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IL dIStacco dEL LavoratorE StraNIEro IN ItaLIa

di Giacinto favalli*
Tomas Del Amo

l distacco di lavoratori di aziende site in stati stranieri, membri della UE, e distaccati in Italia, regolamentato dal D. lgs n. 72/2000, emanato in attuazione della Direttiva 96/71 CE. La fattispecie regolamentata dal citato decreto, in particolare, riguarda il caso in cui il rapporto di lavoro , e rimane, con limpresa straniera, ma il lavoratore viene distaccato per prestare servizio: a) presso altra impresa situata in Italia, destinataria dei servizi della distaccante; b) presso ununit produttiva dellimpresa distaccante collocata in Italia; c) presso impresa italiana appartenente al medesimo gruppo della distaccante. Come per il distacco in ambito nazionale, anche in questo caso tra gli elementi caratterizzanti listituto vi la temporaneit, da intendersi non come brevit, ma come non definitivit; nel caso dei lavoratori stranieri distaccati in Italia, peraltro, il periodo di distacco deve essere anche predeterminato o, quantomeno, predeterminabile al momento in cui viene disposto. Quanto alle condizioni di lavoro, al lavoratore straniero distaccato in Italia si applicano leggi, regolamenti,

atti amministrativi e negoziali applicabili ai lavoratori subordinati che svolgono prestazioni analoghe. In tema di appalto, gli imprenditori committenti di servizi da eseguirsi allinterno di aziende italiane tramite appaltatori transnazionali sono tenuti, in solido con questi ultimi e nei confronti dei loro dipendenti, a corrispondere una retribuzione che garantisca il rispetto dei minimi contrattuali e ad assicurare un trattamento normativo non inferiore a quello garantito ai propri dipendenti. Per concludere, si segnala che per la tutela giurisdizionale il lavoratore distaccato che svolge o ha svolto attivit lavorativa in Italia pu far valere i propri diritti anche avanti allautorit giudiziaria di altro Stato con il quale esista convenzione internazionale in tema di giurisdizione in materia di rapporti di lavoro.
* Partner, Trifir & Partners Avvocati

IL dIStacco dEL LavoratorE NEL tErrItorIo dELLUNIoNE EUropEa E NEL rESto dEL moNdo
di aldo Bottini*

llinterno dellUnione Europea il distacco regolato dalla Direttiva n. 71 del 16 dicembre 1996, ai sensi della quale per lavoratore distaccato sintende il lavoratore che, per un periodo limitato, svolge il proprio lavoro nel territorio di uno Stato membro diverso da quello nel cui territorio lavora abitualmente sempre che durante il periodo di distacco esista un rapporto di lavoro tra il lavoratore e limpresa che lo invia. Al lavoratore distaccato continua ad applicarsi, durante il distacco, la legislazione del paese di origine. Tuttavia, ai lavoratori distaccati devono essere garantite, indipendentemente dalla legge applicabile al rapporto, le condizioni di lavoro vigenti nel paese ospitante in materia di: periodi minimi di riposo e massimi di lavoro, durata minima delle ferie, trattamento retributivo minimo, cessione temporanea di lavoratori, tutela della salute e sicurezza, tutela delle lavoratrici gestanti e dei minori, parit di trattamento tra uomini e donne. Con riferimento a questo nocciolo duro di norme protettive (che pu estendersi anche ad altre eventuali disposizioni di ordine pubblico vigenti nello stato di destinazione) il lavoratore distaccato non pu essere trattato diversamente dal lavoratore dello stato ospitante. Il regime previdenziale del lavoratore distac-

cato disciplinato in Europa dai Regolamenti CE n. 883/2004 e n. 987/2009. Il datore di lavoro pu continuare a versare i contributi nel paese di origine del dipendente per un periodo di due anni, eventualmente rinnovabile, in deroga al generale principio di territorialit della contribuzione sociale. Decisamente diversa, invece, lipotesi di distacco dei dipendenti fuori dal territorio europeo: il rapporto in via generale sar assoggettato alla legge regolatrice del contratto di lavoro, con le eventuali limitazioni derivanti dalle leggi applicabili negli stati ove viene inviato il lavoratore distaccato. Con riferimento alla previdenza sociale, nei paesi extraeuropei, si possono realizzare due ipotesi: il distacco in paesi legati allItalia da apposite convenzioni bilaterali e il distacco in paesi non convenzionati con lItalia. Nel primo caso, i versamenti contributivi sono regolati dalla convenzione bilaterale. Nel secondo, i lavoratori inviati in paesi non convenzionati con lItalia sono assoggettati al sistema previdenziale italiano, sulla base di retribuzioni convenzionali stabilite annualmente con un decreto interministeriale. Tale obbligo non fa tuttavia venir meno lobbligo assicurativo eventualmente vigente nel paese di destinazione.

* Partner, Studio Toffoletto e Soci

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