei contaore, la ripartizione
consigliata è quella comprensiva di quota fissa: in pratica
se spendete 10000 euro di gasolio 4000 (40%) li dividete
in millesimi di riscaldamenti (metriquadri, elementi
radiatori, o volumetria riscaldata) mentre i restanti 6000
euro (60%) li dividete secondo i contaore.
Nulla vi impedisce di cambiare le percentuali precedenti se
non il buon senso

dopo aver installato il termoregolatore, si puo' coprire il


termosifone con il copricalorifero? grazie.

Salve Domenico,
se per copricalorifero intende una struttura che nasconde
completamente il termosifone, inclusa la valvola
termostatica, è fortemente sconsigliata la copertura; in
effetti esistono valvole apposite dotate di sonda remota
che permettono di utilizzare copritermo, rimanendo la
sonda al di fuori dello spazio rinchiuso dalla copertura
(che comunque ricordiamo fa perdere anche buona parte
della resa del calorifero)

Fernando

22/3/2014 02:44:09 pm

Se i termosifoni di notte scendono di temperatura, ma io


devo tenere una stufetta elettrica nella cameretta del
bambino che non sta bene, pago 2 volte? ( la corrente
elettrica e il caldo che il sensore sul termo rileva ?)
grazie

Salve,
il contabilizzatore rileva la temperatura a contatto con il
radiatore oltre che la temperatura ambiente; se la
temperatura del radiatore non aumenta il contabilizzatore
non inizia nemmeno a conteggiare.
Unica attenzione, non metta la stufetta che butta proprio
contro il radiatore

sabrina

23/3/2014 08:13:24 pm

Buongiorno. Ho letto tutte le riposte e ringrazio


veramente, perché mi sono state molto utili per capire un
po' l'argomento.
Però non ho trovato casi analoghi al mio, sul quale non ho
tutt'ora le idee molto chiare
In sintesi: appartamento al primo piano con portico sotto,
reparto notte chiuso da porta in legno; camera da letto col
calorifero spento da anni, dormo anche l'inverno con il
vetro aperto per motivi respiratori.
Ora, mettendo le valvole, posso lasciare tutto
completamente spento? se non riesco ad azzerarlo, il vetro
aperto fa sì che il calorifero continui a pompare invano, e i
costi mi aumenterebbero in maniera assurda (oltre allo
spreco, che attualmente è evitato).
Oppure mi conviene chiedere di chiudere del tutto il
calorifero (premesso che la casa in collina è senza
riscaldamento quindi sono abituata a temperature basse)?
Grazie

Salve,
con le valvole può fare ciò che le è più utile:
- lasciare il radiatore spento (posizione zero)
- lasciare il radiatore su antigelo (posizione fiocco di neve)
- lasciare il radiatore al minimo (posizione uno)

Quindi non si preoccupi, non cambia nulla rispetto alla


situazione attuale, se non che ora è più libero di impostare
le cose a sua comodità.
Fernando

24/3/2014 06:06:27 am

Grazie per la risposta sulla stufetta.


Avrei un altro quesito.
In montagna il condominio in cui ho un alloggio ha deciso
di mettere il sistema di rilevazione del calore, come da
legge della regione piemonte.Tuttavia alcuni condomini
hanno posto il tema di non far gelare i tubi dell' acqua che
in parte passano all'esterno del fabbricato, in quanto tutti
gli alloggi sono 2° case e se contemporaneamente i
condomini non abitano, situazione abbastanza frequente,
e chiudono tutte le valvole termostatiche,
la casa puo gelare, almeno in via teorica.
Inoltre l' inerzia termica è tale che se teniamo chiuso per
risparmiare, ci vuole almeno una giornata per arrivare a
18/20 C°.
L' impianto è ovviamente centralizzato senza alcun
termostato interno.
Domanda: esistono sistemi con valvole termoregolatrici
con il minimo regolabile che colloquino via bluetooth con
una centralina con termostato regolabile via GSM?
Grazie per la sua gentilezza.

Buongiorno,
innanzi tutto vorrei precisare che anche le testine
termostatiche sono dotate di posizione antigelo:
chiaramente spetta all'utilizzatore ricordarsi di lasciarle su
tale posizione piuttosto che chiudere completamente il
radiatore.
In ogni caso esistono moltissimi sistemi con valvole
elettroniche comandate tramite termostato radio, il quale
a sua volta può essere attivato a distanza (GSM, o
internet).
I maggiori produttori sono Siemens, Honeywell, Caleffi,
etc...

Marra78
26/3/2014 11:09:05 am

Salve io sono in procinto di cambiare casa(in affitto)nella


casa dove vorrei andare (casa di recentissima costruzione
massimo 4 anni) hanno il centralizzato di nuova
generazione con valvole contacalorie,io però vorrei usare
la mia stufa a pellet quindi mi hanno detto che se io tengo
i termosifoni chiusi e uso la stufa pagherei solo il fisso
della caldaia,é vero?Mi potrebbe consigliare una soluzione
per risparmiare usando il pellet?

Salve,
è esatto: tenendo radiatori chiusi pagherà solo la quota
fissa.
Si informi però a quanto ammonta tale quota per non
avere brutte sorprese, ed attento alla stufa a pellet: deve
essere dotata di canna fumaria a norma e soprattutto il
locali nei quali viene installata devono essere
opportunamente areati (il rischio è la mancanza di
ossigeno)

Marra78

26/3/2014 07:16:33 pm

Grazie mille per l'informazione e per la velocità col quale


mi ha risposta,è buono sapere che esistono persone che si
prodigano ad aiutare chi ne capisce decisamente meno su
questi argomenti...

Francesco

28/3/2014 08:38:52 pm

Gent.mo, non ricordo se ho fatto già questa domanda.


Gli elementi radianti in un alloggio devono trovare la loro
collocazione obbligatoria sotto le finestre del bagno,
cucina,
soggiorno e stanze da letto? Grazie
Buongiorno,
non esiste una posizione "obbligatoria" per i radiatori;
nella edilizia anni 60 sembrava logico ricavare nicchie
sotto finestra per incassare i radiatori in modo da non
portare via altro spazio alle pareti, ma tale scelta
comportava un assottigliamento della parete proprio in
corrispondenza della nicchia stessa con notevoli aumenti
di dispersioni.

Giorgio

1/4/2014 10:49:32 pm

Buongiorno. Nel condominio di mia madre dovrebbero


approvare l'installazione delle valvole e relativi
contabilizzatori. E' preoccupata del maggior consumo
perché essendo all'ultimo piano di un condominio del '58, i
suoi termosifoni (in ghisa) sono con maggior numero di
elementi rispetto agli altri condomini.
E' realistico il suo pensiero oppure no?

Buongiorno,
il problema potrebbe sussistere nel senso che sicuramente
ci sarà un risparmio globale a livelli di condominio ma non
è assolutamente detto che i singoli alloggi abbiano tutti gli
stessi vantaggi. In particolare chi ha vecchi infissi, ultimi
piani o piani terra e freddolosi in genere, si trovano a non
ottenere risparmi e magari anche ad avere qualche
rincaro. D'altronde il principio che si instaura con
l'installazione dei contabilizzatori è quello di far pagare
l'energia a chi la consuma e di conseguenza incentivare i
singoli ad essere parsimoniosi ed ad investire in soluzioni
per il risparmio energetico.

Claudio Valsecchi

2/4/2014 04:24:44 am

Buongiorno, questa volta il nostro dubbio non riguarda i


contabilizzatori ma l'addolcitore installato nel locale
caldaia.
Purtroppo il conduttore ci ha lasciato a piedi causa
fallimento e non sappiamo come gestirlo.
Abbiamo acquistato il sale e vorremmo sapere (se
l'argomento è pertinente):
Quanto sale bisogna mettere nel bidone?
Bisogna riempirlo?
Dentro il bidone c'è dell'acqua. Il sale deve arrivare fin
sopra l'acqua o deve stare sotto?
Grazie per il vostro prezioso contributo.
Claudio Valsecchi

Buongiorno,
le rispondo velocemente nonostante il tema sia poco
inerente:
il bidone può essere riempito di sale anche fino all'orlo
perché in realtà è la salamoia che si crea sul fondo ad
essere utilizzata dall'addolcitore per fare i lavaggi. Il
problema nella gestione del'addolcitore è che
periodicamente è necessario testare la durezza dell'acqua
in uscita per poi decidere e tarare il numero di lavaggi
settimanali.

Luigino

25/4/2014 07:19:58 pm

Buongiorno,
Possiedo 2 appartamenti:1 vuoto e 1 ci abito e da
quest'anno siamo passati ai contabilizzatori.la mia
domanda è sulle quote fisse.suddivise tra:IMPEGNO DI
POTENZA e CONSUMO MINIMO X IMPEGNO CALDAIA.non
discuto nulla x quanto riguarda l'appartamento vuoto e
tenuto con i termo chiusi.ma dove abito perchè devo
pagare un consumo minimo quando il riscaldamento viene
regolarmente usato.non dovrebbe a fine stagione essere
sottratto dal consumo totale. Grazie anticipatamente
Buongiorno,
la cosiddetta quota fissa (o a millesimi) si applica per
evitare troppe sperequazioni tra gli appartamenti (quelli
più esposti, quelli meno riparati e via dicendo) oltre che
per tenere conto delle dispersioni dell'impianto. In ogni
caso la quota da applicare in percentuale non dovrebbe
superare il 40% ed è uno svantaggio nel caso di alloggi
vuoti: in pratica più è alta la quota fissa più si
svantaggiano quelli che consumano poco o niente, più è
bassa e più si svantaggiano quelli che consumano molto.

Luisa

12/10/2014 07:48:55 am

Nel mio condominio dopo il primo anno di riscaldamento


con valvole termostatiche e contabilizzatori viene proposta
la variazione della quota fissa dal 30 al 50 % che viene
applicata ai metri cubi dell'appartamento,mentre prima
era in base alla potenza dei radiatori. Lei invece parla
sempre di quota fissa in millesimi: cosa ne pensa?
Ovviamente i cambiamenti sono dovuti al fatto che la
maggioranza dei condomini ha speso di più non avendo
apportato nessuna miglioria. Io ho sostituito i vecchi
termoconvettori con radiatori in acciaio e ho risparmiato.

Buongiorno Luisa,
le due cose molte volte coincidono: le tabelle millesimali
per il riscaldamento sono costruite od a partire dai metri
cubi riscaldati oppure dal numero di elementi scaldanti
installati. A mio avviso la soluzione più corretta è la
seconda perché tiene conto dell'impegno di potenza che a
parità di volume potrebbe essere minore per appartamenti
ristrutturati e quindi con meno dispersioni (e quindi meno
elementi installati)

pietro

26/4/2014 10:42:56 pm
Buongiorno, volevo chiederLe se, data la delibera
assembleare che ha deciso l installazione di queste
valvole, posso incaricare una ditta di mia fiducia per l
installazione ovviamente accertandomi presso l
amministratore del tipo di valvole che saranno installate
presso gli a
tri condomini.
posso poi evitare di installarle su due termosifoni, su un
toale di 6, in quanto li tengo sempre chiusi perche' vicini a
mobili antichi ?
grazie mille
pietro

Buongiorno,
per quanto riguarda le termovalvole non credo vi siano
problemi, sempre inteso che in ogni caso vadano applicati
i contabilizzatori:
a mio avviso però converrebbe sostituire le vecchie valvole
(sempre che lo siano) con quelle nuove, proprio per
evitare in futuro inconvenienti quali perdite, valvole
bloccate, e non in ultimo la sicurezza di poterle chiudere

pietro

27/4/2014 10:43:17 pm

Grazie mille, si le valvole sono vecchie, palazzo anni 70.


certamente farei installare valvole e contabilizzatore dopo
aver accertato tipo e marca delle valvole che saranno
intallate presso gli altri condomini.

pietro

27/4/2014 10:43:31 pm

Grazie mille, si le valvole sono vecchie, palazzo anni 70.


certamente farei installare valvole e contabilizzatore dopo
aver accertato tipo e marca delle valvole che saranno
intallate presso gli altri condomini.
pietro

27/4/2014 10:44:01 pm

Grazie mille, si le valvole sono vecchie, palazzo anni 70.


certamente farei installare valvole e contabilizzatore dopo
aver accertato tipo e marca delle valvole che saranno
intallate presso gli altri condomini.

gino

28/4/2014 06:00:36 pm

Buongiorno.
Abito al 6° e ultimo piano,ed essendo le spese di
riscaldamento esorbitanti ho deciso di staccarmi dal
centralizzato(a colonne)e
installare una stufa a pellet con camino a tetto.Abito in
piemonte e alcuni mi hanno detto che questa regione non
lo permette al di là dell'assenso condominiale.su internet
però ho trovato addirittura un pdf della reg. piemonte che
dice il contrario.mi può fare chiarezza lei?

Salve,
purtroppo la normativa piemontese si scontra
effettivamente con quella nazionale, la quale prevede il
distacco dall'impianto centralizzato previo presentazione
di una relazione di un termotecnico che attesti che tale
distacco non comporti un danno per gli altri alloggi. In
Piemonte la cosa non è prevista, ed anzi osteggiata, anche
se vedo grosse incongruenze con altre leggi nazionali
come quelle sulla concorrenza ed il libero mercato; quindi
mi preoccuperei di più di non avere grane coi vicini per
canne fumarie e cose simili ma della "polizia regionale" mi
preoccuperei meno. In ogni caso potrebbe sempre
mantenersi attaccato all'impianto e pagare la quota fissa.

gino
28/4/2014 10:16:46 pm

Grazie per la sua risposta,ma il problema è la quota fissa


1200 euro x appartamento di 149 mq e l'azienda che
gestisce tutto il discorso riscaldamento che se non legale
non mi darà sicuramente il consenso al distacco, essendo
molto famosa dalle nostre parti in molti uffici legali x
contratti chiamiamoli "CAPESTRO"...

Capisco, ma in ogni caso il consenso lo deve dare


l'assemblea condominiale e non l'azienda che gestisce
l'impianto.

marriussc

1/5/2014 06:04:00 am

salve ..provate a ckiudera la valvola ke e uscita dell aqua


dall termosifone, togliete il tappo poi con la caciavite..

Alfio

5/5/2014 03:38:43 pm

Salve... volevo solo chiederLe: in estate le valvole devono


essere messe su zero?

Salve, essendo l'impianto centrale spento non dovrebbe


fare alcuna differenza ma per esperienza le garantisco che
conviene tenerle tutte aperte sulla posizione massima: in
questo modo si evita il rischio che rimangano bloccate in
posizione di chiusura.

Marina

19/6/2016 07:17:21 am

Anche i tecnici che vennero a casa dissero così, di lasciare


le valvole al massimo. Ancora però non riesco a capirne il
motivo (verrebbe logico fare il contrario, no?)... Perché
sullo 0 dovrebbero bloccarsi?

pietro

10/5/2014 09:35:35 pm

Volevo chiedere ancora un chiarimento.


L'assemblea ha deliberato una ripartizione di questo tipo:
20%in base ai millesimi e 80 in base ai consumi.
Le sembra una decisione corretta o ci sono dei criteri
minimi da rispettare imposti dalla legge che non possono
essere derogati ?
Grazie.

Salve,
non esiste, per ora, una normativa precisa: esiste però il
buonsenso
e per un condominio nuovo potrebbe essere corretta la
suddivisione 20%-80% ma sicuramente per un vecchio
immobile non ristrutturato sarebbe meglio alzare la
percentuale a millesimi anche fino al 40%

peter

11/5/2014 03:15:40 pm

Grazie ancora per la solerzia e la cortesia con cui


risponde: l'edificio e' del 1970.
Mi scuso se approfitto ancora della Sua pazienza ma Le
chiedo per quale motivo sarebbe meglio una ripartizione
come quella da Lei suggerita?
Grazie.
Pietro

Il problema di ripartire i costi utilizzando una quota a


millesimi nasce dal fatto che l'impianto centralizzato a dei
costi fissi (perdite di calore dalle tubazioni, etc..) ed anche
perché tra gli appartamenti non ci sono isolamenti; quindi
se anche un alloggio tenesse le valvole chiuse tutto
l'inverno ci sarebbe comunque un consumo che si
dovrebbero pagare i condomini vicini e lontani. La quota
fissa rappresenta questo consumo, che è molto difficile da
calcolare a priori, ma che sicuramente è più elevato per i
vecchi impianti e condomini

Marco

19/5/2014 07:05:55 pm

Buon giorno. Scrivo dalla provincia di Torino. A seguito


dell'obbligo di installare le termovalvole imposto dalla
regione Piemonte, ci stiamo accingendo ad adeguare i
nostri condomìni alla normativa. Si tratta appunto di 3
palazzi separati (più di 100 alloggi) con un'unica centrale
termica per un totale di oltre 500 termosifoni. I nostri
dubbi sono i seguenti:
1) con tutti questi caloriferi, l'impianto potrebbe avere dei
problemi di corretto funzionamento? C'è un limite oltre il
quale è sconsigliabile l'utilizzo delle termovalvole?
2) Sarebbe possibile installare le valvole e
contestualmente anche dei cronotermostati per una
miglior regolazione della temperatura nell'arco della
giornata?
Grazie mille e complimenti per il sito.

Saluti

Salve, vista l'estensione dell'impianto immagino che


questo sia suddiviso in modo che ci siano diverse mandate
e quindi con più circolatori: se così fosse sarebbe
sufficiente installare circolatori a flusso variabile al posto
di quelli esistenti; in ogni caso si può richiedere un rilievo
di un termotecnico per fugare eventuali dubbi.
Se le esigenze lo richiedono invece che le normali
termovalvole si possono installare valvole elettroniche con
cronotermostati radio, e ciò si può fare anche
parzialmente, per esempio per uffici e negozi se presenti.
Rita
23/5/2014 11:01:56 pm

ho letto che il contabilizzatore conteggia sia le calorie del


calorifero sia quelle dell'ambiente.
avendo un appartamento scarsamente soleggiato,(a nord,
piano terreno con montagna di fronte lato ovest, Zero
sole) io chiudo la valvola per risparmiare tanto non
scaldano più di 15° quando fa troppo freddo tipo meno di
2° al esterno, e ascendo il condizionatore che mi scalda di
più, quindi caloriferi spenti ho un bimbo piccolo e devo
tenere una certa temperatura dentro casa.
vorrei sapere se pago anche il calore del condicionatore?
gradirei tantissimo la tua risposta ...... Noi siamo stuffi di
questi contatori hanno creato una marea di problemi
termici e spendiamo molto di più che prima ......
Grazie.-

Salve Rita,
il contabilizzatore (parliamo di quelli con doppia sonda
integrata) calcola la DIFFERENZA tra temperatura
ambiente e quella del calorifero, e la maggior parte dei
modelli inizia a conteggiare solo se il calorifero raggiunge
una temperatura minima; quindi se tiene i caloriferi chiusi
non dovrebbe mai accadere che i contabilizzatori inizino a
conteggiare alcun consumo.

matteo

27/5/2014 05:29:53 am

Buonasera.
Volevo chiedere questo: nel mio palazzo hanno deciso di
mettere la contabilizzazzione con le valvole...ma se io
voglio mettere solo i contabilizzatori senza valvole posso ?
e se metto solo i contabilizzatori, con un calcolo 30 per
100 fisso e 70 consumo il mio conto finale raddoppia
rispetto all anno passato ?
grazie e complimenti per il forum
Salve,
se installa solo i contabilizzatori (che a mio avviso è
possibile),
la spesa sarà calcolata come a tutti gli altri utenti e cioè la
quota fissa secondo i millesimi, e siccome i suoi radiatori
saranno sempre molto più caldi di quelli dotati di
termovalvole, con molta probabilità la quota variabile sarà
molto più alta degli altri condomini (ma è impossibile
ipotizzare di quanto)

matteo

28/5/2014 03:28:52 am

ok grazie.
e grazie per il servizio che svolgete.

angelo

31/5/2014 03:03:52 am

ho un monolocale di 25 mq. in valle Susa,quest'anno


cambiano la caldaia da gasolio a metano,sono costretto a
mettere valvole termostatiche e contabilizzatore? abbiamo
una ripartizione 50% contaore. grazie

Salve,
essendo in Piemonte esiste l'obbligo di installazione delle
valvole al di là della sostituzione della caldaia, ma è solo
combinando la nuova caldaia con le nuove valvole e
contabilizzatori è possibile accedere alla detrazione fiscale
del 65%

angelo

2/6/2014 05:18:23 pm

grazie e complimenti

paolo
2/6/2014 08:18:31 pm

Buongiorno, abito in un appartamento a Bologna servito


dal teleriscaldamento (circa 1500 appartamenti). Abbiamo
già predisposto la contabilizzazione per le sottocentrali
che servono il primario (cioè siamo in grado di
contabilizzare tramite tariffa binomia (60-40 che calerà al
70-30 i vari gruppi di condomini) ed ora i vari condomini
sono liberi di installare o meno i ripartitori e le valvole. Le
chiedevo:
1) e' necessario effettuare il lavaggio dei termosifoni?
Credo li debbano smontare e lavare all'interno uno per
uno.
2) Alcuni consigliano dove possibile installare dei contatori
di calore, non ripartitori, nei sottoscala in modo da affinare
per gruppi sempre più piccoli (7-14 appartamenti) la
contabilizzazione del calore. Che in questo modo sarà
diretta e non una stima come nei ripartitori e poi
successivamente passare alla installazione dei ripartitori.
Cosa ne pensa?
3) Per quanto riguarda l'affitto dei ripartitori valvole per
10 anni è conveniente o pensa che legarsi ad una ditta
non sia consigliabile?
grazie in anticipo
Paolo

Buongiorno Paolo,

1) il lavaggio dell'impianto è consigliabile quando si sia


verificata la presenza di scorie all'interno dello stesso; tale
lavaggio può essere effettuato facendo circolare
nell'impianto un liquido apposito, dopo il quale va
risciacquato ed addizionata la nuova acqua con liquidi
inibitori della corrosione.

2) Il fatto di poter contabilizzare l'energia in gruppi


ristretti di utenti può essere utile per calcolare le
dispersioni tra centrale e sottocentrali ma al fine di
effettuare una ripartizione potrebbe risultare
completamente inutile in quanto se il regolamento
condominiale fissa come quota comune quella calcolata al
contatore "principale" allora i contatori "secondari"
diventano superflui.

Inoltre chi la pagherebbe la differenza tra ciò che


contabilizza il contatore principale e la somma di quelli
secondari? Al fine invece di una migliore comprensione del
funzionamento dell'impianto può risultare utile un
monitoraggio più capillare.
3) Onestamente il cosiddetto affitto delle valvole e
contabilizzatori è molto spesso un leasing mascherato (e
quasi sempre molto caro) che serve a far pagare parte
dell'investimento agli inquilini, scaricando in parte i
proprietari dall'onere della spesa. Purtroppo spesso in tal
modo gli inquilini vedono sfumare in parte o del tutto il
risparmio conseguente all'installazione delle valvole

adriana

2/6/2014 09:42:08 pm

Buongiorno, io abito in un Condominio di 5 piani e 16


appartamenti e non abbiamo ancora installato le valvole
termostatiche e contabilizzatore. Ma quest’anno ci tocca. E
io ho un problema, le attuali valvole dei miei 3 termosifoni
sono posizionate proprio quasi a contatto con la parete,
ovvero, c’erano i tubi a vista e io avevo fatto fare dei
cassonetti(20 anni fa) per coprirli, e le valvole dei
termosifoni(di modello piccolo) sono rimaste quasi a
contatto della parete dei cassonetti, i quali sono anche
tutti rivestiti in formica lavorata nera(cassonetti) e
verniciati di nero valvola e termosifoni di camera e cucina,
e rivestito con piastrelle azzurre(cassonetto) e verniciato
di azzurro valvola e termosifone del bagno. Per cui, le
valvole termostatiche sono di dimensioni superiori e non ci
stanno, e non intendo certo spaccare tutto e rovinare tutto
per 3 valvole. Chiedo quindi se in assemblea posso dire
all’Amministratore di non farmele metterle, e se posso dire
che mi venga fatto pagare solo i 3 contabilizzatori, il mio
idraulico mi ha detto che sono obbligatori solo i
contabilizzatori, non le valvole termostatiche, ma io non ho
ancora letto da nessuna parte delle indicazioni precise che
mi confermino questi due punti dolenti. Provo quindi
chiedere a lei le due risposte. Grazie.

Buongiorno,
il problema può essere risolto con l'installazione di valvole
con testina remota (ne avevo viste della Siemens e
Honeywell) e cioè valvole con un capillare ed ingombro
ridotto visto che il comando termostatico può essere
messo ad una certa distanza:
https://products.ecc.emea.honeywell.com/italyhc
/ecatdata/pg_remotethermostat.html
In ogni caso anche decidendo di mettere solo i
contabilizzatori (cosa possibilissima), rischia di andare
incontro ad una spesa di riscaldamento molto elevata a
meno di non tenere chiusi i radiatori suddetti.

adriana

3/6/2014 03:38:13 am

grazie intanto per la risposta, ma, mi sembra di capire che,


anche le valvole con testina ridotta sono comunque da
mettere in sostituzione di quelle attuali, e non è possibile
svitare i dadi che si trovano nel tubo che và al termosifone
ai lati delle valvole (non conosco il nome tecnico) se non
rompendo i cassonetti. Ho preso atto che è possibile far
mettere solo i contabilizzatori (sarebbe utile anche sapere
dov’è scritto), ma perché mi dice che spenderei così tanto
che dovrei tenere chiusi i termosifoni? Cosa per altro
impossibile visto che ci abito tutto il giorno? Non posso
regolare solo un po’ le mie attuali valvole? Non sono solo i
contabilizzatori che ripartono il calore tra tutti gli alloggi?
Le ore di calore non saranno sempre le stesse che sono
state messe in atto fino a quest’anno? Non riesco a capire
la differenza che avverrebbe nel contabilizzatore tra avere
quelle valvole o non averle. Se può ancora chiarirmi
questo enigma le sarei proprio grata.

adriana

3/6/2014 03:47:38 am

Grazie intanto per la risposta, ma, mi sembra di capire


che, anche le valvole con testina ridotta sono comunque
da mettere in sostituzione di quelle attuali, e non è
possibile svitare i dadi che si trovano nel tubo che và al
termosifone ai lati delle valvole (non conosco il nome
tecnico) se non rompendo i cassonetti. Ho preso atto che è
possibile far mettere solo i contabilizzatori (sarebbe utile
anche sapere dov’è scritto), ma perché mi dice che
spenderei così tanto che dovrei tenere chiusi i termosifoni?
Cosa per altro impossibile visto che ci abito tutto il giorno?
Non posso regolare solo un po’ le mie attuali valvole? Non
sono i contabilizzatori che ripartono il calore tra tutti gli
alloggi? E le ore di calore non saranno sempre le stesse
che sono state messe in atto fino a quest’anno? Non
riesco a capire la differenza che avverrebbe nel
contabilizzatore tra avere quelle valvole o non averle. Se
può ancora chiarirmi questo enigma le sarei proprio grata.

Capisco, ma tenga presente che potrebbe accadere che


una di quelle valvole cominci a perdere o si buchi il
radiatore o ci sia bisogno di manutenzionarlo e quindi
avere degli impedimenti su di un impianto non è mai una
cosa positiva.

Per i contabilizzatori non troverà scritto da nessuna parte


che sono i soli ad essere obbligatori perché non è così:
sono obbligatorie anche le valvole ma in caso di
impossibilità tecniche l'impianto può funzionare anche
senza valvole (nel senso che scalda comunque) mentre
senza contabilizzatori non si potrebbe ripartire la spesa.
Per la regolazione, è vero che in qualche modo può
regolare le valvole attuali, ma se hanno 20 anni ed inizia
ad aprirle e chiuderle di continuo è garantito che inizino a
perdere: le vecchie valvole non nascevano per essere
continuamente maneggiate ed ora che il tempo ha fatto il
suo lavoro direi che è un azzardo.

Inoltre, mentre senza valvole termostatiche il condominio


veniva regolato per avere calore appena sufficiente negli
alloggi più svantaggiati, il che corrispondeva magari ad
avere molto caldo in alcuni alloggi centrali, dopo
l'intervento credo verrà regolato in modo da dare calore in
modo un po' più abbondante, visto che comunque ognuno
può regolarselo in modo autonomo.

adriana

3/6/2014 10:47:25 pm

Grazie di nuovo per quanto indicatomi, intanto prendo atto


che l’obbligatorietà è per tutti e due i dispositivi e che
posso anche non mettere le valvole ma a mio solo rischio
presente e futuro, spero solo di non avere dei problemi con
gli altri condomini quando dovrò dirlo in assemblea, avrei
preferito essere tutelata da qualche “scritto” al riguardo. E
per quanto riguarda le regolazione delle mie valvole che ho
attualmente, prendo atto di quanto mia ha detto sulla
regolazione delle stesse rapportato alla regolazione
condominiale del calore che sarà sicuramente più
abbondante, che in effetti ha anche una sua logica dopo la
sua spiegazione, e quindi farò in modo di chiuderle un po’,
ma solo una volta all’inizio(o magari due, se vedo che con
la prima volta non và bene) e poi basta, di certo non mi
metterei a chiudere e ad aprire quel genere di valvole,
spero di aver capito bene e che sia possibile e attuabile
quest’ultima soluzione, se non mi dice più niente per me
vuol dire che và bene così. Grazie ancora per la
disponibilità e rinnovo i miei saluti.
Riccardo

4/6/2014 05:23:38 pm

Buongiorno, io abito al 1° piano in un condominio di 45


unità. Dal prossimo anno 2014/2015 l'assemblea ha
deciso di installare nuova caldaia tradizionale, con valvole
termostatiche e contabilizzazione del calore su ogni
radiatore delle unità abitative. la mia domanda è la
seguente: se per assurdo sono l'unico a tenere acceso i
caloriferi con valvole impostate al massimo consentito, a
parità di stesse ore di riscaldamento e costi del gas,
rischio di pagare più di quanto ho pagato l'anno
precedente, quando la spesa era ripartita a millesimi?

Grazie Riccardo.

Buongiorno, cosa intende per nuova caldaia tradizionale?


Vuole dire che non sarà a condensazione?
In ogni caso è difficile calcolare cosa accadrà quando le
valvole saranno installate: sicuramente però nella
situazione che lei immagina di 44 alloggi spenti e solo il
suo acceso, deve tenere presente che i 44 pagheranno la
quota fissa nonostante siano stati al freddo. Supponiamo
che ora consumiate 45000 mc di gas e gli alloggi siano
tutti identici e paghino per 1000 mc ognuno: se solo il suo
alloggio scaldasse immagino un consumo anche molto
elevato di 4000 mc di gas. Con i ripartitori il calcolo
sarebbe fatto così: 40% a millesimi e cioè 1600 mc da
dividere per 44 alloggi e gli altri 2400 (60%) tutti a suo
carico; quindi in una situazione estrema le cose
potrebbero essere molto svantaggiose anche se non credo
che possa sussistere un caso del genere soprattutto
perché ci sarebbero comunque consumi negli alloggi
almeno per evitare il gelo degli impianti

Riccardo

4/6/2014 11:55:44 pm
Buongiorno, la ringrazio per la tempestiva risposta. La
caldaia proposta è a condensazione (con valvole e
contatori su ogni radiatore). La parte di spese che
verranno ripartite a millesimi saranno calcolate sul 25%
del costo consumo totale, mentre il resto cioè il 75% sarà
ripartita a consumo. Prendendo in esame il costo consumo
Totale anno precedente che è stato pari a Euro 50.131,00
e la parte a me addebitata secondo il sistema di
ripartizione totale a millesimi è risultata pari a euro 961,63
(il mio appartamento ha 19 millesimi su un totale di 990,5
millesimi), ora con il nuovo sistema di ripartizione sopra
esposto e sempre nella situazione estrema di tutti i
condomini (44 su 45) che tengono chiusi i caloriferi (che è
ovvio che non potrà mai accadere, anche per i motivi che
mi ha esposto) e solo io li tengo accesi, a parità di costo
totale (Euro 50.131,00, stesse ore riscaldamento centrale
e stesso comfort), e ammettendo che sicuramente ci
sarebbe un costo totale inferiore perchè tutti i condomini
eccetto me chiudono i termosifoni, non è proprio possibile
sapere se pagherei di più di Euro 961,63 e se si potesse
sapere, quanto sarebbe di più? In via teorica se una
caldaia a condensazione dimensionata per un condominio
di 45 alloggi funzionasse per un solo alloggio, non
considerando tutte le tubazioni che dalla caldaia
raggiungono gli alloggi (che corrispondono agli sprechi e
che sono da addebitare per millesimi a tutti) potrebbe
consumare pari ad un costo simile di euro 961 (oppure
arrotondato a 1000) che è quanto mi è stato addebitato
per l'anno precedente?

Grazie Riccardo

Salve Riccardo,
il problema è che come faccio a quantificare le dispersioni
del vostro impianto? Inoltre la caldaia a condensazione è
modulante ma non riuscirà mai a modulare al minimo solo
per la potenza del suo alloggio e quindi farà molti cicli di
accensione e spegnimento con relativi consumi aggiuntivi.
Quindi una cosa è sicura: con solo il suo alloggio acceso e
le quote comuni al 25% la sua spesa sarebbe molto più
alta.

Gian gian

6/6/2014 06:15:01 pm

Adriana

13/6/2014 05:10:39 pm

Buongiorno, devo riprendere un momento quanto già


concluso il 4 giugno. Prima di cambiare quanto detto
all'Amministratore per far mettere solo i contabilizzatori
sui 3 radiatori sulla base di quanto si era poi concluso il 4
giugno, chiedo a lei, nel caso potessi far mettere anche la
valvola termostatica ad uno solo dei 3 radiatori(uno ha
uno spazio leggermente più grande) mi converrebbe farlo
oppure a quel punto non mi cambierebbe nulla (o
peggiorerebbe) dell'eventuale maggiorazione di spesa che
lei mi aveva ipotizzato spiegandomene anche i motivi?
Grazie ancora.

Buongiorno,
sicuramente avere una valvola nuova e funzionante non
può che essere un vantaggio sia per il risparmio sia per il
buon funzionamento;
Un problema potrebbe esserci per la testina termostatica
(se decidesse di installarla) che se troppo incassata o
chiusa nel copritermo, sicuramente non lavorerebbe al
meglio, facendola si risparmiare, ma mantenendo il
termosifone più freddo del dovuto.

Adriana

14/6/2014 09:18:13 pm

Grazie per la risposta. Anche se forse non mi sono


spiegata bene, perché, se mettessi quella valvola è perché
avrei già fatto valutare se lo spazio è veramente sufficiente
oppure no. Per cui, il dubbio era solo se, con 3 radiatori,
averne 2 senza valvola e 1 con valvola, era comunque
conveniente oppure non cambiava nulla di quanto mi
aveva già spiegato sulla maggiorazione della spesa se non
ci sono le valvole? Nel senso, o ci sono tutte e tre, o, per
averne solo una su tre non cambia nulla. Ma mi sembra di
capire che conviene comunque metterne anche solo una
su tre. Giusto? Se non vedo più nessuna risposta per me
significa che è giusto. Ringrazio sempre per cortesia nel
rispondere ai vari dubbi e le mando i miei saluti.

alessandro

15/6/2014 05:32:56 pm

Buongiorno.
L'assemblea del mio condominio ha deliberato la
sostituzione della vecchia caldaia a gasolio con una
caldaia a metano a condensazione. Contestualmente ha
altresì deliberato l'installazione delle valvole termostatiche
e dei contabilizzatori di calore.
Il tipo e la marca delle valvole può essere decisa
individualmente? ovviamente i contabilizzatori credo
debbano essere tutti uguali per motivi di omogeneità di
dati, ma siccome avrei intenzione di installare delle valvole
radiocontrollate (avendo 11 radiatori non avrei nessun
beneficio da quelle manuali) non vorrei essere obbligato
ad installare quelle tradizionali.
Un ultima cosa: lei conosce o ha mai visto in funzione il
termostato Nest? Sa se esistono valvole compatibili?
Grazie mille per l'aiuto!

Buongiorno,
partendo dal cronotermostato:
il nest è un prodotto nuovo ed interessante ma specifico
per il mercato americano ed inoltre non comanda valvole
wireless.
La soluzione a mio avviso più interessante è quella di
Honeywell
http://www.evohome.info/it/
ma ci sono molte altre aziende ed anche sistemi domotici
come quello che uso nel mio ufficio con valvole Danfoss
con protocollo zwave (ma non vorrei confonderle troppo le
idee).
Per fortuna quasi tutti questi prodotti possono essere
montati sulle valvole "standard" (es. Caleffi, Giacomini,
etc...) quindi è sufficiente richiedere che le valvole che le
verranno installate abbiano tali caratteristiche.
Inoltre potrebbe creare un sistema misto in modo da avere
alcune valvole manuali ed altre elettroniche senza alcun
limite.

Manuela

20/6/2014 01:32:33 am

Buonasera, ho acquistato un appartamento con


riscaldamento centralizzato dove avevano già installato le
termovalvole.
Con i lavori di ristrutturazione i muratori hanno tolto i
contabilizzatori dai termosifoni mischiandoli tra di loro. C'è
un metodo per poterli identificare e ricollocare nel giusto
termosifone?

Salve,
purtroppo i contabilizzatori non dovevano essere staccati
senza preavviso alla azienda che gestisce l'impianto,
questo perché automaticamente ora segnaleranno l'errore
alla centrale ed andranno resettati.
In ogni caso l'azienda che ha installato gli apparecchi ha la
tabella con le matricole ed i radiatori corrispondenti e
quindi dovendo venire a reinstallarli, ci penseranno i
tecnici a posizionarli opportunamente.

Alessandra

21/6/2014 01:40:43 am
Salve, nel mio condominio sono state installate da due
anni le valvole e i contatori per ogni termosifone in ogni
appartamento. L'impianto di riscaldamento è molto
vecchio e centralizzato. I condomini sono stati costruiti
negli anni '60 quindi emergono evidenti punti di
dispersione di calore, tranne per chi ha ristrutturato. Io
vivo al terzo piano, ho le finestre in legno e i termo in
alluminio, in più l'appartamento sopra di me è vuoto da
anni e il vicino del piano di sotto non essendo mai a casa
non accende quasi mail il riscaldamento. Ne consegue che,
da quando sono state installate le valvole io, come altri,
abbiamo pagato centinaia di euro di riscaldamento in più
all'anno, per avere molto più freddo di prima (oltre al
leasing dei contatori a noleggio) tanto che la sera sono
costretta ad accendere la stufetta elettrica in bagno e in
sala nonostante il termosifone sia al massimo
L'amministratore al contrario è contento perché dice che
abbiamo consumato molto meno gasolio e promette
grandi risparmi terminati i 5 anni di pagamento del
contatore in leasing piazzato su ogni termosifone. Io
all'inizio ero entusiasta di questo cambiamento, ma alla
luce di oggi vedo che spendo molto di più ed ho più freddo
pur tenendo sempre una temperatura costante nei termo,
anche quando non sono a casa e cercando di chiudere
sempre le porte di ogni stanza (dato che ho un lungo
corridoio in casa). Il primo anno ho provato a spegnere i
termo alla mattina e a riaccenderli alla sera ma il risultato
è stato il gemo notturno, oltre al consumo notevole. Forse
prima di installare queste valvolve bisognerebbe informare
realmente dei costi sulla base delle probabilità di
dispersione che si hanno in un condominio così datato e
per chi non ha la possibilità di ristrutturare.Sono la prima
a sostenere l'importanza del rispetto dell'ambiente
consumando meno gasolio ma devo constatare che in
questo caso mi costa molto caro.

Salve,
capisco la sua amarezza nel trovare una bolletta più cara,
ma il punto nel suo caso mi sembra che sia commerciale
più che tecnico: quando si stipula un contratto di leasing o
si attinge ad un prestito deve essere chiaro per tutti che il
costo sarà molto maggiore che se il prodotto venisse
acquistato direttamente (ciò vale per auto, tv, case , etc..).
Inoltre bisogna che l'assemblea di condominio capisca che
essendo stabili vecchi la quota comune deve essere molto
elevata (a mio avviso anche 50%) per tenere conto delle
dispersioni.
In ultima analisi però vorrei far notare come
l'individuazione degli alloggi con consumi maggiori, come
il suo, può essere di stimolo per apportare migliorie come
la sostituzione degli infissi

Adriana

21/6/2014 02:24:03 am

Buongiorno, è sopraggiunta un’altra necessità di richiesta,


nel mio condominio c’è un alloggio che, per morosità, è
all’asta da anni, e non abbiamo mai potuto far chiudere il
riscaldamento di quell’alloggio perché l’Amministratore ha
detto che non si poteva. Ora dovranno essere installate
anche in quell’alloggio le valvole termostatiche e i
contabilizzatori, in questo caso, sarà poi possibile una
volta finite le installazioni, chiedere che vengano poi
tenute chiuse le valvole fino alla vendita di quell’alloggio?
Ringrazio anticipatamente e la saluto cordialmente.

Immagino che se è all'asta l'alloggio sia anche vuoto:


se così fosse è naturale che conviene tenere i radiatori
chiusi,
sia che ci siano le termovalvole sia che non ci siano (non
capisco perché l'amministratore dicesse il contrario)

Alessandra

21/6/2014 08:33:39 pm
La ringrazio. Lo stimolo per cambiare le finestre e i
termosifoni ce l'ho da quando abbiamo montato le valvole,
mancano " solo" le risorse economiche. Purtroppo i
condomini come il mio ad oggi costano molto e rendono
poco. Le valvole ci sono state presentate
dall'amministratore con grande entusiasmo da parte di
quasi tutti i condomini, a mio parere però sono state
sperimentate in un modo non proprio ottimale trascurando
appunto i fattori di dispersione del calore per ogni
appartamento e la presenza di appartamenti sfitti. Il
risultato è che io per riscaldare il mio appartamento mi
ritrovo a pagare centinaia di euro in più tra noleggio,
lavoro di montaggio e leasing del contatore compreso e
pago il funzionamento della caldaia anche per i proprietari
dell'appartamento vuoto sopra di me. Insomma c'è chi si
ritrova ad avere freddo come me pagando quasi il doppio
rispetto a prima e chi invece gode di calore pagando la
metà e riferisce che non accende quasi mai i termo dal
caldo che ha in casa. Scrivo qui per far capire che questi
sono aspetti che per chi si appresta a fare queste
innovazioni non sono e non devono essere trascurabili né
da parte dei condomini né da parte dell'amministratore
che ne sperimenta il funzionamento a nostre spese.
Purtroppo sono particolari che arrivano a determinare
costi di utilizzo che per chi ha difficoltà economiche su un
bilancio mensile pesano enormemente. Ma leggendo altri
commenti vedo che chi per un motivo e chi per un altro le
difficoltà sono simili. Grazie della risposta.

Adriana

21/6/2014 08:37:34 pm

Come sempre la ringrazio per la risposta. Eppure si, era


stato detto così, comunque parlando ora della situazione
attuale con le termo-valvole, la domanda era SE SI PUO’
chiedere di tenerle chiuse, non tanto se conviene, perché
che convenga è ovvio, ma ho fatto questa richiesta a lei
per sapere SE LO SI PUO’ CHIEDERE e OTTENERE in
quanto richiesta legale. Grazie di nuovo per questa sua
ulteriore cortese risposta.

Max

24/6/2014 04:38:29 am

Buonasera, vorrei sapere se esistono in commercio delle


valvole termostatiche per termosifoni che permettono di
bloccare il valore della temperatura desiderato per far si
che i condomini non manomettano la regolazione della
valvola. Grazie.

Salve, credo che tutte le marche abbiano come optional un


guscio per il bloccaggio e la piombatura della valvola:
sicuramente i produttori principali come Caleffi, Giacomini,
Far, hanno delle soluzioni in tal senso

Edoardo

28/6/2014 01:21:38 am

Stiamo adottando per i condomini del ns. condomino (fine


anni 70) le valvole termostatiche per i ns. radiatori. Stiamo
installando anche una nuova caladaia a condensazione.
Ora parecchi di noi condomini, hanno i caloriferi racchiusi
in nicchie e coperti da copricaloriferi. Potrebbe dirmi se
esistono delle valvole termostatiche di dimensioni ridotte
che possono essere installate al posto delle attuali senza
dover rifare gli esistenti copricalifori? E per quanto
riguarda i contabilizzatori ne esistono di dimensioni
ridotte? Quelle proposti hanno uno spessore di 3 mm. e
sembrano troppi. Potrebbe anche dirmi dove collocare
bene il sensore remoto delle valvole termostatiche, come
va collocato fuori dal copricalorifero ed in che modo?
Potrebbe lo stesso essere collocato dentro in
copricalorifero in basso (vicino al pavimento), dove la
temperatura è forse più bassa? La ringrazio della
ripsposta.

Buongiorno,

1) le valvole termostatiche con comando remoto (non con


sonda remota) sono le più compatte ma anche le più
costose

2) A volte è sufficiente modificare il copritermo aprendo


delle feritoie per permettere alla testina ed al
contabilizzatore di fuoriuscire

3) contabilizzatori sono già un miracolo della


miniaturizzazione e di più piccoli non ne fanno

4) il sensore remoto può essere installato sul muro laterale


fuori dal copritermo, oppure in basso, dove dovrebbe
affluire l'aria fredda dal pavimento

Edoardo

28/6/2014 01:29:47 am

Preciso che lo spessore dei contabilizzartori è di 3 cm e


non di 3 mm.
Grazie ancora deela risposta.

Edoardo

28/6/2014 02:24:20 am

I contabilizzatori possono essere racchiusi dentro i


copricaloriferi? La contabilizzazione non viene alterata dal
fatto di avere comunque un'aria "esterna più calda dentro
il copricalorifero? In pratica a differenza della valvola
termostatica con sonda esterna, ci sono errori di
contabilizzazione?
Grazie per la risposta!!

Chiaramente i contabilizzatori sono tarati e certificati per


lavorare nelle condizioni di esercizio standard e più ci si
discosta da tali condizioni e più l'errore di misura
aumenta. Tra l'altro anche i radiatori stessi non funzionano
bene dietro un copritermo, perdendo potenza ed il potere
di irraggiamento, ma ciò non ha fermato la loro diffusione.
In ogni caso per esperienza posso dire che i
contabilizzatori funzionano correttamente anche dietro un
copritermo.

FRANCESCA

29/6/2014 08:50:29 am

Buongiorno, stiamo per installare le valvole termostatiche.


La società che installerà ci chiede se desideriamo i
temporeggiatori/timer per programmare gli orari di
accensione e spegnimento do ogni termosifone:
1. Ha senso una cosa del genere? Significherebbe che
mancando da casa, potrei far sí che i termosifoni restino
spenti durante tutto il giorno e si accendano ad esempio
alle 18:00, cosí per le 20:00 la casa sarebbe calda?
2. Non riesco né dalla società che installerà, né
dall'amministratore del condominio avere una risposta sui
costi di questi timer/temporeggiatori (sí, è assurdo, ma
tanté...): mi riesce a dare, per cortesia, un'idea dei costi?
Grazie tantissimo e complimenti per il blog, è utilissimo!

Buongiorno,

1) la gestione con valvole elettroniche può essere molto


utile perchè non si tratta solo di poter spegnere ed
accendere ma anche di poter mantenere l'ambiente a
temperature ridotte in orari specifici: chiaramente per chi
è in casa durante la giornata l'utilità è ridotta mentre è
molto efficace per uffici ed attività in genere

2) I costi sono molto variabili: esistono testine che


costano 30 euro cadauna, ma sul mercato ci sono sistemi
di testine radiocontrollate che costano 100 euro a
radiatore. Normalmente, siccome non è d'obbligo avere
tali sistemi, si lascia libero il cliente di decidere per la
soluzione con testine "tradizionali" oppure con quelle
elettroniche

Edoardo

2/7/2014 12:47:09 am

La ringrazio per le risposte che precedentemente mi ha


fornito. Sono state preziose e tempestive. Oggi sono state
installe, nel mio appartamento, le valvole termostatiche
con sonda remota collocata internamente al copritemo ed
in basso (a 8 cm. dal pavimento). Noto però che il filo
metallico che collega la sonda remota alla valvola
termostatica è così lungo che il filo ha bisogno di essere
accorciato avvolgendolo in più spire (legando poi le stesse
congiuntamente). Inoltre il filo (non essendo steso) finisce
anche a contatto di qualche altra parte del copritermo o di
altro. Le chiedo, sulla questione, un suo parere in merito.
E' vero che l'installazione del filo metallico (spire
congiunte ed altre parti del filo metallico che possono
toccare il calorifero nel corpo centrale) non è importante,
come dice il mio installatore, oppure, come io penso,
questo finisce per modificare il valore letto dalla sonda
termica e parimenti dare cattive informazioni alla valvola
termostatica facendola lavorare scorrettamente? La
ringrazio della risposta. Tenga presente che ci sono altri
40 condomini nelle mie stesse condizioni e che quasi tutti
hanno questo problema.
Grazie ancora per il suo aiuto.
Buon pomeriggio.

Premettendo che ogni prodotto andrebbe installato


seguendo le istruzioni allegate nelle quali sono
sicuramente indicati i modi corretti e scorretti per la
messa in opera, nel caso di valvole dotate di capillare
(quel tubicino che collega la sonda alla valvola) la quantità
di liquido/gas contenuta in quest'ultimo rispetto a quella
contenuta nella sonda, dovrebbe essere ininfluente e
quindi eventuali contatti con temperature diverse da parte
del capillare non variano in modo significativo la
regolazione. Siccome però il capillare è molto delicato
sicuramente conviene fissarlo in modo che non possa
essere inavvertitamente schiacciato o tirato.

franca

4/7/2014 12:21:12 am

buongiorno, avrei alcune domande da porle, nel mio


condominio, con riscaldamento centralizzato,ogni
appartamento ha uno sportellino e da li parte la
diramazione per il riscaldamento di ogni appartamento.
Tempo addietro in occasione della ristrutturazione del mio
appartamento ho inserito delle chiavarde per isolare in
caso di necessità di lavori all'impianto termico il mio
appartamento oppure escludere l'impianto centralizzato e
riscaldarmi autonomamante. Se decidessimo di istallare le
valvole e i relativi contabilizzatori, è possibile inserirli in
corrispondenza delle chiavarde? a quel punto, qualora
volessi per assurdo riscaldarmi anche autonomamente, il
calore da me prodotto verrebbe contabilizzato?

Buongiorno,
è possibile installare un unico contabilizzatore volumetrico
in ingresso all'impianto, visto che esiste questo
"sportellino", sperando che lo spazio sia sufficiente; in
ogni caso sarebbe opportuno che tutti gli alloggi facessero
lo stesso tipo di intervento.
In ogni caso è sufficiente mettere la diramazione
all'eventuale impianto autonomo al punto giusto, in modo
che l'energia "privata" non venga contabilizzata

angelo

4/7/2014 05:50:49 pm
buongiorno,ho un monolocale in alta Valle diSusa;
nell,assemblea della settimana scorsa, abbiamo appurato
e stabilito, in quanto la casa è costituita da soli monolocali
tutti uguali che non è necessario mettere la valvola
termostatica. L'amministratore insiste per mettere il
contabilizzatore per ottenere la detrazione fiscale del 65%
(sostituiremo la caldaia da gasolio a metano) nessuno dei
condomini è d,accordo. I monolocali sono dotati di
contaore e termostato antigelo. La sostituzione della sola
caldaia quale detrazione ha? Grazie cordiali saluti.

Buongiorno,
la sola sostituzione della caldaia vi da diritto alla
detrazione del 50%;
in ogni caso i contaore che utilizzate non sono a norma
per il calcolo della ripartizione del riscaldamento in quanto
molto poco precisi.
Se avete un termosifone per monolocale il costo di un
ripartitore è ridicolo rispetto al vantaggio di avere una
contabilizzazione corretta; se invece avete altro tipo di
impianto bisogna verificare i costi.

Buona sera volevo chiedere informazioni sulla ripartizione


delle spese per il riscaldamento in un condominio ....... Con
termoriscaldamento con tanti di valvole in ogni
termosifone .... Qui si divide il 60 per cento ogni alloggio e
però il 40 tra tutti ......... E giusto oppure la legge dice che
è il contrario ?? Grazie x la risposta

La ripartizione del 40% quota a millesimi e 60% quota a


consumo è corretta e direi che è la più corretta per i
condomini costruiti prima degli anni 80.

sonia forte

9/7/2014 04:12:14 am

Buonasera
abito all'ultimo piano e nei miei termosifoni si forma
giornalmente aria nei termosifoni che devo sfiatare
giornalmente ,impossibile
mantenere la manopola sul 3 dobbiamo portarla sullo zero
sfiatare e riaprire posizionandola ancora sul 3 - l'impianto
centralizzato è a gasolio domanda : come gestire il
risparmio quando l'impianto ( sfiati ) presenta queste
problematiche.

Buongiorno,
il fatto è che l'aria non dovrebbe essere un problema in un
impianto gestito correttamente: dovete segnalare il
problema che deve essere assolutamente risolto. Le cause
possono essere:
- vasi di espansione non caricati correttamente
- perdite sull'impianto
- sfiati sull'impianto non funzionanti

In ogni caso esistono delle valvoline di sfiato igroscopiche


da mettere sui radiatori al posto di quelle manuali, in modo
che l'aria fuoriesca automaticamente.

luis nieves

10/7/2014 04:44:45 am

Salve! Abbiamo dei dispositivi sul termosifone che misura


il consumo da poi pagare al amministrazione. Avrei
bisogno di vedere i dati dei ultimi 4 anni (amministratore
nuovo . Il precedente e scappato) perché mi vogliono
addebitare dei consumi mai fatte) c'è un modo sul
dispositivo stesso di controllare? AIUTO!

Salve,
dipende dalla marca del contabilizzatore, ma la maggior
parte hanno la possibilità di leggere sul display il consumo
totale da quando è stato installato l'apparecchio (la
somma di tutti i consumi annuali).
Inoltre l'antenna che riceve i dati dovrebbe avere una
memoria di tutti gli anni precedenti, ed è quindi sufficiente
chiedere alla ditta incaricata di fare una lettura totale.

aldo

14/7/2014 08:58:53 pm

Salve, vorrei sapere con quale criterio si stabiliscono le


spese fisse e le spese di consumo per il riscaldamento
condominiale

Salve,
c'è una normativa di riferimento, la UNI10200, ma i calcoli
sono complessi ed a volte inapplicabili. La cosa migliore è
scegliere una
quota con l'assemblea condominiale che tenga conto
dell'età e dello stao degli impianti: più vecchi sono è più
alte sono le dispersioni e quindi maggiore deve essere la
quota comune (normalmente un massimodel 50%)

alessandra

15/7/2014 01:52:31 am

Salve.
Da 4 anni abbiamo installato i contabilizzatori nel
condominio dove risiedo. Il consumo tuttavia è lievitato di
parecchio, nonostante molti apparecchi restino sempre
spenti. Finalmente siamo riusciti ad avere le specifiche dei
consumi (ovvero quanto applicato per ogni termosifone:
costo del consumo registrato dall'apparecchio per il
"moltiplicatore" che, mi hanno spiegato, varia a seconda
delle dimensioni e del materiale). Da queste è risultato che
i consumi di termosifoni identici in dimensioni e materiali
avevano diverso "moltiplicatore" (uno 24, uno 32 e uno
59). Chiedendo a più persone mi hanno confermato che
questi dovrebbero essere invece uguali. C'è stato un errore
o qualcosa mi sfugge?

Salve, direi proprio che è il caso di chiedere spiegazioni


alla ditta che gestisce la contabilizzazione; a meno che
non siano stati inseriti dei correttivi per ragioni a voi
ignote, direi che non ci sono apparenti ragioni che
spieghino tali discordanze. Attenti però che radiatori a
prima vista simili, si differenziano per spessore e quindi
controllate anche quello.

Alessandra

15/7/2014 05:50:44 pm

Grazie per la risposta.


La verifica l'abbiamo fatta anche per spessore nella
misurazione, oltre che per materiali.
Approfitto per chiederle se per contattare l'Azienda
possiamo procedere direttamente noi, oppure dobbiamo
passare per il condominio. Il dubbio ci viene per via del
fatto che non sappiamo se è un problema di ripartizioni dei
costi totali (ovvero noi magari abbiamo coef. più alti
rispetto ad appartamenti che li hanno più bassi, a parità di
apparecchi) oppure è possibile vi sia un costo finale
(condominiale) più alto?

Grazie ancora per il supporto.

Alessandra

15/7/2014 05:59:30 pm

Grazie per la risposta.


La verifica l'abbiamo fatta anche per spessore nella
misurazione, oltre che per materiali.
Approfitto per chiederle se per contattare l'Azienda
possiamo procedere direttamente noi, oppure dobbiamo
passare per il condominio. Il dubbio ci viene per via del
fatto che non sappiamo se è un problema di ripartizioni dei
costi totali (ovvero noi magari abbiamo coef. più alti
rispetto ad appartamenti che li hanno più bassi, a parità di
apparecchi) oppure è possibile vi sia anche un costo finale
(condominiale) più alto?

Grazie ancora per il supporto.

Alessandra

15/7/2014 05:59:39 pm

Grazie per la risposta.


La verifica l'abbiamo fatta anche per spessore nella
misurazione, oltre che per materiali.
Approfitto per chiederle se per contattare l'Azienda
possiamo procedere direttamente noi, oppure dobbiamo
passare per il condominio. Il dubbio ci viene per via del
fatto che non sappiamo se è un problema di ripartizioni dei
costi totali (ovvero noi magari abbiamo coef. più alti
rispetto ad appartamenti che li hanno più bassi, a parità di
apparecchi) oppure è possibile vi sia anche un costo finale
(condominiale) più alto?

Grazie ancora per il supporto.

Alessandra

15/7/2014 06:00:16 pm

Grazie per la risposta.


La verifica l'abbiamo fatta anche per spessore nella
misurazione, oltre che per materiali.
Approfitto per chiederle se per contattare l'Azienda
possiamo procedere direttamente noi, oppure dobbiamo
passare per il condominio. Il dubbio ci viene per via del
fatto che non sappiamo se è un problema di ripartizioni dei
costi totali (ovvero noi magari abbiamo coef. più alti
rispetto ad appartamenti che li hanno più bassi, a parità di
apparecchi) oppure è possibile vi sia anche un costo finale
(condominiale) più alto?

Grazie ancora per il supporto.


MarcoB
16/7/2014 11:00:05 pm

A che altezza vanno installati i contabilizzatori del calore?


Immagino che se sono montati più in alto, contino un
pochino di più che verso il basso.
Mi sbaglio?

Ogni marca può dare indicazioni diverse sull'altezza e la


posizione,
ma in generale quella corretta è al 75% dell'altezza del
radiatore.
Chiaramente più è in alto e più la temperatura sarà
maggiore e quindi più consumo.

piero

22/7/2014 04:40:03 am

ripartitori Honeywell E43205W se sposto e tale ripartitore


come e dove si deve intervenire per eliminare l'errore che
risultera

Bisogna possedere apposito cavo e software per


reinizializzare l'apparecchio, oltre il sigillo di sicurezza che
eventualmente viene rotto durante l'apertura.

Abito al 1° piano in un condominio di 4 piani con tot 8


appartamenti tutti di eguale metratura cioè 80m2.
Purtroppo solo sotto al mio appartamento c'è uno
scantinato (sempre di 80m2) sempre aperto. Sopra al mio
l'appartamento è sfitto. Domando: cosa dovrò fare x avere
i miei 20°C?esiste una regolamentazione x casi del
genere? Pagherò lo stesso come gli altri? Sono
preoccupata.

Salve,
i 20 gradi dovranno esserle assicurati da una corretta
regolazione dell'impianto da parte della ditta che gestisce
la caldaia. Purtroppo è difficile stabilire a priori quale sarà
la spesa del suo appartamento che avendo maggiori
dispersioni probabilmente avrà maggiori consumi; forse è
il caso di capire se non sia possibile coibentare la cantina
con pannelli isolanti. In ogni caso anche gli ultimi piani
dovrebbero avere la stessa preoccupazione per le
dispersioni verso il tetto: mal comune mezzo gaudio

fabrizio

24/7/2014 05:56:19 am

Buonasera , volevo esporre cosa sta succedendo nel


nostro condominio,l'anno scorso si e' deciso di dividere le
spese di riscaldamento al 38% quota fissa 62 % variabile
( perizia fatta da tecnico ) adesso invece l'amministratore
vorrebbe dividere all'84 % quota fissa e solo 16 %
variabile perche' la ditta caleffi Dai dati del contacalore ha
stabilito questo! (questo e' quello che sostiene Lui) La Mia
quota fissa sarebbe 1476 euro anche se non accendo un
termosifone ma vi sembra Una cosa normale????

Buonasera,
la decisione della quota fissa va presa dall'assemblea
condominiale e se supportata da perizia non vedo perché
si debba decidere diversamente. Inoltre una quota fissa
così alta è inusuale e direi che dalla presa dei dati dei soli
contabilizzatori sia difficile risalire ad una quota esatta.
Chiederei di capire da quali calcoli risulta quel 84%

Stefy

26/7/2014 05:44:13 pm

Buongiorno,
nel condominio dove abito devono installare le vostre
valvole l' installatore consiglia di lavare l'impianto per
evitare che si fermi dello sporco nel otturatore della
valvole, l'amministratore invece dice che non serve con le
vostre valvole perche non sono a contatto diretto con
l'acqua . Cosa consigliate di fare ?

Buongiorno,
premettendo che io non posseggo ne vendo le "vostre
valvole", direi che non esiste una regola per il lavaggio
dell'impianto; bisognerebbe verificare l'età, lo stato dei
tubi e dell'acqua che circola all'interno.
In ogni caso un lavaggio ben fatto può essere comunque
utile per ripristinare un migliore scambio termico ed
evitare intasamenti.
In definitiva direi che bisogna fidarsi dell'idraulico che farà
i lavori.

andrea

30/7/2014 09:09:54 pm

Buongiorno, sono un Condomino e avrei bisogno di sapere


se si può deliberare subito in Assemblea le PERCENTUALI
della la suddivisione del pagamento riscaldamento su base
millesimale e su consumo calore individuale (es: 40% e
60%) senza aspettare che siano state fatte le verifiche
dell’impianto o verifiche se ci sono delle dispersioni
ecc...ecc..., perché c’è chi dice che si può perché sono due
cose distinte e chi invece dice che è la Ditta che fa le
verifiche che poi stabilisce le percentuali su millesimali e
su consumo calore individuale da deliberare in assemblea.
Grazie.

La delibera la potete fare anche subito, ma nulla vieta


all'assemblea di deliberare in futuro su ripartizioni diverse,
quindi non credo sia sufficiente per tutelarsi (onestamente
non so da cosa). Il mio consiglio è di vedere cosa viene
proposto e di decidere di conseguenza.

andrea

31/7/2014 05:21:43 am
Mi scusi ma, sa che non ho capito? .....sufficiente per
tutelarsi? ....vedere cosa viene proposto da chi? Parto
quindi dalla prima affermazione e dico che, per le
percentuali, noi Condomini che sosteniamo che siamo noi
che dobbiamo decidere le percentuali sul pagamento del
riscaldamento e non la Ditta che fà le verifiche impianto in
base alle norme ed accertamenti su eventuali dispersioni
ecc...ecc... perché sono due cose distinte, siamo già
d’accordo per un 40% su base millesimale e 60% su
consumo individuale e con nessuna intenzione di fare delle
modifiche future, ma c’è invece chi dice che non siamo noi
Condomini che possiamo decidere le percentuali sul
pagamento del riscaldamento, ma è la Ditta che ce lo
comunicherà dopo aver fatto le necessarie verifiche
impianto in base alle norme ed accertamenti su eventuali
dispersioni ecc...ecc... Per cui la domanda è questa: è vero
ciò che sosteniamo noi che diciamo che la scelta della
percentuale e la sistemazione dell’impianto secondo le
norme ed accertamenti su dispersioni ecc...ecc... sono due
cose distinte, o ciò che sostengono gli altri Condomini che
dicono che bisogna aspettare che ci vengano poi
comunicate le percentuali dopo la sistemazione impianto
secondo le norme ed accertamenti su eventuali dispersioni
ecc...ecc...? Grazie per l’ulteriore risposta.

La ditta che installa i contabilizzatori chiaramente non


deve avere interessi con le ripartizioni che devono essere
gestite dall'amministratore (a meno che non abbiate
stipulato qualche contratto particolare). Normalmente si
può, ed è utile, chiedere un parere alla ditta o ad un
professionista per la quota di ripartizione, ma è comunque
l'assemblea che poi deve decidere: ma una decisione
preventiva non serve a nulla, innanzi tutto perché non
avete un parere tecnico al riguardo, ed in secondo luogo
perché tale delibera può essere modifica dall'assemblea in
futuro; supponiamo che ora deliberiate per 40%/60% ma
successivamente la ditta consigli una ripartizione
30%/70%, se la maggioranza dell'assemblea sarà
convinta da tale parere, voterà nuovamente e cambierà le
quote.

andrea

1/8/2014 07:20:14 pm

Intanto grazie molte. Considerato quindi che, sia che le


percentuali di ripartizione vengano deliberate da subito o
che si aspettino quelle consigliate dalla Ditta di controllo, è
comunque sempre la maggioranza dell’Assemblea a
decidere le percentuali di ripartizione, allora le chiedo:
premesso che il mio Condominio e degli anni 50, è più
conveniente per noi Condòmini optare per una percentuale
40% per millesimi e 60% su consumo individuale o, come
il suo esempio, 30% e 70%? E, detto anche in altro modo:
visto che con i Condomini vecchi si può alzare la
percentuale per millesimi fino al 40%(e vorrei la conferma
di questo limite massimo), è meglio usufruire di questa
possibilità e quindi optare per la percentuale per millesimi
più alta possibile o è più conveniente invece che la
percentuale per millesimi sia più bassa possibile?
L'argomento è complesso ma provo a riassumere con una
estremizzazione;
Proprietario 1: alloggio sfitto e quindi radiatori spenti (o
comunque in antigelo). In questo caso il proprietario
vorrebbe pagare la quota a millesimi più bassa possibile.
Proprietario 2: vive in alloggio ed è in pensione quindi
riscaldamento sempre acceso e qualche grado in più
rispetto ai vicini. In questo caso il proprietario è
avvantaggiato se la quota comune è molto alta.

Quindi dipende dai punti di vista ma con uno sguardo


esterno si capisce subito che più la quota a consumo è
alta e più gli inquilini sono incentivati a risparmiare, e di
conseguenza anche a fare investimenti per ridurre il
consumo del proprio appartamento (infissi, isolamenti,
etc).

Non mi risulta che esistano dei limiti percentuali sulle


quote ma il buonsenso dice che se la quota comune
supera un certo limite si rischia di vanificare l'intervento,
nel senso che rischiamo di diventare tutti come il
Proprietario 2

tony

1/8/2014 08:54:32 pm

ciao da ignorante vorrei sapere quali problemi principali si


possono riscontrare con le valvole termostatiche tra cui
elementi del radiatore freddi,otturatori,valvole stesse e
altre casistiche che possono succedere sia per ignoranza
in materia che per problema tecnico reale
grazie ciao

Ecco qui di seguito l'articolo che parla dell'argomento:


http://www.rceenergia.com/blog/quando-le-valvole-
termostatiche-non-funzionano
Carlo
20/8/2014 06:50:06 pm

Buon giorno,io sono propietario di due alloggi in


montagna sullo stesso piano,da 2 anni abbiamo installato
sia le valvole termostatiche che i rilevatori sui
radiatori,ogni alloggio e' provvisto di termostato che per
tutto l'anno e' fissato sui 5 gradi (gli alloggi sono abitati
solo in estate),quest'anno in un alloggio ho avuto
consumo zero nell'altro (tutte le valvole dei due alloggi
sono regolate tra l'1 e il fiocco di neve) 2 radiatori hanno
marcato per un totale di circa 800 euro e uno
zero,l'alloggio e' un monolocale con un cucinino e il bagno
hanno marcato cucinino e bagno,il locale piu' grande
zero,a me sembra che ci sia qualcosa che non va ,non era
mai successo con vavole normali e contaore.....Grazie

Buongiorno, supponendo che i contabilizzatori siano


funzionanti e che le letture siano state fatte senza errori,
l'unico motivo per cui i radiatori si possano essere scaldati
è che le valvole termostatiche siano bloccate e quindi
lascino trafilare dell'acqua calda nel radiatore nonostante
siano chiuse. Per verificare ciò bisogna però accendere
l'impianto e provare

Carlo

20/8/2014 08:17:03 pm

Grazie per il rapido riscontro

sabrina

20/8/2014 08:46:25 pm

Buongiorno e complimenti per questo sito ben fatto e ben


gestito. Abito in Lombardia in un appartamento all'ottavo e
ultimo piano di un condominio costruito nel '60 non
coibentato, con riscaldamento centralizzato a metano.
L'assemblea ha recentemente deliberato di montare
valvole e contacalorie in ottemperanza agli obblighi di
legge. Noi condòmini dell'ultimo piano del piano terra
abbiamo proposto di procedere anche alla coibentazione
di solai e cantine, alla quale l'assemblea si è opposta per
motivi di spesa. Ne è nata una vivace discussione relativa
ai criteri di ripartizione delle spese di riscaldamento
(quota fissa e a consumo), in presenza di un professionista
che è stato incaricato di effettuare una diagnosi energetica
sui singoli appartamenti proprio allo scopo di stabilire tali
criteri. Da quanto esposto in assemblea dal professionista
è emerso, con mio grande sconcerto, che sarebbe
obbligatoria per legge, o prevista dalla norma UNI10200,
la rideterminazione dei millesimi di riscaldamento
penalizzante per gli appartamenti che per collocazione
risultano più energivori. Quindi non solo continuerò ad
avere gli eterni problemi del riscaldamento all'ultimo piano
(bolle d'arie nei radiatori, difficoltà a scaldare
l'appartamento perchè l'acqua calda ci mette una vita a
salire e quando è arrivata la caldaia magari si spegne) ma
mi verranno aumentati i millesimi perchè con i miei
termosifoni (che naturalmente risulteranno
sottodimensionati e mi verrà richiesto di potenziare) dovrò
scaldare i solai non isolati dei miei condomini! In attesa
che il professionista incaricato formuli la sua diagnosi da
proporre alla prossima assemblea di condominio vorrei
qualche delucidazione in merito a questo presunto obbligo
di rideterminazione dei millesimi di riscaldamento. Grazie
per l'attenzione

Buongiorno, è frustrante che i condomini non capiscano


che i lavori di coibentazione sono non solo necessari, ma
visti gli incentivi, sono un vero e proprio "affare"; poi quelli
che abitano in appartamenti più riparati comunque
finiranno per pagare una quota comune che includerà
anche le dispersioni da solaio e cantina.
La Norma Uni10200 indica i criteri di ripartizione ma
difficilmente viene seguita alla lettera a causa delle
eterogeneità delle situazioni: in effetti al punto A.1 si
specifica che la ripartizione millesimale, se non è di
recente approvazione, va ricontrollata e se necessario
ricalcolata seguendo il criterio della potenza installata.
Questo non significa che vi verrà chiesto di aumentare i
radiatori ma semplicemente che verranno contati gli
elementi e la loro dimensione per calcolare i millesimi
tenendo conto di eventuali modifiche che nel corso degli
anni possono essere state fatte.
Per quanto riguarda i problemi tecnici direi che sono
risolvibili con l'installazione di valvole di sfiato
igroscopiche e con una taratura corretta dell'impianto, ma
non conoscendo l'impianto magari la faccio più semplice
di ciò che è.
In ultima analisi, visto che in Lombardia non credo vi siano
restrizioni, avete sempre la possibilità del distacco
unilaterale dall'impianto, chiaramente comunicando con
relazione tecnica all'amministratore, la vostra separazione

sabrina

21/8/2014 02:09:58 am

Grazie per la sollecita risposta. Anche io pensavo che


coibentare solai e cantine dividendo la spesa su ben otto
piani di condominio e con una detrazione del 65% potesse
essere una buona opportunità per riequilibrare gli
svantaggi legati alla posizione. Cercherò di raccogliere
altre informazioni per comprendere meglio la validità delle
proposte di ripartizione che ci farà il tecnico. Poi magari le
scrivo ancora.

Claudio

26/8/2014 03:06:35 am

Buongiorno, io abito in un condominio con 30


appartamenti degli anni 30 e l'anno scorso abbiamo
applicato tutti le valvole termostatiche. per non avere
polemiche sul coefficiente di ripartizione dei consumi
energetici individuali abbiamo chiesto l'intervento di uno
specialista.
Per il mio appartamento al 3° piano esposto al sole dalle
ore 11 alle 16, mi è stato applicato il coefficiente 1,30.
Ho capito bene?. E' vero che la lettura dei contabilizzatori
del mio appartamento verranno aumentati del 30%?.
E' vero che solo l'Italia applica questi coefficienti e che
l'Europa ci ha già richiamato per essere uniformata con gli
altri stati membri dell'UE? .
Grazie anticipatamente.

Buongiorno, non mi risultano richiami da parte dell'Europa


ai condomini italiani ;-)
I coefficienti vengono introdotti non per l'esposizione al
sole (almeno non solo per quello) ma per le pareti
confinanti con l'esterno: se il suo alloggio si trova tra due
piani scaldati e magari confina lateralmente con altri
alloggi, avrà delle dispersioni minime rispetto ad altri
alloggi più esposti. In ogni caso è l'assemblea che deve
decidere a maggioranza, sia sull'applicazione dei
coefficienti sia sulle quote di ripartizione

Claudio

26/8/2014 05:28:53 pm

Grazie per la Sua pronta risposta.


Per favore mi può chiarire la Sua frase " In ogni caso è
l'assemblea che deve decidere a maggioranza, sia
sull'applicazione dei coefficienti sia sulle quote di
ripartizione" perché.
Non mi è chiaro se il coefficiente di 1,30 deve essere
applicato sul mio consumo energetico (70%) o sulla quota
fissa del 30%.
Inoltre, in caso di appartamento sfitto si possono chiudere
totalmente le valvole termostatiche?.
Grazie.
L'assemblea deve approvare il sistema di ripartizione
proposto dal tecnico; è chiaro che se la proposta non
appare convincente si dovrà sentire un altro consulente.
Il coefficiente viene applicato alla sola quota consumo
mentre la quota fissa non viene modificata.
Le valvole possono essere tenute sulla posizione antigelo
ma in alcuni condomini si può decidere anche di non
scendere sotto certe temperature (esempio 16 gradi) negli
alloggi vuoti

salve, anche nel nostro condominio stanno installando


valvole termostatiche e contabilizzatori di calore. Poichè in
bagno dispongo di uno scaldasalviette ad uso misto
(ovvero sia con calore generato dalla caldaia a
condensazione,sia elettrico per eventuali emergenze in
periodi in cui l'impianto è fermo o guasto) vorrei sapere se
il calore generato con corrente elettrica influirà sul
consumo rilevato dal contabilizzatore. Inoltre secondo i
tecnici installatori, avrei problemi se dovessi appoggiarvi
l'accappatoio o le salviette. Ma allora a che serve lo
scaldasalviette se non posso appoggiarvi nulla? La
ringrazio in anticipo

Salve, purtroppo scaldando elettricamente il radiatore del


bagno il contabilizzatore, non potendo discernere l'origine
del calore, finirà per contabilizzare anche l'energia
prodotta dalla resistenza.
Per quanto riguarda l'utilizzo come scaldasalviette io
consiglio solo di non coprire la testina termostatica (che
altrimenti non può regolare correttamente) e di non
coprire il contabilizzatore con salviette inzuppate di acqua.
Per il resto non ho mai riscontrato problemi.

Georg

8/9/2014 06:16:16 am

Buonasera.
A seguito della delibera dell’assemblea condominiale, tra
pochi giorni dovrò comunicare all’amministratore se
optare per le valvole termostatiche manuali o per quelle
elettroniche(cronotermostato): al di là dei costi, non ho
ancora compreso bene il vantaggio e lo svantaggio delle
une rispetto alle altre. Il mio appartamento di 100 mq,
facente parte di un caseggiato di 40 abitazioni, è posto al
penultimo piano, con tre pareti esposte, vetri delle finestre
e della porta finestra con doppia camera, termosifoni in
ghisa.
Quale consiglio mi suggerisce?
Grazie, anche per le altre precise ed esaurienti risposte ai
quesiti sul blog.

Salve, il vantaggio principale e forse anche l'unico delle


valvole elettroniche è la gestione degli orari; se in casa
durante il giorno non rimane nessuno è ovvio che conviene
tenere una temperatura più bassa ed è possibile
programmare le valvole perché al vostro rientro vi siano i
gradi desiderati. Se invece in casa c'è sempre qualcuno
che va e che viene non credo convenga avere ulteriori
complicazioni e le valvole "manuali" andranno benissimo.

Vincenzo

13/9/2014 09:29:41 am

Buongiorno,
siccome sto per iniziare la ristrutturazione
dell'appartamento appena comprato ho pensato che
potrebbe essere utile istallare anche le valvole
termostatiche visto che anche nella mia regione Liguria
saranno obbligatorie dal 2016 e nel contesto della
ristrutturazione potrei beneficiare della detrazione del
50%.
Tuttavia un amico che fa l' amministratore mi consiglia di
aspettare che il condominio deliberi in assemblea su quali
valvole si vogliono acquistare visto che le stesse devono
essere uguali per tutti i condomini e se quindi io
acquistassi delle valvole poi non uguali sarei costretto a
ricambiarle. Ha ragione il mio amico?i condomini devono
avere tutti le stesse valvole per ragioni di lettura? e chi le
ha già istallate deve ricambiarle?
Saluti

Buongiorno,
sarebbe un enorme spreco se lei non potesse cambiare le
valvole ora e dovesse farlo successivamente visto che
l'alloggio va ristrutturato ora; le valvole non devono per
forza essere uguali in tutti gli alloggi mentre i
contabilizzatori si (ma quelli non avrebbe senso metterli
ora). In ogni caso le consiglio di installare delle valvole di
marca nota come Caleffi o Giacomini.

Vincenzo

21/9/2014 12:40:06 am

Quindi l'assemblea delibera sui contabilizzatori ma non


puo obbligare tutti i condomini a mettere le stesse valvole?
perché su questo tema cè molta ignoranza da parte degli
amministratori. Inoltre anche alcuni rivenditori mi hanno
consigliato di aspettare cosa decide il condominio perché
in ogni caso usufruirei della detrazione tramite il
condominio. Perché secondo lei è meglio che acquisti ora
le termovalvole durante la ristrutturazione del mio
appartamento? Grazie per i suoi suggerimenti

Salve Vincenzo, il condominio può deliberare su molte


cose ma ci sono dei limiti di legge e di buonsenso: se lei ha
già le termostatiche che sono compatibili con il
funzionamento del sistema che senso avrebbe sostituirle?
Il discorso della ristrutturazione è relativo ai disagi che si
devono affrontare quando si fanno lavori in una casa; se
pur un lavoro abbastanza veloce, la sostituzione delle
valvole comporta la rimozione dei radiatori con carrelli e
personale che possono rigare pavimenti, scheggiare
vernice dei radiatori, etc...
VINCENZO
20/9/2014 06:31:18 pm

Buongiorno, ho appena acquistato un appartamento in


condominio nel quale vi hanno installato questa estate
termovalvole e relativi contabilizzatori...facendo lavori ho
staccato i contabilizzatori dai radiatori per poterli
verniciare...considerando che la stagione invernale non è
ancora partita cosa comporta quello che ho fatto? devo
avvisare amministratore o non c'è bisogno?
Grazie in anticipo per la risposta

Buongiorno, deve al più presto contattare l'amministratore


e/o l'azienda che gestisce l'impianto perché i
contabilizzatori una volta staccati segnalano un anomalia
all'antenna centrale, e quindi potrebbero pensare che li ha
staccati per non pagare il riscaldamento.
Di solito conviene avvisare prima, così come avrebbe
dovuto avvisare per lo svuotamento dell'impianto, etc...

VINCENZO

20/9/2014 07:06:54 pm

Grazie per la info...pensavo che non essendo partita


ancora la stagione non risultasse anomalia in quanto non
c'è ancora riscaldamento...comunque sia domani glielo
comunico...grazie ancora e buona domenica

Lo conti nicolo'

1/10/2014 09:59:25 pm

Buongiorno,avrei bisogno di sapere se e' normale che in


un termosifone a colonna vengano posizionati 2
,contabilizzatori e che vengano sommati i consumi di
entrambe!grazie mille

Buongiorno,
può succedere per radiatori con molti elementi che il
contabilizzatore non abbia la portata di calorie sufficienti
al calcolo dell'intero radiatore e quindi se ne installano 2, il
che è anche utile perché su una superficie così vasta le
temperature sono molto diverse dal primo elemento fino
ad arrivare all'ultimo e con due apparecchi la misura è più
precisa

Max

2/10/2014 11:07:49 pm

Voglio lasciare il parere molto positivo dell'utilizzo di


valvole e contabilizzatori in condominio alla luce del
notevole risparmio da me ottenuto nella prima stagione in
cui i consumi sono stati fatturati con la nuova tecnologia.
Abito all'ultimo piano, il nono, di un condominio di una
grande città del nord e ho realizzato un risparmio dei
consumi, come da ultimo consuntivo condominiale, di oltre
il 70 per cento nonostante la posizione disagiata del mio
appartamento poiché l'ultimo piano è in genere il più
freddo.

L'obiettivo che mi ero posto era quello di raggiungere un


risparmio considerevole senza troppo sacrificare il confort.
Ho dunque scelto di non superare mai i 18 gradi in casa
escludendo il funzionamento di locali come cucina e
ingresso che quella temperatura la raggiungevano anche
solo con il calore indotto dall'utilizzo della cucina e dagli
altri ambienti.

Una posizione di 2 su 5 per le altre valvole sugli altri


quattro calorifici è stata sempre sufficiente per non
scendere mai sotto i 18 gradi.

La casa è solo parzialmente ristrutturata e sono ancora


presenti i solidi infissi originali dei tardi anni 50 solo in
parte ristrutturati, i muri sono spesso, le dispersioni sono
minime e tutto questo mi ha portato da una spesa annuale
intorno ai millequattrocento euro a stagione all'attuale
spesa di 450.

Va detto che come da rendiconto condominiale TUTTI i


condomini hanno avuto un risparmio tra il 10 e il mio 60
ad eccezione di due degli ultimi piani che hanno invece
speso un 20 per cento in più'. La ripartizione dei consumi
prevedeva come divisore per la quota comune 30 e visto
buoni risultati tenteremo di portarla al 25 per cento alla
prossima assemblea tra pochi giorni.

Ancora da dire che il condominio in se ha ridotto i consumi


del 50 per cento netto quindi direi che l'obiettivo è stato
perfettamente raggiunto.

Le valvole e i contabilizzatori utilizzati sono di marca


Caleffi e l'impianto termico è di teleriscaldamento. Il mio
appartamento supera di poco i 100 mq disposti su sette
locali di cui sei riscaldati da termosifoni di varie
dimensioni.

Buongiorno Max,
grazie della sua preziosa testimonianza che mette in luce
diversi aspetti della questione:
1) se chiedessimo una valutazione ai condomini dell'ultimo
piano direbbero peste e corna del sistema installato visto
che ne hanno avuto una perdita
2) il risparmio è proporzionale all'attenzione che si pone
alla regolazione ed al contenimento delle temperature: ci
eravamo abituati ad avere temperature tropicali negli
alloggi quando solo due generazioni fa non c'erano quasi i
riscaldamenti nelle case
3) gli sprechi negli impianti sono del 50% od anche più e
se si potessero rifare anche le tubazioni e gli isolamenti si
otterrebbero risultati stupefacenti
4) bisognerebbe introdurre un coefficiente per tenere
conto delle pareti disperdenti per alleviare la disparità tra
gli alloggi più interni e quelli più esposti perché a volte
sono proprio le esperienze negative di pochi che, messe in
risalto, creano preoccupazione e malinformazione
nunzio

3/10/2014 07:58:59 pm

Salve, ho messo le valvole termostatiche nell'intero


appartamento e mansarda (giacomini) con l'intento di
guadagnare un grado di temperatura in mansarda dato
che sopra è la parte più fredda è una buona soluzione
oppure non serve a niente .la ringrazio per la risposta.
Nunzio

Salve,
potenzialmente è un ottima soluzione; bisogna solo capire
dove è posizionato il termostato della caldaia ed a quanto
regolarlo.
Se il termostato è al piano basso bisognerà impostarlo di
un paio di gradi in più rispetto a quanto regolato sulle
testine dei radiatori adiacenti.

Sole

6/10/2014 12:20:27 am

Buongiorno, vorrei un'informazione, noi nel nostro


condominio non abbiamo ancora messo le valvole
termostatiche (sarà il prossimo lavoro che faremo), La mia
domanda è questa, mio marito è idraulico, potrebbe lui
istallarle nel nostro appartamento e non partecipare alla
spesa generale del condominio? Ovviamente potrebbe
certificare il lavoro fatto in casa.

Buongiorno, a mio avviso le valvole termostatiche possono


essere installate da suo marito (sempre che vengano
utilizzate valvole certificate) mentre i contabilizzatori
devono essere installati tutti dalla stessa ditta. in ogni
caso è sempre meglio comunicare la vostra intenzione
all'amministratore per chiedere che non vi siano altri
problemi (che io chiaramente non posso conoscere)
sole
7/10/2014 08:38:48 pm

grazie della risposta

sole

7/10/2014 08:38:59 pm

grazie della risposta

nina

7/10/2014 07:56:16 pm

Buongiorno, ho letto con molta attenzione tutto quanto


scritto sopra.
Il nostro problema è questo:
abbiamo un laboratorio artigianale nel seminterrato di un
condominio di circa 30/40 anni.
E' un ambiente di 170 mq openspace dove in tutto ci sono
3 caloriferi + uno piccolo in bagno.
tutte le pareti confinano o con garage e cantine o con la
terra o con un altro ambiente/magazzino dove tengono
completamente spenti i caloriferi.
Anche al piano superiore c'è un appartamento attualmente
vuoto, quindi penso spento o al minimo.
Ora 2 anni fa hanno installato valvole e contabilizzatori e la
nostra spesa è aumentata del 50% ma non avendo mai più
di 17 gradi (quindi freddo) e tenendo le valvole sul 3 i
caloriferi continuano andare in quanto non registrano mai i
necessari 20 gradi. Tengo a precisare che prima non
abbiamo mai avuto freddo (20° regolari).
Visto che contestiamo all'amministratore la ripartizione dei
costi in che misura devo chiedere l'applicazione dei
coefficienti correttivi?
Grazie

Buongiorno, il problema è complesso perché prima di tutto


dovreste contestare la scarsa temperatura (al di sotto
della soglia prevista per legge di 20 gradi+/-2). Il fatto è
che i coefficienti correttivi possono essere introdotti solo
se l'assemblea li approva e se siete gli unici ad avere il
problema credo sarà difficile avere credito.
Visto l'utilizzo diverso e la impossibilità dell'impianto a
servirvi in modo corretto, punterei piuttosto sul distacco
totale dall'impianto centralizzato (soprattutto
considerando gli orari di utilizzo diversi) e penderei
all'installazione di caldaia o pompa di calore.

nina

8/10/2014 01:07:36 am

grazie mi sono dimenticata di specificare che siamo in


affitto e che qualche altro condomino dei primi piani con
sotto scale e garage si sono lamentati.

Gianni

8/10/2014 07:40:46 pm

Buongiorno. Le chiedo gentilmente di fornirmi alcune


spiegazioni riguardo i contabilizzatori.
Nel condominio dove io vivo alcuni inquilini, all'epoca
dell'installazione di valvole e contabilizzatori, hanno deciso
di fare di testa loro ed esulando dalle decisioni
condominiali hanno fatto installare nei loro alloggi valvole
e contabilizzatori di altra marca e da una diversa impresa
di idraulici. Tutto ciò può comportare qualcosa ai fini della
contabilizzazione complessiva? Come hanno fatto ad
interfacciare il flusso di dati con quelli degli altri
condomini pur montando apparati differenti?
Inoltre Le chiedo di darmi una breve spiegazione di come i
contabilizzatori inviano dati alla centrale. Ho sentito
parlare che vengono montati dei gateway come nelle reti
Ethernet, ma io nel mio palazzo non ne ho trovato traccia.
La ringrazio vivamente e le porgo i più cordiali saluti.
Buongiorno, a mio avviso non può essere gestito un
impianto con contabilizzatori di marche diverse ma
soprattutto, visto che deve esistere una mappatura di tutti
i radiatori e delle loro caratteristiche, come si sono messe
d'accordo le due ditte installatrici per scambiarsi i dati? Da
qualche parte ci devono essere delle antenne riceventi che
raccolgono le letture che vengono inviate dai
contabilizzatori in momenti diversi della giornata, ma
alcune marche prevedono di andare sul posto con una
antenna portatile e leggere tutti i contabilizzatori solo in
quella occasione. In pratica non esiste uno standard anche
se alcuni marchi in realtà hanno identici apparecchi perché
si forniscono alla fonte da un unico produttore, ed in quel
caso anche un unica antenna potrebbe ricevere anche da
dispositivi apparentemente diversi.

giada

9/10/2014 10:58:10 pm

Buongiorno,
alla prossima assemblea di condominio ci verranno
presentati dei preventivi per l'istallazione di valvole e
contabilizzatori.
Vorrei sapere quali sono i criteri che devono essere
utilizzati per la ripartizione delle spese di sostituzione della
caldaia (obbligatoria?) e dell'applicazione delle valvole
&C..
Il riscaldamento ad oggi viene pagato sulla base di due
diverse tabelle millesimali: una per le spese di
manutenzione e una per le spese legate al consumo,
entrambe diverse dalla tabella dei millesimi di proprietà.
Come ci si dovrà regolare per i prossimi lavori? è
necessario rifare le tabelle millesimali?
Grazie

Buongiorno,
ua quota manutenzione sempre legata alla attuale tabella,
una quota comune (solitamente dal 20 al 40%) ripartita
secondo la tabella millesimi consumo, ed una quota a
consumo legata alle letture dei contabilizzatori

Fulvio

10/10/2014 05:43:07 am

Una domanda, mi chiedo se il termosifone è caldo ed io


decido di mettere la valvola su zero, mentre raffredda
lentamente il conteggio va avanti?
Grazie.

Risposta: certo, va avanti fino a quando del calore viene


ceduto all'ambiente, infatti il contabilizzatore deve
misurare il calore che dal radiatore viene trasferito all'aria
dell'ambiente; per tale motivo i contabilizzatori moderni
sono dotati anche di una sonda ambiente, per calcolare la
differenza effettiva di temperatura.

Roberto

13/10/2014 02:21:35 am

Buongiorno.Nel condominio dove abito partiamo


quest'anno con le valvole termostatiche e relativi
contabilizzatori.Abito all'ultimo piano con solo un lato
esposto all'aria (in realtà sarebbero due,ma in uno ho la
veranda).In due radiatori ho i copritermosifoni,con relativa
sonda esterna,per cui ho messo dietro i caloriferi il telo
argentato per riflettere il calore.Può bastare,inoltre,aprire
le porte dei copritermo,oppure sarebbe meglio levarle per
scaldare adeguatamente e non consumare troppo a causa
dei copritermo stessi?
Inoltre,leggendo i consumi sul ripartitore,è possibile avere
un'idea di quanto si starebbe pagando,giusto per
regolarsi?

Buongiorno, sicuramente i copritermo fanno perdere una


parte della resa del radiatore ed tenerli aperti potrebbe
alleviarne l'effetto negativo mentre il telo argentato ha un
effetto quasi impercettibile sulla diffusione del calore.
Purtroppo è difficile tradurre i numeri contabilizzati in euro
ma per il primo anno potreste chiedere di effettuare una
lettura intermedia dell'intero stabile in modo da avere una
idea di come stanno procedendo i consumi.

Roberto

16/10/2014 06:30:57 am

Grazie mille per la risposta.

Franco

13/10/2014 07:34:26 am

Buonasera. Nel mio condominio (riscaldamento


centralizzato, anno di costruzione 1974) si sta per
decidere la installazione di valvole termostatiche e
ripartitori di calore. Leggendo i numerosi problemi inerenti
il ripartitore, le chiedo se non esiste un sistema che
preveda di misurare il flusso di acqua e la temperatura a
livello della valvola termostatica su ogni calorifero, così
come avviene per gli appartamenti più recenti (che
posseggono un solo ingresso di acqua per tutti i caloriferi
della casa), Mi sembra che la quantificazione del calore
utilizzato sarebbe molto più precisa. Grazie.

Salve franco,
esistono sistemi di ogni tipo ma l'affidabilità e la
possibilità di installazione hanno reso la contabilizzazione
indiretta quella più diffusa. Inoltre gli errori di misurazione
sono molto contenuti (entro il 5%) e quindi risulta alla
stregua di altri sistemi (tutti i sistemi commettono un
errore nella misurazione). Poi c'è il problema dei costi
perchè installare dei contalitri sulla tubazione di ogni
singolo radiatore, sempre che fosse possibile, costerebbe
molto di più.
Antonella

14/10/2014 03:36:54 am

Salve, vorrei sapere gentilmente, le valvole si possono


installare anche con impianto già in funzione? Grazie

Salve,
le valvole assolutamente no (bisogna scaricare l'impianto),
i contabilizzatori si (vengono fissati esternamente al
radiatore)

Massimo Falcone

15/10/2014 05:30:04 pm

buongiorno
ho un termosifone all'interno dei un copritermosifone,
come si comporta il contabilizzatore in questo caso dal
momento che la temperatura all'interno del mobiletto
copritermosifone è sicuramente maggiore della
temperatura media all'interno della stanza, a prescindere
della regolazione della valvola termostatica e della
temperatura del termosifone. Questo potrà indurre il
contabilizzatore in errore e contabilizzare un consumo
maggiore con conseguente aggravio dei costi? In questo
caso è preferibile rimuovere del tutto i copritermosifoni?
La ringrazio in anticipo per l'eventuale risposta

Mario

15/10/2014 09:32:02 pm

Salve, avendo un'appartamento metà caldo e metà


fredino, volevo sapere se potevo montare le termovalvole
solo nella parte più calda e no su quella più fredda grazie

Salve,
sicuramente può essere una soluzione ma se si trova in un
condominio le consiglio vivamente di installare le valvole
su tutti i termo per non avere sorprese con i consumi

Roberto

16/10/2014 11:31:48 pm

Buongiorno.Abito a Torino in un condominio dove abbiamo


appena installato le valvole termostatiche.Io abito
all'ultimo piano,per cui ho fatto montare le valvole di sfiato
sui radiatori.Da quando,il 15 Ottobre,hanno iniziato ad
accendere,puntualmente ad ogni spegnimento della
caldaia due termosifoni,su quattro che ho,si riempiono di
aria,e devo sfiatarli alla seguente riaccensione.Ho
chiamato la ditta che si occupa della gestione del
riscaldamento,che mi ha detto che,essendo il primo anno
di valvole termostatiche, e che l'impianto non è ancora a
pieno regime perchè non fa ancora freddo,non ce la fa ad
espellere in automatico l'aria residua,ma che ciò avverrà
fra un non precisato tot di tempo,quando la caldaia
pomperà di più.Volevo sapere se corrisponde al vero ciò
che mi è stato detto,anche perchè io,anche se è un
rompimento ogni volta,l'aria la faccio uscire,ma altri
condomini dell'ultimo piano,che non hanno gli sfiati,si
stanno tenendo i termosifoni freddi.Dimenticavo di
aggiungere che la Ditta mi ha precisato che anche dagli
sfiati del sottotetto l'aria è stata fatta uscire,e
che,tecnicamente,aria nell'impianto non ce ne doveva più
essere.

Buongiorno,
purtroppo in parte è vero: quando si ricarica un impianto
che è stato completamente svuotato, l'aria diventa un
problema fastidioso:
prima di tutto è vero che l'aria tende a salire verso l'alto
ma è anche vero che in alcuni tratti orizzontali oppure in
alcuni radiatori dei piani inferiori di possono fermare delle
bolle d'aria che man mano vengono liberate durante il
funzionamento;
poi c'è il problema dell'aria disciolta nell'acqua in
microbolle che mano a mano che l'impianto si scalda
vengono liberate per formare bolle più grosse che vanno
alla fine ai piani superiori.
Una bella seccatura insomma che durerà qualche
settimana ma che si potrebbe ovviare con filtri disareatori
e valvole igroscopiche sui radiatori

Roberto

17/10/2014 03:30:42 am

Grazie per la risposta,mi sarà utile.

maria

17/10/2014 08:34:08 pm

Buongiorno , quest'anno siamo passati al


teleriscaldamento e abbiamo installato le valvole
termostatiche, i costi sono stati stabiliti 35% il fisso e
65% in base al consumo, la mia domanda e' il fisso come
viene calcolato? grazie attendo risposta

Buongiorno, la quota fissa viene calcolata con le tabelle


millesimali esistenti che normalmente si basano sulla
volumetria dell'appartamento o sulla potenza dei radiatori
installati.

maria

17/10/2014 10:09:03 pm

le spiego quello che e' successo nello stabile in cui vivo,


l'amministratrice ha stabilito in questi giorni visto la
temperatura esterna l'accensione di tre ore al mattino e
tre ore alla sera, invece delle 18 ore stabilite dal contratto,
in modo che pagavamo meno di fisso. La mia domanda e'
iI fisso viene pagato solo sulle 6 ore stabilite
dall'amministratrice oppure sulle ore stabilite da contratto.
Cara Maria, ogni contratto è una storia a se: innanzi tutto
non ho capito se avete un contratto che comprende
l'installazione o cos'altro, poi non so sulla base di quale
parametro potrebbero abbassare la quota fissa
abbassando le ore di riscaldamento. A sensazione direi che
pagherete la cifra stabilita nel contratto, a prescindere
dalle ore utilizzate.

maria

18/10/2014 06:46:27 am

Noi abbiamo l'installazione dello scambiatore gratuito,


mentre le valvole e le pompe sono a carico dei proprietari.
il contratto dice che l'erogazione del calore e' dalle ore 5
alle ore 23. riporto cosa dice il contratto sul prezzo di
vendita: la tariffa di vendita, differenziata secondo l'uso e
secondo la potenzialità, e' costituita da una tariffa
"binomia" a cui e' applicata una tariffa variabile
individuata e riferita alla potenza dello scambiatore (fascia
di potenza impegnata , fino a 300kw/prezzo 0,081.
e una tariffa fissa annua applicata per ogni unita' di
potenza impegnata dal condominio pari a: (E/kw installato
+ iva di legge 27,34 e inoltre dice che la potenza
commerciale impegnata kw del condominio e' 195. Spero
che in base a questo puo' darmi una risposta, cmq lunedi
chiedero' informazioni piu' dettagliate all'amministratrice.
la ringrazio molto.

Perfetto, ora è più chiaro: l'impegno di potenza non ha


nulla a che vedere con le ore di accensione, anzi più ore
scaldate e meno potenza istantanea utilizzate e quindi al
massimo la strategia dovrebbe essere quella di tenere
sempre acceso, giorno e notte, per evitare i picchi di
potenza.

maria

18/10/2014 06:41:10 pm
Grazie mi e' stato molto utile. a fine anno faro' sapere se
con le valvole termostatiche ho avuto un risparmio . buona
giornata. Maria

Agoroma

22/10/2014 11:26:43 pm

Abito a Roma in un condominio servito da sistema a


contabilizzazione. L'orario di accensione definito per legge
e' di 18 ore max, dalle 5 alle 23. Puo' l'Assemblea ridure
tale orario a 14/16 ore? L'Amministratore afferma che
basta una sola persona contraria e lui e' costretto a
garantire l'orario di accensione deciso dalla legge (5-23).
E' possibile ciò?
grazie

Salve,
temo che abbia ragione l'amministratore, inoltre non credo
che avreste dei benefici riducendo gli orari perché
raffreddando l'impianto dovreste consumare molta energia
per ripristinare le temperature. Al contrario se qualcuno ha
esigenze particolari può installare sui radiatori valvole
elettroniche o wireless, programmabili ad orari

Elisa Guidobono

23/10/2014 05:52:14 pm

Nel mio condominio (2 palazzine di 3 piani) sono state


installate qualche mese fa le VALVOLE TERMOSTATICHE
SIEMENS a 5 tacche con "centralina" SUL PIANEROTTOLO
SCALA.
Non ci è stata fornita alcuna spiegazione dagli installatori
e per questo mi rivolgo a Lei.
In questi giorni è stato acceso il riscaldamento . Per avere
la temperatura consentita di 20° a che tacca devo
impostare le valvole?
E' giusto che ,avendo impostato le valvole sul 3, in alcune
stanze i radiatori siano tiepidi e in altre no?
Nei mesi scorsi ho ristrutturato il mio appartamento.
Rifacendo il bagno ho sostituito il termosifone preesistente
con uno SCALDASALVIETTE a MURO.
Dagli installatori mi è stato messo il rilevatore CIRCA a
META' di questo scaldasalviette sul quale ovviamente
appoggio gli asciugamani da bagno. Il fatto che questi
coprano il rilevatore porta a degli errori per la misurazione
o per l'avvio del termosifone?
La ringrazio anticipatamente se vorrà rispondermi e Le
invio cordiali saluti.
Elisa Guidobono

mauro

25/10/2014 09:54:00 pm

NEL MIO PALAZZO SONO 10 ANNI CHE ESISTE LA


CONTABILIZZAZIONE,2/3 CONDOMINI NON L'HANNO
FATTI METTERE PERCHE' 2 HANNO L'AUTONOMO E 1 DICE
CHE NON AVEVA I SOLDI E QUINDI LI TIENE SPENTI (?).IO
PRIMA DELLA CONTABILIZZAZIONESPENDEVO 297,00€ AL
MESE PER I 5 MESI.ORA SPENDO 597,00€ AL MESE PER 5
MESI,TENENDO 2/3 TERMOSIFONI CHIUSI PERCHE' I
FIGLI SI SONO SPOSATI E L'INGRESSO SEMPRE
CHIUSO.PREMETTO CHE GLI ORARI DI ACCENSIONE E
SPEGNIMENTO SONO GLI STESSI.COME E' POSSIBILE
TUTTI I MESI E TUTTI GLI ANNI SPENDERE UN FISSO E
MAI VARIABILE.NON DEVONO AVERE TUTTI I
CONTABILIZZATORI NEI LORO APPARTAMENTI.ESISTE
UNA LEGGE CHE POSSO PORTARE ALL'AMMINISTRATORE?

Salve, quelli che hanno il riscaldamento autonomo non


sono chiaramente inclusi nel calcolo del riscaldamento
mentre l'appartamento che non ha voluto installarli
dovrebbe pagare un fisso molto alto in modo da
incentivare la immediata installazione.
Le rate fisse credo che siano legate ad un preventivo di
spesa totale dal quale a fine anno si dovrebbe fare
l'eventuale conguaglio relativo ai consumi reali ma per
questo deve chiedere delucidazioni all'amministratore. In
generale è importante imparare a leggere i consuntivi delle
spese condominiali o farsi aiutare da qualcuno a verificare
che i conteggi siano corretti e non vi siano errori

Roberto

26/10/2014 05:12:09 am

Scusi signor Mauro;ma quindi lei con la contabilizzazione


spende il doppio di prima?Glielo chiedo perchè io parto
quest'anno con i contabilizzatori e volevo sapermi
regolare.

Bruno

27/10/2014 01:32:04 am

Nel mio appartamento c'è un unico cronotermostato


"centreale" più le valvole termostatiche manuali su ogni
radiatore: non riesco a capire come si integrino i due
sistemi. Durante il giorno, quando non sono in casa, il
cronotermostato è impostato sui 18 gradi, ma se le
termovalvole restano girate tra 3 e 4, avrò una
temperatura superiore ai 18 gradi? Per evitarlo devo
regolare manualmente le termovalvole ogni volta che entro
ed esco di casa? Se sì, allora a che serve il
cronotermostato? Sono un po' confuso...

Caro Bruno, infatti non si integrano in modo naturale.


bisogna scindere le funzioni in crono e termostato perché
il crono può servire mentre il termostato non più. Quindi
conviene regolare le temperature molto alte sul termostato
in modo che non intervenga quasi mai, mentre può
continuare ad utilizzare la funzione crono per
programmare gli orari come le è più comodo.

Maria
27/10/2014 02:07:56 am

Buongiorno, per caso sa indicarmi una tabella dove posso


capire come ricavano l'importo effettivo espresso in euro
consumato dal termosifone, visto che al momento
dell'installazione delle valvole termostatiche hanno
registrato che tipo di termosifone è (allumnio o ghisa), e di
quanti elementi e' composto.

Buongiorno, purtroppo non esiste un calcolo diretto per


capire quale sarà il costo di una singola unità
contabilizzata.
Bisogna sapere quanto è il consumo globale e dividerlo
per la somma di tutte le unità contabilizzate da tutti i
radiatori del palazzo (per questo vengono chiamati
ripartitori). Conviene il primo anno richiedere una lettura a
metà stagione in modo da avere un raffronto sul quale poi
poter indicativamente fare dei calcoli.

Maria

28/10/2014 08:29:16 am

Buonasera, stasera abbiamo fatto un'assemblea con


l'amministratore e un consulente che ha montato le valvole
e i contabilizzatori, ho posto la domanda come vengono
conteggiati i costi e mi hanno detto che ogni tipo di
termosifone (ghisa/alluminio /thermoarredo, ecc) hanno
un coefficente che poi viene calcolato in base agli elementi
e la larghezza e l'altezza del termosifone e alla fine
moltiplicato per il conteggio effettivo sul contabilizzatore.
Volevo farlo presente visto la domanda che gli avevo posto
e potrebbe interessare ad altre persone che leggono su
questo forum. la ringrazio e se ho ancora bisogno la
contattero'.

Buonasera, le informazioni che vi hanno dato sono


corrette:
le unità conteggiate dai contabilizzatori vanno moltiplicate
per il coefficiente del radiatore stesso, in modo che i
numeri ottenuti tengano conto delle caratteristiche dei
singoli termosifoni. Detto ciò, le cifre che si ottengono
sono proporzionali al consumo ma non possono essere
trasformate direttamente in euro, perché la spesa
dipenderà dal consumo totale del condominio (che
dipende da tipo di combustibile, efficienza della caldaia,
dispersioni dell'impianto, etc...)

Riccardo

29/10/2014 09:25:35 pm

Buongiorno, nel mio condominio di 45 unità hanno


installato nuova caldaia a condensazione con applicazione
valvole termostatiche e contabilizzatori di calore su ogni
radiatore. I lavori sono quasi praticamente finiti, la Ditta
dopo aver riempito l'impianto sta controllando in ogni
appartamento che tutti i radiatori siano a posto e non ci
siano perdite, per essere pronti quando accenderanno i
caloriferi per la stagione 2014/2015. Ora siccome da
quello che ho sentito, qualche condomino sembra che ha
rinunciato a 1/2 termosifoni, cioè non ha fatto installare
nella propria abitazione sia le valvole termostatiche che i
contabilizzatori per quelli a cui rinunciava, 1/2 caloriferi. E
vengo alla mia domanda: se questi pochi condomini che
avevano rinunciato ai caloriferi sopra citati,
successivamente, perchè in grado di farlo, installassero i
termosifoni mancanti da soli all'insaputa di tutti gli altri
condomini e soprattutto non avvertendo l’amministratore
(senza inserire ne le valvole termostatiche, ma soprattutto
senza contabilizzatori) come gli verrà addebitato il
consumo? Esempio: abitazione che ha 6 caloriferi, ma solo
4 con valvole termostatiche e contabilizzatori (almeno così
risulta all’amministratore informato dalla Ditta). E’
possibile che gli verrà addebitato solo il consumo dei 4
caloriferi, ma in realtà si è scaldato con 6 perché i 2 a cui
aveva rinunciato se gli è installati successivamente non
avvisando nessuno, in poche parole può fare il furbetto?
Ricordo che l'Assemblea ha deliberato per spese
riscaldamento le seguenti percentuali: 25% a millesimi e il
resto a consumo.

Grazie Riccardo

Buongiorno, purtroppo i furbi ci sono sempre, ma spetta


alla ditta installatrice a non permettere che questi abbaino
la meglio:
innanzitutto i contabilizzatori vanno installati su tutti i
radiatori collegati all'impianto. Se ci sono dei radiatori che
non verranno più utilizzati vanno staccati fisicamente o
piombati in modo da non poter essere messi in funzione;
prese queste precauzioni diventa molto difficile fare i
furbi....

Mariuxi

30/10/2014 08:01:05 am

Buongiorno. Io voglio chiedere. Da pochi giorni hanno


installato le valvole e i contatori de riscaldamento. Sono
con un dubbio si non si accendono tutti i riscaldamenti
cosa succede?. Sono due camere che in genere non ci
siamo. Quelle le lascio spente. Sto risparmiando. O pure
no??. Grazie per la risposta

Buongiorno,
sicuramente con 2 radiatori spenti sta risparmiando!!!

massimo75

30/10/2014 06:24:40 pm

buongiorno,ho acquistato una casa con taverna,in taverna


ho un termoventilatore con le ventole da accedere
manualmente e dentro ci passa l'acqua del riscaldamento
dell'appartamento,mi piacerebbe sapere se esistono delle
valvole che quando arriva l'acqua calda mi attaccano
corrente per le ventole e quando si raffredda la
temperatura dell'acqua staccano il contatto,questo mi
consentirebbe di tenere una temperatura gradevole in
taverna senza dover accendere e spegnere(che spesso mi
dimentico di fare)le ventole grazie ciao

Buongiorno, se non ho capito male a lei servirebbe solo


che la ventola si fermasse quando l'acqua nei tubi diventi
fredda: per fare ciò è sufficiente un normale termostato a
contatto installato sul tubo, che senta il calore (circa 40
gradi) e faccia partire la ventola.

sara

31/10/2014 12:05:24 am

buongiorno.
io abito al terzo piano di un condominio con i doppi vetri.
la temperatura normale delle mie stanze è di 22/23 gradi.
ho impostato le valvole su 3 ma i termosifoni sono sempre
spenti. fa giusto un po' freddo la sera ma questi restano
sempre spenti. cosa significa? grazie

Buongiorno, significa che funziona tutto perfettamente:


infatti le valvole sul 3 corrispondono ad una temperatura
desiderata di 20 gradi circa. Se nell'ambiente ci sono già
22 gradi chiaramente il radiatore non inizierà nemmeno a
scaldare. Per verificare è sufficiente alzare la valvola sul 4
(circa 24 gradi) e vedere se si scalda

Maria

31/10/2014 05:31:23 pm

Buongiorno, abito al sesto piano di un condominio e da


circa una settimana hanno acceso il riscaldamento,
siccome ho notato che posizionando sul 3 la valvola é
troppo caldo (circa 23-24gradi) l'ho posizionata sul 2, ma
in questo casio i termosifoni si spengono completamente,
come mai?
Inoltre quando ho cambiato i termosifoni purtroppo mi
hanno messo degli elementi in più, che avrei dovuto
togliere, però l'idea ulivo mi ha detto che mettendo i
contabilizza tori di calore non era necessario, però
leggendo i consumi ho notato che in una stanza più
piccola consuma molto di più che in quella più grande,
cosa devo fare? Spero di essere stata chiara, grazie

Buongiorno,
esistono anche tutte le posizioni intermedie tra il 2 ed il 3
!!
Provi ad impostare a metà strada e vedrà che le cose
andranno meglio.
Per i consumi non so come siano stati impostati i
contabilizzatori e quindi non saprei: se un radiatore è più
grande tende a consumare di più ma è anche vero che se
la stanza è piccola dovrebbe spegnersi molto prima: a
meno che quella stanza sia comunque più fredda perché
meno isolata e quindi il consumo maggiore sia legato alle
maggiori dispersioni

Maria

31/10/2014 06:12:00 pm

La ringrazio per i chiarimenti, proverò a impostare a metà


tra 2 e 3. Per quanto riguarda la stanza in cui il
termosifone consuma di più ha comunque una
temperatura di 23 gradi, e non ha dispersione. Scusi la mia
ignoranza,ma non ho capito una cosa lei ha detto che i
radiatori dovrebbero spegnersi quando arrivano a
temperatura? Perché ha me sono sempre bollenti.
Grazieeeee

Maria
1/11/2014 06:01:48 pm

Buongiorno, ho posizionato le valvole dei su 2,5 e sono


tutti spenti, quindi non capisco se li tengo sul 3 ho 23-24
gradi, appena abbasso un po' si spengono!!!!

nicol

1/11/2014 04:27:12 am

Salve nel mio condominio a luglio hanno messo i


contabilizzatori, da una settimana accendo i termo,ma mi
e sorto un dubbio, i contabilizzatori devono segnare il
consumo attraverso dei numeri come per il contatore dell
energia elettrica?perche nei miei non compare niente.

Salve, alcuni produttori preferiscono tenere il display


spento per aumentare la durata delle batterie, ma di solito
premendo un pulsante o toccando il contabilizzatore in
qualche punto, compare la lettura

Emma

3/11/2014 07:00:48 pm

Buongiorno, sono in affitto in un appartamento al terzo


piano, soleggiato durante la mattina e quindi più caldo, nel
pomeriggio e la sera/notte invece fa più freddo. È di
recente costruzione per cui presumo abbia il sistema
descritto da voi nell'articolo con i metodi di misurazione
della temperatura (difatti se imposto 20 gradi il
termosifone si accende se la temperatura della stanza è
inferiore, altrimenti no). Il mio quesito è: se io metto la
temperatura a 19 gradi sia per il giorno che per la notte
(con le impostazioni di accensione automatica per poche
ore durante le 24 ore) ma chiudo le manopole laterali di
tutti i termi che ho ed anche il rubinetto del gas per i
fornelli, e non uso l'acqua calda poiché sono fuori casa, è
possibile che il contatore del gas che alimenta appunto la
caldaia autonoma che possiedo, giri da 1927.438 a
1928.169 in quasi quattro giorni? Grazie, cordiali saluti.

Buongiorno, direi che il consumo di 1 metro cubo ogni


quattro giorni per tenere la casa in temperatura di 19
gradi è veramente poco. In soldoni significa circa 1 euro
ogni quattro giorni, e mi sembra anche troppo poco

Elena

5/11/2014 10:18:19 pm

Salve, vivo in un condominio di 7 piani dei primi anni 60.


Abbiamo installato le valvole sui termosifoni, ma ho un
problema. Ho 7 caloriferi in casa. Durante la notte, mentre
tutti gli altri sei sono freddi, uno si scalda. Specifico che in
posizione 0 quello stesso termosifone rimane freddo,
inoltre la pompa cessa il suo funzionamento alle 22, come
spiegatomi dall'amministratore. L'idraulico mi ha spiegato
inoltre che siccome il condominio ha 3 appartamenti vuoti,
con riscaldamento spento, il calore si concentra dove trova
la valvola aperta. Che ne pensa?

Salve, il problema è l'errata taratura della pompa a giri


variabili oppure del bypass differenziale, sempre che li
abbiano installati

claudio

6/11/2014 05:03:37 am

Salve,avrei bisogno di alcune delucidazioni, vorrei


installare le valvole sui miei caloriferi, abito in un
condominio con riscaldamento non centralizzato, vorrei
installarle perché quando il termostato raggiunge la
temperatura in una stanza rimane freddo perché esposta a
nord e secondo me poco coibentata.
Saprebbe dirmi se è la soluzione ottimale e come dovrei
impostare il tutto per favore
Salve, per distribuire il calore in modo ottimale le valvole
termostatiche sono la soluzione migliore. Dovrà poi
impostare il termostato esistente ad una gradazione più
alta in modo che intervenga solo quando tutte le stanze
sono in temperatura

claudio

6/11/2014 05:24:35 pm

Grazie per l'aiuto e il lavoro che fa qui su questo sito,vorrei


chiederle anche per avere 19\20 gradi nelle stanze e 22
nell'altra a che valore deve impostare le teste
termostatiche

Grazie a Lei per l'attenzione nei confronti del tema di


risparmio energetico!
La scala rappresentata sulle teste termostatiche è
abbastanza standard ma bisogna comunque tararle
avendo la cura di misurare la temperatura nelle stanze
perché ci possono essere degli scostamenti:

valore sulla manopola 0 => radiatore chiuso

valore sulla manopola 1 => circa 12 gradi nella stanza


valore sulla manopola 2 => circa 16 gradi nella stanza
valore sulla manopola 3 => circa 20 gradi nella stanza
valore sulla manopola 4 => circa 24 gradi nella stanza
valore sulla manopola 5 => circa 28 gradi (non
raggiungibili)
Viene da se che tra la posizione 2 e 3 ci dovrebbero essere
18 gradi mentre tra la 3 e 4 si raggiungono circa 22 gradi

alessandro farina

8/11/2014 05:15:42 am

La ringrazio per l`ottimo blog, ho letto quasi tutti i


commenti ma non ho trovato niente inerente al mio
problema.
Mi sono da poco trasferita in un appartamentino in
affitto,nel quale sono installati contabilizzatori e valvole
termostatche su ogni calorifero, ma sui contabilizzatori
non appare MAI alcun numero, su nessuna stanza.
Vorrei sapere se é giusto cosi o meno?
Ho chiesto all'amministratore e mi ha detto di non saperlo,
ho chiesto all'idraulico che installo tutto, ed annche lui mi
ha detto di non saperlo, ma di stare tranquillo che é un
impianto wi.fi.

A questo punto chiedo a lei, se è a conoscenza di


contabilizzatori che non visualizzano nulla?

La ringrazio in anticipo per ogni informazione.

Saluti

Salve, molte marche scelgono di non visualizzare nulla sul


display per risparmiare al massimo le batterie. In ogni
caso dovrebbe sempre esserci la possibilità, premendo
qualche pulsante, di visualizzare temporaneamente la
lettura. Se mi dice la marca posso controllare.

Romano

10/11/2014 10:45:49 pm

Buongiorno possiedo queste valvole sui termosifoni da


ormai 25 anni e ogni anno all'accensione della caldaia
qualche termosifone rimane freddo, smonto la valvola
muovo il pernino che rimane bloccato e riprende a
funzionare. Domenica scorsa ho chiuso il termosifone in
cantina (messo a 0 la valvola) e l'ho riaperta in serata ma
da allora il termosifone è freddo,ho già smontato la
valvola, mosso il pernino, l'ho anche tolto ed è uscita
acqua calda,poi rimontato il tutto ma non scalda. Cosa
può essere successo? Grazie.
Buongiorno, premesso che fare diagnosi a distanza è
praticamente impossibile, se il problema non è nelle
valvole allora sicuramente sarà nelle tubazioni. Potrebbe
essersi formata una bolla d'aria od una ostruzione su uno
dei due tubi del radiatore. In ogni caso chiamerei
l'idraulico

Daniela

13/11/2014 05:38:21 am

Salve..anch'io mi sono ritrovata a gestire queste valvole


termostatiche senza che la ditta manutentrice o il
costruttore, visto che l'appartamento è nuovo, mi abbiano
delucidata. Il problema che riscontro è che ho notato che
le valvole mi annullano completamente l'utilizzo del
cronotermostato. Con le temperature (min e max) a zero i
termosifoni entrano in funzione ugualmente..come posso
gestire l'impianto dal cronotermostato (Cewal 2.0) senza
essere costretta per spegnere il riscaldamento a passare il
generatore all'utilizzo di sola acqua sanitaria??..Grazie

Salve, evidentemente ci sono dei problemi sul suo


impianto.
Se alcune valvole sono chiuse (spero non tutte perchè non
avrebbe senso) ed il termostato da l'impulso alla caldaia di
funzionare, devo scaldarsi solo i termosifoni "aperti". Un
problema potrebbe essere la regolazione della pompa
della caldaia oppure l'assenza di un bypass differenziale

Daniela

13/11/2014 07:52:58 pm

Se le valvole sono aperte funzionano regolarmente, l'ho


verificato portandone a zero qualcuna, ma se voglio
spegnere il riscaldamento non riesco a farlo dal
termostato e sono costretta ad intervenire sulla caldaia.
Se lei abbassa la temperatura sul termostato Cewal e la
caldaia continua a girare significa soltanto che il
termostato non funziona!
Per prima cosa provi a cambiare le pile al termostato e se
continua a non fermare la caldaia chiami l'elettricista

Gianni Cicchetti

15/11/2014 04:58:46 pm

Salve, nel mio condominio sono state appena installate le


valvole termostatiche. In posizione da 1 a 2 tutto ok, da 3
compreso a 5 si sente un bel rumore di acqua che scorre
(come se all'interno del radiatore vi fosse un rubinetto
aperto). Sapreste dirmi da cosa potrebbe dipendere?
Grazie per la cortese collaborazione.

Salve, il rumore è sintomo di una pressione troppo elevata


sulla valvola dovuta alla errata taratura della pompa
variabile oppure del bypass differenziale: in alcuni casi
addirittura questi due apparecchi non sono stati installati
e quindi bisogna provvedere

RENATO

16/11/2014 07:26:08 pm

Buongiorno, ho un locale del mio appartamento con due


termosifoni, uno è molto piccolo, dovendo adesso montare
le valvole termostatiche
ho più convenienza a eliminare il piccolo e sostituire l'altro
con uno più
grande?

grazie, per la disponibilità.

Buongiorno, dal punto di vista economico, sia per


l'investimento sia per il consumo, non vedo come la
sostituzione con un radiatore più grande possa essere
vantaggiosa. Se il totale della potenza degli elementi
rimane sempre quello ai fini della contabilizzazione non
cambia nulla.
Se poi è una questione di ottimizzazione degli spazi allora
subentrano altri ragionamenti...

Salvatore

16/11/2014 11:06:16 pm

Buongiorno, vorrei sapere a che altezza del termosifone


vanno montati i contabilizzatori e se ciò influisce sul
consumo. Chiedo questo perchè nel nostro condominio
sono stati montati tutti ad altezza differente e in alcuni
appartamenti addirittura a metà del termosifone anzichè
in alto come la maggior parte di essi. Esiste una legge in
proposito oppure rimane a discrezione del tecnico?
Ringrazio in anticipo per la risposta, saluti.

Buongiorno, l'altezza dei contabilizzatori deve essere


uguale per tutti e va misurata in percentuale dell'altezza
totale del radiatore (ad es. 75% dell'altezza del radiatore).
Chiaramente la contabilizzazione dipende dalla posizione
ed è la ditta costruttrice che indica le altezze corrette.
Se l'installatore ha fatto di testa sua credo che abbia
combinato un bel pasticcio

Luigino

19/11/2014 09:27:29 pm

Buongiorno,vorrei sapere se i prezzi stabiliti per il


riscaldamento nel palazzo in cui abito sono in linea con
altri o superiori alla media.
Impegno di potenza:€4,47moltiplicato x la cubatura
Consumo minimo:€4,82 moltiplicato x la cubatura
Reale consumo:€0,1031 moltiplicato x i kwh realmente
consumati.
Grazie per la sua disponibilita' e competenza.
Buongiorno, premettendo che non è consuetudine
calcolare il costo del riscaldamento in modo così articolato
(almeno nei dintorni a dove vivo), il costo di 0,1 euro al
kWh mi sembra congruo rispetto al costo medio
dell'energia attuale. Per la quota fissa se supponiamo di
avere un alloggio di 100 mq (circa 270 mc) allora viene:
euro 1207+ euro 1301 = 2500 euro di quota fissa !?
Credo proprio che ci sia qualcosa di errato; non è per caso
che erano 0,447 e 0,482 euro? Così sarebbero 250 euro di
quota fissa

Maria

20/11/2014 10:55:11 pm

Buongiorno, volevo chiederle gentilmente una cosa, ho un


termosifone con 8 elementi e montato valovola
termostatica a distanza di 30 cm ho un armadio che in
teoria 5 elementi copre l'uscita diretta del calore nella
stanza, se io metto la sonda cosa cambia? attualmente ho
20 gradi giusti con la valvola a 4, grazie per la risposta
che mi dara'. cordiali saluti

Buongiorno, sostanzialmente con la sonda avrà 20 gradi


nella stanza mantenendo la valvola sul 3 invece che sul 4

Maria

22/11/2014 06:35:35 pm

E il consumo e' uguale a fine giornata oppure e' diverso?


valvola a 3 e valvola a 4 grazie Buona domenica

Daniele

22/11/2014 01:58:03 am

Buongiorno,
sui miei termosifoni ho sostituito le normali valvole
manuali RBM con delle termostatiche sempre RBM.
Impostando l valvola sul 3, i termosifoni restano freddi
spostando sul 4 pure, mettendo invece sul 5 cominciano a
scaldarsi.
Smontando la valvola ho notato che sul 5, serrando si
sente che valvola parzialmente già chiude. Ne deduco che
portandola sul 3, automaticamente è chiusa e per questo
motivo non succede nulla.
E' corretto il mio ragionamento?
Se sì, quale è la causa e la relativa soluzione.
RIschio di utilizzare le valvole in manuale, cioè spesa
inutile.
Grazie.
Cordiali saluti.

Buongiorno, sembrerebbe che le valvole non funzionino


correttamente:
quanti gradi ci sono nella stanza? Dove sono posizionate le
valvole (radiatori incassati dietro mobili o sotto
davanzali)?

Il consumo è proporzionale alla temperatura del radiatore


e della stanza e non al numero indicato sulla valvola:
potresti avere la valvola sul 5 ed il termo bloccato, per
esempio per l'aria, ed il contabilizzatore non segnerebbe
alcun consumo.

Daniele

24/11/2014 03:26:02 pm

Buongiorno, grazie innanzitutto per la risposta. La


temperatura della stanza è tendenzialmente sui 20-21°. I
termosifoni sono liberi non coperti da nulla.
Ho fatto altri tentativi, non serrando a fondo la valvola
qualcosa succede, ma non funziona correttamente,
almeno sembra.
Le valvole installate sono 7 e ho il problema con tutte.
Ringrazio ancora per la disponibilità.
Saluti.
Daniele

Sergio

23/11/2014 01:50:07 am

Vivo in un condominio di 7 piani e sono state installate le


valvole termostatiche, è giusto che siano state installate le
valvole e non i ripartitori anche in una sala comune? Era
proprio obbligatorio installarle? Come faccio a sapere
quale è il mio dovuto?

Salve, oltre che obbligatorio mi sembra molto sensato


visto che essendo uno spazio ad uso discontinuo spero il
radiatore non sia sempre acceso; anche l'assenza del
contabilizzatore è sensanta perché la spesa di quel
radiatore viene spalmata sulla quota comune che tiene già
conto delle dispersioni non contabilzzate

Lino

23/11/2014 06:29:13 pm

Volevo sapere se manca una sufficiente coibentazione tra


appartamenti che per la legge deve essere inferiore a 0,8
W/mq K non si può applicare la contabilizzazione del
calore. La mia domanda è vero o falso. grazie di una
risposta

Molto falso. Il 95% dei condomini non ha pareti con tali


caratteristiche.

Buongiorno, mi sono stati recentemente installate vavole


termostatiche in casama un dubbio per quanto riguarda la
cucina. Il calorifero è installato a circa 10 cm. dalla cucina
a gas che altera il valore della temperatura nell'ambiente
soprattutto quando si usa il forno. Inoltre la sera
accendiamo anche un termoconvettore quando si sente
più freddo in casa. Per uniformare meglio il riscaldamento
dell'ambiente mi è stato inserito un sensore remoto.é
corretto questo intervento e cosa comporta visto che
spesso qundo non si usa la cucina il calorifero è freddo o
poco caldo mentre negli altri ambienti a parità di
impostazione sono più caldi. Grazie

La sonda è utile ma se la cucina rimane comunque il locale


più caldo, il radiatore tenderà a raffreddarsi prima
comunque (ed è giusto così).
Dovete prendere l'abitudine a misurare le temperature: se
regolate la valvola sul 3 e nella stanza ci sono 20 gradi è
chiaro che il radiatore si spegne da solo! Ed ogni stanza è
una storia a se

Benedetta

24/11/2014 11:32:55 pm

Salve ho una domanda da farle io e mio ragazzo abitiamo


in una casa di sole tre stanze dove abbiamo Montato le
valvole termostatiche collecandoci alla caldaia dei miei
genitori!accanto ci abitano i miei genitori che hanno
100mq ! Come facciamo per calcolare i nostri consumi in
modo facile ?visto che nn abbiamo l amministratore
dobbiamo farlo noi.ci hanno consigliato il conta calorie ma
è facile? Grazie mille

Salve, innanzitutto per gestire la temperatura come farete?


La soluzione più semplice e mettere delle valvole
termostatiche ed a quel punto se installate anche i
contabilizzatori potete dividere le spese: si tratta di
prendere i numeri una volta all'anno e fare una addizione e
qualche divisione; al limite vi fate aiutare da qualcuno.

Luigino

25/11/2014 12:26:55 am

Buongiorno,in merito alla sua risposta del 22/11 ho


sbagliato io:
€4,47 e €4,82 vanno moltiplicati x i millesimi e cioè
97,58.quindi a parte il consumo la quota fissa è di circa
807 € più iva.calcoli che è un appartamento di circa 150
mq.Cordiali saluti.

Buongiorno,
quindi circa 1000 euro di quota fissa più altri circa 1000
di consumo (stima ad esperienza di 10000 kWh/anno):
totale di 2000 euro all'anno per un alloggio di 150 mq, mi
sembra in linea, purtroppo, con i costi attuali

andrea

25/11/2014 04:23:44 pm

ma non sarebbe meglio l'obbligo di installare valvole


termostatiche tarate per un massimo di 20-21 gradi?
si eviterebbero molti contenziosi e discussioni

L'obbligo esiste già, dal lontano 1993!! Temperatura


massima ammessa negli ambienti 20 gradi (con una
tolleranza di 2 gradi).
L'inserimento delle termovalvole è servito proprio ad
ottemperare a quella legge; se poi impostano le valvole sul
5, non è che nella stanza la temperatura possa arrivare a
30 gradi, ed in ogni caso il calore viene pagato da chi ha
voluto avere più gradi (penso a tanti anziani malati che
sono fermi a casa)

andrea

27/11/2014 02:30:53 pm

l'obbligo esiste ma di fatto nel mio appartamento ed in


molti altri
di diversi condominii ve ne sono 24 - 25
cominciamo a tarare la posizione 5 a 20 gradi sulle
termovalvole
senza contabilizzatori cosi' piu' di tanto non scaldano
anch'io ho una mamma anziana e dove vive è penalizzata
dai confinanti destra sinistra sopra e sotto che con i
contabilizzatori

lasciano al freddo gli appartamenti per risparmiare (loro


diritto)

Con la crisi e gli aumenti dei prezzi dei combustibili la


tendenza è quella di tenere temperature sempre più basse;
io giro molto nelle case e le assicuro che è molto raro
trovare temperature elevate.
In ogni caso i dati del ministero dello sviluppo economico
e delle rete snam sono inequivocabili
http://www.sostariffe.it/news/crolla-il-consumo-di-gas-
naturale-in-italia-79326/

luigino

25/11/2014 09:17:17 pm

Buongiorno, in risposta alla sua del 25/11.purtroppo i miei


150mq sono all'ultimo piano sottotetto di uno stabile degli
anni 60.L'anno scorso primo inverno i kwh consumati sono
stati quasi 20000.(con un inverno mite e patendo anche
un pò il freddo)quindi la spesa è stata di circa 1000 di
fisso e circa 2000 di consumo.Grazie

Maria

29/11/2014 02:03:07 am

Buongiorno ogni tanto la contatto per avere dei


chiarimenti, visto la sua disponibilità spero che riesce a
chiarirmi qualche dubbio. Come le ho già' detto in
precedenza da quest'anno siamo passati al
teleriscaldamento con le valvole termostatiche. io abito
all'ultimo piano con un sottotetto non coibentato, in casa
per avere 20 gradi sono obbligata a tenere le valvole a 4, 4
e 1/2 (ho anche un papa' disabile ) .
1)volevo sapere se richiedendo la certificazione e la
diagnosi energetica il condominio e' costretto a fare la
coibentazione nel sottotetto e se deve essere deliberato in
assemblea con la maggioranza.
2) se chi abita all'ultimo piano o lato frontespizio o piano
terra con dispersioni puo' richiedere la riduzione della
bolletta, e se si in che percentuale ?
3) volevo sapere gentilmente se esiste una tabella
nazionale e dove posso trovarla per poter elaborare
tramite i coefficenti i dati dei miei termosifoni e poi
ricavare il mio consumo con i dati del contabilizzatore.
La ringrazio aspetto sua risposta. grazie Maria

Provo a risponderle:

1) Assolutamente no: la certificazione serve per capire


quale sia la situazione dell'edificio, ma non può obbligare
nessuno, solo consigliare e far capire quanto potrebbe
essere conveniente l'intervento.

In Piemonte vige l'obbligo, raramente applicato, di fare


opere di coibentazione qualora si debba eseguire un lavoro
su di una struttura (es. tinteggiare una facciata).
2) Chiedere è lecito ma sperare che la richiesta abbia
effetto positivo è altra cosa: la decisione di inserire dei
coefficienti per tenere conto degli alloggi svantaggiati,
andrebbe presa prima di eseguire i lavori, quando ancora
la maggioranza non ha idea di come verranno suddivise le
spese. Purtroppo vedrà che quando capiranno che ad una
sua riduzione di spesa corrisponderà un aumento per gli
altri, seppur modesto, non ci sarà modo di convincere la
maggioranza

3) Non esiste una tabella nazionale perché i coefficienti


dipendono dalla marca del contabilizzatore: le tabelle con
la mappatura dei radiatori ed i relativi parametri deve
essere comunque consultabile dall'utente presso
l'amministratore o presso il gestore dell'impianto; da
quelle tabelle si può capire esattamente come sono stati
calcolati i coefficienti

paolo

4/12/2014 04:34:02 am

Buongiorno Nel mio condominio del 1960 sono stati


installati valvole termostatiche e contabilizzatori Su una
colonna le valvole vanno tutte in vibrazione e si è
riscontrato che l'acqua entra calda dal basso ed esce dalla
valvola.L'amministratore ci ha comunicato che è
impossibile modificare l'allacciamento dei tubi e ci ha
proposto di invertire il detentore con la valvola. A parte la
scomodità di avere la valvola in basso, a quali
inconvenienti andiamo incontro? Esiste qualche altra
soluzione?

Buongiorno, mi sembra molto strano che un unica colonna


abbia i tubi invertiti: quando sarebbero stati invertiti? Da
sempre? E nessuno se ne mai accorto?
In ogni caso le valvole vanno in vibrazione per altre
ragioni, esempio troppa pressione differenziale a causa di
un errata taratura della pompa.

paolo

6/12/2014 02:57:18 am

I tubi sono invertiti da sempre e nessuno se n'è mai


accorto. Nel condominio vibrano solo le 6 valvole montate
su quella colonna .Sull'impianto è montata una pompa a
flusso e pressione variabile.

E' proprio questo che mi stupisce: un radiatore che


funziona con i tubi invertiti scalda molto meno... In ogni
caso le valvole termostatiche si possono spostare anche in
basso, tanto è vero che negli impianti con valvole
monotubo le testine lavorano benissimo anche se sono in
basso, anzi secondo me sentono ancora meglio la
temperatura che in basso, vicino al pavimento, è di solito
più fredda

Augusto

12/12/2014 05:45:36 pm

Buongiorno nel mio condominio di 5 piani del 1979 da due


anni abbiamo installato le valvole e abbiamo riscontrato
un risparmio di circa il 15% diviso in millesimi.
Nell'assemblea del dicembre 2012, si decide di
interpellare un ingegnere termotecnico per ripartire il
consumo del gas secondo la legge ( fattore k con
correzioni piano per piano). Nell'ultima assemblea ( nel
frattempo abbiamo cambiato amministratore) di pochi
giorni fa, alcuni condomini e l'amministratore hanno
sollevato l'illegittimità di tale coefficiente in base alla legge
Uni 10200 del giugno 2014 . Vorrei sapere ,per cortesia,
da che parte è la ragione e se essendo stata approvata
dall'assemblea precedente la suddetta ripartizione può
essere annullata, grazie

Buongiorno. Per Norma UNI, si intende un documento


prodotto mediante consenso e approvato da un organismo
riconosciuto, che fornisce, per usi comuni e ripetuti,
regole, linee guida o caratteristiche relative a determinate
attività o ai loro risultati, al fine di ottenere il miglior ordine
in un determinato contesto.
Quindi, seppur un riferimento fondamentale, la norma UNI
10200 non è una legge. A mio avviso, ma non sono un
esperto legale, l'assemblea condominiale può decidere a
maggioranza il metodo di ripartizione; il problema semmai
è che la maggioranza sia d'accordo ad introdurre i
coefficienti.

Roberto
3/3/2015 10:32:24 pm

Il Dlgs 102/14 cita la UNI 10200 quale metodo per la


ripartizione delle spese, pertanto la norma (fino a luglio
volontaria) è diventata cogente.

In effetti si dovrebbe già utilizzare la UNI 10200 ma


siccome il primo passo è quello della verifica energetica
per fissare il "consumo involontario" credo che ci vorrà
diverso tempo prima che diventi applicabile su tutti i
condomini (sempre che tutti i condomini nel frattempo si
dotino di valvole e contabilizzatori)

Maria

13/12/2014 12:11:59 am

Buongiorno sono riuscita ad avere i coefficenti, nella


tabella ci sono scritto 1) la sigla del termosifone (ipotesi
ghisa), 2) dimensioni,3) rendimento termico, 4)
coefficenti, poi le sigle con i numeri del contabilizzatore.
Non so come abbiano tirato fuori i corefficenti, adesso
vorrei capire dalla cifra totale viene tolto il fisso da
dividere in millesimi, il variabile come lo conteggiano?, Poi
io essendo all'ultimo piano con dispersione dal tetto nei
coefficenti come hanno fatto a tenerne conto visto che non
e' stata fatta la diagnosi energetica? grazie .

Buongiorno, ora può controllare che i dati della tabella


corrispondano alla realtà dei suoi radiatori ed in linea di
massima, che i coefficienti siano proporzionali alla potenza
del radiatore. La quota fissa, calcolata in base ai millesimi,
viene votata dall'assemblea del condominio; la quota
variabile non sempre viene aggiustata con i coefficienti di
dispersione (da non confondere con i coefficienti dei
radiatori) perchè anche questa scelta deve essere fatta
dall'assemblea, e come può leggere nel messaggio
precedente, non c'è alcuna legge ne che obblighi ne che
neghi l'utilizzo di tali coefficienti
Giorgio

13/12/2014 01:33:15 am

Buon giorno! Ho letto il suo altro articolo che metteva in


guardia dall'installazione errata delle valvole
termostatiche e guardacaso nel mio appartamento le ho
trovate tutte montate in maniera sbagliata. Ho rimosso le
valvole e ho seguito le istruzioni della ditta costruttrice
(Giacomelli) per il corretto montaggio. Come posso
verificare che tutto sia a posto? La precedente
installazione sbagliata può aver causato danni alle
valvole? Grazie.

Giorgio

13/12/2014 01:37:30 am

Ho scritto male, intendevo le testine termostatiche


montate scorrettamente.

Buongiorno, nessun danno, solo che quando non sono


montate correttamente non agiscono nel modo giusto, o
meglio non regolano la temperatura come dovrebbero. Se
le temperature negli ambienti corrispondono a quelle
impostate sulle valvole direi che è tutto a posto

Olivier

14/12/2014 02:38:13 am

Buona sera,

Avrei due domande,

1.Da luglio sono in affitto, in un casa bifamiliare. La


proprietaria, ( vicina ) , pretende che per legge, le valvole
termostatiche vanno messe solo al 50% della totalità dei
termosifoni. …. Ha quindi fatto montare su un totale di 18
termosifoni, solo 8 valvole termostatiche. … 3 termosifoni
hanno ancora le vecchie valvole ( non termostatiche ) e 7
termosifoni con impianto predisposto per le valvole, ma
con i tappi di protezione …. Pretende che con quelli, si
possa chiudere ed aprire i termosifoni …. Esiste quella
legge che pretende ?

2. Con tutte le valvole del tutto aperte, e caldaia accesa


dalle 03.45 alle 23.00, supero difficilmente le 18 gradi
dentro casa. Che ne pensa ?
Cordialmente, Olivier

Salve,
non mi risulta esistano leggi che parlano del 50% delle
valvole ed onestamente non ne vedrei la logica. Io conosco
bene la normativa in Piemonte e dice chiaramente che
ogni locale deve essere dotato di un regolatore i
temperatura.
Se poi non raggiunge la temperatura nei locali il problema
sarà probabilmente nella regolazione della caldaia o del
termostato generale.
Federica68

16/12/2014 09:14:02 pm

In altre parole cos'è che mi fa aumentare i consumi sul


contabilizzatore?

Sono esclusivamente due i fattori che fanno aumentare i


consumi:

la temperatura della stanza (più è alta più il


contabilizzatore "va veloce")

le dispersioni della stanza (spifferi, finestre aperte,


mancanza di isolamento, ecc...)

Ho riportato quanto da lei scritto, per chiederle questa


cosa:

la valvola del termosifone in bagno (termosifone attaccato


alla doccia) misura anche il calore di quando uno fa una
doccia molto calda (il bagno è molto piccolo e si appanna
lo specchio)?
Perchè a me è arrivato un consumo del bagno esagerato e
non compatibile con l'utilizzo del termosifone, spesso sullo
0 -1.
In camera da letto, valvola quasi sempre sullo 0, il fatto
che tengo aperte le finestre al mattino più di 5/10 minuti
può anche questo incidere sui consumi?
Perchè rispetto ad altre misure (appartamento di 45m2)
questi due sono proprio fuori linea.
Spero di essere stata chiara
fede
Grazie per la sua eventuale risposta

Il contabilizzatore del bagno se pur in situazione non


ottimale, non vedo come potrebbe "sballare" per qualche
grado ambiente in più (non credo che nel locale la
temperatura superi i 30 gradi) quando il radiatore di per
se raggiunge i 50-60 gradi senza problema; inoltre non
penso che faccia più di una doccia al giorno e quindi quei
pochi minuti non possono cambiare una media di 24 ore.
Invece il tenere aperte le finestre può incidere molto sui
consumi perché il veloce raffreddamento dell'aria e
successivamente quello delle pareti richiede poi diverse
ore di lavoro a pieno regime della valvola e del radiatore.
Quando gli appartamenti hanno ambienti ridotti poi può
capitare che essendo tutti comunicanti si comportano
quasi come un ambiente unico perché l'aria circola in tutte
le stanze e quindi è difficile fare una sostanziale divisione
tra i consumi dei singoli radiatori; mi preoccuperei più che
altro che il consumo totale sia proporzionato all'utilizzo

stefano

17/12/2014 08:34:48 am

Salve.volevo un informazione sui numeri che mi


compaiono nei lettori.vedo che,giustamente,aumentano
ogni giorno, per l utilizzo del radiatore.volevo sapere
questi numeri tramutati in euro quanto sono.cioe ogni
cento scatti,quanti euro spendo?grazie anticipatamente

Salve, purtroppo non c'è una correlazione diretta tra


numeri ed euro, almeno per il primo anno che non sono
ancora stai fatti dei conteggi.
I numeri indicano una quantità proporzionale al consumo
ma non conoscendo la spesa totale del condominio non si
può fare un calcolo preliminare: bisogna aspettare di avere
tutti i consumi e fare i conteggi.

stefano

17/12/2014 04:21:28 pm

Grazie ancora.
mauro valentini
18/12/2014 05:41:28 pm

Ho letto dell'obbligatorietà delle valvole termostatiche sui


radiatori, ma
è possibile installarle anche sui termoconvettori ? In non
fosse possibile è obbligatorio sostituirli con termosifoni ?
Grazie

I ventilconvettori possono essere controllati direttamente


con valvole elettriche (installando quelle della marca del
ventil oppure valvole elettriche generiche). In ogni caso è
sempre possibile sostituire i ventil con radiatori anche se
bisogna sicuramente verificare come è fatto l'impianto.

angelo

20/12/2014 05:05:42 pm

Salve, nel mio condominio sono state montate valvole


termostatiche e contabilizzatori, sono sempre fuori casa e
rientro la sera dopo le 20. tengo costantemente le
manopole a 2. Metto a 5 solo alle 20 qnd. rientro e solo
nelle stanze che mi interessano. L'impianto centralizzato di
teleriscaldamento si spegne alle 23.00. Mi sono inventato
il posizionamento di 1 ventilatore diam. 40 sul termosifone
(consumo 70 watt) in modo da avere + caldo possibile
nelle 3 ore in cui sono a casa. E' scorretto? Il termosifone
con il ventilatore consuma di + ?

Salve, nel suo caso sarebbe ideale avere le valvole


elettroniche programmabili... In ogni caso aver messo un
ventilatore ha trasformato il radiatore in un
ventilconvettore e se funziona direi che è un ottima idea
anche se terrei la ventola al minimo sia per consumare
poca energia elettrica che per non smuovere troppa aria e
polvere, il che produrrebbe un confort non ottimale

Angelo
24/12/2014 07:23:56 am

Grazie x la gentile e sensata risposta Un ultimo quesito, se


mi permette. Un giorno raro, che mi trovavo a casa, ho
provato a mettere la valvola a 5 e ho acceso il ventilatore,
morale dopo poche ore la stanza è diventata una sauna. Il
contabilizzatore, se non ho capito male dalle risposte da
lei fornite ad altre persone, dovrebbe aver registrato
questo picco di calore e quindi, in quel caso, dovrei avere
consumato di + e quindi dovrò pagare di +. ....o mi sbaglio.
Grazie

Chiaramente più calore viene ceduto all'ambiente e più


alto sarà il consumo, quindi ci vada piano con il
ventilatore...

Nunzia

28/12/2014 07:07:51 pm

Buongiorno. Volevo porre questo quesito: abbiamo


installato valvole e ripartitori lo scorso anno e pochi giorni
fa ho avuto una bella batosta relativamente ai costi di
riscaldamento da me sostenuti. Quindi praticamente ho
avuto più freddo, ho speso per denaro per i lavori sulla
centrale e sui contabilizzatori e spendo molto di più. Sulla
parte fissa è stata applicata una tabella sui millessimi di
potenza installata che a me risulano doppi di quelli di un
condomino con l'appartamento doppio del mio e anche i
contabilizzatori sono stati tarati sulla base della potenza
installata. Fatta salva la possibilità di errori per cui sto
richiedendo verifiche chiedo se è normale tener conto due
volte della postenza installata. Grazie mille.

Salve, la quota fissa viene normalmente calcolata sulla


tabella millesimale preesistente la quale può tenere conto
della potenza installata oppure della volumetria; di solito
le due cose sono strettamente correlate come è logico, ma
in ogni caso non è raro trovare errori nel conteggio delle
potenze mentre è più difficile sbagliare le volumetrie. Il
principio di base comunque è che la quota fissa tenga
conto della potenza impegnata ed è quindi corretto
utilizzarla, mentre la potenza utilizzata per il calcolo della
quota variabile (consumo) è solo un parametro che viene
utilizzato per calcolare il calore ceduto all'ambiente ed è
quindi indispensabile utilizzarlo per avere un equo
confronto tra i diversi radiatori.

Salve, ho un appartamento del 1960 circa, 80mq posto al


primo piano, tra poco dovrei montare le valvole
termostatiche sui radiatori (4 in ghisa e 1 termoarredo)
quindi vorrei porle 2 domande,
1) non so quale siano le migliori in circolazione, sia per il
materiale al suo interno (liquido, ceramico o gas), sia per il
rumorein fase di apertura e chiusura della valvola.
2) avevo in mente di montare le valvole termostatiche a
filo comandate tutte da un unico termostato posizionato
nel reparto notte. Come soluzione è buona oppure mi
consiglia le valvole meccaniche senza filo e senza wifi?
Grazie.

Salve, i marchi principali sono tutti ottimi prodotti: Caleffi,


Giacomini, Far... Io preferisco le Caleffi perché hanno
l'attacco per le testine molto standard ed è quindi facile
montare qualsiasi marca di testine.
Per il tipo di regolazione dipende molto dall'uso della casa:
se durante il giorno c'è sempre qualcuno direi che
sufficiente la normale testina termostatica meccanica,
mentre se avete orari prolungati di assenza può essere
utile la testina radiocomandata:
a me piace molto la soluzione Evohone
http://getconnected.honeywell.com/en/thermostats
/evohome

Salve spettacolare il sistema della honeywell, proprio ciò


che mi poacerebbe avere a casa. Ma io vivo inun
condominio con teleriscaldamento con valvole e
contabilizzatori Caleffi dove tutto funziona perfettamente,
ma mi piacerebbe disporre diun controllo così sofisticato
come quello da lei proposto evohome. Sarebbe possibile
inserirlo nel mio impianto e se si' avrebbbe dei costi molto
elevati? Geazie per questo splendido blog da cui ho
imparato quasi tutto quello che so sul teleriscaldamento.

Grazie innanzitutto e buon anno nuovo!!


Il sistema Evohome è installabile senza problemi ed in
pochi minuti al posto delle testine caleffi; il kit base con 4
testine elettroniche il comando touch screen e il gateway
da collegare ad internet, costa intorno ai 600 euro. Se
però non ha l'esigenza di controllare via telefono
l'impianto si possono comprare i singoli componenti

Alberto

10/1/2015 03:49:54 pm

Buongiorno, volevo chiedere se mettendo dei pannelli


riflettenti in alluminio sul retro del termosifone questi
falsino la contabilizzazione dei consumi. Grazie

Buongiorno, non influiscono sulla contabilizzazione ma


influiscono molto poco anche sul comfort quindi ne può
fare tranquillamente a meno

fabio

13/1/2015 06:55:10 am

salve, volevo domandarle se in un condominio


centralizzato di 9 alloggi il mio all ultimo piano con
riscaldamento a gasolio e aime' le valvole fosse possibile
utilizzare una stufa a pellet in maniera da scaldare buona
parte dell appartamento dato che udite udite la mia spesa
x "scaldare" 100mq ammonta a 2600 euro annui e inoltre
fatico a raggiungere i 20 gradi.in questa maniera pagherei
il mio fisso del 40%. la mia domanda riguarda proprio
questo, il 40 fisso viene conteggiato sui miei 2600 o sulla
media del condominio? e inoltre se tengo aperti alcuni
termosifoni il loro consumo andrebbe ad aggiungersi al
40% oppure sarebbe compreso nel 40% se riesco a starci
dentro. grazie

Salve, al di là delle difficoltà tecniche relative


all'installazione di una stufa a pellet in un alloggio che non
abbia già canne fumarie predisposte, purtroppo la scelta
di andare a gasolio direi che ad oggi è una follia (magari
poi la caldaia è pure vetusta).
Il 40% viene calcolato in base ai millesimi della sua
abitazione: quindi ogni consumo conteggiato dai
contabilizzatori le verrà fatto pagare a parte (oltre quindi il
fisso). Es. spesa totale condominio 10000 euro, 4000
euro verranno suddivisi in base ai millesimi e 6000 in base
ai contabilizzatori

Giacomo

18/1/2015 10:28:04 pm

Buongiorno e complimenti innanzitutto.


Espongo la mia questione: il sistema di riscaldamento nel
mio condominio è "particolare"; cioè ogni colonna di
termosifoni è collegata in serie. In altre parole l'acqua
calda che circola nel mio termosifone è quella che ha
circolato nel termosifone del piano sopra di me (quindi più
fredda di quella fornita ai piani superiori).
Tutto ciò è un vincolo che impedirebbe l'installazione e il
corretto funzionamento delle valvole+contabilizzatori?
Grazie per la disponibilità.

Buongiorno, in pratica mi sta descrivendo un impianto


monotubo ma con distribuzione verticale (invece che
orizzontale come nella maggior parte dei casi). Quello che
le chiedo però è: che tipo di valvole avete attualmente sui
radiatori? Un monoblocco sul fondo del termo oppure una
valvola alta ed una in basso? E se il suo vicino di sopra
chiude il suo termosifone la colonna continua a scaldare?
Potrebbe trattarsi di un impianto con tubi venturi ma senza
un sopralluogo è difficile da capire....

Giacomo

20/1/2015 07:29:43 pm

Esattamente. Ha compreso il tipo di impianto: monotubo


con monoblocco sul fondo del termo. L'unica precisazione
è che (per fortuna!) chiudendo un rubinetto-valvola non si
blocca il flusso, perchè in quel caso (cioè solo se viene
chiuso completamente un termosifone) questo viene
"bypassato" e il flusso passa integralmente al piano
sottostante.
Il quesito quindi è: come si potrebbe applicare il sistema di
conteggio calorie a questo impianto così
...intrinsecamente vincolato?
Grazie ancora.

Quindi trattandosi di un impianto a monotubo con valvole


monotubo, si può tranquillamente installare le apposite
valvole termostatiche: credo che tutte le marche le
producano ma le mie preferite sono le monotubo
Giacomini termostatizzabili (http://it.giacomini.com
/prodotti/r304t), perché hanno la possibilità di diverse
tarature e la testina orientabile

Luigino

19/1/2015 09:46:29 pm

Buongiorno
So che recentemente sono cambiate alcune cose inerenti il
riscaldamento a livello condominiale ma dato che sento e
leggo pareri contrastanti avrei piacere di sapere il suo di
parere.vorrei staccarmi dal centralizzato x mettere una
stufa a pellet.So che è possibile farlo senza autorizzazioni
condominiali ( abito in Piemonte e x quento alcuni dicono
di no)La mia domanda è : A parte il
consumo devo pagare le spese fisse ?

Buongiorno, purtroppo le cose sono complesse perché la


Regione Piemonte ha espressamente vietato il distacco
dagli impianti centralizzati, in contrasto aperto alla nuova
norma che invece semplifica tale procedura. In ogni caso
serve un parere di un tecnico abilitato che certifichi che il
distacco non comporta danni tecnici ed economici agli
altri inquilini ed a quel punto si deve partecipare solo alle
spese di manutenzione (sia ordinaria che straordinaria).
Inoltre verifichi la possibilità di scaricare i fumi di una
stufa a pellet perché fare delle canne fumarie a volte è più
complesso di ciò che appare

luigino

20/1/2015 12:39:46 am

Per quanto riguarda le canne fumarie essendo al 6°ed


ultimo piano non ci sono problemi,e anche x questo non
credo arrecare danno ad altri. x spese di manutenzione (
ordinaria e straordinaria)non intende le quote fisse?Però
la complessità del discorso regione mi frena. cosa posso
fare? solo aspettare? Grazie ancora x la sua cortesia....

E' un bel problema perché se decide di staccarsi e poi i


vicini per invidia la segnalano rischia di incappare in
sanzioni, o comunque di dover passare attraverso
procedure legali. L'alternativa è tenere i radiatori spenti e
pagare solo la quota fissa (che non so come sia
quantificata nel vostro condominio).

Luigino

20/1/2015 11:11:59 pm

E' proprio questo il mio problema.circa 1100 euro di quote


fisse che secondo me è tanto x circa 140 mq non ho più
convenienza a passare al pellet....Ma al di la dei vicini,
l'azienda che gestisce tutto x il riscaldamento e che manda
le fatture credo mi provocherebbe diversi fastidi....

ahh, se poi siete nelle grinfie di qualche gestore di calore


siete sistemati; non se ne esce facilmente a meno di non
avere un buon avvocato e tanto tempo da perdere

Luigino

21/1/2015 04:28:36 pm

GESTORE che essendo anche lei in piemonte conoscerà


sicuramente "R.....ni".contratto capestro ancora x 7 anni
con penali da capogiro..

Antonio

25/1/2015 02:20:52 am

In Primavera, in Milano, nel mio Condominio (2 palazzi del


1969, con 12+10 appartamenti), saranno installate le
Termovalvole, con i relativi Ripartitori SAVE ENERGY per
tutti.
Nel frattempo, però, 4 appartamenti sono stati
ristrutturati, come segue:
- nel 2005, nel mio palazzo, in uno sono state messe 8
Nuove Valvole FAR , nel secondo 7 Nuove Valvole CALEFFI;
- nel 2013, sempre nel mio palazzo, nel terzo
appartamento ristrutturato sono state messe 8 Nuove
Valvole FAR, nel quarto 4 Nuove Valvole CALEFFI.
L'idraulico interpellato dice che, secondo le ultime
normative, in Lombardia le Termovalvole dovranno essere
del tipo a "Doppia Regolazione".
All'installazione, come si dovrà procedere con le
Termovalvole del 2005 e del 2013 che, salvo errore, non
sono a doppia regolazione?
Sarà possibile recuperarle tutte, FAR e CALEFFI, magari
con qualche modifica interna, oppure occorrerà sacrificare
quelle di numero inferiore (esempio: le 11 della Caleffi)
sostituendole totalmente con delle NUOVE della FAR e
modificando poi internamente, se possibile, le FAR già
installate che sono 16?
Sperando di essere stato chiaro nella spiegazione del
problema, ringrazio anticipatamente per una pronta
risposta e porgo cordiali saluti.
Antonio

Salve, premesso che nel caso di valvole termostatiche non


so cosa intendano per "doppia regolazione", il 90% dei
condomini che ho visto e che vedo hanno installate valvole
termostatiche FAR, CALEFFI e GIACOMINI. Ora possiamo
discutere di eventuali variabili legate alle caratteristiche
della valvole (perdite di carico, portate, inerzia, etc...) ma
secondo me è un enorme spreco cambiare le valvole
esistenti e funzionanti. Inoltre la normativa parla appunto
di alcune caratteristiche che devono avere le testine
termostatiche ma le marche sopracitate sono tutte
certificate per rispettarle e quindi non vedo quale sia il
problema

Salvatore mi ha scritto:
Buongiorno io ho comprato un immobile al 2 piano di uno
stabile anni 60-70 ho un problema con il termosifone della
camera da letto.
ho un radiatore solo per la stanza da letto, solo che
mettendo la termo valvola a 4 ho sempre freddo da
dormire con piumone o tre coperte il termo a meta e
freddo e non lo sento caldo?

Caro Salvatore, al di la del fatto che immagino di notte i


radiatori vengano spenti, è evidente che se la valvola sul 4
non permette il riscaldamento completo del termosifone
c'è qualcosa che non va:
o la posizione della valvola non è favorevole al ricircolo
dell'aria oppure è proprio la valvola che è difettosa
(magari è solo bloccata).
Fai la prova e mettila sul 5 per capire se così il radiatore
scalda oppure no

moretta

13/2/2015 06:41:01 am

Maria

20/2/2015 10:24:16 pm

Salve , le avevo detto che le avrei fatto sapere come


sarebbe andata la lettura a meta' stagione dei
riscaldamenti con teleriscaldamento e termovalvole. le
ricordo che abito all'ultimo piano con il sottotetto NON
coibentato, tenuto molto acceso il deumidificatore men
muffe verificatesi nell'appartamento. Al 31/12/2014 con 6
termosifoni temperatura in casa di 18 gradi camera da
letto, 20 cucina, camera del bambino e entrata. bagno
tenuto meta' acceso e meta' spento. ho consumato
effettivamente 2592 unita' di calore . ho fatto i conteggi
della cifra spesa (totale) dividendo fisso e variabile ecc
ecc... il costo e' di 370 euro. adesso a fine anno vedremo
visto che gennaio e febbraio e' stato piu' freddo e le mie
unita' di calore a oggi sono piu del doppio. Una cosa devo
dirla che ci sono condomini che hanno speso poco mentre
noi dell'ultimo piano tanto. aggiornero' il tutto a fine anno.
salve e grazie per il tempo che ci dedica
MARIA

Grazie a lei per la condivisione della sua esperienza;


comunque se alla fine dell'anno rimanesse una spesa
inferiore ai mille euro dovrebbe essere soddisfatta

Maria

22/2/2015 06:40:52 pm

Volevo solo dirle che la stagione passata senza


teleriscaldamento e senza termo valvole avevo in casa
22/23 gradi e si stava veramente bene, confronto a
quest'anno, e ho speso 1050 euro.

Maria

23/2/2015 01:12:05 am

Salve volevo chiederle una cosa: a due condomini non e'


stato installato il contabilizzatore a due radiatori e hanno
calcolato una media in base al consumo degli altri
radiatori. all'inizio stagione si era verificato che un altro
condomino non aveva messo le termovalvole e
contabilizzatori cosi gli hanno messo successivamente i
contabilizzatori e poi a fine stagione le installeranno le
termovalvole. volevo sapere se e' regolare o dobbiamo fare
rifare i calcoli. grazie attendo risposta

Salve, dipende dal motivo che ha portato alla non


installazione: se per esempio l'alloggio era vuoto oppure
se l'inquilino si rifiutava di far entrare i tecnici, etc... In
linea generale direi che utilizzare la media dei consumi è
corretto, ma se si dovesse trattare di un condomino che
rifiuta l'installazione io calcolerei, nel dubbio, i valori più
elevati rilevati, in modo da disincentivare tale
comportamento

Maria

26/2/2015 12:56:01 am

Eccomi qua, ho saputo che i due condomini che non hanno


installato il contabilizzatore e' perche' ci sono dei mobili
davanti ai radiatori, a oggi dopo 4 mesi siamo venuti a
saperlo leggendo la tabella delle letture parziali,
l'amministratrice si e' informata con la ditta che li ha
installati e gli hanno dato questa risposta. cosa possiamo
fare per farli installare i contabilizzatori?.

Esistono appositi contabilizzatori con sonda remota,


oppure si sceglie un altro angolo dove inserire il
contabilizzatore, magari su di un lato; non sarà preciso al
millesimo ma meglio che non averli affatto.

Diego

2/3/2015 09:15:42 am

Salve. Nel mio palazzo a riscaldamentoi centralizzato


verranno installati contabilizzatori e valvole da un' azienda
già scelta. Posso scegliermi le valvole che desidero e se sì
vorrei poter controllare liberamente la temperatura in base
ai giorni della settimana e alle ore. Quali soluzioni tecniche
esistono in alternativa alla centralina + valvole wireless
(temo il consumo delle batterie)? Come mi posso
documentare sui prodotti disponibili? Può essere
valida/fattibile la soluzione di controllare la mandata
generale con un termostato programmabile, e poi mettere
delle semplici valvole non elettroniche per distribuire il
calore in maniera diversa nei diversi ambienti?

Salve, per le valvole (la parte idraulica) ci penserà la ditta;


per le testine può chiedere appunto di non avere quelle
termostatiche ma quelle elettroniche (pagando la
differenza). Le batterie si sostituiscono di solito una volta
all'anno ma dipende dall'uso e possono durare anche 2
anni (sono delle normalissime pile stilo). L'alternativa sono
testine elettriche con filo che vanno cablate fino
termostato centrale. Se l'impianto non è a colonne ma a
distribuzione orizzontale, si può pensare di mettere un
unica valvola all'ingresso dell'impianto controllata da un
cronotermostato ma se l'impianto fosse così, dovrebbe già
esserci uno sportello nel suo alloggio dove si vedono
arrivare i tubi.

Diego

2/3/2015 09:24:28 am
Un' ultima domanda: nel mio appartamento sono presenti
parecchi termoconvettori. Che svantaggi hanno rispetto ai
termosifoni in generale ed in particolare ora con il
montagglio di valvole e contabilizzatori. I 2 termosifoni
che sono stati montati nei bagni dal precedente
proprietario ora creano un calore insopportabile che non
riesco a controllare cercando di parzializzare la valvola
manuale. La cosa può migliorare con le valvole
termostatiche?

Ai termoconvettori non sono applicabili le valvole


termostatiche!
Bisogna installare delle elettrovalvole sempre che non ci
siano già (nei nuovi ventil è sempre possibile avere la
valvola a tre vie per il controllo della temperatura). Il
problema è che ventil e radiatori funzionano normalmente
a temperature diverse e quindi l'unica soluzione è avere
delle valvole di regolazione per sopperire al problema

Diego

4/3/2015 12:48:04 am

Purtroppo non conosco le caratteristiche delle valvole di


regolazione. C'è comunque la possibilità anche con i
termoconvettori di controllare la temperatura localmente o
meglio ancora da remoto agendo sul termostato collegato
via wireless?

anonima

7/3/2015 05:47:28 pm

Ciao io vorrei avere sapere se facendomi installare valvole


e catalizzatore di calorie da un amico idraulico per poter
risparmiare un po, la lettura chi l'effettua?? O la deve fare l
idraulico che monta valvole e catalizzatori??

Salve, come già detto in precedenti discussioni le valvole,


con il benestare dell'amministratore, potrebbero anche
essere installate da un idraulico (sempre che abbia i
requisiti per farlo), mentre i contabilizzatori vanno
esclusivamente installati da un unica azienda per tutto il
condominio

Tony

7/3/2015 07:57:05 pm

Buongiorno,
desidero avere i Nuovi Commenti degli utenti e le
utilissime Vostre risposte.
Grazie.
Tony

Buongiorno,
l'unico modo di leggere i commenti è quello di aprire il
blog e leggere se vi sono novità. Se invece vuole
aggiungere il Blog in un lettore di feed, può utilizzare per
esempio https://www.blogger.com/ ed aggiungere il
l'indirizzo http://www.rceenergia.com/blog.html

francesco

10/3/2015 10:13:22 pm

salve io volevo chiedere se e obbligo anche per i


condomini che hanno l'impianto non centralizzato, il mio
appartamento e servito da caldaia a metano che produce
acqua sanitari e riscaldamento,noi vorremmo montare le
valvole per un risparmio nostro,ma se e obbligo che tutto il
palazzo li deve montare le spese relative alla manodopera
sarebbero diverse.grazie

Salve, l'obbligo è generico ma chiaramente nel caso di


riscaldamenti autonomi la questione è più complessa
perché lei può già autoregolarsi il calore con il termostato
ed inoltre l'amministratore non può obbligare i singoli
condomini ad intervenire (al contrario del centralizzato
che comprende i contabilizzatori e quindi l'obbligo ad
entrare nei singoli appartamenti).
Una valvola termostatica da 1/2" con testina compresa
l'installazione non deve costare più di 70-80 euro a
radiatore e non credo che si possano ottenere prezzi molto
più bassi.

Michele

12/3/2015 09:32:39 pm

Buongiorno, vivo in un appartamento all'interno di un


condominio degli anni 60 con riscaldamento centralizzato
(caldaia non a condensazione) a colonne montanti.
Quest'anno come previsto dalla legge dovremo montare
sui vari termosifoni di ogni appartamento le valvole
termostatiche e i contacalorie. Volevo chiederle alcuni
consigli:
- avendo ristruttuturato l'appartemento 3 anni fa, avevo
già fatto montare delle valvole termostatiche manuali su
tutti i termosifoni. Posso tenere quelle e montare solo i
contacalorie?
- così facendo però per risparmiare dovrei chiudere o
abbassare manualmente le valvole ogni volta che usciamo
di casa per andare al lavoro. Non esiste un dispositivo da
montare sulla valvola manuale che permetta di gestire una
programmazione sulla stessa?
- quando ho ristrutturato ho anche predisposto i tubi sotto
il pavimento per l'allacciamento dei caloriferi con una
caldaia a condesazione che attulamente uso solo come
scaldaacqua. Se cogliessi l'occasione per attacarmi
all'impianto autonomo a che costi andrei incontro a livello
condominiale? dovrei ancora pagare la quota parte dei
consum fissi? E le spese di manutenzione della caldaia
centralizzata? Se il condominio decidesse di cambiare
caldaia dovrei comunque contribuire all'acquisto?
La ringrazio per una sua eventuale risposta
Buongiorno,
1) se le valvole che ha sono già termostatizzabili avvisi
l'amministratore in modo che non calcoli le sue valvole nel

computo del lavoro, perché andranno benissimo


2) esistono molti sistemi per il controllo automatico delle
valvole, da quelle controllate via radio, a quelle con
cronotermostato incorporato: bisogna solo accertarsi del
tipo di valvole che ha attualmente per capire quale tipo di
dispositivo ci si può montare sopra
3) il distacco dal impianto centralizzato non è purtroppo
una cosa semplice (sempre che sia permesso nella sua
regione): in ogni caso si continuano a pagare le spese per
manutenzioni e quindi anche per sostituzione caldaia

carlo

20/3/2015 02:48:03 am

buon giorno,
abito all'ultimo piano di uno stabile con impianto
centralizzato che istallerà ripartitore di calore e valvola
termostatica.
Nel caso installassi una stufa a legna la nuova fonte di
calore in che modo indiderebbe sui consumi e sulle
rilevazioni dei ripartitori di calore.
Rischierei di vedermi contabilizzati consumi più elevati per
la presenza della stufa?
grazie

Salve, in realtà se i radiatori non scaldano i contabilizzatori


non conteggiano. Se fossi in lei mi preoccuperei di più dei
problemi tecnici e normativi legati all'installazione di una
stufa a legna in un appartamento; fare una canna fumaria
idonea ed a norma sarà un grosso problema

luigi
29/3/2015 10:40:31 pm

Buongiorno,
Vivo all'ultimo piano di uno stabile di 24 unità. Nella spesa
di "luci scale" (euro 2500 circa) vi è oltre alle luci scale
enel x ascensore e x caldaia .non discuto le prime due in
cui giustamente devo pagare più di tutti,ma non mi pare
giusto che l'energia elettrica della caldaia
la debba pagare più di tutti gli altri solo perché abito in
alto.
Grazie in anticipo per un suo parere.

Buongiorno, al di là delle normative condominiali relative


alle tabelle millesimali di ripartizione, ed a proposito delle
quali non posso esserle d'aiuto, c'è un problema tecnico
da risolvere e cioè installare dei contatori di energia
differenziati per ascensore, luce, caldaia, etc...
Se la cosa può consolarla di quella cifra solo una piccola
porzione sarà per la caldaia

Arse

6/4/2015 08:22:22 pm

Buongiorno,
vorrei porle 2 quesiti:
1 - in un appartamento di montagna (Piemonte - Zona
climatica F), in condominio con impianto centralizzato,
durante i periodi in cui l'appartamento è disabitato, ho
l'obbligo di mantenere le valvole aperte e riscaldare
l'appartamento con una una temperatura minima?
2 - E' possibile montare delle valvole termostatiche che
posso accendere e regolare con un comando remoto, via
sms o altro?

Graze in anticipo e buon lavoro

Buongiorno,
1) sicuramente per scongiurare il pericolo del gelo è
necessario mantenere una temperatura intorno ai 5 gradi
ma a mio avviso per evitare problemi di muffe sulle pareti
ad altri problemi di degrado sarebbe bene mantenere una
gradazione intorno ai 12/15 gradi.
Bisogna inoltre vedere se il regolamento condominiale non
preveda qualche norma interna legata al buon
funzionamento dell'impianto centralizzato.
2) Esistono diversi sistemi che permettono di controllare le
valvole da remoto: il sistema più semplice è un
cronotermostato GSM che può essere usato per
controllare delle testine elettriche, ma in questo sistema è
necessario cablare tutto. Ci sono sistemi con valvole radio
ma normalmente le centraline sono controllabili via
internet e quindi bisogna acquistare un router con
connessione dati e fare un contratto apposito con i vari
Vodafone, Tim , Wind, etc...

moretta

9/4/2015 01:29:50 am

Buongiorno,
il nostro condominio di 8 piani con ca. 30 appartamenti è
provvisto di impianto a condensazione costituito non da
un'unica caldaia, ma da più caldaiette. I termosifoni sono i
tradizionali in ghisa. Da quest'anno abbiamo le valvole
termostatiche e i contacalorie. Ho notato che mentre la
valvola in cucina posizionata sul 3 dà una resa ottimale,
per raggiungere la medesima resa con il termosifone della
camera bisogna impostare il livello 5, mentre lo
scaldasalviette del bagno pur impostandolo sul 5 non è
mai cosi caldo come gli altri due termosifoni. Preciso che i
predetti tre ambienti sono rivolti a nord. Per l restanti
locali l'andamento è più regolare. Ultimamente, con
l'innalzo della temperatura esterna, il calore che ci giunge
nell'appartamento è notevolmente più basso rispetto a
quanto avveniva in passato con temperature invernali. Ne
consegue che nel mio appartamento per ottenere un
minimo di calore - ovvero termosifoni leggermente tiepidi -
tutte le valvole devono essere impostate sul 5, mentre lo
scaldasalviette sebbene la valvola sia sul 5 è sempre
freddo. Le chiedo se sia giusto far funzionare l'impianto in
questo modo o se non sia più corretto erogare più calore
in modo tale che ogni singolo appartamento si regoli la
propria temperatura con l'utilizzo delle valvole.
La ringrazio per la Sua disponibilità e per l'aiuto che ci dà
rispondendo ai nostri quesiti.

Buongiorno Moretta,
al di là del fatto che i consumi non dipendono dalla
posizione della valvola ma dalla temperatura dei radiatori,
direi che il gestore dell'impianto debba erogare la
temperatura minima possibile (più rendimento delle
caldaie) senza però andare ad inficiare sul buon
funzionamento dell'impianto; per questo direi che sarebbe
utile segnalare la disfunzione, sopratutto dello
scaldasalviette, cosi che il gestore possa controllare e
ritarare le temperature

Chris

12/4/2015 05:45:02 am

Salve,
Dovrei trasferirmi in un appartamento in affitto nel quale
sono installate le valvole termostatiche e i contabilizzatori.
Visto che nel mio precedente condominio(non erano
presenti) c’erano dei furbetti ed essendo poco informato a
riguardo vorrei esporle i miei dubbi:
- i dati rilevati dal contabilizzatori sono inviati a un
ulteriore apparecchio, visibile a tutti i condomini, con la
somma dei consumi o spetta hai singoli condomini
comunicare i loro consumi agli altri?
- i contabilizzatori sono sicuri o c’è la possibilità di
manometterli?
- il professionista che determina i coefficienti inerenti al
piano terra ed ultimo, esposizione… è obbligatorio, basta
un condomino che lo richieda o è una decisione presa
dalla maggioranza in assemblea? Se è già stato fatto, ci
sarà un certificato rilasciato del tecnico?
- se invece non sono installati, ma solo previsti, la spesa è
del condomino o del proprietario? Idem per eventuali
riparazioni.

Salve,

1) dipende dal tipo di sistema ma la maggior parte sono


dotati di comunicazione radio ad una antenna centrale; da
questa poi possono essere prelevati tramite PC oppure
inviati tramite connessione dati a qualche ufficio

2) sono molto sicuri ma se si può manomettere un


bancomat allora forse bisogna capire se abbiamo a che
fare con un hacker professionista.
3) è recentemente entrata in vigore una norma che rende
obbligatorio utilizzare un professionista per la
progettazione della contabilizzazione e relativi parametri:
non credo che però sia retroattiva e quindi sugli impianti
esistenti per ora si manterrà il metodo di ripartizione già in
uso
4) come tutte le spese straordinarie anche l'installazione
dei ripartitori e delle valvole spettano alla proprietà;
attenzione quindi a contratti di gestione che spalmano il
costo degli apparecchi sui consumi annuali

Nando

19/4/2015 06:18:44 am

Salve..
Abito in condominio di 6 alloggi tutti uguali (quindi tutti i 6
alloggi hanno gli stessi millesimi) in provincia di Torino. In
assemblea abbiamo deliberato l'installazione delle valvole
termostatiche sull'impianto di riscaldamento centralizzato.
La mia domanda è questa. In questo momento 2 alloggi
sono vuoti e quindi i proprietari stanno pagando il 60%
della spesa del consumo del riscaldamento. In estate se ne
liberano altri due, quindi dei sei alloggi solo due sono
abitati. Come sarà la divisione delle spese fisso e
consumo? Ai 4 alloggi vuoti quale sarà la loro
pencentuale?
Esempio se sinconsumano 5000 euro all'anno, un alloggio
vuoto quanto dovrà pagare? Grazie e cordiali saluti

Salve, è recentemente entrata in vigore una normativa la


uni10200 che si occupa proprio di definire i criteri per
ripartire le spese nei condomini con contabilizzatori;
purtroppo la norma è complessa e comunque richiede
l'intervento di un termotecnico che calcoli i coefficienti.
In ogni caso per condomini a colonne montanti i
coefficienti di riferimento per la quota di consumo
involontario (quota fissa) si aggirano intorno al 25% fino
al 30% massimo.

nando

19/4/2015 10:25:31 pm

Salve!!!
Grazie per la risposta, ma a me interessa la percentuale
che spetta ai proprietari che non ci abitano, cioè se un
alloggio è vuoto dal condomino e/o proprietario, quanto
gli spetta pagare, Grazie e cordiali saluti

Non c'è alcuna differenza: se ci sono inquilini pagano loro


le spese di riscaldamento (anche se tengono i
riscaldamenti spenti), se invece non ci sono paga il
proprietario, esattamente le stesse quote (per esempio
30% fisso, 70% consumo). Se poi il consumo è uguale a
zero si pagherà solo la quota fissa

ghilardo fabio

23/4/2015 07:49:01 am
salve,torno a scriverle x capire il funzionamento dei
contabilizzatori di calore. allora; il confronto e' tra 2
appartamenti con metratura simile(circa 90mq) entrambi
con valvole e 6 radiatori x appartamento. allora,il consumo
totale e' di circa 7500 sulla somma dei 6 radiatori x
entrambi gli appartamenti ma mentre un appartamento ha
speso 1200euro l'altro ne ha spesi 2600 di euro!!! l unica
differenza sta nel tipo di riscaldamento quello da 1200 a
metano l altro da 2600 a gasolio. ps.dimenticavo il 2600
ha serramenti nuovi il 1200 serramenti anni 80. come si
spiega tutto cio? GRAZIE Fabio

Salve, la spiegazione sicuramente richiederebbe molti altri


dati per essere esaustiva ma comunque partiamo da ciò
che sappiamo:
un kiloWatt termico prodotto da una caldaia a tradizionale
a gasolio costa circa il doppio di un kiloWatt termico
prodotto da una caldaia a condensazione a metano.
Questo fatto dovrebbe essere già sufficiente a giustificare
la differenza di spesa ma poi ci sono le dispersioni delle
tubazioni, la potenza reale dei radiatori, lo stato di
manutenzione delle caldaie, etc....

Diego

21/5/2015 09:20:27 am

Salve. Il mio condominio, dopo una perizia di un tecnico


specializzato, ha approvato l' installazione di valvole
termostatiche e contabilizzatori (+ adeguamenti alla
distribuzione primaria), con importi differenziati nel caso
di installazione sugli originari termoconvettori senza
ventole (prezzo più alto) o su termosifoni, a causa di
prodotti montati diversi e lavori più complessi. Ho pensato
alla sostituzione dei termoconvettori con termosifoni che
però è molto onerosa ed è compensata solo in minima
parte dal minore costo. Ci sono altre motivazioni che
consigliano comunque la sostituzione dei vecchi
termoconvettori originari di marca Clima, apparentemente
in buone condizioni?

Salve, dal punto di vista tecnico i ventil a convezione


naturale hanno bisogno di lavorare a temperature e
portate abbastanza elevate; per tale ragione non si
possono inserire valvole termostatiche tradizionali che
essendo modulanti andrebbero a impedire il normale
funzionamento. L'altro svantaggio dei ventil è il basso
contenuto d'acqua che si raffredda subito non sfruttando
l'inerzia e la quota radiante che invece i radiatori hanno

Riccardo

27/5/2015 09:06:26 pm

Buongiorno, vorrei porle alcune domande relativa ai fattori


di conversione che ho ritrovato nella tabella che ho
richiesto e mi ha inviato l'amministratore, per capire come
sono stati calcolati i consumi dei radiatori di tutti i
condomini e quindi i relativi costi. Premetto che è il primo
anno che abbiamo adottato i contatori di calore. Ora prima
della partenza con caldaia centralizzata a condensazione e
con il sistema dei contatori di calore, ho cambiato i
radiatori vecchi del mio appartamento con nuovi di
alluminio. altri condomini hanno tenuto gli stessi radiatori
vecchi di circa 40 anni. Dalla tabella ho notato che alcuni
condomini mantenendo i vecchi radiatori, pur rilevando lo
stesso numero sul contatori di calore (es. 1500) hanno
pagato di meno rispetto a me.
cioè i miei 1500 sono stati moltiplicati x 0,45(fattore di
conversione), mentre per altri condomini il n. 1500 del
loro contatore è stato moltiplicato x 0,17(fattore di
conversione), quindi dai due risultati hanno consumato di
meno, pur avendo un radiatore, si vecchio ma di pari
dimensioni (sto parlando di altezza e larghezza). pertanto
le mie domande sono: ho sbagliato io a cambiare i
radiatori? dovevo tenermi quelli vecchi e avrei speso di
meno? quelli nuovi non dovrebbero essere più efficienti e
quindi far consumare di meno, a parità di dimensioni
radiatore e locale? esistono radiatori efficienti, ma con
basso fattore di conversione, così da spendere meno il
prossimo anno? in ultimo se non corrette le precedenti
domande, come si calcola il fattore di conversione?

Grazie e cordiali saluti

Salve, tante belle domande:


1) i radiatori non sono caldaie e quindi non si può parlare
di efficienza in termini di risparmio: cedono più o meno
calore all'ambiente in base alle loro caratteristiche e
dimensioni: il contabilizzatore misura quel calore
indipendentemente dal fatto che il radiatore sia nuovo o
vecchio.
2) con i radiatori vecchi, in teoria avrebbe speso uguale,
visto che il calore ceduto all'ambiente (proporzionale alle
temperature che ha tenuto nelle stanze) è sempre lo
stesso: in realtà con i radiatori nuovi avrebbe dovuto avere
un piccolo risparmio a causa della maggiore omogeneità
della temperatura negli elementi nuovi.
3) l'efficienza di un radiatore, o meglio la sua capacità di
trasmettere calore, non è direttamente coinvolta nel
coefficiente di conversione che invece tiene conto della
forma del radiatore e della sua potenza: più un radiatore è
"inefficiente" più dovrà essere grande per cedere il calore
necessario all'ambiente, viceversa più il radiatore cede
efficientemente calore e meno grande sarà la taglia
necessaria.
4) Parliamo dei coefficienti: sono in realtà 2 ed il primo
tiene conto della forma del radiatore (Kc coefficiente di
accoppiamento col radiatore) mentre il secondo della sua
potenza (Kq in kiloWatt).
Poi vengono moltiplicati e tramite una tabella si trova un K
finale che viene diviso per 60 (salto termico radiatore
ambiente).
Tutto questo per dire che in questo calcolo l'unico
coefficiente che cambia in modo preponderante il K finale
è la potenza del radiatore!
Quindi mi sembra molto strano che due radiatori di pari
potenza, abbiano K così diversi: bisognerebbe farsi dare i
Kc e Kq per rifare il calcolo e controllare

Riccardo

7/6/2015 08:44:24 pm

Intanto la ringrazio per le risposte alle mie domande.


Vorrei tornare sulla questione radiatori vecchi, radiatori
nuovi. Siamo un condominio di costruzione anno 1970,
costituito da due caseggiati di 4-5 piani ciascuno , ognuno
dei quali ha 2 scale e 2 ascensori, e di un’unica caldaia di
ultima generazione a condensazione + valvole
termostatiche in tutti i radiatori dei condomini. Quota
relativa al combustibile totale a fine esercizio 2014/2015,
da calcolare a consumo che nel nostro caso corrisponde a
23.999,61 (75% di euro 31.999,48). Riporto anche il
totale complessivo consumi scontato attraverso i fattori di
conversione è pari a 106.308,97, fornito da tabella
calcolata da Ditta ISTA (da cui si ricava tramite
proporzione gli importi di ciascun con condomino). Le
riporto a titolo di esempio i dati relativi a 2 condomini,
ricavati dalla tabella sopracitata, tenga presente che ci
sono molti altri casi simili.
-condomino A (con 5 radiatori vecchi di circa 40 anni fa,
penso poco efficienti e forse possono generare consumi
maggior, non contribuendo al risparmio totale dell’intero
condominio) n. totale dei relativi contabilizzatori: 9.919 in
dettaglio riporto il conteggio generato da ciascun
radiatore :
1° radiatore 2.031; fattore di conversione 0,125
2° radiatore 2.100; fatt. di conversione 0,325
3° radiatore 2.007; fatt. di conversione 0,175
4° radiatore 1.510; fatt. di conversione 0,175
5° radiatore 2.083; fatt. di conversione 0,125
quindi consumo totale si riduce a 1.796,74 (godendo di
uno sconto pari al 81,89% di 9.919) la cui quota da
pagare a consumo risulta pari a euro 405,62.
-condomino B (con 6 radiatori nuovi di alluminio di recente
installazione, penso più efficienti e quindi possano
contribuire al risparmio totale dell’intero condominio) n.
totale dei relativi contabilizzatori: 5.877 in dettaglio
riporto il conteggio generato da ciascun radiatore :
1° radiatore 450; fattore di conversione 0,825
2° radiatore 1.352; fatt. di conversione 0,925
3° radiatore 1.085; fatt. di conversione 0,425
4° radiatore 1.249; fatt. di conversione 0,650
5° radiatore 1.036; fatt. di conversione 0,650
6° radiatore 705; fatt. di conversione 0,550
quindi consumo totale si riduce a 3.955,98 (godendo di
uno sconto pari al 32,69% di 5.877) la cui quota da
pagare a consumo risulta pari a euro 893,08.
La differenza è che B paga euro 487 circa più di A (solo
relativa al consumo), che a mio avviso mi sembra
esagerata, nonostante il suo totale conteggio prima della
riduzione abbia girato di circa 4.042 scatti in meno
(9.919-5.877) .
Sentito il condomino A, lui ha riferito che ha sostenuto di
aver avuto più caldo rispetto all’esercizio precedente
2013/2014 quando pagavamo tutto a millesimi, ed è
rimasto contento anche perché ha risparmiato 367 euro
rispetto a prima.
Il condomino B ha riferito che è stato un po’ peggio in
quanto a caldo rispetto all’esercizio precedente
2013/2014 quando pagavamo tutto a millesimi, è rimasto
scontento anche perché ha pagato 159 euro in più rispetto
a prima.
Non si generano delle scorrettezze sui consumi addebitati
, proprio per via dei radiatori non omogenei (e non mi
riferisco solo alla dimensione, ma al materiale), cioè se i
radiatori del condomino A e B fossero dello stesso
materiale (alluminio, per fare un esempio) i consumi non
sarebbero stati più corretti? Se i contatori girano di più
non si dovrebbe pagare di più? Con i dati sopra riportati
mi sembra proprio il contrario, cioè chi consuma meno
paga di più.
Ripeto, a mio avviso, possiamo parlare di consumi
addebitati correttamente solo quando tutti i condomini
hanno i radiatori della stessa qualità (sono omogenei ,e
non mi riferisco alla dimensione)?
In ultimo non dovrebbe essere “premiato” tra virgolette
chi ha contribuito al risparmio sul totale dell’intero
condominio, e non il contrario?
L’amministratore per porre rimedio a queste differenze,
purtroppo in minima parte, vuole proporre in assemblea di
riportare la quota a millesimi dal 25% al 40% e
ovviamente la quota a consumo dal 75% al 60%, in attesa
che tutti i condomini adeguino i loro radiatori con altri di
stessa efficienza (stesso materiale, alluminio per
esempio).
Mi scuso per la lunghezza di quanto ho esposto, e non so
se sono riuscito a spiegarmi in maniera comprensibile, a
voce sarebbe stato molto più semplice.

La ringrazio nuovamente

cordiali saluti

Salve, io invece cercherò di essere conciso:


- radiatori nuovi non aumentano l'efficienza globale
dell'impianto ma aumentano lo scambio termico
nell'alloggio in questione e quindi dovrebbero generare un
miglior comfort (sempre se sono stati dimensionati
correttamente)
- il problema sono i fattori di correzione che a sensazione
mi sembrano sballati o meglio a giudicare dai numeri si sta
parlando di radiatori (quelli nuovi) il doppio degli altri
(quelli vecchi)
- gli alloggi possono sembrare simili ma si trovano nelle
stesse condizioni di dispersione? Un ultimo piano consuma
mediamente il 30% in più di un piano intermedio
- bisogna adeguarsi alla nuova norma UNI per la
ripartizione dei costi e quindi le percentuali di suddivisione
vanno calcolate secondo specifici parametri (sia per la
quota comune che per quella a consumo)

Concludo: se i ripartitori sono installati e parametrizzati


correttamente ciò che misurano è l'energia termica ceduta
all'alloggio. Che possa piacere o meno ci sono alloggi che
consumano molto più di altri anche solo per la posizione
ed esposizione e quindi ci sarà qualcuno più sfavorito di
altri.

E' essenziale però che il lavoro di progettazione


dell'impianto di ripartizione sia stato fatto a norma ed i
parametri sia corretti sennò si commettono gravi errori

Riccardo

8/6/2015 12:57:11 am

Buongiorno, la ringrazio per le risposte alle mie domande.


A questo punto le pongo un altro esempio inserendo dei
dati ulteriori, che riguardano esposizione e tipo di
isolamento termico che nel post precedente non avevo
inserito, forse meglio chiarificatore della scorrettezza circa
addebiti dei consumi.
Non sto a riportare i dati del condominio, perché già
esposti nel precedente post.
-condomino A al 3° piano esposto a nord (con 9 radiatori
vecchi di circa 40 anni fa) finestre in alluminio doppio
vetro + porta blindata con isolamento termico acustico n.
totale dei relativi contabilizzatori: 15.488 in dettaglio
riporto il conteggio generato da ciascun radiatore :
1° radiatore 370; fattore di conversione 0,125
2° radiatore 2.100; fatt. di conversione 0,175
3° radiatore 2.007; fatt. di conversione 0,325
4° radiatore 1.510; fatt. di conversione 0,175
5° radiatore 2.083; fatt. di conversione 0,225
6° radiatore 1.464; fatt. di conversione 0,150
7° radiatore 2.082; fatt. di conversione 0,175
8° radiatore 1.794; fatt. di conversione 0,325
5° radiatore 2.078; fatt. di conversione 0,125
quindi consumo totale si riduce a 3.225,74 (godendo di
uno sconto pari al 79,17% di15.488) la cui quota da
pagare a consumo risulta pari a euro 728,21.
-condomino B (stesso esempio del precedente post) al 1°
piano esposto anche lui a nord, tutte finestre in alluminio
doppio vetro + porta blindata con isolamento termico
acustico, (con 6 radiatori nuovi di alluminio di recente
installazione) n. totale dei relativi contabilizzatori: 5.877 in
dettaglio riporto il conteggio generato da ciascun
radiatore :
1° radiatore 450; fattore di conversione 0,825
2° radiatore 1.352; fatt. di conversione 0,925
3° radiatore 1.085; fatt. di conversione 0,425
4° radiatore 1.249; fatt. di conversione 0,650
5° radiatore 1.036; fatt. di conversione 0,650
6° radiatore 705; fatt. di conversione 0,550
quindi consumo totale si riduce a 3.955,98 (godendo di
uno sconto pari al 32,69% di 5.877) la cui quota da
pagare a consumo risulta pari a euro 893,08.
Aggiungo che il condomino A ha un appartamento pari a
circa il doppio del condomino B.

La differenza è che B paga euro 165 circa più di A (solo


relativa al consumo), nonostante il totale conteggio prima
della riduzione abbia generato circa 9.611 scatti in meno
di B rispetto ad A (15.488-5.877) e abbia un
appartamento che risulta circa la metà di quello di A.

Come lei ha riportato “bisogna adeguarsi alla norma


UNI”e questo non lo metto in discussione, ma a questo
secondo esempio, quali spiegazioni si possono dare? e le
ripeto ce ne sono molti altri casi con queste grosse
differenze.
Da profano, spero di non aver tralasciato, altri dati che
potrebbero spiegarne le differenze.
Per me come per altri condomini è una questione di
equità.
La ringrazio nuovamente
e le pongo i miei cordiali saluti

Premettendo che non i tratta di sconti ma di calcoli termici


legati alle caratteristiche dei radiatori, aggiungendo che
quei coefficienti potrebbero/dovrebbero essere inseriti
direttamente nel ripartitore in modo che l'utente veda solo
il risultato, come posso io capire quale può essere il
problema senza aver visto nemmeno l'impianto? Quello
che sto cercando di suggerirle è che possono esserci degli
errori nel calcolo!! A coefficiente doppio dovrebbe
corrispondere un radiatore circa grande il doppio (ma
potrebbe essere anche il doppio di spessore), ma senza le
tabelle di rilievo dalle quali sono stati calcolati i coefficienti
come possiamo ragionare? Quei numeri devono
rappresentare un radiatore nella sua forma e potenza ma
se non vedo il radiatore non rappresentano nulla!!

Roberto Convalle

9/6/2015 10:33:26 am

Ho letto l'articolo e le risposte che mi sembrano tutte ben


ponderate.
L'impianto sul quale dovrei farle delle domande è un
impianto centralizzato con colonne singole e, in origine dei
convettori passivi, dove il convettore era esso stesso il
tubo di salita di PICCOLA sezione (anzi all'inizio di discesa)
del riscaldamento. Poi venne la legge sulle temperature in
caldaia (per la sicurezza) e l'impianto che in origine era
nato per lavorare ad alte temperature si è trovato a
lavorare a non più di 90 ° col risultato che qualcuno ha
cominciato a bubare per la mancanza di calore. Perfetto:
qualcuno iniziò a sostituire (alle prime rotture dei vecchi
convettori) con radiatori ordinari (quando in ghisa e
quando in alluminio) aumentando in tal modo la quantità
di acqua circolante e poi negli utlimi anni su indicazione di
un tecnico a inserire valvole termostatiche quando a 2 vie
e quando (giustamente visto la struttura dell'impianto) a 3
vie.
Quasi tutti hanno eseguito queste operazioni ai piani più
bassi ( edificio di 4 piani più ampio attico).
Ora ai piani alti l'acqua arriva appena a 40 gradi quando
tutto va bene e nell'ultimo vero inverno del 2010 alcune
stanze scendevano anche a 15 gradi (sto parlando del 4°
piano, non ultimo visto la ampia mansarda anch'essa
dotata di riscaldamento essendo grande ed usata come un
vero appartamento in cui vivere).
In un impianto nato per operare con tubazioni di portata
dell'acqua di sezione ridotta e convettori sostituire tutti i
radiatori con altri "tradizionali" non comporta un
appesantimento di carico sull'impianto difficilmente
sormontabile? I due radiatori "tradizionali che la 4° piano
ho montato ed 1 al 3° piano sono appena tiepidi e
soprattutto sono calduccini solo nella prima e seconda
colonnina verticale le altre sono via via fredde e
praticamente inutili.
Ora la domanda è: In un edificio di 50 anni tondi tondi è
veramente necessario attuare tutte le modifiche per il
rispetto normativo o non sarebbe più opportuno passare
tutti ad impianti singoli a pompe di calore? In un
appartamento in cui vivevo nel appunto 2009 e 2010 tra il
periodo invernale dei due anni consecutivi 2008-2009 e
2010-2011 (2 inverni equivalenti e veri inverni) il costo di
tutte le energie nel periodo Nov-Mag è passato da 1907
euri a 800 euri, meno della metà.
Non sarà che in fondo non sia più conveniente nei vecchi
impianti dove prima o poi si romperà una tubazione, e poi
un'altra e poiu un'altra ancora passare alle pompe di
calore singole specialmente ora che si potrà beneficiare
della tariffa agevolata anche per l'energia elettrica?
La ringrazio per la risposta
Buongiorno,
la mia opinione è anche più drastica della sua:
con le tecnologie attuali il riscaldamento centralizzato non
ha più alcun senso, figuriamoci in situazioni disastrose
come la vostra.
Il problema è che invece alcune Regioni (vedi Piemonte)
stanno precludendo la strada al riscaldamento autonomo
in tutti i modi possibili per favorire le lobby del
teleriscaldamento.
Ora per quanto concerne le pompe di calore bisogna
valutare se la sua zona climatica non sia così rigida perché
le pompa di calore ad aria perdono drasticamente
rendimento man mano che la temperatura esterna scende
sotto lo zero.
In ogni caso credo come lei che la soluzione a tutti i
problemi (anche quelli economico-amministrativi) sia il
riscaldamento autonomo.

Roberto Convalle

10/6/2015 10:03:53 am

Le dovrei fare comunque una domanda in vista della


prossima riunione di condominio:
Chiarisco subito che sto parlando di un impianto di Firenze
dove gli inverni ultimi sono stati tiepidi ma generalmente si
hanno periodi di alcuni giorni dove il termometro staziona
sotto lo zero con punte tipiche di -5 o -7 per alcuni giorni;
poi stazionamenti nell'intorno dello zero per circa venti
giorni.
Essendo l'impianto a colonne di sola salita dove in pratica
per intendersi il convettore era esso stesso la colonna e il
tubo di circa 1 cm di diametro entrava nella griglia e ne
riusciva proseguendo verso il suo omologo al piano
superiore (un tempo funzionava in discesa) e usando come
rientro dell'acqua un unico tubo dopo adeguato collettore,
quale tipologia di valvole saranno da usarsi nel caso fossi
costretto a montare radiatori tradizionali oppure quali
valvole dovrei usare se montassi dei ventilconvettori.
Questi ultimi visto che le temperature nelle giornate fredde
scendono al di sotto dei 35 gradi sono da preferirsi? In un
caso simile il distacco con passaggio alle pompe di calore,
che per me sarebbe comunque molto oneroso, può
implicare colpa del condominio e quindi permettermi di
non pagare ne le spese ordinarie ne quelle straordinarie ne
la dispersione presunta (assurdità quest'ultima)?
Il fatto che in quei pochi radiatori tradizionali che ho
montato soltanto il primo o anche il secondo elemento ha
un minimo di calore e gli altri poi si fanno sempre più
tiepidi fino ad avere anche 10 gradi di differenza in un
dieci elementi cosa vogliono significare?
Quale manovra dovrebbe fare il condominio per far si che il
mio radiatore sia con temperature più uniformi e più alte?
Ed essendo l'edificio anni 60 di 5 piani con 14
appartamenti e una decina di negozi al terreno quale
potenza calorica dovrebbe avere la caldaia visto che oltre
le 100.000 KW deve redigersi un progetto da parte di un
termotecnico?
Basta con questo non lo disturbo più e la ringrazio
moltissimo

Buonasera

abito in un condominio a Bergamo, costruito nel 76, non ci


sono doppi vetri, e l'isolamento è quello che veniva
utilizzato in quel tempo. Il riscaldamento è centralizzato a
colonne verticali, per 30 appartamenti su 6 piani. Da
gasolio prima siamo passati a metano e da tre anni siamo
collegati al teleriscaldamento.

Le domande sono: ma se noi non emettiamo sostanze


inquinanti nell'atmosfera, siamo obbligati a mettere le
valvole termostatiche? - Quali sono i criteri per essere
esentati dal mettere le valvole e i relativi contabilizzatori? -
Chi ci fornisce il servizio di riscaldamento, "deve in
qualche maniera contribuire alla spesa"?
Grazie e complimenti

Salve,
chi le ha detto che chi usa il teleriscaldamento non
inquina?
In realtà probabilmente, la centrale che produce il calore
che vi viene venduto inquina molto di più di una caldaia a
condensazione!!
Non esistono condizioni per essere esentati
dall'installazione delle valvole nei condomini.
Chi fornisce il teleriscaldamento non ha nessun legame
con quello che è il vostro impianto interno, ed a meno di
contratti particolari non contribuisce in nessun modo.

Salve, volevo porle una domanda. Da inesperto ho rotto il


sigillo per asportare il contabilizzatore con l'intenzione di
verniciare i termosifoni. Ora però risulta
aperto/manomesso. A cosa vado in contro? Saró
sanzionato per manomissione? Abbiamo appena messo le
termovalvole con relativo svuotamento del circuito e
sostituzione caldaia.

Grazie

Salve, se comunica subito all'amministratore il problema


non ci dovrebbero essere ripercussioni, tanto più che il
sigillo è stato rotto durante il periodo di spegnimento.

Luigi

11/6/2015 05:02:48 pm

Salve le riscrivo per una domanda non riguardante l'unità


abitata ma un'altra non occupata e di cui pago solo la
quota fissa.
leggo tra le sue risposte che questa quota fissa si aggira
attorno al 25/30% o.k. Ma di che cosa? A che cosa è
riferita questa percentuale? La ringrazio anticipatamente
per la sua gentile risposta.

Salve,
la quota fissa (ora denominata "consumo involontario") è
una percentuale sul consumo totale. Molto semplicemente
se la spesa totale fosse 10 mila euro, il 30% di tale spesa
corrisponderebbe a 3000 euro da suddividere tra i
condomini in base alle tabelle millesimali.
Siccome è recentemente entrata in vigore la Norma
UNI10200 bisognerà presto adeguare sia la quota di
consumo involontario sia le tabelle millesimali a questa
nuova norma.

Riccardo

16/6/2015 12:52:42 am

Buongiorno,
domande sui contabilizzatori di calore:
uno dei fattori che fa aumentare i consumi, è la
temperatura della stanza (più la temperatura della stanza
è alta più va veloce il contabilizzatore). Ora se in quella
stanza viene acceso un condizionatore dotato di pompa di
calore, quindi si alza la temperatura di quella stanza, il
contabilizzatore comincia a girare più veloce? Stessa
domanda se il contabilizzatore si trova vicino a un forno
(esempio cucina) potrebbe mettersi a girare più
velocemente?
Grazie

Buongiorno,
ci sono alcuni fattori da considerare:
se il radiatore è spento perché nella stanza sono stati
raggiunti i gradi impostati sulla termostatica, il
contabilizzatore non conteggia;
se il radiatore è caldo ma nella stanza c'è un altra fonte di
calore che innalza di qualche grado la temp allora il
contabilizzatore calcola la differenza di temperatura tra
radiatore e stanza e quindi potrebbe conteggiare qualcosa
in più.
Una fonte di calore molto vicino al contabilizzatore non è
decisamente la cosa ottimale

Riccardo

16/6/2015 08:07:11 pm

Buongiorno,
Sono in condominio, con riscaldamento centralizzato
(caldaia a condensazione, valvole termostatiche +
contabilizzatori) ripartizione costi riscaldamento così
suddivisi : 25% a millesimi e 75 % a consumo.
L’orario della nostra caldaia a condensazione, durante
tutta la stagione che va dal 1 nov. al 31 marzo, con
proroga di alcuni altri giorni, in genere fino al 10 aprile ha
il seguente con orario di riscaldamento: dalle 6 alle 8
riscaldamento a pieno regime, dalle 8 alle 12
riscaldamento a regime ridotto e dalle 12 alle 22 di nuovo
a pieno regime.
Possiedo un appartamento di 5 vani al 1 piano esposto a
nord, con tutte le finestre in alluminio doppi vetri e porta
blindata isolata termicamente.
Sto facendo alcune riflessioni su come poter risparmiare
sul riscaldamento (per chi ha i contabilizzatori di calore)
pagando però qualche costo in più sulla bolletta elettrica.
Ad esempio, per chi non è a casa dalle 8 alle 17 da lunedì
a venerdì per motivi di lavoro, potrebbe impostare le
valvole termostatiche su 1 (quindi praticamente i radiatori
dovrebbero essere spenti con questa impostazione e i
contabilizzatori non dovrebbero girare). Prima di uscire di
casa però programmare l’accensione di 2 condizionatori
con pompa di calore (essi si trovano in soli due vani, dei 5
che costituiscono il mio appartamento, e che rispetto
all'appartamento risultano abbastanza centrali) verso le
15 o 16 (1 o 2 ore prima, di tornare a casa dal lavoro)
impostando la temperatura dei condizionatori sui 28 gradi,
in modo tale da ripristinare una temperatura ambiente
intorno ai 20 gradi (chiaramente tenendo tutte le porte
interne aperte, in modo che l'aria calda generata dai
condizionatori possa liberamente circolare in tutti i 5 vani),
successivamente al ritorno a casa verso le 17 spegnere i
condizionatori e reimpostare contemporaneamente tutte le
valvole termostatiche sul 3 fino alle 22 circa. Teoricamente
si potrebbe risparmiare qualcosa sui termosifoni con
questi accorgimenti, stando però attento che quel
risparmio, se effettivamente ci fosse, non vada perso sul
maggior costo della bolletta elettrica? Sono alla ricerca
del giusto compromesso tra costo riscaldamento e
elettricità.
Grazie

Buongiorno,
nella sua spiegazione manca un dato essenziale per poter
fare un ragionamento economico: il prezzo di acquisto
dell'energia (nel senso di quanto lei la acquista dal
condominio). Prendiamo per buono che sia un condominio
anni 70; normalmente, nei casi come il suo, le pompe di
calore sono vantaggiose fino a quando la temperatura
esterna rimane superiore ai 5 gradi. Quindi nella mezza
stagione se riesce ad integrare con le sue pompe avrà
sicuramente un risparmio: non si immagini di risparmiare
grosse cifre perchè purtroppo in Italia l'energia elettrica è
comunque cara, nonostante l'elevata resa delle pompe di
calore

ghilardo fabio

19/6/2015 11:31:37 pm

salve, mi appello a lei in quanto nessuno mi sa spiegare


quanto segue.
vivo in un condominio di 9 alloggi e sono al terzo piano (4
piano mansarde non riscaldate) riscaldamento
condominiale con quota fissa 40% a gasolio
questo e' stato un inverno mite ed ho pure i serramenti
nuovi a risparmio energetico eppure nonostante tutto
consumo kw totali 7586 x una spesa di circa 2500 euro.mi
pare decisamente troppo considerando che usciamo alle 8
del mattino e rientriamo alle 8 della sera
le porto solo un esempio
l appartamento al piano secondo esattamente sotto di noi
con gli inquilini a casa x tutta la giornata ha consumato in
totale 865kw noi con il solo calorifero piu' piccolo a cinque
elementi abbiamo consumato 1225kw !!! ma le pare
spiegabile??? cosa devo fare secondo lei? GRAZIE

Salve,
che gli ultimi piani consumino di più è cosa risaputa, ma
nel suo caso le differenze mi sembrano decisamente
eccessive.
Bisogna capire alcune cose:
- i contabilizzatori sono stati parametrizzati oppure le
letture vengono moltiplicate per dei fattori correttivi?
- sono disponibili le tabelle con i dati relativi alle
caratteristiche dei radiatori?
- Se quei numeri fossero davvero kWh i suoi vicini
avrebbero scaldato la casa con 86 litri di gasolio (circa
100 euro) il che è decisamente improbabile

ghilardo fabio

22/6/2015 09:02:50 am

Buonasera,
grazie x la risposta.
provo a dirle punto x punto.
_ i contabilizzatori credo siano parametrizzati
ovvero passano con un dispositivo a rilevare i consumi
dei vari appartamenti.
_ alle tabelle dei radiatori non saprei dove prenderle
(la palazzina e' degli anni 80 io ho acquistato 5 anni or
sono)
_x quanto riguarda quei numeri a me pare si chiamino
proprio cosi' kwh
e sono quelli x intenderci che sono segnati sui
contabilizzatori.
il consumo dei nostri vicini da quello che c e' scitto sul
resoconto e' esattamente quello
l unica cosa e' che 865 kwh sono il consumo al 60% da
aggiungere poi il restante 40%
di quota fissa.
comunque al di la delle differenze tra un appartamento e l
altro che mi interessano
marginalmente (solo non vorrei ci fosse qualche strana
cosa e che mi tocchi pagare x 2)
pero' non voglio pensare male e non so neppure se sia
tecnicamente possibile (loro
potrebbero anche tenere le valvole sullo 0/1) vorrei un
consiglio su come gestire le valvole
x ottimizzare i consumi.
come detto noi in settimana usciamo alle 8 del mattino e
mettiamo tutte le valvole sul 2
poi rientriamo la sera alle 19,30 e mettiamo a 4/5 tanto
poi alle 10,00 si spengono e in questo
sistema riusciamo a consumare circa 7500 kwh totali
(circa 2500 euro).
Se sapesse consigliarmi le sarei grato...
Arrivederci e Grazie

Salve,
come ho già spiegato più volte non c'è un "sistema" per
risparmiare:
il consumo è proporzionale alla temperatura che avete in
casa, quindi se volete consumare meno dovete
accontentarvi di meno gradi (come probabilmente fanno i
vicini).
Però quello che spesso accade è che vi siano errori nei
conteggi ed è per questo che invito sempre tutti a
controllare:
- per ogni alloggio deve esserci una tabella con la
mappatura dei ripartitori (grandezza radiatori e matricole
dei contabilizzatori associati)
- i ripartitori possono essere stati parametrizzati, cioè gli è
stato programmato all'interno il coefficiente del radiatore
abbinato; oppure i dati letti sui ripartitori sono delle letture
"grezze" che devono venire trasformate con una
moltiplicazione per un coefficiente (tramite una tabella in
dotazione all'amministratore o chi per esso)

Capite che se vengono fatti degli errori di calcolo tutto il


sistema diventa incomprensibile, perché quello che deve
pagare uno alla fine lo paga un altro; siccome sbagliare è
umano un controllo è sempre una buona cosa!!

Buonasera. L'assemblea condominiale ha deciso di


effettuare dei lavori di ristrutturazione dell'impianto di
riscaldamento, compresa l'istallazione di valvole
termostatiche e contabilizzatori. Vorrei sapere se:
- può un proprietario rifiutarsi di montare le valvole se
l'appartamento è vuoto riservandosi di farlo in un secondo
momento?
- la quota fissa deve essere sempre stabilita
dall'assemblea? Da un tecnico?
- può l'assemblea obbligare un proprietario a tenere le
valvole al minimo anzichè a zero?
- è obbligatorio che un tecnico stabilisca dei fattori di
correzione ( esposizione. piano ecc ecc) oppure
l'assemblea può decidere di non considerarli?
Grazie.

Riccardo

25/6/2015 09:20:23 pm

Buongiorno,
le cito quanto riportato dalla Ditta ISTA a una mia richiesta
di spiegazione relativa al numero visualizzato sul
contabilizzatore e quello ricavato dalla moltiplicazione con
il fattore di conversione: "il valore indicato dal ripartitore
dei costi di riscaldamento viene quindi moltiplicato per il
fattore di conversione, ricavando il valore di consumo della
singola unità". la mia domanda è:
il valore di consumo così definito dalla Ditta sopra citata
rappresenta le kcal oppure i mwh delle singole unità
oppure cos'altro?
Le chiedo questo perchè dal rendiconto inviato a ciascun
condomino dall'amministratore, all'intestazione della
colonna relativa alla ripartizione dei consumi (nel nostro
caso è pari al 75% della spesa quota combustibile, il resto
25% è suddiviso a millesimi), è indicato mwh. Quindi
parrebbero indicati i consumi di ognuno in mwh con a
fianco il relativo importo in Euro (mi riferisco sempre alla
quota a consumo) alla quale si aggiungerà la quota a
millesimi di cui sopra.
Grazie e saluti

Buongiorno,
normalmente i valori ricavati dalle letture vengono
espressi in kWh oppure MWh (kilowattora o Megawattora);
dipende fondamentalmente dalle unità di misura utilizzate
per le potenze dei radiatori.
In ogni caso, per la contabilizzazione indiretta come la
vostra, ciò che conta è il valore economico del singolo kWh
o MWh e questo è calcolato secondo una ripartizione (ecco
perché gli apparecchi vengono chiamati ripartitori):
esempio, spesa totale consumo 10000 euro, somma totale
misurata dai ripartitori 1000, allora 10000/1000=10 e
quindi il valore del singolo "scatto" misurato sarà 10 (e
poca importa se sono calorie, kWh, MWh)

Riccardo

28/6/2015 08:21:24 pm

Buongiorno, e molte grazie per la sua spiegazione.


Ora facendo riferimento alla sua risposta, riprendo il post
precedente, indicando altri dettagli che prima ho omesso,
per illustrare quanto segue:
Nel rendiconto, amministratore ha indicato anche il
consumo totale in caldaia in 308 mwh pari circa a Euro
31.999 (quota combustibile) che nel nostro caso viene
ripartito in 75% a consumo e 25% a millesimi.
Ora la somma totale dei ripartitori indicata nel rendiconto
è di 106.000 circa. Tale somma è ripartita secondo i
consumi di ognuno (quindi 75% di 31.999 è pari a euro
23.999, importo da ripartire secondo i consumi di ciascun
condomino). Pertanto 23.999/106.000=0,23 a scatto. E
se ad esempio un condomino avesse fatto un totale scatti
di 3.000, l’importo a consumo è dato da 0,23 moltiplicato
3.000 e quindi euro 690 a cui si aggiungerebbe la quota a
millesimi.
Ora se quei 106.000 fossero kwh, e i 308 mwh che
risultano dalla caldaia, si potrebbe supporre 308.000 kwh
(trasformazione dei 308 mwh) – 106.000= 202.000 kwh
(consumi involontari , dispersioni ecc. da suddividere a
millesimi). In questo esempio si ribalterebbe la
suddivisione della spesa che sarebbe 65% a millesimi e
35% a consumo.
O forse è un ragionamento che non sta in piedi?
Se ha un qualche valore, questo ragionamento, servirebbe
in una prossima assemblea, per proporre di cambiare la
suddivisione delle spese, cercando di arrivare quanto più
possibile al 50% a millesimi e 50% a consumo. Il nostro
condominio è costruito negli anni 70.
Grazie e saluti

Riccardo, il suo ragionamento sarebbe corretto ma la


norma uni 10200 che si deve obbligatoriamente utilizzare
per il calcolo delle ripartizioni condominiali non dice di
procedere in tal senso; a parte eventuali altri consumi
come l'acqua calda sanitaria, o si procede ad un calcolo
analitico delle dispersioni delle tubazioni (praticamente
impossibile sugli impianti vecchi) oppure si adottano i
valori riportati sulle tabelle della norma 10200. Nei casi
simili al suo la quota fissa si aggira intorno al 30% al di là
delle reali dispersioni che l'impianto può avere; inoltre non
mi fiderei troppo del valore assoluto calcolato dai
ripartitori perché basterebbe un errore su di una costante
ed il valore totale sarebbe molto diverso ( essendo
comunque efficace ai fini della ripartizione visto che
l'errore sarebbe applicato ad ogni ripartitore)

cris

11/7/2015 08:24:41 pm

Salve, una domanda: ma sono manomettibili i


contabilizzatori di calore? nello specifico, se io smonto per
20 gg tutti i contabilizzatori per spendere meno, come
fanno a scoprire se ho tenuto spenti i termosifoni o se ho
smontato i contabilizzatori ?

Salve, i contabilizzatori sono dotati di diversi sistemi


antimanomissione, alcuni meccanici (sigilli) ed altri
elettronici (tamper) che rivelano se il contabilizzatore sia
stato aperto o spostato, etc...
Per tale ragione se dovesse capitare inavvertitamente di
colpire e staccare un apparecchio bisogna subito
comunicarlo all'amministratore.

Cesare

5/8/2015 10:35:21 pm

Buongiorno
Nel mio condominio (6 piani, 18 appartamenti, costruito
poco più di trent'anni fa)) sono iniziati i lacvori per
adeguarci alle norme:
dato che gli appartamenti erano in origine tutti risvaldati
con termoconvettori (senza ventola, marca "Atisa"), alcuni
condomini hanno deciso di sostituirli con termosifoni di
ghisa "Irsap Tesi"; altri invece hanno optato per la sola
installazione delle valvole termostatiche e dei ripartitori
per contabilizzazione (indiretta, credo) sui termoconvettori
esistenti:
io sto cercando di capire cosa mi convenga: Installare i
termosifoni ha costi molto più alti (su 6 termosifoni, circa
4000 EUR invece di poco più di un migliaio), non mi
piacciono perché più ingombranti, e perché mi costringono
a spostare tutto quello che era sopra o davanti ad essi.
D'altra parte l'installatore sostiene che con i termossifoni
avrei consumi più bassi perché circola meno acqua, e che
se un giorno dovessimo cambiare caldaia - che ormai
effetticamente ha una certa età - dovrei comunque fare il
lavoro perdendo quanto speso oggi perché i
termoconvettori non sarebbero più compatibili.
Una domanda: ma è vero che con i termosifoni calano i
consumi? La ripartizione non tiene solo conto di quanto ho
scladato, indipendentemente dal fatto che io abbia
utilizzato più o meno acqua, l'abbia fattto per
irraggiamento o convezione, e ci abbia messo più o meno
tempo?

Buongiorno,
i ripartitori misurano delle temperature e poi calcolano,
sulla base di parametri caratteristici del corpo scaldante,
un consumo; è però vero che tali parametri sono solo una
parte di quelli che entrano in gioco nel complesso
meccanismo fisico di trasferimento di calore: ciò significa
solo che i ripartitori sono più affidabili quando gli impianti
sono composti da una tipologia omogenea di corpi
scaldanti. Il problema dei termoconvettori invece è legato
alle temperature di lavoro: infatti la cessione di energia
raggiunge livelli efficaci solo quando sono in gioco alte
temperature: questo va a discapito della resa globale
dell'impianto. L'altro aspetto è la regolazione della
temperatura ambiente che con i termoconvettori risulta a
mio parere molto difficile

Cesare

5/8/2015 10:43:26 pm

(intendo ovviamente a parità di comportamenti,


regolazioni delle valvole e temperature ambiente)

Cesare
6/8/2015 01:59:43 am

Quindi credo di capire che i ctermoconvettori lavorano


bene a temperature più alte, e può essere più difficile
regolare una temperatura fissa o effettuare misure
compatrabili (anche perché indipendentemente da quello
che farò io l'impianto condominiale resta misto, dato che
non tutti gli altri fanno la stessa cosa).
Ma come consumi, per portare la stessa stanz alla stessa
temeratura ci vorrràcomunque la stessa quantità di
energia, giusto? Ed è questa che si cerca di misurare?
Quindi se in teoria tutti i sensori fossero regolati bene, a
parità di temperature dell'ambiente termoconvettori o
termosifoni consunmmano e mi fanno spendere circa
uguale?

Esatto, il concetto è quello; i ripartitori sono costruiti


apposta per fare al meglio possibile il loro lavoro. Mi
preoccuperei di più della temperatura ambiente che senza
un adeguato controllo rischia di essere più alta di quella
desiderata con conseguenti eccessivi consumi.

Cesare

6/8/2015 04:14:31 am

Grazie ancora - questo ovviamente è il nocciolo della


questione: ma questo credo di capire che dipenderà dalle
termovalvole, da dove sono posizionate (presumo non
dove sono adesso, in basso nel cassonetto subito sopra
agli elementi riscaldanti), da quanto sono precise e da
come le setterò io in ogni stanza.
Stavo valutando anche l'opportunità di prenderle con un
timer, ma tanto se la caldaia è accesa solo in alcune ore
della giornata, in quelle ore posso anche far chiudere le
valvole e risparmiare, ma se poi si aprono quando non
arriva acqua calda il termo scalderà ben poco...

Cesare
30/8/2015 04:39:58 pm

Una domanda: la società che ci sta installando i


contabilizzatori di calore con lettura a distanza via radio
dal vano scale chiede per la lettura 4,50 EUR + IVA per
ogni contabilizzatore - che si traduce in 30-40 eur per
appartamento, e 600 EUR per un immobile di 18
appartamenti su sei piani: Considerato che la lettura si fa
dal vano scale senza entrare, e anche immaginando che il
tecnico passi mezz'ora in ogni piano (e mi sembra tanto)
diventano100 eur all'ora... non è un po' eccessivo? Su
quali prezzi si muove il mercato?

Salve, i prezzi di mercato variano molto: in media credo si


aggirino sui 3 euro a radiatore. In ogni caso so che molte
aziende vendono sottocosto i ripartitori per poi
guadagnare sulle letture quindi non mi stupiscono prezzi
così elevati. Il tempo necessario ad effettuare la lettura
non è però indicativo, perché ci vuole molto più tempo a
scaricare ed elaborare i dati per fare le ripartizioni (ma
dipende se lo fa la società o l'amministratore)

Cesare

30/8/2015 05:43:15 pm

(mi correggo: 200 eur all'ora,,, più di un consulto da un


medico specialista)

Cesare

30/8/2015 09:30:06 pm

Tutto giusto, e infatti ho verificato: non fanno anche i


conteggi, li farà l'amministratore: E i ripartitori sono
venduti a costi di mercato (95 eur quelli per i radiatori, 85
quelli per i termoconvettori). Per cui ritego che si possa e
si debba negoziare (cosa che il nostro amministratre fa
malvolentieri)...
Cesare
30/8/2015 10:57:58 pm

correggo ancora (e mi scuso per l'imprecisione): 65 eur


per i radiatori, 85 per i termocnvettori; compresa
installazione, ma esclusa IVA (e pratiche di progetto, e
pratiche UNI10200 che non so neanche cosa siano)

O farsi fare un preventivo da qualche altra ditta per fare lo


stesso lavoro di lettura!

Tony

12/9/2015 07:58:29 am

Buon pomeriggio,
nel mio Condominio, sono appena state installate le
Valvole Termostatiche DANFOSS (RAS-C2, 013G6040) e,
in alcuni appartamenti, applicate le Testine Termostatiche
ISTA su valvole termostatizzabili CALEFFI.
In tutti gli appartamenti poi sono stati montati i Ripartitori
ISTA.
In un appartamento, però, nell'ingresso, in presenza di un
calorifero/termo-arredo (marca BREM, modello CROSS
128-48), i tecnici della ISTA Italia SRL hanno detto che
non è possibile mettere il ripartitore, data la particolarità
dell'oggetto. Qualunque soluzione proponibile/possibile,
per l'installazione del ripartitore, risulterebbe non
Certificata dalla ISTA e quindi non accettabile.
Pertanto, per questo termo-arredo sarà fatta una stima
annuale del consumo, addirittura PER ECCESSO, dato che
la relativa Valvola Reversa Termostatica BREM (Art. TRM)
sarebbe senza controllo della ISTA.
Alla luce di quanto sopra detto, chiedo gentilmente un
giudizio su:
1) sulle suddette Valvole DANFOSS;
2) sulle suddette Testine ISTA al posto delle Testine
CALEFFI;
3) sull'impossibilità assoluta di montare il ripartitore ISTA
sul termo-arredo di cui sopra;
4) sull'applicazione di una stima annuale, per eccesso, del
consumo.
Ringrazio anticipatamente per la risposta e porgo cordiali
saluti.
TONY

roelloaded@hotmail.com

12/9/2015 09:12:25 am

Salve,
1) danfos è un ottimo prodotto
2) ista è uno dei maggiori produttori ma non ho una
conoscenza specifica del prodotto; quando era ancora
Raab Karcher non aveva una grande reputazione, almeno
nella mia zona
3) ci sono testine compatibili con molte marche di valvole
e viceversa ma io preferisco proporre dei sistemi
monomarca per evitare, in presenza di un problema, di
dover identificare se la responsabilità è di quella marca o
dell'altra.
4) è possibile che ci siano radiatori particolari non previsti
dagli schemi di installazione ma si commette un errore ben
più grande nella stima annuale che con una installazione
non ortodossa dell'apparecchio.

Carmen

12/9/2015 11:54:09 am

Salve, vorrei farle una domanda. Ho comprato un


appartamento degli anni 60. Vorrei cambiare i vecchi
termoconvettori ad aria con dei termosifoni nuovi.
L'impianto condominiale è centralizzato e sono già
presenti le valvole termostatiche e i contacalorie. Il mio
dubbio amletico è: meglio installare i termosifoni in ghisa o
quelli in acciaio?? L'idraulico mi ha sconsigliato la ghisa
perchè, a suo parere, con i primi pagherei anche una volta
spenti i termosifoni perchè, rilevando il contacalorie la
temperatura dei radiatori, questi ci mettono molto tempo a
raffreddarsi, a differenza di quelli in acciaio. Mi ha detto
anche che la ghisa ha bisogno di una temperatura
dell'acqua più alta per scaldarsi, e, se il clima esterno non
è rigido, avrei i termosifoni non troppo caldi perchè la
centrale termica non fa raggiungere all'acqua temperature
sufficienti per scaldare adeguatamente i termosifoni in
ghisa. Mi può dire se queste riflessioni sono corrette?

roelloaded@hotmail.com

12/9/2015 02:54:24 pm

Dal punto di vista energetico non cambia nulla, mentre


cambia leggermente l'inerzia dell'impianto visto che i
radiatori in ghisa rilasciano più lentamente il calore (anche
se sia per contenuto d'acqua che per materiale non c'è
molta differenza). Cambiano sicuramente l'estetica,
migliore per l'acciaio, e le dimensioni a parità di potenza
resa. Inoltre i radiatori in acciaio permettono una
maggiore scelta di dimensioni ma attenzione ad installare
una potenza sufficiente alle caratteristiche dei locali.

Carmen

13/9/2015 02:12:39 am

Grazie per la tempestiva risposta, è stato davvero gentile :)


Una cosa però vorrei chiederle ulteriormente. I
contacalorie wireless installati su quel tipo di radiatori, da
quello che ho capito, misurano non l'acqua calda in
entrata e l'acqua freddas in uscita (ossia il consumo
effettivo) ma il calore sviluppato dal termosifone e la
temperatura dell'ambiente (attraverso calcoli fatti dalla
centralina). Con la ghisa corro il rischio di pagare di più a
parità di consumi (rilasciando il calore più lentamente) ??
Visto che ancora li devo acquistare, cosa mi conviene
installare? La ghisa o l'acciaio?? E (un'altro dubbio mi
attanaglia), nel caso accendessi una stufetta elettrica,
andrei a pagare sulla bolletta dei termosifoni pure quella,
prendendo la centralina come parametro di misurazione
anche la temperatura dei locali???

Massimo

16/9/2015 09:37:01 am

Nel mio condominio in questi giorni stanno istallando le


valvole termostatiche/contabilizzatori, e mi chiedevo se in
qualche modo era possibile poter leggere autonomamente
i consumi della propria abitazione.

Salve,
solitamente è possibile leggere i consumi direttamente dal
display del contabilizzatore; difficile invece, soprattutto il
primo anno, capire la corrispondenza tra consumo e spesa
finale

Maria

18/9/2015 01:38:59 am

Buongiorno all'inizio della stagione 2014/2015 avevo


posto delle domande e ottenuto delle risposte.
Le ricordo che quest'anno siamo passati al
teleriscaldamento e termovalvole, abito all'ultimo piano
con tetto non coibentato avendo una temperatura di 18
gradi in camera da letto e 20 nelle altre stanze, ho usato il
deumidificatore per muffe dovute all'umidita' ho pagato a
fine anno 1050 euro. nella stagione passata ho pagato
1400 euro quindi ho ottenuto un risparmio di 350 euro. La
prossima stagione spero di avere piu' caldo e spendere
meno perche' e' stata eseguita la coibentazione nel tetto.
la ringrazio di tutto. buona giornata

Buongiorno,
vedrà che con la coibentazione del tetto avrà un comfort
decisamente superiore ed anche un significativo risparmio.
In bocca al lupo!

Sarina

18/9/2015 01:55:50 am

Buongiorno abito in una palazzina di 6 alloggi alcuni anni


fa siamo passati al riscaldamento autonomo, Ho la caldaia
per conto mio e un termostato in casa dove imposto i
gradi che quando arriva alla temperatura impostata la
caldaia si spegne. e poi si riaccende quando la
temperatura si abbassa.
Volevo sapere:

1) se mettendo le valvole termostatiche posso impostare


la temperatura che voglio in ogni stanza e se bisogna
cambiare il termostato. Inoltre la caldaia e' sempre in
funzione o si stacca in base al calore che viene erogato in
casa ?.

2) Oppure posso lasciare tutto come' e avendo delle


testine che si regolano dal minimo al massimo. il consumo
della caldaia e' uguale oppure no?. la caldaia si spegne
quando la temperatura impostata arriva ai gradi in tutta la
casa. Attendo risposta e la ringrazio. Buona giornata

1) con le termostatiche potrà regolare la temperatura per


ogni ambiente, e senza cambiare termostato, basterà
impostare su quest'ultimo una temperatura leggermente
superiore a quella che ha impostato sulle valvole
termostatiche (chiaramente superiore a quella impostata
più alta)
2) il consumo sarà inferiore, soprattutto se ha una caldaia
a condensazione; la caldaia si spegnerà quando gli orari
del termostato saranno impostati su OFF, e comunque la
caldaia quando le valvole saranno chiuse avrà un consumo
quasi nullo.
Attenzione ad avere una pompa a flusso variabile in
caldaia oppure un bypass differenziale oppure lasciare un
radiatore (es. bagno) senza testina termostatica

moretta

23/9/2015 09:59:49 am

Buongiorno,
nel nostro condominio sono stati montati ripartitori e
termovalvole sui singoli termosifoni. Il contratto con l'
installatore prevedeva anche la dotazione di centraline ai
piani per la rilevazione dei dati. A lavori ultimati è stata
contestata all'azienda la mancata posa di queste ultime e
la risposta è stata che non sono indispensabili in quanto la
lettura può essere fatta a distanza. A compensazione di ciò
ci è stato offerto un servizio aggiuntivo. Al di là
delll'aspetto economico, Le chiedo se effettivamente
queste centraline non sono indispensabili. Grazie

Buongiorno,
dipende dalla marca e modello, comunque esistono
sicuramente modelli che possono essere letti direttamente
dall'esterno con apposita antenna.

Elena

24/9/2015 06:15:56 am

Gentile signor Piero,


scrivo la presente perché necessito di informazioni e
spiegazioni in relazione al funzionamento delle valvole
termostatiche e relativo ripartitore elettrico di consumi
(Siemens, modello WHE562-D29).

Ahimè noto che ormai è più di un anno che non passa da


queste parti...

Provo ugualmente a scriverLe.


Sarò il più elementare possibile sperando di riuscire a
palesare debitamente i miei dubbi, e consentirLe così di
darmi risposte mirate, veloci e semplici (anche se ho
notato che ad alcune ha già indirettamente risposto in
alcuni commenti).

1) Pur avendo installato in ogni appartamento i dispositivi


sopra citati, sono rimasti attivi gli orari condominiali per
l'accensione e lo spegnimento del riscaldamento. Ciò non
comporta un eccessivo uso (e relativa dispersione) di
calorie per tornare a temperatura?

Se io ho impostato una temperatura di 20 gradi e -


nell'arco della giornata- il calorifero (quindi suppongo la
caldaia centrale) viene acceso e spento 6 volte (3 e 3),
non brucia più calorie che mantenendo una temperatura il
più possibile costante nell'arco delle 24 ore? (Trattandosi
tra l'altro di caloriferi molto vecchi, una volta spenti,
perdono subito il calore).
2) Sulla valvola termostatica vi è una numerazione che va
da 0 a 5. Mi è stato detto che corrisponde alla temperatura
che si desidera impostare (1 corrisponde a 16°, 2 a 18°, 3
a 20°...) e che NON è possibile tenere la valvola sullo 0
(chiudendo quindi l'afflusso dell'acqua) perché ciò
comporta il blocco della caldaia. Ma tra lo 0 e l'1 vi è un
fiocco di neve (o asterisco *): a cosa corrisponde? Se io
dovessi stare fuori casa per più giorni e impostassi la
valvola sul fiocco, cosa comporterebbe?

3) Ho letto che vi sono due rilevatori di temperatura: uno


che rileva la temperatura degli elementi del calorifero, uno
quella dell'ambiente. Questo, che cosa comporta?

Stando fuori casa tutto il giorno, se ad esempio in bagno


lasciassi la valvola sul minimo (che ad oggi so essere l'1,
ovvero 16°) e rincasando la sera alle 21, invece di alzare la
temperatura aprendo la valvola (dato che il riscaldamento
-da orario condominiale- viene poi spento alle 22),usassi
una stufetta elettrica per scaldare la stanza, il caldo che si
viene a creare viene letto dal rilevatore della temperatura
dell'ambiente come creato dal calorifero (influendo quindi
sulla bolletta)?
In pratica, se scaldo una stanza con dispositivi terzi,
lasciando al minimo le valvole, il caldo rilevato
nell'ambiente viene ugualmente conteggiato come calorie
prodotte dal calorifero?
4) Per un miglior utilizzo delle valvole, al fine di sprecare il
meno possibile calorie, la temperatura deve essere
mantenuta costante?

Sempre restando al fatto che è un impianto vecchissimo


che si raffredda in pochi minuti, e che abito all'ultimo
piano (so che ahimè questo influisce sulla dispersione di
calore dell'acqua che sale), quando si deve arieggiare una
stanza, ad esempio, meglio abbassare la valvola o lasciarla
in posizione?
Mi pare sia tutto!

La ringrazio sin da ora.


Elena.

Elena

24/9/2015 06:18:48 am

Ops.....mi ero fermata ai commenti del maggio 2014, non


notando che invece il suo blog è ancora attivo. Meglio
così...per fortuna :-)

Eheh, questo blog è una mia creazione, come potrei


abbandonarlo?
Lo lascerò comunque ad un degno erede ;-)

Buonasera!
1) Quello che sostiene è corretto, soprattutto perché il
funzionamento ad intervalli viene accompagnato da una
temperatura di caldaia più elevata proprio per sopperire
alle pause, con relativa perdita di rendimento

2) Il fiocco di neve è la temperatura di antigelo (circa 4


gradi) e quindi può tranquillamente lasciare le valvole su
quella posizione (il consumo sarà pari a zero); in ogni caso
non è realistico che la caldaia vada in blocco se si
chiudono le valvole sullo zero
3) Perché il contabilizzatore cominci a calcolare un
consumo deve rilevare una temperatura minima sul
radiatore (circa 40 gradi), quindi se ha l'accortezza di non
buttare l'aria calda direttamente sul radiatore, il
dispositivo dovrebbe essere abbastanza sofisticato da non
rilevare alcun consumo.
4) Al fine del risparmio contano i gradi che si tengono
nelle varie stanze: a parità di dispersioni quindi più gradi
ceduti dal radiatore nell'ambiente uguale più consumo. Ma
se apriamo le finestre per lunghi periodi aumentano le
dispersioni ed aumentano i consumi soprattutto con il
radiatore accesso: le ricordo che per cambiare
completamente aria in una stanza bastano le finestre
aperte per 5 minuti....

Riccardo

25/9/2015 02:40:47 am

Buongiorno,
nella sua risposta, in data 24.09.2015, alla domanda di
Elena sempre del 24.09.2015, volevo soffermarmi su
quanto da lei affermato nel primo paragrafo al punto 4),
quindi riporto tale paragrafo del punto 4) in cui lei
risponde: “Al fine del risparmio contano i gradi che si
tengono nelle varie stanze: a parità di dispersioni quindi
più gradi ceduti dal radiatore nell'ambiente uguale più
consumo.”
Sappiamo che il contabilizzatore di un radiatore di un
ambiente genera un numero che in seguito attraverso
opportuni parametri e calcoli farà conoscere il consumo di
tale radiatore.
Ammettiamo di avere due radiatori con relativi
contabilzzatori e posti in due ambienti.
Chiameremo A) il primo radiatore e B) il secondo
radiatore.
se il numero rilevato nel contabilizzatore del radiatore A) è
più grande (ad es. 2700) rispetto al numero rilevato nel
contabilizzatore del radiatore B) (ad es. 1300), ciò
dovrebbe portare dopo gli opportuni calcoli a un maggior
consumo di A) rispetto a B), naturalmente sempre a parità
di dispersioni.
Riporto anche uno stralcio della spiegazione del
Contabilizzatore di calore in testa al blog e precisamente
dove spiega i fattori che fanno aumentare i consumi:
“ Sono esclusivamente due i fattori che fanno aumentare i
consumi:
• La temperatura della stanza (più è alta più il
contabilizzatore “va veloce”)
• Le dispersioni della stanza (spifferi, finestre aperte,
mancanza di isolamento, ecc..)”
Ora vengo alla mia domanda:
a parità delle dispersioni dei due ambienti A e B, citando
l’esempio da me riportato, dove si trovano i due radiatori A
e B, è corretto dire che A) il quale è andato più veloce di
B), ha consumato più di B)?, oppure può esserci il caso
che B), nonostante sia andato meno veloce, possa
consumare più di A)?
grazie e cordiali saluti
Riccardo

roelloaded@hotmail.com

25/9/2015 10:13:45 pm

Buongiorno, se ho capito la sua domanda, in pratica vuole


sapere come i parametri possono modificare le due letture
dei radiatori A e B; quando dico che i consumi sono
proporzionali alle dispersioni do per scontato che in una
stanza più grande e con molte dispersioni sia installato un
radiatore di potenza adeguata. Nel suo esempio se (A) ha
misurato 2700 ma il radiatore é meno della metà di (B)
che ha misurato 1300, il consumo reale dopo la
parametrizzazione potrebbe essere uguale per i due
radiatori. In pratica il parametro maggiore nel calcolo è
quello della potenza del radiatore; di solito due stanze
identiche, con stessa pareti disperdenti, stessi infissi,
stesso orientamento, hanno radiatori di identiche
dimensioni e quindi potenza.

Claudio

27/9/2015 09:21:28 am

Buonasera, vorrei informazioni sulla durata sia delle


valvole termostatiche, sia dei contabilizzatori. Un articolo
su Sole 24 Ore si parlava di una durata di dieci anni per i
contabilizzatori e sei per le valvole. L'ingegnere
dell'amministratore ha confermato i dieci anni per i
contabilizzatori, mentre non era a conoscenza della durata
delle valvole. Lei ha informazioni più precise?
Perché se le cose stanno così credo che i ventilati risparmi
siano molto ipotetici, considerando anche il costo fisso
della lettura dei contabilizzatori.
Cordiali saluti.

Buonasera, per quanto concerne le valvole la tranquillizzo


subito perché ho visto coi miei occhi valvole termostatiche
vecchie di 30 anni perfettamente funzionanti. I
contabilizzatori invece hanno il problema delle batterie: la
durata media è di 10 anni ma a volte arrivano anche a 12
(dipende dalla qualità del prodotto e dalla durata della
stagione termica); dovendo poi sostituire le batterie e
controllare la taratura dei sensori, bisognerebbe smontare
gli apparecchi ed inviarli al produttore per poi, una volta
rigenerati, rimontarli sui tutti i radiatori. Si capisce
facilmente che tra dieci anni magari ci sarà una tecnologia
migliore e magari più conveniente del processo di
rigenerazione descritto prima

anna

28/2/2016 08:25:54 am

qualcuno ha esaminato l'inquinamento elettromagnetico


prodotto dai contabilizzatori in un appartamento?
installare 9 contabilizzatori in uno spazio limitato, uno
magari vicino ad un letto potrebbe non essere il massimo!
ai fini dell'ambiente bastano la caldaia a condensazione e
le valvole termostatiche. I contabilizzatori , specie in edifici
con impianto a colonne montati, provocano più spese e più
inquinamento ambientale (anche per lo smaltimento delle
batterie)

Salve Anna, come già spiegato i ripartitori lavorano con


potenze di segnale bassissime e su frequenze simili ai
segnali radiotelevisivi; per di più la comunicazione si limita
a qualche secondo al giorno, il tempo necessario a
trasmettere la lettura. Sull'inquinamento dovuto alla
rottamazione invece credo che si dovrebbe fare qualche
riflessione, anche se attualmente sarei più preoccupato da
altri fatti, per esempio che si cambi il cellulare ogni anno, o
gli schermi delle tv, etc...

Roberto Convalle

27/9/2015 03:28:22 pm

Salve, dopo tanto tempo e valutazione delle problematiche


ulteriormente esposte mi sono deciso a chiedere un
parere.
Il mio condominio l'anno prossimo si troverà quasi
obbligato a introdurre le valvole ed i contabilizzatori,
sempre che i perito non ne dichiari la inutilità a
impossibilità senza gravare i condomini a spese eccessive:
trattasi di condominio del 1965 con riscaldamento a
colonna e convettori dove il convettore è esso stesso parte
integrante della colonna (l'acqua vi entra e poi esce e
riprende la salita verso il successivo radiatore).
Il punto è che alcuni condomini hanno sostituito col tempo
via via che si rompevano gli stessi con radiatori in
alluminio o in ghisa con l'uso o no di valvole termostatiche
a tre vie e la legge impone di far funzionare l'impianto a
basse temperature e non più a quelle di progetto di 100 o
110 ° C.
Sta di fatto che agli ultimi piani e su alcune colonne in
particolare il riscaldamento funziona ben poco e in inverno
se freddo la temperatura scende sotto i 17 gradi.
Ho provveduto a controfenestrare in esterno tutta la casa
con doppi vetri e se non sbaglio questo non ha un peso sul
migliorato rendimento energetico del mio appartamento
(sono l'unico ad averlo fatto).
Vi abita una persona di 94 anni che come molti anziani ha
bisogno di temperature alte tipicamente di 23 o 24 gradi
poiché le estremità, soprattutto i piedi rimangono
facilmente ghiacci, spesso violacei, ed al tempo stesso non
si possono vestire in abbondanza poiché con frequenza va
portata in bagno
ECCO PERCHE' LA LEGGE DIMOSTRA LA SUA STUPIDITA'.
non si può fare di ogni erba un fascio imponendo per legge
dei limiti che, ognuno di voi quando è andato in un
ospedale se ne accorge, le temperature di legge non
vengono rispettate.
Il punto è che per poter rispettare mia madre devo
introdurre un altro sistema di riscaldamento da
aggiungere a quello del condominio e con i contabilizzatori
mi vedrò addebitato un consumo di energia del tutto falso
mentre invece mi pagherò personalmente questa aggiunta
di riscaldamento. Cosa posso fare in questa situazione?

roelloaded@hotmail.com
27/9/2015 10:29:42 pm

Salve, capisco il suo disagio però:


- cosa c'entra la legge se lei ha già il problema prima che
questa venga applicata?
- è sicuro che invece con l'inserimento delle termovalvole
nel condominio non migliorerà la situazione?
- quanto sperate possa durare l'impianto termico
dell'edificio visto che parliamo di 50 anni?

A mio parere la soluzione migliore sarebbe il distacco


totale dall'impianto centralizzato ma dipende dalle
normative della sua regione e dalla possibilità tecnica di
effettuarlo. In ogni caso non è detto che l'inserimento dei
contatori la penalizzi rispetto ad altri ed anzi auspicabile
che usando meno energia la sua bolletta diventi più
congrua

Roberto Convalle

28/9/2015 04:29:25 pm

Però il mio problema è di capire una cosa semplice:


Se il mio condominio mi fornisce una temperatura di 18°
ed io ne necessito invece di 22° per mia madre sarò
costretto ad intervenire con mezzi propri. in questo caso le
termovalvole si chiuderanno ed io sarò costretto a fornirmi
di calore totalmente per mio conto.
Il problema è: i vari contabilizzatori del mio appartamento
(ben 7) per 4 vani più servizi, mi faranno addebitare dal
condominio anche l'energia che già pagherò al mio
fornitore oppure quel calore che io andrò a produrre in più
rispetto a quello fornitomi dal condominio mi verrà
riaddebitato di nuovo, cosicché pagherò quella differenza
di calorie 2 volte al mio fornitore ed al condominio. E' così
o mi sbaglio. Già ora io spendo ogni anno 1500 € in più
per tenere un po' più calda mia madre con stufette (che,
visto che abito a Firenze, voglio sostituire con pompe di
calore per le quali non potrò tuttavia usufruire delle
agevolazioni a causa della concomitanza del
riscaldamento condominiale). insomma mi sembra di
essere tra l' incudine e il martello.

Nicola

6/10/2015 06:29:48 am

Salve,

ma se per esempio in cucina ho la valvola termostatica


regolata su 1, il termo quindi al minimo e piuttosto
freddino e uso molto il forno e tutto l’ambiente si
scalda….il contabilizzatore di calore registra un consumo
pazzesco ?

o è in grado di capire che il calore dell’ambiente non


proviene dal termo?

( idem in bagno dopo una doccia calda)

Grazie mille

Salve,
la risposta è proprio nel messaggio qui sotto

Nic

6/10/2015 06:43:25 am

La formula per il consumo oltre alla potenza del termo ed


un coefficiente di correzione prevede il seguente
paramento:

[(T_radiatore – T_ambiente)/60]^1,3

Giusto?

Di conseguenza, a parità di T_radiatore, maggiore è la


T_ambiente maggiore è il risparmio.
Se in una stanza, per dire, tengo la pompa di calore accesa
al massimo e il termo a 5 il contabilizzatore registrerà
comunque un basso consumo da parte del radiatore
perché capisce che il calore proviene da un’altra fonte
(anche perché a un certo punto la valvola termostatica
chiuderà il passaggio di acqua del termo), giusto?

Molto bene! Ma completiamo il ragionamento:


se la T_rad è 50 e la T_amb 20 la differenza è 30 gradi, se
la T_amb è 22 la differenza è 28 gradi. Ma se la T_rad
aumenta a 60 nel primo caso abbiamo una differenza di 40
mentre nel secondo di 38.
Tutto ciò solo per dire che la temperatura del radiatore
influisce molto di più di quella ambiente che di solito varia
solo di qualche grado; ma il concetto è esattamente quello
che ci insegna la fisica:
più c'è differenza di temperatura tra due corpi (o tra il
corpo e l'aria di cui è circondato) e più è alto il flusso di
energia tra il corpo più caldo e quello più freddo

Fabrizio

9/10/2015 01:10:49 am

Abbiamo appena montato valvole termostatiche e


contabilizzatori.Secondo l'Amministratore di Condominio
non esiste più alcun fattore di correzione per primi piani ed
esposizioni diverse: Nord....), Quindi mi troverò
obbligatoriamente, abitando al primo piano con androne
aperto sottostante non isolato, a spendere di più. E'
corretto quanto dettomi dall'Amminiustratore? Grazie.

Salve, purtroppo è proprio così: la nuova normativa per il


calcolo della ripartizione delle spese non contempla alcun
fattore correttivo.
Per di più il calcolo della quota comune andrebbe fatto
sulla base delle potenze termiche dei singoli alloggi, che
quindi sfavoriscono ulteriormente i piani poco isolati. A
mio avviso una normativa veramente lacunosa

Fabrizio

9/10/2015 01:21:12 am

Dimenticavo: è più vantaggioso avere il contabilizzatore


applicato sul termosifone verso la parte più calda o più
fredda dello stesso? Grazie.

Il problema non sussiste perché la posizione dei ripartitori


è fissata dalla norma tecnica e deve essere identica (in
proporzione alle dimensioni del radiatore) per tutti i
radiatori dell'edificio

Valeria

11/10/2015 01:30:46 pm

Salve, abito in un appartamento al piano terra con


termovalvole e contacalorie. Il termosifone del bagno
nonostante tenga la valvola a zero è sempre caldo e il
contacalorie aumenta, il proprietario dice perché è il
termosifone di ritorno ma non so cosa significhi e non
voglio pagare ciò che non consumo. Come posso fare?

Salve, credo che il problema sia legato alla pressione


differenziale su quel radiatore che probabilmente si trova
più vicino alla colonna principale dell'impianto. Può
richiedere un controllo ed una taratura adeguata della
pompa dell'impianto che dovrebbe essere a velocità
variabile o del bypass differenziale. Potrebbe però trattarsi
di un difetto della valvola

Carlo Migliore

13/10/2015 02:34:39 pm

Buona sera , abbiamo instalalto dei caldaia nuoava a


condensazione nel 2005 , con contabilizzatori di calore .
Chiedo bisogna cambiarli dopo dieci anni? Non è possibile
solo cambiare pila o per forza tutto l'apparato? Si possono
mettere questa spesa come risparmio energetico e
usufruire del 50% di rimborso irpef considerando ovvio
solo i contabilizzatori? Grazie

Salve, il periodo per la sostituzione delle batterie è


indicato dal costruttore degli apparecchi e mediamente è
di 10 anni ma alcuni durano anche 12.
Il problema che per sostituire le batterie bisogna staccare
gli apparecchi, spedirli alla casa costruttrice, ed infine
andare a reinstallarli (sempre che in un tutto il tragitto non
si siano rotti o simili); tutta l'operazione può costare non
meno di 30 euro a contabilizzatore, mentre con 40 euro se
ne mette uno nuovo...

Carlo Migliore

15/10/2015 12:45:00 am

Grazie per la risposta, in verità la ditta ci ha impiantato la


caldaia ci ha chiesto ben 80 euro per cambiarli, a
confronto dei 40 che dice lei mi pare una bela differenza.
MI può fornire qualche link di aziende che fanno questi
lavori ? grazie

Ogni zona ha i suoi fornitori ed installatori ed io non


conosco il mercato al di fuori della mia zona. Comunque i
prezzi di listino dei contabilizzatori migliori si aggirano
intorno ai 50 euro+iva, ma in base ai quantitativi di solito
si riesce ad ottenere un po' di sconto; poi bisogna valutare
se si deve sostituire anche la staffa sul radiatore ed altri
particolari visti caso per caso

Simona

14/10/2015 01:15:35 am
Intanto grazie per l'esaustivo articolo. Ma io ho un dubbio.
Leggendo ad oggi i miei cpntabilizzatori di calora, ovvero
14 ottobre, quando ancora il riscaldamento è spento, ho
notato che ad eccezione della sala esposta ad est, le altre
stanze hanno la temperatura del calorifero di 2 gradi
superiore a quella dell'ambiente. Questo fa si vengano
misurati consumi inesistenti secondo lei?

grazie mille per la risposta

I contabilizzatori hanno una temperatura di attivazione sul


sensore del radiatore che dovrebbe essere intorno ai
35-40 gradi, quindi fino a che non viene raggiunta tale
temperatura non viene contabilizzato nulla

simona

15/10/2015 12:18:20 am

grazie per la tempestiva risposta. Questo mi tranquillizza,


mi preoccupa solo il fatto che se il sensore ambientale
percepisce una temperatura ambientale inferiore (segnano
sui 14.4 gradi quando il termometro dice 17) i calcoli
possano poi essere errati quando entrano in
funzionamento...la cosa strana è che è per tutti i
contabilizzatori così...

stefano

15/10/2015 04:41:22 am

Buongiorno
vorrei installare sui miei caloriferi le valvole termostaiche
ma leggendo mi sorgono alcune domande a cui chiede
lumi, grazie.
1° :la caldaia deve essere a condensazaione o va bene
anche quella tradiozionale (il mio appartamento è
termoautonomo con caldai tradizionale del 2008)?
2° : ho capito che le valvole termostatiche regolano la
temperatura di ogni calorifero/stanza su cui sono
monatate regolando il flusso di acqua, ma devo togliere il
termostato generale della caldaia che ho ora installato, se
no alla fine prevale come orari di attivazione e di
temperatura sulle singole elettrovalvole: per intenderci se
in camera da letto ho una elettrovalvola impostata a 22°C
e chiama acqua calda perchè nella stanza fa freddo,ma se
la caldaia è spenta perchè non è orario di attivazione, non
scaldo nulla.
Devo installare un termostato annesso all'elettrovalvola in
ogni stanza?

Spero di essermi fatto capire, poichè non vorrei fare un


acquisto inutile. Grazie!!

Salve,
1) le valvole funzionano indifferentemente dal tipo di
caldaia
2) Se mette delle valvole termostatiche è sufficiente
impostare il cronotermostato a qualche grado in più in
modo che non intervenga mentre la funzione degli orari
può continuare ad essere utilizzata per comodità. Se
invece mette un sistema di valvole elettroniche può
eliminare il cronotermostato perchè ogni valvola può
essere programmata con temperature ed orari differenti

stefano

16/10/2015 01:56:46 am

grazie!

Roberto

21/10/2015 12:23:11 am

Buongiorno, non mi è chiaro il fatto che il contabilizzatore


va "pi veloce" se la stanza è più calda.... ma se la stanza è
più calda per altri fattori, esempio stufa elettrica, forno
acceso in cucina, ecc. come si comporta il
contabilizzatore?
Grazie

Buongiorno, ne abbiamo già discusso pochi messaggi fa:


è la differenza di temperatura tra il radiatore è l'ambiente
che produce consumo. Se il radiatore è più freddo della
aria nella stanza non vi è alcun consumo

Roberto

21/10/2015 12:29:55 am

Ancora una domanda, ma se ho un calorifero enorme o


uno piccolino il contabilizzatore come si comporta, visto
che sente le differenze delle due temperature (termosifone
e stanza)? .
Grazie ancora
saluti

Sono i parametri associati al radiatore che tengono conto


del grandezza dello stesso. Poi le temperature fanno il
resto.
Per questo è molto importante la fase di parametrizzazione
con i relativi dati da prendere sui vari termosifoni

Fabrizio

24/10/2015 08:30:21 am

Il tecnico che è venuto a montare valvole e


contabilizzatore mi ha consigliato di mettere una pellicola
di alluminio tra il calorifero ed il muro esterno dove
l'isolamento è minore causa lo spessore ridotto del
muro.E' corretto? Questa scelta può influire sul
contabilizzatore? Grazie.

Salve,
il foglio di alluminio è tanto inutile quanto innocuo:
il principio si baserebbe sulla possibilità di riflettere la
radiazione
infrarossa del retro del radiatore verso l'ambiente, ma non
ha nulla a che vedere con lo scarso isolamento del muro.
Per ovviare a quest'ultimo bisognerebbe inserire dietro al
radiatore un pannello di materiale isolante che abbia lo
spessore idoneo, ma nella maggiorparte dei casi non c'è
spazio sufficiente dietro al radiatore.

Maria

25/10/2015 03:07:49 am

Buongiorno, vorrei un consiglio: ho una stanza da letto di


mio figlio che viene usata solo uno o due fine settimana
ogni mese, mi conviene tenere spento il termosifone e
accenderlo magari il giorno prima?? Grazie!!!

buongiorno, esattamente come ha pensato, l'ideale è


accendere solo nei pochi giorni di utilizzo; se però non
volesse far raffreddare troppo l'ambiente può anche
impostare la valvola sul 2 (circa 16 gradi) in modo che
l'ambiente sia comunque vivibile (magari per fare pulizie
od altro)

Maria

29/10/2015 12:11:46 pm

grazie mille, gentilissimo

antonio

30/10/2015 07:32:37 am

Buon pomeriggio,
chiedo una semplice informazione. vorrei installare tutte
testine termostatiche sui radiatori ma il dubbio è: essendo
un impianto con contaore centralizzato (36 appartamenti)
ha senso installarle? perchè o le valvole aprono o
chiudono io pago sempre e comunque l'afflusso di acqua
calda indipendentemente se il mio appartamento si scaldi
o no..........

Salve,
in effetti dal punto di vista economico mettere le valvole su
un impianto che calcola i consumi con dei contaore (tra
l'altro tale sistema è non a norma da ormai 20 anni) non le
darà alcun beneficio. Dal punto di vista del comfort invece
potrà regolarsi le temperature in modo ottimale

andrea

31/10/2015 08:29:16 am

Gent.mi,
mi hanno montato da poco le valvole termostatiche.
Sembrano funzionare bene, tranne che in camera da letto,
dove anche ruotando sul minimo, il termosifone scada
tantissimo.
Quale può essere la causa?
Grazie

Valvola bloccata (magari da qualche impurità) oppure


pressione eccessiva su quella colonna dell'impianto,
dovuta probabilmente ad una errata taratura della pompa
dell'impianto

Pino

1/11/2015 10:40:07 am

Buonasera,
nel mio condominio stiamo per istallare il sistema di
contabilizzazione ma i miei termosifoni sono già provvisti
di valvole termostatiche (credo honeywell).Ho chiesto al
tecnico se posso mantenere le mie valvole ma mi ha
risposto che non sono compatibili con il contabilizzatore
che dovrà essere installato e pertanto vanno sostituite.E'
esatto ? E volendo sostituire , anche in seguito, le valvole
posso installare un modello programmabile nei vari giorni
della settimana ?Puoi indicarmi un modello affidabile.
Grazie

Salve, se ha letto l'articolo avrà capito che valvole e


contabilizzatori sono due strumenti separati e che non ha
senso parlare di compatibilità; l'unica cosa che deve
essere compatibile è la testina termostatica rispetto alla
valvola idraulica presente sul radiatore. Se non ha ancora
le testine basta comprare quelle adatte per le sue valvole,
mentre il contabilizzatore verrà installato a parte e di
qualsiasi marca di voglia

antonio

1/11/2015 11:51:04 pm

Buongiorno,
la ringrazio motlo per la sua opinione.
Avrei un'altra domanda.
Nel condominio dove abito (proprietario) fu deliberata
all'epoca che la spesa per il riscaldamento era al 50%
come quota fissa e per il 50% con contaore. Visto che dal
1/1/2017 questo tipo di contabilizzazione sarà fuorilegge,
chiedo se, secondo Lei, sarà possibile eliminare, a causa
dell'installazione del contabilizzatore, questo 50% oppure
è comunque applicabile nonostante la certezza del
consumo pro-capite. Le chiedo inoltre se puo' enunciarmi
la normativa che aboliva i contaore (oltre 20 anni). Grazie.
Antonio.

Onestamente non ricordo la legge o la Norma UNI ma


sono passati molti anni e quindi è normale: nei condomini
progettati con la Legge 10 dal 1991 in avanti comunque
non si potevano mettere i contaore.
La quota fissa rimarrà ma la sua percentuale dovrà essere
calcolata in base alla norma 10200 e quindi sicuramente
sarà molto più bassa (20 o 30%)
Filippo
3/11/2015 10:03:19 am

Da poco nel mio condominio sono stati installati i


ripartitori e valvole termostatiche. L'idraulico ha annotato
le misure e la tipologia di ciascun radiatore del mio
appartamento.
L'impianto di riscaldamento (teleriscaldamento) è in
funzione. I ripartitori stanno conteggiando anche se hanno
alcuni parametri non ancora settati quali data corrente,
anno corrente, stato.
L'amministratore si è informato con la ditta manutentrice e
ci ha comunicato (cito testualmente) che:
- i condomini devono far pervenire a lui al più presto le
planimetrie in quanto queste sono propedeutiche al
funzionamento delle valvole stesse
- seguirà poi 1) sopralluogo dell' ingegnere 2) calcoli della
ditta manutentrice 3) accesso tecnico della ditta nei vari
appartamenti per programmazione ripartitori.

Vorrei gentilmente sapere a cosa serve esattamente la


Planimetria. Mi può spiegare perchè è propedeutica al
funzionamento delle valvole stesse?

Inoltre mi può dire se il calcolo del coefficiente che la ditta


farà per i miei termosifoni, terrà in considerazione anche
dei nuovi infissi basso emissivi che tra pochi giorni mi
installeranno.

La ringrazio

Salve,
ci sono due calcoli che verranno fatti:
- uno è quello per stabilire le quote di ripartizione
volontaria ed involontaria ed è a tale scopo che servono le
planimetrie
- un altro serve a stabilire i coefficienti dei singoli
termosifoni per
poterli immettere nei contabilizzatori
Il fatto che lei abbia gli infissi migliori non peserà su
nessuno dei due calcoli precedenti, mentre sarà un suo
vantaggio visto che avrà dei consumi inferiori avendo
minori dispersioni.

Filippo

4/11/2015 06:33:02 am

Grazie per la risposta.


Non ho capito bene nello specifico a cosa servono le
planimetrie.
Posso dirle che l'assemblea ha deciso per il primo anno in
corso le seguenti percentuali: Quota fissa 50% e Quota a
consumo 50 %. Nella prossima assemblea si decideranno
le quote definitive da adottare, tenendo in considerazione i
costi che avremo quest'anno.

Mi potrebbe chiarire in cosa consiste il primo calcolo di cui


ha parlato per il quale servono le planimetrie. Grazie mille.

Le quote percentuali non verranno più decise


dall'assemblea ma calcolate tramite la nuova norma UNI.
Le vecchie tabelle millesimali non sono più utilizzabili per
la ripartizione della quota fissa (ora chiamata consumo
involontario) e vanno ricalcolate le potenze impegnate dai
vari alloggi ed è a questo scopo che servono le planimetrie

Andrea

4/11/2015 10:38:20 am

E' obbligatorio per legge che se un contabilizzatore si


stacca (mi è successo questa estate) debba occuparsi del
ripristino (incollaggio) la ditta che li ha installati ?
L'intervento è a pagamento. Oppure posso farlo io, (con un
po di colla speciale) ?
Grazie per la Gentile Risposta

Deve essere informata la ditta che verrà a ripristinare il


contabilizzatore anche perché staccandosi ci sarà una
segnalazione sulla antenna principale e potrebbe
sembrare che lei abbia staccato il contabilizzatore per non
pagare il riscaldamento!!

Filippo

5/11/2015 03:02:24 am

Buongiorno,
In riferimento alla sua risposta che cito:
"ci sono due calcoli che verranno fatti:
- uno è quello per stabilire le quote di ripartizione
volontaria ed involontaria ed è a tale scopo che servono le
planimetrie"

Non ho capito bene nello specifico in quale modo saranno


utilizzate le planimetrie.

Posso dirle che l'assemblea ha deciso per il primo anno in


corso le seguenti percentuali: Quota fissa 50% e Quota a
consumo 50 %. Nella prossima assemblea si decideranno
le quote definitive da adottare, tenendo in considerazione i
costi che avremo quest'anno.
Mi potrebbe chiarire in cosa consiste il primo calcolo di cui
ha parlato per il quale servono le planimetrie. Grazie mille.

filippo

5/11/2015 03:06:25 am

Non consideri questa richiesta.


Adesso aggiornando la pagina ho visto che mi ha risposto
Grazie mille

SABRINA

12/11/2015 01:25:15 am
Buongiorno, abito in lombardia in un condominio anni 70
con impianto centralizzato con termoconvettori che non si
possono regolare nè spegnere perchè montati in un
circuito ad anello continuo.
Praticamente per poterli spegnere bisogna fare applicare
una valvola e fare un bypass che permetta all'anello di non
interrompersi. In alcuni appartamenti negli anni alcuni di
questi termoconvettori sono stati sostuiti con caloriferi
normali di ogni genere.
L'anno scorso è stata rimandata la decisione di installare
le termovalvole per impossibilità dovuta a motivi tecnici.
Nel mio appartamento situato al terzo piano di quattro,
avendo io ristrutturato e sostituito i serramenti, mi trovo
con una temperatura media di 23/24 °, senza poter
chiudere o ridurre il riscaldamento se non a qualche
calorifero (4 in una casa di 200 mq.) che ho fatto
modificare con valvola e bypass a mie spese.
La temperatura è così elevata perchè l'impianto in
questione non riesce a riscaldare adeguatamente gli
appartamenti esposti all'ultimo piano (senza tetto e con
terrazzi) o esposti a nord.
L'amministratore, su parere di tecnici, sostiene che per
poter mettere la contabilizzazione occorrerebbe prima
cambiare tutti i caloriferi presenti negli appartamenti e poi
mettere le valvole, per fare ciò però dice anche che ci
voglia l'unanimità non avendo lui potere di imporre tale
intervento di sostituzione degli elementi all'interno delle
case private. Va da se che l'unanimità non ci sarà mai.
Come posso risolvere il mio problema?
E' vero che ci vuole l'unanimità? nel caso bastasse la
maggioranza tecnicamente cosa consiglierebbe per
contabilizzare?
Mi consiglia il distacco? magari con pompe di calore non
avendo canne fumarie?
Grazie mille

Salve,
il problema tecnico bisogna valutarlo sul posto perché è
impossibile capire come funziona da ciò che mi dice:
sicuramente non è un normale impianto a monotubo
perché i termoconvettori non potrebbero scaldare: infatti
se l'acqua entra nel primo ventil a 70 gradi ed esce a 60,
poi l'acqua entra nel secondo a 60 ed esce a 50, e così via,
già il terzo ventil non scalderebbe abbastanza ed il quarto
butterebbe aria completamente fredda. Quindi è probabile
che l'impianto sia fatto in modo particolare, per esempi
con tubi venturi o cose che si usavano in quel periodo.
In conclusione bisogna prima verificare che effettivamente
non si possa mettere a posto l'impianto senza stravolgerlo
e solo dopo valutare quelle che sono le problematica
condominiali.

Roberto Convalle

13/11/2015 01:13:18 pm

Signora le rispondo non da tecnico ma da condominio di


un edificio con impianto di riscaldamento uguale al suo.
Si informi sulla storia di quell'impianto e vedrà che
all'inizio le cose stavano in questo modo:
1) l'impianto funzionava ad alta temperatura forse oltre i
100 ° C e con acqua in presione superiore alla
atmosferica; successivamente per motivi normativi è stato
trasformato in impianto con funzionamento a pressione
atmosferica e con sfiato di sicurezza sul tetto con forzato
abbassamento della temperatura di esercizio.
2) molto probabilmente ora l'impianto funziona in salita
mentre all'inizio funzionava in discesa ossia si inviava
l'acqua calda all'ultimo piano e poi tramite un collettore
veniva convogliata alle varie calate. Ma l'impianto era
conformato con un funzionamento dei radiatori ai piani alti
più caldi di quelli dei piani inferiori
Se così stanno le cose la prima cosa da richiedere e che
l'impianto sia rimesso a funzionare con l'acqua calda in
discesa altrimenti queste discrasie saranno costanti a
meno di cambiare tutti i radiatori dei piani inferiori
diminuendone le calorie.

Con l'impianto siffatto sarà improbabile che un tecnico


asserivi l'obbligo di attuare la nuova normativa sull'uso dei
contabilizzatori poiché è l'impianto che sicuramente non
fornirà ai radiatori dei piani alti le giuste calorie. E i costi di
adattamento ora sono eccesivi per un impianto che
viaggia per i 50 anni e quindi è presumibile che possa
subire rotture di tubature ed altro.

Noi nel nostro condominio siamo quasi tutti dell'opinione


di passare al singolo e con le pompe di calore ci saranno
buoni risparmi e si potrà godere anche in estate, oltre a
produrre meno inquinamento in locale che non è cosa da
poco.
La saluto

Roberto

MariaPina

13/11/2015 03:30:22 am

Buongiorno,
ho letto un pò tutte le domande che Le sono state fatte e,
siccome tra una settimana nella riunione condominiale si
parlerà della situazione dei contabilizzatori, non avendo
trovato un riscontro preciso Le chiedo: 1) i contabilizzatori
vanno installati e fissati in modo permanente
(inamovibili)?
2) viene fatto un calcolo della superficie radiante in
rapporto all'ambiente da scaldare?
3) alla fine dei conti, viene fatta una media tra i radiatori
oppure sarà contabilizzato radiatore per radiatore?
4) come avviene il trasferimento dei dati dai radiatori
a....??
Io la ringrazio anticipatamente per la risposta.
Saluti
Buongiorno,
1) i contabilizzatori sono fissati con delle staffe alle quali
poi l'apparecchio viene agganciato e sigillato con una
chiavetta che deve essere rotta per poter rimuovere il
tutto: quindi si può smontare ma non senza che la cosa sia
visibile (e segnalata tramite un microinterruttore sul
contabilizzatore)
2) viene calcolata la potenza del radiatore tramite tabelle
o formule, ed identificati i coefficienti che descrivono la
tipologia del radiatore
3) ogni radiatore viene codificato e viene calcolato il
consumo per ogni singolo radiatore
4) i contabilizzatori hanno incorporato un dispositivo di
trasmissione radio che invia periodicamente i consumi ad
un antenna centrale posizionata normalmente nelle scale
od altre parti comuni; queste antenne possono essere
collegate tramite GSM od altre tecnologie direttamente
alla azienda che si occupa della gestione, od in alternativa
vengono letto in loco tramite appositi strumenti

Pino

16/11/2015 09:23:18 am

Buonasera
nel mio condominio abbiamo sostituito la vecchia caldaia
con una nuova a condensazione , composta da 3 moduli
che intervengono a cascata in base alla richiesta termica,
e valvole termostatiche (io ho montato valvole
cronotermostato) e contabilizzatore . Vorrei sapere se la
normativa obbliga ad una tipologia di orario di accensione
e ,se non ci sono limitazioni , quale è il migliore orario di
accensione ,a fasce o continuato ,per ottimizzare confort e
risparmio energetico.
Grazie Pino

Salve,
esistono dei limiti di orario dettati dalla zona climatica,
così come esistono dei giorni di accensione e spegnimento
dell'impianto.
A questo link può trovare i comuni italiani con relativa
zona climatica
http://efficienzaenergetica.acs.enea.it
/doc/dpr412-93_allA_tabellagradigiorno.pdf
mentre a questo le ore giornaliere di accensione in base
alla zona.

http://www.confedilizia.it/clima-ZONE.htm

seretto

18/11/2015 04:37:51 am

Sono collegato a teleriscaldamento e munito di valvola


termostatica e di contabilizzatore.
ho nell'alloggio radiatori con numero di elementi differenti
fra loro.
Desidererei sapere se viene applicato, a parità di
regolazione della valvola (2 - 3 o più) una tariffa differente
un base alla grossezza del termosifone?
grazie

Salve,
la tariffa non dipende dalla grandezza del radiatore, ma
l'energia consumata e quindi contabilizzata certamente si;
quindi un radiatore più grosso emanerà (a parità di
condizioni) più energia di quello più piccolo, il che
produrrà un consumo maggiore per il primo.

luigi

18/11/2015 11:36:36 pm

Buongiorno,
Ho avuto già da lei risposte esaustive in passato e di
questo la ringrazio ancora.Tornando a guardare il suo blog
ho letto una cosa
che nella mia ignoranza non reputo esatta.Cioè quando
all'inizio descrive il contabilizzatore dice che il consumo è
determinato molto dalla temperatura della stanza (più è
alta più il contabilizzatore "va veloce") Ma se la mia stanza
è già calda il termo si stacca e di conseguenza non
contabilizza più...........così come credo che nel momento in
cui le due sonde rilevano la stessa temperatura si stacchi
sia il termo che il contacalorie....La ringrazio
anticipatamente per la sua risposta (sempre gentile) saluti
Luigi

Buongiorno,
la ringrazio per la sua precisazione perché nell'intento di
semplificare al massimo il concetto probabilmente mi sono
espresso male;
quello che volevo dire è che più è alta la temperatura della
stanza (quindi più alti i gradi impostati sulla valvola) e più
energia sarà stata trasmessa dal radiatore all'ambiente
per raggiungere tale temperatura, con un conseguente
consumo proporzionale alla temperatura ambientale.
Quindi impostare le valvole su 24 gradi e quindi portare
l'ambiente a tale temperatura farà "correre il
contabilizzatore molto più veloce" che se sulla valvola (e
quindi in ambiente) fossero impostati 20 gradi.

seretto

19/11/2015 01:26:32 am

Sono collegato a teleriscaldamento e munito di valvola


termostatica e di contabilizzatore.
ho nell'alloggio radiatori con numero di elementi differenti
fra loro.
Desidererei sapere se viene applicato, a parità di
regolazione della valvola (2 - 3 o più) una tariffa differente
un base alla grossezza del termosifone?
grazie attenderei una risposta

Moretta
19/11/2015 03:29:44 pm

Salve, mi scusi per l'intromissione ma il tecnico che ha


installato nel nostro condominio le caldaie a
condensazione ci ha informato che questo tipo di impianto
è strutturato per funzionare su una temperatura costante
nelle 24 ore, in quanto un'eventuale interruzione
comporterebbe un picco di consumo alla ripresa, dovendo
l'impianto ripartire da gradazioni troppo basse. Pertanto a
suo dire, per le caldaie a condensazione non vi sarebbero
limiti d'orario giornalieri, anche in considerazione del loro
ridotto impatto ambientale.
La ringrazio in anticipo per un Suo chiarimento

Salve, si faccia dire quale legge o normativa prevede


l'utilizzo di temperatura costante sulle 24 ore, vedrà che
non saprà rispondere.
Quello che in alcuni casi si può valutare è l'adozione di un
abbassamento di temperatura durante le cosiddette ore di
spegnimento ma non vi aspettate di risparmiare.

ANTONIO

20/11/2015 05:39:43 am

Buon pomeriggio,
in seguito ad riunione condominiale di ieri sera, è nata una
discussione sul tipo di contabilizzatori da installare per
singolo appartamento. Preciso che abbiamo una caldaia in
comune e gli appartamenti sono 36. Si è aperto il fronte
del "monocontabilizzatore" installato sull'ingresso
dell'acqua calda e che calcola la caduta di caloria, contro
quelli che invece vorrebbero i "pluricontabilizzatori" cioè
quelli installati su ogni singolo radiatore. Lei cosa ne
pensa a livello di calcolo e di consumi? Grazie. saluti

Salve,
sicuramente un unico "contabilizzatore diretto" sarebbe
più preciso e facile da gestire per quanto riguarda i calcoli
di ripartizione, ma attenzione alla scelta del modello: quelli
ad ultrasuoni sono affidabili e precisi mentre quelli a
turbina possono inchiodarsi ed avere problemi.

Mauro s

20/11/2015 08:32:53 am

Buonasera, ho un problema con un impianto di una casa


singola. Ho installato caldaia nuova a condensazione con
pompa a vel. variabile e by-pass interno. Ho installato
valvole termostatiche in tutti gli ambienti. Riscaldando
parte della casa con camino quando questo è acceso le
valvole del ramo giorno si chiudono e quelle del ramo
notte fanno molto rumore (3\4 termosifoni attivi su 8). La
pompa gira a velocità minima ma regolando anche il
bypass non sono riuscito a risolvere il problema. Come
posso fare? Devo inserire altri bypass di sfogo sui rami
dell'impianto (impianto a 2 tubi con 3 rami (giorno, notte,
bagni) ???

Grazie

Mauro

Salve,
un circolatore a flusso variabile con un bypass direi che
sono più che sufficienti: molto probabilmente uno dei due
od entrambe i dispositivi non funzionano a dovere

Mauro s

23/11/2015 12:46:48 am

Buongiorno,

grazie per la risposta. Il circolatore ed il bypass sono


interni alla caldaia. Anche a velocità ridotta (1) provando
ad agire sul bypass non si rimuove il rumore che scompare
solo aprendo valvole chiuse. Come posso sistemare il
problema, forse il bypass interno alla caldaia non risolve
questo tipo di problema e devo aggiungere 1 o più ??

E' evidente che il bypass della caldaia non sia tarato o


tarabile.
A questo punto l'aggiunta di un bypass differenziale
esterno potrebbe risolvere la questione del rumore

andrea

24/11/2015 11:16:55 pm

Salve io in cucina ho un termosifone dove nn ho la valvola


x regolarlo ma solamente il contatore al centro del
calorofero xk il condomino che abitava prima avava una
cucina differente e nn potevano mrtterlo x motivi di spazio
qui io volevo sapere se spendevo ugualmente tenendolo
spento perché non avendo la valvola non posso regolarlo

Salve,
non può regolarlo automaticamente ma potrebbe regolarlo
manualmente: basta agire sulla valvola cercando una
posizione intermedia che vi permetta di avere una
temperatura idonea.
Se invece decidete di tenerlo chiuso nessun problema, anzi
risparmierete l'energia ed i soldi di quel termosifone

SOMADROM

26/11/2015 10:43:59 am

Salve, nel mio appartamento sono montati i


ventilconvettori, potrò montare le valvole termostatiche?
Fino ad ora gli idraulici che ho interpellato non mi hanno
dato delle risposte chiare.

Salve,
per regolare i ventilconvettori bisogna usare valvole
elettriche On/Off perchè la modulazione di portata delle
termostatiche non si sposa bene col funzionamento del
ventil. Molti ventilconvettori hanno a bordo macchina (o
possono essere corredati) già i comandi per gestire tale
valvola

SOMADROM

26/11/2015 11:32:28 pm

Grazie per l' esauriente risposta. La valvola elettrica


dovrebbe quindi attivare il processo quando si "accende",
aprendo le alette, il ventilconvettore?

Salve,
le valvole elettriche chiudono o aprono il flusso di acqua
all'interno dei ventilconvettori che a loro volta, dotati di un
termostato che sente l'arrivo dell'acqua calda, fanno
partire la ventola ed aprire le alette (se sono motorizzate)

SOMADROM

28/11/2015 12:48:46 am

Buongiorno, torno ancora a chiedere informazioni perchè


nei
prossimi giorni si terrà l'assemblea condominiale dedicata
all'installazione delle valvole termostatiche e dei
contabilizzatori;al riguardo di quest'ultimi chiedo se è
possibile montarli sui ventilconvettori e con quali
accorgimenti.Saluto e ringrazio tutti perchè leggendo le
spiegazioni e le domande/risposte ho imparato tanto e
ritengo di saperne anche di più di qualche "saccente"
iidraulico.

Buongiorno, esiste una versione specifica di


contabilizzatori apposta per i ventilconvettori, e si
distinguono da quelli normali perché hanno una sonda
remota da infilare tra le batterie alettate, visto che
l'apparecchietto invece rimane installato in altro punto da
decidere.

Diego

29/11/2015 10:14:48 am

Ciao, il mio condominio installerà come da legge un


sistema per contabilizzare le calorie la prossima estate.
La mia situazione è una casa su 2 piani all'ultimo piano del
condominio, con 6 termoconvettori (anni '70) in totale.
Visto che tutti mi consigliano di sostituirli con radiatori ed
avendo come unico scopo quello di risparmiare il più
possibile (la casa per fortuna è calda... rarissimamente ho
acceso tutti e 6 i convettori negli inverni scorsi..) pensavo
di fare il lavoro e togliere del tutto una di queste 6 unità (è
la più piccola ed è quella che non accendo praticamente
mai).
Ti chiederei alcune cose:

1) Che materiale tra i classici alluminio-ghisa-acciaio (se


ce n'è uno) fa risparmiare di più? non mi interessa peso,
prezzo, velocità di riscaldamento/raffreddamento, design
ecc.. solo sapere se uno fa spendere meno.

2) I convettori che ho adesso sono tutti incassati a muro.


Io i radiatori li porterei "fuori" dalla nicchia perchè
immagino che abbiano un rendimento migliore... dato che
in un bagno mi è impossibile farlo, pensavo di lasciarlo
incassato installando uno di quei famosi pannelli che
"rimbalzano" il calore... riesce ad essere efficiente come lo
spostamento fuori dalla nicchia? O mi conviene lasciare il
convettore?

Grazie anticipatamente per le risposte!

Salve,
1) il concetto è che i corpi scaldanti non hanno un loro
rendimento perché non generano calore ne trasformano
energia bensì la trasferiscono solamente: il
contabilizzatore non fa che misurare questo trasferimento
di energia e quindi, qualsiasi sia il materiale utilizzato,
l'energia ceduta all'ambiente sarà sempre la stessa (a
parità di condizioni). Quello che invece viene
contabilizzato solo in parte è l'effetto radiante (e non
quello convettivo) e cioè la radiazione infrarossa che i
corpi scaldanti emanano: quindi se proprio volesse
ottimizzare l'impianto dovrebbe prediligere termosifoni di
grandi superfici (e quindi minor spessore a parità di
potenza installata)
2) Sicuramente fuori dalla nicchia si abbasserebbero
leggermente le dispersioni dirette ma attenzione che
quella porzione di muro rimarrà comunque fredda e
rappresenterà una discontinuità a mano di non pensare ad
un isolamento: i pannelli che rimbalzano il calore sono
inutili mentre un bel pannello di materiale isolante fa il suo
effetto

Mauro

1/12/2015 01:23:34 am

Buongiorno,
ho un impianto a valvole termostatiche ma sento spesso
un rumore di acqua che scorre vicino ai termosifoni e nei
tubi del semiinterrato (i tubi sono esterni). Ho chiesto
all'idraulico e mi ha suggerito di aprire i detentori. E'
corretto? Come devono essere regolati i detentori in
presenza di valvole termostatiche (premetto che in alcune
camere da letto (per bambini) faccio molta fatica a
raggiungere i 20 gradi)

Salve, i detentori dovrebbero già essere completamente


aperti;
inoltre il rumore che sente dipende dalla elevata velocità
dell'acqua nei tubi e quindi per risolvere bisogna agire
sulla pompa principale oppure installando un bypass
differenziale tra le tubazioni di andata e ritorno
Antonio
4/12/2015 09:13:54 am

Nel mio condominio sono state installate delle valvole


termostatiche per impianto monotubo, in diversi interventi
dell'idraulico non sono riusciti ad eliminare il fischio ch
emettone dette valvole e sono costretto spesso in diverse
volte della giornate amuovere la testina di regolazione.
come posso intervenire per eliminare questo fastidioso
rumore? Grazie

Salve, come già più volte spiegato il problema della


rumorosità va risolto in centrale termica: tarando la
velocità della pompa oppure regolando il bypass
differenziale, sempre che sia possibile eseguire queste
operazioni (se sono stati installati i componenti corretti)

SOMADROM

4/12/2015 09:57:38 am

(Buonasera, torno a chiedere spiegazioni per il prossimo


montaggio delle valvole termostatiche. Come ho spiegato
nelle mie precedenti domande nel mio appartamento sono
installati i ventilconvettori.
Ho capito grazie alle esaurienti risposte come procedere
per il montaggio delle valvole + il contabilizzatore.
Aggiungo che i ventilconvettori saranno utilizzati come
parte raffreddante in estate grazie all' unità motore interna
all'appartamento (chiusura/apertura rubinetti tra impianto
centralizzato e appartamento). Domanda. questo utilizzo
come sarà "letto" dalle valvole montate per il
riscaldamento e il contabilizzatore? Grazie.

Salve,
per i contabilizzatori non ci sono problemi perché possono
essere messi praticamente messi in standby nel periodo
estivo;
per la valvola elettrica bisogna vedere se volete azionarla
automaticamente anche in estate oppure vi è sufficiente
l'apertura manuale. Nel primo caso è necessario prevedere
che il regolatore di temperatura abbia la funzione
estate/inverno e che sia quindi in grado di gestire
entrambe le condizioni

Nicola

6/12/2015 04:38:21 am

Quale è la temperatura ambiente dopo la quale il


ripartitore di calore assume come valore di riferimento
20°C...?

Grazie

Salve, nella tecnologia con due sensori la differenza di


temperatura è misurata senza aver alcun riferimento fisso;
era negli apparecchi ad un sensore che veniva calcolato il
delta di temperatura considerando 20 gradi come
riferimento

Nicola

6/12/2015 05:26:19 am

...oppure c'è qualcosa tipo sensore di prossimità sul


ripartitore che in caso di ostacoli o tentativi di sabotaggio
porta la t ambiente a 20 gradi?

mmmm, non mi risultano ripartitori con sensore di


prossimità e chissà quanto verrebbero a costare! Ma non
riesco a capire a quale tipo di sabotaggio si riferisce

Nicola

6/12/2015 11:28:55 pm

Beh, basterebbe coprire solo il ripartitore così da fargli


sembrare che in ambiente ci sia una temperatura maggiore
di quella reale così anziché calcolare i consumi su, per
esempio: 50°C (del termo) - 20°C ( dell'ambiente) ...
Calcola i consumi su:
50 - 24....

Eccomi, ho letto un po' in giro e sembra esserci uno


standard ma pare che la maggior parte delle aziende
imposti a 28 gradi il limite massimo oltre il quale il
riferimento della temperatura ambiente sia impostato a
20; in ogni caso la curva di correzione che dipende dal
ambiente non è mai molto elevata e calcolando che gli
impianti sono stati dimensionati per avere 20 gradi, e che
quindi è già difficile portare una stanza a 24, la correzione
dovrebbe avvenire in modo preponderante a basse
temperature per poi stabilizzarsi intorno ai 20. Non ho mai
provato ma credo che coprendo con uno straccio il fronte
del contabilizzatore il sensore ambiente ci metta
veramente poco a superare i 28 gradi....

Andrea

6/12/2015 10:35:48 am

Gent.mi,
ho un problema con la termovalvola del calorifero del
bagno. Per un paio di mesi (è nuova) ha funzionato bene,
mentre da ieri funziona a singhiozzo. Al mattino non si
avvia, rimane ferma ore, poi comincia a funzionare, poi si
chiude e non riparte malgrado la temperatura fredda del
bagno.
Che cosa può essere?
Grazie
Andrea

Salve, ma si tratta di una valvola normale oppure


elettronica?
in ogni caso sembrerebbe che ogni tanto rimanga
bloccata. Ha provato a lasciarla tutta aperta al massimo?
andrea
8/12/2015 07:12:12 am

E' una valvola normale. Il punto è che continua a non


funzionare bene. Oggi, per es., anche con la valvola aperta
al massimo, il calorifero è appena appena tiepido!

Ok, quindi la prima cosa da fare è smontare la testina


termostatica e vedere se così funziona (quindi problema
della testina).
Sennò potrebbe essere la valvola inchiodata in un
posizione particolare

luigi

14/12/2015 09:37:11 am

abito in un condominio dove sono state installate valvole


di regolazione con testine elettroniche con la possibilità di
impostare fino a 2-Partenze di Confort, e, 2-Fermate
temperature Ridotta.
Tutto funziona bene la mia domanda è la seguente:
mi piacerebbe sapere la sensibilità media delle Testine
Elettroniche,
in altre parole se io setto 20 °C e supponendo che la
valvola sia a metà corsa di quanti gradi deve variare la
temperatura ambiente per aprire e/o chiudere
completamente la valvola.GRAZIE

Salve, per avere una risposta corretta bisognerebbe


leggere attentamente le istruzioni del prodotto (e qui non
mi ha indicato nemmeno la marca); mediamente l'isteresi,
così si chiama il differenziale tra temperatura di
accensione e spegnimento, è di circa 1 grado e cioè mezzo
grado sotto al setpoint ed altro mezzo grado sopra.

luigi

17/12/2015 10:23:44 am
Salve, ringrazio per la risposta sono installare testine
programmabili ECODHOME modello TTD101. Ho sentito
parlare di controllo PID, non ho idea cosa significhi
gradirei capire qualcosa riguardo il controllo PID.
Grazie

I controlli PID sono dei dispositivi che utilizzano le funzioni


matematiche Proporzionale, Integrale, Derivata: in pratica
se imposta una temperatura di 20 gradi ma in ambiente ce
ne sono 18, l'errore di 2 gradi viene processato in termini
di grandezza dell'errore, dei valori passati di questa
differenza, e della velocità con cui queste variazioni sono
avvenute. Quindi la valvola reagisce in base a questa
sequenza di calcoli per riportare velocemente l'errore a
zero (temperatura ambiente uguale alla temperatura
impostata)

Marina S.

19/12/2015 06:46:14 am

Buongiorno, sono entrata nel Vs sito per curiosità vista


l'intenzione del padrone di casa (ente pubblico) di
ottemperare finalmente alla legge installando i
termoregolatori e i contabilizzatori di calore. E
complimentandomi per l'ottimo servizio reso mi accingo
anche io a porVi quel quesito per il quale mi ero mi ero
messa alla ricerca di spiegazioni nel web.
Sono affetta dalla rara allergia MCS (multiple chemical
sensitivity) quindi intollerante anche ai campi
elettromagnetici. Mia sorella che già ha in casa queste
piccole apparechiature mi dice che forse si collegano via
WI Fi. Sono molto preoccupata perchè già ora non uso Wi
Fi nè per cell nè per PC e per altre possibili utilizzazioni
anche se i vicini di casa mi creano parecchi problemi di
salute ma giustamente non posso chiedere loro di non
collegarsi con questo sitema.
Potrei sapere gentilmente come tali apparecchiature
comunicano i consumi visto che mia sorella collegandosi
ad un certo sito conosce esattamente tutti i suoi dati ?
Ringrazio molto per l'eventuale risposta e mi scuso per
una domanda che probabilmente esula da quelle già poste.

Salve, i contabilizzatori normalmente sono dotati di


trasmissione radio ad una frequenza di circa 860 Mhz
molto lontana dalle elevate frequenze Wi-Fi. Inoltre avendo
una batteria che deve durare 10 anni la trasmissione dei
consumi avviene solo sporadicamente e con comunicazioni
che durano millesimi di secondo. In pratica la sua
televisione (penso quella la usi) produce un campo
magnetico centinaia di volte più potente! La
comunicazione avviene con un antenna posizionata di
solito su un pianerottolo intermedio e questa a volte può
comunicare con altre antenne in centrale termica. Le
assicuro (per diletto studio fisica) che i campi
elettromagnetici di bassa intensità non possono avere
effetti istantanei sul nostro corpo, anche perché siamo
circondati da campi naturali creati dal terreno, dai metalli,
dallo spazio, etc... Diverso è il discorso relativo a lunghe
esposizioni di forti campi (esempio chi vive sotto um
elettrodotto ad alta tensione)

Marina S.

19/12/2015 01:46:56 pm

Ringrazio sentitamente Roelloaded per avermi tolto una


preoccupazione ed avermi spiegato esattamente come
funzionano le apparecchiature in oggetto. Purtroppo con la
mia malattia ogni cosa che mi circonda è per me un
pericolo.
Quando applicheranno i contabilizzatori sicuramente dovrò
fare qualche altra domanda sul funzionamento e sono
contenta di aver scelto il sito giusto e la persona giusta.
Grazie ancora e auguri di Buon Natale e Buon Anno
Marina

Maria
22/12/2015 07:24:10 am

Le questioni non sono tutte risolte ovviamente ma le


risposte del blog possono realmente chiarire alcuni aspetti
fondamentali. A tale proposito espongo il mio problema.
Nel mio condominio si sono installate le valvole
termoregolatrici e i contabilizzatori. Nel mio appartamento
all'ultimo piano la temperatura pur al livello 5 del
termoregolatore non supera i 19-19,5 gradi. Il tecnico ha
evidenziato che i termosifoni installati nell'edificio degli
anni 60 sono posizionati sotto i davanzali e che le valvole
percepiscono quindi una temperatura ben più alta di
quanto si rileva al centro delle stanze. Ha pertanto
consigliato di collegare un sondino al lato dei davanzali
per permettere una rilevazione più corretta.
L'amministratore ha poi chiarito che sono spese a totale
mio carico. HO replicato che l'impianto così predisposto è
originario del condominio e che se servono i sondini per
garantirmi la funzionalità del riscaldamento, questa spesa
dovrebbe essere posta a carico del condominio. Vorrei
conoscere se vi sono orientamenti della giurisprudenza o
altro che sostengano la mia tesi.
Grazie

Salve, questo è un blog tecnico per questo solitamente


non affronto problematiche legate alle normative
condominiali; in ogni caso le spese di ristrutturazione
dell'impianto con l'installazione delle valvole le ho sempre
viste ripartire per i singoli alloggi, esattamente per la
spesa sostenuta: quindi chi ha 8 radiatori paga 8 valvole e
contabilizzatori, etc. Allo stesso modo chi vuole o deve
installare apparecchiature diverse credo proprio che debba
pagarle esattamente come pagherebbe quelle "standard".
Le conviene comunque chiedere su qualche blog che si
occupa di Condominio

Luigi

2/1/2016 08:54:10 am
Salve e Buon Anno
è la terza volta che chiedo il Vs supporto per migliorare la
mia conoscenza sul riscaldamento,con ottimi risultati.
Forse ora chiedo qualcosa di complicato e/o difficile da
trattare in un BLOG, mi piacerebbe capire come si
calcolano i
Kw e/o le K/cal di un Termosifone, anche con
procedimenti approssimativi,nel mio caso temosifoni in
Ghisa vecchi di circa 45-50 Anni e non conosco nemmeno
il costruttore.
Grazie

Buon anno nuovo! Ci sono delle normative UNI che


indicano come calcolare la potenza termica di un
termosifone ma non si trovano online. a cosa più semplice
da fare è utilizzare le tabelle dei produttori che danno
indicazioni precise in base alle caratteristiche e dimensioni
degli elementi (poi basta moltiplicare per il numero di
elementi). Basta digitare sul motore di ricerca "tabella
potenza radiatori ghisa" e sicuramente troverà quello che
le serve

Valentino

3/1/2016 11:39:06 am

Salve a tutti. Nel condominio dove abito hanno da poco


installato un impianto a termovalvole con contabilizzatori
di calore.
La mia domnda è: Ma se io tenessi le termovalvole
posizionate sul 5 e dal momento che il mio appartamento
è ben isolato e si trova in posizione centrale, in un paio
d'ore raggiungerei circa 22 gradi. Chiudendo le valvole, in
ventidue ore circa la temperatura ritornerebbe sui venti
gradi; Spenderei meno, invece che per avere i venti gradi,
impostarle in posizione tre e lasciare i caloriferi
caldotiepidi?
Grazie.
Salve. Il quesito è sempre più o meno lo stesso ma la
risposta non può essere univoca, e spiego perché; se
invece di parlare di energia parlassimo di acqua e
riproponessi il quesito: consumo più acqua se tengo un po'
aperto il rubinetto tutto il giorno oppure se lo apro
completamente per 4 ore? Capite che senza sapere quanta
acqua esce dal rubinetto nella condizione "un po' aperto"
e "tutto aperto" è impossibile fare dei calcoli. Se
ponessimo la domanda: riempo prima una tanica (nel caso
del riscaldamento la stanza) con il rubinetto un po' aperto
oppure con il rubinetto tutto aperto? La risposta sarebbe
naturalmente "con il rubinetto tutto aperto"! Ma la nostra
tanica è bucata (dispersioni della stanza) e quindi la vera
domanda è: ci serve tenere la tanica piena quando non c'è
nessuno che può bere? E quanto tempo prima devo aprire
il rubinetto perché ci sia abbastanza acqua nella tanica per
poter bere comodamente?
E quando ho finito di bere se tanto la tanica è bucata ha
senso lasciare il rubinetto aperto?

Maurizio

5/1/2016 10:44:03 am

Non so se la questione sia già stata posta nella lunga serie


di domande, ma comunque mi sembra che in tutte le
problematiche poste, non vengano mai menzionati dei
problemi di tipo legale che pongono queste ordinanze e
decreti legge relativamente agli impianti a ripartizione:
1) Il DPR 59 del 2 aprile del 2009 (art.4) dichiara
esplicitamente che i dispositivi utilizzati devono avere una
incertezza al massimo del 5% (che è poi la famosa
direttiva MID); viceversa i sistemi a ripartizione non hanno
alcuna certificazione in tal senso espressa dalle case
costruttrici; l'unica certificazione è quella dell'INRIM che,
nella persona dell'ing. Ficco dichiara incertezze tipiche tra
il 10 e il 20% (con punte del 40%); vedere il link
www.inrim.it/EcoThermo2014/slides/Ficco.pdf
Quindi, senza analizzare i numerosi bugs, risulta che questi
sistemi sono illegali e chiunque si potrebbe rifiutare di
pagare le bollette se calcolate secondo l'indicazione dei
ripartitori.
2) nei vecchi edifici la trasmittanza delle pareti di
separazione degli appartamenti si attesta intorno ai 2
W/mqK (prevedendo uguale temperatura in tutti gli
appartamenti), contro i 0,8 W/mqK necessaria per
disaccoppiare sufficientemente le varie unità abitative
(valore applicato per esempio negli impianti autonomi),
rendendo i furti di calore inaccettabili legalmente
parlando.
Per questi motivi la contabilizzazione nei vecchi edifici
dovrebbe essere proibita per legge.
Aggiungo che con essa si può ottenere un risparmio solo
nel caso di impianti fortemente sbilanciati e centraline
climatiche mal regolate.
Quindi, prima di affidarsi ad un sistema complicato e
fortemente inaffidabile, conviene pretendere dal
conduttore dell'impianto una perfetta regolazione della
centralina e già si vedrà un notevole risparmio (è proprio
quel 30% di cui si parla nella contabilizzazione); se poi
alcuni appartamenti risultano con temperature troppo alte
o basse, conviene risolvere il problema anche a spese del
condominio; se poi i lavori risultassero troppo onerosi, si
può pensare alla contabilizzazione, in piena coscienza dei
suoi lati negativi; ricordiamoci che nelle direttive è
presente una precisazione "se tecnicamente possibile e/o
efficiente in termini di costi", che permette di derogare
all'obbligo di legge mediante una certificazione di tecnico
abilitato.

Anche se questo blog nasce con intenti puramente tecnici


proverò a rispondere.
1) La norma europea UNI EN 834:1997, norma di prodotto
che stabilisce i requisiti minimi per la costruzione, il
funzionamento, l'installazione e la valutazione delle letture
di tali dispositivi, prevede per il conteggio un margine di
errore ammissibile differente in funzione dello
scostamento della temperatura del fluido termovettore Δt
alla portata del fluido termovettore nelle condizioni di
riferimento: si passa dal 12% di errore per Δt compresi tra
5 e 10 gradi a un errore del 3% per Δt maggiore di 40°C.
La normativa italiana, il D.P.R. n° 59 del 2 aprile 2009,
stabilisce un errore massimo ammissibile per le
apparecchiature di contabilizzazione e termoregolazione
del calore: “11. La apparecchiature installate [...] devono
assicurare un errore di misura, nelle condizioni di utilizzo,
inferiore a più o meno il 5 per cento, con riferimento alle
norme UNI in vigore.”
Le regioni e province autonome che non hanno provveduto
ad adottare propri provvedimenti regionali applicano le
disposizioni del DPR 59/09. Le regioni, come la regione
Piemonte, Valle d’Aosta ed Emilia Romagna, hanno
adottato propri provvedimenti regionali recependo in ogni
caso un errore massimo ammissibile pari al 5%.
Molti marchi come Caleffi (dal cui sito ho estrapolato le
norme qui sopra) dichiarano errori del 3% e quindi
perfettamente nei parametri richiesti.
2) Ho gestito centinaia di condomini prima del
introduzione della contabilizzazione e quello di cui parla,
risparmi del 30% solo regolando la centralina climatica, è
una utopia se non peggio una castroneria; la regolazione
va fatta in ambiente perché ogni stanza ha un esposizione
ed utilizzo diverso e tali parametri cambiano anche nel
corso di una singola giornata: senza una possibilità di
regolare il calore ha come conseguenza un grosso spreco
di energia (ed ecco dove viene parte il risparmio). Poi c'è il
discorso dell'abbassamento della temperatura di ritorno
con conseguente aumento della resa per le caldaie a
condensazione ed altri dettagli che non sto qui a spiegare.

Vede, il problema è che se non si vuole accettare il fatto


che una tecnologia (tra l'altro ormai consolidata da
decenni in tutta europa) aiuti effettivamente a risparmiare
ed inquinare meno, si possono cercare tutti i cavilli legali
(che tra l'altro è lo sport nazionale) e magari trovare
anche dei difetti, ma se lo scopo e migliorare sono
d'accordo, se invece è quello di tornare a fare i cavernicoli
non avrete mai il mio appoggio...

maurizio

6/1/2016 01:39:00 pm

Premetto che l'ultima frase risulta un po' offensiva nel


momento che si discute di problemi tecnici, ma
soprassediamo.
1) Sulla precisione lei si riferisce alla tolleranza sulla
misura della temperatura, ma a noi interessa l'incertezza
sulla valutazione della quantità di calore o comunque una
grandezza ad esso proporzionale e qui nulla viene detto; la
EN834 è appunto norma di prodotto e "suppone" che il
radiatore si comporti in una certa maniera, ma nulla viene
detto sul comportamento reale. L'INRIM è un organo di
certificazione per la metrologia legale (è quello che si
occupa in Italia della misura del tempo, tanto per chiarire
la sua importanza) e ha fatto una verifica del sistema in
condizioni "reali" di funzionamento; quindi è decisamente
più credibile della Siemens, che ha tutto l'interesse a
vendere i suoi prodotti prima che la MID li mandi
fuorilegge.

Mi spiace, non volevo offendere, semmai provocare;


comunque io mi riferivo a ciò che i costruttori affermano e
cioè che i loro prodotti commettono un errore del 3% sul
energia misurata e sulla temperatura.
Poi, che i costruttori possano barare questo spetta agli
enti preposti accertarlo, ma siccome parliamo di prodotti
che sono sul mercato da 25 anni (e tra l'altro in continuo
miglioramento) e non ho visto mai una sentenza in merito
a ciò che lei afferma, stiamo parlando di aria fritta

Maurizio
7/1/2016 06:45:42 am

La Caleffi indica il 3% nei riguardi della temperatura


misurata e non sul calore erogato dal radiatore. Il fatto
che non ci siano sentenze è comprensibile in quanto la
contabilizzazione solo adesso è stata imposta per legge e
in passato era lasciata alla libera decisione dell'assemblea;
del resto anche adesso ci deve essere una approvazione
condominiale, dopo di che le eventuali diatribe restano
tutte all'interno del condominio, del tipo "l'avete votata e
adesso ve la tenete" (molto sottile la cosa). E ancora, la
trasformazione dovrebbe essere preceduta da un analisi
energetica da parte di tecnico abilitato che potrebbe
dichiarare anche la non efficienza in termini di costi (e così
la legge si mette al sicuro). Guardi che la MID riguarda
proprio queste problematiche ed è stata fatta proprio per
evitare una volta per tutte queste controversie.

In questo articolo, che avrà già certamente letto, viene


sviscerata la questione:
http://www.progetto2000web.it/articoli/contabilizzazione
/la-contabilizzazione-conforme-alla-norma-uni-en-834-
risponde-ai-requisiti-della-direttiva-201227ue/
Come viene spiegato nel dettaglio i problemi ci sono ma le
questioni sono tutt'altro che chiuse o definite:
probabilmente, come spesso accade, saranno le norme ad
adeguarsi allo stato di fatto (non che ciò sia una cosa
sempre positiva).
Cmq in Piemonte, seppur tra mille deroghe, sono ormai 10
anni che è stata introdotta l'obbligatorietà dei ripartitori e
le assicuro che i problemi maggiori sono legati alla scarsa
competenza di chi vende è installa apparecchi

Maurizio

8/1/2016 06:39:53 am

Penso che sia inutile stare qui a sprecare energie mentali;


il 31 ottobre 2016 entrerà in vigore la direttiva MID;
qualsiasi transazione economica dovrà essere regolata
con strumenti certificati secondo tale direttiva. Aspettiamo
con pazienza e vediamo cosa succede dopo tale data.

Maurizio

6/1/2016 01:53:04 pm

2) Riguardo le sue affermazioni sulla centralina climatica,


qui ho una esperienza diretta. Normalmente chi conduce
l'impianto si mette al sicuro facendo una regolazione con
scarsa compensazione; la regolazione assicura una
temperatura accettabile quando fa freddo, ma surriscalda i
locali quando fa caldo costringendo ad aprire le finestre.
Una scrupolosa regolazione mediante successive
approssimazioni, durata una intera stagione ha portato il
consuma del gas da circa 16000 mcs a circa 11000 mcs
(guarda caso è proprio quel 30% che si reclamizza per la
contabilizzazione, la quale quindi andrebbe semplicemente
a rimediare all'errata regolazione della centralina).
Premetto che ho dovuto lottare per fare questa
regolazione con persone che come lei dicevano "tanto non
funziona".

Io non ho una esperienza diretta, ne ho centinaia! Chiaro


che se prende un condominio di 8 alloggi, mette tutti a
stecchetto in modo da avere i famosi 20 gradi +/- 2 in tutti
gli appartamenti, avrà un risparmio; poi se prova ad
abbassare a 18 può anche aumentare ulteriormente i
benefici economici, etc...
Ci sono condomini di 50 alloggi, altri di 100, con un unica
regolazione climatica! Come pensa di poter regolare le
temperature in questi casi? E di mettere tutti d'accordo?
Ricordo un caso, anni fa, in cui dallo stesso stabile mi
chiamarono prima un condomino lamentando il troppo
caldo e dopo poco un vicino minacciando denunce perché
faceva freddo: per fortuna sono ricordi passati ed ora non
accade più grazie alle valvole termstatiche
Maurizio
7/1/2016 07:07:16 am

Questo dipende dalla dedizione che il conduttore mette


nella regolazione; certo ci vuole una persona
sufficientemente competente che controlli l'andamento
della temperatura in un appartamento tipo in modo da
dare indicazioni al conduttore, confrontandosi
continuamente con gli altri condomini per un arco di
tempo pari ad una stagione; dopo il sistema va avanti
senza più interventi. Le cose vanno lisce se l'impianto è
ben progettato e se non ci sono state manipolazioni nel
corso del tempo. Se si notano sbilanciamenti notevoli,
bisogna analizzarne le cause e porvi rimedio anche a
spese dell'intero condominio, prima di pensare a
bilanciarlo con la contabilizzazione. E' ovvio che se il
condominio è particolarmente litigioso, la
contabilizzazione può mettere il bavaglio alle persone più
irruente, facendogli credere che tutto sia stato
regolarizzato; ma questo può andare bene nel caso di
condomini completamente ignoranti in campo tecnologico.

Mi scusi Maurizio ma forse non si rende conto della


situazione reale:
le sue affermazioni "condominio è particolarmente
litigioso" oppure "condomini completamente ignoranti in
campo tecnologico" mi fanno pensare che non frequenti le
assemblee condominiali o gli uffici degli amministratori, o
anche solo che non abbia letto almeno in parte i vari post
scritti qui sopra negli anni

Maurizio

8/1/2016 06:25:57 am

Le mie espressioni derivano dal fatto che conosco


benissimo le situazioni che si presentano in assemblea; se
le persone hanno un livello culturale sufficientemente
elevato, ci si può mettere d'accordo facilmente, altrimenti
conviene attenersi agli stretti obblighi di legge (20+-2 °C);
la sensazione di caldo e freddo dipende spesso da
valutazioni molto soggettive e richiedendo un valore
preciso della temperatura misurata nell'appartamento, le
risposte sono spesso vaghe o comunque fuori da ogni
logica; alla proposta di mettere in casa un datalogger
(memorizza la temperatura ad intervalli regolari di tempo
per un certo periodo abbastanza lungo), i soggetti che non
vogliono sentire ragioni cominciano ad essere evasivi (ma
non serve, è inutile, ecc.), per cui alla fine si finisce per
ignorare i vari reclami

Maurizio

6/1/2016 02:10:43 pm

3) Giustissimo il discorso delle valvole termostatiche, se


esse misurassero la vera temperatura della stanza: il
sensore dovrebbe essere messo al centro della stanza, ma
la normale posizione al posto del rubinetto lo espone al
flusso di aria calda generato dal radiatore stesso creando
un loop che non permette l'innalzamento della
temperatura della stanza; si spiega quindi perché la
temperatura massima di taratura della valvola sia di ben
28°C e indirettamente si ammette che la valvola sente
principalmente la temperatura del radiatore vanificando il
suo fine. Si può valutare quanto io affermo accendendo
una stufetta nella stanza: la prova ha fatto vedere che la
temperatura della stanza è salita dai 21°C a circa 25°C
senza che la temperatura del radiatore diminuisse in
maniera sensibile. Quindi il sistema non potrà mai sentire
quegli apporti extra di calore che mediamente farebbero
salire di un grado la temperatura, corrispondente ad un
7% di risparmio.

Sono qui che le scrivo dal mio ufficio, in cui la stanza dove
lavoro è impostata sulla termostatica a 20,5 gradi e leggo
la temperatura sul termometro di 20,7 mentre nell'ufficio
vicino i miei colleghi freddolosi impostano 22 gradi ed
effettivamente ne hanno circa 22.
Io non so che valvole lei abbia provato ma quelle che vedo
io funzionano bene, reagiscono velocemente e regolano
perfettamente la temperatura. Che ci siano in giro prodotti
scadenti ed installati ancor peggio questo è conosciuto

Maurizio

7/1/2016 07:14:23 am

Lei mi sta dicendo che esistono valvole con su sopra


scritto la temperatura, anziché le solite tacche da 0 a 5,
quindi esiste un costruttore che si prende la responsabilità
del preciso funzionamento della valvola. Mi farebbe un
favore se mi fornisse marca e tipologia di detta valvola ed
eventualmente un link dove poterla analizzare; grazie.

Certo, tutte le marche indicano una tabella con i gradi


corrispondenti alle numerazioni sulla valvola; valvola
termostatica o meno ha mai provato a misurare la
temperatura in diversi punti di una stanza? Nello stesso
ambiente ci possono essere scostamenti anche di 2 gradi!
Cosa dovrebbe scrivere il costruttore sulla valvola al posto
del 3? "20 gradi ambiente misurati a 1,5 metri di distanza
ad 1 metro di altezza, sempre che il radiatore sia
posizionato sul muro perimetrale, etc..." Credo proprio che
non sia fattibile

Maurizio

8/1/2016 06:06:18 am

Infatti nella posizione 5 dichiarano 28°C !?!? con scatti


abbastanza ampi tra una tacca e l'altra; quello che non
capisco è come fa a dire che la valvola è impostata a 20,5
°C: ha fatto per caso un accurato studio di interpolazione ?

Trattasi di valvole elettroniche della Danfoss che non solo


visualizzano la temperatura ma permettono anche la
regolazione del mezzo grado.
Semplicemente la tecnologia si evolve molto velocemente,
soprattutto quando la richiesta in un settore aumenta; lo
sanno tutti che il sistema di contabilizzazione indiretta è
perfezionabile ma è il meglio che si potesse fare in questo
momento.
Inoltre la contabilizzazione diretta ha anche i suoi, non
pochi, problemi e mi è capitato molte volte di vedere interi
complessi residenziali con contabilizzatori bloccati da anni
e conseguenti disastri per la ripartizione delle spese (altro
che errore del 5%): un buon prodotto aiuta ma l'unica
cosa che rende un sistema affidabile sono le persone che
lo tengono in funzione e lo controllano in modo da
conservarne l'efficienza.

Maurizio

10/1/2016 05:26:47 am

Grazie dell'informazione e buon lavoro.

martino

14/1/2016 11:26:31 am

Abito in un quartiere di molti palazzi (150 appartamenti)


legati ad un solo impianto di riscaldamento in origine anni
70 erano dotati tutti di termoconvettori alcuni incassati al
muro altri no. Negli alcuni appartamenti hanno sostituito i
termoconvettori con radiatori di tipo diverso ovviamente
facendo pagare ad altri i maggiori consumi. La mia
domande e se i miei termoconvettori possono essere
utilizzati convenientemente con le valvole termostatiche e i
contabilizzatori di calore anche in presenza di modelli
diversi di radiatori. grazie per la risposta

Buongiorno, le valvole termostatiche difficilmente si


abbinano a ventilconvettori mentre si utilizzano normali
valvole a due vie motorizzate; per la contabilizzazione
invece esistono appositi apparecchi da installare sui ventil
(hanno una sonda remota da fissare tra le alette).
Sicuramente i sistemi per la contabilizzazione del calore
sono stati pensati per lavorare su impianti con modelli di
radiatori e ventilconvettori diversi

martino

15/1/2016 12:01:55 am

Prima di tutto la ringrazio per la risposta, ma vorrei essere


sicuro che stiamo parlando degli stessi gruppi riscaldanti.
Quelli che io chiamo termoconvettori non hanno
ventilazione forzata ma solo quella naturale prodotta dal
sistema. I ventiloconvettori sono la stessa cosa?

Effettivamente un termoconvettore non è dotato di


ventilatore ma poco cambia rispetto ad un ventilconvettore

Rossana

15/1/2016 09:38:05 am

Buongiorno, volevo sapere se mi potrebbe chiarire alcune


questioni.
1. Abito all'ultimo piano e putroppo ho scoperto solo ora
la nuova tabella millesimale sulla base dei flussi di energia
(i millesimi quasi raddoppiano rispetto ai millesimi relativi
alla proprietà!). La domanda è che tipo di percentuale è
più conveniente per chi ha la "sfortuna" di abitare
all'ultimo piano e di tenere caldi gli appartamenti
sottostanti? Ci hanno proposto fisso 31% - a consumo
69%.
2. nella valutazione tecnica dell'impresa che ha stilato i
documenti relativi al riparto non si tiene conto che
abbiamo ora tutti doppi vetri nuovi e che abbiamo
coibentato dei vani "mansardati" all'interno
dell'appartamento (la relazione è del 2013). Come fare per
ottenere un adeguamento?
3. Il consumo dei contatori che ci è stato consegnato
dall'amministratore riporta delle cifre per i diversi
caloroferi. Le cifre riportate, come poi vengono utilizzate
per calcolare l'importo del consumo? Il totale della
bolletta del teleriscaldamento viene suddivisa per il
numero di "impulsi" registrati dalle centraline di tutti i
condomini e il costo risultante a impulso viene poi
calcolato e sommato per i singoli condomini?
Spero di essere stata chiara, grazie mille per l'aiuto!

Rossana

15/1/2016 09:53:19 am

... aggiungo un'altra domanda:


4. Ho letto in questo blog che spegnere o abbassare
totalemnte l'impianto durante la giornata è
controproducente. Siamo a Milano, e il nostro impianto
centralizzato viene spento tutte le mattine tra le 10 e le 12
circa. I caloriferi si raffreddano. Ovviamente per ritornare
al calore delle ore prima delle 10 ci vuole del tempo e i
caloriferi consumano parecchio. La legge oggi
consentirebbe con il teleriscaldamento di non staccare
l'impianto per quelle due ore del mattino ( e anche nel
primo pomeriggio, credo per un'ora)? Si risparmia di più
staccando due o tre ore al giorno o mantenendo l'impianto
sempre attivo (fino alle ore 23)? Grazie!

4. è molto difficile stabilire quanto e se sia più conveniente


impostare delle pause negli orari di riscaldamento:
normalmente non lo è in quanto per ristabilire le
temperature degli ambienti la caldaia deve lavorare a
temperature più elevate, e di conseguenza con rese
inferiori. Poi c'è il discorso del raffreddamento della
struttura e delle pareti che influisce sulla percezione di
comfort, etc... Insomma, bisogna valutare caso per caso, e
di solito in modo empirico, qual'è la soluzione più idonea

Salve,
1. naturalmente più la quota "comune" (chiamata
consumo involontario) è alta e più si distribuiscono tra
tutti le spese spalmando le quote per dispersioni.

2. purtroppo la norma prevede proprio di effettuare i


calcoli alla situazione antecedente a qualsiasi
ristrutturazione: la ragione, opinabile, è che l'impegno di
potenza per il quale è stato dimensionato l'impianto,
dipendeva dalle condizioni originali del alloggio: in ogni
caso se avete doppi vetri od altri isolamenti ne trarrete
beneficio dalla quota di consumo volontario.
3. Sono ripartitori e quindi è quasi come ha detto Lei:
l'importo totale della bolletta viene scorporato nelle due
voci, consumo involontario (nel caso 31%) e consumo
volontario (69%), e quest'ultimo viene suddiviso per la
somma di tutte le unità contabilizzate per sapere quanto
costa una unità

Rossana

16/1/2016 09:21:29 am

Grazie per la gentile e puntuale risposta! Trovo il punto 2


assurdo...ed è da tenere ben presente allora quando si
acquista un alloggio, che anche poi ristrutturato subirà i
calcoli comunque antecedenti la ristrutturazione.
Rimane il punto 4, che avevo aggiunto in un secondo
momento, quando può mi sarebbe molto utile sapere la
risposta. Grazie mille!!

Martino

17/1/2016 01:17:08 am

Vorrei farlle due domande più che tecniche di sistema:


1)sarà possibile in ogni momento verificare il corretto
funzionamento di questi rivelatori di consumo che sono
fisicamente posti all'interno delle singole proprietà quindi
teoricamente manipolabili abito da 50 anni in enorme
condominio dove a seguito di ristrutturazioni sono stati
cambiati i corpi riscaldanti in alcuni appartamenti
aumentandone la loro capacità senza tenerne conto del
loro aumentato consumo, ma andare in casa d'altri...2)
non è più conveniente approfittare di questa
ristrutturazione per fare degli impianti singoli. Grazie

Salve,
1) i contabilizzatori sono dotati di un sistema contro la
manomissione e quindi attraverso la comunicazione radio
segnalano eventuali tentavi in tal senso. I radiatori vanno
mappati uno ad uno e quindi chi ha effettuato modifiche
non avrà scampo: il tecnico deve la prima volta passare
alloggio per alloggio e quindi rileverà l'effettiva potenza
dei radiatori
2) io concordo sul fatto che il riscaldamento autonomo sia
la soluzione migliore (non solo per i consumi ma per un
discorso gestionale) ma in grossi complessi condominiali è
quasi impossibile imporre una ristrutturazione così
pesante sia economicamente che sul piano logistico:
creare un impianto autonomo in un alloggio medio ha un
costo che si aggira intorno ai 10000 euro, e per molti
giorni si avranno muratori in casa che rompono muri ed
alzano polvere.

christian

17/1/2016 02:39:22 am

Buongiorno, vorrei sapere come risolvere il fastidioso


suono che proviene dai termosifoni quando la volvola
termosatica è quasi chiusa, spero in una soluzione che
posso attuare da solo visto che il mio idraulico non sa che
fare e non lo ritiene un problema. Grazie

Buongiorno, il problema deriva dalla eccessiva velocità


dell'acqua all'interno della valvola termostatica; bisogna
diminuire la velocità abbassando i giri della pompa oppure
installando un bypass differenziale

Federica

24/1/2016 04:05:55 am

Buongiorno, vivo in affitto in un alloggio piano terra,


cucina semiinterrata, sopra cantine allo stato grezzo, in
Valle d'Aosta. La porzione di casa dove vivo dovrebbe
avere non meno di 50 anni e la caldaia non so. Ora come
ora il riscaldamento è centralizzato e spendo
sproporzionatamente rispetto al caldo che abbiamo in
casa: max 19,5, senza contare l'umidità. Mi chiedevo: c'è il
rischio che non si possano mettere le valvole
termostatiche per problemi tecnici legati all'età della casa;
c'è un minimo che si dovrebbe comunque pagare (siamo in
tutto 8 unità); quanto tempo ci vuole per piazzare valcole e
contabilizzatori per elemento radiante: questo perchè
essendo gli alloggi proprietà di due fratelli temo che non
facciano i lavori per evitare spese. In questo modo se i
lavori non iniziano entro un certo periodo so che c'è
qualche problema. Grazie per l'attenzione.

Salve, difficilmente si riscontra l'impossibilità di installare


le valvole, soprattutto se si tratta di normali radiatori. La
suddivisione delle spese deve avvenire secondo la
normativa ed in media si tratta, per un condominio come il
suo, di 30% quota fissa e 70% quota consumo.
Normalmente l'installazione su di un radiatore viene
completata nel giro di 20 minuti e quindi nel peggiore dei
casi un alloggio viene completato in una mezza giornata.

Federica

13/2/2016 01:02:52 am

Grazie per la risposta, velocissima! Approfitterei ancora


con un'altra domanda e chiedo scusa in anticipo risultasse
banale. L'utilizzo delle valvole termostatiche presuppone
che la caldaia resti sempre accesa, giusto? Lo chiedo
perchè ora come ora il riscaldamento centralizzato
prevede tre accensioni nell'arco della giornata. Se ho
capito bene le valvole dovrebbero permettere la gestione
autonoma del riscaldamento sulle 24h o no? Grazie in
anticipo: per me in 20 anni è la prima volta che ho un
riscaldamento centralizzato e sarà anche l'ultima!

ghilardo fabio

24/1/2016 03:44:17 pm

salve volevo chiedere cortesemente secondo lei i radiatori


di tipo"termoarredo" funzionano meglio dei classici in
ghisa? io ho le valvole da ormai 4 anni ho anche rifatto i
serramenti ma si fa una grande fatica a scaldare e una
spesa enorme.ma la cosa che piu' mi infastidisce e' che
appunto i radiatori in ghisa fanno un po cio' che gli pare a
loro mentre devo dire che il termoarredo funziona alla
grande

non ci sono radiatori che funzionano meglio o peggio;


esistono radiatori posizionati male, sottodimensionati,
sporchi, etc...
Probabilmente alcuni dei suoi radiatori soffrono di qualche
malfunzionamento magari anche a causa di errato
montaggio della testina termostatica o simili

Roberta

26/1/2016 08:13:17 am

Buongiorno abbiamo delle valvole perry quindi c'è una


termovalvola su ogni termosifone ed un termostato
centrale in ogni appartamento. A volte accade che un
termosifone rimane freddo perchè si è scaricata a pila
della termovalvola e dobbiamo sostituirla perchè possa
riprendere a funzionare normalmente. Nel periodo in cui il
termosifone è freddo come vengono contabilizzati i
consumi? Si considera che no sta funzionando o invece si
tiene conto del comando del termostato centrale che
vorrebbe far accendere quel termosifone? grazie mille

Le valvole sono una cosa, i contabilizzatori un altra;


se il radiatore è freddo il contabilizzatore non misura alcun
consumo

Alessandra

27/1/2016 02:21:27 am

Buongiorno, come posso calcolare le calorie rilevate dal


contabilizzatore in euro? Una caloria a quanto corrisponde
in termini di euro? Mi sono state installate le valvole ad
ottobre e ho chiesto alla ditta se avesse potuto darmi
un'indicazione di spesa nel primo mese ma mi hanno detto
che devo aspettare questa primavera quando chiuderanno
la caldaia. Quindi non so se sto consumando troppo
oppure no. Tenga conto che la valvoa é impostata tutto il
giorno su 2/2,5. Se su un termosifone il contabilizzatore
segna 500, a che punto sono? Grazie mille

Buongiorno, non si può calcolare la spesa in euro,


perlomeno il promo anno in cui non si hanno punti di
riferimento; infatti essendo ripartitori, gli apparecchi
conteggiano un energia che però non tiene conto delle
dispersioni della caldaia e dell'impianto. Solo avendo il
totale di tutti i ripartitori del condominio e la spesa totale
di combustibile, si può poi andare a fare un calcolo delle
spese suddivise per alloggio. Il secondo anno sarà più
semplice perché ci sarà l'anno precedente come
riferimento e quindi, seppur con una certa tolleranza, si
potrà capire quanto viene a costare un unità misurata
sull'apparecchio

mario

9/2/2016 09:28:11 am
Buongiorno, sono al secondo anno di "contabilizzazione",
abito all'ultimo piano con solaio e pareti di confine che
"sembra" non sia-
no coibentate (ma il termotecnico non si è preoccupato di
verificar-lo) e con uno strabiliante risultato finale del
primo anno termico: con le valvole costantemente sul
valore di 3,5/4 ho sempre avuto il fanta-stico calore non
superiore a 19,5 max 20 gradi scarsi, con finestre a doppia
camera e inquilini sottostanti e accanto sempre presenti.
Naturalmente in omaggio al principio europeo che le
norme UNI sono applicabili in egual modo alla Norvegia,
Svezia, Paesi baltici, Danimarca ecc. così come per la
Grecia, la Spagna, il Portogallo ed anche guarda caso
all'Italia (Torino o Palermo non c'è differenza per il
Legislatore nazionale!); solo che nei Paesi nordici le case
da qualche migliaio di anni sono costruite per difendersi
dal freddo men-tre in "chisto è paese do sole" di
coibentazione se ne parla solo da qualche decennio e
inizialmente solo per le case di un particolare pregio
mentre per quelle dei poveracci adesso bisognerebbe
spende-re cifre di almeno 3 o quattro zeri per effettuare
quei "suggerimenti" che bontà sua il legislatore obbliga il
termotecnico ad elargire (nel mio caso per 24
appartamenti su 4 piani si tratterebbe della modica inezia
di circa 300.000 euro- +Iva!- "se basteranno") per
pareggiare il calore gratuito che gli appartamenti dei piani
intermedi fruiscono a spese dei pianterreni e degli ultimi
piani.
Considerando poi che, almeno per la Regione Lombardia,
era previ- sta una tabelle di "coefficienti correttivi
volontari" a favore dei piani più penalizzati, ma le eccelse
menti del nostro Legislatore naziona- le le ha
espressamente proibite!
Avrei mille altri motivi per essere ancor più sarcastico, ma
mi basta gioire con il risultato finale dell'anno scorso: con
il calcolo dei mille-simi tradizionali (che almeno per un
anno possiamo ancora utilizza-
re) avrò una partecipazione alla spesa di circa 900 euro,
mentre con
il calcolo comparativo della contabilizzazione (effettuato
dal rilevato-
re esterno) dovrei avere la bellezza di 1597 euro, con il
freddo soffer-to+circa 1900 euro già spesi per
l'installazione del nuovo sistema e
altri circa da 17 a 20.000 euro se il condominio decidesse
di esegui-re i lavori "suggeriti" dal termotecnico. Poichè
sono pensionato da oltre 20 anni e non ho figli (ma
nemmeno tanti risparmi!!) , mi chiedo in quanti anni potrò
ammortizzare queste spese?? anche se doves-simo
chiedere gli sgravi fiscali per questi lavori??
Grazie per lo spazio concessomi e che magari questi
ragionamenti
possano servire per aprire gli occhi di qualche "Solone"
certamente interessato!!!

Roelloaded

9/2/2016 12:24:03 pm

Salve, in effetti mi trovo d'accordo col suo sfogo rispetto


alla introduzione della norma che vieta l'utilizzo di
coefficienti per tenere conto delle disparità nelle varie
unità abitative. Tuttavia bisogna considerare che se il suo
fosse un impianto autonomo con caldaia dovrebbe
comunque pagare tutta l'energia consumata e quindi le
maggiori dispersioni del suo alloggio qualcuno dovrà pure
accollarsele. Le opere eventuali di coibentazione vanno
valutate attentamente alla luce delle detrazioni fiscali ma
anche del possibile aumento del valore dell'immobile e per
esperienza posso affermare che si ripagano nell'arco di
7-10 anni

Valter

12/9/2016 03:22:03 pm

Egregio Roelloaded, sono stato metà pomeriggio a leggere


quasi tutte le domande e le risposte da lei gentilmente
fornite. Molto interessante il tutto e quindi mi complimento
con lei e la ringrazio per questo. Mi sento però in obbligo
di rispondere a questa sua affermazione sui coefficienti
correttivi. E' vero quello che lei dice sul fatto che se
avessimo un riscaldamento autonomo le spese in più
(anch'io abito ad un 8° ed ultimo piano di palazzo anni 60,
esposto per 3 lati di 4 ad ogni vento), ma vorrei
sottolineare che al momento dell'acquisto degli immobili
da parte di tutti i Condomini questa realtà che si va a
creare non esisteva e quindi ognuno aveva accettato in
base ad una serie di requisiti, anche coloro che prima
spendevano di più ed oggi avranno ed hanno importanti e
notevoli risparmi. Nei ns casi purtroppo l'opposto. Si
cambiano le carte in tavolo senza alcun ritegno, ciò senza
applicazione appunto di alcun coefficiente correttivo. Noi
facciamo da cappotto ai piani sottostanti. Trovo tutto
questo ingiusto e non equo, quando si interviene su una
situazione da tutti accettata fin dall'acquisto del bene.
Ecco perchè i coefficienti correttivi a mio giudizio
sarebbero oltre che necessari, giusti e rispettosi di un iter
che parte dall'acquisto del bene, e del mantenimento del
suo valore.

Salve Valter, mi trovo in accordo con le sue valutazioni:


soprattutto in una fase transitoria andrebbero valutati gli
aspetti tecnici ed economici per non pesare
eccessivamente sulle tasche dei più sfavoriti, visto che il
condominio è una entità unica e che il risparmio andrebbe
spalmato il più possibile. Però non dimentichiamo che il
condominio deve essere visto come entità in continua
evoluzione, sia per le normative che si susseguono sia per
le esigenze che subentrano; pensiamo ai terremoti ed al
adeguamento che potrebbe essere richiesto: o si cambia o
si muore o si rimane senza casa! Chi acquista un alloggio
dovrebbe essere consapevole che le spese cambieranno
nel tempo, e per risparmiare in futuro bisogna investire
adesso, in coibentazioni, infissi, energie alternative, etc.
Rossana

12/2/2016 03:02:24 am

Buongiorno, ringrazio molto l'amministratore di questo


blog per le preziose informazioni. Come altri sono
proprietaria di un appartamento all'ultimo piano. Ritengo
ci di debba "muovere" come cittadini, per ottenere dei
cambiamenti verso un decreto che ritengo mal formulato e
iniquo. Invito qui altri cittadini a contattare la associazioni
di consumatori, e incollo qui sotto il testo che ho inviato ad
Altrocosumo, che mi ha promesso interessamento. Più
siamo, più forza avremo. Grazie!

Salve, sono una vostra socia da molti anni. Vi sottopongo


una questione che credo stia facendo arrabbiare parecchie
persone in Italia, e cioè tutti i proprietari di un
appartamento all'ultimo piano ( e al piano interrato).
"Grazie" ad una legge iniqua nei confronti appunto di chi
abita all'ultimo e al piano terra , il D. Lgs 102/14, decreto
di recepimento della direttiva europea 2012/27/UE
sull’efficienza energetica, che introduce in Italia l’obbligo
di installare impianti di contabilizzazione del calore, le
tabelle millesimali di ripartizione delle spese di
riscaldamernto sono state stravolte. Questo ha fatto sì che
per esempio io quest'anno mi troverò a pagare il 47% di
riscaldamento in più dell'anno scorso (pur essendo passati
al più economico teleriscaldamento e pur avendo meno
gradi in casa di molti altri condomini), poichè adesso ho
quasi il doppio di millesimi riscaldamento rispetto alla
proprietà (quindi pago moltissimo di quota fissa = il
consumo involontario). Certo è vero che c'è più
dispersione all'ultimo piano, ma quale casa non ha un
tetto? E non è vero che il mio appartamento tiene più al
caldo quelli sottostanti? Mi è stato detto da un tecnico che
in altri paesi (per es. la Svizzera) hanno dei sistemi di
calcolo più equi. Se poi l'obbiettivo è il risparmio
energetico e l'adottare misure di non dispersione di calore,
ditemi voi se in assemblea condominiale qualcuno ora
voterà mai degli interventi di coibentazione - visto che tutti
gli altri condomini stanno invece già risparmiando a mie
spese e sono soddisfatti così. Ho letto su blog vari che ci
sono pensionati disperati perchè si sono improvvisamente
trovati a pagare una quota insostenibile. Infine teniamo
anche presente che un appartamento all'ultimo piano ha
grazie a questo decreto perso valore sul mercato, altro
danno non da poco da calcolare. Chiedo quindi che
Altroconsumo si faccia portavoce di tanti proprietari e
condomini per fare pressioni sul governo affinchè questa
decreto venga modificato rendendo il carico delle spese di
riscaldamento più equamente ripartito.

mario

13/2/2016 01:48:18 am

Grazie, Rossana, per la tua solidarietà e condivisione della


comune irritazione per l'insipienza del legislatore (con la
"elle" minuscola") che sicuramente ha recepito le
indicazioni di qualche burocrate della pubblica
amministrazione perchè non credo che in Parlamento
siedano tecnici che capiscano molto sull'argomento.
A maggior peso del nostro modo di pensare faccio un altro
esempio che mi sembra abbastanza calzante: se si devono
sostituire le tegole del tetto perchè piove sull'ultimo piano,
la spesa è a carico del solo ultimo piano o deve essere
ripartita con la partecipazione anche dei piani
sottostanti?? cosa dice il codice civile in merito??
Spero proprio che Adiconsum faccia proprie le lamentele
anche di
coloro che non sono iscritti alla loro Associazione!

Ha fatto benissimo a rivolgersi all'associazione


consumatori;
volevo solo precisare alcune cose:
- teleriscaldamento è più economico? E' sicura? Rispetto a
quale altro combustibile? Purtroppo la situazione è molto
diversa e se va a scavare scoprirà che buona parte degli
aumenti sono dovuti proprio al teleriscaldamento.
- tutte le case hanno un tetto, certo, ma come invogliare i
condomini a rendere quel tetto più efficiente nella sua
funzione di isolamento?Certamente non con la legislazione
che è stata in vigore fino a ieri, con i risultati che si vedono
oggi di trascuratezza ed immobilismo.
- una riforma era necessaria quindi, ma anche io mi
aspettavo che tenesse meglio conto degli interessi degli
alloggi più sfavoriti

costantino

17/2/2016 11:48:47 am

si può installare un solo contabilizzatore di calore anche


s'è più grande sulla montante di ogni singolo
appartamento?

Salve, dipende dal tipo di impianto: se è un impianto a


colonne montanti non si può intercettare un unica
tubazione per installare il contabilizzatore, se invece è un
impianto a distribuzione orizzontale è possibile installare
un unico apparecchio all'ingresso dei tubi che vanno ad
ogni singolo alloggio

Edoardo

20/2/2016 10:53:09 am

Buongiorno
abito in un condominio di 3 edifici per un totale di 144
appartamenti. Nel settembre 2013 abbiamo istallato una
nuova caldaia BOTJE HEIZUNG 5GB 300 E da 1500 Kw con
possibilità di comando remoto (non attivato per decisione
del condominio). Nel primo esercizio 13/14 non è stata
effettuata alcuna lettura intermedia per consentire ai
condomini ai condomini di rendersi conto dell'andamento
dei consumi, e i risultati sono stti comunicati solo a fine
febbraio 2015, cosicchè anche per il secondo esercizio
non abbiamo potuto avere alcun riferimento certo. Il
risultato è stato che l'andamento dei consumi è stato
perfettamente analogo nei due esercizi e che più del 50%
delle famiglie ha consumato molto di più di quanto non
accadesse nelle gestioni tradizionali Personalmente ho
posizionato i termostati a 2,5 nei mesi ott/nov/mar/apr e
3,5 nei mesi dic/genn/febb con un risparmio di metano del
50% ed una temperatura interna non inferiore ai 20/21°C.
Temperatura media rilevata dal "meteo.it storico" per i
mesi di dic/genn/febb anno 13/
/14 di 5,43°C e per il 14/15 di 5,10 °C.
In questo esercizio 15/16 operando nello stesso modo,con
una temperatura media dic/genn/12febbr di 4,86°C, per
una decina di giorni in gennaio (temperatura media 3,9°C)
nelle stesse condizioni dei precedenti esercizi la
temperatura interna non è mai salita oltre i 18/19 °C (non
sono stati segnalati problemi alla caldaia),il consumo
segnalato dai ripartitori a tutto il 12/2/15 è superiore del
10% rispetto al consumo totale dei singoli passati eserciz
il che mi fa ipotizzare un consumo a fine stagione
superiore del 30/40% rispetto agli anni precedenti Ho
chiesto all'amministratore gli orari di funzionamento della
caldaia, le temperature di esercizio dell'acqua ed il
differenziale termico degli appartamenti più disagiati. Mi è
stato risposto che gli orari di esercizio approvadi dal
condominio sono 5,30 a 21,30 con una sosta non
predeterminata di 2 ore, orari che sono contraddetti dalle
mie rilevazioni nel mese di gennaio. Nulla mi è stato
risposo circa le temperature dell'acqua, ma la mia
sensazione chiaramente opinabile è che non andassero
oltre i 45/48°C da me registrati (termosifoni in ghisa). Da
fonti dell'azienda conduttrice sono venuto a sapere che
senza l'approvazione del condominio, ma in via gratuita la
conduzione è passata a gestione remota.
le mie domande sono:
E' possibile manomettere o modificare dati sul ripartitore a
distanza (ripartitori Zenner termostati Giacomini), o come
si può giustificare uno scostamento così importante
rispetto a varianti praticamente inesistenti?
La caldaia ha una "scatola nera" non manomettibile che
registri temperature e orari?
grazie

anna

21/2/2016 02:09:06 am

Buongiorno , vorrei sapere se , in un condominio,


l'introduzione dei contabilizzatori di calore può essere più
conveniente rispetto alla conversione da centralizzato a
termosingolo ( quest'utimo deliberato dall'assemble
condominiale ) e se è possibile , in base a tale normativa
sui contabilizzatori ,evitare i previsti lavori di adeguamento
( installazione canne fumarie ecc)

Roelloaded@hotmail.com

21/2/2016 05:03:05 am

Buongiorno, dal punto di vista della spesa iniziale


sicuramente l'installazione di valvole e contabilizzatori è
meno onerosa; la realtà però è che il riscaldamento
autonomo risolve molti problemi amministrativi ed anche,
con l'introduzione di caldaie a condensazione e nuove
tubazioni isolate, diminuisce i consumi totali dell'edificio.
In ultimo avere un impianto autonomo da la possibilità di
scegliere il fornitore di gas a proprio piacimento.
Nonostante questi fatti il legislatore incentiva chiaramente
la scelta delle valvole termostatiche

Luigi Crotti

15/3/2016 03:26:07 am

Buongiorno
Ho utilizzato in passato il Vs servizio per informazioni con
piena soddisfazione per problemi tecnici, ora porgo una
domanda diversa.
Durante una riunione condominiale per decidere
l'installazione di ripartitori da installare sui termosifoni
alcuni condomini hanno chiesto alla ditta appaltatrice se si
può inserire nel calcolo delle calorie prelevate agevolazioni
per i primi piani,sotto la cantina non è riscaldata, e per
l'ultimo piano.
Ne è nata una discussione, alcuni condomini sono
d'accordo altri
affermano che le normative,se ho ben capito parlavano di
UNI 10200
altri di normative Regionali,Lombardia.
Gradirei sapere se quanto chiesto è attuabile oppure si
incorre in sanzioni non rispettando le normative di cui
sopra.
Se non è di Vs competenza fornire quanto chiesto
potrebbe essere utile un Vs aiuto per recuperare le
informazioni necessarie per decidere se attuare o non
attuare sconti sul pagamento del riscaldamento al primo e
ultimo piano.
Grazie
Saluti

Salve Luigi, purtroppo è proprio come le hanno detto:


dall'entrata in vigore della 10200 (ormai quasi 2 anni) non
sono ammessi sistemi di calcolo delle ripartizioni che non
seguano tale normativa. Ed in effetti nella UNI10200 non
sono contemplati coefficienti correttivi legati alla posizione
dell'alloggio, ma anzi, gli alloggi più sfavoriti con questo
sistema vengono penalizzati dall'impegno di potenza dal
quale si ricavano i millesimi per i consumi involontari
(quota fissa)

stefano

15/3/2016 02:29:53 pm

Salve. Le è mai capitato di verificare la efficienza in termini


di costi dell'istallazione della contabilizzazione secondo la
norma UNI EN 15459?

Per fortuna no, non è semplice e forse nemmeno


completamente fattibile; si tratta di calcolare un ritorno
economico su risparmi previsti che è quasi impossibile
conoscere a priori.

stefano

16/3/2016 08:23:52 am

Dovrebbe essere il modo per non incorrere in sanzioni nel


caso non si effettua la contabilizzazione secondo il dlgs
102-2014

Infatti Stefano, il problema è che sono molto rari i casi in


cui la contabilizzazione risulta impossibile od
antieconomica; proprio il calcolo secondo la norma uni
15459 dovrebbe tenere conto della situazione CON o
SENZA contabilizzatori, ma come si fa a sapere quale sarà
il risparmi esatto dopo l'installazione? Ci sono centinaia di
righe su vari blog in cui si discute dell'argomento ma
senza venirne a capo, Quello che posso dire io è che non
mi è mai capitato in 20 anni di verificare, post-intervento,
una sconvenienza economica per il condominio (discorso
diverso per i singolo utenti).

lUIGI CROTTI

16/3/2016 01:11:37 am

Buongiorno
Ringrazio per la veloce risposta alla prossima riunione
chiederemo all' Amministratore di seguire le norme UNI
10200.
Non mi è ben chiara la frase:
---ma anzi, gli alloggi più sfavoriti con questo sistema
vengono penalizzati dall'impegno di potenza dal quale si
ricavano i millesimi per i consumi involontari (quota fissa
)----
I millesimi sono la Superfice dell' Abitazione?
Oppure sono altri calcoli e/o Parametri da inserire?
Luigi Crotti

Le tabelle millesimali andranno ricalcolate in base alla


potenza termica richiesta dall'abitazione (prendendo in
considerazione lo stato iniziale della struttura e non quella
successiva ad eventuali ristrutturazioni)

stefano

16/3/2016 09:33:24 am

Sulla norma UNI EN 15459, il condominio dei miei genitori


(Roma) vorrebbe provare a valutare. Consuma circa €
45000 di gas annue e gli hanno proposto un preventivo
sul fabbricato di 75.000... A cui aggiungere i costi di
lettura. Come lei ha detto, il ciclo vita dei contabilizzatori
dovrebbe essere di circa 10 anni. Secondo Lei, che
risparmio annuo si può ottenere? Fabbricato fine '60 non
coibentato, 140 abitazioni. L'enea parla di un risparmio
max del 20%. Grazie della risposta.

Ma i 75000 euro sono solo per i contabilizzatori od anche


per le termovalvole? Perché queste ultime sono comunque
obbligatorie...
Supponiamo comunque che sia il solo costo dei ripartitori
e facciamo i conti alla buona: l'installazione dei soli
ripartitori può produrre un risparmio di circa il 10%
(norma 11300) e quindi circa 4500 euro l'anno; in questo
caso è palese che l'investimento non si ripaga neanche in
15 anni, che è molto superiore al tempo di vita degli
apparecchi. Effettivamente alle vostre latitudini è possibile
che valga la pena fare qualche conto in più ;-)

Stefano

16/3/2016 10:58:55 am
Grazie mille della risposta! Non sapevo della 11300...
Comunque è stato utilissimo il confronto, ma ero
speranzoso vista la professionalità con cui cura il suo blog.

Patrizia

21/3/2016 03:03:48 am

Buongiorno,
nel mio condominio andremo ad installare le valvole
termostatiche in primavera. Purtroppo ho due caloriferi
posizionati tra il muro e l'armadio che "sbucano" solo per
una striscia. La valvola può essere messa nella striascia
che rimane libera o deve essere messa per forza al posto
della manopola che c'è ora per aprire e chiudere il
calorifero? Inoltre in sala ho un calorifero "coperto" da un
copricalorifero di legno con feritoie, potrò lascialro o dovrò
toglierlo? Grazie e saluti.

Luca

21/3/2016 08:06:04 am

Buongiorno, se lascio le valvole posizionate sullo 0 e il


calorifero scollegato fuoriesce acqua?

Buongiorno, se la valvola è funzionante dovrebbe anche


tenere l'acqua. Quindi faccia la prova e la tenga chiusa e
se il radiatore rimane perfettamente freddo significa che
può essere smontato (da personale competente e
specializzato).

Melissa

31/3/2016 12:59:04 am

Buon giorno,
ho un appartamento vuoto con i termosifoni piombati.
L'amministratore ha detto che dobbiamo inserire
termovalvole e contabilizzatori di calore. Sono obbligata
ad inserirle anche se ho i termosifoni piombati? Non posso
posticipare l'installazione a quando l'appartamento sarà
venduto?

Grazie

Buongiorno, sicuramente è obbligata ad inserire i


contabilizzatori, ma a mio avviso se approfitta della
situazione si fa mettere anche le termovalvole perché sara
più facile vendere l'appartamento con un lavoro finito
invece che con un lavoro a metà (inserire la valvole in un
secondo tempo costerebbe sicuramente molto di più).

ANNA

31/3/2016 06:04:58 am

Salve,
nel mio appartamento devono montare i contabilizzatori di
calore sui radiatori. Io ne dovrei sostituire uno (cambiarlo)
ma lo devo fare prima che mi vengano montate le valvole
oppure posso farlo con calma anche dopo?
Grazie

Salve, l'ideale è che le cose fossero fatte in concomitanza,


così mentre si smonta il vecchio radiatore si montano le
valvole e successivamente si mette su il nuovo radiatore,
anche perché altrimenti dovrebbe intervenire due volte il
tecnico che configura il contabilizzatore, visto che si deve
parametrizzarlo in base al tipo di radiatore

Mihail

7/4/2016 12:24:35 pm

Buongiorno io ho questo problema.


3 anni fa sono state instalati i ripartitori siemens 5
Tanto sta che 1 anno con 4 termosifoni ho pagato uguale
ai alloggi con 6 termossifoni. Il 2 anno uguale
Ho iniziato dele ricerche ed ho trovato che il mio
termossifone genera 1400 watt dichiarato dal
construttore ed infece sul ripartitore segna 2200 watt
Ho contattato il aministratore che mi ha fatto contattare il
tecnico idraulico che ha instalato i ripartitori , che mi ha
detto che lui ha misurato i termossifoni ed in base a quello
la siemens ha programato i rpartitori . Ed tuttora non sono
riusito ha risolverd il problema .agiungo ho ristruturato
l,aloggio nel 2006 con infissi nuovi termossifoni niovi ho
fatto coebentare i murra al 2 pianno ed sto continuando a
pagare uguale a condomini con 6 termossifoni.
Cosa posso fare?

Buongiorno, se effettivamente ha verificato che il valore


della potenza sul termosifone è errato, bisogna che
l'amministratore od al suo posto il Terzo Responsabile
dell'impianto, si attivino immediatamente per rimettere a
posto il ripartitore. Basta contattare un centro autorizzato
Siemens o rimandare il ripartitore a riprogrammare.

mihail

8/4/2016 02:58:41 pm

buongiorno. grazie per la risposta


loro sostengono che hanno misurato il termosifone ed in
base alle misure ed numero collone de termosifone la
siemens a programato il ripartitore che hanno calcolato in
base alla norma uni 20100 che io non sono riuscito a
trovare da nessuna parte come viene fatto questo calcolo
ce qualcuno a chi si possa rivolgere per questa situazione

Salve,
le consiglio di dare uno sguardo su internet perché si
trovano tutte le tabelle con le potenze per esempio
http://www.tecnologica.altervista.org/php5/index.php
/Radiatore
Se ci sono grosse discrepanze e non le danno retta le
consiglio di contattare un perito termotecnico che effettui i
calcoli e poi proceda a contattare l'amministratore per
comunicare i nuovi calcoli

giancarlo

12/4/2016 07:55:49 am

Salve, gradirei se possibile, delle informazioni sulle valvole


che ho sui miei radiatori: oltre ai 5 numeri che ci sono e
che naturalmente influiscono sulla temperatura, cosa
indicano gli altri 3 simboli presenti, posizionati dopo il 5?

Salve, di solito i simboli sono 2, uno dopo il 5 ed uno prima


dello 0: quello dopo il 5 indica la totale apertura della
valvola mentre quello prima dello 0 è la posizione di
antigelo (5 gradi circa).
Ogni marca usa simbologie diverse quindi conviene fare
riferimento ai manuali del costruttore

Fab

15/4/2016 03:31:58 am

Buon giorno,
innanzitutto complimenti per la pagina, è molto ben fatta e
chiara anche per chi come me è poco esperto. una
domanda forse banale: stiamo valutando di inserire le
valvole termostatiche (abbiamo il centralizzato in casa),
ma ci piacerebbe poter regolare temperatura ed orari
quasi come se avessimo l'autonomo. Ho letto che esistono
le testine termostatiche elettriche programmabili che ti
permettono di fare ciò; sono da installare al posto delle
valvole?

Se è così dovremmo acquistare solamente testina


termostatica programmabile e contabilizzatore?

ogni appartamento di condominio dovrebbe adottarle o c'è


chi può usare le valvole termostatiche "normali" e chi
quelle programmabili?
grazie davvero per la risposta

buona giornata

Buongiorno,
basta scegliere un tipo di valvola compatibile e poi si può
abbinare qualsiasi tipo di testina termostatica,
tradizionale, elettronica, radiocontrollata, etc... Quindi ogni
condomino può scegliere se investire in un sistema più
evoluto o oppure accontentarsi della tecnologia di base.
Ricordo solo che il fatto di poter gestire gli orari non da
comunque la possibilità di avere il riscaldamento nelle ore
in cui l'impianto centralizzato sia spento.

EDOARDO

17/4/2016 09:58:39 am

Buongiorno, sono proprietario di uno stabile d'epoca (anni


trenta) di due piani sito a Milano e riscaldato con impianto
di teleriscaldamento. Io risiedo al primo piano e mi
avvalgo di una caldaia autonoma immessa al momento
della ristrutturazione dell'appartamento, gli altri piani
sono in affitto. All'interno dello stabile ci sono due altre
unità immobiliari di diversa proprietà, una riscaldata con
termoconvettori e l'altra in modo tradizionale di
recentissima ristrutturazione con criteri di risparmio
energetico.Entrambi sono alimentati dallo stesso impianto
di teleriscaldamento.
Dato che lo stabile non si configura come condominio e
non esiste un amministratore né un regolamento di
condominio per il computo dei consumi, è legittimo
soprassedere all'installazione delle valvole termo e dei
contabilizzatori ?
Grazie per la cortese risposta

Buongiorno, ciò che mi stupisce che in questi alloggi di


recente ristrutturazione non siano stati installati o
predisposti sistemi per la regolazione autonoma del calore:
in ogni caso come vengono divise le spese? E come si
regolano le temperature? Al di là della norma, che indica in
generale tutte le abitazioni e non solo i condomini, non
sarebbe opportuno verificare che ci siano predisposizioni o
che comunque il passaggio ad autonomo non sia così
oneroso? Oggi affittare o vendere appartamenti che non
abbiano autonomia termica è molto complicato

EDOATDO

18/4/2016 02:45:10 am

Grazie par la sollecita risposta: la predisposizione esiste


solo nel mini appartamento di recente ristrutturazione. Le
spese vengono computate sulla base dei millesimi di
superficie catastale e la temperatura dello scambiatore di
calore A2A è tarata sulla fascia normale che garantisce
una temperatura media mai superiore ai 20 gradi.
Il problema della vendita o dell'affitto sono secondari in
quanto gli inquilini sono tutti appartenenti allo stesso
nucleo famigliare.
Grazie

Be, allora direi che può rimanere tutto così com'è fino ad
eventuali vendite o subentri.

EDOARDO

18/4/2016 05:36:35 am

La ringrazio molto per la sua cortesia e competenza


cordiali saluti

corrado

28/4/2016 01:53:02 am

sulla questione del'installazione di valvole termostatiche in


ambienti con tubi del riscaldamento scoperti, ho avuto la
sua risposta per cui il tecnico che installa comunque la
valvola in questo ambiente, dovrà tenere conto del calore
che usufruiscono i vari ambienti della mia casa.
Che significa in termini di costo? Mi conviene quindi isolare
i tubi a mie spese?
Grazie

Purtroppo è impossibile quantificare il costo dell'energia


dissipata senza eseguire prima l'analisi di tutto
l'impianto/edificio; sicuramente avere una dissipazione di
calore indesiderata non è mai una cosa positiva, anche per
l'impossibilità di regolare le temperature in modo
adeguato. Fondamentalmente dipende se qual calore in
eccesso a lei serve oppure no; se non le serve faccia
coibentare i tubi che non è una grossa spesa

corrado

13/5/2016 05:15:11 am

Le chiedo cortesemente una precisazione.


In questa piccola stanza, i tubi scoperti, del riscaldamento,
danno senza dubbio un vantaggio di calore a tutto
l'appartamento. Fino ad oggi questo calore "surplus", non
era contabilizzato:
- con l'introduzione della valvole sull'unico termosifone
presente in questa stanza, se tengo a zero la valvola, il
calore emesso dai tubi viene in qualche modo
contabilizzato?
- il tecnico installatore delle valvole, come si regola in
questo caso?
Grazie

Salve Corrado, rispondo velocemente al secondo


messaggio:

- il calore delle tubazioni non può essere tecnicamente


contabilizzato
- il calore delle tubazioni verrà preso in considerazione
durante il calcolo delle nuove tabelle di ripartizione, in
quanto risulta essere un consumo involontario che viene
calcolato con apposite formule: in pratica la sua quota
"fissa" sarà più elevata a causa dei tubi, mentre quella "a
consumo" risulterà inferiore visto che i radiatori verranno
chiusi dalle termostatiche proprio a causa del calore
ceduto dai tubi

MARINA

29/4/2016 12:27:05 am

Buongiorno, la scorsa estate abbiamo installato le valvole


termostatiche sui caloriferi, impianto centralizzato, e
quest'anno, sebbene non sia stato un inverno freddo e
avendo tenuto le valvole sul 3 in due vani e sul 1 o 2 in
altri tre vani, gradi in casa max 20, abbiamo avuto un
consumo più alto dell'anno precedente (in euro 250,00 in
più) come si può fare una verifica per sapere se le valvole
funzionano correttamente?Perché credevo si avesse un
risparmio anzi l'anno precedente avevamo 21°. Grazie
buona giornata

Salve, il risparmio si deve valutare a livello di consumo


condominiale:
sarebbe preoccupante se il consumo totale non fosse
diminuito.
Sui consumi dei singoli appartamenti invece è difficile fare
delle valutazioni, perché la posizione degli stessi influisce
drammaticamente sulle dispersioni e quindi sui consumi:
purtroppo o per fortuna, il sistema dei contabilizzatori
mette in evidenza gli alloggi meno isolati e più sfavoriti
aumentando spesso anche le spese (non i consumi) del
riscaldamento

Dario Giuseppe Martinalli

6/5/2016 09:51:15 am
In estate su che posizione và messa la manopola, avendo
le mie il numero massimo il IIII e dopo una specie di
triangolo oltre la quale la manopola non và. Grazie

Sarebbe consigliabile in estate lasciare tutte le valvole


sulla posizione di massima apertura (temperatura più
alta), questo per prevenire che molti mesi di chiusura
portino al bloccaggio della valvola

alessandro

8/5/2016 10:23:24 pm

Buongiorno, sono in un appartamento e da quando entrato


i dispositivi di rilevamento consumo (credo abbiano una
decina di anni) non funzionano (sul display non si vedono
numeri). Ho chiesto all'amministratore di farli sistemare e
non ha provveduto. Mi ritrovo con dei costi 3-4 volte
superiori a quelli degli altri condomini. Se i dispositivi non
funzionano come fanno a definire il consumo? Oltre a
chiedere ad un legale posso secondo lei chiedere
privatamente ad un idraulico di intervenire? Grazie

Buongiorno, purtroppo se i contabilizzatori non sono in


funzione non c'è modo di conoscere i consumi. Non ho
idea di come abbiano potuto fare le ripartizioni quindi non
le rimane che chiedere maggiori informazioni e se il caso
agire per vie legali

raffaele

23/5/2016 01:46:21 pm

Buonasera, vivo in un condominio con impianto


termosifoni centralizzato, inoltre sullo stesso impianto
tramite apertura e chiusura valvole utilizzo anche i
termosifoni in modo autonomo. Ora il condominio sta
provvedendo ad istallare valvole termostatiche con
misuratori di consumi, ciò significa che non posso usare
piu i miei termosifoni autonomi oppure quando li accendo
pago il consumo anche sul misuratore condominiale? Cosa
posso fare?

Buonasera, non ho compreso appieno il funzionamento del


suo impianto ma proverò lo stesso a darle indicazioni; se il
suo impianto è dotato di una valvola principale controllata
da un termostato posto in casa, con il quale regola a
piacimento la temperatura, le valvole termostatiche non
disturberanno tale funzionamento, mentre i
contabilizzatori avranno la funzione di contabilizzare il
calore che comunque arriva dai tubi condominiali.
Se invece lei possiede una caldaietta autonoma
chiaramente i radiatori che sono collegati a tale caldaia (i
cui consumi lei paga al distributore del gas) non verranno
dotati di contabilizzatori.

raffale

26/5/2016 01:14:20 am

Buongiorno,
il mio appartamento è allacciato alla caldaia centrale
condominiale.
oltre a questo, nelle fasce orarie in cui la caldaia centrale è
spenta, posso alimentare gli stessi caloriferi tramite la
caldaia personale, chiudendo il raccordo tra il mio sistema
con la caldaia condominiale.
in pratica è un sistema semi-autonomo, ossia centralizzato
ma all'occorrenza posso scegliere liberamente di
accendere i caloriferi tramite la mia caldaia.
il quesito riguardava i contabilizzatori (che dovranno
essere per forza montati in quanto sono allacciato al
sistema condominiale) nel caso in cui avviassi i radiatori
con la caldaia personale, fuori dagli orari previsti dal
condominio, tali contabilizzatori misureranno comunque
un consumo dato che i radiatori produrranno calore anche
se questi consumi non devono essere ripartiti
condominialmente ma già pagati al mio distributore
energetico?
grazie

Purtroppo una tipologia di impianto "mista" non è prevista


da nessuna normativa e quindi deve fare una scelta: o
scaldarsi con la caldaia condominiale o staccarsi dal
condominio ed utilizzare la sua caldaia.
Se così non fosse pagherebbe due volte l'energia che i
contabilizzatori registrerebbero quando sta usando la sua
caldaia autonoma

adelle

30/5/2016 08:08:27 am

scusate l'ignoranza ma le valvole consumano energia?Ho


notato un aumento considerevole della bolletta della luce
nel periodo invernale che non trova giustificazioni.... grazie

Come potrebbero consumare energia se non sono


attaccate alla presa elettrica?

Giacomo

2/6/2016 08:16:07 am

Buongiorno a breve installeremo le valvole termostatiche


in condominio per adeguarci alla normativa europea e io
per motivi di lavoro ho deciso di far installare quelle crono
termostatiche e non con i numeri da 1 a 5, leggendo i vari
questi alcuni facevano notare che d'estate la valvola
andrebbe lasciata completamente aperta, ma se installo
quella elettronica non ho la manopola di apertura e
chiusura, come si deve fare? una seconda domanda io
intendo adottare una temo valvola con più variazioni
durante il giorno per motivi di lavoro e' corretta inserire la
temperatura confort a 21 gradi e quella più bassa a 17? vi
ringrazio. Giacomo

Buongiorno, il fatto di lasciare le valvole aperte d'estate è


semplicemente un modo per prevenire bloccaggi, ma le
valvole elettroniche (credo quasi tutte) hanno già un
programma antibloccaggio che a periodi prefissati le fa
aprire e chiudere.
I due livelli di temperatura vanno benissimo, ma solo con
l'uso capirà quali saranno le temperature più idonee alle
sue esigenze

Nel mio negozio verranno istallate le valvole termostatiche


nei quattro termosifoni esistenti. Ho chiesto all'idraulico se
era possibile chiudere le valvole di alcuni termosifoni
(visto il tipo di negozio vendita di fiori e piante) ma la
risposta è stata negativa. A suo dire devo mantenere un
temperatura di 16 gradi.

Salve, e chi può sapere se tenendo le valvole su 16 gradi i


radiatori non siano già praticamente spenti? In ogni caso
non è l'idraulico che decide quali temperature si possono
impostare, semmai è il progettista (obbligatorio)
dell'impianto di contabilizzazione. In ogni caso non vedo
come potrebbero poi impedirle di tenere i radiatori chiusi

FILIPPO

19/6/2016 03:21:45 pm

Nel mio condominio c'è una proposta di installare valvole


Perry da quel che leggo in questo ottimo blog ci sono
soluzioni migliori e che lasciano a ciascuno la libertà di
installare diversi tipi di testine a seconda delle proprie
esigenze e capacità di spesa, mentre le Perry vincolano ad
una regolamentazione termostatica uniforme per
l'appartamento ed in più a spese di gestione del
collegamento. E' corretto quello che ho compreso dei vari
sistemi? E' vero poi che con il Perry l'amministratore può
regolare la temperatura minima negli appartamento?
Grazie della risposta

In realtà Perry produce solo le testine di termoregolazione,


mentre le valvole sono di qualche altra marca e credo
siano anche queste compatibili con l'installazione di altre
testine; poi anche i contabilizzatori credo siano di altre
marche. In pratica il sistema della Perry è simile a molti
altri con testine wireless e cronotermostato, ma poi loro ti
propongono il sistema completo. Onestamente non credo
che l'amministratore possa interagire con le valvole, ma è
possibile che in fase di installazione si possano bloccare le
valvole per avere una temperatura minima

Filippo

20/6/2016 12:17:38 am

Grazie per la risposta adesso vedrò di sostenere che io


voglio non voglio installa un sistema di valvole di quel
genere, ma avere la libertà di utilizzare o meno un sistema
wireless con cronotermostato.

Luca

5/7/2016 03:38:43 am

Salve, avrei un quesito da porvi.


Devono installare le valvole termostatiche ed i relativi
contabilizzatori nel mio appartamento, vi è la presenza di
termosifoni sia piccoli (due elementi) che grandi (5-6
elementi).
Secondo lei aumentando il numero degli elementi dei
termosifoni potrei risparmiare sui consumi?
grazie mille

Salve, il rischio è che avendo radiatori più grandi la


temperatura negli ambienti tenda ad essere maggiore con
un conseguente aumento di consumi. Dal punto di vista
dell'energia consumata dovrebbe essere uguale avere
radiatori "grandi o piccoli" altrimenti ci sarebbero alloggi
più favoriti di altri.
Giuseppe
12/7/2016 05:40:42 am

Salve, vorrei sottoporre il mio caso che credo sia molto


singolare. Ho acquistato, 10 anni fa, un appartamento in
un condominio nel quale i vecchi proprietari, senza il
consenso del condominio, avevano fatto i lavori di distacco
(l'ho scoperto dopo), lasciando un solo termosifone in
comune tra i due impianti, con doppie valvole, in modo da
poter riscaldare quest'ultimo elemento sul centralizzato o
sul condominiale (ovviamente aperto sul centralizzato),
ma questa caratteristica vale solo per questo termosifone.
Per tutti questi anni i vari amministratori che si sono
succeduti, mi hanno sempre obbligato a pagare la quota
condominiale di riscaldamento su base millesimale, poichè
il tipo di distacco effettuato è stato fatto in totale
autonomia, non mi sono mai opposto. Ora con la nuova
legge sulla contabilizzazione, immagino sia corretto che mi
venga installato un solo contabilizzatore sul termosifone in
comune, è corretto? Possono obbligarmi a contablizzare
anche il calore prodotto eventualmente dalla mia caldaia
privata ? E' giusto che io paghi solo il "caldo" prodotto da
quell'elemento ?
Grazie.

Salve, sicuramente il contabilizzatore va inserito sul unico


termosifone connesso, e non ci possono essere
contestazioni su tale punto!!
Quello che mi chiedo invece e se non le convenga
distaccarsi completamente dal impianto visto che le nuove
norme e regolamenti lo permettono senza l'autorizzazione
preliminare del condominio; è sufficiente una relazione da
parte di un tecnico che il suo distacco non comporterà
scompensi tecnico-economici agli altri condomini.
Direi che ha pagato per fin troppo tempo, ingiustamente,
una quota di energia che non consumava

Saluti da Riga!
Grazie per l'informazione super!

Se riusciste darmi una risposta mi farebbe veramente


piacere, Condominio in valle d'aosta l'amministratore
chiede l'inserimento di valvola termostatica: essendo il
condominio predisposto da anni con sistema contaore
individuale, rimane l'obbligo di tale modifica ? Grazie Aldo

Salve, il conta ore individuale non è mai stato valutato


come sistema di contabilizzazione perché l'errore che ne
deriva in fase di ripartizione delle spese è troppo elevato.
Si potrebbe pensare di sostituire il conta ore con un unico
contabilizzatore di calore in ingresso all'impianto ma
bisogna verificare che tale operazione sia tecnicamente e
soprattutto economicamente perseguibile; non escludo
che costi di meno inserire le termovalvole ed i
contabilizzatori sui singoli radiatori

Maurizio

10/8/2016 11:30:30 am

Per onestà dovrebbe ammettere che anche i ripartitori


sono fuori legge, come risulta dall'indagine dell'ENEA e del
MiSE (incertezze tra il 4% e il 16%, tipica 10%) La legge
ammette al massimo il 5%. Non me ne voglia.

Salve Maurizio, qui si discute delle problematiche tecniche


e si cerca di capire come ottimizzare l'uso di ciò che il
mercato ci mette a disposizione. Quello che interessa nello
specifico ai tecnici come me, non sono le discussioni da
azzeccagarbugli sulle varie norme e decreti:
se un conta ore è peggio di un moderno contabilizzatore
(se volete smentitemi), io mi sento di indicare come
soluzione un contatore di calore (meglio se ad ultrasuoni).
Se poi vogliamo discutere su ciò che è scritto sulla
relazione dell'ENEA possiamo farlo in un altro post ma
tanto per dare un assaggio:
< i ripartitori analizzati, infatti, sebbene presentino
caratteristiche generalmente conformi alle normative
europee, possono presentare errori facilmente prevedibili
nelle effettive condizioni operative e di installazione.>
Ciò significa che gli errori di misura derivano in maggior
parte da errori di installazione e non per scarsa qualità dei
prodotti.

isa

22/8/2016 02:22:51 pm

Buonasera Sig. Roello,


il termoidraulico, assieme al nostro Amm. di Condominio,
ci ha sottoposto un preventivo di spesa per la modifica
dell'impianto di riscaldamento a fronte dell'adeguamento
alla normativa europea per un importo di Euro 37.000,00.
Dato che la cifra mi sembra fuori da ogni ragione
(oltrettutto si tratta di un condominio di 14 appartamenti
in un piccolo paese di montagna i cui proprietari ne
usufruiscono per pochi giorni - come nel mio caso- o
settimane all'anno) mi puo' chiarire se i condomini stessi
possono decidere di evitare una spesa cosi' alta e
scegliere di adeguarsi con le sole valvole contabilizzatrii
applicate ai termosifoni? E' accettata una
autocertificazione in questo senso o deve essere sempre
un termoidraulico a rilasciare una certificazione ?
Grazie sin d'ora del chiarimento che vorra' fornirmi.
Isa

Salve, in effetti la cifra sembra abbastanza elevata ma non


avendo idea della tipologia di intervento non posso
confermare che sia un prezzo fuori mercato. Quello che
però di può e si deve valutare (e la norma lo prevede) è la
convenienza economica dell'investimento: quanto spende
il condominio di riscaldamento annuo? Quanto è il
risparmio previsto dopo l'adeguamento? In quanti anni si
ammortizza la spesa? Se trovate un termotecnico che
certifica che l'investimento, nel vostro specifico caso, non
è conveniente ed ammortizzabile in tempi utili, allora si
può evitare la spesa.

Paolo

29/8/2016 07:34:03 am

Scusate se m'intrometto nella discussione. Se ho capito


bene con l'adeguamento dell'impianto c'è un risparmio
economico rispetto a prima?

Paolo

29/8/2016 07:31:31 am

Salve, a breve verranno installate le valvole e i


contabilizzatori.
La mia domanda è di carattere economico. Prima di questo
intervento i riscaldamenti venivano accesi ad orari stabiliti.
Le valvole, almeno nel mio caso, erano totalmente aperte e
la spesa era X. Oggi con questo nuovo impianto, nel caso
decidessi di non tenere al massimo di apertura le valvole, il
valore speso sarà meno di X?

Salve, il concetto è molto semplice: valvole parzialmente


chiuse = inferiore temperatura in ambiente = meno
consumo.
Quello che invece non è così semplice da prevedere è, al di
là del risparmio globale del condominio, quali saranno le
spese dei singoli appartamenti, che a causa delle elevate
dispersioni termiche potrebbero (a parità di temperatura
ambiente) non avere significativi risparmi.

Elena

12/9/2016 09:27:59 am

Buonasera, nel mio condominio sono l'unica ad avere un


boiler termoelettrico e l'amministratore mi ha chiesto se
intendo rimanere collegata all'impianto termoelettrico (in
quel caso dovrò affrontare la spesa di una installazione di
termovalvola e contabilizzatore che si aggira intorno ai
300/400 euro) oppure staccarmi ed alimentarlo sempre
ad energia elettrica. Il boiler è di 80 lt ed in casa siamo
due persone che non hanno gli stessi orari per cui il
consumo di acqua calda non avviene quasi mai in
contemporanea. Cosa consiglia? Il preventivo di
installazione è corretto ed in quanto tempo recupererei il
costo iniziale se decidessi di rimanere attaccata
all'impianto centralizzato? Grazie.

Salve, il mio consiglio è di staccare dal impianto di


riscaldamento per svariate ragioni, una delle quali è
l'impossibilità di regolare la temperatura dell'acqua calda,
soprattutto nelle "mezze stagioni" quando l'impianto
eroga acqua non calda a sufficienza per la produzione
sanitaria.
L'altro consiglio è quello di valutare l'installazione di un
boiler a pompa di calore che le farebbe scendere la spesa
elettrica ad un terzo di quella attuale; quindi invece di
spendere 400 euro inutilmente, ne spenda qualcuno in più
per avere un risparmio reale

EDOARDO

13/9/2016 08:02:42 am

edoardo

13/9/2016 09:33:20 am

La questione posta mi sembra piuttosto interessante, ed


andrebbe quindi approfondita oggettivamente, mentre mi
sembra che tutti esprimano concetti ragionevoli, ma per lo
più condizionati da interessi legittimi personali (ho ancora
da sentire un proprietario di appartamento dell’ultimo
piano che propugni una divisione che non preveda dei
coefficienti correttivi)
E’ naturale che si difendano le proprie visioni, ma mi
sembra che si eviti di entrare nel problema basilare. Quale
sono le ragioni che hanno indotto il legislatore a rendere
obbligatoria l’applicazione di valvole termostatiche? Le
regole applicative sono coerenti con le finalità che il
legislatore si era proposto? L’applicazione di un
coefficiente millesimale favorisce la riduzione dei consumi
energetici?
Partendo da questa domanda mi sembra che le regole
sono state snaturate dalla necessità delle amministrazioni
locali di “piacere ai concittadini”, indipendentemente dalle
finalità proposte.
Oggi la temperatura normalmente indicata è di 20°C con
tolleranza di 2°C. Matematicamente la tolleranza sembra
essere del 10%. In realtà la differenza di consumo tra le
due temperature può essere particolarmente pesante
+200/300%. Nel mio condominio si registrano differenze
notevoli, che a volte raggiungono 10 volte i consumi
minimi (valori K riscontrati) che certamente non si
possono prendere come valori assoluti, ma che fanno
ritenere ragionevolmente che il passare da 20 a 22 gradi
comporta l’inutilità ai fini proposti dal legislatore. Il fatto
poi di applicare una parte del costo del metano in termini
di millesimi, rende meno interessante per le economie di
ogni famiglia l’applicazione per il risparmio non tanto
economico quanto energetico. Sempre nel mio condominio
vi sono consumi che variano tra 100 e 1000. La ns quota
millesimale è del 20% e pertanto, considerando solo il
consumo di metano, la differenza di costo per i consumi
più elevati si riduce da 10 volte a 4,5 volte, per cui si
ottiene che proporzionalmente chi più consuma meno
spende (che mi sembra a parte tutto un controsenso). Per
tornare al problema della coibentazione per gli ultimi piani,
senz’altro viene sollevato un quesito ragionevole, ma che
deve essere analizzato anche sotto altre valutazioni. Il
costo della coibentazione del tetto rispetto a quello delle
superfici laterali è decisamente modesto, e il risparmio che
se ne consegue è irrilevante e tale da non produrre un
ritorno economico (nella generalità dei casi)
Da che mondo è mondo, e non da oggi con l’applicazione
delle termovalvole, il valore di un appartamento in un
condominio, è condizionato non solo da situazioni di
localizzazione del fabbricato, ma anche da la collocazione
dell’appartamento ed altre valutazioni ambientali che
comportano disagi (riscaldamenti, ascensori e
quant’altro), quindi dire che all’atto dell’acquisto non
esistevano le termovalvole non penso possa essere
chiamato in causa. Faccio presente che qualora si dovesse
istallare un riscaldamento autonomo (cosa che molti di
quelli che abitano nei piani alti vorrebbero) i consumi
sarebbero alla discrezione del singolo e probabilmente
sarebbero inferiori, per autocontrollo, a quelli attuali.
Per le migliorie energetiche tanto apprezzate dai
costruttori per evidenti ragioni, c’è da tener presente che
sono particolarmente costose e non sempre consentono
un ritorno in tempi ragionevolmente rapidi, anche perché i
consumi si sono già ridotti per merito delle termovalvole, e
oltretutto la tecnologia attuale è in rapida evoluzione con
materiali di ultima generazione (es. il grafene) che
potrebbero rendere obsoleti in breve tempo questo tipo di
investimenti.
Penso quindi che qualora tutti avessero coscienza che
questi strumenti non sono ne miracolosi ne salvifici, ma
che dovrebbero stimolare per economicità e rispetto
dell’ambiente un risparmio di cui ognuno si debba sentire
attore. Allora forse si potrebbe parlare senza il dubbio che
qualcuno la faccia “pro domo sua”, senza preclusioni a un
sistema più oggettivo possibile(consideriamo anche la
difficoltà tecnica di stabilire coefficienti non discutibili) per
applicare dei correttivi che siano accettati dai proprietari e
dagli altri condomini.
Edoardo

Salve Edoardo, concordo con le sue riflessioni ed aggiungo


che in tanti anni di sopralluoghi nei vari alloggi mi sono
reso conto che la percezione e le abitudini individuali
possono essere così radicalmente diverse da comportare
differenze enormi nei consumi, anche di impianti
autonomi. Regolare la temperatura su 22 gradi invece che
su 18 può raddoppiare i consumi, e posso testimoniare di
avere visto alloggi tenuti a 24 gradi con il cliente che
lamentava ancora di non avere calore a sufficienza. Quindi
più che di valvole o di impianti bisognerebbe iniziare a
parlare di una educazione energetica del riscaldamento,
dei problemi economici ma anche di quelli salutistici
inerenti alle errate abitudini di riscaldamento.

Valter

13/9/2016 09:45:08 am

Dopo aver letto ieri almeno 4/5 dei commenti con


conseguenti sue risposte, commentavo la necessità
dell'adozione di coefficienti correttivi motivandone a mio
giudizio l'esigenza tecnica su immobili degli anni 60/70,
ma anche di equità e giustizia a mio parere. Le avevo al
contempo fatto i miei personali complimenti per l'
encomiabile iniziativa e per le preziose precisazioni. Oggi
mi complimento anche del fatto che già trovo pubblicato il
mio commento. Ciò chiaramente segnala anche un alto
grado di seguimento che le fa onore. Ciò mi sembrava
doveroso. Situazione e domande (ringrazio in anticipo).
Abito in un condominio di 32 app.ti su 2 n° civici uniti in un
unico immobile, 4 unità per piano, due grandi agli esterni,
2 più piccole confinanti fra loro interne. Centralizzato con
caldaia al piano terra del civico sul quale insiste il mio
app.to, collocato all'8° ed ultimo piano. Libero su tutti i lati
e coperto soltanto dal lato Ovest e parzialmente
sud/ovest. Non solo non confinante, ma neanche vicino ad
altri immobili che possano ostacolare i vari venti. Pareti
esterne a due strati con intercapedine d'aria dove passa la
tubatura montante verticale. So già per certo che verrò
penalizzato sia per la quota consumi volontari che per la
quota involontari avendo ampie superfici radianti. Ma non
solo ad ogni intervento tecnico, con relativa fermata e
ripartenza dell'impianto, mi si creano notevoli quantità di
aria nei termosifoni che fanno si che essi si riscaldino solo
per metà circa, uno addirittura necessita di smontaggio e
rimontaggio causa aria e residui vari che si depositano.
Zona con acqua molto "dura" senza addolcitore
condominiale in aggiunta. Ho già negli anni sostituito tutti
i vecchi infissi (tutte porte finestre), con pvc e vetro
camera, nella parte nord/est, dove ci sono le camere
addirittura con doppie finestre sempre in pvc. Verandato il
balcone di cucina, sempre con struttura in pvc. Sopra
sottotetto. Tetto con cabine ascensori sopra i due app.ti
più piccoli. Domande:i radiatori sono in ghisa mediamente
a 12 elementi, uno a 16 elementi. Consigli per il miglior
uso ai fini del consumo/spesa energetica? inserirebbe un
pannello isolante dietro quelli che danno su pareti esterne,
non si incrementa il consumo/spesa così? Se si che tipo?
Ancora leggo di possibilità di applicazione di coibente al
sottotetto, mi è stata consigliata la lana di roccia h.10 cm
da srotolare sul solaio semplicemente appoggiata,
consiglia? Diversa soluzione migliore? Dal momento che la
facciata è a mattoni faccia vista è quindi impossibile un
cappotto esterno? Se si facendolo interno cosa
consiglierebbe? A parte l'utilità del timer e la gradazione,
ai fini della precisione relativa ai consumi si fanno preferire
le valvole elettroniche rispetto alle manuali? Infine
l'Amministratore comunica l'apposizione di contabilizzatori
a 2/3 di altezza, ma (e qui non mi quadra) a 2/3 di
larghezza più vicino alla valvola e non come consigliato in
genere a metà larghezza, ciò mi sembra penalizzi
ulteriormente chi ne farà ampio uso come me, lei cosa ne
dice? Posso appellarmi a qualcosa al riguardo? Non solo
manca la coibentazione nel palazzo, ma le finestrelle ai
piani sono obsolete e chiudono male, ho proposto di
cambiarle in altre di PVC e vetro camera, ma al solito alla
maggioranza sembra non interessare nonostante la
minima spesa rimborsabile al 50 o al 65%, posso
appellarmi a qualcosa per farle cambiare? Non crede sia
giusto ed equo sollecitare una applicazione più estesa dei
coefficienti correttivi in una norma che gioco forza
equipara tutti gli stati membri UE senza distinzione
geografica e soprattutto con storie immobiliari
completamente diverse? Molti Amministratori stessi
concordano sul fatto che in zone temperate sono maggiori
i costi dei benefici a livello generale, costi per nuovi
millesimi, per apparecchiature di durata massima 10 anni,
di lettura consumi per singolo elemento e nel ns caso di
circa 15000 euro per adeguamento impianto, ect. Le
domande sono molte, capisco, ho cercato di non ripetere
le stesse di altri per le quali ha già risposto. La ringrazio
vivamente per quanto mi/ci risponderà. Cordiali saluti.

Salve, purtroppo il messaggio è troppo lungo e le


domande sono troppe: bisogna avere la buona abitudine di
dividere i problemi e non fare dei malloppi che poi nessuno
legge.
Comunque provo a ricapitolare:
- innanzi tutto ogni intervento di isolamento è meglio di
niente, quindi ottima la lana di roccia, e possibile anche
l'insuflaggio di materiale isolante nella intercapedine delle
pareti.
- se ci sono problemi legati al buon funzionamento del
impianto vanno risolti dalla ditta manutentrice
- i contabilizzatori a 2/3 di altezza vanno bene ma a 2/3 di
lato non l'ho mai sentita: magari chiedete le schede
tecniche dei prodotti dove viene spiegata la corretta
installazione
- 15000 euro diviso 32 appartamenti mi sembra una cifra
ragionevole, meno di 500 euro a testa, quindi basterà
risparmiare 50 euro all'anno per ripagare tutto!! Poi le
valvole vanno sostituite ogni tanti anni per mantenere
l'efficienza dei radiatori e la possibilità di intercettarli e
quindi parte della spesa andrebbe fatta! Senza contare gli
incentivi fiscali...

Valter

16/9/2016 06:49:12 am
Grazie. Capisco la sua obiezione, io stesso ringraziavo per
quanto riteneva di rispondere. Pensavo fosse utile
spiegare bene lo stato globale. Le chiedo solo un ultima
cosa in merito alla sua. Ammesso che richiederò senz'altro
le schede tecniche, ma supponendo che la ditta fornitrice
non suggerisse posizioni fisse,.a suo giudizio la
collocazione dei contabilizzatori a 2/3 di larghezza più
vicino alla valvola finirebbe per penalizzare chi come me
dovrà ricorrere maggiormente al riscaldamento, oppure
chi ai piani più bassi ne farebbe un ricorso minore, a volte
minimo? Grazie per tutto e continuerò a seguire.

La collocazione dei contabilizzatori è stata studiata e


definita per misurare una temperatura media del radiatore
durante il suo funzionamento. Questa temperatura può
variare di qualche grado cambiando la posizione, ma forse
la cosa principale è che la posizione si uniforme per tutti i
radiatori: essendo dei ripartitori la cosa principale è che la
posizione sia la stessa per TUTTI i radiatori.

antonio

22/9/2016 05:34:12 am

Salve,
Le chiedo gentilmente se può illustrare come siamo
realmente messi con la legge che impone i termostati e
contabilizzatori. Riusciremo ad avere una proroga secondo
lei?
Grazie

Salve, non saprei che dire: sono ormai diversi anni che
viene prorogato il termine ultimo e non mi stupirei che alla
fine anche questa volta ci fosse un allungamento dei
termini. Quello che è sicuro che nessuno andrà a
controllare e le temute multe come al solito rimarranno
solo uno spauracchio

monica
23/9/2016 06:15:12 am

Buona sera, ho dei contabilizzatori di calore caleffi e ho


notato che dal 15 settembre che si sono azzerati hanno
ripreso a contabilizzare a impianto spento e valvole su lo
zero. Da cosa dipende?? Puo essere qualche
interferenza?? Grazie e saluti

roelloaded@hotmail.com

23/9/2016 06:20:04 am

salve, è tutto normale! si tratta dell'azzeramento di inizio


stagione perché i contabilizzatori visualizzano i consumi
della stagione in corso

monica

23/9/2016 06:27:57 am

Ok ma perche riportano una lettura anche se vil


riscaldamento ancora non e stato acceso??

roelloaded@hotmail.com

23/9/2016 09:14:23 am

l'unica ragione potrebbe essere una fonte di calore nelle


vicinanze del radiatore. Comunque è meglio chiedere
spiegazioni al responsabile impianto

Antonio

23/9/2016 07:35:02 am

Salve, tutto molto chiaro. Vorrei però capire come si riesce


a contabilizzare il consumo di ciascun appartamento.
grazie

Salve Antonio, basta sommare i consumi dei singoli


radiatori:
ogni radiatore emana energia in modo proporzionale alla
differenza di temperatura tra l'ambiente ed il radiatore
stesso, ed è quindi sufficiente misurare in continuo la
temperatura media di ogni radiatore per avere l'energia
consumata

valerio ferrario

27/9/2016 10:35:03 am

Buongiorno
A mia mamma hanno installato recentemente i
contabilizzatori di calore. Nella camera da letto c'è un solo
termosifone molto grande. I tecnici hanno detto che
essendo fuori misura bisognava mettere 2 contabilizzatori
sullo stesso termosifone. Secondo lei hanno fatto bene o
no? Qual'è la misura in centimetri per cui si passa da 1 a 2
contabilizzatori sullo stesso calorifero? Non si rischia così
di raddoppiare la lettura e quindi i consumi presunti? In
fondo 1 contabilizzatore dovrebbe essere in grado di
misurare il consumo sia di un termosifone grande sia di
uno piccolo.... Grazie mille

roelloaded@hotmail.com

27/9/2016 02:45:43 pm

Salve, l'installazione di due contabilizzatori si rende


necessaria quando la lunghezza del radiatore supera
quella massima gestibile dal singolo contabilizzatore. In
realtà la ragione è legata alla temperatura del radiatore
che più è lungo e più a gradazioni diverse tra un estremo e
l'altro. Quindi l'errore maggiore si commetterebbe nel
installare un solo contabilizzatore che misurerebbe una
temperatura media non corretta. Mettendone due
semplicemente si tratta il problema come se i radiatori
fossero due invece che uno, semplicemente inserendo nei
parametri del singolo misuratore la metà della potenza
totale del radiatore originale.
Andrea

29/9/2016 08:20:39 am

Salve, abito in un palazzo con riscaldamento e acqua calda


sanitaria centralizzate. In ogni appartamento è installato
un unico ventilconvettore canalizzato che distribuisce
l'aria calda in tutti i locali. Installeremo un sistema di
contabilizzazione diretta sia per l'acs che per il
riscaldamento. Il tecnico ritiene che in tale situazione non
sia tecnicamente corretto montare le valvole
termostatiche, o sistemi equivalenti, in quanto la macchina
serve l'intero appartamento e non un ambiente con
temperatura uniforme. Ragionamento per me corretto,
quindi chiedo se anche secondo Lei stiamo procedendo in
maniera corretta non installando le valvole termostatiche
o l'impianto risulterà fuorilegge?

Salve, direi che quella della contabilizzazione diretta è


l'unica soluzione perseguibile! Infatti non essendoci
radiatori non si possono installare valvole termostatiche.
Sarà poi un problema del utente posizionare il termostato
in maniera corretta e regolare il flusso dalle varie
bocchette per avere una temperatura uniforme; esistono
comunque dei sistemi di bocchette elettriche regolabili con
termostati ambiente ma in casi di piccoli appartamenti
credo che la cosa risulti inutile.

Stefano

7/10/2016 06:22:54 am

Chiedo scusa ma secondo me c'e' un'incongruenza in


quanto scritto sull'aticolo: si dice espressamente:

Sono esclusivamente due i fattori che fanno aumentare i


consumi:

la temperatura della stanza (più è alta più il


contabilizzatore "va veloce")

le dispersioni della stanza (spifferi, finestre aperte,


mancanza di isolamento, ecc...)

adesso delle due o è valida l'uno o l'altra:

Se io tenessi le finestre aperte e la stanza mi scende a 10


gradi, secondo la prima ipotesi il contacalorie dovrebbe
fatturare meno.

Oppure se io scaldo la stanza con stufette elettriche,


caminetto tremoradiatori e quant'altro, tenedo il calorifero
chiuso, perchè mai il contacalorie dovrebbe fatturarmi
energia NON prodotta dal radiatore stesso ?

roelloaded@hotmail.com

7/10/2016 11:27:07 am

Non sono stato chiaro: il concetto è che più la temperatura


nel ambiente aumenta grazie al calore del radiatore, o
meglio più calore viene ceduto al ambiente dal radiatore,
più il consumo sarà elevato. Avere 22 gradi in una stanza
costa di più che averne 20

Ilaria

10/10/2016 04:21:26 am

Buongiorno,
sono proprietaria di un locale adibito a lavanderia service
che si trova al piano terra di un condominio. Quando ho
acquistato il locale non erano presenti i caloriferi, in
quanto il vecchio proprietario li aveva fatti togliere e io,
per il tipo di lavori che dovevo fare all'interno e per il tipo
di attività non ho ritenuto opportuno installarli. Ora in
assemblea si sta decidendo di installare le valvole
termostatiche e la mia domanda è: sono obbligata anche
io ad installare i termosifoni e conseguentemente anche le
valvole? Possono obbligarmi a farlo? A me sembra pura
follia...
Grazie per la risposta,
Ilaria

Salve, obbligarla ad installare i radiatori non credo


proprio, ma obbligarla a pagare la quota di spese comuni
per la Sua quota di proprietà dell'impianto, questo
sicuramente.

Leonardo

10/10/2016 12:21:10 pm

Buonasera, gradirei sapere se in un condominio di 30


appartamenti in tre edifici, con circa 180 valvole
termostatiche con relativo ripartitore montate, se è
possibile avere un condomino con una valvola non
montata, perché a quanto pare la dislocazione del
termosifone non lo permette.
In questo caso la ripartizione dei conteggi, come dovrebbe
avvenire?
L'amministratore sostiene che occorre fare una media, ma
di cosa?
Grazie per la cortese attenzione.

Salve, la valvola termostatica può anche essere tralasciata


(sono problemi di chi dovrà gestire le temperature) ma il
contabilizzatore va ASSOLUTAMENTE installato come su
tutti gli altri radiatori od apparecchi scaldanti

Leonardo

12/10/2016 01:35:31 pm

.... grazie per la risposta!


Esattamente come la penso io, ma non mi pare che
l'amministratore si stia muovendo in tal senso, continua a
dirmi che il montaggio, forse anche del ripartitore, è
impossibile.
Nel caso l'amministratore mi dovesse confermare che
anche il ripartitore non si può montare, quale soluzione si
potrebbe attuare?
Grazie anticipatamente per la cortese attenzione.

MARIA

11/10/2016 02:37:30 am

Buongiorno ho scritto due anni fa per avere informazioni


che mi sono state date e sono state molto utili.
Volevo comunicare che due anni fa con l'installazione delle
termovalvole in un condominio di tre scale con
teleriscaldamento acceso dalle 5 alle 23 ho pagato euro
1050 con un risparmio di 400 euro.
L'anno scorso avendo avuto un inverno caldo ho speso
euro 405 risparmiando ben 1050 euro.
Nelle camere da letto ho tenuto la valvola a 3 e la sera a
3,5,
nelle stanze che durante il giorno viviamo (cucina e
soggiorno) valvola 3,5/4.
Inoltre quando aprivo le finestre per cambiare aria
chiudevo le valvole tenevo aperto 15/20 minuti circa e
dopo aver chiuso le finestre aspettavo 10 minuti per
riaprire le valvole.
Volevo condividere con tutte le persone che si troveranno
quest'anno con l'installazione delle termovalvole a gestirle
con i consigli che date, a me sono servite molto.
Grazie di tutto.
siete sempre molto gentili e soddisfacenti.
Buon lavoro e buona giornata.
Maria

Buongiorno! Grazie delle informazioni e speriamo che il


prossimo anno sia un altro anno di risparmi!

Franco
3/11/2016 06:56:54 am

Spero che anche nel mio caso i vantaggi economici


rispetto agli anni passati siano così consistenti. Nel mio
condominio le valvole (Caleffi 200 000 manuali) e i
ripartitori (Qundis Q caloric 5.5) sono stati installati solo
quest'anno e i caloriferi sono aperti da una decina di
giorni. Avendo termometri digitali nelle varie stanze e
potendo monitorare la t in relazione alla gradazione delle
valvole, ho notato che per avere almeno 20°C non è
necessario tenere le valvole sul 3 (come da specifica) ma,
almeno nel mio caso è sufficiente metterle sul 2,5 (a cui da
specifica corrisponderebbe un 18° C). A questo punto mi
sorgono alcune domande

- E' normale questa discrepanza (sistematica su tutte le


valvole installate) rispetto ai valori da manuale della
valvola?

- Nella mail di sopra la cosa che mi stupisce di più è che


risparmi così elevati siano stati ottenuti con valvole tarate
su valori fino a 3,5 - 4, tali da produrre T fino a 24 °C e
oltre !!! Che risparmi si potrebbero ottenere allora con
valvole tarate su 2,5 ?

- Sempre nella mail leggo di valvole chiuse durante


l'aerazione delle stanze di durata 15-20'; ma avevo letto
che per l'aerazione di solito bastano 5 minuti e non è
necessario toccare nel frattempo le valvole. E' realmente
così?

Giuseppe

13/10/2016 11:07:55 am

Salve
Abito in un condominio con il riscaldamento centralizzato
e l'anno scorso abbiamo montato le valvole elettrostatiche
e la mia spesa di riscaldamento è praticamente
raddoppiata.
È vero che abito al primo piano sopra l'androne (quindi
non ho nessuno sotto), ma è anche vero che ho
ristrutturato da poco applicando finestre con doppi vetri e
incollando il parquet su pavimenti in marmo.
Mi chiedevo è possibile un incremento così elevato della
spesa, quando invece mi era stato prospettato un
risparmio?
Potrebbe esserci qualche malfunzionamento dei contatori?
Se si...come posso appurarlo?
Grazie.

sara

14/10/2016 05:51:05 am

sinceramente a me del risparmio importa poco se poi devo


passare da un raffreddore all'altro causa casa fredda,
vorrei comunque capire se la valvola impostata sul 5 è
comunque tarata per raggiungere al massimo 22 gradi o
se dipende dalla temperatura impostata nella caldaia
centrale
grazie

Salve, dipende naturalmente anche dalla caldaia centrale,


così come dalla grandezza dei suoi radiatori e non in
ultimo dalle temperature dei locali adiacenti. I raffreddori
si prendono proprio perché si tengono temperature troppo
elevate negli ambienti, poi si esce fuori e lo sbalzo ci fa
ammalare.

Sara

15/10/2016 02:19:02 am

la ringrazio per la risposta, purtroppo dovendo lavorare


seduta, se mi trovo in un ambiente freddo dopo un po'
inizio a non stare bene, non si tratta di sbalzi di
temperatura ovviamente, lo stesso per la notte, quando
leggo di gente che dorme con 15 gradi sinceramente non
so che pensare
è vero che il corpo è coperto, ma la testa e il collo no, per
me dormire a simili temperature significa svegliarsi con
dolorosissimi torcicollo
il mio appartamento mi sembrava adeguatamente
riscaldato, ma con le valvole sento sempre freddo,
comunque in certi locali i 22 gradi non si raggiungono
nemmeno con le valvole impostate al massimo
gli ambienti sono piccoli e isolati da doppi vetri ecc.
dal momento che prima non c'era nessun problema, mi
chiedo come sia possibile che non si riesca a schiodarsi
dai 21 scarsi
l'installatore ha detto che le valvole non sono tarate

Giuseppe D'Angelo

14/10/2016 06:13:21 am

Alessandra

14/10/2016 02:27:01 pm

Buonasera,
innanzitutto grazie, ho trovato qui tutte le risposte alle mie
domande, eccetto una. Mi sono state montate le valvole e i
contabilizzatori da alcuni giorni, ma il display di questi
ultimi è spento. L'idraulico che le ha montate ha detto ad
una mia vicina che era preferibile tenerli spenti per
risparmiare sulle pile. Io vorrei accenderli ma non so come
fare. Immagino però dipenda dal modello. Può dirmi
qualcosa in proposito? Non è preferibile tenere i display
accesi?
Grazie mille e buon lavoro!

In alcuni modelli i display sono sempre spenti a meno di


non premere qualche pulsante che di solito è proprio sotto
il display: poi lo schermo si spegne dopo poco
automaticamente
Roberto Goia

15/10/2016 09:01:58 am

Salve, in quale punto del termosifone va collocato il


contabilizzatore di calore? Lo chiedo perchè ho scoperto
che da parecchio tempo mio suocero, benchè abbia il
regolatore delle valvole termostatiche posizionato sul 5, ha
solo la parte superiore dei caloriferi riscaldata. Credo che
la sonda rivolta verso l'ambiente misuri una temperatura
sfalsata in quanto misura l'aria a contatto della parete
calda senza però tenere conto del fatto che tre quarti della
superficie del termosifone è fredda...I consumi valutati dal
contatore non sono sovrastimati? Grazie

Salve, la posizione normalmente è a 3/4 della altezza del


temosifone: questo perché è stato calcolato che in quel
punto si misura una buona approssimazione della
temperatura media del radiatore. Inoltre trattandosi di
contabilizzatoti/ripartitori quello che conta è che la
posizione sia uguale per tutti gli apparecchi del
condominio in modo che la ripartizione sia omogenea

silvano

15/10/2016 10:08:00 am

Volevo porre una domanda all'esperto, avendo montato


valvole termostatiche caleffi sui termosifoni in un
condominio anni 80 con teleriscaldamento, mettendo le
stesse valvole su posizione 3 i radiatori si spengono e
rimangono freddi sia sopra che sotto, riportando la
monopola a 5 riprendono a riscaldare.Mi chiedevo se tutto
ciò sia dovuto ad un malfunzionamento delle valvole o a
qualche altro motivo. Grazie

Salve, è proprio il funzionamento corretto! Se legge


l'articolo dovrebbe essere chiaro
Federica
17/10/2016 06:29:50 am

Buongiorno nel mio condominio abbiamo installato i


contabilizzatori di calore. Nel mio appartamento ho scelto
di mettere 3 valvole termostatche, una in cucina e le altre
2 sui radiatori della camera. Questo per poter abbassare la
temperatura rispetto alle altre stanze. L' impianto di
riscaldamento è monotubo e le valvole sono posizionate in
basso. Ho verificato che in cucina con una temperatura
iniziale a terra vicino alla valvola di 23 c, il calorifero è
bollente con la termovalvola impostata su 3, mentre è
freddo se impostata su 2. In camera con una temperatura
a terra di 20 c, i caloriferi sono molto caldi con la
termovalvola impostata a 2,5. Preciso che per verificare il
tutto ho chiuso tutte le valvole degli altri termosifoni e ho
verificato prima in cucina e poi in camera. Se ho capito
bene come funzionano le termovalvole, non avrei dovuto
avere i caloriferi caldi né in camera nè in cucina. Lei cosa
dice? Cosa mi consiglia? Grazie e cordiali saluti.

Salve Federica, le testine termostatiche regolano la


temperatura ma la loro taratura dipende molto dalla
posizione della valvola, dal tipo di radiatore, dal tipo di
impianto, etc. Non è un caso che sulla valvola ci siano
numeri e non i gradi. Quindi verifichi la temperatura al
centro della stanza e trovi la posizione adeguata sulla
valvola per mantenere la temperatura desiderata: se una
volta trovata la posizione della valvola, la temperatura
nella stanza rimane costante significa che tutto funziona

MILLY

19/10/2016 04:21:39 pm

Nel mio condominio, nel 2015, c'è stato l'adeguamento


alla legge sul contenimento dei consumi energetici. Negli
appartamenti sono stati installati dei termostati, molto
difficili da gestire, per le varie programmazioni di
temperatura, orari, pause e accensione. E' un impianto
regolato con WI-FI. Sui termosifoni non ci sono manopole
per regolare la singola temperatura dei vari termosifoni
presenti in ogni stanza. Mi è stato detto, dopo il primo
inverno e conseguentemente ad una spesa stratosferica di
riscaldamento, dai tecnici che non posso mai spegnere un
termosifone perchè di fatto aumenta il consumo facendo
lavorare di più quelli che restano accesi, aumentandone
ovviamente il consumo, oltrechè la spesa. L'inverno scorso
ho tenuto spenti tre termosifoni su sette. Abito da sola in
una casa con 6 termosifoni, e non utilizzando alcune
stanze ho ritenuto di tenere spenti quei termosifoni. E',
appunto, stato rilevato che avevo consumato molto di più
e ovviamente speso anche di più. Non è possibile regolare
la temperatura di ogni singolo termosifone perchè non c'è
la valvola con la graduazione da 0 a 5, quindi la
temperatura è uguale in tutte le stanze. Le valvole montate
hanno solamente i tasti on/off, che alla luce di quando
sopra predetto, non si possono usare. Mi chiedo se questo
impianto è a norma, se rispetta la legge, tenuto conto che
per far funzionare al meglio l'impianto medesimo devo
tenere acceso il riscaldamento....pressochè...SEMPRE. Mi
chiedo, e chiedo agli esperti, in questo caso dov'è il
contenimento dei consumi energetici. Ma soprattutto se un
impianto così è a norma. Grazie

roelloaded@hotmail.com

21/10/2016 02:25:20 pm

Salve, onestamente non mi è chiaro come funzioni il


sistema che descrive: in ogni caso la norma prevede che si
possa regolare la temperatura in ogni stanza e se non lo
può fare direi proprio che il sistema è carente

saverio

20/10/2016 10:29:11 am
buongiorno
dovendo montare dei contabilizzatori in un condominio
dove i condomini hanno allacciato i radiatori anche ad
impianti autonomi vorrei sapere se esistono ripartitori
programmabili in modo da "spegnere" la rilevazione dei
consumi durante la giornata e "accenderla" nelle ore serali
quando viene acceso il centralizzato. grazie

roelloaded@hotmail.com

20/10/2016 09:46:46 pm

Salve, si può disabilitare la contabilizzazione in alcuni mesi


ma durante l'arco di una giornata non credo proprio! Ma
soprattutto chi controllerebbe che gli utenti utilizzino solo
l'impianto centralizzato nel periodo opportuno? Quel
sistema ibrido proprio non è previsto ed è ingestibile.

Gianni

21/10/2016 09:02:11 am

Come faccio a sapere il consumo del calore che emana il


radiatore? il numero del consumo che appare sul display
del contabilizzatore cosa vuole significare?

roelloaded@hotmail.com

21/10/2016 02:17:26 pm

Salve, il consumo che viene visualizzato é espresso in


unità di misura come kWh oppure kcal, ma
fondamentalmente è impossibile capire a che spesa
corrisponda quel numero. Infatti il calcolo è frutto di una
ripartizione, cioè bisogna sapere il consumo globale per
poi dividere la spesa tra tutti gli alloggi, o meglio tra tutte
le unità contabilizzate per capire il "peso" dei numeri che
vengono visualizzati

Piero
21/10/2016 10:29:32 am

Domanda : Se nell'arco delle24 ore la caldaia sospende


erogazione secondo gli orari di legge perchè nel mio
appartamento quando si stacca alcuni impianti si
raffredono ed altri mantengono la temperatura come da
impostazione.
Quindi la caldaia non si ferma mai ? Quindi quelli che
restano caldi mantengono anche la registrazione di
consumo . E' Così ?

roelloaded@hotmail.com

21/10/2016 02:12:23 pm

Salve, se i radiatori continuano a scaldare, tralasciando


l'effetto di inerzia termica che mantiene il radiatore caldo
ancora per un certo tempo, evidentemente la caldaia è
accesa. Di conseguenza sia i suoi radiatori che quelli di
altri utenti che mantengono i radiatori accesi, producono
consumo che viene regolarmente contabilizzato

Piero

23/10/2016 02:50:57 am

A Roelloaded che vivamente ringrazio per risposta chiara


ed esaustiva a maggior precisazione chiedo :
Se la caldaia resta accesa anche negli orari di sospensione
di legge debbo dedurre che nei momenti di stacco , se una
parte di impianti si raffredda ed altri NO che le relative
valvole di questi ultimi mal funzionano o sono difettose ?
Quindi è necessaria una taratura diversa o sostituzione
che spetta esclusivamente all'installatore che è l'unico che
ufficialmente puà intervenire .
Se ha ancora pazienza : quando mi dice inerzia termica
significa che la valvola si è già bloccata e quindi non c'è
più registrazione di consumo fino a quando non riprende
per calo temperatura ambiente .
Le valvole che cosa esattamente misurano : la quantità di
acqua calda che transita in quel periodo quindi per breve
tempo se richiesto minimo (18) di temperatura ambiente o
molto (22) naturalmente la durata è sempre in funzione
del volume della stanza , grande o piccola . Questa durata
in totale sarà la base per la fatturazione ?

Buonasera Piero, il fatto che alcune valvole scaldino ed


altre no, potrebbe semplicemente significare che alcuni
ambienti rimangono più caldi ed altri meno, e le valvole
rimangono chiuse perché la temperatura in ambiente è
raggiunta; in alternativa, a valvole chiuse se il radiatore
scalda c'è qualcosa che non va.
I contabilizzatori calcolano il calore ceduto dal radiatore al
ambiente, quindi se il radiatore è più caldo dell'ambiente
c'è trasferimento di energia e quindi consumo

Paolo

24/10/2016 06:45:47 am

Buongiorno,
volevo sostituire tutte le valvole dei radiatori del mio
impianto autonomo, con valvole termostatiche. Ho letto
che bisogna lasciarne una normale che viene utilizzata
come "sfogo" dell'impianto nel caso in cui si chiudono
tutte. E' corretto?
Cosa succede alla calderina se si dovessero chiudere
tutte?

roelloaded@hotmail.com

24/10/2016 11:31:07 am

Buongiorno, dipende dal circolatore della caldaia: se é già


a flusso variabile non ci sono problemi. In alternativa un
radiatore senza valvola, esempio in bagno, è una buona
soluzione
Giorgy
24/10/2016 10:06:03 am

Buongiorno, sinteticamente: contabilizzatore a due sensori


su termoarredo. C'è aria e la parte alta dove è montato è
fredda come se fosse spento, mentre la metà di sotto è
bella calda. Il termoarredo, comunque, scalda bene
l'ambiente, portando la stanza a buoni 21 gradi. Il
contabilizzatore, cosa conta?
Cioè, la differenza di calore tra punto in cui è montato
(freddo) e l'ambiente (21 gradi) me l'addebita?
Grazie

roelloaded@hotmail.com

24/10/2016 11:28:39 am

Salve, in quella situazione il contabilizzatore funziona male


perché la temperatura media del radiatore non è più nella
zona prefissata. Normalmente però in tali situazioni
l'ambiente non raggiunge la temperatura desiderata,
soprattutto quando il clima si fa rigido

Giorgy

26/10/2016 06:05:46 am

Grazie mille per la risposta. Vero che ora sta facendo


caldo, quindi è da vedere in pieno inverno. Ma il succo
della domanda è: poniamo che il sensore sulla piastra
registri freddo, come spento, mentre nell'ambiente ci sono
21 gradi, in questo caso sto pagando?
Grazie ancora

Pina

26/10/2016 05:03:16 am

Secondo me queste valvole sono una gran fregatura. Era


molto meglio prima.
roelloaded@hotmail.com

26/10/2016 12:59:02 pm

Si stava meglio quando si stava peggio

Francesco

1/11/2016 02:27:51 pm

Salve, sono uno studente e vivo in un appartamento


condominiale,con riscaldamento centralizzato. Sono stati
installati recentemente questi contabilizzatori di calore in
ogni radiatore dell'appartamento; volevo sapere: è
possibile sapere, alla fine dei conti, il consumo effettivo di
ogni singolo radiatore? Grazie.

Salve, se intende "alla fine dei conti" per la ripartizione


finale che viene consegnata ai condomini a fine della
stagione termica, certo che è possibile sapere il consumo
e la spesa di ogni singolo radiatore

giorgu

2/11/2016 05:52:24 am

Buongiorno, ho letto (quasi) tutti i commenti e mi è ben


chiaro che le cifre riportate dai contabilizzatori sul display
(per esempio, l'esercizio in corso) sono difficilmente
traducibili in euro. Ma è possibile comunque avere
un'indicazione per avere almeno un'idea di come stanno
andando i consumi? Giusto per capire se sto consumando
molto o poco. Devo aspettarmi un valore a tre, quattro,
cinque cifre? Non so, una qualunque indicazione sarebbe
utile.
Grazie mille

Marc

2/11/2016 07:54:46 am
Il costo della singola unita' e' strettamente correlato con il
consumo totale del condominio e la percentuale di quota
comune fatturata. Disponendo di questi due dati totali e
conoscendo il suo consumo potra' risalire al costo dellla
singola unita' conteggiata dai suoi contabilizzatori. Se
negli anni successivi i consumi totali del condominio suoi
compresi non si discosteranno di molto da quelli dell'anno
calcolato, il valore ottenuto, come spiegato piu' sopra,
potra' considerarlo indicativo per il conteggio della
stagione in corso. Per esempio con questo metodo io ho
calcolato che per IL MIO impianto ogni unita' conteggiata
dai contabilizzatori su ogni singola termosifone
corrisponde a 0,11 centesimi di euro e nwgli ultimi due
anni questa cifra e' sempre scesa grazie alla presa di
coscienza del condominio su come funziona la ripartizione
del calore.

Pina

3/11/2016 05:27:16 am

Nel mio condominio le valvole le ha installate la Techem di


Roma e da allora ci sono stati problemi continui, problemi
mai verificatesi prima. Infatti, in tanti anni che abito
nell'appartamento i termosifoni hanno sempre funzionato
perfettamente.
A Febbraio un tecnico della Techen è venuto a riparare il
termosifone della mia camera da letto e della sala perchè
non si accendevano proprio e abbiamo sofferto il freddo,
previo accordo con un impiegato Techem di Roma (iniziale
del nome F, nome molto comune) che non avrei dovuto
pagare nulla. Per fare un lavoro definitivo c'è un qualcosa
da sostituire ma non si poteva fare fino alla fine della
stagione invernale con i termosifoni spenti. Con
l'impiegato siamo rimasti daccordo che non avrei dovuto
pagare nulla nemmeno per questo lavoro. Ora, a distanza
di 7-8 mesi non sono mai venuti a completare il lavoro e
sembra che non abbiano nessuna intenzione di venire. In
compenso hanno mandato la fattura di circa E50 (non so
dire la cifra precisa perchè ho chiesto la fotocopia
all'amministratore ma ancora non me l'ha data). Poi c'è il
termosifone, di soli due piccoli elementi, del bagno piccolo
che a volte fa un rumore da far tremare la parete. Altri
termosifoni a volte funzionano a volte no, e non hanno
niente a che vedere con la temperatura della stanza o con
l'aria all'interno del termosifone.
Io ho pagato subito e caro per l'nstallazione delle valvole e
mi aspetto che tutti i termosifoni funzionino
perfettamente, ma non è così.
Questo è il servizio che ho ricevuto dalla Techem di Roma.
Quello che ho scritto è tutto vero.

Marc

3/11/2016 07:19:39 am

Premetto che chi le risponde non e' un addetto ai lavori,


ma solo un condomino che in quattro anni anche grazie a
questo forum e al mitico roello ha imparato molto
sull'argomento.
I valori di riferimento che trova sul manuale delle valvole
sono generici. Quelli effettivamente da lei rilevati indicano
che il suo appartamento e' ben coibentato,
presumibilmente riatrutturato di recente e con solidi e
moderni infissi che limitano/annullano le dispersioni.

Quindi direi che lei si trova nella situazione ideale per


realizzare gestwbdo al meglio le sue temperature come ho
fatto uo che infatti volendo in casa 19/20 gradi tengo le
valvole addirittura a 2 e alcune nelle stanze piu' soleggiate
le tengo anche per la maggior parte dell'anno proprio a
zero senza scendere mai sotto i 18 gradi.

Quanto alla necessita' di chiudere le valvole quando si


cambia aria lo trovo del tutto inutile se non dannoso per i
consumi in quanto nei cinque minuti aufficienti per
cambiare l'atia nella maggior parte dei casi non vi saranno
variazioni di temperatura in alcun modo rilevanti al fine dei
consumi

Franco

3/11/2016 03:31:30 pm

Marc: "Quindi direi che lei si trova nella situazione ideale


per realizzare gestwbdo al meglio le sue temperature come
ho fatto uo che infatti volendo in casa 19/20 gradi tengo
le valvole addirittura a 2 e alcune nelle stanze piu'
soleggiate le tengo anche per la maggior parte dell'anno
proprio a zero senza scendere mai sotto i 18 gradi."

La ringrazio per la risposta. In effetti la mia casa non è nè


troppo recente (1970) nè ristrutturata. Però ha il
vantaggio di avere tutta la zona soggiorno, sala pranzo
cucina esposta verso sud-est, e 2 camere da letto su 3
esposte verso sud-ovest, quindi con il tempo buono gran
parte delle camere prendono sole per qualche ora al
giorno. L'altra camera non è in queste condizioni ma
tenendo la porta aperta può equilibrare la T con quella del
resto della casa. La situazione più favorevole in assoluto è
in cucina; qui a tutt'oggi dopo più di 10 gg il ripartitore
segna 0 !! Infatti il calorifero non si è mai acceso con la
manopola sul 3, che era il settaggio iniziale che avevo fatto
e quindi a maggior ragione anche con i settaggio
successivo a 2,5 !! Ho dedotto che questo dipenda dal
fatto che in cucina, oltre agli apporti specifici e
temporalmente localizzati da parte di fornelli, lavatrice,
lavastoviglie e microonde, c'è l'apporto costante di un
frigorifero con congelatore da 278 KWh all'anno. Questo
da solo corrisponde a circa 0,7 KWh al giorno che è
confrontabile con il consumo dei ripartitori di altre stanze.
C'è anche da dire che in questi giorni il tempo (Genova)
non è stato particolarmente freddo; diciamo sui 5° notturni
i primi giorni e 14/15° notturni dopo e di giorno di più.
Quindi credo che quando le T scenderanno
sistematicamente a pochi gradi il consumo salirà
parecchio. Comunque se il bel giorno si vede dal mattino
...

"Quanto alla necessita' di chiudere le valvole quando si


cambia aria lo trovo del tutto inutile se non dannoso per i
consumi in quanto nei cinque minuti aufficienti per
cambiare l'atia nella maggior parte dei casi non vi saranno
variazioni di temperatura in alcun modo rilevanti al fine dei
consumi"

Sì credo anch'io che sia così e infatti è proprio così che mi


sono comportato finora.

eugenio

4/11/2016 05:40:34 am

volevo chiederle ho un'appartamento al secondo piano gli


alloggi sono quattro per parte su quattro piani non e'
abitato e quindi termo sempre spenti quanto paghero' di
quota per il riscaldamento grazie

Marc

4/11/2016 07:29:11 am

Salve, provo a risponderle io. La quota comune e' il


prodotto della percentuale di quota comune dei consumi
totali del condominio diviso tra i condomini. La
percentuale e' ovviamente quella decisa in assemblea di
condominio. Quindi ipotizzando che la vostra quota
condivisa sia del 35 per cento, la sua quota sara' il 35 per
cento consumi totali divisa per il numero di condomini. Il
fatto che le valvole dei suoi appartamenti non abitati siano
a zero incide limitatamente al minor consumo che in
questo modo l'intero condominio va a realizzare.

Fabrizio

4/11/2016 12:43:49 pm
Il condominio ha montato valvole termostatiche e
comtabilizzatori. Ho notato che con la valvola posizionata
sul tre la parte bassa del termosifone è appena tiepida
mentre la parte alta è calda. Considerando che il
contabilizzatore è posizionato con il centro a 20cm dalla
punta di un termosifone lungo quasi 90cm , quindi nella
parte calda degli elementi,mi chiedo se il consumo
registrato è simile o inferiore a quello sarebbe
eventualmente registrato con la valvola al massimo quindi
con tutto il termo caldo. Grazie.

Franco

4/11/2016 02:54:34 pm

Sono nuovo del forum ma provo a rispondere in base a


quello che ho capito (così se c'è qualcosa di sbagliato)
potete rettificare.

- Riguardo alla posizione del ripartitore è strano che sia


così sbilanciato verso la valvola. A casa mia è messo al
centro orizzontale mentre verticalmente è messo circa a
3/4 dell'altezza (e mi sembra di aver capito è quello che
succede di solito). Forse il tipo di termosifone e/o di
impianto è tale che la T media è meglio rilevata in quel
punto; comunque chiederei lumi all'installatore.

- Il fatto che il termosifone abbia calore decrescente verso


il basso dovrebbe essere sintomo che le cose vanno bene:
nel calorifero entra la quantità di acqua giusta per far
riscaldare l'ambiente senza fare uscire dal detentore
acqua ancora calda che "non ha fatto il suo dovere".

- Credo che in caso di termosifone "a manetta" tutto caldo


il ripartitore misurerebbe comunque un valore molto
maggiore. In primo luogo probabilmente la T sarebbe
maggiore (e quindi anche il delta_T). Ma soprattutto nel
caso a T decrescente il tempo di permanenza aT alta
sarebbe inferiore.
eugenio

5/11/2016 02:08:08 am

grazie

Andrea

5/11/2016 07:39:29 am

Salve ma questa legge va in vigore dal 2017??? E da


quando posso iniziare a risparmiare???

Franco

6/11/2016 03:16:43 pm

Buonasera a tutti. Sto cercando di capire meglio come


funziona il sistema di ripartizione appena installato nel
condominio già parzialmente descritto in un altro
messaggio:

- Valvole termostatiche Caleffi 200000

- Ripartitori di calore Qundis Q Caloric 5,5 posizionati su


ciascun termosifone (centro orizzontale e 3/4 verticale),
tarati per funzionamento a 2 sensori e comunicazione
wireless Q Walk.
Il codice visualizzato sul display del ripartitore è FC 2.2 s
indicante 2 sensori c-mode e q walk.

Ora il display visualizza anche il cosiddetto livello di


valutazione k (livello k) che è diverso per ciascun
termosifone e a quanto ho dedotto dal manuale dovrebbe
tenere conto dei fattori KQ e KC del termosifone ed essere
quindi l'unica costante da moltiplicate per la delta_T
misurata dai 2 sesori.

Tuttavia non sono riuscito a trovare alcun documento che


spieghi come quest livello k viene calcolato a partire dalla
potenza del calorifero e del suo accoppiamento con il
ripartitore. Qualcuno ha informazioni al riguardo?

Un'altra domanda è: il valore di consumo attuale misurato


dal display (è il 1° valore visualizzato ciclicamente)
corrisponde (all'incirca) ai KWh consumati fino a quel
momento o è una cosa completamente diversa? Grazie

roelloaded@hotmail.com

9/11/2016 01:50:46 pm

Salve, ci sono appositi database contenenti le tipologie di


radiatori ed i relatuvi k associati. Quella che si legge sul
contabilizzatire è un energia di solito espressa in kWh
Franco

9/11/2016 02:44:49 pm

Grazie per l'informazione. Integrando con l'info trovata


qui:
condominiferrari.it/contabilizzazione/Scheda-tecnica-
Q-Caloric-5-viessmann.pdf
mi sembra di aver capito che il valore di consumo
visualizzato viene calcolato con una formula del tipo:

E = K x (Tcalorifero - Tambiente)^p dove p è un esponente


fisso.

A sua volta il K viene calcolato da una tabella (presente in


un "Allegato F") a partire da un Ktot a sua volta calcolato
come:

Ktot = KQ x KC x KT x KA con:

KQ: tipo, forma costruttiva, dimensioni del termosifone,


potenza normalizzata in KW

KC: tipo di termosifone, tipo di montaggio, montaggio sul


termosifone o a parete, scelta
del
sistema di misura a 1 o 2 sensori KT: configurazione della
temperatura ambiente(*), di regola 1
KA: tipo di allacciamento del termosifone(*), di regola 1
E questi parametri sono accessibili in databases dal sito
qundis (ma solo per gli utenti registrati, quindi credo gli
installatori non i semplici condomini).

La cosa che mi sfugge è perché la tabella di conversione


da Ktot a K non è a sua volta presente nel database ma si
rimanda invece ad un Allegato F separato (che però non è
scritto dove è reperibile).

Buon giorno, nel mio condominio stiamo per installare


oltre alle valvole termostatiche anche i contabilizzatori
wireless per la ripartizione di spesa. Essendo contrario
all'installazione di apparecchiature wireless, posso
richiedere che mi vengano installati (se esistono)
CONTABILIZZATORI MANUALI (o comunque che non
emettono onde elettromagnetiche di continuo ma ad
esempio solo una volta al giorno)? Ovviamente provvederò
io stesso a comunicare le letture all'amministratore o chi
per lui.
Grazie mille.

roelloaded@hotmail.com

9/11/2016 01:45:39 pm

Salve, i contabilizzatori comunicano tramite radio frquenza


intorno ai 800 Mhz non più di 2 volte al giorno per pochi
millisecondi. La sua televisione produce inquinamento
elettromagnetico di molto superiore

Franco

9/11/2016 02:54:08 pm

Aggiungo che la trasmissione non è continua nel tempo


ma avviene ogni tanto. Per esempio ho trovato queste
specifiche per i miei ripartitori Qundis Q caloric 5.5:

In S-mode - walk by:

ogni 128 sec (dalle 8 alle 18)


In C-mode - walk by:

ogni 112 sec (dalle 8 alle 18)


Quindi una trasmissione ogni circa 2 minuti

In effetti i modelli walk-by devono trasmettere con


maggiore frequenza ma la durata e la potenza del segnale
è totalmente irrisoria. Parliamo di apparecchi le cui
batterie devono durare 10 anni

Buongiorno,
la spiegazione è molto chiara, ma volevo sapere se, nel
mio caso dove mia moglie lavora da casa, quindi vorrebbe
mantenere l'ambiente sempre caldo, dovesse mettere le
Valvole sempre su 5 (il massimo) il consumo finale in
termini monetari, sarebbe uguale a quello avuto senza
valvole?

mi spiego, prima delle valvole, i caloriferi andavano al


massimo e nelle spese condominiali si pagava il consumo
in base ai millesimi. Oggi con le valvole (le abbiamo
appena messe), se dovessimo lasciare sempre a 5, il costo
finale sarebbe uguale a quello pre-valvole? Oppure vi è
una ripartizione diversa del consumo sui millesimi?

Grazie mille

Franco

11/11/2016 11:59:54 am

Provo a rispondere per quel che ho capito. Mettere le


valvole a 5 equivale (a meno che la T di casa sia già a 28°
C .... :-) ) ad averle sempre aperte; corrisponde quindi ad
avere valvole manuali lasciate sempre aperte. Ipotizzando
che la suddivisione millesimale precedente rispecchiasse
esattamente la % di suddivisione dell'energia calorica, per
avere con il nuovo sistema lo stesso consumo personale
occorrerebbe che TUTTI i condomini lascino le valvole sul
5 in modo che il consumo totale di E sarebbe simile
(ipotizzando a sua volta che con il vecchio sistema tutti
tenessere le valvole sempre aperte). Se questo non
succederà (e sicuramente non succederà perché che la
maggior parte dei condomini terrà le valvole termostatiche
sul 3) chi terrà tutte le sue valvole sul 5 verrà a spendere
di più rispetto agli altri perché il consumo totale di E sarà
inferiore mentre il consumo personale sarà circa lo stesso.
Al massimo (ma non ci giurerei) spenderebbe circa lo
stesso in termini assoluti, ma anche questo è da vedere
perché ci potrebbe essere una ripartizione sfavorevole
delle spese fisse e delle dispersioni. Ma su questo lascio la
parola a chi ne sa di più.

Franco

11/11/2016 12:05:08 pm

Aggiungo che per avere una T desiderata si agisce sui


valori delle valvole; il 3 è circa 20°, il 4 24° ecc. In realtà
come detto in altri post si tratta di fare delle prove avendo
termometri nelle varie stanze e calibrando il valore sulle
valvole in base alle T misurate e alle condizioni esterne.
Quest'ultimo punto è importante; per avere 22° reali con T
esterna di 16° può bastare un valore di 2,75 mentre con T
esterna di 5° magari ci vuole un 3,75

Maurizio

11/11/2016 12:59:48 pm

Quindi se al variare della temperatura esterna dobbiamo


variare anche la taratura della valvola, ciò significa che
queste valvole non svolgono il loro compito di
stabilizzatore della temperatura interna, comportandosi
quasi come un normale rubinetto; questo dipende dal fatto
che le valvole sentono principalmente la temperatura del
radiatore e non quella effettiva della stanza se posizionate
al posto dei vecchi rubinetti, dimostrandosi una
"buffonata" tecnica.

Franco

12/11/2016 05:23:31 am

Non è proprio così. E' vero che le valvole sentono la T


ambiente nella zona vicina al termosifone ma "a regime"
(cioè dopo un tempo di adattamento) questa non è molto
diversa dalla T nelle altre parti della stanza. Il problema
della sovra-dimensione della regolazione della valvola
dipende dal fatto che, soprattutto con T esterna bassa e
scambi di calore negativi verso l'esterno, se si parte da
una T ambiente più bassa (per esempio al mattino dopo
una notte di termoosifoni spenti) occorre molto più tempo
perché la stanza si scaldi. Alzando il valore di regolazione
si accelera parecchio questo transitorio (che altrimenti
sarebbe di molte ore) arrivando prima alla T voluta.
Chiaramente il fenomeno è molto più evidente in caso di
isolamento non perfetto delle finestre; in questo caso con
T esterna molto fredda è come se ogni finestra fosse un
contro-termosifone che allunga di molto il T di
adattamento della T. Non posso fare la verifica diretta
perché il mio sistema ha i sensori sulle valvole, ma
sospetto che la stessa cosa si verifichi anche con sistemi
che prevedano i sensori posti a distanza dai termosifoni
stessi.

Maurizio

12/11/2016 06:24:59 am

Lasciamo perdere i periodi transitori, che dovrebbero


essere evitati tenendo acceso il riscaldamento H24 (la
limitazione degli orari per legge era valida quando ancora
andavamo a carbone, ma la semplice centralina in caldaia
li rende inutili). Prova a mettere un termometro tipo
datalogger nel punto dove si posizionerebbe il sensore
della valvola e guarda le curve di andamento nel tempo
delle temperature misurate confrontandole con analoghe
curve della temperatura di ingresso dell'acqua del
radiatore: la curva dell'aria insegue perfettamente la curva
dell'acqua. quando l'acqua è intorno ai 70 °C l'aria è
intorno ai 30 °C; se tariamo la valvola troppo bassa si crea
un loop che non fa salire la temperatura della stanza oltre
certi limiti (ci sono lamentele in tal senso). Si spiega
perché i costruttori hanno dovuto alzare la taratura a ben
28 °C in posizione 5, ammettendo indirettamente che la
valvola sente principalmente la temperatura del radiatore
e non quella della stanza, fallendo completamente il suo
compito.

Salve, è impossibile stabilire come varieranno le spese.


Normalmente a seguito della installazione delle valvole si
produce un risparmio globale del 20/30% ma come
questo risparmio venga poi ripartito tra gli alloggi è
difficile prevederlo: di solito risparmiano gli alloggi meglio
isolati e con meno pareti sul esterno

Nicola

11/11/2016 07:19:38 am

Salve, nell'appartamento in cui vivo sono già state


installate le termovalvole e i contabilizzatori da un anno.
Lo scorso inverno ho utilizzato poco le valvole (erano
quasi sempre a 0) tra cui una in particolare che non ho
mai aperto (l'ho aperta solo per vedere se funzionava),
eppure quando è venuto il tecnico a rilevare i consumi,
anche sul contabilizzatore che non ho mai usato, ha
rilevato dei consumi. E' possibile che il contabilizzatore
rilevi il calore dell'ambiente anche se la valvola è a 0?? E
se così fosse io pago per qualcosa che non consumo??

Franco

11/11/2016 12:12:28 pm

E' possibile se la T esterna è stata rigida. La posizione 0


non corrisponde a valvola chiusa ma ad una T minima che
per le valvole Caleffi e 0° (probabilmente anche per le
altre).
Questo significa che se la T esterna scende sotto lo 0 (per
es - 5°) il calorifero si accende per portare la T della
stanza a 0; in questo periodo il ripartitore "sente" una
differenza di T Tacqua-Tambiente e contabilizza l'avvenuta
cessione di emergia termica all'ambiente.

Maurizio

11/11/2016 01:09:25 pm

E quindi noi dovremmo pagare le nostre bollette basandoci


su questi sistemi completamente inaffidabili che la
direttiva MID, entrata in vigore a fine ottobre, mette
completamente fuori legge.

Marc

11/11/2016 01:21:34 pm

Lei confonde lo zero delle valvole caleffi e molte altre con


la posiione Antigelo. Zero e' zero e in nessun caso quando
e' su zero viene prodotto calore.

Franco

11/11/2016 01:59:04 pm

Nelle Caleffi alla posizione 0 corrisponde proprio a 0°C


come da specifica (v. pag.26):

http://www.caleffi.com/sites/default/files
/certification_contracts/idraulica_13_it.pdf

La posizione * corrisponde a 7 °C

Roelloaded

15/11/2016 03:48:00 am

Salve, di che consumo stiamo parlando? Qualche decina?


Centinaia di unità? Se é stato aperto anche solo per
qualche ora è chiaro che avrà un consumo. In altri casi è
possibile che la valvola abbia trafilato, magari a causa di
una eccessiva pressione della pompa
Saverio

11/11/2016 07:31:40 am

buongiorno
in un condominio tutti i radiatori sono allacciati sia al
centralizzato (a destra) che a impianti autonomi a sinistra.
E' possibile programmare i ripartitori affinchè misurino i
consumi solo entro determinate fasce orarie
(corrispondenti agli orari di accensione del centralizzato)?

Franco

15/11/2016 01:05:39 am

Dico la mia. Se questo collegamento riguardasse solo un


appartamento del condominio temo che non ci sia nulla da
fare. Se invece, come sembra dalla domanda, tutti gli
appartamenti del condominio sono in questa situazione la
cosa sarebbe tecnicamente fattibile anche se non
semplice. Se i ripartitori fossero come quelli in casa mia,
che trasmettono in wireless nella fascia oraria 8-18m, si
potrebbe far corrispondere questa fascia all'apertura del
centralizzato e per chiedere alla ditta che effettua la
contabilizzazione di sommare giorno per giorno solo la
differenza tra le letture delle 18 e quelle delle 8. Non so
però se le ditte sono organizzate per farlo.

La domanda a monte però è: per quale motivo un


condominio ha fatto questa scelta ibrida di avere due
alimentazioni su ogni termosifone?

Non mi risulta esistono prodotti in grado di fare ciò.


Bisogna decidere se utilizzare un impianto o l'altro

Franco

15/11/2016 07:05:43 am

Credo anch'io che non ci siano partitori in grado di fare la


contabilizzazione separata. E infatti io non mi riferivo ai
partitori; questi si limitano a inviare dalle 8 alle 18 le
letture dei consuimi totali. Il calcolo scorporato dei
consumi centralizzati dovrebbe invece essere fatto
separatamente dalla ditta di controllo:
1) Acquisendo su base giornaliera i dati delle 8 e delle 18
di ciascun termosifone
2) Usando per la contabilizzazione centralizzata la
differenza tra il dato delle 18 e il dato delle 8 (periodo in
cui il riscaldamento sarebbe centralizzato.
(Questo sempre nell'ipotesi che il riscaldamento
centralizzato venga fatto andare dalle 8 alle 18; in caso
contrario si potrebbe forse riprogrammare i partitori su
altre ore).
La cosa potrebbe essere teoricamente fattibile, ma come
dicevo la ditta di controllo dovrebbe attrezzarsi per calcoli
off-line.

Chiara

17/11/2016 08:41:19 am

Buongiorno,
le scrivo per chiederle un parare: nel condominio sono
state installate le termovalvole, ma un condomino ha fatto
installare le valvole solo su alcuni termosifoni in quanto gli
altri erano irraggiungibili perchè nascosti o inglobati nelle
armadiature. Questo cosa comporta? che lui non paga
quanto consumato da quei caloriferi o paga di più? è
comunque fattibile una scelta del genere?
La ringrazio per la risposta,
Chiara

Salve, se mancano solo le termovalvole ma i


contabilizzatori sono installati regolarmente, allora sarà
solo un problema di chi utilizza l'impianto riuscire a
regolare la temperatura con le sole valvole manuali. Se
invece mancano anche i contabilizzatori il lavoro non
risulta eseguito a dovere e bisogna rimediare
Flavia

21/11/2016 12:52:21 am

Buongiorno,
Salve, nell'appartamento in cui vivo sono già state
installate le termovalvole e i contabilizzatori. Sono della
marca Siemens entrambi.Non riesco a capire come
funziona il contabilizzatore in quanto nel display appaiono
diversi numeri esempio 00026(che immagino sia il
consumo?).
Il modello é WHW542-D2915. Inoltre ho notato che
girando la termovalvola si sente un rumore se la metto a 4
o 3 e anche avvolte rumore forte che proviene dal
termosifone. Inoltre se la manopola è sul 3 non si
scaldano soltanto a 4 o 5 cosa potrebbe essere?
Grazie per la sua gentile risposta.
Saluti

Piero

21/11/2016 02:07:55 am

Buongiorno, c.a Roello od Altri


contabilizzazioni consumo : a tal fine gradirei capire che
cosa la valvola recepisce e segnala, fra i vari dati segnalati
nel display uno è progressivo quindi ritengo sia la base per
il consumo .
Domando : all’accensione il calorifero aumenta
rapidamente di temperatura per un certo tempo fino al
raggiungimento di quella impostata, poi decresce fino a
mantenere un calore basso ritengo di mantenimento fino
ad eventuale stacco.
Bene : la valvola (numero progressivo) raccoglie il tempo o
durata di collegamento indifferente alle variazioni di calore
o ne tiene conto in considerazione di un maggior o minor
consumo quindi costo, variando o rallentando la
progressione della numerazione ? Se non ne tiene conto
significa che il costo è identico sia che il calorifero sia più
meno caldo naturalmente sempre in funzione della durata
di collegamento .

Curiosità : se è indifferente alle variazioni di calore allora


per raggiungere una determinata bassa temperatura è
meglio partire con la valvola al massimo per raggiungerla
velocemente e ribassarla poi al raggiungimento della
temperatura voluta od invece impostare la valvola alla
temperatura bassa voluta con i conseguenti più lunghi
tempi di uso. Questo sempre in relazione ai relativi
consumi e costi .

Salve, il contabilizzatore misura l'energia termica ceduta


dal radiatore all'ambiente, rilevando una temperatura
media del radiatore. La valvola non è un acceleratore su
cui smanettare: si imposta una temperatura ambiente
desiderata e quando viene raggiunta la valvola
automaticamente diminuirà il flusso all'interno del
radiatore.

pietro

21/11/2016 02:43:11 am

all interno del mio alloggio sono state istallate le valvole


termostatiche e i ripartitori,solo su 5 dei sette termosifoni
(su 2 termo non e stato possibile istallarli per motivi di
spazio)come saranno contabilizzati i termosifoni privi di
valvole. grazie pietro

Salve, non è contemplata una situazione simile. Bisogna


montare i contabilizzatori su TUTTI i radiatori, a meno che
questi non vengano esclusi tramite chiusura e piombatura

PierPa

26/11/2016 01:25:15 am
Buongiorno, non ho trovato nei commenti precedenti la
risposta al seguente dubbio:
tra tutti, ho un solo radiatore in nicchia sotto marmetto e
finestra. Ho notato che il suo contabilizzatore corre più
degli altri, pur essendo il radiatore più piccolo e la testina
impostata come gli altri. Immagino possa dipendere da
come è stato parametrato il contabilizzatore (mi par di
capire che radiatori in nicchia sotto mensole e finestre
sono penalizzati). Ora, ho da qualche giorno coibentato
molto accuratamente la nicchia, con pannelli isolanti
dietro, ai lati del radiatore e sotto la mensola (che infatti
prima si riscaldava mentre ora resta fredda). La domanda
è: dovrei avvisare amministratore e ditta per cambiare i
parametri del contabilizzatore ora che la nicchia è
coibentata?
Grazie mille.

Salve, il radiatore è parametrizzato secondo le proprie


caratteristiche di potenza, materiale e forma. Il fatto che
intorno ci sia più o meno coibentazione non cambia questi
parametri: semplicemente isolando la struttura, il
radiatore raggiunge prima la temperatura e si spegne
prima

PierPa

27/11/2016 09:38:19 am

Grazie della risposta. Il dubbio mi veniva perché i tecnici


hanno compilato una scheda (che ho firmato) con tutti le
caratteristiche dell'appartamento, compreso il fatto che i
cassonetti degli avvolgibili sono coibentati, o che alcune
pareti sono state ispessite con cartongesso. Per questo
credevo che tutto finisse nel calcolo delle unità.

NIcola

29/11/2016 11:10:45 am
salve, ho un problema:
noi abbiamo tutti le valvole termostatiche chiuse a 0 (zero)
e finora mai aperte e 2 termosifoni chiusi direttamente
dalla chiave a brugola che a detta del tecnico NON deve
far entrare acqua nel radiatore.
I contabilizzatori possono conteggiare le calorie ???
I contabilizzatori possono conteggiare le calorie anche sui
radiatori chiusi dalla chiave a brugola che impedisce
all'acqua calda di entrare nel radiatore???
grazie mille della risposta

Salve, in teoria non possono conteggiare perché non c'è


trasferimento di calore: in realtà ho assistito ad un caso
particolare in cui un impianto a monotubo, anche con le
valvole chiuse, quest'ultime (che fanno da bypass per i
radiatori successivi) rimanevano molto calde e per
conduzione il radiatore si intiepidiva leggermente. In
questi casi particolari il contabilizzatore può alla fine
dell'anno avere contabilizzato diverse unità

ANTONIO

6/12/2016 08:59:12 am

Salve, come si può fare a limitare la temperatura MAX (22


gradi) in n. 6 Testine Termostatiche DANFOSS, RAS-C2,
013G6040? E' necessariamente lavoro dell'idraulico? C'è
un Sito Web che mostra con immagini come si fa? Tutti i
suggerimenti sono ben accetti. Grazie e cordiali saluti.
ANTONIO

Salve,
le istruzioni le trova qui ma non parla di limitazione della
temperatura: sicuro che siano predisposte?
http://heating.danfoss.com/PCMPDF
/013R9355_RAS_C2_Keymark_VISXM302_.pdf

Franco
7/12/2016 03:44:03 am

La limitazione può avvenire solo indirettamente fissando la


valvola ad un numero max tra quelli possibili (da 1 a 5).
Non so in quel tipo di valvole; nelle Caleffi basta agire sulle
ghiere mobili della valvola facendo affacciare il simbolo
con il numero ad un simbolo nella ghiera dietro. E' quindi
un'operazione che non richiede l'idraulico e può essere
fatta da tutti.

marisa

9/12/2016 09:25:37 am

volevo sapere se i contabilizzatori emanano


continuamente onde radio o solo nel momento in cui
vengono collegati alla centralina del rilevamento del
consumo

roelloaded@hotmail.com

14/12/2016 12:40:13 pm

Salve, dipende dai modelli ma normalmente emanano per


pochi millisecondi ogni ora su di una radiofrequenza vicino
agli 800 Mhz, quindi nel contesto delle normali apparecchi
radio

Giovanni

16/12/2016 05:11:47 pm

800 Mhz (circa 35 cm è una banda di frequenze utilizzata


di solito per la telefonia ed i Ponti Radio e non ha effetti
dannosi.
Le frequenze radiofoniche arrivano al max a 108 Mhz (Vhf
circa 3 metri)
Le frequenze dannose sono quelle molto più alte ed con
potenze elevate...
giuseppe
14/12/2016 12:25:57 pm

Nel mio condominio, anche lasciando impostato le valvole


al 5 la temperatura non sale oltre i 20°. Ho letto che 20
dovrebbero corrispondere alla posizione 3, 24 a quella 4 e
28° alla 5. E' vero? In base a una legge?

roelloaded@hotmail.com

14/12/2016 12:31:07 pm

Salve, i numeri sulle valvole corrispondono alle


temperature che ha elencato: il problema è che se i
radiatori non scaldano a sufficienza le valvole possono
anche essere tutte aperte ma il calore non soddisfa
l'ambiente. Quindi bisogna capire se i radiatori sono
completamente caldi e se la temperatura dell'acqua è
quella richiesta per soddisfare la richiesta.

giuseppe

16/12/2016 06:08:34 am

I radiatori sono completamente caldi. evidentemente è la


temperatura impostata in caldaia a non essere sufficiente
per rispettare quei valori. In questio casi cosa si può fare?
Far presente il problema all'amministratore? Ma sulla base
di quali disposizioni? Può sempre dirmi che comunque è
sufficiente che la temperatura non scenda mai sotto i 18°.

Franco

23/12/2016 06:11:14 am

Come ha già detto R. dipende dalla potenza calorifera dei


radiatori e se sono in grado di controbilanciare le
dispersioni verso l'esterno che a loro volta dipendono dalla
coibentazione della superficie esterna e dalla T esterna. Se
le pareti/finestre disperdono molto calore e/o la T esterna
è bassa in base al calore max che può essere erogato dai
caloriferi ci sarà una Tmax interna oltre la quale i caloriferi
non ce la fanno a scaldare di più la casa. E' la T interna per
la quale il calore disperso (che aumenta con la T interna)
uguaglia il calore max che i caloriferi possono cedere
all'ambiente. Possibili soluzioni da usare da sole o insieme:
aumentare la superficie radiante dei cal., aumentare la T
dell'acqua di mandata, mettere dei pannelli termoriflettenti
dietro i caloriferi, diminuire le dispersioni esterne
tappando gli spifferi e ponendo barriere (tende, tapparelle
chiuse, ecc). E chiaro che bisognerebbe valutare che
dispersione ha la casa. Un mezzo empirico per una prima
valutazione di massima consiste nel vedere quanto la T
della casa scende durante la notte quando i cal. sono
spenti, misurando la T per es. a mezzanotte e alle 5 del
mattino. In presenza di una casa coibentata perfettamente
il delta dovrebbe essere minimo; in caso di coibentazione
media (classe energetica C, D) dovrebbe scendera al
massimo di 1 - 2 °C anche con T esterna di 5 - 10 °C. Se
invece la T scendesse vertiginosamente (5-10 gradi)
vorrebbe dire che la dispersione è altissima.

Franco

25/12/2016 02:23:00 am

Aggiorno l'informazione con le misure prese nel soggiorno


d casa. Con T esterna notturne di circa 10 °C, le T
misurate dal termometro digitale erano: a 1/2 notte 21,8
°C, alle 5 20,5 °C, quindi -1,3 °C. Nel soggiorno la valvola
è tarata sul 3.

luigi

14/12/2016 01:26:15 pm

Salve, mi perdoni ho provato a leggere tutti i commenti ma


non ho trovato risposta.
Abitazione in un condominio, Io ho un termocamino,
abbiamo installato i ripartitori e le teste, quello che volevo
capire è: se io in alcune occasioni imposto le teste su 0 e
accendo il termocamino per scaldare l'abitazione i miei
ripartitori (sopratutto quelli nelle immediate vicinanze del
termocamino) conteggiano oppure no? spero di essere
stato chiaro grazie mille

Franco

20/12/2016 01:11:21 pm

I contabilizzatori stimano la potenza emessa misurando la


T del termosifone Tc e quella dell'ambiente Ta, utilizzando
la differenza Tc-Ta nel calcolo: più la diff. è alta più
significa che il termosifone cede calore all'ambiente. Se la
valvola è sullo 0 a seconda delle valvole significa chiuderla
del tutto o impostarla su una Ta così bassa (per es. 0 °C)
da avere lo stesso effetto. nel suo caso si avrà Ta > Tc o al
max uguale quindi il contabilizzatore non misurerà scambi
di calore verso l'ambiente.

Sabrina

15/12/2016 01:04:38 am

Buongiorno, ultimo piano di otto, a settembre hanno


messo impianto conta calorie. Il mio appartamento è
dotato di termoconvettori, tutti funzionanti prima del
nuovo impianto mentre ora quello della camera da letto
funziona poco e a volte risulta spento. Il tecnico della ditta
è già intervenuto due volte sfiatando l'aria da mandata e
ritorno, consigliandoci di lasciarlo a 5. Nonostante ciò il
problema si ripete.
Premetto che prima del nuovo impianto, il termoconvettore
in questione era quello che andava di più rispetto agli altri
dell'appartamento. Grazie

Fabrizio
15/12/2016 03:27:37 am

Con le valvole posizionate sul tre la temperatura della


stanza è intorno ai 16° con la parte alta del termosifone
calda e dalla metà in giù tiepida: è corretto? Ma se il
contabilizzatore è posizionato nella parte calda del
termosifone ho un reale risparmio rispetto alla posizione 5
dove tutto il termo è caldo ?

ANTONIO

16/12/2016 08:23:32 am

Salve,
in un Condominio del 1970 di 2 palazzi (12+10
appartamenti), con Riscaldamento Centralizzato + Acqua
Calda Centralizzata, che funziona con una Caldaia che ha
15 anni (perfettamente funzionante), si vorrebbe cambiare
l'impianto con il TELERISCALDAMENTO (con vincolo ad un
fornitore), per l'inverno prossimo del 2017.
I Condòmini non sono tutti d'accordo, perché diversi
pensano che il Teleriscaldamento sia ormai superato e
cioè che, quando sarà il momento, basterà cambiare
l'attuale Caldaia con una a CONDENSAZIONE, di ultima
generazione, che fa risparmiare comunque molto, anche
con la detrazione fiscale del 50 o 65%, senza però il
VINCOLO AD UN FORNITORE D'ENERGIA.
Chiedo cortesemente, in base alle Vostre esperienze e
conoscenze, se il Teleriscaldamento è davvero utile e
vantaggioso, tenendo conto del VINCOLO, del consumo
delle spese di installazione, dell'IVA 13% che si
risparmierebbe, ecc., ecc.
Inoltre, chiedo anche che prezzo potrebbe avere una
OTTIMA CALDAIA A CONDENSAZIONE per appunto un
Condominio di 22 Appartamenti per riscaldamento +
acqua calda centralizzata?
Molte grazie per la risposta e cordiali saluti.

Angela
29/12/2016 12:00:53 am

Salve, alla c.a. di Roello o altri competenti in merito.


Abito in un condominio con riscaldamento centralizzato e
questo è il primo inverno in cui attraverso la
contabilizzazione del calore con valvole termostatiche ogni
condomino paga secondo i suoi consumi. Purtroppo nel
termosifone del bagno del mio appartamento l'idraulico ha
montato il contabilizzatore di calore senza montare la
valvola termostatica per evitare di rompere le mattonelle
del rivestimento in cui lo stesso termosifone è incassato.
Però in questo modo non è possibile regolare la
temperatura e detto termosifone, situato sotto una
finestra, è sempre caldo e sta consumando molto. Tale
consumo è inutile visto che si tratta di un bagno e la
vecchia manopola è bloccata. Come posso fare per farlo
consumare meno? Il suo consumo senza valvola
corrisponde ad un consumo con valvola a tacca 5?
In attesa di risposta la ringrazio anticipatamente.

Salve, l'unica soluzione sarebbe quella di utilizzare il


detentore (la valvola nella parte bassa) e strozzare il flusso
in modo che la temperatura sia tollerabile. Col radiatore
tutto aperto sicuramente la temperatura ambiente nelle
mezze stagioni sarebbe elevata

Angela

29/12/2016 04:31:14 am

La ringrazio per avermi risposto. Purtroppo la valvola non


si può mettere neppure in basso per motivi di spazio. In
questo modo sto pagando un consumo alto come se la
valvola fosse posizionata sulla tacca 5?

Franco

30/12/2016 02:05:01 pm
Se ho capito bene Roelloaded non dice di mettere la
valvola termostatica in basso ma di usare il detentore già
presente in basso sul tubo di uscita dal termosifone. Il
detentore, contrariamente alle valvole, non ha manopola di
regolazione ma deve avere una vite (di solito a brugola)
che avvitata permette di "strozzare" il tubo di uscita
dell'acqua calda e se avvitata completamente di chiuder
completamente il flusso di uscita. Se come mi sembra di
aver capito nel suo termosifone la valvola con manopola in
alto non è né sostituibile nè chiudibile perché bloccata,
allora chiudendo parzialmente o del tutto il detentore in
basso si ottiene lo stesso effetto di chiudere parzialmente
o del tutto il flusso di acqua calda nel termosifone (questo
perché l'acqua è incomprimibile e quindi il flusso di acqua
in entrata deve essere uguale al flusso in uscita). In
questo modo si può regolare il consumo energetico del
termosifone secondo le necessità: chiudendo di più il
flusso quando la T esterna è alta e aprendolo quanto basta
se la T esterna è bassa.

luigi baldissera

3/1/2017 10:05:04 am

dopo l’installazione delle valvole e contabilizzatori mi trovo


a pagare il triplo di quanto pagavo prima, facendo
risparmiare solo agli altri condomini, e rimanendo
abbastanza al freddo.
questo solo per la mancata applicazione del “compenso”
che ne deriva dal calcolo energetico (stabiliva che ho una
dispersione del 39%) poichè la legge è incompleta su
questo campo. abito al piano pilotis e confino con una
parete a Nord, una parete vano scale, ma il peggio è il
pavimento ventilato (pilotis) con nessuno che mi riscalda
dal piano inferiore.
a che devo rivolgermi per avere giustizia?

Valentino Menardo
3/1/2017 02:06:17 pm

Ho un alloggio in un palazzo con riscaldamento


centralizzato a pavimento anni 70 non con impianto
autonomo ma colonne che vanno dalla caldaia al sesto
piano,è possibile istallare valvole o simili e se non si
installano quali sanzioni?? Grazie

Fabio 9388

13/1/2017 06:45:58 am

abbiamo le valvole pusizionate su 4,5 e 5 in casa abbiamo


tra i 17° e i 18° gradi! Non ho fatto alcun lavoro ai
serramenti ma prima delle valvole avevamo 20°/20.5°
quindi non sono le eventuali dispersioni che ci abbassano
la temperatura fino0 a oltre 3 gradi. La valvola posizionata
su 5 corrisponde al calorifero prima della installazione
delle valvole? Se cosi fosse trovo inspiegabile la perdita di
calore pur avendo le valvole aperte quasi al massimo,
spero proprio che non sia vero quello chi mi hanno detto
molte persone, avere la stessa tempoeratura di prima non
sara un rispamio ma una spesa in più di 1000-2000 euro
per case di 100 metri quadri.

Maurizio

13/1/2017 08:15:56 am

Premesso che bisognerebbe analizzare attentamente la


situazione, una possibile causa può essere il pessimo
posizionamento del sensore della valvola; faccio presente
che in posizione 5, la taratura della valvola corrisponde a
ben 28 °C (!?!) e se il radiatore si porta a 70 °C, la
temperatura dell'aria intorno alla valvola può raggiungere
anche i 30°C facendola chiudere anche se la temperatura
della stanza non si trova a quella voluta (es. 20 °C); in
gergo tecnico si dice che è presente una controreazione
per cui il gioco di temperature viene preso in mano quasi
completamente da questo fenomeno, ignorando la
temperatura effettiva della stanza; per diminuire questo
fenomeno si potrebbe posizionare la valvola in basso dove
normalmente mettono i detentori, oppure il sensore
dovrebbe essere messo lontano da fonti di calore e da
finestre, collegandolo alla valvola con un lungo capillare di
rame (orribile estetica); questa è una ragione in più per
dire che questi sistemi a ripartizione sono poco più di un
giocattolo e alla fine sono molto lontani dalle prestazioni
decantate da ogni pubblicità che si trova in giro. Metti un
termometro accostato alla valvola e controlla come varia
la temperatura in quella zona per capire se il problema è
quello da me descritto.

Franco

16/1/2017 01:28:43 am

Secondo me, oltre alla T "locale" nei pressi del


termosifone, potrebbe essere una questione legato alle
tolleranze delle valvole. Per es. in casa mia la valvola della
cucina (FAR) si apre solo quando è posizionata sopra 4
(che dovrebbe corrispondere a 24°) ma con termosifoni
freddi nella stanza la T è sui 20- 21 ° (essendo una cucina
ci sono notevoli apporti calorici interni). Poiché su 4 il
term è spento non può sentire una T dovuta al
termosifone.

Maurizio

16/1/2017 07:25:09 am

Be! a questi livelli io non parlerei di tolleranze, ma di vera


rottura della valvola; quella dei termostati è una tecnologia
ormai matura e riescono ad essere molto precisi, basti
pensare ai termostati dei motori di automobili, molto
precisi nonostante le avverse condizioni di lavoro o quelli
più rozzi di uno scaldabagno. Solo Fabio può indagare
facendo delle prove.
Franco

23/1/2017 12:45:47 pm

No non è una questione di tolleranza. Per dirimere la


questione ho fatto una prova mettendo un termometro
digitale accanto alla valvola della cucina (FAR) che come
dicevo si apre solo quando è posizionata sopra 4 (che
dovrebbe corrispondere a 24°).

Con la valvola sul 4,5 (corrispondente a 26° C) il


termometro ha misurato 25,6 °C, quindi molto vicina a
quella nominale, mentre la T della stanza misurava poco
più di 21 °C. Quindi non è un problema di tolleranze della
valvola ma di collocazione del termosifone che si trova in
un angolo della cucina con la valvola posta dalla prte
dell'angolo e quindi avendo il tubo di salita dell'acqua
interno al muro (murato nella parete) abbastanza vicino.
<evidentemente questa doppia situazione (posizione
d'angolo e tubo di salita posto nella parete all'angolo fa sì
che la T nella zona di angolo sia qualche grado più alta.
che questa sia la spiegazione è dimostrato dal fatto che
l'unica altra stanza in cui c'è questa differenza di T ha una
collocazione simile del termosifone. Nelle altre stanze la
correlazione tra T di valvola e T di stanza è molto più
precisa

gio

18/1/2017 10:57:57 am

Salve in casa ho un termosifone completamente freddo,


anche mettendo a 5 rimane freddo! Cosa posso fare? Deve
essere sfiatato? Se si come si fa lo sfiato?

roelloaded@hotmail.com

21/1/2017 11:48:44 pm

Salve, la valvola è rimasta bloccata. Può provare a


picchiettare sul tubo in metallo con un arnese di ferro ma
se non è "pratico" conviene chiamare un tecnico

antonio

25/1/2017 03:09:10 am

Buongiorno,
domanda: se in una camera da letto il radiatore è
completamente insufficiente a riscaldare tale camera,
all'aumentare del numero degli elementi (ce ne sono otto
ne vorrei mettere sedici) influisce anche sul rilevatore
sopra installato?
grazie

Salve, se cambia il numero di elementi cambia anche la


potenza ed il contabilizzatore va riprogrammato con i
nuovi dati; sicuramente aumenterà anche il consumo visto
che il calore sarà maggiore

antonio

25/1/2017 07:15:53 am

grazie

Marta

1/2/2017 03:12:41 am

Salve,
è da qualche giorno che il termosifone continua ad essere
caldo ininterrottamente anche se la valvola termostatica è
impostata sullo 0. Cosa può essere? Come si può
risolvere?
Grazie.

Marc

1/2/2017 04:17:33 am
Valvola bloccata o guasta. Chiami un tecnico. Se nel
frattempo vuole raffreddare il termosifone chiuda il
detentore da cui entra l'acqua e. He in genere si trova in
basso.

Antonio 42

17/2/2017 06:57:22 am

Vorrei sapere se ad un condominio (12 appart.) costruito


1979/80 è obbligatorio sostituire la valvole con quelle
termostatiche e mettere il contabilizzatoreogno radiatore.
Grazie

Salve, se non ci sono già dei sistemi di regolazione della


temperatura ambiente, sicuramente siete obbligati
all'installazione

Antonio

10/3/2017 10:43:37 pm

Buongiorno, vorrei sapere se nella stanza aggiungo una


radiatore elettrico, il contacalorie mi conteggia anche
quello?

Franco

16/3/2017 05:03:36 am

Assolutamente no; anzi il contacalorie misurerà di meno. Il


principio del contabilizzatore è quello di stimare
l'emissione calorica del termosifone a partire dalla
differenza di temperatura tra la superficie del termosifone
(cioè circa quella dell'acqua) e la temperatura della stanza
vicino al termosifocne. Per questo il contabilizzatore ha 2
sensori di T e ne calcola momento per momento la
differenza. Più è alta più la potenza erogata stimata è
maggiore. Se si installa nella stanza un'altra fonte di
calore (stufa elettrica, a pellet o pompa di calore) questa
fonte aiuterà a raggiungere la T prefissata nella stanza e
quindi la valvola termostatica sarà meno aperta e quindi il
delta T misurato dal contabilizzatore mediamente
inferiore. Quindi a parità di T esterna il contabilizzatore
misurerà di meno. La stessa cosa accade se uno ha una
stanza completamente esposta al sole in una giornata
serena. Il calore che entra dalle finestre aumenterà la T
della stanza e il calorifero lavorerà di meno (o anche non
lavorerà per niente come mi accade in salotto in questo
periodo durante il giorno).

Rossana M.

21/3/2017 09:02:22 am

Buongiorno, vorrei sapere se la quota percentuale stabilita


dall'assemblea condominiale per i consumi involontari non
può essere inferiore al 30%, come sostiene
l'amministratore. A lei risulta? Quale sarebbe la legge che
stabilisce esattamente questa normativa nel dettaglio?
Grazie mille!

Salve, la quota involontaria è stabilita dai calcoli effettiati


utilizzando la norma UNI10200

Angela

29/3/2017 10:28:06 am

buongiorno, vorrei sapere come ci si deve comportare nel


caso l'amministratore condominiale non voglia fornire il
certificato relativo allo sgravio fiscale sul totale versatogli
entro il 31/12/2016 come per legge tramite bonifici per la
contabilizzazione del calore e diagnosi energetica

Salve, purtroppo l'unico modo è segnalare l'accaduto alla


Agenzia delle Entrate, con tutto ciò che ne può conseguire.

Arianna
7/5/2017 09:00:00 am

Nel palazzo sono state inserite le valvole sui termosifoni. Il


palazzo è vecchio e anche i termosifoni si incastra tutta la
polvere tra gli elementi, li ho sempre pulito con il
vaporetto. Ma se adesso con le valvole si può?
Se sparo vapore a 100°sulla valvola rischio di pagare un
consumo inesistente? Considerando per altro che siamo
all' ultimo piano e si muore di freddo anche se spendiamo
tantissimo.

Salve, il vapore sparato su dispositivi elettronici non credo


che sia una buona idea; la valvola termostatica invece non
dovrebbe avere grossi problemi: ma quante volte all'anno
pulisce i radiatori? Perché per notare un aumento di
consumi dovrebbe passare intere giornate col vaporetto
sul radiatore

Sergio

7/5/2017 01:07:19 pm

Salve, ho 3 domande:
1. Dovrei rimuovere momentaneamente 2 termosifoni per
verniciarli e rimuovere il rivestimento in piastrelle nel muro
dietro: è necessario faccia comunicazione
all'amministratore del condominio e/o ditta che
contabilizza?
2. Se volessi installare un termoarredo in bagno devo
comunicarlo in quanto ci vorrà' messa obbligatoriamente
la valvola e contabilizzatore anche li?
3. Se volessi rimuovere uno dei termosifoni esistenti devo
fare medesima comunicazione?

Salve,
1) Se riesce a togliere il radiatore senza staccare il
contabilizzatore non ci sono problemi: bisogna comunque,
per qualsiasi lavoro sull'impianto, comunicare al Terzo
Responsabile quando avranno luogo gli interventi
2) Esatto, ogni modifica o aggiunta di radiatori deve
essere comunicata per permettere la modifica dei
parametri di contabilizzazione
3) Esatto, in tal caso potrebbe chiedere di utilizzare il
contabilizzatore del vecchio radiatore ed installarlo su
quello nuovo

pippo

29/5/2017 05:51:18 am

qualche utente/tecnico ha una visione di insieme


racchiusa in un paio di appunti imortatni rispetto a
normative efficaci anche nella pratica, e non solo a spillar
denaro allle famiglie ??
grazie in anticipo.
Giannni

Fabrizio

19/6/2017 04:55:44 am

Quale deve essere la giusta altezza dove devono essere


posizionati i contabilizzatori di calore? Cosa cambia se
sono posti più in alto o più in basso?

Salve, l'altezza indicata sui manuali è di 3/4 dell'altezza


totale del radiatore. Se viene abbassato misurerà meno
calorie, se alzato ne misurerà di più. Vero è che se l'altezza
è costante per tutti i radiatori , anche se errata, influisce
ben poco sulla ripartizione.

polo

24/7/2017 10:22:41 pm

in una casa un po' vecchia con radiatori vecchi le valvole


servono a nulla, avrete più consumi se poi avete una stufa
a pellet le valvole termostatiche non adoperatele, una
volta raggiunto la temperatura lavora la stufa e consuma
di più per tenere la temperatura mentre i caloriferi stanno
chiusi fatevi questa domanda a che serve a questo punto
la valvola termostatica a nulla perchè riscalda la stufa ma
il resto della casa specialmente dove avete la stufa avrai
più consumi provate voi stessi poi mi direte,

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